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Aw. Herbert Simone Via Sabotino36 TeI.0863 35216 Fax.

0863 446977 6705lAvezano (Aq)

ECC.MO TAR ABRUZZO.L' AQUILA RICORSO con sedein per il COMUNE DI LUCO DEI MARSI (AQ), C.F.0p189780661, 67056 Luco dei Marsi, Viale Duca degli Abruzzi, in persona del Sindaco legale pro tempore Camillo Cherubini, rappresentatoe difeso in virtu di rappresentante di atto,e in forzadi Deliberazione G.M. n. 101 dell'11 del procuraamargine presente domiciliatoin Civita di novembre2010 dall'Avv. Herberl Simone,elettivamente Gentileschi n. Via Marsicana 53, pressolo studiodell'avv. Eleonora Bagno-L'Aquila, (le comunicazioni potranno essere inviate al seguente indirizzo e-mail:
In qualita di legale rappresentante del Comunedelegoa rappresentarlo difendere lo nel presentegiudizio, in ognisuo statoe grado, I'avv. Herbert Simone,conferendogli ogni facolt di legge necessariaal buon f i n e d e l l ' i n c a r i c ol,n c l u s a q u e l l ad i t r a n s i gere, proporre motivi aggiunti, rinunciare a g l i a t t i ,n o m i n a r e l t r i a procuratori e farsi sostituire. Eleggo domicilio in 67100 L'Aquila Civita di Bagno,Via Marsicana 53, presso lo studio dell'avv. Eleonora Gentileschi

gmail.com); avv.herbertsimone@ contro COMITATO DI COORDINAMENTO DI IMPATTO AMBIENTALE REGIONALB PER LA VALUTAZIONE

- REGIONE ABRUZZO, in persona del legale

p.t.; rappresentante - amministrazioneintimata e nei confrontidr in in del POWERCROP S.R.L.,C.F.e P.IVA 005521090968 persona l.r. p.t.,con sede Via AlbertoFalckn.4ll6; SanGiovanni, Sesto - controinleressataPER L'ANNULLAMENTO - del giudizion. 1559 dell settembre 2010(prot.n.201018437del 16 ottobre2009) Regionaleper dal "favorevolecon prescrizioni" espresso Comitatodi Coordinamento il la Valutazioned'lmpatto Ambientale della Regione Abruzzo,concernente progetto di presentato dalla PowercropS.r.l. per la realizzazione una Centralea Biomassedella Borgo potenzatermicadi circa 93 MWt (32 MWe) da realizzarein Avezzano-localit di di di di Incile; di un elettrodotto collegamento tensione 150kv di lunghezza circa 4 km; di un impianto fotovoltaico della potenzadi 300 kWp, a definizione del procedimento Valutazionedi Impatto Ambientaleex artt.23 e seguentiD.Lgs. n. di e di 412008 annessaValutazione Incidenzaaisensidel D.P.R.357197 s.m.i. con - di tutti gli altri atti presupposti,inerenti,corelati, collegatie derivanti,anchese non nominati.

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PREMESSA SULLA LEGITTIMAZI;NE DEL COMUNE DI LUCO DEI MARSI

E SULL'INTERESSE AD AGIRB

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Il territorio del Comune di Luco dei Marsi confina con la frazione del Comune di Avezzano "Borgo Incile", nel cui territorio dovrebbe sorgere la

centralea biomasseprogettatadalla PowercropS.r.l.. destinataad occupare mq, aventeingressosu Via Pollaiolo. un'areadi 142.000 In particolare la contrada "Petogna" del Comune di Luco distante anchedalle comeenlerge dall'impianto, menodi 500 metri dall'areainteressata planimetrieche si andrannoa produrre.Ma in generaletutto il tenitorio del Comune di Luco in grado di subire un notevole impatto a causa della realizzazionedell'impianto contestato: basti pensare che il centro cittadino distacirca2km da Borgo Incile. della collettivita dei propri Il Comunedi Luco, quale Ente esponenziale cittadini, quindi pienamentelegittimato ad agire contro atti e provvedimenti che autorizzanolarealizzazione della predettacentrale(Consiglio di Stato, Sez. Id' V,,n. 7274dell'1.10.2010; n. 1134del 26.2.2010). sia In particolarel'impianto comporterebbe un danno alla salute dei e cittadini,sia un danno di natura patrimoniale agli abitantie alle imprese. in generale economialocale. all' espostia diossineed agli altri infatti ad essere Gli abitantisi troverebbero inquinanti (ossidi di zolfo, ossidi di azoto, e altri) emessi dalla centrale a negata. certamente non pu essere dannosit la biomasse, cui astratta Gli studi scientifici dimostranoinfatti che l'impatto sulla salute umana derivante dalle emissioni dei termovalorizzatori a biomasse sono notevoli. tossichepersistenti,anchesotto forma di Infatti tali impianti rilasciano sostanze nanoparticelle,che si bioaccumulano, sono cancerogenee distruttrici del sistemaendocrino.Non solo gli inceneritori di rifiuti, ma anche quelli da del suolo e della biomassevegetali possono contribuire alla contaminazione vegetazione,con sostanze chimiche organiche ed inorganiche presenti in quantitvariabilenelle cenerivolatili e nelle emissionia camino degli impianti. Tutti gli individui che vivono in prossimitdi inceneritori,e quindi anche gli abitanti di Luco (e in primis, quelli che abitanoin localita Petogna),sono potenzialmenteesposti a sostanze chimiche attraverso I'inalazione di aria contaminata,ilconsumodi cibo e acquacontaminatio il contattodermico con il suolocontaminato. Non puo pertanto negarsi in astratto, e in relazione al profilo della ad dell'interesse agire, la possibilericorrenzadel dannoalla saiute: sussistenza

che, secondol'id quod escludere non si pu ragionevolmente e di consegllenza, plerumque accidt, la realizzazionedella centrale a biomasse sia altrettanto idonea a determinare una diminuzione del valore dei terreni astrattamente agricole che ricadono nel Comune di circostantiil sito presceltoe delle aziende f Luco, poco distantidall'areaove dovrebbesorgere impianto. In verit la predettacentrale,ancheper le sue dimensioni mastodontiche che la rendonoben diversadalle "piccole centralia biomasse"(di potenzapari incompatibile a 1-2 MW, e che sono da ritenersiaccettabili), assolutamente con l'economia agricola dell'intero Fucino. Essarischia di avereripercussioni enormi su tutte le aziende del circondario. Vi sar infatti un notevole pegsioramento della qualit delle produzioni asricole locali: i campi di coperti da finocchi, pafate,carote, ortaggi, frutteti, etc. sarannocostantemente un microscopicopulviscolo inquinanteemessodalla Centrale,e gli ossidi di zolfo e di azoto provocheranno una maggiore acidificazione delle acque piovane. agricola (in termini Luco dei Marsi ha una economia prevalentemente percentuali rispetto al complesso della produzione cittadina il comparto agricolo piu importante a Luco che ad Avezzano), che rischia di essere gravemente danneggiata da tale impianto. Verranno messe a rischio le denominazioni IGP e comunque le denominazioni di qualit e protette che gli agricoltori stannocercandodi promuovere da anni con grande sforzo (cfr., ad anche il possibile danno es. la carotaIGP del Fucino), cos concretizzandosi economico. Il tutto aggravato dalla particolare condizione e conformazione geografica-orografica-climatica-anenometricadei luoghi interessati

