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Comunicazione e mass media

Prospettive per oggi e domani


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1 INCONTRO
LA COMUNICAZIONE NELLA STORIA Passaggio dalloralit alla scrittura, fino alle nuove tecnologie

Ogni innovazione tecnologica nel mondo comunicativo non si mai sottratta alla fatica di ridisegnare le modalit di presenza dei media gi esistenti.
LULTIMO ARRIVATO NON ELIMINA COLORO CHE POPOLANO LA SCENA DA DECENNI, MA NE RIDISEGNA LA COLLOCAZIONE
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1.EPOCA DELLORALITA
Grande utilizzo delludito. Ripetizione e narrazione degli eventi in maniera continua e sistematica. Un esempio valido si trova analizzando la BIBBIA: abbiamo una netta prevalenza del verbo ascoltare sul verbo vedere.

2. EPOCA DELLA SCRITTURA


IV millennio a.C: SUMERI (scrittura cuneiforme) 3000 a.C.: EGIZI (geroglifici) XV-XIV secolo a.C.: FENICI (sillabario senza vocali) VII secolo a.C.: ALFABETO GRECO: fu la vera rivoluzione, perch soddisfece 3 presupposti.
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ALFABETO GRECO
1. Tutti i fonemi devono essere resi nel linguaggio in maniera esauriente 2. Il numero dei segni deve essere tra i 20 e i 30. 3. I segni non devono essere suscettibili di un doppio o triplo impiego Inizialmente era utilizzato solo per le iscrizioni, poi diede inizio alla CULTURA CHIROGRAFICA
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I CINESI E LA STAMPA
I primi inventori della stampa furono i cinesi, sotto la dinastia Tang, che dal 618 al 907 d.C. aveva la propria gazzetta ufficiale. Gutemberg invece linventore del famoso torchio, brevettato nel 1438.
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3. EPOCA DELLA STAMPA


Linvenzione della stampa (le prime stampe sono del 1473) si deve al TORCHIO DI GUTEMBERG, che non richiedeva molti elementi: bastavano CARTA, INCHIOSTRO, TORCHIO A VITE e CARATTERI MOBILI.

LE GAZZETTE
I primi fogli stampati prendono il nome, in Francia, di occasionnels: si trattata di fascicoli tra le 8 e le 16 pagine, che si potevano collocare a met tra il volantino e il giornale. In Italia prendono il nome di gazzette, poich la gazzetta era una moneta da due soldi coniata dalla zecca veneziana, con la quale si comprava il foglio che ha dato il nome, per estensione, alloggetto acquistato. I manifesti conoscono un grande sviluppo allepoca delle guerre di religione, cos come le canzoni, fogli venduti in piazza con i principali fatti del periodo.
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LA STAMPA: UNA SVOLTA EPOCALE


Nel giro di 30 anni in Europa nascono nuove figure professionali: editori, stampatori, correttori di bozze e librai. Anche il pubblico cambia: non pi solo uomini di Chiesa ed intellettuali, ma anche borghesi. DEMOCRATIZZAZIONE DEL SAPERE

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LA DEMOCRATIZZAZIONE DEL SAPERE


La stampa, separando le parole ed eliminando le abbreviazioni (presenti nei libri scritti dagli amanuensi, che erano di difficile comprensione), rese il sapere accessibile a chiunque. La democratizzazione del sapere fu comunque un processo lento e non sempre facile.
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EVOLUZIONE DELLA STAMPA


Con il passare del tempo si giunse alla qualificazione di alcuni elementi, come la grafica sempre pi chiara, la precisione nella composizione, ed unarticolazione con titoli, capoversi ed illustrazioni, elementi decisivi nella concorrenza tra editori. 1600: NASCE IL REATO DI PLAGIO
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CARATTERISTICHE DELLINVENZIONE DELLA STAMPA


Purificazione del latino Sviluppo delle lingue nazionali Normalizzazione ortografica Cresce limportanza del ruolo dellAUTORE 1709: in Inghilterra, con il Copyright Act, si ha la prima legge sulleditoria. Entra in gioco il DIRITTO DAUTORE. Raccolta dati e mappature del sapere (Enciclopedie)
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IL VIA ALLA STAMPA DEL GIORNALE


Come sempre, ogni innovazione tecnologica trasforma qualcosa che gi esisteva. Gi nel Trecento esistevano delle forme di fogli dinformazione tra filiali di grandi compagnie commerciali. Erano poco pi che lettere sulle quali si potevano trovare informazioni con i prezzi delle merci, i movimenti delle navi e i principali fatti. 1513: primo libro di notizie a stampa.
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CENSURA E CORRUZIONE
In Francia ed Inghilterra la stampa trova subito ostacoli imponenti da parte dei governi, che pretendono di vagliare e selezionare le notizie. La stampa libera trova dunque rifugio in Olanda, dove ci sono eccellenti stampatori, e meno divieti. Il secondo sforzo della stampa volto a selezionare i giornalisti che si fanno abbindolare dal denaro facile: la corruzione era a quel tempo un fenomeno dilagante, perch i governi e gli industriali, quando non intervenivano con la censura, cercavano di assoggettare economicamente giornalisti ed editori.
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NASCE LA PUBBLICITA
1600: della stampa inglese il merito di avere dato i natali alla pubblicit, inserendo le prime inserzioni nei fogli quotidiani pi importanti.

