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Liceo cantonale di Mendrisio

Piano degli studi del Liceo di Mendrisio

seconda edizione riveduta Mendrisio, giugno 2010

INDICE
Introduzione I. Il settore lingue 1. Italiano 2. Latino 3. Greco 4. Francese 5. Tedesco 6. Inglese 7. Spagnolo p. p. p. p. p. p. p. p. p. 5 7 8 17 33 42 61 68 74

II. Il settore matematica e scienze sperimentali 8. Matematica 9. Fisica 10. Chimica 11. Biologia 12. Scienze sperimentali Opzioni specifiche 13. Fisica e applicazioni della matematica - Opzione Specifica 14. Biologia e chimica - Opzione specifica Opzioni complementari 15. Fisica - Opzione complementare 16. Chimica - Opzione complementare 17. Biologia - Opzione complementare 18. Applicazioni della matematica - Opzione complementare 19. Informatica - Opzione complementare III. Il settore scienze umane ed economiche 20. Storia 21. Introduzione alleconomia - Introduzione al diritto 22. Geografia 23. Filosofia Opzioni specifiche 24. Economia e diritto - Opzione specifica Opzioni complementari 25. Storia - Opzione complementare 26. Geografia - Opzione complementare 27. Economia e diritto - Opzione complementare 28. Pedagogia/Psicologia - Opzione complementare 29. Religione - Opzione complementare 30. Istruzione civica ed educazione alla cittadinanza

p. 80 p. 81 p. 94 p. 98 p. 102 p. 105 p. 106 p. 113 p. 116 p. 118 p. 119 p. 121 p. 123 p. 126 p. 127 p. 132 p. 136 p. 143 p. 148 p. 151 p. 153 p. 156 p. 158 p. 160 p. 162

IV. Il settore delle arti 31. Arti visive 32. Musica 33. Introduzione alla storia dellarte 34. Arti visive - Opzione complementare 35. Musica - Opzione complementare 36. Storia dellarte - Opzione complementare

p. 164 p. 165 p. 168 p. 170 p. 172 p. 173 p. 175

V. Il settore educazione fisica e sportiva 37. Educazione fisica e sportiva 38. Sport - Opzione complementare

p. 178 p. 179 p. 190

VI. Insegnamento religioso 39. Insegnamento religioso cattolico 40. Insegnamento religioso evangelico

p. 192 p. 193 p. 195

Introduzione
Il presente Piano degli studi del Liceo di Mendrisio raccoglie in un insieme organico e coerente i piani redatti dai singoli gruppi disciplinari dell'istituto nel rispetto delle linee direttrici fissate dal Piano quadro degli studi per le Scuole svizzere di maturit (PQS) del 1994, e a partire dal Piano degli studi liceali approvato dal Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone Ticino il 6 novembre 2001. Esso costituisce, secondo lo spirito della nuova ordinanza federale di maturit (O/RRM), la caratterizzazione di sede dei piani cantonali e di conseguenza un punto di riferimento imprescindibile per tutti i docenti che insegnano nella nostra sede. Si tratta al contempo di una struttura aperta, suscettibile di accogliere i miglioramenti che la pratica dell'insegnamento vorr suggerire. Il Consiglio di direzione Mendrisio, ottobre 2002

Premessa alla seconda edizione


Nelledizione riveduta sono stati rinnovati (in seguito ai mutamenti intervenuti nella Scuola media con la cosiddetta Riforma 3) i piani delle seguenti materie: - latino; - francese; - inglese. Per la.s. 2009/2010 i vecchi piani (consultabili nelledizione 2002 dei Piani di studio del Liceo di Mendrisio) restano in vigore nelle classi IV. A partire dalla.s. 2010/2011 i nuovi piani saranno applicati a tutte le annualit.

stato inoltre inserito il piano della nuova opzione complementare di informatica.

Il Consiglio di direzione Mendrisio, giugno 2010

I. Il settore lingue

Italiano
I docenti di italiano del Liceo di Mendrisio si riconoscono pienamente nelle indicazioni contenute nel Piano degli studi liceali gi approvato dal Dipartimento. Si propone pertanto una sintesi di tale programma con lindicazione degli autori e dei testi canonici o letti pi frequentemente nelle classi del curricolo liceale. Linsegnamento dellitaliano rappresenta un punto di riferimento obbligato in ogni fase del percorso formativo liceale, in particolare come dimensione fondamentale per lelaborazione e lespressione del pensiero e per lampliamento del patrimonio personale di esperienze e di cultura. Esso in stretta relazione con i processi di sviluppo cognitivo e con il formarsi di una coscienza culturale. Lo studio della lingua e della letteratura italiana costituisce una presenza rilevante in ogni possibile indirizzo del quadriennio liceale. Lacquisizione di solide capacit linguistiche e la conoscenza dei fenomeni letterari hanno infatti pari importanza, in qualsiasi curricolo scolastico, per la formazione dellindividuo.

Obiettivi essenziali Conoscenze Conoscere varie tipologie testuali, unitamente alle loro caratteristiche formali; conoscere i principali momenti della storia della lingua e della letteratura italiane, attraverso la lettura, completa o antologica, e lanalisi dei testi pi rappresentativi. Capacit Produrre in modo corretto ed efficace testi, orali e scritti, ad un livello di complessit adeguato alla materia affrontata; analizzare autonomamente testi letterari e non, utilizzando un metodo dindagine adeguato, inserendoli nel loro contesto storico e culturale, anche attraverso il confronto con altri testi o con espressioni artistiche di vario tipo. Atteggiamenti Essere consapevole dellimportanza di possedere una buona padronanza linguistica e di esprimersi in modo confacente ad ogni situazione comunicativa; essere consapevole del valore formativo della letteratura e della cultura.

Classe prima
Durante il primo anno linsegnamento dellitaliano si propone da un lato di affinare la competenza linguistica degli allievi, rendendoli nel contempo consapevoli che importante possedere una buona padronanza espressiva, dallaltro di fornire delle basi metodologiche per leggere e analizzare diversi tipi di testo. In tale prospettiva il laboratorio di italiano a classe dimezzata uno spazio didattico imprescindibile per seguire pi individualmente gli allievi nello sviluppo di queste competenze mediante esercitazioni e attivit di approfondimento mirate.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Avere una buona conoscenza del sistema linguistico italiano (lessico, morfologia e sintassi); conoscere i principali meccanismi che regolano la comunicazione e i sistemi di segni, in particolare quello linguistico. Capacit Riconoscere, analizzare e sintetizzare testi di diverse tipologie, utilizzando una metodologia corretta e ricorrendo a opere di consultazione adeguate; accostare i testi narrativi e poetici secondo le direttive metodologiche fornite dal docente; produrre testi di diverse tipologie aventi i seguenti requisiti: correttezza linguistica (ortografia, morfologia, sintassi), propriet e variet lessicale, coerenza logica e stilistica, coesione fra le parti. Atteggiamenti Essere consapevole dellimportanza di possedere una buona padronanza linguistica e di esprimersi in modo confacente ad ogni situazione comunicativa, non solo durante la lezione di italiano.

2. Referenti disciplinari Sono principalmente tre i campi di studio del primo anno: la riflessione sulla lingua e sulla comunicazione, le tipologie testuali e lavviamento allanalisi del testo letterario.

3. Modalit dinsegnamento Lingua e comunicazione: il primo campo consiste nellapprofondimento delle conoscenze morfologiche e sintattiche; in particolare si tratteranno la sintassi della proposizione e del periodo e le tecniche di raccordo e di sviluppo tematico allinterno dei testi. Un altro aspetto riguarda gli elementi fondamentali relativi alla natura e ai modi della comunicazione verbale e no; in particolare si far riferimento ai principali elementi della comunicazione, alle funzioni della lingua e ad alcune nozioni essenziali di linguistica generale e di sociolinguistica. Tipologie testuali: il secondo campo di studio riguarda le tipologie testuali e i principi costitutivi della testualit. Si analizzeranno e si produrranno testi autonomi oppure testi che ne elaborano altri. Testo letterario: i testi letterari saranno prevalentemente scelti tra autori rappresentativi della narrativa (novelle e romanzi) dellultimo Ottocento (Verga), o del Novecento (da Pirandello in poi). Lanalisi del testo letterario in poesia si limiter a pochi aspetti essenziali.

Sia la riflessione sulla lingua, sia lanalisi e la produzione di testi, richiederanno infine di approfondire la conoscenza e di migliorare luso di strumenti di lavoro e di consultazione fondamentali, quali in particolare i sussidi lessicografici.

4. Valutazione La valutazione avverr considerando la globalit delle competenze raggiunte, manifestate attraverso esercitazioni scritte e orali che verifichino prioritariamente gli obiettivi di capacit. Assumer tuttavia rilievo particolare laffinamento delle competenze linguistiche, naturalmente sempre commisurate con la crescita culturale dellallievo.

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Classe seconda
La seconda liceo presenta, quale carattere distintivo, lavviamento di un discorso letterario organico che si svilupper sullarco di tre anni. Sar dunque necessario introdurre progressivamente due obiettivi di primaria importanza, che diverranno centrali negli anni successivi: la capacit di sviluppare una lettura critica del testo attraverso lacquisizione graduale di specifiche metodologie dindagine e la capacit di inserire il testo nel suo contesto storico e culturale. Si comincer in tal modo a tracciare una panoramica della storia della letteratura italiana, che potr essere completata nei suoi momenti essenziali negli anni successivi anche attraverso letture personali. La costruzione di questo nuovo sapere dovr comunque fondarsi sulle competenze specifiche del primo anno, siano esse acquisite o in fase di consolidamento.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Conoscere alcuni principi fondamentali di linguistica diacronica, in particolare alcuni meccanismi fondamentali relativi al passaggio dal latino allitaliano (fonetica, morfologia, sintassi); conoscere alcuni elementi di carattere storico-letterario relativi agli autori affrontati in classe; conoscere alcune importanti forme metriche e figure retoriche presenti nei testi degli autori studiati. Capacit Comprendere e parafrasare un testo in italiano antico affrontato in classe, inserendolo nel suo contesto culturale e storico secondo le indicazioni ricevute dal docente; ricostruire, partendo da elementi dati, lanalisi testuale affrontata in classe ed estenderla a testi simili, riconoscendo affinit e differenze di carattere tematico e stilistico; prendere appunti in modo confacente ad unattivit complessa come quella della lettura e dellanalisi letteraria; affrontare in modo guidato un testo critico e utilizzare opere di consultazione adatte al tipo di conoscenze e capacit da raggiungere; affinare le proprie capacit di produzione testuale scritta e orale; valutare la propria produzione (orale e scritta) basandosi sui criteri suggeriti dal docente. Atteggiamenti Essere consapevole del fatto che ogni testo letterario inserito in un sistema analizzabile sincronicamente e diacronicamente; essere disponibile al confronto con sistemi culturali storicamente diversi dal proprio. 2. Referenti disciplinari In seconda viene ripresa e ampliata la riflessione teorica sulla lingua, spostando lattenzione dagli aspetti sincronici a quelli diacronici, in modo da costruire in una prima fase un percorso di storia della lingua e successivamente della letteratura.

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3. Modalit dinsegnamento Partendo dai primi testi del volgare italiano sar possibile mostrare il fenomeno della derivazione dellitaliano dal latino, attraverso le sue caratteristiche pi significative. Loggetto di interesse pi specifico il testo letterario inteso come realizzazione legata ad un preciso contesto artistico e socio-culturale e come momento di un percorso storico. Lambito privilegiato dindagine costituito dagli aspetti e dagli autori pi significativi della tradizione letteraria medievale del Duecento e del Trecento, lo studio dei quali potr comunque essere ripreso e ulteriormente approfondito negli anni successivi. Le origini, la poesia religiosa del Duecento, lo Stilnovo. Dante (Divina Commedia) e Boccaccio (Decameron) costituiscono imprescindibile materia di studio. Agli autori del Duecento e del Trecento vengono affiancate, in particolare durante le ore di laboratorio, opere otto-novecentesche, che tra laltro possono servire in via preliminare per un approccio alla dimensione storico-letteraria del testo.

4. Valutazione Come per il primo anno, la valutazione dovr tenere conto dellinsieme delle competenze raggiunte dallallievo, manifestate attraverso esercitazioni orali e scritte, che verifichino prioritariamente gli obiettivi di capacit. La verifica delle conoscenze letterarie dovr presupporre da un lato la comprensione del testo affrontato, dallaltro la comprensione dei principali aspetti che permettono di inserire il testo in questione in un sistema di tipo letterario. Per queste ragioni sar opportuno ricorrere a diverse forme di verifica di comprensione dei brani o dei testi (tanto pi in italiano antico) letti in classe: parafrasi, riassunti, questionari e altre forme ancora che il docente riterr utili a questo scopo.

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Classe terza
Nel corso della terza liceo, che vede il discorso letterario assumere assoluta centralit, lallievo condotto a sviluppare un panorama storico-letterario in cui inserire progressivamente le diverse figure e i movimenti affrontati in classe. Parallelamente alla costituzione di questa visione dassieme, a cui concorreranno anche eventuali collegamenti con le altre discipline umanistiche, verr consolidata sempre pi lautonomia nellanalisi testuale.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Conoscere i principali momenti della storia della letteratura e della cultura italiane, attraverso i testi degli autori pi rappresentativi dei periodi presi in esame; conoscere i momenti importanti della storia della lingua italiana in relazione con lambito letterario preso in esame. Capacit Analizzare e commentare (anche autonomamente) un testo che abbia attinenza con un quadro di riferimento che sia stato stabilito in classe, utilizzando correttamente un metodo dindagine; esporre oralmente, con struttura ordinata e linguaggio appropriato, il risultato di un lavoro di ricerca o di analisi svolto autonomamente; stabilire confronti e relazioni diverse fra autori, movimenti e periodi studiati (anche di altre letterature); utilizzare in modo personale e critico il proprio bagaglio culturale per argomentare, sostenere o confutare una tesi in modo convincente, proponendo e verificando ipotesi, traendo conclusioni, ecc.; scegliere e usare i diversi strumenti di lavoro e di consultazione; valutare la propria produzione (espressiva o critica), partendo da criteri stabiliti autonomamente o in collaborazione con il docente. Atteggiamenti Essere consapevole del valore formativo della letteratura e della cultura; essere autonomo e dotato di iniziativa nel lavoro in classe e a casa; essere consapevole del proprio livello di competenza e pronto a intervenire con i correttivi opportuni; essere aperto al confronto con sistemi culturali diversi dal proprio, mostrando disponibilit verso una realt pluriculturale.

2. Referenti disciplinari Argomenti della terza saranno di regola alcuni fra gli autori, le opere e i temi pi significativi del periodo compreso fra il Quattro e il Seicento; a questi si aggiunger la trattazione di alcuni aspetti del Novecento (gi affrontato parzialmente in prima e seconda) riproposti in maniera pi approfondita e sistematica tanto in questo terzo anno quanto nel successivo.

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3. Modalit dinsegnamento La sostanziale continuit tra la terza e la quarta offre al docente la possibilit di suddividere la materia allinterno del biennio a seconda delle esigenze didattiche e delle peculiarit delle diverse classi, come pure di scegliere le modalit e i percorsi didattici che riterr pi opportuni (per temi, per generi, e cos via). Fra la terza e la quarta generalmente situato il momento in cui lallievo comincia a stabilire autonomamente relazioni tra i diversi saperi assimilati e ad elaborarli in modo personale. Sar pertanto stimolata e sviluppata la capacit di argomentare utilizzando adeguatamente le conoscenze acquisite nel corso della formazione liceale, come pure la capacit di sviluppare un commento personale derivato dallanalisi di testo. Il canone degli autori e dei testi si configura secondo questo ordine: Petrarca (Canzoniere), Ariosto (Orlando furioso), Machiavelli (Il principe), eventualmente Tasso (Gerusalemme liberata), accenni al Barocco.

4. Valutazione Coerentemente con quanto avveniva negli anni precedenti, saranno le competenze apprese ed esercitate in classe ad essere verificate mediante prove scritte, alle quali si aggiungeranno con sufficiente regolarit momenti di verifica delle capacit di esposizione orale. In entrambi i casi, il docente provveder ad esplicitare i criteri mediante i quali la valutazione sar effettuata. Per quanto riguarda lambito letterario, si potr richiedere che lallievo impari gradualmente ad avvicinare in modo analitico un testo nuovo che presenti caratteristiche simili a quelle evidenziate durante le lezioni ed esercitazioni con il docente. In un secondo tempo, sar determinante la capacit di analizzare e commentare autonomamente un testo, sia letterario, sia pi genericamente riconducibile ad un ambito culturale che abbia attinenza con un quadro di riferimento stabilito in classe.

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Classe quarta
Il quarto anno si pone quale momento conclusivo tanto nella costruzione della panoramica di storia letteraria avviata in seconda liceo, quanto nella realizzazione dellautonomia di lavoro e danalisi testuale ad un livello adeguatamente rigoroso. Le competenze linguistiche e testuali progressivamente richieste nei due anni precedenti dovranno in tal modo confluire sia nella trattazione del periodo storico-letterario indicato per la quarta, sia nella preparazione individuale dei testi da presentare allesame di maturit.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Conoscere i principali momenti della storia della letteratura e della cultura italiane, attraverso i testi degli autori pi rappresentativi dei periodi presi in esame; conoscere i momenti importanti della storia della lingua italiana in relazione con lambito letterario preso in esame. Capacit Analizzare e commentare autonomamente un testo letterario, inserendolo nel relativo contesto storico-culturale e utilizzando un metodo dindagine adeguato; sintetizzare in modo adeguato i dati di unanalisi testuale, tenendo conto anche di eventuali apporti di diversi testi critici; stabilire relazioni fra le conoscenze assimilate nel corso delle lezioni di italiano e quelle acquisite in altre discipline, facendo gli opportuni collegamenti e raffronti fra testi letterari e manifestazioni artistiche di altro tipo, quali ad esempio quelle figurative, musicali e cinematografiche; scegliere e usare i diversi strumenti di lavoro e di consultazione; valutare la propria produzione (espressiva o critica), partendo da criteri stabiliti autonomamente o in collaborazione con il docente. Atteggiamenti Essere consapevole del valore formativo della letteratura e della cultura; essere autonomo e dotato diniziativa nel lavoro in classe e a casa; essere consapevole del proprio livello di competenza e pronto a intervenire con i correttivi opportuni; essere consapevole dellimportanza di aggiornare le proprie conoscenze in ambito linguistico e di sviluppare una propria cultura letteraria; essere aperto al confronto con sistemi culturali diversi dal proprio, mostrando disponibilit verso una realt pluriculturale.

2. Referenti disciplinari Nel corso del quarto anno, coerentemente con le indicazioni fornite per gli anni precedenti (in particolare per la terza liceo), si prevede di completare la visione dellarco della storia letteraria.

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3. Modalit dinsegnamento Affinare lautonomia dellallievo lobiettivo prioritario di questultimo anno. Alle lezioni del docente, che offrono modelli danalisi e di commento testuale, si potranno affiancare lavori di gruppo, presentazioni orali e scritte da parte dellallievo. Tra le competenze logico-linguistiche richieste alla fine della quarta, va favorita la capacit di sintetizzare i dati raccolti attraverso lanalisi testuale, i contributi critici affrontati in classe o individualmente e le proprie considerazioni personali. Lallievo dovr pertanto essere guidato ad acquisire una competenza complessa, che richiede da un lato solide (anche se semplici) conoscenze metodologiche, dallaltro capacit testuali mature, sia per la strutturazione, sia per la resa linguistica. Saranno scelti autori, opere e temi del Sette-Novecento. Pi in particolare: Illuminismo, Parini (Il Giorno), Foscolo (Sonetti), Manzoni (Promessi sposi), Leopardi (Canti e Operette morali), Ungaretti (Allegria), Montale (Ossi di seppia, Occasioni).

4. Valutazione Rimandando alle indicazioni esplicitamente fornite per la terza liceo, la competenza espressiva scritta e orale, le capacit logico-argomentative e la correttezza metodologica dellanalisi testuale dovranno essere adeguate al livello richiesto per lesame di maturit.

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Latino*
La disciplina del latino comprende i caratteri di un insegnamento linguistico, incentrato sulla grammatica e sul lessico, e quelli di un insegnamento storico-letterario, che la avvicinano alle scienze umane; questi ultimi acquistano sempre maggior rilievo man mano che si procede verso la maturit. Attraverso lo studio della lingua e la lettura degli autori pi rappresentativi della letteratura latina lo studente si accosta alla storia politica, socio-economica e culturale del mondo antico, prende coscienza dellorigine latina di molte fra le principali lingue europee e si rende conto di un patrimonio culturale che ha informato di s la moderna civilt occidentale. In tale prospettiva, la pratica della lettura e della versione dalla lingua originale allitaliano nella quale lallievo analizza puntualmente i testi e, traducendoli, rende conto del suo lavoro a se stesso e agli altri costituisce un contributo specifico delle discipline classiche alla formazione di una mentalit scientifica. L'insegnamento del latino imperniato su tre campi di studio: la lingua, con attenzione anche al passaggio alle lingue romanze; i testi letterari, inquadrati nella storia della letteratura; gli approfondimenti su storia, vita e cultura del mondo romano. 1. Obiettivi essenziali Al termine degli studi liceali lallievo dovr avere acquisito le conoscenze fondamentali della lingua latina e delle sue espressioni letterarie. Attraverso la costante pratica della traduzione affiancata, in particolare nei primi anni, da altri esercizi egli avr approfondito la conoscenza delle strutture sia del latino, sia dell'italiano, rendendosi conto in tal modo dell'evoluzione storica della lingua e dotandosi nel contempo dello strumento indispensabile per accostarsi ai testi della letteratura latina nella lingua originale. Dal punto di vista culturale lo studio del latino consente allo studente di conoscere un patrimonio di civilt che, trasmesso alle et successive, ha avuto un ruolo fondativo per i valori civili europei. Pertanto, attraverso lo studio della civilt romana nel suo contesto storico, lo studente scopre gli elementi di continuit e di alterit fra passato e presente, giungendo cos a una comprensione pi approfondita e consapevole del mondo contemporaneo.

2. Valutazione I criteri generali di valutazione rispecchieranno in modo equilibrato questa impostazione. In particolare nello scritto si valuteranno la correttezza dell'analisi del testo latino, la propriet della resa italiana e, alloccorrenza, altre capacit: di comprensione, di sintesi, di confronto. Nell'orale, oltre a queste stesse abilit, si valuteranno la conoscenza dei fatti di cultura e la capacit di esporli in italiano in modo ordinato, organico e appropriato.

Il gruppo di latino si riconosce nei nuovi piani cantonali di latino approvati dal gruppo disciplinare (redazione del 29.03.2007) e inoltrati allo speciale Gruppo di lavoro del DECS. Tali piani sono qui riprodotti alla lettera, salvo qualche adattamento redazionale.

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Latino - disciplina fondamentale (e terza lingua a partire dal secondo anno)


Dopo la prima annualit, nella quale linsegnamento del latino impartito in un unico corso di quattro ore settimanali, a partire dal secondo anno il corso di latino pu essere scelto come disciplina fondamentale o come opzione specifica. Come disciplina fondamentale esso offerto in due varianti. A. Il corso di tre ore settimanali, in seguito denominato Latino terza lingua, destinato a studenti che scelgano opzioni specifiche diverse dal greco e dal latino. Scopo principale di questo corso quello di proporre una formazione culturale particolarmente attenta alle radici antiche, greche e latine, della cultura europea. Gli autori oggetto delle letture estese sono fra i pi rappresentativi della cultura latina: Cesare in seconda liceo, Cicerone in terza, Virgilio in quarta. Per tutti gli altri poeti e prosatori saranno possibili letture antologiche in lingua originale o in traduzione. Al termine del curricolo lo studente sar in grado: nello scritto, di interpretare testi di difficolt media, fornendone unadeguata traduzione in italiano; nellorale, di rendere in italiano i testi di prosa e di poesia oggetto di lettura, di saperli sintetizzare e situare nel contesto loro proprio. B. Il corso di quattro ore settimanali, destinato agli studenti che seguono come opzione specifica il greco; esso identico al corso previsto per lopzione specifica in latino, salvo che non si conclude con un esame di maturit.

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Classe Prima
Il primo anno di latino avvia alla conoscenza sicura delle forme grammaticali e delle loro funzioni, nonch allesplorazione del lessico e alla lettura e interpretazione dei testi. Il patrimonio di conoscenze e di temi cos proposti conduce gli allievi a scoprire e a rappresentarsi modi di vita, valori, gusto letterario e immaginario della cultura latina, sia nella fase fondante della romanit, sia nella sua continuazione europea.

1.Obiettivi formativi Conoscenze Acquisire unadeguata conoscenza della struttura fonetica e morfologica della lingua latina e di elementi basilari di sintassi; acquisire un fondo di lessico essenziale; acquisire - attraverso i testi - alcune nozioni fondamentali di cultura classica. Capacit Individuare le strutture linguistiche; leggere, comprendere e rendere correttamente, in buon italiano, i testi in lingua latina; sintetizzare i testi letti e coglierne gli aspetti culturali; acquisire una prima familiarit con luso di un dizionario. Atteggiamenti Leggere con curiosit testi e documenti del mondo latino; acquisire progressivamente il gusto della precisione e del rigore nellanalisi e nella resa dei testi; essere aperti al confronto ragionato e argomentato sui valori e lo stile di vita delle forme di civilt affrontate.

2. Referenti disciplinari Morfologia Consolidamento della morfologia nominale, pronominale e verbale appresa nella scuola media. I gradi dellaggettivo: elementi fondamentali. Ampliamento del sistema pronominale: pronomi e aggettivi determinativi, relativi (qui, quae, quod), interrogativi (quis? quid?), indefiniti (quis, aliquis, quidam, nemo, nihil, nullus); principali avverbi di luogo correlati; aggettivi della I classe con declinazione pronominale. Morfologia verbale: modi finiti (attivi, passivi e deponenti) pi infinito presente e perfetto. Sintassi Ampliamento e consolidamento delle nozioni basilari di sintassi dei casi apprese nella scuola media. Lopposizione indicativo-congiuntivo. Gli elementi fondamentali della consecutio temporum. Le subordinate pi frequenti: proposizioni finali introdotte da ut o da ne, proposizioni consecutive introdotte da ut o da ut non, costrutto con cum narrativo, proposizioni causali e temporali con lindicativo, proposizioni interrogative indirette semplici introdotte da pronomi o avverbi interrogativi.

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Lessico Un lessico di base di circa cinquecento vocaboli, compresi quelli gi acquisiti nella scuola media. Letture Una scelta di testi di prosa di contenuto narrativo e di difficolt progressiva; alcune letture di poesia, di difficolt adeguata alle conoscenze acquisite agli allievi.

3. Modalit dinsegnamento Il programma della scuola media prevede lo studio della morfologia nominale di base e della morfologia verbale limitatamente alluso dellindicativo attivo; per quanto riguarda la sintassi, limitatamente alle finzioni pi comuni dei casi. Perci il primo anno di liceo dedicato prevalentemente allo studio della morfologia del nome e soprattutto del verbo. Inoltre, si dar unidea delle funzioni fondamentali dei casi e si porranno le basi della subordinazione attraverso la trattazione sistematica di un numero limitato di proposizioni dipendenti. Su altre subordinate esplicite e implicite saranno sempre possibili anticipazioni per cenni, se funzionali alla lettura dei testi. Il momento della lettura lasse portante dellinsegnamento liceale; esso consente lincontro con la testimonianza viva degli autori. Perci, si affronteranno testi che consentano di esercitare, irrobustire e motivare la competenza linguistica, facendo ricorso ad autori e temi che stimolino curiosit verso il passato e consentano il confronto col presente. Le letture iniziali, non necessariamente dautore, saranno scelte con gradualit, tenendo conto delle conoscenze morfologiche e sintattiche degli allievi. In seguito si potr passare a letture di prosa narrativa o, con la dovuta cautela, di poesia. Dallinsieme delle letture dovrebbero emergere varie sfaccettature della cultura antica ed eventualmente medioevale, dalla cultura materiale alle istituzioni politiche, dalla vita sociale alla religione. Lo studio del lessico dovr essere condotto per quanto possibile per famiglie di parole, raggruppate per associazione etimologica o per associazione semantica, tenendo conto del criterio frequenziale.

4. Valutazione La valutazione si fonda su prove scritte e orali. Le prove scritte consistono nella traduzione in buon italiano di testi di difficolt media rispetto al programma annuale e in confronti contrastivi lessicali, morfologici e sintattici. Le prove orali comprendono anche resoconti su testi dautore e su temi culturali.

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Classe Seconda - Latino terza lingua


Gli allievi svolgeranno un lavoro costante di consolidamento delle conoscenze grammaticali acquisite in prima liceo e porteranno a termine la trattazione sistematica delle strutture morfologiche. Il lavoro sulla sintassi dipender in buona misura dalle letture proposte. Le letture, almeno in parte di carattere continuativo, saranno volte a illustrare aspetti fondativi della cultura latina nel mondo mediterraneo ed europeo.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Conoscere la morfologia di base; ampliare le conoscenze sintattiche e lessicali; acquisire nozioni sullevoluzione della lingua, in particolare per il passaggio dal latino allitaliano; conoscere, attraverso la lettura dei testi, alcuni aspetti della storia e della civilt romana. Capacit Leggere in modo fluido e tradurre correttamente i testi, curando una resa italiana appropriata; saper sintetizzare i testi letti e saperli contestualizzare; affinare il metodo di consultazione del dizionario. 2. Referenti disciplinari Grammatica Completamento della morfologia. Sintassi del periodo: le congiunzioni subordinanti e le proposizioni subordinate pi frequenti. Elementi di sintassi dei casi e del verbo (consecutio temporum e attrazione modale). Lessico Linsegnamento del lessico sar finalizzato alla comprensione dei testi in programma. Letture Letture dai Commentarii di Cesare; brani di pari difficolt desunti da altri prosatori, non esclusi quelli medioevali o det umanistica; letture di poesia, da limitare ai testi pi abbordabili (indicativamente: Catullo, Marziale).

3. Modalit dinsegnamento Sar dedicata particolare attenzione al completamento della morfologia pronominale e verbale e alla sintassi delle forme nominali del verbo (infiniti, participi, gerundi, gerundivi, supini). La sintassi delle proposizioni subordinate esplicite sar presentata con speciale riguardo per le congiunzioni polivalenti. Altri elementi di sintassi potranno essere proposti con procedimento prevalentemente induttivo - a partire dai testi in programma - in seconda e terza liceo. I testi di lettura in prosa dovranno avere di preferenza carattere narrativo o descrittivo. Ai Commentarii cesariani si affiancheranno altri testi, di prosa e di poesia, che i singoli istituti e i docenti potranno definire tenendo conto delle esperienze didattiche e degli interessi degli studenti. Le letture in lingua originale potranno es21

sere integrate con altre in traduzione. I testi proposti offriranno materia per presentare aspetti fondativi di storia, vita e cultura latina.

4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la versione. Inoltre sar possibile ricorrere a confronti contrastivi, lessicali e sintattici, verifiche grammaticali daltro genere e prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi dautore e su temi culturali.

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Classe Terza - Latino terza lingua


A partire dalla terza liceo lapproccio alle letture sar di tipo prevalentemente storicoletterario; esse tuttavia continueranno a offrire loccasione per completare lo studio della grammatica.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Consolidare la conoscenza della sintassi e del lessico latini; possedere nozioni sullevoluzione della lingua, sia nellambito della latinit, sia nel passaggio dal latino allitaliano; conoscere, attraverso la lettura dei testi, alcuni aspetti salienti della letteratura, della storia e della civilt romana. Capacit Leggere in modo fluido e tradurre correttamente i testi, curando una resa italiana appropriata; leggere metricamente i testi poetici, limitatamente alla metrica dattilica; saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; affinare il metodo di consultazione del dizionario. 2. Referenti disciplinari Lingua Completamento induttivo della sintassi dei casi e del verbo. Ampliamento del patrimonio lessicale. Osservazioni sulla storia della lingua latina. Letture estese (in lingua originale) Una scelta di testi di Cicerone (di preferenza orazioni ed epistole). Una scelta di letture di poesia (testi elegiaci ed epici). Indicazioni di letture antologiche (in lingua originale e/o in traduzione) Una scelta di testi che orienti sulla variet dei generi letterari.

3. Modalit dinsegnamento Lo studio della sintassi verr completato man mano che le letture ne offriranno occasione, in linea di principio con procedimento induttivo. Le letture di Cicerone saranno organizzate secondo percorsi didattici atti a mostrare la centralit dellautore nella vita e nella cultura del suo secolo. Scopo delle letture di poesia sar di far maturare negli studenti la consapevolezza delle caratteristiche dellimmaginario poetico latino. Le letture antologiche potranno essere scelte tenendo conto degli interessi degli allievi.

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4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la versione. Inoltre sar possibile ricorrere a confronti contrastivi di testi e a prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi dautore e su temi culturali.

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Classe Quarta - Latino terza lingua


Le letture del quarto anno offriranno un panorama della letteratura e della cultura augustea e imperiale.

1.Obiettivi formativi Conoscenze Avere una conoscenza adeguata delle strutture fondamentali della lingua latina; possedere nozioni sullevoluzione della lingua, sia nellambito della latinit, sia nel passaggio dal latino allitaliano; conoscere le coordinate spazio-temporali e - a grandi linee - generi, tematiche e autori della letteratura latina; conoscere momenti e aspetti fondamentali della storia e della civilt romana; essere consapevoli delleredit della letteratura latina e della civilt romana nella cultura medioevale e moderna. Capacit Leggere in modo fluido e tradurre correttamente i testi, curando una resa italiana appropriata; leggere metricamente i testi poetici, limitatamente allesametro dattilico e al distico elegiaco; saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; affinare il metodo di consultazione del dizionario. 2. Referenti disciplinari Letture estese Virgilio e un prosatore det augustea o imperiale (indicativamente: Livio o Seneca). Indicazioni di letture antologiche Sono raccomandate letture da Orazio, Livio, Seneca, Tacito e da altri autori utili a illustrare let imperiale.

3. Modalit dinsegnamento Lo studio della lingua nellultimo anno di liceo costituisce un approfondimento, attraverso i testi, delle conoscenze gi acquisite. Dallinsieme delle letture dovrebbe risultare tratteggiata nei suoi aspetti essenziali la letteratura det augustea; inoltre dovrebbero emergere a grandi linee alcune problematiche del primo secolo dellimpero.

4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la versione. Inoltre sar possibile ricorrere a confronti contrastivi di testi e a prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi dautore e su temi culturali. 25

Latino - Opzione specifica (e terza lingua per gli allievi che seguono lopzione specifica greco)
Questo corso destinato agli studenti che scelgano come opzione specifica il latino o il greco, nellintento di offrire la possibilit di unesperienza umanistica forte, considerata particolarmente formativa per tutti gli indirizzi di studi. In effetti questo corso di latino, che pu contare su quattro ore settimanali per tutto il triennio conclusivo, permette letture pi vaste, pi varie e pi approfondite, consentendo unampia esperienza letteraria nelle sue implicazioni estetiche, storiche, di pensiero, di vita, con riguardo per linfluenza della cultura greca sulla cultura latina e per le radici classiche della cultura europea. Inoltre, offre pi frequenti occasioni di collegamenti non solo con le altre discipline umanistiche, ma altres, in qualche misura, con le scienze. Pertanto, si cercher di proporre una sufficiente variet di esperienze culturali, utili in vista di qualsiasi tipo di studi universitari.

Obiettivi finali Lallievo nello scritto sar in grado di interpretare testi di difficolt media rispetto a quelli oggetto di lettura nellultimo anno, fornendone una buona traduzione in italiano; nellorale, di rendere in italiano testi di prosa o di poesia, di sintetizzarli e situarli nel contesto loro proprio. Inoltre conoscer le linee di sviluppo della letteratura latina, con riferimento ai generi, alle tematiche e agli autori fondamentali.

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Classe Seconda
Gli allievi svolgeranno un lavoro costante di consolidamento delle conoscenze grammaticali acquisite in prima liceo e porteranno a termine la trattazione delle strutture morfologiche. Si tratter in modo sistematico la sintassi del periodo, invece gli argomenti di sintassi dei casi e del verbo saranno affrontati secondo necessit. Le letture, almeno in parte di carattere continuativo, saranno scelte tenendo conto delle capacit acquisite dagli allievi e dellimportanza culturale degli autori e delle opere. Esse saranno incentrate per la prosa sui Commentarii di Cesare, per la poesia su Catullo e sugli elegiaci.

1.Obiettivi formativi Conoscenze Ampliare e consolidare la conoscenza della grammatica, con qualche nozione sullevoluzione della lingua, sia nellambito della latinit, sia nel passaggio dal latino allitaliano. conoscere, attraverso la lettura dei testi, alcuni aspetti della letteratura, della storia e della civilt romana. Capacit Leggere in modo fluido, tradurre e interpretare correttamente i testi, curando una resa italiana appropriata; leggere metricamente i testi poetici, limitatamente allesametro dattilico ed al distico elegiaco; saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; affinare il metodo di consultazione del dizionario. 2. Referenti disciplinari Sintassi Completamento della morfologia, sintassi del periodo, elementi di sintassi dei casi e del verbo. Lessico Sar allargato al vocabolario specifico degli autori in programma. Verr esercitato il confronto fra le parole latine e gli esiti italiani. Letture Per la prosa: lettura dai Commentarii di Cesare. Eventualmente, qualche passo oratorio o epistolare di Cicerone. Per la poesia: letture da Catullo, Tibullo, Ovidio (elegie ed episodi delle Metamorfosi). Eventualmente, scene da Terenzio o qualche episodio dellEneide di Virgilio.

3. Modalit dinsegnamento In seconda liceo, dopo aver completato lo studio della morfologia, si affronter quello della sintassi, cercando di concentrarlo su ci che essenziale per comprendere i testi. Fra le letture di prosa, la parte pi importante spetter ai Commentarii di Cesare, che, oltre al valore documentario (non solo nei confronti del mondo romano, ma anche di quello celtico e germanico), pongono gli studenti di 27

fronte alla prima esperienza organica di testi di letteratura alta. Di Cicerone si potr effettuare qualche lettura di complemento ad anno scolastico avanzato. Le letture di poesia dovranno essere sufficientemente ampie e commisurate alle capacit e allesperienza degli allievi, cos da costituire un thesaurus culturale cui potersi riferire negli anni successivi. I testi proposti permetteranno di presentare aspetti salienti della storia, della vita e della cultura romana.

4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la versione. Inoltre sar possibile ricorrere a confronti contrastivi, lessicali e sintattici, verifiche grammaticali daltro genere e prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi dautore e su temi culturali.

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Classe Terza
A partire dalla terza linsegnamento del latino pi decisamente orientato verso la scoperta dei valori letterari. Lo studio della lingua - considerata anche dal punto di vista evolutivo - sar in stretta correlazione con la lettura dei testi. Alle letture estese di prosa (da Cicerone e Sallustio o Livio) e di poesia (da Virgilio) ne saranno affiancate altre antologiche, da inquadrare nella storia della letteratura.

1.Obiettivi formativi Conoscenze Consolidare e ampliare le conoscenze grammaticali e lessicali, con particolare riferimento agli autori in programma; saper inquadrare gli autori oggetto di lettura nel loro tempo e nella storia delle forme letterarie; essere consapevoli della fortuna della letteratura latina nella cultura medioevale e moderna, in particolare nella letteratura e nellarte italiana ed europea; conoscere, attraverso la lettura dei testi, alcuni aspetti della storia e della civilt romana. Capacit Leggere in modo fluido, tradurre e interpretare i testi, curando una resa italiana appropriata; leggere metricamente i testi poetici, limitatamente allesametro dattilico e al distico elegiaco; saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; affinare il metodo di consultazione del dizionario. 2. Referenti disciplinari Lingua Costante riflessione linguistica sui testi di lettura e cenni di storia della lingua. Letture estese Per la prosa: unampia lettura da opere di Cicerone. Letture di prosa storica da Sallustio o Livio. Per la poesia: testi interi o brani consistenti dalle opere di Virgilio. Letture antologiche Brani degli autori principali det arcaica, cesariana e triumvirale, fino alla prima et augustea, con particolare riguardo per il teatro di Plauto e Terenzio e per Lucrezio.

