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Agor

Periodico informativo della Missione dei PP. Barnabiti in Albania SOTTO IL SEGNO DELLA PROVVIDENZA
Il calendario liturgico permette alla nostra vita cristiana di scandire i vari momenti del nostro cammino di fede con la celebrazione dei misteri della vita di Cristo. La vergine Maria sempre presente in questo nostro desiderio di essere contemplativi e testimoni dellamore del Padre. Come afferma il Papa nel messaggio per la giornata missionaria mondiale la Chiesa ci invita ad imparare da Maria, mediante la preghiera del Santo Rosario, a contemplare il progetto damore del Padre sullumanit, per amarla come Lui la ama. Non forse questo anche il senso della missione? Essere missionari vuol dire amare questa nostra umanit, segnata s dalla debolezza e dalla precariet della vita di ogni giorno, ma redenta e riscattata da Ges Cristo. Vogliamo vivere il nostro impegno missionario sotto il segno della Provvidenza che ci richiama ad un abbandono totale al Signore e ad un impegno concreto della nostra fede. La gioia della fede non pu essere trattenuta dentro il cuore, ma per sua natura esige di essere comunicata e vissuta. L'impegno missionario nasce dal fatto stesso di essere cristiani. Maria Madre della Divina Provvidenza ci aiuti a rinnovare il nostro s a Cristo nella fedelt alla nostra chiamata e alla nostra missione. Dicembre 2010 Anno I numero 3

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Anno I numero 3

In questo numero
Campo estivo 2010. Partenza per un viaggio nel profondo pg.3 Speciale Andrea Ruotolo Andrea: amico e fratello Andrea: dono di Dio Notizie: Nuovo centro di accoglienza Una biblioteca in parrocchia Progetti: Biblioteca per il Centro Agor pg.7 Integrazione dei bambini Aiuti alle famiglie bisognose Adotta una borsa di studio Esperienze: Unesperienza a Milot Chiesa locale: 150 anniversario del seminario pontificio albanese pg.10 pg.9 pg.8 pg.8 pg.9 pg.6 pg.7 pg.4 pg.4

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Attraverso la tua preghiera, la tua collaborazione la tua partecipazione:

adotta un bambino sostieni una borsa di studio per uno studente adotta un progetto della missione

C/C POSTALE N

12401741

PROV. NAPOLETANA CHIERICI REG. BARNABITI

MISSIONE ALBANIA PER INFORMAZIONI: missionealbania@gmail.com

Agor 2010

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Il campo estivo 2010


Partenza per un viaggio nel profondo
ri ed, infine, i laboratori, che hanno impegnato i bambini con i lavoretti, i braccialetti, i disegni a tempera, il flauto, il computer, la rappresentazione mimata della storia di ogni giorno, lallestimento di un breve musical. Anche questestate stata abbondante la partecipazione di volontari italiani, giunti da diversi luoghi e realt: San Felice a Cancello (Ce), Roma, Milano, Firenze, Bergamo, Eupilio (Co). Come sempre, la condivisione dellimpegno quotidiano con i bambini, dei lavori domestici, dei pasti e dei momenti di riposo ha permesso lincontro e il dialogo tra i volontari italiani e con gli animatori albanesi, creando le premesse per amicizie sincere e durature. In modo particolare, la prematura scomparsa del caro amico Andrea di San Felice, avvenuta proprio al termine del primo giorno di campo, ha unito tutti nel dolore, creando ununione ancora pi intensa e profonda. Il campo estivo si concluso, in modo pi discreto rispetto agli anni passati, con una messa di suffragio per Andrea e per Emanuel. Luca

