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9 del 28/03/2012

A cura del Gruppo Consiliare

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Articolo 18

Democrazi

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Napolitano non pu FIAT, quando lazienda la fedele imitazione del Gulag.

Economi

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Sempre su art. 18 Gallino: La lotta di classe esiste e stanno vincendo i cattivi

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Assalto al Servizio Sanitario Nazionale Invalidit civile: lassegno deve essere erogato a tutti gli stranieri Allocca: Il diritto alla casa non pu essere rimesso in discussione Partecipazione avviamo il dibattito

Dino Greco: Monti distrugge il diritto del lavoro. E la Costituzione


22/03/2012 - tratto da: www.controlacrisi.org
[] L'obiettivo (che pi politico non potrebbe essere) del governo dunque quello di consegnare nelle mani del padrone la facolt di disfarsi di un proprio dipendente: in ogni momento, a proprio piacere e per qualsivoglia motivo. La tesi del ministro Fornero secondo cui almeno per i licenziamenti di natura discriminatoria e nelle aziende di ogni dimensione sopravvivrebbe il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro , ancora una volta, manifestamente falsa. Perch la norma che Fornero millanta come farina del suo sacco gi contenuta nella legge 108 del'90, e perch l'efficacia di questa disposizione pari a zero, giacch l'onere della prova circa il carattere discriminatorio di un licenziamento in capo al lavoratore. E poich sar (come stato sempre) scrupolo del datore di lavoro evitare formulazioni compromettenti, nessuno riuscir (e nessuno mai riuscito) a dimostrare l'ingiustizia del provvedimento ed ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro. La stessa considerazione vale per il licenziamento intimato per motivi economici o organizzativi (il cosiddetto giustificato motivo oggettivo"). []

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LU:Viareggio incontro dei partiti di Sini- 8 stra AR: preoccupazioni su ospedale di Bibbiena LU: una strada a Placido Rizzotto PI: S. Giuliano: approvata mozione su art. 18 PT: Padule di Fucecchio: ambiente a rischio FI: Ex ISI situazione sempre pi problematica AR: Se linceneritore raddoppia RC lascia 8 8 9 9 10

Siamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana e su internet: www.prcgruppotoscana.it www.pdcitoscana.blogspot.com - www.rifondazionetoscana.it

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comunicati Interrogazioni e mozioni

www.liberamentefds.blogspot.com

n. 9 del 28/03/2012

Rossi (FdS): a Vendola e Di Pietro, incontriamoci subito per difendere insieme lart. 18
www.controlacrisi.org Di fronte alloffensiva condotta dal Governo Monti contro lart. 18, operata con lappoggio dellintera maggioranza parlamentare che lo sostiene, diventa sempre pi urgente una mobilitazione unitaria delle forze della sinistra che rifiutano lo svuotamento di senso di questo fondamentale principio giuridico a tutela dei lavoratori. evidente a tutti che, se la Cgil rimarr sola, lart. 18 verr stravolto definitivamente. Infatti, alla luce del vertice di ieri tra Monti, Bersani,
Alfano e Casini, non sufficiente il solo piano sindacale, ma occorre condurre anche una battaglia politica. Pertanto, a nome della Federazione della Sinistra mi rivolgo a Nichi Vendola e ad Antonio Di Pietro per chiedere loro di incontrarci il prima possibile al fine di concordare una strategia unitaria e per invitarli a partecipare al sit-in davanti a Montecitorio marted 21 marzo nel quale consegneremo le migliaia di firme raccolte gi in una settimana sulla petizione per la difesa e lestensione dellart. 18.

Punto di svolta
Guido Viale - Editoriale de Il Manifesto del 23/03/2012
L'azzeramento dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori non una misura per rendere flessibile il mercato del lavoro, ma per rendere rigidi (fino al parossismo) il regime di fabbrica e la stretta sui ritmi di lavoro. Certamente nei prossimi mesi e anni ci saranno, uno a uno, o, meglio, quattro a quattro ogni quattro mesi, decine di migliaia di licenziamenti individuali per "motivi economici". Sappiamo gi chi verr colpito, perch da qualche mese i capi girano nei reparti e minacciano i delegati non allineati e gli operai che resistono all'intensificazione del lavoro, annunciando loro che, appena passa l'abolizione dell'art. 18, sei fuori!. []

Mercato del lavoro: no alla manomissione dellarticolo 18


Nicola Nicolosi - www.controlacrisi.org Il vero problema del Paese si chiama precariet Intervenendo nel corso della riunione dei segretari confederali e generali di categoria della CGIL, che in corso di svolgimento a Roma, Nicola Nicolosi ha tra l'altro dichiarato: Lavoro-Societ, sinistra sindacale della Cgil, conferma la sua totale contrariet a qualsiasi manomissione dell'articolo 18, anche se spacciata come 'manutenzione'. Sull'articolo 18 noi confermiamo l'orientamento della Cgil per la sua estensione a tutti i lavoratori dipendenti e la disponibilit a procedure pi rapide per l'espletamento dei gradi di giudizio. Il vero problema per l'Italia l'attuale eccesso di flessibilit e precariet sul lavoro che incide negativamente sulla qualit della sua matrice produttiva. Per avere un futuro l'Italia deve 'cambiare mestiere' e ci implica un lavoro qualificato, ben retribuito e tutelato.

CGIL: in arrivo 16 ore di sciopero


Uno sciopero generale di 8 ore e altre 8 per assemblee territoriali: presto un biennio di espulsioni di massa
Un pacchetto di 16 ore di sciopero, di cui 8 per uno sciopero generale con manifestazioni territoriali e 8 per assemblee. questa la proposta della segreteria della Cgil al direttivo del sindacato, ora riunito, contro la riforma del mercato del lavoro e le modifiche all'articolo 18 decise dal governo al termine degli incontri con le parti sociali. Abbiamo il dovere di portare a casa dei risultati prima che si avvii un biennio di espulsioni di massa nelle aziende. La data dello sciopero sar definita sulla base del calendario della discussione in Parlamento. Non sar la fiammata che si esaurir in un giorno che il governo ha messo in conto ha sottolineato il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni. Le iniziative in cantiere Oltre allo sciopero Fammoni ha delineato anche un'altra serie di possibili iniziative sindacali contro la riforma dell'articolo 18: 1) petizione popolare per raccogliere milioni di firme; 2) iniziative specifiche con i giovani per contrastare le norme sbagliate sul precariato; 3) campagna nazionale a tappeto di informazione in tutti i territori; 4) prime mobilitazioni nei posti di lavoro e nei territori; 5) assemblee in tutti i luoghi di lavoro; 6) avvio del lavoro con la Consulta giuridica per i percorsi legali (ricorsi, ecc..).

