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METAPONTINO TRA LE ONDE DEL PIACERE

I luoghi della grande storia, del buon mangiare, del dolce relax

Mar jonio - free time

Campagne del Metapontino

raccontavano di terre fertili, da pascoli abbondanti e ricche di acqua. Sotto la guida di Enotro, figlio di Licaone, 17 Il Metapontino una territorio che si affaccia generazioni prima delle guerre di Troia, sul mar Jonio lucano e che ingloba sia la trovando quella terra adatta al pascolo, ma pianura che la zona collinare. E' un area che anche all'agricoltura, l si stabil.Cos racconta comprende i maggiori comuni del materano, lo storico Dionigi di Alicarnasso riferendosi alla alcuni di questi Bernalda (I6), Pisticci(H6), popolazione che si insedi nell'area di San Scanzano Jonico (I7), Policoro (I7), Teodoro, area di Pisticci (H6), nell'area di Santa Rotondella(H8), Nova Siri (H8) si affacciano sul Maria d'Anglona, Tursi (H7)e in prossimit dei mare, altri come Montalbano Jonico(H7), Tursi fiumi Agri e Sinni. Servio Onorare nell'Eneide (H7), Colobraro(H8) e Valsinni (H8) ricadono racconta che i coloni greci, insediatisi lungo la nell'interno, nella zona collinare a ridosso fascia jonica e lungo le fondovalli, chiamarono della pianura. queste terre Enotria per la qualit eccezionale Tutto in questo territorio ha il sapore della del suo vino(dal gesco oinos=vino). storia. Le sue strade conducono a localit Alcuni secoli dopo, verso il VII secolo a. C., antiche; dai fertili campi affiorano reperti di provenienti dalla Grecia, giungono popolazioni gloriose civilt e suoi borghi hanno in cerca di nuove terre fertili da coltivare. Il attraversato i secoli. Castelli, palazzi, mura, numero dei coloni, in costante aumento, alla chiese, santuari, feste, tradizioni riempiono ricerca di nuovi terreni da coltivare indusse l'aria di echi e rimandi a cui nessuno pu numerose alterazioni del territorio. sottrarsi ammaliati da un fascino ancestrale. Coltivazioni di cereali, ulivi, vigneti comportarono il disboscamento di intere aree La storia epica Solcavano il Mediterraneo i primi coloni greci boschive, a cui segu l'erosione dei versanti che, tra il XI e lVIII secolo a.C., sbarcarono sui argillosi situati tra Tursi, Montalbano Jonico, litorali metapontini. Seguivano le rotte Pisticci (L6), oggi conosciuti come calanchi e in tracciate tempo addietro dai micenei che procinto di diventare area protetta. Il Metapontino Una terra tra passato e futuro

Metaponto, Siris, Heraclea diventano luoghi sempre pi importanti. Economicamente e militarmente potenti, sono in grado di svolgere un ruolo di rilievo nella storia della Mega Hellas, Magna Grecia. Pitagora, Spartaco, Pirro Annibale, sono solo alcuni tra i grandi uomini dell'antichit che hanno incrociato le loro vicende con quelle di questi luoghi. Gli innumerevoli reperti, frutto di scavi e ritrovamenti casuali di cui l'intero territorio scrigno ancora non del tutto scoperto, sono conservati nei due musei nazionali di Metaponto (L6) e Policoro(L6). Molti altri reperti sono sparsi nei pi importanti musei del mondo. Nel Museo Archeologico di Napoli sono conservate le Tavole di Eracle(o di Heraclea), tavole di bronzo rinvenute nel 1732 presso il fiume Cavone, in territorio di Montalbano Jonico (H7), che contengono decreti di riorganizzazione amministrativa. Ben visibili sono i resti del tempio extramoenia dedicato ad Hera e conosciuto come le Tavole Palatine, nei pressi del parco archeologico dell'antica Metapontum (L6). Qui visitabile l'area urbana, in cui si

distinguono le insulae, il teatro, alcuni templi, tra cui quello dedicato ad Apollo Licio. Natura e colture I 40 km di costa jonica oltre al mare azzurro, alla sabbia finissima sono ammantati da una rigogliosa vegetazione mediterranea. Nei delta dei fiumi sorgono particolari ecosistemi in cui sono presenti numerose specie di flora e fauna anche rari. A richiamare attenzione per questo microcosmo ambientale il bosco Pantano di Policoro (H7), nei pressi della foce del fiume Sinni. Il Bosco di Policoro l'unica foresta umida sopravvissuta in Italia ed quello che rimane dell'antica foresta che ricopriva parte della costa jonica lucana. Come reperti archeologici, sopravvivono colossali esemplari arborei e alcune specie in via d'estinzione oltre alle pi comuni volpi, ricci, donnole, tassi, martore. Il viaggiatore e letterato inglese Norman Douglas cos scrisse del bosco di Policoro:"Il crepuscolo regna sovrano in questo dedalo di alberi alti e decidui. Policoro ha la bellezza aggrovigliata di una palude tropicale. Odori pungenti si levano dalle foglie

