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MICR.OBIOLOGIA MEDICA

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Fin dall'antlchita si era a conoscenza che process! microbiologic; accadessero, non solamente in relazione aile malattie, ma anche per processl phi generali (essiccatura e salatura del elbo). tnoltre, sempre dall'antlchlta, e nota che per alcune malattie, speclalmente quelle contagiose, ci sl ammalava una sola volta nella vita; da questa conslderazione e venuto it termine d'lmmunlta. Ci sono degli scritti di Varrone e Lucrezlo in cui si attribuisce la responsabllltadelle malattie ad element; cosi piccoli da sfuggire aU'occblo umano. . Per molto tempo, servendosi dl conslderazlonl come quelle sopra citate, la microbiologia ha avuto sviluppo da un punta di vista solamente appllcativo; un altro esempio dl clo e il vaccino per il vaiolo.

IElement; alia base dell'avvento della microbi%gia.!


Quest; element; sono piuttosto recenti (meta de1l'800),e tra essi ne abblamo due particolarmente importantl: •• Avvepto del mlcroscoplo ottico ed elettronico Possibilita di·effettwhe colture pure

Prima dell'avvento delia microbiologia si credeva alia teoria della generazione spontanea, in altre parole si pensava che eslstessero delie forme di vita piccolissime che nascevano dal nulla .. Questa teorla non era facilmente controbattuta al tempo, polche la microbiologla e quella scienza che studia cia cne non ~j' e visibile ad ocehio nudo (F: I ITIrr~ batteri, tunghi, alghe, virus), e con i mezzi dell'epoca non era possibile una carretta sperimentazione. f_ra.c;astoro if primo a partare di contagio, quindl a contrastare la teoria della generazione spontanea. fu Redi, nel 1650, fece un altro passe in avanti, dimostrando che i vermi che si formano sulla carne andata a male non si - '" genera no spontaneamente, ma sono depositati dalle mosche; nasce .da qui iI concetto, ancora lantano dall'essere accettato, che qualsiasi organismo vivente provenga da un uovo. II M.O. e stato introdotto verso la fine del 1600 da "Y.9nl,ev,enhoekr e questo porto scompiglio, tanto che la teoria della generazione spontanea si rafforzc, . r Alia fine del 799 Spallj3n:zani.,feceun esperimento: se sl prende un recipiente con dell'acqua, e vi s'imrnerge del fieno, dopo due gionlfFa(a~ua e torbida, perche sono nati dei microrganismi; egli perc fece vedere che, bollendo I'acqua e poi chiudendo iI coperchio non succedeva nulla. . Un punto debole di quest'esperimento e che proprio in quel periodo era scoperta I'importanza dell'ossigeno nei process! j vitali, ed iI tappo non 10 lasciava passare: allora tu provveduto a risolvere il problema tappando il recipiente con del .j'1"-"irl cotone, In modo che facesse passare I'aria. . .( I l...\F?.p"~E!Y~non era un microbiologo, ma un chimico; egli rnodello un recipiente di vetro, facendogli assumere la k.rma di un 1',:>.·"'0- "colla di cigno: in questo modo egli permetteva il passaggio dell'aria, ma alia stesso tempo nota che essa non era i,indispensabile per la proliferazione di mierorganismi. . . Da chimico s'lnteresso alia fermenlazione, lattica ed alcollca, e Vide che essa avveniva a carico di microrganismi differenti. Alcune volte perc nemmeno la bollitura dell'aequa era sufficiente per ottenere la sterilizzazione della coltura: infatti a " volte prende luogo il processo dl contaminazione. Questo sl ha quando un batterio produce delle spore, che sono la forma termoresistente del batterio stesso; i microrganismi, infatti, non possono sopravvivere a 100·C, ma alcuni di essi possono produrre spore, che rimangono inattive per un certo periodo di tempo, per poi passare alia forma germinativa, dalla quale rinasceranno i batteri. , Le condizioni che portano alia fase germinativa sono varie, per esempio una e I'abbassamento 'della temperatura. Tyndall, verso iI 1800, riusci ad eliminare·le spore faeendo bollire l'acqua, in modo da eliminare i microrganisml, poi .ratti'addandola, facendo passare Ie spore aUa fase germinativa (durante la quale non sana termoresistenti), e bollendo I'acqua una seconda volta; questo e il processo di Tyndalizzazlone. .
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Dopo I'avvento del microscopio attica fu quindi possibile vedere i microrganismi, e procedere anche ad una lora classiflcazione, che In quest! primi momenti avveniva quasi esclusivamente secondo: • • Forma, allungata a rotondeggiante Colorazione, in base aile diverse affinlta tintoriali

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L'altro evento importante e state la possibilita di effettuare colture pure. In un primo tempo, infatti, le colture avvenivano su terreni IIquidi, ed erano dette bradi (infusi di carne); iI problema perc era che se s'inoculava un microrganismo di forma allungata, quando il terreno sl era intorbidito si vedevano nella collura vari tipi di microrganismi (rotondi, ecc.). Si passe all'isolamento, vale a dire cottivare un agente infettante da materiale patologico. Utllizzo di colture pure. Alia fine 5i riusci ad ottenere colture pure.

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II prime a riuscirci fu un medico inglese, Lister, che ideo il metoda delle dilulzioni /lmite; questa consiste nel diluire 100 a ph) volte un terreno di co/tura liqtiido, In modo che in ognuna delle parti in cui sl divide, la probabilita che ct siano pill tlpl di mlcrarganismi sla assai ridotta. Questa sistema perc non sl adatta bene ad un camplone cHnico. ')

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La chlave di volta arrive dall'impiego di terrenl solidi; I primi furono eseguiti da Koch su 4eJti6edrQiifat~ sulle quali era depositata e pol strisclata una goccia dl materlale contenete microbi. " Ii vantaggio in questo caso consiste nel fatto che II microbo (0 i microbi) depositato tiene la poslzlone inlzlale; poi quando si moltiplicheranno, per sclsslone binaria, avremo una colonia. Spalmando iI..!!l.9.!~tdQle ottiene un distanzlamento Ira Ie varie colonie; in alcuni' casi pero si ottiene 10 slesso si una S!§l~~.col)~Lnua, non discreta, ed allora bisogna prima diluire II materiale, e cost otterremo delle colonie pure, che crescono in manlera distinta I'una dall'altra, polche iI capostipite dl ognuna sl trovava distanziato dagli altri microrganismi. Polche non siamo sicurl che una colonia sia stata generata a partire da un solo mlcrorganismo, allora sl parla in 'Y'" ,generale dl ~nit.Aformante la colonia. . '"_ Un ~Itro tentativo p:r otteriere terreni'solidi fu queUo di aggiungere€~ll~ ad· un terreno liquido caldo, e pol " '. r- _ lasolare raffreddare II tutto, in modo che la gelatina solidificasse. .. ... ,_" In questa caso si davrebbe parlare di terreni solldificablli; la gelatina pero ha degli inconvenienti: sl liquefa a . ,.~ temperature ambientali piuttosto alte e poi viene anche digerita da alcuntrnlcrorqanlsml. A questa punto venne in aiuto la moglie di Koch, appassionata di cucina orientale, che canosceva l'impiego .. del~un grasso.polimero proveniente dalle alghe. Esso, rispetto alia gelatina, ha if vantaggio che solidifiea intorno al 40-50 DC, ed inoltre i microrganismi non 10 digeriscono. .

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Filtrazione. Questo un metodo di separazione che si basa sull'utlllzzo dl un filtra poroso. che lascia passare solo Ie particelle dl dimensioni inferiori ad 1 IJ.m. In genere si p~sava che filtrando si s-irebbe ottenuto materiale sterile. 'Ivanosky, nel \t8.~iQ) studiando Ie piante di tabacco affelte dalla malattia del mosaico del tabacco, si accorse che TnocuTando del macinato di foglie di piante malate in piante sane, queste ultime si ammalavano; it problema era che al M.O. non era visibile ness un agente InfeUante. Egli sl accorse poi che nemmeno la filtrazione del materiale eliminava tale agente, pertanto si spiegava anche come mai non fosse visibile al M.O.: era qualcosa di pill piccolo dei batteri.

Per molto tempo i virus sono stati chiamati agenti filtrabih, polche nel campo delle malattie distinguevano gli agenti infettanti in filtrabili e non. In realta esistano anche del batteri che hanno dimensioni minori di 1 J.1m,e sono pertanto filtrabili.

infettive

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Una differenza che contraddistingue i virus che essi sono parassiti obbligati: non possono pertanto crescere in terreni di coltura, rna hanno bisogno di un substrata (0 ospite) vivo; per questo motivo, per coltivare il virus del mosaico del tabacco si usano Ie foglie del tabacco. Dal 1950 si avuto I'avvento delle colture cellulsri, ovvero cellule provenienti da uomo 0 animali, che possono replicarsi indefinitamente, disponendosi in mono strati. Con illoro ulilizzo, da una particella virale, possiamo avere la formazione di una placca virale.

Microbi%gia

come discip/ina medica.

Nel 1800 la microbiologia passata, da disciplina di interesse naturalistico, a disciplina di interesse medico. quando si cap! che questi microrganismi potevano essere causa di malattie. Prima di allora, in medicina, I'alterazione della salute era una cosa che si riteneva dovuta all'ambiente 0 all'influsso degli astri.

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Che la responsabtllta di molte malattie infettive fosse da attribuire a piccoli a,genti, che qualche decennio dopo furono chiamati mlcrobi, molti dei quail sono microrganismi, fu provato per la prima volta da Pasteur, a meta del secolo scorso. Questa scoperta fu possibile grazie agli studi condotti sulle malattie del vi no e dell'aceto, ed in sequito anche sull'uomo e sugH animali; un esperimento, per esempio, consisteva nell'inoculare materiale proveniente da animali infetti in animali sani, e dopo andare a testare Ie lesioni patologiche di questi ultimi, per vedere se erano state generate dalla stesso agente precedentemente inoculato. Pasteur, Koch e altri scienziati, in pochi decenni, hanno trovato I'agente eziologico di molte rnalattia. nICR~)L,·,) ._....'.' (:·"C~ :1:: ~"'~;L::"~ Jr'. c, .. ~,:, A tal punto si pose il problema di classificare i microrganismi, secondo caratleri differenziali; per fare cia sl confronta ogni microrganismo con tutti gli altri, e poi sl pracede alia classificazione basandosi su algoritmi matematici.

IConcetto di infezione.!
II corso di microbiolagia si pone I'obiettiva di dare al medico I'idea di cosa sia I'infezione. Per avere un'infezione, dobbiamo avere un ospite, che PUD essere un organismo superiore come I'uomo, ed un agente di infezione; per questa motive, quando si parla di infezione, sl parla sempre di un rapporto, tra un elemento pili. organizzato ed uno pili piccolo, che magari entra all'interno dell'ospite per poi moltiplicarsi.

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01 rapporti in natura ce ne sono molti, e non tutti queUi tra anlmall e mierorganlsml generano infezlonl.
Per I'agente d'infezione, entrare dentro I'ospite e moltipliearsi eostitulsce un vant~9,!9~1 p~nto di, vista .evolulivo, mentre per I'ospite, in genere, rappresenta uno svantagglo: I'agente infettante ha la propria esistenza In funzlone della sua capaclta dllnfettare I'ospite. .. . . Questo processo pero non cosi semplice, polcha gil osplte, nel corso dell'evoluzione, hanna acqulsito ,lutt~una sene ~I meccanlsml che tendenzlalmente Ii preservano dall'essere parassitati: tutto clo che serve a difendere I ospite va sotto II nome di immunlta. . Tutti gil osplf entrano normalmente in eontatto con molt! agenti infettanti, ma quest! meccanismi abbassano la probabtllta ehe I'infezione avvenga; Inoltre da tenere presente che ~ tuH,eJ~.l!')fe~i9.!1i.~a..t.,I~a!19. malC)J1i~ -,

Agenti di infezione.,
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Un agente di infezlone pu6 essere rappresentato da:

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Schlzomlcete (batterio) Protista (miceti, protozoi, piccoli anima Ii come pulci e pidocchi)
Virus (entlta blologlche sui generis)

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Solamente nei prim! due casl sl pub parlare di organismi, polche i virus son a forme di vita organizzate in modo cosi sempliee da non corrispondere a tale definizione. Gli agenti d! infezione, a prescindere dalia categoria cui appartenqono, possano essere ardinati in un continuum ideale, sulla base dell'importanza che per lora ha iI parassitismo. Esistano infatti parassiti obbligati, come ad esempia i virus; Ira i batteri invece ce ne sono alcuni che non sono in grado di Infettare, mentre altrl sana parassiti faco/tativi, e di questi ci interessa iI modo in cui infettano, per po: c_lpire come interferlre nella patolagia. , Protisli., .'_.~ Gli antichi (Aristolele) sapevano ehe gil esseri viventi si distinguevano in piante ed animali; nel Q86~ Haeckel modlflco questa c1assificazione semplicistica, per venire incontro aile difficolta riscontrate nel dassincare animali primitivi e funghi, per non parlare dei microrganismi. Haackel introdusse una prima partiziane tra organismi piu complicati, piante ed animatl, ed crqanisrni piu semplici; questi ultimi furano appunta detti protlsti, ed erano rappresenlati principatmente da organismi unicellulari (quando si avevano molte cellule sl era in presenza di popolazioni di indivldull. rna anche da organismi pluricellulari can un livello di complessita molto rldotto. Successivamente fu inlrodotta, all'interno di questa nuova categoria, un'ulteriore classifieazione, Ira protisti procarioti e protisti eucariOti, in base al nucleo delle lora cellule. ---.. Haeckel eomunque ha II merito di essere state iI primo a dire che era inutile cereare di andare a vedere se gil organismi microscopici eranopianle 0 animali, rna che dovevano essere chiamati protisli. II nome di Haeckel non tra i piu conosciuli, ma di Heinrich Haeckel (1834-1935) possiamo dire che:

E stato

Ira i primi a supportare Ie idee di Darwin; il padre della visione meccanicistica deU'evoluzione, nonche uno dei piu aceaniti oppositori del' principio di teleologia; . Ha introdotto la teoria monofiletica, oggi accettata (dimoslrazione di Pasteur e gli aminoacidi levogiri); E I'autore della legge biogenetica, che costituisce la base dell'embriologia; Ha coniato la parola eeologia; .

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Per Ie entlta biologiche motto comune vivere in associazione; in termini generali la biosfera puc essere vista come un ambiente unico in cui Ie varie forme di vita dipendono I'una daU'altra ed interagiscono Ira loro. Noi eonsideriamo Ie associazioni parassitarie, Ie quail 51basano su diversi tipi di rapporto: /11 0,1): E!.' 1. Rapporto .di infestaziona, in cui gil agenti infettanti sana i matazoi; '7,·;' -'j~-_" . 2. Rapporto di infastione, in cui gil agenti infettanti sono i protozoi; \ 3. Rapporto di infezione, in cui gli agenli infettanti sana i miceti, gli schizomlceti ed i virus;

Molte rnalattie possono orrnal essere debellate, rna negli anni '70-'80 sono stati scoperti patogeni emergenti, cioe nuovi agenti, responsabili di malattie fino ad allora sconosciute; questa ha generato un ritorno di interesse verso la mierobiologia.

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rc~~Q~_~r.dei microrganismi. Nel passato, una volta scoperti i mlerorganismi, si era vista che essi erano piC! 0 meno dappertutto, quindi non ci st era posti iI problema ne di locallzzarli precisamente, ne di quantificarli. Per semplificare si puc dire che i microrganismi cl sono, salvo prova contraria (nella biosfera, sulla Luna 0 su Marte si discute). Essendo perc essi forme di vita. intanto possiamo dire che non Ii troveremo nei luoghi che, a causa di particolari condizioni, non permettono 10 svolgimento della vita stessa, come per esempio il cratere di un vulcano dal quale passa lava a300QoC, oppure net centro della Terra.

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Se perc perforiamo iI terreno molto profondarnente per cercare un giacimento di petrolio, ci accorgiamo anche in profondlta trovlarno microrganlsmi, infattl il PEl!~~!io iI rlsultato di trasformazioni microbiche.

che

Una cosa per noi di grande interesse Invece la considerazione che i microrganisml sana assenti dall'interno degli organismi, dove per interno 51 intende iI contesto dl tessuti ed organi; Ie cavita che sana in contatto con I'esterno sana infatti riccamente popolate di microrganismi, a mena che, per qualche particolare ragione, un ospite riesca a mantenerlo sterile; in questo ultimo caso aHora dobbiamo chiederci il perche e cercare di arrivare a capire la soluzione. _ . Quindl possiamo dire che Ie superfici degli organismi sono in genere popolate di microrganismi. Questi discorsi perc ~on riguarda~Lvir~ i quali sono enUta biologiche che possono 'esistere solamente in presenza di un altro org'i''inism5;CIlcui devono penetrare au'lnterno. . I virus possono essere messi in evidenza at M.E., e recentemente, con metodi di conta diretta, si visto che essi sono molto plu numerosi di quello che ci si aspettava; essi so no presenti, per esempio, nelle acque, dove raggiungono una dens ita anche di 10B particelle vlraf per cm3; questi virue infettano perloplu batten, quindi , dove ci sana batten, ci dobbiamo aspettare anche virus.

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@!,~;~~dei microrganismi. II ~otere di risoluzione dell'occhio

umano

e d@m,;mentre

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.. quello dl un buon M.O., al massimo,

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~ra' i piu grossi microrganismi, di nostro interesse, abbiamo dei e~Q~Oi di circa~';rr;l un'ameba, per esempio, la quale un parassita eucariotico, presenta tale lunghezza; ameba si nutre di corpuscoli e, se Ii ha a disposizione, mangia i globuli rossi. Questa dimensione paragonabile a quell a di molte altre cellule eucariotiche.

Poi abbiamo glls{;hjzPtnic~ti, che possono essere grandi 0 piccoli; tra i primi abbiamo i correnia recurr~ntis, di circa 20·~lT.ilma che sono molto piu stretti, in quanta presentano una forma molto allungato. Gli alti"i'schizomiceti sonoH!.!~,:kl9.c;.Q!1 anche di molto, e nan importante, di questi, sapere la misura esatta, basta sapere che sana schizomiceti piccoli; tra questi abbiamo rickettsie e clamid~, che sana tra i pili piccoli. Ancora piu piccolisono i Yl!2!..s, che sana olu piccoli di qualunque schizomicete, mentre i piu grandi sono al limite di risoluzione del M.O .. I virus infatti hanno dimensioni che variano dal'?§:!LrD<i.QT5.:;Q:~,o:·~mressi possono essere vlsti al M.E., anche se i piu plcccli non sana ancora facilmenle indagabili nei dettagli. '

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dei microrganismi. possono variare in numero a seconda dell'ambiente considerato; per esempio sono moltissimi nelle fosse biologiche, oppure a livello industriale (per esempio dove awiene la fermenlazione per creare la birra), oppure nell'intestino dell'uomo e dei grossi animali. A noi interessa quanti sana i microrganismi associati can gli animali superiori, Ira cui I'uomo. In oqnuno di noi il numero di cElJll,JleJ2[9.Q.?!i9jich.!L~!J.P.~r.9 __4.e,UQ_dU::.eJlI,lJEl q ~u9ariq!j~~!'l1014 01015 centro 1013. Per questo eoncetto bisogna tenere canto che noi siamo dei metazoi fatti di cellule, ma non solamenle di cellule eucariotiche derivate dallo zigote, ma anche di Ie cellule della ffora mlcr:o.bicarsistematicamente associate can Ie precedenti, Se infatti non avessimo la flora microbica, la specie non sarebbe quella che e; quindi diciamo che iI nostro organismo fatto di cellule eucariotiche, ma questa valldo solo ai fini didattici; per considerare un individuo come rappresentate di una eerta specie dovremmo complicarei un po' la vita e eonsiderarlo come un ecosistema.

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Un esempio data dallaGn"liCca1 che si nutre dei prodolti eliminati dalla sua flora associata, la quale in grado di digerire la cellulosa ingerita dalla mucca stessa, mentre essa, in quanto animale superiore, non ha il eorredo enzimatico adatto a farlo. QuestoJip_o di simbiosi esiste in tutti i ruminanti, ed un tipico esempio di simbiosi obbligatoria. Eo Altri (ani rngff' vivono nella profondita degli oceani, e sono in grado di vedere solamente grazie alia lora flora associata, composta da mierorganismi in grado di fare luce, Le termiti non sanno digerire illegno, e possono vivere solamente grazie alia loro flora associata.

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Per quanta riguarda la flora associata de~a

noi interessa:

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Capire in qua Ii sedi si trova Ragionare sui ruolo e sulla funzione che essa svolge

. La cute popolata da una flora batterica molto variabile nella composizione, in base aile eondizioni ambientali. Questa tessuto un epitelio stratificato, e la flora ne colonizza gli strati plu esterni, formati da cellule morte; questa flora Ii si moltiplica, nutrendosi di quello che trova, e viene selezionata nel sensa ecologico-evolutivo in base aile condizioni ambientali e dagli equilibri biologici (per esempio la presenza di un tipo di microrganismo preclude la presenza di altri).

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Lalfann'i;iee una zona di passaggio, mentre la laringe e la prima parte delle vie aree, ehe porta aile vie aree infenorl,"che risultano normalmente non popolate. "

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N.e.ll~~ prima a poi, passano tutti i microrganismi che prima popolavano la bocce; poi si passa nell~ s,omaeQ',molto inospitale per II pH aeldo, gil enzimi proteolitici ed altro, tanto che fino a non malta tempo fa SI pensava non ci potesse essere vita, Adesso Invece sappiamo che ci sono pochi microrganlsmi (Elycobacter pilori, responsabili dell'ulcera gastrica) { che si sono adattati a quelle condizioni. _ Nel resto deIlIlQi~~~if.i.Q)C'e abbondante flora associata, che procedendo verso iI basso aumenta in numero una ed In eteroqenelta. ..~,._._, _._. __ Infatti, quando si passa da~~el!ue,~Lcfi3sso.>nel uale avviene it rlassorbimento della gran parte dell'acqua, la q magglor parte della mucosa rlsulta fatta da microrganisml, tra I quali.rDQtti~.Qno .. alJ.~robl:.

Simbiosi,

Nella biosfera ogni forma di vita e In qualche modo influenzata da tutte Ie altre, senza Ie quali non sarebbe quello che e; esistono pero delle forme di associazione intime, nelle quali piu esseri conducono la loro vita ed i loro processi metabolicl integrandosi sa vlcsnda. In questi casi si parla di vi~ ..!l.!~9.iate.g~~{m~!~~f. A noi interessano quelieCfie come ospite hanno I'uomo. I naturallstt hanno classlficato Ie slrnbtosl In:' A,. Commensaiistiche, in cui i due simbionti sfruttano 10 stesso s!J_ru;JratQJlu_tr.Ltiw.,_ede proprio per questo motivo che si trovano associati tra loro; noi siamo in simbiosi commensalistica con gran parte della nostra flora assoclata. rJo,._.._ .sv,',,-,,, '.:Jl~"l,,~,>-k... B, Mutualistiche, si hanno quando I'associazione e va~taQf).iosa per_~!!t~.?mbi sirnbionti, chene ricavano un i vantaggio, in senso evolutivo. II: C. Parassitarie, quando uno del membri della simbiosi non ricava vantaggio da essa, 0 perlomeno il r" P vantaggio e minore degli svantaggi; questa parola deriva dal greco, ed aveva significato di mangiare alia .' _I" t sessa t avoIa senza pagare. c" c ..I..,~_. ~J ".:(:.(,Ir-:x:. '\, !;;J,~ .\. "._~ .->:.. :."",,';; ... , ".: .\. ,t ," ;' ... '..'; '".'"' '"

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L'uomo ha una flora associata composta da un numero molto elevata di specie; per esaminare tale flora in maniera piu articolata e necessario studiarla nelle sue sedi tipiche: \Fiora associ~tlJ.,£Polacute'l coslituisce II modo normale di esseredella cute dell'individuo; se 'fmatlisi'cerca di distruggere la flora (se si cerca di farlo, rispettando I'integrita del tessuto, si riesce al massimo a disorganizzare la flora, attraverso ripetuti lavaggi con saponi molto forti, ma qualche microrganismo rimane sempre) si perdono Ie difese verso nuovi ~mi, che 'prima non travavano spazia a causa della competizione bioiogica con Ie altre specie (esempio: un seme portato dal vento non attecchisce In un terreno con un ambiente vegetale gia assestato, ma se iI terreno 10 brucio, allora dopo trova spazio e puc crescere). Una cosa Importante, soprattutto per gli animali, e che i microrganismi presenti sulla cute elaborano i prodotti di secrezione delle varie ghiandole, generando un film idroiipidico epicutaneo, che contiene una serie di metaboliti che nel lora insieme determinano l'oaorei' cdtporeo;'Tndispensabileper la sapravvivenza della specie, perche ha funzioni sessuali. Inoltre tali sostanze vengono catabolizzate ad acidi grassi saturi, coil'aziane antlbatterica, ed .tn.satLlQ, ~9_ru~;doQ~La,ntifungina. iC!.ora_~~.?'9..c;iat?,~II'in!e~JjD_91(la piu importante come numero, massa, varieta di componenti e metabolismi), studiando cosa succede a rimuoverla siamo arrivati a dire che questa e una simbiosi mutualistica. Da alcuni anni Infatti siamo in grado di costruire degli @_!.fJ!_filJL.~,J5f;.niJ:i, ovvero senza flora microbica; questo chiaramente e un artificio, che si puc ottenere prelevando II feto di maialino 0 di coniglio senza farlo venire a cantatto con la flora vaginale, e mettendolo poi in un ambiente assolutamente (ncontaminato, metaforicamente si dice sotto una campana di vetro. Questa campana di vetro non puc essere definita sterile perche dentro c'e iI maialino, avvero 1013 cellule eucariotiche. L'animale puc sopravvivere, perc risultano essere molto diversi da quelli normali, per prima casa infatti presentano un intestine molto diverse anator:n,c~ml3nte dagli altri esemplari, e poi possiedono un sis~ma imrn.LJ,nitar.ip atroflco (infatti, se Ii tolgo dalla campana, non sono in grado di difendersi dalle altre forme di vita e rnuolono),

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• Inoltre questl anlrnali presentano ~!ffie9Ila'!L!~rl~lQo.all, come avltaminosi; qu~nd6J non sl riesee ad ottenere, per una certa specie,· un esemplare axenieo, vuol dire che la flora associata indlspensabile.

Puc sueeedere che a questa flora assoeiati st appliehino del disturbi, ad esempio essa risenle di -- IU_fl9h! trattamenti con antibioticj; in questa easo sono favorite Ie jnfezioo[, date appunto dalla disorganizzazione della flora associata (esemplo Clostridium difflcileJ. Un altro esempio di cosa sueeede danneggiando la flora associata all'intestino si vede quando iI - paziente, dopo un trattamento antibiotico, soffre per un eerto periodo dl diarrel!; .•oltre a questo - fatto, motto visibile, ci sono dei disturbi rlguardantl I'assorb.lrnentQ...lielleJLilaf.illne, soprattutto del gruppo B e K, e la produzione dl sost~fnie utili. " .. -.Negli animali axenici, per questi motivi, la dieta e un fattore Importantisslmo e molto delicato: rna \ anche i medici devono stare attenli, prescrivendo vita mine ai pazienti trattati con antiblotici. • Flora associata can la bocca, abbiamo molte specie, che portano alia formazione della P_C!tiOia dentaria. • Raraassociata can la vagina, qui troviamo un ambiente con pH acido, dove vive II bacillo di Ooderlain, ehe completa la glicolisi anaerobia da piruvico ad aeida lattico. Metodi di sterilizzazione. Ci so no numerosissimi metodi, tra i quail abbiamo: A. Sterilizzazione al calore tramite vapore aequeo (calore umido), il pili efficace perche il va pore si condensa sugli oggetti e cede loro il proprio calore. Bisogna mettere gli oggetti in una autoclave, un eontenitore molto robusto, perche quando 10 si chiude ermeticamente e si alza la temperatura, aumenta ao.c,llilla pressione. I 100°C in questocaso non bastano, blsoqna arrivare a021°C)che in queste condizioni rendono, per 15-20 minuti di autoclave, I'equivalente di 10 ore di boflitofa. Sterilizzazione tramite stufe 0 forni (calore secco), in questo caso bisogna arrivare a temperature superiori (150-180 0c). Sterilizzazione tramite agenti chimici. infatti muoiono con ragionevole,
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B. C.

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L'efficacia di una sterilizzazione dipende dal t~mpo per il quale si effettua; i microrganismi andamento esponenziale, rispetto al tempo. Sterilizzare quindi vuol dire arrlvare alia ragionevole certezza che, dopo un periodq):liJel1lpo .. siano piu forme di vit~ , --,.-.. .-"' , ~ -.......... ..

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Infezioni esogene .

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Q...·D f.-€l:GO.-l€ devono incontrare I'ospite e riusclre ad eludere Ie

.~... Per entrare in rapporto con gli organismi superiori, i microrganismi difese che esso ha acquisito nel tempo. I contatti con gli agenti di infezione possono essere di vari tipi:

1.
2. 3.

Infezione~t;'",;'~;;)per rapporto parassitario, si ha quando un agente di infezione giunge sulla cute e vi si stabilisce,dando origine ad un'infezione, perche non trova una competizione vitale che gli impedisca di sopravvivere. Ingresso nell'organismo attraverso(aCcl~"cibC'per poi aderire aile pareti di una cavlta in cui ci siano condizioni sufficienti alia sopravvivenza: Penetrazione nell'organismo, si ha quando un microrganismo supera i limit! esteroi del corpo superando varie barriere:

Malaria. Questa e un esempio di penetrazione transcutanea, che avviene per mezzo di una zanzara: essa infatti perfora la cute per succhiare il sangue, agendo cosi da ectoparassita, ed al lempo stesso inocula un secreto de lei prodotto, che ha funzione anticoagulante. Oi queste circostanze approfitta il plasmodio, un agente di infezione ehEU:lWJ..fa parte della zanzara. Tifo epidemico.. Anche i pldocchi si nutrono del sangue dei loro osplti: se uno di essi parassita un individuo affetto da tipo, questo agente di infezione entra nel pidocchio, e si replica abbondantemente nel suo intestino. . Se poi iI pidoechio entra in eontatto con un altro ospite, esso defeca sulla sua cute, liberando il microrganismo, che entra con un meceanismo di autoinoculazione per grattamento, avvero, visto che la puntura del pidoechio causa prurito, grattandosi si favarisce la penetrazione degli agenti di infezione presenti nelle feci di pidocchio, all'interno deli'organismo.

'~:...La maggior parte degli agenti di infezione entrano dalla bocca, insieme al cibo e ai liquidi; essi possono dare infezioni locali, oppure superare Ie barriere dell'organismo per arrivare all'intestino, dove possono eseguire una penetrazione transrnucosa, ed avviare I'infezione. Oppure essi possono arrivare attraverso leyie' respi'ralorie, sono doe quelli capaci di trasmissione aerogena, e che possono dare infezioni aile vie respiratorie. ..-

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Una terza via per I'ingresso nell'organismo,

anche questa munita d! barriere,

e rappresentata
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dagli organl di senso.

Per ognl tlpo di infezione sara da chlarire la via dl imsmlsslone, infezione, owero da dove arrivano.

ovvero come arrivano gli agenti, ed iI serbatoio dl

....

-, !)Trasmlssione interumana. ·
,_ Si stabilisce con II passaggio di un agente tra due soggetti; questo passaggio

per6 puc avvenire in divers! modi:

1.

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Trssmisstone per via aerea, dovuta alt'emisstone da parte di un soggetto Infetto di goccioline di materiale che provengono dalle vie 'aeree, e che vengono comunemente em esse parlando, respirando, tossendo 0 starnutendo. Queste piecole goece evaporano subito, ed iI materiale in esse contenuto rimane sospeso in forma di corpuscoll; per tali motivl, in questo ttpo di lntezlone, it rtschlo aumenta con la vicinanza del soggetto infetto. Questamodalita di frasrntsslone lrnpllca che un individuo funga da fonte di infezlone, e deve essere in grado di permettere I'useita del materiale infettante . La parola Bero§SJ1 un termine tecnico che indica la sospensione di plccole gocee d'acqua in un e mezzo aerlforme, e si differenzia dal vapore, che Invece una rnlscela dl un liquido alia stato gas50so; nel primo caso Infatti II fume una miscela di particelle solide. 2. Trasmissione feco-orale, it 50ggetto ehe funge da fonte di infezlone in questa easo elimina I'agente con Ie feci; questo, siccome I'ambiente in cui viviamo e fortemente fecalizzato (esempi: collettlvlta animale, maniglia della toilette del treno). Un esempio di questa tipo di infezione e data dal colera ...§._.!2ar.i: quel case, qualcuno con II in calera, aveva fatto passare I'agente nelle fogne, da dove poi era andato in mare, contarninando gli allevamenti di molluschi. In questa modella di trasmissione I'ingress'o avviena per via orale, quindi bisogna eliminare i cibi pili a rischio, oppure emettere del bandi manzoniani (vietato vendere molluschi, cuocere i molluschi prima di mangiarli, lavare I'insalata 7 volte con acqua e varichina). 3. Tresmiesione sessuale, un esempio di questa trasmissione dato dalle malattie veneree (sifilide, gonorrea, Iinfagranuloma venereo), caratterizzate dalla presenza dell'agente infettante a livello dell'apP'=l.r.a!g,genitale. L'AIDS invec~ localizzata solamente nell'apparato genitale. Questa contatto, essendo cos! intimo, non necesslta che I'agente sia esposto all'arnblente esterno, pertanto gli agenti di infezione che utilizzano una trasmissione di tipo sessuale sono molto delicati. L'infezlone delle mucose sessuali pUG essere superficiale , oppure ci pUG anche essere penetrazione dell'agente, cosa che viene facilitata dai.!.!Jjff<?traumi che vengono generati, a livello delle mucose, dall'attlvlta sessuale stessa. Quindi in questo tipo di trasmissione la fonte e sempre, chiaramente l'uorno, ed it passaggio avviene per contatto diretto.

'-"':.

Zoonosi. . Questo il caso in cui I'agente di infezione che infetta l'uomo."pfQy'~l_1_g~99.un animate; Ie zoonosi non sana ,malattie anlrnali, ma iDfe~oni UmSloe nelle quali I'agenke dLp.I.Q.v..enienza animale. L'animale quindi deve, a sua volta, essere infetto, e puc capitare che esso sia infellato da un'altra persona. Un esempio e costituito dalle varie forme di tifo:

A.

B.

Tifo esantematico, la persona al infetta perche viene punta da un pidocch!9_~he aveva ricevuto I'agente pungendo un soggetto Infetto. . Noi chiamiamo in questo case il pidocchio vettore, mentre i paesi di lingua anglosassone annoverano questa tra Ie zoonosl; per noi una zoonosi riguarda animali pili grandi. Questo tipo di tipo anehe detto tifo e.~lfje!mlc-o;polche la presenza di un caso, aurnenta la probabllita di infezione, owero si trasmette ail'interno della popolazlone (anche detto tifo storieo, epidemico, peteechiale), Tifo endemico, ehe si manifesta in una popolazione, senza posslbilita di trasmissione; questa tipo di tifo infatti dato da degli artropodi parassiti dei roditoi{-cheinfeftano - tali animali, ma, in mancanza delloro ospite abituale, per non morire, parassiFi:ino·I'uomo, II soggette in questione si ammala di tifo, ma non 10 trasmettera ad altri, perche il parassita preferisce parassitare i roditori.

C, Un altro esempio di zoonosi e dato dalla brucellost, dovuta ad una specie che studieremo in seguito; in questo caso iI parassita lnfetta bufali (brucellasi bovis) e pecore (brucellasi melitensis ).
L'agente in questi casijj'liOarrivare Nelle infezioni esogene I'inizio dell'infezione all'uomo tramite i predotti degli animali, ad esempio i latticini.

e di poco

successive ali'entrata dell'agente

nell'organismo.

Infezioni endogene.
Sana causate da agenti che fanna parte della flora associata, can un rapporto di tipo commen~co a m!Jtl).?Jis~iq9,ma che ad un certo punto cambiano tale tipo dl rapporto e ne stabillscono uno di tipo parassltano: in quest! casl sl parla dl

inteziont endogene.
Ad esemplo, la flora batterica associata all'intestino, in caso di lesioni della parete di quest'ultimo, si viene a trovare dove non dovrebbe essere, ed allora 0 inizia meccanlsmi di difesa, oppure costituisce un rapporto nelle sedi non fisiologiche, dando origine ad un'infezione endogena. Le infezioni endogene possono essere date anche dalla rlattivaziane di infezioni latent~
!

'Peressiti.
Tutti gli agenti di infezione possono essere chiamati parassiti, In quanta si trovano in r~porto delloro ospite. Se perc esaminiamo tali entita biologiche isolatamente, possiamo distinguerle in: paCl:!§.sitario nei confronti

A.
J .,

"

'."

Parassiti obbligati, che non possono esistere altrimenti. Questi, per arrivare fin qui, sono dovuti obbli~~riamente passare da un rapporto parassitario ad un al9:0; la loro esistenza puo essere schematizzata co'me una catena, fatta di tanti anell!, oqnuno dei quali rappresenta un rapporto-parassitario diverso. Tali anelli possono essere tutti uguali, owero I'ospite puo essere sempre della stessa specie, come nel caso dei parassiti che infettano solo l'uorno: esempi di questo tipo di parassiti sono dati dal virus della varicella e da quello del morbillo. Un'entita biologica parassitante si mantiene in natura quando la probabllita chs una particella che ha infettato un ospite trovi un altro ospite nel quale moltiplicarsi, risulta essere maggiore del reciproco del fattore di mottipticazionemedio che trova nell'ospite. In natura ci devono essere cieli di amplificazione enorme, come per esempio i milioni di spermatozoi che vengono emessi da una singola eiaculazione umana: devono essere cosi tanti poicns la probabilita di fecondare iI gamete femminile molto bassa, ma non deve essere motto inferiore al reciproco del numero di spermatozoi. Un parassita obbligato, per mantenersi in natura, necessita di una catena ininterrotta di rapporti biologici; questa non significa che ogni singolo rapporto deve aver.e un seguito, ma che rrapporticoiifiiiittrcon-una specie, considerati nelloro insieme, devono avere almeno un seguito. Un parassita obbligato si mantiene piu facilmente in una popolazione ampia, meglio se non isolata, polche in essa Ie opportunita di nuovi contagi sono maggiori; ci sonopero da tenere presenti molti altri fattori, come per esempio la localizzazionedelle infezioni: per esempio, se un parassita si replica nel SNC, se esso non trova uno stratagemma per superare la barriera ematoencefalica, non ootra contagiare altri ospiti. B. Parassiti sistematici, che sana sempre in rapporto parassitario, ma non sana proprio obbligati; C. Parassiti occasionati, che possono parassitare 0 meno; . D. Autonomi, che non entrano r:t].§lU.~rapport.oC9n I'Q~p.i1El;

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Virus della rabbia . un agente che provoca encefalite, ed il grosso della sua proliferazione avviene nel SNC; questa virus ha trovato it modo di uscire dal SNC, passando attraverso Ie fibre nervose dirette in periferia, dove va ad insediarsl a livello delle ghiandole sallvari. In questo modo ha posta i presupposti per contagiare altri soggetti, infatti, come noto, la rabbia si prende proprio dal morso degli animali; perlanto questo un tipico esempio di zoonosl. Pero si capisce che questo virus non sopravviverebbe se fosse in grado di infettare solo I'uomo, pertanto un tipieo esempio di parassita obbligato la cui catena infettiva costituita da tanti anelli, ininterrotta, stoeastiea, ed in esaa i singolianelli posso essere diversl!9V'o1ero rappresent<3.I1_Qc.liyer.s..eJm.~.£i~_~.I1IIlJ.§IIL Questa ultima caratteristic'a-e-mcilto importante, e nei p'rende it nome di host-range.J.. II medico deve sapere qual I'insieme dei substrati biologici che posso fungere da ospiti per la replicazione devi vari parassiti; I'host-range del virus della rabbla uno dei piu vasti finora conosciuti. _\

virus

Catene infettive.
Le catene lnfettive so no schematizzazione dei rapporti parassitari. Queste risultano essere un'alternanza di anelli, i quali possono essere 0 tutti uguali, oppure anche diversi tra loro. Due importanti proprteta di queste catene sono iI fatto di essere ininterrotte e stocastiche. Catena infettiva d~ .. ".~ Un esempio iI'jffo esantematicO) la cui catena rappresentata da un'alternanza di anelH uomo-pidocchio: iI problema che se' nOI andlamo a studiare le varie epidemie, vediamo che esse non costituiscono un continuum, bensi ne troviamo una in una certa area geografica, poi per un certo periodo nessuna, poi un'altra altrove, e cosl via. Si visto anche che queste epidemie sono dovute a cause anche ben ldentificablll. come guerre, rivoluzioni, carestie, owero tutti quei fattori che portano ad un abbassamento dei livelli igienici di una popolazione. Questo tipo di catena infettiva puo esistere sola mente perche alcuni anelli della catena durano assai plu a lungo degli altri; si vista infatti che I'agente di infezione del tifo Ripls!'tts;_q.....P_[~~05ll, parassita endocellulare

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obbligato), anche I'agente di un'altra malattla, con caratterlsti ~e cliniche abbastanza diverse. che prende II nome di morbo di Brill-Zlnsser, qulndi tale agente puc rimaner I1d\18scosto in un 05 Ite r molto~mpo, senza che essa abbia if tifa. e ad un certo punto puc nuovamente dare;Jine a un'infezlone di tlfo endoqena. Questa un tlplco caso di Tnfeziane lalente, nella quale per' ':erto periodo di tempo non 51 devono avere segni vlsibili di infezione e non dave essere rintracciabile "agtl ,che pero, ad un certo momenta.pu6 dare origine ad una nuova infezione, cui puc far seguito un'epldernla. 'IS

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._ Per inveee la catena una ripetizlone possiamoavereuna dlrarnazlone, ovvero un artropodo diramazionesi ferma qui. L'agente d'infezione in questa caso la BL~anehe

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dl rc:1~orti ratto-artropggo, ma ad un certo punta (pulce del ratto). puc infettare ruomo. ma questa questa un parassita endocellulare obbligato.

Se noi andiamo a considerare un singolo anello dell'infezlone di tifo, owero un soggetto umana che ha contratto I'infezione, vediamo che egli 51 ammala In manlera grave, per una rnalattia che cornporta lesioni cutanee; tuttavia egli ouo guarire, ed una volta guarito nulla ci farebbe pensare che I'agents infettante potesse essere ancora in lui. Tuttavia dimastrato che alcune di questa persone, per motivi che tendono a modificare iI rapporto tra ospite ed agente, sl ammalano per una nuova proliferaziane dello stesso agente, che era rimasto nascosta in loro. La nuova malattia, II morbo di Brill-Zinsser. si presenta in forma diversa dal tifo, se non altro perche I'ospite ha gl~8CqUisil1rn~!!E_~Q_ecifi~Q.~9,~f)!~~: -----.- .. - . --- - -... . .

Salamente uno ogni tanto di que~!~ si P!glunga molli~~lmQ, ed esso iI tramite di cotiegamento Ira Ie dbLerse_~,QI,!;l1'l.l!Ij.e. non sono temporal mente savrapponibill. che . II malato del morbo di Brill-Zinsser ha una anamnesi particolare, ovvero stato in una certa zona nef periodo in cui' in essa era presente una epidemia di tifo; poi egli ha in se l'aqents di infezione, 10 ha anche nel sanque; per questo motivo, se un pidoechio 10 punge e poi va a pungere un'altra persona, parte una nuova epldernla. Questo perc suceede solo se la dens ita dei soggetti infestati da pidocchi e abba'S'tanzaaiia,'e se i loro rapporti reciproci sono abbastanza stretti, da rendere positive II bilancio stocastico tra proliferazione ed infezione dei ptdocchi da una parte, e passaggio da un ospite ad un altro dall'altra.

Una catena infettiva perde il suo significato quanta p'iu per un parassita il rapporto con l'ospite non indispensabile (parassiti occasionali), infatti essa sempre abbastanza importante per i parassitl sistematici.

Catena infettiva deJlaGf!Ug.§D La catena si propaga tra indivldui della specie bovina: toro-mucca-vitello-mucca-(uomo 0 capra). L'uomo e la capra non costltuiscono iI serbatoio naturale dell'agente infettante, ma eomunque possono eontrarre I'infezione. Le brucelle per6 so no dei parassiti facoltativi, ma la lora sopravvivenza senza un ospite alquanto difficoltosa, per cui si convlnti che in natura esse nescano a sopravvivere grazie'alla posslbitlta di stabilire rapporti infettivi. Quando esse infettano una mucca si moltiplicano moltissimo, (tanto che vengono trasmesse all'uorno attraverso il latte) mentre quando sono all'esterno non si moltiplicano affalto; quindi anche in questo caso la catena infettiva mantiene una certa importanza. .

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Catena infetliva del~ II tetano causato dal,Clostridium tetal]i. che uno sporigeno; questa signifiea che produce spore, Ie quali sono molto resistenti, e posscji'-osOp~re in u.!lil_!DQj~.Dle.per_annLo_.addiri1tu(a secofl, .. II tetano si prende a causa di ferite che vengono contaminate dal suolo, a partire dalle quail si ha l'lnfezlone: per questo agente, perc, I'infezione un fatta puramente occasionale. Ma se nel suolo tali spore sono moltissime, ci si puo chiedere perche: puo essere che Ie spore si moltiplichino autonomamente, ma non vero, oppure possiamo avere che il Clostridium tetani sviluQpi anche dei rapporti non Darassit~~;' questa la conclusione giusta: II C. presente e si replica abbandantemente nelt'intesfirlo-di . grossi animali (mucca, bue, cavallo), nei quali stabilisce del rapporti di tipo non parassitario, ed i quali poi 10 liberano con Ie feci, sotto forma di spore. -~-..-.- .. Qulndi riel varitlpldl terrene ci so no diversi gram di contaminazione; pertanto, in un caso come questa, la catena infettiva non puc essere applicate.

Importanza delle catene infettlve nella prevenzione. Conoscere la catena infettiva di una malattia importante dal punto di vista cognitivo, pratico e preventlvo. Ecco alcuni esempi:

Quando si sa che una malattia ha una catena infettiva che cornprende un artropodo, questa dlventera nostro bersaglio, in quanta esse un anello debole, ideale per dlminUlre Ie probabilita che la catena vada avanti. Per it tifo epi2_8.l!'iSo si puc prevenire uh'epidemia facendo in modo che non ci siano pidr;>cct-li; quando perc non si possono pre venire Ie cause sl corre ai rimedi; Napoleone, mentre si ritirava dalla Russia ebbe it suo esercito decimato da una epldemia,invecele truppe americane nel primo dapoguerra a Napoli fermarono I'ultima epidemia di tifo conoseiuta utilizzando iI DDT,

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10
Provvedimento prcftlattleo, c II" provvedlmento profllattlco ua forma di prevenzione effettuata su soggetti a rischio di infezione, ancara malati; un tipico esemp.io)r prafilassi e la vaccinazione.

ma non

n
Prevenzione della brucellosL,t costituita da bovini La brucellasi una malattia i -ui serbataio infettivo provvedimenti devono essere pr i, in larqa parte, proprio sugli anlmali. lica deve: Infatti in questi casi, la senltapu

ad ovini; In questo

caso

1. 2. 3.

