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Manovra/ Imu
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Universit
opo linaugurazione dellex Monastero di Santa Chiara arrivano i fondi per il restauro dellOratorio di San Giovanni: 427mila euro ricavati dalla ripartizione dell8 per mille. I lavori inizieranno a giugno. Intanto il Comune ha chiesto 980 mila euro per la Chiesa di San Bernardino.
alle pagine 8 e 9
LEDITORIALE
na delle critiche che per anni stata fatta agli urbinati quella di essere appiattiti sullUniversit. Cio di non avere iniziativa, di accontentarsi di un lavoro tranquillo e sicuro nei palazzi dellAteneo e nelle attivit connesse al mondo accademico. In altre parole di legare il proprio destino a quello della maggiore industria cittadina. E si pu anche capire la logica di quel modo di pensare: Perch rischiare in attivit imprenditoriali dallesito incerto se si pu vivere bene, con uno stipendio sicuro, arrotondato grazie al redditizio mercato degli affitti? I critici hanno trovato nuovi e pi forti argomenti quando lUniversit ha cominciato ad accusare flessioni nelle iscrizioni e ha cambiato la sua organizzazione (ad esempio la semestralizzazione dei corsi) che hanno ulteriormente ridotto le presenze stabili. Il declino dellUniversit dicevano trasciner verso il basso lintera economia della citt che ha, invece, enormi potenzialit, se sfruttate a dove-
possono e non riescono pi a competere sul costo del lavoro e non dispongono neppure di particolari rendite di posizione. Devono quindi valorizzare le loro identit urbane e territoriali locali, in un processo di differenziazione competitiva. LUniversit si rivolge alla citt e al territorio con un atteggiamento di maggiore consapevolezza del valore dellintegrazione e con un nuovo senso etico della propria missione. Oggi diventa possibile e necessario orientare le strategie universitarie e urbane verso una crescente apertura internazionale, ma con un fortissimo radicamento locale, di cui il rapporto con la citt il primo garante. LUniversit pu correlarsi alla citt generando unintera gamma di opportunit: la creazione delle conoscenze; la formazione del capitale umano; la messa in opera di un know how a servizio del territorio, generando investimenti di capitale e soprattutto contribuendo alla costituzione della infrastruttura della conoscenza.
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il Ducato
Nelle Marche si riducono del cinque per cento le risorse a disposizione per i bus
Il governo Monti ripristina parte degli investimenti, ma adesso la Regione privilegia le ferrovie
STEFANIA BERNARDINI ALBERTO SOFIA
gli urbinati non resteranno che i piedi, i cavalli e le biciclette. Non bastava laumento delle accise sui carburanti: per il 2012 nella regione Marche ci sar anche un taglio del cinque per cento delle risorse previste per il trasporto pubblico locale (Tpl) su gomma. Di fronte ai costi elevati del servizio, le manovre di Berlusconi e Tremonti avevano ridotto il fondo Tpl a soli 400 milioni di euro (-80%) rispetto ai due miliardi richiesti dalle Regioni. Per evitare il taglio sui servizi, il presidente del Consiglio Mario Monti aveva in parte reintegrato la somma a disposizione: il governo dei tecnici aveva prima riportato il fondo a 1,2 miliardi e, in seguito alla conferenza Stato-Regioni, aumentato il contributo fino a un miliardo e 630 milioni di euro, sulla base del fabbisogno minimo certificato dalla Ragioneria dello Stato. Il nuovo governo sperava cos di ammortizzare i costi attraverso laumento dellimposta su benzina e gasolio. La misura, per, non si rivelata sufficiente per salvaguardare parte delle corse, almeno nel territorio marchigiano. Tanto che saranno previsti nuovi tagli. Oltre agli investimenti insufficienti, pesa la scelta della regione Marche, che ha deciso di destinare la maggior parte delle risorse ripristinate al trasporto su rotaia, penalizzando invece quello su gomma. I dati sul Tpl regionale mostrano per come gli utenti privilegino luso degli autobus: rispetto ai cinque milioni di viaggiatori su treni regionali, sono 49 milioni le persone che si spostano con mezzi pubblici a quattro ruote. La decisione della Regione, che ha permesso alla giunta Spacca la cancellazione quasi integrale dei tagli previsti nel settore ferroviario (28 erano state le corse regionali soppresse da Trenitalia dall'11 dicembre), risulta per grave per Urbino, le numerose frazioni e i comuni dellentroterra provinciale, dove il treno non arriva ormai dal lontano maggio 1985 e i vecchi binari potrebbero essere trasformati in un percorso ciclabile. Per il Tpl su gomma, a partire dal 2012, i tagli saranno del cinque per cento rispetto alle risorse precedenti. Tradotto in numeri, per la citt ducale la perdita sar di circa 60mila chilometri, che diventano 420mila se si considerano gli spostamenti extraurbani per la provincia. Adriabus, il consorzio pubblico-privato che dal 2008 gestisce il trasporto pubblico su gomma nella provincia di Pesaro Urbino, ha protestato contro la decisione. La richiesta allassessore regionale ai Trasporti Luigi Viventi (Udc) quella di un maggiore sforzo per evitare che il territorio provinciale rischi un ulteriore isolamento. Siamo gi stati penalizzati dall'incremento della spesa per le materie prime, ha spiegato il presidente della societ Giorgio Londei. Per la nostra azienda in realt il taglio sar circa del 13%: questo perch si dovr aggiungere una spesa di 1 milione e 400mila euro dovuta allaumento delle accise. Nel territorio marchigiano il rincaro dellimposta sul carburante (passata da 2 a 7,6 centesimi) stato infatti superiore rispetto alle altre regioni italiane. Se il taglio fosse confermato, le conseguenze per il nostro territorio sarebbero preoccupanti, con ripercussioni evidenti anche sull'ambiente, spiega Londei. Per Urbino si prevede lannullamento di diverse corse verso Pesaro e Fano: autobus che resteranno nei garage, cancellando parte dei servizi attualmente offerti. La nostra intenzione di tutelare studenti e lavoratori: alcune riduzioni saranno per inevitabili durante i festivi e nelle tratte meno remunerative, prosegue il Presidente, ricordando come la priorit sar quella di tenere in ordine il bilancio. Se la Regione non interverr con nuovi fondi, la perdita dell'azienda sarebbe di 830mila euro, che si aggiungono alla crescita della spesa per il carburante. La Regione ha per replicato: Le trattative con il governo hanno gi evitato che il taglio fosse pi pesante, ha affermato lassessore Viventi, spiegando come la riduzione fosse prima del dieci per cento. Per gli urbinati non si prevedono quindi spostamenti facili: per chi volesse consolarsi con una gita in treno fuori regione le notizie non sono infatti migliori. Nonostante il recupero dei regionali soppressi, nel nuovo orario di Trenitalia scompariranno sei treni periodici (festivi, notturni) e sette corse a lunga percorrenza da e verso Roma. Per raggiungere Milano da Pesaro resteranno infine solo due diretti al giorno, nessuno per Torino.
