You are on page 1of 22

qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiop asdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwe Percorso di studi rtyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdf La citt industriale ghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjkl zxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopa sdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert

yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbn mrtyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopas dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcv bnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghj klzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm


Anno scolastico 2000/2000 Pinco Pallino

Tedesco
Heinrich Heine Die Schlesischen Weber

Italiano
Giosu Carducci Analisi di Inno a Satana

Italiano
Giosu Carducci Biografia

Arte
Umberto Boccioni Rissa in Galleria

Musica
Giuseppe Verdi

Storia
Le due Rivoluzioni Industriali

Arte
Il Futurismo

Scienze
Lelettricit

Tecnologia
Lacciaio

Scienze
Differenza di potenziale Legge di Ohm

Geografia
La Cina

Ed. Fisica
La Pallavolo

ITALIANO
Giosu Carducci
Vita: Giosu Carducci nasce a Valdicastello (Versilia) il 27 luglio 1835. Tra il 1838 e il 1839 la famiglia si trasferisce in Maremma a Bolgheri, successivamente a Castagneto, quest'ultimo luogo nel quale Carducci trascorre la sua infanzia. Insieme ai congiunti si trasferisce nel 1849 a Firenze, dove frequenta le scuole dei Padri Scolopi, dove acquisisce una buona preparazione di retorica e letteratura. Viene ammesso nel 1853 alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove fonda insieme a degli amici la societ degli Amici Pedanti, societ che mira alla restaurazione del classicismo. Consegue nel 1856 la laurea in filosofia e filologia, trova subito impiego presso il ginnasio di San Miniato. Contemporaneamente pubblica la sua prima raccolta di Rime. Nel 1857 la sua vita viene scossa dalla morte del fratello Dante, poco tempo dopo muore anche il padre. A questo punto Carducci deve farsi carico della famiglia e cos cura una serie di edizioni di classici per l'editore Barbera di Firenze. Nel 1859 Carducci prende in sposa Elvira Menicucci, dalla quale avr una figlia, Beatrice. Un anno dopo viene nominato professore di eloquenza presso l'universit di Bologna dove si trasferisce in via definitiva. La politica del nuovo Stato Unitario incomincia a deluderlo e, in quel periodo si immerge nella stimolante lettura di storici repubblicani francesi come Jules Michelet, Edgar Quinet e di poeti romantici radicali come Heinrich Heine, attestandosi su posizioni giacobine e repubblicane, anticlericali, anarchiche e poi socialisticheggianti. Lo dimostra L'Inno a Satana del 1863. Nel 1868 pubblica la raccolta Levia gravia (composta di 4 libri), ispirata a Ovidio. Come nel 1857 anche nel 1870 la sua vita viene segnata dalla morte del figlioletto Dante (al quale dedicher successivamente la lirica Pianto Antico) e tempo dopo anche dalla scomparsa della madre. Di grande successo fu la pubblicazione della Poesie (3 libri) del 1871, l'opera divisa in tre parti: Decennalia (poesie politiche del decennio 1860 70) Levia gravia ( da non confondere con la raccolta dello stesso titolo del 1868) e Juvenilia (poesie giovanili). Nel 1872 Carducci inizi la sua relazione amorosa con Carolina Cristofori Piva (moglie di un colonnello dell'esercito, denominata nelle lettere e in alcune poesie Lina o Lidia). Ad essa verranno dedicate delle opere, tra le quali ricordiamo Le primavere elleniche (1872), che verranno inserite in seguito nella raccolta delle Rime Nuove. Tra il 1876 e il 1877 pubblica le Odi barbare. Nel 1890 Carducci viene nominato senatore del Regno. Nel 1904 Carducci abbandona definitivamente le carriera di insegnante, nel 1906 riceve il premio Nobel per la letteratura e muore il 16 febbraio 1907 a Bologna di broncopolmonite.

Bibliografia: Tratto e riadattato dall'opera Rosa Fresca Aulentissima, Bologna Rocchi. Casa editrice: Loescher. ISBN 9788820128913. Per la poesia: opera: Libera Mente, Saviano, Angioloni, Giustolisi, Mariani, Pozzebon, Panichi. G.B. PALUMBO EDITORE ISBN 9788880208136

ITALIANO
Giosu Carducci
Analisi della poesia: Inno a Satana

Un bello e orribile Mostro si sferra1, Corre gli oceani, Corre la terra: Corusco e fumido2 Come i vulcani, I monti supera, Divora i piani; Sorvola i baratri, Poi si nasconde, Per antri incogniti3, Per vie profonde; Ed esce, e indomito4 Di lido in lido Come di turbine Manda il suo grido, Come turbine L'alito spande: Ei5 passa, o popoli, Satana il grande. Passa benefico Di loco in loco Su l'infrenabile6 Carro del foco. Salute, o Satana, O ribellione, O forza vindice7 De la ragione! Sacri a te salgono Gl'incensi e i vti! Hai vinto il Geova8 De i sacerdoti.
4

1 2

si sferra: si lancia con forza Corusco e fumido: Fiammeggiante e fumante 3 antri incogniti: caverne inesplorate 4 indomito: sfrenato 5 Ei: egli 6 infrenabile: inarrestabile 7 vindice: vendicatrice 8 Geova: Dio. La nuova religione

Analisi del Testo

Carducci stesso diede un giudizio molto severo a questa sua opera definendola una "chitarronata". E un documento in realt molto importante nel suo sistema di idee e di una tendenza della cultura e della mentalit contemporanee. Mentre dai reazionari ogni aspetto della modernit era condannato come prodotto di Satana, Carducci rovescia questa concezione polemicamente in positivo, celebrando la figura di Satana. Le cose che i reazionari esecrano come opera del demonio, per Carducci sono gli aspetti pi positivi della vita. Si compendia il trionfo del progresso, nel simbolo della macchina, la locomotiva. Abbiamo una concezione contrapposta a quella del cristianesimo , che per Carducci nega i beni del mondo, la bellezza artistica, il progresso. Satana trionfava nel mondo pagano, fu poi cacciato dal Cristianesimo, ma la sua funzione fu tenuta in vita dagli eretici e dai liberi pensatori. Oggi la forza della ragione e del progresso ha di nuovo vinto ogni oscurantismo e dogmatismo, cancellando loppressione religiosa. Stile e Forma Questo paganesimo democratico e progressista si riveste di forma classicheggiante: il poeta riprende il lessico aulico, la sintassi latineggiante ed i riferimenti dotti ed eruditi tipici della sua poetica.

