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Network of Sensors State of the Art lezione 1 - 2011

Una rete di sensori intesa come infrastruttura composta di: rilevamento (misura), computing e
elementi di comunicazione. La rete consente ad un amministratore la capacit di osservare, e reagire a
eventi e fenomeni in un determinato ambiente.
L'amministratore in genere un soggetto civile, governativo, commerciale o industriale.
L'ambiente pu essere il mondo fisico, un sistema biologico, o un information technology (IT)
framework.
Le reti di sensori sono considerate una tecnologia importante per una grande quantit di applicazioni,
non ultima la sicurezza sia nazionale.
Ci sono quattro componenti fondamentali in una rete di sensori:
1. Un insieme di sensori distribuiti o localizzati
2. Una rete di interconnessione (di solito wireless-based, ma non sempre)
3. Un punto centrale di informazione (clustering)
4. Un insieme di risorse di calcolo presso il punto centrale (o oltre )per gestire la correlazione dei
dati, il trend degli eventi, linterrogazione di stato, e il data mining
La messa in rete di sensori riguarda settori multidisciplinari, e coinvolge: radio e networking,
elaborazione di segnali, intelligenza artificiale, gestione di database, sistemi di architetture per la
gestione dell'infrastruttura e operator-friendly, ottimizzazione delle risorse, algoritmi di gestione della
potenza e platform technology (hardware e software).

WNs (Wireless Nodes) tipicamente trasmettono le informazioni a una stazione di raccolta
(monitoraggio), che aggrega alcune o tutte le informazioni.
WNs hanno caratteristiche quali:
Vincoli di potenza e durata della batteria limitata
Basso duty cycle
Di conseguenza sono necessarie metodologie di progettazione nuove e la conoscenza di discipline
quali:
Information trasport
Gestione della rete e delle operazioni
Riservatezza
Integrit
Disponibilit
Elaborazione In-network/local.

Why Sensors in Sensor Network
WNs permettono di semplificare la strumentazione e il controllo di fabbriche, uffici, case, veicoli, citt
e l'ambiente, tanto pi che commercialmente la tecnologia off-the-shelf diventa disponibile.
Con la tecnologia di reti di sensori (in particolare, con sistemi di rilevamento embedded), navi, aerei, e
gli edifici possono essere in grado di autorilevare difetti strutturali.

In luoghi di riunioni pubbliche possono essere utilizzati strumenti atti a rilevare tossine o agenti
contaminanti e di individuare la fonte della contaminazione (questo pu essere fatto anche per terreni
e o per il sottosuolo). Sensori per terremoti possono essere installati in edifici per individuare i
sopravvissuti e possono aiutare a valutare i danni strutturali; sensori per Tsunami possono essere utili
a nazioni con coste estese.

Le reti di sensori trovano anche ampie applicazioni in campi di battaglia per la ricognizione e la
sorveglianza.

Sensors in Sensor Network
Oggi le reti di sensori possono essere descritte come dispositivi intelligenti, low-cost e low-power
dotati di pi elementi sensibili a bordo;

La tecnologia per il rilevamento e il controllo comprende:

sensori di campo elettrico e magnetico;
sensori di onde a radio frequenza
sensori elettroottici, ottici e a infrarossi
radar, laser; sensori di posizione, sensori di navigazione
sensori sismici e di pressione;
sensori di parametri ambientali (ad esempio, vento, umidit, calore);
sensori biochimici e sensori di sicurezza national-oriented

WNs che sono a basso costo e a basso consumo sono logicamente connesse ad un nodo centrale detto
sink node.

Market interest in Sensor Networ
Secondo gli osservatori del settore, il mercato di sensori wireless pronto a decollare
commercialmente.
Relazioni di mercato indicano che pi di mezzo miliardo di nodi sono attesi sul mercato per applicazioni
di wireless sensor entro il 2010, per un mercato che vale oltre 7 miliardi dollari.
Come esempio, circuiti a radiofrequenza avanzati integrati (RFICs) sono ora disponibili per $3 o meno,
e Smart Sensor circuiti integrati sono diventati comuni.
Nei prossimi anni, i progressi nei settori del design del sensore e dei materiali che si sono verificati nel
recente passato porteranno a significative riduzioni nelle dimensioni, nel peso, nel consumo di energia,
e nel costo dei sensori;
Questi progressi produrranno anche un aumento della risoluzione spaziale e temporale dei sensori, e
una conseguente migliore precisione di misura.


Network of Wireless Sensors
Il campo ora avanzando sotto la spinta dei recenti progressi tecnologici e la spinta di una miriade di
possibili applicazioni.
Abbiamo brevemente evidenziato gli elementi di base e fatto luce sulle reti di sensori che sono
caratterizzate da molti dei seguenti fattori:
Large sensor population
Large streams of data,
Incomplete/uncertain data,
High potential node failure;
High potential link failure (interference),
Electrical power limitations,
Processing power limitations,
Multihop topology,
Limited administrative support for the network
Nell implementazione di un WNs si affrontano una serie di sfide tecniche
Alcune sfide di ricerca e sviluppo (R&D) in corso sono:
Sviluppare sistemi di comunicazione a basso consumo
Sviluppare l'elaborazione a basso costo e direttamente sul nodo e sviluppare protocolli di
comunicazione selforganized;
Estendere il funzionamento temporale del nodo di rilevamento nonostante si dispone di un
alimentazione limitata (e/o durata della batteria limitata).

Network of Sensors Category lezione 2 - 2011
Le reti di sensori e i sistemi possono essere suddivise in due categorie:
Categoria 1: Sistemi quasi invariabilmente mesh-based con connettivit radio multihop tra WNs o
attraverso WNs, utilizzando il routing dinamico in entrambe le porzioni wireless e wireline della rete.
Categoria 2: punto-punto o multipunto-punto (starbased) generalmente con connettivit radio single-
hop verso WNs, e utilizzando un routing statico sulla rete wireless;
Le reti di categoria 1 sono molto utilizzate per applicazioni distribuite high-node-count (ad esempio, il
monitoraggio ambientale, sistemi di sicurezza nazionali);
Le reti di categoria 2 sono tipicamente utilizzate per applicazioni a corto raggio, come una casa, una
fabbrica, un edificio, o il corpo umano.

Network of Sensors Application
Esistenti e potenziali applicazioni delle reti di sensori, sono:
Military sensing,
Physical security,
Air traffic control,
Traffic surveillance,
Video surveillance,
Industrial automation,
Manufacturing automation
Process control,
Inventory management,
Distributed robotics,
Weather sensing,
Environment monitoring,
National border monitoring,
Building monitoring
Structures monitoring

Sensori wireless possono essere utilizzati dove i sistemi via cavo non possono essere installati.
Il rapido sviluppo, l'auto-organizzazione e le caratteristiche di fault-tolerance rendono le wireless
sensor network versatili per il comando militare, per il controllo, per le comunicazioni, per lintelligence,
per la sorveglianza, per la ricognizione e i sistemi di targeting.

Network of Sensors Standard
Alcune delle tecnologie chiave e gli elementi standard che sono rilevanti per le reti di sensori sono i
seguenti:
Sensors
Intrinsic functionality
Signal processing
Compression,
Forward error correction,
Encryption
Control/actuation
Clustering
Self-assembly
Wireless radio technologies
Transmission range
Transmission impairments
Modulation techniques
Network topologies
Standards
IEEE 802.11a/b/g
IEEE 802.15.1 PAN/Bluetooth
IEEE 802.15.3 ultrawideband (UWB)
IEEE 802.15.4/ZigBee
IEEE 802.16 WiMax
IEEE 1451.5 (WS Working Group)
Mobile IP

Standards
Tiny OS
Tiny DB


Sensors in Sensor Network
Un nodo sensore in genere ha delle capacit computazionali e di memorizzazione limitate;
Il nodo pu avere uno o pi sensori operanti, sensori acustici, sismici, radio (radar), infrarossi, ottici,
magnetici e chimici o biologici.
Il nodo ha delle interfacce di comunicazione, in genere wireless, verso i nodi vicini.
Il nodo sensore ha spesso anche la conoscenza della propria posizione che viene acquisita attraverso
un sistema di posizionamento globale (GPS) o attraverso un algoritmo di posizionamento locale.
Ciascuno dei nodi sensore distribuiti, in genere ha la capacit di raccogliere dati, analizzarli, e inviarli a
un nodo centrale (sink node).

Market Typical Sensor Network Arrangement.


Sensor Types and Technology
Di seguito vengono elencate temi importanti riguardanti le reti di sensori:
Sensor type
Sensor placement;
Sensor power consumption
Operating environment
Computational/sensing capabilities and signal processing
Connectivity
Control of remote devices.
Le embedded sensor networks si basano su tre componenti di supporto:
Embedding
Networking
Sensing.
Embedded implica l'incorporazione di numerosi dispositivi distribuiti per controllare il mondo fisico e
interagire con esso.
I nodi sono solitamente di piccole dimensioni e sono dotati di un sottosistema di controllo e di
comunicazione. Una disposizione spaziale di componenti particolarmente densa comune.
Networking implica il concetto di connettivit fisica e logica.
Connettivit logica ha l'obiettivo di promuovere il coordinamento e altre attivit di alto livello,
connettivit fisica realizzata con un collegamento radio senza fili.
Sensing implica la presenza di queste funzionalit in un contesto a stretto contatto con lambiente. In
genere per la misurazione di parametri del mondo fisico.

Typical sensing node












Sensing Node Characteristics lezione 3 - 2011

I componenti fondamentali di un nodo sensore sono:
unit di sensinge attuazione (un singolo elemento o un vettore)
unit di elaborazione (ad es. un microcontrollore)
unit di comunicazione (transceiver a cui connessa lantenna; lunit di comunicazione
fondamentale per mantenere bassi i costi)
Unit di alimentazione
Il consumo spesso un problema che deve essere preso in considerazione come vincolo di progetto.
Normalmente il committente chiede una durata della batteria piuttosto lunga, che implica bassi
consumi.
Nella maggior parte dei casi i circuiti di comunicazione e le antenne sono gli elementi che consumano la
maggior parte dell'energia. Per minimizzare il consumo di potenza opportuno scambiare meno
messaggi possibile nella rete, quindi gli algoritmi di comunicazione standard non vanno bene perch
scambiano troppi messaggi per tenere in piedi la rete.
I sensori possono essere passivi o attivi e possono essere critici per il consumo di potenza, inoltre sono
gli elementi che hanno dimensioni pi elevate.

Network of Sensors Application
Oltre al rilevamento vi una volont di costruire, distribuire e gestire il controllo via wireless, di sistemi
di controllo/attuazione e sistemi embedded (reti di controllo).
Controllo si riferisce ad alcune attivit minori interne al nodo sensore (zoom, aggiungere un filtro
ottico, ruotare un antenna)
Attuazione si riferisce ad una attivit principale esterna al nodo sensore (aprire una valvola, immettere
un fluido nell'ambiente, comandare un motore per trasferirsi da qualche altra parte)

Software (Operating Systems and Middleware)
In letteratura si trova scritto che per sostenere il funzionamento del nodo, importante disporre di
sistemi operativi open-source progettati specificamente per WNs.
Tali sistemi operativi in genere utilizzano un'architettura basata su componenti che consentono una
rapida attuazione, riducendo al minimo le dimensioni del codice come richiesto dalla limitata memoria
dei WNs.
In questo caso lo sviluppatore non si occupa dello sviluppo dellHW ma sviluppa soltanto lapplicazione.
In realt questo comodo ma abbastanza critico, e infatti commercialmente non ha funzionato.
L'obiettivo degli ingegneri che progettano WNs quello di sviluppare soluzioni cost-effective basata su
standard di rete wireless che hanno data rates medio bassi, un basso consumo di potenza, e
garantiscono sicurezza e l'affidabilit.
In alcune applicazioni (es. applicazioni militari) il sensore deve essere in grado di avviarsi rapidamente
e avere una dinamica molto ampia.
Lobiettivo dei ricercatori di sviluppare WSN (wireless sensor network) a basso costo, con protocolli
che garantiscono un basso consumo di potenza e una buona ricezione. Questo va fatto utilizzando
soluzioni non standard ma ottimizzando lHW a seconda dellapplicazione.