3. Modalit dinsegnamento Le letture ciceroniane daranno modo di cogliere gli aspetti salienti delloratoria antica o della riflessione filosofica ellenistico-romana. Le letture da Sallustio o Livio porranno lo studente di fronte a due grandi esempi di storiografia intesa come opera darte, secondo una concezione durata fino a met dellOttocento.

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Di Virgilio occorrer effettuare letture in modo equilibrato da tutte le opere, facendone percepire limportanza nella cultura latina e il significato nella tradizione culturale e poetica italiana ed europea. Nellambito delle letture antologiche, per i testi di maggiore difficolt si potr ricorrere a una traduzione a fronte e, alloccorrenza, alla sola traduzione. Dallinsieme dei testi dovrebbe risultare un quadro sufficientemente rappresentativo della letteratura dalle origini allet augustea. Per la comprensione degli autori di terza liceo imprescindibile la conoscenza dei principali fatti storici legati allet della crisi della repubblica, allet triumvirale e allet augustea. In tale prospettiva i testi da proporre in classe saranno scelti tenendo conto anche del loro valore documentario, non solo con riferimento alla storia politico-militare, ma anche alla vita sociale e alla cultura materiale.

4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la versione. Inoltre sar possibile ricorrere a confronti contrastivi di testi e a prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi dautore e su temi culturali.

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Classe Quarta
Come per la terza liceo, lo studio della lingua nellultimo anno sar strettamente correlato alla lettura dei testi. Le letture estese di prosa comprenderanno i due maggiori prosatori dellet del principato (Seneca e Tacito), mentre quelle di poesia saranno incentrate su Orazio; le letture antologiche saranno volte ad arricchire il panorama della letteratura det imperiale. 1. Obiettivi formativi Conoscenze Conseguire una conoscenza adeguata della lingua latina; possedere nozioni sullevoluzione storica della lingua; conoscere i pi importanti temi, generi e autori della letteratura in prosa e in poesia; essere consapevoli delleredit della letteratura latina nella cultura medioevale e moderna, in particolare nella letteratura e nellarte italiana ed europea. Capacit Leggere in modo fluido, tradurre e interpretare correttamente i testi, curando una resa italiana appropriata; leggere metricamente i testi poetici, limitatamente allesametro dattilico, al distico elegiaco e ai principali metri lirici oraziani; saper sintetizzare i testi letti e situarli nel contesto storico e letterario loro proprio; affinare il metodo di consultazione del dizionario. 2. Referenti disciplinari Letture estese Per la prosa: letture da Seneca e da Tacito. Per la poesia: lettura dalle opere di Orazio, sia dalla produzione lirica (Odi ed Epodi), sia da quella esametrica (Satire ed Epistole). Letture antologiche Una scelta di passi atta non solo a illustrare i principali autori dei primi due secoli dellimpero, ma anche a toccare la letteratura tardo-antica pagana e cristiana.

3. Modalit dinsegnamento Dallinsieme delle letture dovr risultare un quadro sufficientemente rappresentativo della letteratura det augustea (per quanto non sia gi stato trattato in terza) e imperiale. Data la vastit del periodo, spetter al docente valutare quali autori e quali epoche privilegiare, su quali invece trascorrere rapidamente, purch lo studente possa percepire in modo chiaro le coordinate spazio-temporali della letteratura latina nel suo insieme. La lettura dei testi offrir spunti per affrontare le grandi tematiche delle et augustea e imperiale: il tentativo di conciliare libert senatoria e principato, il rapporto tra letteratura e potere, quello tra Roma e i popoli sottomessi, fra cristianesimo e impero, fra romanit e mondo barbarico, la coscienza del decadimento, laspirazione alla saggezza.

4. Valutazione La valutazione si basa su prove scritte e orali. Le prove scritte comprendono prioritariamente la versione. Inoltre sar possibile ricorrere a confronti contrastivi di testi e a prove di riscrittura concettuale. Le prove orali consistono anche in resoconti su testi dautore e su temi culturali.

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Greco - Opzione Specifica


La disciplina del greco comprende i caratteri di un insegnamento linguistico, incentrato sulla grammatica e sul lessico, e quelli di un insegnamento storico-letterario, che la avvicinano alle scienze umane; questi ultimi acquistano sempre maggior rilievo man mano che si procede verso la maturit. Attraverso la lettura degli autori pi rappresentativi della letteratura greca lo studente prende coscienza di un patrimonio culturale che ha valore fondante per la moderna civilt europea e si accosta alla storia politica, socio-economica e culturale del mondo antico. In tale prospettiva, la pratica della lettura e della versione dalla lingua originale allitaliano - tramite la quale lallievo analizza puntualmente i testi - costituisce il contributo proprio delle discipline classiche alla formazione di una mentalit scientifica. Linsegnamento del greco imperniato su tre campi di studio: la lingua, con attenzione anche alla forte presenza del lessico greco nelle lingue moderne (e non solo nel linguaggio scientifico); i testi letterari, inquadrati nella storia della letteratura; gli approfondimenti su storia, vita e cultura del mondo greco. Dopo il primo anno, che ha funzione propedeutica, il corso di greco continua con lo statuto di opzione specifica.

1. Obiettivi essenziali Al termine degli studi liceali lallievo avr acquisito le conoscenze fondamentali della lingua greca e delle sue espressioni letterarie. Attraverso la pratica della traduzione - affiancata, in particolare nei primi anni, da altre tipologie di esercizi - egli avr approfondito la conoscenza delle strutture sia del greco, sia dellitaliano, dotandosi dello strumento indispensabile per accostarsi ai testi della letteratura greca nella lingua originale. Dal punto di vista linguistico, sapr cogliere le affinit e le differenze tra una lingua con struttura morfologica e sintattica particolarmente ricca, e sovente arcaica, e la maggior parte delle lingue moderne; inoltre, grazie anche al raffronto con forme di altre lingue della famiglia indoeuropea, sar particolarmente consapevole della storicit della lingua. Dal punto di vista culturale, attraverso lo studio del greco e della cultura greca nel suo contesto storico, lallievo avr preso conoscenza della civilt che ha avuto un ruolo fondativo nella cultura europea, dalla filosofia alla scienza, dalla storia alla politica, dalla letteratura alle arti figurative, scoprendo gli elementi di continuit e di alterit fra passato e presente, cos da giungere a una comprensione pi approfondita e consapevole del mondo contemporaneo.

2. Obiettivi terminali Sapere interpretare testi di prosa di difficolt media rispetto alle letture dellultimo anno, fornendone una buona traduzione in italiano; saper rendere in italiano i testi di prosa o di poesia oggetto di lettura in classe, saperli sintetizzare e situare nel contesto loro proprio; conoscere, con riferimento ai generi e agli autori fondamentali, alcune linee di sviluppo della letteratura greca.

3. Valutazione I criteri generali di valutazione rispecchieranno in modo equilibrato questa impostazione. In particolare nello scritto si valuteranno soprattutto la correttezza dellanalisi del testo greco e la propriet della resa italiana; nellorale, oltre a queste stesse abilit, si valuteranno la conoscenza dei fatti di cultura e la capacit di esporli in italiano in modo ordinato, organico e appropriato.

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Classe prima
Il primo anno dedicato prevalentemente allo studio della morfologia nominale regolare e allacquisizione del lessico di base, con riguardo alla sua sopravvivenza nella lingua italiana. Le letture, oltre ad essere funzionali allapprendimento delle strutture linguistiche, forniranno un primo quadro della cultura greca nella variet delle sue manifestazioni.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Acquisire le conoscenze linguistiche essenziali per iniziare al pi presto letture di testi dautore; conoscere a grandi linee le aree in cui si stanziarono popoli o coloni greci e gli estremi temporali della periodizzazione storica; acquisire cognizioni elementari su vita e civilt del mondo greco. Capacit Leggere correttamente un testo in prosa rispettando laccentazione, le pause e i legamenti logici; tradurre e interpretare correttamente un testo greco di difficolt adeguata alle conoscenze acquisite, curando una resa italiana appropriata. Atteggiamenti Leggere con curiosit testi e documenti greci; lavorare su un testo con precisione, perseveranza e concentrazione. 2. Referenti disciplinari Nozioni preliminari Lalfabeto greco nel contesto delle scritture mediterranee. Morfologia La morfologia dellarticolo, del sostantivo, dellaggettivo (compresi i comparativi e superlativi regolari), dei pronomi personali, determinativi, dimostrativi, relativi, interrogativi e indefiniti. La morfologia del presente e dellimperfetto de verbi tematici non contratti. La morfologia del presente e dellimperfetto del verbo eim. eventualmente: futuro e aoristo sigmatici (compreso il futuro di eim). Sintassi Le principali funzioni dei casi e le pi frequenti preposizioni. Cenni sulle funzioni dei modi e delle ditesi. Le posizioni attributiva e predicativa. Le proposizioni interrogative dirette, dichiarative, causali, temporali, condizionali, finali in forma esplicita, consecutive, infinitive con laccusativo. Lessico Un lessico di base di almeno seicento vocaboli.

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3. Modalit dinsegnamento Saranno introdotte nozioni di sintassi allo scopo di iniziare prima possibile la lettura di brani dautore, anche semplificati. Sar opportuna una scelta di brani discontinui, che permetta di avvicinare gli allievi alla variet delle manifestazioni della cultura greca. Verranno inoltre proposte letture, mostrate immagini, indicati spettacoli teatrali che possano stimolare linteresse intorno alla cultura greca.

4. Valutazione Entro la fine della prima classe gli alunni dovranno dare prova di avere acquisito le basi teoriche essenziali nellambito della morfologia, della sintassi e del lessico. Le verifiche scritte saranno mirate da un lato a controllare lapprendimento degli argomenti di fonetica, morfologia e sintassi, dallaltro a saggiare la capacit di tradurre correttamente dal greco in italiano testi di modesta difficolt, cogliendo il significato dei loro messaggi. Le tradizionali prove di traduzione potranno opportunamente essere integrate da verifiche di altro tipo (esercizi sulle strutture linguistiche; domande sulla civilt greca). Le verifiche orali valuteranno pure la capacit di leggere correttamente un testo in prosa rispettando la prosodia, le pause e i legamenti logici; le conoscenze dei fatti di cultura e la correttezza dellesposizione in lingua italiana. In sede di valutazione sommativa (semestrale e finale) si terr conto altres del grado di interesse, partecipazione e assiduit nello studio.

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Classe seconda
Il secondo anno prevede il completamento della morfologia, un consolidamento del lessico di base e la lettura di ampi brani di prosa, graduati nella difficolt ma non semplificati, affinch gli studenti maturino una conoscenza non solo teorica ma anche sperimentale della lingua.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Avere una conoscenza adeguata della struttura fonetica, morfologica e lessicale della lingua greca (dialetto attico); avere alcune conoscenze fondamentali di sintassi. Capacit Scomporre una parola nelle sue parti costitutive e individuarne la radice; leggere e tradurre correttamente un testo greco di prosa o di poesia con laiuto del docente; comprendere il messaggio trasmesso dai testi, saperlo sintetizzare e riformulare in modo personale; situarlo nel contesto che gli proprio.

2. Referenti disciplinari Morfologia Completamento della morfologia nominale: comparativi e superlativi irregolari; completamento della morfologia pronominale: pronomi correlativi e relativi-indefiniti; morfologia verbale: completamento del sistema del presente (verbi contratti, verbi atematici o in -mi); laoristo; il futuro; il perfetto, il piuccheperfetto e il futuro perfetto; gli aggettivi verbali. Sintassi Uso dei tempi, dei modi e delle diatesi verbali (da spiegare ed esercitare insieme con la trattazione e lo studio della morfologia); le subordinate di uso pi frequente (oltre a quelle gi introdotte nella prima annualit). Lessico Il vocabolario verr ragionevolmente allargato (con particolare riguardo per i verbi irregolari e i loro paradigmi), anche attraverso la tecnica del lessico per radici e per famiglie di parole. Letture Testi di prosa: favole esopiche, racconti e novelle, passi biblici ed evangelici, brani di prosa storica tratti da Senofonte (Anabasi), Diodoro e autori di difficolt comparabile, dialoghi di Luciano.

3. Modalit dinsegnamento Le letture di seconda liceo mireranno soprattutto a fare acquisire esperienza della lingua; tuttavia si avr cura di inquadrare, sia pure sommariamente, gli autori prescelti nel loro periodo storico e nel genere da essi trattato. Occasionalmente si potr presentare anche qualche testo poetico (per esempio qualche epigramma).

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4. Valutazione Le verifiche scritte e orali misureranno la progressiva assimilazione della morfologia di base del nome e del verbo, e lo sviluppo della capacit di tradurre testi dautore. Le prove di traduzione potranno opportunamente essere integrate da verifiche di altro tipo (esercizi sulle strutture linguistiche; domande di analisi e comprensione di un testo; quesiti sulla civilt greca). Le verifiche orali valuteranno pure: la capacit di leggere correttamente un testo in prosa rispettando la prosodia, le pause e i legamenti logici; le conoscenze dei fatti di cultura e la correttezza dellesposizione in lingua italiana. In sede di valutazione sommativa (semestrale e finale) si terr conto altres del grado di interesse, partecipazione e assiduit nello studio.

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Classe terza
A partire dalla terza liceo cessa, in linea di principio, linsegnamento istituzionale della grammatica, il cui studio potr essere completato con procedimento induttivo a partire dalle letture. Queste saranno incentrate su Omero per la poesia, sulla storiografia e sulloratoria per la prosa.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Acquisire una conoscenza della lingua greca (dialetto attico) commisurata alla difficolt dei testi in prosa proposti; possedere nozioni sulla sua evoluzione e avere qualche conoscenza dei dialetti letterari; conoscere le coordinate spazio-temporali della poesia epica, della storiografia e delloratoria attica; essere consapevoli dellinflusso della poesia omerica e della prosa ionico-attica sul sistema di valori e sulle forme letterarie della civilt europea, a partire da quella latina. Capacit Acquisire autonomia nella traduzione e interpretazione dei testi avvalendosi di sussidi appropriati; situare i testi nel loro contesto storico e culturale; leggere con fluidit lesametro omerico. 2. Referenti disciplinari Lingua Consolidamento del lessico, con riferimento al vocabolario caratteristico dellepica, della storiografia e delloratoria; sistemazione della sintassi dei casi, delle preposizioni e del periodo. Caratteristiche fonetiche, morfologiche e lessicali salienti del dialetto omerico (senza esigere dagli alunni competenze superiori alla capacit di riconoscerle e di interpretarle correttamente). Letture Per la poesia: un libro breve o una scelta di brani organicamente collegati dallIliade o dallOdissea di Omero (almeno 300 versi). Per la prosa: una scelta di brani di storiografia (da Erodoto ed eventualmente dalle Elleniche di Senofonte) e unorazione attica breve (o parti di unorazione maggiore).

3. Modalit dinsegnamento La lettura di Omero introduce alla poesia e in generale alla letteratura greca; la prosa storica permette di mostrare come la storiografia abbia avuto origine dalla critica del mito, nello stesso contesto ionico in cui nacque la filosofia, e come si sia successivamente sviluppata in ambiente attico; loratoria consente di presentare attraverso il testo la distinzione fra oratoria celebrativa, deliberativa e giudiziaria, le parti costitutive dellorazione, le figure retoriche pi ricorrenti. Per una comprensione adeguata di storici e oratori opportuno presentare una sintesi degli avvenimenti di storia greca (soprattutto per il V e il IV secolo), che ne fornisca le coordinate spazio-temporali. Daltra parte la lettura dei testi consente di conoscere e approfondire temi e aspetti sia della storia politica che della vita pubblica e privata del mondo antico.

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4. Valutazione Entro la fine del terzo anno lo studente dovr dar prova nello scritto di saper tradurre e interpretare brani di prosa per lui nuovi, opportunamente inquadrati dal docente; nellorale, di saper leggere, tradurre e commentare adeguatamente i testi di prosa e di poesia oggetto di lettura in classe. Le verifiche scritte saggeranno la capacit di tradurre correttamente dal greco in italiano un testo di difficolt adeguata, opportunamente inquadrato e annotato dal docente, e di cogliere il significato del suo messaggio. Le prove di traduzione potranno essere integrate da verifiche di altro tipo (domande di analisi e comprensione di un testo; quesiti di storia, civilt e letteratura). Le verifiche orali valuteranno in particolare: la capacit di leggere correttamente un testo in prosa rispettando la prosodia, le pause e i legamenti logici; la capacit di leggere lesametro omerico; quella di tradurre, contestualizzare e commentare adeguatamente testi precedentemente esaminati in classe. In sede di valutazione sommativa (semestrale e finale) si terr conto altres del grado di interesse, partecipazione e assiduit nello studio.

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Classe quarta
Il quarto anno dedicato principalmente alla riflessione filosofica (Platone) e alla letteratura teatrale (tragedia).

1. Obiettivi formativi Conoscenze Avere una buona conoscenza della lingua greca (dialetto attico) e possedere nozioni sulla sua evoluzione, con qualche conoscenza dei dialetti letterari, in funzione delle letture compiute; possedere alcune nozioni sulla metrica greca (esametro, pentametro, trimetro giambico); conoscere le coordinate spazio-temporali della letteratura greca; conoscere i pi importanti generi, autori e temi della letteratura greca, almeno fino aglinizi dellet ellenistica; essere consapevoli dellinflusso della cultura greca sul sistema di valori, sulle forme e sullimmaginario artistico letterario, sul pensiero filosofico e scientifico della civilt europea, a partire da quella latina. Capacit Leggere con fluidit, tradurre e interpretare correttamente testi di difficolt adeguata; situare i testi nel loro contesto storico e culturale; leggere metricamente i testi poetici, limitatamente ai metri sopra citati; presentare in modo conciso e personale i fatti di cultura studiati. 2. Referenti disciplinari Lingua Ampliamento del lessico, con riferimento ai testi in programma; cenni sulle caratteristiche dei dialetti letterari eolico e dorico. Letture Per la poesia: una tragedia (o parti rilevanti di essa) di Sofocle o di Euripide. Per la prosa: un dialogo breve di Platone (o la parte equivalente di un dialogo maggiore). Alle letture principali se ne potranno affiancare altre in forma antologica, con particolare riguardo alla lirica e alla commedia e, per la prosa storica, a Tucidide ed eventualmente a Polibio e/o a Plutarco.

3. Modalit dinsegnamento Partendo dalle letture in forma estesa o antologica, non escluse quelle in traduzione, si delineeranno alcune linee di sviluppo della letteratura greca e alcuni aspetti della cultura ellenica. In particolare, dalle letture poetiche emergeranno il peso della religione (miti, riti e delle feste pubbliche), linteresse per la politica, la rilevanza sociale del simposio. La lettura di Platone consentir di approfondire il pensiero filosofico e le qualit letterarie di un autore, il cui influsso stato fondamentale, oltre che sulla storia del pensiero occidentale, per lo sviluppo del dialogo filosofico nel mondo antico e oltre. Attraverso la lettura antologica di Tucidide si potr approfondire un momento fondamentale della storia greca: la guerra del Peloponneso, che diede inizio alla crisi della polis greca.

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4. Valutazione Per la valutazione in corso danno valgono criteri analoghi a quelli indicati per la classe terza, ma con riferimento agli obiettivi e agli argomenti di studio della quarta liceo.

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Francese
Linsegnamento del francese si pone quali obiettivi generali il consolidamento, lestensione e lapprofondimento delle conoscenze e delle capacit acquisite durante la scolarit precedente. A partire dalla prima classe sono istituiti due corsi di francese disciplina fondamentale: francese 1, per gli allievi che hanno interrotto lo studio del francese dopo la seconda media, francese 2 per coloro che hanno seguito il corso opzionale. Per gli allievi che hanno continuato a seguire questa materia alla Scuola Media, lapprendimento dovrebbe superare abbastanza rapidamente il piano puramente comunicativo e strumentale per diventare una vera occasione di appropriazione culturale che si pu realizzare attraverso attivit variate, leggendo testi sempre pi interessanti e complessi. importante sottolineare l'andamento progressivo di questa formazione: in un primo tempo, l'allievo sar posto in presenza di opere vicine alla sua esperienza e sensibilit, ma ben presto il quadro si amplier a tematiche e opere di sempre maggior spessore, stimolanti e lontane nel tempo. Il bagaglio di conoscenze, che viene in genere consolidato durante i primi due anni, e le contiguit del francese con litaliano, permetteranno allallievo di avvicinarsi sin dallinizio alla lettura di opere letterarie e daltro genere, parallele a quelle che sta imparando a conoscere durante le lezioni di italiano. questo un aspetto gratificante per lo studente e di grande rilevanza per la sua formazione. Linsegnamento del francese supera rapidamente il piano esclusivamente comunicativo e strumentale per diventare una vera occasione di addentrarsi nella cultura francofona. importante sottolineare landamento progressivo di questa formazione che si baser allinizio su attivit e opere vicine allesperienza e alla sensibilit dellallievo, per poi ampliarsi a tematiche e opere di maggior spessore e pi stimolanti.

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Francese 1
Premessa
Il corso di francese disciplina fondamentale francese 1 organizzato per quegli allievi che hanno lasciato lapprendimento della lingua francese alla fine della seconda media e che dunque non hanno seguito il corso opzionale in terza e quarta media. Linterruzione dellapprendimento di una lingua durante due anni riduce sicuramente le competenze acquisite nei cinque anni precedenti: non si esclude la possibilit di trovarsi in presenza di allievi di livello Faux dbutants. Linsegnamento della lingua nel corso francese 1 terr conto di questa discontinuit e sar volto dapprima a verificare e consolidare le competenze effettive in modo da poter progredire negli apprendimenti.

Classe prima (francese 1)


1. Obiettivi Si cercher di riprendere, consolidare e ampliare le conoscenze grammaticali, lessicali e fonologiche necessarie per lo sviluppo delle capacit ricettive ed espressive elencate qui sotto attraverso attivit variate e progressive; si faranno conoscere alcuni aspetti socioculturali relativi alla francofonia. Si chieder allallievo di saper capire i contenuti essenziali di un documento sonoro autentico concernente la vita quotidiana; saper cogliere le informazioni essenziali in un testo scritto e orale; saper riconoscere alcune tipologie testuali e saperne identificare i contenuti importanti per poi riformularli correttamente in maniera semplice;
saper chiedere e fornire informazioni concernenti la vita quotidiana;

saper descrivere realt relative alle proprie esperienze, servendosi di frasi semplici, cercando di concatenarle; saper esprimere sentimenti, desideri, volont in maniera semplice, chiara e comprensibile; saper presentare e difendere in maniera breve e semplice le proprie opinioni su argomenti relativi alla sfera personale o di interesse generale; saper scrivere testi semplici (ad esempio lettere, annunci, ecc.); saper esprimere per iscritto con chiarezza, in un linguaggio semplice, la propria opinione a proposito di temi correnti; saper arricchire progressivamente il proprio lessico in funzione delle situazioni comunicative e delle attivit svolte; saper usare una grammatica del francese e un dizionario (monolingue e bilingue) quali strumenti di consultazione; saper correggere i propri errori, segnalati dal docente, ricorrendo a strumenti di consultazione adeguati; saper rielaborare le conoscenze e utilizzare le capacit acquisite durante le lezioni. Lallievo dovr dar prova di spirito di iniziativa e di senso critico nel lavoro in classe e a casa; essere disposto a collaborare con i compagni in classe e nei lavori di gruppo; essere consapevole delle capacit acquisite; essere desideroso di ampliare il proprio bagaglio linguistico; essere aperto al confronto con culture diverse.

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2. Referenti disciplinari e modalit d'insegnamento In prima liceo, linsegnamento del francese si articola attorno alle tre componenti fondamentali specifiche e indissociabili: lingua, testo, cultura. Lingua Sin dallinizio, lallievo deve cercare di gestire i rapporti con i compagni e con linsegnante servendosi esclusivamente del francese. Si cercher di rendere lallievo consapevole della necessit di esprimersi usando frasi semplici ma complete. Nel corso del primo anno lallievo dovrebbe giungere a una pronuncia per quanto pi possibile corretta della lingua. Per quanto riguarda il lessico, si abituer lallievo a servirsi della parafrasi in modo da aggirare lostacolo rappresentato dalla parola sconosciuta, servendosi delle conoscenze che gi possiede e che dovranno essere comunque riattivate. Lallievo sar cos condotto ad ampliare e arricchire costantemente il proprio bagaglio di conoscenze e di capacit, prendendo spunto dai temi trattati e dalle attivit svolte in classe e attraverso attivit accessorie svolte a casa (lettura di giornali, di riviste, di libri, ascolto di trasmissioni radiofoniche, visione di trasmissioni televisive o di film in lingua francese, ecc.). Lo si aiuter perci a mettere in atto le strategie necessarie per superare o affrontare gli ostacoli dovuti a un bagaglio lessicale ridotto e in parte dimenticato. Lallievo dovr quindi imparare a usare una grammatica e un vocabolario quali strumenti di consultazione per cercare le informazioni necessarie a correggere i propri errori. Testo Il testo importante quale fonte di idee e stimoli culturali e consente di trovarvi esempi e modelli di strutture per organizzare il proprio discorso. Lo studio di testi, svolto prevalentemente in classe, permetter allallievo di sviluppare le opportune strategie di comprensione, di esercitare e consolidare le competenze che non sono state esercitate nei due anni dinterruzione e di scoprire che la lettura unattivit praticabile a pi livelli e da angolature molteplici. Lo scopo di avvicinarsi alla lettura dapprima attraverso testi molto brevi e semplici per poi giungere progressivamente ad affrontare opere integrali adeguate. Il testo sar oggetto, nei suoi aspetti pi salienti, di discussioni atte a verificarne la corretta comprensione e di attivit di approfondimento variate, fra cui risposte per iscritto a domande. Lallievo deve diventare lettore attivo e autonomo capace di apprezzare testi in lingua francese. Per raggiungere tale obiettivo dovr sviluppare adeguate tecniche e strategie di lettura (lettura silenziosa, lettura globale, selettiva e dettagliata). Si cercher di esercitare la lettura espressiva ad alta voce. Alla fine della prima liceo, lallievo dovrebbe essere in grado di leggere in modo chiaro e comprensibile, di fronte ai compagni sprovvisti del testo scritto, un breve brano, su un argomento conosciuto. Cultura La lingua espressione di una cultura. Imparare una lingua significa anche scoprire la sua dimensione culturale. Linsegnamento del francese dovr quindi accordare importanza non solo allaspetto strumentale e comunicativo dellapprendimento linguistico, ma soprattutto al valore formativo in relazione ai suoi contenuti culturali.

3. Criteri di valutazione La valutazione terr conto del raggiungimento degli obiettivi elencati sopra.

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In particolare: - dellacquisizione delle competenze ricettive ed espressive: conoscenze e capacit grammaticali, lessicali e fonologiche; - della partecipazione attiva e pertinente alle lezioni; - dellimpegno dimostrato per progredire e dei progressi fatti. Il docente avr cura di esplicitare i criteri di valutazione applicati alle varie attivit svolte.

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Classe seconda (francese 1)


1. Obiettivi -

Si cercher di ampliare le conoscenze grammaticali, lessicali e fonologiche necessarie per lo sviluppo delle capacit ricettive ed espressive elencate qui sotto; si amplier la conoscenza di alcuni aspetti socioculturali inerenti alla francofonia in relazione ai temi trattati. Lallievo dovr saper cogliere le informazioni e le caratteristiche di testi scritti e orali, riordinandole secondo la loro importanza; saper identificare le articolazioni essenziali di un testo; saper descrivere realt svariate servendosi di frasi semplici, man mano pi complesse e logicamente concatenate; saper difendere con frasi chiare e semplici la propria opinione; saper rielaborare le conoscenze acquisite durante le lezioni e applicarle in contesti nuovi; saper correggere i propri errori in modo sempre pi autonomo, utilizzando gli strumenti adeguati;
saper consolidare e arricchire progressivamente il proprio lessico in funzione delle situazioni comunicative e delle attivit svolte;

saper usare una grammatica del francese e un dizionario monolingue quali strumenti di consultazione saper acquisire unautonomia sempre maggiore nel suo percorso formativo.

2. Referenti disciplinari e modalit d'insegnamento Lingua Le competenze linguistiche dovranno essere approfondite, quando possibile en situation, in modo da completare lapprendimento delle nozioni grammaticali e consolidando quelle studiate in prima. Laccento andr posto in particolare sui seguenti contenuti: i tempi verbali, la concordanza temporale, la sintassi della frase complessa e i principali connettori. Si proseguir nellarricchimento delle conoscenze lessicali secondo i metodi applicati in prima, avviando lallievo ad una sempre maggiore autonomia in questo ambito. Testo A partire dal secondo anno, i testi affrontati saranno pi complessi, ma sempre in una lingua adeguata alle competenze degli allievi. Si leggeranno anche opere integrali: brevi romanzi, racconti, opere teatrali, poesie, ecc. La lettura, svolta in parte in classe e in parte a domicilio, dovr portare progressivamente lallievo ad affinare la comprensione del testo. Le trasmissioni radiofoniche e televisive e i film potranno fornire spunti per attivit didattiche. Lallievo imparer a redigere testi pi articolati, rielaborando le informazioni a sua disposizione. Lespressione orale assumer maggiore ampiezza e importanza. Si cercher di migliorare la lettura espressiva ad alta voce. Cultura Prendendo spunto dalle attivit svolte, si evidenzieranno alcuni aspetti salienti del mondo culturale francofono, che lallievo approfondir per esempio attraverso piccole ricerche personali o progetti tematici.

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3. Valutazione La valutazione terr conto del raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. In particolare: - dellacquisizione delle competenze orali e scritte: conoscenze e capacit grammaticali, lessicali e fonologiche; - della capacit di redigere testi organizzati sempre pi ricchi e complessi; - della partecipazione attiva e pertinente alle lezioni; - della qualit del lavoro svolto; - dellimpegno dimostrato e dei progressi fatti. Il docente avr cura di esplicitare i criteri di valutazione applicati alle varie attivit svolte.

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Classe terza e quarta (francese 1)


In questo biennio si cercher di consolidare le basi grammaticali e lessicali necessarie per raggiungere una vera e propria autonomia linguistica. Lallievo sar ormai in grado di accostarsi al mondo culturale francofono attraverso letture, visione di filmati e ascolto di trasmissioni, ecc. La scelta delle letture dovr tener conto dellaccresciuta maturit dello studente per avvicinarlo a opere letterarie significative del mondo francofono. Ci favorir una maggiore padronanza della lingua, grazie allintegrazione delle varie attivit (lettura, scrittura, analisi, dibattito sulle opere in esame, ecc.). L'affinamento linguistico in senso stretto rester materia di studio per permettere il migliore apprendimento possibile. Non previsto uno studio cronologico della letteratura ma si sceglieranno liberamente testi legati a periodi o tematiche culturalmente rilevanti adatti al livello di competenza dellallievo.

1. Obiettivi Lallievo dovr consolidare e approfondire le strutture linguistiche; acquisire progressivamente il bagaglio lessicale necessario per poter capire le opere che si affrontano; conoscere aspetti significativi della cultura francofona. Lallievo dovr saper leggere correntemente testi complessi e di vario genere nella versione originale; saper esporre oralmente e per iscritto le proprie idee ed esperienze facendo uso di strutture grammaticali e di un linguaggio appropriati; saper presentare i risultati di una lettura o di una ricerca; saper analizzare i temi e la struttura di un testo, cogliendone la valenza culturale; saper migliorare lespressione orale e scritta; saper annotare sinteticamente i principali contenuti di una lezione. saper usare autonomamente mezzi di consultazione svariati. Lallievo dovr essere consapevole del proprio livello di competenza ed essere pronto a intervenire con i correttivi opportuni; essere consapevole del valore formativo e culturale della lettura di opere letterarie; essere desideroso di ampliare il proprio bagaglio.

2. Referenti disciplinari e modalit d'insegnamento Lingua Si proceder nello sviluppo e nel consolidamento delle competenze linguistiche attraverso attivit di comprensione e di espressione sia orale che scritta. a partire da questi esercizi che si individueranno le lacune da colmare con opportune strategie (guidate e/o individuali). Particolare attenzione sar accordata allanalisi degli errori commessi e alla loro correzione affinch lallievo possa gradatamente migliorare le proprie capacit ricettive e espressive. Larricchimento del lessico sar costantemente perseguito. Il testo letterario e altre tipologie di documenti (filmati, documenti scritti e orali, ecc.) serviranno da supporto didattico alle attivit di questo biennio.

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Testo Nel terzo e quarto anno lo studio guidato di opere prevalentemente letterarie accessibili allallievo permetter di evidenziarne e coglierne le peculiarit. Ogni anno saranno lette almeno due opere in versione integrale o ridotta, per opere particolarmente impegnative. Lallievo sar chiamato ad esprimersi con pertinenza su temi commisurati alle sue capacit, sia redigendo testi con sempre maggior propriet e correttezza, sia prendendo la parola per interventi di una certa durata, quale contributo allapprofondimento dei temi e dei testi in programma. Non va trascurata la verifica della capacit di leggere un brano ad alta voce e in modo espressivo e comprensibile. Cultura Si cercher di situare le opere lette nel loro contesto, fornendo allallievo un quadro di riferimento storico e culturale che gli permetter di avvicinarsi a qualche opera letteraria significativa. La scelta dei testi o dei temi potr essere operata nellambito di tutta la produzione letteraria francofona e dovr essere diversificata quanto al genere.

3. Valutazione La valutazione terr conto in modo equilibrato delle competenze comunicative. Si verificheranno attraverso relazioni orali e prove scritte sia la capacit di applicare le strategie di analisi esercitate in classe, sia la capacit di enucleare le tematiche dei testi e di commentarne gli aspetti stilistici pi significativi. Si terr conto, da un lato della pertinenza dellenunciato, della sua precisione, della sua organizzazione, della sua profondit e della sua completezza, dallaltro della correttezza, della ricchezza e della duttilit del linguaggio usato. Saranno particolarmente apprezzati i lavori dellallievo che sapr rielaborare ed esprimere in modo critico e personale le conoscenze acquisite. Il docente avr cura di esplicitare i criteri di valutazione applicati alle varie attivit svolte.

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Francese 2
Premessa
Il corso di francese disciplina fondamentale francese 2 il corso destinato a quegli allievi che hanno seguito il corso opzionale di francese in terza e quarta media. Dopo il primo anno, lallievo che vuole proseguire con lapprendimento del francese potr continuare con questo corso (disciplina fondamentale francese 2) oppure potr scegliere lopzione specifica o il corso facoltativo.

Classe prima
1. Obiettivi Agli allievi del primo anno si chieder di conoscere le nozioni grammaticali, lessicali e fonologiche necessarie per la lettura e lo studio dei testi proposti. Il primo anno sar offerta la possibilit di un ripasso e di un approfondimento delle conoscenze precedenti. In particolare saranno toccati alcuni argomenti indispensabili per le diverse attivit: o les dterminants (articoli, possessivi, dimostrativi); o la ngation; o les adverbes (formazione, posizione nella frase); o les pronoms relatifs (forme semplici, forme variabili, funzione); o les pronoms personnels; o les indfinis; o la voix active-passive; o le pass simple (da saper riconoscere e pronunciare); o le subjonctif (formazione del presente, del passato, uso); o les accents; o la conjugaison (in generale, con i principali verbi irregolari). Attraverso la lettura e lo studio di testi e documenti autentici (anche orali) si cercher di far conoscere alcuni aspetti tipici della cultura francofona. Lallievo si abituer a comprendere vari tipi di produzione orale (registrazioni, presentazioni di lavori dei compagni) e sapr cogliere gli elementi essenziali di un discorso. Lallievo cercher di esprimersi facendo capo dapprima alle risorse che gi possiede o riprendendo frammenti di una conversazione e di un testo. Cercher poi di parafrasare, ricorrendo a sinonimi o riformulando con parole proprie per chiarire i concetti e per arricchire il bagaglio lessicale. Con la lettura ad alta voce in classe e con esercizi di lettura preparata si abituer lallievo a leggere in modo espressivo.Questattivit offre una duplice utilit: da un lato essa permette di rinsaldare la pronuncia e dallaltro consente a chi ascolta (senza seguire il testo) di fare un esercizio di comprensione. In classe verranno studiati essenzialmente testi contemporanei (racconti, novelle o romanzi vicini allesperienza o alla sensibilit delladolescente) che lallievo sar guidato a comprendere in modo approfondito. Lattivit sar guidata dal docente o da domande che indirizzino a scoprire sempre pi autonomamente il testo e ad andare oltre la semplice lettura superficiale. Lallievo dovr riuscire a scrivere brevi testi con un minimo di articolazione e sar portato a farlo mediante esercizi in parte guidati e vincolanti (per es. il riassunto) e in parte pi liberi e creativi.

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Per le varie attivit imparer a servirsi degli strumenti di consultazione e cercher di trarre insegnamento dalle correzioni apportate per migliorare! Con opportuni esercizi, lallievo potr familiarizzarsi con gli strumenti di consultazione (grammatica e vocabolario) per giungere a servirsene autonomamente.

2. Referenti disciplinari. In prima liceo linsegnamento del francese si articoler attorno alle tre componenti fondamentali, specifiche e indissociabili: lingua, testo, cultura. Lingua Lallievo deve essere in grado sin dallinizio di gestire i rapporti in classe servendosi esclusivamente del francese. Per raggiungere una corretta pronuncia andranno corrette le distorsioni pi tenaci senza bloccare in ogni momento chi si esprime e quando ci si rivela utile allintera classe. Lo studente cercher di acquisire la capacit di aggirare gli ostacoli lessicali, rappresentati da parole sconosciute, sia servendosi delle conoscenze che gi possiede, sia facendo capo ai sussidi didattici a disposizione. Testo Lo studio di testi brevi, di documenti autentici (registrazioni video, audio) e di unopera pi articolata, svolto prevalentemente in classe, permetter allallievo di avvicinarsi alla lettura e allascolto e di sviluppare le opportune strategie di comprensione. Lo scopo lavvio progressivo alla lettura svolta in parte anche a casa e verificata poi in classe con domande che permettano di controllare la comprensione e di discuterne gli aspetti salienti. Cultura Lapproccio alla civilisation non va considerato come un insieme di nozioni a s stanti di carattere geografico, storico, sociologico ecc. Al contrario, questo aspetto rappresenta il contesto essenziale nel quale prende senso lapprendimento della lingua. In prima, si tratta di cominciare a delineare un campo culturale prendendo spunto essenzialmente dallattualit.

3. Modalit dinsegnamento Si cercher di rendere lallievo autonomo nel suo lavoro. Tuttavia non si potr rinunciare ad alcuni momenti di presentazione o di ricapitolazione svolti in modo pi frontale. Saranno esercitati in modo equilibrato sia lorale che lo scritto, offrendo vari momenti di esercitazione in classe. Saranno assegnati a casa anche alcuni compiti orali o scritti in modo da rafforzare le competenze acquisite. Si lavorer con un manuale di grammatica francese che servir da opera di riferimento. Verr sviluppato luso corretto del dizionario monolingue. I testi da leggere saranno scelti di volta in volta dopo losservazione iniziale delle classi e tenendo conto di eventuali interessi manifestati. Nellinsegnamento verranno integrati tutti quei mezzi audiovisivi che costituiscono un importante supporto e che vivacizzano lapprendimento.

4. Valutazione Occorrer riservare un periodo iniziale di circa due mesi per losservazione delle classi. Si svolgeranno controlli che testino competenze diverse e che permettano al docente e allallievo di rendersi conto dello stato delle conoscenze e delle eventuali lacune cui porre rimedio nel corso dellanno. Il contenuto delle prove scritte e orali mirer a valutare il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. Nella valu-

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tazione si terr conto dellimpegno, dellattenzione in classe, del livello della lingua, delle capacit creative, della ricchezza lessicale, della precisione sintattica e della capacit ad usare gli strumenti di consultazione. La valutazione riguarder quindi equamente tutte le competenze nella loro globalit.

