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Roberto Pagani

Appunti di storia e letteratura scandinava dalle origini al basso medioevo

Danimarca / Danmark: Penisola dello Jutland/ Jylland: Citt di rhus Isola di Fyn: Odense, citt natale di Andersen Isola di Sjlland: Citt di Copenaghen/Kbenhavn Porto dei mercanti Norvegia / Norge Noreg: Oslo Giardino degli dei asi Bergen Trondheim Stavanger Svezia / Sverige: Stoccolma Isola dei tronchi Malm Lund Uppsala (sede della pi antica universit svedese) Islanda / sland (Terra del ghiaccio): Reykjavk Baia fumosa Isole Fr er / Froyar (Isole delle pecore) Groenlandia /Grnland (Terra verde) Finlandia / Suomi (in finnico) / Finland (In svedese): La lingua principale il finlandese o finnico, che non appartiene al ceppo indoeuropeo. La nazione rimasta per sei secoli sotto la dominazione svedese, e le lingue ufficiali sono infatti il finlandese e lo svedese. Esiste anche una letteratura finlandese in lingua svedese.

Le lingue scandinave hanno una radice comune: il norreno o antico nordico, o islandese antico (parlato nei sec. XI-XIV). Questa era una lingua letteraria sovra-regionale, discendente a sua volta dal proto-nordico. Esse sono lingue germaniche settentrionali, e sono imparentate con tedesco inglese e nederlandese. Ognuna di queste lingue appartiene al gruppo delle lingue indoeuropee. Islandese e feroese sono molto diversi, non essendo stati interessati dai numerosi influssi stranieri che hanno modificato e semplificato le lingue scandinave continentali. Tra le due varianti del norvegese, il nynorsk quella che pi si avvicina alle lingue insulari, mentre il bokml pi prossimo alle continentali. Oltre alla divisione in continentali ed insulari, queste lingue possono essere divise rispettivamente in orientali ed occidentali, dove al gruppo orientale appartengono danese e svedese, mentre a quello occidentale norvegese ed islandese. Una differenza si pu notare confrontando alcuni termini: Dan/Sved Efter Haft Sten Ben Norv Etter Hatt Stein Bein Conservazione dei dittonghi Assimilazione

Il medioevo il momento di nascita delle letterature scandinave ma, a differenza dell'italiano, non si evolve a partire da una tradizione letteraria precedente (come quella latina nel caso dell'italiano). Alle sue spalle vi il nulla. Il momento che segna il termine della preistoria e l'inizio della storia l'invenzione della scrittura, che nel mondo scandinavo avviene molto tardi, ragion per cui la storia scandinava pi recente. La scandinavia rimasta isolata per millenni, e i veri e propri contatti culturali sono iniziati solo nel medioevo. I segni e le tracce lasciati dalle popolazioni della zona ci fanno intuire il fulcro della cultura germanica comune, la cosiddetta cerchia nordica, che comprendeva Germania del nord, Danimarca, e sud di Svezia e Norvegia. Le affinit tra i reperti archeologici di quest'area testimoniano una cultura comune sviluppatasi tra il 3000 e il 2000 a.C. Tra le popolazioni locali vigeva il matriarcato, che dava una posizione privilegiata alla donna nella struttura sociale. Non essendo ancora evidente il nesso tra rapporto sessuale e gravidanza, ed essendo le donne responsabili della nascita di nuovi esseri umani, si attribuiva ad esse un'importanza elevata, fatto che si intuisce da certi manufatti e dalla frequenza con cui appaiono figure femminili importanti. Questa societ matriarcale ha subito un attacco da parte di un'altra societ, di origine indoeuropea, che ha poi finito per sommergerla. La societ matriarcale stata denominata popolo delle ceramiche, mentre quella patriarcale popolo delle asce da combattimento. Nomi che lasciano chiaramente intuire la differenza sostanziale tra queste due culture. Nell'et del bronzo nordica (1700/500 a.C.) si iniziano a trovare testimonianze attive lasciateci dagli antichi nordici. Delle epoche precedenti sono stati rinvenuti sostanzialmente manufatti, da questo momento storico iniziano a comparire immagini, come dischi solari e svastiche, perch la religione si sviluppa in riferimento agli elementi naturali, ma si trovano anche figure sessuali ed orme, che sembrano significare una volont di indicare la propria identit. Nella stessa mitologia si trovano elementi che riflettono la fusione dei due modelli di societ (matriarcale e patriarcale). La societ patriarcale riconducibile al gruppo degli dei Asi, quella matriarcale si riflette nel gruppo degli dei Vani. Njrr, padre di Freyja, era in orgine quella che le testimonianze antiche chiamavano "la madre terra". Perfino lo storico latino Tacito testimonia l'avvenuto cambiamento di sesso della dea, risultato finale dello scontro tra culture. Freyr una divinit maschile che nasce dopo Freyja, quasi come contraltare ad essa. Come se ci fosse il bisogno di bilanciare la forza di questa figura femminile.

Magia, elemento importantissimo nella cultura nordica, era una parola femminile, essendo la magia ritenuta propria della donna. La societ matriarcale era comunque pi pacifica, difatti nella mitologia gli dei Vani indicono un'assemblea a seguito dell'attacco lanciato dagli Asi. Il concetto di assemblea e riunione rivestiva un ruolo fondamentale in questa cultura. I nomi degli dei verranno utilizzati poi per nominare i giorni, ricalcando il modello latino: Tyrsdag (Ingl.Tuesday)..................Tyr Onsdag (Ingl. Wednesday)............Odino Torsdag (Ingl. Thursday).................Thor Fredag (Ingl. Fryday).....................Freyja Marted Mercoled Gioved Venerd

La Scandinavia collocata alla periferia d'europa, per cui stata meno soggetta ad innovazioni culturali, infatti le testimonianze pagane sono pi numerose di quelle cristiane. I cambiamenti culturali, di norma, avvengono a seguito di innovazioni tecnologiche. L'uomo scandinavo all'inizio passivo, raccoglie ci che trova, caccia...poi per impara a controllare la natura, ed in quel momento che avviene la rivoluzione agricola. Questa porta l'uomo a diventare stanziale, ed qui che nasce un nuovo modello di societ, con valori ben precisi e particolari. Tale societ detta sippe (termine associabile alla parola celtica "Clan", indicante una sorta di famiglia allargata ). L'individuo ha un ruolo preciso all'interno della sippe, e questa, di rimando, gli offre protezione da un mondo esterno ostile e pericoloso. Il singolo non pu sopravvivere se non all'interno della propria sippe. Qui nascono valori che influiscono poi sulla vita sociale:

Vendetta: Se un membro del proprio gruppo viene assassinato, a propria volta si deve uccidere un
membro della sippe a cui appartiene l'assassino. Non importante che sia l'assassino stesso ad essere ucciso, perch si deve colpire la sippe, non il singolo, che riveste un'importanza secondaria in questa struttura sociale, perch l'identit individuo/gruppo indissolubile. Destino: il ruolo dell'individuo e i suoi compiti sono invariabilmente stabiliti, cos come il fatto che la sippe di appertenenza sia il migliore dei luoghi possibili per i propri membri. Dentro di essa vi sicurezza, all'esterno vi il pericolo. Fortuna: la forza benefica della sippe, perch da essa ho l'aiuto concreto per superare le difficolt. Nella sippe risiede un'energia benefica, che alcuni individui concentrano in s stessi pi degli altri, rendendole adatte a rivestire ruoli di privilegio, in virt dei loro talenti e dell'utilit che da questi deriva per l'intera sippe. Progressivamente la societ si struttura, ma inizialmente la scelta del capo avviene secondo le esigenze, e in ricerca del bene della sippe stessa, se un capo si rivela non adatto viene sostituito.

Nella sippe si viveva in capanne, le citt non esistevano in quella realt nordica. Gli storici latini si sorpresero delle dimensioni ridotte delle comunit, che erano dovute alla chiusura di queste. Le citt si sviluppano in zone di scambio, in mercati, e una societ non interessata agli scambi, che trova la sua ragione in s stessa non pu sviluppare citt. Il recinto un elemento importantissimo. Circonda le capanne e delimita l'area protetta della sippe. Esso ricorre anche nella mitologia: il mondo degli uomini denominato Migarr, ovvero recinto di mezzo. Il regno degli dei Asi detto sgarr, mentre il mondo esterno, popolato dalle creature ostili agli uomini e agli dei, i giganti, detto tgarr La visione del mondo che viene a svilupparsi dunque magica, e porta ad attribuire sacralit a certi luoghi, come rocce, cascate etc. Alcuni luoghi costituivano l'accesso ad altri mondi, e il passaggio poteva avvenire seguendo determinati riti. Anche il legame con i morti particolare, i morti potevano essere seppelliti accanto al focolare, perch assumevano la funzione di divinit tutelari. Tra gli Asi vi una figura che protegge la comunit, il dio Thor, opposto ad Odino, dio dell'individualit. Il

culto di Thor si concentra in Islanda, perch l si concentrato il senso di appartenenza al gruppo che ancor'oggi detrmina il forte orgoglio nazionale. In una comunit in cui si identifica una forza magica, come la sippe, il ruolo del capo non politico, ma esistenziale. Esso viene designato per le sue caratteristiche magiche. Esistono addirittura testimonianze di re fatti a pezzi e le cui membra, poi, sono state conservate per i loro presunti poteri magici. Quando il modello monarchico dell'Europa meridionale inizia a diffondersi, i re nordici faticano ad imporsi, proprio per la forte cultura basata sulle assemblee piuttosto che sulla presenza di un forte potere centrale.

Le Rune

(immagine) Fuark antico

Le rune erano inizialmente simboli magici, poi anche lettere. Non banale il fatto che esse sono innanzitutto dei segni. Scrivere significa incidere, e scrivendo le rune si vuole lasciare un segno, incidendo concretamente sulla realt, liberando forze positive, o lanciando maledizioni. Inizialmente le rune erano essenzialmente legate ad azioni di magia, sia benefiche sia malefiche, e costituiscono la prima testimonianza scritta della cultura nordica, tra il I e il III secolo d.C. e il loro uso si protrae grossomodo fino al XIV secolo. La scrittura solitamente si sviluppa per motivi religiosi o economici (ricordare una preghiera, registrare entrate e uscite e proventi di rapporti commerciali...) e la letteratura si sviluppa sempre solo in un secondo momento. Per le antiche popolazioni scandinave le rune costituivano un elemento elitario, a beneficio di pochi. Il termine rn legato a parole traducibili con segreto, bisbigliare, sussurrare... infatti vanno mantenute segrete, perch cadendo in mani sbagliate costituirebbero un pericolo. Le ritroviamo in riti religiosi, non solo in Scandinavia ma anche in Polonia e altre zone, ma il luogo principale di utilizzo proprio la Scandinavia. Nonostante questo, esse non sono una creazione originale, sembrano essere legate all'alfabeto nord-etrusco, utilizzato nelle alpi orientali. Il loro declino si deve alla diffusione dell'alfabeto latino. Una famose espressione EK ERILAR (leggi Ek Erilas), che pu essere tradotta con io so usare le rune, io erulo, si riferisce al maestro di rune, e si ricollega alle parole Jarl, o Earl (conte) e agli eruli, popolazione che probabilmente import le rune, ma che comunque fu famosa per la conoscenza di queste. Indica una persona di rango elevato. Con le rune abbiamo il principio dell' affermazione della conoscenza. Nella cultura scandinava era un grosso privilegio il saper scrivere. Su uno dei leoni di san Marco si trova incisa EK UNVODIR. VO rappresenta la radice ed indica rabbia/euforia, ma anche alla base del nome Wodan (Odino) e indicherebbe uno stato di euforia sciamanica; UN significa non, come nell'inglese moderno. Il

significato sarebbe dunque io sono immune dall'euforia sciamanica. Sottintendendo che l'incisore era un uomo che conosceva le rune e sapeva usarle senza rischiare di venire sopraffatto dal loro potere. Alcuni esempi di rune:

