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Camera dei Deputati

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LegisIatura 16
ATTO SENATO
Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA : 4/02300
presentata da DE TONI GIANPIERO il 24/11/2009 nella seduta numero 288
Stato iter : CONCLUSO
COFIRMATARIO GRUPPO
DATA
FIRMA
CAFORO GUSEPPE TALA DE VALOR 11/24/2009
D NARDO ANELLO TALA DE VALOR 11/24/2009
RUSSO GACNTO MSTO-ALTRE COMPONENT DEL GRUPPO 11/24/2009
Ministero destinatario :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale Delegato a rispondere :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI , data delega 24/11/2009
Partecipanti alle fasi dell'iter :
NOMINATIVO GRUPPO oppure MINISTERO/CARICA
DATA
evento
RISPOSTA GOVERNO
MATTEOL ALTERO MNSTRO, NFRASTRUTTURE E TRASPORT 01/12/2011
Fasi dell'iter e data di svolgimento :
RSPOSTA PUBBLCATA L 12/01/2011
CONCLUSO L 12/01/2011
Termini di classificazione dell'atto secondo lo standard Teseo :
CONCETTUALE :
finanziamento, societa' per azioni, trasporto ferroviario
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02300 SENATO
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TESTO ATTO
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02300
presentata da
GIANPIERO DE TONI
marted 24 novembre 2009, seduta n.288
DE TONI, CAFORIO, DI NARDO, RUSSO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso
che:
Grandi Stazioni SpA una societ controllata al 60 per cento dal capitale pubblico, tramite il gruppo
Ferrovie dello Stato, e al 40 per cento dal capitale privato, tramite Eurostazioni SpA, di cui fanno
parte Edizione srl (gruppo Benetton), Vianini Lavori SpA (gruppo Caltagirone), Pirelli & C. SpA
(gruppo Pirelli) e Sncf Partecipations S.A. (Socit nationale des chemins de fer);
Grandi Stazioni SpA ha il compito di riqualificare, gestire e valorizzare le 13 principali stazioni
ferroviarie italiane: Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Genova Brignole e Genova piazza Principe,
Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia, Verona Porta Nuova, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria
Novella, Roma Termini, Napoli Centrale, Bari Centrale e Palermo Centrale;
tali interventi ammontano a 260 milioni di euro e risultano finanziati per il 90 per cento dallo Stato e
per il restante 10 per cento a carico di Grandi Stazioni. Lo Stato, dunque, finanzia i suddetti interventi
per un ammontare di 234 milioni di euro, mentre Grandi Stazioni SpA ne finanzia solo 26 milioni, di
cui ulteriori 15,6 milioni di euro sono sempre a carico dello Stato, in virt della partecipazione
societaria che detiene in Grandi Stazioni;
a giudizio degli interroganti appare lapalissiana la forte sperequazione tra l'indebitamento a carico
dello Stato e quello a carico dei privati: mentre lo Stato accresce esponenzialmente il suo debito,
schiacciato da un sistema "usurocratico", i privati generano utili da dirigere a proprio esclusivo
vantaggio e con forte detrimento per la collettivit, alla quale non garantiscono la riqualificazione
delle grandi stazioni ferroviarie mediante efficaci sistemi di sicurezza, miglioramento dell'accessibilit
delle stazioni ferroviarie e nuovi sistemi informativi a vantaggio degli utenti;
tali interventi rientrano nel 1 Programma delle infrastrutture strategiche - Sistemi urbani, oggetto
della delibera CIPE n. 121/2001, e successivamente aggiornata con la delibera CIPE n. 130/2006;
Grandi Stazioni SpA stata autorizzata a contrarre un mutuo a pari a 260,810 milioni di euro da
imputarsi per 9,939 milioni di euro all'anno 2002 e per 250,871 milioni di euro all'anno 2004, con
delibera CIPE n. 63 del 25 luglio 2003 ed ai sensi dell'art. 2 del decreto interministeriale n.
5279/2003;
risulta, ad oggi, che i suddetti interventi, anche se affidati a specifici appaltatori, sono per la maggior
parte ancora in fase progettuale;
risulta che Grandi Stazioni ha in corso un contenzioso con le imprese appaltatrici per circa 300
milioni di euro e pre-contenzioso per ulteriori 300 milioni di euro,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non intenda porre immediatamente fine all'uso del denaro pubblico, a
giudizio degli interroganti cos maldestro, la cui spesa stata autorizzata dal CIPE da oltre 5 anni, e
che, ad oggi, non risulta proficuamente impegnata, giacch i lavori di riqualificazione delle stazioni
ferroviari sono praticamente fermi e hanno generato solo un contenzioso per circa 600 milioni di euro
con gli appaltatori;
quali iniziative di competenza intenda assumere nei confronti degli amministratori di Grandi Stazioni
SpA.
(4-02300)
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02300 SENATO
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RISPOSTA ATTO
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 106
all'Interrogazione 4-02300
Risposta. - In riferimento alle interrogazioni 4-02300 e 4-02801 si forniscono i seguenti elementi di
risposta.
Grandi Stazioni SpA ha sottoscritto in data 14 aprile 2000 un contratto con Ferrovie dello Stato (oggi
Rete ferroviaria italiana SpA), mediante il quale stato affidato alla medesima Grandi Stazioni lo
sfruttamento economico, in esclusiva, dei complessi immobiliari delle maggiori stazioni italiane
(Milano centrale, Torino Porta Nuova, Genova Brignole e Genova piazza Principe, Venezia Mestre e
Venezia S. Lucia, Verona Porta Nuova, Bologna centrale, Firenze S.M. Novella, Roma Termini, Napoli
centrale, Bari centrale e Palermo centrale), la valorizzazione commerciale degli immobili e lo
svolgimento dei servizi di conduzione e manutenzione.
Il predetto contratto prevede la corresponsione da parte di Grandi Stazioni a RFI di un canone
commisurato ad una percentuale sui ricavi percepiti dallo sfruttamento commerciale dei complessi
immobiliari affidati in gestione.
Nell'attuazione del predetto rapporto contrattuale, sono inoltre stati programmati una serie di
investimenti finalizzati alla riqualificazione degli immobili di stazione, cosiddette opere interne, per
complessivi 369,26 milioni di euro, di cui 196,25 a carico di RFI e 173,01 a carico della stessa Grandi
Stazioni.
Successivamente, con le delibere CIPE n. 10/2003, n. 44/2004 e n. 129/2006 stato approvato il
"Programma Grandi Stazioni", nell'ambito del "I Programma delle infrastrutture strategiche - Sistemi
urbani", per la realizzazione delle opere complementari, cosiddette opere esterne, e gli interventi di
videosorveglianza integrata nelle stazioni, per un importo complessivo pari a 284,45 milioni di euro,
di cui 260,80 oggetto di contributo statale e 23,65 a carico di Grandi Stazioni.
Nella sua attuale configurazione il programma di interventi sviluppato da Grandi Stazioni presso i
complessi di stazione ha previsto complessivamente 936,25 milioni di euro di investimenti, di cui
362,40 a carico di Grandi Stazioni (corrispondenti a circa il 40 per cento del totale) e 260,80
provenienti dal contributo di legge obiettivo (legge n. 443 del 2001).
Successivamente all'approvazione del Programma di cui alle indicate deliberazioni CIPE e
conseguente destinazione di un contributo complessivo in termini di volume di investimenti di 260,81
milioni di euro, Grandi Stazioni ha stipulato, in data 15 dicembre 2003, con l'associazione
temporanea di imprese costituita da banca OPI SpA (oggi BIIS SpA) e DEXIA Crediop SpA due
distinti contratti di finanziamento, per il corrispondente importo.
Per quanto concerne in particolare il programma "Grandi Stazioni" approvato con le citate delibere
CIPE, si evidenzia che esso si compone di 13 interventi di riqualificazione interna delle maggiori
stazioni italiane e di opere complementari esterne alle medesime stazioni.
Motivi collegati alle particolari complessit tecniche del programma avevano indotto, originariamente,
Grandi Stazioni a chiedere ed ottenere dal Ministero l'assenso all'affidamento della totalit delle
opere a contraente generale. La relativa gara tuttavia andata deserta, inducendo Grandi Stazioni a
chiedere al Ministero lo scorporo dall'affidamento a contraente generale delle opere interne delle
stazioni di Milano, Torino e Napoli e del sistema di videosorveglianza.