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Classe seconda
1. Obiettivi Si proseguir con il consolidamento e lapprofondimento delle conoscenze morfosintattiche, lessicali e fonologiche. Si ripasseranno, se necessario, alcune problematiche non assimilate in prima e si affronteranno i seguenti argomenti: o les subordonnes introduites par la conjonction que; o le discours direct et le discours indirect; o lexpression de la cause, de la consquence, du but, du temps, de lopposition, de la condition, de la comparaison; o la concordance des temps; o larticulation du discours (les connecteurs logiques). Lanno di seconda da vedere come una logica continuazione, volta ad ampliare le conoscenze della cultura francofona e le capacit di comprensione e di espressione. Per raggiungere questi obiettivi lallievo dovr saper arricchire metodicamente il proprio lessico in funzione delle situazioni comunicative e delle attivit affrontate. Egli dovr inoltre giungere a servirsi in modo sempre pi autonomo degli strumenti di consultazione. Con la classe verranno letti testi di ampiezza sempre maggiore (opere in estratti, opere integrali, romanzi, pices teatrali) il cui studio permetter allallievo di identificarne i contenuti, le tematiche e gli aspetti pi caratteristici. Egli verr abituato a far ricorso a strategie diversificate per esplorare vari tipi di testo. Riguardo ad altri tipi di documenti autentici (registrazioni audio, video su argomenti di attualit o dibattiti), lo studente imparer a selezionare le informazioni e gli elementi pertinenti e si abituer ad individuare il filo logico o le contraddizioni dei partecipanti ad una discussione o a un dibattito. Egli dovr pure saper difendere la propria opinione su argomenti trattati o discussi in classe. Lallievo sar guidato a descrivere svariate realt servendosi di frasi complesse e logicamente concatenate; a saper riassumere documenti di difficolt crescente e a imparare a prendere appunti. Imparando a ragionare sui meccanismi della lingua lallievo sar sempre pi in grado di correggere i propri errori allo scopo di evitarne la ripetizione. Lallievo dovr essere capace di rielaborare attivamente le conoscenze acquisite durante le lezioni e di applicarle in nuovi contesti.

2. Referenti disciplinari Come in prima, anche in seconda liceo linsegnamento del francese si articoler attorno alle tre componenti: lingua, testo, cultura. Lingua Lattivit in classe continuer ad essere svolta in francese e lallievo dovr riuscire ad esprimersi articolando i propri interventi. Si continuer lampliamento sistematico delle conoscenze lessicali e sintattiche.

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Testo A partire dal secondo anno, lo studio pi sistematico di testi e documenti permetter allallievo di diventare un lettore sempre pi autonomo, che sappia includere nellattivit della lettura anche le informazioni riguardanti il contesto delle opere lette. Cultura La dimensione culturale sar costantemente presa in considerazione, in particolare per approfondire, come gi detto, il contesto delle letture o dei documenti studiati.

3. Modalit d insegnamento Il lavoro sar svolto in modo tale da mettere lallievo in condizione di raggiungere e perfezionare la sua autonomia sia nello scritto sia nellorale. Non mancheranno tuttavia alcuni momenti di presentazione o di ricapitolazione svolti in comune. Verranno ancora assegnati alcuni compiti a casa quali la preparazione della lettura o riflessioni guidate sui testi da preparare, in modo che lallievo assicuri la continuit del lavoro. Si continuer ad usare il manuale e il dizionario acquistati in prima. Le opere di lettura verranno scelte di volta in volta. Si continuer a far capo anche ai mezzi audiovisivi che consentono un approccio molto diretto e vivo della lingua.

4. Valutazione Qualora lo stesso docente riuscisse a seguire la classe dalla prima alla seconda, garantendo unideale continuit didattica, non sarebbe pi necessario disporre di un periodo iniziale di osservazione. Verranno svolte prove differenziate miranti a valutare le conoscenze acquisite nel campo grammaticale, lessicale e culturale. La valutazione riguarder quindi tutte le competenze nella loro globalit.

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Classi terza e quarta


1. Obiettivi Allallievo sar chiesto di conoscere in modo pi approfondito e solido le strutture linguistiche e grammaticali. Si porr laccento di volta in volta su quei problemi che sono stati evidenziati durante la correzione dei lavori scritti. Si metter in rilievo laspetto contrastivo della lingua in rapporto allitaliano. La lettura delle opere in programma dovr spingere lallievo ad estendere le proprie conoscenze lessicali. Pure attraverso le letture, corredate da testi complementari, si cercher di aprire lallievo ai vari orizzonti della cultura francofona. A partire da testi e documenti autentici si cercher di mettere lallievo in grado di riconoscere e distinguere i vari registri e i vari livelli linguistici. Nellacquisizione di una sempre maggiore autonomia, lallievo dovr saper scegliere e usare correttamente i vari mezzi di consultazione e dovr saper riconoscere e analizzare la strutture e il contenuto di un testo. La capacit despressione orale sar sviluppata attraverso la lettura di testi di una certa difficolt e attraverso lesposizione (individuale o per gruppi) delle proprie idee ed esperienze. Lallievo dovr essere in grado di far ricorso ad un linguaggio appropriato strutturando in modo ordinato gli interventi. Lespressione scritta sar anchessa perfezionata tramite lelaborazione di paragrafi o di redazioni sempre maggiormente articolati. Lallievo dovr essere in grado di distinguere, valutare e apprezzare i contributi che ogni materia porta allaltra, favorendo lapertura al confronto con sistemi culturali diversi dal proprio. Consapevole del proprio livello di competenza, egli dovr mostrarsi pronto ad intervenire con gli opportuni correttivi e dar prova delle sue capacit dautonomia e diniziativa, sia nel lavoro in classe sia a casa. auspicabile che lallievo sia cosciente del valore formativo della lettura, della letteratura e della cultura in generale.

2. Referenti disciplinari Come per il primo biennio, anche in terza e quarta linsegnamento del francese si articoler attorno alle tre componenti fondamentali: lingua, testo e cultura. Lingua Ammesso il carattere imprescindibile delle quattro competenze linguistiche, il programma mirer al loro costante e progressivo sviluppo. Testo Si lavorer essenzialmente su testi letterari, scelti in versione integrale o ridotta, per quelle opere che sono particolarmente ampie o impegnative.Non si escluder tuttavia il ricorso ad altri tipi di documenti autentici (orali e scritti). Ogni anno, in terza e quarta, si leggeranno almeno due opere scelte tra i vari generi letterari e le diverse epoche.

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Cultura La variazione nella scelta dei testi permetter allallievo di acquisire una certa visione storico-letteraria della produzione francofona.

3. Modalit dinsegnamento Il lavoro si articoler essenzialmente attorno ai testi (o ai temi) scelti. Lallievo sar chiamato a leggere e preparare, in parte a scuola (in III) e prevalentemente a casa (in IV), i brani di lettura dellopera studiata. Durante le lezioni, questi brani saranno poi oggetto di approfondimento, di analisi e di discussione. In classe saranno chiesti interventi brevi e non preparati, come pure interventi pi lunghi e articolati, preparati in precedenza. Oltre ai lavori scritti saranno richiesti anche contributi scritti e orali, come brevi riassunti o brevi commenti alle letture. Come per gli anni precedenti, la correzione degli scritti costituir un punto di partenza importante per la ricerca e la riflessione personale che consentano di migliorare le capacit espressive. Il manuale di grammatica e il dizionario acquistati sin dal primo anno di liceo continueranno ad essere strumenti validi e regolarmente utilizzati nel lavoro a casa e in classe. A questo materiale si aggiungeranno le opere da leggere, senza escludere il possibile ricorso ad unantologia qualora lo si ritenesse opportuno.

4. Valutazione Coerentemente con quanto avviene nel primo biennio, la valutazione terr conto in modo equilibrato delle quattro competenze linguistiche di base. Le verifiche consisteranno in prove scritte ed orali. I criteri di valutazione di tali prove saranno opportunamente chiariti dal docente in modo che lallievo possa prenderne conoscenza e possa poi trarne stimolo per migliorare. Nella valutazione globale occorrer tener conto in modo adeguato anche di tutti quei contributi spontanei o sollecitati che lallievo fornisce nel corso delle lezioni, dando prova di un impegno attivo e di iniziativa personale.

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Francese - Opzione Specifica


Pur conservando la configurazione generale dellinsegnamento prevista per il corso fondamentale, il ciclo triennale dellopzione specifica permetter allallievo di padroneggiare in modo soddisfacente la lingua francese sia scritta che orale e di conoscere la cultura francofona attraverso una maggiore variet di oggetti di studio e di metodi di approccio degli stessi. La storia letteraria sar oggetto di uno studio pi completo, con un apertura degli orizzonti su testi di varie epoche, di vario genere e appartenenti a tutta larea francofona. Al fine di costruire una visione pi globale del fenomeno creativo, si abituer lallievo a far dialogare la letteratura con altri linguaggi artistici (per esempio cinema, pittura).

Classi seconda, terza e quarta


1. Obiettivi Per lintero corso di opzione specifica valgono tutte le indicazioni espresse per il corso fondamentale. Tuttavia, ad un allievo pi motivato perch ha scelto questorientamento, si chieder di sviluppare ed approfondire progressivamente i seguenti obiettivi e le capacit qui elencate. Essere aperto e curioso nei riguardi della cultura francofona del presente e del passato e saper individuare ed approfondire quei campi di interesse personale che qualificano la scelta dellopzione specifica; accrescere la capacit di lettura e di analisi; esercitarsi alla riflessione critica; riflettere costruttivamente sui propri metodi di lavoro e sulle proprie debolezze; essere progressivamente in grado di elaborare un discorso coerente ed articolato sia oralmente che per iscritto, prestando particolare attenzione ai contenuti, alla ricchezza linguistica e alle sfumature stilistiche; imparare, gi dalla seconda, a presentare i risultati del proprio lavoro in modo articolato e argomentato. In terza e quarta, lallievo dovr essere pi autonomo nel lavoro e mettere in atto anche strategie personali di lavoro in tutte le sue fasi (dallallestimento, allimpostazione, alla presentazione).

2. Referenti disciplinari e modalit dinsegnamento. Anche questo corso si articoler attorno alle tre componenti fondamentali: lingua, testo, cultura. Lingua Nel corso della seconda lo studente dovr consolidare le sue conoscenze morfosintattiche e il suo bagaglio lessicale, seguendo attivamente un programma di lettura particolarmente diversificato ed ampliato. Durante gli anni di terza e quarta lo si guider a distinguere i vari registri linguistici e a riflettere sul valore stilistico delle opere lette. Egli dovr conoscere le origini della lingua francese e le tappe pi importanti della sua evoluzione. Testo Lintero corso sar caratterizzato dallampia scelta di opere, testi e documenti di altro genere (audio, video). Saranno previste letture articolate fin dalla seconda. In terza e quarta si leggeranno almeno 57

tre opere ogni anno, in modo da avere, sullinsieme di questo biennio, una visione pi ampia su almeno quattro periodi caratteristici della letteratura francese (ad esempio dallepopea medievale al sicle des lumires, al romanticismo... fino allepoca contemporanea). A partire dal terzo anno, lallievo legger e scoprir con linsegnante testi anche nuovi, non ancora accompagnati da un apparato critico e potr costruirsi un percorso interpretativo pi personale. Fra queste opere potranno figurare anche quelle di autori francofoni non necessariamente francesi. Lo studio dei testi seguir prevalentemente modalit di tipo seminariale che richiederanno una sempre maggiore autonomia. Questo studio potr sfociare in un piccolo lavoro di ricerca personale che avr un suo spazio nellesame orale di maturit. Si potr trattare per esempio dello studio di un tema o di un aspetto particolare allinterno di unopera, o di un groupement de textes incentrato su una tematica definita. Cultura Si incoragger lallievo ad essere curioso e ad esplorare il contesto delle opere lette e dei temi affrontati. Le scoperte che far di sua iniziativa saranno poi comunicate e condivise con la classe.

3. Valutazione Saranno valorizzate le capacit e le acquisizioni dellallievo in relazione agli obiettivi del corso. Si misurer pure linteresse dimostrato e lapporto dato al lavoro comune. Nel valutare le produzioni scritte e orali si terr conto della capacit di espressione, dello spirito critico e delle capacit di lavoro autonomo, legato alla lettura e al lavoro personale di ricerca. A questo andranno aggiunte le prove fatte in classe, in condizioni uguali per tutti e volte a verificare le quattro competenze linguistiche di base.

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Francese - Corso facoltativo


A partire dalla classe seconda
Il corso facoltativo da intendere come unulteriore occasione per continuare a praticare una lingua che lallievo non ha pi scelto nel proprio curricolo, ma che tuttavia non vuole abbandonare definitivamente. Lallievo interessato alla lingua francese e alla sua cultura potr cos arricchire il proprio bagaglio linguistico in vista di futuri studi in istituti superiori francofoni o per ragioni professionali. Il corso si prefigge infatti di consolidare e approfondire le competenze linguistiche di base acquisite negli anni precedenti e di offrire nel contempo una visione della produzione culturale e letteraria francofona.

1. Obiettivi Gli obiettivi generali sono analoghi a quelli che vengono perseguiti nel corso fondamentale, tuttavia essi dovranno essere adeguati alla natura stessa di questo corso e alla sua dotazione oraria. Pur senza ridurre la lingua a puro strumento di comunicazione pratica si cercher di privilegiare le capacit di comprensione scritta e orale e quelle di espressione orale secondo le indicazioni che seguono. Saper comprendere le informazioni contenute nei testi proposti (articoli, brani, testi informativi o lettere...); saper identificare le informazioni essenziali contenute in documenti audio e audiovisivi che trattano argomenti di attualit o problematiche attuali; saper interagire in modo spigliato con gli interlocutori allinterno della classe per abituarsi alla stessa attivit, ma con interlocutori francofoni; saper comunicare in classe i risultati della lettura di testi di vario tipo, letterario o funzionale; saper esporre chiaramente e ordinatamente le proprie idee su temi vicini allesperienza personale o legati allattualit; saper produrre testi semplici di carattere personale o funzionale (lettere, CV); saper redigere testi semplici e saper prendere appunti schematici durante lascolto (di una lettura, di una breve intervista o di un intervento registrato).

2. Referenti disciplinari Come per gli altri corsi, linsegnamento del francese si articoler attorno alle tre componenti fondamentali e indissociabili: lingua, testo e cultura. Tutta lattivit sar svolta in francese, in modo che lallievo si abitui ad ascoltare ed esprimersi in questa lingua, ampliando nel contempo le sue conoscenze lessicali e sintattiche. I testi e i documenti proposti costituiranno il supporto principale del corso. Questo materiale sar scelto in modo da offrire unampia, anche se breve visione dinsieme della cultura francofona.

3. Modalit dinsegnamento Per sua natura, questo corso ancor pi degli altri necessita delladesione dellallievo. A inizio anno, il docente si preoccuper quindi di coinvolgere i partecipanti nella definizione di progetti, programmi, ecc. Oltre alla lettura di testi di ogni natura e di brani dautore o di eventuali opere integrali, limpiego di tutti i mezzi che la moderna tecnologia mette a disposizione pu rivelarsi efficace per motivare gli allievi.

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4. Valutazione La valutazione dovr basarsi sugli obiettivi prefissati, tenendo conto dellordine nel quale sono formulati, senza trascurare nessuna delle quattro competenze fondamentali. Si punter in particolare a valutare i progressi dellallievo, tenendo conto anche della partecipazione regolare e attiva alle lezioni.

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Tedesco
Classe prima
1. Obiettivi Tenendo conto, in generale, degli obiettivi dellinsegnamento del tedesco in quanto disciplina del Settore lingue cos come, in particolare, di quelli riferiti alle capacit e agli atteggiamenti - per i quali si rimanda al Piano degli studi liceali - gli obiettivi qui indicati riguardano unicamente le Conoscenze Trattare testi, orali e scritti, di vario genere, anche di una certa lunghezza, ma strutturati in modo chiaro e semplice, le cui difficolt terranno conto degli obiettivi da raggiungere; possedere alcune conoscenze di aspetti del territorio e della cultura delle regioni e degli stati appartenenti allarea linguistica tedesca; conoscere le strutture grammaticali e lessicali funzionali allo sviluppo delle abilit comunicative, ricettive e produttive.

2. Referenti disciplinari Il testo I testi proposti terranno conto degli argomenti seguenti. Spazio e confini geografici o viaggi e mobilit; o mezzi di trasporto e vie di comunicazione. Individuo e societ o identit personale, famiglia, amicizia e comunit scolastica; o abitazione, luogo di studio e di lavoro; o abbigliamento e moda; o cibo e quotidianit; o tradizioni e forme di espressione artistica; o mezzi di comunicazione di massa; o tempo libero e sport. La Landeskunde Gli aspetti che riguardano lo spazio e i confini geografici dellarea linguistica tedesca potranno essere trattati con lausilio del ricco materiale didattico audiovisivo (quello ad esempio elaborato da Internationes o dal Goethe-Institut), cos come attraverso materiale autentico (per esempio quello offerto dai vari Enti turistici nazionali). Si acquisiranno conoscenze sommarie di alcune delle principali citt o regioni tedesche, svizzere e austriache. Si individueranno particolari o originali itinerari di viaggio. Si ricercheranno collegamenti con gli argomenti elencati al punto precedente. La lingua Le nozioni grammaticali da trattare saranno le seguenti. Argomenti di ripetizione e di approfondimento

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o declinazione di sostantivi, articoli, pronomi, aggettivi possessivi e dimostrativi; o preposizioni (con laccusativo e il dativo); o coniugazione dei verbi (indicativo e imperativo); o negazione (nicht/kein); o subordinate (weil/dass/ob). Argomenti nuovi o declinazione dellaggettivo attributivo; o comparazione; o preposizioni (con il genitivo); o coniugazione dei verbi (condizionale con wrde + infinito); o subordinate (temporali: als/wenn/bevor/nachdem/whrend; completare le indirette; relative; concessive; Proportionalsatz); o introduzione progressiva delle nuove regole dellortografia. Le strategie di apprendimento delle strutture lessicali saranno le seguenti: svolgimento di tematiche specifiche; lettura e redazione di testi adeguati; esercizi tratti da capitoli del vocabolario di base; uso del vocabolario bilingue come strumento di lavoro. 3. Modalit dinsegnamento Nel limite del possibile ci si preoccuper di garantire un adeguato pluralismo di approcci didattici sviluppando progressivamente le modalit di lavoro che favoriscono lautonomia dellallievo, cos come quelle improntate al principio dellimparare ad apprendere. In particolare, per quanto riguarda gli argomenti linguistici, si cercher di mantenere il giusto equilibrio fra la trattazione sistematica e il consolidamento attraverso la contestualizzazione, favorendo nel contempo una sempre maggiore competenza dellallievo nellutilizzo degli strumenti di consultazione. Chi non far ricorso alluso di un manuale, oltre al materiale di propria elaborazione dovrebbe fare adottare una Referenzgrammatik.

4. Valutazione Essi dovrebbero avere i requisiti gi formulati nelle Linee direttrici del Collegio docenti del Liceo di Mendrisio sul problema della valutazione, del 24 novembre 1994, e qui riassunti nel modo seguente: la trasparenza degli elementi e dei criteri adottati per esprimere una valutazione sotto forma di giudizio o di nota; la chiarezza di ci che sintende valutare; la pluralit degli elementi e dei criteri di valutazione; lequilibrio fra la funzione sommativa e formativa della valutazione, che comporta anche una valutazione dei progressi dellallievo. Coerentemente con i contenuti programmatici, durante e alla fine della prima e della seconda liceo verranno dunque verificati in particolare: la capacit di recepire, di riprodurre nonch di sviluppare autonomamente, sia oralmente sia per iscritto, i principali aspetti degli argomenti svolti; il livello delle conoscenze linguistiche richieste cos come quello delle abilit comunicative; il grado di autonomia e di efficacia nelluso di strategie di apprendimento lessicale.

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Classe seconda
1. Obiettivi Gli obiettivi qui indicati riguardano unicamente le conoscenze. Per gli obiettivi riferiti alle capacit e agli atteggiamenti si rinvia al Piano degli studi liceali, p. 71. Conoscenze Lettura di testi di vario genere, di testi brevi o di estratti contenuti in pubblicazioni pi ampie; di testi originali lunghi e integrali cos come di testi semplificati; approfondimento della conoscenza di aspetti del territorio e della cultura delle regioni e degli stati appartenenti allarea linguistica tedesca; consolidamento e completamento delle strutture morfosintattiche e lessicali. 2. Referenti disciplinari Il testo I testi proposti terranno conto della realt e degli interessi dellallievo e favoriranno, nel limite del possibile, un confronto con realt e interessi del mondo giovanile di area germanofona. La letteratura giovanile e lapproccio a opere letterarie pi canoniche potranno essere trattati anche attraverso la lettura prolungata di testi come quelli elencati a titolo esemplificativo al punto 3. Per sviluppare lintegrazione fra le principali abilit linguistiche ricettive e produttive e il lavoro sui testi, si propone di trattare in seconda liceo il tema Volksmrchen. La Landeskunde Si approfondiranno gli argomenti gi indicati nel programma per la classe prima, concentrandosi in particolare sulle seguenti tematiche: elaborazione di proposte di visita a citt o regioni tedesche, svizzere o austriache; individuazione dei principali aspetti concreti dellambiente e della problematica ecologica; lavoro su alcuni esempi di testi, orali o scritti, prodotti dai mezzi di comunicazione di massa. La lingua Le nozioni grammaticali da trattare saranno le seguenti: congiuntivo e condizionale; passivo; completamento delle subordinate; verbi con la preposizione e avverbio pronominale. Le strategie lessicali dovranno mirare allallestimento di piccoli glossari riferiti a tematiche specifiche e alluso di strutture semplici che regolano la formazione e la derivazione delle parole. Il punto di riferimento lessicale per la produzione scritta e orale sar rappresentato dal vocabolario di base (Grundwortschatz) nelle due versioni presenti attualmente sul mercato (degli editori Klett e Langenscheidt).

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3. Modalit dinsegnamento Per quanto riguarda la metodologia dinsegnamento si rinvia alle indicazioni formulate nel programma per la classe prima, che valgono per tutto il primo biennio. Anche per il secondo anno si pu prevedere luso di un manuale o di una Referenzgrammatik. Per le letture prolungate alcuni colleghi hanno fatto buone esperienze con i testi seguenti: Hoerschelmann, Fred von: Das Schiff Esperanza Hoffmann, E.T.A.: Das Frulein von Scuderi Kstner, Erich: Mein Onkel Franz ders.: Emil und die Detektive Reding, Josef: Jerry lacht in Harlem Steiger, Otto: Einen Dieb fangen Hrtling, Peter: Alter John Nstlinger, Christine: Die Ilse ist weg. Altri colleghi utilizzano invece la rivista JUMA. Das Jugendmagazin.

4. Valutazione Si rinvia a quelli formulati nel programma per la classe prima.

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Classi terza e quarta


1. Obiettivi Gli obiettivi del secondo biennio liceale dovranno progressivamente coincidere con gli obiettivi formativi generali: laffinamento della competenza linguistica sar dunque da perseguire nella prospettiva di una pi ampia maturazione intellettuale e culturale che contribuisca allo sviluppo della sensibilit etica, sociale ed estetica dellallievo. Per gli obiettivi specifici di terza e quarta liceo si rinvia al Piano degli studi liceali, pp. 73 e 75.

2. Referenti disciplinari Il testo I testi da trattare dovranno essere ancora pi diversificati e di una maggiore complessit rispetto al primo biennio. Nella scelta dei testi ci si far guidare, da un lato, dal referente disciplinare e dallargomento che si vuole svolgere, dallaltro, dagli obiettivi che con i testi si intendono perseguire e dai possibili collegamenti interdisciplinari. La trattazione di temi particolarmente ampi e complessi potrebbe implicare anche la lettura di brani o di intere opere in traduzione italiana. Si tratteranno in particolare gli argomenti seguenti: la letteratura popolare e didattica; la letteratura giovanile e quella di consumo; la letteratura dellesilio; il testo letterario e la sua resa cinematografica; sviluppo, definizione e funzione di tipi di testo quali il racconto breve, il reportage. La Landeskunde Gli argomenti di Landeskunde dovranno assumere durante il secondo biennio le caratteristiche di temi di ampio respiro e riferirsi progressivamente al concetto di Kulturgeschichte cos come indicato nel Piano degli studi liceali. Si privilegeranno gli argomenti seguenti: il mondo del lavoro; il mondo giovanile, i conflitti generazionali, la famiglia; il rapporto uomo-donna e la parit dei diritti; norme, emarginazione, doppia nazionalit, pregiudizi e razzismo; la violenza; guerra e pace; la scienza, i suoi limiti, le sue responsabilit; la malattia e la morte; lamore; il gioco; la musica; la natura, i viaggi; la Svizzera nello specchio dei testi: autori svizzeri nel mondo, la Svizzera nei testi altrui; manifestazioni artistiche o culturali in genere, ricerca delle caratteristiche comuni e distintive. La lingua Non dovrebbero pi esserci singole nozioni grammaticali da trattare, se non in relazione ad un tema specifico. Si potr tuttavia valutare lopportunit di riprendere o ripetere singoli capitoli o problemi grammaticali.

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Si dovranno approfondire le strutture che regolano la formazione e la derivazione delle parole. Si tratteranno le strutture linguistiche e lessicali che riguardano le tecniche argomentative. In relazione alle principali caratteristiche del linguaggio scientifico e alla capacit di prendere appunti, si eserciteranno lerweitertes Attribut e lo stile nominale (compresa una lista di sostantivi con la preposizione).

3. Modalit dinsegnamento I principi gi formulati nel programma per la classe prima rimangono validi anche per il secondo biennio: un adeguato pluralismo di approcci didattici; modalit che sviluppino ulteriormente lautonomia dellallievo; tecniche che favoriscano il principio dellimparare ad apprendere. Come strumento didattico, lesercizio traduttivo potr contribuire a valorizzare lacquisizione linguistica intesa come processo cognitivo: il confronto cosciente fra la lingua di partenza e quella di arrivo dovrebbe favorire la consapevolezza delle differenze e delle somiglianze ed affinare le altre abilit linguistiche ricettive e produttive nonch la competenza plurilingue. In particolare per lopzione specifica, intesa come ambito didattico privilegiato per processi di approfondimento e di interconnessione, dovrebbero inoltre valere anche i principi seguenti: graduale passaggio da una trattazione tematica estensiva ad un approfondimento selettivo; approcci didattici sempre pi differenziati; maggior rigore metodologico; maggiore flessibilit e disposizione alla sperimentazione didattica; tecniche didattiche, quali il lavoro per progetti, che favoriscano una prospettiva di lavoro interdisciplinare. Si utilizzeranno i seguenti sussidi didattici: grammatica di riferimento; vocabolario bilingue; vocabolario monolingue (si consiglia il Langenscheidts Grosswrterbuch Deutsch als Fremdsprache); manuali di Landeskunde, di storia, di storia della letteratura ecc.; enciclopedie. 4. Valutazione I criteri di valutazione dovranno essere coerenti con i contenuti programmatici della terza, rispettivamente della quarta liceo. Essi dovrebbero avere i requisiti seguenti (gi riassunti nel programma per la classe prima e gi formulati nelle Linee direttrici del Collegio docenti del Liceo di Mendrisio sul problema della valutazione, del 24 novembre 1994): la trasparenza degli elementi e dei criteri adottati per esprimere una valutazione sotto forma di giudizio o di nota; la chiarezza di ci che si intende valutare; la pluralit degli elementi e dei criteri di valutazione; lequilibrio fra la funzione sommativa e formativa della valutazione, che comporta anche una valutazione dei progressi dellallievo.

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Tedesco - Opzione specifica e Corso facoltativo


In mancanza, da un lato, di una verifica affidabile delle esperienze didattiche riguardanti i programmi per lopzione specifica e per il corso facoltativo e, daltro canto, con lintento di garantire unampia libert di manovra, allinterno della sede, per lo svolgimento degli stessi, si rinvia sia per lopzione specifica sia per il corso facoltativo ai contenuti dei rispettivi programmi formulati nel Piano degli studi liceali, pp. 76-84.

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Inglese
Classe prima
1. Obiettivi formativi - Consolidare ed affinare le conoscenze acquisite alla Scuola Media; - possedere un lessico sufficientemente ampio per affrontare argomenti inerenti alla vita quotidiana e agli interessi dell'allievo; - essere in grado di capire i punti essenziali di un testo, scritto ed orale, a condizione che non venga usato un linguaggio troppo complesso; - sapere partecipare attivamente a semplici conversazioni; - sapere chiedere / fornire semplici informazioni e districarsi in situazioni quotidiane; - sapersi esprimere oralmente sulla base di appunti; - sapere cogliere il significato essenziale di testi di difficolt linguistica superiore al proprio livello di competenza attiva; - sapere riassumere un breve testo; - sapere redigere un testo breve e strutturato; - sapere raccogliere e classificare con metodo nuovi vocaboli; - sapere lavorare in gruppo e individualmente.

2. Referenti disciplinari Per lacquisizione degli obiettivi il testo, scritto e orale, rivestir un ruolo primario e consentir agli allievi di esplorare alcune tematiche in relazione con il proprio vissuto e con il contesto sociale. Durante lanno scolastico lallievo affronter lo studio delle seguenti strutture: forme verbali del presente (simple e continuous; introduzione al present perfect pimple), del passato (simple e continuous) e del futuro (present continuous, going to e will); verbi modali (can, could, must e should); question tags; pronomi relativi; avverbi e congiunzioni elementari; comparativo e superlativo; countable and uncountable nouns. La trattazione anticipata o ritardata di alcune strutture o argomenti spesso dipender dallimpianto e dallordine espositivo proposto dai libri di testo che i docenti, in linea generale, sceglieranno di comune accordo. Lallievo verr pure incoraggiato a leggere libri semplificati, consoni al suo livello di competenza.

3. Valutazione Nellambito della valutazione sussiste un rapporto stretto tra gli obiettivi di insegnamento dichiarati, le attivit svolte e le modalit di verifica adottate. La verifica verter non solo su ci che l'allievo "sa", ma anche su ci che "sa fare" con le nozioni che ha acquisito. In questo modo sar possibile valutare, oltre alla correttezza linguistica, anche la capacit di comunicare ed interagire in modo efficace. Oltre alle prove scritte, il docente potr proporre una o pi verifiche orali. Allallievo potr essere offerta anche la possibilit di sviluppare, sotto la guida dell'insegnante, la propria capacit di autovalutarsi.

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Classe seconda
1. Obiettivi formativi - Sviluppare le strategie adatte alla lettura e alla comprensione di testi di livello intermedio; - sapere cogliere il significato essenziale di testi di difficolt linguistica superiore al proprio livello di competenza attiva; - essere in grado di capire una conversazione che rifletta luso reale, concreto della lingua e di riferirne; - sapere esprimere e sostenere oralmente le proprie opinioni su semplici argomenti di carattere generale; - sapere redigere brevi testi (riassunti, lettere, commenti, opinioni); - sapere raccogliere e classificare con metodo nuovi vocaboli; - sapere lavorare in gruppo e individualmente.

2. Referenti disciplinari Per lacquisizione degli obiettivi il testo, scritto e orale, rivestir un ruolo primario e consentir agli allievi di approfondire alcune tematiche in relazione con il proprio vissuto e con il contesto sociale. Durante lanno scolastico l'allievo consolider le conoscenze acquisite in prima ed affronter lo studio delle seguenti strutture: present perfect simple e continuous; past perfect simple; verbi modali (may e might); periodo ipotetico; congiunzioni causali, condizionali e temporali; passivo (delle forme verbali conosciute). La trattazione anticipata o ritardata di alcune strutture o argomenti spesso dipender dall'impianto e dall'ordine espositivo proposto dai libri di testo che i docenti, in linea generale, sceglieranno di comune accordo. L'allievo verr pure incoraggiato a leggere libri semplificati, consoni al suo livello di competenza.

3. Valutazione Si rinvia ai principi formulati nel programma per la classe prima.

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Classi terza e quarta


1. Obiettivi formativi Sviluppare le strategie adatte alla lettura e alla comprensione di testi scritti di livello avanzato; sapere comprendere testi orali di livello intermedio; sapere parafrasare, analizzare e commentare testi letterari; sapere cogliere la pluralit e la specificit delle culture anglofone; consolidare ed ampliare il lessico attivo e passivo; sapere fare uso del dizionario monolingue; sapere presentare brevi relazioni su esperienze culturali (partendo da film, libri, ecc.); sapere partecipare attivamente ad una discussione; sapere prender appunti in classe; sapere redigere testi di natura diversa (di tipo argomentativo, descrittivo e narrativo); dimostrare spirito critico nei confronti dei testi proposti.

2. Referenti disciplinari Nel corso del biennio lallievo consolider ed amplier le proprie conoscenze linguistiche; in particolare, completer lo studio di tutte le forme verbali del presente, del futuro e del passato - compresi il passivo, il periodo ipotetico, i verbi modali, il discorso diretto e indiretto e le proposizioni relative. Come indicato per le classi precedenti, il testo, scritto e orale, rivestir un ruolo primario nel processo di apprendimento e consentir pure di esplorare tematiche legate alle culture del mondo anglofono. Nel corso del biennio lallievo verr progressivamente avvicinato allo studio delle opere letterarie, affrontando testi consoni alle sue competenze linguistiche. Si studieranno, in linea di principio, tre opere letterarie in versione originale. I testi apparterranno ad almeno due generi letterari e rappresenteranno almeno due aree culturali e due epoche diverse. Altri testi, di genere non letterario, permetteranno di approfondire tematiche di attualit, esercitando nel contempo la comprensione alla lettura e allascolto.

3. Valutazione Si rinvia ai principi formulati per la classe prima. In ambito letterario si verificher la conoscenza delle opere studiate e la capacit di esprimersi criticamente su di esse in termini corretti.

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Inglese Opzione Specifica


Classi seconda, terza e quarta
Il corso triennale di opzione specifica si distingue dal curricolo fondamentale per il maggior approfondimento linguistico e culturale, reso possibile dalla pi ricca dotazione oraria settimanale (quattro ore invece di tre) e dalla particolare motivazione espressa dagli allievi con la loro scelta.

1. Obiettivi formativi Gli obiettivi formativi del corso Opzione Specifica ricalcano quelli indicati per il curricolo fondamentale, distinguendosi per per il loro livello di approfondimento e per la rilevanza che assumono allinterno del quadro formativo globale dellallievo. Nel corso del terzo e del quarto anno in particolare, la migliore competenza linguistica permetter allallievo di confrontarsi con testi - scritti e orali - pi complessi, accrescendo la propria capacit di lettura, comprensione, analisi e riflessione critica. Lallievo imparer ad elaborare il proprio pensiero in modo autonomo, coerente e strutturato, e a presentarlo, per iscritto ed oralmente, in modo efficace.

2. Referenti disciplinari Ai campi ed agli argomenti definiti per il corso fondamentale ed al consolidamento delle conoscenze linguistiche, si affiancher un lavoro pi approfondito sui testi letterari per fornire allallievo un panorama sufficientemente articolato della produzione letteraria in lingua inglese, sia in senso diacronico che in senso geografico. I testi apparterranno ad almeno due generi letterari e rappresenteranno almeno due aree culturali e due epoche diverse. Le opere trattate verranno inserite nel contesto in cui sono nate in modo che lo studente possa apprezzare gli elementi storici, politici, sociali e culturali di cui sono permeate. A seconda della complessit e della lunghezza dei testi proposti, si studieranno in maniera approfondita tre o quattro opere letterarie in versione originale, alle quali si affiancheranno altri testi complementari. Sullarco dei tre anni allallievo verranno richiesti contributi personali, da elaborare individualmente o a gruppi, in forma scritta e/o orale, su temi inerenti al programma svolto. A titolo indicativo si segnalano le seguenti proposte: studio di una tematica legata alla civilt e alla cultura del mondo anglofono; ricostruzione del contesto storico-geografico di unopera letteraria letta in classe; approfondimento di un tema o di un aspetto particolare di una o pi opere letterarie lette in classe; studio della trasposizione cinematografica di unopera letteraria letta in classe; studio comparativo di un testo teatrale e della sua rappresentazione scenica;

Altre attivit, anche di carattere personale (ad esempio la stesura di un diario) potranno essere proposte per permettere allallievo di migliorare le proprie competenze linguistiche.

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3. Modalit dinsegnamento e valutazione Valgono le indicazioni fornite per il corso fondamentale.

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Inglese Corso Facoltativo

1. Obiettivi formativi Lobiettivo principale del corso, concepito particolarmente per gli allievi grecisti, di offrire una conoscenza di base della lingua, per consentire poi allo studente di progredire in modo autonomo. Il corso mira a privilegiare le capacit ricettive (lettura e ascolto). Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di: capire un interlocutore che parla di argomenti relativi alla quotidianit; utilizzare le strategie adatte alla lettura e comprensione di testi; identificare le informazioni essenziali in brevi testi scritti e orali (articoli di giornali, programmi televisivi, ecc.); esprimersi in modo semplice su argomenti relativi alla quotidianit. 2. Referenti disciplinari In linea di massima il corso comprende gli elementi essenziali della lingua, con particolare attenzione alle attivit ricettive.

3. Valutazione Nellambito della valutazione sussiste un rapporto stretto tra gli obiettivi di insegnamento dichiarati, le attivit svolte e le modalit di verifica adottate. Lo studente verr incoraggiato a valutare regolarmente il proprio progresso. Al termine dellanno scolastico il docente assegner una nota.

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Spagnolo - Opzione specifica


Lo studio dello spagnolo contribuisce a facilitare le relazioni nella vita quotidiana, nonch a consolidare scambi a livello culturale, economico e politico. Linsegnamento dello spagnolo d importanza alla lingua come strumento di comunicazione e contemporaneamente costruisce la base formativa per lapprendimento di contenuti culturali pi ampi. Inoltre lallievo italofono, con lapprendimento della lingua spagnola, vede la sua identit latina sostenuta e rafforzata: lo studio dello spagnolo gli permette infatti per giustapposizione dei due sistemi non solo di riconoscere la specificit della lingua spagnola, ma di utilizzare la lingua madre in modo pi consapevole.

1. Obiettivi formativi Lobiettivo fondamentale dellapprendimento dello spagnolo che lallievo riesca a comprendere ed esprimersi in modo adeguato oralmente e per iscritto: egli potr cos apprezzare la bellezza della lingua considerata nella sua duplice funzione comunicativa e culturale. Dovr per questo conoscere gli elementi grammaticali, lessicali e fonologici fondamentali della lingua spagnola, saper leggere tipi diversi di testi nella versione originale, esprimere oralmente e per scritto le proprie conoscenze, esperienze ed opinioni e redigere testi di vario genere. Successivamente conoscer momenti significativi ed esemplari della letteratura ispanofona inseriti nel loro contesto globale, attraverso lanalisi degli aspetti stilistici e di contenuto che la caratterizzano. Conoscer i vari periodi letterari trattati in classe e gli autori pi rappresentativi ad essi collegati. Sapr riflettere sulla nascita delle lingue romanze, apprezzare le differenti espressioni della narrativa e della lirica, riconoscere il messaggio dei vari racconti o romanzi letti, essere aperto a capire la mentalit delle varie epoche ed autori letterari. Sar indispensabile per un apprendimento proficuo acquisire un metodo di lavoro autonomo, e saper utilizzare tra laltro svariati strumenti di consultazione. Dovr inoltre manifestare uno spirito aperto e critico nei confronti della cultura e delle abitudini dei paesi di lingua spagnola, che possono essere diverse dalle proprie ed essere sensibile ai problemi del mondo doggi imparando a rispettare le opinioni altrui.

2. Modalit dinsegnamento Oltre a collaborare sistematicamente allinterno del gruppo di materia, i docenti di spagnolo arricchiranno linsegnamento della lingua con i necessari riferimenti culturali allarte, alla storia politica, del pensiero, del costume. Per quanto possibile si cercher di svolgere attivit di carattere interdisciplinare con docenti di altre materie.

3. Valutazione Lallievo, sin dallinizio, verr informato sugli obiettivi da raggiungere e sui criteri di valutazione. Questo dovrebbe permettergli di migliorare le proprie capacit autovalutative. Lallievo sar inoltre aiutato a determinare le cause di eventuali difficolt e ricever indicazioni per poterle superare. Se nel primo biennio sar soprattutto lapprendimento linguistico loggetto della valutazione, nel secondo acquisir maggiore importanza la capacit di riflettere sui dati acquisiti, di apprezzare le varie manifestazioni letterarie e di riconoscere il messaggio dei vari testi incontrati.

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Il docente considerer i progressi dellallievo nellorale e nello scritto nella loro globalit. Pertanto non baser il proprio giudizio unicamente sui risultati dei lavori scritti svolti in classe, ma terr conto anche di una partecipazione costante e proficua alle lezioni, delle relazioni orali e scritte, dei compiti svolti a casa, della partecipazione attiva ai lavori di gruppo, e, pi in generale, di un atteggiamento aperto e costruttivo nei confronti dello studio dello spagnolo.