dall'intervento,che certamentenon favorisce il ricambio di aria e quindi la inquinanti. delle sostanze dispersione E' appenail caso di ricordare che questi dati necessitanodi opportuni approfondimenti, non solo in relazione al rispetto dei limiti generali

posti dalla normativa, ma rn relazionealla particolare e concreta astrattamente situazione dei luoghi, e all'economia locale. Anche se nessuno

approfondimento stato compiuto, tuttavia il Comitato di coordinamento

regionale V.I.A. ha incredibilmente rilasciato un "parere favorevole con prescrizioni". PREMESSE DI FATTO 1. Il Comune di Luco si riserva di articolarein modo piu dettagliatoi fatti di causa e i motivi di diritto, e di propone motivi aggiunti e depositare memorie illustrative, non appenaavr preso visione degli atti e documenti del progetto,della proceduraautorizzativa,delle varie relazioni, pareri, nulla osta, verbali, controdeuzioni della Powercrop citate a pag. l8 del provvedimento impugnato,e quant'altro. Fin da subito comunque illustra i punti fondamentalidella controversia, ed enunciale censureche emergonodalla lettura del giudizio n. 1559 del 7 settembre scorso. Il progetto di realizzazione della centrale a biomasse della Powercrop S.r.l.si basasu alcuni atti del2007: - il preliminaredi accordodel 24.7.2007; - l'intesa preliminare sottoscritta il 2.8.2007 presso il MiPAAF per l'Accordo di Riconversione Produttiva ai del settore bieticolo sensi del saccarifero, Piano per la da sottoporre

razionalizzazione

all'approvazionedel Comitato Interministerialedi cui alla legge 8112006(non meglio conosciuta allo stato); - I'Intesa Quadro di Filiera Agroenergetica del 31.8.2007 per la riconversione dell'attivit bieticolo-saccarifera dell'ex zuccherificiodi Celano tra le OO.PP.,PowercropS.R.L.,EridaniaSadamS.p.a.e ARSSA; - l'Accordo di riconversione produttiva del 19.9.2007 (Piano per la razionalizzazione la riconversione della produzione bieticolo saccariferaex e art. 2 comma 2 lett. a) della legge 8112006)cui parteciparono la Regione Abruzzo,la Provincia dell'Aquila, le rappresentanze sindacali,Eridania Sadam S.r.l. S.p.a.e Powercrop Questi atti portarono ad un progetto di riconversione che aveva un dupliceobiettivo: - individuare una alternativa alle coltivazioni bietole, con particolare attenzionealle coltivazioni "no food', o "coltivazioni energetiche", a cui si sarebbero convertiti gli agricoltori locali del Fucino;

- individuare un'alternativa occupazionaleper i lavoratori gi impiegati nella produzionesaccarifera. Veniva quindi prevista una doppia linea di interventi: (D di comprensiva Messain eserciziodi una "Filiera Agroenergetica" - realizzazionedi un impianto di trasformazionedi prodotti orticoli e una centralea biomassedi potenzadi 30 MW circa; - sviluppo delle produzioni agricole mediantel'avvio di filiere agricole 'No food" basatesu coltivazioni dedicate; - possibilit di avvio di coltivazioni in serra; (II) Messain eserciziodi una "Filiera orticola" tramite - realizzazionedi un Centro di Trasformazione Orticola nel territorio di Celano,per la valorizzazionedelle patatee delle carote; - riassorbimento delle aree fucensi un tempo dedicate alla coltura bieticola. *** 2. Negli anni seguentinon statodato alcun seguitoalle attivit rientranti nella Filiera Orticola. non ha avuto completa attuazione,dato Anche la Filiera agroenergetica n chenon vi tracciadi attivit volte allo sviluppodi coltivazionienergetiche, di coltivazioni in serra. Solamente il redditizio progetto di realizzazione dell'impianto a

biomasse (redditizio per la sola Powercrop) stato awiato mediante del instaurazione procedimentoautorizzativoin sederegionale,e per di piu in modo tale da eliminare qualsiasi (ipotetico) aspetto compensativoper la collettivitlocale,per i cittadini, per il mondo agricolo.Oggi siamodi fronte ad un'operazione puramente speculativa, che nulla ha a che fare con la riconversionedell'agricoltura fucense,e la cui redditivit deriva solo dalla prospettivadi guadagnotramite il mercatodei "certificati verdi". Non stato possibile visionare i verbali delle sedutedel Comitato di VIA, n le memorie e osservazioni inviate dai vari Enti Locali, Coordinamento dalla Powercrop. n il S.I.A, presentato Ci si riserva di articolare motivi aggiunti non appena sar possibile prendere visionedi tali atti.

La lettura del giudizio n. 1559 del Comitato VIA rivela fin d'ora. l'esistenza gravi profili di illegittimit del parerestesso. di Si proponequindi ricorsoper i seguenti MOTIVI I. Eccesso di potere: istruttoria lacunosa e perplessa. ,

Contraddittoriet tra atti e pror.vedimenti. Carenza di presupposti. Travisamento dei fatti. Violazione delle regole di leale svolgimento degli accordi. Illogicit manifesta. Violazione di legge: norme sulla partecipazione nrocedimentalepostedalla L. 24111990. l. Gli accordi tra le parti che fungono da presupposto del progetto di impianto in costruzione, come accennato,sono stati formalizzati in diversi documentidel luglio-agosto2007: in baseall'Intesapreliminare de|2.8.2007e all'Intesa quadro del 31.8.2007 dovevano essere sli Enti Locali ad individuare il sito dove installare la centrale a biomasse. Inoltre questa attivit di individuazione dell'area presupponevaespressamente una previa 'enibilit tenitoriale, asr, ed economics" dell'intervento. Questeprescrizioni non sono stateosservate. In primo luogo gli Enti Locali firmatari dell'Intesa non hanno affatto procedutoad individuare il sito per la installazione della centralea biomasse. In secondoluogo mancatadel tutto la predetta"verifica di sostenibilit". Al contrario, stata la Powercrop unilateralmentead individuare il sito, presentando istanzaal Consorzio Industrialedi Avezzanogi in data 20 giugno 2007 per l'assegnazione un'area inseritanel perimetrogestitodal Consorzio di stesso. vedainfatti l'Accordo del 19.9.2007, Si punto l7 delle premesse. Tale situazione concreta anzitutto tra atti e prowedimenti. I'eccesso di potere per

contraddittoriet

Infatti le parti avevano

concordato ufficialmente, davanti al Ministero, di voler affidare agli Enti Locali I'individuazionedel sito, e di ritenereindispensabile una verifica della sostenibilit dell'operazione invece stata Powercrop a procedere unilateralmente all'individuazione del tale sito, violando e rompendo gli accordi presi! Certamente l'Accordo di riconversione del 19.9.2007non poteva essere

per 1'occasione stravolgerele previsioni partecipative della precedente Intesa. L'Accordo poteva solamentesviluppare,ma non gi contraddirel'Intesa del 31.8.2007 . I

