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COMITATO STOP SCIE FIRENZE stopsciefirenze@inventati.

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Oggetto: Risposta al documento di ARPAT sulla questione scie chimiche (prot. N. 2011/24494 del 07/04/2011) e al documento Contrails e traffico aereo. Note e osservazioni sul fenomeno delle scie di condensazione e su quello delle cosiddette scie chimiche a cura dellAFR Modellistica Previsionale pubblicato sul sito internet di ARPAT. 1

Il nostro esposto del 10.12.2010 di denuncia delle emissioni di scie anomale da parte di aeromobili non meglio identificati chiedeva ad ARPAT di fornire: 1) precise e circostanziate notizie in relazione al problema di cui sopra, anche producendo e divulgando i risultati di analisi chimiche ed analisi spettroscopiche volte ad individuare la presenza di metalli pesanti ed altri inquinanti, analisi di campioni dellacqua, del terreno e dellaria, per rilevare la presenza degli elementi in oggetto in misura superiore ai valori consentiti dalla legge; 2 ) qualora sia accertata la presenza di sostanze nocive, si denunci con tempestivit allautorit giudiziaria competente il problema. In riferimento alla Vostra risposta n.prot. 2011/24494 del 7.4.2011 al nostro esposto, troviamo piuttosto singolare e preoccupante che unAgenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente basi le proprie affermazioni su documenti teorici, in gran parte non sottoposti ad alcun vaglio scientifico, omettendo di fornire dati relativi ad analisi sul territorio regionale. Pensavamo che compito principale di unARPA, di fronte ad un esposto, fosse quello di fornire risposte certe, chiare e documentate per quanto di sua competenza. Ora scopriamo che il ruolo di ARPAT si limita a riportare documenti gi noti e in parte ampiamente confutati. Il vostro compito dovrebbe essere quello di effettuare analisi e rilievi a campione sulla qualit dellaria, dellacqua e del suolo, indipendentemente dalla natura dellinquinamento che ne causa, astenendovi dal fornire, non richieste, interpretazioni sociologiche del c.d. fenomeno scie chimiche su cui pare concentrarsi gran parte della vostra risposta, che mira in fondo ad ascrivere le denunce ad una sorta di psicosi collettiva a livello mondiale. Ancora una volta unautorit pubblica viene meno ai suoi compiti istituzionali, omettendo di fatto di effettuare un programma di analisi di dati e campioni e di chiedere risposte e informazioni alle altre autorit pubbliche competenti in materia, comprese quelle preposte al controllo del traffico aereo civile e militare. Venendo ad alcuni punti della vostra risposta del 7 aprile 2011 vogliamo evidenziare quanto segue. Su quali basi potete affermare: Non si ha notizia o evidenza di voli commerciali effettuati a quote inferiori a quelle loro assegnate; in ogni caso se ci avvenuto, e pu avvenire, si tratta di eventi eccezionali e giustificati () Si osserva tuttavia che seppur la visibilit degli aerei in volo dipende dalle condizioni atmosferiche, questi risultano spesso visibili anche quando si trovano a quote piuttosto elevate? Se tra i vostri compiti non rientra il controllo del traffico aereo, quali sono le fonti di tali informazioni? La vostra lettera, evitando di rispondere alle nostre precise richieste, ci invita a prendere visione di due documenti, che secondo voi spiegano chiaramente ci che succede in cielo, in merito allemissione di scie: Nimbus n. 47-48 anno XIV gennaio-giugno 2006 (2008); Lannosa questione delle scie di condensazione di P. Randi 2