Upper layers Applicazioni allinterno della rete, incluse
applicazioni di processing, data aggregation, external
querying query processing, and external database
Layer 4 Trasporto, incluse operazioni di data
dissemination, accumulation, caching, and storage
Layer 3 - Networking, incluse operazioni di adaptive
topology management and topological routing
Layer 2 - Link layer (contention): channel sharing (MAC),
timing, and locality
Layer 1 - Physical medium: canale di comunicazione,
sensing, attuazione, e signal processing.
A seconda delle applicazioni bisogna scegliere la frequenza che mi permette di avere la portata
migliore e le dimensioni pi ridotte.

Routing and Data Dissemination
I protocolli di routing per le WSN generalmente suddividono in tre gruppi:
data-centric
gerarchici
location-based
Questo approccio di routing sposta lattenzione dagli approcci tradizionali address-centric (dove si cerca
di trovare percorsi brevi tra coppie di nodi indirizzabili) ad un approccio data-centric (dove linteresse
non trovare percorsi brevi ma che il dato arrivi a destinazione). Nellapproccio data-centric tutti i nodi
hanno la stessa importanza, non c gerarchia tra i nodi.

Data Centric Routing
Il nodo centrale invia una query in alcune regioni della WSN e attende i dati da WNs situati nelle
regioni selezionate. Poich i dati vengono richiesti tramite query, un naming basato sugli attributi
necessario per specificare la propriet dei dati.
A causa del numero elevato di nodi distribuiti, nelle WSN non pratico assegnare identificatori globali
per ciascun nodo.
Questo, insieme a una potenziale distribuzione casuale dei WNS, rende impegnativo selezionare uno
specifico (o un insieme specifico di) WNs per essere interrogato.
Pertanto, i dati vengono trasmessi da ogni WN nella regione di distribuzione, da questa ridondanza
derivano significative inefficienze in termini di consumo energetico. Ne consegue che opportuno
disporre di protocolli di routing in grado di selezionare un insieme di nodi sensori e di utilizzare
l'aggregazione di dati durante l'inoltro dei dati.

Hierarchical Routing
Una sola rete (gateway o cluster-point) pu sovraccaricare il nodo centrale (gateway), tanto pi quanto
pi la densit di sensori aumenta. Questo pu causare una latenza maggiore nella consegna di un dato.
Per consentire alla WSN di avere a che fare con una grande popolazione di WNS e per coprire una
vasta area di interesse, stato proposto un clustering multipoint.
L'obiettivo del routing gerarchico quello di gestire il consumo energetico dei WNs in modo efficiente
stabilendo una comunicazione tra WNs multi-hop all'interno di un cluster, ed effettuando aggregazione
dei dati e la fusione al nodo centrale (sink), questo per diminuire il numero di pacchetti trasmessi.

Location Routing
Informazioni sulla posizione dei WNs possono essere utilizzate nel routing per migliorare lefficienza
energetica.
Le informazioni sulla posizione vengono utilizzate per calcolare la distanza tra due nodi in modo che il
consumo di energia possa essere determinato (o almeno, stimato). Per esempio, se la regione da
rilevare nota, la query pu essere diffusa solo a quella regione specifica, in modo da limitare e/o
eliminare il numero di trasmissioni al di fuori della regione specifica.
Il location-based routing ideale per le reti mobili ad hoc, ma pu essere utilizzato anche per WSN
generiche. (Nota: i protocolli locationbased non progettati per il risparmio energetico sviluppati per reti
wireless ad hoc, non sono adatti alle WSN).

















Baisc wireless sensor technology lezione 4 - 2011
Lelemento base di una WSN il sensor node, in realt poi le parti fondamentali sono altre (algoritmo e
organizzazione della rete).
I sensori vengono classificati come:
Large sensor (radar sensor)
Microsensor (tiny sensor)
Nanosensor (sono in fase di sviluppo, sono sensori che possono fare la misura una sola volta poi
lo devo buttar via, one shot sensor)
Tag-reading sensors (ovvero sensori staccati dal nodo, leggibili via wireless ad es. i moduli
RFID)
Il sensore un elemento fondamentale. La caratteristica principale dei nodi sensoi che lavorano in
ambienti a risorse limitate. Risorsa imitata pu essere anche un canale di comunicazione piuttosto
disturbato che rende la comunicazione difficoltosa. Spesso come risorsa limitata si intende una limitata
disponibilit di potenza elettrica.
Il fatto di lavorare in ambienti difficoltosi si traduce in delle limitazioni che ho nella progettazione del
nodo sensore.
Lunit di comunicazione oltre ad avere delle limitazioni dovute alla disponibilit di potenza limitata ha
delle limitazioni dovute alla normativa italiana che non permette di irradiare una potenza maggiore di
13,7dBm alla freq. Di 800MHz.
La tecnologia per ci venuta in aiuto, a partire dagli anni 90 a oggi in parallelo alla riduzione delle
dimensioni ci sono state delle riduzioni dei consumi.
Le batterie al litio (Li) sono preferibili a quelle Nikel Cadmio (NiCd) perch hanno una caratteristica che
si avvicina di pi alla caratteristica ideale.

Lidea di fondo che si avuto nello sviluppo della tecnologia che i sistemi fossero intercambiabili, e in
questo senso si fatto in modo che sul nodo sensore girasse un sistema operativo e lapplicazione e
che lapplicazione fosse portabile.
Infatti i sensori oggi hanno capacit di comunicazione wireless, la logica di elaborazione dei segnali, la
gestione della topologia (dove applicabile), e la gestione della trasmissione (tra cui la codifica digitale
ed eventualmente la crittografia e/o correzione degli errori).
La funzionalit di base di un WN dipende generalmente dallapplicazione, tipicamente hanno le seguenti
caratteristiche:
Determinare il valore di un parametro in un determinato luogo.
Rilevare il verificarsi di eventi di interesse e la stima dei parametri degli eventi
Classificare un oggetto che stato rilevato.
Tracciare un oggetto.

In molti casi ci sono delle richieste di real-time o near-real-time, ad esempio, la rilevazione di un
intruso deve essere comunicata alla polizia in tempo reale in modo che questultima possa intervenire
immediatamente.

Hardware and Software
Un nodo sensore caratterizzato dallavere:
capacit di comunicazione
avere lelettronica per lacquisizione del segnale dal sensore e una logica per la processazione
del segnale acquisito
avere la capacit di gestire la topologia della rete (gestire la topologia della rete e fare si che la
rete si auto configuri molto costoso a livello di risorse, perch la rete si deve creare una
tabella di routing dinamica)
deve essere in grado di gestire un codifica digitale necessaria per aumentare la probabilit che il
messaggio arrivi integro a destinazione (es. CRC o Manchester). Se le informazioni che s
trasmettono sono informazioni sensibili e private allora devo poter implementare anche un a
criptazione.
deve poter trasmettere un evento di interesse o stimare un parametro
classificare loggetto che si sta rilevando
tracciare unoggetto
Per realizzare gli ultimi due punti spesso si utilizzano due reti a due freq diverse, una per rilevare la
posizione e una per la comunicazione.
Capacit di calcolo allinterno della rete (potenza disponibile permettendo)

Diagramma a blocchi dellHardware






Hardware Characteristics
1. Potenza sono necessarie opportune architetture per sostenere un funzionamento da poche ore
a mesi o anni (a seconda dell'applicazione).
2. Logica computazionale e archiviazione - Questi vengono utilizzati per gestire a bordo i processi
di manipolazione, archiviazione, la crittografia, forward error correction (FEC), la modulazione
digitale e la trasmissione digitale. WNS hanno esigenze di calcolo che vengono soddisfatte con
microcontrollori a 8-bit fino a microprocessori a 64 bit.
3. Trasduttore del sensore - L 'interfaccia tra l'ambiente e il WN il sensore.
4. Comunicazione - WN deve avere la capacit di comunicare sia in sistemi mesh-based con
connettivit radio multihop tra o tra WNs, utilizzando il routing dinamico in entrambe le porzioni
wireless e wireline e/o Point-to-point o sistemi multipoint-to-point generalmente con
connettivit radio single-hop al WN, utilizzando il routing statico tramite la rete wireless con un
solo percorso dalla WNs al compagno o nodo di forwarding)
Software Block Diagram

Software Characteristics
1. Sistema operativo (OS) microcodice (chiamato anche middleware) - Questo il software di alto
livello comune ad ogni scheda che viene utilizzato da tutti nodi residenti per supportare le
diverse funzioni (lo scopo di un sistema operativo di dividere il software applicativo dalle
operazioni a livello macchina del microprocessore. E 'opportuno disporre i sistemi operativi
open-source progettato specificamente per le WSN
2. Driver del sensore Questi moduli del software gestiscono le funzioni di base del sensore; i
moduli che gestiscono i sensori possono eventualmente essere di tipo modulare tipo plug-in; a
seconda di quando complicato il sensore, la configurazione appropriata e le impostazioni
devono essere caricati nel modulo SW che gestisce il sensore (Driver: che fanno da scudo verso
il software applicativo dalle funzionalit del sensore).
3. Comunication processors - Questo codice gestisce le funzioni di comunicazione, tra cui il routing,
buffering e la trasmissione dei pacchetti, la manutenzione topologia, il controllo di accesso
medio, la crittografia, e FEC
4. Driver di comunicazione (la codifica e livello fisico) - Questi moduli software gestiscono
minuziosamente il canale di trasmissione radio, inclusi clock e sincronizzazione, la codifica del
segnale, il recupero di bit, il conteggio dei bit, i livelli di segnale e di modulazione
5. Elaborazione dei dati mini-apps Questi moduli si occupano di elaborazione dati, signalvalue
archiviazione e manipolazione, o altre applicazioni di base che sono supportate a livello di nodo
per l'elaborazione in rete.
Wireless transmission technology lezione 5 - 2011
Il concetto che sta alla base di tutte le applicazioni che tante pi applicazioni riesco a coprire con il
mio componente tanti pi pezzi riesco a vendere e quindi tanto pi pezzi produco e tanto meno sar il
costo. Quanto pi i componenti sono di largo consumo, tanto meno pagher questi componenti e quinti
tanto meno coster il mio sistema. Oggi si cercha di utilizzare sottoblocchi che siano commercialmente
disponibili.
Per poter gestire un sistema di monitoraggio embedded bisogna che chi progetta il sistema abbia delle
conoscenze di radiopropagazione.
Ci occuperemo adesso del radiolink. Trattandosi di sistemi radio, vanno a interagire con lo spettro
elettromagnetico, stabilendo comunicazioni che possono essere punto-punto o multi-punto (con
antenne direttive) o multi-punto (con antenne omnidirezionali).
In una rete wireless che viene gestita con salti multipli (multi-hop), il sistema che decide il percorso
che deve fare linformazione, anche se la comunicazione di tipo broadcast ( lalgoritmo di routing
che decide il percorso). Tutto questo anche legato alla tipologia di antenna che si utilizza.
Idealmente abbiamo a disposizione tutto lo spettro, ma nella realt non vero, abbiamo a disposizione
solo delle bande definite dalle normative.
La normativa europea per gli apparati radio la ETSI300.
La larghezza di banda analogica del canale (la fetta di frequenze utilizzate) determina la quantit di
informazioni (analogiche o digitali) che possono essere trasmesse sul canale.
Un canale di trasmissione in generale, e un canale di trasmissione basato su comunicazione radio in
particolare, non mai perfetto perch sottoposto sorgenti di rumore, ed il rumore tende a degradare,
distruggere, o comunque pregiudicare la qualit di un segnale.
L'obiettivo sempre quello di ottimizzare il rapporto segnale-rumore, e questo si scontra con alcuni
vincoli, ad esempio i requisiti di larghezza di banda, i costi, laffidabilit, consumi energetici, e le
dimensioni dell'antenna).
Radio Propagation
Quando si va a caratterizzare la propagazione radio del nostro dispositivo bisogna avere in mente una
serie di concetti:
Propagation
Impairments
Environment (i.e., indoorsoutdoors, unobstructedobstructed, benignhostile)
Sensitivity
Antenna design
Channel bandwidth (analog and/or digital)
Frequency of operation
Quanto pi si sale in frequenza tanto pi le comunicazioni sono direzionali. La direzionalit
strettamente legata alla frequenza. Aumentando la frequenza per ho anche unaumento della banda,
perch pi alta la frequenza di centro banda e migliore sar ladattamento della mia antenna
nellintorno della frequenza centrale.
f
|Z|
800MHz
f
|Z|
2,45GHz
Ho adattamento intorno al 5%
della frequenza centrale
A frequenza pi alta lintorno del 5%
della frequenza centrale dellantenna
determina una banda maggiore


