La Stagione Armonica

GIOVANNI PIERLUIGI
DA

PALESTRINA

MISSA BREVIS

Il pi grande rappresentante della scuola polifonica

europea del Cinquecento. Insieme con Orlando di Lasso
e William Byrd tra i pi grandi creatori di musica
religiosa. La data di nascita, con sufficiente
approssimazione, si pu stabilire fra la fine del 1525 e il
principio del '26. Dal nome della citt natale - l'antica
Praeneste - viene l'appellativo col quale egli sar noto ai
contemporanei e ai posteri: Joannes-Petrus-Aloysius
Praenestinus si denomina l'autore dei libri delle messe e
dei mottetti; ma nelle raccolte di madrigali, nei registri
delle basiliche romane, nelle lettere, negli atti notarili,
egli indicato, in forme diverse, meno solenni come
Giannetto (o Gianetto o Zanetto) da P. Pallestrino o del
Pelestino, Giovanni Pietro Luigi da Panestrina, ecc. Solo negli ultimi anni, egli si
firma quasi costantemente Giovanni Pietraloysio. Un documento - scoperto, come
molti altri, da Casimiri - datato il 25-X-1537 ci d notizia della presenza di Giannetto
da P. fra i pueri choriales della basilica di S. Maria Maggiore; probabilmente, l'averlo
fatto accogliere fu merito del cardinale-vescovo di Palestrina, Andrea Della Valle,
che era anche arciprete di S. Maria Maggiore. Era qui maestro di cappella Rubino
Mallapert, cui succedette, nel 1539, Firmin Lebel di Noyon. Da loro il Palestrina
ricevette quegli insegnamenti di canto e di contrappunto che venivano impartiti nelle
scholae delle basiliche romane.
Nel 1544, a 19 anni, il Pierluigi fu assunto quale organista e maestro di canto nella
cattedrale di Palestrina, con contratto a vita. Vi rimase per solo 7 anni, durante i
quali dovette dedicarsi intensamente alla composizione. Era sposato da 4 anni,
aveva un figlio di 2 e forse gli era nato, o stava per nascergli, il secondogenito,
quando Pierluigi venne chiamato a Roma, nel settembre 1551, come maestro della
cappella di S. Pietro in Vaticano. Anche questa occasione la dovette a un altro
vescovo di Palestrina, il cardinale Giovanni Maria Del Monte, eletto pontefice nel
1550. In omaggio al suo alto protettore, che
aveva preso il nome di Giulio III, egli compose
la messa Ecce Sacerdos Magnus; a lui dedic
il Missarum Liber Primus, stampato per i tipi
dei fratelli Dorico di Roma. In una raccolta di
Madrigali a note bianche, pubblicata nello
stesso anno a Venezia da Gardano appare la
prima fra le composizioni profane di Pierluigi, il
madrigale a 4 voci Con dolce, altiero ed
amoroso cenno. Nel gennaio 1555, "per ordine di N. S. il Pontefice, senza esame e
senza il consenso dei cantori" (come nota il diarista della Cappella Sistina) Pierluigi
nominato cantore del coro papale. Tre mesi dopo, Giulio III moriva; gli succedeva
Marcello II, che doveva regnare solo 3 settimane e lasciare il suo nome
indissolubilmente legato alla pi celebre fra le opere italiane di musica sacra, la
Missa Papae Marcelli. Morto Marcello II, Paolo IV apparve deciso a instaurare una
severa disciplina ecclesiastica. Uno dei suoi primi atti fu l'emanazione del Motu
proprio (luglio 1555) in cui - richiamando le costituzioni del "Collegio dei cappellani
cantori" che facevano obbligo ai suoi membri di essere celibi, di buoni costumi e
insigniti almeno degli ordini minori - veniva ordinato l'allontanamento dei cantori
Leonardo Barre, Domenico Ferrabosco e Pietro Luigi da Palestrina e veniva
concessa ai licenziati una pensione di 6 scudi mensili. Pierluigi mantenne
comunque un legame con la maggiore istituzione musicale romana, componendo
messe e mottetti che andarono a incrementare i repertori della Sistina; negli ultimi
anni della sua vita ottenne, ma sempre ufficiosamente, un implicito riconoscimento
quale "compositore della Cappella di N. S. in Roma". A poche settimane dal suo
licenziamento, usciva, stampata dai fratelli Dorico, la prima raccolta di madrigali a 4
voci, composti su versi di Petrarca o di poeti petrarchisti.