CITT
S
-5%
Tagli alle risorse del trasporto pubblico locale (Tpl) su gomma nella regione, rispetto allo scorso anno
tudenti, lavoratori e famiglie con basso reddito: sono questi i soggetti pi colpiti dal taglio al trasporto pubblico su gomma nelle
-60.000
Chilometri tagliati nel comune di Urbino al trasporto pubblico su gomma
-420.000
Chilometri tagliati nella provincia di Pesaro Urbino al trasporto pubblico su gomma
49 milioni
Viaggiatori che utilizzano il trasporto pubblico locale su gomma nelle Marche
Marche. La riduzione delle corse degli autobus e lincremento del prezzo della benzina e del gasolio andr infatti a incidere sui servizi offerti. I viaggiatori, in mancanza di pullman, saranno infatti costretti a utilizzare la propria macchina per andare in fabbrica o alluniversit. Nuovi sacrifici richiesti a categorie gi colpite in modo pesante dalla crisi, conseguenza sia delle decisioni adottate dal governo Monti con la recente manovra finanziaria, sia delle scelte della giunta Spacca. Penalizzata dai minori trasferimenti statali e dallaumento delle accise sui carburanti, Adriabus ha dichiarato di voler salvaguardare le esigenze di chi studia e lavora nella provincia di Pesaro Urbino, preferendo tagliare su corse meno remunerative, come i festivi. Gli studenti per non potranno pi usufruire di tariffe agevolate. Grazie a una convenzione tra Ersu, Universit, Adriabus e comuni di Urbino e Fermignano, fino allo scorso anno gli studenti beneficiari di borsa e gli idonei (quelli che hanno i requisiti per ricevere la borsa, ma non la ottengono per carenza di fondi) pagavano rispettivamente 8 e 16 euro per un abbonamento urbano mensile. Trenta euro era inve-
ce il costo di quello extraurbano. La convenzione per non stata rinnovata, anche perch la Regione non ha concesso allErsu di destinare fondi per il trasporto agevolato. Adriabus ha cos offerto agli studenti la possibilit di acquistare un abbonamento extraurbano annuale, al costo di 210 euro, ma solo entro il 31 dicembre 2011. Non sono previsti altri sconti: oggi un abbonamento mensile
costa 35 euro per il trasporto urbano e 68 euro per quello extraurbano. Per aumentare le adesioni allunica proposta di Adriabus, a met dicembre lateneo di Urbino si impegnato a pagare una quota di 30 euro per ogni universitario abbonato e ridurre per lo studente il prezzo a 180 euro. Un intervento che per, secondo molti ragazzi, stato tardivo e comunicato male. Alla fine sono stati 700 gli studenti ad aver usufruito dellofferta. Secondo Simone Lancianese, rappresentante degli universitari nel Cda dellErsu, anche per questi ragazzi i costi saranno comunque pi alti: Non bisogna farsi ingannare: lanno accademico non equivale a quello solare. Gli studenti utilizzano i trasporti per
7 o 8 mesi e molti solo per tratte urbane. Senza dimenticare la mancata possibilit di spalmare la spesa: Molti non hanno sottoscritto labbonamento perch non avevano la possibilit di pagare la quota in una sola rata. Al malumore degli universitari si affianca quello dei lavoratori del Tpl su gomma della regione Marche. Tutte le maggiori sigle sindacali, comprese Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, hanno gi annunciato uno sciopero di quattro ore per il 31 gennaio. A causa del taglio del cinque per cento tra i 70 e gli 80 dipendenti nella provincia di Pesaro Urbino rischiano di non vedersi rinnovato il contratto, ha a f f e r m a t o Fabrizio Fabbietti, segretario regionale della Filt Marche Cgil. Allo sciopero aderiranno anche la maggior parte dei dipendenti Adriabus di Urbino: secondo le cifre fornite dai sindacati, nella citt ducale saranno circa 25 i contratti in bilico. Il presidente di Adriabus Londei ha affermato di non aver ancora preventivato la possibilit di esuberi, nella speranza che la Regione stanzi nuovi investimenti. Una richiesta che verr ribadita anche dai sindacati alla giunta Spacca. Solidale con le proteste dei lavoratori del Tpl su gomma anche Legambiente Marche: Il taglio regionale comporter un maggiore utilizzo dei veicoli privati, aumentando limpatto ambientale, ha affermato Francesca Pulcini, responsabile dellufficio stampa dellassociazione. ste.b.
il Ducato
on c nessuna coda fuori dai negozi del centro. Poco il movimento di clienti tra gli scaffali. I saldi sono arrivati e, a dispetto di sconti e offerte, la gente preferisce guardare le vetrine piuttosto che toccare il portafoglio. Come in quasi tutta Italia, anche a Urbino le vendite di fine stagione sono iniziate il 5 gennaio. Lavvio stato incerto, ma, sebbene sia presto per tirare le somme, le prime giornate di sconti hanno registrato solo un lieve ribasso rispetto allanno precedente. Secondo i primi dati resi noti dal Codacons, nel Paese il calo delle vendite del 20%, con un afflusso di italiani e turisti inferiore del 35% se si guarda allanno passato. Nella citt del Duca la situazione non sembra essere diversa. Si lavora ancora grazie a turisti e a qualche studente - racconta il proprietario di un negozio di abbigliamento di corso Garibaldi ma non basta. Siamo aperti da 62 anni, i nostri clienti affezionati non ci abbandonano, ma non spendono pi come una volta. Le associazioni di consumatori Adusberf e Federconsumatori confermano infatti che, a livello nazionale, ogni famiglia spender in meno circa il 19%, circa 233 euro. La causa facile da rintracciare. Secondo Domenico Passeri, direttore della Confesercenti di Urbino: La crisi in atto scoraggia i clienti non solo per i sacrifici che hanno gi affrontato ma per quelli che richieder il nuovo anno. Commercianti annoiati ricordano quando il cartello Saldi affisso alla vetrina significava lavoro, lavoro, lavoro. Prima racconta il proprietario di una merceria di via Vittorio Veneto - dovevo restare in negozio durante la pausa pranzo per siste-
mare la merce che avevo mostrato ai clienti. Questanno posso, purtroppo, pranzare a casa. Di questi tempi il sinonimo pi adatto sembra quindi essere crisi: la parola pi gettonata dellanno. Come se non bastasse - spiega Davide Ippaso, segretario della Confcommercio della provincia di Pesaro Urbino - i saldi non attechiscono come dovrebbero perch le vendite promozionali sono iniziate, in molti casi, prima del previsto. Gi subito dopo Natale la maggior parte dei negozianti ha voluto invogliare la clientela con piccoli ribassi fuori stagione. Cos non ha dovuto aspettare linizio ufficiale degli sconti per comprare a prezzi pi vantaggiosi. Nonostante le vendite promozionali nemmeno gli acquisti del periodo natalizio hanno retto i ritmi dellanno scorso. La spesa per generi alimentari lunica a tenere banco: il ri-
basso solo dell1-2%, sintomo che le famiglie cercano il risparmio, ma al cibo non rinunciano, anche se si tende sempre pi a scegliere i discount e a comprare in offerte, a volte a discapito della qualit. Per quanto riguarda alta tecnologia e altri articoli, beni considerati pi superflui, la perdita registrata del 5-10%. Il settore pi in crisi sicuramente quello dellabbigliamento e delle calzature, che cala fino al 20%. Sempre secondo Ipasso il Governo ha segnato la morte del commercio imponendo nuovamente linizio dei saldi i primi di gennaio. Il periodo non dei migliori: questa data costringe i commercianti a svendere articoli ancora nuovi come prodotti di fine stagione. I saldi - aggiunge Ipasso - dovrebbero essere posticipati a fine febbraio. E sottolinea: una perdita del 30% sullincasso, non un guadagno del 70%.
