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A nno 0 N um e r o 1 I I S e m e s t r e 20 11
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Segnalibro creato in occasione della Campagna "Lavori in Corsa" per il 30 Anniversario della CEDAW
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Episodi di violenza contro le donne non sono estranei neanche alla realt italiana, dove donne e ragazze vengono frequentemente uccise in nome della passione, della gelosia e spesso proprio in ambito domestico. Il fenomeno della violenza di genere un male che va combattuto cominciando dall'educazione al rispetto dei diritti umani delle donne e delle pari opportunit e se i Governi non riescono a garantire la sicurezza alle loro cittadine, adottando tutte le misure giuridiche, politiche ed educative necessarie, essi si rendono inevitabilmente complici di tali violenze. Le mamme dell'Associazione Nuestras Hijas de Regreso a Casa
11 agosto 2011
Pochi giorni fa stato celebrato il 60anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sullo Status dei Rifugiati mentre il mondo assiste alla "pi grande carestia planetaria", come la definisce l'Unhcr, che ha gi causato migliaia di rifugiati e sfollati. La grave e prolungata siccit, la peggiore degli ultimi 60 anni, l'aumento del prezzo dei generi alimentari, nonch una guerra che dura da ormai troppi anni, hanno provocato una crisi alimentare senza precedenti, con oltre 13 milioni di persone colpite dalla fame e disseminate tra Somalia, Etiopia, Eritrea e Kenya. Sono circa 1400 i rifugiati somali che ogni giorno arrivano nel campo di Dadaab, in Kenya, divenuto tristemente famoso per
essere il pi affollato al mondo, circa 400000 ospiti. Intere famiglie camminano a piedi per settimane con la speranza di trovare un posto sicuro, persone stremate dalla fame, dalla sete, spesso attaccate da animali feroci, e molte delle quali non raggiungeranno mai il campo profughi. L'Unicef parla di "una carestia di bambini", oltre 2 milioni di minori sono infatti in stato di malnutrizione acuta, mentre negli ultimi 90 giorni solo in Somalia ne sono morti a causa della fame circa 29000, tutti al di sotto dei 5 anni. Numerose le agenzie delle Nazioni Unite e le Ong attive per prestare soccorso alle popolazioni colpite da questa tragedia umanitaria ma la situazione continua a peggiorare ogni giorno: migliaia i morti, milioni le persone a rischio e aiuti ancora insufficienti.
24 agosto 2011
Pesanti accuse per Zara, il marchio di abbigliamento spagnolo che fa parte del gruppo Inditex, finito sotto inchiesta in Brasile per aver costretto i propri dipendenti a lavorare in condizioni di schiavit: 16 persone, molti dei quali ragazzi boliviani e peruviani di 14 anni, hanno accusato di lavorare 12 ore al giorno senza pausa n ferie.
"Abbiamo trovato bambini esposti a rischio, macchine senza protezione, fili elettrici a vista, locali insalubri con molta polvere e senza circolazione d'aria n luce solare", queste le parole di Luis Alexandre de Faria, funzionario del Ministero del Lavoro presente nei due bliz fatti nella fabbrica sotto indagine. Ad oggi sono circa 218 milioni i minori lavoratori nel mondo e di questi almeno 179 milioni sono esposti alle peggiori forme di lavoro minorile, dannose per la loro salute fisica, mentale e morale. 6 / 30
La Convenzione dell'ILO contro le peggiori forme di lavoro minorile vieta tutte le forme di schiavit nonch qualsiasi tipo di lavoro che, per sua natura o per le circostanze in cui viene svolto, rischi di compromettere la salute, la sicurezza o la moralit del minore. Le Nazioni Unite hanno adottato una serie di Convenzioni che completano le norme dell'ILO e lo strumento pi importante a riguardo la Convenzione sui Diritti del Minore. Le norme delle due Convenzioni sono complementari le une con le altre, un esempio dato dall'articolo 32 della Convenzione sui Diritti del Minore che prevede "il diritto del fanciullo di essere protetto contro lo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale".
Questo articolo esige inoltre che gli Stati che hanno ratificato la Convenzione "adottino misure legislative, amministrative, sociali ed educative per garantire l'applicazione del presente articolo".
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24 agosto 2011
E' stata adottata ieri dal Consiglio dei Diritti Secondo il Rapporto dell'Alto Commissario Umani dell'ONU la Risoluzione per la dell'ONU per i Diritti Umani, Navi Pillay, il costituzione di una Commissione d'Inchiesta numero delle vittime causate dalla repressione internazionale con il compito di indagare sulle del Governo ammonta a 2200, mentre violazioni commesse negli ultimi 5 mesi in numerosi sono gli abusi, le sparizioni forzate, le Siria. La Risoluzione, che condanna "le detenzioni arbitrarie e l'utilizzo della tortura, violazioni gravi e sistematiche dei diritti anche contro i minori. umani commesse dalle autorit siriane, quali l'uso eccessivo della forza, la morte e la Il Presidente siriano, Bashar Al Assad, persecuzione dei manifestanti e dei difensori denuncia una strumentalizzazione della dei diritti umani", prevede l'invio di una protesta, mentre l'ambasciatore siriano presso Commissione che dovr esaminare "tutte le l'ONU di Ginevra ha criticato la Risoluzione accuse di violazione del diritto internazionale poich condanna politicamente la Siria relative ai diritti umani a partire dal marzo ignorando i tentativi di riforma. 2011, stabilire i fatti e le circostanze che potrebbero costituire tali violazioni e identificare gli autori per ritenerli responsabili". 7 / 30
4 settembre 2011
Rifiutare una proposta di matrimonio, non indossare il velo, camminare in pubblico senza essere accompagnate da un uomo, essere sospettate di adulterio, sono solo alcuni dei motivi per i quali in Pakistan, in Afghanistan, in Giordania, in Bangladesh, in India, una donna rischia di essere sfigurata con l'acido se non addirittura uccisa. I crimini d'onore, diffusi soprattutto nei Paesi a maggioranza musulmana, si verificano sempre pi spesso anche nelle comunit cristiane o ind e negli ultimi anni sono aumentati anche in Occidente. Mogli, figlie, madri, sorelle, vengono punite dai propri parenti perch il loro comportamento rischia di compromettere la reputazione della famiglia: in seguito ad uno stupro, ad esempio, vengono uccise perch considerate un disonore ed i responsabili restano impuniti a fronte del rifiuto della polizia di intervenire, in quanto fatti privati. Queste donne oltre a subire una violenza non possono neanche contare sull'appoggio della propria famiglia e della propria comunit. Se la vittima sopravvive, gli effetti dell'acido cambieranno per sempre la sua vita: queste sostanze bruciano gli occhi, la pelle, spesso penetrano fino alle ossa compromettendo i muscoli. Solitamente le vittime rimangono cieche e sfigurate e le conseguenze psicologiche, come ansia e depressione, sono talmente forti da spingerle al suicidio. Gli attacchi con l'acido sono devastanti per gli individui ma gli effetti sulle comunit e sulle societ paralizzano tutte le donne come possono queste ultime avviare delle attivit se camminare per strada senza essere accompagnate pu autorizzare un attacco? Come possono sostenere l'eguaglianza dei diritti o la protezione dalla violenza domestica se ognuno pu farle tacere con la violenza?