Il primo documento stato a suo tempo confutato dalla lettera aperta del 1 Maresciallo A.T.G. dellAeronautica Militare Domenico Azzone (http://www.scribd.com/doc/23201747/Lettera-a-MercalliOnorato-Delitala-1%C2%B0-M-llo-Domenico-Azzone-Esperto-Meteo-A-M). Tra laltro i destinatari della lettera non ci risulta abbiano mai risposto alle osservazioni del M.llo Azzone. Il secondo documento, anche questo noto, perde valore gi nellabstract quando, riferendosi al c.d. fenomeno delle scie chimiche, afferma: sempre tramite l'ausilio di queste inquietanti tecniche e sempre secondo gli autori ed i divulgatori di tali documenti, si impedirebbe di far piovere o nevicare in alcune aree territoriali a vantaggio di altre o in concomitanza ad eventi pubblici per i quali le idrometeore sarebbero alquanto sgradite. Ora, sono noti e ampiamente documentati casi in cui ufficialmente sono state impiegate sostanze chimiche diffuse dagli aerei per scongiurare la pioggia in occasione di manifestazioni come ad es. la riunione del G8 a San Pietroburgo del luglio 2006. Si veda ad es. il servizio del TG1 del 10 maggio 2007 (http://www.youtube.com/watch?v=zs8xDuzHTDo). Come sono ufficialmente ampiamente note tecnologie e programmi per indurre le precipitazioni. A solo titolo di esempio vi forniamo questo link: http://www.repubblica.it/ambiente/2011/01/06/news/la_pioggia_nel_deserto_miracolo_ad_abu_dhabi10874523/. Si potrebbe anche citare la moratoria ONU, che gi negli anni 70 vietava il ricorso allimpiego di tecniche di modificazione del tempo meteorologico e del clima a scopo militare. Ora perch vietarle se di fatto non erano gi allora tecnologicamente possibili? Lo stesso dicasi per la Convention on Biological Diversity dell'ONU tenutasi nel 2010 ove si parla di una moratoria sugli interventi di geoingegneria: qui il testo ufficiale (http://www.cbd.int/doc/notifications/2011/ntf-2011-085-climate-en.pdf) e qui (http://www.etcgroup.org/upload/publication/pdf_file/ETCMoratorium_note101110.pdf ) il report dellETC Group. Potremmo andare avanti citando decine e decine di documenti ufficiali, comprese le numerose interrogazioni parlamentari che non hanno ricevuto risposta. Abbiamo inoltre preso visione del documento Contrails e traffico aereo. Note e osservazioni sul fenomeno delle scie di condensazione e su quello delle cosiddette scie chimiche a cura dellAFR Modellistica Previsionale pubblicato sul vostro sito internet. Nel documento si afferma che tutte le scie emesse da aerei e che possiamo osservare in cielo sono da ricondurre al fenomeno della condensazione. Per avvalorare le Vostre affermazioni riportate i dati delle radiosonde dellaeroporto di Linate (Milano) relative ai mesi di gennaio e febbraio (2009-2010) sul diagramma di Appleman. Sorvoliamo sul fatto che le analisi di Appleman si basavano su motori oggi tecnologicamente superati, ma la cosa che pi giustifica dubbi e perplessit che vengano riportati soltanto i dati relativi ai mesi pi freddi, nei quali pi probabile che vi siano le condizioni perch si verifichi il fenomeno della condensazione.