Grandi Stazioni ha pertanto dovuto scomporre gli interventi in aree geografiche cos individuate: 1)
lotto Nord Est: stazioni di Venezia Mestre, Venezia S. Lucia, Verona; 2) lotto Nord Ovest: stazioni di
Torino, Milano, Genova piazza Principe, Genova Brignole; 3) lotto Centro: stazioni di Bologna,
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02300 SENATO
Stampato il 20/05/2011 Pagina 3 di 5
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02300 SENATO
Stampato il 20/05/2011
Firenze; 4) lotto Sud: stazioni di Bari, Palermo, Napoli opere esterne; 5) opere complementari -
stazione di Roma Termini.
Ai predetti affidamenti si successivamente proceduto, ad eccezione dell'intervento di Roma Termini,
a mezzo di appalti integrati sulla base dei progetti definitivi delle opere interne approvati dal CIPE,
con delibera n. 10 del 14 marzo 2003, e dei progetti definitivi delle opere complementari esterne alle
13 grandi stazioni, approvati dal CIPE con prescrizioni e raccomandazioni nella seduta del 6 aprile
2006, per un costo complessivo, comprensivo del costo della videosorveglianza, pari a 284.465.070
euro.
Il programma "Grandi Stazioni" comprende interventi riconducibili a due linee principali:
adeguamento funzionale degli edifici di stazione e realizzazione delle infrastrutture complementari, i
primi finanziati da Grandi Stazioni con fondi autonomamente reperiti, i secondi oggetto di
finanziamento a valere sui fondi della legge obiettivo, nell'ambito delle infrastrutture strategiche tra le
quali ricompreso il suddetto programma.
Con la delibera CIPE 4 aprile 2006, n. 129, l'approvazione dei progetti stata condizionata al
recepimento di prescrizioni e raccomandazioni, cui Grandi Stazioni ha dovuto ottemperare prima
dell'inizio dei relativi lavori.
Ferrovie dello Stato fa sapere che, in assenza di indicazioni normative o regolamentari e per dar
seguito al valido recepimento delle prescrizioni, Grandi Stazioni ha dovuto consultare le
amministrazioni interessate al fine di condividere le soluzioni pi appropriate per lo sviluppo del
progetto esecutivo in ossequio alle citate prescrizioni.
Ferrovie dello Stato evidenzia inoltre che, nello sviluppo del programma, sono state affrontate forti
criticit, che si sono sostanziate anche nel sensibile aumento dei costi delle opere approvate dal
CIPE. Grandi Stazioni ha dovuto valutare, quindi, una soluzione che consentisse di portare a
compimento almeno parte del programma originario, comprendente sia le opere complementari sia
gli interventi di riqualificazione interna delle stazioni, senza chiedere ulteriori finanziamenti a valere
sui fondi cosiddetti di legge obiettivo, mediante eventuale modifica ed adeguamento dei singoli
interventi previsti, sia per le opere interne sia per le opere complementari alle stazioni (opere
esterne), e conseguente rimodulazione del quadro economico di spesa.
Quanto sopra esposto ha comportato un notevole rallentamento dei tempi previsti per la
realizzazione delle opere, accentuato, poi, dalle difficolt connesse alla fase esecutiva dei contratti
d'appalto ed alle relative controversie che si sono venute a creare con le imprese esecutrici.
Ferrovie dello Stato precisa che le circostanze pi salienti che hanno determinato il differimento dei
termini di ultimazione sono sostanzialmente riconducibili al seguente ordine di ragioni.
Nel corso dell'esecuzione dei contratti, la classificazione sismica del territorio nazionale, introdotta
dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 (pubblicata in
Gazzetta Ufficiale dell'8 maggio 2003), ha determinato l'obbligo di procedere, entro 5 anni dall'entrata
in vigore della medesima ordinanza, alla verifica degli edifici e delle opere infrastrutturali quando tali
edifici rivestano carattere di interesse strategico ai fini della protezione civile o quando assumano
rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.
Nell'ambito delle opere di restauro, le Soprintendenze per i beni architettonici hanno formulato
numerose prescrizioni che hanno comportato modifiche relative sia ai materiali sia alla metodologia
ed alle tecniche di esecuzione delle singole lavorazioni.
Le varianti introdotte in corso d'opera hanno determinato la rivisitazione delle compartimentazioni e
delle vie di esodo delle stazioni con conseguenti modifiche al progetto antincendio delle stazioni.
Ulteriori rallentamenti nell'andamento dei lavori si sono verificati a causa dei rinvenimenti archeologici
in alcuni casi e, in altri, per la necessit di procedere ad imprevisti interventi di bonifica delle aree
dall'amianto e altri materiali nocivi.
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02300 SENATO
Stampato il 20/05/2011
Per quanto concerne poi lo stato di attuazione del programma, Ferrovie dello Stato fa sapere che le
procedure di gara per l'appalto delle opere sono state indette negli anni 2004 e 2005 e che i relativi
contratti sono stati stipulati parte nel 2005 e parte nel 2007.
Il programma di interventi in avanzato stato di esecuzione con maturati complessivi al 31 dicembre
2009 pari a 448,80 milioni di euro (pari a circa il 48 per cento del totale) e ne prevista la
conclusione entro il 2013.
Con riferimento alle opere interne di riqualificazione dei complessi di stazione, Ferrovie dello Stato
segnala che: sono sostanzialmente conclusi gli interventi presso la stazione di Torino Porta Nuova;
sono in via di conclusione gli interventi presso le stazioni di Milano centrale e Napoli centrale; sono in
corso di esecuzione gli interventi nelle stazioni di Genova piazza Principe, Genova Brignole, Bologna
centrale, Firenze Santa Maria Novella, Venezia S. Lucia, Venezia Mestre e Verona Porta Nuova; sono
in via di apertura i cantieri presso le restanti stazioni di Bari centrale e Palermo centrale.
Per ci che concerne invece le opere esterne complementari agli edifici di stazione, la societ
ferroviaria fa sapere che: gli interventi di videosorveglianza sono in avanzato stato di esecuzione;
sono state avviate le attivit per la precantierizzazione della piastra parcheggi di Roma Termini; entro
il primo semestre del 2011 saranno avviati i restanti interventi, rispetto ai quali sono in corso le
verifiche di ottemperanza previste dalla delibera CIPE n. 129/2006.
Per quanto concerne infine i contenziosi con gli appaltatori, Ferrovie dello Stato informa che nel corso
dell'esecuzione dei contratti le situazioni controverse, che avevano dato luogo al contenzioso con le
imprese appaltatrici dei lavori, sono state integralmente superate.
Ad oggi, nel rapporto con i singoli appaltatori, non risultano iscritte riserve per richieste che superino
il 10 per cento dell'importo delle opere.
Concludendo si pu affermare che il programma di Grandi Stazioni costituisce un importante
momento di rigenerazione di uno dei pi significativi patrimoni immobiliari italiani e dei tessuti urbani
ad esso limitrofi. Grandi Stazioni, attraverso la messa in campo delle proprie risorse finanziarie e
professionali, ha replicato presso le stazioni di Milano centrale, Torino Porta Nuova e Napoli centrale
il positivo modello costituito da Roma Termini, restituendo alla collettivit spazi pi vivibili, sicuri e
accessibili e si appresta, entro il prossimo quadriennio, a concludere questo programma strategico
per il sistema della mobilit.