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Classe prima
La prima liceo costituisce un anno propedeutico allapprendimento della lingua e alla scelta successiva dellallievo che intende continuarne lo studio come opzione specifica.

1. Obiettivi formativi Lallievo deve acquisire una conoscenza sufficiente della grammatica di base, in modo che riesca a comprendere ed esprimersi almeno ad un livello elementare, sia oralmente sia per iscritto. Alla fine dellanno egli dovrebbe essere in grado di leggere, capire e produrre testi orali e scritti relativamente semplici e di conoscere e comprendere le tematiche di vario tipo trattate in classe, nonch i vocaboli pi importanti ad esse connessi.

2. Referenti disciplinari Nel corso del primo anno lallievo imparer elementi basilari di grammatica, il lessico relativo allambiente che lo circonda e le espressioni colloquiali pi frequenti. Lo studio della lingua nel primo anno implicitamente legato alla scoperta degli aspetti socioculturali caratteristici del mondo ispanofono: tradizioni, modi di vita, alimentazione, tempo libero, nozioni minime di geografia, tematiche storiche. Questi soggetti verranno convenientemente approfonditi negli anni successivi.

3. Modalit di insegnamento Lallievo avr momenti di lavoro guidato e autonomo, sapr utilizzare gli strumenti a sua disposizione: libri di testo, dizionario e tutto il materiale elaborato in classe. In particolare si far ricorso a diversi tipi di testo (orali e scritti) facili e brevi che consentano allallievo di abituarsi alla lettura, di acquisire una pronuncia corretta, di esercitare la comprensione e di esprimere le proprie opinioni o esperienze.

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Classe seconda
A partire dal secondo anno il corso di spagnolo diventa opzione specifica.

1. Obiettivi formativi Nel corso dellanno lallievo raggiunger gradatamente una buona comprensione globale di testi di una certa complessit, cos come unappropriata capacit di espressione scritta e orale. Egli dovr sapersi esprimere con una certa fluidit e pertinenza, essere in grado di leggere e capire tipi diversi di testi nella versione originale e saper riassumere e commentare un documento non eccessivamente complesso.

2. Referenti disciplinari Nel corso del secondo anno lallievo completer lo studio degli elementi fondamentali della grammatica e arricchir le sue conoscenze lessicali anche con luso di nuove espressioni colloquiali per accrescere e migliorare la capacit di comunicazione e ampliare le sue conoscenze culturali. Si proseguir lo studio di aspetti socioculturali caratteristici del mondo ispanofono, implicitamente legati, daltronde, allo studio della lingua. Si porr laccento su temi dattualit relativi al vissuto dei ragazzi (per es.: il mondo della scuola, del lavoro, del tempo libero) e si far cenno anche ad altre tematiche, quali la storia, la geografia, la gastronomia, il folklore. Si dar molta importanza alla correttezza della pronuncia e dellintonazione. Inoltre si amplier la conoscenza delle numerose varianti della lingua spagnola.

3. Modalit dinsegnamento Lallievo avr momenti di lavoro guidato e autonomo, sapr utilizzare gli strumenti a sua disposizione: libri di testo, dizionario e tutto il materiale elaborato in classe o presente in biblioteca. Si far ricorso a testi (orali e scritti) di diverso tipo e di media complessit. Lallievo incontrer quasi esclusivamente testi in versione originale (non semplificati); avr cos occasione di esercitare a fondo la capacit di comprensione, come pure di esprimere le proprie opinioni e di parlare delle proprie esperienze. Egli dovr inoltre arrivare a produrre testi di vario genere quali ad esempio riassunti, commenti, racconti, lettere.

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Classi terza e quarta


1. Obiettivi formativi Lallievo sar gradualmente portato a capire in modo soddisfacente le manifestazioni orali e scritte della lingua spagnola, compresi i testi letterari che sapr apprezzare attraverso lanalisi degli aspetti stilistici e di contenuto. Inoltre dovr poter esporre e saper sostenere, con un linguaggio adeguato, sia oralmente sia per iscritto, le proprie idee ed esperienze. Lallievo alla fine della quarta conoscer gli elementi grammaticali e lessicali della lingua spagnola e gli aspetti significativi ed esemplari della cultura ispanofona, nonch i periodi letterari trattati in classe e gli autori pi rappresentativi ad essi collegati. Egli sapr riflettere sulla nascita delle lingue romanze, apprezzare le differenti espressioni della narrativa e della lirica, e riconoscere il significato dei vari testi letti inquadrandoli nel loro contesto storico e culturale.

2. Referenti disciplinari Nel corso del secondo biennio lo studente avr modo di riprendere e approfondire gli elementi fondamentali della grammatica. Gi dallinizio del terzo anno il considerevole bagaglio linguistico acquisito permetter allallievo di ampliare, fra laltro, la gamma delle sue letture: da un lato si continuer lo studio di testi di attualit di vario genere, e dallaltro si inizier e completer lo studio della letteratura in lingua spagnola. Questo studio include una visione generale dei momenti culturali, delle correnti letterarie e degli autori pi importanti sia in Spagna sia in Ispanoamerica: entro la fine del quarto anno, lallievo conoscer i momenti e gli autori fondamentali. I testi letterari potranno essere presentati in versione adattata. Inoltre ogni allievo dovr leggere due opere letterarie allanno in versione originale. Per quanto riguarda gli aspetti socioculturali del mondo ispanico, quanto gi trattato negli anni precedenti verr completato in terza e quarta attraverso lo studio della letteratura, poich questa rappresenta una componente indispensabile della cultura di un popolo; inoltre la letteratura permette di studiare la societ anche dal punto di vista storico.

3. Modalit dinsegnamento Il docente proporr allallievo momenti di lavoro guidato e autonomo, individuali e di gruppo nei quali imparer a utilizzare convenientemente gli strumenti a sua disposizione: libri di testo, dizionari e il materiale elaborato in classe o presente in biblioteca.

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II. Il settore matematica e scienze sperimentali

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Matematica
Classe prima
Gli argomenti qui citati vanno considerati, a meno che non si dica il contrario, come obiettivi minimi da raggiungere (ossia: le conoscenze minime che alla fine dellanno scolastico la maggioranza degli allievi deve raggiungere per ottenere la sufficienza). Essi non vanno naturalmente trattati come capitoli a parte o in modo sistematico ma vanno distribuiti sullarco dellanno scolastico, inserendoli nelle attivit che si stanno svolgendo in classe.

1. Obiettivi formativi Conoscere e saper applicare le regole delle potenze con esponenti interi e razionali; conoscere le tecniche principali per la risoluzione di equazioni, disequazioni, sistemi di equazioni, sistemi di disequazioni a unincognita; conoscere il concetto di funzione e i principali concetti ad esso legati; saper rappresentare graficamente funzioni affini e funzioni quadratiche; saper ricavare grafici di nuove funzioni mediante trasformazioni geometriche; conoscere e saper utilizzare i teoremi fondamentali della geometria piana. 2. Referenti disciplinari Concetti fondamentali Ripetizione dei concetti di insieme, sottoinsieme, appartenenza di un elemento ad un insieme; operazioni con gli insiemi. Insiemi numerici (motivare la necessit della loro introduzione; propriet delle operazioni...). Elementi di logica elementare: attenzione alluso dei connettivi. Assiomi; teoremi; differenza fra dimostrazione e verifica; definizioni... OBIETTIVI DI SVILUPPO: introduzione alle strutture algebriche: trattazione assiomatica di alcune strutture algebriche. Algebra Tecniche di calcolo numerico o uso corretto della calcolatrice (gerarchia delle operazioni, uso delle parentesi, consapevolezza che la calcolatrice lavora con approssimazioni razionali); o notazione scientifica (calcolo con le potenze di 10, passaggio dalla notazione scientifica a quella decimale e viceversa, numeri grandi e numeri piccoli, determinazione degli ordini di grandezza); o approssimazione (cifre significative, stime di risultati, consapevolezza che la precisione di un risultato dipende dalla precisione e dei dati di input). Tecniche di calcolo letterale o manipolazione dei polinomi e frazioni algebriche; o prodotti notevoli; o criterio di divisibilit del polinomio p(x) per (x - a). o OBIETTIVI DI SVILUPPO: valutazione di un polinomio con il metodo Horner, teoremi sullesistenza di zeri razionali per un polinomio. Risoluzione di equazioni, disequazioni e sistemi 81

o equazioni lineari, quadratiche, razionali fratte (semplici), equazioni irrazionali (semplici); risoluzione grafica; valori eccezionali e radici estranee. Qualche esempio di equazioni parametriche di primo e secondo grado; o disequazioni lineari, quadratiche, razionali fratte (semplici), risoluzione grafica; o sistemi di equazioni lineari (2 x 2, 3 x 3), semplici sistemi di equazioni non lineari, sistemi di disequazioni. o OBIETTIVI DI SVILUPPO: risoluzione con metodi approssimati di equazioni non lineari, risoluzione di sistemi di equazioni pi complessi, rappresentazione matriciale dei sistemi, esempi di disequazioni irrazionali, semplici problemi di programmazione lineare. Calcolo con le potenze e con i radicali o potenze ad esponente intero e ad esponente razionale (definizioni, regole di calcolo); o radicali (definizione, in caso particolare della radice quadrata aritmetica, insistere sullequivalenza con le potenze ad esponente razionale, razionalizzazione di denominatori). o OBIETTIVI DI SVILUPPO: rappresentazione di un numero in una base b qualsiasi, passaggio dalla base b alla base 10 e viceversa.

Funzioni Relazioni o relazioni e alcune loro propriet (definizione, rappresentazione, coppie ordinate, prodotto cartesiano, ed eventualmente, alcuni tipi di relazioni). Il concetto di funzione o variabile indipendente e variabile dipendente, dominio e codominio e loro determinazione, immagine, esempi dalla fisica...; o rappresentazione grafica; o operazioni con le funzioni (somma differenza, prodotto, quoziente, composizione di funzioni); o funzione inversa (definizione, calcolo, rappresentazione grafica, esempi dalla fisica); o propriet delle funzioni (iniettiva, suriettiva, biunivoca); o lettura del grafico di una funzione (crescente, decrescente, costante, pari, dispari, comportamento asintotico, massimi e minimi); o trasformazioni geometriche del grafico di una funzione nel piano cartesiano. Funzioni lineari, funzioni affini e funzione valore assoluto o rappresentazione grafica e propriet; o risoluzione di problemi di primo grado. Funzioni quadratiche o risoluzione dellequazione quadratica; o rappresentazione grafica e propriet (simmetria, concavit, coordinate del vertice); o segno della funzione quadratica (risoluzione di disequazioni quadratiche); o risoluzione di problemi di secondo grado e semplici problemi di massimo e minimo riconducibili alla determinazione delle coordinate del vertice di una parabola. o OBIETTIVI DI SVILUPPO: formule di Vieta, risoluzione di equazioni quadratiche con discriminante negativo (accenno ai numeri complessi), esempi dalla fisica quali la caduta libera e il moto di un proiettile. Geometria Teoremi fondamentali della geometria piana. Concetti fondamentali della geometria analitica

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o sistema di riferimento cartesiano ortogonale nel piano (rette numeriche, assi cartesiani, coordinate, corrispondenza biunivoca tra i punti di una retta e linsieme dei numeri reali); o punti (distanza fra due punti, punto medio di un segmento); o semplici trasformazioni geometriche del piano. o OBIETTIVI DI SVILUPPO: introduzione delle funzioni trigonometriche per un angolo qualsiasi. Laboratorio matematico Attivit di approfondimento di argomenti trattati nelle lezioni normali. Attivit di ricerca e di scoperta (piccole ricerche e analisi di nuovi problemi e situazioni). Attivit di sostegno (esercitazioni assistite e ripetizioni di argomenti nei quali gli studenti hanno incontrato particolari difficolt).

3. Valutazione La valutazione ha lo scopo di misurare il grado di raggiungimento, da parte degli allievi, dei diversi obiettivi, fondamentali e di sviluppo, fissati dal programma. Linsegnante commisurer, sulla base della sua professionalit e della conoscenza della classe, acquisita nel corso dellanno scolastico, limportanza relativa dei diversi elementi nella determinazione della nota. La valutazione dovr fondarsi su un sufficiente numero di prove scritte svolte in classe, ma potr anche tenere conto di eventuali interrogazioni orali, del grado di partecipazione dellallievo allattivit proposta in classe, come pure di altri elementi, quali ad esempio compiti o ricerche da svolgere a casa. auspicabile che i docenti si scambino informazioni sulle proprie esperienze, in modo che si possa giungere ad una sostanziale armonizzazione dei criteri di valutazione, pur nel dovuto rispetto dellautonomia individuale. Questi criteri sono validi per il quadriennio.

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Classe seconda - Corso normale


1. Obiettivi formativi Definizione delle funzioni trigonometriche a partire dal cerchio e deduzione delle relazioni fondamentali basata su considerazioni di simmetria; capacit di orientarsi in un problema concreto che richieda la trigonometria; concetto di vettore in dimensione 2 e 3 e operazioni vettoriali (addizione, moltiplicazione per uno scalare, prodotto scalare); scomposizione di un vettore in una base, in particolare ortonormata; capacit di impiegare il calcolo vettoriale per la risoluzione di semplici problemi di geometria affine e metrica; capacit di organizzare, interpretare e confrontare semplici insiemi di dati. 2. Referenti disciplinari Trigonometria Lunit naturale di misura degli angoli: il radiante. Cerchio trigonometrico e definizione delle funzioni seno, coseno e tangente. Rappresentazioni grafiche di semplici funzioni trigonometriche. Relazioni trigonometriche fondamentali. Formule di addizione e formule conseguenti. Funzioni trigonometriche inverse ed equazioni trigonometriche. Teoremi del seno e del coseno. Applicazioni della trigonometria alla geometria e alle scienze sperimentali. I contenuti sono i medesimi per il corso normale e per il corso forte. Per questultimo da prevedere un grado di approfondimento maggiore. Algebra lineare e geometria Questo capitolo vuole essere unintroduzione al calcolo vettoriale, svolta principalmente attraverso le sue applicazioni alla geometria. Questo permette da un lato di preparare gli approfondimenti dellalgebra lineare che si avranno nel secondo biennio liceale, dallaltro di mostrare agli studenti come ottenere alcuni dei risultati della geometria analitica tradizionale. Vettori nel piano e nello spazio. Operazioni di addizione vettoriale e di moltiplicazione di un vettore per uno scalare e loro propriet fondamentali. Combinazioni lineari. Collinearit e complanarit di vettori. Rappresentazioni parametriche di rette e piani. Basi di uno spazio vettoriale (limitatamente alle dimensioni 2 e 3). Scomposizione di un vettore in una base. Prodotto scalare, basi ortonormate. Scomposizione di un vettore in una base ortonormata. Problemi metrici: distanze e angoli. La circonferenza come luogo geometrico. Equazione cartesiana e parametrica. Funzioni esponenziali e logaritmiche Questo capitolo non previsto per il corso normale.

Questobiettivo, inteso per entrambi i corsi, normale e forte, adattato ovviamente al diverso grado di approfondimento raggiunto nei due casi.

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Statistica descrittiva e probabilit Raccolta ed elaborazione di dati: suddivisione in classi e frequenze. Rappresentazioni in tabelle e diagrammi. Centralit e dispersione. Medie, varianza e scarto tipo.

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Classe seconda - Corso forte


1. Obiettivi formativi Concetto di vettore in dimensione 2 e 3 e operazioni vettoriali (addizione, moltiplicazione per uno scalare, prodotto scalare); capacit di riconoscere la struttura vettoriale in semplici insiemi di natura non geometrica; scomposizione di un vettore in una base, in particolare ortonormata; capacit di impiegare il calcolo vettoriale per la risoluzione di semplici problemi di geometria affine e metrica; buona conoscenza delle funzioni esponenziale e logaritmica dal punto di vista grafico e delle regole di calcolo; consapevolezza del loro ruolo nel legare struttura additiva e struttura moltiplicativa; capacit di organizzare, interpretare e confrontare semplici insiemi di dati; saper riconoscere semplici situazioni in cui non appropriato un modello deterministico e riuscire ad effettuare valutazioni di natura probabilistica.

2. Referenti disciplinari Trigonometria Lunit naturale di misura degli angoli: il radiante. Cerchio trigonometrico e definizione delle funzioni seno, coseno e tangente. Rappresentazioni grafiche di semplici funzioni trigonometriche. Relazioni trigonometriche fondamentali. Formule di addizione e formule conseguenti. Funzioni trigonometriche inverse ed equazioni trigonometriche. Teoremi del seno e del coseno. Applicazioni della trigonometria alla geometria e alle scienze sperimentali. I contenuti sono i medesimi per il corso normale e per il corso forte. Per questultimo da prevedere un grado di approfondimento maggiore. Algebra lineare e geometria Vettori nel piano e nello spazio. Operazioni di addizione vettoriale e di moltiplicazione di un vettore per uno scalare e loro propriet fondamentali. Struttura di spazio vettoriale reale. Combinazioni lineari. Dipendenza e indipendenza lineare. Rappresentazioni parametriche di rette e piani. Basi di uno spazio vettoriale (limitatamente alle dimensioni 2 e 3). Cenno al concetto di dimensione di uno spazio vettoriale. Scomposizione di un vettore in una base. Isomorfismo fra spazi vettoriali reali della stessa dimensione. Prodotto scalare, basi ortonormate. Scomposizione di un vettore in una base ortonormata. Cambiamento di base ortonormata. Problemi metrici: distanze e angoli.
Questo obiettivo, inteso per entrambi i corsi, normale e forte, adattato ovviamente al diverso grado di approfondimento raggiunto nei due casi.

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La circonferenza e la sfera come luoghi geometrici. Equazioni cartesiane e parametriche (coordinate polari nel piano, coordinate sferiche nello spazio). Funzioni esponenziali e logaritmiche Introduzione alla funzione esponenziale e alla funzione logaritmica come sua inversa; propriet fondamentali e rappresentazione grafica. Regole di calcolo con esponenziali e logaritmi. Cambiamenti di base. Semplici equazioni esponenziali e logaritmiche. Applicazioni alle scienze sperimentali e ad altri campi. Statistica descrittiva e probabilit Raccolta ed elaborazione di dati: suddivisione in classi e frequenze. Rappresentazioni in tabelle e diagrammi. Centralit e dispersione. Medie, varianza e scarto tipo. Elementi di calcolo combinatorio. Eventi aleatori. Spazio degli eventi e algebra degli eventi nel caso finito. Introduzione del concetto di probabilit e sue propriet fondamentali.

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Classe terza - Corso normale (3 ore settimanali)


Per gli obiettivi generali si rimanda al documento Matematica III: linee programmatiche del gruppo disciplinare cantonale.

1. Obiettivi formativi Buona conoscenza delle funzioni esponenziali e logaritmica dal punto di vista grafico e delle regole di calcolo; consapevolezza del loro ruolo nel legare struttura additiva e struttura moltiplicativa; affinamento delle capacit, acquisite in seconda liceo, di utilizzare lo strumento vettoriale nella risoluzione di problemi geometrici, in particolare nello spazio tridimensionale; acquisire il concetto di variabile aleatoria e di distribuzione di probabilit almeno nel caso finito; saper collegare valore atteso e varianza di una variabile aleatoria con gli indici di posizione centrale e di dispersione introdotti in seconda nel capitolo di statistica descrittiva; approccio, dapprima intuitivo poi rigoroso, al concetto di limite e a quello di funzione continua con le sue caratteristiche propriet; introduzione al concetto di serie attraverso la serie geometrica; somma della serie come limite di una successione. 2. Referenti disciplinari Sono segnati con un asterisco i temi facoltativi. Funzioni esponenziali e logaritmiche Introduzione alla funzione esponenziale e alla funzione logaritmica come sua inversa; propriet fondamentali e rappresentazione grafica. Regole di calcolo con esponenziali e logaritmi. Cambiamenti di base. Semplici equazioni esponenziali e logaritmiche. Applicazioni alle scienze sperimentali e ad altri campi. Algebra lineare e geometria Nello stesso spirito gi indicato nel programma per la seconda liceo, questo capitolo, pur non richiedendo, per il corso normale, unintroduzione esplicita delle tecniche pi astratte dellalgebra lineare, vuole favorire un approccio a questultima basato soprattutto sulla geometria. Questo in considerazione della crescente importanza dellalgebra lineare in tutti i curricoli di studio postliceali nel campo scientifico e tecnico. Concetto di spazio vettoriale. Isomorfismo fra gli spazi vettoriali geometrico e algebrico nelle dimensioni 2 e 3. Applicazioni alla geometria dello spazio dei concetti vettoriali appresi in seconda liceo: rappresentazione di retta e piano, prodotto scalare per la risoluzione di problemi metrici. Prodotto vettoriale e prodotto misto: applicazione al calcolo di aree e volumi. *Le coniche. La sfera. Probabilit e statistica Elementi di calcolo combinatorio. 88

Eventi aleatori. Spazio degli eventi e algebra degli eventi nel caso finito. Introduzione al concetto di probabilit e sue propriet fondamentali. Probabilit condizionata ed eventi indipendenti. Variabili aleatorie discrete (in particolare finite) e distribuzione di probabilit. Valore atteso e varianza di una variabile aleatoria. Distribuzione binomiale. *Altre distribuzioni: ad esempio geometrica, ipergeometrica, di Poisson.

Analisi Struttura e propriet del campo R dei numeri reali: topologia della retta reale. Successioni reali. Limite di una successione. La serie geometrica. Limiti di funzioni di una variabile continua. Continuit. Asintoti. OBIETTIVI DI SVILUPPO: altre serie, criteri di convergenza.

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Classe terza - Corso forte (5 ore settimanali)


1. Obiettivi formativi Vedere la struttura di campo non solo in relazione con linsieme dei reali (o con quello dei razionali), ma anche come struttura, indipendente da ogni relazione dordine totale, realizzata nellinsieme dei numeri complessi; mostrare che il piano geometrico, munito di una struttura diversa da quella del piano cartesiano, realizza un modello di un insieme a sua volta diverso da quello dei vettori in due dimensioni, grazie al quale si possono per risolvere elegantemente anche problemi di geometria piana (ad esempio rappresentandovi le trasformazioni geometriche fondamentali tramite le operazioni algebriche e la coniugazione in C); introduzione delle radici n-esime complesse, cos da permettere di accennare al Teorema fondamentale dellalgebra; affinamento delle capacit, acquisite in seconda liceo, di utilizzare lo strumento vettoriale nella risoluzione di problemi geometrici, in particolare nello spazio tridimensionale; formalizzazione della struttura di spazio vettoriale; acquisizione del concetto di applicazione lineare, in particolare comprensione del significato e dellimportanza della condizione di linearit in diversi contesti; comprensione della relazione fra applicazioni lineari e matrici; lalgebra delle matrici come esempio significativo di algebra non commutativa; acquisire il concetto di variabile aleatoria e di distribuzione di probabilit; saper collegare valore atteso e varianza di una variabile aleatoria con gli indici di posizione centrale e di dispersione introdotti in seconda, nel capitolo di statistica descrittiva; conoscere bene le distribuzioni binomiale e geometrica, anche in vista delle loro corrispondenti continue che si vedranno in quarta, ossia la distribuzione normale e la distribuzione esponenziale; approccio, dapprima intuitivo poi rigoroso, al concetto di limite e a quello di funzione continua con le sue caratteristiche propriet; introduzione del concetto di serie attraverso la serie geometrica; somma della serie come limite di una successione. 2. Referenti disciplinari Numeri complessi Costruzione del campo C dei numeri complessi e sua rappresentazione geometrica (piano di Gauss). Forma polare di un numero complesso e formula di De Moivre. Radici n-esime di un numero complesso. Geometria Applicazioni alla geometria dello spazio dei concetti vettoriali appresi in seconda liceo: ripresa della rappresentazione di retta e piano e del prodotto scalare per la risoluzione di problemi metrici. Prodotto vettoriale e prodotto misto: applicazione al calcolo di aree e volumi. Luoghi geometrici, coniche.

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Algebra lineare Spazi vettoriali. Combinazioni lineari. Basi e dimensione di uno spazio vettoriale. Applicazioni lineari tra spazi vettoriali. Nucleo e immagine di unapplicazione lineare. Applicazioni regolari e applicazioni singolari. Rappresentazioni di applicazioni lineari mediante matrici. Composizione di applicazioni lineari e prodotto di matrici. Il determinante di una matrice quadrata: definizione e propriet. Sistemi lineari. Autovalori e autovettori. Probabilit e statistica Probabilit condizionata e indipendenza statistica. Variabili aleatorie discrete (in particolare finite). Distribuzione di probabilit e funzioni di ripartizione. Valore atteso e varianza di una variabile aleatoria. Distribuzione binomiale. Altre distribuzioni: ad esempio geometrica, ipergeometrica, di Poisson, uniforme. Analisi Struttura e propriet del campo R dei numeri reali: Topologia della retta reale. Successioni reali. Limite di una successione. La serie geometrica. Serie numeriche convergenti, divergenti, oscillanti. Definizione di somma e criteri di convergenza. Somme di serie notevoli. Limiti di funzioni di una variabile continua. Continuit. Asintoticit di due funzioni. Asintoti.

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Classe quarta - Corso normale (4 ore settimanali)


Per gli obiettivi generali si rimanda al corrispondente documento del gruppo disciplinare cantonale.

1. Obiettivi formativi Definire i concetti introdotti ed evidenziarne le propriet fondamentali; interpretare geometricamente e cinematicamente i concetti di derivata e integrale; dare esempi di applicazione di derivate e integrali alla geometria e alla fisica; usare gli strumenti dellanalisi per lo studio di funzioni.

2. Referenti disciplinari Sono segnati con un asterisco i temi facoltativi. Analisi Eventuale completamento del relativo programma di terza. Concetto di derivata, regole di derivazione. Classici teoremi sulle funzioni derivabili. Il concetto di integrale. Integrale definito e integrale indefinito. Il teorema fondamentale del calcolo differenziale e integrale. Integrazione per sostituzione e integrazione per parti. OBIETTIVI DI SVILUPPO: applicazione al calcolo di volumi, esempi di equazioni differenziali.
Probabilit e statistica

Eventuale completamento del relativo programma di terza. Variabili aleatorie continue e loro distribuzioni, in particolare la distribuzione normale. *Approssimazione normale della distribuzione binomiale.

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Classe quarta - Corso forte (5 ore settimanali)


Per gli obiettivi generali si rimanda al corrispondente documento del gruppo disciplinare cantonale.

1. Obiettivi formativi Definire i concetti introdotti ed evidenziarne le propriet fondamentali; interpretare geometricamente e cinematicamente i concetti di derivata e integrale; dare esempi di applicazione di derivate e integrali alla geometria e alla fisica; usare gli strumenti dellanalisi per lo studio di funzioni; definire il concetto di convergenza; approssimare in vario grado funzioni per mezzo di polinomi di Taylor; risolvere semplici equazioni differenziali quali quelle a variabili separabili o lineari del primo ordine, o lineari del secondo ordine a coefficienti costanti; approfondire le competenze acquisite in terza nel campo dei numeri complessi. definire i concetti relativi alla probabilit (distribuzione, densit) e applicarli a situazioni semplici; riconoscere le situazioni in cui opportuno usare lapprossimazione normale. 2. Referenti disciplinari Analisi Eventuale completamento del relativo programma di terza. Concetto di derivata, regole di derivazione. Classici teoremi sulle funzioni derivabili. Il concetto di integrale. Integrale definito e integrale indefinito. Il teorema fondamentale del calcolo differenziale e integrale. Integrazione per sostituzione e integrazione per parti. Derivate di ordine superiore. Polinomi di Taylor e sviluppi in serie di potenze. Introduzione alle equazioni differenziali: esempi significativi nel campo della fisica. Numeri complessi Alcune trasformazioni del piano complesso. Probabilit Variabili aleatorie continue. Concetto di distribuzione e di densit di probabilit. Distribuzione normale e normale standard e approssimazione normale della binomiale, distribuzione di Poisson e approssimazione normale di Poisson.

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Fisica
Classe prima
1. Obiettivi formativi Nelle classi di prima liceo si vuole privilegiare, del metodo scientifico, losservazione, la misura e la determinazione di leggi empiriche. Per questo motivo la prima parte del programma prevede lapprendimento dei metodi usati in laboratorio, per poi applicarli ad alcune esperienze significative di alcuni campi della fisica classica. Il laboratorio di fisica quindi parte integrante del corso. Obiettivi minimi Acquisire i metodi di lavoro di laboratorio (misurare, propagazione dellincertezza, realizzare, interpretare e leggere dei grafici); conoscere le principali leggi empiriche studiate sperimentalmente durante lanno e saperle applicare a problemi chiusi semplici; condurre delle esperienze fisiche di laboratorio e saper realizzare in modo ordinato e pulito dei piccoli rapporti di laboratorio; saper lavorare individualmente o in piccoli gruppi. Obiettivi di sviluppo Saper fare ipotesi e sapere come verificarle; applicare le leggi studiate a situazioni e problemi aperti; osservare e trovare le grandezze caratteristiche di un fenomeno fisico; proporre dei modelli o delle interpretazioni. 2. Referenti disciplinari Introduzione: il metodo scientifico (osservare, misurare, fare ipotesi, verifica delle ipotesi, leggi e teorie). Osservare: individuare le problematiche e le grandezze che le caratterizzano. Misurare: grandezza, misura, unit di misura, potenze di dieci e notazione scientifica. Incertezza assoluta, incertezza relativa, incertezza percentuale e propagazione dellincertezza. Modelli matematici: realizzare o leggere delle rappresentazioni grafiche (in particolare diagrammi cartesiani). Estrapolazione della funzione matematica dal grafico (legge empirica). Cinematica ad una dimensione: moto rettilineo uniformemente e velocit costante. Moto vario, velocit media e velocit istantanea. Moto uniforme accelerato e accelerazione. Dinamica ad una dimensione: la legge di Hooke e il dinamometro. Le tre leggi di Newton. Lavoro, energia, potenza: definizione di lavoro e la sua indipendenza dal percorso seguito. Lavoro e variazione di energia. Lenergia meccanica (energia potenziale gravitazionale vicino alla superficie terrestre, energia potenziale elastica ed energia cinetica) e principio di conservazione dellenergia. La potenza. Termologia: dilatazione termica, termometri e scale termometriche. Gli stati della materia, le transizioni di stato, il calore specifico e il calore latente. Lequilibrio termico. Il primo principio della termodinamica. Le leggi Charles, Gay-Lussac, Boyle-Mariotte e la legge dei gas perfetti.

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Le forze: la forza peso, la forza dattrito, la forza elettrostatica, la pressione, la legge di Stevino e la forza di Archimede. Ogni singolo docente si costruisce, allinterno dei capitoli segnalati, il proprio percorso didattico, tenendo presente che: lordine numerico dei capitoli precedenti non un ordine cronologico; la struttura dei singoli capitoli non ununit didattica da svolgere linearmente, ma pu essere scomposta, a seconda del percorso scelto, in vari momenti dellanno; i capitoli da 1 a 4 possono essere diluiti o ripresi durante tutto larco dellanno; considerando il tempo a disposizione, i capitoli 8 e 9 sono da considerarsi in alternativa. La scelta lasciata al singolo docente; tutti i percorsi devono comunque toccare i primi sette capitoli; il capitolo 8 da intendersi come unestensione del concetto di energia e del suo principio di conservazione, ai fenomeni termici; il capitolo 9 da intendersi come un elenco non esaustivo di forze che si incontrano nei fenomeni fisici.

3. Modalit dinsegnamento La materia verr presentata cercando di sfruttare la parte sperimentale. Il laboratorio va quindi visto come un laboratorio di scoperta ed parte integrante del corso. Durante il laboratorio tutti gli studenti devono aver la possibilit di eseguire direttamente delle semplici esperienze, eseguire delle misurazioni ed analizzare i risultati. Durante il corso verranno presentate le conoscenze di base e si riassumono, discutono e completano i risultati ottenuti in laboratorio. Ogni docente propone, allinizio dellanno scolastico, il libro di testo che ritiene pi adatto, al tipo di classe e al percorso didattico scelto. Altri due testi vengono sfruttati durante il corso (lacquisto o consigliato da altre materie o non obbligatorio): Commission romande de mathmatiques, de physique et de chimie, Formulaires et tables mathmatiques physique chimie, ditions du Tricorn; Marina Caporaloni, Silvia Caporaloni, Roberto Ambrosini, La misura e la valutazione della sua incertezza nella fisica sperimentale, Zanichelli. In laboratorio ogni studente avr la possibilit di lavorare su semplici esperienze, raccogliere dati ed elaborarli. Sar possibile elaborare i dati anche tramite calcolatore (fine anno). Durante le lezioni verranno presentate le esperienze pi complesse, direttamente o tramite filmati in videocassetta o su laserdisc.

4. Valutazione Per la valutazione si tiene conto: dei risultati ottenuti nei lavori scritti annunciati (uno o due al semestre) e nei brevi test; dei rapporti sullattivit in laboratorio; della partecipazione in classe e a laboratorio; del comportamento e del rispetto del materiale in classe e a laboratorio; della capacit di lavorare individualmente e in piccoli gruppi.

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Classe seconda
1. Obiettivi formativi Nelle classi di seconda liceo si vogliono privilegiare, del metodo scientifico, le leggi, le teorie e le loro evoluzioni storiche. Si vuole caratterizzare il secondo anno del corso di base con alcuni temi che consentano di percepire che dietro ai singoli fenomeni e le leggi empiriche (programma di prima), vi sono concezioni di ampio respiro che si sono delineate e consolidate nel corso del tempo e che sono caratteristiche dei vari campi della fisica. Il percorso scelto dovr consentire un adeguato sviluppo dei temi trasversali fondamentali (energia, leggi di conservazione e struttura della materia), presentare i modelli fondamentali (corpuscolare e ondulatorio) nelle loro situazioni tipiche e fornire allo studente esempi di vari tipi di leggi impiegate per la descrizione dei fenomeni fisici (leggi deterministiche, statistiche, probabilistiche). Obiettivi minimi Acquisire le principali leggi fisiche delle teorie presentate; saperle applicare a problemi chiusi semplici. Obiettivi di sviluppo Acquisire una visione globale delle varie teorie presentate; saper scegliere le leggi appropriate per risolvere o tentare soluzioni a problemi aperti. 2. Referenti disciplinari Gravitazione universale: sviluppo storico, leggi di Keplero, modello di Newton, sistema planetario, cosmologia. Elettromagnetismo: interazione coulombiana, conduzione elettrica, interazione magnetica, moto di cariche libere, induzione elettromagnetica. Termodinamica: agitazione termica, temperatura ed energia cinetica media, leggi dei gas, trasformazioni termodinamiche, macchine termiche, processi reversibili e irreversibili. Onde: onde meccaniche, onde elettromagnetiche, fenomeni di interferenza, onde materiali. Struttura della materia: costituzione atomistica, spettri e struttura atomica, nucleo e particelle subatomiche, dualismo onda corpuscolo. Ogni singolo docente si costruisce, allinterno dei capitoli segnalati, il proprio percorso didattico, tenendo presente che: lelenco proposto contiene capitoli che, sia per la loro importanza nello sviluppo storico della disciplina, sia per gli aspetti formativi del pensiero scientifico dello studente, sarebbero tutti auspicabili in un corso liceale di fisica, ma, vista limpossibilit di affrontarli tutti, lasciata libert al docente di scegliere almeno due temi da presentare. Uno o pi dei temi restanti possono essere demandati al corso interdisciplinare di terza in accordo con le scelte fatte con i docenti di chimica e biologia; la struttura dei singoli capitoli non ununit didattica da svolgere linearmente ma pu essere scomposta o non trattata integralmente; la scelta dei capitoli e lapprofondimento matematico sono anche in funzione delle opzioni specifiche seguite dalla classe; alcuni punti dei capitoli possono essere presentati anche solo a livello informativo.

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3. Modalit dinsegnamento Larticolazione del programma del secondo anno terr conto e valorizzer gli aspetti affrontati nel primo anno con un approccio pi fenomenologico o descrittivo: la loro sistematizzazione sar armonizzata con lintroduzione di nuovi argomenti, nellambito dei modelli che saranno scelti. Nel limite del possibile si manterr il carattere sperimentale della disciplina con esperienze dimostrative, reali o filmate, e con piccole esperienze realizzate direttamente dagli allievi. Con lezioni frontali e dialogate si riassumeranno i vari fenomeni raggruppandoli nei vari modelli o teorie. Il libro di testo rimane, in linea di principio, lo stesso che stato scelto da ogni docente nel corso del primo anno, come pure il Formulaires et tables. Durante le lezioni saranno presentate le esperienze dimostrative allintroduzione dei vari fenomeni, direttamente o tramite filmati in videocassetta o su dischi laser. Alcuni modelli possono essere presentati tramite simulazione su calcolatore.

4. Valutazione Per la valutazione si tiene conto: dei risultati ottenuti nei lavori scritti annunciati (due o tre al semestre) e negli eventuali brevi test non preannunciati; della partecipazione in classe; del comportamento e del rispetto del materiale; della capacit di lavorare individualmente o in piccoli gruppi.

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Chimica - disciplina fondamentale


Classi prima e seconda
1. Obiettivi Il presente piano di studio di sede stato redatto in conformit al Piano degli studi liceale per la chimica, disciplina fondamentale, al quale si rimanda per le definizioni delle finalit formative e degli obiettivi dellinsegnamento.

2. Referenti disciplinari I referenti disciplinari qui elencati non rappresentano il programma completo che ogni docente elaborer nellambito del suo piano di lavoro, ma unicamente gli argomenti che tutti i docenti di chimica della sede si impegnano a svolgere per garantire ununiformit di saperi e di obiettivi minimi da raggiungere alla fine del primo e del secondo anno. Per il secondo anno, a seguito della diversa dotazione oraria, stato elaborato un piano di sede differenziato in base alla scelta dellopzione specifica da parte degli studenti. Classe prima PROPRIET DELLA MATERIA I. Campi di studio Composizione Argomenti Miscugli e sostanze pure; metodi e tecniche di separazione; tipi di miscele; composti ed elementi; composizione quantitativa dei composti; composizione quantitativa delle miscele. Propriet fisiche e chimiche delle Grandezze fisiche e loro unit di misura; sostanze pure stati di aggregazione e passaggi di stato; classificazione delle sostanze pure in base alle propriet fisiche; fenomeni chimici. Propriet periodiche degli elementi Sviluppo storico della classificazione degli elementi; propriet degli elementi di alcuni gruppi principali; variazione di alcune propriet (carattere metallico, energia di ionizzazione, dimensioni ioniche e atomiche). STRUTTURA DELLA MATERIA Campi di studio Atomi, molecole, ioni Argomenti Teoria atomica: da Dalton al modello atomico a gusci;

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Simbologia, formule chimiche

massa atomica; numero atomico, numero di massa, isotopia; molecole, massa molecolare; ioni; massa molare. Simboli, formula molecolare; nomenclatura dei composti binari.

Classe seconda - Opzione specifica scientifica PROPRIET DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Propriet fisiche e chimiche delle so Classificazione delle sostanze pure in base alle prostanze pure priet chimiche; aspetti qualitativi della solubilit dei sali e delle altre sostanze. Simbologia, formule chimiche Nomenclatura dei principali composti organici e inorganici. STRUTTURA DELLA MATERIA Campi di studio Legame chimico Argomenti Legame ionico; legame covalente; formule di struttura e isomeria; legame metallico (mare di elettroni; interazioni molecolari; geometria molecolare (VSEPR); polarit delle molecole. Struttura delle sostanze allo stato Sostanze ioniche; solido sostanze molecolari; sostanze covalenti; sostanze metalliche; sostanze macromolecolari. TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA Campi di studio Equazioni chimiche e stechiometria Argomenti Tipi principali di reazioni organiche e inorganiche; equazioni chimiche; calcoli relativi a moli, masse e volumi di gas o soluzioni; titolazioni. Calore di reazione, calorimetria; entalpia di reazione; legge di Hess.

Termodinamica chimica

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Cinetica chimica

Equilibri

Processi elettrochimici

Misura e espressione della velocit di reazione; fattori che influenzano la velocit di reazione; teoria delle collisioni (qualitativamente); energia di attivazione. Equilibri chimici: descrizione macroscopica e microscopica; legge dellazione di massa, costante di equilibri; semplici calcoli sulla composizione di un sistema allequilibrio; fattori che influenzano lequilibrio chimico (qualitativamente); acidi e basi secondo Arrhenius e Brnsted; equilibri acido-base (Kw, Ka, Kb); scala del pH; calcoli del pH di soluzioni di acidi forti e di basi forti; indicatori acido-base; soluzioni tampone (aspetti qualitativi). Processi redox; scala dellattivit dei metalli; celle elettrochimiche.

lasciata libert al docente di scegliere i temi relativi a Problematiche e applicazioni per introdurre o esemplificare i principi chimici del piano di studio.