= Thorn (il rovo, la spina), indicava una maledizione lanciata ad una persona. Ripetendola aumentava di efficacia. = F (Bestiame, vedi l'inglese fee, tassa), indicava il patrimonio, che all'epoca era rappresentato dal bestiame posseduto. Significava un augurio di prosperit. = Tr (Lancia del dio della guerra), simboleggia la giustizia. Tra le popolazioni scandinave, a causa della carenza di luce, era molto sviluppato il culto del sole. Molte feste cristiane si sono poi sovrapposte al substrato pagano traducendosi in festivit che rimangono tutt'ora, come la festa di santa Lucia, collocata nel giorno pi corto dell'anno. Anche lo stesso natale, detto Jul, sovrapposto ad una festa pagana, e ai suoi antipodi troviamo la festa di mezza estate, collocata nei giorni attorno al solstizio d'estate. La parola a cui abbiamo fatto riferimento, Garr (oggi grd), pu essere tradotto come giardino, ma nel caso di MIGARR pi corretto usare il termine recinto. Anche il nome citt legato alla demarcazione di un confine, -tuna un suffisso che indica uno spazio delimitato e si evoluto nella parola tedesca zaun e nell'inglese town. La parola con cui gli antichi indicavano la Norvegia (e gli antichi greci in particolare) Thule, nome che assumer il significato pi ampio di territorio estremo e meta ambita per i viaggiatori. Le rune assumono una valenza particolare perch al nord la cultura orale si protatta pi a lungo. Le leggi, ad esempio, non venivano scritte, ma memorizzate da una figura detta "uomo delle leggi", che veniva interpellato in caso di bisogno, e che poteva passare questa "carica" ai suoi discendenti. Le rune sono la primissima testimonianza scritta e si collocano su un lasso di tempo di circa un migliaio di anni. Le evoluzioni dell'alfabeto runico sono testimoniate dalle cosiddette pietre runiche, presenti in modo particolare in Svezia e Danimarca. Bjrketorp il luogo di ritrovamento di una pietra runica importante, che riporta un'iscrizione del settimo secolo dopo cristo: "Profezia di male! La serie di rune luminose io nascosi qui, le rune di potenza magica. Con comportamento perverso, senza pace, fuori sia, e di una morte maligna, chi distrugge questo monumento" Si tratta chiaramente di una maledizione, ma non totale. E' riferita a colui il quale dovesse distruggere la pietra. Vi anche l'affermazione dell'identit e della potenza magica di queste rune. Altri termini degni di nota sono: Perversione: associata alla magia, ed in modo particolare ad un uso negativo di questa. Chi non era in grado di usarla veniva corrotto dalla magia. Fuori: si riferisce all'allontanamento dalla comunit, cosa che significava morte certa per l'individuo, senza la sicurezza che la sippe poteva garantire. Un'altra pietra importante quella di Gripsholm (Xi secolo), a sud della Svezia: "Tola fece innalzare questa pietra a suo figlio Harald, fratello di Ingvar. Da veri uomini andarono lontano per l'oro. In oriente diedero cibo all'aquila."

Questa pietra cronachistica (sebbene la vicenda potrebbe essere frutto di invenzione) e celebra personaggi di cui ci vengono forniti i nomi. La caratteristica importante e nuova la presenza di individui. Essi vengono qui celebrati per la loro ricerca dell'oro. Ci troviamo alla fine dell'epoca vichinga e l'oro in quest'epoca si ottiene con il saccheggio. Diedero cibo all'aquila potrebbe significare sia che abbiano lasciato una scia di cadaveri al loro passaggio, sia che sono morti essi stessi in battaglia. Nel 985 troviamo la pietra di Jelling, nello Jutland: "Re Harald fece questo monumento in memoria di Gorm, suo padre, e di Thyre, sua madre. Quell'harald che conquist tutta la Danimarca e fece cristiani i danesi" Si parla di re, un concetto straniero, un modello di capo nuovo per la Danimarca. Il citare proprio la Danimarca, poi, ci fa capire che le nazioni stavano nascendo come accentramento del potere del re, cosa che si svilupp di pari passo con la diffusione del cristianesimo, che veniva usata come strumento politico. Questa immagine reca anche la pi antica immagine di Cristo del nord europa. Abbiamo un'altra importante testimonianza nei corni di Gallehus (V sec. Danimarca), dove troviamo l'affermazione dell'identit dell'autore: "Io Levagastir, figlio di Hort, feci il corno". A questi corni d'oro dedicato il componimento di un autore danese che segna l'inizio del romanticismo nordico: Adam Oelenschlger. Assistiamo dunque ad un'evoluzione dal contenuto magico a quello celebrativo e cronachistico, che avvenuto col passaggio della societ da un modell chiuso e fortemente legato al concetto di gruppo, ad un maggiore individualismo tipico di una societ guerriera. Avviene anche un fenomeno linguistico detto acrofonia, per cui i segni runici vanno a costituire un vero e proprio alfabeto: da semplici segni iniziali, assumono poi un valore fonetico: ad esempio (Thorn), diventa la lettera per Th. Sulle pietre runiche si trovano anche simboli legati alla divinit, come la croce del dio Thor, che viene posta come augurio di fecondit. Questa croce si evolver in seguito, e si sovrapporr facilmente, alla croce cristiana.

Et del ferro (500 a.C. - 800 d.C) + era dei Vichinghi


L'innovazione tecnologica del ferro interessante perch la parola nordica per ferro di origine celtica, il che testimonia il primato e la responsabilit della diffusione di questa nuova tecnologia, dei popoli celtici. L'et del ferro pu essere ulteriormente divisa in due periodi.: Et del ferro celtica o preromana, dal 500 a.C. Fino all'anno 0. Et del ferro romana, dall'anno 0 all 400. Nel periodo romano, tra romani e germani avvengono degli scambi commerciali, il che porta alla nascita delle prima citt nordiche. Si costruiscono villaggi pi organizzati e articolati e si inizia a diffondere la fortificazione. Uno sguardo alle sepolture e salta all'occhio che le tombe pi antiche non presentano differenze, il che testimonia una visione democratica della morte: davanti ad essa tutti gli uomini sono uguali. Le tombe pi recenti invece iniziano a differenziarsi, alcune sono pi curate di altre, e questo testimonia un cambiamento forte a livello sociale. Le tombe dei guerrieri indicano il diffondersi di una mentalit che porter alla costituzione di una vera e propria aristocrazia guerriera. Il guerriero s un combattente, ma anche un viaggiatore: per combattere si sposta, e viene a contatto con societ e modelli culturali diversi, importando idee nuove dalle realt con cui si confronta. Nell'et delle migrazioni si assite a grandi spostamenti di popoli: Goti (che hanno lasciato il segno

in luoghi come le isole Gotland, e la citt di Gteborg),Longobardi (di provenienza scandinava), Cimbri, Eruli... Angli, sassoni e Juti colonizzarono l'Inghilterra e diedero il via al processo di semplificazione dell'inglese, influenzando notevolmente anche il lessico: -by un suffiso comune a molti toponimi inglesi, e il termine significa tutt'ora citt in danese e norvegese, cos come -thorpe, che significa villaggio o fattoria. Oltre a questa importante invasione, l'Inghilterra assistette anche, in seguito, alla venuta dei vichinghi, nell' 800. Gran parte delle saghe islandesi nasce nel periodo delle migrazioni, l'et pi interessante , per, l' et merovingia, che prende il nome da una stirpe reale del regno dei franchi, responsabili dell'introduzione del modello di governo feudale. Vendel il luogo di uno scavo archeologico in Svezia, e d il nome ad un periodo storico in cui si collocano le invasioni barbariche. In questo periodo troviamo una cultura guerriera e un credo religioso pagano che giustifica il potere politico. Si diffonde anche l'iconografia, ovvero la rapprsentazione delle divinit. Si iniziano ad avere anche le prime fonti letterarie. Compaiono dinastie e capi politici che sanno gestire le risorse del territorio e che creano veri e propri centri di potere. Il mondo scandinavo assomiglia sempre pi al centro dell'europa. I re in questo periodo erano capi politici che sia ppoggiavano al potere militare. Esistono i notabili, sorta di rappresentanti che gesticono un certo potere locale per conto del sovrano. I primi centri cittadini sono quelli di Ribe nell Jutalnd e Helg, sul sito dove poi sorger Stoccolma. Le testimonianze di questo periodo non sono pi runiche, vengono dette pietre di Gotland e vengono incise in un lungo periodo diviso in pi fasi (dal V secolo al XII). Nei simboli incisi abbiamo testimonianze del petrimonio mitologico: all'inizio troviamo forme primitive, come cerchi e dischi solari, poi si sviluppano delle imbarcazioni, e infine compaiono le prime iconografie cristiane. L'evoluzione della sfera religiosa si muove di pari passo con quella sociale. La societ stanziale muta e diventa una societ in movimento. Le pietre vengono poste in luoghi di passaggio importanti per la comunit. Nasce anche una classe di ricchi contadini e poi anche di commercianti. La nuova societ pu essere descritta da queste due caratteristiche fondamentali: Ideale guerriero Interesse mercantile Che costituiranno i pilastri della societ vichinga.

I Vichinghi
Da un punto di vista tecnologico i Vichinghi si collocano nell'et del ferro, ma il loro capitolo cos particolare da meritare un posto a parte. Occupa uno spazio tra IX e XI sec. (800 1050 approssimativamente). Come data iniziale dell'era vichinga si indica il 793, data della prima incursione vichinga documentata, che ebbe come oggetto l'abbazia inglese di Lindisfarne, mentre come data della sua fine troviamo il 1066, anno in cui ebbe luogo la battaglia di Hastings. Vichingo: deriverebbe da vik (baia), definizione per la quale il vichingo sarebbe l'uomo della baia (-ing assimilabile ai suffisi usati per le dinastie medievali, vedi Merovingi, Carolingi, Capetingi etc...), etimologia che testimonierebbe il carattere marinaro di questa societ. Nonostante l'immagine nella cultura popolare, i vichinghi non portavano elmi cornuti e non erano un popolo, anche se in un certo senso lo diventarono. La loro crudelt testimoniata da moltissime fonti, ma testimoniata anche la loro abilit commerciale e diplomatica. L'essere vichingo uno

