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Rudolf Steiner dagli APPUNTI

Redatti da Marie Steiner von Sivers

Nei nostri tempi, cos gravi e severi, in cui tanto si accresce, anche esteriormente, il peso delle correnti ostacolatici, noi, come esoteristi, dobbiamo applicarci, in modo affatto particolare, a coltivare la positivit. Vi sono oggi molti uomini che hanno la possibilit di percorrere la via esoterica nel modo adatto ai tempi attuali. E naturale quindi che anche lazione avversa delle forze luciferiche e arimaniche ne tragga stimolo ad accrescere la propria attivit La giusta disposizione per lanima di un esoterista quella di voler imparare, imparare e sempre di nuovo imparare. Dobbiamo fare ogni sforzo, sacrificare molto tempo e molta forza per accogliere con amore quello che fluito dai mondi superiori; dobbiamo cercar di conquistare pagina per pagina, frase per frase, ci che si potuto dire intorno al Mistero del Golgotha. Il giusto atteggiamento dellesoterico la gratitudine e la devozione nei confronti degli Esseri divino-spirituali delle Gerarchie superiori. Se le nostre meditazioni sintiepidiscono, se le nostre anime diventano indolenti e impazienti, esse offriranno ottimi punti di attacco alle forze degli avversari. Le anime indolenti sono quelle che non vogliono imparare e dicono: Che bisogno avete di studiare? Basta aspettare il Maestro universale che sta per venire. Sono le anime che non hanno il coraggio di dire: Voi dovete lavorare a fine di poter apprendere la verit sul Mistero del Golgota. Dobbiamo, s, tenere lesoterismo libero dalla vita dei sensi, ma, resi maturi da esso, lasciarne rifluire gli effetti nella vita esteriore. Ci si raggiunge solamente attraverso una degna, fedele, seria, severa dedizione alla meditazione. Per, la meditazione pu, a tutta prima, scatenare in noi delle forze che si estrinsecano nellanima come intensificate simpatie e antipatie, passioni, sentimenti esasperati, ecc. Il nostro grande compito di cercare e di applicare la verit; ad esempio, anche di fronte alle persone che ci stanno a cuore. Appunto per
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amore anche se esse non lo sentano tale bisogna, sia pure col cuore che sanguina, fargli notare ci che di ingiusto e di falso abbiamo sentito in loro. Le forze che ci fanno ascendere nei Mondi Superiori esistono in ogni anima; solo che, presentemente, sono legate al corpo fisico; proprio perch per loro mezzo dobbiamo fare sul piano fisico delle esperienze che, altrimenti, in nessuno degli altri mondi possono venir fatte. Quelle forze si liberano da corpo fisico per mezzo della meditazione, grazie al lavoro che in tal modo si compie sugli elementi costitutivi superiori della natura umana. Detto in linguaggio occulto ci significa: in noi deve venir superato il Sadduceo: vale a dire lanima cosciente soffocante ogni altra vita, aspirante a una verit assoluta, sebbene sul piano fisico non possa esistere se non una verit relativa a un dato tempo e a un dato luogo, e sebbene, col tempo, anche la verit progredisca. Fa parte dei misteri dei grandi Iniziati quello di pronunciare le giuste parole nel momento e nel luogo giusto. La grande saggezza del Buddha sta nellaver riconosciuto come momento giusto per il suo insegnamento, quello, allincirca, del 500 avanti Cristo. Limportante il come, dove e quando le cose devono venir pensate e compiute per il progresso dellumanit. Loccultista vede ora i grandi Iniziati, che raggiunsero altezze impensate delliniziazione, sia che attualmente vivano in un corpo fisico, o soltanto nello spirito, tutti raggruppati intorno al Cristo, cos da farsi da Lui rivelare, e da accogliere in s ci chEgli solo ha potuto portar gi da altezze alle quali, senza il Cristo, nemmeno i grandi Iniziati potrebbero trovare accesso, per farlo poi affluire nel mondo. Tra questi discepoli del Cristo si trovano le individualit del Buddha, di Krishna, di Pitagora, ecc. Il Fariseo nelluomo la sopraffacente anima razionale che vuol far credere agli uomini che sia verit soltanto ci che a essi caro, rendendoli insinceri verso s stessi. LEsseno nelluomo lesagerata anima senziente che unilateralmente, chiusa solo in s, pretende di aspirare allascesa nei mondi superiori, senza cercare di riconoscere il collegamento della vita terrena col Cosmo. A nessuno dei tre, n al Sadduceo, n al Fariseo, n allEsseno, lecito essere signore, ma solo servo degli altri. Gli Esseni sapevano bene
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che il loro Ordine, alto e sublime, poteva essere istituito solo sul piano fisico: ma che per il mondo spirituale non sarebbe stato adatto. Dinanzi alla Divinit, dobbiamo sentirci sopraffatti dalla vergogna per le manchevolezze della nostra interiorit. Se questo profondo sentimento di vergogna si effonde in tutta la nostra anima, ne nascer una forza che ci insegner a superare il Sadduceo, il Fariseo e lEsseno in noi. Dobbiamo dirigere lattenzione ai sentimenti, ai processi interiori e agli effetti della nostra vita animica: ci necessario per la nostra evoluzione. Quel che occorre fare nella meditazione raccogliere le forze disseminate dellanima in un punto focale di questa che ne elimini ogni sperimentare fisico. E in questazione non lintensit della comprensione quella che importa, bens lintensit dellenergia che ne verr suscitata. R.A. marzo 1949 p.88

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