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A cura del Gruppo Consiliare

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Benecomunisti che passione Ferrero: facciamo Fronte alla francese

Democrazi

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Tra pareggio di bilancio in Costituzione e fiscal compact Paul Krugman: lEuropa si sta suicidando La riforma dellarticolo 11 Regresso costituzionale

Rossanda: Benecomunisti che passione


testo integrale su: www.eddyburg.it Il Manifesto del 05/04/2012
Ecco il primo soggetto politico che toglie senzaltro di mezzo il conflitto sociale: quello proposto dal documento di Firenze e Napoli, pubblicato sul manifesto del 29 marzo e argomentato il giorno dopo da Marco Revelli. Come Revelli, altri amici e compagni vi hanno rapidamente aderito. un "soggetto senza progetto". La sua idea di societ, alquanto mal ridotta dai traffici di Berlusconi e dalla contabilit di Monti, non va oltre la vasta quanto vaga esigenza di far esprimere in forme dirette la societ civile, la quale fatta di tutto fuorch dallo stato, dalle istituzioni e dagli attori della politica. Da tutti e da ciascuno di noi - padroni e dipendenti, banche e depositari e speculatori, uomini e donne, ricchi e poveri, nord e sud - in quanto messi in grado di esprimersi con la scheda sui loro bisogni e le soluzioni per risolverli. Quindi una democrazia pi diffusa, una rete di relazioni svincolata dal ceto politico, non pi solo "rappresentativa" di qualcuno ma "partecipata" da cittadini che non rilasciano deleghe. Questo modello non quello della Costituzione del 1948, che punta sui partiti come corpi intermedi, mediatori fra cittadini e stato, luoghi di elaborazione degli interessi diversi di una societ complessa. I partiti - la premessa del documento - non godono pi di alcuna fiducia degli italiani, chiusi come sono in se stessi e nelle loro diatribe, mancando di ogni trasparenza anche quando, raramente, non sono sospettabili di frodi. Essi costituiscono limpermeabile e impeSiamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana e su internet: www.prcgruppotoscana.it www.pdcitoscana.blogspot.com - www.rifondazionetoscana.it www.liberamentefds.blogspot.com

Economi

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Sgherri: pareggio di bilancio in Costitu- 6 zione scelta gravissima Le rose di Monti, le spine di Passera

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Acqua pubblica: no profitti e privatizza- 7 zioni Mostra dellArtigianato di Firenze: anche questanno lo stand dei prodotti realizzati dai detenuti 8

La situazione negli istituti penitenziari ...dalle

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PI: Pirogassificatore FI: Lavoratore Autolinee Toscane licenziato LU: Raccolta differenziata ed emergenza occupazionale LI: FdS Giudizio negativo sul disegno di legge Fornero

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netrabile "Palazzo" di pasoliniana memoria, e lombra o penombra che vi domina sono il miglior brodo di coltura per germi di ogni tipo. Metterli sotto pressione e controllo dal basso loperazione di igiene che si impone, nonch cortocircuitarli quando si pu chiamare a un referendum. Per il "nuovo soggetto" questo - trasparenza e apertura ai cittadini - il vero problema del paese. Occorre sfondare le mura di quelli che non sono pi corpi "intermedi" ma corpi "separati", e come tali non sono in grado n di capire n di comunicare con lItalia, per cui si prevede un massiccio voltare loro le spalle con lastensione. Il nuovo soggetto promette di essere lopposto, tutto un'iniziativa di apertura delle barriere e di messa a confronto degli uni con gli altri, insomma un partito non partito ma sostitutivo dei partiti. Per fare che cosa, oltre che questa operazione di schiarimento delle acque? Non detto. Certo ci sono in Italia gigantesche inuguaglianze di condizioni materiali, di cultura e di status ma lesprimersi di tutti sui "beni comuni", le abolir o ridurr attraverso la presa di parola dei pi deboli. Non scomodiamo dunque Marx, n il movimento operaio, n il vecchio concetto di lotta di classe, e tanto meno lutopia pericolosa che ha portato ai defunti "socialismi reali". Non che il capitalismo sia morto, anzi non ha mai cos totalmente dominato il pianeta, ma si tratta - se ho ben capito - di proteggere la gente dalle sue crisi stabilendo un vasto terreno di beni fuori mercato. Agganciandosi ai Comuni in quanto - lo dice la parola stessa - essi sono listanza elettiva pi vicina al territorio e quindi in grado di controllarlo ed esserne controllata. Il "nuovo soggetto politico" non si perde sullanalisi dello stato e dei poteri forti, politici ed economici. N nelle teorie sociali del movimento operaio o, allopposto, del liberismo: le prime neppure le nomina, al secondo i beni comuni, terreno di convinzione generale, tagliano le unghie. In questo senso il documento di Firenze presenta una tranquilla riedizione della spontaneit, luniversalmente umano bastante a se stesso, che il 68 aveva portato avanti polemicamente ma adesso, rifiutando assalti al cielo troppo pericolosi, sarebbe in condizione di attuarsi attraverso una saggia rete di relazioni e consultazione popolare permanente. []

Nuovo soggetto politico


Paolo Ferrero: facciamo Fronte, alla francese
Sintesi da il Manifesto del 11/04/2012- testo integrale su: www.controlacrisi.org
Il Manifesto per un nuovo soggetto politico pubblicato qualche giorno fa, ha il merito di aver aperto il dibattito su un problema politico intorno al quale ci arrovelliamo e ci dividiamo da anni. Ne sono indice le reazioni di De Magistris, Castellina, Rossanda e altri, di cui condivido gran parte delle critiche. Non ritengo per che i dissensi debbano oscurare la necessit di discutere del problema centrale posto dal manifesto stesso. Innanzitutto a me pare necessario costruire un nuovo spazio pubblico della democrazia, che si ponga lobiettivo di diffondere il potere e non di concentrarlo. Cos come ritengo necessario costruire un nuovo soggetto politico di sinistra che metta laccento sullinclusione, sulla struttura confederale e non piramidale. Ovviamente ritengo necessarie anche tante altre cose: che nellattuale furibonda lotta di classe scatenata dallalto occorra schierarsi da una parte; che occorra dar vita ad una soggettivit politica che si opponga al neoliberismo con lobiettivo di uscire da sinistra dalla crisi; che occorre rovesciare il disegno costituente del governo Monti dando vita ad una opposizione costituente. Ritengo cio necessario costruire una sinistra di alternativa che determini un processo di aggregazione politica ma anche un processo di costruzione di una soggettivit di massa, che superi latomizzazione e lisolamento, la disperazione sociale. Non si tratta cio solo di costruire un nuovo soggetto politico, si tratta di aggregare un sentire comune pi largo, un nuovo movimento operaio. Esemplificando occorre fare in tutta Italia quello che stato fatto in Val di Susa, dove lopposizione alla TAV stata il punto di partenza per la costruzione di una nuova soggettivit sociale e politica che non esisteva prima. Un processo costituente per lappunto, che uscendo dalla asfissiante dialettica tra berlusconiani ed antiberlusconiani, scompagini le carte interloquendo a 360 con quel 90% di popolazione italiana che viene colpita dalla crisi. Condivido quindi lesigenza di dar vita ad un processo di aggregazione antiliberista basato sulla partecipazione non burocratica e sul protagonismo dei soggetti. [] Se questo vero, necessario rivolgere questa proposta politica al complesso dei soggetti che in questi anni si sono mossi a sinistra. Sul piano sociale penso ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno animato in conflitto di classe in Italia. Penso al popolo dellacqua pubblica e dei beni comuni. Penso ai precari del movimento No Debito come al popolo NO TAV. Cos come sul piano politico penso alle forze politiche che si oppongono al governo Monti, dallIdV a Sel alla Federazione della Sinistra e a tutte le formazioni alla sua sinistra. Per costruire un nuovo soggetto politico che non sia lennesimo partito tra gli altri, occorre allargare la sfera dei soggetti sociali e politici a cui la proposta rivolta. Non