stile di vita proprio di chi si ribella alla chiusura tipica della societ di allora, fondata sul nucleo della sippe. I vichinghi si ribellano alla preponderanza del gruppo sul singolo, vogliono uscire dal recinto e vedere cosa si trova al di fuori di esso. Evadono dalla chiusura, ma se lo facessero da soli morirebbero, hanno dunque bisogno di organizzarsi in gruppi. I vichinghi venivano da societ con fortissimi legami di sangue, che si ritrovarono quindi a dover sostituire, recuperando una sorta di ritualit. Il legame di sangue viene rimpiazzato dal giuramento di sangue, volto a stabilire un profondo legame, forte tanto quanto (se non pi forte) di quello tra membri della sippe. La zolla di terra (vedi testo) sotto cui si passava, simboleggiava una rinascita dalla madre terra. E' evidente quindi il bisogno di ritualit antiche nonostante i forti cambiamenti sociali. I vichinghi vogliono abbandonare la chiusura della sippe, ma non possono farlo da soli, creano dunque questi riti in modo da istituire un legame di sangue con qualcuno che non un familiare. Questa scelta di muoversi fatta dai vichinghi avr ricadute importantissime sulla storia della scandinavia. Conseguenze tra le pi importanti sono: L'avvento della monarchia. Cristianizzazione (I vichinghi inizialmente si rivolgevano ad Odino, ma adottarono il cristianesimo come mezzo politico, il quale soverchier gli elementi religiosi pagani, ma modellandosi su di essi). Nascita delle nazioni nordiche, che non sar un processo pacifico ma verr fortemente osteggiato. Svezia Norvegia e Danimarca nascono come monarchie, l'Islanda nasce come una repubblica (differenza che persiste tutt'ora) L' Islanda colonizzata dai norvegesi nel 874. Re Hkon vuole riunire i poteri locali creando una monarchia solida sul modello degli altri paesi, politica che molti norvegesi si rifiutano di accettare. Essi migrarono dunque in Islanda, (alcuni di loro si fermarono a met strada, nelle Fr er) dove poterono fondare la loro societ ideale. In Islanda fondano una sorta di repubblica (l'Islanda pu essere considerata la pi antica tra le repubbliche moderne), un processo che si colloca tra l'874 e il 930. Qui creano un'assemblea che raccoglie rappresentanti di tutte le famiglie, l' Alingi (Cosa di tutti, cosa pubblica). Il modello minacciato in patria viene ripristinato in Islanda, che diventa cos una comunit democratica. Questo processo messo a punto e resiste fino al XIII secolo, infatti tra il 1262 e il 1264 l'Islanda cade sotto il dominio norvegese, perdendo l'autonomia che non riconquister fino alla seconda guerra mondiale, passando per un periodo di dominazione danese. Nella fase precedente alla dominazione norvegese, l'Islanda era stata la culla della letteratura scandinava. Essa fiorisce in una fase che arriva fino al 1300 e poi inizia un progressivo declino, dal quale si rialzer nel '700 a causa dell'illuminismo per poi esplodere nel 800 con il movimento romantico. Sorte di germi di mentalit vichinga erano apparsi gi molto prima dell'era vichinga stessa. Gi Tacito, nell'opera Germania (38 d.C.) parlando dei suiones (forse svedesi), cita alcune bande che chiama comitatus (parola da cui deriva l'italiano conte). Questi gruppi di 10/15 persone, erano soliti scegliere un capo carismatico, il tutto circa sette secoli prima dell'era vichinga. Questa visione della banda diventer radicata nella cultura nordica, infatti perfino Cristo e i suoi apostoli verranno descritti come un capo e la sua banda. Tacito ci informa anche della possibilit che il capo venisse deposto se non fosse stato idoneo, e questo verr anche per i vichinghi. I vichinghi vogliono scegliere il loro destino, ma il destino nella cultura nordica qualcosa che incombe su tutti, siano essi uomini o dei, e da esso non si pu fuggire. Gli dei sanno che arriver il momento dello scontro finale, e la loro caduta (Ragnarok = fato degli dei), e possono rimandarlo ma non fuggirvi definitivamente. I vichinghi sono dunque pi liberi ma mai assolutamente liberi. La ribellione generazionale che ha portato alla nascita dei gruppi di vichinghi comune a molte

epoche, ma con essi si associa anche all'ingresso di idee nuove. Queste idee si traducono in valori ben precisi, e i valori dei vichinghi erano: Coraggio Fedelt Abilit guerriera Individualismo I vichinghi si possono dividere in gruppi a seconda della loro provenienza geografica, avremo quindi vichinghi norvegesi, danesi e svedesi. I norvegesi hanno il merito storico di essersi mossi ad ovest. Dopo secoli turbolenti i rapporti tra Norvegia ed Islanda si sono pacati. La colonizzazione dell'Islanda e della Groenlandia era avvenuta ai tempi dei vichinghi, che avevano inoltre raggiunto le coste settentrionali dell'America, che chiamarono Vinland (terra del vino). L'America sembra essere stata scoperta per caso. Nella saga di Eirik il rosso si parla di una deviazione dalle rotte e un naufragio, che avrebbe portato all'avvistamento delle coste canadesi. La successiva colonizzazione port alla creazione di insediamenti che mantennero rapporti commerciali con la madrepatria. I vichinghi danesi, invece ebbero un rapporto privilegiato con l'Inghilterra, influenzarono molto, infatti, la lingua inglese. Essi hanno invaso le diverse regioni dell'Inghilterra (York, Mercia, Wessex), sostanzialmente nel IX secolo, scontrandosi con i capi locali. Una vasta area dell'Inghilterra cadde sotto la dominazione danese, il Danelagu (=legge danese, quindi zona posta sotto la giurisdizione danese). Nel 1017 troviamo re Canuto (traduzione di Knot) il grande che stabilisce un grande impero nel mare del nord, comprendente Inghilterra, Scozia, Irlanda, Danimarca e parte della Norvegia. Nel 911, l'allora re di Francia aveva concesso un ducato ad un tale Rollone, con il quale ebbe inizio la storia dei normanni e della Normandia. Questi normanni, in seguito, si francesizzarono, e con l'invasione dell'Inghilterra importarono moltissimi prestiti francesi nella lingua inglese. Nel 1066 l'Inghilterra un campo di battaglia tra danesi, norvegesi, normanni e anglo-sassoni. Nel 1066 termina il debole dominio norvegese, Araldo di duro consiglio viene sconfitto dall'anglosassone Aroldo II, che viene per a sua volta sconfitto, poco dopo, dal normanno Guglielmo il conquistatore nella battaglia di Hastings. La battaglia segna l'inizio del dominio normanno in Inghilterra, i normanni per, all'epoca non erano pi nordici, perch francesizzati, dunque questa data segna anche la fine dell'era di vichinga. I vichinghi svedesi si spostarono ad est: Russia prende il nome dal termine usato dalle popolazioni locali per descrivere i pirati svedesi, detti anche Vareghi o Variaghi, termine che deriva dal nome di una dea, Var, incaricata di presiedere i giuramenti e garantire che siano rispettati. Essi fondano le pi grandi citt russe, nate a seguito dello sviluppo dei loro commerci. Questi pirati attraversarono la russia trascinando le loro stesse navi su tronchi laddove non ci fossero stati corsi d'acqua navigabili, e cos facendo giunsero fino a Costantinopoli, e poi addirittura a Baghdad. Abbiamo fonti arabe che testimoniano la presenza dei Vareghi. Un poema importantissimo, il Beowulf, scritto in antico inglese, ci d notizia di alcune figure di re svedesi, cos come la saga deglli Ynglingar, di Snorri Sturluson. Nel IX secolo abbiamo la enumerazione degli Ynglingar, che presenta forti somiglianze con il Beowulf per quanto concerne le figure dei re svedesi. L'autore di questa enumerazione jlfr di Hvinir.

Storia scandinava dal 1200 al 1700


Importante in questo periodo la lega anseatica (da Hansa), patto tra diverse citt portuali confederate, che ha per centro Lubecca. Questa lega costituiva anche un impero economico, e ebbe una forte influenza sulla vita scandinava, dal momento che i commercianti tedeschi si stabilirono nelle citt nordiche, dando il via alla forte influenza della lingua basso-tedesca su quelle scandinave. Danese e svedese vengono in qualche modo tedeschizzati e subiscono un fortissimo influsso. Tutte le parole che iniziano in be-, o fr- sono di origine tedesca. Il termine che designa la citt, by, viene soppiantato da stadt. Si noti quindi come la presenza economica abbia ripercussioni sulla cultura. Internamente alla Scandinavia si affermano le nazioni, e la loro nascita si configura come una lotta tra la monarchia centrale e i poteri locali. E un processo comune a tutti gli stati nordici. Il re si trova a dover contrastare i poteri locali che si oppongono allaccentramento del potere. In Danimarca, nel 1282, si stabilisce che il re debba aspettare il parere delle assemblee locali prima di prendere decisioni. Gli stati cercano di rinforzarsi anche mediante provvedimenti economici: una legge del 1200 stabiliva la possibilit di evitare il servizio militare per i contadini, a patto che questi pagassero una tassa allo stato. Nel 1300, in Norvegia, con re Magnus IV emendatore di leggi (Lagabter) promulga numerose leggi per limitare il potere delle assemblee locali. La stessa santa Brigida si esprime duramente contro il tentativo di Magnus di imporre una monarchia assoluta. Mentre le nazioni iniziano a consolidarsi, abbiamo un tentativo, avvenuto a fine 300, di unificare gli stati nordici: lunione di Kalmar (citt della costa sud-orientale della Svezia, formalizzata nel 1397. Questa unione fu la conseguenza di una successione di fatti imprevedibile. Nonostante fosse presente una sorta di volont di fondo, le cause finali sono state ben diverse. La regina Margarete, figlia del Re di Danimarca, viene data in sposa al re di Norvegia, Hkon, nellottica di unalleanza tra le due diverse nazioni. Il re, per, muore nel 1380, ed essendo il figlio Olav soltanto un bambino, la regina assume la reggenza della Norvegia. Anche il figlio Olav muore, e Margarete si trova ad essere regina di Danimarca e Norvegia. Nel 1200 la Norvegia aveva conquistato lIslanda, le isole Fr er e la Groenlandia, questi territori passarono quindi, automaticamente, sotto la corona di Margarete. Nel 1388 i nobili svedesi depongono il re e chiamano Margarete a regnare su di loro. Lunione viene siglata a Kalmar nel 1397. Danimarca e Svezia, in questo periodo, stanno costruendo la loro nazione e la loro potenza economica, i loro interessi ricadono quindi nellaria politica, pi che in quella letteraria. Norvegia e Islanda si trovano invece in una situazione di debolezza. La Norvegia, gi del 1300, subisce un collasso culturale, aggravato dalla peste, non produce pi letteratura e cade sotto una fortissima influenza danese. Ed esce dalla scena, cedendo il posto a Danimarca e Svezia, che si candidano a diventare vere e proprie potenze. LIslanda invece, riesce ostinatamente a mantenere la sua individualit. Inizialmente Danimarca e Svezia hanno rapporti sereni, ma dopo la morte di Margarete i rapporti iniziano ad incrinarsi e lunione mostra i segni del futuro cedimento. La Svezia avanza la proposta che alla guida dellunione vengano poste due persone: una eletta in Danimarca e laltra in Svezia.. La proposta viene accolta e nel 1450, ad Halmstad si stabil la doppia guida dellunione sotto i due re Cristiano I di Danimarca e Carlo VIII di Svezia. Dalla met del Xiv secolo, per, lunione degenera perch la Svezia sente di poter diventare una potenza con le sue sole forze. Nel 1520 avviene il cosiddetto bagno di sangue di Stoccolma: Cristiano I ordina di uccidere alcune centinaia di oppositori, cosa che scatena la rottura definitiva, che avviene, poi, nel 1526. Nel 1523 era salito al trono Gustav Vasa, personaggio fondamentale

