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DIZIONARIO
DI ERUDlZIONIi
STOUICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SIINO Al NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINr.lPALI SANTI, BFATI, MARTIRI, PADRI, AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI ARCIVESCOVILI E
,
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, Al CONCILII ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
,
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
VOL. IX.
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA MILIANA F.
MDCCCXLL
'^'feX?.
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
CAP CAP
Lezioni delle XII profezie, e canto dire la seconda , e con questo or-
delle liianie. dine si dicono le altre dieci, rispon-
dendosi dal coro alle orazioni seni'
pre: Amen. Solamente dopo la quar-
I ntanto il più novizio de'canto- ta, e la decimaprima , i contralti
ri, avvertito da un cerimoniere, che intonano il tratto, che dicesi an-
poi gli sta vicino, entia nel presbite- dante.
rio delia Cappella, e fatta la genufles- Anticamente la prima di queste
sione all'altare, ed al Papa, se vi è, ed pi*ofezie pronunziavasi in greco, e
Inchinato il da ambe le
celebrante, e ripetevasi in latino. Anastasio nella
parti i Cardinali, in mezzo della Cap- vita di Benedetto III dell' 855, scri-
pella, incomincia a leggere la prima ve che M Volumen praeparare stu-
profezia, in modo andante , e distin- » duit , in quo graecas , et lalinas
to, dopo la quale, se assiste il Pon- >» lectiones,quas die sabbato s. Pa-
tefice, si reca a baciargli il piede. »> schoe, simulquc et s. Pentecostes
Mentre il cantore dice la profezia ,
» subdiaconi legere soliti sunt". In
il celebiante la legge con voce bas- questo stesso giorno si recitavano
sa, sedendo nel faldistorio , e nel vari salmi , e canti in ambedue le
fine s'alza. Rivolto all'altare, dice lingue, come ci attesta il I Ordine
a voce alta l'orazione, premesso pri- romano composto innanzi al secolo
ma dal diacono il Flectamus genua, IX dappoiché Amalario, che fiori'
;
vaticano 47^7> P- ^7- Questo an- il velo di seta violaceo, che ricopri-
tichissimo rito si vide rinascere sot- va la coltre di lama d' argento coi
to Benedetto XIII, creato nel 1724, ricami di fiori d'oro, del qual drap-
ilquale nella prima funzione del po comparisce la coltrina della se-
sabbato santo, eh' egli celebrò, vol- dia Papale sino allora coperta da
le, che un alimno del collegio gre- coltrina di seta paonazza. Cos'i al-
co leggessela prima profezia in lin- l' altare viene tolto il paliotto di
gua greca, dopo di essere stata pro- tal rimanendovi il bianco
colore ,
CAP 7
segni ài lutto, si veste a festa, e co! ricùopre l' arazzo dell' altare , rap-
«uono delle campane, che, come di- presentante la risurrezione del Si-
i-enio, si sciolgono, eoi cantici di al- gnore le guardie nobili rivolgono
,
8 GAP GAP
denza finale nella terza volta. Indi sione dell' ^^«M^ Dei allude al si-
da due soprani anziani s' intiiona il lenzio delle donne, che non aveano
verso Confilemini, e due altre cop- creduto in Cristo Redentore.
pie di soprani anziani dicono il trat- Abbiamo dal Martene, tom. III,
to Laudate, che deve durare fin- de ant. Eccl. rit. 44^:, che in varie
che il diacono sia giunto al luogo chiese anticamente si faceva in que-
per dire il vangelo. La Chiesa dà sto giorno la comunione del clero,
questo segno di duolo , in mezzo e del popolo, funzione che altrove
alla sua allegrezza , per dinotare seguiva o nella feria V, o nella VI,
che il mistero, che si celebra è di come superiormente dicemmo. Quin-
Cristo già risuscitato, ma non an- di per dar luogo alla medesima, andò
cora apparso. Il Papa mette l' in- in disuso la lezione della storia della
censo nel turibolo, e il diacono pi^e- Passione da s. Matteo nella
scritta
assistente incensa per la seconda vol- Nel tomo VIII del Bollano de' do-
ta il Papa. menicani 357 si riporta la concessio-
In questa mattina non si canta ne d'Innocenzo XII, 8 giugno 1692,
ne Credo ne offertorio , né mot-
, « de tribus missis in sabbato san-
tetto. 11 secondo non viene cantato, w cto celebrandis in sacello S. M.
per imitare il silenzio delle donne, » de Athoca, matritensis coenobii
quando andarono cogli aromi al se- M fratrum praedicatorum ". S. Pio
polcro, secondo la spiegazione, che V precedentemente avea proibito la
ne danno diversi liturgici. Il cele- messa, e la funzione, secondo gli
brante nell'atto, che va all' altare ,
antichi riti, superiormente rammen-
è benedetto dal Papa , che poi ri- tati,che celebravano nella notte del
mette r incenso nel turibolo, e do- sabbato santo ; però abbiamo che
po benedice l'ampollina dell' acqua, Pio VI nel 1780, con decreto della
presentatagli dall'altare, dal suddia- congregazione de' Riti, concesse al
cono genuflesso, che gli dice Benedi- : duca di Parma di far celebrale la
cite, Pater sancte. Come il celebran- messa ed altre funzioni, nella notte
te abbia incensato l'altare, viene del sabbato santo in Parma, evi-
egli stesso incensato dal diacono tando gl'inconvenienti, che determi-
che poi porta il turibolo al Cardi- narono la proibizione di s. Pio V.
nal primo prete, il quale per la Abbiamo inoltre, che Calisto III,
terza volta incensa il Pontefice. In- a' 9 marzo i4^7j aveva concesso ai
di incomincia l'incensatura del sa- religiosi serviti, che nelle loro chie-
gro Collegio, e degli altri della pre- se dell' Annunziata di Firenze, e di
latura, del principe del soglio, del s. Maria della Strada maggiore di
magistrato romano , e del maestro Bologna, potessero celebrare l'unica
del sagro ospizio. Il coro risponde messa di questo giorno, due ore
al Dominus vohiscum , e al Pre^ dopo mezzodì. Ma questo privilegio
fazìo, e dice il Sanctus, ed il Be- essendo poi stato propagato dai
nedìctus , tralasciando V Agnus Dei, Pontefici successori agli altri coni-
gentesy che dal com si ripiglia in porta sin dopo la Cappella del sab*
falso bordone. Terminato il salmo, bato in Albis, in uno alle scarpe
i due soprani anziani replicano YAU di egual colore con croci ricamate
leluja. In questo vespero non evvi d' oro, che gli sono messe nella
ne capitolo, ne inno, ne verso; e camera contigua dall'aiutante di ca-
però il celebrante, terminata la ri- mera, dopo che il secondo cerimo»
petizione dell'antifona, intona Ve^ niere gli ha levata la falda. Se poi
spere auteni Sabbati^ il che finito nel tempo fra il sabbato santo, e
dal coro, i due soprani intuonano quello in Albis , dovesse il Papa
il Magnificat, di Luca Marenzio. uscire, o andare in qualche chiesa
Nel tempo, in cui si canta l' antifo- colla croce, allora assume la stola
na, il Papa pone di nuovo Y incenso bianca.
nel turibolo, che poi consegnasi al
celebrante, il quale incensa l'altare 17. Pontificale di Pasqua di Ri-*
di il Cardinal primo diacono gli po- gno, il quale poi amministra la ss. Eu-
ne in capo il triregno. È da notarsi, caristia ai Cardinali diaconi, che si re-
che r incenso talvolta si pose dopo cano all'altare a riceverla in cappa
che il Papa ebbe assunta la stola sciolta, sulla quale i cerimonieri pon-
nel modo descritto, per dar tempo gono la stola bianca alla diaconale.
alla processione d' incamminarsi. Ma Dopo la messa, se non evvi la so-
il i*egnante Pontefice, secondo pre- lenne benedizione, con indulgenza
scrivono le rubriche, pone l'incenso plenaria, il celebrante pubblica dal-
nel turibolo come abbia pi*eso il l' altare la parziale indulgenza di
piviale, e il triregno. cinquanta anni.
I Cardinali si recano vestiti di
rosso al palazzo apostolico, con due Descrizione della processione, colla
carrozze, e tre i Cardinali principi. quale il Papa viene portato e
Portano le scarpe e 1' ombrellino , accompagnato in sedia gestatoria
egualmente rosso, e nella sala duca- dalla sala ducale , all'altare di
le, o nella stanza, che precede quella s. Pietro y e posti che occupano
de' paramenti , si mettono i sagri che descriveremo nel-
lutti quelli,
to , col p. maestro del sagro pa- suo sito al lato del vangelo , re-
colle due mitre usuali del Papa, diacono latino, parato di tonicella
preziosa, e di lama d'oro. bianca, in mezzo al diacono e
Maestro del sagro ospizio , col suo suddiacono greci, i quali sogliono
abito. É però soltanto dopo il talvolta essere alunni o di quel
Pontifìcale, prende questo
eh' ei collegio, o di Propaganda.
luogo, dappoiché prima della sua Penitenzieri di s, Pietro colle pia-
GAP GAP i3
ta nera, che tengono in cnpo fino da dodici palafrenieri, e sediari, rego-
air ingresso della basilica, e poscia lati dal loro decano, co' soliti vestia-
in mano. ri e zimarre di panno rosso, della
Abbati mitrati , col commendatore forma dei mantelloni, i camerieri se-
di s. Spirito, in piviale di dama- greti secolari di spada e cappa iti
sco bianco con trine d' oro, e mi- abito di città e collane al collo, qua- ,
i4 CAP CAP
quali vestono di nero con ispada al Due svizzeri chiudono la processio*
fianco con bragiuole di merletto, e ne, che viene regolata dai cerimo-
hoernia di panno violaceo, trinata nieri Pontificii, i quali in questa ed
di velluto. A' Iati della sedia ge- altre solennità, oltre la cotta, assu-
statoria due camerieri segreti, colle mono la soltana e fascia rossa, men-
cappe rosse con armellini sostengo- tre nelle funzioni ordinarie portano
no i flabelli , e le otto aste del bal- la sottana, e fascia paonazza sotto
dacchino bianco (sotto cui va il Som- la cotta.
mo Pontefice, che siede sulla sedia Procedendo in tal modo questa
gestatoria e benedice il popolo) ven- magnifica, e maestosa processione,
gono portate da otto referendari di il capitolo di s. Pietro si trova schie-
segnatura in mantelletta e rocchet- rato nel portico della basilica, dove
to, indumento, onde coprousi soltan- sono pure i capotori, e i granatieri col-
to in questa occasione, benché non le bande loro musicali, ed i tamburi.
sia stato ancora loro accordato. Die- Alla testa del capitolo, oltre il vica-
tro la sedia gestatoria, invigila an- rio di esso in mantelletta, evvi il
I generali degli Ordini religiosi co- Non sarà inutile di qui avvertire
gli abiti propri del loro istituto. che r adorazione del .ss. Sagramenlo
CAP CAP i5
talvolta anche do-
dai Papi si fece disienti al soglio. Nel penultimo gra-
po la Funzione, e talora non prima, dino, dalla parte davanti, gli udito-
ma solo dopo di essa. Di fatti si ha ri di Rota, il p. maestro del sagro
che nel 1718, Clemente XI, nel Pon- palazzo, i chierici di camera, i vo-
li(ìci\le di Pasqua, adorò il Sanlissi- tanti di segnatura, e gli abbreviato-
mo dopo r ostensione delle reliquie ri del parco maggiore; ma qualora
in s. Pietro ; e per 1' Ascensione fe- tuttinon potessero avervi luogo, sie-
ce altrettanto nella basilica latera- dono nel penultimo gradino del tro-
nense, dopo aver orato avanti le te- no di terza, eretto vicino all' altare
ste de'piincipi degli apostoH, ciò che Papale, dalla parte dell' epistola, o-
eseguì pure per la cappella di s. Gio: Te, come si dirà, il Papa prende i
Battista. Ed Innocenzo XI li, nel 1728, paramenti della messa. Dal lato de-
dopo aver assistito nella chiesa del- stro del trono, e al secondo gradi-
la Minerva alla Cappella dell' An- no, siede il senatore, ed al terzo gra-
nunziata, passò ad adorare Gesii Sa- dino siedono i tre conservatori, e
gramentato indi nella basilica vati-
: priore de' capo-rioni , e gli avvocati
cana, pel vespero della festa de' ss. mentre dalla
concistoriali più sotto;
Pietro e Paolo, lo adorò prima e parte opposta, siede il decano della
dopo la funzione. Fattasi pertanto Rota fra i due camerieri segreti deU
dal Pontefice breve orazione innan- la falda.
zi il Venerabile esposto fra copiosi Da ambedue i lati del presbite-
lumi, la processione si avvia all' al- rio vi sono vari banchi ; nel primo
tare Papale, ed il Pontefice ripreso a destra <lello stesso trono stanno i
per opera del Cardinal primo dia- Cardinali vescovi, e preti ; nel secon-
cono il triregno, risale nella sedia do i vescovi non assistenti, gli ab-
gestatoria, e giunto avanti l'altare, bati mitrati, compreso il commen-
ora alquanto sul genuflessorio, ma datole di s. Spirito, ed i peniten-
senza il triregno. zieri vaticani. Nel primo banco poi
Riguardo ai posti presi da ognu- alla sinistra, hanno luogo i Cardina-
no de'summentovati nel Pontificale, li diaconi, e que' Cardinali preti, che
sebbene sia la maniera quasi egua- non capivano nel proprio posto; nel
le a quella per la distribuzione dei secondo il governatore di Roma, l'u-
posti per la cappella della Cattedra ditore della camera, il tesoriere, il
ri, che sono collocati snlla balau- mi de' fiori d' oro, ed agli stemmi
.stra della confessione, e dello stesso Pontificii all' estremità superiori del-
altare, sono di cera bianca. Però quel- le fascie. Postosi a sedere il Ponte-
le de' sette candellieri sono ornate di fice in questo trono, colla mitra di
talco, e di carte colorate. Francesco lama d' oro in testa, e fra i due
Cancellieri fa un' erudita descrizione Cardinali diaconi assistenti, riceve
tanto dei sei candellieri dell' altare, all' ubbidienza tutti i Cardinali, i
che della croce, delle statue, e dei quali portando la mitra in mano,
due candelabri , nella Descrizione col berrettino rosso dentro, gli ba-
de^ tre Pontificali e della sagra sup- ciano la mano sotto 1' aurifrigio del
pellettile in essi adoperata, Roma. manto, e fatte le solite riverenze,
i8r4 a pagina 94 e seguenti. Noi tornano a' loro ove stanno in
posti,
tuttavia ne daremo una succinta de- piedi, finché non abbiano finito di
scrizione al n. 3o, nel vespero Pa- prestar quest' omaggio tutti i Cardi-
pale per la festa de' principi degli nali diaconi. Quando si mettono a
Apostoli, dicendo ad un' ora come sedere, secondo il rito usato allor-
sono ornati la confessione e 1' alta- ché celebra il Pontefice, salgono al
re. Il cereo pasquale si tiene acce- trono a rendere ubbidienza i patriar-
so sopra un candelabro situato pres- chi, arcivescovi, e vescovi assistenti,
so la colonna, che sostiene il bal- e non assistenti al soglio, che genu-
dacchino, dalla parte del vangelo, flessi gli baciano il ginocchio, se-
presso cui evvi la credenza segreta guiti dal commendatore di s. Spi-
del Papa con V acqua e il vino per rito, dagli abbati mitrati e da'pe-
GAP GAP 17
iiitenzieri , i quali gli baciano in fizio di questo tempo non si dicono
ginocchioni il piede, facendo tre ge- ne inni, ne capitoli, cosi nell' oia di
nuflessioni, una nel salire i gra- terza , il Papa si alza dopo i tre
dini del trono, Taltia all' orlo del salmi all' antifona, Ilaec dies, finita
ripiano, e l'ultima quando, alza- la quale siede, depone la mitra, ed
tisi dal bacio del piede, si pro- alzatosi nuovamente, canta in piedi
strano prima di partire dal ripia- il Dominus yobìscum, cui risponde
no slesso. il coro, e r orazione , ove i canto-
Terminata questa cerimonia , al ri dicono Àmen. E detto di nuovo
Papa vien levata la mitra , si alza Dominus vohiscum, etc, termina ter-
in piedi , e, detto segretamente il za, col Benedicamus Domino detto
Pater noster, e V A^'e Ilaria, dà dai due soprani anziani, risponden-
principio all'ora di terza , ìntuo- do gli altri cantori Deo gratias^
nando Deus in adjutoriuni menni mentre il Papa dice sotto voce Fi'
intende^ a cui rispondono i cantori deliuni aniniae, etc.
del coro, eretto appositamente in Segue la prima lavanda delle ma-
faccia al medesimo trono , sotto la ni del Pontefice coli' acqua, che gH
loggia , ove si espone la coltre dei vien somministrata dall' ultimo dei
ss. Martiri. Il Papa postosi dipoi a laici nobili , i quali hanno luogo in
sedere con mitra in capo, legge i Cappella , cioè d'ordinario dal prio-
salmi, e le orazioni preparatorie per re de' capo-rioni, o dal maestro del
la messa , dopo di che prende gli sagro ospizio , che a tal effetto da
abiti Pontificali. È da avvertirsi, che un cerimoniere insieme ad un udi-
tutte le volte nelle quali legge il tore di Rota e da un chierico di
Pontefice, un patriarca o arcivesco- camera è condotto alla credenza del
vo assistente al soglio sostiene il li- Papa, ove il bottigliere o creden-
bro ma quando canta è sorretto
; ziere vestito con abito da città gli
dal Cardinale vescovo assistente, te- pone sulle spalle un velo di seta
nendo sempre la candela un patriar- bianca , con un merletto d' oro , e
ca, o arcivescovo assistente al trono. glielo lega avanti al petto con fet-
iS CAP GAP
il grembiale al Papa , il priore dei ve restare in mezzo al petto. 11 Papa
capo-rioni, o maestro del sagro
il lo suole adoperare quando celebra
ospizio senza spada, versa l'acqua pontificalmente, ponendolo sopra le
$ulle di lui mani, mentre il chieri- spalle dopo il camice. E siccome è
co di camera gli presenta il panno- doppio, una parte, eh' è l'inferiore,
lino per asciugarsele. Ciò fatto, ri- resta sul camice, e T altra se la tiene
presosi dall' uditore il grembiale , e in testa in forma di cappuccio, fin-
fatta da tutti la genuflessione , ri- ché abbia terminato di pararsi. Al-
tornano alla credenza Pontificia, a lora lo porta a guisa di mozzelta
depositarvi le descritte dopo cose, sulla pianeta, sovrapponendovi, come
di che vanno a' propri luoghi. V. diremo, il Pontificio pallio. Dopo il
CAP CAP 19
Innocenzo III, e ne'due baci le due
P/'Ocessione del Papa dal trono di nature, che nel divino infante con-
terza al f altare : introito della fessarono, come spiegò il cerimoniere
messa j incensazione dell' altare , Chiapponi. Altri però riconoscono
passaggio al irono grande ^ e in questo rito una pubblica dichia-
tanto del Gloria ^ delf Epistola razione di quella carità inculcata
del yangelo, e .del Credo. dal Redentore, dicendosi in s. Mat-
teo, cap. 5. » Si ofFers munus tuuni
Vestitosi il Sommo Pontefice dei >. ad altare, et ibi recordatus fue-
sagri paramenti della messa, scende »» ris, quia frater tuus habet aliquid
dal trono di terza, su cui più non « adversum te, relinque ibi munus
risale, e viene preceduto dai seguen- » tuum vade prius
ante altare, et
ti personaggi; cioè dal decano dei « reconciliari fratri tuo, et tunc
votanti di segnatura turiferario, dai « veniens ofFeres munus tuum. " E-
sette accoliti co' candellieri , ad un guale a questo è l'altro antico rito,
col suddiacono uditore di Rota che col quale il primicerio della scuola
porta la croce, dal suddiacono lati- de' cantori incontrava il Pontefice
no, che porla il libro del vangelo, uscendo dal segietario, col baciargli
in cui è incluso il manipolo che la spalla dritta, per denotare l'an-
poi dovrà imporre al Papa, fra il gelo, che annunziò a' pastori la na-
diacono, e suddiacono greci , dal Car- scita di Gesti.
dinal diacono del vangelo, dal Car- Tornati i tre Cardinali a' loro
dinal vescovo assistente. Inoltre è stalli, prosegue il Papa a camminiire
due uditori di Rota, che sostengono nal ministrante la mitra, col segno
le fimbrie della falda, e dal primo della croce incomincia la confessione,
maestro di cerimonie. Lo seguono e assoluzione, mentre quelli che por-
i due camerieri segreti assistenti tavano il turibolo, e candellieri i
,
20 CAP CAP
toua r introito, col salmo Domine, de* patriarchi , arcivescovi, e vescovi
probasti me, e si replica finche il assistenti al soglio, quivi resta, ed
Papa sia salito all'altare. Allora si in piedi senza mitra (che consegnasi
canta il Gloria Patri, e il Papa al decano della Rota) legge l'introito,
con tutti gli altri , china la testa. e poi dice cogli assistenti i Kyrie.
Poi detto il Sicut erat adagio, e la Poscia intona il Gloria, in excelsis,
replica dell' introito, s' incominciano alzando le mani, che riunisce quan-
censato tre volte dal Cardinal dia- del decano della Rota, finché i can-
cono che poi viene ammesso al
, tori finiscono il canto dell' inno an-
bacio della guancia sinistra, e del gelico chinando soltanto il capo
,
petto, come segue in appresso an- tutte le volte, che si nomina il no-
che pegH altri due Cardinali diaco- me di Gesù, aìV Adoranius te j al
ni assistenti. gralìas agi/nus tibi^ e al suscipe df-
Ciò terminato, il Pontefice passa precalionem nostram. Tutti siedono
dall'altare, ove resta il Cardinale ne' luoghi suddescritti, eil Cardinal
va al luogo del vangelo, ov'è situato turibolo, che ha servito per incen-
un leggio, che fa Je veci dell' am- sare il vangelo, viene portato al
bone, e sopra cui pone il libro, che Cardinal vescovo assistente, il (p>ale
fti CAP CAP
disceso a' piedi del trono, dà tre in-
censature al Papa. Uffizi del Cardinal diacono, del
Non dispiaccia che qui si spie- suddiacono, del sacrista, dell' ac-
giri il significato de' sette candellie- colito per lavare i vasi sagri, e
ri portati da altrettanti accoliti apo- preparare la mensa al sagrifi-
stolici, ne' pontificali, e nelle proces- zio. Ritorno del Papa all' alta-
sioni del Corpus Domini, e delle re, e cerimonie per la pregusta-
canonizza/ioni, che celebra il Papa. zione delle ostie, da farsi dal sa-
Il rito della Romana Chiesa, adot- gri sta, e del vino, e dell' accjua.
tato ancora da altre, di adoperare dal credenziere Pontificio. Incen-
sette candellieri nella messa ponti- sazione dell' altare, del sagro
ficale vuoisi originato dall'uso in cui Collegio, e degli altri assistenti.
anticamente in Roma, sette accoliti
a' rispettivi posti indicati di sopra. sta, situata parimenti dal lato del-
,
CAP CAP s3
l'epistola, vicina all'altra menzionata sta, coir assistenza del credenziere,
del Cardinal diacono, e sopra cui o bottigliere lava i| calice , la pate-
«ranno gli altri due candellieri più na, il cucchiarino, le ampolle, ed un
grandi portati in processione dagli vasetto col vino, meno 1* ampolla
accoliti. Ivi gli viene da un ceri- dell' acqua, che si lava con questa.
nrjoniere , o da un chierico della Il credenziere, alla presenza de* me-
cappella, legata dietro il collo con desimi, versa l'acqua, e il vino in
t'ettuecie una tovagliola di seta bian- altra tazza, e ne fa la pregustazio-
ca ricamata d'oro, volgarmente chia- ne, che anticamente eseguiva pure
mata davarola, pendente davanti al il sagrista. Dopo di che il bottigliere
petto, edimmediatamente piglia la riempe di vino un'ampolla , e un'al-
borsa, col corporale, entro cui sono tra di acqua, consegnando entrambe
inclusi due purifìcatoi, con una sca- all'accolito votante. Questi colle am-
tola d'argento, che contiene le ostie, polle e con la tazza, e il sagrista
e che è posata sulla stessa borsa. col calice, patena, e cucchiarino, co-
Porta elevata la borsa con ambe le perti col velo pendente dalle spalle,
mani, e fa ritorno all'altare collo collo stesso accompagnamento, con
stesso accompagnamento de'mazzieri, cui vennero alla credenza , si reca-
e del cerimoniere. Fermatosi poi no air altare, ove ciascuno posa so-
sulla predella dalla parte dell'epi- pra la mensa vasi recati. Allora
i
vangelo. Ivi monsignor sagi ista por- gii vengono levati dai diaconi assi-
line, e la tazza Quinih il sagri- Papa con un tondino dorato per ri-
54 CAP GAP
ceverli ; ed 11 priore de* capo-rioni , o già arrivato all'altare. Il Papa l'of-
tazza, che subito beve, per compiere detto Cardinal diacono viene incen-
la pregustazione d'ambedue le specie sato prima de' vescovi non assistenti,
sagramentali. Poscia il Cardinal dia- donde egli comincia il proprio giro.
cono riprende la patena con l'ostia Il Cardinal Bona Rerum Liturg. ,
GAP CAP 25
jtignificalo di questo rito suli' incen- di il Pontefice, deposta la mitra,
sare anche i laici, e dice: " Qiiod torna in mezzo all'altare, e colle
" vero ministris altaris, ac postea mani giunte dice: Suscipe, sancta
»5 circumstantibus etiam laicis ihuris Trinitas, e baciato l'altare, soggiun-
" suflltus praebei'i soleat , non ad ge : Orate fratres. 11 suddiacono
« dignitatis praerogativam pertinet, latino dice , Suscipiat Dominus, e
»> ut per abusum irrepsit sed ad , finalmente dal libro, che gli sostiene
« religionein pertinet; ut nimirum un patriarca od nn vescovo assi-
» excitet adorationem, et effectum stente, poggiato sul porta-messale,
y* divinae gratiae repraesentet. Unde legge segretamente : Oblata, Domine.
( Apocal. 8) : M Incensa sunt oratio- Poco prima che incominci il prefa-
>^ nes Sanctorum « et in psalmo ca- zio, nel Pontificale di questo giorno,
» nimus. « Dirigatur, Domine, ori^ due cerimonieri vanno a prendere
*> lio mea, sìcut incensum in con- i due ultimi Cardinali diaconi, che
"
»> spectu tuo. si recano ai due lati dell'altare,
ove restano a somiglianza degli an-
geh, che custodivano il monumento,
Canto del Prefazìo, e del Sanctus
o sepolcro del risorto Signore, stan-
consacrazione ed elevazione del-
do uno incontro all'altro, sinché il
l' Ostia, e del calice. Lavanda
Papa parte dall'altare, e va al so-
della Jistola d' oro , e pregusta-
glio, tornando allora anch' essi ai
zione del vinoj ritorno del Papa
loro posti. Allorquando poi restano
al soglio dopo il Pater nosler, e
da incensarsi gli ultimi quattro Car-
la recita dell' Jgnus Deij e rito
dinali diaconi, Papa viene avvi-
il
di distribuire la pace.
sato dal primo cerimoniere, e intona
il Prefazio dal libro collocato sul
Mentre V uditore di Rota prosie- porta-messale, o leggile, voltandone
guo l'incensatura ( che dopo i vesco- i fogli il Cardinal vescovo assistente.
vi non assistenti dà al commendatore Il Cardinal diacono, nella suaccen-
di s. Spirito, agli abbati mitrati, ai nata incensazione, si regola in modo
penitenzieri, al governatore di Ro- da trovarsi in mezzo al presbiterio
ma, e agh altri coli' ordine di pre- della Cappella, per chinare il capo,
cedenza descritto al n. i di questo quando il Pontefice canta: gratias
§ cioè alla Cappella della Circonci- aganius Domino Deo nostro. Al
sione), il Papa continua la celebra- Sanctus, un cerimoniere accompagna
zione della messa. EgU, ricevuta la otto torcie accese ornate con carte
suddetta incensatuia, torna a lavarsi colorale e intagliate, portate da al-
le mani per mezzo del senatore, trettanti votanti di segnatura, sup-
ovvero d* uno de' conservatori di plendo mancanze referendari
alle i
GAP CAP 27
del soglio , restando uno accanto funzioni. Fatta pertanto dal Ponte-
all'altro nel gradino superiore. fice una genuflessione al ss. Sagra-
Il Pontefice canta tempo a suo raento, a capo scoperto, e colle ma-
J* orazione domenicale , ma quando ni giunte, parte dalTaltare, e torna
avanti di essa dice Per omnia sce- : al soglio. Il Cardinal vescovo assi-
ne di questo prodigio non si rispon- nistra del soglio : indi al primo ar-
de dai cantori. Vuoisi, che il t'on- civescovo o vescovo assistente a de-
tefice sia slato s. Gregorio I, al qua- stra, e quindi ad un uditore di Ro-
Je inoltre avvenne, che mentre ce- ta, che accompagnalo da un ceri-
lebrava nella basilica liberiana, dopo moniere, la porta in giro al primo
aver detto Pax Domini sit semper vescovo non assistente, il quale la
vobiscimi ^ un angelo gli rispose, et passa agli abbati mitrati , e questi
Clini spirita tuo. Il citato Adami ,
ai penitenzieri, al governatore di
seguendo la spiegazione che Inno- Roma, che la dà ai prelati di fioc-
cenzo III, Mysteriorum Missae lib. chetti, e questi ai protonotari apo-
8, cap. 13, fa AeW Amen, diceche stolici. Dopo il governatore, l'udito-
significando il pianto de' fedeli per re di Rota porta la pace al princi-
la morte del Salvatore , ed essendo pe assistente al soglio ; al senatore,
questo giorno di per la allegrezza che la passa primo conservatore
al
28 GAP GAP
cono, e del suddiacono latino j e vicino al Papa, il quale genuflette,
de Cardinali diaconi, e laici no' ed adora umilissimamente il ss. Sa-
bili, dopo la recita del Confiteor. grainento, come fanno, mentre passa
dall' altare al trono , i Cardinali , e
Dopo che il Pontefice è partito tutti gli astanti. A questo punto le
.salire sulla di lui sedia, si volta al- guardia svizzera, che sta attorno al
l'altare, e fatta una genuflessione, presbiterio, cioè nel modo che di-
copre con una stella d'oro, avente do- cemmo parlando dell' elevazione e ,
dici raggi, chiamata da' greci aste- che replicheranno dipoi in uno alle
risco, r ostia consagrata, affinchè non guardie nobili. Indi il Pontefice si
possa esser mossa dall'aria , o ca- alza , e resta in atto di adorare, fer-
dere sul pavimento ; uso che nella mandosi in piedi il suddiacono alla
Chiesa romana &' incontra per la sinistra del Papa, perché vicina al
prima volta nell' Ordine della mes- cuore, come spiega il Macri, per si-
sa pontificale, scritto sotto Urbano gnificare, che il sangue scaturì dal
"Vili. Quindi lo stesso diacono pren- lato destro di Cristo ferito. Antica-
de la patena, ed alzatala con am- mente il calice non si poneva die-
bedue le mani sino alla fronte, tro r ostia, come si costuma al pre-
ìa mostra al popolo. Dopo fa un sente, ma al lato destro, per deno-
lììczzo giro ,
rivoltandosi alla destra, tare lo spargimento del sangue e ,
finché appunto riguarda con la fac- dell' acqua, usciti dal lato destro del
cia il Papa e poi nella medesima
, Redentore.
forma torna indietro, e passando a Il diacono quindi prende il cali-
tena coir ostia consagra ta , fermata seta con merletto e fiocchi di oro,
dall'asterisco d'oro, al suddiacono ed in tal modo con divozione e ,
letto d' oro, che gli pende dal collo, alza. Indi lo stesso diacono si ri-
ed egli ancora genuflesso l'adora, tira , e resta in piedi alla sua de-
finché il suddiacono si alza per por- stra , vicino al Cardinal vescovo as-
tarla al Pontefice. Allora il diacono sistente, e a monsignor sagrista. Po-
levandosi torna dalla parte dell'epi- scia i due pritni patriarchi o arci-
stola, aspettando che il suddiacono, vescovi assistenti, presentano al Pon-
accompagnato da un cerimoniere tefice la candela accesa, o il messa-
e con divoto raccoglimento, giunga le, dg cui egli legge le due orazioni:
,,
CAP CAP 29
Domine Jesu Chn'ste, Fili Dei vi- > Pontifex est Christi vicarius, et
w, etc. e Perceptio Corporis tiii il : « caput omnium , qui in Ecclesia
secondo cerimoniere ri move dalla " deglint militanti, ila Christum Ec-
patena , che sostiene il suddiacono, « desiai caput perfectius, ac subli-
la stella d'oro, e il Papa prende « mius repraesentans , ad sublimio-
una delle due parti dell' ostia colla « rem locum communicare solet ".
sinistia , ex destro latere ad desi- Un' altra ne riporta il cerimoniere
gnandiini Dominici lateris perciis- Chiapponi, Ada Canoniz. s. Pii V,
sionem, dicendo: Paneui coelestem^ p. 2 35, cioè che siccome Gesù Cri-
e battendosi il petto tre volte, dice : sto consagrò il pane e il vino nel
Domine^ non suni dignusj e dopo cenacolo , ed offerendosi al Padre
di aver detto Corpus Domini nostri sotto gli occhi di tutto il mondo
Jesu Christìj etc, e di aver forma- compì e perfezionò il sagrifizio nel
to il segno della croce, l'assume. Al- Calvario, cosi appunto il Pontefice,
loia il suddiacono latino si ritira vicario di Cristo, consagra nell'alta-
al suo luogo di prima, per dar sito re, figura del cenacolo, e si comu-
al diacono, che si accosta col calice nica nel trono in faccia a tutti per
al Papa. Monsignor sagrista conse- imitare il crocefisso Signore sul mon-
gna la fistola (Fedi) al Cardinal te Calvario. Simile a questa spiega-
vescovo assistente, che, baciata la zione è quella su ciò addotta da s.
della comunione del diacono e sud- anche Benedetto XIV, nella Lette-
diacono, è bene premettere il si- ra a monsignor Reali sopra il ce-
gnificato del rito con cui il Papa
, lebrar la messa sedendo, Koma
si comunica al trono quando cele- 1754; ma oggi non è più in uso
bra pontificalmente. tal rito; bensì, nel cerimoniale della
Romanus Pontifex, dice Innocen- Cappella Papale, si lascia al Ponte-
zo III, de Myster. Missce, lib.IV, c.9, fice la libertà di comunicar sedendo
*> non communicat ubi fi'angit, sed i Cardinali diaconi, ed i nobili per-
»' ad altare fiangit, et ad sedem com- sonaggi laici , che hanno posto in
»' municat, quia Christus in Emmaus Cappella , de' quali ui appresso si
3o GAP CAP
V osculum paclsy o bacio sulla boc- quelli di Bologna e di Ferrara, an^
ca. Non comunica il diacono e sud- cor essi ricevevano la comunione dal"
diacono greci, come riflette il Can- ' le mani del Papa. Ed è perciò, che
Descrizione de' Pontificali^
cellieri, in queste due occasioni il Cardinal
f).
perchè questi non hanno
12 1, diacono ministrante, dall' altare torna
mimstrato all'aitare come i latini ; di nuovo al soglio a cantare il Coti-
ma hanno solamente cantato l'epi- fileor alla sinistra del Papa, il quale
stola, e il vangelo in greco; inol- sta in piedi scoperto, chinando il dia-
tre aggiunge, che sono essi per lo cono il capo nelle due volte, in cui di-
più preti, e perciò hanno prima ce- ce et libi Pater. Indi il Pontefice canta
lebiato,né conviene far variare sen- le due orazioni Alisereatur, et iiiclul-
za bisogno il rito loro, dappoiché gefitianij alle quali due volte il co-
si comunicano in fermentato. Fat- ro risponde Anien^ benedicendo in
ta la comunione coli' ostia nel mo- fine il Pontefice gh astanti con un
do suddetto, il diacono, e suddiacono segno di croce. Il diacono torna al-
partono immediatamente, e tornano l' ove mostia al popolo e al
altare,
ali altare riportando il diacono il
, Papa, come avea fatto del calice^ la
calice con entro la fìstola d' oro pisside colle particole consagrate, che
con cui si dice ricordare la can- poi consegna al suddiacono, il qua-
na, la quale colla spongia di aceto e le la porta al Papa, che all' avvici-
fìele fu approssimata alle labbra del- narsi di essa genuflette, siccome fan-
l'agonizzante Gesù. Il suddiacono no gli comprese le guardie
astanti,
porta via la patena, ed il Papa genu- nobili.Quindi due uditori di Rota;
flette con tutti gli astanti e le guar- ascendono al soglio, per sostenere
die nobili, quando
il diacono e sud- avanti al Pontefice un velo disteso,
diacono partono, come aveano fatto dinanzi al quale s' inginocchiano i
dello Specilegìo di Dachery, p. 3 06, quale intanto purifica le dita col vi-
32 GAP GAP
datolo abbia terminato di legger- " vestrae consuetum oft'erunt pres-
la dalla parte dell' epistola. Final- « byterium prò missa bene cantata ".
mente dopo che ha detto l' Ore- 11 Papa ammette al bacio della ma-
mus, e Dominus vobiscum, rispon- no l'arciprete , e del piede i due
dendo sempre il coro il Cardinal , canonici. Questo è il presbiterio sò-
diacono canta V Ite missa est. Al- lito darsi anticamente a' sacerdoti
hliLJa^ Alleluja, cui i cantori rispon- prò bene cantata missa, che si dà
dono, Deo gratìasj Allelnja, Alle- al Romano Pontefice ogni volta, e
Luja. il Papa, dopo che l'udi-
Allora ne' luoghi che celebra solennemente,
tore di Rota in tonacella colla cro- e sul quale scrisse eruditamente il
ce astata si è posto con essa dicon- Moretti. Dal Papa riceve detta bor-
tro a lui, stando sull'altare, iiituo- sa il Cardinal diacono ministrante ,
na Sit nomea Domini benedictwnj
: che ha cantato il vangelo, e questi
Adjuloriwn nostrani in nomine Do- la regala al suo caudatario, il quale
mini^ dà la trina benedizione, rispon- la riporta colla moneta antica al sa-
tutti i sagri abiti per la solenne be- quod primus canonicus cum ar-
nedizione, e perciò allora si rimette chidiacono donarci bursellam Pa-
i guanti. In questo luogo il Cardi- pae de raso carbasino rubeo, cum
nal arciprete della basilica, con due XV solidis, et ipse postea eam
canonici sagrestani maggiori in cotta donavit Cardinali de Petruciis, qui
e rocchetto, a nome del capitolo, gli evangelium dix.it " :
CAP CAP 33
st'tle ai Iati della croce, è da paia- con tre dita, ed in nenie della ss.
lieniori elevato nella sedia gestatoria, Trinità; dopo la quale i due Car-
e da ioi'o trasferito sotto il baldac- dinali diaconi assistenti pubblicano
cliiiio, e fra i flabelli, al gemillesso- l'indulgenza plenaria in latino, ed
rio, coperto di drappi bianchi situato in italiano. I signori forestieri d'am-
nel mezzo della basilica, ove in due bo i sessi sono ammessi a vedere
banchi coperti di tappeti prendono questo sorprendente, religioso , in-
luogo i Cardinali , coi cuscini che descrivibile spettacolo, nella loggia
distribuiscono secondo l'ordine i pro- del palazzo apostolico sulla galle-
pri decani. Ivi depostosi dal Ponte- ria o vestibolo sinistro della basi-
fice il triregno , discende e si pone lica vaticana, non ha guari amplia-
a venerare le reliquie maggiori della ta, e resa molto decente, oltre quella
Croce, del Volto santo e delia Lan- distinta nello stesso luogo pe' sovra-
cia, che si mostrano come al vener- ni; trovandosi anco in detta loggia
dì santo, da un canonico della basi- i camerieri segreti di spada e cappa,
lica colla stola , e co' guanti rossi e i bussolanti onde ricevervi quelli
assistito da due altri canonici in cot- muniti del biglietto di monsignor
ta, e rocchetto, indicandosi la diver- maggiordomo. Datasi poi dal Papa
sa ostensione di ciascuna reliquia dal altra particolare benedizione, passa
suono di due campanelle, e benedi- in fondo dell'atrio della medesima
cendosi colle reUquie il popolo sol- loggia al Ietto de' paramenti , ove
tanto dall'uno, e l'altro lato della depone gli abiti sagri, e riprende k
ringhiera, ma non in mezzo, come mozzetta e stola bianca, colla quale
si fa le altre volte, quando non evvi spogliatosi della falda in un conti-
il Papa , Pontificiae
in majestatis guo gabinetto , depone anche i san-
reverentiam. V. Petro Moretti, Dis- dah, e le scarpe usate nel pontifi-
sertatio historico ritualis , de ritu cale, calzando quelle usuali di color
oslensionis sacrarum reliquiarum bianco. Quindi, preceduto dal croci-
Romae 1721. fero colla croce Pontificia, fa ritorno
Finita questa ostensione, per la alle sue stanze, col corteggio, chfc
quale non si dispensano le consuete antecedentemente dalla sua residenza
CtU'lelle colle analoghe orazioni ; lo avea accompagnato alla camera
ostensione a cui assistono i Car- de' paramenti, presso la sala ducale,
dinali nel modo sopra detto, e ed i Cardinali , e gli altri si levano
in mezzo ad essi, lungo per la
e gli abiti sagri nello stesso atrio del-
navata tutti gli ordini di persone as- la loggia , appena partito il Papa.
sistenti al Pontificale; il Papa sa- Prima allorquando il Pontefice avea
le in sedia gestatoria sotto il bal- compartita la benedizione, sulla se-
dacchino, o fra i flabelli, e per l'atrio dia gestatoria faceva ritorno alla
vaticano, per la scala, e sala regia, camera de' paramenti presso la sala
viene portato alla loggia della bene- ducale; ed allora i Cardinali subito
dizione ,
procedendo i Cardinali , i dopo la benedizione deponevano i
segue a fare, se il Papa non dispen- emanato a' 26 marzo 17 16. Quindi
sa. Anticamente costumavasi ezian- il medesimo rehgioso pubblica T in-
dio , che il maestro de' cappellani dulgenza di trent' anni concessa dal
cantori della Cappella Pontificia, do- Sommo Pontefice agli astanti.
mandava, Papa voleva i con-
se il
certi alla sua mensa, accompagnati 19. Cappella Papale della terza
dal suono dell'organo; e se prima festa di Pasqua, o feria III.
aveano ognuno dopo il canto una
coppa di vino, e un bizanzio, come Celebrasi nella Cappella suddetta,
dicemmo altrove , fino agli ultimi essendo eguali l'apparato, l'arazzo,
tempi ebbero 1' agnello e le paste , e il colore de' sagri paramenti a
della mensa Papale e un doblone , quella precedente, siccome eguale è
di ricognizione, come riporta il pre- il modo, con cui vi si conducono
lodato Adami, nelle sue Osserva- il Pontefice, e il sagro Collegio.
zioni eie, pag. 65 , e 66, ove pur Canta messa un Cardinale del-
la
Papa, nello stesso giorno di Pasqua, collegio Nazareno (/^e<^/), discorso che
come riportiamo all'articolo Cappel- si dispensa stampato dopola Cappel-
guente nella Cappella Palatina, ove ri- è: Surrexit Pastor bonus, composi-
siede il Papa. Il paliotto e il baldacchi- zione del Palestrina con seconda par-
no dell' altare, ed il baldacchino del te. Nel 1788, ricorrendo in questo
trono sono come nella messa del giorno la festa dell' Annunziazione
sabbato santo, e nell' arazzo si rap- di Maria Vergine, Pio VI fece va-
presenta la risurrezione del Signore. care la cappella nel palazzo aposto
1 Cardinali vi si recano abiti. m hcOj ed mvece si recò a celebrarla
GAP CAP 35
nella chiesa della Minerva, avendo vedi, e venerdì precedenti al sab-
secx) in caiTozza i Cardinali Braschi, bato in A Ibis ^ e per lo più nella
e Finocchielti. sala Clementina del Vaticano, così
chiamata dal suo autore Clemen-
20. Cappella Papale del Sabba fo te "Vili, Aldobrandini. Questa chia-
in AlbìSy e talora colla distribu- masi del soffitto dorato , come già
zione degli Agnus Dei benedetti in altro luogo avvertimmo, per di-
precedentemente dal Papa. stinguerla da quella di egual no-
me, edificata dal medesimo Ponte-
Questa celebrasi nella Cappella fice, e decorata di bellissimi marmi,
del palazzo apostolico, abitato dal e pitture a fresco, ove un tempo si
sovrano Pontefice, il quale v'incede fece la tavola degli apostoli nel gio-
in piviale bianco, e mitra di lama vedì santo. La funzione si eseguisce
d'oro. I Cardinali indossano vesti, dal Papa, e da vaii Cardinali alla
cappe e tutt' altro rosso, ed usano presenza del sagro Collegio nel mer-
una carrozza. Il baldacchino dell'al- coledì, e se non la fa ne'seguenti gior-
tare, l'arazzo, il paliotto, ed il tro- ni lo stesso Pontefice, è proseguita nel
no, sono eguali a quelli della messa giovedì e venerdì da monsignor sagri-
del sabbato santo. Canta messa un sta, coir assistenza del sotto-sagrista ,
della medesima, suU' altare legge che per monsignor guardaroba custo-
r indulgenza d'anni trenta concessa disce gli Agnus Deiy e di altri sacri
dal Papa agli astanti. Il mottetto ministri. Incombe al sagrista nel
dell' offertorio, f^oce niea, è di Fe- martedì precedente la preparazione
lice Anerio. del bagno, e la benedizione per gli
Non si fa il discorso, perchè talvolta Agnus Dei, dell' acqua in cinque
il Papa terminato
, il communio del- conche, e sebbene in molte funzioni
la messa, distribuisce gli Agnus Dei per la sua impotenza, od assenza
di cera precedentemente da lui be- Supplisca il p. sotto-sagrista, pure
nedetti. Sebbene all'articolo Agnus Clemente XIII, volendo fare, nel
Dei di cera benedetti, si descriva 1759;, la benedizione di essi, ed
l'origine, la forma, l'uso, gli effetti, essendo indisposto il sagrista, com-
la benedizione, e la distribuzione di mise la preparazione del bagno, e
essi,non riuscirà superfluo l'avere altro occorrente alla funzione a mon-
qui un piccolo cenno analogo alla signor Erba Odescalchi suo maestro
funzione. di camera, e protonotario apostolico;
Ogni Pontefice nel primo anno quindi 1' eseguì il Papa nel mercole-
del suo Pontificato, e poi ogni sette dì, giovedì, e venerdì dopo Pasqua,
anni, e similmente nell'anno santo, coli' assistenza de' Cardinali. Questa
suol fare la benedizione degli Agnus benedizione venne anche denominata
Dei di cera bianca, di forma ovale, Battesimo, giacché, come asserisce
coli' immagine impressa di Cristo il Panvinio, fu sostituita all' usanza
sotto la figura di un agnello, che di battezzare i catecumeni. Antica-
tiene lo stendardo della croce, e mente il detto sagrista avea la cuni
dall'altro lato, quella di alcun santo. di tener pronta la cera per fabbri-
Tale benedizione si eseguisce dal Pa- carli , cioè ({uella avanzata dai cerei
pa, specialmente nel mercoledì, gio- pasquali de'precedcnti anni, alla qua-
,
36 GAP GAP
lene aggiungeva dell' altra ; ma tale due mazzieri, 1' accolito turiferario
formazione, a lui insieme ai suddia- decano de' votanti di segnatura, il
coni aj30stolici devoluta, viene oggi suddiacono della Cappella colla croce
eseguita dai cisterciensi di s. Croce astata, in mezzo a due cerofera-
in Gerusalemme. Essendo terminati ri, suddiacono apostolico uditore
il
divozione de' fedeli, senza attendere con due cappellani comuni in cotta, i
le accennate circostanze, il Papa dà quali per la sala regia, preceduti dalla
facoltà allo stesso sagrista di farne guardia svizzera entrano nella Cap- ,
poi tutti gì' individui, che la com- terza volta, e parimenti dal coro si
pella Sistina per andare alla Paolina, vescovi, e vescovi assistenti, e non
,,
GAP GAP 37
che li ricevono genuflessi
assistenti, sagre vesti, e riprendono quelle del
egualmente nella mitra, baciando loro grado. Se poi il Sommo Pon-
gli Agnus Deiy e il ginocchio; al tefice fòsse impedito, o impotente
commendatore di s. Spirito,ed agli a fare la distribuzione degli Agnus
abbati mitrati, che li prendono pure Dei, ne fii le veci, nello stesso sal>
nella mitra, baciando il pi«cr<:; ai pa- bato in Albis, il Cardinal dell'ordine
dri penitenzieri vaticani, .^he li rice- de' preti cui tocca cantare la messa,
vono nelle berrette, e a tutti gli altri, assumendosi da quelli, che ne han-
che dopo di aver ricevuto, e baciato no r uso, i paramenti bianchi ed ,
dopo il suo termine, il Papa ritorna cappe non vi sono più le pelli bian-
alla camera de'paramenti e i Car- , che di arniellino, e chi ne ha l'uso,
dinali e la prelatura depongono le le porta in vece foderate di selw.