MATTEOLI ALTERO Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
10/01/2011
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Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-06214
presentata da
ANTONINO FOTI
venerd 19 febbraio 2010, seduta n.286
ANTONINO FOTI, VINCENZO ANTONIO FONTANA, DI BIAGIO e CARLUCCI. - Al Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
Grandi Stazioni spa ha il compito di riqualificare, ristrutturare, valorizzare e gestire i complessi
immobiliari delle 13 stazioni pi grandi d'Italia, che saranno riconsegnati a Rete ferroviaria italiana al
termine del mandato quarantennale previsto per il 2040: Milano Centrale, Torino Porta Nuova,
Genova Brignole e Genova piazza Principe, Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia, Verona Porta
Nuova, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini, Napoli Centrale, Bari Centrale
e Palermo Centrale;
il programma Grandi Stazioni si articola in due tipologie di interventi: adeguamento funzionale per
gli edifici di stazione e infrastrutture complementari agli edifici di stazione;
il 14 marzo 2003, con delibera n. 10/03, il CIPE ha approvato i progetti definitivi di adeguamento
funzionale per gli edifici di stazione, prevedendo il ricorso a fonti di finanziamento autonomamente
reperite da Grandi Stazioni, ed i progetti preliminari delle infrastrutture complementari agli edifici di
stazione (comprendenti il sistema integrato di videosorveglianza);
nelle sedute del 22 e 29 marzo 2006, con la delibera n. 129 sono stati approvati dal CIPE i progetti
definitivi delle infrastrutture complementari agli edifici di stazione;
Grandi Stazioni spa, cos come stabilito nella delibera CIPE del 2003, sta procedendo nella
realizzazione del programma citato per la parte relativa agli adeguamenti funzionali delle stazioni
attraverso il ricorso all'uso dei volumi disponibili trasformati in locali commerciali;
gli interventi infrastrutturali complementari, il cui ammontare complessivo pari a 233 milioni di euro,
di cui 210 milioni di euro a carico dello Stato - come previsto nella legge obiettivo - e 23 milioni di
euro a carico di Grandi Stazioni spa, sono invece quasi tutti bloccati;
risulta che Grandi Stazioni ha in corso un contenzioso con le imprese appaltatrici per circa 300
milioni di euro e pre-contenzioso per ulteriori 300 milioni di euro, con conseguenti gravi problemi con
gli enti locali interessati, nonch con grave danno per l'utenza e lo Stato che vede vanificare il denaro
stanziato;
lo status degli interventi previsti per la stazione di Roma Termini fotografa la procedura utilizzata e
conferma lo stato di inadempienza da parte di Grandi Stazioni spa;
gli interventi finanziati con la delibera CIPE n. 129/2006 per la stazione di Roma Termini ammontano
a euro 102.308.964, di cui euro 5.616.626, per l'area di Via Marsala - parcheggio interrato (1 livello) e
sistemazioni esterne stazione; euro 40.952.552 per la piastra parcheggi sui binari (con accesso
dal sottovia Cappellini); euro 55.546.513 per la piastra servizi ferroviari (ampliamento galleria di
testa) e collegamento in quota tra le due piastre (parcheggi e servizi); euro 743.308 per altre
tipologie di intervento;
il contratto d'appalto tra Grandi Stazione e l'ATI Salini Locatelli s.r.l., Castelli Lavori s.r.l., Ircop s.r.l.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06214 CAMERA
Stampato il 20/05/2011 Pagina 2 di 3
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LegisIatura 16
ATTO CAMERA
Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA : 4/06214
presentata da FOTI ANTONINO il 19/02/2010 nella seduta numero 286
Stato iter : IN CORSO
COFIRMATARIO GRUPPO
DATA
FIRMA
FONTANA VNCENZO ANTONO POPOLO DELLA LBERTA' 02/19/2010
D BAGO ALDO POPOLO DELLA LBERTA' 02/19/2010
CARLUCC GABRELLA POPOLO DELLA LBERTA' 02/23/2011
Ministero destinatario :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale Delegato a rispondere :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI , data delega 19/02/2010
Fasi dell'iter e data di svolgimento :
APPOSZONE NUOVE FRME L 23/02/2011
Termini di classificazione dell'atto secondo lo standard Teseo :
CONCETTUALE :
area di parcheggio, contratto, ente locale, esecuzione di progetto, rete ferroviaria, trasporto ferroviario
SIGLA O DENOMINAZIONE :
DL 2006 0163
GEO-POLITICO :
ROMA, ROMA - Prov, LAZO
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06214 CAMERA
Stampato il 20/05/2011 Pagina 1 di 3
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06214 CAMERA
Stampato il 20/05/2011
stato stipulato in data 10 settembre 2008 con importo di circa 82,7 milioni di euro;
dopo la stipula del contratto con l'appaltatore, non si ancora proceduto alla consegna dei lavori, in
attesa di una definitiva condivisione con Rete ferroviaria italiana del piano di cantierizzazione
dell'opera, particolarmente complesso in ragione delle interferenze con l'esercizio ferroviario;
sono al momento allo studio una serie di modifiche al progetto originario oggetto della gara, ai fini di
un miglioramento della funzionalit e di una riduzione dell'impatto con l'esercizio ferroviario;
relativamente a tali modifiche, occorre tenere presente che le variazioni apportate contengono
sostanziali modificazioni rispetto al progetto originariamente approvato dal CIPE, con nuovi costi e
nuove spese;
tali variazioni apportate al progetto originario rilevano sotto l'aspetto localizzativo, con il risultato che
occorrer attendere la chiusura di un nuovo iter approvativo, corredato di tutte le autorizzazioni
amministrative necessarie, e la convocazione di una nuova conferenza di servizi ai sensi degli articoli
166 e 169 del decreto legislativo n. 163 del 2006 -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e come intenda assicurare un impiego
appropriato delle risorse, anche attraverso le misure di vigilanza nei confronti del soggetto incaricato
della realizzazione del programma degli interventi.
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LegisIatura 16
ATTO SENATO
Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA : 4/02801
presentata da DE TONI GIANPIERO il 03/03/2010 nella seduta numero 345
Stato iter : CONCLUSO
COFIRMATARIO GRUPPO
DATA
FIRMA
D NARDO ANELLO TALA DE VALOR 03/03/2010
BELSARO FELCE TALA DE VALOR 03/03/2010
CAFORO GUSEPPE TALA DE VALOR 03/03/2010
Ministero destinatario :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale Delegato a rispondere :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI , data delega 03/03/2010
Partecipanti alle fasi dell'iter :
NOMINATIVO GRUPPO oppure MINISTERO/CARICA
DATA
evento
RISPOSTA GOVERNO
MATTEOL ALTERO MNSTRO, NFRASTRUTTURE E TRASPORT 01/12/2011
Fasi dell'iter e data di svolgimento :
RSPOSTA PUBBLCATA L 12/01/2011
CONCLUSO L 12/01/2011
Termini di classificazione dell'atto secondo lo standard Teseo :
CONCETTUALE :
area di parcheggio, contratto, ente locale, esecuzione di progetto, societa' consortili, trasporto ferroviario
GEO-POLITICO :
ROMA, ROMA - Prov, LAZO
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02801 SENATO
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Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02801
presentata da
GIANPIERO DE TONI
mercoled 3 marzo 2010, seduta n.345
DE TONI, DI NARDO, BELISARIO, CAFORIO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti -
Premesso che:
Grandi Stazioni SpA ha il compito di riqualificare, ristrutturare, valorizzare e gestire i complessi
immobiliari delle 13 stazioni pi grandi d'Italia, che saranno riconsegnati a Rete ferroviaria italiana
(RFI) al termine del mandato quarantennale previsto per il 2040: Milano centrale, Torino porta Nuova,
Genova Brignole e Genova piazza Principe, Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia, Verona porta
Nuova, Bologna centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini, Napoli centrale, Bari centrale
e Palermo centrale;
il "Programma Grandi Stazioni" si articola in due tipologie di interventi: adeguamento funzionale per
gli edifici di stazione e infrastrutture complementari ad essi;
il 14 marzo 2003, con delibera n. 10/03, il Comitato interministeriale per la programmazione
economica ha approvato i progetti definitivi di adeguamento funzionale per gli edifici di stazione,
prevedendo il ricorso a fonti di finanziamento autonomamente reperite da Grandi Stazioni, ed i
progetti preliminari delle infrastrutture complementari (comprendenti il sistema integrato di
video-sorveglianza);
nelle sedute del 22 e 29 marzo 2006, con la delibera n.129 sono stati approvati dal Cipe i progetti
definitivi delle infrastrutture complementari agli edifici di stazione;
Grandi Stazioni SpA, cos come stabilito dalla delibera Cipe del 2003, sta procedendo nella
realizzazione del programma citato per la parte relativa agli adeguamenti funzionali delle stazioni
attraverso il ricorso all'uso dei volumi disponibili trasformati in locali commerciali;