L'illegittimit e invalidita dell'Accordo rifluisce per derivazione nell'invalidit dell'istruttoriaV.I.A. dato che questasi incentraprincipalmente sui profi li localizzativi. 2. La violazione delle pattuizioni dell'Intesa preliminare sulla localizzazionesi risolve anche in una carenza del presupposto di fatto e di diritto dell'Accordo di Riconversionee dell'atto autorizzativi della Centrale. Infatti l'individuazione del sito piu idoneo entro il 10 settembre2007 mancatatotalmente, e quindi non stata mai effettuata la suddetta "verifica della sostenibilit tenitoriale, agricolaed economica". Ci si risolve in un grave sintomodell'eccesso potere, por carenza di di un presupposto necessarioper la firma dell'Accordo di riconversione della e realizzazi delI' opera. one Va rilevato peraltro che la PowercropS.r.1. tenuto una condotta non ha leale. Infatti per un verso essain data 31.8.2007si impegnavaformalmentea affidareagli Enti Locali l'importante compito di individuazionedel sito, con le relative verifiche di sostenibilit; per altro verso, mentre prendeva questo impegno, essa... Io aveva gi violato preventivamente. ed aveva untespressa riserva mentale sul punto. Infatti essa Powercrop gi alcuni mesi prima si era mossa in modo autonomo,con la chiara idea di scavalcare,accantonare fare a meno degli e Enti. In particolare 1120giugno 2007 aveva chiestoal Consorzio Industriale di Avezzano I'assegnazione un'area all'interno dell'aea gestitada tale Ente. di Coerenzaavrebbe voluto che quella richiesta di assegnazione effettuata nel giugno 2007 venisseaccantonataalla luce di quanto pattuito nell'Intesa del 3l agosto:infatti in questasi era stabilitoche dovevanoessere Enti Locali a gli effettuare l'individuazionedel sito piu idoneo. E invece no: al contrario, stato proprio I'impegno preso in occasione dell'Intesa preliminare ad essere cancellato come se nulla fosse. Infatti

nell'accordodel 19.9.2007, come se si trattasse della cosapiu linearee chiara

del mondo, le parti hanno dato atto che il sito era quello assegnato dal ConsorzioIndustrialesu richiesta unilateraledi Powercrop. 3.Lasituazioneoradescrittasiconnetteperaltroadun'@ violazione delle regole di partecipazioneprocedimentale e di consultazione degli Enti Locali interessati. Oltre al fatto che la partecipazione nella fase localizzativa era prevista dagli accordi stessi(e non statamai attuata),sono le espressamente nonne di legge e i principi generali ad imporre la partecipazioneagli Accordi, alle Intese e piu in generale al procedimento amministrativo del Comune di Avezzano,nel cui territorio dovrebbe sporgerela centrale,dato che l'impianto ha un rilevante impatto ambientale,sociale,economico,naturalistico,etc. Stessoa dirsi per quanto riguarda il Comune di Luco dei Marsi, dato che l'impianto cade su un'area posta al confine, e dato che gli impatti ambientali, sociali,economicinegativi coinvolgonoancheil Comunelimitrofo, come detto sopra. Risulta del tutto assurdo che il Comune di Celano, la Regione e la Provincia abbiano stabilito di installare un impianto industriale avente un su fortissimoimpatto ambientale-economico-territoriale un'area al confine tra Avezzanoe Luco dei Marsi. senzaconsultarequesti due Enti! Si deduce formalmente la violazione dei principi di partecipazione procedimentale dei soggetti ed Enti direttamente interessati dall'impianto, postedalla L. 241I 1990.
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II. Eccesso di potere per istruttoria insufficiente. lacunosa, perplessa. Violazione d.lss. 4/2008 e d.lss. Mancanza di disponibilit delle biomasse. 15212006. l. Il Progettopresentatoda Powercropafferma in modo apodittico che le biomasse coltivate e quelle forestali verrannoreperitenel raggio di 70 Km. E' sintomaticoche assiemeal SIA, al progetto, alle relazioni, non sia stata prodotta alcuna documentazioneidonea a supportaretale affermazione, del tutto inverosimile. Con riferimento specifico alle biomasseoggettodi coltivazione,durante agricole,comitati, hannoevidenziato VIA diverseassociazioni il procedimento

delle biomasse,e che un che man cavatotalmente piano di approvvigionamento non erano stati esibiti atti, contratti e documenti idonei a dimostrare la reale Anzi la situazionedei luoghi spingevaa disponibilitdelle biomassestesse. non fosserodisponibili. ritenereche le stesse forestali.Sul punto il a Stesso dirsi per quanto riguardale c.d. biomasse Corpo Forestaledello Stato ha illustrato i motivi che portano a concludereche forestalinon sonoaffatto disponibili. le biomasse Z. Solo a seguito di queste osservazioni e di queste contestazion\,la Powercrop,quando il procedimento di VIA era iniziato da oltre un anno (!), nell'estate del 2009 ha prodotto uno studio redatto da una societ esterna (Nomisma)intitol afo"Piano di approwigionamentodelle biomasse". In tale Piano si effettua un riferimento di taglio "statistico" ai terreni esistenti nella Provincia dell'Aquila e nelle province limitrofe, che consentirebbero di reperire le biomasse vegetali necessarie per il

dell' imPianto. funzionamento Tuttavia tale Piano contiene una serie di forzature. inesattezze. imnrecisioni, errori, che lo rendono asso : tutti

questi aspettisono stati puntualmenteevidenziatidalle Confederazioniagricole (Coldiretti, Confagricoltura, CIA), le quali hanno evidenziato in dettaglio, in un'appositanota del marzo 2010 inviata al Comitato V.I.A., tutte le lacune dello studio (in particolare per quanto riguarda la mancata analisi delle concretepotenzialitproduttive dei terreni da dedicarealla pioppicoltura, delle reali condizioni climatiche dei tenitori considerati,mettendoin luce la mancata effettuazionedi una verifica orografica, f inesistenzadi una seria analisi sulla effettiva possibilitper i fondi indicati di ospitarecoltivazioni energetiche). In particolaresi era dimostrato il caratterefallace dei dati indicati, riferiti a molti comuni della provincia dell'Aquila che per ragioni di ubicazione afrca, per qualit dei terreni, per le particolari situazioni geografica-orogr pedoclimatiche,orografiche, e per la particolare conformazionee dimensione disporre delle superfici delle impreseagricole,non potevano assolutamente invecenello studio da destinarealle coltivazioni energetiche.come sostenuto commissionato(con gran ritardo) dalla Powercrop,e che ha quindi un valore del tutto genericoed astratto.

