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e S7^è

DIZIONARIO
DI ERUDlZIONIi

STOUICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SIINO Al NOSTRI GIORNI

SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINr.lPALI SANTI, BFATI, MARTIRI, PADRI, AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI ARCIVESCOVILI E
,

VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, Al CONCILII ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
,

AI RITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI , CARDINALIZIE E


PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI ED OSPITALIERI, NON
CHE ALLA CORTE E CURIA ROMANA ED AMA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC, EC. EC.

COMPILAZIONE

DI GAETANO MORONI ROMANO


PRIMO AIUTANTE DI CAMERA DI SUA SANTITÀ

GREGORIO XVI.

VOL. IX.

IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA MILIANA F.

MDCCCXLL
'^'feX?.
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE

STORICO-ECCLESIASTICA

CAP CAP
Lezioni delle XII profezie, e canto dire la seconda , e con questo or-
delle liianie. dine si dicono le altre dieci, rispon-
dendosi dal coro alle orazioni seni'
pre: Amen. Solamente dopo la quar-
I ntanto il più novizio de'canto- ta, e la decimaprima , i contralti
ri, avvertito da un cerimoniere, che intonano il tratto, che dicesi an-
poi gli sta vicino, entia nel presbite- dante.
rio delia Cappella, e fatta la genufles- Anticamente la prima di queste
sione all'altare, ed al Papa, se vi è, ed pi*ofezie pronunziavasi in greco, e
Inchinato il da ambe le
celebrante, e ripetevasi in latino. Anastasio nella
parti i Cardinali, in mezzo della Cap- vita di Benedetto III dell' 855, scri-
pella, incomincia a leggere la prima ve che M Volumen praeparare stu-
profezia, in modo andante , e distin- » duit , in quo graecas , et lalinas
to, dopo la quale, se assiste il Pon- >» lectiones,quas die sabbato s. Pa-
tefice, si reca a baciargli il piede. »> schoe, simulquc et s. Pentecostes
Mentre il cantore dice la profezia ,
» subdiaconi legere soliti sunt". In
il celebiante la legge con voce bas- questo stesso giorno si recitavano
sa, sedendo nel faldistorio , e nel vari salmi , e canti in ambedue le
fine s'alza. Rivolto all'altare, dice lingue, come ci attesta il I Ordine
a voce alta l'orazione, premesso pri- romano composto innanzi al secolo
ma dal diacono il Flectamus genua, IX dappoiché Amalario, che fiori'
;

e rispostosi dal suddiacono Levate; va neir 812, ne loda frequente-


il che si osserva anco avanti delle mente il rito, e lo illustra con belle
altre orazioni , fuori dell' ultima. riflessioni, e particolarmente al e. 3,

Quegli, che ha cantata la profezia, de Div. Offìc.


parte, dopo mi' altra genuflessione, 11 metodo descritto nell'Ordine I

e subentra il penultimo cantore a ci viene presentalo dall' autore del


6 CAP CAP
X, che lo compose nel secolo Xf; sagrestia, dove si vestono coi para-
col divario però , che precedeva la menti bianchi. Quindi ritornano in
lezione latina, e poi seguiva la gre- Cappella col prete assistente al ver-
ca , se così fosse piaciuto al Papa ;
setto Peccatores , te rogantus aiuU
» Subdiaconus, finita benedictione nos. Si alza allora il Cardinal cele-
M cerei, accendens carbouem, incipit brante, va al faldistorio,ove se-
w legere sine titulo: In principio crea- duto prende i paramenti pontificali
>» vit Deus, etc. , vero completo si di color bianco, e se il Papa fosse
« D. Papa velit, graecus subdiaco- già intervenuto alla funzionecon
w nus eamdem lectionem graece re- piviale, e stola rossa, deporrebbe am-
» legit". Ciò confermasi, pag. i38, bedue per assumere quelli bianchi.
da Benedetto canonico di s. Pietro,
che stese l'Ordine XI. Lo stesso si Accensione delie candele , e mu-
osserva nel XII di Cencio Savelli, tazione delle cappe de' Cardi-
che lo scrisse sotto Celestino III nel nali.
I 1
9 1 . Le medesime greche lezioni
si udivano nel secolo XIII , come Frattanto si accendono le sei can-
dimostrasi nell' Ordine romano di dele dell'altare, i cui candellieri sono
Gregorio X ( ibidem !>.88 ) ; nel XIV dorati, essendosi adoperati in tutta la
per testfmonianza de' ceremoniali del quaresima quelli inargentati, ed accen-
Cardinal Gaetano ( ibidem 372), e donsi pure le sei candele della cancel-
di Pietro Amelio ( ibidem 49^ ) ? ^ lata. Si leva dal trono del Papa, per
nel XV , come rilevasi dal codice mezzo di due individui della floreria ,

vaticano 47^7> P- ^7- Questo an- il velo di seta violaceo, che ricopri-
tichissimo rito si vide rinascere sot- va la coltre di lama d' argento coi
to Benedetto XIII, creato nel 1724, ricami di fiori d'oro, del qual drap-
ilquale nella prima funzione del po comparisce la coltrina della se-
sabbato santo, eh' egli celebrò, vol- dia Papale sino allora coperta da
le, che un alimno del collegio gre- coltrina di seta paonazza. Cos'i al-
co leggessela prima profezia in lin- l' altare viene tolto il paliotto di
gua greca, dopo di essere stata pro- tal rimanendovi il bianco
colore ,

nunciata in latino da un cantore già messo di sotto. Finalmente en-


della cappella. Anche il sabbaio di trano nella Cappella i maestri di
Pentecoste fu detto in XII Lcclio- camera, e i camerieri de' Cardinali
nibuSy non perchè dodici fossero le per levar loro le cappe violacee, e
profezie , ma perchè ripetendosi le metter loro le rosse coli' aiuto dei
sei lezioni greche in latino, i lettori rispettivi caudatari. Ed è perciò che
formano il numero di dodici. quando dopo la Cappella medesi- i

Terminata la XII profezia, il ce- mi Cardinali nella sala regia si le-


lebrante depone la pianeta, e si pro- vano le cappe rosse, sebbene sieno
stra co' suoi ministri avanti V altare, vestiti con soltana, e fascia di seta
mentre due soprani genuflessi in ,
paonazza, assumono la mantelletta
mezzo della cappella, con uno sga- e mozzetta rossa. Per analogia si usa
bello avanti danno principio alle
, nel ritorno a' propri palazzi l'om-
litanie maggiori, dette de' santi. Al brellino rosso , riponendosi il pao-
Tersetlo Propiùus esto, etc, , i mi- nazzo.
nistri assistenti si alzano e vanno in La chiesa, deposti gli abili , e i
,

CAP 7
segni ài lutto, si veste a festa, e co! ricùopre l' arazzo dell' altare , rap-
«uono delle campane, che, come di- presentante la risurrezione del Si-
i-enio, si sciolgono, eoi cantici di al- gnore le guardie nobili rivolgono
,

legrezza, con illuminazioni, ed altre le spade che tenevano a rovescio


,

testimonianze di gioia, mostra il suo facendo lo stesso i cursori e i mazzie-


giubilo, per la risurrezione del suo ri Pontificii colle mazze d'argento.
sposo, e per la nuova figli uolanza Sparano i mortari della guardia sviz-
de' neofiti, che vuole attorno a' suoi zera, e le artiglierie del Castel s. Ange-
altari ne' templi , in cui , secondo lo e suonano le campane, sospese sino
l'antichissimo rito, si amministra il dalla mattina del giovedì santo. Ri-
santo battesimo (Fedi). sulta poi da un decreto delia con-
gregazione de' Riti , che in questa
A/cssa cantata^ coli' assistenza del mattina si abbiano a scuoprire le
Pontefice, a. eia un uditore di s. immagini, o al Gloria, o dopo
Rota annunzia /' Allei uj a, ciocche l'uffizio del medesimo giorao. Fini-
non ha luogo , se il Papa non to il Gloria, che anticamente si di-
interviene. ceva da' soli vescovi per Natale, e
per Pasqua, il celebrante dice l'ora-
Terminate le litanie de* santi, vie- zione, e dipoi il suddiacono canta l'e-
ne il Papa in Cappella con piviale suddiacono udi-
pistola; quindi l'altro
bianco, con mitra di lama d'oro, tore di Rota, parato con tonicella
giacché rare sono le volte , che i bianca, in compagnia d'un maestro
Pontefici assistano alle anteriori fim- di cerimonie, premessa la genufles-
zioni. E giunto avanti all' altare e sione all'altare, ed all'ultimo gra-
deposta la mitra, incomincia V in- dino del trono, ad alta voce dice:
ti*oito, e la confessione col Cardinal Pater sanctCj annuntio vobis gau-
celebrante alla sinistra , il quale sali- dium magnum, quod est j^lleluja.
to poi all'altare lo bacia, ed aspetta, E recandosi a baciare il piede al Pon-
che il Papa asceso al trono, dopo tefice , fa ritorno nella sagrestia.
aver ricevuto i Cardinali vescovi al- L' Alleluja, Hallclu-jah, voce ebrai-
l' ubbidienza, col ministero del pri- ca che significa Lodate il Signore,
mo Cardinal prete, metta V incenso fu pronunziata da Mosé sul monte
nel turibolo, con cui poi il cele- Sinai quando apparve Iddio;
gli
brante incensa 1'
altare, venendo egli quindi 1' evangelista s. Giovanni nel-
poi incensato dal diacono , siccome l'isola di Patmos udì che la can-
Io è il Papa dal detto Cardinal pri- tavano gli Angeli adoranti la divina
mo prete, dappoiché quelli del suo maestà, il perchè l'insegnò a' cri-

ordine, e i Cardinali diaconi abbiano stiani.


prestata l' ubbidienza. Finché dura Annunziato al Papa il cantico del-
questa incensazione, i cantori seguita- l'allegrezza, sospeso fino dal tempo,
no a cantare i Kyrie in canto fer- in cui la Chiesa si era messa in pe-
mo. Dopo di che il celebrante va al nitenza , ma che si tralascia, se il

suo faldistorio, ed intuona solenne- Pontefice non assiste, il celebrante


mente il Gloria in excelsis Deo, lo canta ti e volte, alzando ogni vol-
che si ripiglia dai cantori in canto ta un tuono di voce di piii , e ti^c

figuralo. Mentre da alcuni della flo- volte gli rispondono i cantori in


leria si leva il velo paonazzo , clie contrappunto, facendo solo la C9h
, ,

8 GAP GAP
denza finale nella terza volta. Indi sione dell' ^^«M^ Dei allude al si-

da due soprani anziani s' intiiona il lenzio delle donne, che non aveano
verso Confilemini, e due altre cop- creduto in Cristo Redentore.
pie di soprani anziani dicono il trat- Abbiamo dal Martene, tom. III,
to Laudate, che deve durare fin- de ant. Eccl. rit. 44^:, che in varie
che il diacono sia giunto al luogo chiese anticamente si faceva in que-
per dire il vangelo. La Chiesa dà sto giorno la comunione del clero,
questo segno di duolo , in mezzo e del popolo, funzione che altrove
alla sua allegrezza , per dinotare seguiva o nella feria V, o nella VI,
che il mistero, che si celebra è di come superiormente dicemmo. Quin-
Cristo già risuscitato, ma non an- di per dar luogo alla medesima, andò
cora apparso. Il Papa mette l' in- in disuso la lezione della storia della
censo nel turibolo, e il diacono pi^e- Passione da s. Matteo nella
scritta

sa la solita benedizione , va a can- domenica Palme, quella di s.


delle
tare senza lumi il vangelo della ri- Luca nella feria V, e l'altra di s.
surrezione scritto da s. Matteo, Fi- Giovanni nella VI, come ha con
nito il vangelo, il Cardinal prete altri avvertito il Cardinal Tommasi.

assistente incensa per la seconda vol- Nel tomo VIII del Bollano de' do-
ta il Papa. menicani 357 si riporta la concessio-
In questa mattina non si canta ne d'Innocenzo XII, 8 giugno 1692,
ne Credo ne offertorio , né mot-
, « de tribus missis in sabbato san-
tetto. 11 secondo non viene cantato, w cto celebrandis in sacello S. M.
per imitare il silenzio delle donne, » de Athoca, matritensis coenobii
quando andarono cogli aromi al se- M fratrum praedicatorum ". S. Pio
polcro, secondo la spiegazione, che V precedentemente avea proibito la
ne danno diversi liturgici. Il cele- messa, e la funzione, secondo gli
brante nell'atto, che va all' altare ,
antichi riti, superiormente rammen-

è benedetto dal Papa , che poi ri- tati,che celebravano nella notte del
mette r incenso nel turibolo, e do- sabbato santo ; però abbiamo che
po benedice l'ampollina dell' acqua, Pio VI nel 1780, con decreto della
presentatagli dall'altare, dal suddia- congregazione de' Riti, concesse al
cono genuflesso, che gli dice Benedi- : duca di Parma di far celebrale la
cite, Pater sancte. Come il celebran- messa ed altre funzioni, nella notte
te abbia incensato l'altare, viene del sabbato santo in Parma, evi-
egli stesso incensato dal diacono tando gl'inconvenienti, che determi-
che poi porta il turibolo al Cardi- narono la proibizione di s. Pio V.
nal primo prete, il quale per la Abbiamo inoltre, che Calisto III,
terza volta incensa il Pontefice. In- a' 9 marzo i4^7j aveva concesso ai
di incomincia l'incensatura del sa- religiosi serviti, che nelle loro chie-
gro Collegio, e degli altri della pre- se dell' Annunziata di Firenze, e di
latura, del principe del soglio, del s. Maria della Strada maggiore di
magistrato romano , e del maestro Bologna, potessero celebrare l'unica
del sagro ospizio. Il coro risponde messa di questo giorno, due ore
al Dominus vohiscum , e al Pre^ dopo mezzodì. Ma questo privilegio
fazìo, e dice il Sanctus, ed il Be- essendo poi stato propagato dai
nedìctus , tralasciando V Agnus Dei, Pontefici successori agli altri coni-

uè si dà la pace. Anche l'ommis- venti del medesimo Ordine, fu an*


CAP CAP 9
che da $. Pio V sospeso, come nar- dice V Ite missa est, allduja, alle*
iqtil p. Arcangelo Giani, AnnaL luja, ed i cantori rispondono in
Servorum, Cent. 3, lib. 2, 7. canto figurato, Deo gratias^ alleluia,
alleluja. Dopo di che il Papa dà
Canto del vespero^ con cui finisce la consueta benedizione. Pubblicatasi
la messa. r indulgenza di Irent'anni dal cele-
brante, per non esservi stato il di-
Dopo la comunione, sì ommette scorso, si reca il Pontefice al genu-
il postcomnitmioj per introdurvi in ilessorio, indi alla camera de' para-
suo luogo il vespero, la cui antifona menti, a spogliarsi degli abiti sagri,
Allelitja s' intuona dall' anziano dei e per vestirsi del camauro bianco
soprani, mentre due altri intonano se l'usa, e della mezzetta di damasco
il salmo Laudate Dominum^ omnes bianco filettata di armellini che ,

gentesy che dal com si ripiglia in porta sin dopo la Cappella del sab*
falso bordone. Terminato il salmo, bato in Albis, in uno alle scarpe
i due soprani anziani replicano YAU di egual colore con croci ricamate
leluja. In questo vespero non evvi d' oro, che gli sono messe nella
ne capitolo, ne inno, ne verso; e camera contigua dall'aiutante di ca-
però il celebrante, terminata la ri- mera, dopo che il secondo cerimo»
petizione dell'antifona, intona Ve^ niere gli ha levata la falda. Se poi
spere auteni Sabbati^ il che finito nel tempo fra il sabbato santo, e
dal coro, i due soprani intuonano quello in Albis , dovesse il Papa
il Magnificat, di Luca Marenzio. uscire, o andare in qualche chiesa
Nel tempo, in cui si canta l' antifo- colla croce, allora assume la stola
na, il Papa pone di nuovo Y incenso bianca.
nel turibolo, che poi consegnasi al
celebrante, il quale incensa l'altare 17. Pontificale di Pasqua di Ri-*

venendo infine egli medesimo incen- surrezione, e solenne benedizione.


sato senza mitra dal diacono, che
dipoi porta il turibolo al Cardinal La solennità di questo giorno,
primo prete, per l' incensazione del chiamato dies magna , Doniinica
Pontefice, secondo il solito. Indi il sancta in Pascha, solemnìtas sole*
diacono, incensato il primo Cardina- mnitalum , si celebra dal Sommo
le prete, e i due Cardinali diaconi Pontefice colla maggiore pompa ec-
assistenti , incomincia 1' incensatura clesiastica nella basilica di s. Pietro
del sagro Collegio. Il Gloria Patri in Vaticano, ove ora per l'ampiezza,
si canta, quando è finita l' incensa- e la maestà del tempio, e per l'or-
zione dei Cardinali pieli. In mezzo dine, e la maggiore decenza con che
della Cappella si fermano a chinar possono essere condotti, si celebrano
il capo sino al Sicut crai, che si pure gli altri Pontificali della coro-
allunga da' cantori finche sia termina- nazione, parlammo al § VI,
di cui
ta l'incensazione anche de' Cardinali capo II, num. 2; della Canonizza-
diaconi. Finita V incensazione, si ri- zione, come parlammo a quell'ar-
pete dai soprani l' antifona, e final- ticolo; della festa de' ss. Pietro e
mente, detto dal celebrante il Do- Paolo, di cui tratteremo al num,
niinus vobiscutn, a cui risponde il 3i di questo paragrafo, e di Nata-
coro, e recitata l'orazione, il diacono le al num. 4? del medesimo in eia-
IO GAP GAP
senno de' quali Pontificali sinotano consegnava ad un cameriere, mentre
ie rispettive particolarità ed altre i giudici lo conducevano nella gran
cose relative. Si celebra adunque il da Leo-
basilica o triclinio edificato
Pontificale della Pasqua di risurrezione ne Hi, ove erano preparati undici
nella basilica vaticana, sebbene Sisto scanni, ed uno sgabello, disposti in-
Y avesse stabilito, che si tenesse in torno alla mensa del Pontefice in
s. Giovanni in Laterano, ove pure figura di dodici apostoh, che nella
doveva compartirsi la solenne bene- mensa col loro divin maestro man-
dizione. Però anticamente soleva giarono Pasqua. Sedevano ivi al
la
farsi nella basilica di s. Maria Mag- pranzo cinque Cardinali, cinque dia-
giore dove dai tempi più rimoti
,
coni, e il primicero, come appunto
Vi è la stazione, e dove in questo si praticava ne'suddescritti pranzi del
giorno v'ha solenne vespero, coll'as- giovedì, e venerdì santo allorquando
sistenza de' Cardinali, come si dice venivano fatti, pei Cardinah, coli' in-
a Cappelle Cardinalizie. tervento del principe assistente al
Abbia»no dal Galletti, Del Pri- soglio, che occupava in quelli l'ul-
mìcero della Santa Sede pag. 1 4, ,
timo luogo.
come più difTusamenle venne descrit- Ciò non pertanto non mancano
to superiormente al § I, che nella esempi che questo Pontificale si ce-
mattina della Pasqua di Risurrezio- lebrasse nella Cappella del palazzo
ne, il Sommo Pontefice recavasi a come si avvertì altrove ed
apostolico, :

s. Maria Maggiore dove era vi la ilregnante Pontefice lo celebrò nella


stazione, e allorquando arrivava nel- Cappella Paolina del Quirinale, ove
la contrada Merulana ivi trovava , abitava. 11 Papa si reca alla camera
un notaro regionario, che ad alta de' paramenti , con quell' accompa-
voce gli diceva : Jube^ domney bene- gnamento, e modo, che sopra descri-»

dicere. Appena questi avea ricevuto vemmo § Vili, cioè in quella


al
l'apostolica benedizione, soggiungeva: decorata dalle pitture del Muziano,
in Ecclesia s. Marice in hac nocte presso la sala ducale del palazzo
hapUzali sunt tot masculi, et tot vaticano. Egli è vestito con iscarpe,
JceniincCj ed il Papa allora rispon- sottana , fascia con fiocchi d' oro,
deva Deo gralias^ ricevendo il no-
, rocchetto, mezzetta, e stola tutto di
taro dal sacellario, o tesoriere della colore bianco. Entrato prima nel
chiesa romana, un bizanzio. Dopo contiguo gabinetto, ivi lascia il cap-
il Pontificale celebrato in detta ba» pello, e la stola, e, presa la falda,
silica, in cui dopo V Agnus Dei se- passa nella detta camera, ove, de-
guiva r invito di quelli, che dove- posta sul letto de'paramenti la mez-
vano mensa Pontifìcia,
assidersi- alla zetta, in presenza del sagro Collegio
ritornava coronato il Papa alla sua che gli fa corona nelle bancate, prende,
residenza nel patriarchio Jateranense. coli' assistenza de' due Cardinali primi
Discendendo da cavallo, lo sosteneva diaconi, l'ami Ito, il camice, il cingo-
il primicerio, capo delle dignità pa- lo, la stola, e il piviale bianco, col
latine, e de' chierici, e de' notari formale prezioso; indumenti tutti,
legionari, ed il secondicero (che che vengono presentati dai soliti pre-
dopo il piimicero occupava il secon- lati genuflessi. Dopo che ha presa la

do posto nella Chiesa romana ) gli stola, prima di mettersi il piviale,


toglieva dal capo la corona, cui il Pontefice prende 1' incenso dalla
GAP CAP n
navicella, che gli presenta il Cardi- ra grande de' paramenti coi Cardinali
nal primo prete, e lo pone nel tu- in cappa. Celebra nel detto caso la
ribolo sostenuto in ginocchio dal messa il Cardinal decano del sagro
decano de' volanti di segnatura. Quin- Collegio, o il Cardinal vescovo più de-

di il Cardinal primo diacono gli po- gno, il quale poi amministra la ss. Eu-
ne in capo il triregno. È da notarsi, caristia ai Cardinali diaconi, che si re-
che r incenso talvolta si pose dopo cano all'altare a riceverla in cappa
che il Papa ebbe assunta la stola sciolta, sulla quale i cerimonieri pon-

nel modo descritto, per dar tempo gono la stola bianca alla diaconale.
alla processione d' incamminarsi. Ma Dopo la messa, se non evvi la so-
il i*egnante Pontefice, secondo pre- lenne benedizione, con indulgenza
scrivono le rubriche, pone l'incenso plenaria, il celebrante pubblica dal-
nel turibolo come abbia pi*eso il l' altare la parziale indulgenza di
piviale, e il triregno. cinquanta anni.
I Cardinali si recano vestiti di
rosso al palazzo apostolico, con due Descrizione della processione, colla
carrozze, e tre i Cardinali principi. quale il Papa viene portato e
Portano le scarpe e 1' ombrellino , accompagnato in sedia gestatoria
egualmente rosso, e nella sala duca- dalla sala ducale , all'altare di
le, o nella stanza, che precede quella s. Pietro y e posti che occupano
de' paramenti , si mettono i sagri che descriveremo nel-
lutti quelli,

paramenti bianchi, secondo il rispet- la processione.


tivo ordine, cioè ì vescovi il piviale,
i preti le pianete, e i diaconi le La processione pertanto si parte
dalmatiche , colle particolarità de- dalla sala ducale , e per la sala , e
scritte al numero !j, per la Cappella scala regia , e pel portico vaticano
della Purificazione. Gli altri , nella entra nella basilica per la porta
sala ducale, assumono i paramenti principale. Si compone de' seguen-
bianchi, e le cotte quelli indicati ti personaggi , che procedono due
nella detta cappella, e processione a due.
che qui descrivesi; e la cappa quelli, Un maestro di cerimonie , coi pro-
che non hanno 1' uso de' paramenti curatori di collegio , colle cappe
sagri. Qualora Papa non inter-
il nere, e due svizzeri.
venga, i penitenzieii non vi hanno Predicatore apostolico , e confessore
luogo, e i Cardinali incedono in della famiglia Pontificia, coll'abi-
vesti, cappe rosse, e scarpe nere to religioso.
allo stallo dell'altare Papale, non Procuratori generali degli Ordini re-
adunandosi nella camera de' para- hgiosi, co' rispettivi abiti.
menti. Prima però ciò facevano nella Bussolanti, in vesti, e cappe rosse.
solennità, in cui dovean celebrare Gioielliere de' sagri palazzi apostoli-
il Pontificale , discendendo proces- ci, in abito da città, e spada al
sionalraente nella basihca vaticana, fianco, a lato del prezioso triregno
per la sala, e per la scala regia. portato da un cappellano comune
Dopo la croce venivano il sagro in cappa rossa, con pelli d' ar
Collegio, i patriarchi, i vescovi ec. inellini ; con due svizzeri. Depo-
Se poi il Papa soltanto assiste, la nesi quel triregno sulla mensa del-
processione si parte pure dalla caine- l' altare Papale dalla parte dell' e-
12 CAP GAP
pistola, ed il gioielliere rimane processione giunga all'altare Pa-
alla sua custodia. pale, egli, accompagnato dalle sue
Cappellani comuni in vesti e cappe cappe nere, e da due svizzeri, va
rosse con armellini , colle mitre al suo luogo, come fa nelle cap-
preziose Pontifìcie. pelle ordinarie. Appresso a lui
Due Cuisori Pontifìcii in abito ne- debbono andare i camerieri segreti
ro, e sopra na violacea, colle maz- soprannumerari e di onore, di
ze di argento. spada e cappa.
Aiutanti di camera, in vesti, e cappe Votante di segnatura, in cotta e
rosse colle pelli di armellini. rocchetto, col turibolo, e la navi-
Cappellani comuni, in vesti e cappe cella dell' incenso.
rosse, foderate di pelli di armellini. Uditore di Rota suddiacono aposto-
Chierici segreti, in vesti e cappe ros- lico, in tonacella bianca, colla cro-
se foderate di armellini. ce Pontifìcia astata , e però anti-
Cappellani segreti d' onore, e parte- camente chiamavasi Subdiaconus
cipanti in vesti e cappe rosse, col- de cruce. Cammina egli in mezzo
le pelli di armellini. a sette candellieri dorati, con sette
Avvocati concistoriali, con cappe pao- cerei accesi ed ornati con arabe-
nazze, foderate di pelli d'armellini. schi di talco e carte colorate, e
Camerieri onore, soprannumera-
di sostenuti da sette votanti di se-
ri, e segreti in vesti e cappe ros- gnatura in cotta e rocchetto, sup-
se colle pelli d' armellini. plendo in mancanza loro gli ab-
Cantori Pontifìcii in sottana e fascia breviatori, i referendari di segna-
di setta paonazza, e cotta, coi li- tura, egualmente in cotta e roc-
bri del coro , alcuni de' quali per chetto e non completandosi il
,

altro sogliono recarsi direttamen- numero, subentrano i cappellani


te nel coro. comuni, siccome accoliti cerofe-
Abbreviatori di parco maggiore, in rari.

cotta e rocchetto. Due maestri ostiari , virga rubea ,

Votanti di segnatui'a in cotta e roc- vestiti di sottana , e di fascia di


chetto. seta paonazza e mantellone di
Chierici di camera in cotta e roc- saia di egual colore, che, come
chetto, avendo ai fìanchi due Pon- custodi della croce Papale, seguo-
tifìcii cursori, come i precedenti. no r uditore di Rota il quale la
Uditori di Rota, in cotta e rocchet- porta, e la collocano poscia al

to , col p. maestro del sagro pa- suo sito al lato del vangelo , re-

lazzo coir abito di proprio Ordine stando in piedi presso la medesi-


de' predicatori. ma, mentre l'uditore siede vicino
Due cappellani segreti, colle vesti e al primo gradino dell'altare.
cappe rosse foderate di armellini, L'uditore di Rota che fa da sud- ,

colle due mitre usuali del Papa, diacono latino, parato di tonicella
preziosa, e di lama d'oro. bianca, in mezzo al diacono e
Maestro del sagro ospizio , col suo suddiacono greci, i quali sogliono
abito. É però soltanto dopo il talvolta essere alunni o di quel
Pontifìcale, prende questo
eh' ei collegio, o di Propaganda.
luogo, dappoiché prima della sua Penitenzieri di s, Pietro colle pia-

celebrazione, ed innanzi che la nete di damasco bianco, e berret-


, ,

GAP GAP i3
ta nera, che tengono in cnpo fino da dodici palafrenieri, e sediari, rego-
air ingresso della basilica, e poscia lati dal loro decano, co' soliti vestia-
in mano. ri e zimarre di panno rosso, della
Abbati mitrati , col commendatore forma dei mantelloni, i camerieri se-
di s. Spirito, in piviale di dama- greti secolari di spada e cappa iti
sco bianco con trine d' oro, e mi- abito di città e collane al collo, qua- ,

tre di tela bianca. lora non incedano avanti la croce;


Vescovi non assistenti al soglio, con il foriere maggiore, ed il caval-
piviali di lama d'argento, con lerizzo maggiore , con abiti da cit-
tiine d' oro e mitre di tela bian- tà, e nobili mantelli di seta ne-
ca , fra' quali quelli orientali per ra, ricoperti di merletti simili, in-
le ordinazioni, e Pontificali in Ro- vigilando il primo sulla sedia ge-
ma del loro rito, vestiti secondo statoria, ove è asceso il Papa nella
la loro liturgia. sala ducale; i due prototiotari apo-
Vescovi assistenti al soglio vestiti stolici, e i due uditori di Rota, in
come i precedenti , e similmente cotta e rocchetto, che debbono sos-
lo sono i seguenti tenere la falda , cioè i protonotari
Arcivescovi assistenti al soglio. nell'accesso e recesso, e gli uditori,
Patriarchi. da quando il Papa alzasi dal genu-
Cardinali dell'ordine de' diaconi, col- flessorio, sino al termine della fun-
le dalmatiche bianche , ricamate zione. Indi pure in cotta, e rocchet-
d'oro, fiocchi simili e mitra di to, colle sottane e fascie paonazze,
damasco, che portano pure tutti che usano in tutte le funzioni, in-
gli altri Cardinali, a' quali seguo- cedono i due primi maestri delle
no caudatari colla cotta, e velo
i cerimonie Pontifìcie. Seguono i due
bianco per la mitra, procedendo Cardinali diaconi assistenti , e in
ai loro fianchi due altri cursori mezzo Cardinal diacono ministran-
il

Pontificii colle mazze di argento, te colle loro dalmatiche ; ma il Car-


oltre la guardia svizzera. dinal decano, od altro Cardinal ve-
Cardinah preti colle pianete bianche scovo o più anziano , vestito come
ricamate d'oro. gli altri suburbicari , che dovendo
Cardinali vescovi suburbicari co' pi- far da vescovo assistente ha assunto
viali di lama d' argento, con trine un piviale piti ricco, va innanzi nel
e fì-angie d'oro, e pigne di perle luogo che gli compete fra i col leghi.
nel formale. Precedono inoltre, e circondano la
Conservatori di Roma, e priore dei sedia gestatoria , colle uniformi , e
capo-rioni vestiti di rubbone, pro- colle monture di gala, il capitano e
cedendo in mezzo il senatore di gli uflìciali della guardia svizzera
Roma in rubbone. alcuni individui della quale co' loro
Governatore di Roma in cappa con spadoni figurano i cantoni cattolici;
fodera d'armellini bianchi, e alla i comandanti esenti della guardia
sua sinistra il principe assistente nobile, la quale sta in due ale schie-
al soglio in abito nero da città rata fra le colonne dell'altare Pa-
avente il mantello di seta nera pale , e i banchi de' Cardinali ; il
ricoperto di merletti di egual co- generale comandante le truppe Pon-
lore, tificie, col di lui aiutante maggiore,
precedono la sedia gestatoria portata e i Pontificii cultori, e mazzieri, i
,

i4 CAP CAP
quali vestono di nero con ispada al Due svizzeri chiudono la processio*
fianco con bragiuole di merletto, e ne, che viene regolata dai cerimo-
hoernia di panno violaceo, trinata nieri Pontificii, i quali in questa ed
di velluto. A' Iati della sedia ge- altre solennità, oltre la cotta, assu-
statoria due camerieri segreti, colle mono la soltana e fascia rossa, men-
cappe rosse con armellini sostengo- tre nelle funzioni ordinarie portano
no i flabelli , e le otto aste del bal- la sottana, e fascia paonazza sotto
dacchino bianco (sotto cui va il Som- la cotta.
mo Pontefice, che siede sulla sedia Procedendo in tal modo questa
gestatoria e benedice il popolo) ven- magnifica, e maestosa processione,
gono portate da otto referendari di il capitolo di s. Pietro si trova schie-
segnatura in mantelletta e rocchet- rato nel portico della basilica, dove
to, indumento, onde coprousi soltan- sono pure i capotori, e i granatieri col-
to in questa occasione, benché non le bande loro musicali, ed i tamburi.
sia stato ancora loro accordato. Die- Alla testa del capitolo, oltre il vica-
tro la sedia gestatoria, invigila an- rio di esso in mantelletta, evvi il

che bussolante sotto-foriere in cap-


il Cardinal arciprete in cappa con ar-
pa rossa , acciocché sia portata in mellini, che vestito poi de' paramenti
piano, e sempre ad un modo egua- secondo l' ordine a lui conveniente,
le. Vengono appresso i seguenti per- prende il luogo che gli spetta. Pas-
sonaggi. .sando il Papa avanti il capitolo, lo be-
11 decano della Rota in cotta e roc- nedice, ed in mezzo al suono giulivo
chetto, portando la mitra usuale delle campane, de' tamburi, e de' mi-
del Papa , e perciò anticamente litari strumenti, egli entra nella por-
gli pendeva dal collo un velo bian- ta maggiore della basilica, e mentre
co, fra due camerieri segreti che i cantori vaticani cantano il versetto :

devono sostenere Io strascico delle Tu es Petrus, prosiegue, per la na-


falde, con vesti e cappe rosse con vata di mezzo, ove fino all'altare
armellini; cappe egualmente por- Pontificio sono pure qui schierali da
tate dall'archiatro Pontificio, e dal ambedue le parti i granatieri, i capo-
primo aiutante di camera, che è tori, la guardia civica scelta e gli

seguito da uno scopatore segreto svizzeri. A poco a poco che giun-


in sottana di saia paonazza, fascia gono gl'individui componenti la pro-
di seta di egual colore, e boera ia cessione, avanti 1' altare del ss. Sa-
di panno violaceo trinata di vel- gramento esposto con gran copia di
luto, più corta di quella de' maz- lumi, lo adorano genuflettendosi e
zieri. scuoprendosi lutti il capo. I Cardi-
Uditore della camera , il tesoriere, nali prendono luogo ai banchi la-

ed il maggiordomo, in cappe con terali coperti d'arazzi, ed il Papa


armellini. sceso dalla sedia gestatoria, avendo'
Protonotari apostolici partecipanti gli levato il Cardinale secondo dia-
ed onoiari, in cappe con armel- cono il triregno, si reca al genufles-
lini. sorio coperto di damasco bianco
Reggente della cancelleria, se vi è, guarnito d' oro come sono i cu-
in cappa con pelli d' armellini. scini.

I generali degli Ordini religiosi co- Non sarà inutile di qui avvertire
gli abiti propri del loro istituto. che r adorazione del .ss. Sagramenlo
CAP CAP i5
talvolta anche do-
dai Papi si fece disienti al soglio. Nel penultimo gra-
po la Funzione, e talora non prima, dino, dalla parte davanti, gli udito-
ma solo dopo di essa. Di fatti si ha ri di Rota, il p. maestro del sagro
che nel 1718, Clemente XI, nel Pon- palazzo, i chierici di camera, i vo-
li(ìci\le di Pasqua, adorò il Sanlissi- tanti di segnatura, e gli abbreviato-
mo dopo r ostensione delle reliquie ri del parco maggiore; ma qualora
in s. Pietro ; e per 1' Ascensione fe- tuttinon potessero avervi luogo, sie-
ce altrettanto nella basilica latera- dono nel penultimo gradino del tro-
nense, dopo aver orato avanti le te- no di terza, eretto vicino all' altare
ste de'piincipi degli apostoH, ciò che Papale, dalla parte dell' epistola, o-
eseguì pure per la cappella di s. Gio: Te, come si dirà, il Papa prende i

Battista. Ed Innocenzo XI li, nel 1728, paramenti della messa. Dal lato de-
dopo aver assistito nella chiesa del- stro del trono, e al secondo gradi-
la Minerva alla Cappella dell' An- no, siede il senatore, ed al terzo gra-
nunziata, passò ad adorare Gesii Sa- dino siedono i tre conservatori, e
gramentato indi nella basilica vati-
: priore de' capo-rioni , e gli avvocati
cana, pel vespero della festa de' ss. mentre dalla
concistoriali più sotto;
Pietro e Paolo, lo adorò prima e parte opposta, siede il decano della
dopo la funzione. Fattasi pertanto Rota fra i due camerieri segreti deU
dal Pontefice breve orazione innan- la falda.
zi il Venerabile esposto fra copiosi Da ambedue i lati del presbite-
lumi, la processione si avvia all' al- rio vi sono vari banchi ; nel primo
tare Papale, ed il Pontefice ripreso a destra <lello stesso trono stanno i

per opera del Cardinal primo dia- Cardinali vescovi, e preti ; nel secon-
cono il triregno, risale nella sedia do i vescovi non assistenti, gli ab-
gestatoria, e giunto avanti l'altare, bati mitrati, compreso il commen-
ora alquanto sul genuflessorio, ma datole di s. Spirito, ed i peniten-
senza il triregno. zieri vaticani. Nel primo banco poi
Riguardo ai posti presi da ognu- alla sinistra, hanno luogo i Cardina-
no de'summentovati nel Pontificale, li diaconi, e que' Cardinali preti, che
sebbene sia la maniera quasi egua- non capivano nel proprio posto; nel
le a quella per la distribuzione dei secondo il governatore di Roma, l'u-
posti per la cappella della Cattedra ditore della camera, il tesoriere, il

di s. Pietro, come si trattò al n. 4, maggiordomo, i protonota ri aposto-


pure per alcuni, che in quella non lici partecipanti, ed onorari, col reg-
hanno luogo, qui ne faremo la de- gente della cancelleria se vi è; nel
scrizione.Al trono grande, sotto il terzo banco siedono i generali, e pro-
baldacchino siede il Papa, aven- curatori generali degli Ordini religiosi,
te ai lati i due Cardinali diaconi il predicatore apostolico, il confessore
assistenti; a sinistra sta in piedi il della famiglia Pontificia, e i procu-
primo cerimoniere, e sopra un i- ratori di collegio. Al termine final-
gnudo faldistorio siede il Cardinal mente di questi banchi in piedi stanno
vescovo assistente, stando in piedi il maesti'o del sagro ospizio, ed i ca-
alla destra il principe del soglio. merieri segreti partecipanti sopran-
Suir istesso ripiano del trono dall' u- numerari, e di onore, i cappellani se-
na, e l' altra parte, siedono i pa- greti, e di onore, i chierici segreti,
triarchi, gli arcivescovi, e vescovi a«- i cappellani comuni e gli aiiitan*
i6 GAP GAP
ti di camera siedono a gradini del- la messa, nonché il boccale, e baci-
l'altare Pontifìcio, incominciando i le per la lavatura delle sue mani.
primi dai^li ultimi gradini di esso, Alla parte opposta evvi una secon-
prendendo il primo luogo, in cot- da credenza pel Cardinal diacono
ta e rocchetto il canonico altarista ministrante, con diversi arredi sa-
di s. Pietro, e quindi successivamen- gri, ed uria terza ve n' ha pel sagri-
te secondo i gradi i suddetti, seden- sta. Di tali cose si tratterà nondi-
do ai gradini posteriori i bussolanti. meno in progresso.
Da ambedue i lati del presbiterio,
vi sono delle tribune pei nobili fo- Ubbidienza prestata al trono di
restieri. A. sinistra, e in vicinanza del terza al Papa dai Cardinali, dai
trono stanno quelle pei sovrani e , patriarchi, arcivescovi, vescovi, ab-
dicontro all' altare e sua confessio- bati mitrati, e penitenzieri di s.

ne lateralmente si erigono palchi per Pietro.Canto dell' ora di terza,


le dame : luoghi tutti custoditi dai e paramenti Pontificali presi dal
camerieri segreti di spada e cappa, Papa per celebrare la messa.
dai bussolanti, e dagli svizzeri. Ag-
giungiamo qui, che suir altare Papa- Alzatosi il Pontefice dal genuflesso-
le si pongono i triregni, e le mitre, rio, recasi al soglio eretto dalla par-K
e eh' esso viene decorato da sette te dell'epistola, senza baldacchini,
candellieri (Vedi), oltre le statue dei con riquadro di velluto rosso con
principi degli apostoli. Stanno sugli sca- trine e frangie d'oro, colla coltre del
lini due candelabri, le candele dei dossello, e colla coltrina della sedia
quali, in uno a quelli de' candellie- di lama d'argento, insieme a' rica-

ri, che sono collocati snlla balau- mi de' fiori d' oro, ed agli stemmi
.stra della confessione, e dello stesso Pontificii all' estremità superiori del-
altare, sono di cera bianca. Però quel- le fascie. Postosi a sedere il Ponte-
le de' sette candellieri sono ornate di fice in questo trono, colla mitra di
talco, e di carte colorate. Francesco lama d' oro in testa, e fra i due
Cancellieri fa un' erudita descrizione Cardinali diaconi assistenti, riceve
tanto dei sei candellieri dell' altare, all' ubbidienza tutti i Cardinali, i

che della croce, delle statue, e dei quali portando la mitra in mano,
due candelabri , nella Descrizione col berrettino rosso dentro, gli ba-
de^ tre Pontificali e della sagra sup- ciano la mano sotto 1' aurifrigio del
pellettile in essi adoperata, Roma. manto, e fatte le solite riverenze,
i8r4 a pagina 94 e seguenti. Noi tornano a' loro ove stanno in
posti,
tuttavia ne daremo una succinta de- piedi, finché non abbiano finito di
scrizione al n. 3o, nel vespero Pa- prestar quest' omaggio tutti i Cardi-
pale per la festa de' principi degli nali diaconi. Quando si mettono a
Apostoli, dicendo ad un' ora come sedere, secondo il rito usato allor-
sono ornati la confessione e 1' alta- ché celebra il Pontefice, salgono al
re. Il cereo pasquale si tiene acce- trono a rendere ubbidienza i patriar-
so sopra un candelabro situato pres- chi, arcivescovi, e vescovi assistenti,
so la colonna, che sostiene il bal- e non assistenti al soglio, che genu-
dacchino, dalla parte del vangelo, flessi gli baciano il ginocchio, se-
presso cui evvi la credenza segreta guiti dal commendatore di s. Spi-
del Papa con V acqua e il vino per rito, dagli abbati mitrati e da'pe-
GAP GAP 17
iiitenzieri , i quali gli baciano in fizio di questo tempo non si dicono
ginocchioni il piede, facendo tre ge- ne inni, ne capitoli, cosi nell' oia di
nuflessioni, una nel salire i gra- terza , il Papa si alza dopo i tre
dini del trono, Taltia all' orlo del salmi all' antifona, Ilaec dies, finita
ripiano, e l'ultima quando, alza- la quale siede, depone la mitra, ed
tisi dal bacio del piede, si pro- alzatosi nuovamente, canta in piedi
strano prima di partire dal ripia- il Dominus yobìscum, cui risponde
no slesso. il coro, e r orazione , ove i canto-
Terminata questa cerimonia , al ri dicono Àmen. E detto di nuovo
Papa vien levata la mitra , si alza Dominus vohiscum, etc, termina ter-
in piedi , e, detto segretamente il za, col Benedicamus Domino detto
Pater noster, e V A^'e Ilaria, dà dai due soprani anziani, risponden-
principio all'ora di terza , ìntuo- do gli altri cantori Deo gratias^
nando Deus in adjutoriuni menni mentre il Papa dice sotto voce Fi'
intende^ a cui rispondono i cantori deliuni aniniae, etc.
del coro, eretto appositamente in Segue la prima lavanda delle ma-
faccia al medesimo trono , sotto la ni del Pontefice coli' acqua, che gH
loggia , ove si espone la coltre dei vien somministrata dall' ultimo dei
ss. Martiri. Il Papa postosi dipoi a laici nobili , i quali hanno luogo in
sedere con mitra in capo, legge i Cappella , cioè d'ordinario dal prio-
salmi, e le orazioni preparatorie per re de' capo-rioni, o dal maestro del
la messa , dopo di che prende gli sagro ospizio , che a tal effetto da
abiti Pontificali. È da avvertirsi, che un cerimoniere insieme ad un udi-
tutte le volte nelle quali legge il tore di Rota e da un chierico di
Pontefice, un patriarca o arcivesco- camera è condotto alla credenza del
vo assistente al soglio sostiene il li- Papa, ove il bottigliere o creden-
bro ma quando canta è sorretto
; ziere vestito con abito da città gli
dal Cardinale vescovo assistente, te- pone sulle spalle un velo di seta
nendo sempre la candela un patriar- bianca , con un merletto d' oro , e
ca, o arcivescovo assistente al trono. glielo lega avanti al petto con fet-

Un cerimoniere va a prendere un tuccia, e datogli tra le mani un ba-


aiutante di camera del Papa, vesti- cile con boccale dorato con acqua,
to in cappa rossa con fodera di ar- lo ricuopre col medesimo velo. Al-
mellini, e coli* uditoi-e di Rota mi- l'uditore diRota il credenziere con-
nistrante, che dee cantare l'episto- segna un grembiale di lino bianco
la, insieme all'accompagnamento di ornato con merletto, con fettuccie di
due mazzieri, i quali restano genu- seta per cingere il Papa mentre si
,

flessi a pie del soglio, ed ascendono lava le mani, ed al chierico di ca-


sul ripiano. Ivi genuflettendosi avanti mera è dato un pannolino di tela
il Papa, SI l'aiutante, che l'udito- egualmente con merletto, su di un
re , il primo gli leva le scarpe bian- piatto dorato. Partiti questi co' due
che crocigere usuali e aiuta il se- , mazzieri, che sono di guardia alla
condo a calzare i sandali, e le scarpe credenza, e giunti tutti a pie del
pel Pontificale. Quelli e queste sono di trono, i due mazzieri vi rimangono
seta bianca con ricchi ricami d' oro. genuflessi , e gli altri arrivati sul
Fatta poscia la genuflessione, tutti tor- ripiano si pongono in ginocchioni. E
nano a'propri luoghi. Siccome ncH'uf- dopoché i' uditore di Rota ha cinto
VOL. u. 2
,

iS CAP GAP
il grembiale al Papa , il priore dei ve restare in mezzo al petto. 11 Papa
capo-rioni, o maestro del sagro
il lo suole adoperare quando celebra
ospizio senza spada, versa l'acqua pontificalmente, ponendolo sopra le
$ulle di lui mani, mentre il chieri- spalle dopo il camice. E siccome è
co di camera gli presenta il panno- doppio, una parte, eh' è l'inferiore,
lino per asciugarsele. Ciò fatto, ri- resta sul camice, e T altra se la tiene
presosi dall' uditore il grembiale , e in testa in forma di cappuccio, fin-
fatta da tutti la genuflessione , ri- ché abbia terminato di pararsi. Al-
tornano alla credenza Pontificia, a lora lo porta a guisa di mozzelta
depositarvi le descritte dopo cose, sulla pianeta, sovrapponendovi, come
di che vanno a' propri luoghi. V. diremo, il Pontificio pallio. Dopo il

Lavanda delle mani. fanone, il menzionato Cardinal dia-


il Cardinal diacono ministran-
Indi cono ministrante impone al Ponte-
te che dee cantare il vangelo , si
, fice la stola , la tonicella , la dal-
reca al trono di terza, e leva al matica, i guanti, la pianeta, il pal-
Pontefice la mitra, il formale, il pi- lio che ferma con tre spilloni gio-
viale, e la che conse-
stola bianca, iellati, ne' quali ricordanti i tre chio-
gna al cerimoniere il quale passa , di di Gesù crocefisso ; poi gli pone in
i detti arredi, e paramenti al sotto testa la mitra, ed indi il medesimo
sagrista, che li porta alla credenza Cardinale prende immediatamente il
del sagrista. Questi intanto dall' al- manipolo, ed il Cardinal vescovo assi-
tare Papale, ove sono stati disposti stente pone nel quarto dito della
lutti gli arredi, e le vesti Pontificali, mano destra del Papa l'anello pon-
di cui trattasi individualmente a' ri- tificale, e gli presenta la navicella, af-

spettivi consegna a' se-


articoli, li finchè metta e benedica l' incenso nel
guenti prelati, che con ordine sue* turibolo, sostenuto dal decano de* vo-
cessivo li portano al trono, premes- tanti di segnatura. Tutti i suddetti
sa la genuflessione prima di ascen- paramenti ed arredi sagri nel mo-
, ,

dervi, e stando genuflessi nell'atto, do suindicato sono presentati dagli


tihe si presentano al detto Cardinal abbreviatòri di parco maggiore, dai
diacono, cui tocca vestire il Papa ;
votanti di segnatura, e dai chierici
ed è perciò, ch'egli prende dalle di camera , ed in loro mancanza sup-
mani dell' accoHto votante di segna- pliscono i referendari di segnatura, ed
tura il succintorio, il quale antica- anco i cappellani comuni accoliti
mente serviva per sostenere la borsa, ceroferari in sottana, epao- fascia

detta saccone, che il Papa portava nazza e cotta. V, Nicolò Antonelli,


per fare limosine, da cui pende, »> De Commemoralioile Romani Pon-
come una specie di manipolo. Di " tificis in publicis supplicationibus,
esso cinge il Papa sotto l'altro cin- « et sacrosancto missae sacrificio apud
golo usuale, in maniera, che il >» graecos, Romae 1746; " Dameaico
.succintorio resti alla di lui sinistra Giorgi, *' Gli abiti sagri del Som-
dipoi gli toglie l'altro cingolo ordi- '> mo Pontefice in alcune solenni
nario, e lo consegna al sotto sagrii>ta. « funzioni della Chiesa, Roma 1724,
Quindi gli mette la croce pettorale, « et de liturgia Romàni Pontificis in
e il fanone, eh' è un velo doppio di »i solemni oelebratione missarum ,
spta sottile, tessuto di quattro colo- Romae 1731, 174^; i744"
ri , con gallonciuo d" oro. il quale de-
^, ,

CAP CAP 19
Innocenzo III, e ne'due baci le due
P/'Ocessione del Papa dal trono di nature, che nel divino infante con-
terza al f altare : introito della fessarono, come spiegò il cerimoniere
messa j incensazione dell' altare , Chiapponi. Altri però riconoscono
passaggio al irono grande ^ e in questo rito una pubblica dichia-
tanto del Gloria ^ delf Epistola razione di quella carità inculcata
del yangelo, e .del Credo. dal Redentore, dicendosi in s. Mat-
teo, cap. 5. » Si ofFers munus tuuni
Vestitosi il Sommo Pontefice dei >. ad altare, et ibi recordatus fue-
sagri paramenti della messa, scende »» ris, quia frater tuus habet aliquid
dal trono di terza, su cui più non « adversum te, relinque ibi munus
risale, e viene preceduto dai seguen- » tuum vade prius
ante altare, et
ti personaggi; cioè dal decano dei « reconciliari fratri tuo, et tunc
votanti di segnatura turiferario, dai « veniens ofFeres munus tuum. " E-
sette accoliti co' candellieri , ad un guale a questo è l'altro antico rito,
col suddiacono uditore di Rota che col quale il primicerio della scuola
porta la croce, dal suddiacono lati- de' cantori incontrava il Pontefice
no, che porla il libro del vangelo, uscendo dal segietario, col baciargli
in cui è incluso il manipolo che la spalla dritta, per denotare l'an-
poi dovrà imporre al Papa, fra il gelo, che annunziò a' pastori la na-
diacono, e suddiacono greci , dal Car- scita di Gesti.
dinal diacono del vangelo, dal Car- Tornati i tre Cardinali a' loro
dinal vescovo assistente. Inoltre è stalli, prosegue il Papa a camminiire

accompagnato dai due Cardina- verso l'àltarcj ed appiè de' gradini


li diaconi assistenti , e servito da si ferma dove levatagli dal Cardi-
,

due uditori di Rota, che sostengono nal ministrante la mitra, col segno
le fimbrie della falda, e dal primo della croce incomincia la confessione,
maestro di cerimonie. Lo seguono e assoluzione, mentre quelli che por-
i due camerieri segreti assistenti tavano il turibolo, e candellieri i
,

che sorreggono Io strascico della posando sulla mensa questi arredi


làida, e della sottana, il decano vanno ai loro posti; ma la ci"Oce
della Rota ministro custode della si colloca dal lato del vangelo pres-
mitra usuale, i patriarchi, arcive- so l' uditore di Rota portatore di
scovi , e vescovi assistenti al soglio. essa. Sta pertanto a destra del Pon-
La processione si avvia verso il trono tefice il Cardinal vescovo assistente,
grande, e voltando a mano destra, e a sinistra il Cardinal diacono mi-
giunge il Papa al fine del banco nistrante, ed
entrambi gli rispon-
de'Cardinali diaconi, ove, dalla parte dono, e dietro ad essi i Cardinali
verso l'altare, stanno i tre ultimi diaconi assistenti, con tutti gli altri
Cardinali preti, i quali gli vanno del seguito descritto, che fanno a
incontro, profonda rive-
e fattagli vicenda la confessione, come tutti
renza, uu dopo l'altro sono ammessi, gli astanti della Cappella. Quando
prima al bacio del volto, e poi del il Papa dice V Indidgcnliatìiy il sud-
petto, ovvero a un doppio amplesso. diacono ministrante, il quale eia
In essi sono rappresentati santi re i genuflesso dalla parte del vangelo,
nìagi allorché si recarono ad ado- gli mette il manipolo nel bracdtì
iaie Gesù bambino, coànc interpretò sinistro. Frattanto dai contralti s' iiè
,

20 CAP CAP
toua r introito, col salmo Domine, de* patriarchi , arcivescovi, e vescovi
probasti me, e si replica finche il assistenti al soglio, quivi resta, ed
Papa sia salito all'altare. Allora si in piedi senza mitra (che consegnasi
canta il Gloria Patri, e il Papa al decano della Rota) legge l'introito,
con tutti gli altri , china la testa. e poi dice cogli assistenti i Kyrie.
Poi detto il Sicut erat adagio, e la Poscia intona il Gloria, in excelsis,
replica dell' introito, s' incominciano alzando le mani, che riunisce quan-

i Kyrie. H Pontefice bacia l' altare do dice Deo, e prosiegue il Gloria


in mezzo, e il libro degli evangeli, in piedi con tutti gli astanti. Dopo
presentatogli dal suddiacono, e sos- il Gloria mettesi a sedere colla mi-
tenuto Cardinal vescovo assi-
dal tra in capo, e col grembiale bianco
stente, pone r incenso nel turibolo, di seta ricamato d'oro sulle ginoc-
e fa le incensazioni, dopo le quali, chia datogli da un chierico di ca-
presa la mitra, viene egli pure in- mera che perciò va poi a sinistra
,

censato tre volte dal Cardinal dia- del decano della Rota, finché i can-
cono che poi viene ammesso al
, tori finiscono il canto dell' inno an-
bacio della guancia sinistra, e del gelico chinando soltanto il capo
,

petto, come segue in appresso an- tutte le volte, che si nomina il no-
che pegH altri due Cardinali diaco- me di Gesù, aìV Adoranius te j al
ni assistenti. gralìas agi/nus tibi^ e al suscipe df-
Ciò terminato, il Pontefice passa precalionem nostram. Tutti siedono
dall'altare, ove resta il Cardinale ne' luoghi suddescritti, eil Cardinal

diacono dalla parte dell'epistola, al diacono ministrante siede con mitra


magnifico e grandioso trono con in capo sopra il ripiano dell'altare
baldacchino, che sta agli scalini del- su d' uno sgabello dalla parte del-
l'altare della cattedra. Composto è l'epistola, il che ripete allorché si

quel nobilissimo baldacchino di un canta Credoj avendo sempre vi-


il

gran panneggiamento di velluto ros- cino in piedi un maestro di ceri-


so, con trine, ricche frangie, e cor- monie, e lateralmente il suo cau-
doni d'oro sostenute da alcuni an- datario. Il suddiacono ministrante
geli pure dorati, mentre altri sosten- sta sui gradini dell' altare, tra il

gono le chiavi e il triregno: inol- diacono, e suddiacono greci. Termi-


tre sono i suoi fregi decorati delle nato il canto del Gloria^ tutti si

Pontificie armi, ed il riquadro, o alzano quando il Papa dice Pax vo-


fascie della coltre (la quale é di ed all'orazione, cui il coro rispon-
bis,
lama d'argento) ha i fiori ricamati de prima et cum spirita tuo, e poi
in oro, essendo simile quella coltre Amen. Indi il Pontefice si rimette
alla coltrina della sedia. I due lati a sedere, e ripiglia la mitra, e il

poi del trono sono parati


con da- grembiale, che forma come un fini-
maschi rossi ed ornati con trine,
, mento della pianeta, essendo dello
e frangie d'oro. Giunto il Papa al stesso colore e drappo, e che è con-
trono , col solito accompagnamen- segnato, come si disse, a un chierico
to dei Cardinal vescovo, dei Car- di camera ,
quando il Papa non
dinali diaconi assistenti, degli udi- siede; deesi però avvertire, che tal
tori di Rota, sostenitori delle fìmbiie grembiale è diverso da quello di
della falda, e de' camerieri segreti lino che pone al Papa altro chierico
sostenitori del di lui strascico, nonché di Camera allorché si lava le mani.
GAP CAP 21
In appresso suddiacono latino
il il suddiacono latino sta in atto di
ministrante, servito da un cerimo- sostenere dalla parte opposta. Pre-
niere vicino al trono ove il Papa si messo il Dominus i^obisciim, e Vlni-
è vestito, canta V epistola latina , e tium s. Ei'angelìi, cui risponde il

quando V ha terminata, ferma si coro, dopo la triplice incensatura,


nello stesso luogo per aspettare, che canta il vangelo, segnandosi con
sia cantata la stessa epistola in lin- tutti gli astanti la fronte, la bocca,
gua greca dal suddiacono greco, per e il petto, secondo l'uso antico ram-
andar poi ambedue, il primo alla mentato da Amalario. Finito l'evan-
destra, e il secondo alla sinistra, a gelo, risale all'altare, partono cin-
baciare Papa. I cantori
il piede al que ne restano due soli
accoliti, e
intonano subito con canto andante presso il leggio, da cui si scosta il
il graduale, e il Pontefice legge se- suddiacono latino, sostenendo in ma-
dendo r epistola, e il graduale. Poi no il libro aperto. Rimangono due
segnando colla croce il libro, la soli candellieri pel vangelo, che si
fronte, le labbra, e il petto, legge legge in greco, per riconoscere la
il vangelo, mentre il coro canta la superiorità, e il primato della chiesa
sequenza , Victìmce Pascila li, del latina sulla greca. A denotare per
celebre Matteo Simonelli. Il Cardinal altro l'unione delle due chiese, nei
diacono ministrante parte dall'alta- Pontificali che celebra il Papa, sem-
re, ove precedentemente avea letta pre cantansi l'epistola e il vangelo
r epistola, ed aveva collocato nel in latino, ed in greco. Indi il dia-
mezzo della mensa il libro degli evan- cono greco, fatte le consuete genu-
geli. Va dipoi al soglio a baciar la flessioni, porta il libro del vangelo
mano destra del Papa, ed allorché in mezzo alla mensa dell'altare, poi
egli torna all'altare, il Cardinal ve- va a baciare al Papa, e
il piede
scovo assistente presenta la navicella tornato all'altare, genuflesso dice nel
al Pontefice, che mette V incenso proprio idioma, munda cor menni
nel turibolo sostenuto dal decano, ec. Alzatosi dipoi in piedi, prende
o dal più anziano de' votanti di se- il libro del vangelo, e col suddia-
gnatura. Giunto air altare il Cardi- cono greco alla sinistra, torna al
nal diacono, ed ivi genuflesso, dice soglio, assistito sempre da im mae-
Munda cor menni , poi si alza, e stro di cerimonie. Ivi genuflesso do-
prende il libro,ed avendo alla sua manda in greco la benedizione al
sinistra il suddiacono latino, accom- Papa, il quale gli risponde in lati-
pagnato dai sette ceroferari coi can- no, e ricevuta la trina benedizione,
dellieri, e preceduto dal turiferario, s' incammina al sito destinato per
recasi al soglio ove, col capo chino, cantar il vangelo in greco, rispon-
dice Jubc^ Domine^ benedìcere , ed dendogli in quest' idioma al princi-
il Papa sedendo risponde, Dominus pio, e al fine il suddiacono greco,
sit in corde tuo^ e lo benedice con che sta dietro al leggio. Quando lo
tre segni di croce, terminandosi dal ha terminato, i due suddiaconi la-
coro il secondo Allelujn. Quindi, tino e greco portano a baciare i

alzandosi tutti in piedi, il Cardinale libii del vangelo al Pontefice. Il

va al luogo del vangelo, ov'è situato turibolo, che ha servito per incen-
un leggio, che fa Je veci dell' am- sare il vangelo, viene portato al
bone, e sopra cui pone il libro, che Cardinal vescovo assistente, il (p>ale
fti CAP CAP
disceso a' piedi del trono, dà tre in-
censature al Papa. Uffizi del Cardinal diacono, del
Non dispiaccia che qui si spie- suddiacono, del sacrista, dell' ac-
giri il significato de' sette candellie- colito per lavare i vasi sagri, e
ri portati da altrettanti accoliti apo- preparare la mensa al sagrifi-
stolici, ne' pontificali, e nelle proces- zio. Ritorno del Papa all' alta-
sioni del Corpus Domini, e delle re, e cerimonie per la pregusta-
canonizza/ioni, che celebra il Papa. zione delle ostie, da farsi dal sa-
Il rito della Romana Chiesa, adot- gri sta, e del vino, e dell' accjua.
tato ancora da altre, di adoperare dal credenziere Pontificio. Incen-
sette candellieri nella messa ponti- sazione dell' altare, del sagro
ficale vuoisi originato dall'uso in cui Collegio, e degli altri assistenti.
anticamente in Roma, sette accoliti

di quel rione dove il Papa andava Cantandosi dal coro Et incarna-


a celebrare, lo precedevano con set- tus est, il Cardinal diacono mini-
te candelabri con candele accese strante, col suddiacono latino alla
sino air altare, relativamente al nu- sinistra, parte dall'altare facendo le
mero de' sette rioni ecclesiastici, nei debite riverenze, ed ambedue, ac-
quali era divisa la città. Significano compagnati da un cerimoniere, si
pertanto i detti candellieri, quelli recano ad una credenza a cornu epi-
che in egual numero, e di oro de- stolae, ove stanno i cinque candellie-
scrive neir Apocalisse s. Giovanni ; ri, essendo gli altri due^ come dire-
non che i sette doni dello Spirito mo, nell'altra credenza, ov'è il servi-
Santo, di cui deve essere rivestito zio de' vasi d' argento dorato del
U celebrante. Cardinal diacono, che ivi si lava le
Molti Pontefici dopo il vange- mani, facendo altrettanto il suddia-
lo, imitando gli antichi predeces- cono. Quindi ritornano all' altare
sori, massime s. Leone I, e s. Gre- preceduti da due mazzieri, e dal
goiio I , recitavano una omilia , cerimoniere, ed ascendono sulla pre-
dopo la quale, cantato dal Car- della. Il Cardinal diacono passa al

dinal diacono ministrante il Con- lato del vangelo, ed il suddiacono


fiteor, il Papa compartiva la bene- a quello dell' epistola, ed insieme
dizione, a cui i cantori rispondevano spiegano la sopratto vaglia sulla men-
tre volte Amen, e subito intuonava sa dell' altare, la quale trovasi pie-
il Credo. Ora il Pontefice lo intona gata verso i candellieri. Essa è di
dopo r incensazione, genuflette con tela damascata, orlata di merletti
un ginocchio all' incarnalus est, e d'oro, da cui ancora è frammezzata ,

tostoche ha finito di recitarlo, si ed è volgarmente detta Tovaglia


mette a sedere, ugualmente che dell'Jncarnatus, perchè si spiega
dopo il Gloria. Ripiglia la mitra, dopo il canto del medesimo. Il Car-

e il grembiale, e, come superior- dinal diacono fermasi in mezzx),


mente dicemmo, chinando il capo voltato verso la croce, e il suddia-
con tutti gli astanti quando il coro cono scende per la parte anteriore.
canta Et iticarnatus est ec, genuflet- Preceduto il suddiacono dai maz-
tono quelli soli, che stanno in pie- zieri , e assistito dal cerimoniere
di , giacche gli altri tutti siedono va alla credenza detta del sagri-^

a' rispettivi posti indicati di sopra. sta, situata parimenti dal lato del-
,

CAP CAP s3
l'epistola, vicina all'altra menzionata sta, coir assistenza del credenziere,
del Cardinal diacono, e sopra cui o bottigliere lava i| calice , la pate-
«ranno gli altri due candellieri più na, il cucchiarino, le ampolle, ed un
grandi portati in processione dagli vasetto col vino, meno 1* ampolla
accoliti. Ivi gli viene da un ceri- dell' acqua, che si lava con questa.
nrjoniere , o da un chierico della Il credenziere, alla presenza de* me-
cappella, legata dietro il collo con desimi, versa l'acqua, e il vino in
t'ettuecie una tovagliola di seta bian- altra tazza, e ne fa la pregustazio-
ca ricamata d'oro, volgarmente chia- ne, che anticamente eseguiva pure
mata davarola, pendente davanti al il sagrista. Dopo di che il bottigliere
petto, edimmediatamente piglia la riempe di vino un'ampolla , e un'al-
borsa, col corporale, entro cui sono tra di acqua, consegnando entrambe
inclusi due purifìcatoi, con una sca- all'accolito votante. Questi colle am-
tola d'argento, che contiene le ostie, polle e con la tazza, e il sagrista
e che è posata sulla stessa borsa. col calice, patena, e cucchiarino, co-
Porta elevata la borsa con ambe le perti col velo pendente dalle spalle,
mani, e fa ritorno all'altare collo collo stesso accompagnamento, con
stesso accompagnamento de'mazzieri, cui vennero alla credenza , si reca-
e del cerimoniere. Fermatosi poi no air altare, ove ciascuno posa so-
sulla predella dalla parte dell'epi- pra la mensa vasi recati. Allora
i

stola, presenta la borsa al Cardinal il Cardinal diacono prende tre ostie


diacono, il quale prende la scatola dalla scatola aperta dal sagrista, e
delle ostie, mensa.
e la pone sulla le dispone sopra la patena in linea
Indi prende la borsa, da cui cava retta, in modo, che non escano
il corporale, e lo stende secondo il fuori. Finalmente il medesimo dia-
solito, ponendo da un lato i due cono pone vicino al calice la pisside
purificato!. colle particole, che debbono servire
Quando è partito il suddiacono per la comunione de' Cardinali dia-
dalla credenza monsignor sagrista , coni, e di nobili laici. Talvolta però
che precedentemente dal soglio è la descritta lavanda de' vasi , che
venuto alla credenza medesima, vie- secondo il cerimoniale deve fare il

ae coperto da un velo di seta bianco sagrista , si eseguisce in sua vece da


con merletto d'oro, che gli pende im cerimoniere.
dalle spalle. Prende il calice, la pa- Terminato il Credo da'musici, il
tena, due purificatoi, e un cucchi a- Papa si alza per cantare il Dominux
rino d'oro, e cuopre tutto col me- vobìscum, e V Oremus, e per leggere
desimo velo pendente. Nello stesso r offertorio, che s' incomincia a can-
tempo uno de' votanti accoliti prende tare andante dal coro, col bellissimo
due ampolline vuote, ed una piccola mottetto Christus resurgens, com-
tazza , e tanto il votante, che il sa- posizione di Felice Anerio, ed è
grista preceduti dai mazzieri van- uno de' più ben concertali della
no col cerimoniere alla credenza Cappella. Intanto il Papa depone
del Papa, situata dalla parte del r anello Pontificale ed guanti, che , i

vangelo. Ivi monsignor sagi ista por- gii vengono levati dai diaconi assi-

ta il calice, la patena, e il cuc- stenti, e consegnati al votante acco-


chiarino , e il votante le ampol- lito, il quale sta genuflesso avanti il

line, e la tazza Quinih il sagri- Papa con un tondino dorato per ri-
54 CAP GAP
ceverli ; ed 11 priore de* capo-rioni , o già arrivato all'altare. Il Papa l'of-

un conservatore va alla credenza del fre al solito,'^ alzandola con ambe le


Papa a prendere il boccale e bacile mani, e dicendo suscipe, e poi mette
per dar l'acqua alle mani al Pontefice, l' ostia sul corporale. Frattanto il

recandosi al trono nel modo, e col- suddiacono presenta al Cardinal dia-


raccompagnamento suddescritto, por- cono l'ampolHna col vino, che in-
tando grembiale di lino un chie-
il fonde nel calice in quantità sufficiente
i*ico camera, ed il pannolino un
di per tre. Il suddiacono prende il cuc-
uditore di Rota. Dopo la lavanda chiarino [Fedi), nel quale il sagrista
delle mani, il Papa, ripreso dal Carr versa alcune goccie
d'acqua, e in
dinal vescovo assistente 1" anello usua- atto di gefiuflettere il Ponte- verso
le, o piccolo, diverso dal pontificale fice, dice: Benedicite, Pater sancte.
(se pure questo non è fatto in mo- Ricevuta la benedizione infonde ,

do da servire anche co' guanti), l'acqua dentro il calice, che il Car-


scende dal trono, e benedicendo il dinal diacono ministrante consegna
o
sagro Collegio, come avea fatto nel in mano al Papa, ed unitamente
recarvisi , arriva ai gradini dell* al- sostenendolo, dicono OJferìmus. Fi-
tare , che poi bacia nel mezzo. no al pontificato di Benedetto XIIÌ,
Prima che il Papa si rechi al- creato nel 17^4, le prove dell'ostia,
hanno luogo le Probe ,
l'altare, co- del vino, e dell'acqua, si facevano
me appresso. Il detto Cardinale te- quando il Papa era giunto all'altare.
nendo prende una delle
la patena Indi il Pontefice mette il calice
dopo averla toccata colla
tre ostie, e sul corporale, e fattavi sopra una
patena medesima, la consegna al croce, diacono lo copre colla palla,
il

sagrista. Dipoi prende un'altra ostia e dipoi consegna la patena al sud-


delle due rimaste, e tocca pure con diacono latino. Il Papa chinandosi
essa la patena, e il calice dentro, alquanto, dice allora in spirila hu-
e fuori, e similmente la dà al sa- mililatis, alza le mani al cielo, ed
grista,che la consuma rivolto verso unendole sopra l'altare, benedice
il Papa. Dopo tale cerimonia, che l'ostia, e il calice colle parole, et
chiamasi la Proba, sulla quale è a benedic. Quindi, messo l' incenso nel
vedersi il Cancellieri, De Secretariìs turibolo, incensa l'oblata e l'altare,
tom. I, pag. 528, Prcegualatio pa- e poi, presa la mitra, riceve tre
nis, et vini in sacris Pontifìcum a tiri d' incensatura dal Cardinal dia-
sacrista , prcestanda
il Cardinale cono ministrante, che dopo aver
posa patena sopra la mensa,
la incensato anche il Cardinal vescovo,
prende le ampolline del vino, e del- e i due Cardinali diaconi assistenti,
l'acqua dalle mani del suddiacono si pone in giro ad incensare tutto
latino, e tenendo monsignor sagrista il sagro Collegio, i patriarchi, gli
in mano il vasetto, riceve dal Car- arcivescovi, ed i vescovi assistenti
dinal diacono porzione di quell'acqua, al soglio, lasciando il turibolo ad
e di quel vino, dentro la medesima un uditore di Rota, dal quale il

tazza, che subito beve, per compiere detto Cardinal diacono viene incen-
la pregustazione d'ambedue le specie sato prima de' vescovi non assistenti,
sagramentali. Poscia il Cardinal dia- donde egli comincia il proprio giro.
cono riprende la patena con l'ostia Il Cardinal Bona Rerum Liturg. ,

rimastavi, e la consegna al Pppa lih. I, cap. XXV, § IX, spiega il


j ,

GAP CAP 25
jtignificalo di questo rito suli' incen- di il Pontefice, deposta la mitra,
sare anche i laici, e dice: " Qiiod torna in mezzo all'altare, e colle
" vero ministris altaris, ac postea mani giunte dice: Suscipe, sancta
»5 circumstantibus etiam laicis ihuris Trinitas, e baciato l'altare, soggiun-
" suflltus praebei'i soleat , non ad ge : Orate fratres. 11 suddiacono
« dignitatis praerogativam pertinet, latino dice , Suscipiat Dominus, e
»> ut per abusum irrepsit sed ad , finalmente dal libro, che gli sostiene
« religionein pertinet; ut nimirum un patriarca od nn vescovo assi-
» excitet adorationem, et effectum stente, poggiato sul porta-messale,
y* divinae gratiae repraesentet. Unde legge segretamente : Oblata, Domine.
( Apocal. 8) : M Incensa sunt oratio- Poco prima che incominci il prefa-
>^ nes Sanctorum « et in psalmo ca- zio, nel Pontificale di questo giorno,
» nimus. « Dirigatur, Domine, ori^ due cerimonieri vanno a prendere
*> lio mea, sìcut incensum in con- i due ultimi Cardinali diaconi, che
"
»> spectu tuo. si recano ai due lati dell'altare,
ove restano a somiglianza degli an-
geh, che custodivano il monumento,
Canto del Prefazìo, e del Sanctus
o sepolcro del risorto Signore, stan-
consacrazione ed elevazione del-
do uno incontro all'altro, sinché il
l' Ostia, e del calice. Lavanda
Papa parte dall'altare, e va al so-
della Jistola d' oro , e pregusta-
glio, tornando allora anch' essi ai
zione del vinoj ritorno del Papa
loro posti. Allorquando poi restano
al soglio dopo il Pater nosler, e
da incensarsi gli ultimi quattro Car-
la recita dell' Jgnus Deij e rito
dinali diaconi, Papa viene avvi-
il
di distribuire la pace.
sato dal primo cerimoniere, e intona
il Prefazio dal libro collocato sul
Mentre V uditore di Rota prosie- porta-messale, o leggile, voltandone
guo l'incensatura ( che dopo i vesco- i fogli il Cardinal vescovo assistente.
vi non assistenti dà al commendatore Il Cardinal diacono, nella suaccen-
di s. Spirito, agli abbati mitrati, ai nata incensazione, si regola in modo
penitenzieri, al governatore di Ro- da trovarsi in mezzo al presbiterio
ma, e agh altri coli' ordine di pre- della Cappella, per chinare il capo,
cedenza descritto al n. i di questo quando il Pontefice canta: gratias
§ cioè alla Cappella della Circonci- aganius Domino Deo nostro. Al
sione), il Papa continua la celebra- Sanctus, un cerimoniere accompagna
zione della messa. EgU, ricevuta la otto torcie accese ornate con carte
suddetta incensatuia, torna a lavarsi colorale e intagliate, portate da al-
le mani per mezzo del senatore, trettanti votanti di segnatura, sup-
ovvero d* uno de' conservatori di plendo mancanze referendari
alle i

Roma, che gli somministra l'acqua e cappellani comuni, per ricevere


i

colle menzionate cerimonie, leggen- la ss. Comunione.


do il salmo Lavabo, dal libro che Bacia il Papa l'altare, unisce le
sorregge il Cardinal vescovo assi- mani e poi fa tre segni di croce
,

stente, sostenendo la candela il pa- sopra l'ostia, ed il calice. Prosieguo


triarca, o altro vescovo assistente al le orazioni colle mani giunte, e fa
soglio, uffizio, che esercita anche il Memento per i vivi. Poscia le
nella continuazione della messa. In- stende sv^ oliata 3 le riunisce pey
,.

9.6 CAP CAP


dire altre preci, e vi fa sopiM tre porla principale della baslUca; con-
segni di croce, e poi uno sopra certo, che precedentemente pur suo-
l' ostia , e un altro sopra il calice. nano, allorquando il Pontefice in
Cessa intanto il canto Hosanna
deli' sedia gestatoria ne' Pontificali si reca
ì'i exccdsìs, e tace il coro. Il Som- dalla porta della basilica all'altare
mo Pontefice prende l'ostia pacifi- del ss. Sagramento, e da questo a
ca, e akati gli occhi al cielo, la quello Pontificio. Fatta l'elevazione,
benedice con un segno di croce, e il coro canta il Bene.dictus qui venit,

tenendola con ambe le mani fra i e il Papa prosegue le parole del


due indici, e i due pollici, profe- canone, con tutte le altre cerimonie.
risce le parole della consagrazione Prima poi del Pater nosler^ il sa-
dopo le quali adora con una genu- grista va alla sua credenza, ove
flessione, ed alza l'ostia sacrosanta, ^ncora passa l'accolito votante, il
facendone l' ostensione al popolo nel quale prende le ampolline del vino,
mezzo, alla sua destra, e alla sini- e dell' acqua , ed il piccolo vasetto,
stra. E dopo di averla messa sul mentre il sagrista coperto sulle ,

corporale , contorna ad adorarla spalle prima col velo di seta bianca


un'altra genuflessione. Scoperto il con merletto d'oro, prende il cala-
calice dal Cardinal diacono mini- mo, ossia la fistola, colla mano
strante, il Pontefice lo prende con destra, e con la sinistra il calice
ambe le mani, e ritenendolo colla per l'abluzione del Pontefice, e dopo
ministra,vi fa sopra colla destra un essere stato tutto coperto coll'estremi-
segno di croce, e vi pronuncia sopra tà del velo dal cerimoniere, che dee
le parole della consagrazione soste- accompagnarlo, s' incamminano am-
jiendo il calice alquanto sollevato. Poi bedue co' mazzieri avanti alla cre-
calatolo sul corporale, l' adora con denza Pontificia. Ivi il sagi'ista pone
una genuflessione, lo innalza, e Io il calamo, e il calice, e l'accolito
mostra da tutte e tre le parti. Du- il vasetto, e le ampolline, da cui
rante r ostensione delle due specie subito viene tolto dal bottigliere del
sagramentali , le guardie nobili , e Papa quanto vi rimase d'acqua o di
gli sviy.zeri si cavano il cappello e vino, ed altro vino ed altra acqua
,

8tanno genuflessi con un ginocchio, sono dal bottigliere medesimo poi


ponendo i primi a terra lo squa- sostituiti. Nel modo, come si è detto
drone, e nel medesimo tempo la di sopra, si lavano di bel nuovo le
guardia civica scelta, i capotori, e i ampolline, e il vasetto, ed anche la
granatieri, che stanno schierati nel- fistola, e il calice dal sagrista, col-
la basilica , presentano le armi, e r aiuto del medesimo credenziere, il

atanno genuflessi con un ginocchio quale riempie le ampolline di nuovo


Il Papa fatta l'ostensione del calice, vino, e di nuova acqua, facendone
lo rimette sul corporale, e il dia- egli prova, nello stesso modo
la
cono lo ricopre con la palla, detta descritto per l'altra lavanda de' vasi.
Jiola, o fili ola, facendo il Pontefice L'accolito prende le ampolline, e
altra genuflessione. la tazza, ed il sagrista il calamo, e
Mentre si fa l'ostensione dell'o- il calice con due purificato! , già
stia , e del calice , si suona dalle presi prima di partire dalla sua
trombe delle guardie nobili un me- credenza, e precedendo i due maz-
Ipdioso concerto, sul finestrone della zieri va col cerimoniere alla destra
,

GAP CAP 27
del soglio , restando uno accanto funzioni. Fatta pertanto dal Ponte-
all'altro nel gradino superiore. fice una genuflessione al ss. Sagra-
Il Pontefice canta tempo a suo raento, a capo scoperto, e colle ma-
J* orazione domenicale , ma quando ni giunte, parte dalTaltare, e torna
avanti di essa dice Per omnia sce- : al soglio. Il Cardinal vescovo assi-

lilla sceculorum^ in questo pontifi- stente, appena riceM.ita la pace dal


cale il coro non risponde l' Amen, Papa , s' incammina a
portarla al
perchè in tal giorno mentre un Som- primo Cardinal vescovo, al primo
mo Pontefice celebrava in s. Gio. Cardinal prete, e al primo Cardinal
in Laterano gli angioli dal cielo
,
diacono; poi la dà al primo pa-
risposero Anicnj onde in venerazio- triarca o arcivescovo assistente a si-

ne di questo prodigio non si rispon- nistra del soglio : indi al primo ar-
de dai cantori. Vuoisi, che il t'on- civescovo o vescovo assistente a de-
tefice sia slato s. Gregorio I, al qua- stra, e quindi ad un uditore di Ro-
Je inoltre avvenne, che mentre ce- ta, che accompagnalo da un ceri-
lebrava nella basilica liberiana, dopo moniere, la porta in giro al primo
aver detto Pax Domini sit semper vescovo non assistente, il quale la
vobiscimi ^ un angelo gli rispose, et passa agli abbati mitrati , e questi
Clini spirita tuo. Il citato Adami ,
ai penitenzieri, al governatore di
seguendo la spiegazione che Inno- Roma, che la dà ai prelati di fioc-
cenzo III, Mysteriorum Missae lib. chetti, e questi ai protonotari apo-
8, cap. 13, fa AeW Amen, diceche stolici. Dopo il governatore, l'udito-
significando il pianto de' fedeli per re di Rota porta la pace al princi-
la morte del Salvatore , ed essendo pe assistente al soglio ; al senatore,
questo giorno di per la allegrezza che la passa primo conservatore
al

di lui gloriosa risurrezione, con ra- di Roma, il quale la comunica ai


gione non si risponde V Amen, per compagni , compreso il priore dei
non rammentare tale mestizia. caporioni ; indi lo stesso prelato la
Cantatosi dal Papa il Pax Do- poita maestro del sagro ospi-
al
mini sii semper vohiscum, dopo aver zio, e al suo collega uditore più
diviso r ostia in due parti, ed aver- anziano, e quindi progressivamente
ne posto al solito un pezzetto nel la ricevono i chierici di camera , i

calice, i cantori rispondono et cum votanti di segnatura ,


gli abbrevia-
spirita tuo. Poi dice il Papa gli tori,ed i referendari. E datasi dal
Agnus Dei, che sono ripetuti da menzionato uditore di R^ota la pace
tutti gli astanti , e letta l' orazione al cerimoniere, che l'accompagnava,
Domine Jesii Christe^ qui dixisti, questi la porta a tutti quelli, i quaU
bacia l' altare col Cardinal vescovo hanno luogo in Cappella, con l'or^
assistente, e dà la pace prima al dine descritto alla citata Cappella
medesimo , e poi a' due Cardinali della Circoncisione.
diaconi assistenti, riservandosi a dar-
la al Cardinal diacono del vangelo, Ostensione al popolo dell' Ostia, e
dopo di averlo comunicalo, nel Towm- del calice fatta dal Cardinal dia-
lum pacìs. I cantori vanno repli- cono , e traslazione dell' una e
cando Y Agnus Dei, ma non dico- deW altro dall' altare al trono
no dona nohis parem finché non , d^t Papa. Comunione del Papa
^iano terminate tutte le seguenti sotto il trono; del Cardinal iUor
,,

28 GAP GAP
cono, e del suddiacono latino j e vicino al Papa, il quale genuflette,
de Cardinali diaconi, e laici no' ed adora umilissimamente il ss. Sa-
bili, dopo la recita del Confiteor. grainento, come fanno, mentre passa
dall' altare al trono , i Cardinali , e
Dopo che il Pontefice è partito tutti gli astanti. A questo punto le

dall'altare, il Cardinal diacono mi- guardie nobili, le quali circondano


nistrante resta dalla parte dell' epi- il presbiterio, si levano il cappello,
stola colle mani giunte, rivolto in e pongono lo squadrone, e il ginoc-
modo, che possa vedere il ss. Sa- chio a terra, siccome praticano al-
gramento suil' altare ed il Papa , . l' elevazione , anche nelle Cappf^lle
Allorché egli abbia veduto questo ordinarie ; facendo altrettanto la

.salire sulla di lui sedia, si volta al- guardia svizzera, che sta attorno al
l'altare, e fatta una genuflessione, presbiterio, cioè nel modo che di-

copre con una stella d'oro, avente do- cemmo parlando dell' elevazione e ,

dici raggi, chiamata da' greci aste- che replicheranno dipoi in uno alle
risco, r ostia consagrata, affinchè non guardie nobili. Indi il Pontefice si
possa esser mossa dall'aria , o ca- alza , e resta in atto di adorare, fer-
dere sul pavimento ; uso che nella mandosi in piedi il suddiacono alla
Chiesa romana &' incontra per la sinistra del Papa, perché vicina al
prima volta nell' Ordine della mes- cuore, come spiega il Macri, per si-
sa pontificale, scritto sotto Urbano gnificare, che il sangue scaturì dal
"Vili. Quindi lo stesso diacono pren- lato destro di Cristo ferito. Antica-
de la patena, ed alzatala con am- mente il calice non si poneva die-
bedue le mani sino alla fronte, tro r ostia, come si costuma al pre-
ìa mostra al popolo. Dopo fa un sente, ma al lato destro, per deno-
lììczzo giro ,
rivoltandosi alla destra, tare lo spargimento del sangue e ,

finché appunto riguarda con la fac- dell' acqua, usciti dal lato destro del
cia il Papa e poi nella medesima
, Redentore.
forma torna indietro, e passando a Il diacono quindi prende il cali-

fare l'altro mezzo giro, si rivolta ce, e ne fa al popolo , e al Ponte-


agiatamente verso il popolo, e poi fice medesima ostensione fatta
la

con gravità dalla sinistra , benché dell' ostia e poi un maestro di


,

torni, come prima, colla faccia ver- cerimonie, che lo accompagna al


so il Papa. Consegna poscia la pa- trono lo copre con una palla di
,

tena coir ostia consagra ta , fermata seta con merletto e fiocchi di oro,
dall'asterisco d'oro, al suddiacono ed in tal modo con divozione e ,

genuflesso dalla parte del vangelo passo lento il Cardinal diacono


il qualela riceve colle mani coper- Io porta al Papa il quale genu- ,

te da un pannolino griccio con mer- flesso r adora come l' ostia e si ,

letto d' oro, che gli pende dal collo, alza. Indi lo stesso diacono si ri-

ed egli ancora genuflesso l'adora, tira , e resta in piedi alla sua de-
finché il suddiacono si alza per por- stra , vicino al Cardinal vescovo as-
tarla al Pontefice. Allora il diacono sistente, e a monsignor sagrista. Po-
levandosi torna dalla parte dell'epi- scia i due pritni patriarchi o arci-
stola, aspettando che il suddiacono, vescovi assistenti, presentano al Pon-
accompagnato da un cerimoniere tefice la candela accesa, o il messa-
e con divoto raccoglimento, giunga le, dg cui egli legge le due orazioni:
,,

CAP CAP 29
Domine Jesu Chn'ste, Fili Dei vi- > Pontifex est Christi vicarius, et
w, etc. e Perceptio Corporis tiii il : « caput omnium , qui in Ecclesia
secondo cerimoniere ri move dalla " deglint militanti, ila Christum Ec-
patena , che sostiene il suddiacono, « desiai caput perfectius, ac subli-
la stella d'oro, e il Papa prende « mius repraesentans , ad sublimio-
una delle due parti dell' ostia colla « rem locum communicare solet ".
sinistia , ex destro latere ad desi- Un' altra ne riporta il cerimoniere
gnandiini Dominici lateris perciis- Chiapponi, Ada Canoniz. s. Pii V,
sionem, dicendo: Paneui coelestem^ p. 2 35, cioè che siccome Gesù Cri-
e battendosi il petto tre volte, dice : sto consagrò il pane e il vino nel
Domine^ non suni dignusj e dopo cenacolo , ed offerendosi al Padre
di aver detto Corpus Domini nostri sotto gli occhi di tutto il mondo
Jesu Christìj etc, e di aver forma- compì e perfezionò il sagrifizio nel
to il segno della croce, l'assume. Al- Calvario, cosi appunto il Pontefice,
loia il suddiacono latino si ritira vicario di Cristo, consagra nell'alta-
al suo luogo di prima, per dar sito re, figura del cenacolo, e si comu-
al diacono, che si accosta col calice nica nel trono in faccia a tutti per
al Papa. Monsignor sagrista conse- imitare il crocefisso Signore sul mon-
gna la fistola (Fedi) al Cardinal te Calvario. Simile a questa spiega-
vescovo assistente, che, baciata la zione è quella su ciò addotta da s.

mano, la dà al Papa, il quale met- Bonaventura ( Oper. tomo I, in


tendola dentro il calice assorbe con Psalm. 21), il quale in questa oc-
essa una parte del sangue ; e tosto casione riconosce il vicario di Cri-
che ha finito di assumerlo termina , sto più conforme al capo invisibile
il coro di cantar V Jgnus Dei^ col della Chiesa. Una volta il Papa si

dona nobis pacem. Prima di dire comunicava sedendo come rileva ,

della comunione del diacono e sud- anche Benedetto XIV, nella Lette-
diacono, è bene premettere il si- ra a monsignor Reali sopra il ce-
gnificato del rito con cui il Papa
, lebrar la messa sedendo, Koma
si comunica al trono quando cele- 1754; ma oggi non è più in uso
bra pontificalmente. tal rito; bensì, nel cerimoniale della
Romanus Pontifex, dice Innocen- Cappella Papale, si lascia al Ponte-
zo III, de Myster. Missce, lib.IV, c.9, fice la libertà di comunicar sedendo
*> non communicat ubi fi'angit, sed i Cardinali diaconi, ed i nobili per-
»' ad altare fiangit, et ad sedem com- sonaggi laici , che hanno posto in
»' municat, quia Christus in Emmaus Cappella , de' quali ui appresso si

« coram duobus discipulis fregit ,


parlerà.
w et in Jerusalem coram aposto- Consumatosi dal Papa il calice
*> lìs manducavit. In Emmaus fie- fa la comunione del Cardinal diaco-
»» gisse legitur, sed manducasse non no, e suddiacono latino, col rompere
» liegitur. In Jerusalem non legitur in due parli l'altra porzione dell'ostia
>» fregisse , sed legitur comedisse ". rimasta, onde con una di queste co-
11 Macri ciede espressa in questo munica il primo, che resta in piedi,
rito la passione di Cristo; e il Du- e coir altra il secondo in ginocchio.
rando, Ralion. divin. Offìc. lìb. IV, Ambedue avanti di pigliar la co-
aggiunge su questo rito singolare , la munione, gli baciano l' anello, e do-
seguente ragione ; » Sicut saiictissimus po ricevono dallo stesso Pontefice
,

3o GAP CAP
V osculum paclsy o bacio sulla boc- quelli di Bologna e di Ferrara, an^
ca. Non comunica il diacono e sud- cor essi ricevevano la comunione dal"
diacono greci, come riflette il Can- ' le mani del Papa. Ed è perciò, che
Descrizione de' Pontificali^
cellieri, in queste due occasioni il Cardinal
f).
perchè questi non hanno
12 1, diacono ministrante, dall' altare torna
mimstrato all'aitare come i latini ; di nuovo al soglio a cantare il Coti-
ma hanno solamente cantato l'epi- fileor alla sinistra del Papa, il quale
stola, e il vangelo in greco; inol- sta in piedi scoperto, chinando il dia-
tre aggiunge, che sono essi per lo cono il capo nelle due volte, in cui di-
più preti, e perciò hanno prima ce- ce et libi Pater. Indi il Pontefice canta
lebiato,né conviene far variare sen- le due orazioni Alisereatur, et iiiclul-

za bisogno il rito loro, dappoiché gefitianij alle quali due volte il co-
si comunicano in fermentato. Fat- ro risponde Anien^ benedicendo in
ta la comunione coli' ostia nel mo- fine il Pontefice gh astanti con un
do suddetto, il diacono, e suddiacono segno di croce. Il diacono torna al-
partono immediatamente, e tornano l' ove mostia al popolo e al
altare,
ali altare riportando il diacono il
, Papa, come avea fatto del calice^ la
calice con entro la fìstola d' oro pisside colle particole consagrate, che
con cui si dice ricordare la can- poi consegna al suddiacono, il qua-
na, la quale colla spongia di aceto e le la porta al Papa, che all' avvici-
fìele fu approssimata alle labbra del- narsi di essa genuflette, siccome fan-
l'agonizzante Gesù. Il suddiacono no gli comprese le guardie
astanti,
porta via la patena, ed il Papa genu- nobili.Quindi due uditori di Rota;
flette con tutti gli astanti e le guar- ascendono al soglio, per sostenere
die nobili, quando
il diacono e sud- avanti al Pontefice un velo disteso,
diacono partono, come aveano fatto dinanzi al quale s' inginocchiano i

allorché ambedue si erano recati al due Cardinali diaconi avSsistenti, e


trono. Giunti essi all' altare, il sud-^ uno dopo r altro prendono la co-
diacono purifica la patena sul calice munione, baciando prima 1' anello al
attentamente da tutte le particelle j Papa, il che tanno tutti gli altri.
e il diacono colla fìstola sume un' al- Salgono al trono dopo di essi, e per
tra parte del sangue prezioso di Cri- ordine un dopo V altro gli altri Car-
sto, lasciando ilresto pel suddiacono, dinali diaconi, indi il principe assi-
il quale lo sume senza la fistola, pu- stente al soglio, il senatore, i tre con-
rificando poscia ed asciugan-
il calice, servatori di Rota, il priore de' ca-
dolo coi purificatoio. Frattanto il Pa- po-rioni, e il maestro del sagro o-
pa prende l'abluzione, che gli viene spizio. 47^75 presso il
Nel codice
presentata in un piccolo calice dal Gattico, Jcta Caerem. p. 4^, si leg-
Cardinal vescovo , che poi lo resti- ge che nel giorno di Pasqua, il som-
tuisce al sagrista. mo Pontefice comunicava tutti i Car-
Ne' soli due pontificali, che cele- dinah diaconi, a cui dabat immedia-
bra il Papa in questa festività di te maìiiun ad osculandiun, riceven-
Pasqua, e in quella di Natale, suol doli poi ad osculum orisy il che si
egli comunicare tutti i Cardinali pratica tutt' ora, e poscia ognuno di
diaconi, edi nobih laici, che hanno loro si recava all'altare »* ad su-
luogo in Cappella, e quando v' in- :" mendum Christi sanguinem de ma-
tervenivauo gli ambascialuri regii, « '* uu diaconi Cardinalis, qui ia mis-
CAP CAP 3i
» sa servi vi t , et cum calamo,
illis

« qiiem tenet in manu dextera, iu Ritorno del Papà aW altare , e fi-


» calice Christi sauguinem niinistrat ne della messa presbiterio offer- :

» dicendo : Sanguis D. N, J. C. cu- to al Pontefice^ ostensione delle


>• stodiat animam tuam in vitani «e- relìquie maggiori, e benedizione
yy ternani. Amen Quo diete . per solenne.
»> eura, recipit ipsoruai quemlibet
M communicantium per ordinem ad Terminata la comunione de* no-
>» osculum pacis ; et qiiuiii omnes bili accompagnati da un ceri-
laici,

'* communicautes Sanguinem sum- moniere partono i votanti di segna-


« pserint, dictus Cardinalis diaco- tura, e gli altri, che genuflessi sino
>* nus dat calamuni ad sugenduni dal Sanctus sostenevano otto lercie
« ab utroque capile subdiacono, et accese. 11 principe assistente al so-
»» postea calicem ad sumendum a- glio , in vece di tornare, come gli
»» liud, quod superest, de sanguine altri, al suo posto, si reca alla cre-
*» Christi". 11 Mabiilon, Commun. denza Pontifìcia, a prendere il ba-
praev. ad Ord. Roman. 98, rife- cile, il boccale, il velo, per darti
risce ciò, che si legge nel tomo IV r acqua alle mani del Pontefice, il

dello Specilegìo di Dachery, p. 3 06, quale intanto purifica le dita col vi-

che »» Urbanus VI anno 1878 post no, somministratogli con un'ampol-


j> suam in Val. bas. corona ti onem lina di, cristallo dal Cardinal primo
»» omnes diaconos Cardinales sua prete, che a questo effetto si reca
" manu pretioso corpore et sangui- sul ripiano del trono , asciugandosi
>i ne Chiisti communicavit, si cut de le mani col purificatoio, presentato-
« more Pontifìcum semper fuit ". gli dal Cardinal vescovo assistente.
Oltre di questi però a' tempi di A- Quindi presa la mitra, colle men-
lessandro VI, eletto nel
1492, co- zionate cerimonie, si lava le mani
municavasi dal Papa nel Pontifica- per la quarta volla, avendogli positi
le di Pasqua anche chiunque altro il chierico di camera il solito grem-'
avesse voluto accostarsi alla sagra biale di lino, presentandogli l' udi-
mensa, ed Burcardo racconta, che
il tore di Rota il pannolino per asciu-
una volta dalla gran quantità di per- garsi le mani. Dopo di che il
sone accorsevi, cadde inavverten- Pontefice fa ritorno all' altare per
temente per terra un' ostia. F. Roc- terminare la messa. E quindi da
ca De Sacra Stimmi Pontificis coni- avvertirsi, che essendovi il senatore
munione sacrosanctant missam cele- di Roma, senza la dignità di prin-
h ra ntis Komae 16 io.
^ Cur summus cipe al soglio incombe
assistente ,

PontifeXy quando solemniter cele- a come già avvertimmo, dar l'ac-


lui,
brat ad altare consecret , et ad qua alle mani del Papa la penulti-
soliuni communicet? nel suo The- ma volla, che se le lava, ovvero l' ul-
saurus Pontijiciaruni sacrarumqut tima iu mancanza del principe del
antiquitaluni^ nec non rituuni, pra- soglio. Allorquando il Pontefice in-
xiwn , et caeremoniaruni Romae , comincia a scendere i gradini del
1745', cioè. Opera omnia, Romae trono, i cantori Pontificii incomin-
1719, in cui al tomo I si
riporta- ciano r anlifona Communio detta
no altri analoghi punti sipegali dot- ancora Transitorium, che dura fin-
tu mente. ché il Papa, giunto all'allai't e bu-
,

32 GAP GAP
datolo abbia terminato di legger- " vestrae consuetum oft'erunt pres-
la dalla parte dell' epistola. Final- « byterium prò missa bene cantata ".

mente dopo che ha detto l' Ore- 11 Papa ammette al bacio della ma-
mus, e Dominus vobiscum, rispon- no l'arciprete , e del piede i due
dendo sempre il coro il Cardinal , canonici. Questo è il presbiterio sò-
diacono canta V Ite missa est. Al- lito darsi anticamente a' sacerdoti

hliLJa^ Alleluja, cui i cantori rispon- prò bene cantata missa, che si dà
dono, Deo gratìasj Allelnja, Alle- al Romano Pontefice ogni volta, e
Luja. il Papa, dopo che l'udi-
Allora ne' luoghi che celebra solennemente,
tore di Rota in tonacella colla cro- e sul quale scrisse eruditamente il
ce astata si è posto con essa dicon- Moretti. Dal Papa riceve detta bor-
tro a lui, stando sull'altare, iiituo- sa il Cardinal diacono ministrante ,
na Sit nomea Domini benedictwnj
: che ha cantato il vangelo, e questi
Adjuloriwn nostrani in nomine Do- la regala al suo caudatario, il quale
mini^ dà la trina benedizione, rispon- la riporta colla moneta antica al sa-

dendogli il coro ma non si pulDbli- , grestano maggiore della basilica, da


ca l'indulgenza plenaria dal Cardi- cui riceve cinque scudi, cioè paoli
nal vescovo assistente, perchè si no- venticinque per le monete, ed al-
tifica sulla loggiii dopo la solenne trettanti per la borsa. Prima il ca-
benedizione. Quindi il Pontefice leg- nonico altarista della stessa basilica
ge a voce bassa l'evangelio di s. vaticana, non solo presentava al Pon-
Giovanni, sul quale è a consultarsi il tefice innanzi la celebrazione della
Sarnelli Delf evangelo di s. Gio- messa il Pontificale, ma dopo di es-
vanni in fine della messa pontifi- sa otierivagli il presbiterio prò mis-
cale, nel tomo VII delle sue Lettere sa bene cantata, lì presbiterio poi
ecclesiastiche. non è stato sempre lo stesso, dap-
Il diacono ministrante pone in poiché narra Paride de Grassis, che
capo la mitia al Papa, il quale sce- a Leone X
in Firenze nel giorno di
so dall' altare, ove ha lasciato il ma- Natale si richiese >» An canonici prae-
nipolo, si reca al genufiessorio , le- parare deberent bursellam , sicut
vandosi la mitra, e dopo breve ora- canonici s. Petri de Urbe, quam
zione, si alza, prende il triregno, si donant Pontifici post missam can-
pone a sedere sulla sedia gestatoria ta tam ? et hoc remisit arbitrio ca-
ivi preparata, ritenendo il pallio con nonicorum, et meo et fecimus ;

tutti i sagri abiti per la solenne be- quod primus canonicus cum ar-
nedizione, e perciò allora si rimette chidiacono donarci bursellam Pa-
i guanti. In questo luogo il Cardi- pae de raso carbasino rubeo, cum
nal arciprete della basilica, con due XV solidis, et ipse postea eam
canonici sagrestani maggiori in cotta donavit Cardinali de Petruciis, qui
e rocchetto, a nome del capitolo, gli evangelium dix.it " :

presenta entro una borsa di seta Dopo aver ricevuto il presbiterio,


bianca trinata d'oro, e contenente il Papa collo stesso ordine, con cui
venticinque giulii di moneta vecchia, dalla camera de' paramenti si è re-
coniata dai Pontefici antichi, il pres- cato nella basilica, ma senza il sud-
biterio, dicendogli: « Beatissime Pa- diacono latino, e i ministri sagri
» ter, capitulum et canonici hujus greci, votante accolito col turibolo,
il

« sacrosanctse basilicae, Sanctilati e con soli due candellieri ; e non


,,

CAP CAP 33
st'tle ai Iati della croce, è da paia- con tre dita, ed in nenie della ss.
lieniori elevato nella sedia gestatoria, Trinità; dopo la quale i due Car-
e da ioi'o trasferito sotto il baldac- dinali diaconi assistenti pubblicano
cliiiio, e fra i flabelli, al gemillesso- l'indulgenza plenaria in latino, ed
rio, coperto di drappi bianchi situato in italiano. I signori forestieri d'am-
nel mezzo della basilica, ove in due bo i sessi sono ammessi a vedere
banchi coperti di tappeti prendono questo sorprendente, religioso , in-
luogo i Cardinali , coi cuscini che descrivibile spettacolo, nella loggia
distribuiscono secondo l'ordine i pro- del palazzo apostolico sulla galle-
pri decani. Ivi depostosi dal Ponte- ria o vestibolo sinistro della basi-
fice il triregno , discende e si pone lica vaticana, non ha guari amplia-
a venerare le reliquie maggiori della ta, e resa molto decente, oltre quella
Croce, del Volto santo e delia Lan- distinta nello stesso luogo pe' sovra-
cia, che si mostrano come al vener- ni; trovandosi anco in detta loggia
dì santo, da un canonico della basi- i camerieri segreti di spada e cappa,
lica colla stola , e co' guanti rossi e i bussolanti onde ricevervi quelli
assistito da due altri canonici in cot- muniti del biglietto di monsignor
ta, e rocchetto, indicandosi la diver- maggiordomo. Datasi poi dal Papa
sa ostensione di ciascuna reliquia dal altra particolare benedizione, passa
suono di due campanelle, e benedi- in fondo dell'atrio della medesima
cendosi colle reUquie il popolo sol- loggia al Ietto de' paramenti , ove
tanto dall'uno, e l'altro lato della depone gli abiti sagri, e riprende k
ringhiera, ma non in mezzo, come mozzetta e stola bianca, colla quale
si fa le altre volte, quando non evvi spogliatosi della falda in un conti-
il Papa , Pontificiae
in majestatis guo gabinetto , depone anche i san-
reverentiam. V. Petro Moretti, Dis- dah, e le scarpe usate nel pontifi-
sertatio historico ritualis , de ritu cale, calzando quelle usuali di color
oslensionis sacrarum reliquiarum bianco. Quindi, preceduto dal croci-
Romae 1721. fero colla croce Pontificia, fa ritorno
Finita questa ostensione, per la alle sue stanze, col corteggio, chfc
quale non si dispensano le consuete antecedentemente dalla sua residenza
CtU'lelle colle analoghe orazioni ; lo avea accompagnato alla camera
ostensione a cui assistono i Car- de' paramenti, presso la sala ducale,
dinali nel modo sopra detto, e ed i Cardinali , e gli altri si levano
in mezzo ad essi, lungo per la
e gli abiti sagri nello stesso atrio del-
navata tutti gli ordini di persone as- la loggia , appena partito il Papa.
sistenti al Pontificale; il Papa sa- Prima allorquando il Pontefice avea
le in sedia gestatoria sotto il bal- compartita la benedizione, sulla se-
dacchino, o fra i flabelli, e per l'atrio dia gestatoria faceva ritorno alla
vaticano, per la scala, e sala regia, camera de' paramenti presso la sala
viene portato alla loggia della bene- ducale; ed allora i Cardinali subito
dizione ,
procedendo i Cardinali , i dopo la benedizione deponevano i

vescovi, e gli abbati colle mitre in piviali, le pianete, e le dalmatiche,


capo. Giunto il Pontefice avanti la eccettuati i tre Cardinali diaconi, cioè
gran loggia, colle solite preci e ce- , il ministrante , e gli assistenti , i

rimonie descritte all' articolo Benedi- quali pero prendevano le berret-


zione, comparte solennemente questa te rosse, in luogo della mitra; e
voT.. r\. 3
34 CAP CAP
prese dagli altri le berrette, e cap- cappe, e tutto altro rosso, coi do-
pe rosse accompagnavano, ma non mestici in livrea di gala, ed una
collegialmente, il Sommo Pontefi- carrozza. Il Papa v'interviene in
ce, precedendo la croce portata da mitra di lama d'oro, e piviale bian-
mi uditore Rota egualmente in
di co, del qual colore veste il celebran-
cappa , però gli accoliti coi
senza te, che è un Cardinale dell'ordine
candellieri. Arrivato il Papa alla ca- de' preti. Dopo l'epistola si canta il

mera dei paramenti, dopo essersi spo- graduale, e la sequenza Fictinicn


gliato degli abiti Pontificali, riceveva Paschaliy di Matteo Simonelli. Ser-
dal Cardinaldecano in nome del moneggia il p. procuratore generale
sagro Collegio, i lieti auguri d'una de' minimi, o paolotti , coli' abito
felice Pasqua, che il Pontefice ricam- della propria religione; privilegio,
biava con espressioni di benevolenza che a quest' Ordine accordò Cle-
e gradimento; omaggio, che si pro- mente XI con Pontificio decreto
,

segue a fare, se il Papa non dispen- emanato a' 26 marzo 17 16. Quindi
sa. Anticamente costumavasi ezian- il medesimo rehgioso pubblica T in-

dio , che il maestro de' cappellani dulgenza di trent' anni concessa dal
cantori della Cappella Pontificia, do- Sommo Pontefice agli astanti.
mandava, Papa voleva i con-
se il

certi alla sua mensa, accompagnati 19. Cappella Papale della terza
dal suono dell'organo; e se prima festa di Pasqua, o feria III.
aveano ognuno dopo il canto una
coppa di vino, e un bizanzio, come Celebrasi nella Cappella suddetta,
dicemmo altrove , fino agli ultimi essendo eguali l'apparato, l'arazzo,
tempi ebbero 1' agnello e le paste , e il colore de' sagri paramenti a
della mensa Papale e un doblone , quella precedente, siccome eguale è
di ricognizione, come riporta il pre- il modo, con cui vi si conducono
lodato Adami, nelle sue Osserva- il Pontefice, e il sagro Collegio.
zioni eie, pag. 65 , e 66, ove pur Canta messa un Cardinale del-
la

fa menzione del vespero cantato dai l'ordine presbiterale, e, per privile-


medesimi Pontificii cantori nella stan- gio di Benedetto XIII, del 1727,
za avanti la Cappella segreta del fo il discorsomi nobile convittore del

Papa, nello stesso giorno di Pasqua, collegio Nazareno (/^e<^/), discorso che
come riportiamo all'articolo Cappel- si dispensa stampato dopola Cappel-

le SEGRETE DEL P^PA. la. L'oratore usa la cappa paonazza


con pelli d' armellino bianche, e
i8. Cappella Papale della seconda pubblica a suo tempo la consueta
festa dì Pasqua^ o feria II. indulgenza d'anni trenta. Il coro si

regola come nella cappella prece-


Sì celebra questa, come pure la se- dente, ed il mottetto dell' offertorio

guente nella Cappella Palatina, ove ri- è: Surrexit Pastor bonus, composi-
siede il Papa. Il paliotto e il baldacchi- zione del Palestrina con seconda par-
no dell' altare, ed il baldacchino del te. Nel 1788, ricorrendo in questo
trono sono come nella messa del giorno la festa dell' Annunziazione

sabbato santo, e nell' arazzo si rap- di Maria Vergine, Pio VI fece va-
presenta la risurrezione del Signore. care la cappella nel palazzo aposto
1 Cardinali vi si recano abiti. m hcOj ed mvece si recò a celebrarla
GAP CAP 35
nella chiesa della Minerva, avendo vedi, e venerdì precedenti al sab-
secx) in caiTozza i Cardinali Braschi, bato in A Ibis ^ e per lo più nella
e Finocchielti. sala Clementina del Vaticano, così
chiamata dal suo autore Clemen-
20. Cappella Papale del Sabba fo te "Vili, Aldobrandini. Questa chia-
in AlbìSy e talora colla distribu- masi del soffitto dorato , come già
zione degli Agnus Dei benedetti in altro luogo avvertimmo, per di-
precedentemente dal Papa. stinguerla da quella di egual no-
me, edificata dal medesimo Ponte-
Questa celebrasi nella Cappella fice, e decorata di bellissimi marmi,
del palazzo apostolico, abitato dal e pitture a fresco, ove un tempo si
sovrano Pontefice, il quale v'incede fece la tavola degli apostoli nel gio-
in piviale bianco, e mitra di lama vedì santo. La funzione si eseguisce
d'oro. I Cardinali indossano vesti, dal Papa, e da vaii Cardinali alla
cappe e tutt' altro rosso, ed usano presenza del sagro Collegio nel mer-
una carrozza. Il baldacchino dell'al- coledì, e se non la fa ne'seguenti gior-
tare, l'arazzo, il paliotto, ed il tro- ni lo stesso Pontefice, è proseguita nel
no, sono eguali a quelli della messa giovedì e venerdì da monsignor sagri-
del sabbato santo. Canta messa un sta, coir assistenza del sotto-sagrista ,

Cardinale prete, il quale al termine del bussolante guardaroba ,sotto -

della medesima, suU' altare legge che per monsignor guardaroba custo-
r indulgenza d'anni trenta concessa disce gli Agnus Deiy e di altri sacri
dal Papa agli astanti. Il mottetto ministri. Incombe al sagrista nel
dell' offertorio, f^oce niea, è di Fe- martedì precedente la preparazione
lice Anerio. del bagno, e la benedizione per gli
Non si fa il discorso, perchè talvolta Agnus Dei, dell' acqua in cinque
il Papa terminato
, il communio del- conche, e sebbene in molte funzioni
la messa, distribuisce gli Agnus Dei per la sua impotenza, od assenza
di cera precedentemente da lui be- Supplisca il p. sotto-sagrista, pure
nedetti. Sebbene all'articolo Agnus Clemente XIII, volendo fare, nel
Dei di cera benedetti, si descriva 1759;, la benedizione di essi, ed
l'origine, la forma, l'uso, gli effetti, essendo indisposto il sagrista, com-
la benedizione, e la distribuzione di mise la preparazione del bagno, e
essi,non riuscirà superfluo l'avere altro occorrente alla funzione a mon-
qui un piccolo cenno analogo alla signor Erba Odescalchi suo maestro
funzione. di camera, e protonotario apostolico;
Ogni Pontefice nel primo anno quindi 1' eseguì il Papa nel mercole-
del suo Pontificato, e poi ogni sette dì, giovedì, e venerdì dopo Pasqua,
anni, e similmente nell'anno santo, coli' assistenza de' Cardinali. Questa
suol fare la benedizione degli Agnus benedizione venne anche denominata
Dei di cera bianca, di forma ovale, Battesimo, giacché, come asserisce
coli' immagine impressa di Cristo il Panvinio, fu sostituita all' usanza
sotto la figura di un agnello, che di battezzare i catecumeni. Antica-
tiene lo stendardo della croce, e mente il detto sagrista avea la cuni
dall'altro lato, quella di alcun santo. di tener pronta la cera per fabbri-
Tale benedizione si eseguisce dal Pa- carli , cioè ({uella avanzata dai cerei
pa, specialmente nel mercoledì, gio- pasquali de'precedcnti anni, alla qua-
,

36 GAP GAP
lene aggiungeva dell' altra ; ma tale due mazzieri, 1' accolito turiferario
formazione, a lui insieme ai suddia- decano de' votanti di segnatura, il
coni aj30stolici devoluta, viene oggi suddiacono della Cappella colla croce
eseguita dai cisterciensi di s. Croce astata, in mezzo a due cerofera-
in Gerusalemme. Essendo terminati ri, suddiacono apostolico uditore
il

gli Agnus Deij per contentare la di Rota parato di tonacella bianca,

divozione de' fedeli, senza attendere con due cappellani comuni in cotta, i
le accennate circostanze, il Papa dà quali per la sala regia, preceduti dalla
facoltà allo stesso sagrista di farne guardia svizzera entrano nella Cap- ,

una benedizione particolare; ma al- pella PaoHna. Il suddiacono aposto-


lora non ha luogo la dispensa in lico, da una mensa decentemente
Cappella, che andiamo a descrivere. ornata, prende il bacile d' argento
Nella mattina adunque del sab- coperto di velo rosso pieno di A-
bato in Albis, nella Cappella Pon- gnus Dei di cera benedetti, involti
tilìcia, dopo il canto del versetto, in pacchetti nel bombace bianco
Agnus Dei ( Vedi ) e dopo la co- , con legatura e nastro di fettuccia
munione del Cardinal celebrante, i di seta paonazza; ed indi, collo
maestri di camera, ed i camerieri dei stesso ordine, rientrano tutti nella
Cardinali, entrano nel presbiterio Cappella Sistina. Allora ognuno ge-
co' paramenti bianchi , secondo i nuflette, fuorché il crocifero, i cero-
rispettivi tre ordini di vescovi, preti ferari, ed il suddiacono che porta
e diaconi. E levate le cappe, e le il bacile, il quale canta queste pa-
berrette rosse al proprio padrone, role: Pater sancte, isti sunt Agni
lo rivestono degli abiti sagri compe- novelli, qui annuntiaverunt vobis
tenti , e gli consegnano la mitra. I allelujaj modo venerunt ad fontes,
patriarchi, gli arcivescovi, e vescovi repleti sunt claritate, alleluja, ed
assistenti , e non assistenti, recano
si il coro risponde: Deo gratias, al-
in sagrestia a deporre le cappe pao- le.luja. Entrato poscia il medesimo
nazze, ed i vescovi orientali a de- suddiacono apostolico nella quadra-
porre gli abiti propri del rito, cui tura de' banchi de' Cardinali, o in-
appartengono, mentre gli abbati mi- gresso del presbiterio, co' suddetti

trati regolari depongono le mozzette, ministri, si cerimonia


fa la stessa

e le mantellette. Si reca egualmente per seconda volta, e si risponde


la

in sagrestia la prelatura , la quale ha da' cantori come sopra. Giunto final-


l'uso della cotta sul rocchetto, che mente a pie del trono, il suddiacono
assume, deposte le cappe, rientrando replica le medesime parole per la

poi tutti gì' individui, che la com- terza volta, e parimenti dal coro si

pongono, in Cappella colle sacre ve- ripete il Deo gralias , alleluja, e


stimenta. Vi si aggiungono però i subito si reca al ripiano del soglio
penitenzieri di s. Pietro colle pianete col bacile.
di damasco bianco, e con berretta Quindi il Pontefice inconiincia la
nera recandosi a' loro posti, descritti distribuzione de 'pacchetti degli Agnus
alla Cappella della Purificazione, e Dei a' Cardinali, i quali li ricevono
della domenica delle Palme. in piedi dentro la mitra, baciandoli
Il Papa mette 1' incenso nel tu- prima insieme alla mano, e ginoc-
ribolo, e quindi partono dalla Cap- chio del Papa; ai patriarchi, arci-

pella Sistina per andare alla Paolina, vescovi, e vescovi assistenti, e non
,,

GAP GAP 37
che li ricevono genuflessi
assistenti, sagre vesti, e riprendono quelle del
egualmente nella mitra, baciando loro grado. Se poi il Sommo Pon-
gli Agnus Deiy e il ginocchio; al tefice fòsse impedito, o impotente
commendatore di s. Spirito,ed agli a fare la distribuzione degli Agnus
abbati mitrati, che li prendono pure Dei, ne fii le veci, nello stesso sal>
nella mitra, baciando il pi«cr<:; ai pa- bato in Albis, il Cardinal dell'ordine
dri penitenzieri vaticani, .^he li rice- de' preti cui tocca cantare la messa,
vono nelle berrette, e a tutti gli altri, assumendosi da quelli, che ne han-
che dopo di aver ricevuto, e baciato no r uso, i paramenti bianchi ed ,

gli Jgnus Deij baciano il piede, e osservandosi il cerimoniale indicalo


genuflettono nello stesso modo con alla Cappella della Purificazione, nel
che si fanno le distribuzioni delle can- caso che il Papa non distribuisse le
dele, delle ceneri, e delle palme, candele. Abbiamo inoltre, che essen-
cioè praticandosi in questa funzione do Clemente XII cieco, nel 1737, set-
l'ordine di precedenza nelle dette timo anno del suo Pontificato, eseguii
funzioni descritto. Gli ultimi sono nelle sue stanze la benedizione degli
i nobili forestieri, che si ammettono Agnus Dei, facendoli distribuire
a riceverli dalle mani del Papa, con però senza la sua assistenza, dal
suo permesso dato per organo di Cardinale Spinelli dell'ordine de' pre-
monsignor maggiordomo, e fra essi ti , dopo il communio della messa
talvolta vi furono anco principi so- che celebrò nella cappella Pontifìcia
vrani , come avvenne, nel 1722, nel sabbato in Albis.
che due principi di Baviera li pre-
sero al trono d' Innocenzo XIII. 2 1. Fespero dell'Ascensione.
Qualora vi sieno dei sovrani catto-
lici, o in Roma, o nelle tribune Questo si celebra nella Cappella
presenti alla funzione, il Pontefice Palatina del palazzo, che abita il
per mezzo di monsignor cameriere Pontefice; ma Benedetto XIII lo
segreto, segretario d'ambasciata, ne tenne nel 1725, nella basiHca late-
invia loro in dono alcuni pacchetti, ranense, presso la quale pernottò
come fece nel 1709 Benedetto XIV nelle camere del canonico Vitelleschi,
col re d' Inghilterra Giacomo III, siccome fece in diversi incontri, nel
senza dire di altri noti, e recenti celebrare ivi delle altre funzioni. I
esempi. In tutto questo tempo il Cardinali si recano al palazzo apo-
coro tace, e attende il momento in stolico con vesti, cappe , e tut-
cui alcuni de' suoi cantori devono t' altro rosso. Usano una carroz-
andare a prendere gli ^gniis Dei za, e i domestici colle hvrce di gala,
al trono. Terminala la distribuzione, osservandosi nel resto tuttociò che
il Papa si lava le mani nel modo si descrisse al vespero deW Epifa-
più volte di sopra descritto, e gli nia. Solo v' ha di particolare che
viene levato dal seno il grembiale, r arazzo dell' altare rappresenta l' A-
che gli era stato messo avanti d' in- scensione del Signore, e che nel
cominciare la funzione. Proseguen- presente vespero, o in quello suc-
dosi la messa secondo il consueto, cessivo di Pentecoste, in tutte le

dopo il suo termine, il Papa ritorna cappe non vi sono più le pelli bian-
alla camera de'paramenti e i Car- , che di arniellino, e chi ne ha l'uso,
dinali e la prelatura depongono le le porta in vece foderate di selw.
,, ,

38 GAP GAP
Ciò si eseguisce dietro V intimazione sedia Papale. Se ha luogo la Cappella
per ischediila stampata che fanno i al Laterano, sulle colonne dell' altare

Pontifìcii cursori, per ordine di mon- Papale si appende il solito breve


signor prefetto delle cerimonie, che che facoltizza il Cardinal vescovo a
ne interpella il Papa, dappoiché è celebrare ivi in quel giorno. Fino
avvenuto talvolta, che essendo la agli ultimi tempi sermoneggiava un
stagione rigida, benché ricorra la chierico, o prete secolare, ed era
festività dell'Ascensione, si è ritar- l'unico sermone rimasto a hbeia
dato l'avviso di levare le pelli di disposizione del p. maestro del sagro
armellini dalla cappa. Pietro Mo- palazzo, sulla nomina del soggetto
retti scrisse De ritii variandi cho- che doveva pronunziarlo, venendo
rale indumentum^ etc. Romae 1732. spesse volte pubblicato colle stampe,
come dai seguenti esempi , da' quali
11. Cappella Papale delV Ascensio- pure rilevasi, che la cappella fu ce-
ne, e solenne benedizione. lebrata nel palazzo apostolico, p nel-
le basihche vaticana e lateranense :
Suole celebrarsi nella basilica la- Laelii Peregrini, morali s philosophiae
teranense, e talora nella Cappella inalmo urbis gymnasio professori»
del palazzo ove risiede Papa, seb- il inÀscensu Domini Oratio hahita
bene Sisto V
nel regolamento, che ad SS. D. N. Sixtuni V in basi-
fece per la celebrazione delle Cap- lica vaticana i586; Julii Benigni
pelle, co\\2iho\\^ Egregia, nel i586, J. C, et antecessoris romani, Oratio
abbia disposto, che si debba tenere de Chrisli Domini in coelimi Ad-
nella basilica di s. Pietro , ove tut- scensu, habita ad Sixtiim V. P. M.
tora evvi la stazione. Secondo il in sacello vaticano anno iSSg; Con-
Sestini, nel i634, ancora ivi si ce- cio de Ascensione Chris ti Domini
lebrava, e dopo la Cappella venera- in ejus festivitate habita in Cap-
_,

vasi il volto santo. Se ha luogo ?iel- pella Pontificia anno i593, ad


la basilica lateranense, il Papa vi si SS. D. N. Clementem FUI, per
reca col treno detto di città, e i Joannem de Solorzano Biirgemeni
Cardinali o in essa, o al palazzo apo- ejusfamiliarem , sacr. theol. Sai-
stolicocon vesti, cappe e tutt' altro mari e. licentiaium ; De Chrisli ad
rosso, con due carrozze , e i servi coelum Adscensu, Oralio inter Pon-
colle livree di gala. Dalla sagrestia il tificia sacra sub Clem. Vili ad
Pontefice in piviale bianco , e mitra Vaticanum, habita a Laelio Pere-
di lama d'oro, è portato in sedia ge- grino philosophiae civilis in Roni,
statoria,preceduto da tutti quelli, e Univ. prof.i^^Z; Jacobi Candidi
nel modo che superiormente si de- syracusani s, theol. et J. V. D. Con-
scrisse alla Cappella della Cattedra cio de Adscensione Domini ad Cle-
di s. Pietro, all'altare Papale, dopo mentem Vili P. M. , habita in
aver adorato la ss. Eucaristia espo- basilica s. Petri in Vaticano, anno
sta nel consueto altare del Crocefisso, jubilaei i6oo 11 maji-, Jo. Bapt.
nella cappella detta di s. Severina. Vi Mascantii clerici rom.. Senno in
canta messa un Cardinal dell' ordine Ascensione Domini habitus inter niis-
de' vescovi, co' paramenti bianchi, es- sarurn solemnia ab eodem in basi-
sendo di questo colore il paliotto, la lica principis apostolorum ad Va-
coltre del trono , e la colti ina della ticanum , Vili idus maji 1 6 1 /{
,

GAP CAP 39
corani SS. D. N. Paulo V, ci sa- dinali , e gli altri ,
genuflessi nella
cro Carclinalium senatu; Hieronymi navata di mezzo venerano le sagi'e
Corii Mediolanensis. J. V. D. de Do- teste de' ss. Pietro e Paolo, che stan-
mini in codimi Adscemu O ratio no sopra l'altare nel tabernacolo che
ad S. D. N, Urbanum VILI in lo sovrasta; discendendo a tal effetto
bas. laterauensi , liahita i3 kal. il Papa dalla sedia gestatoria, e pren-
maji 1627; Dom. Gallesii Finarien- dendo posto i Cardinali ne' banchi
sis S. C. Indicis consultoris, et in laterali, ove i rispettivi decani prepa-
rom. Sapientiae univ. sac. can. pro- rarono loro i cuscini per genuflettere.
fess.de Christi Ascensione ad Cle- Preceduto pertanto da tutti quel-
menl&ni IX, Oratio habita in Va- H, che hanno luogo in Cappella,
ticano 1 668. dalla prelatura, e dal sagro Colle-
Nel k8o7, Pio VII il Pontefice gio in cappe rosse , il Papa in se-
concesse l'onore di recitare in que- dia gestatoria , con piviale bian-
sta solennità il discorso ad un alun- co , triregno , e flabelli, colle solite
no dell'almo collegio Capranica; ma preci , dà al popolo la solenne be-
siccome il p. maestro del sagro pa- nedizione, ad esempio di quella data
lazzo, che allora nominava chi do- da Gesù Cristo alla sua Chiesa, nel-
vea pronunziarlo, aveva già destinato r atto di salire al cielo in questo
il soggetto così r alunno recitò il
, giorno. I cantori rispondono quattro
sermone nella Cappella di s. Gio. volte Anicn, tra il fragore delle ar-
Battista, e nell' anno seguente ebbe tiglierie, il suono delle campane, e
luogo ed effetto la Pontificia con- lo strepito di tutti i militari stro-
cessione, (jli alunni dicono questo ser- nienti, suonati dalle bande della mi-
mone vestiti di cappa paonazza , e lizia Pontifìcia, schierata sulla piaz-
berretta nera. Dopo il vangelo si za in belli» ordinanza, e formante
spegne il cereo pasquale per indica- un quadrato, o poste a scaglioni.
re la partenza di Cristo dagh apo- Quindi i Cardinali diaconi pubblica-
stoli, e si tolgono dal letto de' pa- no r indulgenza plenaria in latino ,

ramenti le due palme benedette, che e in italiano per cui non si an- ,

con Pontifìcii stemmi ivi si erano nunzia secondo il solito in Cappella


collocate nella domenica dell' ulivo dopo il Confiteor, da chi ha recitato
come si disse superiormente
alla do- il sermone latino, perocché allora il

menica palme. All'offertorio vi


delie Papa diede la solita benedizione. Che
è il mottetto, Viri galilaei, del Pa- se poi non avesse luogo la benedi-
lestrina con seconda parte , e dopo zione, il sermoneggiante pubblica la
la messa il Sommo Pontefice viene consueta indulgenza di treni' anni

condotto alla loggia della benedizio- dopo il suo discorso. Dopo di che
ne cioè
, se celebra la Cappella al il Pontefìce sulla stessa loggia , si

Laterano , alla loggia della facciata spoglia al letto dei paramenti degli
principale, se la tiene nella Sistina, abiti sagri, e nel contiguo gabinetto
a quella della facciata della basilica si leva la falda , e colla mozzetla e

vaticana , e se vi assiste nella Pao- stola fa ritorno alla sua residenza.


lina del Quirinale , alla loggia di Anticamente in questo stesso gior-
questo palazzo. Quando [U)i la Cap- no, prima della messa si leggevano
pella ha luogo nella basilica lalera- i processi generali, come nel giove-
nense, dopo la messa il Papa, i Cnr- dì santo, e nella festa dei ss. apostoli
,

4o GAP GAP
Pietro e Paolo, ed anco ne! dì della con piviale rosso, e mitra di lama d'o-
dedicazione della basilica vaticana, ro; e i Cardinali con ve?>ti, cappe, e
avendosene esempi, che rimontano alla tutt' altro rosso, co' domestici colle
metà del XIII secolo, onde poi ven- livree di gala. L'arazzo dell' altare
ne il costume di pubblicare nel gio- rappresenta la venuta dello Spirito
vedì santo la bolla in Cociia Do- Santo sopra i discepoli, copiata dal-
mìni. V. gli Ordini romani XIV e l' originale di Giuseppe Chiari ro-
XV ^ presso il Mabillon, Mas. hai. mano. Il baldacchino dell'altare, e
toni. II, p. 397, 5 II, e presso il quello del trono sono di velluto ros-
Gattico, Ada
caerem. pag. 82, 83. so, del qual colore sono il pali otto ,

In questo stesso giorno , nell' anno e la coltre del trono, e la col trina
precedente la celebrazione dell'anno della sedia Pontificia , cioè di lama
santo, il Pontefice fa pubblicare d' oro rossa. Anche questo vespero
l'anno santo medesimo nel por- si regola a norma di quello dell'E-
tico della basilica vaticana , ed in pifania , meno però che mentre
, i

questa circostanza la Cappella si tie- cappellani cantori cantano adagio


ne nella Sistina, e la benedizione si il Dea gratias del capitolo, il Pa-
comparte dalla loggia di detta basilica. pa discende dal soglio, e deposta
La benedizione che ora si dà , la mitra, s' inginocchia al genufles-
nella loggia principale della basilica sorio ( i cui cuscini sono pure ros-
lateranense, prima
dava in quella si si
)
per Veni creator Spi-
r inno :

sul portico avanti l' obelisco , ove ritus, che intuonano due soprani
Innocenzo XIII nel 1723 la diede anziani.
senza aver assistito alla Cappella,
24. Cappella Papale per la festa
ma solo adorato il ss. Sacramento,
di Pentecoste.
e venerato le sagre teste de' principi
degli apostoH. Avendo però Clemente Questa solennità fu detta Pasqua,
XII eretto la sontuosa e magnifica rosata, perchè in molte chiese d'I-
facciata della basilica lateranense in talia si spargevano dall'alto delle
uno alla loggia per la benedizione, rose, ed anche in s. Giovanni in
fu egli il primo, che dopo la Cap- Laterano, mentre in altre chiese al
pella dell'Ascensione, nel 1736, la canto dell' inno Veni creator Spiri-
compartisse da essa solennemente, e lusj si suonavano le trombe per de-
quindi il canonico Maria Ferroni notare il repentino fuoco, il quale pre-
arcivescovo di Damasco , in nome cedette la venuta dello Spirito San-
del suo capitolo lateranense, recitò a to, che in questo giorno celebra la
quel Papa un' allocuzione di ringra- Chiesa. Anticamente nella chiesa di
ziamento. Tuttavolta questo Ponte- santa Maria ad Martyres si reca-
fice tanto prima , che dopo detta vano i Pontefici col clero, nella do-
epoca, per lo più compartì ia solen- menica precedente alla Pentecoste,
ne benedizione per questa solennità a celebrarvi la stazione, e la messa
dalla loggia del Quirinale, a cagione dello Spirito Santo; nel qual tempo
della sua età, e privazione della vista. dalla sommità del tempio si getta-
vano delle rose per cui rimase il
,
23. Vespero Papale della Pentecoste,
rito di dispensarle in coro in questa
Questo ha luogo nella Cappella pa- festività ; e sulla stessa venula si re-

latinadove il Papa risiede, recandovisi citava un analogo sermone.


CAP CAP 41
In proj[;resso di tempo questa Cap- gfnoechiarsi al genuflessorio depo- ,

pella celehravasi a tenore d(;lla dis- nendo la mitra. Indi i medesimi


posizione di Sisto V, nella basiliea due soprani intuonano il verso Fe- :

di s. l*ielro, ove in questo giorno lli creator Spirilas, che colla sequen-

è la stazione; ed il bestini, lino al za, e V alleluja^ dura finche il Pa-

1634 ci assicura, che in s. Pietro pa tornato al soglio, ha letto l'epi-


tenevasi questa Cappella, avvertendo stola, e il vangelo, e posto l' incen-
clie se il Papa volesse cantare la so nel turibolo, e sinché il diacono
messa, allorai Cardinali assumeran- abbia preso la Pontificia benedizione.
no paramenti rossi
i adunandosi , Il discorso si recita in cappa pao-
nella camera de' paramenti, e par- nazza, e berretta nera, da un alun-
tendo da questa la processione; il no del collegio urbano di Propa-
che si fece tutte le volte che in tal ganda [Vedi), e si distribuisce stam-
giorno voleva il Papa fare Pontificale, pato dopo la Cappella, avendo l'a-
e<l altiettaiito si dovrebbe praticare lunno pubblicato a suo tempo l'in-
pure oggidì nelle circostanze straor- dulgenza di trent'anni. Fu a detto
dinaiie, come si fa per le consuete. collegio accordato questo privilegio
Benedetto Xlll , nel 1725, tenne da Clemente XIV, in virtù d' un
Cappella, tanto nel vespero, che in breve de' 16 luglio 1773, giorno in
questa mattina, nella basihca late- cui soppresse la ripristinata Compa-
mnense; e nel 1727, essendo tor- gnia di Gesù, quale era di-
dalla
nato da Benevento, cantò messa in retto il seminario romano, poco pri-
s. Pietro, e poi diede la solenne be- ma dal detto Papa eziandio soppres-
nedizione, che non avea dato per so, del quale privilegio appunto i con-
l'Ascensione : benedizione, che pure vittori nobili erano in possesso. 11 Can-
in questo giorno, nel 1765, diede cellieri nelle sue Cappelle Pontificie ,
Clemente Xlll dalla loggia del Qui- Roma 1790, a p. 340, e 341, tesse
rinale, giacche per la dirotta piog- l'elenco di alcune orazioni, sermoni,
gia non r avea potuta compartire e discorsi sulla venuta dello Spiri-
per r Ascensione. to Santo, recitati in questo giorno
Attualmente questa festività cele- avanti il Papa, i Cardinali, e quelli
brasi nella Cappella del palazzo apo- che hanno luogo in cappella , cioè
stolico abitato dal Sommo Pontefi- quelli pubblicati colle stampe inco-
ce, essendo l'altare, trono co- e il minciando nel 1^93 ; rilevandosi, che
me nel vespero precedente. I Car- sino dal 1617 nel Pontificato di Pao-
dinali v'intervengono con due car- lo V un alunno o convittore del se-
rozze, co' domestici in livree di ga- minario romano lo recitava, e che
la , ed in vesti , cappe e tutt' altro fino al 1627 la cappella quasi sem-
rosso. Il Papa vi si conduce come il pre si tenne nella basilica vaticana,
giorno antecedente, ma col triregno, e che dopo tal anno ebbe per lo
ed anticamente usava i fiabelli, re- più luogo nella Paolina del palazzo
cando visi in sedia gestatoria. Canta Quirinale. Leggiamo però nella vita
messa un Cardinal vescovo subur- d' Innocenzo XU , Novaes lom. XI,
bicario, co' paramenti rossi, e ter- p. I i5 , che nel 1692 sermoneg-
minata r epistola, si canta Vallclu^ giò in questo giorno nella Cappella
ja du due soprani, mentre il Pou- Pontificia, il p. Francesco Tuzzi ce-
teficc scende dal trono, e va ad in- lebre gesuita, udallando giustamente
/p GAP GAP
a quel caritatevole Pontefice il ver- ed sagro Collegio v' incedono come
il

setto dell' inno della festività : Veni sopra, non essendovi nella messa par-
pater pauperum, come quello, che ticolarità diversa dalle altre, in cui si

dai poverelli fu denominato pa- : il concede trent'anni d' indulgenza. Solo


dre de poveri. Finalmente il mot- v'ha che il mottetto all'offertorio: O
tetto dopo r offertorio, Cum compie- beata Trinitas, è lodata composizione
rcntiir , è del Palestrina, colla se- del Palestrina, con seconda parte,
conda parte, la quale si suol dire, il quale per essere lungo l'offertorio,
e si termina al solito degli altri mot- dicesi dal coro con qualche solleci-

tetti. Se il Papa non assiste alla tudine, e che il prefazio, come è


messa, il coro regola tutta la fun- noto, è differente dagli altri. Il di-
zione col celebrante, il quale al ver- scorso lo recitarono fino al 1701
so Feni sancte Spiritus^ s' inginoc- quegl' individui, che sono notati qui
chia avanti il faldistorio, e la fun- appresso, e per concessione di Cle-
zione è tutta andante, siccome av- mente XI, dal 1702 fino al 1825 in-
verte Andrea Adami. clusive, lo fece un convittore del colle-
gio dementino {Vedi), in cappa pao-
2 5. Vespero Papale della ss. Trinità. nazza e berretta nera. Quel discorso
dopo la messa si distribuisce stam-
Celebrasi nella Cappella del pa- pato al sagro Collegio, e a tutti quel-
lazzo , in cui fa residenza il Sommo li,che hanno luogo in Cappella. Ma
Pontefice, che vi si reca in piviale bian- per volere di Leone XII, a' 5 set-
co, e mitra di lama d'oro; ei Cardina- tembre 1827, il p. maestro del sa-
li vi vanno colle vesti, cappe, e tut- gro palazzo, che nel 1826 e 1827
t'altro di color rosso, usando una avea destinato un sacerdote a sup-
carrozza, ed i servi le livree di gala. Il plirvi, partecipò all'Ordine de' mer-
quadro dell'altare rappresenta l' inef- cedarii della ss. Trinità, che da al-
fabile mistero della ss. Trinità, ese- lora in poi procuratore generale
il

guito in arazzo presso il bel dipinto non più avrebbe fatto il sermone
del milanese Pietro de Pretis. Il per r Assunta, ma sibbene in que-
paliotto è di color bianco, e la col- sta festività. Fino al secolo XVIII
tre, e coltrina della sedia Papale, adunque era indeterminato il sog-
sono di lama d' argento co' soliti ri- getto che dovea pronunziare quel
,

cami di fiori d'oro. Nelle cerimo- discorso, come si vedrà dalle seguenti
nie , e canto di questo vespero si orazioni, e sermoni pubblicati colle
osserva pure quanto dicemmo al stampe, donde pur si conosce, che la
n. 2, parlando del vespero Papale Cappella della ss. Trinità fu costante-
dell'Epifania. mente celebrata nelle Cappelle Si-
stina del Vaticano , . e Paolina del
26. Cappella Papale per la festa Quirinale, meno i casi, che celebran-
della ss. Trinità. do in essa diversi Pontefici le so-
lenni Canonizzazioni (Vedi), ebbe in-
Questa si tiene nel modo detto vece luogo il Pontificale nella ba-
al suo primo vespero nel Pontificio silica enei 1787 nella ba-
vaticana,
palazzo ed il celebrante, eh' è un
, silica lateranense, per una partico-
Cardinale dell'ordine presbiterale, as- lare disposizione di Clemente XII.
sume i paramenti bianchi. Il Papa, Petri Gemellii thcol. parisiensis, i/i
GAP CAP 43
fcsto ss. Trinilaùs O ratio hahita ad ss. D. IV. Clenienteni X, habita
an. i^yG corani SS. D. N. Gregorio in sacello Pontificwn vaticano a
XIH3 et illustrissiniis j ac reveren- Ludovico Alphonso Suaresio cccl.
dissiniis S. R. E. Card.j Laclii Pe- aven. praep. et Rotae aud. coad. an.
regrinide ss. Trinitate Oratio apud 1670; M. Ani. de Rubeis romani,
Sixtuni V. P, M. , an. i588^ et ^Enigma a divina fide hwnano generi
anno 1 591 ^ regnando Clemente Vili: propositum, sive de ss. Trinitatis ar-
Sanctii de Sandoval theol. de ss. cano, Oratio liabita in solenini ss.
Trinitate ad Sixtuni V^ Oratio ha- Trinitatis die, ad ss. D. N. Clemenleni
hita in sacello vaticano , i5 j'ulii X anno 1 674; Horatii Biffi cremonen-
anno iSgo; Porap. Ugonii de Deo sis in utroque jure doctoris, de ss. Tri-
uno, et trino ad Clemente ni Vili, Oratio habita in Pon-
nitatis mysterio,
Oratio habita in sacello pontificio tificio palata vaticani ad
sacello
die festo ss. Trinitatis anno i5^3; ss. D. N. Innocentiwn XI, R.omae

Hievonymi Vitalis a Lobera s. Theol. 1686; Sol Divinus, Oratio habita


doct., Senno de Trinitate habitus in sacello Quirinali die ss. Trini-
intra missaruni soleninia ad Cle- tatis ss. D. N. Innocentio XII di-
mentent Vili iSgg; Oratio de ss. cata a Petro Samoniego Baccalaureo
Trinitate Marci Turono Brixiensis salmaticensi ac J. V. D. anno 1693.
,

J. V. D.y habita in capella Sixti Nel medesimo Pontificato d'Innocenzo


IV in urbe, kal. jun. 1608^ corani XII mentre era convittore del col-
ss. D. N. Paulo V, et sacro Colleg. legio dementino Prospero Lambcr-
Card., Brixiae 1609; Attilli Mar- tini, poi Benedetto XIV, sid mistero
cellini Politiani, de Suninia Trini- della ss. Trinità, in questa cappel-
tate Oratio hahita ad ss. D. N. la recitò un eloquentissimo discorso.
Urbanurn Vili in sacello pontifì- Quindi abbiamo: De ss. Trinitate,
cio Quirinali i634; Pauli Ghislieri Oratio habita in sacello Pontificuni
romani Oratio de ss. Trinitatis
, vaticano,ad ss. D. N. Clcnientcni XI,
mysterio, Oratio ad Urbanuni Vili ab Alessandro de Ahbatibus roma-
in sacello Quirinali i635; Jos. Car- no , ejasdem ss. D. N. magistro
pani J. V. D. Oratio de Deo trino, breviuni gratiae, Romae 170F. NeU
et uno habita ad S. D. N. Urba- l'anno seguente stabilmente lo pro-
nuni Vili in sacello Pontiflcwn Qui- nunziò un alunno del menzionato Col-
rinali, XV Kal. junii 1 636 ; Claudii legio avendo, nel 182^, recitato
,

Marazzani, de Deo trino et uno, Ora- r ultimo il marchese Girolamo Ca-


tio liabita ad Urbanuni Vili , in stiglioni di Mantova.
sacello Quirinali i638; De Deo
27. Vespero Papale per la festa
trino et uno Oratio Petri Jacobi
del Corpus Domini,
Verdiani, habita in sacello Pontifi-
cuni Vaticano ad ss. D. N. Urba- Questo vespero si tiene nel pa-
nurn Vili pridie kal. junii 1 643 ; lazzo apostolico vaticano, benché Va.