5 gen
Inizio dei saldi Le vendite promozionali sono partite in tutta Italia contemporaneamente
233
Budget Ogni famiglia riserver ai saldi il 19% in meno rispetto allanno scorso
-35%
Afusso Sulle strade dello shopping e nei centri commerciali meno italiani e meno turisti
-20%
Abbigliamento Il ribasso registrato dal settore pi colpito dalla crisi economica
CITT
iniziato il conto alla rovescia per le iscrizioni al primo anno delle scuole elementari, medie e superiori. Un nuovo anno scolastico, quello del 2012-2013, che si porter dietro i vecchi problemi: tagli, riordino ed esuberi. A dover fare i conti ci sono soprattutto le scuole secondarie di primo grado. E a Urbino ce ne sono due. Nel nostro fondo cassa sono rimasti 57,51 euro. A parlare Liana Caregi, segretaria dellIstituto comprensivo P. Volponi. Non ci troviamo per di f ro n t e a u n a mala gestione: Si fa quel che si pu. Negli ultimi anni le risorse sono diminuite tanto e per di pi hanno colpito tutti: dal personale alla gestione finanziaria. Ci hanno tolto quattro collaboratori scolastici, fondamentali per far funzionare i servizi. Se nel passato cera uno spreco nella scuola pubblica, adesso siamo ridotti allosso, confida il dirigente scolastico Antonio Serafini. Lattuale situazione una conseguenza della riforma Gelmini prima e del decreto Sviluppo dellex ministro Tremonti poi. Per capirci qualcosa per bisogna fare qualche passo indietro. Se la storia del declino finanziario dellIstituto risale a un anno fa, la vicenda nel complesso ha orgini pi lontane. Tutto ha inizio con il passaggio nel 1999 della gestione del personale Ata dagli Enti comuna-
Gli ultimi decreti non lasciano speranze: per alcuni servizi non ci sono fondi
a situazione degli istituti secondari superiori un po diversa. Al contrario delle scuole medie, si respira unaria migliore. La prima differenza fondamentale sta nella tassa di iscrizione alla quale si pu attingere per far fronte ad alcune spese amministrative o gestionali: per esempio, il liceo classico Raffaello, con i suoi 560 studenti ha entrate per 39.200 euro. Come spiega il dirigente scolastico Bruno Papi nonostante in questi ultimi tre anni le risorse dallo Stato siano arrivate con il contagocce, questi fondi ci permettono di sostenere tutte le eventuali spese extra. Gli istituti secondari possono poi contare sul Fis, Fondo di istituto scolastico da utilizzare per progetti o iniziative promosse dai docenti di ruolo, non colpito dagli ultimi tagli nella scuola pubblica. Anche lIstituto tecnico Mattei riesce a resistere alla crisi. Non ci sono problemi strutturali di rilievo e la scuola riceve una quantit adeguata di finanziamenti, come spiega la preside Silvia Gelardi: La nostra forza sono le imprese private, da cui riceviamo molti contributi. Sono aziende
del nostro territorio, in stretto contatto con la scuola. Ora stiamo anche portando avanti il progetto della costruzione della Casa della Domotica e anche in questo caso i nostri partner sono tutte ditte della zona. Non mancano nemmeno le collaborazioni con lUniversit di Urbino, frequenti e proficue per i ragazzi. Una buona parte dei finanziamenti arriva alle scuole superiori anche dal Fondo sociale europeo. Ora speriamo che i buoni propositi del neo ministro Profumo vadano a buon fine e che - conclude la Gelardi - si rilanci lautonomia scolastica: giusto che ogni istituto possa gestire in maniera libera i fondi che arrivano dallo Stato. Anche il liceo scientifico Laurana versa nel complesso in buone condizioni: la struttura di per s nuova e in realt non ci sono problemi. Unico limite, come ha sottolineato la preside Bianca Maria Pia Marr, lassenza nella sede di via Pacioli di una palestra per gli studenti, costretti a utilizzare quella comunale, messa a disposizione gratuitamente. I piccoli problemi non mancano in nessuno dei tre istituti, ma, come hanno sottolineato i presidi, la Provincia fornisce a tutti un sostegno puntuale ed efficace.
il Ducato
automobilista marchigiano impaurito si avvicina con cautela al distributore, rallenta, spia dal parabrezza il cartellone dei prezzi. Un lungo sospiro di rassegnazione. Dopo aver tentato inutilmente di ricordare quale fosse la pompa di benzina pi conveniente nellabituale tragitto tra casa e lavoro, il pi delle volte non si raccapezza, scuote il capo e sconsolato accosta, costretto a sborsare cifre folli per un pieno. Non c niente da fare, la benzina nelle Marche costa cara, anzi, carissima: nei primi giorni di gennaio ha sfondato la cifra record di 1 euro e 80 centesimi al litro. E se si parla di gasolio la situazione non migliora: il prezzo del diesel negli ultimi anni ha subto una vera impennata, fino ad arrivare a pi di 1 euro e 70 centesimi al litro. La mia auto vecchiotta e consuma parecchio racconta Fabio, insegnante di musica a Pesaro e residente a Gallo per andare al lavoro ogni giorno spendo almeno 10 euro di carburante. Fanno pi di 50 euro la settimana, pi di 200 euro al mese. Su uno stipendio medio, se ci aggiungi laffitto, le bollette, la spesaNel portafoglio rimane davvero poco. Il decreto Salva Italia del governo Monti ha aumentato di poco meno di dieci centesimi di euro il costo della benzina. La regione
Marche ha preteso dai suoi cittadini un ulteriore sforzo: un balzello di 9,17 centesimi di euro, aggiudicandosi il primato per la pi consistente delle addizionali regionali alle accise sui carburanti. Conti alla mano, 5,58 centesimi al litro sono stati destinati ai danni dellalluvione che lanno passato ha colpito la zona di Fermo, che si aggiungono ai due centesimi per la sanit che la giunta regionale guidata da Gian Mario Spacca ha reintrodotto gi dal 2011. Ma non basta. Resta ancora da sommare limposta sul valore
aggiunto, che dal 2012 passata dal 20 al 21 per cento: sono altri 1,59 centesimi. Oltre il 56 per cento del costo di un litro di oro nero va in tasse. Lelenco delle accise imposte dallo Stato lungo e parte da molto lontano. Per fare qualche esempio: sborsiamo ancora 1 centesimo per la guerra in Abissinia del 1935, 5 centesimi per il disastro del Vajont del 1963, pi di 10 centesimi per la missione in Libano del 1983, 0,5 centesimi di euro per lacquisto di autobus ecologici nel 2005, 4 centesimi per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi li-
bica del 2011. Per il resto, il 36 per cento va per i costi di acquisto e lavorazione del prodotto e l8 per cento da dividere tra i guadagni dei brand petroliferi e dei distributori di benzina. Eni, Agip o Esso, poco cambia. Tutti si lamentano, ma noi da soli non possiamo decidere nulla. Quel che possiamo offrire ai nostri clienti commenta sconsolato il gestore del distributore Eni di viale Comandino - uno sconto di circa dieci centesimi sul self service rispetto al servito, ma niente di pi. E se in questi giorni si spesso sentito parlare di gite al risparmio per far riforni-
ECONOMIA
Liberalizzazioni? Proviamo
Scettici gli avvocati: Il mercato gi saturo. I tassisti i meno preoccupati: A Urbino non cambier nulla
DINO COLLAZZO