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5 settembre 2011
Il problema della discriminazione femminile ancora diffuso in tutto il mondo e il concetto di parit di diritti tra uomo e donna non ancora radicato nella societ, ma soltanto affermato in linea di principio. Il pi importante strumento internazionale in materia la Convenzione delle Nazioni Unite sullEliminazione di ogni Forma di Discriminazione nei Confronti delle Donne, comunemente nota con lacronimo CEDAW, che proibisce la discriminazione basata sul sesso in tutti i campi inerenti la vita femminile, incluso il lavoro e limpiego. Nel corso dei decenni, la comunit internazionale ha portato avanti la lotta alla discriminazione, anche attraverso le Conferenze Mondiali sulle Donne. Tuttavia si pu affermare che lobiettivo delleguaglianza di genere ancora lontano da una piena realizzazione. Le donne infatti soffrono gravi discriminazioni in tutti gli aspetti della vita e sono colpite in maniera percentualmente maggiore rispetto agli uomini dai grandi problemi che affliggono il nostro pianeta, come la fame, la povert, la disoccupazione o lanalfabetismo. Dal 2008 la crisi economica e laumento dei prezzi delle materie prime hanno indebolito il mercato del lavoro in tutto il mondo causando ripercussioni negative sulla questione delle pari opportunit nelloccupazione e producendo una battuta darresto per tutti i progressi raggiunti fino a quel momento. Nella fase iniziale della crisi il tasso di disoccupazione maschile cresciuto con ritmi pi veloci rispetto a quello femminile ma poi questa tendenza si invertita sul lungo periodo ed il secondo sta ora avanzando molto pi velocemente del primo.
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8 settembre 2011
Nella Giornata Mondiale per l'Alfabetizzazione, celebrata oggi su iniziativa dell'UNESCO, la pace e le donne rappresentano i temi centrali: sono circa 800 milioni gli adulti nel mondo incapaci di leggere e scrivere e pi della met sono donne. Finch la percentuale delle ragazze iscritte a scuola rimarr bassa sar impossibile sviluppare la conoscenza necessaria per sradicare la povert e la fame, combattere le malattie ed assicurare la sostenibilit ambientale. Le donne non istruite, infatti, sono pi a rischio di essere emarginate ed esposte allo sfruttamento ed hanno maggiori probabilit di contrarre l'HIV. L'esclusione delle bambine dalla scolarizzazione rappresenta una grave ipoteca per il futuro di una societ. Nonostante il secondo Obiettivo di Sviluppo del Millennio "Achieve universal primary education" miri ad assicurare che entro il 2015 tutti i ragazzi, sia maschi che femmine, possano terminare un ciclo completo di scuola primaria, a meno di 4 anni dalla data prefissata, sono 11 i Paesi il cui tasso di alfabetizzazione inferiore al 50%: Benin, Burkina Faso, Etiopia, Gambia, Guinea, Haiti, Mali, Niger, Senegal, Sierra Leone e Ciad. "Il mondo ha bisogno di un maggior impegno a favore dell'alfabetizzazione accompagnato dalla mobilitazione di risorse finanziarie sufficienti, al fine di sviluppare dei programmi che hanno gi dato prova di efficienza" ha affermato Irina Bokova, Direttrice Generale dell'UNESCO, rivolgendosi a Governi, Organizzazioni Internazionali e societ civile affinch si possano "costruire societ pi giuste e pacifiche".