Nell'autunno dello stesso anno, Pierluigi ottiene il posto di maestro della cappella di
S. Giovanni in Laterano. Seguono anni difficili, anche per i disagi economici
conseguenti la guerra con la Spagna; vediamo il musicista impegnato in complicati
rapporti personali e finanziari col Capitolo della Basilica, finch, nel 1560, egli
improvvisamente abbandona l'ufficio, insieme al figlio primogenito, fanciullo cantore
della cappella. Il 1 marzo dell'anno seguente, nominato maestro a S. Maria
Maggiore, dove aveva ricevuto la sua educazione musicale; lascer questo incarico
alcuni anni dopo, non sappiamo per quale ragione n in quale data, ma non prima
del gennaio 1565. Durante questo periodo, la sua attivit si moltiplic in diverse
direzioni: componeva madrigali per le raccolte di un editore di Venezia e uno di
Roma; accettava l'incarico - temporaneo per l'estate 1564, poi permanente, dal 1567
- di dirigere le feste musicali date dal cardinale Ippolito d'Este nelle sue sedi
romane, Monte Giordano e Monte Cavallo, e nella sua fastosa villa di Tivoli; nel 1565
assumeva l'insegnamento musicale nel Seminario Romano, allora istituito in seguito
alla delibera del Concilio di Trento. Nell'agosto 1567 usciva dalla stamperia degli
eredi dei fratelli Dorico, il Missarum Liber Secundus. La raccolta offerta, con una
lunga lettera dedicatoria, a Filippo II di Spagna. A Ippolito d'Este dedicato il Primo
Libro di Mottetti, pubblicato presso gli stessi editori, nel 1569. Appare l'anno
seguente il Terzo Libro di Messe, dove troviamo, accanto a composizioni
evidentemente di data recente (quali la De Beata Virgine, la Missa brevis, la De
Feria) altre che appartengono al primo stile palestriniano, anteriori alla Papae
Marcelli. Anche questa raccolta del 1570 dedicata al re di Spagna: non a caso,
poich in quegli anni Pierluigi - dopo aver lasciato S. Maria Maggiore - sperava di
trovare altrove un protettore che gli assicurasse una pi soddisfacente sistemazione
personale e, forse, una maggiore libert artistica. Non sappiamo se e come Filippo
II rispondesse al maestro che, con frasi ossequiose, gli offriva i suoi servigi;
sappiamo invece che, nel 1567, Pierluigi aveva avviato trattative per ottenere il posto
di maestro della cappella imperiale, rimasto vacante per la morte di Giovanni
Waedt. La corte di Vienna trov esagerata la richiesta finanziaria; il rifiuto di
contenerla in limiti pi modesti dimostra che Pierluigi era in buone condizioni
economiche. Molti anni dopo, nel 1583, egli doveva compiere un ultimo tentativo di
evasione dall'ambiente romano; questa volta, la meta ambita sarebbe stata
Mantova, dove Guglielmo Gonzaga, buon intenditore e compositore dilettante, s'era
circondato d'un buon complesso di musici e curava particolarmente il servizio
musicale della chiesa di S. Barbara in Corte. Per 20 anni, fino alla morte del duca,
avvenuta nel 1587, Pierluigi ebbe con lui rapporti epistolari d'una certa regolarit; il
gruppo di lettere autografe di Pierluigi, conservato negli archivi di Mantova,
costituisce una parte importante della documentazione biografica. Di importanza
anche maggiore ci appaiono queste lettere dopo la scoperta, avvenuta nel 1950 a
opera di Knud Jeppesen, delle 10 "Messe Mantovane", commissionate da Gonzaga
a Pierluigi, a cui si riferiscono molti passi del carteggio. Pi tardi, quando il maestro
si offr per la direzione della Cappella di S. Barbara, Gonzaga trov troppo alto lo
stipendio che gli veniva richiesto. Cos fall anche questo progetto.
Negli anni seguenti compone madrigali e canzoni,
probabilmente a richiesta degli editori di raccolte, e
permette le ristampe del suo Primo Libro di Madrigali;
cosa pi sorprendente, egli pubblicher il suo Secondo
Libro di Madrigali a 4 voci nel 1586. Un lungo intervallo di
6 anni (nei quali , fra l'altro, maestro di cappella del
Seminario Romano) separa l'allontanamento da S. Maria
Maggiore dal definitivo approdo alla Cappella Giulia, la
prima che si era aperta al suo arrivo a Roma: il 1-IV1571, il Capitolo di S. Pietro gli offr il posto rimasto
libero per la morte di Giovanni Animuccia. Lo stipendio
fu portato per lui a 100 scudi l'anno, pi varie indennit; ma pochi anni dopo, pur di
trattenere il Maestro ormai celebre e conteso fu deciso di aumentarglielo a 185
scudi. Per s, la sua famiglia e alcuni allievi cantori della cappella, egli prese in
affitto e in seguito comper una casa vicino a S. Pietro, in un vicolo che fu poi detto