Vaccinare gli animali a rischia (profilassi) Abbattere i capi di bestiame Infetti, se i casi sona pochi Intervenire sulle rnodalita di trasmissione delia malattia controllare it commercio di prodotti derivati da ovini e bovini)

dall'animale

all'uomo

(ad esempio

Ana/isi del singolo rapporto infettivo come base di una malattia infettiva.
AII'inizio di un'infezione intervengono i meccanismi dell'lrnrnunlta, ma, nonostante questa. in certi casi I'infezione si verifica ugualmente. Una infezione puc avvenire e perdurare senza che si manifesti una malattia, in questa caso si parla di rna/attia subclintce, ovvero che sfugge all'osservazione; in altri casi invece essa puc provocare dei danni, che per6 in alcuni casi sana cosi lievi da essere avvertibili solamente in termini di svantaggio evolutivo. La presenza di slntornl ~ un bene, in quanta mette ina.I.I.~~~_~.p..~rme,~t~.~!L£lLQ!.~QdeL~ ..9~Lp..r.9.Y.y!'!Q_im8.Q}.i. , . Quando si studianoliiieccaniS"mi'allabase diiina'malattia bisogna ser'nplificare i diversi aspetti, e creare uno schema che correli i fatti essenziali della malattia, senza necessita di essere oltremodo dettagliato; questo ci serve per avere un'idea di tale malattia. Schemi patogeneticl. So no astrazioni concettuali che si applicano ad una certa concentrazione interpretare come si realizza II danno. Per indicare a cosa si applica uno schema patogenetico si puo:

patologica,

e sana fatti per

Indicare it nome della malatlia (es: schema patogenetico della malaria) Indicare un particolare aspetto che fa parte di un quadro morboso (es: schema patogenetico meningite tubercoiare)

della

La schema patogenetico infatti deve sempre essere flnalizzato a qualcosa di preciso. Un buono schema e quello che privilegia la connessione logica degli elementl, in modo da far capire, fra Ie attre cose, la successione temporale del rapporto causa-effetto. ' Lo schema patogenetico non comprende ne la rnodallta di trasmissione, ne la sorgente dell'infezione, poiche it suo inizlo coincide con quella del parassitismo; esso invece cornprende: A. Identificazione dell'inizio della malattia, danni connessl con malattie esogene; B. Identificazione della fine della schema patogenetico; C: Via di ingresso e penetrazione; D. Localizzazione dell'invasione e della proliferazione dell'agente; E. Modalita di diffusione dell'agente (se esiste); F. Conoscenza dei fattori tossici prodotti (se esiste); G. Conoscenza dei meccanismi dell'immunita acquisita dell'ospite; H. Durata della malattia; Estendendosi, la malattia pu6 seguire la via linfatica 0 quella ematica; se I'agente di infezione tossici bisogna includere nello schema anche la modal ita d'azione di tali fattori.
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produce fattori

i Rapporto

acuto ~rapporto cronico. Un rapporto@§j§)i instaura perche I'agente supera Ie difese dell'immunita innata, ed ha un suo deeorso. che si esaurisce quando I'ospite si !!!Q.9ifj~.a,~Lfjnll_giporretermine al rapporto parassitario. Talvolta perc questo nonprovo~~J~L.fj!1Sl ... .~Lr:?RRPr1o_, ma anche'I'ai;Jente -sr-modifiea, per convivere can un 9 ospite che si e attrezzato specifieamente per contrastarlo, e si trasforma in un rapporto ~cj) Se I'ospite muore finiscono necessariamente entrambi i tipi di rapporto._~L. Schema patogenetico della scarlattina. E una malattia infetliva eausata da !5trep~~E<:l~c~~,p.YE9.en!l.~ (streptococco l3-emalitico di gruppo A); esso giunge alia faringe 0 all'istmo delle fauci, dove da un'lnfezlone locale caratterizzata da rossore asintomatologica, detto angina (mal di gola; dovendo fare 10 schema patogenetico dell'angina streptococcica a questo punta occorre dire salamente che dura qualche giorna e poi si estingue). L'agente d'infezione produce una tossina, detta eritrotossina, ehe passa nel sangu~~_~_v,QLg§..i .. uoi effetti s tosslcl a livello <!!ll?,~o, dove provoca un asantema" scarlattinico, ed anche a livello delle IT)J.)CQse (non tutti gli

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streptococchl producono questa tossina, ma questo non ci riguarda nella compilazfonedello patogenetico)~

Schema patogenetico del reumatlsmo artlcolare acute. Prima una breve Introduzlone della malattia: e carattsrlzzata da artrlte (lnfiammazionl dolorose e invalidanti a danno delle articolazioni), ed e detta anche morbo di Bujot, che conic una frase celebre ("il reumatismo lambisce Ie articolazlonl e morde II eucre"). . Infatti i danni aile artlcolazloni con II tempo guariscono, ma II problema sono i danni riportati dal eucre, in seguito aile patologie connesse con questa rnalattla: miocardite, pericardite, endocardite, eplcardlte. A livello dell'endocardio 81 hanno infattl quote di tessuto fibrosa cicatrlztale che provocano stenosi e insufficienza valvolare, mentre Ie cicatrici a livello del miocardio riducono la contrattillta deltorqano. l'agente eziologieo e 10 ~!~~~, che arrlva aile faucl e qui staoillsce l'intezlone, che il pi~ dell_~ volte termina nell'anglna, mentre altre puo estendersl at dlstretti anatomici contlgui, dando, per esernpio, otiti medie. Perc c'e pcsslbllita di diffusione ematica e llnfatlca, che porta I'agente in allre sedi, dove e comunque capaci di ",__ ; proliferare. . ,.I. _, II rapporto parassitario termina con l·avventq_®ltg__ri.§.p.O.lit~_jm_~unit§l__tig, rna a distanza di tempo, in assenza del rapporto parassitario, si manifestano reumatismi.
Schema

"

:::;.;....-':k:-; .'.

E una malattia caratterizzata---dastupore ed'addormentamento, questo perche si hanna gli eventi, di seguito descrilti, anche a livello del SNC_
L'infezione ha inizio con penetrazione transcutanea di ~~ij. (un parassita endocellulare obbligato), che infelta Ie cellule €m_qQ..tali.aJ.i. di qualche capillare. .- . . .. Qui esse si moltiplicanoEi'PQi si liberano, dando origine alia fase di ricketssiemia, con la quale vanno ad infettare altre cellule, fino a quando n<?_n_s.i,~i3_r:lifesI9 U[1_~ risP9st~jmr,nunitaria, Questa e riconoscibile-cfalracorfiparsa di esantem_a, d avviene grazie a cellule che si dispongono intorno ai e capillari infetti, formando una sorta di mani~ ----.-- ..... -.-------,······~ ••.• w •••.•• ~, __ •.•• ••

patogenetlco

del: tifo es~!!t.~!!!Clti.co.:'

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'.." ~, ····f)

r-' 1 Evoluzioneltem orale del rapporto infettlvo. , II rapporto in ettivo, in funzione dellempo, puc essere:
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Acuto, quando ha un decorsa non motto lungo, durante il quali sopraggiungono i danni e magari la marte, e poi si estingue; Cronico, quando iI rapporto inizi.a in maniera abbastanza simile al precedente, ma poi si modificano Ie condizioni Ira ospite ed agente, che comunque non porta no allermine del rapporta stesso;-"--' Latente, quando un rapporta non si esaurisce con la comparsa della rispasta immunitaria, ma I'agente rimane annidato all'interno_dell'organismo, ma senza svolgere .alcuna attlvita vilale (cornpresa la replicazlone), per cui non se ne ha traccla, se no;;'-'aposteriore, in concomilanza con la ricomparsa della patologia da esso causata. Un esempio di questo tipo di rapporto e dato dalla Rickettsia Prowatzekij, che causa il lifo esantematico, ed anche dal virus dell'herpes simplex, che causa Ie cosiddette "bolle di febbre", che campaiona ciclicamente a causa di condizioni di stress (e poi scompaiona ma il virus rimane, 150 su 200 di noi 10 hanna contratto da piccoli e luttora 10 hanno); Subacuto, quando si prolunga un po'nel tempo ma poi termina; Subcronica, ancora pill prolungate, ma che eomunque ad un certo punta terminano;

Evoluzlone\ spazialE!fdel rap porto infettivo. II rapporto infettivo, in funzione della spazlo, puo essere:
Localizzato,


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quando tutto il rapporto si completa in un sol~_I~~!;lp (infezione, replicazione, ecc.); Malattie a patogenesi prevalentemente esotassica, sana malattie in cui iI rapparto infettiva e localizzato, ma I'agente produce una tossina che si distribuisce, dando origine ad una malattia sistemica (es: scarlattlna: difterite; malattia data da una tossina che spesso e prodotta da un agente annidato a livello della gala, dove talvolta da reazioni infiammatorie di tipa fibrinoso can formazione di pseudo-membrane, che ostacolano la respirazione; tetano, con produzione di spore potentissime): Malattie a patogenesi esclusivamente esotossica (es: botulismo, date da un Clostridium simile al tetana, ma con la differenza che la tossina non viene predotta nell'organismo ma la di fuori di

esse):

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Estensibile per contlqulta, senza salti (es: streptocoechi, dan no angina nella gala, e possonc arrivare a dare rnenlnqltl, rna mai senza passaggi intermedi); Estensibile per via linfat'ica,che provoca ingrossamento dei linfonodi;

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12

Estenslbile per via ematlca, che causa viremia 0 batterlemia; I'agente va un po' dappertutto, ma in questi casi 51prendono in particolare considerazione quei dlstretti anatomici dove I'infezlone epiC! frequente 0 plu grave (es: endocardite, che perc possibile solo se ci sono gia lesioni, per esemplo di carattere reumatlco); ;.

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Infezlonl opportunistic he e nosocomiall.


Le prime sono date da miceti che In generenon sono in grado di generare uno stato morboso, ma che possono approfittare della ridotte difese immunitarie dell'ospite per dare origine ad un'lnfezione. Queste infezlonl 50,00 in aumento per Ii numero sempre crescente di fattori iatrogenl predlsponentt, L'opportunismo microbico ha ampia espresslone nel campo dell'opportunismo mlcrobico. Le infezioni <@'seicoml8['invece sono quelle contratte da pazlentl ricoverati per altre cause; tra Ie piu comuni abbiamo quelle trasmesse attraverso trasfusioni 0 Inocuiazioni di emoderivati infeUi, quelle date da manovre endoscopiche, infezioni PP.sbop.eratorie.:· ed'anche i"ilfezioni resplratorie ai soggetti ricoverati neireparti di' rianimazione. Gli agenti infettanti plu comuni sono: Cfo§.![i.(til!fI1difficife. che da oolite pseudomembranosa a causa dell'assunzione di antibiotici; ps·eudo.mQ_t1g_$_g.er.uginosa~che da piaghe da decubito e lesioni che vengono curate con antibiotici; Stafilococco, c'e un 25% di portatori sani, quindi pUC! essere trasmesso da personale medico 0 paramedic6; . Enterobatteri, .a causa dell'uso di cateteri; e la maggior

I fattori di rischi che ne aumentano la pericoloslta so no la maggior frequenza di farmaco-resistenza virulenza.

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13
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BATTERIOLOGIA GENERALE
C/assificazione degli esseri viventi:
La classificazlone comunemente

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accettata oggl dalla cornunita scientifica

e da

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attribulre a \""hittaker;

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che la elaboro net

1969.
Funghi

Piante Protisti

Anlmali

Procariof
Egli ha diviso i protisti dai procarioti, ma questa non vuol dire che ai procarioti sla negato rattnbuto di protisti; per quanta riguarda i funghi, Whittaker ha avuto ragioni per metterli al di sopra dei protisti, ma i funghi che lnteressano a noi non hanna nulla degli organismi superiori, anzi sono organizzati in maniera rnolto sernplice. pertanto i funghi che noi considereremo saranno protisti <mYft_ee I!~YJJD·

\Procarioti.1
Sono cellule generalmente piccole (ma COil una natevole varleta di dimensioni); esse sana piu semplici delle cellule eucariatiche, tanto che, rifacendosi alia teoria rnonoflletlca della vita, si deve pensaro che esse si slano evoiute precedentemente rispetto aile eucariotiche.

Strutture essenziali della cellula procariotica.

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La maggiore differenza consiste nell'assenza di membrana..!l!:!cleare. quindi di un nucleo lJ·m delirnitato rispetto al citoplasma; tuttavia anche i procarioti possiedono materiale geneTIco, ad anche iI loro e costitulto da Q!i~ anche se nuda, avvero non associato ad istonl, avvolto a mo' di gomitola. OuEista DNA si trova nel citoplasma, dove forma il nuq_(eoide, ed frammisto aile attre s.trutture cite vi ~i trovano. L~_ ,.{;":..- LI t'i.~;'" J,l.~,.· (.:':l;;. .-:_:,' '~~'i"~",-. ~--I" ;-"; ~ .bc -: ~:,: "._ Ribosomi. ': ~:''''''... ..( <..l.,." r._, •.-'.. ,;.","J" -..:.•:.' , , c·t:.

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Nella cellula procariotica non ci sono altri organuli, comprese membrane tipo RE; pert an to i ribosomi sono tutti liberi nel citoplasma, cosa che permelte ToroaraglresltRNA appena trascritti da DNA. Nelle cellule inferiori infalti i processi di trascrizione e traduzione non sono spazialmente separaf tra di loro .

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Membrana plasmatlca. I procartoti possiedono una membrana piasmatica simile a quella degli eucarioti, ovvero formata da un doppio strato lipidico, che conferisce alia struttura lipofilia ed ldrotobicita . Anche qui per6 ci sono delle differenze; Infatti Ie membrane delle cellule inferiori 'lon han no, a differenza delle alt.~~_d~i componenti che prendono II nome di~, ed in particolare so no iI col~?_t_~resente nelle cellule <8 nima!!.fe l'erg<?~t~rol0 (presente nelle celie ~et~·)!. ... . A questa re90la c'e un'eccezione, rappresentata dai micop/asmi, che presentano tali sostanze nelle loro membrane: tuttavia nessuna cellule procariotica in grada di pradurre steroli, infatti i micoplasmi Ii assumono dai lora osplti e poi Ii mettono nelle membrane. ,.~ _

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Un'altra differenza nella composizione delle membrane riguarda la cardialipina (dlfd;:Jti~iI' glicerolo), una molecola presente nelle membrane delle cellule procarlofiche stavolta, ma non in quelle eucariotiche. Questa molecola perc puc essere estratta, mediante solventi del lipidi, dagli omogenati cellulari effettuati su cuori di grossi anlmaii; questo fatto dovuto alia presenza di cardiolipina nelle membrane interne del mitbcondri. Questa osservazione, insieme ad altre condotte sui mitocondri (DNA mitocondriale simile ai procarioti, ribosomi mitocondriali simili ai procarioti, ecc.) ha portato Lynn Margulis ha formulare la tearia endosimbiontica dell'evoluzione (1970), general mente accettata, che afferma che Ie cellule eucariotiche si sana formate in seguilo all'unlone ed alia successiva differenziazione, dl cellule procariotiche, Ie quali sono oggi rintracciabili sotto forma di organuli (mitocondri, centriolo, ecc.).

Parete batterica. una struttura tipica delle cellule procariotiche, nonche la piu impartante. _"-:;:;", __ -f..~ L~ ~t-t..v ~~'~-'_··;_.i~·""'··-" :.(~tF_';_" __';"-") ! ', ).#,,'L1 ,;--- .....~ ."

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unastruttura rigida presente all'esterno della membrana plasmatica; questa pero non una caratteristica esclusiva delle cellule prcicariotiche, infatti anche Ie cellule eucariotiche vegetali e fungmeia possiedono, anche diversa. Alcuni procarioti intorno alia parete presentano una capsufa, la quale una struttura accsssoria.

Mesosoma.
struttura unica in 09ni cellula, che mette in rapporto II DNA can la membrana cellulare. . AI momenta della divisione celll!!.9,r_E3.!I_!}1_~§_Q_~Q.ID;;! si divig~i~~ due parti, oqnuna delle quali andra a formare il corrispettivo organulo delle cellule figlie; infatti la membrana si accresce sempre pill tra Ie due porzioni, arrivando a disporle al poli opposi della cellula in divislone; ognuno dei due mesosomi terra quindi attaccata una parte del materiale genetico, in modo che esso sla equivalentemente ripartito tra Ie due cellule figlie. Forse iI mesosoma espleta la funzione c.~.~.!!.J~~9 ..ml,!g~ifo..h.a.perl~.£.eJI!J!~.e.u~~riot!c!l§l. DNA procariotico.:' -. <,.~ :.=... II materiale genetico delle cellule procariotiche si trova generalmente superavvolto, grazie all'azione di topoisomerasi. Quando uno di questi enzimi procede a rlmuovere II superavvolgimento, succede che si forma un ansa di DNA non superawolto, che direttamente accessiblle agli enzimi della trascrizione. In questa modo si ~.ann~forman9o .~_~_[l_q_~I?.Q.~..QLBl!~,.~~rn..p__r_~·lliilgh!i: che si mettano in contatto ad un . loro capo Gon i ribosomi, I'altro capo ancora complessato con·iIONA. . Inliiffi nelle cellule procariotiche i processi di trascrizione e di replicaziorie sana accoppiati, sia spazialmente che temporalmente. Talvolta il genoma batterico viene indicato con iI termine "c~~.Qm.~.!;>S1.tt~[J£o", rna questa non molto giusto, in quanta la parola cromosoma stata coniata per mettere in risalto la colorabluta, che perc data dagli istoni, assenti nellecellule eucariotiche. II DNA procariotico manca di introni, e quindi una lunga sequenza, quasi ininterrota, di geni, che di regola vengono trascritti in manfera·m·on6cistronica. . I procarioti sono~~ ed il mesosoma la struttura responsabile che, al momenta della divisione, ogni cellule figlia abbia la sua meta del patrimonio genetico. . A volte possiamo avere elementi genetici accessori, sotto forma di plasmidi. -

me'i1rre

Tecnica di Klein Schmidt. Consiste nel fare distendere, per un fenomeno di tensione superficiale, iI materiale contenuto in una cellula lisata in maniera blanda. in modo da non distruggere il suo contenuto. Quando iI materiale si disteso completamente si adopera un retino da microscopia per recuperare Ie strutture da osservare, mantenendo inalterati i rapporti reciproci.

Le cellule procariatiche possono anche presentare strutture accessorie, la cui presenza e distribuzione rappresentano un elemento ta~9..QQ.DljcMLc!ij).tiD.~.i.Q..~; invece si capiscefCfie Ie s~tt!,![e.~sse.tlziali~ sono importanti ai fini classlflcativi, Le celiLiiEiPi'ocariotiche si replicano per scissione binaria, ma prima che la cellula sl divida in due, occorre chi! tuttele strutture essenziali siano raddoppiate.

Strutture accessorie della cellula procariotica.


Caratterizzano

iI modo di essere di una specie, all'interno della quale sono essenziali.

Flagelli. Fanno parte delle appendici filiformi, e sono lunghi, sottili e sinuosi; quando so no presenti dei fiagelli importante conoscerne anche la disposizione lungo it corpo ceUulare. II flagello una struttura accessoria che serve alia cellula procariotica per muoversi in un mezzo liquido; questa puo awenire 0 facendo ruotare la base (movimento del flagella a.!rusta)J oppure facendo ruotare tutto il flagella stesso (movimento §l..ss>npl II movimento risponde a vari stimoli, tra i quail, II phi importante, queUo chemiota1ic.O.

Hanna un'inserzione sulla membrana cellulare piuttosto cornplicata, ed originano dal blefaroplasto,. un corpuscolo che si trova neile porzioni periferiche del protoplasma. Tali strutture di ancoraggio possono essere messe in evidenza al M.E., e si pertanto capito che it flagella, alia sua uscita dalla 'cellula, presenta una porziona rigida ad incurvata, simile al manico di un ombrello.

La part~ piu prossl"1al; di ~~est~ struttu[a, rig}da pr~~e.n,troun.-do~io. diS~O;.C~ ,~i..in.s,er.~~ce~~ull~ .-~r.mbra.r,J~. plasmatlca.-.~ 1i"";:C'~ ."·f . '...1. .•. :; 1 •• -'~~'v '_:".'. " ~.~ I. ' .... Andando oltre I'asse del flagella si trova a dover attraversare la parete, a questo gli passibile grazie a delle ghiere, che formano una sorta di guarnizione che lascia passare iI flagello, nel contesto della parete.

II flagella una struttura multimerica costituita da tante subunita proteiche di flagellina, che in realta non una proteina, ma it nome con II qua Ie si indicano tutti i tipi di proteine (uguali nello stesso flagello, ma differenti nei vari tipi di batteri) presenti nei flagelli. La f1agellin_?si dispone secondo una simmetria elicoidale, dando origine ad una lunghissima struttura, che puo avere lume reale 0 virtuale.

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La differenza nel vari tipi di fJagellina dovuta alia struttura primarla della protelna, che pol sl riflette In dlfferenze delle altre strutture (secondaria, terzlaria, quatemarfa). I legami tra Ie 'varia molec~ ~.!l~dovutl a~!J.I}!.~azloni deboli, partanto I flagelli possono essere dissociati carnblando Ie condlzioni dl@·t.lf.emp~t~ofQ(z~.J§!~;: II tipo di f1agellina fa varlare al f1agello spessore e passo dell'ellca. . I flagelli, a causa dell'esiguo spessore, sfuggono al(M.E), ma possono essere messi in evidenza grazie a tecniche di impregnazlone; iI materiale'1iTi"ilr69nant'9irifatti aumenta 10 spessore del singoll flagelli;e fa anche unire eventuali cluffl, che comunque mantengono illoro andamento ohdulato. In microscopia ottica quindi si rlesce ad indivlduare non solo la presenza dlflagelli, la illoro eventuale numero e localizzazione. . '" + !nn.,,,,:':'2.-,: . :~~"'''''': '.":. Quando sonG rnoltl, i f1agelli prendono iI nome ._Q! ciglia; ed in base alia localizzazione, Ie cellule allungate possono esser9j5Olitriche, lobotrlche, anfitriche, monotr1Clie 0 anfimonotrlche. La presenza 0 memo di ciglia ha una grande Importanza dal punto di vista tassonomico, pertanto, nella pratica, spesso ci serve vedere se un batterio ha eiglia per potergli dare un nome. II M.O. e plulndicato allo studio ehe alia pratica; dal punto di vista pratieo e pill facile accertarsi se 11batterio si rnuove , piuttosto che andare a vedere se ha Ie ciqlia: questa puo essere fatto in diversi modi: ;:-~;:'F"f't'··< II ·n°t'i ,"", . Osservazioni della goccla pendente, usata per osservare batteri vivi, in condizioni fisiologiche (temperatura, substrato adatti, ecc.), mettendo una goeciolina di una coltura su un vetrino portaoggetti, coprendo (ermetieamente, spalmando sui bordi del coperchio della vasellina, altrimenti la gocciolina si aseluga), e poi roveseiando iI tutto. A questo punto si puc osservare al M.O., rna occorre utilizzare delle tecniche particolari, polche iI preparato non stato ne fissato ne colorato. Una di questa tecniche conslste nell'uso della microscopia a contrasto di fase (positiva 0 negativa), utilizzando due diaframmi che fanno passare la luce con fasr opposte:' '".:...~ Oppure possiamo adottare la tecnlca dell'osservazione microscopiea in campo scuro (una sottocategoria del contrasto di fase, nella quale si utilizza un condensatore paraboloide, che convoglia tutti i raggi luminosi in un punta, detto fuoco). Con questi metodi possiamo vedere i batteri nella goccia come tanti puntini luminosi, e vedere anche se si muovono; perc bisogna stare attenti a distinguere i movimenti dei batteri dai movimenti browniani, moti casuali delle molecale. .. 1;·. Inoculazione del germe in modo tale da avere uno sviluppo seconda ehe si muova 0 no; per fare ,r -v.. questo si prende una provetta riempita con un terre no ci coltura semlmolle (poco agar), e si inocula iI germe cereando di tenersi lungo I'asse della provetta stessa: se iI gerrne,.si muove tutta

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Fimbrie. '. ' ',.' '.\. , ' Scno un altro tipo di appendiei filiformi, di natura proteica,_ma plu rigide dei flagelli e solitamente numerose (spesso hanno significato di fattore di virulenza, cfr. piu avanti). La maggior parte delle fimbrie sono adesfne, ovvero servono aile cellule per prendere eontatto can it substrata; che puc essere anche una struttura del nostro organismo, ed allora' diventa importante poiche condiziona eventuali successivi rapporti, anehe infettlvi. Tipi particolari di adesine sono Ie lnveslne, che provocano la fagoeitosi forzata In cellule non macrofagiche, modificando illoro citoscheletro attraverso dei recettori. Importanti sono Ie proteine E, F e G, presenti sulla punta delle fimbrie; esse fanno si che I'incontro casu ale diventi duraturo, ed i lora precursori sana legati a chaperonlne, che poi si perdono. Quando ho delle fimbrie franmJj§!.~aQ a.ltrE!.app~£I~_i.cj J?iu.lunghe.mi-tr.E»vQ-inprssenza di 9C9<;!n.i§essuali, deputati allo scambio di materiale genetico tra cellule. di pili, che sana una sorta .

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Capsula. . So no strutture, esterne alia parete, spesso di natura polisaccaridica. (quindi iI batterio deve essere in grado di attaccare gil zuccheri gil uni agli altri e poi di montare al suo esterno questa struttura, biosintesi endogena), 0, poco spesso, di natura aminoacidica, ovvero fatta da aminoacidi tenuti insieme da legami peptidici, ma che non possono essere definiti proteine polche la sintesi non avviene su ribosomi a partire da materiale genetico, bensl atttaverso enzimi specific!. La capsula ha grande importanza tassonom!~!", ma non facile vedere batteri capsulati al M.O., polche questa struttura che Ii riveste ha pochlssima affinita tintoriale. La tecnica piu usata per evidenziarli infatti quella del contrasto negatlvo (inchiostro di china diluito, microrganismi si depositano sui fondo, quindi vedo tutto scuro meno dove ho una capsula, tecniea di Burri) . Le capsule costituiscono faltore di viJyl.~':1z~in quanto, trattandosi di macromolecole, fungeranno da antigene.

Ci sana molti batteri che per certi aspetti sembrano essere capsulati, mentre per altri no; Ii batterio in questione inoltre, si comporta come se avesse sempre attorno un po' del materiale che compone Ie capsule; infatti alcun batteri si rivestono di uno strata mucoso 0 antigens mierocapsulare, costituito da macromoleeole, ma differenza delle capsule vere e proprie, ~D.!iJ)\.lQ·
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Ai germi questo strato mucosa serve per aderire ad un substrato, e crearvi Ie eondizioni adatte alia propria vita, infatti per questi prodotti che compalono intorno at rnicrorganisml sl parla dl biofifm. . I microrganisml che sl sviluppano ~I in un IIquldo hanna una crescita definita~a)mentre quelli che sl sy:t!MP.I?~Oancoratl ad un supporto solido ed immersi in qualcosa che hanna proaotto harino una crescita dett«tlentonlcV . Questa panlcolare tipo dl microrganismi sono stati attentamente studiati da chi sl oecupa della flora associ at a alia bocca, dove risultano malto presenti .(placea dentaria, che ha biosintesi esogena), poiche rieseono a mantenersi attaccati aile strutture (denti, ecc.) nonostante Ie sollecitazloni meceaniehe notevoli (ad ogni sollecitazlone it 90-99 % vengono eliminati, rna qualeuno rimane sempre). SI visto che nei biofilms convlvono anche diverse specie microbiche, e si potuto notare inoltre ehe delle colonie dl leuconastio non riescono a creare capsule S8 immerse in colture dl glucosia, mentre ei riescono se vlene fomito lora destrano. Questa succede perche II destrana (dimero del glueosio) fornisee, oltre alia materia prima, anche I'energia di legame. Se la capsula viene persa sl hanno effettl grossolani, come possibile vedere pneumonium, che subisce una transiziane .§;~ e perde Ie capacita Ag, f· Z !_ DNA plasmidico.
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a carico della Streptococcus


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Gontiene alcune informazionl': come>ad esempio, la resistenza ad alcuni antibiotici. <,.: La lora replicazione puc essere temporizzata 0 meno; in genere 10 per i plasmidi pili grandi, che per essere replicati necessitano del contatto con il mesosoma.

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Morfologia

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~quelle sferiche vengono Chiamate':'~Q~i"'mentre quelle allungate batteri, oppure fiJtPjjJL>se 50[10 ~lIungate. . Ci sono anche forme intermedie, come i coccobacilli. Per quanto riguarda quelle allungate si puo fare una distinzione in base all'aspetto delle estrernlta, che possono essere affusplats-,·-f48.tte, ecc., rna la caratteri~!~he fondamentale se si presentano diritti, con ,~na q.u~a,~lIora dett('ge.r~?.!!.!Jo con piS!...sl:l..'Y.~" de~p!~iI!i~oiche nelle tre dimensioni so no fatti ad etica, i.QJ!nensioni~ Cai7ilreii~t.;che tintorlali, specialmente riguardo alia coforazlone di Gram, con la quale possono colorarsi in r sso (Gram -) 0 in violetta (Gram +); questa colorazions rispecchia profonde differenze strutturali. Drsposizione elle cellule, che possono essere isolate, caso meno interessante, oppure possono essere due a ue, e vengono definite dipfococchi 0 dip/obacilll, quattro a quattro, dette tetradi, oppure otto a otto, come due tetradi sovrapposte a formare una balla di cotone, e vengono dette sarcine. A volte appaiono a catena, ed allcra usiamo if prefisso strepto, oppure sana disposte come gli acini di un grappolo d'uva, ed perfissa usato €I stafi/o. _ Morfofogia delle colonie, ad occhia nudo, per esempio quella del leuconastio che cresce in presenza di saccarosio grossa, biancastra, semisferica, con superficie liscia e lucida e margini regolari. I margini possono essere: intero, striato, lobato, ondulato, fimbriato, frastagliato; la sezione invece puo essere piatta 0 elevata.

Parete batterica.
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Questa struttura spesso bersaglio di interventi terapeutici. Se mettlamo Ie cellule batteriche in una soluzione i~Jj~ protoplasma diminuisce di volume, a causa della perdita di acqua. Se osserviamo queste cellule al M. vediamo che iI volume cellulare non diminuito, ne la forma cambiata, ma all'interno notiamo una struttura, che ha la forma di un salsicciotto,'Ctie'-rappresent:,i'f1 protoplasma, arretrato rispetto ai confini, rigidi, della parete batterica. In genere esso premeva contro la parete, polche I'ambiente estemo solitamente ipotonico.

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Se mettiamo un batterio in presenza di lisozima vediamo che la sua focma cambia, tendendo a diventare tonda, ed il suo astuccio si indebolisce, fino a disfarsi, permettendo alia cellula di gonfiarsi fino a scoppiare; cioe illisozima porta alia lisi della cellula batterica. Se questo procedimento 10 facciamo in un terrena ipertonico la parete si disfa ma il protoplasma rimane vitale, anche se con qualche difficolta; iI cantenuto della parete prende II nome diprotopla(tlL II batterio scoppia in un ambiente Ipotonico polche esso, data la sua sernpllclta strutturale in cantrasta con Ie nurnerose funziani vitali che svolge, ha bisogno di avere al suo intern a un ambiente ipertonico, in cui ci sia una elevata concentrazione di soluti, sicuramente maggiore della cancentrazione nell'ambiente circostante.

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tra Ie varie specie.

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La vita si pensa sla nata a parilre da un brodo primordiale, in un punto del quale stata raggiunta una concentrazione .talmente alta da far avvenire Ie prime associazioni; II passo successivo stato la dellmitazlone, per mezzo di vescicole, di questi amblenti Idonel allo svolgimento della vita, rlspetto al resto. In natura, eccetto casi particolarl come iI Mar Morto, I'amblente sempre ipotonico rispetto all'interno della cellula batterlca, qulndl la parete svolge il suo ruolo fisiologico come struttura one, attraverso la sua rigidita e resistenza meccanica, sl oppone al rigonfiamento della cellula, sostenendo la presslone dall'lnterno verso I'esterna, che si realizza per ragioni osmotiche; Infatti la membrana cellularelascla passare I'acqua rna non molti solu!i.

Esperimento di Falher per la presslone osmotlca. Si immerge in una soluzione un recipiente pleno di sale, can pareti semipermeabiti. " recipiente verso I'alto continua con un tubo, e si vede che il liveilo dell'acqua pressione osmotica.

net tuba aumenta,

per la

Volando analizzare la struttura della parete batterlca, bisogna riferirsi a studi sperimentali, che sono stati in primo luogo condotti su E.coli; €I stato scelto proprio questo germe polche esso si trova gia nell'intestlno' umana in numero considerevole, innoeuo, facile da coltivare, ed inoltre presenta un grado dj complicazione adatlo aile eslqenze.deqli studiosi, che 10 possono prendere come esempio, per cercare poi dl capire come funzionano Ie case anche negli altri microrganismi. E.coli e un tipico rappresentante dei Gram negativi, polche can tale colorazione 5i presenta colorate diffusamente in

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Struttura dellaRaretejbatterlca. \ Per studiarla si parte da sospensloni purificate di E.coli (in soluzionefisiologica), che vengono prima centrifugate, in modo da ottenere una massa batterica, e poi frantumate per meZzQ.q_i_.lTlulini palle. a In questo modo si ha una soluzione contenente corpi 6attedcf'maclnau:che, se sottoposti a centrifuqazioo.e diff~renziale, possono essere separati nelle varie componenti in base alia massa; in questa modo possiamo arrivare ad isolare i componenti della parete, che risulta comunque piuttosto grandi rispetto agli altri. Essi inoltre mostrano una certa rigidita, e can indagini grossolane possiamo vedere che sana compost! da proteine, sostanze lipofile e rnurelna, un componente particolare che vedremo pill avanti. . Mediante una soluzione al 90% di fenolo possiamo ~re da tali frammenti gil elementi CIlPCifTIi) come Iip~e, lipopolisaccaridi, e possiamo anche denaturare Ie proteine, ottenendo frammenti iI cui peso e circa ,"Uri quart,m un quinto di quello iniziale, ma comunque rigid!. . ultime vengono poi rimosse attraverso enzimi groteolitici, rappresentati classicamente da pepsina e tripsina, mentre oggi preferiamo us~ronasi' degli enzimi specifici che SC. in.dono i legami peptidici; dopo questa trattamento 51ha solamente ?Yo ~Jn!.~!~~ La..s.tru.ttur::a_[il1!an~ riglda. Infatti questa importantisslma caratte stica della parete data un suo compOriei1te minoritario, la mureina (detta- anche peptidoglicano 0 mucocomplesso), una componente macromolecolare sensibile aU'azione del

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Esame del frammenti di murelna. I frammenti di mureina, analizzati con tecniche biochimiche,

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Aminoacidi normali, in particolare Ala, Lys e Glu, anche se p siamo avere anche D·Ala e D-Glu; Aminoacidi particolari, ovvero I'acldo dlamino lmelico un arnlnoacldo non cornunernents presente nelle proteine, che ha la partlcolarita di possedere due gruppi aminici e due carbossilici esso tuttavia presente in molte cellule, costituendo una taQpa intermedia. dell'anabolismo delle

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N-acetil-glucosamina (NAG), un aminozucchero acetilato (glucosio + amina + acetile), larqarnenu presente nei nostri tessuti; Acido N-acetil-muranico (NAM), una so stanza che troviamo solo a liveilo della parete battericc composta da una parte uguale al NAG, unita in posizione tre, attraverso un legame etere, ad tn gruppo lattilico; f.;·.r~'J t» .11. I ,

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Le conoscenze acqulsite sut funzionamento deilisozima Inducono a ritenere che I due amlnozuccheri siano uniti da un legame P1-4; il Rsozlma inoltre. dopa aver agito sulla mureina,lascia un aminozucchero libero ad uno can aminoacidl attaccati.. Siccome ci 51 accorti che i vari componenti sana tutti equimolari, allora si deve ipotizzare ci sia tanto NAM quanta NAG, inoltre ogni dlmero NAM-NAG dobbiamo avere un aminoacido, polehe anche quest! so no in proporzioni equimolari. .

Nucleotide di Parck. __•

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Can solo questi eiementi a dlsposlzlorje non si poteva caplre molto di pill. Importantissime pero furono Ie osservazioni fatte da Parck, che studlando la crescita di Stafilococcus aureus in presenza di concentrazioni sublnibenti di penicillins, si accorse della presenza in esso di ~ Questa era naturalmente un prodotto aberrante dovuto all'antibiotico, e si capl subito che sl trattava di un nucleotide, detto appunto nucleotide di Parck. Questo ~ prodotto normalmente dal batten per la costruzione della parete, ma in condizioni normali viene sublto utilizzato, e quindi non se ne trovano accumuli; in presenza di picco Ie quantlta di penicillin a perc questa nucleotide non viene utilizzato molto velocemente, pertanto ne abbiamo traceia. Questa nucleotide composto da:

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UDP NAM. attaccato al secondo fosforo dell'UDP mediante iI Cl Pentapeptide (L-Ala', D-Glu, L-Lys, D-Ala, D-Ala), legato al NAM

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C'e sub ito da dire che in questo peptide la equimolarita non rispettata, infatti abbiamo due D-Ala, mentre tutti '. .gll altri componenti sana in singole quantita. .. 1 La mureina quindi risulta dall'aggregazione di pezzi, costituiti dai nucleotidi di Parck; in essa NAM e NAG sana '~,,,,1 .. >' uniti can legam('p1-4~ formare un dimero, dal NAM poi parte una catena formata da L-Ala, D-Glu, acido , mesodiaminoprmet1cO eD-Ala. II nucleotide di Parck puo anche essere chiamato uridin-difosfato-muramil-N-acetil-pentapeptide. Dei leg ami glicosidici sappiamo che sono robusti, ma non sana rigidi, pertanto questa caratteristica della mureina deve essere data dall'interazione di piu catene formate dal susseguirsi di questl nucleotidi; infatti la seconda D-.~!!.Y~l1_e.droJ)l)sa,_e I'energia ricavata dalla rottura dl tale legame viene utilizzata per legagUa Q;_~la rimanent~_~_d una L- !-'y_~.91!J.!l9.cat§.!l'!_£~tQ!\g.I,!~. In effetti si vista che uncomplesso enzimatico, detto tr~Fnseeptidasi, catalizza questa reazione di

transpeptidizzazione,

in cui un aminoacido

gruppo aminico libero.

rlrnosso,

e I'energla

mantenuta

per attaccarne

un altro ad un

E importante

sottolineare che Ie diverse mureine, dei diversi batteri, possono presentare piccole variazioni, ma condizione indispensabile che all'interno della catena peptidica ci sia una residua diaminico, che possa formare un legame can if gruppo carbossilico della D-Ala terminale. II legame tra D-Ala e if residua diaminico (in questa easo L-Lys) puc essere di vario lipo: Ponte interpeptidico diretto, come avviene in E.coli, con la D-Ala subito legata alia L-Lys; questa avviene in E.coli ed in tutti i Gram negatlJd,. Legame transpepfidico mediato da una pentaglicina, in cui i1legame dato dall'interposizione, tra i due residui, di una catena composta d;.tnq':!.!U!.!!.cine;. questa struttura stata individuata studiando 10 Staphylococcus aureus. ma va I a per tutti TGram positivi.

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Biosintesi della mureina. La mureina una struttura complessa. pertanto la sua biosintesi necesslta di numerosi passaggi, e se ne viene saltano anche uno solo, non si arriva alia formazione della struttura corretta. Questo molto importante, polche proprio interferendo con la biosintesi della mureina molti antibiotici svolgono la propria az.ione. Polche la parete una struttura esterna alia cellula. ma tutti i processi metabolici si svolgono all'lnterno, dobbiamo supporre la biosintesl della mureina sia composta da diversi tipi di reazione:

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Tappe cellulari: 1. 2. 3. Attivazione di NA~ a NAd-1-P; Formazione di un dimero NA41-UDP; Attacco di L-Ala, D-Glu, L-Lys, mediante enzimi specifici (il tripeptide non si forma alivello ribosomiale); gli aminoacidi devono perc essere prima attivati attraverso I'azione dell'aminoacil-sintetasi; Racemizzazione di due L-Ala a D-Ala, mediante racemasi; Formazione di un dipeptide D-Ala-D-Ala, tappa che puc essere inibita da cic/oserina (primo meccanismo antibiotico selettivo); Attacco del dimero al resto, can formazione del nucleotide di Parck, grazie ad enzimi specifici;

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~ Tappe membranarle: 1. Attacco del nucleotide di Parck ad un lipide di membrana (55 C), it bactoprenoJo, che funge da carrier; Attacce di NAG al nucleetldedi Parek, mentre esso e legato allipide di membrana, ma si trova ancora net versante intemo della cellula; Rlbaltamento delllplde con trasloeazione della rnolecola all'esterno; per fare questa occorre energia, ricavata dalla rottura dllegami P:E.!.., La mureina 51libera ~ ..~~~~!d altrt monomeri presenti all'eslerno; questa tappa a puo essere inlbita da~~~Qm.i~;'!.tlie ristocetina; Attacco di P I b etoprenalo, per rieariearlo energetieamente; questa tappa puc) essere inlbita da bacitrin~,;\, '

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Si dave notare ehe la parate batterica puo essere formata solamente se it batterio conserva ancora della murelna; similmente al glicogeno infatti,la parete batteriea non puc)essere creata dal nulla, ma c'e bisogno di un supporto iniziale per la polimerizzazione. Esistono pern del germl partlcolari, definiti forme L, che per qualche ragione hanno perso la parete, e riescono ugualmente a soprawlvere. Queste sono forme mutate, a cui e stata distrutta la parete completamente, e che in qualche caso, post! nelle gluste condizionl, possono r!coslitulrla (messi in coltura con altrl germi can parete). mentra in altri easl rimarranno per sempre senza. Essi sana da differenzlare da altr! organismi, ad esempio i mieoplasmi, che non hanna la parete, ma questo dipende da una mutaziane antica nel corso dell'evoluzione. Tappe extracellulari:
1. Tra~~etfd;zzazlone, eseguita da transpeptidasi, complesso enzimatico inibito dalla ~Qlcil!!.!'~<!,/(aneor~ ogg; questa e la tappa bersaglio della gran parte degli antibiotici);

Quello che e stato detto flnora rappresenta la regala generale, alia quale ognl specie di batterlo appllca Ie proprie eccezioni. In particolare potra eS5ere differente la catena peptidica della mureina, if ponte intermedio put) essercl a no, e puc essere fatto da diverse cose (5 glicine, 4 alanine, 1 llslna, ece.). In questa catena pero sono sempre costanti Ie due D-Ala terminali, porche sono specificamenle riconosciute dalla tranpeptidasi; questa e molto utile poicheIa penicillina ha un anello p-Iattamieo ehe sl adatta bene al sito dl Iranspeptidizzazione, impedendo la reazione stessa. _.,--."",. ',,' t.a penicillina pertanto e un batteriostatico, poiche interferisce con la repllcazione, rna non danneggia assolutamente i batteri can la parele gia formata.

Oifferenze (ra Gram+

Gram era un medico olandese che sl accorse delle differenze che i batteri diversi potevano mostrare se colorati alia stessa maniera. La colorazione di Gram avviene can diversi passaggi:

e Gram

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1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

Colorazione con eolorantefba;;;;-"dTaiiiiina,\ generalmente violetto di Nicol, che colora in 61u~~ioletio'M e assunto da tutti i batteri; ----.._ • Lavaggio per eliminare il colorante in eccessa; Mordenzatura con loduro dl potassio, ehe mette in evidenza anche II glicogeno; Nuovamente unje~g1i5:" ' Decolorazione con alcol, i Gram negativi si deeolorano completamente, mentre i Gram positivi non si decolorano; '" "., ,... ", Colorazlcine con colorante ros.~g Qj•.s;Qp.tr~to,i Gram positivi diventano di colore vloletto-blu scuro, mentre i •. Gram negativl diventavano djl'c_olore rossq..' Lavaggio ed asciugatura; ~-"-., ..

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I micobatteri sono difficiti da colorare, polche con essi la colorazione di Gram non e utilizzabile. La differenza Ira Gram positivi e negativi rlslede nella diversa struttura della parete.

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Gram+
Component; della parete: Mureina Acidi telcuronici Acidi telcolcl Proteine (a volte) Presente Diretta Presente 20-80 nm Un solo strato masslccio quasi tutto di mureina, che €I intreeciata con altre maeromoleeole come gli aeidi teicuroni e teieoiei

Gram·
Mureina Upopolisaccaride Lipbprotei~e Protelne Assente Dopo trattamento Assente 10 nm Due strati sottill (LPS)

Inibizione con penicillina: Digestione con lisozima: Inibizione con cristaf-vloletto: Spessore della parete: Composizione della parete:

con EDTA

Lipidl eontenuti: Aminoacidi contenuti: Legame transpeptidico:

0-3% 10-22%
Indiretto _(Qonte(JentClglicinieo)

11-12% 2-8%
Diretto

Parete

dei Gram+. Possiedono a livello della loro parete anche: • • • Acidi teicoici; Acidi lipoteicoici, che proteggono i batted dall'azione del llsozlma e sono spes so it ligando per aderire ad un substrato: rappresentano quindi fattori di virulenza; Proteine, per 10 piu di forma fibrillare, hanno caratterlstiche arltlgeniche e sono causa di virulenza, polche agiscono centro il complemento;

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Parete dei Gram ". In questi, oltre alia membrana citoplasmatica, • •

ci sana altri due strati:

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Parete; Membrana esterna, cha necessita di Ca


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pertanto rlsulta sensibile aII'EDTA;

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~~!~e9.¥~'1r~~~~e~£~-6~~aWG~~9c~~On\~~~~~;(-:~%~ii~fJaro~id~~~'~~~1~~~~~~~~fiIl~:~i~~ parete e la membrana citoplasmatica; in questa caso anche i Gram+ ce l'avrebbero, anche se non visibile al M.E.).
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~·~P~~i~s:~~~

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La 10rol.!I'embrana esternaj simile, ma non uguale a quella interna; essa presenta esternamente molte li£2trotek!~-,-ed ha la funzione di un filtro. Inohre Ie lipoproteine, tramite i lora segmenti proteici, che sana piu interni, aderiscono alia mureina. mantenendo una completa adesione tra queste due strutture. Le proteina della membrana estema invece sono importanti psrche: A. B. Servo no da recettori..Q.eI..iJagi; Hanna funzione di trt?sp9..doJr..~§!llEWlbr.ana; Si organizzano a formate po_':ifJ.~, permettendo iI passaggio di sostanze idrofiliche;

" l-.'l..-:,,_.?i:," C.

Attraverso IELPorine possono passare anche gli antibiotici; quando si verificano fenQmeni di resistenza vuol dire che il diametro-ael canale centrale si ristretto, e non permette plu iI passaggio-"dr-tjncn::erta sostanza; ehe quindi non piu nocivcl 'per i Gram- (es: vancorniclna). Ma nello spazio periplasmico c'e anche un'alta concentrazione di enzimi digestivi, che possonoinattivare gli antibiotici che vi giungono.

Inoltre la membrana esterna, dei Gram- ovviamente, presenta ~una da: • •

componente

lloosaccerlolca,

costituita

Parte lipidica, rivolta verso I'interno, che corrisponde all'endotossina, della tosslcita: Parte zuccherina, rivolta verso I'esterno, detta anche antigene 0;

ed

e quindi

responsabile

Le moleeole di LPS caratterizzano


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la virulenza di vari ceppi, ma non tutti i Gram- sono virulenti. ,',_ .:, r~ ,-.