,, ,
38 GAP GAP
Ciò si eseguisce dietro V intimazione sedia Papale. Se ha luogo la Cappella
per ischediila stampata che fanno i al Laterano, sulle colonne dell' altare
GAP CAP 39
corani SS. D. N. Paulo V, ci sa- dinali , e gli altri ,
genuflessi nella
cro Carclinalium senatu; Hieronymi navata di mezzo venerano le sagi'e
Corii Mediolanensis. J. V. D. de Do- teste de' ss. Pietro e Paolo, che stan-
mini in codimi Adscemu O ratio no sopra l'altare nel tabernacolo che
ad S. D. N, Urbanum VILI in lo sovrasta; discendendo a tal effetto
bas. laterauensi , liahita i3 kal. il Papa dalla sedia gestatoria, e pren-
maji 1627; Dom. Gallesii Finarien- dendo posto i Cardinali ne' banchi
sis S. C. Indicis consultoris, et in laterali, ove i rispettivi decani prepa-
rom. Sapientiae univ. sac. can. pro- rarono loro i cuscini per genuflettere.
fess.de Christi Ascensione ad Cle- Preceduto pertanto da tutti quel-
menl&ni IX, Oratio habita in Va- H, che hanno luogo in Cappella,
ticano 1 668. dalla prelatura, e dal sagro Colle-
Nel k8o7, Pio VII il Pontefice gio in cappe rosse , il Papa in se-
concesse l'onore di recitare in que- dia gestatoria , con piviale bian-
sta solennità il discorso ad un alun- co , triregno , e flabelli, colle solite
no dell'almo collegio Capranica; ma preci , dà al popolo la solenne be-
siccome il p. maestro del sagro pa- nedizione, ad esempio di quella data
lazzo, che allora nominava chi do- da Gesù Cristo alla sua Chiesa, nel-
vea pronunziarlo, aveva già destinato r atto di salire al cielo in questo
il soggetto così r alunno recitò il
, giorno. I cantori rispondono quattro
sermone nella Cappella di s. Gio. volte Anicn, tra il fragore delle ar-
Battista, e nell' anno seguente ebbe tiglierie, il suono delle campane, e
luogo ed effetto la Pontificia con- lo strepito di tutti i militari stro-
cessione, (jli alunni dicono questo ser- nienti, suonati dalle bande della mi-
mone vestiti di cappa paonazza , e lizia Pontifìcia, schierata sulla piaz-
berretta nera. Dopo il vangelo si za in belli» ordinanza, e formante
spegne il cereo pasquale per indica- un quadrato, o poste a scaglioni.
re la partenza di Cristo dagh apo- Quindi i Cardinali diaconi pubblica-
stoli, e si tolgono dal letto de' pa- no r indulgenza plenaria in latino ,
ramenti le due palme benedette, che e in italiano per cui non si an- ,
condotto alla loggia della benedizio- dopo il suo discorso. Dopo di che
ne cioè
, se celebra la Cappella al il Pontefìce sulla stessa loggia , si
Laterano , alla loggia della facciata spoglia al letto dei paramenti degli
principale, se la tiene nella Sistina, abiti sagri, e nel contiguo gabinetto
a quella della facciata della basilica si leva la falda , e colla mozzetla e
4o GAP GAP
Pietro e Paolo, ed anco ne! dì della con piviale rosso, e mitra di lama d'o-
dedicazione della basilica vaticana, ro; e i Cardinali con ve?>ti, cappe, e
avendosene esempi, che rimontano alla tutt' altro rosso, co' domestici colle
metà del XIII secolo, onde poi ven- livree di gala. L'arazzo dell' altare
ne il costume di pubblicare nel gio- rappresenta la venuta dello Spirito
vedì santo la bolla in Cociia Do- Santo sopra i discepoli, copiata dal-
mìni. V. gli Ordini romani XIV e l' originale di Giuseppe Chiari ro-
XV ^ presso il Mabillon, Mas. hai. mano. Il baldacchino dell'altare, e
toni. II, p. 397, 5 II, e presso il quello del trono sono di velluto ros-
Gattico, Ada
caerem. pag. 82, 83. so, del qual colore sono il pali otto ,
In questo stesso giorno , nell' anno e la coltre del trono, e la col trina
precedente la celebrazione dell'anno della sedia Pontificia , cioè di lama
santo, il Pontefice fa pubblicare d' oro rossa. Anche questo vespero
l'anno santo medesimo nel por- si regola a norma di quello dell'E-
tico della basilica vaticana , ed in pifania , meno però che mentre
, i
sul portico avanti l' obelisco , ove ritus, che intuonano due soprani
Innocenzo XIII nel 1723 la diede anziani.
senza aver assistito alla Cappella,
24. Cappella Papale per la festa
ma solo adorato il ss. Sacramento,
di Pentecoste.
e venerato le sagre teste de' principi
degli apostoH. Avendo però Clemente Questa solennità fu detta Pasqua,
XII eretto la sontuosa e magnifica rosata, perchè in molte chiese d'I-
facciata della basilica lateranense in talia si spargevano dall'alto delle
uno alla loggia per la benedizione, rose, ed anche in s. Giovanni in
fu egli il primo, che dopo la Cap- Laterano, mentre in altre chiese al
pella dell'Ascensione, nel 1736, la canto dell' inno Veni creator Spiri-
compartisse da essa solennemente, e lusj si suonavano le trombe per de-
quindi il canonico Maria Ferroni notare il repentino fuoco, il quale pre-
arcivescovo di Damasco , in nome cedette la venuta dello Spirito San-
del suo capitolo lateranense, recitò a to, che in questo giorno celebra la
quel Papa un' allocuzione di ringra- Chiesa. Anticamente nella chiesa di
ziamento. Tuttavolta questo Ponte- santa Maria ad Martyres si reca-
fice tanto prima , che dopo detta vano i Pontefici col clero, nella do-
epoca, per lo più compartì ia solen- menica precedente alla Pentecoste,
ne benedizione per questa solennità a celebrarvi la stazione, e la messa
dalla loggia del Quirinale, a cagione dello Spirito Santo; nel qual tempo
della sua età, e privazione della vista. dalla sommità del tempio si getta-
vano delle rose per cui rimase il
,
23. Vespero Papale della Pentecoste,
rito di dispensarle in coro in questa
Questo ha luogo nella Cappella pa- festività ; e sulla stessa venula si re-
di s. l*ielro, ove in questo giorno lli creator Spirilas, che colla sequen-
setto dell' inno della festività : Veni sopra, non essendovi nella messa par-
pater pauperum, come quello, che ticolarità diversa dalle altre, in cui si
guito in arazzo presso il bel dipinto non più avrebbe fatto il sermone
del milanese Pietro de Pretis. Il per r Assunta, ma sibbene in que-
paliotto è di color bianco, e la col- sta festività. Fino al secolo XVIII
tre, e coltrina della sedia Papale, adunque era indeterminato il sog-
sono di lama d' argento co' soliti ri- getto che dovea pronunziare quel
,
cami di fiori d'oro. Nelle cerimo- discorso, come si vedrà dalle seguenti
nie , e canto di questo vespero si orazioni, e sermoni pubblicati colle
osserva pure quanto dicemmo al stampe, donde pur si conosce, che la
n. 2, parlando del vespero Papale Cappella della ss. Trinità fu costante-
dell'Epifania. mente celebrata nelle Cappelle Si-
stina del Vaticano , . e Paolina del
26. Cappella Papale per la festa Quirinale, meno i casi, che celebran-
della ss. Trinità. do in essa diversi Pontefici le so-
lenni Canonizzazioni (Vedi), ebbe in-
Questa si tiene nel modo detto vece luogo il Pontificale nella ba-
al suo primo vespero nel Pontificio silica enei 1787 nella ba-
vaticana,
palazzo ed il celebrante, eh' è un
, silica lateranense, per una partico-
Cardinale dell'ordine presbiterale, as- lare disposizione di Clemente XII.
sume i paramenti bianchi. Il Papa, Petri Gemellii thcol. parisiensis, i/i
GAP CAP 43
fcsto ss. Trinilaùs O ratio hahita ad ss. D. IV. Clenienteni X, habita
an. i^yG corani SS. D. N. Gregorio in sacello Pontificwn vaticano a
XIH3 et illustrissiniis j ac reveren- Ludovico Alphonso Suaresio cccl.
dissiniis S. R. E. Card.j Laclii Pe- aven. praep. et Rotae aud. coad. an.
regrinide ss. Trinitate Oratio apud 1670; M. Ani. de Rubeis romani,
Sixtuni V. P, M. , an. i588^ et ^Enigma a divina fide hwnano generi
anno 1 591 ^ regnando Clemente Vili: propositum, sive de ss. Trinitatis ar-
Sanctii de Sandoval theol. de ss. cano, Oratio liabita in solenini ss.
Trinitate ad Sixtuni V^ Oratio ha- Trinitatis die, ad ss. D. N. Clemenleni
hita in sacello vaticano , i5 j'ulii X anno 1 674; Horatii Biffi cremonen-
anno iSgo; Porap. Ugonii de Deo sis in utroque jure doctoris, de ss. Tri-
uno, et trino ad Clemente ni Vili, Oratio habita in Pon-
nitatis mysterio,
Oratio habita in sacello pontificio tificio palata vaticani ad
sacello
die festo ss. Trinitatis anno i5^3; ss. D. N. Innocentiwn XI, R.omae
44 GAP GAP
volta si ha, che nel 174^', Benedetto Papale, dopo aver adorato Gesìi.
XIV lo celebrò nella Cappella Pao- Sacramentato nella sua cappella.
Hna del Quirinale sua residenza, do- Poscia si reca nella camera de' pa-
po il quale passò al palazzo vati- ramenti della Pontificia Cappella
cano aflìne di pernottarvi a causa ad attendere la fine del vespero,
della processione del di seguente. Sì per accompagnare, secondo il con-
regola come tutti gli altri già de- sueto, il Papa nelle proprie stanze.
scritti. Il quadro dell'altare rappre- Sino a tutto il pontificato di Pio
senta in arazzo la cena Eucaristica, VI, la processione del Corpus Do-
il paliotto è di color bianco , e la mini ^ passando avanti al palazzo
coltre del trono, colla coltrina della Accoramboni, sulla detta piazza Ru-
sedia, sono di lama d'argento rica- sticucci, continuava per la via di
che si sono fatti per dove dee pas- Lorenzolo, e da quello del menzio-
sare nella mattina seguente la so- nato quartiere della linea, imboccava
lennissima processione, sieno decenti nel braccio del vicino colonnato.
e in regola, ciò che fino al termine Sappiamo inoltre dall' Infessura, co-
dello scorso secolo egli faceva con me poi meglio diremo, che Nicolò
nobile cavalcata. Ora però è accom- V portò primo nel i447 pi*o-
pel
pagnato, preceduto e seguito dalla cessionalmente il ss. Sacramento per
guardia svizzera col suo capitano, la sua festa da s. Pietro sino a
da' mazzieri, e carabinieri Pontificii, Porta Castello, che ora è chiusa
dal battistrada, dal foriere maggiore dappoiché soleva farsi tal funzione
da un maestro di cerimonie, dai in s. Giovanni in Laterano, ove in
cappellani comuni, dal fioriere, dal fatti egli stesso la fece neh' anno
sotto-foriere, dai bussolanti, da altri, e seguente i44^j portando il Santis-
dai capi artisti del palazzo apostohco. simo da questa basilica fino alla
lìalicra alle portf* di Liegi nel Belgio, della settimana innanzi Pasqua, cioè
zeliìiite del culto, che si deve alla nel giovedì santo, la memoria di
ss. Eiicarislia, nel i23o circa, fatta quella mensa divina, con cui il Re-
priora delle cisterciensi di Mont- dentore lasciò perpetuamente se sles-
Corneillon, ebbe una celeste visione so in cibo, e bevanda a' suoi seguaci,
da cui fu avvertita di venerare con nondimeno siccome in quel giorno
particolar festività, e in giorno de- si occupano i fedeli a piangerne la
terminato la ss. Eucaristia. La pia passione e la morte, intertenendosi,
donna comunicò questa visione a in moltissime cerimonie di letizia, e
Giovanni canonico di Liegi, il quale tristezza, come Cap- si descrisse alla
la consigliò a consultaine i teologi pella del Giovedì Santo, non poteva
e i vescovi , come appunto ella ese- rendere al Corpo di Cristo quell' o-
guì con alcuni religiosi domenicani, maggio di venerazione e culto, che
col vescovo di Cambray, e coli' ar- esclusivamente convenivagli. In tale
cidiacono di Liegi, Jacopo Pantaleo- perplessità, e mentre Urbano IV
ne da Troyes, che, divenuto succes- per le vicende de' tempi, dimorava
sivamente vescovo di Verdun e , allora in Orvieto, un sacerdote te-
patriarca di Gerusalemme, benché desco, celebrando la messa, nella
non decorato della porpora Cardi- chiesa di s. Cristina in Bolsena
nalizia, nel 1261, fu eletto Papa luogo vicino ad Orvieto, dopo la
col nome di Urbano IV. Da tutti consacrazione cominciò a dubitare
questi fu approvata l' introduzione che il pane, ed il vino fossero con-
della nuova festività , e ne fu com- vertiti nel corpo, e sangue di Cristo
posto l'uffizio, per cui Roberto ve- ed improvvisamente uscì dall'ostia
scovo di Liegi, nel concilio celebrato consacrata prodigioso e vivo sangue,
nel 124^? ordinò la festa medesima che macchiò il corporale. 11 sacer-
in tutta la sua diocesi, come pur dote, per occultare la sua miscre-
fece nel Belgio Ugone di s. Caro, denza, cominciò a piegare il corpo-
Cardinale Domenicano, e legato apo- rale, ma in questo restarono im-
stolico inGermania, giacché essendo presse tante effigie di uomo, quante
stato prima priore del suo Ordine, erano le pieghe, onde rapidamente
fu uno dei consultali dalla b. Giu- fu divulgato il miracolo, che sapu-
liana. Morta questa, una divota don- tosi da Urbano IV, ei mosse subito
na per nome Eva a cui la beata per Bolsena, e verificato il meravi-
avea partecipato la sua visione, fece glioso portento, con solennissima pro-
premurose istanze ad Enrico, che cessione, e con molta pompa pose in
nel vescovato di Liegi era succeduto custodia il detto corporale e alla vene-
a Roberto, perchè ottenesse dal sud- razione nella cattedrale di Orvieto(^'^-
detto Jacopo Pantaleone, divenuto di). Quindi supplicato il Pontefice an-
Pontefice Urbano IV, che a tutta che dagli spagnuoli,per essere accadu-
la Chiesa si propagasse la nuova festa. to egual miracolo in Daroca di Valen-
Il Papa sebbene, come dicemmo, za, nel 1264) e per abbattere con
da piivato l'avea già approvata in maggior vigore l'eresia di Berenga-
Liegi, andava procrastinando la con- rio, il quale avea negalo la preseir/.a
cessione per non essere accusato di reale di Cristo nell'Eucaristia, vinta
temerità, sebbene rillelleva, che fe- la sua titubanza, coli' autorità della
steggiando la Chiesa nella feria V coslituzioue, Transitunix, data Ur-
, ,
46 GAP CAP
he velcri die 8 septembris 1 264 337, e Donzellino Hislor. de so-
istituì la festa del Corpo di Cristo, lemnit. et festivil. Corporis Christi;
Corpus Domini, nel giovedì dopo Chappeavil tom. II. Ilist. Leodiens.,
l'ottavo giorno di Pentecoste, e pub- pag. 642; Bartolomeo Fiseu , De
blicò 1' ufficio di tal solennità, che Origin. feslivitatis Corporis Cfirisli,
fece comporre da s. Tommaso d'A- Leodii 1629; Marlene de antiquit.
quino, allora professore di filosofìa Eccl. discipl. in div. celebr. officio
in Orvieto,mentre s. Bonaventura cap. 29; Papebrochio in Propilaeo,
ne compose la messa colla sequenza Dissert. 2 3. De Officio prò feslo
Landa Sion Salvalorem, per ordine Corp. Christiy par. II, pag. 5i, e
dello stesso Urbano IV, secondo che Bartholet, nella sua Storia della
alcuni han creduto, ma non i do- istituzione della festa del Corpus
menicani, come leggesi nel tom. I, Domini, Liegi 1746.
Script. Ord. Prcedicalor. scec. XIII, In quanto all' istituzione della pro-
pag. 340. edit. Paris. 17 19. cessione, alcuni pretendono con Pan-
Morto poco dopo Urbano IV, a' 2 vinio, che Urbano IV abbia colla
ottobre dello stesso anno 1264} t^^ festa istituita parimenti la processio-
festanon fu da tutti osservata. Per- ne, che in tal giorno si suol fare;
ciò Clemente V, nel concilio gene- altri l'attribuiscono a Giovanni XXII
rale di Vienna in Francia, nel i3i 1, del 1 3 r 6, non avendo Urbano IV
colf unanime consenso di que' padri, parlato nella sua bolla, Transiiurus,
la confermò col decreto: Si Domi- di processione, ma della festa sola-
nuni de reliquiis, et venerai. Sancto- mente, su che è a vedersi ildi
rnnij il che approvarono Giovanni Ferrari verbo Festa num. 61.
,
te, anche ne' luoghi caduti nell'in- dentro l'ostensorio, cui mai sempre
terdetto. Martino V, confermando ebbero ad onor grande di accom-
la festa , la estese a tutta l' ottava pagnare colla maggior pompa pos-
col disposto della bolla, Ineffabile sibile, oltre il clero, gì' imperatori,
.sacranienlum , presso il Bull. rem. i re, i magnati , e i pubblici magistra-
tom. Ili, par. II, pag. 461; osser- ti,cantando inni e cantici sacri , e
vanza, che comandò pure Eugenio portando ceri e doppieri accesi. In
,
cedendo inoltre questi ultimi due decoro, che ovunque e per tutta la
Pontefici indulgenze, per eccitare i Chiesa universale si propagò. In
fedeli a divotamente solennizzarne la Pioma poi , testifica il Bonanni , Nu-
festa , che il Tridentino chiamò niismata Ponlificum, tom. II, pag.
trionfo dell'eresia. V. Lambertini, 665, non sempre i Papi portarono
De Servorum Dei Beai. lib. IV, in processione il Santissimo col me-
pag. 2, cap. 3i, e Instit. 5 et So; desimo rito, com' egli osservò nel
Cristiano Lupo, Disserlalio de sa- Diarii de' maestri ne di cerimonie,
cris proccss. in fpdbus circumfirtur nello ne circoscritto
stesso luogo,
sacros. Euchar. Sacrani. tom. XI, nello stesso cammino. Nicolò V,
noviv cdit. cap. II, et IX, a pag. Pareniucelli^ fu il primo Papa, per-
GAP CAP 47
testimonianza del citato Stefano In- testa, e in sedia gestatoria, lo portò
lèssura, presso il Muratori, Rer. Giulio II; nel i5i3, Leone X se-
/tal. toni. Ili, par. I, pag. ii3i, dendo col capo scoperto, ma nel
ad introdurre- l'uso di portare il ss. i5i8 sedendo colla mitra preziosa
Sacramento nella solenne processione in capo, ritenendo che fosse più
del Corpus Domini, portandolo ac- conveniente l'usare la mitra, mentre
compagnato da' Cardinali, arcivesco- andava in sedia; Clemente VII, nel
vi vescovi, e da tutto il clero delle
, i532, lo portò a piedi col solo
chiese di Roma, agli 8 giugno del berrettino bianco in testa; Paolo HI,
144? (primo anno del suo Ponti- nel i535, sedendo colla mitra; Pio
ficato) a piedi da s. Pietro fino a IV nel i56o, sedendo col triregno
Porta Castello, una delle sette porte in capo; s. Pio V nel i566 a piedi
chiuse di Roma, che prese il nome col triregno, e lasciando questo an-
dal vicino Castel s. Angelo. Prima dò col berrettino; Gregorio XIII nel
solca farsi tal funzione dalla basilica 1572 lo portò eziandio a piedi e
lateranense, siccome cattedrale del col berrettino, ma dopo k congre-
romano Pontefice, fino alla chiesa gazione da lui istituita per la rifor-
di s. Clemente ; e in fatti, nel r
44^> ma delle cerimonie della Cappella
tanto praticò lo stesso Nicolò V, Pontificia, giudicò essere più decen-
portando Venerabile dalla detta
il te, che in questa funzione il Ponte-
basilica a Clemente, e ritornando
s. fice portasse il ss. Sacramento in
a s. Giovanni, il che si legge anche sedia, colla mitra, secondo V uso
nella sua vita scritta dal Giorgi. introdotto da Alessandro VI, ed è
Soggiunge rinfessura, che ciò av- perciò, ch'egli in tal modo lo portò
venne a' 23 di maggio, e che la nel 1573 ; Sisto V, nel i585, lo
sera il Papa ritornò a cavallo al portò a capo scoperto;
piedi col
palazzo Vaticano passando per la ,
Gregorio XIV, nel iSgo, in sedia
regione di Trastevere. colla mitra, e nello stesso modo lo
S' ignora precisamente quando ve- portò Innocenzo IX, nel i^gi; Cle-
nisse stabilito di fare la processione mente Vili, nel 1592, andò a piedi
nella basilica di s. Pietro. Certo è che col capo scoperto, come nel i6o5
Sisto V, colla bolla Egregia de' 28 fece Paolo V, il quale poi nel 161')
febbraio i586, regolando le Cap- andò in sedia col capo scoperto, e
pelle, e Pontifìcie funzioni, prescrisse, nel 16 16, colla mitra preziosa. Lo
che quest' augusta processione dalla stesso praticò Gregorio XV, nel 1621.
Cappella Sistina avesse termine nella Urbano Vili, nel i63 i,andò a piedi
basilica vaticana. Sul modo poi, col colla testa scoperta, e nel 1689 in
quale i Papi portarono il Santissi- sedia colla mitra, siccome fu imi-
mo, non riuscirà superfluo che qui si tato nel 164^ da Innocenzo X.
riportino diversi esempi. Nel i486, Un altro uso introdusse in questa
Innocenzo Vili lo portò in sedia medesima funzione Alessandro VII,
colla mitra in capo; nel 149^ Ales- Chigi3 il quale non potendo nel pri-
sandro VI, nello stesso modo, seb- mo anno del suo pontificato fare il
bene il Burcardo attribuisce il rito giro della processione a piedi, per
di portarlo in sedia gestatoria al se- l'incomodo rimastogli del taglio sof-
condo, e per la prima volta nel ferto per r estrazione della pie-
i494- ^cl i5o4, colla mitra in tra ^ mentre era nunzio in Co-
,,
4^ GAP CAP
Ionia, ne volendo andare come i rezza. E il Papa suole Jisare
siccome
suoi predecessori assiso nella sedia un gran manto, o piviale bianco,
gestatoria, col disegno del Bernini, r amplissimo suo paludamento fa
fece fare una macchina, chiamata figurare il Pontefice come stesse ge-
Talamo^ sulla quale dovesse portare nuflesso, mentre già diversi Pontefici
genuflesso il come appa-
Santissimo, hanno adottato il rito di portare il ss.
risce da una sua medagha riportata Sacramento sedendo, come poi si dirà.
dal Molinet, Histor. Summ. Pont, JXel i655 Alessandro VII portò
per Numismata pag. iSg, Lutetisc il Venerabile genuflesso sul talamo,
1679; ^^^ Bonanni Numismata , col capo scoperto, ma non abolì l'u-
Pontif. tom. II, n. 26; e dal Venuti so di portarlo in sedia gestatoria, co-
Numismata Rom. Pontif. pag. 271 me erroneamente credette il citato
col motto: Procedamus et adoremus Molinet pag. 818, né ordinò, che
in Spiritu et meritate j non che dal per r avvenire lo portasse il Pontefice
vero disegno di detta macchina, genuflesso. Quindi Clemente IX nel
pubblicato in rame da Carlo Ceci 1668, lo portò come Alessandro
nel i655. La macchina antica era VII, ed altrettanto fecero Clemente
formata a guisa d'un genujflessorio, X, nel 1670 ed Innocenzo XI, nel
,
tutta dorata con vaghi intagli , e 1677, il quale però nel 1680 an-
teste di serafini, venendo elevata per dò in sedia colla mitra in capo. In-
mezzo di due stanghe foderate di nocenzo XII nel 1691 portò il San-
velluto rosso dai palafrenieri Ponti- tissimo in sedia col berrettino : Cle-
fìcii. A' piedi eravi uno sgabello fatto mente XI, nel 1701, a piedi col
a guisa di faldistorio con cuscino capo scoperto, enei 1706, genufles-
ricamato d' oro, co' fiocchi e fregi so sul talamo col capo scoperto, co-
simili , sul quale il Papa posava le me pur fece Innocenzo XIII, nel
mezzo poi della macchi-
braccia. In 1722. Benedetto XIII Io portò a
na eravi un perno con piedistallo piedi col capo scoperto, ma dopo di
di legno dorato, per collocarsi la lui Clemente XII del 1780, Bene-
palla forata in cui fissare l' ostenso- detto XIV del 1740, Clemente XIV
rio,che il Papa dovea tenere colle del 1769, e Pio VI del 1775, tut-
mani stando genuflesso. Intorno ai ti lo portarono genuflessi nel tala-
suoi piedi eravi un riparo di velluto mo, e scoperti. Pio VII, creato nel
rosso, pieno di crine, affinchè non 1800, lo portò egualmente col capo
potessero scorrere, ed un cingolo, scoperto, ed inginocchioni sul tala-
ossia fascia per sostenere la persona, mo, ma dopo il 18 16 lo portò se-
perchè non facesse tutta la forza dendo, e col capo scoperto, il qual
colle ginocchia, restando a quella modo fu adottato nel 1824 da Leo-
appoggiata. Poco diverso è il tala- ne XII, nel 1829 da Pio Vili, e
mo , o macchina, che si usa oggidì nel i832 dal regnante Pontefice Gre-
non essendovi sul ripiano il genu- gorio XVI, giacché nel i83i non
-flessorio, ma un tavolinetto giratore, intepenne alla processione.
lino, viene questo fermato con sicu- persone, che devono intervenire alla
GAP GAP 49
processione, come si dirà, questa fi- colonnati , e quelli di diverse fine-
no a tutto il Pontlfìcito di Pio VI, stre dei vestiboli o gallerie , so-
come accennammo di sopra, partiva no pure riparati dai raggi del sole,
dalla Ciippella Sistina del palazzo apo- da tende a verde scuro. I vani degli
stolico vaticano, e per la sala e scala intercolunnii, dalla parte del palaz-
regia, e contiguo vestibolo, o galleria zo Pontifìcio essendo di giurisdizio-
e colonnato, passando innanzi al pa- ne del maggiordomo, insieme a quel-
lazzo Accoramboni, proseguiva per li di tutta la piazza, si danno ai
Borgonuovo, e voltando innanzi la famigliari del Papa, ai ministri, ed
chiesa di s. Giacomo Scossacavalli, artisti del palazzo apostolico, men-
retiTìcedeva verso il palazzo de' pe- tre quelli del colonnato, e vestibolo
nitenzieri,e per borgo vecchio, e opposto appartenendo alla giurisdi-
piazza Rusticucci, entrava nell'altro zione della R. fabbrica di s. Pietro,
colonnato e vestibolo o galleria don- sono goduti dai ministri di questa,
de pel portico della basilica Va- e dai così detti Sanpietrini. Ed è per-
ticana, e per la porta maggiore s'in- ciò,che il sagro palazzo, oltre la
oltrava all'altare Papale di s. Pie- quadratura dell' altare Papale, ad-
tro. Però dopo quell' epoca la pro- dobba ed orna il portico vaticano
cessione quando è giunta al termi- dalla statua di Garlo Magno, a quel-
ne del palazzo Accoramboni della , la di Gostantino, e da questa il con-
piazza Rusticucci, avanti l'ingresso di tiguo vestibolo o galleria, il colon-
Borgo Nuovo, volta sino alia chiesa nato e tutto il giro della piazza Ru-
di s. Lorenzolo , e quivi giunta si sticucci ; e viceversa la R. fabbrica
rivolge verso la basilica passando a- di s. Pietro supplisce all' altro co-
vanti al quartiere delle milizie Pon- lonnato e vestibolo; ben inteso pe-
tifìcie, le quali guarniscono tutti i rò che dal principio del colonnato,
luoghi ove passa la processione, e dal lato del palazzo Pontificio, sino
pel colonnato e vestibolo opposto en- al vestibolo, che
conduce alla statua
tra nella basilica, che dal portico fi- di Garlo Magno, è a carico anche
no all'altare del ss. Sagramento è di tutti i Gardinali di s. Romana
fiancheggiata dai capotori, a' quali Ghiesa, di far apparare con arazzi
succedono la civica scelta e gli sviz- un tratto di luogo, e però fra ar-
zeri. co e arco, e fra gì' intercolunnii, e
Tutto questo tratto di vestiboli, sulle pareti pendono le armi del re-
di colonnati e di strada, è addobba- gnante Pontefice, e quelle gentilizie
to con magnificenza, ed ecclesiastica di cadaun Gardinale, dipinte, ed or-
pompa. nate di mortella. Questa a festoni
E primieramente tutta la strada forma ornamento alle grande travi,
scoperta, per cura del Pontefice Pao- che sostenendo da un colonnato al-
lo IV creato nel i555, come abbia- l' altro le doppie tende, viene a pio-
mo dal Torrigio, Grotte Faticane lungarli, e riimirli. Dove vi sono fi-
pag. 242, in questa occasione viene nestre e loggie, cioè pel' la piazza
riparala dal sole, e dall' acqua mer- Rusticucci, i proprietari le decora-
cè grandi, e doppi tendoni bianchi. no con damaschi rossi. 1 sovrani so-
Si hanno perciò tende di tela per gliono vedere questa sorprendente, e
tutto il giro della processione , ol- magnifica processione, o nel balco-
treché in alcuni punti > i vani dei ne della chiesa di s. Lorenzolo, o
VOL. IX. 4
,,
Sh e A P GAP
sull'ingresso del Borgo nuòvo, ove Francia ilonò a Clemente VII, co^
a lai effetto si erigono palchi. Ma i me afferma Paolo Giovio, e non a
r apparato più grandioso e nobile Leone X, come dice Cancellieri nel-
essendo quello del portico vaticano, la sua Settimana Santa a pag. a 18,
e del vestibolo, o galleria appresso ove per equivoco parla di tre araz-
la statua di Costantino, merita che zi di detta Cena ; sebbene suH' ori-
qui se ne faccia speciale menzione, ginale del dipinto di Leonardo e ,
Sono otto rappresentanti egual nu- tratterà nella descrizione delle Cap-
mero di fatti scritturali. Inoltre vi pelle segrete de' Pontefici.
si adoperano la copia della Provvi- Negli ultimi tempi questo porti*
denza, giustizia , e carità eseguite co si adornava con altri otto araz-
presso r arazzo di Raffaello, che for- zi, che nel decorso dell' anno, se-
quel medesimo che si pone, ove nel lo, si decorava de' famosi arazzi det-
te da tali arazzi furono quando gli spettivo ordine, torcia di cera bian-
eserciti della repubblica francese s'im- ca di dodici libbre per la processio-
padronirono di Roma, e dello sta- ne, durante la quale è loro soste-
to pontificio, nel 1798, nella quale nuta a fianco dal gentiluomo a cui
occasione l'arazzo, che rappresenta- essa rimane, mentre il maestro di
va la discesa del Redentore al lim- camera porterà la berretta rossa, il
cendo altrettanto tutti quelli, che tre il prelato maggiordomo con boc-
hanno luogo in cappella co' loro abiti cale, e bacile ( che prende dall'altro
sagri convenienti , e colle cotte sui cameriere segreto )
gli versa l'acqua
rocchetti quelli, che ne hanno l'uso, sulle mani facendo poi altrettanto,
,
raso rosso, e stola simile ricamata, devono seguire il Pontefice nella pro-
il Cardinal decano, o il Cardinale cessione, all' offertorio cantano il soa-
più degno, già vestito de' sagri pa- vissimo mottetto: Fratres, ego enini
ramenti, gli porge l'aspersorio. Il del Palestrina, e dopo l'elevazione
Papa subito si reca al genuflessorio r altro O saliitaris hostia, accom-
:
gno prende dal cameriere segreto cie accese intanto che il Pontefice
,
GAP GAP 53
fa ritorno in sagrestia, ove sì spo- fuori del portone degli svizzeri, o
glia tltHa pianeta, e fatto il ringra- della galleria. Ma,
1763, sottonel
ziamento ,
prerjde il piviale o gran il Pontificalo di Clemente XIII, es-
manto di raso bianco ricamato d'o- sendo il suo maggiordomo monsi-
ro, e recatosi di nuovo in cappella, gnor Bufalini fregiato della dignità
s'inginocchia gradino inferiore
sul vescovile, vi si recò in piviale e mi-
mento, che incensa, come abbia po- dritta. Innanzi questi personaggi de-
zimarra, sotto il baldacchino bian- detto cursore del vicariato nel luogo
co, e co* flabelli a lato, come meglio ove stanno il Cardinal primo diacono,
in progresso si Qualora il Pa-
dirà. il governatore , e il maggiordomo
pa non voglia celebrare la messa, evvi il maestro dei cursori Pontifìcii,
dopo che il Cardinale l'ha termi- il quale, mentre s'avanza la proces-
magnifica processione sotto la dire- buiscono con questo titolo: >* Lau-
zione del Cardinal primo diacono, w des in festo Corporis Christì cou-
che sta colla ferula in mano, vesti- » tinue alternatimrecitandncdura ss.
to di dalmatica colla mitra in lesta, » Sacramentum a pontificio Vatica-
e seduto in mezzo al governatore >» no sacello in basilicam principis
di Roma, e al maggiordomo egual- >y apostoloruni solemni supplicatio-
mente seduti, e in cappa paonazza. » nis ritu circumfertur " ; per la
,
54 CAP CAP
recita delle quali il Pontefice con- ca, e mezzetta aguzza sulle spalle
cede cinquanta anni d'indulgenza. di saia nera, e cordone bianco.
Ogni Ordine religioso ha i suoi can- I minori conventuali , vestiti come
tori, e ogni clero i suoi musici coi i precedenti, meno piccole varia-
quali alterna il canto, che col lieto zioni.
GAP GAP 55
divìdili in piviale, che inluonaiio secondo la disposizione di Bene-
le preci. . detto XIV.
Gli alunni del I*ontificibv seminario
romano , in sottana , e soprana Capitoli delle tre patriarcali, i cui
paonazza, e cotta. canonici usano il rocchetto.
I parroclii di Roma delle cinquan-
taquattro parrocchie, in cotta, e Di «. Maria Maggiore o Liberiano.
stola bianca sulla sottana e fascia Di s. Pietro in Vaticano, il quale
di seta nera i secolari , e suH' a- arrivato nel portico, ivi si ferma
bito religioso i regolari. dalla parte della statua di Carlo
Magno, ne' due banchi già pre-
Canonici^ e beneficiati delle colle- parati colle torcie accese ,
per
giatej col seguente ordine. ricevere il ss. Sagramento, onde
dopo che questo è entrato nella
Di s. Girolamo degli Schiavoni. basilica, esso va a prepararsi per
Di s. Anastasia. la funzione, che deve essere ce-
De' ss. Celso, e Giuliano in Banchi. lebrata.
Di s. Angelo in Pescheria. Di s. Giovanni in Laterano.
Di s. Eustachio. Ogni capitolo delle basihche ha
Di s. Maria in Via Lata. la propria insegna, e un prelato
Di s. Nicola in Carcere Tulliano. per vicario, in mantelletta, e roc-
Di s. Marco. chetto nonché de' mazzieri e bi-
;
56 CzVP GAP
del grado episcopale, e veslilo in Cappellani comuni vestiti di sotta-
abito prelatizio paonazzo con torcia na, e fascia di seta paonazza, con
accesa in mano, il quale insieme ai cappa e cappuccio di saia rossa,
ministri del tribunal del Cardinal vi- con fodere di seta cremisi, soste-
cario chiude la processione del clero nendo i triregni, e le mitre pre-
regolare, e secolare. Il vicegercnte ed ziose del Papa. A. fianco del tri-
i attendevano il passag-
detti ministri regno nobile va il gioielliere dei
gio del clero fuori del colonnato a sagri palazzi apostolici , in abito
destra, in appositi sedili, ne' posti nero di spada, ossia di città, con
loro competenti, e quivi si posero due guardie svizzere.
in processione. Pel buon regolamento Due cursori Pontificii, vestiti come
di sì gran funzione, a norma del clero dicemmo di sopra, e colle mazze
secolare e regolare, il Cardinal vica- di argento.
rio suole emanare anteriormente i Aiutanti di camera del Papa in
consueti ordini e regolamenti. sottana, e fascia di seta paonazza,
con cappa , e cappuccio di saia
Cappella Pontificia. rossa , foderati di seta cremisi
con torcia accesa in mano, torcia
Due guardie svizzere, e un Pontifi- egualmente portata dagli altri se-
cio cerimoniere precedono, seguiti guenti cubiculari, cappellani, e
dai camerieri secolari d' onore e camerieri , i quali vestono come
segreti soprannumerari di spada gli aiutanti di camera.
e cappa con torcie accese, e in Cappellani comuni.
abito nero di città e cappello piu- Chierici segreti del Papa.
mato bianco, distinguendosi i pri- Cappellani d'onore, e segreti.
mi dai secondi dalle cifre, che Avvocato procuratore del fisco, ed il
portano sulla collana d'oro, ad commissario generale della R. C. A.,
entrambi comune. colla cappa come gli avvocati con-
Procuratori di collegio, con veste di cistoriali, con torcie accese, dei
seta nera, e cappe di saia nera quali parlammo al § VII, n. i.
con fodera di seta del medesimo Avvocati concistoriali con sottana, e
colore, con torcie di cera accese. fascia di seta nera, soprana e cap-
Predicatore apostolico cappuccino, e pa di saia paonazza con fodera
confessore della famiglia pontifi- di seta cremisi , e con torcie ac-
cia , religioso de' servi di Maria, cese.
ambedue cogli abiti del loro Or- Camerieri di onore segreti sopran-
dine e colla torcia accesa. numerari, e segreti partecipanti.
Procuratori generaH degli Ordini Cantori Pontificii in sottana, e fàscia
religiosi, monastici, e mendicanti, di seta paonazza , e cotta.
cioè di quegli Ordini, che godo- Abbrevìatori di parco maggiore, in
no luogo in Cappella Pontificia sottana e fàscia di seta paonazza,
co' rispettivi abiti , e colle torcie cotta , e rocchetto , con torcie di
accese. cera accese, torcie che pure por-
Bussolanti in sottana , e fascia di tano i seguenti votanti , chierici
seta paonazza, con cappa, e cap- uditori ec, vestiti come gli abbre-
puccio di saia rossa, sostenendo viatori.
torcie accese. Votanti di segnatura.