TEDESCO
Heinrich Heine - Giosu Carducci
Heinrich Heine, Die Schlesischen Weber - I tessitori della Slesia (trad. di Giosu Carducci)

Im dstern Auge keine Trne Sie sitzen am Webstuhl und fletschen die Zhne: Deutschland, wir weben dein Leichentuch Wir weben hinein den dreifachen Fluch Wir weben, wir weben! Ein Fluch dem Gotte, zu dem wir gebeten In Wintersklte und Hungersnten Wir haben vergebens gehofft und geharrt Er hat uns gefft und gefoppt und genarrt Wir weben, wir weben! Ein Fluch dem Knig, dem Knig der Reichen Den unser Elend nicht konnte erweichen Der den letzten Groschen von uns erpret Und uns wie Hunde erschieen lt Wir weben, wir weben!

Negli occhi cupi nessuna lacrima Siedono al telaio e digrignano i denti: Germania, tessiamo il tuo lenzuolo funebre Tessiamo dentro tre maledizioni Tessiamo, tessiamo! Maledetto Dio, che abbiamo pregato Nei freddi invernali e nelle carestie Abbiamo pregato, sperato e aspettato Ci ha schernito, burlato ed ingannato Tessiamo, tessiamo!

Maledetto il re, il re dei ricchi Che non ha potuto ammorbidire la nostra miseria Egli ha spremuto da noi l'ultima monetina E ci lascia fucilare come cani Tessiamo, tessiamo! Maledetta la patria Dove prosperano solo la vergogna e l'infamia Dove ogni fiore si spezza presto Dove il verme si ristora di putrefazione e marciume Tessiamo, tessiamo! La spola vola, il telaio scricchiola Tessiamo con solerzia giorno e notte Vecchia Germania, tessiamo il tuo lenzuolo funebre Tessiamo dentro tre maledizioni Tessiamo, tessiamo!

Ein Fluch dem falschen Vaterlande Wo nur gedeihen Schmach und Schande Wo jede Blume frh geknickt Wo Fulnis und Moder den Wurm erquickt Wir weben, wir weben!

Das Schiffchen fliegt, der Webstuhl kracht Wir weben emsig Tag und Nacht Altdeutschland, wir weben dein Leichentuch Wir weben hinein den dreifachen Fluch Wir weben, wir weben!

STORIA
Confronto tra le due Rivoluzioni industriali

I Rivoluzione Industriale (dalla fine del 700 al 1870-75) E una "rivoluzione" poich segna il passaggio definitivo da uneconomia di sussistenza ad uneconomia di mercato, con cambiamenti irreversibili non solo in campo economico ma anche culturale e sociale. La rivoluzione dei trasporti, lincremento demografico, la rivoluzione causata dalluso del ferro e del carbone e la rivoluzione agraria, che porta allo sfruttamento razionale ed intensivo della terra, allapplicazione allagricoltura dei prodotti industriali ed alla liberazione di manodopera agricola in seguito allintroduzione della macchina, hanno sicuramente favorito questa rivoluzione. La I Rivoluzione Industriale caratterizzata dal capitalismo, cio dallaccumulo di capitali in mano di pochi, fondato sul libero scambio, quindi sul liberismo economico. Inoltre viene accentuata la distinzione tra capitale e lavoro, mezzi di produzione e salari, capitalisti e proletari. La questione sociale si avvia a soluzione quando il proletariato acquista "coscienza di classe" e si organizza in associazione e sindacati.

II Rivoluzione Industriale (dopo il 1870 alla I guerra mondiale) La II Rivoluzione Industriale determin una nuova trasformazione rivoluzionaria nella vita e nelle prospettive delluomo. La politica imperialista indubbiamente favor una generale stabilit e un diffuso sviluppo economico; i maggiori stati europei, infatti, alla ricerca di prestigio e di materie prime, si lanciano nella conquista del continente africano e di quello asiatico, forti della potenza dei loro eserciti. La politica di potenza favorisce gli industriali sia per l'abbondanza di materie prime sia per la facilit dei commerci sia per l'ingerenza delle commesse statali, soprattutto nel settore degli armamenti; e si identifica inoltre con il protezionismo, per cui l'industria nazionale, soprattutto in settori come la siderurgia o l'agricoltura meccanizzata, cresce favorita dai dazi doganali. Infatti lo Stato, per tutelare gli industriali e gli agrari e le loro produzioni dalla concorrenza estera, applicarono tariffe doganali protezionistiche sui prodotti esteri concorrenziali. Assunsero un ruolo centrale in questo rinnovamento integrale sia le scoperte degli scienziati, sia il lavoro. Causa e conseguenza dello sviluppo industriale il notevole sviluppo tecnologico: il vapore viene sostituito dal motore a scoppio, azionato dalla benzina, e da quello elettrico; l'elettricit garantisce l'illuminazione notturna stravolgendo i ritmi di vita nelle citt; non di poca rilevanza lo sviluppo dellindustria chimica, con le relative ripercussioni sullindustria tessile e sullagricoltura. Notevoli miglioramenti avvengono anche nel campo dei trasporti (ferroviari e marittimi) che, ovviamente, favoriscono il commercio.