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pu lasciare fuori dalla porta la questione di classe e la Fiom, cos come non pu non coinvolgere le forze politiche che oggi fanno politica a sinistra. [] La scommessa che abbiamo di fronte oggi non quella di mettere insieme chi la pensa nello stesso modo su tutto. Questo ha dato vita ad una miriade di organizzazioni ad al contemporaneo ridursi degli appartenenti alle stesse. La scommessa odierna quella di costruire sulla base di una prospettiva antiliberista - uno spazio pubblico plurale in grado di portare al confronto e allimpegno politico quelle centinaia di migliaia di persone che oggi vogliono impegnarsi. Non vedo contraddizioni al fatto che a questo processo possano partecipare gli iscritti e le iscritte a Rifondazione Comunista, i sindaci e i movimenti No Tav della Val di Susa, i compagni e le compagne delle diverse sinistre sindacali o gli scout che hanno partecipato alla campagna per lacqua pubblica. Occorre costruire un progetto unitario a cui ognuno ed ognuna possa partecipare a partire dalla propria esperienza e della propria organizzazione. Da comunista mi sono battuto contro la liquidazione di Rifondazione Comunista; lavoro per lo sviluppo del suo progetto politico, per la sua qualificazione e per la crescita della sua dimensione di partito sociale. Non vedo contraddizione tra questo impegno e la possibilit di portare il nostro punto di vista dentro una soggettivit pi larga. Il punto di fondo oggi consiste nellaccettazione della parzialit di ogni nostra esperienza politica e quindi la comprensione della necessit della coalizione, dellaggregazione plurale, che definisca lessenziale che ci unisce per lasciare fuori dalla porta quello che ci divide. Sottolineo questo aspetto perch sono troppo numerosi i tentativi falliti di costruire il soggetto politico nuovo per poi riprodurre il peggio dei vizi politici che vogliamo superare. Io penso che il difetto stia nel manico: solo una forma politica articolata e rispettosa delle differenze di posizioni ma anche di modi e ambiti di fare politica pu oggi determinare un processo di aggregazione antiliberista. Ogni altro processo che si ponga in modo esclusivo e non inclusivo come il vero soggetto nuovo ed unitario, destinato a ricostruire recinti che producono frustrazioni pi che liberare soggettivit. A partire da queste considerazioni la proposta che avanzo quella di aprire una discussione tra i promotori del manifesto, i soggetti politici esistenti e tutti i compagni e le compagne interessati ad una prospettiva unitaria. Ritengo infatti che la cosa pi ridicola che pu succedere a sinistra sia la proposizione di diversi progetti unitari tra loro in concorrenza. Guardo con speranza alle esperienze del Front de Gauche o di Izquerda Unida e mi piacerebbe pensare che qualcosa di simile sia possibile farlo anche in Italia.

Tra pareggio di bilancio in Costituzione e fiscal compact


Luciano Muhlbauer - pubblicato sul giornale on line Paneacqua il 13/04/2012
Avreste mai pensato che si potesse commissariare, oltre il presente, anche il futuro delle persone e dei popoli, magari per il tempo di una o pi generazioni? E che si potesse farlo nel silenzio generale, senza dibattito pubblico e senza nemmeno consentire ai diretti interessati di esprimere un parere? No? E allora siete indubbiamente degli inguaribili ottimisti, perch non solo possibile, ma esattamente quello che sta succedendo, qui ed ora. Infatti, proprio ieri il Senato della Repubblica ha concluso il dibattito generale sullinserimento nella Carta costituzionale del principio del pareggio di bilancio e, dunque, settimana prossima (questa n.d.r.), salvo emergenze o incidenti, proceder al voto del provvedimento che modificher gli articoli 81, 97, 117 e 119 della nostra Costituzione. [] Insomma, siamo alla quarta votazione parlamentare dal novembre scorso, eppure gran parte dei cittadini ne sa ben poco. [] Non a caso, in altri paesi lipotesi di inserire in Costituzione il pareggio di bilancio ha provocato un grande dibattito pubblico. Persino il premier britannico, David Cameron, uomo di destra e sostenitore dellausterity, lha criticata, parlando di proibire Keynes per legge, mentre negli Stati Uniti sono scesi in campo ben cinque premi Nobel per leconomia, considerandola estremamente improvvida e destinata peggiorare le cose (vedi Lettera dei premi Nobel n.7 LiberaMente). Alla fine, la stessa Amministrazione Obama ha cestinato la proposta, sostenuta invece dai Repubblicani. Ma appunto, qui da noi non solo mancano linformazione e il dibattito, ma se il Senato dovesse approvare la modifica costituzionale con una maggioranza dei due terzi, come ahinoi probabile, nonostante i diversi appelli a non farlo (Prc, rivista Micromega ecc.), non sar nemmeno possibile far esprime sullargomento gli elettori e le elettrici. [] Ma la cosa non finisce qui, poich lobbligo del pareggio di bilancio figlio di un accordo a livello europeo. Anzi, si tratta di un vero e proprio trattato, firmato il 2 marzo scorso da 25 dei 27 Stati membri dellUnione Europea, ed conosciuto come Fiscal compact o patto fiscale. [] Eppure, quel trattato unaltra tegolata sulla nostra testa, perch non si limita a stabilire il principio del pareggio di bilancio, ma introduce anche altri vincoli, che chiariscono ulteriormente cosa vuol dire avere il futuro commissariato. Cio, a partire da un inasprimento dei vincoli di Maastricht, definisce al suo articolo 4 il seguente meccanismo: il debito pubblico va ridot-

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to fino al 60% in rapporto al Prodotto interno lordo (Pil), con un ritmo di un ventesimo allanno. Tradotto in italiano, visto che da noi il rapporto debito/Pil del 120%, questo significa prepararsi a delle manovre annue dellentit di 40-50 miliardi di euro. [] E cos, in Italia e non solo- rischiamo molto concretamente di fare la fine della Grecia, dove qualsiasi cosa decidessimo di fare o scegliere nelle urne o fuori dalle urne, nella realt le decisioni saranno gi state prese da altri e da altre parti. Insomma, commissariati per decenni e con lo smantellamento del welfare scritto nella Costituzione. Cio, una cura antidemocratica, nel senso pi autentico della parola, e con tutte le carte in regola per non portare alla guarigione del paziente. [] Ecco perch, sebbene la Grande Coalizione funga da potente anestetico, va fatto di tutto, anche in questi giorni, per esercitare la massima pressione sui Senatori, perch non approvino con una maggioranza dei due terzi la modifica costituzionale, e per far circolare il pi possibile linformazione su quello che sta succedendo.