gli interventi infrastrutturali complementari, il cui ammontare complessivo pari a 233 milioni di euro,
di cui 210 milioni di euro a carico dello Stato - come previsto dalla legge obiettivo - e 23 milioni di
euro a carico di Grandi Stazioni SpA, sono invece quasi tutti bloccati;
risulta che Grandi Stazioni ha in corso un contenzioso con le imprese appaltatrici per circa 300
milioni di euro, e un pre-contenzioso per ulteriori 300 milioni di euro, con conseguenti gravi problemi
con gli enti locali interessati, nonch con grave danno per l'utenza e per lo Stato che vede il denaro
stanziato vanificarsi;
considerato che:
lo status degli interventi previsti per la stazione di Roma Termini fotografa la procedura utilizzata e
conferma lo stato di inadempienza da parte di Grandi Stazioni SpA;
gli interventi finanziati con la delibera Cipe n. 129 del 2006 per la stazione di Roma Termini
ammontano a 102.308.964 euro, di cui 5.616.626 euro per l'area di via Marsala - parcheggio interrato
(1 livello) e sistemazioni esterne della stazione; 40.952.552 euro per la "Piastra" parcheggi sui binari
(con accesso dal sottovia Cappellini); 55.546.513 euro per la "Piastra" servizi ferroviari (ampliamento
galleria di testa) e collegamento in quota tra le due "piastre" (parcheggi e servizi); 743.308 euro per
altre tipologie di intervento;
il contratto d'appalto tra Grandi Stazioni e le associazioni temporanee di imprese Salini Locatelli srl,
Castelli lavori srl, Ircop srl stato stipulato in data 10 settembre 2008 con importo di circa 82,7
milioni di euro;
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02801 SENATO
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02801 SENATO
Stampato il 20/05/2011
dopo la stipula del contratto con l'appaltatore, non si ancora proceduto alla consegna dei lavori, in
attesa di una definitiva condivisione con RFI del piano di cantierizzazione dell'opera, particolarmente
complesso in ragione delle interferenze con l'esercizio ferroviario;
sono al momento allo studio una serie di modifiche al progetto originario oggetto della gara, ai fini di
un miglioramento della funzionalit e di una riduzione dell'impatto con l'esercizio ferroviario;
relativamente a tali modifiche, occorre tenere presente che le variazioni apportate contengono
sostanziali modificazioni rispetto al progetto originariamente approvato dal Cipe, con nuovi costi e
nuove spese;
tali variazioni apportate al progetto originario sono rilevanti sotto l'aspetto localizzativo, con il risultato
che occorrer attendere la conclusione di un nuovo iter di approvazione, corredato di tutte le
autorizzazioni amministrative necessarie, e la convocazione di una nuova conferenza dei servizi ai
sensi degli articoli 166 e 169 del decreto legislativo n. 163 del 2006,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non intenda porre immediatamente fine ad un uso del denaro pubblico cos
scellerato, la cui spesa, da ultimo, stata autorizzata dal Cipe quattro anni fa, e che, ad oggi, non
risulta ancora impiegato come dovrebbe, essendo i lavori bloccati e alcuni progetti ancora in
discussione;
come intenda vigilare sull'operato di Grandi Stazioni, affinch risolva un contenzioso con l'appaltatore
che ammonta ad oltre 100 milioni di euro, solamente per la stazione di Roma Termini, senza
compromettere i finanziamenti dello Stato - gi assegnati - e soprattutto senza influire sulle modalit
dei lavori a suo tempo individuate;
quali iniziative di competenza si intendano assumere nei confronti degli amministratori di Grandi
Stazioni SpA, responsabili del perpetuarsi di una tale situazione.
(4-02801)
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Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 106
all'Interrogazione 4-02801
Risposta. - In riferimento alle interrogazioni 4-02300 e 4-02801 si forniscono i seguenti elementi di
risposta.
Grandi Stazioni SpA ha sottoscritto in data 14 aprile 2000 un contratto con Ferrovie dello Stato (oggi
Rete ferroviaria italiana SpA), mediante il quale stato affidato alla medesima Grandi Stazioni lo
sfruttamento economico, in esclusiva, dei complessi immobiliari delle maggiori stazioni italiane
(Milano centrale, Torino Porta Nuova, Genova Brignole e Genova piazza Principe, Venezia Mestre e
Venezia S. Lucia, Verona Porta Nuova, Bologna centrale, Firenze S.M. Novella, Roma Termini, Napoli
centrale, Bari centrale e Palermo centrale), la valorizzazione commerciale degli immobili e lo
svolgimento dei servizi di conduzione e manutenzione.
Il predetto contratto prevede la corresponsione da parte di Grandi Stazioni a RFI di un canone
commisurato ad una percentuale sui ricavi percepiti dallo sfruttamento commerciale dei complessi
immobiliari affidati in gestione.
Nell'attuazione del predetto rapporto contrattuale, sono inoltre stati programmati una serie di
investimenti finalizzati alla riqualificazione degli immobili di stazione, cosiddette opere interne, per
complessivi 369,26 milioni di euro, di cui 196,25 a carico di RFI e 173,01 a carico della stessa Grandi
Stazioni.
Successivamente, con le delibere CIPE n. 10/2003, n. 44/2004 e n. 129/2006 stato approvato il
"Programma Grandi Stazioni", nell'ambito del "I Programma delle infrastrutture strategiche - Sistemi
urbani", per la realizzazione delle opere complementari, cosiddette opere esterne, e gli interventi di
videosorveglianza integrata nelle stazioni, per un importo complessivo pari a 284,45 milioni di euro,
di cui 260,80 oggetto di contributo statale e 23,65 a carico di Grandi Stazioni.
Nella sua attuale configurazione il programma di interventi sviluppato da Grandi Stazioni presso i
complessi di stazione ha previsto complessivamente 936,25 milioni di euro di investimenti, di cui
362,40 a carico di Grandi Stazioni (corrispondenti a circa il 40 per cento del totale) e 260,80
provenienti dal contributo di legge obiettivo (legge n. 443 del 2001).
Successivamente all'approvazione del Programma di cui alle indicate deliberazioni CIPE e
conseguente destinazione di un contributo complessivo in termini di volume di investimenti di 260,81
milioni di euro, Grandi Stazioni ha stipulato, in data 15 dicembre 2003, con l'associazione
temporanea di imprese costituita da banca OPI SpA (oggi BIIS SpA) e DEXIA Crediop SpA due
distinti contratti di finanziamento, per il corrispondente importo.
Per quanto concerne in particolare il programma "Grandi Stazioni" approvato con le citate delibere
CIPE, si evidenzia che esso si compone di 13 interventi di riqualificazione interna delle maggiori
stazioni italiane e di opere complementari esterne alle medesime stazioni.
Motivi collegati alle particolari complessit tecniche del programma avevano indotto, originariamente,
Grandi Stazioni a chiedere ed ottenere dal Ministero l'assenso all'affidamento della totalit delle
opere a contraente generale. La relativa gara tuttavia andata deserta, inducendo Grandi Stazioni a
chiedere al Ministero lo scorporo dall'affidamento a contraente generale delle opere interne delle
stazioni di Milano, Torino e Napoli e del sistema di videosorveglianza.
Grandi Stazioni ha pertanto dovuto scomporre gli interventi in aree geografiche cos individuate: 1)
lotto Nord Est: stazioni di Venezia Mestre, Venezia S. Lucia, Verona; 2) lotto Nord Ovest: stazioni di
Torino, Milano, Genova piazza Principe, Genova Brignole; 3) lotto Centro: stazioni di Bologna,
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02801 SENATO
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02801 SENATO
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Firenze; 4) lotto Sud: stazioni di Bari, Palermo, Napoli opere esterne; 5) opere complementari -
stazione di Roma Termini.
Ai predetti affidamenti si successivamente proceduto, ad eccezione dell'intervento di Roma Termini,
a mezzo di appalti integrati sulla base dei progetti definitivi delle opere interne approvati dal CIPE,
con delibera n. 10 del 14 marzo 2003, e dei progetti definitivi delle opere complementari esterne alle
13 grandi stazioni, approvati dal CIPE con prescrizioni e raccomandazioni nella seduta del 6 aprile
2006, per un costo complessivo, comprensivo del costo della videosorveglianza, pari a 284.465.070
euro.
Il programma "Grandi Stazioni" comprende interventi riconducibili a due linee principali:
adeguamento funzionale degli edifici di stazione e realizzazione delle infrastrutture complementari, i
primi finanziati da Grandi Stazioni con fondi autonomamente reperiti, i secondi oggetto di
finanziamento a valere sui fondi della legge obiettivo, nell'ambito delle infrastrutture strategiche tra le
quali ricompreso il suddetto programma.
Con la delibera CIPE 4 aprile 2006, n. 129, l'approvazione dei progetti stata condizionata al
recepimento di prescrizioni e raccomandazioni, cui Grandi Stazioni ha dovuto ottemperare prima
dell'inizio dei relativi lavori.