n. 9 del 28/03/2012

Napolitano non pu
Gianni Ferrara da Il Manifesto del 25/03/2012
Non c' dubbio che sia giunta ad una fase avanzata la transizione dalla democrazia voluta e disegnata dalla Costituzione repubblicana ad un ben diverso ordinamento. La Repubblica a sovranit limitata, limitata dal capitale finanziario, dal capitale tout court. Si pu dire che la sovranit appartiene al popolo - ma - che la esercita nei limiti invalicabili della retribuzione dei capitali nella misura fissata dai detentori degli stessi capitali e nelle forme residuate dalla cessione dei poteri dello stato democratico alle istituzioni tecnocratiche europee. Altrettanto chiara appare la sorte della Repubblica fondata sul lavoro dannata anche nella memoria (dall'alterigia del senatore Monti). Sembrava tuttavia che la forma di governo, quella parlamentare - come disegnata e prescritta costituzionalmente - riuscisse a sottrarsi dalla furia devastatrice di tale transizione. []

FIAT, quando lazienda la fedele imitazione del Gulag. La testimonianza di unoperaia


Viviana Pizzi - da www.infiltrato.it
Stefania Fantauzzi, rappresentante sindacale della Fiom Cgil,a spiegarci tutto quello che in Fiat, a Termoli e in Italia, sta cambiando in peggio. Impossibile ammalarsi, impossibile dissentire dalle prescrizioni del nuovo contratto aziendale voluto da Marchionne e impossibile essere mamma, voler seguire i propri figli e rispettare tutte le regole che lazienda impone. Stefania ci ha parlato anche di articolo 18 definendo le sue modifiche la fine della democrazia Figli da seguire, orari di fabbrica da rispettare e operaie da ascoltare. questa in sintesi la vita di una sindacalista Fiom Cigl della Fiat di Termoli. E Stefania Fantauzzi ha voluto proprio denunciare tutto quello che accade allinterno della fabbrica di Rivolta del Re e in generale anche negli altri stabilimenti Fiat italiani. Una situazione che nessuno oserebbe immaginare perch in pochi hanno il coraggio di parlare. Con i nuovi contratti che Marchionne ha fatto firmare, cos ha esordito Stefania vietato dissentire, chi lo fa rischia quotidianamente di andare a casa. Un bel giorno - ci ha raccontato con la rabbia di chi vuole che le cose cambino - ci hanno messi davanti a uno schermo e ci hanno illustrato i nuovi contratti. Lo hanno fatto gente con la giacca e la cravatta che non si mai sporcata, come me e come tanti altri, le mani con i macchinari della catena di montaggio. [] Ci hanno chiesto maggiore flessibilit tutto questo con un numero minore di operai in fabbrica. [] Dopo dichiarazioni forti come queste era logico chiedere alla nostra operaia cosa pensasse lei e quale fosse la posizione del suo sindacato sulla riforma dellarticolo 18 che tutela(va) i lavoratori dai licenziamenti facili. Qua di sicuro si vuole imbrogliare qualcuno. Questa riforma la fine di un percorso di azioni illegittime del Governo Monti. Si crea cos una societ dove non esiste la democrazia. Larticolo 18 dovrebbe proteggere dai licenziamenti arbitrari e discriminatori. Era nato per difendere tre operai di Melfi licenziati senza giusta causa reintegrati a lavoro da una sentenza del Tribunale. Questa una situazione che non va bene non soltanto per gli operai Fiat ma per tutti quelli che ogni giorno devono poter garantire la propria sopravvivenza e quella della loro famiglia. La cosa scandalosa che si pu licenziare se la fabbrica ha problemi economici. Altrettanto grave il taglio che si fa sugli ammortizzatori sociali. Con le leggi precedenti si veniva assistiti per sette anni ora dopo due anni, se non trovi altra occupazione, non puoi pi vivere. Non si tratta di benessere ma di pane quotidiano. Ora pi grave rispetto agli anni 40. In quei tempi se si veniva licenziati ci si dedicava allagricoltura. Dopo 70 anni abbiamo venduto anche le terre e senza lavoro si rischia di non poter sfamare la nostra famiglia. Con il nuovo articolo 18 accade anche unaltra cosa gravissima. Prima era il giudice a decidere se reintegrare o meno il lavoratore. Ora lazienda che pu licenziare arbitrariamente, solo se un operaio (a responsabilit individuale) sceglie di non condividere alcune parti del proprio contratto di lavoro. A venir penalizzato soprattutto il sindacalista che lotta. Il quale difficilmente viene reintegrato dopo essere stato licenziato. Se fai parte di un sindacato dissidente come la Fiom nelle commissioni di fabbrica dove ci sono i sindacati aziendali nemmeno ti ascoltano. [] Ma la novit delle ultime ore che in Fiat vietato ammalarsi. la stessa Stefania che ci illustra il problema dopo aver preso confidenza con il nostro organo di stampa Ora ci sono nuovi turni e nuovi metodi di lavoro che hanno abbassato la possibilit di assentarsi dalla fabbrica. Il numero massimo di assenze tollerate si notevolmente abbassato. La novit che si riunisce una commissione sulla malattia che valu-

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ta situazione per situazione. E per chi chiede un numero di giorni inferiore ai sei solo lInps a pagare la sua quota. Quello che spetta allazienda viene scalato dallo stipendio. Ma accade anche che chi si ammala per periodi lunghi non ha diritto al premio di produzione di 600 euro che la Fiat mette a disposizione. Le situazioni appena descritte non lasciano spazio a dubbi. La maggiore azienda automobilistica italiana ha cambiato il modo di rapportarsi con i propri dipendenti. Ai lettori tocca ora capire se in bene o in male.