Paul Krugman: lEuropa si sta suicidando


Sintesi da www.wallstreetitalia.com del 16/04/2012- testo integrale su: www.nytimes.com New York - L'Europa sta letteralmente commet- dovrebbe fare. tendo un suicidio economico. Parola del premio L'esempio pi indicativo degli sbagli commessi dalNobel per l'economia Paul Krugman, che espri- l'Europa, e in particolar modo da Francoforte, la me chiaramente la propria opinione in un artico- Spagna. "La Spagna versa in una condizione di lo pubblicato sul New York Times. depressione piena, con un tasso di disoccupazione Questi i punti cruciali che Krugman mette in evi- complessivo del 23,6%, pari a quello che l'America denza: le economie dei paesi periferici, soprat- speriment durante gli anni della Grande Deprestutto la Spagna, sono a pezzi, ma nonostante sione, e con un tasso di disoccupazione giovanile questo si continua a chiedere loro di fare ulteriori superiore al 50%. [] sacrifici, dunque di peggiorare la loro situazione Il punto, continua, che la storia della Spagna non con le misure di austerity in corso, cos come ha nulla a che vedere "con le favole sulla moralit comandato dalla Germania e dalla Bce. che sono cos popolari tra i funzionari europei, soNon solo, afferma l'economista: l'economia sta prattutto in Germania. La Spagna infatti non era un peggiorando, e l'Europa in questo contesto non paese che sperperava il proprio denaro pubblico. sta andando neanche nella direzione di migliora- Alla vigilia della crisi, l'economia era caratterizzata re i propri conti pubblici. I tassi sono ancora in infatti da un basso livello del debito e da un surplus rialzo e, come la Grecia ha mostrato, le misure di bilancio. [] di austerity non migliorano le dinamiche dei de- "Nonostante ci, la medicina che arriva da Berlino biti. [] e Francoforte, pensate un po', quella di una "Fino a qualche mese fa, avevo ancora qualche austerity fiscale ancora pi rigida". Parlando senza speranza sull'Europa. Vi ricorderete come lo mezzi termini, questa situazione semplicemente scorso autunno l'Europa appariva sull'orlo di un da pazzi. crollo finanziario - scrive Krugman - ma la Bce, [] Se davvero si vuole salvare l'Europa e l'euro, la controparte europea della Fed, intervenuta lora che i leader accettino che "il continente necesper salvare il Continente". Il riferimento alla sita di politiche monetarie ulteriormente espansive, maxi iniezione di liquidit operata dall'istituto, ed esprimano la loro volont con un annuncio su sotto forma di cospicui prestiti alle banche. una Bce disposta ad accettare in qualche modo un

L'"interrogativo, in quel momento, se questa azione coraggiosa ed efficacia avrebbe siglato l'inizio di un ripensamento pi ampio, se i leader europei avrebbero utilizzato lo spazio concesso dalla Bce per riconsiderare le loro politiche [] Ma non l'hanno fatto". Krugman alza le mani e ritiene che a questo punto sar difficile che l'Europa capisca davvero quello che dovrebbe e non

tasso di inflazione pi elevato; l'Europa ha bisogno anche di politiche fiscali pi espansive". Certo sar dura, ma ci sar qualche speranza di ripresa. Invece, "piuttosto che ammettere di aver sbagliato, i leader europei sembrano determinati a portare la loro economia - e la loro societ- sull'orlo del baratro. E il mondo intero pagher il prezzo".

Manlio Dinucci: La riforma dellArticolo 11


il Manifesto del 10/04/2012 - testo integrale su www.sbilanciamoci.info
Una riforma strutturale profonda: cos il ministro Di Paola definisce la revisione dello strumento militare, presentata dal governo Monti su sua proposta. Che sia profonda non c dubbio. Da oltre ventanni talpe bipartisan stanno scavando sotto lArt. 11 della Costituzione, che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libert degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. I lavori in galleria iniziano nel 1991, dopo che la Repubblica italiana ha combattuto la sua prima guerra, quella lanciata dagli Usa in Iraq. Sotto dettatura del Pentagono, il governo Andreotti redige il nuovo mo-

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dello di difesa che stabilisce, quale compito delle forze armate, non solo la difesa della patria (art. 52), ma la tutela degli interessi nazionali ovunque sia necessario. Nel 1993 mentre lItalia partecipa alloperazione militare lanciata dagli Usa in Somalia, e al governo Amato subentra quello Ciampi si dichiara che occorre essere pronti a proiettarsi a lungo raggio al fine di garantire il benessere nazionale mantenendo la disponibilit delle fonti e vie di rifornimento dei prodotti energetici e strategici. Nel 1995, durante il governo Dini, si afferma che la funzione delle forze armate trascende lo stretto ambito militare per assurgere a misura dello status del paese nel contesto internazionale. Nel 1996, durante il governo Prodi, si sostiene che quello militare deve essere uno strumento della politica estera. Nel 1999 dopo che il governo DAlema ha fatto partecipare lItalia, sotto comando Usa, alla guerra contro la Jugoslavia si enuncia la necessit di trasformare lo strumento militare dalla sua configurazione statica ad una pi dinamica di proiezione esterna, compito per cui adatto il modello interamente volontario. ossia lesercito di professionisti della guerra. Che si rivela prezioso per gli interventi militari in Afghanistan e Iraq, sotto il governo Berlusconi. Qui si innesta il concetto strategico pentagoniano enunciato nel 2005 da Di Paola, in veste di capo di stato maggiore. Di fronte alla minaccia globale del terrorismo, occorre sviluppare capacit di intervento efficace e tempestivo anche a grande distanza dalla madrepatria. Le forze armate italiane devono operare nelle zone di interesse strategico che comprendono i Balcani, lEuropa orientale, il Caucaso, lAfrica settentrionale, il Corno dAfrica, il vicino e medio Oriente e il Golfo persico. La guerra contro la Libia, di cui Di Paola nel 2011 uno degli artefici quale presidente del comitato militare Nato, conferma la necessit che lItalia costruisca uno strumento proiettabile, [] attraverso una organica pianificazione. Quella che Di Paola vuole ora istituzionalizzare con il decreto legge, per creare forze armate pi piccole ma pi efficienti, con mezzi tecnologicamente pi avanzati (tra cui lF-35) e pi risorse per loperativit. Ci dovuto non alla necessit di contenere i costi a causa della crisi finanziaria, ma, come per lArt. 18, alla necessit delle oligarchie economiche e finanziarie, artefici della crisi, di rafforzare i loro strumenti di dominio. Con laggravante che si vuole smantellare, insieme a uno dei cardini dello Statuto dei lavoratori, uno dei principi fondamentali della Costituzione.