entre in tuttItalia tassisti, farmacisti e professionisti si preparano a dare battaglia al governo per bloccare le proposte sulle liberalizzazioni, a Urbino la casta dorme sonni tranquilli. il caso di Giorgio Angelini che da 12 anni fa il tassista e che di liberalizzazioni non ne vuole sentir parlare, ma non perch ha paura di perdere il suo status di privilegiato, ma per una ragione molto pi semplice: Qualsiasi cosa possa accadere credo sia difficile che qui si vedranno dei cambiamenti radicali. Una volta eravamo in otto ad avere la licenza, oggi siamo rimasti in cinque. Il Comune ha indetto un bando per assegnare le altre licenze, credo per che nessuno rischierebbe di acquistarne una a duemilatremila euro visto che di guadagno ce n poco. Quando si parla della sua categoria come di una casta, Angelini si arrabbia: Ci dicono che siamo una lobby, solo che io non mi sento tale. Non difendo nessun privilegio, dico solo che, se da domani anzich dare una sola licenza per ogni autista, vengono distribuite a chiunque, si potrebbe correre un rischio: che qualcuno, comprando tutte le nuove licenze, faccia perdere di valore quelle esistenti, creando cos delle ditte di taxi dove gli autisti lavorerebbero a cottimo. Un po come succede a New York. Un discorso a parte vale invece per le farmacie. Sono sette in tutto, a cui va aggiunta una parafarmacia che con le precedenti liberalizzazioni (decreto Bersani) ha ottenuto la possibilit di vendere i farmaci che non necessitano di ricetta medica. Il problema per le sette sorelle urbinati non tanto nella possibilit di modificare la pianta organica per la licenza (attualmente vi una farmacia ogni quattromila abitanti), quanto il rischio di vendere farmaci di fascia C (medicinali che non rientrano nel tiket sanitario e che necessitano di ricetta medica) anche in parafarmacie situate allinterno di supermercati. Le farmacie sono un presidio sanitario non solo di assistenza ma anche di informazione sulluso dei medicinali. Per Antonio Lamedica, farmacista, il rischio quello di far passare lidea che i medicinali siano dei beni di consumo come tutti gli altri. Si parla anche di voler abbassare il rapporto abitantifarmacia, penso che sia una buona cosa, anche se qui la vedo difficile che da sette si possa crescere a otto. Qualche preoccupazione in pi ce lhanno invece gli avvocati. Il rischio quello dellabolizione dellordine e del minimo tariffario che, secondo lavvocato Laura Carneroli avrebbe delle ripercussioni su quella che la
professionalit. Lesame di stato cos come liscrizione a un ordine sono una garanzia per chi si rivolge a dei professionisti. A Urbino siamo circa in duecento in un mercato che gi saturo, aprirlo indiscriminatamente comporterebbe pi problemi che dei reali vantaggi per i clienti. Mentre tutto questo ancora immerso in un mare magnum, c chi i primi effetti delle liberalizzazioni li ha cominciati a sentire. Sono i negozianti. Cambiano gli orari di chiusura, o meglio si pu scegliere quando e fino a quanto tempo restare aperti. Se in altre citt gli effetti potrebbero essere dannosi per piccoli negozi , a beneficio della grande distribuzione, a Urbino il problema non esiste. Infatti nulla sembra essere cambiato nelle abitudini dei commercianti. Il problema solo rimandato, fino allapertura dei centri commerciali.
Si torna a discutere di licenze per farmacisti e tassisti. Gi oggetto del decreto Bersani nel 2008, il governo Monti ci riprova con nuove liberalizzazioni per favorire la concorrenza
Superstite 25 1299,65
Totale
Dati Inps 2011
637
1563
allarmismi. Dello stesso avviso Floro Masello, dell'Adusbef, l'associazione che tutela i consumatori: In tanti sono preoccupati soprattutto per le spese da affrontare: alcuni non sono mai entrati in una banca e non sanno come investire. Ma quindi cosa dovrebbe fare un pensionato? Il consiglio spiega Masello- quello di confrontare le diverse offerte e stare bene attenti che le migliori condizioni vengano mantenute anche negli anni successivi. m.s.b.
rove generali di Imu, la nuova tassa sugli immobili . Grazie alla proroga al 31 marzo concessa dal Governo per presentare il bilancio di previsione degli enti locali, il Comune ha ancora tempo per fare le simulazioni e stabilire il valore delle aliquote dellImu su prime e seconde case. La manovra prevede infatti la reintroduzione della tassa sulla prima casa con unaliquota al quattro per mille e sulla seconda casa con unaliquota al 7,6 per mille, con la possibilit per i Comuni di alzare o abbassare le aliquote rispettivamente del due e tre per mille. E Urbino la sua aliquota per la prima casa sembra averla gi stabilita. Lassessore al Bilancio Maria Clara Muci ha infatti espresso no ad ora ununica volont: Intendiamo ssare laliquota al cinque per mille, esattamente comera prima dellabolizione dellIci nel 2008. Quindi, per esempio, chi ha una casa con rendita catastale di 450 euro pagher 178 euro di tasse, ovvero 378 euro (contando la rivalutazione catastale con il nuovo moltiplicatore ssato a 160) meno duecento euro di detrazione base; un valore che diminuisce di 50 euro per ogni glio sotto i 26 anni. Tutto ci senza aver ancora preso neanche in considerazione la riforma proposta a ne 2011 che vuole cambiare i criteri di valutazione catastale sostituendo i vani con i metri quadrati. Ma gli urbinati
saranno pi interessati alla tassa sulla seconda casa visto che investire sullaftto di un immobile una prassi molto comune per una citt universitaria: i proprietari di prime case sono infatti 4.241 contro i 4.747 proprietari di seconde abitazioni. Su questi immobili laliquota ancora da denirsi ma se nora era al sette per mille (otto per mille se le abitazioni erano stte e quattro per mille per gli aftti a equo canone) possibile che dora in avanti sia ssata anche sopra il 7,6 per mille. m.m.
il Ducato
Dall8 per mille i fondi per San Bernardino. Palazzo Gherardi in lista dattesa
n ponteggio di metallo solleva da terra due restauratori. Il naso rivolto allins, i capelli imbiancati dalla polvere che scende, gli occhi che seguono il movimento della mano: lento. Laffresco di Lorenzo e Jacopo Salimbeni l dal 1416 e il tempo passato anche per lui. Fra pochi mesi, la scena appena descritta potrebbe materializzarsi davanti agli occhi dei turisti che visiteranno lOratorio di San Giovanni. Per il consolidamento della struttura e il restauro degli affreschi, il Comune di Urbino potr contare sui 427,634 euro derivanti dalla ripartizione dell8 per mille. Cercheremo di inviare il progetto esecutivo entro la fine di gennaio - dice larchitetto Gianluca Gostoli - in modo da ottenere lo sblocco dei fondi e partire con i lavori. Al restauro potranno assistere anche i turisti che visiteranno lopera. LOratorio dice Agnese Vastano, Responsabile del Territorio della Soprintendenza della Marche rester aperto per tutta la durata dei lavori. Gli affreschi sono in buone condizioni ma hanno bisogno di un lavoro di manutenzione. Lultimo restauro risale al 1978: soltanto la manutenzione del solaio e del pavimento sono pi recenti. Il compito pi difficile arriver a restauro ultimato: portare i turisti a via Barocci. Da anni, il ciclo pittorico dei Salimbeni, relegato nel dimenticatoio: poco noto ai turisti e trascurato dalla stessa Confraternita di San Giovanni che lo gestisce. Per la maggior parte dellanno, lopera aperta al pubblico soltanto tre ore al giorno, dalle 10 alle 13, e dal 17 gennaio al 20 febbraio sar chiusa per ferie. Eppure i critici darte la considerano come uno dei massimi capolavori del Gotico Internazionale: lultima testimonianza dellarte medievale prima dellesplosione culturale dellUmanesimo e del Rinascimento.