Il modello pi elementare di propagazione di
onde radio che di solito si considera in
ambienti WSN riguarda l'onda diretta in aria
libera.

In questo modello, le onde radio irradiate da
una sorgente a radiofrequenza, si propagano
in tutte le direzioni

Nel modello del canale di comunicazione ci sono quattro contributi donda, diretta, sky wave, riflessa
dal suolo e onda superficiale.
I meccanismi base della propagazione radio sono:
Riflessioni: si ha quando unonda interagisce con una superficie che molto grande rispetto alla
sua lunghezza donda.
Diffrazione: si ha quando tra Tx e Rx ci sono degli ostacoli.
Scattering: si ha quando le dimensioni delloggetto sono piccole rispetto alla lunghezza donda.
Questi fenomeni causano distorsioni del segnale radio e fading.
Fluttuazioni di intensit del segnale causate dal fatto che il segnale ricevuto composto da un numero
di componenti provenienti da varie riflessioni da diverse direzioni. A causa di questo fenomeno detto
multipath, le fluttuazioni del segnale possono essere fino a 30 a 40dB.
Fluttuazioni del segnale dovute alla ricezione migliore su unantenna o su unaltra (multipath) vengono
dette fluttuazioni di larga scala;
Fluttuazioni di intensit del segnale dovute al movimento dellapparato trasmettitore o dellantenna
ricevente sono detti effetti su piccola scala.
Tutti i fenomeni di riflessione, diffrazione e scattering, vengono prodotti sia da materiali conduttori che
da materiali isolanti, i materiali conduttori per sono quelli che danno pi fastidio.
Multipath quando pi segnali vengono ricevuti e questi si vanno a sommare sullantenna ricevente
dando origine a una somma vettoriale delle componenti ricevute.
Riflessione: fenomeno che si verifica quando unonda elettromagnetica incide su un oggetto che
grande rispetto alla sua lunghezza d'onda.
Diffrazione: fenomeno che si verifica quando il percorso radio tra trasmettitore e ricevitore ostruito
da una superficie che ha irregolarit affilate (bordi). Le onde secondarie derivanti dalla diffrazione sono
presenti in tutto lo spazio, anche dietro l'ostacolo, questo fa si che le onde possano aggirare l'ostacolo,
anche quando un percorso rettilineo tra trasmettitore e ricevitore non esiste. La diffrazione dipende
dalla geometria dell'oggetto su cui incide londa, dalla fase, dallampiezza e dalla polarizzazione
dell'onda incidente nel punto di diffrazione.
Scattering: fenomeno che si verifica quando il mezzo attraverso il quale l'onda si propaga composto
da oggetti con dimensioni che sono piccole rispetto alla sua lunghezza d'onda, e dove il numero di
ostacoli per unit di volume grande. Scattered waves sono prodotte da superfici ruvide, piccoli
oggetti, o da altre irregolarit nel canale (fogliame, cartelli stradali, lampioni, ecc.. inducono
scattering).
I materiali metallici e dielettrici (o isolatori elettrici) provocano riflessioni. Quando esistono pi percorsi
di propagazione del segnale, il livello effettivo del segnale ricevuto dato dalla somma vettoriale di
tutti i segnali incidenti da ogni direzione o angolo di arrivo.
Multipath fading lezione 6 - 2011
Il principale disturbo da cui sono affette le comunicazioni radio il multipath fading, ovvero i cammini
multipli con cui il segnale arriva al ricevitore. La riflessione e lo scattering sono i principali fenomeni
che danno origine al multipath. Siccome i contributi possono essere costruttivi ma anche distruttivi si
pu avere una depolarizzazione dellonda, perci se ho trasmesso unonda polarizzata verticalmente
posso ricevere unonda polarizzata orizzontalmente.
Multipath diffuso: nasce da fenomeni diffusi di scattering e di diffrazione, si presenta come un disturbo
al quale viene definito un livello di rumore.
Multipath speculare: nasce da fenomeni dovuti alle superfici lisce riflettenti (superfici lisce di metallo),
questo tipo di multipath da origine ad un completo azzeramento del segnale radio in alcuni punti che
dipendono dalla geometria del segnale stesso.

Performance del Canale
Il link tra lantenna trasmittente e quella ricevente detto canale. Le performance del canale sono
dipendenti dal tempo e dalla posizione del ricevitore e del trasmettitore.
Se lavoriamo in ambiente indoor, ma abbiamo testato il sistema in ambiente outdoor, il sistema
potrebbe non funzionare, perch pareti, pavimenti e mobili attenuano e contribuiscono a fenomeni di
scattering. La formula che caratterizza queste perdite :
path loss = unit loss + 10n log(d) = kF + IW
dove:
unit loss = power loss (dB) at a 1m distance (30dB)
n = power-delay index
d = distance between transmitter and receiver
k = number of floors that the signal traverses
F = loss per floor
I = number of walls that the signal traverses
W = loss per wall
Altre fattori che possono dar fastidio alla comunicazione sono:
persone in movimento nellambiente, possono creare unattenuazione fino a 10dB.
edifici con strutture in metallo introducono un ritardo di propagazione fino a 300 ns
o calcestruzzo tra i piani o pavimentazioni in metallo producono attenuazione
(lattenuazione tipicamente di -15dB per un piano di separazione, e da 6 a 10 dB per i
successivi quattro piani, da 1 a 2 dB per ogni piano aggiuntivo oltre il quarto)
o finestre in metallo
Ci sono pochi edifici RF-friendly, studiati per creare poche riflessioni e multipath. La propagazione radio
allinterno di edifici con parti in metallo e superfici lisce pu essere molto problematica, a causa del
multipath si possono creare dei punti detti dead spots dove tutti i contributi di riflessione e scattering
creano assenza di segnale.
Unaltra cosa da considerare il contenitore dove vado a mettere il mio dispositivo radio, si tende a
pensare che un contenitore di plastica non attenua, in realt dipende dal tipo di plastica:
- la plastica bianca ha al suo interno biossido di titanio e attenua in un modo
- la plastica nera ha al suo interno carbonio e attenua in un altro modo
Se sul nostro dispositivo abbiamo delle antenne su circuito stampato c da considerare che il solder
resist pu attenuare fino a 1dB, per cui sar meglio non mettere il solder resist sullantenna, ma fare
una verniciatura con resine epossidiche o una stagnatura.
In outdoor abbiamo quella che si chiama attenuazione in spazio libero.

Nelle vicinanze lattenuazione va come
2
1 r ,arrivati a un certo punto (Breakpoint) lattenuazione va
come
4
1 r .
Per minimizzare le problematiche che abbiamo visto occorre:
avere possibilmente pi di unantenna (diversit spaziale)
avere una correzione del segnale
poter ripetere il dato se non viene correttamente ricevuto e interpretato















Antenna lezione 7 - 2011
Lantenna ha la funzione di trasmettere e ricevere le onde elettromagnetiche. Tutte le onde
elettromagnetiche si propagano alla stessa velocit in aria o nello spazio (
8
3 10 c m s = , c f = ).
Il diagramma di radiazione definisce la variazione della potenza irradiata da un'antenna in funzione
della direzione rispetto allantenna. Questa variazione di potenza in funzione dell'angolo viene
osservata in campo lontano.
Questo a lato un esempio di diagramma di radiazione a forma di
ciambella o toroidale. In questo caso, lungo l'asse z, che
corrisponderebbe alla radiazione direttamente sopra l'antenna, abbiamo
ben poca potenza trasmessa. Nel piano xy (perpendicolare all'asse z), la
radiazione massima. Questi grafici sono utili a capire le direzioni cui
l'antenna irradia.
Un pattern isotropico se la potenza di radiazione la stessa in tutte le
direzioni. Il radiatore isotropico non esiste in pratica, ma viene utilizzato
come strumento di confronto con le antenne reali.
Alcune antenne possono essere definite omnidirezionali, che significa che sono isotropiche in un
singolo piano.
La terza categoria di antenne sono le antenne direzionali, che non hanno una simmetria nel
diagramma di radiazione.
Il campo che circonda l'antenna pu essere diviso in 3 regioni principali:
campo vicino reattivo
campo vicino radiato o regione di Fresnel
campo lontano o regione di Fraunhofer
La regione di campo lontano la pi importante, in quanto quella che determina pattern di radiazione
dell'antenna. Inoltre, le antenne sono utilizzate per comunicare in modalit wireless su lunghe
distanze, quindi questa la regione di funzionamento per la maggior parte delle antenne. Inizieremo
con questa regione.