Gianni Ferrara: Regressione Costituzionale


Il Manifesto del 18/04/2012 testo integrale su www.ilmanifesto.it
Con l'approvazione del Senato in seconda deliberazione si concluso ieri il procedimento di revisione dell'art. 81 della Cost. Male. Un giudizio non tanto distante da quello che si arguiva dalle parole di chi dichiarava, dai banchi della sinistra, un voto pi disciplinato che convinto. Con l'approvazione di tale legge costituzionale, la politica economica sottratta al Parlamento italiano, al Governo italiano, al corpo elettorale italiano. Con tale approvazione la nostra Costituzione non pi nostra. stata trasformata in strumento giuridico funzionale ad un feticcio, quello neoliberista, che la tecnocrazia finanziaria europea interpreter volta a volta dettando le misure che dispiegheranno la mistica del feticcio. Con tale approvazione un altro demerito si accompagner a quelli sciaguratamente ottenuti dal nostro paese in tema di regimi politici. Il demerito di aver inventato un nuovo tipo di Costituzione. A quelle scritte, consuetudinarie, flessibili, rigide, programmatiche, pluraliste, liberali, democratiche, lavoriste, si aggiunger la Costituzione abdicataria, una costituzione -decostituzione. Un ossimoro istituzionale che preconizza una recessione seriale che, partendo dalla neutralizzazione della politica, porter alla compressione dei diritti e poi alla dissoluzione del diritto, sostituito dalla mera forza del dominio economico. Emerge, improrogabile, la necessit di un intervento. Votando questa autentica regressione costituzionale, i gruppi parlamentari della strana maggioranza delle due camere hanno tenuto in irresponsabile dispregio i giudizi di economisti di molti paesi del mondo, tra i quali 5 premi Nobel, di giuristi di varie discipline. Su un tema cos intrinseco alla sovranit popolare, e su cui, e non per caso, stato stesa una coltre fittissima di silenzio, hanno escluso che potesse pronunziarsi il corpo elettorale. I fondati dubbi sulla legittimit costituzionale della legge elettorale da cui deriva la loro presenza in parlamento non ne hanno frenato la cupidigia di sottomettersi al diktat della Cancelliera tedesca. Hanno respinto anche la richiesta di approvarla pure questa legge, ma non con la maggioranza dei due terzi, quella che impedisce l'indizione di un referendum su tale gravissima spoliazione della sovranit nazionale. Ci resta ora un solo strumento per chiedere a questo o al prossimo parlamento di invertire la rotta. Un solo modo per impegnarsi nella difesa di una conquista di civilt arrisa con il riconoscimento, nel secolo scorso, dei diritti sociali. Sono quelli messi per primi in grave ed imminente pericolo dal feticcio liberista. Lo strumento che ci resta quello di una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, ai sensi dell'articolo 71 della Costituzione, con cui integrare l'art. 81 in modo che le entrate dello stato, delle regioni e dei comuni siano riservate per il cinquanta per cento ad assicurare direttamente o indirettamente il godimento dei diritti sociali. []

n. 12 del 18/04/2012

Sgherri: Pareggio di bilancio in Costituzione.


Scelta gravissima che va nella direzione di una Repubblica non pi fondata sul lavoro ma sulle necessit di banche e finanza!
Il s del Senato a larghissima maggioranza - ieri, allintroduzione del pareggio di bilancio in Costituzione rappresenta una scelta devastante perch rovescia il dettato costituzionale, cio prima le necessit della finanza e delle banche e poi i diritti! Una scelta che rischia di rendere cronica la recessione italiana e di colpire in maniera devastante i pi deboli. Una scelta di classe che d una picconata allo stato sociale sullaltare delle necessit monetarie! Un furto di democrazia attuato da una maggioranza parlamentare che si assume la responsabilit grave di togliere la possibilit dei cittadini di pronunciarsi su una questione di fondo per il loro futuro

Le rose di Monti, le spine di Passera


Mario Pianta su il Manifesto del 30/03/2012 testo integrale su www.sbilanciamoci.info
La spirale della crisi del debito non si fermata, le politiche di austerit aggravano la recessione, le rigidit ideologiche del governo aggravano la crisi sociale Dopo le rose di Monti, le spine di Passera. Il ministro dello sviluppo economico nellaudizione alla Camera ha parlato di recessione lunga, di stretta del credito, di manovre in arrivo nella forma di un pacchettone che tocchi la vita delle famiglie ogni 2-3 mesi. Nello stesso giorno lOcse calcola che nel primo trimestre il Prodotto interno lordo italiano caduto dell1,6% rispetto allanno precedente. Ce n abbastanza per far cadere la Borsa di Milano del 3,3%, e per riportare lo spread tra i tassi dinteresse dei titoli italiani e quelli tedeschi a 3 punti percentuali e mezzo. La recessione italiana una non notizia. [] Lintera Europa (Germania esclusa) in recessione, ma lItalia cade pi in fretta degli altri. La novit piuttosto misurare la crisi con il moltiplicarsi dei suicidi di lavoratori disoccupati e artigiani senza lavoro. Erano state le rassicurazioni di Mario Monti sulla tenuta dellItalia a far dimenticare il declino economico del paese e i conti pubblici che continuano a non tornare. Secondo i dati Confindustria oggi la produzione industriale resta del 22% inferiore al livello dellaprile 2008, prima dellarrivo della crisi: in quattro anni abbiamo perso oltre un quinto della produzione e si pu solo sperare di rallentare la perdita, non di recuperare la china. Questo potrebbe significare questanno 800 mila posti di lavoro perduti, mentre le richieste di cassa integrazione continuano a crescere. La riforma Fornero, da questo punto di vista, appare come lo strumento per consentire alle imprese di liberarsi senza difficolt di un quinto della propria capacit produttiva e forza lavoro. [] Lidea del governo che produzione e occupazione potrebbero riprendersi non appena le banche torneranno a offrire credito e si realizzino le riforme strutturali con pi concorrenza e meno costi e tutele del lavoro. A fine 2011 la Banca centrale europea ha offerto alle banche europee 489 miliardi di euro a tassi dell1%. Ora il ministro (e banchiere) Passera ci dice che quasi nulla di quella liquidit pari a quasi un terzo del Pil italiano si trasformata in credito per imprese e famiglie. Non dice che ha consentito alle banche di tappare i buchi dei propri bilanci comprando titoli pubblici che nei paesi in difficolt rendono oltre il 6%. [] Nulla di risolto anche sul fronte della spesa pubblica. Per lo stato la recessione significa circa 15 miliardi di minori entrate fiscali, molto pi dei proventi aggiuntivi che potranno venire dalla riduzione dellevasione fiscale. [] La spirale della crisi del debito non si fermata, le politiche di austerit aggravano la recessione, le rigidit ideologiche del governo aggravano la crisi sociale. E anche la popolarit del governo Monti e il consenso ad un liberismo estremo e tardivo potrebbe precipitare di fronte alla recessione pi grave dal dopoguerra.