"del Pelestrino"; qui egli doveva trascorrere gli ultimi 23 anni della sua vita.
Nel 1572, presso l'editore Scotto di Venezia, pubblic il Secondo Libro dei Mottetti,
a 5, 6 e 8 voci, dedicato a Guglielmo Gonzaga; forse per questo, Pierluigi vi incluse
alcuni mottetti composti dal proprio fratello minore Silla e dai figli Rodolfo e Angelo;
egli sperava infatti di collocare Silla e Rodolfo presso la corte di Mantova. Ma
proprio pochi mesi dopo la pubblicazione dei mottetti, una serie di dolorose perdite
venne a funestare la casa del maestro: nel 1572 mor il suo primogenito Rodolfo,
pochi mesi dopo fu la volta di Silla; nel 1575 moriva anche il secondogenito, Angelo.
Sono di questi anni (dal 1573 al 1575) le composizioni palestriniane pi
dolorosamente elegiache, con spunti intensamente drammatici: gli Improperii e le
Lamentazioni. L'autografo di queste composizioni - il solo autografo musicale che
conosciamo di Pierluigi - fu trovato e identificato, nel 1888, da Haberl nel Codice 59
dell'Archivio lateranense; nel 1919 fu studiato e pubblicato integralmente in facsimile da Casimiri.
Per i tipi dello stampatore Scotto, e dedicato ad Alfonso II d'Este appare nel 1575 il
Terzo Libro dei Mottetti (18 a 5 voci, 9 a 6, 6 a 8 v.) che comprende alcune fra le pi
belle composizioni palestriniane: O bone Jesu, Jubilate Deo, Surge illuminare
Jerusalem. Nel 1578, mentre era impegnato a comporre le messe richiestegli da
Gonzaga, Pierluigi ebbe dal papa Gregorio XIII l'incarico di "emendare", dagli errori e
dalle interpolazioni accumulatesi nel corso degli ultimi secoli, le melodie gregoriane
dell'Antifonario del Graduale romano; doveva aiutarlo in questo lavoro il cantore
Annibale Zoilo. Non sappiamo se il lavoro sia stato portato a termine; dopo la morte
di Pierluigi, suo figlio Iginio ne tratt la pubblicazione, ma, non avendo raggiunto un
accordo, intent causa agli editori: rimasto inedito, il lavoro fin al Monte di Piet,
dove non fu pi ritrovato.
Nel 1580, un altro e pi grave lutto colp il Maestro: l'epidemia di "febbre catarrale",
scoppiata a Roma nell'estate di quell'anno, gli port via la moglie. Sconvolto da
questa perdita, decise di consacrarsi al sacerdozio: il 7
dicembre egli ricevette gli ordini minori e, nel gennaio
successivo, un beneficio ecclesiastico. Ma improvvisamente
avvenne qualcosa che si pu spiegare solo in un uomo di
forte temperamento e di subitanei impulsi. Nel febbraio del
1581, Pierluigi, anzich completare con gli ordini maggiori
l'investitura sacerdotale, sposa un'agiata vedova, che gli
porta in dote un ben avviato negozio di pelliccerie. E' certo
che, da questo momento, la vita di Pierluigi scorre senza
scosse e ci appare quasi un miracolo di attivit. Mentre la
sua mente creatrice d i frutti pi preziosi e pi abbondanti,
egli si occupa del commercio delle pellicce, compra case, vigne e terreni. Intanto, i
volumi a stampa da lui curati, escono in rapida successione. Dal 1581 al '94 ne
pubblica 17. Sono di questo periodo il Primo Libro di Madrigali spirituali a 5 voci,
stampato a Venezia da Gardano; il Secondo Libro dei Mottetti a 4 voci (Gardano); il
Quarto Libro delle Messe; il Quarto Libro dei Mottetti a 5 voci, formato da 29 brani
su testi tolti dal Cantico dei Cantici: splendido poema musicale in cui lo stile - n
mottettistico n madrigalesco - ha il fascino della creazione del tutto nuova e del
tutto naturale. Un Quinto Libro di Mottetti a 5 voci vede la luce, per l'editore
Gardano, nello stesso anno 1584, dedicato al nipote del re di Polonia. Dopo il libro
di madrigali profani del 1586, esce nel 1588 il volume che raccoglie i canti composti
su brani delle Lamentazioni di Geremia e altri mottetti per le funzioni della
settimana santa. Nel 1589, presso un nuovo editore, Coattino, appare il Libro degli
Inni; dedicato, come quello delle Lamentazioni, a papa Sisto V. Al duca di
Baviera, il mecenate di Orlando di Lasso, dedica il Quinto Libro di Messe, nel 1590.
Nel 1591 abbiamo il Libro dei Magnificat; nel 1594, il Sesto Libro delle Messe e
l'ultimo Libro dei Madrigali spirituali (Priego alla Vergine). Ma in questi anni, l'attivit
del compositore procede ben pi rapidamente di quella degli stampatori: sono gli
anni in cui sbocciano opere come lo Stabat Mater, a 8 voci, le Litanie della Vergine,
le grandi messe Assumpta est Maria, Ecce ego Joannes, Te Deum laudamus, che
verranno pubblicate postume.