Campo vicino e campo lontano
Regione di campo vicino reattivo: Nelle immediate vicinanze dell'antenna, abbiamo il campo vicino
reattivo. In questa regione, i campi sono prevalentemente campi reattivi, il che significa che il campo
elettrico E e quello magnetico H, sono sfasati tra di loro di 90 gradi (si ricorda che i campi radiati sono
ortogonali tra loro, ma in fase ). Il confine di questa regione comunemente espresso come:
3
0.62
D
R

<
Campo lontano p regione di Fraunhofer: Il campo lontano la regione lontano dall'antenna. In questa
regione il pattern di radiazione non cambia forma con la distanza (i campi decadono come
2
1 R ).
Inoltre questa regione dominata da campi elettromagnetici, con campo elettrico E e campo
magnetico H ortogonali tra loro, e la direzione di propagazione come le onde piane. Se la dimensione
lineare massima di un'antenna D, la regione di campo lontano comunemente espressa come:
2
2D
R

>

Performance del canale
La direttivit un parametro fondamentale dellantenna. Si tratta di una misura di quanto
direzionale il pattern di radiazione di un'antenna. Un'antenna che irradia nello stesso modo in tutte le
direzioni avrebbe zero direzionalit e la direzionalit di questo tipo di antenna sarebbe 1 (o 0 dB).
Un diagramma di radiazione normalizzato di un'antenna pu essere scritto come una funzione in
coordinate sferiche ( ) , F .
Matematicamente la formula per esprimere la direttivit (D) :
( )
2 2
0 0
1
1
, sin
4
D
F d d

=


Concludiamo con un elenco dei tipi di antenna e la loro direzionalit, per dare un'idea di ci che si trova
in pratica:
Antenna Type Typical Directivity Typical Directivity (dB)
Short Dipole 1.5 1.76
Half Wave Dipole 1.64 2.15
Patch (Microstrip) Antenna 3.2-6.3 5-8
Horn Antenna 10-100 10-20
Dish Antenna 10-10,000 10-40

















Efficienza dellAntenna e Guadagno lezione 8 - 2011
Un parametro fondamentale per la valutazione delle antenne lefficienza, che mette in relazione la
potenza radiata con la potenza ricevuta in ingresso.
Unantenna ad alta efficienza unantenna in cui la maggior parte della potenza in ingresso
viene radiata.
Unantenna a bassa efficienza unantenna in cui la maggior parte della potenza in ingresso
viene persa.
Anche unantenna ad alta efficienza se non viene adattata diventa unantenna a bassa efficienza.
Lefficienza definita come il rapporto tra la potenza radiata e la potenza in ingresso allantenna:
RADIATA
INGRESSO
P
P
=
Per avere una caratterizzazione effettiva di unantenna necessario effettuare delle misure in una
camera anecoica, e comunque non unoperazione semplice.
Un altro parametro fondamentale il guadagno di antenna che mi dice quanta potenza trasmessa
nella direzione del picco di radiazione dellantenna, un parametro che si trova sui data sheet.
Un guadagno di 3dB significa che la potenza ricevuta lontano dallantenna sar 3dB pi grande della
potenza che avremmo da unantenna isotropica, a cui applicata la stesa potenza in ingresso.
A volte viene dato il guadagno in funzione dellangolo, quando viene dato un numero solo quello il
guadagno di picco.
Il guadagno (G) pu essere legato alla direttivit (D):
G D =
Il guadagno di un'antenna reale pu raggiungere il 40-50 dB per le antenne paraboliche di grandi
dimensioni, o antenne Yagi. Tuttavia il guadagno di picco di un'antenna pu essere basso a causa delle
perdite.
Tanto pi unantenna piccola rispetto alla lunghezza donda, quanto pi sar inefficiente, con
guadagni inferiori a -10 dB.
Ci sono delle tecniche per rendere le dimensioni delle antenne pi piccole, inserendo ad esempio
uninduttanza in fondo e una capacit in cima, con queste tecniche per peggioro lefficienza
dellantenna.




Beamwidths and sidelobe levels
Il pattern di radiazione di unantenna pu essere anche caratterizzato con la larghezza del lobo
principale e i lobi laterali.



sin 4
2
( ) sin
4
2
R

( | |

|
(
\
=
| |

|
\



Il diagramma polare composto da:
- Il lobo principale, la regione intorno alla direzione di
massima radiazione (di solito la regione che si trova
fino a 3dB sotto il picco del lobo principale).
- I lobi laterali che sono lobi pi piccoli lontani dal lobo
principale. La radiazione dei lobi laterali solitamente
in direzioni non desiderate, tuttavia i lobi laterali non
possono mai essere eliminati.
- Half Power Beamwith (HPBW) sono i punti nei quali la
potenza irradiata dallantenna la met della potenza
irradiata nel punto massimo (main beam). Sono
importanti perch langolo tra i due punti mi dice
quanto ampio il lobo centrale.

Impedenza dellantenna
Se diciamo che l'antenna ha una impedenza di 50 ohm, significa che se ai morsetti di ingresso di
unantenna abbiamo una tensione sinusoidale con ampiezza 1 Volt, la corrente avr una ampiezza di
1/50 = 0,02 A. Dal momento che l'impedenza un numero reale, la tensione sar in fase con la
corrente.
In alta frequenza necessario che ogni sezione del circuito sia adattata per non avere riflessione, si
cerca di adattare tutto a 50.
La parte reale dellimpedenza dellantenna rappresenta quella parte della potenza che lantenna
irradiata (in tx) o che assorbe (in rx).
La parte immaginaria dellimpedenza dellantenna rappresenta la potenza immagazzinata nel campo
vicino allantenna (potenza non radiata).
Un antenna con unimpedenza di ingresso reale (parte immaginaria zero) si dice risonante. Si noti che
l'impedenza di un'antenna varia con la frequenza.
Il cavo che collega lantenna al circuito viene modellato come una linea di trasmissione, e per avere il
massimo trasferimento di potenza dallantenna al circuito necessario che lantenna e la linea di
trasmissione siano adattate.
Indicando con Z0 limpedenza vista alla fine della linea e con ZA limpedenza vista allingresso
dellantenna, limpedenza di ingresso data da:


0
0
0
2
tan
2
tan
in
f
ZA jZ L
c
Z Z
f
Z jZA L
c

| |
+
|
\
=
| |
+
|
\


Se l'antenna adattata alla linea (ZA = ZO), l'impedenza di ingresso non dipende dalla lunghezza della
linea.
Se l'antenna non adattata, l'impedenza di ingresso varia notevolmente con la lunghezza della linea. E
se l'impedenza di ingresso non adattata al impedenza della sorgente, poca potenza arriver
l'antenna. La potenza allingresso della linea finisce per essere riflessa verso il generatore, e questo
pu creare problemi. Quindi avere adattamento di impedenza per l'antenna estremamente
importante.

Friis transmission formula
Consideriamo due antenne in aria libera separate da una distanza R:

Consideriamo che P
L
(watt) arrivano allantenna Tx. Consideriamo che
lantenna Tx omnidirezionale e senza perdite. Consideriamo che
lantenna Rx nel campo lontano dellantenna Tx.

La potenza p dellonda piana incidente sullantenna Rx data da:
2
4
T
P
p
R
=
Se lantenna Tx ha un guadagno G
T
nella direzione dellantenna Rx, la formula sopra diventa:
2
4
T
T
P
p G
R
=
Assumiamo adesso che lantenna Rx abbia unapertura effettiva A
ER
, allora la potenza ricevuta
dallantenna Rx data da:
2
4
T
R T ER
P
P G A
R
=
Lapertura effettiva di ogni tipo di antenna data da:
2
2
(4 )
T T R
R
P G G
P
R

=
Detta anche formula di Friis in spazio libero.

TRANSCEIVER lezione 9 2011
Si tratta di apparati half-duplex, che quindi o trasmettono o ricevono, non sono in grado di trasmettere
e ricevere contemporaneamente. In un Transceiver avremo una parte a radiofrequenza che
normalmente composta da un amplificatore di potenza e un LNA in ricezione.



La maggior parte dei blocchi sono non lineari (quelli in rosso). Il fatto che il sistema sia half-duplex si
nota dal fatto che c un SPDT sullantenna (oppure ce ne pu essere uno sullOL). Vedremo quelle che
sono le non linearit dei vari blocchi e vedremo che succede quando si mettono insieme pi blocchi non
lineari.
Un sistema si dice lineare se dati due ingressi x
1
(t) e x
2
(t) luscita una combinazione lineare dei due
ingressi. Pi precisamente se ho due ingressi x
1
(t) e x
2
(t) e mando in ingresso al mio sistema lineare
una combinazione lineare dei due ingressi ax
1
(t)+bx
2
(t) in uscita mi ritrovo una combinazione lineare
degli ingressi ay
1
(t)+by
2
(t).
Un sistema si dice tempo invariante se i suoi parametri non dipendono dal tempo, ma sono costanti. Se
ho in ingresso al sistema x(t - ) in uscita avr y(t - )
Un sistema si dice privo di memoria se la sua uscita non dipende da valori passati del suo ingresso. Per
un sistema lineare senza memoria con ingresso x(t) alluscita avr y(t)= x(t).
Nella nostra trattazione ci occuperemo di sistemi non lineari privi di memoria, la cui relazione ingresso-
uscita pu essere approssimata con un polinomio

Nel nostro caso tralasciamo i termini di ordine superiore al terzo e tralasciamo il termine , quindi:

x(t) = A cost
Fanno parte dei sistemi non lineari:
Gli Amplificatori
I Mixer
Supponiamo di avere un blocco non lineare:

se ho in ingresso x(t)=Acost, se il blocco fosse lineare in uscita avrei y(t)= Acost, ma siccome
non lineare, in uscita mi ritrover delle componenti in frequenza che saranno multipli interi della
frequenza di ingresso:
DC Fondamentale 2armonica 3armonica
IN
OUT

DC 2 3
A
OUTdb
A
INdB
A
1dB






Quindi, in uscita al blocco non lineare mi ritrovo una serie di armoniche multiple della frequenza
fondamentale. Vediamo cosa succede supponendo di avere due analizzatori di spettro messi uno in
ingresso e uno in uscita al blocco non lineare:








Compressione del guadagno
Le componenti non lineari non sono costanti ma variano a seconda della potenza del segnale di
ingresso, e pu succedere che aumentando la potenza di ingresso mi posso trovare le armoniche di
ordine superiore con ampiezza maggiore della fondamentale, questo fenomeno detto compressione
del guadagno.
Supponiamo di avere una frequenza di lavoro
1
=2 f
1
, indichiamo lampiezza del segnale di ingresso
con A
IN
e lampiezza del segnale di uscita con A
OUT
:








f
f
Nel grafico sotto
rappresentata anche la
componente in DC anche se in
realt con lanalizzatore di
spettro la continua non si vede
Caratteristica Ideale
Caratteristica Reale

Il punto in cui la caratteristica reale si discosta dalla caratteristica ideale di 1dB detto punto di
compressione a 1dB. Tanto pi elevato lo one dB compression point, tanto pi lineare il mio
dispositivo. Quando sono nel punto di compressione a 1db, significa che larmonica fondamentale
ideale, ovvero x
1
A si discosta 1db dallarmonica fondamentale reale, ovvero .
Il termine <0. Il senso che il termine diverso da termine x
1
A per 1db.




Desensibilizzazione e Blocking
Altro fenomeno legato alla non linearit sono la desensibilizzazione e il blocking ( desensitization and
blocking ). Supponiamo di avere in ingresso al sistema luscita del
blocco non lineare sar:
3 2
1 1 3 1 3 1 2 1
(
3 3
cos ...
2
)
4
A A A A y t t
| |
= + + +
|
\

Che per
1 2
A A <<
e
1 2
<<
si riduce a:

2
1 3 2 1 1
3
( ) cos ...
2
A y t A t
| |
= + +
|
\

Perci il gain del segnale che si desidera
2
1 3 2
3 2 A + , una funzione decrescente di A
2.
Per un valore
di A
2
sufficientemente alto, il guadagno si riduce a zero e si dice che il segnale bloccato.
Detto in due parole, se ho un segnale distribuito molto forte che va dentro il mio LNA che riceve e me
lo satura, il ricevitore viene desensibilizzato verso il segnale che sto trasmettendo.