nella storia svedese, essendo considerato il primo re della Svezia in senso moderno. Con questa figura la nazione si sbarazza dellunione di Kalmar e si avvia a diventare una potenza europea. Al momento dello scioglimento dellunione, la Norvegia era rimasta sotto il dominio danese. La Svezia, nel 1523 con il governo di Gustav Vasa, inizia il periodo denominato Stormaktstiden, ovvero il periodo del grande potere (stor= grande, makt= potere, tiden= il tempo). Nel 1630 la Svezia partecipa alla guerra dei trentanni (ultima grande guerra di religione europea, protrattasi dal 1618 al 1648) e ne esce tra le nazioni vincitrici. Si rafforza dunque il potere svedese sul mar Baltico, che verr definito un lago svedese. Questo dominio dura fino al 1700. Nel 1600 la Svezia la maggiore potenza europea dopo la Francia. Nel 1500 levento fondamentale in Scandinavia lavvento della riforma protestante, che cambia il rapporto degli stati scandinavi con lEuropa. Essa rigetta la cultura meridionale e si lega a quella tedesca, entrando nellambito delle culture germaniche. Vengono rivalutate le lingue locali. Uno degli obiettivi della riforma quello di rivalutare il rapporto tra i fedeli e le scritture, perch nella cultura cattolica esiste una sorta di opposizione con il clero che fa da barriera tra i fedeli e Dio. La volont di eliminare questi ostacoli porta alla traduzione della bibbia, e le versioni di dialetto utilizzate per la traduzione assumono dignit diventando lingue nazionali. Il nuovo testamento viene tradotto in Danimarca nel 1524, lantico nel 1550. La traduzione prende il nome di bibbia di Cristiano III. In Svezia il primo testo tradotto appare nel 1526 e il resto della bibbia verr completamente tradotto nel 41, prendendo il nome di bibbia di Gustav Vasa. Al momento della dissociazione dalla chiesa cattolica, i sovrani approfittano della religione che viene usata come strumento di potere per rafforzare lunit nazionale. Un altro risvolto positivo che cos facendo si ha anche una diffusione pi capillare della cultura. Il passaggio non stato del tutto incruento, le vittime nel clero non sono mancate, ma il passaggio stato meno difficile che altrove perch la cultura cristiana era meno radicata che altrove. Lesistenza di un testo comprensibile non in latino ha conseguenze enormi. Costituisce un riferimento e influenza anche oggi la letteratura scandinava. E promosso lauto-esame e il rapporto tra fede e dio deve essere diretto.. La bibbia era pi letta nei paesi del nord Europa che non al sud e influenza di pi la vita nordica che non quella dei paesi di fede cattolica. Si imposta una visione del mondo tipicamente nordica, che si manifesta tuttora nella mentalit delle nazioni scandinave. Letica protestante prevede lazione positiva dellindividuo a prescindere dalla prospettiva di una ricompensa (paradiso) o una punizione (inferno), il che incoraggia linstaurarsi di unetica personale molto forte; quella cattolica ha in qualche modo una connotazione pi interessata (la buona azione ha un fine concreto e non commessa per il bene in s) Lo svincolarsi dalla cultura del sud porta nel contempo anche il desiderio di riscoprire e diffondere la cultura autoctona. Nel 1600 nascono i primi dizionari e le prime grammatiche. Nonostante questo, per, la letteratura di questo periodo non particolarmente ricca. Il genere pi diffuso il salmo, componimento che esprime diversi stati danimo, e scritto con lidea di essere poi cantato. Si inaugura una tradizione salmistica che durer a lungo nel mondo letterario nordico. Tra 1500 e 1600 la bibbia viene tradotta in Islanda e in Finlandia, ma non in Norvegia, a causa della persistente debolezza culturale. Il re Gustav Vasa, tra gli scritti, ci ha lasciato numerosissime lettere che era uso scrivere indirizzandole al popolo. Era certo un individuo spregiudicato e interessato allaffermazione del suo potere. Olaus Petri scrive una storia della Svezia, ma a differenza di Snorri e Saxo non parte dal mito per poi sfumare nella storia, inizia invece dalle prime attestazioni scritte. Nel suo lavoro non condanna la figura di Vasa, ma nemmeno la esalta, cosa che era ritenuta doverosa dal re. Questo gli vale una condanna a morte, che viene per poi commutata in esilio. Tra gli storiografi prevale il concetto di goticismo. Anzich recuperare documenti e testi come Petri, si punta su letture fantastiche del passato della nazione. I Goti sono visti come antenati gloriosi e diventano un riferimento culturale ispirando questi resoconti pseudo-storici che hanno lintento di glorificare il Paese.Questa tendenza nasce gi nel 1400 ma il suo apice viene raggiunto nel 1600 ad opera di due fratelli cattolici: Johannes e Olaus Magnus.

Johannes Magnus fu lultimo arcivescovo cattolico, ed insieme a suo fratello venne esiliato a Roma, dove scrisse per nostalgia della propria patria, assieme al fratello, con lintento di glorificare il suo paese e presentarlo alla cultura meridionale. Lopera di Johannes (scritta nel 1554) mitologica, si presenta come una storia di tutti i re gotosvedesi. I vari protagonisti discendono da figure bibliche.. Riscuote un certo successo nellEuropa di allora e andr a costituire un riferimento per lidentit della Svezia. Lanno successivo, 1555, esce lopera del fratello Olaus Magnus Storia dei popoli settentrionali, che seppur presenti tratti fantasiosi in prevalenza oggettiva e fornisce notizie interessanti sulla geografia, il paesaggio, gli usi e costumi, le attivit economiche e quelle produttive della Svezia. Una sua peculiarit data dalla presenza di illustrazioni e di cartine approssimative. La tendenza goticista comunque maggioritaria in questo periodo. Le opere di riferimento per lidentit nazionale di Danimarca e Norvegia sono rispettivamente le Gesta Danorum di Saxo e la Heimskringla di Snorri. La sottomissione culturale norvegese durer comunque fino al 1800. Nel 1575 lopera di Saxo viene tradotta in danese. Il 1600 il secolo allinsegna della ricerca dei manoscritti. In questo periodo la Danimarca si appropria di molto manoscritti islandesi, che finiranno nella biblioteca reale danese. Inizia lo studio sistematico delle rune con Ole Worm In questo momento storico le nazioni vogliono recuperare la loro identit cercando di riscoprire le proprie radici. Durante la guerra dei 30 anni, le truppe svedesi avevano trovato, a Praga, il manoscritto denominato Codex Argenteus, che consiste in una traduzione della bibbia in gotico, ad opera del vescovo Wulfila. Questa traduzione costituisce lunico documento disponibile in lingua gotica. La presenza universitaria scandinava si espande nel 1600 e alcuni centri acquistano particolare prestigio. Vengono tradotte e pubblicate le saghe di Snorri, dal che deduciamo che la lingua antica non era pi comprensibile. La fase moderna delle lingue avviene con la riforma protestante nel 1520. Con questa data si pu segnare la fine del medioevo nordico. I territori di Scania e Finlandia vengono svedesizzati attraverso la diffusione di testi in svedese. Nel 1600 possiamo parlare di rinascimento scandinavo. Uno dei personaggi principali di questo cambiamento la regina Cristina di Svezia, che governa tra il 1632 e il 1654. La regina inizia a chiamare a corte artisti e scienziati (tra i quali figura anche Cartesio). Cristina stessa autrice di letteratura e invita a corte anche delle compagnie teatrali. Il teatro di questo periodo costituito da compagnie itineranti provenienti dal sud. Nel 1700 la lingua del teatro ancora il francese, per la rilevanza delle opere di Molire. La regina cristina ad un certo momento decide di convertirsi al cattolicesimo e per questo abdica per poi recarsi a Roma, dove anima un gruppo di poeti che danno poi vita al movimento dellArcadia. Il 600 un secolo di forte religiosit, che si traduce in una tensione religiosa riscontrabile in tutti gli autori. Questa tensione a volte si risolve con lapprodo alla fede, altre volte arriva a ipotizzare lassenza di dio e la vanit delle cose del mondo. Nel 1600 inizia a svilupparsi un interesse per la conoscenza che porta ad un grande sviluppo delle scienze, il quale si scontra, per, con lesigenza religiosa. Lo scontro trova soluzioni diverse a seconda degli individui. Talvolta troviamo un atteggiamento nichilista (quasi estetico in senso wilde-iano), altre volte troviamo un atteggiamento religioso, che esalta la variet e la bellezza del mondo per glorificare Dio. Georg Stiernhielm un letterato e uno scienziato, ha scritto anche un dizionario e un trattato in difesa della lingua svedese. E autore di testi giuridici e scientifici risultati utili alla nazione. I suoi studi sulla lingua si collocano in una posizione purista. Nota il diffondersi dei forestierismi dovuto al maggior prestigio internazionale del francese, che influenza enormemente con numerosi prestiti la lingua svedese.

Teorizza la sua posizione esemplificando il suo ideale di lingua svedese con delle poesie che lui stesso compone. Il titolo dellopera che le raccogli Divinit del canto che solo ora imparano a fare poesia e imparano a recitare in svedese. Scrive anche un poema importante: Hercules (1658), lero che si trova a dover scegliere tra vizio e virt. Il testo scritto in esametri, perch le lingue nordiche per mostrare dignit letteraria sentono di doversi rifare alla tradizione classica. Mentre Svezia e Danimarca si avviano a diventare potenze, Norvegia ed Islanda cedono. LIslanda tuttavia manterr il forte contatto con la sua cultura, lingua e letteratura, mentre la Norvegia crola sotto il peso dellinfluenza danese. La frammentazione geografica rende difficile lunit ma funge anche da fattore protettivo, perch nei luoghi pi isolati la cultura locale viene preservata. Ovviamente non cultura dotta ma popolare, la quale costituir loggetto di una grande riscoperta ad opera dei romantici nel 1800. Il carattere imitativo della letteratura nordica fino al 1600 la rende, comunque, piuttosto povera. Nella guerra dei trent'anni il pretesto religioso serv per stabilire le posizioni di forza tra gli stati europei. Distinguiamo due fasi della guerra: Danese Svedese La partecipazione della Danimarca stata breve e fallimentare. L'entrata avvenne nel 1625 e l'uscita di scena nel 1630. La Danimarca geograficamente pi esposta ai fenomeni del sud Europa, la Svezia invece, nonostante il suo relativo isolamento geografico vuole dar prova della sua potenza. Per farlo conquista tutte le terre del baltico. Nel 1700 ha inizio la guerra nordica che vedr rivaleggiare Danimarca e Svezia. Durante le campagne napoleoniche la Danimarca si schierer con la Francia e contro la Svezia. Questa guerra sar l'ultima grande guerra ad interessare la Scandinavia. Nell'area nordica, i conflitti europei si traducono sempre in un conflitto tra Svezia e Danimarca Abbiamo detto che nel 1600 nasce un forte interesse per la ricerca scientifica e per la variet del mondo. Riguardo a questo rinnovamento si trovano atteggiamenti diversi: Gli scienziati vogliono scoprire le leggi naturali e capire il funzionamento dei diversi fenomeni. I religiosi vedono nella diversit, verso la quale la curiosit diretta, un riflesso di Dio. Si trova anche un atteggiamento nichilista, per cui tutto vacuo e fuggevole. Secondo questa visione l'obiettivo dell'individuo godere al massimo dei piaceri terreni. Nel 1600 molto viva la contrapposizione tra scienza e fede. La scienza moderna si propone come un rinnovamento culturale, ma riuscir a prendere piede soltanto un secolo pi tardi. Il 1700 appunto definito secolo dei lumi. Il 1600 invece il secolo della regola, della perfezione formale. In questo secolo fiorisce la trattatistica, e si pone un'attenzione estrema alla regolamentazione della poesia sui modelli classici. Seguire le forme della tradizione classica diventa un dovere.