Benedicti abbalis Capelletti Reatini residenza del Papa sia al Quirinale,

J. V. D., ac s. theol. doct. de Deo che v'interviene in piviale bianco, e


trino, et uno, Oratio secunda hahi- mitra di luna d'oro, e il sagro (Collegio
ta in sacello Ponti/icnni Quirinali vi si reca in vesti, cappe e lult' altro
ad S. D. N. Innoccnliuni X anno di colore rosso coi servi colle livree
iCy\'^; Oratio de Deo trino et uno di gala, e con una carrozza. Tutta-
. ,,

44 GAP GAP
volta si ha, che nel 174^', Benedetto Papale, dopo aver adorato Gesìi.
XIV lo celebrò nella Cappella Pao- Sacramentato nella sua cappella.
Hna del Quirinale sua residenza, do- Poscia si reca nella camera de' pa-
po il quale passò al palazzo vati- ramenti della Pontificia Cappella
cano aflìne di pernottarvi a causa ad attendere la fine del vespero,
della processione del di seguente. Sì per accompagnare, secondo il con-
regola come tutti gli altri già de- sueto, il Papa nelle proprie stanze.
scritti. Il quadro dell'altare rappre- Sino a tutto il pontificato di Pio
senta in arazzo la cena Eucaristica, VI, la processione del Corpus Do-
il paliotto è di color bianco , e la mini ^ passando avanti al palazzo
coltre del trono, colla coltrina della Accoramboni, sulla detta piazza Ru-
sedia, sono di lama d'argento rica- sticucci, continuava per la via di

mata Mentre si canta il ve-


d'oro. Borgo nuovo [Vedi)^ detto anco
spero, monsignor maggiordomo, co- Borgo s. Pietro, e voltava innanzi
me quello, che soprai ntende ai luoghi la chiesa di s. Giacomo Scossaca-
ove si celebrano le Pontificie fVinzioni, valli, e procedendo dinanzi al pa-
in mantelietta e rocchetto, con tutta lazzo de' penitenzieri di s. Pietro,
formalità si reca a visitare e ad esa- per Borgo vecchio rientiava nella
minare se i preparativi, e gli ornati, piazza Rusticucci dalla parte di s.

che si sono fatti per dove dee pas- Lorenzolo, e da quello del menzio-
sare nella mattina seguente la so- nato quartiere della linea, imboccava
lennissima processione, sieno decenti nel braccio del vicino colonnato.
e in regola, ciò che fino al termine Sappiamo inoltre dall' Infessura, co-
dello scorso secolo egli faceva con me poi meglio diremo, che Nicolò
nobile cavalcata. Ora però è accom- V portò primo nel i447 pi*o-
pel
pagnato, preceduto e seguito dalla cessionalmente il ss. Sacramento per
guardia svizzera col suo capitano, la sua festa da s. Pietro sino a
da' mazzieri, e carabinieri Pontificii, Porta Castello, che ora è chiusa
dal battistrada, dal foriere maggiore dappoiché soleva farsi tal funzione
da un maestro di cerimonie, dai in s. Giovanni in Laterano, ove in
cappellani comuni, dal fioriere, dal fatti egli stesso la fece neh' anno
sotto-foriere, dai bussolanti, da altri, e seguente i44^j portando il Santis-
dai capi artisti del palazzo apostohco. simo da questa basilica fino alla

Con questa comitiva, insieme al chiesa di s. Clemente, ritornando


comandante di piazza, il maggior- quindi a s. Giovanni.
domo per la scala regia, visita il
28. Messa bassa, che celebra il
vestibolo, o galleria ov'è il quar-
Papa nella Cappella Sistina, e
tiere degli svizzeri, e il braccio del
solenne processione del Corpus
colonnato, che lo segue, il quadrato
Doniinij e processioni dell'ottava,
della piazza B.usticucci, e dal lato
che fanno i capitoli Lateranense,
del quartiere della truppa di linea,
e Vaticano , colV intervento del
entra per l'altro colonnato, che an-
Papa e del sagro Collegio.
ticamente visitava co' suoi ministri il

prelato economo della fabbrica di Origine della festa, e della

s. Pietro. Indi passa al vestibolo, o processione


galleria contigua, e pel portico, e La beata Giuliana di Mont-Cor-
porta della basilica , va all' aitar neillon, o Montecornellione , ospe-
, ,

GAP GAP 45^

lìalicra alle portf* di Liegi nel Belgio, della settimana innanzi Pasqua, cioè
zeliìiite del culto, che si deve alla nel giovedì santo, la memoria di
ss. Eiicarislia, nel i23o circa, fatta quella mensa divina, con cui il Re-
priora delle cisterciensi di Mont- dentore lasciò perpetuamente se sles-

Corneillon, ebbe una celeste visione so in cibo, e bevanda a' suoi seguaci,
da cui fu avvertita di venerare con nondimeno siccome in quel giorno
particolar festività, e in giorno de- si occupano i fedeli a piangerne la
terminato la ss. Eucaristia. La pia passione e la morte, intertenendosi,
donna comunicò questa visione a in moltissime cerimonie di letizia, e
Giovanni canonico di Liegi, il quale tristezza, come Cap- si descrisse alla
la consigliò a consultaine i teologi pella del Giovedì Santo, non poteva
e i vescovi , come appunto ella ese- rendere al Corpo di Cristo quell' o-
guì con alcuni religiosi domenicani, maggio di venerazione e culto, che
col vescovo di Cambray, e coli' ar- esclusivamente convenivagli. In tale
cidiacono di Liegi, Jacopo Pantaleo- perplessità, e mentre Urbano IV
ne da Troyes, che, divenuto succes- per le vicende de' tempi, dimorava
sivamente vescovo di Verdun e , allora in Orvieto, un sacerdote te-
patriarca di Gerusalemme, benché desco, celebrando la messa, nella
non decorato della porpora Cardi- chiesa di s. Cristina in Bolsena
nalizia, nel 1261, fu eletto Papa luogo vicino ad Orvieto, dopo la
col nome di Urbano IV. Da tutti consacrazione cominciò a dubitare
questi fu approvata l' introduzione che il pane, ed il vino fossero con-
della nuova festività , e ne fu com- vertiti nel corpo, e sangue di Cristo
posto l'uffizio, per cui Roberto ve- ed improvvisamente uscì dall'ostia
scovo di Liegi, nel concilio celebrato consacrata prodigioso e vivo sangue,
nel 124^? ordinò la festa medesima che macchiò il corporale. 11 sacer-
in tutta la sua diocesi, come pur dote, per occultare la sua miscre-
fece nel Belgio Ugone di s. Caro, denza, cominciò a piegare il corpo-
Cardinale Domenicano, e legato apo- rale, ma in questo restarono im-
stolico inGermania, giacché essendo presse tante effigie di uomo, quante
stato prima priore del suo Ordine, erano le pieghe, onde rapidamente
fu uno dei consultali dalla b. Giu- fu divulgato il miracolo, che sapu-

liana. Morta questa, una divota don- tosi da Urbano IV, ei mosse subito
na per nome Eva a cui la beata per Bolsena, e verificato il meravi-
avea partecipato la sua visione, fece glioso portento, con solennissima pro-
premurose istanze ad Enrico, che cessione, e con molta pompa pose in
nel vescovato di Liegi era succeduto custodia il detto corporale e alla vene-
a Roberto, perchè ottenesse dal sud- razione nella cattedrale di Orvieto(^'^-
detto Jacopo Pantaleone, divenuto di). Quindi supplicato il Pontefice an-

Pontefice Urbano IV, che a tutta che dagli spagnuoli,per essere accadu-
la Chiesa si propagasse la nuova festa. to egual miracolo in Daroca di Valen-
Il Papa sebbene, come dicemmo, za, nel 1264) e per abbattere con
da piivato l'avea già approvata in maggior vigore l'eresia di Berenga-
Liegi, andava procrastinando la con- rio, il quale avea negalo la preseir/.a
cessione per non essere accusato di reale di Cristo nell'Eucaristia, vinta
temerità, sebbene rillelleva, che fe- la sua titubanza, coli' autorità della
steggiando la Chiesa nella feria V coslituzioue, Transitunix, data Ur-
, ,

46 GAP CAP
he velcri die 8 septembris 1 264 337, e Donzellino Hislor. de so-
istituì la festa del Corpo di Cristo, lemnit. et festivil. Corporis Christi;
Corpus Domini, nel giovedì dopo Chappeavil tom. II. Ilist. Leodiens.,
l'ottavo giorno di Pentecoste, e pub- pag. 642; Bartolomeo Fiseu , De
blicò 1' ufficio di tal solennità, che Origin. feslivitatis Corporis Cfirisli,
fece comporre da s. Tommaso d'A- Leodii 1629; Marlene de antiquit.
quino, allora professore di filosofìa Eccl. discipl. in div. celebr. officio
in Orvieto,mentre s. Bonaventura cap. 29; Papebrochio in Propilaeo,
ne compose la messa colla sequenza Dissert. 2 3. De Officio prò feslo
Landa Sion Salvalorem, per ordine Corp. Christiy par. II, pag. 5i, e
dello stesso Urbano IV, secondo che Bartholet, nella sua Storia della
alcuni han creduto, ma non i do- istituzione della festa del Corpus
menicani, come leggesi nel tom. I, Domini, Liegi 1746.
Script. Ord. Prcedicalor. scec. XIII, In quanto all' istituzione della pro-
pag. 340. edit. Paris. 17 19. cessione, alcuni pretendono con Pan-
Morto poco dopo Urbano IV, a' 2 vinio, che Urbano IV abbia colla
ottobre dello stesso anno 1264} t^^ festa istituita parimenti la processio-
festanon fu da tutti osservata. Per- ne, che in tal giorno si suol fare;
ciò Clemente V, nel concilio gene- altri l'attribuiscono a Giovanni XXII
rale di Vienna in Francia, nel i3i 1, del 1 3 r 6, non avendo Urbano IV
colf unanime consenso di que' padri, parlato nella sua bolla, Transiiurus,
la confermò col decreto: Si Domi- di processione, ma della festa sola-
nuni de reliquiis, et venerai. Sancto- mente, su che è a vedersi ildi
rnnij il che approvarono Giovanni Ferrari verbo Festa num. 61.
,

XXII suo immediato successore, ed Tuttavia alcuni sono di parere, che


Urbano VI, che comandò si cele- incominciasse colla festa medesima
brasse colle porte delle chiese aper- il portarsi in giro Sacramento il ss.

te, anche ne' luoghi caduti nell'in- dentro l'ostensorio, cui mai sempre
terdetto. Martino V, confermando ebbero ad onor grande di accom-
la festa , la estese a tutta l' ottava pagnare colla maggior pompa pos-
col disposto della bolla, Ineffabile sibile, oltre il clero, gì' imperatori,
.sacranienlum , presso il Bull. rem. i re, i magnati , e i pubblici magistra-
tom. Ili, par. II, pag. 461; osser- ti,cantando inni e cantici sacri , e
vanza, che comandò pure Eugenio portando ceri e doppieri accesi. In
,

IV, colla costituzione, Excellentis- progresso di tempo accrebbesi mera-


simunì Corpo risy loco citato, con- vigliosamente per lo splendore, e il

cedendo inoltre questi ultimi due decoro, che ovunque e per tutta la
Pontefici indulgenze, per eccitare i Chiesa universale si propagò. In
fedeli a divotamente solennizzarne la Pioma poi , testifica il Bonanni , Nu-
festa , che il Tridentino chiamò niismata Ponlificum, tom. II, pag.
trionfo dell'eresia. V. Lambertini, 665, non sempre i Papi portarono
De Servorum Dei Beai. lib. IV, in processione il Santissimo col me-
pag. 2, cap. 3i, e Instit. 5 et So; desimo rito, com' egli osservò nel
Cristiano Lupo, Disserlalio de sa- Diarii de' maestri ne di cerimonie,
cris proccss. in fpdbus circumfirtur nello ne circoscritto
stesso luogo,
sacros. Euchar. Sacrani. tom. XI, nello stesso cammino. Nicolò V,
noviv cdit. cap. II, et IX, a pag. Pareniucelli^ fu il primo Papa, per-
GAP CAP 47
testimonianza del citato Stefano In- testa, e in sedia gestatoria, lo portò
lèssura, presso il Muratori, Rer. Giulio II; nel i5i3, Leone X se-
/tal. toni. Ili, par. I, pag. ii3i, dendo col capo scoperto, ma nel
ad introdurre- l'uso di portare il ss. i5i8 sedendo colla mitra preziosa
Sacramento nella solenne processione in capo, ritenendo che fosse più
del Corpus Domini, portandolo ac- conveniente l'usare la mitra, mentre
compagnato da' Cardinali, arcivesco- andava in sedia; Clemente VII, nel
vi vescovi, e da tutto il clero delle
, i532, lo portò a piedi col solo
chiese di Roma, agli 8 giugno del berrettino bianco in testa; Paolo HI,
144? (primo anno del suo Ponti- nel i535, sedendo colla mitra; Pio
ficato) a piedi da s. Pietro fino a IV nel i56o, sedendo col triregno
Porta Castello, una delle sette porte in capo; s. Pio V nel i566 a piedi
chiuse di Roma, che prese il nome col triregno, e lasciando questo an-
dal vicino Castel s. Angelo. Prima dò col berrettino; Gregorio XIII nel
solca farsi tal funzione dalla basilica 1572 lo portò eziandio a piedi e
lateranense, siccome cattedrale del col berrettino, ma dopo k congre-

romano Pontefice, fino alla chiesa gazione da lui istituita per la rifor-
di s. Clemente ; e in fatti, nel r
44^> ma delle cerimonie della Cappella
tanto praticò lo stesso Nicolò V, Pontificia, giudicò essere più decen-
portando Venerabile dalla detta
il te, che in questa funzione il Ponte-
basilica a Clemente, e ritornando
s. fice portasse il ss. Sacramento in
a s. Giovanni, il che si legge anche sedia, colla mitra, secondo V uso
nella sua vita scritta dal Giorgi. introdotto da Alessandro VI, ed è
Soggiunge rinfessura, che ciò av- perciò, ch'egli in tal modo lo portò
venne a' 23 di maggio, e che la nel 1573 ; Sisto V, nel i585, lo
sera il Papa ritornò a cavallo al portò a capo scoperto;
piedi col
palazzo Vaticano passando per la ,
Gregorio XIV, nel iSgo, in sedia
regione di Trastevere. colla mitra, e nello stesso modo lo
S' ignora precisamente quando ve- portò Innocenzo IX, nel i^gi; Cle-
nisse stabilito di fare la processione mente Vili, nel 1592, andò a piedi
nella basilica di s. Pietro. Certo è che col capo scoperto, come nel i6o5
Sisto V, colla bolla Egregia de' 28 fece Paolo V, il quale poi nel 161')
febbraio i586, regolando le Cap- andò in sedia col capo scoperto, e
pelle, e Pontifìcie funzioni, prescrisse, nel 16 16, colla mitra preziosa. Lo
che quest' augusta processione dalla stesso praticò Gregorio XV, nel 1621.
Cappella Sistina avesse termine nella Urbano Vili, nel i63 i,andò a piedi
basilica vaticana. Sul modo poi, col colla testa scoperta, e nel 1689 in
quale i Papi portarono il Santissi- sedia colla mitra, siccome fu imi-
mo, non riuscirà superfluo che qui si tato nel 164^ da Innocenzo X.
riportino diversi esempi. Nel i486, Un altro uso introdusse in questa
Innocenzo Vili lo portò in sedia medesima funzione Alessandro VII,
colla mitra in capo; nel 149^ Ales- Chigi3 il quale non potendo nel pri-
sandro VI, nello stesso modo, seb- mo anno del suo pontificato fare il
bene il Burcardo attribuisce il rito giro della processione a piedi, per
di portarlo in sedia gestatoria al se- l'incomodo rimastogli del taglio sof-
condo, e per la prima volta nel ferto per r estrazione della pie-
i494- ^cl i5o4, colla mitra in tra ^ mentre era nunzio in Co-
,,

4^ GAP CAP
Ionia, ne volendo andare come i rezza. E il Papa suole Jisare
siccome
suoi predecessori assiso nella sedia un gran manto, o piviale bianco,
gestatoria, col disegno del Bernini, r amplissimo suo paludamento fa
fece fare una macchina, chiamata figurare il Pontefice come stesse ge-
Talamo^ sulla quale dovesse portare nuflesso, mentre già diversi Pontefici
genuflesso il come appa-
Santissimo, hanno adottato il rito di portare il ss.

risce da una sua medagha riportata Sacramento sedendo, come poi si dirà.
dal Molinet, Histor. Summ. Pont, JXel i655 Alessandro VII portò
per Numismata pag. iSg, Lutetisc il Venerabile genuflesso sul talamo,
1679; ^^^ Bonanni Numismata , col capo scoperto, ma non abolì l'u-
Pontif. tom. II, n. 26; e dal Venuti so di portarlo in sedia gestatoria, co-
Numismata Rom. Pontif. pag. 271 me erroneamente credette il citato
col motto: Procedamus et adoremus Molinet pag. 818, né ordinò, che
in Spiritu et meritate j non che dal per r avvenire lo portasse il Pontefice
vero disegno di detta macchina, genuflesso. Quindi Clemente IX nel
pubblicato in rame da Carlo Ceci 1668, lo portò come Alessandro
nel i655. La macchina antica era VII, ed altrettanto fecero Clemente
formata a guisa d'un genujflessorio, X, nel 1670 ed Innocenzo XI, nel
,

tutta dorata con vaghi intagli , e 1677, il quale però nel 1680 an-
teste di serafini, venendo elevata per dò in sedia colla mitra in capo. In-
mezzo di due stanghe foderate di nocenzo XII nel 1691 portò il San-
velluto rosso dai palafrenieri Ponti- tissimo in sedia col berrettino : Cle-
fìcii. A' piedi eravi uno sgabello fatto mente XI, nel 1701, a piedi col
a guisa di faldistorio con cuscino capo scoperto, enei 1706, genufles-
ricamato d' oro, co' fiocchi e fregi so sul talamo col capo scoperto, co-
simili , sul quale il Papa posava le me pur fece Innocenzo XIII, nel
mezzo poi della macchi-
braccia. In 1722. Benedetto XIII Io portò a
na eravi un perno con piedistallo piedi col capo scoperto, ma dopo di
di legno dorato, per collocarsi la lui Clemente XII del 1780, Bene-

palla forata in cui fissare l' ostenso- detto XIV del 1740, Clemente XIV
rio,che il Papa dovea tenere colle del 1769, e Pio VI del 1775, tut-
mani stando genuflesso. Intorno ai ti lo portarono genuflessi nel tala-
suoi piedi eravi un riparo di velluto mo, e scoperti. Pio VII, creato nel
rosso, pieno di crine, affinchè non 1800, lo portò egualmente col capo
potessero scorrere, ed un cingolo, scoperto, ed inginocchioni sul tala-
ossia fascia per sostenere la persona, mo, ma dopo il 18 16 lo portò se-
perchè non facesse tutta la forza dendo, e col capo scoperto, il qual
colle ginocchia, restando a quella modo fu adottato nel 1824 da Leo-
appoggiata. Poco diverso è il tala- ne XII, nel 1829 da Pio Vili, e
mo , o macchina, che si usa oggidì nel i832 dal regnante Pontefice Gre-
non essendovi sul ripiano il genu- gorio XVI, giacché nel i83i non
-flessorio, ma un tavolinetto giratore, intepenne alla processione.

col perno per istabilirvi l'ostensorio


Jpparato de' luoghi ove passa la
Tivendo innanzi una sedia, e fatta
processione del Corpus Domini.
in modo che ponendovisi a sedere
il Pontefice, ed accostandosi al tavo- Stabilitesi le cerimonie, i riti e le

lino, viene questo fermato con sicu- persone, che devono intervenire alla
GAP GAP 49
processione, come si dirà, questa fi- colonnati , e quelli di diverse fine-
no a tutto il Pontlfìcito di Pio VI, stre dei vestiboli o gallerie , so-
come accennammo di sopra, partiva no pure riparati dai raggi del sole,
dalla Ciippella Sistina del palazzo apo- da tende a verde scuro. I vani degli
stolico vaticano, e per la sala e scala intercolunnii, dalla parte del palaz-
regia, e contiguo vestibolo, o galleria zo Pontifìcio essendo di giurisdizio-
e colonnato, passando innanzi al pa- ne del maggiordomo, insieme a quel-
lazzo Accoramboni, proseguiva per li di tutta la piazza, si danno ai
Borgonuovo, e voltando innanzi la famigliari del Papa, ai ministri, ed
chiesa di s. Giacomo Scossacavalli, artisti del palazzo apostolico, men-
retiTìcedeva verso il palazzo de' pe- tre quelli del colonnato, e vestibolo
nitenzieri,e per borgo vecchio, e opposto appartenendo alla giurisdi-
piazza Rusticucci, entrava nell'altro zione della R. fabbrica di s. Pietro,
colonnato e vestibolo o galleria don- sono goduti dai ministri di questa,
de pel portico della basilica Va- e dai così detti Sanpietrini. Ed è per-
ticana, e per la porta maggiore s'in- ciò,che il sagro palazzo, oltre la
oltrava all'altare Papale di s. Pie- quadratura dell' altare Papale, ad-
tro. Però dopo quell' epoca la pro- dobba ed orna il portico vaticano
cessione quando è giunta al termi- dalla statua di Garlo Magno, a quel-
ne del palazzo Accoramboni della , la di Gostantino, e da questa il con-
piazza Rusticucci, avanti l'ingresso di tiguo vestibolo o galleria, il colon-
Borgo Nuovo, volta sino alia chiesa nato e tutto il giro della piazza Ru-
di s. Lorenzolo , e quivi giunta si sticucci ; e viceversa la R. fabbrica
rivolge verso la basilica passando a- di s. Pietro supplisce all' altro co-
vanti al quartiere delle milizie Pon- lonnato e vestibolo; ben inteso pe-
tifìcie, le quali guarniscono tutti i rò che dal principio del colonnato,
luoghi ove passa la processione, e dal lato del palazzo Pontificio, sino
pel colonnato e vestibolo opposto en- al vestibolo, che
conduce alla statua
tra nella basilica, che dal portico fi- di Garlo Magno, è a carico anche
no all'altare del ss. Sagramento è di tutti i Gardinali di s. Romana
fiancheggiata dai capotori, a' quali Ghiesa, di far apparare con arazzi
succedono la civica scelta e gli sviz- un tratto di luogo, e però fra ar-
zeri. co e arco, e fra gì' intercolunnii, e
Tutto questo tratto di vestiboli, sulle pareti pendono le armi del re-
di colonnati e di strada, è addobba- gnante Pontefice, e quelle gentilizie
to con magnificenza, ed ecclesiastica di cadaun Gardinale, dipinte, ed or-
pompa. nate di mortella. Questa a festoni
E primieramente tutta la strada forma ornamento alle grande travi,
scoperta, per cura del Pontefice Pao- che sostenendo da un colonnato al-
lo IV creato nel i555, come abbia- l' altro le doppie tende, viene a pio-
mo dal Torrigio, Grotte Faticane lungarli, e riimirli. Dove vi sono fi-

pag. 242, in questa occasione viene nestre e loggie, cioè pel' la piazza
riparala dal sole, e dall' acqua mer- Rusticucci, i proprietari le decora-
cè grandi, e doppi tendoni bianchi. no con damaschi rossi. 1 sovrani so-
Si hanno perciò tende di tela per gliono vedere questa sorprendente, e
tutto il giro della processione , ol- magnifica processione, o nel balco-
treché in alcuni punti > i vani dei ne della chiesa di s. Lorenzolo, o
VOL. IX. 4
,,

Sh e A P GAP
sull'ingresso del Borgo nuòvo, ove Francia ilonò a Clemente VII, co^
a lai effetto si erigono palchi. Ma i me afferma Paolo Giovio, e non a
r apparato più grandioso e nobile Leone X, come dice Cancellieri nel-
essendo quello del portico vaticano, la sua Settimana Santa a pag. a 18,

e del vestibolo, o galleria appresso ove per equivoco parla di tre araz-
la statua di Costantino, merita che zi di detta Cena ; sebbene suH' ori-
qui se ne faccia speciale menzione, ginale del dipinto di Leonardo e ,

ed anco perchè è differente dall'an- di quanto riguarda tal capo-lavoro


tico. Oltre i diversi ornamenti di ci dia molte ed eruditissime noti-
damaschi rossi, con trine, e frangie zie a pag. 199 e seg. Quest'ultimo
d' oro, ed altri drappi, la menziona- arazzo, che servì al Nocchi , e al
ta galleria si abbellisce di alcuni a- Ferloni per eseguire il nuovo , il
razzi, che si custodiscono nella flo- regnante Pontefice non ha guari
reria apostolica, fra' quali quelli del- in uno ad altri di Clemente VII
la fabbrica di Doblen, e già appar- e di altri Papi, l'ha fatto conve-
tenuti ai re di Francia, che Napo- nientemente collocare nella sala a-
leone dopo essere stato coronato, nel vanti la cappella comune del palaz-
1 8o5, imperatore, donò a Pio VII. zo Vaticano, della quale cappella si

Sono otto rappresentanti egual nu- tratterà nella descrizione delle Cap-
mero di fatti scritturali. Inoltre vi pelle segrete de' Pontefici.
si adoperano la copia della Provvi- Negli ultimi tempi questo porti*
denza, giustizia , e carità eseguite co si adornava con altri otto araz-
presso r arazzo di Raffaello, che for- zi, che nel decorso dell' anno, se-

ma coltre o dossello al trono del condo le diverse feste, e funzioni, si


Papa ne' concistori pubblici, e nella mettono all' altare della Cappella
funzione della lavanda, ed altre. L'a- Pontificia, e che sono tutti copiati
razzo, che esprime la cena del Si- da quadri originah di celebri auto-»
gnore di Leonardo da Vinci , è ri. La menzionata galleria, o vestibo-

quel medesimo che si pone, ove nel lo, si decorava de' famosi arazzi det-

giovedì santo il Papa fa la detta ti di Raffaello, di tutti i quali fa


lavanda, dalla parte della statua e- un'erudita descrizione Francesco Can-
questre di Carlo Magno. Qui però cellieri, nelle sue Cappelle Pontifi-
va notato, che l' arazzo, di cui si cie, a p. 286 e seg. Tuttavolta per
parla, è quello fatto nel pontifica- la celebrità loro ci sia permesso dar-

to di Pio VI all'ospizio di s. Mi- ne qui un cenno. Racconta pertanto


chele a Ripa da Pietro Ferloni presso il Vasari, t. III. p. 21 3, che venne
una diligente copia eseguita dal pit- desiderio al magnifico Leone di X
tore Bartolomeo Nocchi, ed ora esi- far panni d' arazzo ricchi d' oro, e di
stente nell 'anticamera pontificia de' seta in filaticci, per addobbare la
bussolanti al Vaticano. Anticamente Cappella Sistina ne' giorni solenni.
il medesimo arazzo si esponeva pres- Diede pertanto a Raffaello d'Urbino
so la statua di Costantino, giac- l'incarico di fare i cartoni coloriti, i-ap-
ché nei menzionato luogo della sta- presentanti molti tratti della vita di
tua di Carlo Magno, si metteva al- Gesù Cristo, e degli Apostoli in ven-
lora pure il celebre arazzo, rappre- tiquattro pezzi; la qual' opera ese-
sentante la stessa Cena di Leonardo guita in Fiandra nella Ar-città d'
da Vinci , che Francesco I re di ras, sono perciò chiamati arazzi, con
CAP CAP Sì
mirabile artifizio , e prrfe7,ione , a to Pio VII. Tornarono quindi ad
iiu'rilo principalmente di Bernardo essere esposti nel predetto vestibolo,
\au-Orlay di }iriisselles, e Michele in occasione della piocessione del Cor-
C'oxis di Maliucs discepoli dello stes- pus Domini, a decorare il passaggio
so Rallaello, i quali vegliarono alla dell' augustissimo Sagramento. Non
bella, e meravigliosa esecuzione. Per andò guari però, che il medesimo
essi Leone X pagò settanta mila scu- Pio VII apprezzandone il raro pre-
di, ond' è che nel fregio a basso di gio, ordinò che si custodissero dili-
chiaroscuro, gli arazzi rappresentano gentemente nelle camere del Vati-
1<* gesta del medesimo Pontefice. Gl'ini- cano edificate da s. Pio V, donde il
initabili cartoni passarono in Inghil- regnante Pontefice li trasferì in luo-
teira, e la regina Maria col re Gu- go più nobile, cioè nella galleria,
glielmo suo consorte fabbricarono il che segue quella delle carte geogra-
palazzo di Amptoucourt, o Southam- fiche, ove Leone X
avea ideato col-
pton, per distender veli, e conservar- locare i più famosi quadri. In que-
li gelosamente. Le prime vicende, che sto modo non furono gli arazzi di
sotli'irono gli arazzi,fi nono nel sac- Raffaello più esposti in questa proces-
co funesto di Roma del ìSt.j sot- sione, surrogandovisi i suddescritti,
to Clemente VII: ma essendo anda- che pure sono di molto pregio.
ti in mano del duca di Montmoren-

cy generale delle truppe francesi,


,
Alessa bassa, che celebra il Papa
furono da esso rimandati in Roma
nella Cappella Sistina del Vati-
a Giulio III creato nel i55o, come
cano, e processione del Corpus
venne espresso in una iscrizione tes-
Domini.
suta nel lembo di quello, che espri-
me la conversione di s. Paolo e ,

dell' altro, che lo rappresenta quan- I Cardi nah si recano al palazzo


do predica all' Areopago, soffrendo apostolico Vaticano con due carroz-
soltanto quello, che rappresenta il ze, co' servi in livree di gala, e con
falso profeta Elimas, che è tagliato vesti, scarpe, e tutt' altro rosso, abiti
per metà. Le seconde peripezie soffer- sagri di color bianco, secondo il ri-

te da tali arazzi furono quando gli spettivo ordine, torcia di cera bian-
eserciti della repubblica francese s'im- ca di dodici libbre per la processio-
padronirono di Roma, e dello sta- ne, durante la quale è loro soste-
to pontificio, nel 1798, nella quale nuta a fianco dal gentiluomo a cui
occasione l'arazzo, che rappresenta- essa rimane, mentre il maestro di
va la discesa del Redentore al lim- camera porterà la berretta rossa, il

1)0 , venne abbruciato e per ben


: cameriere il cappello Cardinalizio, e
due volte gli arazzi tutti furo- la mozzetta e mantelletta, ed il de-
no trasportati in Francia, sebbene cano il parasole specie di gran ,

per altrettante vennero restituiti a cappello foderato di seta cremisi con


Roma. L'ultima volta fu nel i8i4j cordone, e fiocco di seta d'oro, col
quando monsignor de Gregorio, poi quale si ripara dal sole, se in qual-
amplissimo Cardinale, li ricuperò in che luogo della processione pene-
Parigi, insieme al triregno, all'anel- trasse. Giunti nella sala regia, si ve-
lo pescatori©, e a varie sagre sup- stono i Cardinali de' paramenti sa-
pellettili della cappella Pontificia sot- gri;, ed assumono la mitra di da-
57. CAP CAP
masco bianco, e quindi passano nei più anziano il mantile o asciugama-
loro stalli nella Cappella Sistina, fa- ni , e lo presenta Papa men- al

cendo altrettanto tutti quelli, che tre il prelato maggiordomo con boc-
hanno luogo in cappella co' loro abiti cale, e bacile ( che prende dall'altro
sagri convenienti , e colle cotte sui cameriere segreto )
gli versa l'acqua
rocchetti quelli, che ne hanno l'uso, sulle mani facendo poi altrettanto,
,

affine di assistere alla messa bassa, il primo di essi in piedi e il se- ,

che celebra il Pontefice , o in sua condo genuflesso, avanti V Orate fra-


vece il Cardinal decano , o il Car- treSj dopo la comunione, e final-
dinal vescovo suburbicario più de- mente dopo la messa. Indi il Pon-
gno, nel qual caso sulla cancellata tefice coU'aiuto de' sopraddetti e del
ardono sei cerei, mentre ne ardono primo maestro delle cerimonie, as-

otto se dice la messa il Papa, il che sume r amitto, il camice , il cin-


ha luogo nel modo seguente, avver- golo, la croce, la stola, e la pia-
tendo essere la cappella addobbata, neta, prendendo il manipolo all'm-
come nel vespero precedente. dulgentiam, ed incominciando l' In-
Arrivato il Pontefice in cappella troito. Quest'ultimo, i Kyrie, il
colla sua corte, vestito di scai-pe di Gloria y il Credo , il Sanctusj e VA-
seta rossa ricamate d'oro, sottana gjiiis Dei si recitano al solito dai
di seta bianca, fascia simile co' fioc- Cardinali prelati ,
ed altri presenti ,

chi d'oro, rocchetto, mozzetta di in cappella. Gli otto cantori che ,

raso rosso, e stola simile ricamata, devono seguire il Pontefice nella pro-
il Cardinal decano, o il Cardinale cessione, all' offertorio cantano il soa-
più degno, già vestito de' sagri pa- vissimo mottetto: Fratres, ego enini
ramenti, gli porge l'aspersorio. Il del Palestrina, e dopo l'elevazione
Papa subito si reca al genuflessorio r altro O saliitaris hostia, accom-
:

a fare la preparazione della messa ,


pagnando al Sanctus un cerimonie-
tenendogli la candela accesa sulla re dodici bussolanti colle cappe ros-
bugia, e il libro due monsignori vesco- se, e con torcie accese, perchè si
vi assistenti al soglio, cioè l'elemosi- schierino lateralmente all'altare. Do-
niere in cotta e rocchetto, ed il sagrista po V Agnus Deìy il primo cerimo-
in cotta: cotta, la quale sulla sotta- niere dà a baciare al Papa la pa-
na paonazza è portata dai cappel- ce, cioè l'immagine del Redentore

lani segreti, che debbono egualmen- d'argento dorato, e poi la porta a


te assistere, stando genuflessi a' lati baciare al Cardinal decano, al Car-
dell' ultimo gradino dell' altare, gli dinal primo prete e al Cardinal ,

uditori di Rota in cotta, e rocchet- primo diacono , i quali scambie-


to. Terminate le preci della prepa- volmente danno la pace a' loro col-

razione, il Pontefice si alza, il mag- leghi.


giordomo gli leva la stola dopo , Terminata dal Pontefice la mes-
avergli fatto baciare la croce , che sa , nella quale ha consagrato
sta nel mezzo. La stola e la moz- un'altra ostia, che mette nell'o-
zetta vengono prese dall' aiutan- stensorio da portarsi in processio-
te di camera, che le lipone sulla ne, lascia l'ostensorio sull'altare al-

mensa della credenza. Quindi il Car- l'adorazione degli astanti, ed i dodici


dinal decano, o il Cardinal piii de- bussolanti ivi rimangono colle tor-

gno prende dal cameriere segreto cie accese intanto che il Pontefice
,

GAP GAP 53
fa ritorno in sagrestia, ove sì spo- fuori del portone degli svizzeri, o
glia tltHa pianeta, e fatto il ringra- della galleria. Ma,
1763, sottonel
ziamento ,
prerjde il piviale o gran il Pontificalo di Clemente XIII, es-
manto di raso bianco ricamato d'o- sendo il suo maggiordomo monsi-
ro, e recatosi di nuovo in cappella, gnor Bufalini fregiato della dignità
s'inginocchia gradino inferiore
sul vescovile, vi si recò in piviale e mi-

dell'altare per adorare il ss. Sagra- tra, ed


governatore gli cedette la
il

mento, che incensa, come abbia po- dritta. Innanzi questi personaggi de-

sto colle consuete cerimonie l'in- fila la processione, camminando gli

censo in due turiboli. Poscia leva- individui, che la compongono, a due


tosi in piedi si reca al talamo , e a due , secondo la nota stampata ,

collocatosi a sedere ^ senza berretti- detta Rotolo^ ed approvata dal Pon*


no, e con un ricco velo umerale tefice. Vengono però gì' individui
bianco sulle spalle, attende che il della processione in gran parte chia-
Cardinal diacono assistente abbia pre- mati dal portico della basilica Vatica-
so all'altare l'ostensorio sotto l'om- na, da un cursore del tribunale del
brellino, e che ponga sopra il ta- Cardinal vicario, e disposti e regola-
volino, che gli sta dinanzi come un rizzati da un cerimoniere Pontifìcio,

genuflessorio, l'ostensorio che il Papa i cui colleghi vestiti di sottana di saia,


abbraccia colle mani, in atto di edifi- e fascia rossa di seta, e cotta, me-
cante venerazione. Accomodatosi poi no primi due, che vestono sotta-
i

dal cerimoniere lo strascico del man- na di seta paonazza, fascia simile,


to in tutta la lunghezza, viene sol- cotta, e rocchetto, regolano l'anda-
levato il talamo dai palafrenieri in mento della processione. Oltre il

zimarra, sotto il baldacchino bian- detto cursore del vicariato nel luogo
co, e co* flabelli a lato, come meglio ove stanno il Cardinal primo diacono,
in progresso si Qualora il Pa-
dirà. il governatore , e il maggiordomo
pa non voglia celebrare la messa, evvi il maestro dei cursori Pontifìcii,
dopo che il Cardinale l'ha termi- il quale, mentre s'avanza la proces-

nata , si reca in cappella vestito di sione, legge il moto-proprio, od ordi-

piviale, etc, e adorato il Santissimo, ne di essa stabilito dal Papa nel


dopo averlo incensato, passa al ta- primo anno del suo Pontifìcato , e
lamo, mentre il Cardinale celebran- da lui sottoscritto, insieme al Rotolo
te spogliatosi della pianeta , e fatto o nota, che prescrive il regolamen-
il ringraziamento prende il piviale, to da osservarsi da quelli, che la
e la mitra, e recasi fra i Cardinali compongono per le rispettive prece-
vescovi per andare in processione. denze.
Intanto che il Pontefice, o il Car- Ciascun individuo porta un cereo
dinale, celebra la messa nella Cap- acceso, e nel cammino legge o can-
pella Sistina, si mette in ordine la ta le preghiere, che stampate si distri-

magnifica processione sotto la dire- buiscono con questo titolo: >* Lau-
zione del Cardinal primo diacono, w des in festo Corporis Christì cou-
che sta colla ferula in mano, vesti- » tinue alternatimrecitandncdura ss.
to di dalmatica colla mitra in lesta, » Sacramentum a pontificio Vatica-
e seduto in mezzo al governatore >» no sacello in basilicam principis
di Roma, e al maggiordomo egual- >y apostoloruni solemni supplicatio-
mente seduti, e in cappa paonazza. » nis ritu circumfertur " ; per la
,

54 CAP CAP
recita delle quali il Pontefice con- ca, e mezzetta aguzza sulle spalle
cede cinquanta anni d'indulgenza. di saia nera, e cordone bianco.
Ogni Ordine religioso ha i suoi can- I minori conventuali , vestiti come
tori, e ogni clero i suoi musici coi i precedenti, meno piccole varia-
quali alterna il canto, che col lieto zioni.

e religioso suono delle campane di I minori riformati, e osservanti, con


s. Pietro muove l'animo a pia dol- tonaca di lana grigia morata, con
cezza. cappuccio, fune, e corona a lombi.
Incomincia pertanto la processio- Gli agostiniani, o eremiti di s. Ago-
ne con un drappello di soldati, e di stino, intonaca di saia nera, con
tratto in tratto vegliano al buon or- mozzetta e cappuccio, e cintura
dine e regolarità, i cursori del Cardi- di cuoio.
nal vicario, e i Pontificii, in sott'a- I carmelitani calzati dell'antica os-
bito nero, bragiuole di merletto, zi- servanza, con tonaca di saia lio-
marra paonazza con mostre
di saia nata ossia di color tanè, cintura
di seta di egual colore, con mazza di cuoio, mantello, e mozzetta con
d'argento. Pei primi seguendo la cappuccio di saia bianca.
croce procedonoi: I servi di Maria, in tonaca, scapo-
Gli alunni dell' ospizio apostolico di lare, mantello, e cappuccio di saia
s. Michele a Ripa, vestiti di saia nera , e cintura di cuoio , colla
nera con fascia. corona di Maria Vergine addo-
Gli alunni della pia casa degli orfa- lorata.
ni, col proprio vessillo, in sotta- I domenicani, o predicatori , con
na binnca con cotta. tonaca e scapolare di saia bianca,
Segue il clero regolare, precedendo corona appesa alla cintura, mozzet-
ogni corporazione il suo stendar- ta con cappuccio e mantello nero.
do o croce, in mezzo a due ce-
roferari co' candellieri. Ordini Monastici.
1 francescani del terz' Ordine di pe-
nitenza, detti degli scalzelti, in to- Gli Olivetani in cocolla di saia bianca
naca di lana lionata con cappuc- con cappuccio increspato, sebbene
cio , cordone turchino, e sandali pel loro scarso numero talora si

a' piedi. riuniscono coi camaldolesi.


Gli agostiniani scalzi , in tonaca di I cistcrciensi , in cocolla nera , con
lana nera, con cappuccio, striscia cappuccio aguzzo.
di cuoio, e corona a' fianchi. I camaldolesi , in cocolla di saia
I cappuccini colla barba lunga, to- bianca con cappuccio.
naca di lana grigia morata, cap- I cassinesi, in cocolla di saia nera,
puccio , fune , e corona a' fian- con crespe da capo a pie, e cap-
chi. puccio rotondo.
1 girolamini in tonaca di saia lio- I canonici regolari lateranensi del
nata con cappuccio , e mantello ss. Salvatore, in sottana bianca di
con istriscia di cuoio a' lombi. saia, rocchetto, e mantello nero.
I minimi, o paolotti, con tonaca di
Clero Secolare.
saia nera con cappuccio unito
,

allo scapolare, e cordone di lana. Precede la croce del clero in mezzo


I terziari di ». Francesco, in tona- a due accoliti, e seguono due in-
,

GAP GAP 55
divìdili in piviale, che inluonaiio secondo la disposizione di Bene-
le preci. . detto XIV.
Gli alunni del I*ontificibv seminario
romano , in sottana , e soprana Capitoli delle tre patriarcali, i cui
paonazza, e cotta. canonici usano il rocchetto.
I parroclii di Roma delle cinquan-
taquattro parrocchie, in cotta, e Di «. Maria Maggiore o Liberiano.
stola bianca sulla sottana e fascia Di s. Pietro in Vaticano, il quale
di seta nera i secolari , e suH' a- arrivato nel portico, ivi si ferma
bito religioso i regolari. dalla parte della statua di Carlo
Magno, ne' due banchi già pre-
Canonici^ e beneficiati delle colle- parati colle torcie accese ,
per
giatej col seguente ordine. ricevere il ss. Sagramento, onde
dopo che questo è entrato nella
Di s. Girolamo degli Schiavoni. basilica, esso va a prepararsi per
Di s. Anastasia. la funzione, che deve essere ce-
De' ss. Celso, e Giuliano in Banchi. lebrata.
Di s. Angelo in Pescheria. Di s. Giovanni in Laterano.
Di s. Eustachio. Ogni capitolo delle basihche ha
Di s. Maria in Via Lata. la propria insegna, e un prelato
Di s. Nicola in Carcere Tulliano. per vicario, in mantelletta, e roc-
Di s. Marco. chetto nonché de' mazzieri e bi-
;

Di s. Maria ad Martyres. delli, che tenendo de' bastoni coperti


Tutti i suddetti procedendo colla di velluto rosso con l'estremità di
croce del clero, hanno alcuni l'uso del- metallo dorato, precedono ai capitoli
l'almuzia, della cotta, e varie colle- stessi . Cadauno inoltre porta un
giate hanno un prelato per vicario del padiglione formato da teli rossi, e
Cardinale titolare , che incede in gialli, con drappellone, ove ripetonsi
sottana e mantelletta paonazza, oltre le insegne della basilica ; padiglioni
il rocchetto. forse usati anticamente nelle proces-
Camerlengo del clero in cotta . e sioni per ripararvi ciascun clero dal-
colio stolone. la pioggia. Essi sono preceduti dal
campanello, e seguiti dalla croce, suo-
Capitoli delle basiliche minori, i ca- nandosi di tratto in tratto per av-
nonici delle quali hanno V uso vertire il popolo a venerare il vessillo
della colta e rocchetto. di nostra redenzione, o invitarlo a
dar libero il passo alla processione.
Di Regina Coeli, o di Monte Santo, La sola basilica lateranense ha il pri-
nella cui chiesa risiede il capito- vilegio d'inalberare due campanelli
Io, ed anco conosciuto col nome (Vedi) 3 due padiglioni e due croci
di s. Lucia della Tinta per avervi per aver il capitolo acquistato giu-
risieduto. risdizione sulla basilica di s. Lorenzo
Di s. Maria in Cosmedin. ad Sancta Sanctorunij allorquando
Di s. Maria in Trastevere. la basilica di s. Giovanni fu data
Di s. Lorenzo in Damaso , che si a' canonici regolari (Fedi), perciò
unisce col precedente , cedendosi chiamati lateranesi.
ogni anno a vicenda la destra Il vicegerenle di Roma insignito
, ,,

56 CzVP GAP
del grado episcopale, e veslilo in Cappellani comuni vestiti di sotta-
abito prelatizio paonazzo con torcia na, e fascia di seta paonazza, con
accesa in mano, il quale insieme ai cappa e cappuccio di saia rossa,
ministri del tribunal del Cardinal vi- con fodere di seta cremisi, soste-
cario chiude la processione del clero nendo i triregni, e le mitre pre-
regolare, e secolare. Il vicegercnte ed ziose del Papa. A. fianco del tri-
i attendevano il passag-
detti ministri regno nobile va il gioielliere dei
gio del clero fuori del colonnato a sagri palazzi apostolici , in abito
destra, in appositi sedili, ne' posti nero di spada, ossia di città, con
loro competenti, e quivi si posero due guardie svizzere.
in processione. Pel buon regolamento Due cursori Pontificii, vestiti come
di sì gran funzione, a norma del clero dicemmo di sopra, e colle mazze
secolare e regolare, il Cardinal vica- di argento.
rio suole emanare anteriormente i Aiutanti di camera del Papa in
consueti ordini e regolamenti. sottana, e fascia di seta paonazza,
con cappa , e cappuccio di saia
Cappella Pontificia. rossa , foderati di seta cremisi
con torcia accesa in mano, torcia
Due guardie svizzere, e un Pontifi- egualmente portata dagli altri se-
cio cerimoniere precedono, seguiti guenti cubiculari, cappellani, e
dai camerieri secolari d' onore e camerieri , i quali vestono come
segreti soprannumerari di spada gli aiutanti di camera.
e cappa con torcie accese, e in Cappellani comuni.
abito nero di città e cappello piu- Chierici segreti del Papa.
mato bianco, distinguendosi i pri- Cappellani d'onore, e segreti.
mi dai secondi dalle cifre, che Avvocato procuratore del fisco, ed il
portano sulla collana d'oro, ad commissario generale della R. C. A.,
entrambi comune. colla cappa come gli avvocati con-
Procuratori di collegio, con veste di cistoriali, con torcie accese, dei
seta nera, e cappe di saia nera quali parlammo al § VII, n. i.
con fodera di seta del medesimo Avvocati concistoriali con sottana, e
colore, con torcie di cera accese. fascia di seta nera, soprana e cap-
Predicatore apostolico cappuccino, e pa di saia paonazza con fodera
confessore della famiglia pontifi- di seta cremisi , e con torcie ac-
cia , religioso de' servi di Maria, cese.
ambedue cogli abiti del loro Or- Camerieri di onore segreti sopran-
dine e colla torcia accesa. numerari, e segreti partecipanti.
Procuratori generaH degli Ordini Cantori Pontificii in sottana, e fàscia
religiosi, monastici, e mendicanti, di seta paonazza , e cotta.
cioè di quegli Ordini, che godo- Abbrevìatori di parco maggiore, in
no luogo in Cappella Pontificia sottana e fàscia di seta paonazza,
co' rispettivi abiti , e colle torcie cotta , e rocchetto , con torcie di
accese. cera accese, torcie che pure por-
Bussolanti in sottana , e fascia di tano i seguenti votanti , chierici
seta paonazza, con cappa, e cap- uditori ec, vestiti come gli abbre-
puccio di saia rossa, sostenendo viatori.
torcie accese. Votanti di segnatura.
CA.P GAP 57
Chierici di camem, al fianco dei accese, che pur portano tutti i com-
quali procedono due cursori Pon- ponenti r ordine episcopale.
tificii. I vescovi , ed arcivescovi non assi-
Uditori di Rotamaestro del
col p. stenti in piviali di lama d'argen-
sagro palazzo, coli' abito del pro- to, e mitra di tela bianca.
prio Ordine de'predicatori, avente I vescovi greco, ed armeno, od altri
egli pure una toicia accesa. vescovi orientali se fossero pre-
Due cappellani segreti con vesti e senti in Roma, pei Pontificali ed
Ciippe rosse di saia , e fodere di ordinazioni del loro rito, secondo
seta cremisi, col triregno, e mitra il qual rito pur sono i sagri abiti,

usuale del Pontefice, che sosten- che indossano.


gono col porta-mitra foderato di I vescovi, ed arcivescovi assistenti al
velluto rosso. soglio Pontificio , con piviale di
Maestro del sagro ospizio, in abito lama d' argento , e mjtra di tela
nero secondo il costume, con ispa- bianca.
da al fianco, e torcia accesa. Patriarchi di Costantinopoli, di Ales-
Suddiacono apostolico ultimo udi- , sandria, di Antiochia e di Geru-
tore di Rota in tonicella , soste-
, salemme, dove vi fossero, in pivia-

nendo la croce Papale, fra sette le di lama d' argento, con mitra
candellieri (retti da altrettanti di tela bianca, ed inoltre, se tro-
votanti di segnatura, siccome ac- vansi in Roma, i patriarchi orien-
coliti apostolici ), le cui candele tali, ovvero occidentali minori, che
accese sono ornate di carte, e vestono ognuno secondo il pro-
talco colorato con disegni, e ra- prio rito.
beschi. Presso il suddiacono vanno Due cursori Pontificii, colle mazze
due maestri ostiari, detti a vir^a di argento.
ruhea da quella che tenevano , I Cardinali diaconi in tonacella, ed
anticamente in mano, quali cu- al paro degli altri Cardinali in
stodi della Pontificia croce. Essi mitra di damasco bianco, colla
incedono in sottana , e fascia di famiglia nobile a' fianchi sum-
seta paonazza, e soprana o man- mentovata , sostenendo la torcia
tellone di saia del medesimo co- accesa il gentiluomo.
lore. Cardinali preti in pianeta.
Penitenzieri della basilica vaticana Cardinali vescovi subuibicari in pi-
in pianeta didamasco bianco, pre- viale con formale composto di
ceduti da due chierici in sottana tre pigne ornate di perle.
nera e cotta avendo nelle mani
, Ogni Cardinale è seguito dal suo
un mazzo di fiori. In mezzo di caudatario, in sottana e fascia pao-
essi evvi una lunga bacchetta, se- nazza, del qual colore è la croccia
gno della loro potestà spirituale di saia, cotta e velo bianco chiama-
ìli foro conscienliae. to Vippa o Vimpa sulle spalle. Il

Abbati mitrati, coU'archimandrita di caudatario sostiene il lembo della


Messina se vi è e col commen- , veste Cardinalizia. Inoltre il sagi^o
datore dell'arcispedale di s. Spiri- Collegio ed il Pontificio corteggio
,

lo in Sassia, con piviale di dama- è circondato, e fiancheggiato dalla


sco bianco con trine, (iangie d'oro, guardia svizzera armala di corazza,
niilra di tela bianca, e con lercie ed elmo d' acciaro, e di alabarda.
,

58 CAP CAP
I Ire conservatori del popolo roma- rate del baldacchino sono sostenute
no, col priore de' capo-rioni in dai seguenti. Dalla porta della ean-
rubbone d'oro, veste di porpora, cellata della Cappella, sino al secon-
e fascia coi fiocchi d' oro , con do ripiano della scala regia , dai
lorcie accese in mano, aventi in prelati referendari di segnatura in
mezzo soltana, fascia e mantelletta paonaz-
li senatore di Roma
con rubbone za, usando in questa occasione
anche
d'oro, e veste di porpora soste- il rocchetto. Dal detto ripiano fino
nuta da due paggi, con torcie ac- alla porta del vestibolo o galle- ,

cese in mano. ria destra , dagli alunni del collegio


II governatore di Roma , in cappa germanico ungarico, in sottana e
e rocchetto a destra del principe soprana di panno rosso. Da questo
assistente al soglio, che è vestito luogo fino alla metà del colonnato
in abito nero da città col man- destro, dagli alunni del collegio ur-
tello guarnito di merletto, ambe- bano di Propaganda in veste, e so-
due con torcia accesa in mano. prana di saia nera con bottoni, ed
1 due Cardinali diaconi assistenti asole rosse. Fino al termine del co-
a' quali si unisce il Cardinal pri- lonnato dagli alunni del collegio in-
mo diacono allorquando i detti glese, in vestee soprana di panno
colleghi passano innanzi alla porta nero. Dal fine del colonnato , sino
della galleria medesimo , ove il al portone del palazzo Accorrambo-
Cardinal primo diacono, come di- ni, dagli alunni dei collegio irlan-
cemmo, stava ad ordinare la pro- dese, in veste, e soprana panno di
cessione, facendo altrettanto il go- nero. Dal portone Accoramboni al-
vernatore, e il maggiordomo, cioè la porteria de* pp. Scolopi di s. Lo-
dal detto luogo passando ai posti renzolo, da otto sacerdoti in abito
che loro competono. Se il mag- talare nero, che si destinano da mon-
giordomo sarà vescovo, ed avrà signor prefetto delle ceremonie Pon-
assunto il piviale, prenderà luogo tificie. Fino al quartiere de' soldati
nell'ordine episcopale , viceversa le portano i maestri delle strade in
fra i prelati di fiocchetti, come si abito nero, e mantello simile di seta,
dirà. ovvero in rubbone, ed in loro oiancan-
Due votanti di segnatura coi turi- za suppliscono alcuni sacerdoti in veste
boli, e colle navicelle d' incenso, talare. A questi succedono i deputati
in cotta e rocchetto. della nazione fiorentina in abito di
1 due primi maestri delle cerimonie spada, che sostengono le aste per
Pontifìcie, vestiti come superior- tutto il colonnato sinistro. Dal ter-
mente si disse, seguiti da due cur- mine di questi ultimi pel vestibo-
sori Pontificii colle mazze d' ar- lo o galleria fino all' atrio , sono
gento. portate dai deputati della nazio-
ne sanese in abito come i prece-
Il Sommo Pontefice sul descritto denti. Quindi sono prese le aste
talamo Sagramento sotto ma-
col ss. dagli alunni della nobile accademia
gnifico baldacchino di lama d'argen- ecclesiastica, in abito talare di seta
to, con drappelloni ornati dei Pon- nera, e nel mezzo della basilica, a-
tificii stemmi, da ricami, di trine, vanti la cappella di s. Sebastiano,
e di irangie d'oro.
, Le otto aste do- le consegnano al magistrato roma-
GAP CAP %
uo, cioè al senalore, conservatori, chino , ove pur vanno i mazzieri
priore de' capo-rioni, collaterali , e Pontifìcii colle mazze di argento, e
giudici capitolini in toga, i quali le spada, in sott' abito 'nero, e soprana

portano sino airallare Papale , ove di saia paonazza con trine di velluto
tciinina la processione. Tutti i sud- nero. Quindi segue il decano della
descritti soggetti trovansi distribuiti Rota in cotta e rocchetto coli' altra
agi' indicati luoghi in appositi ban- mitra usuale del Pontefice, in mez-
chi preparali, per prendere le aste zo a due camerieri segreti parteci-
quando loro toccano. È qui da av- panti, in vesti , e cappe rosse colle
vertirsi, che al presentarsi il talamo fodere di seta cremisi; a' quali colle
al primo ripiano della scala regia, medesime vesti, e cappe, succedono

incominciano le artiglierie di Castel r archiatro cameriere segreto parte-


5. Angelo a sparare alternati colpi cipante, ossia il primo medico del
di cannone, che durano finché il ta- Pontefice, ed il primo aiutante di ca-
lamo medesimo non è entrato nella mera, non portando questi due cu-
Jjasilica. biculari torcia, per essere pronti al
A' lati del talamo portato da do- servigio del Papa, al modo dei due
dici palafrenieri in vesti rosse^ e zi- precedenti quali sostenitori dello stra-
marre (specie di mantelloni di pan- scico della falda. Con essi vi sono
alo cremisi), procedono a sorveglia- appresso coU'occorrente uno scopato-
.re palafrenieri, il foriere maggiore
i re segreto, in sottana di saia, e fà-
vestito come il cavallerizzo che va scia di seta paonazza, con boemia
in sua compagnia, cioè in abito nero o casacca di panno di egual colore
da città col mantello ornato di mer- trinata di strisele di velluto con bor-
letti e spada al fianco nonché il , do, ed il credenziere in abito nero
Joussolante sottoforiere in veste e da città.
cappa di saia rossa decano dei
ed il Indi vengono pel concertino otto
palafrenieri, particolarmente quan- cantori Pontificii, che cantano i ver-
do questi si danno la muta nel sos- setti della sequenza, Lauda Sion.
tenere le stanghe . Circondano il iSeguono i tre prelati de' fiocchetti
talamo inoltre i
."
dodici guardie no- in rocchetto e cappa paonazza con
bili col cadetto con uniforme di torcie accese, cioè 1' uditore generale
gala, e squadroni sfoderati, segui- della rev. camera Apostolica, il te-
li dal loro esente col bastone ; soriere generale, e il maggiordomo,
2.° quattro bussolanti in vesti e prefetto de' sagri palazzi Apostolici.
cappe rosse, sostenendo altrettan- I protonotaii apostolici parteci-
ti nobili fanali con lume den- panti e di onore in cappa , e roc-
tro ;
3." lateralmente i due flabelli chetto con torcie accese, e simil-
,

di penne bianche portati dai came- mente il reggente di cancelleria, se


rieri segreti, in vesti, e cappe rosse, vi è.
con mostre di seta cremisi, i quali I generali degli Ordini religiosi,
si danno la muta con altri due col« co' loro abiti rispettivi, e torcie ac-
Icghi mentre i dodici bussolanti
; cese in mano.
( che Sanclus della messa piana
al I referendari di segnatura ih sot«
si lecarono alTaltare della cappella tana , fascia , e mantelletta di seta
Sistina ) , colle stesse torcic accese paonazza, egualmente colle torcie.
incedono da ambo i lati del bakUc-» Questa grandiosa, e di vota proces*
,

^ CAP CAP
sionc viene chiusa, eseguita i." dal- nando i mottetti. I cantori poi del
le guardie nobili a cavallo in gran concertino, che seguono il talamo,
due capi-
tenuta, aventi alla testa i in sala regia incominciano il primo
tani comandanti, che prendono in mottetto, che ripetesi ad ogni trat-
mezzo il marchese Naro -Patrizi ,
to di strada, ed entrando nella por-
vessillifero di s. Chiesa, che sostie- ta della basilica, cantano il mottet-
ne il vessillo ;
2.° dal generale co- to Amore Jesu langueo del Foggia,
:

mandante le truppe di linea Ponti- secondo l'antico costume di questo


ficia fra due uffiziali più elevati in coro, come avvisa l' Adami a pag.
grado, e seguito dai suoi aiutanti e 8 1 delle Osservazioniy ec. Gli altri
da altri uffiziali di stato maggiore; cantori, che precedono gli abbre-
3.° da uno squadrone di carabinie- viatori di parco maggiore nell'in-
ri a cavallo, e da un reggimento di gresso della detta porta di s. Pie-
dragoni pure a cavallo cogli sten- tro, per mezzo di due soprani an-
dardi loro; 4-° seguono la fanteria, ziani, intuonano l' inno. Te Deuni
cioè la guardia civica, i carabinieri, laudamuSj che devesi prolungare
i granatieii, i fucilieri ec, colle pro- finche sia giunto all'altare Papale,
prie bandiere, tutti in monture di e ai propri stalli il sagro Collegio,
gala. Dopo aver guarnito in cordo- nonché il Pontefice. Calato a terra
ne da ambedue le parti la strada il talamo il Cardinal primo diaco-
,

per cui passa la processione, per ve- no, ricoperto dall'ombrellino, estrae
gliare al buon ordine del numero- dal perno l'ostensorio, e lo va a porre
sissimo popolo, che in folla vi ac- sulla mensa dell'altare. Indi in falso
corre per vederla, a mano a mano bordone, unione di consonanze mu-
si formano in colonna per seguire sicali dell'Aretino, come dicemmo a
la processione fino alla galleria o Canto ecclesiastico, cantori canta- i

vestibolo sinistro , avendo kicomin- no il Te ergo quaesumus, e Y In te


ciato a defilare al termine del de- Domine sperai^i. Il Papa alzatosi allo-
stro.Ogni corpo ha le sue trombe, ra dal talamo, ed essendosi recato al-
o musiche militari, interrotte alter- l'ultimo gradino dell' altare , adora-
nativamente dai tamburi. to il Santissimo, colf assistenza del
Incombe ai cappellani cantori Cardinal primo prete, pone l'incen-
Pontificii,, come agli aHri musici so nel turibolo, e con questo incen-
in tutto lo spazio che percorre la sa tre volte il ss. Sagramento. Dopo
processione, a vicenda
di cantare di che due soprani anziani dicono
con semplice e piana melodia, l'in- il verso: Paneni de coelo praesti-
no Pangc lingua gloriosi. Questo è tisti eis, alleluja. . Omne dele-
intuonato dai contralti de' cantori ctamentum in se kabenterji, allelu-
Pontifìcii quando esce fuori della ja. Il Pontefice recita l'orazione
cancellata, o balaustra della cappel- Deus qui nobis, etc. , e rispostosi
la Sistina, la Croce Papale. La se- Amen dal coro, ascende suU' altare,
conda strofa è cantata nell' ingresso e comparte col Venerabile al nume-
della scala regia, la terza alla sta- roso clero, e immenso popolo la
tua di Costantino, la quarta al sor- trina benedizione, essendosi la pro-
tire della galleria, la quinta a me- cessione schierata lungo la navata
la del colonnato, ed usciti da que- di mezzo, intorno l'altare Papale, e
sto i medesimi cantori vanno alter- fra questo, e quello della cattedrale.
^

GAP GAP 6r
Così termina questa solennissima, e stando il Venerabile esposto fino
cotanto celebrata funzione. Che se dopo il vespero.
il Pontefice trovasi impolente a dar
Altre notizie su questa processione
Ja benedizione, egli alzatosi dal ta-
e de^personaggiy che prima v^ in-
lamo, va al genuflessorio, comparten-
tervenivano.
dola il Cardinal decano, come da
ultimo avvenne, nel i83o, regnan- Fino al declinare del secolo XVIT,
do Pio Vili, Castiglioni. oltre alle Cappelle Pontifìcie, come
Avvertesiche quei Cardinali che accennammo superiormente, e di-

sono impotentia fare il giro del- cemmo ad Ambasciatori § III, in-


le processioni con torcia accesa, tervenivano gli ambasciatori alla pro-
e paramenti bianchi, si trovano o cessione del Corpus Domini innan- ^

alla porta della basilica per unirsi zi al governatore di Roma vice- ,

a' colleghi, ovvero li attendono allo camerlengo, portando la torcia ac-


stailo. cesa. Ma dopo l'avvenimento dell'am-
Quindi il Papa va a spogliarsi basciatore imperiale il conte di Mar-
da un lato della basilica, sotto alla tinitz, col governatore di Roma Giam-
loggia in cui esponesi la coltre dei battista Spinola poi Cardinale , al

ss. martiri, ove si erige un luogo quale nella processione del 1696,
coperto di damaschi rossi. Lo stesso pretendeva prendere la mano, e poi
fanno tutti gli altri negli angoli del- voleva prender posto fra i Cardinali
la basilica, riprendendo ognuno i diaconi (onde fu ritardato il cammi-
consueti abiti. Ed avendo il Pontefice no della processione di quattro o^e ),

ripresa la mozzetta, e stola di raso e per altre successive questioni di


rosso, preceduto dal crocifero colla preeminenza, nonché per le rimo-
Croce, ed accompagnato dalla sua cor- stranze energiche d'Innocenzo XII,
te per la scaletta dal lato della Cap- e di Clemente XI, gli ambasciatori
pella del ss. Sagramento , si resti- si astennero di recarsi e alle Cap-
tuisce nelle sue stanze. Abbiamo dal pelle Pontifìcie, e alla processione
Sestini, che anticamente nella pro- del Corpus Domini^ come nota an-
cessione del Corpus Doniini, quelli che il Piatti nel tom. XII, pag. ^6^,
che usano mitia, la ponevano in della Storia de' Romani Pontefici.
capo dopo usciti di palazzo, ed an- Nell'anno santo 17^5, fu cosi
che prima; e che dopo la benedi- copiosa quella celebrata da Rene-
zione i Cardinali assumevano le detto XIII, che si contarono inter-
cappe rosse , e con queste accom- venuti ventisette Cardinali, sessanta-
pagnavano il Pontefice alla came- tre vescovi ed abbati mitrati , no-
ra de' paramenti. vecento novantaotto vacabilisti, due-
Dopo che sono partiti il Papa, e i cento orfanelli, ed alunni di s. Mi-
Cardinali, inoltrasi il capitolo vali- chele, duecento dodici individui del
cano, e un canonico in piviale bianco, clero secolare, non compresi capi- i

accompagnato dal diacono, e sud- toli, e le collegiate, e mille cento tren-


diacono, va a prendere sull'altare tanove tra monaci, e frati, olUe ot-
Papale il ss. Sagramento, e il ras- l tantadue parrochi, quanti erano al-
porta a quello della cattedra , col- lora, insieme alla prelatura, ed alla
locandolo al tabernacolo fra copiosi corle Pontifìcia egualmente nume-
cerei accesi. Ivi si cauta messa, re- rosissime.
,

6a GAP GAP
Fino poi agli ultimi tempi , se- romani. Antibamenle , come dicem"*-
guivano cappuccini, e i religiosi
i del- mo altrove , due frati dell' Ordine
la Mercede, che divisi ora dalla pro- cistercicnse aveano l'ufficio di bolla-
vincia romana , non intervengono re i Pontifìcii piombo,
diplomi col
pili. Agli Olivetani precedevano i mo- onde venivano chiamati Fratres de
naci girolamini , de' quali non es- plumboj ma siccome un tal ufficio
sendo rimasto in Roma che 1' ab- passò a' chierici secolari quando que-
bate generale con pochi monaci ,
sti intervenivano alla processione del
prende esso luogo fra gli abbati Corpus Domini, cogli altri uffiziali
mitrati; e dopo i cistcrciensi ince- di cancelleria, solevano portare l'a-
devano monaci vallombrosani
i bito de' conversi cistcrciensi, in me-
che per lo scarso numero, non for- moria di essi.
mano ormai piti parte della proces- Finalmente sino agli ultimi tem-
sione. pi intervenne a questa processione
Sino a tutto il Pontificato di Pio il chierico nazionale del sagro Col-
*
YI, dopo il clero seguivano nella legio, che veste come i bussolanti ;
processione del Corpus Domini, al- il perchè ancora gode la torcia di
cune persone in abito di città, con cera, che lo stesso sagro Collegio a
torcie accese , che erano i proprie- tal effetto gli dava.
tari dei vacabili, o vacabilisti (F^ef//), Anche regolamento de' porta-
il

i erano obbligati a recarvisi,


quali tori delle aste del baldacchino era
ovvero per cui monsi-
farsi supplire, diverso da quello suddescritto, sta-
gnor reggente della cancelleria, e bilito nel Pontificato di Leone XIT,
r amministratore generale delle com- oltre le posteriori concessioni, come
ponende di dateria, destinati a pre- fece da ultimo il Papa regnante,
siedere al buon ordine de'vacabili- cogli alunni del collegio irlandese.
sti, esaminavano nella decenza del-
li Ecco r ordine anteriore. Le otto aste»
l'abito, e se non erano vestiti con- del baldacchino erano rette a vi-
venientemente, li respingevano, colla cenda, dalla Cappella fino alla porta
perdita della torcia. Terminata la della catena, o ingresso del colon-
processione, si schieravano i vacabili- nato, dai referendari di segnatura ;

sti due linee laterali nella navata di


in dalla catena fino al palazzo Acco-
mezzo della basilica, aspettando l'arri- ramboni da' cavalieri di s. Pietro ;

vo del ss. Sagramento colle toi'cie ele- quindi dai maestri di strada, e dai
vate. Appresso i vacabilisti procedeva- ministri del loro tribunale, poscia
no eziandio con torcia accesa i collet- dagli altri cavalieri di s. Pietro ;

tori del piombo, i sollecitatori delle dipoi fino alla metà dell'altro co-
lettere apostoliche , i notari della lonnato dai deputati della nazione-
Rota, i procuratori della peniten7Ìe- fiorentina; da questo fino al can-
ria, gli scrittori apostolici, i maestri cello di ferro del portico della ba-
dell'uno e l'altro registro, de' quali silica, dai deputati della nazione sa-
uffizii, e de' cavalieri lauretani, di s. nese, a cui il loro concittadino Pio
l^ietro, di Pio IV, ed altri cavalie- II, nel i4'5'8, concesse questo privi-
ri , che piu-e v' intervenivano , trat- legio, che prosegue a godere l' arci-
tasi all' articolo Cancelleria ;
quin- confraternita della stessa nazione,
di seguivano la processione i pro- eretta nel i5i9, nella chiesa di s.

curatori de' principi , e de' baroni Caterina di Siena a strada GiuUa;


,,

CAT CAP 65
dal menzionato Cancello fino al- dai Cardinali della Somaglia vicario di
Takare Papale, da' conservatori di Roma, e Michele di Pietro, dagli ar-
Roma, e priore de' capo-rioni, a' qua- civescovi, vescovi, eabbati mitrati, dai
li si unisce il senatore di Roma. collegi prelatizi, dai superiori degU Or-
Finalmente, quando il Pontefice dini religiosi, dai bussolanti, e da,
è impedito di portare il ss. Sagra- altri camera segreta
cubiculari della
mento in processione, fa le sue ve- Pontificia. Seguiva immediatamente
ci, come si disse, per la messa bassa il Venerabile, lo stato maggiore del-
nella Cappella Sistina , il Cardinal le truppe, ed altre mihzie. Vi furo-

decano del sagro Collegio, e se que- no i tre consueti spari di Castel s. An-
sti fosse incomodato, supplisce il Car- gelo quando il Santissimo si presentò
dinal sotto-decano. Ma i Cardinali alla scala regia, quando fu in vista
portano il ss. Sagramento a piedi del forte, e nell' ingresso della ba-
e col capo scoperto. In tutti i casi silica vaticana, ove il detto Porpo-;
però, prima che la processione esca rato, dopo che i cantori Pontificii
dalla Cappella Sistina ,
pei luoghi cantarono il Tantum ergo, diede la
clie deve passare, il giardiniere del trina benedizione. E siccome, nel
Pontificio giardino vaticano fa spar- i83i, il regnante Pontefice non v'in-
gere ovunque lauro, mortella ed al- tervenne ecco ciò, che si praticò
,

tre erbe odorose, ciò che si pratica mentre egli abitava al Quirinale. Il

anche per la processione dell'ottava, vespero fu celebrato nella Cappella


del capitolo vaticano. Abbiamo poi, Sistina del Vaticano, coli' intervento
che, nel 1728, Benedetto XIII, nel- de' Cardinali,prelati, ed altri, che
la mattina di questa festività , cele- v'hanno onorevole luogo. Nella mat-
brò la messa bassa nella Sistina, e tina poi del giovedì , festa solenne
diede V ostensorio col ss. Sagramen- del ss. Corpo del Signore, nella det-
to al Cardinal Oltoboni , vescovo ta Cappella celebrò l' incruento sa-
suburbicario Sabina, il quale,
di grifizio il Cardinal Galeffi vescovo
fatto processionalmente il consueto di Porto , e sotto-decano del sagro
giro, posò sull'altare della basilica Collegio, dopo il quale si diede prin-
vaticana l'ostensorio. Benedetto XI li, cipio alla processione, a cui inter-
che ivi erasi recato ad attenderlo vennero i Cardinali in abiti sagri
con esso comparti la trina benedi- secondo il loro ordine, i patriarchi,
zione. Dipoi Clemente XIV eletto , e gli arcivescovi, e i vescovi latini

a' 19 maggio 1769, vigilia del Cor- ed orientali, gU abbati mitrati, i


pp.
pus Domini, per non essere stato penitenzieri della basilica vaticana,
coronato, non intervenne ne al ve- i collegi prelatizi, i capitoli delle
spero, ne alla processione, e neppu- basiliche patriarcali , delle basi-
re a quella dell'ottava in s. Giovan- liche minori , e delle collegiate ,
ni, e in s. Pietro ,
giacche si fece i parrochi, il Pontificio .semina-
consagrare a' ?,8 maggio, e corona- rio romano ,
gli Ordini regola-
re a' 4 g'"g"0- ^» trovandosi, nel ri, e monastici, e gli alunni della
181.5, Pio VII a Genova, la pro- pia casa degli orfani, e dell'ospizio
cessione si fece coir intervento del apostolico. Portò il Santissimo sotto
clero secolare, e regolare, e il San- baldacchino il prefato Cardinale, e
tissimo si portò dal Cardinal Du- precedevano con lorcie i bussolanti,
gnani vescovo di Albano preceduto nonché i cappellani segreti, e i ca-
,

64 GAP GAP
n)erieri cV onore, e segreti del
Papa. nie Pontificie, che sono fuori di con-
Fecero coiona al sagro Collegio, ed clave, coll'intervento di tutti quelli che
al Venerabile, i capotori, e la guar- per ufficio, od altro vi dovessero a-
dia svizzera, e seguirono la proces- ver luogo. Fu stabilito eziandio : i
,"
di
sione gli altri distaccamenti di tiup- celebrarla nella basilica vaticana, nel
pe colle loro bande militari. Dopo modo stesso, che si fa vivente il
aver fatto il consueto giro, entrò la Papa, sebbene non potesse riuscire
processione nella basilica di s. Pie- splendida egualmente, tanto pel più
tro, ed allora i Pontificii cantori in- breve tragitto attesa la mancanza
tuonarono il Te Danni , dopo il del sagro Collegio, e famiglia Pon-
quale, e colle solite preci, il Cardinale tifìcia) 2." che i Cardinali, capi d'or-
funzionante compartì dall'altare Pa- dine, ne stabilissero l'ora per la ce-
pale coir ostensorio la trina bene- lebrazione , e scegliessero il prelato
dizione. patriarca o arcivescovo tre giorni
avanti, per celebrare la messa e por-
Processione del Corpus Domìni tare il Venerabile per la navata di
in sede vacante. mezzo della basilica ,
pel poilico
galleria di Costantino, colonnato, e
Essendo più volte cadt^ita questa quindi traversando la piazza ,
per
solennità mentre i Cardinali era-
, l'altro colonnato, e galleria ritorni
no chiusi in conclave per eleggere la processione nel tempio. Quindi
il successore al defonto Pontefice, col moto-proprio Omnibus^ presso il
nacque controversia , donde doves- detto Bollarlo a pag. 286 , Bene-
se uscire quella del clero regolare, detto XIV volle dichiarare inoltre
e secolare, e della corte, e curia ro* per maggior intelligenza, tutti quelli
mana, cioè, se dalla basilica latera- che vi aveano da intervenire, e il ri-
nense, come cattedrale del Papa, o spettivo luogo di ognuno, come ap-
dalla vaticana ove si suol fare, on- presso.
de talvolta accadde che contempo» Il prelato destinato canta la mes-
rancamente celebrarono solenni pro- sa all'altare della cattedra di s. Pie-
cessioni r una, e V altra basilica, e tro, aprendosi la processione cogli
talora non usci da veruna. Ma ap- alunni dell' ospizio apostolico, di s<

pena eletto, nel 174*^? Benedetto Michele , e della pia casa degli or-
XIV, essendo accaduto nel conclave fani.
simile sconcerto, di poco decoro ai Seguono gli Ordini religiosi men-
venerandi riti della Chiesa romana, dicanti e monastici.
e pregiudizievole al divin culto, pon- Alunni del seminario romano^
derato bene tutto, si volle prende- Parrochi di Roma.
re opportuno provvedimento , ed è Capitoli delle collegiate.
perciò che nel 174^1 coli' autorità Camerlengo del clero.
dell'apostolica costituzione Pastora- Capitoli delle basiliche minori.
lis officìi, emanata il primo marzOj Capitoli delle basiliche maggiori.
6' riportata nel tomo XVI del Bidl. Vicegerente, co' ministri del tribu-
Roni. p. 284, fu decretato che in tal nale del Cardinal vicario.
mattina si facesse in Roma una solen- Cantori della Cappella Pontificia.
nissima processione soltanto, dovendo- Il prefetto o governatore del con-
la regolare quei maestri delle ceri mo- clave, cioè il maggiordomo , col
GAP GAP 65
governatore di Roma, ambedue p. 285 delle sue Dissertazioni, e da
in rocchetto, e manlelletta. ultimo li dott. Giulio Barluzzi, De
Due accoliti con fanali in asta con solenmi pontificia pompa, cpice in
lumi , ed altrettanti coi candel- festo sacrosancti corporis
D. N. Je-
lieri. su Roniae ad Vaticanum ducitur,
Un accolito colla navicella dell' in- Coninieìitarius, Romae 1887, di cui
censo. abbiamo la traduzione in idioma ita-
Due accoliti coi turiboli. liano, dello stesso eh. autore.
I maestri ostiaii a i'irga ruhea, con
torcie accese. Processioni dei capitoli lateranense
I mazzieri Pontificii. e valicano fra lottava del Cor-
II patriarca o arcivescovo, che por- pus Domini col ss. Sagramento.
ta Sagramento, col diacono,
il ss.

e suddiacono sotto il baldacchino. La processione del Corpus Do^


Due accoliti con fanali con lumi, co- mìni si celebra con solennità in tutto
me sopra. il mondo cattolico, e nei paesi stessi
Il chierico destinato a portare la del dominio degl'infedeli, compren-
mitra. sivamente alla capitale dell' impero
L'uditore generale della R. C. Apo- ottomano. In Roma, sede della re-
stolica, col tesoriere generale. ligionej e del capo della Chiesa, so-
I patriarchi, arcivescovi, e vescovi. no numerose le processionipiù che
I protonotari apostolici. altrove, eziandio per tutta l'ottava.
Gli abbati mitrati. E siccome il Sommo Pontefice col
I generali degli Ordini rehgiosi. sagro Collegio interviene in abito
Gli uditori di Rota, col p. maestro ordinario a quella della basilica di
del s. palazzo apostolico. s.Gio. in Laterano, ed all'altra di s.
I chierici di camera. Pietro in Vaticano, passiamo qui a
I votanti di segnatura, coli' uditore. darne un cenno.
Gli abbreviatori di parco maggiore. Nella domenica fra 1' ottava della
Gli avvocati concistoriali. detta festività, il capitolo lateranense
L'avvocato generale del fisco e della celebra un solenne vespero all' alta-
R. C. Apostolica, e il commissa- re Papale, col ss. Sagramento espo-
rio generale della medesima. sto , che poi viene portato in pro-
I procuratori generali degli Ordini cessione dal Cardinal vicario di
Ro-
religiosi per ultimi. ma, facendo da diacono, e da sud-
Entrata questa processione nella diacono due canonici del medesimo
basilica vaticana, il diacono assisten- capitolo lateranense. V'intervengono,
te pone il ss. Sagramento sulla men- oltre i pp. penitenzieri della basilica,
sa dell' altarePapale e cantate le , l'arciconfraternita del ss, Sagramento
consuete preci , ed eseguiti i soliti presso le scale sante, il seminario
riti, si compie la funzione colla tri- romano, ed i quattro Ordini men-
na benedizione data dal celebrante dicanti, i quali cogli alunni del se-
col Venerabile. Scrissero di questo minario intervengono alla basilica
argomento , Fran-
oltre i succitati , Lateranense come a cattedrale di
cesco Cancellieri, nelle sue Cappel- Roma , per la qual ragione essi in-
a pag. 286, e seguenti;
le Pontificie, tervengono anche alle processioni per
Giuseppe de Novaes , nel tom. II , le quarant'ore. Esce la processione

VOL. IX. 5
. ,

66 CAP CAP
dalla porta minore della basilica, ed di onore, e in mancanza di essi sup-
entrando nell' arcispedale del ss. Sal- pliscono gli aiutanti di camera, tutti
vatore ad Sancta Sanctomni^ il Car- in sottana, fascia e mantellone di seta
dinal vicario, od Porporato in
altio paonazzo . Fa inoltre il Pontefice
sua vece, posa il Venerabile suU'alla- fiancheggiare il Venerabile da do-
re del medesimo, e cantatosi dai musi- dici bussolanti vestiti di sottana,
ci della basilica il Tantum ergo, com- e fascia di seta paonazza, e man-
parte col Santissimo la benedizione, tellone di saia di egual colore , sos-
e quindi la processione, passando di- tenendo altrettante torcie accese,
nanzi al palazzo lateranense, rientra mentre quattro altri bussolanti por-
in chiesa dalla porta principale tano intorno al Santissimo quat-
Posatosi dal Cardinale il ss. Sagra- tro fanali o nobili lanternoni coi
mento sull'altare Papale, e cantatosi lumi. Che se il Papa non interviene
nuovamente il Tantum ergo, torna alla processione, non hanno luogo i
a dare con esso la benedizione, con detti portatori delle aste, le quali so-
che termina la funzione. Il caudata- no in vece sostenute dagli alunni di
rio del Cardinale funzionante nella età maggiore del seminario romano,
processione in croccia sostiene la co- ne intervengono i latori delle torcie.
da della sottana, ed altro cappella- Dietro il Venerabile segue, pre-
no in cotta sostiene la mitra, seguen- ceduto da' due primi cerimonieri in
dolo la sua famiglia nobile, e di cotta e rocchetto, lo stesso Pontefi-
livrea. ce col capo scoperto in mezzo al
A questa processione suole inter- maggiordomo, ed al maestro di ca-
venire il Papa vestito di sottana, e mera, sostenente il cappello, e ber-
fascia bianca di seta co* fiocchi d'oro, rettino del Papa. Tutti e due questi
mozzetta, e stola di raso rosso. Quan- ultimi rispondono alle preci solite
do vi si vuole recare, per mezzo di che il Papa legge da un libretto,
un palafreniere, manda ad ogni Car- con torcia accesa in mano, prenden-
dinale un biglietto stampato con cui dola talora il cameriere segreto cop-
dà notizia di portam alla processio- piere, a cui perciò rimane. Il Pon-
ne acciò, se crede, voglia intervenir- tefice è seguito dal caudatario, che

vi anch' egli. I Cardinali , che vi si sostiene il lembo della sottana, dai


recano, vanno co' servi colle livree camerieri, e cappellani segreti, dagli
di gala con due carrozze, vestiti di aiutanti di camera, tutti in mantellone
cappe, e tutto altro rosso, con iscar- paonazzo , dal foriere maggiore, dal
pe nere, del qual colore sono le cavallerizzo maggiore , dal fioriere e
scarpe che pm' dee portare il Car- dal credenziere in abito da città. I due
dinale funzionante, e colla torcia del primi hanno la spada al fianco, non
peso di cinque libbre, che dovendosi meno che i camerieri di spada e
portare in processione taloia dal gen- cappa segreti e di onore. Finalmente
tiluomo, rimane sempre a lui. Arri- viene uno scopatore segreto con sot-
vato ilPapa nella basilica, e adorato tana di saia, e fascia di seta pno-
il ss. Sagramento sul genuflessorio, nazza e boemia simile trinata di
ed incensatolo coU'assi^enza del Car- velluto, non che il decano in abito
dinal primo prete, fa prendere le da città sostenendo altra torcia ac-
otto aste del baldacchino dai suoi cesa di riserva, che poi gli rimane.
camerieri segreti soprannumerari e E destinata quella torcia per pas-
,

GAP CAP 67
sarsi al coppiere nel caso che si dirmi primo prete, ripete l' incensa-
smorzasse quella del Pontedce. Sono zione , e dopo che ha ricevuta la
ancora al seguito del Pontefice due benedizione, salutato il sagro Colle-

palafrenieri in abito rosso con Ter- gio, colla sua corte, e col treno di
raiuolo scuro guarnito di trine rosse. città, con cui erasi recato alla ba-

Portano essi 1 ouibiellino chiuso di silica , fa ritorno alla propria re-


città, e la borsa per le suppliche, sidenza, facendo altrettanto i Car-
mentre l'elemosiniere, e il sagrista dinaU. Se poi il Papa non intervie-
come vescovi prendono luogo fra i ne , allora il Cardinal arciprete in-
canonici e in abito prelatizio
, con , vita sagro Collegio ad intervenirvi
il

torcie accese precedono il Santissimo. (circondato nella processione dalla


Inoltre contornano il Papa la guar- guardia svizzera), e lo ringrazia do-
dia nobile e svizzera, ed appresso ai po la funzione, ciò che non fa quan-

cantori, che cantano alternativamen- do vi si porta il Papa


,
per non per-
te i mottetti, procedono i Cardinali dere l'onore dell' intervento del Som-
assistiti dai cerimonieii Pontificii in mo Pontefice , come a sua chiesa
mantellone, e fra la guardia svizzera cattedrale. Inoltre lo stesso arciprete
incedono i Cardinali in vesti, e cappe al principio della processione fa por-
rosse col libro delle preci , e torcia tare quattro torcie accese dai suoi
accesa col capo scoperto; avendo servitori con livrea di gala. Consi-
ognuno ai fianchi il maestro di ca- derandosi questa processione come
mera colla berretta rossa, ed il gen- fatta pel Papa dal Cardinal vicario
tiluomo i quali se sono ecclesiastici di Roma, cosi accadde, che quando
vestono l'abito talare, se secolari nel i8i5 Pio VII si trovava a Ge-
quello di spada; il cameriere in a- nova, venne il ss. Sagramento por-

bito di città, col cappello, colla tato da monsignor Frattini vicege-


mantelletta, e colla mozzetla Cardi- rente, intervenendovi i Cardinali So-
nalizia; ed il cappellone rosso, o maglia vicario di Roma, Michele
pai-asole , è sostenuto dal decano in di Pietro, e Dugnani.
abito da città; sostenendo il cau- Neir ottava della stessa festa del
dt. ario d' ogni porporato lembi
i Corpo del Signore, il capitolo vati-
della veste Cardinalizia, essendo il cano, che dal giorno della solennità
caudatario vestito di sottana , e fa- sino ai secondi vesperi del giovedì , ha
scia di seta paonazza , e ferrai uolo- sempre cantato la messa e il vespero,
ne simile di color nero. coir esposizione della ss. Eucaristia
Entrata la processione nell'arcispe- celebra, dopo il vespero, la solenne
dale, il Papa va al genuflessorio e , processione colla medesima, portata
i Cardinali si recano a' banchi late- dal Cardinale arciprete, ovvero da
rali coperti di tappeti. Ivi il decano un canonico insignito del grado epi-
d'ogni Cardinale pone avanti al scopale, facendo al primo da diaco-
suo padrone il cuscino rosso per ge- no, e suddiacono due canonici, e al
nuflettere, assistere al Tantum er- secondo due beneficiati. La proces-
^Oj e ricevere la benedizione. Rien- sione esce dalla porta principale , e
trata poi la processione nella basili- giunta presso il quartiere delle mi-
ca , e collocatosi V ostensorio colla lizie Pontificie, si rivolge a sinistra,
ss. Eucaiislia sulla mensa dell'altare, e dopo un tratto di strada si avvia
il Pouteficc, coir assislen/a del Car- verso la galleria, o vestibolo destro,
68 GAP CAP
donde pel portico ritorna all'altare no i maestri delle cerimonie della
Papale. Il detto Cardinal arciprete basilica, venendo assistito il Papa
invita ilsagro Collegio ad interve- dai due primi cerimonieri, e il sa-
nirvi, onde poi individualmente lo gro Collegio dai loro compagni.
ringrazia a' rispettivi stalli, termina- Precede un drappello di grana-
ta la funzione. E se vi si reca il tieri campanello, e pa-
seguiti dal

Pontefice, ne dà l'avviso con un bi- diglione da quattro


della basilica,

glietto stampato, simile al summen- domestici del Cardinal arciprete in


tovato, ad ogni Cardinale, per mez- livree di gala e torcie accese, e dal-
zo di un palafreniere. Il Papa e i le confraternite, ed arciconfraternite
Cardinali vi si recano, come dicem- de' ss. Michele, e Magno, di s. Egi-
mo di sopra, tenendosi in tutto lo dio, e del ss. Sacramento in s. Gia-
stesso cerimoniale; e solo noteremo como ScossacavaUi, colle loro inse-

le particolarità di questa processio- gne, bandiere, tronchi, stendardi, cro-


ne, che sono le seguenti. cefissi etc. A questi sodalizi succe-
Il Cardinal arciprete riceve nella dono le zitelle ammantate di bian-
camera capitolare i Cardinali, ove co dotate da essi, e principalmente
deposte le mozzette e mantellette, dal capitolo, accompagnate da due
assumono le cappe rosse, e si reca- chierici mazzieri, e dal sotto parro-

no col capitolo all' altare Papale co di s. Pietro colla torcia in ma-


ove è esposto il Santissimo, a cele- no. Prosegue la croce del capitolo,
brarvi il vespero solenne. Termina- e innanzi ad essa vanno due custo-
to il vespero, si canta dai musici il di della basilica, e il collettore del-
ritmo Lauda Sion, ed in tal tem- le messe, in vesti paonazze, e maz-
po passano in mezzo al coro, pre- ze in mano coli' insegna del capito-
messa la genuflessione all'altare, le lo. Indi vengono il coro de' musici,
zitelle ammantate, e dotate dalle il seminario di s. Pietro, i cappel-
arciconfraternite, che intervengono lani del coro, i vicari curati delle
alla processione, e quelle dotate dal chiese filiali della basilica, i chierici

capitolo vaticano, secondo il turno benefiziati, i benefiziati e i canoni-


de' rioni di Roma. Ricevono queste ci accompagnati da quattro chierici
ultime zitelle dal Cardinale più. de- mazzieri. Proseguono vari benefi-
gno, il cedolino della conferita do- ciati, che portano i turiboli fuman-

tazione» ti d' incenso, e i candellieri con can-

Giunto il Papa nella basilica, va dele accese, col maestro di cerimo-


al genuflessorio, e dopo breve orazio- nie del capitolo. Immediatamente se-

ne, pone r incenso nel turibolo, che gue il baldacchino sostenuto dai ca-
riceve dal Cardinal primo prete, e merieri d' onore, e segreti del Papa,
genuflesso nel primo gradino dell'al- mentre dodici bussolanti portano la-
tare, incensa il Santissimo, e torna tei'almente torcie accese, ed altri quat-
al genuflessorio. Quindi il diacono tro i nobili lampioni o fanali con lu-
prende il Venerabile, e lo consegna mi. Sotto il baldacchino procede col-
genuflesso al Cardinal arciprete ,
l'ostensorio il Cardinale, ed appresso
componendosi la processione come viene il Pontefice colla torcia, in uno
segue, e regolandola due mansionari al suo corteggio, indi seguono otto
dal principio fino ai chierici benefi- musici pei mottetti del Lauda Sion, e
ciati, e da questi sino al baldacchi- i Cardinali per ordine di gerarchia,
,

GAP CAP 69
fiancheggiati dagli svizzeri. Tornan- lasciano ai rispettivi gentiluomini,
do in chiesa hi processione, dalla benché i Porporati non si rechino
parte del vangelo si schierano i sud- alla processione.
detti confrati, che con torcie, e lam-
padari si pongono anco intorno al- 29. Cappella Papale per la festa
la balaiistia della confessione. Arri- della Natività di s. Gio. Battista
vato il Cardinal arciprete, o il ve- tì'' 24 giugno.
scovo canonico all' altare, consegna
il Santissimo al diacono, che Io po- Questa si suol celebrare nella ba*
ne sulla mensa dell' altare, cantan- silica di in Laterano,
s. Giovanni
dosi dai musici il Tantum ergo. In- secondo il disposto dalla costituzione
tanto il Pontefice pone l'incenso nel Egregia^ emanata nel i586 da Si-
turibolo coir assistenza del Cardinal sto V. Però non mancano esempi,
primo prete, e incensa il Sagramen- che siasi tenuta nel palazzo aposto-
!ato Signore. E dopo il versetto e lico ove risiede il Papa , stante la
r orazione , il funzionante dà col lontananza della chiesa, e il caldo
ss. Sacramento la benedizione al po- della stagione, come fece Pio VII,
polo; e partiti il Papa ed i Cardina- nel 1806. I Cardinali vi si recano
li, il capitolo dice nello stesso luo- con abito, cappe, e tutt'altro rosso,
go la compieta, con che ha termine due carrozze, e servi con livree di
la funzione. gala, ed il Papa col treno detto
Se il Pontefice non interviene al- di città camera de' para-
. Dalla
la processione, vi manda ad accom- menti ,
dai Cardinah , e
preceduto
pagnarla, oltre la guardia svizzera, nel modo descritto al num. 4 della
dodici palafienieri vestiti di rosso, Cappella della Cattedra di s. Pie-
colle . zimarre o mantelloni di pan- tro , il Sommo Pontefice è portato
no cremisi e colle torcie accese. Fa in sedia gestatoria, con piviale bian-
sostenere le aste del baldacchino dai co, e mitra di lama d'oro, all'altare
bussolanti vestiti di paonazzo, cosa Papale, dopo avere nella solita cap-
che, nel caso del non intervento per pella del Crocefisso, detta di santa
parte del Papa, praticavasi un tem- Severina, adorato il ss. Sacramento
po anche colla suddescritta proces- esposto. Il pali otto dell'altare, e la
sione lateranense,ed in tal circo- coltre, e coltrina del baldacchino,
stanza anticamente portavano a vi- e della sedia Papale, sono di lama
cenda le aste del baldacchino, e le d'argento, con ricami d'oro. Canta
torcie, dodici bussolanti , e dodici messa il Cardinal arciprete della
palafrenieri. E qui poi da avvertirsi, basilica o altro Cardinale per lui
,

che le torcie pei Cardinali per le per ispeciale privilegio, che gli si
tre processioni del Corpus Domini concede dal Papa con un breve, il
della Cappella Sistina, Lateranense, quale si tiene affisso in una delle
e Vaticana , la prima è mandata colonne dell' altare Papale. Sermo-
dal Cardinal camerlengo del sa- neggia un alunno del Pontificio se-
gro Collegio, detraendone T importo minario romano nuovamente isti- ,

dai Rotoli , che ad essi apparten- tuito da Leone XII, il quale, nel
gono, e le altre si acquistano in- 1827, gli concesse di fare il sermone

dividualmente dai Cardinali. Queste in questa cappella in ogni anno avve-


torcie, come più volte si disse, si ri- nire, dopo il qual sermone l'almi-
-

70 GAP CAP
no pubblica trent' anni d'indulgenza la pietà delle dame romane, che ad-
concessi dal Papa. Il mottetto all'ot- ornano tutte le lampade della con-
fertorio, Fuit homo missus a Deo, fessione, o emiciclo, che sta innanzi
è del Palestrina con seconda parte. l'altare Papale dal lato della porta.
Se poi non v' interviene il Ponte- Fu di ciò benemerito anche certo fra-
fice, allora i Cardinali praticano tei Angelini, laico della congregazione
ciò, che fanno in altre simili circo- dell'oratorio, già cantore della Cap-
stanze, cioè appena arrivati nella pella Pontificia , divotissimo di s.

basilica, ed adorato il Santissimo Pietro, concorrendo alla spesa dei


chiuso nel ciborio, si portano imme- fiori, ed altro in uno al prelato
diatamente colla cappa agli stalli, e Olivieri, in allora economo della r.

poscia, quando sono tutti riuniti, fabbrica. Ambedue inoltre pensarono


s' incomincia la messa dal celebran- di far ardere invece dell'olio la ce-
te, con paramenti di color bianco. ra, in tutte le numerose lampade
della confessione, e delle grotte va-
ticane, nell'anniversaria solennità dal
3o. Vespe ro Papale per la festa
primo sino a' secondi vesperi. A tal ef-
de^ ss. Pietro j e Paolo a" 2 8 giu-
fetto l'Angelini lasciò una rendita alla
gno. Indicazione dello splendido
sagrestia, ed il capitolo, eseguendo
apparato adornasi la
con cui
religiosamente le pie disposizioni de-
basilica i^aticana per la solennità
gli illustri benefattori, che lasciarono
de' principi degli Apostoli.
lumi perpetui a olio a questo tanto
celebre sepolcro, li fa ardere not-
Questo augusto tempio, che con- te , e giorno contemporaneamente
tiene la tomba dei beati apostoli, nel sotterraneo presso la tomba de-
per la loro festività adornasi più gli apostoli, oltre i menzionati di
magnificamente che nelle altre cir- cera. Tuttavolta, secondo il Torri
costanze, in cui il Sommo Pontefice gio, Grotte Vaticane ^ pag. 24*2,
vi celebra il vespero, o la messa viene attribuita a Paolo IV la so-
Pontificale. Ed è perciò, che tutta stituzione della cera all' olio nel-
la chiesa è addobbata di damaschi le dette lampade, come ordinò al-
di color cremisi trinati d'oro. La trettanto nelle Cappelle domestiche
statua di bronzo di s. Pietro, se- de' Papi.
dente sotto baldacchino, si veste con La balaustrata della confessione,
ricco piviale di broccato d'oro, con oltre che di fiori è adornata finti,

anello, formale, e triregno gioiellato, da una gran copia di fiori freschi


e le ardono dinanzi quattro cerei, e con diversi vasi, e candellieri di
cinque lampade d'argento. Il Van- argento dorati , che si dispongo-
Titelh disegnò gli ornati d'argento, no simmetricamente, al piano del-
che mettono intorno al chiusino,
si la confessione, tapezzato vagamen-
ove sono i corpi de' ss. Pietro e te di altri fiori freschi . Quivi
Paolo, e la cornice che racchiude ardono sedici cerei su altrettanti
il quadro, in cui sono dipinte in candellieri; sulla balausti-a interna
tavola le antichissime immagini di vi sono due colonnette di alabastro,
detti apostoli. Lo stesso architetto co' capitelli e piedistalli, che sosten-
disegnò i festoni di fiori finti, e di gono le statue de' ss. dono
Apostoli,
'Varie specie e colori , rinnovati dal- del Cardinal Zelada, nonché Gesù
,

C\^ GAP 7t
Cristo che dà le chiavi a san Pie- grandi e meravigliosi candelabri,
tre, di metallo dorato su zoccolo di che stanno ai lati dell' altare, ap-
porfìdo, regalo di monsignor Nicola partenevano al deposito di Sisto IV,
Paracciaiìi Clarelli, canonico vatica- della. Roi'cre^ che in bronzo s'ara-

no, ed attuai diacono assistente della mira nella Cappella del ss. Sacra-
Cappelia Pontifìcia. Inoltre sopra il mento. LavoroUi il rinomatissimo
balaustro esterno vi sono otto can- Antonio Pollaiuolo, e stavano uno
dellieri con grossi ceri, e quattor- da capo, e l'altro da piedi. Vennero
dici in quello dell'altare Papale, il fatti dorare dal menzionato monsi-
quale pure dalla parte orientale è gnor Olivieri, per servire a sì no-
"

guarnito di nobile paliotto ricamato bilissimo uso nelle più solenni fun-
d'oro su fondo rosso con sei can- zioni della basilica,
dellieri di metallo dorato. Ivi si Soltanto nella vigilia del ss. Na-
espongono le otto torcie e il calice tale, e in questa vigilia per la festa
d'argento, che il senato romano de' principi degli apostoli, il Sommo
offre annualmente in omaggio ai Pontefice canta solennemente il ve-
ss. Apostoli. Dall'altra parte dell'ai- spero nella basilica vaticana. I Car-
iare evvi altro ricchissimo ed egual dinalisi recano alla camera de'pa-
paliotto, colla croce, sette candellieri ramenti del palazzo vaticano presso
d' argento dorato, e due statue dei la sala ducale con due carrozze
ss. Pietro e Paolo, donate alla basi- servi con livree di gala , vestendo
lica da Gregorio XIII. primi due I essi di scarpe, e tutt'altro di colore
candellieri colla croce sono superbo rosso in uno ai paramenti. Se il
lavoro di Antonio Gentile faentino. Papa non interviene, i Cardinali
e costarono tredicimila scudi al Car- assumono le cappe rosse, il Cai'di-
dinal Alessandro Farnese, nipote di nal decano intuona il vespero, e
Paolo III, che li regalò alla basilica benedice i pallii. Abbiamo che Cle-
di cui era arciprete. Gli altri quat- mente XI, nel 1720, fece celebrare
tro sono squisito donativo, flitto nel un tal vespero alla Paolina del Qui-
1G80 circa, dal Cardinal Francesco rinaie, assistendovi egli medesimo;
Barberini, nipote di Urbano Vili, che Innocenzo XIII fece altrettanto,
stato pur egli arciprete. Egregia- nel 1721, senza intervenirvi, ma
mente lavorolli Carlo Spagna, in- nel 1722 vi assistette intuonando
tarsiandone i piedi di lapislazzoli, e il vespero il Cardinal del Giudice,
di cristallo di monte stupendamente che faceva da decano nella basilica
cesellati da Anna Amerani romana, vaticana; che Clemente XII, nel
Ma il settimo candelliere , che si 1 731, vi assistè soltanto, e che altri
pone dietro la croce nella mattina Papi poi dalla residenza del Quiri-
soltanto, in cui il Papa celebra la naie si recarono a celebrarlo nella
messa pontificale, si porta sempre basilica, e dopo si restituirono al
dalla sagrestia Pontificia , ed i zoc- Quirinale.
coli di metallo doralo su cui posano Talvolta i Cardinali nella delta
la croce, le due statue, e i sei pre- camera de* paramenti prendono la
ziosi candellieri, furono donati dal cappa rossa, e con essa precedono
Cardinal Carlo Barberini, pronipote processionalmente il Papa sino al-
di Urbano Vili, anch' egli arciprete l'altare Pontificio , ove resa al
della basilica. Finalmente i due trono l'ubbidienza, indi la depon-
,

72 CAP CAP
gono per vestirsi de' sagri paramenti alla Santa Sede, che non essendo slati
di colore rosso. In questo caso an- soddisfatti in questo giorno, o nel
che l'uditore di Rota, che porta la seguente, si devolvono interamente al
croce Papale, incederà in cappa. Ci fìsco apostolico. Si avverta aver già
avverte l'Amati, presso il Sestini, fatte il detto cursore le alti-e tre pri-
che anticamente i Cardmali di qua- me citazioni nel cortile vaticano, o-
lunque ordine, ai vesperi usavano il ve sono le loggie dipinte da Rafìael-

piviale, e i suddiaconi la tonacella, lo, e ciascuna volta ha detto « primo


per distinguerla dalla dalmatica veste » prò prima, secundo prò sccunda,
propria dei diaconi. Ora e per lo più « tertio prò tertia '', essendo con-
prendono questi paramenti appena cepito questo ripetuto atto di cita-
giunti nella predetta camera, in cui zione ne' seguenti termini >> O- :

recasi il Papa coU'accompagnamento, « mnes jurium et censuum camerae


e nel modo descritto al Pontificale di >» apostolicae debitores compareant
Pasqua. Vestito è il Papa per altro >* in eadem camera coram Cardi-
con iscarpe di seta cremisi ricamate »i nali camerario, et clericis ad jiu'e
d'oro, ed ha la mozzetta e la stola « debito solvendum, qui sunt para-
di raso di tal colore, che nel resto » ti illa i-ecipeie, et haec, quarto prò
è come il solito. Anche gli altri, che » quarta dilatione ad statum. In-
hanno l'uso de' paramenti , e della » stante Francisco Leggeri procura-
cotta sul rocchetto, prendono i pa- -'j tore fiscali ". Terminata dal mae-
ramenti e la cotta nella stanza dei stro de* cursori tal' intimazione , il

paramenti, ciò che fanno dopo, cioè Papa legge la seguente formola:
se il sagro Collegio dopo l' ubbi- >• Protestationem liane tuam in
dienza si leva le cappe per vestirsi " omnibus admittimus ; omnia quae
allora de' sagri paramenti, avendo » ad sartum tectumque jus sanctae
£jccompagnato il Pontefice sino a w Sedis et camerae apostolicae ser-
quel punto colle cappe rosse , e » vandum per eamdem Sedem, ejus-
gli abbati regolari colle mantellette » que huc usque gesta
ministros
e mozzette. « sunt, confirmamus; ac tempus
Dopo di aver preso il Papa la »> et tempora non decurrere in de-
falda, depone sul letto de' paramen- >» trimentum jurium apostolicae Se-
ti la stola, e la mozzetta, quindi as- » dis declaramus".
sume r amitto, il camice, il cingolo Indi il Pontefice, e la processione
la stola, il piviale nobile di colore proseguono il cammino, ne si fermano
rosso, il formale prezioso, e la mi- che alla fine della scala regia, al ri-
tra di lama d' oro, ascende in sedia piano ov' è la statua equestre di Co-
gestatoria nella sala ducale co' fla- stantino. Ivi stanno in cappa già
belli ai lati, e preceduto da tutti schierati i componenti la Camera
quelli notati al citato Pontificale di Apostolica, cioè Cardinal camerlen-
Pasqua, giunto alla sala regia, ivi go, uditore della camera, tesoriere
nel di lui passaggio, dal maestro dei chierici di camera, avvocato, e pro-
Pontificii cursori s' intima la quarta curatore del fisco, commissario gene-
citazione a nome
monsignor pro- di rale, ed altri, come meglio dicesi al-
curatore fiscale della camera genu- l' articolo, Camera apostolica, do-
flesso in mezzo ad esso, e ad altro po di essere stati precedentemente
cursore Pontificio, pei censi dovuti nella stanza de' tributi, nello stesso
,

GAP CAP 73
palazzo vaticano, a riscuotere i cen- >» jusmodi eorum patrimonio asse-
si, i tributi feudali, e i vassallaggi y» rendo, et vindicando Omnipoten-
di tutte le terre soggette al domi- »» tis Dei praesidio ipsorumque a-
nio della Romana Chiesa; ciò che » postolorum ope freti ad extremum
fanno eziandio nel d\ seguente. Il « usque spiritum praetermissuri ^'.
suddetto procuratore fiscale fa allo- Tanto questa protesta, che la pre-
ra un' altra protesta, intorno al du- cedente, se il Papa non celebra il

cato di Parma, e Piacenza, appar- vespero Pontificale, la fa nelle sue


tenente al supremo dominio della domestiche stanze, alla presenza del
Santa Sede, concepita in questi ter- menzionato tribunale della camera.
mini « Consuetum erat, Beatissi-
: Dopo di tale protestazione, la pro-
« me Pater, in hodierna anniver- cessione progredisce, ed il Papa é
« saria celebritate, qua feudatarii s. incontrato e ricevuto nel portico di
fi R. Ecclesiae trihutum de more s. Pietro dal capitolo schierato da
» pmestare tenentur cameiae apo- ambo i lati, in abito corale, cioè il

»» stolicae, persolvi etiam censum in Cardinal arciprete in cappa, che poi


« recognitionem supremi, et directi depone per prendere i sagri paramen-
« dominii sanctse sedis super ducatus ti,e andar al posto che gli compe-
*» Parmae, et Placentiae Veruni . te fra i suoi colleghi, il suo vica-
»» cum hujusmodi possessio, plurimis rio, e canonici vescovi in rocchetto
M ab hinc annis per saecularem po- e mantelletta, mentre gli altri cano-
w testatem occupata fuerit, et deti- nici sono vestiti di cotta e rocchet-
« neatur, hinc est, quod ego Sancti- to. Dall' altro lato prendono luogo
« tatis Vestrae, et camerae aposto- in cotta i beneficiati, i cappellani
w licae procurator fiscalis generalis Innocenziani, e i chierici beneficiati,
3» contra occupationem, et detentio- e fra il campane, della
suono delle
" nem praedictam protestor, eum- banda, e de' tamburi, de' capotori e
» demqne statura ad sanctam sedem granatieri, che divisi in due ale fian-
« apostoli Cam pieno jure spectare cheggiano il portico e la navata di
» declaro, enixe rogans Sanctitatem mezzo della basilica , per la porta
» vestram, ut hanc meam protestatio- maggiore della basilica medesima
>* nem benigne admiltere velit, et entia il Sommo Pontefice , seguito
w justissimam hanc S. R. Ecclesiae da que' medesimi personaggi de-
» causam defendere dignetur. Ita pro- scritti nel Pontificale di Pasqua;
» testatus sum hac die vigesima o- mentre i musici vaticani, appena com-
M ctava mensisjunii anni 1840 ec. ''. parisce sulla porta il Papa, cantano
Quindi il Pontefice risponde colla il versetto: Tu es Petrus. Giunta la
seguente formula, che legge da un sedia gestatoria dinanzi all'altare,
libro : ov' è esposto sontuosamente il ss.

** Proteslationes admittimus: quae- Sagramento, il Papa discende per


>t cumque hactenus gesta prò tuen- adorarlo, in uno co' Cardinali, e co-
>* dominio
dis et possessione sta-
, gli altri, e risalito in essa, arrivata
>* tus nostri Parmcnsis et Piacentini poi all'altare Papale, di nuovo smon-
>» rata habentes, confirmamus solem- ta dalla gestatoria, e latta breve ora-
" ni hac die beatorum apostolorimi zione al genuflessorio senza mitra
" Petri et Pauli consecrata maily- ed alzatosi con la mitra in capo, si
« rio; nihil etiam deino'ps in hu- veca a piedi al magiùfico trono ere^-
,

74 CAP CAP
to incontro all'altare, dalla parte di che l'ha data al Papa ; la terza al Car-
€{uelIo della cattedra. La coltre del dinal vescovo assistente, la quarta
trono stesso, e la coltrina della se- al Cardinal primo prete, e finalmen-
dia Pontificia sono di lama d'oro te la quinta al Cardinal secondo
rosso, come è quella della coltre del diacono assistente Questi quattro
.

trono di terza ,
già preparato pel Cardinali ricevono le antìfone (P^edi),
Pontificale della mattina seguente. coperti di mitra, e senza di essa le
Dopo che il Papa si è messo a ripetono in piedi, rimettendosi poi a
sedere, riceve al soglio 1' ubbidienza a sedere al posto loro.
dei Cardinali tutti in paramenti rossi Terminato il canto de' salmi il ,

colla mitra in mano di damasco menzionato uditore di Rota, servito


bianco. Gli baciano essi la mano sempre da un cerimoniere, dice il ca-
sotto l'aurifrigio del mante, mentre pitolo, e preintona l'inno, che poi
i patriarchi, gli arcivescovi, i vescovi s' intona dal Papa . Finito l' inno,
assistenti, e non assistenti, tutti in due soprani cantano il versetto. In
piviale di lama d'oro rossa, e mitra omneni terrani , a cui risponde il
di tela bianca, gli baciano il ginoc- coro. Et in fines orhis terrae, etc.
chio; ed in piviale di damasco rosso Dipoi il suddetto uditore di Rota
con mitra di tela bianca, gli bacia- preintona 1' antifona del cantico
no il piede gli abbati mitrati insie- Magnificat al Pontefice , da cui
me all'archimandrita se vi è, al com- viene intonata, e poi ripresa dal
mendatore di s. Spirito, ed ai peni- coro. La cantilena della medesima
tenzieri della basilica, quah vesto- i dura finche il Papa, col ministero del
no in pianete di damasco rosso. Cardinal vescovo assistente, abbia
Il Pontefice levatasi, per mezzo del benedetto, e posto l' incenso nel tu-
Cardinal secondo diacono, la mitra, ribolo sostenuto in ginocchio dal
si alza in piedi, e recitato sotto voce decano de' votanti di segnatura, giac-
jl Pater nosler, e X Ave Maria, in- che subito i cantori fanno la ca-
tona il Deus in adjutoriauij dal li- denza, per quindi cantar il Magni-
bro che gli sostiene il Cardinal ve- Jicat, che proseguesi intanto che il
scovo assistente, a cui risponde il Papa fa l'incensazione dell'altare. Ed
coro, dandosi così principio al vespe- è perciò che il Papa scende dal tro-
ro. Poscia l' uditore di Rota , che no, e preceduto dal Cardinal vesco-
nella seguente mattina deve fare da vo assistente ed accompagnato dai
,

suddiacono ministrante , in cotta e due Cardinali diaconi assistenti e ,

rocchetto , si i-eca a pie del trono dai patriarchi, arcivescovi, e vescovi


e. dà al Papa l' intonazione della pri- assistenti al soglio, il primo de' quali
ma antifona, Pelrua et Joannes, che occorrendo sostiene la candela ac-
si replica dal Pontefice, e si ripiglia cesa che fa le veci di bugia, va
da' cantori. Due soprani anziani in- ad incensare l'altare, avendo già due
tonano poi il salmo Dixit Domi- viditori di Rota, accompagnati da
nus, e terminato che sia, due con- un cerimoniere, distesa la soprattova-
tralti ebdomadari ripetono l'antifo- glia sulla mensa.
na , che viene proseguita dal coro. Dopo r incensazione dell' altare,

Il medesimo suddiacono dà la secon- il Sommo Pontefice fa ritorno al


da antifona al Cardinal primo dia- tTOiio , ov' è incensato in piedi dal
cono assistente nella stessa forma , , Cardinal vescovo assistente, il quale
, ,

GAP CAP 75
poi viene incensato dall' uditore di argento sull'altare del coro della me-
Rota suddetto , unitamente ai due desima basilica, sino alla recita del-
Cardinali diaconi assistenti, e a tutto le laudi. Fatta pertanto dall'udito-
il sagro Collegio, intanto che il mae- re di Rota camerlengo, e dagli al-
stro di cerimonie, il quale l'accom- tri breve orazione, il canonico alta-
pagna, dà a tutti i Cardinali l' ora, rista di s. Pietro, in cotta e rocchet-
in cui nella seguente mattina si ce- to, gli consegna il bacile co' pallii.

lebrerà dal Papa il pontificale. Fi- Presosi quel bacile dall'uditore di


nita r incensazione , e il Magni/i' Rota col predetto accompagnamen-
cat, tutti si mettono a sedere, e i to, si reca al trono del Papa, il

musici ripetono l' antifona, intuona- quale colle orazioni prescritte dalla
ta da due contralti che dura sin- , bolla emanata da Benedetto XIV,
ché sono stati incensati i patriarchi, nel 174B, li benedice tre volte col-
e i vescovi assistenti al soglio, il l'acqua santa, e altrettante gì' incen-
governatore di Roma , il principe sa. Dopo tale benedizione dall' udi-
assistente, e gli altri ec. Terminata tore di Rota, insieme ai snmmen-
la ripetizione dell'antifona, il Papa, lovati, si riportano i pallii nel luogo
scoperto di mitra, si alza, canta Do- o v'erano stati presi, e quindi ven-
Tiiiims vobiscum, e quindi l' orazio- gono riposti dal canonico altarista
ne. Finalmente due soprani anziani in una cassetta d' argento dorato
cantano il Benedicamus Domino ,
che si custodisce sul sepolcro de' ss.

dopo di che il Pontefice dà dal tro- apostoli, secondo l' antico uso. Pri-
no la solenne benedizione, avendo a ma solevano benedirsi pallii, o dal- i

tal uopo portata la croce papale a l' arciprete, o da un vescovo cano-


pie del soglio V ultimo uditore di nico della basilica; ma dopo che
Rota parato di tonacella di lama Benedetto XIII volle benedirli nel-
d' oro rossa ricamata. Nel tempo l'anno santo 1725 a' 22 febbraio,
della funzione siede egli presso la giorno sacro alla festa della catte-
medesima a cornu evangelii. dra di s. Pietro in Antiochia , il

Pontefice Benedetto XIV fece fare


Benedizione de Pontificii pallii la medesima funzione nella vigilia
dopo il vespero. de'ss. Pietro e Paolo, e comandò che ,

ogni anno dovesse eseguirsi questa so-


Terminatosi il vespero pontifica- lenne benedizione, però soltanto do-
le, un uditore di Rota in tonacel- po il vespero di tal gi orno dal Pon-
la, cioè il loro camerlengo precedu- tefice, o dal Cardinale che avesse
,

to da due mazzieri Pontificii, e ac- celebrato i vesperi in sua vece, co-


compagnato da due colleghi in cot- me accadde nel i 'j6^ perchè , es-
ta e rocchetto, dagli avvocati con- sendo indisposto Clemente XI II, sup-
cistoriali in cappa, e da un ceri- plì il Cardinal Cavalchiui decano
moniere, si reca alla Confessione del sacro Collegio. Un altro simile
innanzi alla quale nella mattina fu- caso avvenne nel 1779 sotto Pio VI,
rono dal canonico altarista con for- per non dire di altri. Intervengono
malità posti i pallii da spedirsi ai a questa funzione gli uditori di Ro-
patiiarclii, arcivescovi, e vescovi, che ta, perchè il camerlengo del loro
per privilegio ne hanno l'uso, dopo collegio interviene alla consegna dei
essere prima stati in un l)acile di pallii, che si fa dal primu Cardinal
76 GAP GAP
diacono, ed anche per venire ogni Fino al 1787, dopo 11 vespero
anno consegnali al loro decano i pontificale, nel ritorno che il Papa
due agnelli benedetti nella messa faceva alla camera de' paramenti, si

pontificale dall'abbate di s. Agnese fermava avanti la porta maggiore,


fuori le mura, onde li faccia nutri- fra i dtie pili dell'acqua santa, ove
re in qualche monistero , affinchè formalmente riceveva il trii)uto, chia-
colla bianca lana loro siano tessuti mato Clìinea ( Fedi ) di settemila
i pallii, come si dice a quell'artico- ducati d'oro di camera, che gli si

lo. Gli avvocati concistoriali vi Iian- piesentava dentro un vaso d' argento,
^ J10 luogo, come quelli che ne' con- sostenuto sulla sella d' un cavallo
cistori segreti fanno al Papa l' istan- l)ianco detto Chineaj dal contesta-
za del pallio pei nuovi patriarchi, bile Colonna , come ambasciatore
primati, arcivescovi, non che pei ve- straordinario del re delle due Sici-
scovi, i quali per privilegio ne han- lie, colla seguente formula:
no Finalmente interviene il
l'uso. » N. N. re delle due Sicilie, di
canonico siccome custode
altarista, » Gerusalemme ec. , mio sovrano
della cassetta , ove si conservano i » signore, presenta a vostra Santità,
palHi, donde li trae ne' concistori il » ed io nel suo real nome, questa
primo cerimoniere Pontificio, che » Chinea decentemente ornata col
tiene in deposito la sua chiave esclu- » censo di settemila duqati pel re-
sivamente, secondo il disposto dalla » gno di Napoli, e prego il Signore
citata costituzione di Benedetto XI V. '> Iddio, che la Santità vostra possa
Dopo la benedizione de' pallii, il » riceverla per molti , e felici anni
Pontefice scende dal trono, per far » a maggior aumento della nostra
breve orazione innanzi all'altare, fi santa fede cattolica, come l' istessa
nel suo genuflessorio , ed asceso in » maestà sua coli' intimo del suo
sedia gestatoria, con mitra in testa, » real animo augura, e sommamen-
"
preceduto dal sagro Collegio, e colla >y te desidera a vostra Santità.
solila processione, si reca alla Cap- A quest'atto il Pontefice rispondeva
pella della Pietà, ridotta a stanza dei nel seguente modo :

paramenti. E senza ritornare a quel- » Censum lume nobis, et sedi


la ov' erasi vestito, quivi si spoglia, » Apostolicae debitum prò directo
e ripresa la mozzetta, e la stola di » dominio regni nostri utriusque
raso rosso, fa ritorno alla contigua >f Siciliae cis ultraque pharum liben-
residenza, fra i suoi palafrenieri col- » ter acceptamus,
accipimus, et

le torcie accese. I Cardinali , e gli *» charissimo in Christo fìlio N. N.


^
^Itri spogliatisi nella detta stanza, fi salutem ( se il re avea moglie
od altrove , ripreso quanto aveano qui esprime vasi dal Papa il deside-
deposto avanti la funzione, ritorna-? rio di prole, o di maggior pro-

no a' propri palazzi. Prima i Cardir le, cioè con queste parole: copio-
nali, e tutti quelli che assumono i sani soholìs felicitatemi etc. ), a
paramenti, e le cotte, deponevano >' Domino precamur; eique, po-
quelli e queste appena terminata la » pulis, et vassallis apostolicam be-
benedizione dei pallii , e riprende? '» nedictionem impertimur. In nomi^
vano le cappe colle quali accompa- >i ne Patris, et Filli, et Spiritus
gnavano il Pontefice alla camera >r> Sanctiv Amen. " Quando poi il

de' paramenti. re, che faceva presentave il censo,


,

ÓAP . GAP 77
era stato investito dallo stesso Pon- medesima alla presenza del sagro
tetice, che lo riceveva, dopo le parole Collegio, e del pieno tribunale della
Filio nostro N. N., aggiungeva, a reverenda camera, come fecero nel
Nohis ììwestito. E dopo questa ri- 1780 Clemente XII, Benedetto XIV
sposta il Pontefice, nella stessa sedia nel 1740, e nel 1758 Clemente XIIT,
gestatoria veniva portalo alla carne- recandovisi il contestabile colla so-
l-a de' paramenti, eretta nella Gap- lita cavalcata, e nobile accompagna-
^
pella della Pietà, nella stessa basilica mento. Prima però di delti Papi
per ispogliarsi delle vesti pontificali, avvenne nel 1724, che il detto con-
Se il Pontefice era impotente a testabile trovandosi infermo, ne tras-
celebrare il vespero, vi assisteva, o ferisse il Papa d' allora Benedetto

si recava nella basilica vaticana nel XI li la cerimonia agli 8 di setlem-


momento di ricevere il tributo, che bre, ricevendo la chinea in s. Maria
talvolta fece presentare nel palazzo del Popolo, dopo la Cappella. Ac-
apostolico. Ed è perciò, che Clemen- cadde inoltre, che invece del conte-
le Xll, nel 1738, previe le formali stabile, ed in sua assenza, o indispo-

proteste del luogo, ricevette la chi- sizione, fu presentata dai Cardinali


nea nella camera de' paramenti del deputati, cioè nel 1768 a Clemente
Quirinale, sebbene il vespero dal XllI dal Cardinal Orsini, ministro
sagro Collegio si celebrasse nella ba- presso la santa Sede del re Ferdi-

silica vaticana. Vestito era quel Pon- nando IV, e nel 1779 a Pio VI,
tetice in mozzetta e stola, sedente dal Cardinal Colonna vicario, fì'a-
sotto baldacchino, coli' assistenza del tello del contestabile, che vi si recò.
Cardinal nipote, e del Cardinal ca- col seguito di otto carrozze, ed il

merlengo coli' intero tribunale della corteggio de' gentiluomini de' Cardi-
camera apostolica. Benedetto XIV, nali, corpo diplomatico, e prelati di
nel 1757» la ricevette nella camera rango ec.

della congregazione del sant'uffizio Ma nel 1788, non avendo fatto


dello stesso palazzo Quirinale. Cle- il re di Napoli presentar a Pio VI
mente XIII abitando nel Quirina- il consueto tributo, questo Pontefice,
le, nel 1766, si recò al Vaticano prima n€
della benedizione de' pallj
per ricevervi la chinea nella sala fece solenne protesta, pronunziando
concistoriale, senza avere assistito al analoga allocuzione in trono. Quindi
vespero, facendo altrettanto nel 1767 nella seguente mattina, dopo la ce-
e 1768; e Pio VI, nel 1779, ^^'^^ luogo
lebrazione del pontificale nel
sua residenza nel Vaticano, scese ove solevasi presentare la chinea,
nella contigua basilica solo per rice- monsignor procuratore generale del
vere il censo della chinea. Antica- fisco, in compagnia de' ministri ca-
mente si sa però ancora, che essa merali, espose al Papa una rispet-
piesentavasi dopo il pontificale della tosa e formai protesta rapporto al
mattina seguente. Quando la festi- censo, e tributo non soddisfatto, che
vita de' ss. Pietro e Paolo cadde in venne dal Pontefice accettata con
sede vacante, il novello Pontefice la relativa risposta, ciocche praticò nel-
8 settembre nella chic-
ricevette agli lo stesso luogo, e mattina in tutto
sa di Mrria del Popolo dopo la
s. il suo pontificato , seguito dai Pi*-
Cappella Papale, ove portavasi in pi successori, con quella formula,
fui-ma pubblica, sulla poi tu della che riporteremo nella seguente de-
,

78 CAP CAP
scrizione del pontificale di san »» r arca di Paolo nella confessio-
.s.

Pietro. '» ne : ivi apriva la seconda fìne-


>» strella , corrispondente sopra il
3 I . Pontificale messa celebrata dal « corpo del beato apostolo,, e colla
Papa nella basilica vaticana ai « mano estraeva il turibolo, che
29 giugno per la festa de' santi *> con carboni d' incenso eravi sta-
apostoli Pietro j e Paolo. « to collocato nel medesimo giorno
** dell'anno precedente. Quel carbo-
Per questa festività anticamente >»ne ed incenso che vi rinveniva
si celebravano tre messe le prime : « lo consegnava all' arcidiacono , e
due, una delle quali si cantava nella ' questi lo distribuiva al popolo,
notte, erano in onore di s. Pietro, » che il riceveva con gran divo-
e la terza era comune a s. Pietro, M zione. Terminata tale distiibuzio-
ed a s. Paolo. Il sommo Pontefice » ne, veniva il turibolo riempito di
faceva le due prime uffiziature nella » carboni accesi , con un cannello
basilica vaticana, e quindi passava 3> di vetro pieno d' incenso fumau-
a fare la terza nella basilica ostiense >» te, ed il Papa lo riponeva nello
dedicata a s. Paolo. Ma -in progresso « stesso luogo chiudendo la fìne- ,

per la lontananza di questa basilica, » strella. Allora prosegui vasi il mat-


e pel gran caldo della stagione , riu- « tutino, e nella seguente mattina
sciva di molto incomodo siffatto tra- » cantava la messa nell'altare Pon-
gitto, sebbene talora per farlo s' im- » tifìcio, sul quale celebravano sol-
barcasse il Papa coi Cardinali, e gli » tanto il Papa, e i Cardinali ebdo-
altri pel Tevere. Fu quindi separata » madari ".

la commemorazione di s. Paolo, e Il Pontefice pertanto celebra messa


riserbata al giorno seguente, col ti- solenne nella basilica vaticana, locchè
tolo di Commemorazione di s. Pao- approvò Sisto V, colla bolla de' i3
lo, senza l'intervento del Pontefice, febbraio i586, colla quale, come di-
ne del sagro Collegio ne degli altri, cemmo altrove, fece un diligente rego-
ma solo con quello de' patriarchi lamento per le Pontificie Cappelle.
arcivescovi, e vescovi assistenti al Tuttavolta non mancano esempi, che i

Pontifìcio Fedi ) come


soglio ( , or- Papi per l'età, o per le indisposizioni o
dinò Papa Benedetto XIV. non celebrarono la messa, o talora
Non dispiacerà che qui si riporti, solo v' assisterono od alcuna volta ,

quanto in proposito descrive il piaz- neppure v' intervennero. Nel 1720 si


za nella Gerarchia pag. 346. » Nel- ha, che Clemente XI si recò ad
" la patriarcale basilica di s. Paolo, assistervi celebrando la messa un
^' tanta era la venerazione per es- Cardinal vescovo suburbicario, colla
" so de' Sommi Pontefici, e del po- solita spedizione del breve di dispen-
'•'
polo romano, che nel d'i della fe- sa. Nel 1721 cantò la messa il Car-
» sta il Papa non solo vi andava dinal Paolucci vicario di Roma; ma
" a cantare primi vesperi della
i non vi andò Innocenzo XIII, ciò
« Commemorazione, ma vi restava che non neppure nel 1722.
fece
» la sera per trovarsi la notte al Clemente XII, nel i73i, assistette
« mattutino cogli altri. Quando leg- alla messa cantata del Cardinal Bar-
»' gè vasi la quarta lezione, il Papa berini, sotto decano del sagro Col-
" si partiva dal coro, e andava al- legio. Benedetto XIV, nel 1746,
,,

GAP 79
non solo pontificò, ma come quello assumono i para-
sala ducale, quivi
che rese più solenne, oltre la festa, menti, e passano nella camera dei
anche l' ottava de'piincipi degli apo- paramenti ad attendere il Papa, che
stoli, coirislltuire sei Cappelle pre- se soltanto assistesse, allora i Cardi-
latìzie, ed una Cardinalizia ( /^W/), nali non prenderebbero i sagri pa-
celebrò nella stessa basilica, e gior- ramenti , ma le sole cappe rosse
no la canonizzazione di cinque santi. del qual colore, anco in tal caso, de-
Pio VII, stante la occupa/ione di vono essere le vesti , e le scarpe
Roma operata nel 1808 e nel 1809 praticandosi altrettanto, anche quan-
dalle truppe imperiali francesi, non do il Pontefice non v' intervenisse.

si recò ne al vespero, né al ponti- Ciò non pertanto trovandosi in fio-


ficale di questa festività, onde nel ma, nel 18 ig, Francesco I, impe-
1808 la fece celebrare in s. Pietro ratore d' Austria insieme ad altri ,

dal Cardinal decano del sagro Col- sovrani, ed essendo Pio VII impo-
legio, cui tocca cantare la messa, tente a celebrare solennemente la
se il Papa assiste, o non interviene, messa, acciocché la funzione riuscis-
insieme a Cardinali, e agli altri che se pii^i maestosa, nell' assistervi fece
hanno luogo in Cappella; ma nel assumere gì' indumenti sacri a' Car-
1809, pontificò nella basilica monsi- dinali, patriarchi, arcivescovi, ec. ,

gnor Guerrieri arcivescovo di Tebe, cioè a tutti quelli, che ne hanno


canonico vaticano, senza l' assistenza l'uso. Anche Pio Vili, Casti^ìionì,
de' Cardinali, prelati, ec. e dopo il so- per le sue indisposizioni, nel i83o,
lenne mattutino cantato dal capitolo assistette solo alla messa cantata dal
nella cappella del coro, celebrò sull'al- Cardinal decano del sagro Collegio ;

tare portatile, eretto innanzi l'altare ma volle che questo , e quelli che
Papale. Dai mss, dell'archivio della possono assumerli , si vestissero dei
basilica vaticana leggiamo due altri sagri paramenti rossi. Inoltre, inve-
simili esempi allorquando la festa ce di partire la processione dalla
di s. Pietro cadde nella sede vacan- camera de' paramenti, uscì dalla cap-
te; cioè nel 1740» in cui il capitolo pella della Pietà , ridotta a stanza
(dopo mattutino in pontìficalihus)
il de' paramenti. Il Papa andò in se-
si recò processionalmente all' altare dia gestatoria, ma senza baldacchi-
Papale, ove nell' altare portatile no, e senza i sette candellieri ; anzi
innanzi eretto, con musica solenne a minor incomodo. Pio Vili fece
cantò messa monsignor Santamaria, la confessione a pie del trono, e non
essendo monsignor vicario indisposto; dell' altare, ricevendo all' ubbidienza
e nel 1758 monsignor vicario aven- i Cardinali, patriarchi, arcivescovi,
do solennemente cantato secondo il vescovi , abbati , e penitenzieri. Al
solito nella Cappella del coro il mat- trono poi in pianeta assistette il Car-
tutino, dopo l'ora di terza, passò a dinal primo prete, ed al prefazio il

cantare la messa all'altare portatile, Papa non si mosse dal trono, ed ivi

avanti l'altare maggiore. genuflesse.


1 Cardinali si recano alla camera Non è finalmente a tacersi , che
de' paramenti del palazzo valicano se il Pontetìcc non celebra, né assi-
con due carrozze, domestici con li- ste , e la processione non partisse
vree di gala,vesti, paramenti, scar- dalla camera de' paramenti, seconda
pe, e tutt'altro rosso. Arrivati alla che anticamente u faceva in tal cir^
8o CAP CAP
costanza, come si è accennato nel pon- popolo. Nel portico il Papa è rice-
tificale di Pasqua, i Cardinali arri- vuto dal capitolo vaticano, alla cui
vati nella sagrestia della basilica si testa evvi 1' arciprete, e dopo la con-
recano camera capitolare
nella e , sueta adorazione del ss. Sacramen-
quivi, assunta la cappa rossa, va to, passa all'altare Papale, che tro-
ognuno da sé direttamente al pro- vasi addobbato , co' medesimi pre-
prio stallo, non potendosi in questa ziosi arredi del giorno precedente,
mattina, né nel giorno pei secondi ve- come dicemmo parlando del vespe-
speri prendere la cappa nella basilica. ro. Ne solo il portico, ma la basi-
Venuti poi i Cardinali per assistere lica ancora è guarnita da tutti i

allamessa, il Cardinal decano cele- corpi di guardia, descritti al citato


brante, od altro vescovo suburbicario pontificale di Pasqua, praticandosi
in sua vece, dalla sagrestia va all'alta- tutte le cerimonie, e riti eguali, me-
re Papale, e dà principio al santo sa- no che qui si avvertiranno.
quelle,
crifizio, praticandosi quelle stesse ceri- Simili poi sono i posti di tutti quelli,
monie suddescritte, e relative a quan- che vi hanno luogo, e i diversi uf-
do non evvi presente il Sommo Pon- fici,che da molti si esercitano.
tefice, in uno alla pubblicazione del- Giunto il Papa avanti l' altare
l' indulgenza dall' altare di cinquanta pontificio, e fatta orazione al genu-
anni. flessorio, va al trono di terza, ove
Celebrandosi adunque dal Papa riceve la consueta ubbidienza dai
il solenne Pontificale per la festa Cardinali, patriarchi , ec. , e poi dà
de' principi degli Apostoli, egli colle principio all'ora di terza, e fa la
solite vesti, mozzetta, e stola di raso preparazione della messa, intonando
rosso, e accompagnamento su-
coli' a suo tempo due soprani V inno :

periormente pur detto al § Vili, e ]\'unc sancle nobis Spìritus, che con
nel pontificale di Pasqua n. 17, re- sollecitudine si prosegue dal coro,
casi dalle sue stanze a quella de' pa- e finito che sia, l'anziano de' sopra-
ramenti, ove nel modo indicato pren- ni intona l'antifona, Argentimi et

de i paramenti medesimi , insieme aurunij e poi i ebdoma-


contralti
al piviale rosso, e triregno, con cui dari , cantano il salmo Legem pone
ascende in sedia gestatoria , sotto niihij Domine. Terminati i tre sal-
baldacchino rosso , e fra i flabelli. mi, e replicata l'antifona, il Ponte-
Giunto nella sala ducale, preceduto fice si alza in piedi colla mitra, e
dalla solita processione, ascolta, ed un soprano, destinato dall'anziano,
accetta la citazione concepita negli dice il capitolo, quindi due soprani
stessi termini di quella pronunziata dicono i versetti , alternandoli col
nel giorno precedente dal maestro coro. Il Papa siede , dipoi depone
de' cursori Pontificii , a nome del la mitra, s' alza e canta : Donu'nns
procuratore generale del fìsco ivi vobiscwuy che ripete dopo l'orazio-
presente ,
pei canoni , e censi non ne, finchédue soprani dicono Bene-
pagati alla sede apostolica nella cor- dicaniusj ec. Segue la prima lavan-

rente festività, avendo il detto cur- da delle mani, dopo di che il Pon-
sore praticato le anteriori tre inti- tefice prende i sagri paramenti di
mazioni anche in questa mattina colore rosso, al paro del grembiale,
nel cortile vaticano delle loggie di- e vestitosi di essi, scende dal trono
pinte dà Raffaello, alla presenza del di terza, e processionai mente s'av-
,,,

V GAP CAP 8f
via air altare ad incominciare la ed immediatamente il Cardinal ve-
messa, dopo avere al solito luogo am- scovo assistente pubblica l'indulgen-
messo al duplice bacio i tre ultimi za plenaria accordata a tutti gli
Cardinali diaconi, ed incensato che astanti. Quindi il Papa legge il van-
abbia l'altare, si reca al trono gran- gelo di s. Giovanni, o della dome-
de verso il fine del presbiterio. nica, se la festa cade in questo gior-
Compiuto il canto dell'epistola gre- no, e poi il diacono ministrante gli

ca, si dà principio al graduale, il quale leva il pallio e il manipolo, che la-


si dee dire adagio, non essendovi la scia in mezzo dèlia mensa dell'alta-
sequenza come nel giorno di Pasqua. re sopra un tondino, e gli pone in
Prima anco in questo Pontificale i capo la mitra.
Sommi Pontefici dopo V evangelo , Disceso il Papa dall'altare, depo-

solevano recitare un'omelia, termi- sta la mitra per orare al genufles-


nata la quale, compartivano la be- sorio , riprende il triregno , e si
nedizione. Il mottetto dell' ortertorio mette a sedere nella sedia gestato-
2\i es Petrus^ è composizione con ria preparata avanti ai gradini , e
seconda parte , che suole replicar- liceve il prò missa be-
presbiterio
si ; ma prima del prefazio non ha ne cantata. Preceduto dalla proces-
luogo il rito de' due Cardinali dia- sione fra i flabelli, si reca alla cap-
coni a' lati dell'altare, essendo solo pella della Pietà, per ispogliarsi dei
proprio del pontificale di Pasqua paramenti pontificali. Quella cappel-
come lo è il non rispondersi Amen la fa le veci dell'antico segretario,
al Per omnia saecuìa saeculoruni ove il Papa finita la messa ritorna
avanti il Pater noster, mentre in a deporre i sacri ornamenti. Giun-
questo caso 1' Amen si dice dal co- to però il sommo Pontefice avanti
ro. IVon vi è nel presente pontificale la porta principale, e fra i due pi-
la comunione de' Cardinali diaconi, li dell'acqua santa, cioè nel luogo
né del principe assistente al soglio, ove presentavasi dopo il vespero
del senatore , de' conservatori , del del giorno precedente , siccome ab-
priore de' capo-rioni, e del maestro biamo detto, il tributo della chinea
dal sacro ospizio , onde le torcie pel regno delle due Sicilie, riceve,
che sostengono i votanti di segnatu- ascolta, ed accetta la protesta, che si
ra e altri prelati, si ritirano dall'al- fa da monsignor procuratore generale
tare, dopo che il Cardinal diacono, del fìsco, in compagnia di monsi-
e il suddiacono latino abbiano con- gnor commissario generale della re-
sumale le specie sacramentali, ter- verenda camera ( de' quali si par-
minando inoltre i cantori Pontifìcii lò al § IX, num. i, dicendosi dei
il Dona nohis pacem^ oW Agnus Dei, personaggi che hanno luogo in Cap-
quando il Papa avrà sorbito il san- pella ) ed altri ministri di questa,
gue colla canna d' oro o fìstola. , e Pontifìcii cursori, che è la se-
Disceso quindi il Pontefice dal tro- guente » Quae plurium
: saecu-
no, il coro incomincia il canto del » lorum cursu Beatissime Pa- ,

. Communio. Finalmente dopo l' Ile « ter, per Sicilioe reges adimple-
niissa est, il Papa dà all'altare la » ta constantissime fuit singulis an-
solenne benedizione, ponendosi l'udi- » nis prirstatio, ct^ solutio ccnsus
tore di Rota poi tutore della croce, »» cum debitis, et assuetis soleinni-
con questa alzata, dinanzi l'altare, >i tatibus in recognitionem supre-
\0L. IX. 6
.

Sa GAP GAP
>» mi, et directi dominii sanctae Se- » Sancta Sede tandem composilis,
"' dis Apostolicoe super regno Sici- >> vincula necessitudinis inter Patrem
w lise eis, iiltraque Pharum, pluri- » amantissimum , et redamantem
« mis ab lune annis, et hoc quo- •> Filium strictius constringantur
w qiic penitus defecit. Ne aiitem jiis " Quod a Deo optimo maximo, ac
" istiid pracclarissimum , etsi prae- " beatissimis apostolis Petro, et Pau-
*> scriptìoni virtute sua nullimode » lo enixis precibus efilagitamus ".
•> obnoxium quidquam detrimenti
,
E dopo tal lettura la processione
' capiat sub quocumque colore, ego entra nella suddetta camera de' pa-
•5 tamquam Sanctitatis vestrae, et ramenti, ove si spoglia il Pontefice.
'»camerae apostolicae procurator fi- Ripresa da lui la mozzetta, e stola
" scalis generalis, primum repeto di raso rósso, fa ritorno col suo cor-
» omnes, et singulas protcstationes teggio alla propria residenza, facen-
•y et declarationes ,
quas palam et do lo stesso i Cardinali e gh altri.
" pluries emisi ad tuendam sole- E però da avvertirsi, che negli ul-
» mnem protestationem, et solutio- timi tempi, appena terminato il pon-
» nem praedicti census, et praede- tificale, i Cardinali, meno i tre Car-

» cessores Sanctitatis vestraì, aut dinah diaconi, cioè gli assistenti, e


» vivae vocis oraculo, aut obsignatis il ministrante (i quali restavano in
» chirographis benigne susceperunt, dalmatica , e solo invece della mi-
» ac deinde humiliter rogo , ut tia cuoprivano colla beiielta ros-
si

5' omnia rata habens, quce super sa) spogliavano de' paramenti , e
si

» hac re hucusque gesta sunt ad prendevano le cappe rosse, facendo


« sartum tectumque servandum hoc altrettanto quei, che hanno l'uso
« jus sanctae sedis, et camerae apo- de'paramenti e delle cotte. Essi pu-
» stolicae, renovatam hanc meam re assumevano le cappe paonazze,
}> protestationem, et declarationem, e con esse accompagnavano il Pa-
'> modo et futuris temporibus pro- pa alla menzionata camera de' pa-
'* bare, et confirmare dignetur. Ita ramenti, e poi, come fanno ora, si
^» protestatus sum hac die XXIX vestivano della mantelletta, e moz-
w mensis junii anni i84o ". Dopo zetta tutti quelU che possono portarla.
tal atto il Papa quindi legge da un Anticamente il maestro de' canto-
libro la seguente protesta, alla pre- ri Pontificii s' informava se il Pa-
senza del sagro Collegio, e di tutti pa bramava i concerti alla sua men-
quelli , che intervengono al ponti- sa. In questa sera poi, e nella pre-
ficale : cedente per tutta la città si fauno
« Protestationem hanc tuam in illuminazioni, e prima in ambedue
» omnibus admittimus , ut sartum avea luogo la rinomata illuminazio-
» tectumque jus sanctae Sedis , et ne della cupola della basilica vati-
>y camerae apostolica^ servetur. Talis cana, e della girandola in caste!
« vero est religio, et pietas in Deum, s. Angelo. Attualmente nella vigi-
>> devotio in hanc Se- Apostolicam lia ad un'ora di notte si fa l'illu-
« dem^ diari tas erga Nos serenissi- minazione della cupola, e nella se-
« mi regis N. N., ut spes in nobis ra della festa ad ore due s'incen-
M magis in dies augeatur , occasio- dia la girandola, dandone il segno
•' nem aliquam eum esse arreptu- il Pontefice, per mezzo dei morta-
>y rum, qua, rebus omnibus cura hac ri, e razzi della guardia svizzera ec.
. ,.