Campo Estivo 2010

Parti con me

Anche questanno presso la parrocchia San Nicola in Milot si svolto il tradizionale campo estivo (kampi veror) per i bambini della comunit. Le attivit, iniziate il 2 di agosto e terminate il 13, hanno coinvolto allincirca una trentina di persone tra animatori albanesi e volontari italiani. Il tema di questo campo stato la storia de Il mago di Oz, racconto per linfanzia di Frank Baum. Attraverso le peripezie della piccola Dorothy, dello Spaventapasseri, dellOmino di ferro e del codardo Leone, gli animatori hanno guidato i bambini in un viaggio alla scoperta di se stessi, delle proprie qualit e del modo di impegnarle con efficacia al servizio degli amici e della Comunit. Ci che la storia ha voluto trasmettere stato il desiderio di camminare con intelligenza, cuore e coraggio (le doti ricercate dai personaggi del racconto) nel cammino della vita, quel viaggio che ogni persona compie, insieme a chi gli accanto, per tornare a Casa; non a caso, il titolo scelto per questo campo estivo stato Nisu me mua, parti con me. A scandire le giornate sono stati il racconto quotidiano della storia, il momento di lavoro e meditazione per gruppi, le gare a squadre seguite da un momento di giochi libe-

DA PADRE LUIZ CARLOS A P. DOMINGO

Nella nostra comunit di Milot, con linizio del nuovo anno pastorale c stato un cambiamento. Il P. Luiz Carlos, dopo tre anni di servizio nella nostra missione tornato nella provincia del Brasile Nord. Alla fine di agosto arrivato il P. Domingo Pinilla di nazionalit argentina, dopo quattro anni di servizio nella nostra comunit del Messico. Esprimiamo la nostra riconoscenza a P. Luiz Carlos per il prezioso servizio svolto in questi anni e auguriamo un bevenido e buon travaco a p. Domingo!

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Andrea: amico e fratello


Un uomo,un amico,un fratello.. Andrea era tutto. C' un detto che dice: "Tutti servono ma nessuno indispensabile".. Bh lui era l'eccezione. Era la persona su cui sempre potevi contare, un punto di riferimento per tutti. E adesso davvero difficile continuare senza di lui. Da quando lo conosco ho capito che era diverso dagli altri.. ognuno di noi sempre stato altalenante su alcune scelte riguardo la fede, gli impegni con l'MGZ e tutto ci di cui ci occupavamo nell'ambito dell'oratorio. Lui a differenza nostra sempre stato costante e fermo nelle sue idee, non si faceva condizionare dal pensiero o dal giudizio degli altri..e dove gli altri non potevano,lui riusciva. Quante volte lo abbiamo ripreso dicendogli di lasciarsi un po andare e di pensare un po a lui.. ma niente!! Sceglieva sempre ci che giusto.. Questa condotta di vita lo ha portato sempre a sacrificarsi, ma ci non gli importava.. perch sapeva che stava seguendo le cose concrete della vita. Nella settimana prima della sua morte parlammo proprio del senso che diamo alla vita e di come la stiamo vivendo.. Io posso assicurare che andrea ha vissuto in modo intenso la sua vita e si dedicato a ci che veramente giusto e concreto. La sua morte sta facendo ritrovare tante persone e riflettere sulla nostra vita. Il suo Esempio vivr per sempre perch ragazzi come lui son davvero rari. Addirittura dato il suo essere cos preciso e costante con tutti noi, abbiamo inventato una battuta divertente dicendo: Ora in Paradiso S.Pietro va in pensione perch tanto adesso c Andrea :D Cos ci piace ricordarlo. E dopo tutti questi eventi ho capito che nella vita non bisogna dare niente per scontato. Viviamo ogni giorno nel modo giusto cercando di fare cose concrete, non sprechiamo il nostro tempo.. Seguiamo la strada di Cristo.. seguiamo la strada del bene.. perch solo cos si sconfigge la morte!! Proprio come ha fatto Andrea. Fiorenzo

Andrea Ruotolo

Andrea: dono di Dio


Nel cinquantaseiesimo anniversario della nascita al Cielo di del Ven. P. Vittorio De Marino, segno eloquente di santit nel nostro territorio, nacque Andrea, figlio maschio, dopo due sorelle, di Antonio Ruotolo e Angelina Perrotta. Il 16 luglio 1985 deve essere stato davvero un giorno di festa, che la nostra comunit condivise con la famiglia Ruotolo, con la quale intercorre una pluridecennale amicizia e tenuto conto che il pap Antonio cresciuto fra di noi, nella scuola apostolica. La gioia dei confratelli dovette essere tale, che P. Romualdo DAlessio, superiore della nostra comunit in quegli anni, chiese e ottenne dalla famiglia e dal parroco di San Felice Martire di poter essere lui ad amministrare il battesimo al piccolo Andrea. Da quel giorno Andrea non si mai staccato dai Barnabiti, neanche nel momento in cui il