Tursi -- Santuario Madonna di Anglona

Metaponto - Tavole Palatine

marcescenti e dalla terra umida e, quando ci si addentrati in quel labirinto verdeggiante, si pu anche immaginare di essere in qualche primitiva regione del globo terrestre, dove mai piede umano penetrato". Ma questa floridezza finisce anche sulle nostre tavole. Il Metapontino denominato la California d'Italia per le sue coltivazioni ortofrutticole di ogni genere e i suoi prodotti vengono quasi totalmente esportati. In particolare il Metapontino famoso per le fragole, oltre che per le pesche, albicocche, susine, arance, clementine, actinidia, uva da tavola, cavolfiore, finocchio, insalata, asparagi, melanzane, pomodori, peperoni. Grande attenzione riservata al biologico e al rispetto dell'ambiente. Uno sviluppo iniziato negli anni '50 quando cui si attu la Riforma Agraria, in luoghi in cui era elevata la concentrazione di propriet fondiaria e forte la presenza di bracciantato agricolo. Molte terre vennero espropriate e consegnate a contadini, i quali disponendo di un terreno fertile e attrezzature moderne iniziarono a produrre quantit e qualit, divenendo padroni di se stessi e del proprio lavoro.

La Croce e la Spada: simboli sul mare. Volgono lo sguardo verso il mare. I castelli e le chiese erano, per i guerrieri o i fedeli, luoghi in cui riparare il corpo o l'anima. Torre Mare, questo era il nome della ormai dimenticata Metaponto (L6) nel Medioevo e da qui prende il nome il suo castello edificato intorno al Mille dai normanni con i resti dell'antica citt, posto a guardia degli invasori provenienti dal mare. A Bernalda (I6), il castello di fondazione cinquecentesca, venne costruito intorno a una preesistente torre normanna. Sembra fronteggiare, non solo fisicamente, la chiesa cinquecentesca intitolata al patrono del Paese, San Bernardino da Siena. Originariamente la struttura era molto pi grande e comprendeva altre torri. Ma con il tempo il castello fu rimaneggiato nelle dimensioni. Il Castello di San Basilio in territorio di Pisticci (L6), nacque come masseria fortificata intorno al VII secolo ad opera dei monaci basiliani. Divenuto feudo normanno assunse le caratteristiche di un castello con la costruzione

del torrione centrale. La funzione principale della torre era infatti quella di controllare il litorale coadiuvata dalle altre torri vicine per dare l'allarme in caso di sbarco dei pirati saraceni. In seguito entr a far parte delle propriet dell'abbazia di Santa Maria del Casale di Pisticci. L'abbazia del Casale, infatti, assumeva un ruolo di primaria importanza nella zona. La sua costruzione risale verso allanno 1000 e alcuni reperti storici fanno pensare che il santuario sia stato eretto su un antico cenobio greco-bizantino. La chiesa mostra un portale in stile romanico - pugliese. Proseguendo sul litorale si incontra la giovane citt di Scanzano Jonico (I7), il cui centro ruota intorno al cosiddetto Palazzaccio, riedificato su un sito del casale medioevale. A poca distanza, su un colle, a dominare l'abitato, ecco il castello di Policoro (I7). Nasce nellanno 1000, come casale fortificato, modificandosi ed ampliandosi nei secoli successivi. L' area rientra nell'acropoli di Heraclea e nel Medioevo, in epoca

normanno-sveva,si svilupp in un castrum. Dal 1300 al 1600 il castello di propriet di una casata nobile napoletana pass ai Gesuiti che apportarono modifiche per una destinazione monastica. Successivamente divenne una residenza nobiliare conservando il suo impianto strutturale monastico. Policoro e Scanzano sono centri che fino a qualche decennio fa ricadevano sotto l'amministrazione di Montalbano Jonico(H7). Una cittadina posta su una collina tra il fiume Cavone e Agri. Di origine magno greca e feudo di molte casate, si gradualmente dotata di palazzotti residenziali. Una borghesia illuminata fece di Montalbano uno dei centri dell'illuminismo meridionale. Quest'atmosfera respir Francesco Lomonaco, uno dei pi importanti personaggi del Risorgimento italiano, amico del Foscolo e del Manzoni, il quale gli dedic un sonetto. Muovendosi verso la valle del Sinni, nel territorio di Tursi (H7), localit nota per il suo quartiere arabo Rabatana, si incontra il Santuario di Santa Maria di Anglona. Eretto in un periodo a cavallo tra il sec. XI ed il