Cross modulazione
Unaltro fenomeno legato alla non linearit la cross modulazione. Se ho in ingresso a un blocco non
lineare un segnale di interesse e un segnale disturbo con sovrapposta una modulazione di ampiezza, il
blocco non lineare pu trasferire la modulazione di ampiezza sul segnale di interesse.
Ad esempio, se lampiezza del segnale interferente modulata con una sinusoide
A
2
(1+mcos t)cos t il segnale di uscita conterr la modulazione di ampiezza del
segnale interferente a
m
e a 2
m

y(t) =




Intermodulazioni
Un altro fenomeno legato alle non linearit sono le intermodulazioni. Supponiamo di avere in ingresso
al blocco non lineare la somma di due segnali x(t) = A
1
cos
1
t + A
2
cos
2
t , e supponiamo di avere
A
1
=A
2
e



espandendo il risultato e trascurando le component in dc, si ottengono i seguenti
prodotti di intermodulazione:





Di particolare interesse sono i prodotti di intermodulazione del terzo ordine e
perch sono quelli che vanno a cascare pi vicino ai due segnali di ingresso di
interesse. Le armoniche fondamentali avranno ampiezza:


Vediamo cosa succede con lanalizzatore di spettro:
f f
Out In

Se 1 e 2 sono molto vicine avr che :
21-2 1
22-1 2
Mi ritrovo i prodotti di intermodulazione molto vicini ai segnali di interesse.
lezione 10 2011
Le componenti di intermodulazione che ci danno pi fastidio sono le componenti del terzo ordine,
perch sono quelle pi vicine ai due toni che avevamo in ingresso al sistema. Componenti del terzo
ordine che sono 212 ; 221. Lalterazione del segnale di interesse docuto ai prodotti di
intermodulazione del terzo ordine cos critica che necessario stabilire un metro per caratterizzare il
comportamento di un sistema in base a questo problema. La bont di un componente viene valutata in
termini di intercetta del terzo ordine. Questo parametro viene valutato attraverso due toni di test la cui
ampiezza scelta sufficientemente piccola di modo da rendere trascurabili le non linearit di ordine
maggiore e il gain del blocco non lineare mantenuto costante e pari a
1
.
E possibile notare che aumentando lampiezza A dei due toni, la fondamentale cresce
proporzionalmente con A, mentre il prodotto di intermodulazione del 3 ordine (IP3) cresce
proporzionalmente A
3


Figura 1 Ampiezza della fondamentale vs ampiezza delIM del 3ordine,
(a)in lineare, (b)in logaritmico.

LIP3 una cifra di merito. Per adesso come cifra di merito abbiamo visto lo one dB compression point
e lIP3. Abbiamo detto che il nostro sistema non lineare caratterizzato da un uscita:
con

( ) ( )
2 2
1 3 1 1 3 2
3 3
3 1 2 3 2 1
9 9
cos cos
4 4
3 3
cos 2 cos 2 ...
4 4
( ) y A A t A A t
A t
t
A t


| | | |
= + + + +
| |
\ \
+ + +

Supponiamo che quindi trascuro la non linearit perch, se dico che il termine non
c come dire che landamento P
in
P
out
ideale. Posso scrivere:
1 3 IP
A
3
3 3
3
4
IP
A =

1
3
3
4
3
IP
A

=


Un altro modo per calcolare velocemente lIP3 il seguente:
A
IN
: livello di ampiezza del segnale di ingresso
A
1
,
2
: ampiezza del segnale di uscita a
1
,
2

A
IM3
: ampiezza del prodotto di intermodulazione

1 2
2
, 1 1 3
2 2
3
3 3
3
4
1
3
3
4
in IP
IM in in
in
A A A
A A A
A

= =



Se esprimiamo tutto in logaritmo:

1 2
2 2
3 , 3
20log 20l 20log 20lo o g g
IM IP in
A A A A

=
( )
1 2
, 3 3
1
20log 20log 20log 20log
2
IM in IP
A A A A

= +


Figura 2 - (a)calcolo dell'IP3 dai prodotti di intermodulazione, (b)rappresentazione grafica

Dalla rappresentazione grafica si pu notare che landamento dei prodotti di intermodulazione del
3ordine ha una pendenza tripla rispetto allandamento della fondamentale.
Sostituendo nelleq
appena trovata leq
di A
IP3
precedente
In due parole con la formula sopra posso ricavare una stima dellIIP3 facendo cos: prendo i due toni li
faccio passare dal sistema NL in uscita ottengo tutti i prodotti di intermodulazione, misuro il P tra i
prodotti di intermodulazione 1 e 2, divido per due il P, ci sommo la P
IN
e ottengo lIIP3.


Stadi non lineari in cascata

Siccome i dispositivi non lineari sono sempre in cascata, importante sapere come relazionare le non
linearit di ogni stadio con lingresso della cascata. In particolare si desidera calcolare un IP3 di
ingresso complessivo e un guadagno di ogni stadio.


Consideriamo due stadi non lineari in cascata, se la caratteristica ingresso-uscita dei due stadi
espressa rispettivamente:
2 3
1 1 2 3
( ) ( ) ( ) ( ) y t x t x t x t = + +
2 3
2 2 1 2 1 3 1
( ) ( ) ( ) ( ) y t y t y t y t = + +
Allora:
2 3
2 1 1 2 3
2
2 3
2 1 2 3
3
2 3
3 1 2 3
( ) ( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
y t x t x t x t
x t x t x t
x t x t x t



( = + +

( + + +

( + + +



Considerando solo i termini del primo e del terzo ordine abbiamo:

( )
3 3
2 1 1 3 1 1 2 2 1 3
( ) ( ) 2 ( ) ... y t x t x t = + + + +

Perci:

1 1
3 3
3 1 1 2 2 1 3
4
3 2
IP
A


=
+ +


Il valore assoluto serve per considerare il caso peggiore. Lequazione sopra pu essere semplificata
invertendo ed elevando al quadrato ambo i membri:

3
2
3 1 1 2 2 1 3
2 2 1
2 2 2
3 1 1 3,1 1 3,2
2
3 1 3 1
4 2
IP IP IP
A A A



+ +
= = + +

Dove
3,1 IP
A e
3,2 IP
A rappresentano rispettivamente lIP3 del primo stadio e lIP3 del secondo. Si noti che
i valori di
3 IP
A ,
3,1 IP
A e
3,2 IP
A sono valori di tensione, non potenze.
Da i risultati sopra si nota che se
1
cresce, lIP3 complessivo diminuisce, questo perch con un
guadagno maggiore del primo stadio il secondo stadio riceve un input maggiore e di conseguenza
produce un prodotto di intermodulazione IM3 maggiore.


Il blocco NL da origine a tutte le frequenze namb.



Interferenza intersimbolica
Un sistema lineare tempo invariante pu anche distorcere un segnale se non ha una banda
sufficientemante ampia. Basti pensare allattenuazione alle alte frequenze prodotta da un filtro passa
basso. Tuttavia una banda limitata pu essere dannosa per un bit stream. Per capire il problema,
ricordiamo che se applichiamo un impulso rettangolare al un filtro passa basso, luscita mostra un
comportamento esponenziale che diventa pi significativo al descrescere della banda del filtro.
Questo accade perch fondamentalmente un segnale non pu essere allo stesso tempo limitato in
banda e non limitato in banda.

Figura 3 - Risposta di un filtro passa basso a (a) un'onda quadra periodica
(b)una sequenza random di "1" e "0"

In Figura 3.b si nota che il segnale di uscita ce la fa a evolvere al valore nominale solo quando ho due
bit uguali in successione. Questo fenomeno chiamato interferenza intersimbolica (ISI), e provoca un
alto error rate nel rilevamento di forme donda che sono trasmesse attraverso un canale a banda
limitata.
Il problema dellISI particolarmente fastidioso nelle comunicazioni wireless perch la banda allocata a
ciascun canale piuttosto stretta. Un metodo per ridurre lISI prevede il pulse shaping in trasmissione
utilizzando segnali di Nyquist e unequalizzazione nel ricevitore.
Per ridurre lISI la forma dellimpulso pu essere scelta in modo che limpulso sia poco sensibile ad
uninterferenze con una sua replica schiftata. Nei segnali di Nyquist ad ogni impulso permesso
sovrapporsi con impulsi passati e futuri, ma la forma dellimpulso scelta in modo che lISI sia zero in
un certo punto del tempo (vedi Figura 4).

Figura 4 - Forma dell'impulso che non provoca ISI

Lidea dellimpulso di Nyquist che tutti gli altri impulsi vanno a zero nel punto in cui limpulso
presente raggiunge il picco, perci se il bit stream viene campionato a t=kT
S
non esiste ISI.






Rumore lezione 11 2011
Il rumore un fenomeno casuale ed una componente che si va a sovrapporre al segnale desiderato.
Un rumore che sempre presente il rumore termico (generato dai resistori); altro tipo di rumore
quello generato dai dispositivi attivi.
Dal punto di vista della modellizzazione, un dispositivo affetto da rumore pu essere modellato come
un dispositivo ideale con in ingresso due generatori di rumore (uno di corrente e uno di tensione). Un
parametro importante per valutare la rumorosit di un sistema la cifra di rumore (noise figure).




( )
2
4
4
S n n S
S
kTR V I R
NF
kTR
+ +
=

Dove , siccome la banda B=1Hz, viene come sopra

Cifra di rumore di due stadi in cascata:
Per una cascata di stadi la cifra di rumore complessiva pu essere ottenuta conoscendo la NF e il
guadagno dei singoli stadi. Nella figura sotto sono illustrati due stadi in cascata con i generatori di
rumore e le rispettive resistenze di ingresso e di uscita.



In questa analisi non si considerano le parti reattive delle impedenze e A
v1
e A
v2
sono i guadagni in
catena aperta dei due stadi. La potenza di rumore totale nel caso in cui
1 2 S in out in
R R R R = = = pu
essere espressa come:

( )
2
2 2 2
1 1 2 2
1 1
1
4
n S n
tot
v S v
I R V
NF a
NF NF NF
A TR A
+

= + = +

Dove
1
NF la cifra di rumore del primo stadio e
2
NF la cifra di rumore del secondo.
Da questa formula si nota che la NF che pesa di pi quella del primo stadio, questo il motivo per cui
come primo blocco in una catena di ricezione si trova un LNA.
Rumore termico
della resistenza
Cifra di rumore di n blocchi in cascata:

( )
( )
2
1
1 1 2 1
1
1 1 ...
...
n
tot
n
NF NF a
NF NF
A A A A


= + + + +
Questa viene chiamata formula di Friis. Questa formula molto utile se un sistema impiega pi
sottoblocchi che sono caratterizzati indipendentemente dal costruttore ognuno con la propria NF e il
proprio guadagno.