Lart. 18 non si tocca


Appello di: Casa della Sinistra Firenze e Fiesole - FdS - IdV - SEL - PerUnaltracitt - Centro Studi Diritti del Lavoro - SUP rete@sinistra - Comitato per la difesa della Costituzione Carovana per la Costituzione
[] solo la forza di quella sanzione che fonda la libert del lavoratore nel posto di lavoro, che gli consente di esprimersi, di organizzarsi, di rivendicare individualmente e collettivamente i propri diritti. Venendo meno quella sanzione, il lavoratore non ha alcuna possibilit di difesa e resta condannato ad una totale subalternit. Lart. 18 figlio della nostra Costituzione. Tutti i suoi articoli che trattano del lavoro, ad iniziare dal primo, divengono lettera morta se lart. 18 dello Statuto viene manomesso nella sua essenza. Lart. 18 non n un privilegio, n un tab. semplicemente la condizione necessaria per la libert del lavoro, libert cui dovranno avere diritto anche coloro che oggi del lavoro sono privi. un principio di civilt. Coincide pienamente con linteresse generale del Paese. []

Perch cancellano larticolo 18


Giorgio Cremaschi su Micromega del 23/03/2012 - http://temi.repubblica.it/micromega-online/
Un industriale torinese nel passato ripeteva ad ogni assemblea dellUnione industriali che bisognava abolire larticolo 18, perch voleva in mano una pistola con il colpo in canna. Io poi non la uso, diceva, perch non mi piace licenziare, ma i lavoratori devono sapere che quella pistola ce lho. contraddistingue loperato del ministro Fornero e del suo Presidente del Consiglio. Larticolo 18 la reintegra del posto di lavoro, senza di essa il licenziamento libero. utile ricordare che una legge contro la libert di licenziamento cera gi prima dello Statuto dei lavoratori, la legge 604 del 1966, legge che prevede il solo indennizzo in caso di licenziamento ingiusto. stata proprio linefficacia di questa legge a indurre il Parlamento a introdurre quellistituto della reintegra che il governo oggi smantella in forma brutale e truffaldina. La reintegra viene abolita del tutto per i licenziamenti cosiddetti economici. In un periodo di crisi, di ristrutturazione, di esternalizzazioni, di tagli comunque definiti, questo significa licenziare a piacimento. Alla prima che mi fai, ti licenzio e te ne vai, diceva una vecchia battuta degli anni Trenta.

Questa il significato dello smantellamento dellarticolo 18 deciso dal governo con la scandalosa copertura del Presidente della Repubblica. Larticolo 18 viene semplicemente cancellato. Infatti i licenziamenti discriminatori sono vietati gi oggi da qualsiasi convenzione, legge, costituzione, italiana, europea, internazionale. Ed uno dei tanti falsi del governo che con questo provvedimento questo divieto sia esteso sotto i quindici dipendenti. Esso c sempre stato, ma non ha mai agito per la semplice ragione che nessun padrone cos stupido da licenziare per esplicita Anche il cosiddetto modello tedesco, che viene discriminazione personale, ideologica, razziale. applicato ai licenziamenti disciplinari, cambia in Su tutti gli altri licenziamenti, quelli veri, salta la maniera profondamente negativa lo Statuto. In copertura dellarticolo 18. Naturalmente salta per questo caso, ammesso che il padrone sia cos chi ce laveva, cio per circa 8 milioni di lavorato- sciocco da usare questo strumento visto che pu ri dipendenti. Non un piccolo numero, quindi. Ed adoperare laltro, quello economico, senza pi al ridicolo questo balletto attorno allapplicazione cun fastidio, spetta al giudice decidere se reintedella nuova legge nel pubblico impiego. ovvio grare il lavoratore o dargli una semplice compenche sar cos, perch tutte le amministrazioni sazione della perdita del posto. Ora questo non pubbliche, in un modo o nellaltro, hanno appli- possibile. Nel caso di licenziamento ingiusto il giucato lo Statuto dei lavoratori. Quindi se questo dice obbligatoriamente deve reintegrare il lavoratoviene cambiato ne assumono automaticamente re. Questultimo pu anche decidere di transare economicamente con lazienda, ma lo fa dopo che anche le modifiche. Ma tutto questo fa parte di quel misto di incom- stato riconosciuto il suo diritto al reintegro. [] petenza, arroganza, sfacciataggine che oggi

n. 9 del 28/03/2012

Gallino: La lotta di classe esiste e stanno vincendo i cattivi di Nanni Riccobono su: Altri del 26/03/2012 - www.glialtrionline.it
Sorpresa! Le classi ci sono ancora, non si sono dissolte con il solvente della modernit. Proletariato, classe operaia, borghesia, sottoproletariato sono tutte l. Un nuovo saggio del sociologo Luciano Gallino, in collaborazione con Paola Borgna che lo intervista (La lotta di classe dopo la lotta di classe, Laterza), con il rigore scientifico che contraddistingue lo studioso, produce un fondamentale antidoto al pensiero unico liberista. Gallino afferma che la classe vincitrice dello storico conflitto sta conducendo una battaglia per annientare tutto ci che nel passato era stato conquistato per migliorare il proprio destino e le proprie condizioni di vita dalla classe perdente: La lotta di classe, oggi, quella di chi non soddisfatto del proprio destino, e vuole cambiarlo, e quella di chi invece soddisfatto del proprio destino, e vuole difenderlo. []

Petizione popolare NO ISEE


per lesclusione dalla compartecipazione ISEE di prestazioni e servizi sanitari e sociosanitari
www.noisee.it noiseetoscana@gmail.com