CA.P GAP 57
Chierici di camem, al fianco dei accese, che pur portano tutti i com-
quali procedono due cursori Pon- ponenti r ordine episcopale.
tificii. I vescovi , ed arcivescovi non assi-
Uditori di Rotamaestro del
col p. stenti in piviali di lama d'argen-
sagro palazzo, coli' abito del pro- to, e mitra di tela bianca.
prio Ordine de'predicatori, avente I vescovi greco, ed armeno, od altri
egli pure una toicia accesa. vescovi orientali se fossero pre-
Due cappellani segreti con vesti e senti in Roma, pei Pontificali ed
Ciippe rosse di saia , e fodere di ordinazioni del loro rito, secondo
seta cremisi, col triregno, e mitra il qual rito pur sono i sagri abiti,
nendo la croce Papale, fra sette le di lama d' argento, con mitra
candellieri (retti da altrettanti di tela bianca, ed inoltre, se tro-
votanti di segnatura, siccome ac- vansi in Roma, i patriarchi orien-
coliti apostolici ), le cui candele tali, ovvero occidentali minori, che
accese sono ornate di carte, e vestono ognuno secondo il pro-
talco colorato con disegni, e ra- prio rito.
beschi. Presso il suddiacono vanno Due cursori Pontificii, colle mazze
due maestri ostiari, detti a vir^a di argento.
ruhea da quella che tenevano , I Cardinali diaconi in tonacella, ed
anticamente in mano, quali cu- al paro degli altri Cardinali in
stodi della Pontificia croce. Essi mitra di damasco bianco, colla
incedono in sottana , e fascia di famiglia nobile a' fianchi sum-
seta paonazza, e soprana o man- mentovata , sostenendo la torcia
tellone di saia del medesimo co- accesa il gentiluomo.
lore. Cardinali preti in pianeta.
Penitenzieri della basilica vaticana Cardinali vescovi subuibicari in pi-
in pianeta didamasco bianco, pre- viale con formale composto di
ceduti da due chierici in sottana tre pigne ornate di perle.
nera e cotta avendo nelle mani
, Ogni Cardinale è seguito dal suo
un mazzo di fiori. In mezzo di caudatario, in sottana e fascia pao-
essi evvi una lunga bacchetta, se- nazza, del qual colore è la croccia
gno della loro potestà spirituale di saia, cotta e velo bianco chiama-
ìli foro conscienliae. to Vippa o Vimpa sulle spalle. Il
58 CAP CAP
I Ire conservatori del popolo roma- rate del baldacchino sono sostenute
no, col priore de' capo-rioni in dai seguenti. Dalla porta della ean-
rubbone d'oro, veste di porpora, cellata della Cappella, sino al secon-
e fascia coi fiocchi d' oro , con do ripiano della scala regia , dai
lorcie accese in mano, aventi in prelati referendari di segnatura in
mezzo soltana, fascia e mantelletta paonaz-
li senatore di Roma
con rubbone za, usando in questa occasione
anche
d'oro, e veste di porpora soste- il rocchetto. Dal detto ripiano fino
nuta da due paggi, con torcie ac- alla porta del vestibolo o galle- ,
portano sino airallare Papale , ove di saia paonazza con trine di velluto
tciinina la processione. Tutti i sud- nero. Quindi segue il decano della
descritti soggetti trovansi distribuiti Rota in cotta e rocchetto coli' altra
agi' indicati luoghi in appositi ban- mitra usuale del Pontefice, in mez-
chi preparali, per prendere le aste zo a due camerieri segreti parteci-
quando loro toccano. È qui da av- panti, in vesti , e cappe rosse colle
vertirsi, che al presentarsi il talamo fodere di seta cremisi; a' quali colle
al primo ripiano della scala regia, medesime vesti, e cappe, succedono
^ CAP CAP
sionc viene chiusa, eseguita i." dal- nando i mottetti. I cantori poi del
le guardie nobili a cavallo in gran concertino, che seguono il talamo,
due capi-
tenuta, aventi alla testa i in sala regia incominciano il primo
tani comandanti, che prendono in mottetto, che ripetesi ad ogni trat-
mezzo il marchese Naro -Patrizi ,
to di strada, ed entrando nella por-
vessillifero di s. Chiesa, che sostie- ta della basilica, cantano il mottet-
ne il vessillo ;
2.° dal generale co- to Amore Jesu langueo del Foggia,
:
per cui passa la processione, per ve- no, ricoperto dall'ombrellino, estrae
gliare al buon ordine del numero- dal perno l'ostensorio, e lo va a porre
sissimo popolo, che in folla vi ac- sulla mensa dell'altare. Indi in falso
corre per vederla, a mano a mano bordone, unione di consonanze mu-
si formano in colonna per seguire sicali dell'Aretino, come dicemmo a
la processione fino alla galleria o Canto ecclesiastico, cantori canta- i
GAP GAP 6r
Così termina questa solennissima, e stando il Venerabile esposto fino
cotanto celebrata funzione. Che se dopo il vespero.
il Pontefice trovasi impolente a dar
Altre notizie su questa processione
Ja benedizione, egli alzatosi dal ta-
e de^personaggiy che prima v^ in-
lamo, va al genuflessorio, comparten-
tervenivano.
dola il Cardinal decano, come da
ultimo avvenne, nel i83o, regnan- Fino al declinare del secolo XVIT,
do Pio Vili, Castiglioni. oltre alle Cappelle Pontifìcie, come
Avvertesiche quei Cardinali che accennammo superiormente, e di-
ss. martiri, ove si erige un luogo quale nella processione del 1696,
coperto di damaschi rossi. Lo stesso pretendeva prendere la mano, e poi
fanno tutti gli altri negli angoli del- voleva prender posto fra i Cardinali
la basilica, riprendendo ognuno i diaconi (onde fu ritardato il cammi-
consueti abiti. Ed avendo il Pontefice no della processione di quattro o^e ),
6a GAP GAP
Fino poi agli ultimi tempi , se- romani. Antibamenle , come dicem"*-
guivano cappuccini, e i religiosi
i del- mo altrove , due frati dell' Ordine
la Mercede, che divisi ora dalla pro- cistercicnse aveano l'ufficio di bolla-
vincia romana , non intervengono re i Pontifìcii piombo,
diplomi col
pili. Agli Olivetani precedevano i mo- onde venivano chiamati Fratres de
naci girolamini , de' quali non es- plumboj ma siccome un tal ufficio
sendo rimasto in Roma che 1' ab- passò a' chierici secolari quando que-
bate generale con pochi monaci ,
sti intervenivano alla processione del
prende esso luogo fra gli abbati Corpus Domini, cogli altri uffiziali
mitrati; e dopo i cistcrciensi ince- di cancelleria, solevano portare l'a-
devano monaci vallombrosani
i bito de' conversi cistcrciensi, in me-
che per lo scarso numero, non for- moria di essi.
mano ormai piti parte della proces- Finalmente sino agli ultimi tem-
sione. pi intervenne a questa processione
Sino a tutto il Pontificato di Pio il chierico nazionale del sagro Col-
*
YI, dopo il clero seguivano nella legio, che veste come i bussolanti ;
processione del Corpus Domini, al- il perchè ancora gode la torcia di
cune persone in abito di città, con cera, che lo stesso sagro Collegio a
torcie accese , che erano i proprie- tal effetto gli dava.
tari dei vacabili, o vacabilisti (F^ef//), Anche regolamento de' porta-
il
vo del ss. Sagramento colle toi'cie ele- quindi dai maestri di strada, e dai
vate. Appresso i vacabilisti procedeva- ministri del loro tribunale, poscia
no eziandio con torcia accesa i collet- dagli altri cavalieri di s. Pietro ;
tori del piombo, i sollecitatori delle dipoi fino alla metà dell'altro co-
lettere apostoliche , i notari della lonnato dai deputati della nazione-
Rota, i procuratori della peniten7Ìe- fiorentina; da questo fino al can-
ria, gli scrittori apostolici, i maestri cello di ferro del portico della ba-
dell'uno e l'altro registro, de' quali silica, dai deputati della nazione sa-
uffizii, e de' cavalieri lauretani, di s. nese, a cui il loro concittadino Pio
l^ietro, di Pio IV, ed altri cavalie- II, nel i4'5'8, concesse questo privi-
ri , che piu-e v' intervenivano , trat- legio, che prosegue a godere l' arci-
tasi all' articolo Cancelleria ;
quin- confraternita della stessa nazione,
di seguivano la processione i pro- eretta nel i5i9, nella chiesa di s.
CAT CAP 65
dal menzionato Cancello fino al- dai Cardinali della Somaglia vicario di
Takare Papale, da' conservatori di Roma, e Michele di Pietro, dagli ar-
Roma, e priore de' capo-rioni, a' qua- civescovi, vescovi, eabbati mitrati, dai
li si unisce il senatore di Roma. collegi prelatizi, dai superiori degU Or-
Finalmente, quando il Pontefice dini religiosi, dai bussolanti, e da,
è impedito di portare il ss. Sagra- altri camera segreta
cubiculari della
mento in processione, fa le sue ve- Pontificia. Seguiva immediatamente
ci, come si disse, per la messa bassa il Venerabile, lo stato maggiore del-
nella Cappella Sistina , il Cardinal le truppe, ed altre mihzie. Vi furo-
decano del sagro Collegio, e se que- no i tre consueti spari di Castel s. An-
sti fosse incomodato, supplisce il Car- gelo quando il Santissimo si presentò
dinal sotto-decano. Ma i Cardinali alla scala regia, quando fu in vista
portano il ss. Sagramento a piedi del forte, e nell' ingresso della ba-
e col capo scoperto. In tutti i casi silica vaticana, ove il detto Porpo-;
però, prima che la processione esca rato, dopo che i cantori Pontificii
dalla Cappella Sistina ,
pei luoghi cantarono il Tantum ergo, diede la
clie deve passare, il giardiniere del trina benedizione. E siccome, nel
Pontificio giardino vaticano fa spar- i83i, il regnante Pontefice non v'in-
gere ovunque lauro, mortella ed al- tervenne ecco ciò, che si praticò
,
tre erbe odorose, ciò che si pratica mentre egli abitava al Quirinale. Il
64 GAP GAP
n)erieri cV onore, e segreti del
Papa. nie Pontificie, che sono fuori di con-
Fecero coiona al sagro Collegio, ed clave, coll'intervento di tutti quelli che
al Venerabile, i capotori, e la guar- per ufficio, od altro vi dovessero a-
dia svizzera, e seguirono la proces- ver luogo. Fu stabilito eziandio : i
,"
di
sione gli altri distaccamenti di tiup- celebrarla nella basilica vaticana, nel
pe colle loro bande militari. Dopo modo stesso, che si fa vivente il
aver fatto il consueto giro, entrò la Papa, sebbene non potesse riuscire
processione nella basilica di s. Pie- splendida egualmente, tanto pel più
tro, ed allora i Pontificii cantori in- breve tragitto attesa la mancanza
tuonarono il Te Danni , dopo il del sagro Collegio, e famiglia Pon-
quale, e colle solite preci, il Cardinale tifìcia) 2." che i Cardinali, capi d'or-
funzionante compartì dall'altare Pa- dine, ne stabilissero l'ora per la ce-
pale coir ostensorio la trina bene- lebrazione , e scegliessero il prelato
dizione. patriarca o arcivescovo tre giorni
avanti, per celebrare la messa e por-
Processione del Corpus Domìni tare il Venerabile per la navata di
in sede vacante. mezzo della basilica ,
pel poilico
galleria di Costantino, colonnato, e
Essendo più volte cadt^ita questa quindi traversando la piazza ,
per
solennità mentre i Cardinali era-
, l'altro colonnato, e galleria ritorni
no chiusi in conclave per eleggere la processione nel tempio. Quindi
il successore al defonto Pontefice, col moto-proprio Omnibus^ presso il
nacque controversia , donde doves- detto Bollarlo a pag. 286 , Bene-
se uscire quella del clero regolare, detto XIV volle dichiarare inoltre
e secolare, e della corte, e curia ro* per maggior intelligenza, tutti quelli
mana, cioè, se dalla basilica latera- che vi aveano da intervenire, e il ri-
nense, come cattedrale del Papa, o spettivo luogo di ognuno, come ap-
dalla vaticana ove si suol fare, on- presso.
de talvolta accadde che contempo» Il prelato destinato canta la mes-
rancamente celebrarono solenni pro- sa all'altare della cattedra di s. Pie-
cessioni r una, e V altra basilica, e tro, aprendosi la processione cogli
talora non usci da veruna. Ma ap- alunni dell' ospizio apostolico, di s<
pena eletto, nel 174*^? Benedetto Michele , e della pia casa degli or-
XIV, essendo accaduto nel conclave fani.
simile sconcerto, di poco decoro ai Seguono gli Ordini religiosi men-
venerandi riti della Chiesa romana, dicanti e monastici.
e pregiudizievole al divin culto, pon- Alunni del seminario romano^
derato bene tutto, si volle prende- Parrochi di Roma.
re opportuno provvedimento , ed è Capitoli delle collegiate.
perciò che nel 174^1 coli' autorità Camerlengo del clero.
dell'apostolica costituzione Pastora- Capitoli delle basiliche minori.
lis officìi, emanata il primo marzOj Capitoli delle basiliche maggiori.
6' riportata nel tomo XVI del Bidl. Vicegerente, co' ministri del tribu-
Roni. p. 284, fu decretato che in tal nale del Cardinal vicario.
mattina si facesse in Roma una solen- Cantori della Cappella Pontificia.
nissima processione soltanto, dovendo- Il prefetto o governatore del con-
la regolare quei maestri delle ceri mo- clave, cioè il maggiordomo , col
GAP GAP 65
governatore di Roma, ambedue p. 285 delle sue Dissertazioni, e da
in rocchetto, e manlelletta. ultimo li dott. Giulio Barluzzi, De
Due accoliti con fanali in asta con solenmi pontificia pompa, cpice in
lumi , ed altrettanti coi candel- festo sacrosancti corporis
D. N. Je-
lieri. su Roniae ad Vaticanum ducitur,
Un accolito colla navicella dell' in- Coninieìitarius, Romae 1887, di cui
censo. abbiamo la traduzione in idioma ita-
Due accoliti coi turiboli. liano, dello stesso eh. autore.
I maestri ostiaii a i'irga ruhea, con
torcie accese. Processioni dei capitoli lateranense
I mazzieri Pontificii. e valicano fra lottava del Cor-
II patriarca o arcivescovo, che por- pus Domini col ss. Sagramento.
ta Sagramento, col diacono,
il ss.
VOL. IX. 5
. ,
66 CAP CAP
dalla porta minore della basilica, ed di onore, e in mancanza di essi sup-
entrando nell' arcispedale del ss. Sal- pliscono gli aiutanti di camera, tutti
vatore ad Sancta Sanctomni^ il Car- in sottana, fascia e mantellone di seta
dinal vicario, od Porporato in
altio paonazzo . Fa inoltre il Pontefice
sua vece, posa il Venerabile suU'alla- fiancheggiare il Venerabile da do-
re del medesimo, e cantatosi dai musi- dici bussolanti vestiti di sottana,
ci della basilica il Tantum ergo, com- e fascia di seta paonazza, e man-
parte col Santissimo la benedizione, tellone di saia di egual colore , sos-
e quindi la processione, passando di- tenendo altrettante torcie accese,
nanzi al palazzo lateranense, rientra mentre quattro altri bussolanti por-
in chiesa dalla porta principale tano intorno al Santissimo quat-
Posatosi dal Cardinale il ss. Sagra- tro fanali o nobili lanternoni coi
mento sull'altare Papale, e cantatosi lumi. Che se il Papa non interviene
nuovamente il Tantum ergo, torna alla processione, non hanno luogo i
a dare con esso la benedizione, con detti portatori delle aste, le quali so-
che termina la funzione. Il caudata- no in vece sostenute dagli alunni di
rio del Cardinale funzionante nella età maggiore del seminario romano,
processione in croccia sostiene la co- ne intervengono i latori delle torcie.
da della sottana, ed altro cappella- Dietro il Venerabile segue, pre-
no in cotta sostiene la mitra, seguen- ceduto da' due primi cerimonieri in
dolo la sua famiglia nobile, e di cotta e rocchetto, lo stesso Pontefi-
livrea. ce col capo scoperto in mezzo al
A questa processione suole inter- maggiordomo, ed al maestro di ca-
venire il Papa vestito di sottana, e mera, sostenente il cappello, e ber-
fascia bianca di seta co* fiocchi d'oro, rettino del Papa. Tutti e due questi
mozzetta, e stola di raso rosso. Quan- ultimi rispondono alle preci solite
do vi si vuole recare, per mezzo di che il Papa legge da un libretto,
un palafreniere, manda ad ogni Car- con torcia accesa in mano, prenden-
dinale un biglietto stampato con cui dola talora il cameriere segreto cop-
dà notizia di portam alla processio- piere, a cui perciò rimane. Il Pon-
ne acciò, se crede, voglia intervenir- tefice è seguito dal caudatario, che
GAP CAP 67
sarsi al coppiere nel caso che si dirmi primo prete, ripete l' incensa-
smorzasse quella del Pontedce. Sono zione , e dopo che ha ricevuta la
ancora al seguito del Pontefice due benedizione, salutato il sagro Colle-
palafrenieri in abito rosso con Ter- gio, colla sua corte, e col treno di
raiuolo scuro guarnito di trine rosse. città, con cui erasi recato alla ba-
ne, pone r incenso nel turibolo, che gue il baldacchino sostenuto dai ca-
riceve dal Cardinal primo prete, e merieri d' onore, e segreti del Papa,
genuflesso nel primo gradino dell'al- mentre dodici bussolanti portano la-
tare, incensa il Santissimo, e torna tei'almente torcie accese, ed altri quat-
al genuflessorio. Quindi il diacono tro i nobili lampioni o fanali con lu-
prende il Venerabile, e lo consegna mi. Sotto il baldacchino procede col-
genuflesso al Cardinal arciprete ,
l'ostensorio il Cardinale, ed appresso
componendosi la processione come viene il Pontefice colla torcia, in uno
segue, e regolandola due mansionari al suo corteggio, indi seguono otto
dal principio fino ai chierici benefi- musici pei mottetti del Lauda Sion, e
ciati, e da questi sino al baldacchi- i Cardinali per ordine di gerarchia,
,
GAP CAP 69
fiancheggiati dagli svizzeri. Tornan- lasciano ai rispettivi gentiluomini,
do in chiesa hi processione, dalla benché i Porporati non si rechino
parte del vangelo si schierano i sud- alla processione.
detti confrati, che con torcie, e lam-
padari si pongono anco intorno al- 29. Cappella Papale per la festa
la balaiistia della confessione. Arri- della Natività di s. Gio. Battista
vato il Cardinal arciprete, o il ve- tì'' 24 giugno.
scovo canonico all' altare, consegna
il Santissimo al diacono, che Io po- Questa si suol celebrare nella ba*
ne sulla mensa dell' altare, cantan- silica di in Laterano,
s. Giovanni
dosi dai musici il Tantum ergo. In- secondo il disposto dalla costituzione
tanto il Pontefice pone l'incenso nel Egregia^ emanata nel i586 da Si-
turibolo coir assistenza del Cardinal sto V. Però non mancano esempi,
primo prete, e incensa il Sagramen- che siasi tenuta nel palazzo aposto-
!ato Signore. E dopo il versetto e lico ove risiede il Papa , stante la
r orazione , il funzionante dà col lontananza della chiesa, e il caldo
ss. Sacramento la benedizione al po- della stagione, come fece Pio VII,
polo; e partiti il Papa ed i Cardina- nel 1806. I Cardinali vi si recano
li, il capitolo dice nello stesso luo- con abito, cappe, e tutt'altro rosso,
go la compieta, con che ha termine due carrozze, e servi con livree di
la funzione. gala, ed il Papa col treno detto
Se il Pontefice non interviene al- di città camera de' para-
. Dalla
la processione, vi manda ad accom- menti ,
dai Cardinah , e
preceduto
pagnarla, oltre la guardia svizzera, nel modo descritto al num. 4 della
dodici palafienieri vestiti di rosso, Cappella della Cattedra di s. Pie-
colle . zimarre o mantelloni di pan- tro , il Sommo Pontefice è portato
no cremisi e colle torcie accese. Fa in sedia gestatoria, con piviale bian-
sostenere le aste del baldacchino dai co, e mitra di lama d'oro, all'altare
bussolanti vestiti di paonazzo, cosa Papale, dopo avere nella solita cap-
che, nel caso del non intervento per pella del Crocefisso, detta di santa
parte del Papa, praticavasi un tem- Severina, adorato il ss. Sacramento
po anche colla suddescritta proces- esposto. Il pali otto dell'altare, e la
sione lateranense,ed in tal circo- coltre, e coltrina del baldacchino,
stanza anticamente portavano a vi- e della sedia Papale, sono di lama
cenda le aste del baldacchino, e le d'argento, con ricami d'oro. Canta
torcie, dodici bussolanti , e dodici messa il Cardinal arciprete della
palafrenieri. E qui poi da avvertirsi, basilica o altro Cardinale per lui
,
che le torcie pei Cardinali per le per ispeciale privilegio, che gli si
tre processioni del Corpus Domini concede dal Papa con un breve, il
della Cappella Sistina, Lateranense, quale si tiene affisso in una delle
e Vaticana , la prima è mandata colonne dell' altare Papale. Sermo-
dal Cardinal camerlengo del sa- neggia un alunno del Pontificio se-
gro Collegio, detraendone T importo minario romano nuovamente isti- ,
dai Rotoli , che ad essi apparten- tuito da Leone XII, il quale, nel
gono, e le altre si acquistano in- 1827, gli concesse di fare il sermone
70 GAP CAP
no pubblica trent' anni d'indulgenza la pietà delle dame romane, che ad-
concessi dal Papa. Il mottetto all'ot- ornano tutte le lampade della con-
fertorio, Fuit homo missus a Deo, fessione, o emiciclo, che sta innanzi
è del Palestrina con seconda parte. l'altare Papale dal lato della porta.
Se poi non v' interviene il Ponte- Fu di ciò benemerito anche certo fra-
fice, allora i Cardinali praticano tei Angelini, laico della congregazione
ciò, che fanno in altre simili circo- dell'oratorio, già cantore della Cap-
stanze, cioè appena arrivati nella pella Pontificia , divotissimo di s.
C\^ GAP 7t
Cristo che dà le chiavi a san Pie- grandi e meravigliosi candelabri,
tre, di metallo dorato su zoccolo di che stanno ai lati dell' altare, ap-
porfìdo, regalo di monsignor Nicola partenevano al deposito di Sisto IV,
Paracciaiìi Clarelli, canonico vatica- della. Roi'cre^ che in bronzo s'ara-
no, ed attuai diacono assistente della mira nella Cappella del ss. Sacra-
Cappelia Pontifìcia. Inoltre sopra il mento. LavoroUi il rinomatissimo
balaustro esterno vi sono otto can- Antonio Pollaiuolo, e stavano uno
dellieri con grossi ceri, e quattor- da capo, e l'altro da piedi. Vennero
dici in quello dell'altare Papale, il fatti dorare dal menzionato monsi-
quale pure dalla parte orientale è gnor Olivieri, per servire a sì no-
"
guarnito di nobile paliotto ricamato bilissimo uso nelle più solenni fun-
d'oro su fondo rosso con sei can- zioni della basilica,
dellieri di metallo dorato. Ivi si Soltanto nella vigilia del ss. Na-
espongono le otto torcie e il calice tale, e in questa vigilia per la festa
d'argento, che il senato romano de' principi degli apostoli, il Sommo
offre annualmente in omaggio ai Pontefice canta solennemente il ve-
ss. Apostoli. Dall'altra parte dell'ai- spero nella basilica vaticana. I Car-
iare evvi altro ricchissimo ed egual dinalisi recano alla camera de'pa-
paliotto, colla croce, sette candellieri ramenti del palazzo vaticano presso
d' argento dorato, e due statue dei la sala ducale con due carrozze
ss. Pietro e Paolo, donate alla basi- servi con livree di gala , vestendo
lica da Gregorio XIII. primi due I essi di scarpe, e tutt'altro di colore
candellieri colla croce sono superbo rosso in uno ai paramenti. Se il
lavoro di Antonio Gentile faentino. Papa non interviene, i Cardinali
e costarono tredicimila scudi al Car- assumono le cappe rosse, il Cai'di-
dinal Alessandro Farnese, nipote di nal decano intuona il vespero, e
Paolo III, che li regalò alla basilica benedice i pallii. Abbiamo che Cle-
di cui era arciprete. Gli altri quat- mente XI, nel 1720, fece celebrare
tro sono squisito donativo, flitto nel un tal vespero alla Paolina del Qui-
1G80 circa, dal Cardinal Francesco rinaie, assistendovi egli medesimo;
Barberini, nipote di Urbano Vili, che Innocenzo XIII fece altrettanto,
stato pur egli arciprete. Egregia- nel 1721, senza intervenirvi, ma
mente lavorolli Carlo Spagna, in- nel 1722 vi assistette intuonando
tarsiandone i piedi di lapislazzoli, e il vespero il Cardinal del Giudice,
di cristallo di monte stupendamente che faceva da decano nella basilica
cesellati da Anna Amerani romana, vaticana; che Clemente XII, nel
Ma il settimo candelliere , che si 1 731, vi assistè soltanto, e che altri
pone dietro la croce nella mattina Papi poi dalla residenza del Quiri-
soltanto, in cui il Papa celebra la naie si recarono a celebrarlo nella
messa pontificale, si porta sempre basilica, e dopo si restituirono al
dalla sagrestia Pontificia , ed i zoc- Quirinale.
coli di metallo doralo su cui posano Talvolta i Cardinali nella delta
la croce, le due statue, e i sei pre- camera de* paramenti prendono la
ziosi candellieri, furono donati dal cappa rossa, e con essa precedono
Cardinal Carlo Barberini, pronipote processionalmente il Papa sino al-
di Urbano Vili, anch' egli arciprete l'altare Pontificio , ove resa al
della basilica. Finalmente i due trono l'ubbidienza, indi la depon-
,
72 CAP CAP
gono per vestirsi de' sagri paramenti alla Santa Sede, che non essendo slati
di colore rosso. In questo caso an- soddisfatti in questo giorno, o nel
che l'uditore di Rota, che porta la seguente, si devolvono interamente al
croce Papale, incederà in cappa. Ci fìsco apostolico. Si avverta aver già
avverte l'Amati, presso il Sestini, fatte il detto cursore le alti-e tre pri-
che anticamente i Cardmali di qua- me citazioni nel cortile vaticano, o-
lunque ordine, ai vesperi usavano il ve sono le loggie dipinte da Rafìael-
paramenti, ciò che fanno dopo, cioè Papa legge la seguente formola:
se il sagro Collegio dopo l' ubbi- >• Protestationem liane tuam in
dienza si leva le cappe per vestirsi " omnibus admittimus ; omnia quae
allora de' sagri paramenti, avendo » ad sartum tectumque jus sanctae
£jccompagnato il Pontefice sino a w Sedis et camerae apostolicae ser-
quel punto colle cappe rosse , e » vandum per eamdem Sedem, ejus-
gli abbati regolari colle mantellette » que huc usque gesta
ministros
e mozzette. « sunt, confirmamus; ac tempus
Dopo di aver preso il Papa la »> et tempora non decurrere in de-
falda, depone sul letto de' paramen- >» trimentum jurium apostolicae Se-
ti la stola, e la mozzetta, quindi as- » dis declaramus".
sume r amitto, il camice, il cingolo Indi il Pontefice, e la processione
la stola, il piviale nobile di colore proseguono il cammino, ne si fermano
rosso, il formale prezioso, e la mi- che alla fine della scala regia, al ri-
tra di lama d' oro, ascende in sedia piano ov' è la statua equestre di Co-
gestatoria nella sala ducale co' fla- stantino. Ivi stanno in cappa già
belli ai lati, e preceduto da tutti schierati i componenti la Camera
quelli notati al citato Pontificale di Apostolica, cioè Cardinal camerlen-
Pasqua, giunto alla sala regia, ivi go, uditore della camera, tesoriere
nel di lui passaggio, dal maestro dei chierici di camera, avvocato, e pro-
Pontificii cursori s' intima la quarta curatore del fisco, commissario gene-
citazione a nome
monsignor pro- di rale, ed altri, come meglio dicesi al-
curatore fiscale della camera genu- l' articolo, Camera apostolica, do-
flesso in mezzo ad esso, e ad altro po di essere stati precedentemente
cursore Pontificio, pei censi dovuti nella stanza de' tributi, nello stesso
,
GAP CAP 73
palazzo vaticano, a riscuotere i cen- >» jusmodi eorum patrimonio asse-
si, i tributi feudali, e i vassallaggi y» rendo, et vindicando Omnipoten-
di tutte le terre soggette al domi- »» tis Dei praesidio ipsorumque a-
nio della Romana Chiesa; ciò che » postolorum ope freti ad extremum
fanno eziandio nel d\ seguente. Il « usque spiritum praetermissuri ^'.
suddetto procuratore fiscale fa allo- Tanto questa protesta, che la pre-
ra un' altra protesta, intorno al du- cedente, se il Papa non celebra il
74 CAP CAP
to incontro all'altare, dalla parte di che l'ha data al Papa ; la terza al Car-
€{uelIo della cattedra. La coltre del dinal vescovo assistente, la quarta
trono stesso, e la coltrina della se- al Cardinal primo prete, e finalmen-
dia Pontificia sono di lama d'oro te la quinta al Cardinal secondo
rosso, come è quella della coltre del diacono assistente Questi quattro
.
trono di terza ,
già preparato pel Cardinali ricevono le antìfone (P^edi),
Pontificale della mattina seguente. coperti di mitra, e senza di essa le
Dopo che il Papa si è messo a ripetono in piedi, rimettendosi poi a
sedere, riceve al soglio 1' ubbidienza a sedere al posto loro.
dei Cardinali tutti in paramenti rossi Terminato il canto de' salmi il ,
GAP CAP 75
poi viene incensato dall' uditore di argento sull'altare del coro della me-
Rota suddetto , unitamente ai due desima basilica, sino alla recita del-
Cardinali diaconi assistenti, e a tutto le laudi. Fatta pertanto dall'udito-
il sagro Collegio, intanto che il mae- re di Rota camerlengo, e dagli al-
stro di cerimonie, il quale l'accom- tri breve orazione, il canonico alta-
pagna, dà a tutti i Cardinali l' ora, rista di s. Pietro, in cotta e rocchet-
in cui nella seguente mattina si ce- to, gli consegna il bacile co' pallii.
musici ripetono l' antifona, intuona- quale colle orazioni prescritte dalla
ta da due contralti che dura sin- , bolla emanata da Benedetto XIV,
ché sono stati incensati i patriarchi, nel 174B, li benedice tre volte col-
e i vescovi assistenti al soglio, il l'acqua santa, e altrettante gì' incen-
governatore di Roma , il principe sa. Dopo tale benedizione dall' udi-
assistente, e gli altri ec. Terminata tore di Rota, insieme ai snmmen-
la ripetizione dell'antifona, il Papa, lovati, si riportano i pallii nel luogo
scoperto di mitra, si alza, canta Do- o v'erano stati presi, e quindi ven-
Tiiiims vobiscum, e quindi l' orazio- gono riposti dal canonico altarista
ne. Finalmente due soprani anziani in una cassetta d' argento dorato
cantano il Benedicamus Domino ,
che si custodisce sul sepolcro de' ss.
dopo di che il Pontefice dà dal tro- apostoli, secondo l' antico uso. Pri-
no la solenne benedizione, avendo a ma solevano benedirsi pallii, o dal- i
lo. Gli avvocati concistoriali vi Iian- piesentava dentro un vaso d' argento,
^ J10 luogo, come quelli che ne' con- sostenuto sulla sella d' un cavallo
cistori segreti fanno al Papa l' istan- l)ianco detto Chineaj dal contesta-
za del pallio pei nuovi patriarchi, bile Colonna , come ambasciatore
primati, arcivescovi, non che pei ve- straordinario del re delle due Sici-
scovi, i quali per privilegio ne han- lie, colla seguente formula:
no Finalmente interviene il
l'uso. » N. N. re delle due Sicilie, di
canonico siccome custode
altarista, » Gerusalemme ec. , mio sovrano
della cassetta , ove si conservano i » signore, presenta a vostra Santità,
palHi, donde li trae ne' concistori il » ed io nel suo real nome, questa
primo cerimoniere Pontificio, che » Chinea decentemente ornata col
tiene in deposito la sua chiave esclu- » censo di settemila duqati pel re-
sivamente, secondo il disposto dalla » gno di Napoli, e prego il Signore
citata costituzione di Benedetto XI V. '> Iddio, che la Santità vostra possa
Dopo la benedizione de' pallii, il » riceverla per molti , e felici anni
Pontefice scende dal trono, per far » a maggior aumento della nostra
breve orazione innanzi all'altare, fi santa fede cattolica, come l' istessa
nel suo genuflessorio , ed asceso in » maestà sua coli' intimo del suo
sedia gestatoria, con mitra in testa, » real animo augura, e sommamen-
"
preceduto dal sagro Collegio, e colla >y te desidera a vostra Santità.
solila processione, si reca alla Cap- A quest'atto il Pontefice rispondeva
pella della Pietà, ridotta a stanza dei nel seguente modo :
no a' propri palazzi. Prima i Cardir le, cioè con queste parole: copio-
nali, e tutti quelli che assumono i sani soholìs felicitatemi etc. ), a
paramenti, e le cotte, deponevano >' Domino precamur; eique, po-
quelli e queste appena terminata la » pulis, et vassallis apostolicam be-
benedizione dei pallii , e riprende? '» nedictionem impertimur. In nomi^
vano le cappe colle quali accompa- >i ne Patris, et Filli, et Spiritus
gnavano il Pontefice alla camera >r> Sanctiv Amen. " Quando poi il
ÓAP . GAP 77
era stato investito dallo stesso Pon- medesima alla presenza del sagro
tetice, che lo riceveva, dopo le parole Collegio, e del pieno tribunale della
Filio nostro N. N., aggiungeva, a reverenda camera, come fecero nel
Nohis ììwestito. E dopo questa ri- 1780 Clemente XII, Benedetto XIV
sposta il Pontefice, nella stessa sedia nel 1740, e nel 1758 Clemente XIIT,
gestatoria veniva portalo alla carne- recandovisi il contestabile colla so-
l-a de' paramenti, eretta nella Gap- lita cavalcata, e nobile accompagna-
^
pella della Pietà, nella stessa basilica mento. Prima però di delti Papi
per ispogliarsi delle vesti pontificali, avvenne nel 1724, che il detto con-
Se il Pontefice era impotente a testabile trovandosi infermo, ne tras-
celebrare il vespero, vi assisteva, o ferisse il Papa d' allora Benedetto
silica vaticana. Vestito era quel Pon- nando IV, e nel 1779 a Pio VI,
tetice in mozzetta e stola, sedente dal Cardinal Colonna vicario, fì'a-
sotto baldacchino, coli' assistenza del tello del contestabile, che vi si recò.
Cardinal nipote, e del Cardinal ca- col seguito di otto carrozze, ed il
merlengo coli' intero tribunale della corteggio de' gentiluomini de' Cardi-
camera apostolica. Benedetto XIV, nali, corpo diplomatico, e prelati di
nel 1757» la ricevette nella camera rango ec.
78 CAP CAP
scrizione del pontificale di san »» r arca di Paolo nella confessio-
.s.
GAP 79
non solo pontificò, ma come quello assumono i para-
sala ducale, quivi
che rese più solenne, oltre la festa, menti, e passano nella camera dei
anche l' ottava de'piincipi degli apo- paramenti ad attendere il Papa, che
stoli, coirislltuire sei Cappelle pre- se soltanto assistesse, allora i Cardi-
latìzie, ed una Cardinalizia ( /^W/), nali non prenderebbero i sagri pa-
celebrò nella stessa basilica, e gior- ramenti , ma le sole cappe rosse
no la canonizzazione di cinque santi. del qual colore, anco in tal caso, de-
Pio VII, stante la occupa/ione di vono essere le vesti , e le scarpe
Roma operata nel 1808 e nel 1809 praticandosi altrettanto, anche quan-
dalle truppe imperiali francesi, non do il Pontefice non v' intervenisse.
dal Cardinal decano del sagro Col- sovrani, ed essendo Pio VII impo-
legio, cui tocca cantare la messa, tente a celebrare solennemente la
se il Papa assiste, o non interviene, messa, acciocché la funzione riuscis-
insieme a Cardinali, e agli altri che se pii^i maestosa, nell' assistervi fece
hanno luogo in Cappella; ma nel assumere gì' indumenti sacri a' Car-
1809, pontificò nella basilica monsi- dinali, patriarchi, arcivescovi, ec. ,
tare portatile, eretto innanzi l'altare ma volle che questo , e quelli che
Papale. Dai mss, dell'archivio della possono assumerli , si vestissero dei
basilica vaticana leggiamo due altri sagri paramenti rossi. Inoltre, inve-
simili esempi allorquando la festa ce di partire la processione dalla
di s. Pietro cadde nella sede vacan- camera de' paramenti, uscì dalla cap-
te; cioè nel 1740» in cui il capitolo pella della Pietà , ridotta a stanza
(dopo mattutino in pontìficalihus)
il de' paramenti. Il Papa andò in se-
si recò processionalmente all' altare dia gestatoria, ma senza baldacchi-
Papale, ove nell' altare portatile no, e senza i sette candellieri ; anzi
innanzi eretto, con musica solenne a minor incomodo. Pio Vili fece
cantò messa monsignor Santamaria, la confessione a pie del trono, e non
essendo monsignor vicario indisposto; dell' altare, ricevendo all' ubbidienza
e nel 1758 monsignor vicario aven- i Cardinali, patriarchi, arcivescovi,
do solennemente cantato secondo il vescovi , abbati , e penitenzieri. Al
solito nella Cappella del coro il mat- trono poi in pianeta assistette il Car-
tutino, dopo l'ora di terza, passò a dinal primo prete, ed al prefazio il
cantare la messa all'altare portatile, Papa non si mosse dal trono, ed ivi
periormente pur detto al § Vili, e ]\'unc sancle nobis Spìritus, che con
nel pontificale di Pasqua n. 17, re- sollecitudine si prosegue dal coro,
casi dalle sue stanze a quella de' pa- e finito che sia, l'anziano de' sopra-
ramenti, ove nel modo indicato pren- ni intona l'antifona, Argentimi et
rente festività, avendo il detto cur- da delle mani, dopo di che il Pon-
sore praticato le anteriori tre inti- tefice prende i sagri paramenti di
mazioni anche in questa mattina colore rosso, al paro del grembiale,
nel cortile vaticano delle loggie di- e vestitosi di essi, scende dal trono
pinte dà Raffaello, alla presenza del di terza, e processionai mente s'av-
,,,
V GAP CAP 8f
via air altare ad incominciare la ed immediatamente il Cardinal ve-
messa, dopo avere al solito luogo am- scovo assistente pubblica l'indulgen-
messo al duplice bacio i tre ultimi za plenaria accordata a tutti gli
Cardinali diaconi, ed incensato che astanti. Quindi il Papa legge il van-
abbia l'altare, si reca al trono gran- gelo di s. Giovanni, o della dome-
de verso il fine del presbiterio. nica, se la festa cade in questo gior-
Compiuto il canto dell'epistola gre- no, e poi il diacono ministrante gli
. Communio. Finalmente dopo l' Ile « ter, per Sicilioe reges adimple-
niissa est, il Papa dà all'altare la » ta constantissime fuit singulis an-
solenne benedizione, ponendosi l'udi- » nis prirstatio, ct^ solutio ccnsus
tore di Rota poi tutore della croce, »» cum debitis, et assuetis soleinni-
con questa alzata, dinanzi l'altare, >i tatibus in recognitionem supre-
\0L. IX. 6
.
Sa GAP GAP
>» mi, et directi dominii sanctae Se- » Sancta Sede tandem composilis,
"' dis Apostolicoe super regno Sici- >> vincula necessitudinis inter Patrem
w lise eis, iiltraque Pharum, pluri- » amantissimum , et redamantem
« mis ab lune annis, et hoc quo- •> Filium strictius constringantur
w qiic penitus defecit. Ne aiitem jiis " Quod a Deo optimo maximo, ac
" istiid pracclarissimum , etsi prae- " beatissimis apostolis Petro, et Pau-
*> scriptìoni virtute sua nullimode » lo enixis precibus efilagitamus ".
•> obnoxium quidquam detrimenti
,
E dopo tal lettura la processione
' capiat sub quocumque colore, ego entra nella suddetta camera de' pa-
•5 tamquam Sanctitatis vestrae, et ramenti, ove si spoglia il Pontefice.
'»camerae apostolicae procurator fi- Ripresa da lui la mozzetta, e stola
" scalis generalis, primum repeto di raso rósso, fa ritorno col suo cor-
» omnes, et singulas protcstationes teggio alla propria residenza, facen-
•y et declarationes ,
quas palam et do lo stesso i Cardinali e gh altri.
" pluries emisi ad tuendam sole- E però da avvertirsi, che negli ul-
» mnem protestationem, et solutio- timi tempi, appena terminato il pon-
» nem praedicti census, et praede- tificale, i Cardinali, meno i tre Car-
5' omnia rata habens, quce super sa) spogliavano de' paramenti , e
si
- CAP CAP 83
>* ti l' immagine. Mentre questa pas-
32. Cappella Papale per V assun- >* sa pel campo , i cubiculari del
zione in ciclo della Beata J^er- » Papa, stando in piedi nella colon-
ginCycon solenne benedizione^ ai >» na di s. Gregorio , tengono due
ì5 agosto. >* fiaccole accese, e le estinguono
;* dopo il passaggio dell' immagine
Con parti colar solennità si cele- » la quale giunta che sia alla chie-
brava anticamente dal Pontefice, » sa di s. Maria Minore, detta ora
clero, e popolo questa festività. Il » s.Maria Nuova presso il foro ro-
canonico Benedetto nel suo Ordine >y mano, la depongono avanti la mede-
Romano XI , presso il Mabillon >y sima chiesa, e colla odorosa erba
Mus. Ital. tom. II, p. ii8, ce ne » basilico le lavano i piedi. Frat-
i la seguente descrizione: >» Nella >» tanto le scuole cantano il mat-
vigilia di s. Maria, o di questa »> tutino nella chiesa, cioè tre le-
festa, il Papa co' Cardinali a pie- »* zioni. Quindi lodando , e benedi-
di scalzi, fatte sette genuflessioni, >* cendo il Signore, tutto il popolo
84 CAP GAP
nel palazzo apostolico, l'arazzo del- livree di gala, con vesti, cappe, e
l'altare rappresenta V assunzione dì tutt'altro rosso; ed Papa col
il tre-
Maria al cielo Questa Cappella
. no di città. Assumendo nella sa-
non può dirsi istituita da Paolo IV giestia il piviale bianco, colla mi-
del i555, come scrisse il Ciacconio, tra di lama d'oro, viene portato in
Fit. Pont. tom. Ili, col. 83 r, tro- sedia gestatoria fra i flabelli all'ai-
vandosi già celebrata fino dalSog, i taie Papale, dopo avere adorato il
come abbiamo da Paride de Gras- ss. Sacramento decorosamente espo-
si s nel suo Diario dove si legge , : sto nella cappella di s. Caterina
« die ì5 augusti 1^09, missa in die della famiglia Cesi.