Sensibilita
E uno dei parametri fondamentali di un transceiver. I transceiver commerciali arrivano a 100110dB
di sensibilit. La codifica aumenta la sensibilit.
La sensibilit di un ricevitore RF definita come il livello minimo di segnale che un sistema pu rilevare
con un rapporto S/N accettabile. Uno dei modi per migliorare la sensibilit di un sistema ridurre la
banda. Per calcolare la sensibilit si scrive:

sig RS
in
out out
P P
SNR
NF
SNR SNR
= =

Dove
sig
P denota la potenza del segnale in ingresso e
RS
P , la potenza di rumore della resistenza
elettrica di sorgente, entrambi per unit di banda. Ne consegue che:

sig RS out
P P NF SNR =

Dal momento che la potenza di segnale complessiva distribuita sulla banda B del canale, i due lati
dellequazione sopra devono essere integrati su una larghezza di banda per ottenere la potenza totale
rms:
, sig tot RS out
P P NF SNR B =

Dove PRS vale :

4 1
174 /
4
RS
in
kTRlS
P kT dBm Hz
R
= = =

Dove la
,min in
P risulta:

,min min
174 / 10log
in
P dBm Hz NF B SNR = + + +

Notare la somma dei primi tre termini lintegrale del rumore totale del sistema, chiamato tappeto di
rumore. Dal momento che
,min in
P funzione della larghezza di banda, un ricevitore che impiega una
banda stretta pu apparire molto sensibile (ma al prezzo di un basso data rate).

Filtri saw: sono filtri piezoelettrici con pendenza molto elevata; arrivano fino al GHz o al GHz e mezzo.
Trasformano il segnale elettrico in meccanico, fanno il filtraggio in meccanico e riconvertono il segnale
in elettrico.

Tecniche di accesso multiplo lezione 12 2011
La mobilit ci che ha reso le comunicazioni RF potenti e popolari. Il transceiver dellutente
chiamatao unit mobile o terminale. La compoessit dellinfrastruttura wireless spesso richiede che
le unit mobili comunichino con ununit fissa chiamata stazione base. Ogni unit mobile riceve e
trasmette informazioni da e verso lstazione base, tramite due canali chiamati forward channel o
downlink e reverse channel o uplink.
Comunicazione cellulare
Con uno spettro disponibile limitato (25MHz intorno a 900MHz) come fanno centinaia di migliaia di
persone a comunicare in unarea metropolitana affollata? Per rispondere a questa domanda dobbiamo
prima considerare un caso semplice: migliaia di stazioni radio FM possono trasmettere nella banda 88-
108NHz. Questo possibile perch stazioni che sono abbastanza lontane luna dallaltra possono usare
la stesa frequenza portante (riutilizzo di frequenze) con interferenze trascurabili (eccetto in alcuni punti
nel mezzo alle due stazioni, dove il segnale viene ricevuto alla stessa potenza). La distanza minima tra
due stazioni che utilizzano la stessa portante dipende dalla potenza di segnale di ogni stazione.
Nelle comunicazioni mobili il concetto di riutilizzo di frequenza (frequency reuse) implementato in una
struttura cellulare, dove ogni cella configurata come un esagono, e circondata da sei altre celle
(Figura 5.a). Lidea che se la cella centrale usa la frequenza f
1
per la comunicazione , le sei celle
vicine non possono utilizzare la stessa frequenza ma le celle al di l di quelle nelle immediate vicinanze
si. In pratica, una pi efficiente assegnazione di frequenza conduce al pattern di riutilizzo di frequenze
a 7 celle in Figura 5.b. Da notare che nella realt ogni cella utilizza un gruppo di frequenze.

Figura 5 (a)sistema cellulare semplice (b)riutilizzo del pattern
Co-Channel Interference
Una questione importante nel sistema cellulare quanto due celle che utilizzano la stessa frequenza
interferiscono luna con laltra. Questo detto Co-Channel Interference, e dipende dal rapporto della
distanza tra due celle che utilizzano la stesa frequenza con il raggio della cella, e dipende dalla
potenza di trasmissione. Dal piano di riutilizzo delle frequenze, questo rapporto approssimativamente
4.6 per un pattern di riutilizzo di frequenze a 7 celle.
Handoff
Che cosa succede quando una unit mobile passa da una cella A a una cella B? Quando la potenza di
segnale ricevuto dalla stazione di base A diventa insufficiente a mantenere la comunicazione, lunit
mobile cambia la sua stazione base con quella della cella B. Inoltre dal momento che le celle adiacenti
non usano lo stesso gruppo di frequenze il canale deve cambiare. Questo chiamato handoff ed
effettuato dallMTSO (mobile telephone switching office). Una volta che il livello ricevuto dalla stazione
di base A va sotto una certa soglia , lMTSO effettua lhandoff dellunit mobile alla stazione base B.
Questo sistema provoca con alta probabilit, una caduta della chiamata.

Per migliorare il processo di handoff, il sistema cellulare di seconda generazione permette alle unit
mobili di misurare il segnale ricevuto da diverse stazioni base, in modo da fare lhandoff quando il path
della seconda stazione sufficiente a mantenere la comunicazione.

Tecniche a divisione di tempo e duplexing a divisione di frequenza
Un caso semplice di accesso multiplo il problema di una comunicazione a due vie con un transceiver,
una funzione chiamata duplexing. Nei vecchi walkie-talkies, per esempio, lutente pu disabilitare il
bottone talk per trasmettere mentre disabilita la ricezione e rilasciare il bottone per ascoltare e
disabilitare la trasmissione. Questa pu essere considerata come una semplice forma di duplexing a
divisione di tempo (TDD: time division duplexing), in base a cui la stessa freq utilizzata sia in
trasmissione che in ricezione, ma il sistema per met del tempo trasmette e per laltra met riceve.


Figura 6 duplexing a divisione di tempo

Un altro approccio di duplexing di impiegare due diverse bande, una per la trasmissione e una per la
ricezione. Questo sistema chiamato duplexing a divisione di frequenza (Figura 7).


Figura 7 duplexing a divisione di frequenza
Questa tecnica ha bisogno di filtri passa banda per isolare i due cammini, permettendo di trasmettere e
ricevere simultaneamente.

FDMA (Frequency Division Multiple Access)
Per avere una comunicazione simultanea, la banda disponibile pu essere partizionata in molti canali,
ognuno dei quali pu essere assegnato ad un utente. Questa tecnica dovrebbe essere familiare nel
contesto delle comunicazioni radio e televisive, dove lassegnazione del canale non cambia nel tempo.
Nelle comunicazioni multi utente a due vie, in pratica lassegnazione del canale rimane fissa solo finche
non finisce la chiamata; quando lutente riaggancia il canale diventa disponibile per un altro utente.
Notare che nellFDMA con FDD (frequency division duplexing) a ogni utente sono assegnati due canali,
uno per trasmettere e uno per ricevere.

La relativa semplicit fece della FDMA il metodo di accesso principale nelle prime reti cellulari. Tuttavia
nella FDMA il numero minimo di utenti connessi simultaneamente e dato dal rapporto della banda
totale disponibile e la larghezza di ogni canale, che spesso si traduce in uninsufficiente capacit nelle
aree affolate.

TDMA (Time Division Multiple Access)
In unaltra implementazione di rete ad accesso multiplo, la stessa banda disponibile ad ogni utente
ma in tempi differenti (TDMA). Nella TDMA ognuno dei transceiver abilitato periodicamente per uno
slot di tempo (T
sl
). Il periodo complessivo che consiste nella somma di tutti gli slot di tempo T
sl
e
chiamato frame (T
F
). In altre parole ogni T
F
secondi ogni utente trova accesso al canale per T
sl
secondi.

Figura 8 Time Division Multiple Access

CDMA (Code Division Multiple Access)
La nostra discussione sulle tecniche FDMA e TDMA implicano che i segnali trasmessi in questi sistemi
evitano che i segnali trasmessi interferiscano tra loro nel dominio del tempo o nel dominio della freq. Il
concetto che i segnali sono ortogonali in uno dei due domini. Un terzo metodo di accesso multiplo
permette la completa sovrapposizione dei segnali sia nel dominio del tempo che nel dominio della freq,
ma impiega messaggi ortogonali per evitare interferenze.

Direct-Sequence CDMA
Con questa tecnica canali separati vengono creati per mezzo di codici digitali ortogonali. Allinizio della
comunicazione un certo codice viene assegnato ad ogni ricevitore e trasmettitore e ogni bit del segnale
in banda base tradotto con questo codice prima di effettuare la modulazione. Un metodo per
generare codici ortogonali basato si codici di Walsh, che si basano essenzialmente su una matrice
ricorsiva, ovvero:
0
L
W =
n n
n
n
n
W W
W
W W
(
=
(



1
0 0
0 1
W
(
=
(


4
0 0 0 0
0 1 0 1
0 0 1 1
0 1 1 0
W
(
(
(
=
(
(


4 4
8
4
4
W W
W
W W
(
=
(


Nel ricevitore il segnale demodulato viene decodificato moltiplicandolo per lo stesso codice di Walsh.

Figura 9 (a)encoding operation in DS-CDMA; (b)example of Walsh code
Supponiamo di ricevere su un terminale due segnali
1
( ) x t e
2
( ) x t nella stessa banda di freq. Scrivendo i
due segnali come
1 1
( ) ( )
BB
x t W t e
2 2
( ) ( )
BB
x t W t , dove
1
( ) W t e
2
( ) W t sono funzioni di Walsh. Si pu
scrivere loutput del demodulatore come:
[ ]
1 1 2 2 1
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
BB BB
y t x t W t x t W t W t = +
Perci se
1
( ) W t e
2
( ) W t sono esattamente ortogonali, allora recupero solo
1( ) BB t
x :
1 1
( ) ( ) ( )
BB
y t x t W t =
Loperazione di codifica del segnale con il codice di Walsh provoca un incremento di banda. Questo pu
sembrare in contraddizione con quanto detto in precedenza a proposito dellefficienza in banda.
Tuttavia, dal momento che la CDMA permette allampio spettro di molti utenti di accedere alla stessa
banda di frequenza, questa tecnica ha migliori prestazioni rispetto alla FDMA e alla TDMA. Inoltre
distribuendo lo spettro su una banda pi grande ho una migliore reiezione ai disturbi.



La CDMA un caso speciale di comunicazione spread spectrum, dove il segnale in banda base di ogni
utente viene distribuito sullintera banda disponibile. In questo caso la CDMA viene detta direct-
sequence e il codice viene detto spreading sequence o pseudo random noise. Per evitare
confusione con il codice in banda base, ogni impulso nella spreading sequence chiamato chip, e la
velocit della sequenza detta chip rate.
Moltiplicando per
1
( ) W t il segnale desiderato viene estratto (despred), e la banda del segnale desiderato
torna ad essere quella del segnale originale.


Nelle tecniche CDMA e FDMA il numero massimo di utenti dipende dalla larghezza di banda concessa ad
ogni utente o dal time slot. Nella CDMA un aumento degli utenti provoca un graduale aumento del
tappeto di rumore.
Questa tecnica nata nella seconda guerra mondiale come tecnica contro il jamming.

Frequency Hopping CDMA
Un altro tipo di CDMA che ha cominciato ad apparire nelle comunicazioni RF il frequency hopping.
Questa tecnica di accesso pu essere vista come una FDMA con allocazione del canale pseudorandom.
La portante in ogni trasmettitore cambia continuamente in accordo con un codice stabilito. Perci la
traiettoria di ogni spettro distinguer un trasmettitore dallaltro. Nonostante tutto la sovrapposizione
degli spettri occasionale fa salire la probabilit di errore.

Il frequency hopping richiede settaggi molto veloci nel control loop delloscillatore. Con il frequency
hopping possibile aumentare la sensibilit poich evito problemi di intermodulazione.
