Del resto la Societ istante non ha indicato il numero delle aziende agricole che hanno sottoscritto i c.d. contratti di coltiv azionesperimentali,n ha fornito i dati della produzione delle biomasse e le risultanze della sperimentazione effettuata sui vari comprensori.Risulta per converso che la sperimentazionenon abbia dato i risultati sperati, per I'esiguo numero di aziendeinteressate,per i pochi ettari di superficie impegnati, per i risultati produttivi ottenuti. Inoltre, quanto alle superfici forestali, non si tenuto conto che oltre la met di essesono di propriet pubblica, e spesso gravafeda usi civici (con conseguente impossibilitdi usareil legnameper altri scopi),e che il mercato domestico ha una struttura tale da non lasciare molte biomasse forestali disponibiliper altri usi. Insomma:lo studio della Nomisma costituisce maldestrotentativo di un owiare a posteriori ad una lacuna, di forzare i dati reali, di nasconderegli elementi che smentisconole apodittiche dichiarazioni del progetto Powercrop, di rimediare ad una gravissima lacuna progettuale riguardante

l' importantissimoaspettodegli approwigionamenti. Ma tale tentativo deve ritenersi fallito. E' del tutto assurdo, e indice di una istruttoria procedimentale perplessa.lacunosa. insufficiente, irrazionale e illogica, che il Comitato vIA abbia assolutamente omesso di analizzare questi aspetti. di motivare sul punto, e ci nonostante che vi siano stateosservazioni controdeduzioni e puntualie precise,che dimostranol'inattendibilitdel predettodocumento! Infatti esso Comitato si limitato a citare le osservazioni iniziali e le controdeduzioni della Powercrop contenute nello studio Nomisma (senza peraltro porsi il problema della adeguatezza tale studio). In modo del tutto di laconico vengono spese poche righe per afferrnare "Per quanto riguarda il problema legato all'approwigionamento delle biomasse, la Ditta ha

proweduto ad incaricare una societ specializzata che attraverso uno studio ha stabilito quantit e qualit delle biomassechepossono esserereperite in un bacino dal raggio di settanta chilometri detl'impianto. Tale studio, tetnuto conto della superficie del bacino di opprowigionamento , del numero dei

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contutli interessati,detla superficie delle aree boscate, e di altri dati, ha disponibili". una srirrtctto potenzialitdi circa 960.000t/annodi biomasse

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do.,r-.rrto d"l rrru.ro spesa sull'analitico parola stata

2010 delle Confederazioniagricole che smonta punto per punto lo studio redatto dalla Societ specializzata,Nomisma, del quale viene dimostratoil carattere puramente astratto e aleatorio, e le molteplici imprecisionie lacune. perchnon stato dimostratoe Inoltre I'istruttoria lacunosae perplessa dello delle gravi obiezioni mossedal Corpo Forestale motivato il superamento Stato con la nota del 24.3.2009 e con i pareri resi durante la procedura.In che ha Distrettuale evidenziato particolare Coordinatore il "l'approwigionamento dell'ingente biomassa legnosa lascia serie in incertezze termini di disponibilit quantitativa sia per I'attualit che per il .futuro, avendo al riguardo circostanziati elementi valutativi sia per la fornitura in loco che per quella reperibile in un raggio di azione d 70 Km per circa Ha 34.000 dall'impiantoffilierecorte). I boschidella Marsica, estesi possono fornire teoricamente circa 135.000 tonnellate onnue di legna. per la loro orografia e la limitata accessibilit,per manconza Considerando l{on si entra nella di piste e strade, tale quantit si obbassavertiginosamente. fattibilit della riconversione dei terreni agricoli per le colture energetiche anche se si hanno forti dubbi che uno operazione del genere possa avere presente che nei terreni prescelti, seminativi non irrigui, vi tenendo successo, un fattore molto limitante che la carenza idrica la quale notoriamente esiziale per uno adeguata produzione di massa legnosa dal pioppo. 4. L'impianto fonte di rifiuti di notevoleentit: a) rifiuti speciali non pericolosi costituiti dalle ceneri; b) rifiuti pericolosi costituiti dalle polveri di elettrofiltro e filtro a manichein tessuto. il commo 382 dell'art. I della legge 29 novembre 2007, n. 222 recita..."La produzione di energia elettrica medianteimpianti alimentati ds e biomasse biogas derivanti da prodotti agricoli, di allevamentoeforestali, ivi inclusi i sottoprodotti, ottenuta nell'ambito di intese di filiero o contratti inesattezze,

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quadro ai sensi degli articoli 9 e I0 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, oppure di filiere corte, cio ottenuti entro un raggio di 70 km

dall'impianto che li utilizzaper produrre energiaelettrice...". Non risultsno a auesto Coordinsmento, all'attualit, filiere di

nroduzione e distribuzione di biomasse forestali in situ e nell'ntorno, atte s Wldi\lfute l'alimentazione di una centrale di questa portsta". Lo studio Nomisma, redattoda tecnici di altre regioni, che non si sono mai recati nel territorio di riferimento, non assolutamente grado di superare in questeobiezioni,mosseda chi (il Corpo Forestale dello Stato)conoscebene il territorio, dove operagiornalmente. Tutte questi dati non sono stati considerati,e non stato affatto spiegato come e perch lo studio specializzatosarebbepi convincente del parere dell' Ispettorato Forestale. Non stataeffettuata- in sintesi- I'operazione di ponderazione delle diverse risultanze istruttorie, ffi& al contrariouna singolarisultanzaistruttoria (il piu volte indicato studio specializzato)e stato preso come unico documento inattaccabile e inconfutabile; nemmeno una parola per converso stata dedicata alle controdeduzioni delle Confederazioniagricole del marzo 2010 (che smontanotale studio punto per punto). Il CCR-VIA non ha inoltre consideratoil fatto che con il medesimo documentodel marzo 2009 le OrganizzazioniProfessionaliagricole (che non avevanocomunque partecipatoall'Accordo di riconversionedel 19.9.2007) hanno"ritirato la propria firma" dall'Intesa-Ouadro del 31.8.2007. Peraltro tale nota stata formalmente approvatae fatta propria dallo stessoComune di Luco dei Marsi nella sedutadel Consiglio Comunaledel 12.3.2009, di cio e statadatapuntualecomunicazionealla Regione. Infine si lamentache il giudizio n. 1559non chiarisceaffatto se i membri del Comitato VIA abbiano assuntoil giudizio positivo all'unanimit owero a maggioranza: presumibile che vi sia stato quantomeno il dissenso del componente Comitato intervenutoquale delegatodel Corpo Forestaledello del Stato.