Assalto al Servizio Sanitario Nazionale


Gavino Maciocco su: www.unita.it
Nella disattenzione generale, in Italia si stanno minando le fondamenta del servizio sanitario nazionale, mentre in Inghilterra la riforma che cancella 60 anni di storia del National Health Service. La crisi economica stato il pretesto per scardinare uno dei principali capisaldi del welfare inglese, sostiene M. McKee sul British Medical Journal: "La crisi economica ha offerto al governo l'opportunit che capita una sola volta nella vita. Come Naomi Klein ha descritto in molte differenti situazioni, quelli che si oppongono al welfare state non sprecano mai una buona crisi. Il deficit deve essere ridotto e cos, uno a uno, i benefici vengono rimossi e i gruppi vengono messi l'uno contro l'altro e alla fine l'interesse della classe media per il welfare svanisce". L'esperienza della Gran Bretagna pu aiutarci a capire quanto sta accadendo in Italia? Il quadro estremamente preoccupante. La crisi economicofinanziaria sta imponendo al nostro welfare revisioni e ridimensionamenti che rischiano di andare oltre il pur necessario contenimento delle inefficienze e il doveroso contributo al risanamento della finanza pubblica. Non c' in Parlamento, come in Gran Bretagna, una legge che propone di smantellare il servizio sanitario nazionale, ma troppi indizi ci dicono che il nostro sistema sanitario universalistico in serio pericolo. I tagli. Le recenti manovre hanno previsto tagli ai fondi per il Servizio Sanitario Nazionale che raggiungeranno nel 2014 un valore pari a circa mezzo punto di Pil: poco meno di 8 miliardi di euro. Ai tagli nel settore sanitario, si aggiunge il quasi totale azzeramento dei fondi statali per gli interventi sociali che nel 2013 saranno pari a circa un decimo di quelli stanziati nel 2008. L'aumento della compartecipazione alla spesa. L'introduzione di un superticket che rende pi conveniente rivolgersi alla sanit privata piuttosto che alle strutture pubbliche (un provvedimento assurdo e autolesionista), la previsione di un ulteriore forte aumento dei ticket (2 miliardi dal 2014, un onere per gli assistiti quasi doppio rispetto all'attuale). La crescita della spesa privata. 30,6 miliardi di euro la spesa di tasca propria dei cittadini per la salute (in particolare per farmaci, prestazioni specialistiche, assistenza agli anziani nonautosufficienti): +8% nel periodo di crisi 2007-2010. Insoddisfazione per i servizi. Peggiora la qualit della sanit, soprattutto nelle Regioni dove i tagli sono maggiori. Secondo il Censis, per il 31,7% degli italia-

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ni il Servizio sanitario della propria Regione peggiorato negli ultimi due anni (lo pensava il 21,7% nel 2009). L'espansione delle forme integrative di assistenza, che si avvantaggiano delle agevolazioni fiscali. In questo contesto di grande difficolt e di crescenti sacrifici per i gruppi pi vulnerabili della popolazione, maturata l'idea di differenziare i livelli di compartecipazione alla spesa in relazione alla situazione economica degli assistiti, fino a ipotizzare l'abolizione delle esenzioni per patologia alle classi medio-alte. La logica (a prima vista) attraente e (apparentemente) equa: maggiore contributo richiesto a chi ha maggiore disponibilit. Una regola, quella della "progressivit", sacrosanta nei meccanismi della fiscalit generale, che diventa invece estremamente divisiva quando applicata nel momento bisogno, quando uno dopo aver pagato regolarmente le tasse si aspetta di ricevere in cambio i servizi senza limitazioni discriminatorie. Non forse un caso che su questo tema intervenga Umberto Veronesi, gi ministro della sanit, con una proposta che chiude il cerchio, portando alle estreme conseguenze la logica di cui sopra: "Chi supera una certa soglia di reddito dovrebbe uscire dalla copertura del servizio sanitario nazionale e rivolgersi alle assicurazioni private. Si formerebbe una categoria a parte, che stimolerebbe il mercato delle assicurazioni.". Sorprende la leggerezza con cui l'ex ministro ha lanciato la proposta, che sancirebbe l'abolizione del servizio sanitario nazionale e darebbe vita a un modello sudamericano di sanit, con due sotto-sistemi sanitari: uno per i ricchi erogato dalle assicurazioni, l'altro, di infima qualit, per i poveri.

Invalidit civile, lassegno deve essere erogato a tutti gli stranieri


Sentenza fondamentale che richiama quella della Corte Costituzionale del 2008 Anche i cittadini stranieri regolarmente presenti sul territorio italiano da oggi potranno ricevere lassegno di invalidit. A stabilirlo stata una recente sentenza della Corte di Cassazione che si pronunciata a favore di una cittadina extracomunitaria, che ha fatto ricorso contro il verdetto emesso dalla Corte di Appello di Genova, nel 2010. Due anni fa il Tribunale le aveva negato il diritto a ricevere la pensione di invalidit civile per il periodo precedente allacquisizione della cittadinanza italiana, conseguita il primo gennaio del 2009, nonostante la donna fosse sposata con un italiano e titolare di permesso di soggiorno. LInps ha cercato in tutti i modi con i suoi avvocati di controbattere alla sentenza, perch sapeva bene quali conseguenze potevano scaturire da tale verdetto, sostenendo che la concessione dellassegno subordinato al possesso di un titolo di legittimazione comportante la permanenza in Italia per almeno cinque anni. Ed in un primo momento, cera riuscita. Ma la Corte di Cassazione, forte di una precedente sentenza storica della Corte Costituzionale nel 2008, ha ribaltato la situazione, facendo riaprire la pratica della ricorrente, sostenendo che il soggetto poteva essere discriminato stabilendo nei suoi confronti particolari limitazioni per il godimento di diritti fondamentali della persona, riconosciuti inve-

Allocca: Il diritto alla casa non pu essere rimesso in discussione protocollo Regione e sindacati
da: www.redattoresociale.it
FIRENZE - Completare il percorso per la costituzione di un osservatorio regionale sul fabbisogno abitativo e sullo stato delledilizia residenziale pubblica, favorire il passaggio da casa a casa delle famiglie sottoposte a sfratto, allargare lofferta abitativa in affitto a canone sociale per le fasce deboli e le nuove povert, finanziare progetti e iniziative a sostegno della locazione privata a canone agevolato, favorire la costituzione di Agenzie casa a livello comunale e intercomunale per lincontro domanda-offerta, sostenere i comuni per la realizzazione di interventi di edilizia sociale attraverso piani di recupero di aree gi edificate o aree demaniali a disposizione, specie quelle militari, di enti locali e Asl, proseguire nella promozione di progetti sperimentali di condominio solidale, favorire soluzioni abitative che rispondano a particolari bisogni, affermare la validit del canone sociale secondo la progressivit del reddito. Questi gli obiettivi principali del protocollo dintesa che regione, Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini della Toscana hanno sottoscritto stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Il diritto ad avere una casa ha spiegato lassessore regionale al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca non pu essere messo in discussione. Purtroppo, invece, il disagio abitativo un problema che sta mettendo sempre pi a dura prova tantissime famiglie. In tutta Italia ogni anno vengono presentate 400 mila domande per il fondo di sostegno affitti e c una previsione di 200 mila sfratti per morosit incolpevole per i prossimi cinque anni. In Toscana i 2.652 sfratti eseguiti nel 2010 e le oltre 24 mila domande per un alloggio Erp an-

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cora in attesa sono dati che spaventano ma che, soprattutto, esigono una risposta ormai non pi differibile. Una risposta che abbraccia i diritti sociali, la salute, la qualit abitativa e le condizioni economiche dei cittadini. E che i comuni, con le risorse proprie, non sono in grado di garantire. Di qui la necessit di sviluppare e far convergere idee, esperienze, risorse e competenze provenienti da tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano sul territorio. Se a questo quadro allarmante ha aggiunto Allocca aggiungiamo lulteriore drastica riduzione del fondo per il sostegno affitti, il perdurante mancato finanziamento del settore delledilizia pubblica ed il superamento, di fatto, di ogni regime fiscale di vantaggio per gli alloggi affittati a canone concordato, diventa indispensabile unazione comune con tutti i soggetti coinvolti.