da cui avr origine l'Accademia di S. Cecilia; alcuni suoi madrigali vengono

ristampati a Londra; un singolare "dono musicale" gli viene offerto, per iniziativa di
G. M. Asola, da un gruppo di compositori lombardi e veneti (Sacra omnium
solemnitatum Psalmodia Vespertina, Venezia, 1592; dedicato "ad celeberrimum et
praestantissimum in Arte Musica Coryphaeum D. Io: Petrum Aloysium
Praenestinum"). Stava preparando l'edizione del Settimo Libro delle Messe, quando,
sembra dopo brevissima malattia, Pierluigi mor: aveva 68 anni, dichiara nel
necrologio, Melchior Major; quasi 70, asserisce Iginio Pierluigi. Il diarista della
Sistina ci ha tramandato la scarna notizia degli onori che gli furono resi: "[] A 24
hore fu portato in questa chiesa (S. Pietro), accompagnato non solo da tutti li
musici di Roma, ma anco da una moltitudine di popolo, et secondo il nostro solito,
conforme alle costituzioni, cantammo il responsorio "Libera me, Domine". Il suo
corpo venne calato nella "Cappella Nova" di S. Pietro, dove avevano sepoltura tutti
gli abitanti di quella parrocchia. La sua bara portava la scritta: "Joannes
Petraloysius Praenestinus musicae princeps".
Artista colto e conoscitore profondo del patrimonio testuale e melodico della
Chiesa, ha lasciato una produzione vasta e ricca di capolavori la cui notoriet non
ebbe confini geografici e temporali. Le circa trecento edizioni (tra prime e ristampe)
furono diffuse ovunque e garantirono quella ricezione che contribu a creare quel
mito che non si esaurir nel tempo. Palestrina tra i pochi autori del Rinascimento
che continuarono ad esser eseguiti anche durante i periodi in cui la produzione dei
grandi contrappuntisti del Cinquecento fu oscurata da altri stili, modi e forme della
musica sacra, e non solo nell'ambito della Cappella Sistina. Insieme a Haendel e
Bach stato oggetto di due edizioni complete, mentre in corso la nuova Edizione
Nazionale che prevede trascrizioni critiche e semi-diplomatiche con i fac-simili degli
originali.

Kyrie Christe Kyrie

Gloria in excelsis Deo

Credo in unum Deum

10

Sanctus

19

Benedictus Hosanna

22

Agnus Dei I

26

Agnus Dei II

29

MISSA BREVIS
Kyrie - Christe - Kyrie
Giovanni Pierluigi da Palestrina
(c. 1525-1594)

Cantus

Altus

Tenor

Bassus

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La Stagione Armonica
Trascrizione: Alessandro Magagnin

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Gloria in excelsis Deo

Giovanni Pierluigi da Palestrina
(c. 1525-1594)

Cantus

Altus

Tenor

Bassus

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&
l ri - fi - ca- - -l
l
mus l te.
Gra l - ti- as a - gi - l mus til
l
l
l
l

.
.

ll
ll
Lll=============================
ll
ll

=ll
? b
10

Glo

- ri - fi -

ca - mus

te.

Gra - ti - as

La Stagione Armonica
Trascrizione: Alessandro Magagnin

Missa Brevis - 5

a - gi- mus ti -

bi

J J

l =l
l l n l
=============================
l&
pro - pter l ma- gnam glo - ri - l am tu- am. Do- l mi-ne De - us, lRex cae - le - l
l
l
l
l l
l l
b

j
j

l
l=============================
. j
l _=l
&
l
l
ma - gnam glo - l ri - am tu
- l am. Do- l mi-ne De - us, lRex cae - le - stis, l
l
l
l
l
. J l l

b
l
j
.
l l
=l
l
l=============================
&
l
l bi, pro - pter l ma- gnam glo - ri - l am tu- am.
Do - mi-ne l De - us, Rex cae - l
l
l
l
l
l

l _

l
ll
ll
Lll=============================
ll
? b
=ll
l
Do-

15

mi-ne De - us,

Rex cae - le

l
=l
=============================
l
l
l&
l
stis, De - us l Pa - ter o - mni
po - l tens.
l
l
l
l l
l
l
l
l
l

=============================
l
l
l w
l & _
l
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l
l
l
lmni
De - us Pa l - ter o - po - l tens.
l
l . J l
l
l
l

l
l
l
=============================
l& b
l
=
l le - stis, De l - us Pa - l ter o - mni-po - l tens.
Do - l mi - ne Fi - li l
l
l
l
l
l _
l

L=============================
ll
ll ll
ll ? b
ll

=ll
20

stis,

Do- mi - ne

Fi

li

l =l

&
l=============================
l
l l w
lw

Je - -l
Chri
Do- l mi- ne De - l
l
lste.
l
l su
l
l l
l
l l
l

l=============================
l l
l
l l w
=l
&
l
lste. Do-mi - ne l de - us, A l
l
l
Je - -l
su Chri
l
l
l l . J
l
l
l

=l
l n l l
l=============================
l
& b l
l u - ni - ge - ni - l te,
lste. Do-mi - ne l De
l Je - su Chri-l
us, l
l
l
l
l
l
l
l
w

l
ll w
Lll=============================
ll
ll w
ll
l
?b
=ll
25

- ni - ge - ni - te,

Je - su

Chri

Missa Brevis - 6

ste.


b

w

=l l
l
l
l
=============================
l&
l .
us, A gnus l De
Fi - l li - us Pa - l tris.
ll
l
l i,
ll
l
l
l

l w

l
l
l
l=============================
l _
&
=l l
ll
l tris.
l
- gnus - De - l i, Fi - li - l us
Pa
-l
ll
l
l
l
l
l

w
.

b
l
n l
J l l
l=============================
&
=l l

ll
l tris.
l
Fi - l li - us - Pa -l
tris, - Pa - -l
ll
l
l
l
l
l

ll w =ll ll
ll
ll
Lll=============================
ll

?b
Fi

31

li - us

Pa

tris.

