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GENTE VENETA n.

45, 19 novembre 2011

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MARGHERA - Il Parco scientifico e tecnologico spinge sul mix formato da tecnologie dellinformazione e della comunicazione, nanotecnologie e ambiente

Vega butta il mattone e punta tutto sulleco-tech


Il direttore Michele Vianello: Stiamo vendendo larea di espansione Vega 2 e ci concentriamo su ricerca e progetti. Tra questi uno, finanziato dallEuropa, alla fase di costruzione dellimpianto pilota: ripulir i fanghi pi avvelenati della laguna
accontano le cronache del 2007 che la passata amministrazione del Parco scientifico e tecnologico di Marghera prevedeva, per la fine del 2011 di aver terminato la costruzione di Ursa, Maior, Proxima e Centauri, quattro nuovi edifici che, con i loro 64mila metri quadri, avrebbero raddoppiato la superficie utile del Parco, dando vita a Vega 2. La rivoluzione di Vega. Nulla di tutto ci si vede oggi. Quel che c' una spianata su cui ancora niente stato costruito. E mai come stavolta si pu dire che il cambio del ver-

Vianello: Abbiamo bonificato i terreni di Vega 2 e li vendiamo. Il futuro, per noi, progetti e ricerche
tice dirigenziale - da poco pi di due anni presidente l'imprenditore Luigi Rossi Luciani, direttore l'ex vicesindaco

di Venezia Michele Vianello ha prodotto un capovolgimento di progetti e obiettivi. Sintetizza Vianello: La parte immobiliare la stiamo dismettendo tutta. Noi ci dedichiamo a ricerca e progettazione. Chi investe lEuropa. Tradotto significa che l'area di Vega 2, bonificata e ripulita, in vendita. Il Piano regolatore prevede, oltre all'uso di parco scientifico, anche un utilizzo commerciale e direzionale. Quel che certo che il nuovo corso di Vega si sta sviluppando su un cocktail in cui predominano tre ingre-

dienti: l'Ict, cio le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le nanotecnologie e l'ambiente. L'Ict - il mondo dei computer, del web e delle reti di comunicazione - da anni la passione di Vianello, che anche da vicesindaco si molto adoperato in questa direzione. L'ambiente un'emergenza, ma anche un'opportunit, che non si pu non vedere. Le nanotecnologie sono uno dei settori pi promettenti, gi avviato e sviluppato con la passata dirigenza di Vega, e oggi in continua crescita. Pi o meno mixati, i tre in-

gredienti stanno dando vita a diversi progetti. Per tutti, visto che le idee senza quattrini non camminano, si scelto di cercare la strada di un certo finanziatore: l'Europa. Una strada che sta funzionando: il primo s, del valore di 1,3 milioni di euro, arrivato per costruire un impianto pilota capace di ripulire e rendere innocui i fanghi pi sporchi e velenosi dei canali lagunari. Vega: fucina, non albergo, delle novit. Ma altri tre progetti (vedi sotto) hanno preso la via dell'Unione europea e ne attendono l'esame. E' una

strada, quella dell'Europa chiarisce Michele Vianello che d pi vantaggi. Il primo la velocit: in un anno viene fatta la valutazione e si sa se il progetto promosso o bocciato. Il secondo vantaggio che parte dell'importo viene pagata subito, per cui si pu partire con la realizzazione disponendo della liquidit necessaria. L'idea, quindi, che un Parco scientifico che si rispetti dev'essere una fucina, pi che un albergo, delle novit. Si rovesciato il cannocchiale, insomma, per guardare Vega. Giorgio Malavasi

Pandora, un po di mattone c
In realt, pur non contraddicendo la logica esposta (qui sopra) da Michele Vianello, un po di mattone c'. Si chiama Pandora ed un edificio di nove piani e 9mila metri quadrati che Vega intende costruire in un terreno accanto alla Fincantieri. L'annuncio stato dato nei giorni scorsi a Rimini, alla fiera Ecomondo. Di un costo previsto di 12 milioni, sar ecologico e tutto in rete. Pannelli solari, recupero e riciclo dell'acqua piovana, mobili in cartone con microchip, fino a un sistema che riconoscer l'utente dal suo cellulare, predisponendogli financo la temperatura personalizzata dell'ufficio. Tutto il palazzo sar connesso con wi-fi e banda larga a 300 mega. Se si riuscir, Pandora sar pronta entro il 2015 e sar - dice Vianello - un mix mai visto di eco-tecnologie.