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Signore ha voluto chiamarlo a s e la sua giovane scomparsa non rappresenta solo una tragedia umana, ma un dolore profondo, come la perdita di un fratello o anche di un figlio. Cresciuto fra laltare e il campetto del nostro oratorio, non ha mai interrotto il suo servizio di ministrante, anzi, a guida di una numerosa schiera di giovani al servizio dellaltare, ha prestato servizio di cerimoniere nella nostra chiesa, preparando e guidando, senza retorica, delle liturgie da far invidia alle grandi basiliche della cristianit. Profondamente legato alla liturgia, ma mai bigotto, anzi cosciente della centralit del mistero eucaristico e del servizio che prestava, rimaneva sempre e comunque un ragazzo pieno di vita, desideroso di condividere le amicizie e lallegria, come anche limpegno nello studio che lo ha portato. Lo scorso dicembre, alla laurea in ingegneria elettronica. Nellintroduzione alla sua tesi di laurea non ha fatto mancare il suo ringraziamento a quella che lui descrive come la sua altra famiglia, composta dai Padri della nostra comunit e dai giovani del Movimento Giovanile Zaccariano. Fu tra i primi, infatti, ad aderire al progetto del Movimento, quando nel 2003 fu presentato ai giovani a noi vicini e appartiene al primo gruppo di giovani che, con una liturgia celebrata nel 2005, ader ad esso ufficialmente e ha ricoperto al suo interno, fino alla morte il servizio di segretario. Il MGZ ha, adesso, un suo primo membro in Cielo. La sua generosit e premura per gli altri si manifestava nel vivere fra gli amici e nella disponibilit verso la comunit parrocchiale e ormai da quattro anni si esprimeva nel servizio ai bambini della nostra missione di Milot, la cui prima esperienza fu nel 2007 e dove questanno ha terminato i suoi giorni. E inutile sottolineare quanto fosse amato e stimato sia dai giovani animatori albanesi, sia dai bambini. Grazie al suo sorriso, alla sua allegria e alla sua generosit e bont danimo era davvero amato da tutti. La sua vita di fede era ineccepibile sia per la fedelt ai sacramenti, sia per lintegrit

morale e specialmente per la sua profondit di preghiera, con una spiccata devozione alla Madonna e al nostro SantAntonio M. Zaccaria che lui chiamava suo Fondatore. Questo prezioso dono, chiamato Andrea, tornato a Colui che per breve tempo ci ha fatto godere della sua presenza, forse per farne un dono pi grande per tutti. Tutto successo il 2 agosto scorso, durante lesperienza di servizio nella nostra parrocchia di Milot (Albania), lo scorso agosto. Al termine della prima giornata di campo coi ragazzi, ci siamo recati per rilassarci al fiume vicino alla nostra cittadina, ma dalle acque di quel fiume Andrea risalito senza respiro, sotto gli occhi sgomenti degli amici e i miei tentativi inutili di rianimarlo. Nato nella festa della Madonna del Carmelo e morto nella memoria della Madonna degli Angeli, vogliamo vederlo felice fra le sue attenzioni materne. Averlo avuto presente in modo stretto negli ultimi anni della mia vita, nella collaborazione pastorale e nellaffetto, il grande dono che Dio ha fatto a me e non mi stancher di benedire questo figlio davanti a Dio e davanti agli uomini, perch la sua vita stata per molti una benedizione. A Tonino e Angelina Ruotolo va il pi sincero ringraziamento per averci dato un dono cos prezioso e la pi profonda vicinanza nel dolore. P. Giovanni Nitti

Andrea con P. Giovanni Nitti

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Nuovo centro di accoglienza


Da qualche mese sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo centro si accoglienza presso la comunit dei PP. Barnabiti di Milot. La nuova struttura di due piani avr lo scopo di dare una degna sistemazione alle Suore Angeliche che collaborano attivamente nellazione pastorale della missione e sar casa di accoglienza, insieme alla struttura gi esistente, per gruppi di religiosi e laici che vorranno fare esperienza di spiritualit missionaria che verranno organizzate. La nuova struttura collocata nellambito del territorio parrocchiale e verr unita alla casa canonica attraverso

Nuovo centro di accoglienza in costruzione

un portico, creando cos uno spazio interno e riservato che potr favorire il silenzio e la preghiera.