Partecipazione avviamo il dibattito


Presentata oggi dalla capogruppo Monica Sgherri liniziativa Partecipazione e democrazia di sabato prossimo. Parteciperanno fra gli altri il presidente della Regione Enrico Rossi, il portavoce nazionale della Federazione della Sinistra Massimo Rossi, lassessore ai beni comuni di Napoli Alberto Lucarelli
Firenze, 28/03/2012 - La controriforma che continua ad abbattersi sul nostro paese, sotto la copertura di un governo tecnico, punta a cancellare lo stato sociale che abbiamo conosciuto. Niente sul reperimento delle risorse laddove ci sono (patrimoniale) e per il rilancio degli investimenti e creazione di lavoro. A politiche antipopolari e di parte che divaricano la forbice sociale servono governi sempre pi autoritari. E da anni la rappresentanza subisce contrazioni. Da una parte quindi demolire diritti e stato sociale e dallaltra riconsegnare la rappresentanza a una lite. A questo si aggiunga che il diritto al voto non per tutti e viene negato a causa dellorigine, anche a chi nato e cresciuto in Italia. In nome della stabilit il proporzionale stato progressivamente stravolto, prima con il premio di maggioranza, ora con linnalzamento delle soglie di sbarramento! Ossia meno rappresentanti e meno pluralismo, a partire, come sempre, da quello di genere! A questo si aggiunge la semplificazione burocratica, la velocizzazione delle decisioni, anche in deroga alle procedure, consegnandoci uno scenario nuovo che rischia di degenerare in forme di democrazia autoritaria. questo il contesto in cui si avvia la revisione della Legge regionale 69/2007 Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali. Un contesto difficile e delicato in cui si tratta di decidere in quale solco la Toscana vuole inserirsi: se passivamente adattarsi alla controriforma in atto, avallando le ricette che lhanno prodotta o se, al contrario, vuole continuare a misurarsi sul terreno del rafforzamento della democrazia intesa come inclusione di tutte e tutti alla cosa pubblica. Il Gruppo Federazione della Sinistra-Verdi crede molto nel contributo democratico della partecipazione diretta dei cittadini e si attivato fin dallinizio del nuovo anno, promuovendo una mozione, approvata dal Consiglio, con la quale si chiedeva a Giunta e Consiglio di elaborare un piano di azioni che facciano della revisione della legge un momento di confronto e di approfondimento reale su uno strumento innovativo e molto valido, dentro e fuori lIstituzione regionale. Il Convegno che presentiamo oggi allo stesso tempo un contributo al dibattito - che ad oggi del tutto inesistente - e una rinnovata richiesta affinch la Giunta e il Consiglio contribuiscano per la parte di loro competenza a promuovere, stimolare e facilitare la discussione necessaria per elaborare una valutazione condivisa degli esiti della legge e dei suoi sviluppi futuri. Da qui, da queste esigenze, nato da un gruppo consiliare linvito al Presidente della Giunta perch costituisca anche simbolicamente il ponte istituzionale necessario ai lavori che ci aspettano. Abbiamo voluto coinvolgere direttamente la Commissione per le Pari Opportunit perch temiamo che i tagli alla rappresentanza che si prospettano avranno come primo effetto quello di dare un colpo alla rappresentanza delle donne nelle istituzioni, purtroppo gi scarsa. Abbiamo chiesto un contributo a Massimo Rossi, non solo in qualit di portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ma anche come pioniere della partecipazione ai tempi della sua attivit di Sindaco di Grottammare. Esperti di partecipazione a vari livelli e con diversi ruoli sono anche Alberto Lucarelli, assessore ai beni comuni e alla partecipazione democratica del Comune di Napoli, Angelo M. Cirasino, che ha seguito la legge 69 fin dalle sue fasi embrionali, quale membro della Rete del Nuovo Municipio e Anna Picciolini, che come cittadina impegnata e come studiosa ha contribuito al processo partecipativo per la scrittura della legge e ha continuato a seguire applicazioni e teorie su vari fronti. Consideriamo questo convegno un inizio del dibattito sulla revisione della Legge 69. Ci dichiariamo fin da ora pronti a proporre ulteriori momenti di approfondimento e a collaborare con le iniziative che la Regione Toscana, le associazioni o i cittadini e le cittadine toscani/e volessero realizzare. Monica Sgherri - Capogruppo di FdS-Verdi

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Viareggio incontro dei partiti di sinistra


Gioved 29 Marzo 2012 ore 21:00 sala di rappresentanza, Comune di Viareggio, si terr un incontro dei Partiti della Sinistra di Viareggio aperto alla cittadinanza per cominciare un confronto pubblico di idee e proposte sul futuro della nostra citt, dove gli effetti drammatici della crisi economica sono stati aggravati dal malgoverno della Giunta Lunardini che finalmente sembra al capolinea. Lo scarso senso di responsabilit dei nostri amministratori dimostrato con queste dimissioni tardive non ha consentito alla citt di poter scegliere con le elezioni anticipate un nuovo governo. Questo significher purtroppo un altro anno perso per Viareggio con la prosecuzione di questa agonia amministrativa o con larrivo del Commissario Prefettizio. A questo punto urgente porsi il problema della salvezza e del rilancio della citt. Le forze politiche della Sinistra intendono affrontare questo compito, insieme a tutti i soggetti del Centro Sinistra e a tutte le espressioni associative della citt. Invitiamo singole persone, forze politiche, consiglieri comunali, sindacati, categorie economiche, associazioni e comitati a partecipare, portando il loro contributo. Sinistra Ecologia Libert - Italia dei Valori - Federazione della Sinistra (PRC-PdCI)