Spazio periplasmico. Riguardo aile diversita tra Gram+ e Gram -, ci sana due differenti teorie:

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Lo spazlo psrlplasrnlco rlguarda solamente Gram -, e contiene enziml, fattorl di vlrulenza e fattort di patoqenlclta; -" . La spazlo perlplasmico una zona metabolicamente malta attlvi, all'lnterno della quale sl ha I'assemblamento fln~,! ... .~L..Q~p,~s!9.g!lf.§DQ... la riduzione di grosse molecole che devono 9 afuaversare 1a membrana. iI trasporto del Fe, ed altre funzloni, Se pero si consldera 10 spazlo periplasmlco da questo punta di vista, allora meglio parlare di perlp(asma, intendendo in tal modo un compartimento cellulare be,l) preciso, che si trova nello 1pessoredel'peptldoglicano stesso, e pertarito presente in tutti i tipi di batteri;

() Infatti nei Gram -, 'mettendo II batterio In un amblente ipertonico e facendo cosl arretrare , potuto vedere che 10 spazlo periplasmlco conteneva qualcosa, mentre nei Gram+ era vuoto.

iI citoplasma,

si

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. Organlzzazlone dell'LPS.
Esso

e costituito
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da:

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lipide A, che costituisce la porzlone IIpidica e si trova an.s.9_@lQ_.§st~I:!,f!1e;!_1ti peptidici che. a loro
volta, sono attaccati alia mureina 0 alia membrana interna. costituito da p'Oii§~9gi!r\~,I.leg~tj, e con gruppi -OH so~!.i,tuiti in posizioni determinate da aG!.c1i_gcassi •.fosfato, acido idrossim1i'istico;Corti; porziCine centrale delrap~irte-.Q;OJisacca'rldica, attaccata al lipide A tramite II ketodesossioctionato (KDO): --'" Regione periferica, della parte polisaccaridica, varlablle per quantita e dlsposlzione degli zuccheri; questa porzione sl trova all'esterna, ed importante perche media i contatti delia cellula can I:ambiente, permettendo al microrganisma dl vivere in ul'l ambiente acquoso:

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Ii core abba stanza conservato, e mantiene la stessa sequenza all'interno del genere; la parte periferica quella che caratterizza la_§pe_c_Ific,ita. Tale porzione possiede pertanto determinanti antigene, che vengono detti sornanco 0 0 (da ohne, senza, owero senza sigla). La parte polisaccaridica costituita da eteropoltsaccarldl ramificati e contiene:

Zuccheri normali: GLU, GAL, NAG Zuccheri che nontrovlarno altrove: eptoso (7C), chetcdeossioptonato

(KDO, eC)

.,"

Se osserviamo Ie diverse molecole di LPS, vediamo che la loro organizzazione variablle, pertanto questa struttura funge da antigene, riconosciuta da anticorpi specifici.

caratteristica

ed assai

Biosintesi deIl'LPS. Gil zuccheri vengono legati, attraverso legami fosforici, a nucleotidi, e risultano cosi attivati; ad esempio KDO· eptoso + UDP-GLU formano KDO-eptoso-GLU, Si ha quindi una reaztorie a catena, della quale non ammesso saltare hemmeno un passaggio per il corretto allestimento deIl'LPS; piu precoce la mancanza a I'errore di un enzima coinvolto nella biosiniesi dell'LPS, plu profonda sara la sua mutazione.

Gil oligosaccaridi catene vengono ramificati.


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formati in questo modo vengono poi assemblati per condensazione di testa, e Ie varie condensate ancora fra loro, fino a formare una struttura lunghissima di eteropolisaccarldi

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Aspettl morfolcigici delle colonie. I vecchi batteriologi si erano accorti che alcune volte (anche t su U'I rnllione) Ie colonie cambiavano, improwisamente; questo cambiamento poteva riguardare una variazione H-O, oppure l'aspetto della colonia stessa. Per questa caso particolare, essi si accorsero cne reJativamente spesso si avevano variazioni da smooth (8) a rough (R); questa ultimo cambiamento comportava anche modificazioni della virulenza e della patoqenlclta. InfaUi i germi isolati da soggetti malati era spesso S, e se diventavano R la lora virulenza 5i atlenuava moltissimo, fino alia scomparsa. Un tiplco esempio quello dello pneumococco (Gram+), in cui S virulento mentre Rna. Ci si accorti in seguito che J'aspetto della colonia deriva dalla capacita di formare la capsula; Ie colonie-B. lnfatti sana composte da germi incapac! di farla; pertanto la capsula rappresenta un fattore di virulenza. Nei Gram-Ia variazione_~,::B.£iregueinte, e s128SSO e determinata,@ variazioni nell'LPS, che possono essere di due tipi: -.-'_. '~"""'-~="'''''''~'.''''''''

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Superflciali, che comportano la perdita delle diramazioni terminali Profonde, che causano ia perdita anche delle diramazioni principali

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Quanta piC!Ie propaggini dell'LPS sana prolungate, tanto plu il germe ill grado di mediare i propri rapporti I'esterno, equindl Ie altre cellule; a questo punto II germe diventa piu idrofilico e tende a compattarsi.
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Siccome ne in natura ns in laboratorio sl possono osservare mutazloni che portano .alla perdita della capacita di formare LPS, S9 ne deduce che tali mutazionl sono letali; invece Ie mutazioni che coinvolgono alcune parti del polisacearide possono permettere la vita. ._-_-_. . .Se sl fa un esperimento facendo passare vari germi mutanti per I'LPS attraverso scambio lonlco, si vede che sl attaccano di pili quelll con Ie propaggini·plu lunghe. : una colonna

di

resina a

Le propaggini di LPS sulla superflcle batteriea formano gli antigenl9; sa la conformaziona di queste propaggini viene persa, rnaqart anche perla maneanza della propaggine stessa, II balterio conlinua ad essere un antigene, rna viene persa molta specltlclta: infalti si possono avere reazioni croeiate di antlcorpl s1fm6latraaTfri-rierrne R. contra un germe R diverso. . Per questa motivo n~n possibile fare vaccin.Lj;9.n.Qat!~rj.9QO..Y.Ci.riab_iPD!l.lh_anehe questi sarebbero utili a se causa della loro scarsa Vlrulenza, ma dobbiamo usare ~lIi.~!,tipo® .

Sviluppo di popolazioni batteriche.


distribuirsi uniformemente

. ~U2.:_y,;:_._,~,

I batten si dividono per scisslone bin a ria , e Ie strutture che compongono la cellula madre si duplicano, perandare
nelle due cellule figlie.

:~,e.J'_J ...

Espansione della parete prima della divisione. Utilizzando precursori fluorescenti della mureina si possono marcare Ie regioni di parete che vengono prodotte ex novo. Applicando 10 studio agli stafilococchi si puc ottenere una catenella di cocchi con parete f1uorescente; se ad un certo punto si comincia a somministrare precursori non f1uorescenti, ci si rende conto che Ie zone di parete prossimali rispetto al piano di divisione sono nuova, non fluorescenti, mentre Ie zone plu dis tali sono vecchie. La costruzione della nuova pareta avviena a partire dal punta in cui si trova il mesosoma, che si sta nel frattempo duplicando, ed i due nuovi mesosomi si allontaneranno per l'interposlii"On-e-tra "assi della nuova parete. La erescita della parete avviene anche in quella porzione della pa.r..~.teche si trova diametralmente opposta rispettoal mesosol1Ja. _"' ,. .... ..... . Con questa particolare topologia della crescita della parete si ottiene quindi la coordinazione dei processi di divisione cellulare, vale a dire, oltre alia stessa crescita e divisione della parete e di conseguenza della membrana, la separazione dei mesosomi e la conseguente separazione dei genomi. Gli streptococchi so no un esempio di mancata separazione. Conta dei batteri. Visto che la crescita batterica avviene per divisione binaria, I'aumento della popolazione sara esponenziale, per noi e conveniente, dovendolo riportare su un grafico, usare un diagramma cartesiano semilogaritmico. La conta dei batteri puc avvenire in vari modi:

Utilizzo delle camere cortagfobuli. dei vetrini particolari che, appoqqlandovt sopra un vetrino per copertura, contengono un volume di IIquido preciso e determinate (ha una depressione centrale di 0,1 mm); visti dall'alto invece presentano un reticolo di linee (a distanze diverse secondo il tipo di camera), Contando Ie cellule presenti in un quadretto sl ha it lora numero nell'unlta di volume corrispondente; questo sistema va bene se Ie cellule non sono troppo-{ftte;iitial prediluizlcne. In questo sistema, quando vediamo una particella, dobbiamo essere sicuri che sia un batterio, pertanto II terreno deveessere limpido e libero da particelle di altra natura. Bisogna poi considerare che questa conta affetta da errori statistici; inoltre possiamo applicare a questa sistema la distribuzione di Poisson. Densita ottica, anche questa ha andamento logaritmico, e dipende dal nurnero di batteri in sospensione, ma non puc essere utilizzata (come anche it metodo precedente) se it numero troppo piccolo.

ca-so-sYatfua"tina

Curva di crescita dei batteri In un terreno llquldo, Utilizzando i melodi sopra descritti si possono disegnare dei grafici semilogaritmici che rappresentano il numero dei batteri presenti in funzione del tempo, ed attraverso la derivata della curva possiamoricavare anche la velocita della lora varlazlone, Quando usiamo degU antibiotici dobbiamo stare molto attenti a quelli ehe sene strutturali (come gli antibiotici polienici, che agiscono sulle membrane), ovvero che agiscono sulla cellula danneggiandola in qualsiasi condizione essa si trovi, polche la maggior parte di essi ha specifica affinita per una fase precisa. che in genere quella della massima proliferazione, durante la quale possiamo intervenire sull'allestimento della parele. Le fasi della riproduzione batteriea sono:

1.
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Fase di fatenza, fase iniziale caratterizzata da velocita nulla;~n"):~~~<?_n_9. ,,!u()vi. batter], poiche
questa la rase di adattamento, nella quale Ie cellule stanno rTiiffiendo in funzione i sistemi che mettono in atto Ie vie metaboliche piu adatte aile condizioni in cui si trovano (riehiamo a Jacob e

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Monod), attraverso I'induzione della trascrizione di aleune zone di genoma; solo alia fine dl questo processo potranno dedlcarsl alia rlproduzlone. . . 2. Fase di cresclia esponenz/ale, finito iI perlodo dl latenza Ie cellule cominciano ad aumentare, e poco dopo iI grafieo dlventa IIneare, Indice del fatto che la crescita costante, oltre che mas sima; la pendenza della retta Indica InfatU II valore della veloctta, ed un data caratteristico della specie presa in esame In funzlone del terreno In cui sl trova. . ". La veloclta masslma raggiungiblle consente un cicio completo di repllcazlone In.JQ;7.t~.tninut.i; per i ~ri, che stan no all'estremo opposto della scala delle veloclta, II temeo' ~.ireplicazione si aggira s"~L!!!.~~~I.m.ElSeEl ..ID~~O, mentre tutti gli altri hanno valori intermedi, come ad esempio Ie brucelle, che si replica no nel giro di qualchesettlrnana. 3. Fase dl r~lIentari1ento della erese/ta, nella quale si ha un rallentamento della crescita, fino ad una momento ~§.i.. 4. Fase dl deeadenza, anche questa ha andamento esponenziale, in quanto la scomparsa del batten un processo stocastico, e la probabilita che un batterlo sparisca aumenta COil if passare del tempo. Blsoqna conslderare che In una conta non posse distinguere se un batterio vivo 0 rnorto, rna i batteri morti do po un certo tempo 51dlsfano,

Arresto della sviluppo. Ci dobbiamo chiedere come mai una popolazione che sta crescendo al massimo delle sue posslblilta ad un certa momento rallenta la propria crescita, ed anzi arriva a decadere (questo ragionamento, in un certo senso, puc essere applicato a tutte Ie popolazioni). Questo succede perche ad un eerto punto insorge II fattote limitante 10 sviluppo, che varia secondo 121 specie ad anche secondo Ie condizioni. Infatti in un primo tempo si pensava che la crescita sl arrestasse perche mancavano i nutrienti, e sl visto che poteva anche essere cosl, ma non 10 era nella maggior parte del casi osservafi; 16-Stesso-cliscorso vale per I'lpotesi che Ie popolazioni ad un certo punto si trovino ad affog5!.@_[I.ei.pr~p.ri lrodotti di rifiuto. { II fattore che limita 10 sviluppo infatti puo essere una di queste cose, rna non' iiii-maggior parte de!le volte, per quanta riguarda Ie papolazioni batteriche in coltura, questa dato dalla rnancanza di vltarnlne, rnentre altre volte possano mancare lonl quali.~I'),.f~!..~.FE:}~. '...... .

soia;

Conta del batteri vitali. Per contare i batteri vivi utilizzo un metodo che consiste, come prima cosa, netl'eftettuare delle diluizioni in serie geometrica, per esempio can ragione 10. Da ogni terreno, che sara sempre piu diluito, prendo un volume fissa di materiale e 10 diluisco 1:10, in modo da avere molt! terreni consempremeno germi. I Da .29.!lu!i6:.:ClC~&S1··.sr~vi!YRP.~fl!~~~~a.CQ!9.Dla, e queste nei diversi terreni di coltura saranno sempre plu rare, al1'aumentare della dlluizione Iniziale. Applicando anche in questa caso la distribuzione di Poisson possiamo risalire, tramite iI nurnero delle coionie in i fU!l~!.~!!~ d~!.I!3.9J.I~i~h;>niLaliatima del nurnero dei batter! vitali. s -_ ......" .. .

La differ.enza tra la curva della popolazione vitale e di quella della popolazione totale deriva in parte anche dalla differente attivita delle autollsine, delle proteine attive nei fenomeni ,di rimodellamento delle strutture, che quando il batterla muore distruggono la cellula piu 0 meno veiocemente. Se vogliamo fare una semina di campioni di Iiquido cefalorachidiano di un paziente in cui si sospetta infezione da meningococco (questo vale anche per la Neisseria gonorrhoeae), bisogna farla veloclsslrnamente. polche se si aspetta un p_~.9.~nte non ~iu .ill.9£t'ldQ.d.! tcrmare una colonia. Nelle contedei batteri vitali bisogna tenere conto anche di questi accorgimenti. Titolazionl mlcrobiologlche. Sono utilizzate per misurare Ie quantlta relative di prodotti non facilmente pesabili, come Ie vitamine; per gli ioni metallici questo metodo non molto utilizzato poich€! ne esistano di piu sernpllcl che si basano su principi chimici 0 fisici. Si fanno verificando la sviluppo di popolazioni batteriche al variare della concentraztcne delia sostanza da quantificare, che deve rappresentare anche II fattore limitante 10sviluppo della 'colonia.

slncrcntzzaalcne della crescita. La crescita di una colonia, sebbene derivi da scissioni binarle, non dividono nello stesso momento. Per sincronizzare A. Ie divisioni si possono usare due metodi:

e sincronizzata,

poiche non tutte Ie cellule si

Sviluppo per se/ezlone df ceflufe, consiste nel I~~~r.e Ie cellule ad una matrice, di modo che ad ognl dlvisione una delle due cellule figlie caschi, mentre I'altra rimanga attaccata. Se si prelevano Ie cellule 'c;'lscate nell'arco di un periodo breve (tipo 15 s), si avranno cellule pill 0 meno coetanee, che pertanto si divideranno ancora quasi nello slesso momenta, anche se non esattamenteil solito.

24
Lo scalino perc non sara comunque vertlcale, Svifuppo per varlSl{on{ alcliche dl temperatura, visto che a 30·C i batteri non si duplicano, se si mette la coltura per un perlodo a tale temperatura, e pol si alz.a a 3rC sl ottiene una divisione; ripetendo II elclo sl riesce ad otten ere una slncronlz.zazlone. coltivare anche co/ture

B.

Naturalmente queste so no colture batch, che vanno avanti da sale, mentre sl possono continue, malta piu laboriose, rna sempre meno complicate dl quello che awiene in natura. Spore.~· AI termine . , ,.' della fase di,.s~asi Ie cellule batteriche

che sono uni:i'1o'rrr,a'(ii'reslstenza del batterio stesso (a differenza delle sporedel grossi funghl plante;' per i quali I semi sana deputati alia proliferazione). . Tra I batteri sporlgeni possiamo rlcordare: Bacilli aerobl, C/ostrid; anaerobi, alcune Sarcina, alcuni Actinomiceti e la Coxiella.

possono and are Incontro a lisl oppure trasformarsl

e' dsTle'

In spore,

La cellula madre, detta sporangia, duplica II ~[9_QNAJLPol comlncia ad l!ly_egi.f)g~ela propria membrana, formanda un ~1(;uf.f!.!I_~_~p.9t:a, che circonda iI filamenta di DNA che sara della spora, per f~~Ia-pre'spora .. SUccessivamente, I'organizzazione del tegumento della spora, che arrivera ad occupare plu della meta del suo intero spessore, portera alia formazione del~osp"qr.a~ Questa formata da:

Core, la porzlone di protoplasma che contiene il DNA; nella spora stato disidratato, con consumo dl energia, e risulta ricco In cs", grazle alia produzione, a partire da acido diaminopimellco, dl acido dipicolinlco, un chelante del calcio. Involucro, che deriva dalla differenziazione della doppla membrana dell'endospora, dalla quale alia fine abbiamo Ire strutture sovrapposte: 1. Membrana interna,la membrana della cellula germlnale; Corteccia, che sUorlTI.~..![aJE!due membrane della prespora, dove c'era la mureina, ed costituita da un tipo partlcolare di peptidoglicano. __ .._._ _ .. Ha uno strato esterno, 'motto suscettibile all'autolisi ed infatti si dlstrugge poco dopa la sporulazione (favorenda la germinazione), ed uno interno piu resistente, che conferisce resistenza nei confronti del fenomeni di lisi osmotica. Rivestimenta, di natura proteica, ricco In proteine solforate simil-cheratiniche; questo strata conferisce rigidita (oltre che resistenza alia colorazione), ed al suo esterno talvolta possiamo avere uno strato lipoproteico.

2.

3.

La formazione delle spore si ha in 6-8 ore, ed la sporulazione avviene per autolisi della parete dello sporangio. Le spore sono riconoscibili perche, a causa della mancanza di aequa, risultano rifrangenti.

Ricombinazione

tra batteri.

Nei batteri ci sono varie posslbl'ita di scambio di materlale genetico. Trasformazione. Seoperta da Griffith durante studi sugll Pneumococchi. II suo esperimento cansisteva nell'inoculare P. di tipo 1 uccisi mediante calore e P. di tipo 2 in alcuni topi; questi agenti non erana in grado dl infettare se inoculati separatamente, mentre se si inoculavano insieme si aveva l'lnfezione e, andando ad isolare gil agenti, si ottenevano P. di tlpo 1 vivi. . Egli non st accorse di cosa il fenomeno implicasse, e parlo dl fattore trasformante, che poi Avery lndivlduo come DNA. Quindi i batteri rilasciano, dopo la rnorte, ll ' materiale genetico, e questo puo essere assunto da altri microrganismi; I'assunzione pero non awiene indlscrimlnatamente, polche ogni cellula assume DNA in forma 7 particolare (ad esempio gil P. necessitano di DNA a dappia elica, senza incisioni e con P.M. di 3 x 1050 10 0 I superiore). Ma I'assunzione varia anche con iI clclo celiulare, Infatti Ie colture sincronizzate presentano una tes« di competenza durante la quale I'assunzione molta favorita, forse perche in questa fase si ha la sintesi della nuova parete. In colture non sincronizzate invece si ha, periodicamente, un picco del fattore di campetenza, una molecola protelca presente nel sopranatante che, se aggiunta ad altre colonie, ne aumenta la competenza. La trasfarmazione bloccata da DNAasi. II DNA a doppio filamento viene trasportato aspecificamente all'interno degli P., ma al momento del passaggio attraverso la membrana essa viene srotolato e soltanto un filamento puo passare. L'altro filamento verra idrolizzato all'interno, a me no che non si forml DNA eteroduplex, in seguito all'ibridizzazione del frammento monocatenario con materiale genetico delia cellula; in questo caso il frammento puc inlegrarsl nel genoma.

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Coniugazione. stata scoperta studiando ceppi auxoirofi, ovvero che necessltano di un particolare componente si pUG avere un ceppo His"). a differenza dei prototroti, che possono crescere in terreni minimL

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25
Gli auxotrof possono facllments tornare prototrofi, polche la frequenza di retromutazione di 10~8,e questa ha a lungo mascherato iI processo di conlugazione, che ha frequenza simile. Lederberg Idel'ltiflco questa proeesso usando microrganlsmi doppl auxotrofi, la cui frequenza dl retromutazione non compatiblle con II ritmo dl proliferazlone. Usando genl per la resistenza agli antibioticl insieme agli auxotrofi sl riesee a dimostrare che la coniugazione non un fenomeno casuale, ma unfdfrez/onale. Alcuni batteri infatti hanna al loro interna II plasm/de F (da fertlllta, sono pertanto detti F\ che codifiea per un apparato coniugativoche porta al trasferimento di se stesso e di eventuali eromosomi integrati ai plasmide. Quando esso st Integra nel cromosoma batterlcola coniugazio rasJedsceJr.fL9~.Qi.,_ma non la fertllita, parche con I'integrazione nel genoma alcune sequenaet I plasmide rimangono Infondo al croiriosoma e non sana trasferite, a meno che non venga trasferito l'lntero genoma. Questo tipo di ricombinazione non bloceata da DNAasi, oolche iI rnaterlale genetico non esposto all'esterna, ma passa attraverso iI pl/o sessua/e,

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possibile risalire alia mappa genomica della cellula ricombinata polche dove sl integra II plasmide vuol dire ChJLiL.DNAha ..rnolta probabUita di rornpersl; queste region! sono dette ad alta freqjie-'iia di ricombina_?jgJ!~ (HFR. scoperta cirCavallieSforzaj. ,,'..... ----,.-.,-,-.P.. .···iJ·~

Trasduzlone. ' '/;1.";' . Si ha it passaggio di materiale genetico a~l2Q_~,I}j_~.Q.'. che prima infetta una cellula e preleva un pezzo di genoma, e poi 10 integra in una cellula infettata successivamente. Questo processo, rispetto alia trasformazione, ha if vantaggio che if DNA, durante II trasporto, protetto dall'lnvolucro del fago. Si puc avere con questo meecanisma anche la conversione lisogena, ovvero un gene fagico che viene espresso dopo ess~r;~.Un.t!?.9@toil} LJ~.J;~~~erio;lJn esempio di questo meccanismo sihalJerilTagoft

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Questa la caratterlsnca che contraddistingue gli\ag-enti d'infezloneje rappresenta";~':la probabtllta di instaurare un r.§.fI.QQ..rto, (Sf~) I'invasivita ..911!!~~gente ..jnfettar.lte (quanto "'Silru'i51i'Ccl,"-per quanto tempe, ecc':);-~"uria' caratterfstlca-' . quant;tati~, rna la suamisurazione difficile, polche essa non una proprieta intrinseca dell'agente, rna estrinseca, ovvero relativa. Inf~tti, essendo I'infezione un rapporto, la vlrulenza di un agente varia di molto in considerazione dell'ospite infettato, ed inparticolar modo delle sue capaclta di estinguere il rapporto parassitario. Pertanto si puo parlare di vj~ ..§.Q!~f!BW.klnJJHJp..9.r.tq3Js!.!1'!J_(~s.p.;.te, tanto plu potremo dire quanto plu sapremo e di lui; natural mente nei libri non possibile parlare dei casi singoli, e pertanto si considera un ospite ipqtetico, che, se non viene specificato altrirnenti, I'uomo. ,~\ c, ,"fJ""< · ,\ -:"."'. ,I. ..~_ ,~,\\. ".. : ' A volte perc, invece dell'intera popolazione umana, puc essere preso in conslderazione un suo sottogruppo. La vlrulenza pertanto una caratteristlca statistica, polche c'e .~I?..r:.~ __ ...t~D.~e_g9Dte.~J!Lvaria~li!.~.J?.i_~!9g~~a, ~_? un parametro che sfugge sempre alia nostra indagine, e ci impedisce di avere misure attendibili senza ricorrere a grossi camplonl.

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Poiche si possa parlare di virulenza termlne corretto opporfunfsmo.

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di stabilire

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Si dice molto virulento quell'agente che, in determinate condizioni, in un ospite definito, ha alta probablllta I'infezione. . k. i. .,\ Quando la probablllta bassa invece I'agente definito poco virulento. .... 1·

Dose infettante

50. sl cerea di capire quale concentrazione

L__ ...--:.... J<;,;.


infetta, mediamente, -

Per' cereare di misurare la virulenza a~.£.4i stato inoculato "agente.

i1 50% degli
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La funzione che si ottiene ha un andamento sigmoide (integrale della gaussiana); questa curva ha un limite inferiore, ovvero la diluizione che non fa ammalare nemmeno una cavia, ed uno superiore, ta diluizione per la quale muoiono tutte. Bisogna tenere presente che itJqtteri possono andare incontro a variazioni di fase, che comportano una variazione della virulenza anche dell'ordine di.,106) Per parlare dl alta virulenza blsogna fare conslderazionl statistlehe; per esernpio la Legionel/a pneumo(ila una volta ha dato un'epidemia in un albergo, ma si sa che si trova comunemente nelle aeque superficiali, qulndiiaiEi- epidemia non deve farei credere che la sua virulenza sia alta. .. • Un altro esempio dato dallo rmeumococco t$treptococc:Q_pne~~),.la cui virulenza puo essere saggiata mediante inoculazione nei peritoneo di topolini da laboratorio; questa. infezione ha una dose infettante 50 bassissima, ovvero bastano poche cellule per avere infezioni estese che portano alia morte oell'anlmale" --"..",._." ' Se perc if batterio viene coltivato in vitro finche nella sua colonia non notiamo una mutazione S:R, che si trasmette alia prole, owero ereditaria, allora ci accorqiamo che II batterio ha praticamente perso la sua virulenza.

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7.

26

Questi pneumococchl che formano colonie::B)hanno perso la capsula, e questo ~ iI motive della lore rldottissima virulenza; infatti se in vitro Ii clmentlarno can fagocitl, essi V9Qg-2[!? fagoc!~t1, mentre i loro omotoghl capsulati resistono. 11fenomeno avviene poiche la batteri caps~_I~b~!!~O_ prqp_~"!;Ig"II}!.qJ~""perll1ettom:~JorQ".qL§!u_g.9.ire fagoci~9..~!,_.ma alia soltanto flnche I'organismo ospite non he prodotto anticorpi specifici contro la capsula, che vi 51 legano ed allora permettono I'aggancio da parte del fag~oc~i!!.:ti.c.-__ Questo un esemplo paradigmatico di. vtrulenz« monofattoriafe II problema pero che, per esempio;-sem"pre gli pneurnocccc I hanno una capsula polisaccaridica che permette la creazione di 80 sierotipi differenti, che sono pertanto riconosciuti da anticorpi differenti.

La capsula quindi rappresenta una splnta evolutiva per I parasslti obbligatl, rna 10 proteqqe dalla fagocitosi anche da parte di protozoi che si cibano di microrganismi,

e anche

per quelli non obbligati, percha come Ie amebe.

Metodi di misura della vlrulenza. Per come stata presentata finora la virulenza sembra abbia solamente importanza nell'inizio di un'infezione; alcuni infaUi per altre caratteristiche parlano dl lnvasivita, ma nol non facciamo questa distinzlone ed attribuiamo olisticamente alla virulenza tutte Ie possibilita che unagente ha di avere successo lnun'lnfezione: di iniziarla, di P~.sr!ELIJ.(~lJ~f"!1po, di e~~ens!~r.l!3_n.~.IISJ..spazio, ecc.· -- ...... .. ' ...... .. ...

Alcuni dei metodi per misurare la virulenza sono:

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Misura dell~~en~che .intercorre tra I'lnoculazlone di d~~~~~rLs!!..£~'p'pi diversi e la comparsa dl slntoml; .' Misura dell~~~!?n.f3jdell'infezione a vari intervalli di tempo, ai quali si sacrifica un animali per poi andare a disegnare un grafico in funzione del numero di cel~~.11cl:l$l presenti in funzione del tempo, per poi ricavare informazioni sulle sedi infettate, sulla durata dell'infezione, sull'host range e sulla velocita di duplicazione;

Caratterist;che de; (attar; di virulenza.


Questi possono essere prima dihulL<it!yla1ll."(o Una funzione primaria tra i fatton di virulenza penetrare, nel punta in cui dovra svilupparsi generico di~mentre Quelli che facilitano strutturali) oppur ~birrtprodotti per essere secreti). consiste nel perme ere al proprio agente d'infezione di aderire, 0 di I'infezione stessa: i fattori che facilitano I'adesione prendono il nome la penetrazlone vengono chiamat~

Grazie a questi fattori iI germe rlesce a stabilirsi in un punta dell'organismo ospite, rna a questo punta possonoesserct alt_rjJ<!t~0.ri,Ghesi OCC~P?_':'.9_.qi)nl~.l1erire i meccanismi di fa ocitos' oppure ci possono anche essere~.ttori so/uhf/I. can ~ per /a resisteriiaa[ comp/ement?l (ce I'ha la eissena meningitis che in assenza di Immunita acquisita infetta Ie mer1lnMdicM-Diocca la-'via-aassica di attivazione de compl;Jnento): entrambe queste funzioni vengono esplicate in contrapposizione aile difese dell'immunita innata. Anche una capsula ricca di aclQ.Q_!;iiali.c.oin grado di inibire il complemento.

Un'altra importante caratteristlca ai fini della virulenza infatti agenti d'infezione in grado di muoversi possono avere maggiori probabflita di raggiungere il luogo eputato all'infezione, rispetto a quelli che si muovono, passivamente, tramite vettori. I principali organi di motilita, e quindi sono anche fattorl di virulenza, sono i flagelli, ma ci possono anche essere endoflagelli, posseduti dai treponemi, che conferiscono una motilita a cavaturacc/ofo. Alcuni batteri allurigati inoltre sono in grado di allungarsi e raccorciarsi per riuscire a penetrare meglio in ambienti vischiosi, come it muco. Adesione. Come gia detto rappresenta un'importante processo alia base della virulenza. E un proeesso mediato da fattori cellulari (adesine), che nei Gram- sana i pili 0 fimbrie, mentre per i Gram+ c'e chi dice non esistano, rna se esistono sono organizzati in maniera sicuramente diversa. Questi servono ai microrganismi per aderire aUe cellule da infettare, rna anche per aderire fra di lora. L'adesione ad un'altra cellula a un fenomeno cornplesso, in quanto devono essere vinte Ie repulsioni elettrostatiehe tra Ie due membrane, ehe hanna stessa carica; iI.e!!o infatti serve a mediare I'avvieinamento tra Ie cellule, e potendo essere anche motto lungo, 'permette un {~imdJcontatto senza che la repulsione sia eccesslva. 1I.eontatto(?o~)i ~~?~ili~:~ 5.e sulla cellule ~ presente u~ recett?r.e, con funzioni inerenti la cellula, che in grado dl legare ur'rllgando mlcroblco: a tal punto II contatto lrreverslblle. . Per gli anaerobr,a111116crerraaesione, importante anche la p02.

e 1~"'OtiiITr.p

Per capire quali strutture della fimbria sono implicate neil'adesione bisogna purificare Ie componenti desiderate e metterle a contatto con la cellula alia quale iI batterio vuole aderire; se esse mediano il eontatto allora andranno ad oecupare i recettori: pertanto, se a questa punto inoculiamo it microbo, esso non sara in grado dl trovarne di liberi e quindi di aderire e penetrare nella cellula. .

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27
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protelna composta da:

1. 2.

Asse, che costituisce la parte porta'lte del pilo stesso; Punta, la parte terminale che pr~nde contatto con un re_~!?!t0resulla superficl~celll-!J9 cui aderke: .

Quindi per contatto si dave avere una specltlclta ligando-recettore; II recettore si trova sulla superficie della cellula contatta oolche serve 0 per iI contatto can cellule della stesso organismo, oppure funge da recettore per ormoni 0 fattor! vari. .

..

Le proteine che 10 cornponqono sana varie, ma tra esse ce ne so no due particolarmente


~~"2!;;" f
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importanti:

1.
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monomerica, e viene assemblata in un polirnero all'eslerno della cellula, precisamente a Iivel1'Odeiio spazio e.~!p'!~_§mic9.,dove sono'presenti delle chaperonine (prima _ !~,s~r:'ianza che queste proteine ci sana nei batteri); 3,~~'una delle proteine cne rientra nella cO§.n!.I,@Q0!'l. g~~~_I?_yo.ta;

'...E.Y1.

A! e

Entrambe vengono sintetizzate net citoplasma, e poi vengono assemblate nella spazlo perlplasrnico: il processo finale conslste nel montaggio del pilo sulla membrana esterna, cosa che avviene grazie alia progressiva uscita della struttura proteica del pilo, prim~J.~ punta e 1?C:>.U'.asse, attraverso la m.~mbrana ~~.fis.a_. -----.--.. . _ -....... -- --------"--"
---""'1)

\£.E.coJ!

Piel nefriti da un elemento delta flora associata, rna esistono anche ceppi nocivi per il nostro organismo. Questi ceppi sana dotati di pili, attraverso i quali si legano ai recettori saccarldlcl delle cellule degU uroteli, riuscendo a resistere at flusso urinario, che tenderebbe ad espellerli, e dando cOSllUOgo-a prerOiiefriti. Questa adesione puo tuttavia essere evitata da anticoq:.Ji cqntro il pilo stesso; ma eslstono dei microrganismo in grado di cambiare la specificit~-delpiio: equindicapac('C!i .. aggirare questa meccanismo di difesa. I ceppi patogeni di E,coli si riconoscono polche le lora fimbrie attaccano anche
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IE.colif

globuli rossi.

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Adesine afimbriate .. Anche queste sono fattori che facilitano I'adesione, ma non sono strutturate come pili veri e propri. Sono tipiche del Gram+. .,~_.",._ .... ,' .."'''' '".. "' ... .... " _~.._ Quelle piC! studiate appartengono allcl.§~~~coccu~ .ey.~~!:.n_~s..,)e sono delle proteirre di superficie presenti sulla sua parete. . Nella sua parete troviamo diverse componenti, come iI peptidoglicano e varie proteine; quella che sembra piu coinvolta in questa fenomeno la.Elml~IE!-'!E..che ha come recettore la fibronectina, un composto tip-ico delle_Q~uJ~,.SI.lJlmS!i. ..... Nella parete di questi microrganismi trovo poi anche la llroteILJn~_.M, che perc ha f',.!.I1f.:ioni antif~~osi!aril'!_,. . Le proteine M sono assemblate a formare fibrille che si estendo tutte intorno alia superficie cellulare; Ira di essi sporgono Ie proteine F.

c,

Crescita in 'peflicola multistratificata. Quando parliamo di adesione siamo portati a pensare a questa rapporto: come ad una proporz:ione 1:1; rna quando un microrganismo aderisce ad una superficie e vi trova un ambiente adatto alia propria sopravvivenza, prolifera. Questo da origine ad un biofilm, nel quale vivona diversi strati di batteri; II biofifm deterrninato dall'adeslvita diretta, ma anche dall'adesivita indiretta, sia attiva che passiva.

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Nel biofHm possono crescere anche specie differenti; naturalmente ci saranno delle differenze Ira i batten che vivranno negli strati piu profondi, quindi piu vicini aile cellule, e. quelli che invece vivono piu all'esternO. Anche gli antibiotici Infatti sana attivi molto piu su quelli esterni, pili facilmente raggiungibili, ehe su quelli intemi. Due esempi, diversi fra loro, di biofilm sono: Placca dentale, fenomeno che prende origine in condizioni fisiologiche; si forma per ia presenta di molte specie batteriche che rimangono adese, per mezzo del biofilm, alia superficie dentale. In condizioni patologiche si ouoavere I'attacco di microrganismi a valvole cardiaehe artificiali a a cateteri; slccorne queste strutture devono avere una certa adeslvita, puo suceedere che vi si attacchino anche quei microrganismi che non sana prowisti di

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adeslne.

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28
Questo infatli

e un caso di opportunismo,

che puo dare ruogo a gravi settlcemie.

Invasine. Sono particolari adesine che, oltre a mediare I'adesione, favoriscono l'endocltosl, anche in cellule che sollta mente non hanno attivita fagocitaria. I mlcrorganismi che Ie possiedono vengono deftniti germt in vastvi; questi solitamente presentano Ie caratteristiche dei parassiti intracellulan facoltativi, cOn tutti i vantaggi di trovarsi all'intemo della cellula (protezione degli antibiotici, dai fattori solubili dell'immunita, ecc.) (es: agente eziologlco della malattla dei legionari).

Cb.§iEii~.!!..LJffiJfllrrt9.ij}1!.:Tl!~:.'

Le invasine molte vqlte riconoscono come proprio bersaglio una proteina che fa parte .delle Integrine di membrana, un gruppo di proteine che rendono stabile la membrana stessa; esse vengono attivate, e stimolano iI citoscheletro a complete quei movirnenti che sana lipici de1.N9Q.9.,iJl infatti a volte si vede proprio I'emissione di pseudopodL Una volta entrato sotto forma di fagosoma, it batterio libera degli e_!gjmjJitici, che distruggono il fagosoma stesso, per cui it batterio si trova llbero nel citoplasma. A questo punto, nella maggior parte del casi, it batterto si replica all'interno della cellula ospite, ma non detto che debba per forza replicarsi; ci sana casi in cui entrare nella cellula costituisce un vantaggio, rna il parassita non vi si puo replicare. " L'attivazione del citoscheletro perrnette anche il passagglo da una cellula ad un'altra, in modo che il parassita possa raggiungere illuogo piu opportuno per I'infezione.

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f-Slfiifelia!'.

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microrganismo ad alta virulenza; it suo comportamento un esempio del funzionamento delle lnvasine. Essa entra in fagociti non speclallzzati per mezzo dl endocitosi mediata da recettori, e precisamente, nelle cellule polarizzate, in posizione latero-basale. Poi si ha la liberazione di listerio-lisina, un faUore tossico che rompe il vacuolo fagocitario; a questa punta il batterio si replica nel cltoplasrna. Successivamente ho .I'attivazione del cit2,!iqbg,l"e,tro,dato dalla polimerizzazione dell'aelina, che porta all'OLM (organella like movement), permezzo del quale si ha I'emissione di uno pseudopoc:lQ ch,~,i;Juca la mElmorao..€I, una cellula adiacente e vi inocula it baUerio, morendo pocoaopo." di " .. >_,,<r

'\.Sa/rrl'oriella'-rvphi,l

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f'ag'erite:EiiI6Iogico della febbre tifoide, una malattia sistemica (questo comporta una grande invaslvita dell'agente). E un Enterobatted.Q....<.m5L§.Ur9.§Dle1\fl_,p_er_..Yj.a}~.~tr. ed una volta nell'intestino il'!~~!~gi,~cElcon Ie ... c~!!.~_1'L grazie aile quali viene trasportato ai lin!gQ9c)i m~.nt~[i~il,dove si replica, per poi andare nel sanque e dare sepsi. '

Meccanismi anti-fagocitari. E interessante sottolineare che molti palogeni intestinali sfruttano come vettore Ie cellule M, delie cellule che si trovano nel contesto immunitario delle mucose, che possono fungere da APC. Grazie al loro aiuto I'agente riesce a passare dalla mucosa alia sottomucosa. Giunta pero nel contesto del tessuto it microrganlsmo vi trova un sistema fagocitario specializzato, dal quale cerca di sfuggire per mezzo di meccanismi antifaqocltari: inoltre molti agenti sono forniti di ialuronidasi e collagenasi, che permettono di passare attraverso I tessuti in maniera pill veloce. " Un meccanismo antifagocitario costituito da una capsula di acido lelurotiico, che non ha pro prieta antigene, polche €I una sostanza presente anche nell'uomo, e realizza pertanto it mimetismo antigene; vero perc che avendo it suo possessore anche ialuronidasi, questa capsula dura poco.

Questi meccanismi sono attuati da vari mlcrorganismi potendo agire a diversi livelli: • • •

nei confronti del fag 0 citi specilizzati,

e sono molto vari,

Inibizione della formazione di fagociti a Hvello emopoieHco; UCCislOnedi fagoati Te'ucocidine-(I\JccisionedeHagoC1ti in VIVO); ---'

con

e perloplu

un fenomeno molto limitato

Formazione di c~e,sulEl che imJ?edi.~c~!10,I'~D.9o~!t9~i(prima si pensava che Ie capsule, essendo lisce, non permettessero I'adesione, rna si capito che in realta esse mimano I'azione di alcune sostanze che regolano I'azione del complemento); Inibizione delia formCi?:ione del fagolisosoma, probabilmente grazie a speciali componenti dl superflcie'(fIMicohcifterioha una'componentedi superfieie lipidic a complessa ricca di sulfatidi, altri ad avere questa capaclta so no ii Toxoplasma, la Clamidia, la Legionefla, la Coxiella el'Ehrifichia); Inibizione dell'ac!r;ljfic?.zi9_nedely_ac':!2JQ,un esempio sempre il Micobatterio, che attraverso lipoaraoTrlO=-marmani mantiene -',f pH > 7 e pertanto impedisce il funzionamento degli enzimi lisosomiali;

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Iniblzlone della formazlone dl reattivl Intermedi dell'02, sla attraverso fattor! dlmostrati nei Micobatteri, sia prevenendo iI burst resplratorio (lmportante anche la catalasi); Uberazione dalf.qgosorng_p~Lr..~E~!!..~~I~i~~~ol;

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Leucocldlne. Ci sono dei batteri, parassiti endocellulari abbligali (Coxielle 0 Clam/die) a facoltativi, ene .sono capaci di jnibire la formazione di fagolisosomi, e pertanta rlescono a vivere all'interno del fagociti; questa rappresenta un chiaro eseiTiplo~·arraffore-·af·vrrulenza. Altri batteri sono In grado di produrre delle maleeale ehe l!Q.q.lQon'?.c~.I~':II13_~II'ose.i.~e, in partieoiare I f~gC?~~ti; questo pu6 essere considerate un fattore di patogenlcita.J. a visto iI particolare tipo di cellule colplta, 9 senza m dubbio un Impartante fattore di virulenza. _ Queste moleeole prendono generalmente it nome drJe!jcoCfciirle.:',owero in grado di uC.<:ldere_i giobuli_.iJ_i?n~.biJ in questo caso I granulocitl neutrofill, detti anche micrOtagC"-------, .----L'azione dl questa molecole da origine ad Infezioni purulent!3, infatti il pus e la conseguenza della morte dei leucociti. Oi leucocidine che ne sono molte,.e Ira esse possiamo a volte vedere delle somiglianze, grazle ad omologie di sequenza, analogie funzlonali, ed a somiglianze come antigen!. Un esempio do ci6 e dato dalle streptolisine, una famiglia di leucocidine che cornprende diversi tipi: 1. 2. 3. 4. Streptolisina 0, co~i definlta poich~ ~ sensibile all'o~!.!le_~~_ se viene esposta all'aria perde pertanto la sua attlvlta; e un fattore di vlrulenza degliC§_tr.f}pfpeocch/;') Streptolisina 5, cosi definita p()!~.~e.~_~l~!gestraibile; . Pneumolisina, prodatta dagli'e.f.l~umoeoeehi; Listeriolisina .

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Queste moleeole presentano omologie strutturall, funzionali ed anche parentele antigeniche. Esse hanna il suffisso lisina polche illoro meccanismo d'azione si basa sui danne99iamt;!_!ltQ.-,;I~lIe membrane. In laboratorio questa proprieta e utile per misurarne t'attlvlta, e sl fa usando i globuli rossi, mablsog'j,-a' ten'ere presente che, in quanto fattore di virulenza, a noi questa atnvlta ci interessa nei confronti dei globuli bianchi. Questa attlvtta deriva dalla struttura particolare, ehe permette lora di legarsi al cO@_§i.eIQlo, quindi aile membrane delle cellule eucariotiche, che ne sono ricche (Ia lora azione viene inveee eantrastata dalla presenza di colesterolo libero). Esse hanno tutte in comune la senslbllita all'ossiqeno, essere fattori di virulenza. ed anche eomportarsi da antigene, cosa molto impartante polche essere contemporaneamente fattore di virulenza ed antigene vuol dire riuscire a dare I'infezione solamente una volta, dopodiche I'ospite riesee ad evitare i danni grazie aile difese Immunitarie, Che po'ssono'impeOire"drrefti,imen'fe I'infeziane. . . InfaW tra gli esami di laboratorio piu richiesti quando ci troviamo di fronte ad una patologia infettiva acuta abbiamo la determinazione del titola anti-streptolisina 0 . Microrganisml siderofori. Sono microrganismi che praducono proteine in grado di competere con Ie proteine che legano il Fe dell'organlsmo ospite; infatti iI Fe e un elemento fondamentale per la corretta creseita dei microrganismi, ma, in condizioni norrnall, la concentrazione della ione libero non e sufficiente, ed allora ci sana sistemi partieolari. Alcuni microrganismi infatti Iiberano i sfderoforf, che racccigono II Fe libero, e poi vengono recuperate dat microrganismo grazie a dei recettori di membrana che riconoscono il complesso sideroforo-Fe: I recettori sona delle proteine, chiamate IRMP, che vengono espresse da certi mierorganismi, e solamente in condizioni di estrema carenza dl Fe (uno di essi e Ps.aeruginosa, un opportunista). Spesso questi faltori sono prodotti da ge~~'p'I~~.,:,:,igi~Q.. Microrganisml produttori di proteasi contro Ie slgA. le slgA sana anticorpi secretori, prodotti dall'organlsmo in risposta ad un ~D.!.\gSlne; moltissimi mlcrorganismi perc possiedona delle prot~.asiche sana in gradi di agire su tali moleeole, riuscendo a separare il Fe dal Fab,in modo da renderle inattlve:- -.... . Queste IgA avrebbero if compito di mediare I'intrappolamento dell'antigene nel mueo, infaW sono prodotte a livello delle mucose; mancando questa azione, I'antigene '9 in grado di muoversi e di raggiungere gil organi elettivi per la sua infezione. __ .... .. E~~mp! dimic[C?~g~~ismiche possiedono queste prateasi sana: W~seria gonOirh-O"ea}:~l=mophili infJuentiae, .tyeisseria meningitisi'Strepto~occo pneutnoniee,: ---__ QuasrtuUfl mic(organismi in grado di fare queste proteasi Ie fanno contro Ie IgA1, poiche sono le plu numerose. mentre un solo batterio sembra in grado di produrle contro Ie IgA2. Hefycobacter pflori. E un mlcrorganismo partlcolare in quanto riesce a vivere nello stornaco, il quale, avendo un pH estremamente basso, in genere sterile. Le strategie di questobatterio si basanosu:

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30

• • Ricapitolando 1.

Fluldiflcazione del muco gastrlco: Ureasi, scinde I'urea in C02 e NH/,

alzando iI pH;

i posslbili fattori di virulenza: Fattorl dl adesione

2.
-. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9 ..

Mobilita
Proprleta antifagocitarie Invasine Reslstenza al complemento Fattori siderofori Prateasi anti slgA Fattori fluidificantl il muco Ridotta p02 per gil anaerobi ma Ie cose non vanno sempre cosi; la virulenza infatti pUG essere una

Questi esempi sopra riportati sono semplici, proprieta derivata da diversi fattori.

Virulenza polifattoriale. Un esempio di possibile complicazione viene dal Clostridium perfrigens, agente della q~!1..9rgn_~_gassosa,cui fattori di patogenicita sana molteplici: i I ~.. . ~~-.-....-.. '''--'Tossina a., fosfolipasi C, sfingomielinasi; Tossina ~, letale e necrotica; Tossina s, letale e necrotica; Tossina 1:, letale, necrotica, ADP ribosilante; . Tossina c, emolitica, letale, tiolo-attivata; Neuroamlnidasi; Enterotossina; Tossina 11,aluronidasi; i

un opportunista

nonche

principale

• • • • • •

..

Tossina S, emolisina:
Tossina v, nucleasi; Tossina K, collagenasi; Tossina A, proteasi;

Alcuni di questi fattori vengono chiamali lossine solamente per tradizione, in quanta sarebbe meglio distinguere tra Ie tossine vere e proprie, e quelle che noi sappiamo sana enzimi. In questo caso la virulenza data da molti fattori, ed anche se ci sono in un soggetto degli anticorpi antiialuronidasi, I'agente sara _~[':al~~.~!~.jl]grCi.clo .. .tUI].l~i9r.~.l'infezione, servendosi di un altro fattore, per II quale J I'ospite non ha ancora sVlluppato anticorpi specific!.