LA CONSULTA PROVINCIALIZIA SI INCONTRA A MILOT


Con grande gioia la comunit di Milot ha accolto dal 31 maggio al 2 giugno il P. Provinciale Antonio Iannuzzi e il resto dei consultori accompagnati anche dalleconomo provinciale. Sicuramente stato un evento importante per la nostra comunit. La consulta, nei pochi giorni di permanenza ha avuto modo di visitare le realt della nostra missione e insieme abbiamo delineato anche alcune prospettive circa landamento della missione albanese. Con tutti i Padri il 2 Giugno abbiamo partecipato alla chiusura dellanno sacerdotale organizzato a Lezha da parte della conferenza episcopale albanese.
La consulta provincializia riunita a Milot

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Una biblioteca in parrocchia


Da quasi una anno negli spazi della nostra parrocchia di Milot funziona una biblioteca. Lidea della sua apertura stata motivata dal semplice fatto che nella citt di Milot non esiste una biblioteca pubblica e che la biblioteca della scuola ancora povera per suscitare gli interessi dei ragazzi. Le biblioteche pubbliche sono ancora fornite di libri del tempo della dittatura comunista e che oggi non presentano nessun interesse. Un ulteriore motivo che ha spinto il parroco, P. Giovanni Peragine a promuovere questiniziativa, stata la grande concorrenza dei mass-madia, la quale occupa un posto notevole nel tempo libero dei nostri ragazzi. Se qualche anno fa la maggior parte dei ragazzi albanesi comunivcavano con il mondo attraverso lantenna satellitare parabolica, oggi le numerose stazioni televisive offrono un nutrito menu di programmi televisivi, il quale occupano il tempo che i ragazzi devono dedicare alla lettura. Lidea di P. Giovanni incominciata a concretizzarsi. Dopo aver stabilito dove collocare la biblioteca e ordinati gli armadi indispensabili, abbiamo proceduto a stilare la lista dei libri indispensabili cercando titoli e autori presenti nel programma scolastico della scuola frequentata dai ragazzi. La bibiloteca stata fornita anche di alcune enciclopedie, vocabolari e libri di arte. Grazie a diversi benefattori, che da anni hanno a cuore la crescita culturale ed educativa dei nostri ragazzi, superata la difficolt finanziaria, attualmente la biblioteca funziona con circa 300 autori, 400 titoli e circa 700 libri per un valore di circa 5.000,00 euro. La biblioteca stata dedicata a Dom Frano Illia ultimo parroco di Milot prima della dittatura e primo parroco che ha riaperto la Chiesa subito dopo la caduta del regime. Molti sono i ragazzi che approfittano della nostra biblioteca per integrare, attraverso letture di approfondimento, le lezioni scolastiche. nostro dovere, anche attraverso ulteriori sacrifici, portare avanti questo progetto certi che la preparazione culturale dei bambini oggi d buone garanzie per la societ di domani.

Progetto biblioteca per il centro Agor


Liniziativa della Biblioteca per i ragazzi della scuola di Milot si rivela sempre pi valida. Ma a distanza di un anno notiamo che i bambini che la frequentano sono molti e ormai i libri sono gi stati quasi tutti consultati. Risulta allora necessario rifornire la biblioteca di nuovi libri che suscitino lattenzione e linteresse dei ragazzi.
Linterno della biblioteca