- CAP CAP 83
>* ti l' immagine. Mentre questa pas-
32. Cappella Papale per V assun- >* sa pel campo , i cubiculari del
zione in ciclo della Beata J^er- » Papa, stando in piedi nella colon-
ginCycon solenne benedizione^ ai >» na di s. Gregorio , tengono due
ì5 agosto. >* fiaccole accese, e le estinguono
;* dopo il passaggio dell' immagine
Con parti colar solennità si cele- » la quale giunta che sia alla chie-
brava anticamente dal Pontefice, » sa di s. Maria Minore, detta ora
clero, e popolo questa festività. Il » s.Maria Nuova presso il foro ro-
canonico Benedetto nel suo Ordine >y mano, la depongono avanti la mede-
Romano XI , presso il Mabillon >y sima chiesa, e colla odorosa erba
Mus. Ital. tom. II, p. ii8, ce ne » basilico le lavano i piedi. Frat-
i la seguente descrizione: >» Nella >» tanto le scuole cantano il mat-
vigilia di s. Maria, o di questa »> tutino nella chiesa, cioè tre le-
festa, il Papa co' Cardinali a pie- »* zioni. Quindi lodando , e benedi-
di scalzi, fatte sette genuflessioni, >* cendo il Signore, tutto il popolo

apre 1' immagine Acheropita , e » si reca a s. Adriano, ove lavansi


bacia i piedi al Signore, e le yy nuovamente i piedi all' immagi-
scuopre il volto , cantando il »> ne . E
progredendo il viaggio si-
Te Deum, come fu ordinato da y* no a s. Maria Maggiore, in que-
Leone IV, dell' 847, quando pre- >y Sta basilica il Papa cantava la
scrisse, che la festa dell'Assunta ** messa ". Sebbene nelle varie tur-
fosse celebrata per otto giorni bolenze di Roma ,
questa solenne
Poi con tutta la curia celebra i processione sia stata qualche volta
vesperi e le vigilie di nove le- intermessa pur tuttavolta rilevasi
,

zioni nella chiesa di s.Maria da vari documenti riportati dal


Maggiore. Indi ritorna al Late- Marangoni, Della lavanda de^ pie-
rano, e quivi i Cardinali diaconi di dell' immagine del ss. Salvatore,
prendono l'immagine del Salva- nella processione della vigilia della
tore dalla basilica di s. Lorenzo Assunta nelle sue Cose gentilesche
portandolacon tutto il popolo ridotte ad uso delle chiese, cap.
pel campo Laterano, vicino alla XXIII pag. io3, 112, che quasi
chiesa di s. Gregorio. Il regio- sempre la processione fu eseguita
nario porta la croce stazionale, e sino al Pontificato di s. Pio V, eletto
dopo di essa ordinatamente cam- nel i566, il quale per diversi dis-
mina la processione di tutta la ordini accaduti , e per molti abusi
romana curia, cantando salmi. Dal introdotti, stimò bene di abolirla.
primicerio colla scuola de' cantori Oggi dunque canta la messa si

si cantano i responsori della stes- nella basilica di Maria Maggiore s.

sa solennità. Il prefetto di Ro- dal Cardinal arciprete, sebbene pa-


ma, con dodici uomini scelti dal recchie volte siasi celebrata nella
popolo romano, sei de' quali col- cappella Pontifìcia del Quirinale
la barba rasa, e sei colle barbe Bianchi sono i paramenti del cele-
lunghe rappresentanti il corpo
, brante, e di lama d'argento co' ri-
del senato, riceve dalla curia do- cami d'oro , sono il paliotto , e la
dici fiaccole, e gli ostiari altrettan- coltra del trono, e la coltrina del-
te, le (piali portansi accese avau- la sedia Papale. Che se celebrasi
. ,

84 CAP GAP
nel palazzo apostolico, l'arazzo del- livree di gala, con vesti, cappe, e
l'altare rappresenta V assunzione dì tutt'altro rosso; ed Papa col
il tre-
Maria al cielo Questa Cappella
. no di città. Assumendo nella sa-
non può dirsi istituita da Paolo IV giestia il piviale bianco, colla mi-
del i555, come scrisse il Ciacconio, tra di lama d'oro, viene portato in
Fit. Pont. tom. Ili, col. 83 r, tro- sedia gestatoria fra i flabelli all'ai-
vandosi già celebrata fino dalSog, i taie Papale, dopo avere adorato il
come abbiamo da Paride de Gras- ss. Sacramento decorosamente espo-
si s nel suo Diario dove si legge , : sto nella cappella di s. Caterina
« die ì5 augusti 1^09, missa in die della famiglia Cesi.
» Assumptionis b. M. Virginis in Fino 1828, dopo il vangelo,
al
» basilica s. Mariae Majoris ". Il recitò sermone il p. procuratore
il

p. Casimiro poi nelle Memorie del- generale dell'Ordine della Mercede


la chiesa d^Aracoeli, racconta che della ss. Trinità della redenzione
ivi Paolo III la celebrò nel i538. degli schiavi ,
per concessione fatta
Gregorio XIII vi si recò negli an- a'27 gennaio 17 18 con decreto di
ni 1572 e iSyS, e Gregorio XIV Clemente XI. Ma Leone XII a' 5
abitando nel prossimo palazzo di settembre 1828 per mezzo del p.
s. Marco, pel corridore che lo con- Velzi, poi Cardinale, maestro del
giunge, andò ad assistervi nel 1591. sagro palazzo apostolico, dispose, che
Certo è, che il suo predecessore Si- in questa Cappella pronunciasse il ser-
sto V, nel i586, approvò la cele- mone un convittore del collegio dei
brazione di questa Cappella in det- nobili, sotto di lui istituito dai pp.
ta basilica di s. Maria Maggiore della Compagnia ed inve- di Gesi^i,

Quindi si ha che Benedetto XI II, ce incaricò il p. procuratore gene-


nel 1724, recitò l'ora di terza nel- rale prò tempore dell'Ordine della
la Cappella dell' Assunta della illu- Mercede, di recitarlo nella cappel-
stre famiglia Sforza Cesarini, e poi la della ss. Trinità , onde sino dal
passò a cantare la messa nella Cap- 1829, un convittore del collegio dei
pella Borghesiana. Nel 1725, 1726, nobili fa il discorso in questa Cap-
1727 e 1729 fece altrettanto. Ma pella, in berretta, e cappa paonaz-
sotto il Pontificato del suo prede- za con fodera di seta cremisi. Ter-
cessore Innocenzo XllI, la cappella minata che sia la Cappella, viene
senza l'intervento di lui, nel 1722, dispensato il discorso stampato ai
fu dal sagro Collegio celebrata nella Cardinali, e agli altri, che hanno
l^orghesiana, e nel 1782 Clemente luogo in Cappella.
XII vi fece cantare il solenne Te Nel restante la funzione si l'egola
Deum, per la presa di Orano fatta come le altre, ed il mottetto dell'of-
dalle armi di Filippo V re di Spa- fertorio, Assumpta est Maria, colla
gna. Anche sotto Pio VII la Cap- seconda parte, è del Palestrina. Do-
pella fu celebrata nella Borghesia- po la messa anticamente entravano
ua, ma Leone XII volle , che si nel presbiterio un cerimoniere e due
tenesse, e celebrasse all'altare Papa- gentiluomini del Cardinal protettore
le, per essere l' anzidetta Cappella dell' arciconfraternila del gonfalone ,

angusta per tutti quelli, i quali vi con un bacile dorato. Essi dopo
hanno luogo. I Cardinali vi si reca- aver fatta genuflessione al Papa, li-

no con due carrozze, domestici in mauevano in ginocchioui a pie del


GAP GAP 85
trono, e ivi o dal depositario del primi diaconi, colle berrette rosse in
molile della pietà, oda altro cavaliere testa. Evvi l'esempio nel Pontificato

deputato, si poneva pel Pontefice di Clemente XIV, e diversi esempi pur


nel bacile la oblazione di cinquanta v' hanno in quelli di Pio VI, che la
scudi d'oro per la redenzione degli benedizione non fu data, perchè es-
schiavi, e quindi ambedue in giro sendo stabilito da Benedetto XIV
ricevevano per lo stesso fine da ogni di doversi compartire dalla loggia di
Girdinale la offerta di uno scudo detta basilica, e celebrandosi la cap-
d'oro. Tutto il denaro raccolto si pella nella Paolina del Quirinale, si

consegnava quindi a* provveditori del astennero Papi dal darla; ma ad


i

sodalizio. Ora però sono i deputati onta di ciò ben ulteriori esempi vi
della stessa arciconfraternita, che in sono, e quello tra gli altri del re-
abito nero talare, se ecclesiastici, e gnante Pontefice, che la die nel
di città se laici, ritirano tali obla- 1837 dalla loggia del palazzo, i qua-

zioni. Il Papa la fa colle mani, me- li dimostrano l'uso introdotto di dar-


diante la borsa che gli presenta il la là dove celebrasi la cappella.
maestro di cerimonie, che V ha ri- Quando poi non può aver luogo la
cevuta dal tesoriere, e que' Cardina- benedizione solenne, stante l' impo-
li, che non Cap-
intervennero alla tenza del Papa, questi concede tren-
pella, contribuiscono nondimeno ai t'anni d'indulgenza a quelli che as-
confrati lo scudo d'oro. sistettero alla Cappella,
secondo il e,

Il Pontefice Benedetto XIV, a- solito, dopo il pro-


discorso , viene
vendo rifatto il portico della basili- mulgata l'indulgenza medesima dal
ca liberiana di s. Maria Maggiore e sermoneggiatore.
la facciata, vi fece costruire ancora
una vasta loggia, e stabilì che ogni 33. Cappella Papale per la festa
anno da essa per la festa dell' As- della Natività di Maria tergi-
sunta, dopo la Cappella, il Papa a- ne agli 8 settembre.
vrebbe compartito al popolo la so-
lenne benedizione, eh' egli pel primo Emanando il Pontefice Sisto V
diede dalla medesima nel 174^ col- la bolla, con cui ripristinò la cele-
le solite formalità. Ed è perciò che brazione delle funzioni nelle basili-

dopo il discorso, e dopo la benedi- che e chiese di Roma, non solo


zione non si pubblica dal sermo- stabilì, che la Cappella, la quale si

neggiatore l'indulgenza, giacche ter- celebrava in s. Sebastiano nella pri-


minata la messa, il Pontefice col ma domenica di quaresima, si doves-
triregno in capo, e i flabelli ai lati, se invece tenere nella chiesa di s.

preceduto dalla processione, e dai Maria del Popolo (Vedi)^ ma ordi-


Cardinali colie aippe rosse, viene por- nò che in questa si tenessero quel-
talo da' suoi palafrenieri in sedia gè- le per la festa della Circoncisione, e
blatoiia alla detta loggia. Che se la per l'altra della Natività di Maria
Cappella si celebra alla Paolina del Vergine; però, in progresso le due
Quirinale, alla loggia di quel palaz- prime furono destinate solennizzarsi
zo, e con tutte le relative formalità, nel palazzo apostolico, solo rimanen-
dà il Papa la solenne benedizione, do alia chiesa di s. Maria del Popo-
pubbliauidoMc 1' indulgenza plenaria lo questa della Natività. Il disposto
in latino, e in italiano due Cardinali i da Sisto V per detta festività ci vie^
86 GAP GAP
ne confermato dal celebre maestro mandavit Gappellam in ecclesia
di cerimonie Paolo Alaleona, leggen- B. M. de Populo, quae juxta so-
dosi nel suo Diario; « Anno i586, litum intimata, habita fuit, ut in-
« 8 sept. in feslo Nativitatis B. M. fra. Missam celebrare deljcliat e-
j» V. fuit cappella in ecclesia S. M. minentissimus d. Flavius Cardina-
fi de Populo, quae est una ex ad- lis Chisius, titularis, et suae san-

» junctis a ss. D. N. Sixto Papa ctitatis nepos. Sed paucos ante dies
« V, et missam cantavit illustrissi- periculosa febri aggressus, non si-

f' mus d. Card. Gastruccius super ne timore amissionis vitae, infir-


» altare majus, petita venia orete- mus, suae et Pontificis menti sa-
» nus a ss. D. N., qui dictum alta- tisfacere non potuit. Ideo Card.
« re vult ut sit Papale. Sed quia Bonvisio, ut ejus vices suppleret,
»> breve super hoc expeditum non liberum remisit. Absoluta per cho-
»» erat, ideo bulla dispensae etiamsi rum antiphona communionis, ea
« esset expedita, non fuit appensa. nempe per celebrantem submissa
»> Sed tamen Pontifex, dum para- voce perlecta, ipse celebrans stans
" menta accipiebat, de hoc certio- in cornu cpistolae; alta voce into-
>* ratus fuit, et veniam dedit". navit hymnum Te Deiim laucla-
Sinché visse Sisto V, che mori mnSj quem chorus prosequcns ab-
a* 27 agosto iSgo, fu sempre te- solvit, eodemque expleto, celebrans
nuta in questo giorno la Cappella alta voce intonavit Doniinus vo-
Papale in s. Maria del Popolo ma ; com-
biscuni, cecìnìt orationes post
dopo andò in disuso, finché Ales- munionem, missamque de more
sandro VII, Chigi j di nuovo la ri- perfecit ".
stabilì nella detta chiesa da lui re- Meglio stabilitasi da Alessandro
staurata, per l'occasione in cui si VII la celebrazione in s. Maria del
determinò rendere solenni azioni di Popolo di questa Cappella, i Ponte-
grazie, nel 1666, alla beata Vergi- fici, compreso Pio VI, vi si recaro-

ne, per la liberazione dalla pestilen- no con magnifica cavalcata ( ì^cdi) e-


za, che per molto tempo tenne in- guale a quella per la Cappella del-
terdetto il commercio della città di la ss. Annunziata, di cui si trattò al
Roma, e fece morire parecchi dei g VI, n. I. Si usarono le medesi-
suoi abitanti. Che Alessandro VII me cerimonie prima di entrare in
tornasse nella predetta chiesa a ce- chiesa ; ciocche non ebbe più luogo
lebrarvi Cappella Papale, ce lo at- dopo il Pontificato del medesimo Pio
testa il cerimoniere Fulvio Servan- VI. Si costumò eziandio di far che
zio, che ne descrive pure il motivo: quando la festa de' ss. Pietro e Paolo
w In festo Nativitatis B. V. quum M . cadeva nella sede vacante, il tributo,
» ss. D. N. decrevisset sub hac die e censo della chinea a nome del re
>> summo omnipotenti Deo gra-
et delle due Sicilie, con tutte le for-
w tias rependere de liberationis su- malità fosse ricevuto dai sovrani Pon-
»* scepta gratia contagli , et publi- tefici sulla porta di detta chiesa, do-
» cata restitutione commercii jam po aver assistito alla messa, come fe-

» mensibus elapsis suspensi, et plu- cero nel 1724 Benedetto XIII, nel
» ries prorogati, statuisset, hac die 1780 Clemente XII, nel 1740 ^^-
» B. M. V. dedicata suam exequi nedetto XIV, e nel 1758 Clemente
» deliberationem voluntatis , indici Xlil, Il primo nondimeno trasferì
,
,

CAP CAP 87
il riccTimento ad un tal giorno so- dopo r offertorio, cantasi a due cori
lo per r indisposizione del contesta- il mottetto : In Icctulo pieo, egre-
bile d. Colonna, che qual
Fabrizio gia composizione del Bonanni, il ce-
regio ambasciatore strordinario, do- lebrante pubblica leggendo 1' indul-
vea eseguirne la soleime presentazio- genza di trent' anni agli astanti con-
ne Benedetto XIII nel 1724» tlopo
. cessa dal Papa ; e questi, dopo a-
tal funzione vi celebrò messa bassa, ver orato al genuflessorio , risale in
ciòche pur tbce prima della funzio- sedia gestatoria. Deposti in sagre-
ne medesima nell' anno ij^o Be- stia paramenti sacri
i e la falda _,

nedetto XIV nella cappella gentilizia e ripresa la mezzetta e stola di ra-


di casa Cibo. so rosso , fa ritorno alla sua re-
Attualmente i Cardinali si reca- sidenza coi due Cardinali treno ,

no a questa Cappella con due car- e accompagnamento con cui era ve-
rozze, coi domestici in livree di ga- nuto.
la, indossando eglino vesti, cappe, e Merita speciale menzione quanto
tutt* altro di colore rosso. Il Ponte- Pio VII fece in questo giorno l'an-
fice vi si i*eca con treno nobile se- no 181 5. Essendosi restituiti alla
m\-puhh\\co (Fedi) e trovando la trup- Santa Sede gli antichi suoi dominii,
pa schierata sulla gran piazza, di- cioè le tre provincie delle Marche
scende co' Cardinali , che avea seco di Ancona, di Macerata, e di Fer-
in carrozza. Alla portiera viene ri- mo, il ducato di Camerino, il duca-
cevuto dal Cai-dinale più degno, e lo di Benevento , e Ponte Corvo
dal p. generale dell' Ordine agosti- non che le provincie, o legazioni del-
niano, insieme ai pp. graduati del la Romagna, di Bologna, e Ferrara,
convento. In sagrestia assume il pi- il Papa per rendere pubbliche e
viale bianco, e la mitra di lama solenni azioni di grazie all'onnipo-
d' oro, ed asceso in sedia gestato- tente Dio, alla beata Vergine Ma-
ria, fra' flabeUi, viene da' palafre- ria,ed ai gloriosi ss. apostoli Pie-
nieri condotto, preceduto dalla so- tro e Paolo primari protettori di
,

lita processione, alla cappella genti- Roma, si recò con maggior pom-
lizia Chigi, dov' è esposto il ss. Sa- pa del solito alla basilica vaticana
cramento, che adora secondo il con- avendo seco in carrozza il Cardinal
sueto. Quindi a piedi va al genufles- Mattei decano del sagro Collegio,
«orio avanti 1' aitar maggiore, o- ed il Cardinal Consalvi, benemeri-
ve fatta breve orazione, incomincia to segretario di stato , ed assistècon
la messa col Cardinal titolare, cui quindici porporati ,
prelatura , capi
Spetta in questo giorno cantarla ; e degli Ordini religiosi, ed altri , che
dopo aver fatta con esso la confes- hanno posto in Cappella, alla gran
sione, e r assoluzione , ascende al messa cantata all' altare Papale dal
trono, la cui coltre è di lama d' ar- Cardinal Gallefìl Com'essa fu tei-
gento, co' fiori d' oro, simile a quel- minata, cantate vennero le litanie
la della coltrina della sedia. I para- laurelane, a cui rispose l' immenso
menti dei ministri, e del celebran- popolo di tutti gli ordini colà con-
te, non che il paliotto, sono di co- corso, e quindi dai cappellani can-
lor bianco; ma non evvi recita di tori si disse ancora il versetto della
sermone. commemorazione dei suddetti prin-
Terminata la messa, nella quale cipi degU apostoli, ed in fnio l'in-
88 GAP GAP
no della riconoscenza Te Denm celebrasse nella patriarcale basilica
lamlamusj applauditissima compo- di s. Pietro, e dal Sestini rileviamo,
sizione, che celebreremo altrove, e che continuava ad osservarsi nel
che appositamente fu fatta da don 1634, ma in progresso si tenne
Giuseppe Baini romano, principale nella cappella del palazzo ove risie-
ornamento, e decoro dell'attuale col- de il Pontefice. Certo è , che anti-
legio dei cantori della cappella Pon- chissima è la celebrazione di questa
tificia. Air intuonarsi dell' inno le cappella, e Benedetto XIII in detto
artiglierie del Castel s. Angelo re- giorno, nell'anno 1727 e nel 1729,
plicarono i colpi , con cui aveano cantò messa nella Sistina del palazzo
salutato l'alba di sì bel giorno, re- vaticano, avendo prima cantato l'ora
gistrato ne' fasti della Romana Chie- di terza nella sala ducale. La cap-
sa, a memoria indelebile. Tutte le pella è addobbata come nel giorno
campane per mezz'ora suonarono a precedente. Canta messa un Cardi-
festa; e quindi Pio VII collo stesso nale dell'ordine de' vescovi. 11 sagro
accompagnamento , e treno, fra i Collegio v' interviene con vesti , cap-
plausi de' giubilanti romani, fece ri- pe e tutt' altrocon due car-rosso,
torno alla sua residenza del Qui- rozze, e domestici colle livree da
rinale. gala; ed il Papa con piviale bianco
e triregno, mettendosi poscia la mi-
34. V espero Papale a 3 1 ottobre tra di lama d' oro. All' offertorio,
per la festa d' Ognissanti. cantasi il mottetto, J^idi tarbani ma-
gnani, della seconda parte del quale
Si celebra nella Cappella del pa- non riuscì air Adami di rinvenire
lazzo apostolico, ove abita il Papa, l'autore. Dopo il vangelo pronunzia
che vi si reca in piviale bianco, e il discorso, in cappa paonazza, e
mitra di lama d' oro , essendo il berretta nera, un alunno del colle-
paliotto dell' altare di color bianco, gio germanico-ungarico, per conces-
i candellieri dorati, e rappresentan- sione del Pontefice Gregorio XIII
do l'arazzo la gloria di tutti i santi; fatta nell'anno i574} pubblicando
mentre la coltre del trono, e la col- poscia r indulgenza di trenta anni
trina della sedia Papale, sono di accordata dal Sommo Pontefice. An-
lama di argento, co' ricami d' oro. ticamente questi sermoni solevansi
I Cardinali vi si recano in vesti, stampare, e venivano dispensati do-
cappe, e tutt' altro di color rosso. po la cappella. I più antichi di essi,
Questo vespero viene regolato come di cui abbiasi notizia, sono: Chri-
quello dell'Epifania, ed anticamente stophori Marcelli patri tii veneti, pro-
in questo giorno si usavano le cappe ton. apost. Oratio ad Juliiim II.
con pelli di armellino, ciò che ora P. M. in die omnium sanato rum in
per solito ha luogo per la cappella capella habita; Joh. Wilhehni a Biie-
Cardinahzia di s. Caterina, dietro ren. collegii germanici alunini, Oratio
r avviso del cursore Pontificio. habita de omnibus sanctis in sacello
Quirinali ad ss. D. Aleocandrwn VII
Cappella Papale nel di primo
35. anno i664; Sanctorum exeniplum,
novembre per la festa cV Ognissanti. et prodsidium, Oratio habita ad kS!.

D. M. Clenientem IX , in sacello
Sisto V nel i586 dispose, che si Pontificwn Quirinali , ipso ss. o-
^ CAP CAP 89
mnìum die, a Jac. Joanne a Tinen L'anziano de' soprani subito inton^
Weslphalo colteg. germ, et liung. la prima antifona Placebo Domino^
anno 1G67 ; Felicitas picemium che si ripiglia dal coro senza con-
calamitatisi O ratio hahita ad S. D. trappunto, con tutto il rimanente.
N. Clementeni X in sacello Pontifi- Finito il vespero, dopo breve tem-
cuni Quirinali ipsa ss. omnium die^ po, si dice dal Papa sotto voce nuo-
a Ferd. Simone Gugier a Leiihorem vamente il Pater noster, l'Ave Ma-
Bavaro, CoUeg. Germ. et Ung. con- ria, ed anche il Credo, e si dà
victore, 1670. principio al mattutino. Indi , al cen-
no del cerimoniere suddetto, i due
36. J^espcro e Mattutino per la soprani anziani prontamente dicono
Commemorazione da' Fedeli defonti. r invitatorio Regem cui omnia vi-
;

vuntj il quale si prosegue dal coro


Nel pontificio palazzo ove abita il senza contrappunto, e andante, pro-
Papa celebrasi questo mattutino, con seguendo il coro con salmeggio pure
tutte le candele di cera gialla; pao- andante e puntato. Terminata la re-
nazzo è il paliotto dell'altare, e l'a- plica della terza antifona, i due
razzo rappresenta Redentore, clie il soprani anziani dicono il versetto :

risuscita Lazzaro. Di colore paonaz- A porta inferi, a cui si risponde


zo sono la coltre del trono, e la dal coro : Erue Domine etc. Quindi
coltrina della sedia; come di egual il Papa si alza in piedi, e dice il

colore sono le vesti, le cappe e l'om- Pater noster tutto segreto, e poi si

brellino de' Cardinali , che si recano rimette a sedere.


ad assistervi. Il Pontefice si reca Al cenno del maestro di cerimo-
in Cappella in piviale rosso, stola nie, l'ultimo cantore, fatta la ge-
paonazza, e con mitra di lama d'ar- nuflessione all'altare, e poi al Papa,
gento , assistito da due Cardinali incomincia la prima lezione. Indi
diaconi , ma prima senza l'assisten- successivamente le sono det-
altre
za di essi , v' incedeva in cappa ma- te dagli altri cantori, succedendo a
gna di scarlatto rosso, con pelli di tutte le lezioni, ed alle posteriori
armellini erano messi sulle
, se si i responsorij i quali sono detti con
cappe. Fatta che avea breve ora- sollecitudine. Gli altri due notturni
zione al genuflessorio , si recava al si regolano dal coro come il primo,
soglio, si poneva a sedere; quindi al- intonandosi dai soprani tutte le an-
zato, si calava il cappuccio, e diceva tifone, dietro l'avviso dell'anziano
il Pater noster ec. loro.
Entrato adunque il Papa in Cap- Se il Sommo Pontefice non assi-
pella, nella quale non v'ha ubbidienza ste al al mattutino, il
vespero, e
de' Cardinali, avendola essi prestata Cardinal penitenziere maggiore, cui
la mattina , ed orato alquanto al appartiene celebrare la messa nella
suogenufiessorio, i cuscini del quale seguente mattina, fa 1' ulllzio, vestito
sono di seta paonazza, ascende al di piviale nero ricamato d'oro con
trono, e seduto un poco, si alza, e mitra di damasco bianco, sedendo
senza mitra dice segretamente Pater nel faldistorio dalla parte dell' epi-
noster. Ave Maria ec, ed il primo stola. Assistito è egli dai due mini-
maestro di cerimonie fa cenno al stri diacono e suddiacono delle ("ap-
toro, che si dia principio al vespero. pelle, iu colta e rocchetto. Se U
90 CAP CAP
festa di tutti i Santi cade di sab- Indi si dice il tratto da tre scelte
bato, questo mattutino si celebra il coppie di soprani. La primi canta
giorno della domenica seguente, co- il verso Absolve, la seconda , Et
me la commemorazione de' fedeli gralia, e la terza. Et lucis^ e ter-
defonti , si traspolla al lunedi mat- minato dal coro questo verso, la
tina. prima coppia intona la sequenza,
Dies irce, dies Illa, che vuoisi com-
37. Cappella Papale, per l'anniver- posta dal Cardinal latino Frangipa-
sario de' fedeli defonti, ai 1 no- ne ed : il vangelo dicesi senza lumi,
vembre. mentre il canto dell' offertorio ter-
mina, quando il celebrante dice,
Questa ha sempre luogo nel pa- Orale fratres, colle ultime parole,
lazzo della pontificia residenza, la Et semini ejus, perchè il celebrante
cui Cappella è addobbata come al non dee dire che una sola orazione.
vespero e mattutino precedente, e Il Sanctus^ e il Benedictus termina-
tutte le candele sono del pari di no al solito, regolandosi la cantilena
cera gialla. I Cardinali, che in que- piuttosto adagio. Prima dell' eleva-
sta mattina non prestano l' ubbi- zione il Papa discende dal trono, e
dienza al trono, vi si recano con s' inginocchia avanti il genuflessorio,
vesti, cappe, e tutt' altro di colore ove resta finché il Cardinal cele-
paonazzo; ed il Papa entra in Cap- brante dica : Pax Domini sii semper
pella con piviale rosso, stola pao- vobiscuni. Allora ritorna al soglio, e
nazza , e mitra di lama d' argento. postosi a sedere, si fa levar la mi-
Quando si porta dal Papa tal mi- tra, e neltempo che si alza, il coro
tra, i cappellani segreti non ne sos- incomincia gli Agnus Dei, ed il
tengono veruna, e perciò ninna di Communio, che tirasi in lungo, e
esse si pone sulla mensa dell'altare. termina allorché il celebrante abbia
Fattasi dal Pontefice la consueta finito di leggerlo, tornando il Pon-
breve orazione, gli si avvicina il tefice ad inginocchiarsi al genufles-
Cardinale penitenziere , cui tocca sorio, per 1' orazione detta Post
celebrare la messa, vestito co' para- Communio, dopo di che risale al
menti neri, come i ministri assistenti. trono. All' elevazione dell' Ostia, e
Dà principio messa, mentre i
alla del calice , siccome il suddiacono
due soprani anziani cominciano l'in- non sostiene la patena come nelle
troito. Requiem ceteniam^ intuonan- messe de' vivi, cosi incensa e l'Ostia
do poscia il primo Kyrie, il quale, ed il calice nella ostensione loro; ceri-
con tutto il rimanente della messa, monia, che da lui si pratica solo nelle
si dice senza contrappunto. L'ultimo messe de' defonti, supplendovi nelle
Kyrie termina allorquando il Pon- altre un cerimoniere. Inoltre nelle
tefice, dopo letto r introito al so- messe de' defonti i ceroferari, che
glio, disceso da questo, e deposta la portano le torcie, si trattengono con
mitra, siasi inginocchiato al genuflcs- queste, sinché il celebrante non ab-
sorio. Finita la lettura dell'epistola, bia consumato. Terminata poi la
due soprani anziani incominciano il messa si fa l'assoluzione dal Papa,
graduale, Requiem wlernani e poscia portandosi a tal effetto dai chierici
intuonano il verso, In memoria della Cappella un piccolo catalalco
ce le ma. senza lumi, che si pone innanzi i
, ,

GAP CAP 91
t;iaJiin JcU' altare, e eh' è coperto « fragiis faciendis prò Sunnnis Pon-
(li coltre nera, con fondo di lama « tificibus, et Cardinalibus defiin-
d'oro, e ricami simili. Il coro dice » ctis. Cuin. fìdeles animas defun-
in modo andante il responsorio, >» ctoruni sit salutare consilium oia-
Lìhcrd me Domine ^ e poi il Pon- » tionuni suffragiis adjuvare, ss. P.
tefice dal trono fa le assoluzioni, M D. Alexander 1*. IV, de fratrum
ed aspersioni coli' acqua benedetta »» suorum unanimi Consilio , et as-
e le incensature verso il feretro, » sensu, anniversarium Sacr. Rom.
assistito e servito dai votanti di »» Eccl. Pontificum, et Cardinalium
segnatura in cotta e rocchetto. Uno »» obeuntium, nonis septenibris an-
di essi regge il turibolo e la navi- » nis singulis, vesperis, et vigillis

cella, e l'altro il secchio colf acqua >» prò defunctis , cum IX lectioni-
l)ened(itta , oltre due accoliti a pie » bus, et cum nota solemniter de-
del trono coi candellieri. V. An- w cantatis, statuit celebrari. Ipse Ro-
niversario DEI Defunti. Quando poi « manus Pontifex, assistentibus sibi
il Papa non interviene, fa f assolu- "Cardinalibus, ut moris est, mis-
zione il ed il
Cardinal celebrante, »» sam prò defunctis solemniter ce-
piccolo catafalco mette avanti l'al- si » lebret, ipsa die ducentos paupe-
tare. Leggiamo nel Sestini, al capo » res reficiat, et vigintiquinque qui-
XXIV, che anticamente i Cardinali, M libet Cardi nalis , nec non Domi-
dopo aver accompagnato il Papa »> nus ducentas missas faciat cele-
nella camera de' paramenti, se cele- '> brare vel decantare ". Ma poi nel
bra vasi la cappella al Vaticano, ca- concilio romano , celebrato l' anno
lavano alla contigua basilica , ad del giubileo 1725, in s. Gio. in La-
orare presso i depositi de' Sommi terano, Bencxletto XIII decretò, che
Pontefici , per suffragare le loro non più a' 5 settembre si dovesse
anime. celebrare l'anniversario pei l'api de-
funti, ma sibbene ai 3 novembre,
ed in oltre, che venisse separato da
38. Cappella Papale per V anni'
quello dei Cardinali.
versano de^ Sommi Pontefici de-
Si celebra pertanto questa Cap-
fonti a* 3 novembre.
pella nel palazzo apostolico abitato
dal Pontefice , nel modo descritto
Rimonta al pontificato di Ales- all' anniversario de' fedeli defonti, e
sandro IV, Conti, eletto nel 1^54, al § VI n. 5 di questo articolo del-
clic regnò sino al 1261, la celebra- la Cappella Papale per 1' anniversa-
zione di un funerale anniversario rio dell'ultimo Papa dcfonlo, che
per tutti i Sommi Pontefici, e Car- celebrasi dal successore. Ed è per-
dinali defonti, come si accennò al- ciò, che eguali sono gli addobbi, e
l' articolo Anniversario de' Sommi i paramenti, non che l'arazzo del-
Pontefici defonti [Vedi), colf auto- l' altare, che rappresenta Lazzaro ri-
rità del codice vaticano 4'^ 3 7 pub- suscitato da Gesù Cristo, insieme a
blicato dal p. Gattico, il quale gio- tutte le candele di ccia gialla. Can-
verà, che qui sia riportato. Leggesi ta messa il Cardinal auncrlengo di
pertanto alla rubrica CXX, Acta etc. S. Romana Chiesa, il Papa si reca
p. 125, (juanto segue: >» Ordinalio in Capi)ella con piviale rosso, stola
'' Dom. Alcxaudri Papa3 IV de suf- paonazza, e mitra di lama d'argento,
,

'92 CAP CAP


e i Cardinali, che nemmeno in que- ne di non esporsi i ritratti di al-
sta mattina gli prestano ubbidienza, tri principi nelle chiese, quando
v'incedono in vesti, cappe, e tutt' al- il Papa vi celebra od assiste alla
tro paonazzo. Indi, dopo la messa, il funzione, prese il ripiego, senza che
Pontefice fa la consueta assoluzione alcuno si offendesse, di tenervi Cap-
variandosi da' pontificii cantori la pella Papale, recandovisi in forma
composizione del giorno precedente, pubblica, e vestendosi de' sagri pa-
nella sequenza Dies irae^ dies illa, ramenti neir annesso oratorio , dap-
espressiva, semplice, commovente, ed poiché nella sagrestia si vedevano i
armoniosa. ritratti del re e della regina di Spa-
gna. Fatta fu perciò temporanea-
39. Cappella Papale per la festa mente chiudere la sagrestia dal Car-
del Cardinal s. Carlo Bo*Tomeo dinal vicario; ed emanato per lui
a 4 novembre. venne un editto, con che si pub-
blicava r indulgenza plenaria, e re-
Nella sontuosa chiesa di s. Carlo missione di tutti i peccati, con-
al Corso , sagra pure a s. Ambro- ceduta dal Papa Clemente XI al-
gio, ambedue arcivescovi di Milano, la chiesa di s. Carlo al Corso per
si teneva in questo giorno Cappella la sua In oltre dichiarava nel-
festa.
Cardinalizia pel cuore di san Carlo che si terrebbe in essa chie-
l'editto,
ivi venerato, e donato dalla nazione sa anche Cappella Pontificia, doven-
milanese per questa chiesa, a mezzo dosi pregare Iddio perchè sospen-
del Cardinal Federico Borromeo. desse i flagelli dell' ira sua e per ,

Nel pontificato di Clemente XI dis- r emendazione de' costumi ec, onde


putandosi la successione della mo- vi fu gran concorso di popolo.
narchia spagnuola, contrastata tra il Nel seguente anno 1707, i supe-
ducato di Milano, Carlo III di Au- riori del sodalizio, per la medesima
stria poi imperatore^arlo VI, e Fi- festività esposero il solo ritratto del
lippo V Borbone di Francia poi ,
Pontefice Clemente XI, che vi tor-
re di Spagna, accadde che nel 1706 nò ad assistere alla Cappella. E seb-
corservossi neutrale il prudente Pon- bene nel 1709 fosse cessata la dif-
tefice, finche fosse definita sì grave ficoltà sull' esposizione dell' effigie di
questione. I confrati della arcicon- Carlo III, il Papa manifestò al Car-
fraternita de' ss. Ambrogio, e Carlo dinal d' Adda, protettore della chie-
della nazione milanese (P^edi), cui sa ed arci confraternita, che avea fat-
appartengono la detta chiesa, l'ora- to voto di ritornarvi ogni anno a
torio, e l'ospedale contigui, seguendo celebrare la Cappella Pontifìcia, per-
le parti di Carlo III arciduca di chè avea preso il santo Cardinale
Austria, per la festa e Cappella Car- per intercessore appresso Dio della
volevano esporvi il ritratto
dinalizia, pace del cristianesimo, e siccome nel
di Carlo III, mentre l'ambasciatore momento di porsi in carrozza, ven-
di Spagna, e i Cardinali addetti a ne sorpreso da una indisposizione,
quella corona, volevano esporre quel- che gì' impedì d'intervenirvi, subito in
li di Filippo V e della regina sua vece ordinò la spedizione di un breve,
moglie, il che avrebbe portato fu- ed inviollo alla chiesa dichiarando ,

neste conseguenze. Il saggio Ponte- in esso formalmente, che da quel


fice , riflettendo alla consueludi- punto in avanti a' 4 novembre, per
, ,


CAP CAP 93
la festa di s. Carlo, vi si terrebbe
la Cappella Pontificia, onde egli ed 40. Cappella Papale per l'anniver-
i successori di lui continuarono a sario de' Cardinali defonti a' 5
farla. Tanto riportano ne' suoi Dia- novembre.
rii il Valesio, e il Cancellieri nel suo
Mercato, p. 227. Fino dal 1 51 7 il Pontefice Leo-
Prosegue adunque il Papa a recarsi ne X istituì la celebrazione della
con treno nobile detto anco semipub- Cappella Papale per 1*
anniversario
blico, accompagnato in carrozza da de' Cardinali defunti. Deve dire la

due Cardinali, ad assistere a questa messa il Cardinal camerlengo del


Cappella, nel qual giorno la truppa sagro Collegio [Fedi), al qual arti-
Pontificia è schierata innanzi la piaz- colo con maggior diffusione trat-

za della chiesa. Viene ricevuto alla tasi dell'origine di questa funzione.


porteria dal Cardinale più degno, e Si celebra essa fra l' ottava della
dai prelati superiori del sodalizio, e commemorazione o anniversario dei
.si reca nel contiguo oratorio, ove fedeli defonti, nel giorno da desti-
adunasi il sagro Collegio , a pren- narsi dal Pontefice. Tuttavolta, co-
dere la falda, il piviale bianco, e la me dicemmo di sopra , avendo A-
mitra di lama d' oro. I Cardinali lessandro IV ordinata la celebra-
v' intervengono con due carrozze zione di un funere anniversario
co' domestici in livree di gala, e con per tutti iRomani Pontefici, e Car-
vesti, cappe, e tutt' altro di colore dinali di santa Chiesa defunti, nel
rosso. Canta messa il Cardinal pro- concilio romano, celebrato da Bene-
tettore della chiesa e del sodalizio, detto XIII, Orsini, nell'anno santo
co'paramenti bianchi: di lama d'ar- 1725, confermandosi la disposizione
gento co'ricami d'oro, ed eguali sono di Leone X, venne meglio stabilita
Ja coltre del trono, e la coltrina della la separazione dell' anniversaiio dei
sedia Papale. Il Sommo Pontefice fia Papi da quello dei Cardinali, pei
ì flabelli ascende la sedia gestatoria, quali definitivamente si decretò la
e dopo aver adorato il ss. Sagia- mattina de' 5 novembre.
mento esposto nella Cappella di s. La Cappella è addobbata come
Filippo Neri , va all' altare ad in- nel dì dell' anniversario de' Ponte-
cominciare col celebrante la messa, fici defonti , colle candele di cera
il cui mottetto, Ecce sacerdos ma- gialla, regolandosi ugualmente nelle
gnus, è composizione di Gio. Pier cerimonie, preci, ed assoluzione, me-
Luigi da Palestrina. Terminata la no però la propria orazione. Canta
messa, il celebrante pubblica dall'al- messa il detto Cardinal camerlengo
tare l'indulgenza di trent' anni ac- del sagio Collegio; ma se egli appar-
cordata dal Papa, il quale ritorna tiene all'ordine dei diaconi, benché
in sedia gestatoria nel 1' oratorio, do- sia insignito del grado sacerdotale
ve deposti i paramenti, riprende la si da un Cardinale del-
fa supplire
mozzetta e la stola di raso rosso. l'ordine de' vescovi, o di quello dei
E nella medesima forma pubblica, preti. I Cardinali vi assistono in ve-

preceduto dal crocifero a cavallo sti, cappe, e tutt'altro di colore pao-


colla croce astata, fa ritorno alla nazzo. Nondimeno non prestano ul>
propria residenza. bidienza al Pontefice come messa ,

di Requiem.
,, .

94 GAP GAP
di lama d'argento. Canta messa nn
4r. Cappella Papale nella prima patriarca, e perciò sulla cancellata so-
domenica dell'avvento , ed inco- no accese sci candele cóme quando
minciamento del giro delle qua- celeJDra un Cardinale, mentre pc-
rant'ore, eolV esposizione del ss. gli arcivescovi, e vescovi se ne ac-
Sagraniento, nella Cappella Pao- cendono sole quattro . Tanto i pa-
lina del Faticano. triarclii che i Cardinali , arcivescovi
e vescovi mentovati , in questa , e
Benché Sisto V avesse disposto, nelle altre domeniche dell' avvento ,
nel i586, colla suaccennata bolla celebrando in Cappella la messa,
Egregia, che questa Cappella si do- usano la sola mitra di tela bianca
vesse celebrare nella basilica di s. Sermoneggia il p. procuratore
Lorenzo fuori le mura, stante la sua generale dell' Ordine de' predicatori,
lontananza, poco si osservò tale pre- coli' abito domenicano, il quale pro-
scrizione che : anzi, come diremo mulga eziandio l' indulgenza di die-
Clemente Vili, nel i5g2, ordinò, ci anni concessa dal Pontefice. Dei
che tenendosi la Cappella nella Sisti- discorsi recitati in tal giorno, si

na del Vaticano, da essa si traspor- hanno le seguenti memorie: Oralio


tasse il ss. Sagramcnto nella con- ìiabita corani D. N. Sixlo V. P.
ligua Paolina, come si è costante* M. Doni. Adventus ab adm. rev.
I.
mente praticato, ad onta che i Pon- p. fr. Bart. de Miranda mag. in s.
tefìci abitassero in tal tempo nel theol. ac totius Ordinis pracdicato-
palazzo Quirinale. V hanno pure rum procuratore , et vicario gene-
esempi , che in questo palazzo si rali, iSSy; Jo. Victorii Roscii Rom.
celebrassero per tal motivo le Cap- J. C. Oratio de Chrisli Domini
pelle delle altre tre domeniche del- Adventa ad Clementem Vili ha-
l'avvento (Vedi). Tuttavolta la cap- bita Romoc i6o4; Oratio liahita
pclla della prima domenica ognora Dom. I. Advcnlus in Cappella
si celebrò alla Sistina del Vaticano Sumnii Pont, ad S. D. N. Paulwn V
recandovisi i Pontefici appositamen- anno Domini i6o5 per rev. p. fr.
te ciò che avvenne ne' pontificali
: Dom, Gravinam neap. Ord. prcedic.
di Clemente XI Innocenzo XIll,
, provinciae, regni, artium, et s. th.
Clemente XII, e per non dire d^al- lector. et in romana curia admo-
tri, anche in quello del Papa re- dum rev. proc. gen. soc. ; Oratio
gnante In questa cappella tutù
. hahita Doni. I. Adventiis corani
quelli, che hanno l'uso della cappa S. D. N. Paulo P. V. anno Do-
colia fodera di seta, compariscono mini 1607 per rev. p, fr. Domi-
colle pelli di armellini. nicum Gravinam Ord. pra^d. s. Th.
Nella Cappella Sistina del palaz- Bacchalaureum, 1607; Ignatii Cian-
zo Vaticano, il cui quadro rappre- tes romani ord. praed. Oratio habi-
scnta in arazzo V Annunziazione di ta ad Gregorium XV in sacello
Maria Vergine, ed il cui paliotto è Pontlf.^ Dom. I. Adventus.
paonazzo, come lo sono la coltre, Prima di cantare l'epistola, un
e coltrina del trono, e della sedia chierico della Cappella leva al sud-
Papale, si recano i Cardinali con diacono la pianeta piegata paonaz-
vesli, cappe, e tutto altro paonazzo, za, e camice, cingolo e
resta col
Il Papa ci va in piviale rosso, e mitra col manipolo, e dopo aver cantato
,

GAP CAP 9^5r

la epistola, ripiglia la stessa piane- altri cerimonieri dispensano le can-


ta. Anche il diacono, avanti <li can- dele ai patriarchi, arcivescovi, e ve-
tare il vangelo, depone la pianeta scovi assistenti, e non assistenti, ai
piegata di egiial colore, e ne pren- prelati dei fiocchetti, al cx)mmenda-
de un'altra paonazza, che forma uno tore di s. Spirito, agli abl)ati mitra-

stolone, e che pone a traverso del ti, ai protonolari apostolici, e a' ge-
corpo, restando così fino al Post- nerali degli Ordini religiosi.
Communio^ in cui riprende la pia- \J v\\\nLO /égnus Dei ai canta, al-
neta piegata innanzi al petto. Al- lorquando il celebrante ha accomo-
l' ollertorio dal coro si canta il dato la ss. Eucaristia nell' ostt^nso-
mottetto, Sahatorem expcctamus, rio, ed ha purificato per la prima
con seconda parte, del Palestrina. Il volta il calice ; indi cantasi il Com-
maestro di cerimonie, che accom- munio, che non si termina, finche
pagna il diacono, il quale va ad il celebrante, dopo lavate le mani,
incensare il sagro Collegio, suol da- non r abbia letto al suo luogo. Ter-
re a' Cardinali 1' ora della predica, minata la messa, il celebrante, ed i
che in idioma italiano in un pulpito ministri assistenti genuflettono sugli
sotto il baldacchino si fa nel merco rdì, inferiori gradini conni dell' altare in
in tutto il tempo del sagro Avvento, epistolae. Allorché poi il Papa ha
nella sala detta del concistoro o del incensato il ss. Sagramento, e gli fu
s. offizio del palazzo apostolico, alla posto il velo umerale bianco sul pi-
presenza del Papa, il quale l' ascol- viale rosso, il celebrante
si alza, pren-

ta nella bussola. Ma nelle altre tre de r ostensorio, e consegna al Pon-


lo
domeniche dello stesso Avvento^ non tefice. Indi il celebrante, il diacono e
dà tale intimazione, avvisandosi piut- suddiacono vanno in sagrestia, ove ter-
tosto dallo stesso predicatore apo- minata la messa, li avea preceduti il
stolico [Fedi), eh' è sempre un re- prete assistente. Già il collegio dei
ligioso cappuccino, il giorno e l'ora cantori Pontificii è andato co' suoi
della predica futura. Dopo il San- librinella sala regia, la quale è il-
ctus, dalla sagrestia un cerimoniere luminata coi cornucopi con candele
accompagna in Cappella dodici bus- di cera, e guarnita dalla guardia
solanti con vesti e cappe rosse , e svizzera, dalla civica .scelta, e dai ca-
torcie accese ; e fatta genuflessione potori, tutti schierati. Intanto un ce-
all'altare, e al Pontefice, sei per rimoniere fa incominciare la proces-
parte s' inginocchiano a' lati dello sione da quelli, che hanno luogo in
stesso altare, ed alla consagrazione cappella, col solito ordine, già de-
il celebrante consagra due ostie scritto al venerdì santo, quando il

una per consumarla, l'altra per la Papa recasi alla Paolina a leva-
esposizione delle quarant' ore. Dopo re il sepolcro; e tutti nel porsi in
r elevazione, appena il Pontefice dal ordine di processione , fanno pri-
genuflessorio è tornato al soglio, il ma la genuflessione al .santissimo
coro canta il Benedìctus , e due Sagramento. Quando la croce Pon-
maestri di cerimonie con due chie- tifìcia , sostenuta dall' ultimo udi-
rici della Cappella, uno da una par- tore di Rota in cappa in mezzo
te, e uno dall'altra, distribuiscono a due «accoliti co' candellieri , esce
a' caudatari le candele da portarsi fuori della cancellati o balaustra, i
in processione dai Cardinali, mentre cnntoi'i contraili intuonano V inno
, ,

c)6 GAP GAP


Pange lìngua gloriosi, che si conti- riprendono le mantellette e mezzet-
nua dal predetto collegio, andando te, e recansi a* rispettivi palazzi.
processionalmente alla Paolina, ove Benché incomba celebrare la mes-
si ferma dietro il banco de' Cardi- sa ad un patriarca, che, se non in-
nali diaconi a mano destra. Il Pa- terviene il Papà, colloca il Santis-
pa s' incammina colla processione , simo nella Paolina, abbiamo che,
preceduto, e seguito con candele ac- nel lySo, cantò la messa, e fece
cese portate da quelli, cui furono di- tutta la funzione nella Sistina mon-
spensate, avendo lateralmente i do- signor Guadagni vescovo d* Arezzo,
dici bussolanti colle torcia, e quan- nipote di Clemente XII, il quale,
do entra nella porta della Cappella abitando al Quirinale, non v'inter-
colla ss. Eucaristia, che porta a pie- venne. Se poi il Papa assistendo alla
di col capo scoperto, e sotto il bal- messa, non potesse , o non volesse
dacchino bianco, retto da vescovi, portare la ss. Eucaristia alla Paoli-
sostenendosi lo strascico del manto na, allora la seguirà con mozzetta
Pontificale dal principe assistente al di velluto rosso, e stola di raso di
soglio , si canta la strofa Ver- egual colore con torcia accesa in
bum caro. Quindi giunto all' altare, mano, sostenendo le aste del bal-
magnificamente illuminato da copio- dacchino i camerieri d' onore e se-
si ceri, il Cardinal primo diacono greti. Avanti al ss. Sagramento espo-
colla stola bianca a traverso sulla sto ( come dicemmo parlando del
cappa, prende dalle mani del Pon- sepolcro nel giovedì santo) fanno
tefice r ostensorio, ed accompagna- alternativamente un' ora di orazione
to Csoir ombrellino e con alcune tor- nelle quaranta ore, in cui sta espo-
cie, lo porta dietro all' altare, ove tro- sto nella PaoHna, i prelati della cor-
vasi a riceverlo in cotta e stola mon- te Pontificia in rocchetto , e man-
signor sagrista, il quale lo pone nel telletta, i cubiculari, cioè i camerie-
tabernacolo. Allorasi canta il Tan- ri onore, i cappellani
segreti e di
tum ergo Papa servito dal
j indi il segreti e comuni, i bussolanti ec. ,

Cardinal primo prete, pone l' incen- in vesti e cappe rosse, e i cantori
so nel turibolo, sostenuto dal deca- in sottana e fiscia di seta paonaz-
no de' votanti di segnatura in cotta, za e cotta, dovendo essere sempre
e rocchetto. Incensato tre volte il due ad orare, su appositi genufles-
Santissimo, il Papa dice l'orazione sori, situati lateralmente nel presbi-
sostenendogli il hbro e la candela i Questo rito
terio dell' altare. corri-
soliti patriarchi, o arcivescovi, ed al- sponde a quello degli ebrei, presso
lora termina la funzione. Il Papa si i quali dieci uomini ingenui avea-
reca nella contigua sagrestia a de- no r incombenza di orare a vicen-
porre i sagri paramenti, ed a ri- da continuamente nel tempio. Final-
prendere la mozzetta di panno ros- mente, se il Pontefice abita il con-
so filettata d' armellini, e col solito tiguo palazzo, nella sera, vestito di
accompagnamento fa ritorno alla mozzetta di velluto rosso, e stola
sua residenza. I Cardinali , che nei di raso egualmente rossa, accompa-
banchi laterali erano genuflessi sui gnato dalla sua camera segreta , e
cuscini di panno paonazzo, ivi po- dai palafrenieri colle torcie, si reca
sti dai propri decani, si alzano, e a fare orazione al genuflessorio en-
deposta la cappa nella sala regia tro il presbiterio, avendo a' lati il
,

GAP GAP 97
maggioixlomo, e maestro di camera, air elevazione , che è Comedìte gen-
mentre il resto della famiglia nobi- tes, a due cori, del medesimo au-
le pi*ende luogo alla balaustra. tore. Terminata la messa , il detto
II pio istituto di esporre alla pub- prelato, deposta la pianeta, assume
blica adorazione il ss. Sagramento, il piviale bianco , ed inginocchiasi
per lo spazio di quarant'oi-e (Fedi), avanti l'altare. Quindi dal sacerdo-
affine di risvegliare nel cuore de' fe- te pili anziano fra i chierici della
deli la memoria de' quaranta gior- Cappella, ed anticamente dal primo
ni ne' quali Gesù Cristo digiunò nel di essi, che, come dice 1' Adami a
deserto, e delle quaranta ore in cui pag. 98, era un cantore Pontifìcio
dimorò nel sepolcro, non solo fu con cotta e stola bianca, prende dal
confermato nel 1592 da Clemente tabernacolo 1' ostensorio, e lo pone
Vili, Aldobrandiniy colla costitu- sulla mensa dell' altare , ove viene
zione Graves et diiiturnas^ ma fu incensato dal sagrista. Due soprani
anche esteso da quel Pontefice per intonano dipoi le litanie de' santi
tutta la città di Roma in tutto l'an- in canto semplice, dopo le quali il

no, ed in perpetuo giro per le ba- medesimo sagrista dice il Pater no-
siliche, per le chiese titolari de' Car- ster , colle altre orazioni , a cui ri-

dinali preti, e diaconi, non che dei spondono i cantori secondo con- il

regolari, e de' secolari, ed eziandio sueto. In fine, data la benedizione


negli oratorii pubblici delle confra- col ss. Sagramento, lo ripone nel
teinite. Quindi ordinò che nella , ciborio, e dà così termine alla fun-
Pontifìcia Cappella Paolina del pa- zione.
lazzo Vaticano, sontuosamente illu-
minata, si esponesse il ss. Sagramen- 42. Cappella Papale per la festa
to dal Sommo Pontefice , coli' assi- dell' Immacolata Concezione agli
stenza del sagro Collegio de' Cardi- 8 dicembre.
nali, della prelatura, e di tutti queU
li, che hanno luogo nella Cappella Abbiamo dal Ga vanto, Sect. 7,
Papale, locchè costantemente fu ese- n. 8 , che
anticamente in questo
guito sì nella Paolina , che nella giorno celebravasi Cappella Cardi-
capitale del mondo cattolico. nalizia, e Bacomio, religioso carmeli-
Passate poi quaranta ore dac-
le tano, morto nel i35o, afferma, che
ché fu esposto Venerabile nellail ogni anno nella chiesa del suo Or-
predetta Cappella, monsignor sagri- dine si celebrava questa festività con
sta, nel seguente martedì mattina, messa solenne, e panegirico alla pre-
ripone nel ciborio la ss. Eucaristia, senza de' Cardinali. Ma il gran Pon-
e contemporaneamente si espone nel- tefice Benedetto XIV, nel concisto-
r arcibasilica lateranense funzione , ro segreto, tenuto a' 26 novembre
che si fa nel seguente modo. In 1742, determinò con l'autorità di
detto giorno all'ora destinala, si adu- una costituzione apostolica , che si

na nella Paolina il collegio de' can- legge nel tomo 11 delT Appendice
tori, e monsignor sagrista incomin- del suo Bollano, a pag. 97, che
cia la messa bassa , nella quale i per r avvenire ogni anno agli 8 di-
cantori cantano due mottetti cioè , cembre si celebrasse Cappella Papale
uno all' od'ertorio che è Fratrcs, , nella basilica di s. Maria Maggiore
ego eniniy del Paleslrina, e l'altro nella Cappella Borghesiana per 1»
VOL. IX.
7
98 CAP CAP
lèsta Concezione della b. Ver-
(iella Cappella con piviale bianco, e mitra
gine Maria. Stante però la dirotta di lama d'oro. Canta messa il Car-
pioggia, in quell'anno fu tenuta nel- dinale protettore della Cappella Bor-
la Cappella Paolina del Quirinale, gbesiana, ove, come dicemmo, si
ove dopo la messa Benedetto XIV dovrebbe celebrare, con parati bian-
impose il pallio a monsignor Abra- chi. Il mottetto dell'olfertorio, San-

mo Vartabiet patriarca di Cilicia cta et immaculata Virgo , è del


degli armeni. Fu poscia pubblicato Palestrina. Terminata la messa, il
un libro col titolo : Notizie della medesimo Cardinal celebrante ( es-
Cappella Pontificia per la festa del- sendo questa una delle poche Cap-
V immacolata Concezione della ss. pelle in cui non si recita il sermone)
Verdine y Spoleto 1746, ed un Di- legge r indulgenza di trenta anni
scorso ìstorico j e panegirico della concessa dal Papa agh astanti.
Papal Cappella per la festa de Im- W Merita qui far menzione, che
macolata Concezione di M. V. Ma- siccome i minori conventuali nella
dre di DiOj ultimamente da N. S. P. basilica de' santi XII Apostoli, so-
Benedetto XIV in perpetuo decre- gliono celebrare con solennità questa
tata, Padova 1742- Queste due ope- festa con novena , cosi nell' ultimo
re sono dell' eruditissimo gesuita for- giorno di essa, con treno di cit-
livese Andrea Budrioli, scritte per tà v' interviene il Sommo Ponte-
appagar la curiosità di alcuni criti- fice con iscarpe di velluto rosso,
ci, desiderosi di sapere, qual fonda- e mozzetta simile ornata d' armelli-
mento avesse di autorità, e di ra- ni, e stola di raso rosso. E paratosi
gione questo memorando decreto. di piviale bianco, e mitra di lama
Tale Cappella in progresso;, forse d'oro, coir assistenza del sagro Col-
per la stagione fredda e piovosa in legio in abito Cardinalizio rosso, del
cui cade, fu ed è celebrata nella collegio de' cappellani cantori, della
Cappella del palazzo apostolico abi- sua camera segreta, con dodici ca-
tato dal Papa, essendo a di lui merieri segreti, i quali sostengono le
arbitrio il tenerla nella predetta ba- torcie,comparte col ss. Sagramento,
silica, ovvero nel proprio palazzo. precedentemente esposto la trina ,

Si pone per quadro dell'altare l'a- benedizione ad innumerabile popolo,


razzo, cbe rappresenta la Concezione dopo il canto del Te Dcunij e del
cioè la beata Vergine col figlio in Tantum ergo, ec.

braccio, cinta il capo di stelle, in


alto di calpestare il serpente, li pa- 43. Cappella Papale della seconda
liotto è bianco, la coltre del trono, domenica dell'Avvento, che talora
e la coltrina della sedia, sono di cade avanti la festa della Con-
lama d' argento co' ricami d' oro. I

Cardinali vi si recano in vesti, cap-

pe, e tutt' altro rosso, con due car- Si celebra nel palazzo apostolico,
rozze, e i domestici colle livree di in cui risiede il Papa, facendosi al-

gala. Il Pontefice va nella camera trettanto nelle Cappelle della terza,


de' paramenti con iscarpe di velluto e quarta domenica dell' Avvento.
rosso, e mozzetta simile filettata di Anticamente però, nella seconda
pelli d' armellino, e benché sia av- domenica dell'Avvento, in esecuzione
vento, ciò non ostante entra in del disposto da Papa Sisto V, tene-
,

GAP GAP 99
vasi nella basilica lateraiiense. Il e co' candellieri più nobili, per cui
quadro dell' aliare rappresenta in ora si adopera la croce, coi candel-
arazzo, come nella prima domenica, lieri dorali; così il trono e il bal-
J'Annunziazione. Il paliotto è pao- dacchino dell'altare erano di drappi
nazzo, del qual colore sono la coltre di colore losaceo, o rose secche, ed ora
del trono, e la coltrina della sedia sono di color paonazzo. I Cardinali vi
Papale, non che i cuscini del genu- si recano con cappe paonazze, vestiti

flessorio, e la copertina del faldi- però di sottana, fascia co'fiocchi d'oro,


storio, e i paramenti del celebrante, mozzelta , e mantelletta di colore
e de' ministi'i assistenti. I Cardinali rosaceo, che non è violaceo, ne por-
vi recano con vesti , cappe e
si pora; ed il Pontefice con piviale ro-
tutt' altro paonazzo, ed il Pontefice saceo, o di rose secche, e con mitra
v' interviene con piviale rosso, e mi- di lama come pure si pratica
d' oro,
tra di lama d'argento. Canta messa nella domenica Lcetare ^ di
detta
un arcivescovo, o vescovo assistente quaresima. Questa domenica dall' in-
al soglio, essendo il mottetto dell'of- troito Gaudete in Domino semper,
fertorio, Jerusaleni cito venìet^ com- iterum dico gaudete ^ ha qualche
posto con seconda parte dal tanto cosa di particolar allegrezza, donde
rinomato Palestrina. La recita del prende il nome di Gaudete^ e la
sermone tocca al procuratore gene- Chiesa lo dimostra colla varietà del
rale de' minori conventuali: e qui colore, e di altri riti. Il diacono e
sarà bene avvertire, che fra il detto suddiacono invece delle pianete pie-
Ordine , e quello de' minori osser- gate dinanzi al petto, assumono dal-
vanti, evvi il regolamento stabilito, matica, e tonicella rosacea, del qual
che nella seconda domenica di qua- colore sono il paliotto, il piviale del
resima reciti il discorso in Cappella prete assistente, e i paramenti del
Pontificia il procuratole generale celebrante, che è un Cardinale del-
degli osservanti e nella seconda
, l' Questa domenica
ordine de' preti.
dell'Avvento quello de' conventuali era una volta cotanto celebre, che
ambedue francescani. Dipoi, secondo il Sommo Pontefice- vi cantava la
il consueto,sermoneggiatore pub-
il messa, e vi Gloria in
si diceva il

blica r indulgenza di dieci anni con- excelsis Deo, che


oltre l'assistenza,
cessa agli astanti dal Sommo Pon- egli prestava nel sabbato precedente
téfice. al vespero, in cui metteva una mo-
neta d' oro, somministratagli dal
44- Cappella Papale della terza Cardinal camerlengo di s. Chiesa,
domenica dell' Avvento ^ delta nella bocca di quello, che gì' into-
Gaudele. nava la quinta antifona come si ,

legge nel codice 47^7 pubblicato


Sempre si tiene presso Tabitazio- dal p. Gallico, " Ada Cxrem. pag.
iie benché prima si
del Pontefice, M 79: In 111 dominica de Adventu,
celebrasse nella basilica di s. Croce « qujE dicitur dominica de Gaudete^
in Gerusalemme , come la IV di » in quo die est V antiphona Jiiste,
quaresima. Ciò fu confermato ezian- » in qua antiphona D. Papa facit
dio da SistoV. Anticamente l'al- » quamdam solemnitatcm, qua? tali*

tare si adornava con otto statue »> est.... Primicerius pncnuntiat pri-
degli apastoli di argento, colla croce, » mam antìplionam Papx ; alias
loo CAP CAP
» vero tres dicunt scholenses , et si recano con vesti, cappe e tutt'al-
» canonici s. Patri, quùitam, quae tro paonazzo, e Papa con pivia- il

>» est Juste^ praenunciatur Papae, et le rosso, e mitra con lama d'ar-
» idem D. Papa post talem prae- gento. Canta messa un arcivescovo,
« nunciationem accipit monetam au- o vescovo assistente al soglio ; ed il

« ream de manu camerarii, et po- mottetto dell' olFeitorio, Canite tuba


» nit in ore ipsius praenunciantis, in Sion, con seconda parte, fu com-
»> eodem praenunciatore tenente os posto dal Palestrina. Fa il discorso
M apertura. Et hoc facto, ipse Papa il p. procuratore generale de' car-
w incipit solemniter Juste. " Attual- melitani calzati dell'antica osservan-
mente la Cappella si fa colle solite za, coir abito del suo Ordine, pub-
cerimonie delle altre domeniche del- blicando r indulgenza di dieci anni.
l'Avvento, meno le particolarità sud- Che se questa domenica cade nella
descritte. Il mottetto dell' offertorio: vigilia del ss. Natale,non ha luogo
P^enì Domine^ che per essere uno la Cappella Pontifìcia nella mattina,
de' più armonici cantasi agiatamente, come avvenne anche nel 1780 nel
è del Palestrina. Tocca pronunciare Pontificato di Clemente XII. Pub-
il discorso al p. procuratore gene- blicandosi poi la celebrazione del-
rale degli agostiniani eremitani, col- l'anno santo nel dì dell' Ascensione
l' abito della sua religione, il quale del precedente, il Papa, che lo vuo-
a suo tempo promulga l' indulgenza le celebrare, torna a farlo promul-
di venticinque anni accordata dal gare per la seconda volta, in que-
Papa. sta IV domenica dell'Avvento. Non
mancano poi esempi, che tal se-

45. Cappella Papale della quarta, conda pubblicazione si eseguì nella


ed ultima domenica dell' Av- III domenica, come praticò Bene-
vento. detto XIII, nel 1724.

Quésta celebravasi nella basilica 46. Vespero Pontificale della vigi-


di s. Paolo nella via Ostiense, e ad lia di Natale a' i/\. dicembre.
onta che Sisto V
ne ripristinasse la Notizie della cantata, e cena die
consuetudihe, tuttavolta pel freddo, prima si faceva. Benedizione del-
e per le pioggie dell'invernale sta- lo stocco, e berrettone, mattutino
gione, poco di poi s'incominciò a della notte, e messa.
tenere nel palazzo apostolico di re-
sidenza del Pontefice . Chiama vasi yespero Pontificale del s. Natale.
Domiiiìca vacans, o perchè si con-
tinuava coir uffizio del giorno pre- Questo, insieme al Pontificale dei
cedente, ovvero perchè il Papa va- dì seguente, suole tenersi nella ba-

cava alla stazione, siccome stanco silica di s. Pietro, e il mattutino,


dalle ordinazioni del sabbato, par- e messa precedente della notte, si
ticolarmente quando i Pontefici le celebrano nella Cappella Sistina del
tenevano nelle sole tempora di di- contiguo palazzo. Ma siccome anti-
cembre, od anche perchè il Papa camente, tanto il vespero, che il
in questa domenica astenendosi da mattutino e la messa della notte , e
ogni altra occupazione, attendeva il Pontificale della mattina seguente,
solo a fare limosine. I Cardinali vi si celebravano nella basihca iibeiia-
,

GAP CAP IO
na di s. Maria Maggiore ( locchè nell'anno santo 17 25, riposandosi
confermò nel i586 Sisto Y), cre- alquanto nelle camere del p. sotlo-
diamo opportuno coli' autorità dei Similmente volle fare nel
sagrista.
Diarii di Roma, premettere alla de- 1726, e nel 1727, in cui inoltre
scrizione di tutte queste funzioni consagrò vescovo di Sarno monsi-
ciò che in diversi tempi praticava- gnor Dosquet nella Cappella di s.
no i Romani Pontefici quando non Pio V, mentre nel 1728 non solo
funzionarono nella basilica Vatica- fece tutte le predette funzioni, com-
na. Poscia daremo maggiori dichia- presa la benedizione del berrettone,
razioni sui diversi riti , e sulle ce- e dello stocco , ma dopo le laudi
rimqnie analoghe a ciascuna di ta- nella Cappella di Pio V, consa- s.

li fui^ioni. Clemente XI nel 1 7 1 7, grò in vescovo di Loreto, e Reca-


nel 17 185 nel 1719, e nel 1720, nati monsignor Muscettola; e can-
fece celebrare il vespero pontificale, tatasi air aurora l' altra messa dal
la cantata, la cena, il mattutino, Cardinal Albani camerlengo, il Pa-
la messa della notte, e il pontifica- pa fece il solito pontificale nella
le della mattina di Natale, nella mattina in s. Pietro. Nel 1729 Be-
Cappella Paolina del palazzo Qui- nedetto XIII eseguì tutto come nel
rinale da lui abitato , erigendosi precedente anno , con sagrando in
nella detta Cappella anco il trono vescovo di Bova monsignor Baroni,
per r ora di terza. Innocenzo XIII, e celebrando il pontificale di Nata-
nel 1721, nel 1722, e nel 1728 le nella stessa Cappella Sistina.
in cui regnò, fece fare tutte le det- Clemente XII, impotente a fare
te funzioni ec. al palazzo, e Cap- le funzioni per la sua cecità, dal

pella Paolina del Quirinale, dal 1780 al 1740 non mai intervenne
Cardinal decano, e altro Cardinal a quelle della vigilia, e giorno di
vescovo suburbicario, e né anche vi Natale fuorché nel
,
1 73 1 in cui
assistette. Solo nel 1722, e nel 1723, assistette ad ambedue nella Paolina
nella sua Cappella privata benedì del Quirinale, supplendo il Cardi-
lo stocco e berrettone, cioè nel 1722 nal sotto-decano, e nella notte can-
in cui volle benedire la
visitare e tando la messa, secondo il consue-
mensa cena; ma nel 1728
della to, il Cardinal camerlengo , e solo
eseguì nella mattina di Natale la benedicendo il Papa privatamente
benedizione dello stocco e berretto- lo stocco e il berrettone, come pri-
ne. Ecco ciò che fece Benedetto vatamente riceveva le felicitazioni
XIII. Nel 1724 tenne vespero pon- per le feste natalizie , a nome del
tificale in s. Pietro, dopo la canta- sagro Collegio, dal Cardinal decano
ta, e la cena, assistè al mattutino di questo. Benedetto XIV per indis-
nella Cappella Sistina ,
quindi pon- posizione, nel 1754, tralasciò d'in-
tificalmente cantò la messa della tervenire alle Cappelle ordinarie, e
notte , e poi celebrò ivi anche la nel 756 alle funzioni pel s. Nata-
1

seconda messa, ascoltando eziandio le.Clemente XIII celebrò, nel 17^8,


quella, che vi cantò il Cardinal il pontificale della mattina in s. Ma-
Albani camerlengo. Nella mattina ria Maggiore, e nel 766, comin- 1

di Natale celebrò la terza messa ciò ad essere impotente a celebrare


con pontificale nella stessa basilica tutte le funzioni. Pio VI, avanti la
di s. Pietro: ed altrettanto fece cappella della notte di Natale, nel
,,

103 GAP GAP


1778, adunò nella sagrestia in con- ore i5, Leone XII recessi in s. A-
cistoro i Cardinali, e notificò loro nastasia a dire la messa bassa, ce-
Ja ritrattazione di Febronio. Stante lebrando quindi il pontificale in s.
r occupazione di Roma, operata dal- Maria Maggiore, dopo l'ora di ter-
le truppe imperiali francesi nel , za, che disse nella Cappella Bor-

1808, Pio VII fece celebrare le ghesiana. Ma Pio Vili, ed il Papa


funzioni del Natale nella Cappella regnante Gregorio XVI, sempre
Paolina del Quirinale sua residenza, e celebrarono il vespero pontificale, e
la messa della mattina di Natale fu le funzioni della notte di Natale
cantata dal Cardinale Mattei, vesco- nella Cappella Sistina del Vaticano,
To suburbicario, con l'assistenza del astenendosi talora d'intervenire al
Papa. Ritornato di poi, nel i8i4, mattutino, e celebrarono in s. Pie-
dalla sua gloriosa deportazione, ce- tro pontificale nella mattina di
Na-
lebrò il vespero pontificale, ed in- tale.Quindi è che soltanto in que-
tervenne mattutino della notte
al sta basilica, nel i838, celebrò il
di Natale, Cappella Paolina
nella vespero Gregorio XVI.
del Quirinale, recandosi nella mat- Nel vespero pontificale per la so-
tina seguente , col treno di cit- lennità del santo Natale, se si cele-
tà , stante la pioggia, a far ponti- bra in s. Pietro, si praticano tutti
^cale nella basilica Vaticana. Leone quei riti , e cerimonie , che si de-
XII, pel santo Natale, nel 1826, scrissero superiormente al num. 3o,
celebrò solennemente il vespero in per quello de' ss. Pietro , e Paolo
s. Maria Maggiore; in questa basi- riti e cerimonie che pure han luo-
lica, e nella Cappella di Sisto V, go, se si tiene il vespero nella Cap-
nella notte assistette al mattutino ,
pella Sistina, meno il trono di ter-
quindi i Cardinali deposte le cappe za, la sedia gestatoria, e l'adorazio-
rosse, assunsero i paramenti bian- ne del ss. Sagramento. Qui appres-
chi, ed all'aitar Papale pontificò il so rileveremo que' riti propri del
Papa la messa, ricevendo dall'arcipre- vespero solenne delia Natività del
te e dai canonici il presbiterio. Di Signore. Primieramente diremo, che
poi si recò privatamente a celebra- i Cardinali vi si recano con due
re la seconda messa bassa nella chie- carrozze, co' servi in livree di gala
sa di s. Anastasia, e la terza col colle vesti, e tutt'altro rosso, e se
solito pontificale nella basilica Va- lo celebra il Papa assumono, dopo
ticana. Nel seguente anno 1827, aver prestata 1' ubbidienza colle cap-
Leone XII, nella detta basilica li- pe rosse, i sagri paramenti bianchi,
beriana di s. Maria Maggiore , ce- sebbene talora sogliano anche render-
lebrò il vespero , il mattutino , la la con questi. Che se il Pontefice non
prima solenne messa, la seconda piana interviene, essi vi assistono colle cap-
e la terza pontificale nella mattina pe rosse. Se il vespero celebrasi in
della festa , avendo detta l' ora di s. Pietro, la basilica è addobbata
terza nella Cappella Borghesiana. come nel pontificale di Pasqua, e
Però, nel 1828, il vespero di Na- parata di damaschi rossi. Il trono
tale, e il mattutino furono da lui ce- di terza, e l' altro dirimpetto l' al-
lebrati nella Sistina Vaticano, del tare hanno le coltri , e le coltrine
ove la notte celebrò messa il Car- delle sedie papali di lama d'argen-
dinal Galeffi camerlengo . Indi , alle ta co' ricami d'oro, e di colore bian-
,, , ,

CAP CAP io3


co sono « due ricchi paliotli dell'al- presso la sala ducale portavasi alla
tare pontifìcio, del quai colore ezian- delta Cappella , va al genuflessorio
dio sono tutti i sagri ornamenti ad oiare , e quindi passa al trono
che 8Ì adoperano nelle funzioni del- la cui coltre, e coltrina sono uguali
Ja notte, e per la messa pontificale alle snddescrilte. Ricevuta la con-
nel di seguente. Attesa la stagione, sueta ubbidienza, dà principio al ve-
essendo troppo distante per camera spero , dcpo il quale ritorna nello
de' paramenti quella presso la sala stesso modo in sagrestia, e alle sue
duciile, si riduce a tal uso la solita camere, avendo anche in detta Cap-
cappella della Pietà, ed il Papa vi pella intervento i penitenzieri vati-
si reca con iscarpe , e mozzetta fi- cani, colle pianete bianche, e le ber-
lettata d'armellini di velluto rosso, rette nere. vi sono la
Sull' altare
del qual colore è la stola di raso croce, con candele
e sei candellieri
e nel resto il Pontefice è vestito co- accese, otto sono quelle, che ardono
me il solito. Nel contiguo gabinetto sui candellieri sopra la cancellata, o
prende la falda, ed al letto de' pa- balaustra, e l'arazzo, o quadro deU
ramenti l'amitto, il camice, il cingolo, l'altare rappresenta il presepio.
la stola, e il piviale nobile di color Pel resto, o si celebri il vespero
bianco, il formale prezioso, e la mi- pontificale in s. Pietro, o nella Si-
tra di lama d'oro. Ascende in sedia stina, cerimonie, come dicemmo,
le

gestatoria, e preceduto e seguito da sono eguali a quelle del vespero per la


tutti quelli notati al pontificale di solennità de'principi degli apostoli, de-
Pasqua , avendo ai lati i due fla- scritte al n. 3o di questo paragrafo,
belli, l'arciprete della basilica , col consistendo la diversità dell' ufficia-
capitolo in cappa , si schiera dopo tura nel modo seguente. Asceso per-
la porta di detta Cappella, e i can- tanto il Papa al soglio , e ricevuta
tori vaticani cantano il solito verset- la ubbidienza, o in cappa, o talvolta
to : Tu es Petrus. Avanti l'altare in paramenti bianchi, dai Cardinali,
del Sagramento esposto, il Papa
ss. patriarchi , arcivescovi ec. intuona ,

discende ad adorarlo, e risalito in il vespero, a cui si risponde dal co-


sedia gestatoria viene portato ad ro, li messale, o libro è tenuto in
orare all' altare , e quindi passa piedi dal Cardinal vescovo suburbi-
a piedi al trono grande ove in- cario assistente, al modo di tutte le
luona il vespero , dopo quale il altre volte, in cui canta il Pontefice,
collo stesso piviale e mitra, fra i e la candela è sostenuta da un pa-
flabelli , ritorna in sedia gestatoria triarca, o arcivescovo assistente al
all'altare della Pietà, ove, deposti i soglio. L' uditore di Rota, che nella
paramenti , e ripresa la mozzetta e mattina seguente deve fare da sud-
la stola, fra i palafrenieri con tor- diacono alla messa, vestito di cotta
cie accese, si porta alla contigua re- e rocchetto, accompagnato da un
sidenza. Quando poi il Pontefice cerimoniere , fatta la genutlessiono
celebra il vespero pontificale di Na- air altare , recasi a pie del trono
tale nella Cappella Sistina , egli ve- genuflette, e quindi dà l' intonazione
stito come sopra, dalla contigua sa- della prima antifona Hex pacijicusy
grestia, a piedi, senza usare flal)elli, al Pontefice, al quale il detto Car-
ne sedia gestatoria , siccome faceva dinal vescovo presenta il libro, ila
quando dalla camera de' paramenti cui iutuona la detta antifona, che «i
,,

iò4 CAP CAP


ripiglia dal coro. Indi due soprani Cardinal vescovo assistente, che poi
anziani intuonano il salmo Dixit : viene incensato dall'uditore di Rota
Doniinus y e quando è terminato, suddetto, insieme ai due Cardinali
due contralti ripetono l'antifona, pro- diaconi,ed a tutto il sagro Colle-
seguita dal coro. suddiacono tor-
11 gio per ordine. Terminato il Glò-
na a dare la seconda antifona al ria Patri, il Pontefice, e i Cardi-
Cardinal primo diacono assistente, nalisi pongono a sedere, replican-

«edente sul ripiano del trono nel do i cantori l'antifona, intuonata


faldistorio nudo, la quarta al Car- da due contralti, che dura finché
dinal primo prete, e finalmente la sono incensati i vescovi assistenti, il

quinta al Cardinal secondo diacono governatore, e il principe del soglio.


assistente. Ricevono i Cardinali le Dopo di che il Papa alzatosi in pie-
antifone sedendo colla mitra di da- di, canta l'orazione, e detto
il Be-

masco in capo, che si cavano alzan- nedicamus Domino da due sopra-


dosi in piedi per ripeterla col me- ni, dà la solenne benedizione, es-
desimo tuono. sendosi recato a pie del trono col-
Compiutosi il canto dei salmi la croce l'uditore di Rota in tona-
tutti si alzano, e il prelodato udi- cella, il quale, celebrandosi il vespe-
tore di Rota, che ha intuonato le ro nella Sistina, siede accanto del
antifone , dice il capitolo , e poscia suo tribunale. Così ha termine il
preintuona l' inno Jesu Redewptor vespero pontificale di Natale, che
omnium, che subito viene intuonato insieme a quello per la festa de' ss.
ancora dal Pontefice. Finito l'inno, Pietro e Paolo, sono gU unici, i qua-
due soprani cantano il veisetto, Cra^ li solennemente si celebrano dal Som-
slina die, e il coro risponde, et re- mo Pontefice,
gnabit super nos. Quindi il medesi-
mo uditore di Rota porta l'antifona Notizie della Cantata e della Cena,
del Magnificat al Papa, da cui vie- che anticamente si facevano nel

ne intuonata, ed è ripresa dal coro, palazzo apostolico j avanti il mat^


che ne seguita la cantilena, sinché lutino.
il Pontefice non ha posto nel turi-
bolo (
presentatogli in ginocchioni Terminato il vespero pontificale,
dal decano de' votanti di segnatura un tempo i Cardinali, che nella not-
in cotta e rocchetto) l'incenso cui te di Natale solevano assistere al
benedice, presentandogli la navicel- mattutino, e allq messa, restavano
la il Cardinal vescovo assistente. nel palazzo apostolico, ove erasi ce-
Immediatamente cantasi il Magni^ lebrato. Vi era allora
il costume
ficat, ed il Papa dal trono va al» di trattenerli con una cantata ita-
r altare accompagnato dai tre Car- liana sopra la natività del bambino
dinali assistenti, dai patriarchi, ar- Gesù, eseguita con tutti musicali stro- i

civescovi, e vescovi assistenti al so- menti dai cantori Pontifìcii ad un'ora


glio, dai tre uditori di Rota per di notte, nella sala Borgia, se avea
la falda , e per la mitra, dai due luogo al Vaticano, e nell'apparta-
camerieri segreti assistenti , e dal mento al piano del cortile , se le
primo cerimoniere. Giunto all'alta- funzioni celebravansj alla Paolina
re e fattane l'incensazione, fa ritor- del Quirinale. Dopo la cantata, i

no al soffHo , dov* è incensato dal Cardinali, e il principe assistente al


GAP GAP 105
sogliopRSsaTano alla sala destina- di monsignor maggiordomo, desti-
ta per una magnifica cena, che lo- nava il poeta per la compilazione
ro imbandiva monsignor maggior- della cantala pastorale, ed il compo-
domo, a spese della reverenda ca- sitore della musica, trascegliendo ad
mera, sedendo i Cardinali in sedia un'ora i migliori cantori del collegio
di velluto rosso, e il principe del per eseguirla. Dall'infaticabile Cancel-
soglio in isgabello nudo con ispallie- lieri, ne'suoi Pontificali j p. ii3 e seg.,
ra. Questa mensa si soleva prima e dai Diarii di Roma, abbiamo eru-
benedire, e visitare dal Pontefice, ditissime notizie sulla cantata, dram-
per vedere il nobile apparecchio mi sagrì, oratorii in musica a più
di varii simbolici trionfi, e decora- voci con cori, che pubblicavansi col-
zioni, allusive alle circostanze della le stampe, e la cui prova avea luo-
natività del Redentore; mentre in go la sera della festa di s. Tomma-
altro luogo a parte se ne appre- so apostolo , coli' intervento talora
stava un'altra per tutti i cantori e de' Pontefici, tra' quali ricorderemo
suonatori. Cominciò a lasciarsi que- Innocenzo XIII, e Clemente XII.
st'uso fino dall'anno iSyS, quando Quest' ultimo nell' anno 1789 la
Gregorio XIII, Boncompagno^ lo tol- fece ripetere nella sera della festa
se nella seconda congregazione del- degl' Innocenti , in cui suonarono
la riforma, che fece della Cappella distinti signori. Quando avea luo-
Pontifìcia, ordinando, quod potiis in go nel Vaticano, si trattenevano i

aula in vigilia Nativitalis D. N. J. Cardinali, vestiti di mozzetta, e fer-


C. omnino tollatur. Fu poi rimes- raiuolone rosso, nell' appartamento di
sa la cantatacena verso la
colla Raffaello sontuosamente addobbato,
metà del secolo XVII, avendosene o nella galleria di Gregorio XIII
certi documenti nel Pontificato d'In- splendidamente illuminata; pure, ver-
nocenzo X, e continuò nel XVIII , so la fine del Pontificato di Cle-
in quello di Clemente XI, Innocen- mente XI, e in quelli d' Innocenzo
zo XIII, Benedetto XIII, Clemente XIII, e Clemente XII, la cantata e
XII, e Benedetto XIV. Quest' ultimo la cena si fecero nell'appartamento
nel secondo anno del suo ponti- terreno del palazzo Quirinale. Non
ficato , cioè nell'anno 1741» so- solo poi si ammettevano ad udire
spese tale usanza, montando la spe- la cantata il sagro Collegio, e il
sa a scudi due mila, ne d' allora in principe assistente al soglio, ma an-
poi fu mai ripristinata, se non che che la romana prelatura, e i nobili
nel 1749) hi occasione della aper- sì romani, che stranieri. Anzi leg-
tura della porta santa eseguita dal- giamo , che nel 1724, oltre dician-
lo stesso Benedetto XIV, stante la nove Cardinali, v'intervennero due
complicazione di tante lunghe fun- principi di Baviera, e nel 1727, la
zioni.Leggiamo in Andrea Adami, gran principessa di Toscana Vio-
Osservazioni per ben regolare il co- lante di Baviera. E come si pubblica-
ro della Cappella Pontificia , capo vano colle stampe le descrizioni delle
XLV. p. 201, che il sagro campo- mense, che si imbandivano nel palazzo
ni mento musicale dovea eseguirsi sot- apostolico nel giovedì, e venerdì santo,
to la direzione del maestro di Cap- pegli apostoli. Cardinali, e principe
pella de' Pontifìcii cantori, il quale assistente al soglio, così eziandio si

coir intelligenza e coli' approvazione stampavano le dcsaizioui dell' appa-


,

io6 GAP CAP


rato della cena della notte di Na- X, creato 1271, dopo che ha
nel
tale, e de' vaghissimi trionfi con al- spiegato con cui dovea can-
il rito,

lusivi motti, figurine, e geroglifici, ec, tarsi il vespero in questa vigilia di

nonché le ricche argenterie lavora- Natale, dice a pag. 334: » Quo fi-
te con raffinato gusto. Nel 1718 si M nito, redeunt ad aulam Papae, ubi
recò a vederle Giacomo III re d'In- ** parata sunt vina multa, et clare-
ghilterra, per cui Clemente XI, do- « tum , et species ". Si trova fre-
po la cena gli mandò le rappresen- quentemente nominato tal vino colla
tazioni scritturali, che avevano ser- voce Claretum negli Ordini Romani,
vito di trionfi. e ne fanno menzione il Vejo, i Bollan-
Questa cena ebbe origine da quel- disti, Martene, Durando, e il Bacci nel

la, di cui fanno menzione gli Or- lib. VI òeWsi Storia de" vini. L'autore
dini Romani^ prima del Pontificato poi del Ceremoniale, lib. I, sect. 3,
d'Innocenzo III, eietto nel 1198,6 parlando del fine del solenne convito
s' imbandiva a S. M. Maggiore dove , Papale, dice: « Ponuntur deinde
il Papa cantava la messa in questa sa- i» vinum et confectiones, sive species,
gratissima notte, ed a spese del Car- M ut habent antiqui codices". Sì può
dinal vescovo suburbicario d' iilba- dunque credere, che con questa pa-
no, per un peso, come crede il Mo- rola siano indicate le confetture, ov-
retti, De Presbylerio, pag. 1 1 5, de- vero il pepe, il quale davasi in ag-
rivato dal domicilio, di cui egli go- giunta dopo il pranzo, anco nel gior-
deva nella città, in una casa spet- no di pasqua.
tante alla stessa curia, vicino al pa-
lazzo lateranense. Ma dopo Inno- Benedizione dello stocco, e berreilone.
cenzo III fu la cena fatta a spese
del regnante Pontefice , cioè dalla Questa benedizione si deve fare
sua camera apostolica. Vuoisi che , prima del mattutino, sebbene da alcu-
r abitazione del vescovo Albanese ni Pontefici sia stata fatta particolar-
stesse presso la chiesa di s. Clemen- mente nella mattina di Natale, perchè
te, nella strada detta maggiore, op- non intervennero alla funzione del-
pure vicino al monistero delle mo- la notte precedente, né celebrarono
nache della Purificazione, verso la il pontificale della solennità. Cle-
basilica liberiana. In conferma di mente XI, nel 1719, r eseguì do-
ciò, riporteremo quanto si legge nel- po la prima messa della notte. Tut-
r Ordine Promano lì, che si trova ta volta si deve fare la benedizione
nel tom. II, del Mus. Ital. p. ii5; dello stocco e berrettone prima del
» Isto die, statio ad S. M. Majorem, mattutino, e se oggidì alcuni Papi
?' ubi dominus Papa debet missam eseguirono tal benedizione piuttosto
y> cantare cum scholis clericorum dopo il mattutino, cioè avanti la
^' et familia palatii ; et episcopus Al- detta prima messa ciò fecero per- ,

»' banensis debet facere coenam opti- chè non assistendo al mattutino, vol-
>^ mam toti curiae, et debet mittere lero intervenire alla sola messa, che
j' ad curiam duo optima busta por- suol cantare il Cardinal camerlengo.
» corum. Ad vesperam et vigiliam Prima di cominciare il matuttino

:> debet ibi remanere Pontifex. per il Sommo Pon-


della notte di Natale,
V totam noctera". Il Cerimoniale tefice ognianno ha il costume di
stanjpato per comando di Gregorio benedire uno stocco, o spada, ed un
GAP CAP 107
cappello o berrettone ducale di vel- slìto di camice, cingolo, e stola bian-
luto cremisi, che poi suol donare a ca, assistito dai Cardinali diaconi
qualche sovrano, principe, o capita- Cardinal primo pre-
assistenti, e dal

no benemerito della religione , do- te per porre T incenso nel turibolo,

nativo che trae la sua origine dal- mentre un chierico di camera in


l'anno i385, e dal Pontefice Urba- cotta e rocchetto, avendo preso dal-
no VI; non rinvenendosi anteriori la mensa, e fra due candellieri con
notisùe. V. Stocco , e Berrettone candele accese, lo stocco, e il cap-
benedetti. Ecco il rito della bene- pello o berrettone, li sostiene in tem-
dizione: po della benedizione; facendo al-
trettanto il chierico di camera col-
"5^ Adjutorium nostrum in nomi- r assistenza d'un mazziere, a coriiu
ne Domini. epislolae dell' altare, tanto nella mes-

Rj. Qui fecit coekim et terram. sa della notte, che in quella del
"?'. Dominus vobiscum. Pontificale, come poi si dirà.

9?. Et cum spiri tu tuo. Merita però che qui si osservi, che
se lo stocco si diede dal Papa a qual-
Oremus. che principe, il quale trovavasi pre-
sente alla funzione, il medesimo prin-
ii Benedicere digneris, quaesumus cipe si vestiva in cotta, e sovr'essa
Domine Jesu Christe, hunc en- si cingeva dello stocco benedetto. Si
sem in defensionem S. Romanse cuopriva di poi col piviale bianco
,

Ecclesiae, et christianae reipublicae, coir apertura nel lato corrisponden-


ordinatum nostrae bene -^ dictio- te al braccio destro, e non come
nis officio ad \indictam malefa- r imperatore, che se eravi presente
ctorum, laudem vero honorum : assumeva il piviale coU'apertura nel
ut per eum, qui te inspirante il- davanti, ante pectiis , ut episcopi.
io accingi tur, vim aequitatis exer- Tanto principe quanto l'impera-
il

ceas, molemque iniquitatis poten- tore ponevano pure il cappello


si

ter sanctam Ecclesiani


evertas, et o berrettone in capo Quindi si .

tuam , quos ut
ejusque fìdeles , ,
toglieva il cappello , e lo conse-
pretioso sanguine tuo redimeres gnava ad un familiare, per can-
hodie in terris descendere et car- tare la quinta lezione del mattu-
nem nostram sumere dignatus es, tino , che comincia : In quo con-
ab omni periculo piotegas atqiie flictii. Prima di chiedere la solita
defendas, et famulum tLunn^ qui benedizione , collo stocco sfoderato,
hoc gladio in tuo nomine arma- toccava tre volte la terra, e altret-
tus erit, pietatis tuaì firma custo- tante lo vibrava in aria, e poscia
dia munias, illaesumque costodias. rimessolo nel fodero, diceva cantan-
Qui vi vis et rcgnas cum Deo Pa- do : Jube Donine benedicere , e can-
tre in unitale Spiritiis Sancii Deus. tava la lezione, terminata la quale
Per omnia saldila sacculorum . si spogliava de' paramenti descritti,

5?. Amen. Deinde Pontifex asper- e secondo il cerimoniale, lib. I, e. 6,


git gladium aqua benedicta, et p. 36, partiva dalla Cappella, ed
incenso adolet ". era accompagnato alla sna casa dai
Questa benedizione si fa dal Pa- famigliari del Papa, r da' suoi prr-
pa nella camera de' paramenti, vc- lali domestici, dagli oratori o mini-
io8 GAP CAP
stri delle corti estere , e da altri » sam, et dicere Gloria in excelsìs
nobili, mentre alcuni uffiziali porta- *» DeOj et unam orationem tantum,
vano lo stocco col cappello innanzi « et Credo in unum Deum. Primi-
al principe. V . Cai*pentier, Benedi' »» ceriuscum schola officiai missam;
Clio ensis , p. 5i5. Se poi donavasi ** qua peracta, primicerius reverti-
lo stocco, e berrettone all'impera- >» tur ad chorum, cantando: Ecce
tore, che si trovasse egualmente pre- >» Maria genuit nobis Salvalorem,
sente a questa funzione, in vece del- >» cum psalmis, et antiphona, sicut in
la quinta, cantava la settima lezione. »» antiphonario scriptum est. Finitis
» isto modo matutinis , laudibus,
Mattutino della notte del s. Natale. » cum oratione, incipit Pontifèx
M matutinum. Schola dicit invitato-
Non sarà superfluo il premettere « rium, et eo ordine fit matutinum,
alla descrizione di questo mattutino » sicut vigiliae fuerunt. " Questo in-
le cerimonie, che usavansi antica- vitatorio però, che nell'offizio
moza-
mente dai Pontefici nel celebrarlo rabico chiama Sonus, e nelle re-
si

nella basilica liberiana. Ciò noi rile- gole monastiche Versus aperilìonis^
veremo dalle testimonianze degli Or- o Responsorium hortationis^ ed an-
diniRomani^ che parlano anche del che Antiphona invitatoria, o Voca-
vespero precedente, e della succes- toriunij si ometteva dal Pontefice,
siva messa cantata alla cappella del come sappiamo da Amalario, il quale
s. Presepio della stessa basilica. Al dice : Solet Apostolicus canere in vi-

tempo Innocenzo II , sotto cui


d' giliis in Ecclesia s. Marioe ad Prce-
scrisse il canonico Benedetto, fra il sepe j sine invitatorio , quasi per
ii3o, e il II 43, si usavano nella significare, che il divin pargoletto
notte le menzionate cerimonie, e la col suo proprio vagito invitava il

cena, distinguendosi le vigilie dal popolo dal presepio ad adorarlo.


mattutino, benché l'uffizio fosse il Cencio Camerario, che scrisse il
medesimo, perchè quelle si celebra- suo Ordine sotto Celestino III, nel
vano nel corso della notte, colla fine del secolo XII, descrive in que-
divisione de' notturni, e queste la st' altro modo brevemente le
più
mattina. Perciò scrisse Amalario, in cerimonie di notte
sì » In
santa :

cap. XIV Antiphonarii: « Reperi ia » vigiliis Nativitatis Domini, in ma-


« Rom. Antiphonario duo officia no- « ne Dominus Papa vadit ad basi-
>• cturnalia, in una eademque noeta si licam S, M. Majoris prò cantanda
w posita. In I vigilia legunt canonici M missa, et in sero prò celebrandis
>» ecclesise tres lectiones de Isaia >» vesperis, et remanet ibi nocte
» piopheta, et cantant tria respon- » ipsa, et celebrai ibi vigilias, et
*5 soria: Primo tempore alleviata est 5» post vigilias celebrai ibi missam
>» terra Zàbulon^ et Consolamini, et « ad prsesepe, ubi quidquid offertur,
>f Co II surge. Et ita fi t offici um per » quamdiu dominus Papa missam
» Cardinales, et episcopos, et can- w celebraverit, sive ad pedes ipsius
93 tores, nocturnalibus statio-
sicut » domini, vel super altare, capel-
» nibus s. Petri. In II vigilia de li lanorum est, excepto pane, qui
w sermonibus. In III de eisdem » est acolytorum, si recipere volue-
>» sermonibus, et de horailia. Et •5 rint. " Il citato cerimoniale di
w ad prcesepium debet cantare mis- Gregorio X, aggiunge: »> Si vero
,

GAP GAP 109


M Papa est Romae, facta cocna in 9» de veluto cremosìno, foderata de
M meridie , vadit ciim familia sua »f ermellinis. Hoc adinvenit Bonifà-
M ad S. M. Majorem, et ibi dicit V cius IX. Cappa lanca de scarlato
» vesperas solemnes cum tota curia, y» rubeo clausa usque ad medium
M ut dictum est, et ibi pernoctat, « pectoris, cum bireta connodata
>» et cantat ibi matutinum in eccle- M subtus barbam propter frigus ,
M sia ipsa, et tres Cardinales episco- » et sine mitra sedet in dictis ma-
*» pi , duo diaconi, et unus presbyter » tutinis , quas ipse incipit more
» juniores assistunt ei, et fit offi- » solito. Nec stant ante ipsum, nec
» cium ut continetur in ordine
, » ad latera Cardinales diaconi, nec
« breviarii. Cantat ibi dominus Pa- M sedent in scamnìs suis juxta or-
>» pa missam de nocte ad altare, 9* dinem suum. De prima missa
M quod vocatur Praesepe et dum , « Nativitatis Domini. Nota, quod in
»• exuit se, cantant capellani Jaudes w hac missa, nec in secunda non
« matutinates coram eo ; quibus M dicitur Lcctatus sum. Item in prae-
« dictis, vadit requiescere. '* >t senti missa solus Ponti fex com-
Giacomo Gaetani Stefaneschi, fatto M municat, et super altare; et sine
Cardinale da Bonifacio Vili, e che » calamo bibit sanguinem et nihil
finì i suoi giorni nel pontificato di M aliud, quia habet celebrare illam
Clemente YI, scrive in quest' altro *» de tertiis, sed cum digitis bene
modo: » In Do-
vigilia nativitatis M tergat calicem, et cum aqua infra
» mini statio ad Sanctam Mariam » lavet digitos, prout moris est in
M Majorem. Consueverunt Romani »» parvis missis. Notandum etiam
« Pontifices hactenus pergere ad y*quod si Papa sit Romae, liane
>> Sanctam Mariam Majorem, et can- " missam debent celebrare ad Prae-
» tare ibi n^issam de vigilia , et post >» sepe Domini, et de sero ibi can-
« coenam vesperas decantare. Peractis » tare vesperas, et potum cum
« autem vesperis, datar potus in « clericis, et nobilibus urbis facere
"
« aula; et dominus Papa remanebat M in aula.
« ibi, et pernoctabat, et ibi stabat, Il mattutino della notte di Natale
» toto ibidem apparatu curiae exi- è l'unico uffizio, che presentemente
» stente. Omnibus iis finitis, domi- si celebri di notte nella Cappella
si nus Papa praeparat se ad missam Pontifìcia, come osservò il Garampi,
»» cantandam ad Praesepe, ubi quid- nelle sue Memorie gc. p. 32 3, dicen-
y» quid offertur, quamdiu dominus doci che fino dal 1 3 1 7, si costumò
»> Papa celebra veri t si ve ad manus costantemente d' incominciarlo alle
« etc." con quel che segue in Cencio ore otto, ed anche a nove ore, o
Camerario. al più a dieci ore. Ma siccome re-
Finalmente ecco ciò che prescrisse cava grave incomodo a Leone X,
Pietro Amelio sagrista di Urbano V, col consiglio del celebj-e maestro di
il quale cessò di vivere in Avignone cerimonie Paride de Grassis, fu in-
nel iSyo: » In vigilia Nativitatis timato l'uffizio alle ore cinque d'I-
*> Domini non est sermo, nec missa talia. Adriano YI, suo immediato
» Vesperae mandantur. Potus fit in successore, lo celebrò nel i52 3 ad
>» aula post vesperas. In matutinis ore nove, e Clemente VII, e gli
« vero Papa venit indutus cappa altri seguenti Pontefici, 1' incomin-
»> lanca. Modernis temporibus est ciarono regolarmente dopo le due,
no GAP CAP
tre, o quattro ore della sera, come segretamente, intuonando eziandìo
presso a poco si fa oggidì, cioè verso il Domine, labia mea aperies.
'^.

le tre ore e mezzo, I Cardinali vi 5j- Et OS menni annunliabit laudem


si recano con vesti, cappe, e tutt' al- tuam. ^. Deus iti adjutorium menni
tro rosso. La Cappella Sistina ha intende. 1^. Domine ad adjuvanduni
per quadro l'arazzo rappresentante me festina. Due soprani anziani dan-
il presepio, o natività del Redentore; no principio all'invitatorio: Christus
il paliotto è bianco, e la coltre del natus est nobis: venite adoremus j
trono, e la coltrina della sedia pa- e il coro ripiglia le stesse parole
palesono di lama d'argento rica- col contrappunto, che si ripete l'ul-
mate d' oro. Oltre le sei candele tima volta, a differenza delle altre,
dell'altare, e le sei della cancellata, in cui si usa il canto piano. Ter-
la Cappella è illuminata da due minato r invitatorio, e il salmo Ve-
gran candelabri dorati, con copioso nite exidtemus Domino, il Pontefice
numero di candele, situati lateral- non intuona né l' inno, né la prima
mente all'altare, mentre su diversi antifona; ma 1' inno, Jesu Redeni"
candellieri grandi, collocati dinanzi ptor omnium, composto da s. Am-
ai Cardinali , e in varii punti della brogio, s' intuona da due soprani
Cappella, ardono le torcie. Antica- anziani, e l'antifona da un solo:
mente dodici bussolanti, in vesti e questa prima si prosiegue in con-
cappe rosse, sostenevano altrettante trappunto, ma tutte le altre in can-
torcie accese, avanti i banchi dei to piano.
Cardinali; e in mezzo alla Cappella, Replicata la terza antifona del
eranvi due torcieri presso il leggio, primo notturno, e cantato il verso
dove si cantano le lezioni. Nel mat- da due soprani, a cui risponde il
tutino il sagro Collegio
presta non coro il Papa s' alza in piedi
, per ,

la ubbidienza, per averla resa


solita dire prima il Pater noster, e dopo
nel giorno al vespero. l'assoluzione Exaudi Domine. Frat-
Il Papa, preceduto dal chierico tanto l'ultimo de' Cardinali diaconi,
di camera sostenente sulla punta a cui tocca cantare laprima lezione
dello stocco il berrettone benedetto, del primo notturno, come stabilisce
dalla croce Pontifìcia, e da' soliti il cerimoniale della chiesa romana,
personaggi, recasi in Cappella con eh' è il proprio delle funzioni Papali,
piviale bianco , e mitra di lama accompagnato da un cerimoniere, si
d'oro, e prima vi si conduceva in accosta al leggio, situato in mezzo
cappa magna di velluto cremisi, fo- del presbiterio della Cappella, e ter-
derata di armellini, secondo l'antico minata r assoluzione, domanda la
liso suddescritto dall'Amelio. Allora benedizione, intonando: Jube Do-
i due Cardinali diaconi assistenti sie- mne benedicere, e il Papa risponde;
devano a' propri stalli; ma nell'en- Benedictione perpetua benedicat nos
trare in cappella il Papa pel primo se- Pater cetevnus, e il coro dice Amen.
guiva la croce in mezzo al Cardinal Le lezioni d' Isaia si cantano senza
diacono , e vescovo più degni. Fatta titolo, perchè, siccome spiega il R.uiz,
breve orazione al genuflessorio , il jam non per prophetas, sed in Filio
Pontefìce ascende il soglio, e postosi Deus loquitur. Nel terzo notturno
a sedere, si alza dipoi, e dice Pa- si moltiplicano gli Alleluja, perchè
ter noster, Ave Maria, e il Credo significandosi in quel notturno il
CAP CAP m
tempo della grazia, si fa rallegrezra. il solito. Se poi il Pontefice non
che Cristo nato ci comunica. In fine assiste al mattutino, l' uffizio si fa
delie lezioni, cantate parimenti da dal menzionato Cardinale vestito di
altri Cardinali diaconi , e in loro cappa, e al faldistorio in
cornu e-
mancanza dagli ultimi Cardinali pre- pistolcCj cioè camer-
dal Cardinal
ti , si risponde Deo gratias dal coro, lengo , o da quel Porporato che ,

che subito comincia il canto de'rc- ne fa le veci, e che dopo suol


sponsori, i quali si dicono andanti. cantare, come diremo, la messa.
La terza lezione del terzo notturno Le lezioni si cantano dai Pontificii
si canta dal Pontefice; ma il coro cantori in sottana, fascia paonazza,
si trattiene qualche poco di tempo, e cotta come stanno in coro. Alla
piima di rispondere Amen al Jnbc benedizione della nona lezione, che
Domine benedicerey com' egli dice si dice dal celebrante, il Cardinale
invece di Donine^ per indicare, che pili degno risponde : F'erba Sancii
non v' è superiore, il quale possa Evangel'iij e finitala lezione, il me-
dare la benedizione al Papa. desimo Cardinal celebrante intona
Se il Cardinale, che deve cantar il Te De.wn laudamus, ed imme-
la messa, e che suol essere il ca- diatamente depone la cappa, prende
merlengo di s. Chiesa, o quello, che i soliti indumenti sino al piviale,
in luogo suo supplisce, si trova al dicendo a suo tempo V orazione.
proprio posto, al principio del terzo Dipoi levatosi il piviale, assume i
notturno, parte dalla Cappella, ac- paramenti bianchi per la messa, che
compagnato da un cerimoniere, e subito incomincia.
facendo un inchino all'altare, e al Anticamente tutte le lezioni nella
Papa, va in sagrestia a prendere i notte di Natale si leggevano dai soli

paramenti sagri, e dopo il versetto: Cardinah, poiché in un codice rife-


Te ergo qucesunius, del Te Deum, rito dal p. Gattico, Ada Caerem.
torna in Cappella parato, insieme 9 e /\.S, si legge, che » in primo no-
co' sagri ministri. » cturno legunt tres lectiones clerici
Terminata che abbia il Pontefice # ecclesiae; quartam legit unus ex
la lezione, un uditore di Rota in j Cardinalibus presbyteris; quintam,
cappa, fatte le debite genuflessioni » aliquis judex; sextam septima-
all'altare, e al Papa, a pie del trono » narius; septimam homiham ali-
gli dà r intonazione dell' inno Te » quis diaconus Cardinalis, qui ser-
Deum, che il Pontefice intona dal > vit Papae a parte sinistra, et aham
medesimo libro, col quale ha can- » homiliam alter Cardinalis; nonam
tata la lezione, e che si ripiglia dal » vero lectionem legit d. Papa, in
coro in canto figurato ed andante. » qua dicit, Jube Domne benedi-
Quindi il Papa dice Domìnus vohis- » cere, et nullus benedicat ei , nisi
cum , e l'orazione, cui il coro ri- > tantum modo, quod omnes respon-
sponde Amen, e dopo che ha ripetuto ' dent alta voce: Amen ".

il Dominus vohfsami, due soprani


cantano il Benedicamus Domino^ e Messa della ri al te di Natale.
risposto dal coro Deo gratias , il

Pnpa quando assumeva la cappa, la Nei tempi antichi celebrava il

deponeva ,
prendeva il piviale biiin- Papa messe proprie di que-
tutte le
co, ed assisteva alla messa secondo sto giorno. La prima di notte in s.
, .

Ili GAP GAP


Maria Maggiore, ove pure celebra- Instit. Cathol. tom. I, pag. 81 4, ha
va il mattutino. Da s. M. Maggio- creduto, che con questi tre sagri fi-
re all'alba andava a celebrare la zii, vengano indicate le tre nascite
seconda nella chiesa di s. Anastasia, di Gesù Cristo. La prima nell'ute-
di cui nel giorno medesimo corre ro di Maria, con quella, che si can-
la festa, e finita questa, passava al- ta dopo lamezza notte. La secon-
la basilica vaticana per celebrare la da nelle anime de' giusti, con quel-
terza, dove trovava acceso, avanti la che dicesi all'aurora, e che rin-
alla confessione, o sepolcro degli a- nova la memoria dell'avviso dato
postoli, il gran faro d'argento con dall'angelo a' pastori. La terza nel
1 362 candele, che pure si accende- seno del Padre, con quella che can-
vano nelle altre solennità di Pasqua, tasi prima del mezzo giorno; e pe-

de' ss. Pietro, e Paolo, e nell'anni- rò r epistola di questa messa è stata


versario della coronazione del Papa. presa dal capo I dell'epistola agli
A motivo però della grande lonta* ebrei, in cui Paolo tratta di que-
s.

nanza, e della brevità della giornata sta eterna generazione, prendendosi


in questa stagione, per lo più da s. Ana- r evangelio dal capo I di s. Giovan-
stasia tornava il Papa a celebrare la ni, ove l'Evangelista, qual' aquila
terza messa a s. M. Maggiore, consue- sollevata sopra le nuvole, spiega un
tudine che in parte, come superior- tanto mistero . P^. Messa e Natale
mente si disse, nel decorso secolo FESTA.
rinnovò Benedetto XIII, e a' nostri Attualmente, per solito, la prima
giorni in un modo più particolare messa si celebra nella Cappella Pon-
Leone XII. tificia dal Cardinal camerlengo di
C'insegnano i liturgici contenersi s. Romana Chiesa, o da altro Car-
nel numero delle tre messe varii dinale da lui delegato. Se il Papa
misteri. Quella, che si canta di not- intona il mattutino, abbiamo già
te, dopo Te Deum, ricorda l' e-
il detto più sopra, come esso incomin-
terna generazione, che fu ab aeterno, ciasi, ma qualora intervenga soltan-
prima di ogni creatura, che potesse to alla messa, egli dalle sue camere
lodar Dio; e perciò dopo di essa si ad ora competente colle solite vesti,
aggiungono le laudi la medesima : scarpe, e mozzetta filettata d'ar-
eziandio rappresenta lo stato avanti mellini , di velluto rosso, si reca
la legge, in cui tutti stavano nelle nella sagrestia o camera de' para-
tenebre ; e quindi si legge la pro- menti contigua alla Cappella, e do-
fezia : Populus genthimj qui ambu' po aver preso la falda , l'amitto,
labat in tenebris. La seconda mes- il camice, e la stola bianca nel mo-
sa,che dicesi all' aurora, dopo il do sopraddetto, nella stessa camera
canto dell'ora prima, esprime il de' paramenti benedice lo stocco, e
tempo sotto la legge, in cui già il berrettone, che, siccome si avver-
comincia vasi a conoscere Cristo, ma tì, avrebbe benedetto prima del mat-
non pienamente, e si dice, Lux ful- tutino, se avesse voluto celebrarlo
gebit hodie. La terza , che si dice Quindi assunto il piviale bianco, e
di giorno, dopo l'ora terza, indica la mitra di lama d'oro, preceduto
il tempo della grazia , e pubblica dal chierico di camera, che sostiene
la nascita temporale del Salvatore; sulla punta dello stocco il berret-
Puer natus est nobis. Il Pouget poi , tone, e dalla croce Pontificia, ter-
,

GAP CAP ii3


minato che sia il Te Deiim, entra ve Quodam de more, che si legge
in Cappella, e fatta breve orazione nel suo Bollano al tom. IV, p. 4^4»
al genuflessorio, subito principia la diretto a monsignor Valenti asses-
contèssione col celebrante. AH' in- sore del s. Uffizio >» Noto
: è quan-
troito non evvi V ubbidienza del to ogni anno succede in Roma
sagro Collegio per l' addotta ragio- nella cappella Pontificia nella not-
ne, onde il coro affretta i Kyrie ,
te di Natale, celebrandosi nella
quando il Pontefice avrà letto l'in- medesima la messa della mezza
ti'oito. notte, e non celebrandosi sempre
Si cantava anticamente l'inno an- da chi nel giorno precedente si è
gelico. Gloria in excelsis Deo, an- astenuto dal mangiale Alcuni .

che in greco, come afferma il Gior- hanno scritto che ogni anno si
,

gi, de Liturgia Roman. Pontif. t. Il, fa la spedizione dal Papa di un


cap. i3, pag. 83. Alle parole del breve di dispensa: ma ciò non è
Credo, et Incarnatus est, ec. il Pa- vero Ma sapendo
. il Papa 1' ora
pa, e tutti gli astanti genuflettono in cui si celebra la messa , e sa-
ed all' offertorio vi è il mottetto pendo che chi la celebra, non ha
andante: Qiiem {fidislis pastores, del sempre mantenuto il digiuno, e
Vittoria, con seconda parte. Prose- nulla di ciò parlando, e nulla su
guesi la messa co' riti comuni alle ciò disponendo, e lasciando cor-
altre , e si termina colla consueta rere, subentra una certa tacita
benedizione del Pontefice; ma il dispensa, che assicura la coscien-
Cardinal celebrante non pubblica za di chi celebra la messa in
r indulgenza di trenta anni solita quella notte, dopo aver mangia-
concedersi agli astanti dal Papa, giac- to, come da Noi ampiamente si
che dovendosi rigorosamente dire que- è dimostrato nel nostro trattato
sta messa dopo la mezza notte, in De Synodo dioecesana dell'ultima
un medesimo giorno non suole con- stampa al lib. VI, cap. 5. n. i3.
cedersi l'indulgenza, essendovi pure > Ciò si permette, essendo troppo
quella dopo la messa della mattina > necessario, che in quella notte
di Natale. Quindi il Pontefice, fatta > non si tralasci nella Cappella del
breve orazione al genuflessorio, pre- > Papa la sagra funzione, non es-
ceduto dal chierico di camera collo j sendo cosi facile di trovar sem-
stocco e berrettone, che pone sopra > pre un Cardinale, che, non ostan-
una mensa, fra due candellieri nel- j te l'età in cui per lo più si ri-
la camera de' paramenti , e dalla > trova chi è decorato della detta
croce astata, ritorna in sagrestia, e 3 dignità ,
possa mantenere il di-
deposti i paramenti, si restituisce > giuno naturale dalla notte pre-
alle sue camere, e i Cardinali, e gli j cedente all'altra, in cui canta la
altri vanno alle proprie abitazioni. i messa nella Cappella. Si aggiun-
Siccome la detta messa celebrasi > gè, che non è in veruna manie-
nella Cappella Pontificia nella notte » ra praticabile,
il cominciare la
del Natale prima della mezza
s. > messa dopo la mezza notte, men-
notte, da un Cardinale, non sempre > tre vi assistono i Cardinali, gli
digiuno, così ci sembra opportuno > arcivescovi, e i vescovi, che deb-
riportare qui quanto analogamente » bono nella mattina seguente tor-
scrisse Benedetto XIV nel suo brc- > nare in ora competente alle aU
8
,,

ii4 GAP CAP


» tre funzioni della Cappella (del ** lebret, prior presbyterorum Car-
*> solenne che canta il
pontificale » dinalium ".

*» Papa), il che non fanno senza a-


H ver prima dette le tre messe 47. Pontificale messa per la solen-
j» nelle loro Cappelle private, co- nità del ss. Natale.
w me da Noi si è ampiamente di-
« scorso nel nostro trattato De I riti antichi, co* quali il Sommo
» Synodo dioecesana^ al luogo ci- Pontefice solennizzava questo giorno,
» tato ". sono i seguenti. Finita la seconda
Avendo fatto menzione, che la pri- messa nella chiesa di s. Anastasia
ma messa si cantava dal Papa in passava alla Vaticana per cantare la
s. Maria Maggiore, passando poscia terza. Il canonico Benedetto, descri-
a celebrare la seconda nella chiesa vendo nell'Ordine secondo p. 126,
di s. Anastasia, antichissima colle- la strada Papa faceva dice
che il , :

giata edificata ne' primordi del IV w Et intrans per ponlem Adriani


secolo, sarà bene riportarne le te- w ante templum ejus, et juxta obe-
stimonianze, che si leggono negli Or- M liscum Neronis, et ante memoriam
Romani. Abbiamo dunque dal
dini « Romuli, et per porti cum ascen-
XI a mane dicit missam ad s. Ana-
: »* deus in Vaticanum ad basilicara
» stasiam ; dal XII in aurora vadit: « s. Petri, ubi est statio. Et ibi ho-
*» ad s. Anastasiam, et celebrat ibi » norifice cantatur missa cum omni-
» secundam missam; dal XIII: Et M bus ordinibus , si cut decet , et
%» summo mane ante solis ortura » debet ibi accipere coronam in
« vadit cum tota curia ad eccle- » capite suo, et per mediam urbem
M siam s. Anastasiae, et cantat ibi » cum processione redire ad pala-
« missam ; dall' Ordine XIV Sum-: »»tium, perfìcere festum coronae ".
» mo igitur mane indutus missali- Ma per Io più , come dicemmo , i
» bus vestiraentis vadit ad s.Ana- Papi, a motivo della gran lontanan-
« stasiam, ut celebret ibi missam za , e della brevità della giornata
« secundam cum Gloria, et Credo, tornavano a cantare la terza messa
« et utitur mitra frigiata; dal XV: pontificale in s. Maria Maggiore, il
« missa de aurora manda tur, quam che confermò, nel i586, Sisto V
» Rom. Pontifex si sit in urbe, colla nota bolla. In questa basilica,
» consuevit celebrare et egrediens ; mentre il Pontefice entiava nel pres-
« de s. M. Ma Jori summo mane biterio, gli veniva presentata da un
» indutus missahbus vestiraentis, va- mansionario della chiesa una canna
»* dit ad s. Anastasiam et ibi ce- , con cerino acceso, con cui il Papa
>» lebrat. In hac missa dicitur Cre- accendeva della stoppa, che era po-
*» do et Gloria. Non dicitur Laeta- sta sopra i capitelli delle colonne
« tus sum, et oblationes, ut in alia per rappresentare il fine del mondo,
« missa de media nocte. Etiam Pa- che sarà cagionato da una pioggia
» pa solus communicat super alta- di fuoco.
» re, ut in prima. Quod si Papa Poscia, come abbiamo dagli Or-
M non sit in urbe, Cardinalis, qui dini romani, finito il canto dell' inno
» habet titulum s. Anastasiae, con- angelico , si facevano delle laudi al
M suevit hanc missam celebrare et Pontefice, nel modo seguente : « In-
« in ejus absentia, si Papa non ce- ** terea archidiaconus ciun diaconi-
,
, ,

CAP CAP Ii5


»* bus, et subdiaconibus in filo stan- ria Maggiore, terminata messa,
la
» tibus ad dexteram juxta altare, ritornava coronato al palazzo apo-
•> et notarli deorsum in choro plu- stolico, mentre sotto i gradini del
•» vialibus ìnduti stantes, archidiaco- portico ,
gli si facevano incontro i

w nus alta voce cum omnibus dicit: giudici, e gli avvocati. Quindi cia-
*>Exaudi Christe. Bespondent no- scuno riceveva il presbiterio d' un
*» Domino nostro (Gregorio) j a
tarii: melequino , ed al primicerio , oltre
« Dea decreto summo pontifici ^ et un melequino, si davano dodici de-
M universali Papae, vita. Tribus \i- nari pavesi. Descrivendo poi il me-
f* Gibus dicit aichidiaconus cum suis; desimo Cencio la maniera con cui
>» tribus vicibus respondent notarii: il Papa in tal' occasione cavalcava
« Tu illuni adjuva, S. Maria. Re- soggiunge, che intorno gli andavano
« spondent simili ter de unoquoque i giudici vestiti di piviale , e che il

w choro tribus, sanctos duabus vici- priore della basilica seguiva il pri-
9* bus. In fine Kyrie , tribus vicibus micerio tra i Cardinali diaconi, e i

« arcliid. cum diaconibus, et subdia- suddiaconi. Ma la descrizione della


»> coiiibus, et accipiunt tres solidos pompa, colla quale il Papa si reca-
'» Segue la descrizione
prò laude ". va dalla basilica liberiana, al palazzo
del pontificale dopo il Credo. Mentre lateranense la mattina di Natale, su-
« primicerius cum schola cantant periormente venne descritta al § I,

M offerenda , tunc septem Cardinales coir autorità del libro Pollicitus _, di


« ascendunt ad altare, cum libris, 'Benedetto canonico di s. Pietro.
»y tres ex una parte, et quatuor ex Aggiungeremo però qui, come segui-
« alia parte, et Pontifex a diacono vano le acclamazioni dei primati del
»» sustentatus intrat ad altare in ca- clero , e del popolo, dopo che il Pon-
t> nonem ad sacrificandam hostiam tefice era smontato da cavallo alla ba-
jj cum Cardinale ". Soggiunge poi silica di Papa s. Zaccaria, e dopo altre

Pietro Amelio nell' Ordine


, XV ; relative cerimonie: » Cum autem ve-
« In hac missa communicant omnes « nit Pontifex ad basihcam Zachariae
» in Ghristo vere farnulantes, qui >iPapae antequam descendat, descen-
>y dignitate episcopali non sunt con- •» dunt Cardinales ad faciendum lau-
i* stituti, quoniam
per se ce- tales »» des. Tunc prior Cardinalis s. Lau-
« lebrare populo tenentur ''. >j rentii foris muros, deposita mitraj
Anche dopo
in questo pontificale, »> dicit, Jube donine benedicerej
che si era detto V Agnus Dei ^ lo y>Pontifex benedicit eum , qui alta
stesso Pontefice nominava quelli, »»voce dicit Suninio et egregio ,
:

che doveano essere invitati alla sua » ac ter beatissimo Papae Gregorio
tavola, e a quella del vice- domino » vita. Respondent Cardinales omnes:
i quaU per la prima erano invitati >^ Deus conservet eum et vivificet

dal nomenclatore, e per la seconda •> eum, tribus vicibus Salvator mun"
dal notaio del vice-domino, avendo- » di. Cardinales respondent, Tu il-

ne ambedue ricevuto T ordine dal *• luni adjuva ^ et vicibus tribus :

Papa. Nell'Ordine romano di Cen- « S. Maria y adjuva, per


tu illuni

cio Sa velli , che poi fu Onorio III »> omnem chorum sanctorum , tres
scritto avanti 1' anno i i gai, si ha « sanctos. In fine omnes sancii ad/u'
che nella mattina di Natale, cpiando » veni illum, tribus vicibus. Kyrie
il Sommo Pontefice andava a s. Ma- « tribus vicibus. Et prò laude acci-
,

ii6 GAP CAP


*» piunt tres solidos. Judices vero se te Jamensa la sequenza così ter- ,

H repraesentaut, et dicit primicerius: minata che Taveano, si recavano


» Jube donine benedicere. Pontifex a baciare il piede al Papa, che loro

M benedicit eum, et alta voce dicit; dava un bisanzio, ed una coppa di


» Hunc diem. Respondent judices: vino. Questi, ed altri riti praticavansi
« Multos annos, tribus vicibns, Teni- anticamente nel giorno del s. Natale,
H pora bona habeas. Respondent ma oggidì ha luogo il solo pontifi-
» judices : Tempora bona habeamus cale nella basilica di s. Pietro, essen-
>*omnes. Tunc Dominus Pontifex de- do che siasi celebrato
rari gli esempi,
M scendit de equo. Primicerius defen- nella Liberiana, ove per altro i Car-
M sorum, et secundicerius suscipiunt dinali invitati dall' arciprete assisto-

M eum per manus, et ducunt usque in no a' secondi vesperi, di che si tratta
>» cameram ". Questo rito corrisponde all'articolo Cappelle Cardinalizie.
a quello, che si usava in questo me- Addobbata pertanto la patriarcale
desimo giorno di Natale, nel tempio basilica vaticana, nel modo che di-
di s. Sofia in Costantinopoli, cogli cemmo, se vi si celebra il preceden-
imperatori , e co' patriarchi , come te vespero pontificale, la Cappella
ci assicura il titolo delle Acclama- della Pietà serve per camera dei
zioni, del Goar, in un codice della paramenti, ed ivi si adunano i Car-

biblioteca reale di Parigi. dinali, che vi si recano con due


Dopo che il Papa era tornato in carrozze, e domestici in livree di
processione con tutto l'accompagna- gala, con vesti, cappe, scarpe, e tutto
mento della curia al patriarchio la- altro rosso, e co' paramenti di color
teranense, e che avea a tutti, come bianco, secondo il rispettivo ordine.
nel giorno della sua coronazione, del Tutti gli altri assumono i sagri indu-
giovedì santo, e di Pasqua, dato un menti come nel pontificale di Pasqua,
doppio presbiterio (Fedi), seguiva il non meno che chi abbia 1' uso della
solenne convito, che facevasi in piti cotta sul rocchetto, prende la cotta.
mense, disposto nel!' architriclinio la- Il Papa, seguito, e preceduto dalla sua
teranense. Una sola serviva al Papa, corte, vi si reca col solito vestiario,
alla cui destra, e sinistra erano quel- scarpe, e mozzetta di velluto filetta-
le de' vescovi, preti e diaconi Gardi- ta di armellini, di colore rosso, del
nali, e in appresso le altre de' pre- quale è pure la stola di raso. Assun-
lati, e de' magnati. Tutti erano ve- ti i consueti paramenti , col piviale
stiti in paramenti sagri, colle mitre bianco, o triregno in capo, ascende
in capo, come si descrive negli Or- in sedia gestatoria, sotto baldacchino
dini II, p. 129, XII, p. 169, e XIV, bianco, sostenuto dai referendari di
p. i86, 229, 277. Leggeva in ta- segnatura , e co' flabelli a' lati. Il

vola un Cardinal diacono in piviale, capitolo, avente il Cardinal arciprete


e finito il pranzo, i Cardinali condu- alla testa in cappa rossa con pelli
cevano il Papa nelle sue camere di armellini, per uniformarsi all'abi-
dove egli si spogliava degli abiti sa- to corale de' canonici, beneficiati ec,
gri, e poi cogli altri prelati, parati in due ale si distende dalla Cappella
ancora com' erano a desinare, torna- della Pietà, per ricevere il Pontefi-
vano in cavalcata, colle mitre in te- ce, il quale preceduto dalla proces-
sta, alle loro abitazioni. E siccome i sione, e seguito da quelli descritti
cantori pontifìcii cantavano duran- nel pontificale di Pasqua, ha innanzi
,

. GAP CAP 117


la croce, e fra due mazzieri il chie- desimo. AH' offertorio vi è il mot-
rico di camera in cotta e rocchetto, tetto : Hodie nohis coelorum Rex
die porta Io stocco e berrettone be- di Gio. Maria Nanino, come avverte,
nedetti-, e che sostiene coU'assistenza l'Adami a p. 108, ovvero il mottetto
d'un mazziere, durante il pontifica- con seconda parte, Quem vidistis
le, accanto la mensa dell' altare, dal Pastoresy del Vittoria, secondo Can-
lato dell'epistola. ceUieri. Dopo la comunione, che fa
Giunto il Pontefice all' altare del il Papa al trono, e quella che
ss. Sagramento, dopo essere stalo distribuisce al Cardinal diacono mi-
salutato dai cantori vaticani col ver- nistrante, e al suddiacono uditore
setto Tu es Petrus , discende dalla di Rota , ha luogo, colle cerimonie
sedia gestatoria, e si reca ad adorar- descritte al pontificale di Pasqua, la
lo. Quindi rimontato sulla stessa se- comunione de' Cardinali diaconi, prin-
dia, va air altare Papale e fatta , cipe assistente al soglio , senatore di
breve orazione al genuflessorio , va Roma, conservatori del popolo ro-
al trono di terza, ove riceve la so- mano, priore de' capo-rioni, e mae-
lita ubbidienza, e prende i paramen- stro del sagro ospizio, i quaU si re-
ti bianchi per la messa, di cui qui cano al soglio a riceverla dalle mani
scriveremo soltanto ciò, che appar- del Papa. Che se questi non cele-
tiene al rito della festa, dacché pel brasse, la riceverebbero dal Cardi-
resto si pratica quanto si eseguisce nal decano del sagro Collegio, o dal
nel pontificale di Pasqua di Resur- più degno de' porporati celebrante :
rezione, e in quello di s. Pietro, an- e siccome in questo caso tutti i
corché non celebrasse il Papa. Nel Cardinali invece de'paramenti hanno
recarsi all'altare per incominciare la la cappa rossa, i Cardinali diaconi
messa, viene Papa incontrato dai
il nel ricevere la comunione ,
pongono
tre ultimi Cardinali preti, cui uno attraverso della cappa la stola bianca.
dopo l'altro ammette al bacio del vol- Ma se il Papa non assistesse, allora il

to, del petto, ovvero a un doppio am- principe assistente al soglio, emagi- il

plesso, rito, che si pratica in tutti i strato romano non vi si recano. Ter-
pontificali. In questo pontificale non minandosi la messa, e detto dal Car-
v'ha altro di particolare, che al dinal diacono Vita missa est, il Pon-
canto dei vangelo, quando il diaco- tefice dall'altare comparte la solenne
no dice , et p^erbuni caro factum benedizione, sostenendo l'uditore di
est , Papa e tutti
il gli altri genu- Rota la croce Papale, incontro dal la-
flettono, come fanno anche, quando to opposto dell'altare. Immediatamen-
dal diacono greco sono cantate le te, Cardinal vescovo assistente pub-
il

medesime parole , allorché dice nel blica l'indulgenza plenaria, concessa


suo idioma lo stesso vangelo. Il dia- dal Papa a tutti gli astanti. Indi il

cono minisuante, a suo tempo, pone Pontefice legge evangelo dell'Epi-


l'

vicino al calice la pisside con le fania , che principia Quum natus :

particole, che debbono servire per csset Jesus, di s. Matteo, perclié quel-
la comujiioiie de' Cardinali diaconi, lo di s. Giovanni si è già detto do-
e de' nobih laici. Al canto del Credo, po l'epistola. Di poi il diacono del
il Papa , e tutti gli astanti genu- vangelo leva al Papa il pallio, e il
flettono air lucarnatus est , avendo manipolo, che lascia in mezzo della
anche genuflesso alla recita del me- mensa dell'altare sopra uu tondi-
,

m8 gap GAP
no, e gli rimette la mitra di lama
d'oro. 4B. Cappella Papale della seconda
Disceso il Papa dall'altare, e de- festa di Natale , per la festa di
posta la mitra, dopo aver orato al s. Stefano ai 26 dicembre.

genuflessorio, riprende il triregno, e


si pone a sedere nella sedia gesta- Si celebra nel palazzo abitato dal
toria, dove il Cardinal arciprete Pontefice, ed il quadro dell' alta-
della basilica, con due canonici in re è l'arazzo rappresentante il pre-
cappa e rocchetto, sagrestani mag- sepio. Il paliotto è di colore rosso,
giori di essa ,
gli presenta il pres- e la coltre e coltrina del trono, e
biterio entro una borsa di ormesi- della sedia Papale, sono di lama
no bianco. Finalmente, precedendo d'oro rossa. I Cardinali vi si recano
la processione, il chieiico di camera co' domestici in livree di gala, colle
collo stocco, e berrettone, la croce vesti, e cappe, e tutt' altro rosso,
Pontifìcia, e tutti quelli, che assi- del qual colore è Pa-
il piviale del
stettero al Pontificale, torna il Papa pa, che viene in Cappella con la
in sedia gestatoria coi flabelli , alla mitra di lama d'oro. Canta messa
Cappella della Pietà, dove si spoglia un Cardinale dell'ordine de'pieti,
degli abiti sagri, e della falda, e che co' ministri assistenti assume i
riprende gli usuali. Indi stando egli paramenti del predetto colore. Al-
appoggiato al Ietto de' paramenti l'offertorio vi è il mottetto: Cuin
riceve dal Cardinal decano, e in no- auteni esset Stephanus_, del Palestri-
me del sagro Collegio, gli auguri, e na, con seconda parte, la quale
le felicitazioni proprie delle feste Na- termina colle parole ohdorniivit in :

talizie, onde il Papa ringraziando DominOj che si cantano, smorzando


il Cardinal decano, e il sagro Col- a poco a poco l'armonia. Il sermo-
legio, ricambia l'uffizio, desiderando ne si fa da un alunno del collegio
a tutti ogni prosperità, e quindi fa inglese, in cappa paonazza con ar-
ritorno alla sua residenza , come mellini, e berretta nera, promulgando
fanno i Cardinali, e gli altri. Anco dipoi trenta anni d' indulgenza con-
in questo pontificale, dopo resa cessa dal Sommo Pontefice. Il pri-
l'ubbidienza cappe rosse, icolle vilegio di recitarsi il discorso nella
Cardinali anticamente prendevano i Cappella Pontificia in questo giorno
sagri paramenti , che deponevano da un alunno del collegio inglese,
appena terminato il Pontificale, rias- vuoisi che abbia suo
origine dal
sumendo le cappe, colle quali accom- istitutore Gregorio XIII, ovvero sot-
pagnavano il Papa alla camera dei to il suo immediato successore Sisto
paramenti, che stante la rigida sta- V. In un libro mss. dell'archivio
gione, si fa nella detta Cappella di tal collegio, vi sono i seguenti
della Pietà. Qualora non celebrasse discorsi recitati in tal festa nella
ilPapa, nel qual caso si supplisce, Cappella Papale: Oratio habita in,

e viene praticato quanto abbiamo Capella corani S. Pontiflce et Car-


detto superiortnente parlando del dìnalibus indie s. Stephani, 1590;
precedente vespero, dopo la messa il Oratio habita in Capella corani
Cardinale, che 1' ha celebrata , pubbli- S. Pontijìce et Cardinalìbus in die
ca l'indulgenza di cinquanta anni Circiinicisionis Doni. i593, a p.
,

concessa dal Pontefice agli astanti. Eduardo Coffino collegii anglicani


,

CAP CAP 119


aliimno.Da" questo secondo discor- cesse il perpetuo privilegio al pro-
so si può congetturare, che sotto curatore generale dell' Ordine dei
Clemente Vili nel 1592 non aves- minori di s. Francesco di Paola,
se luogo la recita di quello per la chiamato volgarmente de' Paolottij
Ciappella di s. Stefano, e in vece nel il quale lo recita coli' abito della
seguente anno venisse supplito col propria religione, pubblicando tren-
menzionato. Nel medesimo archivio ta anni d' indulgenza. Nel 18 14,
vi sono poi altri venti discorsi per stante le note vicende, non essendo
la festa di s. Stefano senza data peranco le cose ripristinate secondo
recitati nella Cappella Pontificia, ma l'antico ordine, pronunziò il discorso
scritti con carattere alquanto piti monsignor Bonomi cappellano segre-
recente. Questo discorso non è so- to di Pio VII; come nel 1808, al-
lilo stamparsi, perciò non si dispensa. lorché questo Papa era rinchiuso
11 Galletti, Del Primicerio ip. 5, 1 dai francesi nel Quirinale, l'avea
dice, che in questo giorno il Papa recitato l'abbate ora monsignor Giu-
si recava in cavalcata , alla chiesa seppe de Ligne, attuale segretario
di s. Stefano al monte Celio, a ce- della congregazione e cerimoniale,
lebrarvi la stazione, che tuttora vi secondo maestro delle cerimonie Pon-
dura. tificie. Dal seguente catalogo di ser-

moni stampati, si rileverà chi un


49. Cappella Papale della terza tempo lo faceva in questo giorno.
festa di Natale, per la festa di Petri GemeUi doct. theol. Pari-
s. Giovanni apostolo ed Evan- siensis, Oratio de s. Joanne apost.
gelistaj ai 27 dicembre. et evang. habita corani ss. D. N.

Gregorio XIU, et S. R. Ec. Card.


Questa si celebra nella Cappella 1579; Lselii Peregrini art. et s. theol.
Palatina ove risiede il Papa. Il qua- doct., Orationes Va-
tres in sacello
dro dell'altare rappresenta in arazzo ticano habitce apud Sixlum V, et
la nascita di Gesù nel presepio; il Gregor. XIII, de d. Joanne £'v.,

paliotto è bianco, la coltre del tro- d. Steph. protoni. ,


pceniteniìa , et
no, e la coltrina dell'altare sono jejunio i586; Ad Sìxtum V P.
di lama d'argento co' fiori ricamati 0. M. Oratio _,
Sanctii de Sando-
d'oro. I recano coi
Cardinali vi si val theol. de s. Joanne ap. et ev.
domestici colle livree di gala, e con habita in sacello Vatic. VI Kal.
vesti, cappe e tutt'altro rosso; ed il januarii i584; Didaci de Castillo
Papa comparisce con piviale bianco, salmaticensis , doct. theol. Orationes
e mitra d' oro.
di lama
Spetta a duce de D. Joanne Ev. habitce in
cantare ad un Cardinale
la messa Capella pontificia^ sub Pont. M.
dell'ordine presbiterale, che usa pa- Sixto V, et Innocentio IX, Romoe
rati di color bianco. Il mottetto 1 592 ; Dom. Mariani in D. Joan.
dell' offertorio : Hic est beatùtsimus Ev. laudenij Oratio sub ss. D. N.
discipuliiSy con seconda parte , è Clemente Vili. Kal. januar., inter
del Palestrina. Anticamente pronun- sacra pontificalìa in sacello Vatic.
Eiava il sermone dopo l'evangelo habita i5^6; Oratio habita a Mar-
un ecclesiastico del clero secolare; tino Suarez deAcunha, doct. theol.
ma Papa Clemente XI, Albani^ con Lusitano, corani Clemente Vili,
decreto de' 26 marzo 17 16, ne con- et S. F. Ec. Cardinalibiis, in festa
I2Ó GAP GAP
Joann. Ev. Romse i6o4; Oratio
s. vi abbia assistito, sedente in trono
hàbita Romce in festo s. Joanais riceve alla presenza del Cardinal
Ev. a Stephano Roix de Toar, theol. camerlengo, e di due notari di ca-
lusitano, Romae 1611; Oratio de mera il giuramento de' due nuovi
s. Joanne Evang. Jo. Bapt. Sacchi conservatori di Roma, e talvolta dei
Asculani in collegio de Propaganda priore se cade però
de' capo-rioni,
Fide, mag. rethor. Romae i663; Boa- la sua elezione in quell' epoca, non
nerges, seu filius tonitrui , hoc est che degli altri uffiziali del popolo
Fulmen Oratio de s. Joanne ap.
, romano. Viceversa anticamente lo
et ev. habita in Quirinali ponlificiun riceveva nella mattina seguente, ter-
sacello ad Cknientem , s. Pla- X minata la messa. Ma oggidì se ii

cido Sparapane Camerte, 1670; Jo. Papa non si reca al vespero della
Thomoe Chiappetti sacerdotis ex Do- Circoncisione,i nuovi magistrati, o
minis Salti, et Priacci. V. D. et
J. o nella mattina seguen-
la stessa sera,
ci vis Taurinensis , Oratio habita in te, vanno a renderlo nelle mani del

Capella pontificia ad S. D. N. In- Cardinal camerlengo di s. Chiesa,


nocentiuni XI
honorem D. Joan-
, in a cui essi lo prestano anche nelle
nis Ev. anno 1682; Oraculum Di- altre epoche dell'anno, nelle quali
vinitatis, sive de s. Joanne Evang. cade il bussolo dell'elezione de'nuovi
Oratio habita in sacello pontificio magistrati. È poi da avvertirsi, che
ad D. N. Clementenì XÌ a
S. , se i conservatori, e il priore de'capo-
Philippo Rondinino faventino, Ro- rioni furono dal Pontefice anterior-
mae 1701. mente confermati per qualche lieta
circostanza, essendo i medesimi sog-
5o. Ve spero Papale per la festa getti, non ha luogo il giuramento,
della Circoncisione del Signore, come avvenne nel decorso anno. Ul-
dopo il quale il Papa, oltre il timamente questo giuramento presta-
sagro Collegio, suole intervenire vasi non solo dai conservatori, e dal
al solenne Te Deum, nella Chie- priore de' capo-rioni, che col solito

sa del Gesù,, a 3 1 dicembre. rubbone nero avevano assistito al


medesimo vespero; ma anco da due
Questo vespero si canta nella Cap- maestri giustizieri , da due nuovi
pella ove abita il Pontefice. R.ap- maestri di strade, dai caporioni, e
presenta l'arazzo del quadro la Cir- dal camerlengo di Ripa-grande, col-
concisione del bambino Gesìi. Il pa- la formola letta ad alta voce da un
liotto è bianco, e di lama d'argento coi notaro di camera. Se il giuramento
fiori in ricami d'oro sono la coltre ha luogo in Cappella, e al Papa, il
del soglio, e la collrina della sedia Cardinal camerlengo vi assiste in
papale. I Cardinali v' intervengono cappa rossa nel luogo ove suole stare
con due carrozze, co' domestici in il Cardinal primo prete. Sul piano
livree di gala, e con vesti, cappe, del soglio, su di uno sgabello, si po-
e tutt' altro rosso, ed il Pontefice neva il libro degli evangeli, il quale
in piviale bianco, e mitra di lama baciavasi prima dai conservatori,
d'oro. Non evvi particolarità in que- poi dai maestri di strada, indi dai
sto vespero, che è come quello d'O- maestri giustizieri, non che dai ca-
gnissanti. porioni, che venivano chiamati ad
Terminato il vespero, se il Papa uno ad vmo col nome de' loro rioni,
,,

GAP CAP 121


dall'avvocato fiscale di Campidoglio. minata. Il p. generale della compa-
Levatosi lo sgabello, i due nuovi gnia di Gesù riceve i Cardinali alla
conservatori prendevano posto vicino porta dell'oratorio della congrega-
ai dopo aver ba-
loro predecessori, zione de' nobili, ove si riuniscono.
ciato ilPapa, a cui si
piede al Prima, cioè negli ultimi tempi, si

ammettevano pure i due maestii di eseguiva questo ricevimento dal Car-


strada. Ciò che facevasi dai nomi- dinal protettore della congregazio-
nati , ora nello stesso modo si pra- ne vestito come sopra, il quale
tica dai nuovi conservatori di Roma, poi andava a pararsi per in tuonare
i quali si restituiscono alle proprie il Te Dtimiy e dare la benedizione
abitazioni, dopo aver fatto questo pri- col Sagramento esposto
ss. nell'altare
mo nuovo cospi-
atto in possesso del maggiore. Giunto il Papa alla por-
cuo impiego, ovvero praticano quanto teria della casa professa contigua
si disse se il Papa non assiste al ve- alla chiesa, il Cardinale più degno
spero. Disceso il Papa dal trono, e apre lo sportello della carrozza, viene
benedetto il sagro Collegio, ora al- incontrato dal p. generale, e dagli
quanto al genuflessorio, e passa nella altri padri graduati della compagnia,
camera de' paramenti a deporre gli e da tal parte entra in Chiesa pre-
abiti sagri, per fare ritorno alle sue ceduto e seguito dai religiosi in
camere in mezzetta filettata d'ar- cotta con torcie accese. Fra esse per
mellini di velluto rosso, e scarpe ordine di anzianità, due a due in-
simili, e colla stola di raso rosso, cedono appresso il Pontefice i Car-
se interviene nella chiesa del Gesti dinali, assistiti dai maestri delle
de' pp. gesuiti al solenne Te Deum, cerimonie in mantellone. Il Pontefice
in rendimento di grazie a Dio pei si pone genuflesso al genuflessorio
benefici compartiti in tutto il corso dinanzi all'altare, ed i Cardinali
dell'anno. nella quadratura de' banchi , e su
Il Papa vi si reca col treno detto cuscini precedentemente preparati
di città , e i Cardinali con l'a- facendo ala ali' altare gli alunni del
bito Cardinalizio rosso, deponendo i collegio germanico -ungarico , con
propri caudatari la,croccia, ed in- torcie accese, e colla cotta. 11 Car-
vece sulla sottana e fascia di seta dinal decano del sagro Collegio
paonazza sovrappongono il ferraiua- o il più anziano de' Cardinali, ve-
lone di seta nera; ma se il Papa stito di piviale bianco , in mezzo
non vi si reca, allora i Cardinali, a' sagri ministri in tonacella, a cor-
che per, questa funzione sono stati mi epùtolce ( quali ministri so-
i

invitati dal Cardinal decano del sa- no o due padri della compagnia
gro Collegio, nell'uscire dalla Cap- o due dei detti alunni ) , intuo-
pella, levatasi la cappa e il rocchet- na a pie dell'altare, a cornu epi'
to assumono la sola mozzetta, e
, stolcej e, se non è presente il Pon-
prendono il ferrai uolone rosso, e sul tefice, nella parte davanti , 1' inno
bavaro di esso si cava fuoii il cappuc- Te Deiini laudanius^ cantato altei'-

cio della mozzetta. I Cardinali mona- nativamente dal coro dei musici, e
ci, e frati adoperano il ferraiuolo dal popolo. Quindi cantasi il Tan-
talare di saia , del colore dell'abito del tum ergOy e il Papa, colla assistenza
proprio Ordine. La chiesa è nobil- del primo (cerimoniere, e del Car-
mente parata, e sontuosamente illu- dinal primo prete, pone 1' inceuso
ì^2 CAP CAP
nel turibolo, ed all' ultimo scalino § I. Notizie sulle Cappelle Cardina-
dell'altare fa tre volte l'incensazione lizie, antiche, e straordinarie.
al Venerabile. Dettasi dal Cardinal § IL Ministri assistenti delle Cap-
funzionante l' orazione, lo stesso Car- pelle Cardinalizie.
dinale sale sul ripiano dell'altare, e § III. Elenco dei vesperi, e Cap-
col Santissimo co m par te la trina pelle CardinaUzie, che hanno luo-
benedizione all' immenso popolo , go fra r anno.
terminando cosi la funzione. Poscia, § IV. Vesperi e Cappelle Cardina-
e nello stesso modo , e per la me- lizie annuali, ed ordinarie.
desima via, il Pontefice, e i Cardi-
nali partono, e fanno ritorno alle § I. Notizie sulle Cappelle Cardi-
proprie residenze. nalizicj antiche e straordinarie.
CAPPELLE Cardinalizie. Sono
le messe cantate pontificalmente, e Non solo il senato apostolico dei
i vesperi intuonati da un arcivesco- Cardinali interviene alle sagre fun-
vo, o vescovo, a cui il sagro Col- zioni, che il Sommo Pontefice ce-
legio de' Cardinali, ovvero i Porpo- lebra, ed alle quali assiste, come si

rati d' una particolare congregazio- disse all'articolo Cappelle Pontifi-


ne Cardinalizia, assistono in Roma, cie [Vedi), ma, da un' epoca remo-
residenza del Sommo Pontefice , in tissima, come si vedrà in progres-
diverse basiliche e chiese, nel corso so, si aduna in diverse chiese colle
dell' anno, per alcuna festività ordi- vesti Cardinalizie, e cappe, per so-
naria, e straordinaria , specialmente lennizzare anche
separatamente le
per antica consuetudine con parli- principali feste del Signore e della
colar invito dei Cardinali arcipreti beata Vergine, non che per onora-
delle basiliche titolari e protettori re la memoria di alcun santo , ce-
di chiese, monisteri, collegi, arcicon- lebrare le novendiali esequie al Pa-
fraternite ec. ed in mancanza dei
, pa defunto, e altre funzioni nella
rispettivi superiori, fa l'invito il Car- sede vacante, tanto prima di entra-
dinal decano dello stesso sagro Col- re in conclave ed anco in questo, ,

legio. Tali messe e vesperi antica- siccome talora fece; ed è perciò si

mente sempre venivano celebrati, e in- che di due specie sono le Cappelle
tonati da monsignor sagrista, ed ora Cardinalizie, ordinarie o annuali, e
se non da lui, da altro individuo co- straordinarie. Delle prime si tratte-
util uito in dignità episcopale, a bene- rà al § IV di questo medesimo ar-
placito del Cardinale superiore del ticolo ; ma prima di dire qui delle
luogo. Coteste sagre funzioni, meno i altre straordinarie, premetteremo un
vesperi, vengono dirette, regolate, ed cenno di alcune delle antiche, e di
assistite dai maestri delle Pontificie quelle , che in progresso di tempo
cerimonie, dai ministri assistenti del- furono dichiarate Cappelle Papali.
le Cappelle Cardinalizie e prelati- Tali sono quelle dell' Immacolata
zicj dal collegio de' cantori Ponti- Concezione, agli 8 dicembre , che a
fìcii, dai cappellani comuni, dai chie- testimonianza del carmelitano Baco-
rici, ed altri della Cappella Papale, mio, morto nel 1 35o, in tempo che
colle cerimonie, e riti della santa Clemente VI risiedeva in Avignone,
romana Chiesa. celebravasi alla presenza de' Cardi-
nali, con solenne messa e panegiri-
,

GAP GAP 1^3


co, in una chiesa del proprio Ordi- lavano la chiesa di s. Salvatore in
ne, dichiarata poi Cappella Papale, Lauro. E senza dire di altre , che
nel 174^, da Benedetto XIV. La si descriveranno qui appresso fra le
Cappella dell'Annunziata,istituita da straordinarie, nel 1739, il Cardinal
Eugenio IV, per vm tempo fu Car- Corsini, nipote di Clemente XII, ti-
dinalizia; ma, dopo il 14B8, tornò tolare della chiesa diaconale di s.

ad essere costantemente Pontifìcia. Eustachio, per la ricognizione del


Fino al 1706, la cappella, che si corpo di questo santo, e suoi com-
celebra a' 4 novembre nella chiesa pagni, invitò alla processione tutto
di s. Carlo Borromeo per questo il sagro Collegio, col beneplacito del-
venerando Porporato fu Cardinali- lo zio Clemente XII, giacche a tali
zia,finche Clemente XI dichiarolla funzioni non potè intervenire tutto
Papale. Così quella per s. Filippo il sagro Collegio. In fatti, nel nu-
Neri, avanti che Benedetto XIII, nel mero 69 del Diario di Roma del
1728, la stabilisse Papale, nella i838, si legge la descrizione del so-
chiesa di s. Maria in Vallicella si lenne trasporto del corpo di s. Bo-
celebrava soltanto da' Cardinali, ora nosa eroina romana, dalla chiesa di
assistendo essi al vespero , come fu s. Apollinare a quella a lei dedi-
nel 1718, sotto Clemente XI, ed cata in Trastevere, eseguito nel gior-
ora alla messa. Ma invece la Cap- no di domenica 19 agosto dall' ar-
pella Papale istituita per la festa Immacolata Con-
cicon fraternità dell'
di s. Bonaventura, nell'anno i588, cezione, e de' ss. Francesco d'Assisi,

divenne Cardinalizia nel i63j, e le ed Antonio di Padova. Quindi si


Cappelle per san Tommaso d'Aqui- dice che v'intervennero con torcie
no, e dell' ottava de' ss. Pietro , e accese i Cardinali romani, e i Car-
Paolo si considerano tuttora .semi- dinali ascritti alla confraternita, nou
papali^ come dicesi a' loro numeri. che la romana prelatura, tutti ap-
Leggiamo nel Sestini, stampato nel positamente invitati, in uno ai con-
1G34, che a' 3o settembre nella chie- servatori di R.oma, e priore de' capo-
sa di Girolamo degli Schiavoni
s. rioni. Deve poi avvertirsi, che nel-
a Ripetta, se ne celebrava la festa le processioni ed accompagnamento
coir intervento de' Cardinali in cap- per traslazione de' corpi santi, i Car-
pe paonazze, prendendo il Cardinal dinali assumono le cappe paonazze,
titolare la rossa, e i caudatari la ma per autorizzazione del Papa,
sottana e fascia di paonazza seta talvolta usano le cappe rosse per
e ferraiuolone di color nero. Il Dia- accrescere solennità alla funzione. I

rio di Roma del 1720 riporta, che caudatari poi vestono la sottana, e
nella domenica delle Palme, essen- fascia di seta paonazza, col ferraiuo-
dovi la stazione in s. Giovanni in lone di seta nera.
Laterano, i Cardinali solevano in- Le Cappelle Cardinalizie straor-
tervenire al vespero, il quale si ce- dinarie sono le seguenti , le prime
lebrava in quella basilica. Per la fe- delle quali considerandosi Papali so-
sta di s. Bartolomeo, i CardinaU no riportate all' articolo Cappelle
visitavano in abito la chiesa de' ber- Pontificie, che indicheremo col pa-
gamaschi, mandando la scusa chi ragrafo , e numero ove sono de-
non vi andava ; e per qut^lla della scritte.