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La superficialita dell'istruttoria,in conclusione, evidente:cos come 3ppareer idente l'illogicit e irrazionalitmanifestadel parerefavorevole del di VIA. Comitato Coordinamento s

3. Il difetto di istruttoria tanto pi gravese si considera che anchenelle ossen'azioni inviate al Comitato VIA da privati cittadini si era evidenziatoche il progetto e carentedi uno studio chimico e pedologico dei suoli destinati all'impianto delle colture energetiche,e che manca una valutazione delle esigenze di governo delle stesse (parametri fondamentali che vanno ad influenzarela produttivit delle colture e l'impatto che questepossonoavere sui suoli interessati anchesulle falde idriche presenti). e Tale studio non e presentenemmenonel piano di approvvigionamento postumo. In particolare non si tenutoconto: - della ferttlzzazione, dato che la quantit di nutrienti assorbiti dalle piante e correlafaal ritmo di produzionedella biomassa; all'et e dimensione della piantanel momentodella raccolta;alla specieutllizzata.Vi la necessit di compiere accurateanalisi chimiche del terreno prima di impostarepiani di fertrlizzazioni basatesulle dotazioni del suolo e sulle asportazionirelative alla raccoltadel prodottoutile; - del diserbo(in quanto per migliorare I'insediamento delle colture SRF si rendenecessario controllarele piante infestanti,usarediserbanti/disseccanti per eliminare le "perennanti" durantela preparazione terreno,usareprodotti del residuali dopo la messa a dimora, controllare le infestanti con lavorazione meccanica superficiale, ed effettuare un controllo chimico dopo ogni ceduazione); - della necessitdi effettuareuna difesa da insetticidi e crittogame:il controllo fitosanitariodei parassitidelle SRF, in particolareil pioppo (ossiala pianta indicata da Powercrop), difficile perch presentaproblemi di tipo economico ancheagronomico. ed E' evidente che ai fini di massimizzarela produzione (nella logica economica alla base degli interessi di una societ privata) si pu andare incontro ad agricoltura di tipo intensivo, con eccessivouso di pesticidi e fertllizzanti che inevitabilmente porterebberoad un netto depauperamento

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degli elementioligominerali del suolo. L'analisi di tutti questi aspettimancadel tutto nell'istruttoria davanti al Comitato VIA, sebbenegli stessi siano oggetto di puntuali osservazioni di privati cittadini che sono intervenuti nel procedimento.
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III.

Segue: eccesso di potere per istruttoria insufficiente, lacunosa.

perplessa.Mancanza di disponibilit delle biomasse. Violazione d.lgs. 4/2008e d.les.152/2006. 1. Ma vi di piu. Anche se per ipotesi il Piano di approwigionamento non avesseavuto il carattereastratto, inverosimile e aleatorio di cui si detto, e anche se non contenesse seriedi gravi errori, omissionie inesattezze, una essodimostrerebbe tutt'al piu che nel raggio di 70 KM esiste l'astratta eventualit che taluni agricoltori-produttori siano in grado di produrre le biomassedisponibili per il funzionamentodella Centrale. Ma tutto cio e assolutamente insufficiente. Infatti la Powercrop doveva dimostrare averela concreta e reale disponibilit delle biomasse,esibendo di contratti di fornitura e somministrazione. contratti di affitto dei terreni e dei fondi. Insomma:dire che in un certo territorio sussiste possibilit astratta che la venga coltivato un certo quantitativo di biomasse,non significa affatto che Powercropabbia per ci solo lapossibilit concretadi approwigionamento del medesimo. La Powercrop avrebbe dovuto dire, ad esempio: "l'agricoltore Tizio produce annualmente xxx quintali di biomasse vegetali e ha stipulato un contratto di fornitlro con la scrivente Societ, che si allega; il sig. Caio proprietario del terreno sito nel Comune di xxx Fg xxx part. Xxx e ce lo ha dato in ffitto consentendodi coltivarvi biomassevegetali, come risulta dal

contratto che si allega. Da tutti tali contratti emergela provo che la Societ disponedelle biomassenecessarie per il funzionamentodell'impianto" . E invece no: Powercrop d per scontato, chiss perch, che una volta autorizzatoI'impianto tutte le imprese siano disponibili a fornirle le biomasse prodotte.Da dove traggaquestaconvinzionenon dato sapere.

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Insomma, I'approvvigionamentodelineati da Powercrop un'ipotesi e nulla pi. Essa avrebbe dovuto dimostrare non il possibile

approwigionamento,ma il reale e concreto titolo di' disponibilit delle elo biomasse dei terreni idonei a coltivarebiomasse. E' troppo facile dire "un territorio ha potenzialit per produrre xxx quintali di biomasse":quindi, nel frattempo, si chiede che venga autorizzalala Centrale...Bisognadimostrareprima di averela disponibilitconcretae reale per l'acquisizione di quelle biomasse, e solo dopo si pu chiedere yautorrzzazione. giudizio positivo V.I.A. poteva essererilasciato solo in Il presenzadi contratti di fornitura che dimostrasserola effettiva capacit per Powercropdi averele biomassenei termini indicati. Tale dimostrazione non stata data, e il Comitato VIA ha omesso un totalmentedi approfondirequestoaspetto:dal che consegue ulteriore profilo di insufficienza.lacunosit. illogicit dell'istruttoria. *(** IV. Eccessodi potere per istruttoria insufficiente. lacunosa e DerDlessa. sotto altro profilo. Jnidoneitdel Progetto a garantire la riconversionedei terreni agricoli del Fucino. Violazioned.lgs.4/2008e d.lgs. 152/2006. l. Sempre con riferimento all'approwigionamento delle biomasse,la powercrop si limitata a dichiarare che le stessesarebberostate coltivate nei Piani Palentini,nel Frusinatee nel Reatino. genericae carente,e non e Questadichiarazione del tutto insufficiente, stataintegratain modo idoneo nemmenosuccessivamente. Si vuole ora evidenziare un altro profilo di illogicit e irrazionalit manifesta. La Centralenascein teoria per consentireagli agricoltori del Fucino di convertire i propri terreni dalla filiera bieticola-saccarifera a ouella ai energetica.In sintesi,nasceper consentire cittadini del Fucino di usareper i le coltivazioni energetiche terreni gia coltivati a bietola da zucchero. Ma se le biomassevengono presedal Frusinatee dal Reatino,l'asserita Il totalmente. progettoinsomma,non dei riconversione terreni fucensi svanisce in alcunmodo funzionaleall'economiaagricoladel Fucino! Anche se per ipotesi risultasse che le biomasse sono realmente