Ferrovie dello Stato fa sapere che, in assenza di indicazioni normative o regolamentari e per dar
seguito al valido recepimento delle prescrizioni, Grandi Stazioni ha dovuto consultare le
amministrazioni interessate al fine di condividere le soluzioni pi appropriate per lo sviluppo del
progetto esecutivo in ossequio alle citate prescrizioni.
Ferrovie dello Stato evidenzia inoltre che, nello sviluppo del programma, sono state affrontate forti
criticit, che si sono sostanziate anche nel sensibile aumento dei costi delle opere approvate dal
CIPE. Grandi Stazioni ha dovuto valutare, quindi, una soluzione che consentisse di portare a
compimento almeno parte del programma originario, comprendente sia le opere complementari sia
gli interventi di riqualificazione interna delle stazioni, senza chiedere ulteriori finanziamenti a valere
sui fondi cosiddetti di legge obiettivo, mediante eventuale modifica ed adeguamento dei singoli
interventi previsti, sia per le opere interne sia per le opere complementari alle stazioni (opere
esterne), e conseguente rimodulazione del quadro economico di spesa.
Quanto sopra esposto ha comportato un notevole rallentamento dei tempi previsti per la
realizzazione delle opere, accentuato, poi, dalle difficolt connesse alla fase esecutiva dei contratti
d'appalto ed alle relative controversie che si sono venute a creare con le imprese esecutrici.
Ferrovie dello Stato precisa che le circostanze pi salienti che hanno determinato il differimento dei
termini di ultimazione sono sostanzialmente riconducibili al seguente ordine di ragioni.
Nel corso dell'esecuzione dei contratti, la classificazione sismica del territorio nazionale, introdotta
dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 (pubblicata in
Gazzetta Ufficiale dell'8 maggio 2003), ha determinato l'obbligo di procedere, entro 5 anni dall'entrata
in vigore della medesima ordinanza, alla verifica degli edifici e delle opere infrastrutturali quando tali
edifici rivestano carattere di interesse strategico ai fini della protezione civile o quando assumano
rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.
Nell'ambito delle opere di restauro, le Soprintendenze per i beni architettonici hanno formulato
numerose prescrizioni che hanno comportato modifiche relative sia ai materiali sia alla metodologia
ed alle tecniche di esecuzione delle singole lavorazioni.
Le varianti introdotte in corso d'opera hanno determinato la rivisitazione delle compartimentazioni e
delle vie di esodo delle stazioni con conseguenti modifiche al progetto antincendio delle stazioni.
Ulteriori rallentamenti nell'andamento dei lavori si sono verificati a causa dei rinvenimenti archeologici
in alcuni casi e, in altri, per la necessit di procedere ad imprevisti interventi di bonifica delle aree
dall'amianto e altri materiali nocivi.
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02801 SENATO
Stampato il 20/05/2011
Per quanto concerne poi lo stato di attuazione del programma, Ferrovie dello Stato fa sapere che le
procedure di gara per l'appalto delle opere sono state indette negli anni 2004 e 2005 e che i relativi
contratti sono stati stipulati parte nel 2005 e parte nel 2007.
Il programma di interventi in avanzato stato di esecuzione con maturati complessivi al 31 dicembre
2009 pari a 448,80 milioni di euro (pari a circa il 48 per cento del totale) e ne prevista la
conclusione entro il 2013.
Con riferimento alle opere interne di riqualificazione dei complessi di stazione, Ferrovie dello Stato
segnala che: sono sostanzialmente conclusi gli interventi presso la stazione di Torino Porta Nuova;
sono in via di conclusione gli interventi presso le stazioni di Milano centrale e Napoli centrale; sono in
corso di esecuzione gli interventi nelle stazioni di Genova piazza Principe, Genova Brignole, Bologna
centrale, Firenze Santa Maria Novella, Venezia S. Lucia, Venezia Mestre e Verona Porta Nuova; sono
in via di apertura i cantieri presso le restanti stazioni di Bari centrale e Palermo centrale.
Per ci che concerne invece le opere esterne complementari agli edifici di stazione, la societ
ferroviaria fa sapere che: gli interventi di videosorveglianza sono in avanzato stato di esecuzione;
sono state avviate le attivit per la precantierizzazione della piastra parcheggi di Roma Termini; entro
il primo semestre del 2011 saranno avviati i restanti interventi, rispetto ai quali sono in corso le
verifiche di ottemperanza previste dalla delibera CIPE n. 129/2006.
Per quanto concerne infine i contenziosi con gli appaltatori, Ferrovie dello Stato informa che nel corso
dell'esecuzione dei contratti le situazioni controverse, che avevano dato luogo al contenzioso con le
imprese appaltatrici dei lavori, sono state integralmente superate.
Ad oggi, nel rapporto con i singoli appaltatori, non risultano iscritte riserve per richieste che superino
il 10 per cento dell'importo delle opere.
Concludendo si pu affermare che il programma di Grandi Stazioni costituisce un importante
momento di rigenerazione di uno dei pi significativi patrimoni immobiliari italiani e dei tessuti urbani
ad esso limitrofi. Grandi Stazioni, attraverso la messa in campo delle proprie risorse finanziarie e
professionali, ha replicato presso le stazioni di Milano centrale, Torino Porta Nuova e Napoli centrale
il positivo modello costituito da Roma Termini, restituendo alla collettivit spazi pi vivibili, sicuri e
accessibili e si appresta, entro il prossimo quadriennio, a concludere questo programma strategico
per il sistema della mobilit.
MATTEOLI ALTERO Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
10/01/2011
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Camera dei Deputati
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ATTO CAMERA
Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA : 4/07322
presentata da PALOMBA FEDERICO il 24/05/2010 nella seduta numero 326
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07322 CAMERA
Stampato il 20/05/2011
Stato iter : IN CORSO
Ministero destinatario :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale Delegato a rispondere :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI , data delega 24/05/2010
Termini di classificazione dell'atto secondo lo standard Teseo :
CONCETTUALE :
azione civile, contratto, distribuzione commerciale, esecuzione di progetto, perdita finanziaria, pianificazione
economica, piano di sviluppo, politica industriale, risoluzione di contratto
SIGLA O DENOMINAZIONE :
FERROVE DELLO STATO SPA
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Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-07322
presentata da
FEDERICO PALOMBA
luned 24 maggio 2010, seduta n.326
PALOMBA. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
Grandi Stazioni SpA ha il compito di riqualificare, ristrutturare, valorizzare e gestire i complessi
immobiliari delle 13 stazioni pi grandi d'Italia, che saranno riconsegnati a Rete ferroviaria italiana
(RFI) al termine del mandato quarantennale previsto per il 2040: Milano centrale, Torino Porta Nuova,
Genova Brignole e Genova piazza Principe, Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia, Verona Porta
Nuova, Bologna centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini, Napoli centrale, Bari centrale
e Palermo centrale;
il Programma Grandi Stazioni si articola in due tipologie di interventi: adeguamento funzionale per
gli edifici di stazione e infrastrutture complementari ad essi;
il 14 marzo 2003, con delibera n. 10/03, il Comitato interministeriale per la programmazione
economica ha approvato i progetti definitivi di adeguamento funzionale per gli edifici di stazione,
prevedendo il ricorso a fonti di finanziamento autonomamente reperite da Grandi Stazioni, ed i
progetti preliminari delle infrastrutture complementari (comprendenti il sistema integrato di
videosorveglianza);
nelle sedute del 22 e 29 marzo 2006, con la delibera n. 129 sono stati approvati dal Cipe i progetti
definitivi delle infrastrutture complementari agli edifici di stazione;
Grandi Stazioni SpA, cos come stabilito dalla delibera Cipe del 2003, sta procedendo nella
realizzazione del programma citato per la parte relativa agli adeguamenti funzionali delle stazioni
attraverso il ricorso all'uso dei volumi disponibili trasformati in locali commerciali;
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*4567548 9: 2/./;.2/<<
il piano di sviluppo e di valorizzazione della mission di Grandi Stazioni, redatto nel 2003, stato
ideato e costruito su due elementi cardine:
a) la realizzazione di nuovi supporti pubblicitari di gradevole impatto e soprattutto di elevato contenuto
innovativo - in primis il circuito della videocomunicazione con oltre 1.400 schermi lcd previsti nei 13
principali scali ferroviari italiani.