» Assumptionis b. M. Virginis in Fino 1828, dopo il vangelo,
al
» basilica s. Mariae Majoris ". Il recitò sermone il p. procuratore
il
angusta per tutti quelli, i quali vi con un bacile dorato. Essi dopo
hanno luogo. I Cardinali vi si reca- aver fatta genuflessione al Papa, li-
sodalizio. Ora però sono i deputati onta di ciò ben ulteriori esempi vi
della stessa arciconfraternita, che in sono, e quello tra gli altri del re-
abito nero talare, se ecclesiastici, e gnante Pontefice, che la die nel
di città se laici, ritirano tali obla- 1837 dalla loggia del palazzo, i qua-
» junctis a ss. D. N. Sixto Papa ctitatis nepos. Sed paucos ante dies
« V, et missam cantavit illustrissi- periculosa febri aggressus, non si-
» mensibus elapsis suspensi, et plu- cero nel 1724 Benedetto XIII, nel
» ries prorogati, statuisset, hac die 1780 Clemente XII, nel 1740 ^^-
» B. M. V. dedicata suam exequi nedetto XIV, e nel 1758 Clemente
» deliberationem voluntatis , indici Xlil, Il primo nondimeno trasferì
,
,
CAP CAP 87
il riccTimento ad un tal giorno so- dopo r offertorio, cantasi a due cori
lo per r indisposizione del contesta- il mottetto : In Icctulo pieo, egre-
bile d. Colonna, che qual
Fabrizio gia composizione del Bonanni, il ce-
regio ambasciatore strordinario, do- lebrante pubblica leggendo 1' indul-
vea eseguirne la soleime presentazio- genza di trent' anni agli astanti con-
ne Benedetto XIII nel 1724» tlopo
. cessa dal Papa ; e questi, dopo a-
tal funzione vi celebrò messa bassa, ver orato al genuflessorio , risale in
ciòche pur tbce prima della funzio- sedia gestatoria. Deposti in sagre-
ne medesima nell' anno ij^o Be- stia paramenti sacri
i e la falda _,
no a questa Cappella con due car- e accompagnamento con cui era ve-
rozze, coi domestici in livree di ga- nuto.
la, indossando eglino vesti, cappe, e Merita speciale menzione quanto
tutt* altro di colore rosso. Il Ponte- Pio VII fece in questo giorno l'an-
fice vi si i*eca con treno nobile se- no 181 5. Essendosi restituiti alla
m\-puhh\\co (Fedi) e trovando la trup- Santa Sede gli antichi suoi dominii,
pa schierata sulla gran piazza, di- cioè le tre provincie delle Marche
scende co' Cardinali , che avea seco di Ancona, di Macerata, e di Fer-
in carrozza. Alla portiera viene ri- mo, il ducato di Camerino, il duca-
cevuto dal Cai-dinale più degno, e lo di Benevento , e Ponte Corvo
dal p. generale dell' Ordine agosti- non che le provincie, o legazioni del-
niano, insieme ai pp. graduati del la Romagna, di Bologna, e Ferrara,
convento. In sagrestia assume il pi- il Papa per rendere pubbliche e
viale bianco, e la mitra di lama solenni azioni di grazie all'onnipo-
d' oro, ed asceso in sedia gestato- tente Dio, alla beata Vergine Ma-
ria, fra' flabeUi, viene da' palafre- ria,ed ai gloriosi ss. apostoli Pie-
nieri condotto, preceduto dalla so- tro e Paolo primari protettori di
,
lita processione, alla cappella genti- Roma, si recò con maggior pom-
lizia Chigi, dov' è esposto il ss. Sa- pa del solito alla basilica vaticana
cramento, che adora secondo il con- avendo seco in carrozza il Cardinal
sueto. Quindi a piedi va al genufles- Mattei decano del sagro Collegio,
«orio avanti 1' aitar maggiore, o- ed il Cardinal Consalvi, benemeri-
ve fatta breve orazione, incomincia to segretario di stato , ed assistècon
la messa col Cardinal titolare, cui quindici porporati ,
prelatura , capi
Spetta in questo giorno cantarla ; e degli Ordini religiosi, ed altri , che
dopo aver fatta con esso la confes- hanno posto in Cappella, alla gran
sione, e r assoluzione , ascende al messa cantata all' altare Papale dal
trono, la cui coltre è di lama d' ar- Cardinal Gallefìl Com'essa fu tei-
gento, co' fiori d' oro, simile a quel- minata, cantate vennero le litanie
la della coltrina della sedia. I para- laurelane, a cui rispose l' immenso
menti dei ministri, e del celebran- popolo di tutti gli ordini colà con-
te, non che il paliotto, sono di co- corso, e quindi dai cappellani can-
lor bianco; ma non evvi recita di tori si disse ancora il versetto della
sermone. commemorazione dei suddetti prin-
Terminata la messa, nella quale cipi degU apostoli, ed in fnio l'in-
88 GAP GAP
no della riconoscenza Te Denm celebrasse nella patriarcale basilica
lamlamusj applauditissima compo- di s. Pietro, e dal Sestini rileviamo,
sizione, che celebreremo altrove, e che continuava ad osservarsi nel
che appositamente fu fatta da don 1634, ma in progresso si tenne
Giuseppe Baini romano, principale nella cappella del palazzo ove risie-
ornamento, e decoro dell'attuale col- de il Pontefice. Certo è , che anti-
legio dei cantori della cappella Pon- chissima è la celebrazione di questa
tificia. Air intuonarsi dell' inno le cappella, e Benedetto XIII in detto
artiglierie del Castel s. Angelo re- giorno, nell'anno 1727 e nel 1729,
plicarono i colpi , con cui aveano cantò messa nella Sistina del palazzo
salutato l'alba di sì bel giorno, re- vaticano, avendo prima cantato l'ora
gistrato ne' fasti della Romana Chie- di terza nella sala ducale. La cap-
sa, a memoria indelebile. Tutte le pella è addobbata come nel giorno
campane per mezz'ora suonarono a precedente. Canta messa un Cardi-
festa; e quindi Pio VII collo stesso nale dell'ordine de' vescovi. 11 sagro
accompagnamento , e treno, fra i Collegio v' interviene con vesti , cap-
plausi de' giubilanti romani, fece ri- pe e tutt' altrocon due car-rosso,
torno alla sua residenza del Qui- rozze, e domestici colle livree da
rinale. gala; ed il Papa con piviale bianco
e triregno, mettendosi poscia la mi-
34. V espero Papale a 3 1 ottobre tra di lama d' oro. All' offertorio,
per la festa d' Ognissanti. cantasi il mottetto, J^idi tarbani ma-
gnani, della seconda parte del quale
Si celebra nella Cappella del pa- non riuscì air Adami di rinvenire
lazzo apostolico, ove abita il Papa, l'autore. Dopo il vangelo pronunzia
che vi si reca in piviale bianco, e il discorso, in cappa paonazza, e
mitra di lama d' oro , essendo il berretta nera, un alunno del colle-
paliotto dell' altare di color bianco, gio germanico-ungarico, per conces-
i candellieri dorati, e rappresentan- sione del Pontefice Gregorio XIII
do l'arazzo la gloria di tutti i santi; fatta nell'anno i574} pubblicando
mentre la coltre del trono, e la col- poscia r indulgenza di trenta anni
trina della sedia Papale, sono di accordata dal Sommo Pontefice. An-
lama di argento, co' ricami d' oro. ticamente questi sermoni solevansi
I Cardinali vi si recano in vesti, stampare, e venivano dispensati do-
cappe, e tutt' altro di color rosso. po la cappella. I più antichi di essi,
Questo vespero viene regolato come di cui abbiasi notizia, sono: Chri-
quello dell'Epifania, ed anticamente stophori Marcelli patri tii veneti, pro-
in questo giorno si usavano le cappe ton. apost. Oratio ad Juliiim II.
con pelli di armellino, ciò che ora P. M. in die omnium sanato rum in
per solito ha luogo per la cappella capella habita; Joh. Wilhehni a Biie-
Cardinahzia di s. Caterina, dietro ren. collegii germanici alunini, Oratio
r avviso del cursore Pontificio. habita de omnibus sanctis in sacello
Quirinali ad ss. D. Aleocandrwn VII
Cappella Papale nel di primo
35. anno i664; Sanctorum exeniplum,
novembre per la festa cV Ognissanti. et prodsidium, Oratio habita ad kS!.
D. M. Clenientem IX , in sacello
Sisto V nel i586 dispose, che si Pontificwn Quirinali , ipso ss. o-
^ CAP CAP 89
mnìum die, a Jac. Joanne a Tinen L'anziano de' soprani subito inton^
Weslphalo colteg. germ, et liung. la prima antifona Placebo Domino^
anno 1G67 ; Felicitas picemium che si ripiglia dal coro senza con-
calamitatisi O ratio hahita ad S. D. trappunto, con tutto il rimanente.
N. Clementeni X in sacello Pontifi- Finito il vespero, dopo breve tem-
cuni Quirinali ipsa ss. omnium die^ po, si dice dal Papa sotto voce nuo-
a Ferd. Simone Gugier a Leiihorem vamente il Pater noster, l'Ave Ma-
Bavaro, CoUeg. Germ. et Ung. con- ria, ed anche il Credo, e si dà
victore, 1670. principio al mattutino. Indi , al cen-
no del cerimoniere suddetto, i due
36. J^espcro e Mattutino per la soprani anziani prontamente dicono
Commemorazione da' Fedeli defonti. r invitatorio Regem cui omnia vi-
;
colore sono le vesti, le cappe e l'om- Pater noster tutto segreto, e poi si
GAP CAP 91
t;iaJiin JcU' altare, e eh' è coperto « fragiis faciendis prò Sunnnis Pon-
(li coltre nera, con fondo di lama « tificibus, et Cardinalibus defiin-
d'oro, e ricami simili. Il coro dice » ctis. Cuin. fìdeles animas defun-
in modo andante il responsorio, >» ctoruni sit salutare consilium oia-
Lìhcrd me Domine ^ e poi il Pon- » tionuni suffragiis adjuvare, ss. P.
tefice dal trono fa le assoluzioni, M D. Alexander 1*. IV, de fratrum
ed aspersioni coli' acqua benedetta »» suorum unanimi Consilio , et as-
e le incensature verso il feretro, » sensu, anniversarium Sacr. Rom.
assistito e servito dai votanti di »» Eccl. Pontificum, et Cardinalium
segnatura in cotta e rocchetto. Uno »» obeuntium, nonis septenibris an-
di essi regge il turibolo e la navi- » nis singulis, vesperis, et vigillis
cella, e l'altro il secchio colf acqua >» prò defunctis , cum IX lectioni-
l)ened(itta , oltre due accoliti a pie » bus, et cum nota solemniter de-
del trono coi candellieri. V. An- w cantatis, statuit celebrari. Ipse Ro-
niversario DEI Defunti. Quando poi « manus Pontifex, assistentibus sibi
il Papa non interviene, fa f assolu- "Cardinalibus, ut moris est, mis-
zione il ed il
Cardinal celebrante, »» sam prò defunctis solemniter ce-
piccolo catafalco mette avanti l'al- si » lebret, ipsa die ducentos paupe-
tare. Leggiamo nel Sestini, al capo » res reficiat, et vigintiquinque qui-
XXIV, che anticamente i Cardinali, M libet Cardi nalis , nec non Domi-
dopo aver accompagnato il Papa »> nus ducentas missas faciat cele-
nella camera de' paramenti, se cele- '> brare vel decantare ". Ma poi nel
bra vasi la cappella al Vaticano, ca- concilio romano , celebrato l' anno
lavano alla contigua basilica , ad del giubileo 1725, in s. Gio. in La-
orare presso i depositi de' Sommi terano, Bencxletto XIII decretò, che
Pontefici , per suffragare le loro non più a' 5 settembre si dovesse
anime. celebrare l'anniversario pei l'api de-
funti, ma sibbene ai 3 novembre,
ed in oltre, che venisse separato da
38. Cappella Papale per V anni'
quello dei Cardinali.
versano de^ Sommi Pontefici de-
Si celebra pertanto questa Cap-
fonti a* 3 novembre.
pella nel palazzo apostolico abitato
dal Pontefice , nel modo descritto
Rimonta al pontificato di Ales- all' anniversario de' fedeli defonti, e
sandro IV, Conti, eletto nel 1^54, al § VI n. 5 di questo articolo del-
clic regnò sino al 1261, la celebra- la Cappella Papale per 1' anniversa-
zione di un funerale anniversario rio dell'ultimo Papa dcfonlo, che
per tutti i Sommi Pontefici, e Car- celebrasi dal successore. Ed è per-
dinali defonti, come si accennò al- ciò, che eguali sono gli addobbi, e
l' articolo Anniversario de' Sommi i paramenti, non che l'arazzo del-
Pontefici defonti [Vedi), colf auto- l' altare, che rappresenta Lazzaro ri-
rità del codice vaticano 4'^ 3 7 pub- suscitato da Gesù Cristo, insieme a
blicato dal p. Gattico, il quale gio- tutte le candele di ccia gialla. Can-
verà, che qui sia riportato. Leggesi ta messa il Cardinal auncrlengo di
pertanto alla rubrica CXX, Acta etc. S. Romana Chiesa, il Papa si reca
p. 125, (juanto segue: >» Ordinalio in Capi)ella con piviale rosso, stola
'' Dom. Alcxaudri Papa3 IV de suf- paonazza, e mitra di lama d'argento,
,
•
CAP CAP 93
la festa di s. Carlo, vi si terrebbe
la Cappella Pontificia, onde egli ed 40. Cappella Papale per l'anniver-
i successori di lui continuarono a sario de' Cardinali defonti a' 5
farla. Tanto riportano ne' suoi Dia- novembre.
rii il Valesio, e il Cancellieri nel suo
Mercato, p. 227. Fino dal 1 51 7 il Pontefice Leo-
Prosegue adunque il Papa a recarsi ne X istituì la celebrazione della
con treno nobile detto anco semipub- Cappella Papale per 1*
anniversario
blico, accompagnato in carrozza da de' Cardinali defunti. Deve dire la
di Requiem.
,, .
94 GAP GAP
di lama d'argento. Canta messa nn
4r. Cappella Papale nella prima patriarca, e perciò sulla cancellata so-
domenica dell'avvento , ed inco- no accese sci candele cóme quando
minciamento del giro delle qua- celeJDra un Cardinale, mentre pc-
rant'ore, eolV esposizione del ss. gli arcivescovi, e vescovi se ne ac-
Sagraniento, nella Cappella Pao- cendono sole quattro . Tanto i pa-
lina del Faticano. triarclii che i Cardinali , arcivescovi
e vescovi mentovati , in questa , e
Benché Sisto V avesse disposto, nelle altre domeniche dell' avvento ,
nel i586, colla suaccennata bolla celebrando in Cappella la messa,
Egregia, che questa Cappella si do- usano la sola mitra di tela bianca
vesse celebrare nella basilica di s. Sermoneggia il p. procuratore
Lorenzo fuori le mura, stante la sua generale dell' Ordine de' predicatori,
lontananza, poco si osservò tale pre- coli' abito domenicano, il quale pro-
scrizione che : anzi, come diremo mulga eziandio l' indulgenza di die-
Clemente Vili, nel i5g2, ordinò, ci anni concessa dal Pontefice. Dei
che tenendosi la Cappella nella Sisti- discorsi recitati in tal giorno, si
stolone, e che pone a traverso del ti, ai protonolari apostolici, e a' ge-
corpo, restando così fino al Post- nerali degli Ordini religiosi.
Communio^ in cui riprende la pia- \J v\\\nLO /égnus Dei ai canta, al-
neta piegata innanzi al petto. Al- lorquando il celebrante ha accomo-
l' ollertorio dal coro si canta il dato la ss. Eucaristia nell' ostt^nso-
mottetto, Sahatorem expcctamus, rio, ed ha purificato per la prima
con seconda parte, del Palestrina. Il volta il calice ; indi cantasi il Com-
maestro di cerimonie, che accom- munio, che non si termina, finche
pagna il diacono, il quale va ad il celebrante, dopo lavate le mani,
incensare il sagro Collegio, suol da- non r abbia letto al suo luogo. Ter-
re a' Cardinali 1' ora della predica, minata la messa, il celebrante, ed i
che in idioma italiano in un pulpito ministri assistenti genuflettono sugli
sotto il baldacchino si fa nel merco rdì, inferiori gradini conni dell' altare in
in tutto il tempo del sagro Avvento, epistolae. Allorché poi il Papa ha
nella sala detta del concistoro o del incensato il ss. Sagramento, e gli fu
s. offizio del palazzo apostolico, alla posto il velo umerale bianco sul pi-
presenza del Papa, il quale l' ascol- viale rosso, il celebrante
si alza, pren-
una per consumarla, l'altra per la Papa recasi alla Paolina a leva-
esposizione delle quarant' ore. Dopo re il sepolcro; e tutti nel porsi in
r elevazione, appena il Pontefice dal ordine di processione , fanno pri-
genuflessorio è tornato al soglio, il ma la genuflessione al .santissimo
coro canta il Benedìctus , e due Sagramento. Quando la croce Pon-
maestri di cerimonie con due chie- tifìcia , sostenuta dall' ultimo udi-
rici della Cappella, uno da una par- tore di Rota in cappa in mezzo
te, e uno dall'altra, distribuiscono a due «accoliti co' candellieri , esce
a' caudatari le candele da portarsi fuori della cancellati o balaustra, i
in processione dai Cardinali, mentre cnntoi'i contraili intuonano V inno
, ,
Cardinal primo prete, pone l' incen- in vesti e cappe rosse, e i cantori
so nel turibolo, sostenuto dal deca- in sottana e fiscia di seta paonaz-
no de' votanti di segnatura in cotta, za e cotta, dovendo essere sempre
e rocchetto. Incensato tre volte il due ad orare, su appositi genufles-
Santissimo, il Papa dice l'orazione sori, situati lateralmente nel presbi-
sostenendogli il hbro e la candela i Questo rito
terio dell' altare. corri-
soliti patriarchi, o arcivescovi, ed al- sponde a quello degli ebrei, presso
lora termina la funzione. Il Papa si i quali dieci uomini ingenui avea-
reca nella contigua sagrestia a de- no r incombenza di orare a vicen-
porre i sagri paramenti, ed a ri- da continuamente nel tempio. Final-
prendere la mozzetta di panno ros- mente, se il Pontefice abita il con-
so filettata d' armellini, e col solito tiguo palazzo, nella sera, vestito di
accompagnamento fa ritorno alla mozzetta di velluto rosso, e stola
sua residenza. I Cardinali , che nei di raso egualmente rossa, accompa-
banchi laterali erano genuflessi sui gnato dalla sua camera segreta , e
cuscini di panno paonazzo, ivi po- dai palafrenieri colle torcie, si reca
sti dai propri decani, si alzano, e a fare orazione al genuflessorio en-
deposta la cappa nella sala regia tro il presbiterio, avendo a' lati il
,
GAP GAP 97
maggioixlomo, e maestro di camera, air elevazione , che è Comedìte gen-
mentre il resto della famiglia nobi- tes, a due cori, del medesimo au-
le pi*ende luogo alla balaustra. tore. Terminata la messa , il detto
II pio istituto di esporre alla pub- prelato, deposta la pianeta, assume
blica adorazione il ss. Sagramento, il piviale bianco , ed inginocchiasi
per lo spazio di quarant'oi-e (Fedi), avanti l'altare. Quindi dal sacerdo-
affine di risvegliare nel cuore de' fe- te pili anziano fra i chierici della
deli la memoria de' quaranta gior- Cappella, ed anticamente dal primo
ni ne' quali Gesù Cristo digiunò nel di essi, che, come dice 1' Adami a
deserto, e delle quaranta ore in cui pag. 98, era un cantore Pontifìcio
dimorò nel sepolcro, non solo fu con cotta e stola bianca, prende dal
confermato nel 1592 da Clemente tabernacolo 1' ostensorio, e lo pone
Vili, Aldobrandiniy colla costitu- sulla mensa dell' altare , ove viene
zione Graves et diiiturnas^ ma fu incensato dal sagrista. Due soprani
anche esteso da quel Pontefice per intonano dipoi le litanie de' santi
tutta la città di Roma in tutto l'an- in canto semplice, dopo le quali il
no, ed in perpetuo giro per le ba- medesimo sagrista dice il Pater no-
siliche, per le chiese titolari de' Car- ster , colle altre orazioni , a cui ri-
dinali preti, e diaconi, non che dei spondono i cantori secondo con- il
na nella Paolina il collegio de' can- legge nel tomo 11 delT Appendice
tori, e monsignor sagrista incomin- del suo Bollano, a pag. 97, che
cia la messa bassa , nella quale i per r avvenire ogni anno agli 8 di-
cantori cantano due mottetti cioè , cembre si celebrasse Cappella Papale
uno all' od'ertorio che è Fratrcs, , nella basilica di s. Maria Maggiore
ego eniniy del Paleslrina, e l'altro nella Cappella Borghesiana per 1»
VOL. IX.
7
98 CAP CAP
lèsta Concezione della b. Ver-
(iella Cappella con piviale bianco, e mitra
gine Maria. Stante però la dirotta di lama d'oro. Canta messa il Car-
pioggia, in quell'anno fu tenuta nel- dinale protettore della Cappella Bor-
la Cappella Paolina del Quirinale, gbesiana, ove, come dicemmo, si
ove dopo la messa Benedetto XIV dovrebbe celebrare, con parati bian-
impose il pallio a monsignor Abra- chi. Il mottetto dell'olfertorio, San-
pe, e tutt' altro rosso, con due car- Si celebra nel palazzo apostolico,
rozze, e i domestici colle livree di in cui risiede il Papa, facendosi al-
GAP GAP 99
vasi nella basilica lateraiiense. Il e co' candellieri più nobili, per cui
quadro dell' aliare rappresenta in ora si adopera la croce, coi candel-
arazzo, come nella prima domenica, lieri dorali; così il trono e il bal-
J'Annunziazione. Il paliotto è pao- dacchino dell'altare erano di drappi
nazzo, del qual colore sono la coltre di colore losaceo, o rose secche, ed ora
del trono, e la coltrina della sedia sono di color paonazzo. I Cardinali vi
Papale, non che i cuscini del genu- si recano con cappe paonazze, vestiti
tare si adornava con otto statue »> est.... Primicerius pncnuntiat pri-
degli apastoli di argento, colla croce, » mam antìplionam Papx ; alias
loo CAP CAP
» vero tres dicunt scholenses , et si recano con vesti, cappe e tutt'al-
» canonici s. Patri, quùitam, quae tro paonazzo, e Papa con pivia- il
>» est Juste^ praenunciatur Papae, et le rosso, e mitra con lama d'ar-
» idem D. Papa post talem prae- gento. Canta messa un arcivescovo,
« nunciationem accipit monetam au- o vescovo assistente al soglio ; ed il
GAP CAP IO
na di s. Maria Maggiore ( locchè nell'anno santo 17 25, riposandosi
confermò nel i586 Sisto Y), cre- alquanto nelle camere del p. sotlo-
diamo opportuno coli' autorità dei Similmente volle fare nel
sagrista.
Diarii di Roma, premettere alla de- 1726, e nel 1727, in cui inoltre
scrizione di tutte queste funzioni consagrò vescovo di Sarno monsi-
ciò che in diversi tempi praticava- gnor Dosquet nella Cappella di s.
no i Romani Pontefici quando non Pio V, mentre nel 1728 non solo
funzionarono nella basilica Vatica- fece tutte le predette funzioni, com-
na. Poscia daremo maggiori dichia- presa la benedizione del berrettone,
razioni sui diversi riti , e sulle ce- e dello stocco , ma dopo le laudi
rimqnie analoghe a ciascuna di ta- nella Cappella di Pio V, consa- s.
pella Paolina del Quirinale, dal 1780 al 1740 non mai intervenne
Cardinal decano, e altro Cardinal a quelle della vigilia, e giorno di
vescovo suburbicario, e né anche vi Natale fuorché nel
,
1 73 1 in cui
assistette. Solo nel 1722, e nel 1723, assistette ad ambedue nella Paolina
nella sua Cappella privata benedì del Quirinale, supplendo il Cardi-
lo stocco e berrettone, cioè nel 1722 nal sotto-decano, e nella notte can-
in cui volle benedire la
visitare e tando la messa, secondo il consue-
mensa cena; ma nel 1728
della to, il Cardinal camerlengo , e solo
eseguì nella mattina di Natale la benedicendo il Papa privatamente
benedizione dello stocco e berretto- lo stocco e il berrettone, come pri-
ne. Ecco ciò che fece Benedetto vatamente riceveva le felicitazioni
XIII. Nel 1724 tenne vespero pon- per le feste natalizie , a nome del
tificale in s. Pietro, dopo la canta- sagro Collegio, dal Cardinal decano
ta, e la cena, assistè al mattutino di questo. Benedetto XIV per indis-
nella Cappella Sistina ,
quindi pon- posizione, nel 1754, tralasciò d'in-
tificalmente cantò la messa della tervenire alle Cappelle ordinarie, e
notte , e poi celebrò ivi anche la nel 756 alle funzioni pel s. Nata-
1
nonché le ricche argenterie lavora- Natale, dice a pag. 334: » Quo fi-
te con raffinato gusto. Nel 1718 si M nito, redeunt ad aulam Papae, ubi
recò a vederle Giacomo III re d'In- ** parata sunt vina multa, et clare-
ghilterra, per cui Clemente XI, do- « tum , et species ". Si trova fre-
po la cena gli mandò le rappresen- quentemente nominato tal vino colla
tazioni scritturali, che avevano ser- voce Claretum negli Ordini Romani,
vito di trionfi. e ne fanno menzione il Vejo, i Bollan-
Questa cena ebbe origine da quel- disti, Martene, Durando, e il Bacci nel
la, di cui fanno menzione gli Or- lib. VI òeWsi Storia de" vini. L'autore
dini Romani^ prima del Pontificato poi del Ceremoniale, lib. I, sect. 3,
d'Innocenzo III, eietto nel 1198,6 parlando del fine del solenne convito
s' imbandiva a S. M. Maggiore dove , Papale, dice: « Ponuntur deinde
il Papa cantava la messa in questa sa- i» vinum et confectiones, sive species,
gratissima notte, ed a spese del Car- M ut habent antiqui codices". Sì può
dinal vescovo suburbicario d' iilba- dunque credere, che con questa pa-
no, per un peso, come crede il Mo- rola siano indicate le confetture, ov-
retti, De Presbylerio, pag. 1 1 5, de- vero il pepe, il quale davasi in ag-
rivato dal domicilio, di cui egli go- giunta dopo il pranzo, anco nel gior-
deva nella città, in una casa spet- no di pasqua.
tante alla stessa curia, vicino al pa-
lazzo lateranense. Ma dopo Inno- Benedizione dello stocco, e berreilone.
cenzo III fu la cena fatta a spese
del regnante Pontefice , cioè dalla Questa benedizione si deve fare
sua camera apostolica. Vuoisi che , prima del mattutino, sebbene da alcu-
r abitazione del vescovo Albanese ni Pontefici sia stata fatta particolar-
stesse presso la chiesa di s. Clemen- mente nella mattina di Natale, perchè
te, nella strada detta maggiore, op- non intervennero alla funzione del-
pure vicino al monistero delle mo- la notte precedente, né celebrarono
nache della Purificazione, verso la il pontificale della solennità. Cle-
basilica liberiana. In conferma di mente XI, nel 1719, r eseguì do-
ciò, riporteremo quanto si legge nel- po la prima messa della notte. Tut-
r Ordine Promano lì, che si trova ta volta si deve fare la benedizione
nel tom. II, del Mus. Ital. p. ii5; dello stocco e berrettone prima del
» Isto die, statio ad S. M. Majorem, mattutino, e se oggidì alcuni Papi
?' ubi dominus Papa debet missam eseguirono tal benedizione piuttosto
y> cantare cum scholis clericorum dopo il mattutino, cioè avanti la
^' et familia palatii ; et episcopus Al- detta prima messa ciò fecero per- ,
»' banensis debet facere coenam opti- chè non assistendo al mattutino, vol-
>^ mam toti curiae, et debet mittere lero intervenire alla sola messa, che
j' ad curiam duo optima busta por- suol cantare il Cardinal camerlengo.
» corum. Ad vesperam et vigiliam Prima di cominciare il matuttino
Rj. Qui fecit coekim et terram. sa della notte, che in quella del
"?'. Dominus vobiscum. Pontificale, come poi si dirà.
9?. Et cum spiri tu tuo. Merita però che qui si osservi, che
se lo stocco si diede dal Papa a qual-
Oremus. che principe, il quale trovavasi pre-
sente alla funzione, il medesimo prin-
ii Benedicere digneris, quaesumus cipe si vestiva in cotta, e sovr'essa
Domine Jesu Christe, hunc en- si cingeva dello stocco benedetto. Si
sem in defensionem S. Romanse cuopriva di poi col piviale bianco
,
tuam , quos ut
ejusque fìdeles , ,
toglieva il cappello , e lo conse-
pretioso sanguine tuo redimeres gnava ad un familiare, per can-
hodie in terris descendere et car- tare la quinta lezione del mattu-
nem nostram sumere dignatus es, tino , che comincia : In quo con-
ab omni periculo piotegas atqiie flictii. Prima di chiedere la solita
defendas, et famulum tLunn^ qui benedizione , collo stocco sfoderato,
hoc gladio in tuo nomine arma- toccava tre volte la terra, e altret-
tus erit, pietatis tuaì firma custo- tante lo vibrava in aria, e poscia
dia munias, illaesumque costodias. rimessolo nel fodero, diceva cantan-
Qui vi vis et rcgnas cum Deo Pa- do : Jube Donine benedicere , e can-
tre in unitale Spiritiis Sancii Deus. tava la lezione, terminata la quale
Per omnia saldila sacculorum . si spogliava de' paramenti descritti,
nella basilica liberiana. Ciò noi rile- gole monastiche Versus aperilìonis^
veremo dalle testimonianze degli Or- o Responsorium hortationis^ ed an-
diniRomani^ che parlano anche del che Antiphona invitatoria, o Voca-
vespero precedente, e della succes- toriunij si ometteva dal Pontefice,
siva messa cantata alla cappella del come sappiamo da Amalario, il quale
s. Presepio della stessa basilica. Al dice : Solet Apostolicus canere in vi-
deponeva ,
prendeva il piviale biiin- Papa messe proprie di que-
tutte le
co, ed assisteva alla messa secondo sto giorno. La prima di notte in s.
, .
che in greco, come afferma il Gior- hanno scritto che ogni anno si
,
w nus alta voce cum omnibus dicit: giudici, e gli avvocati. Quindi cia-
*>Exaudi Christe. Bespondent no- scuno riceveva il presbiterio d' un
*» Domino nostro (Gregorio) j a
tarii: melequino , ed al primicerio , oltre
« Dea decreto summo pontifici ^ et un melequino, si davano dodici de-
M universali Papae, vita. Tribus \i- nari pavesi. Descrivendo poi il me-
f* Gibus dicit aichidiaconus cum suis; desimo Cencio la maniera con cui
>» tribus vicibus respondent notarii: il Papa in tal' occasione cavalcava
« Tu illuni adjuva, S. Maria. Re- soggiunge, che intorno gli andavano
« spondent simili ter de unoquoque i giudici vestiti di piviale , e che il
w choro tribus, sanctos duabus vici- priore della basilica seguiva il pri-
9* bus. In fine Kyrie , tribus vicibus micerio tra i Cardinali diaconi, e i
che doveano essere invitati alla sua » ac ter beatissimo Papae Gregorio
tavola, e a quella del vice- domino » vita. Respondent Cardinales omnes:
i quaU per la prima erano invitati >^ Deus conservet eum et vivificet
dal nomenclatore, e per la seconda •> eum, tribus vicibus Salvator mun"
dal notaio del vice-domino, avendo- » di. Cardinales respondent, Tu il-
cio Sa velli , che poi fu Onorio III »> omnem chorum sanctorum , tres
scritto avanti 1' anno i i gai, si ha « sanctos. In fine omnes sancii ad/u'
che nella mattina di Natale, cpiando » veni illum, tribus vicibus. Kyrie
il Sommo Pontefice andava a s. Ma- « tribus vicibus. Et prò laude acci-
,
M eum per manus, et ducunt usque in no a' secondi vesperi, di che si tratta
>» cameram ". Questo rito corrisponde all'articolo Cappelle Cardinalizie.
a quello, che si usava in questo me- Addobbata pertanto la patriarcale
desimo giorno di Natale, nel tempio basilica vaticana, nel modo che di-
di s. Sofia in Costantinopoli, cogli cemmo, se vi si celebra il preceden-
imperatori , e co' patriarchi , come te vespero pontificale, la Cappella
ci assicura il titolo delle Acclama- della Pietà serve per camera dei
zioni, del Goar, in un codice della paramenti, ed ivi si adunano i Car-
to, del petto, ovvero a un doppio am- principe assistente al soglio, emagi- il
plesso, rito, che si pratica in tutti i strato romano non vi si recano. Ter-
pontificali. In questo pontificale non minandosi la messa, e detto dal Car-
v'ha altro di particolare, che al dinal diacono Vita missa est, il Pon-
canto dei vangelo, quando il diaco- tefice dall'altare comparte la solenne
no dice , et p^erbuni caro factum benedizione, sostenendo l'uditore di
est , Papa e tutti
il gli altri genu- Rota la croce Papale, incontro dal la-
flettono, come fanno anche, quando to opposto dell'altare. Immediatamen-
dal diacono greco sono cantate le te, Cardinal vescovo assistente pub-
il
particole, che debbono servire per csset Jesus, di s. Matteo, perclié quel-
la comujiioiie de' Cardinali diaconi, lo di s. Giovanni si è già detto do-
e de' nobih laici. Al canto del Credo, po l'epistola. Di poi il diacono del
il Papa , e tutti gli astanti genu- vangelo leva al Papa il pallio, e il
flettono air lucarnatus est , avendo manipolo, che lascia in mezzo della
anche genuflesso alla recita del me- mensa dell'altare sopra uu tondi-
,
m8 gap GAP
no, e gli rimette la mitra di lama
d'oro. 4B. Cappella Papale della seconda
Disceso il Papa dall'altare, e de- festa di Natale , per la festa di
posta la mitra, dopo aver orato al s. Stefano ai 26 dicembre.
cido Sparapane Camerte, 1670; Jo. Papa non si reca al vespero della
Thomoe Chiappetti sacerdotis ex Do- Circoncisione,i nuovi magistrati, o
minis Salti, et Priacci. V. D. et
J. o nella mattina seguen-
la stessa sera,
ci vis Taurinensis , Oratio habita in te, vanno a renderlo nelle mani del
invitati dal Cardinal decano del sa- no o due padri della compagnia
gro Collegio, nell'uscire dalla Cap- o due dei detti alunni ) , intuo-
pella, levatasi la cappa e il rocchet- na a pie dell'altare, a cornu epi'
to assumono la sola mozzetta, e
, stolcej e, se non è presente il Pon-
prendono il ferrai uolone rosso, e sul tefice, nella parte davanti , 1' inno
bavaro di esso si cava fuoii il cappuc- Te Deiini laudanius^ cantato altei'-
cio della mozzetta. I Cardinali mona- nativamente dal coro dei musici, e
ci, e frati adoperano il ferraiuolo dal popolo. Quindi cantasi il Tan-
talare di saia , del colore dell'abito del tum ergOy e il Papa, colla assistenza
proprio Ordine. La chiesa è nobil- del primo (cerimoniere, e del Car-
mente parata, e sontuosamente illu- dinal primo prete, pone 1' inceuso
ì^2 CAP CAP
nel turibolo, ed all' ultimo scalino § I. Notizie sulle Cappelle Cardina-
dell'altare fa tre volte l'incensazione lizie, antiche, e straordinarie.
al Venerabile. Dettasi dal Cardinal § IL Ministri assistenti delle Cap-
funzionante l' orazione, lo stesso Car- pelle Cardinalizie.
dinale sale sul ripiano dell'altare, e § III. Elenco dei vesperi, e Cap-
col Santissimo co m par te la trina pelle CardinaUzie, che hanno luo-
benedizione all' immenso popolo , go fra r anno.
terminando cosi la funzione. Poscia, § IV. Vesperi e Cappelle Cardina-
e nello stesso modo , e per la me- lizie annuali, ed ordinarie.
desima via, il Pontefice, e i Cardi-
nali partono, e fanno ritorno alle § I. Notizie sulle Cappelle Cardi-
proprie residenze. nalizicj antiche e straordinarie.
CAPPELLE Cardinalizie. Sono
le messe cantate pontificalmente, e Non solo il senato apostolico dei
i vesperi intuonati da un arcivesco- Cardinali interviene alle sagre fun-
vo, o vescovo, a cui il sagro Col- zioni, che il Sommo Pontefice ce-
legio de' Cardinali, ovvero i Porpo- lebra, ed alle quali assiste, come si
mente sempre venivano celebrati, e in- che di due specie sono le Cappelle
tonati da monsignor sagrista, ed ora Cardinalizie, ordinarie o annuali, e
se non da lui, da altro individuo co- straordinarie. Delle prime si tratte-
util uito in dignità episcopale, a bene- rà al § IV di questo medesimo ar-
placito del Cardinale superiore del ticolo ; ma prima di dire qui delle
luogo. Coteste sagre funzioni, meno i altre straordinarie, premetteremo un
vesperi, vengono dirette, regolate, ed cenno di alcune delle antiche, e di
assistite dai maestri delle Pontificie quelle , che in progresso di tempo
cerimonie, dai ministri assistenti del- furono dichiarate Cappelle Papali.
le Cappelle Cardinalizie e prelati- Tali sono quelle dell' Immacolata
zicj dal collegio de' cantori Ponti- Concezione, agli 8 dicembre , che a
fìcii, dai cappellani comuni, dai chie- testimonianza del carmelitano Baco-
rici, ed altri della Cappella Papale, mio, morto nel 1 35o, in tempo che
colle cerimonie, e riti della santa Clemente VI risiedeva in Avignone,
romana Chiesa. celebravasi alla presenza de' Cardi-
nali, con solenne messa e panegiri-
,
rio di Roma del 1720 riporta, che caudatari poi vestono la sottana, e
nella domenica delle Palme, essen- fascia di seta paonazza, col ferraiuo-
dovi la stazione in s. Giovanni in lone di seta nera.
Laterano, i Cardinali solevano in- Le Cappelle Cardinalizie straor-
tervenire al vespero, il quale si ce- dinarie sono le seguenti , le prime
lebrava in quella basilica. Per la fe- delle quali considerandosi Papali so-
sta di s. Bartolomeo, i CardinaU no riportate all' articolo Cappelle
visitavano in abito la chiesa de' ber- Pontificie, che indicheremo col pa-
gamaschi, mandando la scusa chi ragrafo , e numero ove sono de-
non vi andava ; e per qut^lla della scritte.
2 0, n. 6. JN'el conclave poi talvolta Nel conclave del 1724, per mor-
i Cardinali celebrarono le funzioni, te d' Innocenzo XIII, dai Cardinali
che qui appresso noteremo, ed alcun si fecero tutte le funzioni della set-
Cardinale celebrava anche qualche fe- timana santa, e nel giovedì santo il
sta particolare; mentre ciò che si pra- senatore di Roma Frangipane, come
ticò pei Cardinali morti in sede va- dicemmo di sopra parlando del gio-
cante, entro o fuori del conclave, il vedì santo, si recò formalmente al-
quale fino alla elezione di Pio VI, l' ospedale lateranense, ove assistette
B raschi 3 nel 177^ si celebrò nel alla messa e processione, poi lavò
,
vano tliori del conclave a' personag- dell* Ascensione ; e nella vigilia di
gi, che sogliono goderne la dispen- Natale incominciò l' universal giu-
sa, il Cardinal Belhiga fece celebra- bileo senza l' apertura delle porte
re nella propria cella la festa di s. sante, essendosi però sospesa, stante
Filippo Neri; e la processione del la sede vacante, la seconda pubbli-
Corpus Domini si eseguì per Ro- cazione di detto giubileo, solita far-
ma col solito ecclesiastico decoro; si nella terza , o quarta domenica
quindi pel caldo della stagione, il di quaresima.
sagro Collegio dispensò il clero per Nel conclave del 1800, celebrato
alcuni giorni dal recarsi processio- nel monistero di s. Giorgio in Ve-
nalniente al conclave. nezia per morte di Pio VI, non il
conclave del 1758, per mor-
jVel Cardinal decano, ma il padre abba-
te di Benedetto XIV , per la festa te Soardi, benedettino dello stesso
del Corpus Domini^ i Cardinali fe- monistero , cantò la messa dello
cero dentro di esso la processione, Spirito Santo.
e quella solenne uscì dalla basilica Nel conclave del 1823, per mor-
vaticana. 11 Cardinal Rezzonico, ve- te di Pio VII, vacò soltanto la ce-
scovo di Padova , che poi restò e- lebrazione della cappella Cardinali-
letto Papa col nome di Clemente zia per l'esaltazione della ss. Cro-
XIII, celebrò in conclave la festa di ce, e perciò i Cardinali non offri-
celsisj tanto quelli di Castello , che in piedi suU' aliare della Cappella
gli altri per Roma. I sacerdoti con- Paolina, amministrò le ceneri a cia-
clavisti cantarono l'uffizio delle te- scun Cardinale, che le ricevette e-
nebre, intervenendovi i Cardinali. gualmente in piedi. I cerimonieri le
Nel giovedì santo tutti i Cardinali ricevettero genuflessi ed allora il ,
niclie poi di quaresima, nella detta vacante non si può arbitrare di ce-
cappella comune, premesse le lita- lebrarla, pel digiuno che necessa-
nie, e il Tantum ergo, col Santis- riamente si dovrebbe rompere. Nel-
simo esposto, il medesimo sagrista la mattina seguente, solennità del
comparti la benedizione. Finalmen- s. Natale, ad ore sedici i Cardinali
te el)be luogo un triduo a s. Giu- in rocchetto, e croccia si recarono
seppe, ed altro alla ss. Annunziata. nella cappella Paolina ad assistere
Nel giorno però della festa non \i alla messa bassa del Cardinal Pacca
fu funzione alcuna, ne arila chiesa decano, nella quale comunicò i Cardi-
della Minerva, ne in conclave, e ponendo
nali diaconi, i cerimonieri
neppure l'oblazione dello scudo d'oro prima a cadauno la stola bianca
de' Cardinali , all' arcicoufràterilita alla diaconale sulla croccia, dopo di
della ss. Annunziata. che ebbe luogo lo scrutinio, il quale fu
Nel conclave del i83o-3i tenu- eseguito pure nel giorno. Dopo quello
to al palazzo apostolico Quirinale dell'ultimo dì dell'anno i83o, nella
per morte di Pio Vili, ed elezione cappella comune il prelato sagrista
del Papa regnante, vi fu la novena Augustoni intuonò il Te Deum lau-
pel s. Natale, nella cui vigilia, alle damus, coli' assistenza de' Cardinali,
tre ore di notte i Cardinali si re- e conclavisti, a' quali diede la trina
carono, dopo l'invito del cerimo- benedizione ss. Sacramento.
col Il
lebrano i Cardinali al Pontefice de- leghi. E per non dire di altri , ri-
celebrare anco nelle traslazioni dei dalla sagra congregazione del s. olfi-
loro cadaveri , come fece il sagro zio, dai Cardinali, ed altri componenti
Collegio per Benedetto XIII nel la medesima, nel giorno in cui morì
1783, quando il corpo di lui dalla quel Pontefice. V. Anniversario dei
basilica vaticana fu trasportato al- Sommi Pontefici defunti. In quan-
la chiesa di Maria sopra Miner-
s. to poi all'ordine con cui siedono ,
" ciatura quotidiana del palazzo apo- dirà a Cappelle Prelatizie (Fedì),
« stolico , e ministrino in tutte le fosse nominato il segretario prò tem-
w sagre funzioni da diacono , e da pore del collegio medesimo.
» suddiacono non tamen in prae-
, In tal modo si proseguì fino
>* senlia nostra. Alla mancanza dei allo spirare del secolo XVIII, in
*' primi eletti, il collegio de' cap- cui trasportato in Francia Pio VI,
» pellani cantori scelga in perpetuo ed eletto dopo la morte di lui
« altri cappellani sostituti , i quaU nell'anno 1800, Pio VII, questi,
»> sieno sempre pagati dalla massa mediante la congregazione economi-
GAP GAP i3r
ca stabilita pc* sagri palazzi aposto- la chiesa; ma trovandosi non aver
lici, e sue Cappelle, abolì T antico celebrato certo d. Francesco Viviano
iiiiìcio de' due ministri • diacono e di Pescaglia, uno de' tenori cantori
suddiacono alle Cappelle Cardinali- della Cappella Pontifìcia , si vestì
zie, detti cappellani sostituti , e lo subito de' sacri indumenti , e cantò
rese al colle^^io dei cappellani can- la messa assistito dal diacono e sud-
tori, come godeva prima, avendo
il diacono della Cappella , non però
però riguardo, che tal determinazio- dal prete assistente, venendo sem-
ne avesse solo elìetto alla morte dei pre incensato con tre tiri.
lone di seta nero, eh' è l' abito cui Sagramento nel giovedì di ses-
usano nelle Cappelle e vesperi Car- sagesima^ nella basilica di san
dinalizi. Lorenzo in Damaso.