Modulazioni lezione 13 2011
Nelle comunicazioni RF la forma donda trasmessa solitamente una portante ad alta frequenza
modulata da un segnale in banda base. Esistono varie ragioni percui si usa la modulazione:
1. Nei sistemi di trasmissione via cavo si modula perch le linee coassiali mostrano una
schermatura migliore
2. Nei sistemi di trasmissione wireless la lunghezza dellantenna deve essere una frazione della
lunghezza donda perch sia efficiente
3. In molte applicazioni la modulazione permette un migior rilevamento del segnale in presenza di
non linearit del canale di comuicazione.
In questo contesto definiremo:
(a) segnale in banda base: un segnale il cui spettro diverso da zero nellintorno della continua e
trascurabile altrove.
(b) segnale passa banda: un segnale il cui spettro diverso da zero in una banda nellintorno della
frequenza portante e trascurabile altrove.

La modulazione converte un segnale in banda base in un segnale passa banda. Da un altro punto di
vista la modulazione varia certi parametri di una portante, in base al segnale in banda base.
Un segnale passa banda pu essere sempre espresso:
[ ] ( ) ( ) cos ( )
c
x t a t t t = +
Dove ( ) a t e ( ) t sono funzioni del tampo. In altre parole si prende un segnale portante periodico e se
ne varia lampiezza o la fase per fare la modulazione.
( )
c
t t + detto fase totale
( ) t detto eccesso di fase

c
d dt + frequenza totale ( la frequenza istantanea definita come la derivata della fase)
d dt detto eccesso di frequenza o deviazione di frequenza
Da notare che a seconda della modulazione, un segnale in banda base con una banda B non detto
che occupi la stessa banda quando viene convertito in un segnale passabanda.
Linverso della modulazione la demodulazione, il cui lobiettivo estrarre dal segnale passabanda il
segnale in banda base, con il minimo rumore e distrorsione.


MODULAZIONI ANALOGICHE

Modulazione di Ampiezza
Per un segnale in banda base ( )
BB
x t , la forma donda modulata in ampiezza pu essere espressa
come:
[ ] 1 ( ) cos
AM c BB c
x A mx t t = +
Dove m lindice di modulazione. Sotto illustrato il metodo per generare un segnale AM e il
corrispondente spettro.
La modulazione AM la pi semplice tra le modulazioni, per anche la pi sensibile al rumore ed ha
unefficienza in potenza molto bassa.

Un segnale modulato AM pu essere demodulato utilizzando un mixer e un filtro passa basso. Perch il
segnale venga correttamente demodulato lOL del ricevitore deve generare la stessa frequenza dellOL
del trasmettitore. Se il termine
[ ] 1 ( )
BB
mx t + rimane positivo per ogni t, allora linviluppo della forma
donda non oltrepassa lo zero ed possibile demodulare con un semplice rivelatore di inviluppo.




Modulazioni di Fase e Frequenza

Se nellequazione
[ ] ( ) ( ) cos ( )
c
x t a t t t = + il termine ( ) a t costante e vale
c
A , e leccesso di
fase ( ) t e linearmente proporzionale al segnale in banda base, diciamo che la portante modulata in
fase.
[ ] ( ) cos ( )
PM c c BB
x t A t mx t = +
Dove m lindice di modulazione di fase.

Similmente se nellequazione
[ ] ( ) ( ) cos ( )
c
x t a t t t = + leccesso di frequenza d dt linearmente
proporzionale al segnale in banda base, diciamo che la portante modulata in frequenza.
( ) cos ( )
t
PM c c BB
x t A t m x t dt

(
= +
(


Dove m lindice di modulazione di frequenza.
Nella figura seguente illustrato un segnale in banda base e le corrispondenti forme donda modulate
in fase e in frequenza. Da notare che non possibile determinare se un segnale modulato in fase o in
frequenza se il segnale in banda base sconosciuto.


La FM pi usata della PM perch pi facile implementare un modulatore FM in cui si varia la
frequenza di risonanza di un oscillatore LC in proporzione al segnale in banda base.
Un modulatore FM pu essere fatto utilizzando un VCO.
La demodulazione di frequenza pu essere fatta, in linea di principio, da qualsiasi circuito la cui
funzione di trasferimento sensibile alla frequenza. Ad esempio, un filtro passa alto con in ingresso un
segnale modulato FM genera in uscita unoscillazione proporzionale alla frequenza del segnale
modulato, effettua una sorta di conversione FM-AM.



In uscita dal filtro ritroviamo un segnale modulato AM che possiamo demodulare con un rivelatore di
inviluppo.
La dipendenza non lineare di ( )
FM
x t da ( )
BB
x t rende difficile calcolare la banda occupata dalla forma
donda modulata. Considereremo allinizio un semplice caso chiamato FM a banda stretta definito
come un segnale per il quale ( ) 1
BB
m x t rad

= . La forma donda FM pu essere approssimata come:


( )
,
( ) cos sin ( )
FM NB c c c c BB
x t A t A m t x t dt


Di conseguenza, come mostrato in figura sotto, lo spettro costituito dalla portante e da
( )
BB
x t dt

traslato di
c
, che indica che la larghezza di banda del segnale modulato FM un po meno
di quella del segnale modulato AM, a causa dellattenuazione 1/s derivante dal filtraggio. Quindi la
modulazione FM a banda stretta pi efficiente della modulazione AM.




MODULAZIONI DIGITALI
Nei sistemi digitali a RF, la portante modulata da un segnale in banda base digitale. La modulazione
digitale offre diversi vantaggi rispetto alla modulazione analogica ed largamente usata nei sistemi
wireless. Lequivalente digitale delle modulazioni AM, PM e FM, sono la ASK (amplitude shift key), la
PSK (phase shift key), e la FSK (frequency shift key).
In figura sotto sono illustrati degli esempi di queste modulazioni per un segnale in banda base binario.

Figura 10 Forme donda di modulazioni digitali (a)ASK (b)PSK (c)FSK
In applicazioni RF la PSK e la FSK sono molto pi usate rispetto alla ASK, questo perch la ASK ha una
sensibilit maggiore al rumore sullampliezza.
La qualit di un segnale digitale espressa in termini di bit error rate (BER), definito come la media dei
bit sbagliati osservati alluscita del ricevitore diviso il numero totale di bit ricevuti in ununit di tempo.
Lobiettivo quello di calcolare la probabilit di errore in presenza di rumore e altre interferenze.
Lanalisi dei ricevitori digitali richiede la conoscenza di numerosi concetti che non sono usati nei pi
familiari sistemi a modulazioni analogiche. Descriveremo adesso alcuni concetti base.

Segnali Binari e M-ari
La scelta naturale del segnale in banda base un segnale binario, che pu essere espresso come:

( ) ( )
BB n b
n
x t b p t nT =


Dove
n
b il valore del bit nellintervallo di tempo
[ ] , ( 1)
b b
nT n T + , e assume uno dei due valori 0 o 1
oppure -1 e +1. Per una forma dellimpulso rettangolare, il ricevitore pu semplicemente decidere se il
picco del valore della forma donda minore o maggiore di una soglia per rilevare il valore di bit. In
pratica, a volte conveniente impiegare pi livelli di segnale digitale per modulare la portante, perch
di solito la disponibilit di banda limitata.
Nella figura che segue mostrato un esempio in cui il flusso dati originale suddiviso in gruppi di due
bit e ogni gruppo viene convertito in uno dei quattro possibili livelli per mezzo di un convertitore D/A.

La forma donda risultante ha meno transizioni per unit di tempo, ma richiede una pi alta risoluzione
di ampliezza del rivelatore.
lezione 14 2011
Funzioni di Base
Con il segnale in banda base descritto da
( ) ( )
BB n b
n
x t b p t nT =

, consideriamo adesso la
rappresentaione di forme donda modulate digitalmente.
La FSK Binaria pu essere scritta come:
1
2
( ) cos 0
( ) cos 1
FSK c n
FSK c n
x t A t se b
x t A t se b

= =
= =

Questo significa che ogni bit trasmesso pu essere rappresentato da un prodotto
[ ] [ ]
1 1 2 2 1 2 1 2
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
FSK
x t t t t t = + =
Dove
[ ] [ ]
1 2
0
c
A = o
[ ] 0
c
A ,
1 1
( ) cos
c
t A t = e
2 2
( ) cos
c
t A t = . In altre parole ( )
FSK
x t espressa
come combinazione lineare di due funzioni. Lidea di rappresentare una forma donda come
combinazione lineare di funzioni base dovrebbe essere nota dalla serie di Fourier: una funzione x(t)
con energia finita pu essere scritta come:
0 0
( ) cos sin
n n
n n
x t a n t b n t

= =
= +


Nellintervallo t
0
<t<[t
0
+T], dove 1 T = . Una importante propriet della serie di fourier che le
funzioni base sono ortogonali.
0
0
0
cos cos 0
cos sin 0
sin sin 0
T
T
T
n t m t
n t m t con n m
n t m t



=
=
=


Con le affermazioni fatte in precedenza possiamo adesso affermare che ogni simbolo in una forma
donda modulata digitalmente rappresentato da una combinazione lineare di funzioni di base
ortogonali.
1 1 2 2
( ) ( ) ( ) ... ( )
N N
x t t t t = + + +
Dove
0
( ) ( ) 0
S
T
m k
t t dt =


Il numero N detto dimensione del set di funzioni di base.
Si fatto questo per due motivi. In primo luogo, esprimendo forme donda come combinazione lineare
di funzioni base permette un trattamento unificato e un confronto di molti schemi di molulazione
apparentemente diversi. In secondo luogo, le funzioni di base ortogonali formano un set minimo per la
rappresentazione di forme donda, e soprattutto possono essere essere utilizzate in una rilevazione
ottimale dei segnali.


Costellazione del segnale
Per dimensioni inferiori a 4, possiamo visualizzare le forme donda modulate in termini di coefficienti e
dei loro prodotti. Perci possiamo ignorare le funzioni di base e graficare tutti i possibili valori del
vettore in coordinate cartesiane. Perci per la FSK binaria si ottiene il grafico di figura , chiamato
costellazione o spazio dei segnali.

Figura 11 - Costellazione di (a)FSK (b)ASK

Come altro esempio consideriamo la forma donda della ASK binaria (Figura 10.c), dove il segnale
modulato corrispondente a ciascun bit pu essere espresso come
( ) cos 1
( ) 0 0
ASK c c n
ASK n
x t A t se b
x t se b
= =
= =

Di conseguenza
1 1
( ) ( )
ASK
x t t = dove
1
assume un valore tra 0 e A
c
e
1
( ) cos
c
t t = . Questo schema
ha una dimensione e la sua costellazione quella illustrata in Figura 11.b.
Unapplicazione immediata della costellazione di segnali utile per capire gli effetti del sumore sulla
rilevazione della forma donda ricevuta. Supponiamo che il segnale ASK (Figura 12) sia affetto da
rumore n(t), e che venga applicato a un rivelatore di inviluppo.


Figura 12 (a)Segnale modulato ASK affetto da rumore e (b)relativa costellazione

Il seegnale ottenuto assomiglier al segnale originale in banda base ma con un rumore sovrapposto
allampiezza. Utilizzando un comparatore con una soglia a met tra i livelli alto e basso attesi
possibile ottenere un segnale con meno rumore.
Se lampiezza del rumore grande abbastanza, luscita del rivelatore di inviluppo pu occasionalmente
oltrepassare la soglia e produrre un valore di bit sbagliato. In altre parole come lampiezza del rumore
diventa comparabile con met della differenza tra il livello alto e il livello basso, la probabilit di errore
cresce rapidamente.
Come altro esempio consideriamo la costellazione di una FSK binaria affetta da rumore. Il risultante
spazio di segnali appare come illustrato in figura sotto. Allaumentare della potenza di rumore, le
nuvole si estendono oltre la soglia del decisore, causando di conseguenza errori nel rilevatore.