Nascita della letteratura nordica

(immagine) il cosmo secondo la mitologia norrena

Il panorama da cui la letteratura nordica attinge la mitologia. Abbiamo visto che esiste una contrapposizione tra due gruppi distinti di divinit: Dei Vani Dei Asi

Pacifici/Societ Matriarcale Invasori/Societ patriarcale Le fonti che ci parlano dei Vani sono piuttosto scarse, ed anche il loro numero ridotto rispetto a quello degli asi. Tra di loro troviamo: Njrr, Freyja e Freyr. Freyja una dea associata alla magia, alla bellezza, alla fecondit, ma anche alla lussuria. E' colpevole di aver giaciuto con il fratello, cosa che secondo le fonti era accettabile nella cultura matriarcale, ma era assolutamente deprecabile in quella patriarcale. La magia a cui Freyja associata veniva considerata una cosa perversa, e veniva dunque associata alla donna e all'omosessuale. La magia era vista come qualcosa di femminile, e anche il destino stesso, poi, assume un'identit femminile. Le Dsir sono entit femminile corrispondenti alle anime delle donne defunte. Sono numi tutelari che se invocati proteggono la comunit, ma una loro apparizione improvvisa significa anche

presagio di morte. Gli dei Vani sono rappresentati come gruppo, mentre gli Asi, sebbene spesso si alleino, sono presentati come individui. Njrr viene citato, dallo storico latino Tacito, come la terra madre, ma assume poi, a poco a poco, connotati maschili. Viene associato all'attivit della pesca. Freyr soltanto un contraltare a Freyja, un suo alter-ego maschile, ed legato all'attivit contadina. Si pu notare come queste divinit siano associate ad attivit di sostentamento della comunit, nello specifico agricoltura e pesca. La scelta delle divinit da adorare era prerogativa dell'individuo, e poteva essere una scelta dovuta alla tradizione della famiglia e del gruppo, alle esigenze del momento o ad una scelta personale. Abbiamo esempi concreti della concorrenza tra divinit, Hrafnkell Freysgodi (sacerdote di Freyr) aveva chiamato il suo cavallo Freyfaxi (criniera di Freyr), e minacciava di morte chiunque osasse cavalcarlo. Vlga-Clmp, devoto inizialmente a Freyr, viene convertito dal nonno al culto di Odino, cosa che causa incidenti. La rivalit tra dei inizialmente interna, ovvero avviene tra divinit appartenenti, comunque, al pantheon nordico. Poi per, con l'avvento del cristianesimo si rivolger anche all'esterno. Il contrasto principale, comunque, era quello tra Thor e Odino. Anche dai toponimi possiamo ricavare informazioni che ci rimandano a questa rivalit: l'Islanda, tradizionalmente legata al dio Thor protettore della comunit, abbonda di luoghi il cui nome legato ad esso. Odino arrivato pi tardi nel gruppo degli Asi, ed possibile che sia stato importato dagli eruli, presentando notevoli influssi della mentalit sud-europea. Abbiamo dunque, da una parte, gli dei della comunit, dall'altra quelli dell'individualismo. Il dio Odino associato a numerose cose, come la magia, insegnatale da Freyja, e la poesia. (v. pg 31). Snorri ci racconta il modo in cui Odino riuscito ad ottenere la poesia. Essa era custodita presso i giganti, Odino giace con una gigantessa e nottetempo ruba l'idromele (la poesia) e fugge trasformato in aquila. Durante il volo per si trova a rigurgitare l'idromele, che si sparge nel mondo degli uomini. Da questo mito possiamo capire che alla poesia era attribuita, dunque, un'origine divina. La poesia la forma di comunicazione che le culture guerriere privilegiano. I popoli guerrieri necessitano di spostarsi, e il carico deve essere leggero, ma non solamente in senso materiale. Anche il carico culturale deve possedere caratteristiche di leggerezza e facilit di conservazione. La poesia si presta bene a questo: pi semplice da memorizzare e pi difficile da dimenticare. La prosa la troviamo, infatti, solamente in Islanda, la cui comunit era stanziale, e comunque in un periodo pi tardo. Odino anche il dio dei mercanti, perch una delle grandi novit dell'era vichinga consisteva appunto nei rapporti commerciali. Diventa anche dio delle comunicazioni, e per questo associato a Mercurio. Comunicazioni che avvenivano tra uomini e dei e tra vivi e morti. Il premio a cui ambivano i guerrieri, una volta morti in battaglia era quello di poter risiedere nella Valhalla (sala degli eletti). Per i Vichinghi la morte in battaglia era gloriosa. Chi non moriva in battaglia finiva nel mondo di Hel (vedi l'inglese moderno Hell = inferno). Odino per non aspetta che qualcuno muoia: lui stesso a scegliere gli eletti, che vengono presi e trasportati dalle Valkirie (=coloro che scelgono gli eletti; Kirie legato all'inglese chose). Freyja ha diritto ad una met di questi poich ha insegnato la magia ad Odino. Ovviamente Odino anche dio delle rune, ma non per qualche sua qualit innata. Diventa dio delle rune a seguito di una sua azione. Nel caso delle rune ha dovuto commettere un sacrificio: impiccarsi all'albero cosmico e rimanervi appeso per nove giorni, cos da estrarre le rune una ad una. Ha anche fatto visita al gigante Mimyr, al quale lascia un occhio in cambio di una bevuta alla fonte della conoscenza. E' dunque non soltanto un dio di guerra, ma presenta un versante intellettuale. Odino si accompagna sempre a due corvi: Huginn e Muninn (Pensiero e Memoria).

E' anche mutevole, proteiforme (da proteo = che pu assumere qualsiasi forma) cos da potersi confondere. Per questa sua virt viene spesso raffigurato con una mantello Il culto di Odino porta anche alla nascita di numerose bande fanatiche che vogliono esaltare la loro virilit, come i famosi Berserker (Le camicie d'orso). Thor raffigurato vicino al focolare, magari sporco di cenere. Rappresenta gli spiriti dei defunti. E' dio del tuono, essendo questo associato alla pioggia, che porta fecondit alla terra. Con Thor vediamo il passaggio dall'adorazione diretta degli elementi naturali alla loro personificazione. Il martello di Thor, Mjllnir (Sbriciolatore), rappresenta la forza. In un mito, questo martello, viene sottratto a Thor dai giganti, che chiedono un ingente riscatto: Freyja, il Sole e la Luna. Lo scambio non equo e a questo punto interviene Loki, che consiglia a Thor di vestirsi da donna, sposare un gigante e riprendere possesso del martello. Sebbene Thor non accetti subito l'idea di buon grado, alla fine si reca travestito nel mondo dei giganti per portare a termine il piano. Durante la cerimonia nuziale il martello viene posto sul grembo di Thor travestito da sposa, che lo afferra e fugge. Tyr stato associato a Marte. E' raffigurato con una sola mano a causa di un episodio avvenuto con il lupo cosmico, figlio di Loki, Fenrir. Questi, per la sua pericolosit, stato pi volte incatenato, sempre con catene pi robuste, ed sempre stato ben felice di dimostrare la sua forza liberandosi. Gli dei cercano allora soccorso dai nani, i quali forgiano una catena sottile come un filo, ma incredibilmente resistente e composta da elementi sottratti definitivamente al mondo naturale: il respiro di un pesce, barba di donna, rumore del passo del gatto e latte d'uccello. Fenrir a vedere una catena cos sottile si fa sospettoso e teme un inganno. Accetta allora di farsi legare (cos da dimostrare ancora la sua forza liberandosi) soltanto se un dio pone una mano tra le sue fauci in garanzia. Tyr, ben conscio del prezzo che si trova a pagare, si sacrifica e pone la sua mano nella bocca del lupo, perdendola una volta che questi si trova legato. Questo mito il riflesso del diritto, necessario per la pacifica convivenza. Baldr figlio di Odino. Le caratteristiche per cui famoso sono la bellezza e la bont. Tutti gli dei gli sono amici e lo amano, eccetto uno: Loki, il quale invidioso delle attenzioni e dei complimenti rivolti a Baldr. Nel corso di un banchetto arriva addirittura ad insultare tutti gli dei uno per uno, tirando fuori dei cosiddetti scheletri nell'armadio di ognuno di essi. Non sono offese gratuite, sono insulti raffinati stilisticamente, che costituiscono un vero e proprio esercizio di scrittura, che stato infatti raccolto in un carme, intitolato Lukasenna. In un altra occasione Loki, sapendo che tutti gli elementi dell'universo hanno giurato di non arrecare danno a Baldr, eccetto il vischio, mette in mano ad un cieco un rametto della pianta. Il cieco inavvertitamente punge Baldr, il quale muore e si ritrova nel regno di Hel. La regina di Hel accetta la richiesta degli dei di rimandarlo indietro, ma solo a condizione che tutti gli esseri della terra piangano per lui. Effettivamente si mettono tutti a piangere, tranne una gigantessa, che probabilmente Loki travestito. Baldr dunque destinato a rimanere in Hel fino alla fine del tempo, quando potr tornare indietro. Questo evento associabile alla resurrezione di cristo. Heimdallar siede, invece, ai confini di spazio e tempo e sorveglia. Quando verr il momento del Ragnarok annuncer con uno squillo di tromba l'avvento della fine. Ha dei sensi molto sviluppati, pu infatti sentire il rumore dell'erba e della lana che crescono, e riesce dunque anche a sentire lo scorrere del tempo. Gli uomini non possono farlo perch sono dentro il tempo, mentre Heimdallar si trova al confine. Loki pu essere considerato una sorta di Lucifero nordico. E' tra le forze del male ma raccoglie in s sia energie distruttiva sia energia creatrice. Agisce dunque sia nel bene sia nel male. Il nome Loki deriva forse da Logi, ovvero la fiamma, elemento ambivalente che scalda, ma pu