Allinizio del nuovo secolo le grandi imprese si trasformarono in imprese multinazionali. Lamericano Taylor osservando i processi industriali formul il primo principio sulla razionalizzazione del lavoro di fabbrica e cio il principio della catena di montaggio. Questo principio si basava sull'osservazione sistematica dei movimenti degli operai e nella rilevazione cronometrica dei tempi impiegati dagli operai per svolgere le loro mansioni. Taylorysmo e Fordismo Lingegnere Taylor infatti stato il primo a teorizzare unorganizzazione scientifica del lavoro: egli aveva capito, in seguito alla sua esperienza come responsabile della produzione in aziende che trattavano principalmente materiale meccanico, che era molto importante in unindustria attuare un sistema di produzione mirante al massimo ma con il minimo della fatica e del tempo. Taylor intendeva infatti annullare tutti gli sprechi di tempo, i cosiddetti tempi morti, e tutti gli sprechi di energia, limitando i movimenti degli operai al minimo indispensabile. Per ottenere ci egli attu la catena di montaggio, un sistema produttivo diviso in tante piccole unit semplici e ripetibili che non consentivano alcuno spreco di energia n di tempo. Gli operai della catena di montaggio cio dovevano svolgere solo determinati movimenti sempre uguali per tutta la durata della giornata lavorativa. I principi del pensiero di Taylor infatti si possono riassumere nel principio dellOne Best Way e in quello dell "operaio bue". Il primo, cio lunico miglior metodo possibile, sosteneva che dinanzi a qualunque problema tecnico o organizzativo esiste una sola soluzione, non una serie di soluzioni alternative fra loro. Deve rispettare regole, impegni e tempi previsti senza anticiparli, n attardarli. Nella logica tayloristica, quindi, loperaio pigro o quello zelante sono sullo stesso piano perch non rispettano i tempi dellorganizzazione scientifica del lavoro. Dal punto di vista industriale, lindustriale che meglio di altri comprese le straordinarie potenzialit del metodo tayloristico, e quindi della catena di montaggio, fu Henry Ford proprietario dellomonima industria di automobili. Egli non solo applic il metodo messo a punto da Taylor ma incentiv i suoi operai con dei salari alti, in modo da consentire alle classi sociali operaie un benessere mai conosciuto. In questo modo anche gli operai, oltre che essere i produttori di un bene, ne divennero anche i consumatori: molti dei modelli della prima auto costruita in catena di montaggio chiamata "modello T" furono proprio acquistati dagli operai che la costruivano.

GEOGRAFIA
La Cina Regioni fisiche
La Cina pu essere suddivisa in cinque grandi regioni fisiche: Il Nord- Ovest Il Nord- Est La Cina Settentrionale La Cina meridionale Laltopiano del Tibet

L'estrema regione sudoccidentale della Cina occupata dall'altopiano del Tibet che, posto a un'altitudine media di 4510 m sul livello del mare, la regione pi elevata della Terra. Qui si trovano le sorgenti di molti fiumi importanti del Sud e del Sud-Est asiatico, come l'Indo, il Gange, il Brahmaputra, il Mekong, e i gi citati Chang Jiang e Huang He. Nell'altopiano tibetano sono presenti numerosi laghi di acqua salata, il maggiore dei quali il paludoso lago Qinghai, situato nella bassa zona nordorientale; anche nell'arida regione nordoccidentale e nelle zone di confine con la Mongolia si trovano numerosi bacini lacustri, spesso salati, come il Lop Nur (vedi Tarim) e il Bosten Hu, a est del bacino del Tarim. L'Ulansuhai Nur, alimentato dal fiume Huang He, si trova nella Mongolia Interna, mentre lo Hulun Nur si estende a ovest del Grande Khingan, in Manciuria.

Clima Il clima della Cina fondamentalmente continentale, ma con forti variazioni passando dalle regioni settentrionali e occidentali a quelle orientali e meridionali. I monsoni esercitano una profonda influenza sul clima della Cina. Durante l'inverno, venti freddi e secchi soffiano dal sistema di alte pressioni della Siberia centrale, portando temperature basse in tutte le regioni a nord del Chang Jiang e siccit nella maggior parte del paese; in estate, aria umida e calda penetra verso l'interno dall'oceano Pacifico, portando precipitazioni e causando spesso tempeste e manifestazioni violente. Le precipitazioni diminuiscono rapidamente con l'aumentare della distanza dalla costa e sui versanti sottovento dei rilievi. A sud della valle del Chang Jiang il clima assume caratteri subtropicali o tropicali, con temperature medie estive attorno ai 26 C. Le medie invernali scendono dai 17,8 C a sud ai circa 3,9 C lungo il Chang Jiang. Anche gli altipiani e i bacini delle regioni di sud-ovest hanno un clima subtropicale, con notevoli variazioni locali; a causa delle altitudini elevate, qui le estati sono pi fresche e, grazie alla protezione dai venti del Nord, gli inverni sono miti. Le temperature in gennaio variano dai 3,9 C delle pianure dell'Huang He a circa -10 C a nord di Pechino e nelle aree montuose a ovest; a luglio superano generalmente i 26 C e, nel bassopiano cinese, si avvicinano ai 30 C. Quasi tutte le precipitazioni sono concentrate nel periodo estivo e, generalmente, non raggiungono i 760 mm, diminuendo verso nord-ovest, dove l'ambiente quello tipico della steppa. In Manciuria il clima simile a quello della Cina settentrionale, ma pi freddo. Nella Mongolia Interna e a nord-ovest prevale un clima semiarido. Le medie di gennaio rimangono inferiori ai 10 C, ma scendono ulteriormente nella Zungaria, quelle di luglio superano generalmente i 20 C. Le precipitazioni annuali sono inferiori a 250 mm, mentre nella maggior parte del territorio non superano i 100 mm. Flora Data la vastit del territorio e la presenza di numerose e diverse regioni fisiche e climatiche, la vegetazione del continente cinese molto varia. Nel corso dei secoli molte zone sono state diboscate per lasciare il posto a nuovi insediamenti e alle coltivazioni; le foreste naturali sono state salvaguardate solo nelle zone montuose pi remote. Fauna Le specie animali presenti in Cina sono molteplici. Nelle regioni tropicali meridionali si trovano numerosi tipi di scimmie e, in alcune zone remote, carnivori quali orsi, tigri e leopardi; questi ultimi vivono anche nelle zone periferiche di molte citt, soprattutto nella Manciuria settentrionale. Il leopardo delle nevi vive invece nel Tibet. Tra gli animali domestici troviamo il bufalo, uno degli animali da tiro pi diffusi nelle zone meridionali dove si coltiva il riso; il cammello, nelle aree settentrionali e occidentali; lo yak, nelle regioni pi elevate e nel Tibet. Popolazione Il 93% della popolazione cinese appartiene al gruppo han, relativamente omogeneo, risultato di una storia unitaria del paese; e tuttavia pi di 70 milioni di persone appartengono a oltre cinquanta diverse etnie che si distinguono dagli han pi per ragioni linguistiche e religiose che per caratteristiche razziali. 10