Madonna di Loreto, in abito visi-


i?,4 GAP CAP
stltuzioni apostoliche, troppo impor-
Tranporto del cafìavere del Papa tando dare sollecitamente un ca-
di
defunto dalla Cappella Si.slì/ia po alla universale. Essendo
Chiesa
alla basilica ifalìcaiia coli' inter' poi la cella del Cardinal Sagripan-
vento del sagro Collegio ^ e sua te nel luogo della cappella di s. Pie-
tumulazione con quello de' Car- tro martire, questo porporato nella
dinali da. lui creati ec. /^. il
§ ricorrenza della festa, la fece orna-
YI delle Cappelle Straordinarie, re, invitando il sagro Collegio a ce-
capo 2.° n. 4- lebrarvi la messa
per cui diversi
,

Novendiali esequie, che i Cardinali Cardinali vi recarono a celebrar-


si

celebrano al de-funto Pontefice j la. Ma la Cappella Cardinalizia, che


§ VI capo 1° n. 5. doveasi celebrare nella chiesa della
Cappella, che precede V entrata Minerva, della quale si tratta al
de' Cardinali in conclave^ il cui de- § IV n. 6, fu celebrata dai consul-
cano celebra alla loro presenza la tori, e dal padre commissario del
messa dello Spirito Santo, § VI capo s. ofiìzio.

2 0, n. 6. JN'el conclave poi talvolta Nel conclave del 1724, per mor-
i Cardinali celebrarono le funzioni, te d' Innocenzo XIII, dai Cardinali
che qui appresso noteremo, ed alcun si fecero tutte le funzioni della set-
Cardinale celebrava anche qualche fe- timana santa, e nel giovedì santo il
sta particolare; mentre ciò che si pra- senatore di Roma Frangipane, come
ticò pei Cardinali morti in sede va- dicemmo di sopra parlando del gio-
cante, entro o fuori del conclave, il vedì santo, si recò formalmente al-
quale fino alla elezione di Pio VI, l' ospedale lateranense, ove assistette
B raschi 3 nel 177^ si celebrò nel alla messa e processione, poi lavò
,

palazzo del Vaticano , lo dicemmo i piedi a dodici sacerdoti pellegrini


al detto § VI, capo 2.° n. 8, trat- in cotta, e berretta, li servì a men-
tando della Cappella per V esequie sa, e li regalò.
de' Cardinali defunti. La qual fun- 1730, per mor-
Nel conclave del
zione, essendo sino al 1724 Cardi- te diBenedetto XIII, per la città
nalizia, da Benedetto XIII fu dichia- di Roma ebbero luogo le consuete
rata Papale. processioni del Corpus Domini^ e
1721 per mor-
Nel conclave del in conclave il sagro Collegio l'ese-
te di Clemente XI, dalla mattina guì portandosi il ss. Sacramento
della domenica delle Palme, fino a dalla Cappella Sistina alla Paolina.
quella di Pasqua furono celebrate , E per la festa de'ss. Pietro e Pao-
diverse funzioni alla presenza dei lo vi furono le consuete illumina-
Cardinali, dal vescovo sagrista. Que- zioni della facciata, colonnato, e cu-
sti pertanto fece la benedizione delle pola vaticana , e le girandole sul
palme , e l'esposizione del s. Sepolcro Castel s. Angelo.
tjella cappella Paolina, con proces- Nel conclave del 174O) per morte
sione de* Cardinali dalla Sistina, con di Clemente XII, nella settimana san-
candele accese in mano, ec, funzioni ta si celebrarono in esso le sagre fun-
che ebbero luogo, senza che mai fos- zioni monsignor Reali maestro
da
sero sospesi gli scrutini per l' elezio- delle cerimonie, assistito da due col-
ne del nuovo Papa, neppure la mat- leghi. Le palme si portarono ad ogni
tina di Pasqua, a tenore delle co- cella dei Cardinali, e se ne manda-
,

GAP CAP \i'y

vano tliori del conclave a' personag- dell* Ascensione ; e nella vigilia di

gi, che sogliono goderne la dispen- Natale incominciò l' universal giu-
sa, il Cardinal Belhiga fece celebra- bileo senza l' apertura delle porte
re nella propria cella la festa di s. sante, essendosi però sospesa, stante
Filippo Neri; e la processione del la sede vacante, la seconda pubbli-
Corpus Domini si eseguì per Ro- cazione di detto giubileo, solita far-
ma col solito ecclesiastico decoro; si nella terza , o quarta domenica
quindi pel caldo della stagione, il di quaresima.
sagro Collegio dispensò il clero per Nel conclave del 1800, celebrato
alcuni giorni dal recarsi processio- nel monistero di s. Giorgio in Ve-
nalniente al conclave. nezia per morte di Pio VI, non il
conclave del 1758, per mor-
jVel Cardinal decano, ma il padre abba-
te di Benedetto XIV , per la festa te Soardi, benedettino dello stesso
del Corpus Domini^ i Cardinali fe- monistero , cantò la messa dello
cero dentro di esso la processione, Spirito Santo.
e quella solenne uscì dalla basilica Nel conclave del 1823, per mor-
vaticana. 11 Cardinal Rezzonico, ve- te di Pio VII, vacò soltanto la ce-
scovo di Padova , che poi restò e- lebrazione della cappella Cardinali-
letto Papa col nome di Clemente zia per l'esaltazione della ss. Cro-
XIII, celebrò in conclave la festa di ce, e perciò i Cardinali non offri-

s. Antonio di Padova, e il Cardinal rono all'arciconfraternita del ss. Cro-


di York quella di s. Luigi Gonzaga. cetìsso lo scudo d' oro.
Nel conclave del 1769, per mor- Nel conclave dell'anno 1829 te-
te di Clemente XIII, ebbero luo- nuto, come quello dell'anno 1823, al
go le funzioni della settimana san- Quirinale, per morte di Leone XII,
ta. Monsignor Landini sagrista be- la mattina delle ceneri, dopo la con-

nedì le palme, che poi si dispensa- sueta messa di monsignor sagrista


rono alle celle, cioè bianche a' Car- il Cardinal Castiglioni, che poi restò
dinali, e di ulivo a' conclavisti; ed eletto Papa col nome di Pio Vili,
il Cardinal vicario vietò gli spari come penitenziere maggiore, vestito
nel sabbato santo al Gloria in ex- di amitlo, cottina e stola, stando
,

celsisj tanto quelli di Castello , che in piedi suU' aliare della Cappella
gli altri per Roma. I sacerdoti con- Paolina, amministrò le ceneri a cia-
clavisti cantarono l'uffizio delle te- scun Cardinale, che le ricevette e-
nebre, intervenendovi i Cardinali. gualmente in piedi. I cerimonieri le
Nel giovedì santo tutti i Cardinali ricevettero genuflessi ed allora il ,

celebrarono messa , comunicando i Cardinale funzionantesi pose a se-


propri conclavisti; il Cardinal vicario deie mitra in capo. Ne' ve-
colla
compartì la santissima Eucaristia a- nerdì di marzo, dopo lo scrutinio
gl' inservienti del conclave, e mon- del giorno, nella Cappella comu-
signor sagrista pose il sepolcro nel- ne , si recitò r inno Vexilla re-
la Paolina. gis, con cinque Pater^ Ave e Glo^
Nel conclave del 1774» per mor- ria^ alla passione di Gesìl Cristo,
te di Clemente XIV, i Cardinali ed analoga oiazione. Quindi da mon-
fecero fare per Roma le missioni signor Perugini sagrista si diede la
in preparazione dell'anno santo, pro- benedizione colla reliquia della ss.

mulgato dal defunto Ponteiice il dì Croce precedentemente esposta, ui


,

126 GAP GAP


Cardinali, e conclavisti. Nelle dome- 46 onde fu risoluto
; che in sede ,

niclie poi di quaresima, nella detta vacante non si può arbitrare di ce-
cappella comune, premesse le lita- lebrarla, pel digiuno che necessa-
nie, e il Tantum ergo, col Santis- riamente si dovrebbe rompere. Nel-
simo esposto, il medesimo sagrista la mattina seguente, solennità del
comparti la benedizione. Finalmen- s. Natale, ad ore sedici i Cardinali
te el)be luogo un triduo a s. Giu- in rocchetto, e croccia si recarono
seppe, ed altro alla ss. Annunziata. nella cappella Paolina ad assistere
Nel giorno però della festa non \i alla messa bassa del Cardinal Pacca
fu funzione alcuna, ne arila chiesa decano, nella quale comunicò i Cardi-
della Minerva, ne in conclave, e ponendo
nali diaconi, i cerimonieri
neppure l'oblazione dello scudo d'oro prima a cadauno la stola bianca
de' Cardinali , all' arcicoufràterilita alla diaconale sulla croccia, dopo di
della ss. Annunziata. che ebbe luogo lo scrutinio, il quale fu
Nel conclave del i83o-3i tenu- eseguito pure nel giorno. Dopo quello
to al palazzo apostolico Quirinale dell'ultimo dì dell'anno i83o, nella
per morte di Pio Vili, ed elezione cappella comune il prelato sagrista
del Papa regnante, vi fu la novena Augustoni intuonò il Te Deum lau-
pel s. Natale, nella cui vigilia, alle damus, coli' assistenza de' Cardinali,
tre ore di notte i Cardinali si re- e conclavisti, a' quali diede la trina
carono, dopo l'invito del cerimo- benedizione ss. Sacramento.
col Il

niere , in compagnia de' conclavisti detto monsignore nella medesima


ecclesiastici , nella Cappella degli cappella, terminato lo scrutinio del
scrutini, cioè della Paolina, e stan- giorno primo del i83i, ricompartì
do ciascun Porporato a' propri stal- la benedizione col Venerabile, pre-
li sovrastati dai baldacchini, assi- messe le litanie, e il Veni Creator
stette alle laudi , e al mattutino Spiritus, Per la festa della cattedra
che intuonò il Cardinal Bartolomeo di s. Pietro, vi fu la recita del re-
Pacca decano , proseguendo i con- lativo inno, e la benedizione col
clavisti , i quali sedevano intor- ss.Sacramento ; a' 2 5 poi dello stes-
no alla gran tavola collocata in so mese di gennaio si fece altret-
mezzo alla Cappella pegli scrutini, tanto nella cappella comune, coli' in-
illuminata da molti candellieri, fun- no in onore di s. Paolo, ricorrendo
zione che durò un'ora, recandovisi la memoria della conversione di lui.
i Cardinali vestiti di sottana, fascia, Fu celebrato per la festa
il triduo
e croccia paonazza, e rocchetto. Vi della Purificazione diMaria Vergine,
fu ventilato il dubbio, se nella san- nel cui giorno non vi fu ne bene-
ta notte dovesse cantar messa il Car- dizione, ne distribuzione di candele,
dinal camerlengo di s. Chiesa, ma perchè fu osservato non essere stata
fu deciso che vivendo il Pontefice, fatta nel conclave per morte di Cle-
e tal Porporato celebrando nella mente XIV. Da tal triduo risultò la
cappella Papale, sebbene non vi sia elezione cotanto bramata del novello
dispensa , il silenzio del Pontefice Papa, che cadde nella persona del
equivale come fosse accordata coe- bellunese Cardinal d. Mauro Cap-
rentemente a quanto dichiarò Bene- pellari camaldolese, che assumendo
detto XIV, come da noi fu riportato al il nome di Gregorio XVI, governa
§ X delle CArPELLE Pontificie num. tuttora la Chiesa di Dio.
,

GAP CAP 127


Oltre alle suddescrilte Cappelle cappa paonazza, il medesimo Car-
straordinarie Cardinalizie, il sagro dinal Corsini, ch'era pure arciprete
Collegio interviene per consuetudi- della basilica. Poi fu posto il cadave-
ne, per volere del Papa, e per invi- re nel mausoleo destinato. Nel 1768
to di qualche Cardinal superiore di le creature di Benedetto XIV, aven-
alcuna chiesa, a diverse, e partico- dogli fatto erigere in s. Pietro un
larmente a quelle, che si registrano magnifico deposito , nel riporvi il

qui appresso. cadavere di lui , eh' era tumulato


Cappella anniversaria delle ese- nella stessa basilica, gli celebrarono
che nella basilica vaticana ce-
cjfiiìej le esequie, invitandovi gli altri col-

lebrano i Cardinali al Pontefice de- leghi. E per non dire di altri , ri-

funto, che li abbia aggregati al se- posando le ceneri di Clemente XIII


nato apostolico, con invito a nome nella predetta patriarcale vaticana,
della prima creatura, non solo alle quivi i suoi nipoti Cardinal Carlo,
concreature, ma ai Cardinali esal- e senatore Rezzonico, opera di coli'

tati da altri Pontefici, che talvolta Canova, gì' innalzarono un sontuoso


sogliono privatamente intervenire monumento, nel quale alla presenza
coll'assistenza de' ministri delle Cap- de' Cardinali fecero collocare il ca-
pelle Cardinalizie. P^. Anniversario davere nel 1782.
PEI Sommi Pontefici defunti, e il Cappella Cardinalizia per V an-
§ VI, capo I, n. 5, ove pure si niversarie di Paolo IV^^
esequie
tratta delle esequie celebrate dai nella chiesa di Maria sopra Miner- s.

Cardinali ai Pontefici loro creatori, va. Questa Cappella fu instituita da


o parenti. Tali cappelle si sogliono s. Pio V nel 5^Qy e si deve celebrare
1

celebrare anco nelle traslazioni dei dalla sagra congregazione del s. olfi-

loro cadaveri , come fece il sagro zio, dai Cardinali, ed altri componenti
Collegio per Benedetto XIII nel la medesima, nel giorno in cui morì
1783, quando il corpo di lui dalla quel Pontefice. V. Anniversario dei
basilica vaticana fu trasportato al- Sommi Pontefici defunti. In quan-
la chiesa di Maria sopra Miner-
s. to poi all'ordine con cui siedono ,

va, canlando la messa in ambedue i componenti la congregazione del


un Cardinale coll'assistenza del sa- s. offizio , in questa , e nelle altre
gro Collegio. Dopo messa in una
la cappelle , cui essa fa celebrare , ed
recitò l'elogio funebre monsignor As- alle quali assiste , si tratta in que-
semanni, nell'altra monsignor Pier- sto stesso articolo al § IV, num. 6,
santi. Avanti tal'epoca, e nel 1 743, il descrivendosi la Cappella di s. Pie-
Cardinal Corsini, nipote di Clemente tro martire.
XII volle far trasportare di notte il Cappella Cardinalizia per un
cadavere di lui dalla basilica vatica- Cardinale della congregazione del
na alla lateranense , ed è perciò s. OJJìzio. Questa pure celebrasi
che prima seguì la ricognizione del nella chiesa di s. Maria sopra Mi-
corpo alla presenza delle creature nerva. I Cardinali membri della
vestite di paonazzo, in cui il nipo- congregazione vi si recano in vesti,
te piangendo ne scuopri, e ricopri cappe, e tutt' altro paonazzo , col
il volto, quindi successe il trasieri- caudatario in soltana , fascia piii>
mento trovandosi a riceverlo sulla nazza, e ferraiuolone nero. Canta
porta di s. Gio. in Laterauo, ed in messa il p. compagno del p. com-^
, ,

iiS GAP GAP


missario dello stesso s. offizio, e vi in , e Clemente XII le fece cele-
assistono i r.mi consultori ed al- brare magnifici funerali nella chie-
tri addetti, nel banco di contro a sa dei ss. XII Apostoli, colla sopra-
quello de' Cardinali ; i prelati in intendenza del maggiordomo prefet-
rocchetto, e mantelletta, i religiosi to de ss. palazzi, e l'assistenza dei
coli 'abito del proprio Ordine, e gli Cardinali al vespero, e mattutino
altri, o con quello che loro convie- colle cappe paonazze, e dopo il so-
ne, o in veste, e ferraiuolone nero, ed lenne trasporto alla basilica vatica-
evvi la dispensa delle candele. Tal na, il capitolo le celebrò l'esequie
Cappella celebrasi allorché muore nella Cappella del coro coli' inter-
un Cardinale della congregazione vento di alcuni Cardinali, i quali in-
facendosi le spese a conto di que- tervennero puranco pel trasferimen-
sta, che le fa pure celebrale ai r.mi to del suo cadavere nel mausoleo e-
consultori , senza V intervento dei rettole nella stessa basilica nel 1 745.
Cardinali. Ed in morte di Giacomo III, ol-
Cappella Cardinalizia anniversa- tre i funerali, che gli fece Clemente
ria pei Cardinali defunti che ap- XIII nel 1766, il di lui figlio Car-
partennero alla congregazione di dinal di Yorck arciprete della basi-
Propaganda Fide^ e pei benefatto- lica vaticana, in questa medesima
ri della medesima, che si celebra basilica fece eseguire particolari ese-
nella chiesa del Collegio Urbano quie, decorate colla presenza de'Car-
dai Cardinali componenti la congre- dinali. Da ultimo nel 18 19, essen-
gazione, dopo la prima congrega- do morta in Roma la regina di
zione delle vacanze autunnali, adu- Spagna Maria Luisa moglie di Car-
nata nel mese di novembre, ve- lo IV, nella basilica di s. Maria
stiti di cappe, e tutt' altro paonaz- Maggiore, Pio VII le fece celebra-
zo, e il caudatario in sottana, e fa- re solenni funerali coli' intervento del
scia paonazza, e ferraiuolone nero. sagro Collegio, il quale talvolta as-
Canta la messa un vescovo assistito sistette all'esequie in alcuna chiesa
dai ministri delle Cappelle Cardina- nazionale, anco a quelle de' sovrani
lizie coir intervento de' Pontijfìcii can- morti fuori di Roma, come avven-
tori, ed evvi la dispensa della can- ne nel 17^4 "^lla chiesa di s. Gia-
dela, tanto ai Cardinali, che ai cau- como degli spagnuoli, per morte di
datari. Luigi I re di Spagna, essendovi
Cappella per V Esequie def So- stata altresì la recita di una orazio-
vrani, in cui il sagro Collegio in- ne fiuiebre.
terviene in cappa paonazza, facen- Cappella Cardinalizia per la fe-
do ognuno nell' entrare in chiesa sta di s. Lucia, a' 1 3 dicembre nel-

r assoluzione a pie del feretro, ma la basilica lateranense. F. Ambascia-


se un diacono s'incontra con un Car- tori, § IV.
dinale vescovo, o con un Cardinale
prete, allora il Cardinal diacono non Processioni dell'ottava della festa
fa r assoluzione, ma solo assistea del Corpus Domini.
quella, che fanno i detti Cardi-
nali. Nel 173^ mori in Roma la I Cardinali protettori d'alcun so-
regina d' Inghilterra Maria Clemen- dalizio, i Cardinali titolari delle ris-

tina Sobieski, moglie di Giacomo pettive chiese, o altri invitati, soglio-


GAP GAP 129
no o portare Sagramento o il ss. , Collegio in abito rosso , non che il
seguirlo in abito e cappe rosse, con Sommo Pontefice. Evvi poi Cappel-
torcia accesa. Però tutto il sagro la Cardinalizia , quando gli Ordini
Collegio interviene alle processioni religiosi, a cui appartiene il Beato
in uno ai vesperi, che si celebrano novello, o altra chiesa, voglia cel'^-

nelle basiliche lateranense, e vatica- brargli un solenne triduo; pratican-


na, ancorché non vi si recasse il Pa- dosi altrettanto con maggior solen-
pa, come descrivesi all' articolo Gap- nità, e frequenza, nei solenni otta-
TELLE Pontificie § X, n. 28. vari , che si fanno a' beati canoniz-
Anticamente varie chiese di Roma zati, diche si tratta all'articolo Ca-
celebrando tal processione invitava- nonizzazione.
no maggior parte de' Cardinali, i
la Nelle chiese nazionali, ed altre
quali vi andavano in vesti e cappe per i solenni Te Deum _, si pratica
rosse, meritando special ricordanza invitarvi il sagro Collegio, e per dire
la processione celebrata dalla chiesa di alcuni esempi, nel 1729 nella
nazionale di s. Maria dell'Anima , il chiesa di s. Luigi de' francesi , fece
cui giro era tutto ricoperto di tende. l'invito per la Cappella, e Te Deum,
L' ambasciatore cesareo precedeva il Cardinal Polignac ministro di quel
con torcie il ss. Sacramento, e i reame, per la nascita del delfino di
Cardinali , due a due , seguivano il Francia erede della corona. Nel
Sagramentato Signore e quel Cardi- ; 1764 per l'elezione di Giuseppe II
nale, che non poteva recarvisi, manda- in re de' romani, si tenne Cappella
va la scusa. La basilica di s. Lorenzo Cardinalizia, col canto dell' inno del-
in Daniaso faceva l'invito non solo la riconoscenza , nella chiesa nazio-
de' Cardinali, ma anche di gran nu- nale di s. Maria dell' Anima , ove
mero di prelati, e talora pure della nell'anno 1 745», erasi fatto altrettan-
camera segreta Pontifìcia. I Cardi- to per quella del padre di lui Fran-
nalisi adunavano in una sala, ove cesco I di Lorena, per invito del
il Cardinal vicecanceWiere, commen- Cardinal Albani protettore degl' im-
datario della chiesa, faceva levar loro periali domimi, e il sagro Collegio,
la mantelletta, in segno di cessione per dispensa di Benedetto XIV, vi
della propria giurisdizione. Nella chie- si recò con vesti rosse e cappe pao-

sa nazionale di s. Luigi de' francesi nazze, sebbene cadesse nell'avvento.


seguiva pure l' invito di que* Cardi- Ma delle altre Cappelle, e sacre
nali attinenti alla corona e corte di funzioni straordinarie, che celebrano
Francia ed in quella di s. Maria
; i Cardinali , specialmente ne' loro
sopra Minerva, ayea luogo l'inter- titoli o diaconali, ed al-
presbiterali,
vento del sagro Collegio. trove, e delle vesti, che usano ec,
Beatificazione A questo articolo . diffusamente si tratta agli articoli

descrivesi la funzione , che celebra rispettivi. V. Cardinali di Santa


la congregazione Cardinalizia dei Romana Chiesa.
Riti, assistendovi i Cardinali di essa
nella basilica di s. Pietro, in cappa § II. Minùitri assistenti alle Cap-
paonazza , mentre il caudatario va pelle Cardinalizie.
in sottana, e fascia paonazza con
ferraiuolone nero. Nel giorno si reca Oltre i monsignori maestri delle
a visitar il nuovo Beato il sagro cerimonie Pontificie, i chierici della
VOL. IX.
, ,

i3o GAP GAP


Cappella Papale, i cappellani comu- » comune delle lendite del collegio
ni , e altri , non che il collegio dei " medesimo.
cappellani cantori, sono principal- In conseguenza di tali disposizio-
mente distinti con la (jualiflca di ni, i cappellani cantori perdettero il

ministri assistenti il diacono, sud- titolo di suddiaconi apostolici, e nel


diacono, e prete assistente al ve- gran pontificale del Papa, servi da
scovo, o arcivescovo, clie celebra suddiacono un prelato di distinzione,
pontificalmente la messa in quasi finche Alessandro VII, nel 1667,
tulle le Cappelle Cardinalizie al- dichiarò gli uditori del sagro tribu-
la presenza del sagi-o Collegio dei nale della Rota suddiaconi apostoli-
Cardinali, nelle diverse chiese di ci. E così similmente lo stesso Sisto
Roma. V fu quello, che incominciò a far
I cantori della Santa Romana invitare prelati distinti per ministra-
Chiesa, lino dai primitivi tempi, era- re da diacono, e da suddiacono nel-
no cappellani del Papa , e insieme le Cappelle Papali, cioè presente il
suddiaconi apostohci, per lo che uno sovrano Pontefice , finché il detto
di essi ministravada suddiacono nel Alessandro VII stabilì, che in per-
solenne pontificaledel Sommo Ge- petuo il prete assistente fosse un ca-
rarca, in cui un Cardinale ha sem- nonico della basilica lateranense, il
pre ministrato da diacono. In tutte diacono un canonico della vaticana,
le altre messe solenni celebrate dai e il suddiacono uno della liberiana,
Cardinali , e dai patriarchi, arcive- siccome meglio dicesi all' articolo
scovi, e vescovi nella Cappella Pon- Canonico , ed al § IV delle Cap-
tificia , due cappellani cantori mini- pelle Pontificie. Vedi.
stravano in qualità di diacono, e di In queste Cappelle il collegio de-
suddiacono. Questa costumanza, ben- gli arcivescovi, e vescovi assistenti al
ché contasse molti secoli di antichità, Pontificio soglio, avendo il diritto di
non piacque al Pontefice Sisto V: onde cantare la messa in tutte le Cappel-
In suprema
coll'autorità della bolla le della curia romana, e nelle dome-
emanata il primo settembre i586, niche dell'avvento, e di quaresima,
dispose in argomento quanto appres- meno la GaiidetCj e la Laetare^ in-
so locchè fu anche meglio dichia-
, nanzi al Pontefice, a' Cardinali, e a
rato da Gregorio XIV colla bolla quei che hanno luogo nelle Cap-
,

Dudiim j de' 6 ottobre i Sg i >» Sì pelle ^ domandò ed


ottenne , che per
» scelgano due cappellani cantori, i prete assistente in tutti i suoi pon-
" quali cessino dal cantare, prenda- tificali, ossia in ogni messa solenne
?» no il nome di cappellani sostituti, non papale, celebrata avanti il sagro
»» cantino messa ogni dì nella ufil- Collegio, e la prelatura, come si

" ciatura quotidiana del palazzo apo- dirà a Cappelle Prelatizie (Fedì),
« stolico , e ministrino in tutte le fosse nominato il segretario prò tem-
w sagre funzioni da diacono , e da pore del collegio medesimo.
» suddiacono non tamen in prae-
, In tal modo si proseguì fino
>* senlia nostra. Alla mancanza dei allo spirare del secolo XVIII, in
*' primi eletti, il collegio de' cap- cui trasportato in Francia Pio VI,
» pellani cantori scelga in perpetuo ed eletto dopo la morte di lui
« altri cappellani sostituti , i quaU nell'anno 1800, Pio VII, questi,
»> sieno sempre pagati dalla massa mediante la congregazione economi-
GAP GAP i3r
ca stabilita pc* sagri palazzi aposto- la chiesa; ma trovandosi non aver
lici, e sue Cappelle, abolì T antico celebrato certo d. Francesco Viviano
iiiiìcio de' due ministri • diacono e di Pescaglia, uno de' tenori cantori
suddiacono alle Cappelle Cardinali- della Cappella Pontifìcia , si vestì
zie, detti cappellani sostituti , e lo subito de' sacri indumenti , e cantò
rese al colle^^io dei cappellani can- la messa assistito dal diacono e sud-
tori, come godeva prima, avendo
il diacono della Cappella , non però
però riguardo, che tal determinazio- dal prete assistente, venendo sem-
ne avesse solo elìetto alla morte dei pre incensato con tre tiri.

due cappellani sostituti d'allora. Die-


tro tale disposi/ione nacquero alcune §. III. Elenco dei vesperi e Cappel-
vertenze di preminenza fra i due le Cardinalizie 3 che hanno luogo
predetti sostituti, e i cappellani can- fra Vanno.
tori, le quali furono decise a favore
dell'intero collegio, da monsignor Ga- 1. Vcspero per la festa della Cat-
votti maggiordomo con decreto dei tedra di s. Pietro in Roma ai
9,3 agosto 1802. Ed è perciò, che 18 gennaio, nella basilica vati-
nell'anno seguente il collegio rientrò cana.
interamente, e pacificamente nel suo 2. Cappella coli' esposizione del ss.
antico privilegio, e diritto, di far ser- Sacramento, nel giovedì di sessa-
vire da diacono , e da suddiacono gesima, nella basilica di s. Lo-
due cappellani cantori scegliendosi , renzo in Damaso.
ogni volta chi deve esercitare tale 3. Cappella colla esposizione del ss.

uflicio, e facendogli godere e fruire le Sacramento, nella domenica di


dispense di cera ed incerti che vi
, quinquagesima, nella chiesa del
sono in alcune Cappelle, oltre le pro- Gesù, de' pp. gesuiti.
pine in quelle , che si celebrano ad 4. Cappella per la festa di s. Tom-
ogni Cardinale alla sua morte; seb- maso d'Aquino, a' 7 marzo, nella
bene dopo Benedetto XI II, per aver- chiesa di s. Maria sopra Miner-
le egli dichiarate Papali, i ministri va, de' pp. domenicani. '

assistenti sieno i tre canonici delle 5. Cappella per la festa di S.Fran-


tre patriarcali. cesca romana, a' 9 marzo, nella
Leggiamo ne'Diarii mss. de' ce- chiesa di s. Maria Nuova, dei
rimonieri Pontificii compilati nel pp. Olivetani.
pontificato di Clemente XI, che ce- 6. Cappella per la festa di s. Pie-
lebrandosi, a' 7 marzo 171 1, nella tro martire , a' 29 aprile , nella
chiesa di •
s. Maria sopra Minerva, chiesa di s. Maria sopra Miner-
la consueta cappella Cardinalizia ,
va, de' pp. domenicani.
in cui dovea cantar la messa mon- 7. Vcspero di Pasqua, nella basilica
signor arcivescovo di Teodosia vi- di s. Maria Maggiore.
cegei-ente, essendo sonata l'ora deci- 8. Cappella per la festa di s. Ivo,
masesta in cui già doveasi celebrare, a* 19 maggio, nella chiesa del-
i Cardinali vedendo, che tal prelato l'archiginnasio, e università r()-

tardava, ordinarono ai maestri di ce- mana.


rimonie, che se non vi era altri, can- q. Vcspero dell* Ascensione del Si-
tasse la messa un religioso domenica- gnore, nella basilica laternnense.
nt), da' fiati del qual ordine è ofiiziata IO. Vcspero per la festa della na-
1 5 ,,

j3? gap CAP


tività di s. Gio. Battista, a' ^4 cembre, nella basilica di s. Ma-
giugno, nella basilica lateranense. ria Maggiore.
1 . Vespero per la festa de' ss. Pie- 2 3. Vespero per la festa di s. Gio-
tro e Paolo, a' 29 giugno, nella vanni apostolo, ed evangelista, ai
basilica vaticana. 27 dicembre, nella basilica late-
11. Cappella per l'ottava de' ss. Pie- ranense.
tro e Paolo, a' 6 luglio, nella ba- 24. Cappella per la festa di s.Toni'
silica lateranense. maso Cantuariense, a' 29 dicem-
i3. Cappella per la festa di s. Bo- bre, che si celebra dai Cardinali
naventura Cardinale, a' 1 4 luglio, della sagra Congregazione della
nella basilica de' ss. XII Apostoli, immunità ecclesiastica, nella chie-
de* pp. conventuali. sa del collegio inglese.
1 4. Cappella per la festa di s. Vin-
cenzo de Paolis, a' 19 luglio, nella Le suaccennate sacre funzioni
chiesa de' signori della missione, meno i vesperi dello stesso giorno
da lui istituiti. delle festività , ed eccettuate quel-
i5. Vespero per la festa di s. Ma- le del giovedì di sessagesima, di s.

ria della Neve, a' 5 agosto, nella Pietro martire, e di s. Vincenzo de


basilica di santa Maria Maggio- Paolis , le quali si celebrano per
re, nel giorno della sua dedica- invito, e per consuetudine senza l'in-
zione. tervento de' ministri assistenti alle

16. Vespero per la festa dell'As- Cappelle Cardinalizie, e senza quello


sunzione al cielo della b. Vergi- de' cantori Pontificii, sono annual-
i5 agosto, nella basilica di
ne, a' mente pubblicate nel libretto inti-

s. Maria Maggiore. tolalo: « Denunciatio dierum qui-


17. Cappella per la festa di s. Lo- M bus hoc anno Capellae Papales
dovico IX re di Francia, a' 2 « et Cardinalitiae habentur, et prae-
agosto nella chiesa nazionale di « scriptio colorum, quos iisdem die-
s. Luigi de' francesi. » bus in cappis induent E. mi et
18. Cappella per la festa della esal- » R.mi. D.D. Cardinales ".
tazione della ss. Croce, a' i4 set-

tembre, nella chiesa di s. Mar- § IV. Vesperi e Cappelle Cardi'


cello de'pp. serviti. nalizie annuali ed ordinarie .

19. Vespero per l'anniversario della


dedicazione della basilica latera- I. Vespero per la festa della cat-
nense, a'9 novembre, nella stessa tedra di s. Pietro in Roma^ ai
basilica. 18 gennaio, nella basilica Va-
20. Vespero per l'anniversario del- ticana.
la dedicazione della basilica vati-
cana, a' 1 8 novembre, nella stessa I secondi vesperi di tal festività
basilica. si celebrano solennemente nella pa-
2 1 . Cappella per la festa di s. Ca- triarcale basilica di s. Pietro da
terina vergine e martire, a' 25 quel capitolo, nella cappella del co-
novembre, nella chiesa del suo ro. Invita il sagro Collegio, median-
nome a' Funari, dell'annesso con- te biglietto d'uso, il Cardinal arci-
servatorio. prete, che lo riceve nella camera
22. Vespero del s. Natale, a' 25 di- capitolare, e poi ringrazia indivi-
GAP CAP i33
(ìualmentfe ogni Cardinale a' rispet- cattedra romana per la musica dei
tivi prima di terminare il
stalli ,
più valenti maestri, fra' quali si

vespero, con un inchino. Egli assu- cantano le composizioni del Pitoni,


me la cappa rossa, e la propria fa- del Jomelli , e di altri celebri uo-
miglia di livrea prende quella di mini, eseguite non solo da due
gala; gli altri Cardinali vi si reca- scelti coli, ma dai bravi cantori
no con vesti rosse, e cappe paonaz- romani, e forestieri.

ze, e i caudatari con sottana , e


fascia di seta paonazza, e ferraiuo- 2. Cappella coW esposizione del ss.

lone di seta nero, eh' è l' abito cui Sagramento nel giovedì di ses-
usano nelle Cappelle e vesperi Car- sagesima^ nella basilica di san
dinalizi. Lorenzo in Damaso.
Adunati i Cardinali nella came-
ra capitolare, e prese le cappe, si In tal mattina si fa all'altare prin-
racano alla cappella del coro pre- una solenne espo-
cipale della basilica
ceduti da quel capitolo col seguen- sizione del Sacramento in forma di
ss.

te ordine, cioè: Incedono due cu- quarant'ore, dopo la messa cantata.


stodi di chiesa in abito talare pao- A questa il Cardinal vice-cancelliere,
nazzo di saia con fascia simile di come commendatario di detta chiesa,
seta, aventi mezzo il collettore
in invita i Cardinali, i quali vi si reca-
delle messe, vestito con abito tala- no in abiti, e cappe paonazze, che
re paonazzo, con toga del medesi- assumono nelle camere di contro la
mo colore, con rivolti di seta cre- sagrestia ove si riuniscono ;
quindi
misi, portando tutti e tre in mano collegialmente, preceduti dal capito-
delle aste foderate di velluto rosso, lo, si recano in chiesa, visitano Ge-
decorate nell'estremità degli stem- sù Sacramentato chiuso nel ciborio,
mi del capitolo ; indi la croce capi- e passano ai posti a conni evange-
tolare astata, in mezzo a due ac- liiyprendendo luogo a quello del-
coliti ceroferari ,
poscia in cotta i l' monsignor vicario coll'in-
epistola
seminaristi vaticani, i chierici bene- tero capitolo. Canta messa un ve-
ficiati, i beilbfìciati, i canonici in scovo, o un canonico della basilica
cappa; quattro beneficiati in pivia- assistito dai beneficiati di essa, co-
le, e un canonico ebdomadario an- me lo sono i cantori. Espostasi coi
ch'esso in piviale, e da ultimo il sohti riti la ss. Eucaristia, si porta-
sagro Collegio. Entrata la processio- no le torcie a' Cardinali, si canta il

ne nella cappella del coro, i Cardi- Tantum ergo_, ed ha termine la fun-


nali siedono agli stalli de' canonici zione, col ringraziamento, che fa il
dalla parte del vangelo ,
prendendo Cardinal vice - cancelliere ad ogni
l'ultimo posto il Cardinal arciprete: Porporato suo collega, rilasciandosi
mentre i canonici alcuni vanno al al caudatario la torcia.
lato del vangelo, e tutti gli altri da Prima questa esposizione si face-
quello dell'epistola, prendendo i con- va a spese del Cardinal commenda-
sueti luoghi il restante del capitolo, tario ed è perciò, che il Cardinal
:

ciò che suole praticarsi anche nelle Ottoboni, nipote di Alessandro Vili,
altre basiliche nella celebrazione dei nel 1700, fece fare una sontuosa
secondi vesperi coli' intervento de* Car- macchina per collocarvi i copiosi
dinali. Si distinguono questi per la lumi, e il tabernacolo col Venera-
, ,

r34 OAP CAP


bile. Attualmente la camera aposto- ratorio, ove poi prendono le cappe
lica supplisce alla spesa della cera violacee eguali al colore delle vesti.
toccando al capitolo pensare al re- Quindi procedendo i piti anziani
sto, a cui poi rimane la cera avan- due a due collegialmente , accom-
zata. Il Sommo Pontefice colla sua pagnati dai propri famigliari nobili,
corte suol visitare il ss. Sacramento, siportano in chiesa ad orare al ss.
nello stesso giorno, o nel seguente, Sacramento chiuso nel ciborio nella
e poi ammette il capitolo al bacio Cappella di s. Ignazio, e poscia pas-
del piede in sagrestia. sano alla quadratura de' bandii.
Suole cantare la messa un patriar-
3. Cappella colV esposizione del ss. ca, arcivescovo, o vescovo assistito
Sacramento nella domenica di dai ministri delle Cappelle Cardina-
quinquagesima nella chiesa del j, lizie, cui rispondono i cantori Pon-

Gesù dei pp, gesuiti. tificii dal coretto dell' altare. Dopo
r evangelo un p. della compagnia
Chiamasi quinquagesima, perchè di Gesìli, che d'ordinario è quello, il
da questo giorno sino a quello del- quale dovrà poi fare la predica qua-
la Pasqua di risurrezione, vi sono resimale in pulpito a carmi epislo-
cinquanta giorni , ed anticamente lae, in cotta e berretta pronunzia
da questa domenica s'incominciava in idioma italiano, un discorso sul
a digiunare, come oggi si pratica Sacramentato Signore. All'oftertorio
dalla Chiesa orientale, onde chia- si canta il mottetto Memor csto ver-
mavasi Dominica carnis privium. bi tui. Collocatosi r ostensorio nel
In detta mattina all' altare mag- tabernacolo, il coro canta il Tan-
giore , a spese della congregazione tum ergOy il celebrante incensa il

dei Nobili , ivi istituita, si fa una Santissimo, e poi dice l'orazione con
magnifica esposizione in forma di cui si termina la cappella, ringra-
quarant' ore^ cappella che fu intro- ziando il Cardinal decano, uno ad
dotta dopo il 1629, non venendo uno, i col leghi.

indicata nel libro delle regole di tal Si divota e sontuosa esposizione


pia Congregazione, denominata del- dura sino al martedì sera, nella
l'Assunta, stampato in detto anno, quale comparte la benedizione un
per cui anticamente invitavano i vescovo, coU'assistenza del senato ro-
Cardinali alcuni cavalieri deputati mano, solendo nel detto periodo di
dalla medesima, i quali in uno al tempo recarsi il Papa colla sua cor-
Cardinal protettore li ricevevano al- te ad adorare la ss. Eucaristia, do-
la porteria della casa professa de' ge- po di che ammette il p. generale
suiti, e li accompagnavano al conti- colla religiosa famiglia al bacio del
guo oratorio, e poi nel porsi il San- piede nella sagrestia.
tissimo nel tabernacolo, sostenevano Oltre le regole della Congrega-
le torcie accese. zione deW Assunta nella casa pro-
Ora r invito a' Cardinali si fa fessa di Gesìi, abbiamo la Relazio-
dal Cardinal decano, che insieme ne dell' apparato fatto nella chiesa
al p». generale della compagnia, e del Gesìt per le quarant' ore nel
ad alcuni religiosi di essa, li incon- i656, dai signori della congrega-
trano alla porteria , e accompagna- zione dell'Assunta, nonché nel 1 66'^>j
no nella cappella del menzionato o- La dichiarazione dell'apparato espo-
, ,

GAP GAP i35


sto nella chiesa del Gesù per le dai cursori Pontificii, per cui viene
qiinrani' ore dai nobili della con^ considerata, e chiamata semi-papale
girgrtzione dell'Assunta nel 1671; incedendovi perciò i caudatari de'Car-
1(1 Relazione della splendidissima dinali in croccia paonazza, come nelle
macchina pel 1700, ec. Cappelle Papali. Diffatti, sino ai pri-
mordi del secolo XVIU, il Pontefice
4. Cappella per la festa di san
medesimo nel concistoro, o in altra
Tommaso d'Aquino^ a 7 mai'zo,
funzione piìi prossima alla festa del
nella Chiesa di s. Maria sopra
santo dottore, soleva raccomandare
Minerva j de' pp. Domenicani.
al Cardinal decano del sagro Colle-
Fino dal 14^7 si trova memoria gio r intervento ed assistenza de'Car-
della celebrazione di questa Cappella, dinali a tal Cappella. Sappiamo poi
maestro delle cerimonie
lasciataci dal che, nel 1764, nel pontificato di
liurcardo nel suo Diario, ove dice: Clemente XIII, ricorrendo la festi-
« VII martii, festum s. Thomae de vità di s. Tommaso nel dì delle
« Aquino in Minerva, ubi R. P. D. ceneri, fu trasportata la celebrazione
« Slephanus archiep. patracen. et della Cappella al giorno seguente,
j* episcopus torcellen. celebravit mis- siccome praticasi quando cade in
« sani solemnem Sermonem giorno di domenica.
M fecit post evangelium INIartinus I Cardinali si adunano in sagre-
>* de Minerà clericus albanen., dioe- stia, che è una delle piti celebri
>* cesis, scutifer rev. dom. Card. per esservi stati eletti nel i43i,
M sen. Interfuerunt reverendiss. d.d. Eugenio IV, e nel i447 Nicolò V.
»» Cardinales. " Questa istituzione si Indi sulle vesti paonazze assunte le
attribuisce al Cardinal napoletano cappe di tal colore, processionalmente
da Paridj de Grassis il , quale cosi si recano in chiesa e dopo aver ,

ne parla nel suo Diario del i5ro, adorato il Santissimo chiuso nel
a' 7 marzo »» Missa in festo
: s. Tho- ciborio, vanno alla cappella dedi-
>t mae de Aquino in ecclesia de Mi- cata a s. Tommaso, ove celebra
»* nerva prsesentibus Cardinalibus .... pontificalmente la messa un vescovo,
w Card, neapolitanus qui causa, et servito dai ministri assistenti alle
w origo est hujus consuetudinis Cappelle Cardinalizie. I cantori Pon-
>* absens erat infirmus. " Però leg« tificii dopo l'offertorio cantano il

giamo nel Novaes, Vita di Paolo mottetto a quattro voci: Doctor O


IV^ tom. VII, pag. 187, che quel optimc, composto dal De Grandis,
Pontefice eletto nel i555, ordino come ci avvisa l'Adami a pag. i56
la cappella Cardinalizia nella chiesa delle sue Osservazioni per ben re-
di s. Maria sopra Minerva nel gior- golare il coro della Cappella Pon-
no dedicato a celebrare la memoria tificia . Dopo la messa un reli- .

di s. Tommaso d'Aquino, le cui lodi gioso domenicano studente di teo-


egli stesso egregiamente espose al logia recita un'orazione latina iu
sagro Collegio con un'orazione lati- lode di s. Tommaso d'Aquino. Il

na, primo giorno che questa


nel Cardinal titolare riceve in sagrestia
solennità ebbe principio. Certo è, il sagro Collegio, assume la cappa
che questa Cappella, benché Cardi- del colore di quella de'colleghi, e nel
nalizia, tultavolta per un privilegio recarsi in chiesa prende l' ultimo
particolare di consuetudine, s'iuliuii^ luogo; ma allo stallo prende quello
i36 GAP GAP
che per anzianità compete, ne gli » Cardìnalibus s. Rit. Congi^egat. et
ringrazia, perchè non dee invitare, « Cseremon. et Cardinalibus roraa-
appunto perchè si considera questa " nis invitatis omnibus Roma?
Cappella intimata in nome del Papa. » artistaenon laborant , et apothecoe
« fuerunt clauScC propter devotionem
5. Cappella per la festa di santa « hujus sanctaeromanae quam advoca-
Francesca Romana ^ a'c^ marzo, » tam hujus Urbis Pop. Rom. ele-
nella chiesa di s. Maria Nuova git." Anzi Gio. Francesco Firmano
de" pp. Olivetani^ in campo Fac- racconta, che la stessa Cappella Cardi-
cino. nalizia fu celebrata in questa chiesa
anche prima della canonizzazione
Clemente Vili determinò ca- si di Francesca, giacche nel Diario
s.

nonizzare questa gran serva di Dio, del i532 a' 9 marzo, nel pontificato
onore delle matrone romane, e fon- di Clemente VII scrisse quanto se-
datrice nel 1425 delle oblate bene- gue: « In festo b. Franciscae Roma-
dettine della congregazione di monte « nae, vulgariter dictae sancta Ceco-
Oli veto, volgarmente di Tor
dette » bilia, celebravit, praesentibus quasi
de" Specchi, dal luogo ov'esse dimo- » omnibus Cardinalibus, in ecclesia
rano, perchè nel giorno anniversario j*S. M. Novae episcopus Columna.
della morte di lei , avvenuta a' 9 « Fuit magnus populus, et vix po-
marzo i44^> ^^ celebrava come di « tuit stare in dieta ecclesia. " La
precetto dalla curia capitolina, dalla continuazione di quest' uso viene con-
quale ogni anno si portava alla fermata dal citato Alaleona, il quale
chiesa di s. Maria Nuova nell' an- , nel Diario del 1 60 1 , regnando Cle-
tico Foro Romano detto ora Campo mente VIII, registrò queste parole :

Vaccino, o Boario, in cui si conserva « Fuit cantata missa de festo d.


il corpo di lei, l'offerta di un calice j* quadraginta martyrum in ecclesia
d'argento, con torcie di cera. Nel M s. Mariae Novae prò solemni die
giorno medesimo si recitava in detta « colendo b. Franciscae romanae ec.
chiesa un panegirico delle sue virtù « praesentibus Cardinalibus cum cap-
alla presenza di molti Cardinali , e si >* pis violaceis, et missam cantavit
facevano altre singolari particolarità ; M archiepiscopus Ragusinus .... ab-
ma essendo morto, ebbe la gloria di » soluta missa, stationem habuit in
farla registrare nel catalogo de' santi, »» honorem, et laudem prasdictae b.
Paolo V, nel 1608 a* 29 maggio. *# Franciscae R. D. Pompejus Ugo-
Quindi nell'anno seguente nella pre- « nius, in habitu suo quotidiano.
detta chiesa fu cominciata la stabile )» Cardinales in totum fuerant de-
celebrazione di questa Cappella nel >» cem. <t La quale orazione fu stam-
di della sua festa, che venne dagli pata con questo titolo: « De beata
artisti romani osservata come di pre- >» Francisca Romana, Oratio habita
cetto ; ed ecco quanto su ciò racconta » in solemnibus sacris, quae ad ejus
il maestro di cerimonie Paolo Ala- » honorem Romae in aedibas s. Ma-
leona: >» In festo s. Franciscse Ro- « riae Novae, ubi ejusdem corpus
» mance in ecclesia s. Marise Novae, « quiescit, cum pluribus Cardi nali-
M in qua est depositum corpus prae- >» bus j'omanisque magistratibus prae-
« fatae s. Franciscae, fuit cantata w sentibus, et magna adstante he-
>i missa episcopalis, praesentibus d.d. « quentia civium sunt celebratae
GAP CAP i37
» anno salutis 1 60 1
, oct. id. martii
'*.
lazzo si fa In predica, la Cappella
Invita i Cardinali a questa Cap- Cardinalizia si celebra il giorno in-
pella, non solo il Cardinal protet- nanzi, ovvero si canta la sola com-
tore de'monaci Olivetani, ma anche pieta nello stesso giorno, come ac-
il magistrato Romano, o conserva- cadde tempi nostri nel pontificato
a'

tori. La ragione di questo duplice di Leone XII e nel secolo decorso


,

invito si è, che ogni anno la ven. nel 1725 sotto Benedetto XIII, e
casa di Tor de' Specchi richiede nel lySi sotto Clemente XII, per-
direttamente al Papa il permesso chè ricorreva in giorno di venerdì,
per la consueta celebrazione della mentre nel pontificato di Clemente
Cappella di s. Francesca, ed in ap- XIII, nel 1764, si tenne vespero nel
presso officia anche il Cardinal de- dì precedente, perchè la mattina i
cano, dal quale si reca ancora il Cardinali aveano assistito alla Cap-
priore de* capo-rioni per conoscere pella di s. Tommaso d'Aquino, che
il giorno, e l'ora in cui egli vo- era stata posticipata.
glia stabilire la Cappella, per darne Nel monistero delle monache di
personalmente avviso al Cardinal Tor de' Specchi evvi una sontuosa
protettore degli Olivetani, facendo chiesa dedicata alla detta santa, la
in seguito intimare, per mezzo del quale in uno al monistero, ne'primi
capitano dei capotori, gli altri Car- vesperi , o nell' oltavario di questa
dinali. Ed è perciò, che il sagro festività, si suole visitare dal Papa,
Collegio nel giorno della Cappella seguito dalla sua corte.
è ricevuto nella porteria del conti-
guo monistero dai deputati delle 6. Cappella per la festa di s, Pie-
suddette monache di Tor de' Spec- tro martire j ^' 29 aprile, nella
chi, ove pure si celebra solenne- chiesa di s. Maria sopra Miner-

mente tal festa, e dal Cardinal pro- va dei pp. domenicani,


tettore nelle stanze del p. abbate
di governo del monistero, il quale Celebrano questa Cappella i Car-
fa il ricevimento con detto Cardi- dinali della congregazione del s. Of-
nale. All'ora della funzione sulle fizio, insieme agli altri personaggi,
vesti paonazze prendono le cappe che la compongono, prendendo luo-
di egual colore, e preceduti da un go con quest' ordine equivalente a ,

maestro di cerimonie, scendono nella quello, che si osserva nella Cappella


contigua chiesa, ove celebra la mes- Pontifìcia. I Cardinali siedono secon-
sa pontificale un vescovo, assistito do la loro anzianità di vescovi, preti,
dai ministri delle Cappelle Cardina- e diaconi, e il segretario Cardinale
lizie , cantandosi all' offertorio dai ha il luogo, che con tal ordine gli

Pontifìcii cantori il mottetto: l^eni compete. I consultori prendono luogo


Sponsa Christtj del famigerato Pa- in questo modo i patriarchi, se vi :

lestrina. Cardinal protettore, che


Il sono, secondo la dignità, cioè pel
prende luogo secondo la sua anzia- primo quello di Costantinopoli, poi
nità, terminata la messa, ringrazia l'Alessandrino, indi l'Antiocheno, e
ogni Cardinale. Se poi la festa cade per r ultimo il Gerosolimitano. Suc-
di domenica, in cui evvi Cappella cedono gli arcivescovi, e vescovi per
nel palazzo apostolico, o di venerdì, anzianità, e i prelati con quella gia-
nel qual giorno nel medesimo pa- dazione, che osservano nella Cappel-
,

i38 GAP CAP


la Papale. Monsignor assessóre non
ha posto distinto, nja quello che gli 7. Fespcro di Pasqua nella basilica
tocca della sua prelatura ; e, se è di s. Maria Maggiore.
protono tario apostolico prende la ,

mano maestro generale dei do-


al
menicani. Questi e il p. maestro , Per questi secondi vesperi fa l'in-
del sagro palazzo egualmente siedo- vito Cardinal arciprete, ed i ve-
il

no, secondo il posto che godono in speri si celebrano all' altare Papale.
Cappella, cioè il generale dopo i I Cardinali v' intervengono in vesti,
J)rotonotari apostolici, e il p. mae- e cappe rosse, co' servi in livrea di
stro dal sagro palazzo dopo gli udi- gala. Intuona un canonico della ba-
tori di Rota. Il p. commissario sie- silica costituito in dignità episcopa-
de appresso a tutti i prelati , indi le, e terminato che sia il vespero
il p. consultore de' conventuali. Se evvi dallo stesso altare l'estensione
ilsuperiore de' domenicani non è delle reliquie.
maestro generale, ma vicario gene- Anticamente per questa solennità,
rale , siede dopo il commissario , e oltre il vespero che si celebrava a-
prima del detto consultore de' con- vanti al Papa nella sua Cappella se-
ventuali. Gli altri consultori siedo- greta [f^edi), aveano luogo i solenni
no tutti secondo la propria anziani- secondi vesperi, oltreché a S. M. Mag-
tà, e quindi prende luogo il p. com- giore,anco a s. Giovanni in Lalerano,
pagno del commissario , dopo il
p. ove pure si mostravano le reliquie,
quale sogliono ammettersi l'avvoca- e i Cardinali, che si dividevano in
to fiscale, l'avvocato de' rei, il som- ambedue le basiliche egualmente
misla, e il caponotaro. assumevano la cappa lossa. Di que-
I Cardinali vi si recano in vesti, sti due vesperi si leggono le me-
e cappe paonazze, e il p. compagno morie principalmente negli anni 1722,
del p. commissario canta la messa e nel 1726 ; ed in quello di s. Maria
assistito dai suoi correligiosi dome- Maggiore intervenne anche Benedet-
nicani, cioè dal diacono , e suddia- to ini.
cono, il quale porta a baciare la Nella basilica di s. Pietro, prima
pace ai Cardinali, consultori ec; Ter- de' secondi vesperi di questa solen-
minata la messa, un religioso do- nità, dal capitolo vaticano si fa una
menicano, fra due chierici in cotta, processione, detta volgarmente delle
in memoria ed onore del martirio tre Marie, illustrata dal Dionigi, Anti-
intrepidamente sofferto dal santo, quissimi vespcrarnm paschalium, ec.

dispensa ai sunnominati un fiore Ronifc 1789; indi dopo il vespero,


fìnto, o ramo d'ulivo benedetto, che il predicatore quadragesimale nel ca-

si vogliono preservatori dai fulmini e pitolo pronunzia la penultima pre-


dalle tempeste ; ed altre volte questa dica, che talora ascoltarono i Pon-
dispensa consisteva in rami di fiori, tefici, come fece Clemente XI, nel
e in rami di palme. Terminata la 17 19. Nella stessa basiHca nel di
funzione, i Cardinali, e gli altri pri- segueiìte, prima deir ostensione del-
ma di partire, passano ad orare al- le reliquie, il vespero si celebrava col-
l'altare del santo, giacché la messa l'assistenza de' Cardinali, lo che ebbe
si celebra all' aitar maggiore. luogo sino al XVHI secolo.
GAP GAP i39
y* sanclorum , et vigilia nativitalis
8. Cappella per la festa di s. L>o^ » Domini quando venit in doini-
,

a ic) maggio, nella cldesa del- » nica, et alias, quando occurrit,


l'archiginnasio j o uni^'ersilà ro- » equitant bis ad palatium ".
mana. Con invito pertanto del collegio
degli avvocati concistoriali, nella sun-
Essa si celebra per onorare la me- nominata chiesa dell' archiginnasio
moria di s. Ivo, prete, e confesso- romano in tal giorno canta messa
,

re della diocesi di Freguier; ma pri- un vescovo assistito dai ministri del-


ma che il Borromini edilìcasse la le Cappelle Cardinalizie, coli' inter-p
suddetta chiesa, si teneva in quella vento de' Cardinali colle cappe pao-
di s. Ivo de' brittanni , co' vesperi nazze, degli stessi avvocati concisto-
precedenti, a' quali eziandio soleva- riali in cappa serrata , de' procura-
no assistere i Cardinali. Di che ne tori di collegio della romana curia,
fa sicura testimonianza il cerimonie- e di tutti i lettori dell' università.
re Giovanni Burcardo nel Diario Dopo il vangelo, un giovane eccle-
del i5oi, ove notò a' i8 maggio: siastico studente di legge nella me-
?' Feria tertia primae vesperac festi desima, pronunzia un'orazione lati-

« s. Ivonis confessoris advocali paU' na in lode del santo. Il mottetto al-


« peruin R. P. D. Petrus episco-
. l' offertorio ; Iste est, qui ante Deum,
^» pus Calmensis celebravit vesperas del Palestrina, viene cantato dai Pon-
« in ecclesia ejusdem sancii, hospi- tiflcii cantori , e terminata la fun-
>y talis britaunorum , Rmis. D. D. zione, si fa la dispensa di un maz-
« sanctae Praxedis, Alexandrino, Cu- zetto di fiori freschi.
« sentino, Gapuq. Senense, s. Seve-
M rini, et Farnesio Gardinalibus pra;- 9. Ve spero dell' Ascensione del Si-
« sentibus". Adduce poi il motivo, gnore nella basilica laieranense.
per cui i Cardinali non intervenne-
ro alla messa cantata nel giorno se- Il Cardinal arciprete di .s. Gio-
guente dallo stesso vescovo « Die : vanni in Laterano invita il sagro
» Mercurii sequentis XIX dicti men- Collegio ai secondi vesperi di que-
« sis maji festo ejusdem sancti, idem sta solennità, lo riceve, prende ne-
« episcopus celebravit missam . . . gli stalli dell'altare Papale l'ultimo
« absque alicujus Cardinalis prae- posto, e poi ad uno ad uno ringra-
M sentia . . . Festum hujus sancti zia i Cardinali, che vi si recano in

« non fuit hodie per auditores, et vesti rosse, e cappa paonazza, e do-
« advocatos in basilica s. Petri ce- mestici in gala , ma T arciprete as-
5>lebratum, sed in aliam diem trans- sume la cappa rossa. Un canoni-
yì latum Auditoribus, et advo-
. . . co ornato della dignità episcopale,
« catis allegantibus, Cardinales non coli' assistenza de' benefiziati in pi-
« debere hoc in die equitaie, et viale, intona il vespero.
y* hodie essent vesperoe papales ( Ad-
10. Vespero per la festa della na-
>y soensionis). Sed non erat conve-
tività di s. Gio. Battista^ ai 24
" niens haec translatio, nec audito-
giugno, nella basilica laterancnse,
»» rum et advocatorum allegatio.
" Nam Cardinales in diG jovis san- I Cardinali, che sono invitati, e
» età, veneris sancta, lesto onmium poi ringraziati dall'arciprete, vi si
1 ,

i4o GAP CAP


recano co' domestici in livrea di ga- ci sul cornicione della cupola; ma
la, in vesti rosse, e cappe paonazze; per la distanza 1' eco degli altri co-

ma se tal festa cade nell'ottava del ri non poteva corrispondervi rego-


Corpus Domini 3 assumono le cap- larmente. Quando Benedetto XIV,
pe rosse, essendo esposto il ss. Sa- nel 1743, volle rendere più Solenne
cramento, del qual colore è sempre la celebrazione della festa de' bb.
quella dell' arciprete. AH' altare Pa- apostoli con instituirne l'ottava , ap-
pale un vescovo canonico della ba- provò quella di questi secondi vespe-
silica pontificalmente celebra questi ri, e ne comandò la continuazione.

secondi vesperi, osservandosi nel re-


sto le consuete cerimonie. 12. Cappella per follava de^ ss. Pie-
tro e Paolo, a' 6 luglio, nella ba-
1 . Vespero per la festa de* ss. silica lateranense.
Pietro e Paolo a' 29 giugno, nel-
^

la basilica vaticana. Desiderando il Pontefice Benedet-


to XIV di accrescere maggiormen-
Invita il Cardinal arciprete i Car- te in Roma culto de' principi de-
il

dinali, che vi si recano in vesti e gli apostoli bb. Pietro e Paolo


cappe rosse, co' servi colle livree di nel primo aprile i743, emanò la
gala. L'arciprete riceve il sagro Col- bolla Admirabilis, con cui ordinò,
legio, poi lo ringrazia, e prende luo- che la loro festa si celebrasse so-
go nel!' ultimo stallo. In questo ve- lennemente dalla capitale del cri-
spero solenne vi cantano , oltre il stianesimo per otto giorni, e che
coro vaticano della Cappella Giulia, neir ultimo di questi, si dovesse di-
i migliori cantori di Roma, con due re la messa solenne, coli' intervento
copiosissimi cori, che si erigono la- del sagro Collegio nella basilica la-
teralmente all'altare Papale, accom- teranense, come quella, nella quale
pagnati da diversi organi, e contra- si conservano le teste di questi santi
bassi. I cantori della basilica stanno apostoli. E perciò, che nel detto an-
in cotta, e gli altri co' propri abiti. no andò egli stesso per tempo in
I Cardinali siedono a destra, e i ca- detta patriarcale, a celebrarvi la mes-
nonici a sinistra, mentre il resto del sa bassa, per rendere piti sagro il

capitolo siede in mezzo verso l'al- principio di tal funzione. Gli suc-
tare della Cattedra ; e sei benefiziati cesse nel Pontificato, nel 1759, ed
in piviale servono il vescovo cano- in egual giorno Clemente XIII, il

nico ( che pontificalmente intuona quale per tutto il tempo che visse,

questi secondi vesperi ) , e preinto- dovendo i Cardinali recarsi nella


nano le antifone. Per solito il pri- Cappella Pontificia per quella anni-
mo salmo è composizione di Pito- versaria di sua creazione, dispose,
ni, il secondo di Jomelli a due co- che Io stesso capitolo lateranense
ri, il terzo di Buroni, e l'inno è del assistesse alla messa , cui avrebbe
detto Jomelli, riuscendo la musica pontificalmente cantato un vescovo
meravigliosa, imponente, e somma- canonico, recandosi poi nel giorno
mente armoniosa. Il zelante monsi- egli stesso in persona a venerare le
gnor Olivieri, allorquando era eco- sagre teste. IV on è poi a tacersi, che

nomo della r. fabbrica di s. Pietro, essendosi fatti i nuovi busti di ar-


fece situare un altro coro di musi- gento per racchiudervi le suddette
^

GAP CAP i4i


sagre testo, neirottava della festa dei i588, ed istituì presso la suddetta
bb. apostoli, Pio VII avendo ordi- chiesa un colla sua deno-
collegio
nato un solenne triduo nel i8o4, minazione, pegli studenti dell' Ordi-
andò a celebrarvi la Cappella Pa- ne, assegnandogli un Cardinale per
pale, formandosi la quadratura avan- particolare protettore. Inoltre de-
ti al luogo ove si venerano, cioè nel- putò una congregazione di Cardinali,
la navata di mezzo, siccome detta- affinchè proponessero in qual modo
gliatamente descrive Cancellieri, nel- si potesse onorare annualmente la
le sue Memorie storiche delle sagre memoria di s. Bonaventura ed è ,

teste de' ss. Pietro e PaolOj a p. 53 perciò che negli atti concistoriali
,

e seg. , onde in quell' anno , invece del i588 si trova registrato il se-
della scJita Cappella Cardinalizia ,
guente decreto : » Die g martii SS.
ebbe luogo la Cappella Pontificia. « D. N. dixit roensibus praeteritis
Si erige pertanto un altare nella w ipsum locutum fuisse in concisto-
navata di mezzo, avanti a quello »» rio super ^lonore, quem cupiebat
banchi laterali pren-
Pontificio, e ne* « prsestari debere s. Bonaventura?,
dono luogo i Cardinali in vesti , e >»quum sit praecipuus sanctus et do-
cappe rosse. E siccome si considera " ctor, ed ideo tunc deputare quam-
come Cappella semi-papale, viene » dam congregationem Cardinalium,
intimata dai cursori Pontificii, e i « qu3e declararet, quinam praecipuus
caudatari incedono colle croccie
v' w honor esset praestandus. Et quum
paonazze. A questo riflesso il Car- « ipsa congregatio saepe adunata fue-
dinal arciprete prende il posto che « rit, tractaritque super hoc, tandem
gli compete, riceve senza ringraziare, »» deliberavit quaedam referenda per
perchè si considera come intimata >* decanum congregationis, qui est
nomine Papae, adunandosi il sagro u reverendissìmus d. Jesualdus, qui
Collegio in sagrestia. Canta messa >»Cardinalis satis copiosam relatio-
un arcivescovo, o vescovo, ed i can- M nem super hoc habuit ; et rela-
tori Pontificii cantano il mottetto del w tione facta, sanctissimus approba-
Palestrina, Fuit homo missus a Deo. >* vit deliberata in congregatione,
Dopo la messa si venerano le sagre *# dixitque die lunae sequenti velie
teste, e quindi dopo i vesperi , se- >* in honorem hujus sancti celebrari
condo il decretato da Benedetto XIV, M debere capellam in ecclesìa ss. XII
si reca a fare altrettanto il senato '* apostolorum, ibique debere perlegi
romano, colla curia capitolina. >* bullam super hoc confectam, quae
>» tarditate horae in consistono lecta
1 3. Cappella per la festa di s. Bo- >* non fuit ".
naventura Cardinale, ai 1 4 luglio Ed è perciò, che nello stesso an-
nella basilica de' ss. XII ylpo' no i588 a' i4 luglio, si principiò
stolij de' pp. conventuali. a tenere Cappella Papale nella chie-
sa de' ss. XII Apostoli, come descri-
gran Pontefice Sisto
11 , per V ve ancora il cerimoniere Paolo Ala-
onorare s. Bonaventura che avea , leona nel suo Diario: >» Die i/\. niar-

appartenuto al suo Ordine de' mi- » tii i588, Capella prò s. Bonaven-
nori conventuali, fece ristampare le >y tura relato in doclorcni in eccle-
opere di lui, lo dichiarò solennemen- »» sia ss. XII apostolorum, pransente
te dottore di s. Chiesa a' i/\ marzo » Papa, et Cardinalibus. Ante niis-
, ,

i42 GAP CAP


« sam fuit lecta bulla rclationis in to chiuso nel ciborio, vanno al pres-
« doctorem s. Bonaventura? a SS. D. biterio dell'aitar maggiore ad assi-
-•' N. Sixfo Papa V, de Consilio Car- stere alla messa , che canta pontifi-
?' dinalium facta, a R, D. Thoma calmente un vescovo assistito dai
:" Gualteriitio secretai io brevium, in- ministri delle Cappelle Cardinalizie,
» cinto rochetto, et cappa, liti stat avvisandoci l'Adami a p. i56, che
^' in Cappella. In fine vero niissse all'offertoiio i cantori Pontificii , a
>» habita fuit oratio in laudern s. quattro voci cantano il mottetto
'> doctoris w , per cui abbiamo da O docLor optiniej bella composizione
Maurizio Bressa , « De divo Bona- del De Grandis. Terminata la messa,
» ventura a S. D. N. Sixto V. P. M. un religioso conventuale studente del
ii doctorum ecclesiasticorum nu-
in menzionato collegio , recita un' ora-
>' merum cooptato, oratio habita i4 zione latina in lode del .santo. Il

« martii i588, cum in b. Bonaven- Cardinal protettore ringrazia tutti i

>' turae honorem solane sacrum Cardinali, avendo preso negh stalli
^5 fìeret ". Questa Cappella Papale il posto , che gli compete ; ma il
divenne poi Cardinalizia : e che già Cardinal titolare della chiesa, ben-
lo fosse nel 1 63 1 regnando Urbano ché dell'ordine de' preti, siede all'ul-
Vili, come si celebra oggidì, si ri- timo posto, avendo egli solo assunta
levada un Diario in cui si legge : la cappa rossa in segno di giurisdi-
« Die i4 juhi i63i in die festo zione.
^' s. Bonaventurae interfuerunt Car-
^' dinales missse cantatae a R. P. D. 1 4- Cappella per la festa di s. Vin-
>> episcopo Laodicese in ecclesia ss. cenzo de Paolisj a" 1 9 luglio, nel-
M XII apostolorum, et orationi ha- la chiesa de Signori della Mìs-
*' ab uno fratre s. P^rancisci
bitae sionCj da lui istituiti.
« in honorem s. Bonaventurae ".
Abbiamo poi, che nel i ySo, vacò que- Fanno l'invito del sagro Collegio
sta Cappella, giacche, eletto Clemen- i signori sacerdoti superiori della
te XII, a' per non affati-
1 1 luglio ,
congregazione della missione, e i

care i Cardinali, stante la lunghez- Cardinali da loro ricevuti, vestono


za del conclave e le prossime fun- di rosso, e prendono le cappe pao-
zioni della coronazione , non fece nazze, mentre i caudatari incedono
celebrare la Cappella Cardinalizia di colla solita sottana, e fascia di seta
s. Bonaventura. paonazza , e ferrai uolon e nero. Il

Per questo giorno adunque il Car- ss. Sacramento è visitato da essi

dinal protettore del collegio di s. collegialmente prima, e dopo la mes-


Bonaventura [Fedi), invita i Cardi- sa, la quale si canta da un vescovo
tiah in detta chiesa a celebrale la assistito da prelati, che invitano i

memoria di questo illustre santo signori stessi della missione, come


e riceve il sagro Collegio, insieme a Cappella Cardinalizia particolare. A
monsignor segretario, e al p. reggen- cornu evaugelii dell'altare principale
te del collegio, nella contigua sagre- siedono i Cardinali, e a cornu epi'
stia, ove i Cardinali assumono sulle stolae i vescovi e prelati invitati, con
vesti rosse , le cappe paonazze e , abiti violacei , ed appresso i sacer-
quindi recandosi nella basilica colle- doti missionari in cotta, e gli alunni
gialmente, adorato Gesti sacramenta- di Propaganda, i quaU insieme ad
GAP CAP 14^^

alcuni signori tlella missione cantano ginCj a' 1 5 agosto^ nella basilica
in coro. di s. Maria Maggiore.

i5. Vespero per la festa di s. Ala- Fa r invito del sagro Collegio il

ria della JVci'e, a' 5 luglio^ nella Cardinal arciprete, il quale lo rice-

basilica di s. Maria Maggiore^ ve, e ringrazia, prende 1' ultimo luo-


giorno della sua dedicazione. go, ed assume sulle vesti rosse cap-
pa di tal colore. I Cardinali v' in-
Invita il sagro Collegio, il Car- tervengono co' domestici in livrea
dinal arciprete. Questo v' interviene di gala, con vesti rosse, e cappe
in veste e cappa rossa prendendo paonazze. Questi secondi vesperi si

r ultimo posto , riceve e ringrazia i intuonano da un canonico costituito


colleglli , i quali sulle vesti rosse in dignità episcopale, all'altare della
prendono cappe paonazze. Questi
le Cappella Borghesiana ,
praticandosi
secondi vesperi solennemente si can- nel resto come il solito.

tano a due cori nella magnifica Cap-


pella Borghesiana, fatta fabbricare 17. Cappella per la festa di san
da Paolo V. I Cardinali prendono Lodovico IX re di Francia^ ai
luogo dal lato destro, e il capitolo dal i5 agosto, nella chiesa naziona-
sinistro, intonando pontificalmente le di s. Luigi de' Francesi.

il vespero un vescovo canonico della

basilica , assistito dai beneficiati in In mancanza del Cardinal pro-


piviale . Mentre si celebra questo tettore della corona, o del Cardinal
vespero, dalla volta alternativamente ministro di essa, fa l' invito per que-
cadono gelsomini, e candidi fiori sta Cappella il Cardinal decano del
chiamati meraviglie^ in memoria del- sagro Collegio, che riceve i colleghi,
la prodigiosa neve caduta nell'area insieme all' ambasciatore, o ministro
delia basilica, nel pontificato di san di Francia, ed a' regi cappellani, nella
Liberio, in questo stesso giorno ver- sagrestia. Questa cappella che in- ,

so r anno 366, onde pure nel me- cominciò a tenersi dopo il 1628,
desimo dì fu dedicata la basilica in è onorata anche dalF intervento del
onore della gran Madre di Dio, le corpo diplomatico presso la Santa
cui litanie si cantano dopo termi- Sede, che vi assiste nelle tribune
nato il vespero. laterali.Canta la messa all' altare
Il Cancellieri, nelle sue Notizie sto- maggiore un vescovo , assistito dai
riche , e bibliografiche^ a p. 198, dice ministri delle Cappelle Cardinalizie,
clie il gettito di gelsomini, meravi- ed i cantori Pontifìcii cantano il
glie, e rose bianche, rimonta al i547, mottetto Iste est ante Deum, del
e si buttano alle laudi, alla messa, Palestrina. Tutti i Cardinali vi si
e al vespero. Ciò fu intermesso, e recano in vesti rosse, e cappe pao-
quindi ristabilito. Altre erudite no- nazze, con due carrozze, e domestici
tizie suir antico rito di spargere fiorì in livree di gala, venendo indivi-
dall'alto delle chiese , riporta a tal dualmente ringraziati dal Cardinal
uopo il Cancellieri medesimo. decano. Abbiamo, che, nel 1720,
era ministro di Francia monsignor
1 6. Vespero per la festa dell' As- Lafiteau, vescovo di Sisteron, il (pia-
sunzione al ciclo della b. Fcr- le co' regi deputali della chiesa, ri-
i44 GAP GAP
cevette sulla porta i Cardinali, e maggio, per la memoria anniversaria
nella sagrestia fece altrettanto il Car- dell' invenzione prodigiosa fattane in
dinal Ottoboni, protettore di Fran- Gerusalemme nel 326, o 327, dal-
cia, ringraziandoli tutti al termine l'imperatrice Elena madre di Co-
della funzione, alla quale chi mancò, stantino si celebrasse ogni anno
,

mandò la scusa. Questa non si Cappella Papale nella chiesa di s.


suole mandare dai Cardinali, che Croce in Gerusalemme, ove si ce-
non possono intervenire alle Cap- lebra la festa, e si mostrano le
pelle, e vesperi cui erano stati invi- reliquie. Ma forse per la lontananza
tati, e solo è praticata in quelle, in cui in progresso di tempo ne cessò l'uso.
fanno 1' oblazione dello scudo d'oro, Ricorrendo poi a'i4 settembre l'an-
nell'atto di rimetterlo a chi si de- niversaria rimembranza, in cui nel
ve consegnare. Per le vicende degli 629 r imperatore Eraclio, vinto
ultimi anni del decorso secolo, e Cosroe re di Persia, ricuperò questo
de' primordi del corrente, per venti vessillo di nostra redenzione, che
anni non ebbe più luogo questa avea tolto a Gerusalemme, ove il
Cappella, e solo i8i4 sotto
nel pio imperatore la restituì, benché
Pio VII, e Luigi XVIII, si tornò se ne celebri la memoria nella chie-
a celebrare. Prima, o dopo questa sa di s. Croce in Gerusalemme fu ,

Cappella, o durante il giorno, il invece stabilita la Cappella Cardina-


Sommo Pontefice suole recarvisi col lizia nella chiesa di s. Marcello, in
treno di campagna, e colla corte, un altare della quale, appartenente
a visitare l' altare di san Lodovi- air arciconfiaternita del ss. Croce-
co IX, ove è il Santissimo nel ci- fìsso, venera il miracoloso Cro-
si

borio. E ricevuto il Pontefice allo cefisso, che nell'incendio della chiesa,

sportello della carrozza, dall'amba- accaduto a' 2 3 maggio i^ig, fu


sciatore, o ministro di Francia, e trovato illeso dalle fiamme colla sua
dai regi cappellani, i quali poi in lampada accesa avanti.
sagrestia vengono ammessi al bacio Il Cardinal protettore pertanto
del piede. del menzionato sodalizio invita ad
intervenirvi il sagro Collegio, che
i8. Cappella per la festa della adunatosi in una sala presso la por-
Esaltazione della ss. Croce ^ a" i/\. teria, è ricevuto dal detto porpo-
settembre, nella chiesa di s. Mar- rato, e dai pp. serviti, non che dai
cello de* pp. servili. guardiani dell'arciconfraternita, pren-
dendo sulle vesti rosse la cappa pao-
Siccome Michele Lonigo non ne nazza, e il titolare la rossa. All'ora
fece veruna menzione nel suo hbro, della messa, che si canta all'altare
DclV uso delle vesti de Cardinali^ maggiore da un vescovo, invitato
stampato nel 1623, così vuoisi che, dal protettore, assistito dai ministri
come la precedente, sia posteriore delle Cappelle Cardinalizie, i Cardi-
a quella anco T origine di tale Cap- nali si recano collegialmente in chie-
pella. Abbiamo però, che Sisto V sa, e, visitato Gesù Sagramentato
colla nota bolla. Egregia^ emanata nel ciborio, passano a' rispettivi
a* 1 3 febbraio 1 586 ordinò che
, posti, prendendo l'ultimo il Cardi-
per la festa dell' Invenzione della nal titolare della chiesa. I cappellani
ss. Croce , la quale si celebra a' 3 cantori Pontifìcii cantano il mot-
CAP CAP 145
tei lo, IVos autcm gloriari opovlet, lingrazia il sagi'o Collegio. Il detto
dei Paleshina; i guardiani del soda- arciprete,mentre gli altri Cardinali
lizio presentano ad o^ni Cardinale rosse assumono le cappe
sulle vesti

una rama di fiori finti, e poi riee- paonazze, prende la cappa rossa
vono da tutti la oblazione di uno colla fodera di pelli bianche di ar-

scudo d'oro, cioè uno scudo, e ba- raellini, per uniformarsi al capitolo^
jocclii sessanlaeinque , che pur si che siede ne' soliti stalli. Intuona
somministra anche dn que' Cardinali pontificalmente questi secondi ve-
non intervenuti, i quali poscia egual- speri, all'altare del coro, un vesco-
mente ricevono il fiore. Terminala vo canonico coli' assistenza de' bene-
la messa, dal Cardinale più degno fiziati in piviale , e 1' arciprete si

si distribuiscono i brevetti delle doli pone a sedere dopo tutti i Cardi-


alle zitelle dotate dall' arciconfrater- nali.

nita, ed accompagnate dai deputati Dal Cardinal arciprete nella stessat


di essa. Finalmente il Cardinal pro- Cappella del coro la mattina è stata
tettore ringrazia individualmente o- cantata la messa con i^eltissima mu-
gni collega. sica a due cori, del celebre maestro
Buroni, che per la sua singolarità
19. Vespero per V aimiversario
da tutti chiamasi per antonomasia
della Dedicazione della basilica
Messa della Sagra. Fanno tre ca-
lateranense^ a' g novembrCy nella nonici in essa da diacono, suddiaco-
stessa basilica.
no , e prete assistente. Quando i

Per invito del Cardinal arciprete, Pontefici abitano al Vaticano, soglio-


i Cardinali con vesti rosse e cappe no talvolta intervenirvi, colla camera
paonazze si recano ad assistere a'so- segreta, in uno ai Cardinali palatini*
lenni secondi vesperi, che all'altare 11 Papa v'incede vestito di mezzet-
Papale intuona un vescovo canoni- ta, e stola di raso rosso, e siede
co, assistito dai benefiziati in pivia- nel primo stallo canonicale, sotto
le, e che si cantano da due cori. un piccolo baldacchino, assistito da
I Cardinali siedono agli stalli dalla un lato dal primo de' suoi cerimo-
parte del vangelo, infine della quale, nieri. I Cardinali palatini siedono in
non meno che da quella dell' epi- abito rosso agli stalli de' benefiziati.
stola, siedono i canonici, e il resto 11 maggiordomo, maestro di came- il

del capitolo a' consueti posti. L'arci- ra, l'elemosiniere, ed il sagrista in


prete in sagrestia riceve, e poi agli abito prelatizio siedono sotto ai Car-
stessi stalli ringrazia il sagro Colle- dinali, e gli altri della camera segre-
gio, prendendo l'ultimo luogo. ]Vè ta in mantellone, ai banchi dal lato
solo assume la cappa rossa, ma per del vangelo. I canonici prendono
uniformaisi al capitolo, sulla cappa posto appresso i Cardinali , e il re-
vi sono le pelli di armellino. sto del capitolo agli altri luoghi. Il
Cardinale palatino più degno dice
20. Vespero per Vanniversario della col Papa r Introito^ il Gloria, il
Dedicazione della basilica vati-
Credo j il Sanctus j e Xy4gnus Deij
cana ^ a^i8 novembre^ nella stessa
gli dà a baciare il vangelo, V in*
basilica.
censa e gli dà la pace. Le guardie
,

Secondo il consueto, il Cardinal nobili, e svizzera custodiscono l'in-


arciprete fa 1' invito, riceve, e poi gresso della (ìappella del coro, in
VOL. IX. 10
,

i46 GAP GAP


cui cantasi a due cori sceltissima mu- Sponsa, composto dal Palestrina.
sica. Terminata la funzione, tutti Car- i

dinaU danno le oblazioni dello scudo


2 1. Cappella per la festa di s. d'oro, a beneficio del pio conserva-
Caterina s'ergine e martire, ai torio, e chi non v' interviene lo
25 novembre, nella chies/ff del manda, ringraziandosi dal Cardinal
suo nome a^ Funarij dell' annesso protettore il sagro Collegio.
Conservatorio.
22. Vespero del s. Natale, a' 23
Questa chiesa chiamasi di s. Ca- dicembre, nella basilica di s. Ma-
terina della Rosa, per una contigua ria Maggiore.
chiesuola dedicata a s. Rosa di Vi-
terbo, e de' Panari^ perchè edificata L' arciprete invita i Cardinali
nel circo Flaminio, le cui rovine che v' incedono con vesti , e cappe
servirono sino al secolo XV a' fu- rosse, co' famigli in livree di gala.
nari per fabbricarvi le corde. S. I- Dalla sagrestia si recano all' altare
gnazio ottenne da Paolo III, nel Papale, ove, coli' assistenza del ca-
i536, la detta chiesa, e restauratala, pitolo, un vescovo canonico intuona
vi fondò un conservatorio per edu- i secondi vesperi, terminati i quali
care le povere fanciulle pericolanti, ilCardinal arciprete, che avea preso
sotto la cura delle monache di s. l'ultimo luogo, ringrazia individual-
Agostino. Indi, nel i544j d Cardinal mente i Cardinali.
Federico Cesi, rifabbricò la chiesa, Anticamente in questa basilica
che poscia fu beneficata, in uno non solo si celebravano dal Papa i

air amphazione del contiguo moni- primi vesperi, la notte il mattutino,


stero dai Cardinali Pier Donato
, e la prima messa pontificale; ma
Cesi, Montai to, e Barberini, detto nella mattina medesima vi celebrava
di s. Onofrio. Prima del 1623, solennemente la terza messa, e nella
s' incominciò a celebrarvi la cappella cappella segreta del palazzo aposto-
Cardinalizia, come leggiamo nel Lo- lico da' Pontificii cantori , alla pre-
nigo, a pag. 26. senza del Papa, e de' Cardinali pa-
Il Cardinal protettore di detto latini, si cantavano i secondi vesperi.
conservatorio, per la menzionala
festività invita i Cardinali a inter- 23. V espero per la festa di s. Gio-
venirvi in vesti, e cappe paonazze, vanni apostolo ed evangelista, ai
le quali per la prima volta compa- 27 dicembre, nella basilica late-
riscono cogli armellini. Li riceve in ranense.
una stanza contigua alla porteria, e
recandosi in chiesa, prende l'ultimo Antichissima è la celebrazione di
luogo. Adorato da suo alta- essi al questi secondi vesperi, e ve ne sono
re Gesti Sacramentato, passano agli memorie avanti al 1721. Il Cardi-
stalli all'altare maggiore, ove siede nal arciprete al solito invita, e rin-
nel posto, che gli compete per an- grazia i Cardinali, e prende l'ultimo
zianità. Canta messa un vescovo, luogo. Il sagro Collegio vi si reca
coir assistenza de' ministri delle Cap- col treno, e- livree di gala, e in vesti
pelle Cardinalizie, e da'cantori Pon- e cappe rosse. All' altare Papale, un
tifìcii si canta il mottetto, Veni canonico della basilica, fregiato della
CAP CAP i^f
(litìjnità episcopale, inluona il vespcro, la Cappella Cardinalizia , vi si recò
eoU'assistenza del capitolo, e di due a celebrare la messa bassa , con la
cori. colletta pel felice parto della regina
moglie di detto sovrano. Per le ul-
24. Cappella per la festa dì s. Tom- time vicende, e dopo il fausto ritorno
maso Canlauriense^ a' 29 dicem- di Pio \' li in Roma, non essendosi po-
bre, che si celebra dai Cardinali tiito celebrare questa Cappella, nel
della sagra Congregazione dell'im- 1 8 1 5, il Cai dinal Bartolomeo Pacca,

munità ecclesiastica^ nella chiesa ora decano del sagro Collegio , ed


del collegio inglese. allora pro-prefetto della congregazio-
ne dell'immunità, la fece celebrare
In questo luogo anticamente eravi piuttosto nella chiesa di s. Silvestro
la chiesa dedicata alla ss. Trinità in capite^ non essendo stato ancora
degli scozzesi, ed eia una delie ab- ripristinato il collegio inglese (Vedi).
bazie privilegiate di Roma. Grego- Tal Cappella si celebra coli' inter-
rio XIII vi unì il collegio inglese vento de' Cardinali componenti la
da lui fondato , e poi il Cardinale congregazione dell'immunità eccle-
Nortfolch , nel i575, rifabbricò, in- siastica, in vesti rosse, e cappe pao-
sieme al collegio, la chiesa, che de- nazze, unitamente ai prelati segre-
dicò a s. Tommaso arcivescovo di tario , e votanti , e consultori della
Cantorbery. Abbiamo dal Burcardo, medesima in rocchetto e mantclletta
che questa Cappella veniva celebrata, ec. ,
per onorare questo intrepido
avendo scritto a' suoi tempi: « An- sostenitore della ecclesiastica immu-
« no i5o2, die 29 decembris mis- nità. Canta la messa un vescovo,
« sa solemnis in ecclesia hospitalis eoU'assistenza de' ministri delle Cap-
»' Anglorum, in festo s. Thomas Can- pelle Cardinalizie, e i cantori Pon-
>> tuariensis, praesente Cardinali Se- tificii cantano il mottetto : Hic est
»> nonensi, et pra^latis ". Tuttavolta vere Martyr, del Palestrina.
sidee ritenere, che, nel 1623, fosse CAPPELLE Prelatizie, Sono le
andata in disuso non essendo no- , messe cantate pontificalmente in al-
minata fra quelle registrate dal ci- cune chiese di Roma, colle cerimo-
talo Michele Lonigo. nie, e secondo la liturgia della Ro-
Tuttavolta in conferma di quan- mana Chiesa le quali messe si ce-
,

to asserisce il citato Burcardo, nel- lebrano da un vescovo, eoU'assisten-


r archivio del collegio inglese si za dei ministri delle Cappelle Car-
conservano due discorsi recitati per dinalizie e prelatizie, de' cantori pon-
questa Cappella, che portano i se- tificii, e altri addetti alla Cappella
guenti titoli ; Oratio hahita in fe- Papale, anche per esequie anniversa-
sta s. Thomae Cantuariensis corani rie, e pei funerali, non che per le
Cardinalibus in collegio anglica- feste straordinarie, mediante l'invito
no 1589^' Oratio hahita in festo de' superiori locali. Come ancora si
s. Thomae Cant. corani Cardina- celebrano le cappelle prelatizie in di-
libus in collegio anglicano ^ 1590. versi giorni dell'ottava della festa
Allorquando dimorava in Roma de' ss. Pietro e Paolo , stabiliti da
Giacomo III re d' Inghilterra , nel Benedetto XIV , coli' intervento , e
1 721, nella mattina di questa festi- piesenza o del collegio de' vescovi
vità, Papa Clemente XI, prima del- assistenti ul soglio, o de' diversi col-
,,

i48 GAP CAP


legi della prelatura romana, che si Diversi prelati intervennero pure
recano in abiti prelatizi di rocchetto, alla cavalcata pei principi sovrani mor-
sottana, fascia e mantelletta paonaz- ti in Roma, e quando nel i 7 1 9 termi-
za. V. Prelati. nò di vivere Filippo Maurizio, figlio
dell'elettore di Baviera, si praticò quan-
I . Cappelle prelatizie straordinarie to erasi fatto nel 1 7 1 4 in morte del
e funerali. figlio del re di Polonia, onde nel tras-
porto del cadavere di lui alla chiesa ,

I prelati della Santa Sede, per la oltie i cerimonieri , cavalcarono il

maggior parte hanno luogo distinto maggiordomo, i vescovi assistenti al


nelle Cappelle Papali, ed in alcune soglio , i protonotari apostolici , e i

Cardinalizie. Inoltre celebrano , ovr suddetti cubiculari. Quindi nella chie-


vero intervengono ad assistere alle sa di s. Maria della Vittoria si ce-
processioni ed alle feste straordina- lebrarono sontuose esequie, cantando
rie, per invito de' rispettivi superiori la messa un arcivescovo, co' ministri
delle chiese ove si fanno, particolar- e cantori della Cappella Pontifìcia
mente a quelle nazionali. Vestono e vi ebbero luogo le cinque assoluzio-
in tali occasioni degli abiti prelatizi ni fatte da altrettanti vescovi. A corna
violacei con berrette nere, e i pa- evangeliij pel primo, siedeva il mag-
triarchi e i vescovi religiosi colla giordomo, che avea intimato ad in-
mozzetta, la quale questi ultimi assu- tervenirvi tutti gli ordini della pre-
mono in vece del rocchetto. Allorquan- latura , e poi siede vano gli arcive-
do si facevano le solenni cavalcate scovi , e vescovi assistenti al soglio
funebri , nelle quali su di un letto i protonotari apostolici, gli uditori di
si trasportavano dal palazzo alla chie- Rota, i chierici di camera, i votanti
sa i cadaveri de' Cardinali decani della segnatura di giustizia, gli abbre-
del sagro Collegio, penitenzieri mag- viatori di parco maggiore, i ponenti
giori , camerlenghi, e vicecancellieri delle congregazioni Cardinalizie , la
di s. Chiesa , su mule bardate di camera segreta, e gli avvocati con-
panno paonazzo, cavalcavano con cistoriali.
mantelloni e cappelli pontificali, i Ne' funerali del governatore di Ro-
vescovi assistenti al soglio, e in mez- ma, un vescovo canta la messa coi
zo ad essi il maggiordomo , i pro- ministri delle Cappelle Cardinalizie,
tonotari apostolici, i cerimonieri pon- assistendovi i prelati tesorieri ed i chie-
tificii, e cavalcavano con vesti, e cap- rici di Roma, come vice-camerlengo,
pe rosse, e gualdrappe nere i cap- non che i ministri del tribunale del-
pellani comuni, i camerieri extra la camera, e del governo. Nei fu-
niurosj e gli scudieri del Papa. Alla nerali delcommendatore di s. Spi-
cavalcata del penitenziere aveano an- rito, quando non è sacerdote, e
che luogo i prelati , e gli ufficiali quando è canonico, si espone il di
del suo tribunale, ed a quella del lui cadavere, vestito co' paramenti
camerlengo i chierici di camera, di diacono, accanto la mitra, e pa-
mentre a quella del vicecancelliere storale abbaziale , ed a' piedi gli si
avea luogo la prelatura e altri ap- mette la cappa canonicale. In quel-
partenenti alla cancelleria^ con quel- li poi de' prelati palatini, come mag-
le particolarità, che si riportano ai giordomo, maestro di carnei^ , udi-
rispettivi articoli. tore, elemosiniere, sagrista, segreta-
,,

GAP CAP 149


rio de'brevi a' principi, e delle let- viatori di parco maggiore, i came-
tere latine, sostituto della segreteria rieri segreti, e di onore e gli avvo-
di stato, e sotto-datario, p. maestro cati concistoriali, mentre dalla parte
del sacro palazzo, camerieri segreti ec, dell'epistola prese luogo il capitolo
e talvolta anco ad alcun cappellano liberiano. A lutti vi fu la consueta
segreto ec., vestiti o cogli abiti sacer- dispensa di cera. Delle Cappelle pre-
dotali,o co' prelatizii, intervengono i latizie di esequie anniversarie si trat-

sunnominati, e gli altri della came- ta al fine del numero seguente.


ra segreta, e le guardie nobili, ma
pei maggiordomi vi assistono ezian- 2. Cappelle prelatizie annuali ^
dio ivescon assistenti al soglio. Per e di esequie anniversarie.
tutti questi suol cantar la messa un
vescovo, l'elemosiniere, il sagrista, Le Cappelle prelatizie annuali
o un caaieriere segreto, assistito dai sono quelle istituite da Benedetto
ministri delle Cappelle Cardinalizie , XIV, Lanibertini. Bramoso questo
e prelatizie, e dai cerimonieri, e Pontefice di rendere maggior culto
cantori Ponlifioii. Le particolarità di a' principi degli apostoli ss. Pietro
ognuno sono dette agli articoli, che e Paolo, non solo li dichiarò prin-
li riguardano. cipali protettori di Roma ,
perchè
Abbiamo inoltre che i Pontefici in essa predicarono la fede , e vi
per onorare e distinguere qualche patirono glorioso martirio, e perchè
prelato defunto, gli fecero celebrare vi si conservano i sacri corpi loro, ma

Cappella prelatizia , coli' intervento col disposto della costituzione Adnii-


della maggior parte della prelatura, rabilis, emanata nel dì primo di
l^er non dire di altri, nel 17 17, aprile 1743, come si legge nel to-
Clemente XI fece fare solenni fu- mo I, p. 270 del suo Bollarlo, or-
nerali a sue spese a monsignor Rig- dinò che la festa loro si celebrasse
gi arcivescovo di Catania, e patriar- solennemente in Roma per otto gior-
ca di Costantinopoli. Il suo cadave- ni, in altrettante chiese, aventi cia-
re fu accompagnato alla basilica scuna qualche memoria spettante ai
liberiana dai prelati connazionali di medesimi santi e che in ciascuna,

Siciliacon candele accese in mano; chiesa si celebrerebbe solenne Pon-


e la messa si pontificò da un arci- tificale, coir intervento di uno dei
vescovo, che poi con altri quattro tribunali, o collegi della prelatura
vescovi eseguì le cinque assoluzioni. romana, dovendo celebrarsi nell' ul-
Fu assistita la messa dai ministri timo giorno alla basilica lateranen-
delle Cappelle Cardinalizie, e prela- se, ove si conservano le sacre loro
tizie, non che dai Pontificii cantori. teste.

V intervennero i seguenti prelati Ecco r ordine di queste funzio-


invitati per ordine del Papa dal ni, che viene annualmente indicato
maggiordomo, il quale dalla parte nel libretto il quale si dispensa ai
del vangelo sedette al primo posto Cardinali ed altri, intitolato: De^
sedendo dipoi gli arcivescovi, e ve^ nwicialìo dierwn qnibits hoc anno ....
scovi assistenti al soglio, i protono- Cappellac Papales , et Cardinali-
tari apostolici, gh uditori di Rota, tiac 3 eie. Per disposizione aduncpie
i chierici di camera, i volanti del- di Benedetto XIV si volle, che nel-
la segnatura di giustizia, gli abbrc- la vigilia i primi vcspcri si conti-
,,

i5o GAP GAP


nuassero a celebrare dal Sommo Le sci cappelle prelatizie si cele-
Pontefice coli' assistenza de' Cardi- brano nel seguente modo.
nali, nella basilica vaticana, in cui
A' 3o giugno Cappella nella ba-
nel giorno seguente si dee cantare
silica ostiense dis. Paolo fuori le
la messa dal Papa, e i secondi ve-
mura y della Commemorazione del
speri solenni alla presenza del sa-
santo Apostolo.
gro Collegio. Nel secondo giorno
dell' ottava deve esservi messa so- In questa basilica anticamente si

lenne nella basilica di s. Paolo, ove celebravano varie Cappelle Papali,


sono le reliquie di questo dottore e quando, nell'anno i586, Sisto V
delle genti, coli' intervento de' pre- ne volle rinnovare 1' uso, stabili che
lati vescovi assistenti al soglio. Nel in essa si tenessero quelle della IV
terzo la messa solenne si canta, col- domenica dell'avvento, a' 2.5 gen-
l'assistenza de' protonotari apostolici, naio quella per la festa della Con-
nella chiesa di s. Pudenziana, dove versione di s. Paolo, e quella della

s. Pietro fu albergato dal senato- seconda domenica di quaresima. Al-


re Pudente. Nel quarto giorno vi lorché poi celebra va nsi le tre messe
ha messa solenne, coir intervento de- nella festività de' principi degli apo-
gli uditori di Rota nella chiesa di, stoli, e che le due prime dicevansi
s. Maria dove s. Pao-
in via Lata, in onore di s. Pietro e la terza ,

lo fu alloggiato nella sua prima ve- comune ad ambedue, il Sommo Pon-


nuta in Roma. Nel quinto la mes- tefice faceva le due prime ufFiziatu-
sa solenne è celebrata, coli' assisten- re nella basilica vaticana ,
quindi
za de' chierici di camera, nella chie- passava a fare la terza nella basili-
sa di san Pietro in Vincoli, dove si ca ostiense. Ma in seijuito siccome
conservano le catene, con cui stette la lontananza, e gli ardori della sta-
legato nelle carceri di Roma, e di gione rendevano troppo incomodo
Gerusalemme il s. Apostolo, Secon- questo passaggio, benché talvolta lo
do alcuni, fu questa la prima chie- facesse imbarcandosi nel fiume Te-
sa, che in Roma
venne dedicata a vere , si s. Paolo
separò quella di
s. Pietro, dopo il tempio vaticano. che fu riservata nel giorno seguen-
Nel sesto giorno cantasi la messa te, col titolo di Commemorazione
solenne, colla presenza de' votanti di di s. Paolo.
segnatura, in s. Pietro in Carcere, In detta mattina un vescovo as-
ove stettero carcerati i due apostoli. sistente al soglio, co' ministri delle
Nel settimo la messa solenne è, col- Cappelle Cardinalizie , e prelatizie
l'assistenza degli abbreviatori di par- canta la messa suU' altare Papale
co maggiore, in s. Pietro Montorio^ per ispeciale concessione dello stesso
dove si dice fosse crocefisso s. Pietro"' Benedetto XIV. Dopo però il fatai
col capo verso la terra. Nell'ottavo incendio di questa basilica, avvenuto
si celebra nella suddetta basilica la^ a' i5 luglio 1823, fiuo al decorso
teranense dai Cardinali. Dispose an- anno in cui, essendo risorta più ma-
cora Benedetto XIV, che in ciascuna gnifica, fu dal Papa regnante a' 5
delle nominate chiese, si recherebbo- ottobre 1 840 consagrato l' altare
no processionalmente le arciconfra- Papale, e quindi la nave traversa
ternite destinate dal Cardinal vi- restituita al pubblico culto, la mes-
cario. sa fu celebrata pontificalmente nella
,
.

GAP CAP i5f


Cappella del ss. Crocefisso. V inter- re la tnessa pontificale e gli altri

vengono i patiiarchi, gli arcivesco- divini offici , coir assistenza de' mo-
vi, e i vescovi assistenti al soglio in naci del contiguo monistero.
cappa; e i cantori pontificii canta-
Al primo di luglio, Cappella nella
no il mottetto , Sancte Paule^ del
chiesa dì s. Pudenziana.
Palostrina.
Essendo singolare il privilegio con Pontifica la messa un vescovo
perpetuo decreto conceduto da Be- coir assistenza de' ministri delle cap-
nedetto XIV al collegio de' vescovi pelle Cardinalizie, e prelatizie, e de-
assistenti al soglio Pontificio, di po- gli addetti a quelle Pontificie , in-
ter celebrare messa nell' altare Pa- tervenendovi in cappa i protonota-
pale di detta basilica , non riuscirà ri apostolici partecipanti. Il collegio
discaro, che qui si riporti, estratto de' cappellani cantori canta il bel
dal lib. II intitolato Decreta dd. mottetto del Palestriua : Tu es Pa-
epìscoporum ss.nii D. N. Papae as- sto r ovium,

sisteiilìum, pag. 3 7.
A' 2 luglio j Cappella nella chiesa
« Ex audientia SS. mi die 20 ju-
di s. Maria in Fia Lata.
» nii1746.
>*SS. m US petitis annuendo, privile- Coir assistenza de' ministri delle
»• gium, de quo in precibus a sa. me. Cappelle Cardinafizie , e prelatizie
>* Bonifacii Vili abbati ordinario de' cappellani cantori, e individui
a» basilicae divi Pauli elargitum, fa- della Pontificia Cappella, celebra la
» vore collegii episcoporum assisten- messa pontificale un vescovo, nella
» tium benigne extendit prò missa, quale cantasi il mottetto : Petrus
» juxta consti tutionem Sanctitatis apostolus _,
et Paulus doctor gen-
»* &uae in octavario principis aposto- tiunij composto dal Vittoria. Il colle-
>» lorum, in eadem basilica per unum gio degli uditori della sacra romana
»* ex praedictis episcopis celebranda, Rota si reca ad assistervi in cappa.
>* et ita ex speciali indulto aposto-
A' 3 luglio. Cappella nella chiesa
« lica auctoritate decrevit.
di san Pietro in Vincoli.
*» Joseph Livizzani secret. Loco -^
Sigilli. Un vescovo vi celebra la messa
Da ultimo poi il Papa regnan- pontificale, cui prestano assistenza i

te Gregorio XVI, perchè nel gior- ministri delle Cappelle Cardinalizie


no della festa della Conversione di e prelatizie, gli addetti alla cappel-
san Paolo, che cade a' 25 gennaio, la Pontificia, ed in cappa i prelati
si rinnovassero suU' altare Papale e chierici di camera. Dal collegio dei
nave traversa i divini misteri , col- cantori di Cappella si canta il mot-
Tautorità del breve apostolico, Ma- tetto, Solve Juhente Deo, del Pale-
gniliido et praestanlia incliti Ordinis striua.
s. Benedicti, emanato a' 23 gennaio
A^ 4 liigliOi Cappella nella chiesa
dell'anno corrente 1841, concesse
di s. Pietro in Carcere Tulliano.
licenza e facoltà al p. abbate del
monistero di s. Paolo , benedettino Anche in questa fa pontificale un
cassinese , al cui Ordine è affida ta vescovo assistendo alla messa i mi-
la custodia della basilica, di poter nistri delle Cappelle Cardinafizie, e
celebrare sullo stesso alture muggio- prelatizie, gli addetti alla Cappella
,

i52 GAP GAP


Papale, e i cantori pontificii, che vi CAPPELLE SEGRETE DEL PaPA.
cantano il mottetto , Surge Petre, Sono quelle private de' palazzi apo-
composizione musicale del gran Pa- stolici Vaticano, e Quirinale, ove i

Icstrina. 1 monsignori votanti del Pontefici quotidianamente celebrano


supremo tribunale della segnatura la messa, o la ascoltano dai propri
di giustizia, v' intervengono in cappa. cappellani segreti. Anticamente vi
assistevano ai secondi vesperi delle
A' 5 InglìOy Cappella nella chiesa
feste solenni , e in alcune occasioni
di s. Pietro in Molitorio.
vi fecero diverse sagre funzioni.
Cantasi pontificalmente la messa GU altari delle Cappelle segrete
da un vescovo, cui assistono i mi- sono Pontificii , e ni uno , come in
nistri delle Cappelle Cardinalizie, e quelli delle principali basiUche, vi
prelatizie, que' della Pontificia Cap- può celebrare senza una espressa per-
pella, e il collegio de' cappellani can- messìone del Papa. Soltanto vi cele-
tori, i cantano il mottetto
quali brano la messa i cubiculari cappel-
Tu e& Petrus, del menzionato Pa- lani segreti, per comodo del Ponte-
lestrina. Gli abbrevia tori di parco fice, che la ascolta, il che segue nel
maggiore, colle cappe vi assistono. modo, che si dice agli articoli Cap-
Le esequie anniversarie , che si pellani segreti, e Cappellani comuni,
celebrano da alcuni collegi prelatizi, ove pure si tratta del modo onde
cioè dai vescovi assistenti al soglio, il Papa celebra la messa. Nel cibo-
dagli uditori di Rota, come &\ disse rio evvisempre il ss. Sacramento ,

all'articolo Anniversario pei Cardina- anche negli ultimi tre giorni della
li, pei vescovi assistenti e pegli udi- settimana santa , rimanendo allora
tori di Rota defunti. Le esequie pei però chiusa la porta della Cappella.
vescovi assistenti al soglio Pontifi- Abbiamo dal Torrigio Grotte vati- ,

cio fanno nella chiesa di s. Maria


si cane, p. 1^1, che Paolo IV, Ca-
in Vallicella, ed anticamente in quel- raffa, nel 1 55^ , siccome principe
la di santa Marta, e le esequie per magnifico, per venerazione al ss. Sa-

gli uditori della sagra romana Ro- cramento, ordinò che nelle Gsippelle
ta si celebrano in quella di san Lo- Pontificie del Vaticano, e del Qui-
renzo in Damaso. Canta messa un rinale, nelle lampade in vece d'olio
vescovo, cui prestano assistenza i mi- ardesse notte e giorno cera bianca
nistri delle Cappelle Cardinalizie e e buona, locchè tuttora si osserva
prelatizie, quelli della Cappella Pon- esattamente. Va però qui avvertito,
tificia , e il collegio de' cantori di che sino al decUnare del secolo
questa, in uno ai maestri delle ceri- XVIII, stante la giornaliera ufficia-
monie. Nella stessa chiesa di s. Maria tura, che aveva luogo nella Cappel-
in Vallicella celebrano anniversarie la Pontifìcia, come dicemmo di so-
esequie, separatamente a'propri colle- pra, costantemente nel cil^orio del-
ghi defunti, i maestri delle cerimo- l' altare della Cappella Sistina del
nie Pontificie, e i cantori della Cap- Vaticano, o della Paolina del Qui-
pella Papale. Monsignor sagrista vi rinale, secondo ove risiedeva il Pa-
suole cantar la messa coli' assistenza pa, era vi il ss. Sagramento, tanto in
de' ministri delle Cappelle Cardina- particola, che in ostia grande. A ta-
lizie e prelatizie, de' cantori stessi le effetto, secondo il disposto da Pao-
ed altri della Cappella Papale. lo IV, ardevano dinanzi due lan^-
, ,

GAP CAP i53


pade di cera bianca; e quando do-
vevansi celebrare le Cappelle od i § I. Cappelle segrete del palazzo
vesperi Papali, si levava il ciborio, valicaìiOi e di quelle del palazzo
ed il ss. Sagramento si trasferiva apostolico di Castel Gandolfo.
alla Cappella Paolina del Valicano,
se il Papa abitava questo palazzo, Cappella dedicata alla nascila
o alla Annunziata pu-
Cappella dell' dì GesÌL Cristo. Questa nel palazzo
re edilìcata da Paolo V, se dimo- vaticano , fra le diverse cappelle
rava al Quirinale. Nei primordi per- domestiche de' Papi , di cui in ap-
tanto del corrente secolo, il santis- presso parleremo, attualmente è la
simo Sacramento non più si con- sola segreta de' Pontefici , che vi
serva nelle Cappelle Sistina, e Paoli- abitano. Quantunque tal palazzo ai
na, ma sibbene nelle Cappelle se- tempi di Sisto V fosse già vastissi-
grete del Papa dei palazzi apostoli- mo, pure osservando quel gran Pon-
ci che abita, con lampade di cera tefice , che la sua edificazione iu

avanti. varie epoche , produceva i diversi


Dai secondi vesperi del sabato appartamenti oscuri ed imperfetti
avanti la domenica di passione pensò di fabbricare presso quello di
chiamato Sitìenles, sino alla matti- Gregorio XIII altro palazz^o staccato
na del venerdì santo, nelle Cappelle dagli antichi, e connesso per mezzo
segrete tanto il quadro dell' aliare soltanto di un angolo, comodo e
che il Crocefisso si cuoprono d' un magnifico qual conveniva al so-
si

velo di seta paonazza, praticandosi vrano Pontefice. Ma questo generoso


altrettanto con tutti i crocefissi del- divisameuto fu posto ad etfetto da
le camere Pontificie. Nella sola mat- Clemente Vili, Aldobrandini^ su-
tina del giovedì santo a quello della bhmato al triregno nel 1592. Al
detta Cappella segreta si cambia la terzo appartamento nobile di questo
copertura con un velo di seta bianca. palazzo, evvi la residenza pontificia,
Ne soltanto nei nominati palazzi nella cui sesta stanza v'ha la porta
Pontificii , ma anco negli antichi i della Cappella con archi-
segreta,
Papi avevano le loro Cappelle do- trave di marmo fatto nel 1624 da
mestiche, e segrete, e sappiamo che Urbano Vili, come si vede dal suo
s. Gregorio 11, educato da Sergio I, stemma gentilizio. 11 quadro dell'al-
eletto nel 687, nel patriarchio late- tare, che sta fra due finestre, di-
ranense , ebbe in cura gli oratori! pinto a olio dal viterbese Gio. Fran-
delle Cappelle Pontificie esistenti nel cesco Romanelli, prediletto discepolo
medesimo. F. Palazzi Pontificii. di Pietro da Cortona, rappresenta
la nascita di Gesù, La volta è tutta
§ I. Cappelle segrete del palazzo va- ornata di stucchi dorati, con armi
ticano , e di quelle del palazzo ne' riquadri di Alessandro VII, Chi'
apostolico di Castel Gandolfo. gìy e di buone pitture a fresco ese-
§ II. Cappelle segrete del palazzo guite da qualche discepolo di Pietro
Quirinale. da Cortona; lo sfondo o quadro di
§ III.Funzioni Pontificie, eh' ebbero mezzo, ov' è l'assunzione della b.
luogo nelle Cappelle segrete dei Vergine, fu fatto fare da Urbano
palazzi apostolici, ordinarie, e stra- Vili, il quale fece eseguire pure al-
ordinarie. cuni stucchi ; e le altre qui\ttro \>ì\i
,

i54 GAP CAP


Iure esprimono varie storie del Te- ravano ; ma poi vi fa sostituito il

stamento vecchio. A destra evvi la martirio di s. Stefano del Vasari.


piccola sagrestia, e a sinistra una Ora però evvi un arazzo esprimente
stanza, ove anticamente i Papi a- il Presepio. Ne' quattro angoli della
scoltavano la messa, senza essere volta il b. Angelico vi eseguì i quattro
veduti. II soffitto della quale stanza evangelisti, e i principali dottori della
è dipinto a vari riquadri, cogli stem- Chiesa greca, e della latina, e nelle tre
mi di Clemente Vili. Nel sottoposto facciate delle pareti, in quattro ri-
fregio di rabeschi gialli su fondo tur- partimenti, vari trattì della vita del
chino, si veggono ripetuti quelli di protomartire s. Stefano, e di s. Lo-
Innocenzo XI, Odescalchi.lSeì 1724, renzo. Gregorio XIII vi fece ripulire
Benedetto XIII fece vari ristauri a le pitture, e Clemente XI, nel 17 12,
questa Cappella, e a' 2 dicembre la restituì all' antico splendore. Be-
179,4 vi consacrò e dedicò l'altare, nedetto XIII, nel 1725, ne consa-
finche il regnante Gregorio XVI nel- crò l'altare, avendo la sera prece-
l'abbellire il contiguo appartamento dente, dopo il consueto sermone,
pontificio, la ha nobilitata col far nuo- esposte le reliquie de' ss. Venerando
vamente dorare gli stucchi, pulire le e Fausto martiri, che poi ripose
pitture, rinnovare il pavimento, l'ar- sotto la mensa dell' altare, ove ce-
chitrave e gli stipiti della porta interna lebrò per ultimo la messa. Final-
di marmo bianco, ov'è inciso il suo mente a' nostri Pio VII la giorni
nome , decorandone le pareti con ridusse al primiero stato, mediante
riparti di pilastri, e sagri emblemi le cure dell'esimio barone Camucci-

lumeggiati ad oro, e fornendo l'al- ni. Questa Cappella, eretta pel do-

tare di decenti arredi, e la sagrestia mestico uso de' Papi, servì poi, quan-
di armadi. Nella detta stanza poi, in do essi abitarono il contiguo appar-
cui i suoi antecessori prima ascolta- tamento, per Cappella comune della
vano la messa, e poi la predica nel- famiglia Pontificia, celebrandovisi
l'avvento, e nella quaresima in pre- eziandio per comodo di essa i divi-
caria bussola, fu ridotta stabile la ni ufficii quotidianamente. Essa vi
bussola medesima. assisteva anche dalla contigua sala
Cappella di Nicolo V. Questo vecchia degli svizzeri, mediante una
magnanimo Pontefice, del i447 eres- finestra, dalla quale si vede la Cap-
se nel palazzo vaticano due Cappel- pella, e qualche volta presentemente
le, una pubblica, dove Paolo 111 nelle solennità la detta famiglia vi

fabbricò la Cappella Paolina^ della riceve la santa comunione.


quale si parlò a suo luogo, l'al- Dalla Storia de'' Conclavi di Bur-
tra privata, che resta presso le cardoj sulle due Cappelle di Nicolò
stanze dipinte da Raffaello. Quest' o- V, abbiamo tratte le seguenti noti-
latorio da Nicolò V fu fatto egre- zie, la maggior parte delle quali
giamente decorare di pitture a fre- sembrano riguardare principalmente
sco, per mezzo del beato Giovanni la di lui Cappella maggiore. Nel
Angelico da Fiesole domenicano conclave del i4^^3 ^^^' l'elezione
valente dipintore di quell' età. Per di Pio II, i Cardinali fecero serrare
C[uadro dell' altare , vi rappresentò nel palazzo vaticano due sale, e due
il Redentore deposto dalla croce, Cappelle, e quella minore di Nicolò
circondato dagli angeli , che lo ado- V fu riserbata per l' elezione del
GAP CAP 155:

Papa. Nel conclave del 14^4 P^^i' sante, non che Papa genu-lo stesso
l'elezione di Paolo li, i Cardinali flesso, cui s. Pietro, ponendogli una

nella cappella di Nicolò V, che poi mano sulla spalla, raccomandava al-
fa detta di Papa Paolo, si aduna- la ss. Vergine. Vi dipinse inoltre il

rono a fare lo scrutinio, dopo che Montegna il sagrifìcio di Abramo,


ivi il sagrisla celebrò la messa del- e varie virtù ; ma trovandosi in ne-
lo Spirito Santo. Nel conclave del cessità, e vedendo che Innocenzo VIIC
1492 per l'elezione di Alessandro per le gravi cure del governo della
YI, il conclave ossia gli scrutini fu- Chiesa non vi poneva riparo, vi di-
rono fatti nella cappella di Sisto IV. pinse fra esse la Discrezione, ed al-
Nel conclave del i5i3 per la elezio- lorché il Papa si recò a vedere le
ne di Leone X, dai Cardinali, nel- sue opere, e seppe da lui ciò, che
la cappella solita di Papa Nicolò V, tal figura rappresentava, soggiunse:
si disputò sui consueti capitoli, e si >» se tu vuoi che sia bene accompa-
promise da tutti V osservanza. In " gnata , dipingi accanto la Pa-
detta Cappella pertanto si fece il « zienza ". Ma si preziose pitture,
primo scrutinio; i Cardinali vi ce- che il Chattard, Descrizione del Va-
lebrarono la messa, e vi elessero il ticano , t. Ili, p. 143, dice tutte
Papa. Nel conclave per 1' elezione di eseguite dal Montegna, in uno al
Adriano VI, nel i522, il sagrista ce- pavimento di mosaico, ih parte de-
lebrò la messa al sagro Collegio nel- perirono per opera del tempo, ed in
la cappella di Papa Nicolò V, ed parte pegli edifici i eretti in questo
ivi si primo scrutinio.
fece il sito da nominati Clemente XI V, e
Cappella d" Innocenzo FUI. Nel Pio VI.
cosi detto palazzo d'Innocenzo Vili, Cappella di Giulio III. L' ap-
Cibo , dalla parte di Belvedere , e partamento detto comunemente del-
presso la galleria delle statue co- la contessa Matilde, fu fabbricato
struitada Clemente XIV, e prose- d'ordine di tal Pontefice eletto nel
guita da Pio VI nel Museo Vati- i55o, e poi accresciuto, e decora-
cano fino alla biblioteca, con dise- to di bellissime pittureda Urbano
gno del famigerato Antonio PoUa- Vili. Al lato destro della seconda
juolo, Innocenzo YIII nel i490j fe- stanza evvi la magnifica Cappella edi-
ce costruire la sua Cappella privata ficata dal medesimo Giulio III, dove
di forma quadra, con piccola cupo- già veneravasi all'altare di marmo, im
la, ed annessa sagrestia. Il Ponte- quadro colla b. Vergine, e il s. bam-
fice la dedicò al precursore s. Gio. bino in seno. Le due finestre late-
Battista, di cui avea portato il no- rali di questo altare sono di forma
me, avendo preso possesso nella fe- ovale, i vetri rabescati, colle imma-
sta della sua decollazione. L' altare gini de' ss. Pietro e Paolo, e gli
di bianco marmo avea per quadro stemmi Pio IV. Il quale non fu il
di
il detto santo, che battezza Gesti solo Pontefice benemerito di questa
Cristo, e tutta la Cappella era fre- Cappella abbellita da ringhiera di fini
giata di stimabili pitture a fresco marmi, ma lo furono anche prima
di valenti artisti (specialmente di An- Paolo IV, e poi Paolo V, come rileva-
drea Mantegna )
, che vi eseguirono si dalle loro armi. Nella volta v' ha
vari fatti della vita del Redentore, dipinto Padre eterno, e lo Spiri-
il

di s. Gio. Battista , diversi santi , e to Santo, con una gloria d'angeli.


.

i56 GAP CAP


Presso di questa Cappella fu co- no, e l'Etrusco al secondo, che for-
struita la sagrestia, con soffitto scor- mano l'ammirazione, e lo stupore
niciato, cogli evangelisti dipinti ne- degl' intelligenti, V. Museo Vati-
gli scompartimenti, sul gusto degli cano Nel .
1724 Benedetto XHI
scolari di llafìaello. Ma V apparta- consacrò l' altare del ss. Rosario.
mento fatto per uso Pontifìcio, ven- Questo o è quello della suddetta
,

ne poi abitato da' principi alloggia- Cappella di Pio IV, ovvero un al-
ti nel palazzo Vaticano, e quindi tro che si vuol da lui eretto nel
,

assegnato per abitazione di monsi- casino del medesimo Pio IV al gran


gnor sotto-datario, ed altri prelati giardino Vaticano, detto il Bosca-
palatini. reccio, ove fìnoagli ultimi tempi era-
Cappella di Pio IF. Questo Pon- vi in una camera un dipinto a guaz-
tefice avanti il giardino della Pigna zo al muro in grand' ovato ( con
fece innalzare l'appartamento Pon- fogliami per cornice) in cui rappre-
tifìcio di ritiro, detto di Belvedere, sentavasi la ss. Vergine del Rosario
ossia di Tor de' venti, presso il pa- col s. Bambino in braccio, e a pie-
lazzetto d'Innocenzo Vili, seguendo di i ss. Domenico, e Filippo Neri,
il disegno di Bramante, che ivi si tutti patroni di Benedetto XIII; il

rese più celebre per la meravigliosa che è anche un segtìo manifesto, che
scala, o cordonata, per salirvi, Cliia- tale stanza era destinata ad uso di
inasi Belvedere, per le deliziose ve- cappella Pontifìcia privata. Tuttavia
dute di Roma, e per molta parte di quel medesimo Papa Benedetto XllI
sua campagna, che si osservano da nel Vaticano eresse delle altre Cap-
taf eminenza. Ci lavorarono per al- pelle dedicandole al ss. Rosario, e
tro diversi arcìiitetti. Per quel che ai detti santi, come si legge nel ci-

riguarda il palazzetto d' Innocenzo tato Chattard.


YIII, fu eseguito dal Pollajuolo, e Cappella di s. Pio V. Presso
pel resto da Pirro Ligorio, e in par- le camere dell'appartamento Borgia,
te da Giacomo Barozzi. Memorie e sul nuovo appartamento di Paolo
della Cappella di Pio IV non ve V verso Belvedere, il detto Ponte-
ne sono, ma vuoisi che fosse quella, fice ne aggiunse delle altre dopo
che stava dopo la terza stanza soia- \iò<ò^ cui fu esaltato alla cat-
rata. Avea un altare di marmo rin- tedra apostolica. In memoria di s.

novato, e consacrato da Benedetto Pietro martire, vi eresse altresì una


XIII, Orsini, con quadro in tela magnifica cappella per suo uso par-
dentro cornice di stucco quadrata ticolare, di forma quadra, comun-
V era dipinto nella volta lo Spirito que chiuda verso l'altare di fac-
si

Santo raggiante, e ci aveano fregi di ciata in figura ovale. 11 quadro di


grotteschi, conchiglie, rosoni ec. Ma di queir altare esprimeva 1' uccisione
detto palazzo, che servi alcune volte del santo, che scrive col dito tinto
per alloggiarvi i principi, fu poi as- nel proprio sangue il Credo , e fu
segnato il secondo piano per abita- eseguito ad olio dal Vasari. La volta
zione del Cardinal bibliotecario , e è ripartita di cornici a stucco do-
il primo per appendice del museo, ralo, con sacre pitture a fresco rap-
fi cui lion ha guari provvidamente presentanti la vita di alcuni santi
il Papa regnante ha aggiunto due dell'Ordine domenicano a cui s. ,

jjuQvi musei, 1' Egizio al primo pia- Pietro avea appartenuto, e X estasi
CAP CAP 15:7

di s. Caterina da Siena, dietro i di- nascila del Signore, la liberazione


sei^ni dolio stesso Vasari. Dipoi, nel di s. Pietro dal Carcere , e s. Zacca-
iT-j.^, Benedettoche prima XIH , ria quando gli apparve l' angelo, se-
del Pontificato era stato domenica- condo il Taja, Descrizione del pa-
no, ne consacrò l'altare, ma in se- lazzo Vaticano , p. 275, ma secondo
guilo questa Cappella siccome venne il Chattard, Aronne con un angelo.
compresa nella biblioteca vaticana, ne Dopo le ultime vicende, e dopo
fu tolto l'altare, e da ultimo l'odier- aver servito questa celebre Cappella
no Pontefice per mezzo di un can- a s. Pio V, e ad altri Papi (prin-
cello vi congiunse l'appartamento cipalmente a Benedetto XIII , che
Borgia. Sotto questa Cappella al pia- ai 19 marzo 1725 ne rinnovò e
no inferiore, € di figura ovale, s. consacrò 1' altare, e vi celebrò molte
Pio V fece edificare altra picco- funzioni comprensivamente alla con-
la Cappella in onore di s. Stefano sacrazione di diversi vescovi), ne'pri-
protomartire, venendo dipinta daGia- mordi del secolo corrente. Pio VII
como della Zucca, fiorentino, la vol- siccome collocò gli arazzi eseguiti
ta, e le pareti delle sue eroiche azio- presso i disegni di Raffaello nelle
ni, come il quadro dell' altare a olio altre camere dello stesso s. Pio V,
esprimeva il sofferto martirio. tolse dalla Cappella il bel pavimento
Inoltre s. Pio V costruì nel Va- di marmo e lo fece situare nella
ticano , nelle camere , eh' egli fece stanza ove pranzano i Papi al Qui-
fabbricare presso 1' appartamento di rinale, mentre l'altare fu trasportato
Raffaello, un'altra cappella magnifica in una camera della sagrestia Pon-
decorata di marmi, e di pregevoli pit- tificia. luogo , ov' era
]\el 1' altare,
tine a fresco. La sua forma ovale par- fu aperta una gran finestra : lo spec-
tecipante dell'ottagono, termina a chio destro servi per porta, da cui
cupola in cerchio. Ivi Federico Zuc- si scendo mediante tie branchi di
cari dipinse con varie foggie e co- scala, alla sagrestia pontificia j dalla
lori Lucifero e gli angeli ribelli scac- quale scala i Papi si recano, per le
ciati dal cielo dagli altri angeli, e Cappelle e sagre funzioni, alla detta
nel tamburo in quattro vani la sto- sagrestia, e da essa alla Cappella Si-
ria di Tobia, ed in due l'astrologia, stina. Sul primo ripiano della scala
e l'eternità. 11quadro dell'altare vi è a fresco il Presepio, opera mi-
dipinto in tavola dal Vasari, rap- rabile di Baldassare da Siena. Quindi
presentava l'assunzione della b. Ver- il lato sinistro della cappella di s. Pio

gine coronata dal Padre, e dal Fi- V venne aperto per la comunica-
gliuolo. Le pareti incrostate di mar- zione della galleria degli arazzi. Ma
mi costituiscono quattro specchi or- non restando che marmi, e le pit-
i

nati dì cornici di breccia rossa , e ture della cupola, e suo tamburo,


sulle tre porte eranvi altrettanti lu- Pio VII fece eseguire ne' quatti^
nettoni bislunghi. Negli specchi si gran tondi dal bellunese Demin, al-
vedevano i quattro evangelisti di- trettanti dipinti a fresco dove le ,

pinti in tavola , e ne' luneltoni s. arti da lui tanto protette furono es-
Tommaso d'Aquino, ed i quattro presse.Però il Pontefice regnante
principali dottori della Chiesa latina. con saggio divisamento avendo tras-
Finalmente ne' quattro gran tondi portati gli arazzi nella galleria ap-
erano effigiale l' Annunziazione, la presso a quella di Gregorio XI 11,
,

i58 GAP CAP


e collocata la galleria de' quadri sé, Davide, e la tavola de' pellegri-
nellecamere di s. Pio V fra l'ap- ni serviti dal Papa. Si riconoscono
partamento dipinto da Raffaello e per autori di tali pitture il Noga-
questa antica cappella, siccome ave- ri , il Massei , Gio. da Modena , e
Aano molto sofferto le pitture del Raffaele da Reggio. Nel 1725 Be-
eh. Demin, lo stesso regnante Pon- nedetto XIII non solo rifece magni-
tefice commise al cav. Pietro Pao- ficamente l' altare, ma volle consa-
letti bellunese, che egualmente a crarlo egli stesso.
fresco ne dipingesse i tondi. Egli con Cappella di Urbano Vili. Nel-
bello accorgimento, e lodata esecu- la ultima stanza dipinta da Raffael-
zione per rinnovare la memoria dei lo evvi una piccola porta, la quale
preesistenti dottori, negli antichi lu- mette alla cappelletta, che dai ripe-
nettoni, li raffigurò un'altra volta. tuti stemmi di Urbano Vili, Bar-
Cappella di Gregorio XIII. Nel berini, 1623, fa conoscere do-
elei

braccio della loggia di tal Pontefi- versi a sua erezione. Essa è


lui la

ce, che corrisponde coll'appartamen- tirata a volta con diversi sparti-


to ora abitato dai Papi, e le loggie menti di cornici di stucco dorato
di Raffaello, presso la sala, della quale con vari fatti della passione del
faremmo altrove menzione, ed ove Salvatore, cioè l'orazione nell'orto,
nell'avvento, e nella quaresima il p. la coronazione di spine, la flagella-
compagno del p. maestro del sagio zione, e l'incontro con la madre
palazzo, mentre il Papa, i Cardinali, Maria colla croce sulle spalle; men-
e i prelati ascoltano la predica, ne tre -per la volta si vede vm coro di
fa altra a' loro famigliari , vi è la angeli cogli stromenti della stessa
Cappella comune eretta da Grego- passione, opere tutte eseguite dai
rio XIII del 1572, in cui nelle fe- discepoli di Pietro da Cortona. Pe-
stività, dal primo cappellano segreto rò la più bella,* che vuoisi essere
si comunica la famiglia Pontifìcia. di Pietro, è il fresco o quadro del-
La sua forma è ottangolare, coper- l'altare rappresentante il Salvatore
ta di cupoletta, con altare quadro, deposto dalla croce, colla b. Vergi-
in cui Girolamo Muziani dipinse a ne, s. Giovanni, s. Maddalena, e Ni-
olio s. Paolo e s. Antonio primi
, codemo. A mano destra di questa
eremiti, quando nel deserto per mez- Cappella, v' ha una piccola porta co-
zo di un corvo ebbero il pane. La gli stipiti, e l'architrave di marmo,
cupoletta é pitturata a fresco da con finestra quadrata con volta a
Cherubino Alberti, e da' suoi sco- botte, che serviva per ascoltarsi dal
lari, e vi è rappresentato il Salva- Papa la messa, dalla contigua stan-
tore sedente in atto di benedire, in zola. Sembra, che una Cappella si-

mezzo ad angeli, che sostengono gli mile, come nelle pitture delle pare-
attributi della sua passione. Ne' quat- ti, e dell'altare, ed anco nello stan-
tro angoli sono effigiati i princi- zolino per ascoltare la messa. Ur-
pali dottori della Chiesa, e sotto la bano Vili la facesse costruire nel
fortezza, la giustizia, la speranza, e palazzo pontifìcio di Castel Gandol-
la carità, con alcune storie eseguite fo {Fedi), da lui edificato per vil-
a chiaroscuro in terretta gialla. Al leggiatura de' Papi , col disegno , e
di sopra vi sono i quattro evange- opera di Maderno, del Breccioli , e
listi, ed altre storie, fra le quali Mo- del Castelli, accresciuto e compito
^

CAP CAP iSg


da Alessandro VII. In detta cappel- Pietro e Paolo nell' antica abitazione
la, che tuttora è la domestica dei del segretario di consulta; di quel-
Pontefici , Urbano YIII a' 24 otto- la della sagrestia Pontificia, dedi-
bre 1627 congiunse in matrimonio cata air Assunzione di Maria, ec. ec.
il suo nipote d. Taddeo Barberini,
con d. Anna Colonna. Ne mancaro- § II. Cappelle segrete del palazzo
no suoi successori di celebrarvi al-
i Quirinale.
cune private funzioni. Sappiamo di-
fatti, che Clemente XllI soleva re- Questo celebre colle, uno de' più
citarvi il rosario colla famiglia, che salubri ed ameni di Roma, verso
a'
9 giugno i75g vi conferì l'ordi- il i54o, fu incominciato ad abitare
ne del presbiterato a monsignor O- da Paolo III, Farnese j particolar-
razio IVI a t tei suo cameriere segreto, mente nell' estate, nel palazzo del
e guardaroba , ed ai 12 giugno Cardinal Gianvincenzo Caraffa, pres-
1763 diede i quattro ordini minori so il monistero de' benedettini , nel
al chierico Francesco Minari
Gio. luogo ove attualmente è il pontifi-
padovano, convittore del seminario cio. In esso mori quel Pontefice ai
romano. IO novembre i549. Gregorio XIII,
Nello stesso appartamento Ponti- eletto nel 1572 , acquistato quello
fìcio di Castel Gandolfo, e poco di- del Cardinal d' E.ste col contiguo
stante da detta Cappella, il mede- giardino, ne incominciò la fabbrica
simo Clemente XIII, Rezzonico col disegno di Ponzio lombardo, e
fece altra cappella segreta di forma del Mascherini e Sisto V, e Cle-
,

quadra, con aliare di marmo, e ai mente Vili ne continuarono l' am-


3 ottobre 1709, lo consacrò dedi- pliazione per mezzo del cav. Dome-
candolo in onore della beatissima nico Fontana , finche Paolo V, e-
Vergine, e s. Gio. Battista, che ven- saltato al pontificato nel i6o5, vi
gono rappresentati nel quadro. Col- aggiunse l'appartamento nobile, e
locatefurono nella mensa le reli- la Cappella paolinacon architettura
(fuie de' ss. martiri Liviniano ed Ila- di Carlo Maderno, della quale si
rio, di nome proprio, e per memo- fece a suo luogo la descrizione. Lo
ria evvi una iscrizione sulla fascia ingrandirono anche Urbano Vili,
di marmo. Alessandro VII, Innocenzo XII e
Delle altre Cappelle del palazzo XIII, Clemente XII, e Benedetto
Vaticano, alcune delle quali appar- XIV, Clemente XIII, e ne furono
tennero ai Pontefici, tratta il men- benemeriti Pio VII, e massime Gre-
tovato Chattard ,
principalmente di gorio XVI Papa regnante.
quella della Madonna del Rosario, Cappella di Paolo V. Nell'ap-
coi ss. Domenico e Filippo, che si partamento, che guarda il giardino
vuole di Benedetto XIII, e che è dalla parte di levante , detto dei
neir appartamento ora abitato dal I^rincipi, perchè in questo talvolta
maestro di camera di quella nel- ; vennero alloggiati alcuni principi
r appartamento del maggiordomo ,
stranieri, e da ultimo l'imperatore
della ss. Vergine, e del s. Bambi- d'Austria Francesco I, e poi Maria
no; di quelle dei tribunali della ca^ Teresa regina vedova di Sardegna,
mera, dedicata come la precedente, attualmente abbellito e abitato nel-
e della romana Rota ; di (juclla de'ss. la stagione estiva dall' odierno Pou-
.

i6o GAP CAP


tefice, Paolo V edificò , nell' anno nista Ciancarelli di Rieti, che fra i

sesto del suo pontificato , una ma- meccanismi, che contiene, suona al-
gnifica cappella a forma di croce cuni pezzi di musica.
greca, con cupola, e piccola sagre- Cappella della h. Vergine del
stia, cui sovrasta lo slemma di Ur- Boxano. Dalla parte della scala a
jDano VITI. Decorata è dessa da chiocciola in fondo alla corte del
Tari riparti con vaghi stucchi do- cortile eseguita a somiglianza di
rati, e da bellissime pitture a fre- quella di. Bramante, subilo dopo la
sco, eseguite dal celebre bolognese porticella segreta dell' appartamento
Guido Beni. Piappresentano queste d' inverno, ewi questa piccola ma
la vita della B. V., la sua nascita, la graziosa da Pio
cappella, eretta
sua presentazione al tempio ec, va- VII, Chiaramoìitì^ nel 1821, anno
ri angeli santi, e profeti e il Pa-
, XXI del suo pontificalo come si ,

dre eterno in mezzo a un coro di legge dalla iscrizione in giro sull'ar-


angeli, che cantano. Nella cupola co dell'altare sotto . al suo stemma
rappresentasi la stessa ss. Vergine gentilizio; edificata per maggior como-
in gloria alla destra dell' eterno I^a- do dei Papi, particolarmente nella sta-
die, circondata da angeli, che suo- gione invernale. È di forma ettagona
nano vari stromenti; mentre in otto con pavimento di marmi di colori
pilastri l'Albani in fondo d'oro effi- diversi; nella voltav'ha lo Spirito
giò stupendamente le otto virtù. Ol- Santo raggiante, e alle quattro lu-
tre i mirabili freschi. Guido dipinse nette sono dipinti a chiaroscuro gli
a olio r annunziazione della Madon- evangelisti. Andrea Giorgini fece a
na nel quadro dell'altare. Mentre egli fresco il quadro dell'altare, ove con
dipingeva questa nobilissima cappel- lodevole diligenza, e vivacità di co-
la, Paolo V, che avea per lui un lorito rappresentò la b. Vergine col
affetto particolare, sovente si com- s. Bambino, che tiene nelle mani il

piaceva nel vederlo lavorare, obbli- rosario, circondato da diversi ange-


gandolo a cuoprirsi il capo in sua letti in vari divoti atteggiamenti
presenza. Queste pitture vennero Nella parte inferiore s. Pio V ve-
eseguite in quindici incisioni da pa- stito degli abiti pontificii con istola,

recchi artisti, per cura della calco- genuflesso e rivolto alla Madonna,
grafia camerale, e il Travalloni sta e al suo figlio prega pel felice esi-
(egregiamente incidendo l'Annunziata. to della battaglia navale di Lepan-
Benedetto XIII, a' 29 settembre 1724, to, in cui le sue galere unite a
ne consacrò l'altare da lui ristaurato quelle de' suoi alleati veneti e spa-
con vari marmi, e lo dedicò alla stes- gnuoli^ combattevano contro la for-
sa Annunziazione, concedendo in quel midabile flotta di Selim II, impe-
giorno indulgenza plenaria a chi ratore de' turchi, L' altare di mar-
visitando la cappella, avesse pregato mo con incorniciature dorate, ripor-
per lui. Finalmente Pio VII rifece ta r iscrizione esprimente, che Be-
il pavimento con marmi di vari nedetto XII l il consacrò a' 1 5 otto-
colori e specie, decorandone il mez- bre 1724. Esso prima stava in fon-
zo la sua arme; e sotto quella di do allagalleria, ove ora dimorano
Paolo V, incontro alla finestra prin- i palafrenieri pontificii, e serviva di
(ipale, ewi il sorprendente arma- Cappella, quando i Pontefici cele-
dio, umilialo a Pio VII dal macchi- brando le funzioni della settimana
1

GAP GAP iGt


santa al Quirinale, dalla grati Cap- Quirinale, ed ora nel detto apparta-
pella Paolina vi riponevano nel gio- mento vi sono stabiliti gli uffìzi del
vedì santo il sepolcro. Quella galle- niaggiordomato. Il Pontefice Paolo V
ria ne' conclavi in esso palazzo ce- a comodo de' Cardinali, e prelati, che
lebrati, venne ridotta a Cappella co- in questo luogo adunavansi per le
mune pei Cardinali , e conclavisti. congregazioni, volle edificare una
Sappiamo che nel detto an-
inoltre, bellissima cappella con cupola^ de-
no 1724, Benedetto XIII fece in corandola di riquadri, e di eleganti
sua presenza consacrare un altare ornati di stucco e dorature, con
di una Cappella segreta, da monsi- dipinti a fresca, opera di Pomaran-
gnor arcivescovo Coscia, poi Cardi- cio. 11 primo , che trovasi ov' è il

nale, e lo dedicò a Gesù coronato grande e belio altare di marmo


di spine. Quindi lo stesso Papa vi bianco, rappresenta il presepio, e
celebrò pel primo la messa. Questo r adorazione de'pastori. Nella parte
è forse quello stesso della B. V. del a destra dell' ingresso, corrisponden-
Rosario summentovato, a seconda del- te al lato dell'epistola dell'altare,
le ricerche esaurite. Si sa pertanto, che vedesi effigiata la strage degl' inno-
Paolo V, al termine di detta galleria centi, e nella sinistra evvi espresso
eresse una piccola Cappella per suo uso l'arrivo e l'adorazione de' re Magi.
privato, e per quello de* successori, Il quarto dipinto nella volta mostra
facendovi dipingere a fresco da Gui- una gloria, e corona d'angeli, men-
do Reni la coronazione di spine, tre le quattro lunette sono abbel-
nella quale era rappresentato Gesìi lite dagli evangelisti. Sotto all'ado-
Cristo, sedente in mezzo a due ma- razione de' Magi un'apertura vi è
nigoldi, uno de' quali gli presentava con grata, che serviva per ascoltare
la canna. Sotto l'amministrazione fran- la messa, fatta dire da quelli, che
cese volendosi ridurre il palazzo si riunivano per le predette congre-

pontificio del Quirinale, come vm gazioni, avanti d'incominciarle.


palazzo imperiale, l' intendente della Cappella dell' Assunzione del
corona Darti nel far demolire la tribunale della Rota. Dal lato del
cappella, fece restaurare la pittura palazzo che guarda la
Quirinale,
della coronazione, la quale ora tro- strada pia, egualmente edificato da
vasi in una sala terrena , sotto la Paolo V, e sotto alla sua gran Cap-
galleria de' quadri esistenti in Cam- pella Paolina, vi sono le stanze ove
pidoglio. Però nell'operazione del si radunano gli uditori della Rota*
distacco perdette molto della sua Nell'ultima trovasi una cappella di
primiera bellezza. forma bislunga, dipinta con riqua-
Cappella del Presepio. Questa dri messi a oro , e nel soffitto lo
fu eretta da Paolo V sotto la cap- Spirito Santo j con rosoni, e altri
pella dell' Annunziata, nell' apparta- ornati di chiaro-scuro lumeggiati
mento, che già servi per le congre- pure d'oro, eseguiti allorché Cle-
gazioni Cardinalizie e prelatizie ; mente XIII ne ordinò il restauro
poi sino al corrente anno fu resi- nel 1768) come si vede da* suoi
denza della segreteria di stato per stemmi ed iscrizione. Bello è l'alta*
disposizione Pio VII, giacché
di re di marmo con architrave, e pi-
slava prima sopra la sontuosa Cap- lastri con capiteUi, come di marmo
pella Paolina del medesimo palazzo sono le ai'mi gentilizie di Paolo V
VCL. IX. 1
i62 GAP CAP
a' lati di esso altare, il cui quadro signor sagrista, e quella del tribu-
l'appresenta l' Assunzione al cielo nale della camera.
della Madonna. In questa Cappella La cappella domestica del mag-
gli uditori di Rota ascoltano la mes- giordomo, presso la sua abitazione,
sa quando ivi si adunano per giu- che guarda la strada di porta pia,
dicale le cause; ed allorché il Pa- avente per quadro dell'altare la b.
pa abita al Quirinale, il primo Vergine col s. Bambino, che sostie-
eappellano segreto per le solenni- ne una rosa , non offre niente di
tà di Pasqua, Assunta, Ognissan- particolare, se non che per due iscri-
ti, e Natale vi celebra il santo sa- zioni marmoree è resa interessante,
crifizio, e comunica la famiglia Pon- come quelle che ricordano essere
tificia. stata Cappella domestica di Pio VII.
Nei tre ultimi conclavi celebrati La prima iscrizione é la seguente,
nel palazzo Quirinale, in detta Cap- che riportiamo tradotta dal latino:
pella si disse quotidianamente la » Pio VII Pontefice reduce con gran
messa dello Spirito SantOj dopoché » trionfo in Roma, dopo cinque an-
il clero ha fatto la solita processio- » ni di schiavitù e di esilio, dimorò
ne, il che segue come andiamo a « in questa abitazione dai 24 di
descrivere. In tuttoil tempo del » maggio fino ai 23 luglio dell'an-
conclave , ogni mattina , appena la « no 1814. Benedetto Naro prefet-
processione del clero nel cortile del- » to de' sagri palazzi apostolici, de-
lo stesso palazzo termina le sue pre- M voto alla Santità Sua ec. " L'al-
ci per la sollecita elezione del Pon- tra iscrizione é di questo tenore:
tefice, e torna nella chiesa donde » Alla Santità di Pio VII Pontefice
partì, ovvero in altra più vicina, » Massimo, alla maestà di Carlo IV,
incontanente il collegio de'cappellani w re di Spagna, e di Luisa regi'
cantori Pontificii canta nella Cap- » na, perché a' 19 giugno i8i4 in
pella della Rota
messa dello Spi-
la » questa sala ridotta poi a Cap-
rito Santo, e quindi recita le con- « pella conferì la tonsura e tutti ,

suete orazioni. Canta messa un cap- » gli ordini minori a Francesco di


pellano cantore assistito dai chierici, « Paola Borbone, infante di Spa-
e sotto chierici della Cappella. A »> gna alia presenza de' suoi reali
,

tutto il conclave di Clemente XIV, » genitori ".


che si faceva al palazzo vaticano, si La Cappella di monsignor sagrista
cantava tal messa in una cappelletfca, trovasi nella sua abitazione, egual-
elle erigevasi nel cortile del mare- mente dal lato della strada, che con-
sciallo di detto conclave. Nel con- ducendo a porta pia, chiamasi con
clave per la elezione di Pio VI fu questo nome. Essa fu fatta costruire
cantata in s. Maria in Vallicella, e da Clemente XI, il quale le assegnò
per quello per morte di Pio VII puranco l'olio necessario, per farvi
fu stabilita questa Cappella della ardere di continuo una lampada, in
Rota, ed altrettanto si praticò per onore dei corpi de' ss. martiri, che
quelli per morte di Leone XII e ivi si conservano. Nel lySy fu in-
Pio Vili. Tre altre Cappelle nel titolata a s. Lorenzo martire , pel
|)alazzo Quirinale meritano qui di dono fattole da Clemente XII di
essere ricordate, cioè quella di mon- una pittura rappresentante la Ma-
signor maggiordomo, quella di mon- donna col Bambino, s. Agostino, e s.
GAP CAP i63
Lorenzo levita e martire, come si camera apostolica , cui Pio VI nel
legge nella iscrizione marmorea ivi 1790 aggiunse delle altre, nelle qua-
esistente, che è del tenore seguente, li non solo il detto tribunale, ma
,

tradotta dal latino idioma: »> Cle- anche gli altri prelatizi, e le congre-
>» mente XI , ad istanza di fr. A- gazioni Cardinalizie si dovessero
»> abbate Olivieri vescovo
gostino adunare. E quando il conclave si

« di Targa (era suo parente) e celebrò al Quirinale, queste camere


»» prefetto della sagrestia apostolica, si assegnarono per abitazione al ma-
»» stabib e adornò questa Cappella, resciallo del conclave. Nell'ultima
»» onde in appresso con più conve- stanza evvi una Cappella, il cui al-
« nienza fossero custodite le reliquie tare di marmo, nel Pontificato di
« de' santi martiri, che si trovano Benedetto XllI fu consacrato a' 25
»» nello scavocatacombe, edelle febbraio da Nicola Saverio
1728,
>» la dotò d' , una
che lampada Albini episcopo Lucensi, ed il pic-
>i sempre ardesse. Anno I7i5, del colo suo quadro a olio rappresen-
»> suo Pontificato XV. '* Cle- . ta la b. Vergine che legge, col Bam-
mente XII poi neU' anno VII del bino in braccio, e chiamasi volgar-
suo Pontificato vi aggiunse un mente la Cappella comune, o della
quadio di san Lorenzo martire camera. Ivi talvolta fu dal cappel-
egregiamente dipinto . Neil' anno lano segreto distribuita la s. Comu-
1798 monsignor Cristiani sagrista nione alla Pontificia famiglia d'ogni
fece tiasporlare in questa Cappella ceto. È a notarsi , che anticamente
una custodia di legno dorato rap- eravi una Cappella nel palazzo Qui-
presentante un piccolo tempio, in rinale, che avea il titolo di Cappella
cui conservavasi la testa di s. Lo- comune, ed abbiamo, che, nel I724>
renzo martire, la quale con altre Papa Benedetto XIII consacrò l'al-
reliquie si venerava nella Cappella tare di s. Geminiano della Cappella
Pontifìcia del palazzo vaticano. Poco comune*
dopo il medesimo prelato ridusse la
cappella in miglior forma, e fece di-
g III. Funzioni Pontificie y che eh^
pingere l'attuale quadro, che rappre-
bero luogo nelle cappelle segrete
senta s. Lorenzo sulla graticola, non
de'' palazzi apostolici j ordinarie^
che rifare l'altare sotto del quale
e straordinarie.
conservasi corpo petrificato di s.
il