b w

=l
l
l
=============================
l
l
l
l&

Qui
l
l tol - lis pec - l ca - ta mun - l di, mi - se - l re - re no - l - bis. Qui l
l
l
l l
l

l l

l l _=l
l=============================
l
l
l
& w

l
l tol - lis pec - l ca - ta mun - l di, mi - se - l re - re no - -l - bis. Qui l
Qui
l
l
l
l
l
l
l _

b
l
l

l
l=============================
l
l
l
&
=
l Qui
l tol - lis pec - l ca - ta mun
- l di, mi - se - l re - re no - l bis.
Qui l
l
l
l
l
l
l . J _
l
_w

ll
=ll
Lll=============================
ll
ll
ll
ll
?b
36

Qui

tol - lis pec - ca - ta mun -

di,

Qui

tol

. J

.
b

l
=l
=============================
l
l
l
l&
l

tol - lis pec - l ca - ta mun - l di,

de - pre - l ca - ti- o - neml
l
lsus - ci - l pe
l
l
l l
l l
l

l
=l
l=============================
l
l l
l
&
l
l
l de- pre -ca - ti - l o - nem
tol - lis pec- l ca - ta mun - l di,
sus l - ci - pe
l
l
l . J l
l
l
l

l
n=l
l

l=============================
l
l
l
& b
l tol - lis pec- l ca - ta mun - l di, sus - l ci - pe l de - pre -ca - l ti - o - nem l
l
l
l
l
l
l _ _ _
l
_

Lll=============================
ll
ll
ll
ll

ll
=ll
? b
42

lis

pec -

ca - ta mun - di,

sus -

ci - pe

Missa Brevis - 7

de- pre -ca - ti - o

nem

w
n

l l =l
&
l
l=============================
l
l
no
Mi - l se - re - re no -l
bis.
l
l
l
l
lstram.
l
l
l
l
l
l

l

l
l
l
l=============================
l
l w

&
=l
_
l
l
l
l
lstram.
no
Mi - l se - re - re no -l
l
l
l
l
l
l
l

=l

l
l
=============================
l
l &

l
l - te- ram l Pa - tris. l
l nolstram.
Qui l se - des ad dex
Quo - l
l
l
l
l
l
l
l

=ll

ll
ll
ll
Lll=============================
ll
ll

?b
48

no - stram.

Qui se

des ad dex -

te-ram Pa -

tris.

.


b

&
l=============================
l
l
l
l
l
Quoni
am
tu
solus
San
ctus,
tu
so
lus
Dominus,
tu
so
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l l
l
l

.
j

l=============================
l
l
l
l
=l
&
l
bis.
Quo- l ni- am tu
tu l so- lus Do - mi- lnus,
tu
l
l
l so- lus San - lctus,
l
l
l
l
l

l l .

l
l=============================
l
l
l
l
=l
&
l ni- am tu
l so- lus San - l ctus, tu l so- lus Do-mi - lnus,
tu l so - lus Al - l
l
l
l
l
l
l _
l _ _

Lll=============================
ll
ll
ll
ll
? b
=ll
l
54

Quo - ni - am tu

so- lus San - ctus,

tu so- lus Do-mi-nus,

tu

so

w
b
l
=l
=============================
l
l
l
l
l&
lus Al- tis - si - lmus,
cum San
l
l - cto Spi - l
lste,
l
l Je - su Chri
l
l
l
l
l l
l

l=============================
l
l
l
l
=
l
&
l
so - lus Al - l tis - si-mus, l Je - su
Chri
- ste, l cum San - l cto
- -Spi
l
l
l
l
l
l .

l
l l n l

=l
l

l l
=============================
l
l
l&
l tis - si- mus, l Je - su Chri
l - cto Spi l
lste, cum San
l - -l
l
l
l
l
l
l
_ _ l

Lll=============================
ll
ll
ll
ll ll w
?b
=ll
60

lus Al - tis - si - mus,

Je

su

Chri

Missa Brevis - 8

ste,

l
l
&
l
l=============================

l
=l
l
ri - l tu,
in l glo- ri - a De - l i Pa - tris. l
A- l
l
l
l
l
l
l

l =l
l
l=============================
l
& _
l
l
l glo - ri - a
l
l
l
ri - l tu,
in
l
l
l
l
l
l

l
l
l=============================
l
l

&
=l
l
l
l in glo- ri - l a De - i Pa -l - tris,
- ri - tu,
in l
l
l
l
_ l l
_ l _

ll =ll
Lll=============================
ll

ll ll
?b
66

in

glo- ri - a De -

Pa-tris. A -

men, A - -

l w =
=============================
lw
l
l . j
l&
l
l w

l
l men,
l
l in glo- ri - l a De - i Pa - tris.
l A- - l men.

l
l
l
l
l
l
l

=============================
l & _ l l _ _ l _ _ _ l _ _ _ l _ _j
l _w =

l
l
l
l
De - i, in l glo- ri - a l De - i Pa-tris. l
Amen,
De
i
Patris.
A
men.

l
l
l .
l
l
. J l
l

J
.

l=============================
l
l
j
l l
l l
&
=

l
l
l
glo - ri- a l De - i Pa-tris. l A-men,De - i l Pa-tris. A - men,
- A - -l
men.

l
l
l
_ l l b l l

w
ll ll ll
ll
ll
Lll=============================
ll w
? b
=
71

men,in glo- ri- a De- i Pa - tris. A-men,in

glo -ri - a De - i Pa - tris. A

Missa Brevis - 9

men.