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disponibili nelle dette zone del Lazio (ma non vi alcunaprova sul punto: cfr. il paragrafo precedente),sarebbe comunque violato Io spirito e la lettera dell'Accordo di riconversione. che prevedev ,la diversa utilizzazione dei a terreni del Fucino. Se non sono questi a fornire le coltiv azioni di biomasse,a che scopo realizzare la centrale in oggetto? La risposta chiara: solo per consentiread un operatoreprivato di riceverelauti guadagnicon il meccanismo dei certificati verdi (senza i quali la Centrale a biomasse non sarebbe assolutamente redditizia). E' sintomatico e assurdoinoltre che il progetto preveda solo una quota massima di utilizzo di biomasse da coltivazieni agricole. mentre avrebbe dovuto prevederne, al contrario, una quantit minima e stabilire

obbligatoriamente che le stessedovessero esserecoltivate nell'alveo fucense. per sopperireal venir meno delle colture bieticole. Insomma, possibile,e anzi del tutto prevedibile,che pochissimiterreni fucensi, o addirittura nessuno,venganoutilizzat\per le coltivazioni no food.Il mondo agricolo subir per converso un netto peggioramentodelle condizioni ambientalie territoriali. Del resto questa situazione appare inevitabile, dato che il Fucino non potr mai concorrerealla produzione delle biomasserichieste, in quanto i terreni sono vocati alle produzioni di ortaggi; non esistono, inoltre, le condizioni per produrre biomassenel Fucino (n nei Piani Palentini), n risulta che le prove sperimentali abbiano dato esiti positivi, e che i pochi terreni disponibili allo scopo siano in grado di alimentare un impianto di tali dimensioni. Inoltre si tengaconto del fatto che l) il prezzo degli affitti e la piccola maglia poderale diffusa nell'area fucense non si concilianocon le produzioniestensive poliennali. elo 2) il progetto di investimento nell'area non tiene conto delle reali esigenze delle aziende agricole del Fucino: razionalizzazione dei sistemi irrigui, manutenzionestraordinariadelle operedi bonifica: strade,ponti, canali. 3) l'investimento appare in stridente contrasto con la necessit di migliorarel'immagine e la qualita dei prodotti agricoli del Fucino (testimoniata dall'awenuto riconoscimento dell'IGP della carotae di quello in itinere per la

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patata).
*{<*

V. Eccesso di

Ntruttoria lacun

te. Bilancio

ambientale non positivo. Violazione d.l

008e d.lss.15212006

1. Il Comitatoha ritenuto accettabile tesi di Powercrop,secondo la cui la Centrale non comporterebbe superamento delle soglielimite degli inquinanti. Ma in realttale valutazione stata fattaesclusivamente astratto. in senza considerare reale situazione dei luoghi: e quando sono la state indicate le condizioni concretedel territorio, questesono statedescrittein travisato! Infatti negli atti di powercrop si afferma che Avezzano sul piano climatico e meteorologico- avrebbeuna media di 20" annui, e una piovosita mediadi 1340mm (sic) (cos la"Relazionetecnicadescrittivo,,). Nulla di pi erroneo! I dati di Avezzano sono molto diversi: la temperatura media non superagli I I gradi annui,e la piovosit di g00 mm. E Borgo Incile, che una frazione di Avezzanonella zona sud del territorio comunaleha temperaturee dati pluviometrici ancorainferiori ! Inoltre si omessototalmentedi considerare che la conca fucenseha una strutturaorograficaa catino, con un'inversionetermica evidente, e con scarso ricambiodi aria. Tutto cio fa s che le sostanzeinquinanti stagnino sul fondo della valle, ove vi sono centri abitati e campi agricoli, e comporta una persisten za e un deposito ed accumulo degli inquinanti (che non vengono affatto spazzati dai venti). Occorreestremaattenzionenella decisionedi immettere effluenti gassosi inquinanti in misura rilevante e continuativa, come awiene con impianti di questotipo. Infatti gli stessi,dataanchela scarsa piovositdella concafucense e la modestaventilazione,non verrebbero"dilavati" con molta frequenz c , non potendo uscire dalla piana permaffebberoin sospensionea lungo, accumulandosi in special modo durante le frequenti inversioni termiche invernali. In preselza dell'alta pressione invernale, l'aria praticamente ristagnantee immobile per giorni e giorni, e nei primi 100-200 metri di atmosfera avrebbeun accumulointollerabiledelle sostanze si nocive. modo del tutto

t7

E il problema aggravatodalle cosiddettenanoparticelle ultrafini, che non vengonotrattenute nessun da tipo di filtro. Sul punto gli studi della Powercrop sono del tutto carenti, o addirittura sballati. 2. Oltre gli errori macroscopicisopraevidenziati,si puo indicae un altro punto che la dice lunga: nel punto in cui parla della "Qualit dell'aria" Powercrop si dilunga nel chiarire che la rete di monitoraggio abruzzese insufficiente, che non vi una centralina di monitoraggio ad Avezzano,ma solo in alcuni dei capoluoghi di provincia (Pescara Chieti); che prevista e l'installazionedi altre centralinenelle citt di Teramoe L'Aquila, e cos via. Nemmenouna parola sulla situazionedell'aria a Borgo Incile. Inoltre appare paradossale che nella "sintesi non tecnico" si parli ampiamente di una campagna di monitoraggio effettuata nel 2006 e ad Ovindoli (Aq) pressoil Magnola Hotel. Ora, Ovindoli una nota localita sciisticadi montagnaa 1300 metri di altezza,distantealmeno 30 Km da Borgo Incile, e che non c'entra nulla con il clima e l'orografia di Borgo Incile. Si tratta di una zonacaratterizzafadalfatto di esserespazzata venti in ogni periodo dell'anno, e per le bufere di neve dai che la investonod'inverno. Borgo Incile invece adiacente alla Petognadi Luco dei Marsi, ossia il punto piu bassodi tutto il Fucino, dove c'era I'Emissario naturale del Lago Fucino:che cosac'entra con Ovindoli? Insomma: tutti questi elementi confermano la superficialit

dell'istruttoria e rendono veramenteincredibile il giudizio "favorevole" del ComitatoVIA. 3. Si contesta inoltre, anche alla luce di quanto detto, che durante la proceduradi VIA non sia stata presa assolutamente considerazionela c.d. in ipotesi zero, e si sia invece affermato che il bilancio ambientale sarebbe positivo. La Powercrop avrebbe dovuto effettuare una analisi della situazione e degli scenari evolutivi in caso di non attuazionedel progetto (ipotesi zero o "scenariodi riferimento"), in relazioneal contestosocio-economico. territoriale e ambientale luoghi. dei