FdS: preoccupazioni per lospedale di Bibbiena


I rappresentanti della Federazione della Sinistra esprimono tutta la loro preoccupazione in merito al Piano Socio Sanitario Integrato che, a breve, sar portato in approvazione in consiglio regionale toscano. Nello specifico, in tale piano, gli ospedali vengono riclassificati secondo 3 fasce: A, B, e C (Bibbiena inserito in fascia A). Gli ospedali di tipo A saranno, di fatto, trasformati in una sorta di poliambulatorio, una specie passateci il termine di parente povero del pronto soccorso, attrezzato solamente per la stabilizzazione del malato (PET), poi trasferito altrove con ambulanza o elisoccorso. Inoltre, visto che negli ospedali di tipo A non previsto il punto nascita, i parti si faranno altrove: alcuni compagni progressisti sottolineano il fatto che, forse, invece di parti in acqua si faranno parti in quota sullelicottero. preoccupante che una zona montana disagiata come il casentino, molto vasta e con una viabilit, anche di fondovalle, assai critica, possa non avere pi un presidio ospedaliero nel pieno delle sue funzioni. altres vero che nel Piano Socio Sanitario Integrato sono previste specificit per le realt montane e insulari, si evidenzia per, che se per le realt insulari sono previsti specifici patti territoriali, per le realt montane si rimanda soprattutto ai tempi di percorrenza, a prescindere dai confini provinciali e regionali! Noi pensiamo, in questo sostenuti dal nostro partito e gruppo regionale, che come tutte le cose, anche questi parametri non debbano essere assoluti. Se c consapevolezza del fatto che, forse in generale, in passato si investito troppo sulle strutture e poco sul territorio, c pero ancora pi consapevolezza che decenni di politiche della regione toscana per la tutela dei territori montani (idrogeologico, tipicit dei prodotti, ecc.) rappresentino una ricchezza e un presidio anche per territori non montani della nostra regione. In conclusione, si evidenzia che presso lospedale di Bibbiena circa 1/3 dei parti sono fatti da persone provenienti da altre zone (soprattutto Arezzo ma anche Valdichiana). Inoltre, a dimostrazione del buon servizio e competenza del personale, anche una buona parte degli interventi effettuati dai medici ginecologi molti in endoscopia interessano utenze da altri territori della provincia. Si evidenzia, infine, che tali medici ultimamente hanno prestato servizio presso lospedale di Arezzo, dove la presenza assoluta, in quel momento, di medici obbiettori di coscienza metteva a rischio determinati servizi previsti dallo Stato. I compagni del Casentino sperano vivamente che si possa ottenere una deroga, cos come in passato successo, e lospedale di Bibbiena possa mantenere la sua dignit. Simona Zoccola Unione Comuni Casentino Leonello Biondi Assessore Sociale-Sanit Castel S. Niccol

Mozione sullintitolazione di una strada o un edificio a Placido Rizzotto


Il consigliere provinciale FdS Isaliana Lazzerini [] Il 10 marzo 1948 Placido Rizzotto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone, in Sicilia, all'et di 33 anni e 70 giorni fu ucciso. Il suo corpo fu gettato dai sicari in un antro irraggiungibile dagli inquirenti. Carlo Alberto dalla Chiesa, capitano dei carabinieri, che fece le indagini, arrest gli assassini di Rizzotto. [] Invita il Presidente della Giunta - a intitolare una strada o un edificio a Placido Rizzotto, Sindacalista ucciso nel 1948 dalla mafia corleonese, all'et di 33 anni e 70 giorni per aver difeso le ragioni dei contadini di fronte ai grandi proprietari terrieri; - a impegnarsi affinch venga approvata la legge sulla Giornata Nazionale della Memoria e dell'impegno per il 21 Marzo, giorno di Primavera.

n. 9 del 28/03/2012

San Giuliano Terme: approvata la mozione su art. 18


Gruppo Sinistra Unita per San Giuliano Il Consiglio Comunale di San Giuliano Terme Preso atto che il Governo Monti ha chiuso le trattative sul pacchetto lavoro dichiarando che proceder senza laccordo del massimo sindacato italiano nella presentazione di un testo che - tra laltro - modifica lart. 18 dello Statuto dei Lavoratori eliminando una delle massime garanzie democratiche offerta dal nostro ordinamento giuridico; che tale arrogante posizione, che si traduce in un inaccettabile prendere o lasciare dimostra come al Governo stia a cuore solamente la libert imprenditoriale di licenziare a piacimento; che vi altres il rischio che si voglia eludere anche un aperta discussione parlamentare proponendo il pacchetto governativo sotto forma di un decreto legge; Manifesta la propria contrariet per il metodo seguito e, nel merito, alla abrogazione di fatto dell art. 18. Considera lart. 18 dello Statuto dei Lavoratori nella sua attuale formulazione un ineliminabile baluardo contro i licenziamenti discrezionali e quindi una insopprimibile garanzia per la vita democratica del Paese.
Esprime la propria solidariet alla CGIL condividendone la scelta di mobilitare i lavoratori a difesa dei loro diritti democratici, gi ampiamente aggrediti dalla FIAT nel generale silenzio delle istituzioni. Auspica Che sul problema vi sia unampia discussione parlamentare in grado di modificare le decisioni assunte dal Governo Sostiene il Sindacato nella difesa dei diritti dei lavoratori. Invita Il Sindaco a intitolare una strada a Gino Giugni, insigne giurista epadre dello Statuto dei Lavoratori Chiede Al Presidente del Consiglio Comunale di inviare la presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla ministra del lavoro, ai presidenti dei gruppi parlamentari e ai segretari dei sindacati provinciali e nazionali. I Consiglieri: Marco Carioni e Claudio Bolelli