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12 settembre 2011
Il terrorismo pone una doppia minaccia ai diritti umani: una minaccia diretta, proveniente dagli atti di terrorismo, e una minaccia indiretta, proveniente dal fatto che le stesse misure di lotta contro il terrorismo rischiano di violare i diritti umani. A partire dal settembre 2001 molti Stati hanno adottato nuove misure antiterrorismo, spesso in contrasto con il rispetto degli obblighi internazionali. L'iscrizione alle black list del Consiglio di Sicurezza di soggetti presunti finanziatori di attivit terroristiche comporta, ad esempio, il congelamento dei fondi e l'impossibilit di disporne fino a che non avvenga la cancellazione dall'elenco, radiazione che non semplice in termini di procedura e che crea delle incertezze sia rispetto alla normativa comunitaria e nazionale di lotta al terrorismo, sia di quella avente per oggetto la tutela dei diritti umani. Secondo il Comitato per i Diritti Umani, organo di monitoraggio del Patto delle Nazioni Unite sui Diritti Civili e Politici, dovrebbero essere prese delle misure atte a garantire una trasparente lista ed un procedimento di delisting basato su un criterio chiaro e un efficiente, accessibile ed indipendente meccanismo di riesame per gli individui coinvolti. L'utilizzo di strumenti e prassi illegali, come le extraordinary renditions, sequestri di persona di sospetti terroristi, con il trasferimento in prigioni segrete per consentirne la tortura stato oggetto di indagini da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa, concluse con dure condanne ai Governi che vi hanno partecipato. Il Comitato per i Diritti Umani, con il commento generale n32 sull'articolo 14 del medesimo Patto ha evidenziato come il diritto ad un equo e giusto processo, una pubblica
Nello sviluppo e applicazione delle misure antiterrorismo, secondo il Comitato per i Diritti Umani, gli Stati hanno l'obbligo di garantire l'indipendenza del potere giudiziario e del suo compito di controllare la condotta dello Stato. 11 / 30
Nel giudicare gli individui accusati di atti di terrorismo i giudici dovrebbero assicurare una corretta amministrazione della giustizia e che le leggi nazionali ed i provvedimenti dell'esecutivo sull'antiterrorismo siano conformi alle norme internazionali sui diritti umani, anche attraverso il sollevamento di questioni di legittimit e costituzionalit di tali leggi e provvedimenti. I Governi non dovrebbero interferire con
l'andamento dei processi giudiziari, n minarne l'integrit delle decisioni, alle quali dovrebbero conformarsi. Gli Stati dovrebbero strettamente attenersi al principio di legalit, ai principi fondamentali della legge penale e della legge internazionale, nonch rispettarne le norme e gli obblighi della legge sui diritti umani. Questi principi, norme e obblighi definiscono i limiti di intervento di uno Stato contro il terrorismo.
15 settembre 2011
Nonostante le donne non combattano le guerre in prima linea, sono proprio loro ad affrontarne spesso le conseguenze pi dure. Le donne vengono riconosciute come veri e propri bersagli nel combattimento, quando anche la violenza sessuale viene deliberatamente usata come strumento di guerra. Lo stupro di massa durante le guerre stato utilizzato come vero strumento di pulizia etnica, basti pensare alla Bosnia o al Ruanda, ma la violenza sessuale contro le donne in periodo di conflitti stata scarsamente regolamentata e le poche norme non sono state quasi mai fatte valere.
Il Libia le truppe del colonnello Gheddafi hanno utilizzato le violenze sessuali come strumenti di guerra: il procuratore della Corte Penale Internazionale, Luis MorenoOcampo, ha affermato che gli inquirenti hanno prove che Gheddafi ha ordinato stupri di massa ed ha Nel 1949 con larticolo 27 della Quarta fatto distribuire stimolanti chimici ai suoi Convenzione di Ginevra stato fatto il primo soldati. Il Cnt sarebbe in possesso di tentativo per mettere al bando lo stupro, documentazione video di tali violenze. considerato reato solo perch offesa allonore delle donne e non come vero e proprio crimine Ad oggi sono solo qualche decina gli individui di guerra. Si comprende bene che le norme condannati dai Tribunali Internazionali per i considerate ingiuste in tempo di guerra erano crimini di guerra e incarcerati dopo aver dettate dallesperienza maschile e hanno commesso o intimato atti di violenza sessuale. riportato inevitabilmente una visione di parte del problema.
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5 ottobre 2011
Il diritto al cibo un diritto umano fondamentale che le Nazioni Unite hanno sancito fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani per poi ribadirlo nei successivi strumenti internazionali: senza la possibilit di alimentarsi viene meno lo stesso diritto alla vita. Nonostante i vari impegni internazionali il numero degli affamati in continuo aumento a causa soprattutto dei disequilibri del commercio internazionale e delle politiche agricole scelte negli ultimi anni. Gli individui pi vulnerabili alla fame e alla malnutrizione sono donne e bambini. La diseguaglianza di genere resta infatti una delle pi importanti cause di fame e povert: stato stimato che il 60% delle persone che nel mondo soffrono la fame sono donne e ragazze il 20% sono invece bambini di et inferiore ai 5 anni. Una particolare dimensione da prendere in considerazione sono i contesti dei conflitti armati. Il conflitto armato, infatti, viola il diritto al cibo distruggendo raccolti, stock alimentari, bestiame e attrezzature agricole. La FAO ha calcolato che negli ultimi tre decenni la guerra ha avuto un costo di 4300 milioni di dollari allanno quanto basta per tirar fuori 330 milioni di persone dallelenco dei sottoalimentati: In Rwanda la guerra ha disperso tre agricoltori su quattro e dimezzato i raccolti In Afghanistan circa 700 km quadrati del Paese sono minati, riducendo cos drasticamente la coltivazione e uccidendo o ferendo 300 persone ogni mese.
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14 ottobre 2011
United Nations "secondo la FAO, pi di cento milioni di persone potrebbero uscire da una situazione di povert se le donne che lavorano nel settore agricolo avessero lo stesso accesso degli uomini alle risorse produttive il numero delle persone affamate scenderebbe del 17% ed i loro figli avrebbero un miglior accesso ai servizi sanitari, all'istruzione e alla nutrizione", ha affermato oggi il Segretario Generale delle Nazioni Unite. "Per ottenere questi risultati necessario quindi investire nell'empowerment femminile, eliminare le discriminazioni di genere, sia nelle leggi che nelle pratiche, garantire delle politiche che rispondano ai bisogni delle donne, assicurare pari accesso alle risorse, e riconoscere loro maggior potere decisionale" ha detto Ban Kimoon.