Produzione agricola
Circa l'80% dei terreni agricoli destinato alla produzione alimentare; il prodotto principale il riso, per cui la Cina detiene il primato mondiale, coltivato nelle zone a sud del fiume Huai, nella valle del Chang Jiang, nel delta dello Zhujiang e nel bacino del Sichuan, cio nella sezione della Cina pi soggetta al clima monsonico, con le precipitazioni pi elevate (la "Cina umida"). Secondo cereale per importanza il frumento, coltivato a nord del fiume Huai, nel bassopiano cinese e nelle valli dei fiumi Wei e Fen, nella regione del Loess (la Cina meno piovosa). Nella Cina settentrionale e in Manciuria sono importanti le produzioni di sorgo e di miglio. Il mais occupa circa il 20% delle aree coltivate; la produzione di avena importante nella Mongolia centrale e nella regione occidentale, principalmente in Tibet. Tra i semi oleosi si coltivano la soia, soprattutto nella Cina settentrionale e in Manciuria, arachidi, nello Shandong e nello Hebei, sesamo, girasole e, nel Sichuan, il tung. Uno dei principali prodotti da esportazione il t, le cui principali piantagioni si trovano nelle aree collinari della valle del Chang Jiang e nelle province sudorientali di Fujian e Zhejiang. Lo zucchero viene ricavato soprattutto dalla canna, coltivata nelle province di Guangdong e Sichuan. Fiorente inoltre la coltivazione di piante tessili tra cui il cotone, di cui la Cina il maggiore produttore mondiale, concentrata soprattutto nel bassopiano cinese, oltre che nella regione del Loess, nel basso e medio corso del Chang Jiang. Altre importanti piante tessili sono rami, iuta, canapa, lino e seta; la sericoltura, attivit tradizionale del paese, praticata nelle regioni centrali e meridionali, soprattutto nel delta del Chang Jiang. Allevamento In Cina l'allevamento rappresenta una risorsa molto importante. Nelle zone agricole pi sfruttate la povert dei terreni destinabili al pascolo limita fortemente l'allevamento di bovini, ovini e caprini. Pesca Nonostante la pesca sia praticata tuttora con metodi piuttosto tradizionali, la Cina uno dei maggiori produttori di pesce del mondo. Nel paese sono presenti numerosi allevamenti ittici, in particolare di carpe, uno degli elementi base dell'alimentazione cinese. Le principali regioni produttrici si trovano vicino ai distretti urbani nella bassa e media valle del Chang Jiang e nel delta dello Zhujiang Kou. Programmi intensivi volti al rimboschimento hanno ottenuto soltanto risultati parziali e all'inizio degli anni Novanta le zone boscose ammontavano al 13% del territorio totale, fornendo una produzione di 277 milioni di m3 di legname. La distribuzione delle foreste molto irregolare; esse si trovano soprattutto in Manciuria, nel Tibet sudorientale e nello Yunnan. Un progetto importante prevede l'impianto di una cintura forestale continua lungo il lato nordoccidentale delle regioni semiaride, nel bassopiano cinese e nella Manciuria occidentale. I giacimenti sono distribuiti in tutto il paese, ma le aree pi ricche sono la Manciuria meridionale, soprattutto la penisola di Liaodong e le zone montuose del Sud. I giacimenti di olio di scisto si trovano principalmente nel Liaoning e nel Guangdong. Le riserve di minerali di ferro sono localizzate soprattutto nella Manciuria meridionale, nell'Hebei settentrionale e nella Mongolia Interna centrale. I giacimenti di ematite si trovano nel Liaoning, nello Hubei, nella valle del Chang 11

Jiang e nello Hainan; quelli di minerali di alluminio nel Liaoning e nel Shandong. La produzione di stagno raffinato copre l'8% della produzione mondiale; nel continente, soprattutto nello Hunan, si trovano ricchissimi giacimenti di antimonio e tungsteno. Industria Dal 1965 al 1990 il settore industriale cinese (principalmente l'industria pesante) increment in misura notevole la propria partecipazione al prodotto interno lordo. Agli inizi degli anni Novanta si contavano nel paese pi di sei milioni di imprese private e quasi due milioni di imprese organizzate in cooperative autonome.