Banco di frutta del Metaopntino

Spiaggia jonica

sec. XII, attorno ad una preesistente chiesetta del VII-VIII sec., che corrisponde allodierna cappella oratorio, viene dichiarato monumento nazionale nel 1931. Il portale finemente decorato e gli interni affrescati, fanno di questo santuario uno dei gioielli dell'architettura sacra meridionale. Ma Tursi il borgo natio di Albino Pierro, poeta dialettale che sfior pi volte il premio nobel per la letteratura. Quasi a fronteggiare Tursi, risalendo la valle, notiamo Valsinni(H8) e il suo castello ove visse nel '500 la poetessa petrarchista Isabella Morra. Il castello fu edificato presumibilmente su una preesistente fortificazione longobarda, nei primi anni dopo il 1000. Venne indicato come castrum romano posto a difesa sul fiume Sinni da Benedetto Croce, il quale si era appassionato alle vicende accadute alla sfortunata poetessa.

Colobraro (H8), si rifugiarono le milizie spagnole in attesa di congiungersi ai briganti lucani per instaurare la corona Borbone nel sud Italia. Da qui la vista spazia sui grandi panorami dello Jonio. Il percorso si chiude con San Giorgio Lucano (H9). San Giorgio che impugna una spada e trafigge il drago, questo il simbolo del paese, popolato dagli albanesi nel XVI secolo. Poco fuori dell'abitato si erge la settecentesca cappella della Madonna delle Grazie, che domina sulla valle del fiume Sarmento e segna una zona di confine ideale tra il Parco Nazionale del Pollino e le spiagge joniche.

in grado di soddisfare i desideri culinari di tutti i palati. Nei ristoranti sul mare si pu gustare dell'ottimo pesce. I molti agriturismi presenti Nel tratto di costa pi a sud, che guarda verso sono adatti per assaporare i piatti della il Parco Nazionale del Pollino, nel tratto tra tradizione locale, seguiti dagli ottimi vini del Policoro, Rotondella e Nova Siri, le ampie Metapontino. distese di sabbia si mischiano ai ciottoli , Per gli appassionati di barche, c' la possibilit l'acqua assume un colore pi cristallino, e i di un approdo turistico moderno e sicuro per fondali si fanno pi profondi. Il profumo di imbarcazioni di piccolo-medio cabotaggio; frutta e fiori si mischia all'odore del mare. Il porticciolo circondato da una fitta pineta e mare ancora cos pulito che queste ampie costeggiato dalle acque del fiume Basento al spiagge, verso la foce del Sinni, sono luogo confine tra Pisticci e Metaponto. di riproduzione di alcuni esemplari di tartarughe marine come la rara Carretta Caretta. arenili di sabbia finissima giallo dorata e ampie spiagge lambite da macchia mediterranea. Anche da qui le possibilit di escursione sono molte, e per chi ama il mare, possibile prendere lezioni di vela e cimentarsi nella pesca sportiva. Alberghi, villaggi, agriturismi, ma anche ospitalit nei borghi coniugano la classica vacanze marina con la vitalit propria di questi centri fatta di feste, sagre e eventi. Una gastronomia ricca e variegata, inoltre,

La Spiaggia degli Dei Da sempre chiamata la spiaggia degli dei, la costa jonica lucana offre spazi liberi e naturali con caratteristiche opposte a quella tirrenica. Le localit metapontine sono una realt turistica in grado di offrire svariate comodit. E soprattutto ben collegata con l'interno, tanto La giovane venne uccisa dai suoi fratelli per una presunta relazione con Diego Sandoval de da offrire notevoli possibilit di escursioni in tutta la provincia materana e nei paesi del Castro, signore della vicina Bollita, attuale Parco del Pollino. Nova Siri(H8). Alla sua malinconica figura e triste vicenda si richiamano romanzi e Metaponto, Pisticci, Scanzano offrono vasti pellicole. In questi dintorni, nei pressi di

A 1

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come arrivare
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appulolucane)

Linea Bari -Matera (FAL- ferrovie

AEREOPORTI Napoli Capodichino Potenza- Km. 160 Bari Palese - Matera- Km. 65

credits
Laura Arcieri, Giuseppe Melillo, Michele Russomanno per Immaginapoli
Brochure a cura di

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