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GLI EFFETTI DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE


Decennio 1775-1785: con il manifestarsi dei primi sentori di Rivoluzione francese, diminuisce lattivit censoria da parte della monarchia francese. Trovano maggiore spazio fogli politici, frutto soprattutto del pensiero illuminista, che comprende finalmente limportanza della stampa nella formazione delle coscienze.
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DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLUOMO E DEL CITTADINO


Levoluzione appena citata, prepara larticolo decisivo della Dichiarazione del 26/8/1789. La libera comunicazione del pensiero e delle opinioni uno dei diritti pi preziosi delluomo. Ogni cittadino pu dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo rispondere di questa libert nei casi previsti dalla legge
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IL XIX SECOLO
La libert di stampa si afferma, seguendo ritmi differenti nei vari paesi occidentali. Allorigine vi un duplice motivo. Da una parte, il progresso della democrazia e linstaurazione, per tappe, del suffragio universale (maschile) che implica la necessit di informare tutti gli elettori attraverso i giornali; dallaltra, i progressi tecnici che incidono sulla regolarit delle notizie, sulla stampa e sulla diffusione dei giornali.
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PROGRESSO TECNICO, PROGRESSO CIVILE


Dallinvenzione pi importante, quella della pressa da stampa a vapore, si passa, tra il 1860 e il 1870, alle rotative, che permettono di aumentare la velocit di stampa del giornale. Progrediscono anche i sistemi di composizione: le pagine non si compongono pi riga per riga, ma in blocco (pagina per pagina).
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I MEDIA ELETTRONICI
Tra gli avvenimenti che hanno segnato il XIX e XX secolo occupano un posto di rilievo lavvento e la rapida diffusione dei mezzi di comunicazione di massa. SOCIETA INDUSTRIALE = SOCIETA DI MASSA, caratterizzata dalla produzione in serie, di merci come di beni informativi e culturali.
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NASCONO I MASS MEDIA - 1


1844: Samuel Morse inaugura un collegamento telegrafico tra Washington e Baltimora. E con il TELEGRAFO che luomo entra in un mondo nuovo, fatto di subitaneit (McLuhan). Soltanto con lavvento del telegrafo i messaggi poterono viaggiare pi in fretta del messaggero.
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NASCONO I MASS MEDIA - 2


Negli anni in cui Morse modificava il modo di trasmettere le notizie, in Francia Daguerre andava sviluppando un nuovo modo di percepire la realt, inventando la FOTOGRAFIA. Da un punto di vista informativo, poter contare su un supporto visivo modifica la stessa gestione della notizia (caso fotonotizia).

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NASCONO I MASS MEDIA - 3


Figlio naturale dellinvenzione della fotografia il CINEMA: la data ufficiale il 28 dicembre 1895 a Parigi. Vennero proiettati 7 cortometraggi montati dai fratelli Lumiere: la reazione del pubblico fu di sorpresa e sbalordimento, perch per la prima volta si potevano rappresentare immagini reali in movimento.
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1870: ARRIVA LA LIBERTA


I periodo che va dal 1870 fino alla 1^ guerra mondiale prende il nome di ETA DELLORO. I media cartacei possono allargare la loro base, senza entrare in concorrenza con gli altri media, ancora non inventati (in primis la radio).
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LE TAPPE DELLA LIBERTA


Le leggi sulla libert di stampa si susseguirono in questo periodo, nei vari paesi industrializzati: 1869: Gran Bretagna 1874: Germania (poi ridiscussa nel periodo nazista, cos come in Italia e in Russia) 1881: Francia (il paese pi liberale)
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LA GRANDE GUERRA
Si manifesta il fenomeno del mix tra censura e propaganda. Bisogna distinguere tra la censura, cio lazione difensiva dello Stato, volta a proteggersi da eventuali verit veicolate dai giornali, e la propaganda, cio lazione offensiva volta a smuovere spiriti e cuori, dentro e fuori la nazione.
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LA PROPAGANDA
In questo campo, invece di essere sulla difensiva, si cerca di essere aggressivi e ricchi dimmaginazione. Si afferma un media elementare: il VOLANTINO.