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DON FRANO ILLIA


Don Frano Illia nacque il 21 febbraio 1918. Inizi gli studi a Scutari prima presso il Collegio Saveriano dei Padre Gesuiti poi nel seminario pontificio di quella citt, per poi terminarli nel seminario internazionale dei PP. Lazaristi a Genova. Nel 1939 ritorna a Scutari e il 18 dicembre 1943 ordinato sacerdote. Dopo un anno che si era stabilito presso la parrocchia di Tirana si trasferisce nella parrocchia di Delbnisht e il 4 maggio 1945 viene nominato insegnante di religione della scuola di Tirana. Il 27 luglio 1949 con decreto del vicario Mons. Pjeter Dema nominato parroco di Santa Prena e vice parroco di Skurai e Delbnisht. Nel 1953 nominato parroco della Parrocchia San Nicola Mons. Frano Ilia di Milot. Milot, Skuraj, Gallat e Delbnisht diventano la sua abitazione e dove gli nacque linteresse di raccogliere le ricchezze della tradizione e della cultura della regione del Kurbin. Numerose sono state le sue pubblicazioni. Il 19 febbraio 1967 celebr lultima messa nella chiesa di Milot, dove due giorni dopo vide sprigionarsi la tirannia comunista nella sua chiesa parrocchiale. Fu arrestato sabato 23 settembre 1967. Dopo otto mesi di indagini, il 26 aprile 1968, dopo 5 giorni di processo, insieme ad altri tre sacerdoti, fu condannato a morte. Per due di loro giustiziati, mentre Don Frano e Don Mark Hasi furono condannati a 25 anni di prigionia e lavori forzati. Dom Mark mor in prigione. Dom Fran fu liberato il 12 aprile 1986 e si stabil nella canonica di Milot. Solo nel febbraio 1991 celebra a Milot la prima messa dopo 24 anni. L11 novembre 1991 celebra la messa nel suo villaggio natale di Juban dove rimane fino al 24 febbraio del 1992. Il 2 novembre celebra la messa nel cimitero di Milot. Il 24 Dicembre 1992 la Santa Sede lo nomina vescovo di Scutari e viene consacrato vescovo dallo stesso Papa Giovanni Paolo II nella visita che fece in Albania il 25 aprile 1993. Mons. Frano Illia muore il 22 ottobre 1997.

Progetto: integrazione dei bambini


Alle attivit ordinarie delloratorio, come il catechismo e i momenti di gioco, stiamo organizzando per il nuovo anno delle altre attivit, come corsi di computer, lingua italiana e spagnola e laboratori vari per bambini. La novit riguarda anche un incontro settimanale con i tanti bambini musulmani che ci frequentano. Cerchiamo di far crescere in tutti i ragazzi il rispetto e la tolleranza reciproca in questo contesto multiculturale e multi religioso.

Aiuti alle famiglie bisognose


Questi aiuti si concretizzano attraverso la distribuzione di pacchi alimentari e anche di un sussidio economico per alcuni che non riescono a pagare laffitto della casa. Diverse sono le famiglie che chiedono anche un sussidio per la ristrutturazione delle loro povere abitazioni. Per andare incontro a queste necessit ci vorrebbe un progetto particolare. Per il momento riusciamo ad andare incontro solo ad alcune situazioni.

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COME SOSTENERE UNA BORSA DI STUDIO


Finanziare una borsa di studio un modo facile e concreto per aiutare la missione dei Padri Barnabiti e in modo particolare i giovani beneficiari. Lobiettivo di sostenere i giovani pi bisognosi, garantendogli unadeguata formazione scolastica. Ogni borsa di studio ha un valore di 1.500 annuali e comprende: vitto, alloggio e istruzione in strutture religiose collegiali e/o universit statali, acquisto dei libri e del materiale scolastico necessario. Le borse di studio vengono gestite dai Padri missionari, che provvedono ad individuare i giovani beneficiari e a seguire il loro percorso di formazione durante lanno. I beneficiari sono scelti in base alla situazione economica e alla volont di fare un percorso di formazione scolastico e/o universitario. Per ulteriori informazioni, possibile contattare il padre referente allindirizzo di posta elettronica missionealbania@gmail.com.

Adotta una borsa di studio


Lo scorso anno 6 ragazzi hanno avuto la possibilit di studiare in una scuola fuori Milot, o comunque sono stati aiutati a continuare i loro studi attraverso un notevole investimento economico (circa 5.000,00 ). Per alcuni si tratta di dare un sussidio mensile, per altri si paga la retta mensile della scuola e per altri ancora anche la permanenza in una struttura organizzata per tutto il periodo scolastico. Con linizio del nuovo anno abbiamo aggiunto alla lista almeno altri due ragazzi, una per luniversit e laltro per la scuola superiore. Altri sono in lista di attesa.