Giustina martire, e le credenze in-


torno alla Cappella, ove si pongono Fino circa alla metà del. secolo pas-
i corpi che si trovano nelle
santi , sato , nelle Cappelle segrete dei Pon-
catacombe. A' io agosto, ricorrendo tefici quattro volte l'anno, cioè nelle
la festa di detto santo, si espone la solennità di Pasqua di Risurrezione^
di lui testa, e i Sommi Pontefici di Pentecoste, de' ss. Pietro e Paolo
sogliono visitare privatamente la e del s. Natale, si cantavano i se-
Cappella. condi vesperi dai cappellani cantori
Finalmente presso le stanze degli della Cappella Ponlilicia , ndla ca-
uditori di Rota, di cui superiormen- mera innanzi alle stesse cappelle del
le si fece menzione , vi sono quelle palazzo abitalo dal l^ontefice. Leg-
nel l'j^^ assegnate da Clemente giamo in Andrea Adami , Ossen'a^
XI 11 al tril)unale della reverenda zùoni per ben regolare il coro della
i64 CAP CAP
Cappella Papale , Roma 1 7 1 r , che avanti la cappella ove stava il coro,
ne' detti giorni, all'ora stabilita dal e i secondi venivano ammessi nel-
Pontefice, il collegio dei cantori si l'anticamera nobile, e solo per di-
trovava nella indicata stanza per stinzione a' principi si facevano en-
cantare coU'organo i secondi vesperi, trare ove assisteva la camera segreta,
clie intuonavansi da uno di essi, co- sedendo in isgabelli , il che veniva
stituito nella dignità sacerdotale in reputato per una onorificenza.
cotta il quale inoltre dice-
e stola, Altre funzioni sagre annuali, ed
va r orazione nel fine ; e tanto le ordinarie nelle Cappelle segrete, me-
antifone che i salmi doveano essere no quelle che nomineremo, non
corti ed allegri , e di composizioni ebbero in costume i Pontefici di ese-
di valenti autori , regolandole il guire, avendo le maggiori negli stessi
maestro colla battuta , cui inoltre palazzi apostoHci, e vicine ai propri
incombeva prendere l'ora suindica- appartamenti, meno le straordinarie,

ta dal maestro di camera nella mat- di cui qui poi si parlerà. In quelle
tina. Quello di Pentecoste era e- maggiori, siccome altrove si disse,
guale al precedente di Pasqua ,
dopo il XIV hanno
secolo celebrato
ma l'inno F^eni creator Spiritus le cappelle quando non lo fecero
non intonavasi finche il Papa non nelle basiliche, e chiese di R^^ma.
si era inginocchiato sul genufles- Però in queste Cappelle domestiche,
sorio^ e scoperto capo dal mae-
il e segrete conservandosi il ss. Sa-
stro di cerimonie, che lo assisteva. cramento chiuso nel ciborio , lo vi-
Pel vespero de'ss. Pietro e Paolo, non sitano, e sugli altari celebrano, o
\i erano particolarità , se non che assistono al santo sacrificio della mes-
doveva essere ben concertato ; e per sa, e permettono che gì' intimi loro
l'altro del s. Natale, stante la mol- famigliari quotidianamente interven-
tiplicità delle precedenti sagre fiin- gano a quella del cappellano segreto,
zioni, si soleva trasportare nel gior- e alle principali novene, e altri eser-

no seguente di s. Stefano ; anzi quan- cizi divoti, che i Pontefici stessi ezian-
do le funzioni della mattina termi- dio fanno privatamente, mentre nel-
navano molto tardi, anche gli altri le feste solenni, o di qualche santo
tre vesperi si differivano al seguen- si espongono le analoghe reliquie.
te giorno. Talvolta i Papi nelle Cappelle segrete
11 Papa v' interveniva, vestito con per un tempo fecero esporre alla
mozzetta e camauro, ma senza stola, pubblica venerazione alcune insigni
e l'ascoltava dove soleva sentire la reliquie,e, per dire di alcuni, Inno-

messa, avendo innanzi l'inginocchia- cenzo Vili, allorché, nel 149*2, rice-
toio collo strato. Vi aveano luogo vette in donativo da Bajazetto II la

i Cardinali palatini, che sedevano su sacra lancia, ripose questa per pa-
sgabelli ,
porgendo l' aspeisorio al recchi giorni nella cappella domesti-
Pontefice il più degno, in abiti rossi, ca, che avea edificato al Vaticano
con rocchetto, scoperto, e senza cap- nel suo palazzettOj di cui si tratta
pa. Àifche il Cardinal protettore dei superiormente, e poi la fece trasfe-
cantori Pontificii vi assisteva, in uno rire nella basilica di s. Pietro. I re-
agl'intimi famigliari del Pontefice, pubblicani francesi, nel 1797, pro-
e a quelli, eh' egli faceva invita- fanarono il santuario della s. Casa

re: i primi sedevano nella stanza di Loreto, trasportando a Parigi il


,

GAP CAP 165:

simulacro della b. Vergine col divin mera paramenti nella IV dome-


de*
Figlio in braccio, per collocarla nel nica di quaresima, Innocenzo XIII,
museo profano. Divenuto però pri- nel ryaS, la esegui nella cappella
mo console della repubblica il gene- dell' Annunziata al Quirinale ; ciò
ral Bonaparte, questi nel 1802 la che fece in questa, e in tutto il
restituì al Pontefice Pio VII, che tempo del suo pontificato Clemente
ne r aveva richiesto onde giunta in
; XII, cioè dal lySi al 1739 in-
Roma la sacra immagine, il Papa clusive sicome quegli
, che per ,

la fece vestire e ornare di gemme, l'età e cecità non intei'veniva alle


e la fece esporre alla divozione dei pubbliche funzioni. Benedetto XIV,
fedeli, prima nella sua Cappella se- nel primo giovedì di ottobre, e nella
greta del Quirinale, e poi nella chie- predetta cappella, dopo aver cele-
sa di s. Salvatore in Lauro, donde brata messa, benedi la Rosa
la
la rimandò al santuario di Loreto. d'oro, che per mezzo di monsignor
JNon ha guari poi il regnante Pon- Acquaviva inviò in dono alla regina
tefice, avendo fatto ripulire la bel- delie due Sicilie; e Pio VI, nella
lissima croce d'argento , che custo- mattina della quarta domenica di
di vasi nella sagrestia Pontificia, con- quaresima nella Cappella della Na-
tenente un grosso pezzo di legno tività al Vaticano nel 1794? dopo
della vera Croce, ove mirabilmente aver celebrata, e ascoltata la messa,
sono incisi il Crocefisso, la Madon- benedi la rosa d'oro per la chiesa
na, e diverse figure, che Giovenale di s. Antonio de' portoghesi.
vescovo di Gerusalemme nel se- V La benedizione dello stocco e
colo donò a s. Leone I, e" che fino berrettone, che i Pontefici esegui-
agli ultimi del decorso secolo espo- scono nella camera dei paramenti,
nevasi nella Cappella Pontificia nel- prima del mattutino, o della messa
le principali feste , non solo volle nella notte di Natale, fu fatta nel
che nel venerdì santo del 1 840 fos- 1722 da Innocenzo XIII nella mat^
se collocata sull'altare della Cappel- tina di Natale, dopo aver celebrato
la Sistina, ma prima di darla a cu- la' messa, nella cappella dell'Annun-
stodire alla basilica vaticana, la fe- ziata al Quirinale. Altrettanto pra-
ce per diversi giorni esporre sulla ticò nel suo pontificato Clemente
mensa dell' altare della sua cappel- XII, Corsini^ per le addotte ragioni;
la segreta della Natività nel palazzo e Leone XII, a' 3 maggio del-
vaticano, come dicemmo meglio par- l'anno 1825, giorno sacro all' In-
lando della Cappella del venerdì venzione, della ss. Croce nella Cap- ,

santo. pella della Natività al Vaticano, be-


Molte, e diverse furono poi le nedi lo stocco, e berrettone, che per
sacre funzioni, che i Sommi Pon- mezzo di monsignor Ancajani, ora
tefici fecero nelle loro Cappelle se- monaco benedettino, regalò al real
grete, per impotenza di eseguirle delfino di Francia, duca d'Angou-
altrove, o perchè preferirono cele- lème.
brarle privatamente, di alcune del- Non solo le menzionate benedizio-
le quali passiamo a dare qualche ni, ma altre ancora dai romani
cenno. Pontefici si fecero nelle Cappello
La benedizione della Rosa d'oro, segrete, come quella delle prezio-
che si suol lare dai Papi nella ca- se Fascic benaletle , che soglio»
iSe GAP CAP
no formalmente benedire nella sala nel palazzo vaticano e nella Cappella
del concistoro, e poi donare ai pri- dell'Assunta di s. Pio V, consacrò
mogeniti , o eredi de* monarchi cat- nella notte di Natale, Lercari in
tolici. Vi amministrarono eziandio il arcivescovo di Nazianzo, e Camarda
sacramento della confermazione , co- in vescovo di Rieti, ed in appresso
me, nel 1761, eseguì Clemente XIII, Dosquet in vescovo di Sarno nella
dappoiché nella Cappella dell' An- notta di Natale del 1727; nell'anno
nunziata al Quirinale cresimò d. Ce- seguente nella stessa notte e cappella
sare Lambertini, pronipote di Bene- consacrò Muscettola in vescova di
detto XIV, facendogli da padrino Loreto e Recanati, e similmente fece
per Carlo III , re di Spagna , il con Baroni vescovo di Bova nell'anno
Cardinal Orsini, e poi gli ammi- 1739. Da ultimo Pio VII nella Cap-
nistrò la ss. Eucaristia. Egualmente pella della Annunziata del Quirina-
in queste benedirono le
Cappelle le, consacrò, nel 1808, in vescovo
nozze, e congiunsero in sacramentai di Sinigaglia il Cardinal Gabrielli.
matrimonio i propri parenti, o qual- Quando poi Clemente XII, nel 1730,
che distinto personaggio, come fece concesse al suo nipote Guadagni
Innocenzo XIII che, nel 1722, nella vescovo di Arezzo, e suoi successori
Cappella della Annunziata al Quiri- il privilegio del pallio, egli colle sue
nale, dopo avervi celebrata la mes- mani glielo impose nella Cappella
sa, in mozzetta, e stola uni in ma- dellaAnnunziata al Quirinale. Né
trimonio d. Marc' Antonio Conti suo mancano ulteriori esempi, che i Som-
nipote, con d. Faustina Matteij e mi Pontefici colle loro sacre mani
Clemente XIII, nel 1768, in detta imposero 1' insegna del pallio a pa-
cappella congiunse in matrimonio il triarchi, e ad arcivescovi, come da
suo nipote don Abbondio Rezzonico ultimo fecero Leone XII, e Grego-
senatore di Roma, con d. Ippolita rio XVI, anche nelle loro Cappelle
Boncompagno Ludovisi. maggiori, e segrete.
Inoltre eseguirono i Papi diverse In queste medesime domestiche
consacrazioni nelle loro private Cap- Cappelle, Papi distribuirono la
i

pelle, non che di calici ec, e nel ss. Comunione a diversi sovi'ani, a
1747 Benedetto XIV, volendo pro- personaggi distinti, ed alla propria
movere al Cardinalato il real duca famiglia. Clemente XI, nel 17 19,
di Yorck, dopo aver celebrato la lo fece nella Cappella dell'Annunziata
messa nella Cappella della Annun- al Quirinale, alla principessa di Ba-
ziata al Quirinale, gli conferì la pri- den , dopo aver ce-
e al figlio di lei,

ma tonsura alla presenza del padre lebrato la messa; e nello stesso anno
di lui Giacomo III re d'Inghilterra, di e cappella la compartì a monsignor
alcuni Cardinali, nobiltà, e corte Pon- Mezzabarba patriarca di Alessan-
tificia ; e dipoi nella medesima Cappella dria, vicario apostolico della Cina,
gli conferì i quattro ordini minori, e ed ai suoi compagni missionari, pri-
poi il suddiaconato, e diaconato, ma che partissero per quella re-
per cui nella prima messa, che il gione. Indi, nell'anno 1720, pri-
duca celebrò, commiicò il re suo ma della partenza da Roma del-
genitore. Abbiamo ancora, che di- l' ambasciatore veneto Duodo , il

versi vescovi vi furono consaciati comunicò nella medesima Cappella.


dai Pontefici, giacché Benedetto XIII Tacendo altri simili esempi de' suoi
,

GAP CAP 167


siiccesson, abbiamo che Pio VII, nel prelati, e sacerdoti della sua camera
mercoledì santo del 1 80 nella pre- 1
, segreta, molti vescovi forestieri, e i

detta Cappella, prima di recarsi al tredici apostoli coi loro abiti, e tutti
Vaticano per le funzioni della set- colla stola. BenedettoXlV, come isuoi
timana santa, celebrò la messa, e predecessori, per le suindicate quattro
comunicò Carlo Emmanuele IV re festività, quasi in tutto il suo ponti-

di Sardegna, e la ven. M. Clotil- ficato, nella Cappella Paolina del


de regina moglie di lui non che , Quirinale, comunicò la sua famiglia
la famiglia nobile Pontificia. nobile, e nella vigilia d' Ognissanti
Nel palazzo apostolico quattro 1743 pure il Cardinal Colonna pro-
volte l'anno evvi la comunione ge- maggiordomo, che sugli abiti Cardi-
nerale, cioè nel mercoledì santo pei nalizi assunse la stola alla diaconale ;

secolari, nel giovedì santo pegli poi pel maggiordomo la fece il sa-
ecclesiastici, e nelle vigilie dell'As- grista, enei 17.56 monsignor ReaH,
sunta, d'Ognissanti, e di Natale, primo maestro delle cerimonie, men-
preceduta da tre giorni di catechi- tre nel 1759, supplì per lo stesso
smi , che si fauno nelle Cappelle maggiordomo il maestro di camera.
Pontificie dal p. compagno del p. Anche Pio VI quasi sempre com-
maestro del sagro palazzo , nelle parti alla famiglia nobile la ss. Eu-
quali ha luogo per mano del Pon- caristia nella Cappella Sistina del
tefice la comunione della famiglia Vaticano, nel mercoledì santo alla
nobile, mentre per quella d'ogni secolare, e nel seguente giorno alla
grado si fa dal primo cappellano ecclesiastica; anzi allorché nel 1782
caudatario, o da un suo collega andò a Vienna, il maggiordomo
nelle Cappelle comuni, ed in sede incaricò, in mancanza del sagrista
vacante ha anche luogo pei fami- e dell' elemosiniere, il p. Segarelli
gliari del palazzo apostolico. Nel solo pro-sagiista , che la distribuì alla
giovedì santo la ricevono nella Cap- famiglia nobile palatina.
pella segreta gli ecclesiastici palatini Sebbene poi l'altra famiglia Pon-
del Papa, e in sua vece dal maesti'O tificia riceva là ss. Comunione nelle
di camera, e quando questi non è Cappelle comuni da monsignor cau-
prete, suppliscono l'elemosiniere, o datario, o altro cappellano segreto,
il sagrista,quaU fanno altrettanto
i sotto Clemente XIV, l'ebbe dal p.
se il maggiordomo non è sacerdote Sangiorgi conventuale, confessore di
(
qualora non la amministri lo stes- quel Pontefice, e diversi Papi vol-
so Pontefice alla famiglia nobile laica) lero ammetterla al ricevimento di
cui incomberebbe supplire. Facendosi essa dopo quella nobile nelle Cap-
tal prelato rappresentare la riceve pelle Pontificie, e segrete de' palazzi,
pel primo in abito prelatizio, men- che abitavano. Di fatti abbiamo che
tre gli altri della nobile famiglia vi Benedetto XIII, nel 17^4» P^i* 1^
sì recano cogli abiti di corte. vigilia dell' Assunta, nella Paolina
Confermano tali pratiche di vote i del Quirinale comunicò la famiglia
seguenti esempi. XI, nel
Clemente palatina d'ogni grado, la quale per
mercoledì santo, del 17 18, comunicò la vigilia d'Ognissanti, era composta
al Vaticano nella Cappella segreta di cento diecinovc individui. Altret-
della Natività, secondo il solito, la tanto esegui monsignor Lercari mae-
sua famiglia, e nel giovedì sauto i stro di camera ueU' a uti vigilia dì
,,

Ì68 GAP CAP


Natale, alla Paolina del Vaticano tefice Pio VI canonico coadiutore
nel 17^5, nell'anno seguente il a monsignor Stay della patriarcale
detto Papa la fece a centottanta basilica liberiana. Il successore Pio
persone della famiglia d' ogni specie VII, nell'anno 1802, lo ascrisse tr^
nella Sistina. Clemente XIII, nel 1 7 58, i prelati referendari delle segnature,
la comparti egualmente a quella di e successivamente il promosse a po-

tutti i gl'adi; nel 17^9 essa ascese nente della sacra congregazione del
B.duecentocinquanta individui; ma buon governo, ed a protonotario a-
siccome egli facea ristaurare la Cap- postolico. Sostenne dipoi lodevolmen-
pella Paolina del Quirinale, fatto te per molti anni i governi delle de-
erigere nella sala regia un altare, legazioni di Viterbo, di Macerata,
da questo la distribuì; ascoltò poscia e di Urbino e Pesaro, finche il Pon-

la messa del caudatario, ed intuonò tefice Leone XII gli conferì la ris-
le litanie. Quindi la fece nel 1761 pettabile e gelosa carica di gover-
a novantasei persone. Tali esempi natore di Roma, vicecamerlengo, e
in parte si sono rinnovati a' nostri direttore generale di polizia. A pre-
tempi a vantaggio della famiglia miarne lunga carriera prelatizia
la
comune, dappoiché nel i8o3 fu il Papa regnante nel concistoro dei

somministrata, invece del cappellano 3o settembre i83i, il creò, e riser-


segreto, da
monsignor arcivescovo vò in petto Cardinale , pubblicandolo
Odescalchi maestro di camera , e poi in quello de' 2 luglio i832 del-
nel 1808 da monsignor Doria insi- l' ordine de' preti, indi gli assegnò
gnito della stessa carica , a quella . in titolo Cardinalizio la chiesa di s.

d'ogni ceto. J^. Famiglia Pontificia, Clemente e nel concistoro , de' 29


E Palazzi Apostolici del Vaticano, luglio i833, lo preconizzò a vesco-*
E del Quirinale. vo di Rieti sua patria. Ma poco
Anche i cappellani cantori tre dopo una malattia infiammatoria
volte all'anno ricevono la ss. Comu- gli troncò il filo de' suoi giorni la
nione nelle Cappelle Pontificie, Si- notte del i5 venendo il 16 maggio
stina del Vaticano, o Paolina del 1834, munito di tutti i conforti del-
Quirinale, secondo che abiti il Pon- la religione, e compianto pel suo ze-
tefice; cioè nella domenica fra l'ot- lo, per le virtù, e per lo attacca-
tava del Corpus Domini, nella do- mento suo alla Santa Sede. La pa-
menica fra l'ottava dell'Assunta, e tria e la diocesi furono inconsola-
nella domenica fra l' ottava d' O- bili per la perdita di sì illustre con-

gnissanti. Vi canta solennemente la cittadino e di sì benefico pastore,


messa uno dei cantori, assistito dai le cui sollecitudini tutte erano im-
chierici della Cappella, e vi si co- piegate al vantaggio spirituale della
municano i cappellani cantori non sua greggia Fu sepolto nella cat-
sacerdoti. tedrale, ove gli vennero celebrate
CAPPELLETTI Benedetto, Car- le consuete solenni esequie.
dinale. "Benedetto Cappelletti nacque CAPPELLO, Indumento, che cuo-
in Rieti da nobili genitori a' 2 no- pr€ il capo, fatto alla forma di es-
yembre 1764, e dopo essere stato so , circondato nella parte inferiore
educato dai monaci benedettini cas- da un girQ, che sporge in fuori, il
sinesi, intraprese la carriera eccle- quale si chiama tesa o piega, ed an-
siastica. Nominato venne dal Pon- che falda ed ala, che riesce stret-
,,, ,

CAP CAP 169


ta, o larga, o ripiegata in più mo- con pennacchi, ec., locchè vediamo
di, secondo i costumi, e la qualità confermato dalle pitture. T cappelli
delle persone che l'usano, come lo si foderarono pure di pelliccie, e si

sono la materia, e il colore. In la- guarnirono con frangie d'oro, con


tino dicesi petasusy pìleiis, . pileiinij cordoni , con perle , e anche con
galerum. gemme. Nel dechnar poi del secolo
Antichissimo è l'uso del cappello XV in Francia ri tenevasi come un
qual copertura , ed ornamento del disordine grande che gli ecclesia- ,

capo, nonché qual insegna di liber- stici principiassero a portar cappelli


ti». Gli ateniesi se ne servivano si non appuntati come i secolari , a
in città che per viaggio, e in cam- modo delle antiche berrette. Ed è
pagna ed in generale presso i greci
; perciò, che fu ordinato ch'essi do-
tutti portavano il cappello. I roma- vessero adoperare piccoli cappucci
ni, che prima in tempo di lutto si di panno, o drappo nero a piccole
cuoprivano la testa col petaso, e tal- punte, e qualoia fossero poveri, al-
ora in guerra marciavano col capo meno le portassero attaccate a' loro
nudo, adottarono l'uso de'greci, par- pena di sospensione
cappelli, sotto
ticolarmente in campagna, per gua- scomunica, ed anche di cento soldi
rentirsi dal sole , e dalla pioggia. di ammenda, siccome riporta Lobi-
Molti legavano il cappello sotto al neauj S^5. Ma i prelati li
t. I, p.
mento, per prevenire l' impeto del aveano adottati molto prima, giac-
vento, e poterlo ritenere con sicu- ché avanti il concilio di Lione del
rezza. Una legge de' romani obbli- 1245, negli stemmi gentilizi non
gò le meretrici a portare il cappel- più si videro sovrastati dalle mitre,
lo giallo, e i capelli tinti di tal co- ma sibbene dai cappelli, e poi dai
lore. Comunemente gli antichi ado- galeri o cappelli pontificali, come
perarono i cappelli bianchi, e vuoi- rileva il Bernini, // tribunale della
si, che il primo cappello di castoro Rota, pag. 32. Allorché i cappuc-
si portasse nella metà del XV se- ci [Vedi) scomparvero, e gli uomi-

colo dal re di Francia Carlo VII. ni non ebbero più per coperta ed
Tra le memorabili del diari-
cose ornamento del capo se non che cap-
sta M. Antonio Valena, si nota pelli , questi si formarono eoli' orlo
che nel seguente secolo XVI, in Ro- ribassato all' intorno., onde si chia-
ma principiarono allora i cappelli marono fatti a ruota, senza che la
di feltro, portandosi prima berrette falda, o ala fosse in veruna parte
di panno, o di velluto, o se si por- rialzata.
tavano i cappelli , facevansi di or- I grandi di Spagna anticamente
mesino. Abbiamo dal Bonaroti, Os- appella vansi, Ricomhri, Ricos'hom-
seriazioni istoriche sopra alcuni me- breSj ricchi uomini. La loro digni-
daglioni antichij 85, che cappelli
p. i tà era sì grande, che come pari
non si portavano che dagl' infermi ed eguali al re loro, non solo sede-
attribuendosene l'uso a morbidezza. vano, e si cuoprivano innanzi ad
Difutti il p. Casimiro da Roma, nel- esso, ma suggellavano con lui tutti
le sue Memorie ec, p. 207 , dice gli atti in sigillo rotondo. Tuttavol-
che nel i4B3 non si usavano che ta l'uso di tenere il cappello in te-
le benetle, dai nobili, e dai facol- sta presso alcuni, e specialmente
tosi , ornate con medaglie d' oro presso gli orientali, è segno di rispet-
170 CAP CAP
to. romani, ed altri popoli sacri-
I ce, che sino a quel tempo non era
ficavano col capo coperto. I siri di- bene stabilito il color nero in tutte
cono la messa in tal modo, ed Isac- le loro vesti. Di sopra all'articolo

co, neWIrwect. II in Annenios, 4 1 4> Cappello si disse quando nel seco-


dice che i vescovi armeni tengono lo XV l'adottarono gh ecclesiasti-
il capo coperto, nel tempo de' di- ci, e principalmente i canonici, cioè
vini misteri. Anche i quaqueri e gli e- que' cappelli, che partecipavano del-
brei tengono il cappello in testa nelle le berrette antiche. Essi però ven-

loro sinagoghe. Il p. abbate Sarti, e nero in seguito proibiti da parecchi


il conte Marco Fantuzzi , Mommi. concili sinodali , e dai decreti dei
Ravenn, 166, riportano alcuni detti vescovi. Però la congregazione dei
di Odofredo, fra i quali: « colligi- vescovi e regolari , nel Pontificato
« mus argumentum, quod aliquis, di Clemente VIII, avvertì i vescovi,
» quando venit coram magistrata, che non impedissero agli ecclesia-
» debet ei revereri. Quod est con- stici l'uso del cappello nelle pub-
« tra Ferrarienses, qui si essent co- bliche vie, mentre fra gli altri il

>» ram Deo, non extraherent sibi sinodo cremonese del i584 avea
»j cappellum vel birretum de capi- prescritto ; « portino sempre la ber-
si te, nec flexis genibus postularent. » retta massime in
solita clericale,
« Sed hoc ... in Bononia, et alibi >i chiesa, e nelle processioni, ed ese-
M bene servatur. Id. in God. sec. loc. « quie , e non mai il cappello , se
»i fF. de postulando ". Curioso è poi M non per viaggio, o per istrada
quanto racconta il citato Valena di « quando piove, sotto pena arbitra-
certo bizzarro gentiluomo romano, « ria ". Il Nicolio riporta il decreto
chiamato Rutiho Gracco. Egli por- della mentovata congregazione, con-
tava tre cappelli in testa ; a' nobili cepito in questi termini; »> che i
ne cavava uno, a' prelati due, e ai « chierici non portino cappello s'in-
Cardinali tutti e tie. >* tende in chiesa, e nelle proces-
Lungo sarebbe se si volesse trat- « sioni". Giorgenio, 27 marzo 1601,
tare de' diversi usi, specie e forme Tropea 8 aprile i6o3. Nel pontitì-
de' cappelli , ma essendo il nostro cato poi di Paolo V, la stessa sa-
argomento di parlare di quello de- gra congregazione fece quest'altro
gli ecclesiastici, de' Papi, de' Cardi- decreto: ^^ Valenza 1 3 maggio 16 io.
nali , de' véscovi e de' prelati , esso « Non deve il vescovo fare editto
si vedrà a' seguenti articoli. >t che i suoi preti sotto pena di sco-
Cappello degli ecclesiastici. Que- « munica sieno obbligati di portar
sti, sino dai primitivi tempi della « la berretta tanto di giorno, quan-
Chiesa, cuoprivansi il capo colla ber- M to di notte, perchè ne potrebbe-
retta ( Vedi ) di color nero, e di la* M ro seguire molte infermità".
na, in chiesa ed anco per le stra^ Pompeo Sarnelli, nel tomo I Let-
de e col berrettino ( Vedi ) , giac-
, tere ecclesias Lidie y p. 75, del Cap-
che anticamente era loro vietata la pello clericale _, nel prescrivere, co-
seta , e gli altri colori. Tuttavolta nei me e di qual colore dev' essere , e
primi anni del secolo XVI, il concilio quando è vietato, ci riporta i se-
lateranense prescrivendo al clero ve- guenti decreti, giacché a' suoi tempi
stimenta modeste, gli proibì i colo- molti erano gli abusi di esso , non
bi rossi, e verdi, dal che si dedu- che la variazione della forma, ad oa-
,

CAP CAP 171


ta del grave avvertimento del Car- Però gli abbati mitrati e regolari
dinal 6. Carlo Borromeo, conc. Me- secolari, il p. maestro del sagro pa-
diol. anno i565: » omnem habitus, lazzo, il p. commissario del s. ofli-
M et ornamenti novitatem clerici fu- zio, e il p. segretario della congre-
« giant ". L* altro sinodo milanese gazione dell' indice , tutti e tre del-
del 1 568, decretò; ^» Pileus ejusmo- l' Ordine di Domenico, e il p. ge-
s.

>» di sit, qui a militaris pilei forma nerale di questo Ordine, nonché gli
M distet, non turbini* speciem prae- avvocati concistoriali , e i protono-
» seferat sed talis denique sit, qui
, tari apostolici, non ad instar par-
» ordinis clericalis hominem deceat. ticipantium ^ ec. ec, usano a' loro
»» Concil. Consentinum anno iSyg; cappelli il distintivo della fettuccia
M Pileis simplicibus ncque aculeatis, con fiocco eguale a quello de' pre-
« aut turbinatis. Directorium An- lati domestici, ma di color nero. Al-
M driense postea a Clemente Vili tri religiosi poi , come i gesuiti , i

M approbatum, anno i586; Nec pi- mercedarii, passionisti, pii operai, del
j> leo fastigiato, ac oblongo utantur, ss. Redentore , i liguorini , ec. ec;
»> sed decenti ac demisso. Concili um portano il cappello nero colle sole
« Seneuse sub Sixto V a Sacr. Con- due ale laterali rivoltate. Antica-
« greg. Cardi nalium postea appro- mente alcuni Ordini religiosi porta-
3> batum die i5 decembris 1600: vano il cappello del colore dell'a-
>» Pileum sericum omnino ne defe- bito, come continuarono a ritenerlo
» rant Synodus imolensis anno
. i camaldolesi eremiti ec.
« i6i4: Cum pileis latioribus ni- Cappello del Papa. Fino dai primi
« gris '*.
Finalmente in un suo edit- secoli della Chiesa, domesticamente,
to, ecco come il Pontefice Urbano quando usciva dal palazzo apostoli-
Vili, creato nel 1623, volle espri- co o viaggiava il romano Pontefice,
mersi. » Li cappelli sieno di forma cuoprivasi il capo col cappuccio, di
M conveniente con cordoni attorno cui abbiamo una memoria in quel-
»» semplici, sotto pena di venticinque lo della mezzetta , per significare
» scudi d'ovo". r antico già usato. Ora in tali cir-
Generalmente parlando, i cappelli costanze adopera sopra il berrettino
degli ecclesiastici, di que' monaci, e (Vedi) o il camauro, il cappello.
^

religiosi, che ne hanno 1' uso e dei , Questo è rotondo colle due ale la-
secolari, cui è permesso vestire da terali rivoltate, e sostenute da cor-
abbate, non che di alcuni di quelli doncini d'oro, sempre di colore ros-
appartenenti alla famiglia Pontificia so porpora, orlato di fettuccia d'oro,
allorché vestono T abito di corte con fiocco di fettuccia di seta rossa,
sono di feltro ed anco di seta, me- con ricami d'oro e prezioso fiocco ,

no alcuni religiosi che usano di fel-


1'
pur d'oro. Esso è di tre specie, di
tro, e tutti di color nero, con lar- velluto, di seta , e di feltro. Si usa
ghe ale rivoltate da tre lati, e soste- questo e l'altro di velluto nell'inverno,
nute da cordoncini (la qual forms^ e di seta nell'estate, ma colla distinzio-
triangolare vuoisi rammentare la ss. ne, che quando il Papa porta le vesti
Trinità )
, venendo circondato il cu- di seta, e la mezzetta di velluto, di
polino da un semplice cordone , o seta, o di velluto è il cappello, ed
fettuccia di seta nera con nastro allorché deve vestire di lana, il cap-
il quale rimane dal lato sinistro, pello è di ftìltro; tUttuvoUa il cw[\-
,

72 CAP CAP
pello di feltro si usa quasi sempre, me avvenne d'Innocenzo
in quello
e quello di velluto soltanto nelle Vili nel 1484. Che se il Pontefice
solennitìi, purché il Papa porti la cavalcava fra i paggi nobilmente ve-
mozzetta divelluto. In carrozza, visi- stiti, uno di essi procedeva a destra
tando chiese, e monisteri, nel levarsi vicino alla staffa, portando in mano
che faccia il Pontefice il cappello, un velo di seta cremisi con merletto
viene custodito dal prelato maestro d' oro, con dentro il cappello Pon-
di camera, o se è coi camerieri se di velluto, se il Papa ado-
tificale

greti, viene sorretto dal più anziano perava quello di raso, e viceversa.
tifi essi. Recandosi però il Pontefice Questi quattro cappelli Papali signi-
alle cappelle e funzioni, che dee ce- ficavano la supreiTia dignità del Som-
lebrare, od alle quali assiste vestito mo Pontefice. La pienezza della di
de' paramenti sagri, il maestro di lui potestà si vedeva indicata in una
camera ripone il cappello nella stan- immagine di s. Pietro esistente nel-
za, ove prende la falda, eh' è pres- l'archivio della basilica vaticana, e
so quella de' paramenti. Nella ca- riferita dal Torrigio a p. 'jQ, con
mera paramenti poi, deposta
de' tre ordini di cappelli in testa, in
che il Papa abbia la falda , gli si vece del triregno, non ancora intro-
riconsegna dal medesimo maestro di dotto allorché l' immagine venne di-
camera. Nelle solenni cavalcate per pinta.
le cappelle della ss. Annunziata, di Nel trasporto del defunto Ponte-
s. Filippo, della Natività della b. fice dal suo appartamento alla cap-
Vergine, e di s. Carlo , nonché nei pella Sistina , vestito di mozzet-
solenni possessi al Laterano , i Papi ta , all' uscire della sala de' pala-
vestiti di mozzetta, e di stola usa- frenieri del palazzo apostolico, gli
vano il cappello Pontificale con ale si mette il cappello in capo. E quan-
piane , e cordone con fiocco d'oro do per tre giorni si espone nella cap-
onde fermarlo con sicurezza. Il Bo- pella del ss. Sacramento della basi-
naiuii ne dà la figura a pag. 365 lica vaticana, vestito cogli abiti Pon-
della sua Gerarchia ecclesiastica. tificali, a' piedi si collocano due cap-
Precedevano però avanti gli abbre- pelli Pontificali di velluto rosso cre-
viatori, e dopo i camerieri segreti, misi, rappresentanti, secondo il p. Car-
ovvero baronaggio romano e
fra il rier De rom. Pontif. quaest. 4 j ^^
il capitano degli svizzeri, quattro duplice giurisdizione del sovrano
camerieri segreti più anziani, caval- Pontefice, temporale e spirituale.
cando vestiti di cappe rosse, ed ognuno V. Vesti dei Pontefici.
sosteneva un' asta coperta di velluto Cappello de" Cardinali. Nel con-
cremisi, in cui elevati portavano ciHo generale XIII, Lionese I, cele-
altrettanti cappelli Papali di vel- brato da Papa Innocenzo IV, Fie-
luto cremisino orlati con trine d'oro. scilij nel 1245, coU'assistenza di di-
Nella cavalcata nondimeno del 1770, versi Cardinali, tre patriarchi, cen-
colla quale Clemente XIV si recò alla toquaranta vescovi , dell' imperatore
Minerva per la cappella dell'Annun- d' oriente Baldovino II, e degh am-
ziata ne furono portatori quattro
, basciatori di Francia,e d' Inghilterra,
camerieri segreti di spada e cappa; fra le altre gravi cose , che ivi si

e ne' possessi anticamente li sostene- trattarono, fu dal Papa stabilito ai

vano quattro scudieri del Papa, co- Cardinali di Santa Romana Chiesa
,

GAP CAP 173


il cappello rosso, col quale intese una medaglia riportata dal Macn,
dare ai pochi Cardinali vecchi, e ai ove si rappresentano i Cardinali as*
dodici di recente da lui creati un , sistenti a Paolo li, nel 1464, coperti
distintivo di onore particolarmente ,
col cappello, prima ch'egli conce-
allorquando cavalcassero per città. desse loro la menzionata berretta.
Prescrisse dover essere quel cappel- Ed è per questo, che i Cardinali
lo di colore rosso per ammonirli ad decorano i loro stemmi col cappello
esser sempre disposti a spargere il rosso ornato di cordoni con fiocchi,
proprio sangue per difendere la li- come si vede nel Ciacconio. Di quat-
bertà ecclesiastica , e quella del po- tro specie è il cappello di Cardi-
polo cristiano ; tanto più che, come nale, la cui forma vedesi nel Bonan-
osserva il Panvinio in quel tempo ,
ni, p. ^11, cioè il pontificale, che,
la romana Chiesa era al sommo come diremo, è da essi ricevuto nel
travagliata da Federico II. /^. Ga- concistoro pubblico dal Papa, il cap-
gnino de francor, Vili
gestìs^ lib. pellone o parasole, il cappello rosso
p. 2 1 2. Ma i Caidinali solamente ri- piccolo, e il eappello nero, ambedue
cevettero il fcappello rosso in Clu- usuali della forma di quello degli
gny, ove il Papa, nel novembre del ecclesiastici.

1 246 , si abboccò con s. Lodovico Il coppello pontificale chiamasi


IX , re di Francia, e co' fratelli di così, secondo il Bonanni, p. 4^2 del-
questo che conferma Nicolò da
, il la Gerarchia perchè stabilito con
,

Curbio, contemporaneo d' Innocenzo legge Pontifìcia, e solamente asse-


IV nella sua vita cap. 21 , t. Ili, gnato a' Cardinali. Esso è di panno
Rer. Ital. 592: « Pontifex post con- rosso, grande nelle ali, e piccolo nel-
»• cilium, anno secundo, Cluniacum la cupola, da cui pendono due cor-
» ivit cum rege Franciae, et ipsius doni con cinque ordini di flocchi
,

»» fratribus locuturus , ubi domini per cadauno, incominciando il pri-


» Cardinales primo cappellos rid^eos mo con un fiocco, e terminandosi il
« receperunt, sicut in ipso concilio quinto con cinque, onde i due cor-
» fuerat ordinatum ". Questa dun- doni contengono trenta flocchi, oltre
que fu la prima insegna purpurea, i due laterali del cupolino, e tanto i

che coronò il capo de' Cardinali, in- cordoni , che i fiocchisono di seta
nanzi che Bonifacio Vili, per ren- rossa. Però il detto Bonanni, a p.
dere più cospicua la loro dignità 4 18, riporta la figura d'un Cardi-
prescrivesse loro di vestire intera- nale del i5oo con cappello Ponti-
mente di porpora, prima usata dai ficale di forma ordinaria con due ,

soli Pontefici, ed accordata a qual- fiocchi laterali al cupolino, e dal cui


che legato a lalere. Finalmente Pao- cordone pendono tre ordini di fiocchi
lo li onorolli colla berretta rossa con soli tre per ciascun ordine. Quan-
(Fedì), oltre altri ornamenti. Per do Paolo II concesse, dopo il i4^>4>
la qual cosa prima che i Cardinali vari distintivi a' Cardinali , voleva
fossero decorati colla berretta rossa, decretare, che il cappello Pontificale
meno quando assumevano i para- fosse di seta, ma ebbe molte oppo-
menti sagri, nelle pubbliche funzio- sizioni , « qui bene senlientes di-
ni, ne' concistori ec, tenevano il ca- >y minucndam esse ccclcsiae pompam
po coperto col cappello rosso, come ») non augcndam cum detrimento
» Christiana; reUgionis prxdicabanl ".
apparisce dalle antiche pitture, e da
, , ,

174 GAP GAP


Questo cappello Pontificale usa vasi chiesa di s. Giovanni de' fiorentini,
dai Cardinali nelle solenni, e pub- il celebrarono solenni esequie al
bliche cavalcate ( ;^^r//), portandolo in Cardinal Nerli, priore de' cavalieri
capo, copertosi questo prima col cap- di s. Stefano , e volendo i cavalieri
puccio della cappa, cioè sopra il cap- di tal religione aggiungere alla di
puccio, ed è della forma che ci dà lui arme Cardinalizia gli spicchi del-
il Bonanni a p. 5 io. Allora però la loro croce, e ripugnandovi i mae-
il cappello Pontificale avea dai cor- stri di cerimonie con asserire, che in
doni pendenti sotto al mento un vigore della bolla di Gregorio XV,
solo fiocco, altrimenti sarebbe riu- confermata Urbano Vili, e di
da
scito d'incomodo. Ma quello con tutti quella d'Innocenzo X, non era lecito
i fiocchi attualmente sovrasta la loro aggiungere allo stemma d'un Car-
arme, pendendo i cinque ordini di dinale altra insegna di religione eque-
fiocchi da ambo i iati. Innocenzo X, stre,se non la gerosolimitana, come
nel i64't^, decretò che gli stemmi immediatamente soggetta alla santa
de' Cardinali non dovessero ornarsi Sede, soggiunsero essere stato anche
con corone reali, o ducali, ma sola- negato, nelle esequie fatte nella chie-
mente col cappello Cardinalizio. Il sa di s. Luigi, al Cardinal de la Gran-

p. Stanislao Santinelli, nel t. XXVI ge, padre della regina di Polonia


degli Opuscoli del Calogerà SgS di porre nella di lui arma la croce
ha trattato della dignità, del Cardi- dell'Ordine dello Spirito Santo di
nalato ^ sopra alcune parole della Francia. Per terminare tal contro-
costituzione Militantis ecclesiae di versia fu ricorso a Clemente XI a ,

Innocenzo X, solo pileo de pretioso spese del cui nipote si facevano tali
Christi sanguine ruhente insigniti esequie, il quale permise di porre gli

e.l decorati. Con essa ( approvando spicchi della croce di s. Stefano nello
la proibizione della congregazione ce- stemma del Cardinal Nerli, anzi sul
rimoniale) vietò pertanto di aggiun- catafalco , oltre il cappello rosso, fu
gere, nelle armi gej,itilizie, nei si- posto l'abito solenne , e proprio dei
gilli ed altrove, qualunque forma priori di quella rehgione.
di fregio e di corona, benché pro- Inoltre il Cappello Pontificale, ri-
pria delle famiglie loro reah, o du- cevuto dal Papa alla morte del Car-
cali e dichiarò che non dovesse im-
, dinale, si attacca nel mezzo al piede
porsi che il solo cappello Cardina- del letto funebre ricoperto di un
lizio. Per altro fu poi derogato a gran drappo di lama d' oro , sopra
questa legge, come si dice qui ap- cui rimane esposto il cadavere del
presso , da Clemente XI
il quale , Cardinale defunto tanto in casa, che
permise potersi porre sugli stemmi le in chiesa, e poscia questo stesso cap-
corone gentilizie, e le insegne delle pello suole appendersi nella chiesa
decorazioni di Ordini religiosi, eque- sopra la sepoltura, ov' è stato tumu-
stri , e cavallereschi , dovendo però lato il cadavere. Abbiamo una testi-
il cappello pontificale tutti ricuoprirli monianza di questo antichissimo uso
pei' dinotare, che chi è fregiato della da Francesco Torrigio, Grotte vatica-
dignità Cardinalizia , tiene le altre ne ^i^. 4i7j Roma, 1639, ove dice,
tutte inferiori ad essa. M che Urbano VI nel i38r creò
A questo proposito narra il Va- " Cardinale Marino Bulcano o Vul-
lesio, che a' r4 aprile 1708 nella « cano napoletano, il cui cappella
, ,

GAP CAP 175


» Cardinalizio l'osso, nella forma che Il Cappello rosso piccolo, o usua-
« si usava in quei tempi, \edesi o- le di feltro^ è della forma di quello
»» i-a appeso al suo sepolcro in s. degli ecclesiasticivenendo sostenute
,

*» Maria Nuova, di cui fu diacono le tre da cordoncini d'oro. L'or-


ale
» e sono adesso 2 36 anni (è a no- latura e il fiocco sono pure d' oro
*» tarsi che il Cardinale mori nel e questo di vari lavori di lustiini.
w iSgo, e che la citata opera era La fettuccia che circonda il
rossa,
w ristampa); onde credo che inRo- cupolino, è riccamente ricamata d'o-
>» ma non se ne veda un altro piti ro. I Cardinali incominciano a por-
** antico di quello ". tare questo cappello, come diremo,
Altra simile testimonianza l'abbia- dopo che nel giorno della loro esal-
mo ancora da Sigismondo Tizio di tazione al Cardinalato hanno rice-
Siena, il quale in un passo della sto- vuto dalle mani del Papa la ber-
ria della sua patria, prodotto da Co- retta rossa. Dipoi l'usano i Cardinali
stantino Ruggieri, in tom. VI, Op. colle vesti Cardinalizie tanto rosse
Bencdicti XI F, 3 3 9, narra del Cardi- che paonazze, ma non quando as-
nal Nicolò Albergati: «Die 9 mai i44'^> i sumono i paramenti sagri , nel qual
« Card. s. Crucis in sena urbe de- tempo, come in tutte le volte, che
» cessit. Intestina humata apud d. lo lasciano per prendere la berretta,
»•Augustini aedem, juxta gradus ma- n' è custode il cameriere. Appena
« joris grae, quae olim inferius erat morto il Papa, fra i segni di duolo,
>» sub arca, et superne pileus ap- che distinguono i Cardinali da lui
» pensus. Corpus vero ad fratres creati, evvi quello di togliere l'or-
>» carthusienses , cujus ordinis erat, latura d'oro di tal cappello, facen-
« prope Florentiam delatum. Alte- do altrettanto ai cordoncini. Levano
M rum quoque galerum in majori sa- inoltre la fettuccia ricamata, e il

»» nensi aede appendi mandavit ". fiocco d'oro, e vi pongono invece


Il Cappellone , o parasole , è una semplice fettuccia larga passa-
grande, di seta cremesi, con trina manata di seta rossa, giacché l'oro
di egual colore intarsiata d'oro, con nel tempo della sede vacante deve
due fiocchi laterali al cupolino, ed essere escluso dal loro cappello. Ap-
un altro all'estremità de'due cordoni pena eletto il nuovo Pontefice, si
pendenti , co'quali dovrebbe fermarsi torna ad usare l'oro nella orlatura,
sotto il mento. Tuttavia mai non e ne' cordoncini, e vi si rimette il

si porta in capo, ma soltanto si fiocco d'oro, uscendo dal conclave


sosteneva anticamente dal maestro i Cardinali creature del defunto,
di camera del Cardinale, ed ora dal senza verun segno di lutto.
decano, per riparare dal sole nelle Il Cappello nero, che usano i
processioni delle canonizzazioni, del- Cardinali quando incedono in abito
l'apertura della porta santa, del nero corto, e quelli regolari in abito
Corpus Domìni^ ed in quelle dell'ot- talare del colore del proprio Ordi-
tava di questa solennità, od altre, ne, è di feltro nero, e della forma
cui intervenissero i Cardinali. Si di quello degli ecclesiastici , non
usava luogo dell'ombrellino, a
in essendovi altra distinzione, che dat-
cui si può paragonare. Nelle ale, torno al cupolino lo adorna una
e nel giro è più ampio degli altii fettuccia rossa con ricami d'oro. È
cappelli. a lustrini, ed all'augolu sinistro evvi
,

lyS GAP GAP


il nastro della medesima fettuccia mano, ricevono le visite di rallegra-
con ricamo d'oro piti ricco di essa. mento. Nel dopo pranzo i novelli
I Cardinali portano domesticamente Cardinali vanno al palazzo aposto-
ovunque questo cappello; ma se lico per ricevere dalle mani del
vanno privatamente col suddetto Papa la berretta rossa, con cappello
abito dal Pontefice, lo depongono usuai nero, cioè quello stesso, che
in anticamera lo che pur fanno u- usavano prima della promozione,
sando il precedente. Taluni in cam- e recatisi prima dal Cardinale se-
pagna, e ne'viaggi, invece delia fettuc- gretario di stato, nelle sue stanze si
cia usano un cordone con due fioc-
, cingono della fascia co' fiocchi doro,
chetti di seta rossa intersiati d'oro. Anco e di seta se religiosi, lasciando la
in questo cappello i Cardinali creati paonazza, o di altro colore i re-
dal Papa defunto mostrano il segno ligiosi , in uno al detto cappello
del loro duolo, giacche, appena sa- al cameriere del Cardinale. Quindi
puta la yiuova della morte di lui, accompagnati dal segretario di stato,
vi fanno levare la fettuccia ricamata, vanno dal Papa a ricevere la ber-
suiTogandone altra liscia, del mede- retta rossa, e la mozzetta, prenden-
simo colore, la quale ritengono in do di poi il berrettino di tal colore,
sede vacante, sino alla creazione del e ritornano a* propri palazzi col
nuovo Papa. cappello rosso usuale, dopo aver
Passiamo ora a descrivere I. Ciò visitato que' sovrani, che fossero al-
che precede il ricevimento del cap- lora in Roma.
pello rosso; IL La formalità con cui La sera e le due seguenti riceve
i novelli Cardinali si recano a rice- ilnuovo Cardinale le visite in abito
vere il cappello pontificale, e la nero corto, non foderato, e filettato
funzione con cui il Sommo Ponte- di rosso, con calze paonazze, con
pone loro in testa. III. Quan-
fice lo cappeWo nero sotto il braccio, ornato
to è dopo praticato, nonché il mo- con fettuccia rossa ricamata d' oro,
do col quale lo ricevono i Cardi- e berrettino rosso in capo, come la
nali non presenti in Roma alla loro mattina. . Sta sempre in piedi, e
esaltazione; IV. Il cerimoniale anti- sulla soglia della porta . Siccome
co del formale ingresso in Roma parlando di questa cerimonia nel
con solenne cavalcata; V. La spe- voi. V, pag. i6o, 2, dicemmo col.
dizione, che ne fa il Papa ad alcun che questi serali ricevimenti si fan-
Cardinale assente da Roma per trat- no dal nuovo Cardinale in sottana
to di specialissima considerazione. e mozzetta Cardinalizia colla berret-
I. Nel concistoro segreto il Papa, ta rossa in mano, mancammo av-
alla presenza del sagro Collegio, pub- vertire, essere ciò stato l'uso antica,
blica o crea i Cardinali, ed il sege- mentre oggi praticasi invece quanto
gretario di stato ne dà, per mezzo qui abbiamo detto. Per amore del
d' un biglietto, 1' avviso agh esaltati vero, lungi dall' occultare l'abbaglio,
alla sagra porpora, i quali subito qui ingenuamente il confessiamo,
"vestiti di sottana, calze, e fascia affinchè serva di regola all' indul-
paonazza e del colore del proprio
, gente lettore .

Ordine se religiosi, cui è escluso La mattina però del martedì, e mer-


il colore rosso , e con berrettino cordi, il Cardinale vestito del colore
nero in testa, e berretta nera in corrente, senza rocchetto e mantellet-
,

GAP GAP 177


la, con calze paonazze, riceve le visite regia del palazzo apostolico, e de-
di formalità de' patriarchi, di quat- posto il cappello, la mozzetta, e la
tro prelati di fiocchetti, degli am- mantelletta , assume la cappa pao-
basciatori, dei principi assistenti al nazza, colla berretta rossa, e si reca
soglio, ed altri principi romani , . ol- nella Cappella Pontificia, ove, fatta
tre il senatore, avendo tutti preven- breve orazione, e discioltasi la cap-
tivamente presa l'ora, per non in- pa, va ad assidersi dal lato de' Car-
contrarsi. Il Cardinale non si muove dinali preti, e il caudatario si pone
dalla soglia della porta, tanto nella sul sottoposto scalino, rimanendo in
venuta che nella partenza de' visi-
, piedi il maestro delle cerimonie,
tanti , indi il Cardinale si pone a che lo assiste. Recatisi i Cardinali
sedere sotto al luogo ove si porrà capi d' ordine in cappella , cioè il

il baldacchino, o presso il dossello. primo de' vescovi, il primo de'preti,


Parte degli individui della sua an- e il primo de' diaconi, e i Cardinali
ticamera, incontra, e accompagna vicecancelliere, camerlengo di santa
alla carrozza i visitanti, essendo o- Chiesa e camerlengo del sagro Col-
gnuno vestito di nero, comprensi- legio, si avviano all'altare co' novelli
vamente al caudatario. Cardinali, da' quali ricevono il giu-
II. Uno o due giorni prima del ramento delle bolle Pontificie di s.
concistoro pubblico, ove il Papa dà Pio V, Sisto V, Gregorio XV, e di
il cappello a'nuovi Cardinali; con- altri Papi. Questo giuramento, e
cistoro, che si suol adunare nel pa- quello di fedeltà al Pontefice, per
lazzo pontificio per solito nel giovedì ordine di Giulio II, del i5o3, si
mattina, ossia nel quarto giorno deve prestare da tutti i Cardinali
dopo promozione, ogni novello
la prima di prendere il cappello rosso.
Cardinale riceve per esso V intima- Frattanto all'ora destinata il Papa
zione dal cursore Pontificio, in uno con piviale rosso, e mitra di lama
alla scliedula stampata, in cui si d' oro, va nella sala del concistoro
prescrive l'ora del concistoro, e il pubblico [Vedi), e ricevuto all'ub-
colore dell'abito Cardinalizio da as- bidienza il sagro Collegio, i Cardi-
sumersi. Nella mattina del concistoro nali diaconi più anziani partono dal
il Cardinale con tre carrozze, e quat- fianco del Pontefice, e si recano a
tro se è principe , esce dal suo pa- sedere al loro banco, e quindi van-
lazzo, vestito dell' intero abito Car- no a prendere i loro nuovi colleghi^
dinalizio, con calze, cappello usuale, cui uniscono tante coppie di Car-
si

berretta, e berrettino rossi, mentre dinali diaconi e preti, quanti sono


il caudatario per la prima volta i novelli. Questi, venendo dalla cap-
veste la croccia di saia paonazza pella presi in mezzo dai detti Car-
sulla sottana e fascia di seta simile. dinah , essi accompagnano al-
li

Precede il treno un servo coli' om- la sala concistoriale colla cappa


brellino rosso, e il decano con abito spiegata, ove per ordine di pro-
di città va allo sportello destro della mozione , s* incamminano al tro-
carrozza, dietro la quale procedono no, facendo al Pontefice tre pro-
altri servi colle livree di gala. Le fonde riverenze j e baciali in ginoc-
bandinelle della carrozza devono es- chio il piede, e la mano al Papa,
ser socchiuse, e i cavalli senza fioc- ricevono da lui un duplice amples-
chi. Giunto il Cardinale nella sala so , che poi vanno a dare a tutto
VOI. IX.
, ,,

178 CAP CAP


il sagro Collegio, prendendo quindi ch^ lo abbiano ricevuto i colleghi >
luogo negli stalli secondo l'ordine e dipoi seguendo la croce Papale >
e l'anzianità delia promozione. Dopo precedono tutti il Pontefice nella
una perorazione degli avvocati con- stanza de' paramenti, ove appena
cistoriali, ciascuno de' nuovi Cardinali egli ha ripresi gli abiti usuali, ascolta
si leva la berretta, e torna al soglio dal più degno per ordine di pro-
per prendere genuflesso il cappello mozione, un' orazione italiana di
Cardinalizio, che (ricevendolo dal ringraziamento a nome de' colleghi
maggiordomo, cui lo consegna il che gli stanno a' fianchi. Ma dispen-
guardaroba o sottoguardaroba ) gli sando il Papa da questo atto, cui
impone il Papa, dopo che il ceri- risponderebbe brevemente, allora ha
moniere gli ha coperto il capo col luogo il ringraziamento privato, che
cappuccio della cappa , leggendo la i nuovi Cardinali fanno al Pontefice

formula prescritta dal rituale, ch'è nella sua camera, dopo il canto del
del seguente tenore : Te Deum. Il Parisio, tom. II, pag.
» Ad laudem omnipotentis Dei i4i e seg. delle sue Istruzioni, ci
» et sanctae sedis apostolicae orna- dà alcuni modelli di tali ringrazia-
>» mentum, accipe galerum rubrum, menti.
w insigne singulare dignitatis Cardi- Ritiratosi il Papa nelle sue stan-
» nalatus, per quod designatur, ze, i novelli Cardinali fanno ritorno
» quod usque ad mortem , et san- alla sala del concistoro, donde par-
ti guinis effusionem inclusive, prò tono i cantori verso la cappella,
M exaltatione sanctae fidei, pace et cantando 1' inno Te Deum lauda-
>ìquiete populi christiani augmento, muSj seguiti collegialmente da tutti
» et slatu sancta; romanae Ecclesiae, i Cardinah, e infine i diaconi, ma
>ite intrepidum exhibere debeas. con ordine inverso, cioè prima i
»> In nomine Patris, et Filii, et juniori, e poi i seniori. I cantori si

»j Spiritus Sanati. Amen. " Questa fermano all'altare dal lato dell'epi-
è la formula, che usano i Pontefici stola, mentre il sagro Collegio prende

nel porre capo a' Cardinali il


in luogo nelle bancate. I nuovi porpo-
cappello rosso, mentre l'antica ri- rati però, dopo fatta una riverenza
portata dal Gattico, ^cta. Ccerem. all'altare, si prostrano sui gradini, e
p.62, era del seguente tenore « Ad : su di alcuni cuscini paonazzi, cuopren-
« laudem Dei omnipotentis, exalta- do ad essi il capo col cappuccio della
»' tionem quoque catholicae fìdei, prò cappa i maestri delle cerimonie,
» qua etiam paratus sis, si expe- dopo di che i cantori in falso bor-
« diat, proprium sanguinem fun- done cantano il verso Te ergo quos- :

« dere, damus. et capiti tuo impo- sumusj e poi 1' ultimo. Quindi il
»> nimus cappellum rubeum." Dopo Cardinal decano si reca all' altare,
tal formula il cerimoniere leva il ove dette alcune orazioni, si termina
cappello dal capo del Cardinale, e la funzione. Subito escono dalla cap-
lo dà a monsignor cameriere segreto pella i Cardinali novelli, e si fer-
guardaroba che il consegna al
, mano per ordine sulla porta per
sotto guardaroba. E scendendo il ricevere un altro amplesso, e alfre
Cardinale dal trono, dopo avere congratulazioni dai colleghi. Poscia
genuflesso baciata la mano al Papa, ogni Cardinale nuovo torna al pro-
si ferma dal lato destro, aspettando prio palazzo co' fiocchi a' cavalli
,,

GAP CAP 179


coli' ombrellino ixdsso, e co' servitori te il Cardinal decano, che suol trat-
avanti alla carrozza, le cui bandi- tarli di lauto rinfresco in uno al loro

nelle sono aperte. Seguita è dessa seguito, ciò che pure i novelli porpo-
dalle altre del treno, ed arrivato il rati praticano, quando il decano resti-
Cardinale alla sua residenza, antica- tuisce loro la Nel visitare pe-
visita.

mente subito si suonava la campa- rò il Cardinal decano, e quando que-


nella per la prima volta, per segno sti fa altrettanto al nuovo, il visi-
di distintivo, e per V epoca dell' in- tante è incontrato alla carrozza dai
cominciamento del ruolo pe' fami- gentiluomini e cappellani del visita-
gliari. Mentre si fa il concistoro to, indi per le scale il caudatario
pubblico, si alza il baldacchino, si del visitato gli sostiene il lembo del-
scuopre l'arme del dossello, o coltre le vesti, e gli altri famigliari del vi-
della sala de' novelli Cardinali, e sitato gli levano la mantelletta in
nella camera di udienza pone il
si segno di onorificenza, e cessione di
baldacchino, se il palazzo non è giurisdizione, ma nel partire, al vi-
apostolico,o casa religiosa, perchè sitante il rocchetto viene ricoperto,
allora ha luogo il solo dossello in cioè si sovrappone ad esso la man-
ambedue le stanze. telletta dal proprio maestro di ca*
III. Nel dopo pranzo i Cardinali mera.
nelle carrozze de' più degni (e se fos- Nella sera di tal giorno, verso le
sero quattro vanno tutti in una car- ore due, monsignor guardaroba, in
rozza), con treno pubblico, si reca- mantellone paonazzo, accompagnato
no a visitare la basilica vaticana, es- dal bussolante sotto-guardaroba, e da
sendosi prima riuniti nella porteria altro bussolante (ambedue co' loro
di qualche chiesa, ove hanno rice- abiti di mantellone paonazzi di sa-
vute nuove congratulazioni dai gen- ia), e servito da cinque palafrenieri,

tiluomini degli altri Cardinali, dei vestiti come il cocchiere, si porta con
prelati di fiocchetti, degli ambascia- frullone palatino al palazzo del nuovo
tori, de' principi romani, e del sena- Cardinale, e se fossero più, uno do-
tore di Roma. Tali gentiluomini po l'altro, per consegnar in nome del
prima, cioè sino al i83o, faceva- Papa il cappello rosso, che nella
no corteggio a* novelli porporati col- mattina precedente o ha ricevuto, o
le loro carrozze, tanto alla visita ricevettero solennemente in conci-
della basilica vaticana, che per quella storo. Precede il frullone un para-
del decano del sagro Collegio. Qui freniere, e lo circondano gli altri
poi deve avvertire, che se fosse
si quattro, cioè due con torcie di cera
un solo Cardinale nuovo, egli va in accese, un altro col cappello Cardi-
carrozza con alcuni prelati, i quali nalizio posto su di un bacile di ar-
però in tutti modi s'invitano pel
i gento, e coperto con seti no rosso
corteggio, ma allora il detto Cardi- con merletto d'oro, mentre l'altro
nale riceverebbe i complimenti al palafreniere va allo sportello dellii
proprio palazzo. Dopo la visita di carrozza. Giunto il guardaroba nella
san Pietro, che alcuna volta fu sòglia dell' anlicamera del Cardinale,
fiìlln mattina subito dopo il
di viene incontrato da esso vestilo in
concistoro, fanno i novelli Cardinali abito Cardinalizio con rocchetto sco-
ivi un' abbondaute elemosina ai po- perto e colla berretta in mano; indi
veri, e passano a visitare lòrmaliiica- condottolo alla camera d' udicn/u
i8o GAP GAP
in piedi sotto baldacchino, o pres-
il cappelli, si reca a ragguagliare il Pon-
so il dossello se abita ne' palazzi apo- tefice della eseguita commissione. Il

o nelle case religiose, riceve il


stolici, nuovo Cardinale, deposti poscia gli
complimento, che gli viene fatto da abiti Cardinalizi assume quello cor-
,

monsignor guardaroba, il quale sta in to nero filettato di rosso, oltre il

mezzo menzionati due bussolan-


ai cappello, e, se è religioso, il talare, e
ti, sostenendo il bacile col cappello con esso si trattiene co' colleghi, ed
quello della parte destra, il quale altri personaggi invitati al rinfiesco.
lo ricevette dal palafreniere avanti I Cardinah, che nell' atto della crea-
di entrare nella sala tlel Cardinale. zione aveano pagato, benché assenti,
Nel complimento il guardaroba va la somma di scudi mille trecento
ricordando i pregi, le virtù, e le ca- cinquantadue, e bajocchi cinquanta
riche sostenute dal poiporato, per cui di propine, ed emolumenti, oltre
egli venne insignito della dignità Car- scudi novantuno alla famiglia del
dinalizia. Dopo la risposta analoga Cardinale segretario di stato, nel ri-
fattagli in piedi dal Cardinale, con cevimento del cappello devono sbor-
attribuire piuttosto alla Pontificia sare seicento settantanove scudi, e
clemenza la sua promozione, che al- bajocchi novanta, come dalla nota
le proprie qualità, il cappello rosso stampata dalla tipografia camerale.
viene posato su di un tavolino co- Non solo in Roma i Pontefici
perto di damasco, e fra candellieri impongono capo de' novelli Car-
sul
con candele accese, ricuoprendosi con dinali il cappello rosso, ma anco
velo di tal colore, con merletto di viaggiando. Se ne diedero gli ulti-
oro, come lo era prima. Quindi il mi esempi da Pio VI, Braschi^ e da
Cardinale dà a sedere al guarda- Pio VII, Chiaramonti. Nel 1782,
roba incontro a lui, che siede sotto essendosi Pio VI recato a Vienna,
il baldacchino, e ritirandosi gì' invi- nel palazzo imperiale a' 19 aprile,
tati a tal consegna (che poi ven- alla presenza dell' imperatore Giu-
gono trattati a lauti rinfreschi), si seppe II, e di alcuni Cardinali , e
trattiene alquanto col guardaroba in vescovi etc. , nel concistoro pubblico
domestica conversazione, indi il re- die' f(Drmalmente il cappello rosso
gala d' una scatola, od orologio di a' Cardinali Firmian, e Bathyan, e
oro , e lo accompagna sino alla di poi il Papa, i Cardinali, ed i ri-

anticamera, dove subentrano gl'in- spettabili spettatori passarono nella


dividui di essa, e i camerieri con abito cappella maggiore al canto del Te
di città, e con candele di cera accese Deum. I detti due porporati anda-
ad accompagnarlo sino alla sala. Ivi rono poscia a visitar la chiesa di s.
due domestici del Cardinale con tor- Pietro di Vienna, quindi la sera
cie accese l'accompagnano sino alla monsignor Caleppi, uditore della nun-
carrozza, in uno ai gentiluomini, ed ai ziatura, e cameriere segreto, con mon-
cappellani, da' quali fu incontrato, signor Spagna crocifero, accompa-
ma con due sole torcie, invece delle gnati da due palafrenieri con torcie,
sei prime, essendo terminata la sua presentarono ad ambedue porpo- i

rappresentanza di ablegato apostolico. rati nelle proprie abitazioni i cap-


Se vi sono altri nuovi Cardinali, il pelli Cardinalizi. Il Cardinal Firmian
guardaroba va a fare altrettanto, e donò una scatola d' oro contorna-
terminate le tradizioni, o consegne dei ta di brillanti, e il Cardinal Bathyan
,

GAP CAP i8i


una ripetizione cV oro con contorno fu r illuminazione del palazzo del
di brillanti. Cardinal Priuli, allorché nel 1759
Ritornando da Vienna, e trovan- ricevette il cappello rosso dal suo
dosi Pio VI in Imola a' 2 7 maggio concittadino Clemente XIII. Ma il

nella sala dell* episcopio, coli* inter- di lui successore Clemente XIV, co-
vento di sei Cardinali e altrettanti me avea fatto con altri Cardinali,
vescovi etc. , impose colle consuete dispensò il Cardinal Caraffa dall'ob-

cerimonie il cappello rosso al Car- bligo di ornare la facciata del palaz-


dinal Mattei, il quale dopo il con- zo, la sera in cui ricevette il cappello
cistoro visitò il duomo, e le chiese Cardinalizio, col patto però, che elesse
di s. Cassiano, e di s. Pietro Criso- cinquecento scudi in elemosina al pio
logo. Quindi il conte Codronchi, in- luogo de' catecumeni.
ternunzio di Torino, fu dichiarato Quei Cardinali creati o pubblica-
cameriere segreto, ed incaricato dal ti non presenti in Roma, ricevono il
Papa di consegnare la sera al det- cappello al ritorno dalla nunzia-
to porporato il cappello Cardinalizio, tura, o da* altra missione, per cui
ciò che avendo eseguito, ricevette erano assenti, e i vescovi oltramon-
in regalo un orologio contornato di tani, o altri personaggi forestieri e-
brillanti. Fra i concistori, che Pio levati a tal dignità, si recano a pren-

VII celebrò nel monistero di s. Gior- derlo. Ciò è sommamente necessario


gio di Venezia dopo la sua elezio- non per la sublimità dell'orna-
solo
ne ivi effettuata, a' 28 marzo 1800, mento, ma anche acciocché venga lo-
tenne concistoro pubblico, nel quale ro dal Papa in concistoro segreto
impose al Cardinal di Martiniana il chiusa, e quindi aperta la bocca
cappello rosso, che poi la sera gli conse- imposto l'anello, e conferito il tito-

gnò monsignor Ginnasi cameriere se- lo Cardinalizio presbiterale, b la diaco-


greto. Ed allorquando andò il me- nia, secondo l' ordine cui apparten-
desimo Pontefice a Parigi nel i8o5>, gono. Perciò di frequente accade, che
celebrò un concistoro pubblico nel alcun Cardinale muoja senza aver
palazzo arcivescovile, e diede i cap- ricevuto ne il cappello, ne le altre
pelli Cardinalizi a due porporati fran- insegne, e molti di essi, obbligati di
cesi. recarsi al conclave, vi si portano sen-
Oltre le illuminazioni, e fuochi za essere fregiati di esse , ond' è
di gioia, che si praticano nella se- che il novello Pontefice nel primo
ra dell'esaltazione al Cardinalato, e concistoro pubblico impone loro il

nella seguente, e da qualcuno anco cappello Cardinalizio, premesse le con-


la sera del ricevimento del cappel- suete formalità, e cerimonie suindi-
lo, anticamente la facciata del pa- cate, assumendo persino le calze pao-
lazzo de' novelli Cardinali, pel gior- nazze, sebbene già fino allora avessero
no in cui ricevevano il cappello ros- portate le rosse, che a rigore non si
so, era fatta adornare con figure al- dovrebbero mettere se non nell;i ,

legoriche, virtù, emblemi etc. , me- mattina del concistoro pubblico. E


no quelle di case religiose, e de'pa- siccome i Cardinali nel giorno, che il
lazzi apostolici. Tale costume venne Papa pubblica, o ci'ea altri Cardi-
bensì trasandato, ma per ordine di nali sogliono scrivere ad essi le pro-
Benedetto XI V^ nel 1743, fu ri- prie congratulazioni, il che ecpiivalo
chiamato air osservanza. Singolare alla così detta visita di calore, che fun-
i82 GAP GAP
no eseguire dai loro gentiluomini ap- e i prìncipi romani, nella seguente
pena terminato il concistoro, cosi mattina lo complimentavano per
alla venuta in Roma de' nuovi Car- mezzo de' rispettivi gentiluomini,
dinali non mandano il gentiluomo Wella sera poi, e all' ora destina-
per tal visita. Ne si dee tacere, che ta dal Pontefice, il nuovo Cardina-
talvolta si è praticato, oltre di tenere le in abito corto di nero si recava
il concistoro pubblico per dare il dal Cardinal nipote, o dal segreta-
cappello ai Cardinali che vennero a rio di stato, nelle cui camere prece-
Roma da altre parti, di celebrarsi dentemente era preparare l'a- flitto

quindi in quella mattina dallo stes- bito Cardinalizio paonazzo, con roc-
so Papa anco il concistoro segreto, chetto, berretta rossa, e cappello ros-
nel quale chiuse ed aprì la bocca so eguale. Appena vi giungeva, egli
a' nuovi Cardinali, impose loro l'a- assumeva quegli abiti, e in tal mo-
nello, e conferì loro la chiesa tito- do era ricevuto da uno de' detti
lare, o la diaconia. Cardinali, che lo introducevano nel-
IV. Prima di parlare del forma- la camera d' udienza, trattenendosi
le ingresso, e della solenne cavalca- insieme finche maestro di came-
il

ta de' Cardinali forestieri, e creati ra del Cardinal nipote, o del segre-


mentre erano nunzi presso qual- tario di stato portava V avviso, che
che corte sovrana, per ricevere il sua Santità stava attendendolo. Al-
cappello rosso, premetteremo alcune lora col suo corteggio recavasi nel
cerimonie, che si praticavano nel lo- pontificio appartamento, e veniva
ì'O arrivo. Nella sera pertanto in introdotto dal prelato maestro di
cui giungeva in Roma un Cardina- camera del Papa. Il Cardinale le-
le, a cui era stata precedentemente vavasi nell' entrare il che
berrettina,
spedita dall'ablegato la berretta, il poneva nella berretta, e dopo due
suo maestro di camera recavasi al genuflessioni, approssimatosi al Pon-
palazzo apostolico, per partecipare tefice, gli baciava il piede ^ e la

al Pontefice il di lui arrivo, e per mano, ed alzatosi riceveva il Pon-


domandare quando voleva ammet- tificio amplesso , onde il Papa lo
terlo a' suoi piedi, il che si usa faceva sedere sullo sgabello, e cuopri-
tuttora per mezzo del prelato mae- re col berrettino, tenendo in mano
stro di camera. Questa partec-pazio- la berretta. Il Cardinale rinnovava a
ne si praticava ancora coi Cardina- voce gli ossequiosi ringraziamenti e-
li nipote del Papa, è segretario di sternati in per la sua pro-
iscritto
stato, col quale oggidì tuttavia si mozione, e rinnovava le promesse
deve fare, ma se l' arrivo del Car- d' impiegare tutto se stesso pel
dinaie seguiva ad ora tarda della Pontefice per la Chiesa , e per
,

notte, allora ciò adempiva nellasi lo stato di essa. Quindi implora-


mattina seguente. Finche il novello va il permesso di poter ricevere
Cardinale non avea ricevuto il cap- le visite de' Cardinali senza forma»
pello rosso in concistoro pubbUco, si lità, di poter uscire a restituirle,
asteneva di uscire di casa, riceveva e farne altre, cose che oggidi pur
le visite senza formalità de' parenti si domandano, ed inoltre domanda-
ed amici, il che ora segue ne' tre va di poter fare la pubblica entra^
soli giorni precedenti al concistoro, ta in Roma. Cavatosi il berrettino,
e tutti i Cardinali, gli ambasciatori baciata la mano al Papa, con un
,

CAP CAP i83


profondo inchino partiva dalla sua che entrassero più onorati nella città.
camera. Avanti però di uscire dal Non solo il Cardinale, che si re-
palazzo, maggiordomo era
se il cava a Roma a prendere l'insegna
nipote del Papa, come avvenne del cappello Cardinalizio, dovea fa-
sotto Clemente XIII, e Pio VI, re pubblico ingresso, ma doveva
il

andava il Cardinale a visitarlo, e ancora recarsi con solenne caval-


se in Roma eranvi altri parenti cata ( P^edi ) al palazzo apostolico
del Pontefice , faceva altrettanto nel giovedì dopo eseguito l' ingres-
prima di ritirarsi alla propria resi- so, per ricevere dalle mani del Pon-
denza. tefice cappello in concistoro pub-
il

Ne' giorni precedenti al jnibblico blico, purché non venisse dal Papa
ingresso, usciva da essa in abito cor- dispensato da tal formalità. Ed è
to , con calze , e collare paonazzo perciò, che nel giovedì mattina , o
e col cappello nero col fiocco ver- altro giorno stabilito per la funzio-
de se era vescovo, o prelatizio se ne, il Cardinale con abito Cardina-
lo usava avanti al Cardinalato, in- lizio del colore corrente, e con car-

di faceva il pubblico ingresso in Ro- rozze senza fiocchi, si recava al


ma {P^edi\ partendo con formalità convento contiguo alla chiesa di s.
dalla villa di Papa Giulio III , in Maria del popolo de' pp. agostinia-
abito viatorio paonazzo, con i scarpe ni, e quivi deposta mozzetta , e la
senza tacco rosso , e con cappello mantelletta, prendeva la cappa pao-
nero con fiocco verde se vescovo, o nazza, e con essa riceveva i Cardi-
da prelato se lo era prima, e col- nali, che volevano onorare la sua ca-
r ablegato apostolico, da cui avea ri- non che quelli, i quali
valcata (/^ec?t),
cevuto la berretta rossa. Con treno cavalcavano. Adunati tutti gl'indivi-
di mute, e cavalcata si recava al- duijche dovevano comporla,i Cardina-
l' udienza pubblica del Papa, per li antichi sulle mule procedevano col
fare il solenne ringraziamento per cappuccio della cappa, coperti col
la sua promozione , avendo prima cappello rosso pontificale, e collegial-
assunto nelle camere del Cardinal mente secondo l'ordine, incomincian-
segretario di stato l'abito Cardina- do però dai vescovi, meno i diaco-
lizio paonazzo, lasciando in dono ni perchè i piìi degni di essi andava-
al cameriere del porporato nipo- no gli ultimi per avere in mezzo il
te, o segretario di stato, il cap- novello Cardinale, che pure caval-
pello nero e la fascia paonazza.
, cava la mula avendo coperta la
Quindi nella sera incominciava il ri- testa cappuccio della cappa, sul
il

cevimento pubblico come descri- , quale poneva il cappello, che usava


vemmo superiormente pei Cardinali prima del Cardinalato , cioè tutto
novelli. Abbiamo
dal Platina p. 4'?-4 verde, e semi-pontificale , se era
nella vita di Nicolò del i447j che V insignito della dignità episcopale, e
ritornando a Roma dalla Germa- di colore paonazzo, se prima era
nia i legati apostolici, in premio stato prelato, con quel fiocco che
delle loro fatiche furono creati Car- conveniva al collegio cui avea ap-
dinali, e per singoiar distinzione il partenuto. Indi seguivano i prelati
Papa mandò loro incontro .sino alla in cappello scmipontifìcale, e giunta
porta Flaminia , ncll' ingresso che la cavalcata al palazzo pontificio, il

fecero in Roma, i cappelli rossi per^ nuovo Cardinale si recava nella Gap-
,

i84 GAP GAP


pella per prestare il giuramento, e Il Sommo
Pontefice pertanto, vo-
gli altri nella sala del concistoro, lendo onorare un Cardinale che ri-
dopo di che seguiva l'imposizione del siede fuori di Roma, o del luogo
cappello rosso. Il giorno avevano luo- ov'egli dimora colla corte, suol man-
go le altre cerimonie, e la sera il rice- dargli il cappello rosso, come suole
vimento di esso, il tutto nel modo so- rimettergli il berrettino, e la ber-
praddescritto ; essendo ritornati tan- retta, sentendo prima in concistoro
to il novello Porporato, che gli al- segreto il parere del sagro Collegio.

tri Cardinali dopo il concistoro ai Ed è cos\ antico quest'uso, che Pao-


propri palazzi, colle carrozze, e tre- lo III, nel concistoro de' 1 5 marzo
no egualmente detto. E però da av- 1546, allorché stabilì di mandare
che quando erano diversi i
vertirsi, in Francia il cappello rosso al Car-
Cardinali, che dovessero prendere il dinal d'Amboise, v' interpellò i Car-
cappello, per cui i colleghi diaconi dinali. Lo spedisce per un suo ca-
non fossero stati sufficienti a pren- meriere , o altro distinto soggetto
derli in mezzo, supplicavano i preti, con un breve apostolico diretto allo
ed anche i vescovi suburbicari; e stesso Cardinale, o al nunzio pon-
che talvolta il cappello Cardinalizio tificio del luogo ov' egli sta , o del
fu dato anche fuori del concistoro vescovo, o altro prelato ove trovasi
pubblico, giacche Clemente VII, agU il porporato, il quale fa incontrare

8 novembre iSig^ lo diede in con- r ablegato apostolico da tutti i suoi


cistoro segreto al Cardinal Doria, e famighari ed amici. Con essi entran-
Gregorio XIII a' 2giugno 1572 lo do nella città l'ablegato porta il cap-
diede al di lui nipote Fihppo Bon- pello in modo, che tutti lo possano ve-
compagno, detto di s. Sisto , nella dere, e anticamente si elevava perciò
camera de' paramenti, in una con- su di una mazza d' argento, come si

gregazione generale, mentre egli col costumavano portare nelle pontificie


sagro Collegio stava per recarsi nel- cavalcate, i quattro cappelli papali.
la Cappella Sistina al vespero del In un giorno poi festivo o di do- ,

Corpus Domini. menica si reca nel palazzo del Car-


V. Allorquando il Pontefice ha dinale l' inviato pontificio, e 1' inca-
creato un Cardinale ,
pei sommi ricato ad imporgli il cappello in
suoi meriti Santa Sede , o
colla mezzo a tuttiche vorranno
quelli,
per essere di famiglia sovrana, o corteggiare il Cardinale in tal fun-
a preghiere di qualche beneme- zione. Il Cardinale con vesti Cardi-
rito monarca , per tratto di spe- nalizie, assume la cappa paonazza,
cial favore , e considerazione per e copertosi capo col cappuccio vi
il

mezzo un prelato espressamente


d' sovrappone cappello nero, ovvero
il

delegato^ suol mandare nel luogo ove foderato di verde con cordoni, e
si trova il cappello Cardinalizio. fiocchi simili se era vescovo, o pao-
Questo gli viene trasmesso ed impo- nazzo se era prelato ; ed asceso a
sto colle seguenti cerimonie. Dal no- cavallo, in nobile cavalcata, se gli
vero de' molti Cardinali che rice- usi del luogo lo permettono, con
vettero s\ particolare onorificen- tutta la comitiva, principalmente del-
za, si vedranno le differenti cir- l' inviato pontificio, il quale nell'ac-
costanze, che accompagnarono tali compag Ilario porta innanzi a se il

spedizioni. cappello rosso. Se però l'ablegato


,
.

GAP GAP i8T


fosse un prelato, o altro personag- niale, viene rimesso il cappuccio
gio qualificato, dovrà deputare altra della cappa in testa al Cardinale, e
persona a portare il cappello, giac- ripresa la mitra dal funzionante ,

che nel i49^ ^^ criticato Cesare questi prende il cappello rosso dal-
Borgia, che essendo generale di s. le mani dell'ablegato Pontificio, lo
Chiesa, volle portarlo egli stesso mette sul capo del Cardinale, dan-
quando fu incaricato, come diremo, dogli V osculimi pacis. Dipoi il

di recarlo al Cardinal de Rohan. Cappello gli viene levato, restituen-


Giunta ]^ cavalcata alla chiesa dosi al portatore, e cavatosi di nuo-
ove si deve fare la funzione, tutti vo il funzionante la mitra, intuona il

discendono da cavallo, e il Cardina- Te Deunij praticandosi ciò, che si fa


le si reca ad assistere alla messa nella cappella Pontificia da quelli,
dello Spirito Santo, che si celebra che lo ricevono dalle mani del Papa.
a piacere solenne o bassa. Talora il Terminato l' inno della riconoscen-
Cardinale vi prende la s. Comu- za , si alza in piedi, il funzionante
nione, se non è già sacerdote. Fini- comparte la benedizione al popolo,
ta che sia la messa, il prelato od e rogatosi dai notari pubblico istro-
altro incaricato dal Papa ad impor- mento della seguita imposizione del
re il cappello, si veste di piviale e cappello Cardinalizio, il funzionante
mitra, e pone a sedere in luogo
si e tutti gli altri accompagnano in
eminente per essere dal popolo ve- cavalcata il Cardinale al proprio
duto. Allora quello, che ha portato palazzo , cavalcando egli col det-
il cappello rosso, lo posa sulla men- to cappello pontificale in capo , a-
sa dell'altare, e presenta breve
il vendo luogo poscia le consuete di-
apostolico al prelato funzionante mostrazioni di gioia, e i donativi al-
il quale ricevendolo con rispetto lo l'ablegato del Papa. Ci avverte il

fa leggere da un suo famigliare dotto gesuita Zaccaria nelle note al


Dopo di che pronunzia un analogo Lunadoro , Corte di Roma j dei
discorso, ove suol dichiarare la rico- Cardinalij ec. , che il delegato del
noscenza, che professa al Pontefice Pontefice fa la funzione dell' impo-
per essersi degnato nominarlo ad sizione del cappello nella principal
eseguire incarico sì onorevole, loda chiesa della città ove dimora il Car-
le virtù del nuovo Cardinale, e si dinaie; ma ne' luoghi delle residén-
mostra ben soddisfatto di poterlo ze sovrane il monarca stesso suole
esercitare con un porporato merita- fare la funzione nella propria cap-
mente decorato di sì sublime di- pella, rimettendo al novello poipo-
gnità. rato le insegne del Cardinalato su,

Quindi il Cardinale avvicinatosi di che èa vedersi il p. Caraffa Tea-


all'altare, in ginocchio fa il giura-r tino. De Cappella regis , etc. Il
mento di fedeltà al Papa, nel mo- primo esempio, mi è riuscito ri u-
do e nella forma prescritta dalla Cor- venire, che il Papa abbia manda-
te romana, e proprio di que'Cardinali, to il Cappello Cardinalizio (con-
che ricevono il Cappello extra cu- tro il costante uso della corte ro-
riarrij non che delle bolle Ponlifi- mana, dandolo sempre i Pontefici
eie. Indi il funzionante si fu levare a quelli presenti in curia colle loro
la mitra, e recitate alcune orazioni mani) è quello di Clemente V, il pri-
sul Cardinale, prescritte dal cerimo- nio Papa, il quale fermò la vcsidenz(\
,, ,

i86 GAP GAP


pontificia in Avignone. Questi per- avendo su ciò consultato il parere
tanto avendo nel dicembre i3i2 de' Cardinali , li avea trovati tutti
creato Cardinale Guglielmo Teste contrari al di lui desiderio. Né per-
francese, illustre per chiarezza di ciò rimanendo con persuaso il re
sangue, scienza e virtù, trovandosi produrre l'esempio del Cardinal Fari-
nunzio in Inghilterra, quivi gli man- nier, gli fu risposto da Innocenzo
dò il cappello rosso, e poscia gli VI esservi disparità di ragioni tra
conferì il titolo presbiterale di s. l'uno e r mentre il Farinier
altro,
Ciriaco. era stato inviato dalla Sede aposto-
Giovanni XXII, a* i8 dicembre lica per conchiudere la pace tra la
1827 in Avignone esaltò al Cardi- Francia, e l' Inghilterra, e trovavasi
nalato Pietro Gomez di Toledo in servigio della medesima in Bor-
illustre per prudenza e pietà, men- deaux, ragione che non militava
tre si trovava legato presso il suo pel Roselli.
amico Alfonso re di Castiglia. E Inoltre stesso Innocenzo VI
lo
per conciliargli maggior venerazio- nella predetta promozione Cardina-
ne e autorità gli trasmise
, nella lizia vi promosse Pietro de la Fo-
Spagna il cappello, contro l'usato rest di mediocre condizione diMans,
costume della Chiesa Romana. cancelliere di Francia. Attesa la va-
Clemente VI a' 18 dicembre i35o lida interposizione dei due Cardina-
creò Cardinale in Avignone Egidio li Talleyrandj e Capocci legati nelle
Rigaudi benedettino francese, per le Gallie, gli trasmise il cappello Car-
istanze di Giovanni II re di Fran- dinalizio, nell'anno
Poscia, i36i
cia, il quale avea bisogno di Egi- a' 7 settembre elevò al Cardina-
,

dio per affari della massima impor- lato Androino de la Roche borgo-
tanza, né poteva perciò permetter- gnone, abbate di Clugny, e nunzio per
gli che si recasse in Avignone a la pace, che felicemente conchiuse
prendere il cappello Laonde il . fra i due sovrani, mentre ti*ovavasi
Pontefice glielo mandò a Parigi, ed in Parigi trattenuto dal re per de-
Egidio ivi lo ricevette alla presenza cidere una gravissima controversia
del re, dai vescovi di Laon, di Char- sul ducato di Bretagna. Quel mo-
tres, e di Parigi. narca supplicò il Papa a compia-
Innocenzo VI
in Avignone, alla cersi di spedirgli il cappello, e ven-
fine di febbraioi353, annoverò al ne esaudito, sebbene il Cardella lo
sagro Collegio Guglielmo Farinier neghi a torto, giacche abbiamo una
di Aquitania, generale de' france- lettera d'Innocenzo VI riportata dal
scani. E siccome doveva assistere in Duchesne, nel tom. IL de' suoi Aned-
Bordeaux al re di Francia co' suoi doti, che parla della seguita spe-
consigli, cosi per non allontanarlo dizione.
da lui, in segno di grazia straordi- Gregorio XI nel giugno 1371 in
naria, gli rimise il cappello . Negò Avignone fece Cardinale Bertrando
di mandarlo a Nicolò Roselli do- Cosnac, canonico regolare del Limo-
menicano spagnuolo da lui creato sino, spedito due volte in Ispagna
Cardinale nella stessa promozione per pacificare i re di Portogallo
ad onta che il re Pietro d'Aragona Castiglia, ed Aragona, che avea no
ne avanzasse premurosissime istanze rimesso le loro contese all' arbitrio
ai Papa, il quale gli rispose, che del Papa, per cui contro il costume
GAP CAP 187
gli mancia il cappello per mezzo di Nicolò Y, vedendo ravveduto Sbi-
Arnaldo d'Andrea suddiacono della gneo Olynitz ,
polacco , vescovo dì
chiesa di Bordeaux. Cracovia, il quale era stato fatto
Urbano VI in Roma, a* a 8 set- Cardinale da Eugenio IV nel 14^9,
tembre 378, creò Cardinale Bar-
I V,
e s'era unito all'antipapa Felice
tolommeo Me/.zavacca, bolognese, da cui ebbe pure la porpora nel ,

vescovo di Rieti, cui per singolar 1


449 mentre dimorava a Fabriano,
distinzione rimise il cappello in non solo lo riconobbe per vero Car-
Bologna ove si trovava, e dove fu dinale, ma gli mandò il cappello
da lui ricevuto con gran pompa e rosso a' 29 luglio per Gio. Dugloss
solennità nella chiesa di s. Dome- canonico di Cracovia , e segretario
nico, da Gio. Lignano, celebre
di dello stesso Sbigneo, come racconta
giureconsulto. In pari tempo, e nel- il medesimo Dugloss nella sua Sto-
la stessa promozione, Urbano VI ria di Polonia al lib. XIII.
esaltò al Cardinalato Filippo Caraffa Calisto Roma, a' 18 di-
III in
della Serra napoletano, da lui già cembre i45'6, annoverò al sagro
fatto, per le istanze del clero e po- Collegio Riccardo Olivier di Lon-
polo, vescovo di Bologna, ove per galico, o Longeuil di Normandia,
maggior attestato di stima, e di vescovo di Coutances, e con raro e-
onorificenza gli inviò il cappello sempio dipoi, per mezzo di Antonio
rosso, che ricevette per le mani del Saraceni suo scudiere, a' 20 settem-
medesimo Lignano, nella stessa chie- bre 145^8 gli spedi il cappello rosso.
sa di s. Domenico alla presenza di Sisto IV, a' IO dicembre i477 j
infinita moltitudine di popolo. in Roma creò Cardinale Giovanni
Quindi Urbano VI, nel 1879, in d'Aragona figlio di Ferdinando re di
Roma creòCardinale Giovanni Oczko Napoli, siccome nato fatto per l'ec-
boemo arcivescovo di Praga
, ed , clesiastico ministero, e avente altre
inoltre lo dichiarò legato di tutta belle prei'ogative. Stante la sua età
la Boemia, e contro la consuetudi- di diciassette anni, gli permise di ve-
ne della Santa Sede, gli rimise non stire la porpora, meno il cappello
solo il cappello, e le insegne Cardi- rosso, il quale per altro, come leg-
nalizie, ma anco la croce di legato. giamo in Luigi Pompili Olivieri,
Martino V in Roma, a' 24 mag- // Senato Romano ,
pag. 3o2, nel
gio 1426, elevò al Cardinalato En- 1478, gli fu rimesso dal Papa in
rico Beaufort, fratello di Enrico IV, Napoli, per mezzo Francesco de di
e zio di Enrico V re d' Inghilterra, Scannasorci napoletano, senatore di
arcivescovo di Cantorbery, ed inol- Roma. J^. Cardinali creati in gio-
h'e lo dichiarò legato a laterc di vanile età',
una crociata contro gli ussiti {Vedi\ Innocenzo Vili creò in Roma
non solo in Inghilterra, ma in Ger- nel i486 segretamente Cardinale
mania, Ungheria , e Boemia. Tro- Pietro d'Aubusson gran maestro di
vandosi lontano per tale motivo, il Rodi, pubblicandolo nel marzo 1 4^9»
Papa lo dispensò di recarsi a Ro- e dichiarandolo pe'suoi distinti meri-
ma a prendere il cappello Cardina- ti legato a latere di tutta l'Asia,
lizio, che gli fu trasmesso per mez- Gli rimise poi a cagione di segnalato
*o di un certo Salviati di Gcnazza- onore il cappello rosso fino a Rodi,
no, pontifìcio gentiluomo. il quale fu da lui con solenne poni»
,

i88 GAP CAP


pa ricevuto nella chiesa di s. Gio. to Valentinois. E per maggiormen-
Battista, nella festa de' ss. apostoli te distinguerlo, gli mandò per mez-
Pietro e Paolo. zo dello stesso il donativo di alcu-
Nel medesimo concistoro, Innocen- ni rocchetti, e altri regali, oltre il

zo Vili creò Cardinale Gio. de cappello Cardinalizio, che formal-


Medici fiorentino poi Pontefice
,
mente gli mise in capo il Cardinal
Leone X, benché avesse allora quat- Giuliano della Rovere, il quale trova-
tordici anni, colla condizione però, vasi in Parigi, e fu poi Papa Giu-
che solo dopo tre anni potesse far lio II. Questi impedì in seguito al
uso delle insegne Cardinalizie, che d' Amboise di porsi in testa il tri-

secondo Novaes tom. VI, pag. i63, regno cui agognava. Rileva il Bur-
ricevette nell' abbazia di Fiesole agli cardo a detto anno, che Cesare Bor-
1 1 marzo r49"^- Tuttavia il Car- gia come generale di s. Chiesa, nel-
della, tom. Ili, p. 24 1, sostiene es- la cavalcata che precedette la funzio-
sere ciò seguito nel 14^9? mentre ne, volle portare innanzi al Cardi-
il Burcardo ci racconta, che nell'an- nale il cappello, che dovea far soste-
no 1491 Innocenzo Vili gli mandò nere da altrui.
il cappello, e le altre insegne Car- Giulio II, nel primo dicembre
dinalizie per mezzo di un apostolico i5o3, in Roma creò Cardinale Si-
breve, che indirizzò al medesimo gismondo Gonzaga de' marchesi di
Cardinale autorizzandolo a prendere Mantova, vescovo della sua patria
il cappello dalle mani di chi più siccome illustre più pei costumi che
gli piacesse, ond'egli nominò l'ab- pei natali. Per mezzo di Paolo Mo-
bate di Fiesole, e volle che celebras- lara suo prelato domestico gli rimi-
se prima la messa dello Spirito san- se il cappello e le insegne Cardina-
to, e gli somministrasse la Comu-
s. lizie. Quindi i4 gennaio i5o7
a'

nione. Recatosi dipoi in Roma, In- fece Cardinale in Bologna Renato di


nocenzo Vili gli conferì per titolo Prie di Bourges, vescovo di Bajeux,
Cardinalizio la diaconia di s. Maria ilquale ne ricevette la notizia senza
in Domnica. dare alcun segno di allegrezza, ad
Inoltre Innocenzo Vili, nel pre- onta che per onorarlo il Papa gli
detto concistoro, fece Cardinale An- inviasse il cappello rosso, cui rice-
drea d' Espinai della Bassa Breta- vette nella chiesa de' predicatori di
gna, e siccome amato dal re di Lione dalle mani del Cardinal Gior-
Francia, e modello di rettitudine, gio d' Amboise il seniore, alla pre-
gli spedi il cappello rosso, destinan- senza di Luigi XII re di Francia;
do per darglielo il nunzio di Fran- però non andò guari, che ribellato-
cia Leonello Cheregato, che nella si contro Giulio II, fu da lui depo-

morte di questo Papa gli fece l' ora- sto, e poi assoluto da Leone X. Nello
zione funebre. stesso concistoro e in Bologna, Giu-
Alessandro VI, a' 12 settembre lio II annoverò al sagro Collegio Lui-
1498, in Roma innalzò alla sacra gi d' Amboise, nipote del precedente,
porpora Giorgio d' Amboise il senio- arcivescovo d' Alby. Quindi recato-
re francese, arcivescovo di Rouen, si in Viterbo, ove allora dimorava
in premio d' aver fatto dare al suo il Papa per ricevervi il cappello, a-
figlioCesare Borgia, dopo che avea vendo saputo Giulio II, che il re di
rinunziato al Cardinalato, il duca- Francia avea ordinato non pagarsi
GAP CAP 189
le rendite agli ecclesiastici assenti istanza di Carlo V. Per ispeciale ri-
dal regno, sebbene Cardinali, non guardo gli mandò il cappello, e le
solo gli ricusò le insegne Cardinalizie, insegne del Cardinalato, comprensi-
ma non volle riceverlo finche il re vamente al titolo Cardinalizio pres-
non revocasse tal ordine. biterale di s. Maria in Trastevere
Leone X, nel i5i8 a'24 marzo, detto allora di s. Calisto , sebbene
in Roma fece Cardinale Alberto di mai sortisse da quel regno. ^.
Brandemburgo, e di Magonza. Per i- Titoli Cardinalizii.
speciale distinzione gli mandò il cap- Paolo 111, a' 20 dicembre i538,
pello, e le insegne del Cardinalato, in Roma Cardinale Pietro
dichiarò
le quali furono da lui ricevute so- Enrico Maurico Fernandez Manri-
lennemente nella città d'Augusta. quez spagnuolo, vescovo di Cordo-
Clemente \1I, a' 3 di maggio va, per le preghiere di Carlo V, ed
iSij, in Roma fece Cardinale Ma- in considerazione di lui gli fu rimesso
rino Grimani veneziano, patriarca nella Spagna il cappello rosso. Ma
d' Aquileja, pubblicandolo però nel recatosi poi in Roma per prendere
febbraio i528, e per maggior si- le altre insegne della dignità, vi la-
gnificazione di onore, e di stima gli sciò la vita, avendo solo dieci me-
trasmise in Venezia il cappello Car- si goduta la porpora. Nella promo-
dinalizio. Indi nella promozione fat- zione de' 12 dicembre i53g fece
ta a' 2 I novembre iSij in Castel s. Cardinale Marcello Cervini di Mon-
Angelo, mentre assediavalo l'eserci- tepulciano, che fu poi Papa Mar-
to di Carlo V, ad istanza di Carlo cello II. Era egli vescovo di Nica-
medesimo, non solo fece Cardinale En- stro , e legato in Germania , e gli

rico de'duchi di Cardona spagnuolo, mandò il cappello rosso, e ogni al-


viceré e presidente di Sicilia, e prefet- tra prerogativa propria del Cardi-
to dello stesso castello, ma inoltre es- nalato. Ad istanza di Carlo V, Pao-
sendo egli assente gli rimise a Monrea- lo III fu eziandio condiscendente,
le, sua sede arcivescovile, il cappello, e con creare Cardinale a' 19 dicem-
le insegne del Cardinalato. Creò an- bre i544} Gasparo di Avalos di
cora Clemente VII nella medesima Murcia, arcivescovo di Compostella,
promozione in Cardinale Antonio del e gli spedì ancora il cappello rosso,
Prato di Alvernia, arcivescovo d' A 1- senza assegnargli verun titolo. Final-
by per nomina di Francesco I re mente, a' 16 dicembre 1 545, anno-
di Francia, onde a suo riguardo, e verò fra i Cardinali Giorgio d'Am-
]>e' meriti eh' oasi acquistati nell'a- boise il juniore, arcivescovo di Rouen,
bolizione della Prammatica sanzione, per le premure del re di Francia,
e concordato combinato con Leone e quindi il Papa nel concistoro se-
X, gli mandò a Parigi il cappello greto de' i5 marzo i546, consultò
e le insegne Cardinalizie, ch'egli ri- i Cardinali ad esempio de' suoi pre-
cevette solennemente nella chiesa de- decessori, affine di poterlo onorare
gli agostiniani . Egualmente , nel colla spedizione del cappello rosso,
i53i, creò in Roma Clemente VH che gì' inviò in Francia.
il 11 marzo Cardinale l'inquisitore Giulio IH in Roma nel !55o sol-

generale di Spagna Alfonso Manri- levò al Cardinalato Giorgio Martinusio


co, o Manricjues di Lara spagnuolo, Wisonowski di Croazia, arcivescovo di
e arcivescovo di Siviglia, e ciò ad Slrigonia, già monaco benedettino,
,

190 CAP CAP


e per maggior significazione d'ono- to Filippo Sega bolognese, parente
re, gli trasmise senza obbligarlo a di Gregorio XIII, mentre esercitava
portarsi a Roma, il cappello rosso, in Parigi la sesta nunziatura, e sic-
con facoltà di assumere le vesti di come sostituiva nella legazione di
tal colore interdette a' Cardinali, che Francia il Cardinal Gaetano , cosi
hanno professato regola monastica. gli rimise il cappello rosso, e la cro-
Gregorio XIII, a 3 marzo iS'j'j, ce di legato, onde pieno di meriti
in Romapubblicò Cardinale Alber- ritornando in Roma, fu incontrato
to arciduca d'Austria, figlio di Mas- con grande onore da trentaselte
similiano II, e per privilegio specia- Cardinali.
le, benché fosse semplice chierico Paolo V, a' 29 luglio 16 19, an-
gli conferì assente il titolo presbite- noverò in Roma al sagro Collegio
rale di s, Croce in Gerusalemme, Ferdinando d'Austria figlio di Filip-
mentre per mezzo del proprio con- po III, e con raro esempio gli man-
cittadino Annibale Pepoli bologne- dò a Madrid il cappello rosso, e le
se, e suo cameriere gì' inviò in Ispa- insegne Cardinalizie, siccome quello,
gna la berretta, la porpora, e il cap- che si meritò essere chiamato la
pello, da lui ricevuto con tutta so- delizia di tutto il mondo.
lennità alla presenza del re, e della Clemente a* 19 novembre
XII,
regina da Nicolò Ormaneto vescovo 1735, creò in Roma Cardinale Lo-
di Padova, ed internunzio alla cor- dovico di Borbone, figlio di Fihp-
te di Madrid, nel giorno di Pente- po V
re di Spagna, ed essendo as-
coste. Nondimeno tutto ebbe a ri- sente, spedi in quel regno monsi-
nunziare nel 1598, per isposare la gnor Caracciolo de' principi Santo-
figliadi Filippo III. A' 21 febbraio buono a portargli la berretta rossa,
1 57 8, Gregorio XIII fece Cardinali due e, dopo un anno, spedi monsignor
fratelli, Ludovico e Carlo di Lorena, Altoriti, protonotario apostolico ca-
stretti parenti de'monarchi di Fran- meriere segreto , ed economo della
cia. Il primo, per non essersi recato in fabbrica di s. Pietro, col cappello
Roma, non ebbe ne titolo, ne insegne Cardinalizio , conferendogli in pari
Cardinalizie; ma al secondo, siccome tempo la diaconia di s. Maria della
quello eh' era stato elevato a pre- Scala.
mura di Enrico III, mandò il cap- XIV, in Roma a' 19
Benedetto
Facendo Cardinale ai
pello rosso. settembre 743, creò Cardinale Gio.
1

12 dicembre i583 Roderico di Ca- Teodoro di Baviera fratello, dell'im-


stro spagnuolo, arcivescovo di Sivi- peratore Carlo VII. Quindi il pub-
glia per le istanze della imperatrice blicò nel 1 746 a' 1 7 gennaio , e
Maria, dopo alcuni mesi, non sen- per ispecial onorificenza gli ritnise
za ripugnanza , condiscese però a il cappello Cardinalizio, e le altre
quelle di Filippo II re di Spagna, insegne,nominandolo al titolo presbi-
perchè gli mandasse il cappello Car- terale di s. Lorenzo in Paneperna.
dinalizio, non iscorgendovi impedi- Pio YII, nel concistoro de' 20
mento legittimo, che ritardasse al Car- ottobre 1800, creò Cardinale Luigi
dinale il recarsi a prenderlo in Ro- di Borbone, e gli rimise nella Spa-
nja dalle mani del Pontefice. gna il berrettino, la berretta, il cap-
Innocenzo IX in Roma, a' 18 pello rosso, e l' anello, assegnando-
dicembre i^gi, elevò al Cardinala- gli per titolo presbiterale la diaco-
,
,

GAP GAP 191


lì la di s. ]\raria della Scala , come altro luogo ripete : *» Solent Pouti-
col di lui genitore avea fatto Cle- >• fices , in gratitudinis indicium
mente XII. Lo stessoPio VII, nel w pileum rubrum, quem acceperunt
1819, in Roma fece Cardinale a* 4 »» a Ponti fice suo promotore, eum-
giugno Ridolfo Gio. Giuseppe Ra- »» dem reddere, intuitu, et contem-
nieri , arciduca d' Austria , fratello » platione nepotis Pontifìcis promo-
dell' imperatore Francesco I, arcive- » toris ". Potrebbe Io stesso dirsi
scovo d'Olmùtz, inviandogli la ber- di quanto avvenne a' nostri tempi
retta, il cappello, e altre insegne Car- allorquando Pio VII, volendo resti-
dinalizie per monsignor Carlo Ode- tuire il cappello alla famiglia Bra-
scalchi ,
quegli che fatto poi Cardi- schi,per averlo ricevuto da Pio VI,
nale rinunziò ultimamente la digni- né avendo essa soggetti , perchè i
tà. Monsignor Leardi nunzio aposto- due fratelli che la componevano
lico presso l'imperiai corte impose in uno era Calcinale, l'altro coniuga-
Vienna il cappello rosso al Cardi- to, ad istan7a della medesima elevò
nal Ranieri. alla porpora a' 12 luglio i8o3 Pier
Francesco Galeifi affine di essa , e
Altre notizie ed aneddoti riguar- prelato economo della fabbrica di s.

danti il cappello Cardinalizio. Pietro, nell'età di trentatre anni.


Giulio III nel i55o conferì lo stes-
I Pontefici hanno per costume di so suo cappello ad Innocenzo del
restituire il loro cappello Cardinali- Monte figlio adottivo del proprio
zio a qualche parente del Papa, che fiatello Baldovino. Questo Pontefice
lo ha
loro conferito, e ^e sono re- dipoi, a' 26 gennaio i554, proib\
golari, a qualche individuo dell'Or- colla bolla 11 Bull. Rom. t. I, p.
dine cui appartennero. Ne diede l'ul- 8o3 del Cherubini, di darsi contem-
timo esempio il Papa regnante nel poraneamente due cappelli Cardina-
creare meritamente Cardinali Ga- lizi a due fratelli, ciò che approvò
briele della Geiiga Sermattei, nipo- nel 1559 Pio IV.
te di Leone XII, che lo avea esal- Nello scisma sostenuto dall'anti-
tato al Caidinalato, e d. Ambrogio papa Clemente VII, Gentile de San-
Bianchi abbate generale de' camal- gro napoletano, crealo Cardinale da
dolesi sua antica congregazione. Que- Papa Urbano VI nel iSyS, essen-
sta consuetudine ecco come viene do stato anche dichiarato legato del
descritta dall' Amidenio. » Solent regno di Napoli, si mostrò severis-
« plerumque Ponlifices galcrum simo co' partigiani dell'antipapa, on-
>' Cardinalitium con.sanguineis suo- de alla presenza del re Carlo III,
»' rum promotorum gralitudinis cr- de' baroni del reame, e d' immenso
» go restituere. Consuetudinem hanc popolo, nella chiesa di Chiara ob- s.

" praetermissam a Paulo V, et Gie- bligò Leonardo di GilTone già mi-


« gorio XV, reduxit Urbanus Vili, nistro generale de* minori , e Jaco-
" et ad nominationem Rurghesio- po d' Otranto , anticardinali dello
» rum, e sago ad togam, et e mi- slesso Clemente VII, a gettare colle
'» ad Cardinalatum, evexit Pe-
lite proprie mani nel fuoco ivi apparec-
'» trum Mariam Rurghesium, ndo- chiato i cappelli Cardinalizi, che a-
» lescentem senenscm, et Paulo V veano ricevuti. Pileo de Prata di
" aflìnitate vinclum ". Ed anche in Concordia fu chiamato il Cardina-
,

icp GAP CAP


le de' tre cappelli, perchè ricevette ne nel i334 per morte di Giovan-
il primo neir anno 1878 da Ur- ni XXII, fu offerto il pontificato al
Lano VI , il secondo dal suddetto Cardinal Comminges, con la condi-
antipapa nel i386 quando si rifu- zione che non riportasse a Roma la
giò in Avignone , il terzo da Boni- pontificia residenza ; ma egli rispose
fazio IX nel 1889, allorché tornò esser pronto a rinunziare il cappello
all'ubbidienza romana. rosso, e a vedersene spogliare, piut-
Paolo li nel dare il cappello Car- tosto che aver il Papato con tali pre-
dinalizio, per gli uffizi del Cardi- scrizioni. Essendosi ribellati a Giu-
nal Bessarione nel i/j-67, a France- lio II alcuni Cardinali, egli li depose
sco della Rovere, gli pronosticò il tri- nel 1 5 1 I , e nel concistoro pubblico,
regno, e di fatti lo ebbe a successore nel che tenne nella sala regia del Va-
i^ji col nome di Sisto IV. Il Pon- ticano , nel dare il cappello Cardi-
tefice Pio IV, neir imporre il cap- nalizio al Cardinal di Strigonia, ne
pello rosso i565 al Cardinal
nel dichiarò decaduto il Cardinal Fran-
Ugo Buoncompagno, esclamò Ecce : cesco Sanseverino uno de' capi dei
\>ìr in quo dolus non est^ e nel ribelH.
1572 divenne Papa col nome di La rinunzia della porpora o di-
Gregorio XIII. Per le istanze del gnità Cardinalizia, si chiama anco
sagro Collegio, e di Filippo II re di rinunzia del cappello di Cardinale.
Spagna, nel i566 s'indusse Pio s. Sebbene all'articolo Porpora si tratti
V a far Cardinale il nipote Fr. Mi- dì tali rinunzie, tuttavolta ci sembra
chele Bonelli domenicano, ma gli interessante il riferire come seguì la
proibì di lasciar l' abito di s. Do- rinunzia del cappello del Cardinale in-
menico, e di usare il cappello ros- fante di Spagna Lodovico di Borbone
so, mentre i Cardinali religiosi an- figlio di Filippo V, cui, come dicem-
cora non aveano la berretta rossa ,
mo di sopra, era stato inviato nel
che poi diede a lui pel primo nel 1736 da Clemente XII.
1591 Gregorio XIV. Questo Papa Avendo pertanto risoluto l' infan-
voleva dare il cappello Cardinahzio te, con approvazione di Ferdinando
a s. Filippo Neri, ma ricusandolo, VI suo fratello, di rinunziare il cap-
il fece un giorno porre a sedere pello di Cardinale, venne incaricato
accanto a lui col cappello in capo. il Cardinal Portocarrero di trattare
13'altronde l' Algarolti riporta nei con Benedetto XIV questo affare
suoi Pensieri^ che quando un reli- affine di poter tornare allo stato seco-
gioso de' serviti , con una istanza lare. Ed é perciò, che scrisse al Papa
supplicò Clemente XI a dargli il una lettera del seguente tenore. ' La
cappello Cardinalizio, gli rispose con » vocazione più grata a Dio è quel-
vQSCYìVio: Resterà sentita j e fu gra- » la, che più si combina colla nostra

zioso giuoco di parole. Allorché poi » coscienza. I doveri, che questa da


nel 1761 Clemente XIII beatificò » noi esige, vogliono un minuto
il suo parente, e concittadino Car- « esame sopra di noi medesimi, e
dinal Barbari go ricevè il di lui , » sopra le interne nostre disposizio-
cappello rosso ancora intero, in uno i> ni. Feci sopra di me questo esa-

i663,
all'abito Cardinalizio, che, nel M me supplicando il Signore d'illu-
avca ricevuto da Alessandro VII. » minarmi a regolare le mie deli-
Nel conclave celebrato in Avigno- « berazioni circa la vocazione, cui
GAP GAP 193
*» mi dovea fissare, ma non ho tro- stato permesso V ingresso per essere
-' vale in me le necessarie qualità presentiad un tal atto, si chiuse
« per compiere i doveri di quello nuovamente il concistoro. Proseguì
'•> stato di vita, nella quale credetti allora Benedetto XIV la sua allocu-
^ da principio dovermi stabilire. zione a' soli Cardinali ed accennò
,

:>i Poiché dunque permette il Signo- i motivi, i quali aveano determinato


» re, ch'io lo serva ed onori nello Clemente XII a crear Cardinale l'in-
« stato secolare, seguo l'impulso del- fante: encomiò la pietà di questo,
*» la vocazione, a cui egli mi chia- ognora corrispondente all'aspettativa
» ma , e rispettosamente prego la di lui concepita^, e disse che avea ese-
»»Santità Vostra di accordarmi le guite diligentemente le formalità di
« necessarie dispense, e di ricevere filiale ubbidienza, e di ossequio che
>y di buon grado che io le rassegni in simili casi debbonsi praticare colla
» il cappello di cui volle il di lei Sede apostolica, e che perciò il re-
*> predecessore decorarmi ". putava meritevole di essere esaudito
Benedetto XIV, adunata una con- nell'istanza. Interrogò pertanto il

gregazione di Cardinali, col parere sagro Collegio colla consueta formu-


di essa convenne di accettare la ri- la: QwzV/ vobis vìdetur? e i Cardi-
nunzia del cappello Cardinalizio, nel nali alzandosi in piedi, approvarono
modo come si accordò da Clemen- la rinunzia del cappello; per cui il
te XI nel 1709 al Cardinal Fran- Cardinal Portocarrero si recò a.ba-
cesco Maria de' Medici , fratello di ciare i piedi del Papa in rendimen-
Cosimo III, granduca di Toscana, per to di grazie per l'accettazione, e gli
isposare Eleonora Gonzaga. Intima- consegnò su d' un bacile nobilmente
tosi pertanto dal Papa, a' 18 dicem- ornato, il cappello Cardinalizio, che
bre 754? un concistoro segreto nel
1 ad istanza del re di Spagna, fu de-
palazzo quirinale, vi si recarono stinato a d. Luigi Ferdinando di
trenta Cardinali compreso Portocar- Cordova, della metropoli di Toledo,
rero, che vi comparve con nobilissi- indi arcivescovo. Nel medesimo con-
mo corteggio ed accompagnamento cistoro da Benedetto XIV venne egli
di ventotto prelati. Da un suo gentil- creato Cardinale, dignità che accettò
uomo, entro una superba carrozza, si dopo una virtuosa resistenza.
portava il cappello dell'infante, il Finalmente intorno al cappello
quale venne collocato su di un ta- Cardinalizio, fino al 1769, abbiamo
volino nella sala del concistoro. Quin- che i palafrenieri de' Cardinali, per
di entrato in esso Benedetto XIV, la festa di s. Anna hanno cavalcato
ed asceso il trono, propose al sagro sopra mule bardate pontificalmente
Collegio il motivo di tal convocazio- di colore rosso, coi cappelli de' rispet-
ne , accennando brevemente molti tivi padroni pendenti dietro alle spal-
altri esempi di simili rinunzie di le,o appesi al loro braccio sinistro.

cappeUi Cardinalizi, che dai prede- Nella mattina otto giorni , avanti
cessori suoi, o erano state benigna- della festa di detta santa , si reca-
mente accettate, o per giuste cagio- vano in cavalcata dal Cardinal de-
ni non ammesse. Indi venne fatta cano protettore della loro arcicon-
collepiù solenni formalità la spon- fiaternita [Fedi), e dopo essere stati
tanea rinunzia, ed usciti dalla sala nel di lui palazzo trattati di rinfre-
concistoriale tulli quelli, a' quali era schi , andavano alla loro chiesa ia
YOL. i\. i3
,

u>i CAP CAP


Borgo s. Anna. Inoltre, collo stes- Il cerimoniale de' vescovi al cap. T,

so cappello Cardinalizio dietro le lib. § 3, parlando dell'abito dei


I,

spalle, i palafrenieri de' Cardinali ca- vescovi prescrive , Galero nigro la-
valcavano, e precedevano le seguenti neOj viridi serico ornato ciim cordii-
solenni cavalcate ,
per l' ingresso for- lis ac Jloccis coloris viridis.
male in Roma degli ambasciatori dei Concesso a' Cardinali il cappello
principi presso la Santa Sede, e nel rosso, nel 1 245», ci avverte Ronan-
il

ritorno che faceva im Cardinal le- ni a pag. 4^9 della Gerarchia ec-
gato a Intere^ dopo aver adempiuto clesiastica, che non manca chi affer-
la sua legarione, non che nel pos- mi, essere stato più antico tal colo-
sesso solenne del senatore di Roma, re nel loro cappello, usandolo ta-
nella cui cavalcata due suoi paggi lora anco i legati non Cardinali, e i
a cavallo portavano lo stocco e il semplici vescovi, come dice tra gli altri
cappello senatorio, seguiti dal sena- Erasmo nel lib. Ili , De Rationc
tore, ed in quello, che prese a' i8 concionandij il che per altro negasi
febbraio 1629 Giulio Cartaro d'Or- dal Baldovino. L'origine e l'uso dei
vieto, un paggio a cavallo teneva il cappelli verdi adoperati dai patriar-
cappello del senatore dietro le spalle. chi, arcivescovi e vescovi, e collo-
Sul cappello Cardinalizio abbiamo cati sui loro stemmi gentilizi, vuoisi
da Francesco Novelli , Opusculani derivato dalla Spagna, dal qual re-
nov.elluni de pileo cardineo^ et ani- gno pretende inoltre il p, Menestriei",
plissiniis Cardinalìbns ad Paulwn che derivasse uso del cappello per
1'

ITI Rom. Pont. Max.^ Romae apud tutti i prelati. Pare, che essa Io
Ant. Bladura i536. abbia adottato ne' primi anni del
Cappello dei vescovi. I patriarchi, decimoquinto secolo , e che poi fos-
gli arcivescovi, e
i vescovi, benché se per la prima volta introdotto in
jeligiosi,usano due cappelli, l'usuale Francia, nel i^J'i, dall'arcivescovo
di feltro nero della forma di quel- di Sens Tristano di Salazar, oriondo
lo degli ecclesiastici, e lo adoperano della Riscaglia Ciò non pertanto
sempre quando incedono con abito si osserva, che nel secolo XIV le

corto, o prelatizio, ed il semipontiflca- armi gentilizie, le quali prima erano


le di seta color verde della forma di sovrastate dalle mitre , si veggono
quello de' Cardinali, che adoperavano decorate dei cappelli coi fiocchi. I

«elle cavalcate, e sagre funzioni ve- vescovi spagnuoli anche oggidì ado-
stiti di cappa, o mantelloni, con cor- perano cappello usuale con fodera
il

doni e fiocchi di egual colore. I di verde , con fiocco simile


seta
patriarchi nel cappello nero usano frammisto ad oro, sulla forma però
i fiocchi di seta verde con oro fram- di quello del Papa, cioè colle ale
mischiato, gli arcivescovi e vescovi alzate da due sole parti, essendo il

la semplice fettuccia e fiocco di seta resto di feltro, o seta nera. Apostolo


verde. Tuttavolta i nunzi , per es- Zeno ha poi notato, nel tom. X
sere costituiti nella dignità ai-cive- Giorn. de^ Lelter. 96, che il primo
scovile , nelle nunziature adoperano vescovo regolare ad usare il fiocco
la fettucia e il verde
fiocco di seta verde sul cappello fu Favori no ve-
con oi'o frammischiato. Ciò pur fan- scovo di Nocera , fiorito nel ponti-
no molti arcivescovi nelle loro dio- ficato di Leone X. Egli però si

cesi, ed alcun vescovo nelle proprie. chiamava Guarino, e fu detto voi-


GAP GAP 196:

garmenle Favoriiio siccome origina- di poi alla volta della chiesa o cap-
rio della pieve di Favera, castello pella, ove il loro cadavere viene
della diocesi di Camerino. tumulato. In quanto poi al numero
Gli ecclesiastici portavano prima de' fiocchi, che pendono dai loro cap-
ovunque la berretta, cioè in chiesa pelli pontificali, e che insieme de-
e per le strade, come fra gli altri corano lateralmente i loro stemmi,
prescrisse il concilio di Bourgcs de- anticamente si usava solo quello,
cretando canone 2: Pileiim
nel che riuniva il cordone sotto al
f/uadratum , hiretum seinper
seu mento, vennero adottati
poi ne
gerani in ecclesia ^ et extra eccle- due, quindi in progresso si accreb-
sianij nisì quotics coeli injuria ur- bero notabilmente per cui nella ,

gchitj e ciò la disciplina esigeva generalità si osserva, che dai due


acciocché per tutto si conoscessero cordoni dei patriarchi, e nunzi apo-
gli ecclesiastici. A questo riflesso il stolici, comunque fregiati della di-
concilio celebrato in. Aix nel i585, gnità episcopale, ne pendono quat-
comandò che i vescovi sopra la ber- tro per parte, contenente ognuno
retta portassero il cappello pontifi- dieci fiocchi, e da quelli degli arci-
cale, come si usava quando si por- vescovi, e vescovi tre dai due lati,
tava la berretta tonda e repressa. cioè sei fiocchi per cadaun cordone.
Dal qual uso probabilmente ebbe Cappello dei Prelati. Due sono
origine la consuetudine del portarsi i cappelli, che adoperano i prelati
talora il cappello sopra la berretta della romana Chiesa, ambedue di
dai vescovi, e dai prelati nelle so- color nero, cioè l' usuale di feltro,
lenni cavalcate . A questo articolo come quello di tutti gli ecclesiastici,

riporteremo le diverse cavalcate dei ed il pontificale, o semi-pontificale


possessi de^Papi, per le cappelle del- di paimo nero foderato di seta pao-
la Annunziata ec, quelle funebri,
ss. nazza o cremisi , della stessa forma
ed altre, ove si faranno le distin- di quello dei vescovi , il primo con
zioni de' diversi abiti, bardature, fettuccia e fiocco di seta rosso, pao-
cappelli ec. de' vescovi assistenti al nazzo, ed anco alcuno, come di-
soglio, e non assistenti, non che ciò, remo , verde , a tenore del gra-
che riguarda altri prelati. do o , del collegio cui appartengo-
Finalmente nella sede vacante, men- no, e secondo con cordoni simili,
il

tre i Cardinali creature del defimlo c«)n paonazzi o misti degli


fiocchi
Pontefice levano le guarnizioni d'oro stessi colori paonazzo e nero, a se-
dai cappelli neri ed usuali , e tutti i conda della specie de'prelati, e con
prelati tolgono dal cappello i fiocchi qviel numero di fiocchi, che in ap-
e cordoni, soltanto i patriarchi, arci- presso si dirà. Non potendosi pre-
vescovi e vescovi conservano al loro cisare r origine del ciippello prolati-
cappello il fiocco verde, uniforman- o semi pontificale,
zio, pontificale,
dosi nel resto alla prelatura. Nella sembia forse concesso, o adottato
loro morte il cappello pontificale assai dopo che l' ebbero assunto i
verde con fiocchi si appende nella vescovi.
parte davanti del feretro , tanto Che il cappello prelatizio pontifi-

quando sono esposti nelle proprie cale, o semipontilìcale, venisse por-


camere, che in chiesa per le ese- tato dai prelati sulla berretta cleii-
quie. Questo cappello si appende cale, e si stringesse sotto il mento coi
,

rgG GAP GAP


due cordoni laterali da esso pendenti estesa si privativa insegna a' prelati
con flocco, lo abbiamo dalla Cerar- non decorati della dignità episcopale.
chia del Bonanni pag. 4^^» ® ^^ Vero è però, che quando i medesimi
dicemmo parlando del cap-
di sopra Pontefici concessero gli ornamenti,
pello de' vescovi , che praticavano o fiocchi di colore rosso, paonazzo,
altrettanto. Rimase in seguito qual o verde, non che di paonazzo misto
solo distintivo agli uditori di Rota, al nero, pei cappelli de* prelati , in-
nella cavalcata solenne colla berretta tesero solo pei cappelli pontificali,
in capo, e sopra il cappello ponti- o semi - pontificali da usarsi nelle
ficale con due fiocchetti laterali al pubbliche e solenni cavalcate. Di
cupolino, venendo fermato sotto il che abbiamo una prova dai mae-
mento da due cordoni, da cui pende stri delle cerimonie pontificie, i qua-
un fiocco. Ma la ragione, per cui li, non godendo il distintivo del fioc-
rimase agli uditori di Rota il distin- co al cappello, nelle cavalcate ve-
tivo di usare la berretta sotto il stiti di mantellone e cappuccio, u-
cappello nelle cavalcate, si apprende sano il cappello semi -pontificale ne-
dal Bernini, // tribunale della s. ro foderato di paonazzo, con cordo-
Rota romana^ a pag. ^i. Egli per- ne e fiocchi misti dello stesso co-
tanto ci dice, che la berretta non è lore paonazzo e nero . Tutta volta
solo propria de' chierici, anche ma in progresso di tempo tale distintivo,
de' dottori, ed essendo stata sempre quasi in compendio, si volle apph-
usata dagli uditori di Rota, ne care ai cappelli usuali, affinchè dalla
giammai essendo stata dimessa per esteriorità dell' ornato eziandio, o
denotare il magistrale lorO uffizio, vestendo l'abito corto, o il prelatizio
così dovendo assumere nelle pub- violaceo, in ogni circostanza, e per
bliche cavalcate il cappello, ad essa tutto apparisse la prerogativa della
lo sovrappongono ,
per non rima- dignità individuale, e della diversità
nere in alcun tempo privi di quel- del grado, di cui il prelato era
r insegna propria del grado loro rivestito, come vedremo in seguito
dottorale. dagli analoghi brevi pontificii di
Siccome la distinzione del cappello concessione. E tanto è vero, che i

fra i prelati consiste nel colore dei Papi decretarono i fiocchi ai cap-
fiocchi, e nelle pontifìcie concessioni pelli pontificali , o semipontificali
fatte da' Sommi Pontefici , cosi andia- che si servirono costantemente della
mo tutto ciò a descrivere. La deco- parola Galerus, la quale, secondo
razione de'cordoni con diversità di l'etimologia da alcuni autori dichia-
colori ne' cappelli prelatizi, conce- rata, e principalmente dal Macri,
duta dai Papi ad alcuni collegi dei altro non significa che il cappello
prelatidella santa Sede, provenne pontificale, a differenza della parola
dall'antica, e privativa concessione, Pìleus^ che significa il cappello usua-
che il cerimoniale de' vescovi deter- le. E tempi a noi più pros-
se ne'
mina a' patriarchi , arcivescovi e ve- simi trovasi PìleuSj ciò- avvenne per-
scovi. E se trovasi , che oltre di chè già era in uso l'ornamento anco
essi alcuno fosse fornito di tal di- al cappello usuale, cosa che non era
stinzione, non è che a similitudine, ne' tempi più antichi; estensione lo-
e con variazione di colore e di or- devole sotto tutti i rapporti, per
nato , finche da' Pontefici venne non esporre la dignità prelatizia fra
GAP GAP 197
la moltitudine a qualche involon- et ornamentis ejusdem coloris. Ma
tario alFronto, procacciarle i dovuti in seguito, essendo stato concesso il
rì'juardi,ed evitare qualunque com- fiocco paonazzo e violaceo agli udi-
promissione, perocché non basta pei tori di Rota, ed ai chierici di ca-
prelati a Tarsi conoscere le calze pao- mera, per cui non avevano più i
nazze, e il collare di tal colore, es- protonotari un particolare segno,
sendo ciò comune extra urbeni ai che dagli altri prelati li distingues-
cubiculari, e ad altri. E però da se, cosi domandarono al Papa la
avvertirsi, che in sede vacante, fra i facoltà di poter intarsiare 1' argento
segni di lutto della romana prelatu- al fiocco, o cordone violaceo. Il

ra, evvi quello di levare il fiocco al Pontefice Clemente X rimise la co-


cappello usuale, surrogandovisi una gnizione di questa supplica ad una
semplice fettuccia di seta nera. I soli congregazione particolare composta
maggiordomo, e maestro di camera dei Cardinali Brancacci, Rasponi ,
del Papa defunto, e i protonotari Massimo Carpegna e Casanata. Il
,

apostolici conservano il flocco al primo fu favorevole, il Massimo


cappello, sinché il di lui cadavere rispose negativamente : quia metallo,
non é sepolto; portando altresì i soli sunt promiscua, et data concessio
maggiordomo e maestro di camera, forsan esset injuriosa sacro Colle-
fino alla tumulazione, la veste vio- gio. Il Carpegna invece propose un
lacea, avvegnaché essi si considera- fiocco rosaceo al cappello, ed alla
no ancora all'attuai servizio del Pon- fascia, e del medesimo parere fu il

tefice. Ed in que'giorni difatti assi- Casanata; tutti poi dichiararono, che


stono, e nel palazzo, e nella basilica si concedesse ai protonotari la sola
vaticana, alle esequie come fami- fettuccia, e fiocco rosaceo al cap-
gliari. pello. qual privilegio a' 6 agosto
11

Volendo parlare delle diverse con- 1674 dalla medesima congregazione


cessioni fatte a vari collegi prelatizi venne decretato colla seguente di-
de' fiocchi ai cappelli, osserveremo chiarazione: Quod insuper uteren-
l'ordine della loro gerarchia, donde tur in pileo privative , quod ad o-
si rileverà pure l' epoche, nelle quali mnes alios praelatos vitta coloris
essi li ottennero. rosacei addenda etiam in pileo
Incominciando dai protonotari a- usuali. Dalle quali ultime parole si

postolici [Vedi), partecipanti e so- conferma chiaramente ciò, che su-


prannumerari, che usano fettuccia, o periormente fu accennato, che nelle
cordone di seta rosso e fiocchi simi- prime concessioni s'intenderà sem-
li al cappello, é a sapersi che que- pre l'ornamento del cappello pon-
sto distinto, e antichissimo ceto ot- tificale, giacché in questa trovasi
tenne, a' 1 7 febbraio 1 6 1 7, dalla espresso il cappello usuale, lo che
«. congregazione de' Riti un decre- non era dichiarato in altre pontifi-
to nel pontificato di Paolo V, ap- cie concessioni.
provato dallo stesso Pontefice, col Gli uditori di Rota ( Vedi) eb-
quale ricevette la facoltà di poter bero nella reintegrazione dell'abito
usare il cappello cogli ornamenti paonazzo anche il cordone paonaz-
paonazzi : Pileum nigri colorisy cor' zo al cappello, come dal breve di
dulis violaceis circurii ornatunij et Alessandro VII a favore di questo
etiam serico suffidtum cum Jloccis collegio, emanato nel j655, sicco-
igS CAP CAP
me espriitiono le seguenti parole: I prelati votanti del tribunale
>y Ac insiiper praedictis auditoribus, della segnatura di giustizia(Vedi),
« et eorum singulis nunc et in fu- ebbero paonazzo al cap-
il fiocco
>> turum quandocLimque existenti- pello dal menzionato Benedetto XIII,
« bus prò majori ministerii eis per il quale col disposto di un breve e-

« praesentes injuncti decore ac sua- manato a' 12 luglio 1727, concedette


» rum personarum ornamento , ut ad essi » Galeri redimiculum cordo-
:

« deinceps vestem interiorem, quae >i ne vulgariter nuncupatum coloris


y> subtanea, nec non aliam exterio- >i violacei in quibusvis functionibus
»> rem, quae mantelletum vulgo nun- >» et actibus publicis et privatis de-
» cupatur, violacei coloris, ac etiam » ferre ac gestare libere et licite

w galeri redimiculum, cordone vul- possmt, et valeant*'. JNella qual gra-


« go dictum, ejusdem coloris viola- zia successivamente rimase compre-
» cei ubique deferant, praecipimus, so ancora l'uditore della segnatura
» et manda mus ". (Vedi), che non fruiva di tal' onori-
Il collegio de' chierici di camera ficenza fatta ai votanti. V, Se-
( Vedi) ,
porta al cappello il fioc- gnatura DI GRAZIA.
co di seta paonazza, come riferisce Gli abbreviatori di parco mag-
Fulvio Servanzio maestro delle ce- giore ( Vedi
vennero anch' essi con-
)

rimonie Pontificie. Ebbero ad assu- traddistinti col fiocco paonazzo (da


merlo per la prima volta i prelati, continuarsi ad usare anche dopo
che lo componevano, nel dì 2 1 giu- aver lasciato 1' uffizio ) da Benedet-
gno 1670, in cui comparvero orna- to XIV a' 2 3 settembre 1740 col
ti di fiocco paonazzo al cappello sì disposto della costituzione MaxirnOj
pontificale, che usuale, in vigore di esprimendosi dal benigno Pontefice
un breve spedito in loro favore da la concessione : »> ut Praesules Col-
Clemente X con queste precise pa- " legio abbreviatorum de parco ma-
role: w Ut ipsi omnes et singuli « Jori adscripti uterentur in usuali
» galeri redimiculum vulgo cordo- « pileo cordulis et floccis violaceis,
M ne nuncupatum coloris violacei in « nec non in pontificali, et senii-
« quibusvis functionibus et actibus >» pontificali paiiter pileo , et ma-
»> publicis et privatis ubique de- » gno mantello in equitationibus
» ferre, et gestare libere et licite » pontificalibus ".

