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I nuovi linguaggi della grafica

1. Il visual design
Questespressione inglese significa comunicazione visiva industriale e si riferisce alle immagini grafiche che pubblicizzano un prodotto. Il grafico quindi un esperto di comunicazione, che visualizza messaggi attraverso segni, immagini, colori e si occupa di progetti quali limpaginazione di libri, di riviste illustrate, di pubblicazioni specialistiche, di copertine, di dpliant, di confezioni.
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2. Limpaginazione
Per qualsiasi pubblicazione, necessario che il responsabile editoriale sappia per prima cosa qual il budget complessivo a disposizione. In base alla sua entit, sceglie il formato, la quantit delle immagini, il numero di pagine e la qualit della carta della pubblicazione. Su queste indicazioni, il grafico elabora un progetto e propone la gabbia dellimpaginazione, cio la suddivisione dello spazio in cui inserire immagini e testi (fig. 1). Successivamente, il suo lavoro consiste nella scelta dei caratteri e del taglio da dare alle immagini.

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12.1

Larchitettura

Larchitettura del Cinquecento sviluppa tutte le tipologie del secolo precedente. Gli edifici religiosi e i palazzi privati sono monumentali, arricchiti da decorazioni e da elementi tratti dallarchitettura classica. Il linguaggio classico viene per reinterpretato dagli architetti in modo personale, per rispondere alle esigenze pratiche o al gusto dei committenti.

Donato Bramante

(1444-1514) uno dei pi importanti architetti del Rinascimento. Si forma a Urbino; nel 1477 lavora a Milano, invitato dagli Sforza, dove conosce e diventa amico di Leonardo da Vinci. Dal 1502 a Roma, al servizio di papa Giulio II: qui realizza edifici che saranno considerati dei modelli per tutta larchitettura del Cinquecento.
Michelangelo Buonarroti

Pittore, architetto, scultore e poeta, uno dei pi grandi artisti italiani. Nato in provincia di Arezzo, si forma a Firenze, nella bottega del Ghirlandaio e alla corte di Lorenzo il Magnifico, dove studia le statue antiche collezionate dai Medici. Nella sua lunga vita, lavora a Firenze, a Bologna e a Roma, dove esegue capolavori che lasciano un segno profondo su tutti gli artisti delle generazioni successive.
Tamburo

La pianta centrale Durante il Cinquecento, per gli edifici religiosi privilegiata la pianta centrale, circolare o a croce greca, gi ampiamente utilizzata negli ultimi decenni del Quattrocento. Per i teorici rinascimentali essa rappresenta limmagine di Dio e simboleggia la perfezione dellUniverso. Nel 1503 Donato Bramante realizza, su commissione di papa Giulio II, un tempietto a pianta centrale sul luogo dove, secondo la tradizione, sarebbe stato ucciso lapostolo Pietro. Il Tempietto di San Pietro in Montorio un edificio cilindrico, innalzato su unampia gradinata concentrica, circondato da colonne e sormontato da una cupola semisferica. Per la sua grande eleganza e monumentalit, il tempietto diventa il principale modello di riferimento per tutte le costruzioni a pianta centrale del Cinquecento. La nuova Basilica di San Pietro Nel 1506 Bramante propone la pianta centrale anche nel progetto della Basilica di San Pietro in Vaticano, richiestogli da Giulio II per la sostituzione della vecchia costruzione paleocristiana: un edificio a croce greca, dominato da unalta cupola emisferica su modello di quella del Pantheon.

Michelangelo, Esterno della Cupola della Basilica di San Pietro a Roma, progettata nel 1558-1561

Questo progetto non viene per realizzato: di esso ci rimane solo il disegno della pianta e una medaglia commemorativa della posa della prima pietra della Basilica, dov raffigurata la facciata ideata da Bramante. Molti architetti propongono altre soluzioni per la basilica vaticana, finch nel 1547 il papa Paolo III si rivolge a Michelangelo , che riprende loriginario progetto bramantesco e concepisce una costruzione con pianta a croce greca, sormontata da una grande cupola centrale a doppia calotta, come quella fiorentina del Brunelleschi. La cupola impostata su un enorme tamburo su cui si aprono finestre coronate da timpani triangolari e semicircolari alternati, divise da coppie di colonne corinzie.