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NASCONO I MASS MEDIA - 4


La storia della RADIO ha radici molto remote. Possiamo giungere fino al 1535 con il c.d. telegrafo simpatico, una sorta di apparecchio basato sul fenomeno dellattrazione magnetica, destinato alla trasmissione di messaggi. Durante lOttocento ci lavorano prima Faraday poi Hertz, ma per la radio vera dobbiamo attendere la fine del XIX secolo.
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LE TAPPE DELLA RADIO


1864: lo scozzese Maxwell elabora la teoria delle onde elettromagnetiche. 1887: il tedesco Hertz scopre le onde che porteranno il suo nome. 1890: il francese Branly mette a punto il primo radioconduttore. 1894: spunta la prima antenna radio.
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1894: Marconi conduce a Bologna i primi esperimenti su apparecchi radio, usando il codice morse. 1899: primo collegamento radio, usando il morse, attraverso la Manica. Nel 1901 stessa cosa tra Cornovaglia e Terranova. 1908: prima trasmissione radio di voce umana, su una distanza di 15 km. Durante la Grande Guerra si sviluppa definitivamente la radio.
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IL BOOM DELLA RADIO - 1


Sar il bolognese Guglielmo Marconi ad essere eletto padre della radio. Marconi sar chiamato da Pio XI a progettare RADIO VATICANA, inaugurata nel 1931. In Italia la prima trasmissione radio ad opera dellURI (Unione radiofonica italiana) era stata trasmessa nel 1924.
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IL BOOM DELLA RADIO - 2


Con lavvento della radio, per la prima volta il mezzo di comunicazione acquista unaltra dimensione, divenendo un oggetto in grado di determinare lo status di una persona. Sar la stessa cosa, nei decenni successivi, per Tv, computer, telefono cellulare e decoder satellitare. La radio servir per la politica del consenso negli anni del regime fascista.
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ALCUNI DATI SULLA RADIO NEGLI USA


700 600 500 400 300 200 100 0 Stazioni radio
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1922 1925 1938

35.000.000 30.000.000 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 5.000.000 0 N apparecchi


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1921 1925 1927 1929 1938 1939

Negli USA si assiste da subito alla privatizzazione delle stazioni radio, poich il governo non esercita particolari pressioni o limitazioni. In Germania e Gran Bretagna, invece il governo mantiene il controllo sulle radio, e questo causa, nel breve periodo, un certo ritardo nello sviluppo dellinformazione radiofonica Molto simile a quella di Germania e GB, la situazione italiana.
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LA RISPOSTA DELLA STAMPA


Nella maggior parte dei paesi occidentali, la stampa subisce il colpo di questa inedita concorrenza in un momento di debolezza. Malgrado alcuni successi, laumento dei prezzi, dovuti allimpiego delle nuove tecnologie (tra cui luscita di foto a colori), ha fatto s che in un periodo di crisi come il dopoguerra le vendite diminuissero.
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IL MITO DEL REPORTER


Nei primi anni 30 si sviluppa il MITO DEL GRANDE REPORTER, ovvero quel giornalista, sempre con la valigia in mano, pronto ad accorrere in qualsiasi situazione. Questo porta ad una riqualificazione della stampa. Il francese Albert Londres interpreta il personaggio del globetrotter.
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DOPO IL 1945
La stampa francese quella che accusa la flessione maggiore, a causa della presenza imperante, gi dai primi anni del 2 dopoguerra, di radio e tv.

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7.000.000 6.000.000 5.000.000 4.000.000 3.000.000 2.000.000 1.000.000 0 Tirature totali dei quotidiani francesi 1870 1914 1939 1945 1959 1969 1975 1980 1985 1991

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ARRIVA LA TV (In Italia nel 1954)


La Tv fin dallinizio usa e sfrutta le strutture gi esistenti del sistema radiofonico, nel senso che non diventa soltanto un linguaggio di fiction, come accaduto con il cinema, ma segue il linguaggio radiofonico modellato su tre macrogeneri: 1. Informazione; 2. Cultura; 3. Spettacolo.
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DATI SUGLI APPARECCHI TV


14.000.000 12.000.000 10.000.000 8.000.000 6.000.000 4.000.000 2.000.000 0 N apparecchi Tv nel 1963
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Francia GB RFT