Il ministro Clini annuncia decreto per bruciare rifiuti speciali nei cementifici. Sgherri: Scelta scellerata. Il Governo Monti non finisce mai di stupire in negativo
Il Governo Monti non smette di stupire in negativo: mentre manda il paese in recessione aggravando gli effetti della crisi, colpisce le conquiste sociali e del lavoro faticosamente raggiunte in decenni di lotte, aumenta let pensionabile e si guarda bene da introdurre un minimo dequit come una tassa patrimoniale, adesso giunge notizia che il ministro dellambiente Clini ha intenzione di emanare un decreto che a quanto appreso permetter di bruciare nei cementifici combustibili solidi secondari come plastica e copertoni. Se gli inceneritori veri e propri sono fonte di forte inquinamento e impatto ambientale tanto pi bruciare rifiuti speciali come questi nei cementifici, che non posseggono le tecnologie mitiganti dei suddetti impatti possedute dagli inceneritori. Senza dimenticare che questo comporter un colpo molto rilevante alle buone pratiche come quella delle politiche di raccolta differenziata! questa la crescita che ci propone lesecutivo Monti? Una scelta da contrastare energicamente, un appello in questa direzione gi partito e mi sento di sottoscriverlo in pieno!

n. 12 del 18/04/2012

Acqua pubblica: no a profitti e privatizzazioni


Sgherri: Aumento del deposito cauzionale nelle bollette di Publiacqua. necessaria chiarezza sui rimborsi e su notizie di bollette che continuano invece a richiedere lintero aumento
Aumento del deposito cauzionale nelle bollette idriche applicato da Publiacqua SpA. Lanno scorso lassemblea dellAto 3 Medio Valdarno aveva deliberato una sostanziale riduzione dellaumento del deposito medesimo e successivamente ben tre sentenze una del tribunale di Prato di alcuni mesi orsono e due dei Giudici di Pace di Prato e Pistoia - hanno di fatto accolto tale tesi dichiarando, come fa presente in una nota Federconsumatori, nella sostanza illegittimo per come richiesto nei mesi precedenti da Publiacqua. Nonostante tutto ci abbiamo notizie secondo cui alcuni utenti continuerebbero a ricevere bollette che riportano la richiesta del pagamento dell intero aumento del deposito cauzionale in questione; necessario quindi fare chiarezza sulla vicenda riguardante questo esoso balzello in merito a quanto suddetto (e quindi se corrispondano a realt le notizie sopra ricordate) e alle modalit e pubblicizzazione dei rimborsi per chi aveva corrisposto quanto non dovuto. Anche la Regione per quanto di competenza si attivi in questa direzione. Cos Monica Sgherri in Consiglio Regionale spiega la ratio e le richieste dellinterrogazione presentata oggi alla Giunta Regionale.

Ato3: Aumento del deposito cauzionale, terzo trionfo di Confconsumatori


16 /04/2012 (sintesi) testo integrale su www.prontoconsumatore.it
Dalle cause civili contro lillegittimo aumento del deposito cauzionale sulle bollette, Publiacqua esce ancora con le ossa rotte. Lo scontro fra il colosso della gestione dellacqua e la battagliera associazione dei consumatori, ha un solo verdetto che potrebbe essere riassunto con un punteggio calcistico: tre a zero a favore di Confconsumatori. Dopo la sentenza del Tribunale di Prato di luglio dello scorso anno, nei giorni scorsi Publiacqua ha conseguito altre due sonore sconfitte per mano dei Giudici di Pace di Prato e Pistoia. Tutto frutto del lavoro delle federazioni provinciali Confconsumatori delle due citt toscane che, allinizio del 2011, iniziarono la battaglia contro laumento del deposito cauzionale imposto da Publiacqua nelle bollette di centinaia di migliaia di utenti dellATO 3. Siamo particolarmente contenti in quanto continua Stefano Ragionieri, presidente della federazione di Pistoia e stato il trionfo dello stato di diritto e della Giustizia che non tengono conto della forza economica e politica delle parti, bens soltanto dellequit.

No alla privatizzazione di Acea.

Tutti alla manifestazione del 5 maggio a Roma


Il Manifesto 15/04/2012 sintesi testo integrale su www.ilmanifesto.it
Un larghissimo fronte di opposizione cittadina pronto a scendere in campo (il 5 maggio prossimo a Roma) contro la decisione del sindaco Gianni Alemanno di privatizzare l'acqua della Capitale e i servizi pubblici locali La vendita del 21% di Acea operazione che porterebbe il comune a detenere il 30% delle quote dell'azienda dell'acqua e dell'energia. E se questa mobilitazione parte dalla forte vittoria referendaria alle spalle, c' tanto da lavorare per organizzare e far crescere la manifestazione del 5 maggio.

Sgherri: Privatizzazione di Acea, pesanti conseguenze anche in Toscana


La vendita delle azioni mette fine alla storiella che di volta in volta ci veniva raccontata, ossia che le societ toscane di gestione dellacqua sono pubbliche all80%, perch i Comuni toscani detengono la maggioranza relativa (come nel caso di Publiacqua dove i Comuni detengono il 60%) alla quale si aggiunge la quota societaria detenuta da Acea, nel quale socio di maggioranza il Comune di Roma. Questo non sar pi vero, perch il Comune di Roma decide di diventare socio di minoranza in Acea (Monica Sgherri, 4 aprile 2012 testo integrale su LiberaMente n10)

