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07 INTERNAZIONALE 2011.08.

13 APERTURA di Marina Forti - INVIATA A LONDRA Ed Miliband Londra presidiata e spaccata a met Il leader laburista al manifesto: I riots sono un segnale e non ci sono risposte semplicistiche. necessario fare uno sforzo collettivo, bisogna ascoltare le comunit Progressisti e liberal si dividono tra chi parla di criminalit e chi di disagio, aggressivit della polizia Le strade di Tottenham ormai sono ripulite, almeno nella parte centrale: solo qualche vetrina incrinata e l'onnipresenza della polizia, dicono che tra sabato e domenica scorsa qui sono cominciati i riots, i disordini che hanno lasciato Londra e molte citt britanniche sotto shock. Le emozioni per corrono forte, e lo si vede nella centro sportivo del locale municipio, il Borough di Haringey, diventato una sorta di centro d'emergenza per le vittime. Ieri stata una giornata di pubbliche assemblee: l'associazione degli inquilini fa la conta dei danni, case bruciate, negozi devastati. L'ente locale ha dispiegato assistenti sociali e consulenti legali: Abbiamo 54 famiglie rimaste homeless quando le case sono state incendiate, riassume Monica, l'addetta stampa del municipio: gli assistenti sociali cercano sistemazioni provvisorie, aiutano a riempire moduli, sussidi per la casa, richieste di risarcimenti. Volontari raccolgono sacchi di vestiti, giocattoli, coperte da distribuire alle vittime. Qui non c' molta tenerezza verso i protagonisti dei riots: Come si pu difendere questi criminali, dice infuriato un giovane uomo che non vuole presentarsi, ha un piccolo negozio di bigiotteria che stato svuotato - non era assicurato e ora spera nei risarcimenti promessi dal governo. complicato, dice Zena Brabazon, consigliera municipale: le vittime dei disordini non sono certo ricchi, gente che appartiene alle minoranze etniche e fatica a vivere: questa una delle zone pi diverse di Londra, dove per diversa si intende multietnica. Certo, bisogner capire cosa spinge dei giovani a comportamenti cos antisociali.... un momento difficile, la comunit ha bisogno di tornare alla normalit, lavorare, riaprire i negozi, dice Ed Miliband. Il segretario del Labour Party e capo dell'opposizione appena uscito da una riunione con i consiglieri municipali, si intrattiene con gli assistenti sociali. Di solito schivo con i media, trova un minuto per dire al manifesto che siamo di fronte a un problema sociale enorme. Nei primissimi giorni, a incendi e saccheggi ancora caldi, Miliband aveva dichiarato che quali che siano le cause profonde, non ci sono scuse per una tale violenza. Ora precisa: Ristabilire la calma una priorit, ma essenziale affrontare le cause profonde di ci che successo. chiaro che questa tremenda esplosione di rabbia nasce in un contesto di esclusione sociale. Non possiamo giustificare la violenza, ma dobbiamo fare in modo che questi giovani vedano prospettive diverse da quella di saccheggiare un negozio. I riots sono un segnale: le cause sono molte e diverse, non ci sono risposte semplicistiche. necessario fare uno sforzo collettivo, bisogna ascoltare le comunit: per questo abbiamo proposto una commissione d'inchiesta su cosa successo e come rispondere, e di avviare un dialogo nazionale. La risposta del governo, che invoca il pugno duro? un momento difficile. necessario che tutti si assumano le proprie responsabilit, spero che il governo lo capisca. Una cosa sicura, i disordini che hanno provocato la risposta di legge e ordine da parte del governo anche diviso la Londra progressista, liberal, socialmente impegnata: tra chi parla di criminalit, gang, comportamenti antisociali, violenza ingiustificata e chi invece propenso a cercare cause sociali, l'emarginazione, la mancanza di prospettive, l'arroganza della polizia... Questa non una rivoluzione politica: gente che va in giro a saccheggiare scarpe

firmate non ha certo motivazioni politiche, insiste Zena, la consigliera municipale di Tottenham, militante di sinistra. L'intero Borough di Haringey ha 250mila abitanti e un sacco di problemi sociali, spiega: met della popolazione appartiene a gruppi etnici (britannici etnici non bianchi, la definizione dell'ufficio di statistica). un quartiere di passaggio, di nuovi arrivati. Il tasso di disoccupazione pi alto della media nazionale, e questa non una zona gentrificata come Hackney. Il municipio fa del suo meglio ma vero che la scuola e le infrastrutture pubbliche sono in difficolt, e non ci sono molti complessi di edilizia pubblica. La povert alta. Ma le reti sociali qui esistono, nonostante i tagli dell'era Thatcher. vero, i giovani non hanno prospettive... ma alla fine, chi sono le vittime? Certo, tutto cominciato con la morte di un uomo sparato dalla polizia. complicato, complicato. Complicato? Non si fa certo tanti scrupoli la petizione che sta circolando da qualche giorno via internet: chiede che coloro che saranno riconosciuti colpevoli dei riot vengano privati dei benefici del welfare e sfrattati dalle case di edilizia popolare - cosa che in effetti alcune autorit locali hanno minacciato di fare. Pensa perfino alcuni amici l'hanno firmata: e sono persone di sinistra, dice scandalizzata una giovanissima attivista sociale a Hackney. In pochi giorni la petizione ha superato le centomila firme, soglia che obbligher il parlamento a discuterla se sar formalmente presentata: non certo il dialogo nazionale che auspica Ed Miliband.

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