MODULAZIONI MULTILIVELLO lezione 16 2011
Rappresentazione vettoriale
La rappresentazione vettoriale ci permette di studiare le modulazioni digitali tramite delle costellazioni,
ovvero rappresentando le modulazioni tramite dei punti nel piano cartesiano.
Data una famiglia M di forme donda { } ( )
i
S t
di durata limitata 0 t T
energia finita
2
0
( )
T
i
s t dt <


possibile creare in questo intervallo delle funzioni ortonormali { ( )}
j
t tali che:
,
1
( ) ( )
L
i i k k
k
s t a t
=
=

dove
,
0
( ) ( )
T
i k i k
a s t t dt =


La forma donda pu essere descritta tramite una rappresentazione matematica del tipo:
( )
,1 ,2 ,
( ) , , ,
i i i i L
s t a a a = L
Linsieme delle funzioni ortonormali pu essere del tipo:
2
{ ( )}
i
j t
T
i
t e


=
`
)

Propriet delle funzioni di base:
1) Energia unitaria
2
2
0
( ) 1
T
i i
t dt = =


2) Ortogonali
0
( ) ( ) 0
T
i j
t t dt =




MODULAZIONE QPSK
Dato un segnale generico:
0
2
( ) cos(2 )
i i
E
s t f t
T
= +
2
( 1) 1, ,
i
i i M
M

= = K
Nella QPSK ho quattro segnali:
1
0 =
( ) 1
, 0 s E =
2
/ 2 =
( ) 2
0, s E =
3
=
( ) 3
, 0 s E =
4
3 / 2 =
( ) 4
0, s E =



Funzioni ortonormali:
1 0
2
( ) cos(2 ) t f t
T
=
2 0
2
( ) sin(2 ) t f t
T
=

Da cui:
1 0
2
( ) cos(2 )
E
S t f t
T
=
2 0
2
( ) sin(2 )
E
S t f t
T
=
3 0
2
( ) cos(2 )
E
S t f t
T
=
4 0
2
( ) sin(2 )
E
S t f t
T
=
Da ora in poi lavoreremo sui coefficienti. La modulazione QPSK pu essere rappresentata come
illustrato sotto:

Il problema associare il segnale al simbolo, un problema perch il simbolo in questo caso formato
da 2 bit. Decidiamo noi dove deve stare il simbolo. Il criterio da seguire la codifica di Gray.

Codifica di Gray
Al fine di diminuire la probabilit di errore per bit, la codifica di Gray dice di assegnare a forme donda
vicine nella rappresentazione vettoriale simboli che differiscono per un bit.
Con questa codifica si fa in modo che non ci siano transizioni tipo 00 e poi 11 che possono provocare
errori in ricezione. Con la codifica di Gray la probabilit di errore minore.

Modulatore QPSK:
0
2 / cos(2 ) T f t
0
2 / sin(2 ) T f t
1 2
b b
1
b
2
b
( ) s t

Date queste quattro funzioni dobbiamo trovare i
coefficienti.
Fissate le funzioni ortonormali
1
( ) t e
2
( ) t ,
secondo la rappresentazione di
, i k
a si trovano i
coefficienti.
Sostituiamo a queste quattro le funzioni
ortonormali e viene fuori:
( ) 1
, 0 s E = , ecc..
Rappresentazione della modulazione nel dominio del tempo:



Demodulatore QPSK:
0
2 / cos(2 ) T f t
0
2 / sin(2 ) T f t
( ) r t
1 2
bb
0
T

0
T

T
T

Il segnale ricevuto ( ) r t che ( ) s t pi il rumore. Consideriamo il canale ideale quindi riceviamo solo
( ) s t .
0 0
( ) cos(2 ) sin(2 ) s t A f t B f t = +
Il segnale ricevuto viene moltiplicato, nel ramo superiore per la prima base e nel ramo inferiore per la
seconda. Le basi sono ortogonali perci se integro sincos
0
sin cos 0
T
dt =

ho come risultato zero.


Al ramo superiore mi ritrovo un integrale di coscos e al ramo inferiore mi ritrovo un integrale di sinsin.
Lintegrale di cos
2
da 1 ma la funzione era
1 0
2
( ) cos(2 )
E
S t f t
T
= che moltiplicata per
0
2 / cos(2 ) T f t e integrata da come risultato E , quindi in uscita allintegratore avr le coordinate
del simbolo.
Successivamente nella catena si trova il decisore a soglia, se considero il canale ideale il segnale
ricevuto non ha rumore sovrapposto e il decisore non serve.




ESEMPIO:
Supponiamo di voler trasmettere il simbolo 00
0 0
2 2
( ) cos(2 ) sin(2 )
E E
r t f t f t
T T
= +
Componente in fase:
0 0 0
0
2 2 2
cos(2 ) sin(2 ) cos(2 )
T
E E
f t f t f t E
T T T

| |
+ =
|
|
\


Componente in quadratura:
0 0 0
0
2 2 2
cos(2 ) sin(2 ) sin(2 )
T
E E
f t f t f t E
T T T

| |
+ =
|
|
\



Probabilit di errore:
Pe una BPSK la probabilit di errore :
0
2
b
b s
E
P P Q
N
| |
= =
|
|
\

In questo caso la probabilit di errore di bit uguale alla probobilit di errore di simbolo.
In una QPSK si sbaglia quanto:
- Bit in quadratura giusto, bit in fase sbagliato
- Bit in quadraturas bagliato, bit in fase giusto
- Entrambi sbagliati
2
(1 ) (1 ) (1 )
b b b
P P P =



Per una QPSK la probabilit di errore risulta:
2 2
0 0 0
2 2 2
1 (1 ) 2 2
b b b
s b
E E E
P P Q Q Q
N N N
| | | | | |
= =
| | |
| | |
\ \ \

Per una QPSK con codifica Gray la probabilit di errore risulta:
0
2
b
s
E
P Q
N
| |
=
|
|
\



Probabilit di
sbagliare il bit
in fase
Probabilit di
sbagliare il bit
in quadratura
Per una MPSK la probabilit di errore risulta:
0
2
2 sin
b
s
E
P Q
M N

| |
=
|
|
\

Per M grande il sin diventa piccolo e la probabilit derrore che ne risulta grande.
0 b
E N
s
P
16 M =
64 M =

Se fisso una determinata
s
P per simbolo, se uso M=16 avr un determinato rapporto
0 b
E N , se uso
M=64 avr un rapporto
0 b
E N peggiore e quindi dovr trasmettere il segnale con una potenza
maggiore.

Efficienza in banda
Per una BPSK lefficienza risulta:
1
1
s
R
T
B T
= = =
Per una QPSK lefficienza risulta:
2
2
b
R
B
= =
Per una MPSK lefficienza risulta:
2
2
log
log
b b
kR R M
M
B B
= = =
Con M piccolo avr
0 b
E N migliore ma
s
P peggiore.

MODULAZIONE O-QPSK

Nella QPSK i cambiamenti di simbolo tra 00-11 e 01-10 provocano delle
variazioni di fase di 180.
Le variazioni di fase di 180 sono critiche per il trasmettitore, perch
provocano un variazione dellinviluppo della forma donda modulata, per
ovviare a questo problema si utilizza la O-QPSK.


Nella QPSK ho quattro segnali:
1
0 =
( ) 1
, 0 s E =
2
/ 2 =
( ) 2
0, s E =
3
=
( ) 3
, 0 s E =
4
=
( ) 4
0, s E =

Funzioni ortonormali:
1 0
2
( ) cos(2 ) t f t
T
=
2 0
2
( ) sin(2 ) t f t
T
=

Modulatore O-QPSK:
Il modulatore O-QPSK sostanzialmente uguale al modulatore QPSK, ha solo una linea di ritardo sul
ramo inferiore (ritardo di tempo di bit)
0
2 / cos(2 ) T f t
0
2 / sin(2 ) T f t
1 2
bb
1
b
2
b
( ) s t
b
T


Esempio:
sequenza -> 10 01



Rappresentazione della modulazione O-QPSK nel dominio del tempo:




MODULAZIONE /4-QPSK
0
2
( ) cos(2 )
k k
E
s t f t
T
= + ( 1) kT t k T +
La fase che contiene linformazione :
1 k k k

= +
k
pu assumere i seguenti valori:
11 / 4
01 3 / 4
00 3 / 4
10 / 4

Esempio:
sequenza -> 00 10 11
0
0 =
1 0 1
00 3 / 4 = + =
2 1 2
10 3 / 4 / 4 = + = =
3 2 3
11 / 4 3 / 4 = + = + =

La /4-QPSK pu essere vista come la sovrapposizione di due QPSK, sfasate luna dallaltra di /4.


Modulatore /4-
QPSK:
0
2 / cos(2 ) T f t
0
2 / sin(2 ) T f t
, E E
0
2 / cos(2 ) T f t
0
2 / sin(2 ) T f t
( ) s t
, E E
/ 2, / 2 E E
/ 2, / 2 E E

La modulazione /4-QPSK risolve il problema delle transizioni di fase della QPSK ruotando di /4la
costellazione ad ogni simbolo, in tal modo lescursione di fase massima di 135; per recuperare il
segnale pu essere utilizzato un demodulatore incoerente.
demodulatore coerente -> stesse prestazioni della QPSK
demodulatore incoerente -> la probabilit di errore maggiore di circa 3dB rispetto a quella
della QPSK

MODULAZIONE DPSK
0
2
( ) cos(2 )
k k
E
s t f t
T
= +
Anche in questo caso linformazione nella fase. Come si ricava la fase?

1 k k k
d b d

=
k
b
k k
d

k
varia solo se
1 k k
d d

, a
k
d viene associata la fase solo se
k
varia

Esempio:
sequenza -> 1 0 0 1 1 0
0
1 d =
1 1
1 0 d = =
2 2
0 d = =
3 3
0 0 d = =
4 4
0 0 d = =
-> xor
5 4
1 d = =
Modulatore DPSK:
Il trasmettitore DPSK costituito da un codificatore differenziale, realizzato in logica binaria, seguito da
un classico modulatore BPSK
k
b
k k
d
0
2
( ) cos(2 )
k k
E
s t f t
T
= +


Demodulatore DPSK coerente:
0
2 / cos(2 ) E T f t
( ) r t
0
T

T
1 k k k
b d d

=
k
d
k
b


Demodulatore DPSK incoerente:
( ) r t
0
T

1 k k k
b d d

=
k
d
k
b
( ) x t ( ) y t


0
2
( ) cos(2 )
k
E
s t f t
T
= + segnale trasmesso
0
2
( ) cos(2 )
k
E
r t f t
T
= + + segnale ricevuto


0 0 1 0
2
( ) ( ) ( ) cos(2 ) cos(2 2 )
s k k s
s
E
x t r t r t T f t f t f T
T

= = + + + +
( )
0 1 1
cos(4 2 ) cos( )
k k k k
s
E
f t
T


= + + + +


1
1 1
0 1
( ) ( ) cos( )
s
T
k k
k k k k k
k k
E d d
y t x t dt E b d d
E d d


= = =



Se perdo il sincronismo lerrore si propaga fino alla fine del processo.
Errore di fase che
suppongo costante
tra due simboli
trascurabile
Costante che dipende dalla
fase al tempo zero meno la
fase al tempo precedente

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