Il ruolo delle donne fondamentale per il raggiungimento della sicurezza alimentare in quanto capisaldi nella produzione agricola e una maggiore equit nella distribuzione dei beni, del credito, delle informazioni e tecnologie, potrebbe aumentare il rendimento economico. Per vincere la povert, devono essere eliminate quindi tutte quelle limitazioni legali che la perpetuano, come il divieto di possedere, ereditare o acquisire la terra oppure i limiti all'accesso del microcredito. Domani si celebra la Giornata Mondiale delle Donne in Agricoltura che quest'anno vuole ricordare l'importantissimo contributo femminile al progresso sociale ed economico nella lotta contro la povert, la fame e la malnutrizione.
Proprio per l'importanza della questione, il Il alcune zone del mondo le donne prossimo anno il tema centrale della rappresentano circa il 70% della forza lavoro Commission on the Status of Women si agricola, eppure, nonostante i loro sforzi, incentrer sull'empowermen delle donne in agricoltura. continuano a subire discriminazioni: 14 / 30
16 ottobre 2011
possono dirsi particolarmente vulnerabili, quali Lo strumento pi completo e dettagliato sui la gravidanza e il sostentamento nelle aree diritti delle donne la Convenzione rurali. sullEliminazione di Ogni Forma di le norme che condannano la Discriminazione nei Confronti delle Donne Tra discriminazione allinterno della Convenzione, (CEDAW). Essa crea delle obbligazioni vincolanti al fine di perseguire una politica che questi due articoli costituiscono un punto di metta fine ad ogni forma di discriminazione riferimento per proteggere le donne e garantire grazie allattuazione dei mezzi pi adeguati loro il diritto al cibo. Tuttavia, sembra che (articolo 2). La CEDAW costituisce inoltre un manchi qualcosa. Nella violazione dei diritti importante mezzo per sensibilizzare riguardo femminili riguardo al cibo, giocano un ruolo alla causa femminile, nonch informare le molto importante le abitudini alimentari legate donne sui diritti e i mezzi a loro disposizione alla cultura, che in molti Paesi ostacolano il per rivendicarne il rispetto. Sebbene la pieno godimento femminile del cibo. Basti Convenzione non si riferisca specificatamente pensare alle situazioni in cui le donne devono al diritto al cibo, essa intende garantire alle mangiare per ultime o ai casi in cui viene loro donne il diritto a possedere terre e risorse vietato di consumare alcuni cibi riservati finanziarie, elementi indispensabili per avere esclusivamente agli uomini. di fatto accesso al cibo. In questo contesto importante notare che Gli Articoli pi importanti in questo contesto, alcuni Governi hanno posto alcune restrizioni che fanno quindi riferimento alla sfera alla CEDAW, al fine di rispettare usi e costumi alimentare, sono larticolo 12 e larticolo 14. locali ma venendo meno a quanto previsto Larticolo 12 afferma che gli Stati Parti dalla Convenzione. sicuramente necessario devono assicurare alle donne servizi proteggere le diverse culture e le differenze appropriati durante la gravidanza, il parto ed il esistenti tra esse, ma questo non pu e non in nessun modo portare alla periodo post natale, ed offrire qualora deve necessario servizi gratuiti, nonch unadeguata perpetuazione delle discriminazioni esistenti, nutrizione durante il periodo della gravidanza n alla violazione dei diritti umani e dellallattamento. Larticolo 14.2 ribadisce fondamentali che, in quanto universali, vanno che gli Stati Parti devono adottare tutte le al di l di ogni relativismo culturale. misure necessarie per eliminare le discriminazioni di genere nelle aree rurali, al Inoltre, il diritto alluguaglianza di genere e alla fine di assicurare alle donne di trarre benefici non discriminazione riconosciuto dalla dalla loro stessa partecipazione allo sviluppo Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dal rurale in particolare gli Stati Parti devono Patto Internazionale sui Diritti Economici, assicurare loro il diritto: [] di godere di Sociali e Culturali e dal Patto Internazionale sui condizioni di vita adeguate, in particolare per Diritti Civili e Politici, riconosciuto nel quanto riguarda la sfera domestica, la sanit, contesto legislativo internazionale come norma lelettricit, lalimentazione idraulica, i jus cogens, come spiegato esplicitamente nel trasporti e le comunicazioni. Questi due Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, articoli prendono in considerazione due il cui Articolo 4 afferma che anche quando la situazioni particolari durante le quali le donne Nazione viene minacciata da unemergenza pubblica, gli Stati Parti devono garantire il 15 / 30
rispetto delle obbligazioni previste dalla pu ostacolare la realizzazione del diritto al Convenzione e quindi lassenza di cibo. discriminazioni in base a etnia, colore, sesso, lingua, religione o origine sociale. Al di l degli strumenti introdotti a livello internazionale, sono molte le Costituzioni La protezione del diritto al cibo delle donne a nazionali che tutelano il diritto al cibo, sia livello nazionale spesso interpretata come il attraverso riferimenti diretti (riconoscimento diritto di protezione della madre e del esplicito) sia includendo lalimentazione in un bambino tale interpretazione ignora il ruolo contesto pi ampio, quale il diritto alla salute, fondamentale dovuto ad ogni donna in quanto ad uno standard di vita dignitoso, alla sicurezza essere umano. Per accrescere questo diritto le sociale o ad un salario minimo (riconoscimento donne devono avere un eguale accesso alle implicito). A livello nazionale, a partire risorse economiche, al diritto di eredit, alla dalladozione della CEDAW si sono compiuti propriet della terra, al credito, alle risorse progressi significativi per quanto concerne il naturali, alle tecnologie, alle misure atte a riconoscimento dei diritti