bruciare ed essere distruttivo. Non abbiamo testimonianza di alcun culto di Loki. Ci rappresentato come ragno, a simboleggiare la sia abilit nel tessere trame che aiutano o danneggiano gli dei. Bragi un dio della poesia (Bragr significa, appunto, poesia). Si potrebbe pensare che sia la divinizzazione del pi antico poeta di cui si abbia notizia, Bragi appunto. La mitologia il patrimonio da cui attinge la letteratura antica. I due elementi che orginano la cultura nordica sono: Colonizzazione dell' Islanda (874) L'avvento del cristianesimo A questo punto necessario chiarire alcuni concetti: Norreno: la fase antica delle lingue nordiche. Pu essere chiamato anche antico islandese, in quanto le fonti scritte pervenuteci provengono sostanzialmente dall'Islanda; per una lingua letteraria sovra-regionale. La letteratura scandinava delle origini (XI-XIV sec.) scritta utilizzando questa lingua. In questo periodo di utilizzo del norreno, la letteratura testimonia fatti e racconti dei secoli precedenti. Medioevo: il medioevo come lo intendiamo normalmente segnato, nel suo inizio e nella sua fine, dalla caduta dell'impero romano d'occidente (476) e la scoperta dell'America (1492). Considerando per altri campi, come quello scientifico, il medioevo si conclude solo con galileo, in ambito filosofico si conclude con l'avvento dell'illuminismo etc. Per quanto riguarda la scandinavia, a causa del ritardo culturale dovuto all'isolamento, parliamo di medioevo islandese riferendoci a un periodo che va dal 874 (data della colonizzazione dell'isola) alla conquista norvegese nel 1262. Con l'affermarsi del cristianesimo, dopo il periodo vichingo, si comincia a trascrivere il patrimonio di miti e leggende fino ad allora tramandato oralmente. Con l'avvento del protestantesimo, il destino delle nazioni nordiche si lega a quello della Germania. Le prime bibbie stampate in lingua (e non in latino) costituiscono l'esempio di canone standard delle diverse lingue nordiche. Umanesimo e rinascimento non arrivano, di fatto. In Scandinavia. Arriveranno, infatti, nel 1600, umanesimo, rinascimento e barocco nel medesimo momento. Sincretismo: caratteristica saliente del panorama nordico. Il sincretismo avviene quando culture diverse si integrano e fondono dando origine a soluzioni nuove. In Scandinavia avvenuta, ovviamente, la fusione delle culture pagana e cristiana, che ha un riflesso nei testi, dai quali emergono sia elementi pagani sia elementi cristiani, entrambi molto vivi. Il primo genere letterario di cui ci occupiamo l' Edda. Sotto questo nome troviamo due generi distinti: Edda poetica, o Edda antica o Edda di Smundr. Edda in prosa, o Edda recente, o Edda di Snorri.. L'Edda recente stata scoperta e conosciuta prima. Fu composta in un periodo che va dal 1220 al 1225, dall'irlandese Snorri Sturluson, che fa riferimento a vicende che all'epoca dovevano essere famose. Non si era a conoscenza delle fonti a cui attinse Snorri, finch non venne scoperto, nel 1643 in Islanda, un manoscritto chiamato Codex regius, che comprendeva numerosi testi poetici citati da Snorri. Per questo motivo il manoscritto venne denominato Edda poetica, ricalcando il titolo dato da Snorri al suo lavoro. Non si conosce esattamente l'autore dell'Edda poetica, probabilmente alle sue spalle vi erano pi autori, nonostante questo l'opera viene convenzionalmente attribuita a Smundr. L'origine del termine Edda, usato da Snorri, non affatto chiara. Viene fatta risalire a tre diversi termini che costituiscono una possibile interpretazione:

Ava: antenata, a sottolineare il pescaggio che Snorri fa nel patrimonio mitologico. Odr: poesia, l'edda in prosa infatti un manuale di poesia scaldica. Oddi: toponimo del luogo in cui crebbe Snorri L' Edda poetica si presenta come una raccolta di carmi, nel numero di ventinove, divisi per argomento: Carmi degli dei (10) Carmi degli eroi (19) Questa distinzione, che si riferisce ai protagonisti, non assolutamente netta; infatti spesso i confini tra umano e divino sono sfumati, per cui avremo dei con caratteristiche molto umane e vicende divine nei carmi degli eroi.

Cosmologia: trattazione sulla struttura del cosmo. Escatologia: trattazione sul fine ultimo, sulla fine del mondo, quindi sull'Apocalisse. Nella cultura nordica la conoscenza acquista anche la connotazione di arma. Non soltanto un valore e una virt, ma pu essere usata come si userebbe una qualsiasi arma in senso stretto. Per questo motivo si origina il concetto di certame sapienziale (dal latino; certame: duello; quindi duello di conoscenza). Questo tema ricorre spesso nei carmi; in uno di essi, ad esempio, Odino si trova a duellare con un gigante. Il gigante conosce praticamente tutto, ma Odino gioca sporco e gli chiede cosa avesse pensato all'inizio del duello. Il gigante ovviamente non pu saperlo, perde il duello e viene ucciso. I titoli di questi dialoghi terminano con il suffisso -ml (nelle lingue scandinave moderne ml significa lingua). Anche Thor si trova a sostenere un certame sapienziale, questa volta con un nano, che ovviamente sa tutto. Lo sottopone ad una lunga serie di domande al fine di trattenere il nano fino alle luci dell'alba. Quando sorge il sole il nano muore, ma Thor non ha avuto la meglio conoscitivamente. Il contenuto di questo dialogo non solamente un esame fatto al nano, ma anche una celebrazione della variet dei mondi e della creativit del linguaggio. Ha dunque un valore metapoetico (la poesia che riflette su s stessa). Hvaml (dialogo eccelso): Odino parla per massime di saggezza, e trasmette l'intenzione di ispirare armonia tra gli uomini. L'uomo deve essere felicit per s stesso. Si trova anche un riferimento all'episodio in cui Odino si impicca all'albero cosmico Yggdrasill, un frassino che una specie di pilastro che regge i nove mondi. Sotto di esso si radunano le norne, entit assimilabili alle parche. Yggdrasill mostra gi i segni della futura rovina e dell'imminente apocalisse (Ragnarok). Questo rimanda ad uno degli aspetti fondamentali della mitologia nordica: la precariet dell'universo. I diciannove carmi degli eroi sono suddivisi in 1+3 e i successivi 15. Il primo riferito alla figura del fabbro Vlundr, divino e associabile a Vulcano, che realizza coppe con i teschi di personaggi importanti. Questo non un aspetto brutale: nella mitologia nordica il cranio simbolo della volta celeste, ed la sede dell'intelligenza. I tre successivi ruotano attorno alla figura di Helgi, e trattano di prove virili. Helgi associabile all'inglese holy e significa il santo, il consacrato. Helgi la figura consacrata che precede la venuta di Sigurr, e alla sua nascita avrebbe assistito tutto il mondo. I restanti quindici carmi si snodano sulla vicenda di Sigurr o Sigfrido, che non altro che la versione nordica della storia dei Nibelunghi. Si parla di una maledizione legata all'oro, dei crimini compiuti dall'uomo per ottenerlo, e dei delitti fra

consanguinei. Il re Nano Hreidmar produce una discendenza: Hreidmar Fafnir Reginn Sigurr Sigurr figlio adottivo di Reginn. Alle spalle della vicenda si trova un episodio risalente all'epoca delle migrazioni, in particolare la strage dei Burgundi, che sono stati distrutti dagli Unni di Attila. Per ci che riguarda lo stile, ritroviamo la ripetizione schematica di uno schema, e la presenza di due distinti caratteri: Evocativo Frammentario/ rapsodico (una sequenza di visioni ed il salto da un'immagine all'altra) Il metro non rigido o rigoroso, un componimento frammentario, anche perch una raccolta di carmi differenti. Bisogna mettere in evidenza il concetto di eroismo, che nella mentalit nordica non consisteva tanto nel compiere azioni eroiche e degne di nota, quanto piuttosto nell'andare incontro al proprio destino. Eroe colui che combatte sapendo di finire male, ma non per questo perde coraggio. Nel dialogo di Reginn abbiamo questo nano che racconta a Sigurr come nata la maledizione legata all'oro, e l'incontro tra Loki e il nano Andvari a cui Loki sottrae l'anello magico. I generi della letteratura antica sono: Edda Poesia Scaldica Saga Questa letteratura la pi ricca del medioevo europeo. Esiste una figura che accomuna tutte e tre le forme: Snorri Sturluson, che attinge all'Edda Poetica, per comporre la sua Edda in prosa, che un manuale di poesia scaldica, e che scrive anche delle saghe. Otr

Snorri Sturluson (Figlio di Sturla)


Snorri potrebbe essere un soprannome (Snerril vuol dire vivace). Questo personaggio nasce tra il 1178 e il 1179 e muore nel 1241. E' islandese, per appartiene a quelle generazioni di islandesi che erano in buoni rapporti con la Norvegia. Visita la corte di Hkon Hkonson, perch un uomo politico e un diplomatico, accolto a corte per le sue capacit, cos da poter svolgere missioni diplomatiche. Viene accolto non solo da re Hkon, ma anche dallo Jarl Skule. Sotto la protezione del re pu

dedicarsi alla letteratura. Ad un certo momento, per, sorge un dissidio tra re Hkon e lo Jarl. Snorri commette l'errore di manifestare la sua preferenza per quest'ultimo e la cosa gli vale una condanna a morte. Ritornato in Islanda viene raggiunto ed ucciso. Con il suo lavoro di diplomatico riuscito a ritardare la conquista norvegese che avvenne circa vent'anni dopo la sua morte. Snorri scrive la sua Edda come un manuale di poesia scaldica (o poesia di corte dell'era vichinga e oltre, che si sviluppa in un periodo compreso tra IX e XIV sec.).. Nella corte, il re, ha i suoi guerrieri e funzionari di fiducia, ma anche i suoi poeti di fiducia, ed essi vengono ricompensati per i loro versi encomiastici, nello stesso modo in cui premia i guerrieri per le loro imprese. Il poeta che si distingue in questo ottiene la possibilit di vivere a corte, e una ricompensa. Lo scaldo deve, per, conquistarsi la fiducia del re e mantenerla. Questo tipo di poesia nasce in Norvegia ma si sviluppa soprattutto in Islanda. Il primo poeta scaldico di cui si ha notizia Bragi, al quale possibile che sia stato attribuito il nome del dio Bragi, o che il dio stesso sia una divinizzazione di questa figura.. Corti e re cercano di circondarsi di poeti che li elogino. Haraldr Bellachiona era uno di questi re. L'appellativo bellachioma gli venne attribuito perch la sua amata, gli aveva posto come condizione per le nozze, di diventare re della Norvegia, cosa che riesce effettivamente a compiere unificando i piccoli regni in cui la nazione era divisa. Durante la conquista aveva fatto voto di non curarsi i capelli se non una volta portato a termine il compito. Una volta divenuto re della Norvegia la sua chioma viene finalmente curata tanto da valergli l'appellativo con il quale ricordato. L'abilit dei poeti scaldici risiede nella loro abilit d'improvvisare; la quale richiede necessariamente le seguenti doti: Ricchezza di Lessico Conoscenza profonda della mitologia Conoscenza della storia Abilit nell'utilizzo delle figure retoriche Competenza nell'uso della metrica. La poesia scaldica completamente diversa da quella dell'Edda: rigorosamente ordinata, esistono metri diversi per situazioni diverse. Inoltre, nel caso dell'Edda poetica, avevamo un compilatore, nella poesia scaldica troviamo un vero e proprio autore, lo Scaldo. L'obiettivo centrale la glorificazione del signore, ogni volta in modo diverso e utilizzando un linguaggio fortemente ricercato. E' una poesia d'lite, per un gruppo ristretto di persone che condividono determinate conoscenze mitologiche. La chiusura di questa poesia produce per la pi originale forma letteraria della Scandinavia antica. Snorri scrisse la sua Edda come un manuale per scaldi. E' divisa in tre parti: La mitologia, esposta sotto forma di racconto, per la conoscenza del materiale mitologico. La sezione intitolata Gylfaginning (l'inganno di Gylfy, che viene ingannato da Odino). Gylfi vuole recarsi dagli Asi, e si ritrova stranamente in una stanza alla rpesenza di tre re (forma assunta da Odino in quell'occasione). La seconda parte, Skldskaparml (dialogo sull'arte poetica) pi tecnica. In questa parte Snorri spiega la metafora, figura retorica principale e fondamentale; che per una metafora particolare: la kenning (pl. Kenningar.). Una metafora complessa composta da pi elementi. Kenningar logiche: L'albero della battaglia = il soldato Il destriero dell'onda = la nave