Produzione industriale
Lo sviluppo dell'industria del ferro e dell'acciaio nel paese stato prioritario fin dal 1949. Le principali aree di produzione si trovano in Manciuria, dove gi avevano operato i giapponesi, nella Cina settentrionale e nella valle del Chang Jiang. L'industria petrolchimica possiede stabilimenti nella maggior parte delle province e delle regioni autonome cinesi; di rilievo quelli di Pechino, Shanghai, Lanzhou, Yueyang, Anqing e Canton. Particolarmente fiorente nel paese l'industria tessile che impiega pi di quattro milioni di lavoratori; la maggior parte degli stabilimenti si trova vicino alle zone di produzione del cotone, come le province di Hubei, Hunan, Hebei e Shaanxi. La Cina uno dei principali paesi produttori di elettricit del mondo; nonostante questo, il fabbisogno del paese non viene soddisfatto, principalmente nelle citt, e per questo lo stato ha dato priorit allo sviluppo del settore. Fino alla fine degli anni Settanta il governo forniva alle imprese di stato macchinari e materie prime e la distribuzione della merce era affidata ad agenzie statali. I prodotti di consumo richiesti dalla popolazione rurale venivano forniti da una cooperativa incaricata della commercializzazione dei prodotti. Dal 1979 le imprese dello stato sono libere di scegliere alcuni dei propri acquisti e di commercializzare parte dei loro prodotti. Nei centri urbani tale riorganizzazione ha portato alla rapida crescita di attivit private (soprattutto servizi); nelle campagne sono stati riaperti i mercati, dove le famiglie possono vendere le eccedenze della propria produzione e acquistare altri prodotti. Trasporti e comunicazioni Due terzi del trasporto di passeggeri e met del trasporto di merci viene effettuato su rotaia. Nelle aree urbane il trasporto pubblico ben sviluppato. Nel 1994 sulle strade cinesi circolavano pi di 8,2 milioni di autoveicoli; molto diffuso l'utilizzo della bicicletta. Molti trasporti nel paese avvengono attraverso gli oltre 110.000 km di canali navigabili.

Ordinamento dello stato


La Repubblica popolare cinese si regge su una Costituzione promulgata nel 1982, la quarta dopo l'avvento del regime comunista (le altre tre furono redatte nel 1954, nel 1975 e nel 1978).

12

13

TECNOLOGIA
Lacciaio
Quando lindustrializzazione raggiunse la piena maturit negli ultimi decenni dellOttocento, grazie ad una serie di scoperte scientifiche ed innovazioni in campo tecnologico si verific la Seconda Rivoluzione Industriale. Fattore dominante dellindustria fu lacciaio, una lega di ferro e carbonio. Nel 1856, linglese Henry Bessemer un nuovo procedimento per produrne in grandi quantit a costi relativamente contenuti. Tempo dopo il chimico inglese Sidney Thomas rese possibile, per la produzione di acciaio, limpiego di materiali ferrosi, contenti unalta percentuale di fosforo; vennero utilizzati minerali meno pregiati e pi convenienti, per questo la produttivit degli impianti nellarco di ventanni (1870-1890) aument di quattro volte. Fu proprio questo nuovo metodo di lavorazione dellacciaio a fare della Germania (ricca di minerali fosforosi) un paese industriale che poteva benissimo competere con lInghilterra. Presto il ferro venne sostituito da questo nuovo materiale nelledilizia, nella costruzione di materiale ferroviario, navi, armamenti e impianti industriali. A partire dallOttocento tutta la vita moderna sar condizionata dalla presenza di questa lega. Dopo il 1850 la produzione dellacciaio rese possibile la costruzione del primo motore a scoppio ad opera di Barsanti-Matteucci, costruito nelle officine Benini di Firenze. Il 19 settembre 1860 si costitu una societ per lo sfruttamento della nuova invenzione e, lanno dopo un motore della potenza di 20 CV figurava in funzione allesposizione di Firenze, e trov acquirenti. La gioia della riuscita fu per gli inventori non priva di crucci.

14

ARTE
Il Futurismo
La nascita del movimento futurista annunciata dalla pubblicazione del Manifesto del Futurismo, avvenuta il 20 febbraio 1909 sul prestigioso giornale Le Figaro di Parigi. Il Manifesto fortemente voluto da Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento e suo esponente pi interessante: basato su un rifiuto radicale del passato, latto confermato e perfezionato dal Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912), che definisce i procedimenti della scrittura letteraria del gruppo. Il Futurismo rientra, assieme ad altre esperienze culturali come il Dadaismo e il Surrealismo, nel grande gruppo delle Avanguardie storiche, termine usato per distinguere queste sperimentazioni dinizio Novecento dalle avanguardie depoca successiva. I futuristi prendono il pi possibile le distanze dai valori morali, politici e culturali della mentalit del passato: bollano come vecchia e imbalsamata la cultura dei musei, delle biblioteche e delle accademie e la rifuggono come se fosse la morte, andando invece in cerca della vita, del movimento e dellazione. La loro arte e la stessa esistenza coincidono con lazione, energica, frenetica, audace, quasi spavalda: dice infatti il punto 3 del Manifesto che la letteratura esalt fino ad oggi limmobilit pensosa, lestasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, linsonnia febbrile, il passo da corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno. Non soltanto si invoca a gran voce la bellezza del pericolo e dellenergia: si passa addirittura dal piano concettuale dello slancio a quello pi specificamente ginnico - sportivo, fino a sfociare nellesaltazione dellaggressivit e della violenza. Il Futurismo celebra infatti la lotta e la guerra, considerate ricettacolo di tutte quelle qualit (il coraggio, laudacia, la ribellione) che gli uomini devono cercare nellarte cos come nella vita. Dichiara infatti il punto 7 del Manifesto che Non v pi bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo pu essere un capolavoro. Nuovo valore del futurista diviene la velocit: allammirazione e studio delle opere antiche sostituita linnovativa valorizzazione della rapidit, che stravolge gli stili di vita degli uomini moderni, concede una nuova strutturazione e controllo del tempo, e si concretizza in un oggetto specifico simbolo dellottica futurista, lautomobile. Tale veicolo non solo la rappresentazione concreta della velocit, ma pure un oggetto sensibile, pesante, metallico, dotato di movimento, energia, rumore e pericolo: racchiude nelle sue quattro ruote tutti i capisaldi della filosofia del gruppo.