Adunati i Cardinali nella came-
ra capitolare, e prese le cappe, si In tal mattina si fa all'altare prin-
racano alla cappella del coro pre- una solenne espo-
cipale della basilica
ceduti da quel capitolo col seguen- sizione del Sacramento in forma di
ss.
ciò che suole praticarsi anche nelle Ottoboni, nipote di Alessandro Vili,
altre basiliche nella celebrazione dei nel 1700, fece fare una sontuosa
secondi vesperi coli' intervento de* Car- macchina per collocarvi i copiosi
dinali. Si distinguono questi per la lumi, e il tabernacolo col Venera-
, ,
Gesù dei pp, gesuiti. tificii dal coretto dell' altare. Dopo
r evangelo un p. della compagnia
Chiamasi quinquagesima, perchè di Gesìli, che d'ordinario è quello, il
da questo giorno sino a quello del- quale dovrà poi fare la predica qua-
la Pasqua di risurrezione, vi sono resimale in pulpito a carmi epislo-
cinquanta giorni , ed anticamente lae, in cotta e berretta pronunzia
da questa domenica s'incominciava in idioma italiano, un discorso sul
a digiunare, come oggi si pratica Sacramentato Signore. All'oftertorio
dalla Chiesa orientale, onde chia- si canta il mottetto Memor csto ver-
mavasi Dominica carnis privium. bi tui. Collocatosi r ostensorio nel
In detta mattina all' altare mag- tabernacolo, il coro canta il Tan-
giore , a spese della congregazione tum ergOy il celebrante incensa il
dei Nobili , ivi istituita, si fa una Santissimo, e poi dice l'orazione con
magnifica esposizione in forma di cui si termina la cappella, ringra-
quarant' ore^ cappella che fu intro- ziando il Cardinal decano, uno ad
dotta dopo il 1629, non venendo uno, i col leghi.
ne parla nel suo Diario del i5ro, adorato il Santissimo chiuso nel
a' 7 marzo »» Missa in festo
: s. Tho- ciborio, vanno alla cappella dedi-
>t mae de Aquino in ecclesia de Mi- cata a s. Tommaso, ove celebra
»* nerva prsesentibus Cardinalibus .... pontificalmente la messa un vescovo,
w Card, neapolitanus qui causa, et servito dai ministri assistenti alle
w origo est hujus consuetudinis Cappelle Cardinalizie. I cantori Pon-
>* absens erat infirmus. " Però leg« tificii dopo l'offertorio cantano il
nonizzare questa gran serva di Dio, del i532 a' 9 marzo, nel pontificato
onore delle matrone romane, e fon- di Clemente VII scrisse quanto se-
datrice nel 1425 delle oblate bene- gue: « In festo b. Franciscae Roma-
dettine della congregazione di monte « nae, vulgariter dictae sancta Ceco-
Oli veto, volgarmente di Tor
dette » bilia, celebravit, praesentibus quasi
de" Specchi, dal luogo ov'esse dimo- » omnibus Cardinalibus, in ecclesia
rano, perchè nel giorno anniversario j*S. M. Novae episcopus Columna.
della morte di lei , avvenuta a' 9 « Fuit magnus populus, et vix po-
marzo i44^> ^^ celebrava come di « tuit stare in dieta ecclesia. " La
precetto dalla curia capitolina, dalla continuazione di quest' uso viene con-
quale ogni anno si portava alla fermata dal citato Alaleona, il quale
chiesa di s. Maria Nuova nell' an- , nel Diario del 1 60 1 , regnando Cle-
tico Foro Romano detto ora Campo mente VIII, registrò queste parole :
invito si è, che ogni anno la ven. nel 1725 sotto Benedetto XIII, e
casa di Tor de' Specchi richiede nel lySi sotto Clemente XII, per-
direttamente al Papa il permesso chè ricorreva in giorno di venerdì,
per la consueta celebrazione della mentre nel pontificato di Clemente
Cappella di s. Francesca, ed in ap- XIII, nel 1764, si tenne vespero nel
presso officia anche il Cardinal de- dì precedente, perchè la mattina i
cano, dal quale si reca ancora il Cardinali aveano assistito alla Cap-
priore de* capo-rioni per conoscere pella di s. Tommaso d'Aquino, che
il giorno, e l'ora in cui egli vo- era stata posticipata.
glia stabilire la Cappella, per darne Nel monistero delle monache di
personalmente avviso al Cardinal Tor de' Specchi evvi una sontuosa
protettore degli Olivetani, facendo chiesa dedicata alla detta santa, la
in seguito intimare, per mezzo del quale in uno al monistero, ne'primi
capitano dei capotori, gli altri Car- vesperi , o nell' oltavario di questa
dinali. Ed è perciò, che il sagro festività, si suole visitare dal Papa,
Collegio nel giorno della Cappella seguito dalla sua corte.
è ricevuto nella porteria del conti-
guo monistero dai deputati delle 6. Cappella per la festa di s, Pie-
suddette monache di Tor de' Spec- tro martire j ^' 29 aprile, nella
chi, ove pure si celebra solenne- chiesa di s. Maria sopra Miner-
no, secondo il posto che godono in speri si celebrano all' altare Papale.
Cappella, cioè il generale dopo i I Cardinali v' intervengono in vesti,
J)rotonotari apostolici, e il p. mae- e cappe rosse, co' servi in livrea di
stro dal sagro palazzo dopo gli udi- gala. Intuona un canonico della ba-
tori di Rota. Il p. commissario sie- silica costituito in dignità episcopa-
de appresso a tutti i prelati , indi le, e terminato che sia il vespero
il p. consultore de' conventuali. Se evvi dallo stesso altare l'estensione
ilsuperiore de' domenicani non è delle reliquie.
maestro generale, ma vicario gene- Anticamente per questa solennità,
rale , siede dopo il commissario , e oltre il vespero che si celebrava a-
prima del detto consultore de' con- vanti al Papa nella sua Cappella se-
ventuali. Gli altri consultori siedo- greta [f^edi), aveano luogo i solenni
no tutti secondo la propria anziani- secondi vesperi, oltreché a S. M. Mag-
tà, e quindi prende luogo il p. com- giore,anco a s. Giovanni in Lalerano,
pagno del commissario , dopo il
p. ove pure si mostravano le reliquie,
quale sogliono ammettersi l'avvoca- e i Cardinali, che si dividevano in
to fiscale, l'avvocato de' rei, il som- ambedue le basiliche egualmente
misla, e il caponotaro. assumevano la cappa lossa. Di que-
I Cardinali vi si recano in vesti, sti due vesperi si leggono le me-
e cappe paonazze, e il p. compagno morie principalmente negli anni 1722,
del p. commissario canta la messa e nel 1726 ; ed in quello di s. Maria
assistito dai suoi correligiosi dome- Maggiore intervenne anche Benedet-
nicani, cioè dal diacono , e suddia- to ini.
cono, il quale porta a baciare la Nella basilica di s. Pietro, prima
pace ai Cardinali, consultori ec; Ter- de' secondi vesperi di questa solen-
minata la messa, un religioso do- nità, dal capitolo vaticano si fa una
menicano, fra due chierici in cotta, processione, detta volgarmente delle
in memoria ed onore del martirio tre Marie, illustrata dal Dionigi, Anti-
intrepidamente sofferto dal santo, quissimi vespcrarnm paschalium, ec.
« non fuit hodie per auditores, et vesti rosse, e cappa paonazza, e do-
« advocatos in basilica s. Petri ce- mestici in gala , ma T arciprete as-
5>lebratum, sed in aliam diem trans- sume la cappa rossa. Un canoni-
yì latum Auditoribus, et advo-
. . . co ornato della dignità episcopale,
« catis allegantibus, Cardinales non coli' assistenza de' benefiziati in pi-
« debere hoc in die equitaie, et viale, intona il vespero.
y* hodie essent vesperoe papales ( Ad-
10. Vespero per la festa della na-
>y soensionis). Sed non erat conve-
tività di s. Gio. Battista^ ai 24
" niens haec translatio, nec audito-
giugno, nella basilica laterancnse,
»» rum et advocatorum allegatio.
" Nam Cardinales in diG jovis san- I Cardinali, che sono invitati, e
» età, veneris sancta, lesto onmium poi ringraziati dall'arciprete, vi si
1 ,
capitolo siede in mezzo verso l'al- principio di tal funzione. Gli suc-
tare della Cattedra ; e sei benefiziati cesse nel Pontificato, nel 1759, ed
in piviale servono il vescovo cano- in egual giorno Clemente XIII, il
nico ( che pontificalmente intuona quale per tutto il tempo che visse,
teste de' ss. Pietro e PaolOj a p. 53 perciò che negli atti concistoriali
,
e seg. , onde in quell' anno , invece del i588 si trova registrato il se-
della scJita Cappella Cardinalizia ,
guente decreto : » Die g martii SS.
ebbe luogo la Cappella Pontificia. « D. N. dixit roensibus praeteritis
Si erige pertanto un altare nella w ipsum locutum fuisse in concisto-
navata di mezzo, avanti a quello »» rio super ^lonore, quem cupiebat
banchi laterali pren-
Pontificio, e ne* « prsestari debere s. Bonaventura?,
dono luogo i Cardinali in vesti , e >»quum sit praecipuus sanctus et do-
cappe rosse. E siccome si considera " ctor, ed ideo tunc deputare quam-
come Cappella semi-papale, viene » dam congregationem Cardinalium,
intimata dai cursori Pontificii, e i « qu3e declararet, quinam praecipuus
caudatari incedono colle croccie
v' w honor esset praestandus. Et quum
paonazze. A questo riflesso il Car- « ipsa congregatio saepe adunata fue-
dinal arciprete prende il posto che « rit, tractaritque super hoc, tandem
gli compete, riceve senza ringraziare, »» deliberavit quaedam referenda per
perchè si considera come intimata >* decanum congregationis, qui est
nomine Papae, adunandosi il sagro u reverendissìmus d. Jesualdus, qui
Collegio in sagrestia. Canta messa >»Cardinalis satis copiosam relatio-
un arcivescovo, o vescovo, ed i can- M nem super hoc habuit ; et rela-
tori Pontificii cantano il mottetto del w tione facta, sanctissimus approba-
Palestrina, Fuit homo missus a Deo. >* vit deliberata in congregatione,
Dopo la messa si venerano le sagre *# dixitque die lunae sequenti velie
teste, e quindi dopo i vesperi , se- >* in honorem hujus sancti celebrari
condo il decretato da Benedetto XIV, M debere capellam in ecclesìa ss. XII
si reca a fare altrettanto il senato '* apostolorum, ibique debere perlegi
romano, colla curia capitolina. >* bullam super hoc confectam, quae
>» tarditate horae in consistono lecta
1 3. Cappella per la festa di s. Bo- >* non fuit ".
naventura Cardinale, ai 1 4 luglio Ed è perciò, che nello stesso an-
nella basilica de' ss. XII ylpo' no i588 a' i4 luglio, si principiò
stolij de' pp. conventuali. a tenere Cappella Papale nella chie-
sa de' ss. XII Apostoli, come descri-
gran Pontefice Sisto
11 , per V ve ancora il cerimoniere Paolo Ala-
onorare s. Bonaventura che avea , leona nel suo Diario: >» Die i/\. niar-
appartenuto al suo Ordine de' mi- » tii i588, Capella prò s. Bonaven-
nori conventuali, fece ristampare le >y tura relato in doclorcni in eccle-
opere di lui, lo dichiarò solennemen- »» sia ss. XII apostolorum, pransente
te dottore di s. Chiesa a' i/\ marzo » Papa, et Cardinalibus. Ante niis-
, ,
>' turae honorem solane sacrum Cardinali, avendo preso negh stalli
^5 fìeret ". Questa Cappella Papale il posto , che gli compete ; ma il
divenne poi Cardinalizia : e che già Cardinal titolare della chiesa, ben-
lo fosse nel 1 63 1 regnando Urbano ché dell'ordine de' preti, siede all'ul-
Vili, come si celebra oggidì, si ri- timo posto, avendo egli solo assunta
levada un Diario in cui si legge : la cappa rossa in segno di giurisdi-
« Die i4 juhi i63i in die festo zione.
^' s. Bonaventurae interfuerunt Car-
^' dinales missse cantatae a R. P. D. 1 4- Cappella per la festa di s. Vin-
>> episcopo Laodicese in ecclesia ss. cenzo de Paolisj a" 1 9 luglio, nel-
M XII apostolorum, et orationi ha- la chiesa de Signori della Mìs-
*' ab uno fratre s. P^rancisci
bitae sionCj da lui istituiti.
« in honorem s. Bonaventurae ".
Abbiamo poi, che nel i ySo, vacò que- Fanno l'invito del sagro Collegio
sta Cappella, giacche, eletto Clemen- i signori sacerdoti superiori della
te XII, a' per non affati-
1 1 luglio ,
congregazione della missione, e i
alcuni signori tlella missione cantano ginCj a' 1 5 agosto^ nella basilica
in coro. di s. Maria Maggiore.
ria della JVci'e, a' 5 luglio^ nella Cardinal arciprete, il quale lo rice-
so r anno 366, onde pure nel me- cominciò a tenersi dopo il 1628,
desimo dì fu dedicata la basilica in è onorata anche dalF intervento del
onore della gran Madre di Dio, le corpo diplomatico presso la Santa
cui litanie si cantano dopo termi- Sede, che vi assiste nelle tribune
nato il vespero. laterali.Canta la messa all' altare
Il Cancellieri, nelle sue Notizie sto- maggiore un vescovo , assistito dai
riche , e bibliografiche^ a p. 198, dice ministri delle Cappelle Cardinalizie,
clie il gettito di gelsomini, meravi- ed i cantori Pontifìcii cantano il
glie, e rose bianche, rimonta al i547, mottetto Iste est ante Deum, del
e si buttano alle laudi, alla messa, Palestrina. Tutti i Cardinali vi si
e al vespero. Ciò fu intermesso, e recano in vesti rosse, e cappe pao-
quindi ristabilito. Altre erudite no- nazze, con due carrozze, e domestici
tizie suir antico rito di spargere fiorì in livree di gala, venendo indivi-
dall'alto delle chiese , riporta a tal dualmente ringraziati dal Cardinal
uopo il Cancellieri medesimo. decano. Abbiamo, che, nel 1720,
era ministro di Francia monsignor
1 6. Vespero per la festa dell' As- Lafiteau, vescovo di Sisteron, il (pia-
sunzione al ciclo della b. Fcr- le co' regi deputali della chiesa, ri-
i44 GAP GAP
cevette sulla porta i Cardinali, e maggio, per la memoria anniversaria
nella sagrestia fece altrettanto il Car- dell' invenzione prodigiosa fattane in
dinal Ottoboni, protettore di Fran- Gerusalemme nel 326, o 327, dal-
cia, ringraziandoli tutti al termine l'imperatrice Elena madre di Co-
della funzione, alla quale chi mancò, stantino si celebrasse ogni anno
,
una rama di fiori finti, e poi riee- paonazze, prende la cappa rossa
vono da tutti la oblazione di uno colla fodera di pelli bianche di ar-
scudo d'oro, cioè uno scudo, e ba- raellini, per uniformarsi al capitolo^
jocclii sessanlaeinque , che pur si che siede ne' soliti stalli. Intuona
somministra anche dn que' Cardinali pontificalmente questi secondi ve-
non intervenuti, i quali poscia egual- speri, all'altare del coro, un vesco-
mente ricevono il fiore. Terminala vo canonico coli' assistenza de' bene-
la messa, dal Cardinale più degno fiziati in piviale , e 1' arciprete si
vengono i patiiarchi, gli arcivesco- divini offici , coir assistenza de' mo-
vi, e i vescovi assistenti al soglio in naci del contiguo monistero.
cappa; e i cantori pontificii canta-
Al primo di luglio, Cappella nella
no il mottetto , Sancte Paule^ del
chiesa dì s. Pudenziana.
Palostrina.
Essendo singolare il privilegio con Pontifica la messa un vescovo
perpetuo decreto conceduto da Be- coir assistenza de' ministri delle cap-
nedetto XIV al collegio de' vescovi pelle Cardinalizie, e prelatizie, e de-
assistenti al soglio Pontificio, di po- gli addetti a quelle Pontificie , in-
ter celebrare messa nell' altare Pa- tervenendovi in cappa i protonota-
pale di detta basilica , non riuscirà ri apostolici partecipanti. Il collegio
discaro, che qui si riporti, estratto de' cappellani cantori canta il bel
dal lib. II intitolato Decreta dd. mottetto del Palestriua : Tu es Pa-
epìscoporum ss.nii D. N. Papae as- sto r ovium,
sisteiilìum, pag. 3 7.
A' 2 luglio j Cappella nella chiesa
« Ex audientia SS. mi die 20 ju-
di s. Maria in Fia Lata.
» nii1746.
>*SS. m US petitis annuendo, privile- Coir assistenza de' ministri delle
»• gium, de quo in precibus a sa. me. Cappelle Cardinafizie , e prelatizie
>* Bonifacii Vili abbati ordinario de' cappellani cantori, e individui
a» basilicae divi Pauli elargitum, fa- della Pontificia Cappella, celebra la
» vore collegii episcoporum assisten- messa pontificale un vescovo, nella
» tium benigne extendit prò missa, quale cantasi il mottetto : Petrus
» juxta consti tutionem Sanctitatis apostolus _,
et Paulus doctor gen-
»* &uae in octavario principis aposto- tiunij composto dal Vittoria. Il colle-
>» lorum, in eadem basilica per unum gio degli uditori della sacra romana
»* ex praedictis episcopis celebranda, Rota si reca ad assistervi in cappa.
>* et ita ex speciali indulto aposto-
A' 3 luglio. Cappella nella chiesa
« lica auctoritate decrevit.
di san Pietro in Vincoli.
*» Joseph Livizzani secret. Loco -^
Sigilli. Un vescovo vi celebra la messa
Da ultimo poi il Papa regnan- pontificale, cui prestano assistenza i
all'articolo Anniversario pei Cardina- anche negli ultimi tre giorni della
li, pei vescovi assistenti e pegli udi- settimana santa , rimanendo allora
tori di Rota defunti. Le esequie pei però chiusa la porta della Cappella.
vescovi assistenti al soglio Pontifi- Abbiamo dal Torrigio Grotte vati- ,
gli uditori della sagra romana Ro- cramento, ordinò che nelle Gsippelle
ta si celebrano in quella di san Lo- Pontificie del Vaticano, e del Qui-
renzo in Damaso. Canta messa un rinale, nelle lampade in vece d'olio
vescovo, cui prestano assistenza i mi- ardesse notte e giorno cera bianca
nistri delle Cappelle Cardinalizie e e buona, locchè tuttora si osserva
prelatizie, quelli della Cappella Pon- esattamente. Va però qui avvertito,
tificia , e il collegio de' cantori di che sino al decUnare del secolo
questa, in uno ai maestri delle ceri- XVIII, stante la giornaliera ufficia-
monie. Nella stessa chiesa di s. Maria tura, che aveva luogo nella Cappel-
in Vallicella celebrano anniversarie la Pontifìcia, come dicemmo di so-
esequie, separatamente a'propri colle- pra, costantemente nel cil^orio del-
ghi defunti, i maestri delle cerimo- l' altare della Cappella Sistina del
nie Pontificie, e i cantori della Cap- Vaticano, o della Paolina del Qui-
pella Papale. Monsignor sagrista vi rinale, secondo ove risiedeva il Pa-
suole cantar la messa coli' assistenza pa, era vi il ss. Sagramento, tanto in
de' ministri delle Cappelle Cardina- particola, che in ostia grande. A ta-
lizie e prelatizie, de' cantori stessi le effetto, secondo il disposto da Pao-
ed altri della Cappella Papale. lo IV, ardevano dinanzi due lan^-
, ,
lumeggiati ad oro, e fornendo l'al- ni. Questa Cappella, eretta pel do-
tare di decenti arredi, e la sagrestia mestico uso de' Papi, servì poi, quan-
di armadi. Nella detta stanza poi, in do essi abitarono il contiguo appar-
cui i suoi antecessori prima ascolta- tamento, per Cappella comune della
vano la messa, e poi la predica nel- famiglia Pontificia, celebrandovisi
l'avvento, e nella quaresima in pre- eziandio per comodo di essa i divi-
caria bussola, fu ridotta stabile la ni ufficii quotidianamente. Essa vi
bussola medesima. assisteva anche dalla contigua sala
Cappella di Nicolo V. Questo vecchia degli svizzeri, mediante una
magnanimo Pontefice, del i447 eres- finestra, dalla quale si vede la Cap-
se nel palazzo vaticano due Cappel- pella, e qualche volta presentemente
le, una pubblica, dove Paolo 111 nelle solennità la detta famiglia vi
Papa. Nel conclave del 14^4 P^^i' sante, non che Papa genu-lo stesso
l'elezione di Paolo li, i Cardinali flesso, cui s. Pietro, ponendogli una
nella cappella di Nicolò V, che poi mano sulla spalla, raccomandava al-
fa detta di Papa Paolo, si aduna- la ss. Vergine. Vi dipinse inoltre il
ne poi abitato da' principi alloggia- Cappella di Pio IV, ovvero un al-
ti nel palazzo Vaticano, e quindi tro che si vuol da lui eretto nel
,
rese più celebre per la meravigliosa che è anche un segtìo manifesto, che
scala, o cordonata, per salirvi, Cliia- tale stanza era destinata ad uso di
inasi Belvedere, per le deliziose ve- cappella Pontifìcia privata. Tuttavia
dute di Roma, e per molta parte di quel medesimo Papa Benedetto XllI
sua campagna, che si osservano da nel Vaticano eresse delle altre Cap-
taf eminenza. Ci lavorarono per al- pelle dedicandole al ss. Rosario, e
tro diversi arcìiitetti. Per quel che ai detti santi, come si legge nel ci-
jjuQvi musei, 1' Egizio al primo pia- Pietro avea appartenuto, e X estasi
CAP CAP 15:7
gine coronata dal Padre, e dal Fi- V venne aperto per la comunica-
gliuolo. Le pareti incrostate di mar- zione della galleria degli arazzi. Ma
mi costituiscono quattro specchi or- non restando che marmi, e le pit-
i
pinti in tavola , e ne' luneltoni s. arti da lui tanto protette furono es-
Tommaso d'Aquino, ed i quattro presse.Però il Pontefice regnante
principali dottori della Chiesa latina. con saggio divisamento avendo tras-
Finalmente ne' quattro gran tondi portati gli arazzi nella galleria ap-
erano effigiale l' Annunziazione, la presso a quella di Gregorio XI 11,
,
mezzo ad angeli, che sostengono gli mile, come nelle pitture delle pare-
attributi della sua passione. Ne' quat- ti, e dell'altare, ed anco nello stan-
tro angoli sono effigiati i princi- zolino per ascoltare la messa. Ur-
pali dottori della Chiesa, e sotto la bano Vili la facesse costruire nel
fortezza, la giustizia, la speranza, e palazzo pontifìcio di Castel Gandol-
la carità, con alcune storie eseguite fo {Fedi), da lui edificato per vil-
a chiaroscuro in terretta gialla. Al leggiatura de' Papi , col disegno , e
di sopra vi sono i quattro evange- opera di Maderno, del Breccioli , e
listi, ed altre storie, fra le quali Mo- del Castelli, accresciuto e compito
^
sesto del suo pontificato , una ma- meccanismi, che contiene, suona al-
gnifica cappella a forma di croce cuni pezzi di musica.
greca, con cupola, e piccola sagre- Cappella della h. Vergine del
stia, cui sovrasta lo slemma di Ur- Boxano. Dalla parte della scala a
jDano VITI. Decorata è dessa da chiocciola in fondo alla corte del
Tari riparti con vaghi stucchi do- cortile eseguita a somiglianza di
rati, e da bellissime pitture a fre- quella di. Bramante, subilo dopo la
sco, eseguite dal celebre bolognese porticella segreta dell' appartamento
Guido Beni. Piappresentano queste d' inverno, ewi questa piccola ma
la vita della B. V., la sua nascita, la graziosa da Pio
cappella, eretta
sua presentazione al tempio ec, va- VII, Chiaramoìitì^ nel 1821, anno
ri angeli santi, e profeti e il Pa-
, XXI del suo pontificalo come si ,
recchi artisti, per cura della calco- genuflesso e rivolto alla Madonna,
grafia camerale, e il Travalloni sta e al suo figlio prega pel felice esi-
(egregiamente incidendo l'Annunziata. to della battaglia navale di Lepan-
Benedetto XIII, a' 29 settembre 1724, to, in cui le sue galere unite a
ne consacrò l'altare da lui ristaurato quelle de' suoi alleati veneti e spa-
con vari marmi, e lo dedicò alla stes- gnuoli^ combattevano contro la for-
sa Annunziazione, concedendo in quel midabile flotta di Selim II, impe-
giorno indulgenza plenaria a chi ratore de' turchi, L' altare di mar-
visitando la cappella, avesse pregato mo con incorniciature dorate, ripor-
per lui. Finalmente Pio VII rifece ta r iscrizione esprimente, che Be-
il pavimento con marmi di vari nedetto XII l il consacrò a' 1 5 otto-
colori e specie, decorandone il mez- bre 1724. Esso prima stava in fon-
zo la sua arme; e sotto quella di do allagalleria, ove ora dimorano
Paolo V, incontro alla finestra prin- i palafrenieri pontificii, e serviva di
(ipale, ewi il sorprendente arma- Cappella, quando i Pontefici cele-
dio, umilialo a Pio VII dal macchi- brando le funzioni della settimana
1
tradotta dal latino idioma: »> Cle- anche gli altri prelatizi, e le congre-
>» mente XI , ad istanza di fr. A- gazioni Cardinalizie si dovessero
»> abbate Olivieri vescovo
gostino adunare. E quando il conclave si
ta dal maestro di camera nella mat- di cui qui poi si parlerà. In quelle
tina. Quello di Pentecoste era e- maggiori, siccome altrove si disse,
guale al precedente di Pasqua ,
dopo il XIV hanno
secolo celebrato
ma l'inno F^eni creator Spiritus le cappelle quando non lo fecero
non intonavasi finche il Papa non nelle basiliche, e chiese di R^^ma.
si era inginocchiato sul genufles- Però in queste Cappelle domestiche,
sorio^ e scoperto capo dal mae-
il e segrete conservandosi il ss. Sa-
stro di cerimonie, che lo assisteva. cramento chiuso nel ciborio , lo vi-
Pel vespero de'ss. Pietro e Paolo, non sitano, e sugli altari celebrano, o
\i erano particolarità , se non che assistono al santo sacrificio della mes-
doveva essere ben concertato ; e per sa, e permettono che gì' intimi loro
l'altro del s. Natale, stante la mol- famigliari quotidianamente interven-
tiplicità delle precedenti sagre fiin- gano a quella del cappellano segreto,
zioni, si soleva trasportare nel gior- e alle principali novene, e altri eser-
no seguente di s. Stefano ; anzi quan- cizi divoti, che i Pontefici stessi ezian-
do le funzioni della mattina termi- dio fanno privatamente, mentre nel-
navano molto tardi, anche gli altri le feste solenni, o di qualche santo
tre vesperi si differivano al seguen- si espongono le analoghe reliquie.
te giorno. Talvolta i Papi nelle Cappelle segrete
11 Papa v' interveniva, vestito con per un tempo fecero esporre alla
mozzetta e camauro, ma senza stola, pubblica venerazione alcune insigni
e l'ascoltava dove soleva sentire la reliquie,e, per dire di alcuni, Inno-
messa, avendo innanzi l'inginocchia- cenzo Vili, allorché, nel 149*2, rice-
toio collo strato. Vi aveano luogo vette in donativo da Bajazetto II la
i Cardinali palatini, che sedevano su sacra lancia, ripose questa per pa-
sgabelli ,
porgendo l' aspeisorio al recchi giorni nella cappella domesti-
Pontefice il più degno, in abiti rossi, ca, che avea edificato al Vaticano
con rocchetto, scoperto, e senza cap- nel suo palazzettOj di cui si tratta
pa. Àifche il Cardinal protettore dei superiormente, e poi la fece trasfe-
cantori Pontificii vi assisteva, in uno rire nella basilica di s. Pietro. I re-
agl'intimi famigliari del Pontefice, pubblicani francesi, nel 1797, pro-
e a quelli, eh' egli faceva invita- fanarono il santuario della s. Casa
pelle, non che di calici ec, e nel ss. Comunione a diversi sovi'ani, a
1747 Benedetto XIV, volendo pro- personaggi distinti, ed alla propria
movere al Cardinalato il real duca famiglia. Clemente XI, nel 17 19,
di Yorck, dopo aver celebrato la lo fece nella Cappella dell'Annunziata
messa nella Cappella della Annun- al Quirinale, alla principessa di Ba-
ziata al Quirinale, gli conferì la pri- den , dopo aver ce-
e al figlio di lei,
ma tonsura alla presenza del padre lebrato la messa; e nello stesso anno
di lui Giacomo III re d'Inghilterra, di e cappella la compartì a monsignor
alcuni Cardinali, nobiltà, e corte Pon- Mezzabarba patriarca di Alessan-
tificia ; e dipoi nella medesima Cappella dria, vicario apostolico della Cina,
gli conferì i quattro ordini minori, e ed ai suoi compagni missionari, pri-
poi il suddiaconato, e diaconato, ma che partissero per quella re-
per cui nella prima messa, che il gione. Indi, nell'anno 1720, pri-
duca celebrò, commiicò il re suo ma della partenza da Roma del-
genitore. Abbiamo ancora, che di- l' ambasciatore veneto Duodo , il
detta Cappella, prima di recarsi al tredici apostoli coi loro abiti, e tutti
Vaticano per le funzioni della set- colla stola. BenedettoXlV, come isuoi
timana santa, celebrò la messa, e predecessori, per le suindicate quattro
comunicò Carlo Emmanuele IV re festività, quasi in tutto il suo ponti-
secolari, nel giovedì santo pegli poi pel maggiordomo la fece il sa-
ecclesiastici, e nelle vigilie dell'As- grista, enei 17.56 monsignor ReaH,
sunta, d'Ognissanti, e di Natale, primo maestro delle cerimonie, men-
preceduta da tre giorni di catechi- tre nel 1759, supplì per lo stesso
smi , che si fauno nelle Cappelle maggiordomo il maestro di camera.
Pontificie dal p. compagno del p. Anche Pio VI quasi sempre com-
maestro del sagro palazzo , nelle parti alla famiglia nobile la ss. Eu-
quali ha luogo per mano del Pon- caristia nella Cappella Sistina del
tefice la comunione della famiglia Vaticano, nel mercoledì santo alla
nobile, mentre per quella d'ogni secolare, e nel seguente giorno alla
grado si fa dal primo cappellano ecclesiastica; anzi allorché nel 1782
caudatario, o da un suo collega andò a Vienna, il maggiordomo
nelle Cappelle comuni, ed in sede incaricò, in mancanza del sagrista
vacante ha anche luogo pei fami- e dell' elemosiniere, il p. Segarelli
gliari del palazzo apostolico. Nel solo pro-sagiista , che la distribuì alla
giovedì santo la ricevono nella Cap- famiglia nobile palatina.
pella segreta gli ecclesiastici palatini Sebbene poi l'altra famiglia Pon-
del Papa, e in sua vece dal maesti'O tificia riceva là ss. Comunione nelle
di camera, e quando questi non è Cappelle comuni da monsignor cau-
prete, suppliscono l'elemosiniere, o datario, o altro cappellano segreto,
il sagrista,quaU fanno altrettanto
i sotto Clemente XIV, l'ebbe dal p.
se il maggiordomo non è sacerdote Sangiorgi conventuale, confessore di
(
qualora non la amministri lo stes- quel Pontefice, e diversi Papi vol-
so Pontefice alla famiglia nobile laica) lero ammetterla al ricevimento di
cui incomberebbe supplire. Facendosi essa dopo quella nobile nelle Cap-
tal prelato rappresentare la riceve pelle Pontificie, e segrete de' palazzi,
pel primo in abito prelatizio, men- che abitavano. Di fatti abbiamo che
tre gli altri della nobile famiglia vi Benedetto XIII, nel 17^4» P^i* 1^
sì recano cogli abiti di corte. vigilia dell' Assunta, nella Paolina
Confermano tali pratiche di vote i del Quirinale comunicò la famiglia
seguenti esempi. XI, nel
Clemente palatina d'ogni grado, la quale per
mercoledì santo, del 17 18, comunicò la vigilia d'Ognissanti, era composta
al Vaticano nella Cappella segreta di cento diecinovc individui. Altret-
della Natività, secondo il solito, la tanto esegui monsignor Lercari mae-
sua famiglia, e nel giovedì sauto i stro di camera ueU' a uti vigilia dì
,,
tutti i gl'adi; nel 17^9 essa ascese nente della sacra congregazione del
B.duecentocinquanta individui; ma buon governo, ed a protonotario a-
siccome egli facea ristaurare la Cap- postolico. Sostenne dipoi lodevolmen-
pella Paolina del Quirinale, fatto te per molti anni i governi delle de-
erigere nella sala regia un altare, legazioni di Viterbo, di Macerata,
da questo la distribuì; ascoltò poscia e di Urbino e Pesaro, finche il Pon-
la messa del caudatario, ed intuonò tefice Leone XII gli conferì la ris-
le litanie. Quindi la fece nel 1761 pettabile e gelosa carica di gover-
a novantasei persone. Tali esempi natore di Roma, vicecamerlengo, e
in parte si sono rinnovati a' nostri direttore generale di polizia. A pre-
tempi a vantaggio della famiglia miarne lunga carriera prelatizia
la
comune, dappoiché nel i8o3 fu il Papa regnante nel concistoro dei
colo dal re di Francia Carlo VII. ni non ebbero più per coperta ed
Tra le memorabili del diari-
cose ornamento del capo se non che cap-
sta M. Antonio Valena, si nota pelli , questi si formarono eoli' orlo
che nel seguente secolo XVI, in Ro- ribassato all' intorno., onde si chia-
ma principiarono allora i cappelli marono fatti a ruota, senza che la
di feltro, portandosi prima berrette falda, o ala fosse in veruna parte
di panno, o di velluto, o se si por- rialzata.
tavano i cappelli , facevansi di or- I grandi di Spagna anticamente
mesino. Abbiamo dal Bonaroti, Os- appella vansi, Ricomhri, Ricos'hom-
seriazioni istoriche sopra alcuni me- breSj ricchi uomini. La loro digni-
daglioni antichij 85, che cappelli
p. i tà era sì grande, che come pari
non si portavano che dagl' infermi ed eguali al re loro, non solo sede-
attribuendosene l'uso a morbidezza. vano, e si cuoprivano innanzi ad
Difutti il p. Casimiro da Roma, nel- esso, ma suggellavano con lui tutti
le sue Memorie ec, p. 207 , dice gli atti in sigillo rotondo. Tuttavol-
che nel i4B3 non si usavano che ta l'uso di tenere il cappello in te-
le benetle, dai nobili, e dai facol- sta presso alcuni, e specialmente
tosi , ornate con medaglie d' oro presso gli orientali, è segno di rispet-
170 CAP CAP
to. romani, ed altri popoli sacri-
I ce, che sino a quel tempo non era
ficavano col capo coperto. I siri di- bene stabilito il color nero in tutte
cono la messa in tal modo, ed Isac- le loro vesti. Di sopra all'articolo
>» ram Deo, non extraherent sibi sinodo cremonese del i584 avea
»j cappellum vel birretum de capi- prescritto ; « portino sempre la ber-
si te, nec flexis genibus postularent. » retta massime in
solita clericale,
« Sed hoc ... in Bononia, et alibi >i chiesa, e nelle processioni, ed ese-
M bene servatur. Id. in God. sec. loc. « quie , e non mai il cappello , se
»i fF. de postulando ". Curioso è poi M non per viaggio, o per istrada
quanto racconta il citato Valena di « quando piove, sotto pena arbitra-
certo bizzarro gentiluomo romano, « ria ". Il Nicolio riporta il decreto
chiamato Rutiho Gracco. Egli por- della mentovata congregazione, con-
tava tre cappelli in testa ; a' nobili cepito in questi termini; »> che i
ne cavava uno, a' prelati due, e ai « chierici non portino cappello s'in-
Cardinali tutti e tie. >* tende in chiesa, e nelle proces-
Lungo sarebbe se si volesse trat- « sioni". Giorgenio, 27 marzo 1601,
tare de' diversi usi, specie e forme Tropea 8 aprile i6o3. Nel pontitì-
de' cappelli , ma essendo il nostro cato poi di Paolo V, la stessa sa-
argomento di parlare di quello de- gra congregazione fece quest'altro
gli ecclesiastici, de' Papi, de' Cardi- decreto: ^^ Valenza 1 3 maggio 16 io.
nali , de' véscovi e de' prelati , esso « Non deve il vescovo fare editto
si vedrà a' seguenti articoli. >t che i suoi preti sotto pena di sco-
Cappello degli ecclesiastici. Que- « munica sieno obbligati di portar
sti, sino dai primitivi tempi della « la berretta tanto di giorno, quan-
Chiesa, cuoprivansi il capo colla ber- M to di notte, perchè ne potrebbe-
retta ( Vedi ) di color nero, e di la* M ro seguire molte infermità".
na, in chiesa ed anco per le stra^ Pompeo Sarnelli, nel tomo I Let-
de e col berrettino ( Vedi ) , giac-
, tere ecclesias Lidie y p. 75, del Cap-
che anticamente era loro vietata la pello clericale _, nel prescrivere, co-
seta , e gli altri colori. Tuttavolta nei me e di qual colore dev' essere , e
primi anni del secolo XVI, il concilio quando è vietato, ci riporta i se-
lateranense prescrivendo al clero ve- guenti decreti, giacché a' suoi tempi
stimenta modeste, gli proibì i colo- molti erano gli abusi di esso , non
bi rossi, e verdi, dal che si dedu- che la variazione della forma, ad oa-
,
>» di sit, qui a militaris pilei forma nerale di questo Ordine, nonché gli
M distet, non turbini* speciem prae- avvocati concistoriali , e i protono-
» seferat sed talis denique sit, qui
, tari apostolici, non ad instar par-
» ordinis clericalis hominem deceat. ticipantium ^ ec. ec, usano a' loro
»» Concil. Consentinum anno iSyg; cappelli il distintivo della fettuccia
M Pileis simplicibus ncque aculeatis, con fiocco eguale a quello de' pre-
« aut turbinatis. Directorium An- lati domestici, ma di color nero. Al-
M driense postea a Clemente Vili tri religiosi poi , come i gesuiti , i
M approbatum, anno i586; Nec pi- mercedarii, passionisti, pii operai, del
j> leo fastigiato, ac oblongo utantur, ss. Redentore , i liguorini , ec. ec;
»> sed decenti ac demisso. Concili um portano il cappello nero colle sole
« Seneuse sub Sixto V a Sacr. Con- due ale laterali rivoltate. Antica-
« greg. Cardi nalium postea appro- mente alcuni Ordini religiosi porta-
3> batum die i5 decembris 1600: vano il cappello del colore dell'a-
>» Pileum sericum omnino ne defe- bito, come continuarono a ritenerlo
» rant Synodus imolensis anno
. i camaldolesi eremiti ec.
« i6i4: Cum pileis latioribus ni- Cappello del Papa. Fino dai primi
« gris '*.
Finalmente in un suo edit- secoli della Chiesa, domesticamente,
to, ecco come il Pontefice Urbano quando usciva dal palazzo apostoli-
Vili, creato nel 1623, volle espri- co o viaggiava il romano Pontefice,
mersi. » Li cappelli sieno di forma cuoprivasi il capo col cappuccio, di
M conveniente con cordoni attorno cui abbiamo una memoria in quel-
»» semplici, sotto pena di venticinque lo della mezzetta , per significare
» scudi d'ovo". r antico già usato. Ora in tali cir-
Generalmente parlando, i cappelli costanze adopera sopra il berrettino
degli ecclesiastici, di que' monaci, e (Vedi) o il camauro, il cappello.
^
religiosi, che ne hanno 1' uso e dei , Questo è rotondo colle due ale la-
secolari, cui è permesso vestire da terali rivoltate, e sostenute da cor-
abbate, non che di alcuni di quelli doncini d'oro, sempre di colore ros-
appartenenti alla famiglia Pontificia so porpora, orlato di fettuccia d'oro,
allorché vestono T abito di corte con fiocco di fettuccia di seta rossa,
sono di feltro ed anco di seta, me- con ricami d'oro e prezioso fiocco ,
72 CAP CAP
pello di feltro si usa quasi sempre, me avvenne d'Innocenzo
in quello
e quello di velluto soltanto nelle Vili nel 1484. Che se il Pontefice
solennitìi, purché il Papa porti la cavalcava fra i paggi nobilmente ve-
mozzetta divelluto. In carrozza, visi- stiti, uno di essi procedeva a destra
tando chiese, e monisteri, nel levarsi vicino alla staffa, portando in mano
che faccia il Pontefice il cappello, un velo di seta cremisi con merletto
viene custodito dal prelato maestro d' oro, con dentro il cappello Pon-
di camera, o se è coi camerieri se di velluto, se il Papa ado-
tificale
greti, viene sorretto dal più anziano perava quello di raso, e viceversa.
tifi essi. Recandosi però il Pontefice Questi quattro cappelli Papali signi-
alle cappelle e funzioni, che dee ce- ficavano la supreiTia dignità del Som-
lebrare, od alle quali assiste vestito mo Pontefice. La pienezza della di
de' paramenti sagri, il maestro di lui potestà si vedeva indicata in una
camera ripone il cappello nella stan- immagine di s. Pietro esistente nel-
za, ove prende la falda, eh' è pres- l'archivio della basilica vaticana, e
so quella de' paramenti. Nella ca- riferita dal Torrigio a p. 'jQ, con
mera paramenti poi, deposta
de' tre ordini di cappelli in testa, in
che il Papa abbia la falda , gli si vece del triregno, non ancora intro-
riconsegna dal medesimo maestro di dotto allorché l' immagine venne di-
camera. Nelle solenni cavalcate per pinta.
le cappelle della ss. Annunziata, di Nel trasporto del defunto Ponte-
s. Filippo, della Natività della b. fice dal suo appartamento alla cap-
Vergine, e di s. Carlo , nonché nei pella Sistina , vestito di mozzet-
solenni possessi al Laterano , i Papi ta , all' uscire della sala de' pala-
vestiti di mozzetta, e di stola usa- frenieri del palazzo apostolico, gli
vano il cappello Pontificale con ale si mette il cappello in capo. E quan-
piane , e cordone con fiocco d'oro do per tre giorni si espone nella cap-
onde fermarlo con sicurezza. Il Bo- pella del ss. Sacramento della basi-
naiuii ne dà la figura a pag. 365 lica vaticana, vestito cogli abiti Pon-
della sua Gerarchia ecclesiastica. tificali, a' piedi si collocano due cap-
Precedevano però avanti gli abbre- pelli Pontificali di velluto rosso cre-
viatori, e dopo i camerieri segreti, misi, rappresentanti, secondo il p. Car-
ovvero baronaggio romano e
fra il rier De rom. Pontif. quaest. 4 j ^^
il capitano degli svizzeri, quattro duplice giurisdizione del sovrano
camerieri segreti più anziani, caval- Pontefice, temporale e spirituale.
cando vestiti di cappe rosse, ed ognuno V. Vesti dei Pontefici.
sosteneva un' asta coperta di velluto Cappello de" Cardinali. Nel con-
cremisi, in cui elevati portavano ciHo generale XIII, Lionese I, cele-
altrettanti cappelli Papali di vel- brato da Papa Innocenzo IV, Fie-
luto cremisino orlati con trine d'oro. scilij nel 1245, coU'assistenza di di-
Nella cavalcata nondimeno del 1770, versi Cardinali, tre patriarchi, cen-
colla quale Clemente XIV si recò alla toquaranta vescovi , dell' imperatore
Minerva per la cappella dell'Annun- d' oriente Baldovino II, e degh am-
ziata ne furono portatori quattro
, basciatori di Francia,e d' Inghilterra,
camerieri segreti di spada e cappa; fra le altre gravi cose , che ivi si
vano quattro scudieri del Papa, co- Cardinali di Santa Romana Chiesa
,
che coronò il capo de' Cardinali, in- cordoni , che i fiocchisono di seta
nanzi che Bonifacio Vili, per ren- rossa. Però il detto Bonanni, a p.
dere più cospicua la loro dignità 4 18, riporta la figura d'un Cardi-
prescrivesse loro di vestire intera- nale del i5oo con cappello Ponti-
mente di porpora, prima usata dai ficale di forma ordinaria con due ,
Innocenzo X, solo pileo de pretioso spese del cui nipote si facevano tali
Christi sanguine ruhente insigniti esequie, il quale permise di porre gli
e.l decorati. Con essa ( approvando spicchi della croce di s. Stefano nello
la proibizione della congregazione ce- stemma del Cardinal Nerli, anzi sul
rimoniale) vietò pertanto di aggiun- catafalco , oltre il cappello rosso, fu
gere, nelle armi gej,itilizie, nei si- posto l'abito solenne , e proprio dei
gilli ed altrove, qualunque forma priori di quella rehgione.
di fregio e di corona, benché pro- Inoltre il Cappello Pontificale, ri-
pria delle famiglie loro reah, o du- cevuto dal Papa alla morte del Car-
cali e dichiarò che non dovesse im-
, dinale, si attacca nel mezzo al piede
porsi che il solo cappello Cardina- del letto funebre ricoperto di un
lizio. Per altro fu poi derogato a gran drappo di lama d' oro , sopra
questa legge, come si dice qui ap- cui rimane esposto il cadavere del
presso , da Clemente XI
il quale , Cardinale defunto tanto in casa, che
permise potersi porre sugli stemmi le in chiesa, e poscia questo stesso cap-
corone gentilizie, e le insegne delle pello suole appendersi nella chiesa
decorazioni di Ordini religiosi, eque- sopra la sepoltura, ov' è stato tumu-
stri , e cavallereschi , dovendo però lato il cadavere. Abbiamo una testi-
il cappello pontificale tutti ricuoprirli monianza di questo antichissimo uso
pei' dinotare, che chi è fregiato della da Francesco Torrigio, Grotte vatica-
dignità Cardinalizia , tiene le altre ne ^i^. 4i7j Roma, 1639, ove dice,
tutte inferiori ad essa. M che Urbano VI nel i38r creò
A questo proposito narra il Va- " Cardinale Marino Bulcano o Vul-
lesio, che a' r4 aprile 1708 nella « cano napoletano, il cui cappella
, ,
formula prescritta dal rituale, ch'è nella sua camera, dopo il canto del
del seguente tenore : Te Deum. Il Parisio, tom. II, pag.