La rugiada delle ferite = il sangue La fiamma delle onde = l'oro (riferimento alla saga dei nibelunghi) La pelle della casa della balena = il ghiaccio La terra del fuoco delle onde = la donna (perch si copre d'oro) Il lampo della battaglia = la spada che luccica Kenningar mitologiche: Il distruttore dell'oro distribu la chioma di Sif = il capo vichingo distribu l'oro. Il riferimento fatto al capo vichingo che nello spartire i bottini spesso si trovava a rompere gioielli. La chioma di Sif si trova in un mito nel quale Loki tagli i capelli a Sif, ma per rimediare si fa forgiare una nuova chioma dai nani, fatta d'oro, che ricresce una volta tagliata. Il seme di Kraki = re danese che inseguito distrae i nemici abbandonando delle monete d'oro. La gioia di Huginn = i cadaveri. Huginn uno dei due corvi di Odino. La terza parte, denominata Httatal, consiste nella enumerazione dei metri poetici. Snorri ne elenca cento, il che rende bene l'ide adella complessit di questa tecnica poetica.

jlfr da Hvinir ha scritto un'opera significativa. L' Ynglingatal (Enumerazione degli Ynglingar, ovvero dei re norvegesi), che non si presenta come un' opera storiografica, ma mescola la storia al mito. Di tutti i sovrani viene tramandato un fatto preciso: la morte. I modi narrati, con i quali i re, nel testo, muoiono, corrispondono a riti sacrificali particolari della cultura nordica. jlfr scrisse anche l' Haustlng (Lungo come l'autunno), titolo che indica il carattere di passatempo assunto dalle attivit raffinate alle quali ci si dedica a corte. Alfredo il poeta turbolento stato lui stesso signore locale e si poi dedicato alla poesia. Gunnlaug Ormstunga, ovveroLingua di serpente, perch specializzato in versi d'infamia e d'insulto. Abbiamo qui un parallelo tra poesia e rune (alcune delle quali erano usate per scagliare maledizioni). Assieme alle rune adatte a scagliare maledizioni, cosi esistono dei versi per far del male, anche se in modo pi raffinato. Lingua di serpente muore ucciso a tradimento in duello ingaggiato con un rivale in amore. Scrisse anche poesie d'amore, cosa davvero rara per l'epoca, nella quale la prevalenza ricadeva sul motivo encomiastico. La nostra poesia sopratutto lirica, cio espressione di sentimento, ma la poesia scaldica offre una rilevanza maggiore alla guerra e all'elogio del signore. Gli scaldi erano soprattutto uomini, ma abbiamo notizie di una poetessa, Steinunn Refsdottir, detta Skldona (poetessa appunto), protagonista di uno scontro tra religione pagana e religione cristiana. La poetessa si prese gioco di un missionario naufrago, dicendogli che se avesse pregato Thor anzich Cristo, egli avrebbe potuto calmare la tempesta. Sigvatr orarson fu invece uno scaldo diplomatico, dunque uomo politico. Venne inviato a visitare la Svezia dal re cristiano norvegese Olav il Santo (uno dei cristianizzatori della Norvegia), in missione diplomatica. Scrisse un componimento (Austrfararvsur, ovvero le ballate per il viaggio verso oriente) Vi si legge dell'atteggiamento tenuto nei confronti dei cristiani. Durante il viaggio questo poeta era stato a volte accolto con qualche riserva, a volte rifiutato da famiglie pagane, altre volte aveva scoperto che si compivano riti pagani di nascosto. Questo testo ha dunque un certo interesse storico.

Il pi grande e pi importante poeta islandese medievale si chiamava Egill Skallagrmsson, vissuto tra il 910 e il 990. A lui dedicata una saga. Non soltanto un semplice poeta: anche un uomo estremamente violento. Destina versi maledicenti alla regina di Norvegia, a causa del suo odio smodato verso questa nazione. Tra le altre cose ha scritto, anticipando con la sua modernit la poesia successiva, lo Hfulausn, ovvero La perdita della testa. Sfortunatamente si ritrova naufrago in Inghilterra, in un territorio dominato da Erik ascia insanguinata, parente del re di Norvegia, che lo imprigiona con l'intento di ucciderlo. In prigione gli viene suggerito di scrivere un componimento in elogio del re, cosa che accetta di fare, dando alla luce il lavoro pi raffinato della poesia scaldica, ottenendo il duplice scopo di elogiare il re, ma anche la poesia stessa e il suo autore. Questo rende bene l'idea dell'importanza di tale arte, che poteva ben valere un riscatto. Ha scritto anche Sonatorrek, la perdita dei figli o la vendetta impossibile per i figli. Uno dei figli di Egill era morto di malattia e l'altro in mare, cos che il poeta si trovava senza eredi. Una delle figlie gli suggerisce di scrivere per sfogarsi, e lui scrive una lirica, che ha come argomento il dolore per la perdita dei dei figli, e la perdita di fiducia negli dei.

La Saga

(immagine) La scandinavia delle saghe

Le saghe sono opere scritte in prosa. La parola saga legata al verbo inglese to say (dire), il significato sarebbe dunque ci che si racconta. Per noi un termine tecnico, mentre etimologicamente significa semplicemente racconto. Le saghe sono tutte islandesi, e sono dei racconti in prosa che si rifanno al patrimonio antico. Le principali saghe islandesi (slendingasgur) si rifanno a fonti storiche. Il libro sulla presa della terra (Lndnmabok) consiste, ad esempio, in una elaborazione letteraria della conquista dell'Islanda. Lo sfondo quello dei rapporti con la Norvegia. Le vicende coinvolgono centinaia di personaggi, ma il protagonista si pu dire che sia l'intera popolazione islandese, sebbene le vicende dei personaggi si sviluppino non solo in Islanda ma per l'intera Scandinavia. Si pu associare la saga al romanzo moderno, essa consiste in una narrazione che utilizza un linguaggio oggettivo, i personaggi sono presentati da un punto di vista esterno, descrivendo ci che dicono o fanno. Non ci sono punti di vista del narratore o dei personaggi stessi. Lo stile stesso piuttosto asciutto, il che per fa s che emerga dai dialoghi il dramma dei personaggi. Anche nel caso della saga avviene una contaminazione dal sud dell'Europa Abbiamo saghe di natura diversa: Saghe del tempo antico, (Fornaldarsgur) che parlano di avvenimenti risalenti all'epoca che precedette la colonizzazione dell'Islanda. Le saghe dei re (Konungasgur) Le saghe dei vescovi (Biskupasgur), tra le quali ve n' una anche su sant' Ambrogio. Le storie dei santi giungono nel Nord e vengono inserite nelle saghe in un intreccio di storie pagane e cristiane. Tra i vari personaggi delle saghe si annoverano anche Carlo magno e Parsifal, personaggi tipici dei

cicli cavallereschi meridionali. Snorri il punto d'unione dei tre generi. Pensa di glorificare il re norvegese celebrando la sua stirpe, proseguendo indietro nel passato fino a giungere all'origine del mondo. L'opera verr denominata Heimskringla= la sfera del mondo. Questo titolo significa che Snorri si rif ad un'antica origine, attingendo quindi dal patrimonio mitologico. Il suo punto di partenza la citt di Troia, nella quale sarebbero vissuti gli Asi, che la lasciarono, guidati da Odino, per insediarsi nel Nord. Generazione dopo generazione si giunger fino ai tempi di Snorri. Il discorso dunque sull'origine divina delle stirpi regali. In quest'opera ritroviamo il concetto di evemerismo, secondo il quale gli dei sarebbero soltanto personaggi storici divinizzati dai posteri. Questa posizione influenza Snorri che descrive un legame tra dei e monarchi dell'epoca. Le notizie che abbiamo sugli scaldi sono prese da alcune saghe che li vedono come protagonisti. Abbiamo anche un documento che testimonia l' esistenza di pi di cento scaldi. Le poesie scaldiche contengono informazioni storiche, perch furono scritte con l'intento di esaltare il signore per le sue imprese compiute. Sebbene non siano obiettive, a loro modo costituiscono un documento storico. Nelle saghe notiamo una contaminazione di tematiche appartenenti al genere cavalleresco dell'Europa meridionale. Le slendingasgur hanno come tema la colonizzazione dell'Islanda e la sua conquista da parte della Norvegia. Il Landnamabok e slendingasgur presentano difetti tipici dei testi storici medievali, come la carenza di un rigore scientifico in senso moderno, ma sono comunque pi attendibili delle saghe. In essi si parla di tutta la Scandinavia, ma in prevalenza il campo d'azione delle vicende l'Islanda. L'esempio migliore di saga l' Heimskringla di Snorri. Opera composta con l'obiettivo di glorificare il signore alla cui corte l'autore lavorava (Hkon Hkonsson). Snorri imposta la trattazione come un intreccio di verit storica e leggenda. La glorificazione del signore avviane dimostrandone la nobilt delle origini. Snorri parte dai tempi dell'imperatore Augusto, raccontando che in Asia esisteva una fortezza detta Troia, abitata dal popolo degli Asi, i quali, guidati dal condottiero Odino, si spostarono a Nord, dividendosi i territori. A Skjldr tocc la Danimarca, a Freyr la Svezia. Man mano che la narrazione si snoda, la leggenda va sfumando nella storia. La casa reale di Norvegia viene presentata come un ramo di quella della Svezia. Snorri parler di Araldo Bellachioma, Olav il Santo e Olav Tryggvason. Nell'opera troviamo anche una divinizzazione dei re. La saga, al di l del valore letterario, una testimonianza dei rapporti positivi tra Islanda e Norvegia, il che ha chiaramente un valore storico. Quest'opera verr poi usata ogni qual volta la Norvegia avr bisogno di riscatto come nazione. E' una sorta di Epos fondante l'identit della Norvegia. Lesaghe sono anche una sorta di documento antropologico, perch ci presentano i modi di vita e costumi dei principali gruppi sociali dell'epoca: I contadini stanziali I vichinghi viaggiatori Nonostante le difficolt non ci fu contrasto tra questi due modelli di vita. Anche i vichinghi potevano occasionalmente divenire stanziali. Nella saga di Egill viene presentato il carattere fiero e collerico del personaggio. In essa si parla della rivalit tra la famiglia e quella del re norvegese. Egill si sposta verso l'Islanda ma rimane, a suo modo un vichingo. La saga di Nyll importante perch mostra il cambiamento nella morale nordica che avvenuto nel corso dei secoli. Si legge del passaggio dall'etica della vendetta all'etica del perdono. E' una saga molto cruenta, e parla di una faida che dura per generazioni. I protagonisti principali sono Nyll e Gunnar. Gunnar un uomo forte e nobile e nella sua vita presenta la doppia natura di contadino/ vichingo. Nyll pi debole e intellettuale. E' un esperto di leggi. La loro forte amicizia viene a scontrarsi con le figure delle loro mogli, la cui rivalit dar inizio alla faida.