Umberto Boccioni
Umberto Boccioni, pittore, scultore futurista e inventore del Dinamismo Plastico, nasce a Reggio Calabria il 19 ottobre 1882, ma trascorre infanzia ed adolescenza in varie citt perch il padre, impiegato statale, costretto a frequenti spostamenti. Nel 1899 Umberto Boccioni si trasferisce a Roma. In questo periodo il giovane pittore, dallo stile molto realista, conosce l'altrettanto giovane Gino Severini e con lui frequenta lo studio di Giacomo Balla, che in quegli anni, a Roma, maestro molto famoso, per approfondire la ricerca sulle tecniche divisioniste. Dal 1903 al 1906 Umberto Boccioni partecipa alle esposizioni annuali della Societ Amatori e Cultori, ma nel 1905 in polemica con il conservatorismo delle giurie ufficiali, organizza con Severini, nel foyer del Teatro Costanzi, la "Mostra dei rifiutati". Finalmente Boccioni, dopo aver conosciuto Marinetti, si avvicina al movimento avanguardista e, nel 1910 scrive, con Carlo Carr e Luigi Russolo, il "Manifesto dei pittori futuristi" ed il "Manifesto tecnico della pittura futurista", firmati anche da Severini e Balla. Boccioni modernizza lo stile 15

pittorico utilizzando un linguaggio proprio, mentre partecipa attivamente a tutte le iniziative futuriste diventando il pittore pi rappresentativo di questa corrente. Allestisce, nelle varie capitali europee, Parigi, Londra, Berlino, Bruxelles, mostre dei pittori futuristi e scrive il "Manifesto della scultura futurista", dove espone le sue teorie sulla simultaneit e sul dinamismo, gi parzialmente espressa nel "Manifesto tecnico della pittura futurista". Umberto Boccioni suggerisce l'impiego in una stessa opera di materiali diversi, come il legno, la carta, il vetro ed il metallo, cominciando ad incorporare frammenti di oggetti nei modelli in gesso delle sculture.

Umberto Boccioni: Rissa in galleria


una delle tele pi note del primo periodo d'attivit di Umberto Boccioni, un'opera di spirito profondamente futurista, pur precedendo il vero futurismo pittorico di qualche anno, ed una celebrazione artistica di Milano: "Rissa in galleria". Il dipinto, entrato nella collezione Jesi e, come tale, da anni parte integrante del patrimonio della Pinacoteca di Brera, risale al 1910. un anno importante sia per Boccioni, all'epoca ventottenne e dal 1907 residente a Milano (era nato a Reggio Calabria), sia per l'intero movimento futurista (a cui il pittore aveva da poco aderito), che, costituitosi nel 1909, nel corso dell'anno successivo allarga i propri interessi anche alle arti visive con la pubblicazione del "Manifesto dei pittori futuristi" (11 febbraio) e de "La pittura futurista, manifesto tecnico" (11 aprile). "Rissa in galleria" viene concepita in una fase della pittura boccioniana gi idealmente futurista, ma ancora stilisticamente lontana dai moduli "pienamente futuristi" che verranno sviluppati solo dopo il confronto diretto con le nuove avanguardie artistiche parigine. Il soggetto/pretesto una rissa tra due prostitute davanti a un caff della Galleria Vittorio Emanuele II, nel centro di Milano. sera e, sotto la luce dei nuovi lampioni elettrici, una disordinata folla si assiepa intorno alla piccola scena. A un livello pi profondo il vero soggetto appare per pi vasto: la citt, nella sua interezza, che esplode e implode di modernit e movimento. Protagonisti infatti sono la luce (dalle lampade ad arco di coronamento e dall'interno del caff) e il dinamismo (quello dei personaggi antistanti, con il netto passaggio dalla rappresentazione del singolo a quella della folla come entit viva e dotata di un'anima propria). La luce, la prima protagonista citata, inonda la scena, vibrante di cangiantismi cromatici, a loro volta fondati su un'attenta applicazione del divisionismo, la tecnica pittorica diffusa in Italia tra '800 e '900 che Boccioni avevo appreso da Gaetano Previati, uno dei pi apprezzati e attivi artisti italiani a cavallo tra i due secoli, e da Balla, del gruppo futurista romano ( la tecnica pittorica che dominer le tele dei futuristi fino all'apprendimento della scomposizione cubista). Alla luce si somma poi, come detto, il movimento: pur ancora con un'attenzione al dato reale propria della tradizione pittorica italiana ottocentesca, Boccioni riesce a trasmetterci la concitazione dinamica dell'evento, con un'ideale fusione tra la folla sovraeccitata e la vibrazione della citt tutt'intorno. il diretto antecedente di quella fusione ormai effettiva che si paleser nelle successive tele de "La citt che sale" (1910) e de "La strada entra nella casa" (1911). "Rissa in galleria" , infine, un'acuta testimonianza storica (non ancora travolta dalle complicazioni formali dell'avanguardia e perci pi diretta) di quello che doveva essere il fervore di Milano alle soglie della Grande Guerra, riassumendo in s i contrasti di una metropoli in profondo cambiamento (fu quella che ebbe la maggiore espansione, tra le citt italiane dell'epoca). La scelta del "palcoscenico" Galleria caratteristica, cos come quella del caff rappresentato, l'antico "Caff Campari", un pezzo della storia ambrosiana, che lo stesso Boccioni e altri artisti e letterati di quegli anni frequentavano quotidianamente.