Unesperienza a Milot
Fino alla fine del mese di maggio 2010 l'Albania e Milot erano per me un Paese ed una localit conosciuta solo geograficamente e niente pi. E' vero che, specie nel Nord Italia, gli albanesi sono tanti e non sempre godono, da parte nostra, ottima fama per le notizie di cronaca trasmessa dai Media e dalla TV, ma non mancano neppure in Italia, specie negli ultimi tempi. Da quando sono arrivato qui a Milot le cose si vedono con un altro occhio. La povert ci che ti colpisce di pi, l'indifferenza religiosa, ancora molta superstizione regna in questo Paese cos vicino all'Italia ma anche cos lontano dai nostri usi e costumi e dal nostro benessere europeo. Per me abituato ad andare in Africa ho trovato molte attinenze che li possono rendere simili. Le difficolt nelle vie di comunicazione, soprattutto nei villaggi sia di montagna che di pianura, le condizioni di vita quotidiana molte precarie. Pur non avendo visto molto di questa regione mentre scrivo, credo di aver avuto un'idea di come si viva anche nel resto del territorio. Certo

Pagina 10 che anche qui convivono molte contraddizioni, per esempio, si vede un certo risveglio nelle costruzioni, le macchine di grossa cilindrata guidate soprattutto dai giovani e provenienti dalla Germania ed ancora dall'Italia, ma soprattutto ci che colpisce di pi sono i volti delle persone anziane, volti scavati, rugosi, vorrei dire volti marcati, volti che portano i segni della lunga sofferenza e delle privazioni che non possono non lasciare i segni nel fisico ma anche nell'animo. Sembra di vedere quei film italiani girati subito dopo la seconda guerra mondiale. Pur tuttavia si nota un desiderio di cambiamento, di voltar pagina, di guardare al futuro, dimenticando velocemente il passato. Tutto questo lo noti guardando ai giovani che per, come da noi, vorrebbero tutto e subito senza fare troppa fatica. In tutte queste realt c' la presenza

Anno I numero 3 dei Padri Barnabiti che dal 1996 danno il loro contributo molto significativo non solo nella parrocchia di Milot dove hanno riportato alle origini la vecchia chiesa trasformata dal regime comunista in un teatro, tentando di cancellare ogni traccia ed ogni simbolo religioso, ma rendendo la zona unoasi di pace, di cultura e di preghiera. Io ho lasciato non solo il cuore in questa terra ma anche un figlioccio essendo stato padrino di un ragazzo 17enne, Antonio Maria, durante il suo battesimo. Sarebbe il caso di dire "coraggio Missionari e Missionarie seminate perch verr il tempo che tornerete con i covoni" come recita il salmo. Coraggio anche al Paese Albania perch la Vergine Maria aspetta con trepidazione la vostra conversione. Giorgio Sisti

150 anniversario del seminario pontificio albanese


Il 16 e 17 aprile 2010 tutta la Chiesa in Albania ha celebrato il 150 anniversario della nascita del suo seminario interdiocesano. Ecco alcune date importanti della sua storia. La prima richiesta per aprire un Seminario Albanese a Scutari, notevole centro cattolico in un paese musulmano, stata rivolta al P. Generale dei Gesuiti, P. Jan Roothan, da Propaganda

II CAMPO-SCUOLA VOCAZIONALE
Dal 30 giugno al 3 Luglio si svolto presso la Parrocchia di Gurz il secondo campo-scuola vocazionale diocesano. Dando seguito ad uniniziativa partita a livello del nostro decanato, il campo-scuola diocesano si svolto in un bel clima di preghiera e di gioia da parte degli organizzatori e dei 20 adolescenti provenienti dalle diverse zone della diocesi TiranaDurazzo. Dalla nostra parrocchia di Milot hanno partecipato Kastriot Preni, Ardit Preni e Roland Kola. I nostri tre ragazzi gi avevano partecipato al primo campo e agli incontri che si organizzano a livello decanale.
I tre ragazzi partecipanti al campo scuola vocazionale