» Ad laudem omnipotentis Dei i4i e seg. delle sue Istruzioni, ci
» et sanctae sedis apostolicae orna- dà alcuni modelli di tali ringrazia-
>» mentum, accipe galerum rubrum, menti.
w insigne singulare dignitatis Cardi- Ritiratosi il Papa nelle sue stan-
» nalatus, per quod designatur, ze, i novelli Cardinali fanno ritorno
» quod usque ad mortem , et san- alla sala del concistoro, donde par-
ti guinis effusionem inclusive, prò tono i cantori verso la cappella,
M exaltatione sanctae fidei, pace et cantando 1' inno Te Deum lauda-
>ìquiete populi christiani augmento, muSj seguiti collegialmente da tutti
» et slatu sancta; romanae Ecclesiae, i Cardinah, e infine i diaconi, ma
>ite intrepidum exhibere debeas. con ordine inverso, cioè prima i
»> In nomine Patris, et Filii, et juniori, e poi i seniori. I cantori si
»j Spiritus Sanati. Amen. " Questa fermano all'altare dal lato dell'epi-
è la formula, che usano i Pontefici stola, mentre il sagro Collegio prende
« dere, damus. et capiti tuo impo- sumusj e poi 1' ultimo. Quindi il
»> nimus cappellum rubeum." Dopo Cardinal decano si reca all' altare,
tal formula il cerimoniere leva il ove dette alcune orazioni, si termina
cappello dal capo del Cardinale, e la funzione. Subito escono dalla cap-
lo dà a monsignor cameriere segreto pella i Cardinali novelli, e si fer-
guardaroba che il consegna al
, mano per ordine sulla porta per
sotto guardaroba. E scendendo il ricevere un altro amplesso, e alfre
Cardinale dal trono, dopo avere congratulazioni dai colleghi. Poscia
genuflesso baciata la mano al Papa, ogni Cardinale nuovo torna al pro-
si ferma dal lato destro, aspettando prio palazzo co' fiocchi a' cavalli
,,
nelle sono aperte. Seguita è dessa seguito, ciò che pure i novelli porpo-
dalle altre del treno, ed arrivato il rati praticano, quando il decano resti-
Cardinale alla sua residenza, antica- tuisce loro la Nel visitare pe-
visita.
tiluomini degli altri Cardinali, dei vestiti come il cocchiere, si porta con
prelati di fiocchetti, degli ambascia- frullone palatino al palazzo del nuovo
tori, de' principi romani, e del sena- Cardinale, e se fossero più, uno do-
tore di Roma. Tali gentiluomini po l'altro, per consegnar in nome del
prima, cioè sino al i83o, faceva- Papa il cappello rosso, che nella
no corteggio a* novelli porporati col- mattina precedente o ha ricevuto, o
le loro carrozze, tanto alla visita ricevettero solennemente in conci-
della basilica vaticana, che per quella storo. Precede il frullone un para-
del decano del sagro Collegio. Qui freniere, e lo circondano gli altri
poi deve avvertire, che se fosse
si quattro, cioè due con torcie di cera
un solo Cardinale nuovo, egli va in accese, un altro col cappello Cardi-
carrozza con alcuni prelati, i quali nalizio posto su di un bacile di ar-
però in tutti modi s'invitano pel
i gento, e coperto con seti no rosso
corteggio, ma allora il detto Cardi- con merletto d'oro, mentre l'altro
nale riceverebbe i complimenti al palafreniere va allo sportello dellii
proprio palazzo. Dopo la visita di carrozza. Giunto il guardaroba nella
san Pietro, che alcuna volta fu sòglia dell' anlicamera del Cardinale,
fiìlln mattina subito dopo il
di viene incontrato da esso vestilo in
concistoro, fanno i novelli Cardinali abito Cardinalizio con rocchetto sco-
ivi un' abbondaute elemosina ai po- perto e colla berretta in mano; indi
veri, e passano a visitare lòrmaliiica- condottolo alla camera d' udicn/u
i8o GAP GAP
in piedi sotto baldacchino, o pres-
il cappelli, si reca a ragguagliare il Pon-
so il dossello se abita ne' palazzi apo- tefice della eseguita commissione. Il
nella sala dell* episcopio, coli* inter- di lui successore Clemente XIV, co-
vento di sei Cardinali e altrettanti me avea fatto con altri Cardinali,
vescovi etc. , impose colle consuete dispensò il Cardinal Caraffa dall'ob-
quindi in quella mattina dallo stes- bito Cardinalizio paonazzo, con roc-
so Papa anco il concistoro segreto, chetto, berretta rossa, e cappello ros-
nel quale chiuse ed aprì la bocca so eguale. Appena vi giungeva, egli
a' nuovi Cardinali, impose loro l'a- assumeva quegli abiti, e in tal mo-
nello, e conferì loro la chiesa tito- do era ricevuto da uno de' detti
lare, o la diaconia. Cardinali, che lo introducevano nel-
IV. Prima di parlare del forma- la camera d' udienza, trattenendosi
le ingresso, e della solenne cavalca- insieme finche maestro di came-
il
Ne' giorni precedenti al jnibblico blico, purché non venisse dal Papa
ingresso, usciva da essa in abito cor- dispensato da tal formalità. Ed è
to , con calze , e collare paonazzo perciò, che nel giovedì mattina , o
e col cappello nero col fiocco ver- altro giorno stabilito per la funzio-
de se era vescovo, o prelatizio se ne, il Cardinale con abito Cardina-
lo usava avanti al Cardinalato, in- lizio del colore corrente, e con car-
fecero in Roma, i cappelli rossi per^ nuovo Cardinale si recava nella Gap-
,
delegato^ suol mandare nel luogo ove foderato di verde con cordoni, e
si trova il cappello Cardinalizio. fiocchi simili se era vescovo, o pao-
Questo gli viene trasmesso ed impo- nazzo se era prelato ; ed asceso a
sto colle seguenti cerimonie. Dal no- cavallo, in nobile cavalcata, se gli
vero de' molti Cardinali che rice- usi del luogo lo permettono, con
vettero s\ particolare onorificen- tutta la comitiva, principalmente del-
za, si vedranno le differenti cir- l' inviato pontificio, il quale nell'ac-
costanze, che accompagnarono tali compag Ilario porta innanzi a se il
che nel i49^ ^^ criticato Cesare questi prende il cappello rosso dal-
Borgia, che essendo generale di s. le mani dell'ablegato Pontificio, lo
Chiesa, volle portarlo egli stesso mette sul capo del Cardinale, dan-
quando fu incaricato, come diremo, dogli V osculimi pacis. Dipoi il
dio per affari della massima impor- lato Androino de la Roche borgo-
tanza, né poteva perciò permetter- gnone, abbate di Clugny, e nunzio per
gli che si recasse in Avignone a la pace, che felicemente conchiuse
prendere il cappello Laonde il . fra i due sovrani, mentre ti*ovavasi
Pontefice glielo mandò a Parigi, ed in Parigi trattenuto dal re per de-
Egidio ivi lo ricevette alla presenza cidere una gravissima controversia
del re, dai vescovi di Laon, di Char- sul ducato di Bretagna. Quel mo-
tres, e di Parigi. narca supplicò il Papa a compia-
Innocenzo VI
in Avignone, alla cersi di spedirgli il cappello, e ven-
fine di febbraioi353, annoverò al ne esaudito, sebbene il Cardella lo
sagro Collegio Guglielmo Farinier neghi a torto, giacche abbiamo una
di Aquitania, generale de' france- lettera d'Innocenzo VI riportata dal
scani. E siccome doveva assistere in Duchesne, nel tom. IL de' suoi Aned-
Bordeaux al re di Francia co' suoi doti, che parla della seguita spe-
consigli, cosi per non allontanarlo dizione.
da lui, in segno di grazia straordi- Gregorio XI nel giugno 1371 in
naria, gli rimise il cappello . Negò Avignone fece Cardinale Bertrando
di mandarlo a Nicolò Roselli do- Cosnac, canonico regolare del Limo-
menicano spagnuolo da lui creato sino, spedito due volte in Ispagna
Cardinale nella stessa promozione per pacificare i re di Portogallo
ad onta che il re Pietro d'Aragona Castiglia, ed Aragona, che avea no
ne avanzasse premurosissime istanze rimesso le loro contese all' arbitrio
ai Papa, il quale gli rispose, che del Papa, per cui contro il costume
GAP CAP 187
gli mancia il cappello per mezzo di Nicolò Y, vedendo ravveduto Sbi-
Arnaldo d'Andrea suddiacono della gneo Olynitz ,
polacco , vescovo dì
chiesa di Bordeaux. Cracovia, il quale era stato fatto
Urbano VI in Roma, a* a 8 set- Cardinale da Eugenio IV nel 14^9,
tembre 378, creò Cardinale Bar-
I V,
e s'era unito all'antipapa Felice
tolommeo Me/.zavacca, bolognese, da cui ebbe pure la porpora nel ,
secondo Novaes tom. VI, pag. i63, regno cui agognava. Rileva il Bur-
ricevette nell' abbazia di Fiesole agli cardo a detto anno, che Cesare Bor-
1 1 marzo r49"^- Tuttavia il Car- gia come generale di s. Chiesa, nel-
della, tom. Ili, p. 24 1, sostiene es- la cavalcata che precedette la funzio-
sere ciò seguito nel 14^9? mentre ne, volle portare innanzi al Cardi-
il Burcardo ci racconta, che nell'an- nale il cappello, che dovea far soste-
no 1491 Innocenzo Vili gli mandò nere da altrui.
il cappello, e le altre insegne Car- Giulio II, nel primo dicembre
dinalizie per mezzo di un apostolico i5o3, in Roma creò Cardinale Si-
breve, che indirizzò al medesimo gismondo Gonzaga de' marchesi di
Cardinale autorizzandolo a prendere Mantova, vescovo della sua patria
il cappello dalle mani di chi più siccome illustre più pei costumi che
gli piacesse, ond'egli nominò l'ab- pei natali. Per mezzo di Paolo Mo-
bate di Fiesole, e volle che celebras- lara suo prelato domestico gli rimi-
se prima la messa dello Spirito san- se il cappello e le insegne Cardina-
to, e gli somministrasse la Comu-
s. lizie. Quindi i4 gennaio i5o7
a'
morte di questo Papa gli fece l' ora- sto, e poi assoluto da Leone X. Nello
zione funebre. stesso concistoro e in Bologna, Giu-
Alessandro VI, a' 12 settembre lio II annoverò al sagro Collegio Lui-
1498, in Roma innalzò alla sacra gi d' Amboise, nipote del precedente,
porpora Giorgio d' Amboise il senio- arcivescovo d' Alby. Quindi recato-
re francese, arcivescovo di Rouen, si in Viterbo, ove allora dimorava
in premio d' aver fatto dare al suo il Papa per ricevervi il cappello, a-
figlioCesare Borgia, dopo che avea vendo saputo Giulio II, che il re di
rinunziato al Cardinalato, il duca- Francia avea ordinato non pagarsi
GAP CAP 189
le rendite agli ecclesiastici assenti istanza di Carlo V. Per ispeciale ri-
dal regno, sebbene Cardinali, non guardo gli mandò il cappello, e le
solo gli ricusò le insegne Cardinalizie, insegne del Cardinalato, comprensi-
ma non volle riceverlo finche il re vamente al titolo Cardinalizio pres-
non revocasse tal ordine. biterale di s. Maria in Trastevere
Leone X, nel i5i8 a'24 marzo, detto allora di s. Calisto , sebbene
in Roma fece Cardinale Alberto di mai sortisse da quel regno. ^.
Brandemburgo, e di Magonza. Per i- Titoli Cardinalizii.
speciale distinzione gli mandò il cap- Paolo 111, a' 20 dicembre i538,
pello, e le insegne del Cardinalato, in Roma Cardinale Pietro
dichiarò
le quali furono da lui ricevute so- Enrico Maurico Fernandez Manri-
lennemente nella città d'Augusta. quez spagnuolo, vescovo di Cordo-
Clemente \1I, a' 3 di maggio va, per le preghiere di Carlo V, ed
iSij, in Roma fece Cardinale Ma- in considerazione di lui gli fu rimesso
rino Grimani veneziano, patriarca nella Spagna il cappello rosso. Ma
d' Aquileja, pubblicandolo però nel recatosi poi in Roma per prendere
febbraio i528, e per maggior si- le altre insegne della dignità, vi la-
gnificazione di onore, e di stima gli sciò la vita, avendo solo dieci me-
trasmise in Venezia il cappello Car- si goduta la porpora. Nella promo-
dinalizio. Indi nella promozione fat- zione de' 12 dicembre i53g fece
ta a' 2 I novembre iSij in Castel s. Cardinale Marcello Cervini di Mon-
Angelo, mentre assediavalo l'eserci- tepulciano, che fu poi Papa Mar-
to di Carlo V, ad istanza di Carlo cello II. Era egli vescovo di Nica-
medesimo, non solo fece Cardinale En- stro , e legato in Germania , e gli
i663,
all'abito Cardinalizio, che, nel M me supplicando il Signore d'illu-
avca ricevuto da Alessandro VII. » minarmi a regolare le mie deli-
Nel conclave celebrato in Avigno- « berazioni circa la vocazione, cui
GAP GAP 193
*» mi dovea fissare, ma non ho tro- stato permesso V ingresso per essere
-' vale in me le necessarie qualità presentiad un tal atto, si chiuse
« per compiere i doveri di quello nuovamente il concistoro. Proseguì
'•> stato di vita, nella quale credetti allora Benedetto XIV la sua allocu-
^ da principio dovermi stabilire. zione a' soli Cardinali ed accennò
,
cappeUi Cardinalizi, che dai prede- Nella mattina otto giorni , avanti
cessori suoi, o erano state benigna- della festa di detta santa , si reca-
mente accettate, o per giuste cagio- vano in cavalcata dal Cardinal de-
ni non ammesse. Indi venne fatta cano protettore della loro arcicon-
collepiù solenni formalità la spon- fiaternita [Fedi), e dopo essere stati
tanea rinunzia, ed usciti dalla sala nel di lui palazzo trattati di rinfre-
concistoriale tulli quelli, a' quali era schi , andavano alla loro chiesa ia
YOL. i\. i3
,
spalle, i palafrenieri de' Cardinali ca- vescovi prescrive , Galero nigro la-
valcavano, e precedevano le seguenti neOj viridi serico ornato ciim cordii-
solenni cavalcate ,
per l' ingresso for- lis ac Jloccis coloris viridis.
male in Roma degli ambasciatori dei Concesso a' Cardinali il cappello
principi presso la Santa Sede, e nel rosso, nel 1 245», ci avverte Ronan-
il
ritorno che faceva im Cardinal le- ni a pag. 4^9 della Gerarchia ec-
gato a Intere^ dopo aver adempiuto clesiastica, che non manca chi affer-
la sua legarione, non che nel pos- mi, essere stato più antico tal colo-
sesso solenne del senatore di Roma, re nel loro cappello, usandolo ta-
nella cui cavalcata due suoi paggi lora anco i legati non Cardinali, e i
a cavallo portavano lo stocco e il semplici vescovi, come dice tra gli altri
cappello senatorio, seguiti dal sena- Erasmo nel lib. Ili , De Rationc
tore, ed in quello, che prese a' i8 concionandij il che per altro negasi
febbraio 1629 Giulio Cartaro d'Or- dal Baldovino. L'origine e l'uso dei
vieto, un paggio a cavallo teneva il cappelli verdi adoperati dai patriar-
cappello del senatore dietro le spalle. chi, arcivescovi e vescovi, e collo-
Sul cappello Cardinalizio abbiamo cati sui loro stemmi gentilizi, vuoisi
da Francesco Novelli , Opusculani derivato dalla Spagna, dal qual re-
nov.elluni de pileo cardineo^ et ani- gno pretende inoltre il p, Menestriei",
plissiniis Cardinalìbns ad Paulwn che derivasse uso del cappello per
1'
ITI Rom. Pont. Max.^ Romae apud tutti i prelati. Pare, che essa Io
Ant. Bladura i536. abbia adottato ne' primi anni del
Cappello dei vescovi. I patriarchi, decimoquinto secolo , e che poi fos-
gli arcivescovi, e
i vescovi, benché se per la prima volta introdotto in
jeligiosi,usano due cappelli, l'usuale Francia, nel i^J'i, dall'arcivescovo
di feltro nero della forma di quel- di Sens Tristano di Salazar, oriondo
lo degli ecclesiastici, e lo adoperano della Riscaglia Ciò non pertanto
sempre quando incedono con abito si osserva, che nel secolo XIV le
«elle cavalcate, e sagre funzioni ve- vescovi spagnuoli anche oggidì ado-
stiti di cappa, o mantelloni, con cor- perano cappello usuale con fodera
il
garmenle Favoriiio siccome origina- di poi alla volta della chiesa o cap-
rio della pieve di Favera, castello pella, ove il loro cadavere viene
della diocesi di Camerino. tumulato. In quanto poi al numero
Gli ecclesiastici portavano prima de' fiocchi, che pendono dai loro cap-
ovunque la berretta, cioè in chiesa pelli pontificali, e che insieme de-
e per le strade, come fra gli altri corano lateralmente i loro stemmi,
prescrisse il concilio di Bourgcs de- anticamente si usava solo quello,
cretando canone 2: Pileiim
nel che riuniva il cordone sotto al
f/uadratum , hiretum seinper
seu mento, vennero adottati
poi ne
gerani in ecclesia ^ et extra eccle- due, quindi in progresso si accreb-
sianij nisì quotics coeli injuria ur- bero notabilmente per cui nella ,
fra i prelati consiste nel colore dei Papi decretarono i fiocchi ai cap-
fiocchi, e nelle pontifìcie concessioni pelli pontificali , o semipontificali
fatte da' Sommi Pontefici , cosi andia- che si servirono costantemente della
mo tutto ciò a descrivere. La deco- parola Galerus, la quale, secondo
razione de'cordoni con diversità di l'etimologia da alcuni autori dichia-
colori ne' cappelli prelatizi, conce- rata, e principalmente dal Macri,
duta dai Papi ad alcuni collegi dei altro non significa che il cappello
prelatidella santa Sede, provenne pontificale, a differenza della parola
dall'antica, e privativa concessione, Pìleus^ che significa il cappello usua-
che il cerimoniale de' vescovi deter- le. E tempi a noi più pros-
se ne'
mina a' patriarchi , arcivescovi e ve- simi trovasi PìleuSj ciò- avvenne per-
scovi. E se trovasi , che oltre di chè già era in uso l'ornamento anco
essi alcuno fosse fornito di tal di- al cappello usuale, cosa che non era
stinzione, non è che a similitudine, ne' tempi più antichi; estensione lo-
e con variazione di colore e di or- devole sotto tutti i rapporti, per
nato , finche da' Pontefici venne non esporre la dignità prelatizia fra
GAP GAP 197
la moltitudine a qualche involon- et ornamentis ejusdem coloris. Ma
tario alFronto, procacciarle i dovuti in seguito, essendo stato concesso il
rì'juardi,ed evitare qualunque com- fiocco paonazzo e violaceo agli udi-
promissione, perocché non basta pei tori di Rota, ed ai chierici di ca-
prelati a Tarsi conoscere le calze pao- mera, per cui non avevano più i
nazze, e il collare di tal colore, es- protonotari un particolare segno,
sendo ciò comune extra urbeni ai che dagli altri prelati li distingues-
cubiculari, e ad altri. E però da se, cosi domandarono al Papa la
avvertirsi, che in sede vacante, fra i facoltà di poter intarsiare 1' argento
segni di lutto della romana prelatu- al fiocco, o cordone violaceo. Il
compreso anche il presidente della di Clemente XII ha l' uso del fioc-
medesima camera. Dal che si dedu- co ed ornamento di colore verde
ce, che questi per lo spazio di più al cappello, sull' esempio di ciò che
di cinquant' anni non avea goduto godeva il giudice delle contraddette
come i chierici un tal privilegio, ed e simonie, prima che si stabilisse che
egualmente da tal concessione si ri- fòsse scelto fra gli uditori di Rota.
levaj che i prelati se non apparte- Tale uffizio però venne in seguito
nevano ad un collegio, che ne go- soppresso ed unito alla giurisdizione
deva il distintivo, andavano privi dell'uditore della Camera. Il presi-
di tal ornamento al loro cappello. dente del piombo, della cancelleria
GAP CAP 199
apostolica (T-^edi), per privilegio di ti di cariche pure suindicate, dagli
Sisto V del i585, ebbe l'uso del avvocati del sacro concistoro , dai
COI dono paonazzo al cappello. Si- protonotari, non ad instar parti-
niilmonle il prefetto de' brevi pontifì- cipantiuni , ec. , mentre i prela-
cii ( f^\'di)j allorché vi era, parimen- ti di Vedi )
mantellone fuori ( ,
E poi noto che i Pontefici, nel- giani, con seimila scudi di pensione,
r accordare distinzioni a capitoli e e dopo di aver contribuito alla ele-
dignità di chiese, e ad altri eccle- zione dei Pontefici Gregorio XV ,
za comune; poi nel 1621, Gregorio cali del mondoy donaci la pace.
XV lo elesse all'arcivescovato di Aggiungeva, che la santa Vergine
Ravenna, chiesa, cui resse per cin- gli avea prescritto di recarsi al
que lustri, con fama della piìi raffi- vescovo con quel segnale affinchè
nata prudenza. Visitò piìi fiate la predicasse 1' apparizione e procuras-
GAP GAP 2tj,
se numerosa società di fedeli per as- incominciò in esso a servire gì' infer-
sicurare la pace alla Chiesa, in quel mi. Dipoi le Venne il pio desiderio
tempo assai agitata : e questi fedeli di recarsi a visitare i santi luoghi
avessero per emblema 1* indicato di Palestina; ma, per celeste ispira-
cappuccio. Infatti il disordine e il fa- chiaramente conobbe, che sa-
zione,
natismo di que' tempi gli fecero aver rebbe stata pili infinitamente grata
gran proseliti anche tra gli stessi a Dio la fondazione d'un monistero
magnati. Formatasi numerosa unio- di vergini sotto il titolo di s. Maria
ne, si die' di piglio a ladronecci e ru- di Gerusalemme y o di Religiose
berie, poiché primo lor dogma era della Passione, dette poi volgar-
ilprendere a tranquilla coscienza tut- mente Cappuccine. Nell'età pertanto
to ciò, che si credevano necessario. La di sessanta anni pose ad effetto tal
setta ebbe presto incremento nella diyisamento , racchiudendosi, l'an-
Borgogna e nel Berry. Dessa tal- no i558, nella città di NapoU in
mente si rinforzò che prese le armi, un monistero con dodici vergini, le
si facea strada colla spada alla ma- quali professarono solennemente, e
no , e massacrava i tranquilli paesani. con autorità apostolica, i reHgiosi
Fu duopo levare in molti luoghi voti, sotto il titolo di terzo Ordine
delle armate per arrestarne i progres- di s. Francesco. Divenuta 1' istitu-
si, ed in vero in poco tempo furo- trice abbadessa, risolvettero per suo
no pienamente distrutti. consiglio di abbracciare la menzio-
CAPPUCCINE Monache. Ordine nata regola di s. Chiara, siccome la
religioso. Le Clarisse, le quali ricono- più austera, ed adottarono posterior-
scono per loro madre, e quasi fonda- mente alcuni regolamenti particola-
trice Chiara [Vedi)^ che ricevette
s. ri , loro dati dai cappuccini. Perciò
nel 1 2 1 2 dal patriarca s. Francesco
, vollero in seguito essere chiamate
d'Assisi, l'abito de'minori, osservano monache cappuccine, sebbene i cap-
alla lettera e rigorosamente la regola puccini, come si vede, non influi-
di detta santa, e perciò sono ritiratis- rono nella primitiva loro istituzio-
sime, e dedite solo alla penitenza, e alla ne, essendo allora assistite dai tea-
contemplazione. Molte sono soggette tini di Napoli. Tutto fu eseguito
a' minori osservanti, e diverse di col beneplacito, e l'approvazione del
meno antica fondazione ai religiosi Sommo Pontefice. Adottarono esse
cappuccini (Vedi). Illustrano en- pertanto undigiuno e te-rigoroso
trambi la Chiesa, conculcando tutte nore di vita, non mangiando mai
le vanità mondane, comechè gran carne, se non nel caso d'infermità,
numero di esse abbiano ricevuti e vestendo un abito rosso, e grosso-
gloriosi natali. V. Regola di Papa lano di lana. Portano pure la lana
Urbano IV per le monache Cla- sulla carne , ed usano co' piedi nudi
risse, Roma 1821. i sandali ricoprono il capo con
,
rizie fornito. JVè deve tacersi che derivanti dalle precedenti, dette Ur-
quando le monache furono espulse baniste^ per aver contigua al moni-
dal monistei'O, la duchessa le raccolse stero la chiesa di s. Urbano. Il Car-
a spese del suo privato peculio in dinal Baroaio, avendo cooperato in-
apposita abitazione, ove di vesti ed sieme a Gio. Leonardo Ceruso da
alimentile mantenne. Quindi Pio VII s. Severina all' insti tuzione in favore
loro essere intenzione del Papa, che za de' conventuali, in qualità di ere-,
gli affari concernenti le riforme, si miti minori,
il che ebbe effetto,
dovessero trattare dai superiori del- colla conferma solenne nel i528
l'Ordine. di Clemente VII, dietro istanza che
Udito ciò i due fratelli, senz'al- n'aveano fatta i due fratelli reca-
tro si fecero ambedue il cappuccio tisi in Roma. Il Pontefice inoltre
simile a quello del p. Matteo, lo permise loro di dare l'abito a chi
cucirono sull'abito , e partendo se- lo domandasse, di portare la bar-
gretamente dal convento, andarono ba, di chiamarsi frati eremiti mino-
in cerca di lui, e passarono fra lo- ri, e di abitare ne' luoghi solitari
riconosciuti Cap-
sotto il titolo di sacerdoti a celebrarla, fuorché nelle
puccini, cambiato talvolta con quel- solennità, e in caso di bisogno; e
lo di scappuccini. che per queste messe non si riceva
Pubblicata la bolla, ebbe princi- alcuna elemosina. Si prescrissero le
pio questa congregazione in un luo- ore nella mattina e sera per 1' ora-
go detto Renacavata presso Came- zione mentale e pel silenzio , non
rino^ nell'angusta casa di un prete, che i giorni per la disciplina in co-
che avea cura di una cappella de- mune ; si ordinò eziandio che a
dicata a s. Cristoforo , ed eletto ne mensa non sì desse a' frati che una
fu per superiore il p. Matteo. Non vivanda oltre la minestra, e che nei
bastando poco dipoi la ristretta ca- giorni di digiuno si possa aggiun-
sa per ricevervi quelli, che in gian gere una sola porzione d' insalata
numero imploravano di ricevere l'a- cotta, o cruda, e che se un religio-
bito, e di esservi ammessi, dalla du- so vuol privarsi della carne eh'
cliessa diCamerino fu concesso lo- proibita nei mercoledì, o del vino,
ro un convento quasi abbandonato o digiunare anche ne' giorni non
dell' Ordine de' girolamini in Col- comandati, i superiori non possano
inenzone, circa una lega distante da impedirlo. Si proibisce l'ascoltare le
Camerino. Ivi si unirono loro an- confessioni de' secolari, il cercare car-
che altri cinque minori osservanti ,
ne, ova e formaggio, e il fare prov-
seguiti da molti, onde nel medesi- visioni. Sono escluse le berrette e i
tefice, avendo fatto esaminare dal Felice per esservi volato al cielo nel
Cardinal di Carpi la purità del dom- iSSy s. Felice da Cantalice.
ma, che manteneva in questa
si e- Siccome accadeva che religiosi cap- i
fici furono larghi di beneficenze coi Ivone di Parigi da se solo purgò dal-
benemeriti, e da tutti rispettati cap- l' eresia un intera provincia. Nelle
puccini, ma anche i loro successori missioni oltramontane, per la predi-
protessero e stimarono un istituto cazione del vangelo, e per la difesa
cotanto utile, particolarmente per la della cattolica religione , soffrirono
predicazione, e per le missioni di tormenti, e il martirio. Nel Congo
Asia , Afi'ica ed America con gran più di cento quarantaquattro incon-
profitto de' popoli ,
per la mirabile trarono il martirio gloriosamente, e
che danno col loro te-
edificazione, la sola provincia d' Italia conta sino
nore di vita umile, povera, ed au- a tremila dei loro religiosi, estinti
stera. Ed è perciò che Benedetto vittime di carità nelle sole conqui-
XIV, ammiratore della dottrina, e ste portoghesi. Abbiamo dal Novaes
santità di quest'Ordine, un individuo tomo III, p. 159, che i cappuccini
del quale sempre consultore dei
è si distesero cinquanta provincie
in
Riti, stabili in esso perpetuamente (dieci delle quali in Francia ), e tre
r onorifico impiego di predicatore custodie , nelle quali egli lesse nei
del sagro palazzo apostolico [Vcdi)^ loro cataloghi più di treataquattro
carica di cui ora in possesso da più mila religiosi. Nel libro poi intito-
d'un secolo, anzi nel conclave in cui lato : Narrazione sincera e generale
nella Biblioteca degli scrittori cap- vano tre parti; il mazzocchio, che
puccini , stampata in Venezia nel era un ceri;hio di borra (cimatura,
1747. Molti di questi religiosi sos- o tosatura di pelo di panni Inni) ri-
Blesens, Serra. 5o, ad Monachos^ col candore dei suoi costumi, che meri-
quale avverte i religiosi del fine per tossi dal Pontefice in ptibblico
cui usano il cappuccio , singolar- concistoro il glorioso nome di angio-
mente per impedir agli occhi la cu- lo di nome e di fatti. Presiedette
riosità, talvolta dannosa all' anima. prima governo di Fuligno, quin-
al
a Martino V
come segretario, dal come Cardinale, e sedotto da chi
quale di ventidue anni appena, ottenne glielo dipinse come partigiano del-
un chiericato di camera. Poscia con la sollevazione eccitata in Roma
questo titolo, nel 14^4) andò al con- da' Colonnesi, duca
e collegato col
cilio di Siena per intimarne a quei di Milano Filippo M. Visconti, pri-
padn lo scioglimento. Quindi fu pro- vollo di tutti i beni, e cercò d'im-
tonotario apostolico, nonché gover- prigionax'lo ; perloché il Capranica
natore d' Imola e Forlì ;
peritissi- si ricovrò col favor dei sanesi pres-
mo in affari sì politici, che militari, so il duca suddetto, che onorevol-
ne diede saggio nelle ardue imprese mente lo accolse, e lo spedì con E-
cui ebbe a trattare e specialmente , nea Silvio Piccolomini suo segreta-
nel ridur Bologna, dopo lungo asse- rio, poi Papa Pio II, al concilio di
dio, alla soggezione della Chiesa, per Basilea, al quale, per trattare la sua
le quali cose Martino V,nel 14^3, lo causa, dovette fermarsi per tre an-
ascrisse privatamente ai Cardinali ni nelle strettezze. Quei
maggiori
diaconi, come si espresse lo stesso padri dopo lungo esame, decisero
Pontefice nel i43o, in un concisto- che a diritto gli si doveva la porpo-
ro segreto, cui tenne, con espressa i-a ; ma quando lo seppe Eugenio IV
e dargli luogo nella elezione del nuo- tossi ai piedi del Pontefice a Firenze,
vo Pontefice, al che i porporati si che lo accolse benigno, lo riconobbe
obbligarono con solenne giuramento. per Cardinale del titolo di s. Croce in
Benché Cardinale, fu dichiarato am- Gerusalemme, e con parecchi benefizi
ministratore della chiesa di Fermo, ritornò quanto gli avea tolto. Fu
gli
di cui fino dall'anno 14^5, era stato al concilio generale di Ferrara princi-
destinato vescovo, e della quale avea piato da Eugenio IV; come anche tra
preso possesso nel 14^9; ma non ne i Cardinali deputati a disputare coi
avea ricevuto l'episcopale consagrazio- prelati greci. Si rese chiaro per molti
ne. Trascurò di andare a Roma per governi, e dodici legazioni sostenute
ricevere il cappello, e morto poi il con decoro e vantaggio della s. Se-
Papa, vi andò per la nuova elezione, de, ed a premio di ciò lo volle il
ma i Cardinali lo consigliarono a Pontefice penitenziere maggiore, col-
non usare del diritto di eleggere ^ r arcipretura della basilica luterà ncn-
,
poco tempo da semplice sacerdote so, prendeva appena tre ore di ripo-
tosse pervenuto tanto oltre. Volle so in duro letto: vestiva sulle carni di
inoltre esaminare suffragi dei Car- i lana, era contento di una sola vivanda,
dinali elettori per meglio assicurarsi o due al più quando invitava a mensa
della legittimità e validità di tal'ele- qualche amico, e la sera si cibava di
zione ; ma il Pontefice novello, lun- pane asciutto. Fondò un'insigne bi-
gi dal prender ciò in cattiva par- blioteca di duemila sceltissimi codici,
te, lo elesse al governo del Pi- arricchì di rendite copiose il collegio
ceno, della Marca, del distretto Capranica nella sua casa, da lui fonda-
di Farfa ,Massa Traba-
e della to, ed ancora in piedi, perché vi si
ria. Capranica come le-
Poscia il mantenessero parecchi giovani allo
gato della Marca condusse l' eserci- studio, e stabilì le costituzioni al buon
to a difendere quella provincia con- governo del medesimo e siccome fu :
stimato non solo dai Sommi Pon- lo pel bene della Chiesa ; al qual ze-
tefici, ma dagli stessi sovrani, che lo si deve la riforma dei due mo-
nulla facevano a Roma senza con- nisteri cistcrciensi di Settimo e Buon-
sultarlo ; « benché rigido e severo di solazzo presso Firenze , dai quali
naturale, era coi poveri tenerissimo, ne venne poi la riforma di altri mo-
poiché a sovvenirli in ogni manie- nisteri d' Italia, Dalla sua famiglia
ra di soccorsi, ridusse talvolta alla domestica uscirono un Pontefice, due
indigenza sé stesso. liibero e franco Cardinali, ed altri uomini in gran
nel suo sentimento, egli solo resi- numero. Il sagio Collegio perdette in
stette fortemente a Calisto 111, quan- luiun illustre ornamento, quando mo-
do voleva crear vicario di Spoleto rì a Roma di cinquantotto anni, e ven-
Borgia suo nipote ; e nella causa del tisei di Cardinalato, nel ì^'jS. La
vescovo di Ferrara innocentissimo e chiesa di s. Maria sopra Minerva ne
di specchiata virtù, ma cacciato vio- accolse la fredda spoglia, collocata
lentemente dalla sua sede da Borso nella cappella di s. Caterina con ono-
duca di Este, che ne pretendeva revole iscrizione. Il Baluzio, il Poggi,
.2 1 GAP GAP
«tesso Papa i suoi lumi, e il suo questo benemerito personaggio ebbe
attaccamento Sede apostolica
alla col governo francese, sempre e ad
nel ristabilire in Francia
il culto onta delle vicissitudini de' tempi, e
dopo le note catastrofi , che prece- dell' invasione rinnovata degli slati
dettero e seguirono la morte del della Chiesa ,
godette considerazio-
virtuoso Luigi XVI, a fare esegui- ne e rispetto. Senonchè, divenuto
re il difficile incarico del concorda- infermo e quasi cieco, terminò i
to conchiuso fra il Sommo Pontefi- suoi giorni in Parigi a' 21 giugno
ce e quella nazione, Pio VII pre- 18 IO, nell'età di settantasette an-
scelse il Cardinal Caprara, e nell'a- ni. Per decreto imperiale il suo cor-
gosto 1801, in concistoro da quel po, dopo essere stato esposto in una
Pontefice fu dichiarato legato a la- cappella del suo palazzo , ricevette
icre in Francia, colle relative inse- 1^ onore delle solenni esequie nella
gne e la croce papale, mercè il bre- cattedrale a' 2 3 luglio, recitandone
ve Dexlera Altissimi de' 4 settem- r elogio funebre l' abbate Rauzan.
bre, presso la repubblica francese, Fu sepolto nella chiesa di s. Geno-
e colla lettera credenziale, Deferet veffa. Fra le sue testamentarie dis-
tìhij non che col breve facoltativo, posizioni , merita speciale menzione ,
Ciim prò tua religione, doctrina, ec. l'aver costituito suo crede l'ospeda-
per r esecuzione del concordato. Il le di Milano.
Cardinale giunse a Parigi, a' 4 ot- CAPRARIO Ridolfo, Cardinale.
tobre, e venne ricevuto con ogni Ridolfo Caprario, detto anche di
distinzione. Quindi nell'anno seguen- Chevriers, o Gosparmi, discese da
te 1802, a' 18 aprile giorno di Pa- nobile prosapia in un luogo detto
squa, i consoli, il senato, e i mini- dei Peri, nella Normandia. Fu dap-
stri della repubblica francese si re- prima canonico a Bayeux; poi teso-
^carono nella cattedrale di Parigi riere della chiesa di Senlis, e guar-
dove il Cardinale celebrò la messa, dasigilli di Francia, quindi nel 1259
jntuonò il solenne Te Deum^ ed il da Alessandro IV ottenne il vesco-
culto divino fu interamente ristabi- vato di Eureux, e da Urbano IV,
lito. Poco dipoi, a' 24 maggio, Pio nel dicembre del 1261, fu creato
Vii traslatò il Caprara alla metro- Cardinale vescovo di Albano, a mez-
politana chiesa di Milano. Costituita zo di s. Luigi IX re di Francia, di
la Francia in impero, e l'Italia in cui era o cancelliere.
consigliere,
regno italico. Napoleone Bonaparte, Dicesi, Caprario abbia pro-
che il
dignitario della corona di ferro. Con-- vestitura del regno di Napoli, e gli
tinuaudo ad esercitare anco presso abbia imposta la corona reale nel
r imperatore il Cardinale Caprara 1265; ma il nome di questo Cardi-
l'eminente grado di legato a late- nale non si trova nella bolla Papale
rCj nelle relazioni diplomatiche, che circa r investitura di questo re. In
GAP CAP 219
seguito Clemente IV lo spedì legato mento de^poveri, e poscia s. Leone
in Francia per sopire le discordie IX lo diede al capitolo vaticano.
tra il clero ed il popolo di Lione, Nel luogo il più elevato evvi il
che prosciolse dall' anatema scaglia- magnifico palazzo eretto nel XVI
togli contro dal vescovo di Aiitiin, secolo in forma di cittadella dal Car-
e per sovvenire al regno di Geru- dinal Alessandro Farnese nipote di
salemme, che andava in rovina più Paolo coU'architettnra del cele-
III,
che mai con gravissimo danno del- bre Vignola, ed è uno de'più belli di
l'unione della Chiesa Orientale colla Italia. La figura di questo sontuoso e-
Occidentale. Senonchè, morto il Pon- difìzio è pentagona, venendo circon-
tefice, prima che desse mano all'o- dato da fosse, e da baluardi, a guisa di
pera, il sagro Collegio coiifermollo fortezza. Nelle camere interne si fanno
dinale, che gli sarebbe stato facile dei palazzi reali esistenti in Roma
di erigervi de' bei soffitti col legna- e suoi dintorni, e direttore dell'ac-
me de' dintorni. Allora egli, per far cademia reale di Napoli in Roma
conoscere che non badava a rispar- di togliere i danni, che cagionava-
mio veruno, ordinò che ivi si fa- no la rovina delle pitture dei fra-
cessero tutte le camere colle volte telli Zuccari, il che venne fedelmen-
e che in quello di Roma fabbrica- te eseguito, con ammirazione degli
to dallo zio, nelle camere si costruis- intendenti dell' arte. K. i seguenti
sero soffitti di abete. Compito il pa- autori che trattarono del palazzo
,
,
d. Olimpia Aldobrandini, perchè, do- solitudine , che sino dai più teneri
po aver rinunziato al cappello Car- anni si destò in petto a questo san-
, ,,
dottrina di s. Tommaso, cui egli sos- ta del regno, gì' inglesi se ne impa-
tenne con tanta costanza che fu dronirono, ma Gioacchino Murat ti
dall'isola Capraja nello stesso mare, CAPSA. Città vescovile nella Bi-
o dalla quantità delle capre, che zacena in Africa ,
già forte e grande
\i si trovavano. Risiedette io Capri ja tal seguo, die il celebre re Giù-
GAP
giirla vi depositò i suoi tesori; e osci ne furono i primi abitatori ,
Tolommeo la colloca fra le soggette dopo che questi ultimi furono scac-
ad Adrumeto. Doiiatulo suo vescovo ciati da quei di Cuma, ben presto
intervenne al concilio di Cartagine la resero florida, e possente. I san-
sotto s. Cipriano, e l'altro vescovo niti quindi s' impadronirono del pae-
Foitunato fu presente alla conferen- se, quale per lungo tempo rimase
il
grandioso ponte Casilino. Essa, co- come Canne a' romani Questi se- .
me diremo, non è però l'antica. Que- condi dopo cinque anni di lungo
sta altre volte era una delle più ed ostinato assedio la ripresero, e ,
grandi del mondo, e meritò di es- nella più terribile maniera la trat-
sere paragonala a Roma, ed a Car- tarono : fecero battere coll^ ver-
tagine. Venne così chiamata o per ghe ottanta senatori, mentre i più
la prodigiosa fertilità della sua cam- ardenti con Vibo Virio presero il
pagna, o perchè era la principale veleno, e poi di crono loro la mor-
delle altre undici della Campania te. Proibirono che in avvenire aves-
da lei denominata, e la piii impor- sero luogo le assemblee, ordinarono
tante della Magna Grecia. Vuoisi che i più magnifici palazzi di questa
fondata dai tirreni , in mezzo ai città fossero abitati dagli artigiani,
campi, e perciò detta anche Caui' e la ridussero in fine a prefettu-
pua j o da Capsis decimo primo ra. Tuttavolta Giulio Cesare le re-
re dei latini, 801 anni circa avanti stituì i suoi privilegi, e Frontino
l'era volgare, ovvero da Capsi re la chiamò Julia Capua Felix^ per-
Troiano. Gli opici, gli ausoni;, e gli chè vi avea costituito una colo-
, ,,
co l'effigie del Papa di cui si di- avanzi de' monumenti capuani, sono
chiarava vassallo; donde rilevasi, che il tempio di Diana, e l'anfiteatro
quando il conte di Capua non di- Campano, eguale nel disegno non ,
Landolfo V non volle Pandolfo con- suo figlio conti di Teano, del prin-
tinuare la comunione coi figli del cipato di Capua, e Pandolfo IV,
fratello, e insieme al suo primoge- prigione in Germania, non ricuperò
nito Landolfo VI, godè, oltre il la libertà che dopo il 1024 d^'^'i™*
principato di Capua, e di Beneven- peratore Corrado II. Aiutato poscia
to, anche il ducato di Spoleto, e dal principe di Salerno, e secondato
il marchesato di Camerino, mentre dai normanni, ch'erano stali chia-
il secondogenito Pandolfo, ebbe per mati per opporli ai greci, e dal
adozione di Gisulfo I, il principato conte de' Marsi, ricuperò i suoi slati,
di Salerno, che amministrò insieme che governò in uno a Pandolfo V
al genitore , e fu questa l' epoca suo figlio. Tutta volta Corrado IT
della maggior grandezza de' conti pose sul seggio capuano il principe
capuani. A Landolfo VI fu tolto il di Salerno, ma Pandolfo IV, col
principato di Benevento dal cugino soccorso de* normanni, occupò Na-
i^andolfo; ma ritenne il principato poli e col consenso dell* imperatore
,
cheggiare, donandola
la rifabbricò si annovera, i.° quel Germano, fio-
con titolo di principato al suo fi- rito nel 49^j i' qnale pregò Iddio
gliuolo, onde da allora in poi corse pel Cardinal Pascasio, seguace del-
la sorte, e la ventura del regno di l'antipapa Lorenzo, e che liberollo
Napoli, ricevendo il titolo principe- così dalle pene, che soffriva nelle
SCO conferito dai re ai loro figli, terme angulane; 2." quel Sivone, a
Attualmente lo porla il reale prin cui nel 94^, scrisse Martino III,
,
da ogni parte del regno, che man- luoghi pii. La tassa della mensa
carono abitazioni a tanti concorrenti. ascende a duemila fiorini, ed ulti-
Alloggiò Benedetto nel convento dei mamente rendeva all' arcivescovo
suoi domenicani, e ne parti nel diecimila scudi,
giorno seguente. Nel ritornare a Capua fu patria di vari uomini
Roma si fermò a Capua a'i5 mag- illustri, e la sua sede è stata go-
gio presso gli stessi domenicani vernata da amplissimi Cardinali .