Un laboratorio per le nanotecnologie al Vega di Marghera. Sotto un cartello pubblicizza le vendite delle aree di Vega 2. Sopra, in piccolo: il direttore Michele Vianello

Cinque progetti di Vega

Dal lavaggio nano-filtrato dei fanghi sporchi alla tenda per lavoratori nomadi col tablet
Per uno (vedi sopra) ci sono gi il s e i soldi dell'Europa; per altri quattro c' l'attesa dell'esame di Bruxelles. Ad ogni modo - aggiunge il direttore di Vega Michele Vianello - ce n' una vagonata di altri gi pronti. Parliamo dei progetti che il Parco scientifico e tecnologico di Marghera ha elaborato e che punta a realizzare. l'area industriale. Sotto valutazione europea, invece, un progetto da due milioni di euro per ripulire le acque di falda inquinate grazie alle nanotecnologie. Otto aziende - con capofila Thetis intendono costruire un Geotrone, un simulatore in cui testare la tecnologia che, grazie a nano-particelle di ferro zerovalente, degradano i composti clorurati dell'acqua di falda. Se funzionasse, si potrebbe depurare le acque di falda sottoterra, senza emungerle. Un nano-filtro il protagonista di un altro progetto, teso a ripulire l'acqua potabile da molecole di principi attivi (antibiotici, ormoni, antitumorali) che, anche se in quantit minime, vi sono a volte riscontrabili.

Premi per eco-cittadini


Metti che Bepi Scarpa decida di andare al lavoro, ogni giorno, in bicicletta, anzich in auto. E che accetti di montare sulla sua bici un sensore di rilevazione della qualit dell'aria. Ad ogni spostamento del mezzo, grazie al sensore georeferenziato, i livelli di qualit dell'aria vengono trasmessi subito in rete. Questo flusso di dati passa su una piattaforma su Facebook e la community cittadina che aderisce a quella pagina su Fb vede i dati, sviluppa dialoghi e decide se premiare il comportamento virtuoso di persone come Bepi. Il premio, conferito da chi tira le fila del sistema (potrebbe essere il Comune), sar di volta in volta uno sconto sulla tariffa dei rifiuti, o sulla mensa scolastica dei figli, o sull'asilo nido... Questo, nell'esempio proposto da MicheleVianello, il senso di Smart Social System, il progetto che ha Vega per capofila di un'quipe di quindici aziende ed enti. Il progetto ora al vaglio dell'Unione europea. Per Vianello si rovescia cos la logica dei comportamenti punitivi e, sfruttando i social network, generiamo una gara di sostenibilit ambientale che viene premiata dalla comunit. Il Comune di Bologna ha gi aderito al progetto.

Green Oil: finito e pronto a produrre limpianto pilota di bioraffineria


Il ritardo c': all'avvio dei lavori, nel settembre del 2009, Vega annunciava che l'impianto sarebbe stato costruito entro pochi mesi. Invece i lavori si sono protratti fino a questi giorni. Per adesso l'impianto completato e pu iniziare a operare. Il primo impianto pilota di bioraffineria in Italia anche l'unico grande progetto che il nuovo corso del Parco scientifico e tecnologico eredita e conferma dal precedente. Finanziato per quasi met del suo costo dalla Regione Veneto e sostenuto da un pool di 24 imprese con Sapio capofila, l'impianto produrr biocombustibili o prodotti, finora realizzati solo chimicamente, la cui base di partenza composta da biomasse vegetali non pi utilizzabili dallindustria agroalimentare o da altre produzioni. In pratica, dagli scarti delle lavorazioni agricole, come vinacce e sansa di olio doliva, dai residui lattiero-caseari fino alle alghe della laguna si potranno ottenere materie prime e seconde. Dalle biomasse si realizzeranno prodotti naturali come grassi vegetali che potranno essere utilizzati come biocombustibili in motori a ciclo diesel, opportunamente adattati, o in turbine. Ma sar possibile ottenere anche additivi biologici quali conservanti e antiossidanti destinati allindustria alimentare o da impiegare nei farmaci e nei cosmetici. Per finire con l'estrazione di lipidi da matrici oleose (sansa di oli) senza luso di solventi chimici.

Come sbiancare i fanghi


Il primo un sistema per la ripulitura dei fanghi C e oltre C dei canali portuali, cio i pi tossici e intrisi di sostanze pericolose per la salute. Il progetto, cui aderisce un team di sette imprese che, oltre a Vega, vede la presenza (come capofila) di Alles, societ del gruppo Mantovani, ha ricevuto 1,3 milioni di euro dall'Europa. Si basa sulla tecnologia dell'acqua supercritica, cio del fluido che, a condizioni di elevata presione e temperatura - capace di degradare composti organici di forte tossicit trasformandoli in sali inerti. Ha il vantaggio che non bisogna prima separare i fanghi e portarli in un luogo particoalre per lavorarli e renderli innocui. Se l'impianto pilota, che si sta costruendo in queste settimane, funzioner, si potrebbe estendere la metodologia anche ai terreni del-

Le tende on line
Infine due progetti che sposano ambiente e Ict. Uno (l'altro a destra di questa pagina) punta a cambiare il modo di lavorare dei lavoratori qualificati e tecnologici. Invece di fare i pendolari per una vita, potrebbero fruire di luoghi ad hoc, diversi da casa propria ma non distanti, per lavorare on line. Si ridurrebbero cos i tempi sciupati per i viaggi e l'inquinamento conseguente. Delle "tende", insomma, per lavoratori nomadi del XXI secolo. (G.M.)

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