Lopera dei Salimbeni poco nota ai turisti e rester chiusa per un mese
LOratorio di San Giovanni. Sullo sfondo la Crocissione dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni. In alto a destra lex Monastero di Santa Chiara, inaugurato a settembre 2011 dopo i lavori di restauro.
os un distretto culturale evoluto? Un immaginario luogo ameno in cui si diventa colti passeggiando per strada? Un circolo di menti creative che illuminano la comunit? Per ora si sa solo che Urbino potrebbe diventarlo molto presto. Lidea di riproporre nel Montefeltro il modello gi realizzato in citt come Siena e Lille nata nel 2009 e fa parte delle linee programmatiche di Governo 2009-2014 della citt feltresca. Oggi sembra sia arrivato il momento di renderla realt. Il 9 gennaio alcuni esponenti dellUniversit hanno incontrato Pierluigi Sacco, fra i massimi esperti di Economia della cultura in Italia. Per met
febbraio si attende il progetto denitivo. Il distretto di Urbino comprenderebbe la Comunit montana dellAlto e Medio Metauro e alcuni comuni che sono entrati a far parte dellEmilia-Romagna. Fra i soggetti convolti, oltre alle pubbliche amministrazioni locali, ci sarebbero lUniversit, gli istituti di formazione e le associazioni di categoria. Lobiettivo quello di creare una rete che connetta il patrimonio culturale del territorio con le infrastrutture e i servizi che lo rendono reggiungibile e fruibile dal pubblico. Lidea di un distretto culturale evoluto si presta bene al territorio del Montefeltro per diversi motivi. Fattori decisivi per sviluppare questo tipo di progetti ha spiegato Pierluigi Sacco sono la qualit della vita, la coesione con il capitale sociale e la
qualit dellambiente. Ma anche la raggiungibilit sica e la connettivit digitale. Quella di Sacco, docente allUniversit Iuav di Venezia, una visione della cultura che non guarda solo al turismo, ma a tutte le forme innovative di imprenditorialit e di produzione creativa. Il distretto culturale, secondo lesperto, potrebbe essere unoccasione per valorizzare le competenze prodotte dallUniversit e dagli istituti di formazione, ma anche le eccellenze offerte dal Montefeltro in settori quali le energie alternative, il biologico, la manifattura, lenogastronomia di qualit. Ma quanto c di concreto in questidea? Pierluigi Sacco giura che se questo territorio sapr essere credibile, c buona probabilit che riceva i nanziamenti europei.
CULTURA
Babe, i tre porcellini, Clooney: il maiale non tramonta mai
6,8 milioni
Palazzo Gherardi Lex Palazzo di Giustizia dovrebbe diventare il nuovo polo archivistico di Urbino. Mancano 5,8 milioni.
4,6 milioni
Ex Monastero di S. Chiara Durante i lavori di ristrutturazione emersa la pavimentazione originale. Oggi ospita la sede dellISIA.
il Ducato
Al Sanzio prima assoluta dello spettacolo con Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani
n susseguirsi di storie attraversate dal dubbio. Ma se bastasse il ricordo di questa serata una cosa c, una sola che non va scordata: ed quanto prezioso il dubitare per non farsi in alcun modo raggirare. E questa la battuta nale e il senso dello spettacolo Larte del dubbio che andr in scena in prima nazionale il 20 gennaio, con la regia di Sergio Fantoni, al teatro Sanzio di Urbino. Ottavia Piccolo eVittorio Viviani sono i protagonisti di questa moderna commedia dellarte articolata in quadri. Uno spettacolo che non ha la forma canonica della commedia, personaggi, intreccio, inizio e nale, ma una forma teatrale aperta, dove i personaggi a volte si rivolgono direttamente al pubblico in sala, entrano ed escono dai ruoli. Ci sono i giochi di parole, lo strumento dellinterrogatorio e la forma del processo, che da quando esiste il teatro una delle cose che funziona di pi. Il dubbio condiziona la nostra vita sia in maniera positiva spiega Viviani - perch ci induce sempre a riettere, che negativa, ad esempio quando crea incertezze su persone perbene. Il teatrino stilizzato, costruito sul palcoscenico, col siparietto, le quinte, le luci, ricorda il teatro- cabaret brechtiano. All inizio compaiono in scena Adamo ed Eva con lalbero proibito. Il serpente che il dubbio, d un suo decalogo: Io sono il dubbio, non esiste altra verit allinfuori di me, e diventer il motore che muover dora in avanti le loro vite. La rappresentazione la versione teatrale di Stefano Massini del libro omonimo del magistrato Gianrico Caroglio che, partendo da verbali di processi autentici, aveva preso in esame vari tipi di situazioni che si creano durante gli interrogatori. Nello spettacolo ce ne sono cinque tratti dal libro. Noi facciamo due versioni diverse dello stesso interrogatorio- dice lattrice Ottavia Piccolo- dove lavvocato, nella prima versione, interrogando il collaboratore di giustizia in modo pacato, riesce a renderlo poco credibile.
Lintervista
car te llo ne
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Cinema
SUCCHIAMI Cinema Ducale Feriali: 20,0022,00 Festivi: 16-1820-22 Di Craig Moss, con Danny Trejo, Nick Novicki, Alissa Kramer. Parodia Twilight. Dopo 3 film di bacetti, Edward e Bella si danno alla pazza gioia spaccando spalliere dei letti in luna di miele. Con Jacob nuove sorprese per il triangolo amoroso. THE ARTIST Cinema Ducale Feriali: 20,3022,30. Festivi: 16,30-18,3020,30-22,30 Di Michel Hazanavicius, con Jean Dujardin, Brnice Bejo, John Goodman. Hollywood 1927. George Valentin un noto attore del cinema muto. Un giorno, alluscita da una prima, una giovane aspirante attrice si fa fotografare insieme a lui. BENVENUTI AL NORD Cinema Ducale (dal 18 gennaio) Feriali: 20,0022,00. Festivi: 16-18-20-22 Di Luca Miniero, con Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro. Il sequel di Benvenuti al Sud conferma il cast del primo episodio aggiungendo alcune new entry, come Paolo Rossi, nei panni di un imprenditore senza scrupoli. IMMATURI- IL VIAGGIO Cinema Nuova Luce Feriali: 21,15 Festivi: 17,3021,15.
Di Paolo Genovese, con Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Raoul Bova. Dopo la maturit il gruppo di quarantenni si prende una settimana di vacanza in unisola greca. Le tentazioni dellisola esaspereranno le relazioni del gruppo.