Classe seconda - Opzione specifica non scientifica PROPRIET DELLA MATERIA Campi di studio Argomenti Propriet fisiche e chimiche delle so Classificazione delle sostanze pure in base alle prostanze pure priet chimiche; aspetti qualitativi della solubilit dei sali e delle altre sostanze. Simbologia, formule chimiche Nomenclatura dei principali composti organici e inorganici. STRUTTURA DELLA MATERIA Campi di studio Legame chimico Argomenti Legame ionico; legame covalente; formule di struttura e isomeria; legame metallico (mare di elettroni); interazioni molecolari. Struttura delle sostanze allo stato Sostanze ioniche; solido sostanze molecolari; sostanze covalenti;

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sostanze metalliche; sostanze macromolecolari. TRASFORMAZIONI DELLA MATERIA Campi di studio Equazioni chimiche e stechiometria Argomenti Tipi principali di reazioni organiche e inorganiche; equazioni chimiche; semplici calcoli stechiometrici; titolazioni. Calore di reazione, calorimetria; entalpia di reazione. Misura e espressione della velocit di reazione; fattori che influenzano la velocit di reazione; teoria delle collisioni (qualitativamente); energia di attivazione. Equilibri chimici: descrizione macroscopica e microscopica; legge dellazione di massa, costante di equilibrio; fattori che influenzano lequilibrio chimico (qualitativamente); acidi e basi secondo Arrhenius e Brnsted; forza degli acidi e delle basi; scala del pH; calcoli del pH di soluzioni di acidi forti e di basi forti; indicatori acido-base. Processi redox.

Termodinamica chimica Cinetica chimica

Equilibri

Processi elettrochimici

lasciata libert al docente di scegliere i temi relativi a Problematiche e applicazioni per introdurre o esemplificare i principi chimici del piano di studio.

3. Modalit dinsegnamento Allinterno della dotazione oraria prevista unattivit di laboratorio a classe dimezzata che viene svolta il primo anno nel corso del primo semestre e il secondo anno nel corso del secondo semestre. Ogni docente ha la libert di sviluppare il proprio percorso didattico, di stabilire il grado di approfondimento e di completare il proprio piano di studi con altre tematiche.

4. Valutazione Si rimanda al Piano degli studi cantonale.

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Biologia
La biologia si occupa del fenomeno della vita sulla terra nella variet delle sue espressioni, nella sua complessit e globalit. Laccento viene posto sullesistenza, per tutte le manifestazioni vitali, di una fitta rete di interazioni materiali, energetiche e informazionali, di natura retroattiva, che avvengono tra le numerose componenti abiotiche e biotiche della natura. In particolare si sottolinea come la vita sia organizzata in sistemi complessi con struttura gerarchica, nei quali le entit di un livello sono combinate a quello superiore in nuove entit con propriet emergenti che non possono essere dedotte nemmeno dalla pi completa conoscenza delle loro singole componenti. Lo studio della biologia liceale evidenzia anche la particolare posizione delluomo nella natura: esso, oltre che oggetto biologico, anche portatore di una propriet emergente, la cultura, la cui espressione influisce in modo sempre pi marcato sui meccanismi della vita e sulla biosfera. Affrontare lo studio della biologia a livello liceale significa, infine, adottare il suo metodo dindagine che non pu essere solo di natura sperimentale, ma anche osservativo-descrittivo e comparativo: considerato che le entit biologiche non sono quasi mai identiche e che gli organismi viventi sono sistemi complessi, i biologi organizzano le loro generalizzazioni in modelli concettuali, piuttosto che in leggi, rielaborano e raffinano concetti e principi gi acquisiti e ne sviluppano di nuovi.

1. Obiettivi formativi Le finalit formative del corso di biologia come disciplina fondamentale devono consentire allallievo di: formarsi unidea generale della costruzione scientifica che va sotto il nome di biologia e dei suoi rapporti con le altre discipline sperimentali; comprendere il ruolo dellapproccio sperimentale nella pratica scientifica, sia come punto di partenza per lelaborazione di concetti, sia come strumento di verifica delle concezioni e delle ipotesi formulate; comprendere il valore e la necessit del rigore scientifico, del ragionamento logico e del continuo processo di affinamento dei concetti e dei modelli elaborati; familiarizzarsi con le recenti applicazioni della biologia, per mezzo delle quali luomo parzialmente o totalmente in grado di dominare la riproduzione, linformazione genetica e quella nervosa, e con le relative implicazioni etiche, sociali ed economiche; rendersi conto, grazie alle conoscenze biologiche di base, degli effetti che le attivit umane hanno sulla salute delluomo, sugli ecosistemi, sulla biodiversit. Gli obiettivi cognitivi che gli allievi devono conseguire nel corso di base di biologia riguardano il saper: descrivere le principali interazioni fra le varie componenti della natura e tra i vari livelli di organizzazione nei quali si manifesta il fenomeno vita, dalle macromolecole, alle cellule agli organismi, fino alla biosfera; riconoscere e descrivere lorganizzazione dei viventi strutturati gerarchicamente come sistemi aperti, complessi, regolati da programmi genetici che si manifestano a dipendenza delle condizioni ambientali; riconoscere il ruolo dello spazio e del tempo nello sviluppo di ogni individuo e nellevoluzione delle specie e delle comunit nellambiente; individuare e argomentare quali attivit umane possono incidere sui meccanismi della vita a livello molecolare, cellulare, dellorganismo, dellecosistema.

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Gli obiettivi operativi da conseguire sono quelli di: scoprire, osservare e descrivere oggetti, situazioni e processi; raccogliere, conservare, ordinare e determinare organismi; usare ed elaborare criteri di classificazione; utilizzare correttamente gli strumenti usati in biologia; formulare congetture e ipotesi e verificare queste ultime con una metodologia scientifica; effettuare esperienze significative con organismi viventi, ossia pianificarle, realizzarle e descriverle adeguatamente; verificare ed interpretare i risultati ottenuti; considerare criticamente metodi, risultati e interpretazioni; utilizzare, sperimentare e ideare modelli; capire e interpretare le varie forme del linguaggio scientifico. Lallievo deve inoltre: assumere atteggiamenti scientificamente coerenti e responsabili nei confronti degli organismi viventi e dellambiente naturale; mostrare curiosit e essere disponibile verso idee e logiche diverse dalle proprie, offrendo spunti di discussione e considerazioni su cui riflettere; essere consapevole dei propri limiti psico-fisici e assumere un atteggiamento equilibrato nei confronti del proprio e dellaltrui stato di salute o di malattia; conservare e coltivare il piacere e linteresse sia per la natura, sapendone cogliere anche gli aspetti estetici, macro- e microscopici, sia per la conoscenza scientifica.

2. Referenti disciplinari Nellambito del corso di biologia del primo biennio sono stati definiti, a livello cantonale, alcuni campi di studio che devono essere sviluppati nei due anni di insegnamento. I campi di studio con i relativi argomenti sono i seguenti. Interazioni fra le componenti di un ambiente naturale Relazioni fra componenti abiotiche nellaria, nellacqua e nel suolo. Relazioni fra componenti abiotiche e biotiche. Relazioni fra componenti biotiche. Organizzazione e funzionamento degli ecosistemi Concetto e modello di ecosistema. Interazioni fra le attivit umane e lambiente Uso e gestione delle risorse ambientali. Salvaguardia della biodiversit. Inquinamenti e possibili misure di contenimento e di risanamento. Interventi delluomo nei meccanismi della vita Biotecnologie. Ingegneria genetica. Tecnologie riproduttive. Salute e malattia Organizzazione del corpo umano come sistema complesso. Omeostasi. 103

Principali cause di malattia. Possibili terapie e prevenzione. Dai meccanismi di regolazione biologica alla mente umana Reattivit degli organismi a vari livelli di organizzazione della vita. 3. Modalit dinsegnamento Questo piano di studio indirizzato sia agli allievi che non frequenteranno unopzione specifica scientifica sia a quelli con un curricolo scientifico. Per questi ultimi, nel secondo anno, la maggiore dotazione oraria in biologia (tre ore invece di due), chimica e fisica consentir di svolgere in modo pi approfondito, pi ampio e pi integrato i campi di studio scelti. Allinterno della dotazione oraria di biologia prevista unattivit di laboratorio a classi dimezzate, corrispondente ad unora annuale. Nel primo anno gli allievi seguiranno, a classi dimezzate, il primo semestre il laboratorio di chimica e quello di fisica alternati, il secondo semestre quello di biologia e di fisica, sempre alternati. Nel secondo anno gli allievi seguiranno il primo semestre il laboratorio di biologia, mentre il secondo semestre seguiranno quello di chimica. Nella prima parte del corso, prendendo spunto da situazioni ambientali complesse, si pone laccento sulle interazioni a livello degli organismi dellecosistema, con un approccio prevalentemente macroscopico, descrittivo e comparativo, avvalendosi della componente sperimentale. In seguito, lorientamento del corso si sposta maggiormente sul piano esplicativo mediante luso degli strumenti concettuali e delle costruzioni teoriche rappresentate dai modelli. Oggetto di questa operazione sar la biologia nel mondo attuale fortemente influenzato dalluomo. Gli organismi e gli ecosistemi resteranno comunque al centro dellinteresse, ma una maggiore attenzione al livello cellulare e lapproccio anche a quello molecolare consentiranno di acquisire nuove visioni del fenomeno vita. auspicabile infine prevedere modalit di lavoro attivo, oltre quelle sperimentali di laboratorio, sia individuali sia di gruppo, che favoriscano nellallievo la costruzione del proprio sapere scientifico e stimolino lo sviluppo del pensiero critico.

4. Valutazione Considerata la portata delle competenze che si vogliono valutare, si devono prendere in considerazione strategie di valutazione che danno allallievo la possibilit di valorizzare il proprio apprendimento in relazione ai vari obiettivi. Occorre perci prevedere opportunit diversificate di valutazione attraverso le quali dimostrare il livello delle competenze, nonch linteresse e la disponibilit al lavoro e alle singole attivit. La valutazione terr conto di prove scritte e orali, del lavoro svolto in laboratorio e di lavori eseguiti singolarmente o a gruppi.

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Scienze sperimentali - disciplina fondamentale Corso integrato di biologia, chimica e fisica per la classe terza
Gli allievi che non scelgono unopzione scientifica specifica, seguono, nel terzo anno, un corso integrato di biologia, chimica e fisica, che sviluppa alcuni campi di studio in unottica interdisciplinare. Nel corso vengono sviluppati argomenti rilevanti per la loro dimensione formativa e culturale, cercando di affiancare agli approcci monodisciplinari nuove visioni multidisciplinari della scienza.

1. Obiettivi formativi Uno degli obiettivi prioritari del corso di portare gli allievi a saper riconoscere come i fenomeni studiati nellambito delle scienze sperimentali siano complessi e come, per averne una comprensione pi significativa e globale, occorra un approccio interdisciplinare. In secondo luogo, gli allievi dovranno saper riconoscere come la scienza abbia complesse relazioni con la realt della vita di tutti i giorni e come la societ, a sua volta, influenzi la ricerca scientifica.

2. Referenti disciplinari Un ventaglio di campi di studio a disposizione dei docenti per costruire il corso di scienze sperimentali. Esso comprende: Acqua e vita; Aria, clima, energia; Limiti; Origini; Natura e tecnologia a confronto; Radioattivit; Parametri fisico-chimici del corpo umano; Luce e visione.

3. Modalit dinsegnamento Il piano di studio distituto viene allestito dai tre gruppi di materia, scegliendo due campi fra quelli proposti, uno per semestre. I docenti devono uniformare la terminologia che verr adottata e, inoltre, devono definire un catalogo di concetti di base gi acquisiti dagli allievi nei primi due anni nelle tre discipline. Particolare importanza viene data, in questo corso, alla costruzione delle conoscenze da parte dellallievo, che svolger quindi un ruolo attivo nellapprendimento. Laspetto sperimentale, da realizzare anche con attivit pratiche da parte degli allievi, assume un ruolo centrale e fa da filo conduttore del corso.

4. Valutazione Per questo corso prevista lassegnazione di una nota unica di scienze sperimentali al termine di ogni semestre, e di una nota finale che verr riportata sullattestato di maturit. Allallievo vengono offerte opportunit diversificate di valutazione attraverso le quali dimostrare il livello raggiunto nelle competenze interdisciplinari e linteresse per la materia. Oltre ai tradizionali lavori scritti sono perci previste altre forme di verifica, quali presentazioni scritte e orali, approfondimenti tematici, attivit di laboratorio, allestimento di un dossier (raccolta di appunti, elaborati personali, ricerche, rapporti di laboratorio).

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Fisica e applicazioni della matematica - Opzione Specifica


Lopzione specifica Fisica e applicazioni della matematica (FAM) si configura come una nuova disciplina, con lo scopo di evidenziare il ruolo della matematica quale indispensabile strumento di pensiero per comprendere la struttura dei fenomeni fisici. I campi di studio considerati si basano su capitoli scelti di fisica che si prestano particolarmente ad essere descritti e modellizzati con lapporto della conoscenza matematica. Finalit formative La finalit principale dellopzione consiste nelleducare lo studente a costruirsi modelli matematici di situazioni fisiche. Parallelamente si offre allo studente la possibilit di completare la sua conoscenza delle leggi fondamentali della fisica, essenziale per poter intraprendere curricoli di studio di tipo scientifico. Per quanto riguarda la matematica, lo studente che frequenta questa opzione ha lopportunit di approfondire e rafforzare le conoscenze del corso di base come pure di svilupparne delle nuove. Lattivit didattica deve essere organizzata in modo che, oltre alla conoscenza disciplinare, venga sviluppata la dimensione culturale e formativa della scienza.

1. Obiettivi formativi Gli obiettivi sono espressi indipendentemente dai contenuti: andranno coniugati con questi ultimi, a seconda del percorso scelto in ogni istituto. Elaborare un modello matematico che permetta di descrivere e indagare situazioni fisiche; dedurre dal modello matematico le propriet e i comportamenti dei sistemi, interpretandoli dal punto di vista fisico; prevedere il comportamento del modello al variare di determinati parametri; trasferire in un altro ambito limpiego di un modello visto in una situazione particolare, cogliendo il ruolo unificante del linguaggio matematico; prendere coscienza dei limiti dei vari modelli (sia tecnici sia epistemologici); saper scegliere tra vari modelli quello pi adatto alla descrizione del fenomeno in esame; mettere in evidenza il legame tra strutture matematiche e propriet fisiche (grandezze conservate); riconoscere le propriet geometriche dello spazio in alcuni aspetti delle leggi fisiche; saper utilizzare le equazioni differenziali quale strumento per concettualizzare e descrivere levoluzione temporale di sistemi o di distribuzioni non omogenee di grandezze fisiche; illustrare il ruolo di determinati modelli statistici allinterno di attivit e teorie fisiche; conoscere linterpretazione di alcune grandezze macroscopiche sulla base di modelli statistici elaborati a livello microscopico; essere consapevole che la conoscenza scientifica soggetta ad un continuo lavorio di affinamento; conoscere in qualche situazione specifica levoluzione dei concetti e dei modelli impiegati per la descrizione del fenomeno e alcuni esempi concreti dove la conoscenza attuale non pu essere che provvisoria; produrre qualche esempio di ricaduta tecnologica del progresso della conoscenza scientifica e spiegare linterdipendenza che viene cos a crearsi.

2. Referenti disciplinari I diversi campi di studio e i possibili referenti disciplinari sono presentati qui di seguito, mettendo in risalto il tessuto di relazioni fra gli aspetti matematici e quelli fisici; i principali capitoli toccati sono 106

per gli aspetti matematici: vettori, matrici, funzioni a una e a due variabili, numeri complessi, calcolo delle probabilit e statistica, elementi di analisi (in particolare equazioni differenziali, anche con luso di procedimenti informatici); per gli aspetti fisici: oscillazioni e fenomeni ondulatori, elettricit e magnetismo, termologia e struttura della materia, leggi di conservazione, nonch alcuni argomenti legati agli sviluppi scientifici di questo secolo (quali ad esempio: relativit ristretta, dualismo onda-corpuscolo, fenomeni caotici e strutture frattali). 1 - Oscillazioni Elaborare un modello matematico che permetta di descrivere e riconoscere loscillatore armonico nel caso meccanico e interpretare il significato fisico dei suoi diversi elementi costitutivi; rendersi conto di come la modellizzazione elaborata in una situazione definita possa trovare applicazione diretta o per analogia in una gran vastit di situazioni; cogliere nel fenomeno della risonanza uno strumento dindagine dei sistemi fisici; per gli aspetti matematici funzioni periodiche: somma, prodotto, valore medio su un intervallo; rappresentazioni grafiche; per gli aspetti fisici oscillatore armonico: descrizione cinematica e dinamica, aspetti energetici; risonanza; sovrapposizione di oscillazioni; sistemi con pi gradi di libert. 2 - Modello ondulatorio Acquisire le basi concettuali per la costruzione del modello ondulatorio che, accanto al modello meccanicistico, rappresenta uno strumento fondamentale per la descrizione dei fenomeni naturali; cogliere concretamente la potenza della matematica che fornisce, attraverso ununica struttura, uno strumento applicabile nei vari campi; per gli aspetti matematici funzioni a due variabili; cambiamento di coordinate; composizione vettoriale; prodotto scalare; analisi di Fourier (uso di programmi con lelaboratore); per gli aspetti fisici modello ondulatorio: onde meccaniche, grandezze caratteristiche, intensit; onde armoniche; effetto Doppler; principio di Huygens, principio di sovrapposizione, interferenza: sorgenti puntiformi, battimenti; metodo di Bragg; lamine sottili; interferometri; diffrazione: fenditura singola; reticoli; potere risolutivo. 3 - Coniche Costruire uno strumento matematico e riconoscerlo nel contesto fisico attraverso losservazione delle sue propriet; per gli aspetti matematici coniche e luoghi geometrici: parametri; fuochi e direttrici; eccentricit; vertici e centro; equazione cartesiana e polare; propriet geometriche; calcolo dellarea di un settore; per gli aspetti fisici sistema solare e traiettorie dei pianeti: momento angolare, leggi di Keplero; traiettorie in campi centrali; interferenza: linee nodali e interpretazione delle figure dinterferenza; specchi parabolici. 4 - Prodotto vettoriale Cogliere limportanza del concetto matematico di prodotto vettoriale, come struttura unificante legata alle propriet geometriche dello spazio, nella concettualizzazione di alcune situazioni fisiche; per gli aspetti matematici sistemi di riferimento e orientamento; prodotto vettoriale: definizione, propriet geometriche e algebriche; normale ad una superficie; prodotto scalare e prodotto misto; teoria del baricentro;

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per gli aspetti fisici momento meccanico; baricentro; momento angolare: conservazione, aspetti energetici, momento dinerzia; elettrodinamica: campo magnetico e forza su di una carica elettrica in moto; legge di BiotSavart; momento magnetico; struttura della materia: atomo didrogeno e quantizzazione del momento angolare; energia di un dipolo e risonanza magnetica. 5 - Simmetrie e leggi di conservazione Riconoscere il legame fondamentale tra le propriet dei gruppi di trasformazione dello spazio e del tempo e le leggi di conservazione osservate per alcune grandezze fisiche; per gli aspetti matematici vettori, prodotto scalare e vettoriale; trasformazioni di coordinate e applicazioni affini in forma matriciale; trasformazioni del piano e invarianti; coordinate polari e sferiche; per gli aspetti fisici invarianza temporale e conservazione dellenergia; invarianza per traslazione e conservazione della quantit di moto, trasformazioni di Galileo e sistemi inerziali; invarianza per rotazioni e conservazione del momento angolare, rotazione di un corpo rigido e momento dinerzia. 6 - Spazio, tempo e relativit Riflettere criticamente sui concetti di spazio e di tempo; prendere coscienza dei limiti degli strumenti epistemologici forniti dal senso comune per linterpretazione e la modellizzazione della realt; scoprire come la matematica fornisca gli strumenti astratti per interpretare realt molto concrete; per gli aspetti matematici sistemi di riferimento, cambiamento di base; struttura di gruppo: traslazioni, rotazioni e simmetrie del piano e dello spazio; metrica e invarianti; sviluppi in serie: limite classico delle leggi relativistiche; per gli aspetti fisici riferimenti inerziali e non inerziali; principio di relativit; lesperimento di Michelson e Morley; la relativit speciale: eventi, tempo proprio, contrazione delle lunghezze, dilatazione dei tempi, simultaneit; dinamica relativistica. 7 - Equazioni differenziali Cogliere nelle equazioni differenziali uno strumento per concettualizzare e descrivere levoluzione temporale di sistemi o di distribuzioni non omogenee di grandezze fisiche; per gli aspetti matematici propriet generali, interpretazione geometrica, classificazione; equazione lineare del primo ordine a coefficienti costanti (omogenea e no); equazione lineare del secondo ordine a coefficienti costanti, caso omogeneo; equazione armonica a due variabili; metodi esatti di soluzione; metodi numerici; importanza nello sviluppo del pensiero scientifico; per gli aspetti fisici carica e scarica di un condensatore, inserzione e disinserzione di una bobina, moto in un mezzo viscoso, radioattivit, conduzione termica, scambi termici, diffusione; oscillatori armonici liberi di tipo meccanico o elettrico; onde meccaniche e elettromagnetiche. 8 - Modelli stocastici Comprendere il ruolo di determinati modelli statistici allinterno di attivit e teorie fisiche; interpretare alcune grandezze macroscopiche sulla base di modelli statistici elaborati a livello microscopico; per gli aspetti matematici elementi di statistica: rappresentazioni grafiche, centralit, dispersione, regressione lineare; modello probabilistico: spazio campione, eventi, leggi fondamentali; variabile aleatoria discreta e continua, distribuzione di probabilit, speranza e varianza; alcune distribuzioni di probabilit: uniforme, binomiale, normale, di Poisson, di Maxwell-Boltzmann;

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per gli aspetti fisici misure e loro incertezza: ripetizione, valore medio, varianza e regressione lineare; radioattivit: legge del decadimento e tempo di dimezzamento; teoria cinetica: distribuzione delle velocit, pressione, temperatura e energia cinetica media, moto browniano, cammino libero medio, diffusione; equilibri dinamici: sistema liquido-vapore, isoterme dei gas reali e modello di van der Waals, diagramma di fase; interpretazione statistica dellentropia. 9 - Il secondo principio della termodinamica: modelli e interpretazione Rendersi conto di come lo studio delle trasformazioni termodinamiche abbia permesso di penetrare progressivamente uno degli aspetti pi generali dei fenomeni naturali, aggiungendo allaspetto quantitativo dellenergia anche quello legato al suo degrado; per gli aspetti matematici rappresentazione di curve; valori medi di grandezze scalari e vettoriali, distribuzione di MaxwellBoltzmann, fattore di Boltzmann; modello probabilistico: spazio campione, eventi, leggi fondamentali, calcolo combinatorio; variabile aleatoria discreta e continua, distribuzione di probabilit, speranza e varianza; alcune distribuzioni di probabilit, uso delle tavole, rappresentazione grafica (mezzo informatico); per gli aspetti fisici grandezze e leggi fenomenologiche, modello del gas ideale, energia interna del gas ideale, isoterme reali e modello di van der Waals; trasformazioni termodinamiche: energia interna, scambi termici e meccanici, primo principio della termodinamica, calori specifici molari; il secondo principio: formulazioni di Clausius e Kelvin, flussi energetici e cicli termodinamici; teorema di Carnot e rendimento di una macchina termica; entropia: definizione a livello macroscopico e a livello microscopico, processi reversibili e irreversibili, produzione di entropia e degrado dellenergia. 10 - Conduzione elettrica e struttura della materia Interpretare le relazioni fenomenologiche macroscopiche del trasporto di elettricit nei solidi attraverso una modellizzazione a livello microscopico, utilizzando alcuni concetti significativi di statistica e di fisica quantistica; per gli aspetti matematici rappresentazione grafica: lettura qualitativa e dipendenza funzionale; modello statistico: rappresentazione a istogrammi, distribuzioni tipiche; simulazioni al calcolatore (metodo di Montecarlo); modellizzazione del moto aleatorio; per gli aspetti fisici modello macroscopico: conducibilit, curve caratteristiche, resistenza elettrica e legge di Ohm; resistivit e sua dipendenza dalla temperatura; modello microscopico: struttura reticolare, elettroni, mobilit, velocit di deriva; modello di Drude e teoria cinetica; modello quantistico: livelli energetici e bande di conduzione, isolanti, conduttori e semiconduttori; principio di Pauli. 11 - Induzione elettromagnetica Cogliere limportanza del fenomeno dinduzione elettromagnetica nei suoi molteplici aspetti: dal punto di vista fisico in quanto porta alla sintesi delle leggi dellelettromagnetismo, da quello tecnologico perch apre un ampio ventaglio di applicazioni, da quello matematico perch permette di utilizzare e approfondire le conoscenze affrontando situazioni che coinvolgono diversi campi della fisica; per gli aspetti matematici vettori: prodotto scalare, prodotto vettoriale; funzioni trigonometriche; funzioni a due variabili: rappresentazioni grafiche mediante mezzi informatici; sezioni; estensione del concetto di derivata al caso di funzioni vettoriali e di funzioni a due variabili; concetto di integrale e di flusso: tecniche elementari nei casi semplici; metodi numerici; equazioni differenziali del secondo ordine con coefficienti costanti; equazione dellonda e velocit di propagazione; numeri complessi e operazioni in forma algebrica, trigonometrica ed esponenziale, interpretazione geometrica;

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per gli aspetti fisici campo magnetico: sorgenti, magneti elementari; forza su cariche libere e su conduttori percorsi da correnti; legge di Ampre; spira e bobina cilindrica; acceleratori di particelle, spettrometro di massa; legge dinduzione elettromagnetica: legge di Faraday-Lenz, autoinduzione, energia del campo magnetico, trasformatore e trasporto di energia elettrica; onde elettromagnetiche: spettro, produzione e propagazione, velocit della luce; effetti dei campi magnetici sulla materia; elettrotecnica: tensione e corrente alternata, impedenza, elementi in serie e in parallelo, circuiti RC, RL, RCL. 12 - Luce e polarizzazione Affrontare uno dei nodi concettuali dello sviluppo scientifico di questo secolo e rendersi conto di come levoluzione del modello fisico sia intimamente legata allo strumento matematico; per gli aspetti matematici funzioni trigonometriche, addizione, valori medi; numeri complessi: definizione, operazioni, piano di Gauss, forma algebrica, trigonometrica ed esponenziale; algebra lineare: matrici, operazioni; matrice di unapplicazione lineare; autovalori e autovettori; probabilit: variabile aleatoria continua, densit di probabilit, funzione di distribuzione; per gli aspetti fisici fasci di luce polarizzati: legge di Malus, birifrangenza, riflessione e polarizzazione (angolo di Brewster) lamine ritardatrici, polarizzazione circolare; trasversalit delle onde elettromagnetiche; interferenza di fasci polarizzati: interpretazione classica e con il modello a fotoni; esperienze a bassa intensit. 13 - Cristalli e aspetti geometrici Utilizzare la struttura dei cristalli come motivo di riflessione sul concetto di simmetria e sviluppare la capacit di visione spaziale; per gli aspetti matematici sistemi regolari di punti in due e tre dimensioni; impaccamento di cerchi e sfere; tassellazioni nel piano e nello spazio; simmetrie nel reticolo e vari tipi di simmetrie; poliedri regolari: teorema di Eulero; per gli aspetti fisici stati di aggregazione della materia: costituzione atomistica; stato cristallino; propriet ottiche e struttura della materia: ottica geometrica, birifrangenza e polarizzazione; indagine della struttura reticolare: metodo di Bragg; diffrazione di elettroni. 14 - Modelli non lineari e fenomeni caotici Riconoscere come modelli semplici possano dare adito a oscillazioni non lineari e a fenomeni caotici; riconoscere la transizione da un moto regolare ad uno caotico, in funzione di determinati parametri del modello; per gli aspetti matematici composizione di funzioni; rappresentazioni e lettura di grafici: caratteristiche dei fenomeni caotici, modellizzazione in una dimensione; concetto di iterazione e equazioni differenziali; dimensione frattale; per gli aspetti fisici modello meccanico: orbita nello spazio delle fasi e sue caratteristiche, stabilit, biforcazione, insorgenza del caos; simulazioni al calcolatore; determinazione di grandezze frattali. 15 - Astronomia: dal micro- al macrocosmo Scoprire che i principi e le leggi fisiche stabiliti per i processi sia micro- sia macroscopici sulla Terra hanno validit per lintero universo; conoscere le principali prove sperimentali che permettono di dare una struttura unitaria alla descrizione delluniverso visibile;

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per gli aspetti matematici trigonometria piana e sferica: coordinate, cambiamento di coordinate, distanze; forma parametrica delle curve piane; logaritmi e loro propriet; per gli aspetti fisici misura di distanze, massa e temperatura delle stelle: parallasse, spettri, diagramma HertzsprungRussel, relazione massa-luminosit; struttura delluniverso: supernovae, lenti gravitazionali, legge di Hubble, radiazione di fondo, radioattivit; evoluzione storica dei modelli delluniverso: dai greci a Newton e Einstein. 16 - Matematica e fisica nel XVII secolo Affrontare un tema matematico-fisico nella veste di una indagine essenzialmente storica; confrontare teorie espresse nellimperfezione ed incertezza della loro nascita e non gi nellodierna forma levigata, frutto di un lavoro di affinamento durato lunghissimo tempo; immergersi nel secolo che fu di Galileo, di Keplero e di Descartes, poi di Fermat, Huygens, Newton e Leibniz e che vide la nascita del Calcolo sublime; per gli aspetti matematici Cavalieri e Torricelli: la geometria degli indivisibili; Fermat: primi studi su massimi e minimi di funzioni; Newton: nascita del metodo delle flussioni, la quadratura, algoritmi iterativi, sviluppi in serie; Leibniz: nascita del calcolo differenziale; Newton contro Leibniz. per gli aspetti fisici lindagine del moto; il problema del vuoto, la determinazione del valore della pressione atmosferica e della velocit del suono; teoria corpuscolare della luce e scomposizione della luce bianca; ottica geometrica e principio di Fermat; principio di Huygens e teoria ondulatoria della luce; la meccanica di Newton.

3. Modalit dinsegnamento Ai gruppi di materia nelle sedi spetta il compito di definire i percorsi didattici, attingendo ai campi di studio qui elencati, considerati singolarmente, oppure riorganizzandone i contenuti, purch risulti salvaguardato in modo esplicito il ruolo di interrelazione e di integrazione tra le due componenti. A dipendenza della complessit dei singoli temi affrontati, annualmente linsegnamento si articoler su tre o quattro temi. Linsegnamento deve valorizzare soprattutto un apprendimento che porti alla graduale scoperta di leggi e teorie che governano i processi fisici delluniverso che ci circonda. Oltre agli aspetti strettamente fisici o matematici, saranno presi in considerazione anche gli aspetti storici, applicativi e tecnologici. Alle lezioni a classe intera tenute da un singolo docente, si potranno affiancare sia momenti di compresenza dei due docenti, sia attivit a met classe in particolare per il laboratorio o per la modellizzazione informatica.

4. Valutazione La valutazione avviene sugli obiettivi formulati secondo il piano di studio di sede. In particolare lallievo, per i singoli campi di studio, dovr: conoscere e applicare in modo appropriato i concetti studiati e le principali relazioni fenomenologiche e teoriche; utilizzare correttamente i termini e il linguaggio disciplinari e le strutture matematiche; utilizzare in modo appropriato la simbologia, le unit di misura e le cifre significative; analizzare una data situazione e impostare la modellizzazione;

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affrontare e impostare in modo coerente la soluzione di un determinato problema: illustrare il metodo seguito, dare gli opportuni riferimenti ai principi e alle leggi generali impiegati, interpretare e commentare i risultati; conoscere il ruolo dei modelli e i loro limiti di applicabilit; valutare la potenzialit e i limiti dellapproccio numerico; cogliere i nessi trasversali tra tematiche affini e stabilire analogie; applicare per analogia procedimenti studiati in situazioni nuove; riconoscere gli aspetti interdisciplinari. Accanto alle usuali forme di valutazione ci si dovr avvalere di ulteriori modalit, quali presentazioni scritte e orali, approfondimenti tematici, osservazione durante le attivit di laboratorio e informatiche. La nota sar unica e concordata tra i due docenti.

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Biologia e chimica - Opzione specifica


Lopzione specifica biologia e chimica si prefigge di essere una nuova disciplina che studia il fenomeno vita da un punto di vista multidisciplinare e sistemico e non un corso di biochimica o di microbiologia, n tanto meno la giustapposizione di biologia e chimica. Per far raggiungere agli allievi gli obiettivi essenziali e le competenze specifiche dellopzione si propongono dei campi di studio che rappresentano da una parte complesse interazioni nel fenomeno vita e dallaltra offrono lopportunit di riflettere da un punto di vista biologico e chimico sul ruolo sempre pi determinante delle varie attivit umane nellevolversi della vita sulla Terra.

1. Obiettivi formativi Gli obiettivi essenziali che lallievo deve raggiungere al termine dei due anni in relazione alle quattro sfere di influenza determinanti nel manifestarsi del fenomeno vita sono: la capacit di individuare e descrivere la natura dinamica degli equilibri chimici e biologici, la loro reazione agli influssi esterni e la natura ciclica delle trasformazioni di materia e di energia; la conoscenza delle connessioni tra aspetti strutturali e funzionali a tutti i livelli di complessit del fenomeno vita; la comprensione della natura complessa delle interazioni fra le componenti di ogni sistema organizzato; la facolt di individuare e descrivere gli aspetti evolutivi e i meccanismi di selezione del fenomeno vita in termini chimici e biologici; la capacit di riconoscere e utilizzare in modo appropriato termini e simboli scientifici, enunciare principi e classificare secondo criteri e logiche disciplinari; la facolt applicare concetti e modelli noti anche in situazioni per lui nuove; sia capace di analizzare situazioni, stimare e interpretare risultati; la capacit di riconoscere le valenze culturali e creative dellevoluzione del pensiero scientifico. Gli obiettivi caratterizzanti lopzione, i veri fili conduttori della trasposizione didattica di campi, temi e argomenti proposti, gli aspetti essenziali che ogni allievo dovr saper affrontare con competenza alla fine dei due anni sono riconducibili a quattro sfere di influenza che si ritengono determinanti nel manifestarsi del fenomeno vita: equilibrio, struttura e funzione, organizzazione ed evoluzione. Equilibrio Cogliere la natura dinamica degli equilibri chimici e biologici con particolare riferimento agli aspetti cinetici e termodinamici che li determinano; cogliere come i sistemi allequilibrio reagiscono agli influssi esterni; cogliere la natura ciclica delle trasformazioni di materia e di energia, con particolare riguardo alla dissipazione di questultima (entropia). Struttura e funzione Cogliere lintima e reciproca interconnessione fra strutture e funzioni a qualsiasi livello di complessit del fenomeno vita; cogliere la variet strutturale che pu concorrere a una stessa funzione e viceversa. Organizzazione Cogliere la natura complessa delle interazioni fra le componenti di ogni sistema organizzato e saperle localizzare nel loro contesto;

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cogliere come ogni sistema organizzato sia caratterizzato da una complessit e da una funzionalit superiori a quelle della semplice somma delle sue singole componenti; cogliere gli aspetti limitanti con particolare riferimento a quelli cinetici, termodinamici e materiali che condizionano lorganizzazione di un sistema. Evoluzione Cogliere limportanza della variet di forme e strutture, e la necessit di meccanismi di selezione quali motori dellevoluzione del fenomeno vita in termini chimici e biologici; cogliere la valenza temporale dei fenomeni evolutivi; cogliere il potenziale condizionamento dellevoluzione della vita dovuto a pressioni e interessi di origine antropica.

2. Referenti disciplinari Lopzione specifica di biologia e chimica, partendo da problematiche rilevanti nel mondo attuale, affronta, da un punto di vista biologico e chimico, lo studio del fenomeno vita alla base del quale stanno aspetti unitari (problematiche comuni a tutti i viventi) e aspetti diversificati (strategie differenti adottate dai viventi per risolvere problemi comuni). Le interazioni tra questi aspetti rappresentano la complessa dimensione sistemica del fenomeno vita che si svolge dal livello subatomico a quello della biosfera in un continuo crescendo di complessit. In particolare, del fenomeno vita, si vogliono evidenziare i ruoli determinanti degli equilibri, delle strutture e funzioni, dellorganizzazione e dellevoluzione che lo caratterizzano.

3. Modalit dinsegnamento Indagare il fenomeno vita da un punto di vista biologico e chimico significa confrontarsi con una vastit tale di conoscenze che impone una scelta: da una parte vi una limitazione legata allesemplarit dei contenuti trattati e dallaltra ci si propone di inquadrare i vari argomenti secondo un ventaglio limitato ma caratterizzante di obiettivi essenziali che rappresentano la connotazione prioritaria dellopzione. Il quadro di riferimento cantonale prevede un paniere di otto campi di studio: sullarco dei due anni si deve affrontarne da quattro a sei. Il piano di studio dellopzione prevede sia attivit teoriche sia pratiche, le quali si innestano sulle discipline fondamentali dei primi due anni, per completare, ampliare e caratterizzare in terza e quarta liceo il curricolo a indirizzo scientifico scelto dallallievo. Nellinsegnamento: si privilegia un approccio multidisciplinare e sistemico piuttosto che monodisciplinare e sistematico (ci che presuppone, tra laltro, una stretta collaborazione tra i docenti di biologia e di chimica chiamati a tenere il corso); si imposta lattivit didattica su scelte esemplari di temi e contenuti piuttosto che su una trattazione sistematica di capitoli; si cerca, affrontando temi e argomenti, di far capo a un ampio repertorio di forme didattiche piuttosto che solo a lezioni frontali o dialogate.

4. Valutazione Si prendono in considerazione strategie di valutazione che danno allallievo la possibilit di valorizzare il proprio apprendimento in relazione ai vari obiettivi dellinsegnamento. Occorre perci prevedere

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opportunit diversificate di valutazione attraverso le quali lallievo possa dimostrare il livello raggiunto nelle competenze, nonch linteresse e la disponibilit al lavoro nelle singole attivit. La valutazione terr conto di prove scritte ed orali, del lavoro svolto in laboratorio e di lavori eseguiti in classe o a casa, singolarmente o a gruppi.

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Fisica - Opzione complementare (classi terza e quarta)


Il corso complementare di fisica offre, a chi non sindirizza verso lopzione specifica di Fisica e applicazioni della matematica, la possibilit di completare la propria formazione liceale nella disciplina fisica e pi in generale la propria formazione culturale.

1. Obiettivi Lobiettivo del corso quello di affrontare e approfondire argomenti significativi tratti dai principali capitoli e magari gi parzialmente affrontati nel corso di base, adeguando il livello alla maggior capacit di astrazione dello studente. Il corso risulta particolarmente adatto agli studenti che desiderano intraprendere studi universitari nellambito scientifico (medicina, biologia, chimica, farmacia, fisica, ecc.).

2. Referenti disciplinari Principi di conservazione Limpulso, la quantit di moto e la sua conservazione. Il lavoro, lenergia e la sua conservazione. Le varie forme di energia: gravitazionale, di moto, termica, elettromagnetica e nucleare. Possibilit e limiti delle trasformazioni energetiche da una forma allaltra. Il secondo principio della termodinamica. Le principali macchine termiche. Forze e campi La carica elettrica. Il campo elettrico. La carica elettrica in moto, il campo magnetico. Levoluzione storica del concetto di campo. Fenomeni elettromagnetici La corrente elettrica e i suoi effetti. Linduzione elettromagnetica. I motori e i generatori elettrici. Onde Propriet generali dei differenti tipi di onde. Le onde elettromagnetiche. Applicazioni delle onde elettromagnetiche nella vita di tutti i giorni. Materia e radiazione Lindagine sulla struttura interna dellatomo. Dal modello di Thomson a quello di Bohr. Lesperimento di Millikan. Lelettrone e le sue propriet. Il fotone e leffetto fotoelettrico di Einstein. La radioattivit.