» possint et valeant, tenore prae- Fra i prelati poi privilegiati fuo-


« sentium concedimus, et indulge- ri dei collegi si annoverano il reg-
» mus ". Nel qual privilegio Bene- gente della penitenzieria apostoli-
detto XIII, creato nel 1724, volle ca {
Vedi) che per grazia speciale
,

compreso anche il presidente della di Clemente XII ha l' uso del fioc-
medesima camera. Dal che si dedu- co ed ornamento di colore verde
ce, che questi per lo spazio di più al cappello, sull' esempio di ciò che
di cinquant' anni non avea goduto godeva il giudice delle contraddette
come i chierici un tal privilegio, ed e simonie, prima che si stabilisse che
egualmente da tal concessione si ri- fòsse scelto fra gli uditori di Rota.
levaj che i prelati se non apparte- Tale uffizio però venne in seguito
nevano ad un collegio, che ne go- soppresso ed unito alla giurisdizione
deva il distintivo, andavano privi dell'uditore della Camera. Il presi-
di tal ornamento al loro cappello. dente del piombo, della cancelleria
GAP CAP 199
apostolica (T-^edi), per privilegio di ti di cariche pure suindicate, dagli
Sisto V del i585, ebbe l'uso del avvocati del sacro concistoro , dai
COI dono paonazzo al cappello. Si- protonotari, non ad instar parti-
niilmonle il prefetto de' brevi pontifì- cipantiuni , ec. , mentre i prela-
cii ( f^\'di)j allorché vi era, parimen- ti di Vedi )
mantellone fuori ( ,

ti per concessione Sisto V, avea


di di Pioma sogliono usare una sem-
l'uso del Hocco, ed ornamento pao- plice fettuccia di seta paonazza al
nazzo al cappello. Siffatto ornamen- cappello usuale. In quanto al nume-
to è assunto dai novelli prelati, ap- ro de' fiocchi, che pendono dai cap-
pena il Papa conferisce loro una ca- pelli prelatizi!, questi sono di molto
rica, ed allora lasciano il nero. accresciuti di numero da quelli, che
Finalmente i quattro prelati di anticamente si costumavano ne' si-
mantellcttone, de' quali si tratta al- gilli esterni, mentre i prelati de' fioc-
l' Camera apostolica, cioè
ai ticolo chetti pendenti dai due cordoni ne
1 avvocato de' poveri, l'avvocato ge- hanno quattro per parte, e quindi in
nerale del fìscOj il procuratore ge- tutto fiocchi venti; gli altri prela-
nerale del fìsco, ed il commissario ti tre per parte , e perciò in tutto
generale della Camera apostolica, fiocchi dodici , e i prelati di man-
usano al cappello il fiocco di .seta tellone due per parte, cioè in tutto
violaceo, tanto coH'abito di man- fiocchi sei.
tellettone, che nel corto, ossia d' ab- Il cappello pontificale , o semi-
bate. Né mancano esempi di essersi pontificale usavasi nelle cavalcate
concesso temporaneamente il fiocco ( Fedi), dai prelati di fiocchetti, dai
paonazzo al cappello, a qualche per- protonotari apostolici partecipanti, e
sonaggio per alcuna straordinaria soprannumerari dagli uditori di ,

rappiesentanza e circostanza, come Rota , dai chierici di camera , dai


da ultimo accordò Leone XII ai votanti di (ugnatura, dagli abbrevia-
decano degli avvocati concistoriali tori di parco maggiore, dai i-eferen-
hivernizj, allora quando lo inviò in dari , dai maestri delle cerimonie
Romagna per una commissione spe- pontificie fino dal i644» ^ da altri
ciale; ed a' nostri giorni fece altret- prelati della romana curia e corte.
tanto il regnante Pontefice, coll'at- Nelle medesime cavalcale diversi pre-
tuale decano degli avvocati concisto- lati incedevano con cappello usua-
riali conte Tommaso Gnoli, il qua- le, come i camerieri segreti, e altri
le nel recarsi in Ferrara sua patria cubiculaji.
per la recita dell' orazione inaugu- Dalle cavalcale de' romani Pon-
rale per la solenne riapertura degli tefici si rileva, che i prelati di fioc-
.^tudidell' università, fu abilitato a chetti, come gli arcivescovi assistenti
porre la fettuccia col fiocco paonaz- al soglio, v' incedevano in mantel-
zo al cappello, ed usare mostre, e lone, o gran mantelli, cappello pon-
ailze di tal colore ; non che il titolo tificale in testa con fodera di seta
di monsignore. verde, e fiocchi simili, ed in roc-
Questo fiocco al cappello, ma di chetto, e cappuccio al collo, e sidle
color nero, come superiormente di- spalle, e talvolta similmente sono
cemmo a Cappello Ecclesiastico, sì descritti i protonotari apostolici , ma
porta dagli abbati mitrati , da al- con cappello foderato di seta cre-
cuni superiori religiosi , o rivcsli- misi , e fiocchi simili. Questi però
. ,

20O GAP GAP


generalmente procedevano come i sua diocesi, convocò il sinodo, ab-
vescovi assistenti, cioè in rocchetto, bellì la metropolitana, arricchì di
mantelletta, cappuccio, cappelloni o fabbricati l'arcivescovile palazzo, ed
cappelli semi-pontificali , al modo a grandi spese incorporò il castel-
con cui cavalcavano gli altri prelati lo di Tudorano, posseduto dalla fa-
Così gli uditori di Rota interveni- miglia Manzoli, alla mensa di quella
vano ai possessi coi loro mantelloni, metropolitana, come scrive Girola-
cappucci , e cappelli pontificali , e mo Fabbri , il quale aggiunge che ,

quello, che portava la croce ponti- il nostro porporato fu anche pre-


ficia, indossava pure il rocchetto. Fi- fetto della congregazione di Propa-
nalmente altri prelati cavalcavano in ganda, e, nel i65o, da Innocenzo X,
mantelletta, e cappello usuale, ed ai fu fatto bibliotecario della Vaticana
prelati, che hanno 1' uso del cappel- colla protettoria dei monaci silvestri-
lo pontificale e semi-pontificale, si ni. Lasciata la sua diaconia ,
passò
suol mettere sopra il feretro allor- all'ordine de' Cardinali preti, ed al
ché i loro cadaveri sono esposti titolo di san Lorenzo in Lucina, e
nelle loro abitazioni, e in chiesa, e rinunziata nel i645, coli' assenso del
talora anche si appendono alla vol- Pontefice Innocenzo X, la chiesa di
ta de' luoghi ove furono tumulati. Ravenna a s>uo nipote Luca Torre-

E poi noto che i Pontefici, nel- giani, con seimila scudi di pensione,
r accordare distinzioni a capitoli e e dopo di aver contribuito alla ele-
dignità di chiese, e ad altri eccle- zione dei Pontefici Gregorio XV ,

siastici qualche superio-


costituiti in Urbano Vili, Innocenzo X, ed Ales-
re rappresentanza, vi compresero pu- sandro VII, morì a Roma nel iBSg
re quella del fiocco rosso, o pao- di settantasei anni, e cinquantun di
nazzo al cappello, e talvolta insie- Cardinalato, e fu sepolto poi nella
me alle calze di eguali colori, senza chiesa del suo titolo, con onorevolis-
parlare degli abiti, e di altre onori- sima iscrizione , replicata anche nella
ficenze. chiesa di s. Spirito a Firenze.
CAPPONI Luigi, Cardinale. Lui- CAPPUCCIATI. Fanatici del se-
gi Capponi patrizio fiorentino, nato colo XII , che fecero una specie di
nel i583, uomo ingenuo, letterato, scisma civile e religioso. Ebbero tal
e d'eccellente ingegno, laureatosi ap- nome da un cappuccio bianco, dalia
pena nell'archiginnasio romano, ve- punta del quale pendeva una pic-
stì l'abito prelatizio, e fu tesoriere cola lastra di piombo, ch'essi porta-
di Leone XI, dal quale fu stimato vano qual segno della società. Un
pei suoi talenti, non meno che per taglialegne di Puy fu il loro capo.
1' incorrotta sua amministrazione. Questi sparse voce, che Maria Ver-
Quindi Paolo V, ai 24 novembre gine gli era apparsa, e gli avea do-
del 1608, creollo Cardinal diaco- nata la di lei immagine con quella
no di s. Agata, e legato di Bolo- del suo figliuolo avente la iscrizio-
gna, dove guadagnossi la benevolen- ne Agnello di Dio, che togli i pec-
:

za comune; poi nel 1621, Gregorio cali del mondoy donaci la pace.
XV lo elesse all'arcivescovato di Aggiungeva, che la santa Vergine
Ravenna, chiesa, cui resse per cin- gli avea prescritto di recarsi al
que lustri, con fama della piìi raffi- vescovo con quel segnale affinchè
nata prudenza. Visitò piìi fiate la predicasse 1' apparizione e procuras-
GAP GAP 2tj,

se numerosa società di fedeli per as- incominciò in esso a servire gì' infer-
sicurare la pace alla Chiesa, in quel mi. Dipoi le Venne il pio desiderio
tempo assai agitata : e questi fedeli di recarsi a visitare i santi luoghi
avessero per emblema 1* indicato di Palestina; ma, per celeste ispira-
cappuccio. Infatti il disordine e il fa- chiaramente conobbe, che sa-
zione,
natismo di que' tempi gli fecero aver rebbe stata pili infinitamente grata
gran proseliti anche tra gli stessi a Dio la fondazione d'un monistero
magnati. Formatasi numerosa unio- di vergini sotto il titolo di s. Maria
ne, si die' di piglio a ladronecci e ru- di Gerusalemme y o di Religiose
berie, poiché primo lor dogma era della Passione, dette poi volgar-
ilprendere a tranquilla coscienza tut- mente Cappuccine. Nell'età pertanto
to ciò, che si credevano necessario. La di sessanta anni pose ad effetto tal
setta ebbe presto incremento nella diyisamento , racchiudendosi, l'an-
Borgogna e nel Berry. Dessa tal- no i558, nella città di NapoU in
mente si rinforzò che prese le armi, un monistero con dodici vergini, le
si facea strada colla spada alla ma- quali professarono solennemente, e
no , e massacrava i tranquilli paesani. con autorità apostolica, i reHgiosi
Fu duopo levare in molti luoghi voti, sotto il titolo di terzo Ordine
delle armate per arrestarne i progres- di s. Francesco. Divenuta 1' istitu-
si, ed in vero in poco tempo furo- trice abbadessa, risolvettero per suo
no pienamente distrutti. consiglio di abbracciare la menzio-
CAPPUCCINE Monache. Ordine nata regola di s. Chiara, siccome la
religioso. Le Clarisse, le quali ricono- più austera, ed adottarono posterior-
scono per loro madre, e quasi fonda- mente alcuni regolamenti particola-
trice Chiara [Vedi)^ che ricevette
s. ri , loro dati dai cappuccini. Perciò
nel 1 2 1 2 dal patriarca s. Francesco
, vollero in seguito essere chiamate
d'Assisi, l'abito de'minori, osservano monache cappuccine, sebbene i cap-
alla lettera e rigorosamente la regola puccini, come si vede, non influi-
di detta santa, e perciò sono ritiratis- rono nella primitiva loro istituzio-
sime, e dedite solo alla penitenza, e alla ne, essendo allora assistite dai tea-
contemplazione. Molte sono soggette tini di Napoli. Tutto fu eseguito
a' minori osservanti, e diverse di col beneplacito, e l'approvazione del
meno antica fondazione ai religiosi Sommo Pontefice. Adottarono esse
cappuccini (Vedi). Illustrano en- pertanto undigiuno e te-rigoroso
trambi la Chiesa, conculcando tutte nore di vita, non mangiando mai
le vanità mondane, comechè gran carne, se non nel caso d'infermità,
numero di esse abbiano ricevuti e vestendo un abito rosso, e grosso-
gloriosi natali. V. Regola di Papa lano di lana. Portano pure la lana
Urbano IV per le monache Cla- sulla carne , ed usano co' piedi nudi
risse, Roma 1821. i sandali ricoprono il capo con
,

Nel i538, la venerabile madre pannolino bianco, cui ne sovrappon-


suor Maria Lorenza o Laurenzi a gono un altro nero, come nero è
Longa, nello stato vedovile dedicos- pure r ampio velo, che dal capo
si al servigio divino, ed avendo ve- discende loro a metà della persona.
stito l'abito del terz'Ordine di san Dormono vestite su di una sempli-
Francesco, fabbricò a sue spese ce, e grossolana coperta; a mezza
un ospedale in Napoli, e nel iS/j^ notte recitano il mattutino, e oltre
,

-ì-OT, GAP GAP


altre penitenze, tre volte la setti- prese possesso a' 28 marzo, portan-
mana si fanno la disciplina. Cogli dovi processionalmente il ss. Croce-
estranei di rado parlano colle grate fisso. Incominciatasi la fabbrica, oltre
chiuse, e sono molto osservanti del Patrizio, vi concorsero il Cardinal
silenzio. Farnese protettore del sodalizio con
Queste esemplari monache, dopo cinquecento scudi, oltre dieci scudi
l'istituzione, si propagarono non al mese da lui somministrati finché
solo in parecchi luoghi d' Italia, vivesse, ed il senato romano, col resi-
ma ancora in altri regni,ed in duo de' legnami e ferramenti avan-
quello di Francia. Nel 1602 furono zati dal riedificato ponte di s. Maria,
introdotte a Parigi dalla duchessa da' quali ricavaronsi sei mila scudi.
di Mercocnr, e non molto dopo Lui- Ne fu benemerito un terziario per
gia di Lorena, vedova di Enrico III, nome fr. Domenico, che colla questua
fondò loro in Parigi un monistero somministrò ottanta scudi al mese.
lungo la via Neuve-des-Petits-Champs, La chiesa fu dal Pontefice intito-
<iove furono introdotte nel 1 606. Po- lata al Corpo di Cristo j ed eseguita
•scia si stabilirono anche in Marsiglia. per via di altre generose somministra-
F. il p. Zaccaria Boverio negli An- zioni di danaro. I confrati invitarono
nali de pp. Cappuccini., tomo I, al- alcune monache di Napoli a venire
l'anno i54'2, pag. 329. ad abitare l'annesso monistero, ed
In Roma
Cappuccine hanno
le istituirvi le Cappuccine; ma esse ri-
due monisteri, quello del ss. Cro- cusandosi, Gregorio XIII, chiamato
cifisso al Quirinale, e l'altro di s. il p. generale de' cappuccini, 1' inca-
Urlfa/io, di cui si tratterà in appres- ricò di farle venire, e per precetto
so. 11 primo ebbe origine nel i5'j/\. d' ubbidienza gliene affidò la dire-
allorché due nobili romani, confrati comando, quat-
zione. Pel pontificio
del sodalizio del ss. Crocefisso di s. tro monache partirono da Napoli
Marcello si disgustarono sul portare il ai 29 marzo 1^7 6, e dopo avervi
ss. Crocefisso nel giovedì santo in fondato ai 18 aprile il loro istituto,
processione a s. Pietro. Quindi pro- due ritornarono a Napoli dopo quat-
curarono nel seguente anno santo tro anni, e due vi terminarono i
di far figurare maggiormente l' arci- loro giorni, cioè suor Tranquilla da
confraternita della ss. Trinità. Dis- Sessa, che fu la prima abbadessa,
piacenti i confrati del ss. Crocifisso e suor Agnese da Carinola, che fu
di vedersi umiliati , stabilirono di la prima vicaria.
istituirequalche opera pia, e uno 11 monistero tuttora è sotto il

di loro, Patrizio Patrizi, promise governo spirituale de' cappuccini


mille scudi per l' erezione di un spettando il temporale aW Arcicon-
monistero di zitelle, ed un sacerdote fraternità del ss. Crocefisso (
Fedi),
propose di porvi le Cappuccine, che la quale in gran parte gli sommi-
fiorivano in Napoli. Superate avendo nistra il mantenimento, non posse-
l'arciconfraternita molte difficoltà, dendo le monache cosa alcuna. Le
ricevè a tal fine da d. Giovanna pitture al di fuori della chiesa sono
d' Aragona Colonna , duchessa di del Roncalli, del quale è pure la

1\igliacozzo, un locale che possedeva Coronazione della B. V., eseguita


sid monte Quirinale. Con approva- nel coro interno; mentre il quadro
zione di Papa Gregorio XIII, vi dell'altare maggiore rappresentante
GAP GAP 2o3
il ss. Ci-ocefisso, con
Francesco, e
s. estiva, così esso nella mattina del se-
con s. Chiara, è del Venuti; il per- condo giorno di agosto suole recar-
chè chiama ancora questa chiesa
si visi col corteggio della camera se-
s. Chiara al Quirinale. JVell' epo- greta, e con altri personaggi per
ca repubblicana, assistite le mona- lucrarvi l'indulgenza della Porziuncu-
che dalla Provvidenza, non senza la, ascolta la messa da un cappel-
soffrire, furono lasciate nel moni- lano segreto, e poi visita il moni-
stero; ma nel 1810 nella seconda stero, ed ammette le monache al ba-
invasione francese, esso fu venduto, cio del piede. Presso questo luogo fu
ed avendolo acquistato la duchessa già l'antichissimo tempio di Quiri-
d.Anna Torlonia (la quale con dispia- no, consagrato a Romolo, per cui i
cere di quelli che la conobbero pei" romani furono anche chiamati Qui-
le splendide virtù di cui andava a- rini, dopo che Giulio Procolo fece
dorna, terminò i suoi giorni a' 4 credere al popolo dolente della morte
novembre 1840), benignamente lo di quel suo primo re e fondatore di
restituì nel 18 14 alle monache cap- Roma, essergli ivi apparso circon-
puccine, dopo averlo alquanto mi- dato di gloria. In Roma v' ha un
gliorato e di suppellettili, e masse- altro monistero Cappuccine,
per le

rizie fornito. JVè deve tacersi che derivanti dalle precedenti, dette Ur-
quando le monache furono espulse baniste^ per aver contigua al moni-
dal monistei'O, la duchessa le raccolse stero la chiesa di s. Urbano. Il Car-
a spese del suo privato peculio in dinal Baroaio, avendo cooperato in-
apposita abitazione, ove di vesti ed sieme a Gio. Leonardo Ceruso da
alimentile mantenne. Quindi Pio VII s. Severina all' insti tuzione in favore

in prova della sua soddisfazione ad de' fanciulli dispersi, a suo consiglio,


atto così pio e generoso, le die' am- ed aiutato da Clemente Vili, e dal
pio permesso di entrare nel moni- Cardinal Federico Boriomeo, stabili
stero quando più le fosse piaciuto, di fare altrettanto colie donzelle.
non ostante la sua rigorosa clausura, Presso la chiesa di s. Eufemia nel
chiamandola nuova fondatrice di es- foro Trajano, edificò un conservato-
so. Le monache perpetuarono la lo- rio, e vi pose povere
le zitelle, che
ro riconoscenza con maimorea iscri- per andar vaganti per la città si

zione; ed il medesimo regnante Pon- chiamarono le Disperse. Poste fu-


tefice attestò in più modi alla du- rono sotto la giurisdizione di un
chessa ammirazione per sì lodevoli Cardinal protettore, che fu poi il
azioni, come meglio si legge nel ve- Cardinal camerlengo di s. Chiesa.
ritiero quanto giusto, e dotto elogio Vedendo in seguilo i zelanti fonda-
che della defonta fece l' illustre con- tori, che le zitelleerano giimte al
tessa Enrica Dionigi Orfei, il cui numero di duecento, per favorire
nome risuona rispettato nella re- chi avesse vocazione religiosa , nella
pubblica letteraria, ed inscritto nel- casa presso la chiesa di s. Urinano,
V Àlbum, giornale letterario ec. , che situala in campo Carico, e perciò
si pubblica in Roma, cioè nel nume- poco distante dal conservatorio, fon-
ro 41 del 1840. Siccome questi! chie- darono colle generose elargizioni di
sa è situata di contro, e molto vicina Fulvia Conti Sforza contessa di s.

al palazzo apostolii^o del Quirinale, Fiori, un monistero di monache


abitato dal Pontefice nella stagione nel quale coli' uutorilà di Cleiueute
2o4 CAP CAP
Vili, Aldohrandini j e della bolla che furono demolite da' francesi, per
Debitunij che emanò ai 2 i febbraio isgombrare le ruine del foro Traja-
1600, furono poste le monache di no, per cui le donzelle passarono
santa Chiara, coli' osservanza delle prima nel conservatorio di s. Paolo
Cappuccine del monistero sul Qui- primo eremita, e non ha guari a
rinale, da cui passarono alcune ma- quello presso la chiesa di s. Loren-
dri per istruire quelle zitelle, che si zolo non lungi dal detto foro. Dalle
decisero in esso professare la regola loro rendite deve trarsi parte del
francescana. mantenimento delle Cappuccine di
La chiesa di s. Urbano I Papa s. Urbano. /^. Piazza, Opere Pie
ebbe la seguente origine. Giacoma di Roma, cap. IH e IV. ,

Bianchi, dama romana , ottenne nel CAPPUCCINI 3Iinori dell' Ordi-

12 64} dal Pontefice Urbano IV la ne di s. Francesco. Congregazione


licenza di fabbricare in questo luogo religiosa istituita dal b. Matteo da
un monistero, e chiesa in onore di Bassi o Boschi, castello della dioce-
Papas. Urbano I, nel qual luogo pos- si di Monte-Feltro nel ducato di
sedeva diverse casej ma in progresso di Urbino, dei minori osservanti della
tempo il monistero non ebbe più provincia della Marca anconitana.
effetto, e la chiesa fu unita alla ba- Acceso egli di zelo per una maggior
silica di s. Lorenzo fuori delle mura. povertà ed avendo osservato che
,

Ricevette essa molti restauri, venen- un' immagine di s. Francesco era


do edificata la facciata con disegno rappresentata con cappuccio qua-
di Mario Arconio. In essa vi sono drato e piramidale, ne fece uno si-

alcuni lodevoli dipinti, e quello del- mile, ed attaccatolo ad una tonaca


l'altare maggiore, coi laterali freschi, vecchia, nel i52 5, cominciò ad u-
e con s. Urbano opera di di fuori, è sarlo. Ripreso dai superiori per tal
Sebastiano Ceccarini. Questa chiesa novità, egli invece si recò dal Pon-
da Clemente Vili , coli' annuenza tefice Clemente VII, e richiestogli
del Cardinale Sforza commendatario di poter portare quel cappuccio,
della menzionata basilica, insieme n'ebbe la concessione anche per un
alla contigua casa, fu perpetuamente compagno, che avesse voluto imitar-
esonerata e tolta dalla di lei sogge- lo, e l'autorizzò a camminare scal-
zione, affinchè liberamente si erigesse zo, ed a predicare la parola di Dio.
il monistero di Cappuccine dell'Or- Francesco di Cartoccio, che vivea
dine di s. Chiara, colla clausura a piamente in un eremo, adottò il suo
graticci, e sotto la giurisdizione del vestire, ed il p. Matteo incominciò le
Cardinal vicario, donde passarono a sue predicazioni nella Marca, ove i po-
quella del Cardinal camerlengo di poli non assuefatti a vedere un tal

s. Chiesa, venendo stabilito, che il cappuccio da principio lo derisero,


governo abbadessa dovesse du-
dell' senza che venisse in lui mena il

rare tre Sotto l' amministra-


anni. fervore. E giunto il tempo del ca-
zione francese le monache passarono pitolo provinciale degli osservanti, ,

ad abitare il palazzo Bagni, e quindi vi si recò secondo il pontificio co-


al ritorno di Pio VII in Roma, mando. Fu però messo in castigo;
vennero reintegrate della chiesa e del ma avendo ricorso al patrocinio del-
monistero. Non così accadde al con- la duchessa di Camerino Caterina
servatorio e chiesa di s. Eufemia, Cibo, per la interposizione di lei fu
, ,

GAP GAP 2o5


posto in libertà dal p. provinciale. all'eremo del Massaccio presso ì

Allora fu che a lui si un\ il reli- camaldolesi. Non cessando i risenti-

gioso Francesco , che da Cartoceto menti vei'so fr. Ludovico , egli si

per altro morì


i526, suben- nel appellò al legato della Marca, e poi
trando in suo luogo fr. Ludovico passò col fratello ad altroeremo dei
da Fossombrone, sacerdote de' mi- camaldolesi, e nel 1527 andò con
nori osservanti, che nel domandare esso in una montagna di Fossom-
licenza per seguirlo fu posto in brone, ove li raggiunse il p. Matteo
carcere, e uscitone indusse il pro- con un religioso, che a lui si era
prio fratello e correligioso laico per accompagnato. In questo luogo di-
nome Raffaele, ad unirsi a loro. visavano sottomettersi a' conventuali,
Questi vedendosi negare il permesso ricorrendo a tal fine alla predetta
dal provinciale, si rivolse al p. Qiii- duchessa Cibo, loro singolare pro-
gnonez generale dell' Ordine, che tettrice. Né essa potendo allora ot-

approvando invece la loro risolu- tenere la bolla pontificia, per esse-

zione, li esortò a ben maturarla re Roma travagliata dal saccheggio


ma essi impazienti di porre ad ef- de' soldati di Carlo V, pregò il ma-
fetto la comune vocazione, ricorsero rito Gio. Maria Varano di ricever-
al Cardinal protettore, il quale lo- li nel suo palazzo, e di adoperarsi
dandone il divisamento , manifestò perchè fossero ricevuti all' liblJidien-

loro essere intenzione del Papa, che za de' conventuali, in qualità di ere-,
gli affari concernenti le riforme, si miti minori,
il che ebbe effetto,
dovessero trattare dai superiori del- colla conferma solenne nel i528
l'Ordine. di Clemente VII, dietro istanza che
Udito ciò i due fratelli, senz'al- n'aveano fatta i due fratelli reca-
tro si fecero ambedue il cappuccio tisi in Roma. Il Pontefice inoltre
simile a quello del p. Matteo, lo permise loro di dare l'abito a chi
cucirono sull'abito , e partendo se- lo domandasse, di portare la bar-
gretamente dal convento, andarono ba, di chiamarsi frati eremiti mino-
in cerca di lui, e passarono fra lo- ri, e di abitare ne' luoghi solitari

ro molte conferenze. Indi ottennero per vivere da eremiti. La bolla Re^


dalla duchessa di Camerino lettera lìgionis zelus , di questa approva-
commendatizia al Papa. Recatisi in zione, fu emanata a Viterbo ai 7
Roma Ludovico, e Raffaele nel , o i3 luglio i528, come si legge
i526, impetrarono dal Cardinal nel Boll. Rom. tom. IV, par. f,

Pucci penitenziere maggiore un , pag. 73, e quindi venne pubblicata


breve con facoltà di portare il cap- dal vescovo di Camerino, onde pre-
puccio simile a quello di Matteo cisamente in tal anno ebbe canoni-

da Bassi. Domandarono a' superiori camente principio la riforma dei


di ritirarsi in qualche luogo a vi- cappuccini, cosi detti dal cappuccio
vere da eremiti, ma non fu ciò piramidale lungo , che tuttavia
e
loro concesso , anzi il provinciale portano attaccato ad una tonaca
non avendo potuto far togliere il stretta, e di panno grigio ruvido e
breve, ne ottenne uno in vece con- grosso, cinto con una fune, tenendo
tro gli apostati della sua provincia, dal lato sinistro la corona, e i san-
e fece di tutto per avere nelle ma- dali ai piedi. Si racconta inoltre
ni i due fratelli, che si ritirarono che appena questi religiosi lurono
è

'>.ob CAP CAP


veduti così vestiti per la città , col- della settimana santa in cui si re-
la bai'ba e col cappuccio, i ragazzi cita quello delle tenebre: che si ce-
incominciarono a gridare cappuc- lebri ogni giorno la messa conven-
cini, cappuccinij e divulgandosi in tuale coli' assistenza de' sacerdoti , e
tal modo questa denominazione si- laici in ogni convento : che i supe-
no d'allora, sempre
sono stati poi riori non possano obbligare gli altri

riconosciuti Cap-
sotto il titolo di sacerdoti a celebrarla, fuorché nelle
puccini, cambiato talvolta con quel- solennità, e in caso di bisogno; e
lo di scappuccini. che per queste messe non si riceva
Pubblicata la bolla, ebbe princi- alcuna elemosina. Si prescrissero le
pio questa congregazione in un luo- ore nella mattina e sera per 1' ora-
go detto Renacavata presso Came- zione mentale e pel silenzio , non
rino^ nell'angusta casa di un prete, che i giorni per la disciplina in co-
che avea cura di una cappella de- mune ; si ordinò eziandio che a
dicata a s. Cristoforo , ed eletto ne mensa non sì desse a' frati che una
fu per superiore il p. Matteo. Non vivanda oltre la minestra, e che nei
bastando poco dipoi la ristretta ca- giorni di digiuno si possa aggiun-
sa per ricevervi quelli, che in gian gere una sola porzione d' insalata
numero imploravano di ricevere l'a- cotta, o cruda, e che se un religio-
bito, e di esservi ammessi, dalla du- so vuol privarsi della carne eh'
cliessa diCamerino fu concesso lo- proibita nei mercoledì, o del vino,
ro un convento quasi abbandonato o digiunare anche ne' giorni non
dell' Ordine de' girolamini in Col- comandati, i superiori non possano
inenzone, circa una lega distante da impedirlo. Si proibisce l'ascoltare le

Camerino. Ivi si unirono loro an- confessioni de' secolari, il cercare car-
che altri cinque minori osservanti ,
ne, ova e formaggio, e il fare prov-
seguiti da molti, onde nel medesi- visioni. Sono escluse le berrette e i

mo ducato venne edificato il con- cappelli, si raccomanda la semplici-


vento di Montemelone, e poi nel se- tà e povertà ne' paramenti di chie-
guente anno iSag, altri due, uno sa ,
proibendosi
l' oro, T argento, la
in Albacina, od Alvacina nel territo- seta ec. Finalmente si ordina in es-
rio di Fabriano , e l' altro in Fos- se disposizioni, che il vicario gene-
sombrone, patria di fr. Ludovico. rale non possa essere confermato
Fabbricati furono que' conventi con neir uffizio che di tre anni in tre
fango, e frasche, spirando la più se- anni , e i provinciali , e i guardia-
vera povertà. In quello d' Albacina ni ogni anno: e che tutti per giu-
si celebrò il primo capitolo, coli 'in- ste cause possano essere deposti. Que-
tervento di dodici frati deputati, e ste costituzioni furono pubblicate
vi fu eletto in vicario generale, sog- con qualche variazione nell'anno se-
getto al generale de' minori conven- guente i53o, indi più diffusamente
tuali, il medesimo p. JMatteo da Bas- compilate nel capitolo generale del
si, e furono eziandio stabilite le co- i536, e di poi accresciute nel iSyS
stituzioni rehgiose. da alcuni decreti del concilio di Tren-
In esse viene ordinato : che si re- to, e da quelli di vari Sommi Pon-
citi r uffizio divino senza note, e sen- tefici , riguardanti la disciphna re-
za canto, e il mattutino sempre a golare.
mezza notte , anche ne' tre giorni Il padre Matteo^ due mesi dopo
,

GAP CAP 207


la sua elezione, linun/iò il vicariato e fece ritorno a' minori osservanti
generale, che fu conferito al predet- coir abito de'quali visse e morì san-
to p. da Fossombione
Luigi i-e- , tamente nel i552 in Venezia, meri- ^

candosi a Roina per la confeima ,


tre predicava nella chiesa di s. Mui-
nella qnal circostanza ebbe il con- sè, da dove il suo corpo, illustralo

vento della INIadonna de' Miracoli ,


da Dio con molti miracoli, fu Ir.isfe-
da cui nell'anno seguente passò a rito alla chiesa di s. Francesco de-
quello di s. Eufemia , e quindi ad gli osservanti, e quivi sepolto col ti-

altro migliore. Spedi compagni nel tolo di beato.


regno di Napoli e in Sicilia, che vi Nel i538, nel capitolo convocato
fondarono alcuni conventi, e per me- in Firenze, fu eletto in vicario ge-
glio stabilire la sua congregazione, nerale Bernardino Ochino sa-
il p.
chiamò in Roma principali i di essa : nese, che da quattro anni era dagli
ma Clemente VII, che avea risoluto osservanti passato a' cappuccini, i

di sopprimerla, fece loro intimare la quali nel \5^ì il confermarono nel-


partenza da Roma, e solo nel fine r uffizio. Era egli eloquente predi-
del suo pontificato ne permise il catore, maavendo dato gravi sospet-
ritorno.Sotto Paolo III si dilata- ti con certe proposizioni, sul timore
rono maggiormente, e nel i535 ce- di essere processato, abbandonò i

lebrarono in Roma un altro capito- cappuccini, e si ritirò fra gli ereti-


lo, in cui fu eletto per \icario ge- ci luterani, e dopo aver insegnato
nerale il p. Bernardino da Asti, il diversi errori, e cambiate varie sta-
quale co' definitori divise la congre- zioni, mori nella Moravia, o in Ge-
gazione in Provincie, stabilendo i pro- nova, ravveduto e pentito de' suoi
vinciah, i custodi, i guardiani e le errori. Molti argomenti ricavati da
famiglie, oltre aver dato molti rego- antichi manoscritti , e da testimoni
lamenti pel buon governo. Il p. Lu- degni di fede comprovano la di lui
dovico, che aspirava ad essere con- penitenza in morte. Fece la sua ri-
fermato, suscitò de' disturbi, ed ot- trattazione, ricevè i ss. Sacramenti,
tenne che, nel 1 536, fosse convocato ed assistito da un sacerdote cattoli-
un nuovo capitolo, il quale per al- co, fu costante nel suo ravvedimen-
tro confermò le cose stabilite. Ma to; motivo per cui .
gravi scrittori
il p. Ludovico commise tali impru- asseriscono, che venne pugnalato ed
denze, che il Cardinal di Trani, il qua- ucciso nel proprio letto dagli ereti-
le presiedeva al capitolo, lo fece espel- ci islessi. Di esso scrissero Rivet e
lere, e il p. Bernardino fu confer- Bozarino : vìr infclicis niemoriae, e
mato anche dal Pontefice, che inol- Teodoro Beza, qui in fine se oslen-
tre approvò l'espulsione del p. Lu- dit esse iniquum hypocritani. I quali
dovico dalla congregazione. Quindi eretici non si sarebbero espressi cer-
il p. Matteo da Bassi, essendosi nel tamente in tal guisa, se Ochino fosse
iSSy recato in Roma, ed avendo morto fedele ai loro errori. È ben
sentilo vociferare,che una bolla a- vero però, che per questa apostasia
vrebbe proibito a chiunque non sog- la congregazione corse pericolo di
getto al vicario generale de' cappuc- essere disciolta, pel timore che es-
cini di portare il cappuccio pirami- sendo infetto il capo tali fossero an-
dale, sebbene egli ne fosse stato Tin- cora le membra, onde furono citali
ventore, ne tagliò al suo la metà, innanzi a Paolo III per rendere con-
2o8 GAP GAP
to della loro fede: si trattò di abo- in tutto il mondo. Ed è perciò che
lirla,ovvero di uniila in perpetuo i cappuccini furono subito ricevuti
a' minori osservanti, e le fu proibi- in Meudon dal Cardinal di Lore-
to persino di predicare. A questo na. In seguito coltivandosi da essi gli
fine il Papa tenne un concistoro, o, studi produssero i rispettabili individui
secondo altri, una congregazione, per di quest'Ordine utilissime opere per
deliberare e stabilire, se fosse espe- la religione, confutarono i nascenti er-
diente unire i cappuccini agli os- rori , e ciò pur fecero poscia in al-
servanti,ovvero sopprimerli. Mentre tri regni e paesi. E celebre l'acca-
cinque erano del senti-
Cardinali demia Clementina di Francia , che
mento di Paolo III, il solo Cardi- interpretò eruditamente i salmi, con-
nal Antonio Sanseverino napolitano, forme al testo ebraico.
ebbe la gloria di opporsi al parere Quindi medesimo Gregorio XIII
il

comune, e perorò, ed espose il suo in Frascati fece mettere ad oro il sof-


divi sa mento con tal' energia, e for- fitto della chiesa dei cappuccini, a'qua-
za di ragione, che concludendo la lidava il sostentamento per tutto il
sua perorazione eloquente e robusta tempo, che annualmente egli villeg-
con queste parole >» Sanctissime Pa-
: giava in quella città, e in Roma fece
>y ter, magnopere curandum ne est loro più ampia la chiesa di s. Nicola
i> dum zizania evellere studemus, di Bari alle falde del Quirinale, che
J5 simul et triticuin eradi cemus ", prima era angustissima. Nel iSyS
gli riuscì di rimuovere i Cardinali la fece rifabbricare in onore di s.
da tal risoluzione , e dichiararsi a Bonaventura , in uno col contiguo
favore de' cappuccini. Onde il Pon- convento, il quale prese il nome di s.

tefice, avendo fatto esaminare dal Felice per esservi volato al cielo nel
Cardinal di Carpi la purità del dom- iSSy s. Felice da Cantalice.
ma, che manteneva in questa
si e- Siccome accadeva che religiosi cap- i

semplarissima religione, non solo la puccini si lasciassero passare all'Ordi-


confermò di nuòvo, ma l'arricchì di ne de' minimi, o paolotti, e questi fra
benefizi e di privilegi, come ripor- i cappuccini, s. Pio V, colla bolla
ta r Oldoino nel tomo III, col. 549, Sedìs apostolicae, emanata a' .6 ot-
e 55o nelle Addizioni al Ciacconio. tobre 1567, proibì ciò espressamen-
Di fatti Paolo III permise loro di te, come dipoi Sisto mediante la V
celebrare in Roma nel i543 un ca- costituzione Pro ea^ de' 28 gennaio
pitolo, in cui elessero per vicario i586, comandò che i cappuccini,
generale il p. Francesco da Jesi, e non potessero, senza formale licenza
nel 1545 restituì loro la predica- della Santa Sede, ammettere alla
zione. Calmate queste tempeste, i loro professione i minori osservanti.

cappuccini si moltiplicarono, e gran- Indi anche Gregorio XIV nel iSgr,


demente si propagarono in Italia, col disposto della costituzione VI, Bull.
perchè Paolo 111 avea loro vietato Rom. del Cherubini p. 707, proibì
di stabilirsi ultra montes nel i53'/. all' Ordine de' minori cappuccini di

Però ad istanza di Carlo IX re di amministrare il sagra mento della pe-


Francia, nel ^5^5, rivocò questa nitenza, acciocché con maggior co-
proibizione Gregorio XIII, e per- modità, e tempo si applicassero i
mise che si recassero in quel regno, siccome fanno, alla contem-
religiosi,

e che si potessero fondare conventi plazione delle cose divine : ma Cle-


,

eAP CAP 209


mente Vili a' 3 febbraio 1602, l'abito esterno, conservando sempre
moderò tal costituzione colla bolla, le sublimi qualità, da lui esercita-
Alias, Bull. Rom. t. V, par. II, p. te come semplice cappuccino , ricol-

409, e li abilitò di nuovo a senti- mò di favori la sua religione, e sul-


re le confessioni dei fedeli. Anche la piazza già Grimani, che dal pa-
Paolo V
mostrò benigno ed amo-
si lazzo della propria famiglia chiamasi
revole co' cappuccini, dappoiché nel Barberini, con architettura di An-
1606 permise loro di passare nella tonio Casoni, cui poi venne aggiun-
Spagna, nel 1607, colla bolla, Ec- to il p. Michele cappuccino, fece e-
clesiae mili tantis , dichiarò essere dificare ilconvento, e la chiesa di
compresi sotto il nome de' Frati una sola navata, e con ornati sempli-
minori, e di veri figli di s. France- cissimi. Correndo il giorno della festa
sco ; e nel 16 9 eresse la
1
congre- di s. Francesco, a' 4 ottobre 1626,
gazione in Ordine, diede il titolo di Urbano V^III volle formalmente get-
ministro generale al loro vicario, lo tare la prima pietra in questa chie-
esentò dal chiedere la conferma da sa, e poi nel i63i fece passare i
quello de' minori conventuali, e tutti cappuccini dal convento di s. Feli-
i cappuccini dalla visita di questo, ce, e chiesa di s. Bonaventura al
e dall'andare nelle processioni dietro convento nuovo, e alla chiesa, che
la loro croce, o della parrocchia fu dedicata Conce-
all' Immacolata
dove i cappuccini non avevano con- zione di Maria Vergine Ur- : inoltre
vento, e permise loro di alzare la bano VIII ridusse l'antico conven-
croce propria, giacché eransi cotan- to ad abitazione della famiglia Pon-
to moltiplicati, che nell'anno 162 1, tificia, per cui chiamasi tuttora il

ascendevano i religiosi a quindici locale s. Felice. Donò la chiesa alla


mila, siccome afferma il p. France- nazione lucchese, la quale consa-
sco Longo da Coriolano cappuccino, grandola alla ss. Croce, o Crocefisso
nella sua Cronologia ^ a pag. 892. di Lucca, prese il nome di chiesa
Nel principio della congregazione della Croce e s. Bonaventura del-
ss.

venivano chiamati eremiti ma in , la nazione lucchese. Pertanto la chie-


progresso di tempo ottennero varie sa della ss. Concezione de' cappuc-
bolle dai Papi , oltre la citata di cini è pregevole anche per cele-
Paolo V. In esse si proibisce chia- bri dipinti, giacche nella prima cap-
marli con tal denominazione. Ven- pella a destra evvi il bel quadro di
nero soprattutti beneficati, e protetti s. Michele Arcangelo di Guido, la
da Urbano Vili, Barberini. Dichiarò cui copia fu eseguita in mosaico
égli con autorità apostolica, che i nella basilica vaticana , come fecesi
minori cappuccini traevano la vera altrettanto Francesco del Do-
del s.

origine dal patriarca s. Francesco menichino, dall'autore stesso donato


d' Assisi ,
per linea non interrotta alla chiesa. Neil' aliar maggiore la
e, ad onta della virtuosa ripugnanza ss. Concezione è copia dell* origina-
di lui, creò Cardinale il proprio fra- le di Lanfranco, che ivi peri da
tello Antonio, ch'era religioso cap- un incendio. Quest' altare è decora-
puccino, il secondo di quest' Ordine to di marmi, e di un vago tabci'-
aggregato al senato apostolico. Que- nacolo, riposandovi sotto alla men-
sto insigne Cardinale, che nella di- sa il corpo di s. Giustino , filosofo
gnità non cambiò che la forma del' e martire. In altra cappella il s. Bo-
voi. IX. >4
3IO GAP GAP
na ventura è del Sacchi, e il s. Fe- nelle altre parti del mondo, e si pro-
lice da Cantalice sotto il cui altare cacciarono la stima persino degli
venerasi il corpo, è del veronese eterodossi, e degli infedeli, come quel-
Turchi finalmente meritano pure
: li che tanto si prestano ne' pubbUci
special menzione il s. Paolo , capo- ospedali , e nelle private abitazioni ,

lavoro di Pietro da Cortona, e il in vantaggio degli infermi. L'abbate


cartone di Giotto rappresentante la Filippo Maria Bonini, nel suo Uo'
navicella di s. da lui ese-
Pietro , mo evaugelicOj narra che i cappuc-
guita, nel 1 298, in mosaico nella ba- cini nella sola provincia di Poilou
silica vaticana , situato sulla porta convertirono mille calvinisti, e il p.
della chiesa. Fontana nella sua Storia degli Or^
Non solo i summentovali Ponte- dini ec. tom. VII, dice, che il p.
,

fici furono larghi di beneficenze coi Ivone di Parigi da se solo purgò dal-
benemeriti, e da tutti rispettati cap- l' eresia un intera provincia. Nelle
puccini, ma anche i loro successori missioni oltramontane, per la predi-
protessero e stimarono un istituto cazione del vangelo, e per la difesa
cotanto utile, particolarmente per la della cattolica religione , soffrirono
predicazione, e per le missioni di tormenti, e il martirio. Nel Congo
Asia , Afi'ica ed America con gran più di cento quarantaquattro incon-
profitto de' popoli ,
per la mirabile trarono il martirio gloriosamente, e
che danno col loro te-
edificazione, la sola provincia d' Italia conta sino
nore di vita umile, povera, ed au- a tremila dei loro religiosi, estinti
stera. Ed è perciò che Benedetto vittime di carità nelle sole conqui-
XIV, ammiratore della dottrina, e ste portoghesi. Abbiamo dal Novaes
santità di quest'Ordine, un individuo tomo III, p. 159, che i cappuccini
del quale sempre consultore dei
è si distesero cinquanta provincie
in
Riti, stabili in esso perpetuamente (dieci delle quali in Francia ), e tre
r onorifico impiego di predicatore custodie , nelle quali egli lesse nei
del sagro palazzo apostolico [Vcdi)^ loro cataloghi più di treataquattro
carica di cui ora in possesso da più mila religiosi. Nel libro poi intito-
d'un secolo, anzi nel conclave in cui lato : Narrazione sincera e generale

fu egli esaltato al Pontificato, il p. del principio j progresso e slato pre-


Barberini predicatore apostolico, ex. sente di tutta la serafica religione
generale de' cappuccini ,
poi arcive- cappuccina, distesa dal p. Gabriele
scovo di Ferrara, con raro esempio da Modigliana deW istesso Ordine,
in tre scrutini ebbe da alcuni Car- già annalista per la sua provincia
dinali il voto pel Papato. V. la co- di Bologna, e della medesima pro-
stituzione Inclytum , de' 2 marzo vinciale, stampato in Venezia nel
1 743, presso il Boll, di detto Pon- 1736, computo de' conventi di
il

tefice, toni. I, pag. 245. questo Ordine ascendeva a mille


Ne' cappuccini principalmente si settecento quindici , oltre a cento
scorge verificata la divina promessa settantacinque ospizi, e quello de* re-
nihil habenteSj et omnia possidentes^ ligiosi allora viventi ascendeva a tren-
delle anche necessarie al pro-
cose taduemila ottocento venti circa, sen-
prio sostentamento. Tale Roverlà li za comprendervi le cappuccine (Fedi)
fece estendere, e diffondere non da loro dirette.
solo per tutta l'Europa, ma anche Inoltre, per mezzo di quest'Ordine
,

GAP CAP SII


cospicuo, sono state rigenerate colle sultori di varie congregazioni Car-
acque battesimali molte persone di dinalizie, ed i quatti'o Cardinali so-
e;iandc riguardo, fia le quali quattro no i seguenti, le cui biografie si ri-

r(«, ed un imperatore, ha dal come si portano a' rispettivi articoli. AnscU


Hìeroth. Confi, epitom. hi stor. fran- ino Marzati di Sorrento, procurato-
car, ad anmini i658, con popoli re generale de' cappuccini, e predi-
iimumerabili acquistati in tal modo catore famoso del palazzo apostolico,
alla Chiesa. Molti nobilissimi perso- fatto Cardinale da Clemente VIU
lìiiggi, principi, e grandi signori, con nel i6o4- Antonio Barberini Hoven-
ammirazione universale disprezzarono tino, creato Cardinale nel 1624 dal
i piaceri, i comodi, e gli onori mon- proprio fratello Urbano Vili. Fran-
dani, per vestire la ruvida lana dei cesco Maria. Casini di Arezzo, ripu-
cappuccini, e condurre umile, peni- tato per r eloquenza quasi un De-
tente, ed abbietta vita. I cappuccini mostene, elevato al Cardinalato nel
sono pure benemeriti di utilissime 17 12 da Clemente XI, dopo essere
istituzioni, procurando l'erezione dei stato confessore di Innocenzo XII,
monti di pietà, di ospedah, di mo- e predicatore apostolico. E il vivente
li isteri di vergini, di conserva torli di Lodovico Micara di Frascati, ancor
femmine pericolanti, di confraternite, egli da predicatore apostolico creato
e di pie congregazioni ec. Cardinale da Leone XII a' 20 di-
Sebbene quest' Ordine non conti cembre 1824, poscia divenuto ve-
che poco più di tre secoli di esisten- scovo suburbicario della sua patria
za, pure non è piccolo il suo nume- a' 2 ottobre 1837, che con pruden-
ro di santi, e beati, dal p. Carlo da za, e grande zelo governa.
Bi usselles raccolti in due volumi Oltre i citati autori, scrissero dei
intitolati : Flores seraphìci, il quale cappuccini , il Boverio ne' suoi An-
numero di eroi venne aumentato nali Giuseppe Zarlino, dell' Ori-
ec. ;

dalle monache cappuccine, osservanti gine della congregazione de^ cappuc-


come essi quanto si può alla lettera cini^ Venezia 1579; Marco di Pisa
la regola francescana. Celebri perciò negli Annali f.f. minor, cappuc.^ il
sono Fedele da Sigmaringa pro-
i ss. Wadingo Annal. minor. j il p. Helyot,
tomartire di Propaganda, Felice da Hist. des. Ordres monast. t. VII,
Cantalice, Serafino d'x\scoli, Giusep- cap. 24, Bonanni, Catalogo degli Or-
pe da Lionessa ec, ec, e i bb. Ber- dini religiosi^ cap. 64, ed Annibali,
nardo da Corleone, Lorenzo da Brin- compendio della sLoria degli Ordini
disi Crispino da Viterbo
, Angelo , regolari, cap. 6.
da Acri ec ec. CAPPUCCIO. Abito, che i nostri
I cappuccini contano eziandio molti antichi portavano in capo in luogo
autori, che hanno dato alla luce di cappello, chiamato in latino cu-
opere pregevoli , come può vedersi Alcuni di que' cappucci ave-
culliis.

nella Biblioteca degli scrittori cap- vano tre parti; il mazzocchio, che
puccini , stampata in Venezia nel era un ceri;hio di borra (cimatura,
1747. Molti di questi religiosi sos- o tosatura di pelo di panni Inni) ri-

tennero decorosamente vaii o/Tìci coperto di panno, che girava e fa-


V cariche ragguardevoli , ed hanno sciava intorno intorno la testa, e di
avuto Cardinali , vescovi , ambascia- sopra, soppannato dentro di rove-
lori, legati, teologi dei concili, con- scio, e copriva tutto il capo ; la fog-
aii GAP CAP
già, che, pendendo sulla spalla, di- mune clericale bir return, dalla pa-
fendeva r intera guancia sinistra; rola virelum^ che vuoisi dedotta dal-
il becchetto , che era una striscia la antica viria^ che suona quanto
^ppia dello stesso panno, e che viri tegunientunij e, secondo il Me-
discendeva sino a terra e ri pie- nocchio, Stuore t. II p. 383, dalla
ga vasi sulla spalla destra , e di paiola birro , cioè mozzetta (Fedi)
frequente ravvolgevasi al collo, e a cui nel di dietro pende il cappuc-
da quelli, che bramavano essere cio, col quale cuoprivasi la testa,
più destri, e più spediti, intor- giacche l'antico era più ampio.
no alla Cappuccio altresì si
testa. Finalmente dicesi in generale cap-
nomina quello, che portano i frati puccio quella parte dell'abito d'un
continuamente, massime i cappuccini monaco, o di un religioso, di forme
i^Vedi), dal quale vuoisi prendessero diverse, che gli cuopre la testa, e che
il nome, e che altre volte portavano usano pure i confrati de' sodalizi. Il

anche i sacerdoti. Formandosi però cappuccio oggidì è una specie di


poi esso di pelle di vajo, si chiamò g'?^- mantellina o mozzetta, che cuopre il
fo od alniuzia ( Fedi). Il piviale capo, le spalle, e lo stomaco di parec-

(Fedi) e la cappa [Vedi) ebbero il chi religiosi, di dilTeienti Ordini. An-


loro principio colle processioni del- ticamente i canonici meltevansi in te-
la Chiesa per le pubbliche vie, ser-* sta il cappuccio della mozzetta, sicco-
vendosene gli ecclesiastici per ripa- me fecero i Papi, i Cardinali, e i pre-
rarsi dal freddo e dalla pioggia, per latij essendovene chiara memoria nei
lo che nella pai te di dietro vi cuci- piccoli cappucci, che tuttora si por-
rono il cappuccio ,
per cuoprirsi il tano sulle mozzette, ed in quelli del-
capo. Quando poi, dopo il X seco- le cappe col cappuccio. I Cardinali
lo, col nome di cappa si chiamaro- nelle cavalcate portavano il cappuc-
no le altre vestimenta, la vera cappa cio sotto il cappello Cardinalizio, con
prese il nome di piviale, rimanendo esso si cuoprono il capo nel riceverlo
però nella cappa il cappuccio del dalle mani del Papa, e mentre as-
piviale, e nel piviale la similitudi- sistono nella cappella pontifìcia al

ne della cappa. Avverte il Berni- successivo Te Deuni. Di fatti più di


ni, del tribunale della Rota p. 4^» mille anni addietro in vari luoghi
che in Roma particolarmente si fe- non cuoprivano le teste che con
si

ce grand' uso del cappuccio, o cuci- mozzelte, e con cappucci, onde la


to nel di dietro del mantello, o fer- mozzetta de' canonici era egualmen-
raiuolo (il qual cappuccio accor- te una specie di cappuccio, che por-
ciato più o meno si disse comu- tavano in testa, e che chiamavano
nemente Bavaro), ovvero venne anche capulare. I magistrati lo mi-
usato col medesimo ferraiuolo o sero sulle spalle, e i canonici sulle
toga rintorcinato , e disposto alla braccia. cappuccio è pure un se-
Il

copertura della testa; ed aggiunge gno del dottorato, o della laurea


che siccome dall' oriente passò al- nelle facoltà scientifiche , si porta
l' occidente usanza de' lini tiu-
1' sulla spalla sinistra, ed è appunto
binati nelle donne, cosi dalla chie- della medesima forma di quello, che
sa greca derivò alla latina V uso gli antichi mettevano sulla testa per
della berretta (Fedi), e negli eccle- cuoprirla, denominandosi altresì la-
liastici, e nei dottori, si chiamò la co- cerna^ e birrux^ come si ha dal Ma-
,

GAP GAP ^i3


cri, Notizia dei vocaboli ecclesìastt- sto prelato fece rifiorire la pietà nel
et. Questo autore alla parola Capu- popolo, ed il fervore nel clero, predi-
tìor^ coprirsi col cappuccio, incappuc- cando assiduamente la divina paro-
ciarsi, riporta 1' ottimo ricordo di la a' suoi diocesani ; e tanto era il

Blesens, Serra. 5o, ad Monachos^ col candore dei suoi costumi, che meri-
quale avverte i religiosi del fine per tossi dal Pontefice in ptibblico
cui usano il cappuccio , singolar- concistoro il glorioso nome di angio-
mente per impedir agli occhi la cu- lo di nome e di fatti. Presiedette
riosità, talvolta dannosa all' anima. prima governo di Fuligno, quin-
al

V, Cappello. di fu destinato alla legazione di


Bo-
Finalmente agli articoli riguar- logna ove si contenne in modo
,

danti i prelati, e i famigliari, o che Pio II, ai 5 marzo del i46o,


cubiculari del Pap^i si parlerà del in Siena, e non in Roma, come al-
cappuccio delle loro cappe , eh' è cuni scrissero, lo creò Cardinal pre-
ritenuto per segno di distinzione, te di s. Croce in Gerusalemme, e le-
Benedetto XIV 1' accordò ai bus- gato della Romagna, e a tutt'i princi-

solanti camerieri extra miiros, che pi d'Italia in fatto di religione, con


non r avevano , della forma del- piena facoltà di predicare la crocia-
l' usato dai caudatari, e quello del ta contro il turco. Sisto IV, nel 1472,
chierico nazionale del sagro Colle- gli diede l' amministrazione della
gio dovrebbe essere ritorto a secon- chiesa di Fermo, restata libera per
da de' registri concistoriali. Cosi agli la morte di Nicolò suo nippte. Ivi
articoli dei religiosi, trattasi della di- il Capranica tenne il sinodo, di cui
versa forma di quelli, cui è conces- si conservano ancora gli atti nell'ar-
so r uso del cappuccio, chivio di quella cattedrale; e con-
CAPITOLLNA CAMERA, am- sacrata la chiesa dei frati minori
ministrata dai Conservatori di Ro- dell' osservanza , rinunziò poscia la
ma. ( Pedi ). sede di Fermo al Pontefice , con-
CAPRA. Sede vescovile in Africa tento della sua diocesi di Rieti. Di
nella Mauritania Cesariana, comesi poi coni' era commendatario del
ha dalla JVot. y4fr. e da Comman- chiarissimo monistero di s. Bar-
ville. Quest' ultimo registra un' altra tolommeo a Ferrara, rassegnollo li-
sede vescovile collo stesso nome di beramente a Bernardo della Casa,
Capra nella Bizacena, nella mede- esemplare monaco nel monistero
«ima Africa occidentale, di cui si di Settimo nella Toscana, e così
trova menzione ne' concili di s. s' introdusse in Italia la congregazio-
Cipriano. ne dei cistcrciensi di s. Bernardo.
CAPRANICA Angelo, Cardinale. Dotto com' era nelle facoltà teo-
Angelo, Capranica patrizio romano, e logiche, predicava in tutte le feste
fratello del Cardinal Domenico di al popolo, confermando le parole col-
questo nome, dopo aver fatto rego- l'esempio delle più sublimi virtù fi-
larmente i suoi studi, e dato saggio no alla morte, che avvenne a Roma
di sé, nel i438 da Eugenio IV fu nell'anno i478> contando quaranta
creato arcivescovo di Siponto; poi nel anni di episcopato, e diciotto di Car-
i447 Nicolò V lo promosse al vesco- dinalato, mentre era vescovo di Palc-
vato di Ascoli; e quindi nel i4^o, ov- strina, ritenuto l'antico titolo di Car-
vero nel i4'>i, a quello di Rieti. Qua- dinal di s. Croce. Ebbe sepoltura
2i4 GAP GAP
onorevole nella chiesa di s. Maria finché non si decidesse, se la man-
sopra Minerva nella cappella del canza del cappello e del titolo po-
Rosario di s. Caterina da Siena tessero impedirgli il suffragio nella
presso il Cardinal suo fratello. prossima elezione. Questa decisione
CAPRAJXIC/V Domenico Cardi- , venne riservata al futuro Pontefi-
nale. Domenico Capranica nacque ee , che fu Eugenio IV ; il qua-
nel i4oo. Era uomo fornito di acu- le in concistoro dichiarò come nes-
to ingegno, cui coltivò nella uni- suno potea godere dei privilegi ed
versità di Padova, ove pendeva dal onori del Cardinalato prima di a-
celebre Giuliano Cardinal Cesarini, ver conseguito il cappello ed il ti-
allora professore di canoni. Dappoi si tolo. Lo stesso Pontefice pertanto
laureò in quella di Bologna, e servì ricusò di Capranica
riconoscere il

a Martino V
come segretario, dal come Cardinale, e sedotto da chi
quale di ventidue anni appena, ottenne glielo dipinse come partigiano del-
un chiericato di camera. Poscia con la sollevazione eccitata in Roma
questo titolo, nel 14^4) andò al con- da' Colonnesi, duca
e collegato col
cilio di Siena per intimarne a quei di Milano Filippo M. Visconti, pri-
padn lo scioglimento. Quindi fu pro- vollo di tutti i beni, e cercò d'im-
tonotario apostolico, nonché gover- prigionax'lo ; perloché il Capranica
natore d' Imola e Forlì ;
peritissi- si ricovrò col favor dei sanesi pres-
mo in affari sì politici, che militari, so il duca suddetto, che onorevol-
ne diede saggio nelle ardue imprese mente lo accolse, e lo spedì con E-
cui ebbe a trattare e specialmente , nea Silvio Piccolomini suo segreta-
nel ridur Bologna, dopo lungo asse- rio, poi Papa Pio II, al concilio di
dio, alla soggezione della Chiesa, per Basilea, al quale, per trattare la sua
le quali cose Martino V,nel 14^3, lo causa, dovette fermarsi per tre an-
ascrisse privatamente ai Cardinali ni nelle strettezze. Quei
maggiori
diaconi, come si espresse lo stesso padri dopo lungo esame, decisero
Pontefice nel i43o, in un concisto- che a diritto gli si doveva la porpo-
ro segreto, cui tenne, con espressa i-a ; ma quando lo seppe Eugenio IV

condizione, che se fosse morto pri- arse di sdegno, e convocato il concisto-


ma di pubblicarlo, i Cardinali do- ro, privò il Capranica di qualunque
vessero ammetterlo nel loro numero, onore e dignità, finché umiliato, git-

e dargli luogo nella elezione del nuo- tossi ai piedi del Pontefice a Firenze,
vo Pontefice, al che i porporati si che lo accolse benigno, lo riconobbe
obbligarono con solenne giuramento. per Cardinale del titolo di s. Croce in
Benché Cardinale, fu dichiarato am- Gerusalemme, e con parecchi benefizi
ministratore della chiesa di Fermo, ritornò quanto gli avea tolto. Fu
gli

di cui fino dall'anno 14^5, era stato al concilio generale di Ferrara princi-
destinato vescovo, e della quale avea piato da Eugenio IV; come anche tra
preso possesso nel 14^9; ma non ne i Cardinali deputati a disputare coi
avea ricevuto l'episcopale consagrazio- prelati greci. Si rese chiaro per molti
ne. Trascurò di andare a Roma per governi, e dodici legazioni sostenute
ricevere il cappello, e morto poi il con decoro e vantaggio della s. Se-
Papa, vi andò per la nuova elezione, de, ed a premio di ciò lo volle il
ma i Cardinali lo consigliarono a Pontefice penitenziere maggiore, col-
non usare del diritto di eleggere ^ r arcipretura della basilica luterà ncn-
,

GAP GAP ii5


se, e la protettoria dell'Ordine serafi- favore, il solo Capranica, conosciu-
co. Ei-a di genio rigido e severo ol- ta la giustizia della causa, si oppo-
tre r usalo , e nel conclave in cui se a tutti, e fece in modo, che ve-
lii eletto Nicolò V , Pareniiicelli nisse onorevolmente restituito alla
appena credeva a se stesso, come in sua chiesa. Austerissimo con sé stes-

poco tempo da semplice sacerdote so, prendeva appena tre ore di ripo-
tosse pervenuto tanto oltre. Volle so in duro letto: vestiva sulle carni di
inoltre esaminare suffragi dei Car- i lana, era contento di una sola vivanda,
dinali elettori per meglio assicurarsi o due al più quando invitava a mensa
della legittimità e validità di tal'ele- qualche amico, e la sera si cibava di
zione ; ma il Pontefice novello, lun- pane asciutto. Fondò un'insigne bi-
gi dal prender ciò in cattiva par- blioteca di duemila sceltissimi codici,
te, lo elesse al governo del Pi- arricchì di rendite copiose il collegio
ceno, della Marca, del distretto Capranica nella sua casa, da lui fonda-
di Farfa ,Massa Traba-
e della to, ed ancora in piedi, perché vi si
ria. Capranica come le-
Poscia il mantenessero parecchi giovani allo
gato della Marca condusse l' eserci- studio, e stabilì le costituzioni al buon
to a difendere quella provincia con- governo del medesimo e siccome fu :

tro le Francesco Sforza; ma


armi di il primo collegio, che si eresse in
r dacché disperse le
esito fu infelice, Roma, acquistò il titolo di Al'
truppe, ed egli ferito dovè travestir- mo. S. Antonino loda moltissimo
si per fuggire dai nemici e ricovrarsi questo porporato; e dice che la mor-
ad Osimo. Gli fanno grande onore la te di lui cagionò a Roma un lut-
concordia stabilita coi genovesi divi- to universale per le sue virtù e
si fra loro domestiche ostinate
per pregi eminenti, le quali purgarono
discordie, e la pace, che a suo mez- la macchia contratta per le discor-
zo, Alfonso re di Napoli accordò al- die avute con Eugenio IV, e per
la Chiesa lungamente travagliata con la sua aderenza ai refrattari di Ba-
l'armi. Era il Capranica altamente silea. Si adoperò con infaticabile ze-

stimato non solo dai Sommi Pon- lo pel bene della Chiesa ; al qual ze-
tefici, ma dagli stessi sovrani, che lo si deve la riforma dei due mo-
nulla facevano a Roma senza con- nisteri cistcrciensi di Settimo e Buon-
sultarlo ; « benché rigido e severo di solazzo presso Firenze , dai quali
naturale, era coi poveri tenerissimo, ne venne poi la riforma di altri mo-
poiché a sovvenirli in ogni manie- nisteri d' Italia, Dalla sua famiglia
ra di soccorsi, ridusse talvolta alla domestica uscirono un Pontefice, due
indigenza sé stesso. liibero e franco Cardinali, ed altri uomini in gran
nel suo sentimento, egli solo resi- numero. Il sagio Collegio perdette in
stette fortemente a Calisto 111, quan- luiun illustre ornamento, quando mo-
do voleva crear vicario di Spoleto rì a Roma di cinquantotto anni, e ven-
Borgia suo nipote ; e nella causa del tisei di Cardinalato, nel ì^'jS. La
vescovo di Ferrara innocentissimo e chiesa di s. Maria sopra Minerva ne
di specchiata virtù, ma cacciato vio- accolse la fredda spoglia, collocata
lentemente dalla sua sede da Borso nella cappella di s. Caterina con ono-
duca di Este, che ne pretendeva revole iscrizione. Il Baluzio, il Poggi,

dal Pontefice la deposi,/ione, ed a- il Catalano scrivono molto di «piesto


vea in concistoro paiecclii voti a suo Cardinale, ed il chiariss. Giandom«m-
,

ai6 CAP CAP


co Mansi dice di aver veduto, tra le pra tutto dal Cardinal di Pietro, che
moltissime opere del Capranica, un per lui avea stima, ed amorevolezza.
trattato presentato al concilio di Ba- Invaso lo stato Pontificio dalle trup-
silea per la sua elezione
al Cardina- pe imperiah francesi, nel 1809, il
lato ed un altro dell' arte del ben
; Caprano fu deportato, per non aver
morire pubblicato nel 1487 da ul- ; voluto prestare il giuramento al go-
timo una storia del concilio di Basi- verno. Ma appena Pio YII, nel 18 i4,
lea, della quale giovossi il Patrizi ritornò in Roma, nominollo came-
nell'opera, che pubblicò sul medesi- riere d' onore, e canonista della sa-
mo argomento. Dal canonico di Fer- gra penitenziaria, nel quale cospicuo
mo Michele Catalano abbiamo: De posto dovette sbrigare molti affari,
Vita, et scriplìs Dominici Capra-- rimasti indietro a causa de' ben noti
nicae Cardinalis etc. Fermi, 1793; avvenimenti. Pio VII inoltre lo no-
ed è scritta con maggior critica di minò consultore del s. officio, il di-
quella che compilò Battista Poggio, chiarò arcivescovo d' Iconio in par-
e si vede nel Baluzio, Misceli, lib. tihus, segretario della congregazione
Ili, p. 263 dell'edizione di Parigi de' libri della chiesa orientale, di
del 1680, e tom. I, p. 34^, dell'e- quella degli affari straordinari eccle-
dizione di Lucca. siastici, e, nel 1823, di Propaganda,
CAPRANO Pietro, Cardinale. e dell'esame de' vescovi. Neil' eserci-
Pietro Caprano nacque in Roma ai tare principalmente il rilevante in-
28 febbraio 1759 da onesti e fa- carico di segretario di Propaganda,
coltosi genitori. Dedito sino dalia te- il Caprano fece conoscere di qual
nera età agli studi, fece rapidi pro- zelo fosse animato per l'incremento
gressi, e per la sua pietà ed illiba- e per la propagazione della rehgione_,
tezza de' costumi, divenne il modello onde il collegio Urbano ben presto
de' suoi coetanei. Ordinato sacerdote, si vide accresciuto di alunni desti-
ne esercitò con diligenza i doveri. nati alle missioni. Introdotto venne
Si dedicò principalmente ad assistere in esso per opera del Caprano un
i giovani nella letteraria carriera utilissimo sistema negli studi , e di
coltivandone lo spirito, anche nel- questi fu nominato prefetto. Il regnan-
r amministrazione del sacramento te Pontefice, che, nel 1826, venne da
della penitenza, che non lasciò mai, Leone XII eletto prefetto generale
ne per la moltipHcità delle occupa- di Propaganda, ne ammirò l'impe-
zioni,ne per la esaltazione ai primi gno, e le cognizioni, e lo ebbe a
gradi della gerarchia ecclesiastica. cooperatore del gran bene da lui re-
Diresse per parecchi anni la congre- cato con indefessa fatica a sì vene-
gazione primaria nel collegio roma- rando istituto. Finalmente, volen-
no, per cui potè fare non pochi al- do il medesimo Leone XII pre-
lievi nella carriera ecclesiastica. Indi miare i meriti del Caprano nel ,

divenne professore di liturgia nel concistoro de' i5 dicembre 1828, lo


romano liceo, e poi di teologia mo- preconizzò Cardinale dell'ordine dei
rale , nonché di storia ecclesiastica, preti, e morendo quel degno Papa
cattedra da occupata per sedici
lui a' IO febbraio 1829, intervenne ai
anni. Contemporaneamente veniva sacri comizi per l'elezione di Pio
incaricato negli affari ecclesiastici dai Vili. Il quale Pontefice per dare al
Cardinali della congregazione, e so- nostro '
Cardinale un chiaro segno
,,

GAP CAP 217


della sua stima, e benevolenza, il no- stro morì a Roma, ed ebbe tomba
minò della congregazione
prefetto in chiesa di s. Maria del sufh'agio.
sebbene ancora colla boc-
dell'Indice, GAPRARA Giambattista, Cardi-
ca chiusa, cioè non abilitato ad in- naie. Giambattista Caprara nobile
terloquire e trattare gli affari. Di bolognese, nacque a' 29 maggio 1733
poi gli assegnò in titolo presbiterale in Bologna da Francesco conte di
ss. Nereo
la chiesa de' ed Achilleo MontecoUi, e da Maria Vittoria su-
annoverandolo eziandio a varie delle perstite dell' illustre famiglia Capra-
principali congregazioni Cardinalizie. ra, per cui ne assunse il cognome.
Ma dopo essere stato nel conclave, Dedito allo slato ecclesiastico fece ,

in cui fu esaltato alla cattedra di regolarmente gli studi ed il con-,

s. Pietro l'odierno Sommo Pontefi- cittadino Benedetto XIV stimando-


ce, da lunga e penosa in-
fu preso ne r ingegno, Io nominò vice-legato
fermità, che tollerò con inalterabile di Ravenna. 11 successore Clemente
cristiana rassegnazione. In essa venne XIII, nel 1767, l'inviò nunzio in
visitato, e confortato d;il medesimo Colonia, ove si procacciò la consi-
Gregorio XVI, e ìst sera de' 24 feb- derazione dell' im pelatrice regina
braio 1834, passò al riposo de' giu- Maria Teresa, che s'interpose per-
sti. Celebrate fuix)no le solenni sue chè fosse trasfeiilo alla nunziatura
esequie nella chiesa di s. Marcello, di Lucerna, e Pio VI ve lo spedi
e fu tumulato il cadavere di lui nel 1775, con felici risultamenti.
giusta la sua testamentaria disposi- Quindi nel 1785 venne promosso
zione, presso la cappella di s. Luigi a quella di Vienna, con soddisfazio-
Gonzaga , del quale era stato sem- ne dell'imperatore Giuseppe II. In
pre di voto, nella chiesa di s. Ignazio quella capitale sovvenne di molto i
de' padri della Compagnia di Gesti. poveri massime quelli d' uno dei
,

GAPRARA Alessandro, Cardina- sobborghi, che restò sommerso per


le. Alessandro Capraia nacque in una inondazione. 11 medesimo Pio
Bologna nel 1626, da famiglia pa- VI, in premio delle cariche eserci-
trizia. Ottenuta la laurea in filosofia, tate con zelo ecclesiastico, nel con-
teologia e diritto, recossi a Roma cistoro de' 18 giugno 1792, lo creò
ove Cardinal Sacchetti, a lui con-
il Cardinale dell' ordine de' preti, e poi
giunto, e prefetto della segnatura, gli conferì il titolo di s. Onofrio,
lo ammise alla propria corte come chiesa eh' era stata suo titolo Car-
o uditore. Quindi Alessan-
assessore, dinalizio prima che fosse assunto al
dro VII, nel 1662, Io annoverò tra Pontificato. Lo fece inoltre membro
gli avvocati concistoriali ; poscia fu delle congregazioni de' vescovi e re-
fatto luogotenente dell'uditore della golari, di propaganda, del buon go-
camera, e dopo alcuni anni fu udi- verno, e della consulta. Dopo le vi-
tore di Rota, datario e reggente del- cende, cui soggiacque Roma nel de-
la penitenzieria. Da ultimo, di ot- clinare del secolo decorso, nelle quali
tant'anni, ai 17 il nostro Cardinale non
maggio del 1706, poco soffrì
Clemente XI creollo Cardinal prete .dagl'invasori, nel 1800, il nuovo
dei ss. Nereo ed Achilleo, lo ascrisse Pontefice Pio VII lo fece vescovo
alle congregazioni dei vescovi e re- di Jesi, ove si mostrò generoso pa-
golari dell' immunità
, del concilio, store nella carestia, che affliggeva
,

e di Propaganda ma dopo un lu- r intera diocesi. Considerando lo


;
8 ,,

.2 1 GAP GAP
«tesso Papa i suoi lumi, e il suo questo benemerito personaggio ebbe
attaccamento Sede apostolica
alla col governo francese, sempre e ad
nel ristabilire in Francia
il culto onta delle vicissitudini de' tempi, e
dopo le note catastrofi , che prece- dell' invasione rinnovata degli slati
dettero e seguirono la morte del della Chiesa ,
godette considerazio-
virtuoso Luigi XVI, a fare esegui- ne e rispetto. Senonchè, divenuto
re il difficile incarico del concorda- infermo e quasi cieco, terminò i
to conchiuso fra il Sommo Pontefi- suoi giorni in Parigi a' 21 giugno
ce e quella nazione, Pio VII pre- 18 IO, nell'età di settantasette an-
scelse il Cardinal Caprara, e nell'a- ni. Per decreto imperiale il suo cor-

gosto 1801, in concistoro da quel po, dopo essere stato esposto in una
Pontefice fu dichiarato legato a la- cappella del suo palazzo , ricevette
icre in Francia, colle relative inse- 1^ onore delle solenni esequie nella
gne e la croce papale, mercè il bre- cattedrale a' 2 3 luglio, recitandone
ve Dexlera Altissimi de' 4 settem- r elogio funebre l' abbate Rauzan.
bre, presso la repubblica francese, Fu sepolto nella chiesa di s. Geno-
e colla lettera credenziale, Deferet veffa. Fra le sue testamentarie dis-
tìhij non che col breve facoltativo, posizioni , merita speciale menzione ,

Ciim prò tua religione, doctrina, ec. l'aver costituito suo crede l'ospeda-
per r esecuzione del concordato. Il le di Milano.
Cardinale giunse a Parigi, a' 4 ot- CAPRARIO Ridolfo, Cardinale.
tobre, e venne ricevuto con ogni Ridolfo Caprario, detto anche di
distinzione. Quindi nell'anno seguen- Chevriers, o Gosparmi, discese da
te 1802, a' 18 aprile giorno di Pa- nobile prosapia in un luogo detto
squa, i consoli, il senato, e i mini- dei Peri, nella Normandia. Fu dap-
stri della repubblica francese si re- prima canonico a Bayeux; poi teso-
^carono nella cattedrale di Parigi riere della chiesa di Senlis, e guar-
dove il Cardinale celebrò la messa, dasigilli di Francia, quindi nel 1259
jntuonò il solenne Te Deum^ ed il da Alessandro IV ottenne il vesco-
culto divino fu interamente ristabi- vato di Eureux, e da Urbano IV,
lito. Poco dipoi, a' 24 maggio, Pio nel dicembre del 1261, fu creato
Vii traslatò il Caprara alla metro- Cardinale vescovo di Albano, a mez-
politana chiesa di Milano. Costituita zo di s. Luigi IX re di Francia, di
la Francia in impero, e l'Italia in cui era o cancelliere.
consigliere,
regno italico. Napoleone Bonaparte, Dicesi, Caprario abbia pro-
che il

che prima fu coronato imperatore posto al Papa di chiamare in Italia


dal Papa recandosi poscia a Mi-
, Carlo conte di Provenza, e duca di
lano , nella cattedrale ricevette la Angiò fratello del re Luigi, per eleg-
corona ferrea di re d' Italia dal Car- gerlo vicario dell' imperio nella To-
dinale, a' 26 maggio i8o5, dichia- scana, e senatore di Roma, e che
rando poscia il Cardinale conte e egli medesimo d' ordine di Urbano
senatore del regno italico, e grande IV gli abbiadato solennemente la in-

dignitario della corona di ferro. Con-- vestitura del regno di Napoli, e gli
tinuaudo ad esercitare anco presso abbia imposta la corona reale nel
r imperatore il Cardinale Caprara 1265; ma il nome di questo Cardi-
l'eminente grado di legato a late- nale non si trova nella bolla Papale
rCj nelle relazioni diplomatiche, che circa r investitura di questo re. In
GAP CAP 219
seguito Clemente IV lo spedì legato mento de^poveri, e poscia s. Leone
in Francia per sopire le discordie IX lo diede al capitolo vaticano.
tra il clero ed il popolo di Lione, Nel luogo il più elevato evvi il

che prosciolse dall' anatema scaglia- magnifico palazzo eretto nel XVI
togli contro dal vescovo di Aiitiin, secolo in forma di cittadella dal Car-
e per sovvenire al regno di Geru- dinal Alessandro Farnese nipote di
salemme, che andava in rovina più Paolo coU'architettnra del cele-
III,

che mai con gravissimo danno del- bre Vignola, ed è uno de'più belli di
l'unione della Chiesa Orientale colla Italia. La figura di questo sontuoso e-
Occidentale. Senonchè, morto il Pon- difìzio è pentagona, venendo circon-
tefice, prima che desse mano all'o- dato da fosse, e da baluardi, a guisa di
pera, il sagro Collegio coiifermollo fortezza. Nelle camere interne si fanno

nella sua legazione con lettere, le delle esperienze di acustica, e in una


quali lo autorizzavano al tanto bra- di esse varie persone situate agli
mato accomodamento coi greci. Col angoli possono intendersi parlando
medesimo carattere passò di là alla a voce bassa, senza che nulla ascolti
spedizione dell'Africa col re s. Luigi, chi trovasi situato nel mezzo ; e in
ma la peste morire a Tunisi
lo fece altra parte dando un colpo col pie-
nel 1270, dopo nove anni di Car- de, al di fuori si sente una detona-
dinalato. Ricorre la memoria di lui zione alquanto sensibile. Il suo no-
nei fasti della chiesa di Evreux ai bile appartamento è tutto decorato
24 di ottobre. Fu tra gli elettori di bellissime pitture dei fratelli Tad-
di Clemente IV, alla presenza del deo , e Federico Zuccari , le quali
quale nel primo giorno di settembre rappresentano i fasti del glorioso
del 1 266 consacrò solennemente in pontificato di Paolo III , dal quale
é Assisi la chiesa di s. Chiara, e con la famiglia Farnese {Fedi) ricevette
somme considerabili sovvenne, fin- il maggior splendore, e l'investitu-
ché visse, al monistero di s. Pietro ra dei ducati di Castro e Ronci-
di Mascon, a quello dei domenica- glione, e di Parma e Piacenza.
ni, ed al pubblico spedale di quella I rabeschi però, che si vedono sot-
città. to i per
portici, e le scale sono
CAPRAROLA. Castello nello sta- di Antonio Tempesta. Alla magni-
to Pontifìcio, edificato sul pendio ficenza di questo principesco palazzo
di un' amena collina. Fu già com- corrisponde una vastissima villa, con
preso nell'antico stato di Ronciglio- elegante casino. Poco lungi evvi la
ne, il appartenne alla nobi-
quale chiesa dedicata a s. Teresa, con l'an-
lissima famiglia Farnese , ed ora è nesso convento dei carmelitani scalzi,
cospicuo boigo della delegazione di che r uftìziano ; e la sua encomiata
Viterbo, distante circa tre miglia da archi tettina è pure pregio del genio
Ronciglione, al cui governo è sog- di Vignola. Evvi anche una colle-
getto.Volendo rimontare però ad giata, la quale è dedicata a s. Mi-
epoca più antica, sappiamo dal Tor- chele Arcangelo.
le sagre grotte vaticane pag.
l'igio, Prima, come dicenimo, il castello e
4o2, che Caprarola fu un patiimo- l'antico palazzoappartenevano alla ca-
nio ereditato da Adriano 1, eletto mera apostolica, per cui Papa limo-
nell'anno 772, il quale lo lasciò cenzo Vili, CihOy con suo breve dei
alla s. Sede apostolica per soslenta- 3o agosto 4^4) concesse l'uno e
1 l' al-
,
, ,

120 GAP CAP


tro al Cardinal Giovanni di Ara- dinalizio,per dar successione alla
gona figlio di Ferdinando re di Na- sua cospicua famiglia avea incon- ,

poli, celebrato per zelo ecclesiastico, trato la disgrazia del Papa, e di d.


dottrina, ed esemplarità di costumi ; Olimpia sua madre, gelosa del po-
concessione da
durare finche egli tere che esercitava. Finalmente il
vivesse, siccome anche afferma il Ma- palazzo, la villa, e tutti gli altri fon-
lini, ne' suoi Archiatri, al tomo I, di Farnesiani furono ereditati dal
p. ig?,. Passato di poi il palazzo e re delle due
che attualmen-
Sicilie,

il castello in proprietà dei Farnesi, te n' è possessore ; onde dai re Fer-


divisando il Cardinal Alessandro di dinando I, e Francesco II, e dal re-
costruire in Caprarola un grand io- gnante Ferdinando II, fu incaricato
io palazzo, gli fu detto da un Car- il barone Camuccini, come ispettore

dinale, che gli sarebbe stato facile dei palazzi reali esistenti in Roma
di erigervi de' bei soffitti col legna- e suoi dintorni, e direttore dell'ac-
me de' dintorni. Allora egli, per far cademia reale di Napoli in Roma
conoscere che non badava a rispar- di togliere i danni, che cagionava-
mio veruno, ordinò che ivi si fa- no la rovina delle pitture dei fra-
cessero tutte le camere colle volte telli Zuccari, il che venne fedelmen-
e che in quello di Roma fabbrica- te eseguito, con ammirazione degli
to dallo zio, nelle camere si costruis- intendenti dell' arte. K. i seguenti
sero soffitti di abete. Compito il pa- autori che trattarono del palazzo
,
,

lazzo di Caprarola, andò a vederlo e villa Aurelio Ursi , De Capva-


:

inesser Daniele Barbaro, ed esclamò : rolae descriptioiie ad Card. Farne-


no/i miimi1 3 imo magnopere i^icit siiim, Parmae 589 et Bononiae 1 594 ;
1

praesentia famam. Leopoldo Sebastiani, Descrizione del


Il Pontefice Paolo III , che dopo palazzo di Caprarola 174^; '^c^'
le prime acque di agosto, solca re- nografia del nobilissimo palazzo di
carsi in Viterbo, diverse volte abitò Caprarola del Card. Farnese, in-
il palazzo di Caprarola, che pur fu venzione dell' eccellentissimo archi-
onorato da parecchi principi e Car- tetto Giacomo Barozio da Vis^nola,
dinali. Si sa inoltre che quando incisa da Nicola Mogalli ; Pianta
Gregorio XIII, nel fine di agosto alzata, ed illustri fatti Farnesiani
dell' anno iSyS, si recò a santa coloriti nel real palazzo di Capra-
Maria della Quercia presso Vi- ,
rola dai fratelli Zaccaria disegnali
terbo, oltre di aver visitato il pa- e coW acqua forte incisi in rame
lazzo e la villa Bagnaja, dimorò an- da Giorgio Gaspare Premier, Ro-
che in questo di Caprarola. Il Car- ma, ij^S; Gio. Antonio Liberati,
dinal Alessandro Farnese non solo La Caprarola descritta in versi to-
frequentemente l'abitò ma gli ulti- , scani e latini, Ronciglione i6r4,
mi due anni della sua vita segre- , ed il p. Casimiro da Roma, 3Ie-
gato dal commercio degli uomini inorie storiche delle con- chiese e
quivi si apparecchiò alla morte col- venti de* minori nella provincia ro-
r esercizio di pie e sante opere. In- mana, Roma i744j ^^^ convento
nocenzo X vi rilegò il suo nipote di s. Maria della Consolazione.
d. Camillo Pamphilj colla moglie
, GAPRASIO (s.). L'amore alla

d. Olimpia Aldobrandini, perchè, do- solitudine , che sino dai più teneri
po aver rinunziato al cappello Car- anni si destò in petto a questo san-
, ,,

GAP GAP 221


to , la persuase ad abbandonare il Augusto nella sua infermità, e Ti-
jTìondo sul più bel fiore della sua berio ci visse sette anni fra le dis-
giovinezza. La fama delle sue virtù solutezze, e vi terminò i suoi gioini,
lo fece conoscere a molle persone come vi morirono esiliate Crispina,
pie e quantunque amante del riti- e Lucilla moglie, e sorella di Com-
ro, provava però una santa conso- modo. Nella città situata nel mezzo
lazione nel guidare per la strada di una vallata, fra due montagne,
della eterna salute tutti coloro, che si ammirano gli avanzi dei monu-
a lui venivano, e da lui desidera- menti di sua grandezza, ed un'an-
Tano spirituali consigli. Fra i molti, tica torre fabbricala dai turchi allor-
eh' egli condusse alla perfezione e- quando s' impadronirono dell' isola

Tangelica, si annovera s. Onorato la quale, come abbiamo anche dal


che fu poi vescovo d' Arles. E co- Borgia, Breve islorìa del dominio
mune parere, ch'egli morisse nell'i- temporale della Sede apostolica
sola di Lerins, verso l'anno 4^o, e pag. i5, nel di s. Gre-
pontificato
di questo santo abbate si hanno gei io II, prima
metà deil'Vlll
della
grandissimi elogi da s. Ilario di Ar- secolo, faceva parte del patnmonio
les, che fu presente alla moite di della Chiesa romana.
lui. Nei martirologi di Francia e 11 Pontefice Giovanni XV, detto
nel romano se ne fa menzione il XVI, nell'anno 987 vi fondò un
giorno primo di giugno. vescovato suffraganeo della metro-
CAPREOLO Giovanni. Scrittore poli di Amalfi. La bella cattedrale
ecclesiastico del secolo decimoquinto, è dedicata al vescovo di Costantino-
nato in un villaggio presso Rodi. poli s. Costanzo, ed il suo capitolo
Abbracciò la religione di s. Dome- componevasi dell'arcidiacono con al-
nico nella città di Rodi, e passato tre tre dignità, e di dieci canonici.
poscia a Parigi, tenne lezioni sul Evvi un monistero di monache, un
maestro delle sentenze. Qualche tem- seminario, la casa di educazione, e
po dopo fu eletto a presiedere lo la gran Certosa erettavi dalla regina
studio generale del suo Ordine a di Napoli Giovanna I, nel XIV se-
Tolosa; ma dipoi si ritirò nel suo colo. In progresso venendo estinta
primo convento, dove mori nel i444- la sede vescovile, fu incorporata alla
Scrisse alcuni commenti sul maestro diocesi d'Ischia, e poi a quella di
delle sentenze, ed una difesa della Sorrento. Neil' invasione francese fat-

dottrina di s. Tommaso, cui egli sos- ta del regno, gì' inglesi se ne impa-
tenne con tanta costanza che fu dronirono, ma Gioacchino Murat ti

dipoi chiamato il principe dei To- discacciò quando divenne re di Na-


misti. poli. In seguito il Pontefice Pio VII,
CAPRI (Capreae). Città Teseo- nel 1818, ad istanza del re Ferdi-
vile nel regno di Napoli nell' isola nando I , ne soppresse la sede ve-
di tal nome, di cui fu già capitale, scovile, e la uni alla metropoli di
nel mar Tirreno, dirimpetto a Poz- Sorrento col disposto della lettera
zuoli. Assai famosa è l' isola di Ca- apostolica , De mcliori domìnicof,
pri. Vuoisi aver preso tal nome o data V kal. julii.

dall'isola Capraja nello stesso mare, CAPSA. Città vescovile nella Bi-
o dalla quantità delle capre, che zacena in Africa ,
già forte e grande
\i si trovavano. Risiedette io Capri ja tal seguo, die il celebre re Giù-
GAP
giirla vi depositò i suoi tesori; e osci ne furono i primi abitatori ,

Tolommeo la colloca fra le soggette dopo che questi ultimi furono scac-
ad Adrumeto. Doiiatulo suo vescovo ciati da quei di Cuma, ben presto
intervenne al concilio di Cartagine la resero florida, e possente. I san-
sotto s. Cipriano, e l'altro vescovo niti quindi s' impadronirono del pae-
Foitunato fu presente alla conferen- se, quale per lungo tempo rimase
il

za di Cartagine. sotto il loro dominio, finche occu-


CAPSA. Città vescovile nella pro- pata venne dai romani, gelosi della
vincia di Numidia in Africa, rino- sua grandezza. Difatti i capuani
mata per la sua celebrità, volendosi giunsero a proporre in senato di
fondata da Ercole Libico; prima fu eleggere ogni anno per consoli un
presa da Mario per una singoiar loro concittadino, ed un romano.
ventura, e poi venne distrutta nella I capuani si unirono ad Annibale
guerra di Giulio Cesare. Il vescovo Cartaginese per le persuasioni di
Donaziano assistette alla conferenza Vibo Virio, nella speranza, che, de-
Cartaginese, e si conosce anche altro bellata Roma, a Capua venisse de-
pastore chiamato Citere, seguace per cretato primato suU' Italia. Aven-
il

altro dei donatisti. Attualmente è do poi Annibale vinta la strepitosa


vescovato in parlibuSy sotto l' arci- battaglia di Canne, fece in Capua
vescovo di Ciro, e ne porta il titolo svernare le sue truppe verso l'anno
monsignor Lorenzo Maica Imbert, di Roma 538, e 216 avanti lana-
vicario apostolico di Corea nella scita di Gesù Cristo. Ma per le de-
Cina, fatto dal regnante Pontefice lizie di questo ameno soggiorno i
a' 26 aprile i836. cartaginesi fra le gozzoviglie si am-

CAPO A (Capuan.). Città con re- mollirono e perdettero quell'ardore,


sidenza arcivescovile nel regno delle e quel coraggio, che loro avea fat-
due Sicilie provincia della terra di to superare qualunque ostacolo, per
Lavoro, edificata nella bella pianu- cui non furono più in grado di oc-
ra del suo nome, sulla riva sinistra cupare Roma. Laonde fu detto che
del Volturno, che si traversa sul Capua riuscì a' cartaginesi funesta ,

grandioso ponte Casilino. Essa, co- come Canne a' romani Questi se- .

me diremo, non è però l'antica. Que- condi dopo cinque anni di lungo
sta altre volte era una delle più ed ostinato assedio la ripresero, e ,

grandi del mondo, e meritò di es- nella più terribile maniera la trat-
sere paragonala a Roma, ed a Car- tarono : fecero battere coll^ ver-
tagine. Venne così chiamata o per ghe ottanta senatori, mentre i più
la prodigiosa fertilità della sua cam- ardenti con Vibo Virio presero il
pagna, o perchè era la principale veleno, e poi di crono loro la mor-
delle altre undici della Campania te. Proibirono che in avvenire aves-
da lei denominata, e la piii impor- sero luogo le assemblee, ordinarono
tante della Magna Grecia. Vuoisi che i più magnifici palazzi di questa
fondata dai tirreni , in mezzo ai città fossero abitati dagli artigiani,
campi, e perciò detta anche Caui' e la ridussero in fine a prefettu-
pua j o da Capsis decimo primo ra. Tuttavolta Giulio Cesare le re-
re dei latini, 801 anni circa avanti stituì i suoi privilegi, e Frontino
l'era volgare, ovvero da Capsi re la chiamò Julia Capua Felix^ per-
Troiano. Gli opici, gli ausoni;, e gli chè vi avea costituito una colo-
, ,,

GAP CAP 223


nia ;
perciò meglio rifiorì sotto An- va, e dei principi che la signoreg-

gusto. giarono, finche i Papi, col resto del


Nel VI secolo sotto V imperatore regno, la concessero ai vincitori nor-
Giustiniano l fu Capna distrutta manni. Divenuto principe di Bene-
interamente, e incendiata nell'irru- vento Sicone Castaldo d' Acerenza ,

zione dell'anno 4^*^ <^^i Genserico ordinò a Landolfo I, detto il vec"


re de' vandali, ma Narsete la rifab- chioj che sino dall' 8 15 era dive-
bricò , e potè riacquistare il suo nuto gastaldo della vecchia Capua
splendore. In seguito, come diremo compresa nel ducato beneventano
i la rovinarono affatto,
longobardi che per meglio dominarla, e tener-
e la compresero nel ducato Bene- ne lontani gli aggressori, edificasse
ventano per essi instituito. Allorcliè nella prossima collina di Triflisco
Garlo Magno vinse Arigiso duca di un' altra città , che dal suo nome
Benevento, nel trattato di pace se- chiamò Sicopoli, la quale poi Lan-
guito l'anno 787, dismembrando dolfo I fece sua residenza , quando
alcune città della Campania, appar- dopo la morte di Sicone si dichia-
tenenti al ducato Beneventano per rò indipendente, divenendo egli con-
donarle a s. Pietro, sotto la giuris- te, primo principe di Capua. I
e
dizione della santa Sede, vi compre- capuani sempre più la fortificarono
se la città, econtado di Capua, ed per tenersi in sicuro dai saraceni
il Pontefice Adriano
I ne prese il i quali verso T 840 , recarono alla
possesso, come si legge a pag. 44 vecchia Capua l'estrema rovina. Vi
delle Memorie storiche di Beneven- dominarono i saraceni per quindici
to. Tale donazione fu confermata anni, al termine de' quali per di-
dall' imperatore Carlo, // Calvo^ nel versi incendi rimase Capua affatto
pontificato di Giovanni Vili, com- deserta. Il luogo dell'antica Capua
ponendosi il contado delle città di chiamasi santa Maria, dalla basi-
Aquino, Sora, Teano, ed altre. Se- lica di s. Maria maggiore o delle
condo Erchemperto, Hist. num. 4o, grazie, edificata dal vescovo Sim-
oltre Capua v'erano nel contado Tea- maco nel quinto secolo, superstite a
no, Caserta, Berolassi (dove fu l'an- tanti eccidii. Il contiguo villaggio
tica Capua) Sessa, Calinio, Cajaz-
, di 8. Pietro in Corpo, altro quar-
za ed altre terre. Si ha ancora, che tiere della vecchia città, prese il no-
il conte Pandolfo negH strumenti, me dall' antichissima basiUca, che
e nelle monete, che faceva conia- la tradizione vuole eretta da Costan-
re, poneva pure il nome, e forse an- tino, o sotto il suo impero. I soli

co l'effigie del Papa di cui si di- avanzi de' monumenti capuani, sono
chiarava vassallo; donde rilevasi, che il tempio di Diana, e l'anfiteatro
quando il conte di Capua non di- Campano, eguale nel disegno non ,

pendette più dal principato di Sa- nella mole al romano Colosseo o ,

lerno, avea il diritto di coniare mo- anfiteatro Flavio.


nete, il che anche in que' tempi si Dopo la morte di Landolfo I, il

riteneva qual pregio rilevante. suo primogenito Landone divenne


Detto quanto poteva riguardare conte di Capun. Neil' 836, esscnd(>
la santa Sede sulla origine del suo rimasta preda delle fiamme la città
temporale dominio su Capua pas- , di Sicopoli, Landolfo, e
il vescovo
siamo ora a parlare di Capua nuo- Landenolfo, ambedue fratelli del uon«
1,

2 7.4 CAP GAP


te, preferirono di scendere alla pia- che divenne persino il primo mini-
nma, ed incominciarono ad erigere stro, e ricuperò la contea. Mori
edifici presso l' antica e rinomata poco dipoi, e lasciò nella divisione
Casilina, vicino al ponte di questo degli stati un fonte perenne di dis-
nome, nonostante che il loro fra- cordie a' suoi successori.
tello maggiore fosse di diverso pa- Pandenolfo tornò a regnare in
rere. Ma quando vide segnato dalle Capua, essendosi impadronito per
mura il recinto della novella città, frode de' suoi cugini, Landenolfo, ed
cambiò consiglio, ed ivi stabili la Atenolfo. Spogliando Landone di
propria dimora eseguendovi opportu- Sessa, proscrisse il figlio di lui Lan-
ne fortificazioni ; onde la nuova Ga- dolfo, benché vescovo di Capua, e
pua tre miglia distante dall'antica, fatto col di lui consenso. Quel ve-
presto divenne importante. In pro- scovo dovette rifugiarsi nella cat-
gresso di tempo per le avanie dei tedrale di Capua vecchia, ed essen-
fratelli del conte, i nuovi abitatori dosi nominato alla nuova Landenol-
essendosi ribellati, fu costretto Lan- fo fratello del conte, insorse un la-
done ad implorare l'aiuto di Guido grimevole scisma, che produsse san-
duca di Spoleto per contenerli. Que- guinose guerre, ed obbligò il Pon-
sti, neir 8^9, ristabifi l'ordine colle tefice Giovanni Vili, dell' 872, anco
sue truppe, e Landenulfo soggiacque come supremo signore del contado,
allo spoglio de' suoi beni allodiali a recarsi in Capua per ottenere col-
e della gastaldia di Sora, a profit- la sua autorità la pacificazione del-
to del potente ausiliario. Neil' 86 le parti, dividendo fra i due vesco-
successe a Landone il suo figlio Lan- vi competitori le cattedre delle due
done ir, che diede saggi di valore nel Capue. Ciò non pertanto la guerra
combattere i napoletani; ma il vesco- siriaccese, prendendone parte il duca
vo Landolfo suo zio, e Pandone ulti- di Napoli, il principe di Salerno, e
mo figlinolo di Landolfo I, dopo sei persino i saraceni. Landone III, fi-

mesi, deironizzarono il comune ni- glio di Landenolfo cugino di Pan-


pote, che fu obbligato ad errare per denolfo, già discacciato da Capua,
lungo tempo finché morto lo zio, ne divenne signore, dopo che il ve-
ebbe Sessa in appannaggio, e Bero- scovo e duca di Napoli Atanasio
lai, o Berolassi, col qua! nome al- occupò Napoli , e ne fu espulso
lora si chiamavano i luoghi di Ca- da Guido III duca di Spoleto; ma
pua campati dall'incendio
vecchia, il suo fratello minore Atenolfo gli
de' vandali. Intanto regnarono
per rese la pariglia di quanto avea fat-
poco Pandone, e suo figlio Pande- to allo zio, col bandirlo da Capua,
nolfo come conti di Capua; ma non confinandolo a Teano. Eccitato quin-
potendo questi soffrire la prepotenza di il nuovo conte dai malcontenti
del vescovo Landolfo, preferì di ri- sudditi di Radelgiso II principe di
tirarsi, e lasciare a lui interamente Benevento, s' impadronì di quella
il comando, onde nel fine dell' 862 città, e fu investito del principato,
fu Landolfo II vescovo, e conte di onde tornò ad esser compresa nel
Capua. E sebbene alla discesa in dominio Beneventano.
Italia di Lodovico II imperatore ne Dipoi il contado Capuano, da che
fosse spogliato, gli riuscì ad acqui- Atenolfo suo conte fu nell'anno 900
star nel suo animo tale ascendente; proclamato dal popolo di Benevento,
CAP CAP iiS
incorpoi'ato venne stabilmente al Landenolfo, cui l' imperatore Otto-
principato Beneventano, e quindi ne IIche successe ad Ottone I ,
(

accadde che questo contado nel


,
nel 973
)
promise 1' investitura a
decimo secolo fosse eziandio deco- condizione, che seco lui regnasse
rato del titolo di principato, e Ca- Alcara sua madre, siccome avvenne.
pua ne divenisse prima la metropoli Ottone III, all' impero nel
assunto
civile, poi r ecclesiastica, rimanendo 983, spedì Ugo marchese di To-
I,
unito il contado o principato capua- scana in qualità di commissario a
no al beneventano. Durò questa destituirlo, surrogando in vece di
unione per molti anni, ordinaria- lui Ademaro nobile capuano, e forse
mente sotto un medesimo sovrano, parente de' conti precedenti. Passati
che intitolavasi principe dell'uno e appena quattro mesi, il popolo sol-
deir altro principato, finché poi si levato il discacciò, ed elesse a suo
separarono nella fine del secolo X, signore Landolfo VII, detto da
o poco dopo dandosi a ciascun
, s. Agata , discendente legittimo di
principato il suo principe distinto, Pandolfo I , che trasmise la sovra-
come può vedersi nella Storia Civile nità al proprio figlio Pandolfo II,

di Capita, di Francesco Granata. il quale lo zio Pandolfo


si associò
Dopo Atenolfo regnarono Lan- principe Benevento, che fra i
di
dolfo III, ed Atenolfo II, figh del conti capuani chiamasi Pandolfo III.
precedente, contemporaneamente in Dopo la morte di questo zio, par-
Capua, e in Benevento, ed il primo tecipò il comando al di lui secon-
che rimase superstite, si associò nel dogenito Pandolfo IV, fratello del
governo Atenolfo III e Landolfo principe di Benevento, e poscia pure
IV, suoi figliuoli. Quest'ultimo rima- a Pandolfo V, figlio del medesimo,
sto solo sul trono, ammise anch'egli i quali ambedue gli successero; ma
a parte del comando i propri figli ne' primordi del secolo XI furono
Pandolfo I, detto Testa di ferro, spogliati del trono dall' imperatore
e. Landolfo V. Furono essi che ri- Enrico II quali fautori de' greci in-
cevettero in Capua Ottone I, del vasori della Sicilia. Furono invece
quale dichiararonsi vassalli. Morto investiti Pandolfo VI e Giovanni ,

Landolfo V non volle Pandolfo con- suo figlio conti di Teano, del prin-
tinuare la comunione coi figli del cipato di Capua, e Pandolfo IV,
fratello, e insieme al suo primoge- prigione in Germania, non ricuperò
nito Landolfo VI, godè, oltre il la libertà che dopo il 1024 d^'^'i™*
principato di Capua, e di Beneven- peratore Corrado II. Aiutato poscia
to, anche il ducato di Spoleto, e dal principe di Salerno, e secondato
il marchesato di Camerino, mentre dai normanni, ch'erano stali chia-
il secondogenito Pandolfo, ebbe per mati per opporli ai greci, e dal
adozione di Gisulfo I, il principato conte de' Marsi, ricuperò i suoi slati,
di Salerno, che amministrò insieme che governò in uno a Pandolfo V
al genitore , e fu questa l' epoca suo figlio. Tutta volta Corrado IT
della maggior grandezza de' conti pose sul seggio capuano il principe
capuani. A Landolfo VI fu tolto il di Salerno, ma Pandolfo IV, col
principato di Benevento dal cugino soccorso de* normanni, occupò Na-
i^andolfo; ma ritenne il principato poli e col consenso dell* imperatore
,

di Capua, che trasmise al fratello Enrico IH fece ritorno a Capun,


VOL. IX. I >
ikiG GAP CAP
ove regnò con Pandolfo V, credi- cipe Carlo Ferdinando, figlio di
tando il potere Landolfo Vili, fin- Francesco II, e fratello del regnante
che, nel 1062, fu spogliato dal Ferdinando II. F'. Napoli.
normanno Riccardo I, conte d'An- Capua fu sovente saccheggiata
versa, e cosi passò da' longobardi nel medio evo, e nel 1799, ""«che
nei normanni il principato di Ca- nel 1806, venne occupata dai fran-
pua. cesi. Molto soffri pel terremoto del
I longobardi dominatori della Si- i8o3. Nel 181 5 vi si rannodarono
cilia, del ducato, e di altre terre gli avanzi delle truppe del re Gioac-

napoletane, per cacciarvi i greci, chino Murat già sbandate a Mace-


che l'opprimevano, e che ogni gior- rata, e nella contrada Casalanza fu
no stendevano sempre più le loro segnata la celebre convenzione, che
conquiste, chiamarono in soccorso restituì il reame a Ferdinando IV,
i normanni, i quali invece s' insi- o I, e ai Borboni, per cui questo
gnorirono del paese guerreggiando re conferì al general tedesco Bianchi
contro i greci, ed opprimendo i lon- il titolo di duca di Casalanza.
gobardi, per cui incorsero nelle sco- Essa è ben fortificata e difesa da
numiche fulminate dai Pontefici, una cittadella, che si considera ima
Tuttavolta Papa Nicolò II li assol- delle chiavi del regno. Oltre i sagri
vette concedendo a Riccardo, mio edifìzi, di cui si parlerà in segui-
de'loro capi, nel 1059, il princi- to, il palazzo episcopale, il civico,
pato di Capua, e a Roberto Guiscar- quello del governatore , e pochi al-
do, altro capo de' medesimi, la Ca- tri, sono i più osservabili. A Capua

labria, Puglia e Sicilia, ricevendo termina la via Appia, che Caligola


da essi il giuramento di fedeltà, divisava di proseguire sino a Brin-
come vassalli, e feudatari della Ghie- disi, che Trajano poneva ad ef-
e
sa romana, per l'annuo censo, che fetto. Non è meno bella ed amena
loro impose. Partecipò Giordano I con la via, che da Napoli conduce a
Pùccardo suo padre al comando, e Capua. E lunga diciotto miglia, è
morendo trasmise il trono a Rie- piena di ville e di giardini, e per-
cardo li suo figlio, contro il quale ciò chiamata viene Campagna felice.
si ribellarono i capuani, cacciandolo 11 vangelo fu predicato in Capua,

dalla città unitamente a tutti i nor- o dall'apostolo s. Pietro, o da Prisco


manni. Durò la guerra per ben sette suo discepolo, il quale vi fabbricò
«nni, finche, nel 1098, Capua fu una piccola cappella dedicata al suo
ridotta alia primiera ubbidienza, ed maestro, che ivi lo avea spedito, e
a successori di lui vi continuarono dove stabilì la sua sede nell' anno
a regnare. Finalmente impadronitosi 4^ ^^ Cristo. I suoi successori fu-
di Capua l'altro normanno Ruggiero rono sempre immediatamente sog-
,re di Napoli, dopo averla fatta sac- getti alla sede apostolica. Tra essi

cheggiare, donandola
la rifabbricò si annovera, i.° quel Germano, fio-

con titolo di principato al suo fi- rito nel 49^j i' qnale pregò Iddio
gliuolo, onde da allora in poi corse pel Cardinal Pascasio, seguace del-
la sorte, e la ventura del regno di l'antipapa Lorenzo, e che liberollo
Napoli, ricevendo il titolo principe- così dalle pene, che soffriva nelle
SCO conferito dai re ai loro figli, terme angulane; 2." quel Sivone, a
Attualmente lo porla il reale prin cui nel 94^, scrisse Martino III,
,

CaP gap 227


rimproverandolo d' ignorare i cano- Surica, o Berciassi unita alla stessa
Ili di essere troppo famigliare coi
, Capua nel medesimo X secolo, Ca-
secolari, e di trasgredire l'autorità serta. Calvi, Teano, Cajazzo, Ca-
Pontifìcia, perchè ad un suo diaco- rinoia, a cui si trasferirono le sedi
no avea conferita in beneficio la di Civitarotta, Sessa, Gaeta, For-
chiesa di Angelo, da Papa Ste-
s. mia, Trajetto, a cui poi furono
fano IX suo predecessore data a'mo- unite le sedi di Minturno, Fondi
naci benedettini, per erigervi un Aquino, Gassino, Venafro , Isernia,
monistero. Sora , A tino e Volturno. lu pro-
Avendo il Pontefice Giovanni XIII gresso di tempo vennero staccate da
incorso malcontento delia nobiltà
il Capua alcune di dette chiese, che
lomana pel tumulto, che in Roma rese furono immediatamente sog-
si suscitò contro di lui, fu co- gette alla Santa Sede. Innocenzo III,
stretto a ritirarsi in Capua , ove nel XII secolo, soppresse l' antichis-
per dieci mesi venne con somma sima sede di Atino, la cui erezione
onorificenza trattato dal principe di rimonta al secolo V, ove pose un
essa, Pandolfo, alle cui richieste, prevosto in luogo del vescovo, e
secondo l'annalista Baronio, fece volle che. questo prevosto non di-
melropoli la sede vescovile, consa- pendesse che da lui. Pegli ulteriori
dandovi in arcivescovo Giovanni cambiamenti avvenuti, attualmente
fratello di lui. Capua ha per suffraganee le sole
Alcuni asseriscono, che Capua sia quattro seguenti sedi vescovili; cioè
la prima sede episcopale d' Italia Isernia, Calvi unita a Teano, Sessa,
eretta in metropolitana con autorità e Caserta.
Pontificia, seguendo l' opinione del La cattedrale di Capua è magni-
Baronio. Si vuole però dal Sarnelli, ficamente fabbricata, con una cupola
Lei. Eccl. tom. II, pag. 82, ch'egli sostenuta da diciottocolonne anti-
ìgnorasse aver ricevuto da Giovanni che, ed è dedicata a s. Stefano
XI lì tal onore Benevento, come ri- protomartire, non che alla vergine
sulta dalla bolla , data kal. junìi e martire s. Agata. Fra i diversi
969; onde si vuole, che piuttosto Sommi Pontefici, che la visitarono,
il Papa, grato a Pandolfo per la oltre il suddetto Giovanni XIII ,

generosa accoglienza, gli promettesse meritano special menzione; i.** san


erigere Capua in arcivescovato, ciò Leone IX nel io5i, donde passò a
che pose ad effetto solo nel 971, al celebrare la festa de' ss. Pietro e
qual anno la registra Commanville, Paolo a Benevento; 2." Vittore Ili,
sebbene dica prima sede
esser la eletto Papa con sua ripugnanza
arcivescovile d' Italia. Quindi è, che a' 2 1 maggio 1086, e che fuggito
altri accurati scrittori pongono la da Roma depose gli abiti pontili-
erezione della chiesa capuana in cali a Terracina, quindi nascostosi
arcivescovato col Baronio all'anno a Montecassino, a forza di suppliche
968, non nel 971, come racconta e di ragioni fu costretto riprenderli
lo stesso Michele monaco di Capua, in Capua a' 2 1 marzo 1087, ^'*^^
nel Santuario di quella chiesa, nella domenica delle palme; 3." nel
par. Ili, tit. Poiìtific. Rom. fol. 882. i 19 vi si recò Gelasio li, e vi
1

I vescovati soggetti anticamente scomunicò Enrico V, e l' antipapa


alla metropoli di Capua, furono Gregorio VUI; 4-" ^^^ i384; n
,

iiS GAP GAP


andò Urbano VI, il quale nell' in- contiene molte reliquie de' santi, e
vestire delregno Carlo III D mazzo, belle pitture, vi sono delle altre
concesse a Francesco Prignani suo chiese di buona architettura, come
nipote una parte di esso regno col quelle de' domenicani , de' gesuiti , e
principato di Capua, con mero e de' fiancescani. Evvi pure una chiesa
misto impero. E per non dire di collegiata dedicata alla ss. Annun-
altri, diremo di Benedetto XIII, ziata, il cui sagrista è dignitario;
che ritenendo nel pontificato l' am- sonovi diciassette parrocchie con fonti
ministrazione della chiesa di Bene- battesimali, un convento di reUgiosi,
vento, nel recarsi a questa città, due monisteri di monache, un con-
nel 1727, a' 3o marzo, giunse a servatorio, un ospedale, un semina-
Capua, ove concorse tanta nobiltà rio, e un monte di pietà, oltre altri

da ogni parte del regno, che man- luoghi pii. La tassa della mensa
carono abitazioni a tanti concorrenti. ascende a duemila fiorini, ed ulti-
Alloggiò Benedetto nel convento dei mamente rendeva all' arcivescovo
suoi domenicani, e ne parti nel diecimila scudi,
giorno seguente. Nel ritornare a Capua fu patria di vari uomini
Roma si fermò a Capua a'i5 mag- illustri, e la sua sede è stata go-
gio presso gli stessi domenicani vernata da amplissimi Cardinali .

consacrò un altare della cappella Presentemente ha per pastore il ze-


del tesoro di questa cattedrale, e lante Cardinal Francesco de'principi
conferì la prima tonsura al nipote Serra Cassano napoletano, che nel
del Cardinal Caracciolo ivi presente. concistoro de' 3 luglio 1826 ne fu
Allorquando poi Benedetto XIII, da Leone XII dichiarato coadjutore
nel 1729, volle rivedere Benevento, con futura successione. Questa città
dopo avervi celebrato un concilio, diede i natali ai Pontefici Bonifacio
a' 26 maggio, giunse in Capua, V del 619 (F'edi)y al suo imme-
fermandosi nel palazzo arcivescovile. diato successore nel 625, Onorio I

Numeroso è il clero della metro- della Marra (Vedi) ^ nonché ai se-

pohtana di Capua, composto di quat- guenti Cardinali di s. Romana Chie-


tro dignità, cioè del decano, dell'ar- sa; Adimaro, già segretario di Ric-
cidiacono, e di due primiceri, non- cardo principe di Capua, e Pietro
ché di canonici, il primo
trentasei Cameano detto Atenolfo, ambedue
de'quali è Tarcivescovo, che un tem- creati Cardinali da Alessandro II,
po ebbe anche il dominio temporale del 1061; Tommaso del Vescovo,
del principato. Venti ebdomadari, annoverato al sagro Collegio nei
oltre altri preti e chierici sono ad- 12 12 da Innocenzo III; Pietro de
detti al divin servigio di Capua. Capua, fatto Cardinale da Onorio
Benedetto XIII, agli 8 maggio 1725, III nel 1219; e da ultimo Gugliel-
col disposto della costituzione. In mo de' conti d'Altavilla, e Lodovico
Apostolicce, che si legge nel Boll. Campano, detto il Capece de' conti
Rom. tom. XI, par. II, pag. 4oS, d'Altavilla, tutti e due innalzati al
concesse a' canonici di quell' insigne Cardinalato nel 1378, da Urbano
cattedrale l'uso della cappa magna, VI, Prignani.
rocchetto e mitra , come usavano Tre concili furono tenuti in Ca-
i canonici della cattedrale beneven- pua, il primo nel 389, 390, ovvero
tana. Oltre questa cattedrale, che nel 391 nel Pontificato di s. Siricio
,

GAP GAP 229


lotto il regno di Valentiniano II, Cardinale. Pietro Capua, o, come
per definire le differenze insorte tra altri dicono. Caputo, nacque in Amalfi

Flaviano vescovo d'Antiochia, ed dalla famiglia di Capua. Fu da Cele-


Evaglio successore di Paolino nella stino HI ascritto al sacro Collegio, co-
medesima sede, ed altri importanti me Cardinal diacono di s. Maria in
artari. I vescovi di Egitto, e Teofilo via Lata nel 1 192, ovvero nel 1 193;

di Alessandria furono destinati per quindi da Innocenzo III venne crea-


giudici a tal causa, sebbene Flaviano to prete di s. Marcello; ebbe dipoi
si ricusasse di riconoscerli. Bonosio, la legazione di Sicilia, e nel
i 198

vescovo di Macedonia, vi fu con- da Innocenzo III quella delle Gallie


dannato, come quegli, che sosteneva al re Fihppo per dichiarar nullo il
aver la b. Vergine dopo la nascita matrimonio del principe con Agnese
di Gesù Cristo , avuti figliuoli di figlia del duca di Moravia, ed ob-
s. Giuseppe. Vennero probiti i ri- bligarlo colle censure a riconoscere
battesimi, le riordinazioni, eie tras- per sua legittima moghe Inseburge;
lazioni de' vescovi. Questo concilio più per fare una recluta di croce-
pel gran numero de' vescovi, che signati a soccorrere Terrasanta, che
v' intervennero, venne chiamato Ple- furono molto numerosi, e per ista-
nario. Reg. tom. III. Labbé tom. II. bilire da ultimo durevole riconci-
Arduino tom. I. liazione fra i sovrani di Francia e
Il secondo
concilio vi si tenne d'Inghilterra, e stabili in un'assem-
nell'anno 1087, per invitare il vir- blea tenuta ai confini dei loro stati
tuosissimo Vittore III a riprendere fra Andeli e Vernon, presenti mol-
le deposte insegne pontifìcie, locchè ti vescovi e signori dei due regni
vinto dalle lagrime, e dalle preghie- una tregua cinque anni, cui ap-
di
re del clero e del popolo, ei fe- provò Innocenzo III, lodando a cie-
ce appunto in questo concilio. Reg. lo la fedeltà e sollecitudine del Car-
decimosesto, Labbé X, Arduino to- dinal legato ; ma tale tregua durò
mo VI. per soli tre mesi. Poscia il Cardi-
Il terao concilio celebrato nel nale convocò un concilio a Dijon, a
1 I 18, presiedendovi Gelasio II , fu cui intervennero quattro metropoli-
tenuto per la grave differenza delle tani, dieciotto vescovi, e molti ab-
investiture ecclesiastiche. Il Pontefice bati, e benché gli ambasciatori di
scomunicò 1' imperatore Enrico V, Francia appellassero alla s. Sede, il

e Maurizio Burdino da lui fatto an- Cardinale pronunciò la definitiva


tipapa col nome di Gregorio Vili. sentenza, e venti giorni dopo il Na-

Reg. tom. XVII. Labbé tom. X. tale di N. S. G. C, volle, che fosse


Arduino tom. VI. pubblicata; quindi passato in Vienna
CAPUA Pietro, Cardinale. Pie- nel Delfinato, ai 5 di febbraio, si

tro Capua di nobilissima prosapia pubblicò la sentenza d' interdetto


fu monaco a Montecassino; poi co- che durò fino ai i3 di settembre,
me abbate andò al monistero di s. dal che irritato il re, cacciò dalle
Benedetto di Salerno ; da ultimo fu loro chiese i quattro vescovi, che
creato Cardinal prete. Si rinviene aveano eseguita tale sentenza, ma
tra i porporati di Alessandro li, ed gli altri ricorsero alla santa Sede,
era di straordinaria virtù. che obbligoUi ad eseguirla. Nel leni-
CAPUA o CAPUTO Pu.tro ,
})o di questa censura si adoperava
,,

33o GAP CAP


il nostro Porporato perchè si toglies- votissimo Finalmente chiaro per
.

se da Parigi la festa detta dei Paz- molti merili e fatiche morì a Roma
zi, che celebra vasi nel primo giorno nel 12 IO, dopo diecisette anni circa
di gennaio, ove commettevansi tutte di Cardinalato. Era stato fra gli elet-
le abbominazioni ; ma ad onta del- tori d'Innocenzo III, ed avea princi-
le rimostranze del legato, il quale ob- piato il chiostro del monistero di s.

bligò anche il vescovo di Parigi ad Paolo nella via Ostiense, come ap-
abolire dalla sua chiesa tale abuso, parisce dalla iscrizione, che vi si
pure non rimase totalmente estir- legge nel fregio.
pato che sul declinare del secolo CAPUA PiETKO, Cardinale. V,
decimoquiiito. Dappoi andò alla le- Vescovo del
gazione di Cipro, e a, quella di So- CAPUA Pietro, Cardinale. Pie-
ria coi crocesignati; rimediò a pa- tro Capua nacque nella provincia
recchi abusi ; estinse la guerra che di Campagna nel regno di Napoli.
bolliva tra i pisani ed i genovesi; e Era nipote al Cardinale del mede-
dall'imperatore di oriente fu rega- simo nome, e divenne assai chiaro per
lato di molte rehquie , delle qua- la sua dottrina, che gli meritò fosse
li potè arricchire parecchie chiese fatto professore di teologia a Pari-
specialmente della sua patria , cui gi. Fu consecrato patriarca di An-
donò il corpo di s. Andrea apo- tiochia; poi eletto Cardinale di s.

stolo. Leggesi nella chiesa di Amalfi, Croce in Gerusalemme da Onorio


che a Roma splendeva il nostro III, nel novembre del 12 19, ovvero
Cardinale come il sole fra le stelle. nel 1220. Da ultimo, dopo un bre-
In Boemia e Polonia convocò pa- vissimo Cardinalato, morì.
recchi sinodi, come il lanciciense CAPUA Lodovico, Cardinale. V,
tenuto nel 1197, nei quali pub- Campajvo.
blicò utilissime leggi per la disci- CAPUTCILLANUM , o Caputa
phna ecclesiastica, il celibato dei Cillanuni. Sede vescovile dell' Africa
chierici, ed i matrimoni dei laici occidentale, nella Mauritania Cesa-
che stabilì si celebrassero nelle chie- riana, sotto la metropoli di Giulia
se. Ritornando dalla Boemia nel Cesarea, di cui fecero memoria
territorio piacentino, Guglielmo Pal- l' itinerario di Antonino, e le notizie
lavicini lo assalì e spogliò di quan- dell' impero.
to aveva, del che offeso Innocenzo CARABIZIA. Città vescovile del-
III sottopose Piacenza all'interdetto, e la provincia di Rodope diocesi di
di poi assoggettò il vescovo di lei al Tracia, sottoposta alla metropoli di
metropolita di Ravenna ;
poscia spe- Trajanopoli, in cui risiedettero tre
dì Gregorio Cardinal diacono di arcivescovi. Commanville la chiama
s. Maria in Portico, come legato a Carabi della provincia d'Emimonte,
chieder soddisfazione di tale affron- suffraganea di Adrianopoli, ed eretta
to, dacché risentitosene l'offeso presso nel nono secolo.
ai consoli, quali mostrarono di non CARACALLA. Veste lunga sino
farne conto. Dottissimo nei canoni, ai talloni in forma di cocolla da mo-
scrisse di essi alcuni commentari eru- naco, la quale avea talvolta il cap-
diti, stabilì nella patria uno spedale puccio, e talvolta no. Anticamente
a sovvenire i poveri infermi, e lo era usata per decoro dai chierici, co-
dedicò alla Vergine, a cui era di- me afferma Beda, liist, aw^L l. i.
CAR CAR 23r
e. Di questa medesima veste, o-
7. il secondo s. Paolo. Olti'e
titolò di

riginariameiite gallica, avea parlato molli sermoni, stampati in diversi


s. Girolamo, ragionando dell' abito luoghi, abbiamo di lui speculum fi-
sacordotide. Antonio Bassiano, figlio dd christiance, Veneliis ^S5\ Tra-
i

dell' imperatore Severo, ne introdus- ctatus de (eterna beatitudine ^ ib. 1 496;


se l'oso a Roma, donde poi fu chia- De honiinis formatione, Norimbergae
mato Caracalla, perchè diede al po- 1479. ^'^ viene attribuito anche un
polo romano tal veste lunga, mai da Tractatus de incarnatione Chris fi
esso usata fino allora. V. il Ferrano contra errores Judceorum, qui in
de re vestiaria j rHoffmann, Lcx Christo credere nolunt. Alcuni però
univ. , ed il Macri, NoL de' voc. negano che sia opera di lui.

Eccl. CARACCIOLO Car-


Bernardo,
GARACCAS. Città con residenza dinale. Bernardo Caracciolo, nobile
arcivescovile nell'Indie occidentali. 1^. napoletano, fu creato Cardinal dia-
Benezuela. cono da Innocenzo IV nel dicem-
CARACCIOLl Roberto. Scrittore bre del 1244» Undici anni dopo
del secolo decimoquinto, nato a Lec- egli morì a Roma ed ebbe tom- ,

ce nel regno di Napoli, l'anno 1^1^. ba nella basilica lateranese, ove sot-
Il Tiraboschi, nella sua storia della to la destra nave della medesima,
letteratura italiana, parla di lui con tra la cappella del Crocefisso e
onore, ed anzi vuole, che in tutta quella di s. Domenico, sorge un an-
r Italia non vi fosse a que' tempi o- tico avello col busto del Cardinale.
ratore piìi celebre del Caraccioli. Ap- Abbiamo una bolla di Alessandro
partenne dapprima all'Ordine dei mi- IV segnata dal nostro Porporato;
nori osservanti, poscia a quello dei ilperchè non si sa per qual ragio-
conventuali. Datosi alla predicazione, ne Ciacconio non l'abbia annovera-
assai presto giunse così in fama, che to tra i Cardinali elettori di quel
in ogni luogo gli allri predicatori Pontefice.
sforzavansi d'imitarlo. Molti vissuti in CARACCIOLO Nicolò, Cardinale.
queir età vanno assai discordi nel Nicolò Caracciolo Misquino, o me-
parlare sul di lui costume. Se l'abb. glio Maschino, discese da una delle
Domenico de A ngelis, scrittore della più distinte famiglie napoletane. An-
sua vita, ha raccolte le testimonianze cora giovinetto si consecrò a Dio
di non pochi che lodano la santità neir Ordine dei predicatori, e dive-
della condotta dilui, non ha dissi- nuto celebre in pietà, fu generale
mulalo però che altri ne parlano inquisitore di Napoli. Operò assai
diversamente. Ciò non ostante le per liberare la Chiesa dall' orrendo
commissioni onorevoli a lui alìidate scisma, da cui veniva lacerata nel
dai Pontefici Calisto III, e Sisto IV; 1 3 80 ; e da Urbano VI ebbe la
r eleggerlo che fece questi a vesco- chiesa di Messina in amministrazio-
vo d' A(juiiio, e il trasferirlo poscia ne, secondo le più probabili opinio-
nel i4<^4> ^l'I'^ chiesa di Lecce, do- ni, dacché vi sono alcuni, che lo
ve morì undici anni dopo, sono pro- vogliono arcivescovo di tal chiesa.
va non dubbia ottima fama
dell' di Dal medesimo Pontefice, ai 18 set-
cui egli godeva. La unzione, che a- tembre del 1378, fu creato Cardi-
vea nel predicare, e la forza degli nal prete di s. Ciriaco, legato a
argomenti adoprati gli meritaiono laterc a Perugia ed alla repubblica
,

23a CA^R c AH
veneta e vicario del Papa nella Ro- do ; ma V Ughellio non ne parla.
magna col Cardinal Colonna. Mori Finito il conclave di Giovanni XXIII,
a Roma nel iSBg, dopo undici an- morì a Bologna nel i^ii, dopo sei
ni di Cardinalato , e fu sepolto nel- anni di Cardinalato, e fu sepolto
la chiesa dis. Maria sopra Miner- in quella cattedrale.
una somma intorno il sa-
va, Scrisse CARACCIOLO Marino, Cardi-
gramento della penitenza, e da al- nale. Marino Caracciolo discese da
cuni venne onorato col titolo di una delle più cospicue famiglie na-
beato. poletane, nel 1459. Passò i primi
CARACCIOLO Corrado, Cardi- suoi anni a Milano, alla corte del
nale. Corrado Caracciolo, nobile Cardinale Ascanio Sforza, e progredì
padovano, era preposto alla chiesa assai in fatto di pietà e dottrina.
di s. Stefano presso Aquileia, ed era Quindi nel i5i5 il duca di Milano
iiuddiacono pontificio e vice camer- spedillo al concilio di Laterano, co-
lengo, quando venne promosso alla me suo oratore, e Leone X lo man-
chiesa arcivescovile di iXicosia a Ci- dò nunzio a Cesare. Si trovò alla
pro nel iSgS. Quindi nel i^oi dieta imperiale, tenuta da Massi-
passò a quella di Mileto; poi nel miliano in Augusta, e molto fece
1408 a quella di Malta, cui rinun- alla dieta di Vormazia a prò della

ziò subito, avendo ritenuto a titolo religione, specialmente con Alean-


di commenda l'arcivescovato diNico- dro, affinchè si condannassero alle
sia.Fin dai 12 giugno del i4o5 In- fiamme gli scritti di Lutero. Dappoi
nocenzo VII lo promosse alla sacra l'imperatore, che lo stimava molto,
porpora come Cardinal ^'ete di s. invioUo suo ambasciatore ad Enrico
Grisogono, ed il fece carì\erlengo Vili re d' Inghilterra, ove compose
della S. R. C, e legato a latere in la pace tra Cesare e quel regnante,
Lombardia. Intervenne alla elezione poi venne spedito al veneto senato,
di Gregorio XII, dal quale dicesi che il quale, a mezzo di lui, strinse
avesse conseguito illimitato potere di lega con Cesare. In appresso per
arruolare agli stipendi pontifìcii il urgenti affari fu spedito al duca
valentissimo Paolo Orsini, perchè Francesco Sforza, dal quale ebbe
liberasse la Chiesa dalla persecuzio- in dono due contee, ed alcune ca-
ne, che le movea Ladislao re di Fu nunzio per ben tre volte
stella.

NapoH, e dipoi lasciato il Papa


, presso r arciduca Massimiliano, e
andò il Caracciolo al concilio di mentre nel i52o copriva il mede-
Pisa, per cui il Pontefice privollo del- simo posto presso l' imperatore, nel
le sue dignità, ma inutilmente , dap- i524, sotto Clemente VII, ebbe la
poiché Alessandro V, cui il Carac- nomina di vescovo di Catania in
ciolo elesse cogli altri porporati ,
Sicilia. Nell'anno seguente Paolo IH
lo stabilì amministratore perpetuo lo creò Cardinal diacono di s. Ma-
della chiesa di Orvieto colla lega- ria in Aquiro, e legato alle corti di
zione della Lombardia per tenere Vienna e Parigi, per pacificare quel-
soggette alla Sede alcune castel-
s. le corone. tempo, essendo
In quel
la, che sembravano volessero scuo- morto il duca di Milano,
Carlo V
terne il giogo. Vogliono alcuni, che lo destinò al governo di quella pro-
il nostro Porporato fosse anche le- vincia; reggendo la quale, una mor-
gato in Francia, e patriarca di Gra- te pressoché improvvisa lo tolse a
,

CAR CAR 733


Milano nel iS^S, di sessantanove Rifabbricò alcuni templi, altri ne
anni, e trenta mesi di Cardinalato. ristaurò, adornò la sua metropolita-
Ebbe tomba in quella cattediale, na delle statue degli apostoli, dei dot-
ove a memoria di ini fu eretto tori e altri santi, vi fece fare il pa-
magnifico avello adornato da splen- vimento tutto di marmo, e le regalò
dido elogio. parecchie suppellettili preziose. Ne-
CARACCIOLO Innico, Cardìna' mico all'adulazione, si professava te-
le. Innico Caracciolo dei duchi di nuto a chi lo avesse avvisalo di
Airola, nacque a Napoli nel 1607. qualche difetto. Divenne legato di
Eseguiva lodevolmente i minori uffi- Ferrara, dove seppe condurre le cose
ci della curia di Roma, quando Ur- in modo, che molle nobili fami-
bano Vili Io ascrisse ai chierici di glie decadute per mezzo di lui ri-
camera, colla presidenza dell'annona, tornarono air antico lustro . Dopo
cui anche in tempo di carestia e di i Clementi IX e X,
conclavi dei
peste mantenne a maniera, che le e d'Innocenzo XI morì improvvi- ,

vettovaglie si vendevano a vilissimo samente a NapoH nel i685 di set-


prezzo. Indi Innocenzo X lo pose tantotto anni, e diciotto di Cardina-
tra i giudici della fabbrica di s. Pie- lato, e restò sepolto in quella me-
tro, lo associò ai ponenti del buon- tropolitana.
governo ed ai votanti di segnatura ;
CARACCIOLO Innico, Cardinale.
Alessandro VII lo destinò per uno Innico Caracciolo, di nobile antica
dei quattro nunzi a Cristina regina famiglia napoletana , nipote al Car-
di Svezia, lo fece uditore della ca- dinal dello stesso nome e cognome,
mera, e da ultimo creollo, ai 7 mar- nacque nel castello di Martina, feu-
zo del 1667, Cardinal prete di san do di sua casa, nel 1642. Fino dalla
Clemente. Nello stesso concistoro lo prima età si fece ecclesiastico, e
promosse poi all'arcivescovato di Na- giunto a Roma, da Innocenzo XI
poli, ove molto ebbe a che fare coi fu destinato inquisitore a Malta.
ministri regi in materie giurisdizio- Alessandro Vili lo fece segretario
nali: pure non la risparmiò a nessuno della congregazione della disciplina
e sostenne stenti , fatiche e spese regolare , nel quale impiego tutta
per riformare i costumi del popolo, Roma potè ammirare la illibata
migliorare il clero , reggere ottima- condotta di lui. Era assai umile, e
mente la greggia. A questo line in- perciò ebbe a ricusare parecchi ve-
trodusse a Napoli i sacerdoti della scovati e l'arcivescovato di Capua,
congregazione della missione. Assiduo al quale lo voleva innalzare Inno-
alla cura della sua diocesi , teneva cenzo XI. In appresso per altro,
dei sinodi, ricusando qualunque vit- per non opporsi alla voce di Dio,
tuaria,benché permessa dai canoni. accettò la chiesa di Aversa, confe-
Eseguiva le sagre funzioni con tale ritagli da Innocenzo XII, e nei
"compostezza, che al solo vederlo inspi- trentatre anni, in cui la governò,
rava divozione, perlochè non pochi diede continui esempi delle più belle
eretici, mossi dalla divina gra-zia, rien- virtù. Mostrossi assai caritatevole
trarono nel seno della Chiesa. Ge- coi poveri; ogni anno visitò la sua
neroso coi poveri, somministrava loro diocesi, e per provvedere ai bisogni
di nascosto quanto poteva, e talvol- di essa, tenne un sinodo. Ristaurò
ta \\ donò fino delle proprie vesti. lu cattedrale, fondò il seipinario, cui
234 eA Pi. GAP
diede eccellenti maestri , e tanta diede parecchi benefizi, e due volte
Cima si acquistò per queste ed al' degnossi di visitarlo a Capua. Era
tre sue azioni, che Clemente XI intervenuto ai conclavi d' Innocenzo

Ionominò Cardinal prete di s. Tom- XIII e di Benedetto XIll e quando ,

maso in Parione ai 29 maggio del voleva ristaurare il palazzo vescovile


i7i5, e lo ascrisse alle prime con- nel 1728, di settanta anni e tredici
gregazioni di Roma. Dopo essere di Cardinalato, morì a Capua, ed eJi-
intervenuto ai conclavi d' Innocenzo be sepoltura in quella metropolita-
e Benedetto XIII, e a quello di na, ove a memoria di lui fu eretto
Clemente XII cominciò ad infer-
, magnifico avello.
mare nel lySo di ottantotto anni, CARACCIOLO GiovAXxi Costan-
e quindici di Cardinalato. Morì a zo ,Cardinale. Giovanni Carac-
Roma , ed ebbe tomba nella catte- ciolo, nobile napoletano, ebbe culla
drale di Aversa, nella cappella del a Napoli a' 19 dicembre del 1715.
ss. Sagramento da lui fondata. Fatti regolarmente i suoi studi*, e
CARACCIOLO Nicolò, Cardinale. percorsa con lode la carriera prela-
Nicolò Caracciolo nacque a Napoli tizia, meritò di essere promosso al-

nel i658. Laureatosi in patria, si re- la cospicua carica di uditore gene-


cò a Roma, e fatto da Innocenzo XI rale della Camera apostolica. In pre-
governatore dello stato ecclesiastico, e mio delle sue doti, e del commen-
poscia anche di Perugia, si procac- devole esercizio delle cariche affi-

ciò la stima e l'amore di tutti. Quin- dategli. Clemente XIII creollo Car-
di Clemente XI, che lo vedeva do- dinal diacono di s. Cesareo ai 24
tato di somma prudenza, e di straor- settembre del 17^9; donde pas-
dinaria illibatezza di costumi, lo spedì sò all'altra diaconia di s. Eusta-
nunzio Toscana, e riu-
alla corte di chio. Quindi fu fatto prefetto della
scito accettissimo a quel principe. Io congregazione Cardinalizia della se-
promosse all'arcivescovato di Capua. gnatura di grazia, e membro di
Era generoso coi poveri, migliorò il quelle della sagra consulta, dei ve-
clero ed il popolo , fece nuove co- scovi e regolari, del concilio , del
stituzioni a mantenere tal riforma; buon governo, dell' immunità, della
e fatto vicegerente di , Roma
con rev. fabbrica di s. Pietro, di quella
illimitato potere, prese severe misure di Avignone, e della Lauretana. Da
contro la sfrontatezza delle donne, e ciò rilevasi in qual conto lo tenne-
la scandalosa licenza dei giovani. A ro i Pontefici, sotto de* quali visse.

premio di tanto zelo Clemente XI, ,Fu protettore di tutto l'Ordine


ai 1 6 dicembre del 1715, lo asso- Trinitario, di quello dei predicato-
ciò al sacro Collegio col titolò di ri, dell' accademia de' nobili eccle-
s. Martino ai Monti, e lo ascrisse siastici, delle congregazioni Urbana
alla congregazione dei vescovi e re- e di s. Ivo, di diverse arciconfra-
golari, ed a quelle dell'immunità e ternite, della città di Ascoli nella
dei Riti. Dipoi, col permesso del Pon- Marca, e di vari luoghi dello stato
tefice, fece ritorno alla sua chiesa, cui pontificio, giacche amava di fare del
rifabbricò perchè prossima a ruinare, bene a tulli. Ma
compianto per le
e cui arricchì di preziosi arredi con sue belle doti, dopo essere interve-
la somma di centomila ducati. Bene- nuto alle elezioni di Clemente XIV,
detto XIII, che gli era amico, gli e di Pio VI, morì in Roma a' 2 2
CAR CAR aS5
settembre 1780 nell'età di sessan- cui consacrollo il Pontefice. Inoltre
tacinque anni, e ventuno di Cardi- Pio VII gli conferì la carica di pre-
nalato. II cadavere di lui f\i espo- fetto delle indulgenze e sagre reli-
sto nella chiesa di s. Lorenzo in quie, e poi quella di prefetto della
Lucina, da dove privatamente fu segnatura di giustizia, e commissario
trasportato alla chiesa collegiale di apostolico per l' esecuzione del con-
s. Eustachio sua diaconia Cardina- cordato conchiuso fra la santa Sede, e
lizia, nella quale restò sepolto. il re di Napoli Ferdinando 1, nonché
CARaCCIOLODiegoInnico, Car- delegato pontificio alla circoscrizione
di/inle. Diego Innico Caracciolo pa- della diocesi del regno, al qual ef-
tiixio napoletano, de' duchi di Mar- fetto si recò a Napoli. Ma mentre
tina, feudo di sua casa, nacque in dimorava in questa città, vi mjrì
questa città della Puglia, nel regno a' 5,4 gennaio 1820, e gli vennero
delle due Sicihe, a' 18 luglio i75g. celebrati i fimeraU nella metropoli-
Dopo onorevole carriera prelatizia, fu tana, ove fu seppellito. Magnifica fu
da Pio VI fatto suo maestro di ca- la pompa delle sue esequie dappoi-
mera, ed allorquando occupato ven- ché, in considerazione dell'alto suo
ne lo stato ecclesiastico da'repubbli- grado, il Cardinal arcivescovo di
cani francesi, e quel Pontefice ve- Napoli, celebrò la solenne messa, col-
nerando a' IO febbraio 1798 ven- r assistenza di ogni ordine di per-
ne trasportato da Roma a Siena sone gran numero concorse. Vi
iti

qual prigioniero, ebbe il Caracciolo recitò eloquente elogio il p. Luigi


a compagno nell' infortunio, e nella Cassitto, delegato generale de' padri
stessa sua carrozza con l'^x gesuita predicatori nel regno, il quale pro-
Maiotti preso da quel Pontefice per vò nel porporato defunto un no-
segretario sul punto della partenza. vello esempio di quell'eroica fermez-
Il Caracciolo seguì Pio VI nella Cer- za, che la religione eminentemente
tosa di Firenze, e in Francia. Ma imprime nelle anime elette, a far co-
tolto dal fianco del Papa, in uno noscere di quanto le virtù del van-
agli altri intimi suoi famigliari, in- gelo, animate dalle celesti speranze,
sieme con essi da Briancon fu tras- e dal sublime principio della carità,
ferito a Grenoble, e soltanto dopo vincano quelle della filosofia, e del-
l'arrivo di Pio VI a Valenza nel la fredda ragione, sempre faciU a
Delfinato, permesso di rag-
gli fu cedere ai tempi, all' amore di sé
giugnerlo colà, ove poco dipoi, ai stesso, ed alle voci possenti delle
29 agosto 1799, ne raccolse gli ul- opinioni, e del proprio interesse.
timi sospiri, e ricevette l'ultima sua CARADOCO (s.), discendente da
benedizione apostolica. Esaltato al ricca ed illustre famiglia del paese
pontificato Pio VII, volle questi pre- di Galles , nacque nella contea di
miare le fatiche, i sofferti strapazzi, e Brecknock. La di lui educazione let-
l'esemplare attaccamento del Carac- teraria fu quale si conveniva alla
ciolo al suo predecessore, creandolo nobiltà del casato, e profittando in
Cardinale nel concistoro degli i 1 a- questa , si guadagnò la coumne
gosto 1800, col titolo presbiterale estimazione dei dotti insieme e dei
di s. Agostino, che poi volle ritene- grandi. Rees, ossia Reso, principe
le in commenda, quando passò a ve- dei gallesi meridionali, non appe-
scovo suburbicariu di Palestrina, a na il conobbe, che lo donò di sua
,

236 CA.R CAR


confidenza, e lo volle tra i pri- p. 102, ebbe origine dalla real fami-
mi della sua corte. Ma il Signo- glia di Polonia, ovvero da un ca-
re, che amava meglio vederlo tut- valiere della casa Caraccioli, qua-
il

to consecrato al suo servigio, per- le vedendo ordito un tradimento


mise, che il nostro santo cadesse in contro la vita di Ottone I, il Gran-
disgrazia a quel principe, e fosse al- de, coronato imperatore nell' anno
lontanato per sempre dalla corte di 936, colla propria morte salvò ge-
lui. Caradoco ammaestrato cosi a nerosamente la vita del suo sovra-
non confidare che nella protezione no. Questi al guardare distesa la vit-
del Re dei Re , il quale non è mu- tima dell'illustre cavaliere, esclamò
tabile, ne mentisce, siccome gli uo- con tenerezza O cara fé, per cui
mini, obbligossi con voto a vivei'e restò il cognome di Caraffa a que-
in perpetua continenza e a rendersi sta famiglia. Altri raccontano diver-
religioso. Si ritirò a Landulf, e ri- samente tale avvenimento. Dicono
cevuta da quel vescovo la clericale discendere questa dalla cospicua fa-
tonsura, servì Iddio per alcun tem- miglia Sismondi di Pisa, e dicono
po nella chiesa di s. Teliao , ma il che primo a portare un tal
il co-
desiderio di vivere in solitudine vie- gnome sia stato un gentiluomo pi-
maggiormente crescendo in lui, pas- sano , il quale salvò l' imperatore
sò ordinato sacerdote, nell' isola d'A- Enrico VI, succeduto nell' impero ,

ry, e quivi attese con tutto l'animo nel 1190, a suo padre Federico I
alla contemplazione delle cose cele- Barbarossa. Scagliandosi il gentiluo-
sti. Il suo ritiro fu turbato dai cor- mo fra il principe , ed un uomo
sari di Norvegia, ma il Signore ne che voleva ucciderlo, fatto bersaglio
lo protesse e campò dal pericolo. al vibrato colpo, cadde a terra. E
Obbediente al comando dell' arcive- mentre il sangue sgorgava sul pro-
scovo di Menevia passò dalla sua prio scudo, l'imperatore, ch'era pure
solitudine al monistero di s. Ismae- re di Sicilia, lo asciugò colla stessa
le nel paese di Ross , in cui dopo sua mano (
per cui formaronsi tre
una vita menata nell'esercizio delle strisci e bianche sul rosso) esclaman-
più belle virtù , e nella operazione do nel medesimo tempo Cara fé :

dei miracoli, morì il giorno decimo ni' e la vostra. Tale adunque vuoi-
terzo di aprile dell' anno 1 1
24 , a- si r origine del nome o motto di
vendo onorevole sepoltura nella chie- guerra, e degli stemmi gentilizi dei
sa di s. Davide. Sismondi, e de' Caraffa, forse per
CARADRO, o C ARADE A (Cha- due eguali avvenimenti, accaduti in
radrensis). Città vescovile in parti- persone, e in tempi diversi. Certo è,
bus della Fenicia presso il fiume che lo stemma della famiglia Caraf-
Caradro. Venne eretta questa cit- fa si compone di tre striscie bian-
tà nel quinto secolo una sede ve- che in campo rosso. In due rami
scovile, suffraganea della metropoli si divide questa famiglia cioè della
di Damasco. Ora però è vescovato Bilancia, e in Caraffa della Spina il :

titolare inpartibus pur soggetto a primo è de' duchi d'Andria, ducato,


Damasco. che dal duca di Sezze acquistò Fa-
CARAFFA oCARAFA. Famiglia brizio Caraffa conte di Ruvi, l'al-
illustre d'Italia, fiorita da molti secoli tro è de' principi di Belvedere. Tut-
in Napoli. Secondo il Novaes, t. VII, ta volta vi furono i Caraffa della
CAR CAR 237
Serra, e a questi apparteneva il Car- Amorevole Paolo IV co' suoi pa-
dinal Filippo, il primo porporato di renti tre ne creò Cardinali
,
cioè ,

tal cognome elevato alla Cardinali- Carlo suo nipote , che dichiarò so-
zia dignità nel 1378, nonché Ca- i praintendente di tutti gli affari dello

raffa conti di Matlalona, da cui ve- stato ecclesiastico ; Diomede suo con-
dremo discendere diversi Cardinali giunto, quale non ebbe influenza
il

comprensivamente a Giampietro, che nel suo pontificato; ed Alfonso suo


divenne Papa col nome di Paolo IV pronipote, che in seguito dopo la
nel I Sj'ì ; e finalmente i Caraffa disgrazia del Cardinal Carlo divenne
Trajelto F. l'Oldoino nelle Addizioni favorito intimo del prozio, per le
al Cìacconio, Filae Pontijlcum, tomo sue rare doti. A Giovanni altro suo
III. p. 823, e Biagio Altamura nel- nipote conte di Montoro , diede il

la sua Istoria genealogica della fa- ducato di Palliano, ch'era de' Colon-
miglia Caraffa, Napoli per Raillard nesi , lo fece generale delle milizie
1 69 r , splendidissima edizione che ne- dello stato Pontificio, e prefetto del-
gli atti di Lipsia si chiama slupen- le galere, coll'annua rendita di set-
di laboris opus. tantadue mila scudi , come si legge
La famiglia Caraffa, come si dis- in una lettera scritta a' 1 febbraio
se, fu assai celebre per diversi 1559 da Gabriele Salvago alla re-
Cardinali , arcivescovi , viceré di pubblica di Genova, e riportata pres-
Napoli, valorosi guerrieri , e dot- so l'Oldoino in Ciacconio, tom. Ili,
ti scienziati. Caraffello Caraffa, uno col. 838. Finalmente ad Antonio
de'primari della corte di Giovanna I Caraffa marchese di Mirabello suo
regina di Napoli, ebbe parte nel pronipote, affidò il capitanato delle
1345 nella congiura contro Andrea guardie pontificie, con una rendita
d'Ungheria suo marito, e fu nel nu- di trenta mila scudi.
mero di quelli condannati all'estre- Questo venerando Pontefice, che
mo supplizio. Antonio soprannomi- avea portato sul maggiore de' troni
nato Malizia, uno de' più abili po- la dottrina , la seventà de' costumi,
litici d' Italia, fu spedito dalla re- una esemplare domestica parsimonia,
gina NapoU Giovanna li (che
di conciliabile con un esteriore magni-
nel 14^4 successe al re Ladislao fico e quale a principe si conviene
suo fratello) al sommo Pontefice per solo decoro della suprema sua
Martino V qual suo ambasciatore. dignità, mal fu corrisposto da* suoi
Con tal qualifica conchiuse nel 1420 parenti, i quali abusarono del po-
r alleanza tra la regina e Alfon- tere , della di lui grave età , e
zo V d' Aragona. Questo ultimo della di lui benevolenza. E pri-
fu perciò adottato per erede del mieramente il nipote Cardinal Car-
trono di Napoli. Ma lungi dall' e- lo, cui era affidata la somma del-

numerare i personaggi, che figura- le cose, sebbene d'animo grande


rono in sì preclara famiglia, ci limi- e pieno d' ingegno, spiegò un carat-
teremo a descrivere le biografie dei tere dispotico, che disgustò molti.
Cardinali da essa dati al sagro Col- Giovanni , conte di Montoro , com-
legio, premettendo prima le notizie promise il Pontefice zio con Filip-
che riguardano parenti di Paolo i po II re di Spagna , e col re di
IV, principale e augusto ornamento Francia per certe galere appartenenti
di questa prosapia. a quest' ultimo , portandone couse-
,

238 CAR CAR


guenza la guerra del Papa colla procurava scusare l' incolpato , sog-
Spagna, e coi Golonnesi, il capo dei giunse; Santanienttj beatissimo pa^
quali Marc'Anlonio dovette fuggire, dre, ma bisogna che la riforma co-
venendogli confiscati beni. Quindi i minci da noi. Tacque il Pontefi-
furono giustiziati l'abbate Nanni, e ce, credendo , che con ciò si vo-
Cesare Spina sicario calabrese, incol- lesse alludere alle persone de' suoi
pati con giudiziale processo di vo- nipoti. Ma l'ultima spiata alla loro
lere uccidere il Cardinal Carlo o , rovina, fu data per opera del mini-
il Papa medesimo, per commissione stro del duca di Firenze Bongiano
della corte di Spagna. Tanto bastò Gianfiliazzi , allora quando raccontò
perchè fosse dichiarata la guerra a a Paolo IV le ingiurie ricevute dal
quel regno invitandosi la Francia
, Cardinal Carlo, fra le quali l'avergli
ad operarla in Italia. Il re Filippo li chiuso le porte in faccia , mentre
Tenne dichiarato dalla corte di Roma erasi recato da lui per trattare di
decaduto dal reame di Napoli, men- rilevanti affari, ed esporre per parte
tre il duca d'Alba viceré di esso, del proprio sovrano amare doglianze
con un esercito in unione ai Colon- contro di lui , che nella Toscana
iiesi, pose a ferro e a fuoco i din- avea posto al clero insopportabili
torni di R.oma, e minaccioso si av- imposizioni. Finalmente un pio re-
vicinò alle sue porte. Tuttavolta ligioso teatino chiamato Geremia, che
nel i557, segui la pace, che segna- godeva la fiducia del Pontefice, Io
rono in Cave il Cardinal Carlo, e illuminò appieno de' disordini, che
il duca d'Alba. i Caraffa commettevano.
Non pei'ciò i nipoti di Paolo IV Discoperta dal virtuoso e retto
cangiarono condotta , a
segno che Pontefice la riprovevole condotta
nell'entrare dell'anno i55g, comin- de' nipoti, volle detestarla in un con-
ciarono a destarsi dallo zio Pontefice cistoro che appositamenteadunò; e
gravi sospetti su di loro, e perciò no- quindi con suo decreto impose ad
tossi diminuito il primiero amo- essi che tutti colle loro famiglie, fra
re per essi. Vuoisi, che primo ad
il dodici giorni, partissero da Roma.
illuminare Paolo IV fosse il duca Li spogliò d' ogni autorità e digni-
di Guisa, dicendogU che i nipoti tà, poiché se n'erano abusati per
avevano tradito la Santa Sede col opprimere i popoli con violenti im-
provocare la guerra, e col contegno posizioni, come dice il Rinaldi al-
tenuto in si pericoloso emergente. l' anno r 559 num. 3i, e 82. Pao-
Nello stesso tempo Filippo II inca- lo IV determinò 1' esilio pel Cardi-
ricò i suoi ministri in Roma di pro- nal Carlo in Civita Lavinia, onde
curare l'abbassamento del potere nel in un giorno tal porporato lasciò
Cardinal Carlo, che impediva a Pao- nel pianto duecento servitori, come
lo IV di rimettere nella sua grazia racconta il Vittorelli in Ciacconio
Marc'Antonio Colonna. Accadde quin- t. III, col. 81 5. A Giovanni duca
di, che in una congregazione di Car- di Palliano assegnò per luogo di e-
dinali, cui Papa adunò avanti di
il silio Gallese, castello poco prima
sé a' 5 gennaio 55^ declamando
1 , da lui comprato da Giulio della
egli contro certo scandalo di un Car- Rovere; ed al figlio di questo An-
dinale, gridò Rìfonna^ Riforma. Il
: tonio marchese di Montebello o Mi-
Cardinal Pacecco, che dolcemente rabelle, prescrisse il suo marchesato
GAR CAR 239"
in Ronuìgiia per esilio A tiitli poi glie duchessa Rrianza d' Ascalona ,

fece intimare, che sarebbono incoi- eri a Martino Capece per sospetti di

si nella pena di lesa maestà, se si adulterio, i quali morendo a colpi


fossero partiti da tali luoghi. Quin- di pugnale, eransi protestati inno-
di l*aolo IV impose silenzio a quei centi.