I palazzi e le ville Nei palazzi cittadini continua a essere utilizzata la tipologia cubica quattrocentesca, ma sulle facciate si aprono molte pi finestre e vengono creati vivaci effetti di chiaroscuro. Il pi grande architetto dellItalia settentrionale, Andrea Palladio (1508-1580), si richiama allarchitettura classica, reinterpretandola per in modo da rispondere alle esigenze pratiche dei committenti. Palladio progetta numerose ville di campagna per i patrizi veneti, adottando due diverse tipologie: una

a sviluppo orizzontale, su un solo piano, con un corpo centrale in cui risiedono i proprietari, e due ali porticate (le cosiddette barchesse), destinate alla servit e ai magazzini agricoli; laltra, di cui un esempio la Villa Almerico-Capra, (vedi Leggiamo insieme unopera) invece a pianta centrale, su due piani, con una copertura a cupola e con una facciata che ricorda quella dei templi classici. In ambedue queste tipologie, Palladio mostra una grande attenzione per linserimento degli edifici nellambiente naturale circostante.

Antonio da Sangallo il Giovane, Palazzo Farnese, veduta della facciata, iniziato nel 1515. Roma

Andrea Palladio, Villa Barbaro, 1549-1558. Maser (Treviso)

la costruzione cilindrica che sostiene la cupola.

Fig. 1 La gabbia e una pagina del tuo libro di Storia dellarte.

Bramante, pianta della Basilica di San Pietro, progetto del 1505-1514

Cristoforo Foppa detto Caradosso, Medaglia per la posa della prima pietra della Basilica di San Pietro riproducente la facciata della Basilica secondo il progetto di Bramante, 1505. Milano, Civiche Raccolte Archeologiche e Numismatiche

3. Il lettering
Il lettering indica la progettazione grafica dei caratteri tipografici: il tipo di carattere e la disposizione delle lettere sono di fondamentale importanza per la comprensione del significato del messaggio che si vuole comunicare. Oggi il grafico pu disporre di un vasto repertorio di caratteri di stampa, compilati in appositi cataloghi che si trovano in commercio (fig. 2).

Helvetica Helvetica Helvetica Helvetica Helvetica


Helvetica Condensed

Frutiger Garamond Frutiger Garamond Frutiger Garamond Frutiger Garamond Frutiger


Frutiger Garamond

Fig. 2

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I NUOVI LINGUAGGI DELLA GRAFICA

Tuttavia, questo materiale cartaceo e plastificato, fino a pochi anni fa indispensabile per la composizione dei testi, stato superato dalle prestazioni, sempre pi sofisticate, del computer e dei relativi programmi di grafica.

5. Il logotipo e il marchio di fabbrica


Il logotipo costituito da un gruppo limitato originale di lettere che danno origine a un nuovo carattere tipografico (fig. 5).

4. Gli aspetti visivi dei caratteri


Quando leggiamo un testo, siamo assorbiti dal contenuto, soprattutto se ci sentiamo coinvolti emotivamente; raramente badiamo allaspetto dei caratteri. Se, per, osserviamo le pubblicazioni sotto laspetto visivo e non solo contenutistico, rileviamo una sorprendente diversit dei caratteri, che cambiano a seconda che si trovino nel titolo, nel corpo del testo, nelle didascalie e nelle note: possono presentarsi in tondo, in corsivo, in grassetto, in MAIUSCOLO, in MAIUSCOLETTO, di dimensioni diverse(fig. 3).
SOMM ARIO
Se, per, li osserv ia punto di vista visi mo da un vo e non solo contenutistico

Fig. 5

Titolo
Se, per, li osserviamo da un punto di vista visivo e non solo contenutistico

SOMMARIO

ITOLO T

Dida, didascalia.

Articolo

Dida, didascalia.

Fig. 3

In alcuni casi, il grafico sceglie il carattere in funzione provocatoria, per suscitare curiosit e reazioni nel lettore, per esempio un carattere piccolo sullintera superficie di un manifesto nel quale predomina il bianco (fig. 4).

quello che comunemente si chiama marchio di fabbrica, attraverso il quale identifichiamo immediatamente un prodotto. Alcuni marchi sono ormai cos diffusi da essere registrati nella nostra memoria visiva, al punto che li riconosciamo anche fuori dai loro contesti specifici. Il logotipo di un prodotto anche lelemento di collegamento principale utilizzato nella cosiddetta immagine coordinata, cio in tutto quel materiale cartaceo o daltro che accompagna il prodotto: lettere commerciali, dpliant, insegne, confezione dei prodotti, gadget (fig. 6).