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3. Modalit dinsegnamento Si cercher, attraverso lanalisi di quanto svolto precedentemente dagli allievi, di completare la visione globale della materia fisica, mirando in particolare a consolidare i pilastri rappresentati dalle leggi di conservazione, dalla struttura della materia e dalla problematica continuo-discreto. Lattivit didattica sar strutturata in modo che lo studente possa assumere un ruolo sempre pi cosciente e attivo nella costruzione del proprio sapere. Sia laspetto sperimentale che quello informatico saranno sviluppati e affrontati dagli studenti a seconda degli argomenti e compatibilmente con le attrezzature e le possibilit logistiche della sede. Quali sussidi didattici e strumenti dinsegnamento verranno utilizzati: il libro di testo Tipler, il laboratorio, il computer con programmi scientifici, Internet, la biblioteca.

4. Valutazione Allo studenti verranno offerte opportunit diversificate di valutazione (esercizi a casa, esercizi in classe, ricerche in biblioteca, in laboratorio, ecc.), in modo che egli possa valorizzare al meglio il proprio apprendimento e la propria maturit.

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Chimica - Opzione complementare


Il piano di sede stato elaborato tenendo presente il piano di studio cantonale per la chimica, opzione complementare.

1. Obiettivi formativi Per la definizione delle finalit formative e degli obiettivi dellinsegnamento si rimanda al Piano degli studi liceali, pp. 177-178.

2. Referenti disciplinari Il corso prevede lo sviluppo di molteplici argomenti, basato sullo studio di materiali di uso quotidiano (alimenti, materie plastiche, cosmetici, coloranti, ecc.). La trattazione viene impostata considerando i tre aspetti composizione/struttura, energia e tempo sui tre livelli molare, molecolare ed elettrico.

3. Modalit dinsegnamento Durante il biennio devono essere presentati due aspetti a livello molare, due aspetti a livello molecolare e due aspetti a livello elettrico, affrontando almeno quattro temi diversi riguardanti lo studio di materiali di uso quotidiano. Le metodologie di lavoro privilegiano un approccio sperimentale che prevede attivit di laboratorio, ricerche di letteratura su libri e riviste scientifiche o mediante strumenti informatici, nonch discussione in comune delle produzioni degli allievi.

4. Valutazione Oltre alle indicazioni elencate nel Piano degli studi liceali cantonale, si terr conto dellimpegno e dellinteresse dimostrati, come pure delle produzioni degli studenti. Con queste ultime sintendono i lavori scritti, lattivit di laboratorio e la presentazione orale o scritta delle esperienze di laboratorio e delle ricerche di letteratura.

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Biologia - Opzione Complementare


Lopzione complementare rinforza e/o diversifica tematiche biologiche. Lo scopo di acquisire sia una cultura biologica di base, sia la consapevolezza dellesistenza di regole del gioco della vita sul pianeta, nella societ, nel proprio corpo. Questa coscienza dovrebbe portare a comportamenti biocompatibili, responsabili e rispettosi di tutte le forme di vita. Con lopzione complementare lallievo, che non proseguir gli studi nellambito delle scienze naturali, dovrebbe acquisire una cultura biologica di base che gli permetta di padroneggiare gli aspetti biologici, che, nella societ attuale, sono inscindibili da quelli economici, storici, sociali, etici, giuridici, ecc.

1. Obiettivi formativi Lo svolgimento di ogni tematica dellopzione complementare implica il costante riferimento alla classificazione cognitiva degli obiettivi di apprendimento della biologia, oltre allacquisizione di conoscenze e capacit disciplinari. Alla fine del corso gli allievi devono aver incrementato la curiosit per i fenomeni biologici, la capacit di porsi domande e la capacit di costruire analogie fruttuose grazie ad interessi culturali ampi, che spaziano in vari campi.

2. Referenti disciplinari Lopzione complementare riprende i fili conduttori del corso di base, che lallievo utilizza per avere una visione globale della complessit e delle interazioni dei fenomeni biologici nei diversi livelli di organizzazione dei viventi (molecole, cellule, organismi, biosfera). Per questo scopo lopzione complementare si basa su tre pilastri: La biologia nella vita quotidiana (tempi brevi) Per formare gli allievi che in un prossimo futuro saranno chiamati ad essere dei cittadini responsabili, sono indispensabili un approccio biologico alla vita di tutti i giorni e una conoscenza delle applicazioni tecnologiche. Gli argomenti riguardanti il primo pilastro sono i seguenti. Le applicazioni biologiche nel quotidiano. Gli orologi biologici. Prioni, virus e monere. Riconoscere e difendere il self. Neuroni + neuroni = cervello?. Evoluzione di una situazione ambientale. La stabilit degli equilibri (tempi medi) I vari livelli di organizzazione si fondano, a medio termine, su equilibri armoniosi che sottostanno a regole fondamentali e se queste ultime non vengono rispettate o sono ignorate, i disequilibri che ne derivano si ripercuotono a tutti i livelli. Gli argomenti riguardanti il secondo pilastro sono i seguenti. Che cosa si nasconde dietro la diversit dei comportamenti?. Sociali si nasce o si diventa?. Elogio della biodiversit. Immortalit o sessualit?. La comunicazione.

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Lipotesi di Gaia. Linstabilit e levoluzione (tempi lunghi) Contrapposta alla visione globale degli equilibri vi anche la visione evolutiva, basata sui cambiamenti che, in tempi lunghi sono creatori di diversit, di complessit e di nuovi equilibri. Lallievo dovrebbe cos acquisire consapevolezza del rispetto della diversit in tutte le sue forme. Gli argomenti riguardanti il terzo pilastro sono i seguenti. Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?. Storia della vita sulla terra. Le catastrofi ecologiche. Storia del pensiero biologico e delle scoperte biologiche. Dalle Galapagos al gene egoista. 3. Modalit dinsegnamento Il corso si svolge su due anni e, per ogni anno, vengono scelti tre argomenti, uno per pilastro, la cui sequenza rispetta una cronologia che va da tempi molto brevi a tempi estremamente lunghi. Per favorire il coinvolgimento e lapprendimento dellallievo auspicabile ricorrere ad un ampio repertorio didattico quale lo studio di casi, lelaborazione di mappe concettuali, le attivit sperimentali di laboratorio, interventi di conferenzieri esterni, uscite di studio, ecc.

4. Valutazione Allallievo vengono offerte opportunit diversificate di valutazione attraverso le quali dimostrare il livello raggiunto nelle competenze disciplinari e linteresse per la materia. Oltre ai tradizionali lavori scritti sono perci previste altre forme di verifica, quali presentazioni scritte e orali, approfondimenti tematici, attivit di laboratorio.

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Applicazioni della matematica - Opzione complementare


1. Obiettivi generali Capire forme di ragionamento matematico (deduzione, induzione completa) e cogliere la differenza tra esso e il metodo sperimentale (e i suoi limiti); acquisire le conoscenze necessarie per utilizzare il calcolatore nella sperimentazione e nella risoluzione di problemi matematici; capire, anche attraverso lo studio di problemi concreti, che in matematica non si lavora soltanto con metodi esatti, ma anche con metodi di approssimazione: la soluzione esatta talvolta pu essere ottenuta solo con un passaggio al limite!

2. Referenti disciplinari Gli argomenti di studio saranno scelti dal docente responsabile del corso fra i seguenti. Matematica e informatica Introduzione alluso di un Computer Algebra System (per esempio Maple V). Teoria elementare dei numeri Introduzione alle strutture algebriche fondamentali (gruppi, anelli, campi), divisibilit, congruenze lineari, numeri primi, fattorizzazione, test di primalit, introduzione alle problematiche della crittografia con particolare riferimento alla crittografia a chiave pubblica. Statistica descrittiva e inferenziale Elaborazione di dati con luso del computer; ricerca e confronto di modelli matematici, la regressione (lineare, quadratica, logaritmica), le funzioni tendenza e crescita per fare delle previsioni. I test statistici. numerici Il problema dellinterpolazione, linterpolazione statistica, zeri di una funzione, operazione con matrici, lalgoritmo di Gauss e di Gauss Jordan per la risoluzione di sistemi lineari (la RREF). Applicazione: lo scanner a raggi X. Successioni numeriche e matematica finanziaria Linduzione matematica. Successioni e progressioni, processi iterativi; successione di pagamenti. Valore attuale (anche nel caso delle obbligazioni) e valore futuro; ammortamento di un debito, le rate di un mutuo.
Metodi

3. Modalit dinsegnamento Oltre alle classiche lezioni frontali ci saranno degli spazi nei quali gli allievi, singolarmente o a gruppi, avranno la possibilit di sperimentare, di scoprire e di applicare, anche con lausilio del calcolatore, alcuni risultati degli argomenti che verranno trattati. Si affrontano problemi concreti di teoria dei numeri, matematica finanziaria, statistica, o altro ancora e si sviluppano conoscenze matematiche adeguate al problema, approfondendo nel contempo gli strumenti informatici che ne facilitano la risoluzione concreta.

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Non sono richieste competenze particolari di matematica o informatica, che vadano al di l di quanto appreso nei normali corsi di seconda liceo.

4. Valutazione Per la valutazione si terr conto di prove scritte e orali, dellattivit svolta (singolarmente o in gruppo) durante le lezioni e il laboratorio dinformatica.

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Informatica - Opzione complementare


1. Obiettivi Conoscenze - Comprendere le nozioni di base e i concetti fondamentali necessari alla modellazione, allanalisi dei problemi e alla concezione di soluzioni informatiche. - Conoscere le procedure di valutazione e la pertinenza delle soluzioni possibili. - Conoscere la base di un linguaggio di programmazione. - Conoscere le differenti rappresentazioni dellinformazione. - Comprendere le basi della comunicazione digitale. - Conoscere i limiti delle applicazioni informatiche. Capacit - Analizzare e strutturare un problema dato tratto da ambiti di applicazione differenti. - Elaborare, valutare algoritmi e codificarli in un linguaggio di programmazione. - Mettere a punto modelli di informazione adatti alle specifiche di un problema. - Valutare e documentare la pertinenza, lefficacia, lefficienza e lusabilit di una soluzione informatica. Atteggiamenti - Dar prova di spirito critico nellanalisi e nella valutazione di soluzioni informatiche. - Essere disponibile a lavorare su progetti e in gruppo cos come agli scambi interdisciplinari. - Pianificare e agire in modo strutturato. - Mostrare perseveranza nella ricerca e nellimplementazione di soluzioni informatiche. - Confrontarsi con le implicazioni dellinformatica nella vita quotidiana.

2. Referenti disciplinari Nel corso del biennio saranno trattati gli argomenti seguenti. Programmazione, strutture di dati e algoritmi Cenni di architettura di un calcolatore; aritmetica del calcolatore; introduzione ad un linguaggio di programmazione che permetta di implementare soluzioni a problemi posti da ambiti diversi (matematica, fisica, chimica, biologia, economia, ); strutture di dati fondamentali; algoritmi di ordinamento e algoritmi di ricerca; cenni sulla correttezza e sulla complessit computazionale. Internet Aspetti storici e sociali di Internet; funzionamento del browser, il principio server-client; ipertesti e documenti multimediali, costruzione di pagine HTML; i principali protocolli di comunicazione (HTTP, TCP/IP, FTP, TELNET, ) e tipologia delle reti; la sicurezza informatica; i servizi Web. Sistemi informativi Introduzione alle strutture di dati dinamiche fondamentali per la gestione dei dati e alle operazioni ad esse correlate (ricerca, inserimento di un elemento, cancellazione di un elemento); introduzione alle basi di dati relazionali; interrogazione e manipolazione di una base di dati mediante il linguaggio SQL; analisi, progettazione e costruzione di semplici basi di dati; algoritmi di ricerca in Internet (metodi, valutazione, strategie fondamentali).

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Crittologia Crittografia e crittoanalisi; metodi crittografici classici (storia della crittografia, metodo di Cesare, metodo di Vigenre, principio di Kerkhoff, ); crittosistemi simmetrici (punti forti e deboli, attacchi ai sistemi monoalfabetici, One Time Pad, DES, ); crittografia a chiave pubblica (le funzioni unidirezionali, il crittosistema RSA, firme digitali, commercio elettronico, ); sicurezza (autenticit, identificazione, integrit, autorizzazioni, problemi giuridici, ).

3. Modalit dinsegnamento Generalmente le singole lezioni saranno suddivise in due parti: una teorica, nella quale il docente presenter gli argomenti nuovi, una pratica di esercitazioni individuali (spesso al calcolatore) seguite dal docente. Lo svolgimento delle esercitazioni al di fuori delle lezioni molto importante. Sono pure previste delle attivit da svolgere a gruppi di due o tre persone.

4. Valutazione Il raggiungimento degli obiettivi sar verificato attraverso: - la capacit di recepire, di riprodurre e sviluppare autonomamente i principali aspetti dei temi trattati; - esercitazioni in classe; - compiti da svolgere a casa; - presentazione di lavori di approfondimento personale o a gruppi; - partecipazione attiva dellallievo alle lezioni; - lavori scritti e lavori al calcolatore.

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III. Il settore scienze umane ed economiche

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Storia
Linsegnamento della storia si propone di dare agli studenti le conoscenze, gli strumenti e i metodi necessari per sapersi orientare nel presente attraverso lo studio del passato e acquisire la consapevolezza che la storicit riguarda tutti i fenomeni della societ. La storia si propone come disciplina che partecipa, con altre scienze umane, alla formazione culturale e civile dei futuri cittadini e si presenta come scienza degli uomini nel tempo e nello spazio.

1. Obiettivi formativi del primo biennio Analizzare un documento storico adeguatamente preparato a fini didattici; selezionare, ordinare e classificare avvenimenti; usare strumenti semplici del lavoro storico (tabelle, grafici, atlanti, documentazione informativa, tavole sinottiche); stabilire relazioni temporali (cronologia, durate), spaziali (carte storiche) e causali (cause dirette e indirette); elaborare sintesi e proporre semplici ipotesi interpretative di situazioni storiche; esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati. del secondo biennio Scomporre un testo storiografico nei suoi elementi essenziali (politici, economici, culturali); esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati; stabilire gerarchie tra avvenimenti e valutare lincidenza dei singoli eventi in rapporto ai processi storici analizzati; utilizzare con competenza e propriet espressioni e concetti tipici del linguaggio storiografico in relazione a specifici contesti; confrontare giudizi storici diversi utilizzando gli strumenti necessari per linterpretazione storiografica; impostare in termini storici un problema e selezionare da fonti diverse gli elementi necessari per ricostruire un processo storico.

2. Referenti disciplinari Classe prima Larco temporale preso in esame in prima liceo va dal V al XV secolo. Il piano di lavoro prevede sei temi principali che saranno sviluppati con la trattazione degli argomenti correlati. Popolazione e risorse Il rapporto uomo-ambiente: condizionamenti, organizzazione e gestione del territorio; landamento demografico tra sviluppo e crisi. Le differenti civilt mediterranee: scambi, contatti e relazioni; la societ carolingia. I rapporti di dipendenza personali;

La crisi dellunit del Mediterraneo e lorigine del feudalesimo La societ feudale

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Vita e istituzioni urbane

Cultura e religione

Nascita e sviluppo della Confederazione elvetica

la signoria feudale: aspetti economici e politici; le istituzioni: Impero, Papato e monarchie. Le citt luogo di scambi e produzione; le citt luogo di conflitti economici, sociali, politici e culturali. Levangelizzazione e il ruolo dei monaci; lorganizzazione e il ruolo della Chiesa nella societ medievale. Limportanza del Gottardo; dalle origini della Confederazione alla politica di espansione (XIII-XV secolo).

Il collegamento con altre discipline di scienze umane possibile con lintroduzione alleconomia e al diritto. Collegamenti possono avvenire, ad esempio, sui seguenti argomenti: economia di sussistenza, economia di scambio; moneta; stagnazione, recessione, espansione; produzione e produttivit. Classe seconda Larco temporale preso in esame in seconda liceo va dal XVI al XVIII secolo. Il piano di lavoro prevede cinque temi principali che saranno sviluppati con la trattazione degli argomenti correlati. LEuropa alla scoperta e alla conquista del mondo La rinascita economica e culturale del-lEuropa; i grandi viaggi e la costruzione degli imperi coloniali; i rapporti tra Europa e Nuovo Mondo: la scoperta dei selvaggi e la visione dei vinti. La nascita e la diffusione della Riforma; la risposta cattolica; la Riforma in Svizzera; le guerre di religione e la difficile ricerca di forme di convivenza religiosa. Il declino delle potenze mediterranee; Spagna e Italia; lavvento di nuove potenze economiche, Olanda e Inghilterra. Lassolutismo in Francia; la rivoluzione inglese e la nascita di una monarchia temperata. Dalla rivoluzione scientifica alla cultura dei lumi; i tentativi di riforma nel Settecento: il dispotismo illuminato; le trasformazioni demografiche, economiche e sociali.

La rottura dellunit confessionale dellEuropa Le guerre politico-religiose

La crisi del Seicento: lo spostamento del baricentro economico dal Mediterraneo allAtlantico Lo stato moderno e le sue forme

Rinnovamento economico e intellettuale nel Settecento

Il collegamento con altre discipline di scienze umane possibile con geografia e storia dellarte. Con geografia:

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i mutamenti dei rapporti tra Europa e mondo con le grandi scoperte, la nuova concezione dello spazio; dalla citt medievale a quella rinascimentale a quella industriale; lorganizzazione del paesaggio rurale: dai campi aperti alle recinzioni. Il capitalismo agrario. Con storia dellarte: arte e cultura rinascimentale: arte e potere; la sensibilit barocca e la Controriforma; espressioni artistiche delle civilt extra-europee. Classe terza Larco temporale preso in esame dal piano di lavoro di terza si sviluppa tra il XVIII e il XIX secolo e prende in esame le trasformazioni che, soprattutto nellarea europea, portano alla nascita della societ moderna. Il piano di lavoro prevede cinque temi principali che saranno sviluppati con la trattazione degli argomenti correlati. Let delle rivoluzioni: 1776-1848 La nascita e lo sviluppo degli USA; la rivoluzione francese e le sue conseguenze; la nascita Svizzera moderna: 1798-1848; dalla Restaurazione alle Rivoluzioni borghesi. La rivoluzione agricola e il nuovo regime demografico; la diffusione della rivoluzione industriale in Europa e il caso svizzero; la questione sociale; la cultura e gli stili di vita nella societ industriale. Liberalismo e democrazia; la Svizzera dal 1848 al 1914; la critica al liberalismo: socialismo, anarchismo, cattolicesimo sociale. Lunificazione italiana e tedesca; la questione balcanica. Il predominio inglese e lemergere di nuove potenze; limperialismo in Africa e in Asia.

La societ industriale

Correnti del pensiero politico contemporaneo

La questione nazionale Le relazioni internazionali nellOttocento

Collegamento con geografia: terreno comune di studio possono essere il tema relativo alle trasformazioni indotte dal processo di industrializzazione e limperialismo. In particolare: il rapporto campagna-citt; la rivoluzione dei trasporti; la trasformazione del paesaggio; i movimenti migratori; i nuovi rapporti economici tra centro e periferia.

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Classe quarta Il piano di lavoro di quarta prende in esame la storia del XX secolo. I sei nodi tematici fondamentali rinviano ad alcune tra le pi diffuse interpretazioni del Novecento: il secolo delle guerre, il secolo delle masse, il secolo della mondializzazione e il secolo delle differenze. Lo svolgimento del programma terr in costante considerazione quegli argomenti che, seppur presenti nel contesto generale, sono stati scelti quali momenti di riflessione comune tra le discipline delle scienze umane, in vista anche della stesura dei testi desame di maturit. Dalla seconda rivoluzione industriale alla crisi degli anni Trenta Lespansione del capitalismo tra fine Ottocento e primo Novecento; la prima guerra mondiale e la nuova geografia politica dellEuropa; dalla difficile ripresa economica alla grande depressione degli anni Trenta. I fascismi; il comunismo: da Lenin a Stalin; la Svizzera tra le due guerre mondiali. La seconda guerra mondiale; la ricostruzione economica e politica dellEuropa; la nascita del bipolarismo USA / URSS. La decolonizzazione in Asia e Africa; sviluppo e sottosviluppo. Crescita economica e societ del benessere; nascita e sviluppo dello stato sociale; la contestazione della societ dei consumi e il 68. Dalla distensione internazionale alla crisi del modello comunista; la crisi dello stato sociale e gli attuali squilibri; alla ricerca di un nuovo ordine internazionale.

Il secolo delle masse: ideologie, partiti, sistemi politici La seconda guerra mondiale e le sue conseguenze I problemi del sud del mondo La nascita dello stato sociale: emancipazioni e conquiste Verso il XXI secolo

Collegamento con le discipline dellarea di scienze umane: ogni anno i gruppi disciplinari si accorderanno sulle scelte dei campi comuni che meglio si prestano per un insegnamento coordinato sulla base del documento Contenuti dellinsegnamento delle scienze umane (cfr. insegnamento coordinato nel quarto anno).

3. Modalit dinsegnamento Il sapere storico il risultato di diverse procedure di ricerca e di analisi che confluiscono nella ricostruzione storiografica. Obiettivi dellapprendimento sono sia le conoscenze sia i metodi della storiografia: linsegnamento si concentra perci sul rapporto metodi/contenuti e abilit/interpretazione. Il sapere storico non semplicemente cumulabile; nellapprendimento della storia le difficolt concettuali, metodologiche e strumentali appaiono simultaneamente, cos che diventa difficile graduare linsegnamento dal semplice al complesso. Gli obiettivi del primo biennio sono orientati e collegati ad un insegnamento a maglie larghe, attento agli aspetti strutturali, quelli del secondo biennio favoriscono uno studio pi sistematico degli avvenimenti e danno maggiore importanza alla variabile tempo per meglio comprendere i rapporti causali del processo storico.

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4. Valutazione Avviene attraverso esercizi, esposizioni orali, prove scritte a livello intermedio e a livello finale. Essa misura le conoscenze storiche e i progressi effettuati nellacquisizione degli obiettivi.

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Introduzione alleconomia Introduzione al diritto


Lordinamento liceale prevede che le ore dedicate alle compresenti Introduzioni alleconomia e al diritto siano distribuite in due momenti separati, in prima e in quarta liceo. Di ci si tiene conto nellorganizzare la trattazione degli argomenti: linterruzione, infatti, impedisce il collegamento diretto che invece si potrebbe avere seguendo un iter usuale. Nella prima classe linsegnamento ha un taglio prevalentemente descrittivo, tendente a fare in modo che lallievo possa rendersi conto dellesistenza dei fenomeni economici e dei fenomeni giuridici nella realt sociale. Nella quarta, riprendendo e approfondendo lo studio avviato in prima, si cercher di porre maggiormente laccento sul lato scientifico delle due discipline. Si tratter dunque di mostrare la complessit e il rigore delle materie che studiano questi aspetti della realt. Lanalisi dovr pure fornire un primo approccio agli aspetti epistemologici della materia trattata, da intendere qui soprattutto nel senso di una riflessione sugli strumenti e sui metodi propri alle due discipline. Il percorso pedagogico e intellettuale degli allievi pu dunque essere riassunto nei termini seguenti: scoperta e verifica dellesistenza di fenomeni economici e giuridici nella societ; verifica dellesistenza di discipline specifiche che studiano gli aspetti economici e giuridici delle societ attuali e passate; verifica, tramite esempi, dellesistenza di un linguaggio proprio e di un insieme di strumenti e metodi peculiari delle discipline; comprensione dellaspetto analitico o interpretativo delle discipline, inteso come studio di una realt sociale, e dellaspetto normativo, inteso, in questo contesto, come criterio di giudizio sulla realt stessa; verifica del modo e della misura in cui lapplicazione dei principi fondamentali di queste discipline incide sulla realt sociale (essenzialmente la produzione del diritto e le politiche economiche). Perseguendo questi obiettivi, lIntroduzione alleconomia e lIntroduzione al diritto intendono dare un contributo specifico al raggiungimento dellobiettivo del settore Scienze umane e dellintero curricolo liceale, e cio quello di aiutare gli allievi a capire la societ in cui vivono, e a diventare cittadini responsabili.

1. Obiettivi formativi Introduzione alleconomia Conoscenze Individuare il nucleo problematico delleconomia nella limitatezza dei mezzi rispetto ai bisogni umani; individuare la dimensione politica e conflittuale delle scelte economiche di fondo: cosa produrre, come produrre, per chi produrre; individuare lorigine storico-sociale dei fatti economici. Capacit Utilizzare in modo appropriato alcune parole-chiave pertinenti alla sfera della produzione, dello scambio e del consumo; riconoscere la dimensione economica di qualche grande problema del mondo contemporaneo; utilizzare in modo appropriato alcuni strumenti analitici della disciplina economica.

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Atteggiamenti Sviluppare curiosit e disponibilit per lapprofondimento della conoscenza dei meccanismi di funzionamento della societ, in una prospettiva multidisciplinare; acquisire la consapevolezza che ladozione, in base a giudizi di valore, di una determinata posizione di fronte a problemi sociali, deve da un lato essere oggetto di verifiche costanti, e daltro lato non deve comportare intolleranza civile. Introduzione al diritto Conoscenze Rendersi conto che esiste il fenomeno giuridico; rendersi conto che il diritto un prodotto storico: non esiste per caso, in continuo divenire ed pertanto soggetto a continue trasformazioni. Capacit Riconoscere laspetto giuridico in una realt complessa; cogliere le funzioni giuspolitiche e la valenza storica di importanti istituti giuridici, vale a dire le concrete dinamiche del momento in cui sono prodotti, rispettivamente trovano applicazione. Atteggiamenti Accettare il diritto e la mediazione che impone, vale a dire la dimensione conflittuale e il fatto che essa trovi risoluzione giuridica, in alternativa a quella dellutilizzazione della pura forza; essere sensibili e consapevoli nei confronti della realt soggiacente al diritto. 2. Referenti disciplinari Classe prima Introduzione alleconomia I soggetti Le famiglie, lo Stato, le imprese; i ruoli fondamentali e relazioni dinterdipendenza. La produzione e lo scambio Le condizioni naturali e sociali della produzione; la storicit delle forme di produzione e di scambio; le finalit della produzione, i bisogni individuali e i bisogni collettivi; la destinazione e la distribuzione della produzione; le modalit di misurazione del risultato dellattivit economica: il prodotto nazionale, significato e limiti interpretativi. Introduzione al diritto I soggetti del diritto I destinatari del diritto; lindividuo come soggetto del diritto; la scoperta della societ anonima e la persona giuridica; luguaglianza giuridica.

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La propriet e il contratto La nozione di propriet; il contratto e la circolazione della ricchezza. Classe quarta Gli argomenti saranno opportunamente differenziati per quegli allievi che frequentano lopzione specifica oppure lopzione complementare di economia e diritto. Introduzione alleconomia Lo Stato e il mercato Gli obiettivi della macroeconomia e la loro misura: disoccupazione, inflazione e crescita; i cicli economici: espansione, recessione, crisi; lintervento dello Stato e le politiche economiche. Introduzione al diritto Lo Stato e la societ civile Diritto e forza, diritto e societ; diritto e Stato: Stato creatore e creatura del diritto; Stato e diritto: separazione tra pubblico e privato, codificazione del diritto; dallo Stato guardiano notturno al welfare state. 3. Modalit dinsegnamento Il lavoro con le classi si svolger nella forma di lezioni dialogate, durante le quali il docente coinvolger gli allievi, proponendo argomenti che invitino alla riflessione e incoraggiandoli a intervenire con domande, osservazioni o apporti di conoscenze da loro acquisite al di fuori delle lezioni di economia e di diritto. I docenti potranno adottare un libro di testo e/o distribuire agli allievi documenti fotocopiati o materiale di loro elaborazione. Agli allievi si richieder di prendere appunti della lezione e di rielaborarli regolarmente a casa. Gli allievi potranno pure essere invitati a raccogliere e a organizzare informazioni raccolte, in biblioteca o a casa, su giornali, riviste o libri o su supporti elettronici. Agli allievi di quarta si richieder una pi ampia capacit dintervenire durante le lezioni, sfruttando, da un lato, le conoscenze acquisite nelle altre discipline che compongono le Scienze umane, dallaltro dalla loro maggiore et e da pi esperienze e responsabilit sociali. Per le stesse ragioni si potr dare pi spazio alle esigenze dei singoli allievi nella trattazione di argomenti e temi previsti dal programma. In particolare, per quanto riguarda leconomia: lapproccio pi descrittivo d occasione di contrastare i pericoli che potrebbero derivare dal fatto che lallievo non solo ha gi percepito manifestazioni dellattivit economica, ma in qualche modo ha anche espresso giudizi e preso posizione; immediatamente posta al centro dellattenzione la necessit del rigore logico nellaffrontare i problemi, nonch di un corretto uso della terminologia; si pongono in evidenza argomenti che costituiscono oggetto danalisi e di approfondimento per coloro che seguono lopzione specifica centrata sulleconomia e sul diritto. Per quanto riguarda il diritto: lapproccio per problemi d modo di verificare in concreto lintima correlazione tra conflitti (interessi divergenti: perch esistono, perch debbono risolversi) e norme (forme della risoluzione dei conflitti: funzionamento e funzione); 134

lattenzione posta sulla necessit di riconoscere che le norme si fondano su un duplice motivo di rispetto: la forza (presupposto della norma lesistenza di una forza per farla rispettare; forma attuale: Stato) e la convinzione (presupposto della norma anche la sua accettazione, quindi la sua legittimazione, da parte dei destinatari, appunto come diritto); si pongono in evidenza argomenti che costituiscono loggetto danalisi e di approfondimento per coloro che seguono lopzione specifica centrata sulleconomia e sul diritto.

4. Valutazione I voti semestrali e finale si baseranno prevalentemente sui compiti in classe scritti che saranno valutati in funzione della completezza delle conoscenze acquisite dallallievo, della capacit di argomentare logicamente e dellordine nella presentazione del testo. Lattenzione e la partecipazione nel lavoro in classe (qualit delle domande, delle riflessioni, degli eventuali contributi particolari degli allievi, ecc.) potranno pure costituire elementi di valutazione, complementari a quelli espressi sui compiti in classe. Attraverso questi strumenti, si verificher la sensibilit degli allievi nellaffrontare autonomamente e criticamente le tematiche giuridiche ed economiche proposte.

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Geografia
La geografia studia il sistema di relazioni tra societ, natura e spazio. Lo studio della geografia, scienza delluomo e della societ, evidenzia pratiche, conoscenze e rappresentazioni che individui e collettivit hanno dello spazio terrestre. Con i suoi strumenti interpretativi, essa permette di leggere la complessit del presente e dei suoi territori. Nella formazione culturale dello studente-cittadino, lo studio della geografia permette di conoscere le manifestazioni spaziali delle societ, di sviluppare interesse e senso di partecipazione nei confronti delle diverse culture, sensibilit verso lambiente e la conoscenza degli strumenti per la sua gestione come la pianificazione del territorio. La geografia contribuisce alla formazione civica dello studente, contribuendo ad allargare lorizzonte degli scenari possibili che favoriscano scelte pi consapevoli per il futuro. La geografia concorre con le altre discipline delle scienze umane al raggiungimento degli obiettivi comuni dellarea, e contemporaneamente collabora, in relazione alla sua dimensione naturalistica ed ecologica, con le scienze della vita e della natura.

1. Obiettivi formativi Comprendere il sistema di relazioni che le collettivit intrattengono con il territorio e la natura; esplicitare ruolo, intenzionalit e obiettivi dattori sociali nella produzione degli spazi geografici; evidenziare le diverse rappresentazioni sociali del territorio e valorizzare la dimensione dello spazio vissuto; saper analizzare a diverse scale i fenomeni geografici; saper ricostruire i processi di trasformazione del territorio; saper costruire e utilizzare in modo critico i principali modelli geografici; saper ipotizzare, davanti ad un problema di carattere geografico, scenari diversi. 2. Referenti disciplinari Ecologia umana, Organizzazione e gestione dello spazio, Geografia politica e Cultura e rappresentazioni sono i campi problematici entro i quali si colloca linsegnamento della geografia. Lecologia umana definita dal modo con il quale individui e societ, avvalendosi di mediatori quali le istituzioni, il lavoro, le tecniche, luso denergia e risorse, riescono a soddisfare i bisogni. La problematica della produzione dello spazio sinterroga sullorganizzazione e sulla strutturazione del territorio a scale diverse. La valutazione dei processi con i quali le varie forme di potere (statale, economico, culturale) organizzano i territori, costituisce la problematica della geografia politica. La geografia culturale e delle rappresentazioni analizza il modo con il quale identit culturali, ideologie, e percezioni dello spazio di gruppi e collettivit contribuiscono a modellare il territorio.

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3. Modalit dinsegnamento Nellinsegnamento della geografia svolge un ruolo fondamentale il costante riferimento ad un quadro problematico, alluso di teorie, di concetti e di modelli. Nella pratica didattica si ricorrer ai concetti integratori della geografia, quali: spazio geografico, impatto ambientale, rete, regolazione, ecc. Lesperienza dello spazio, vissuta ed interiorizzata dagli studenti, una forma di conoscenza da valorizzare nellinsegnamento. Lacquisizione della capacit di descrizione e analisi dei fenomeni geografici con le tecniche e le metodologie specifiche, quali gli strumenti della geografia quantitativa e della statistica, delle tecniche di rappresentazione e losservazione diretta del territorio, sono saper fare indispensabili.

4. Valutazione Verifiche scritte, elaborazioni personali, presentazioni orali, costituiranno i principali strumenti della valutazione. Oltre al raggiungimento degli obiettivi cognitivi e operativi saranno considerati anche la partecipazione, linteresse e la capacit di lavoro in comune.

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Classe seconda
Dallecologia generale allecologia umana Le societ umane sono riuscite a controllare progressivamente lambiente, ottenendo quantit sempre maggiori di materia e denergia; esse sono passate da forme di organizzazione e tecniche tradizionali, che le lasciavano largamente dipendenti dalla natura, a forme di organizzazione e a sistemi produttivi pi complessi, con la creazione di ecosistemi sempre pi artificiali. Le societ avanzate basano il proprio sviluppo su un abbondante uso di materie prime e di fonti energetiche non rinnovabili. Questo modello produttivo mette in serio pericolo lequilibrio della biosfera e sollecita lelaborazione di modelli di sviluppo alternativi, sostenibili per lambiente.

1. Obiettivi formativi Capire i concetti di sistema e di ecosistema; conoscere le caratteristiche dei diversi biomi; conoscere e riflettere su valori e modelli di comportamento delle societ tradizionali e moderne; saper individuare i legami tra sviluppo tecnico, controllo dellambiente, organizzazione sociale, produzione, risorse ed evoluzione demografica; conoscere i principali problemi e rischi ambientali che si manifestano a scale diverse; conoscere il funzionamento dei principali ecosistemi umani; evidenziare le relazioni che le diverse societ intrattengono con il territorio; capire che le azioni delluomo possono modificare i delicati equilibri ambientali; sviluppare senso di responsabilit verso gli altri e le generazioni future. 2. Referenti disciplinari Analisi in chiave sistemica della biosfera. Descrizione delle componenti dellatmosfera, della litosfera e dellidrosfera. Caratteristiche dei maggiori biomi. Condizioni antropologiche che hanno permesso alluomo di trasformare lambiente. Creazione di ecosistemi artificiali e impatto delle attivit umane sullambiente. Modelli di sviluppo e il concetto di sviluppo sostenibile.

3. Modalit dinsegnamento Lo studio di una realt sempre pi complessa necessita da parte del docente lo sviluppo di un approccio sistemico alle problematiche. Inoltre i contenuti del programma di seconda permettono dei collegamenti con quanto svolto dalle scienze sperimentali ed in particolare con la biologia.

4. Valutazione Nella valutazione il docente verificher soprattutto lassimilazione di alcuni tra i principali concetti legati alla teoria dei sistemi e strumenti di lavoro della geografia.

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Classe terza
Dallecologia umana alla geografia regionale Il programma del terzo anno si prefigge di analizzare i processi che hanno condotto lumanit a suddividere ed organizzare il territorio abitato in unit e reti sempre pi strutturate, complesse e interdipendenti. Dallanalisi degli spazi fluidi delle societ dei cacciatori e raccoglitori o del nomadismo pastorale si passer agli spazi strutturati e pi stabili delle societ agricole e urbane. Gli studenti acquisiranno gli strumenti dellanalisi spaziale (localizzazione, distribuzione, diffusione, scala, modello, ecc.) e saranno portati a riflettere sulla necessit di gestire correttamente il nostro rapporto con il territorio.

1. Obiettivi formativi Comprendere la complessa relazione che lega luomo al suo territorio introducendo alcuni aspetti della geografia della percezione: lo spazio vissuto, lo spazio percepito, le mappe mentali; individuare le relazioni tra strutture economiche, sociali, politiche e il territorio; conoscere del concetto di regione; capire lo spazio urbano come ulteriore forma di organizzazione del territorio e conoscere i relativi modelli interpretativi; comprendere le conseguenze socio-territoriali determinate dalle trasformazioni tecnologiche ed economiche; comprendere la necessit di una gestione razionale dello spazio per uno sviluppo sostenibile del territorio; capire la logica del cambiamento sociale e le sue conseguenze; capire come numerosi fenomeni agiscono a scale differenziate; mettere in relazione i fenomeni della vita quotidiana (micro) con lorganizzazione socioterritoriale (macro).

2. Referenti disciplinari Lo spazio vissuto e sua rappresentazione. Lo spazio fluido delle societ dei cacciatori-raccoglitori o del nomadismo pastorale. Lo spazio strutturato delle societ agricole. Lo spazio urbanizzato: dalle societ preindustriali a quelle industriali. Lo spazio in rete del mondo contemporaneo.

3. Modalit dinsegnamento I contenuti si prestano ad una verifica diretta sul territorio di quanto svolto in classe: analisi di uno spazio agricolo alpino tradizionale e di una realt urbana. Inoltre alcune tematiche andranno svolte in collaborazione stretta con i colleghi di storia: rivoluzione agricola, industriale, demografia storica, storia delle tecniche, urbanizzazione.

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4. Valutazione Nella valutazione si terr conto degli aspetti formativi, di come lo studente si pone nei confronti delle problematiche che riguardano il territorio e dellatteggiamento critico rispetto ad una gestione corretta del territorio.

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Classe quarta
Luoghi e regioni in un mondo globale, prospettive per il XXI secolo Il programma di quarta affronta lo studio del mondo attuale nelle sue principali dinamiche e nella sua complessit, attraverso lesame, in collaborazione con le altre discipline delle scienze umane, dei problemi pi acuti che caratterizzano le diverse aree del nostro pianeta. Esso si sofferma in particolare sul sistema mondo, sugli effetti della mondializzazione, sui grandi attori economici politici e istituzionali, sulle cause dei conflitti socio-territoriali o riguardanti la gestione delle risorse. Lanno si concluder con un momento di riflessione conclusiva in cui gli studenti saranno coinvolti in un esercizio di analisi in prospettiva.

1. Obiettivi formativi Conoscere i principali aspetti del sistema mondo e il suo funzionamento; conoscere i criteri di regionalizzazione dello spazio e saperli applicare; conoscere i grandi attori economici, politici e sociali, il ruolo di Stati, imprese e gruppi sociali e capirne le strategie economiche, diplomatiche e politiche a diverse scale; conoscere gli effetti sociali e territoriali della globalizzazione sulle diverse culture; saper mettere in relazione il locale con il globale; capire gli squilibri territoriali, le diseguaglianze economiche e sociali, la complessit dei fenomeni di marginalizzazione, esclusione e di ingiustizia che portano a conflitti o forme di resistenza; saper formulare delle ipotesi sullevoluzione dei fenomeni studiati con particolare riferimento ai nuovi modelli di sviluppo sostenibile.

2. Referenti disciplinari La mondializzazione: origini, fattori di accelerazione, conseguenze a diverse scale. Il sistema mondo: urbanizzazione, reti, nodi, flussi, il sistema ambientale. Maglie e regioni dello spazio mondo: le grandi suddivisioni del mondo, le forme di integrazione sovranazionali, le macroregioni allinterno degli Stati e transfrontaliere. Luoghi e identit: il concetto di luogo e di paesaggio culturale, la geografia delle lingue, le forme dellidentit collettiva (etnia, organizzazione tribale, nazione) nel loro rapporto con il territorio, il concetto di diffusione culturale e di acculturazione, la reazione identitaria di fronte al cambiamento sociale. Potere e spazio geografico. Le zone dombra: crisi, conflitti e contraddizioni. 3. Modalit dinsegnamento Linsegnamento della geografia nel quarto anno si rif ai contenuti comuni relativi al mondo contemporaneo e alle sue origini, definiti nel documento elaborato dal gruppo di settore delle scienze umane. Una fattiva collaborazione e coordinazione a livello di sede con i colleghi delle altre discipline, la premessa indispensabile per raggiungere gli obiettivi comuni definiti per il settore.