Cai<iina]i, che volevano scusare i Pio IV deputò otto Cardinali pei*

nipoti, e proibì loro di pai largliene processare i suddetti due colleghi, e


gianmiai in favore. Levò gì' impie- il governatore di Roma monsignor
ghi a quelli, che li avevano ricevuti Federici per fare altrettanto cogli
dai nipoti, ne fece parecchi impri- altri. Durò
causa sino a' 3 mar-
la
gionare, ed abolì le imposizioni mes- zo i56i, nel qual giorno fu letto
se senza sua saputa. Tuttavolta vol- in concistoro per circa nove ore il
le appresso di se il Cardinal Alfon- processo del Cardinal Carlo. Que-
so, figlio marchese di Montcbel-
del sti fu convinto qual reo di lesa mae-
lo, perchè era di bontà provala e stà per avere ingannato V ottimo
,

(li egregia indole, come si rileva dal zio, con avvisi e consigli falsi, pre-
Tallavicino, Hist. Concil. Trìd. lib. cipuamente nella guerra di Napoli,
XIV cap. 7. eccitato quella tra la Francia e la
Partiti pei loro esili i tre nipoti, Spagna con lettere munite di false
esclamò il buon Pontefice Adesso ; sottoscrizioni , e per avere vessato
5Ì, che possiamo e dobbiamo dire persone costituite in eminenti di-
del nostro pontijicato anno primo. gnità ; ed, è perciò che nella notte
Però non andò guari, che oppresso seguente fu strangolato nella pri-
dalle fatiche, dai dispiaceri, e dal pe- gionia in Castel s. Angelo. In pari
so di ottantatre anni, morì a' 1 5 a- tempo nelle carceri di Tordinona
goslo 1 559. A torto la plebe di venne decapitato Giovanni conte di
Roma inveì contro la sua rispetta- Montoro, duca di Palliano, il quale
bilememoria, distruggendo tutti gli poco prima di morire scrisse un'e-
stemmi gentilizi, e i monumenti del- dificante lettera al di lui figlio An-
la famiglia Caraffa. Gli successe ai tonio, che si legge presso il Caccia-
26 dicembre Pio IV, Medici, di guerra, lib. II Epistolar. spiritual.
Milano, il quale supphcato dal sa- Il medesimo supplizio ebbero i no-
gro Collegio, e dal Cardinal Car- minati di lui complici, il conte d'A-
lo Caraffa perdonò a' romani X ol- lifesuo cognato, e Leonardo di Car-
traggio fatto alla memoria di Paolo dine suo cugino, i quali tutti furo-
IV, imponendo però al senato il no pon-
esposti nella vicina piazza di
dovuto risarcimento. Indi, a' 7 giugno te s. Angelo
siccome luogo desti-
,

1 56o, come descrivono il Muratori nato alla pubblica giustizia. 11 Car-


a tal anno. Annali d' Italia t. X, dinal Alfonso Caraffa dichiarato in-
e il Rinaldi all'anno i56i, fece nocente, fu multato di cento mila
imprigionare due Cardinali Carlo,
i scudi, per certi danni sollerti dalla
e Alfonso Caraffa non che Giovan-, camera.
ni conte di Montoro e duca di Pal- Ma divenuto, nel i566, Papa s.
liano, il cognato di lui conte di Pio V, ad istanza del Cardinal Dio-
Ah fé, e Leonardo di Cardine cugino, mede Caraffa, e di Antonio Caraffa,
complici questi ultimi della morte marchese di Mirabello, figlio del
data du Giovanni alla propria mo- duca di Palliano, fu uuovaiuentc ri-
,

24q CAR CAR


veduta questa famosa causa, e fatto a Napoli da nobile prosapia. Otten-
accurato esame di tutti i processi. ne a Roma l'arcidiaconato della
Venne dichiarato pertanto; che il cattedrale di Bologna; quindi a mez-
Cardinal Carlo, e il suo fratello zo del clero e del popolo, nel iSyS,
Giovanni duca di Palliano erano venne promosso al governo di quella
stati ingiustamente puniti coU'estre- chiesa; 28 settembre del
e poi, ai
mo supplizio , laonde i Caraffa su- medesimo anno 1878, Urbano VI
perstiti furono restituiti a^li antichi creollo Cardinale di s. Martino ai
onori e beni , come descrive il p. Monti. Il Pontefice, ad onorarlo mag-
Bartolomeo Carrara nella Vita di giormente, gli trasmise a Bologna
Paolo ly^ t. II, p. 609 e seg., do- il cappello Cardinalizio, cui ricevette
ve fa una minuta descrizione di da Gio. Lignano celebre giurecon-
questa tremenda giustizia. Dalla re- sulto nella chiesa di s. Domenico,
visione di detti processi si rilevò alla presenza di numeroso popolo.

che Alessandro Pallantieri procura- Nel 1379 nacquero delle sommosse


tore fiscale di essi ingannò il ze- , a Bologna, che volea esser libera;
lante Pontefice Pio IV, coli' aggra- la quale cosa come ebbe intesa l'an-
vare il processo contro il Cardinal tipapa Clemente VII, spedì subito
Caraffa, per vendicarsi della carce- ai bolognesi per guadagnarli, promet-

razione sofferta allorché quel por- tendo loro il vicariato della città,
porato comandava, essendosi servito se r avessero riconosciuto per legit-
nella compilazione di detti processi, timo Pontefice. Ma essi ricusarono
di certo Franco, uomo mordacissi- tale proposizione, dicendo che non
mo per satire e pasquinate. E seb- potevano, senza far ingiuria a Ur-
bene il avea esercitato
Pallantieri bano VI, svincolarsi dalla legittima
la cospicua carica di governatore di sua giurisdizione, dacché lui aveano
Roma dal i563 al iSGy, compre- riconosciuto a legittimo successore
so il tempo della sede vacante, per di s. Pietro. Questa risposta riuscì
ordine di s. Pio V gli fu troncato per tal modo Urbano VI,
piacevole ad
il capo nel iSji, essendo convinto che mezzo del Caraffa, donò ai
a
anco di altri delitti. Siccome la di bolognesi la contea d'Imola, e con-
avea sposato il proto-me-
lui sorella segnò a Mario Bulcano arcivescovo
dico Francesco Ginnasi, così ne ri- di Taranto e suo camerlengo le
,

porta le notizie il Marini, archia- due fortezze di Bertinoro e di Ca-


tri^ t. I, p. 427. Il Lambertini, strocaro. Mentre il Caraffa era ve-
De serv. Dei beatif. _,
lib. Ili ,
scovo, venne estratto dall'urna se-
cap. 24, § 2, n. 20 p. 2i5, rac- polcrale il capo di s. Domenico, ed
conta , che s. Pio V procede in tut- esposto alla pubblica venerazione in
to col parere del sagro Collegio; e prezioso reliquiario. Morì di pesti-
il Gabuzi, Vita di s. Pio ^ lib. V lenza a Bologna nel 1389, dopo
V, cap. 6, aggiunge che quel Pa- undici anni di Cardinalato.
pa colmò di grazie e di rendite per- CAPtAFFA Oliviero, Cardinale.
sino i famigliari e ministri di Pao- Oliviero Caraffa, nobile napoletano
lo IV, la cui memoria grandemen- dei conti di Matalona , nacque nel
te onorò. i43o. Chiarissimo non meno per
CARAFFA Filippo, Cardinale. nascita, che per perizia in legge, ot-
Filippo Caraffa della Serra nacque tenne un canonicato nella metropo-
,

CAR CAR a4L


litana di Napoli ; poi, nel 1 45^8, Pio rissima X abbazia , ritenendosi una
ne lo elesse arcivescovo; quindi ai pensione di duemila quattrocento
18 settembre del 467 Paolo II , i
, scudi da cessare con lui. Fece il Ca-
ad istanza di Ferdinando re di Na- raffa molti beni in Roma ed in Na-
poli, che tenealo carissimo, e lo vol- poli. Fondò una magnifica cappella,,
le presidente del regio consiglio ove per se
fece erigeree pei suoi ,

creollo Cardinale prete dei ss. Pie- successori maestoso mausoleo fregia-
tro e Marcellino. Ebbe varie lega- to di fini marmi, e colonne prezio-
zioni.Nel 1470 contro i turchi, co- se, al servigio della quale assegnò
me ammiraglio guidò una flotta , dieci sacerdoti, un sagrestano, e due
composta di novantotto galere, ben- chierici. Nella metropolitana stabilì
ché con esito infelice ; in quella di tredici altari , il primo a
dedicato
Napoli impose la corona reale a Bea- s. Gennaro, ove i497 venne
nel
trice figlia al re Ferdinando, e spo- riposto il corpo del santo da Mon-
sa a Mattia Corvino re di Unghe- tevergine portato a Napoli. Fondò
ria; colla sua prudenza e potere anche uno spedale pegl' infetti da
estinse la guerra, che bolliva tra peste. Era poi provveduto come ,

Sisto IV e il re Ferdinando, a mo- si disse, di ricche abbazie e benefici;


do che Alfonso figlio di lui, e duca perchè oltre la chiesa di Napoli j
di Calabria avea sfilate contro il era passato a quella di Ostia e Vel-
Papa buone truppe. Ferdinando, lo letri, ed amministrava parecchie al-
aveva assai caro e lo stimava così, tre cattedrali. Avea la protettoria
che ordinò al suo ambasciatore a dei canonici di s. Giorgio in Alga ;

Roma di non intraprender veruna quella dei frati predicatori, e dei ca-
cosa, senza l'oracolo di lui. Alessan- nonici regolari lateranensi, a' quali
dro VI volendo riformare il clero eresse in Roma il monistero accanto
stabilì una congregazione di sei Car- la chiesa di santa Maria della Pa-
dinali, a' quali presiedette il Caraf- ce , a cui lasciò la sua biblio-
fa ; quindi nel 1498 andò a Napoli teca , ed una vigna fuori della
venti anni dopoché n' era arcivesco- porta del popolo; alla chiesa poi
vo, e fu ricevuto con tale onore, donò l'organo e molte tappezzerie.
che di più non si avrebbe potuto Favorì moltissimo le chiese di s. Lo-
fare al Pontefice stesso. Poi Ales- renzo fuori delle mura, quelle di
sandro VI, ai 1 febbraio del i499> Araceli, della Minerva, di s. Giaco-
nominollo al vescovato di Chieti. mo degli spagnuoli, e di s. Pietro ia
Avea già avuto l' amministrazione Vincoli a Roma. Sempre amico ai
della chiesa di Cajazzo, e nel 149S letterati , prendeva sollecita cura di
di quella di Rimini; poscia ebbe da quei giovani ch'erano di straordinario
Giulio II il vescovato di Terracina ingegno, ma senza beni di fortuna,
nel i5o7; fu abbate commendata- i quali egli ricovrava nella propria
rio nel monistei'o di Montevergine, casa, e provvedeva di ogni maniera
cui ampliò ed accrebbe di nuovi edi- di belle ed utili istruzioni; anzi a
fìzi ; e di quello della Cava, ove nel Napoli aprì un luogo apposito a' gio-
1494» pei' istabilire disciplina rego- vani di tal maniera , alUdandoli a
lare introdusse i benedettini della celebri istitutori Giampietro Ca-
.

congregazione di s. Giustina, a' quali, raffa, che poi divenne Sommo Pon-
permettendolo il Papa, lasciò libe- tefice col nome di Paolo IV, pec
VOL. u. 16
1

54ai CAR CAR


ben lunga stagione ricovrò pres- metropolitana, al capitolo della tina-
so al nostro Porporato. Da ultimo ie avea ottenuto da Paolo III, che
dopo essere intervenuto a quattro potesse usare in coro le vesti me-
conclavi, nei quali più di una fiata desime, che usano in Roma i cano-
venne votato al sommo Pontificato, nici della basilica vaticana. Di più
nel 1 5 1 , di ottantun anno, e qua- Io stesso Papa gli avea accordato di
rantasette di Cardinalato, morì a testare fino ad ottomila scudi; e
Roma decano del sagro Collegio, e Clemente VII aveva concesso a lui
fu sepolto nella cattedrale di Napoli. e suoi eredi di nominare in perpe-
Caraffa Gianv^cenzo, Cardi- tuo dieci sacerdoti, un sagrestano e
nale. Vincenzo Caraffa, o Gianvin- due cherici a servire la cappella di
cenzo, nacque da nobile patrizio na- s. Gennaro, eretta nella metropolita-

poletano, ed era nipote del Cardinal na di Napoli dal Cardinale Oliviero


Oliviero di questo nome. Alessandro Caraffa.
AI, nel
1497 > lo elesse a vescovo Caraffa Gianpietro, Cardinale,
di Rimini, e dopo sette anni Giulio V. Paolo IV.
II lo promosse all'arcivescovato di CARAFFA Carlo, Cardinale.
Napoli rinunziato a suo favore dal- Carlo Caraffa, patrizio di Napoli, che
rOliviero. Fu al concilio latertinese vi nacque nel 1 5 1 6, nipote dei Pon-
di Giulio che lo avrebbe creato
II, tefice, da giovane era famigliare
fin
di buona voglia Cardinale per la di Pompeo Cardinal Colonna, poi
sua devozione alla Santa Sede se , di Pierluigi Farnese duca di Castro.
non si fosse gagliardamente opposto Militò nella Lombardia e nel Pie-
Ferdinando re cattolico, che teneva la monte, sotto il marchese del Vasto,
promozione dei primi nel suo regno celebre capitano; poi sotto Ottavio
come pregiudicevole ai propri inte- Farnese nelle guerre di Svevia e
ressi. Se non che morto Leone X, il Germania; ma insorta lizza tra lui
sagro Collegio Io destinò al governo ed un cavaliere spagnuolo della fa-
di Roma, quindi Clemente VII creol- miglia Manriquez, a motivo di un
lo Cardinal prete di s. Pudenziana prigioniero, ne avendo il Caraffa po-
ai 21 novembre del 1^27, mentre tuto ottener ragione, stabilì di far-
quel Pontefice era tenuto prigione sela con spada sfidando colui a
la
in Castel s. Angelo. Clemente VII, duello. Perciò venuto in Italia, Car-
nel i53o. Io destinò ad amministrare lo V, che lo seppe, lo fece fermare
la chiesa di Anglona, e nel i534 a Trento per .ni mesi ; quindi
quella diAnagni, cui lasciò nel i54i. lasciollo libero, a patto, che desi-
Di poi nel iSSy Paolo III gli conferì stesse dal suo divisamento. Conse-
la chiesa di Acerra, cui governò per guita la libertà , passò a militare
soH due anni; nel iSSg lo fece sotto le bandiere di Pietro Strozzi
vescovo di Palestrina, quindi nel- alla guerra di Siena, e diede segni
1' anno 1 54o destinollo legato a la- di prodigioso valore ;
quindi ascritto
tere di Roma ^ quando partiva ai cavalieri di Malta, e fatto bali in
per Piacenza , con istraordinarie Napoli, diede il suo nome alla ec-
amplissime facoltà. Morì a NapoU clesiastica milizia, sebbene, come di-
con fama di ottimo pastore, nell'an- ce il Graziani, lo stato clericale non
no i54i, dopo quattordici anni di si addicesse gran fatto a lui, attesa
Cardinalato, e fu sepolto nella sua la sua vita per facinora et licen-
, ,

CAR CAR 243


ùani iradiicta. Quindi lo zio di lui che deposto da tutti gli onori e be-
l*aolo IV, ai 7 giugno del 1 555 , nefici, come reo di lesa maestà, ven-
crtX)llo Cardinal diacono dei ss. Vilo ne condannato a morte, cui, pentito
e Modesto, reggente delia cancelle- de' suoi falli, incontrò nella notte del
ria, legalo di Bologna colla soprain- sei marzo i56i, di quarantacinque
tendenza a tutti gli alFari dello sta- anni e sei di Cardinalato, strangola-
to ecclesiastico. Era allora il Caraffa to nella fortezza di Castel sant'Angelo,
di trentotto anni, fornito di tutte e sepolto nella chiesa di s. Maria
quelle doti, cui V insano volgo chia- della Trasponlina. Chi bramasse più
ma virtù,segnatamente di una estre- minuta descrizione del tragico avve-
ma bramosia di signoreggiare; né nimento, legga il Carrara, tom. Il
l'appassionalo zio, specialmente nei della vita di Paolo IV p. 6o3. Se-
primordi del Pontificato, lasciava di nonchè il Pontefice s. Pio V accet-
adoperare il nipote negli affari più tò l'appellazione del marchese di
gelosi del governo ecclesiastico; il Montebello fratello al defunto Car^
perchè due volte lo sped\ legato a dinaie ne fece rivedere la causa
,

Intere ad Enrico li, re di Francia, decise solennemente che il Caraffa


che nom inolio al vescovato di Com- fu ingiustamente ed iniquamente
minges; poi collo stesso carattere ai condannato, e ne assicurò il sagro
principi cattolici. Benché alcuni col Collegio ; poi restituì la memoria di
Carrara non vogliano, che il Caralla lui, e gli eredi a tutti i beni repa-
fosse vescovo di Comminges, perchè rabili peculiari ed onorevoli ; in ap-
due Cardinali spagnuoli rappresenta- presso fece decapitare il fiscale Pal-
rono al Papa, che male gh si conveni- lantieri Alessandro perchè ingannò
va la miha, governò quella chiesa fino il Pontefice Pio IV aggravando il

alla morte. Riconciliato il re cattolico Caraffa ,


per vendicarsi del disonore
col Pontefice, chiuse la pace anche sofferto, quando era stato carceralo
tra Enrico II medesimo
ed il re per ordine del Caraffa. Da ultimo il

cattolico nelle Fiandre. Senonchè nel Pontefice s. Pio V tenute solennissime


colmo dei suoi onori, nel i ìSg, esequie alla tomba del decesso Car-
fu cacciato da R^oma da Paolo IV, dinale, annoverò al sagro Collegio
e rilegato a Civitalavinia. Ottenne Antonio Caraffa, per compensare, in
poi di recarsi a Marino , ove fra qualche parte almeno, al gravissimo
tante amarezze , r^^ l' unico con- affronto ricevuto dalla famiglia.
forto di rivedere *1<. propria madre. CARAFFA Diomede, Cardinale.
In appresso esaltato al pontifica- Diomede Caraffa, dei duchi di Ariano,
to Pio IV, venne arrestato, e rite- ove nacque nel \^<^i, era consan-
nuto in Castel sant'Angelo ai 7 giu- guineo di Paolo IV. Sì rare erano
gno del i56o; quindi deputati otto le sue doti, e tanta la perizia di
Cardinali ad esaminarne la causa ,
lui in diritto civile, e la esperienza
che duiò nove mesi, Federici Giro- nei tribunali di Roma, che Giulio
lamo vescovo di Sagona governato- Il , nel i5c e , lo promosse al vesco-
re di Roma lesse il processo in pie- vato di Ariano, ch'egli governò
no concistoro, e senza consultare il per cinquanta anni con postoral vi-
sagro Collegio per una schedula
,
gilanza. Assunto al pontificato il su(»
consegnala dal Papa al governato- [)nrente Paolo IV nel medesimo ,

re istcsso, iù scutcn/iiato il Caraffa iiuuo ed ai 20 dicembre dell aii-


244 CAR CAR
no 1 555 lo creò Cardinal prete di supiema sua confidenza, giacche di
s. Martino ai Monti. 11 Caraffa ri- giovanile non aveva che l'età e il

staurò la cattedrale di Ariano e la volto: ma sotto Pio IV, accusalo


consacrò di poi solennemente; rista- ingiustamente di aver tolte alcune
bilì r episcopio e la chiesa abbaziale cose dalla camera del defunto Pon-
di s. Andrea prossima a minare ; rese tefice, fu privato della carica, e ri-

magnifica la basilica del suo titolo, tenuto nel i56o in Castel s. An-
ed ottenne dal Pontefice, che venis- gelo , nonché multato della som-
se distinta col privilegio della qua- ma di cento mila scudi di oro,
resimale stazione. A Napoli nell' a- con divieto di uscire da Roma. Il

menissimo borgo Piaggia edificò son- sagro senato ne sborsò diecimila, e


tuoso palazzo con ameno giardino, lo stesso fecero i principi romani. Il
e fondò una cappella all'Arcangelo Pontefice ghene condonò una parte,
s. Michele in chiesa di s. Maria del e così venduti alcuni suoi beni pa-
Parto dei padri serviti nel delizioso trimoniali, potè far fronte a tale dis-
luogo detloMergellino; ed altra cap- grazia. Permettendolo poi il Ponte-
pella edificò a s. Stefano protomar- fice, affittò le rendite dell' arcivesco-
tire, di cui era divotissimo, in s. Do- vato di Napoli per nove anni ad
menico maggiore di JNapoli. Mode- Antonio Caraffa, a condizione di rice-
rato slette sempre lontano dalla cor- vere sul fatto r intero pagamento dei
te il perchè
, non ebbe parte al- frutti da decorrere, e n' ebbe quat-
le sventure dei Caro Ila, In fine, do- tordicimila scudi, con diritto di esi-
po la elezione di Pio IV, morì san- gere gli altri otto mila a sua dispo-
tamente nella casa del suo titolo a sizione. Ritornato in grazia al Pon-
Roma nel i56o, di sessantanove an- tefice Pio IV, gli permise di andare
ni, e cinque di Cardinalato, e fu se- alla sua chiesa, nel i562, ove tenne
polto nella sua titolare rimpetto al- il sinodo, pubblicato poscia dal suo
l' altare maggiore. successore Mario Caraffa nel i568.
CARAFFAAlfonso, Cardinale. Morì di malinconia, nel 565, ed ebbe 1

Alfonso Caraffa nacque a Napoli, tomba al manco lato dell' aitar mag-
nel i54o, dai marchesi di Monte- giore nella sua metropolitana. Ma
bello. Era pronipote del Pontefice s. Pio V, che molto lo amava, gli

Paolo IV che, ai i5 marzo del i55'/, eresse in quella metropolitana un


creollo Cardinale prete dei ss. Gio. magnifico avello, ponendovi un' iscri-
e Paolo, e dopo un mese lo fece zione, ch'egli stesso compose.
amministratore della metropolitana CARAFFA x^NTONio, Cardinale.
di Napoli, benché senza giurisdi- Antonio Caraffa, patrizio napoletano,
zione, e poscia, nel 1 5 09, bibliote- nacque nel i538. Esercitò l'uffizio
cario della Vaticana. Morto France- di coppiere di Paolo IV, a cui era
sco Alberici uditore della camera, il congiunto di sangue; ma sotto il
Pontefice abolì questa carica, e vi sos- Pontefice Pio IV, fu involto nelle
tituì quella di reggente, cui decorò di disgrazie dei Caraffa, e privato del
amplissime facoltà e privilegi, e nel canonicato, cui possedeva a s. Pietro
i558 la conferì al Caraffa. Viven- in Vaticano, ripatriò; poi andò a
te Paolo IV, non ebbe parte alle Padova per istudiarvi la legge, e
disgrazie dei Caraffa il nostro Al- vi riuscì molto onorevolmente; quin-
fonso, anzi il prozio ripose in lui la di si ritirò in Abruzzo fino alla morte
CAR CAR 145
di Pio TV. Assunto al ponlifìcato s. placidamente spirò a Roma nel ba-
Pio V, suo canonicato,
lo restituì al cio del Signore nel 1591, di cin-
e ai 24 i568, creollo
in«'^»'zo del quantatre anni, e ventitre di Car-
(arclinal diacono di s. Eusebio; dinalato, pianto da tutti. Fu sepolto
quindi passò nell' ordine dei preti nella chiesa di s. Silvestro nel Qui-
col titolo dei ss. Giovanni e Pao- rinale, innanzi l'aitar maggiore. Il

lo, la qual chiesa egli ornò religio- nostro porporato viene a ragione
samente di marmi e pitture. Pao- commendato dai Cardinali Osio, Sa-
lo IV avea stabilito di promuover- doleto, Valerio, e Baronio, che gli
lo al Cardinalato. Gregorio XIII dedicò, dopo Sisto V, il primo to-
nell'anno 1 585 lo fece bibliotecario mo de' suoi annali.
della Vaticana, cui accrebbe di rari CARAFFA Decio, Cardinale. De-
e preziosi codici; ebbe la proteltoria Napo-
cio Caraffa, nobile patrizio di
dei monaci Olivetani, tra'quali rista- li, nacque nel i556. Fu educato
bilì la regolar disciplina, e promosse nelle buone disciphne ed ottimi co-
i buoni studi. Perito nelle lingue stumi da Mario Caraffa arcivescovo
greca e latina, fu nominato prefetto di Napolijche lo provvide di parec-
della congregazione del concilio, e chi beni ecclesiastici, ed a cui succe-
della stabilità da Sisto V per la dette neir arcivescovato dopo il Car-
correzione della Bibbia, del brevia- dinal Gesualdo, ovvero dopo il Car-
rio, e del messale romano; emen- dinal Acquaviva, come si dirà. Dap-
dò da parecchi errori la edizion dei prima venne annoverato tra i pre-
settanta , opera delta da Baronio Iati della curia romana, e, nel 1598,

divina .,
e divinamente ispirata , e fu eletto da Clemente Vili, a cui
pubbli col lacon alcune note, coi era accettissimo , collettore aposto-
concili ecumenici greci e latini; tra- lico in Portogallo. Fu allora che
dusse dal greco in latino vari libri a Roma fu salutato arcivescovo
dei ss. Padri ; e scrisse alcune an- di Napoli, e quella metropolita-
notazioni apologetiche riguardo la na spedi a lui due canonici come
vita di Paolo IV. Sisto inoltre lo V ambasciatori a congratularsene. Se
deputò a presiedere alla canonizzazio- nonché nel giorno stabilito a subirne
ne, che destinava del b. Diego del- r esame, ammalò, e morì il Ponte-
l' Ordine dei minori. Procurò poi fice Clemente Vili; per cui restata
il Caraffa, che le ossa di s. Gian- imperfetta la elezione, Leone XI, pre-
grisostomo neglette nella basilica gato da alcuni Cardinali, conferì
valicana, venissero collocate in luo- quella chiesa all' Acquaviva e Pao- ;

go più onorevole. Nella scelta dei lo V, che pochi giorni dopo successe
domestici era guardingo, e li voleva a Leone XI, confermò tale elezione,
buoni e cristiani ; digiunava rigoro- e consacrato il Caraffa arcivescovo di
samente tre volte per settimana; Damasco, lo spedì nunzio nelle Fian-
si duramente, e tre volte
flagellava dre alla corte di Alberto arciduca di
si tormentava col cilicio; amantissi- Austria ; e l'anno seguente a quella di
mo dei poveri li sovveniva genero- Mndrid a Filippo IH, durante la qual
ffamente. Da ultimo, dopo esser inter- nunziatura, a mezzo di quel re, fu
venuto ai comizi di Gregorio XIII, creato da Paolo V Cardinal prete
Sisto V, Urbano VII, e Gregorio assente di s. Lorenzo in Paneperna
XIV, assistito da s. Andrea Avellino, ni 17 agosto del 161 i. In seguito
1^6 CAR CAR
dimesso quel titolo, passò a quello dei geva la propria carne con ogni ma-
ss. Giovanni e Paolo; e due anni niera di flagelli. Pervenuto a Roma,
dopo divenne finalmente arcivescovo Paolo V, nel i6i4, lo elesse a vi-
di Napoli, alla cui chiesa andò dopo celegato di Ferrara; poi Gregorio
imanno. In questa diocesi ristabilì la XV lo fece governatore di Fermo;
disciplina ecclesiastica, ed il buon co- quindi, 16^4, Urbano Vili lo
nel
slume Di più attese anche
del popolo. promosse alla chiesa di Tri carico, e
al materiale della chiesa, ed impiegò a nunzio di Colonia, ove condusse
seimila scudi per 1' abl)eUimento del- bene i difficilissimi impegni assunti,
la metropolitana, della sagrestia, e mantenne la ecclesiastica immunità,
del battisterio; fece fare il coro di le- specialmente nelle appellazioni, che
gno ornato di bellissimi marmi, e dai tribunali si facevano dei vescovi
di statue a mezzo busto, degli otto alla camera di Spira. Visitò la dio-
santi, che allora proteggevano Na- cesi di Liegi; riformò il monistero
poli, e vi spese quattroniila sette- di Fulda, ritornandolo a buona di-
cento ducati: quattordicimila ne im- sciplina; poi ridusse alla fede catto-
piegò pel soffitto eccellentemente la- lica il duca di Buglione, prode ca-
vorato e dipinto; seimila ne donò pitano, eretico calvinista , che a
alla sacrestia perchè dopo la sua Liegi nel collegio dei gesuiti, alla
morte si provvedesse di sagre vesti presenza del nunzio,
solennemente
e suppellettili ; fece costruire un or- abiurò agli errori dell'empia setta.
gano rimpetto all'antico; accrebbe Inoltre si adoperava con ogni studio
1 arcivescovato di nuovi edifici, tra perchè alla vedovata chiesa di Ma-
i quali di una beUissima galleria; gonza venisse dato un pastore che
ne ampliò la sala, fece pignere la soddisfacesse ai voti del Pontefice
storia di s. Pietro nel risanare, ed Uibano Vili, perlochè questi profuse
istituire in primo vescovo di Napoli tali elogi al Caraffa, che parecchi dei
s. Aspreno, e fondò poco lungi da porporati teneano di certo, che nella
Napoli a Fonseca una chiesa ad o- prossima promozione lo avrebbe
nore della ss. Annunziata cui dotò ascritto al sagro Collegio . Poi ìì

a sufficienza. Ne' tredici anni, in cui Papa desti noli o visitatore delia Ger-
resse la sua chiesa , non 1' abban- mania bassa ed alta, con illimitato
donò mai, tranne nel tempo dei due potere, ma per le guerre di allora
conclavi di Gregorio XV, ed Urba- non si potè effettuare la visita, e
no Vili, ai quali intervenne. Da ul- dopo undici anni di una nunziatura
timo amato e stimato da tutti per la più laboriosa, chiese di andare
le sue rare virtù, 1626 mori
nel alla sua chiesa, cui sommamente
in Napoli di settant'anni, dopo quin- beneficò, ristaurandola quasi dalle
dici di Cardinalato, e fu riposto nel- fondamenta. Arricchì di nobilissimi
la tomba, che nel coro della sua apparati la sagrestia; fondò un se-
chiesa aveasi preparata. minario; l'istaurò ed ampliò il pa-
CARAFFA Pierluigi, Cardinale. lazzo vescovile; edificò una dilette-
Pierluigi Caraffa derivò da una vole villa ricca di fontane a comodo
delle più cospicue famiglie napole- dei vescovi , ne comperò un' altra
tane nel i58i. Divotissimo alla ss. da uniisi alla mensa episcopale; do-
Vergine, ogni sera a nude ginocchia nò al capitolo duemila scudi ad ac-
ne recitava il rosario, e dappoi afìlig- ci esecrile le distribuzioni quotidiane,
CAR GAR 247
e dicesi che bene di spendesse a >f remmo non crearlo
svergognati di
quella cattedrale cinquantamila du- M Cardinale." Egualmente la pensa-
cati. Non mancò anche nel resto di vano di lui tutti i principi d'Europa
farla da buon pastore, migliorando cattolici ed accattolici; e Gustavo
il suo clero non meno che il popo- Adolfo re di Svezia diceva che ,

lo , e ricusò le chiese arcivescovili di avrebbe ben volentieri riposte nelle


Capua e di Urbino, offeritegli dal sue mani, come arbitro, le differen-
Pontefice. DiceGualdo, nel suo li- ze tra la propria corona e 1* impe-
bro, Scena dUiomini illustri che _, ratore. Da ultimo i suoi costumi
sebbene semplice vescovo ed assente, incorrotti che parecchi pro-
fecero
ebbe voti al sommo Pontificato. testanti odiassero meno
la vera reli-
Quand'era a Roma per visitare i gione, poiché lo chiamavano il Santo,
sagri liminiy nel congedarsi dai Car- V Angelo. Serviva di frequente negli
dinali, il Cardinal Panfili, poi Pon- spedali; frequentava le congregazio-
tefice, significò al Caraffa il suo ni pubbliche e private; digiunava
dispiacere, perchè non venisse rico- due volte per settimana, e le vigilie
nosciuto il suo merito; ma divenu- della Madonna
in pane ed acqua;
to egli Pontefice col nome d' Inno- vestiva sempre di lana; esortava i
cenzo X, dopo la promozione del suoi compagni a non perder l' inte-
nipote, tosto, applaudendovi tutta rezza dei costumi fin da giovanetti,
r Europa , creò il Caraffa Cardinal il perchè lo diceano il santo, il
prete di s. Martino, ai 6 marzo i645>; Cardinal in erbaj era piacevole,
dappoi nel i65i, lo nominò legato amabile, ma dignitoso a tale, da
a Bologna, ove poco rimase, e ne imprimere in tutti somma venera-
parti per indisposizione di salute. zione di sua persona.
A Roma ottenne la prefettura del CARAFFA Carlo Cardinale. Car-
concilio, e fu ascritto a parecchie lo Caralfa napoletano dei principi
congiegazioni ove facea ammirare, della Rocella, fratello a Gregorio Ca-
le rare doli, che lo fregiavano. raffa gran maestro di Malta, e pro-
Dopo aver usati buoni uffizi al Pon- nipote a Paolo V, nacque a Roma
tefice, a vari principi, ed a chiun- nel 161 1. Urbano Vili, nel 1639,
que poteva, dopo avere istituito una lo ascrisse ai protonotari apostolici,
prelatura col fondo di sessanta mila lo elesse Ferrara e
vice-legato di
scudi pei discendenti della famiglia Bologna, in vece del Cardinal Anto-
Caraffa, nel conclave di Papa Ales- nio Barberini, ove potè far brillare
sandro VII
terminò la sua car-; le doti egregie delle quali era foi-
riera mortale, nel i655, di settan- nito; lo promosse quindi nel i644
taquattro anni, e dieci di Cardina- al vescovato di Aversa in luogo del-
lato , e fu sepolto al destro lato lo zio Callo Caraffa, e nei trambu-
della porta maggiore nella chiesa sti 1647, man-
di Napoli avvenuti nel
del Gesù, con onorevole epitaffio. tenne sempre Aversa alla devozione
La storia della nunziatura di lui della corona. Innocenzo X, nel i653,
si pubblicò a Liegi nell'anno i634. lo deputò nunzio agli svizzeri ; ed A-
Era egli tale, che quando Innocenzo lessandro VII, nel 1664, a' veneziani,

lo promosse alla sacra poipora, disse nella qual circostanza il Pontefice


all'ambasciatore di Francia: *» è di ottenne dal senato, che venissero ri-
" tanto merito il Caraffa, che ci sa- chiuinuli i gesuiti nel doiniuiu vcut>
, ,

a48 CAR CAR


to a mezzo del Caraffa. Per la qiial Ghinea, lo suppHcò per la dispensa
cosa tutti lo attendevano Cardinale, di sposare detta giovine, che gli era
ma in quella vece passò alla nunzia- nipote. Il Papa negò tal grazia, per-
tura di Vienna, ove incontrati pa- chè la donzella 1' aveva supplicato
recchi difficili ne riuscì
affari, feli- per lettera a non concederla, per
cemenle. 11 perchè Alessandro VII avere il Caraffa più di cinquant'anni.
rimunerò il distinto merito di lui Considerando poi Innocenzo XI che
promovendolo al Cardinalato col ti- ottime erano le doti dell'ambascia-
tolo presbiterale di i4
s. Susanna ai tore, e che apparteneva all' ordine
gennaio del 664- Quindi, nel 665,
1 1 chiericale, per compensarlo della
ebbe la legazione di Bologna^ cui tenne dispiacente negativa, all'improvviso,
per sei anni con somma ed univer- e ad istanza del re di Spagna
sale soddisfazione. Sarebbe poi stato creollo Cardinale prete de' ss. Gio. e
dal Pontefice promosso all' arcivesco- Paolo ai 2 settembre del 1 686 , e
vato di Napoli; ma atterrito dall'e- neir anno seguente lo promosse al
norme peso di quella chiesa, ricusò vescovato di A versa , ove seppe ri-
l'onore, che gli si offeriva. Final- splendere come lucerna sul candel-
mente, dopo essere intervenuto ai con- liere per l'esercizio delle migliori
clavi dei due Clementi IX e X, ed virtù, segnatamente per lo zelo della
a quello d' Innocenzo XI, rassegna- religione e la compassione verso
,

ta con pensione la sua chiesa a d. dei poveri, come afferma lo stesso


Scipione suo fratello, quasi all' im- Innocenzo XI , in un breve inviato al
provviso morì a Roma nel i68o, suddetto principe della Rocella e Bu-
di sessantanove anni , e quattordi- tera, ove dice: « Le virtù del novello
ci di Cardinalato, e fu sepolto nella >y Cardinale sono tante e così emi-
chiesa del Gesù senza pompa fu- » nenti, che proviamo sommo pia-
nebre. n cere di averle esposte alla pubblica
CARAFFA Fortunato, Cardinale. >» luce, perchè altri le imitino." In-
Fortunato Caraffa nacque a Napoli nocenzo XII gli affidò la legazione
nel i63i, da cospicua prosapia. Eb- della Romagna cui rinunziò dopo
,

be per fratello il gran maestro del- un anno, poiché impedito da ma-


l'ordine gerosolimitano fi'. Gregorio lattia, per qualche tempo esercitolla
Caraffa. Per le preclari sue doti, assente. Intervenne ai conclavi di
divenne vicario generale dello zio Alessandro Vili e d' Innocenzo XII,
Simeone Caraffa arcivescovo di Mes- e morì in Napoli di morte repen-
sina, nel qual ufficio si regolò con tina, nel 1697, di sessantasei anni,
matura prudenza, e con grande at- ed undici di Cardinalato. Fu sepol-
taccamento a Carlo II re di Spa- to nella cattedrale di Aversa con
gna. Mentre il ramo dei Caraffa elogio magnifico.
della Roccella andava ad estinguer- CARAFFA PiERLUiGT, Cardinale.
si con una don/ella, il padre di lei Pierluigi Caraffa nacque a Napoli nel
Carlo principe di Butera determinò 1676, da nobilissima (amiglia. Perve-
di unirla in matrimonio al nostro nuto a Roma nel febbraio del 1699,
Fortunato. Recatosi questi a Roma divenne camerier segreto d'Innocenzo
come ambasciatore straordinario del XII, di cui era affine; poi da Clemen-
regno di Napoli, per presentare al te XI ebbe la vice-legazione di Urbi-
l'en. Innocenzo XI il tributo della no, cui per tre anni in assenza del
CAR CAR 249
presidente, governò da se. Nel 1704, venne vice legato a Ferrara per cin-
fii destinato al governo di parecchie que anni ponente della sagra con-
,

città; nel 1708 divenne chierico di sulta nunzio apostolico di Venezia,


,

camera, e maggiordomo del Cardinale segretario della sagra congregazio-


Renato Imperiali, quando quel por- ne de' vescovi e regolari , finché
porato andava legato a latere a Mi- il Pontefice Clemente XIV, a' 19
lano a Carlo VI, che ritornava dal- aprile dell' anno 1778 , lo creò
la Spagna. Fu nunzio alia corte di Cardinale prete del titolo di s. Cle-
Toscana nel 1 7 i 3 ; segretario della mente, donde passò come primo del
congregazion di Propaganda nel 1717, l'ordine presbiterale , alla chiesa di
e di quella dei vescovi e regolari s. Lorenzo in Lucina. Gli furono
nel 1724: quindi Benedetto XIII, assegnate varie congregazioni , e fu
ai 20 settembre del 1728, Io creò prelètto di quella de' vescovi e re-
Cardinale prete di s. Lorenzo in Pane- golari. Pio VI lo inviò in quali-
perna, da cui passò al vescovato di tà di legato apostolico a Ferra-
Albano, ove introdusse le maestre ra ove lungamente restò la me-
,

pie, le quali forni di comoda abitazio- moria del buon governo di lui per
ne colla spesa di tremila scudi. Di le grandi cose operatevi ad utiHtà

poi sotto Benedetto XIV, nel l'j^i^ pubblica. Ritornato in Roma, nel
ebbe vescovato di Ostia e Velie-
il 1786, si adoperò sempre ne' mag-
tri, nel quale si mostrò magnifico e giori affari della santa Sede, e sof-

generoso coi poveri, e coi luoghi pii ; frì molto nelle due invasioni fran-
per cui il pubblico di Velletri gli cesi. Pio VII nominollo visitatore a-

eresse nel palazzo della ragione un postolico dell'arcispedale di s. Spi-


elogio assai magnifico. Contribuì al- rito in Sassia, quindi gli conferì la
l' elezione di Clemente XI!, che nel cospicua carica di vice-cancelliere, e
1789 gli diede la protettola del- som mista di s. Chiesa, e perciò di-
l' Ordine camaldolese; e dopo essere venne commendatario della basilica
intervenuto all' elezione di Benedet- di s Lorenzo in Damaso. Finalmente,
to XIV, morì santamente, come vis- encomiato per le virtù che l'adornava-
se, a Roma, decano del sagro Colle- no, a' 20 settembre 8 1 8, cessò di vi- i

gio, nel 1755, di settantanove anni, e vere nella grave età di circa novan-
ventisette di Cardinalato; e fi.i sepol- tasette anni, essendo il più antico
to nella magnifica chiesa di s. An- Cardinale. Conservò fino agli estre-
drea delle Fratte, ove gli fu eretto mi della vita l' uso di tutti i senti-
un nobile avello. menti, ed una sanità perfetta in tut-
CARAFFA DI Traietto France- to il corpo. Le
sue esequie vennero
sco, Cardinale. Francesco Caraffa celebrate in Maria in Vallicella, o-
s.

della nobilissima famiglia dei duchi ve fu tumulato temporaneamente,


di nacque a Napoli a' 29
Traietto, per poi trasferirsi alla menzionata
aprile 1722. Giimto all'età d'anni basilica.
ventidue, si recò a Roma, ove pii- CARAFFA Marino, Cardinale.!),
mieramente fu da Benedetto XIV Marino Caraffa principe di Belvede-
annoverato tra i suoi camerieri se- re nacque a Napoli a' 29 gennaio
greti, quindi venne aggregato fra i 1764, e recatosi in Roma, fece i

protonotari apostolici del numero suoi studi e ricevette la sua educa-


de* partecipanti, S accessi yamente di- zione nel collegio Nazareno. Caduto
,

2^0 CAR CAR


ammalato mentre convittori suoi i CARAMITA. Città vescovile della
compagni villeggi£^vano nell'ottobre diocesi diArmenia maggiore, dipen-
jn Albano, il Pontefice Clemente dente dal primo cattolico di Escmia-
XIV, che dimorava in Castel Gan- sin, arcivescovato con due chiese
dolfo, ordinò al suo medico monsi- suffiaganee. Si sa, che il suo vescovo
gnor Adinolfì, che in uno al dotto- Serapione successe al cattolico Mei-
re del collegio prendesse cura di chisedecco I, che aveva abdicato.
Jui. Dopo una lodevole carriera Caramita non sembra diversa da
prelatizia. Pio VII lo fece suo Caramit, o Amido (Fedi) di Me-
maestio di camera, poi maggiordo- sopotamia. Caramit è sulle sponde
iTio, prefetto de' sagri palazzi apo- del Tigri, ed é lo stesso che Diar-
stolici, quindi j nel concistoro del 2 3 bekir, e dove precisamente il pa-
febbraio 1801, lo creò Cardinale triarca caldeo Simeone recatosi a
dell' ordine de' diaconi, e poi gli con- Roma, sotto Giulio III, pose la sua
feri la chiesa titolare di s. Nicola in sede. Tir essa i successori di lui ri-
carcere Tulliano. Ma trovandosi il siedettero sino al i58i, in cui pas-
ramo sua nobilissima famiglia
della sarono nel Curdistan. Tornati dipoi,
senza successione, implorò dal men- nel 1681, in Diarbekir, finalmente,
zionato Pontefice di rinunziare il nel 1827, i due patriarcati di Diar-
cjppello Cardinalizio. Nel concistoro bekir e Mossul, furono riuniti in
de' 24 agosto 1807, dopo la preco- quest'ultimo luogo, cioè in Bagdad,
iiizzazione di vari vescovi, aperta- CAR ANDINI Filippo, Cardinale.
si r aula concistoiiale, da alcuni pre- Filippo Caraudini, di nobile famiglia
lati nelle consuete forme fu fatta la modenese , nacque in Pesaro a' 6
istanza a nome del Cardinal Mari^ settembre 1729, nella qual città si

110 Caraffa di Belvedere. Pio VII ri- trovavano i genitori di lui, marche-
(jliiese parere del sagro Collegio,
il se Gianlodovico, e contessa Osanna.
e nel condiscendere alla domanda Ebbe la sua prima educazione nel
creò in di lui luogo altro Caldina- collegio, ove diede prove di talen-
]e diacono, che per altro riservò in to; ma rimasto vedovo il genitore,
petto Quindi rimanendo il principe
. e recatosi in Roma, si pose in pre-
d. Marino libero del proprio stato, latura , e copri diversi impieghi.
$i congiunse in matrimonio con d. Chiamò il figlio a Roma affinchè
Anna M. Caetani dell'Aquila di completasse i suoi studi , locchè fece
Aragona , de' duchi di Laur^nzar con buon volere, e si distinse spe-
na, per conservare in Napoli il ra^ cialmente nel diritto canonico e ci-
mo della sua antica e rispettabile vile. Non andò guari, che dal duca

famiglia. di Modena Francesco III meritò di


CABALI A, o CARALLIA. Città essere nominato ministx'o presso la
vescovile della prima Pamfilia, nel- santa Sede, donde quel duca lo pro-
l'esarcato d'Asia, eretta nel quinto mosse a consigliere di stato, nel
.secolo, e sottoposta alla metropoli tempo in cui Pio VI lo dichiarava
di Sida, che, secondo Stefano di Bi- prelato domestico, conferendogli la
Sanzio, appartiene alla Lidia. Se ne carica di luogotenente del vicariato,
fa menzione negli atti del concilio per cui il suo sovrano gli permise
di Efeso, e si conoscono tre vescovi, rimanere in Roma. In progresso di-
che vi ebbero sede. venne vicegerente, e poi luogotenente;
,,

CAR CAR 25 1
cìoll'A. C, ove si fece grande ono- di vivei^ a' 28 t^gosto 1810, ncl-
re per la sua scienza legale , e per r età d'anni ottantaqno meno otto
aver potuto in tre anni discutere giorni, e ventiquattro di Cardinala-
più di settemila cause, onde lo stes- to. Furongli fatte solenni esequie
so IMo VI volle premiarlo col cospi- nella cattedrale dal vescovo di Mo-
cuo posto di segretario della coi^- dena, ed ivi fu sepolto fuori del-
gregaziono Cardinalizia del concilio, l' altare di s. Geminiano in conni
e passati appena diciolto mesi, a' 29 epìstolaej come rilevasi dalla lapide
gennaio 1787, lo promosse alla di- posta sul cadavere, per andave al-
gnità Cardinalizia, conferendogli poi l' altare del ss. Sacramento lapide ,

il titolo diaconale di s. Eustacliio che celebra le pregevoli , e distinte


e la ragguardevole prefettura della doti di SI degno porporato.
congregazione del Buongoverno. Ta- CARATTERE (Characler). Se-
le e tanta fu l'attività, e la dili? gno spirituale indelebile impresso da
genza, con cui esercitò questo uffi- Dio neir anima d' un cristiano per
zio, che nei primi dieci anni della mezzo di ajcuni sacramenti, cioè del
carica, la rendita delie comuni dello battesimo, della cresima, e dell'ordine
stato Pontificio si aumentò di cento (Fedi), per cui non possono essere
ventimila scudi. Nelle vicende del conferiti più che una volta. Questo
J798, non andò esente dalle con- segno è impresso ad ogni persona an-
seguenze della straniera invasione corché eretica, qualora nulla sia man-
e della prigionia di Pio VI. li suc- cato di essenziale nella loro ammi-
cessore Pio VII , dalla menziona- nistrazione , nella materia e iieila

la prefettura lo trasfen a quel- forma. La realtà di questo caratte-


la del concilio, di cui era stato, co- re è provata dai testi del dottore
me dicemmo, segretario, e lo pre- delle genti san Paolo interpretati
pose a visitatore perpetuo degli uf- dalla continua tradizione dei padri,
fici de' tribunali. Appartenne ezian- e dal senso e dalla pratica della
dio alle congregazioni del s. offizio, Chiesa, e comprova ancora dalla
si

dell'esame de' vescovi, della laure- confessione medesima di tutte le


tana, delle acque, e di quella eco- antiche sette Dicono alcuni prote-
.

nomica, e fu protettore della città stanti essere il carattere un ritro-


di Pesaro, e del conservatorio del vato del Pontefice Innocenzo 111.

Carmine alle falde del Gianicolo. Ma s' ingannano a partito, poiché il

Occupata Roma nnovamente dai gian dottore s. Agostino , che fiorì


fi'ancesi, insieme allo stato ecclesia- parecchi secoli prima di lui , il co-
stico, deportato altrove Pio VII, il nobbe, come lo conobbero gli altri

nostro Cardinale dovette partire da antichi padri greci e latini , anzi


Roma a' 16 giugno 1809, per tras- r intera Chiesa, la quale nei concilii
ferirsi nel regno italico, sotto pena ecumenici propone non una fede
della confisca de' l)eni. Si trattenne nuova, ma quella precisamente, che
però a Tolentino , lusingandosi di sempre ha venerata e professata.
poter ritornare in Roma, ciocche es- CARBONARI. vSettari, ch'ebbero
sendogli stato impedito, si recò in origine nel declinar del secolo XV Ili,
Modena seno alla propria fami-
in nelle piìi aspre montagne dell'Abruz-
glia, a' 9 luglio 1810. Ivi poco di- zo, nel regno di Napoli. Così furo-
poi, per ima breve malattia cessò , no i^ppellali, perchè i^ detta pioviu-
25^ CAR CAR
eia sì fa gran quantità di carbone, te contro quelli, che avessero tradi-
e perchè molti de' primi settari eser- to la società e
1' esecuzione
, n' era
citavano quel mestiere. Si conobbe adìdata ai così detti buoni cugini.
a principal autore di tal setta certo Questa società , meno le forme
Capobianco, che diede riti, e pra- esterne e altre particolarità, avea i fini
tiche somiglianti a quelle de' Fran- medesimi delle società segrete di Fran-
chi Muratori (^Ferli), e particolari cia, le quali negli ultimi anni del

denominazioni Chiamate sono in


. passato secolo, e ne' primi del cor-
questa setta baracche le loggie e , rente, posero a soqquadro molli re-
vendite le adunanze. Conoscevansi gni e nazioni. I carbonari, che per
scambievohnenle i carbonari al toc- diversi fini erano stati accarezzati
carsi lamano , cioè segnando sulla dagl'inglesi allorché presidiavano la
palma di essa col pollice ima croce Sicilia , e dal re Gioachino Murat
e dicevano di voler vendicare l'agnel- nella sua infelice campagna del 18 15,
lo ucciso dal lupointendendo per , aveano trovato favorevoli occasioni
l'agnello il e pel lupo
Pvedentore, per radicarsi nel regno di Napoli,
il sovrano. Questo zelo, che affetta- propagarsi nello stato Pontifìcio, re-
vano per la cattolica religione, era gnandovi Pio VII , ed ordirvi una
posto in opera per guadagnare piut- congiura, nel 18 18, in Macerata, pe-
tosto la bassa gente, come in parte netrare nella Lombardia, e collegar-
sono riusciti. si in Piemonte coli' altra società se-
Nel 1809 piantarono questi settari greta denominata Adelfia , che ve-
la prima vendita in Capua , e se nuta d' oltremonti avea fatto nume-
odiavano dapprima egualmente il rosi settari, principalmente nelle rea-
proprio che i repubblicani francesi,
re, li milizie. Fu allora, che scoppiata
propagatori negli ultimi anni del de- la rivoluzione in Ispagna, istigarono
corso secolo della democrazia, in pro- i malcontenti, i quali trovavansi nelle

gresso peggiorarono nei divisamenti, truppe del re delle due Sicilie Ferdi-
ed iniziavano i proseliti nei più letali nando I, e fatta causa comune, a' !»
misteri tendenti alla distruzione del luglio 1820, si mossero contro la
governo monarchico. Un tal fine per capitale, e costrinsero il sovrano a

altro tenevano occulto alla loro clas- giurare la costituzione delle Cortes
se inferiore, e non lo partecipavano spagnuole. In Palermo la rivolta per
se non à che aveano dato
quelli , dieci giorni si abbandonò ai saccheg-
chiare prove di analoghe disposizio- gi, ed alla carneficina. Così la car-

ni. Allora venivano ammessi a tutti boneria apparecchiò i movimenti del-


i segreti della società, ed obbligati l'Adelfia nel Piemonte, i quali, scop-
al silenzio co' piìi terribili giuramen- piati a' IO marzo 1821, ebbero per
ti, sotto pena della vita dove l'aves- conseguenza, che il re Vittorio Emma-
sero menomamente violato. Trasfon- nuele abdicasse la corona, e che la
devano nei loro addetti un nuovo giunta usurpando il
rivoluzionaria
genere di fanatismo sì coli' investi- , supremo denominasse Con-
potere, si

tura de' pugnali e sì coU'infiammar- federazione italiana, e regno d'Ita-


li al tocco tragico di (juest'arma mi- lia, proclamando egualmente la co-
cidiale. La classe di tali settari, che stituzione della Spagna.
chiamavano alla vendita, avea il di- Attaccato per siffatta maniera il
ritto di pronunziare sentenza di.mor- fuoco della rivolta nelle due estre-
, ,,
.

CAR CAR 253


m\ìl\ dell'Italia, Benevento soggiac- trina di Gesù Cristo Salvator no-
que ad egual sorte, per un certo stro, che empiamente osano tal-
Seiiante, che volle intitolarsi orga- volta chiamare rettore e maestro
nizzatore {iella Carboneria. Un egual grande della loro società .... ma
moto rivoluzionario sottrasse dal soa- che dai documenti autentici 1 ile-
ve dominio della sede apostolica an- vasi, che i carbonari particolar-

che Pontecorvo, ed un movimento mente a dar piena licenza a cia-


comparve pure in Civitavecchia, che scuno di formarsi col proprio in-
per altro fu felicemente represso. In gegno, e colle sue particolari opi-
talilagrime voli circostanze i carbo- nioni una religione da seguire
nari innondarono dominii Ponti-i introducono l' indifferentismo in
fìcii di proclami in nome óeìVunio- religione, di cui non può imma-
nc palriotica per lo sialo romano, ginarsi cosa più fatale, a profana-
chiamarono sotto le insegne loro ai re, e corrompere con nefande ce-
quattro campi, che vennero designa- rimonie la passione di Gesù Cri-
ti presso Pesaro, Macerala, Spoleto sto a disprezzare i sacramenti
,

e Prosinone, e facendo i settari una della Chiesa ( a' quali mostrano


irruzione, occuparono Ripalransone, di sostituirne colla massima scel-

alzando ovunque la bandiera trico- leratezza altri inventati da se) e

lore, proclamando la costituzione i ministri stessi della religione cat-


delle Cortes promettendo mari e
,
tolica, e a rovesciare la sede apo-
monti, e dilapidando invece le pub- stolica , contro la quale ,
giacche
bliche casse, estorcendo contribuzio- in essa sta sempre il principato
ni, e liberando i detenuti nelle car- della cattedra apostolica, serbano
ceri. Accolti nondimeno dai sudditi un parziale odio, e meditano di-
pontificii con disprezzo , fu agevole segni avvelenati e perniciosi "
al vigile prelato delegato d' Ascoli Espone quivi che egualmente noci-
che era allora l' attuale uditore di vi sono a'costumi i precetti di que-
Rota monsignor Giuseppe Antonio sta setta » che impudentemente fa-
Zacchia, respingerli colle milizie del- « vorisce le voluttà più sfrenate
la Chiesa. >» insegna essere lecito uccidere quei
Essendo mira de' carbonari Io » che non avessero osservato il giu-
spargere anche il veleno delle sug- i> ramento del segreto .... e nelle
gestioni a danno della religione cat- » sedizioni eccitate, spogliare del lo-
tolica, sotto r ipocrite zelo di essa, *> ro potere i re , e gli altri impe-
e sotto l'effimero amore per la feli- M ranti, che ingiuriosamente, e spes-
cità de' popoli, il Pontefice Pio VII ai so osa chiamare tiranni ". Fi-
a premunire gì' incauti , a' 1 3 set- nalmente Pio VII, esposte nella
tembre 1821, emanò la bolla di bolla le funeste dottrine dei car-
scomunica contro i carbonari, Ec- bonari , richiamò alla memoria le
clesiani a Jesu Chrislo fundalam. censure ecclesiastiche fulminate dai
Avverte pertanto in questa il prov- Pontefici predecessori contro i Fran-
vido ed immortai che
Pontefice , chi Muratori, comandò che i fedeli
» fingono i carbonari principalmen- debbano astenersi da tale società sot-
» te una singolare osservanza, e cer- » to pena di scomunica, che da tut-
» to affettato favore per la cattolica >» ti i contravventori s' incoi rerebbc

>* religione, e pei' la persona e dot- » sul latto, e senza alcuna dichia-
i^ CAR CAR
» razione, e dalla quale iiiuno po- lenti predicatoli ; dappoi lo spedì a
** tra venire assoluto se non dal tranquillare la rivoltosa Fuliguo, che
« romano Pontefice, meno in punto perseguitava non solo il governatore
« di morte '*. Comandò inoltre sotto perpetuo della Marca Andrea Toma-
h medesima peha di scomunica la celli y ma
avea presa anche colla
se l'

denuncia a' vescovi, o ad altri cui s. Sede. Fu


conclave d' Innocenzo
al
spetti, de' colpevoli , condannò pure VII, presso al quale godeva molto
tutti i libri, e i catechismi delle set- credito, alle legazioni di Spoleto, Vi-
te, ne proibì la lettura , e he pre- terbo e Perugia, e le sostenne con
scrisse la consegna agli Ordinari, o grande onore della Chiesa e proprio;
ad altri, cui appartenga. poi quasi d'improvviso morì a R.o-
Quindi ovunque i rispettivi so- ma nel i4o5, compianto da tutti
vrani colle armi repressero questi come sostegno della Chiesa Romana,
settari sovvertitori della pubblica ed ebbe tomba nella metropolitana
quietej ed essendo successo nel 1823 di Napoli, con elegante iscrizione.
a Pio VII Papa Leone XII, mo-
il CARBONE Giovanni, Cardinale.
strò il più grande impegno colitro Giovanni Carbone, o Carlone, napo-
di loro. F. Vita di Pio VII, t. IV letano, da Panvinio e Ciacconio viene
di Pistoiesi, e principalmente Barruel, annoverato tra i porporati di Urbano
nella Storia del Giacobinismo. VI, cui egli promosse nel i384; i
CARBONEFftANCEsco, Cardinale. quali due scrittori a crederlo tale si
Francesco Carbone, o Carbonari©, appoggiano ad alcuni manoscritti
patrizio napoletano, diede il suo no- rinvenuti presso il Cardinale Trivul-
me ai cistcrciensi, e giovanetto an- zio, il primo a raccoghere materiali
cora era pio e dotto. Nel 1882, Ur- per la storia dei Cardinali, e le cio-
bano VI promosse a vescovo di
lo niche diSicilia. Credono poi, die il
Monopoli, e lo avea spedito nunzio nostro Carbone morisse prima di
a Napoli al re Ladislao contro la Urbano, poiché non si ritrova il
regina Giovanna , ove si contenne nome di lui fra gli elettori di Bo-
a maniera di soddisfare alla s. Sede. nifacio IX.Contelorio dice, che Gio-
Il perchè lo stesso Urbano lo cieò vanni Carbone non fu mai Cardinale,
Cardinal prete di s. Susanna, nel di- sibbene padre al Cardinal Francesco
cembre del i38r, poi vescovo di nome.
dello stesso
Sa[)ina, penitenziere maggiore, arci- CARBONE GuLiELMO, Cardinale.
prete della basilica lateranense, pro- Gulielmo Carbone di Napoli, fratello
tettore dell' Ordine dei minori, e del- al Cardinal Francesco dello stesso
le Clarisse, cui assoggettò alla cura nome, divenne arcidiacono di Aqui-
dei frati minori, munito del diplo- leia, e protonotario apostolico; poi
ma il ministro generale, eh' era a Bonifacio IX, nel i395, lo pro-
Mantova per presieder al capitolo mosse al vescovato di Chieti, ove
universale dell' Ordine. Per la sua fece palese quello spirito di pietà
avvedutezza e destrezza nel condur- e di zelo, che lo animava al bene
re a buon fine difficilissimi impegni, della sua greggia, e al sovvenimen-
assai caro divenne a Bonifacio IX, to dei poverelli. Quindi, nel i4ii.
che lo spedi legato apostolico in Giovanni XXIII lo creò Cardinal
varie provincie perchè scegliesse prete di santa Balbina, e nel suo
,

a predicar contro l'eiesia i più va- viaggio per Roma venne fatto pri-
,

CAR CAR 25;?


giono da Liìiidulfb Colonna, il quale drale, mentre la bassa presenta un
dopo non molto tempo lo rimi- regolare quadrato e viene da vie ,

se in liberta. Gulielmo , anziché rettilinee e da regolari edifìzi ab-


,

riseiitii*sene col Pontellce, lo scu- bellita. 11 nuovo canale vi forma un


sò, e gli ottenne il perdono, ben- comodissimo bacino, e la comuni*
ché Ughellio scriva, che il Papa sco- cazione col gran canale di Lingua-
municò Colonna, ne lo prosciolse
il doca riesce assai utile. I primi abi-
dalle censureprima ch'egli accordasse tatori di Carcassona furono volsci i

ai Carbone la libertà. Morì a Na- tectosagi, e sebbene la sua origine


poli, e fu sepolto in quella metro- non si conosca, a' tempi di Giulio
politana nella cappella della propria Cesare era già importante. L' impe-
famiglia presso il Cardinal suo fra- ratore Onorio la donò, in uno a
tello. Benché Ciacconio e Panvinio tutta la Gallia Narbonese, a' visigo-
non parlino di questo Cardinale ti, i quali nell'anno 44^ fortifica-
nulladimeno é certissima la promo- rono la città, e fabbricarono le tor-

zione di lui, dacché in un suo breve ri, che tuttora fiancheggiano le vec-
r attesta chiaramente Martino Papa chie mura, riguardate come prege-
V, secondo lo dimostra Ughellio, voli monumenti delie antiche forti-
Italia Sacra tom. VI, pag. 749.
^ ficazioni. I saraceni venuti dalla Spa-
CARBOxNEANO (da) Filippo. F. gna, nel 724, la tolsero ai visigoti,
Filippo da G arboneano. che vi avevano ti asportato i loro te-
CARCABIA. Sede vescovile della sori, e il bottino di Roma come luogo
provincia Bizacena nell' Africa occi- di sicurezza , ma però la conserva-
dentale, sotto la metropoli di Adrii- rono sino al 759, epoca in cui Pi-
melo, o Hadramituniy eretta nel IV pino // Pìccolo sottomise tutta la
secolo.Il vescovo di Carcabia Dona- Settimania, o Gozia, e la riunì alla
ziano fu alla conferenza di Carta- corona di Francia, e l'eresse in con-
gine, e l' altro rinomato vescovo tea. Nel tempo delle crociate contro
\ittoriano intervenne al concilio di gli albigesi vi fu stabilita la sagra
Cabarsusa, e poi fu deposto in quello inquisizione ; e durante le guerre di
di Bagaja. V. S. Aug. lib. Ili can- quegli eretici fu presa, ripresa e ro-
tra Creso. vinata. Agli albigesi, nel 1226, la
CARC ASSONA ( Carcassonen. ). tolse Luigi Vili, e finalmente il suo
Città con residenza vescovile nel re- antico conte Raimondo di Trinca-
gno di Francia, nella provincia di velo, nel 247, la cedette a
r s. Lui-
Linguadoca capoluogo del diparti-
, gi IX, insieme a qualunque diritto
mento dell' Aude. Carcasse é anti- sulla contea di Carcassona. Questa
ca città, da Plinio anche appellata città si rinomata per le sue
rese
P olcariun Tectosagum, ponendola fabbriche di ottimo panno, che prin-
fra quelle della provincia Narbone- cipalmente invia in America, e pegli
se , con privilegio del diritto latino scali del Levante.
di governarsi da sé medesima. Essa La sede vescovile di Carcassona fu
è vantaggiosamente situata sulle ri- eretta, secondo Com man ville, l'anno
ve dell' Aude, che la divide in alta 3'.>,o, e secondo il Manuel des dates,
e bassa. Nella prima si vede alzata nel 5o7, divenendo prima sulfraga-
una forte citladella costrutta nel , nea di Nurbona, poi di Tolosa, come lo
medio evo, e vi si trova la caite- è presela temente. La chiesa cattedrale,
^56 CAR CAR
monumento gotico del secolo XI ,
testo viaggio fu il più splendido
adorna di belli vetri colorati, è de- trionfo per sì magnanimo Pontefice,
dicata in onore dei ss. Nazaro e e per la religione. Si legge pertan-
Celso martiri. Il capitolo seguì la to nel Pistoiesi, Fìta di Pio VII,
regola di s. Agostino, e visse in co- t. III, pag. 177, che partito il Pa-
mune fino al Pontificato di Euge- pa a' 2 3 gennaio da Fontainebleau,
nio IV, quale lo secolarizzò per
il gli abitanti di Carcassona attesero
le istanze del vescovo di Carcasso- il passaggio di lui sulla strada, es-
na Gottifredo Pampadour. Compo- sendovi alla testa il vescovo, Arnal-
nevasi il capitolo di quindici cano- do Ferdinando della Porta, fatto
nici, compreso il cantore , e le tre da lui vescovo di Carcassona a' 3
dignità di diacono, arcidiacono, e settembre 1802, locchè riuscì di pa-
tesoriere, oltre parecchi prebendati; terno gradimento a Pio VII , che
ma poi fu ridotto a dieci canonici. mostrossi egualmente sensibile ad un
JVella diocesi eravi eziandio un ca- discorso pronunziato dal prefetto
pitolo a Monte Reale di quindici della città, il quale inoltre Io sup-
canonici , con tre dignità , quattro plicò a benedire la propria spada
abbazie, parecchi Ordini religiosi depostagli a' suoi piedi. Vuoisi che
d'ambo i sessi , tre ospedali , e tre il Papa sorridendo rispondesse : ma
case della misericordia, assistite dal- questo e un istrotnento di guerra,
le suore di s. Francesco de Paolis. non di pacej e che il prefetto sog-
Il vescovo, assistito da otto vicari ,
gi ungesse : io assicuro vostra San-
avea il diritto di sedere agli stati tità di non farne cattivo uso : mo-
di Linguadoca, e godeva la rendita tivo per cui il Pontefice la benedì.
di ti'entacinque mila lire, con sei CARCERE {Career). Custodia,
mila fiorini di tassa alla camera a- prigione, luogo pubblico, dove si
postolica ; più altre seicento lire da tengono serrati i rei. La parola car-
pagarsi alla regia camera dei conti. cere career, deriva a coercendo, dal-
Dall' epoca, in cui Carcassona diven- l' infrenare e contenere. Il primo
ne seggio episcopale, sino al regno carcere o prigione, di cui la sacra
di Pipino, non si Icgi^e che i ve- Scrittura abbia fatto menzione , è
scovi fossero intervenuti ai concili quella nella quale fu chiuso Giu-
gallicani, ma soltanto a quelli di seppe ingiustamente accusato dalla
Toledo, dappoiché la Setti mania, o sposa di Putifar, e nella quale tro-
Gozia, alla quale Carcassona appar- vò per compagni d' infortunio il
teneva, era soggetta prima a' goti, grande coppiere, e il grande panet-
e poi a' saraceni, che nella Spagna tiere di Faraone re d'Egitto; dal
aveano la sede del loro impero. qual carcere, in premio della sua in-
Finalmente Carcassona fu onora- nocenza. Dio collocò Giuseppe sul
ta dalla presenza di Clemente V, primo seggio dopo il possente mo-
nel i3o9, giacche avendo quel Pon- narca del medesimo paese.
tefice stabilito la sede apostolica in La necessità di punire i delitti, e
Avignone, vi si recò accompagnato di reprimere l' audacia de' primiti-
da nove Cardinali ed a' nostri gior- , vi romani costrinse Anco Marzio ,
,

ni da Pio VII nel i8i4, allorquan- che, neir anno 1 1 2 di Roma ne di-
do, dopo cinque anni di deporta- venne il quarto re, ad erigere in
zione, faceva ritorno a Pcoma. Co- questa città il primo carcere, e Ser-
,
,
.

CAR CAR a'^T»


vio Tullio, quale ascese al mede-
il rola Cellerarius avverte, che fu an-
simo trono l'anno 1 74, vi aggiunse che chiamato ^ cellarìus
col qual
il secondo. Per eguali motivi tutti nome più volte la custo-
significossi
gli altri legislatori, e capi delle na- dia, o carcere, che era nel patriar-
zioni costruirono tal luogo di pena, chio, o palazzo lateranense, il cui
che ora prese il nome dal suo fon- soprastante veniva denominato Cel-
datore, ora dall'uso cui era desti- larius.
nato ed ora dalla sua medesima
, Dai diversi passi degli storici gre-
forma. Quindi leggiamo, che il car- ci e romani si legge, che presso di
cere dai cipri dicevasi ceraunosj dai essi le carceri erano composte di
popoli di Tessaglia, Creta, ed Ate- camere più, o meno disgiunte e
ne, labyrinthus j corvus, haralhrumj spaventose sotterranee ed oscure
,

dai messinesi thesaurus^ dai siracu- particolarmente quelle pei dehn-


sani latomiaej dai lacedemoni de- quenti di gravi delitti. Talvolta i

casy dagli etiopi heliotrapeza, dai prigionieri non erano custoditi se


beozi coraXj presso i persiani le- non che in un semplice vestibolo,
ihes, nella corte del tiranno Geli- nel quale godevano la libertà di ve-
mero presso i cartaginesi, career o- dere i loro congiunti ed amici tal- :

blivionis^ malevolentiae faniim, an- volta ancora, e principalmente, se-


cori j cioè cubiti Jlcxus, nella Caria condo la natura dei delitti, essi era-
termeriOj in Cizico profiindum maris. no chiusi entro sotterranei oscuri
Il carcere costantinopolitano nel pa- e dentro fosse profonde, umide e
lazzo imperiale, si chiamava carcere infette; ed anticamente la maggior
eburnea o bronzina^ quello di Ca- parte delle esecuzioni capitali del-
ligola chiamavasi galeagra j quello l'estremo supplizio, facevano nel- si

de' ladri solca dirsi puteuSj hypo- le carceri, massime per riguardo a

geuni, barathruni, quello de' servi coloro, ch'erano condannati ad es-


vrgastulum, e qualunque carcere ge- sere strangolati, od a sorbire il ve-
nericamente diceasi dagli antichi leno.
janua carontica. Sì sa inoltre, che nei tempi an-
In quanto al custode delle carce- tichi i rei di piccole colpe non sem-
ri, si legge pressoPaolo Diacono pre erano tenuti nelle carceri ma ,

nella vita di Foca imperatore ne- , talora, mediante sicurtà o cauzione


gli atti di s. Cipriano e nel codice d'alcuno, si permise che l'avessero
Teodosiano, che chiamavasi col vo- nelle proprie abitazioni coli' astenersi
cabolo strator, ma il Macri avverte, dall' uscirne ; e talora si tennero se-
che deve piuttosto leggere slator.
si questrati, e guardati in luoghi par-
Trovo poi in una leggenda presso ticolari, meno incomodi delle carce-
il Surio, tom. I julii. Bull. p. 3o3 ri. Così fu permesso a s. Paolo di
negh atti de' ss. Processo e Marti- abitareuna casa presso la prigione,
ni ano, che custodirono nel carcere come sì ha da s. Luca capo 28
Mamertino i ss. apostoli Pietro e Leggesi anche in s. Girolamo, che le
Paolo Erant autcm iisdeni b. b. a-
; persone ragguardevoli solevano con-
postolis custodìendis deputali milites fidarsi alla custodia de* magistrati,
multi, inter rpios erant duo magi- e senatori. Non così i tiranni di Si-
siriani melloprincipes Processus et cilia, che fecero custodire i rei nel-

Ahwtinianus. Ed il Macii alla pa- le latomie, cioè né' luoghi ove si

vor. IX. »7
,

a58 CAR CAIl


cavavano e tagliavano le pietre pe- tori un C. Ma delle Carceri degli
gli edifìcii : tiUtavolta alcuni credet- antichìj e del modo di tormentare
tero le latomie j, o lapidtcinae , es- in esse i rei^ V. il p. Menocchio
sei'e vere carceri scavate nella pie- nelle sue Stuore, tora. Ili, pag. 349,
tra, o nelle roccie, oppure vaste capo VII.
cave, le cui aperture chiudevansi Le carceri non solo servirono agli
diligentemente. Secondo l' uso e le ecclesiastici ( V, Carcere degli Ec-
leggi de' romani, i carcerati nel gior- clesiastici
)
per salutare correzione
no godevano un poco di libertà e punizione delle loro mancanze ;
ma nella notte si custodivano con ma altresì furono luoghi da loro
doppie guardie: gli uomini erano illustrati, fino dal principio della
separati dalle donne, ed a quei, che Chiesa, con eminenti virtù, pazienza
non avevano con che sostenersi, si e rassegnazione in sofferiie, ad esem-
distribuivano alcune oncie di pane. Al- pio e per amore di Gesù Cristo,
cuni erano legati con ceppi e ca- persecuzioni e tormenti. Anzi sono
tene, le quali anticamente chiama- innumerabili i santi , e i martiri,
vansi nervi, giacche i nervi furono che vi lasciarono la vita, onde tal-
prima usati per legare le persone ; volta furono tali carceri cangiate in
e quando un carcerato veniva tro- chiese , come sono in Roma la
vato innocente, per dimostrare ch'e- chiesa di s. Pietro in carcere, chia-
gli non era colpevole, non si scio- mata volgarmente di s. Giuseppe
glievano i legami, con cui era stato de' falegnami, perchè sopra vi fu
avvinto, ma si tagliavano. edificata la chiesa di tal santo, ove
Vari poi furono i modi atroci, stettero carcerati i principi degli apo-
co' quali obbligavansi i detenuti a stoli, secondo che in appresso si dirà.
confessare i piopri delitti, o a fare Siccome in detta città il levita san
importanti manifestazioni ; torture Lorenzo fu carcerato in casa d' Ip-
che furono abolite negli ultimi tem- polito cavaliere romano, essendo
pi. Altri per condanna venivano ri- questi convertito dal santo alla fède,
legati in luoghi insalubri , altri a egli fece scaturire in detto luogo un
cavare i metalli. Ed a tali castighi fonte prodigioso, e quindi tal car-
nelle pei*secuzioni de' primi secoli cere fu ridotto in una chiesa , cui
della Chiesa soggiacquero i cristiani, fu dato il nome di s. Lorenzo in
onde sappiamo che il Pontefice san fonte, presso la via Urbana alle
Sotero del 175, secondo il pio co- radici dell' Esquilino ; la qual chiesa
stume de' suoi predecessori , usato ultimamente fu restaurata.
.sino dalla nascente Chiesa, spediva Non sia discaro, che qui si riporti
copiosi soccorsi ai bisognosi di remo- qualche fatto principale sulle prigio-
tissimi luoghi, massime a quelli, che nie e carcerazioni, cui soggiacquero
nelle persecuzioni erano condannati tanti Sommi Pontefici per confessare
per la fede a scavare i metalli , o la fede, per opporsi con petto sacer-
a lontano esilio dalle loro patrie. dotale ai funesti scismi ed eresie, e
E perciò si facevano anche delle per difendere con fortezza d' animo
collette dagli altri cristiani. Inoltre i diritti della Chiesa.
ai cavatori de' metalli , con ferro Abbiamo pertanto dagli Atti apo-
ardente, per infamia era impresso yil, 47> c^^e s. Pietro, il
stolici, e.

in fronte un M, come ai calunnia- primo de' rooaani Pontefici, fu da


,

CAR CAR !259


Erode Agrippa, nemico della nascente Giov. Battista Montani milanese
Chiesa cristiana, latto porre in cai'- quella che presentemente esiste. Di
cere in Gerusalemme, donde fu questo carcere eruditamente scrisse
liberato da un angelo; e in Roma Francesco Cancellieri nelle sue No-
per r ira di JVerone contro i novelli tizie del Carcere Tulliano detto poi
seguaci del vangelo, venne gettato, Mamertino ec. Roma 1788. Dice
nel carcere Mamerlino, o Tulliano, egli, che poi furono custoditi nella
alle radici del Campidoglio , ove stessa prigione in diversi tempi i
ancor oggi si conserva un fonte ss. martiri Palmasio console, Sisto
d'acqua , che prodigiosamente sgor- II Pontefice del 260 , Felicissimo
gò da un sasso, allorquando volle ed Agapito diaconi, Lorenzo archi-
ivi battezzare i due carcerieri santi levita, Eusebio prete, Marcello dia-
Processo e Martiniano, con altri cono e compagni, Crisanto e Daria
quarantasette individui, i quali tutti conjugi, s. Lucia vedova, Geminia-
subirono glorioso martirio. In questo no, Abbondio prete, Abondanzio e
carcere il santo Pontefice stette le- Sisinio diaconi Ciriaco, Largo, Sma-
,

gato per nove mesi con ima catena, ragdo e Crescenziano riportando ,

che poi essendo stata collocata nella le diverse opinioni degli autori, se
chiesa di s. Pietro in Viiiculis col- nel medesimo carcere sieao stali
r altra, con cui fu avvinto in Geru- rinchiusi i ss. Ignazio, Teoforo, e i

salemme, miracolosamente le due Pontefici Alessandro I, creato l'anno


catene si riunirono, come si potrà 121, e Stefano I, eletto nel aSy,
vedere all' articolo Catene, Questo non che s. Martina.
carcere racchiuse anche l'altro apo- Quasi tutti i Pontefici de' primi
stolo s. Paolo, ove arabidue sofleri- secoli della Chiesa furono innanzi il
rono infiniti disagi, finche Nerone loro martirio posti in orride carceri.
inviperitosi viemmaggiormente con- Cessate poi le persecuzioni contro ì

tro di loro, dopo averli fatti battere cristiani , nel IV Papi di


secolo, i

a due colonne, ne ordinò il marti- quando in quando soggiacquero a


rio. Oltre la menzionata fonte, in quelle per aftiontare le eresie, e per
detto carcere si conserva alla vene- sostenere illibato il dogma, e la pu-
razione de' fedeli la colonna, ove rità della fede, aggiungendosi spesso
stette legato s. Pietro, e la pietra per essi alla prigionia anche la morte.
cui lasciò impressa la propria im- Egualmente ne' funesti scismi susci-
magine nel violento urto col capo, tati dagli ambiziosi ed indegni ec-
a cui lo spinse un soldato mentre clesiastici, e nelle guerre delle fazio-
scendeva per le scale della prigione. ni ne' bassi tempi , le cui barbarie
Quindi dai cristiani de' primi tempi giunsero al sommo, andarono sog-
fu ridotto il carcere in oratorio, e getti a simili patimenti. Fu pertanto
dal Pontefice s. Silvestro, eletto nel s. Giovanni I, per oixiine del re
3i4, venne consacrato, e dedicato Teodorico fautore degli ariani (pei
al medesimo principe degli apostoli. quali nel 356 fu esiliato Papa san
Nel iSSg, avendo l* arcìconfrater- Liberio da Costanzo imperatore )
nita di s. Giuseppe de falegnami messo in una prigione, e cacciato
( Vedi ) acquÌ!>taloT oratorio vi , in esilio l'anno 526. S. Leone HI,
fal)bricò sopra una chiesa di legno, nel 799, hi cacciato in carcere da
e poi nel 1 598, con architettura di Pasquale e Campolo, che ne vote-
^

iGo CAR CAR


vano usurpare la dignità, cavando- polo per sì orrendo attentato, corse
gli in carcere gli occhi e la lingua, alla casa di Quinzio, l'atterrò, e
che però nel medesimo giorno gli mise in libertà il Pontefice, il quale
vennero restituiti per intercessione s'interpose per l'assassino, affinchè
de' ss. apostoli Pietro e Paolo. Gio- non fosse fatto a pezzi. Quindi per
vanni Vili fu posto in carcere da le stesse vertenze Enrico V, nel
Lamberto conte di Spoleto, e da IMI, fece prigione Pasquale II,
Adalberto marchese di Toscana nel- obbligandolo a concedergli le inve-
rSyS, perchè da lui condannati quah stiture, concessione,che poi rivocò,
predatori delle città appartenenti siccome estorta con violenza; ed
alla Chiesa romana. Una fazione, appena nel 1 1 1 8 fu eletto in suo
neir 897, mise in carcere, ed ivi successore Gelasio II , Cencio Fran-
strangolò Stefano VII. Nel 908, gipane, seguace delle parti imperia-
Leone V, e Cristoforo morirono li , sacrilegamente trasse in sua casa
eziandio in carcere, il primo accuo- il Papa, e ve lo tenne prigione,
rato per vedersi dal secondo spoglia- finché il prefetto di Roma, ed altri

to del pontificato, e Cristoforo per lo obbligarono a lasciarlo. S. Cele-


esservi stato confinato da Sergio III stino V, dopo aver rinunziato il

in punizione del misfatto. Fra le altre pontificato, fu per cautela della sua
barbarie dello stesso secolo si racconta gran semplicità posto in un carcere
928, ebbe in pri-
la morte, che, nel nel castellodi Fumone, ove morì
gione Giovanni X, per opera della nel 1296. In Anagni , nel i3o3,
possente Marrozia, che altrettanto Nogaret, e Sciarra Colonna, dopo
poi fece nel 986 con Giovanni XI. aver oltraggiato Bonifacio Vili, mi-
Nello scisma dell' antipapa Leone nacciarono di condurlo prigione in
VIII fu deposto, nel 964, il legit- Francia. Nel famoso scisma, in cui
timo Benedetto V, che Ottone I ad un tempo venivano riconosciuti
consegnò in Germania alla custodia per pontefici Gregorio XII e Gio- ,

dell'arcivescovo di Amburgo. Nell'an- vanni XXIII, oltre l'antipapa Be-


no 974 > l'antipapa Bonifacio VII nedetto XIII, questi nel concilio di
fece strangolare nelle carceri di Ca- Costanza fu scomunicato, il primo
stel s. Angelo Benedetto VI, e poi rinunziò, e Giovanni XXIII essendo
nell'anno 985 nella medesima carcere fuggito, nel i^i5, fu preso, e man-
anche Giovanni XIV, che vi mori dato prigione ad Eidelberga, indi
di fame, o di veleno. S. Leone IX fu a Monaco, ove stette per quattro
imprigionato in Benevento dai nor- anni custodito in carcere da alcuni
manni, nel io53, ma venne trattato tedeschi, senza che fra loro s'inten-
co'più alti riguardi. Nella grave ver- dessero, finché scappò nel 14^9 per
tenza delle Investiture ecclesiastiche gettarsi a' piedi del legittimo Mar-
che divise il sacerdozio dall' impero tino V, il quale lo creò decano del
per più di quarant'anni, il romano sagro Collegio. Il Pontefice Clemente
Quinzio partigiano di Enrico IV VII, quando l'esercito di Borbone,
imperatore, mentre s. Gregorio VII nel i52 7, si recò a Roma, rifu-
celebrava messa nella basilica libe- giossi in Castel s. Angelo in cui
riana, nella notte di Natale, ferì stette assediatoper sette mesi, fin-
gravemente Papa, e lo arrestò
il ché costretto ad arrendersi a duris-
come un ladro. Ma sdegnato il po- sime condizioni, ciò non pertanto
,

CAR CAR 261


venendo riguardato qual prigioniero, titolo dell' opera pregievolissima di
evase e fuggi in Orvieto. Finalmente Howard The state of the prì-
è:
sono poi troppo note le prigionie, sons in England ond Wales, with
e i trattamenti da ultimo gloriosa- preliminary chservations , and an ac-
mente sopportati in difesa dei diritti count ofsonie forcing prisons and
della Chiesa, dagl'immortali sommi hospitalsy London 1792. Sulle car-
PonteficiPio VI, Bruschi, e Pio ceri antiche e moderne sono a con-
VII, Chìaramontij ambedue di Ce- sultarsi, Jos. Laurentii, Varia sacra
sena. Gentìliiim e. XVL in t. VII Anti- :

Delle carceri orribili parlano tut- quit. Graec. Gronovii p. 212, et in


te le storie del medio evo, singo- ejus Philomathia, Vicentiae 1 63 1
larmente della Germania, della Fran- et Lugdunii i666, et in ejus disqui-
cia, dell'Italia. S'immaginarono gab- sitione de tormentis in eadem Phi-
bie di ferro, nelle quali chiudevan- lomathia, et in t. VI Ant. Graec.
si persone, e talvolta vi si lasciava- Gronovii pag. 8690; Zenodorus in
no morire di freddo e di fame. La Collectaneisj Erasmus Adagior. Chil.
carità cristiana, e l' incivilimento eu- 2. Cent. I cap. 96 ; Antonius Bom-
ropeo soppressero tutte le pene cru- bardinus De Carceribus veterum. Pa-
deli,e generalmente si pensò, ad e- la vii 1 7 1 3 ; D. Carlo Ilarione Pe-
sempio de' sovrani Pontefici, a mi^ titti. Della condizione attuale delle

gliorare lo stato delle prigioni, preci- carceri, e del sistema di migliorar'


puamente di quelle destinate a tene- le, Torino 1 840 ; Scanarola, De vi-

re rinchiusi individui, di cui fosse sitatione carceratorum , libri tres ,


dubbia la reità, o l'innocenza. In Romae typis R. C. Apostolicae 1 655,
Francia da lungo tempo l'ammini- indi ristampato nel 1676; Charles
strazione pubblica si occupò del mi- Lucas, De la reforme des prisons
glioramento de'luoghi di detenzione, ou de la theorie de V empresonnemeni
cioè nel regno di Luigi XVI dopo Paris i836; L. M. Moreau Cristo-
il 1780, onde in progresso, e nel phe. De la reforme des prisons en
1819 in Parigi s' istituì una società France, Paris i838. Il medesimo,
per recare alle prigioni que' miglio- de V état actuel, et de la reforme
ramenti, che richiedono la religione, des prisons enAngleterre, Paris
1 838,

la morale, la giustizia e l'umanità. Duepetiaux, Des progres et de V è-


A questa furono dirette le sollecitu- tat actuel de la reforme peniten-
dini, gli studi, e le ricerche del be- tiaire, Bruxelles i837;Grellet Vam-
nemerito inglese Howard, per por- my Manuel des prisons, e Volpi-
gere sollievo a' carcerati, al quale cella, Dell'ordinamento delle pri-
oggetto intraprese lunghi viaggi per gioni, Napoli 1837. In Germania è
r Europa, visitando colla massima benemerito di questi studi il signor
dihgenza le case di forza, ed altri Julius, che ha stampato vari scritti
luoghi di detenzione, e tornato ìi\ su tale materia.
Inghilterra pubbhcò un'opera vera- CARCERI Ecclesiastiche. La Cliie-
mente classica sulle prigioni, la qua- sa ebbe pure le sue prigioni non solo
le in generale produsse ottimi ef- per punire gli ecclesiastici colpevoli,
fetti, essendosi provveduto tanto al- ma anche per somministrar loro i
la salubrità delle carceri, che al mi- mezzi di fare penitenza. Tale ap-
glior trattamento de' prigionieri. 11 punto era Io scopo di quelle ox\xi&*
,

^^^ CAR CAR


ri tanto conosciute nelle antìclie co- colo XIV dair arcivescovo di Can-
stituzioni ecclesiastiche sotto il no- torbery, ed altri prelati del parla-
me di Decania^ di cui dice il Ma- mento d' Inghilterra sulle prigioni
cri : Executor autem litìum consti- chericali , col regolamento pei de-
tìitns in decanicis ccclesìarum rc" liquenti carcerati.
cludalur, poenas lui-
conìpetenles Anticamente, e ne' bassi tempi an-
turus. Julian.7 3. Questa
constit. cora i monisteri avevano prigioni
Decania, o carcere ecclesiastica, da e sovente vi si punirono con rigore
molti autori fu confusa col Diaco- i religiosi delinquenti. Questi estre-
nium, il quale era in vece la sa- mi furono disapprovati da Carlo
grestia , ovvero il luogo contiguo Magno nei Capitolari, repressi da al-
alla chiesa , ove il vescovo rice- cuni sovrani, e condannati da pa-
veva i pellegrini. V. Cancellieri recchi concili. Ciò nonostante vi fu-
nel tomo I De secretariìs eiJmicO' rono, secondo alcuni, per lungo tem-
rum, et christianorum in par. IV. po in diversi monisteri e conventi,
Synlagmatis, cap. VII, de Deca- prigioni religiose, chiamate Vade in
ìlio, et Decanicìo p. 579. Lo stes- pace, ed anche Gerusalemme j e
so Macri dice, che cliiamossi Cate- quando i congiunti domandavano di
chumenum quel luogo destinato in vedere quel religioso, che avea me-
chiesa pei catecumeni ; e soggiunge, ritato la detenzione, i superiori ri-

che questo medesimo vocabolo si- spondevano averlo spedito in Terra


gnificò presso i patriarchi di Co- Santa.
stantinopoli quel luogo, in cui si ca- Non si deve però qui tacere, che
stigavano i chierici, ed altri eccle- tali carceri claustrali, colle circostan-
siastici discoli, indiscipHnatì, e di non ze riferite da vari autori, vengono
lodevoli costumi. dai più assennati ritenute per inven-
Sommo Pontefice s. Eugenio
Il zioni, per rendere odiosi gli Ordi-
I, romano, elevato alla cattedra a- ni regolari. Sulle carceri usate dal-
postolica neir anno 654, ordinò, la Chiesa, si può consultare la pri-
che i vescovi avessero delle carceri, ma parte dell' opera del citato An-
in cui dovessero castigare i delitti tonio Bombardini, intitolata : De car-
degli ecclesiastici; e poscia il conci- cere et antiquo ejus, ec, pp. Ma-
i

,Iio di Vernevil suU' Oise, celebrato billon e Ruinart, l'abbate Fieury,


nel mese di dicembre dell' 844} o^'" e menzionati Capitolari di Carlo
i

dinò, che i monaci apostati sareb- Magno, presso il Baluzio nel t. II.
bono Vi pre-
custoditi in prigione. Nel r35i, l'arcivescovo di Tolosa
Ebroino vescovo di Poiliers,
siedette Stefano Aldebrando, si querelò con
con Vemilone di Sens, che pregaro- Oiovanni li re di Francia sull'ec-
no Carlo, il Calvo, ad inviar com- cessivo rigore delle prigioni mona-
missari per le provincie, a repri- stiche, laonde quel monarca emanò
mere i chierici, e i monaci vaga- un ordine per alleggerire la pena ai
bondi, che disprezzavano la discipli- prigionieri, massime del carcere chia-
na ecclesiastica, e li facesse punire mato Vade in pace. V. il citato
secondo i sacri canoni colla prigio- Bercastel, t. XVI.
ne ed altre penitenze. Il Bercastel Nella vita di Stefano III, presso
Storia del Cristianesimo t. XVI Anastasio bibliotecario, si parla del
riporta le provvidenze prese nel se- carcere, il quale stava nel sacro pa-
, ,

CAR CAR 263


lazzo, o patriarchio lateranense, sotto formarsi del tenore di vita dei de-
la custodia di un ufllziale detto il tenuti neir ergastolo, per mezzo del-
Ctllarius. mentovato Cancellieri
11 l' elemosiniere , e in altri modi li

lìeila citata opera De secretariis, ol- beneficò, e stabilì di prendere prov-


tre quanto si disse de Dccanicis videnza sulla loro condizione. Ed è
et DecanìcOj ec., indi alla pag. 584 perciò, che a' 26 settembre me-
del
ti*atta delle carceri, che vi tennero i desimo anno, avendo emanato la
tempo
canonici regolari, fino al di lettera apostolica quibus gnbernio et
Eugenio IV, come tuttora può os- directioni consulitar donius poeiii-
servarsi nelle stanze della prebenda tentiae et correctionis in cìvìtate Cor-
di uno de' benefiziati della basilica Iteti, che incomincia. In tanta pro^
lateranense, ove il medesimo Can- fedo viliorimi corruptela, con essa
cellieri pose relativa iscrizione, che riordinò le antiche discipline e nor-
si legge nel suo Cenotaphium Leon, me ,richiamò in pieno vigore
le

^ntonelli Card. pag. ^i. affidandone l' esecuzione al vescovo


E poi noto, che nello stato Pon- prò tempore di Corneto e Monte-
tificio le benefiche cure di Urba- fiascone, sotto la cui immediata di-
no Vili diedero origine alla lo- rezione pose la pia casa di peniten-
devole istituzione della Pia casa za, rimanendo a monsignor decano
di penitènza di Corneto , chiamata de' chierici dicamera l'amministra-
volgarmente l' ergastolo ,
per sepa- zione economica della pia casa, col
rare dalla vile ciurma delle galere, titolo di prefetto di essa.
ed altre prigioni gli ecclesiastici , i Ed è perciò, che i rispettivi ve-
quali si erano resi delinquenti. Quin- scovi adottarono dt tempo in tem-
di il Papa Benedetto XIII , come po le savie disposizioni, richieste dai
quello che nutriva grande rispetto relativi bisogni, secondo le Pontifi-
pei sacerdoti, afìfinchè i rei di gravi cie prescrizioni , e fra gli altri il

delitti condannati dalla sacra inqui- Cardinal Bonaventura Gazzola, col-


sizione, o altro tribunale ecclesiasti- r approvazione di Leone XII , nel
co, non fossero amalgamati nelle 1828, pubblicò colle stampe i i?e-
galere, rimise in vigore le disposi- golamenti disciplinari per questa pri*
zioni di Urbano Vili, e fece fab- gione ecclesiastica , aflinchè proce-
bricare nella città di Corneto , nel desse con ordine tanto quello, ch«
1728, una carcere detta V ergasto- spettava al ministero, quanto ciò,
lo , nella quale sarebbero rinchiusi che era
ingiunto agli ecclesiastici
i delinquenti ecclesiastici , e i reli- detenuti regolamenti che, nel i833,
;

giosi, senza che per T avvenire do- furono rinnovati, con giunte e mo-
vessero soggiacere a più gravi pe- dificazioni a norma delle attuali cir-

ne , fuori di questa prigione. Fino costanze pel pih esatto regolar an-
dalmedesimo Urbano Vili vennero damento di tal casa di penitenza-,
buon anda-
stabilite delle regole pel dall' altro zelante vescovo Cardinal
mento di tal luogo di reclusione; ma Giuseppe Maria Velzi, che pure li fe-
siccome le circostanze de' tempi o va- ce slampare, f^. .To. Georgio Simon,
riarono le fissate discipline, o le al- Ergastcria disciplinaria, Jeux 1678-
terarono, o le indelx)lirono, così es- CARCERI DI Roma. 11 summeii-
sendosi Clemente XIII, nel maggio tovato carcere Mamertino o Tullia-
1762, recato a Corneto, volle in- no, il pili antico di Roma, fu cdi-
,
,

264 'CA.Il CAB


iicato da Anco
Marzio , dal quale, Il Carcere decemvirale fu edifi-

o dal contiguo vico marforio (allo- cato area del foro Olitorio, ver-
nell'

ra mamerlino ) prese il nome né , so l'anno di Roma 3o3, o 3o5, dal


manca chi Io crede così denomina- decemviro Appio Claudio, e perciò
to dal foro e tempio di Marte, che fu detto ancora Carcere di Claudio.
gli era poco Essendo poi
distante. Destinato era per la plebe pe' de- ,

stato ingrandito da Servio Tullio bitori e pe' rei de' minori delitti.
,

si disse Tulliano. Questa prigione In esso accadde il celebre caso, se-


costruita di grossi marmi di tufo condo alcuni, di una madre, e, secon-
o peperino uniti insieme senza cal- do altri, di un padre chiamato Ci-
ce, si compone di due piani. Ven- mone, condannato a morire di fame,
tidue anni avanti l'era volgare fu e che fu alimentato industriosamen-
restaurata nell'impero di Augusto, te dalla figlia col proprio latte, affin-
per opera dei consoli Cajo Vibio chè non morisse d' inedia. Per que-
Rufino, e Marco Cocceio iVerva, co- sto singoiar atto di amor filiale, che
me si legge da ir iscrizione nella fron- viene conosciuto sotto il nome di
te, che sovrasta l'accesso del carce- carità romana, fu conceduta al vec-
re. In questa tetra prigione si rin- chio delinquente la vita, e dai con-
chiudevano quelli, ch'erano condan- soli C. Quinzio e M. Attilio, sulla
nati all'estremo supplizio, e molti carcere fu eretto un tempio alla Pie-
Tennero in essa uccisi , venendo tà , innalzando avanti ad esso una
quindi i corpi ignudi de' rei gettati colonna chiamata Laitarìa^ ove espo-
al di fuori sui gradi di alcune sca- nevansi i bambini spuri, per far tix)-
le, le quali gULudavano il Campi- var loro le nutrici. Evvi chi opina,
doglio, affine di atterrire il popolo, che sulla prigione esistesse il tempio
che si nel foro. Queste
tratteneva dedicato alla Pietà, e che fosse rie-
scale univano allo stesso Campi-
si menzionato straordinario
dificato pel
doglio, con una specie di ponte, e avvenimento. In progresso di tempo
si chiamarono gemonie j forse dai rovinato il tempio e il carcere, so-

gemiti del vicino carcere, e perciò pra questo fu fabbricata la chiesa


dette anco gemitorìe. In questa car- collegiata di s. Nicola in Carcere,
cere fu gittato il re di Numidia che è pure diaconia Cardinalizia, al-
Giugurta, e vi fu fatto morire di la quale essendo state dipoi soggette
fame; vi furono strangolati Lentu- tutte le carceri della città, per lun-
lo, Cetego, Statilio, Gabinio, e Ge- ghissimo tempo, godè il privilegio
pario per comando di Cicerone, della liberazione d' un carcerato nel
quai complici della congiura di Ca- dì della festa di s. Nicola.
tilina ; per ordine di Tiberio vi fu Le altre più antiche carceri di
ucciso Sejano, e poi Gioras, figlio Roma sono quelle di Campidoglio
di Simone capo degli ebrei fatto (Vedi), particolarmente pei debitori,
prigioniero da Tito, e tanti altri e massime di Castel s. Angelo (Vedi)^
incontrarono la medesima sorte . che fu chiamato carcere di Teodo-
Per quanto poi concerne la tradi- rico.
zione cristiana, per conto di quelli, Le carceri del Campidoglio dipen-
che stettero in tal carcere, si fece denti dal senatore di Roma, che so-
da noi menzione più sopra all' ar- no le più antiche fra le attuali pri-
ticolo Carcere. gioni di Roma, di tempo in tempo,
CAR CAR 26 >
secondo i varii bisogni, sono state solidi ristauri necessarii al sostegno
riparale e ristaurate dai Pontefici a della fabbrica nella parte del palaz-
proposta dei senatori di Roma, di zo incontro la rupe Tarpeja, ove
che fanno prova le iscrizioni lapida- son medesime Carceri. A queste
le
rie, e gli stemmi gentilizi in marmo, fu dato un nuovo ed imponente in-
che leggonsi, e veggonsi rispettiva- gresso sulla discesa del clivo capito-
mente neir interno, e nell'esterno di lino, costruendovi una commoda sca-
dette carceri. la a tre branchi aperta, con disegno
Cura speciale ne prese il Ponte- del valente architetto Giovanni Az-
fice Sisto V, e ne affidò la commis- zurri consigliere dell' accademia di s.

sione a Giovanni Pellicano senatore Luca. Per mezzo della medesima si

da lui eletto, ed in tal'epoca furono possono ammirare d' appresso i mae-


costruite le segrete nella parte supe- stosi avanzi del tabulario romano, che
riore. Anche sotto il Pontefice Urba- ilmedesimo architetto ha lasciati in-
no Vili, nell'anno del giubileo 1625, e non deturpati dalle moderne
tatti,

fu accresciuto il locale a spese di Ora- costruzioni. E pure per la medesima


zio Alberini, che godeva dell' officio che sonosi posti in comunicazione i
vacabile di custode di dette carceri. locali recentemente ristaurali coU'an-
Venne pure allora concessa dal Pon- tico carcere. Cosi regolare, e più
tefice una quantità di acqua perenne commoda è addivenuta la loro divi-
per l'uso dei carcerati, e per irrigare sione, ed ai detenuti civili si è conces-
i belli giardini giacenti sotto il pa- so un quartiere appartato, e totalmen-
lazzo senatorio verso il foro romano, te distinto, oltre un luogo separato
che il senatore Baldo Massei aveva pel passeggio. Alla maggior salubrità
accresciuti e recinti di muro. si è aggiunta in fine la sicurezza.
Era divisamento di Leone XII di E conseguenza dei lavori fatti per
fare una innovazione sostanziale sul tali carceri a cura del Sommo Pon-
carcere capitohno, ma non potè man- tefice, il discuoprimenlo di una del-
darla ad effetto pel breve suo Ponti- le arcate doriche di detto tabulario,
ficato. Intanto il successore Pio Vili avvenuto nel gennaio 1889, mo-
esonerò il detto arciospedale dall'am- numento interessante non solo al-
ministrazione economica delle mede- la storia delle romane antichità, ma
sime carceri, che fu assunta dalla rev, insigne per la parte artistica, presen-
camera apostolica succeduta in corre- tando uno fra i più belli, erari esem-
spettività nei pesi e diritti competenti pi d'imitazione della greca maniera.
air ospedale medesimo. L' icnografia di tale arcata colla de-
AUaffliggente stato, in cui si trova- scrizione esatta delle parli, che la com-
vano ridotte le carceri capitoline, ha pongono, è stata pubblicata dall' Az-,
dovuto provvedere il Pontefice Gre- Monaldi nel marzo
zurri coi tipi del
gorio XVI, ed emulando i sentimen- 1839, e dedicata alla Pontificia ac-
ti di umanità esternati da Leone XII, cademia romana di s. Luca. Il Dia-
in proposito delle medesime, e di quel- rio di Roma dei 26 febbraio di det-
li de^suoi antecessori, a preghie- to anno al tinnì. iG dà un cenno
ra del principe d. Domenico Orsini di tal discuoprimento.
attuale senatore di Roma, ed a cura Mercè il nuovo ingresso dato al-
elei Cardinal Tosti pro-tesoriere ge- le carceri capitoline , e mediante
nerale, accorse primieia mente con altra nuova scala minore edificala
0.66 CAR CAR
per solire alla cancelleria criminale trasportò i carcerati a strada Giulia.
elei tribunale senatorio, e per ascen- Altre carceri antichissime erano
dere alle superiori abitazioni dei quelle di Corte Savella, nell'antica
giudici della curia capitolina, e ad strada Florida, la quale ampliata da
luja delle medio evo
torri del la Giulio li, ne' primordi del ^VI se-
più conservata, che offre uno dei colo, dal suo nome si chiamò Giu-
piti belli punti di vista, l'aula mas- lia, precisamente presso Piazza Pa-
sima del Campidoglifì, celebre anche della. Narra Domenico Danese , ca-
per le solenni triennali premiazioni nonico di s. Nicolò in Carcere, di
dei concorsi Balestra, e dementino, aver letto in un antico codice del-
che vi fa eseguire la detta accade- l' arciconfraternita di s. Girolamo
mia di s. Luca, e dov' è fissata dal della carità, che anticamente essen-
governo la esposizione dei drappi di do tutte le carceri sotto la diaconia
lana dello stato riconosciuti degni di s. Nicola in Carcere , e sotto i

di premio , è rimasta libera dal nobili romani della famiglia Capo-


passaggio, che dava alla detta can- diferro, a questi successero i Savelli
celleria, e dalla servitù dell'ingres- assai possenti in Roma, i quali ri-
so alle carceri criminali e civili ,
dussero le antiche carceri a stalle
servitù non più tollerabile colla ce- pei cavalli di proprio uso , dando in-
lebrità, e colle decorose funzioni, al- vece ad uso di carcere Corte Savel-
le quali r aula è destinata. la, cioè un luogo di loro apparte-
Altri ed interessanti lavori
utili nenza, leggendosi nella vita di Gre-
si stanno ora eseguendo nelle carceri gorio XIII del 1072, Novaes t. Vili,
per clemenza sovrana, e disotterran- p. che questo Papa allargò , e
94 ,

dosi una parte dell'antico tabulario, restaurò le carceri di Corte Savella,


(he nel medio evo era stata riempita Fino dal XIII secolo, godette questa
di terra, si è rinvenuto un braccio famiglia la cospicua carica di ma-
delle prigioni, nelle quali il piano resciallo del conclave (P^edi) , con
sotto il portico verso il foro roma- tribunale e giurisdizione, che si esten-
no era stato convertito, essendo co- deva su tutti i laici della famiglia
si manifesto, che quelle aperture ir- pontificia. Questo tribunale aveva le

regolari, che vi si veggono, non sue carceri annesse, come quelle del
siano dell' antica costruzione, ma senatore di Roma, cioè nella stessa
fette posteriormente, quando cioè Corte Savella , e nel luogo ove In-
«piel luogo divenne fortificato. nocenzo X , Pamphilf , fabbricò le
Ove ora esiste il magnifico tea- carceri nuove. Autori più critici per
tro di Apollo sontuosamente ab- altro opinarono, che le carceri di
bellito dall' attuai proprietario prin- Corte Sa ve Ila fossero state piuttosto
cipe d. Alessandro Torlonia, eran vi le sulla via, la quale da s. Girolamo
f imose carceri di Tordinona , cosi conduce a Monferrato: nondimeno
chiamate da un vasto edificio, e da mancano documenti per rilevarne
una torre, che ne' secoli di mezzo con verità il sito, avendole Innocen-
chiama vasi Torre di Nona 3 e l'uno zo X affatto spianate. Di fatti il Fa-
e l'altro servirono per molti secoli nucci. Opere pie di Roma , Roma
qual pubblica prigione di stato, fin- i6or, dice alla pag. 79, che Io spe-
« he, per essere divenuta angusta e dale per gl'inglesi, ora collegio in-
ristretta, Innocenzo X, come diremo, glese, fii aperto in alcune case vici-
-,

CAR CAR 267


no a Corte Savella. Pih il medesimo, temporaneo di Innocenzo X, che nella
a pag. 338, sci! ve, che alcuni spa- metà di strada Giulia, avendo spia-
glinoli acquistarono un sito vicino nate le anliche carceri di Roma di
a Corte Savella , ove diedero princi- Corte Savella, a' 3o aprile i^47> ^^^^e

pio ad una chiesa sotto il titolo di incominciare il grandioso edificio del-


s. INI aria in Monferrato. 11 Piazza ,
le attuali prigioni , che presero , e
Eusevologìo romano 3 Roma 1698, tuttora ritengono il nome di carceri
alla pag. iSy, della parte prima, nuove, le quali furono compiute, nel
narrando il trasferimento di s. Filip- i655, sotto il pontificato di Ales-
po Neri dall'abitazione di s. Girola- sandro VII^ e riuscirono molto lo-
mo alla A^allicella, e il portarsi dai date per solidità, sicurezza e distri-
seguaci del Santo come in proces- buzione delle prigioni più o meno
sione poche masserizie domestiche
le ristrette.

che avevano aggiunge che mentre


, Molte poi sono state le ricerche,
passavano da Corte Savella, la quale degli eruditi per sapere chi sia sta-
in quei tempi serviva ad uso di pub- to l'architetto delle carceri nuove
blico carcere (il cui sito è ora occu- ma non si è potuto rinvenire che
pato da case), i prigioni vedendoli la seguente notizia estratta dal tomo
in tal portamento se ne burlavano. i88, pag. 4?^ dell'archivio deir ar-
Ed a prova della sua asserzione cicon fraternità di s. Girolamo della
cita il Ricci nella vita di s. Filippo. carità, cioè con un ordine di paga-
Da tutto ciò viene escluso , che le mento : " Illustr. signori provvedi-
carceri nuove occupassero il luogo »» tori della Pietà di Roma si com-
di Corte Savella dovrà argo- , e si >» piaceranno sui danari della R. C.
mentare, che Corte Savella neppure >»Apostolica posti a mia disposi
fosse prossima a Piazza Padella, po- » zione per spenderli nella fabbri-
sta alla sinistra della menzionata via » ca delle nuove carceri , passare
Florida, o Giulia, per chi va verso " ad Antonio del Grande architetto
s. Giovanni de' Fiorentini, ne può " di detta fabbrica scudi cento di
dirsi vicina alla chiesa di Monserrato, >» moneta, quali fanno paga- gli si

e molto meno al collegio inglese. !» re a buon conto della mercede,


Volendo pertanto il Pontefice In- >y che gli si deve per la stima delle
nocenzo X abolire le prigioni di « case vecchie fatta per detta fab-
Tordinona in parte anguste ed in- >» brica, che con sua ricevuta sa-
salubri, e in parte cadenti, e consi- >» ranno ben pagati. Questo d\ 11
derando che le carceri di Corte Sa- >» gi'igno 16.53 ". Resta a vedersi,
vella non erano ben regolate, e poco se Antonio del Grande abbia fatto
sicure per la custodia dei carcerati, il disegno della fabbrica, incomin-
e che inoltre si eccedeva nella giu- ciata nel 1647, ^ "^ abbia avu-
risdizione del maresciallato, soppres- to in tutto, o in parte l'esecuzione,
se ed abolì il tribunale di Corte Sa- massime in un'epoca, in cui fiori-
vella, e fece demolire questa con di- rono valenti architetti dell'opera,
verse contigue case di pioprielà del- de' quali si servi Innocenzo X nei
la stessa famiglia, come parlando di suoi edifizi, come Fontana, Rainal-
esse riporta il Ratti, della fami};lìa di padre e figlio, Rorromini, ed
Sforza, tom. II ,
pag. 343. Abbia- altri.

mo pertanto dal diarista Gigli, con- E qui poi a notarsi, che allor-
.

268 CAR CAR


quando Innocenzo X volle trasferi- pena morto Paolo IV a' 18 agosto
re i carcerati dalle vecchie prigioni 1559, diversi del basso pòpolo invi-
di Torre di Nona alle nuove da lui tati dai segreti nemici di quel Ponte-
erette, la suddetta aicicon fraternità fice, volevano abbruciare la casa e
di s. Girolamo, che godeva di un carcere dell'lnquisizionejed avrebbono
patronato sulle prime, ricorse al eseguito il disegno, se nel punto del-
Papa per conseivarlo ancora sulle l' incendio non si fosse colla sua au-

nuove, ed Innocenzo gliele con- X torità intromesso Giuliano Cesarino


cesse, a condizione però che il so- gonfaloniere del popolo romano .

dalizio pagasse le spese che tal fab- Per la qual cosa inveirono invece
brica aveva importato, e l'arcicon- contro r immagine di Paolo IV ,

fraternita acconsent'i, pagò, e ritirò spezzarono la di lui statua, e di-


i documenti relativi. strussero gli stemmi gentilizi di sua
Secondo lo Scanarola, De visita- famiglia, per cui appena eletto nel
tione carceraloruni , alla metà del i566, il Pontefice s. Pio V ordinò al
XVII secolo, esistevano anche le car- senato romano, che per riparazione di
ceri di Ripa ; non che quelle di Bor- sì gravissime ingiurie, erigesse nella
go (A e^/), ora non più esistenti chiesa della Minerva un monumen-
Queste stavano presso la chiesa di to marmoreo a Paolo IV. Quindi il
s. Maria in Traspontina, e l' antico medesimo s. Pio V acquistò due pa-
sepolcro di Scipione africano il Gio- lazzi presso la basilica vaticana, e li

vane^ della forma di quello di Cajo ridusse per luogo della congrega-
Cestio. Giulio III, nel i55o, istituì zione dell'Inquisizione (Vedi), colle
il governatore di Borgo con suo , carceri pei delinquenti di questo su-
tribunale ed annesse carceri; ma premo tribunale. Dopo il ritorno in
Clemente IX, nel 1667, aboh tal Roma, nel i8i4, di Pio VII, il s.
carica, e ne die', in uno alle carce- Offizio si trasferì alla Minerva, ove
ri la giurisdizione al governatore
, alcune camere servirono di carcere,
di Roma. Attualmente però le car- finche, nel 1825, il suo immediato
ceri di Roma consistono, oltre quel- successore Leone XII restituì al pri-
le di Campidoglio, e Castel s. An- miero locale tanto la s. Inquisizio-
gelo, in quelle Innocenziane, o car- ne, che le sue carceri.
ceri nuove, ed in quelle del tribunale Le altre prigioni di Roma sono le

della sacra Inquisizione, la quale fu seguenti. Il carcere, o casa di emen-


confermata nel i558 da Paolo IV, da , e di correzione, volgarmente chia-
Caraffa. mato di s. Michele, costruito da Cle-
Quel Pontefice stabilì una casa per mente XI, Albani, nel 1716, per casti-
questo tribunale, e vi fece costruire go dei giovanetti discoli, oziosi e vaga-
una carcere, presso il porto di Ri- bondi per la città, non che per quelli
petta, nelle vicinanze del palazzo dei che, non essendo giunti all'età legale,
Borghesi. Ciò non pertanto leggiamo avessero commesso delitti. Dipoi nel
nel Ratti, della Famiglia Sforza, t. II, 1735, Clemente XII eresse il bell'e-
p. 260, e 265, che a quell' epoca difizio per le donne condannate al
la casa e il carcere del s. Uffizio era- carcere per mal costume, e ree di
no presso il convento della Minerva. altre colpe. Si deve poi a Leone
L' erezione di cotesto carcere dis- XII l'altra casa correzionale da lui
piacque tanto ai romani, che, ap- eretta per mezzo dell' architetto cav.
CAR CAR 269
Valadier, presso le carceri nuove, dimostrarono tosto quai sovra-
i*ale,

nelle quali fece trasportare, nell* an- ni molta sollecitudine e clemenza pei

no 1828, i giovanetti tli età mino- delinquenti. Leggiamo nella vita di


re, che stavano a s. Michele , affi- Adriano I, eletto nell'anno 772,
dandone la cura, e la direzione ad aver egli seguito l'antica disciplina,

imo dei deputati dell' arciconf'rater- cioè di salvare la vita a' rei per dar
nita di s. Girolamo della Carità. loro tempo di far penitenza ri-
il ,

Evvi inoltre sulla piazza di Termi- chiamando in Roma alcuni magnati


ne, incontro la chiesa di s. Maria condannati all' esilio, e liberando al-
degli Angeli, una carcere detta vol- tri Eugenio IV, del 14^'?
dal carcere.
garmente Bagno, che i latini chia- siccome d'animo grande, e come quel-
mano ergastulum, e il Dizionario lo, che amava sapere i pubblici bi-
della lingua italiana dice essere quel sogni per ripararvi, istituì la visita
luogo rinserrato, dove, quando è in graziosa, che per le principali festi-
terra, alloggia la ciurma. vità ha luogo nelle pubbliche car-
In Roma le pubbliche carceri ceri dai rispettivi superiori, per co-
con singoiar esempio sono dirette, noscere lo stato, e le brame dei de-
ed affidate alla carità. I cuori dei tenuti, informandosi se i loro pro-
pagani indui'iti alla vista perpetua cessi procedono speditamente. Inno-
della schiavitù, ed educati alla cru- cenzo Vili, nel 490, approvò l'arci-
1

deltà anche dagli stessi pubblici di- confraternita della misericordia ( /^e<:/t)

vertimenti erano incapaci di sen-


, di s. Gio. Decollato ,
per assistere i

tir compassione dei prigionieri. Ma rei all'ultimo supplizio. In vantag-


il costante zelo de' romani Pontefici gio spirituale de' rei medesimi i ho
che loro suggerì diverse benefiche isti- nemeriti confrati, non ha guari, fe-
tuzioni a sollievo della misera uma- cero comporre un' apposita messa
nità, seguendo i dettami della reli- per chi subisce la pena estrema di
gione, che santifica e prescrive l'a- morte. Clemente VII , mentre era
more dei nostri simili, li fece anche Cardinale, istituì nel i5r9 l' arci-
solleciti di migliorare la condizione confraternita della carità (f^edi) di
dei prigionieri, sia coU'edificai-e salubri s. Girolamo per distribuire limosi-
prigioni» sia col vegliare sull'infelice ne ai carcerati, aver cura delle pri-
condizione de' carcerati, sia col pro- gioni, onde fino dal suo incomin-
movere, ed incoraggire le arcicon- ciamento vegliò su quelle di Corte
fraternite ed altre pie istituzioni in Savella, e di Tor di Nona. E quan-
beneficio temporale, e spirituale dei do Innocenzo X
fabbricò quelle di
medesimi. Furono essi i primi a mi- Strada Giulia, imprese a mantene-
gliorare con nobile emulazione il re tutti i detenuti, ed acquistò, co-
sistema penitenziario e correzionale; me dicemmo, anche l' edifizio. Fu
esempio, che viene imitato eziandio pure prima del Ponfificato d' Inno-
in varie parti d'Europa, e di Ame- cenzo X, come si legge nel Piazza,
rica. Opere pie di Roma, p. 717, che
Fino dal nascere della Chiesa i con Pontificia sanzione , e privilegi
Sommi Pontefici presero cura dei fu eretta la congregazione della ss.
prigioni, degli schiavi (Fcdi)^ e d'o- Vergine nella chiesa del Gesù, chia-
gni sorte di detenuti. Unito al po- mata anche della Comunione gene-
tere ecclesiastico il dominio tenipo- rale delle prigioni, appunto perchè
, ,

270 CAR CAR


essa promosse di far ricevere la ss. due deputati dell' arciconfraternlta
Eucaristia ai detenuti più volte fra di s. Girolamo, l'uno ecclesiastico,
Tanno, distribuendo alle carceri di l'altro secolare, dirigono questo luo-
Tor di Nona , di Corte Savella , di go, che procede lodevolmente : tutti
Campidoglio Borgo e poi a
, di , i giovani v' hanno stanze separate ,

quelle Innocenziane una refezione, , lavorano la lana, ed osservano il si-


il tutto sotto la direzione e coope- lenzio, ed una società di preti, chia-
razione dei pp. gesuiti. Precedette mati pii operai, vi presta eziandio
per altro sì lodevole istituzione l'ar- utile assistenza.
ciconfraternita della pietà de' carce- Il capo delle carceri sotto i

rati ( Vedi), detta di s. Giovanni Pontefici chiamavasi Saldano, ca- il

della Pigna, fondata dal p. Tallier rica rispettabile a segno, che nei
gesuita nel iSyS, ed approvata, e ruoli del palazzo apostolico si vede
beneficata da Gregorio XIII, e Sisto registrato per le distribuzioni di pa-
V, affine di liberare dalle prigioni nel- ne e vino, come un famigliare pon-
le solennità di Natale e di Pasqua i tifìcio.

debitori ; occupandosi poi eziandio a Non lasciarono di tratto in tratto


conciliarli co' creditori per liberarli i sovrani Pontefici di personalmen-
dal carcere. E qui cade in accon- te visitare nelle carceri i detenuti
cio lodare fra gli altri Pontefici pri- per verificare , se ricevevano quel
mieramente il venerando Innocenzo trattamento, che dalla giustizia unita
XI, Odescalchi, che nel 1684 spa- colla pietà vicn loro stabilito. Ne
lancò le carceri pagando i debiti a diedero esempio nel secolo passato
quelli, che vi stavano per tal tito- Benedetto XIV, e Clemente XIII
lo, e perdonando i delitti a' rei di nel visitare la darsena di Civita-
piccole colpe; e secondariamente Be- vecchia, il primo nel 1 74? ? il se-
nedetto XIV, che colla costituzione condo nel 1762, e beneficare i de-
JusliliaCj nel 1749» stabilì il me- tenuti, che vi rinvennero, massime i
todo e i regolamenti per la visita malati nell' infermeria. Nel corrente
delle carceri. secolo ne offrirono altri esempi Leo-
Lungo sarebbe 1' enumerare tutti ne XII, e il regnante Gregorio XVI,
i sodalizi, Ordini religiosi, sacerdoti cioè questi nel i835 allorquando
secolari, e pie istituzioni, che si eser- recossi alla darsena di Civitavecchia
citano neir opera di misericordia di mentre il suo predecessore a' 26 lu-

visitare, e portar sollievo a' detenu- glio 1824, improvvisamente andò


ti, non escluse le carceri di Castel alle carceri nuove, percorse tutti i

s. Angelo, del Campidoglio, del Ba- luoghi comprese le segrete, esaminò


gno alle Terme Diocleziane, e di s. i regolamenti, e i metodi d' uso , e
Michele, dappoiché, oltre la quoti- volle persino assaggiare le vivande
diana assistenza dei pp. gesuiti, che rinnovando cosi la me-
de' carcerati,
si adoperano indefessamente nelle moria della visita, che della mede-
prigioni a vantaggio dei carcerati sima prigione avea fatto Benedetto
in tutte evvi qualche sacerdote cap- XIV.
pellano per le cose spirituali. Né la Lo stesso Leone XIT, nel giorno
casa correzionale, edificata da Leo- 27 settembre 1824, improvvisamen-
ne XII, contigua alle carceri nuove, te recossi nel carcere capitolino, ne
"va esente da tali soccorsi ,
giacche esaminò registri ^
i visitò i locali
,

CAR CAR 271


tleslinatl al carcere largo e segreto, somma venerazione, accordò lo spe-
non meno che alla custodia dei cial privilegio di poter alcune volte
detenuti civili, e fece dimettere que- porli in libertà, privilegio, di che
sti ultimi, pagando del proprio i verso quel tempo cominciarono a
rispettivi debiti. godere eziandio i vescovi, e altii
1 Romani Pontefici, nelT assunzio- personaggi ragguardevoli.
ne al trono, e in altre solenni cir- Sulle Carceri di Roma sono poi
costanzCj diminuiscono la pena agli a vedersi Fr. Albertinius de Mira-
infelici detenuti, meno i rei di gran- hilibus Urbis Roniae, ubi de carce-
di delitti. Ciò non pertanto, quando re publico. p. 4')Lugduni i52o;
nel i585 fu creato Sisto V, essen- Andrea Fulvio Della Carcere, ov-
do piena V Italia di ladri, omicidi vero Casamento della plebe ronia^
e malfattori, nella sua coronazione na, nel libro delle AntìchiLà della
non permise, che si spalancassero le città di Roma,
84, Venezia 1 ^44 i
p. 1

carceri, coni' ei"a solito, dicendo; che Prospero Parisio Antichità di Roma,
pur troppo ve n erano di malfat- Delle Carceri pubbliche p. 71, Ro-
to ri j onde non era uopo dì accre- ma 1 7 I o, e Carlo Luigi Monchini,
scerli. Per questo stesso riflesso Pio DegV istituti di pubblica carità in
VII tolse, e sospese, come si disse Roma, stampato ivi nel i835. Que-
all'articolo Arciconfraternite, il pri- sto egregio prelato romano, avendo
vilegio, che molti sodalizi godevano fatto uno studio particolare sulle
della liberazione dei detenuti; sussi- carceri, e sistema penitenziario, nel
stendo per altro la consuetudine, che maggio 1840, lesse nell'accademia
dopo la morte del Papa, i presidenti pontifìcia di religione cattolica una
regionari dei rioni Campitelli e Regola, applaudita memoria, diretta a pro-
facienti le veci degli antichi caporio- vare, che i Romani Pontefici furo-
ni in sede vacante si recano alle no i primi a concepire ed eseguire

carceri del Campidoglio, nel rione il ben inteso miglioramento delle pri-
Campitelli, e a qnelle Innocenziane, gioni, e che questo ha per princi-
in luogo dell' antica compresa nel palissimo elemento la religione cai-
rione Regola, e vi hberano nella tolicaj memoria, che meritò di es-
prima i carcerati per piccoli delitti e sere pubblicata colle stampe nel ,

debiti, e nella seconda i detenuti per fascicolo di luglio e agosto 1 84o ,

lievi colpe , secondo 1' antichissima nei celebrati Annali delle scienze re-
consuetudine, descritta, all' articolo ligiose, compilati dal eh. ab. Anto-
Capo-Rioni di Roma. (J^'edi). nio de Luca.
Protettore principale de' carcerati CARCHA, o CARCH. Città epi-
è Leonardo romito del Limosino,
s. scopale nella diocesi di Caldea, pres-
che cessò di vivere l' anno 55<9 ai so Bagdad, ovvero nel Curdistan, di
6 novembre, giorno in cui la Chie- cui si conosce un vescovo chiamato

sa ne celebra la festa. 11 Butler rac- Mosè, discepolo di Mar-Aba.


conta nella sua vita, oltre altre stre- CARCHA. Sede vescovile nella
pitose liberazioni di detenuti, che Persia , nella diocesi de' caldei , di-
parecchi di questi per le sue ora- pendente dalla metropoli di llolwan.
zioni furono liberati in un modo mi- CARDABUNDA. Città vescovile
racoloso dalle loro catene, e che il della diocesi di Antiochia , sotto la
re Clodoveo 1, compreso per lui di metropoU di Seleucia, il cui vescovo
,, ,

•272 CAK CAR


Zaccaria intervenne al settimo con- no spirituale della Chiesa universa-
cilio generale. le, e per quello sovrano dello sta-
CARD A LI A Bertrando, Cardi- to ecclesiastico. Formano il collegio
nale. Bertrando Cardalia nacque a ilpiù augusto, e rispettabile nella ge-
Cardiliaco, diocesi di Cahors dalla , rarchia della S. Sede, per cui ha la
nobile prosapia Cardalia. Il Frizzo- qualifica di sagro, distinguendosi i suoi
nio dice, che Clemente V lo creò membri per proibita di costumi, per
Cardinal vescovo di Porto. Ma s'in- l'esercizio di preclare virtù, per iscien-
ganna a partito, imperciocché il no- za e dottrina, e pel maneggio di tutti
me di questo Porporato non si rin- gli aifari riguardanti la Chiesa, e la

viene non solo nei registri del sagro repubblica cristiana. Usano la por-
Collegio, ma nemmeno nelle crona- pora, ed miiformi costumanze e ve-
che degh scrittori contemporanei, ne stimenta, con singolari insegne, pre-
tampoco nella Italia sacra del- eminenze, e prerogative.
l' Ughellio , tra la serie dei vescovi
portuensi. § I. Nome ed origine de' Cardinali.
CARDICE, o CARDICA {Gar-
dicium o Cardicium). Sede vesco- Vari sono i pareri degli autori
vile in parlibusy eretta nel XII se- sulnome ed origine de' Cardinali
colo nella provincia della prima mentre alcuni sostengono che Cardo,
Tessaglia sotto il patriarcato di Co- significando nello stretto senso il car-
stantinopoli, sufFraganea della me- dine di una porta, e in quello figu-
tropoli di Larissa a cui fu unita , rato, il fondamento d'una tal cosa,
Dimitria, Demetriade
o istituita , cioè quello che essa ha di principa-
nel V secolo. Innocenzo IH ne fa le, è di più eccellente. Quindi sos-
frequente menzione, come leggesi nel tengono che i Cardinali sieno stati
tomo II delle sue lettere presso chiamati con questo nome per esser
Baluzio, conoscono cinque ve-
e si eglino, come si esprimono alcuni au-
scovi di rito latino, che in essa ri- tori, il fondamento principale della

siedettero. Ora però non è che un Chiesa, e i membri più cospicui del-
villaggio nel golfo di Zeiton. Il re- l' ecclesiastica gerarchia. Altri pre-
gnante Papa Gregorio XVI , a' 9 tendono, che tal nome sia derivato
settembre i83r, fece vescovo in a* consiglieri del Sommo Pontefice
partihus di Cardica, monsignor Al- dai grandi officiali impe-
della corte
fonso Maria Donato, de' minori os- riale, che dicevansi Cardinali. Vi è
servanti di s. Francesco, coadiutore chi opina, che fossero detti Cardi-
del vicario apostolico di Xansi o nali tutti i sacerdoti e chierici , i

Xensi nella Cina. quali erano addetti a qualche chiesa,


CARDINALI DI SANTA Romana ordinati a titolo della medesima, e
Chiesa. Sono primari dignitari d'ogni come nella stessa incardinati; e se-
nazione, vescovi ,
preti e diaconi condo ven. Bellarmino, lib. i. de
il

componenti il principesco senato a- clericis, capo XVI, i primi Cardina-


postolieo, elettoli del Romano Pon- li erano i curati o titolari delle chie-

tefice, che si presceglie dal loro ve- se di Roma, che essendo le princi-
nerando ceto. Essi sono i più intimi pali si dicevano Cardinali; nome, che
(consiglieri, e coadiutori del Papa passò anche a coloro, i quali vi pre-
con voce attiva e passiva pel gover- siedevano. Vuoisi ancora, che con
, ,

CAR CAR Ì73


tal nome furono appollnti ,
porche conie^ per raccogliere i cristiani al
allorquando il Pojitefìce celebrava culto e all'istruzione, nonché per aver
In messa, essi stavano ai cardini, cura delle vedove e degli orfani, e de-
cioè agli angoli dell' altai'c ; e sic- gl'infermi conoscendo, che il prete, o il
come in detta città vi erano due diacono, cui n'era alfìdata la cura, non
qualità di chiese, le parrocchie e i era più sufficiente ai fedeli di molto
titoli, servite dai preti, e le diaconie aumentati, ve ne aggiunse altri sot-

regionarie in custodia de' diaconi; to la direzione d' un capo, che vi


così le case, o luoghi pii, che avea- presiedesse, per cui fu denominato
no Cappella in cui si mantenevano Cardinale, o principale, come più
i poveri e gì' infermi colle hmosi- degno degli altri, edi questo sen-
ne, furono dette diaconie ; donde timento è rOldoino nelle Addizioni
venne la distinzione e l'ordine dei al Ciacconio. Non è a tacersi, che
Cardinali preti, e dei Cardinali dia- avendo s. Fabiano, creato Papa nei
coni. Il Sestini e l'Amati sostengo- 238, diviso Roma in sette rioni ec-
no, che il terzo Pontefice s. Cleto clesiastici,ad ognuno in altrettante
eseguendo le ingiunzioni di s. Pie- chiese prepose un diacono per aver
tro, il quale vivendo previde il no- cura de'povei'i, onde i critici vi os-
tabile accrescimento dei fedeli , de- servano 1' origine de' titoli de' Cardi-
putasse in Roma venticinque preti nali diaconi, chiamati regionari, i

o, come altri vogliono, trenlacinque, quali in progresso si aumentarono.


i quali ajutare il dovessero infiren- Certo è, che nel principio del IV
tlo onore sarcinae pastoralis. Cosi secolo, il nome di Cardinale era in
divise la città in tante parrocchie, uso , mentre nel concilio romano
o titoli. Abbiamo inoltre, che a- celebrato da s. Silvestro J, nel 824,
vendo s. Evaristo, eletto nell' anno riportato dal Baronie, e citato dal
112, diviso, e distribuito a' preti Bellarmino (benché il Van-Espen \o
i titoli, ossia le chiese di Roma più giudichi suppositizio) si trovarono
insigni, molti ricavano da ciò l'origine sette Cardinali diaconi della Chiesa
dei titoli de' Cardinali preti. romana. Quindi , convocandosi nel-
Tuttavolta il p. Tamagna, trat- l'anno seguente il concilio generale
tando del nome di Cardinale^ di- di Nicea, per ordine dello stesso Pa-
ce, che non è sicuramente facile il pa, e di Costantino imperatore, al
determinare quando questo vocabolo cap. Praesul. 2, q. 4? senza contro-
nella Chiesa avesse principio ; ma che versia si legge : Preshyter aiitem
nel pontificato di s. Igino dell' an- Cardinalis ec. Più il Volterrano, in
no 154, sembra più probabile la antropolog. I. 22 in vita Innoc. IF
sua origine, e 1' uflìzio, che gli an- pag. 255, ci assicura di aver letto
dava annesso. A questo Papa si at- una scrittura di donazione fatta da
tribuisce comunemente, e si sostiene un certo Zenobio senatore romano
dal Panvinio, De 7 Eccles. cap. 2. alla chiesa di Arezzo, sino dai tem-
vevs. Cardinal, nonien, la prima re- pi di s, Damaso I, il quale fu in-
golare istituzione di quel ceto ec- nalzato al Pontificato nel 867 5 scrit-
che chiamiamo clero: dap-
clesiastico, tura, che conservasi nell' archivio di
poiché trovando già da' suoi prede- quella chiesa , ed in cui evvi questa
cessori stabilite presso certe chiese E^o Joanncs S. R. E.
sottoscrizione :

alcmie case appellate 77/0//^ e Dia- diaconus Cardinalis ex parie Da*


VOL. IX. 18
,

274 CAR CAR


masi Pontlficis laudo, et con/inno. naie, nome
che davasi particolarmen-
Chiaramente anche sotto s. Gelasio te in Francia ai principali curati, i
I, del 49^5 si nominarono i Cardi- quali aveano l'obbligo di assistere
nali della santa romana Chiesa, ri- in certe feste nella cattedrale, quan-
ferendoci il Ciacconio nella vita di do celebrava il vescovo. Altri sosten-
questo Papa, phe nelle antiche per- gono che tali Cardinali aveano il
,

gamene della basilica di s. Maria in diritto di amministrare i sacramen-


Trastevere, si fa menzione di Paoli- ti, ed allorché erano eletti a qual-
no prete Cardinale della S, R. Chie- che vescovato, cessava il loro Car-
sa, ed air anno 494 l'porta tutti i dinalato. Anzi il Cardinal de Luca,
titoli Cardinalizi coi nomi loro ris- lib. II, dice che i preti, e i diaco-

pettivi. Adunque conchiudiamo, col ni della chiesa di Costantinopoli si


menzionato Tamagna, che se anche chiamavano Cardinali, e in molte
nel secondo secolo non prmcipiò il chiese del rito latino appellavansi i

noriie di Cardinale, certamente esi- canonici CardinaU. Tuttavolta defi-


steva nel quarto, e che quindi nel nitivamente, nel 1^67, lo tolse ed
quinto non era più nuovo. S. Gre- abolì s. Pio V, con ogni e qualun-
gorio I spesso si servi di tal nome, que pretensione, e privilegio analo-
ma non per indicare un principale^ go; ordinando espressamente, che
ne per crederlo incardinato inamo- niun' altra chiesa, meno la Roma-
vibilmente j e ne' secoli a san Gre- na, mai più si arrogasse V istituzio-
gorio posteriori, Cardinale significò ne de' Cardinali , né a verun altro
presso alcuni lo stesso, un soggetto si addicesse il nome di Cardinale,
cioè trasferito ed incardinato; pres- che ai soli Cardinali di santa Ro-
so altri luoghi, come presso Roma mana Chiesa, creati dal Sommo
indicò un ecclesiastico più stretta* Pontefice, e da Eugenio IV, del
mente che gli altri ineiente al car- i43i, chiamati i perni sopra cui
dine, ossia al rispettivo vescovo. Le si aggira il governo della Chiesa
soscrizioni poi di alcuni canonici col- universale >» Sicut per cardinem
:

r aggettivo di Cardinale , e di altri « volvitur ostium domus, ita super


senza questo titolo, non dimostrano, M hoc sedis Apostolicae totius Èc-
che quelli fossero insieme parrochi w clesiae ostium quiescit et susten-
e canonici. >* tatur ". V. Bonanni, Gerarchia
Si raccoglie da vari monumenti ecclesiastica j capo CI; Del nome di
ecclesiastici , che in quasi tutte le Cardinale, e Menocchio Stuore t.
chiese principali , i più distinti sa- III, pag. io4, Dei Cardinali di san-

cerdoti trovansi insigniti del titolo ta romana Chiesa. Il Macri, Noti-


di Cardinali, finche in progresso di zia de^ vocaboli ecclesiastici, al vo-
tempo venne esclusivamente riser- cabolo Cardinalis conchiude » Que- :

bato a quei soli, i quali compongo- « sto nome già comune a diverse al-
no il sagro Collegio, e il senato a- w tre chiese, oggi è proprio solamen-
postolico della santa Sede, e del i) te de' Cardinali capi del clero ro-
Pontefice romano. In alcune chiese M mano, il quale ha la potestà di e-
e cattedrali insigni, come Ravenna, >* leggere il Sommo Pontefice , asse-
Milano , Colonia , Fermo Salerno , » gnandone la ragione Pietro vescovo
Napoli, Compostella ec. , i canonici » con queste parole: » Multitudo pres-
erano fregiati del titolo di Cardi- si byterorum, et diaconorum foren-
CAR CAR 275;
« siiim ad Urbern concurrentiiira cinquanta. I titoli, di che vennero
»» causam dedit ut Urbani presby- insigniti i preti Cardinali della sede
*» teli, et diaconi ab eis distingue- apostolica ,
per lo piti si presero dal
" rentiir nomine Cardinalis ". Il Nar- santo cui la chiesa era stata dedi-
di ancora ha eruditamente scritto cata, e talvolta dal Pontefice che li

sui Cardinali della Chiesa Romana, aveva intitolati, ed anco dai pii be-
dilucidando dottamente molti punti nefattori, che li aveano dotati o edi-
di storia, che li riguardano, De'par- ficati, onde con essi si sottoscrissero,
vachi, cap. XXIII, e XXIV. e chiamarono. Confondono molti
Il Novaes, nel tomo XIII, p. 4o> col Muratori i titoli colle parrocchie,
ci assicura che il primo personag- quando, come ben notò il Cenni
gio, clie ebbe il titolo di Cardinale nelle note alle Antichità Italiane
dellaromana Chiesa si fu un indi- del medesimo Muratori, Innocenzo
viduo dell'antichissima e nobilissi- I, del 4^2, apertamente distinse i
ma casa Orsini , una delle quattro titoli dalle parrocchie, e a quelli,
primarie di Roma, e nel tomo I, p. non a queste, scrivendo a Decenzio,
57, e 117, aggiunge, che s. Eleute- gli ordinò di mandare il fermento.
10 è forse il primo Cardinale solle- Rimontando la istituzione de' sette
vato alla veneranda cattedra apo- diaconi agli apostoli , s. Evaristo
stolica 179, essendo però
nell'anno stabilì che assistessero al vescovo
incerto se fosse stato fatto diacono mentre predicava, e fossero di suo
Cardinale da 167, o
s. Aniceto del aiuto, e testimonianza contro le de-
prete Cardinale dal suo antecessore trazioni; indi s. Fabiano gl'incarico
s. Pio I. Inoltre dichiara che s. Mar- di assistere le vedove, i pupilli, e
co, creato Papa nel 336, era Car- i malati sparsi ne' quattordici rioni
dinale diacono romano, fatto da s. diRoma , e per essere ne as-
sette,
Melchiade , sotto di cui Costantino segnò a ciascuno due, onde furono
diede pace alla Chiesa, o da s. Silve- detti regionari, istituendo di piìi
stro I, di lui successore immediato. sette suddiaconi, perchè invigilassero
sui sette notari da s. Clemente isti-
§. II. Del Sagro Collegio.
tuiti a registrare gli atti de'martiri.
Sì è già di sopra al precedente Traggono alcuni da ciò l'origine
paragrafo accennato, che s. Cleto de' Cardinali diaconi, anzi vuoisi
assegnando a ciascuna il suo prete, supporre, che il primo de'sette dia-
divise Roma in varie chiese, che coni chiamato arcidiacono fosse an-
alcuni dicono venticinque più o me- che Cardinale, giacche F Oldoino
no, ciocche non si può stabilire, pone il martire s. Lorenzo fra i
come osserva l'Antonelli, Dissert. Cardinali diaconi di s. Chiesa. Per
De tìlìilo Cardinal, num. i,pag. 4- qualche tempo si fermò il numero
Lo stesso confermò Papa Evaristo, di essi a" quattordici; in appresso
€ da s. Igino cominciarono questi arrivarono a sedici; sotto Onorio II
preti a dirsi Cardinali, e fino le giunsero a diciotto, secondo Du-Can-
chiese ad essi affidate venivano ap- ge, e diciannove, come attesta Leone
pellate Titoli Cardinalizi (Vedi), d' Orvieto nel suo Cronico, ed an-
nome R.oma
che in si conservò sem- che a ventiquattro, finche vennero
pre, aumentandosi i Cardinali preti nuovamente fissati a quattordici. Co-
successivamente fino al numero di si ancora in seguito non si chia-
,

276 CAR CAR


inarono più Cardinali regionari se- più difficili affari il capo della Chi«"-
condo il numero della regione, ma sa. O che già fossero stabiliti, o
della diaconia, o titolo. Le donazioni eh' egli ve li incardinasse , certo è,
frequenti de' fedeli alla Chiesa, di che a' suoi tempi fu determinato,
palazzi e di predi, i quali poi dai che dai vescovi di Ostia, di Selva
diaconi si amministravano, diedero Candida , ossia delle ss. Ruffina e
anche il nome a' rispettivi ammini- Seconda, Porto ossia di s. Ippo-
di
stratori, onde nacquero i titoli di lito, di Sabina, di Palestrina, di
Equìzio, di Vestina^ di Pamniac- Frascati o Tuscoio, e di Albano si
cìiioj di Lucina ec. Presentemente cantasse ogni giorno e ripartitamenle
non più dai rioni, ne da chi fondò la messa nella basilica lateranense
la -diaconia, ma dai titoli delle chiese, sull'altare di s. Pietro, colla quali-
i Cardinali diaconi, come i Cardi- fica diebdomadari. Alcuni però opi-
nali preti, prendono il nome. Negli nano, che tali vescovi già si trovas-
antichi monumenti si rinvengono sero addetti al Laterano; ma è
esempi di Cardinali suddiaconi : il sicujo che nell'ottavo secolo i suac-
Cohellio riporta Lotaringo fatto cennati sette vescovi già appartene-
Cardinale nel 1057 ^^ Vittore II, vano al collegio Cardinalizio, e furono
e chiamato Cardinal suddiacono, ed denominati anco » Vescovi romani,
il santo Pontefice Gregorio VII, già « vescovi del Laterano, vescovi suf-
Ildebrando da Soana, che fu ascritto « fraganei, collaterali del Pontefice,
al sagro Collegio da Niccolò li, del » ed anche vescovi della Chiesa ro-
io5B. Il Baronio e il Tirio ne re- si mana, e Pontefici del Laterano."
gistrano due altri. Ma ciò, che reca Come variò il numero de' preti e
maggior meraviglia, dice il Tomas- de' diaconi , cosi variò quello de' ve-
sini, siè, che nel concilio romano, scovi Cardinali, siccome riporteremo
celebrato nel 968, dopo un certo all'articolo Vescovi Suburbicari, fin-
Giovanni suddiacono Cardinale, si ché rimase fermo al numero di sei
legge un Stefano arciaccolito con comprese le chiese riunite. /^. il
lutti accoliti.
gli Che però assai Giorgi nella Dissert. I. de Hierarchia
mal apporrebbe chi ne volesse
si S. R. E., t. IL Lìturg. Rom. Pont. p. 5.
dedurre, che facessero parte del sa- Istituiti pertanto i Cardinali ve-
gro Collegio pure gli accoliti, come scovi, i Cardinali preti, i Cardinali
errore sarebbe il credere Cardinali diaconi, tutti destinali a sollevare
i vescovi tutti, e gli abbati ordi- il Sommo Pontefice nel grave inca-
nari , che insieme co' Cardinali veg- rico di vicario di Gesù Cristo, essi
gonsi sottoscritti a' concili. Rilevasi in ebbero un rapporto vi-
seguito
poi dal celebre decreto di Stefano cendevole, e formarono un ceto, ed
III, emanato nel concilio romano un collegio. Tracxie di tal' unione,
del 769, che i vescovi non avevano si rilevano dall'Anastasio, nella vita di
ancor luogo fra i Cardinali della s. Leone III, creato Papa nel 795,
romana Chiesa. Voleva egli forse a cunctìs proceribus ec. , e nel de-
riserbato quest' onore a' soli sette scrivere il di lui ritorno in R^oma
vescovi suburbani e a Roma più neirSoo, aggiunge, che Io ricevet-
vicini, come
quelli, che con maggior tero proceres clericorum. Questo
frequenza erano invitati a' concili stesso nome s' incontra dato a' Car-
della metropoli, o ad assistere nei dinali, e specialmente a quelli, che
, ,

CAR CAR 277


erano vescovi, nell'elezione di Va- globo, e pel numero de'Cardinali,
lentino avvenuta neir827, leggendosi che lo composero nelle diverse epoche,
nel Tomassini : Colleclis in unum si dirà al § IV ed
di questo articolo,
episcopis j et glorìosis ronianoruni ancora all'articolo Sagro Collegio.
proct-nbus. Altrettanto si ha nell'esal-

tazione di Sergio li, neir844* ^"''* § 111. Della sublime dignità


procereSj et romance Urbis optima- Cardinalizia.
teSj universusque populus prò eli-

gendo Poiitifice in unum coiissenl. A qualunque regolatore de' popo-


Questo glorioso nome distintivo dei li è necessario chi gli presti consi-
Cardinali da qualunque altro perso- glio, sollievo ed aiuto. Si ha l'esem-
naggio, e dagli stessi vescovi, secondo pio di Mosè condottiere del popolo
il Tamagna, somministra un argo- ebraico, cui fu comandato da Dio
mento molto probabile per farli cre- di scegliere in esso settanta senioii
dere tutti riuniti in un collegio, e maestri per essere sollevato nel
giacche il nome comune a molti principato; e quello del Redentore ,

suppone unione tra di loro. Che per che si scelse dodici apostoli , e poi
altro i Cardinali romani fino dal settantadue propagar
discepoli per
I073, in cui fu eletto s. Gregorio l'evangelo , Cosi
e la dottrina sua.
\H, formassero un collegio, si legge pei bisogni della Chiesa avvenne, che
chiaramente ne'regislri vaticani: Nos i Sommi Pontefici avessero de' coad-
Sanctce Romance et apostolicce sedis iutori , de' ministri, assessori, consi-
CardinaleSj clericij acolychi, subdia- glieri e cooperatori nelle funzioni
conij diaconij presbiteri , prcesenli- e nell'esercizio del supremo pontifi-
ùus episcopisy abbatibus ec. , cioè il cato, e nella grande amministrazione
collegio de'Cardinali distinto dall' in- del vescovato universale. Onde lo
tero clero di Roma . Così ancora stesso s. Pietro dovette avere consi-
enuncia la propria elezione Vittore glieri,ed operari in messeiii suam,
III, nel concilio beneventano del ne ipse solus gravaretur. Ed è per-
1087: Cum unanimi concordia epi- ciò, che parlando Eugenio IV, nella
scopi ^ et Cardinales ( ecco tutto il sua lettera ad Enrico arcivescovo di
sagro Collegio, giacche de' vescovi Cantorbery, Bull. Rom, t. HI, p. 3,
non Cardinali si parla immediata- de' Cardinali coadiutori del Papa, dice:
mente dopo) provincialesque anti- **sebbene di questa dignità quel no-
stites una cum romano clero ^ et « me, eh' è ora in uso, non sia sta-
populo parvitatem nostrani prcefecis- « to COSI marcato dal principio deU
sent. Se nel detto secolo XI, i do- >» la primitiva Chiesa ,
1' ufficio me-
cumenti ci fanno certi che Car- , i >* dcsimo si rinviene evidentemente
dinali appartenevano ad un collegio, » istituito da s. Pietro, e dai suoi
in cui essi soli avean luogo, ne' se- M successori ". Giovanni VIII del
coli seguenti tutto confernja, ed au- 872 parlando a' suoi consiglieri si
tentica l'unione di questi venerandi espresse tenere per indubitato, che
personaggi. Fissata l'epoca, in cui rappresentando egli Mosè, essi rappre-
i Cardinali di santa romana Chiesa sentavano i settanta seniori. L'impera-
sono conosciuti anche col nome di tore Federico lì, certamente non pro-
sagro Collegio, e senato apostohco, teggitore della Sede Apostolica, in una
per tutto ciò che il riguarda iu sua lettera riportata da Matteo Paris,
-,

278 CAR CAR


presso il Tomassino
parlando dei ,
>» stevano a Cristo Signore nostro ,
Cardinali, nel 1289, arrivò a dire: »> la qual è sentenza di uomini gian-
« siccome Cristo capo della Chiesa » di , ed è munita
gran proba di
» nel vocabolo di Pietro fondò so- » bilità, certo
che Cristo essendo
i> pra la pietra la su^ Chiesa, così M Signore e Redentore nostro quan-
« costituì successori degli apostoli » do era sulla terra avea dodici
>» i Cardinali ". w apostoH , e settantadue discepoli,
Potrebbonsi su questo oggetto rife- « che lo assistevano ". Adunque
rire le molte luminosissime testimo- certo è fuori d'ogni dubbio, che ap-
nianze, che si hanno, per rendere sem- pena s'incominciò il pontificato ad
pre palese, quanto sublime sia anche amministrare dagli uomini, vi furo-
per la sua istituzione la Cardinalizia no cosiffatti personaggi , che in un
dignità 3 ma basti il riportarsi alla co- incarico sì sublime, geloso e- vasto,
stituzione di Eugenio IV, Non me- col consiglio, e coli' opera assistette-
diocri, XIX in Bull. Mainardi, che ro, ed aiutarono grandemente quel-
in difesa del grado Cardinalizio indriz- lo che n'era investito. V. Menoc-
zò ad Enrico arcivescovo di Cantor- chio Sluore, t. Ili, p. 106, e. ^'0.

bery per grave dissensione nata tra Della dignità Cardinalizia. La


esso e il Cardinal Giovanni del ti- «ubhme dignità dei Cardinali di San-
tolo di s. Balbi na, siccome esso narra ta Romana Chiesa, per tutti i titoli,
nel proemio. In detta costituzione preeminenze e riguardi , sorpassa
si legge riunito quanto di più gran- tutte le dignità ecclesiastiche dopo

de e di più interessante, anche da la suprema del Sommo Gerarca, es-


antichi monumenti, riguarda il Car- sendo il massimo de^ pi'cgi, il pun-
dinalato, ne potrebbesi che snervar- to più distinto del Cardinalato, quel-
sene la forza, se volesse riferirsene lo che tempio , ed organo il costi-
sol qualche Conchiudendo
tratto. tuisce dello Spirito santo, e Semi
con le parole d'un concilio di Papa per servirsi della frase di Sisto V ,

Stefano, il quale dice : « era neces- »y da cui quello sortir deve, nel qua-
9) sario , che questa sagrosanta si- « le per divina istituzione vada me-
» gnora la Romana Chiesa, secondo M ritamente a riunirsi la pienezza
>* che da s. Pietro e da' suoi suc- , fi tutta della podestà apostolica ".
?> cessori è stabilito, canonicamente Destinati i CardinaH di Roma ad
»» si ordinasse, e nel colmo dell'apo- assistere co' loro consigli capo vi- il

M stolato si consagrasse uno de' pre- sibile della Chiesa, acquistarono nel-
M ti, o Cardinali diaconi ; ed aggiun- la Chiesa stessa la denominazione

» gendo , da questo chiaramente si di membri, di occhi, di parti prin-


» intende, che questi nostri fratelli, cipali del corpo del Papa , il che
M i quali fra i Cardinali son posti, trovasi ovunque ripetuto ne' monu-
M fin dai tempi di s. Pietro esiste- menti ecclesiastici . S. Pier Damia-
vi vano " ; ad onta di sì forti ra- ni , riportato dal Sigonio , de regn.
gioni, più moderazione è il conve- Ital. ad ann. afferma, che
1059,
nire col detto Cardinal Paleotti, De questi gli occhi sono di una sola
s. Consist. consult. memh. 5 e. 1 , pietra, queste le lucerne dello stesso
p. 365, in cui dice « Altri poi in- : candelabro. Enrico VII dopo aver
>* segnano che sieno succeduti in
, ricevuto in Roma per ordine di
.>^ luogo degli apostoli, i quali assi- Clemente V , il diadema imperiale
, ,,