n. 12 del 18/04/2012

Mostra dellArtigianato di Firenze dal 21 29 aprile: anche questanno stand dei prodotti realizzati dai detenuti
Stand dei prodotti dei detenuti di alcuni istituti penitenziari toscani alla mostra mercato internazionale dellartigianato di Firenze (Fortezza da Basso dal 21 al 29 aprile, stand D 17 piano terra padiglione Spadolini) Anche questanno, come ormai da sei edizioni, il nostro Gruppo Consiliare, in collaborazione dal 2011 con lAssessorato alle Politiche Sociali della Regione Toscana, partecipa alla Mostra con uno stand di questo tipo, da tre anni gestito dalla associazione Onlus Diritti e Societ Toscana. La pubblicizzazione e vendita dei prodotti delle carceri toscane fa parte di un progetto molto pi ampio che ha tenuto insieme aspetti legati al reinserimento sociale e lavorativo. Sono state diverse le amministrazioni penitenziarie che nellarco di questi sei anni hanno partecipato e al progetto: dallIstituto Minorile di Firenze, alla Casa Circondariale di Livorno, Casa di reclusione di Volterra, Pisa, allOPG di Montelupo F.no, La Gorgona, ecc. Da tre anni lo stand ha interessato in particolar modo le realt penitenziarie di Volterra con la produzione dei loro manufatti in patchwork, lIstituto penale minorile di Firenze con i prodotti in cartonage e di pelletteria, e le Sughere di Livorno attraverso il progetto ARCI Gattabuia con la produzione di magliette, shopper e altri articoli che saranno presenti anche allo stand delledizione 2012. In occasione della conferenza stampa di presentazione sabato 21 aprile ore 12 presso lo stand saranno offerti ai partecipanti i gelati prodotti dai ragazzi del Minorile di Firenze.

La situazione negli istituti penitenziari al limite della disumanit.


Convegno sul tema il prossimo venerd 27 aprile
Venerd 27 aprile 15:30, presso Sala delle Collezioni, Palazzo Bastogi - Via Cavour, 18, il nostro Gruppo Consiliare organizza il convegno Lavoro, salute e Condizione carceraria negli istituti penitenziari toscani per analizzare la situazione e le azioni da intraprendere. Ci confronteremo, fra gli altri, con i Garanti dei detenuti regionale e provinciali, alcuni direttori penitenziari, e rappresentanti di associazioni che si occupano del tema. Per la situazione agghiacciante di sovraffollamento e di degrado, degli istituti penitenziari anche nella nostra Regione il numero dei suicidi assolutamente drammatico: secondo lultimo dossier di Antigone, infatti solo nel 2011 si sono registrate 65 morti in carcere, di queste 5 in Toscana. Nel 2012 sono due i suicidi avvenuti a Firenze. In genere, pi il regime e le condizioni di degrado sono gravi e pi aumentano i suicidi e i casi di autolesionismo. Attualmente, secondo i dati del Provveditore regionale per lamministrazione penitenziaria, nei 18 istituti di pena toscani ci sono 4.592 detenuti a fronte di una capacit regolamentare di 3.186 unit, con un tasso di sovraffollamento del 44%. Il personale fortemente insufficiente con 800 agenti di polizia penitenziaria in meno rispetto a quanto necessiterebbe. Alla condizione di sovraffollamento si affianca a causa dei tagli del precedente governo e non ripristinati dallattuale la cancellazione di fatto dellattivit lavorativa in carcere o la sua trasformazione in qualche caso in vere e proprie forme di sfruttamento del lavoro dei detenuti. Tutto ci contribuisce a non renderla pi una possibilit di costruire loro professionalit per un futuro fuori dal carcere e ad ottenere quel minimo di reddito per una vita pi dignitosa durante la detenzione. La detenzione diventata, oramai, quindi una ulteriore forma di discriminazione sociale nei confronti delle persone pi deboli e povere, mentre le cronache giudiziarie degli ultimi tempi ci raccontano di come spesso i ricchi la fanno sostanzialmente franca. Tanto che, di fronte a questa situazione, il dettato costituzionale che recita che la pena non pu consistere in trattamenti contrari al senso di umanit e deve tendere a una rieducazione rischia di essere privo di qualsiasi significato. Sovraffollamento, condizioni disumane, mancanza di lavoro, situazione sanitaria precaria, questi i temi che saranno affrontati nel convegno del prossimo 27 aprile; necessario ed urgente!

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cambiare le carte in tavola a gioco iniziato. Rossi, infine, afferma che latteggiamento della Regione sulla vicenda stato improntato alla chiarezza. Personalmente, invece, credo che proprio dalla Regione emerga un percorso tuttaltro che chiaro e coerente. Nel decreto di incarico dellavvocatura regionale per il ricorso al Consiglio di Stato contro lordinanza di sospensiva del TAR Toscana si afferma che le ordinanze arrecano un danno alla funzionalit di un impianto rilevante per la gestione dei rifiuti. Deduco, quindi che un impianto che ha la potenzialit di trattare lo 0,38% dei rifiuti speciali della provincia di Pisa sia considerato strategico per la Regione e che per tale motivo la Regione stessa impegni risorse pubbliche ricorrendo al Consiglio di Stato! Risulta evidente quindi la necessit di chiarezza da parte della Regione. Il Presidente Rossi dovrebbe chiarire appunto se il modello prt--porter di gestione dei rifiuti che si vuole introdurre con il pirogassificatore della societ NSE a Castelfranco consono agli indirizzi della Regione. Perch se cos fosse, la disseminazione sul territorio di piccoli inceneritori dovrebbe essere discussa nei Consigli degli Enti locali e tra i cittadini in ragione delle leggi sulla partecipazione e sulle valutazioni ambientali che la Regione stessa ha promulgato. Se invece cos non allora il Presidente Rossi dovrebbe chiarire se tutta lattenzione da lui dimostrata nella vicenda e il ricorso al Consiglio di Stato scaturiscono o meno da un legittimo interesse diretto o indiretto, anche di natura finanziaria, della Regione nellintero progetto NSE-Waste Recycling. *Consigliere provinciale

Andrea Corti*: Pirogassificatore, Rossi e la chiarezza della Regione


Ho letto con interesse la veemente reazione del Presidente della Regione Enrico Rossi allannuncio del presidente della Provincia Andrea Pieroni che, chiedendo lannullamento delle relative determine del dirigente al settore ambiente della provincia, afferma la contrariet a ricorrere al Consiglio di Stato contro la sospensiva del TAR sul pirogassificatore di Castelfranco. La vicenda nota e molte pagine sono state scritte in merito. Tuttavia a fronte delle affermazioni di Rossi corre lobbligo di fare ulteriore chiarezza, soprattutto in merito alla posizione della Regione. E a tale proposito giova ricordare che larga parte dellintera vicenda stata contrassegnata dal ricorso a normative che proprio la Regione ha promulgato. Proviamo quindi ad analizzare questultimo intervento del Presidente Rossi incrociando i vari passaggi con le competenze e le norme prodotte dalla Regione. Rossi afferma nella sua replica che non sussistono ragioni di carattere n ambientale, n relative alla tutela della salute contro linsediamento del pirogassificatore. Si dimentica per che tali impatti sono stati analizzati in un processo partecipativo, istruito sulla scorta della legge regionale sulla partecipazione, che ha espresso forti perplessit in merito. Tali perplessit, inoltre, sono esplicitate negli atti della Provincia che prevedono un protocollo di monitoraggio delle emissioni assai diverso da quelli usuali e nellaffermazione stessa del carattere sperimentale dellimpianto proprio dal punto di vista delle emissioni. Rossi invoca il diritto degli imprenditori a realizzare i propri progetti, ma dimentica forse che gli imprenditori e gli Enti preposti alle autorizzazioni hanno il dovere di non