femminili e rispettare e proteggere il proprio lavoro e ad limplementazione dei diritti umani, tra cui un impiego che offra un salario dignitoso per appunto il diritto al cibo. In molti Paesi il la propria vita e per quella della propria quadro giuridico e regolamentare stato famiglia. rafforzato, al fine di garantire alle donne uneffettiva parit dei diritti. La proibizione di Le Costituzioni e le Legislazioni qualsiasi forma di discriminazione in base al sulleguaglianza di genere, cos come le genere, con particolare riferimento al mondo sentenze che dichiarano la discriminazione del lavoro, diventata una componente illegale hanno migliorato lo status giuridico standard delle norme legislative. Molti Paesi delle donne. Limplementazione in alcuni hanno abrogato disposizioni discriminatorie nei Paesi, tuttavia, ostacolata da tradizioni codici civili e penali per rendersi conformi a culturali, dalla mancanza di una conoscenza quanto previsto dalla Convezione, mentre sono legale, dal limitato accesso ai Tribunali e dalla state adottate nuove leggi a tutela della figura scarsit di risorse. Colmare la lacuna fra la femminile. Sono molteplici le leggi che legislazione e la prassi ancora pi difficile condannano le discriminazioni e mirano al nelle zone rurali: in alcuni Paesi, infatti, la raggiungimento di una piena parit dei diritti, discriminazione causata dalla legge stessa. leggi in base alle quali gli Stati si impegnano a Dovrebbero essere fatti maggiori sforzi a prevenire, investigare e punire ogni forma di livello nazionale per aumentare la capacit discriminazione e violenza di genere commessa degli individui incaricati a soddisfare questi dal singolo cittadino o dallo Stato stesso. impegni. Molti Paesi hanno adottato programmi dazione Il cibo essenziale per la salute e la nazionali e meccanismi istituzionali per sopravvivenza, ed una nutrizione inadeguata applicare quanto stabilito dalla Piattaforma pu compromettere seriamente la condizione dAzione di Pechino. Tuttavia, in molti Paesi fisica. Dato che le donne giocano un ruolo limplementazione della legge viene ostacolata fondamentale nella sicurezza alimentare, proprio dalle tradizioni locali, dalla mancata largamente riconosciuto che la salute delle conoscenza delle norme legali e dallaccesso donne cruciale per la salute della societ limitato alle Corti. Questi problemi di intera. Migliorare leducazione pu essere un implementazione sono generalmente pi forti modo concreto per ridurre la fame e la nelle aree rurali. In questi casi, gli interventi malnutrizione che diminuiscono con effettivi per migliorare la condizione legale laumentare del tasso di alfabetizzazione, della donna specialmente con laumento dellistruzione femminile. La discriminazione nellistruzione 16 / 30
devono andare al di l delle riforme legislative e contemplare delle misure appositamente concepite per far fronte alle differenze vigenti tra legge e pratica. Spesso sono proprio le pratiche socioculturali a minacciare la corretta applicazione delle leggi. In alcuni Paesi, la discriminazione intrinseca alla legge nazionale e in altri lesistenza di un sistema pluralista costituisce una vera e propria sfida per le donne e il loro accesso al cibo.
Tuttavia, anche nei casi in cui luguaglianza di genere diviene una norma costituzionale, le donne continuano a subire discriminazioni: la legge non trova sempre uneffettiva applicazione nella vita reale.
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31 ottobre 2011
Oggi ricorre l'11 anniversario della Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza dellONU Donne, Pace e Sicurezza. Lapprovazione di questa Risoluzione stata innovativa: per la prima volta il Consiglio di Sicurezza prendeva in considerazione le diverse esperienze e i contributi delle donne nel contesto della pace e della sicurezza. La Risoluzione 1325 chiede infatti una partecipazione piena e paritaria delle donne e lintegrazione della prospettiva di genere in tutte le aree tematiche della protezione, della prevenzione, del soccorso e dellassistenza, prima, durante e dopo i conflitti armati. Le Risoluzioni 1820, 1888 e 1889 rafforzano e integrano la 1325. Lattuazione di tali impegni una preoccupazione comune e responsabilit di ciascuno Stato Membro delle Nazioni Unite che si tratti di un Paese sconvolto da un conflitto, un donatore o altro. La guerra ha sempre avuto un impatto differente su uomini e donne ma mai cos tanto come nei conflitti contemporanei, dove il 90% delle vittime sono civili, la maggior parte delle quali donne e bambini. Quest'anno il tema centrale del dibattito stato Il Ruolo e la Partecipazione delle Donne
nella Mediazione e Risoluzione dei Conflitti, e, alla luce dei Premi Nobel per la Pace assegnati a tre donne, Ellen JohnsonSirleaf, Leymah Gbowee, Tawakkul Karman, tutto ci assume ancora pi importanza. Questo anniversario, se da una parte vuole festeggiare i progressi compiuti nell'ultimo anno, dall'altra intende sottolineare le sfide che permangono, nonch le aspettative di milioni di donne e ragazze, spesso costrette ad affrontare le conseguenze pi dure durante i conflitti e nel periodo successivo, come stupri, gravidanze, aborti forzati, minacce, violenze, ecc. Sono molte le lacune che ancora oggi permangono a livello di partecipazione nei processi di peacebuilding, nei quali solo il 10% delle donne ha accesso. Tale esclusione porta ad una incapacit di affrontare in maniera adeguata le preoccupazioni femminili, come la violenza sessuale, i diritti delle donne e le responsabilit postconflitto. Tuttavia si pu parlare anche di progresso: nelle Filippine le donne rappresentano il 50% dei componenti delle delegazioni di mediazione nel processo di pace per il Darfur, invece, le donne rappresentavano il 30% dei delegati. Sono piccoli segnali che qualcosa pu e deve cambiare!