16

Umberto Boccioni, Rissa in Galleria, 1910, Olio su tela cm. 76x64, Pinacoteca di Brera, coll. Jesi (Milano)

17

MUSICA
Giuseppe Verdi
Di umili origini, fu iniziato allo studio della musica dall'organista P. Baistrocchi e perfezion in seguito la sua istruzione grazie all'aiuto dell'industriale (e futuro suocero) A. Barezzi. Cominci a comporre musica ancora giovanissimo; il primo lavoro d'impegno che pot far eseguire in pubblico fu una sinfonia d'apertura, che fu premessa, invece di quella di G. Rossini, a una rappresentazione del Barbiere di Siviglia al teatro di Busseto (1828). Altre pagine di quegli anni (fino al 1832 circa) sono i numerosi pezzi sacri scritti per studio o anche per le chiese locali, le marce e altri pezzi var per la banda del paese, e composizioni vocali-orchestrali, tra le quali una sorta di cantata: I deliri di Saul. Recatosi (1832) a Milano, per studi presso quel conservatorio, non venne ammesso, essendo state giudicate troppo scarse le sue attitudini musicali. Fu invece accettato come allievo da V. Lavigna, maestro concertatore alla Scala e compositore (che V. ricorder come "contrappuntista fortissimo"), e con lui continu i suoi studi fino al 1835, integrandoli con una personale lettura dei classici e con l'esercizio direttoriale in concerti. Un dott. A. Piazza gli propose un libretto d'opera Oberto conte di S. Bonifacio, che V. accett e cominci a musicare. Intanto sposava (1836) Margherita Barezzi (che morir nel 1840), figlia del suo mecenate. Nel 1838 pubblic le sei Romanze e lanno successivo andava in scena, alla Scala, l'Oberto, il cui esito, se non straordinario, determin Merelli a commissionare a Verdi tre opere. La prima di queste fu di genere buffo Il finto Stanislao ovvero Un giorno di regno, su libretto di F. Romani, che fu accolta negativamente. La crisi seguita all'insuccesso fu superata grazie all'aiuto di Merelli, che forn a Verdi il libretto di T. Solera per il Nabucco, rappresentato con esito trionfale alla Scala nel 1842. Consolidata la propria fama a livello internazionale, nel 1848 Verdi scelse come dimora stabile la villa di Sant'Agata, presso Busseto, dove avrebbe composto le sue opere maggiori. Tra il decennio 1850-60 Verdi ebbe modo di impegnarsi politicamente a favore della causa nazionale, impegno che gli valse l'invito da parte di Cavour a porre la propria candidatura a deputato del Parlamento italiano, candidatura che, dopo qualche titubanza, accett, venendo eletto nel 1861 come esponente dell'area liberalmoderata. Compose anche in quel tempo, per commissione, un Inno delle Nazioni, ove inser temi della Marsigliese, del God save the Queen e dell'Inno di Mameli, inno applaudito a Londra nel maggio 1862.
Giovanni Boldini, Ritratto di Giuseppe Verdi, 1886, Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma

18

EDUCAZIONE FISICA
La pallavolo
Gi nellantichit esistevano giochi con la palla che possono essere considerati i predecessori della pallavolo. In Italia, una specie di pallavolo era giocata durante il Medioevo e le sue origini possono essere ricercate addirittura in antichi giochi greci e romani. In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato Faustball (pallapugno), ma il merito della costituzione della pallavolo in forma moderna va riconosciuto a William Morgan, istruttore di educazione fisica presso una scuola dellYmca (Young Mens Christian Association) di Holyoke, nel Massachusetts. In effetti, se vero che si possono trovare similitudini fra la Faustball e il gioco ideato da Morgan, anche vero che differivano in alcune caratteristiche di base: nella Faustball, per esempio, la palla poteva toccare il terreno anche due volte, mentre nella versione di Morgan la palla doveva essere giocata al volo.

Il 6 febbraio 1896, Morgan fece scendere in campo i suoi allievi per offrire ai colleghi e al preside dellistituto la prima dimostrazione pubblica della minonette. Minonette (da minon, micio) era stato il nome di un gioco con la palla praticato da nobili e dame due secoli prima in Francia, ma, nella nuova versione, viene presentato come un gioco decisamente innovativo. Una caratteristica peculiare quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacit di concentrazione e lagilit prendono il posto della qualit fino ad allora primaria nelle attivit sportive: la forza. La minonette era quindi destinata ad atleti non pi massicci e pesanti, bens agili, con una buona elevazione, capaci di destreggiarsi nel gioco acrobatico. Da questa prima apparizione a una vera e propria diffusione della pallavolo bisogna aspettare ancora qualche anno. Infatti inizialmente non riscosse molto successo e la sua diffusione dal collegio di origine non arriv pi lontano di un centinaio di chilometri, fino a Springfield nel New England, dove cera unaltra sede dellYmca. Qui questo sport cominci la sua parabola ascendente e si diffuse nel mondo grazie soprattutto alloperato di Alfred Halstead, che mut il nome minonette in "volleyball". Volley in inglese significa raffica, colpo violento, e quindi 19