Alcune_~e,.r;nostrano effeUi al2?~~~L~RI3)~J199<::iqi.IJe (rompono h~membrane), e pertanto possono rientr?re nelle classificazioni sia cOm~~Q[LJ_.YJr.uJenza,)?ia come fattori di.PClt9~Elnicit~ (producono pus). II C.perfrigens sta normalmente nel suolo e nei liquami, e provoca gang rena, owero necrosi di tessuti (soprattutto muscolare) con produzione di essudato e gas. L'accumulo di tali prodotti negli spazi intercellulari, delimitati dalle fasce rnuscolart, crea un aumento di pressione che favorisce una ulteriore necrosi ed ischemia; si ha pertanto una rapida diffusione dell'infezione e la comparsa di shock irreversibile. Premendo i tessuti infettati si ha un caratteristico crepitio. II C.perfrigens pUGdare tossinfezioni alimentari attraverso carni ingerite a distanza dal momento della cottura.

\Patogenicitctl
E I'attitudine che --.---~i vari agenti dl infezione hanno di causare danno, quindi di ledere organi e tessuti, di reprimere funzioni, --.._-di causare morte. la-p8togeniC1f~- pUG essere una diretta conseguenza di un rapporto infettivo, del quale segue I'estensione e l'lntensita. Essendo la patoqeniclta la misura di un danno, sembr~uj.ire~()JL.QolI~.al!l_e.!!tQ..c.on la virulenza, polche I'estensione, l'entita e la durata di un'lnfezione so no quasi sempre direttamente proporzionali con i danni provocati; qu_e~~9 perc non.$ sem.p'!~.v~_ro,_infattisi pUG avere danno§E!n~a infezione, e viceversa. Patogenicita del tetano. II tetano ha una virulenza bassissima polche si trasmette attraverso spore che penetrano nessuna posslbillta di entrare neil'organismo attraverso la cute integra.

nelle ferite; ma non ha

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31

mottre necesslta che nel tessuto che andra ad Infettare cl sla un basso potenzlale di ossldorlduzlone, polche i clostridi sono anaerobi; pertanto nella zona ci dave essere un disturbo della circolazlone, oppure degli scompensl resplratorl. .. .. In tall condizloni Ie spore possono germinare, ed I germi inlziare a riprodursi; essi tuttavia danno ongme ad un'infezione che puc passare lnosssrvata anche In una persona che sta morendo di tetano.

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II germe infatti produce una ~~QtQ_§§J.f"!a ha ~!~.§...P~t99.~QJ.~; dice quindi che if tetano e una malattia che si infettiva dovuta ad un agente poco virulento, la cui patogenesi e prevalentemente, 0 escluslvamente,

esctoeslca.

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La terapia in un soggetto infetto conslste nella ovvero la somministrazione di anticorpi antitossina., perprevenire ulteriorl-dannl. .,.. .. Anche se larghe fette della popolazione sono vaccinate, soprattutto Ie donne, che non hanno fatto if servlzlo mllitare, possono non esserlo. Nei soggettiin .cui si pensa si stla per avere it tetano, e che non sana stati vaccinati, si esegue una 'sleroprofllassl, per prevenire i danni; questa e fatta mediante anticorpi antitossina, polche I'infezione probabifmSiite-ii gla avvenuta. Quindi ne la sieroterapia ne la sleroprofilassi servono per proteggere dall'infezione, rna solo dalla malattia. Un .altro esempio di patologia data da un agente P"~.£~_~!!'JIE:!Dto difterite, II cui agente e if q'fg[Y.ijk~~t?_t~! e la ~ Gram + a forma di bastoncelio. A differenza d1 quello che avvlene per II tetano, in questo caso I'infezione da dei segni, infatti a livello diJ_?r!nge e tl2!,lsillesi he un~_~ogo.§.1 tipo fibrinoso che puo dare soffocamento. di .. II danno maggiore perc, sistemico, dovufo alia tossina; iI nome pUG ingannare, polche generalrnent8 il suffisso -ite si usa per gil effetti della flogosi. .

\slero'terapiai

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Patogenicita del botullsmo. t"Y'-CCl d ,'1''';-''-' s..>:,.". Questa malattla e data da un .C/?sfridium,. Ie cui spore sono largamente presenti nell'arnblente; queste in casi rarissimi riescono a provocare daiiilTCon 10 stesso sistema del tetano, e la malattia viene pertanto deUa botulismo delle ferite. Possiamo pero avere anche il b£1Mlii,W de_gJi1Qt.anti,.che affligge i neonati che ingeriscono Ie spore, e che non hanno ancora Ullit.!!9!.E.lrJtestiria.le··capace con.~ra~t~~e di Japrolif.erazione del parassita; polche Ie spore comunemente presenti nel miele, e indtcato non dare miele ai neonati. II bo!.\ill2_m.Q.£!~Q._que"o pill comune, non consiste nell'infezione data dall'ingresso di sport! nell'organismo, rna nelt'assunzione diretta di tossine botuliniche. Le tossine possono essere prodotte dal Clostriduim che si replica in alimenti mal conservati (lrnportante e un'atmosfera anaerobia).

'7 •

sona

Quindi iI botullsmo e una malattia data dal Clostridium botulino, rna non infetUva; quindi il suo responsabile non e virulento, la causa una grave patologia esotossica. In pratica si muore awelenati, rna la patologia e di interesse microbioiogico polche ii veleno in questione e prodotto da microbi. In generale, 51 possono avere effetti patogenetici senza infezioni quando si ha a che fare con tosslne: queste sana responsabili delle intossicazioni alimentari_ Ci sana perc rnolti casi nei quail virulenza e patogenicita vanno di pari passo, come ad esempio nel casu delia sepsi.

Fattori di patogenicita.
Molti fattori di virulenza sono ancha fattori di patoqenlcita: leucocidine e fattori istolitki (come coilagenasi 0 ialuronidasi) solo per citarne alcuni. Ma I tipici fattori di patogenicita son~lq~ine: che veng~no divise in®~~Jed ,e.S.6.tQ·s_sjoe.' Le .Qflola stanno nel pevlet e sono di natura lipo-polisaccaridica, mentre Ie seconde Ie troviamo nel supernatante e sana di natura pro.teit;:~., genere multimeriche. _...... ln ... Per-quesfomotivo Ie esotossine sana meno resistenti a trattamenti drastici come il riscaldamento (mentre questa processo , nei confronti delle endotossine, aggrava la situazione, polche uccide i batteri e ne fa rilasciare di piu: una tossina e detta termoresistente quando resiste per 30 minuti alia temperatura di 57< C) 0 1adigestione proteolltlca .

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d . , En otossine.
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Oa notare che alcuni microbi liberano tossine solamente quando muolono.

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""=~ndotossine sono tossine strutturali, ovvero stanno all'interno dell'agente di infezione, e vengono rilasciate in sequlto alia sua marte. Esse hanna molti effetti biologici diversi, ma i lora effetti sono sempre gil stessi, anche se Ie endotossine provengono da germi differenti. L'endotossina €I un costituente strutturale di tutti i Gram -, polche rientra nella costituzlone della loro parete, come LPS. Porche cl sono molte varlantl di LPS, ma gil effetti sana semprei solitl, allora I'attivita biologica deve essere a carico di quelle porzioni di LPS che non variano, owero la componente llpldlca a quella saccaridlca; siccome il lipide A mantiene

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attivlta bloloqlca anche sa sl rlmuovono gli zuccheri, allora esso costituisce la parte biologicamente attiva della molecola, respansabile della immunogeniclta. La parte polisaccaridica invece possiede la specillcita antigene. II lipide A e quella parte della rnolecola che si inserisce nel foglietto lipidlco della membrana esterna, e funge da radice, alia quale si atiaccano gHzuccheri; esso presenta delle piccole variazjonl da specie a specie, rna e sempre costituilo da un dirnero di due aminoglucidi in cui il gruppo aminico sostituito da due acidi grassi (che possono variare a seconda della specie), legati covalentemente, che 51inseriscono nella membrana con la porzione lipidica.

LPS come endotossina.

LPS, tnoculato in un anlmale, provoca del cambiamenti dannosi, e tossico, e pertanto puc, essere definito una tossina; esso inoltre e strutturato nella cellula, e non viene normalmente rilasciato, pertanto if nome corretto e endotossina, per distinguerlo dalle sostanza con attlvlta biologica che vengono rllasciate.Ie esotosslne. Per mettere in evidenza Ie endotossine bisogna distruggere i batteri ed osservare la loro azione; per estrarle possiamo usare dei solventi dei grassi, come I'aeido trieioroacetico, che fa precipitare Ie proteine e molte altre molecole, ma I'LPS rimane in sospensione e puo quindi essere purifieato. . Se 10 introduciamo in un animale e tossico, ma la sua tossicita E) alcuni ordini di grandezza inferiore rispetio a quella delle esotossine classiche. II maggior effetlo otlenibile e comunque la marte, accompaqnata da una serie di sintomi difficili da studiare, che nell'insieme prendono iI nome di quadro dello shock endotossico. L'effetto che sl realizza can concentrazioni di LPS minime e un effetto pirogeno, anche utilizzato sui conigli come metodo standard per saggiare la purezza di sostanze da infondere per via parenterale; can la semplice steriiizzazio·nein autoclave Infatti potrebbero rimanere delle endotossine, magari date dalla morte di batteri Gram -, e questo non andrebbe bene. Se la soluzione e anche apirogena, oltre che sterile, allora e a posta. Un altro metoda, plu modeme, per Utolare I'LPS consiste neU'osservarela modificazione della slato fisico del.L.AL (Iisato di~~.~9.sltLQL~i'!l.':I,s); infatti I'LPS e in grada di tisare alcune cellule, simlli ai nostri macrofagi, di questo-grosso crostaceo dei mari tropicali, che poi vanna lncontro a coagulazione. . _

Gli altri effetti provocati da LPS sono leucopenia, e pol leucocitosi (effetti opposti); nel topo gravida provoca aborto, in dosi appropriate si ha la necrosi del midollo, in embrione provoca it riassorbimento di lessuto osseo, puoatnvare la via alternativa del complemento. - Un altro effetto importante e quello gelificante; adesso infatti sl tende a non svolgere piu test di pirogenicita sui conigli, rna di solito si prelevano delle cellule ameboidi dalle chele di un granchio tropicale, si tisano, e poi si mettono a contatto con la soluzione da saggiare: illisato gelifica con piccolissime quantita di endotossina. - LPS inaltre e in grado di attivare la coagulazione del sangue, atlraverso l'aggregazione piastrinica, la via intrinseca della coagulazione, e I'azione procoagulante di linfociti e monociti. Questa porta a fenomeni trombo-emorragici, cp.e_Q~icasi di sepsi pili gravi portana alia morte delpaziente, per coagulazione .L'l!r..<!.y.fYif.Q/§L'L.".c:!L~.!f~.!!!!!!~.ta l(CID);' che rappresenta I'equivalente clinico delle reazionl di
Schwarzmann.

LPS e chimicamente stabile, pertanto resiste ai trattamenti che tendono'a distruggere Ie componenti labili dei germi, ed in seguito alia lora morte viena rilasciato. Come gia detto e tosslco, infatti una [1 ngr/ml] e letale per I'uomo; questa concentrazione puo essere ragglunta nel corso di sepsi che coinvolgono un gran numero di Gram -. E dimostrabile infaUi che gran parte degli effetU provocati da una sepsi sono da imputare agli effetti delle endo.tossine; infaUi se si utilizzano anticorpi (non contro gli antigeni 0) contro it core polisaccaridico dell'LPS molU di tali effetti venqono neutralizzati. Questa tipo di anticorpo e prodotto usando mutanti R profondi oppure molecole di LPS modificate in laboratorio, ed e molto utile in quanta da origine a reazioni crociate. Reazloni di Sanarelli-Schwarmann. Osservate per .primo da Sanarelli, poi descritte organicamente da Schwarzmann; possono essere inibite pretrattando I'animale con eparina. Queste reazioni possono essere: A.
Diffuse, queste si verificano solamente a carico dei conigli giovani aduttl, che, se vengono trattati can due dosi subletaHdi endatossina, a distanza di 24 ore, muolono. La morte awiene 18-24 ore dopo la somministrazione, per via .;D12Y~1)9§.?.J..della seconda dose. La lesione caratteristica che causa queste morti e una necrosi corticale ad entrambi i reni, anche se lesioni minori sl trovano sia nella midollare dei reni, sla in milza, fegato e polmone. La necrosi avviene polche la prima dose di endotossina proveca un inizio della coagulazione, mentre la seconda blocca la rimozione dei coaguli, che vengono filtrati a llvello renale e vanno quindi ad occludere i capillari glomerulari renalL .

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33 L'lnlzlo d'ella coagulazione e dato attraverso I'attivazlone delfa via intrlnseca, ma anche di quella estrlnseca, attraverso II dannegglamento di linfocitl T e monociti, che In tal modo rilasciano un fattore tlssutale. Inoltre la fibrina In qualche modo viene degradata, formando i prodottl di degradazlone della fibrlna (FOP), che lnlblscono la forrnaztcne dl trombi cornpletl, pertanto si hanno ancne fenomenl emorragici. Locallzzate, otteniblli in conigli, ma anche in cavie e topt; consiste nella somministrazione di una prima dose subletale di endotosslma per via Intradermi£~..9 SO!!9J;!Jlaoea. Questo in un coniglio provoca una reazione e~l!l;;!.to-edematql!!l localizzata, che inizia 2-4 ore dopo la dose, ha it suomassimo dopo 24, e pol scompare nel giro di 2-3 glorni. . Se pero dopo 24 ore si sornrqlnlstra per via endovenosa una seconda dose, allora nell'anlmale si vede comparire, dopo 2-6 ore, una 1~9!l~n~~r.o!ico.-emq_rf<lglca localizzata nel punta della prima Inlezlone. II meccanismo della reazlone €I analoqo al precedente.
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Studio dell'effetto pirogeno.. E nota che l'effetto plrogeno dell'LPS""n6¥ ... ~ir(3tto ...owero I'L,PS non Interagisce direttamente con I sistemi di regolazione_diencefalici, ma I'effetto srnediato dal!f}[~!f1l7fuogen_!:t.~che e una interleuchina pr~~ente in g.r.!3.n p-arte1'!~(maq9.@g"lrJma puo essere trovata nel'siero di anim~li cul e stato inoculatO LPS. che lP~ infatti stimola II rJJa~cio interleuchina 1 (0 fattore pirogen6;~, di cachesslnato fattore di necrosi tumorale, (~F) e Interferone~IF~):. =.
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L'interazione tra cellule solamente in pochi casi si svolge per eonlatto diretto; nella gran parte dei cas! vengono prodotti dei fattori, che vanno ad interagire suite cellule bersaglio, producendo un fenomeno a catena; questi jfattori prendono il nome di~'ft'OgJiine! .. . _ . \~ra I~. ci~~9h!_I)~-.i:lbbiamo Ie'o.~~~.!,:uchi~~·-;(prodott~ e agenti sui globuli bianchi),li,:fo.c~!~~(stesso per i da ·illnfoclb},'.IJ.I.IJ.I10<:;!1I_nel(stesso per I rnonociti),C§!fhess!.Q.a (TNF). Se facciamo un bolo intravenoso di 'TNF:\ otteniamo un insieme di effetti, Quasi coincidenti con queltl dell'endotossina: deperimento organico (cachessia), acidosi, ipovolemia, collasso cardio-clrcolatorio, edema (anche polmonare), ipossia, sofferenza dei parenchiml, necrosi emorragica. Esso inoculato in anima Ii provoca a daperimento organico, rna in qLlclli affetti da tumore porta a nocros! del tessuto !Y.!D.o.raJe. ....--_ Il"TNf:'Tnoit~emodula il rilascio di allri fattori: • • • • • • IL1 Prostaglandine Leucotrieni Interferone Fattore attivante Ie piastrine (PAF) PKC(?) edaltre proteine di fase acuta

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Anche per il TNF possiblle creare anticorpi, e mediante II loro usa €I possibile dimostrare che gran parte dei fenomeni prodotti dall'endotossina sono medlati dal·TNF, polche gli anticorpi anti-TNF proteggono I'animale dallo shock endotossico. ~ Ad esempio in una coltura di macrofagi si somministra LPS se si~giung~o anticoIQi anli:l~L~on si ha la '. febbre, mentre se 51aggiungono quelli anti-TNF non 51ha mOrle cellulare.

--

Fattore di necrosi tumorale (TNF).


La storia di questa fattare ha inizlo verso la fine dell'BOO negli USA, dove Coley note occasionali regressioni di tumori in soggetti con infezioni in corso. Le tossine di Coley, owero estratti di batterici grezzi, sana stati lungamente usati come agenti contro il cancro, ma hanna deluso Ie aspettative. Carswell e stato II primo a capire che I'endotossina faceva produrre un fattore umorate che aveva attivlta necratica sui tessuti tumorali; Cerami invece ha isolato per primo un fattore cachetizzante da bestiarne affetto da infestioni. TNF come antitumorale. Non funziona, polche e utile solamente a 0 intollerabili.;_ • Ha vari effetti collaterali, di cui molti gravi; _ ...._-_ ..Nofi1URii tipi di tumore sono su.~cettibilranasua azlone: TNF come mediatore biologlco. EtTa I piu Importanti mediatori; L'iniezione di TNF provoca un quadro analogo a queUodella sepsl; • Dopo I'iniezione di LPS nel siero compare un picco di TNF; la cui 0 correia negativamente con la prognosi; La neutralizzazione del TNF mignora \e possibilita di soprawivenza, polcne il TNF e it principale mediatore degli effetti dell'endotossina;

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34


E I'elemento

eardine del dannl della sepsi; Provoca brividi, ipotensione, malessere, rllascio di IL1 (che poi porta a febbre);

strumento di difesa. L'azione del TNF non va contrastata in easi di infezloni moderate, come possono essere quelle croniche, polche in tali casi, ostacolando iI TNF, sl ha un aumento della mortalita, ~I~fatti iI !:!'la eitochina e.b~.EJ.1a~!Ldei.":'§i.§.~mi peJnmm'=!Di!.~_.i~~~~, ed agisee eontro Ie infezioni, ma [diventa d~~9_9_ujlJ).9Q~.Lba .. -ln?~I,!g-~t'-IJJ9.J~419'l~.~.~1~~a. ! .

TNF come

I!'!EJl ..

. Anticorpl antl·TNF. • Proteggono topi eon shock endotossieo; • Proteggono babbuini (sopravvive il 50%) inoeulati con dosi letali di E.coli (non un Gram-); • Proteggono babbuini con sepsi letali, date sia da Gram- che da Gram+; • Si stanno preparando diverse terapie per I'uomo:

e patogeno

dl per 59, rna

A.
8.
C.

Ca/ltech, monoelonale, murlno anti-TNF-umano; Milles, monoclonale, murino anti-TNF-umano;


Centocor, monoelonale chimerico (10% murine, 90% umano) anti-TNF-umano;

i~--=-=-~,

Con quest! sistemi 51 realizzerebbe una forma di !.!J;J.D:ll!.!!opror~ssi eas~~~ a largo spettro, poiche diretta non contro I'agente, variabile, rna centro I'endotosslna, c1ige5empre uguale. Si parla di profilassi e non di terapia polche si prevengono dl danni mediati dal TNF; passiva poiche gil antieorpi non sono prodotti dall'organismo, rna gli sono stati somministrati.

;, Esotossinel~ I

'<~"'Premesso~ni esotossina fa storia a S8, possiamo cercare di indagare quali elementi comuni troviamo nei diversi tipi di queste molecole. Per prima cosa so no delle molecole prodotto dal germe per essere esportate; quindi non fanno parte della sua struttura. . Possono anche agire a distanza dalluogo in cui sono state rilasciate (es: barattolo di fagioli sott'olio, ingeriti dall'ospite) . Un'altra eosa importante che sono tutte di natura proteica. quindi II germe Ie. fabbriea a partire da un'informazione genetica; in quanto proteine sono labili, e possono essere denaturate dal calore, anche mediante riscaldamenti assai piu lievi di quelli che servono per uccidere i batteri. Essendo proteine inoltre esse sono soggette a digestione, tanlo che la maggior parte di esse non sono attive se ingerite per via orale. Inoltre esse sono buoni antigeni. Le esotossine riconoscono sulla superficie cellulare dei recettori, e la lore potenza maggiore quanto meno comuni sono tali recettori; inoltre Ie tossine SOl")O piu pericolose quando sono riconosciute solo da recettori presenti su cellule che non vengono rimpiazzate, infatti se uccidono cellule che possono essere rimpiazzate illoro eftetto viene sfumato.

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Neurotosslna botulinica. E prodotta neg Ii alimenti, e non necessita ehe II proprio batlerio (un .f!.2§.lJJ..rfjY.!!J.JlElJJ!i.illL.I7), anaerobio) infeUi I'ospite; una volta ingerita la digestione, anzlche distruggerla, la attiva, e quindi viene assorbita. Libera di girare per I'organismo, va ad a legarsi a livello dl alcuni gangliosidi presenti nelle placche neuromuscolari, inibendole irreversibilmente, e provocando paralisi f1accida irreversibile (dopo 18-36 ore dall'ingestione, blocca iI rilascio di Ach), che, se interessa i muscoli respiratori, porta alia morte. II primo sintomo la.diplogia (visione doppia, causata perche i muscoli dell'occhio sono quelli che si muovono di pill; viene utilizzala in piccole dosi contro 10 strabismo).

da specie di batteri diverse, ehe dal punto di vista naturalistico dovrebbero avere nomi differenti, ma che sono aceomunate dalla produzione di una neurotossina, che da origine alia stessa palotogia. Ouesta non sempre uguale, tanto che se ne distinguono ~tipi (A ..G); i primi tipi sono stati scoperti in "'~ropa;mentre altri ce ne 50 no nei Paesi in cui II consumo di pesce elevato (Qiappone, Alaska; ecc.), cosa cheiiumenta iI rischio di contrarre questa malattia. I Closfridi infatti si trovano dappertutto, ma si replicano.D~Ij'i!1testino degli animali; pertanto vengono immessi nel nostro organismo con cibi eontaminati; in (cibi pili s'ii'ggeftrso-no·gfi lrisaccatl, mentre neg Ii Stati Uniti so no le conserve ed i vegetali. ._

E prodotta

Europa'

Neurotossina tetanica. Esiste un solo sierotipo di tossina tetanica, pertanto iI~.Q_ efficace; obbiigalorio per tutti dal1 968. La patologia dovuta alia contaminazione di spore tetaniche che entrano attraverso lesioni della cute, ma che per germinare hanno bisogno di particolari condizioni. IIloro bersaglio rappresentato dalle sinapsi inibitrici localizzate a livello dei motoneuroni delle e.ornaantE;lriQJi del midolio spinale; Ie lossine vengono interiorlzzate per enaocltoSl'tii''edlafci'''da-'"recetloiT'e' poi -v'~ng;no trasportate, in modo retrogrado, fino ai dendriti. Da qui, attraverso la sinapsi, vanno nell'elemento presinaptico, dove sono in grado di bloccare la secrezione di Gly e GABA.

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35

Quindi I museoll s~mantengono in uno state €II centrazlcne, che I fisiologl chlamano appunto tetano. r primi muscoli a risentirne saranno gl!~!!!.e2.~raJi, che ricevo~o s.timOIi con~lnuamente, mentre sa c.omi~cia!,o ~ tetamzzarsi i muscof mlmici, aUora vuol dire che la patoloqla e ad un hvella tale che anche plccoll stlmoli causano contrattura (tetano inclpiente). Questa due esotassine presentano molte caratteristiche comunl; Infatti anche II loro meccanismo d'azione, una volta entrate nelle rispettive cellula bersaglio, probabilmente uguale. . La parte A della proteina, quella che presenta la tosslclta, infatti riconosce come substrato delle p!..<?t~inec_gin~~!~e nella neJJ.roesocitosi (actina), i(!_~J!i,x,~'p.g9.!!3.per mezzo dell'attivita ADP-ribosilante.

"

L'esotossina vlene prodotta inizialmente come un lungo peptide unico, che pol viene tagllato In parti (che rimangono attaccate mediante un ponte 5-S), di cui la ph:' piccola va a formare i1.Q..~ide A, mentre I'altro rappresenta it ~Qtide S, queilo che riconosce iI recettore e permette la traslocazione della parte A (solo quell a) nella cellula. . Dopo analtsl molecolare sl possono chlarnare I segmenti anche L e H (light e heavy), e sl vede che Ie due esotossine, tetanica e botulinica, presentano analogie di struttura notevoli (Ie due catene L sono uguali tra toro, ed uquall anche ad un enzima con atttvtta endopeptidasica Zn++ dipendente). . Con la formalina cambia it segmento L; quando si fa if vaccino per stimare ia quantlta di tossina bisogna sfruttare la sua capaclta Ag, facendo una reazlone di flocculazione.

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E da

soltolineare

che entrambe costituiscono un esempio di tossine che agiscono a distanza dalla localita del rllasclo.

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Tossina difterlca. Prodotta dal ~rium diptheriae, agisce bloccando la sintesl proteica, polche in grado di ADPribosilare l'EF-2 (nella reazione'v"lene1rasportato un ADP-rlbosio del NAD, con formazione di nicotinamide). La tosslna vlene assorbita dalla mucosa, ed detta~opa-,' owero agisce su tutte Ie cellule (quelle botullnica e tetanica sana ~!.'9J~RP.§), m~iTaanni piu gravl si Mnno a live!~o de~t,!9!!l' dej renLe del.t~.g~1..o. II suo ingresso nelle cellule avviene per endocitosi, e si pensache a tale scopo un pf4 MSSO (4-5) sia necessario; infaUi basi deboli, come NH4CI sono in grado di bloccare I'intossicazione cellulare, mantenendo la tossina in un comparto lsolato. Per produrla it batterio deve andare incontro a conversione lisogena del fago p.

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Oal puntodi vista evoluzionistico questa tossina avvantaggia iJ batterio polcne, probabilrnente, mancanza di Fe; infatti, ugLdendQ_.~~!I~e...sI.~.!Lg_~Qjlll~illi!.~s.ciQ.dJ Fe ..

sopperisce alia

"

or

Per capire quale fosse iI recettore per questa tossina si sono prese cellule di topo che manifestavano resistenza nei suoi confronti, ma solo se la tossina venlva messa esternamente; infatti I'inoculazione dentro la cellula portava danno: queste cellule quindi mancano del recettori per la tossina. Queste so no state poi transfettate con pe~i di gen9_1!!~!ll ..c~Jly!~..~~I)~,i~jlj" e si visto che II pezzo di g.eo.()ma che fa sensibilizzare Ie cellule, e quindi corrisponde al recettore per la tossina, 9 quello del r.e..c.e.t1o.t~Qef'EGP,;,)

Esistendo un solo sierotipo guesta tossina puc essere co~;ata.J;.on..un-\laccino.(si crede che sia possibile eradicarla, polche I'uomo 9 I'unico serbatoio}; si puC> anche cereare di capire se iI soggetto ha gia incontrato l'Ag mediante la reazione di Schlck._che rivela la I?~sen~ di .. _!1.tH.Q.§sine..ci~coJar:)U. a
........ _,/::.' ...

Esotossina A. Prodotta da Pseudomonas aeruginosa".un nella flora intestjnale"e-cutanea~'''-''

agente che si trova comunemente

negli ambienti __

umidi e talvolta .. __...

Questo agente infetta generalmente soggetti immuno-depressi (9 un patogeno oPQortunista) .. pertanto se viene isolata in un soggetto non vuol dire che ci sia un'infezione in corso. Quesla tossina ha 10 stesso meccanismo d'azione della tosslna difterica, anche sa da effetti diversi, percne i suoi recettori si trovano su altre~I.I!-:!!~. Anche questa comunque 9 prodotta a causa della mancanza di Fe. Nei pazientl affetti da fibrosi cistica in fase avanzata questo agente infelta Ie vie respiratorie, ed if decesso il pili delle volte 9 causato da complicanze polmonari di questa infezione cronica.
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Tosslna di ShIgella.

Unaltro esempio dato dalle tossine shiga, presenti nelle_Shigell§ esse producono una esotossina cellulaassociata (non fa parte della struttura, quindi non una esolossina, ma non viene rilasciata forse per un difetto del riiascia stesso).

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La Shigella iI pill comune respansabile di diarree batteriche che, a differenza di quelle causate da Eco/i, sono infiammatorie, owero si ha la perdita di sangue, muco e cellule. -._ Tra queste importante la ~.,~yse.nteriae, che entra in contatto con I'ospite mediante ingestione 0 per via interumana, e vanno a replicarsi nel tenue e nel colon. Esse riconoscono I'orletto a spazzola, poi si fanno endocitare, ed infine distruggono la cellula.rnedtante tossine . . ...r .

e e

36
Queste tossine sono binarie, cornposte da un peptide A (sta per adenina, di 32 KDa) e da 5 peptidl B (sta per binding, di 7,7 KDa), entrambi necessari per avera I'effetto tosslco . . Infatti il peptide B riconosee quali sana Ie cellule da infettare, ed una volta entrata, la tossina sllega all'rRNA 28 S dei ribosomi e 10 inattlva, staecando una particolare adenina. Questo meecanlsmo d'azione stato scoperto studiando quello, identico, della ricina, ovvero la tosslna del semi di ricino. Ci sono altri ceppi che non producono tossine rna danno comunque diarree, anche se non infiammatorie.

• ~J""c. ~ A'IIVJ~.JQ.. .;I..I..Q.. ~to_..N Enterotossma colerica. 0~ t: iI fattore patogenetico del colera, rna irrilevante ai fini della virulenza del suo agente. Il.YJ.MQ~c.9/eraffJ infatti aderisce alia mucosa intestinale attraverso delle adesine, che gli permettono di replicarsi a stretto contatto della mucosa stessa; riesce ad arrivare alia mucosa Intestinale polche si trova generalmente nelle acque ed a In grado di resistere all'acidlta delle stomaco. In tale locazione viene prodolta la tossina, che trova i propri recettori a livello dell'orletto a spazzola degli enteroclti, quindi agisce senza dover essere nemmeno assorbita . .:7- .... -, Infatti la tossina riconosce come proprio recettore i gangliOsidi(G~ present! sulla superficle degl! enterodti maturi, che si trovano sulla punta de! villi. ._ Anche queste tossine sana binarie, con 5 monomeri che forma no la parte S, ed una che costituisce la parte A; iI lora assemblamento awiene nello spazio periplasmatico, grazie alia chaperonina lCPG, importante anche per i pili. Entrando nella cellula, la parte A, ADP-ribosila Ie subunits GTPasiche delle G. (ralienta I'idrolisi e pertanto aumenta I'attivazione) e provoca pertanto cambiamenti nellivello del cAMP; questa ha un effetto a cascata che risulta nella mancato assorbimento di aequa, per osmosi, e neU'eccessiva secrezione di acqua ed elettroliti.

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Questo porta ad una forte diarrea, con la quale viene perso molto liquido; pertanto sl ha una grave disidratazione, ed i Iiquidi devono essere reintegrati sia per via parenterale che per via orale (infatti il trasporto Na+'glucosio non ostacolato). . c'e bisogno di utilizzare antibiotici polche iI vibrione viene eliminato normalmente, e per questa bisogna stare attenti a non inibire la mOtilita inteslinale. II vibrione si trova spesso nei frutti di mare.

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lossina termolabile di E.coli. Ci sana quattro classi di Ecoli che causano diarrea: ,/ Enterotossici (ETEC), causano diarrea nei neonati ed in chi si reca net Paesi sottosviluppati. La loro adesione dovuta a Iattori di colonizzazione specie-specifici (per I'uomo fino ad ora sana stati trovati CFA-1, CFA-2 ed E8775), che sono adesine fimbriali. I batteri appartenenti a questo ceppo sana in grado di produrre, a partire da materiale genetico plasmidico, una a entrambe queste tossine:

Enterotossina termolabile di E.COli\t..1,), funzionalmente analoga aUa tossina col~rica, ma can minor carica patogena; _ ..;:.... ; . Enterotossina termostabile di E.coli ~.;', fatta di tanti piccoli peptidi collegati can ponti disolfuro, stimola la guanilico ciclasi e non provoca risposta immunitaria;

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Enteropatogeni (EPEC), aderiscono alia superficie cellulare, intaccando la membrana degli enterocili, e causano la distruzione localizzata dei microvilli (dovuta alia produzione di una dtotossina enterotossica, simile a quella prodotta da alcuni tipi di Shigella). Hanno gli stessi fattori di colonizzazione degli ETEC, ma la lora capaclta di aderire strettamente alia parele del lume intestinale dovuta ad un fattore di aderenza EPEe, forse anche questo di origine plasmidica. In questa caso so no necessari gli antibiotici. . Enteroinvasivi (EIEC); Enteroemorragici. (di recente individuazione);

:';., Tossina della pertosse. E prodotta da E?-g(Q~?!.L?..@rJ..Y,gis, un agente che quando infetta promuove una palogenesi in due fasi: prima si ha la colonizzazione delle vie respiratorie, che porta a febbre ed accessi di tosse, e poi si ha una fase tossiemica, accompagnata da tosse proiungata e parossistica, che da origine ad un rantolo insipiratorio, detto urlo della pertosse; durante questa fase raramente possibile trovare traeda di B.pertussis e gli antibiotici non hanno effetto. La Bordetella aderisce aile ciglia delle mucose respiratorie e, mediante fattori tossici (suoi fattori di virulenza, oltre ai qua Ii possiede anche emolisine, un fattore ehe potenzia I'azione dell'istamina ed uno che aumenta la permeabilita capillare; questi fattori contribuiscono all'instaurarsi della shock), impedisce la produzionedi muco.

E inoltre

in grado di produrre una tossina che ha azione simile a quella del vibrione del colera: questa tossina infatti ADP-ribosila una proteina GI, facendo in questo modo aumentare i livelli di cAMP delle cellule intossicate; inoltre la B.pertussis possiede un AMP ciclasi (che dipende dalla calmodulina dell'ospite) sempre al fine d! aumenlare [cAMP].

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eq~iU~t.~;'.m~mi~ !S~II pap~~rt-p.r~'vpc8t :mqp.fllp~t produzlone di IInfociti BeT e II rende incapacl dl tomare aFIinfonodi), modifiea I'atlfvfta del macrofagl affetto ormonala Ipogllcemfzzanta.

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possibileproteggersi da dallg_..!!.eertussis mediante un_vaccino: prima si, inoculava l'ag~nte f!1g~o, rna, essendo un Gram -, ha anche~LPS ,'6 quindl hanno e~!illi cq'!!~JEill!!I,come minimo la febbre; inoltre, essendo morto, non sl ha la produzione dlAc centro fattori prodotti dall'agente vivo, Adesso sl usanOAc:spe~Ificl centro i fattori di virylen~a e dj pa!og_~nicita. ·r~'.:-~··7:""":" ;_~-:~~-,'T ~.~>':":;' (.·;.:_.L.;,;·t~ <»>, .: = :;,:'.: . ~-.--'.: Citollslne. Queste tosslne hanno effetto fosfolipasico, pertanto formano del fori nel bilayer e determinano la lisf cellulare.

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Tosslno dl C.perfrlgens.
Le piu importanti sono: .. Tosslna: a, dotata di azione letale e necrotizzante; una fosfolipasi C, capace di portare il distaccodella lecitina dalla membrane (molte cellule la hanno,'pertanto sono sensibili a Questa tossfna) edTriOifre"riesce- i:lCfTdf6I1n-are- anche sfingomielina e cefalina. PUQ Inoltre determlnare I'aggreg~zione e la lisf dl pfastrine, con conseguente formazione di trombi. Tosslnaeto perfringolislna 0), ha azione emofitica; Os-lablle e viene lrreverslbllmente inattivata dal colesterolo, Essa si lega proprio al col~sterolo, ed agisce sulla membrana al fine di esporre i fosfolipldi all'azione deUa tossina a. . Tosslna s,' una leucocidina che rende ragione dell'a~~_~IJ?a_.c;lIrlsposta leucocltarta nella gangren;;! .. assosa. ~ particolarmente importante in veterinaria poiche determina enterotosstet nia, g repldamente letale, nelle pecore.

..

ssine streptococciche. streptococchi p-emoliticl producono varie tossine, tra cui: Tossina eritrogenica, responsabile della reazione esantematica della rosolla, il cui agente 10 S.pyogenes. Di questa tossina sana presenti almeno tre sierotipi (,6" Bee), rna can grosse analogie; la sua azione che, tra Ie altre azioni, hanno effeUo pirogenico ed aumentano l'attivita dell'endotossina. --- }>' j~':' '.,,'..;. ,''1 . '. • • Streptolisina 0, emolisina immunogena 02-labile. Streptolisina S, il nome deriva dal fatto che e legala aile cellule, ma e sieroestraibile, ovvero puo essere estratta da cellule integre usando iI siero, poiche si lega all'albumina :-sierica. Non e immunogena e non si conoscono anticorpi in grado di contrastarla, rna Ie lipoproteine sieriche so no In grado di inibire la sua attivita emolitica. Questa emolisina sarebbe anche la responsabile dell'azione leucotossica, ovvero I'uccisione dei leucocitl che fagocltano questl batten." ... ... ...... _ " .' ," . Polche

e stabile

all'aria probabilmente

e responsabile

dell'alone di emolisi piu superficiale.

isstne

stafilococciche. 'odotte dallo Staphifococcus aureus, ce ne sono di vari tipi:

Enterotossina stafilococclca, questa presenta un'eccezione, in quanto dotata di una certa tInfatti se in un brodo si svlluppano stafilococchl, ed essi producono Ie tossine, non e e 0 c e rlscaldando II brodo esse vengano distrutte; inoltre non vengono digerite, Queste caratteristiche Ie derivano dal fatto di essere un complesso molecolare, ovvero una tossina binaria (termine che deriva dai gas binari, alia base delie armi chimiche, poiche fatti da due component! non perfeolosi se presi isolatamente, quindi pili facili e sicuri da maneggiare), nella quale Ie diverse porzioni sono indispensabili per avere la tcsslclta. Queste tossine danno tossinfezioni alimentari da crema, verdure e prodottl della carne; provocano anche shock tossleo da tamponi mestruali, polche se introdotte per via non alimentare fungono da

-mra.

superantigenl.
Ha effetto pirogeno. Leucocidine, di Panton-Valentine; Emo~~i.ne,'dl quattro tipi: a, ~, y, e 0, che hanno .speeifici.!..a'per diverse specie; la 0 e quelia generalmente prodotta dai ceppi umani. .' c'~'p'~:,.:.." ." . T~J>~in_?_~:s.fonativa (epidermolitica), scinde 10 stralo granuloso dell'epidermide e da epidermolisi callosa. ,.

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.

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~" -v.

I§~1,

tossica stafilococcica delle shock tossico, aqisce da superantigene .

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Meccanismi d'az;one delle esotossine,


Molte esotossine agiseono con meccanismi analoghi, eppure dan no luogo a patologie assai differenti:

AOP-ribosilazione

da parte di esotossne.

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38
Agente d'infez{one
C,dipthaeriae Ps.aeruginosa V.calera e £.coli a.pertussis C.botulinum C.tetani C.peririgens SubstratQ EF-2 della ADP·rlbosifazione

Proteine regolatrici del cAMP

Actina

Le esotossine sono sicuramente agenti di patogenicita, mentre non tutte rappresentano fattari di virulenza. Esse sene molta potenti, e con questo si vuol dire che producono danno anche in concentrazionl motto basse, ma si prescinde dall'entita del danno. -; Quindi per vedere la Rotenza di ~~ssi.oa.si Ianno varie diluizioni e poi si va a vedere quale la dose che produce danno nel 50% degli anlmali cui stata inoculata.

Un altro modo per classificare morbosa:

I'azione

delle endotossine

si basa sulla diversa

responsabllita

nella sintomatologia

~uttaJ9!£l, questo il caso delle tossine tetanica, difterica, eritrogenica, botulinica, epidermolitica e delle enterotossine; In parte loro, a questa classe appartengono esotossina A, tassina della Yersinia pestis e tossina multifattoiiare del Bacillus antracis; Ruolo incerto, svolto da streptolisina 0 ed S, lossine stafilococciche e pneumolisine;

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Tossine che agiscono da superantijjenl. ... ,; ,'.,. .' Queste si legano in modo aspecifico all'MHC di cIas s.e_.1delle cellule monocitiche e macrofagiche, che in tal I modo si attivano; da questa attivaziomtrls'ultano moltf'cloni 11nfocitari,che producono molte citochine. Queste tossine causano ,febbre, ipercatabolismo proteico, shock emodinamico e deregolazione del sistema immunitario. .~.:. .: -.' ..... ! .... A.,vc.) ..." ... :.... ..' ~ \ '!-';:"v·"' .. Le tossine che agiscono in 'questo modo sono:
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1.

2.
3.

4.
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Tossina eritrogenica, oltre all'eritema, can minore frequenza, danno un shock tossico indistinguibile da quello dello S.aureus; inoltre quando raggiungono Ie ferite di soggetti gi8 debilitati danno ascite necrotizzante. Tossine pirogeniche della S.aureus, simili alia tossina eritrogenica. TSST·1 ,tossina stafilococcica della shock tossico; ha molti caratteri in comune con Ie enterotossine. --_ ...... Enterotossina del C.perfrigens. assunte per .via non alimentaS_EH!gl~99!lQ"dasup.erantigeni. .' ---'

,""- -r o Ir:q', CCc.>::.:.",

Le enterotossine '-_ .. _..

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Anatossine.
Le lossine sane buoni antigeni, come detto, ma in natura non si osservano risposte anticorpali contro tossine, polchele lora dosi letali sene inferiori a quelle immunogeniche. Per proteggere gli organismi allcra si cercato di trattare con lossine che avessero perso la tossicita, ma che mantenessero la loro antigenicita, intesa come immunogenicita e speciflcita: queste prendono il nome di anatossine.

Le anatossine sono stati uno dei primi vaccini moderni, che hanno aperto la strada alia sieroterapia ed alia sieroprofilassi, in questo caso attive. Sono state prodotte per la prima volta da Ramon, lratlando Ie lossine con Forman i,a~J.Q.mUca.)., che fa perdere lore la tosslclta: tali tossine prendono iI nome di tossofdi; prima di lui c'erano stati altri en ativi, per esempio si era lentata I'inattivazione con 1Gb, rna queste tossine provocavano gravi reazioni locati. Prima si facevano da cavalli iperimmunizzati, ma questo comportava alcuni problemi, polche 11materiale elerologo anafilattogeno; adesso si fa una sieroprofilassi omologa, ed iI procedimento per ottenerle si basa sulla mutagenesi. Per aumentare illoro effetto 5i associano Ie anatossine con I'idrossido di alluminio, in qualita di adiuvante che si deposita e costltuisce in 'tal modo uno stimolo adatto alia immunogenesi. La vaccinazione si ottiene con almeno due
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immunologico,

tre inoculazioni a distanza di 4-6 settimane,

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BATTERJOLOGIA SPECIALE
Forma ceJ/ufare Gram +
Cocchi

Mati/ita
Immobili

Altre caratteristiche distintive


Cellule dlsl20ste a erae2olo Cellule dlsposte in catene Fermentazione lattlca degli zuccheri Produzlone di endospore ~~'l~· (:;:: r·· '_";?f~_ '.:~".,:.~7:t , Aerobi
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Gener! Stae.hilococcus Streptococcus Clostridium


..

Famiglia Micrococcacea e Streptococcaceae Baeil/aceae Neissetieceee Brucelfaceae

Grem Escluse Ie forme Fotosint.


»

Bastoncelli dirltti Cocchi

Quasi sempre mobil! Immoblli

Bastoncelli diritti

Mobili rer fJageUi (alcuni immobili) Mobili per flageUi polari

A...!!.?!'t[obiacolativi f

Neisseriae Brucella· Brodetefla Escherichia Shigella... (§_f![fJ1o!,~ir?'1

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Enterobacteriaceae

~~J9bl (ossidazione organici)

di composti

Bastoncelli Organismi a spirale

Anaerobi facoltativi Acido-resistenti A!r;cl,.,· Mobili

Pseudmonas Legionella Campy/obaeter ·,JEV·.. M)!_cobacierium Treponema Borrelia Leptospira Spirocheta Mycoplasma Rickettsia Coxiella Chlam)!_dia f~.I'· ;.,",.:'. ..'i'

Pseudomcneiieceee

Enterobacteriaceae Act;nomt:ceta/e~_ Spirocheta/es

Piccoli, pleiomorfi, mancanti di Qarete rigida Piccoli parassiti intracellulari

MolJicutes Rickettsiaceae Chlamydiaceae

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Principali eubatteri. Da Davis, Dulbecco
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ed al.:Microbiology.
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Sana dei batteri di forma rotondeggiante (cocchi), riuniti a cateneUa (strepto); sono Gram+, e Ii possiamo trovare come normali abitatori dell'uomo e degli animali, oltre che nell'ambiente. Gli S. sono lattobacilli, cosl definiti polcha ricavano la propria energia soprattuUo dalla fermentazione degli zuccheri, sia in presenza di 02che in sua assenza; so no pertanto anerobi ed aerobi facoltativi. r '-!P . . ;'1.'; E possibile coltivarli utilizzando terreni arricchiti, trai qua Ii il piu indicato e comune quello aqar-sanquei , ':_'\\I.~~;;';{JV·-;r.;·,\· .OJ

Proprio in base aU'aspetto delle lora colonie coltivate degli S.:

in terreni agar-sangue

Brown introdusse

la prima classificazione

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lora colonie sono circondare da un alone di emolisi con alcune emazie risparmiate nelle plumterne (il meccanismo di questo non stato ancora chiarito). Prendono anche il nome di S. viridilO:;,. polche a carico delle colonie spesso si nota una colorazione verdastra dovuta alia formazione di un rlducente dell'emoglobina non ancora identificato. Tra questi la specie piti comune 10 S.salivarius. C$-~fu~Jl.tiC~\le colonie sono circondati da un'arnpia zona di emolisi completa. Questi agenti liberano due cui llpi di fossine .emolitiche: Ie streptolisfne 0 ed E. L,ancefield ha introdotto una ulteriore classificazione per questi S., polche sono stati riscontrati Iipi sierologici differenti; ognuna di queste classi viene indicata can una lettera (daUa A alia 0), Gli S. l3-emolitici di g~~P.P.Q.~ sana chiamati S,pyogen~s, (i.emoliticf, questi non producono alone di emolisl intorno aile proprie colonie; tra questi da citare 10

SJa ecalis.

Streptococchi f3-emolitici.
In vitro si sviluppano formando Ie caratteristiche catene, rna in vivi sana piu facilmente osservabili a coppie

(diplococchi).
La ulteriore suddivisione in gruppi sierologici gruppo-specifiea. .tt~{1 t:{\

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dipende dalla presenza nella parete del pollseccerkie C, che ha attlvita Ag .... . .
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Gil S. di gruppo A e C presentano una capsula formata da aeida iaiuronico, if quale, essendo praticamente indistinguibile da quello della sostanza fondamentale dei tessuti connettivi, non ha attivita Ag; questa capsula pertanto ha attivita antJ!.;w_ocifaria. La capsula viene mantenuta durante la fase di moltiplicazlone attiva, rna poi non viene mantenuta nella fase stazionaria; non sl conoscono i meccanlsmi can I quali questa viene nmossa, rna sl pensa che Ie cellule producano ialuronidasi, anche questo in fattore di virulenza. Sc.ri Ri. ;~I\;,),..\ p-emolltlei di gru~o A. 'r(lr~~~,~~;:: ti2,~;~1,'\'I'( I·· . -, /' Streptococchi Di questi, detti comunemente~yg~ sono stati identificati almena 55 tipi sierologici differenti (classificati ". 51/.:...'(~"~h \'~!J_ con numeri arabi). Questa divers ita e imputabile alia I!.rot~i,r]~. M!.,che €I assoclata aile !Lmbrle~pertanto facilmente accessibile; gil Ac anti-proteina M sono protettivl, polche tale proteina espleta una funzione antifagocitaria, ed e pertanto un fattore di virulenza. II fatto ehe gli Ae antl-proteina M siano tipo·specifici implica che si possono avera, in uno stesso soggetto. P( .{'('rILI :'~I'\ numerose infezioni da S.pyogenes (Ci sono poi ai£Q:..sllti!JW1LdLsu.p.ecticie__(LJLe_E) non hanna molta ma importanza}. Le patologie a carico di S.pyogenes sana molte, tra cui molte infezioni del cava orale che provocano tonsillite streptococcica (angina), la quale si puc diffondere a maechla d'olio (ed in questa caso da otite media. mastoidite, meningite) oppure per vi§_.!!l}fq~.~I!1.~~i.<:.a (in questo caso si ha diffusione ad altri tessuti con batteriemia e/o sepsi, poi polmonite, endocardite acuta. A questi agenti sana dovute anche: febbre puerperale (infezioni vaginali dalle quali derivano endometriti e poi sepsi) e patologie della cute e dei tessuti molli (cellulite cutanea, irnpetigine, ecc.). I batteri che produeono la tossina eritrogeniea allora si ha I'esantema scartattlnoso. Infine, molti streptococchi lasciano sequele, owero forme morbose derivanf da precedenti infezioni; tra queste , J) f abbiamo la g~Y!p'nefrite acuta (preceduta da una malattia cutanea dovuta ad immunocomplessi) e la r ,.{..f1l'-1''NI' v..-·" malattia rey.!TI.atlc?Jpreceduta angina). da . . ( l ,. " t I fattori dicY.J,rulenza)'oi S.pyogenes sono: degli ~) I.. bwl9Jt4G.·:.~·~ •.