LEPOCA DELLA PALEOTELEVISIONE


A livello di spettacolo, la Tv pu proporre il cinema teletrasmesso, ma fin da subito preferisce creare nuovi formati specifici: Telefilm, soap opera, telenovela, sceneggiati, teleromanzi. I primi decenni vedono una Tv ancora simile al teatro.
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Durante il periodo pionieristico che precede la 2^ guerra mondiale, 4 paesi si distinguono per la qualit e la variet degli esperimenti televisivi: GRAN BRETAGNA: si inaugurano le trasmissioni pubbliche nel 1936. Nel 1939 pu contare su 20.000 apparecchi e 24 ore settimanali di trasmissione. Tutto si blocca il 1 settembre 1939. USA: domina il settore privato. 5.000 apparecchi nel 1941. Dopo la guerra, supereranno la Gran Bretagna. FRANCIA: nel 1932 viene lanciato un primo programma sperimentale di unora a settimana. GERMANIA: si lavora alle linee tv dal 1928, ma il boom si registra con le Olimpiadi di Berlino 1936.
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LA TV ITALIANA
Nel primo periodo, dal 1954 fino a tutti gli anni 60, la Democrazia cristiana a dare limpronta alla Tv di Stato. La Rai diretta da Bernabei. Dal 1975-76, prende il sopravvento il principio della lottizzazione: ognuna delle reti Rai viene attribuita ad una corrente politica: Rai 1 (Dc), Rai 2 (Psi), Rai 3 (Pci).
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LANARCHIA TELEVISIVA
In seguito alla lottizzazione, si vive un quadriennio (1976-1979) di anarchia televisiva, contrassegnato dal boom delle reti private. La seconda tappa lascesa di Berlusconi (19801984), che sfruttando proprio la suddetta anarchia e la mancanza di una legislazione definita, crea gradualmente un oligopolio televisivo in grado di concorrere direttamente con la Rai.
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LA TV SI STRUTTURA
Dopo i primi anni di assestamento, crescono i palinsesti dedicati allo SPORT, ai QUIZ e alle TRIBUNE POLITICHE. ANNI 80: EPOCA DELLA NEOTELEVISIONE: prima la Tv era pi rigorosa e pedagogica. Con la proliferazione delle Tv private cresce il fenomeno della Tv consumistica. La Rai si riprende a partire dal 1986 grazie alla riorganizzazione politica e gestionale del sistema. La Tv di Stato prende maggiore distanza dalla politica.
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ANNI 90
Aumenta enormemente la variet di trasmissioni, fino ad arrivare al fenomeno dei REALITY (2000).

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4. DALLE NUOVE TECNOLOGIE ALLIPERTESTO


2 dopoguerra: negli USA lindustria bellica mette a punto sistemi sempre pi elaborati di calcolo elettronico: nascono nuove scienze come la cibernetica e linformatica. Anni 60: si comincia a parlare di computer, che diventa uno strumento presente negli ambienti lavorativi. Anni 80: commercializzazione dei computer, che diventa un bene di consumo. Anni 90: arriva INTERNET.
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LA COMUNICAZIONE GLOBALE
Dalla tastiera di casa nostra possiamo comunicare in tutto il mondo. Si abbattono muri, barriere e distanze. Anche la lettura si trasforma, diventando interattiva. Si entra in una stagione nuova e, per certi versi, pericolosa. La bulimia della comunicazione porter a patologie antropologiche radicali. Si rende quindi necessaria una riflessione etica.
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PROBLEMI IRRISOLTI
La bulimia di comunicazione ha portato ad una crescita esponenziale della cultura media della gente, che per, in molti casi, rimane una cultura superficiale, fatta di approcci istantanei ai problemi. Questo rilevabile nei pi giovani, che hanno sviluppato, grazie alluso dei media (cellulare, videogiochi, internet, chat) una grande capacit interattiva, ma una scarsa predisposizione allapprofondimento degli argomenti.
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QUALCHE IDEA
In ogni ambito si cerca di fronteggiare la superficialit imperante, usando gli stessi strumenti della comunicazione massmediale odierna. Esempio: la Chiesa da una decina danni (in maniera particolare dal 2002) sta sperimentando nuove forme di evangelizzazione con i media.
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DI CHE SI TRATTA?
Allinterno dei gruppi ecclesiali giovanili, sono frequenti momenti di preghiera e catechesi realizzate con luso del power point, per attirare gli spettatori con limmagine, aiutandoli nella riflessione personale. Stessa cosa avviene nelle universit: le lezioni vengono sempre pi spesso svolte con i power point. Gli stessi professori non mettono pi a disposizione lunghi testi scritti, ma file ppt.
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E LINFORMAZIONE CARTACEA?
E sicura una vistosa diminuzione delle vendite dei giornali cartacei, a favore delle edizioni on-line. Quasi nessuno, per, crede che i giornali, e tantomeno i libri, spariranno nei prossimi decenni.

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PER RICEVERE I MATERIALI:

pierpaolo.bellucci@libero.it

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