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Fidae nel 1834. In quel tempo i giovani cattolici albanesi che desideravano diventare sacerdoti andavano a studiare a Roma al Collegio Greco Cattolico, o a Loreto nel Collegio Urbano, o a Fermo nel Collegio Illirico, o a Napoli nel Collegio della Santa Famiglia, poi diventato Istituto Orientale. Nellanno 1847 arrivano a Scutari due Gesuiti provenendo dalla Sicilia. Ben presto si aggiunsero altri Gesuiti, tra cui P. Claudio Neri, dal Veneto e il progetto del Seminario inizia a concretizzarsi. La decisione di costruire un Seminario Pontificio a Scutari fu presa di comune accordo tra Propaganda Fide e i Vescovi Albanesi nel 1854. La costruzione portata a termine nel 1859 e il 2 agosto dello stesso anno inizia l anno scolastico con 11 seminaristi: P. Claudio Neri il primo Rettore. Nel 1861 nominato Rettore P. Antonio Voltolina, il quale continuer fino al 1868. Nel 1910 viene nominato nel Catalogo Fratel Gjon Pantalina, nipote di Madre Teresa, il quale dar il via alla tipografia in Scutari e la chiamer Tipografia dellImmacolata in cui verranno stampate molte opere in albanese. Nellanno 1927 nominato Rettore P. Giovanni Della Pietra, il quale in data 19 marzo 1927 viene consacrato Vescovo, come Delegato Apostolico a Scutari. P. Giovanni Fausti, gi da qualche anno professore di Filosofia al Seminario, viene nominato Rettore in luglio 1942 e continuer fino ad ottobre 1943. Nel settembre 1945 Rettore del Seminario P. Daniel Dajani. Il vortice partigiano di fine guerra mette in moto molte contestazioni dentro e fuori il Seminario. In data 31 dicembre 1945, dopo avere recitato il Te Deum, P. Daniel Dajani insieme con P. Giovanni Fausti e il seminarista Mark uni, viene arrestato. Dopo un processo popolare avvenuto in febbraio, in data 4 marzo 1946 alle 5 del mattino P.Danjel Dajani, P.Giovanni Fausti, il francescano Gjon Shllaku, il seminarista Mark uni e due laici vengono fucilati dietro il cimitero cattolico. Il 7 marzo 1946 viene decisa la chiusura del Seminario Pontifico e del Collegio Saveriano. Per 47 anni il Seminario Pontificio Albanese resta chiuso.

EPPUR.QUALCOSA

SI MUOVE!!!!

Anche la nostra comunit dei PP. Barnabiti di Milot impegnata nella pastorale vocazionale, che si sviluppa soprattutto attraverso il dialogo e la cura spirituale dei ragazzi e giovani che ci avvicinano. Da qualche tempo, per, ci sono anche due giovani kosovari che hanno chiesto di fare unesperienza con noi e conoscere la nostra spiritualit. Un primo giovane gi stato con noi nel periodo estivo, ma risiede in kosovo dove sta terminando la scuola superiore, mentre un altro da qualche tempo presente nella nostra comunit di Milot per unesperienza.

Riapertura con il nome di Seminario Interdiocesano Albanese Mater Boni Consilii

Negli ultimi mesi del 1991 avviene la caduta del regime comunista e le singole fedi religiose si riorganizzano. Su decisione della Santa Sede, posta la riapertura del Seminario. Il due febbraio 1992 si apre il Seminario che trova la sua sede provvisoria nel palazzo arcivescovile, restaurato espressamente per questo scopo. E prende il nome di Seminario Interdiocesano AlbaneseMater Boni Consilii.

Nellanno scolastico 199495 si apre il Corso di Filosofia e nel 199697 i Corso di Teologia: nel 2000, anno giubilare, abbiamo avuto le prime sei ordinazioni sacerdotali di tre diocesani e tre religiosi francescani. Nel 2006 per decisione della Conferenza Episcopale Albanese si chiude il Seminario Minore Interdiocesano e inizia con maggiore responsabilit la promozione vocazionale nelle singole diocesi. Il Seminario Interdiocesano ha tre livelli di formazione: lAnno Propedeutico, il Seminario Maggiore con lo studio di Filosofia e Teologia in 5 anni e il Sesto Anno o Anno di Pastorale in preparazione al Diaconato. p. Giovanni Peragine

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