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EMPOLJ II progetto realizzato da un'insegnante di religione del liceo: un video per partecipare a un concorso diventato l'occasione pertoccare temi

i forti come la libert, la conoscenza di s, la relazione con gli altri

Ragazzi in maschera per parlare della vita


DI ANDREA CUHINATTO utta la vita umana non se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finch il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico. Questa celebre frase di Erasmo da Rotterdam solo una di quelle scelte dagli studenti del Liceo Ss.ma Annunciata di Empoli per spiegare le scene emblematiche del video da loro realizzato, intitolato Le mille e una maschera. Il progetto nato un po' per caso, racconta Luca Fabbri, il professore di religione che con i suoi studenti ha dato vita al cortometraggio destinato al Festival del Cinema Sociale Italiano, e che proprio in questi giorni stato selezionato fra i 5 finalisti con la possibilit di ricevere il premio tanto sperato. Lt' mille e ima maschera visionatole su .s~mv.youtube.com ed un progetto nato in seguito al rincorso fatto dai ragazzi durame l'anno sulla conoscenza d s e sulla relazione con gli altri. -Una mattina - spiega Luca - la collega di francese mi ha mostrato la proposta giunta alla scuola di questo concorso rivolto alle scuole. Avevamo a disposizione solo una settimana: sembrava un'occasione bella ma che forse avevamo persa. Quando per sono entrato in classe e l'ho proposto ai ragazzi il risultato stato il video. 11 progetto vero e proprio, infatti, nato dagli studenti, io e altri colleghi abbiamo semplicemente cercato di dare spunti e suggerimenti, per il resto stata tutta opera loro. Il docente racconta poi di come in classe avevano parlato del modo in cui ognuno si sente accolto o giudicato dalla societ, dagli amici, dalla famiglia, dagli insegnanti. E da queste discussioni sono nate le idee per il video. Religione dovrebbe essere sinonimo di "parlare" sottolinea Agnese, una delle studentesse di Luca - perch

anche lavila si basa sulla comunicazione e sul rapporto con gli altri. Tutte le lezioni di religione dovrebbero cercare di far unire gli alunni, creare dei rapporti, insegnare come aiutarsi a vicenda e sostenersi. Ed stata proprio la comunicazione all'interno della classe a dar vita al progetto: come ci fa notare Claudia, infatti, abbiamo imparato a lavorare in gruppo, a confrontare le idee e a discuterne. questo il nostro punto di forza: saperci ascoltare. Riguardo ai temi del video, alle maschere che ogni giorno siamo come costretti ad indossare per apparire come gli altri ci vogliono vedere, Edoardo spiega: alcune scene hanno suscitato in me ansia, angoscia, e mi sento male al solo pensiero die le persone non possano essere se stesse e che l'unica scappatoia possa essere la morte. Ma come ribadisce Kristle il video tratta anche argomenti forti che noi ragazzi - e non solo sottovalutiamo, e proprio per questo penso che sia stata positiva la sua realizzazione. Tutti gli studenti si sono trovati d'accordo sul fatto che l'ora di religione debba essere sfruttata anche per la discussione di temi attuali e che le lezioni pi utili siano quelle in cui loro stessi diventano protagonisti. Per

me - afferma convinto Claudio - in un'ora di religione si devono trattare argomenti attuali, che interessino gli alunni. Noi dobbiamo essere i protagonisti della lezione, e ogni lezione deve avere una propria storia indipendente dalle altre. E Aurora sostiene la stessa tesi spiegando come la realizzazione di certi progetti clie trattano problemi sociali, oltre che essere utile dovrebbe essere anche fatta da ragazzi, adolescenti, cos che il messaggio sia recepito di pi dalle persone e soprattutto dai ragazzi. Penso che gli argomenti importanti da trattare - continua Gionata siano la famiglia - perch se ne sente parlare in negativo, ma quasi mai come famiglia unita la societ di oggi, le mode che cambiano la nostra vita e che non ci fanno sentire pi liberi, ma anche la Chiesa, per la quale molti stanno perdendo fiducia.. In conclusione, come sottolinea puntualmente Alessandra, il modo migliore per trattare questi argomenti far s che durante un'ora di religione ognuno si senta libero di esprimere la propria opinione, e questo accadr soltanto quando tutti i componenti della classe conosceranno I difetti e le qualit degli altri. Non sempre facile essere

alternativi e uscire dalla lezione classica - risponde il professor Fabbri alla domanda sul perch abbia deciso di non limitarsi alle lezioni frontali come altri docenti di religione - sia per il tempo ridotto delle lezioni sia perch a volte faticoso entrare in sintonia coi ragazzi. Per una lezione che vede i r?.z?.z:;: protagonisti ha molti riscontri positivi: si sentono coinvolti, responsabilizzati, e riescono a vivere quelle che sarebbero altrimenti solo belle parole. Oltre al fatto che lavorare insieme, confrontandosi e mettendo in evidenza limiti e capacit, crea unit e fa crescere i singoli e la classe. Il rischio di un professore - conclude - quello di scadere nel nozionismo. La scuola dovrebbe invece far scoprire ai ragazzi le proprie potenzialit: per questo l'esperienza del video stata importante e ora con un'altra classe abbiamo in progetto un altro video su altri temi sociali. Come vogliono esprimere Luca e i suoi studenti, infatti, i frutti di questo lavoro non sono solo la riuscita del video, l'eventuale vincita di un concorso, l'approvazione delle famiglie, ma sentire la voce di un gruppo d adolescenti dire Questo lavoro ci ha aiutati a conoscerci meglio, ad apprezzarci l'un l'altro, ad essere gruppo che cresce insieme.

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