SPETTACOLI
emminilit e sensualit ricoperte da un velo danzante mostrano un oasi doriente della citt ducale. Dallottobre del 2010 lo Studio Movimento Danza di Urbino ha incluso tra i corsi annuali quello sulla danza del ventre, curato dalla ballerina Natalie Gentili, riscuotendo successo fra le ragazze della zona e sul pubblico, con esibizioni in tutta la provincia. Ci siamo esibite al Teatro Sanzio il mese scorso dice linsegnante mettendo in scena 4 esibizioni. Di solito ne proponiamo di due tipi: una pi semplice per le principianti con passi vicini al pop e una pi tecnica che prevede movimenti con il velo. Cos stato per la Festa del Duca di agosto e per il Festival del Biosalus di ottobre. Lultimo spettacolo di Natalie e le Belly Divas questo il nome del gruppo - stato l8 gennaio. Ora si ricomincia con la nuova stagione; la prossima esibizione sar l11 marzo a Cattolica. Il corso di danza orientale un mix di ginnastica e studio di passi precisi. Tutto finalizzato alla preparazione di esibizioni da 30-40 minuti. La danza del ventre particolarmente adatta al corpo femminile afferma Natalie perch aumenta la flessibilit e la tonicit di seno, braccia e bacino. Non solo espressivit e interpretazione della musica, per ballare la danza del ventre c bisogno di tecnica e studio. Natalie pu vantare in tal
senso una serie di riconoscimenti in Italia e allestero che lhanno abilitata con un diploma allinsegnamento, dopo aver ballato anche in Tunisia e in Inghilterra. Oltre alla passione per la danza orientale, spesso, c unaltra motivazione sottintesa che spinge le ragazze a partecipare ai corsi, riferita in particolare alla sfera psicologica. Molte ragazze si dedicano alla danza del ventre per riscoprire la propria femminilit e per una migliore consapevolezza del proprio corpo. La danza del ventre non deve essere vista soltanto come arte seduttiva, ma anche come una danza delle donne e per le donne.
In alto a sinistra linsegnante Natalie Gentili. A anco le ballerine della danza del ventre al Festival Biosalus di Urbino
piccolina e ha una voce dolce, ma lo sguardo vivace quello di una signora che per trentanni si data da fare con grinta ed energia per realizzare i suoi progetti. Vogliamo dare al nostro lavoro un taglio militante di lotta, perch oggi signorina se non si lotta Non che siamo qui a fare degli spettacoli di mero intrattenimento, il nostro scopo far crescere lindividuo! Parla Donatella Marchi, una dei fondatori dellassociazione culturale teatrale di Urbino Cust. Da trentanni organizza laboratori di teatro, spettacoli ed eventi culturali per la sua regione. Lultima battaglia quella che combatte con-
tro i gioved universitari dello sballo, imputati del degrado del centro storico. Vuole dare ai giovani delle alternative. Lappuntamento del laboratorio teatrale rivolto ai ragazzi cade proprio di marted e gioved, inoltre Ho proposto una serie di palchi aperti di tipo partecipativo a livello teatrale, musicale, di commedia dellarte. Spettacoli notturni, nel centro della citt in cui possiamo coinvolgere gli spettatori. Un po come ha fatto Sorrentino nelle piazze calde di Napoli. Ma liniziativa non vista di buon occhio dai commercianti per i quali il gioved sera ricca occasione di guadagno. Nel nuovo anno lAssociazione si dedicher anche ai bambini con il nuovo progetto, in programma il sabato pomeriggio, Le favole a merenda. Ac-
corgendomi che tante famiglie in Italia si indebitano per mandare i figli a fare i casting televisivi dice Donatella - ho capito che era necessario formare le nuove generazioni attraverso un teatro dellessere e non dellapparire. Laltro fronte in cui lAssociazione deve lottare quello dei finanziamenti. Nel realizzare Rocca eventi, ad esempio, il Cust si visto dimezzare il suo budget. Si tratta di una manifestazione in cui ogni anno, in autunno, vengono animate le pi famose rocche del Montefeltro con mostre, spettacoli e concerti. Se non ci aiutano lamministrazione comunale, la Regione e la Provincia dice Donatella - cercheremo di realizzare un progetto europeo, perch altrimenti non ci sono i fondi.
Eventi Culturali
FESTA DEL NINO Dal 13 al 15 gennaio a SantAndrea di Suasa, frazione di Mondavio (PU) Al via la decima Degustazione di piatti tradizionali a base di maiale. Musica e giochi scandiranno la tre giorni che si concluder domenica alle ore 22,00 con il fal di SantAntonio. Informazioni su: www.festadelnino.org PIK BADALUK Domenica 22 gennaio ore 17,00 - Teatro d e l l a Concordia, San Costanzo (PU) Una favola in musica. Una rassegna per bambini...di ogni et. Anche questanno bellissimi spettacoli messi in scena da Compagnie teatrali provenienti da tutta Italia. Uno spettacolo indimenticabile per grandi e piccini
Concerti
GLI SCONTATI Domenica 15 gennaio ore 18,00 . Enoteca di Lunano. Lunano (PU) Lorenzo Kruger e Giacomo Toni. Un live - in forma di viaggio - col gusto dellomaggio, del divertimento e della rilettura ironica sul repertorio intramontabile del maestro Paolo Conte. I pezzi saranno ri-arrangiati, letti e personalizzati.
Spettacoli
TEATRI DELLE DIVERSITA Sabato 14 gennaio ore 22,00. T e a t r o Bramante di Urbania (PU) In occasione dellXI Convegno I n t e r n a z i o n a l e Immaginazione contro Emarginazione, serata dedicata a teatro e carcere. Princese a San Vittore della compagnia del Cetec. Lopera sar presentata poi a San Vittore.
Incontri
JANNIS COUNELLIS Luned 23 gennaio 2012 - Ore 15,00 Aula Magna Accademia di Belle Arti Lartista greco-romano, esponente di spicco del movimento dellarte povera, sar allAccademia in occasione del ciclo di appuntamenti Quattro incontri sulla tecnica (nel tempo della tecnica), organizzati dal professore Alberto Pirri.
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il Ducato
Solo il 10% dei proprietari sceglie il contratto concordato a canoni sotto mercato
Aliquota Imu agevolata Aliquota per i proprietari che stipulano un contratto daftto concordato
Detrazione Irpef agevolata Detrazione per i proprietari che scelgono il canone concordato per gli studenti
30%
Risparmio medio mensile Per gli inqulini di un appartamento con contratto concordato (10% del totale)
300
n un periodo di crescente incertezza per il welfare studentesco, si torna a parlare di uno strumento di nanziamento alternativo alla borsa di studio: il prestito donore. Uno strumento esistente da alcuni anni, ma nora poco utilizzato dagli universitari. Dopo la recente convenzione tra Banca Marche ed Ersu, sono state stabilite le nuove modalit per questa forma di indebitamento studentesco. Il nanziamento consiste in una apertura di credito concessa da Banca Marche per le spese di formazione degli studenti in corso. Viene concesso senza alcuna garanzia (da qui il nome) e pu avere una durata no a dieci anni. Lo studente paga gli interessi sulle somme che effettivamente utilizza e pu organizzare come preferisce i tempi di rimborso. Limporto complessivo pu essere di 12.000 euro per lauree specialisti-
che, master e corsi di perfezionamento, 36.000 euro per dottorati di ricerca. La legge Gelmini istituzionalizza il prestito donore come strumento ordinario del diritto allo studio - spiega Nicola Giannelli, ricercatore con delega ai problemi degli studenti - uno strumento che consente di erogare un numero molto maggiore di prestiti, perch la somma deve essere restituita, seppure a un tasso di interesse inferiore. Il rischio per di avviare una classe di studenti che entrano nel mondo del lavoro gi indebitati, come succede negli Stati Uniti. E dove li aspettano lavori spesso precari e poco retribuiti. E anche tra gli studenti non mancano le voci critiche: Occorre che il diritto allo studio sia considerato una priorit e non uno spreco dice Rocco Stasi, di C1 autogestita. Si vuole praticare un modello che negli Stati Uniti ha gi fallito e consegnare al mercato il futuro di molti ragazzi.