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4. Valutazione Nella valutazione si verificher il raggiungimento degli obiettivi tenendo conto equamente delle conoscenze acquisite, del rigore nellespressione scritta e orale, della sensibilit e dellinteresse dimostrati dallallievo nella trattazione dei vari argomenti. Gli esami orale e scritto nellambito delle scienze umane costituiscono un ulteriore momento importante di verifica del raggiungimento degli obiettivi previsti.

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Filosofia
Il programma di sede del liceo di Mendrisio assume come termine di riferimento il programma cantonale elaborato dal Gruppo disciplinare cantonale e vi si adegua pienamente. La caratterizzazione del programma di sede, rispetto alla necessaria genericit del programma cantonale, data dalle articolazioni nelle quali viene qui specificato il percorso didattico che l indicato per sommi capi.

Classe terza
1. Obiettivi formativi Gli obiettivi indicati dal PQS e dal programma cantonale sono ovviamente condivisi e adottati. Qui vengono riportati quelli del programma cantonale: saper analizzare e interpretare un testo filosofico, rilevandone il contenuto teorico, la struttura argomentativa e contestualizzandolo storicamente; saper articolare il pensiero in una forma argomentativa corretta e via via pi stringente e complessa; saper utilizzare un linguaggio tecnico di base; saper usare gli strumenti elementari della ricerca (dizionari, bibliografie, ecc.); essere aperto al dialogo e al confronto critico delle idee con interlocutori del passato e del presente. A questi obiettivi generali il gruppo di filosofia del Liceo di Mendrisio ritiene opportuno aggiungerne alcuni che, pur non essendo specifici dellinsegnamento filosofico, sono tuttavia importanti nella formazione dello studente liceale e costituiscono daltra parte una genuina occasione di collaborazione interdisciplinare con le altre materie interessate al conseguimento degli stessi obiettivi: larricchimento del lessico, non solo quello tecnico del linguaggio filosofico, sino a livelli esigibili da una persona mediamente colta; il miglioramento dellespressione linguistica - scritta e orale - e lo sviluppo della capacit di argomentare con rigore logico e correttezza espositiva; lacquisizione di elementi culturali che valgano a meglio comprendere la specificit della cultura occidentale, il suo sviluppo storico e le origini della civilt attuale.

2. Referenti disciplinari Le origini della filosofia Filosofare significa, in primo luogo, porsi domande: sulla natura del mondo, lorigine delle cose, la possibilit di una trascendenza, il significato dellesistenza umana, il compito delluomo e il suo dovere verso se stesso e verso gli altri, lesperienza della bellezza, la ricerca della felicit Lanalisi del pensiero mitico presenter una prima forma di risposta a queste domande, e insieme costituir unopportuna introduzione alla filosofia. La fase di passaggio dal pensiero mitico al logos greco verr affrontata con la presentazione di qualche brano dei fisiologi. Occorrer poi inquadrare le origini della filosofia dellet classica nel relativo contesto storico e a questo proposito verranno fornite alcune nozioni essenziali della storia greca: caratteristiche

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della polis e della sua organizzazione sociale e politica, i caratteri basilari della democrazia ateniese del V secolo a.C. La sofistica Il movimento sofistico offre loccasione di affrontare per la prima volta nel percorso filosofico il tema della relativit della conoscenza e il problema della convenzionalit delle leggi e della morale. Si fa inoltre strada la scoperta del conflitto fra natura e cultura, che avr poi innumerevoli sviluppi nel pensiero moderno e contemporaneo. Il pensiero dei Sofisti verr esemplificato attraverso lanalisi di brani di Protagora, Gorgia, Antifonte, Ippia. La lettura di questi testi avvier la riflessione sul problema del diritto e della giustizia politica. Socrate La riflessione socratica come risposta al dibattito suscitato dai Sofisti e come tentativo di sottrarsi al relativismo morale. Il problema della conoscenza di se stessi e la ricerca della verit come compito etico delluomo. La lettura di brani di Platone ed eventualmente di Senofonte servir ad evidenziare il carattere maieutico e ironico del dialogo socratico. Il pensiero di Socrate sar occasione per una riflessione sulluomo, la sua natura e il senso che tenta di dare alla sua esistenza. Il rifiuto socratico della scrittura pu anche stimolare la riflessione degli studenti sul senso del filosofare: la filosofia socratica intesa come ricerca infinita, non come possesso di una verit definitiva. Il senso del filosofare dunque nellinquietudine che spinge luomo, non nelle risposte che ne possono derivare. Platone Lo sviluppo della ricerca socratica nella riflessione di Platone: la conoscenza come ricordo. Lontologia e la gnoseologia platoniche. Il tema dellimmortalit dellanima. La funzione del mito in Platone. Lidea del Bene e le sue implicazioni etiche e politiche. La filosofia platonica offre il primo esempio di un tentativo filosofico sistematico, che tende ad esaurire in un sistema coerente la totalit delle domande filosofiche. Lo studio di questa filosofia consentir dunque allo studente di comprendere le caratteristiche di un progetto esplicativo sistematico; sar inoltre occasione per affrontare alcuni termini essenziali del lessico filosofico - quali metafisica, ontologia, gnoseologia, trascendenza ecc. La lettura di brani delle opere pi significative - Fedone, Menone, Fedro, Repubblica, Gorgia permetter di accostare forme diverse dellargomentazione filosofica: dal dialogo al confronto dialettico; dalla narrazione mitica allargomentazione deduttiva. Aristotele La riflessione aristotelica oltre ad offrire un altro fondamentale esempio di ricerca sistematica, permette in particolare di confrontarsi con alcuni problemi epistemologici: il problema della validit oggettiva della conoscenza, il problema del metodo dellindagine e cos via. La lettura di testi aristotelici potr soffermarsi a seconda della prospettiva che si sceglie di approfondire su temi di filosofia naturale, di metafisica, di logica, di etica o di politica. A dipendenza del tempo rimanente, verranno introdotti alcuni elementi essenziali del pensiero filosofico medievale.

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3. Modalit dinsegnamento I testi degli autori citati verranno affrontati in forma antologica; potranno esservi affiancati brevi saggi di carattere storiografico che evidenzino la possibilit di interpretazioni diverse dello stesso autore o di un suo scritto. Un manuale di storia della filosofia consentir gli opportuni raccordi fra gli autori e i temi trattati.

4. Valutazione La valutazione si fonder: sulla partecipazione dello studente e sui suoi apporti nel corso delle lezioni; su interrogazioni; su prove scritte. Le prove scritte e quelle orali saranno concepite in modo da verificare il grado di acquisizione delle principali competenze previste: comprensione e conoscenza degli argomenti studiati; capacit di comprensione e di analisi di testi filosofici; corretta espressione linguistica e uso adeguato della terminologia filosofica.

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Classe quarta
1. Obiettivi formativi Vedi quelli indicati per la classe terza.

2. Referenti disciplinari La rivoluzione scientifica del Cinque-Seicento Ricongiungendosi ai tratti generali del pensiero medievale - esaminati brevemente alla fine del terzo anno - il programma di quarta prender avvio dagli eventi storici che determinano la progressiva dissoluzione del pensiero antico e medievale (linvenzione della stampa, la scoperta del Nuovo Mondo, la riforma religiosa). In particolare, verr considerata la rivoluzione scientifica che, nel XVI e XVII secolo, introduce, con la concezione eliocentrica, una nuova visione del mondo e delluomo. Questo cambiamento di prospettiva comporta una parallela rivoluzione della concezione antropologica; attraverso lopera di Copernico e di Galilei verr quindi esaminato il graduale cambiamento di pensiero che configura un nuovo rapporto delluomo con il mondo e con Dio, nonch un nuovo metodo di indagine filosofica e scientifica. I riferimenti interdsciplinari saranno frequenti e costanti per tutta questa unit didattica: il contesto storico, gi noto agli allievi di quarta, sar richiamato di continuo attraverso i riferimenti necessari per la comprensione e la collocazione degli autori trattati. Costante sar anche il richiamo a nozioni della fisica classica che prende avvo, appunto, con Galilei. La matematizzazione del mondo e il passaggio dalla fisica qualitativa del pensiero aristotelicomedievale alla fisica quantitativa galileiana costituiranno la premessa indispensabile per intendere il successivo sviluppo della civilt occidentale in alcune sue fondamentali caratteristiche: un pensiero secolarizzato, il sogno del dominio della natura, lincremento della scienza e della tecnologia. Il meccanicismo e Hobbes La concezione meccanicistica del Sei-Settecento trover esemplificazione in particolare nel pensiero filosofico-scientifico di Hobbes. La filosofia hobbesiana sar anche occasione per porre alcune questioni fondamentali del pensiero politico moderno, quali quella dellesistenza o meno - di diritti naturali e quella della natura e finalit delle regole sociali e civili e dellorganizzazione politica statale. La filosofia di Hobbes servir cos ad introdurre il filone della riflessione filosofico-politica ed etica. Tale filone caratterizza il programma delle classi quarte nel corrente anno scolastico, al fine di armonizzare il corso di filosofia con lindirizzo prevalente nelle altre scienze umane. Di Hobbes verranno analizzati alcuni testi antologici tolti dal De Cive e dal Leviathan. LIlluminismo. Il materialismo. Rousseau e la teoria del Contratto sociale Questa unit didattica si concentrer in particolare su alcune idee-chiave dellIlluminismo: il binomio Natura-Ragione, lidea di progresso, il progetto di felicit pubblica, lidea di tolleranza. Attraverso brani antologici di Adam Smith, Voltaire, Diderot, Condorcet, questi concetti verranno esaminati direttamente nella formulazione datane dagli autori. Lanalisi di questi sviluppi moderni del pensiero filosofico introdurr cos a una migliore comprensione del mondo contemporaneo: si tratta, infatti, di alcune idee forti che stanno alla base delle nostre attuali concezioni politiche e civili, che verranno cos considerate nella loro genesi storica, con costanti e ovvii rimandi allattualit contemporanea. 146

Una pi stretta connessione interdisciplinare con larea delle scienze umane sar stabilita con lanalisi del pensiero di Rousseau. La lettura di passi dei due Discorsi e del Contratto sociale avvieranno alla riflessione sul problema della libert politica, della soluzione democratica e del rapporto individuo-Stato. I collegamenti interdisciplinari con la storia, ma anche con leconomia e il diritto, saranno dunque ovviamente costanti. Anche il materialismo meccanicistico del Settecento - esemplificato in particolare in alcuni testi di Lamettrie - costituir una premessa per lintroduzione di problematiche successive tipiche del mondo doggi, quale quella della libert delle scelte individuali e dunque della responsabilit morale dellindividuo. Kant Per ragioni di tempo - ma anche per stabilire una migliore continuit con lunit didattica precedente - il pensiero kantiano verr considerato solo per gli aspetti etici e di filosofia della storia. Verranno letti passi della Metafisica dei costumi e della seconda Critica, nonch della Idea di una storia universale da un punto di vista cosmopolitico. Sul versante etico, la filosofia kantiana varr come esempio dellaffermarsi di unetica laica e del tentativo di fondazione di una morale autonoma; sul versante politico, il testo kantiano mostrer lesigenza di superare la concezione degli Stati nazionali e di dirigere la storia verso ununione federalistica. Questi temi forniscono cos - come evidente - una costante apertura su problemi contemporanei. I collegamenti con i problemi doggi (insufficienza degli Stati nazionali, infittirsi dei rapporti internazionali, mondializzazione, problema della pace) sono dunque evidenti e altrettanto evidenti sono le relazioni interdisciplinari con tutte le discipline dellarea delle scienze umane. Aspetti problematici della libert A dipendenza del tempo rimanente, alcuni temi e problemi gi affrontati nelle unit precedenti potranno essere ripresi e approfonditi con lanalisi di testi pi recenti o contemporanei. A titolo indicativo, si segnalano testi come il saggio di John Stuart Mill Sulla libert; La nuova libert, di R. Dahrendorf; Let dei diritti, di N. Bobbio.

3. Modalit dinsegnamento I testi degli autori citati verranno affrontati in forma antologica; potranno esservi affiancati brevi saggi di carattere storiografico che evidenzino la possibilit di interpretazioni diverse dello stesso autore o di un suo scritto. Un manuale di storia della filosofia consentir gli opportuni raccordi fra gli autori e i temi trattati.

4. Valutazione La valutazione si fonder: sulla partecipazione dello studente e sui suoi apporti nel corso delle lezioni; su interrogazioni; su prove scritte. Le prove scritte e quelle orali saranno concepite in modo da verificare il grado di acquisizione delle principali competenze previste: comprensione e conoscenza degli argomenti studiati; capacit di comprensione e di analisi di testi filosofici; corretta espressione linguistica e uso adeguato della terminologia filosofica.

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Economia e diritto - Opzione specifica


Lopzione specifica un ampliamento dellanalisi e dello studio della realt sociale nel solco degli obiettivi gi tracciati con il corso introduttivo. Si tratta, infatti, di avvicinare la comprensione delle societ umane attraverso i fenomeni delleconomia e del diritto e i loro problemi pi importanti, e di descrivere alcuni aspetti dellambiente economico, giuridico e istituzionale della Svizzera. Specialmente durante il terzo e il quarto anno di corso, lopzione specifica dovrebbe permettere di approfondire le due materie negli aspetti metodologici, superando quellimpostazione prevalentemente descrittiva del corso introduttivo e del corso di seconda.

1. Obiettivi specifici Economia Conoscenze Approfondimento della nozione di soggetto economico e delle relazioni tra i soggetti in un sistema economico aperto; verificare lesistenza e levoluzione di una disciplina specifica di studio delle relazioni economiche, con obiettivi e metodi di analisi propri. Capacit Capacit di lettura e di analisi di un testo di attualit economica e di un testo semplice di un autore; descrizione concettualmente e linguisticamente precisa dei comportamenti e delle relazioni tra i soggetti economici. Atteggiamenti Essere consapevoli della necessit di un approfondimento rigoroso nel trattare problemi di natura economica e politica del mondo contemporaneo. Diritto Conoscenze Percepire la complessit dellordinamento giuridico svizzero; capire linterazione tra lordinamento giuridico e la realt sociale, approfondendo la nozione di Stato e i rapporti fra Stato e societ civile; verificare lesistenza di una disciplina specifica di studio delle relazioni giuridiche, con obiettivi e metodi di analisi propri. Capacit Capacit di lettura e di analisi di un testo semplice di attualit giuridica e di un testo legislativo; saper spiegare le relazioni esistenti tra i principi giuridici e le scelte dominanti fatte dalla societ. Atteggiamenti Acquisire sensibilit alla dimensione giuridica dei rapporti sociali, in modo da poter affrontare con maggiore consapevolezza i problemi del mondo contemporaneo.

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2. Referenti disciplinari Classe seconda Nel primo anno dellopzione specifica, la proposta didattica ancora orientata piuttosto verso un approccio descrittivo dei fenomeni economici e giuridici. Loggetto costituito dallapprofondimento e dalla descrizione dello Stato, dellimpresa e della famiglia (intesa come unit di consumo), e della loro interazione nel contesto della realt svizzera. Il soggetto economico impresa: classificazione e forma giuridica. Cenni di gestione finanziaria: distribuzione dellutile e autofinanziamento, titoli e credito bancario. Funzioni dello Stato e organizzazione del fisco in Svizzera. Organizzazione della previdenza sociale in Svizzera. Organizzazione e gestione del personale, diritto del lavoro. Struttura dei costi dellimpresa. Ristrutturazione delle imprese (aspetti economici e legislazione della concorrenza). Comportamento dei consumatori: la famiglia; impiego del reddito, consumo e risparmio. Classe terza Economia politica Il programma prevede la trattazione dei temi sotto elencati. Ripresa dei concetti trattati nel corso di introduzione in prima: bisogni e beni economici, sistemi economici, fattori di produzione, concetto di valore. Il mercato in regime di concorrenza: domanda, offerta, formazione del prezzo. La teoria marginalista dellimpresa: definizioni di costo, equilibrio di breve e lungo periodo. Le forme di mercato non perfettamente concorrenziali: monopolio, concorrenza monopolistica, oligopolio; la concentrazione delle imprese, i cartelli. Diritto Il programma prevede la trattazione dei temi sotto elencati. Funzioni del diritto e rapporti fra norme giuridiche e altre norme sociali. Concetto di diritto e di sanzione giuridica. Struttura e basi dellordinamento giuridico. Ruolo dello stato, diritto pubblico e diritto privato, principio della legalit. Lo stato (tipologie e forme di stato, forme di governo, efficienza e garanzie democratiche). Struttura e suddivisione dei poteri nello stato federale svizzero, costituzione cantonale e istituzioni politiche ticinesi. La legge e le altre fonti del diritto, struttura della norma giuridica, applicazione del diritto, interpretazione della legge, apprezzamento del giudice. Il principio della buona fede e labuso di diritto. Classe quarta Economia politica Il programma prevede la trattazione dei temi di seguito elencati. Quesnay e il Tableau conomique.

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Il modello classico: la legge di Say, lequilibrio automatico di pieno impiego. Gli obiettivi della macroeconomia e la loro misura: disoccupazione, inflazione e crescita. Il modello keynesiano: moltiplicatore, acceleratore, efficienza marginale del capitale, stabilizzatori automatici, intervento dello Stato nelleconomia. La moneta e la teoria quantitativa. Linflazione, la deflazione e le politiche economiche. Le relazioni economiche internazionali. Diritto Il programma prevede la trattazione dei temi seguenti. Aspetti di diritto costituzionale svizzero: le libert e i diritti individuali. Separazione tra diritto pubblico e privato e crisi della distinzione. Aspetti di diritto penale: i reati economici. Aspetti di diritto civile: il diritto delle persone, il diritto di famiglia e successorio, i diritti reali. Aspetti di diritto delle obbligazioni (parte generale e analisi di un tipo di contratto). 3. Modalit dinsegnamento Classe seconda Il lavoro con le classi si svolger nella forma di lezioni dialogate, durante le quali il docente coinvolger gli allievi, proponendo argomenti che invitino alla riflessione e incoraggiandoli a intervenire con domande, osservazioni o apporti di conoscenze da loro acquisite al di fuori delle lezioni di economia e di diritto. I docenti potranno adottare un libro di testo (quello utilizzato durante il corso di introduzione o altro) e/o distribuire agli allievi documenti fotocopiati o materiale di loro elaborazione. Agli allievi si richieder di prendere appunti della lezione e di rielaborarli regolarmente a casa. Gli allievi potranno pure essere invitati a raccogliere e a organizzare informazioni raccolte, in biblioteca o a casa, su giornali, riviste o libri o su supporti elettronici. Classi terza e quarta Valgono le considerazioni gi espresse per le classi seconde. Si precisa inoltre che le lezioni di economia politica e di diritto saranno divise in ragione di due ore per ogni disciplina. La quinta ora sar utilizzata per la lettura e lanalisi di testi economici e giuridici di attualit o di documenti di valore storico, quali, per esempio, brani di opere fondamentali di economisti e giuristi.

4. Valutazione I voti semestrali e finale si baseranno prevalentemente sui compiti in classe scritti che saranno valutati in funzione della completezza delle conoscenze acquisite dallallievo, della capacit di argomentare logicamente e dellordine nella presentazione del testo. Lattenzione e la partecipazione nel lavoro in classe (qualit delle domande, delle riflessioni, ecc.) potranno pure costituire elementi di valutazione, complementari a quelli espressi sui compiti in classe. Attraverso questi strumenti, si verificher la sensibilit degli allievi nellaffrontare autonomamente e criticamente le tematiche giuridiche e economiche proposte. Le interrogazioni orali potranno ulteriormente integrare la valutazione dei lavori scritti in classe.

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Storia - Opzione complementare (Politica e societ)


Il corso vuole offrire agli studenti alcuni elementi indispensabili per aiutarli a muoversi di pi e meglio nella vita politica. Una partecipazione attiva e consapevole in questo ambito implica una buona padronanza dei fondamenti economici, sociali, istituzionali e culturali su cui Stato e societ si basano, in parte introdotti nelle lezioni di storia.

1. Referenti disciplinari Classe terza Il modello democratico o Lo sviluppo storico e gli elementi del modello: il governo a suffragio universale, la rappresentanza politica, elezioni e sistemi elettorali, i partiti; le competenze dei tre poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) e i loro rapporti. A. La democrazia liberale o Il contesto economico e sociale, levoluzione del pensiero liberale, il funzionamento delle istituzioni attraverso alcuni esempi: il modello presidenziale americano, quello semi-presidenziale francese e quello parlamentare britannico. B. Il sistema politico svizzero o Il regime direttoriale, il federalismo, le relazioni tra i poteri; la democrazia semi-diretta, lelaborazione e lapplicazione delle leggi, il funzionamento dellamministrazione (con esempi su scala cantonale e comunale), il ruolo dei mass-media, la politica estera elvetica. Approfondimento di nozioni o concetti quali: o rappresentanza, partiti, nuove forme di aggregazione politica, gruppi di pressione; o destra/sinistra; o centralismo/federalismo; neutralit; o Stato, nazione; cittadinanza, Stato di diritto; o libert, giustizia, uguaglianza; burocrazia, tecnocrazia. Approfondimento di alcune dottrine politiche: o democrazia; o liberalismo; o socialismo; o pensiero conservatore; o pensiero social-cristiano.

Classe quarta Le dittature capitaliste rivoluzionarie e quelle conservatrici o Studio di esempi quali il fascismo in Italia, il nazismo in Germania, la dottrina, la tipologia del potere, le istituzioni, gli strumenti per la ricerca del consenso; le dittature militari. I sistemi comunisti o I caratteri generali, il contesto sociale ed ideologico, le istituzioni politiche e il loro funzionamento attraverso lesame di alcune realt tra cui la Cina Popolare e Cuba. La nascita e il funzionamento dellEuropa unita. Il rapporto con la Svizzera. Le istituzioni internazionali

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o Dalla Societ delle nazioni allONU (gli organismi politici e tecnici), le ONG. Approfondimenti di nozioni e concetti quali: o totalitarismo; o fondamentalismo; o terrorismo; o razzismo; o benessere e nuova povert; o paesi poveri e aiuto allo sviluppo; o femminismo. Approfondimenti di alcune filosofie politiche: o comunismo; o nazionalismo; o fascismo; o le teorie delle lites; o il pensiero ambientalista e quello non-violento (ad es. Gandhi).

2. Modalit dinsegnamento Alle lezioni introduttive del docente si alternano brevi ricerche degli allievi presentate alla classe, interventi di esperti impegnati in prima persona in campo politico (conferenze, dibattiti) e approfondimenti suggeriti dallattualit nazionale e internazionale o dagli studenti stessi.

3. Valutazione Il raggiungimento degli obiettivi verificato attraverso alcune esercitazioni in classe, la presentazione di lavori di approfondimento personale o di gruppo, lattiva partecipazione degli allievi durante le lezioni.

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Geografia - Opzione complementare


Questo corso propone tre diversi contenuti tematici: Scienze della Terra e rischio ambientale, Politiche per lambiente: gestire e progettare il territorio, Geografia delle culture ed etnologia. Esso completa il percorso obbligatorio e consente di sviluppare o di approfondire importanti tematiche dellinsegnamento della geografia. Il corso si propone inoltre di favorire lacquisizione delle tecniche della geografia applicata, vale a dire dei metodi utilizzati nellambito della geografia fisica e di quelli propri alla geografia umana.

1. Obiettivi formativi Conoscere le dimensioni fisiche e culturali del territorio; imparare a analizzare il territorio e i fenomeni che lo caratterizzano; acquisire conoscenze sulla diversit delle culture e sulle relazioni che queste intrattengono con la natura; relativizzare i valori che si situano alla base delle culture; acquisire approfondite capacit di ricerca di informazioni e di valutazione delle fonti; imparare ad interpretare le rappresentazioni dei fenomeni territoriali e geografici attraverso gli strumenti della geografia e della cartografia.

2. Referenti disciplinari Scienze della Terra e rischi ambientali: atmosfera, litosfera, idrosfera, tettonica a placche, geografia del rischio, risorse naturali. Politiche per lambiente: inquinamento di aria acqua e suolo, politiche ambientali, pianificazione del territorio, economia ecologica e sviluppo sostenibile. Geografia applicata: teledetezione e fotografie aeree, cartografia automatica. Geografia culturale: nomadi e sedentari, la tecnologia tra ambiente e cultura, modi di produzione, scambio e circolazione dei prodotti, i legami fra gli individui, forme di insediamento e architettura, lorganizzazione politica tradizionale, visioni del mondo e mitologia.

3. Modalit dinsegnamento Si avvicineranno gli studenti ai principali strumenti per descrivere, rappresentare e analizzare i fenomeni geografici (come la cartografia, luso della statistica e la geografia quantitativa, la fotografia aerea e limmagine satellitare, linchiesta sul terreno). Si potr analizzare un territorio, inteso in questo caso come luogo concreto e fisico allinterno del quale si svolge la vita degli individui, e verr inoltre sviluppata maggiormente lanalisi di testi specifici e favorita lelaborazione di brevi ricerche di approfondimento.

4. Valutazione Partecipazione, qualit delle ricerche personali e delle presentazioni orali, verifiche scritte, costituiranno i principali strumenti di valutazione.

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5. Piano per il biennio Le tematiche saranno affrontate nel corso dei due anni con modalit, durate ed approfondimenti diversi a discrezione del docente, in funzione della sua sensibilit e formazione e soprattutto dellinteresse dimostrato dagli studenti. Allinterno delle tematiche proposte sar possibile affrontare tutti i capitoli oppure sceglierne solo alcuni analizzando in maniera pi approfondita casi particolarmente significativi. 5.1. Scienza della Terra e rischi ambientali Questa tematica si propone di introdurre lo studente allo studio dellambiente fisico allinterno del quale si svolgono le attivit delluomo. Studiare le caratteristiche del mondo fisico e i modi con i quali le societ umane si sono messe in relazione con lambiente naturale, non solo unesigenza di conoscenza scientifica, anche la condizione necessaria per giungere a una gestione pi razionale del territorio e delle sue risorse. 5.1.1. Obiettivi Principale obiettivo del corso la conoscenza delle principali leggi che governano il mondo fisico, delle risorse materiali che da esso possono venir ricavate, dei rischi che le societ umane devono affrontare nel loro continuo rapporto con lambiente come pure delle tecniche e delle regole che permettono di minimizzarli. 5.1.2. Referenti disciplinari Litosfera e tettonica a zolle. Rocce, minerali, suoli. Geomorfologia e modellamento della superficie terrestre. Biogeografia. Le acque sulla Terra: distribuzione ed usi. Struttura dellatmosfera. Climatologia, meteorologia, storia ed evoluzione attuale del clima. Rischi ambientali a scala locale e planetaria. 5.2. Politiche per lambiente: gestire e progettare il territorio La tematica Politiche per lambiente inizier da una riflessione sui modi con i quali le societ concepiscono la natura, si analizzeranno esempi di assetti territoriali del passato, le persistenze ancora oggi osservabili e si osserveranno forme e strutture del territorio contemporaneo al fine di metterne in evidenza i conflitti duso. Anche se il tema della pianificazione del territorio assume una posizione centrale allinterno di questo corso, la riflessione inserir la tematica allinterno di una visione culturale pi ampia. Nello sviluppo dei temi si analizzeranno i presupposti teorici dellintervento pianificatorio e si esamineranno esempi concreti sfruttando le possibilit di uscite sul terreno. 5. 2.1. Obiettivi Obiettivo principale sar di portare gli studenti alla comprensione della necessit di regolare e gestire le nostre relazioni con la natura e il territorio e alla conoscenza di alcuni degli strumenti culturali e operativi principali. 5. 2.2. Referenti disciplinari Il rapporto uomo-natura nelle diverse societ. Concezioni scientifiche del rapporto uomo-natura. Concetti, strumenti e norme delle politiche ambientali. La protezione della natura e la pianificazione degli spazi naturali. 154

La pianificazione del territorio. Leconomia ecologica e lo sviluppo sostenibile. Paesaggio, percezione e rappresentazioni nella geografia umana. La tutela dei beni culturali.

5. 3. Geografia delle culture ed etnologia Lo studio delle differenze esistenti tra societ e culture attraverso lanalisi dei sistemi di organizzazione sociale al centro della problematica Geografia delle culture ed etnologia. Verranno considerate le espressioni della cultura materiale, i modi di produzione, le forme di organizzazione sociale, i sistemi di valore e gli aspetti problematici legati alla modernizzazione delle societ tradizionali, in contesti diversi nello spazio e nel tempo. 5. 3.1. Obiettivi Obiettivo formativo del corso di favorire un approccio allaltro e alla diversit umana in un contesto di crescente omogeneizzazione culturale. La motivazione per lo studio di questa tematica nasce dallemergenza di una societ multietnica e dalle difficolt di convivenza che ne possono derivare. La conoscenza approfondita delle diverse modalit di rispondere alle necessit dellesistenza dovrebbe permettere di favorire la comprensione e laccettazione delle diverse specificit culturali. 5. 3.2. Referenti disciplinari Le societ nomadi. Tecnologia, ambiente, antropologia economica. I tipi di legami fra gli individui. Le comunit di villaggio. Lorganizzazione politica tradizionale. Miti e riti. 5. 3.3. Modalit di insegnamento Lopzione complementare propone un approccio che ricorre in misura pi accentuata alle tecniche dellosservazione e dellindagine, della raccolta di dati, della loro interpretazione e rappresentazione; rispetto al corso base di geografia sar pure pi sviluppata la ricerca su testi e lelaborazione di piccole ricerche personali o di gruppo. Verranno proposti anche contributi di esperti. 5.3.4. Valutazione Saranno effettuate prove scritte ed orali per verificare le conoscenze acquisite e la capacit di riflettere in modo critico sulle problematiche affrontate. La partecipazione attiva alle lezioni, il grado di interesse manifestato, i lavori di ricerca personali (qualit della redazione) e la loro presentazione in classe costituiranno ulteriori elementi di valutazione.

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Economia e Diritto - Opzione complementare


Lopzione complementare offerta agli allievi che non si sono indirizzati verso Economia e Diritto scegliendone lopzione specifica, e che pertanto hanno avuto occasione di avvicinarsi in modo sistematico a queste discipline unicamente grazie al corso introduttivo svolto, per tutti gli allievi, nel primo anno del curricolo liceale. Attraverso lopzione complementare si potranno studiare pi a fondo alcuni temi trattati nel corso introduttivo di Economia e Diritto, e affrontarne di nuovi, in modo da permettere una migliore e pi approfondita analisi della realt politica e sociale. Lopzione complementare unopportunit per chi, pur dedicandosi con particolare intensit a discipline diverse - o proprio per questo - intende anche occuparsi con un certo impegno delle dimensioni economica e giuridica, non accontentandosi di quanto proposto con lintroduzione del tronco comune.

1. Obiettivi formativi Gli obiettivi sono ovviamente quelli del corso introduttivo, e riguardano, per quanto riguarda la conoscenza, la comprensione della storicit e della conflittualit dei fenomeni economici e giuridici; per quanto attiene alle capacit da sviluppare negli allievi, lanalisi di testi e di documenti economici e giuridici, e una discreta padronanza di una terminologia tecnica, e infine lo sviluppo di curiosit e sensibilit critica nei confronti dei fenomeni economici e giuridici e, in generale, politici e sociali. In sintesi, i principali obiettivi del corso sono i seguenti: visione generale dei fenomeni economici e giuridici che interagiscono nella societ e nelle imprese; individuazione dellintervento dello Stato nelleconomia; interpretazione dei mutamenti che il processo di globalizzazione genera nei fenomeni giuridici ed economici; ricerca dei principali fattori che influenzano i mercati finanziari e monetari; conoscenza ed interpretazione delle operazioni aziendali; analisi e confronto delle diverse forme di mercato; acquisizione delle linee evolutive delle scuole di pensiero economico e giuridico. 2. Referenti disciplinari Il docente ogni anno concorder con la classe un percorso tematico, allinterno dei seguenti referenti disciplinari. Il rapporto tra lo Stato e leconomia: istituzioni pubbliche ed autonomia privata. Lo Stato, le imprese ed il loro ruolo nel processo di globalizzazione. I mercati monetari, i mercati finanziari e la Borsa. Limpresa: politiche contabili, finanziarie e di gestione. Forme di mercato: dalla libera concorrenza al monopolio. Aspetti della storia del pensiero economico e giuridico. 3. Modalit dinsegnamento II lavoro con le classi si svolger nella forma di lezioni dialogate, durante le quali il docente coinvolger gli allievi, proponendo argomenti che invitino alla riflessione e incoraggiandoli ad intervenire con domande, osservazioni o apporti di conoscenze da loro acquisite al di fuori delle lezioni di economia e di diritto. A questo proposito, la scelta degli argomenti sar, per quanto possibile, concordata con gli 156

allievi stessi, in modo tale che essi possano approfondire le tematiche da loro ritenute maggiormente coinvolgenti. Lo svolgimento del lavoro potr partire dalla lettura in classe di un libro selezionato sia in base allautorevolezza degli autori, sia con riferimento alle tematiche che si intendono trattare nellambito del corso. La lettura e lanalisi di suddetta pubblicazione o di materiale elaborato dal docente costituir una parte importante del lavoro in classe. Gli allievi potranno pure essere invitati a raccogliere e ad organizzare informazioni cercate in biblioteca o a casa, su giornali, riviste o libri o su supporti elettronici. Durante lo svolgimento del corso, gli studenti potranno formare dei piccoli gruppi per effettuare lavori dapprofondimento.

4. Valutazione I voti semestrali e finale si baseranno prevalentemente sui compiti in classe che saranno valutati in funzione della completezza delle conoscenze acquisite dallallievo, della capacit di argomentare logicamente e dellordine nella presentazione del testo. Lattenzione, la partecipazione nel lavoro in classe (qualit delle domande, delle riflessioni, ecc.) e la capacit espositiva, potranno pure costituire elementi di valutazione, complementari a quelli espressi sui lavori scritti. Le presentazioni orali di eventuali lavori di gruppo potranno ulteriormente integrare la valutazione dei compiti in classe.

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Pedagogia/Psicologia - Opzione complementare


Ogni disciplina rappresenta un diverso strumento che permette allallievo di osservare, capire, interpretare la realt in modo specifico. Linsegnamento della psicologia e della pedagogia si prefigge di fornire una chiave di lettura della realt; in particolare, permette di capire lo sviluppo dellessere umano nel suo ambiente sociale e culturale, considerando aspetti neurologici, affettivi, intellettuali, sociali e educativi. Lo scopo di tale insegnamento anche quello di promuovere il senso critico di fronte alle spiegazioni psicologiche quotidiane, spesso riduttive e semplicistiche, e di fronte alle rappresentazioni del senso comune sulleducazione e sulla formazione.

1. Obiettivi formativi Conoscenze Psicologia Affrontare i principali temi della psicologia dello sviluppo sia dal punto di vista cognitivo, sia da quello affettivo; individuare le condizioni che favoriscono una crescita individuale e sociale armoniosa e i fattori che per contro concorrono a determinare il disagio psichico e la malattia mentale, con le relative risposte sociali e terapeutiche; conoscere alcuni processi di interazione e di influenza sociale (funzionamento dei gruppi, origine dei ruoli sociali...); conoscere qualche fenomeno dinterdipendenza psico-somatica. Pedagogia Conoscere modelli educativi diversi e saperne valutare vantaggi e inconvenienti; riflettere su temi legati al mondo dellhandicap, dellintegrazione sociale, delleducazione emotiva e creativa. Capacit e atteggiamenti Stimolare losservazione di se stessi, della realt esteriore, delle differenze individuali; saper esaminare una questione sotto differenti aspetti, distinguendo tra senso comune e conoscenza scientifica; saper esporre il proprio pensiero e le proprie ipotesi esplicative, accettando il confronto con il pensiero e le ipotesi altrui e con i principi teorici della disciplina, cos da progredire nellapprendimento.

2. Referenti disciplinari Classe terza Le emozioni, la loro espressione, il linguaggio del corpo, le paure, le fobie. La psicologia del neonato e del bambino piccolo: sviluppo affettivo e intellettuale. Lintelligenza e la sua misura. La crescita affettiva e lo sviluppo della personalit adulta. Il ruolo della famiglia e le pratiche educative. Il comportamento normale e quello patologico (nevrosi, psicosi...), la salute mentale e le psicoterapie.

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Classe quarta Adolescenza ed et adulta. Il fenomeno del sonno e del sogno, linterpretazione del contenuto del sogno. I disturbi dellidentit: tossicomanie, delinquenza, perversioni Psicologia sociale: interazioni (cooperazione, competizione...), relazione fra gruppi, comunicazione. I bisogni delluomo, le sue motivazioni. Handicap e integrazione sociale. Leducazione creativa, il gioco. 3. Modalit dinsegnamento I temi saranno sviluppati attraverso la discussione in classe, prendendo spunto dalle esperienze personali, dalla visione di filmati, dalla lettura di brevi articoli, da fatti di cronaca, che saranno seguiti da unelaborazione teorica e scientifica.

4. Valutazione Accanto a forme tradizionali di valutazione (prove scritte individuali e di gruppo, relazioni), verr data una significativa importanza allatteggiamento in classe, in particolare negli aspetti di curiosit intellettuale per la materia, nella qualit dei quesiti, nellimpegno durante le esercitazioni proposte singolarmente o in gruppo.

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Religione - Opzione complementare


Lopzione complementare Religione si propone di offrire adeguate conoscenze e competenze riguardo ai fondamenti storici, culturali e spirituali del fatto religioso, com possibile documentarlo attraverso lo sviluppo delle civilt primitive, dei grandi regni dellantichit classica e soprattutto nellarea di diffusione delle grandi religioni monoteistiche. Lapproccio alla tematica rigorosamente antropologico-culturale, nella linea di pensiero delletnologo e filosofo francese Claude Lvi-Strauss (1908-1985): Nessuno pu capire lumanit senza capire le sue fedi e i suoi miti. Lobiettivo formativo del corso di aiutare gli allievi liceali a riflettere sui molteplici bisogni spirituali delluomo, a valutare criticamente le risposte molteplici, differenziate, complesse che sgorgano dai principali filoni di pensiero religioso nelle varie tradizioni, maturando nel contempo una costruttiva capacit dapprezzamento della ricchezza culturale insita nelle diverse esperienze di ricerca del sacro.

1. Obiettivi formativi Conoscenza dello scenario storico in cui vanno inserire le principali tradizioni religiose dellumanit; capacit di cogliere i principali nessi esistenti tra lo sviluppo delle credenze religiose e le manifestazioni di folklore, le produzioni culturali ed artistiche dei popoli di volta in volta coinvolti; capacit di riconoscere linguaggi e simboli religiosi (es. miti, riti, preghiere, immagini) che caratterizzano ogni particolare ricerca del sacro; conoscenza e capacit di lettura dei principali testi delle grandi religioni monoteistiche, evitando ogni confronto polemico ed intollerante.

2. Referenti disciplinari Classe terza Premesse antropologiche dellesperienza religiosa: studio della religiosit dei primitivi o Aree geografiche di diffusione; o miti e riti di iniziazione; o dottrine e culti; o espressioni di norme morali. Lo sviluppo delle religioni naturali: presso i Sumeri, gli antichi Egizi, i Greci e i Romani (proposta di una sintesi storico-sinottica). La prima religione rivelata. Le drammatiche vicende storiche del popolo degli Ebrei o Dalle origini a Mos; o dalla monarchia allesilio; o sotto la dominazione straniera; o lebreo errante; o lepoca dei ghetti; o dallOlocausto alla nuova Terra promessa. Lo specifico religioso degli Ebrei. Il I Testamento o La rivelazione del Sinai e lAlleanza; o culti e feste nella tradizione ebraica; o lebraismo nella cultura occidentale; o linfluenza ebraica sulle arti e sulle scienze.

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La Bibbia, libri dei libri o Vari generi letterari (epopea-storia-poesia-profezia); o il cammino della Bibbia nella civilt europea.