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Fa ttori di adesione. tra cui:


Acidi lipoteicoici Protein a M, proteina fibrillare associata aile fimbrie

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Fetiorl antifagocitari.

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se non si hanna informazioni sulla possibile eorrelazione deidue elementi


laluronidasi Proteasi

I fattori difpat9geniCi!~prodotti da questa gruppo invece sana:


• TossIne eritrogeniche, sono tossine lisogene che agiscono anche da superan!!9~_n_i.; sono di quattro tipi: A. B, CeO e danno reattlvlta crociata, quindi un organismo e iinmunizzato centro tutte dopo aver incontrato un solo tipo; Streptolisine 0 ed E, descritte in precedenza;

Streptococchi -ernolltlcl di gruppo B. Detto .aga/actiae presenta diversi sierotipi che si rivelano spesso patogeni per gli animali; infatti aile infezioni

dovute a ques a agente si associa la mastite dei bovini (dalle mucche sl avra latte infetto). L'agente perc si trova, nel 15-30 % dei casi, come commensale della vagina, pertanto si puc avere trasmissione. al momento del parte, ai neonati, causando loro patologie polmonari, meningiti purulenle e setti~e.JTlie. -_".", . .". --- ...
Streptococchi

p-emolitici di gruppo D. In questo qruppo, tra gli altri, abbiamo:

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SJecalis, commensale patogene opportunista; puo causare morte in soggetti immunodepressi; S.fecis, per it quale vale iI solito discorso del precedente; S.bovis, se da batteriemia produce molti glucani che si attaccano aile superfici artificiali, potendo dareendocarditi subacute ed infezioni delle vie urinarie;

Streptococchi

a-emofitici.

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Tra questi abbiamo molti batteri comuni abitatori del cava orale; essi, quando sl verifiea una lesione, si comportano da opportunisti e danno batteriemia. In genere sono inn;-c-ur,ma soggetti can vizi valvolari possono causare endocardite subacuta.

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Tra questi abblarno S.sallvarius. Per quanta rlguarda la·terapla contro gli S., vlene usata la(~enlclllln9:.lpolche quest! agenti, ad eccezlone di quelli fecall, non hanna ancora sviluppato reslstenze centro questa antibiolrco: .1 ,J • J . - ',: ",

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un Gram + con forma lanceolata, che ritrovlamo organizzato in ~!enelle 0 a coppie. / Ha una capsula_p~.~isaccari.~ica, base aile cui caratteristiche chimiche ed immunologiche si individuano 84 tipi, che In ... presentano virulenza v.arlablre. Questi S. spesso colonizzano Ie vie re§p1!:.fI.tQf.U:3, nella maggior parte dei casi, non danno malattie, potche sl ma, cornportano da commensall; patolo91epera possono svilupparsi in seguito all'in9.§Q.o.!JmentQ.C!~.lIe dif~~~.imrrt_l;lnitari~, er p cui sl ha 10 svlfuppo, In un primo tempo, dllnfezlonl aile vie aeree superiori, e poi, se I'agente e rlusclto a raggiungerle, anche dl quelle inferiorl, con 10 svltuppo di polmoniti bronco-lobari a primarie.., .... ~.::..-.. ~ ':>~'\ ".' '. ' .. ,,," -_:'.-J .... ,-k :'_ ~<" :.. " ' ... ' . .: /, .: Ii ·• c.) \ '-'.-_·i· .. ""'... _....1f_·c ,\.I:~ ~ ..~ !Stafilococchi.1 ' '-. \j (:' J.... -, L_, r'·"<:~'" ....... :'.:.:.:r:~,::, .l

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Sono Gram + organizzati a grappolo ed anaerobi facoltatlvl, appartenentl alia famiglia delle Micrococcaceae. Sono ubiquitari e facili da coltlvare. Vengono divisi in due solo specie, in base all'aspetto delle colonie che formano (rna vanno presi in considerazione anche altri aspetti). Gli elementi appartenenti a questa specie i genere non sono patogeni, e danno colonie biancastre. E possibite trovarli come comuni abltatori della cute .e?ccasi<;malmente delle~~ .. , ... .. """ _-: _ . . Possono dare infezloni nosoco I h, speclatrnente dovute S.e Ider~nLd!~;e ad(§..§~~Dl::!/~;)quest'ultlmo 10 trovlarno spesso come responsabile i infezloni urinarie nelle giovani donne. ('aU) '-(-J'J

Staphilococcus

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StapHiiococcus aureus.
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Questa specie e patogena, e da colonie di colore giallo-oro. Vengono perc attribuiti alia specieC:'~ureus)lutti gli stafilococchi coagufasi + (a prescindere dall'aspetto delle colonie), ma ci sono anche alcuni membri di questa specie Per selezionarli ci sono diversi accorgimenti: oltre al colore delle colonie, sappiamo che S.auerus e alofilo ed ha come marker speciflco la coagulasi; inaltre i ceppi anaerobi possono essere selezionati con un indicatore di pH. Gli S.Bureus sono stati tipizzati su base fagica in tre gruppi: I, II e III. Questi agenti sono piogeni, e sana responsabili di infezioni acute e purulente, che danno luogo a foruncoli a ascessi. Se vanno in circolo possono dare osteomielite (temuta nei soggetti glovani, con cartilagine in acerescimento; e una infiammazione del tessuto osseo e del midollo che puo dare sepsi), polmonite, pielonefrite, empiema, menlnqlte, artrite purulenta, setticemina, endocardite e mastite. --. .., . Inoltre questi agenti sono responsabili di infezioni acute, dovute aile tossine che producono, nonche di infezioni nosocomiali, a carico anche dei ceppi coagufasi - (spesso a causa di carpi estranei, come cateteri utinari).
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Fattori di virulenza e patogenlclta. ': Possono essere:

Cellulari, S1Ees_ula, posseduta da alcuni ceppi. Gli S.aureus non sono i pill virulenti, infatti in tutti gli S. col/agenasi - non hanno una capsula vera e propria, ma uno strata mucoide che Ii fa aderire ai

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substrati ricoperti da una pellicola di liquido; Parete, ricca dt acidi teicoici, importanti per l:,qg~.$i.Qne, infatti stimolano iI rilascio di citochine e medla10ri f10gistici(circa come LPS) ed harmc.potere chemiotatico; hanno inoltre una f}_rQ$.einaA che lega I'Fc delle IgA (quindi non f~..2B.§Qn!??:;:I?:loriere rriolti recettort per la fibrof_li~!ina, una . proteina presente sulla superficieclrmoltissime cellule; • Solubifi, E;,cW.m!.Jdrol?s~~!, ome coagufasl c

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(marker specifico degli S.aureus, serve al microbo per difesa, polchs si riveste di un coagulo di fibrina), catalasi (antifagocitario), ialuronidasi, ltpasl, proteasi, DNAasi, questi ultimi per diffondere I'infezione; Emofislne, tossine emolitiche, sane fattori di virulenza in quanta lisano i globuli rossi e permettono all'agente elieaptare Fe; possono essere di quattro tipi: c, p, t, e 8; E;nt~rot9.~sine, clanno 1:tlssinfezioni alimentari e, se assunte per via non orale, agiscono de s~erantigeni; E;,s..Q/9SS[ae·A e.e, tossine pirogene; TSSI:::1, (esotossina C), oltre all'effetto pirogeno, provoca sI"tQ.9Js_lQQ~i~o, non tutti IE ma possiedono;

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42
Leucocidine Tossina esfoliativa, i.ceppl che la producono causano nei bambini una malattia cutanea esfoliativa, che, insieme ad altri sintomi, produce la "sind rome del bambino bollito" (epldermiolisi callosa); In genere I'infezione avviene per via interumana 0 per autoinfezione; questi agenti in genere si impiantano nel naso, sotto Ie ascelle 0 sotto Ie unghie. La terapia ostacolata da resistenze: innanzitutto crescono in una biopellicola, e questa Ii mette a rlparo dagU antibiotici, ed inoltre sviluppano resistenze acquisite; cansigliata la vancomicina.

Slspirochete.1
La maggior parte delle S. sana Gram - ed hanna un corpo allungato e presentano delle spire (spira, avvolgere in spire, chaete, capello); appartengono alia famiglia delle spirocheta/es, nella quale possibile individuare quattro ganeri:

Treponema, che comprende gil agenti eziologici della sifillde; Leptospira, i cui membri causano una vasta gamma di malattie lnfettive: Borrelia, del quale fanno parte gli agenti eziologici delia febbre ricorrente e della malattia di Lyme; Spirocheta Le dimensioni di questi microrganismi variano da 4 a 20 urn di lunghezza e da 0,1 a 0,6 urn di spessore. Sono dotati di rnobllita, grazie a degli endoflagel/i, che permetlono lora di muoversi anche in f1uidi motto viscosi (mentre i flagelli dei normali batteri vengono inibiti in queste condizioni); questi endoflagelli nascono come f1agelli, rna, a differenza di quelli, non bucano la parete. Inoltre originano dai poli della cellula e si dislendono lungo tutto il corpo, arrivando ad incrociarsi al centro; essi, lungo illoro decorso, formano una spirale, piu lassa, ma che segue I'andamento di quella del batlerio. . Durante iI movimento essi ruotano intorno al propria asse, imponendo un accorciamento alia membrana cellulare, imprimendo cosi una spinta alia S., il cui corpo cellulare elastico.

Treponema.
Tra questi ci sono molte specie non patogene, che troviamo associate aile mucose qig!'lIgnte e ~!e. I treponemi patogeni possono essere propagati raJ.S[!1.eoleJr:l.l/itro,mentre solitamente necessitano di passaqql in vivo, al contrario dei ceppi non patogeni, che sono piu coltivabili. Tra i ceppi non patogeni abbiamo: a livello della mucosa digerente (bocca), T.sentico/a, T.orete, T.microdentum, T.vincentii (e un opportunista che, in caso dl dissesto ecologico, puc dare angina; se trova una specie sinerqica puc produrre lacerazioni che attraversano anche Ie guance); a livello della mucosa genitale, T.perfrigens, T.minutum, T.phadegenis Tra i ceppi patageni abbiamo:

<fi~~agente eziologico della sifilide ~. )?eltenue ... )agente eziologicodella framboesia _,.carateum",;;,agenteeziologico della pinta Treponema pa/lidum. Questo microrganismo lungo da 5 a 20 11m,ha un diametro inferiore a 0,2 urn, e presenta da 4 a 14 f1agelli. E I'agente eziologico della sift/ide, una malattia che viene trasmessa per C~!?JIl1e.r..uma()p, in genere per via sessuale (anche se puc essere congenita, baliatica e da trapianto). .~ E una patologia cronica, che si sviluppa in seguito ad un'infezione da T.pa/lidum; questi agenti d'infezione sono in grado di p~ruW.il_re attraverso Ie muco§ELQ.l?Qy'~~.,p'i£~9.I~t~~19..QL.,Q~,lI~.'§.l!perf.igIe,_C?~~~nE!a. in i loco .. ed comlnciano a proliferare, innescando un processo flogotico che porta alia formazione dl[5ifil9.!!!!!.E.~~~ario\ una papula indolore che poi si ulcera e guarisce. . A Iivello del sifiloma si ha la presenza del T., quindl ['analisi di tale reperto utile per fini diagnostici; per cercare T. si fa un preparato a goccia pendente e si osserva at M. can un condensatore paraboloide: il fonda del preparato tutto scuro, mentre iT., per diffrazione, appaiono chiari. In esso perc si ha a~caz.io.n.e_de.LI" per cui essi si diffondono nell'organismo e, iniziaimente, vanna a colonizzare i linfonodi regionali (bubbo.1li..$!l.te.1Ji.fj), mentre ppIPQs.~_ono.mi9r?r~p'er via ematica. Nel giro di qualche settimana compare I'infezione sistemica, ~;fiIide seq.QUQ,ariaj\ che, oltre ad uno stato febbrile e generalizzato ingrossamento dei !infonodi, comporta possibili lesioni a carico diossa, fegato, renl, SN.9 e altri organi. Le Infezioni secondarie pero guariscono, ed anche se inizialmente contenevano Una grande quantita di T., poi noli diventano piu un problema, cosicche I pazienti non sono piu contagiosi, fatta eccezione per la trasmissione transplacentare. L'infezione secondaria pertanto regredisce, ma puc rimanere traccia dell'agente in qualche tessuto, coslcche, a distanza di anni, si puc avere una sifilide terziaria (in circa 1/3 dei soggetti non trattati), che causa lesioni nei tessuti colpiti (cuore, cervello, ecc.). Le infezioni da T.pa/lidum possono essere trattate con penicillina.

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la dlagnosl sl (anna screening con Ac a ntl-cardlolipina , polche questa proteina del T. lmrnunoqena, da notare perc che can questa test si possono avera falsi positivi. .. Altrlmenti sl possono fare reazlonl slercloglche contra Ag prodotti da T. eoltlvati; la reazione piu specifica tuttavla b la reazlone clllmmobll1zzazTone clef Treponema pal/ldum (TPI), una reazione battericlda complernento-dlpendente: sl clmenta II microbo can II slero umana da anallzzare, e, dopa un periodo dllncubazlone, sl osserva al M.O.. La reazlone vlene conslderata positlva se pili del 50% del mlcrobl rtsultano Immobili. . Per avere T.pa/lldum prima sl infettavano conigli tramite I'lnoculazione per via intratesticolare; adesso invece i T. sono prodotti industrialmente, gle fissaf sui vetrini. ~. Un'altra reazione €I la Fluorescent treponemal antibody (FTA) che sl basa sull'utlllzzo di Ae fluorescenti contro Ig umane anti- T.pa/lidum. Altra variante la : Treponema pal/idum hemoagglutination (TPHA), reazione di emoagglutinazione per l'Ag treponemico. Per

Dlagnosl dllnfezione

da T.paUidum.

Borrelia. Sono pill lunghe ed hanno un passo dell'elica maggiore dei T.; inoltre hanno pill endoflagelli Questi microrganismi vengono conservati alt'lnterno di artropodi infetti. Le B. vengono classlltcate, su base clinic a , in: .'

(15-20).

- (f.iiC~")
B.dittont
B.hermsii 'lepatologie a carico di B. sono _!Ug9!Ltl<;:;.91r,g{1ti, che sana accompagnate da batteriernla; eliminate con antibiotici, fatta eccezione per Ie varianti Ag che fanno tornare la febbre. Le febbri ricorrenti possono essere: Ie infezioni vengona

Epidemiche, provocate da B.recurrentis a trasmissione interumana mediata da parassiti deli'Uomo; Endemiche,_~~<'?Q9,sida roditori in cui l'Uomo spesso un collaterale della catena;

Questa specie presenta un'elevata frequenza

di mutazione, dovuta al lipo di genoma, che

e frarnmentato.

Leptospire.
Sono rnolto sottili ed hanno passo breve. I ceppi patogeni sono responsabili di leptospirosi, una malattia dovuta a zoonosi indirett9, da animatl (sia selvatici che domestici) che contaminano l'acqua ed i cibi con I'urina. Gil agenti sono in grado di penetrare per via !@!l.E~~ar:'ea0 transmucosa, e sono facilitati da lesioni; il primo sintomo che si manifesta la vasculite, dopo la quale 51 ha batterlemia, chedura per lutta la fase acuta (circa 7 glomi). In seguito I'infezlone si puo estendere a fegato (doveda ittero),I}1.i1f,~, reni e meningi.. Nei serbatol extraumani Ie lnfezloni sono perfopiu asintomatiche. " . . Si ebbe un'epidemia nell'84 a causa di una fonte di acqua contaminata. Per la terapia sl possono utilizzare penicillina, sfreptorniclna, tetraciciline e cloramfenicolo, ma deve essere precoce.

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IVibrioni.j
Sono simili agli Enterobatteri e fanno parte della famiglia Vibrionaceae, simile per moiti aspetti fisiologici quell a delle Enterobacteriaceae. II gruppo dei vibrioni composto da bacilli a forma di bastoncelli rieurvi, Gram -, asporigeni e mobW, grazie ._;,.,.._-=..-polare. Sono .anaerobl 0 rnlcroaerofill (5% di 02 e 10% di C02); fermentano iI giucosio e sono ossidasi generalii'iefite come abitatori di aeque sia dolci che salate, anehe se non solo alofili, poiche non concentrazione salina del 7-10%. ,..--.-_ La specie piC!importante rappresentata e biochimici a

ad un flagella

+; si trovano
tollerano una

d~~!iV

~.

Vibrio cholerae. PuC>essere isolato in base al pH (buona crescita in terreni alcalini, inibizione sotto 6,5) oppure alia forza ionica. Questa specie puo essere selezionata con reazioni sierologiche dirette contra l'Ag H (poiche so no flagellati), oppure, pill importante ancora, controJ.69. 0 (polche sono Gram -), del quale, perc, si hanno almeno 139 sierotipi; II piC! lrnportante- €I if sierotipc(Q1/responsabile delle maggiori epidemie di calera, e del quale fanno parte due blotipl:

Classico, responsablle delle prime sei pandemie di colera. Ef Tor, scoperto nel 1901; puc essere identificato polche, a differenza del classlco, lisa eritrociti di pecora e
agglutina eritrociti di pollo. Inoltre ha un rapporto tra malati e portatori sani migliore del classico, infatti

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44
lnizialmente fu ritenuto nan patageno. La settima ed ultima pandemia di coleta, partlta nel 1961, data da EI Tor.

e stata

Pochl annl fa €I stato lsolato iI Sierotip~~Che ha data un'epidem"i~".n~1__9_O'~9. d.,E:l'"_B.engala,,in seguito alia quale si sana avuti numerosi casi dl calera di importazione" siaTri'Europa che in America, oltre che nel resto dell'Asia; c'e chi parla di ottava pandemla. II sierotipo 01 ~g ha tutta Ie caratteristiche genomiche dell'01, ad eccezione del fatto che possiede la capsula. Potrebbe essere un sierotipo veramente nuovo, mal incontrato prima, oppure essere una mutazione di EI Tor. Sembra che stia rimpiazzando proprio EI Tor nel suo ambiente di partenza: l'lndia. Fatton di virulenza Si'hanno: • Fattori

e patogenicita.
alia mucosa del tenue, in particolare:

dl adesione,

Tossina connessa al pi/a (TCP) , (in nome derlva dal fatto che, dal punto di vista genetico, correlato alia produzione di una tossina) un fattore di colonizzazlone associato a pili adesivi. La sua produzione dipende da pill di 15 geni, alcunl del quali esprimono anche chaperonine e regolatori. Alcuni di questi geni codificano per proteine struNurali A,B e C: particolarmente importante per I'adesione la TCP-A. ACF, un secondo fattore di colonizzazione, forse associato ad un altro tipo di pilo; la sua espressione regolata dal solito gene ehe regola TCP (toxR). Emoagglutinina, di superficie, sembra impegnata nell'adesione, come avviene per E.coli (non agglutina quelli di polio, che servo no per identificare EI Tor). Enzimi idrolasici, come proteasl e mucinasl (enzima Ca-Zn dipendente, forse stacca iI vibrione dal recettore quando l'epltelio della 'mucosa sl desquama), non sappiamo in dettaglio il lora ruolo nell'adesione, ma se mancano questa processo risulta pill difficoltoso.

Tossine,

quasi tutti i vibrioni ne possiedono tre:

Enterotossina coleriea, descritta in precedenza. Zona occludens tax (ZOT), che ha come bersaglio Ie giunzioni serrate tra Ie cellule intestinale. Accessory co/era enterotox (ACE), i cui effetti sull'Uomo sono sconosciuti. Capsula, posseduta da tutti i sierotipi, escluso 10_91., Questo fattore di virulenza frequenti batteriemie da 0139 (per il resto, 0139, molto simile a 01).

della mucosa

e la

causa delle

Nel genoma di v.cnoteree si ha la presenza della cosiddetta ~.Jt1a.tI.e.aza,una ristretta porzione che codifica per la gran parte. di questi fattori, in modo che la lora espresslcne, e di conseguenza anche la costituzione di pili adesivi, sia sincronizzata. L'espressione dell'enterotossina colerica puc essere aumentata a causa di fenomeni di amplificazione genica; inoltre c'e chi sostiene che essa venga prodotta in seguito alia shock che il r.nic~9rganismo subisce per II passaggio dall'acqua al corpo umano (differente pH e temperatura portano ad una maggiore espressione di questi geni).

Colera, In genere I'infezione avviene a Hvello della mucosa dell'apparato diqerente, polche la via di trasmissione plu comune e quella feco-orale. II microrganismo si replica nell'intestino dell'ospite e poi viene liberato con Ie feci; a tal punto va a contaminare Ie acque,ed per questa che I'infezione spesso si ha a causa del cO~.9.."~i"p_ro"9~"~i".!!!!£:i_E!~~; il serbatoio rapprese.ntato dai molll!s-<:;hi,ma anche i .Q.e~.c.j_ possono portare I'agente d'infezione, polche venqono tenuti in aeque contaminate.-sepoi I'acqua contaminata viene utilizzata per annaffiare gil orta9gi allora iI contagia puc awenire anche attraverso il consumo di tali prodotti. Per questa motivo Ie epidemie di coleta possono essere facilmente arginate mediante un corretta smaltimento dei IIquami.

"" \Enterobatteri.1
Gil appartenenti alia famiglia delle Enterobacteriaceae sono bacilli Gram -, asporigeni, anaerobi facoltativi e con ridotte esigenze nutrizionali. Sono mobili grazie a flagel/i peritrichi (escluso Shigelfa e Klebsiella). Sono in grado di fermentare il glucosio e molti altri carboidrati: proprio sulla capacita di metabolizzare carboidrati differenti si basa il metoda classlco di identificazione della specie. Sono ossidasi - e catalasi +, Sono ubiquitari (abitatori di ambienti animati ed inanimati), ma usualmente si travano associati alia mucosa intestinale del vertebrati, a vengono isolati dalloro materiale fecale.!' Fanno parte della flora associata dell'intestino, ma possono anche essere patogerii: tra quesli ultimi alcuni sana veri patogeni, mentre altri sana patoqenl opportunisti; un altro problema che spesso gli appartenenti a questa famiglia mostrano resistenze agli antibioticr:"--"<--"-:C,.---·

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45

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Gil enterobatteri patogenl causano un amplo spettro di patologle, risultato dl infezionl sia localizzate gasfroenterlti ed altre extraitestinali, tra cui polmonite, menlnglte ed infezlonl del tratta Intestinale) hanno spesso batteriemie e sepsi). All'lnterno della famiglia vi sono circa 30 generi, tra cui: tra cui. la specie S.typhi rlveste notevole importanza clinica polche

(che danno fuogo a che sistemiche (sia

($hjgeTlj) del

Pctalcje.

Salmonella,

e I'agente
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quale fa parte S.dysenteriae, agente ezlologico della dissenteria. t=Scnerichia, di questa genera fa parte E,coli, la cui variante patogena correlata Proteus Klebsiella Yersinia, tra cui abblarno Y.pestis,

ezlologico

della febbre

a patologie tumorali.

Prenderemo in esame, assenzialmente, metodiche biochimiche e biomolecolari.

due soli generi: Escherichia e SalmonelJa; quesf

vengono differenziati

in base a

Salmonella.

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Tutte Ie specie che appartengono a questo genere hanno Ie caratteristiche descritte in precedenza; essendo Gram han no l'Ag 0, ed inoltre quasi tutti hanno anche l'Ag K, associato alla capsula. Quest! microrganismi inoltre presentano una buona resistenza, poiche non so no molto sensibili al calore e si travano bene anche al freddo; addirittura possono mantenersi nei cibi congelatL Un'altra caratteristica utile per distinguere questo genere il fatto che non fermenta illattosio (Iattosio -), a differenza di molti altri Enterobatteri. , .~.--,.-.".,',' " ,... ,

In base agli antigeni O:ed H (quest'ultimo puo esistere in due fasl), II sistema Kauffman·White individua circa duemila 'specie diverse; visto pero che queste non hanno enormi differenze dal punto di vista, genomico, oggi si tende a rappresentarle tutte aftraverso tre biotipi:

~tYQfiDe

paratyphi, che, a differenza degli altri due tipi, ha come serbatoio utilizzano anche gli animali, con notevoli conseguenze sui piano epidernloloqlco. Salmonella cholera suts Salmonella enteritidis

solo l'Uorno, mentre

Ie allre

Le infezioni sistemiehe, che risultano poi nella febbre tifoide, sono date dalprimo tipo di S., mentre Ie manifestazioni .tocaltzzate, prime tra tutte Ie gastroenterili, sono date dagli altri due tipi, detti anche, generalizzando, S, minori. Tifo e salmonellosi. ',Salmonellos! ,~ il termine clinieo che si usa per Ie infezioni da S. (il tifo pen') non viene mai chiamato in questo modo); la pru1cipale via di trasmlsslone di queste infezioni quella feco-orale, in seguito allacontaminazione di eibo ed acqua da parte di feci di soggetti sla portatori sla malati. La differenza tra it tifo e Ie salmonellosi che it primo si trasmette per contagio lnterumano, per Ie nitre si hanna anche zoonosl. (,'''6Saiiii'';''o~ne'';'''I''''lo''';'s''''i -m":"in-o-'ill)ono infezioni che provocano gastroenteriti, che in genere si risolvono nell'areo 9_i.[~7 gioml (autolimltanti , e rlmangono locallzzate nel tratto intestinale; so no gravi sola mente nei bambini e negli amTani, polche provocano forte disidratazione; possono dare batteriemie a conseguenze plu gravi solo in ~etti con forti predisposizionl. ':~~invece dato da un'lnfezione sistemica; I'agente infatti, a differenza di quello che accade con il calera, puc danneggia la mucosa ed attraverso di essa diffondere nell'organismo, prima attraverso la via linfatica e poi quella sanquifera; it tifo pertanto il prototipo della diarrea da dannodella mucosa intestinale. Le salmonella hanno anche la capacitA di entrare ereplicarsi aU'interno delle cellule fagocitarie, patendo pertino resiSteree'repiicarsi all'intemo vacuoli'di end06i'tc)si."" , Come consegue'fiza dell'infezionesisfemica, cha'da'setticemia, il microrganismo va a colonizzare la colecisti, attraverso la quale puc nuovamente accedere alla mucosa intestinale, per dare una ancora maggiore diarrea. La colecisti rapprssenta inoltre il luogo dove spesso I'agente rimane anche al termine della fase acuta deU'infezione; i soggettl portatori hanna spesso S. a livello della colecisti, pur stando bene. Questo fatto perc, a lungo termine, crea altri problemi, come ulcerazioni deUa mucosa intestinale, che possono anche determinare la morte.

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Per la diagnosi si possono seguire due vie: quella classlca si basa sulla ricerca diretta dell'agente infettante, mentre, nel caso in cui l'infezlone duri da molto tempo, si pu6 anche fare I'indagine sierologica. Nelle prime fasi della malattia la coprocoltura non molto utile, polche neU'intestino, e di conseguenza nelle feci, non si ha ancora molto microrganismo. Nelle prime fasi aHora preferibile un/§!ot61!~(al poiche I'agente viene Iloerato dai!ggociti m,9rti: " Invece, se ci interessa dlaqnosucare 10 stato di Qooatore sl possono fare sia la f_op.r()coltura' (importante se ci interessase il soggetto, oltre che portatore, responsabile deUa diffusione del microrganismo) oppure la ricerca .' di Ac anti-O 0 anti~!:L(r_eazione di agglutinazione di Vidal). Per quanta riguarda la terapia indicato ed utile iI vaccino, mentre, come antibiotieo, consigliato il ,J._ cloramfenieolo, nonostante la sua tossiclta.

46

Per Ie altre salmonellosi if contralto pill difficlle. a causa delle zeonosi; I'animale plu pericoloso in questa sense sana Ie galline, cha sana in grado di trasmettere I'agente anche per via transovarica.

Escherichia.
Sana Enterobatteri lattoso + e indolo +. Se ne conoscono 3-4 specie, ma la pill importante, Ecoll, rappresenta circa iI 90% dei campioni clinici. E.coiL I suo! Ag 0, H e K hanno moltissimi sierotipi differenti: Ag 0: 170 sierotipi Ag H: 55 sierotlpi Ag K: 3 sierotipi Fortunatamente non sono state riscontrate tutte Ie combinazioni possibill. Le manifestaziani patologiche dovute ad Ecoli sono molto varie: numerose sana Ie patologie intestinali, ma se ne hanno anche di extraintestinali (Ecoli e il principale responsabile di infezioni urinarie nella popolazione non ospedalizzata; inoltre si possono avere batteriemie, meningiti e polrnonlti). ' Questa mierorganismo puc essere:

(2_omme.aag/e, infatti
colonizza

presente nell'intestino della maggior parte degii animali a sangue calda, nel giro di are 0 giomi dalla naseita; Patog~)J.a...oRPort!.Lni§1a, responsabile in questo caso di manifestazioni come batteriemie e polmoniti; F:_ato9f?_n_o, responsabile, ad esempio, di infezionl del tratto urinario;

che

L'isolamento di E.coli dalla coprocoltura pertanto non significativo; un faUo importante perc che esiste una certa correlazione tra Ie caratteristiche Ag e la patoqenlclta. Per esempio II coli 0157 I'agente eziologico della colite emorragica, quindi iI suo isolamento significativo. Questi fattori di virulenza e patoqenlclta possono essere trasmessi attraverso fenomeni di ricombinazlone; probabllmente alcuni dl essi sono plasmidici.

I vari ceppi di Eco/; sono stati classificati in base aile posslbtlita patogenetiche: • Ecoli enterotossici (ETEC), causano patologie diarroiche simili al eolera; sana dotati pertanto di adeslvlta ma non di invasivita. Produeono inoltre due tossine: ST e l T. E.coli enleroaggregativi (EaggEC), hanno pili che ne aumentano l'aoeslvlta; per il resto .hanno caratteristiehe simili ai precedenti. E.coli enteropatogeni (EPEC), dotati di invaslvita, polche, attraverso la modificazione della [Cal e la manipolazione dell'actina riescono a provo care fagocitosi forzata. ' Ecoli enteroemorragici (EHEC). anche questi dotau di invasivlta. Producono una shiga-like toxin, e tra i vari rappresentanti abbiamo 0157, agente eziologico della colite emorragica. II loro serbatolo sembra essere costituito dai bovinl, e do po I'infezione acuta laseiano una sequela che prende il nome di sindrome uremico-emo/itica, che porta a grave compromissione renale. E.cofi enteroinvasivi (EIEC). dotati di elevata invasivita, tanto da essere capaci di passare direttamente da una cellula all'altra, grazie alia manipolazione dell'actina.

• •

Infez/oni del tratto urinetio UTI. Ecoli e responsabile dicirca ir. goaA

elle infezioni del tratto I!D!l.a.ti.Q in pazienti senza altre patologie correlate. I ceppi uropatogeni si trovano nelle feci. e da II colonizzano Ie regioni vaginale e periuretrale: Ie donne, probabilmente 'a causa della minore lunghezza dell'uretra, sono pili soggette degli uomini, e particolarmente a rischio sono Ie bambine. . La colonizzazione delle mucose urinarie porta ad un'infiammazione localizzata (clstite), ma I ceppi urapatogeni possono anche oltrepassare gil ureteri e colonizzare la pel vi ed iI parenchima renale (Rielon.@friti). I fattori di adeslvita specifici di questi ceppi uropatogeni so no rappresentati dai cosiddeUi PAP (pili associati a pielonefriti) e da adesine afimbriate. L'elevata risposta infiammatoria attribuita in parte all'LPS, ma anche ad una emolisina (responsabile del danno renale).

Campvlobacfer.
Sono microrganismi microaerobi, che, se infettano, sanguinolenta, dolori addominali e febbre. danno patologie gastrointestinali, caratterizzate da diarrea

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47
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!Mfcobatte~1.1
Sono del bacilli, a volte leggermente ramifieati, Immobili. La lora pecullarlta sta nel fatto di non essare ne Gram + ne Gram -, rnentre, una volta calaratl, reslstono tenaeemente alia deeo(orazione; sana dettl pertanto ~aclda re~ntL . Questa earatteristica si mette in evidenza con la reazlone di Ziehl-Nee/sen, che prevede una colorazlone can fuxlna fenlcata (necessaria it calore per assumere if colore) e poi una decalorazione can acldo In aleol, ehe decolora tutto ad eccazione della fuxina; alia fine sl fa una cQJ.Q[az1Qn~ .<;.QIltrggoe 51 in grado di distinguere, in rosso, i Mlcop/asmi. d.i La loro parete caratterizzata dal: fatto di esserelmpermeabile; inoltre sono I'unleo gruppo, per queUo ehe riguarda questo corso, ad essere aerob; pbbllaatl. Un'altra caratteristica ehe Ii contraddistingue la ~cjtalenta.

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" gruppo del M eomprende molti mlerorganismi diversi tra lora, che vanno dal sempl1ce saproflta af perlcoloslsslmo patogeno. Le varle specie appartenenti alia genere M. sono distinte principalmente In !re tipl: Micobatterlo tubereolare Micobatterio non tubercolare Micobatterio della lebbra La differenziazione delle varie specie avviene in base a diversi eriteri:

va/ceita di crescila delle colonie aspelto della coTonia, che pu6 essere liscio (S)

rugosa (R)

proci~!.?.!!~_a.fj}]ir:!~n.!o:i fotocromogeni
scotocramogeni

caratter/stiche blochimiche

10 producono solo 56 esposti alia luce, mcntre gli 10prodiJcono anche al buio

Parete del Mlcobatteri. .- ,,_. La loro parete colpisce per I'alta percentuale della componente lipidica (fino ai 60"(0\ del peso secco), locallzzata 'princlpaimente negli strati superflclall. - .. In questa parete presente II peptidoglicano. in forma comune, non presenta panlcolartta: sopra a lui si trova uno strata formato da lipidi (trai quaJi sana particolari gli acidi micoici) e zuceheri (uno particolaree I' arabinogalattano): sembra ehe in questa strato ci slano anche delle proteine, in forma di elica di poliprolina.

..

La confusione tra Gram + e - dipende dal fatto che it peptidoglicano sottile e lo strata esterno 10 fanno assomigliare ad un Gram -, mentre la difficolta ad assumere iI colore 10riconduce aile caratteristiche proprie dei Gram +. . Quindi si preferisce non attribuirli a nessuna delle due parti; si dice semplicemente che sono alcol aeido resistenti. II nome Micobatterio dovuto aile "taratteristiche della parete: questi microrganismi lnfatf sana 'in grado di crescere in terreni liquidi, e 10fanno in superfieie (polche sana aerabi e anche grazie alia parete impermeabile, che si puc dire Ii mantenga a galla), e Ie lora colonie presentano I'aspetto delle colonie fungine (ammassi granulosi).

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un dimicoliltrealoso, ed if lipide responsabile del particolare assembramento di questi mierorganismL .... L'assembramento si nota polche i microrganismi, sia in coltura che provenienti dal campione clinieo, non sono isolati, ma aggregati a formare del cordonl, Questa caratterlstica phi marcata nei batteri virulenti, e I'estrazione seleUiva di questo lipide non influisce sulla vitalita dei microrganismi, ma fa perdere lora questa caratteristiea e la virulenza. Inoltre questa fattore di per se tosslco, infatti se 10 inoculiamo in un topo abbiamo 10 svlluppo di un granuloma .. cosa che si sarebbe veriflcata anche se I'infezione fosse awenuta normalmente.

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Sana !lQ!gi complessati con un atomo dl~_i..le cellule che hanna questa componente legano iI colorante rosso neutro. .Questa fattore non possiede tosslclta intrinseca, ma va ad aumentare quell a del fattore cordale.

'Sono esteri di acidi grassi can alcoli 0 polisaccaridl. Le plu importanti sono A, B, posseduta dai batten can elevata virulenia'(fa anche da adiuvante). Un altro lipide importante

e e 0; in particolare

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e I'arabino-mannano,

che sembra associato a virulenza e patoqenlcita . bene a

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1

\ membri di questa genere sana piultosto resistenti, anche se meno dei batteri sporigeni; resistono abbastanza calore e ai blandi disinfettanti chimici, ma subiscono I'effetto della formalina .: I terreni adatti a coltivarli sana piuttosto complessi (uno buono si puo fare in casa can I'uovo) . Le specie di M. pili importanti sana:

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~~~~~iTt)~~£f2~1§\

II suo. ~nico serbatoio l'Uomo, patogeno ed in genere molta vlrulento; la tr~§.aLQ.D~per via resplratona. 4A!/.cobacterlU.. m~fetta l'Uomo attraverso illatte, Infatti it suo serbatolo sono I bovini. CEIY_606acfetjU!J1 ,., ,,' agente eziologlco della lebbra; ha la partlcolarita di essere un parassita endocellulare obb~ a tutt'oggi non sl riusciti a coltivarlo. La sua vlrulenza molto bassa.

Le grosse epidemie di tubercolosl sono arrivale con I'industrializzazione; I Paesi Induslrializzati perc hanna preso adeguate mlsure profilattlche e cia ha arginato il problema. Anche if M.bovls ha rappresentato un problema, specialmente nei Paesl con elevato consumo di latte: in caso di diagnosi I'animale deve essere abbattuto. Adesso iI problema maggiore nei Paesi in via di svlluppc.

Alcune stime indica no che 1/3 della popolazlone mondiale sia portatrice del batterio; infatti Ie infezioni da M.tuberc%sis sono persistenti, anche croniche. . Fatterl dl patogenlcita. II M.tubercolosis un pericoloso patogeno; questa sua caratteristica da attribuire in particolare ad un fatto: un parassita endocellulare facoltativo; la sua sede di elezione sono i fagociti, ma sembra che non sia cap ace di dare fagocitosi indotta. AI suo interno il batterio puo re iicarsi. Pare che la sua sopravvivenza sia da attribuire ai sulfoli idl che inibiscono la fusione del fagosoma con iI lisosoma, e ad altre rnolecole glicolipidiche, come il~e9ara _lno- annan ,che impediscono I'adieidificazione del vacuolo (sembra che la stessa moleeola sia attiva contro la produzione di IFN-y). La capacita di rimanere all'interno del vacuolo fagocitarie importante anche ai fini della persislenza dell'infezione.

L'agente arriva per via aerogena, e la prima infezione si ha a livello alveolare; I'infiammazione produce un essudato che richiama molte cellule della difesa immunitaria, ed in seguito si ha la formazione del granuloma. II microrganismi si insedia nei macrofagi alveolari, i quail possono fondersi e dare luogo a cellule giganti. A livello del granuloma si ha una bassa p02, e questa sembra un fattore importante affinch8 I'agente si metta in uno st~:fI0rmieRte {questo quello che si ha can 10state allergico nei confronti della tubercolinar--'--.-._-..,---.._.. , -_ . La"TBC viene distinta in aperta (quando un portatore diffonde I'agente) e chiusa (quando non 10diffonde).

Per fare la diagnosi d'infezione si ha 10 skin test, mentre per quella di malatlia si analizza I'escrealo, prima al microscopio e poi si ha la coltura. La terapia contro M.iubercolosis si basa su farmaci specifici, che riehiedono lunghi tratlamenti. II problema aggravato

dal fatto che ci sono ceppi che hanno sviluppato

multiresistenze .

. IPseudomonas.1 5
I membri del genere Ps. sono bacilli Gram - , mobili grazie alia .e.cesenza di un unico lungo flagello polare, sono aerobi, asporigeni, il loro metabolismo ossidativo (sono ossidasi +) ~f..El.rm~'O!i!~9,,9~_~~~~heri. Producono pigmenti in quantita e qualita variabili: possono produrre ad esempiC/pioverdina 0 piocianina; inoltre producono anche pigmenti fluorescenti, meglio apprezzabili a luei spente.

Alcuni membri del genere Ps. sono patogeni o£E£!'lunisti, mentre altri sono veri e propri patogeni. Le specie pill importanti sono: ----seudomonas mall agente eziologico della morva. Questa si prende attraverso una zoonosi, polche I'agente d'lri ezione ha it suo serbatoio negli equini {in esSfCaiTsa una patologia della mal (arcino). Questo batterio talmente virulento che anche chi lavorava nei laboratori aveva rischi di ammalarsi, polche sono sufficienti poche cellule b~SSQ nQn si vede quasi pill, polche i contatti con gli equini sana diminuiti. (Pseudomonas seudomallei)cosi definito pereM la sua patogenlcita simile a quella del precedente. Causa una m~1tTa etta melio dosi, che €I grave ma geograficamente ristretta (non mai stata segnalata in Italia, frequente nel Sud-Est asiatico). Oi questa malattia non si avevano testimonianze fino alia guerra del Vietnam. Comporta ascessl multil2li ~difiiiOi1as aeruginos't?si distingue dai precedenti polche non causa una malattia specifica. Questo agente ha una virulenza talmente bassa che I'infezione non si stabilisee, di norma, in chi gode di buona salute: Ps.aeruginosa un patogen~QrtL!I1I~t~_· E un ageri'te temibile, poiche difficile da curare. II suo nome derivadall'aspetto delle colonie, che hanno riflessi metallici, bronzei. Nella letteratura indicato con vari nornl, ognuno dei quali richiama particolari caratteristiche del batterio:

Ps.placianea, (0 bacillus 0 bacillum placianeus) "placianeo" significa che ciano. Ps.ffuoricolor, indica che produce pigmenti di vari calori.

e in grado

di provocare pus color

II fatto che abbia nami diversi

e indice

della sua frequenza.

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Fattor! che favor/scon~ I'infezlone
Alcuni esempl possono essere:

49
Pseudomonas aeruginosa .. E un patogeno opportunlsta, polche presenta una bassissima virulenza da un'alta carlca intettante).

(cosa che perc puc essere com pensata

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Uso di un collirio contamlnato per detergere un'abrasione dell'occhlo; in Questa caso iI batterio puc tacilmente colonizzare iI sacco congiuntivale. Questo da conseguenze molto gravi, fino alia perdita dell'occhio . Lesloni di barriere difensive, come la cornea lesionata a la cute ustionata. Manovre invasive Immunodepressione, ('infezione facilitata in soggetti immunodepressl; per esemp!o quando it pazlente ha una cornpromtssione della fagocitosi.

Oi fronte ad una persona complto del medico stabilire se essa 51 qualifiea come ospite comprornesso o meno; quindi se iI suo organlsmo sla in pericolo a causa di infezioni da un patogeno opportunista 0
da un patogeno vero. .

Troviamo spesso che Ps.aeruginosa

ha colonizzato l'ospite in particolarl situazioni:

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lJ,§1ignl, Ie ustioni profonde ed estese hanno sempre una prognosi rlservata, polcne e assai facile che In queste condizioni si sviluppino infezionlletali. 11 tessuto necrotieo offre un ottimo supporto alia replicazione del batterlo; all'inizio quindi non si h<1 IIn vero e propria rapporto parassitario, ma in questa zona sl viene a create un'altissima carica batterica che pol PUQ portare infezione sistemica 0 danni da patologie esotossiche. Ferite, sia di tipo chirurgico che di altro tipo. . Trattamenti antibiotici, favoriscono Ps. poich€! essa ha una notevole reslstenza, ed inoltre neutratiiZanoTS'uoi"'competitori. Trattamenti antiblastici, che possono deprimere le difese immunitarie (ipo- 0 agranuloCitosi). -' rum.orl, eaehessia, debilitazioni, condizioni generiche che favoriscono Ps. Diabete, infirferisee conlafagocitosi e I'elevata glicemia favorisce la 'cresclta di Ps. immafii'rita tunzioneie-sometics, i bambini prematuri sono pill a rischio. Tossleodipendenza, diventa debilitato, e poi puc avere abitudinl che 10 espongono maggforrTlentEi"(iniezioni con siringhe raccattate da terra). . Fibros; cistice, malattia genetica che comporta ineffieienza del sistema di clearance . rniico-cniare: in questa condizioni si possono svlluppare infezioni delle vie respiratorie (bronchiti, ecc.j.che possono rlsultare letali. Condizioniambientafi, partieolari condizioni come I'idromassaggio (aequa calda, getta violento, iicircolo, pill persone nella solita vasea). Manovre iatrogene a rischio, cateterismi, punlure lombari, lnclslonl chirurgiche, intlibailonl. " Patologie dovute a Ps.aeruqinosa . Queste, come gia detto, sono molto varie: • " • • • • • • • • • • Infezioni a carico di soggetti ustionati Otiti esterne e medie, connesse can l'attivlta natatoria (orecehio del nuotatore) Infezioni urinarie, nella maggior parte dei casi sana ascendent! e dovute a cateterismi Infezioni broncopolmonari a carico di saggetti fibrocistici Enteriti, infezioni intestinali con diarrea a seguito di trattarnento anlibiotico Settlcemie, malta gravi Follicoliti Meningiti Endopericarditi Ustiomielite, artrite settica Ulcere comeali, possono dare cecita Eetyma co.ntagioso,. una lesione cutanea necrotica, in questo caso I'agente arriva cute dall'intemo dell'organismo

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Fatton di patogenicita. Ps. ha una buena capacita di procurare danni in rnanlere differenti. Le tossine che ('agente produce hanno differente probabilita di causa danni a secane dell'assorbimento; per questo Ie patologie esotossiche da Ps. sono fortemente condizionate dalla se: deU'infezione. Fattori di patogenicita di Ps.aeruginosa: Esotossina A

50
Enzimi is(olitici, come elastasl, ialuronldasl, profeasi, ecc. Leucocidine, uccidono llinfocitl e pertanfo sono anche fattorl dl virulenza Emofisi, anche queste un fattore di virulenza Endotossina, la possiede polche un Gram -. II quadro che ne consegue

shock endotossico, con il rllascio di tutti I mediatorl che ne conseguono.


Ps.aeruginosa un tipico patogeno nosocomiale, clo reparti di neonatologia. I fatlori che contribuiscono a renderlo tale sono:

e quello dello

e testimonlato dalle epidemie che si possono avere nei

1. 2.

Scarse esigenze nutritive, puo crescere sia in soluzioni come colliri, sia nell'acqua del fiori, nei lavandlnl, negli scarichi, nei portasaponi, negli umidificatori, nei gorgoliatori, ecc. Resistenza multipla agli antibiotici. grazie ad una Intrlnseca forte variabilita genetica, dovuta facilita di ricombinazione fra i vari ceppl. L'antiblogramma e utile nel caso di infezioni da Ps. non tanto per individuare I'agente (che sl riconosce .dal pus verde-fosforescente) ma per I'individuazione dell'antibiotico adatto.