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UNIVERSIT
na marcia in pi a chi siede in Consiglio degli studenti: quattro punti di vantaggio a favore di coloro che hanno svolto incarichi allinterno di organi accademici, previsti dallarticolo 7 del bando di concorso dellUniversit degli Studi di Urbino per lassegnazione di 37 assegni di tutorato. Duecento ore pagate, 8,50 euro lordi ciascuna: difficile trovare di meglio per un giovane universitario in tempi di crisi. Scorrendo le graduatorie finali, pubblicate online lo scorso 27 dicembre allindomani delle selezioni , sono tre i rappresentanti o ex rappresentanti che hanno vinto lincarico. C di pi, per: tutti i rappresentanti del Consiglio degli studenti interpellati dicono di non aver mai discusso di questa proposta; eppure secondo la responsabile del servizio Front office, Simona Pigrucci, il fatto di essere rappresentanti un elemento che permette ai tutor di orientare meglio i loro colleghi studenti. I rappresentanti gi fanno i tutor all'interno della loro facolt. Ci stato fatto presente alla Commissione orientamento e tutorato che ha accolto questa visione. Ma se il Consiglio degli studenti non sa niente di questidea, allora chi lha portata allattenzione degli uffici di via Saffi a nome degli studenti? Pigrucci aggiunge soltanto che ci sar un chiarimento con il Consiglio degli studenti. La conferma che lindicazione di assegnare un punteggio extra a chi fa parte (o ha fatto parte) degli organismi accademici partita dagli studenti arriva anche da Flora Sisti, presidente della Commissione che ha approvato il bando nella sua formulazione attuale: Viene valutato al massimo chi gi ha avuto a che fare con gli studenti. A noi- rivendica Sisti- interessa una certa continuit, con vecchi tutor che assistono quelli nuovi. Sulla mancata consultazione del consiglio degli studenti, aggiunge: Pensiamo che dal prossimo anno qualche studente possa entrare a far parte della commissione tutorato. Luigi Botteghi, direttore amministrativo di Uniurb spiega che il criterio era gi previsto nello scorso bando e quest anno stato reso pi trasparente. Nel bando tutor 2010, il medesimo articolo 7 suddivideva un totale di 100 punti in tre rami: la valutazione del merito (fino a 50 punti), la conoscenza del
STEFANO STRANO
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il Ducato
tifosi urbinati si sono accalcati nel 2011 sugli spalti del Mondolce per sostenere le loro beniamine della Chateau dAx che battevano le avversarie per vincere la coppa Cev, la Confdration europenne de volleyball. Ormai a Urbino chi parla di sport parla solo delle conquiste del volley perch calcio e basket non fanno brillare la citt ducale. CALCIO. Nel 2011, allUrbino Calcio non arrivata la Promozione. Alla squadra allenata da Massimo Rosati non si poteva chiedere di peggio, n poteva scendere pi in basso. A maggio, dopo aver fatto registrare il record di sconfitte, 27 consecutive, arrivata la retrocessione: dal campionato di Eccellenza passata direttamente alla Prima Categoria. I giallobl ora giocano contro squadre come il Pieve di Cagna, il Cicogna, il Montelabbate e il Fermignanese, ma neanche qui riescono a farsi valere. E se il 2011 ormai passato come lanno nero per il calcio urbinate, il 2012 rischia di non essere da meno. LUrbino ultima in classifica, a 31 punti dalla capolista Marchionni. La squadra feltresca ora ha bisogno di tutto limpegno e la concentrazione possibile per riguadagnare il terreno perso, dovr vincere partite, acquistare punti, tentare di scalare la classifica, ma soprattutto dovr riconquistare i cuori affranti dei tifosi urbinati. BASKET. Per la Basket Ducale il 2011 stato un anno abbastanza positivo, anche se il passaggio alla serie C lo deve a un fortunato ripescaggio. A maggio ha concluso il cam-
pionato 2010/2011 in D dopo il primo turno di play-off, che lha vista impegnata in un terzetto di partite sofferte. La nuova stagione si aperta con una nuova sfida: dimostrare di essere allaltezza della serie C. Il team ha appena terminato la fase di andata del girone A del campionato interregionale, che comprende dodici squadre marchigiane e umbre. Basket Ducale inizia il nuovo anno al decimo posto in classifica con
dieci punti, a due punti di scarto dalla zona play-off. Lobiettivo minimo - confessa lallenatore Michele Cleri - arrivare ai play-off e conquistare almeno lottavo posto. I miei ragazzi meritano un bel risultato, se consideriamo limpegno e la passione che ci mettono, anche se sono gli unici giocatori di C che non godono di rimborsi. Lauspicio per il nuovo anno che la citt accenda un p di pi i riflettori sul mondo
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SPORT
spiega Munno la situazione era diventata insostenibile per i continui ritardi nel pagamento della quota che ci spettava, circa cinquemila euro al mese. Allinizio ho fondato lassociazione assieme a mio fratello Nicola con lintenzione di rilanciare la piscina perch ero stanco di vederla cos bistrattata. Siamo partiti in venti persone e siamo rimasti in dieci perch non riuscivo a sostenere le spese dei dipendenti e negli ultimi mesi ho dovuto anticipare di tasca mia gli stipendi senza incassare un soldo. Ora i conti sono stati saldati ma rimane lamarezza. Sulla questione dei ritardi nei pagamenti, Urbino Servizi si chiude dietro un no comment. La Ducato Nuoto la replica di Ubaldi era debole dal punto di vista commerciale e non ha portato a casa gli incassi previsti. Ci non toglie che tra sei mesi quando bandiremo una nuova gara dappalto non si possa ripresentare con un progetto industriale a nostro avviso pi convincente.
l nuovo anno porter fortuna al tennis urbinate, c da scommetterci. Dopo anni trascorsi a giocare su campi non adeguati, gli appassionati di tennis potranno avere finalmente polvere per le loro scarpe. Non pi campetti con frane e caduti in disuso, senza spogliatoi e bagni, ma strutture moderne e un circolo con tutti i confort. Il 16 maggio scorso lAssociazione tennis Piansevero, che ha in gestione dal 1992 i campi di Varea, vicino la piscina comunale, ha presentato un progetto di ristrutturazione. Da molto tempo lAtp cercava una soluzione per andare incontro alle esigenze dei circa 180 soci, dei 60 bambini della scuola tennis e delle richieste dei tanti appassionati che spesso erano costretti ad andare fino a Fermignano per giocare una partita. Ora arrivata una risposta dal Comune che ha approvato, in sede di Consiglio, la cessione del diritto di superficie delle aree occupate dai campi da tennis Varea1 e Varea2. Il primo aperto, in erba sintetica, ed franato qualche anno fa, perci stato utilizzato in questi anni solo dai principianti che hanno accettato di giocare su un campo che ha un lato pi corto dellaltro, il secondo coperto durante linverno da un pallone, che viene poi rimosso in
- chiediamo la realizzazione di campi e corsi per bambini con prezzi concordati con il Comune. Di fatto, tutto nato da un impulso dellAtp ed stato pensato per assecondare le sue esigenze, ma il Comune per poter cedere il terreno indir entro febbraio una gara dappalto pubblica, con un prezzo base di 24.500 euro, a cui potr partecipare qualsiasi associazione tennistica. Non teme avversari lAssociazione Tennis Piansevero che pronta da almeno un anno con un progetto dellingenger Michele Pompili. In quattro mesi spiega Pompili, socio dellAtp che ben conosce i problemi dei campetti - Urbino potr avere due campi funzionanti e in altri sei mesi la struttura intera. Il progetto prevede tre fasi: una prima, per il consolidamento del campo crollato Varea 2, una seconda fase per sostituire lerba sintetica con la terra rossa, pi richiesta e meno faticosa dal punto di vista atletico, e per la costruzione di una tensostruttura in travetti dacciaio, apribile per i primi due metri, che consente di utilizzare il campo 365 giorni lanno; la terza fase riguarder la realizzazione del fabbricato al servizio dei campi, che sar la sede del circolo tennistico, con pannelli fotovoltaici e solari termici per il risparmio energetico. Il costo del progetto oscilla dai 350.000 ai 390.000 euro.