CAR CAR 279


dalle mani de' Cardinali nel i3i3, » sa cattolica, di cui è capo, quasi
ne mostrò con suo diploma la gra- »* come pupille ed orecclii , e parti
titudine, coli' esprimere: « Coman- « nobilissime del sagro capo, e mem-
>* diamo che il Piomano Pontefice, »» bri suoi principali, dallo Spirito
'» ed i Cardinali della sua Chiesa » santo stabiliti ed innalzati al gra-
« che sono la parte nobile del suo » do altissimo di sostenere collo stcs-
« corpo, immuni vadano da ogni » so Romano Pontefice in questa
>* ingiuria '* ; ed Eugenio IV , che « medesima ecclesiastica gerarchia
sostenne la dignità Cardinalizia sopra »> da Dio ordinata a guisa della ce-
qualunque altra dignità ecclesiastica, )i leste cui corrisponde, una mole

nella suaccennata lettera all' arcive- >» sì grave, e l'incarico de' popoli ".
scovo di Cantauria, ecco come espres- Il titolo poi onorifico , con grande
se il proprio sentimento e quello autorità di legato a Intere (Fedi),
degli altri che l' avevano
Pontefici, non si diede che a' Cardinali , seb-
preceduto: medesimi Car-
>» inoltre i bene a diversi personaggi venissero
>* dinali attesa l' eminenza del loro addossate importanti legazioni, come
'» onore e dignità vengono dai Pon- anco dimostra il Ferraris, Biblioth.
y> tefici detti parte del loro corpo .
valle. Legaliis^ e ricevettero un tal
'» Dal che senza alcun dubbio dimo- titolo, siccome appartenenti al corpo
« strasi, che i membri contigui del del Romano Pontefice, e si dicevano
» corpo del Papa, i quali sono i suoi staccati a latere Summi Pontìficis.
»> fratelli Cardinali ec." Sisto V però V. Perez, Pentateuci, tract. 3, e. 8,
nella celebre bolla, Postquam verus n. 81. Ne spiega la ragione il p.
ìllcj data a' 1 3 dicembre 1 585, Const. Diana, dicendoci essere i Cardinali
76, riepiloga tutte le sentenze dei incorporati col Papa, part. 5, tract. 2,
predecessori a lustro della dignità resol. 33.
Cardinalizia. Si legge perciò nel proe- Siccome parti principali del cor-
mio: » i Cardinali sono la parte po del Papa, i Cardinali rettamente
>» nobilissima della persona del Pa- non solo s'intitolano e sono Cardinali
M pa, e i principali suoi membri ; e della S. C. R. ina ancora Cardi-
_,

» quindi siccome il Romano Pon- nali deW universo. Ed è perciò, che


« tefice nella cattedra dello stesso a seconda dell'autorità di vari conci-
3> Pietro successore, e vero vicario di li, precipuamente di quello di Trento,
« Cristo per comando divino possie- ed inculcato dalla maggior parte
5» de l'apice della suprema dignità de' Pontefici, i Cardinali si scelgono
j» apostolica , e ne tiene il luogo in da tutte le nazioni cattoliche, acciò
»> terra, così ancora i Cardinali del- destinati cardini dell' universo sieno
»' la sagrosanla Romana Chiesa, che più a portata, come riflette s. Rer-
»* le persone rappresentano de' santi nardo, di governare tutto il mondo,
*» apostoli quando di Cristo erano governando meglio ciascuno que'sud-
j- ministri, che il regno di Dio pre- diti, che conosce . Venendo pregato
*> dicava , e consumava il mistero Pio 11 possibilmente a restringere il

" dell' umana salvezza , ministrano numero de'Cardinali romani, rispose,


'» al Romano Pontefice nell'eserci- che egli qual capo della Chiesa non
» ciò dell' ulìlcio sacerdotale , e gli poteva trascurare gli oltramontani
>> assistono in qualità di consiglieri giacche nelle costituzioni di molli
>• e coadiutori nel governare la Chic- Papi suoi predecessori, e dai concili
28o CAR CAR
ancora fu stabilito che Cardinali del- i del romano Pontefice, ai patriarchi
la Chiesa Romana si prendessero da e primati Antonino allermò
, e s. i

quakmque nazione, affinchè possano Cardinali superiori a qualunque ec-


meglio conoscere l' indole, e i costu- clesiastico eccettuato il solo Papa
, ,

mi di qualunque popolo, e quindi del quale parere sono Turrecremata,


più saggiamente giudicare, pei* la il Valdese, l'Ostiense, Giannandrea,

sublime prerogativa di giudici di tut- il Giacobazzi, e tutti gli altri teologi


ta la terra, come li chiamò s. Ber- e canonisti dopo Eugenio lY. Non fu
nardo, ep. i5o. una romana usurpazione, non furono
I Cardinali di Roma in qualità le pingui rendite, né talora alcuni

di consiglieri, di cooperatori del ro- titoli secolareschi per particolari cir-


mano Pontefice considerato nella sua costanze dati ai Cardinah, che, come
principale, essenziale relazione di ca- osa dire uno scrittore, portasse l'epi-
po Cattohca , formano
della Chiesa scopato a cedere ai Cardinali ; ma
con esso un corpo , sono
lui tutto bensì una conseguenza naturale
fu
parti principali, cardini della Chiesa per 1* innanzi forse non bene svilup-
ecumenica, come appunto i consiglie- pata, non ancor dedotta dal luogo
ri, i coadiutori del metropolita sono eminente e sublime, che questi mem-
parti cardinali della metropoli stessa. bri del romano Pontefice occupava-
In fatti nel concilio romano celebra- no nella Chiesa di Dio, come lunga-
to nel io59 sotto Niccolò II, trat- mente ragiona il citato p. Tamagna,
tandosi del gran punto, che riguar- particolarmente al tomo I, capo 8,
dava r elezione del romano Pontefi- della precedenza de' Cardinali ro-
ce, tutti i Cardinali della sede apo- mani sopra i vescovi, e nel t. II,

stolica furono dichiarati metropoli- e. 5, de' vescovi, potendosi anche con-


tani , leggendosi in un canone di sultare Girolamo Piati , de Cardi-
esso: « ma perché la Chiesa apo- nalis dignitate et officio ^ e. 3. § I,

*i antepone a tutte le chie-


stolica si in cui tratta ex professo de emi-
» se del mondo, e perciò aver non nentia Cardinaliuni prae episcopis,
« può sopra di se un metropolitano; ove dimostra, che, o si riguardi l'or-
« i Cardinali vescovi senza dubbio dine, o si abbia in mira la giurisdizio-
M fanno le parti di metropolitani, i ne di far leggi, punire, dispensare
*> quali cioè portano all'apice della e concedere, il vescovo è superiore
>» grandezza apostolica il vescovo al Cardinale, e se si rifletta all'ufficio
M eletto **. Allora i Cardinali ve- del Cardinale nel governo della Chie-
scovi lateranensi incardinati ai sagro sa universale, egH non la cede che
Collegio sino da Stefano III, più de- al Papa , il quale elegge e giudica
concorrevano all'elezione Pon-
gli altri tutti i vescovi e gradi ecclesiastici,

che sembra essere stata ad essi


tificia, servendosi dell'aiuto e consiglio dei
commessa interamente; ma in ap- Cardinali, che perciò vengono riguar-
presso per ecclesiastiche prescrizioni dati quai giudici di tutta la terra ;

chiamati i Cardinali tutti al grande giurisdizione amplissima , che costi-

atto della Pontificia elezione, a tut- tuisce i Cardinali romani nel grado
ti nei senso canone
del succitato il più subHme.
convenivasi la qualifica di metropo- A SI delicato, e interessante pun-
litani. Quindi s. Pier Damiani an- to, ci permetteremo di aggiungere
tepose i Cardinali vescovi elettori quanto scrisse il dotto, e ven. Bel-
CAR CAR 28 f
lariiìino contro i novatori, che mal- « vescovi tosto che anzi ,
più che
lenarouo la dii^nilà Cardinalizia, « i Cardinali, aiutavano il Pontefi-

vv fìnsi strada ad opprimere tutte le >» ce. Ma crebbero in appresso gli


Itre della Chiesa, come si ìe^^e nel » affari della Chiesa Romàna, essen-
libro I de clfrìcis. e. i6: w Eppu- *» dovisi specialmente
aggiunto il
re confesso, che una volta il ve- yy principato
temporale nelf ottavo
scovo qualunque era preferito al « secolo a' tempi di Pipino e Car-
Cardinale non vescovo ; che anzi » lo Magno che lo aumentarono;
il Cardinalato era grado al vesco- « onde abbisognava il Sommo Pon-
vato come rettamente insegna
, « tefice dell' aiuto de' consiglieri più
Onofrio Panvinìo, nel libro dei « spesso che per lo innanzi ; ne po-
Cardinalij ed apertamente si de- « teva così spesso, come era neces-
duce dal libro I. cap. della V « sario, radunare i concili de'vesco-
Pila di s. Gregorio 1. In appres- « vi. Sicché ammaestrati dall'uso,
so però mutossi l' ordine, ed in- « costretti dalla necessità s' incomin-
cominciarono i Cardinali ad an- « ciarono a poco a poco a tralasciare
teporsi ai vescovi ; della qual mu- y> i concili vescovili, e tutti gli affari
tazione due ragioni si possono as- " a riportarsi al senato de' Cardi-
segnare. Una che a' soli Cardina- »> nali. Ma accaduta questa legitti-

li fu devoluta 1' elezione del Som- » ma mutazione del concilio ponti-


mo Pontefice ; imperocché in quel w ficio da' vescovi e Cardinali ai
tempo in cui gl'imperatori, o il *» soli Cardinali, non dee recar ma-
clero ed il popolo eleggevano i »y raviglia, se accadde ancora la mu-
Pontefici, none meraviglia se non " tazione della dignità ". Ecco poi
erano tanto stimati i CardinaH. come, nel 1 3 1 2, Clemente in u- V
Ma dopo che incominciarono es- na sua lettera riportata dal Rinaldi
si soli ad eleggere, e per lo più a detto anno, spiega la precedenza
a venir ancora essi soli eletti, non da lui accordata ai Cardinah sui ve-
senza ragione principiò la dignità scovi, per la unione, che hanno i pri-
Cardinalizia ad essere in pregio più mi col Papa « JVec quisquam mi-
:

che per lo innanzi. Altra ragione si « retur, si contra morem antiqui-


fu che i soli Cardinali incomin- >» tus observatum, in praesentis sa-
ciarono ad essere consiglieri del y> lutationis Tu, praefate
eloquio,
Sommo Pontefice; imperocché pri- « Cardinalis praeponeris, Tuque, epi-
ma né eglino soltanto, ne i pri- « scope praedicte postponeris, et pro-
mi si erano del consiglio pontifi- " pterea venerabilis frater etiam non
cio. Ed in fatti ne' primi seicento » vocaris, quoniam in talibus mo-
o ottocento anni Sommi Ponte- i >» dum hujusmodi modernis tem-
fici onde giudicare i più gravi
,
y> poribus observari decenti us repu-
all'ari della Chiesa romana, radu- « tamus ".

navano i concili nazionali de' ve- Finalmente si legge nel citato Ma-
scovi d'Italia, a' quali concili in- cri, al vocabolo Cardinalis, die i

tervenivano certamente i Cardinali Cardinali della Chiesa Romana, seb-


preti, ma
il primo luogo era dei bene inferiori in dignità ai vescovi^
vescovi. Per lo che non v'era ra- con tutto ciò hanno preceduto i ve-
gione, per cui in quel tempo i scovi medesimi da molti secoli come
Cardinali preti si anteponessero ai membri di quella Chiesa, col capo
!i82 CAR CAR
della quale sono uniti. Onde nel con- modo di precedenza osservò ancora
cilio efesino, celebrato nel 43 1
, dei la chiesa costantinopolitana, ove al-
tre legali del Papa s. Celestino I, cune dignità, come gli exocatacoeli
sempre precedette il prete della Chie- (Vedi) sebbene diaconi, precedevano
sa Piomana ai due vescovi anzi es- ; nel sedere i vescovi, venendo riguar-
so si sottoscrisse primo di tutti nel dati come Cardinali di quella chie-
detto concilio generale, e più chia- sa, e come tali furono nel XV seco-
ramente si prova questa verità dal- lo trattati dal Papa nel concilio ge-

le vite de' Romani Pontefici, nelle nerale di Firenze.


quali si fa menzione delle ordina- Passando a considerare i Cardi-
zioni fatte nel mese di dicembre, se- nali quali elettori delB ornano Pon-
condo l'uso e il rito de'primi secoli tefice, ed insieme eleggibili, breve-
della Chiesa, ed in esse furono sem- mente premetteremo, che prescinden-
pre preferiti i preti e i diaconi del- do dai segni manifesti con cui alcune
la Chiesa Romana, come Cardinali, volte Dio indicò chi dovea essere e-
ai vescovi, dicendosi : Creavit pres- letto a capo della Chiesa, ne' primi
hyte.ros j diaconos , e poi epìsco- otto secoli, il Papa veniva eletto
pos per diversa loca. Ed i titoli, dal clero e dal popolo, i quali ul-
che si conferivano ai Cardinali nel timi in progresso di tempo (stante
Pontificato di s. Marcello I eletto nel i dissidii e le fazioni) furono rappre-
304, ci avverte il Zaccaria nelle No- sentati dai magistrati e dagli otti-
te del LunadorOy che erano riguar- mati di Roma. Nei primi secoli in-
dati quasi dioeceseSy propfer haptis- oltre i vescovi, non già i soli suffra-
ììium, et poenitentiani multoruin, cjui ganei di Roma, ma tulli quelli, che
convertcbantur ex paganis, et pro- in occasione à' intcr-pontificio si tro-
pter sepulturani martyrum, con la vavano in tal città, concorrevano
autorità dell' Anastasio. Abbiamo dal- all'elezione del supremo pastore. Al-
l' Andreucci, nella dissertazione De l' elezione di Cornelio nel 254 ^^i-

CardinalìhuSj p. i. n. 16, ^ 17, che rono presenti sedici vescovi, tra i


i Cardinali preti godono nelle loro quaH due africani col suffragio dei
chiese titolari di un diritto vescovi- sacerdoti, chierici e della plebe, la

le,o quasi episcopale per concessio- quale intervenne a' sagri comizi si-

ne di Onorio III, Cap. his quae. i i no al ii43; ma il clero in globo


de major, et obed.j come nelle lo- sempre concorse a dare il successo-
ro diaconie i Cardinali diaconi pos- re a s. Pietro, finche Stefano III det-
sono usare della stessa quasi episco- to IV, fu il primo, che nel concilio
pale giurisdizione per privilegio di romano del 769, celebrato in Late-
Sisto Y, dichiaralo nella costituzio- rano, ne limitò la libertà, con im-
ne pubblicata neir aprile 1589. Quan- porgli, che i suoi voli non potesse-
do dunque i sagri canoni insegnano ro favorire che un diacono, o un
esser maggiore il grado episcopale prete Cardinale escludendone i sud-
del Cardinalizio, parlano dell' ordi- diaconi e i vescovi, come prova il

ne, non della dignità, come l' arci- Du-Cange, nel riportare la deposi-
diacono ancorché non sacerdote, in zione di Papa Formoso, fatta dopo
quanto all' ordine è inferiore a qua- la sua morte nell' 896 da Stefano
lunque prete, ma in quanto alla di- VII, perchè essendo vescovo di Por-
gnità precede a tutti i canonici. Tal to, contro i decreti de santi canoni
CAR CAR 283
a\>ea occupata la romana Cattedra^ cessore del principe degli apostoli;
sebbene il Tamagna, ed altri sieno aggiungendo che quello solo dai
di parere, che Stefano HI non in- Cardinali si dicesse e fosse canoni-
tese escludere i vescovi, cui egli me- camente eletto, nel quale concorres-
desimo avea incorporato al sagro sero i due delle
suffragi e voti delle
Collegio, ne' sette suburbicari, come tre parti de' medesimi Cardinali e-
si disse di sopra, ma piuttosto voler lettori, per cui l' immediato succes-

che fosse eletto un Cardinale Roma- sore di Alessandro III, Papa Lucio
no. Anzi si osserva, che i Cardina- HI, Jlliicingolì y creato nel ii8r,
li vescovi in seguito divennero gli fu il ])riniO che con sì provvida leg-
arbitri della creazione del Papa, giac- ge fu innalzato al pontificato, e i
che Niccolò li, nel concilio romano concili generali di Lione li, celebrato
del loSg, decretò, che morendo il da Gregorio X
nel 1274, e di Vien-
Pontefice, primieramente i Cardina- na presieduto, nel i3i i,da Clemente
li vescovi trattando insieme con som- V^ coir assistenza de' monarchi di
ma diligenza circa la elezione, vi chia- Francia Inghilterra ed Aragona,
,

mino di poi i chierici Cardinali , e confermarono pienamente quanto so-


in tal guisa acceda il restante dtd lennemente era stato determinato dal
clero ed popolo a prestar consen^
il concilio generale lateranense sud-
*o alla elezione. Osserva Pandolfo detto. Così la Chiesa nel cangiare
nella creazione di Gelasio li, acca- la sua disciplina, liberò col nuovo
duta nel 1118, che a' Cardinali, al sistema l'elezione da quei disordini,
clero, e al popolo si spetta eleggere che tanto di frequente travagliavano
il Papa, ma che vescovi Cardina- i prima la cristianità. Il che dimostra
li godevano del diritto di approvare, luminosamente ad evidenza la giu-
o escludere l'eletto; esclusione ed in- stizia,la prudenza del suo stabili-
clusione, su cui altri non convengono. mento, mentre sempre più risalta la
Niccolò li pertanto, avea ristretto sublime ed alta dignità Cardinalizia.
ne'soli Cardinali di santa Romana Ed è perciò che dal 1878 in poi
Chiesa il diritto di eleggere il sovrano non evvi esempio che sia slato in-
Pontefice, cui il clero inferiore, ed nalzato veruno al triregno senza che
ilpopolo prestassero il consenso ; al non abbia apparte-
sacro Collegio
ma però Papa Alessandro III col nuto. r articolo Porpora (^Ar.ni-
P^.

consiglio e colfapprovazione di tut- NALiziA, in cui si tesse il novero dei


to il concilio generale XI , late- Papi eletti prima di tal tempo, sen-
ranense, III celebrato nel iiyg, os- za essere Cardinali di S. R. Chiesa.
servando innumerabili calamità del-
le Non è poi a tacersi, che fra le
la Chiesa, che derivarono dall'ecces- prerogative del sagro Collegio evvi
sivo numero degli elettori nel grande quella, che quando il Papa fosse as-
affare della creazione del suo capo sente dal luogo ove vuole che risie-
visibile, ed i trenta Ire scismi, che sino da la curia, al sagro Collegio dei
allora l'aveano lacerata, determinò Cardinali per delegazione di lui

che in appresso i soli Cardinali di spettano le redini ed


governo del- il

Roma, esclusi affatto gli altri chie- la Chiesa universale. Trattano dif-
rici, il popolo ed i sovrani, godes- fusamcFìte questo grave punto i Car-
sero del diritto di sciogliere, creare, dinali Giacovazzi e Caietano cioè ,

confermare ed intronizzare il suc- Tommaso da Vio. Il primo ha pre-


384 CAR CAR
so di mira specialmente un Papa al Cardinal camerlengo, facendo da
assente, o infermo, ed il conferma segretario di stato, il segretario del-
con quanto accadde nell'elezione di lo stesso sagro Collegio. Pio IV con-
Adriano VI , eletto a' 9 gennaio fermò tali leggi, e vi aggiunse, che
i522, mentre egli era assente e di- ilCardinal vicario potesse continua-
morante nella Spagna che governa- re nella sua giurisdizione ; e Cle-
va per Carlo V, per cui le decisio- mente XII ordinò, che morendo
ni dei trìbunali della rota, e della nella sede vacante i Cardinali ca-
segnatura segnarono, durante tal
si merlengo, e penitenziere maggiore,
assenza, con queste pai ole placet sa- : i Cardinali ne eleggessero per voti
cro Cardinaliuni Collegio etc. Il Ca- il successore, che durerà sino all'e-
jetano, o de Vio poi sottilmente, lezione del nuovo Pontefice; e mor-
ed ampiamente tratta tal questione. to in detto tempo il Cardinal vica-
Veggasi in oltre su questo punto il rio di Roma, resterà colle facoltà di
menzionato Tamagna, Orìgine^ e pre- questo il prelato vicegerente. Le con-
rogative de Cardinali^ capo VI, del- gregazioni poi dei Cardinali conti-
la Sublime dignità de^ Cardinali di nuano a spedire affari di poco mo-
santa Romana Chiesa, pag. 179, mento per mezzo dei loro rispetti-
e seg. vi segretari, fattane prima relazio-
Il Pontefice Gregorio X, conside- ne alla congregazione dei Cardinali
rando il pregiudizio delle lunghe capi d' ordine. Spedisconsi pure gli
sedi vaccmti, nel concilio generale di affari, che prima della morte del
Lione II, nel 1274, emanò santis- Papa erano già risoluti nelle con-
sime leggi relative. La sesta di esse gregazioni, in que'casi ne' quali ba-
prescrive quanto segue: »» i Cardi- sti la sottoscrizione del segretario.
» iiali in sede vacante nulla pren- Non è poi a tacersi, che i Cardinali
« dano dall'erario della camera a- in sede vacante, non ammettono
» postolica, e dalle sue rendite. Col- persona alcuna in carrozza a fianco,
M la morte del Papa cessino tutti e mentre assistono all' esequie no-
i> gli uffiziali ecclesiastici, e i tribii- vendiali, o alla messa dello Spirito
M nali della curia, fuorché i Cardi- Santo, siccome fra loro è il Papa ,

» nali penitenziere maggiore, e il sebbene incognito, tutti debbono fa-


« Camerlengo, i quali continueran- re al sagro Collegio riunito le genu-
>» no in tempo della sede vacante ". flessioni, come si fanno al Pontelice ;
Conviene pertanto sapere, che se- omaggio di rispetto, che ricevono
condo le Pontificie bolle , dopo la nelle congregazioni generali della
morte del sovrano Pontefice, il go- stessa sede vacante, e in conclave
verno temporale di Roma, e di tut- quando ricevono gli oratori de' prin-
to lo stato ecclesiastico si devolve cipi, y. Elezione de' Sommi Ponte-

al sagro Collegio , che conferma i fici, Sede vacante, e Conclave.


ministri delia santa Sede, e custo- Trattandosi ne' paragrafi seguenti
disce le rendite della camera apo- eziandio della sublime dignità , e
stolica; ed essendo esso composto grandezza del Cardinalato , prima
di vescovi suburbicari, preti e dia- di terminar questo, faremo menzio-
coni, uno di ciascun ordine per tur- ne dell'antico e grave distintivo dei
no^ e per tre giorni consecutivi assu- Cardinali , di essere cioè protettori
mono l'ispezione degli affari, insieme presso il Papa, e la sede apostolica
CAR CAR tB5
d'imperi, regni, città ec. Molto pii- da Felice Contelori, con suo decre-
rna della celebrazione del concilio to comandò assolutamente , che i

Costanziese, i Cardinali si prende- Cardinali non assumessero le prote-


vano per prolettori presso la santa zioni dei re, de' principi, de' conti,
Sede degli interi regni e monarchie. e di altre persone secolari , e che
Venerato il Sommo Pontefice qual quelle già assunte non l' esercitasse-
sovrano spiri Inale e qual padre di ro, acciò con più libertà potessero
lutti i principi, che più volte lo invo- assistere al Papa ne'consigli, negli
carono arbitro dei loro più grandi aflari della sua corte, e negli altri
interessi, stimato capo supremo di alti. Alessandro VI del 149*2 , «in-
tutta la Chiesa cattolica, non è me- novò i rigori de' suoi predecessori ,

raviglia se j regni , e i monarchi e li accrebbe, dappoiché proibì ai


cattolici per gli innumerabili affari, Cardinali di frequentare le curie se-
che riguardavano la religione, si pro- colari dei principi, diassumere gli
curassero presso il supremo Gerarca impieghi di segretari e di protetto-
qualche aiitoievole persona nella cu- ri, acciò non si facesse un'indecente
ria romana, tanto pel disbrigo dei mescolanza di secolare e di eccle-
medesimi, che pel patrocinio nel siastico,dovendosi rendere a Cesare
trattarli , donde ebbero origine le ciò eh' é di Cesare, e a Dio ciò che
protettori e de' regni presso Sede la a Lui appartiene. In seguito, cele-
apostolica, e quindi quelle degli Or- brando Leone X nel Laterano il
dini religiosi ed equestri, città, ac- concilio generaleXVII, che termi-
cademie, pii istituti ec. Che tali pro- nò nel i5i7, "^^^^ bolla di rifor-
tettone de'regni esistessero prima del ma, Sess. 9, ecco come si espresse
secolo XIV, si apprende dal Rinal- sulle protettone de'Cardinali : >» As-
di all'anno 1878 n. loi, quale
il sistendo i Cardinali al romano
racconta, che appena assunto al Pontefice padre di tutti i fedeli,
Pontificato Urbano VI, come quello, é molto inconveniente, eh' eglino
che era versatissimo negli affari del- divengano accettatori , ed avvo-
la romana corte, pubblicò essere sua cati delle persone.Stabiliamo per-
intenzione, che i Cardinali non go- ciò , eh' essi non prendano par-
dessero in appresso né pensioni, ne zialità alcuna né di principi, né
provvisioni, ne
sommini-
altri doni di comunità , né di qualunque
da comunità,
strati loio dai principi, altro, contro veruno , se non quan-
e da qualunque altra persona poi- ,
to la giustizia e l' equità richie-
ché tali donativi facevano talvolta da, e la loro dignità, e condizio-
prendere cattiva piega ai negozi ec- ne che divengano promo-
esige,
clesiastici, avvenendo per la fragili- tori, o difensori: ma attendano,
tà umana, che talora i Cardinali spogliati di qualunque passione,
pensionati, e protettori non conser- a sedare, e terminare fra chiun-
vassero interamente impar- quella que i litigi promovano con a-
:

zialità,che ai giudici si conviene. nimo pio i giusti affari de' prin-


Martino V, eletto nel i4i7> nel cipi, e di. ogni altro, ma con ispe-
concilio di Costanza non si conten- ciaiità de' poveri , e de' rehgiosi,
tò su questo delicato punto di espri- e prestino aiuto agli oppressi ed
mere i vivi suoi desideri , ma nel ingiustamente gravati, secondo le
i434> come abbiamo nella sua vita foize e il dovere, che il loro uf-
, ,

286 CAR CAR


^' fido prescrive ". In questo aigo- Presentemente i Cardinali sono
niento sono a consultarsi le celebri protettori delle città e luoghi del-
epistole del Cardinal Ammaniiali lo stato ecclesiastico , e della re-
detto il Papiense, che colla sua elo- pubblica di s. Marino in esso esisten-
quenza inveì contro le protezioni, che te, di Ordini e congregazioni reh-
tempi rendevano ligi
talvolta a' suoi i giose d'ambo i sessi, di Ordini eque-
Cardinali suoi colleghi dei dominanti. stri, di monisteri , di chiese nazio-
Mentre nobilita la sublime dignità nali, di cappelle insigni, di collegi,
Cardinalizia il dichiarare che face- di accademie, di arcicon fraterni te, di
vano i sovrani protettori de' loro do- ospedali, pie istituzioni ec. ec, e vi
minii, non il sagro Collegio, ma un hanno anco de' Cardinali compro-
membro di esso , ne accresceva il tettori. Tali protezioni si accordano
lustro allorquando la protezione e- dal sovrano Pontefice o per moto
sercitavasi secondo le sante prescri- proprio, o per beneplacito alle do-
zioni de' Pontefici. mande, che gli vengono fatte, aven-
Negli articoli Conclave ed Ele- , do luogo per molte la spedizione di
zione de' Pati, si vedrà l'influenza, un breve apostolico, il quale si leg-
che si esercitò sui Cardinali nazio- ge neir atto del possesso , che suol
nali dai Cardinali protettori delle prendersi colle solite formalità, leg-
rispettive corone, fregiati alcuna vol- gendosi nelle Notizie annuali di Ro-
ta eziandio del carattere di amba- ma, che pubblicano ogni an-
ivi si

sciatori presso la santa Sede i^Ve.di). no, le che ogni Cardi-


protettorie
Talvolta fino al declinare del secolo nale ha: ne mancano esempi, che i
decorso quasi tutti i regni, molte na- Cardinali assunti al Pontificato ri-

zioni, repubbliche, e città imperiali tenessero le protettorie che prima


aveano per protettore un Cardinale, avevano, come ha fatto il regnante
e persino i regni, in cui la religio- Pontefice, il quale si riserbò la pro-
ne non era dominante, ma che per tezione suir arciconfraternita del ss.

altro aveano in Roma collegi ad Sagramento, e di s. Maria della Ne-


essi appartenenti. L' impero soleva ve, e della città vescovile di Per-
nominare due protettori, cioè uno gola.
pegli stati soggetti all' impero stes- F. Hieronymi Piati a Jo. An-
so, e l'altro pegli stati patrimoniaH drea, Tria additionibus
et Nicolao
della casa d'Austria. Questi protet- auctus. Tractatus de Cardinalis di-
tori solevano essere per lo più na- gnitaie et officio, Romae i836, cioè
zionali, e talvolta no; e in concistgro capo XXXllI. De proteclionihiis ^
proponevano le chiese cattedrali, ino- quae Cardinalibiis interdwn com-
nisteri , e beneficii concistoriali, che miltunturj § I. De proteclione reli-
erano sotto le loro protettone, tan- giosorurìtj quae Cardinalibus a Pa-
to elettive, che di nomina , o pre- pa conimitùturj § II. De pvaecipuo
sentazione. Da ultimo il Cardinal Cardinalis prolectoris religiosoruni
Giuseppe Albani fu protettore del- munerej § III. De protezione lo-
la nazione austriaca, e degli antichi corum piorunij et comniunitatum,
e nuovi stati del re di Sardegna quae a Papa Cardinalibus parti-
de' quali stati del regno Sardo at- cularibus committiturj § IV. De
tualmente è protettore il Cardi- proteclione regnorum, sive provincia-
nal Luigi Lambruschini genovese. runi) quani Cardinales particula-
, ,

CAR CAR 287


Vfs suscipiunt. Ed in oltre, y. gli lo IV, dopo aver consultato il sagro
articoli Possessi de' Cardinali , e Collegio, emanò una bolla, detta
Protettori Cardinali. del Compatto ( Compactum), ia
cui stabilì, dopo lunghe discussioni,

§ IV. Numero 3 residenza, qualità, che in appresso Cardinali non fos-


i

ed età de' Cardinali. sero più di quaranta, e che ninno


si creasse se non avesse ceduto il
11 numero de'Cardinali, che com- luogo il quarantesimo. Tuttavolta
pongono il sagro Collegio, come me- r immediato suo successore Pio IV,
glio si dirà a quest'articolo, variò se- del 1559, ne creò quarantasei, indi
condo i tempi, la volontà dei Papi, SistoV, col disposto della celebre
e la durata del loro pontificato, e bolla,Poslquam, del i585, stabili
perciò toccandoi secoli a noi più ad esempio de' settanta seniori da
vicini che invitato Giovan-
si legge, Dio assegnati per consiglieri a Mosè,
ni XXII a decorare del cardinalato il numerò di settanta , dovendosi
due fiancesi, rispose, come riporta comporre i tre ordini del sagro Col-
il Rinaldi all'anno i33i, che fra legio , di sei vescovi suburbicari
tutti i Cardinali non erano che venti, di cinquanta preti, e di quattordici
e di questi se ne contavano dicias- diaconi, numero che giammai non
sette francesi, onde non poteva sod- ebbero i suoi successori sorpassato,
disfarlo, che scegliendone un solo. sebbene non tenuti a tal limite, co-
Per morte di Clemente VI nel , me osserva il p. Tamagna. Abbiamo
i352, i Cardinali determinarono, poi, che Clemente Vili, del 1592,
che il loro numero non dovesse es- creò cinquantatre Cardinali, Paolo
sere più di venti. Urbano VI per V, del i6o5, sessanta. Urbano Vili,
opporli agli anticardinali di Clemen- del 1623, settantaquattro, oltre quat-
te VII, molti ne creò, ed a Pioli tro, che non pubblicò siccome riser-
i Cardinali dimostrarono, che il loro vati in petto. Innocenzo X morì
numero eccessivo avviliva la dignità nel i655, lasciando il sagro Collegio
Cardinalizia. Sisto IV, del i47i> composto di settanta Cardinali, senza
ampliò più di tutti i suoi predeces- verun cappello Cardinalizio vacante;
sori il numero de'Cardinali, seguen- altrettanto avvenne nella morte di
done l'esempio Alessandro VI, creato Alessandro VII, del 1667. Clemente
nel 1492. Ma Leone X, eletto nel XI, eletto nel 1700, creò settanta
i5i3, non avendo riguardo alla Cardinali, Benedetto XIV, del 1740,
consuetudine fino a lui tenuta, fu il sessantaquattro. Pio VI, del 1775,
primo ed unico Pontefice, che in una settantatre, onde rimaneva ad Ur-
promozione creasse trentuno Cardi- bano VIII il vanto di averne creati
nali , e che avesse viventi sotto di più di se il Pontefice Pio
tutti ,

lui fino a sessantacinque Cardinali VII , ad onta che per le circostanze


per gli altri che avea annoverati al de' tempi, dai 26 marzo i8o4 ^'"^
sagro Collegio, cioè in tutti ne fece agh 8 marzo 1816 inclusive, non
quarantadue, giacche i ventitre, che avesse potuto creare verun Cardinale,
formano il numero di sessantacinque non ne avesse annoverati al sagro
erano stati creati Cardinali dai suoi Collegio novanlotto, e quando morì
predecessori. Quindi Paolo III, del ne avea riservati in petto dieci. Al-
i534, ne creò settantuno; ma Pao- cuni autori osservano, che per lo
^88 CAR CAR
scarso numero de' Cardinali si è Cardinali nel IX secolo fossero tenuti
prolungato il conclave più volte, alla residenza, il prova la canonica
per mesi ed anni
con gi'avissimo deposizione del suddetto Anastasio,
danno della Chiesa, e per rammen- dal che si deve inferire, che i Car-
tare qualche esempio, ciò accadde dinaU furono dispensati dalla resi-
nel 1241 dopo la morte di Celesti- denza allorché i vescovi incomincia-
no IV, nel 1261, per quella di A- rono ad ascriversi al Collegio Cardi-
lessandro IV, nel r 268, per quella nalizio, o quando i Cardinali vennero
di Clemente IV, e nell'anno 1292 fregiati del vescovato, ilche avvenne
per morte di Nicolò IV. P^. Ber- nella metà del secolo XI, come si
nardino Borgarucci, Disordini cagio- disse. Tutta volta sappiamo che, nel
nali dalla lunghezza del Concla^'e, 1 98, Innocenzo III negò alle suppli-
1

presso il tomo V, pag. 1716, del che de' ravennati un Cardinale per lo-
Mazzucchelli. ro arcivescovo: >i Abbiamo considerato,
La residenza de' Cardinali presso » disse loro, che la presenza del me-
il Sommo Pontefice, siccome incar- » desimo Cardinale è più vantaggiosa
dinati alla Chiesa romana , ed isti- » non solo alla Chiesa Romana, ma
tuiti per assistere co' loro consigli il « anche alla Chiesa universale tanto
suo capo, è obbligatoria, né senza » presso alla sede apostolica, che
permesso, o commissione del Papa » presso la chiesa di Ravenna. Che
possono partire donde egli risiede. » però non senza ragione antepo-
Il concilio romano , composto di >inendo al privato il comune van-
settantasette vescovi, celebrato nel- » taggio, ed al minore il maggiore,
r 853, nel pontificato di s. Leone » non istimiamo opportuno il con-
IV, chiamò in giudizio, e depose il « cedere alle vostre istanze 1' anzi-
Cardinal Anastasio prete, del titolo '» detto Cardinale".
di s. Marcello, perchè da cinque S. Lodovico IX re di Francia
anni era assente da questa sua chie- pregò istantemente Urbano IV, del
sa. Riflette il Pagi , Prcef. n. 1 3, 1261, acciò per un solo anno gli

che se alcuno ricerca perchè prima volesse accordare gli arcivescovi di


della metà del secolo XI, e XII i Narbona e di Ebrun, che avea creati
vescovi non si creassero Cardinali Cardinali , adducendo il re per ra-
giacché soltanto abbiamo, che Vit- gione , che tali personaggi si sareb-
(
tore li creò nel io55 il vescovo di La- bero occupati con ottimo successo
bico Cardinale, e che Alessandro III, nel ristabilire la pace tra la regina
prima nel 1 163, fece Cardinale l'arci- sua moglie, e il proprio figlio conte
vescovo di Magonza Corrado Witel- di Provenza. Ma il Papa si scusò
lespach, che dai più critici vuoisi il pri- col dire, che per affidar loro affari
mo vescovo, il quale senza controver- gravissimi ed urgenti, si era deter-
sia fosse sublimato a tal dignità, e minato a creare Cardinali i due arci-
poi nel concilio lateranense del 1
179 vescovi , e quindi non poteva esau-
Guglielmo arcivescovo di Reims), dir le sue istanze. Di poi Giovanni
egli è perchè allora essi erano ob- XXII Papa , residente in Avignone,
bligati alla residenza come i vesco- avendo promosso al Cardinalato nel
vi, e per non potevano essere
ciò i33i, Taleyrando vescovo d'Auxer-
insieme Cardinali e vescovi, non po- re, gli concesse per due anni le ren-

tendo in due luoghi risiedere. Che i dite del suo vescovato, acciò potesse
,,,

CAR CAR 289


Prov\edere ai bisogni decenti del suo a visitare limini. Ed Inno-
ì sagri
viaggio, scrivendone anche al re Fi- cenzo X, del i644> come abbiamo
lippo V, // Lungo ^ come riporta dalla sua vita scritta dal Bagatta
l'annalista Rinaldi : tanto i Pontefici pubbhcò una bolla, colla quale proibì
antichi credettero necessaria la resi- a' Cardinali di partire da Roma sen-
denza de' Cardinali presso di loro, za licenza espressa del Sommo Pon-
ad onta che ibssero pastori di chiese tefice.

episcopali. Ed è perciò, che volendo Ad Fagnano, e il Ca-


onta che il

Clemente VI, nel i 344j creare Car- jetano sieno che gli uffici
d'avviso
dinale il vescovo d'Arras Bertrando, di Cardinale, e di vescovo non pos-
lo sciolse prima dal vincolo episco- sano combinarsi, perchè risiedendo
pale. In seguito Giulio II, del i5o3, presso il Papa si lascia il gregge
lece stare in Castel s. Angelo per non è per altro necessaria la resi-
qualche tempo Francesco de Clermont denza di tutti i Cardinah ove di-
da lui creato Cardinale sì perchè moia il Pontefice, supplendo ai man-
avea voluto partir da Roma senza canti gli altri , come praticossi pei
il suo permesso, e sì perchè, essendo legati a late re , ed il concilio di
protettore di Francia, fu tacciato di Trento sess. 2 3, e. i (obbligando i

soverchia libertà di parlare al Papa Cardinali a risiedere nelle


vescovi
in favore del suo sovrano. Vicever- proprie sedi, siccome comandarono
sa, avendo Giulio II, creato Cardi- pure diversi Pontefici) non dice es-
nale Lodovico d'Amboise, recandosi sere tali due dignità incompatibili ;
questi in Viterbo, ove stava il Pon- e gli stessi Cardinali, che ricorsero
tefice, per ricevervi le insegne, non a Paolo III per la residenza in cu-
fu da lui ricevuto , finché Lodovi- ria de' loro colleghi, pure conven-
co XII re di Francia non rivocò la nero per alcuni essere spediente di-
legge allora da lui pubblicata sul morare nelle loro provi n eie.
non godere le rendite eccle-
potersi Le qualità, che si richieggono nei
siastiche del suo regno da chi ne , Cardinali di Santa Romana Chiesa,
fosse assente. Il successore immedia- debbono essere corrispondenti all'al-
to di Giulio li , Papa Leone X , tezza del loro eminente grado, e
tanto ebbe a cuore la residenza dei queste designarono i seguenti dottori,
Cardinali presso il Pontefice , che Papi, e concini. Si legge pertanto
nel concilio generale XVII , emanò nel hb. I, Epistol. I, ad CardinaL
nella sess. 2 3, una bolla, colla quale episcop. lateran., del Cardinal s. Pier
rinnovò a' Cardinali tal dovere. Damiani, quanto segue: » Noi dunque,
Alcuni Cardinali, nel 1 538, pro- » o miei fratelli, per mischiare an-
posero a Paolo III un piano di ri- " cor me arditamente tra voi, noi
forma, suir incompatibilità di gover- « dissi, che siamo sette occhi sopra
nare il gregge, ed essere Cardinale, f la stessa pietra , che l' immagine
piano che Natale Alessandro riporta « rappresentiamo delle stelle , che
al tomo XVII, art. i6, Hist. eccl. » godiamo nel nostro ufficio di an-
Sisto V nella succitata bolla prescri- " nunciare la dignità degli angeli
ve la residenza de' Cardinali ove di- « vediamo, risplendiamo, ed annun-
mora il Papa colla curia, ed obbli- « ciamo a' popoli le parole di vita
ga gli assenti da Roma a recarvisi » non colle voci soltanto, ma anco-
entro l'anno della loro promozione, « ra co' costumi ". E dopo di aver

'9
,,

29Q CAR CAR


declamato contro la simonia, e l'am- giudichino con equità, formati al
bizione, così riprende co' Cardinali buon costume, provati nella san-
il suo discorso: » Ma voi, o dilettis- tità, pronti all' ubbidienza, man-
» simi, a' quali incombe per auto- sueti alla pazienza, soggetti alla
» rità della sede apostolica corregger disciplina, rigidi alla censura, cat-
'> questied altri mali, date in voi tolici nella fede, fedeli nelle di-
»» medesimi non solo a tutti gli altri stribuzioni, concordi nella pace
" fedeli, ma ai sacerdoti ancora nel- conformi nell'. unità; quelli che
'-* la nostra vita cosa operare, cosa sieno retti, discreti, misericordio-
>» ometter sì debba. Perchè dunque si; che in sé presentino un
quelli
'y voi dovete non solo sacerdoti, ma Giovanni; agli egizii un Mosè, ai
« maestri altresì essere de' sacerdoti, fornicatori un Finees , un Elia
?' è necessario che la nostra vita sia agi' idolatri, un Eliseo agli avari
i> una certa linea e quasi la traccia un un Paolo
Pietro ai mentitori,
« del diamante che dia agli altri la ai bestemmiatori, commercianti a'
» forma di vivere .... In tal guisa, un Cristo; quelli che amino l'o-
« cioè divenuti con Pietro partecipi, razione, quelli che si rendono a-
» otteniamo le chiavi della Chiesa, mabili, e venerabili siccome umi-
M quando presentiamo in noi stessi li, giusti e zelanti quelli che fac- ;

» a tutti gli altri fedeli una certa ciano ogni sforzo per piacere a te,
« regola, e traccia di vita ". Ma e a Dio, per dare la pace a' re-
più minutamente s. ÌBernardo degU gni, la legge a' barbari, la quie-
stessi Cardinali parla quando prosie- te a' monisteri , alle chiese 1' or-
gue a fare il maestro del suo Eu- dine, a chierici la disciplina a ,

genio III, divenuto maestro di tutti Dio un popolo seguace delle buo-
i fedeli, lib. IV, de considerat. cap. 4? M ne operazioni '^. Ecco le qualità ,
di cui qui appresso riporteremo i che ne'Cardinah di S. R. C. desi-
principali tratti. derava il dottore s. Bernardo.
» Veniamo, egli dice, a' tuoi col- Elevato nel i458 al soglio pon-
laterali , a' tuoi coadiutori ... A. tificale il dottissimo Pio II, in una
te sì spetta procurarteli e chia- breve allocuzione animò a ben cor-
marli (come Mosè) vecchi , non rispondere alla loro promozione quei
giovani ; ma vecchi più pel co- soggetti, ch'egli nella cattedrale di
stume, che per l' età , quelli cioè Siena sua patria innalzava alla por-

che tu conosci essere i vecchi del pora. In Comment. Pii II. lib. 4>
popolo. E non si dovranno sce- pag. 99. " Voi,, o figli, siete stati

gliere da tutto il mondo quelli, che > fregiati di una massima ed ec-
il mondo dovranno giudicare ? In » cellentissima dignità: chiamati al
questa dignità non s' intruda chi i collegio apostolico sarete nostri
supplica .... Tieni per sospetto > consiglieri , sarete congiudici di
quello per cui sei pregato. Quello i tutta la terra ; farà d'uopo che
poi, che per se stesso prega, già > discerniate tra causa e causa, tra
è giudicato .... Dunque promovi . sangue e sangue, tra lepra e le-
gì' indifferenti e i ritrosi . . . nc^n > pra ; successori degli apostoli se-

sieno sfrontati, ma verecondi, e . derete intorno al nostro trono.


*» non temano per altro che Dio; > Voi sarete i senatori di Roma, e
« quelli, che stieno pegli afflitti, e * diverrete simili ai re, veri cardi-
-

CAR CAR 291


*• ni del inondo, sui quali volgersi siti, che dai sagri canoni si esigono
»»deve la porta della Chiesa, e per r istituzione de* vescovi ; ne si

» stabile mantenersi. Pensate quali hanno a promovere, che i ragguar-


« uomini, quali ingegni, qual' inte- devoli, gli esimii, e per ogni rispet-
> gritk questa dignità ricerca. Que- to degnissimi personaggi. E finaj-
*• sto onore vuole umiltà , liberali- mente V, nel preambolo del*
Sisto
>» tà, astinenza, continenza, scienza, la sua bolla Postquam, si esprime
»» tutte le virtù domanda, ogni vi- sulle qualità richieste ne* Cardinali
» zio rigetta .... Operate in mo- nel modo conforme a si alta digni-
» do che la vostra luce risplenda tà, dicendo, fra le altre cose: >» esser
»» innanzi a tutti, e finalmente sia- » necessario che tra i settanta sie-
M te tah, quali finora avete giudi- >> no inclusi almeno quattro maestri
** caio, che esser debbano i Cardi »> in teologia degli Ordini regolari
« nali, prima che ascendeste voi a » mendicanti, che abbondino di sin-
>* questo colmo di dignità ". « golar pietà e dottrina , di una
Leggiamo nel Rinaldi all'anno M insigne virtti, che risplendano so-
1471, che il veneto Paolo II, con- >» prattutto per la lode della vita pas*
siderando a' doveri del romano Pon- » sata, che le parole si devono tener
tefice di provvedere le chiese di « in conto di oracoli, ed osservar una
particolari pastori, e la sede apo- « disciplina che devesi propagare on-
stolica de* Cardinali, diceva che il » de formare i costumi, e la vita di
Pontefice Romano nelle altre cose M tutti i fedeli ; giacché essi sono i
poteva esser uomo, ma nel creare « luminari della Chiesa, le lucerne
i rettori delle chiese dovea esser « poste sul candelabro, le basi del
angelo j nel formare il sagro Col- « tempio di Dio, i firmamenti e
legio faceva d^uopo che fosse un » sostegni della repubblica cristiana,
Dio. Appena Lorenzo de Medici udì »» ma ciò eh' è veramente massimo,
il suo figlio Giovanni, e poi Papa » dal loro stesso ceto deggiòno eleg-
Leone X, creato Cardinale da In- » gere quello, che a tutti i poste-
nocenzo Vili, che gli scrisse una » ri dee presiedere, il Sommo Pon-
lettera, ove dicendogli essere questa » tefice ".

la maggiore dignità che entrasse Le altre qualità, che richieggon-


nella loro casa, gì' inculcò di esserne si ne* Cardinali, riguardano I' età, e
sempre grato a Dio, e gliene ram- le loro parentele. Parleremo prima
mentò i doveri. Il concilio latera- di queste. Giulio III colla bolla 22,
nense V, generale XVII , incomin- Bull. roni. tom. I, p. 80 3 del Che-
ciato da Giulio II, e compito nel rubini, bolla che emanò ai 26 gen-
i5i7, da Leone X, prescrisse che naio i554, e fii poi confermata da
la casa, tavola, famiglia , ed arredi Pio IV, nel 1559, come a detto
de* Cardinali dovessero essere spec- anno si legge nel Rinaldi, ordinò
chio di modestia, ne l'immunità da che nel tempo medesimo non vi fos-
altri goduta che da* soli fami-
fosse sero due Cardinali fratelli nel sagro
gliari effettivi. Quindi il concilio di Collegio. Paolo IV, che gli successe
Trento, nella sess. XXIV de reform. nel i555, colla bolla delta Compa-
e. I, stabilì, che quelli i quali vo- cluni, esclude dal medesimo lo zio
glionsi promossi al Cardinalato, de- ed il nipote, il fratello ed il co-
requi- gnato, che a un tempo venissero
,,

29*2 C/VR car


creati Cardinali. Sisto V poi, nel diaconato, quando prima non l'ab-
i585, rese inabile a questa dignità biano, altrimenti restino privi di vo-
chiunque avrà avuto figli, o nipoti ce attiva e passiva. La benignità ed
anche per legittimo matrimonio e indulgenza de' Pontefici suole con-
,

prescrisse che vivente un Cardinale cedere dispensa a tempo determina-


non si possa creare ne fratello, ne zio, to a' Cardinali non costituiti nelf or-
né nipote, ne i nipoti e zii per parte dine diaconale; ma se questa ter-
di fratello o sorella, o qualunque mina in sede vacante, rimangono
altro, che gli sia parente in primo privi di poter votare. Riguardo poi
e secondo grado di consaguineità. all' età, che devono avere quelli, che

Inoltre comandò che sieno ina- , si elevano alla sagia porpora, secon-

bili al Cardinalato gì' illegittimi, ben- do le menzionate prescrizioni, dal


ché legittimati pel matrimonio suc- seguente novero de' Cardinali creati
cessivo, o abbiano ricevuto dispen- in giovanile età, si vedrà, che prima
sa con apostolica autorità sopra il e dopo la disposizione di Sisto V,
difetto de' natali sebbene fossero
, vi sono molti esempi in contrario,

di sangue reale e quelli ancora, che


: stante il beneplacito de' Pontefici
secondo le leggi canoniche non pos- i quali credettero ciò fare, secondo le
sono essere promossi agli ordini sa- particolari ragioni tempi e circo- ,

gri, o sieno notati d' infamia, e con- stanze, che ve li fecero determinare,
vinti di qualche grave delitto; dispo- potendosi vedere pel resto gli arti-
sizioni tutte, che di frequente in pro- coli delle loro biografìe.
gresso furono derogate dagli altri Onorio II, nel 1126, creò Car-
Papi il ,che anzi, per ciò che ri- dinale Giacinto Bobò Orsini roma-
guarda i parenti, si vedrà nell'arti- no, mentre avea soli venti anni,
colo Parenti de' Papi. dell' ordine diaconale , e dopo ses-

Finalmente l'età richiesta pei Car- santacinque anni, nel 1 191, fu elet-
dinali è di trent'anni, sebbene nul- to Papa col nome di Celestino III.
la venga su ciò disposto dalla bolla Clemente VI, nel 1 348, in Avigno-
Sistina, avendone solo fatta menzio- ne promosse al Cardinalato Pietro
ne il concilio di Basilea, Se non che, Roger, suo nipote, d'anni diecisette,
avendo il concilio tridentino stabi- colla diaconia di s. Maria Nuova
lito, che tutti e singoli i requisiti e di poi, nel 1870, giovine di età,
voluti pei vescovi si esigono altresì ma vecchio di dottrina e prudenza,
pei Cardinali di s. Chiesa, e sicco- fu esaltato al trono Pontificio, e fu
me r età da quel sagro consesso ri- il XI, che resti-
glorioso Gregorio
chiesta è di trent'anni, così ne vie- tuì la sede da Avignone in Roma.
ne per ragionevole conseguenza, che Eugenio IV, nel i44o> colla men-
di trenta anni sia pure l' età pro- zionata diaconia annoverò al sagro
pria pei membri del sagro Collegio. Collegio il nipote Pietro Barho^ ve-
Ma però Sisto V prescrisse quella neto, di anni ventuno, il quale,
dei Cardinali diaconi , decretando ,
nel 1 464, divenne Paolo II.
che i non possano essere
diaconi Pio II, nel 1460, fece vescovo di
eletti al Cardinalato se non abbia- Siena e Cardinale, il nipote France-
no almeno ventidue anni, e che sco Todeschini Piccolomini^ che allora
dentro l'anno della creazione deb- contava diciassette, ovvero venti anni,
bano essere promossi all' ordine del e che nel i5o3 fu eletto Papa, as-
CAR CAR 293
sumendo il nome
Pio III. II me-
di cedente anno arcivescovo di Cam-
desimo Pio II, nel i46r, dichiarò bray : ed Alfonso di Portogallo y fi-

Cardinale diacono di s. Maria Nuo- glio del re, nell'età di anni sette,
va Francesco Gonzagay de'duchi di però colla condizione di non trat-
Mantova, d' anni venti. tarsi per tale sinché non giungesse
Sisto IV nel i477 promosse alla all' anno decimoquarto, siccome eb-

porpora Cardinalizia Giovanni d'A- be osservalo. Indi, nel i5i8, deco'*


ragona figlio di Ferdinando re di rò della porpora colla diaconia di
Napoli , di circa diciotto anni a- , s. Onofrio, Giovanni di Lorena fi- ,

vendogli permesso di usarla cinque glio del duca Renato II re di Sici-


anni prima, meno il cappello rosso. ha, nell'età di vent'anni; ed Ales-
Nella stessa promozione Sisto IV no- sandro VI di quattro anni Io avea
minò Cardinal diacono di s. Giorgio fatto coadiutore al vescovo di Metz.
in Velabro il pronipote Raffaelle Clemente VII, nel iSsy, pubbH-
Sansoni Riario, mentre d* anni di- cò Cardinale diacono di s. Maria
ciassette studiava a Pisa. Nuova Ercole Gonzaga de' duchi
Innocenzo Vili fece Giovanni ^le- di Mantova, che avea ventidue an-
^/W^ d'anni quattordici nel 1489 Car- ni. Di quindici Leone X lo pro-
dinale, essendo fino dagli anni sette, mosse alla mitra della di lui patria.
protonotario apostolico, colla condizio- Dipoi, nel iSsg, innalzò alla di-
ne che dopo tre anni usasse le insegne gnità Cardinalizia il proprio cugino
Cardinalizie, conferendogli la diaconia Ippolito de Medici, nipote di Leo-
di s. Maria in Domnica. Questi nel ne X, col titolo presbiterale di s.

i5i3 divenne Leone X, che diede Prassede, sebbene avesse soli diciot-
il nome di aureo al suo secolo. t'anni. E ad istanza del re di Fran-
Alessandro VI, nel nomi- i493 , cia Francesco I, nel i533, fece Car-
nò Cardinale diacono di s. Lucia in dinale diacono de' ss. Sergio e Bac-
Selci, Ippolito d'Este, de' duchi di co Odetto di Coligny y nella tenera
Ferrara d'anni diciassette, il quale età d'anni undici, il quale dementò
di otto era stato presentato a Sisto poi la sagra porpora, e ne venne
IV per l'arcivescovato di Slrigonia spogliato nel 1 563.
dal re Mattia di Ungheria. Quindi Paolo III, Farnese, romano, ap-
nella stessa promozione
Alessandro pena assunto nel i534 al Pontifi-
VI fece Cardinale diacono Federico cato, promosse al Cardinalato colla
Casimiro Jagellone, figlio del re di diaconia di s. Angelo il suo nipote
Polonia, mentre avea diciannove an- Alessandro Farnese, figlio del du-
ni, ed era da poco vescovo di Cra- ca di Parma, d' anni quattordici ; e
covia. colla diaconia de' ss. Vito e Mode-
^^eone X, in restituzione di cap- sto Guido Ascanio Sforza, figlio di

pello Cardinalizio, nel i5i3 creò Costanza Farnese sua figlia, avendo
Cardinale diacono de' ss. Cosma e Da- soli sedici anni. In appresso, nel
miano, Innocenzo Cibo, nipote d'In- i536, fece Cardinali Rodcrigo Bor-
nocenzo Vili, d'anni ventidue non gia, assai giovine, pronipote di A-
compiti. Dipoi, nel i5i 7, creò Car- lessandro VI, e diacono di s. Nicco-
dinal diacono Guglielmo o Giaco- la in Carcere, e segretamente il pro-
mo de Croy, fiammingo, di anni prio nipote cugino Niccolo Gaeianiy
diciannove, avendolo fatto nel prc- de'duchi di Sermoneta, il quale con-
,

(194 CAR CAR


tava dodici anni, ma il pubblicb ni ventitre che di quindici era
, e
dopo quindici mesi colla menziona- stato preconizzato vescovo di Ferra-
ta diaconia. Poscia, nel i5i45, an- ra. Di tal' età nel 1 56o avea creato
noverò al sagro Collegio Ranuccio Cardinale pure il suo nipote s. Car-
Farnese^ di cui egli era avo, d'anni lo Borromeo^ e finalmente nel 1 563,
quindici, e colla diaconia di s. Lu- creò Cardinale diacono Ferdinando
cia in Selci. Neil' anno precedente de Medici, che avea quattordici an-
l'avea eletto arcivescovo di Napoli. ni, dignità, che poi rinunziò pel tro-
(V. Vescovi eletti in età' giovanile). no di Toscana.
Finalmente Paolo III , nel 1
547 >
Gregorio XIII, nel 1576, creò
creò due Cardinali, cioè Carlo di Cardinale diacono Andrea Au- d
Lorena , figlio del duca di Guisa stria, d'anni dìciotto, figlio natu-
fratello de' due Cardinali e della rale dell' arciduca Ferdinando ; e nel
regina di Scozia, il quale avea ven- i577 della stessa età promosse alla
tidue anni, col titolo presbiterale di porpora dell' ordine de' diaconi, Al-
s. avendolo già d'anni tre-
Cecilia, berto d
Austria, figho di Massimi-
Reims. L'al-
dici fatto arcivescovo di liano II, porpora che nel 1598 ri-
tro fu Giulio Feltre della Rovere, nunciò per isposace la figlia di Fi-
fratello del duca d'Urbino parente lippo II. Nel 1578, fece Cardinale
del Papa , cbe didodici anni non diacono Carlo di Lorena, cognato
compiti, il dichiarò Cardinale prete del re di Francia, che avea sedici
di s. Pietro in Vincoli, e nell' anno anni; e nel i583 esaltò ad egual
seguente legato Umbria. dell' dignità Francesco Sforza di anni
Giulio III, nel i55o, creò Cardi- venti.
nale Innocenzo del Monte , figlio Sisto V, a' i3 maggio i585, e
adottivo di suo fratello Baldovino, prima che pubblicasse la bolla Post-
d'anni diciassette, colla legazione di quam, annoverò al collegio Cardi-
Bologna. Poi, nel i553, esaltò alla nalizio il SLio nipote Alessandro Da-
porpora i due nipoti Roberto dei masceni Perettij che avea quattor-
Nobili di quattordici anni, dell'or- dici anni.
dine diaconale, chiamato per l'in- Innocenzo IX, nel 1591 , creò
nocenza della vita, e per la santità Cardinale diacono il nipote Antonio
r angelo del Signorej e Girolamo Facchinetti della Noce, di anni di-
Simoncelli d' anni ventuno, che vis- ciotto.
se sessanta anni nella dignità Car^ Clemente VIII, nel 1597, creò
dinalizìa. Cardinale, mentre avea venti anni,
Paolo IV, nel i557, promosse al- Filippo PVillelmo figlio del duca
la porpora Alfonso Caraffa suo pro- di Baviera, che con dispensa di Gre-
nipote, giovine d' età e di volto, non gorio XIII ancor bambino era sta-
di senno e di virtù. to fatto vescovo di Ratisbona.
Nel
Pio IV, nel i56o, creò Cardinale i599 dichiarò
diacono Cardinale
diacono Giovanni de Medici, figlio Gio. Battista Deti suo parente il ,

di Cosimo I, d'anni diciassette. Nel quale contava soli diciassette anni ;

i56i , fece vescovo d'Angouléme, e nel 1604 creò Cardinal diacono


e poi Cardinale Filiberto Naldi Ba- ilnipote Silvestro Aldobrandini, che
bou francese, di anni venti; e nel- avea appena sedici anni, ad onta che
lo stesso anno Luigi d^ Este d' an- avesse fatto Cardinale, nel 1593,
, ^

CAR CAR 29^


c^^aniii venlidue, l'altro nipote Pietro cappello Cardinalizio ricevuto da A-
Jldobrandini. lessandro VII, il nipote di questo,
Paolo V, nel 1607, nominò Car- Sigismondo Chigij di anni dician-
dinale diacono Maurizio di Savojay nove.
d' anni quattordici , maturo per Alessandro VIII, nel 1690, di-
senno poi duca di Savoia
, Nel . chiarò Cardinale diacono Lorenzo
16 15 fece Cardinale diacono Carlo Altieri, di anni diciannove,
suo pa-
de Medici de' granduchi di Tosca- rente, e nipote di Clemente X.
na, d anni diciannove ; nel 1 6 9 fe- Clemente XII, nel 1735, ad istan-
1

ce Cardinale diacono Ferdinando za di Filippo V re di Spagna ac- ,

d' Austria j figlio di Filippo III re cordò r arcivescovato di Toledo al


di Spagna, di soli dieci anni, il quale si di lui figlio d. Luigi di Borbone
meritò il soprannome di delizia di avendo soli otto anni, ed insieme il
tutto il mondo j e nel 1621 fece Car- creò diacono Cardinale, dignità che
dinale prete Luigi de Nogaret de poi questi rinunziò.
la Fallette, di giovanile età, men- Pio VII, nel 18 IO, creò Cardi-
tre di avea preconiz-
venti anni lo nale diacono di s. Maria della Sca-
zato arcivescovo di Tolosa, dignità la Luigi di Borbone, figlio del pre-
che poi rinunziò per non essere ne- cedente, di anni venti tre.
gli ordini sagri.
XV, nel 1 621, promos-
Gregorio § V. Creazione de* Cardinali.
se a Cardinale diacono il nipote di
Gregorio XIII, Francesco Boncom- I. Cerimonie, che si usavano antica^
pagnOj avente V età d' anni venti. mente. II. Creazione segreta dei
Urbano Vili, ad onta che avesse Cardinali, e di quelli riservati in
annoverato nel sagro Collegio il ni- petto. III. Cerimonie, che si co-
pote e fratello Francesco e Anto- sfumano presentemente nella crea^
nio Barberini, nel 1627, creò e ri- * zione de' Cardinali.
servò in petto r altro nipote Anto-
niOy d' anni venti, pubblicandolo do- La creazione dei Cardinali di San-
po cinque mesi deli' ordine presbi- ta Romana Chiesa si fece con varie
terale. cerimonie e consuetudini, secondo
Innocenzo X, nell'anno 1 647, creò la varietà dei tempi, e il volere dei
diacono Cardinale il nipote di sua Sommi Pontefici. Ora Papa pro-
il

cognata d. Olimpia, Francesco Mai- muove chi vuole secondo i me-


dalchini, d'anni diciassette. Abbia- riti, o, giusta il costume, que' prelati
mo contempora-
inoltre dal diarista che occupano le primarie cariche , •

neo Giacinto Gigli , che Innocenzo dette volgarmente posti Cardinali-


X voleva fare Cardinale, nel i654, zi, V. Concistori. Tali promozio-
il suo pronipote Gio. Battista Pam- ni vengono fatte dal Pontefice
phiij, fanciullo di sei in sette anni, quando gli piace, senza interpellare
figlio di Camillo,
che avea rinun- prima i suffragi del sagro Collegio,
ziata precedentemente la porpora consultandolo soltanto nel pubblicare
per dar successione alla sua illustre in concistoro segreto (con quella for-
famiglia. mola che si dirà al uum. Ili) quelli
Clemente IX, nel 1667, creò Car- da lui già prima creati segreta-
duinle diacono , in restituzione del mente , cioè riservati in pectore ^
59^ CAR CAR
il che non è noto a veruno , sino a domenicani , chiamato il lume della
tal pubblicazione, meno un preceden- Chiesa j e Cristoforo Numay forli-
te avviso, eh' egli ne dà, affinchè si vese, generale de' francescani , che
preparino i soggetti promossi; ovve- accettò per comando espresso del
ro crea nel medesimo concistoro, e Papa.
quindi pubblica que* soggetti, che ha Guglielmo Alano inglese, rettore
già fatto prevenire per mezzo del del collegio di tal nazione in Roma,
Cardinal segretario di stato, sia per- fu da Sisto V, nel 1587, contro
chè si preparino ad essere fregiati di ogni sua espettazione, come quello
sì sublime dignità, sia per l' acqui- che avea ricusato eguale onore da
sto delle vesti , treno , formazione Gregorio XIII, pubblicato Cardinale,
di addobbamento dell'ap-
famiglia, qual dotto ed intrepido sostenitore
partamento, e tutt'altro ad ognuno della fede.
noto. Tuttavolta non mancano esem- Lorenzo Friuli veneto, patriarca
pi, che i Pontefici all'insaputa del di sua patria, senza che egli nep-
sagro Collegio, e degli individui pure l'immaginasse, fu da Clemente
promossi al Cardinalato improvvi- Vili, nel 1596, decorato colla por-
samente crearono, o pubblicarono pora, siccome degno di essa.
Cardinali di s. Chiesa alcuni indivi- Ferdinando Taverna, milanese ve-
dui, siccome avvenne ne' seguenti scovo di Lodi, poi governatore di
personaggi. Roma, nel i6o4 dal detto Pontefice
Alessandro Oliva, di miserabile fu creato Cardinale; ma all' avviso
famiglia, religioso agostiniano, e ge- di sì inattesa promozione , venne
nerale del suo Ordine, in premio meno dall'estrema contentezza.
della sua virtù, e siccome celebre Giancasimiro, figlio di Sigismon-
predicatore , senza eh' egli nulla sa- do III re di Polonia, della compa-
pesse, venne da Pio II, nel 1460, gnia di Gesù, senza che sei potesse
pubblicato Cardinale. figurare,ed inaspettatamente, nel
Leone X, vedendosi poco amato 1646, da Innocenzo fu annove- X
dai tredici Cardinali, che compone- rato al sagro Collegio. Ma essendo
vano il sagro Collegio, stabilì di dell'ordine de'diaconi, potè poi ascen-
accrescerlo con un numero grande dere il trono.
di soggetti , da' quali si potesse at- Giovanni Bona, piemontese, ge-
tendere un maggior attaccamento, nerale de' cistcrciensi , siccome am-
ed è perciò che nel primo di luglio mirato per santità di vita e profonda
i5i7, fece la promozione di tren- scienza liturgica, fu da Clemente IX,
tuno Cardinali, cosa non più ve- nel 1669, all'improvviso pubblicato
duta ne per l' addietro, ne di poi. Cardinale, dignità che solo accettò
Fra questi vi furono i quattro se- per precetto.
guenti fatti air improvviso, e senza Pietro Basadonna, veneziano, fu
che r avessero potuto menomamente egualmente fatto Cardinale contro
immaginare; cioè Giovanni Picco- la sua ed altrui espettazione, giacche
lominij arcivescovo di Siena, di gran dovendo Clemente X, secondo l'uso,
mente e consiglio; Nicolò Pandol- fare un Cardinale veneto, nel 1678,
Jlni fiorentino, governatore di Bene- pubbhcò il Basadonna pel credito,
vento, di santa vita; Tommaso da che godeva.
Vio, detto CaielanOy generale dei Filippo Tommaso Howard ^ dei
,

CAR CAR 297


ducili di Norlfolk, domenicano, sic- i5gT, mediante la bolla, Co^it nox,
come fuggito dall' Inghiltena per le Bull. tom. V, par. 1, pag. 24^»
persecuzioni degli eretici, senza nep- proibirono le scommesse come un sa-

pure pensarlo si trovò esaltato al crilegio, ordinando il secondo, che


Cardinalato, nel 1675, per disposi- il danaro delle scommesse in depo-
zione di Clemente X , estimatore sito fosse da* magistrati assegnato
delle sue rare virtù. a' luoghi pii, e che gli scommetti-
Fortunato Caraffa, napoletano, tori, essendo laici fossero scomuni-
trovandosi in Roma
ambasciatore cati co' loro mezzani, assistenti, sot-
ad Innocenzo XI pel suo sovrano, il toscritti ec. Utilissima fu tal prov-
quale volea la dispensa di sposare la videnza, dappoiché essendo grosse
nipote, questa segretamente pregò il le scommesse, l'una e l'altra parte,
Papa a negarla, per cui Innocenzo che temeva la perdita del danaro,
XI, avuto riguardo ai singolari suoi procurava con mezzi illeciti per ogni
pregi, nel 1686, ed all'improvviso, strada d' impedire, o di ritardare
il nominò Cardinale. r elezione, e con false ed empie
Giambattista Gabrielli, di città di detrazioni denigrava la fama di
Castello, generale de' cistcrciensi quelli, che contro scommesse
le loro

prefetto degli studi del collegio ur- erano degni di essere Nel
eletti .

bano Propaganda, mentre in esso


di pontificato di Sisto V, erano molto
trovavasi occupato in una conclu- in uso tali scommesse, in virtù delle
sione o disputa teologica, ricevette quali sborsavasi ad un mercante
l'avviso, che in quel punto Inno- una maggior o minor somma di
cenzo XII lo avea creato Cardinale. danaro, proporzione che quello,
a
Egli, senza alterarsi, lesse il biglietto, in favore del quale si scommetteva,
se lo pose in saccoccia, e senza era più o meno nella grazia del
mostrare veruna sorpresa, continuò Papa. Il mercante con suo chiro-
a proseguire la disputa, finche ve- grafo si obbligava di pagare la de-
nuti gU astanti in cognizione della terminata somma su quel tale, il

di lui esaltazione ,
per le congratu- cui nome in detto chirografo appa-
lazioni vivissime, il costrinsero a riva, che nel futuro concistoro tosse
terminarla.. stato creato Cardinale. Quindi è,
Don Bernardo Conti, fratello d'In- che nella improvvisa promozione
nocenzo XIII, fu da lui nel 1721 fatta nel 1587 del celebre Cardinal
creato all' improvviso Cardinale. inglese Guglielmo Alano summen-
All'articolo Porpora non solo si tovato, di cui per la città di Roma
tratta di quelli, che la rinunziarono, appena sapevasi il nome, que' mer-
ma anco di quelli, che costantemente canti, che in favore di lui avevano
la rifiutarono, e siccome nell'appros^ accettate le scommesse in numero
simarsi delle promozioni Cardinalizie grandissimo, furono esposti a gravis-
molti fanno congetture sui Cardinali, sime perdite, come racconta Giano
che il Papa sarà per creare, cosi Nicio Eritreo, Pinacotheca pag. 90.
anticamente erano accompagnate da Non sidee poi passar qui sotto
scommesse Pio IV, colla
di danaro, silenzio, che solendo i Sommi Pon-
costituzione In Eligendis^ Bull. rom. tefici creare e pubblicare Cardinali
tomo IV, par. II, pag. i4^, nel anche personaggi assenti da Roma
i562, e poi Gregorio XIV, nel (i cui esempi sono numerosissimi),
,

298 CAR CAR


accadde che al giungere
talvolta , giurisconsulto, nel i477) f" ^^ S*"
le notizie nel luogo ove risiedevano, sto IV, annoverato al sagro Colle-
altri erano già morti, alcuni igno- gio, ma morì dopo un mese, d'an-
rarono la loro esaltazione, ed altri ni quarantaquattro.
essendone prevenuti, l'attesero inva- Pomponio Ceci, nel i542, fu fat-
no. A queste categorie appartengono to Cardinale da Paolo III, e morì
i seguenti, fra' quali ci permettere- dopo due mesi.
mo aggiungere quelli, che goderono Giorgio Pf^isenowiski, arcivescovo
meno di tre mesi del Cardinalato, di Sti'igonia ed amministratore del
mentre de' Cardinali, che vissero regno d' Ungheria, fatto Cardinale
assai ed intervennero a molti sagri nel i55o da Giuho III, morì dopo
comizi, parleremo altrove. due mesi.
Pietro Aquilano fatto, nel 1294, Giovanni Groppero, tedesco, ricu-
Cardinale prete di s. Marcello da sando la dignità Cardinalizia nel ,

Papa s. Celestino V, morì dopo un i555, dal detto Pontefice fu chia-


mese. mato a Roma, e costretto ad accet-
Guglielmo Maklesfieldj domeni- tarla. Gessò di vivere dopo pochi
cano inglese , professore d' Oxford giorni.
ove si acquistò il nome di dottore Guglielmo Petow, inglese, vesco-
inclito, nel dicembre i3o3, fu vo di Sarisbury, confessore della re-
creato Cardinale prete da Benedetto gina Maria, fu creato Cardinale da
XI in Roma, mentre era già morto Paolo IV, a* 1 4 giugno 5^7, ma mol- 1

in Lovanio, il che s* ignorava dal ti dicono aver ignorato la notizia di


Pontefice. sua promozione, dalla regina indu-
Il b. Giacomo Pasquali, sanese^ striosamente nascostagli, perchè nel
morì senza sapere, Giovanni
che breve pontificio, in cui veniva avvi-
XXII in Avignone, nel i33i, Fa- sata di tal' esaltazione, si diceva di
vea esaltato al Cardinalato. sospendere il legato Cardinal Polo,
Raimondo di Monfort, francese, per sostituirvi il Petow, ciò che la

religioso della Mercede, per la rara regina gli tenne occulto per non pri-
sua scienza e santità di vita, da varsi di Polo. Quindi il Petow morì
Benedetto XIT, nel i338, in Avi- passati dieci mesi.
gnone fu creato Cardinale dell' or- Bartolomeo Ferratini, di Amelia,
dine de' preti ; ma quando giunse la fattoCardinale, nel 1606, da Paolo
notizia a Barcellona, luogo di sua V, morì in Roma due mesi dopo.
residenza, egli era morto. Belmosto genovese, nel
Ottavio
Arnaldo Bertrand o Bernard 1 6 da Paolo V fu ascritto al sa-
1 6,
francese, e patriarca titolare di A- gro Collegio, ma terminò di vivere
lessandria, secondo alcuni fu pro- dopo cinquantaotto giorni.
mosso alla porpora da Urbano V, Paolo de Carvaglio e Mendoza,
ai 22 settembre i368, in Montefia- fratello del famoso Pombal mini-
scone, un giorno dopo la di lui mor- stro di Portogallo, patriarca di Li-
te, senza che il Papa lo sapesse. sbona, creato in petto da Clemente
Antonio Archìonij romano, fatto XIV, nel 1769, e pubblicato a' 20
Cardinale nel 1 4o5 da Innocenzo VII, gennaio 1770, morìa Lisbona tre
visse poi due soli mesi. giorni innanzi, senza che ne fosse
Cristoforo della Rovere^ famoso consapevole.
,

CAR CAR 299


Paolo Massei di Montepulciano, pora, datagli dal
1732. Papa nel
creato nel 179^, da Pio VI Cardi- Alle biografie de' CardinaU , ed
nale, mori poco dopo i tre mesi all'articolo Concistori, si vedranno
della sua esaltazione. quali Cardinali furono creati dai
Antonio Lante, romano, pubbli- Papi per le premure dei
istanze e
cato Cardinale da . Pio VII , nel sovrani, mentre all'articolo Nunzi
1817, godè la porpora due mesi e Apostoj,ici si dirà quali sono le corti
venticinque giorni. sovrane cui vengono innalzati
, di
Viviano Orsini di Fuligno fu , allaporpora i prelati , che esercita-
da Pio VII, creato Cardinale a' io rono le nunziature presso di loro.
marzo 1823, e mori agli 8 del Secondo il Cancellieri, il Mercato
successivo maggio. pag. IO 5, Clemente V, de Got, del
Francesco Maria Marazzani Vi- 1 3o5, introdusse il costume di creare

sconti, piacentino, fu da Leone XII i Cardinali a petizione dei principi,


pubblicato Cardinale ai i5 dicem- donde vuoisi nato l' uso delle no-
bre 1828, e morì ai 18 gennaio mine delle corone, e poi l'alterna-
del seguente anno. tiva delle promozioni , incominciata
Benché la creazione de' Cardinali da Benedetto XIV. E quando nel ,

sia interamente devoluta ai romani 145*8, il sagro Collegio supplicò Pio


Pontefici, tutta volta essi promossero II a non aumentare di molti il loro
alla porpora distinti soggetti per le numero, riflettè egli, come altro-
suppliche del sagro Collegio, di al- ve ripetemmo, che essendo allo-
cun Cardinale, e di qualche sovrano, ra composto di quasi tutti italia-
anzi ne concessero il privilegio della ni, come capo della Chiesa non
nomina di uno all'imperatore, e ai poteva esimersi dalle suppliche dei
re di Francia, di Spagna, Polonia e re y e dei principi oltremontani
Portogallo, nonché alla repubblica molto meno permettendogli il suo
di Venezia: nomina, che avea luogo onore di trascurare le nazioni este-
in ogni pontificato, e nel concistoro re, come egli scrisse ne' suoi Com-
in cui si effettuava , dice vasi la pro- mentariy hb. 129, i3o. 11
2. pag.
mozione delle corone. Spesso però i concilio di Trento fu di parere, che
sovrani domandavano la cosi detta il Papa scegliesse i Cardinali, per
anticipazione delle nomine, ed allo- quanto è possibile, da tutto il mondo
ra il Cardinale si creava e pubbli- cristiano, iSe*^. i/\. ci. Ai rispetti-
cava in una promozione qualunque, vi articoli delle città e regni di cesi
Giacomo 111, re d' Inghilterra, eziandio dei Cardinali, che vi ebbero
essendosi ritirato in Roma per pro- i natali ; e a quelli degli Ordini re-
fessare la religione cattolica , Cle- parola dei Cardinali, che
ligiosi, si fa
mente XII gii usò ogni maniera di ad essi aveano appartenuto. Attual-
distinzioni, ed a similitudine d'altri mente non vi è regolarità in dette
sovrani, i godevano il privi-
quali nomine ed istanze, per la variazio-
legio di nominare un Cardinale, ne de' tempi e dei dominii, ma qua-
gliene concesse la nomina; ed egli lora ne sia degno il personaggio
per mostrarsi grato alla gentile ac- presentato da un sovrano cattolico,
coglienza ricevuta in Urbino da mon- i Papi ben volentieri procurano sod-
signor Rivera, che avea la carica disfare alle premure dei monarchij
di presidente, lo nominò alla por- che le avanzano.
,,

3oo CAR €AR


Si legge nella vita di Clemente la regina Maria Teresa d' Austria)
IX, eletto nel 1667, tratta dall'i- ilCardinal Millini, ministro di que-
storia d' Italia di Girolamo Brusoni, sta sovrana, fece rigorose rappresen-
che bramando quel Papa di otte- tanze per escluderlo dalla porpora,
nere dal re di Francia im soccorso perchè alla menzionata dieta lo Stop-
di milizie acciò sotto le insegne del- pani era propenso alla casa
stato,
la Chiesa liberassero Candia sot- di Baviera, benché tali fossero sta-
to il dominio della repubblica ve- te le analoghe istruzioni, eh' egli
neta, dall' assedio dei tm'chi, ed ol- avea ricevute da Roma. Ma consi-
tre diverse grazie,che concesse al derando il dotto e prudente Ponte-
re, elevò allaporpora il duca d'Al- fice, che non conveniva dar argo-
bret, cioè Emmanuele Teodorico de mento alle corti di cominciar a da-
la Tour , e nello stesso tempo ,
re r esclusiva dal Collegio Cardina-
per le preghiere della regina di Spa- lizio, come pretendevano darla sul
gna, compartì egual onore a Luigi novello Papa in conclave, che la il

Por loca rrero, riserbandoselo in petto. Santa Sede tollera per un provvido
Per queste disposizioni nacquero riguardo, tutta volta considerando
gran differenze fra Roma e l' im- insieme,, che il prelato Stoppani a-
peratore, il quale pretendeva, che vea servito con riputazione la Sede
Clemente IX dovesse in pari tempo Apostolica qual nunzio presso 1' im-
promovere quello da lui nominato. peratore Carlo VII di Baviera, alla
Ma dimostrò la santa Sede essere elezione del di lui successore Fran-
libero il Papa di crear Cardinali cesco I, lo passò alla presidenza di
chi volesse, senza ledere alle consue- Urbino, quindi avendo egli superate
tudini delle corone, altrimenti per ta- le narrate difficoltà, a' 26 novembre
li promozioni esigerebbero nomina- 1753, il creò Cardinale dell'ordine
re anche la repubblica di Venezia, de' preti.
e le corti di Polonia e di Porto-
gallo. Inoltre è avvenuto talvolta, I. Cerimonie^ che si usavano an-
che i Pontefici si ricusarono pro- ticamente nella creazione dt Car-
movere qualche individuo per alcu- dinali.
na circostanza, non potendo in tali
casi esaudire le premure de' rispet- Sebbene il Sommo Pontefice ab-
tivi sovrani, come
Innocenzo fece bia avuto sempre piena autorità di
XI per Janson de Fourbin, ad on- creare per Cardinali que' soggetti
ta delle sollecitudini dei re di Fran- che aveano meritato la sua partico-
cia e di Polonia; ma il successore lare stima, ed aveano reso segnalati
di lui Alessandro Vili, per giusti servigi alla Sede Apostolica, tuttavolta
motivi, nel 1690, lo fece Cardinale. nei primi secoli della Chiesa, quando
Nel pontificato poi di Benedetto vacava in Roma qualche titolo pres-

XIV avvenne un grave caso, dap- biterale, o diaconia, ed il Papa vo-


poiché volendo egli innalzare al Car^ leva provvederli di prete, o diaco-
dinalato Gianfrancesco Stopparli mi» no Cardinale, nella feria quarta o
lanese, presidente d'Urbino, già nun- mercoledì delle quattro tempora
zio alla corte di Vienna e alla dieta nel qual giorno la stazione ordina-
di Francfort(incui fu eletto imperatore riamente sta a s. Maria Maggiore,
Francesco 1 di Lorena consorte deK detto l'introito, e la colletta della
,

CAR CAR 3or


messa solenne, un lettore ascendeva >» rumtamen memor sit conditionis
l'ambone o pulpito elevato, e ri- » suae ".
Quindi aspettavasi alquan-
volto al popolo con voce sonora di- to, e se ninno
si presentava al Pa-

ceva : »* Cognoscat caritas vestra pa, egli continuava la messa, e gli


•' quia Sergius subdiaconus de ti- ordinava. Questa è la più antica ce-
^' lulo s. Clementis advocatur in rimonia, e formalità usata dai Pon-
« ordine diaconatus ad diaconiam tefici nella creazione de' Cardinali

« s. Adriani ; et Gregorius diaconus i quali si creavano nelle chiese ed


» de titulo sanctorum quatuor co- inler missarum solemnia.
»» ronatorum advocatur in ordine In progresso di tempo i Papi in-
» presbyteri ad titulum s. Chryso- trodussero un' altra formola e ceri-
*» goni. Si quis liabet adversus lics monia di creare i Cardinali , non
»» viros aliquam querelam , exeat più inter sacra^ ne in chiesa, ma
»j coufidenter propter Deum et se- nella loro residenza del palazzo apo-
»» cundum Deum, et dicat ". Se ninno stolico, ed alla presenza di tutto il
si opponeva, si continuava la messa si- sagro Collegio. Nella settimana per-
no al termine; se veniva da qualcuno tanto, che si dovevano creare, avea-
risposto, si sentivano le opposizioni, e no luogo tre concistori, due segreti,
qualora fossero state rilevanti e veri- ed uno pubblico. Nel primo segreto,
diche,si provvedeva ai titoli Cardina- che si faceva nel mercoledì delle
lizicon altri soggetti. Indi nel se- quattro tempora, il Papa, ante o-
guente venerdì, in cui la stazione era mnia^ deputava due Cardinali, i quali
ai ss. XII Apostoli, in questa chiesa si dovevano subito recarsi alla casa dei
praticava altrettanto, e questa pro- Cardinali infermi, a domandare il
vocazione nel popolo neir interpel- loro parere su questi due punti, cioè
larlo sulle qualità e idoneità de' can- se si dovevano creare Cardinali, e
didati , non si faceva per altro se chi si doveva promovere a tal di-
non perchè promovendi haberent te-
i gnità. Dopo di ciò il Pontefice pro-
stinionìum bonuniab his qui forìs poneva in concistoro se dovevansi
sunt, come prescrive s. Paolo. La fare CardinaH o no, e ricevuti i
,

seguente mattina, che la stazione voti di tutto il sagro Collegio, di-


stava nella basilica di s. Pietro, re- ceva Nos sequimur consilium
: di*
citato l'introito, e la colletta della centium, quod Jiant. Indi subito in-
messa solenne, il Pontefice si volta- terrogava medesimi Cardinali del
i

va al popolo, e pronunziava queste numero, che se ne dovea creare, e


parole: « Auxiliante domino Deo, ricevuto individualmente il loro sen-
»* et Salvatore nostro Jesu Christo, timento, pronunziava: Nos sequimur
» eligimus in ordinem diaconi Ser- consilium dicentìum, quod Jiant sex,
»»gium subdiaconum de titulo s. vel octOj a seconda delle votazioni
« Clementis ad diaconiam s. Adria- ricevute. Pregava in fine i Cardi-
»' ni, et Gregorium diaconum de ti- nali a riflettere meglio, e pondera-
»» tulo sanctorum. quatuor corona- re sulle persone , che sì dovevano
>' torum in ordine presbyteratus ad esaltare, e licenziava il concistoro.
" tilulum s. Chrysogoni. Si quis Nel venerdì seguente si adunava
" autem habet aliquid contra hos ilsecondo concistoro , nel quale si-
»> viros , prò Deo et propter Deum milmente il Pontefice deputava due
M cum fiducia exeat et dicat. Ve- Cardinali, che andassero a pigliare
, ,

3(>2 e A R CAR
i voti de* Cardinali infermi , sulle dinalizio , e in tal mattina tanto i

persone, dovevano ascrivere


che si novelli porporati , che gli antichi
al sagro Collegio, ed eseguita tale restavano nel palazzo apostolico a
interpella/ione, il Papa diceva Por- ; desinare col Papa. Aggiunge il Ma-
telar nuda cathedra, e subito al- cri , che i Cardinali novelli nello
zandosi i Cardinali in piedi, usciva- stesso concistoro del sabbato riceve-
no fuori dei banchi, e si appoggia- vano dal Papa il titolo presbiterale,
vano al muro della parete dell'au- o diaconia, verso la quale cavalca-
la concistoriale per ordine di digni- vano a prenderne il possesso , fun-
tà; quindi portatosi il faldistorio al zione, di che si parlerà all' articolo
lato destro del Pontefice, su di esso Titoli Cardinalizii.
coUocavasi il primo Cardinal vesco- Nei secoli a noi poi non tanto re-
vo suburbicario, cui il Papa segre- moti, e come si legge nella Relazio-

tamente manifestava chi voleva crea- ne della Corte di Roma del Luna-
re Cardinale, ed aggiungeva in fine : doro, stampata nel 1646, procede-
Quid ifobis videtur? Allora il Cardi- va presso a poco come oggidì, di
nale esternava il proprio sentimento, che si tratta al numero seguente.
e faceva ritorno al suo posto. Suc- La creazione per tanto dei Cardina-
cedeva il secondo Cardinale, poi il li allora seguiva coli' avvisare i no-
terzo, e gradatamente seguivano tut- velli Cardinali residenti in curia nel-
ti gli altri praticando ciò che avea
,
la sera precedente della loro pub-
fatto il primo , ed ognuno riceve- blicazione, per mezzo del Cardinal
va dal Pontefice eguale interpella- nipote del Papa, e quindi si por-
zione auricolare, ed appena tutti e- tavano al palazzo apostolico la mat-
rano tornati ai loro banchi, il Ponte- tina del concistoro. In questo il Pon-
fice con chiara voce diceva Deo gra- : tefice pubblicava i Cardinali che
fia s, hahenius de personis creandis voleva creare, e chiamati essi nella
concordiani omnium fratrum, ovvero medesima aula concistoriale, si pro-
quasi omnium, oppure majoris par- stravano ai piedi del Papa, che
tìsy secondo che fossero proceduti i ad essi poneva in capo la berretta
voti, e quindi immediatamente pub- rossa, dicendo : Està Cardinalls,
blicava al sagro Collegio i novelli neir atto che faceva segno della il

Cardinali, colla formula : Auclorita- croce. Praticavasi talvolta anche un


te Dei omnipotentisj sanctorum apo- altro cerimoniale, il quale consiste-
slolorum Petri et Paulij et N'astra va, che in concistoro segreto il Pa-
talem absolvimas, etc, e cosi si da- pa dicendo: Habemus fratres, pro-
va termine al secondo concistoro. nunziava per ordine di dignità i
Nel seguente sabbato immediato si Cardinali da lui creati, dandone no-
adunava il concistoro pubblico, nel ta al Cardinal nipote, il quale, per
quale il sommo Pontefice solenne- mezzo del suo maestro di camera, e
mente pubblicava i Cardinali da lui colla propria carrozza faceva cerca-
creati, li faceva chiamare nel mede- re per la città i novelli porporati
simo concistoro, indi faceva loro una e trovatili li conduceva nelle came-
adatta ed efficace esortazione, ram- re del medesimo Cardinal nipote
mentando ad essi i tanti doveri an- ove facevansi la chierica grande, ed
nessi a sì eminente dignità , e nel assumevano le vesti Cardinalizie di
fine imponeva loro il cappello Car- color paonazzo. E dopo aver desi-
,

CAR CAR 3o3


nato col Cardinal nipote, accompa- cleto, Evaristo, Alessandro I ec. ed
j^nativenivano allo zio Pontefice a altri, durato per diversi secoli. V,
prendere la berretta rossa. In man- ObDIN AZIONI.
canza del Cardinal nipote suppliva
il Cardinal più anziano, o il segre- § VI. Creazione segreta de^ Cardi-
tario di stato, i quali talvolta legge- nali, e di quelli riservati in pe-
vano in concistoro ad alta voce i ctore.
nomi dei novelli Cardinali creati
dal Papa, Il modo di creare anti- Prima di dire quale rito si osservi
camente i Cardinali viene descritto nella creazione de' Cardinali a' tempi
con esattezza anche dall' annalista nostri, ci sembra opportuno dichia-
^Spendano all' anno 1460, e princi- rare l'origine de'Cardinali creati e ri-
palmente dal Cerimoniale Romano. servati segretamente in petto dai
Siccome i Pontefici facevano le Sommi Pontefici.
promozioni Cardinalizie nelle quattro L'uso di creare in concistoro se-
tempora, rammenteremo qui, che gretamente i Cardinali, che vuoisi
sino dal principio della Chiesa i Pa- incominciato nel pontificato di Mar-
pi costumarono fare le ordinazioni tino V, deriva da quello preceden-
dei preti, e dei diaconi nelle quattro temente descritto, in cui i Pontefici
tempora^ non però sem-
in tutte, ma ricercavano i voli auriculari e se-
pre in quelle di dicembre, rito che greti di tutto il sagro Collegio, al-
durò nella Chiesa Romana sino a lorquando volevano fare promozione,
Papa s. SiriciOj il quale terminò il suo e in tre diversi concistori, nel mer-
pontificato 1' anno 898, e di tre or- cordì, venerdì e sabbato delle 7em-
dina7Ìoni che eseguì, due ne fece in pora. Qui però occorre fare una di-
dicembre, e la terza nel febbraio; co- stinzione dal creare i Cardinali se-
stume imitato dai suoi successori, ce- gretamente, e dal riserbarli in petto.
lebrando le loro ordinazioni (così chia- I primi si annunziavano dal Papa
mandosi nei primi secoli le promozio- segretamente a' Cardinali in conci-
ni eziandio dei Cardinali) nei mesi di storo, ed i secondi si riserbano in
dicembre e febbraio. Quindi s. Grego- petto, senza annunziarli in modo al-
rio I, eletto nel 5go, ne fece una cuno, il qual uso incominciò sotto
nelle tempora di settembre, e s. Paolo III, Farnese, eletto nel i534.
Leone II, creato nel 682, ne ce- Martino V
pertanto in una pro-
lebrò una ai sedici giugno nelle mozione di quattordici Cardinali ne
tempora di Pentecoste. In progres- pubbHcò dieci solamente, riservan-
so di tempo si fecero senza distinzio- dosi di pubblicarne a suo beneplacito
ne in tutte e quattro le tempora del- altri quattro. Si seppe però dagli
l' anno secondo il beneplacito dei altri Cardinali il nome di questi an-
Pontefici, e poi anco fuori di tali e- cora , furono Domenico Ram
che
poche, ad onta che Sisto V nella spagnuolo vescovo di Lerida, Prospe-
bolla Postcjuam, richiamando gli an- ro Colonna romano, Domenico Ca-
tichi riti, espressamente avea prescrit- pranica romano, segretario del Pon-
to, che i Cardinali si debbono crea- tefice, e Giuliano Cesarini romano,
re solamente nel dicembre, in giorni a' quali fino d* allora vennero asse-
di digiuno, secondo l' antico costu- gnati i titoli dal medesimo Papa
me dei Pouleflci Clemente I, Ana- cioè di s. Sisto, di s. Giorgio, di
, ,

3o4 CAR CAR


s. Maria in Via lata, e di s. Angelo. creati. sono di parere , che
Alcuni
Intorno all'epoca di questa creazione Eugenio IV riconobbe prima i tre
gli autori sono contradditori, ma il ultimi Cardinah, e dopo il Capranica,
Novaes che primi due furono
dice, i il quale era ricorso al concilio di
creati segretamente nel luglio 14^3, Basilea. Tuttavolta Eugenio IV per
e gli altri a' 24 maggio 1426. Quat- tali avvenimenti, e di unanime con-
tro anni dopo, il medesimo Marti- senso del sagro Collegio, per ovviare
no V ne pubblicò due, che furono ad ogni questione in avvenire, pro-
Colonna e Cesarini, e ne creò altri mulgò una costituzione in cui stabi-
due senza pubblicarli, benché segre- li, che ninno avesse diritto di essere

tamente notificati a tutto il sagro considerato per Cardinale di s. Chie-

Collegio residente in curia, cioè Gio- sa, benché creato segretamente se ,

vanni Casanuova d'Aragona dell'Or- non fosse stato solennemente, e colle


dine de predicatori , e Guglielmo debite formalità pubblicato , e non
Dinano francese. Mori Martino V, avesse ricevuto il cappello rosso
a' 20 febbraio i43r, senza averli l'anello ed il titolo in concistoro ;
,

pubblicati, onde Domenico Caprani- ed essendo assente dalla curia non


ca recossi in Koma , e fece le sue avesse avuta la berretta rossa che ,

istanze per essere ricevuto in con- gli si dovea spedire costituzione, che ;

clave per l'elezione del futuro Papa; fu religiosamente eseguita, dappoiché


ma ne egli, ne gli altri tre suoi colleghi essendo stato Paolo li, a' 26 luglio
poterono ottenerlo ad onta, come os- 1 47 I prevenuto dalla morte, nana
,

serva particolarmente su Capranica il Contelorio, in Elencho Cardi iialiunij

il citato Novaes, che esso era stato Romae 1 659 a pag. 63 che non , ,

nuovamente da Martino V confer- potè pubblicare Pietro Toscano ve-


mato nella dignità , nel concistoro neto Gio. Battista Savelli romano,
,

del 1426, dichiarando a' Cardinali, e Federico di Clugny borgognone, che


ch'egli segretamente nel 142 3 lo avea creati Cardinali. Sisto IV suo
uvea creato, e con espressa condizio- successore, dopo aver annullata la
ne, che se prima di pubblicarlo ve- loro creazione, creò di nuovo e pub-
nisse a morire , fossero obbligati i blicò Cardinali i due ultimi; ma
Cardinali a pubblicarlo, riconoscerlo r arcivescovo di Strigonia , eh' era
per tale, ed ammetterlo nel sagro stato creato col Toscano, e non pub-
Collegio nel futuro conclave; ciò blicato, e il prevosto di Salburg
eh' essi giurarono di fare , ma poi creato precedentemente da Pio li,
non eseguirono, sebbene Io stesso non furono mai Cardinali, perchè
Martino V, nel concistoro degli 8 non ottennero dai Papi successori
novembre i43o, di nuovo protestas- la loro solenne nominazione in con-
se a' Cardinali, di averlo molto pri- cistoro. Inoltre abbiamo dal Cardi-
ma creato Cardinale, e per tale vo- nal Ammannati, detto di Pavia, che
lere che fosse da tutti riconosciuto. altrettanto avvenne al vescovo di
Eletto, nel i43i, Eugenio IV, di- Trevigi , il quale quantunque da
poi con diploma dato in Firenze Paolo II fosse stato fatto segreta-
agli 8 luglio i434> riconobbe il Ca- mente Cardinale, non fu giammai
pranica per Cardinale, gli conleiì riconosciuto per tale. Il Burcardo
nn altro titolo , e il pubblicò cogli poi riporta, nel Diario de' 28 set-

altri tre suddetti nuovamente da lui tembre i494> ^'^^^ lettera con que-
CAR CAR 3o5
sta data : Anno a Jesu prophetae pubblicato, morto nel 1 492 il Pon-
Nativitate, scritta dal sultano otto- teficcj ottenne ad istanza del Cardi-

niaiiu Bajazetto li al Pontefice Ales- nale Ascanio Sforza dal sagro Colle-
sandro VI, pregandolo di fare per- gio la facoltà di entrare in conclave,
ftctuni Cardinaleni Nicolò Cibo ar- e di dare il voto per l'elezione di
civescovo d'Arles, cugino d' Innocen- Alessandro VI. Anche Giovanni de
zo Vili, da cui nel 14^9 era stato Medici, poi Papa Leone X, creata
creato Cardinale, e riserbato in pet- Cardinale dallo stesso Innocenzo Vili,
to. L'originale di detta lettera fu in età di quattordici anni, ottenne
veduto dall'abbate Nicolini nella li- per grazia speciale, che giunto al-
breria Ambrogiana, e ne fanno men- l'anno diciottesimo, senza bisogno
zione i Sammartani nella Gallia di altra pubblicazione in concistoro,
Christiana, tom. I, p. io3; ma il potesse da se stesso prendere il no-
Cardella Memorie istoriche de' Car- me, e le insegne Cardinalizie colla
dìnalij Roma 1793, nel tomo III, diaconia di s. Maria in Domnica,
pag. 244> dice che vi sono alcuni, i che nella creazione gli fu assegnata.
quali non convengono nella creazio- Quasi consimile fu la grazia conces-
ne del Cibo. Non dee poi sembrare sa da Clemente VII ad Antonio
strano che il sovrano de' turchi scri- Pucci fiorentino e suo concittadino,
vesse ad un Papa, e per far pub- che dopo di essere slato, nel i53i,
blicare Cardinale uno, ch'era creato creato Cardinale , ebbe la facoltà di
segretamente ,
quando si consideri poter portare la bei-retta e le vesti
che Bajazetto II si contentò, che il CardinaUzie, anche prima che fosse
suo fi-atello Zizimo, il quale gli dispu- pubblicato. Ma sì pochi esempi non
tava il trono, fosse custodito in Roma, ebbero forza di derogare all'uso in-
per cui inviò ad Innocenzo VIII i veterato di non riguardare per Car-
più preziosi prodotti dell'oriente, la dinali se non quelli che fossero
,

insigne reliquia della sagra Lancia, stati pubblicamente dichiarati in con-


e quarantamila ducati d' oro annui cistoro, ed è perciò, che Bernardino
pel mantenimento del fratello. E della Croce, creato da Paolo III,
tanto stava a cuore del sagro Col- presentò inutilmente nel i549, d^*"
legio, che si abolisse l'uso di creare pò la morte del Papa, il breve della
ì Cardinali segretamente , che nei sua creazione al sagro Collegio, il

capitoli , di cui si farà altrove men- quale ricusò di riconoscerlo; anzi


zione , fatti nel conclave del sud- narra il citato Conlelori a pag. 175,
detto Innocenzo Vili, erasi stabilito, che Utterce , quas sub plwnbo de
come il Papa dovesse attendere due Cardinalatu obtinuerat expediri^ in
terzi de' voti del sagro Collegio per prima post obitum Pontìficis Car-
ascrivervi qualche soggetto, e quindi dinaliwn congregatone fucrunt la-
dovesse palesarh ; ma al Pontefice ceratos. Quindi onninamente andò
romano non può da veruno ri-
si in disuso questo costume di crear
stringere la autorità suprema. Qui segretamente i Cardinali. In luogo
poi si riportano tali ed altri senti- di esso s'introdusse l'altro costume
menti, per pura erudizione. di creare e riservare in petto i

Tutta volta abbiamo che il solo Cardinali dai Pontefici, senza nomi-
Federico Sanseverino, creato Cardi- narli neppure al sagro Collegio con-
nale da Innocenzo Vili, ma non vocato in concistoro.
VOL. IX. ao
3o6 CAR CAR
Onofrio Panvinio è di parere, che de' Cardinali che i Papi fecero in
,

il primo a praticarlo fosse stato sì estremo


punto e ne' concistori,
Alessandro VI, Borgia , il quale cui tennero nelle loro intime came-
nella seconda sua promozione, nel re, si parlerà all'articolo Concistori.
1493, si riservò in petto uno da Quando dunque un Pontefice
pubblicarsi a suo arbitrio; e questi vuol creare qualche Cardinale , ta-
fu Lodovico d'Aragona, nipote del cendone il nome, e riservandolo in
re di Napoli pubblicato nella quarta petto, per poi pubblicarlo a suo
promozione !49^- '^^^^^ ^evò
del piacere in qualche altro concistoro,
attribuiscono tale introduzione a aggiunge alla formula di creazione,
Giulio II, della Rovere, che talvolta che poi riporteremo, dopo che ha
creò Cardinali, senza notificarli al detto: PresbyleroSy o Diacanos N.
sagro Collegio, come abbiamo da N. alios ( ex gr. ) duos in pectore
:

Paride de Grassis, Oldoino ed altri. reservamusj arbitrio nostro quando-


Se non che Clemente VII e altri cumque declarandos. Ed allorché
Papi quando il riputarono spedien-
,
Papa di pubbHcarli, dice
piace al
te, usarono questa maniera di riser- il concistoro in cui li riservò in
vare i Cardinali in petto, benché petto; ed osservando i Pontefici il

alle volte ritenessero l'antica di pa- numero di settanta stabihto da Si-


lesare il nome a' Cardinali vecchi, sto V, calcolano compresi nel sagro
per sentirne prima il loro pare- Collegio queUi che ritengono in
,

re .Ciò non pertanto qui ram- petto, e registrano in una schedula


mentiamo, essere opinione del No- sigillata quelli, che intendono riserbar-
vaes, che le creazioni de' Cardinali si in petto coir epoca del concistoro
riserbati in petto abbiano avuto in cui li crearono. Ed è perciò, che
origine da Paolo III, o poeo dipoi. nelle Notizie annuali di Roma, nel ri-
Ma in seguito Urbano Vili, per stretto del numero de'Cardinali viventi
evitare le contestazioni, che talora creati da diversi Papi, dopo il nu-
nascevano in concistoro nel proporsi mero di quelli pubblicati dal Pon-
al sagro Collegio qualche soggetto, tefice regnante, evvi il novero di
stabilì la consuetudine, che tuttora quelli, che si è riservati in petto, e
si osserva, di riservare i Cardinali i concistori in cui ciò fece, che cal-
in petto da pubblicarsi ad arbitrio, colati coi Cardinali viventi, si nota il

massime quando un Cardinale ri- numero de'cappelli Miche- vacanti. P^.

nunzia al cappello, o altro ne viene le Catalani De Vita Card. Capranica.

deposto, affine di surrogarvi un AcceditAppendix monurnentorum et


altro individuo, e quando si voglia corollariwn de Cardinalihus creatis
evitare una promozione piena; e lo nec promulgatisi Firmi, 1793; non-
stessoUrbano Vili morì a'29 luglio ché monsignor Tria neìV Appendice
i644> con aver creato in pectore numero II, all'opera de Plato, de
quattro Cardinafi, che non giunse Cardinalis dìgnitate ec. Romae 1 746
a pubblicare. E Clemente XIV, che pag. 70.
nel 1774? si era riserbato in petto Un tempo poi i Cardinali creati
undici Cardinali, vicino a morire, segretamente non prendevano l'an-
per quanto fosse supplicato a noti- zianità dal gioino, in cui furono
costantemente ricusò di farlo.
ficarli, creati, ma dal giorno nel qua!»
Ma delle creazioni, e pubblicazioni vennero pubblicati ,
poiché il Car-
,, ,

CAR CAR 3o7


dinal d'Aragona, riservato in petto cava la solenne promulgazione, mol-
da Alessiìndro VI, non prese luogo to meno dovevano essere riconosciuti
tra Cardinali fatti prima della sua
i per Cardinali quelli^ che sono sem-
pi-ouìulgazioue, ma tra quelli della plicemente riservati in petto, senza
quarta promozione, in cui era slato che ne sia pubblicato il nome loro,
pubblicato. Ed essendosi disputato e perciò chiamavansi Cardinali se-
della precedenza tra il
rispettiva greti. Siccome poi, secondo il senti-

Cardinal Francesco Cornaro, e il mento de' più gravi dottori , ogni


Cardinale del titolo di s. Croce in elettore è in libertà di variare e di
Gerusalemme, fu stabilito dai Car- scegliere un altro, finché non abbia
dinali del titolo de' santi quattro , e pubblicata la sua elezione, cosi mol-
del Monte, giudici della causa, che to più il Papa per la sua autorità,
dovesse averla il secondo, in vigore e per giuste e legittime cause può
della data piti antica della bolla di astenersi di pubblicare un soggettOj
sua creazione. Attualmente però i che avesse creato Cardinale, e si

Cardinali creati, e riservati in petto, fosse riservato in petto, e creare un


desumono la loro anzianità e pre- altro in vece di lui, o, in caso di
cedenza di ed all'ordine pres-
stallo, morte di quello riservato in petto
biterale o diaconale cui appartengo- liberamente sostituirne un altro.

no, dal giorno della loro creazione e ri- Talvolta i Papi ,


prima di fare
serva, e non da quello della pubblica- la promozione de' Cardinali, fecero
zione. È perciò, che di frequente si os- segretamente scriverne la nota da
serva un Cardinale promulgato nell'ul- qualche loro intimo confidente, e
timo concistoro, che da parecchi anni talora da quello, che si comprende-
era riservato in petto, andare fra i più va nel numero de' promovendi, per
anziani Cardinali del Papa regnan- cui non riusciranno discari i due
te , e prender cosi posto su molti seguenti esempi, e i loro diversi ri-

che da diversi anni sono da tutti sultati.Racconta Giano Nicio Eritreo


conosciuti per Cardinali pubblicati nell'elogio di Bonifacio Vannozzi di
mentre il denunziato incomincia ad Pistoia (uno de' più illustri segretari
esserlo nella solenne sua pubblica- della corte romana, per aver eserci-
zione, che ne fa il Pontefice da cui tato tal qualifica per trent'anni nel-
fu creato. le corti de' principi, legati e Cardi-
Qualora poi morisse il Papa pri- nali nipoti de' Pontefici), che essen-
ma di tal notificazione, il successole do stato assunto nel i^go al pon-
non è obbligato a promuovere , e tificato il Cardinal Niccolò Sfondrati
riconoscere per Cardinali i riserbati col nome di Gregorio XIV , passò
in petto, benché avesse ritrovata la a servire il baione Sfondrati, e poi
schedula in cui il defonto aveali re- il Cardinale Paolo Emilio di lui fi-
gistrati, o in altro modo ne avesse glio, detto il Cardinal di s. Cecilia,
potuto venire in cognizione. Poiché nipote del Papa. Il Vannozzi, oltre
se anticamente non erano tenuti per annui mille scudi di beneficii eccle-
Cardinali quelli, eh* erano stati no- siastici, fu posto da lui medesi-
minati nel concistoro segreto alla mo nella lista de' Cardinali da pub-
presenza del sagro Collegio, ed a blicarsi, che avea egli dettata, e fat-
cui persino erano stati assegnati i ta stendere con legge la più rigo-
titoli Cardinalizi, perchè loro man- rosa d' un inviolabile segreto. Cu-
3o8 CAR CAR
rioso però Cardinal nipote di sa-
il Collegio un'allocuzione, nella qua-
pere i nomi de' promovendi , con le espone la sollecitudine , che ha
astute e scaltre maniere, gliene cavò neir aggiungere ad esso altri degni
di bocca la notizia , ciò cbe essen- personaggi, a riparare le perdite fat-
dosi scoperto dal Papa , obbligò lo te per morte de' precedenti Cardi-
sconsigliato ed incauto Vannozzi a nali, e di essere determinato a crea-
cassare colla propria penna il suo re il tal soggetto, ovvero pubblicare
nome da quella nota. Ma glorioso quello, o quelh da lui precedente-
fu l'altro consimile avvenimento di mente riservati in petto, premetten-
Gianfrancesco Albani, cbe poi, nel do all' interpellazione, si agli uniche
1700, ascese la veneranda cattedra agli altri , la descrizione dei pregi,
di s. Pietro, col nome di Clemente che li distinguono , le cariche eser-
XI. Essendo egli segretario de' bre- citate , ed i servigi resi alia Santa
vi, ed assai amato da Alessandro Sede, con maggiori, o minori elogi,
Vili, tre giorni prima del concistoro, secondo i meriti de' promovendi ;
in cui quel Papa conferì i dodici onde è necessario, che alcuni giorni
cappelli ch'erano vacati, ordinò al- innanzi a tal pubblicazione o crea-
l'Albani, che gli scrivesse il discorso, zione il Papa segretamente comuni-
o la consueta allocuzione che vi , chi la sua determinazione al prelato
dovea pronunziare, in cui dovea com- segretario de' brevi ad principes
prendere i nomi de' nuovi Cardinali. ( Vedi ) _, come quello, cui per con-
Indi, dopo avergli imposto rigoroso suetudine incombe compilare in idio-
silenzio, Alessandro YIII cominciò a ma latino l'analoga allocuzione, la
dettarglieli passati i primi dieci no-
: quale poi si conserva fra gli atti

mi, dettò l' undecimo e come se , concistoriali, ed alcuna volta si pub-


pensasse a rammentarsi dell' ultimo, blica colle stampe con questo titolo:
si fermò continuando a passeggiare, Sanctissimi Domini nostri N. di-
indi fingendo di meravigliarsi perchè vina providentia Papce .... Allocu-
il prelato non iscriveva, gli disse: tio habita in concistorio secreto die ...

continuate a scrivere il duodecimo. Romse ex typographia Rev. camerse


E chi è questo, gli rispose l'Albani? Apostolicse.
Che! replicò il Papa, non sapete
scrivere il vostro nome ? Allora l'Al- III. Cerimonie , che si costumano
bani gli si prostrò innanzi, scongiu- presentemente nella creazione dei
randolo nominare chi lo meritava Cardinali della santa romana
più di lui ; ed il Pontefice soggiun- Chiesa.
se: Avendo cambiato pih volte nella
mia listai nomi di quelli ch'io Allorché piace al Sommo Ponte-
voleva far Cardinali^ non mi e mai fice in qualunque tempo di rimpiaz-
venuto in pensiero di cambiare il zare nel sagro Collegio alcuni dei
vostro j e a' i3 febbraio 1690, in settanta posti, sempre dell'ordine
uno agli altri undici, il creò Cardi- de' preti e diaconi , vacanti per
nale,come riporta Lafiteau, Vie de morte di qualche porporato, il che
Clement XI, p. 27. suol farsi nel lunedì mattina , o in
E qui poi da aggiungersi, che nel altro giorno, dopo che si sono ra-
creare, o pubblicare i Cardinali in dunali in concistoro tutti i Car-
concistoro, il Papa legge al sagro dinali , e dopo la lettura della so-
,

CAR CAR 3o9


lita allocuzione, dichiara il nome apostolico, affine di ricevere dalle
di quelli, che vuol creare invece mani del Papa la berretta rossa.
loro, e interroga i Cardinali pre- Siccome poi il Cardinal vice-can-
senti del proprio parere, con questa celliere per ragione del suo ufficio
formula: Quid vobis videtur? Allora è l'unico, che può far fede autentica
tutti i Cardinali si alzano in piedi, degli atti fatti dal Papa nel conci-
e levandosi il berrettino chinano il storo segreto, la qual fede si chiama
capo, in atto di acconsentire alla decreto concistoriale, cosi nel tempo
proposta elezione. Quindi il Ponte- del concistoro, suona il
allorché si

iìce crea nuovi Cardinali colla


i campanello, invia in abito da città
formula: « Auctoritate omnipotentis il sostituto della sommisteria apo-
» Dei, sanctorum apostolorum Pe- stolica (del qual offizio parlasi all'ar-
»> tri et Pauli ac nostra, creamus ticolo Cancelleria ) , a presentare
:> sanctae romanae Ecclesiae Cardi- ad ogni novello Cardinale il decreto
« nales presbyteros quidem N. N, della seguita promozione al Cardi-
« diaconos vero N. N. cum dispensa- , nalato. Appena i nuovi porporati
» tionibus , derogationibus, et clau- hanno ricevuto tale annunzio, si
'*
»» sulis necessariis et opportunis. pongono sulla soglia della camera
Che se crea Cardinali, di cui tace nobile del proprio appartamento
il nome riserbandoli in petto, come vestiti con fascia paonaz-
di sottana
ha latto anche il regnante Pontefice, za, con nero in testa,
berrettino
il quale nella sua prima promozione che non dovranno cavare ad alcu-
ne riservò aggiunge allora le
dieci, no, e con berretta nera in mano, e
altre parole suindicate:» Alios au- se sono monaci, canonici regolari,
teni decem in pectore reservamus
'
o religiosi mendicanti, in sottana e
•5arbitrio Nostro quandocumque de- fascia del colore dell'abito del pro-
" clarandos. " E facendo colla mano prio Ordine, e sulla predetta soglia
destra tre segni di croce,' dice: ricevono le cosi dette visite di calore
-' In nomine Patris, et Filii, et Spi- della prelatura, nobiltà, capi delle
»> ritus Sancii. Amen ". milizie, e di altre distinte persone,
Terminato il concistoro, si viene non che dei gentiluomini de' Cardi-
a sapere da tutti Ja promozione nali in contrassegno di congratula-
Cardinalizia, ed ai novelli Cardinali zione. Tutte le cerimonie e partico-
è portata la notizia da un domestico larità, che si praticano dai novelli
del Cardinal segretario di stato, per Cardinali, dal momento della loro
mezzo d' un biglietto di questo, in esaltazione, sino al ricevimento del
cui partecipa a' Cardinah nuovi la cappello Cardinalizio, che nell' abita-
loro creazione, ed esaltazione al zione loro è recato da monsignor
Cardinalato, fatta in concistoro dal guardaroba, si trattano agli articoli
Pontefice, ed in pari tempo vestito Berretta Cardinalizia, e principal-
di mantellone paonazzo si fa altret- mente a Cappello Cardinalizio, nel
tanto a voce da un maestro delle quale si descrivono eziandio le ceri-
cerimonie pontificie in occasione che, monie, che praticano i Cardinali
terminato il medesimo concistoro, assenti dalla curia, allorquando si

parte dalle stanze del Papa per par- recano in Roma a ricevere il cap-
tecipar l'ora, in cui ciascuno deve pello rosso.
lecarsi nel dopo pranzo al palazzo Tuttavolta ci limiteremo ad un
,

3 o 1 CAR CAR
cenno per maggior intelligenza delle tarlo con abito di mantellone, e dopo
allre cose, che qui si descrivono. essere stato ricevuto dal Cardinale
Ai Cardinali novelli non presenti in vestito di sottana e mozzetta pao-
Roma viene egualmente dal Cardi- nazza senza alcun segno Cardinalizio,
nal segretario di stato partecipata gli consegna la credenziale di sua
la promozione, mezzo d' una per ablegazione. Destinato il giorno per
guardia nobile latrice anche del
, la funzione, che si farà nella catte-
berrettino rosso [Fedi), mentre la drale , o altra chiesa, se deve im-
berretta Cardinalizia ( Fedi) è loro porre là berretta il vescovo del luo-
portata da un ablegato pontifìcio go, o nella cappella regia, se la im-
(Fedi), essendo rari i casi, che per pone il sovrano, mentre se non evvi

singoiar distinzionePapi spedisca- i uè l'uno, né l'altro, il Cardinale se


no ad alcuno anche il cappeHo Car- la pone in capo da per se, nel gior-
dinalizio (Fedi). Ai citati articoli no precedente, si fa dal Cardinale il
trattasi del relativo cerimoniale, colle giuramento sul canone, vestito di
analoghe erudizioni. sottana paonazza fascia rocchetto , ,

Olti-e poi quanto si è detto al e mozzetta , alla presenza dell' able-


menzionato articolo Berretta. Car- gato in mantellotie, del vescovo, del
dinalizia, siccome si parla quivi con capitolo, e di alcuni nobili della cit-
più dettaglio di ciò, che riguarda la tà, sottoscrivendone quindi anche la
creazione de* Cardinali si presenti formula. Nel dì seguente succede la
che assenti da Roma, ci permettere- tradizione della berretta , cantando
mo aggiungere qualche altra oppor- messa o il vescovo, o lo stesso Car'
tuna notizia intorno ai primi, ed ai dinaie ; e quando la berretta si por-
secondi, non che agli ablegati , a tava ai presidenti di Urbino elevati
tenore delle istruzioni, che riceve pri- al Cardinalato, la funzione celebra-
ma di partire da Roma T ablegato vasi o dal vescovo di Pesaro, o dal-
apostolico colla berretta rossa. Ri- l'arcivescovo d'Urbino, secondo che
cevuto pertanto ch'egli abbia il bi- in questa o in quella città si trova-
glietto di nomina a tal missione, va il Cardinale. Nella mattina della
scrive una lettera ufficiosa al nuovo funzione, il Cardinale si reca alla
Cardinale, partecipandogli l'incarico chiesa (ove non siavi sovrano), ve-
ricevuto, e gliela trasmette per mez- stito di sottana paonazza, fascia si-

zo della guardia nobile portatrice mile con fiocchi d'oro , rocchetto e


della notizia dell' esaltazione , e del mozzetta di detto colore, con ber-
berrettino rosso. Indi, dopo aver pre- rettino rosso, che deve essere nero
so licenza dal Papa, e visitato il quando tale lo porti l' ablegato, per
sagro Collegio , munito delle lettere fargliene poi la consegna e col ,

credenziali, del breve missivo per la cappello nero prelatizio avendo a ,

sua delegazione, e della berretta ros- spalla l'ablegato, sebbene abbia seco
sa parte da Roma pel luogo ove
, altri più distinti prelati. Se la chie-
dimora il Cardinale, cui partecipa sa è contigua, vi si reca dall'abita-
con altra lettera in qual giorno vi zione a piedi, ma se è distante, ascen-
giungerà, il che rinnova nell'avvici- de in carrozza senza fiocchi alle te-
narsi alla residenza di lui. Incontra- stiere dei cavaUi, e senza 1' ombrel-
to, come dicemmo altrove, dai gen- lino rosso, ma nel ritorno si metto-
tiluomini del Cardinale, va a visi- no i primi, e si usa il secondo.
CAR CAR 3ii
Arrivato in chiesa, Cardinale as- il torna col medesimo corteggio alla
sume la cappa paonazza, e l'ablegato residenza.
la veste e cappa rossa con pelli di Se poi il Cardinale volesse cantare
armellini , se è tempo di portarli. messa, dopo aver ricevuto dall'able-
Quindi si passa ad adorare il ss. Sa- gato la berretta rossa, se la pone in
cramento, e giunto all'altare princi- testa, e la prima dignità della chie-
pale, il Cardinale ascende in trono, sa, ove si fa la funzione, intuona il

ni«ntre il vescovo funzionante si po- Te Deum , compartendo il Cardi-


ne a sedere sul fìildistorio innanzi nale la benedizione pontificale; indi
l'altare. avanza l'ablegato,
Allora si recandosi in sagrestia, vi depone le
consegna al Cardinale il breve pon- vesti paonazze ,
prende le rosse , e
tificio, facendo un analogo compli- ritornato in chiesa va al segretario
mento. Il breve si legge, o dall'udi- ad in tuonare V ora di terza dopo
,

tore del Cardinale, o dal cancelliere la quale si veste de' sagri indumen-
vescovile, o da altri. Quindi porta- ti,e passa al presbiterio ad incomin-»
tosi il Cardinale all' altare , stando dare il Pontificale. Finalmente quan-
in piedi il vescovo in piviale bianco, do l'ablegato ritorna in Roma, deve
e mitra in testa, riceve sul capo la portare la relazione della seguita
berretta rossa, che il funzionante tradizione della berretta; relazione,
prende dal bacile presentatogli dal- che dee deporsi nell'archivio de' ce-
lablegato. Indi levatasi dal Cardi- rimonieri pontificii. I nuovi Cardi-
nale la berretta, abbraccia il vesco- nali poi presenti in Roma, nel gior-
vo, e cuopre col berrettino rosso,
si no dopo pranzo della loro pubbli-
che prima in questo punto sommi- cazione, col solito treno si i-ecano al
nistra lo stesso ablegato, avendo por- palazzo apostolico nelle camere del
tato fino a quel momento il berret- Cardinal segretario di stato, il quale
tino nero. Allora il celebrante in- li accompagna dal Pontefice che ,

tuona il Te Deuni, aggiungendo poi pone loro sulle spalle la mozzetta


i cantori i versetti, Benedicanius \Fecli), e in capo la berretta ; e con
Patrem ec, e il funzionante l'ora- parole adatte , e piene di gravità,
zione prò gratiaruni actione. Po- dimostra loro non solo la preemi-
scia deposta la mitra e il piviale ,
nenza della dignità, di cui sono stati
prende paramenti per la mes-
i rivestili , in premio de' servigi resi

sa, che deve essere votiva solen- alla Chiesa e allo stato, ma gl'in-
ne o de Trinitate o de beata Vir- :,
vita con maggior im-
a continuarli
gine, coir orazione prò graliarum pegno , e secondo la
corrispondere,
actione. espettazione del pubblico, ai doveri
Indi ritiratosi il Cardinale in sa- annessi al Cardinalato. Quindi il
grestia, depone gli abiti paonazzi, ed Cardinale novello piti degno pro-
assume i rossi colla cappa di tal co- nunzia un breve e rispettoso discor-
lore, e torna al soglio ad assistere so di profonda gratitudine tanto in
alla messa, terminata la quale si nome proprio che de' colleghi ed
, ,

leva la cappa, e prende la mozzetta anche da parte di questi si offre a


cappello rosso usuale , mentre
t il sostenere qualunque incarico e ad ,

compagnia di monsignor ablegato,


in affrontare ogni pericolo in servigio,
che spogliatosi delle vesti rosse , ha e sostenimento della Sede apostolica
riassunto il mantellone paonazzo, ri- e del venerando suo capo. Indi, do-
,, ,

3i2 CAR CAR


pò breve trattenimento, Papa li
il e fuochi d'allegria, facendosi bru-
licenzia, ed usciti dalla camera ove ciare piccole botti, ed accendere lan-
erano stati ricevuti , ricevono dal ternoni , avanti ai palazzi , e sulle
bussolante sotto-guardaroba il ber- finestre de' CardinaU, prelati, princi-
rettino rosso . Indij fatto ritorno pi ed altri; e le fiaccole e le torcie
alle stanze Cardinal segretario
del di cera, oltre le botti, alle abitazio-
di stato, con reciprochi complimenti ni di tutti gli ambasciatori e mini-
ciascuno si restituisce alla propria stri de'sovrani, che tengono un rap-
residenza. Se il Papa ha riconosciuto presentante diplomatico presso la
i propri parenti, e se in Roma evvi santa Sede. Le facciate delle resi-
alcun sovrano o sovrana, i novelli Car- denze de' nuovi Cardinali , oltre le
dinali dal palazzo apostolico tutti dette dimostrazioni di esultanza, tal-

uniti si recano a fare loro visita. volta decorano con illuminazioni


si

Ritornati adunque nella propria a disegno, e da un lato si erigono


abitazione in sottana e mezzetta palchi per le sinfonie ed orchestre. E
Cardinalizia , con fascia con flocchi da notarsi , che trovandosi in ago-
d'oro, o di seta del colore dell'abito nia la regina d' Inghilterra Maria
se religiosi degli Ordini suindicati Sobiesky dimorante in Roma, Cle-
e con berretta rossa in mano, an- mente XII creando in tal giorno
ticamente così vestiti seguitavano a nel 1735, l'arcivescovo Spinelli Car-
ricevere le visite di calore, sulla so- dinale, sospese le consuete feste ed
glia della porta, e sempre in pie- illuminazioni, supplendosi poi nella
di: ma ora le ricevono in abito sera, in cui ricevette il cappello, e
corto di nero, senza filetti rossi, con nella seguente.
calze paonazze, con cappello sotto Tanto si pratica nelle creazioni
il braccio nero con fettuccia rossa di tutti i Cardinali , facendosi alcu-
co' ricami d'oro , e berrettino
'
rosso na distinzione solo quando si pub-
in testa; ma i Cardinali monaci, blicano per Cardinali di s. Chiesa i

canonici regolari , mendicanti ec. fratelli, i figli, o nipoti de' monaichi


vestiti di abito talare del colore, presenti in curia, e i nipoti dello
che usa 1' Ordine cui appartengono. stesso Papa regnante. Dei primi ci

Oltre tali visite, i Cardinali novelli offre r ultimo esempio il figlio di


possono ricevere per indulto ponti- Giacomo III re d' Inghilterra, Enri-
fìcio quelle pure de' colleghi vestiti co duca di Yorck, che in un al ge-
in abito corto d'abbate, e forse per nitore resiedeva in Roma. Benedet-
queste visite , i Cardinali novelli to XIV , avendo stabilito di ascri-
non ricevettero più le visite serali verlo al sagro Collegio nel concistoro
in abito di sottana ec, per unifor- segreto de' 3 luglio 1747? e nella
nnarsi all'abito indossato dai Car- sua terza promozione, secondo il co-
dinali visitanti. Negli altri due gior- stume praticato co' fratelli , figli e
ni seguenti ricevono con formali- nipoti dei sovrani, dopo aver pro-
tà le visite de' prelati di fiocchet- nunziato una dotta allocuzione, creò
ti, patriarchi, del senatore, de'prin- soltanto Cardinale dell' ordine dei
cipi ec, mentre la sera del con- diaconi Enrico duca di Yorck, indi
cistoro, in cui furono innalzati al- preconizzò alcuni vescovi , ed aper-
Ja porpora, e in quella seguente, per tosi il concistoro, fu introdotto il

tqtta la città si fanno illuminazioni novello porporato a ricevere subito


9,

CAR CAR 3i3


dal Pontefice la berretta Cardinali- pello rosso. Terminato il concistoro,
zia, mentre le artiglierie di Castel i Cardinali Belluga ed Acquaviva
s. Angelo co' loro colpi annunziaro- uno protettore ,
1'
altro ministro di
no alla città, che un regio perso- Spagna presso la Sede apostolica,
naggio era stato insignito della su- resero a Clemente XII vive azioni
blime dignità del Cardinalato. Il re di grazie in nome del re Filippo
(liacomo III si recò a ringraziare V, e del novello porporato , e gli
Benedetto XI V per V esaltazione di baciarono in nome di questo i pie-
tal suo secondogenito. Il nuovo por- di, indi da Castel s. Angelo furono
porato ricevette nel dopo pranzo le sparati vari colpi di cannone, e suo-
congratulazioni del Cardinal decano narono a festa le campane della cu-
del sagro Collegio, che vi si recò in ria romana di Montecitorio, in uno
mezzetta e sottana, con due car- a quelle della basilica liberiana, per
rozze , e successivamente negli al- i benefìci compartiti a questa dai
tri giorni in abito corto di abba- re di Spagna. Benedetto XIV, a' 1

ti i Cardinali furono a visitare il settembre 174^, nella sua prima


nuovo collega ,
passando eziandio a promozione, nella quale creò venti-
congratularsi col re Giacomo III. sette Cardinali, se ne riserbò tre in
Inoltre ,
per ordine del Papa, i petto. Prima di tutti creò e riserbò
conservatori e priore de* caporioni in petto separatamente Gio. Teodo-
di Koma si recarono a fare una ro de' duchi di Baviera, fratello del-
visita formale al real porporato l' imperatore Carlo VII, vescovo di
col corteggio delle carrozze de' Car- Ratisbona , Frisigna e Liegi , e poi
dinali, del corpo diplomatico, della ilpubblicò nel concistoro de' 17 gen-
nobiltà romana ec. Vennero ricevuti naio 1746, conferendogli, sebbene
dal Cardinale in abito, senza ber- assente, per segno di onorificenza, il

retta in capo, che pure tennero sco- titolo presbiterale di s. Lorenzo in


perto anco i rappresentanti del po- Paneperna, e poi gli rimise anco il
polo romano. Il primo conservatore cappello rosso. Contemporaneamen-
Gio. Andrea Curti pronunziò in la- te il forte s. Angelo tirò alcuni col-
tinoun discorso congratulatorio, cui pi di cannone, cui feceix) eco le cam-
con modi gentili rispose il porpo- pane della curia Innocenziana, o ro-
rato ; indi tutti si cuoprirono il ca- mana. Allorquando poi il Papa Pio
po, ed ebbe luogo un lauto rinfresco. VII, nel concistoro de' 4 giugno 1^19»
Riguardo poi alla creazione dei preconizzò in arcivescovo d' Olmùtz
fratelli o nipoti de' sovrani
, figli , l'arciduca Ridolfo Ranieri d'Austria,
non presenti in curia, riporteremo i fratello dell'imperatore Francesco I,

tre seguenti esempi, perchè si co- dopo aver provveduto ad altre sedi
nosca quanto siasi praticato. Cle- vescovili, pronunziò una relativa al-
mente XII, nella secondasua pro- locuzione, colla quale propose al sa-
mozione de' 19 dicembre 1735, nel gro Collegio , e quindi creò Cardi-
concistoro creò soltanto Cardinale d. nale il solo menzionato arcivescovo
Luigi di Borbone infante di Spagna, arciduca, assegnandogli per ispeciale
figlio del re Filippo V , e, sebbene riguardo, siccome assente, il titolo
assente, gli conferì la diaconia di s. presbiterale di s. Pietro in Monto-
Maria della Scala, e poi per distin- rio. Indi fu introdotto nella sala
zione gl'invio nella Spagna il cap- concistoriale 1' uditore di Rota, moQ*
, ,

3i4 CA.R CAR


signor Carlo Odescalcbi , divenuto dinali recatisi a Roma nel prece-
anch' esso Cardinale , ed ora gesui- dente conclave, inaspetta^amente creò
ta, e questi munito di procura fece soltanto Cardinale Bernardo Conti
istanza pel sagro pallio. Fu egli di- suo fratello, cassinese, e vescovo di
poi incaricato di portare la berret- Terracina, e tanto fu il plauso dei
ta e il cappello rosso all'arciduca, Cardinali, che supplicarono il Papa
mentre l'avviso di tal promozione, e a farlo venire nell'aula concistoria-
il berrettino rosso, gli furono recati le, per dargli subito la berretta ros-
dalla guardia nobile Domenico dei sa . Tanto
improvvisa tale
riuscì
marchesi Gapranica. La detta pro- esaltazione, che costumandosi dal Ca-
mozione fu annunziata alla città di stel s. Angelo darne l'annunzio, gU
Roma da una salva di artiglierie spari ebbero luogo dopo due ore.
del forte s. Angelo, e dal giuhvo Nel lySo feee altrettanto, non però
suono delle campane della curia In- all' improvviso , Clemente XII col
nocenziana. Nella sera vi fu ricevi- suo nipote Nereo Corsini; e nel lySS,
mento dal principe diKaunitz, am- Clemente XIII col nipote Carlo Ma-
basciatore imperiale presso la santa ria Rezzonico dopo di che trattò
,

Sede, il quale in nome del nuovo altri affari, preconizzò vescovi, ed in


Cardinale, ricevette le congratulazio- ultimo creò altri Cardinali, e ad
ni del sagro Collegio per mezzo dei istanza del decano del sagro Colle-
gentiluomini, del corpo diplomatico, gio, gli pose subito in capo la ber-
della prelatura ec. Il qual ricevi- retta Cardinalizia, sparando le arti-
mento sogliono fare anche gli altri glierie del castello giusta il costume.
ambasciatori e ministri quan-
esteri, Pio VI, nel 1775, promosse al Car-
do viene elevato alla porpora un dinalato Giancarlo Bandi suo zio
Cardinale connazionale non presente vescovo d' Imola ed assente da Bo- ,

in Roma. ma ; e, terminato il concistoio, rice-


Il cerimoniale, ossiano le partico- vette le congratulazioni del sagro
larità usate dai Pontefici nell'innal- Collegio dal Cardinal decano. Quin-
zare alla sagra porpora i loro fra- di, nel 1786, creò Cardinale il ni-

telli, nipoti, o stretti congiunti, con- pote Romualdo Braschi Onesti sol-
sistono nelle seguenti. Alessandro VII, tanto, ed al solito il Cardinal de-
considerando già maturo negli stu- cano pregò il Papa a dare a lui
di e nel merito il nipote Flavio nel medesimo concistoro la berretta,

Chigi, a' 9 aprile iQSj , lo creò per cui il castello sparò vari col-
Cardinale. Non volle crearlo solo pi di cannone. Va poi qui avverti-
secondo precedente
l' uso ma ne , to , che la menzionata campana
anche condannare l' esempio
volle della curia Innocenziana viene suo-
de' suoi predecessori, onde in una nata anco per l'esaltazione alla sa-
sola fece due promozioni; cioè al gra porpora dell'uditore generale
principio del concistoro lo pubblicò della rev. Camera apostolica , resi-

solo Cardinale, e dopo aver in esso dente nel palazzo di Monte Citorio.
trattato alcuni affari, nel termine del Facendo ritorno alle creazioni dei
C5oncistoio, ascrisse al sagro Collegio Cardinali nel quariv. siorno della
'to ^.,

altri otto Cardinali. Innocenzo XIII, loro esaltazione suole celebrarsi il


a' 10 giugno 1721 , nel concistoro concistoro pubblico. E se tal gior-
in cui apri la bocca ad alcuni Car- no è impedito, si celebra nel dì se-
CAll CAR 3i5
giiente. In questo i noTclli Cardi- l'ablegato, ed alla funzione dell' im-
n;ili si portano, e praticano quanto posizione.
\ione descritto a Cappello Cvrdixa- compiscono finalmente le ceri-
Si
Lizio ove pure si parla del cappello
, monie della creazione de' Cardinah,
usuale nero e rosso, nonché del cap- coir imposizione dell'anello Cardina-
pellone detto parasole [Pedi). Ivi li/io (
Fedì ) , coir assegno del titolo
dicesi altresì del modo e della for- presbiterale o diaconale, coli' aper-
ma come r impone Papa, e tul-
il tura della bocca, ec. , che andiamo
t'altro, della visita di ringraziamen- ad accennare, avvertendosi però, che
to a s. Pietro nella basilica vatica- ne' secoli anteriori si tenevano due
na, di quella al Cardinal decano, e separati concistori, uno per la chiu-
del ricevimento del medesimo cap- sura della bocca, l' altro per l'aper-
pello nella sei'a , essendo vestiti i tura mentre 01*3 in un concistoro
;

Cardinali in abito cardinalizio con si l' una


fanno e V altra. Tuttavolta
rocchetto scoperto, se il palazzo non abbiamo anche antichi esempi in
è apostolico; cappello, che viene pre- contrario, secondo le circostanze, e il

sentalo dal cameriere segreto {^Vedi) volere dei Papi. Innocenzo Vili, nel
guardaroba. Tale costume, secondo il 1489, la serrò ed aprì nel medesi-
eh. Zaccaria, nelle note all' opera Lo mo concistoro a tre Cardinali dei
stalo presente della corte di Roma^ cinque, che avea creato : così fece
ivi stampata nel 1774? voi. Il, p. Alessandro VI, nel i5oo; similmen-
20 , è invalso nel secolo decorso. te Giulio II, nel i5o3 agli 8 di-
Talvolta i Cardinali fecero la men- cembre coi Cardinali Miniatense e
zionata visita della basilica vatica- Narbonense ; così Paolo III li 8 ,

na, nella stessa mattina del conci- giugno 1543, col Cardinal Beaume,
storo pubblico, come avvenne a' no- e, nel i549 a'29 aprile, coi Cardi-
stri giorni, e nel 1794 sotto Pio nali della Cueva e Ranuccio Far-
VI. Ma che prima il no-
le visite , nese. Lo stesso praticò Giulio III
vello Cardinale faceva a tutti i col- r ultimo di febbraio 1 55o coi Car-
leghi, non hanno più luogo, se non dinali Mulsesio, d'Amboise, Pacecco,
che private, restando solo quella del Rovero, e Vendòme, senza riporta-
('ardinal decano, che poi con eguale re altri esempi.
formahtà restituisce ad ognuno la vi- Quando piace al Sommo Ponte-
sita. A.nticamente i novelli Cardinali fice di convocare un concistoro se-
assenti da Roma, allorché vi si re- greto, i nuo-
Cardinali antichi e i

cavano, dovevano fare il pubblico in- vi v' intervengono in cappa paonaz-


gresso ( Vedi ) e quindi nella mat-
, za. Chiuso quindi il concistoro, il
tina del concistoro pubblico , dove- Papa prima di proporre le chiese va-
vano recarsi a ricevere il cappello canti da conferirsi (le cui proposi-
rosso in solenne cavalcata [Vedi). zioni, PropositìoneSj stampate si dis-
Di que' Cardinali poi, che creati as- pensano alcuni giorni innanzi a tut-
senti dalla curia per singoiar distin- to il sagro Collegio), chiude la boc-
zione ricevettero il cappello , e le ca ai novelli porporati colla seguen-
altre insegne Cardinalizie spedite lo- te formula: » Claudiuuis vobis as,
ro dai Papi, si tesse il catalogo al *» ut ncque in concistoriis, ncque in
citato articolo Cappello Cardiivali- »> congregationibus , nliisque fun-
Xio, insieme a quanto riguarda ab »i ctionibus Cardinalitii)» sentcntmin
3i6 CAR CAR
w vestram dicere valeatis". Termi- perchè lo potevano divenire. Ciò non
nato il concistoro, prima che si suo- pertanto fu poi abolita quella bolla
ni il campanello dall'ultimo Cardi- da s. Pio V
con una decretale dei
nale diacono, apre il Papa la bocca 26 gennaio iS/i, e da Gregorio XV
a' nuovi Cardinali, dicendo « Ape- : nel suo cerimoniale, abilitando qua-
« rimus vobis os, ut in concistoriis, lunque Cardinale eletto e preconiz-
5' congregationibus, aliisque functio- zato in concistoro a poter dare li-

» nibus ecclesi astici s sententiam ve- beramente il suo voto in conclave.


3» stram dicere valeatis. In nomine Prima della costituzione di Eugenio
*' Patris, et Filii, et Spiritus Sancii. IV, sussistendo, come accennammo,
5> A men. E ciò dicendo, fa colla mano r esclusione de' Cardinali colla bocca
tre volte il segno di croce. Quest'a- chiusa di concorrere co' loro suffra-
pertura della bocca sembra una spe- gi alla elezione del Papa, si ha che,
cie di professione religiosa, per cui nel i3o4, in morte di Benedetto XI,
i Cardinali incominciano allora ad rimase il Cardinal d'Inghilterra Win-
avere voce attiva e passiva, che pri- terburn colla bocca chiusa, e gli

ma non aveano, come i novizi. Pri- fu aperta dal Cardinal decano au-
ma che il Cardinale, cui era stata torizzato in un col voto di tutto il

chiusa la bocca, uscisse dal concisto- sagro Collegio. L'annalista Rinaldi


ro, costumavasi dal Pontefice inter- riporta all' anno 1484 n. 28, che
pellare il sagro Collegio, se gli si per morte di Sisto IV si rinchiuse-
dovea aprir la bocca, ed inteso il ro in conclave ventisei Cardinali, fra
generale loro parere affermativo, il i quali il Cardinal Ascanio Sforza,
novello Cardinale rientrava in con- sopra di cui movendosi dubbio se
cistoro, dove appunto gh veniva a- dovesse avere voce attiva nella fu-
perta la bocca. tura elezione, perchè non gli era
Il Pontefice Eugenio IV^ con u- stata aperta secondo il rito la boc-
na sua costituzione de' 26 ottobre ca, fu dal sagro Collegio determi-
i43r, avea ordinato, che i Cardi- nato di sì, come si era fatto in al-
nali non potessero aver parte nella tri tempi ; locchè fa vedere, che non

pontificia elezione, se non avessero sempre rigorosamente si osservò la


prima ricevute le insegne Cardinalizie costituzione di Eugenio IV. Abbia-
nel concistoro pubblico, e se inoltre mo ancora, che avendo Paolo III ,

non fosse stata loro aperta la boc- nel iSSg, creato Cardinale Marcel-
ca nel concistoro segreto. Riflette 1*
lo Cervini, che fu poi Marcello II,
Amati nella critica al Sestini, Il Mae^ mentre era assente da Roma, e vo-
stro di Camera capo XX_, che Eu- lendolo inoltre far passare qual le-

genio IV colla sua costituzione vol- gato a lalere presso Carlo V, gli

le consolidare meglio l' antica con- mandò il cappello e l' anello, con
suetudine della Chiesa Romana, e tutte le prerogative de' Cardinali, co-
forse per togliere le pretensioni a me gli fosse stata chiusa ed aperta

quei Cardinali, che Martino V avea la bocca in concistoro formalmente.


creati segretamente, ma non pubbli- Clemente X fu eletto nel 1670, sen-
cati ; ed avverte, che la bolla di za aver preso il titolo e le insegne
Eugenio IV esclude i Cardinali col- Cardinalizie, e perciò colla bocca
la bocca chiusa a votare in concla- chiusa.
ve, ma non ad essere eletti Papa Finalmente, dopo che il Papa hci
,

CAR CAR 3i7


pronunziato in concistoro la suddet- mo dei 'quali ha imposto loro il

ta formula di apertura della bocca, cappello Cardinalizio, e nel secondo


ognuno de' novelli Cardinali colla aprì ad essi la bocca assegnò , il

cappa sciolta s' incammina a prende- titolo, ed impose l' anello.


re l'anello Cardinalizio, e il titolo È tanto antica l' apertura della

presbiterale, o diaconale, e prostra- bocca, l'imposizione dell'anello, e


ti ad
genuflessi dinanzi al Pontefice, l'assegno del titolo, che nell'Ordine
ognuno dice Ad
honorem Dei onini-
: romano XIV, attribuito dal Mabil-
potentìs, sanctorwn aposLolorum Pe- lon al Cardinal Gaetano, nipote di
s. Priscae, ovvero al-
tti et Palili, et Bonifacio Vili, descrivendosi il con-
tra santa, o santo, secondo il titolo cistoro, in cui il Papa apriva la bocca
della chiesa, che gli conferisce, coni- ainuovi Cardinali, si dice: >» Papa
missam tibi ecclesiani s. Priscae, « singuUs novis Cardinalibus, in
cum clero, et populo, et cappellis " concistorio, die ,
quo eis os aperit,

suìs (parole che si omettono pei dia- « dare consuevit titulos, et anulos
coni ) secundum formam, qua com- M in fine conci storii. " Quesl' uso
mini Cardinalibus consuevit , qui però di dare l'anello a' novelli Car-
eamdem ecclesiam suam intitulatam dinali, neir assegnar loro il titolo,

prò tempore habuerunt. Quindi il fin d'allora era considerato per an-
Papa pone nel dito anulare della tico, come dimostrano le seguenti
mano destra ad ogni Cardinale 1' a- parole: « Norma vero, quae antiqui-
nello d'oro col zaffiro, e ognuno M tus consuevit servari in aperitione
gli bacia il piede, e il ginocchio de- » oris novorum Cardinalium, et as-
stro, venendo poi ammesso all' am- « signatione titulorum, et datione
plesso. Poscia ritirandosiad uno ad « anulorum, est infrascripta. " Sog-
uno, tornano ai loro posti. /^. Ubbi- giunge poi, che talvolta anche fuori
dienza CHE i Cardinali rendono al del concistoro ed in camera, soleva
Papa. Per questo anello ora i Car- assegnarsi il titolo, e darsi l'anello
dinali pagano cinquecento scudi al- ai nuovi Cardinali, come praticò
la congregazione di Propaganda, e ancora in Avignone nel i SSg ,

finché essinon hanno effettuato Benedetto XII, nel qual tempo si


tal pagamento non vengono lo- , costumava di dare gli anelli dei
ro spediti i brevi colle concessio- Cardinali defunti ai nuovi , come
ni di testare, di disporre delle su- leggesi nel codice vaticano 1737,
pellettili della loro cappella, ecc. In- rub. 5i; ne mancano esempi di
di ricevono i biglietti dal Cardina- Cardinali , che nelle epoche contem-
le segretario di stato delle congre- poranee, ne'testamenti disposero de-
gazioni Cardinalizie, che loro ha as- gli anelli, e di alcuni, che ne lascia-
segnate il Papa, e la provvista del rono uno per cadaun Cardinale.
COSI detto piatto Cardinalizio (Fedi) V. Nota degli emolumenti e man-
consistente in quattro mila scudi an- eie , che devono dare gli E. mi e R.mi
nui, che il regnante Pontefice, senza signori Cardinali novelli nell'atto
attendere il concistoro dell' apertura della creazione, a seconda del nuovo
della bocca, fa loro somministrare piano di riforma, Roma i8a3.
appena li ha creati Cardinali ; anzi In seguito , dalla tipografia della
alcuna volta in una stessa mattina reverenda camera apostolica si pnl>-
ha celebrato due concistori, nel pri- blica, e dispensa al sagro Collegio,
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3r8 CAR CAR
e ad altri ,un foglio stampato a- , chi coloriti di rosso. Le quali stam-
vente l' arme pontifìcia, e le figure pe si sogliono nelle sale ,
massi me
degli apostoli ss. Pietro e Paolo la- de' Cardmali, appendere alle pareti,
teralmente, coir insegne, nome, co- laonde in esse vedesi la serie dei

gnome, dignità e patria d'ogni Car- nomi dei Cardinali, i loro stemmi,
dinale creato epoca
dal Pontefice , ed epoca di creazione, ec.
di creazione e pubblicazione, venen- Altre notizie generali si andranno
do sovrastato lo stemma gentilizio esponendo nel volume seguente in-
da un cappello Cardinalizio co' fioc- torno ai Cardinali di S. R. C.

FINE DEL VOLUME NONO.


O
BX 841 .M67 1840
SflCR

^°o^I^''Gaetano,
1802-1883.

°s?or°?rn''° ^* «'^"dizione
AFK 9455 (awsk)

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