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INeisserie.1
Sono cocchi Gram -, che si trovano generalmente uniti a coppie (diplococchi). Hanno un tipico aspetto a chicco di cafte, polche sono schiacciatll'urio sull'altro. Sono immobili e asporigeni..Sono anche anaerobi facoltatlvl, e, cosa che Ii distingue dagli altri Gram -, sono ossidasl +. In natura si trovano di solito come saprofiti, eslremamente adattati a vivere nelle cavita mucose dei loro ospiti, tra cui ~~~~°cia considerare paJ!!..flen~"p'!.~ari, quando causano patologie specifiche, oppure pato.genL9]I9~~~J.i, dannosi solo in determinate condizioni.· .. Le N. sono molte, ma al medico Interessano solo Ie prime due dell'elenco sottostante, mentre Ie altre sana da considerare semplici saprofite:
• 'J:Je.i.§.ser~aonq,rrhiewagente g

c--:------ .. Nelssefla Neisseria Neisseria Neisseria Neisseria

(...t:L~~~~2!.,~."fogenteche
lactamlca sicca mucosa subflava flavescens

eziologico della gonorrea (0 blenorragia). provoca della meningite.


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Neisseria () La gonorrea e una tipica malattia a trasmissione .sessuale. La patologia che segue I'infezione e uDLuretrite) anteriore aeuta, causa di un essudata purulento. Questa viene rimossa con il mitto, pertanto, specialmeri'te ~I mattino, insieme all'urina si ha I'emissione di qualehe goccia dlpus, . Questo agente possiede Ie earatteristiche generali di tutte Ie N., ed in pill ha delle fimbrie, che mediano iI suo attacco aile mucose dell'ospite. . .. Senza queste strutture non sarebbero in grado di colonizzare la mucosa uretrale. Le fimbrie presentano una buona varlabllita Ag, pertanto i meccanismi dell'irnmunlta aequisita non sono molto effiead contro questa infezione (per-questo rnotlvo non e possibile effetluare una vaccinazione profllattlca): inoltre questa e un'infezione su~jgiale e gli Ac secreti d~~.muco~.a ven~no,E9_r:t.§l!!"y'!"~_.9.~~.T.i,t!.g; .. Nelle donne I'infezione si locahzza anche a livellooell'apparato gemfci'le,rna nelle sue ione protonde', tanto che molte donne infette non sanno di esserio, e questo contribuisce al diffondersi dell'epidem'ia. Inoltre nella donna il pus a piu difficile da apprezzare.. Talvolta, Ie conseguenze di un'infiammazione da N., possono risultare in una salpingite. che puo passare inosservata ma puo portare alia sterilita. La Ngonorrhoeae, come tutte Ie N. e gli altri Gram -, risulta sensibile alia penicillina, che risulta I'antibiotico piu efficace, anche sono state descritte, e si teme possano diffondersi. varianti del batterio che producono plattamasi. Questi ceppi sono originari delle Filippine, si sono diffusi in Vietnam e adesso sl trovano casi sporadici anche nei Paesi occidentali, soprattutto nelle cltta portuali. Neisseria meningitldis. E I'agente della meningite per antonomasia; Questa patologia assume diversi nomi, come meningite cerebrospinale purulenta, perche illiquor appare torbido (infatti N.meningitidis e un piogeno; questa pero non e vero e proprio pus;ma pus diluito che intorbida ll llquor, che normalmente e Iimpidissimo). Questo agente non e I'unico, ma e il principale, responsabile dei casi meningite purulenta. II germe clrcola nell'ambiente, tanto che di queste meningiti si hanno un certo numero di casi endemici; si possono perc avere anche casi sporadici, scollegati dagli altri, mentre a volte scoppiano delle epidemie.

// I·t / gonorrhoeae.

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N.menlnait/dls esI9~<!olture_p~rticolart (!lr-Clo£colato, Thayer-Martin e Mulier-Hinton). OgnT medico dave sapere che questo eno e molto labile, pertanto non si puo seguire lanormale procedura per iI pretlsvo ·del sangue e "invlo allaboratorio, ma la semina da~~~~.r~.~~_!D:!.m~9iatamente .. Anche iI 90nococco e molto labile, e per questo motlvo I'unlcavla dl trasmlssione possl6Jle ~ quell a sessuale. Per N.meningitidis Invece l'lnfezlcine parte dal rinofarlnge; infatti questa agente puo essere conslderato un saprofita, tanto e adattato a colonlzzare tale arnblente dell'Uomo (soltanto). II menlngococco pertanto vlene

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trasmesso mediante gocciollne dl flu£!, emesse da portatorl che tosslscono, urlano, ecc .

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La virulenza di N.meningllidls sl basa essenzialmente sulla sua ~y!a pOlisaccarldlca,. che ha azione antifagocltarfa. Alcunl sierotipi, come N.gonorrhoeae e altre N., non danno batteriemia; tali ceppi di meningococchi colonizzano iI rinofaringe e non vanno oltre. In base pr~ ~aratteristiche Ag della capsula si hanno diversi mw!i_P.i dlJ;J.I1J..~!]j!J9.ltidi~, classiflcatl con lettere dall~IIC1~M'J . Ci so no alcuni va'ccini, costituiti essenzlalmente da pollsaccarldl, che conferlscono un'immunita siercqruppospecifica; questo posslblle polche questi polisaccaridi sene immunogeni, ma non In tutti i soggettl: questo dipende anche dall'eta, dalle condizioni del sistema immunitario, ecc. Inoltre questo tipo di lrnrnunlta decade col

tempo (I militari vengono

tutti vacclnati:

so no protetti per un certo tempo centro alcuni sierotipi).

Questo agente inoltre, essendo un Gram -, possiede una parete con LPS e componenti protelche; anche la parete puc avere caratteristiche Ag variabili, evidenti quando si studiano Ie OMP (on tern membrane protein) e Ie MOMP (major ontern membrane protein). Spesso ceppi di meningococco

Klebsielle.

danno reattivita crociate con(Ag ~i altre N., ed in rari cas I anche con E.coli e

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La prevalenza di colonizzazione specifica per sierotipo da un'idea della facilita di trasmissione dell'agenle: N.menlngitidis non ha una trasmissione molto efficiente, anche se magari la ciurma di un sattomarino risulta colonizzata a1100% dal sollto ceppo . La capsula polisaccarldlca protegge il germe contro la fagocitosi; I'agente munito di capsula puc pero essere lisato tramite una lisi immune da complemento, nel caso in cui il siero COr1GUr'sLe"ciniemlat6 poasleda Ac centro glrA~fdenacaps·ula. . IIfatto che ra'Ji~n"parte della p:>p!?I~~p.£~_~L~~~1i Ac:£:.L.QiglL~b~lo stato dip.2!:!.~tor_g.§._gj'!J"119.§.!q.f@..g'-:l€:lr.'~, mentre la malatfla non 10 percne, per poter arrivare aile meningi, I'ag passare dal circolo sanguigno, dove trova dei meccanismi di difesa. Questi Ac sono detti naturali, polche non si possono fare delle ipotesi su came (a quand9-...::~m~h.ia contro quale agente) si siano formati. Gli Ac capaci di attivare il complemento sono quelli di classe~ .... ed~M)Le IgA invece interferiscono con questa lisi, polche vanno ad occupare gli Ag. '. Stan do cos! Ie cose ci sono persone a rischlo, e sono quelle can difetti congeniti a carico del cornplemanto.

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Madella di Griffiss. Questa modello spiega Ie cause di infezioni epidemiche, e puc essere applicato anche a Nmeningitidis. In base a quanto appena detto sl puo infatli ipotizzare, e su questa concerto si basa il modello, che un'epidemia possa trasmettersi non solamente con I'agente d'infezlone che causa la patologia specifica, rna anche con un agente che aumenta Ie probabillta di contrarre la malattia in soggetti che sono portatori dell'agente eziologico . polche ne altera Ie difese immunitarie. state dimostrato che alcune epidemie di meningite date epidemie, a tra~missioneJ.~~.9.j)J.ale, di altri agenti (E.co/i K51 ·gQJ9nizzano I'intestino del soggetto e stimolano una risposta ,,,g.A>Se tale persona portatrice di N.meningitidis,e ia sua lnvaslvita dell'agente e repressione da parte dei meccanismi questo equilibria, scaturire IB.'!l~t:li.ngi!~p.~rl!lenta._

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da meningococco si so no diffuse a causa di e K93, Streptococcus feca/is, ecc.). Questi infatti immunitaria umorale, basata principal mente su infezione ha raggit,into una fase di equilibrio tra dell'lmrnunlta. I'aumento di IgA puo sbilanciare

Per questo fenomeno, nel caso della meningite, si hanno due picchi tipici di posslbllita di ammalarsi in base all'eta: iI primo nei bambini piccoli, una volta che hanno esaurito l'irnrnunita passiva naturale, data loro dalla madre satto forma di IgG. II secondo nella giovinezzB, e si ha poiche i soggetti frequentano cornunita quali caserme 0 collegi. Studiando I'immunita di gregge si possono capire gli effetti che la prevalenza della presenza di un certo agente nella popolazione puc avere in termini epidemiologici: i bambini prima citati so no protetti dal gregge: tanti soggetti hanno svlluppato un'immunita tale da interferire con la circolazione del germe in esame.

IBrucelle.1
So no coccobacilli Gram - . Per coltivarli si usa iI metoda di Castel/aneda, che consiste in un terreno solido, cui ognigiorno viene aggiunta la parte liquida mescolata a sangue. Le brucellasi sono infezioni che sl trasmettono attraversQ_~.Q9DO?i;it contagia inter-umana passibile ma non avviene quasi mal. -."--

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Se ne conoscono

diverse specie:

prima ad essere stata lsolata, da la feQbre m~1i~.~.~(0 gndulant~l. II germe contagia l'Uomo r non pastorizzato; adesso sono a rischio solamente veterinarl e laboratoristi). ruce/laabortu a-patoloqle meno acute e ph) cronlche rispetto alia specieprecedente.Provoca aborti infettivi nei bovlni, po che st insedia nella loro placenta, ricca di eritritolo. (Qrucel7a sulq)mai segnalata in Italia. . attraversOllia
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ecacr@.a melftw~a

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Le B. sono dotate di alta virulenza, polche sono parassiti endocellulari~in grado di replicarsi all'interno dei fagociti; per questa motivo possono dare lnfezionl cronlche. • Tendono Inoltre a localizzarsl, negli animali, a livello della placenta e della ghiandola mammaria, coslcche un animale apparentemente sano, puo produrre latte Infetto. , . ~' ...:;.

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IFranciselle.t

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Tra queste c'a una solo specie importante®~a;~~ Francisella tularensls. Questa specie composta da bacilli Gram - con una virulenza ancora piu spiccata delle B .. Sono parassiti endoceliulari~~.Jil cui serbatoio rappresentato da lepri, scoiattoli ed altri organismi (Ie zecche sono un vettore attivo, ecc.). ' Questo germe causa diverse patologie, a seconda della via di ingresso:

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Via transcutanea ~ tularemia uiceroghiandolare (ulcerazioni c..Ytam~~) Congiuntiva => tularemia oftalmicoghiandolare Mucosa orale ~ tul?-r§l[l)la.orofaringea (angina) Inalazione => tularemia polmonare ingestione => tularemia tifoidea (simile alia febbre tifoide, causa manifestazioni e tossiemia)

gastrointestinali,

febbre

In Toscana queste infezioni sl hanno nella zona del Casentino, a causa di fonti d'acqua morti. La terapia in questi casi si basa su tetracicline, cloramfenicolo e amminoglicani.

infettate da animali

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!Ricke ttsia e.!


So no parassiti intracellulari((l'bbligatf;:.'che, per di plu, possono svilupparsi anche all'interno di cellule sprovviste di attivita taqocltarla :'QUlndip"'OSSoii~o'ma'iileii~e'r5iin vita solo attraverso una catena ininterrotta di rapporti infetttivi. Sono bacilli 0 coccobacilli Gram -. . I generi piu importanti, poiche agenti eziologici di malattia nell'uomo, sono: • • Rocha/imea, rappresenta un'eccezione, poiche I'unico parassita lntracellularenon obbligato. C;;~a, a questo genere appartiene C.burnetil, che provoca polmonite i~~r:_~_~i?le quando infetta I'uomo per ~\f.e~~~~~~~~~~).c~~g~~n~t~r:i~~~~f:~.en:~~~~~~~~~~~.:~:,~~~er~~~o;.~ ~~,~~via a!~e~: tfaj(~".~r.~~:~~,~~e"

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I'agente eziologico delle febbre Q. Ha un suo clclo dtreplicazione intracellulare, e dopo un'abbondante replicazlone si formano i corpi teminali, molto resistenti, analoghi aile endospore. Ehrlichia Rickettsia, del quale fanno parte numerose specie, ognuna con una catena infettiva differente: Rickettsia Rickettsia Rickettsia Rickettsia endemica, Rickettsia Rickettsia prowazekii, agente eziologico del tifo epidemico mooseri, agente eziologico del tifo murine, che nel1'uomo si manifesta solo in casi sporadici. rickettsii, da febbre maculosa delle Montagne Rocclose cononi, causa febbre bottonosa, iI suo serbatoio il cane. In Italia rappresenta una zoonosi a causa dell'elevato numero di punture di zecche sull'uorno. tsutsugamuschi, responsabile della febbre fluviale del Giappone akari, causa varicella da R.

Le R. infettano per via transcutanea, 9iun90no aile cellule endoteliali, Ie distruggono ed entrano in circolo. ,.

IC/amidie.1

II genere Chlamydia appartiene alla .. amiglia delle Chlamydiaceae, f Sono parassiti intracellulari ~llf: e si differenziano dagli altri batteri per: Cicio di sviJuppo, il quale comprende due forme: una adattata per la sopravvivenza extracellulare ed una per la moltiplicazione intracellulare Morfologia, sane rotondeggianti con delle proiezioni, la cui funzione sconosciuta, presenti su un solo ernisfero.

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Sono bacilli Gram -, aerobi, asporigeni, privi dl capsula, e can uno 0 due flagelli monopolari. Per iI lora sviluppo necessitano di alte concentrazionl di Fe e, come fonte di energia.e di C, aminoaeidi e non zuccherl, La specie piClimportante ~esponsabile dell'80%;,qC:l.I!~p~imoni~i Q_qJe.gionella ..
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I micoplasmi sana microrganismi dalla forma m2!iq.y?rJ!3bile,quasi tutti sana Gram -, e I'aspetto ehe Ii contraddistingue e l'ass5lJ]s"::'L9J..!-:II1_l:l,p'~r!3,te. questa motivo sana stati a lungo scambiati per forme L di batteri; inveee non 10 sana, rigJda:per polche nelle forme L Ia mancanza di parete e, II pill delle volte, reversiblle .
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Le B. sana minuscoli (0,5 x 0,5-2 urn) batted aerobi, Gram -, riseantrabili unieamente sulle ciglla dell'epitelio respiratorio dei mammiferi, senza alcuna tendenza ad invadere altri tessuti. . ...-., '. La specie plu Importantee€e~.jsSi~>agente eziologico della pertosse .

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Tutti i bacilli sporlgeni anaerobi appartengono al genere(Qlo-i!ri~iY;:pdelia ra~iglia Bacillaceae. :( II10ro h~~itat naturale e iI suol~.I.o.!.trg.~[lntesti,:!.2. .. dell'u!;!!):l_.Q,~g.~9)~nlmaIL . .. . .. ] clostndl sono rmcrorqarusrm relabvamente gra'r1'ar;a forma dl bas'fOncello (dal latino clostridium, fuso), ~~gr:n..:t.. pleiomorfi. In questi mierorganismi sono assenti i citocrornl, necessarl per II trasporto dl elettronl all'Os; Inoltre possiedono enzimi che riducono t'osslqeno molecolare ad aequa ossigenata, e questa, unito alia mancanza di catalasi, perossidasi e superossido-dismutasi, Ii rende anaerobi obbligati (non tutti pero sana uqualmente senslbili all'ossigeno). r! "t',,·!. '--"_'0:;. ..... ,).
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ANTIBIOTICI
I farmaci antibatterici • • sono innanzitutto distinti in: Naturali, che prendono il nome di antiblotfcf Sintetizzati In laboratorio, che prendono il nome 'cIi chemioterapici Herlich introdusse il concetto dl toss/eita selettiva, sui quale ancora oggi sl basa lotta ai mlcrorganisrni; infatti st tratta di vedere se una molecola in grado di inlbire microrganlsmi a concentrazlonl toUerate dall'organismo ospite. Herlich scoprt it Sarvarsan (sali di As") mentre studiava la sifilide; poi venne scoperto II Prontosil, primo chemioterapico, che sl basava sui princlpio attivo della sulfonamide. A Fleming invece 51 deve la scoperta della penieHlina, iI primo antibiotico; egli la scoprl poich€! mise una muffa su una colonia batterica, e vide che essa non proliferava pill. Molli farmaci ad azione antimicrobica sono tossici anche per I'uomo, ed Lin loro adequate utilizzo puc servlre come terapla antitumorale.

Antibiogramma.

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Per saggiare la senslblllta di un agente nei confronti di un certo farmaco sl esegue I'antibiogramma. Questo consiste nel disporre dei dischetti di carta, imbevuti con quantlta standard del farmaco da testare, in un terreno solido densamente popolato di microrganismi. Dopo una notte di incubazione si va a valutare I'alone di inibizione che si creato intorno al dischetto: questo specifieo per tipo di microrganismo, quantita e diffusibilita del farmaco. Altrimenti possibile valutare ia torbldita ottenuta dopo somministrazione di un farmaco ad un coltura In un terreno liquido: questo metodo perc valuta la concentrazione minima battericlda (non la concentrazione minima Inibente (MIC). Infine, se II farmaco non porta a lisi cellulare, Ii puo controllare la proliferazione facendo delle conte batteriche.

IClassificazione dei farmaci antibatterici.1


La classifieazione
A.

gil antibioticl puo essere fatta secondo diversi criteri: chimica, in base a questa distinguiamo; f3-fattamiei, tra i quali abbiamo penicillina e cefalosporine Glieopeptidi, come la vancomicina . Tetraeieline Aminoglieosidi, come streptomicina, neomicina e gentamicina Macrolidi e lineosamidi Chinolanl Rifamieine, come la rifampicina e meccanismo d'aziane, possiamo avere batleri che agiscono su:
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Struttura

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1. 2. 3. 4. 5. 6.
7.

8.

Bersaglio 1. 2.

3.
4.

5.
6.

7.

Sintesi def peptidaglicano DNA Trascrizione Sintesl prateica Aftre catene metaboliche, tra Ie quali importante queUa dell'acida Membrane, attaccandole can azione simile ad un detergente Pareie

tottco

C.

Alcuni di questi bersagli fanno si che i farmaci agiscano sui batteri in crescita (Ia lora azione reversibile), e pertanto sana detti batteriastatici, mentre altrl, come quelli che agiscano destabilizzando Ie membrane, uccidono I batten in ogni caso, e sono detti battericidi (la lora aziane irreversibile), ma hanna 10 svantaggio di essere tosslci anche per l'Uomo. Spettro d'azione (Host range), che puo essere ampio 0 stretto, a seconda di quante diverse cellule batteriche possiedono il bersaglio del farmaco. Per esempio la parete un bersaglio, come si puo facilmente capire, che conferisce uno spettro d'azione molto ampio, ma ci sana da tenere i conto altri fattori, come, per esempio, i fenomeni di resistenza naturale ed ecquistte. ...... __ ... Alcuni esempi diresis1enz~linnata;sono dati da: .... ..... .._--_.\

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Micoplasmi, che non hanno parete. Batteri anaerobi, sana insensibili agli aminogangllasidi polche queste malecole, per entrare nelle cellule, hanno bisogno di sfruttare la catena dei citocromi, in genere presente per la fosforilazione ossidativa, ma che chiaramente manca nei batteri anaerobi.

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In alut casl lnvece 10spetfro d'azione e assai ristretto, come nel case dell.'lsomiazlde, che agisee su un particolare components della parete che hanna solo I Micobatterf (responsabill della tiJbercolosi). Anche questa puc essere vlsto come un caso dl reslstenza Innata, nel sense che Ie altre cellule batteriche, per loro caratterlstiche Innate, non sana soggette all'azione del farmaco.

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Per quanta invece riguarda latreslsteni~ .. ~cgUTsit~.~ " essa si verifica con varl meccanlsmi, per esemplo it batterio puc cereare di contrastar91'entrata del farmaco nella cellula (esso aglsce 5010 se In concentrazioni . superiori 0 uguali a quella minima inibente); anche per questa azlone, a sua volta, ci possono essere vari . , : J~'-'"meccanismi, uno dei quail e I'aggiunta di radicali, come gruppi acetilici, per renderlo meno permeabile. I Oppure puo Inattivare II farmaca enzlmaticamen~e.Altre volte invece si verlfica una mu.ta:zlgne·.pklntiforme ,,', ,....... del bersaglio, elie In quEl§tomCiCi'O"nOriVlemf!jRj' rlconosciuto (ad esernplo mutazione della subunlta ~ della RNA pol, che e it bersaglio della rifampicina): queste mutazione poi, se sono vantaggiose, vengono selezlonate e, per rlcombinaziona, si estendono a gran parte della popolazione batteries, eppure sono partite da un solo elemento. Un altro metoda per contrastare un antibiotico consiste nella produzione di una maggiore quantlta di substrato, in modo da saturare iI farmaco.

Antibiotici.
I3-Iattamici. Hanno un anello a quattro atoml di C che inibisee la tappa dl tr..C!.MQeptidizzaziC!n~ulella biosintesl della mureina. Inoltre nella membrana interna ci sono delle proteine che regolano la sintesi del peptidoglieano e che, se bloccate, danno autolisi. Queste sana appunto bloecate dalla penicillina, e vengono percio detie proteine
leganti la penfell/fna.

I ~-Iattamici sono g!i unid antibiotici in grada di passarela barriera emato-encefalica. Cause di reslstenza alia penicillina:
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Modificazione della porina, che determina I'impermeabilita della membrana esterna a!l'antibiotieo; in questo modo, i Gram -, possono evitare che II farmaco giunga nello spazio periplasmieo . Concentraziane, a Uvello della spazio periplasmico, di alte quantita di 13-lattamasi,un enzima (capace di diffondere attraverso la parete) che scinde I'anellodi questi antibiotici. La hanno anche ;'Gram +, ma soprattutto i Gram -. . Modiflcazlone delle proteine leganti la penicillina.
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Tetraclcline.

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II nome deriva dal fatto che hanno quattro anelli fusi tra loro; II10ro effetto si basa sui legame delle due subunita ribosomiali, impedendo il posizionamento dell'aa-tRNA nel sito A con sufficiente stabilita. Questa antibiotico e spesso usato contro i Micoplasmi, insensibile agli antimureinici, e contra i parassiti endocellulari, forse perch€!l'idrofobicita di questa molecola aumenta la loro diffusione attraverso la membrana. Amlnoglicosidi. Anche questi sono attivi a Uvelloribosomiale, infatti si legano alia subunlta 30 S e impediscono il legame con quella 50 S. Resistenze contro gli aminoglicosidi sono dovute soprattutto ad inibizione nel trasparto e ad inattivazione enzimatica, per aggiunta di un radicale. Sono molecole altamente..QQlari....e uesto pregiudica la facillta di entrata nelle cellule batteriche; per questo q motivo non possona essere somministrati per via orale nel trattamento di infezloni sistemiche, anche se in questo modo possono essere utilizzati per destabilizzare la flora locale. Essendo poi I'assorbimento antagonizzato da acidl e s~!i, non sana particolarmente indicati nel !rattamento di infezioni delle vie unnane. --_. __-._._.-.. 11loro assorbimento migliora can alteconcentrazioni, ma queste sono dannose per I'ospite.poiche a lungo terminecreamr-darmi Irreversi6Tlr-a-l1'or'ecchlo lriferrioedhanno' a"ncheeffe'tto'nefrotossico~ A causa di Questa elevata tossiclta vengono utilizzati per trattare gravi infezioni (trattamento di tubercolosi. brucellosl, tularemia e peste). Importante e I'azione sinergica con i ~-Iattamici. i quali, destabilizzando la parete, nei migliorano notevolmente l'assorblrnento . Cloramfenlcolo. E un farmaco antiribosomiale; biocca la sintesi proteica polche si lega alia ?.l.I.b..lillji~.m9.9gjore .. ei..rib..9.sQroi d ed inibisce iI rilascio di f-Met, impedendo I'allungamento della catena in fase di sintesi. Alcuni batteri possledono cloramfenicolo acetil transferasi, che aceUlala molecola. _:;r --: •• . Macrolidi e Ilncosamidi (ML~)._ Interagiscono con la subunita~O S)ei ribosomi bloccando I'allungamento della catena peptidica. Si hanno fenomeni di resistenzaa 'causa di mutazioni dei ribosomi, che vengono metilati nel punta di legame del farmaco, e pertanto sfuggono al suo controllo.

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Acldo elavulaniee. E un Inibitore irreversibiledella B-Iattamasi. usato insieme ad un ~-Iattamico, speclalmente I'omoxicillina, e ne 'aumenta notevolmente la potenza, polche contrasta la reslstenza di quel batten che producono ~-Iattamasi.

Chemioterapici

antibatterici.

Chinoloni. Bloccano la sintesi di DNA poiche interagiscono can la DNA girasi. II capostipite di questa elasse di chemioterapici I'acido naliClixlCo, ehe perc stato sorpassato (sl usa ancora solo per infezioni del tratto urinarlo), sla come potenza che come spettro d'azione, dai f1uorochfn%ni, molecole a cui stato aggiunto un atomo di F. . . Si hanna resistenze a causa di mutazioni della DNA girasi, ma queste non sembrano avere grande effetto in clinica, farse perche fanno diminuire la virulenza batteriea.

Sulfamidici. So no anlimetaboliti che contrastano aminobenzoico (PABA).

la formazione

degli acidi follci, poiche sono cmaloghi dell'acido -_.... -"'" '... ..

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I micrarganismi possono contrastare questa effetto amplificando I'espressione di substrata, ma I'effetto di questa farrnaco puc esserepotenziato dal sinergismo con trltnetoprim, un inibitore della follco reduttasi (ha maggiore afflnita per l'enzima batterico che per quello umana), che eontribuisce al bloceo di questa via metabolica. Questi chemioterapici antibatterici so no utilizzati specialmente nel trattamento dl infezioni delle vie urinarie.

da sottolineare una differenza fondamentale tra alcuni di cuestt farmaci: ce ne sana alcuni, come la rifampicina ed i ehinoloni, ehe per agire devono entrare nelle cellule batteriche, mentre altri, come p-Iattamici, possono agire dall'esterno.

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57

IMMUNOLOGIA
Ci sono due mo~1iprincipali mediante i qualigli organismi superlori riescono. a proteggersi dai.parassiti ...

I/mnitinltai~jnffata~~;i'
Questa:non' u~aJ4~o~e,.c;lelr;:qrg~!1ismo".ma"unasua:caf;atteristiG..a-;_.che,gli.derivct'd:gJJ'essere;;.fatto:jn·~ulJ:,.certo;;rnQda::;, Questa presenta' alcuce-lmportann caratreristicnez .

..

s6J~Citakl;..

~ innata·;_corne ..dice il

E:

aspecifica; ovvercr agisce.:. allQ_.s~sso:~,modQ control. gli...stirnolidl, resprng~[e.tutft i. rnicrobi; senza diSunzlane);, .

nome'. stesso~::~tI

e, penanto.vanda.a.

prescindera

dalsfatto: .che sia mas stata:::

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uno stesso£:tipo:.:{la, pelJeo'cerca'"~:dL:

Per jmmunita~inn;l,~.:stintende_

freqlle.nt~.lo;lita6)J.!~t:.~rnPP9.rti;,:p.!i.~jtari~:
• .. .... i- • .. ~"

quindi qllella. sene: di caraitenstiche;.dell:orgapismo: ..che:conccir.ronQ~i~;,rendere-[ menna.

A1runr.::.esernpi- cft\i."strutWre.:,tadmtr: Jjeirti deJl!im!1l~J'l!ta::iiinata;, :.pOS!!OflQZ.irovare in .cose:banal!'i"P9.Jt.i ~"la~distiibuzlanS:'.dek;;; ~

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peli:.~t corpo::Jes.~l?'c9.~!~;.~~emp!o::h~m:Qtco~_ifi:l£un.~ta~g~~~e'.toiuti.vc1';:.llna-.pr.ctetlbh~~~evitand6~ai'liquidi:'cli~·; scotre·re;daJla"fitir.(t€neglii-oci?tW{meccan2smo"d" proteZlOnedelt'occhlo)i.::, . . .

Te'qrih3nti come barriere:


.'La. r;:ute::..e;una·banier.amoito..efficacs;.·atU.v:a?qekcombatte~Je;illf~ni~sotto
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Un importante"- mecca~ dl· d"rfesa~ esercitatcr..... $JI~ cute?...CQnsiste2" rieU~autodet~ct.I.!·, desquamazione'.delle celIuIe.degli:strati,su~rfjdan;.:.~t:he;:~~P9i:.c;w.~i.Cblpn~tLdaii~icro..lJi* •.~

.Jnfef1.are;:~~elcr~'lI1tegra;;·l,Iq~altro~~~la;Jrancise.a:WJarenss.."'fche:.probferalmolli$slll1o"RttaJcmb~pI~b~'." Ie Seprl. e poi lnfettario chiviene,.a contatta·con iI;matetiafe1lnfettO~ili~~aggj9i': an1!lterno.d~nostro '.C9fPp. uo.~., p siaa~versQ: la,bocca:.che:gli.occhi;marpuO':3Wenire:ariChe:attl3VerSo·:.· lacute inte9..a:;come ~·sUCcasSo ad alcuni cacciatori chePoc:tavanoa,casaJ'animale.teriendoI6?sUlle·grrocchia), i quali per poter; attraversare questa tessuto necessitano en condizioni .parficolari, come- una lesione;:;; ,

?et'~~~j;~~1~!~~=::"~~=~=;;::;:::;;::i~~ .
che"vengono··~caCciai..come'
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La .~ute,PU9"q~indl es~es;.et;Onsider.ataun~:barrier.a. per::iI semplice> faHo cne. abbassa.Ie probabilita: di'irtfezione; :d6bbiamo ci sono delle notevoli variabilit~rindividuali. ad esernpio sarapiu:faqle,siJperare. ~Hn. ~!JJ~~~ dLun bambino. .

per6'consicIEirnre"che
la cue;

, proprio guSci6.

In .al9o.ll''1;anima"

e piiJ

spessa -; resistente defta-.nQstra.

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e tal~alta si presenta satioforma

di un vera 'e .' ·;,,,e•. ;""'.-.,

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Mucosa delle· vie aeree.. -:: . .' , , _ ~:;~m,p'£~~.:~;, ..1i,~p~~rlQ:"vt1>ratJle, cui. bat5t0,·deDe'cigJia sposta-a tappeto"di' muco-ln u!1a~'rui"e:cio:~~ [ n ben precisa; questa m~~~~ mollo· impbrtante' poiche;insieme"al!mu~ vepgQno trascinatfYi:u1d1~.' )e\\ji3~ceHe -ctt~ vi- SORa ~steARYisc:J1iate. _ ': c ,~ ".' ' ,'.,', . ,.' s c.·. -:' -". ., _ " II battito delle cigli;a. Sia d1 queUe'dellE'-Cavna nasali, sia di quelle dena trachea e del.bronchlr tende sempre a. spingere n.muco verso la fari~ge.' dove,_'liene poi deglutito. grazie adun meccanisrno rifles~~" . II rnuco deglutito dana faringegi4nge allo stomaco, e a EfUesto lNeUe troViamo un'altra barrleraessenzialrriente " eli lipo thimi.~ atibiamo infatti un pH moltobasso, oLtre ad enzi{Tlimolta attivi nella degra~~ne '~tvari tipi di '--.-.sos'tafl?e.: . '. . .-.__ -:. ----... .,... '......- _:."::::'.;":"'_... .., .... .; .....:: ,;'

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Questa meccanismo prende iI nome di clearancil! muco-ciliare,~ed un meccanismo dell'immunita innata, compostoda diversi aspetti: ta questione chimico-fisica della vlscosita del muca, Ja questione istoloqica.det llpo: di epitelio e Ie questioni ftsiologiche del movimento-delle ciglia.e della deglutizione:' . Ouandoquesto rneccanisrno non fu~zjona general~ente si notano gra\/i problemi, chJ! causano::sE!rie;;PE~()IDgie;:.i,_~

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e quindl da Cio si capisce I'importanza delJa clearance rnuco-clllare, : Lecause.del bloceo 0 della Iimitata funzionallta di questa meccanisma~l?ossono:essere:molteplid:::'~:'

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Anestesia, per esempio malazlone-di gas anestetici; bloccail battito:ciliare:.. Freddo; anch'esso blocca iI battito--ciliare, cosi cne afcuni:.agenti.presenti:mella?Jc;j.r:in9S";~··magarr.:
come commensafi, tiescono 'ad arrivare agli alveoli e dare' polmonlte; .. cosl.isi;!!;Comporta:; 10;. : streptococcus pneumoniae, che causardefla.polmcnfte.classicar; . '..... Disturbi neurologici, ehe alterano iI meccanisma'dtdeglutiiibl:1e'opptlre'anche~altri:-mei:ca[Jismi·dh· difesa innata, come la tosse a gli stamuti. ,.., ~... . . . . ".":" : Eta, nelle persona anziane infam'il meceanismo. dl degll:ltii:loi;l&:non'fUnzlona~-perfeffi:lri:li;3tite-Feicosbz.:. puc capitare ehe qualeosa che doveva ~sser.e_ d~glutiiq~j~v.ecer,_viene: .insp.it-~tQ~;~da~qli,e~~.,. situazione scaturisce, quasicertamente; una.polmonit8;ab.!fng~tiS'"~ ,. . ..-.~.,. Fumo, polche l'arrivo di fumo; awaro. gas-;jn;cui.·sono~sosp~e;:,.patticelle.;;soli~iti.!n::,H~,;,R~.fnq;~" momento stimola U meccanismo.di clearance. ma a lungo'aridare porta a metaplaSimdi::zor.re:;di::' epitelio respiratorio, dalle quali scompaiono Ie cigJia; questa: una situ~ion:e:.:-cll.~7favor.isce:r10i' stabiUrsi di una bronchite cronlca, :.. .

.:~ :~.: .. "

Jr_;';.·:·'

Inoltre ncl nastro organismo ci sono una serie' di trappole, che sana cosa diverne dalle baniere'rpoiche:.queste;: ultime: _hanna il significata dr bloccare.un ..agente:::che· ..6': gia..:entrato;;: per.' esempia~nelle:~,vieuelspirat6cieF(Jre. m~Ccaf.1iSmo:':di. difesa ~ data. dana iortUosiia;:delle vie stesse, come ad esernpimle C3'l11a:nasalr,.:e:questocraz:sh. . ... siano:turbolenti:- in modcacne 1e:;partice!lein::essi,.sosp~e;:possana:andai:e."Clisbatter::mEOntJIiIe:,

J'~"i:.' i'.::..... :.~I~1 .

~·~~!!~)Jfmj~~~~itaer.quindi;rirnaner:e;jnvischialtnet,mucm:..

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Q\Jies·ta~~l:iZi(medClI"dt:)bt)ialnQlpriineipa.lmlen!te2;2i:tLlrt~inc3ti;:iSe!llZ;a.i::quali:il~fioSsmsa~bbez.faminar.e:: ,', ..!.~ ~~. ....

r fluidiunidirezionali

non'.rieSce,~portare.viai·microrganlsmi:.; sono un fondamentale:

meccanismi:\ die difesa·~a('protez,ione

di malte vie- di
.... '·'r.··· " .
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qlJi::I~H,~.qcirne\'1Fol1mElnO sorta.dl. vela, in continuo rlcambio, nef quale: rimanqono: invischiate-fe.parti~eilk, che> una h~!nfK~:~!ipi~@b:tutlle Ie altre.difeserdeWoet;:hio(palpebre;.ciglici)~" .' ..... . .' : ';:, -;_"J,1I"".;;;:;·,t.;:· .. :.·Jl.e::;Ic:)lcrilme!!ploi~ : artrn"'Af!s:n·,jJ eondotto: naSO'-lacrimale::·passano·nelle' cavita· nasali,' poi vanno- nefl,i'fiiiinge. ed !n~rn.E:!!;Y;~~I7Ip~alllo:. stomacc; . . " .. -,... ;; ", IIlq,!JEl': Q1.J~;toie.un madelia 01,flusso unidirezionale;. da notare poi che anche ·10- tomaco puo' essere' considerate s +.~I!l.~("W~PI;lqla;::'IPoi;che· chevi arriva non ne esce' piu.· cia . .'

e; che pur non essendo molta fluido, rlesce a bloccare gli agenti infetlanli·; ed anche ad :,rJf~~~.~~"",~:;PJ,;Y~.~t::' una potente azione antlmkaoolca, ad . . t:!i!SO;.VlE!ne~.tonnato grazie ad apposite ghiandole che sana nella profondita.dell'orecchio' estemo e PO! fluisce non avviene, come nel caso di alcuna dal medico: maffonnazioni,

mclteri~I~'j~~lie.essere rimosso meccanicamente

si hanno otili continue,

ed i1

~~yi~ ..p'!!~9Qeale.· '

'·""-i·;~f.,,' "··"'·' .. . ···';lij:~ cavita peritoneale

con l'esterno, poiche essa· contiene;_anch~';Je ovaie, .e l'uovo ')~f.i:: .~ la possibif~;·di incontrar~·gn spermatozol, che:vengono,oan"'estem&.;~,:~·; ,;:~.~. -:>,,,~;.;:,-..;,:' '~' .....:",,'., .. WFleale- .e- jn-Ce~essone ; con Ie tube. uterine; allin:jua~ fa. seguitOl'Ii-ufero- e .pOi c'a la vagina; ~q¢,sf~lWB~;~endf) "organo della ccpulazione e soggetta ad ospitare·agenti infeHan'f, anche se ial SUo interno " pH mottO basso diminuisce i Fischl .:.. .' A!.m9rnM!O:,d~ih~ccoppiamento pero se iI partner e infette si ha I'arrive dell'agente d'infezione; a)cunl di essi Sci'p'(i9P.a:qJfr~valcareigli spennatozoi perrisalire le vie genitarL . .. .' .' . _'.,." '. AriChE{tijW~(o case-p·em jt·compito ~ sempre od'ficilissimo, perche £jirspermatozQi· incontrano rUOYo' nelle' tub:-.e .CJ1;i!o·?I' i microrganismi che cercano di infettare devono risalire Ie tutte Ie tube da soli. ed inoltre qui abblamo clglla ehe battono verso I'utero ed ancne dearance mUCti-clliare.
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e connessa

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59

Jmmunitft"innafa umorale_
Partando di lrnmunlta innata umorale si allude a qualcosa c~e sl trova disciolto nei fluidi organici, ovvero ne/ sangue e nei liquidi interstiziali. Compremento. . Ii complemento non e rappresentato da una solasostanza, rna da un insieme di sosta!1ze, agnuna delle,quafi:~e;:, ., de!ta'f1'azfone del compiernento. . OgntJnaJdre~se agisce in rrianiera sequenziaJe, dando angine ad un processo di attivazjone~:a',cascatcr;::una.: . volta .. ttivata, il complemento, realizza delle lesioni a carico delle ~emb~ne esteme. di agenti:infettanti.Grarh.= a neg_aJ:jyj.\~e questa permette ad altre malecole di.grosse dimensioni,.di attraversare tale.strutturaz. . ---Esistono due vie 1.

di attivazione

del complemento:

Yia cJassica:, scoperta per prima-e piu lunga, attlva quando un, anticorpauiconosce..un.antigene·" sutla superficie-di -una-particella-1lattenca; questa· fatto avvicina molto-.questo.::tipa.:.dt: immunita··~ all'immunita·acquislta. ed·infuttrll··confille tra Ie due, in caslcorne questc; un po: ar:tificjoso~:-_ I meccanismi dell1mmunita innata in' alcuni casi, vengono utiljzzattcome'"'-meccanisri-li:.~effetton:;;:

si

delrimmt,lnita,··acquisita.:-,

2.

delle superfici delle particelle;battericile!; deiielZo,:componente:det.comp,lemento:. Solo: alcune. particella:::"·e~· microrganismi;-·· per-lore- ·caratl:eristiche-·c~imiCri;-fisicl:iei superficies.; d riesconc.ad attivare €3b_.
.

Via _iternativa, in questa via si sal1<3noi primi passaggi. e si he Ja diretta:.:.attivazione, da parte·:

1l.lisozimaH~;:appunta. una; moiecola trappe granda·per: attraversare-la membrana' esiema-deUa parete: cellulare·.' ..,. .dei:G.:am;n~galivii pertanto •.per. essere-etdvo su questi. necessita-di unaprecedentaazione del complemento~ ':";,·'tiu~~;,z;ma , depofuner1zzal1te allora puo attaccare la, parete, cosa ct,Ie fa direttamel1te: ancha ner· Gram::: posittv1:;:dov.enon. esiste membrana estema.

Liso:tim~-

OmeastasiJ....

JI. meizwintEimmdegii:<.organi-

e' rigidamente ada~¥cJrij1Q~trnl~~nismb. ECi:Qi;altut1iies~pi:;ifuportanti: .~~~:'t~~~~~·~;!r~;~


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conirollatG- in diversr:parametrr;· e questa fa si che Ie. condlzlonl

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di vita non si

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Potem;ale:.rerlax;.. impedisce. agIi:,agen~tan:aerobl;'dr;~~i.nei~!'1c:lsttr~Uti;~~~onLda,anaerobif.£Come:iI. ci6..~vm: tetpni, sone dovUte;a'difellt..--;'nell'ossigeoaiiOne-iJet· te5suto~ dati da necrnsi de1·teSsuto::o';da: deficiJi' Circolatciri. _, ... ... . • TeiitP.ei-atura.. molt! microrganismi: oorf,possorio:·:Vive'fe;~:37:~·C:~d aoex,gmeri~·sono .queUi-che. riesconoa. viVen;;i~lietemperature data dalJa febote:;· ·dell'iminunM. lnnata. che: sfrutl:a;; l'innatzamento deDa temperabJra come d"rfesa da organismi estranei. • eonc;ehtrazione di elemenli utili; un esempio fra tutto' e J~ (F~~] litlero, resa bassa da meccanismi:-di captaiione assai effici~; iI Fe.~ necessarkr ~.I:~p'~: p.~~~.rer~.rn~.~a ruomo che. j. micror99niSmi, ..~ necessitano di Fe pet: I ctocroml. pertanto'.senza~da:esso.?lat'VIta:e ImposslbaJe~ . _.. .: .i mi~anismi, che ~~r.o. ad ~f~ttare,~~~.r:!~;,~_ere,~r.p~~~:d!,f3~pn~def Fe·die possano. ,.:<'"' ,'; 'C9mp~tere:conqu~n,deJtospite (nel~~·_tf~~~,~~ e I~ttoferryna).,.. _ y-,.~. :·~,J?re.senza:di particillal'irnOlecoIe"-che d~'lAneggianO-gli agenti'i:Ji"intezion!3 (come ad esempio la spermma, che Si trova principalmente a liveilo renale ed Jm~·~tle. i ~ siano ~itlime diinfezioni tubercolari). "... ,.... oppure.presenza eli moleeole ehe riChlamai1o'lmicro~ii(come ad esempio I'eritrolo, presente a·liveUo· delle piacente dene vacche, che rit:;hiama Ie brucelle fa~ fa loro. replicazione, mentre in aim tessuti ,.~~'::,:uH!,,-.esse~sbeplicano: male).· . .. .

&ie~~"appuntO~un:~meccanisma

=Altri ~~I!lpj.di.parametrl

mantenuti costand per J'omeostasi

sono iI pH e J'o_sm,?lari~

Una cosa curiosa e che anche iI gruppo sanguigno puc influenzare Mmmunifa innata; infalti Ie configurazioni molecolari ch~ su!1a super1icie d~e ceUule sono utJlizzate dagli agenti ell infeZione per aderirvi.re la secrezione di che .~~ ~~ inte~?~.con i recettori cellulari influero;a Ie p~~a~~ta che si verifichi un'lnfezicne, .

sos~~ze
Immunita

~ritfOvana

inn-ala ceJJuJare.

-1lin)~'

Spja~a;sul.meccanismo della fagocitosi, ovvere l'interiorizzazione. di partiteiJe salide (di dimensioni attomo agli; O;2.~ ,3

qu~te.Rroc.~ ,~;{Yiene mediante Ja formazione di pseudopodi, che abbracciano la-particelta e chiudono in un vaCUQI~. JI.,qoale'pciP'Vieirunuso 'con i Iisosomi, fonnando cosi un fagolisosoma; gfi enzimi lisosofl!iali a tal punto sana in grada di degrad~re_!~ ppfti~la. che poi eliminata all'esterno 0 esocitata, ~ Ie p~ai-t;celle disciolte in un Jiquido si paria allara. di pinocitosi.

...

'rono

vena

'-:;,t -_.... .._ ...


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60
La fagocilosi compare molto in basso nella scala evolutiva, poiche inizialmente era nata per scopi nutriti.vi~:(fagotrofial;~ rna, negli organismi pill evoluti, si e diffuse successivarnente il meccanismi nutritivo osmotrofico, ovvero.;,l!:asso~bimento'·.' di material! seiolti in Iiquidi. . . .. Negli animali intattl il g:o~so dei tessuti non digerisce particelle j~ f~se ~olida,.~ l?er questa, si, ~~rm~to:un~appar.at~:. digerente, organa sp.eclahzzato preposto a tale scopos-rnentre tutti gil altn tessuti.riescono a. numfSEpolche.:9.l!:;elemenb" arrivano ..lore disciol1k . . ',:' -, A fine'SOO 'Metchnikev, studlando-Ia-fagocitosl, ha diviso i fagociti in due classi: .. . granulocitLneutrofili (che ritroviarno in

MlcrofagL Malta ben rapnrasentati in circolo; a questa categoria appartengonoi.l, numero di qualche migli~jo per nim;! di sanpue), .
Macrofagi. .

Rappresentati in circoto dai mo~ociti, mentre possiamo aver~ diversi:tipr.:di:.macrofagi:tissutaH: Cellule:.di.Kupff~r;,Jocaliz:tatl.a, livella dei:sinusoidi::'apatici;z,:;\ ..,. Macrofagtai:veolar.i :!che:possono'.essere:stucflatilinediante;lavagg jo:bronco=;alvealare;:;', Macrof~gi:: peritonea Ii;: infatti in genere: 'abb!amo: macroTagii'sull?":superfiCiet-di tutte:la maggiari:' cavita; . Cellule dendritiche- eli' Nossal, sana tipicamente: localzzate.nelta corticate dei linftlliodi;.:'e sono cellule.che, inter.v~ngonq. nelle. fash.di:elabor.azior.Je::delJ:antigenei" fine:dbrenderiOT,imm[Jnogeno~' alpertaqtmqueste..ceJlule."pur,.facel1do.:parte~·deii'immunit3.1lnna~l:Janno-acherfarB'.'ar:rcbe:::Cor;tjllella;:: •.

acq~i~i!%K.~~~:.,,;:;,.'.;

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CelluJ'Ei::di:l:.arigherans;nella cute; .' , CelluleM~dene,placche: di:.Peyel1;. che, 51. trovane nell'lntestinmtenue; • Osteoclasti:;:nettessuta;osseo; ... • Cell,ul,f!!",~poyjai~~Kti~~, p~~ti:~~JI~l5iqovie;%-.. . .... ' " • Macrotaglrmo6ili~preseriti~nei:connettivttsEmuovono'9razie;apseudopodi;E'; . .,Ji:=., (_ .....----. NuM-srr.v MoL.rv F(c:.c LO V)lt @IG • J8'W "Jr;:jJJ~r?.:0rp:f La .gral'1uloc:it()penia;).comporta~, nduzione. delfefficacia, dell1mmunita'.lnnata;·la.: agranulodtosil,e;' ancorar piu:, . una, g~ve, ta~~a.ch~~!;~'.e ~,~~~~!t~~,m~~te:4,;~,~~P,.'9.!!~Jl~QJi,1iJ,1~~~y~~Ij~p~r-SQne:m~~io~z.~~ '.: Gil agentrlnfettanti.. , COlosl.'lmcaSO".dtmancar:l2:a:di,grantJiOQ1i~sona~I·'. . , ': ."." ' .>": 'i\s.':t. .m~~-·_·-t=1!?':=~~~-,·~?~:~:··· ~ ~ ·_I,f • ··~·~'·.·-·''''r'':.:~··....: •.. _;, ....:.. . . '..... ~",:':'

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..';.i'-;.;;':;l;~;~ ..~.~'~.'" . .. Maf;jtticrgianiJ/dmatosiL'cronjca,:X,:,ijn.k,ed;~:guesto..,·difetta::porta~ad,~un;,defil=it';¢rtziiri~tiCa in 'una, tappa:di_ ~~fdj:J:i~~~qli~~d!~ettc.(,p~ci>:·Ia~immutat~1itaClte:altre:Vie peu-Ia!produzicne dj. acqua:o~~'eOc;i~:t:~,~J<t:.:""····<::;.: ..,:~. " ...... "'. ". " ',' '•. :.;:' ::,: . "\" Tale';cO!1lPd$i;'h~l:IHi~:DatteiiCida~.e.ta s~.ri~otta::p~erga;JaciJjta'le,infeZiooida: partedi agenti opporhJiiiSffi'ch~:produconl?~tal~~~: ::,:',,'c·.'· . '" . " .._. . Siiidrqme::'dj'q;"ediak-HtgaShi/difetb autosomico recessive con dimiriuita~uccisione lntraceltulare, polche i: Iisosomi: sana aO:omali:'frequentemente. porta a tumori .. . Sindrome: i:Ji:Gi6bbe~nelleS;acre Scrltture si legge cne: Giabbe, si .amrnala di continuo; questo:e: un difetto genetico chi; tOmpofta dis6roini della ·fagocitosi. . Sindrom~delJeucocita pigrp . .
: .• ; '.