Credo in unum Deum

Giovanni Pierluigi da Palestrina
(c. 1525-1594)

Cantus

Altus

Tenor

Bassus

bc w
.

l
l
=l
=====================
l&
l
Pa
trem
o
mnipo
ten
tem,
factorem
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
b
c

l
=====================
l&
l
l
=l
l
l - trem l
l
l
Pa
o - mni- po - ten - tem, fa l
l
l
l
l
b
c

l
l
=====================
l&
l
=l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l

=ll
ll
ll
L=====================
ll ? b c
ll
1

. J

l

=l
l
=============================
l
l
l&
l
coe
li
et
ter
rae,
et
in
- l
l
l
l
l
l
l
l
l l l
l
l

l
.

l=============================
l l =l
l
l
l
&

l
l
l ter-rae, vi l - si - bi - l li - um, o-mni- lum, et in - l
cto-rem coe - li
et
l
l
l
l
l
l
l

l l
l=============================
l
l
l
&
=l
l
l
l
l Vi - si - l bi - li- um o l
mni- lum,
et
l
l
l
l
l
l
l

=ll
Lll=============================
ll ll
ll
ll
ll
?b
Vi -

si - bi -

li - um o-mni- um, et

in -

w
w

=l

=============================
l
l
l
l&
l
vi - si - bi li - l um.
Et
in
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l

. l

=============================
l
l
l
l &
j
l . j

=l
_
l
l
l
l li - um.
l
l
vi - si - bi l
l
l . J l
l
. J l

l
l
l
l

l
=============================
l& b
=
l
l
in - vi si - bi - li - l um. Et
in l u- num Do - mi- l num, Je - sum l
l
l
l
l
_

l _ . J l

ll
=
ll

L=============================
ll
ll
ll ? b
ll w
11

vi - si - bi

li

um.

La Stagione Armonica
Trascrizione: Alessandro Magagnin

Missa Brevis - 10

Et

in

u- num Do - mi-

 b
.

J
J

.
j

=l

l
l
l
l&
=============================
u - num Do - mi- num
Je-sum Chri
- stum, Fi l - li-um De - i l u - ni -ge - l
l
l
l
l
l
l
l
l
l

l
l
l
l=============================

l j
&

=l
j

l
l - i u l - ni-ge - ni - l
l
Fi l - li-um De
l
l
l
l
l l .

j
l
l j
=l
l
l=============================
l

&
l
l Chri
l
stum,
Fi l - li-um De - i l u - ni -ge - ni - l
l
l
l _ . J l
l
l

=ll

ll

ll
ll
Lll=============================
ll
?b
16

num Je

sum Chri

stum.

b n

=l
=============================
l
l
l
l
l&
ni
tum.
Et
ex
Pa
tre
na
tum
an
te
o
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l

l=============================
l
l _
l
. j
&
l _ _
=l
_
_

l
l
l
l ex Pa - l tre na - l tum
tum.
Et
l
l
l
l
l
l

l=============================
l
l
l
l

=l
&
l tum.
l
Et l
ex Pa - l tre
na - l tum
an l
l
l
l
l
l
l

ll
Lll=============================
ll
ll
ll
ll

?b
=
21

Et

ex

Pa - tre

na -

tum

an - te

o - mni - a

b
w

=============================
l =l
l
l
l
l&
mni - a sae - cu - l la.
De- l um de De - l o,
De - l
um ve - l
l
l
l
l
l
l l
l l

l =l

l=============================
l
l
l
l
&
l
l
l
De - l um de De - l o,
De l - um ve - l
l
l l
l
l
l
l

b
l

l l =l
l=============================
l l
&
l
l - a sae- cu - l la.
l Lu - men de l lu- mi-ne, De l - um ve - l
- te o
mni
l
l
l _
l _ l
l
n l _

ll
ll =ll
ll
Lll=============================
ll
? b ll
26

sae

cu - la.

Missa Brevis - 11

Lu-men de

lu- mi-ne, De - um ve -

 b .

l
&
=l
l
l=============================
lw
l
rum
de
De
o
ve
ro.
l
l
l
l
l
l
l
l
l

l
l l
b

.
.

l
l=============================
lw
l _
j
&
=l
l
l Ge - ni- tum, non l fa- ctum, con- sub - l
l
rum
de l De - o ve - l ro.
l
l
l
l
l
l
.
.

l
l=============================
l
l

l
&
=
l rum de De - o l
ve - l ro. Ge - ni - l tum, non
fa- ctum, l con - sub - stan - ti - l
l
l
l
l
l
l

.
J

ll
ll
ll
Lll=============================
ll w

? b
=ll
32

rum

de

De - o ve -

ro.

l =l
=============================
l
l&
l
l . j
Per l
quem o - mni- l a fa
l
l
l cta sunt.
l
l
l
l
l
l
j
. l

l=============================
l _
l
j
_ l
l _
&

_=l
l
l
l
l per quem o - mni- l a fa - cta l sunt.
stan - ti - a - lem Pa - tri:
Qui
l
l
l
l

l l

l l =l
l=============================
l
l
&
l a - lem Pa - l tri:
l
per lquem o- mni - a l fa - cta sunt. Qui l
l
l
l
l
_ l _ _ . J l .

ll ll

Lll=============================
ll
ll
?b
=ll
37

Per

quem o - mni- a

fa

cta

sunt.