Classe quarta Il II Testamento. Il processo di formazione dei Vangeli e degli altri scritti del NT o La Palestina ai tempi di Cristo; o sviluppi storici del cristianesimo primitivo; o movimenti religiosi e politici; o il cristianesimo e lEuropa; o la predicazione del Regno; o limpronta cristiana nello spazio e nel tempo. LIslam, un monoteismo in continua espansione o Quadro storico e predicazione di Maometto; o lespansione militare, la formazione del Corano con le varie scuole interpretative (sciiti, sunniti), la mistica musulmana; o dottrine fondamentali e pratiche culturali.

3. Modalit dinsegnamento I vari argomenti saranno introdotti dal docente, ma poi ampliati ed approfonditi da ricerche eseguite dagli studenti. Si far anche largo uso di documenti scritti e visivi, vi sar lintervento di qualche esperto esterno e si visiteranno mostre didattiche reperibili in Ticino e nella vicina Italia.

4. Valutazione Verranno apprezzati limpegno personale, la partecipazione attiva e lentusiasmo nella ricerca. Non mancheranno dei lavori scritti di sintesi e di riflessione sugli argomenti trattati nei quattro semestri.

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Istruzione civica ed educazione alla cittadinanza


Si rimanda al piano di studio cantonale, approvato dal Consiglio di Stato il 29 luglio 2002 (cap. IV.12 del Piano degli studi liceali)

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IV. Il settore delle arti

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Arti visive
Linsegnamento delle arti visive concorre allo sviluppo di uno spirito aperto e alla formazione intellettuale ed estetica degli allievi. Introduce, con letture strutturali ed esperienze pratiche, alla comprensione delle principali arti visive (pittura, scultura, architettura, fotografia, cinematografia) e alla riflessione sul ruolo dei media visivi contemporanei. Stimola limmaginazione, la percezione, il pensiero visivo e la creativit autonoma degli allievi. Educa al rispetto e alla considerazione del patrimonio artistico.

Classe prima
1. Obiettivi formativi Sviluppare le competenze di base nel disegno dal vero e in quello tecnico al fine di migliorare le capacit di rappresentazione e prefigurazione di oggetti semplici; sensibilizzare alla natura della percezione visiva e al ruolo attivo che occorre assumere nellosservazione delle immagini; rappresentare (con il disegno lineare e con gli schizzi) le giuste proporzioni e le strutture di oggetti, figure umane, paesaggi e riproduzioni di opere darte; saper utilizzare i tre sistemi di rappresentazione del disegno tecnico (proiezione ortogonale, assonometria, prospettiva); conoscere le caratteristiche e le possibilit espressive di alcune tecniche artistiche; applicare con competenza la teoria del colore; saper produrre immagini personali (solo disegnate o colorate) con consapevolezza del ruolo comunicativo ed espressivo degli elementi linguistici utilizzati.

2. Referenti disciplinari Il disegno lineare: analisi, osservazione e rappresentazione della realt. La struttura delle forme. Il disegno tecnico: introduzione alle proiezioni ortogonali, alle assonometrie e alla prospettiva. La teoria e pratica del colore. Gli elementi costitutivi del linguaggio visivo: linea, superficie, volume, spazio, luce-ombra, colore, staticit-dinamismo, composizione. Confronti, per gli esiti espressivi, tra alcune tecniche del disegno artistico: matite, carboncino, pastelli, inchiostro, acquerello, tempera, incisione e stampa, fotografia.

3. Modalit dinsegnamento Utilizzazione di modelli, manuali, dispense, disegni darchitettura e progetti semplici, esercizi sui sistemi di rappresentazione e sul colore, adozione di mezzi audiovisivi, analisi di opere darte dal vivo (quando vi la possibilit) o tramite loro riproduzioni, lavori di ricerca e di sperimentazione. Alle lezioni teoriche si alternano le applicazioni pratiche gestite dagli allievi con lassistenza dellinsegnante.

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4. Valutazione La valutazione basata sia sulla qualit delle produzioni degli allievi (saper fare - abilit realizzative), sia sulla loro capacit di lettura delle strutture formali di opere scelte nellambito degli argomenti trattati in classe (sapere - conoscenze teoriche). Saranno pure considerati latteggiamento verso la disciplina, ossia linteresse, la partecipazione attiva durante le lezioni, la sensibilit verso le arti, lo spirito creativo e lottimismo nella sperimentazione.

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Classe seconda
1. Obiettivi formativi Acquisire la conoscenza di opere significative delle arti visive, sia tramite letture ed analisi delle loro strutture formali, sia mediante esercizi di produzione stimolanti limmaginazione e la capacit tecnico-espressiva; sviluppare il pensiero visivo e la consapevolezza del ruolo dellimmagine nelle moderne comunicazioni; imparare a rispettare e a tenere nella dovuta considerazione il patrimonio artistico; osservare e riconoscere criticamente, per poi cercare di attuare in elaborati personali, le qualit formali e tecniche pi caratterizzanti di opere significative; a dipendenza delle disponibilit di sede, saper utilizzare strumenti e potenzialit comunicative di almeno due delle seguenti tecniche visive: scultura, incisione, stampa, fotografia, infografia; assumere un atteggiamento aperto e curioso nei confronti delle arti visive e coltivare il piacere della fruizione artistica quale arricchimento della propria cultura.

2. Referenti disciplinari La natura e il ruolo della percezione visiva nella comprensione del significato di unimmagine. I materiali, i codici visivi, le funzioni dei linguaggi delle sei arti visive: loro specificit e complementarit.

3. Modalit dinsegnamento Utilizzazione di modelli, manuali, dispense, esercitazioni in classe, audiovisivi. Alle letture-analisi di testi visivi e relative applicazioni in classe, guidate dallinsegnante, verranno alternate le ricerche di produzione espressiva degli allievi. Visita a mostre o eventi degni di interesse ai fini della materia insegnata. Saranno specialmente cercati e sostenuti i collegamenti con le discipline introduzione alla storia dellarte, musica e italiano.

4. Valutazione La valutazione basata sia sulla qualit delle produzioni degli allievi (saper fare - abilit realizzative), sia sulla loro capacit di lettura delle strutture formali di opere scelte nellambito degli argomenti trattati in classe (sapere - conoscenze teoriche). Perci le prove (nelle forme di contributi orali durante le lezioni e di elaborati degli allievi) saranno diversificate in modo da permettere una valutazione equilibrata delle competenze critico-fruitive (evidenzianti lo studio, le conoscenze teoriche e le facolt percettive) e delle competenze produttive (evidenzianti lacquisizione di adeguati metodi di lavoro, labilit tecnica, la qualit espressiva e creativa). Verranno pure considerati latteggiamento verso la disciplina, ossia linteresse, la partecipazione attiva durante le lezioni, la sensibilit verso le arti, lo spirito creativo e lottimismo nella sperimentazione.

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Musica
La musica, componente essenziale in tutte le civilt, parte integrante con le altre espressioni artistiche della formazione, maturazione, espressione e comunicazione umana. Oggi la musica anche prodotto di largo consumo, in un vasto mercato diversificato, favorito dallo sviluppo dei mezzi di diffusione e riproduzione sonora. Da qui lesigenza a livello liceale di una educazione musicale ampia e approfondita - sia a livello emotivo e percettivo, che razionale e analitico - per favorire una consapevolezza e fruizione critica dellarte sonora in generale.

1. Obiettivi formativi Obiettivi essenziali Sensibilizzare lallievo a vivere e capire il fenomeno musicale nella sua vastit e complessit, sia attraverso realizzazioni pratiche sia attraverso lascolto, esercitando lo sviluppo equilibrato delle capacit emozionali, razionali, creative e psicomotorie; favorire la maturazione umana dellallievo, attraverso la musica, per un suo inserimento critico e consapevole nella realt doggi. Obiettivi terminali Saper ascoltare, commentare e descrivere unopera musicale; saper discutere e sostenere opinioni critiche sulla musica e le sue problematiche; saper utilizzare la voce o uno strumento musicale (individualmente o in gruppo), per sviluppare le proprie capacit espressive e per avvicinarsi concretamente ad unopera; possedere un atteggiamento aperto e disponibile nei confronti della variet del fenomeno musicale; aprirsi alle differenze che la musica propone; approfondire ed estendere le proprie conoscenze sulla musica; ampliare, differenziare e affinare il proprio gusto musicale; essere disponibile alla critica e alla discussione;

porsi problemi riguardanti il campo musicale;

individuare ed analizzare i collegamenti con altre discipline e sentire limportanza dellinterazione di diversi fattori nella produzione musicale (tecnici, sociali, estetici, filosofici economici, storici); esplorare e sviluppare le proprie potenzialit creative, affinando il gusto estetico, la fantasia, la sensibilit al fenomeno musicale e lo spirito critico.

2. Referenti disciplinari Classe prima Campi Elementi di storia della musica Argomenti Le epoche musicali: le loro caratteristiche e diversit. Alcuni esempi di stili musicali nel loro processo storico, con riferimenti a compositori. Parte introduttiva. I linguaggi musicali nelle loro specificit tecniche (il concetto di modalit, di tonalit, e altre possibili organizzazioni di

Elementi tecnici e teorici di base

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Introduzione alle forme musicali Lespressivit musicale attraverso la pratica strumentale e vocale Classe seconda Campi Storia della musica

elementi musicali) e strumentali (specifiche scelte di organici strumentali ed orchestrazioni). Il concetto di forma in musica. Esempi concreti di forme musicali. Esperienze vocali e strumentali per sviluppare il controllo della propria espressivit musicale.

I generi musicali nelle loro diversit e variet Il rapporto tra musica e altre arti o discipline Lespressivit musicale attraverso la pratica strumentale e vocale

Argomenti Le epoche musicali: le loro caratteristiche e diversit. Alcuni esempi di stili musicali nel loro processo storico, con riferimenti a compositori. Approfondimento. Esempi concreti di generi musicali in relazione alla loro funzione (musica vocale, strumentale, per il teatro, per la danza, per il cinema, da concerto, da ballo). Musica e poesia. Musica ed immagine. Musica e storia. Musica e societ. Esperienze vocali e strumentali per sviluppare il controllo della propria espressivit musicale.

3. Modalit dinsegnamento Presentazioni introduttive. Ascolti mirati (utilizzo di registrazioni audio e video). Esercizi di analisi e commento. Lavori personali di approfondimento. Pratica vocale e strumentale. Partecipazione a manifestazioni musicali. Vista la struttura estremamente articolata della materia, sono possibili collegamenti interdisciplinari con tutte le discipline.

4. Valutazione La valutazione terr conto: della partecipazione attiva e della qualit degli interventi in classe; dei progressi nella pratica musicale in classe; delle verifiche tecniche (scritte e/o orali) sulle conoscenze e capacit; della capacit di ascoltare, commentare e descrivere unopera musicale; della capacit di contestualizzare unopera musicale.

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Introduzione alla storia dellarte - Classe seconda


Il corso annuale dintroduzione alla storia dellarte si propone come obiettivi generali di avviare lallievo alla conoscenza critica di alcune forme di creativit artistica durante le epoche e, parallelamente, dincentivare una riflessione sullarte e la sua storia quali componenti essenziali del nostro patrimonio culturale. Linterazione dei due obiettivi dovrebbe permettere laffinamento della percezione visiva dellallievo e la crescita della sua sensibilit estetica.

1. Obiettivi formativi Linsegnamento della storia dellarte mira a far comprendere che la produzione artistica si esprime attraverso uno specifico linguaggio che pu essere analizzato ed parte di un complesso sistema culturale e comunicativo. Di fronte ad unopera darte lallievo dovrebbe quindi arrivare a porsi una serie dinterrogativi cui dare delle congrue risposte, che coinvolgano progressivamente gli aspetti formali, il contesto storico, sociale e culturale allinterno del quale essa si situa, i contenuti iconografici e iconologici, gli aspetti tecnici.

2. Referenti disciplinari Periodi, movimenti, opere e protagonisti della storia dellarte dallantichit ai giorni nostri. La scelta degli argomenti da trattare sar fatta anche tenendo conto delle opportunit di fruizione diretta delle opere darte (mostre e monumenti del nostro cantone, gite di studio). Strumenti di lettura dellopera darte: o analisi formale: degli elementi e delle strutture di base del linguaggio visuale, quali colore, linea, superficie, luce e ombra, volumi, spazio e composizione; o approfondimento del contesto: dei presupposti storici, sociali e culturali alla base dellevoluzione e dellassestamento di un particolare linguaggio espressivo; o analisi iconografica e iconologica: del soggetto e del suo significato pi profondo.

3. Modalit dinsegnamento Poich il coinvolgimento diretto dellallievo e il piacere della scoperta sono strumenti indispensabili oltre che gratificanti del conoscere, si far in modo che lanalisi formale delle opere e la teorizzazione degli stili sia colta dagli allievi stessi, attraverso esercizi mirati o grazie allanalisi comparata di opere con lo stesso soggetto ma appartenenti ad epoche ed autori diversi. Sar inoltre utile stimolare la loro curiosit sia affidando, individualmente o a piccoli gruppi, lanalisi di opere esemplari o di singoli artisti o di particolari movimenti, da presentare poi oralmente in classe, sia favorendo il contatto diretto con lopera darte, visitando mostre, musei e monumenti. Ai fini di una visione pi ampia e storicizzata della materia, i docenti si preoccuperanno per quanto possibile di ampliare linsegnamento della storia dellarte con opportuni collegamenti interdisciplinari, in particolare con arti visive, musica, italiano e storia.

4. Valutazione La valutazione tende a verificare il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati, in particolare attraverso laccertamento, mediante verifiche orali o scritte, della capacit di analisi di unopera darte grazie allutilizzo delle conoscenze e delle competenze acquisite in classe. La valutazione terr inoltre in 170

debita considerazione latteggiamento dellallievo nel corso delle lezioni, limpegno e la qualit della partecipazione in classe.

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Arti visive - Opzione complementare


Lopzione complementare arti visive unopportunit sia di arricchimento o diversificazione della formazione artistica ricevuta nel primo biennio, sia dorientamento verso quegli studi postliceali che richiedono una sensibilit, un sapere e delle capacit tecnico-espressive di base nel disegno e nelle arti visive. Gli allievi, tramite una selezione di problematiche e di adeguati esercizi dapplicazione, vengono avvicinati a esempi indicativi di ricerche e tecniche di produzione con le quali devono confrontarsi gli operatori delle arti visive.

1. Obiettivi formativi Introdurre a nuove tematiche stimolanti la curiosit o linteresse verso le arti visive; a dipendenza delle disponibilit di sede, nellambito di unampia gamma di attivit operative esemplari, portare gradualmente gli studenti a sperimentare nuovi codici linguistici, strumenti e produzioni originali con metodologie rigorose di progettazione e desecuzione nei campi del disegno, della pittura, della scultura.

2. Referenti disciplinari Il disegno: la ricerca artistica, lincisione e la stampa e linfografia (grafica computerizzata). La pittura e scultura: finalit espressive e tecniche esecutive, la realt e lastrazione. La fotografia: nella pittura moderna, nei mass-media, nella pubblicit. 3. Modalit dinsegnamento Linsegnamento dellopzione complementare si avvale sia di supporti documentari specifici (diapositive, riproduzioni darte, filmati, raccolte di fotografie), sia di sussidi didattici (cartelloni, modelli, manuali tecnici, schede di lavoro con repertori di attivit operative di consolidamento, approfondimento e produzione creativa in stretto rapporto con gli argomenti teorici svolti, strumenti tecnici), sia di estratti di saggistica artistica. Le attivit in classe sono graduate per complessit e guidate in modo da favorire il lavoro di ricerca personalizzata degli allievi. A dipendenza dellattualit sono promosse visite ad esposizioni di disegni, progetti, pitture e fotografie, nonch a laboratori di professionisti locali.

4. Valutazione Lapprendimento verificato mediante esercitazioni e produzioni collettive o individuali in applicazione degli argomenti trattati. Saranno valutati in particolare la disponibilit a sperimentare ed inventare, la sensibilit estetica, il senso di responsabilit, lo spirito critico. Alla conclusione del biennio ogni allievo presenta una raccolta di almeno dieci elaborati inerenti due campi presentati nel biennio. Egli deve dimostrare di aver acquisito un adeguato grado di consapevolezza del ruolo comunicativo ed espressivo degli elementi linguistici utilizzati, nonch le capacit tecniche, loriginalit, le fonti dispirazione e la metodologia di lavoro.

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Musica - Opzione complementare


Il progetto per lattivit del secondo biennio di musica intende in primo luogo sviluppare una formazione culturale nel campo musicale. Per coloro che non hanno seguito il corso di musica sar necessario un momento introduttivo, dove vengano poste le basi per affrontare il lessico musicale.

1. Obiettivi formativi Gli obiettivi generali non si orientano verso una specializzazione, ma verso una conoscenza del momento musicale in contesto storico e culturale.

2. Referenti disciplinari Nel primo biennio, date le conoscenze ed il tipo di formazione degli allievi, lattenzione diretta prevalentemente su aspetti di carattere metodologico. Con lopzione complementare si vuole raggiungere una formazione culturale dove si comprendano i momenti pi significativi della storia musicale occidentale, individuando le relazioni e le contrapposizioni della musica con il suo contesto storico e culturale. Classe terza La musica nel rinascimento o il madrigale o progressivo sviluppo del linguaggio tonale o nascita della musica strumentale o percorso verso il melodramma o la sonata, il concerto, la fuga o il melodramma del primo barocco o il jazz o il rock e i suoi derivati Rapporto fra testo e musica. Progressivo sviluppo dellarmonia.

La musica nel barocco

Concetti base legati alla forma musicale.

La musica nel XX secolo

Il consumo della musica. Contaminazioni fra i diversi generi.

Classe quarta La musica nel periodo classico o la sonata classica, la sinfonia o la forma sonata o il melodramma del Settecento o la sinfonia romantica o lopera pianistica 173 Struttura forma-sonata.

La musica nel romanticismo

Strumenti espressivi caratterizzanti il XIX secolo.

o scuole nazionali o la progressiva crisi del linguaggio tonale La musica nel XX secolo o dissoluzione del sistema tonale o atonalismo o le avanguardie o la musica etnica Crisi del sistema tonale.

La svolta del XX secolo. Sovrapposizione di linguaggi (modale, tonale, atonale). Panorama musicale composito.

3. Modalit dinsegnamento Lavoro su un determinato momento storico della musica, che prevede relazioni con le discipline: le arti, la storia, discipline del settore letterario, il teatro, il cinema. Realizzazione di tavole, dove su una linea del tempo verranno inseriti brani musicali, riproduzione opere darte, sintesi e documenti relativi alla storia, sintesi e documenti relativi alla letteratura. Si prevedono inoltre: iniziazione alla scrittura musicale con il computer e realizzazione di arrangiamenti di opere a scopo didattico (uso programma di scrittura Finale 2000); realizzazione di arrangiamenti; esecuzione a scopo didattico. 4. Valutazione La valutazione terr conto delle conoscenze acquisite e delle capacit e degli atteggiamenti sviluppati da ogni singolo allievo. In particolare: capacit di collocare unopera musicale nel suo contesto storico e culturale; capacit di commentare un brano allascolto e di saper individuare nella partitura gli elementi pi importanti; atteggiamento consapevole e critico nei confronti della proposta musicale; impegno e apporto individuale durante le lezioni.

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Storia dellarte - Opzione complementare


1. Obiettivi formativi Approfondire ed ampliare le conoscenze avviate nellanno dintroduzione obbligatoria; analizzare i vari aspetti della produzione artistica seguendo un percorso cronologico; mettere a punto un corretto processo di analisi dellopera darte; sviluppare la sensibilit estetica.

2. Referenti disciplinari Classe terza Arte dal XVI al XIX secolo (Rinascimento, Manierismo, Barocco, Rococ, Neoclassicismo, Romanticismo).

Classe quarta Arte dalla fine del XIX secolo ai nostri giorni (Impressionismo, Espressionismo, Astrattismo, Cubismo, Futurismo, Surrealismo, Informale, Pop Art, Arte concettuale, ecc.).

Per la vastit della materia, gli argomenti non potranno essere trattati tutti con lo stesso grado di approfondimento; si opereranno dunque delle scelte, anche in base alla possibilit di fruizione diretta delle opere darte offerta da gite di studio, visite a mostre, musei, chiese, monumenti. Il corso si svilupper prevalentemente secondo un percorso cronologico, ma sar opportuna anche una trattazione trasversale di alcuni temi generali quali: i generi (la natura morta, il paesaggio, il ritratto, ecc.), il ruolo dellartista, del committente, ecc. Si approfondiranno le metodologie di lettura gi considerate nel corso introduttivo: lanalisi formale, dei rapporti con il contesto, iconografica e iconologica. Si potr inoltre dare risalto, secondo le occorrenze, ad unanalisi che tenga particolarmente conto degli aspetti tecnici (tecniche artistiche, restauro e conservazione).

3. Modalit dinsegnamento Linsegnamento sar variato grazie allalternarsi di lezioni a propensione cattedratica ed esercizi di analisi da svolgersi in gruppo o singolarmente. Nel limite del possibile si cercher di assicurare un contatto diretto con lopera darte, sia valorizzando il patrimonio artistico presente sul territorio, sia attraverso visite periodiche a gallerie, musei, esposizioni temporanee e monumenti. Si cercher inoltre di ampliare linsegnamento con opportuni collegamenti interdisciplinari, dalla letteratura, alla storia, alla musica, al cinema, ecc.

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4. Valutazione La valutazione tender ad accertare il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. Si valuteranno di conseguenza le capacit di allestire, in forma orale o scritta, un corretto percorso danalisi e di esporlo in maniera adeguata. Accanto a forme di verifica pi tradizionali, si potranno promuovere esercizi danalisi e di approfondimento da presentare in classe.

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V. Il settore educazione fisica e sportiva

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Educazione fisica e sportiva


Negli ultimi anni leducazione fisica sta vivendo un processo di profonda trasformazione. Si passati dalla concezione disciplinocentrica della materia a quella allievocentrica, che presuppone di considerare lallievo nella sua globalit (dimensioni cognitiva, biologica, affettiva, relazionale, espressiva e psicomotoria). Lessere umano non una mente che ha un corpo come strumento, ma mente, corpo e affettivit che interagiscono nella realt quotidiana. Di conseguenza anche le attivit di educazione fisica mirano a catturare la globalit e la complessit della persona, in particolare nei suoi momenti di pensiero, di sentimento e di azione attraverso i quali lallievo trova una sua espressione autentica. In questo modo leducazione fisica vuole contribuire alla crescita globale. Essa offre lopportunit di ampliare efficacemente lo spettro delle abilit motorie, tenendo in considerazione gli aspetti cognitivi, affettivi, biologici, espressivi, psicomotori e relazionali dellallievo. Questi aspetti rappresentano una struttura che permette una specificazione programmatica dei contenuti delle diverse dimensioni. Le griglie che seguiranno rappresentano linsieme delle preoccupazioni educative proprie delleducazione fisica. In esse trovano appropriata considerazione, accanto alle capacit motorie in senso stretto, dei saper fare che, considerando adeguate strategie di apprendimento e di gestione delle attivit fisico-sportive, possono favorire in particolare un comportamento autonomo e responsabile. Lorizzonte viene poi opportunamente ampliato con il patrimonio culturale e delle conoscenze che caratterizzano il rapporto tra corpo e individuo e corpo e societ in tutte le sue forme. Non da ultimo, il campo dellimparare ad essere, mette in rilievo le importanti implicazioni emotive ed esistenziali legate alle attivit fisico-sportive, che sono ad un tempo: veicolo e forma di esercitazione della convivenza sociale con il necessario rispetto delle regole comuni; occasione di piacere e di vissuto intenso del proprio essere; possibilit di contatto tra culture diverse. Linsieme di questi campi formativi necessita di una declinazione didattica da parte dellinsegnante che, in funzione delle caratteristiche degli allievi, delle peculiarit contestuali e anche dei propri interessi, stabilir priorit e percorsi di lavoro coerenti, puntando nel primo biennio sullintroduzione di un ampio repertorio di movimenti e passando, nel secondo biennio, allaffinamento di taluni.

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MODELLO DIDATTICO

1. Dimensione affettiva Ricerca della sfida e del confronto, riconoscere le proprie emozioni. 2. Dimensione biologica Allenarsi e compiere prestazioni (agire, ripetere, realizzare e affermarsi). 3. Dimensione cognitiva Sperimentare, scoprire, imparare, comprendere, riflettere. 4. Dimensione espressiva Esprimersi, creare e inventare. 5. Dimensione psicomotoria Sentirsi bene, essere in forma (sentire il proprio corpo, sentirsi bene nella propria pelle, essere in armonia). 6. Dimensione relazionale Partecipare ed appartenere, cooperare intraprendere. 180

compito del docente scegliere temi e proporre itinerari che tengano conto in modo equilibrato dei sei punti descritti e della loro interdipendenza.

DIFFERENZIARE
Le diversit (socio-culturali, di predisposizione, di ritmi di crescita psicofisica, dei tempi di apprendimento, di capacit e di struttura corporea) sempre pi evidenti impongono in educazione fisica una differenziazione dellinsegnamento.

NELLA NOSTRA SEDE


Per rendere il discorso pi accessibile e quindi pi comprensibile agli allievi abbiamo raggruppato le sei dimensioni, che rappresentano le intenzioni educativo-formative del quadriennio, in tre settori, allinterno dei quali possibile pianificare tutta una serie di percorsi. I tre settori da noi scelti, che caratterizzano la nostra sede sono: IO IO IO E GLI ALTRI IO E LAMBIENTE.

Riteniamo sia oltremodo facile risalire da questa nostra interpretazione alla griglia originale, proposta dai nuovi piani cantonali di studio.

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APPRENDIMENTO DELLE ABILIT MOTORIE - I BIENNIO Vivere il proprio Gestire lo spazio in relazione a se stessi, agli altri e allambiente. Esercitare (e migliorare) le proprie capacit coordinative. corpo Acquisire nuovi movimenti e dare spazio allespressione corporale. Esprimersi Danzare Rotolare Ruotare Dondolare Arrampicare Camminare Correre Saltare Lanciare
Giocare

Introdurre i fattori di condizione fisica, i principi di rilassamento ed esercitare le capacit coordinative. Utilizzare movimenti conosciuti in situazioni complesse. Acquisire nuovi movimenti. Introdurre i fattori di condizione fisica ed esercitare le capacit coordinative. Esercitare movimenti conosciuti. Acquisire nuovi movimenti. Apprendere e migliorare i fondamentali nei grandi giochi. Differenziare le abilit motorie nei diversi ruoli. Introdurre i fattori di condizione fisica ed esercitare le capacit coordinative. Introdurre giochi individuali e di gruppo. Esercitare situazioni tattiche elementari. Svolgere movimenti conosciuti in condizioni ambientali diverse. Introdurre luso di nuovi attrezzi. Introdurre i fattori di condizione fisica ed esercitare le capacit coordinative. Introdurre ed esercitare nuove tecniche di spostamento e scivolamento. Introdurre i fattori di condizione fisica esercitare le capacit coordinative. Esercitare movimenti conosciuti. Acquisire nuovi movimenti.

Allaperto: - in sede, - giornate e corsi fuori sede Nuotare

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APPRENDIMENTO DELLE ABILIT MOTORIE - II BIENNIO Vivere il proprio corpo Gestire lo spazio in relazione a se stessi, agli altri e allambiente. Esercitare le capacit coordinative specifiche. Esprimersi Esercitare la rappresentazione mentale e padroneggiare i movimenti acquiDanzare siti. Sviluppare la propria percezione corporea. Acquisire nuovi movimenti. Rotolare Ruotare Dondolare Arrampicare Camminare Correre Saltare Lanciare Giocare Esercitare i fattori di condizione fisica (in modo specifico) ed esercitare le capacit coordinative specifiche. Praticare alcune tecniche di rilassamento. Definire lo schema corporeo. Esercitare movimenti conosciuti ed acquisirne nuovi. Esercitare i fattori di condizione fisica specifici. Esercitare le capacit coordinative specifiche. Esercitare i movimenti conosciuti e acquisirne nuovi. Giochi individuali, di gruppo, di squadra istituzionalizzati. Migliorare gli aspetti tecnici e tattici. Esercitare i fattori di condizione fisica (specifici) e le capacit coordinative specifiche. Svolgere movimenti conosciuti in condizioni ambientali diverse. Esercitare i movimenti conosciuti e introdurre luso di nuovi attrezzi. Esercitare i fattori di condizione fisica specifici ed esercitare le capacit coordinative specifiche. Introdurre ed esercitare nuove tecniche di spostamento e scivolamento. Esercitare i fattori di condizione fisica (specifici) ed esercitare le capacit coordinative specifiche. Esercitare i movimenti conosciuti. Acquisire nuovi movimenti.

Allaperto: - in sede - giornate e corsi fuori sede Nuotare

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Sport - Opzione complementare


1. Obiettivi formativi Acquisire delle conoscenze fondamentali nellambito delle diverse componenti dello sport (apprendimento motorio, affettiva, biologica, cognitiva, espressiva, psicomotoria e relazionale) che permettano di analizzarne criticamente i diversi contenuti; capire e conoscere il binomio salute-sport e le sue implicazioni; vivere esperienze motorie che consentano di migliorare in modo cosciente la propria capacit decisionale.

2. Referenti disciplinari Luniverso delle azioni motorie comprende elementi tra loro assai diversificati quali: la pura esecuzione fisica del movimento, gli aspetti tecnici e tattici, le manifestazioni di emozioni e di decisioni motorie e la comunicazione espressiva. Unitamente ad altre pratiche motorie lo sport contribuisce in maniera sostanziale alla costituzione dellinsieme delle azioni motorie, la cui pratica sollecita profondamente nellindividuo diversi aspetti della sua personalit. Da ci consegue un sapere legato allazione stessa, composito e sostenuto, senza esserne necessariamente subordinato, dalle altre scienze. Lestrema diversificazione degli argomenti e lampiezza dei potenziali agganci interdisciplinari ci hanno cos indirizzati verso la scelta di una tematica sufficientemente aperta alle possibilit di sviluppo di tale studio. Lo sport nella societ, filo conduttore del ciclo opzione complementare sport, ci consente di analizzare la nostra disciplina percorrendone implicazioni legate ad ambiti quali la storia, la salute, larte, lapprendimento motorio e la teoria dellallenamento. Come nel corso di tutto il 2 biennio di educazione fisica, anche per quanto concerne lopzione complementare si cercher di porre prevalentemente laccento sul Sapere ed il Saper essere, senza tuttavia dimenticare laspetto prettamente pratico del Saper fare. La scelta di questa opzione offrir quindi ad ogni studente lopportunit di analizzare e di approfondire le proprie conoscenze tecnico-sportive inserendole in un contesto di analisi globale della materia. Si prospetta dunque un lavoro di approfondimento critico nei confronti delle innumerevoli componenti che legano sport e societ.

3. Modalit dinsegnamento Il percorso di apprendimento sar equamente suddiviso in: lezioni teoriche, discussioni, brevi lavori di gruppo, presentazioni individuali e piccole ricerche su argomenti precisi e circostanziati; si cercher inoltre di dare ampio spazio allinterazione tra i componenti del gruppo, il docente e largomento oggetto di studio.

4. Valutazione Per la valutazione si far capo a tutti gli strumenti atti a questo scopo: lavori scritti, analisi di testi, interrogazioni e partecipazione attiva alle lezioni, presentazioni.

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VI. Insegnamento religioso

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Insegnamento religioso cattolico


Questo insegnamento fondato sulla Convenzione del 1993 stipulata tra lo Stato del Cantone Ticino, la Chiesa Cattolica e quella Evangelica e viene impartito nel rispetto della Costituzione Federale, segnatamente nello spirito dellarticolo 15. Questo insegnamento pensato a livello liceale come contributo significativo alla formazione culturale globale di giovani in et evolutiva, nella linea delle finalit enunciate allart. 2 della Legge della Scuola del 1990: La scuola educa la persona alla scelta consapevole di un proprio ruolo attraverso la trasmissione e la rielaborazione critica e scientificamente corretta degli elementi fondamentali della cultura, in una visione pluralistica e storicamente radicata nella realt del Paese.

1. Obiettivi formativi Conoscenza dello scenario storico in cui va collocato lo sviluppo della I alleanza (tra Dio e il popolo ebraico) e quello della II alleanza (tra Dio e lintera umanit, attraverso lopera salvifica di Ges di Nazareth, attuata oggi nella realt della sua Chiesa); acquisizione di competenza scientifica e di capacit critica nella lettura e nella comprensione delle fonti autorevoli della Rivelazione cristiana (Bibbia - Padri - Magistero); capacit di confronto tra i dati del messaggio cristiano e i dati di altre tradizioni religiose dellumanit, per unapertura serena al dialogo multietnico e multiculturale che caratterizza la societ attuale; capacit di scoprire i legami profondi che esistono tra le esperienze religiose delluomo e altre sue significative produzioni culturali: arte, musica, filosofia, letteratura, teatro e cinema; capacit di saper collegare lesperienza religiosa delluomo alla promozione e alla diffusione dei valori etici costitutivi dellintera societ umana.

2. Referenti disciplinari Classe prima Introduzione allesperienza religiosa o Luniversale ricerca di un senso per vivere. o Il fatto religioso nella storia delluomo. o Un popolo fatto segno: gli Ebrei. o Una storia fatta libro: la Bibbia.

Classe seconda Lo specifico della Rivelazione cristiana o Ges di Nazareth, un uomo della storia. o Ges di Nazareth, il mistero di una persona. o Le origini cristiane: da comunit a Chiesa. o Lo sviluppo storico: da Chiesa a Chiese.

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Classe terza Percorsi umani verso Dio (= panorama delle religioni mondiali) o Dio, domanda ricorrente delluomo. o Mille nomi, un solo Dio. o Le ragioni di un possibile rifiuto. o Alla frontiera tra scienza e fede.

Classe quarta Il problema etico e lagire morale nella societ o Crisi e risveglio della morale. o I nuovi valori emergenti. o Letica della vita. o Letica delle relazioni. o Letica della solidariet.

3. Modalit dinsegnamento I corsi si prefiggono di realizzare al massimo un dialogo aperto e sincero nella realt del gruppo; a tale scopo vengono privilegiate metodologie attive e coinvolgenti, quali: la lettura e la ricerca personale; lesposizione ai compagni dei risultati ottenuti; la visione di spezzoni cinematografici inerenti alle tematiche affrontate; il dibattito critico collegato alle stesse; la riflessione scritta come verifica finale. 4. Valutazione La valutazione tiene conto: della frequenza regolare al corso scelto; della partecipazione attiva e dellapporto personale al lavoro in classe; del grado di competenza acquisita in ordine agli obiettivi prefissati; di lavori scritti personali assegnati dal docente.

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Insegnamento religioso evangelico


Il corso intende avviare le allieve e gli allievi, allinterno di un quadro di riflessione sulla realt e sulla conoscenza e di costruzione di unidentit personale positiva, al loro inserimento consapevole in una societ aperta, complessa e partecipativa.

1. Obiettivi formativi Linsegnamento religioso evangelico intende proporre alle allieve ed agli allievi una maggiore consapevolezza di s tramite la conoscenza critica del fenomeno religioso in generale e cristiano ed evangelico in particolare, attraverso lacquisizione delle seguenti capacit. Capacit cognitive generali Acquisire una capacit critica sul fatto religioso e saperne cogliere i tratti fondamentali a livello mondiale; saper rilevare il fondamento storico e le motivazioni delle diverse espressioni del cristianesimo; acquisire unadeguata competenza linguistica in relazione al fenomeno religioso in generale. Capacit metodologiche Utilizzare il testo biblico, mettere a confronto e commentare i testi, comprendere i suoi generi letterari e le domande fondamentali che esso pone al lettore tramite lutilizzo delle metodologie critico-letterarie; riconoscere le diverse espressioni del linguaggio, i simboli e lesperienza religiosa della tradizione ebraico-cristiana. Capacit di trasposizione Utilizzare le conoscenze in nuove situazioni; sapersi porre e affrontare nuovi problemi alla luce del fondamento evangelico; sapersi porre in dialogo con identit diverse e saperne cogliere i valori; acquisire un atteggiamento aperto e tollerante; saper discernere i germi degli atteggiamenti intolleranti e razzisti a livello personale come nellaspetto sociale e politico.

2. Referenti disciplinari Il corso affronta i seguenti campi. A. Antropologico Lessere umano come lessere in ricerca. Le allieve e gli allievi si confrontano con le domande antropologiche, filosofiche ed esistenziali come anche con i facili rifugi di sicurezza (stereotipi, mode, ideologie forti e totalitarie, nuovi simboli religiosi, conformismo), soprattutto in relazione allesperienza di maturazione che stanno vivendo. Lessere umano, come homo absconditus, sofferente di continuo della sua non-identit. Dal bagaglio della letteratura biblica le allieve e gli allievi scoprono che il vero essere umano non un grande, potente dio in terra incapace di soffrire. Il vero essere umano quello che assume la sua insicurezza, che confessa il suo fallimento, che ingannabile e ingannatore, che pu piangere e ridere di se stesso.

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Comprensione di se stesso come essere relazionale. Si comprende la propria identit nella ricerca dellaltro, nella sua scoperta, nel rispetto della sua alterit. Comprensione che la propria felicit e la propria libert sono reciproche alla libert e alla felicit del prossimo.

B. Sociale Acquisizione del senso di appartenenza alla propria comunit attraverso la conoscenza del contributo in generale del cristianesimo alla cultura occidentale e in particolare del protestantesimo alla cultura moderna e democratica. Comprensione delle altre religioni, le loro particolari espressioni religiose e la loro comprensione del mondo e della vita. Comprensione delle situazioni di disumanit e di sofferenza nel mondo. C. Religioso Acquisizione di una maggiore consapevolezza di s tramite la conoscenza critica del fenomeno religioso in generale e cristiano ed evangelico in particolare. Sviluppo del piacere verso la scoperta di se stessi e il dialogo con gli altri. Saper discernere ed evitare atteggiamenti conformisti che limitano loriginalit e lunicit dellindividuo. Sviluppo delle capacit personali, in particolare il senso di responsabilit e di solidariet. 3. Modalit dinsegnamento Il corso intende offrire alle allieve ed agli allievi un percorso di lettura critica del testo biblico permettendo loro di approfondire la denuncia profetica, la vita di Ges di Nazareth e riflettere sullattualit del messaggio cristiano. Si affronter pertanto la lettura e il commentato del libro biblico del Profeta Amos, il Vangelo di Giovanni, attualizzando e ponendo in parallelo limpegno e la predicazione di testimoni del XX secolo. Linsegnamento del corso sar suddiviso nel modo seguente. Settembre-ottobre Esposizione del metodo storico-critico usato della teologia evangelica per lo studio della Bibbia presentazione delle relazioni religiose ed etnico-cultuali della Siria-Palestina con tutta larea del Vicino Oriente Antico; approfondimento degli aspetti peculiari della religione ebraica del periodo pre-esilico e presentazione del periodo storico del libro di Amos, facendo particolare riferimento ai fatti e ai personaggi pi importanti. Novembre-dicembre Avvio della lettura del libro di Amos situandolo nel suo contesto storico, culturale e religioso. La lettura seguir una sequenza per temi, anzich per ordine crescente dei capitoli e dei versetti, approfondendo i temi teologici peculiari del profeta Amos; il rapporto e le differenze teologiche tra Israele (Nord) e Giuda (Sud); la solidariet sociale, la visione critica sulla situazione politica; il rapporto profezia/tempio; il significato dellelezione; lannuncio e il motivo del castigo (linvasione e la deportazione); lannuncio e la speranza del nuovo futuro (il ritorno ed il nuovo Israele). Gennaio-febbraio Vangelo di Giovanni (il libro dei segni), capitoli 1-12. Marzo-aprile Vangelo di Giovanni (il libro della passione), capitoli 13-21. Maggio-giugno Presentazione dei teologi evangelici Dietrich Bonhoeffer ed Albert Schweitzer. Il sussidio didattico principale sar la Bibbia. In alcune lezioni sar proposta unantologia di testi fotocopiati tratti dalla letteratura dellAntico Vicino Oriente e delle schede su soggetti speci196

fici. Nellultima parte del programma saranno usati due film in video cassetta sulla vita di Bonhoeffer e Schweitzer.

4. Valutazione La valutazione sar basata essenzialmente sulla partecipazione critica e attiva delle allieve e degli allievi.

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