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il Ducato
MASS MEDIA
Il coraggio di un mestiere
Dallosservatorio Ossigeno dati particolarmente allarmanti Mafie, camorre e delinquenza assediano linformazione
STEFANIA CARBONI
ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO, fondata da Carlo Bo. Presidente: STEFANO PIVATO, Rettore dell'Universit di Urbino "Carlo Bo". Vice: DARIO GATTAFONI, Presidente dellOrdine dei Giornalisti delle Marche. Consiglieri: per l'Universit: BRUNO BRUSCIOTTI, LELLA MAZZOLI, GIUSEPPE PAIONI; per l'Ordine: STEFANO FABRIZI, CLAUDIO SARGENTI; per la Regione Marche: SIMONE SOCIONOVO, ALFREDO SPARAVENTI; per la Fnsi: GIOVANNI GIACOMINI, GIANCARLO TARTAGLIA. ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Direttore: LELLA MAZZOLI, Direttore emerito: ENRICO MASCILLI MIGLIORINI. SCUOLA DI GIORNALISMO: Direttore GIANNETTO SABBATINI ROSSETTI IL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino Via della Stazione, 61029 - Urbino - 0722350581 - fax 0722328336 www.uniurb.it/giornalismo; e-mail: redazioneifgurbino@gmail.com Direttore responsabile: GIANNETTO SABBATINI ROSSETTI Stampa: Arti Grafiche Editoriali Srl - Urbino - 0722328733 Registrazione Tribunale Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991
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C sta per intrusione in casa, BC per bomba carta, AVV per avvertimento. Sono queste alcune delle sigle che accompagnano il lungo elenco di nomi dei giornalisti minacciati in Italia e indicati dallosservatorio Ossigeno per linformazione. Professionisti, pubblicisti e precari che continuano il loro mestiere sotto intimidazioni e aggressioni. Cronisti che si mettono in prima linea e diventano scomodi in situazioni sature di criminalit e malavita. Sono 324 i giornalisti minacciati lo scorso anno, 4 dallinizio di questo 2012 appena iniziato. Un numero destinato a crescere, se si pensa ai 400 totali tra 2009 e 2010. Ossigeno stato istituito nel 2008 dalla Federazione nazionale stampa italiana e dallOrdine nazionale dei Giornalisti. Lo scopo quello di documentare e analizzare un fenomeno in aumento, stilando un rapporto annuale. Direttore del progetto Alberto Spampinato, consigliere nazionale Fnsi, che sul sito racconta come nato tutto: Ci sono idee che faticano ad emergere, ma quando entrano in circolo si propagano in modo inarrestabile. stato cos per lidea che in Italia i giornalisti, per fare unattivit sindacale efficace e credibile, devono occuparsi di pi dei cronisti minacciati, intimiditi, vittime di abusi giudiziari, e devono ricordare ad ogni passo la memoria dei giornalisti italiani uccisi e la lezione che si ricava dalle loro storie. Oltre a monitorare, lassociazione organizza incontri e seminari con lo scopo di non lasciare solo chi incappa in queste situazioni. Uno di loro Ferdinando Piccolo, 25 anni, collabora al Quotidiano della Calabria: Ho subto finora tre minacce. La prima l'11 settembre 2010, con 5 proiettili e la scritta: Sei un morto che cammina, sei di Bovalino, scrivi di Bovalino. L'ultima minatoria risale a dicembre scorso aggiunge Ferdinando - hanno bucato tutte le gomme della mia macchina e hanno lasciato una lettera con scritto: Ti uccidiamo il giorno di Natale. I carabinieri mi hanno fatto da scorta fino a Marzo. Non ero mai solo, avevo la volante sotto casa, dovevo comunicare tutto, i miei spostamenti, con chi ero, cosa facevo. Sono
stato costretto a trascorrere il capodanno fuori, a Messina. Poi non hanno fatto pi sapere nulla, nessuna indagine, nessun colpevole. Uno dei casi nel mirino da gennaio 2012 Nicola Lopreiato, caposervizio di Gazzetta Sud a Vibo Valentia. Non rompere queste le parole spedite dal boss Leone Soriano, che in carcere, in una lettera di minacce rivolte al giornalista che con i suoi pezzi racconta dellattivit mafiosa dellomonima cosca di Filandari. Invece di rompere ogni giorno con la cosca Soriano, che non esiste e non mai esistita scrive il boss Soriano pensa di piu alla tua famiglia che meglio per tutti. La situazione nel vibonese si fatta pi tesa dallo scorso novembre, quando per ordine della Dda di Catanzaro, i carabinieri hanno fermato dieci presunti affiliati alla cosca, accusati di attentati intimidatori a commercianti e imprenditori della zona. Dopo la lettera minatoria, il giornalista ha ricevuto diverse attestazioni di solidariet. Non mi son sentito solo - afferma Nicolala Prefettura ha disposto una vigilanza generica, per una persona che volesse colpirti in queste situazioni, troverebbe comunque il modo di farlo. Oltre a lettere e proiettili, ci sono altre modalit di minacce: le denunce. Quando una persona, un colletto bianco, arriva a chiederti un risarcimento succede perch tu hai dato notizia che quella persona indagata in una certa operazione conclude Lopreiato, aggiungendo un altro rischio, quello dellautocensura: quando un cronista evita di andare a fondo su un fatto per paura di azioni legali contro di lui. Tra le ultime novit segnalate dallOsservatorio c un incremento di denunce per diffamazione (che la maggior parte delle volte mandano assolto il cronista), e un aumento di minacce on line da parte di gruppi e profili anonimi, spesso organizzati sui social network. Nonostante le ruote della macchina bucate e le missive pericolose, non c spazio ai ripensamenti: Certo che proseguo nel mio lavoro risponde Ferdinando Piccolo - scrivo sempre di 'ndrangheta. Come diceva Borsellino, chi ha paura di morire muore ogni giorno, chi non ha paura, muore una sola volta. La paura fa parte della nostra vita. La paura ci fa andare avanti nel nostro lavoro.
Per Freedom House lItalia al 73 posto nel mondo per la libert di stampa dopo Benin e Israele
LE MINACCE IN CIFRE
Il significato dellOsservatorio sta in poche parole postate sul sito. Ossigeno un nome non casuale: Richiama un concetto elementare: ogni societ libera e democratica ha bisogno vitale di libert di informazione e di espressione come il corpo umano ha bisogno di ossigeno. Qui i dati dei rapporti dal 2006 fino allo scorso anno. 2006-2008 61 episodi, di cui 9 minacce collettive e 200 giornalisti coinvolti 2009-2010 78 episodi, di cui 28 minacce collettive e 400 giornalisti coinvolti 2011 95 episodi, di cui 40 minacce collettive e 324 giornalisti coinvolti 2012 3 episodi, di cui una minaccia collettiva per un totale finora di 4 giornalisti coinvolti