Sgherri: Lavoratore di Autolinee Toscane licenziato alcune settimane fa, vicenda grave. Larticolo 18 gi cancellato? Partecipazione al presidio del 21 aprile a Firenze per chiedere il reintegro del lavoratore. Presenter interrogazione sulla questione
16/04 - Si tratta di una vicenda gravissima, sulla quale avevo espresso forte preoccupazione gi allindomani dei fatti, e rispetto alla quale presenter uninterrogazione alla Giunta Regionale e annuncio la condivisione e la partecipazione del Gruppo Consiliare di cui sono capogruppo al presidio che si terr a quanto appreso - a Firenze presso il capolinea della tramvia il prossimo 21 aprile, organizzato da alcune sigle sindacali e dal Comitato contro la privatizzazione di Ataf, presidio per chiedere, laltro, la riassunzione del lavoratore in questione e in difesa dellarticolo 18. Cos Monica Sgherri in Consiglio Regionale torna sulla vicenda del lavoratore di Autolinee Toscane licenziato per motivazione economica cio il taglio di una linea. Come ha avuto gi modo di esprimere nellimmediatezza del fatto la vicenda ha il sapore di un anticipazione degli scenari che si aprirebbero se venisse approvata la contro riforma governativa dellarticolo 18. necessario che anche le istituzioni tutte intervengano per quanto di loro competenza per contribuire al reintegro del lavoratore. A quanto appreso, se trovassero conferma i contorni della vicenda per come sono emersi, il dubbio che la motivazione del licenziamento per motivi economici sia pretestuosa si tratta di un sindacalista Cobas certo sorge. Se si pensa che lazienda in questione con la sua propriet Ratp fra quelle che hanno presentato la domanda per aggiudicarsi lAtaf privatizzata - e magari partecipare al futuro bando per il trasporto regionale - allora le preoccupazioni certo aumentano. Certo la vicenda specifica fa apparire come irrinunciabile la necessit di precise clausole nel futuro bando per la gara unica regionale capaci di imporre il rispetto dei diritti del lavoro, dei lavoratori, e sindacali da parte delle aziende che vi vogliano partecipare.

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Isaliana Lazzerini*: Anche i ritardi nelle decisioni hanno dei costi che ricadono sui cittadini e sui lavoratori a danno dellambiente
*Consigliere Federazione della Sinistra Provincia di Lucca, 15/04/2012
La commissione ambiente della Provincia di Lucca in data 25 gennaio si recata a Pioppogatto per prendere coscienza della situazione in cui versa l'impianto che riceve i rifiuti indifferenziati dai sei comuni della Versilia che si aggirano intorno a 5.000 tonn. al mese. Fino alla met dell'anno passato venivano trattate anche 20.000 tonn. provenienti da Sistema Ambiente e Ascit due societ che lavorano in larga misura per i comuni di Lucca, Altopascio e Capannori. Oggi le 20.000 tonn. vengono conferite in discarica di Peccioli e Rosignano, lasciando in parte inutilizzato Pioppogatto. [] Per il 2012 si sta ventilando l'idea di conferire a Pioppogatto 135.000 tonn. di indifferenziato con la pretesa di ricavare una tariffa di 160 euro a tonn. alla barba dei portafogli dei cittadini, trascurando la possibilit che le aziende Ersu e Sea possano integrarsi non solo nella raccolta ma anche nella gestione dell'impianto di Pioppogatto, incrementando cos la dotazione organica delle due societ. [] Cos che dopo l'indisponibilit certificata della chiusura di Falascaia occorre in modo celere e senza indugi impegnarsi perch l'impianto di Pioppogatto diventi un sito di progettazione e ottimizzazione dei sistemi di RD e dei sistemi dedicati a trattamento e valorizzazione degli scarti organici (compostaggio, digestione anaerobica, trattamento meccanico biologico) in vista di una sempre pi determinata scelta sulla RD per il raggiungimento dei rifiuti ZERO al 2020. [] Altro punto dolente che chiama in causa la Provincia ormai da troppi anni la individuazione del sito di compostaggio che, come prevede il piano interprovinciale dei rifiuti del 2010, deve essere realizzato nella piana di Lucca e pi precisamente sul territorio di Capannori . [] La storia del sito di compostaggio deve avere un finale: o la Provincia accetta una delibera di giunta di Capannori dove si afferma la volont di realizzare il sito di compostaggio sul proprio territorio [] o il Comune di Capannori dovr portare alla votazione del suo consiglio l'individuazione del sito che risulta essere pi confacente al proprio territorio. L'accordo tra i due Enti non dovrebbe essere difficile, si parla di un Presidente della Provincia, Baccelli e di un Sindaco di una citt, Del Ghingaro che ha fatto della R.D. il suo cavallo di battaglia, ricevendo riconoscimenti lusinghieri da tutta Italia e dall'Estero, valorizzando nel contempo tutta la Provincia di Lucca. []