se da Parigi la festa detta dei Paz- molti merili e fatiche morì a Roma
zi, che celebra vasi nel primo giorno nel 12 IO, dopo diecisette anni circa
di gennaio, ove commettevansi tutte di Cardinalato. Era stato fra gli elet-
le abbominazioni ; ma ad onta del- tori d'Innocenzo III, ed avea princi-
le rimostranze del legato, il quale ob- piato il chiostro del monistero di s.
bligò anche il vescovo di Parigi ad Paolo nella via Ostiense, come ap-
abolire dalla sua chiesa tale abuso, parisce dalla iscrizione, che vi si
pure non rimase totalmente estir- legge nel fregio.
pato che sul declinare del secolo CAPUA PiETKO, Cardinale. V,
decimoquiiito. Dappoi andò alla le- Vescovo del
gazione di Cipro, e a, quella di So- CAPUA Pietro, Cardinale. Pie-
ria coi crocesignati; rimediò a pa- tro Capua nacque nella provincia
recchi abusi ; estinse la guerra che di Campagna nel regno di Napoli.
bolliva tra i pisani ed i genovesi; e Era nipote al Cardinale del mede-
dall'imperatore di oriente fu rega- simo nome, e divenne assai chiaro per
lato di molte rehquie , delle qua- la sua dottrina, che gli meritò fosse
li potè arricchire parecchie chiese fatto professore di teologia a Pari-
specialmente della sua patria , cui gi. Fu consecrato patriarca di An-
donò il corpo di s. Andrea apo- tiochia; poi eletto Cardinale di s.
ce nel regno di Napoli, l'anno 1^1^. ba nella basilica lateranese, ove sot-
Il Tiraboschi, nella sua storia della to la destra nave della medesima,
letteratura italiana, parla di lui con tra la cappella del Crocefisso e
onore, ed anzi vuole, che in tutta quella di s. Domenico, sorge un an-
r Italia non vi fosse a que' tempi o- tico avello col busto del Cardinale.
ratore piìi celebre del Caraccioli. Ap- Abbiamo una bolla di Alessandro
partenne dapprima all'Ordine dei mi- IV segnata dal nostro Porporato;
nori osservanti, poscia a quello dei ilperchè non si sa per qual ragio-
conventuali. Datosi alla predicazione, ne Ciacconio non l'abbia annovera-
assai presto giunse così in fama, che to tra i Cardinali elettori di quel
in ogni luogo gli allri predicatori Pontefice.
sforzavansi d'imitarlo. Molti vissuti in CARACCIOLO Nicolò, Cardinale.
queir età vanno assai discordi nel Nicolò Caracciolo Misquino, o me-
parlare sul di lui costume. Se l'abb. glio Maschino, discese da una delle
Domenico de A ngelis, scrittore della più distinte famiglie napoletane. An-
sua vita, ha raccolte le testimonianze cora giovinetto si consecrò a Dio
di non pochi che lodano la santità neir Ordine dei predicatori, e dive-
della condotta dilui, non ha dissi- nuto celebre in pietà, fu generale
mulalo però che altri ne parlano inquisitore di Napoli. Operò assai
diversamente. Ciò non ostante le per liberare la Chiesa dall' orrendo
commissioni onorevoli a lui alìidate scisma, da cui veniva lacerata nel
dai Pontefici Calisto III, e Sisto IV; 1 3 80 ; e da Urbano VI ebbe la
r eleggerlo che fece questi a vesco- chiesa di Messina in amministrazio-
vo d' A(juiiio, e il trasferirlo poscia ne, secondo le più probabili opinio-
nel i4<^4> ^l'I'^ chiesa di Lecce, do- ni, dacché vi sono alcuni, che lo
ve morì undici anni dopo, sono pro- vogliono arcivescovo di tal chiesa.
va non dubbia ottima fama
dell' di Dal medesimo Pontefice, ai 18 set-
cui egli godeva. La unzione, che a- tembre del 1378, fu creato Cardi-
vea nel predicare, e la forza degli nal prete di s. Ciriaco, legato a
argomenti adoprati gli meritaiono laterc a Perugia ed alla repubblica
,
23a CA^R c AH
veneta e vicario del Papa nella Ro- do ; ma V Ughellio non ne parla.
magna col Cardinal Colonna. Mori Finito il conclave di Giovanni XXIII,
a Roma nel iSBg, dopo undici an- morì a Bologna nel i^ii, dopo sei
ni di Cardinalato , e fu sepolto nel- anni di Cardinalato, e fu sepolto
la chiesa dis. Maria sopra Miner- in quella cattedrale.
una somma intorno il sa-
va, Scrisse CARACCIOLO Marino, Cardi-
gramento della penitenza, e da al- nale. Marino Caracciolo discese da
cuni venne onorato col titolo di una delle più cospicue famiglie na-
beato. poletane, nel 1459. Passò i primi
CARACCIOLO Corrado, Cardi- suoi anni a Milano, alla corte del
nale. Corrado Caracciolo, nobile Cardinale Ascanio Sforza, e progredì
padovano, era preposto alla chiesa assai in fatto di pietà e dottrina.
di s. Stefano presso Aquileia, ed era Quindi nel i5i5 il duca di Milano
iiuddiacono pontificio e vice camer- spedillo al concilio di Laterano, co-
lengo, quando venne promosso alla me suo oratore, e Leone X lo man-
chiesa arcivescovile di iXicosia a Ci- dò nunzio a Cesare. Si trovò alla
pro nel iSgS. Quindi nel i^oi dieta imperiale, tenuta da Massi-
passò a quella di Mileto; poi nel miliano in Augusta, e molto fece
1408 a quella di Malta, cui rinun- alla dieta di Vormazia a prò della
ciò la stima e l'amore di tutti. Quin- dategli. Clemente XIII creollo Car-
di Clemente XI, che lo vedeva do- dinal diacono di s. Cesareo ai 24
tato di somma prudenza, e di straor- settembre del 17^9; donde pas-
dinaria illibatezza di costumi, lo spedì sò all'altra diaconia di s. Eusta-
nunzio Toscana, e riu-
alla corte di chio. Quindi fu fatto prefetto della
scito accettissimo a quel principe. Io congregazione Cardinalizia della se-
promosse all'arcivescovato di Capua. gnatura di grazia, e membro di
Era generoso coi poveri, migliorò il quelle della sagra consulta, dei ve-
clero ed il popolo , fece nuove co- scovi e regolari, del concilio , del
stituzioni a mantenere tal riforma; buon governo, dell' immunità, della
e fatto vicegerente di , Roma
con rev. fabbrica di s. Pietro, di quella
illimitato potere, prese severe misure di Avignone, e della Lauretana. Da
contro la sfrontatezza delle donne, e ciò rilevasi in qual conto lo tenne-
la scandalosa licenza dei giovani. A ro i Pontefici, sotto de* quali visse.
ry, e quivi attese con tutto l'animo nel 1190, a suo padre Federico I
alla contemplazione delle cose cele- Barbarossa. Scagliandosi il gentiluo-
sti. Il suo ritiro fu turbato dai cor- mo fra il principe , ed un uomo
sari di Norvegia, ma il Signore ne che voleva ucciderlo, fatto bersaglio
lo protesse e campò dal pericolo. al vibrato colpo, cadde a terra. E
Obbediente al comando dell' arcive- mentre il sangue sgorgava sul pro-
scovo di Menevia passò dalla sua prio scudo, l'imperatore, ch'era pure
solitudine al monistero di s. Ismae- re di Sicilia, lo asciugò colla stessa
le nel paese di Ross , in cui dopo sua mano (
per cui formaronsi tre
una vita menata nell'esercizio delle strisci e bianche sul rosso) esclaman-
più belle virtù , e nella operazione do nel medesimo tempo Cara fé :
dei miracoli, morì il giorno decimo ni' e la vostra. Tale adunque vuoi-
terzo di aprile dell' anno 1 1
24 , a- si r origine del nome o motto di
vendo onorevole sepoltura nella chie- guerra, e degli stemmi gentilizi dei
sa di s. Davide. Sismondi, e de' Caraffa, forse per
CARADRO, o C ARADE A (Cha- due eguali avvenimenti, accaduti in
radrensis). Città vescovile in parti- persone, e in tempi diversi. Certo è,
bus della Fenicia presso il fiume che lo stemma della famiglia Caraf-
Caradro. Venne eretta questa cit- fa si compone di tre striscie bian-
tà nel quinto secolo una sede ve- che in campo rosso. In due rami
scovile, suffraganea della metropoli si divide questa famiglia cioè della
di Damasco. Ora però è vescovato Bilancia, e in Caraffa della Spina il :
tal cognome elevato alla Cardinali- Carlo suo nipote , che dichiarò so-
zia dignità nel 1378, nonché Ca- i praintendente di tutti gli affari dello
raffa conti di Matlalona, da cui ve- stato ecclesiastico ; Diomede suo con-
dremo discendere diversi Cardinali giunto, quale non ebbe influenza
il
la sua Istoria genealogica della fa- ducato di Palliano, ch'era de' Colon-
miglia Caraffa, Napoli per Raillard nesi , lo fece generale delle milizie
1 69 r , splendidissima edizione che ne- dello stato Pontificio, e prefetto del-
gli atti di Lipsia si chiama slupen- le galere, coll'annua rendita di set-
di laboris opus. tantadue mila scudi , come si legge
La famiglia Caraffa, come si dis- in una lettera scritta a' 1 febbraio
se, fu assai celebre per diversi 1559 da Gabriele Salvago alla re-
Cardinali , arcivescovi , viceré di pubblica di Genova, e riportata pres-
Napoli, valorosi guerrieri , e dot- so l'Oldoino in Ciacconio, tom. Ili,
ti scienziati. Caraffello Caraffa, uno col. 838. Finalmente ad Antonio
de'primari della corte di Giovanna I Caraffa marchese di Mirabello suo
regina di Napoli, ebbe parte nel pronipote, affidò il capitanato delle
1345 nella congiura contro Andrea guardie pontificie, con una rendita
d'Ungheria suo marito, e fu nel nu- di trenta mila scudi.
mero di quelli condannati all'estre- Questo venerando Pontefice, che
mo supplizio. Antonio soprannomi- avea portato sul maggiore de' troni
nato Malizia, uno de' più abili po- la dottrina , la seventà de' costumi,
litici d' Italia, fu spedito dalla re- una esemplare domestica parsimonia,
gina NapoU Giovanna li (che
di conciliabile con un esteriore magni-
nel 14^4 successe al re Ladislao fico e quale a principe si conviene
suo fratello) al sommo Pontefice per solo decoro della suprema sua
Martino V qual suo ambasciatore. dignità, mal fu corrisposto da* suoi
Con tal qualifica conchiuse nel 1420 parenti, i quali abusarono del po-
r alleanza tra la regina e Alfon- tere , della di lui grave età , e
zo V d' Aragona. Questo ultimo della di lui benevolenza. E pri-
fu perciò adottato per erede del mieramente il nipote Cardinal Car-
trono di Napoli. Ma lungi dall' e- lo, cui era affidata la somma del-
fece intimare, che sarebbono incoi- eri a Martino Capece per sospetti di
(li egregia indole, come si rileva dal zio, con avvisi e consigli falsi, pre-
Tallavicino, Hist. Concil. Trìd. lib. cipuamente nella guerra di Napoli,
XIV cap. 7. eccitato quella tra la Francia e la
Partiti pei loro esili i tre nipoti, Spagna con lettere munite di false
esclamò il buon Pontefice Adesso ; sottoscrizioni , e per avere vessato
5Ì, che possiamo e dobbiamo dire persone costituite in eminenti di-
del nostro pontijicato anno primo. gnità ; ed, è perciò che nella notte
Però non andò guari, che oppresso seguente fu strangolato nella pri-
dalle fatiche, dai dispiaceri, e dal pe- gionia in Castel s. Angelo. In pari
so di ottantatre anni, morì a' 1 5 a- tempo nelle carceri di Tordinona
goslo 1 559. A torto la plebe di venne decapitato Giovanni conte di
Roma inveì contro la sua rispetta- Montoro, duca di Palliano, il quale
bilememoria, distruggendo tutti gli poco prima di morire scrisse un'e-
stemmi gentilizi, e i monumenti del- dificante lettera al di lui figlio An-
la famiglia Caraffa. Gli successe ai tonio, che si legge presso il Caccia-
26 dicembre Pio IV, Medici, di guerra, lib. II Epistolar. spiritual.
Milano, il quale supphcato dal sa- Il medesimo supplizio ebbero i no-
gro Collegio, e dal Cardinal Car- minati di lui complici, il conte d'A-
lo Caraffa perdonò a' romani X ol- lifesuo cognato, e Leonardo di Car-
traggio fatto alla memoria di Paolo dine suo cugino, i quali tutti furo-
IV, imponendo però al senato il no pon-
esposti nella vicina piazza di
dovuto risarcimento. Indi, a' 7 giugno te s. Angelo
siccome luogo desti-
,
razione sofferta allorché quel por- tendo loro il vicariato della città,
porato comandava, essendosi servito se r avessero riconosciuto per legit-
nella compilazione di detti processi, timo Pontefice. Ma essi ricusarono
di certo Franco, uomo mordacissi- tale proposizione, dicendo che non
mo per satire e pasquinate. E seb- potevano, senza far ingiuria a Ur-
bene il avea esercitato
Pallantieri bano VI, svincolarsi dalla legittima
la cospicua carica di governatore di sua giurisdizione, dacché lui aveano
Roma dal i563 al iSGy, compre- riconosciuto a legittimo successore
so il tempo della sede vacante, per di s. Pietro. Questa risposta riuscì
ordine di s. Pio V gli fu troncato per tal modo Urbano VI,
piacevole ad
il capo nel iSji, essendo convinto che mezzo del Caraffa, donò ai
a
anco di altri delitti. Siccome la di bolognesi la contea d'Imola, e con-
avea sposato il proto-me-
lui sorella segnò a Mario Bulcano arcivescovo
dico Francesco Ginnasi, così ne ri- di Taranto e suo camerlengo le
,
creollo Cardinale prete dei ss. Pie- successori maestoso mausoleo fregia-
tro e Marcellino. Ebbe varie lega- to di fini marmi, e colonne prezio-
zioni.Nel 1470 contro i turchi, co- se, al servigio della quale assegnò
me ammiraglio guidò una flotta , dieci sacerdoti, un sagrestano, e due
composta di novantotto galere, ben- chierici. Nella metropolitana stabilì
ché con esito infelice ; in quella di tredici altari , il primo a
dedicato
Napoli impose la corona reale a Bea- s. Gennaro, ove i497 venne
nel
trice figlia al re Ferdinando, e spo- riposto il corpo del santo da Mon-
sa a Mattia Corvino re di Unghe- tevergine portato a Napoli. Fondò
ria; colla sua prudenza e potere anche uno spedale pegl' infetti da
estinse la guerra, che bolliva tra peste. Era poi provveduto come ,
Roma di non intraprender veruna quella dei frati predicatori, e dei ca-
cosa, senza l'oracolo di lui. Alessan- nonici regolari lateranensi, a' quali
dro VI volendo riformare il clero eresse in Roma il monistero accanto
stabilì una congregazione di sei Car- la chiesa di santa Maria della Pa-
dinali, a' quali presiedette il Caraf- ce , a cui lasciò la sua biblio-
fa ; quindi nel 1498 andò a Napoli teca , ed una vigna fuori della
venti anni dopoché n' era arcivesco- porta del popolo; alla chiesa poi
vo, e fu ricevuto con tale onore, donò l'organo e molte tappezzerie.
che di più non si avrebbe potuto Favorì moltissimo le chiese di s. Lo-
fare al Pontefice stesso. Poi Ales- renzo fuori delle mura, quelle di
sandro VI, ai 1 febbraio del i499> Araceli, della Minerva, di s. Giaco-
nominollo al vescovato di Chieti. mo degli spagnuoli, e di s. Pietro ia
Avea già avuto l' amministrazione Vincoli a Roma. Sempre amico ai
della chiesa di Cajazzo, e nel 149S letterati , prendeva sollecita cura di
di quella di Rimini; poscia ebbe da quei giovani ch'erano di straordinario
Giulio II il vescovato di Terracina ingegno, ma senza beni di fortuna,
nel i5o7; fu abbate commendata- i quali egli ricovrava nella propria
rio nel monistei'o di Montevergine, casa, e provvedeva di ogni maniera
cui ampliò ed accrebbe di nuovi edi- di belle ed utili istruzioni; anzi a
fìzi ; e di quello della Cava, ove nel Napoli aprì un luogo apposito a' gio-
1494» pei' istabilire disciplina rego- vani di tal maniera , alUdandoli a
lare introdusse i benedettini della celebri istitutori Giampietro Ca-
.
congregazione di s. Giustina, a' quali, raffa, che poi divenne Sommo Pon-
permettendolo il Papa, lasciò libe- tefice col nome di Paolo IV, pec
VOL. u. 16
1
magnifica la basilica del suo titolo, tenuto nel i56o in Castel s. An-
ed ottenne dal Pontefice, che venis- gelo , nonché multato della som-
se distinta col privilegio della qua- ma di cento mila scudi di oro,
resimale stazione. A Napoli nell' a- con divieto di uscire da Roma. Il
Alfonso Caraffa nacque a Napoli, tomba al manco lato dell' aitar mag-
nel i54o, dai marchesi di Monte- giore nella sua metropolitana. Ma
bello. Era pronipote del Pontefice s. Pio V, che molto lo amava, gli
lo, la qual chiesa egli ornò religio- nostro porporato viene a ragione
samente di marmi e pitture. Pao- commendato dai Cardinali Osio, Sa-
lo IV avea stabilito di promuover- doleto, Valerio, e Baronio, che gli
lo al Cardinalato. Gregorio XIII dedicò, dopo Sisto V, il primo to-
nell'anno 1 585 lo fece bibliotecario mo de' suoi annali.
della Vaticana, cui accrebbe di rari CARAFFA Decio, Cardinale. De-
e preziosi codici; ebbe la proteltoria Napo-
cio Caraffa, nobile patrizio di
dei monaci Olivetani, tra'quali rista- li, nacque nel i556. Fu educato
bilì la regolar disciplina, e promosse nelle buone disciphne ed ottimi co-
i buoni studi. Perito nelle lingue stumi da Mario Caraffa arcivescovo
greca e latina, fu nominato prefetto di Napolijche lo provvide di parec-
della congregazione del concilio, e chi beni ecclesiastici, ed a cui succe-
della stabilità da Sisto V per la dette neir arcivescovato dopo il Car-
correzione della Bibbia, del brevia- dinal Gesualdo, ovvero dopo il Car-
rio, e del messale romano; emen- dinal Acquaviva, come si dirà. Dap-
dò da parecchi errori la edizion dei prima venne annoverato tra i pre-
settanta , opera delta da Baronio Iati della curia romana, e, nel 1598,
divina .,
e divinamente ispirata , e fu eletto da Clemente Vili, a cui
pubbli col lacon alcune note, coi era accettissimo , collettore aposto-
concili ecumenici greci e latini; tra- lico in Portogallo. Fu allora che
dusse dal greco in latino vari libri a Roma fu salutato arcivescovo
dei ss. Padri ; e scrisse alcune an- di Napoli, e quella metropolita-
notazioni apologetiche riguardo la na spedi a lui due canonici come
vita di Paolo IV. Sisto inoltre lo V ambasciatori a congratularsene. Se
deputò a presiedere alla canonizzazio- nonché nel giorno stabilito a subirne
ne, che destinava del b. Diego del- r esame, ammalò, e morì il Ponte-
l' Ordine dei minori. Procurò poi fice Clemente Vili; per cui restata
il Caraffa, che le ossa di s. Gian- imperfetta la elezione, Leone XI, pre-
grisostomo neglette nella basilica gato da alcuni Cardinali, conferì
valicana, venissero collocate in luo- quella chiesa all' Acquaviva e Pao- ;
go più onorevole. Nella scelta dei lo V, che pochi giorni dopo successe
domestici era guardingo, e li voleva a Leone XI, confermò tale elezione,
buoni e cristiani ; digiunava rigoro- e consacrato il Caraffa arcivescovo di
samente tre volte per settimana; Damasco, lo spedì nunzio nelle Fian-
si duramente, e tre volte
flagellava dre alla corte di Alberto arciduca di
si tormentava col cilicio; amantissi- Austria ; e l'anno seguente a quella di
mo dei poveri li sovveniva genero- Mndrid a Filippo IH, durante la qual
ffamente. Da ultimo, dopo esser inter- nunziatura, a mezzo di quel re, fu
venuto ai comizi di Gregorio XIII, creato da Paolo V Cardinal prete
Sisto V, Urbano VII, e Gregorio assente di s. Lorenzo in Paneperna
XIV, assistito da s. Andrea Avellino, ni 17 agosto del 161 i. In seguito
1^6 CAR CAR
dimesso quel titolo, passò a quello dei geva la propria carne con ogni ma-
ss. Giovanni e Paolo; e due anni niera di flagelli. Pervenuto a Roma,
dopo divenne finalmente arcivescovo Paolo V, nel i6i4, lo elesse a vi-
di Napoli, alla cui chiesa andò dopo celegato di Ferrara; poi Gregorio
imanno. In questa diocesi ristabilì la XV lo fece governatore di Fermo;
disciplina ecclesiastica, ed il buon co- quindi, 16^4, Urbano Vili lo
nel
slume Di più attese anche
del popolo. promosse alla chiesa di Tri carico, e
al materiale della chiesa, ed impiegò a nunzio di Colonia, ove condusse
seimila scudi per 1' abl)eUimento del- bene i difficilissimi impegni assunti,
la metropolitana, della sagrestia, e mantenne la ecclesiastica immunità,
del battisterio; fece fare il coro di le- specialmente nelle appellazioni, che
gno ornato di bellissimi marmi, e dai tribunali si facevano dei vescovi
di statue a mezzo busto, degli otto alla camera di Spira. Visitò la dio-
santi, che allora proteggevano Na- cesi di Liegi; riformò il monistero
poli, e vi spese quattroniila sette- di Fulda, ritornandolo a buona di-
cento ducati: quattordicimila ne im- sciplina; poi ridusse alla fede catto-
piegò pel soffitto eccellentemente la- lica il duca di Buglione, prode ca-
vorato e dipinto; seimila ne donò pitano, eretico calvinista , che a
alla sacrestia perchè dopo la sua Liegi nel collegio dei gesuiti, alla
morte si provvedesse di sagre vesti presenza del nunzio,
solennemente
e suppellettili ; fece costruire un or- abiurò agli errori dell'empia setta.
gano rimpetto all'antico; accrebbe Inoltre si adoperava con ogni studio
1 arcivescovato di nuovi edifici, tra perchè alla vedovata chiesa di Ma-
i quali di una beUissima galleria; gonza venisse dato un pastore che
ne ampliò la sala, fece pignere la soddisfacesse ai voti del Pontefice
storia di s. Pietro nel risanare, ed Uibano Vili, perlochè questi profuse
istituire in primo vescovo di Napoli tali elogi al Caraffa, che parecchi dei
s. Aspreno, e fondò poco lungi da porporati teneano di certo, che nella
Napoli a Fonseca una chiesa ad o- prossima promozione lo avrebbe
nore della ss. Annunziata cui dotò ascritto al sagro Collegio . Poi ìì
a sufficienza. Ne' tredici anni, in cui Papa desti noli o visitatore delia Ger-
resse la sua chiesa , non 1' abban- mania bassa ed alta, con illimitato
donò mai, tranne nel tempo dei due potere, ma per le guerre di allora
conclavi di Gregorio XV, ed Urba- non si potè effettuare la visita, e
no Vili, ai quali intervenne. Da ul- dopo undici anni di una nunziatura
timo amato e stimato da tutti per la più laboriosa, chiese di andare
le sue rare virtù, 1626 mori
nel alla sua chiesa, cui sommamente
in Napoli di settant'anni, dopo quin- beneficò, ristaurandola quasi dalle
dici di Cardinalato, e fu riposto nel- fondamenta. Arricchì di nobilissimi
la tomba, che nel coro della sua apparati la sagrestia; fondò un se-
chiesa aveasi preparata. minario; l'istaurò ed ampliò il pa-
CARAFFA Pierluigi, Cardinale. lazzo vescovile; edificò una dilette-
Pierluigi Caraffa derivò da una vole villa ricca di fontane a comodo
delle più cospicue famiglie napole- dei vescovi , ne comperò un' altra
tane nel i58i. Divotissimo alla ss. da uniisi alla mensa episcopale; do-
Vergine, ogni sera a nude ginocchia nò al capitolo duemila scudi ad ac-
ne recitava il rosario, e dappoi afìlig- ci esecrile le distribuzioni quotidiane,
CAR GAR 247
e dicesi che bene di spendesse a >f remmo non crearlo
svergognati di
quella cattedrale cinquantamila du- M Cardinale." Egualmente la pensa-
cati. Non mancò anche nel resto di vano di lui tutti i principi d'Europa
farla da buon pastore, migliorando cattolici ed accattolici; e Gustavo
il suo clero non meno che il popo- Adolfo re di Svezia diceva che ,
pie, le quali forni di comoda abitazio- moria del buon governo di lui per
ne colla spesa di tremila scudi. Di le grandi cose operatevi ad utiHtà
poi sotto Benedetto XIV, nel l'j^i^ pubblica. Ritornato in Roma, nel
ebbe vescovato di Ostia e Velie-
il 1786, si adoperò sempre ne' mag-
tri, nel quale si mostrò magnifico e giori affari della santa Sede, e sof-
generoso coi poveri, e coi luoghi pii ; frì molto nelle due invasioni fran-
per cui il pubblico di Velletri gli cesi. Pio VII nominollo visitatore a-
gio, nel 1755, di settantanove anni, e vere nella grave età di circa novan-
ventisette di Cardinalato; e fi.i sepol- tasette anni, essendo il più antico
to nella magnifica chiesa di s. An- Cardinale. Conservò fino agli estre-
drea delle Fratte, ove gli fu eretto mi della vita l' uso di tutti i senti-
un nobile avello. menti, ed una sanità perfetta in tut-
CARAFFA DI Traietto France- to il corpo. Le
sue esequie vennero
sco, Cardinale. Francesco Caraffa celebrate in Maria in Vallicella, o-
s.
110 Caraffa di Belvedere. Pio VII ri- trovavano i genitori di lui, marche-
(jliiese parere del sagro Collegio,
il se Gianlodovico, e contessa Osanna.
e nel condiscendere alla domanda Ebbe la sua prima educazione nel
creò in di lui luogo altro Caldina- collegio, ove diede prove di talen-
]e diacono, che per altro riservò in to; ma rimasto vedovo il genitore,
petto Quindi rimanendo il principe
. e recatosi in Roma, si pose in pre-
d. Marino libero del proprio stato, latura , e copri diversi impieghi.
$i congiunse in matrimonio con d. Chiamò il figlio a Roma affinchè
Anna M. Caetani dell'Aquila di completasse i suoi studi , locchè fece
Aragona , de' duchi di Laur^nzar con buon volere, e si distinse spe-
na, per conservare in Napoli il ra^ cialmente nel diritto canonico e ci-
mo della sua antica e rispettabile vile. Non andò guari, che dal duca
CAR CAR 25 1
cìoll'A. C, ove si fece grande ono- di vivei^ a' 28 t^gosto 1810, ncl-
re per la sua scienza legale , e per r età d'anni ottantaqno meno otto
aver potuto in tre anni discutere giorni, e ventiquattro di Cardinala-
più di settemila cause, onde lo stes- to. Furongli fatte solenni esequie
so IMo VI volle premiarlo col cospi- nella cattedrale dal vescovo di Mo-
cuo posto di segretario della coi^- dena, ed ivi fu sepolto fuori del-
gregaziono Cardinalizia del concilio, l' altare di s. Geminiano in conni
e passati appena diciolto mesi, a' 29 epìstolaej come rilevasi dalla lapide
gennaio 1787, lo promosse alla di- posta sul cadavere, per andave al-
gnità Cardinalizia, conferendogli poi l' altare del ss. Sacramento lapide ,
gresso peggiorarono nei divisamenti, truppe del re delle due Sicilie Ferdi-
ed iniziavano i proseliti nei più letali nando I, e fatta causa comune, a' !»
misteri tendenti alla distruzione del luglio 1820, si mossero contro la
governo monarchico. Un tal fine per capitale, e costrinsero il sovrano a
altro tenevano occulto alla loro clas- giurare la costituzione delle Cortes
se inferiore, e non lo partecipavano spagnuole. In Palermo la rivolta per
se non à che aveano dato
quelli , dieci giorni si abbandonò ai saccheg-
chiare prove di analoghe disposizio- gi, ed alla carneficina. Così la car-
>* religione, e pei' la persona e dot- » sul latto, e senza alcuna dichia-
i^ CAR CAR
» razione, e dalla quale iiiuno po- lenti predicatoli ; dappoi lo spedì a
** tra venire assoluto se non dal tranquillare la rivoltosa Fuliguo, che
« romano Pontefice, meno in punto perseguitava non solo il governatore
« di morte '*. Comandò inoltre sotto perpetuo della Marca Andrea Toma-
h medesima peha di scomunica la celli y ma
avea presa anche colla
se l'
a predicar contro l'eiesia i più va- viaggio per Roma venne fatto pri-
,
zione di lui, dacché in un suo breve ri, che tuttora fiancheggiano le vec-
r attesta chiaramente Martino Papa chie mura, riguardate come prege-
V, secondo lo dimostra Ughellio, voli monumenti delie antiche forti-
Italia Sacra tom. VI, pag. 749.
^ ficazioni. I saraceni venuti dalla Spa-
CARBOxNEANO (da) Filippo. F. gna, nel 724, la tolsero ai visigoti,
Filippo da G arboneano. che vi avevano ti asportato i loro te-
CARCABIA. Sede vescovile della sori, e il bottino di Roma come luogo
provincia Bizacena nell' Africa occi- di sicurezza , ma però la conserva-
dentale, sotto la metropoli di Adrii- rono sino al 759, epoca in cui Pi-
melo, o Hadramituniy eretta nel IV pino // Pìccolo sottomise tutta la
secolo.Il vescovo di Carcabia Dona- Settimania, o Gozia, e la riunì alla
ziano fu alla conferenza di Carta- corona di Francia, e l'eresse in con-
gine, e l' altro rinomato vescovo tea. Nel tempo delle crociate contro
\ittoriano intervenne al concilio di gli albigesi vi fu stabilita la sagra
Cabarsusa, e poi fu deposto in quello inquisizione ; e durante le guerre di
di Bagaja. V. S. Aug. lib. Ili can- quegli eretici fu presa, ripresa e ro-
tra Creso. vinata. Agli albigesi, nel 1226, la
CARC ASSONA ( Carcassonen. ). tolse Luigi Vili, e finalmente il suo
Città con residenza vescovile nel re- antico conte Raimondo di Trinca-
gno di Francia, nella provincia di velo, nel 247, la cedette a
r s. Lui-
Linguadoca capoluogo del diparti-
, gi IX, insieme a qualunque diritto
mento dell' Aude. Carcasse é anti- sulla contea di Carcassona. Questa
ca città, da Plinio anche appellata città si rinomata per le sue
rese
P olcariun Tectosagum, ponendola fabbriche di ottimo panno, che prin-
fra quelle della provincia Narbone- cipalmente invia in America, e pegli
se , con privilegio del diritto latino scali del Levante.
di governarsi da sé medesima. Essa La sede vescovile di Carcassona fu
è vantaggiosamente situata sulle ri- eretta, secondo Com man ville, l'anno
ve dell' Aude, che la divide in alta 3'.>,o, e secondo il Manuel des dates,
e bassa. Nella prima si vede alzata nel 5o7, divenendo prima sulfraga-
una forte citladella costrutta nel , nea di Nurbona, poi di Tolosa, come lo
medio evo, e vi si trova la caite- è presela temente. La chiesa cattedrale,
^56 CAR CAR
monumento gotico del secolo XI ,
testo viaggio fu il più splendido
adorna di belli vetri colorati, è de- trionfo per sì magnanimo Pontefice,
dicata in onore dei ss. Nazaro e e per la religione. Si legge pertan-
Celso martiri. Il capitolo seguì la to nel Pistoiesi, Fìta di Pio VII,
regola di s. Agostino, e visse in co- t. III, pag. 177, che partito il Pa-
mune fino al Pontificato di Euge- pa a' 2 3 gennaio da Fontainebleau,
nio IV, quale lo secolarizzò per
il gli abitanti di Carcassona attesero
le istanze del vescovo di Carcasso- il passaggio di lui sulla strada, es-
na Gottifredo Pampadour. Compo- sendovi alla testa il vescovo, Arnal-
nevasi il capitolo di quindici cano- do Ferdinando della Porta, fatto
nici, compreso il cantore , e le tre da lui vescovo di Carcassona a' 3
dignità di diacono, arcidiacono, e settembre 1802, locchè riuscì di pa-
tesoriere, oltre parecchi prebendati; terno gradimento a Pio VII , che
ma poi fu ridotto a dieci canonici. mostrossi egualmente sensibile ad un
JVella diocesi eravi eziandio un ca- discorso pronunziato dal prefetto
pitolo a Monte Reale di quindici della città, il quale inoltre Io sup-
canonici , con tre dignità , quattro plicò a benedire la propria spada
abbazie, parecchi Ordini religiosi depostagli a' suoi piedi. Vuoisi che
d'ambo i sessi , tre ospedali , e tre il Papa sorridendo rispondesse : ma
case della misericordia, assistite dal- questo e un istrotnento di guerra,
le suore di s. Francesco de Paolis. non di pacej e che il prefetto sog-
Il vescovo, assistito da otto vicari ,
gi ungesse : io assicuro vostra San-
avea il diritto di sedere agli stati tità di non farne cattivo uso : mo-
di Linguadoca, e godeva la rendita tivo per cui il Pontefice la benedì.
di ti'entacinque mila lire, con sei CARCERE {Career). Custodia,
mila fiorini di tassa alla camera a- prigione, luogo pubblico, dove si
postolica ; più altre seicento lire da tengono serrati i rei. La parola car-
pagarsi alla regia camera dei conti. cere career, deriva a coercendo, dal-
Dall' epoca, in cui Carcassona diven- l' infrenare e contenere. Il primo
ne seggio episcopale, sino al regno carcere o prigione, di cui la sacra
di Pipino, non si Icgi^e che i ve- Scrittura abbia fatto menzione , è
scovi fossero intervenuti ai concili quella nella quale fu chiuso Giu-
gallicani, ma soltanto a quelli di seppe ingiustamente accusato dalla
Toledo, dappoiché la Setti mania, o sposa di Putifar, e nella quale tro-
Gozia, alla quale Carcassona appar- vò per compagni d' infortunio il
teneva, era soggetta prima a' goti, grande coppiere, e il grande panet-
e poi a' saraceni, che nella Spagna tiere di Faraone re d'Egitto; dal
aveano la sede del loro impero. qual carcere, in premio della sua in-
Finalmente Carcassona fu onora- nocenza. Dio collocò Giuseppe sul
ta dalla presenza di Clemente V, primo seggio dopo il possente mo-
nel i3o9, giacche avendo quel Pon- narca del medesimo paese.
tefice stabilito la sede apostolica in La necessità di punire i delitti, e
Avignone, vi si recò accompagnato di reprimere l' audacia de' primiti-
da nove Cardinali ed a' nostri gior- , vi romani costrinse Anco Marzio ,
,
ni da Pio VII nel i8i4, allorquan- che, neir anno 1 1 2 di Roma ne di-
do, dopo cinque anni di deporta- venne il quarto re, ad erigere in
zione, faceva ritorno a Pcoma. Co- questa città il primo carcere, e Ser-
,
,
.
de' ladri solca dirsi puteuSj hypo- le carceri, massime per riguardo a
vor. IX. »7
,
gato per nove mesi con ima catena, ragdo e Crescenziano riportando ,
che poi essendo stata collocata nella le diverse opinioni degli autori, se
chiesa di s. Pietro in Viiiculis col- nel medesimo carcere sieao stali
r altra, con cui fu avvinto in Geru- rinchiusi i ss. Ignazio, Teoforo, e i
in punizione del misfatto. Fra le altre pontificato, fu per cautela della sua
barbarie dello stesso secolo si racconta gran semplicità posto in un carcere
928, ebbe in pri-
la morte, che, nel nel castellodi Fumone, ove morì
gione Giovanni X, per opera della nel 1296. In Anagni , nel i3o3,
possente Marrozia, che altrettanto Nogaret, e Sciarra Colonna, dopo
poi fece nel 986 con Giovanni XI. aver oltraggiato Bonifacio Vili, mi-
Nello scisma dell' antipapa Leone nacciarono di condurlo prigione in
VIII fu deposto, nel 964, il legit- Francia. Nel famoso scisma, in cui
timo Benedetto V, che Ottone I ad un tempo venivano riconosciuti
consegnò in Germania alla custodia per pontefici Gregorio XII e Gio- ,
dinò, che i monaci apostati sareb- Magno, presso il Baluzio nel t. II.
bono Vi pre-
custoditi in prigione. Nel r35i, l'arcivescovo di Tolosa
Ebroino vescovo di Poiliers,
siedette Stefano Aldebrando, si querelò con
con Vemilone di Sens, che pregaro- Oiovanni li re di Francia sull'ec-
no Carlo, il Calvo, ad inviar com- cessivo rigore delle prigioni mona-
missari per le provincie, a repri- stiche, laonde quel monarca emanò
mere i chierici, e i monaci vaga- un ordine per alleggerire la pena ai
bondi, che disprezzavano la discipli- prigionieri, massime del carcere chia-
na ecclesiastica, e li facesse punire mato Vade in pace. V. il citato
secondo i sacri canoni colla prigio- Bercastel, t. XVI.
ne ed altre penitenze. Il Bercastel Nella vita di Stefano III, presso
Storia del Cristianesimo t. XVI Anastasio bibliotecario, si parla del
riporta le provvidenze prese nel se- carcere, il quale stava nel sacro pa-
, ,
giosi, senza che per T avvenire do- furono rinnovati, con giunte e mo-
vessero soggiacere a più gravi pe- dificazioni a norma delle attuali cir-
ne , fuori di questa prigione. Fino costanze pel pih esatto regolar an-
dalmedesimo Urbano Vili vennero damento di tal casa di penitenza-,
buon anda-
stabilite delle regole pel dall' altro zelante vescovo Cardinal
mento di tal luogo di reclusione; ma Giuseppe Maria Velzi, che pure li fe-
siccome le circostanze de' tempi o va- ce slampare, f^. .To. Georgio Simon,
riarono le fissate discipline, o le al- Ergastcria disciplinaria, Jeux 1678-
terarono, o le indelx)lirono, così es- CARCERI DI Roma. 11 summeii-
sendosi Clemente XIII, nel maggio tovato carcere Mamertino o Tullia-
1762, recato a Corneto, volle in- no, il pili antico di Roma, fu cdi-
,
,
o dal contiguo vico marforio (allo- cato area del foro Olitorio, ver-
nell'
stato ingrandito da Servio Tullio bitori e pe' rei de' minori delitti.
,
regolari, che vi si veggono, non sue carceri annesse, come quelle del
siano dell' antica costruzione, ma senatore di Roma, cioè nella stessa
fette posteriormente, quando cioè Corte Savella , e nel luogo ove In-
«piel luogo divenne fortificato. nocenzo X , Pamphilf , fabbricò le
Ove ora esiste il magnifico tea- carceri nuove. Autori più critici per
tro di Apollo sontuosamente ab- altro opinarono, che le carceri di
bellito dall' attuai proprietario prin- Corte Sa ve Ila fossero state piuttosto
cipe d. Alessandro Torlonia, eran vi le sulla via, la quale da s. Girolamo
f imose carceri di Tordinona , cosi conduce a Monferrato: nondimeno
chiamate da un vasto edificio, e da mancano documenti per rilevarne
una torre, che ne' secoli di mezzo con verità il sito, avendole Innocen-
chiama vasi Torre di Nona 3 e l'uno zo X affatto spianate. Di fatti il Fa-
e l'altro servirono per molti secoli nucci. Opere pie di Roma , Roma
qual pubblica prigione di stato, fin- i6or, dice alla pag. 79, che Io spe-
« he, per essere divenuta angusta e dale per gl'inglesi, ora collegio in-
ristretta, Innocenzo X, come diremo, glese, fii aperto in alcune case vici-
-,
mo pertanto dal diarista Gigli, con- E qui poi a notarsi, che allor-
.
dalizio pagasse le spese che tal fab- Per la qual cosa inveirono invece
brica aveva importato, e l'arcicon- contro r immagine di Paolo IV ,
vane^ della forma di quello di Cajo ridusse per luogo della congrega-
Cestio. Giulio III, nel i55o, istituì zione dell'Inquisizione (Vedi), colle
il governatore di Borgo con suo , carceri pei delinquenti di questo su-
tribunale ed annesse carceri; ma premo tribunale. Dopo il ritorno in
Clemente IX, nel 1667, aboh tal Roma, nel i8i4, di Pio VII, il s.
carica, e ne die', in uno alle carce- Offizio si trasferì alla Minerva, ove
ri la giurisdizione al governatore
, alcune camere servirono di carcere,
di Roma. Attualmente però le car- finche, nel 1825, il suo immediato
ceri di Roma consistono, oltre quel- successore Leone XII restituì al pri-
le di Campidoglio, e Castel s. An- miero locale tanto la s. Inquisizio-
gelo, in quelle Innocenziane, o car- ne, che le sue carceri.
ceri nuove, ed in quelle del tribunale Le altre prigioni di Roma sono le
nelle quali fece trasportare, nell* an- ni molta sollecitudine e clemenza pei
imo dei deputati dell' arciconf'rater- cioè di salvare la vita a' rei per dar
nita di s. Girolamo della Carità. loro tempo di far penitenza ri-
il ,
deltà anche dagli stessi pubblici di- confraternita della misericordia ( /^e<:/t)
della Pigna, fondata dal p. Tallier rica rispettabile a segno, che nei
gesuita nel iSyS, ed approvata, e ruoli del palazzo apostolico si vede
beneficata da Gregorio XIII, e Sisto registrato per le distribuzioni di pa-
V, affine di liberare dalle prigioni nel- ne e vino, come un famigliare pon-
le solennità di Natale e di Pasqua i tifìcio.
carceri, coni' ei"a solito, dicendo; che Prospero Parisio Antichità di Roma,
pur troppo ve n erano di malfat- Delle Carceri pubbliche p. 71, Ro-
to ri j onde non era uopo dì accre- ma 1 7 I o, e Carlo Luigi Monchini,
scerli. Per questo stesso riflesso Pio DegV istituti di pubblica carità in
VII tolse, e sospese, come si disse Roma, stampato ivi nel i835. Que-
all'articolo Arciconfraternite, il pri- sto egregio prelato romano, avendo
vilegio, che molti sodalizi godevano fatto uno studio particolare sulle
della liberazione dei detenuti; sussi- carceri, e sistema penitenziario, nel
stendo per altro la consuetudine, che maggio 1840, lesse nell'accademia
dopo la morte del Papa, i presidenti pontifìcia di religione cattolica una
regionari dei rioni Campitelli e Regola, applaudita memoria, diretta a pro-
facienti le veci degli antichi caporio- vare, che i Romani Pontefici furo-
ni in sede vacante si recano alle no i primi a concepire ed eseguire
carceri del Campidoglio, nel rione il ben inteso miglioramento delle pri-
Campitelli, e a qnelle Innocenziane, gioni, e che questo ha per princi-
in luogo dell' antica compresa nel palissimo elemento la religione cai-
rione Regola, e vi hberano nella tolicaj memoria, che meritò di es-
prima i carcerati per piccoli delitti e sere pubblicata colle stampe nel ,
lievi colpe , secondo 1' antichissima nei celebrati Annali delle scienze re-
consuetudine, descritta, all' articolo ligiose, compilati dal eh. ab. Anto-
Capo-Rioni di Roma. (J^'edi). nio de Luca.