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United Nations 2 novembre 2011 "E' necessaria un'azione urgente per frenare l'esaurimento delle risorse e salvaguardare l'ambiente, sempre pi minacciato dalle attivit umane" quanto sostiene il Rapporto presentato ieri alle Nazioni Unite, Keeping Track of our Changing Environment: from Rio to Rio + 20, che raccoglie dati statistici sulla popolazione, sui cambiamenti climatici, sulla sicurezza energetica ed alimentare. Secondo Achim Steiner, Direttore Esecutivo dell'UNEP, il Programma Ambientale delle Nazioni Unite, il Rapporto un monito ai leader mondiali per le aree che hanno bisogno di una particolare attenzione a causa del rapido accumulo di gas serra, dell'erosione delle biodiversit o dell'uso scriteriato delle risorse umane, che dal 1992 al 2005 aumentato del 40%, con un ritmo molto pi veloce rispetto alla crescita della popolazione. Altri importanti temi messi in evidenza dal Rapporto sono la deforestazione che in Africa, America Latina e Caraibi, a partire dal 1990, ha causato una diminuzione di 300 milioni di ettari di foreste, e lo scioglimento dei ghiacciai che, provocando l'innalzamento dei mari, minaccia il benessere di circa 1/6 della popolazione mondiale. Il Rapporto evidenzia anche le aree in cui sono stati compiuti dei progressi e sottolinea che "quando il Mondo decide di agire si pu modificare la traiettoria di tendenze pericolose che minacciano il benessere umano". Questo studio sottolinea inoltre come molte questioni emergenti nel 1992 durante il Summit di Rio de Janeiro, fanno ora parte delle decisioni politiche di molti Paesi, come ad esempio l'attuazione di pratiche di riciclaggio, la commercializzazione delle energie rinnovabili, l'aumento delle vendite di prodotti biologici, ecc. Molto importante stato inoltre il sostegno allo sviluppo della green economy. Achim Steiner sostiene che la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio + 20, che si terr a giugno, potrebbe aiutare ad affrontare gli effetti negativi menzionati nel Rapporto. Due saranno i temi centrali del Summit: green economy nel contesto dello sviluppo sostenibile ed eliminazione della povert.
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strategie volte a migliorare le politiche sanitarie, investimenti sulla salute materna e neonatale e il riconoscimento dell'impatto che la salute femminile ha sul benessere della societ e sullo sviluppo socioeconomico di un Paese. E' inoltre fondamentale diffondere tra le donne la conoscenza dei loro diritti umani nonch una maggiore istruzione. E' ormai risaputo come donne pi istruite abbiano minori probabilit di contrarre l'HIV/AIDS e altre infezioni pericolose per la loro salute e quella del nascituro.
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7 novembre 2011
Il Comitato per i Diritti Umani, l'Organismo che ha il compito di osservare l'implementazione da parte degli Stati Membri del Patto Internazionale delle Nazioni Unite sui Diritti Civili e Politici, ratificato dall'Iran nel 1976, alcuni giorni fa ha espresso grande preoccupazione per la mancata tutela delle minoranze religiose ed etniche in questo Paese, nonch per le numerose esecuzioni che avvengono continuamente.
Christine Chanet, membro del Comitato, ha dichiarato che la delegazione iraniana non riuscita ad impegnarsi come avrebbe dovuto. "Alcune domande imbarazzavano i delegati iraniani i quali non hanno risposto quando ho Il Comitato accusa le continue discriminazioni, sollevato la questione della pena di morte o i numerosi arresti di minoranze etniche e della lapidazione", ha detto. religiose e di omosessuali, e il frequente ricorso alla pena di morte inflitta ai minori, Alcune settimane fa il Relatore Speciale sulla esprimendo rammarico per la vasta gamma di situazione dei diritti umani in Iran, Ahmed Shaheed, aveva espresso preoccupazione reati per i quali viene commisurata. soprattutto per le presunte violazioni nel Questo Organo composto da un gruppo di 18 sistema giudiziario, citando pratiche come la esperti indipendenti che ha lo scopo di tortura, trattamenti crudeli e degradanti contro monitorare l'attuazione del Patto mediante il detenuti, nonch arresti e perseguimenti di sistema dei rapporti periodici presentati dagli almeno 42 avvocati per il loro tentativo di Stati circa l'attivit svolta, tramite le fornire assistenza legale. comunicazioni interstatali, qualora uno Stato
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9 novembre 2011
UN Women prossimi 2 anni per ritornare a quei livelli. Secondo il Rapporto quindi non sar facile uscire dalla Grande Recessione, a meno che le diseguaglianze sociali verranno affrontate mediante l'attuazione di politiche concrete. Il Rapporto presenta due possibili scenari per i prossimi 5 anni: un'economia mondiale che rimarr instabile, minando quindi le prospettive di lavoro una strategia che ridurr le diseguaglianze sociali, sosterr l'occupazione e sosterr la crescita economica. La seconda strategia, pi auspicabile, presenta tuttavia degli ostacoli di attuazione a causa dell'ostilit di alcuni gruppi che desistono dal cambiamento, perch rischiano di perdere i vantaggi ottenuti dalla crisi. Il Rapporto vuole mostrare che, nonostante ci, il cambiamento pu essere raggiunto.
E' stato pubblicato nei giorni scorsi dall'International Institute for Labour Studies, istituto di ricerca dell'OIL, il World of Work Report 2011: Making Markets Work for Jobs. "I prossimi mesi saranno cruciali per evitare un ulteriore peggioramento della situazione lavorativa ed una nuova tensione sociale. L'economia mondiale, che si stava risollevando dopo la crisi, entrata in una nuova fase di ristagno economico". Cresce la disoccupazione giovanile, le diseguaglianze nei redditi e le altre ingiustizie sociali. Tutti questi fattori contribuiscono al rischio di conflitti sociali che si sono manifestati nella Regione Araba, in alcuni Paesi asiatici e nella zona euro.