FdS Livorno: Giudizio negativo sul disegno di legge Fornero


LI: 12/04/2012 - Preoccupazione per le novit che il disegno di legge Fornero introduce nellordinamento giuridico, giudizio negativo sullimpianto complessivo che elude la soluzione delle contraddizioni del mercato del lavoro, questa la valutazione scaturita dal Seminario organizzato dalla Federazione della Sinistra nei giorni scorsi. inaccettabile la supponenza con cui Monti si rivolge alle componenti sociali che siano la Confindustria o i Sindacati dei lavoratori; inaccettabile e pericolosa, perch il rispetto del ruolo svolto dai corpi sociali garanzia del funzionamento democratico di una societ. Ancora pi pericoloso il clima di artificioso consenso che accompagna l'azione del Governo Monti .Sono state rilevate da un numero ampio di cultori del diritto del lavoro e costituzionale gli strappi all' ordinamento che la riforma Fornero vuole introdurre. Principi fondamentali della nostra Costituzione impediscono che situazioni identiche vengano trattate in modo diverso; e non c' dubbio che un licenziamento privo dei requisiti di legge debba essere trattato allo stesso modo, sia che si tratti di licenziamenti per motivi disciplinari che per motivi economici, nella legge oltretutto si introduce una capziosa distinzione,a proposito tra provvedimento illegittimo e motivazione insussistente che legittima Monti a dire che l'ipotesi del reintegro poco pi di un scherzo, Ed sempre la Costituzione ad impedire,in un giudizio presso la Magistratura,che l'ambito di tutela di ciascuno di noi dipenda dalla volont della nostra controparte,come invece si legge nellart.14 al co.2 il sindacato di merito sulle valutazioni tecniche ,organizzative e produttive che competono al datore di lavoro costituisce motivo di impugnazione per violazione di norme di diritto. Come possa un giudice, in queste condizioni, dimostrare che la motivazione non sussiste, difficile capirlo. Non pi il lavoro n leguaglianza del diritto la base della nostra convivenza ma gli interessi economici dell'azienda. Ma il lavoro,la sua dignit,il suo diritto costituiscono l'architrave dei diritti di tutti i cittadini italiani. La teoria che tutto quello che riguarda i diritti dei lavoratori materia delle parti sociali, ha favorito il distacco tra partiti e societ Se si parla di diritti di cittadinanza la politica ha il dovere di avere la propria posizione; il mercato del lavoro ha bisogno di una riforma per disboscare la giungla dei contratti, non scalfita dalla Fornero, impedire gli abusi e avviare processi di stabilizzazione,fornire con la formazione manodopera qualificata per la qualit dello sviluppo che si prefigura.

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Sgherri e Vangieri: No alla compartecipazione alla spesa sanitaria: La strada maestra per tutelare e garantire il diritto alla salute la fiscalit generale e non ulteriori esosi balzelli per i cittadini
Siamo assolutamente contrari alla proposta fatta da Federsanit ANCI di inserire nel nuovo Patto per la Salute nazionale una misura di compartecipazione alla spesa sanitaria dei cittadini attraverso i ticket. In questo modo non solo si continua sulla strada vessatoria di Monti, ma soprattutto l'unico risultato sar quello di farci imboccare l'irreversibile declino verso un sistema di tipo americano con lapertura alla sanit integrativa e la destrutturazione del servizio sanitario pubblico universale cos come lo conosciamo e come prevede la nostra carta costituzionale. Federsanit ANCI adduce la nota questione della mancanza di risorse. Non neghiamo che il problema delle risorse sia reale ma crediamo profondamente iniquo e ingiusto che a pagare siano ancora una volta i cittadini e le famiglie, i pensionati e i lavoratori. Noi chiediamo misure che prendano i soldi dove ci sono: quali una patrimoniale sui redditi alti, il ripristino dellaliquota pi alta soppressa dal governo Berlusconi, la riduzione della spesa militare. Come sappiamo la Regione Toscana ha anticipato, nella sua finanziaria 2012, una misura analoga. Misura che noi abbiamo contestato e su cui, insieme a tantissime associazioni e cittadini abbiamo promosso una petizione e una raccolta di firme affinch il Presidente e la Giunta Regionale rivedano questa decisione. Quanto sta succedendo a livello nazionale ci deve spronare a portare avanti ancora con pi decisione fermezza questa nostra battaglia chiedendo a tutti di sostenere la petizione popolare.

Petizione popolare NO ISEE


per lesclusione dalla compartecipazione ISEE di prestazioni e servizi sanitari e sociosanitari
www.noisee.it - noiseetoscana@gmail.com
Utilizzo di farmaci cannabinoidi per fine terapeutico, testo di legge ieri in Commissione Sanit. Sgherri e Vangieri: finalmente! Un testo condiviso che accoglie punti per noi qualificanti, frutto di percorso partecipato con associazioni e pazienti
Utilizzo di farmaci cannabinoidi per fine terapeutico: Finalmente! Ad un anno circa dalla presentazione delle proposte di legge su questo tema una del Pd e laltra la nostra- giunto ieri in IV commissione consiliare un testo unificato e condiviso iniziando cos il suo iter di discussione, testo che dovrebbe essere licenziato dal Consiglio entro il prossimo mese di maggio. Il nostro testo, a differenza di quello presentato dai consiglieri PD che limitava lutilizzo di questi farmaci solo per le cure palliative e il fine vita, ne prevedeva luso anche per tutta una serie di patologie invalidanti rispetto alle quali vi una consolidata letteratura scientifica a comprovarne i benefici per quanto riguarda una diversa e migliore qualit di vita dei pazienti, senza subire inoltre gli effetti collaterali dei farmaci tradizionali. Questa era una precisa richiesta di associazioni e pazienti stessi con i quali abbiamo svolto un percorso partecipato nellelaborazione della nostra proposta di legge. Un confronto che aveva permesso di far emergere quanto fosse importante laccoglimento di tale richiesta, in quanto una migliore qualit di vita un beneficio in s ma permette anche di combattere pi efficacemente malattie invalidanti. Il testo di legge ora condiviso pur nei limiti e nel rispetto della legislazione nazionale fa propri i suddetti punti per noi qualificanti e pregiudiziali per una buona legge: il lavoro svolto insieme ai consiglieri PD e allufficio legislativo del Consiglio ha permesso di giungere ad una buona proposta di legge, che su queste questioni di civilt potr fare da apripista a livello nazionale.

Atti in Consiglio - i testi su www.prcgruppotoscana.it


Interrogazioni Orali: n. 633 del 12/04/2012: In merito agli sviluppi relativi al progetto Europeo Life Pi nellarea aretina Mozioni:
A cura del Gruppo Consiliare Federazione della Sinistra - Verdi

n. 435 del 12/04/2012: In merito al completamento del procedimento nazionale di certificazione dei bilanci delle Aziende sanitarie

Via Cavour, 4 50129 - Firenze Tel.: 055 2387 445 / 240 / 341 Fax: 055 2387 570

Siamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana e su internet: www.prcgruppotoscana.it www.pdcitoscana.blogspot.com www.rifondazionetoscana.it

Gruppo Consiliare F.d.S. - Verdi

CONVEGNO
Lavoro, salute e condizione carceraria negli istituti penitenziari toscani 27 APRILE 2012 ore 15:30 Sala delle Collezioni Palazzo Bastogi via Cavour, 18 - Firenze COORDINA
DANIELLA VANGIERI Responsabile Dipartimento Welfare PRC Toscana

INTERVENTI
MONICA SGHERRI Presidente Gruppo Regionale Federazione della Sinistra - Verdi SALVATORE ALLOCCA Assessore Regionale Politiche Sociali ALESSANDRO MARGARA Garante dei Detenuti della Toscana FRANCO CORLEONE Garante dei Detenuti di Firenze MARCO SOLIMANO Garante dei Detenuti di Livorno FIORENZO CERRUTO Direttore Istituto Penale Minorile Firenze ALESSIO SCANDURRA Associazione Antigone GIOVANNI RUSSO SPENA Dipartimento Nazionale Giustizia PRC

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