Protettore principale de' carcerati CARCHA, o CARCH. Città epi-
è Leonardo romito del Limosino,
s. scopale nella diocesi di Caldea, pres-
che cessò di vivere l' anno 55<9 ai so Bagdad, ovvero nel Curdistan, di
6 novembre, giorno in cui la Chie- cui si conosce un vescovo chiamato
viene non solo nei registri del sagro repubblica cristiana. Usano la por-
Collegio, ma nemmeno nelle crona- pora, ed miiformi costumanze e ve-
che degh scrittori contemporanei, ne stimenta, con singolari insegne, pre-
tampoco nella Italia sacra del- eminenze, e prerogative.
l' Ughellio , tra la serie dei vescovi
portuensi. § I. Nome ed origine de' Cardinali.
CARDICE, o CARDICA {Gar-
dicium o Cardicium). Sede vesco- Vari sono i pareri degli autori
vile in parlibusy eretta nel XII se- sulnome ed origine de' Cardinali
colo nella provincia della prima mentre alcuni sostengono che Cardo,
Tessaglia sotto il patriarcato di Co- significando nello stretto senso il car-
stantinopoli, sufFraganea della me- dine di una porta, e in quello figu-
tropoli di Larissa a cui fu unita , rato, il fondamento d'una tal cosa,
Dimitria, Demetriade
o istituita , cioè quello che essa ha di principa-
nel V secolo. Innocenzo IH ne fa le, è di più eccellente. Quindi sos-
frequente menzione, come leggesi nel tengono che i Cardinali sieno stati
tomo II delle sue lettere presso chiamati con questo nome per esser
Baluzio, conoscono cinque ve-
e si eglino, come si esprimono alcuni au-
scovi di rito latino, che in essa ri- tori, il fondamento principale della
siedettero. Ora però non è che un Chiesa, e i membri più cospicui del-
villaggio nel golfo di Zeiton. Il re- l' ecclesiastica gerarchia. Altri pre-
gnante Papa Gregorio XVI , a' 9 tendono, che tal nome sia derivato
settembre i83r, fece vescovo in a* consiglieri del Sommo Pontefice
partihus di Cardica, monsignor Al- dai grandi officiali impe-
della corte
fonso Maria Donato, de' minori os- riale, che dicevansi Cardinali. Vi è
servanti di s. Francesco, coadiutore chi opina, che fossero detti Cardi-
del vicario apostolico di Xansi o nali tutti i sacerdoti e chierici , i
tefice, che si presceglie dal loro ve- se di Roma, che essendo le princi-
nerando ceto. Essi sono i più intimi pali si dicevano Cardinali; nome, che
(consiglieri, e coadiutori del Papa passò anche a coloro, i quali vi pre-
con voce attiva e passiva pel gover- siedevano. Vuoisi ancora, che con
, ,
bato a quei soli, i quali compongo- « sto nome già comune a diverse al-
no il sagro Collegio, e il senato a- w tre chiese, oggi è proprio solamen-
postolico della santa Sede, e del i) te de' Cardinali capi del clero ro-
Pontefice romano. In alcune chiese M mano, il quale ha la potestà di e-
e cattedrali insigni, come Ravenna, >* leggere il Sommo Pontefice , asse-
Milano , Colonia , Fermo Salerno , » gnandone la ragione Pietro vescovo
Napoli, Compostella ec. , i canonici » con queste parole: » Multitudo pres-
erano fregiati del titolo di Cardi- si byterorum, et diaconorum foren-
CAR CAR 275;
« siiim ad Urbern concurrentiiira cinquanta. I titoli, di che vennero
»» causam dedit ut Urbani presby- insigniti i preti Cardinali della sede
*» teli, et diaconi ab eis distingue- apostolica ,
per lo piti si presero dal
" rentiir nomine Cardinalis ". Il Nar- santo cui la chiesa era stata dedi-
di ancora ha eruditamente scritto cata, e talvolta dal Pontefice che li
sui Cardinali della Chiesa Romana, aveva intitolati, ed anco dai pii be-
dilucidando dottamente molti punti nefattori, che li aveano dotati o edi-
di storia, che li riguardano, De'par- ficati, onde con essi si sottoscrissero,
vachi, cap. XXIII, e XXIV. e chiamarono. Confondono molti
Il Novaes, nel tomo XIII, p. 4o> col Muratori i titoli colle parrocchie,
ci assicura che il primo personag- quando, come ben notò il Cenni
gio, clie ebbe il titolo di Cardinale nelle note alle Antichità Italiane
dellaromana Chiesa si fu un indi- del medesimo Muratori, Innocenzo
viduo dell'antichissima e nobilissi- I, del 4^2, apertamente distinse i
ma casa Orsini , una delle quattro titoli dalle parrocchie, e a quelli,
primarie di Roma, e nel tomo I, p. non a queste, scrivendo a Decenzio,
57, e 117, aggiunge, che s. Eleute- gli ordinò di mandare il fermento.
10 è forse il primo Cardinale solle- Rimontando la istituzione de' sette
vato alla veneranda cattedra apo- diaconi agli apostoli , s. Evaristo
stolica 179, essendo però
nell'anno stabilì che assistessero al vescovo
incerto se fosse stato fatto diacono mentre predicava, e fossero di suo
Cardinale da 167, o
s. Aniceto del aiuto, e testimonianza contro le de-
prete Cardinale dal suo antecessore trazioni; indi s. Fabiano gl'incarico
s. Pio I. Inoltre dichiara che s. Mar- di assistere le vedove, i pupilli, e
co, creato Papa nel 336, era Car- i malati sparsi ne' quattordici rioni
dinale diacono romano, fatto da s. diRoma , e per essere ne as-
sette,
Melchiade , sotto di cui Costantino segnò a ciascuno due, onde furono
diede pace alla Chiesa, o da s. Silve- detti regionari, istituendo di piìi
stro I, di lui successore immediato. sette suddiaconi, perchè invigilassero
sui sette notari da s. Clemente isti-
§. II. Del Sagro Collegio.
tuiti a registrare gli atti de'martiri.
Sì è già di sopra al precedente Traggono alcuni da ciò l'origine
paragrafo accennato, che s. Cleto de' Cardinali diaconi, anzi vuoisi
assegnando a ciascuna il suo prete, supporre, che il primo de'sette dia-
divise Roma in varie chiese, che coni chiamato arcidiacono fosse an-
alcuni dicono venticinque più o me- che Cardinale, giacche F Oldoino
no, ciocche non si può stabilire, pone il martire s. Lorenzo fra i
come osserva l'Antonelli, Dissert. Cardinali diaconi di s. Chiesa. Per
De tìlìilo Cardinal, num. i,pag. 4- qualche tempo si fermò il numero
Lo stesso confermò Papa Evaristo, di essi a" quattordici; in appresso
€ da s. Igino cominciarono questi arrivarono a sedici; sotto Onorio II
preti a dirsi Cardinali, e fino le giunsero a diciotto, secondo Du-Can-
chiese ad essi affidate venivano ap- ge, e diciannove, come attesta Leone
pellate Titoli Cardinalizi (Vedi), d' Orvieto nel suo Cronico, ed an-
nome R.oma
che in si conservò sem- che a ventiquattro, finche vennero
pre, aumentandosi i Cardinali preti nuovamente fissati a quattordici. Co-
successivamente fino al numero di si ancora in seguito non si chia-
,
suppone unione tra di loro. Che per che si scelse dodici apostoli , e poi
altro i Cardinali romani fino dal settantadue propagar
discepoli per
I073, in cui fu eletto s. Gregorio l'evangelo , Cosi
e la dottrina sua.
\H, formassero un collegio, si legge pei bisogni della Chiesa avvenne, che
chiaramente ne'regislri vaticani: Nos i Sommi Pontefici avessero de' coad-
Sanctce Romance et apostolicce sedis iutori , de' ministri, assessori, consi-
CardinaleSj clericij acolychi, subdia- glieri e cooperatori nelle funzioni
conij diaconij presbiteri , prcesenli- e nell'esercizio del supremo pontifi-
ùus episcopisy abbatibus ec. , cioè il cato, e nella grande amministrazione
collegio de'Cardinali distinto dall' in- del vescovato universale. Onde lo
tero clero di Roma . Così ancora stesso s. Pietro dovette avere consi-
enuncia la propria elezione Vittore glieri,ed operari in messeiii suam,
III, nel concilio beneventano del ne ipse solus gravaretur. Ed è per-
1087: Cum unanimi concordia epi- ciò, che parlando Eugenio IV, nella
scopi ^ et Cardinales ( ecco tutto il sua lettera ad Enrico arcivescovo di
sagro Collegio, giacche de' vescovi Cantorbery, Bull. Rom, t. HI, p. 3,
non Cardinali si parla immediata- de' Cardinali coadiutori del Papa, dice:
mente dopo) provincialesque anti- **sebbene di questa dignità quel no-
stites una cum romano clero ^ et « me, eh' è ora in uso, non sia sta-
populo parvitatem nostrani prcefecis- « to COSI marcato dal principio deU
sent. Se nel detto secolo XI, i do- >» la primitiva Chiesa ,
1' ufficio me-
cumenti ci fanno certi che Car- , i >* dcsimo si rinviene evidentemente
dinali appartenevano ad un collegio, » istituito da s. Pietro, e dai suoi
in cui essi soli avean luogo, ne' se- M successori ". Giovanni VIII del
coli seguenti tutto confernja, ed au- 872 parlando a' suoi consiglieri si
tentica l'unione di questi venerandi espresse tenere per indubitato, che
personaggi. Fissata l'epoca, in cui rappresentando egli Mosè, essi rappre-
i Cardinali di santa romana Chiesa sentavano i settanta seniori. L'impera-
sono conosciuti anche col nome di tore Federico lì, certamente non pro-
sagro Collegio, e senato apostohco, teggitore della Sede Apostolica, in una
per tutto ciò che il riguarda iu sua lettera riportata da Matteo Paris,
-,
Stefano, il quale dice : « era neces- »y da cui quello sortir deve, nel qua-
9) sario , che questa sagrosanta si- « le per divina istituzione vada me-
» gnora la Romana Chiesa, secondo M ritamente a riunirsi la pienezza
>* che da s. Pietro e da' suoi suc- , fi tutta della podestà apostolica ".
?> cessori è stabilito, canonicamente Destinati i CardinaH di Roma ad
»» si ordinasse, e nel colmo dell'apo- assistere co' loro consigli capo vi- il
M stolato si consagrasse uno de' pre- sibile della Chiesa, acquistarono nel-
M ti, o Cardinali diaconi ; ed aggiun- la Chiesa stessa la denominazione
nella suaccennata lettera all' arcive- >» sì grave, e l'incarico de' popoli ".
scovo di Cantauria, ecco come espres- Il titolo poi onorifico , con grande
se il proprio sentimento e quello autorità di legato a Intere (Fedi),
degli altri che l' avevano
Pontefici, non si diede che a' Cardinali , seb-
preceduto: medesimi Car-
>» inoltre i bene a diversi personaggi venissero
>* dinali attesa l' eminenza del loro addossate importanti legazioni, come
'» onore e dignità vengono dai Pon- anco dimostra il Ferraris, Biblioth.
y> tefici detti parte del loro corpo .
valle. Legaliis^ e ricevettero un tal
'» Dal che senza alcun dubbio dimo- titolo, siccome appartenenti al corpo
« strasi, che i membri contigui del del Romano Pontefice, e si dicevano
» corpo del Papa, i quali sono i suoi staccati a latere Summi Pontìficis.
»> fratelli Cardinali ec." Sisto V però V. Perez, Pentateuci, tract. 3, e. 8,
nella celebre bolla, Postquam verus n. 81. Ne spiega la ragione il p.
ìllcj data a' 1 3 dicembre 1 585, Const. Diana, dicendoci essere i Cardinali
76, riepiloga tutte le sentenze dei incorporati col Papa, part. 5, tract. 2,
predecessori a lustro della dignità resol. 33.
Cardinalizia. Si legge perciò nel proe- Siccome parti principali del cor-
mio: » i Cardinali sono la parte po del Papa, i Cardinali rettamente
>» nobilissima della persona del Pa- non solo s'intitolano e sono Cardinali
M pa, e i principali suoi membri ; e della S. C. R. ina ancora Cardi-
_,
atto della Pontificia elezione, a tut- tuisce i Cardinali romani nel grado
ti nei senso canone
del succitato il più subHme.
convenivasi la qualifica di metropo- A SI delicato, e interessante pun-
litani. Quindi s. Pier Damiani an- to, ci permetteremo di aggiungere
tepose i Cardinali vescovi elettori quanto scrisse il dotto, e ven. Bel-
CAR CAR 28 f
lariiìino contro i novatori, che mal- « vescovi tosto che anzi ,
più che
lenarouo la dii^nilà Cardinalizia, « i Cardinali, aiutavano il Pontefi-
navano i concili nazionali de' ve- Finalmente si legge nel citato Ma-
scovi d'Italia, a' quali concili in- cri, al vocabolo Cardinalis, die i
le,o quasi episcopale per concessio- quale intervenne a' sagri comizi si-
ne, non della dignità, come l' arci- Du-Cange, nel riportare la deposi-
diacono ancorché non sacerdote, in zione di Papa Formoso, fatta dopo
quanto all' ordine è inferiore a qua- la sua morte nell' 896 da Stefano
lunque prete, ma in quanto alla di- VII, perchè essendo vescovo di Por-
gnità precede a tutti i canonici. Tal to, contro i decreti de santi canoni
CAR CAR 283
a\>ea occupata la romana Cattedra^ cessore del principe degli apostoli;
sebbene il Tamagna, ed altri sieno aggiungendo che quello solo dai
di parere, che Stefano HI non in- Cardinali si dicesse e fosse canoni-
tese escludere i vescovi, cui egli me- camente eletto, nel quale concorres-
desimo avea incorporato al sagro sero i due delle
suffragi e voti delle
Collegio, ne' sette suburbicari, come tre parti de' medesimi Cardinali e-
si disse di sopra, ma piuttosto voler lettori, per cui l' immediato succes-
che fosse eletto un Cardinale Roma- sore di Alessandro III, Papa Lucio
no. Anzi si osserva, che i Cardina- HI, Jlliicingolì y creato nel ii8r,
li vescovi in seguito divennero gli fu il ])riniO che con sì provvida leg-
arbitri della creazione del Papa, giac- ge fu innalzato al pontificato, e i
che Niccolò li, nel concilio romano concili generali di Lione li, celebrato
del loSg, decretò, che morendo il da Gregorio X
nel 1274, e di Vien-
Pontefice, primieramente i Cardina- na presieduto, nel i3i i,da Clemente
li vescovi trattando insieme con som- V^ coir assistenza de' monarchi di
ma diligenza circa la elezione, vi chia- Francia Inghilterra ed Aragona,
,
Roma, esclusi affatto gli altri chie- la Chiesa universale. Trattano dif-
rici, il popolo ed i sovrani, godes- fusamcFìte questo grave punto i Car-
sero del diritto di sciogliere, creare, dinali Giacovazzi e Caietano cioè ,
presso il tomo V, pag. 1716, del che de' ravennati un Cardinale per lo-
Mazzucchelli. ro arcivescovo: >i Abbiamo considerato,
La residenza de' Cardinali presso » disse loro, che la presenza del me-
il Sommo Pontefice, siccome incar- » desimo Cardinale è più vantaggiosa
dinati alla Chiesa romana , ed isti- » non solo alla Chiesa Romana, ma
tuiti per assistere co' loro consigli il « anche alla Chiesa universale tanto
suo capo, è obbligatoria, né senza » presso alla sede apostolica, che
permesso, o commissione del Papa » presso la chiesa di Ravenna. Che
possono partire donde egli risiede. » però non senza ragione antepo-
Il concilio romano , composto di >inendo al privato il comune van-
settantasette vescovi, celebrato nel- » taggio, ed al minore il maggiore,
r 853, nel pontificato di s. Leone » non istimiamo opportuno il con-
IV, chiamò in giudizio, e depose il « cedere alle vostre istanze 1' anzi-
Cardinal Anastasio prete, del titolo '» detto Cardinale".
di s. Marcello, perchè da cinque S. Lodovico IX re di Francia
anni era assente da questa sua chie- pregò istantemente Urbano IV, del
sa. Riflette il Pagi , Prcef. n. 1 3, 1261, acciò per un solo anno gli
tendo in due luoghi risiedere. Che i dite del suo vescovato, acciò potesse
,,,
Clemente VI, nel i 344j creare Car- jetano sieno che gli uffici
d'avviso
dinale il vescovo d'Arras Bertrando, di Cardinale, e di vescovo non pos-
lo sciolse prima dal vincolo episco- sano combinarsi, perchè risiedendo
pale. In seguito Giulio II, del i5o3, presso il Papa si lascia il gregge
lece stare in Castel s. Angelo per non è per altro necessaria la resi-
qualche tempo Francesco de Clermont denza di tutti i Cardinah ove di-
da lui creato Cardinale sì perchè moia il Pontefice, supplendo ai man-
avea voluto partir da Roma senza canti gli altri , come praticossi pei
il suo permesso, e sì perchè, essendo legati a late re , ed il concilio di
protettore di Francia, fu tacciato di Trento sess. 2 3, e. i (obbligando i
'9
,,
» a tutti gli altri fedeli una certa ciano ogni sforzo per piacere a te,
« regola, e traccia di vita ". Ma e a Dio, per dare la pace a' re-
più minutamente s. ÌBernardo degU gni, la legge a' barbari, la quie-
stessi Cardinali parla quando prosie- te a' monisteri , alle chiese 1' or-
gue a fare il maestro del suo Eu- dine, a chierici la disciplina a ,
genio III, divenuto maestro di tutti Dio un popolo seguace delle buo-
i fedeli, lib. IV, de considerat. cap. 4? M ne operazioni '^. Ecco le qualità ,
di cui qui appresso riporteremo i che ne'Cardinah di S. R. C. desi-
principali tratti. derava il dottore s. Bernardo.
» Veniamo, egli dice, a' tuoi col- Elevato nel i458 al soglio pon-
laterali , a' tuoi coadiutori ... A. tificale il dottissimo Pio II, in una
te sì spetta procurarteli e chia- breve allocuzione animò a ben cor-
marli (come Mosè) vecchi , non rispondere alla loro promozione quei
giovani ; ma vecchi più pel co- soggetti, ch'egli nella cattedrale di
stume, che per l' età , quelli cioè Siena sua patria innalzava alla por-
che tu conosci essere i vecchi del pora. In Comment. Pii II. lib. 4>
popolo. E non si dovranno sce- pag. 99. " Voi,, o figli, siete stati
gliere da tutto il mondo quelli, che > fregiati di una massima ed ec-
il mondo dovranno giudicare ? In » cellentissima dignità: chiamati al
questa dignità non s' intruda chi i collegio apostolico sarete nostri
supplica .... Tieni per sospetto > consiglieri , sarete congiudici di
quello per cui sei pregato. Quello i tutta la terra ; farà d'uopo che
poi, che per se stesso prega, già > discerniate tra causa e causa, tra
è giudicato .... Dunque promovi . sangue e sangue, tra lepra e le-
gì' indifferenti e i ritrosi . . . nc^n > pra ; successori degli apostoli se-
Inoltre comandò che sieno ina- , si elevano alla sagia porpora, secon-
gri, o sieno notati d' infamia, e con- stanze, che ve li fecero determinare,
vinti di qualche grave delitto; dispo- potendosi vedere pel resto gli arti-
sizioni tutte, che di frequente in pro- coli delle loro biografìe.
gresso furono derogate dagli altri Onorio II, nel 1126, creò Car-
Papi il ,che anzi, per ciò che ri- dinale Giacinto Bobò Orsini roma-
guarda i parenti, si vedrà nell'arti- no, mentre avea soli venti anni,
colo Parenti de' Papi. dell' ordine diaconale , e dopo ses-
Finalmente l'età richiesta pei Car- santacinque anni, nel 1 191, fu elet-
dinali è di trent'anni, sebbene nul- to Papa col nome di Celestino III.
la venga su ciò disposto dalla bolla Clemente VI, nel 1 348, in Avigno-
Sistina, avendone solo fatta menzio- ne promosse al Cardinalato Pietro
ne il concilio di Basilea, Se non che, Roger, suo nipote, d'anni diecisette,
avendo il concilio tridentino stabi- colla diaconia di s. Maria Nuova
lito, che tutti e singoli i requisiti e di poi, nel 1870, giovine di età,
voluti pei vescovi si esigono altresì ma vecchio di dottrina e prudenza,
pei Cardinali di s. Chiesa, e sicco- fu esaltato al trono Pontificio, e fu
me r età da quel sagro consesso ri- il XI, che resti-
glorioso Gregorio
chiesta è di trent'anni, così ne vie- tuì la sede da Avignone in Roma.
ne per ragionevole conseguenza, che Eugenio IV, nel i44o> colla men-
di trenta anni sia pure l' età pro- zionata diaconia annoverò al sagro
pria pei membri del sagro Collegio. Collegio il nipote Pietro Barho^ ve-
Ma però Sisto V prescrisse quella neto, di anni ventuno, il quale,
dei Cardinali diaconi , decretando ,
nel 1 464, divenne Paolo II.
che i non possano essere
diaconi Pio II, nel 1460, fece vescovo di
eletti al Cardinalato se non abbia- Siena e Cardinale, il nipote France-
no almeno ventidue anni, e che sco Todeschini Piccolomini^ che allora
dentro l'anno della creazione deb- contava diciassette, ovvero venti anni,
bano essere promossi all' ordine del e che nel i5o3 fu eletto Papa, as-
CAR CAR 293
sumendo il nome
Pio III. II me-
di cedente anno arcivescovo di Cam-
desimo Pio II, nel i46r, dichiarò bray : ed Alfonso di Portogallo y fi-
Cardinale diacono di s. Maria Nuo- glio del re, nell'età di anni sette,
va Francesco Gonzagay de'duchi di però colla condizione di non trat-
Mantova, d' anni venti. tarsi per tale sinché non giungesse
Sisto IV nel i477 promosse alla all' anno decimoquarto, siccome eb-
i5i3 divenne Leone X, che diede Prassede, sebbene avesse soli diciot-
il nome di aureo al suo secolo. t'anni. E ad istanza del re di Fran-
Alessandro VI, nel nomi- i493 , cia Francesco I, nel i533, fece Car-
nò Cardinale diacono di s. Lucia in dinale diacono de' ss. Sergio e Bac-
Selci, Ippolito d'Este, de' duchi di co Odetto di Coligny y nella tenera
Ferrara d'anni diciassette, il quale età d'anni undici, il quale dementò
di otto era stato presentato a Sisto poi la sagra porpora, e ne venne
IV per l'arcivescovato di Slrigonia spogliato nel 1 563.
dal re Mattia di Ungheria. Quindi Paolo III, Farnese, romano, ap-
nella stessa promozione
Alessandro pena assunto nel i534 al Pontifi-
VI fece Cardinale diacono Federico cato, promosse al Cardinalato colla
Casimiro Jagellone, figlio del re di diaconia di s. Angelo il suo nipote
Polonia, mentre avea diciannove an- Alessandro Farnese, figlio del du-
ni, ed era da poco vescovo di Cra- ca di Parma, d' anni quattordici ; e
covia. colla diaconia de' ss. Vito e Mode-
^^eone X, in restituzione di cap- sto Guido Ascanio Sforza, figlio di
pello Cardinalizio, nel i5i3 creò Costanza Farnese sua figlia, avendo
Cardinale diacono de' ss. Cosma e Da- soli sedici anni. In appresso, nel
miano, Innocenzo Cibo, nipote d'In- i536, fece Cardinali Rodcrigo Bor-
nocenzo Vili, d'anni ventidue non gia, assai giovine, pronipote di A-
compiti. Dipoi, nel i5i 7, creò Car- lessandro VI, e diacono di s. Nicco-
dinal diacono Guglielmo o Giaco- la in Carcere, e segretamente il pro-
mo de Croy, fiammingo, di anni prio nipote cugino Niccolo Gaeianiy
diciannove, avendolo fatto nel prc- de'duchi di Sermoneta, il quale con-
,
prefetto degli studi del collegio ur- erano degni di essere Nel
eletti .
di lui esaltazione ,
per le congratu- cui nome in detto chirografo appa-
lazioni vivissime, il costrinsero a riva, che nel futuro concistoro tosse
terminarla.. stato creato Cardinale. Quindi è,
Don Bernardo Conti, fratello d'In- che nella improvvisa promozione
nocenzo XIII, fu da lui nel 1721 fatta nel 1587 del celebre Cardinal
creato all' improvviso Cardinale. inglese Guglielmo Alano summen-
All'articolo Porpora non solo si tovato, di cui per la città di Roma
tratta di quelli, che la rinunziarono, appena sapevasi il nome, que' mer-
ma anco di quelli, che costantemente canti, che in favore di lui avevano
la rifiutarono, e siccome nell'appros^ accettate le scommesse in numero
simarsi delle promozioni Cardinalizie grandissimo, furono esposti a gravis-
molti fanno congetture sui Cardinali, sime perdite, come racconta Giano
che il Papa sarà per creare, cosi Nicio Eritreo, Pinacotheca pag. 90.
anticamente erano accompagnate da Non sidee poi passar qui sotto
scommesse Pio IV, colla
di danaro, silenzio, che solendo i Sommi Pon-
costituzione In Eligendis^ Bull. rom. tefici creare e pubblicare Cardinali
tomo IV, par. II, pag. i4^, nel anche personaggi assenti da Roma
i562, e poi Gregorio XIV, nel (i cui esempi sono numerosissimi),
,
religioso della Mercede, per la rara regina gli tenne occulto per non pri-
sua scienza e santità di vita, da varsi di Polo. Quindi il Petow morì
Benedetto XIT, nel i338, in Avi- passati dieci mesi.
gnone fu creato Cardinale dell' or- Bartolomeo Ferratini, di Amelia,
dine de' preti ; ma quando giunse la fattoCardinale, nel 1606, da Paolo
notizia a Barcellona, luogo di sua V, morì in Roma due mesi dopo.
residenza, egli era morto. Belmosto genovese, nel
Ottavio
Arnaldo Bertrand o Bernard 1 6 da Paolo V fu ascritto al sa-
1 6,
francese, e patriarca titolare di A- gro Collegio, ma terminò di vivere
lessandria, secondo alcuni fu pro- dopo cinquantaotto giorni.
mosso alla porpora da Urbano V, Paolo de Carvaglio e Mendoza,
ai 22 settembre i368, in Montefia- fratello del famoso Pombal mini-
scone, un giorno dopo la di lui mor- stro di Portogallo, patriarca di Li-
te, senza che il Papa lo sapesse. sbona, creato in petto da Clemente
Antonio Archìonij romano, fatto XIV, nel 1769, e pubblicato a' 20
Cardinale nel 1 4o5 da Innocenzo VII, gennaio 1770, morìa Lisbona tre
visse poi due soli mesi. giorni innanzi, senza che ne fosse
Cristoforo della Rovere^ famoso consapevole.
,
Por loca rrero, riserbandoselo in petto. Santa Sede tollera per un provvido
Per queste disposizioni nacquero riguardo, tutta volta considerando
gran differenze fra Roma e l' im- insieme,, che il prelato Stoppani a-
peratore, il quale pretendeva, che vea servito con riputazione la Sede
Clemente IX dovesse in pari tempo Apostolica qual nunzio presso 1' im-
promovere quello da lui nominato. peratore Carlo VII di Baviera, alla
Ma dimostrò la santa Sede essere elezione del di lui successore Fran-
libero il Papa di crear Cardinali cesco I, lo passò alla presidenza di
chi volesse, senza ledere alle consue- Urbino, quindi avendo egli superate
tudini delle corone, altrimenti per ta- le narrate difficoltà, a' 26 novembre
li promozioni esigerebbero nomina- 1753, il creò Cardinale dell'ordine
re anche la repubblica di Venezia, de' preti.
e le corti di Polonia e di Porto-
gallo. Inoltre è avvenuto talvolta, I. Cerimonie^ che si usavano an-
che i Pontefici si ricusarono pro- ticamente nella creazione dt Car-
movere qualche individuo per alcu- dinali.
na circostanza, non potendo in tali
casi esaudire le premure de' rispet- Sebbene il Sommo Pontefice ab-
tivi sovrani, come
Innocenzo fece bia avuto sempre piena autorità di
XI per Janson de Fourbin, ad on- creare per Cardinali que' soggetti
ta delle sollecitudini dei re di Fran- che aveano meritato la sua partico-
cia e di Polonia; ma il successore lare stima, ed aveano reso segnalati
di lui Alessandro Vili, per giusti servigi alla Sede Apostolica, tuttavolta
motivi, nel 1690, lo fece Cardinale. nei primi secoli della Chiesa, quando
Nel pontificato poi di Benedetto vacava in Roma qualche titolo pres-
3(>2 e A R CAR
i voti de* Cardinali infermi , sulle dinalizio , e in tal mattina tanto i
tamente manifestava chi voleva crea- ne della Corte di Roma del Luna-
re Cardinale, ed aggiungeva in fine : doro, stampata nel 1646, procede-
Quid ifobis videtur? Allora il Cardi- va presso a poco come oggidì, di
nale esternava il proprio sentimento, che si tratta al numero seguente.
e faceva ritorno al suo posto. Suc- La creazione per tanto dei Cardina-
cedeva il secondo Cardinale, poi il li allora seguiva coli' avvisare i no-
terzo, e gradatamente seguivano tut- velli Cardinali residenti in curia nel-
ti gli altri praticando ciò che avea
,
la sera precedente della loro pub-
fatto il primo , ed ognuno riceve- blicazione, per mezzo del Cardinal
va dal Pontefice eguale interpella- nipote del Papa, e quindi si por-
zione auricolare, ed appena tutti e- tavano al palazzo apostolico la mat-
rano tornati ai loro banchi, il Ponte- tina del concistoro. In questo il Pon-
fice con chiara voce diceva Deo gra- : tefice pubblicava i Cardinali che
fia s, hahenius de personis creandis voleva creare, e chiamati essi nella
concordiani omnium fratrum, ovvero medesima aula concistoriale, si pro-
quasi omnium, oppure majoris par- stravano ai piedi del Papa, che
tìsy secondo che fossero proceduti i ad essi poneva in capo la berretta
voti, e quindi immediatamente pub- rossa, dicendo : Està Cardinalls,
blicava al sagro Collegio i novelli neir atto che faceva segno della il
istanze per essere ricevuto in con- gli si dovea spedire costituzione, che ;
il citato Novaes, che esso era stato Romae 1 659 a pag. 63 che non , ,
altri tre suddetti nuovamente da lui tembre i494> ^'^^^ lettera con que-
CAR CAR 3o5
sta data : Anno a Jesu prophetae pubblicato, morto nel 1 492 il Pon-
Nativitate, scritta dal sultano otto- teficcj ottenne ad istanza del Cardi-
niaiiu Bajazetto li al Pontefice Ales- nale Ascanio Sforza dal sagro Colle-
sandro VI, pregandolo di fare per- gio la facoltà di entrare in conclave,
ftctuni Cardinaleni Nicolò Cibo ar- e di dare il voto per l'elezione di
civescovo d'Arles, cugino d' Innocen- Alessandro VI. Anche Giovanni de
zo Vili, da cui nel 14^9 era stato Medici, poi Papa Leone X, creata
creato Cardinale, e riserbato in pet- Cardinale dallo stesso Innocenzo Vili,
to. L'originale di detta lettera fu in età di quattordici anni, ottenne
veduto dall'abbate Nicolini nella li- per grazia speciale, che giunto al-
breria Ambrogiana, e ne fanno men- l'anno diciottesimo, senza bisogno
zione i Sammartani nella Gallia di altra pubblicazione in concistoro,
Christiana, tom. I, p. io3; ma il potesse da se stesso prendere il no-
Cardella Memorie istoriche de' Car- me, e le insegne Cardinalizie colla
dìnalij Roma 1793, nel tomo III, diaconia di s. Maria in Domnica,
pag. 244> dice che vi sono alcuni, i che nella creazione gli fu assegnata.
quali non convengono nella creazio- Quasi consimile fu la grazia conces-
ne del Cibo. Non dee poi sembrare sa da Clemente VII ad Antonio
strano che il sovrano de' turchi scri- Pucci fiorentino e suo concittadino,
vesse ad un Papa, e per far pub- che dopo di essere slato, nel i53i,
blicare Cardinale uno, ch'era creato creato Cardinale , ebbe la facoltà di
segretamente ,
quando si consideri poter portare la bei-retta e le vesti
che Bajazetto II si contentò, che il CardinaUzie, anche prima che fosse
suo fi-atello Zizimo, il quale gli dispu- pubblicato. Ma sì pochi esempi non
tava il trono, fosse custodito in Roma, ebbero forza di derogare all'uso in-
per cui inviò ad Innocenzo VIII i veterato di non riguardare per Car-
più preziosi prodotti dell'oriente, la dinali se non quelli che fossero
,
Tutta volta abbiamo che il solo Cardinali dai Pontefici, senza nomi-
Federico Sanseverino, creato Cardi- narli neppure al sagro Collegio con-
nale da Innocenzo Vili, ma non vocato in concistoro.
VOL. IX. ao
3o6 CAR CAR
Onofrio Panvinio è di parere, che de' Cardinali che i Papi fecero in
,
parte dalle stanze del Papa per par- recano in Roma a ricevere il cap-
tecipar l'ora, in cui ciascuno deve pello rosso.
lecarsi nel dopo pranzo al palazzo Tuttavolta ci limiteremo ad un
,
3 o 1 CAR CAR
cenno per maggior intelligenza delle tarlo con abito di mantellone, e dopo
allre cose, che qui si descrivono. essere stato ricevuto dal Cardinale
Ai Cardinali novelli non presenti in vestito di sottana e mozzetta pao-
Roma viene egualmente dal Cardi- nazza senza alcun segno Cardinalizio,
nal segretario di stato partecipata gli consegna la credenziale di sua
la promozione, mezzo d' una per ablegazione. Destinato il giorno per
guardia nobile latrice anche del
, la funzione, che si farà nella catte-
berrettino rosso [Fedi), mentre la drale , o altra chiesa, se deve im-
berretta Cardinalizia ( Fedi) è loro porre là berretta il vescovo del luo-
portata da un ablegato pontifìcio go, o nella cappella regia, se la im-
(Fedi), essendo rari i casi, che per pone il sovrano, mentre se non evvi
sua delegazione, e della berretta ros- spalla l'ablegato, sebbene abbia seco
sa parte da Roma pel luogo ove
, altri più distinti prelati. Se la chie-
dimora il Cardinale, cui partecipa sa è contigua, vi si reca dall'abita-
con altra lettera in qual giorno vi zione a piedi, ma se è distante, ascen-
giungerà, il che rinnova nell'avvici- de in carrozza senza fiocchi alle te-
narsi alla residenza di lui. Incontra- stiere dei cavaUi, e senza 1' ombrel-
to, come dicemmo altrove, dai gen- lino rosso, ma nel ritorno si metto-
tiluomini del Cardinale, va a visi- no i primi, e si usa il secondo.
CAR CAR 3ii
Arrivato in chiesa, Cardinale as- il torna col medesimo corteggio alla
sume la cappa paonazza, e l'ablegato residenza.
la veste e cappa rossa con pelli di Se poi il Cardinale volesse cantare
armellini , se è tempo di portarli. messa, dopo aver ricevuto dall'able-
Quindi si passa ad adorare il ss. Sa- gato la berretta rossa, se la pone in
cramento, e giunto all'altare princi- testa, e la prima dignità della chie-
pale, il Cardinale ascende in trono, sa, ove si fa la funzione, intuona il
tore del Cardinale, o dal cancelliere la quale si veste de' sagri indumen-
vescovile, o da altri. Quindi porta- ti,e passa al presbiterio ad incomin-»
tosi il Cardinale all' altare , stando dare il Pontificale. Finalmente quan-
in piedi il vescovo in piviale bianco, do l'ablegato ritorna in Roma, deve
e mitra in testa, riceve sul capo la portare la relazione della seguita
berretta rossa, che il funzionante tradizione della berretta; relazione,
prende dal bacile presentatogli dal- che dee deporsi nell'archivio de' ce-
lablegato. Indi levatasi dal Cardi- rimonieri pontificii. I nuovi Cardi-
nale la berretta, abbraccia il vesco- nali poi presenti in Roma, nel gior-
vo, e cuopre col berrettino rosso,
si no dopo pranzo della loro pubbli-
che prima in questo punto sommi- cazione, col solito treno si i-ecano al
nistra lo stesso ablegato, avendo por- palazzo apostolico nelle camere del
tato fino a quel momento il berret- Cardinal segretario di stato, il quale
tino nero. Allora il celebrante in- li accompagna dal Pontefice che ,
sa, che deve essere votiva solen- alla Chiesa e allo stato, ma gl'in-
ne o de Trinitate o de beata Vir- :,
vita con maggior im-
a continuarli
gine, coir orazione prò graliarum pegno , e secondo la
corrispondere,
actione. espettazione del pubblico, ai doveri
Indi ritiratosi il Cardinale in sa- annessi al Cardinalato. Quindi il
grestia, depone gli abiti paonazzi, ed Cardinale novello piti degno pro-
assume i rossi colla cappa di tal co- nunzia un breve e rispettoso discor-
lore, e torna al soglio ad assistere so di profonda gratitudine tanto in
alla messa, terminata la quale si nome proprio che de' colleghi ed
, ,
tre seguenti esempi, perchè si co- dopo aver provveduto ad altre sedi
nosca quanto siasi praticato. Cle- vescovili, pronunziò una relativa al-
mente XII, nella secondasua pro- locuzione, colla quale propose al sa-
mozione de' 19 dicembre 1735, nel gro Collegio , e quindi creò Cardi-
concistoro creò soltanto Cardinale d. nale il solo menzionato arcivescovo
Luigi di Borbone infante di Spagna, arciduca, assegnandogli per ispeciale
figlio del re Filippo V , e, sebbene riguardo, siccome assente, il titolo
assente, gli conferì la diaconia di s. presbiterale di s. Pietro in Monto-
Maria della Scala, e poi per distin- rio. Indi fu introdotto nella sala
zione gl'invio nella Spagna il cap- concistoriale 1' uditore di Rota, moQ*
, ,
telli, nipoti, o stretti congiunti, con- pote Romualdo Braschi Onesti sol-
sistono nelle seguenti. Alessandro VII, tanto, ed al solito il Cardinal de-
considerando già maturo negli stu- cano pregò il Papa a dare a lui
di e nel merito il nipote Flavio nel medesimo concistoro la berretta,
Chigi, a' 9 aprile iQSj , lo creò per cui il castello sparò vari col-
Cardinale. Non volle crearlo solo pi di cannone. Va poi qui avverti-
secondo precedente
l' uso ma ne , to , che la menzionata campana
anche condannare l' esempio
volle della curia Innocenziana viene suo-
de' suoi predecessori, onde in una nata anco per l'esaltazione alla sa-
sola fece due promozioni; cioè al gra porpora dell'uditore generale
principio del concistoro lo pubblicò della rev. Camera apostolica , resi-
solo Cardinale, e dopo aver in esso dente nel palazzo di Monte Citorio.
trattato alcuni affari, nel termine del Facendo ritorno alle creazioni dei
C5oncistoio, ascrisse al sagro Collegio Cardinali nel quariv. siorno della
'to ^.,
sentalo dal cameriere segreto {^Vedi) volere dei Papi. Innocenzo Vili, nel
guardaroba. Tale costume, secondo il 1489, la serrò ed aprì nel medesi-
eh. Zaccaria, nelle note all' opera Lo mo concistoro a tre Cardinali dei
stalo presente della corte di Roma^ cinque, che avea creato : così fece
ivi stampata nel 1774? voi. Il, p. Alessandro VI, nel i5oo; similmen-
20 , è invalso nel secolo decorso. te Giulio II, nel i5o3 agli 8 di-
Talvolta i Cardinali fecero la men- cembre coi Cardinali Miniatense e
zionata visita della basilica vatica- Narbonense ; così Paolo III li 8 ,
na, nella stessa mattina del conci- giugno 1543, col Cardinal Beaume,
storo pubblico, come avvenne a' no- e, nel i549 a'29 aprile, coi Cardi-
stri giorni, e nel 1794 sotto Pio nali della Cueva e Ranuccio Far-
VI. Ma che prima il no-
le visite , nese. Lo stesso praticò Giulio III
vello Cardinale faceva a tutti i col- r ultimo di febbraio 1 55o coi Car-
leghi, non hanno più luogo, se non dinali Mulsesio, d'Amboise, Pacecco,
che private, restando solo quella del Rovero, e Vendòme, senza riporta-
('ardinal decano, che poi con eguale re altri esempi.
formahtà restituisce ad ognuno la vi- Quando piace al Sommo Ponte-
sita. A.nticamente i novelli Cardinali fice di convocare un concistoro se-
assenti da Roma, allorché vi si re- greto, i nuo-
Cardinali antichi e i
ma non aveano, come i novizi. Pri- fu aperta dal Cardinal decano au-
ma che il Cardinale, cui era stata torizzato in un col voto di tutto il
non fosse stata loro aperta la boc- nel iSSg, creato Cardinale Marcel-
ca nel concistoro segreto. Riflette 1*
lo Cervini, che fu poi Marcello II,
Amati nella critica al Sestini, Il Mae^ mentre era assente da Roma, e vo-
stro di Camera capo XX_, che Eu- lendolo inoltre far passare qual le-
genio IV colla sua costituzione vol- gato a lalere presso Carlo V, gli
le consolidare meglio l' antica con- mandò il cappello e l' anello, con
suetudine della Chiesa Romana, e tutte le prerogative de' Cardinali, co-
forse per togliere le pretensioni a me gli fosse stata chiusa ed aperta
suìs (parole che si omettono pei dia- « dare consuevit titulos, et anulos
coni ) secundum formam, qua com- M in fine conci storii. " Quesl' uso
mini Cardinalibus consuevit , qui però di dare l'anello a' novelli Car-
eamdem ecclesiam suam intitulatam dinali, neir assegnar loro il titolo,
prò tempore habuerunt. Quindi il fin d'allora era considerato per an-
Papa pone nel dito anulare della tico, come dimostrano le seguenti
mano destra ad ogni Cardinale 1' a- parole: « Norma vero, quae antiqui-
nello d'oro col zaffiro, e ognuno M tus consuevit servari in aperitione
gli bacia il piede, e il ginocchio de- » oris novorum Cardinalium, et as-
stro, venendo poi ammesso all' am- « signatione titulorum, et datione
plesso. Poscia ritirandosiad uno ad « anulorum, est infrascripta. " Sog-
uno, tornano ai loro posti. /^. Ubbi- giunge poi, che talvolta anche fuori
dienza CHE i Cardinali rendono al del concistoro ed in camera, soleva
Papa. Per questo anello ora i Car- assegnarsi il titolo, e darsi l'anello
dinali pagano cinquecento scudi al- ai nuovi Cardinali, come praticò
la congregazione di Propaganda, e ancora in Avignone nel i SSg ,
gnome, dignità e patria d'ogni Car- nomi dei Cardinali, i loro stemmi,
dinale creato epoca
dal Pontefice , ed epoca di creazione, ec.
di creazione e pubblicazione, venen- Altre notizie generali si andranno
do sovrastato lo stemma gentilizio esponendo nel volume seguente in-
da un cappello Cardinalizio co' fioc- torno ai Cardinali di S. R. C.
^°o^I^''Gaetano,
1802-1883.
°s?or°?rn''° ^* «'^"dizione
AFK 9455 (awsk)