L'economia stagnante ha cominciato ad avere un effetto drammatico sui mercati del lavoro e, nelle economie avanzate, ci vorranno ben 5 anni per riportare l'occupazione ai livelli precedenti la crisi. Dovranno per essere creati 80 milioni di posti di lavoro nei 22 / 30
20 novembre 2011
La Convenzione sui Diritti del Bambino si caratterizza non solo per la sua specificit, ma anche per il valore vincolante delle sue norme tra gli Stati che l'hanno ratificata o vi hanno aderito e che attualmente si identificano con tutti gli Stati del mondo ad eccezione di Stati Uniti e Somalia. L'elaborazione del progetto di Convenzione iniziata nel 1978 da parte di un gruppo di lavoro ad hoc nell'ambito della, allora, Commissione per i Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, e si conclusa nel dicembre del 1988.
il diritto all'istruzione (art. 28) quello al riposo e allo svago (art. 31). Importante inoltre l'art. 32 della Convenzione concernente il divieto dello sfruttamento del minore: detto articolo prevede anche che gli Stati riconoscano il diritto del fanciullo ad essere protetto contro lo sfruttamento economico e vieta qualsiasi tipo di lavoro rischioso o che interferisca con la sua educazione o che sia nocivo per la salute o per il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. Inoltre essi devono prendere misure di natura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa, finalizzate allo scopo suddetto.
Altrettanto importanti sono: il divieto di sfruttamento sessuale (art. 34), di vendita e di tratta dei bambini (art. 35), il divieto esteso verso ogni forma di sfruttamento (art. 36) l'obbligo per gli Stati parti di adottare ogni adeguato provvedimento per agevolare il recupero fisico e psicologico e il reinserimento In questa Convenzione colpisce la definizione sociale di ogni fanciullo vittima di ogni forma di di bambino che nell'art. 1 individuato come negligenza, di sfruttamento o di maltrattamenti tale fino al 18 anno di et a meno che, (art 39). secondo le leggi del suo Stato, non abbia raggiunto prima la maggiore et questa Proseguendosi nella disamina degli articoli definizione aveva suggerito di sostituire il della Convenzione, deve rilevarsi che gli articoli termine di minore a quello di bambino 43 ss. prevedono l'istituzione e il proposta che non aveva avuto seguito. funzionamento di un organo di controllo, il Comitato per i Diritti del Bambino, il quale Quanto ai diritti assicurati dalla Convenzione, deve sovrintendere all'applicazione della si ricordano: il diritto alla vita, alla Convenzione, ed al quale gli Stati devono sopravvivenza e allo sviluppo (art. 6) il diritto indirizzare periodici rapporti. a non essere discriminato (art. 2) il diritto al nome e alla nazionalit (art. 7) il diritto di Alla suddetta Convenzione sono stati allegati godere delle cure dei genitori (art. 9) il diritto due Protocolli Opzionali adottati dei bambini ad essere ascoltati in tutti i dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il processi decisionali che li riguarda (art. 12) il 25 maggio del 2000, che sono entrati in vigore diritto alla salute, nel cui ambito stato rispettivamente il 18/1/2002 e il 12/2/2002, affermato il divieto di pratiche in qualsiasi concernenti: 1) la vendita dei minori, modo lesive della salute (art. 24) il diritto alla prostituzione infantile e pornografia infantile sicurezza sociale (art. 26) il diritto ad un 2) il coinvolgimento di minori in conflitti livello di vita adeguato (art. 27) armati. Il testo, composto da 54 articoli, stato approvato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 ed entrato in vigore nel dicembre dello stesso anno. 23 / 30
Il contenuto della Convenzione non perfetto, esistono altri atti internazionali, a livello regionale, che forse prevedono uno standard giuridico pi favorevole al minore. Al riguardo, da un lato, si pu rilevare che il testo della Convenzione in parola rappresenta il frutto di concessioni reciproche tra gli Stati, e pertanto pu non essere risultato del tutto soddisfacente sotto il profilo dei contenuti dall'altro che la stessa Convenzione contiene all'art. 41 una clausola di salvaguardia,
in base alla quale il superiore interesse del minore, al presente o nel futuro, prevale sul contenuto della Convenzione. Questo consente a qualunque Stato, compresa l'Italia, di produrre norme che siano pi favorevoli al minore. Tratto da Lezioni di Diritto Internazionale, M.R. Saulle.
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Ratificare i trattati internazionali e regionali che proteggono i diritti di donne e bambine e assicurare che le leggi nazionali e i servizi soddisfino gli standard internazionali sui diritti umani Adottare e far rispettare le leggi per porre fine alle impunit e portare i responsabili difronte la giustizia Elaborare piani d'azione nazionali e locali per porre fine alla violenza di genere, mediante il coordinamento del Governo, delle donne, delle organizzazioni della societ civile, del settore privato e dei mass media Rendere giustizia a donne e ragazze fornendo loro servizi legali gratuiti Porre fine alle impunit nei confronti degli autori di violenze durante i conflitti armati Garantire l'accesso universale ai servizi 25 / 30
1 dicembre 2011
Qui la probabilit per le bambine e le giovani, in tutto il Mondo le pi esposte al rischio di Sono oltre 33 milioni le persone al Mondo contagio, di contrarre il virus superiore che in affette da HIV/AIDS e le donne ne altre regioni del globo. Pi di due terzi dei rappresentano circa il 60%. giovani sieropositivi sono donne" sostiene il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia e Le diseguaglianze di genere e le violazioni dei l'Adolescenza. diritti umani rendono donne e ragazze particolarmente vulnerabili al virus, mentre la Il 6 Obiettivo di Sviluppo del Millennio mira ad violenza sessuale aumenta il rischio di arrestare, entro il 2015, la diffusione trasmissione. Spesso donne e ragazze hanno dell'HIV/AIDS. A tal fine si rende necessario un minori informazioni sull'HIV e poche risorse maggior numero di risorse, strategie e volte ad adottare misure preventive. programmi. L'accesso ai medicinali migliorato negli ultimi anni, basti pensare che nel 2009 nei Le donne sieropositive subiscono PVS circa 5,2 milioni di persone affette da HIV quotidianamente discriminazioni e violenze, hanno avuto accesso al trattamento antivirale, sia nelle loro case, da partner e familiari, sia tuttavia, secondo i dati dell'Organizzazione sul posto di lavoro, nelle scuole come nelle Mondiale della Sanit, quasi 10 milioni di strutture sanitarie e tutte queste forme di persone non hanno accesso alle cure di cui esclusione hanno un impatto negativo sulla necessitano. possibilit di accesso ai servizi di cura e trattamento. Da quest'anno, fino al 2015, le Giornate Mondiali Contro l'HIV/AIDS avranno come Secondo l'UNICEF sono oltre 2 milioni i tema Getting to zero: zero new HIV infections, bambini al di sotto dei 15 anni e 5 milioni i zero discrimination, zero AIDS related deaths, giovani tra i 15 e 24 anni sieropositivi. Obiettivo zero: zero nuove infezioni da HIV, "L'Africa meridionale, dove vive oltre l'80% zero discriminazioni, zero decessi legati dei giovani infetti, continua ad essere il all'AIDS. principale focolare dell'epidemia. 26 / 30
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United Nations 10 dicembre 2011 "Il 2011 stato un anno straordinario per i diritti umani". Cos ha esordito Navi Pillay, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, all'apertura dei lavori per lo Human Rights Day. A Tunisi, al Cairo, a Bengasi, a Dara'a, ma anche a Madrid, a New York, a Londra, a Santiago, milioni di persone di ogni ceto sociale si sono mobilitate a favore della dignit umana! Hanno rispolverato la premessa della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il documento pi tradotto al mondo (382 lingue), chiedendo "libert dalla paura e libert dal bisogno".