Fig. 4

Fig. 6

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I NUOVI LINGUAGGI DELLA GRAFICA

6. La pagina del quotidiano


Le pagine dei quotidiani, presentano unimpaginazione standard, che tende a ripetersi nelle diverse testate (fig. 7). Le notizie vengono collocate a seconda della loro importanza, ma anche in base allorientamento politico e culturale delleditore, ovvero il soggetto che finanzia la pubblicazione. Le notizie, infatti, non hanno tutte lo stesso peso: la medesima notizia pu essere impaginata nel taglio centrale o di spalla, cio in una posizione immediatamente visibile in un giornale, o confinata in un richiamo a taglio basso in un altro.

7. Il manifesto
Limpaginazione un elemento fondamentale anche nel manifesto, nel quale tuttavia rimane dominante limmagine, che devessere immediata, sintetica, chiara e interessante. Limmagine del manifesto accompagnata da scritte che, con caratteri evidenti, comunicano tutte le notizie indispensabili (largomento trattato, il dove, il quando): e questo il testo esplicativo.

8. Le fiere
La commercializzazione dei prodotti ha trovato nella fiera espositiva una forma di comunicazione che raggiunge il grande pubblico. Lallestimento di una fiera viene affidato a professionisti che si sono specializzati nella gestione degli oggetti che si vogliono mostrare al pubblico. La qualit del prodotto, si tratti di manufatti dellartigianato e dellindustria o di opere darte, determinante per il successo di una fiera, ma conta anche il modo di porgere il prodotto al pubblico. Gli stessi criteri valgono anche per lallestimento di mostre di opere darte (fig. 9).

Fig. 9 Lallestimento di Palazzo Grassi per la mostra Faraoni. Fig. 7

Le riviste illustrate hanno unimpaginazione molto diversa tra loro, a seconda del target, ovvero della fascia di potenziali acquirenti cui si rivolgono (fig. 8).

Il percorso da far compiere obbligatoriamente lelemento prioritario, in quanto, alla fine di esso, il visitatore deve aver recepito la sequenza logica dei messaggi, dei contenuti e dei significati. Nelle fiere rilevante anche laspetto scenografico, e si ricorre sempre pi spesso, allinterno del percorso, a stazioni di animazione con proiezioni ed effetti speciali (fig. 10).

Fig. 8

Fig. 10 I padiglioni della Fiera del Libro di Francoforte.

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Percorsi operativi
PER LEGGERE LIMPAGINAZIONE
1. Ricava la gabbia dimpaginazione delle due prime pagine di due quotidiani molto diffusi. Dopo averla evidenziata con il pennarello e con la riga, portala in rapporto di scala su un foglio formato A4. Trovi che la gabbia dimpaginazione sia molto differente? 2. Esegui la stessa operazione sulla copertina di una o due riviste. Limpostazione la stessa? 3. Confronta i caratteri dei due quotidiani: ci sono delle differenze?

I NUOVI LINGUAGGI DELLA GRAFICA

5. Scegli tra i caratteri che il computer ti mette a disposizione quello che ritieni pi vicino alla tua personalit ed elabora una texture. Confronta il tuo elaborato con quelli dei tuoi compagni. Sono differenti? Secondo te, esiste una relazione tra la scelta di un carattere e la personalit di un individuo? 6. Con le iniziali del tuo nome e cognome, progetta il tuo logotipo. Pensaci bene: potrebbe diventare il marchio di una ditta famosa! Ricorrendo alla stessa tecnica, inventa il simbolo dellattivit sociale a cui partecipi (societ sportiva, coro, gruppo ricreativo, gruppo escursionistico).

PER TRASFORMARE LE PAROLE IN IMMAGINI


4. Scrivi nel riquadro sottostante il tuo nome e cognome di seguito senza spazi: che cosa hai ottenuto? Prova ora a fare delle varianti; per esempio, utilizzando lo stesso carattere, cambiane la grandezza: piccolissimo, piccolo, medio Osserva il risultato. Come puoi definire questo tipo dimmagine? Hanno tutte lo stesso valore espressivo?

PER COMUNICARE CHI SONO


7. La maglietta un capo di vestiario che i giovani scelgono per comunicare messaggi o appartenenze. Disegna e dipingi su una maglietta di cotone bianco il messaggio che vuoi comunicare a chi ti sta vicino. Per dipingere le stoffe esistono in commercio appositi colori, mentre il disegno, se non ti senti sicuro, puoi trasferirlo con la carta carbone nera che non lascia tracce.

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