b) una nuova organizzazione commerciale, dedicata, professionale, in grado di sviluppare con
coerenza sul mercato pubblicitario il nuovo asset. Grandi Stazioni, sulla base del business plan che
trae origine dagli elementi cardine descritti, sottopose a Fida Vidion il progetto di sottoscrivere un
contratto di associazione in partecipazione, affidando all'associato ogni onere, dallo studio alla
fornitura, dalla installazione alla gestione, ed infine alla manutenzione dei nuovi impianti. Ci a fronte
di ricavi, per Fida Vidion, esclusivamente e direttamente legati, con una percentuale, alla raccolta
pubblicitaria;
nel corso del 2008, Grandi Stazioni, sotto la gestione del nuovo amministratore delegato Fabio
+5=9>5 2 ?9 -
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Battaggia, persegue quanto segue:
a) senza incontrare i responsabili delle agenzie generali a cui si attribuiscono i risultati raggiunti, con
una lettera del 15 aprile 2008 a firma di Battaggia, Grandi stazioni modifica le politiche commerciali
sino allora conseguite, ignorando le caratteristiche del nuovo mercato e la fase congiunturale,
b) risolve nel giugno 2008, in soli due mesi, i mandati di agenzia con le quattro societ, coordinate da
Publica, mandati a tempo determinato con scadenza 2015, origine di un contenzioso di 50 milioni di
euro;
c) non fa seguire un piano adeguato e tempestivo di riorganizzazione commerciale: solo a gennaio
2009 inserisce un nuovo responsabile commerciale non strutturandosi sul territorio nazionale.
Consegue nel 2009 una grave perdita di posizionamento e soprattutto di fatturato, tale da riportare i
valori di raccolta al 2004. In relazione al business plan la perdita di fatturato ammonta per il solo 2009
a oltre 25 milioni di euro, con previsioni catastrofiche per il triennio successivo in quanto l'asset
pubblicitario ormai compromesso;
d) alla fine del 2008 Grandi Stazioni emana un nuovo piano industriale riferito al periodo 2009-2013
smentendo il piano industriale emanato dalla precedente amministrazione (la quale aveva sempre
rispettato tale piano per cinque anni), nel periodo dal 2004 al 2008. Con l'emanazione del nuovo
piano industriale, il fatturato pubblicitario di Grandi Stazioni risulta quasi dimezzato rispetto al piano in
vigore fino a quel momento. Grandi stazioni non riesce tuttavia a rispettare le sue stesse previsioni:
nel piano industriale dell'anno 2009, prevista una raccolta pubblicitaria di 21,8 milioni di euro a
fronte di una reale raccolta che supera di poco gli 11 milioni di euro;
e) nell'autunno del 2008, l'evidenza di una inadeguata organizzazione commerciale, preoccupa non
poco gli associati in partecipazione di Grandi Stazioni, i quali elaborano una proposta di concessione
pubblicitaria, garantendo nell'arco di due anni, il riallineamento con gli obiettivi di ricavo previsti nel
piano economico originario. Grandi Stazioni non dar alcun seguito alla proposta, conseguendo nel
2009 il crollo del fatturato totalizzando 2,5 milioni di euro di videocomunicazione, contro i 10,442
milioni che avrebbe garantito l'attuazione della proposta di riallineamento;
il segno evidente del disastro che in corso in seno alle Ferrovie dello Stato, alla societ Grandi
Stazioni si evince dall'analisi degli scostamenti dal 2008 al 2012 che evidenziano una perdita dei
ricavi pubblicitari pari a 175.000.000 di euro;
in particolare solo per l'anno 2009 i ricavi previsti per la raccolta pubblicitaria sono dimezzati rispetto
a quanto atteso dalla precedente amministrazione (21,8 milioni di euro contro 41,4 milioni di euro).
Ma l'amministrazione Battaggia non riesce a conseguire neanche tali previsioni riviste al ribasso:
difatti la raccolta pubblicitaria consuntivata da Grandi Stazioni nel 2009 supera di poco gli 11 milioni
di euro, e anche per gli anni successivi sono attesi risultati altrettanto negativi;
per Ferrovie dello Stato la perdita di utili pari a 42.000.000;
per Grandi Stazioni la perdita di utili pari a 63.000.000;
Grandi Stazioni ha in corso un contenzioso, per oltre 50.000.000 di euro di danni per risoluzione
ingiustificata del contratto, intrapreso dalla societ Publica, alla quale stato risolto il contratto come
del resto alle altre agenzie incaricate della raccolta pubblicitaria;
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un primo arbitrato stato promosso contro Grandi Stazioni per la caduta della pubblicit e per una
serie di inadempimenti nei confronti dell'associato in partecipazione Vidion; la richiesta di
risarcimento si aggira intorno ai 5.000.000 di euro per il 2008 e per il primo semestre del 2009;
Vidion sta promuovendo un secondo arbitrato con richiesta di risarcimento di alcune decine di milioni
di euro;
la diminuzione delle attivit pubblicitarie ed il conseguente crollo dei ricavi sta determinando la crisi
economica di tutti i soggetti privati che hanno investito nel progetto, spingendoli a depositare, presso
le autorit competenti, la richiesta di cassa integrazione per alcune centinaia di lavoratori -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali iniziative intenda
adottare al fine di intervenire per fermare al pi presto il dissesto in atto in un'azienda che al 60 per
cento pubblica in quanto partecipata dallo Stato onde evitare, quindi, che a pagare per le
inefficienze delle aziende pubbliche sia ancora una volta il cittadino come avveniva in passato;
quali determinazioni intenda assumere, nei confronti del Gruppo Ferrovie dello Stato, per la
responsabilit del fallimento sostanziale commerciale del progetto Grandi Stazioni in atto ormai dal
2008 e che, procedendo di pari passo con i ritardi nella riqualificazione delle stazioni, sta
conducendo al fallimento di un'esperienza di partnership pubblico-privato tra le pi importanti della
storia commerciale italiana. (4-07322)
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LegisIatura 16
ATTO CAMERA
Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/02967
presentata da FOTI ANTONINO il 27/05/2010 nella seduta numero 329
Stato iter : CONCLUSO
Assegnato alla commissione :
IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Ministero destinatario :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
MINISTERO DELL'INTERNO
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale Delegato a rispondere :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI , data delega 27/05/2010
Partecipanti alle fasi dell'iter :
NOMINATIVO GRUPPO oppure MINISTERO/CARICA
DATA
evento
RISPOSTA GOVERNO
CASTELL ROBERTO VCE MNSTRO, NFRASTRUTTURE E TRASPORT 07/01/2010
REPLICA
FOT ANTONNO POPOLO DELLA LBERTA' 07/01/2010
Fasi dell'iter e data di svolgimento :
MODFCATO PER COMMSSONE ASSEGNATARA L 27/05/2010
DSCUSSONE L 01/07/2010
SVOLTO L 01/07/2010
CONCLUSO L 01/07/2010
Termini di classificazione dell'atto secondo lo standard Teseo :
CONCETTUALE :
appalto pubblico, bilancio di societa', gara d'appalto, impresa
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02967 CAMERA
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Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-02967
presentata da
ANTONINO FOTI
gioved 27 maggio 2010, seduta n.329
ANTONINO FOTI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno, al Ministro
dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere costituito, in attuazione alla
legge obiettivo, con il compito di cabina di regia, di livello centrale, per l'attivit di monitoraggio
delle infrastrutture di rilevante interesse strategico, ha, con specifiche audizioni del 3 e dell'8 marzo
2010, convocato i rappresentanti della societ Grandi Stazioni spa, in merito al corretto andamento
degli interventi relativi alle opere complementari;
il progetto definitivo dei suddetti interventi, che ammontano a circa 285 milioni di euro e che
riguardano le stazioni di Bari centrale, Bologna centrale, Firenze S. Maria Novella, Genova Brignole,
Genova Porta Principe, Milano centrale, Napoli centrale, Palermo centrale, Roma Termini, Torino
Porta Nuova, Venezia Mestre, Venezia S. Lucia, Verona Porta Nuova, stato approvato dal Cipe con
delibera n. 129 del 2006;
tutti gli interventi approvati dal CIPE hanno subito variazioni importanti rispetto alla progettazione
iniziale, in particolare relativamente alle stazioni di Bari, Bologna, Roma Termini e Venezia Santa
Lucia, facendo lievitare gli importi degli appalti in modo consistente;
il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza dei grandi interventi ha riscontrato gravi
inadempienze da parte degli amministratori della societ Grandi Stazioni spa; allo stato risultano
infatti pendenti decine di cause con le imprese aggiudicatarie, intentate per i ritardi contrattuali e per