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16 dicembre 2011
A causa della cosiddetta femminilizzazione delle migrazioni nellUnione Europea, lattenzione politica in questi anni si rivolta anzitutto alle donne migranti, enfatizzando due aspetti negativi: lo sfruttamento lavorativo e il crescente fenomeno della tratta femminile. Entrando a far parte delle ondate di lavoratori migranti, le donne che si spostano da sole diventano la principale fonte di reddito delle loro famiglie. La percentuale delle donne che emigra per lavorare, piuttosto che per motivi familiari, cresciuta con il passare del tempo la maggioranza di loro si sposta volontariamente, anche se alcune sono costrette ad emigrare per fuggire da conflitti, persecuzioni, degrado ambientale, disastri naturali o altre situazioni che incidono sulla loro sicurezza, sui loro mezzi di sussistenza o sul loro habitat. Donne e ragazze rifugiate o profughe sono particolarmente vulnerabili quando si trovano in situazioni in cui la loro sicurezza non garantita o in cui possono essere soggette a violenza sessuale o sfruttamento.
Provengono da tutto il mondo, ma principalmente dai Paesi dellEuropa dellest. La Turchia e i Balcani sono diventati i mercati pi grandi per la tratta delle donne provenienti dagli stati dellex Unione Sovietica. La tratta al fine di sfruttamento della prostituzione incide per il 79% sullintero fenomeno del traffico di esseri umani e coinvolge ragazze sempre pi giovani. In Italia particolarmente diffuso tale problema e ci attribuibile alla posizione geografica del nostro Paese. In questo contesto assume particolare importanza la ratifica da parte del Governo Italiano alla Convenzione di Varsavia del Consiglio dEuropa contro la Tratta degli Esseri Umani, avvenuta nel giugno 2010. La Convenzione non riguarda unicamente la tratta a fini di sfruttamento sessuale, ma anche il lavoro forzato e altre pratiche di traffico illecito delle persone. Il Dipartimento dellEconomia e degli Affari Sociali dellONU (UNDESA), che monitora il quadro delle migrazioni in tutto il mondo, sostiene che, dal 1990, il numero delle donne che emigra ha superato quello degli uomini in nove Paesi dellarea balcanica: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Romania e Serbia. Il rapporto dellUNDESA mostra che le donne rappresentano il 49,6% delle statistiche dellemigrazione mondiale, ma nei Balcani la percentuale sale al 54%. Questo fenomeno pi evidente in Macedonia e in Bulgaria, dove le donne costituiscono il 59% dei migranti.
Le tendenze migratorie in Europa sono state inoltre influenzate dalla migrazione finalizzata al matrimonio, tra cui rientrano i matrimoni combinati e il fenomeno crescente delle mogli ordinate su internet o via mail. In Russia esistono allincirca 1.000 agenzie matrimoniali che aiutano le donne a trovare un marito straniero, alcune delle quali Generalmente, le professioni riservate agiscono come trafficanti di donne. Dato che tradizionalmente alle donne immigrate gli immigrati irregolari non hanno status afferiscono a settori delleconomia sottopagati e legale, non ci sono statistiche ufficiali circa il poco allettanti, per i quali c carenza di numero di coloro che vive nei Paesi dellUE. manodopera locale. Nello specifico, queste Secondo le stime, ci sono tra le 200.000 e le donne solitamente trovano lavoro nelle pulizie, 500.000 donne vittime della tratta che come cameriere in bar e ristoranti, cameriere ai lavorano nel mercato del sesso nellUnione Europea. 28 / 30
piani negli alberghi e badanti per i malati e gli Lesilio prolungato costituisce una seria anziani. preoccupazione, specialmente poich molti rifugiati e sfollati vivono in condizioni disperate Secondo lAppello Globale dellUNHCR, nei centri collettivi. leredit dei conflitti degli anni Novanta continua a ripercuotersi sullo sviluppo del Purtroppo impegni finanziari inadeguati e Sudest europeo. I profughi, il cui pi grande insufficienti capacit evidenziano una numero si trova in BosniaErzegovina e in mancanza di volont politica e contribuiscono Serbia, stanno ancora aspettando soluzioni ad uninefficienza prolungata nel campo della durature. promozione e della protezione dei diritti umani.
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