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Si sarebbequindi dovuto paragonaree differenziare le alternative: lo scenario territoriale e ambientalesenzacentrale,e quello con la centrale. La mancata effettuazione di tale operazione concreta un vizio di legittimita, per violazione delle regole che disciplinano la Procedura di Y alutazione Impatto Ambientale. di *** VI. Eccessodi potere per illogicit e irrazionalit manifesta. Difetto di istruttoria. Nel giudizio VIA si legge in modo tranchanl, quanto alle risorse idriche necessarie, il CAM sarebbedisposto a fornire una certa quantit di acqua che per il funzionamento dell'impianto, e che lo stesso impiegher 992.000 mc/annui. Anche a questopropositola lacunosit dell'istruttorialasciadi stucco. Da anni, se non decenni, l'intera economiaagricola del Comprensorio fucense soffre di frequenti periodi di siccit. Appare del tutto irrazionale sotto il profilo dell'impatto territoriale, ambientaleed agricolo, sprecareuna enorrnequantit di acqua (un milione di metri cubi) per una Centralea Biomasse nulla funzionaleagli interessidella per zona.Insomma: la gia sofferentefalda profonda del Fucino, che gi in vi di esaurimento, verrebbeulteriormentesfruttatain modo dissennato. Cio appare del tutto assurdo in una zona dove spessosi e costretti a razionare l'acqua, dove pi volte negli ultimi anni stata dichiarata l'emergenzasiccit, e dove si pensaa progetti che costanodecine di milioni (vasche irrigue, invasi idrici, etc.)per risolveretali problemi. Anche questo aspetto e stato puntualmenteconsideratonel parere del Corpo Forestale. progetto Powercrop,per quanto risulta dal giudizio VIA, Il sorvolasul punto. Il giudizio n. 1559 a sua volta omettedi considerare questo importantissimoaspetto,con violazione della normativache impone di valutare gli effetti diretti e indiretti della realizzazionedell'impianto sull'uomo, sulla fauna,sulla flora, sul suolo, sulle acque di superficie e sotterranee, sull'aria, sul clima, sul paesaggio. Inoltre la siccit un fattore che impediscein radice la diffusione delle colture energetiche che richiedono grandi quantitativi di acqua.

t9

**{<

VII.

Violazione di legge. Art.

5 d.lgs. 3g712003. Art.

5 protocollo

aggiuntivo approvato con D.G.R. 100/2007. Eccesso potere per carenza di di istruttoria e mancata considerazione dellg osservazioni. Contraddittoriet. L'art.5 del d.lgs. 38712003(rubricato "Disposizioni specifiche per la valorizzazione energetica delle biomasse,dei gas residuati doi processi di depurazionee del biogas") parla espressamente "Uompaoue prioritaria di degli impianti cogenerativi di potenza elettrica in_t--'^,- a 5 MW",. favorendo lo sviluppo di piccoli impianti di micro generazione elettricada biomasse. La microgenerazioneha una buona efficienza energeticae presentaun minor impatto sull'ambiente. Anche dal punto di vista di inserimento nel territorio, per le loro dimensioni ridotte e la loro minore necessit di infrastrutture, piccole centralipresentano le un'accettabilit socialemaggiore. La centrale proposta dalla Societ PowerCrop non conforme alle misure previste dal decreto suddetto,ed ha una potenza 6 volte maggiore di quella che lo stessodecretopromuove per gli impianti a biomasse. Si consideriinoltre che la RegioneAbru zzo hasottoscrittoun "accordo di programma"con il Ministero dell'Ambiente,aventead oggetto I'attuazione di un piano per la valorizzazione delle biomasse nel territorio abruzzese.Il Programmaprevede la creazionedi filiere complete per lo sfruttamentodelle biomasse agro-forestali e residuali in tale territorio: raccolta, trattamento, distribuzione, commercializzazione, utilizzo negli usi finali,

termovalorizzazione impianti dedicati.L'obiettivo del programmae quello di in attuareun progetto pilota per la valorizzazionedella biomassa,creandofiliere efficienti che possanoconsentirela definizione di linee guida atte afavorirne la replicabilitasu scalaregionale. Con DGR n. 100 del 2007 la RegioneAbruzzo ha approvatoil protocollo tecnico aggiuntivo che stabilisce le modalit di attuazionedell,accordo di programma. Ebbene a pag. 5 di questo protocollo si legge quanto segue: ,,...Negli ultimi anni I'impiego energeticodelle biomassenon ha potuto esprimere tutte le sue potenzialit soprattutto perch l'attenzione ero stata posta alla

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realizzazione di centrali per la produzione di energia elettrica di grande potenza, quasi ovunque realizzati prima di verificare le reali possibilit (net 'materiale medio-lungo periodo) di trovare a livello locale it legnoso necessqrioper alimentarle, e conseguenlemente a ci, in taluni cssi, si passati presto dal legno oi rtJuti Diversamente, gti impianti di piccola e mediascala (potenzecompresefro i 30 e i 1000 krlr) richiedono quontitativi di biomassa legnosa reperibile in volumi adeguati e costanti su scala locale. I piccoli e medi impianti consenlono di massimizzare l'fficienza di impiego della biomassa legnosa e l'fficacia realizzazione' Infatti, rispetto agti garantiscono un'elevata degli investimenti per impianti Ia loro essi

di gronde potenza,

fficienzo termodinamico,possono essererealizzate

con investimentie tempi di ammortamentocontenuti e consentonola piena e costante valorizzazione delte risorse locali...,, Insomma; questi atti affermano chiaramente che sono da privilegiare gli impianti di piccola e media potenza, gli unici che " richiedono quantitativi di biomassalegnosareperibile in volumi odeguati e costantisu scala locale,,. InveceIa centrale Powercrop un impianto di grandi dimensioni,per cui sar estremamente difficile reperire la biomassa forestale, con tutti gli interrogativi conseguenti. Del resto il rapporto ENEA 2006 sottolinea che le potenze massime installate delle centrali a biomassevegetali si attestanointorno ai l0 Mw per limitare le problematiche approvvigionamento di del materiale.Al di l di tale parametro,diventa inevitabile il ricorso ad altri tipi di biomasse(CDR ad esempio). Si deduce la violazione di legge e l'eccesso di potere, in quanto tali aspetti erano stati evidenziati nelle osserva zioni prodotte d,a un privato cittadinoper conto del comitato di Borgo Incile , manon se tenutoconto.con ulteriore indice di illogicit e irrazionarita del|istruttoria.
**{<

" DuranteI'istruttoria e mancatatotalmenteuna

difetto di istruttoria.