Padule di Fucecchio: ambiente a rischio


Interrogazione in Consiglio Provinciale a Pistoia di Rita Monari - capogruppo PRC/FdS
Da notizie pervenute direttamente dalle associazioni ambientaliste e tramite la stampa, ho appreso che per circa 40 giorni sono stati appiccati numerosi incendi allinterno dellarea contigua alla Riserva Naturale del Padule di Fucecchio; dunque, dentro il cratere palustre che, notoriamente anche grazie alla presenza della Riserva Naturale dellarea pistoiese, in questo periodo ospita importanti colonie di uccelli sia migratori che non, oltre allavvio della presenza di numerose piante definite come specie endemiche delle zone umide e praticamente rintracciabili solo nel cratere palustre. Le condizioni ambientali gi di per se sfavorevoli, a causa della scarsit di piogge e della conseguente carenza dacqua nellarea palustre alimentano gli incendi. Le associazioni ambientaliste lamentano lassenza di controllo degli accessi alla stessa area umida, inoltre, le stesse dichiarano che numerosi cacciatori hanno abbandonato Mancanza la pericolosa pratica del ricorso al fuoco per pulire le aree intorno ai chiari di caccia, proprio per la presa di coscienza dei danni arrecati allecosistema (oggi la maggior parte dei cacciatori condanna questa pratica). Quello che si sta verificando particolarmente grave, e sarebbe ingiustificabile che, nonostante il perdurare del fenomeno e le molte segnalazioni non risultasse presente ancora una pianificazione di misure preventive da parte della Provincia di Pistoia. Mi preme segnalare inoltre, il continuo accesso con i fuoristrada nelle zone pi interne allarea umida e nelle zone pi vicine alle aree di Riserva, mettendo a rischio gli equilibri di difesa della Riserva Interrogo lAssessore competente per sapere: Se stata predisposta una rete, un sistema o comunque azioni di vigilanza nellarea contigua al Padule di Fucecchio e, in particolare, intorno alla Riserva naturale per stroncare questi inaccettabili fenomeni; Se, in caso affermativo, come vengono applicate le norme che vietano la circolazione fuori strada di veicoli a motore e quali e quante autorizzazioni in deroga sono state eventualmente rilasciate.

Anche in Regione Toscana presenteremo una mozione sullargomento

n. 9 del 28/03/2012

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Vicenda ExISI: situazione sempre pi problematica, necessario un salto di qualit.


Firenze, 21/03/2012- Di fronte alla drammatica situazione che si determinata con lannullamento del percorso fatto fino ad oggi e lindizione di una nuova asta, nellesprimere solidariet ai lavoratori, riteniamo che venga fatto un salto di qualit che superi lo stallo che per lennesima volta si determinato. Non pi possibile permetterselo. Per farlo si deve dare priorit alla vertenza nellazione delle istituzioni anche con una pi diretta assunzione di coinvolgimento dei presidenti della Regione e della Provincia di Firenze, e del sindaco di Scandicci. I problemi urgenti da risolvere sono il fatto che il curatore dia effettivamente seguito a quanto assicurato e corrisponda ai lavoratori la cauzione a suo tempo versata da Easy Green per partecipare allasta, per coprire almeno parzialmente stipendi arretrati e tfr. Pi strutturalmente necessario che la nuova asta sia unica e non scorpori le maestranze dagli impianti cos da evitare che si percorrano scorciatoie che possano aprire alla speculazione edilizia; Aspetti strettamente legati anche alla scadenza degli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione straordinaria finir infatti il 2 maggio e le istituzioni Regione in primo luogo devono compiere direttamente e in tutte le sedi deputate ogni sforzo per assicurare la prosecuzione degli ammortizzatori sociali adeguati. La questione di non scorporare il futuro del capannone di Scandicci con quello dei lavoratori punto che riteniamo imprescindibile anche per assicurare maggiori possibilit per la ripartenza produttiva. necessario capire se siano concrete le intenzioni di proseguire nei suoi impegni da parte di Easy Green, ma accanto alle problematiche legate alla compagine societaria vi quello di un credibile piano industriale e su quali azioni siano necessarie per dare un futuro strutturale ai lavoratori e allarea. Visto che anche a causa delle normative che escludono incentivi sul comparto la produzione di pannelli fotovoltaici e lo sviluppo delle energie rinnovabili in generale appare oggi tanto pi necessaria quanto sottovalutata dal Governo. Va compiuto quindi un salto di qualit che individui la ISI ex Electrolux come sito strategico di interesse regionale per lavorare alla creazione di un polo delle energie rinnovabili che coinvolga aziende, universit, CNR. da questo punto di vista indispensabile un intervento diretto della Regione, con lattivazione di Fidi Toscana, ed una partecipazione diretta alla societ, acquisendo, come in altri casi di crisi di settori ritenuti strategici per lo sviluppo della Toscana, quote azionarie della nuova impresa. PRC-Firenze, FdS-Firenze, Circolo PRC Scandicci, Gruppo Cons. Regione Toscana FdS

Comune di Arezzo. Giunta: Dringoli (FdS) e Sacchini (SEL) votano contro i rifiuti, Colangelo (IdV) si astiene www.arezzonotizie.it
Gli assessori Dringoli (Fds) e Sacchini (Sel) hanno votato contro la delibera presentata dal vice sindaco Stefano Gasperini. L'assessore Colangelo (IdV) si astenuto. Lo scoglio stato rappresentato da un atto di indirizzo giudicato dai dissidenti "blindato" e impossibile da votare. In ballo c' il passaggio dell'inceneritore di San Zeno da Aisa al futuro gestore dell'Ato unico Toscana Sud, che potrebbe aprire la strada al raddoppio dell'impianto. E cos dopo le schermaglie in consiglio portate avanti da Idv, Sel e FdS il fossato col Pd si allarga alla Giunta

Comune di Arezzo. Se linceneritore raddoppia Rifondazione lascia


Sintesi da Nuovo Corriere Aretino del 23/03/2012
"Se dovessimo arrivare alla costruzione del nuovo inceneritore, la nostra esperienza al governo della citt potrebbe considerarsi chiusa". Fausto Tenti, segretario provinciale di Rifondazione non lascia spazio a interpretazioni. "Fanfani dovrebbe avere il coraggio, e sono convinto che lo abbia, di ribellarsi a tutti quegli out out che vengono dalla Provincia di Arezzo e dallAto Toscana Sud". Insomma il segretario di Rifondazione convinto che il sindaco sia l'uomo giusto per sbrogliare questa matassa politica e soprattutto scongiurare la costruzione di un qualcosa che potrebbe arrecare danno alla citt. Fausto Tenti anche convinto che in virt di una riduzione dei rifiuti, dovuta anche e soprattutto alla crisi, sia superfluo parlare di raddoppio dell'inceneritore.`Attenzione, un'impiantistica di smaltimento ci vuole. Non ci piace passare per quelli che in virt di un'ideologia non vogliono bruciare niente riteniamo che un impianto di quelle dimensioni, strutturato per incenerire 40 mila tonnellate di rifiuti, ammodernato e reso meno inquinante con i filtri di nuova generazione, sia pi che sufficiente per le esigenze del nostro territorio". Fausto Tenti comunque non si nasconde e ammette che politicamente la posizione presa dal Partito Democratico rappresenta un problema. "Faremo ragionare i nostri colleghi di governo e siamo convinti che alla fine anche loro converranno che sarebbe inopportuno rompere una coalizione per una cosa che non ha ragione di esistere. Insomma, il messaggio lanciato dal segretario di Rifondazione Comunista agli alleati democratici chiaro.

