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Con disorientamento e preoccupazione si prende atto della volontà del Ministro Gelmini di cancellare i
processi di evoluzione della scuola italiana e gli atti di riforma che ne hanno segnato la qualità. Si contesta
l’utilizzo del decreto d’urgenza che impedisce lo svolgimento di un dibattito politico in parlamento, un
confronto con le parti sociali, le istituzioni scolastiche e le famiglie. Riteniamo che le modifiche introdotte
con questi atti legislativi, in particolare l’introduzione del “maestro unico” (art. 4) e l’orario di 24 ore
settimanali nella scuola primaria, non produrranno effetti positivi sulla funzionalità educativa e didattica
della scuola. Infatti, l’organizzazione della scuola primaria, basata sui moduli, offre un servizio che incontra
il favore delle famiglie, ha sviluppato notevoli professionalità ed ha dato ampia prova di buon funzionamento
e buoni risultati, come è stato dimostrato anche da ricerche internazionali.
I “licenziamenti” previsti nel triennio rappresentano inoltre un violento attacco al futuro di tanti giovani
insegnanti precari e del personale ATA. Questo determinerà un evidente impoverimento delle potenzialità
intrinseche della scuola.
I docenti dell’Istituto Comprensivo di Brembate con il presente documento intendono manifestare il loro
disagio professionale per questa legge, consapevoli che di fatto, essa toglie diritti e certezze alle famiglie ed
ai nostri alunni: richiedono la sospensione del DL 137 e l’apertura di un dibattito politico sia in parlamento
sia con le parti sociali, le istituzioni scolastiche e le famiglie.
Docenti firmatari n° 60