Un approccio non diciamo scientifico, ma perlomeno onesto, vorrebbe che si riportassero i dati delle radiosonde di tutti i mesi dellanno, compresi quelli pi caldi, quando gli avvistamenti di scie non diminuiscono. Appurato, anche in base al diagramma di Appleman, che con temperature al di sopra dei -35 C impossibile che si verifichi il fenomeno della condensazione, come possono considerarsi normali contrails le numerosissime scie che in anni di osservazioni si rilevano nei mesi caldi anche in presenza di 30-35 C a terra? A questo punto, se avete veramente a cuore il metodo scientifico, corre lobbligo da parte Vostra di integrare la suddetta analisi, inserendo anche i dati delle radiosonde relativi agli altri mesi. Infine, non possiamo non notare, sia nella vostra risposta, sia nel documento Contrails e traffico aereo pubblicato sul vostro sito, un malcelato tentativo di ridicolizzare chi guarda il cielo, nota anomalie, si fa domande e chiede conto alle autorit preposte. Frasi del tipo La questione ha almeno una rilevanza di tipo sociologico o dal punto di vista di coloro che studiano i fenomeni sociali, psico-sociali ed i mezzi di comunicazione oppure leditoriale di Luca Mercalli sullo stesso numero di NIMBUS, nel quale si esprime la condivisibile esortazione ad occuparsi dei problemi reali, che non mancano, anzich di improbabili cospirazioni esulano completamente dal vostro mandato. Affermazioni come Purtroppo appare evidente che per coloro che credono fermamente nellesistenza del fenomeno, con un atteggiamento di tipo fideistico simile a quello di adesione ad una credenza, anche la lettura di questi documenti non potr scalfire la sicurezza nellesistenza delle chemtrails. Lutilit di tali documenti pu invece presentarsi per coloro che venuti a contatto con il materiale informativo prodotto intorno allargomento vogliono orientarsi e comprendere i fenomeni reali che si osservano non denotano una posizione neutrale e scientifica, ma mirano a scalfire la legittimit delle nostre richieste. E peraltro sconfortante notare che le vostre conclusioni si basano tutte su documenti di poca valenza, alcuni discutibilissimi e nessuno proveniente da enti di ricerca ufficialmente e scientificamente riconosciuti. Anche la Presidenza della Repubblica, rispondendo alla lettera di una cittadina, ha avuto laccortezza di non negare il fenomeno, limitandosi a declinare la responsabilit e lonere della risposta ad altre autorit
(http://www.scribd.com/doc/30642315/Risposta-della-Presidenza-Della-Repubblica-sulla-questione-scie-chimiche).

Reiteriamo nuovamente ad ARPAT le nostre richieste di: rilevare periodicamente il livello di alcuni elementi chimici, quali ad es. bario ed alluminio, e di analizzare i numerosi filamenti di ricaduta che probabilmente sono dovuti alle emissioni aeree. 4

Anche in casi recenti sono state rilevate alte concentrazioni di bario senza individuare la fonte di inquinamento. Si veda ad esempio il caso di Quarrata (PT) dove sono state rilevate alte concentrazioni di bario senza individuare la fonte di inquinamento

(http://quintoelemento.controradio.org/index.php?blog=7&title=filamenti&more=1&c=1&tb=1&pb=1
http://quarratanews.blogspot.com/2011/01/acqua-potabile-allarme-bario.html, http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2011/01/28/news/un-assemblea-sull-allarme-bario-3295132);

intraprendere iniziative verso altri enti e istituzioni sia a livello regionale che nazionale per acquisire ulteriori elementi sulla natura del traffico aereo nella regione;

fornire evidenze scientifiche e di indagine in merito alle affermazioni per cui, secondo ARPAT, tutte le scie osservate nei cieli della Toscana sono riconducibili totalmente al fenomeno della condensazione;

svolgere analisi spettrografiche delle emissioni aeree per testare leventuale presenza di alcuni elementi, quali bario e alluminio;

di dare notizia pubblicamente di tutte le iniziative intraprese in merito alla questione.

Riteniamo poi grave che ARPAT affermi che tutte le scie che vediamo in cielo siano da ascrivere con certezza al fenomeno della condensazione, assumendosi una responsabilit che travalica i propri compiti e cercando in questo modo di mettere una pietra sopra la questione. Daltra parte il non produrre alcun dato scientifico reale scaturente da unanalisi effettiva delle emissioni aeree e di campioni a terra, ci fa in qualche modo pensare che l'obiettivo della Vostra risposta sia di natura politica, piuttosto che quello di accertare la realt di quello che accade. Confidando in un pronto riscontro alle nostre osservazioni e alle nostre richieste, porgiamo cordiali saluti.

Firenze, l8 maggio 2011

COMITATO STOP SCIE FIRENZE

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