le modificazioni che appaiono arbitrarie, degli originari impegni contrattuali;
la rimodulazione degli interventi, proposta dalla societ Grandi Stazioni spa, risultata peggiorativa
rispetto a quanto previsto dal progetto definitivo approvato dal CIPE con delibera 129 del 2006; gli
effetti di tale rimodulazione devono essere considerati tanto pi negativi in quanto si tratta di opere
affidate ad imprese mediante appalti pubblici;
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02967 CAMERA
Stampato il 20/05/2011
tale situazione, che sta determinando un ritardo di oltre 5 anni rispetto ai tempi previsti per la
conclusione dei lavori, genera per lo Stato danni per oltre 300 milioni di euro, dovuti sia alle modifiche
progettuali sia alle riserve apposte dalle imprese;
a quanto consta all'interrogante nel bilancio della societ Grandi Stazioni spa per l'anno 2009 non v'
traccia di tali perdite; nello stesso bilancio si evincono, inoltre, servizi di ingegneria per un ammontare
di oltre 13 milioni di euro che non trovano corrispondenza con gli interventi riportati nel bilancio
medesimo;
in aggiunta a quanto detto, risulta che nelle scorse settimane siano state effettuate consegne di lavori
diversi da quelli originariamente previsti, il cui progetto stato modificato senza rispettare le
necessarie procedure amministrative che prevedono l'approvazione da parte del CIPE -:
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02967 CAMERA
Stampato il 20/05/2011
se il Ministro non ritenga opportuno:
verificare la corretta gestione degli appalti da parte degli attuali amministratori della societ Grandi
Stazioni spa, valutando altres l'opportunit di una loro sostituzione;
assumere iniziative volte a revocare immediatamente i finanziamenti degli interventi delle opere
complementari, annullando cos le gare d'appalto gi effettuate e sospendendo immediatamente la
consegna dei lavori effettuati senza rispettare le procedure amministrative previste;
se a seguito dei riscontri effettuati dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza dei grandi
interventi sia stata inoltrata denuncia alla procura della Corte dei conti o siano stati ravvisati gli
estremi per l'invio di atti alla competente procura della Repubblica.(5-02967)
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LegisIatura 16
ATTO SENATO
Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA : 4/03266
presentata da DE TONI GIANPIERO il 08/06/2010 nella seduta numero 392
Stato iter : CONCLUSO
Ministero destinatario :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale Delegato a rispondere :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI , data delega 08/06/2010
Partecipanti alle fasi dell'iter :
NOMINATIVO GRUPPO oppure MINISTERO/CARICA
DATA
evento
RISPOSTA GOVERNO
MATTEOL ALTERO MNSTRO, NFRASTRUTTURE E TRASPORT 02/22/2011
Fasi dell'iter e data di svolgimento :
RSPOSTA PUBBLCATA L 22/02/2011
CONCLUSO L 22/02/2011
Termini di classificazione dell'atto secondo lo standard Teseo :
CONCETTUALE :
gara d'appalto, procedura amministrativa
SIGLA O DENOMINAZIONE :
L 2001 0443
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03266 SENATO
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Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-03266
presentata da
GIANPIERO DE TONI
venerd 8 giugno 2010, seduta n.392
DE TONI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per tramite dell'Ufficio di alta sorveglianza dei grandi
interventi previsti dalla legge n. 443 del 2001, cosiddetta legge obiettivo, ha convocato con
specifiche audizioni del 3 e dell'8 marzo 2010 i rappresentanti di Grandi Stazioni SpA, in merito al
corretto andamento degli interventi delle opere complementari;
i suddetti interventi ammontano a circa 230 milioni di euro e risultano approvati dal Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE) con delibera n. 129 del 2006;
a quanto consta all'interrogante, l'Ufficio di alta sorveglianza dei grandi interventi ha riscontrato gravi
inadempienze da parte degli amministratori di Grandi Stazioni SpA: risultano decine di cause con le
imprese aggiudicatarie per ritardi contrattuali e modificazioni arbitrarie degli impegni contrattuali
progettuali;
tutti gli interventi approvati dal CIPE hanno subito varianti importanti, e con particolare rilievo le
stazioni di Bari, Bologna, Roma Termini e Venezia Santa Lucia hanno subito varianti sostanziali e
significative, senza alcun motivo, rispetto alla progettazione iniziale, e gli importi degli appalti sono
lievitati in maniera consistente;
inoltre la rimodulazione proposta da Grandi Stazioni SpA risultata peggiorativa rispetto a quanto
previsto dal progetto definitivo approvato dal CIPE con delibera n. 129 del 2006. Di fatto, la situazione
sta provocando ritardi di oltre 5 anni per lo svolgimento dei lavori, con danni allo Stato per le
riprogettazioni eseguite e a causa delle riserve apposte dalle imprese, che complessivamente
ammontano ad oltre 300 milioni di euro, senza che ci sia traccia nel bilancio ufficiale depositato per il
2009 di Grandi Stazioni SpA. Sempre dal bilancio 2009 si evincono servizi di ingegneria per un
ammontare di oltre 13 milioni di euro che non trovano rispondenza con gli eventi riportati;
in pi risulta all'interrogante che nelle scorse settimane siano state effettuate le consegne dei lavori
variati, senza tener conto delle procedure amministrative, e pertanto siano state fatte delle consegne
di lavori "abusivi", non approvati ovvero difformi rispetto a quelli approvati dal CIPE;
tale condotta, a giudizio dell'interrogante disastrosa, del presidente di Grandi Stazioni SpA e
dell'amministratore delegato nota al Ministro in indirizzo da molti mesi, anche a seguito di ripetute
interrogazioni parlamentari presentate e rimaste finora senza esito;
a parere dell'interrogante, l'unica strada per porre rimedio a tale scandaloso utilizzo di fondi pubblici
sarebbe quella di estromettere immediatamente gli amministratori incapaci e revocare i finanziamenti
degli interventi delle opere complementari: la revoca provocherebbe l'annullamento delle gare
d'appalto gi effettuate e la sospensione della consegna dei lavori abusivi. Si potrebbe cos porre fine
alle finte inaugurazioni dei lavori, ultima quella di Roma Termini in presenza del sindaco di Roma,
si chiede di sapere:
se e come si intenda porre rimedio il prima possibile alla situazione descritta in premessa;
se il Ministro in indirizzo, considerato il rischio che i danni aumentino con l'inizio di lavori da ritenere
abusivi, non intenda intervenire per far s che gli amministratori responsabili siano allontanati ed
eventualmente disporre l'invio degli atti alla Procura della Repubblica.
(4-03266)
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03266 SENATO
Stampato il 20/05/2011 Pagina 2 di 4
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Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 108
all'Interrogazione 4-03266
Risposta. - Gli interventi di riqualificazione delle grandi stazioni rientrano nel primo programma di
infrastrutture strategiche oggetto della delibera del CIPE n. 121 del 2001, diretto al recupero ed
adeguamento funzionale delle 13 grandi stazioni italiane secondo una duplice tipologia di interventi:
a) riqualificazione dei complessi di stazione, manutenzione straordinaria di adeguamento e messa a
norma; b) interventi infrastrutturali complementari.
Nel dettaglio, il CIPE con delibera del 14 marzo 2003, n. 10, ha approvato i progetti definitivi degli
interventi di adeguamento funzionale degli edifici di stazione nonch approvato i progetti preliminari
delle infrastrutture complementari, destinando a questi ultimi progetti un contributo complessivo di
260.810.000 euro. La delibera ha dettato una serie di prescrizioni tecniche e previsto altres la
realizzazione del sistema di videosorveglianza.
Successivamente il CIPE, con delibera del 29 settembre 2004, n. 44, ha approvato il progetto
definitivo di sistema integrato di videosorveglianza per un costo di 51.055.581 euro, da comprendere
nel quadro economico relativo ai progetti preliminari di cui alla precedente delibera n. 10/2003.
Da ultimo, il CIPE, con delibera del 6 aprile 2006, n. 129, ha approvato con prescrizioni e
raccomandazioni il progetto definitivo delle "opere complementari" relative alle 13 stazioni per un
importo complessivo, comprensivo del costo relativo al progetto di videosorveglianza, pari a
284.465.070 euro.
Il soggetto aggiudicatore, Grandi Stazioni SpA, in data 19 maggio 2009 ha chiesto l'approvazione dei
nuovi quadri economici finanziari relativi a ciascuna stazione e successivamente ha formulato una
proposta di rimodulazione degli interventi per le singole stazioni.