=l
=============================
l
l
l
l&
l

Qui
et pro- pter l no - stram sa - l
l
l pro- pter nos
l
l ho - mi-nes,
l
l
l
l
l

l=============================
l
l _
l
l
&
=l
l
l ho - mi- nes,
l
pro- pter nos
et l pro- pter no - l stram sa - lu - l
l
l
l
l
l
l

b
l

l=============================
l
l
l
&
=l

l
l
l
pro- pter nos
et l pro- pter no - l stram sa - lu - l tem
l
l
l
l
l _
l
_
_ _

ll

L=============================
ll
ll
ll ? b
ll
=ll
42

Qui pro- pter nos

ho - mi - nes,

Missa Brevis - 12

de- scen

=l
l
ll
l
l
l
=============================
l&
l
lu
tem
de
scen
dit
de
coe
lis.
Et
in
car
na
tus
l
l
ll
l
l
l
l
l
ll l l
l
l
l
l

l l l =l
l
l
l=============================
l _ _ l w
&
_
l l Et in- car - l na - tus l
llis.
l
l
l de coe - l
tem
de - scen - dit
l
ll
l
l
l
l .

l
l w

l l l
l
l
l=============================
l
=l
l
&
l l Et in- car - l na - tus l
llis.
l
l
de-scen - l dit de coe - l
l
l
ll
l
l
_ l _ . J l . J l

ll ll ll ll
ll
Lll=============================

=ll
ll
ll w
? b
47

dit

de coe

lis.

Et

in- car - na - tus

. J

l
l
l

&
=l
l=============================
l
l
est
de
Spi
ri
tu
San
cto
ex
Ma
-ri
a
Virgine:
Et
ho
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l
l l
l

l=============================
l
l
l
l
l _
=l
&
l
l Et ho - l
l Ma - ri - a lVir- gi- ne:
l
l
est de Spi - ri - tu San - cto ex
l
l
l
l
l l

l

=l

l=============================
l
l l
l
l
&
l est de Spi - l ri - tu San - l cto ex l Ma - ri - a lVir- gi- ne:
l
l Et

l
l
l _ . n l _
l
l
l _

ll

ll
ll
Lll=============================
ll
ll
=ll
? b
54

est

de Spi - ri - tu San - cto

Et

ho - mo

l
=l
&
l=============================
l l
ll
l
l
mo fa
- ci - l fi - xus l e - ti - am pro l no - bis:
l
l
l
l Cru
l
l - ctus est.
l
l
l
l
ll
l
l

l=============================
l
ll
lw
l
l l
&
=l
l
l
l - ci - l fi - xus l e - ti - am pro l no - bis:
l Cru
l
l
mo fa ctus
est.
l
l
l
l
l
l l
l
l

b
n l

=l
l l
l=============================
l
ll
& l

l ho - mo fa l - ctus est.
l - ci - l fi - xus l e - ti - am pro l no - bis: sub l
l Cru
l
l
l
ll
l
l
l . J l
l

ll
=ll
Lll=============================
ll
ll ll
ll w
ll

ll
? b
60

fa

ctus

est.

Cru - ci -

Missa Brevis - 13

fi - xus

e - ti-am pro no - bis: sub

. J

. J

l =l

l
l
=============================
l&
l
l
pas - l sus
et se- l pul tus lest.
Et l re - sur-re - l
l
l
l
l
l
l
l
l
l

l
l _w
l
l=============================
l
l . j
&

=l
l
l
l
lpas - sus l et se-pul-tus lest.
l
l
l
l
l
l l
J l

l
l
l
l
l=============================
l

=l
&
l Et re - sur- l re - xit l
l
l Pon-ti - o Pi l - la - l to.
l
l . J _
l
l
l
l
_ l

ll
ll
ll
ll
ll
Lll=============================
?b
=l
67

Pon- ti - o Pi - la

to.

Et

re - sur-re

xit

ter -

b w

=============================
l =l
l
l
l&
l
xit.
Et
l
l a- scen -dit in l
l
l
l
l
l
l
l
l
l

l=============================
l
l
l
l

&
=l
l
l
l
Et a - scen - l dit in coe - l lum,
se - l
l
l
l
l . J l

l
l=============================
l
l
l

&
=l
l ter - ti - a l di - e, se - l cun - dum Scri -ptu l - ras.
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73

ti - a

di

e, se- cun- dum Scri - ptu

ras. Et

a- scen -dit in

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. J



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coe - lum, se - l det ad dex - te - lram Pa
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ltris. Et i - te - lrum ven - tu- rus l
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l . j
l
. j
b

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l i - te-rum ven - l
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det ad dex - te - ram
Pa tris. Et
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l i - te-rum ven - l tu - rus est
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78

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Et

Missa Brevis - 14

i - te - rum ven - tu - rus

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cum
l cu - jus l
l tu- os:
l glo - ri - a ju - l di - ca - l re vi-vos, et morl
l
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l _ . j
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l
l cu - jus
l tu- os:
l cum glo - ri- l a ju - di - ca - l re vi-vos, et morl
tu- rus est
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J

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l tu- os:
l re vi-vos, et morl
cumglo - ri- l a ju - di - l ca
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83

est

cum glo - ri - a ju - di - ca -

re

cu

- jus re -

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l San - ctum, l
l Et in lSpi - ri- tum
re - gni non l e - rit fi - lnis.
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l - jus re - lgni non e - rit l fi
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89

gni

non

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nis.