Deny/~~~Ef~!!gfjl;;(r,:·.:.:""·· ....

La fagocitosi'~ solo u,;o>d~i:meccaniSinidell'iinmunita innata. anche sa malto importante. Cl sono anche agenti, dolati eli spessa capsula, che non si farina fagocitare. .

.:-.;

f¢iJ;tqR@;·~~gui~it~·l!:'~· .: . ;
q~~~.~~parla plu.e. 4ti:·.
d.i TIf~RD~)r!II1~~~!!~~~·~j:)hrjf;lljs~e U'imrnunitA'acquisita; questa una carattefi~ca' d~li' a . ..,. ,..:..." .,'.. ". . . ... .. ~on' $FSa~can certezza se si sia come ~1fesa daUe intezionl, rna queste hanna .comunque gio~t'? un Importante ruolo nel faria evolvere e nel manteneria. .. llrfunzione immuriitaria infatti servea preservare l'inteqrita bielogica di una specie, 0 anche di organismo nell'ambito dell' . . . spe~~.:. : _ ".' : .,_. . . __ .___., -.. .

o~aii~rrii;'~~'; .;..
.

sViluppafa

....~c:

un

La prima rosa da rnettere in evidenza e proprio che questa tipe di imm'unita viene acquisita, e questa accade net' momento in cui I'organismo ha un primo contatto can quelpreciso agente infettanle; da questa contatta I'organismo ne esce modificato, tanto che al successivo lncontro la risposta sara piu pronta ed·efficace,
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Cr::. L.I.JL.V\ Vi!.-C:~

~,~ .I

_. __ -'"

In base
acquisita:

a questi

primi elementi

sl possono

gia mettere

in evidenza

alcune

importanti

caratteristiche

dell'immunita

..

1.' 2. 3.

TolJeranza, la funzions immunitaria viene messa in mota solarnente se viene riconosciuto qualcosa~dinot:.;~·,. self; Specificita, la risposta e specifica per iI tipo di agente i'nfettante; Memoria, l'organismo conserva una memoria delle. lnfezioni gia avvenute, ed e in grado: di attivarsi"inr
manlera.piir efficace

a partire

dal sesondo

incootro;

Altn attributi'posseduti
Umorale

dall1mmunim
0 cellulare,

acqulsita, possono
a seconda

essere:
sia espletata pnnclpalmente.da

a cetlulart,

Per prirni-sono stati scoperti per cartedritezioni-;,'riesconota~b:asmettere::l!itnmunit~Cfa:-~';' un organismo aU'altro, qualora venganotrasfusi;un esempio,-Intal'senso;e;dato: daUetano-:r:-' . Per la tuhercolosr invece .questa.' non vale; In questa: case Infatti, piU:jmpor:tante"mi:rimuritta::cellulare'.v:;.:"'~"'· In realta questi .due tipi di immunita lavora, nell:erganismo;:. in: manief.CI:.;siJ;u;ji'9ica;::la?:.diffet'e'r.lzar.a;staf.i::i~pd};~~:-,,: all'inizla;. quandocsl' cercava di capire a" cosa: fosse~'dovutaj' l'lmmunita:acqoisiia;"e;:si;)facavanu~espedmei:ltiZZ"

I fattorl urnoraib.che,

che la protezione

fatlori; umorafl (anticorpi:)~:: . . ... ..

e.,

-0

mediante:' r qualh." sr. infonde'lano,; ad an.imali';' slero- o c.ellule}~.dj:·mili.;:r.·:tappartenentt;r.ad~" alti:h~an.liT! ~.~il.; ..~'.'. ..... .. :; precedentemente;immunizzati~ .. ~. .' . . ..~.' ..: ....-Naturale-o·' artiflclale;-Ia seconda consiste- nel fal" avvemrer 011'.' Jncontro"'ad~ hoc~'coni1'J1aotigen~la..rpiilf.::·: ciasslca applicazione' queUa del.vaccino, che a sua volta sj,.basa.sulla proprietil,:di.,memoria:-dellntnfuuilita.;;!;,·.

~"i~r:

"acquisita"

Attiva 0 passfva, sl. pana dilmtntmiiEi'~'PessN~(q~ando si: ha l'effettore: senza averlo~prodotto;'!questm:stl::' verifica:- nei· neonati s .che possiedono~ anticorpt materni, filtraii; attraverso.Ja placentaE:oppureprese'citij;nek;;! colastro;f!,. neldatte....·, . . '. '. L·l~munita;,.passhta.presenta degll:aspetti.molta. vantagglo~i;p.~r::esempia;;Don r'i~hiede.>temp.azpenentrare;:ir;J<;';'·. funzione',\JLP.Qi·_ •.. P19ltD .speclfica.; rna 31 tempa .sieS:sOiJ:;ha il 9rosso;: svantaggjO!dk·decadereemolid£ .. velocemente;;poichid'emMta:degii:'antiqlrptnon moltc;Jungar. , ' . .' L1mmuDilaiPass~jrn~alcuni:~cilst::pufusalvare~la::vita~:poid;uf!~sebbe[)e,~noO';'intetvenga;:nekprimrn:inCo£1tm:r:-:" con fantigene:(che awiene grazie:aglr effettort· deU'immunita:i innata)';. puo .esseres molta" lrnportantesnet-

.'

I ••. ".'../'

': .;
-,I,

. , Inolb:ei!g!itlantic:;O~possOno;.. psonizza[e~ ovyero'Econdice;uendere;'piudagpcilabile.uR. o


. resistentei:~lImFcib06lo.si:;.:. puo .essere cftvisa'in tre '. ..

processa;dkguadgiane::.

agente,altrimenti'"

Larisposta: immunitaria 2.

f.:lsi:

,':',

A"\~'~"-

VIe.

.".' t;~: FaseaifeR!ntercl1ercpmprende::r-InContm


'ii;

del~ con~.I~ce~l~jm.mun~mpetenti;:: . Fase centrale, nella. quaJe taft cellule si attivano e portanadilllaJormazionei di,que!li. che.saranno:glireffettori·· della risposta immunil:arla; . . .,3,:;:, Faseeffettrfce,. durante Ia quale . sf. ha Ia distruzione·dell·Ag;,. . . .

, Ahtigemi
E:

con:quest3:molecola_

che mette in malo ta, risposta.lmmunitaria; e una. molecola. 0 una. macmmclecclacapacs. dl stiirio~are: e . reag@';specificamente'con ¢fettC~;'della:" riSposta~immunitaria.··che si' sOoo' fonnati· il)~ SE:9uito·;ali:'inConlro:~deW()rg~pismo"
lo- stimolo

,,

• j;' . -; Pervederese una sostanza e unantigenebisogna ad esaminare iI suo siero per cercare trac:cia della
r .

,..,

•.•.

D<:ito:,un.antigene

infatli abbiamo

sempre

inoCularla jn unanimaJe-capacedi'risposta reazione'antigene-antieorpo: un anticorpa, e viceversa_

immunitaria. e poi andere

Una rnoJecola antigene 1.

2. C9~tp.i~~~

Immu'n7;ge;';cit;j, Spec;!iciti, capacita


-, _~~.'. '.~::. ; •. :.;._

e' dcitata
.

eli due proprieta:

.",

caPac13 di stimolare
di interagire
:... . •

una risposta iminunitaria '.. specificamente conalcuni anticorpi

cosa deve' essere supertore-arrurie owero av.ere~lm~no_certe dimensio!!!:.se_stiamo parlandodluna proteina essa deve avere almena P..M, 1~0' per.e,ssere .Immunogena, _.. • _. _ _ _..... ..... ~ Incltra -dobbtamo somministrare Ja molecola per via parenterale, percne sa somrriinistrata per bocca essa verrebbe digerita; quindi modificata,.ed lnaHivata. e poi espuisa, . . '-' . .:::;_ ' ... P~iy p~valutare correttaments Ie: propne:1a antlgeniche,_dobbiama testare la molecola su organismi ne trappo vecchi ne ;~ trOppq.gioyanii altrimeRtH.nspettivi sistemi immunitari potrebbeto funzionare in,rnaniera non otnmale. ." '. ·"";-Ad'>JTl\'"l"E.~fi;r4::a-. , ." C::cil..n~_(' . _,,_ ~"iU '\' \\<'_'':>~I f:__'cn"ysnc d..... y'<..'\:cr~

..certaJa9r~

deQIi antigeni in laboratorio si riescono a separare quasH &ie' Affin9J~,-i,ma molecoia;.sia·.antigecneb.isogna cha soadisfi'alc'!ne richieste:

_J:

~·'~flb t....,

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. 'Inf?ttil~p("()prieta~nti~ene ..~?n !:icmoiptri!1seche della mole.cola, rna di~enqono fortemente dalla dlscriminazlons operata .. dali·~;:ganism6bSpite; IManzitutto un antigene qualcosa che not-self, quindi. dobblamoJntrcdurresdel livelli:df: specificiia, dove il primo Iivello costituito dalla specie (i1 pill. generale) e poi sa ne hanno numerosi sempraptu tini, fino

al livelio individuale. Questo perche alcune molecole sono specifiche dell'organismo, altre invece.sono in comune.con altri~om2\nismi;. che possono essere raggruppati secondo van criteri, il pill largo de; quali appuntola.specie=esistouc infine: li:!ol~~le;:come,.·la cardiolipina, a distribuzione ubiquitaria (essa presente nelie membrane dtoplasrnatiche·d.ei:batter.t.e:nelle:membraner. mitocondriali degli anlrnali, e su di essa si basa un test per scoprire se it soggetto·.e.:stato::infettato:~.dak.ttoponema"\7' pallidum, agente della sifilide), .. .. , .

e.

..

Ai prirni del '900 turono effettuati studi per capire come iI sistema immunitario riconoscesse.specificarneate::glr.aotigeni",. In un primo momenta. si penso di rnodilicare, aggiungendo gruppi. nitroso;. alcune.protelne.dk coniglio;..:e.di.:inil3ttar.le:..nel· coniglio stesso, al fine· di lmrnunizzano: 58 si eseguiva ..la stessa, operaziona partendo::.da"proteine::di:altrE:animali";:.si vedeva che it coniglio era.in grado di ·trattarle came se Ie avesse gia lncontrateepertantc.ll; tan. proteine'jl::determinanta antigenico era rappresentato daLgruppo nitroso. . . Un altro studio sl.basava. sull'aggiunta, dl gruppi chimici. vari a protelne,' e nel- valutare.le risposte:jmmuoitarie:scatenate;: gli animali infatli· venivano"·irnmunizzati: contro tali proteina modfficaie aggiungendoi.un grupp~~metasulfooato·;·:e po~sl valutava la reatlivita·delloro siero verso Ie proteine modificate in maniera diversa:::::... . .. I risultati .di tali esperimenti hanno fomito. validi elernenti per capire il modo . .in. cui. ii sistema. lmmunltados arriva· a riconoscere specifiche.moiecole •. Radicale con anel!o benzenico, viene attaccato sostituente in: ORTO META cui Sulfonato ++ +++
.,

Arsentato

Carbossilato:

PAAA:-

..

±,
il riconoscimento

_. ± -

ba questi risultati si:e concmsc.che

avviene sulia base della,cDnfcr:mazionestemo;.Chimica=

Cross-reatii:vita_ • E un concetto;: chiarnato, anche .reattivita cmciatai, che viene, fuori dan~analis~della~tabeUa~pr.ecedel'ilte; esso. .consiste neB~asServazi6ne che n prodotto di una sfimol3:zione lmmunitaria,portataidall~antig·enex:pua!andar.ea, riconoscereanche I'antigene y, sa essi hanno, in certi punti, conf0f"!llazioni~'simili". .

La cross-reattivita puo essere chiarita da un esempio: se prendiamo un antigene formato. da tre: deterrninanti: diversi e facciamo pmdurra-anticorpkcontm diesso~ .se 10 esponiamo~·alla:-tisposta::iinmun.itar.ia!iotteniamo. una rea:z.ione··specifica degii: anticorpi. verso dl.lui, . .
Se invece prendiamo un antigene, sempre con tre determinanti, dei qua~ uno.soio;·augual&..ad;,ull'determinante. del precedente, e 10 mettiamo insieme agli anticorpi, contra iI ):lrecedente:odteniamomna;rea:z.iqnacrociata.; se invece, fa posto di questa ultimo. ne mettiamo uno con tutti i detenninanit-div&Si: sa queili· del,primo~ allora.now otieniama nessuna reazione. . Bisagnaper"Q ricordara che,il riconosCimento avviene sullabase.dellaconfonnazioOEi,stereO-.chimi~.e'Pertanto .... , non segue una legge di tipo "tutto o.flUlla-, rna si possonci avere infiniii liVelli di reattivila in al,gfadC?~9i: "sorniqlianza.tra J'antigene·che ha Stimolato la risposta e quel!o che subisce.Ja.risposla.. . La specificita si basa quindi sulla 50migIiimza della .forma. ..
. .~, . "_ . . .,"n,: ...;:,;1 ·
'.t. .., .•~.. "

base..

Antigeni eterofHi. SOlloalltigenL~h~ pcssono.trovarsi sulla.superficie di micmrganismi a di cellule appartenenti. ad organismt assai. lontani, filogeneticamente. . ." Un esempio data daUe Rickettsie, parassiti endocellulari obbligatl e mal riconoscibffi, Ia cui lndividuazione possibile gra:z.ie alia rea:z.ione di Weil-Felix. che sfrutta anticorpi generati da immunizzazione contro proteus, un entembatterio assolutamente non patogeno, che ha a comune can Ie Rickettsie un determinante. Ci sana poi certi batten che hanna antigeni a comune can i globuli rossi umani, '

'mmunita acquisita umorete. )9ni Ac nasce come risposta· specifica


mportanti fun::z:ionL

r;.:.~.;;~ . -:.~ .' -.

..~,.-.

,
esso espleta .anche altre , . • "", . . . avvenga~·' .....

all'lnconlTo

can I'antigene;

rna oltre aHa specificitil darsi chela

>e

inf~tti facciarno l8~che linterazione

incontrare

un microrganisma

con. un fagocita.puo

rispostai~munita1ia;n~m

tra essi €I trappe debole; sa. invece aggiungiamo snticorpi contra qu~' micrcrganismc) abbiamo la, sua 'psonizzazjone, che·facilita la fagocitosi, polche a tal punto i macrofagi riconoscono I'Fe dell' Ac; aitrimenti I'antigene e- .,. richa in grado di sfimolare iI C3b del complemento,.qualora il microrganismo norrlo faccia da solo: in questo caso, con _
nticorpo pili complemento, I'attiva::z:ione della fagocitpsi
!

e massima.

er .definizione· un-Ac nasce dal contatto con un anligene-, pertantoda uno si puc) riSa1ireall~altio: in eintTamb('isensi; da :)ttolineare pero la differenza tra Ac e Ig: rig una molecola che non detto sia anche Ac, ovvero puo non reagire con CUn antigene. mentre I"Ac quella Ig che reapisce centro un determinato antigene.

II

1·,.'

,I, III

,~·I,'Iill

I I'

~\N\

~~u.ttt \V\o.~-t~

d.l ~O~>r;-r

Intattlper fare una valutazione della 19che ho posso fare una stirna proteica, rna per sapere quante di questa 19 sana Ac anti-X devo per forza prevedere un'interazione con I'antigens X. Da questo si puc capire la versatilit3 della risposta irnmunitaria: "organismo rlsponde ad una grande. varieta::dL. determinanti antigenici, fatti da molecole e gruppi chimid assai.div~rsi tra lore, con Ac che molecolarmente:sano-tutti Ig;:Dimostrazione che gli Ac sono Ig. II primo passe stato accorgersi ehe ns! siero spesso, come nel caso del tetano; si, .tmva quCllcosa"_chei protegg2_ specificamente. .. . . - . ... .. A questa punto, per.isolare:-Ie diverse' componeml- del slero; si .fa::tlR 'tracciato:eJettT.oior.f!t!cci:;;e; si:~ede;che'ra' porzlone-albeminlca sidirige·verso·n polo.posltlvotmentrefa a:.. 13,. e X. glqbuline: migT,l;l~.<?;.~r.SO::iI:.pola:negapvo.;: Se prendiamO un 'coniglio· e 'si precede 'all1noculazione' jn-.essQ~df:qu~ntitELsempre;cre~~.entL.dlal.btimiri;:),.::tli.:P~lIo "-: si ha I'immunizzazione' centro- questo"Agi fii1o'al:'pl:Jnto;:in~cui si;av.rcda·risposta::massim,ao1::;,;;..... . ... .•. . .Dopo un paiO,di mesi, necessan per-una completadmmtmizzaziQne:,~i analiiZall~i:diV:~rSi:'dillnpiJJni;;.:p~ei~'olatHa;.: seguito aile varie lnocuiazionl; e si nota, jn.ess~ unaquantitadi-Ac' sempre'crescente-;:fjrio';ct'qtlando:;::ad:~n,;cecto:'~ punto, la lora concentrazione sl stabllizza::questo e 10 state di lperimmanizzaziones.. Ripetendo J'elettroforesi si vede che e cambiata la quantit3:..di. X-g19P!Jlirl.e,~.mal,.c~6:_.pp~ebbe,~;.essere·2!un::·

epifenomeno, ovvero .. n effetto·.legaro.all'interazione;i\g;Ac u ..ma;llo~ci;autorizza:a:.djr'e;.th~:.~sse!'5otla;.gli:Ac,~::, . Allora sl procede ali'assod:Jiment.o:..deLsiem;~ciae.:SiJJ1e~e..n.sjern.acontatiCli.con .. :antigena'eisi:pr,esume,che~sb;. I formi n camp/esse antJg.:ene.-ahticorp~~iJn:qualcosa:dtpluttostc;r,pesante:;:;.. , Centrifugando ..cjuindi; esso. rimarrn, net ·sedlmernOi...e.:..qQirldi;.andando::adr.:analizzar.edl::sopranatante-;;.:!o;: bnverib .•. ·

uguale a prima, rna privaio degli'.Ac, cne sOI]a:.rlmastLatiaet:atf,;alJ~g',;~_ . II tracciatoeletlroforetico dimostIa d!e; Ie :t-g.jpQuiinesi.sof)o.ridotta~notevolmente', e:quilJdLesse.so~o' gli Ac; non si sana azzerate polche nel siero sono aneora p~senitAc centro aim Ag.

realmenie_;;:

:..,

Studio delle immunogiobuline. In seguito al riconoscimento, 1a struttura. delle.lg e stata.indagata~comJTletodi\fisica-chimid:: ov.verorpurificazione::", delle molecole~~cristallizzazlone e poi analisi della struttura: terziaria, coo rende ben canto dellar.:duplice:,i.> .. funzlonaiiia.di quesie molecole_ Innanzitutta-'si:e:'notato:chede Ig possono: essere:-monomeri o. polimeri;-i monomeri sono: futti,tutti;-"piu1Q'.meno,;.:.
alia

stessamaniera

Ogni monomero-infatti
."J,",

e· formata-da;

quattro catene:polipeptidjche~::[lguali: due a due:

Catene:H, pi~ lunghe e pesantr Cate~e L. P~ corte.e legg~re

Queste catene sane unite tra,Io~, mediante'ponli 1!lis9Ifuro';' due. H-H e due, l:i-L Per studiare it funzionamentri della molecola e necessario-frazionaria; per.scoprire particolari fun:zioni; si effettua pertanto ilfrazionamento con enzimi:differenti:1.
I •• ' .•~.,

Ie regiant: connesse:con':

Papaina, taglia al di sopra

2.

(verso -N~)del·ponte S-S che t1ene·uniteIe due. catene. H. pertantC\da, ogni moleCola;si~otteng~~o:·traframmentL .. ':' , . .. . .~. • Tripslna, tagDa at:dr satta·(verso:~OOHl del ponta·s-S che ~ene unite leH~ .ed. ha. per: beiS'l-3giiO': anche altre'poi:zioni-tj queste duecatene, quind,;si ottengano cflVersi frarnmenti da og~i'·moleCola2:.

Separando e!ettroforeficamentC i nammenti. ed andando a studiame Ie caratieristiche~· si e capite,. la. specificita risiede neJla porzioneamino,-terminale· d~Ba·moteceta; pertanto, sa ho digerito con papain~, he· due 'framrnenti, che prendono II nome di Fab, mentre se he digeritn con bipsina he i soliti due frammenti rna uniti tra 10m, a formam quello·che prende iI nome.di Fabl., Il resto della molecola, o~ero ii frammenta che rimane, oltre a questi, quando.dlgerisco con papaina, non ha alcuna specificita, ed e stato chiamato Fe; esso peril, andie.isolate, e capace di opsontzzare, . . Analizzando uiterjormente' Ia sfruttura deBe Ig si nota Ia presenza' di po'7ioni variabili, che .si trovano alL'estremita aminica. e cha. fanno parte del Fab;:

che

Dommi
-

lnoltra, un'aftra cosa da notare, che sla.net.Fao Che,nell'Fc ci sana dei ripiegamenti, disolfuro intracatenari, che danno origine a domini con notevoJeimportanza funzionale. In-genere j domini sene da 6 a 8." .

.
dati da pontF'

DaU'analisi dei dPmini deR"Fc si ricava che esse. implicata nelrattivazione del complernento, .~el passaggio transmembrana e nel!a fiss~ne deimacrof,a~i. . Zona camiera. _ E una zona f1eSsibile. che consente alia moleco)a: di 'assumere la fonna di una Y: casa molta· importante daI 'punto di vista· funzionale, poicM permette cr.. Iegare contemporaneamente· due detenninanti antigene differenti. . -.' Non..iutte Je.lg sana in grado di fare questo,. infa~ in alcune di essela zona cemiera e inigidi~ d9.-un ponte S-S che ne blocca J'apertura. .... c: ''''
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Ogni monomero e fatto sempre cosi (Ie differenze possono riguar:dare solarnente l'apertur.a;della7zor.1a:cemrer~" o la presenza dl un dominic in piu), ma piu monomeri possono essare unit! per fQrmare dirneri;: trirrrerr e pentameri, i quali, avendo P .lvI. maggiore, possono e::;sere separaf mediante. centrifugazione.;;;..~:, .. Se noi facciamo produrre anticorpi, per esempio ad un coni9Iio,~,anti.,.lg:iumane~:,ci.. rendiamo.-:COT.lto:.:.chede,-lg' possono essere di diverse classi, appunto differe~iabili il base at.loro determinante\afltigetle:'!~:;:i,~,;;~ ': " uesto non, riguarda. assolutamentedaespeciiicita; ..ne,b;§etl!?q~cq~J9:;di:_ due. antigE7ne;..mentre:e,di'!lersai:la;;risp6s~~~he;:seg~~:,qu,e$t~1~giiJ.m..Ef~!:, Le lattere cha lndicano. la. classe .sono. derivano.dal.fattc che. 1~;;catene.:.p~~an.!i;,sap~~if(ernf.lt!;:,r;J;¥QDa,rqfasse;,ad;, un'allra, e tali catenevengono indicate con la lettera.greca .. onispondentE;:'allalett~r:a:deniil:i~las~~.v,,;,.i'~" c Le catene leggere,invecapossono essere di due" tipi differenti,,(Ia;parola:,tipQmon~.g:.Sinalilimo~dr~«;I~~s,e=la:£lasse;", dipende ,dal detenninante antig ene delle catena- H, iI tipo. da. queJlo.dell9.1:Catened:..);Jnfattb im.vivo:.;sf:cisseOl.a'"0,: ' catene L di tipo lC 0 di tipo 1. Proteinedi Bence:Jones;',
Non: e' ~to~molto',faci~e·.in.divjdual"i3 t~' "..~s:.e~:di:tip(), nelle ~~i:l:~~~q~~~~"e:;aVl/eQ~~!,p;?iche!una:: patologJa 'neoplastica;:!'!'m,.~8Q1;::r9;P.t smoClfl:jma;:ha: fomitcrublluli:lf9t:rn8Zlo[)I;>r.: . : "-' , h1fatti in questa, patologia" alcune~" plastnacelJule .. '!'proljfei:ano;zjfid?firlitameqt~;:::,~' p~qti,£Ei~9?gr.'andir.: quantita-di'lg (la quantiia,-e', e soprattuHoi"era;:fondamentalec;pet!SitJdiatele.';lg)· tutte?tig~arl:!fo'ggi,-sl:, potrebbero "facilniente produrre a tal scopo-anticorpi·rnonoclonali}fr " " Si possono· pertanto-distinguere', mieiomi' in' base at tipO' di' 19:pmdetta; e le')g in' questo::ciiscl-,vengo no: chiamate ancheprotelnemielomatosei , Nel siero perc, cUre a queste, troviamc .anche aUre proteine, pill leggere, dette appunto. proteinedi Bence Jones, distinte antigenicamente in due gruppi, 1e x, '

~&.lJ..+&. ddh- ~

.',' , '

QUeste'sona· pOi:statff;identificate:come:'c:atene I!. delle Ig. Tabella riassuntiva dene proprieta delle Ig. Classe" neisiero- ,P.M. Emivita-' Ig (mg/iDa (99) ml)

Catene L

Catene·
H Precipitine'.S ' ."

900-1800

160000 (xi) 170000, (xi, x2. x31

18-23

_1~~r:£.We~;~:iAe';
X

ACJam~~ ,':"."~, '"';


- Trasferlmento:placentare:

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A
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156-294

5-6,5

M D E

61-145 0,5-40, 0,1-150

960000
(x1, x5) 184000 (xi}"';" " 188000 , (xi)

5
2;8

2-3

Dalla tabella si puC! notare che Ie Ig piiJ concentrate in geo,ere ~no le,:Jg~.·~~~;;;'~~~lie.:qeil~:cl~~~~ E , nonnalmente si trovano in concentrazloni bassissime; questa conceintrazione di "lgE puc. salire 0 in casu di plasmacitoma oppure durante if manifestars! di un fenomeno allergico.. ..

: .". responsabiJi della' massana parte dei prote§si di'opsohiZiazione:"


~.,.

,)~~rO non sono


_, I):Cl'precisaiiqrre U

,rece~~e

cellularei,

~>\"""fIIIIf~n granul6citi neutroflll; non tutti gli Fe ed .infatti Ie IgG e le IgM sono ' Ie irit!1l.u,!oglo~l,Jli!1e
,'.

che ~e Ig~ e Ie: 19A sonodivise in sottoclassi::Gi. GZ, G3 ~G4tAt eA2J ; o~: QueStoe nlevante ~ per l'opsonlzzazione poiche lelgG~ nan trovaoo·'recettoJi:celh:alari:pei:-.i1:ttiro. f;.c~l'e quindi non , Sana in' grado c1i svolgere tale funziane. '

cia

tare e

;::":.

a .,...-.......,-::,SVllsuperficie

--,- C -,:::: -

di, mastoCiti e granulocitt basofill; queste cellule conten90no d~' m~.affil{va~~h~':·'tra i quali'ii pili import:inte -e I'istarriiii.i: ed partlcolari condizioni dell'organislTio •. s~ queStii'-C~Iii3ie; ri¥~rf(f"r~E, possono dc.'re luogo ad un processo eli degralJIJ/a:zione, ovvero liberazicne rnassiccia di queste sostanza, che puc , portare a morts. , ~. I ~..

quanta ng'P"arda le altre c1assi. non e che non svolgano tale azione, rna i recettori PE;!rt lorn Fc sana i :~spressi mono-poco, pertanto non svolgo,no questa funzione in maniera quanHtativamE!nte irnportallte. Le IgE in questo sense rnerltano un dlscorso a parte, poiche abbiamo.1li1 recettore per if Fcche 51 trova

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cne puc avvenire 10'sho'ex srmiiletiitx», e questi sono esempi di Immunopatologie; sembra' un importante ruolo protettivo l;1ei co nfronti della rTlucosa intestinale, dove vengono. ~. massicciamente prodotte, ma quando Ie troviamo a livello delle rnucose delle vie respiraterie, che hannoIa ~~ Jy~(J.OI.}~-stessa derivazione embrionale di quelle intestinaJi; ii IOTO effetto 51 produce in manifestazioni allergiche, delle 1t.-(~QJi\r-t.-e::-'quali. un chiaro esempio la febbre da fieno 0 l'asrna bronchiale allergica. x
0

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Altro fenomeno

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• che Ie IgE abbiano

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~i~~if·1~~~~~~~~~f~~hogtfl~~~·lr~in~r:~~· ,
"",""C'
c ... .e.,
~

Altre importanti funzioni delle Ig sana la fissazione deJ eompiemento, alia base della viCl.c;I':'I~.sica. i attivazione d del complernento, ed il trasferimento placentare. . ! -;.... ) 't Per quanto. riguarda la prima funzione, questa espletata solamente- da Ig' G1 i G2, G3 edM. rnentrerla ..seconoac

e.

puo avera, jmpo'~n1t ri~~rCUSsionbS~;I~i:rog~SSi~lJ~:dl:. un ~~·~:F"'"'~ct'$':',",!!j\'gllS1lP.rocesso 'lOfiammatono, pOIC:h sebbene vengano. prodOtti. Ac dl' og.nuna _delle- class)',' e sottoclassr,. cr sana >. quadri clinici che si possono spreqara can la predorninanza dl una particolare sotteclasse. .

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oJJ9. (3,~se.

La differenza neil'attraversare la membrana placentare risiede neUe caratieristiche dell'F.c, poiche.quello:.delle: IgG trova carrier specmci che permettono il passaggio della membrana placentara; che il traspodo: sla~mediato:.~: da un carrier e dimostrato dal fatto che, digerendo la rnotecoia con papaina, oltre la membrana:::pla·centar.e::;:;: troviamo gli Fe ma non gli Fah, che sono piu piccoli, e cia dimoatra. che la selezione noO":awiene,inr-base'.afle,·: dimensioni. .. . . II fenomena del trasferimenio placentare e alia base. delrimmunna.a crtuisiia"passiva, nawraie;Jl Iattorcha: un, neonato di norma riceva dalla madre solo IgG malta utile, poiche la presenzadi altritipidj immtlnoglobuliJ:le',' segnala la presenza di una infezlone intrauterina. .

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forma

finale

sI presentano

come

polimeri

presentano.

,)ib . .1 .

\ ~iA-~,

\ \Ht. \..)1\-\\} 'Q\'\L£

molecolare, che ..hac ·i~ ~o~Jlil'~~tti",WJ~"ij'1l~9iy,~~;.,mOO9m~(j~euesto .. ~ appuntD peFJlJfi'f~VE~~\."-m;~dIi,,, . ' Questo frarnmento l! prodo~ dalle .stesse celltde cne produccna monomerhientra nella fase finale di produzion~.di qtJestemalecole.

un

ulterlore.

frarnmento J, che sta

iI frammellto

le-.l9, ed

iI procaSso;;dtunionerdei

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I .lllegame ~ .Ie du~ po-:zioni avviene nelle porzioni.della .m~cosa: ad!a~n~allum~r~·irl s~,~i~9~-'~.I"9$:· tV\t1 passa repiteho di rivestimento attraversando Ia cellufe ePitebaJe"completamentergrazm'ad".urtprocesso: dl.endocllosi mediata da r~ttcre seguito da uno di esocitosi. . Nel lume Ia molecola va incontro a sclssione proteolitica che libera ij frammentc: secretoria dal resto della molecola. . .. ..

appartengono alia dasse A, Ie boviamo nelle secrezioni delle mucCs·e'r.edhannbrla particolaritadessere.sempre.dimeriche,::mentJ:e.1e IgA sier.icha.pessona:.essere ecrnpostesdasuno, tlue 0 1re..monomer.i:..~ . .. II cfune~~c;t~I~.I~ s~etot:ie; e diverso..da, ~1o,.delle,.sieriche,"poicha.presenta ..umCOlllP!Jnente~in' piu; die prende;;jl·.nome.di.fiammento.secr.eiDdo'(F-S.o,S~ sea:e~p'iece) •.:.. ....: Prima si riteneva che questa frammentD provenisse:;dat.:siem;:;mentr.eta'desso.:saPpi~r,riCr..Ct1l1~;;e:pr.odottm nel contesio.della mucosa e della sottomuccsa. anche·se non danesteSSe-cel1uJeChe'!praduCooO'Je-ig;; .

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~of,q.~ ...:n €A' :.


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Ma aIMntemo·di.questa.porzione, costitt.ma:aaclrca centinaio:di residOI .. • se.and~o:a;.sequenziare. molecole differenli,·cj qccorgiamo che·1e regioniveramenievarjabili. owerochesonocaratteristiche di 'J '.·C,. :. , uno specifico Ac, sana poche; quesie si evidenzia.sia sequenziando.le cateneL .che quelle.H~ o '1 (1)n-ft (vk ' tf 110 Quindi nel contesto dI ogni Fab sj individuano region;' variabili .. the contribuiscono. ~Ia; strultura generale della molecola, e che quindi possono trovare anaiogie con Ie regioni ornoloqhe di Ac tI It.0, .. , diffe~li; e.region; c~edeter1nh:1ano Ia specificita. d:II'Ac nei ~nfrontt.di:.un precise Ag. "'~>'I:";F:I . In 09111Ig ct sene qUlnda reglOnl vanabiii. elle prendono a nornedl FR1, FR2, FR3 e FR4. dove FR sta ., '. . per frame region; tea di esse trovi~o Ie regioni ipervariabili, che prendono iI nome di COR1, COR2 e 'l'"'<;!""1;:," CDR3, dove CDR sta per detenninanti Ia complementarieta. . .

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4R.· ~r'$, ., . . . '~,. ," "'.~ ." Ilf~~",~.J,~ ..p;a~~'~;JI,filj~mYI"l,9.glf?9Y,!~,,$~. , ~q~~ina. ~~e~c::TSi,tii;.,nr::i confJ"on~ di. un deterrnhiato;' .~,~9~~~P~l9.,~ .. ovY!Q£h~.~~.~!!~B<e~~.lJ~:~ley~~·.~~k(li~., .;;,,- . . ..
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i~er;ari-:W~i.

. ." ~-.;·tevarie

,;:,~~~v:ti.f' .

'..

.._ .

molecole di Ig possono essere differenze sono organizzate·su tre livelli: 1. IsDtipo, questa djffer~

d'lStinte

runa

dall'altra

grazi.e a differenze

di tipo antigene;

queste

2.

. 3. ..-~ . --~~~
____.tIp

risiede net frammento Fe, ed lnfatti I'isotipo di una.-lg determma la su~ a comune Ira tutte Ie 19 di una classe .c;he appartengono ad individui della stessa specie. AJJotipo, una dijferenza che. risiede nella distnbtlZione di varfallEm-tra. gli individui di una stessa specie; alcuni di essi avranno 'g d·una anelica e non, di un'altra. e viceversa . - .,_ Questa differenze sono a carico sia delle catene H che di quelle 1.. rna sempre den'Fe; esistono UIJ. paio di determinanti diversi. ". . ldiotipo, ha una certa nlevanza suJla regolazione del sistema immunitario, poiche una differenza su base individuale che si lo~Jina a JiveUodelle: regioni varfabili deJ Fab. . .-_-.---

classe di appartenenza;

'''lSotipo

forma

JL~

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67
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37"

41

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Tempo

Infatti· in questa: caso:

e possibile

notare alcune differenze'nspetlo-al:grafico'

precedente:','; l'inocuia;:: ovverml.13rrispostaran~corpale:~,: '. ", -c." .' ,

·11 titoICi:anti~rpl?le'e compare-prima."

gia rilevantesnetprimissimb

giorni:dopo

del malo .ehe si oWenS' e·superiora·'a-quello"che"si-ottelle:v.a"im'casQ;:dkrisposta:,::, ' ,Talevalor.e.mas~imo si mantiene piu aJungo ,

II valare.massimo prima ria.

Tutti quesiLaspetltsono diretle, canseguenze contatlr.jz:cllm:r,I;\Q~~ll);;; " ~;:,:, , ,'

deDa memoria.

...

'. "

eheIl sistema imrnuni~ri~~~~.~~i~ne;<delllaY.Vel'luta:c, " , .:''.. '.. ':"<"';;"'~i";~'. ", .:"


....

~gni;~stl~ivOliesperime.~~:~~uj~:n!rom.~9!~ii~!D.1;IP~9a@~11!I_gg!;)J1~4,;u.n?rlsP9.~~~gfW!le:1:aila.:zsec9[Jd,~F': Inolb:e:;Ia~rlsP9~ach.une.antigene-,.gsa;:lnconirata,;''':ISfa~remivita!delle;:I9';:;non:.puo:)essera1medl~dag.l~st¢Ssi~C'''''' che,'sLeraJOr.iTlatiljm.:segt1j!p1~lla,prima'infe:zioOt;';..ma;sara::mediata:ida::Ac.;formatisii;COQ~r~rispbsta;:sea>odaria2.i;: ., '.~::~.; ,t~'~!.\~~t.¥l~ ·~:;r1~~~.~~~~~~~_:~~;. _." ' ../<~ ~,::. ":~:::"::'~'! ..' .: l_~.~:, ..•. ~ ;: '," : .. ;'V:~·~~_~~~:t~'~:' .. !':,!" ,.": ;.;~' ','!~ ,

UI'l~l~rmpQ~D~~jmataifferei:JZactrai'la1tiSpostaitpnmalf:te:qu~IJaiseeoildari~.tOr:is~D.~~por.dtrlg:;plPcio~e=:;:
1"!,E;!"l?rii!Jo~~sPp.
.:,.j,,' :'. '..
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:;h7~a~;I~~=~~~~~~;'~~":"" " '.':,v~""::'~'~. .'


in· attOi:oppllre'Ste.cO~

'pf(fc~a1infe~?t .

~dolJl!r:ia~tkAc.,lgtfl~?·rne.ntr.er.neb.secoodCli.t;;al?o:;lg<?;;qg~~eJ.;mp~~~e:per.;;y.a1uta·~ilk": .. Q~:urede~~.~iX~~wci!~I9W.fanoia:Mi<?l\'di~Cti~~·::· .. ·tinteltNm:e~af.iCt)f.ai,,: .. rrii3~5&miliiolteHge¥VU6lfdire:CbEtil!lfiIeZiO'rie! '~~fatt&anchEi1lmoltci~c

otli~p6Cb;.

......
- ...~.

: :.::'::.: ~i:'!·~~";~'·);:;,::.:f;':~{~ r.;~" ':,~~:~;:~ ,~~;:~\~:~fh~':.i.ti~;~. .. -c : ~,·:t. ;:~.,".. ,:;: .


.' .; "

Fenomeno,;di·.Koch~:..; ... -.,,'. ".' . Egri:e~t;rl bci~ri~iogo:fanio;o,s~prntMtD per tale'agen~e;'ezjologi~',in: una',cavia:egR':otteneva rlspecchiavafedelmente, qtlello umano.·''';'.;'

<.-_.,::

l suolstudisul
:_ .; ,
,_>•

.~

micobatterio della.-.!lJ.~~F.9..I,o~.;,ivjettando·:sotkJcute:;"
owero
' ., ",

una: patologia:'sperimentaie;.
'1 ,'. ; ••'~

un'qua,dro~patologj~;~~!1E!';r~
; ~".•..: ':,':~,!-::'~:.:

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,'"

"~40!.:·t~~;-"_':': ~~

: :',' . '. ~;' ; ,.;' ,

.... '.

-::_..'

In tale._anjmale:;,e"·'PQssn)nE*rosseriarel":nell~arCo!'di";1'S;;2U·rgIqiTii~"Ja::'compap;a~~di ;un~~nodi:ilo~ nellanona::,dL iricicula:ricine;,chfit€m'd'e,ijdfidciitarsr;:e daf'qiJ~le; poi,Juciiiesce: i'rialeriale.caseOsO,Z: ., . :'::;~.:j,: :, : : . ..:,' POFquesta: infEci:1orie;ferid~af(flffundersi' ai,rUltoi1ddi"regionaJi;rChe~vannollrl!necrOsi;. e·: poiial;Circolo·sanguignp~. attr3verso", it'quale:'rinfe2ione: sf:diffunde ·aJl'-liiterOl:organiSri'lo/ponando.:' a: monela cavia;inel::"giro di poco" pili: di dueimest.;~:~~.;·{;-;';;:' ,-::..... ::;·\:.s;;.,:., ..' .., . ,':. '. . .. .' • ~...·t:.·~ '," -.;:·~;;nt~?~:,~ .1~~;t1;..!::;;:.:f..i~~t.~~.:?~;; <:;~}I~1~~~!~f_"~.:~:-.::.,;' .~.: ,..~.:q;~;.~::.. '-. .... ._. .' '.' • • . .. •... < : ..l:-.}::c" < Se:pei6':a'(rU'n;certri~filomei:ito(stEiffettuauna -seeonda-iniemne dell'agentEn~~iologica~'in' urraltra zona, si nota . c' sempre','la';colTiparsa-~·diu.tii1bduli:j"::questa"'lolta::baStan(j:~2-4·giomi';' ma-esscr.si ulcera-e- poi tende a guarire;' nOri~eijlrri&~blle.'t;iiilerei:;s~enlO' cte~·IiIif6nOdi'regionai·pertiilentr. questa: sede~'''' _ Questo,:effettOhatUtte,le;,caratteristiche;;'specificit3\ (se:I3'seeonda InoCliIaz;one am;unagente differente il fenomenn nanSi:manifesta}e memoria, per essere ricandotlo ad una risposta immunitaria; il pmblemaallora·1i.J .:chi}'·:fnletbt!do"sie'ro~dPllii:,'ar'!imale·. gia' imrriuni:?:Zatci' d uno animale che sta incontrandor Ag per la prima volta a non si' avewno camoiamend nel decarso dell'i[lfezione. :" .

~., '.; iholtre'


_..

·~~if19.i.
•-;

. Oi.J~to'.fenoiiieM sr"fisserva7'ancne:
.~.' • • I ... , •

sr~·i??!:~P.'~: ~l;!i:qti#.~::efi:i.;UylcpispaStaim.munitaria.~c~.

netcaro<di'i'igettrdopotr8piahti):·,·,

non ~ediatZ da Ac:. .. .,., .