n. 9 del 28/03/2012

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Emergenza occupazionale: www.consiglio.regione.toscana.it

Per i Nuovi Cantieri Apuana serve un tavolo con il Governo


Il presidente della Commissione regionale, Paolo Marini (FdS-Verdi), dopo la visita a Massa: La situazione occupazionale molto preoccupante. necessario che il cantiere navale non si fermi Firenze La disoccupazione supera il 10%. il dato peggiore di tutta la Toscana. In questo quadro necessario che Nuovi Cantieri Apuania continui la produzione. Per questo le istituzioni e le categorie sociali della Provincia di Massa Carrara chiedono alla Regione di sollecitare il Governo ad aprire un tavolo nazionale che scongiuri il fermo produttivo dopo il mese di maggio, quando sar consegnata a Ferrovie dello Stato la nave attualmente in lavorazione. Paolo Marini (FdS-Verdi), presidente della commissione regionale Emergenza occupazionale, ha riassunto cos i contenuti dellincontro che i commissari regionali hanno avuto in Provincia con le istituzioni e la categorie economiche e sociali. Il tour della Commissione, voluto per monitorare la situazione della crisi economica in Toscana e per capire limpatto delle politiche messe in atto dalla Regione, continua a mettere in luce uno scenario piuttosto complesso e non molto rassicurante. Nella provincia di Massa Carrara, in particolare, la questione occupazionale piuttosto allarmante, ha aggiunto Marini. Lunico dato positivo riguarda la vicenda Eaton. Dalla prossima settimana, ha spiegato il presidente della commissione regionale, si insedier la prima azienda che ha aderito al progetto di reindustrializzazione dellarea. un segnale importante, ma da solo non basta a ridare slancio alleconomia del territorio. []

Chiuso il caso Eutelia ma ricorso a Cig resta alto


Il presidente della commissione regionale Paolo Marini (FdS-Verdi) dopo lincontro con le istituzioni e le categorie economiche ad Arezzo: Ci sono molti segnali preoccupanti Firenze Ci stato comunicato che al ministero si chiusa positivamente la vertenza dellEutelia, ma sul territorio resta molto alto il ricorso alla cassa integrazione, tanto che i sindacati sono preoccupati che alla scadenza, senza una ripresa economica, possa essere a rischio la coesione sociale. Lo ha dichiarato il presidente della commissione regionale Emergenza occupazionale, Paolo Marini (FdS-Verdi), al termine dellincontro con le istituzioni e le categorie economiche e sociali che si svolto nella sede della Provincia di Arezzo. La tappa aretina delle visite che la commissione sta effettuando per monitorare gli effetti della crisi economica nelle varie realt provinciali della Toscana e per capire limpatto delle politiche economiche regionali fin qui adottate per fronteggiarla, ha raccolto anche qualche segnale di ottimismo per una positiva chiusura della vertenza della Unoarre, ha aggiunto Marini. Tra i problemi segnalati alla commissione, oltre quello degli ammortizzatori sociali, il diffondersi del fenomeno della contraffazione, il problema dellaccesso al credito da parte delle aziende e qualche appunto su alcune politiche della Regione, ha aggiunto Marini. []

Firenze: blitz dellestrema destra contro i consultori. Sgherri: Fatto grave ed inaccettabile
Sgherri fatto grave ed inaccettabile, dallestrema destra complimenti alla Giunta comunale fiorentina per il nuovo regolamento sulla sepoltura dei feti: fatto che si commenta da solo e che dovrebbe far riflettere Firenze, 26/03/2012 - Un fatto gravissimo e inaccettabile, un attacco alla l. 194 in piena regola e in particolare allautodeterminazione della scelta delle donne riguardo allinterruzione volontaria di gravidanza, sul quale oltre alla condanna del fatto in s mi verrebbe da dire che chi semina vento raccoglie tempesta, e con ci mi riferisco alla previsione di un area di sepoltura per i feti abortivi prevista a Trespiano dal nuovo regolamento di polizia mortuaria approvato dalla Giunta comunale di Firenze. Cos Monica Sgherri Capogruppo di FdSVerdi in Consiglio Regionale in merito al blitz compiuto dalle organizzazioni di estrema destra Casagg e Giovane Italia la scorsa notte, nel corso del quale sono stati impacchettate con nylon le entrate di alcuni consultori fiorentini. A quanto riportato dalla stampa prosegue Sgherri in una nota di tali organizzazioni ci si complimenta, a margine della loro inqualificabile azione notturna, con le scelte suddette dellamministrazione fiorentina. Proprio un bel risultato quello della Giunta Comunale di Firenze! Quando si portano avanti simili provvedimenti si raccolgono poi simpatie conseguenti; il sindaco rifletta su chi esprime condivisione su simili provvedimenti portati avanti dalla sua amministrazione. Auspico conclude Sgherri che vi sia al pi presto una risposta di mobilitazione contro questi fatti e in difesa di diritti di civilt per le donne che sono messi sempre pi a repentaglio

Atti in Consiglio - i testi su www.prcgruppotoscana.it


Interrogazioni orali: n. 618 del 22/03/2012: In merito alle problematiche legate ai materiali di scavo per la realizzazione del nodo fiorentino dellAlta Velocit Mozioni:
A cura del Gruppo Consiliare Federazione della Sinistra - Verdi

n. 416 del 21/03/2012: In merito allimpegno della Regione Toscana ad adottare provvedimenti legislativi sugli OGM n. 415 del 21/03/2012: In merito alle azioni da porre per il potenziamento e la riqualificazione della linea ferroviaria Faentina n. 412 del 21/03/2012: In merito alla ristrutturazione della Marina di Scarlino (GR) n. 411 del 21/03/2012: Sulla situazione dei lavoratori in mobilit o esodati dopo la legge Fornero sulla riforma pensionistica

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