I contrasti tra mogli e parenti degenerano a tal punto che la famiglia di Gunnar sterminata. Alla fine anche Nyll soccombe. I due eroi positivi, dunque, cadono. Solo i loro discendenti potranno porre fine a questa catena di morti. Il cambiamento morale necessario a cessare la serie di vendette avverr con l'avvento del cristianesimo; infatti nella saga si parla della cruenza ma non dell'individualit. L'Islanda si popolata da famiglie, ma resta una sola nazione. L' Alingi a sua volta un personaggio. Il primo missionario cristiano di cui abbiamo notizia Ansgar (830), che fonda il primo centro religioso a Birka. I missionari cristiani provenivano da Inghilterra, Germania, Francia e Russia. Il rapporto con l' Inghilterra importante, infatti i missionari inglesi importeranno l'alfabeto latino nella variante anglo-sassone. Il rapporto con la Germania importante, dal momento che inizialmente la Scandinavia si trova sotto la diocesi di Amburgo e Brema. Araldo Bltand (Denteazzuro), a cui dedicata la pietra runica di Jelling, unific e rese cristiani i popoli danesi. Una bolla papale del 1164 riconosce alla Svezia una diocesi indipendente, il che significa che era gi presente una coscienza di nazione rispetto alla Svezia. In Norvegia abbiamo Olafr Inn Helgi (Olaf il santo), Olafr Tryggvason (discendente di Aroldo bella chioma) chiamo dei missionari che cristianizzassero la nazione; cos da rinsaldare il potere della corona. Faceva precedere la sua conquista politica da quella religiosa. La religione cristiana dunque uno strumento per rinforzare il potere. Cristianesimo e monarchia si diffondono di pari passo, stabilendo un legame inscindibile tra chiesa e corona. Anche l'Islanda ha fatto i conti con la cristianizzazione. Laggi i missionari che indossavano tuniche, come da consuetudine, venivano tacciati di omosessualit. Nessun missionario, nei fatti, riusc a cristianizzare gli islandesi. Essi, per, nell'anno 1000, decisero spontaneamente di adottare il cristianesimo come religione ufficiale. La decisione viene portata all'Alingi, che si affida ad un saggio, che pronuncia il suo verdetto dopo essere entrato in trance. La decisione parte da una scelta democratica e si affida ad un rito pagano. La scelta pu essere spiegata logicamente dal fatto che un solo Dio garantisce meglio l'unit razionale pi di quanto non passa fare una religione politeistica. I missionari devono fare propaganda, per questo creano centri di cultura religiosa, dove si scrivano trascrivono e copiano testi, che vengono poi conservati nei monasteri. Alcuni convertiti islandesi decisero di far s che il patrimonio culturale pagano non andasse perduto. Trascrissero cos le antiche leggende. L'alfabeto latino manda un messaggio di una dottrina per tutti, cosa che contrasta con il carattere fortemente litario delle rune, non adatte alla mentalit islandese. Fino al 1200 possiamo parlare di una ricca cultura scandinava, che per scadr nella mera copia di modelli stranieri dal XIV sec fino al XVIII. Il primo arcivescovado scandinavo Lund, fondato nel 1103 in Svezia, seguito poi da Uppsala. In Norvegia la prima diocesi quella di Trondheim. Dopo Snorri abbiamo, tra i pi importanti autori scandinavi del periodo medievale, Saxo Grammaticus (1140, 1210). Era una sorta di storico che viveva grazie al mecenatismo di re Valdemaro I. Saxo vive alla corte del re, che la stessa del vescovo Absalon, considerato fondatore di Copenaghen. Da questo si deduce l'allora esistente alleanza tra la chiesa e la corona. L'opera di Saxo esalta la Danimarca narrandone le vicende dal punto di vista dell'affermazione del cristianesimo. La letteratura danese e quella svedese sono i povere, in questo periodo, perch le due nazioni sono concentrate sul versante politico e risentono inoltre degli influssi meridionali. Troviamo infatti un maggiore uso del latino nelle opere letterarie, come il capolavoro di Saxo: le Gesta Danorum, che copre un periodo storico che va dall'800 a.C. Fino all'epoca di Valdemaro (1185). L'opera composta da 16 libri. I primi otto sono nettamente mitologici, mentre i successivi sfumano progressivamente nella realt storica. Per la parte mitologica, Saxo rielabora in prosa il contenuto dell'Edda poetica, e scrive in latino classico, anzich medievale. Il valore delle Gesta

Danorum non verr adeguatamente riconosciuto fino al 1500. Per i danesi l'opera costituisce, come la Heimskringla per i norvegesi, il punto di riferimento per l'identit nazionale. La cristianizzazione vista come un compimento della nazione danese. L'intento anche quello di presentare all'Europa meridionale, e in particolare a Roma e al papa, la grandezza della Danimarca. L'argomento delle Gesta la storia di uno dei popoli germanici, i Danesi appunto. Tra il terzo e il quarto libro compare il personaggio di Amleto, principe di Danimarca; il quale vuole vendicarsi dello zio colpevole di aver ucciso suo padre. Per attuare la sua vendetta si finge pazzo, cos da avere maggior libert di movimento e confondere le idee degli avversari. I parenti cercano di smascherarlo: gli presentano una ragazza che ha il compito di sedurlo, ma lui resiste e riesce a fare di lei un'alleata. Lo conducono in privato da sua madre, sperando di smascherarlo. Piazzano una spia nella stanza, ma Amleto la scopre e la uccide. Viene inviato in Gran Bretagna con due messaggeri che portino al re locale l'ordine di ucciderlo. Lui per viene a conoscenza del complotto, falsifica il messaggio e fa uccidere le persone. Alla fine della vicenda riesce ad uccidere lo zio e viene acclamato dal popolo come re di Danimarca. Nel testo di Saxo, Amleto non dubita, a differenza del personaggio Shakespeariano. E' lucido e mantiene la sua linea fino alla fine. Per Saxo la storia della Danimarca coincide con la storia dei re legittimi. La monarchia passer da elettiva ad assoluta solo nel 1600. In Svezia abbiamo una figura femminile che si distinta: Santa Brigida (Heliga Brigitta), importante per il suo ruolo culturale e politico, perch fu la fondatrice del monastero di Vadstena. Centro in cui si trascrivevano i manoscritti e che fu un importantissimo centro culturale per la Svezia. Si rec anche nel sud Europa dove si adoper per il ritorno del papa a Roma durante il periodo dell'esilio avignonese, e per la fine della guerra dei cent'anni tra Francia e Inghilterra. Fond l'ordine di S. Salvatore, che fu molto importante nei secoli successivi per la diffusione della cultura. Scrive un libro Rivelazioni, dove racconta delle sue visioni mistiche e dei colloqui avuti con la madonna e Cristo. Nel Vstergtland troviamo un esempio di Landskap slagar, ovvero le leggi locali, molto importanti in Svezia costituiscono uno dei riferimenti scritti che testimoniano lo stato della lingua del tempo e determinano uno standard.(1225/1520, periodo medio della lingua Svedese). Unificando le leggi locali si arriver alla legge nazionale (Lanslagen), Sono leggi importanti dal punto di vista linguistico: sono state scritte utilizzando artifici atti a ricordarle, come allitterazioni e assonanze, che un'eco dell'antico uso di memorizzare le leggi e trasmetterle oralmente. In Danimarca abbiamo le Jyske Lov e una legge specifica della Scania, che fino al 600 fu territorio danese. In Norvegia abbiamo una legge nazionale gi alla fine del 1200, che indica uno stato di unit del paese pi forte. L'aristocrazia scandinava si formava nelle grandi universit europee, come Parigi, Bologna. Abbiamo anche una letteratura cavalleresca, entrata nella cultura nordica grazie al re Hkon Hkonsson, al servizio del quale lavorava Snorri. Il re fece tradurre in norreno dei poemi cavallereschi, come le storie di Tristano e Isotta, Ivano e Parsifal, che vengono tradotti e riscritti in prosa. Essi cambiano lingua, stile, ma anche genere. Dal romanzo passano alla saga. Queste tradizioni del sud ispirano le saghe del tempo antico. Queste saghe norvegesi influenzano la letteratura svedese. Avveiene per un passaggio ulteriore: la regina Eufemia Visor (norvegese) fa tradurre le prose

norvegesi in versi in svedese antico, donati poi alla corona svedese. La necessit della traduzione ci porta a dedurre l'avvenuta diversificazione delle lingue. Il verso utilizzato il Knitzel, di origine tedesca, non rigoroso e adatto all'utilizzo nelle parti narrative. Le Cronache erano racconti di fatti storici. Come genere letterario si sviluppa tra il Xiv e il XV secolo. I testi sono anonimi e non riconducibili ad alcun autore in particolare. Hanno un tono epico e si riferiscono a fatti storici, ma tengono un tono piuttosto propagandistico per promuovere le case reali. Una cronaca importante la Erikskrnika, nella quale si parla di battaglie e lotte dinastiche. La collocazione temporale nel 1330. Si parla anche del fondatore mitico di Stoccolma, Birger Jarl. Sono fatti importanti perch svolgono il ruolo di opera fondante dell'identit svedese. Anche le cronache risentono dell'influenza dei poemi cavallereschi, soprattutto per quanto riguarda lo stile. Esiste un genere che possiamo definire originale, che quello delle Ballate, un genere che definiamo popolare, Ballate: Visor/viser) perch la loro tradizione diffusa tra il popolo. Si trasmettono grazie ai cantastorie e costituiscono un genere trasversale, conosciuto anche a corte oltre che tra la gente comune. Nasce intorno al 1200 e fiorisce fino al 1350, ma possiamo dire che prosegue fino ai giorni nostri. Queste ballate riuniscono elementi di cultura popolare: elfi, principi, battaglie e scherzi... Ci sono molti temi che fanno da contenuto a queste ballate, che vengono solitamente definite Folkviser (ballate popolari). Questo genere era amato dagli autori romantici perch era visto come un genere autentico e genuino. Nell' 1800 le ballate sono state classificate. Esse erano anonime sempre anonime nonostante avesser dietro un autore originale. Sono trasversali anche perch interessano allo stesso modo tutte le nazioni nordiche. L'introduzione della ballata pare avvenne in Francia ed era un unione di musica, canto e danza. Arrivando in scandinavia, questo genere cortese si arricchisce del patrimonio mitologico. Sono state catalogate da un romantico danese, Grundtvig, che ha catalogato centinaia di esse, definendone i vari gruppi: Istoriske viser (Dan), Folkevise (Nor), Folkvisor (Sved) Ridderviser (cavalieri, vita di corte, dame) Kmpeviser (battaglie) Trylluiser (tecnicamente troll, che un essere mitologico, ma anche un verbo che significa fare una magia, queste ballate parlano dunque di magia e attingono al patrimonio mitologico) Skmteviser (caricatura, scherzo, satira, divertimento). Spesso queste tematiche sono legate tra loro e convivono nella medesima ballata. La forma della ballata stata usata anche per testi a contenuto religioso, come il componimento norvegese Draumvde (canto del sogno). In cui il protagonista si addormenta il giorno di natale e visita l'aldil trovando poi la luce e Cristo. Questo contenuto prettamente cristiano narrato con il metro libero della ballata. Nella Erikskrnika si parla anche di cristianizzazione e della conquista svedese della Finlandia (1120/1130). Ci sono due componimenti che dimostrano i cambiamenti sociali avvenuti. Il primo un componimento norvegese del XIII chiamato Specchio del re (Kongespeilet). Dialogo tra un padre e suo figlio sul comportamento in societ. E' una sorta di galateo presentato in forma di dialogo. La

societ che vi descritta molto complessa e testimonia l'avvenuto adeguamento della societ norvegese al resto dell' Europa. L'altra opera, islandese, si intitola Um Styrilsi Konunga Ok Hfingj (sul governo del re e le cose di corte). E' un altro manuale di vita nobile destinato agli aristocratici. Styrilsi deriva da Styra che indica il governo della nava, termine tecnico usato dai vichinghi, notiamo qui uno slittamento semantico per cui il tecnicismo navale passa ad indicare il governo della corte.

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