La struttura tecnica di missione del Ministero ha quindi avviato l'istruttoria, nell'ambito della quale ha
acquisito documentazione dalla Grandi Stazioni SpA ed ha altres proceduto all'audizione dei
rappresentanti della societ.
Durante lo svolgimento dell'istruttoria, essendo emerse problematiche circa lo slittamento della
tempistica della realizzazione del programma e l'esistenza di una pluralit di varianti, il 30 aprile 2010
il soggetto aggiudicatore stato invitato a valutare l'opportunit di soprassedere alla consegna dei
lavori e a non proseguire nell'iter realizzativo degli interventi, assumendosene altrimenti le connesse
responsabilit.
All'esito dell'istruttoria, in data 8 giugno 2010, stata trasmessa al CIPE una proposta di
rimodulazione delle opere complementari.
In tale atto, ispirato all'avvertita esigenza di salvaguardare il contributo dello Stato, sono state
rappresentate al CIPE le criticit rilevate, segnalando, all'esito di un'articolata analisi, le seguenti
criticit: 1) che i quadri economici di tutti gli interventi approvati nella delibera CIPE n. 129/2006
hanno subito significative rimodulazioni; 2) che il soggetto aggiudicatore ha proposto la
rimodulazione dei nuovi quadri economici per tutte le stazioni mediante l'utilizzazione dei ribassi di
gara, per l'ammontare complessivo di 38.537.428,57 euro; 3) che gli interventi su alcune stazioni
presentano modifiche sostanziali al progetto gi approvato dal CIPE e che tutti i quadri economi
evidenziano variazioni progettuali non giustificate alla luce delle procedure di legge obiettivo.
stato conseguentemente proposto al CIPE di sospendere i finanziamenti indicati nella delibera n.
129/2006.
stato altres proposto al CIPE, ove non ritenesse di dover procedere alla revoca integrale del
finanziamento, di deliberare sulla scissione degli interventi, cos da consentire possibili distinte
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03266 SENATO
Stampato il 20/05/2011 Pagina 3 di 4
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03266 SENATO
Stampato il 20/05/2011
soluzioni per ciascuna opera e comunque di autorizzare l'accantonamento delle somme derivanti dai
ribassi d'asta in vista della possibile destinazione a copertura dei costi indicati nei nuovi quadri
economici.
Ancora, stato proposto al CIPE di distinguere i lavori affidati con appalto di sole opere dai lavori
affidati con appalto integrato e quindi di deliberare che Grandi Stazioni SpArielabori per ciascun
intervento il progetto esecutivo rendendolo conforme al progetto definitivo gi approvato dal CIPE,
ovvero, se ci non fosse possibile, richieda l'approvazione di una variante sostanziale, ai sensi
dell'art. 169, comma 3, del decreto legislativo n. 163 del 2006.
L'argomento stato esaminato nella seduta del 22 luglio 2010 dal CIPE che ha concordato e preso
atto dell'avvio dell'istruttoria del Ministero relativamente alle varianti sostanziali di alcune stazioni e
dei ribassi d'asta.
MATTEOLI ALTERO Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
19/01/2011
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Camera dei Deputati
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LegisIatura 16
ATTO CAMERA
Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE : 5/04358
presentata da LOVELLI MARIO il 09/03/2011 nella seduta numero 446
Stato iter : IN CORSO
COFIRMATARIO GRUPPO
DATA
FIRMA
META MCHELE POMPEO PARTTO DEMOCRATCO 03/09/2011
VELO SLVA PARTTO DEMOCRATCO 03/09/2011
Assegnato alla commissione :
IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Ministero destinatario :
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Delegato a rispondere : MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI , data delega
09/03/2011
Attuale Delegato a rispondere :
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE , data delega 03/05/2011
Fasi dell'iter e data di svolgimento :
MODFCATO PER COMMSSONE ASSEGNATARA L 09/03/2011
MODFCATO PER MNSTRO DELEGATO L 03/05/2011
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04358 CAMERA
Stampato il 20/05/2011 Pagina 1 di 3
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Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-04358
presentata da
MARIO LOVELLI
mercoled 9 marzo 2011, seduta n.446
LOVELLI, META e VELO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e
delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il consiglio di amministrazione del gruppo Ferrovie dello Stato sta per approvare il nuovo piano
industriale per il quinquennio 2011-2015;
il piano delinea l'attivit aziendale nei prossimi 5 anni in relazione alla strategia produttiva, industriale,
finanziaria ed organizzativa del gruppo Ferrovie dello Stato;
le informazioni sul piano al momento sono frammentarie ed occasionali rese disponibili, per lo pi, da
anticipazioni ed indiscrezioni apparse sugli organi di informazione ed in base alle quali ci che sta
per esser deciso necessita di approfondite valutazioni;
dalle informazioni stampa si evince che le linee guida del piano industriale sono lo scorporo e la
razionalizzazione del settore merci, la cessione del pacchetto di controllo ai privati di Grandi Stazioni
e l'espansione all'estero e nel mercato europeo, sulla scia dei progetti gi intrapresi;
in particolare sembrerebbe che la divisione cargo di Trenitalia - gi interessata negli anni passati da
un importante processo di ristrutturazione - subirebbe un ulteriore processo di razionalizzazione che
ne prevede lo scorporo da Trenitalia, la fusione con le altre societ controllate del gruppo, in primo
luogo con la tedesca TX Logistik, e la quotazione in borsa;
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sempre secondo le anticipazioni, il piano prevedrebbe anche la cessione del pacchetto di controllo
della societ Grandi Stazioni, che potrebbe diventare una delle pi importanti privatizzazioni di questi
ultimi anni (il 40 per cento, comunque, gi in mano agli azionisti privati); Grandi Stazioni, societ
che controlla le 13 principali stazioni della rete, disporrebbe di un patrimonio di strutture
completamente rinnovate e trasformate in grandi centri di attivit commerciali e sviluppo di servizi;
inoltre, la societ Grandi Stazioni potrebbe gestire, in una posizione di terziet assoluta, l'ingresso di
nuovi operatori ferroviari e la loro ricerca di spazi o di operativit in stazione. La questione dello
scorporo dal gruppo e della costituzione di una societ autonoma stata pi volte richiamata anche
per il ruolo di RFI, societ di gestione dell'infrastruttura, per la quale - sempre secondo le
anticipazioni stampa - non prevista invece alcuna novit nel piano industriale, perch ritenuta utile
alle strategie del gruppo e perch rappresenta una linea che non seguita in quasi nessun paese in
Europa;
le maggiori attenzioni del piano, comunque, dovrebbero essere dedicate alla valorizzazione dell'alta
velocit (AV) e, soprattutto, ai progetti di espansione in Europa, proprio partendo dai risultati
conseguiti nel segmento alta velocit con meccanismi interamente di mercato; gli obiettivi sembrano
essere molto ambiziosi e puntano ad acquisire all'estero imprese ferroviarie ancora pi grandi di
Arriva Deutschland - acquisizione conclusa di recente - e portare la concorrenza dell'alta velocit
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italiana sui grandi itinerari europei;
per realizzare questi ambiziosi progetti, il Gruppo dovrebbe recuperare redditivit, a questo
evidentemente, servirebbero le cessioni di pacchetti di controllo e l'eventuale quotazione di societ
risanate nei loro bilanci e nella loro struttura. Sembrerebbe, inoltre, che Ferrovie dello Stato starebbe
lavorando all'ipotesi di prendere in gestione diretta la ristorazione negli scali dove arriva l'alta
velocit;
da una recente intervista rilasciata dall'amministratore delegato del Gruppo, infine, si apprende che
sarebbe prossima la costituzione di uno o due fondi immobiliari e il rafforzamento nel settore delle
tlc e che, per il medesimo, sarebbe inevitabile abbandonare almeno 154 treni a lunga percorrenza,
ritenuti evidentemente non compatibili con la missione di Ferrovie dello Stato o non sufficientemente
redditizi -:
quali iniziative intendano assumere i Ministri interrogati per garantire la copertura del servizio
universale, se siano a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali siano le loro valutazioni sul
piano industriale del gruppo Ferrovie dello Stato, in particolare, se condividano le strategie del gruppo
e se non reputino opportuno, quali azionisti, pur nel riconoscimento del ruolo nuovo che le Ferrovie
dello Stato devono assolvere nel mercato, dare indicazioni precise sulla missione strategica del
gruppo stesso.
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