. , -, - tl:~d~di.~pfu~eggere: l"anim~le~'i~futt~~ attraverso un;rile~smci"~ ~~si~'~'~rlmCiaJe' estate scoperto successivamerite;'·e·ronsiste:n'el trasforiderlo con un"mfusione eli' cellule IintOiOi(provenienti;per esempio, dalla milza) - p'relevate da un animale.precedentementa venuto a contattocan "Ag; questa tipo di immunitA stata pertanto definita celJuJo~mediaia._ ' , ---... qu~te-:,actargimento'. fa si,ch~:nnodulo. causate dallinfezionedel micabatterio della tubercalosi, cornpala dopo 2-4 . giomi. edevita che si rnanitesttun'lnfezione sistemica. " .. ··.7, ... _, "

~~~unM

_.;

...... -: .,

.._ ..

__

68

Questa importante esperimenta d dimostra anche un'altra cosa; importante if primo incontra can l'Ag;.irifatti~ sa aL primo contatto, a cornunque entra poco tempo dal primo contatto,l'animale iofettato passiede giauna memoria; e quindi una.prateziane, nei canfranti di queU'Ag, allara I'infeziane procede in maniera motto miglioreper la cavia, Nel casodella tubercolosi la seconda infezione ha effetti molto minori della prima. in: ogni;caso; mail d~sti!1,?·.della".cavia.e;1~ segnato:. dab primo-ccrrtatto can l'Ag; se la quantitfdi ·agemte·infettatite·. inoculata:-.nell'animala:,.e alta:.alrbra:J:fm~jdn.Ei:;,-:<.,:" porteramecessariamente a morte..a menoche esso non possedesse-qla qualche::formcr.di'ilJ1mu[Jita;:pasl5i#i.ne'i;sui:ib.~~
co nfrontL . . ··'h. . .. .•.. ! ..

If vaccina antHubercolare
a madlclna.e

Vaccino antJ-tubefCo/are.

una formadi meniata attiva artificiale.


. (nelcaso in cui 10skin-test dia un responso.di tubercolinc-) p~~chi'sErscrive;: immunoprofilassi che coinvolge·j meccanismi delJ'immcnita:acquil5!ta:cellulo"" . ..

~:~~w~~
"'Io~.:!_~~ittg;

cellule infettate: da virus e bafteri :che vivono cornezparasstth endocellulari; cellule: battericne, trapiantate oppure neoplastiche.

Queste~cellule sono gii: effettori:delI1mmunita I !infoeti T sono in grado. di riconoscere

acquisita cellulo.-mediata.

Dopa iI riconoscimento dell'Ag, la lora funzione si svolge in due modi: .. .diretta· sulla' cellula, rlconosciuta da·eliminare .: 1. ~,'l~~,~~~~~~~:~;,~~~r~~~'~Mt,.~nl~!a~!S~C~i~o~"~dl~·,, v~:es~.~~c~i~co~;I~~e::~;~r~t~~~;r~~"~,nf.tp,;J:nRg&m~t~t~,~~~,~g.~~~~!:~. 0 di molecolet
Quesle;i::-subiio!:alt'di, tuori della:.:cellula:· scate"nato<I~~",1?!?,~~:fca
."

cellula..: . '. .

A leil' puoto~ eaperia una

~ .'.

-,

via

'.

di

passaggio::pes: Ie molemla.che::faDntX. p~lrte;qeJ:oillJ,!~q~~Ii,;?9::;Pr1J1~Ies;. ,.


'

-'

dei. • l'attivazionedefJihfudta;.

caratteriStii::he~ wllJU'i'lIiiilascir;~!:a!~c'ollm~",l!!ilpl!~k~
mao anche

Per esempia un macrofago porta.a! intemo degli.agenti;.infettanti;.per.esempia deh'micobatterL::: ed aim batteri;·se illiofocita'si.attiva pe~e.~~a confattot,cemAg'appartenentiratmicObattei.t.:e;: lib~rnil MAF {tattere attivante iI macrofcl90~intei:feroif.:x>~'iJ';·fug'oc.ita:lisern microrganismi;ai;suo,:, .. i lnterno, anche quem che non avevano detenninato a1~a risposta.,

sua..

II MAF e' attivo sui m~cro~gr;m.~~istono~~olti:: alb~f:fattoti.~ol~~.~~~ d~lIe ~e!~ule NK, ·d~1 g~UloCllf·~eutrnfiii;·'ed-~nC:O.~f~~~·;':,~~~!il!~~I.~~:t'ii~~~.lnibente.
macro ag/:~iduazjo~~'

i;:~iica.ij~:§~~~~,:..IJl~~!~fF..n~;~;;P~¥.·"~ l

Per capire meglio il'me~nisiijp~C9i1"CUi iI MIF' e,nfr;;!. in azi0rle ~i prandone due;cavi~;.,U'l.~~~~fI~g!1~!j*,,'ljR~M:i.:;';i,~.r immunizzate contro';U'iTiicoDatteHO:'deua: bJbercolosi.::};_,,·.:-· ,"'. ." ' ~.. ;.::.:...:.:~.; "'_'." ~.,:",·,·;C·k:':" ',: 'i.:,t"l-!"~-"'· ,..." ';5"••••• ,. .. Iniettando de! IiCJuiqo~iriitant~-nena·-~~ periioneak! di enlrambi gli. animali si richiamano.varie cellule,. tra cui macrofagi. IInfociti T~ cne rimangono sospesi neU'essudatO pf}Titonea/e indot1D, e possono. qUina essere preJevati. . . J calJlPioni vengElno. messi in piccoli tubi dotati di capillama, i quaii vengono appoggiali oriz:zontalmente su una capsula di Petri con soluzione fislologica. .. . Dope un paia di gio,rni si notano dei piccoli cluffl di cellule che fuoriesconodalle eslremita- d~:>lubh..:.... . questi sono i macrofagi' cne staiirii:l-inigrando; poiche sono cotati eli i1l~biIit3~ . . .. ' .~. ;' ': ..' ....

~e/·~/F.::~·':~·~·'~:~~: ':'-~' ..Lz.;~:J~i7;;:··' '. ..~. - .'


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. ~!1ljungendo' aila' soh. fisiolOgica PPD (Protei; purified derivate, Ag derivato dalJa-tuben;or~a)~ ..·· ripetendo I'espenmento si ha la scomparsa del dJJff6'1!di CellUle' daJ-tubiclno' contenente essudato. della' . cavia.immunizzata '. ~. . .. _;_." .... .. ;~:t':.: '>!.- ;.:t•.;~,; .... .:.:; .AII~m.izio:si'era:-penSclt~dle iI· MIFrosse:'secrefu dai macrot3gi; nl~rpor:~~ ~~;fu.·&;1qtfi~~~~:;:~~p~~nd2io;:!~ ..' .•: ressudatc dei_ rll1f~citi T Ia. PPQ non ave~ piu.. ~ffe~:..qp~.,jijy.~e;~~rnR~vi~ k~9.Va.m.ente ::;;;;:,,~.,.~ ..~ .~mentan~o· la' SofuZione':.; fisiolo9ic;a;'~n '.Ii ~~perriatant~ pii:iv~ruenhi·:C!.a: ,dl'ili'nfotiti;~TJ .';; ":-'i:' .' Immun~ti' ad a IOrci'VOltfcimEiit~trconPPD:'" _.' .".' .... .' .. _. ~ " .. .

.rZione

una.: cOlonia.

..

UIt::::.. l>IC

appartenenti

~lIa famiglia delle citochine, e sono peptidi

glicopeptidi con P.M. non

molto alto.

66

Questa

differenza

influenza

fortemenle

la capacita

che gli Ac di un individuo

hanna neJ legare un

Ag.
La dimastraziane che esistono queste differenza stata possibile grazie '', d esperimenti di assorbimenta, a per cui it siero di un coniglio (precedentemente immunizzato nei canfTOntidLlg. di una. csrta c1asse);.dava'reazionL.::::· anche. nei ccnfronf di .19 di classi differenti, polche oltre al detenninante. lsotipico, st.eranorcreatlr Ac·cotifroi.i-:-·?·;:" spedfio nel confronti dei detenninanti allatipici ed idiatipici.

Network idiotipico.

..

..

'11 fatta die uri organismo possa .. eagire.contra r un determinante.idiotiplco, perta.aliacfcrrnazicne-dj, Ac anti-ld; questi sl possono leg are specificamente alia regione variabile degli .Ac..che hanna; seatenato 'Ialoro produzione, e per questa legame competono specflcamente con giL Ag..che. a.doro,~Nolta:t'aveva . portato alia produzione degli Ac. Questa intreccio crea quello che state definite neiwon\ iciiatipica, che si pensa. posaa.averes-. importantissime funzioni neil'arnpificazione a neWestiCl2ione-di una risposta::immonitaricr;:::.quindz;,jn:>,. generale, nella sua regqlazione. •. Tala fenomeno studiaio anche per essere .sfruttato.con tecniche.sperimentali.dl vaccinazicnee,

,-).

Tempi della-risposta immunitalia umorale, I meccanismi dell'immunii:3 acqulsita, ai momenta del primo contatm con I'antigens,
di attivazione, prima' di entrare appunto, acquisita. in funzione; questo e-la conseguem piiJ;importante . .

richiedonc un eerto tempo del fatta:.cha:!~immunita

e,

Can u~ semplice esperimento; nel qualesi

,0. •tempo, e posslbiJe-,Dsset.Vare-.,Come.':vai:i~:tempar:almf!Ote:E.la; risposta , antiC8£Paler- da tale-dato- deriva-in generale~.il Iivellu. di attivita dei:'meccanismi den~immunit8iacqu~sita:£:.. un.'
Ad.al'ffi'ril:-conigI!Ni~I1~:.gr.?lt;!.v,ato.un.calT.lpion~,dLsiero._e~P9tYienejnoculata!:inst.ilina;",di::pollo\l'~munque·un. <:l~~~i~gg.o/"~;:~~?f~i~ei::n:?~_aqpic,r ... 1al:avUtQi mOdDI,dUnCti[)trate;;;,poiche,··ad~~\.;va.gliamo;,;~lutare;·la Q n~po~,rnmumtaruueJati~atpnmo'.lncontro·con,un·Ag; .' , .'. .' > SQ,,*.··' .., ~!!1f~lJt~i':etf~9-a!tJj:prefj,~vi;~caden:zagjama)jer;e •.p·er::oman:m.diJempo;;di uri!J;odue;t'flesi; tali . .p~.giQma,o[and.leitu~).~iemealb3?fine del::periOda~stabi1illi't.e:si'procede - alia. . ne.droR AC.. . ' .' .' . Ripef eli iiSl.J'ltafliri un grafico..in funzione.deL1er.rIpo,si ottierie:· , .

G8i:!"¢ J.Iig;"

a div~Inter.Y.aru:.

C(.lmpie..una.titolazion~degn:,i!\c,

in, un animalei·immunizzaio:contm

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17

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29

·33

37'

45

Tempo {gg)

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UIT.g@fico:~der genere cflffiostTa g1~"!,anirjJale non era mai venuto.a co,nl:;ltlo. con -l'antiqene in precedenza. p.ot~~~Utitolo anticorpale prima d~l"irlocura (9iomo 0) e nullo; quesl9 valore pero nan sale nemmeno nei giomi immediatamente successivi. infatti i primi anticorpi cominciano a comparire dopa 5.-6 giomi, edin seg~ita it titolo -, mtinu<;!,: ad aumentare, q fino a quando raggiunge, un massimo, che ~ mantiene per UR po'; prima che Utitolo corninci.a decrescere, ed infiile tamare a O. J1,rrya5,si~o si ottiene Oai 15 ai 20 giomi dope iI 9O!1tatto con l'Ag, mentra iI. tilolD 0, ovvero. la scomparsa.deqll.Ac si;ha·~i;30'ai.50'g.i~mi dOpci-ii contatto;" .... .. '. , . '~
Questa~tiPosta·prenden noine·dF~i;ostapr.imaria, e I'i!lndamenlo descrjtto e.validoperR prima contatto con Uri Ag: ene-rion' sia dotato'dj attiwarepiicativa; nel easo iOtatti di_Yl1.roicr.cugarusmo infettanteJ'andamentO sara diverse; polche si ha I'aumenlo delle stimolo antigene. .;:

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Queste molecole agiscono con azione armona Ie. owero inleragiscono can specifici recettort posti sulta superficie di cellule bersaglio. , a Ognuna di queste motecole ha delle azioni speciticne, rna in generale ognuna di essa responsabiladi fenomeni di comunicazione tra cellule (sia.linfocita-linfocita"chedjnfocita~altra cellula). . A1cune di esse hanno effetti cornunl, rnentre alcune hanna effetti pJeiotr.opici (pleiatropia:- quando: un. gene concorre alia determinaziane di pili caratteri fenotipici, apparenternente indipendenti tra·di:ioio}:: ..

Granuloma. NeWeffetto di Koch si assisteva alia formazione-di un nodule; questa prende iI nome di granulomar ed:e: costitutto da un addensamento di cellule implicate nella, risposta [rnmunitaria; Esse .sono sia macrofagi (mantenute in loco grazie alia' secrezione di MIF). che caJlule.,epiteliaidt'e. cellule gig:;a,ntLpolinuc!eate, ~nch'e,ss8:.forse:attivate'"~Cl fetttori'solubilk , II granuloma e importante poicne micobatterio della rubereolosL

e l'elernento

istopatologica che permette di djagnosticare.~infezianr da

La specificita:della risposta Immunitaria


in gradmdtricenoscere

CeJ/ule:.·immuno-competenti e cellule accessorie~

·~~.,~=~~~~~~cjJ9r.~;~~~;,~~,!~~~;..~,~p:£m,~,w~E~,,,l!::1~!;:~~~~!~e;,~~~fB!!~'I!i.~I} '.
Que~el\I:,.II~~;;ltre, sono. coadiuvate. da cellute'accesserierche'pessenodntervenire; in egni momento; in determinati::'__ asPetttid~i;3i!&iMsta. immunitarial. Le.ioroh:i~lont:Scino varie; per esempio alcune"cellule<fagocnarie'soncr moito importanti nella fase afferente della risposta: imfl1~~~;lP9,ic;be hanno it compito di fago~il~re'-I'Ag. ~poi elC!~~~rla ~ presen~rlo ai Iinfociii: queste sono le~F'C (cellti' s. ,~" . 1aDti. rAg.. Ag:presenting cel!s)~ " --TaWbf non possono essere riconosciuti. daiflflroeiti: nelloco statu native, rna devono: esseree!aborcr.i;:- , Ques~iiile-ii.ti:a Ie quali 'abbiarno Ie cellule dendriHche. sitrovaRO net-contesto. del tes:suio ..1infa6co;. cne e il tessuto, . .respoi:tsabif~'ZcfeJla risposta immuJJitaria..

e una car.aiteristica:affidaia alia. cellule. immuno:cCOmpetenti,. che, sono le: ulliche::: specmcamente j'Ag; molte'celluleil'1fatti:sooo Ingr.ado,di riconoscere cesa: e·Ag e cosa:aondo: €r;.

,gf~Ag
. ,'to.,

•.••••

daI' "limo e-dat;midOlIa::osseo (qu~ultimq.;.sql9. net, mammif~ti~ poiche.f.gli.ucceIJL ;:,,~;,h~jr;1gt~lli~bli)f.S;:;r di,'rabrizio) •. e' vengonb-definiti~p.inlart'peiche· aflora awiene;l'onlogeneskdellffi'esllufe:;;" linjfati'cf!iel nonche Ia JolO maturazione.

'_,',

..

,inre."ma:

7imo_
" I ptecursori. dei Iinfoci~.T ~i trovanone!.midoUo.osseo;;maad.uo"certa·punto della loll? differenziazione "'.,~,!,"'." migmno neI tinie, dove Ie ceJIuJe acquisteranno Irmmuno-cOI:npetenza.. . , _. ." '.:. "";.":_;" ' . ,E possaoile crlffiOStrare che ilitim~,~.rorganoidave':vengonO':foJ1nalrHirifocittT'~Jitia~dc.i::g~~prganh }inf~tid secondari. di soggetti. ·affetti, da~micit:, congenital 'oppure';di·. ~~ir:"s~it~'p.~slit;a ',timedomia; in quesii soggetti tali organi'j:Weseiitano:' ndotta ce!lularita~ specialmente' if,carico:' delle

cenuie T.

'.

'

MidoDo osseo. _ ' Un esperlmenlo analego puo essere svollo anche per i·linfod-a B, eseguende una borsectomta: su puldni. . Allene in questo caso gli organi Iintatid Secondari risuUeranno popolati da poche ce!lule~ e saranno , . ..• ',"princlparnente . Ie B a mancare.. . '

':'.' N~n,ElsiSted"1fferen:za: istologica tra Jinfocif:i. B .e T:~

POSStlno essere discriminati attraverso Ie Soraproprieta an~ge!1e~i:he rispeecniano un differente corrado ~ ~ttori eli membrana .:

,;~... ~ __ -='''.:'::~~':'''70i.::_~:f;f .. i ~ .........

. . in connessione di loro- mediante i vasi del cireola linfatico; tra essi i pili picc~1i prendono ongine a live~l.odegli spazi extrac~nul,?ri, che pro'Nedooo a drenare.. .' ,. . La '!infa' quindi coOfluisce'Verso i linfonodi regionali, che posscno essere superiidali a profondi, ed lnflne, tramite il datto, toracico, a eircolo Iinfafico si coUega al circolo sanguigno. .' ,

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Q;.vtlo

Nel .casc in cui rAg si trovi a livello tissutale I'incontro con Ie cellule immuno:-corrp~tenthavverr~:ba,Jivello~deUinfonodi·;:" menlre, nel case i cui esso si trovi in circolo tale incontro· avverra a UveJlo della:milza;Je,due·.cose,p.er.6;.: vista·aoche·le,,· connessioni. anatomiche, -,non sana cosl- separate, ed infaW- in entrarnbt i cast a.vremo .Ia cornparsa.dt una-risposta;".

sistemica ..
Diffeie~te
::.,\!.'!. ".:

e iI caso

avverra.nel
_

MALT, ed avrema una

in cui l'Ag si presenti a livello dell~ mucose; allora llcontattc con Ie· cellule-lrnmunosocmpetenns nsposta della mucosa _

UnfonadL E un orqano capsulate, come.la.miiza.e adifferenza:deL:MALT, Dalla capsula partono trabecole che si approfondano nella..stroma. e. vanno a confluire a..Iivello:~:deL sencx midoJlare. II tessuto stroma Ie si trova organizzato, sotto la capsula, in due regioni:::CorticaJe, immediatamente so tto la capsula;.in essactrovlamozlinfoclti;

Rorganizzattii.1:;;;,·;.

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Fa/lico/I: prim an, popolati, da.cellule.piGcole;;.; •.... Fol1(Cblif.secondarij riccamenmi~popal~ti:i:d~plasmacelltJle~:e,daf"linfociiif.8~nonctiektia::.:il' cell ulecche si repiicano; bJasti;: che:.dannot;Qrigine"ad!urrcentr.o:-.germinaov.=.' . La differenZ8 ..tra follicolL primarize, seconda[h:risiedenel~f',contattm!c6n::11~.~in?iaQjn\Ja~:"it-:· axenici; nel. quali e state> evitato:ogni: contatto:con7.I!Ag •.shttovanm;solo:'ioIlii::Qli!ipt1mai:f;':e.~' i doporlnccntro sLvedono·.comparireanche::foliicoli;secondarbr . ..',,:.!l :.... . ..

:.e~1-h·Co(

~( .

Paracerticale;

trala corticale ed il s~o· midbJlare:.popolata:da:li~fudii:;"f5I;. • "'''. -

,

possiedonttparticolai"hrecettori:in~grado di;riconoscere."ligandiJ:(addresSii1a)~sull3i~p~~a.fjtd~~lirL· '!'·.',i~dlll;.': di conceniTarli· in- tate:·se.de;-~questa: e. imp'::)(tan~.~poi.c:J:'E:.q~~do;t:un'~Ag~~ta ..ti.iiJi:m~~ig!tillrar.t'i:_. .... ...n:;re;:;'.; dettOfche"'esso'trovi':s!-IbitiX'una:-cellutain grado-di.nCoi:losce~ma;.taletl:~lItd6:'pu&ar.tiyare:·:attrave~i,I~~~ingi:Je~ . e ., .: .:" ', - .. . ;, .. < .' :.• '." • .~ ~ dare.ioriginecalla'rispoSa'iinmunitaria-;· .
c-r ,

AI sena midollar.e'confluiscono;j.vas; Jinfatici;.affe.r:enti;..dopmaves:;:atb:aver.satol!:i1:tessutolliinfatico~F--e,!da.-e~Ai{' ciriginatililr.iso:~Jinf.itiCc~em;r.ente'-= .. .. " .: ':i'"T .,: ; '. :: .. !;. . .:... ' ..::,.:·t .: .. Anche·,i-vasi:sanguiferii'sia,vetlosi;che;;;'lrteriosi>;:.peneiranamE$lintor'Joda.'":;lttta.v'~lmo~~~, .,:: . A livello,dei·vasi·che anraversanoi i IInfonodi". a anche:·Ia:milza7abbiamo:;le:.lleJ1ide!ac;i;;endotejiol1alt~(f.I.~}';t,.cheli;·:

MALT. A li~,!!lIotdE:l. MAlT si hanno all'incirca gli stessi meccanisrni"descritti- a ProP9sita ·del\n~fon~9,(}~~c9n. regioni 8""e

... ",~I;~~ij~~~~~~!ll?n!?;~~!ri~'~~~E;$~i~~~·queste,Zo~e:.C:~':i~li~fO~o~·::· ::.~:_::\ ::,"0;:/,\ ·~:::::f: diff,.e~iT{~:; le·' maQgi0r!;:sono1,ch~,.;quh nondroviC!~~una'cap"i;rila;a:cli'Condare.c·U·ess~lo'lilif.~~SO~e che qui:'· t
·,';3~ct::.;:'.', " ..-.::_:.)"1 -.~•.~;.;_":'-'. ,

:,~:.t{~';~·;:!1:~~~: .
.

. ;';'abbiamo'unamaSsiccia seqezjone.diJgA """, ,,' ..

secretorie;;:

<·'···',ii:' .

..

IApplicazioni dell'immunitild
Gli utJlizzi.:delle.proprje~della.risposta ...r •...
,j'. • - •••

immunitarici ·sono moltepiici:

chei consiste, neU'inoculazione dell'Ag noli' in grado.di nuocere all'orgapismo,~in modo che senza averlo mai contattato realmente; .. ,. Z. .~j~pia·osi~l7opm(i'~~~'chE?co.nsiste nella~omministrazione.. di.~.,alcunL esempkdi queste .. , appjf~iioni ;sena rappresefltatl d~l.siero· nwiper.n! dana· pmfilassi ~ntro .reritrobl~stosi. felale;. . . a ."".,' '3:' . Diagn~;i'diinfe2done, nei confrontl di.·malattieiTifettjve~'·"··.. ... .. i;;hJt· .. D:£t~f~~!jDn_e: d~/a,spec/e;;.per·analisl dhliemci'na: legale;

. . 'lI'~~inazion!!r 1

.esso~sViluppt Ac anche

·r¢~offf:sierologiChe:

rlJt~~~;~~~;·;.~e_~;hisii;b~~~tr~U!legame
.,..

~u":~~~:~;;";;;;~~~::~~=~~~" ~l!t;!~$~~:;:
As con"apteru marcati
leqarnl fo~ati, e Ac sene stati messt su una membrana da dlaijsr. gO Ag lib' membrana: mentre _!!'complesso Ag-Ac nan 10 e:misuranda la radiatliv~~ e in grado'~ . .

-:.

tra parataP'SU~.~'Ac; e..ep¥W'

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~i~Ag.
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e vengano

pertanto definite

q~re una

.. ,," grada di attraversare Ie stima del numero di.

_'

~J..1l1\1do
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+(~':.i
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Affinita_ . Questa parametra e indice dell'afflnit.i intrinseca che unAc possiede nei eoofrOntidr'un deterrnincmte ... '" la cosa:impo-riaiite e che questa provaprende in considerazibne'uii sito 'di combinazione·d·~II·'At-~"(j··· _unsolo deterrninante Ag (per fare questo si usano Ag monovalenti). ~.'. r. ,....

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Avidita. A vOlte

pete non e possibile ottenere, Ag monovalantl,


tutte

pertanto

considerazicne

Ie inte\'9~ol)i:-p'~~si9m·~.Ft}eoss()p().:.avvenire; -, a, Ag.9 p ~

descritto pertanto come l'affinita..:funzjo.nale;.dLun Acnel

contronti.di

necessaria prendere 'in Ac;. questa. parametro un lntero-Aq, e non di un Sua

determinante. ModaJita.tecniche de/Ja [eazione sierolooicf!!..), _


=- ..

Asecdiida del particolare:tipQ;~dtreazione.si.po;ssooo:.~sar:eidiverse~modali.ta::

A. AggJutillapoF!e . B. .Agg/~tivazio!Je·,pas~iv.ar(.o.JnQ,iretta}; .

C. FiissaziDnedeJ..compJemeniol~ . D. Precipitazir;;me.in. ucu~ez::zO'J;q",~dq, E. PrecipitazIonein gel' eli agar' .. F. Rea:rioni di neutraiizzazione G. Jmrnunof1u.ot:eS~enza,~(::!nni. ~60r..'.'
H.

Metcdo·Immuno-enzimauco.(anni:70r-·

l.

Metodo immuno-radio/ogjco'{ann~-70)

re¥iQn~;,oggi'

.'

'.

. ..• ;'.'.

t"ll~; sl"dfcono avere eapacita analiUca 9u~nda~sono::irugr.:ldo;d.kQistii;)gt"l~I;~de,ri5poste, baseial.deterrninanta, in scatenate; inoltre i test possono essere di tipo. quaJitaWo' 0: quantitalivor., ,

che 1e ha.

• .. ~'.;>;".'~:.. ' '; .. ' 'i:' . ':'-;!"','i:', \ ..,",',: '. " . . '." Rea:rione di precipitazione.:.-/: :':<... ':... . . " '. . La precipitazione'e un fenorneno rilevabi,e:ad:Qcchiamudtifquii(lda:'sbmette"itl:tcontatto'~uri:Ag,saiubile::ett:unAc~ . Pu6..esser~~Ita;Jn~d,::!eQ1~cfl:.,...;::. .~ ..~ ' .. ;::, i~y>" . ':".

A. Su terreno.-liquido, si cimenta~.un;antisiero.r;con;cfLv.etse;:;[Aglsolubile .... 5i costruisccitiOig·t_3fito;:che-. e riporta; sull'asse delle· ascisse~~::quantitfJ~dii~g1i aggI~nto~e.· stille".ordinateda.quanti~di;:;pr.ecipitato;:
formatO'.·..

La re!~,?r;te
."\':

e.j:11'Iri~cc~I~[:e,,·lpo,ijg.Jt

-'

1. 23.

Questa· proprieta della. ;reazione;'l;pi:i~i~9.nl?E.!r.!~,~!.. " utllizzata:per: effettuare titolazioni, quindi misure:' q~titatiVe;.:di: Ac. (p~(' esernpio ... anchecdi" Ag;' iI meccanismO.:prendeJI nome:di:f!9.~~~~clP~p",,~~P:~;:i£ -.(f"t•. .'::"';;';;:.:. :'::0 '::;;::"" ";:. ! ., . . Esso· si'bascr~uf coru:e~:~e~;iii:tin;,);~~;.~: pr~~p'!~~. fQ~~;ta~tp:,~~ '~~O£~.ente quanto pill ~

Ag .e ~<::.s~~o,~n.'?Dnd~on~, ~.u'Vf:i~~~?:~~~~.I:p'~~~p'I?P..rn!.~,_p~~:~!")!?1L~"i121;!ii:Jri. .
QUln~l·b~s~prendere!u~:,~~·;~prove~:2i~Eltte~P~m_lfQi.qt,J.~n.:~.!*'~gp~~~~.~$;lfporaggluogere

di

l~i ::;:1'" ..•••••••• ..:'

.:"

_• B.

la concentrazione di Ac .nel,si&ro. ~dl: u~~e:

ad 'oglluna:di esse;ilsiero:Ctatti~lal"!;l':~:.ii1firitfgu~rE:tr.j!J'.qt,l.~!~.P'!9;v.~~;si~f9r:ro~;;PQn1a· if: Precipitate:: alia cdncentrazione di Ag iq; qll.eg~~pi1:lv~tta: (PUDessere fatto'tD,rciinttarrd;t:·.Ni~:c.o.O;.f~~~~~~~~~a~C?fl~.:<jl',~i~~Q_~b.9p,\~~:.:c;I.i1~i~ ..pnma: di fare
l'esperifge~to, in ~.~ ~!.SQ9nateneme~.cOnlOCquc:ndQ·~i~~a:~I~~I~ Su Zerreno soHdo;'anChe'se'questo:appacato spenmentale costituito.

.proprio, da lina;·solU#one'Sii!l!lia;~ga.rtzzata.:i·"
bande o

Questa 'soluZiOi'ie~pi~e.o~~:9~cidefdJ\g~eparate, tra


sono
di

veloclta deterrninata d~la loro, tagli?~' .. '. .~.' . Anche in questo caso si sfrutta i1fenof'lieAo daDa flocculazione,

oa: soprnrvengbnHt.a9giunn.;gH;;~;~eterog~clt:Ctie,,'mi9~~nl'Jai:.C!ttrav~rsQi.J~ .... band~\·cft,;.gel~;con una


capa,cita analiti~ ,0. ,.'l'l,~~W~*~~ ssorxravere
.~Il

esse.·.· ...

,.'

'.

.....:

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,,:.!.!)'.!.-i.:0';;F~;.i'~{·);:i'.;;;;r:d[; "':":.:;~·.'.E\;:';4i:%;:;:~:

.• ()n~~ne). C che da ul1 terreno vera e ," '. ."" ::~., :.• 911,1\(; .. RQSSOflQ ..e;;s~~:\m,es~Lo tra Ie

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.. ",&i;a- ;. ma qui iI '!8'ltagg!O e dato daita grande ipff!,.~~~.9,i~9~~,~~.~i u~ prO"babOmente" sara

~~·:mo~t9.;
...

precipitant

ac

fiho:-aO"UfiriJ~i01o t:fr-'~"ttro'1SandEf"'e"r:6"iil' 'ii)lietta

n:C~·'r:~ge!;{!-:~\.~* l~:R:';"l'~;\:".i'":· •~~,7:"~~,.;'--,_.~ !' . ..r '.

.. - .

72
Ci sono poi ulteriori applicazioni di questa metodica,', come-Ia . resziones di~.diffusjoflf~::· doppia. bidimensionaJe di Outcnerlony, seconda la qua Ie Ag (uguali 0" diversi) sono'messkjrtdtie.pozzettr;..ed: in un altro viene messo antisiero; nel terrene si formeranno bande di precipitazionerche; a seconda. della disposizione indlcano reezionl di iiientiti: (tra gli antigeni-, quando Ie bande appaiono fuse); di non identita e di identlta perziele (0 reazioni crociate.)~..· .. ' . . .. ~ Ancara un altro sistema rappresentatcr·dalla.raazione.i.di;;jmmunodiffli.sion~;r-adja[~~i:I;ll?~fQ'rr.isC?i:-~.~; _ anche infonnazioni·di tipo quantitativa, ed la metodica oggi usataper titolare.lg. ." ... '

ImmunoeJettroforesi. . Anche questa un e'Sperimento di diffusione, rna la SlJ9 particotarlta.stamel fatto~che;le.malecoteisano: immerse in un campo eletlrico. .' .. ' Anche in questa case si formeranno delle bande corrispondenllalle-zone-in.cui l compless~Ag-Ac;sono precipiiatL

La senslbilita di questi esperimenti ·di precipitazione quello solido, e poi aU'immunoeletlroforesi.

aumenta sempre,

passanda-daliterrenmliquida:a . .

..

lmmunoeJettroosmoforesi. Con questa: metodica;: cheha una' sensibilimmoI!Ir:alta,·. si. riesce::.a craareezoneadh ... iffeJ;entb., d concentrazioni: di Ag e'Ac" sfru~ndar..;due-;;elementi:da migrazione:' in" un·.camp~.~I~tlric:~~e;:;I~;..:: . caratteristiche; chirniche.dl un-slstema.tamponec. . ':.i.~: ..';'. . In questa sistema'gli Agacquisiscono"caricacposltiva; e gli Ac carica negativa~ pertanto:;r.se:..messtirr, _ . copispondenza dei poliopposti, essi ~ndana)avenirsiincontro. .. . . ,(
. .', i .

Betlroforesi·rocket. In questa metodica.slmite aU'immunodiffusione ;.: ~:q J'r.~i:!;.!.sono .. ~ Iiberl.di,migGils:e<n~~.campoel~ttrico.


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radiale, si hanno gli Ac b!occati. nel gel;.:mentr.e:glt:Ag, .. .

PE~I:"I;Jlil;.~perilller,ti di precipitazione.

si ha bisogno

di Ac almena bivalenti,:·e·per·questO!motiqa:molTosi;:possono:
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< Tit~'azionedel siem.

piu . ~I~: :.~~IU.iziO~~' apace c

di dare

.: il. sistema di mettere ll siero adifferenlj'·diluiziani·(in·genere .. on.ragione'4lci,.e. ~tite .anche in caso di c :;':;";'~{~iagn6sj d'infeiione;"per Ie: qt.iairOQri'·e ta~to··importanteavere At;; q4~nto· dimostrare>il._cambiamento di titolo:iispettO'a' quaridi:f non. si"avevifinfezionein:corsa:;' .... . .' ."_'~';"::'~~:.>..;;.b';~~~ O:uando'gii'A:c' verig6no fom'lati·dopoil. primo contatto con l'Ag st parla. di si~~c_onY'.ersione, mentre .... ;'::·,:/~,;,,1";';;!.!~~qiJand(j aurnentanoln seg~iio 'al contatto con un Ag gia·conosciuto si parta di a~~ento del ntolo. essi <:.:~ :··,~ ..~,,~j\('f~~~:: .. "~.:':..-:.~;. ~.-.... ,' ...... . .' ',.. '. • ,;;"~·'",'·W··!..er·diagildsficare·un'nfeZioriein corso bisogiJache:D.1itolo sia a\Jinet1tatodiaimeno quattro volte da un ~nino 'prelievo dj·Sii3io. rispetto ad.un cemplone.preso giomi dopa. . ",,-':..':·~~;:;.j.(I: .'_~ . .'~· ::A.:a..: LeieciZi'oni di agglutinaZione hanno una sensibilit~unaggiore di queUe di pre:Opitazion~; p~rtantQ. vista che ,;, :"'. :.~n~t\~p-i'!tosto sernpllca da eseguire -; si· cercato, di' rendena. possib.iJe: ~h~~ ... gjll· Aq,.p9,Wcorpuscolali, . _r~e[,'O f~~.dun supporto corpuscolare. . . .:_., ..... '''' , . ...... ~ ~.todica·:prende it nome di agglutinazione passiva, .ed ha iI van~gglQ·.d,i al!JT1~n,lfireli?j senslblllta della

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",: .;.~:!;:=r:~;lIOlte. a basse diluizioni, i test di aggJutinazione risuJtano negatiy~ mentre a diluizioni maggiori sana
positivi; queeto fenorneno s~ spieg.a perla presenza dialte concentrazioni dllg monomeriche, .sono in. grado..di. mettersia ponte; ~,.q!JlnO! . dru.-e aggJ~inazll)ne~'~: '.'. : ..' .':" ~ .Q1,lindi questi test vanno cand6tticoif 81meno due'O' tiS'diluizloni'dTfferenti.

I I'"

73
.... Gli esperimenti di emoagglutinazione un'applicazione puramente qualitativa. sono utiliz:zati per determinare
it gruppo

sanguigno,

e questa.

Agolutinaxione passiva. Puc essere utilizzata enche per determinare la presenza, sui globuli rossi, dell'antigene· Rh; questo: perc comporta un problema, poiche.quesf determmanti; se ci sana, sono abbastania·distanti:tralom·. sulla membrana, e pertanto, anche sa l'Ac Ii lege, c's un bassa probablllta- che . sl verifichi, un'agglutinazione. . . Per risolvere'questo problema si fa avvenire norrnalrnenta la reazione, e poi si cimenta:il prepal'ato'con: Ac anti-Ig umane; in questa modo, utilizzando Ie opportune diluizioni, si riesca a tar avvenlra- la; reazlone di agglutinazione. Questa melodica e detta agglutinazione . indiretla, {test dl Coombs). ~ . .

..

A causa del fattore Rh, quando una madre RI).. partonsce un figlio Rh+, si puc andere lncontroz.. all'eritrobJastosi feta/e, che puo creare problemi al momentodL una seconda.:gravidanza;:questo;;:. problema puo essere evitato mediante sieropi'ofilassi passiva, a.base .di Ac anti-Rh,:che·distruggono::t globuli rossi de! neonato venuti a contatto con la madre, ed evitano- che eSSB, sLimmtlnizzi:~ontro taleJ

Ag.

'

fjssa:zi.one de) ccmpaemento. Qu~~~eazione e stab messa a punta per valutare la presenza.:di Ac contrc-Aq solubj]!;::tunzione:anche:corr~ quellLcorpuscoiaH. ma in tal- caso e plu taboriosa, II risultato di questa reazione non sl vede ad.occnio, quindi,occorre. un slstemartvelatore, la, reazione avviene in due lappe: nella prima-·sf- menono a contatto i campioni dr.siero. e giL Ag; a,questa:;:i":. sal~one si aggiunge U compiemento. ~te:t,;caso in cui la 'rea:zlone Ag-Ac' sla;-awe·nuta allora si l1a la fissazione del complemento, altrimenti:.essol;. rimaneJibero; in ogni caso nulla di visibiie accade. , .. '. .'. La,..~et9nda.1appaseFVe per vedere se it c:ompl~mentn.~ statn.fissa~o_,(q~indi.sa si sono formati complessr.Ag.-?4'" . AC)~'i;J~to .si fa aggi1;lllQf3000globuli rosst'dt. montelle,eAc contra; dL.e5SI_ . . ..... A .. ij~o q punto, se it comp1e:nento' sempre in soiuzione,J globuii. rossi vanno lncorrtro. a lisi, ajt;ime~ije;shi:" ··dep~if.anD integri siJI'fondo.· Quiridit.fr nsultati passibiU di questa reazione sana due:

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';1:&~~Jl~)~~El~~i~~~fu.l~<~~JnH~1,~!?fQ'._otQ;f!el~i~[QJ'Qn,:~hi9qgt~g:':~!it~
. on emolisJ, II complemeoto
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)":.~);~~-tt~;2.:,~:,;:'\ >~

e stata

tutto, utJTrzzato:..pe~ntQ,sj, formate ikomplessmAg;.Ac.,w

.- '-',

.,.

8i~agt1a stare moltO attenti nel dosare Ie giuste quantitii di complementa, altrimenti si possono ottenere.rtsutratt falsi; pqsilivi 0 neg~Jlivi. " , ,. . , .. , ... ..:'.~'--~ 1"1 l.\\\ .\~('(',,~ S, Ol.~(Uv\~ \}.V'\~-t_~\\'\,.s,) Q... ~-'\ ,. ~\R€~dne di neutralizzazione •.1 "I~\ ct..:"\:~ v'\.~ ~V\.4 \'c.c.<; ~\' ~(_~""'~H.' l~ ~(_")r-s. \ \'1(.\ S.i.p~para un terrene con cellule in col~ ~ ad esse,.si ~ggtunge una tossina; queste cellule,.subir;;lnno mo~m~o.ni. causate daJla tossinat.visl~illal ~O_ : ... ' '.' ,. . ... .,.. " ';'.'.) "·i';·,~AggltJlJ'gendo Ac anti-tossmalale effetto·puo essere contrastato; gli,Aeprevengonadl danno.serriconoscona: speeificamente la tossina utirazata. rna, oltre a quesio, devono avere urr precise etfelto anii-tos~jna-:

=r=

Un esempio si puil tare con-~a'k,;;'ina del Clostridium, cne lrasfonna Ie cellul~·in collura facendo cambiare forma: da frastagliata a rotondeggiante. ,.

loh;·:,

Irnmunofluolli$cen:za. rnetodo immuno-enzimatico e metodo immuno-radiologico. QLieste.reazione si basana tutte sullo stes.so principio: attaceare 0 all;Ag a afl'Ac qualcosa che possa renderlo ricaooscibile. , ' So·n·a:reaziani che poesono dare risuJtatl sta qualitativi che Q4anb1atM, e sono altamente sensibin • .• •• j Iitprntica la marcatura e quasi sempre a caricodefrAc. rna iI metodo puc essere usato che per samjiare sia l'Ae .;,,;~ctle_ll!~g '. passano essere ,fatte s~ndo due modalita: :

:~;,,~~ 9i;i~ect-eazmni

...:

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.. , : ~ " .~ ..-;

MeJ.odica

,-, :\'

diretta, impiegataJ solo per nleVafe 'Ag;; lei marcatura avviene ~!:'JI'l:\c. e questa l1.1B,toclica .. pull essere usata per nlevare Ag corpuscolati (0 cornunqee portati da cellule, ad esempio. infettete da virus}. -

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Metodica indiretta, usata per rilevare AC; ln qu~ casa si cimentano Ag eAc, e poi si aggjungono! . Ac{marcati) anti-Ig (dopa Javaggia), per vedere se si erano formafi cornplessl Ag-Ac.':"· :Quasu ultimi Ac sono prodotti da animaJi'.immunizzati centro 19 umane, ed e J11oltovantaggiosa, paiche ji.. secondo- realtivo ,e diretlo verso ffc dena. ,Ig, umana, quindi non e speciflco per ogni individuo. ad. inoitre ci Infanna suna dasse della 19 che ha formate iI complessa Ag-Ae, QueStO metodo e ~lep.er saggiare:·Ag sqlubffi, infatti basta ancorarlo ad.un tampone Qllegarne Bwiene meltendo I'anticorpo sui tampone. per alcune. ore, a pH 9-9,5}: in. questa caso la tecnica ;prende n na~e di ELISA (Enzyt:ne-linked immuo'9adsqrbenl assay):---"~'~ .;,...

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Se si vuole aggiungere capacita analitica al test (ovverodistingueretra vari:'complesskAg4Aa presenth net sistema),. prima, di. eseguirlo si precede can la metodica. deLwest~m' b/otting:(immun~:rblottijig};'; chezconslstsnella separazione delle varie moleeole per. eiettroioresi, e po] nel piastrarte su un foglia:dLni~celiulosa_ .. 11 loglio viene cimentato con iI siero (che contiene Ac marcati) .. ed infine si hala: rivel~ioo.e~della:;reazio[le· lrnrnunitaria. Cromatografia di affinlta. Per far awenire la reazione immunitaria si puo.anche legared'Ag ad una: colonna::(ad~esempio::dLsaccarosio)' poi aggiungere alia colonna iI slero: siprocede in tal modo ad una cromatograiia:di:afiiniti:'. Produzlone di Ac monoclonallc Per fare-'questi slstirnclall sistema-immunitarirr-ccn un Ag; poi si prende: ufl'omogenato:;:di:cellule:..di:milza dell'·animale e-si prelevano alcune cellule. . . Questa vengono separate mediante. diluizioni limite, e poi si fanna fond ere can cellule. di mieloma:.· Per selezionare gli ibridemi sic usa iI terrene HAT.. . In questa modo, polche gli lbridomi derivano da un progenitore unico (perchel linfociti::eramrstatl;separatt:corr.. diluizionUimite) si.hanno Ac·monoclonalL.. ..

r.

..

~ Moda/ita tecniche delle' (eanoni di·immunita:ceIJub ..'

... mediata. ...-'


lsoiara da campianEdj·.saogue, (in utilizzandQ. una ctomato~r:afia~'di: '.' ." ..
.

Per'sfrtJttare Ie capacita'di'linfociti'Te 8 innanzitutto-e' necessano isolarii; si possono " .questoccasc I T rappresentano iI 90%) oppure da sospensioni di cellula spleniche, '.: ~ffinit8(nei confronti di un qualsiasi racattore-della loro membrana..

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.

j;~;r:)irif9Cjl:iitqUandO' sr at~nlYsubis~?trbla~tizzazjane-·~·si·repli:an{)~; per.caPi~la.J{;l[lr~~~~i,1ali~~~.~ir~f~()~tarei~;\


. '. rii:.Imero~di cellule ehe 51 formano, sia In segulklad: una nsposta;:pnl11ana: ehe ad:unalsecondana.;.: .... '., 0; W;flr:p;rqt~~rmento: .cansiste··nel· rnettere- i'Iinfociii:'ii'r colturcrdel;~~7 giomr~ con rAg 8.T triZiaf36.irI~rl;io~~~h~:\~f;~~l(H!e.:;netE:\. ;'fr'.f~tma~~::;.iano' marcate, . . . ..: ::r':Misurai'idoda'radiattivita si riesce a capire quante ne sana nate:'

!:.

:J;f..:,:~;...... ~

~.

~~.~r~1~~~u.~.a,·s~ma'deiilinfOdti"8:irw.ecepuc utilizzare;unaltm. si

metada: si prendcinCr.:~Ip..9,Bt~~~~·db:notltof;le:::e'.si:

.~Clmell~p;CO(J.Ac,ecomplelJlento~ .., .' ,;·ts6'ffuiiaCnsr:p'otrannol'qoindi~ veder.e:· ad, ocehioro- megiio."'!all:M-:O'~,uno: sti;3hj.di: ' :;~:bi~ilcne:tlo strata e fatto da globubo$si, ed·ogni rnaccnla.tappresentanma plasmacellula:.. . .,'.(.... ~;':.:-:~·i~\~~·~ .. . .

ceilule,;:ros~tie.,-:£orrdelle
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Attivita. cltoiossica. Si puc valutare se un linfocib T ~totOSfico ha reagito con una cellula (che ill tal ~~,~",ra~infe~tqqj.a,;',(jrus, 11lmorale, ecc.) faeendo incorporarte ct , che e radiattivo. . .... ' .. .. ....... -: .'. ;..•.,~.Se questeceUule vanno'indisi ir Cr sara presente'nel~sopran~tall~~ . .', .: : . .>~",:(".' .: ~;;:.: .: . ..::..,'(t';:;":t;:.,':••.:. ·i.: .' . Questa reazione ha fallo ..scoprire Ia restrizione di istocoinpatibillta~poid:ii:tavVierie solo. se 1~c;ellule;;(Ii·pfocita·~;
i·,,:;·:·~i::e cellula.·hlisi} sq~'iStoc?mpati~ili~', .,. ...,'" ,.' .. .
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1•. ··:.:

.....~

Adiuvanti.

r vac¢ini~possono essere

creati 'in differenti modi:

1. Agente infetiante ucciso 2. /lIJente infettantevivo edattenuato .'.:;,'{31;. Prodotti· dell'agEmte infetfunte"
Net pOrno a nel terzo caso vjene a maneare unacaratteristica importante di. un rapporto, infettivo: lao replicaziqne; in qUaStki:::asi! la .dose di Ag sornminlstrata non deve essere troppe bassa, albimenti non si fa in tempo. ac;t:;avera irr,~u,n.ki:iPone-, r.Je. trappe alta. altrimenti si hanna effetli collaterali (per esempip •. nei Gramc~e rendotossina;'poi bl9t:>gn~.:~nsiderare anche iI costa). ...... ...•........... . .•.... . Pef.sup¢rci.requestO problema si utilizzano. a.iffuijiii.ti, delle rnolecole che esaltano il potere immunogeno degli Ag; sono m~.leco~:di,diversa natura, ce ne sana alcune per I'uorno' ed altre per g~ animall~'ei1 agiscono in maniera aspecifica nei confroJ:iti:cfell'Ag. . _. . . ~ni Yaccini si basano- proprio sull'adiuvante .
. 0' .

Se

ne:. d~tinguono

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due tipi:

- -- .... ;.,Tii': -Gel minerele,


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come !'idrossido di allumino. ubiizzato nell'uomO;. . 8. .Adiuvante cJj Freund, un'emulsione iiwertita di acqua, nella quale vi sono Ag, ed olio (51. mette deU'acqua in una mantee d'olil?; e can una siring a lsi mischia per una venlina dl volte, fino ad ottenere qualcosa di .. lattiginoso). :' , .. .. . .' ... " ' ": ' .. - ...... _-:Olliffai' si ha dell'ali6 con.taote gocciolini ci-'clcq~a'; aii1nt~n;o delle quail si Questo' adiuvante cosi preparato prende iI nome di incompleto, pciche ne esiste anche una comp/eto, preparato con I'aggiunta d! micobatteri uccisi 0 componenli della parete in sospensione. .:.~:; .. '
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75

Questo adiuvante non viene usato nel!'uomo poiche da esse possone derivate granulomi a degenerazioni tumoralL Gli adiuvanti hanno due eHetti: .. .. Effetto deposito, I'Ag viene rilasclato rneno rapldaments, polchesi trova nel contesto del gel minerale 0 nella rnatrica d'ofio, quindj J'effetto immunogeno, a partta-..di q~antita. di Ag, dura piu a lungo'.. Rectutsmentx» delle- cellule jmpegnale'.n~lla.·rispostadmmunitada,(soID con: l'adiuvants::. di: Freund}'alcuni.oli non. vengona metabotlzzatke-pertantc; rimangona:.nella reqlone in cui sono'statL-inactJlati-, r.:_ . Ouestc.comportarun grande-vantaggio'; polche; in questosmodo venqono richiamate nella regione Ie callule. impegnate nelJa-.rispostaJmmunitaria;. tra· cui anche, Ie ·APe.

Per i vaccini contra il tetano e la difterite si inoeulano anatossine" (inattive) inplobate in un gel mineral e., per avere.maggiore: irnrnunoqeniclta. Se si. vuole produrre siero anti-tossina Ie anatessine si somministrano al cavallo, rna con gli animali si. usa: radiuvanta~di:' Freund" . Gli adiuvanti. fureno scoperti proprio in questo modo, poicha si vide che. quando. I'iriiezione erafatta in. maniera:mori::" sterile, I'infiammazioRe cne ne derivava'faceva aumentare iI t!i~o anticorpale. VaccinL I vaccini hanna bisogno A.

di alcuni accorgimenti:

Antigene~l'immuniz:za2:ione· deve essere diretta: contra l'Ag giusto~ per esemplo; lo.Streptococco::::·. (agente. eziologico .. all'angina· streptococcica; ~IaJo[)sjJIite .. eec.) ha dlversl .Ag di. supenicie";';.ma-;· d solo una tit ques~ Ja'piDteina: Mi{roe rappresenial.urufaHore.di. virulenza) •. scatena"unar.reazjoo$~ immufliiarlai;che:porta.alla;;ronnazione.otAcprotel1M<:eontr:a:f!lnfeziane;:;gfi.altrWAc;;r1omseMm01:z,J; B. Somministz:azione-,.:.ii primbvaccinitutiliz:zatj;:(antidiftBiitm:erantifetanlco., sonQ;'statksomminiStrati~,,. per·vja::parenterale;Je.:infezlo~,.che;:.inv.ece-::~nomCcme;;.via:l·c:raccesso::;.le::mucosei:non;possoi1o~:~. esserercontr.astate;in·mollicast;:con..'Vaccioi>samminiSi:Jiafuper::via'.".parenterale;;; .' Queslri:.:si:ha:perch~tali::.vaccinrrprodDCOntY.1.lO:ele.valo!tilolo;:anticorpale-. cireoto; rna' in questiccasiiz:.:. in: Ia protezjone;oei;;comroDmdelmmezion~siahata:iJi:velrC#def;~lL' _In ·queSID.-.r::a.si~si:;;50mnUnis~cepP.i~inaitiVati;idem;3Qf!lltell':Ed:Jnfezione~1.come"nej;;, casOEdel~:', poli9n1i¢Ii~e;;.imaltii:Casi:petm:ciO:morz:B:~~ibii'~~~e:glitagenti~non·son<r.resistenfuat'pl::taddbt;;~

dello..smmaco; e' P9ssonQ!passar_ersobse;:proletti::dat:cibO~·.

Per:·questi::iJ:vaccino:-si:basm.sU! agenti:vM:rcrttenuati;;:che:produconcr: un'jnfezione aJiveJlm delr.at·:,,Illuco~;::.che· vlene!fatta, progr.edire-per: 2-3 Cidi dif:repiicaziolle: e, d.l una, buonarprotezione: lociarei±~. un esempia di questo: vaccino' e. rappresentata da··ql.lello,·. centro- la febbre: tifoide; i cui- agente\';,· ezjoloQico: e Ia· Salmonella typhi. .

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