la nuova denominazione potrebbe essere tradotta piuttosto letteralmente come "palla colpita violentemente". Nellultimo decennio del secolo scorso la volleyball si fa conoscere in tutta lAmerica. Dapprima nelle citt del Massachusetts e del New England, poi in Canada, Cuba, Brasile, Uruguay, Messico, Argentina e altri paesi dell America latina. dove il nuovo gioco trova un terreno fertilissimo. C un vero e proprio boom di questo sport e ovunque vengono costituite squadre, allestiti campi da gioco e organizzati piccoli campionati cittadini su scala locale. La diffusione del gioco in Oriente cominci nel 1898 per opera di Elwood Brown, direttore specializzato in educazione fisica dellYmca di Manila, nelle Filippine. Brown cap subito che le caratteristiche fisiche degli asiatici si adattavano molto bene alle qualit richieste da questo sport e incoraggi la sostituzione delle abituali sfide di football americano tra gli indigeni e i soldati americani di stanza nelle Filippine con gare di pallavolo, in cui finalmente gli asiatici poterono ottenere la rivincita sui robusti soldati americani. La pallavolo divenne rapidamente popolare in tutta lAsia: per primi visi dedicarono con entusiasmo i cinesi, poi i coreani e quindi i giapponesi, per i quali la pallavolo tuttora lo sport nazionale. Larrivo della pallavolo in Europa si accompagna ai tragici eventi del primo conflitto mondiale: le prime reti per la pallavolo furono infatti quelle appese lungo le coste della Bretagna e della Normandia dai soldati americani sbarcati in Francia. Malgrado la forte concorrenza dello sport pi popolare in gran parte del vecchio continente, il calcio, al termine della guerra la pallavolo cominci a espandersi dalla Francia negli altri paesi europei. Nellallora Unione Sovietica il successo della pallavolo travolgente, anche per effetto del clima rigido che favorisce gli sport praticabili al coperto: nellarco di pochi anni lUrss e le altre compagini dellEuropa orientale arrivano ai massimi livelli mondiali, al pari dei giapponesi e superiori agli stessi americani. Dopo una stasi dovuta alla seconda guerra mondiale, nel 1947 si riuniscono a Parigi i rappresentanti di quindici paesi per dare vita a una federazione internazionale e uniformare le regole di questo sport. I paesi sono: Belgio, Brasile, Cecoslovacchia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Iugoslavia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Ungheria, Uruguay, Usa. Pi avanti vi aderiranno anche Unione Sovietica. Giappone. Bulgaria e Repubblica Democratica Tedesca. La pallavolo diviene cos ufficialmente uno sport mondiale e il numero di pallavolisti nel mondo cresce rapidamente fino a raggiungere la popolarit della pallacanestro (si calcola che entrambi gli sport siano attualmente praticati da oltre 80 milioni di persone, oltre il triplo di quelle che giocano a calcio). Nel 1948 fu organizzato a Roma il primo campionato europeo, vinto dalla nazionale cecoslovacca; lanno successivo si organizz a Praga il primo campionato mondiale, in cui la vittoria and allUnione Sovietica. Dalle Olimpiadi di Tokyo del 1964 la pallavolo fa parte delle discipline olimpiche. In Italia la pallavolo nasce ufficialmente con la costituzione della Federazione nazionale (FIPAV) il 31 marzo 1947. Nel 1955 la FIPAV viene riconosciuta dal CONI. La pallavolo italiana ottiene sempre pi successi anche a livello internazionale sia con le squadre di club sia con la nazionale. Tratto da Il manuale della pallavolo di Giovanni Volpicella - (ed. Idealibri, 1994)

20

SCIENZE
Elettricit
Il perno della Seconda rivoluzione industriale fu lelettricit. Lelettricit era stata scoperta da Alessandro Volta alla fine del settecento, quando invent una pila che produceva corrente, che fu poi applicata allindustria solo nel 1860, quando Antonio Pacinotti invent la dinamo (Macchina che trasformava il movimento in energia). Quando poi negli anni ottanta i paesi europei soprattutto in Italia (in Piemonte, in Lombardia, e nellItalia centrale) e negli Stati Uniti costruirono le prime centrali idroelettriche, lenergia elettrica fu ancora pi richiesta. Thomas Alva Edison fu linventore delle centrali idroelettriche e della lampadina (1800); la contemporaneit delle due invenzioni permise lilluminazione di interi quartieri urbani, fornire energia a macchine industriali e rivoluzionare i mezzi di trasporto.

Lelettricit venne per anche usata da altri ideatori che brevettarono nuove Tecnologie: come nel 1871, quando Antonio Meucci, invent il telefono, poi perfezionato in America da Graham Bell, nel 1876, e del fonografo, inventato da Edison nel 1876. Alcuni inventori continuando ricerche sullelettricit, nella seconda met dellottocento, scoprirono che oltre alla corrente incanalata nei fili per produrre luce ed energia, esistono anche onde elettriche invisibili che trasportano lelettricit nello spazio: le onde elettromagnetiche. Uno dei primi italiani a utilizzare queste onde fu Guglielmo Marconi, che riusc a utilizzarle come veicolo per trasportare un segnale: infatti riusc a trasportare la lettera S per un chilometro e mezzo, cos aprendo lera del telegrafo senza fili. In base allo stesso principio fu poi inventata la radio e, nel 1895, Wilhelm Conrad Rntgen scopr o raggi X. 21

SCIENZE
La differenza di potenziale elettrico
Un corpo elettrizzato non pi elettricamente neutro ma contiene un eccesso di cariche dello stesso segno. Proprio perch sono dello stesso segno tra queste cariche agisce una forza di repulsione che porterebbe ad allontanarle lun laltra e a disperdersi se non fossero tenute insieme per qualche motivo. Tali cariche accumulate posseggono quindi unenergia potenziale, che viene chiamata energia potenziale elettrica, ed lenergia che fa muovere gli elettroni. Quando ai due estremi di un filo conduttore sono accumulate quantit diverse di cariche elettriche, cio quando i due estremi hanno un diverso potenziale elettrico, gli elettroni si spostano lungo il conduttore in modo da annullare questa differenza, in modo tale da avere in ogni punto del conduttore lo stesso potenziale elettrico. Il differente livello di potenziale elettrico che tende ad essere annullato prende il nome di differenza di potenziale elettrico. A generare il flusso di cariche elettriche la differenza di potenziale elettrico.

La legge di Ohm
La Legge di Ohm stabilisce che, in ogni conduttore attraversato da una corrente elettrica, si produce una differenza di potenziale (o caduta di tensione) tra le sue estremit, questo dipende dalla resistenza propria del conduttore (resistivit). Ad elevate resistenze corrispondono cadute di tensione elevate, mentre a basse resistenze corrispondono piccole cadute di tensione, tutto questo a parit di corrente circolante.

Data una sorgente di tensione continua B, e un carico R collegato in serie. Una corrente I fluir attraverso il carico. Il prodotto tra la Tensione e la Corrente determina la potenza P sul carico R. La tensione (V) deve essere misurata sul carico, quindi in parallelo, la corrente (I) che passa nel carico deve essere misurata in serie al carico.

22

You might also like