analisi delle implicazioni a

livello "ecosistemico"(intendendo,,1'ecosistema,, non solo in accezione

2l

naturalistica, ma come il complesso delle relazioni reciproche tra uomo e ambiente). Mancano completamente elementi che dimostrino la fattibilit della centrale un punto di vista territoriale(e non semplicemente da impiantistico). In particolare il progetto trascura di analizzare effetti e impatti significativi che derivano certamente dalla centrale a biomasse (come ad esempio quelli relativi all'innal zamento della temperatura locale o alla continua esposizioneai fumi, alle ceneri, e agli inquinanti); al contrario, gli elementidisponibili lascianoragionevolmente presupporre che a seguito della realizzazione dell'esercizio dell'impianto, cos come e stato progettato,si verificherarno impatti non trascurabili sull,ambiente. Si indicano tra gli altri quelli relativi a - sostanze inquinanti. Sul punto va chiarito che la qualit dell'aria gi oggi presenta criticit, e rischia ancor di piu di essereaggravafa; - rumore, sia per quanto riguarda la fase di costruzione,che per quella di messa operadella centrale; in - impatto sulla viabilit. Si parla in modo genericodel numero dei TIR sulla stradaprovinciale, e non si consideraassolutamente il fatto che questi intaseranno ancheil traffico delle stradelocali. - Fase di cantiere: la fase di costruzione per la realizzazione dell,opera durermolte decine di mesi; gli impatti significativi nel corso del cantieresono diversi (emissioni in atmosferalegate principalmenteai fumi di combustione dei motori dei mezzi impiegati per la movimentazione terra; sollevamento polveri legato alla movimentazione dei terreni ed alla percoffenza stessadei mezzi sulle strade di cantiere; emissioni sonore connesse alla prep arazione della postazionein areaimpianto, legateprincipalmenteai mezziimpiegati per la movim entazioneterra). Tutto questo comporter un netto peggioramentodella qualit della vita della collettivita di Luco dei Marsi, e in particolare degli abitanti della "Petogna",localit adiacentealla Centrale. Si formulano pertantole seguenti
: i \.. I

CONCLUSIONI

22

Voglia l'Ecc.mo Tribunale adito accogliere il ricorso proposto e annullareil provvedimentoimpugnato. Fatto salvo ogni altro diritto, e con riservadi proporrernotivi aggiunti. Con vittoria di spese, diritti, onorari. Si dichiarache il presente ricorso di valore indeterminato. Si chiede in via istruttoria di ordinare alle amministrazioniintimate di depositaretutti gli altri atti e documenti rilevanti e si chiede esperimentodi CTU per accertare reale disponibilitdi biomasse. per verificare l'impatto la e ambientale della centrale. Si depositeranno documenti in possesso Comune ricorrente indicati nel i del ricorso. Avezzano. l5 novembre li 2010.

Aw. FIr RELAZIONEDI NOTIFICA

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P.F$i-on.^

1) Io sottoscritto Avvocato Herbert Simonein basealla Legge 5311994 in ed, virt dell'autorizzazione Consigliodell'Ordine degli Awocati di Avezzano del rilasciata 19 maggio 2008,prot. n.30/08, previa iscrizioneal n.58 del mio il registrocronologico,ho notificato, per conto del ricorrenteComune di Luco dei Marsi (Aq), copia conforme del suesteso ricorso giurisdizionaleavanti il TAR Abruzzo-L'Aquila alla Regione Abruzzo, in personadel Presidente protempore della Giunta Regionale, mediante spedizione di copia conforme dell'atto sottoscrittacome in originale, alla sua sede in 67100 L'Aquila, Palazzo Centi, Piazza Santa Giusta, a mezzo del servizio postale con plico raccomandato con avviso di ricevimento n. 76344509224-9 dall'Ufficio Postale di fZAvlA 4l\ , i" data corrispondentea quella del timbropostale, ossiaI 5 nvembre 0 201 t\ M$f* . l5 novembre2010 , I AWr Herberti' Simone t

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2) Io sottoscrittoAvvocato Herbert Simone in basealla Legge 5311994 in ed virt dell'autorizzazione Consigliodell'Ordinedegli Avvocati di Avezzano del rilasciata 19 maggio2008.prot. n.30/08, previaiscrizione n.59 del mio il al registrocronologico. notificato,per conto del ricorrenteComune di Luco ho dei Marsi (Aq), copia conforme del suesteso ricorso giurisdizionaleavanti il TAR Abruzzo-L'Aquila alla Resione Abruzzo, in personadel Presidente protempore della Giunta Regionale, elettivamentedomiciliata presso la sede dell'AvvocaturaDistrettualedello Stato,che la rappresenta difendeope legis, e mediante spedizione copiaconformedell'attosottoscritta di comein originalea tale domicilio in 67100L'Aquila, Complesso Monumentale San Domenico, di Via Buccio da Ranallo, a mezzo del servizio postalecon plico raccomandato con avviso di ricevimento n. 7 6344509222-7 dall'Ufficio Postale di,,

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postale, ossia novembre 15 2010 WW 2010 , 15novembre Simone 4yu.flerfrt

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3) Io sottoscrittoAvvocato Herbert Simone in basealla-Lg ge 5311994ed, in virt dell'autorizzazione Consiglio dell'Ordine degli Avvocati del di Avezzano rilasciata l9 maggio2008, prot. n.30/08, previaiscrizione il al n.60 del mio registrocronologico,ho notificato, per conto del ricorrenteComune di Luco dei wtarsi fAql, copia conforme del suesteso ricorso giurisdizionaleavanti il TAR Abruzzo-L'Aquila alla powercrop S.r.l., C.F. . p.rya 0552109096g in personadel l.r. pro-tempore, mediantespedizionedi copia conforme dell,atto sottoscritta come in originale,alla ruu s.d. in 20099SesioSan Giovanni (MI), Via Alberto Falck 4116'a mezzo del serviziopostalecon plico raccomandato con avviso di ricevimento n. 7 6344509226-1 dall'ufficio postale di &O.fln 4+3 , i" datacorrispondente quella del timbro a postale, ossia15 novembre 2010

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4) Io sottoscrittoAvvocato Herbert Simone in basealla Legge 5311994 in ed virt dell'autorizzazione Consiglio dell'Ordine degli Awocati di Avezzano del rilasciata 19 maggio2008, prot. n. 30/08.previaiscrizione n.61 del mio il al registrocronologico,ho notificato. per conto del ricorrenteComune di Luco dei Marsi (Aq), copia conforme del suesteso ricorso giurisdizionaleavanti il TAR Abruzzo-L'Aquila alla Porvercrop S.p.a..C.F. 05521090968, Numero REA B0-46071 in personadel I.r. pro-tenpore.mediantespedizionedi copia conforme dell'atto sottoscritta come in originale, alla sua sede in 40123 Bologna, Via degli Agresti 6, a mezzo del servizio postale con plico raccomandatocon avviso di ricevimento n. 7 6344509218-0dall'Ufficio Postale Avezzano2, Yia Marconi snc. in data corrispondente quella del di a timbro postale, ossiaI 5 novembre 0 201 Av ezzano. novemb 2010 17 ll f

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