Et

in Spi - ri - tum

San -

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mi - num.
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l Qui ex l Pa - tre Fi - l
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l et vi - vi - l fi - can - tem:
Do - mi - num,
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l
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Qui ex l Pa - tre Fi - li - l
l
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l _

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95

ctum, Do -

mi-num,

et

vi - vi

- fi- can - tem: Qui

Missa Brevis - 15

ex

Pa - tre Fi - li -

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l l l =l
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l&
l
o- que
pro - l ce - dit.
l
l Qui cum l Pa - tre, et l Fi - li - o si l - mul ad - o - l
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l . j
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l
l
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l si - mul ad - o - l
l
l Qui cum l Pa - tre, et l Fi - li - o
li - o- que pro - l ce - dit.
l
l
l
l
l
l

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l=============================
l
&
=l
l
l o - que pro - l ce - dit.
l Qui cum l Pa - tre, et l Fi - li - o
et l
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l
l
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l

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ll
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ll
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101

o- que

pro - ce - dit. Qui

cum Pa - tre,

si

- mul ad - o -

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j

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l
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ra - tur, et conl
l glo - ri - fi - l ca - tur:
lqui lo-cu-tus l est per Pro l - phe - l
l
l
l
l
l l l

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l =l
l l
l . j
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l
l
l et con-glo- l ri - fi - ca-tur: lqui lo-cu-tus l est per l Pro-phe - l
ra - tur,
l
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l . J l
l
l l .

l
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l l
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l
&
l con-glo- ri - fi - l ca
l
tur: qui l
lo - cu-tus l est
per lPro - phe - l
l
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107

ra - tur,

qui

lo - cu-tus est per

Pro-phe -

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l a - po - sto - li - lcam Ec-cle - si - am.
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l Et a - po - l sto - li-cam Ec - l cle - si - am.
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l
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l tas.
l Con-fi - te - l
l
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l

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ll =ll
ll
ll ll ll
? b
113

tas.

Et

u- nam san - ctam ca-tho - li - cam.

Missa Brevis - 16

Con -

fi - te - or u -

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missi
onem
pecca
to
rum.
Et
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l or u-num ba- l pti - sma in l re-mis- si - l o-nem pec-ca - l to - rum. Et l ex- spe
- - l
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sma in

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rum.

Et

ex - spe -

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l mor-tu - o l - rum. l
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l . J l
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l l

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l cto re - sur - l re- cti - o - lnem mor-tu - l o - rum. Et l vi - tam ven- l tu - ri sae - l
l
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ll ? b ll ll
ll
125

cto re - sur - re- cti - o - nem

mor-tu - o

rum.

Et vi

tam

ven -

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cu - l li.
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tu

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sae- cu - li.

Missa Brevis - 17

men, a -

men a -

 b . J . J

. J

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136

men,

men,

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141 men, a

men,

Missa Brevis - 18

men.

Sanctus

Cantus

Altus

Tenor

Bassus

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l ctus, San - l - - - - - l - - - - -l
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ctus,

San -

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- - - - - ctus,
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ctus,
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San - ctus,
San - l - -l
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ll
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11

ctus,

San

ctus,

San -

La Stagione Armonica
Trascrizione: Alessandro Magagnin

Missa Brevis 19

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mi
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ctus

Do -

mi-nus

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Sa -

- -

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Sa

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l De - us Sa -l
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22

- ba

- oth.

Ple -

ni

sunt

cae

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li et ter -l
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27

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et

ter -

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Missa Brevis 20

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glo -

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33

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38

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Ho - lsan- sa in
ex - l cel - l sis.

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43
in

ex - cel

sis, in

ex - cel -

Missa Brevis 21

sis.

Benedictus - Hosanna
Giovanni Pierluigi da Palestrina
(c. 1525-1594)

Cantus

Altus

Tenor

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La Stagione Armonica
Trascrizione: Alessandro Magagnin

Missa Brevis - 22

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nit, qui ve
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mi - ni,
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Missa Brevis - 23

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J
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Missa Brevis - 25

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cel

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Agnus Dei I
Giovanni Pierluigi da Palestrina
(c. 1525-1594)

Cantus

Altus

Tenor

Bassus

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La Stagione Armonica
Trascrizione: Alessandro Magagnin

Missa Brevis - 26

i,

A - gnus

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Missa Brevis - 27

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l
41

bis,

mi -se - re - re no -

Missa Brevis - 28

bis.

Agnus Dei II
Giovanni Pierluigi da Palestrina
(c. 1525-1594)

Cantus I
Cantus II
Altus
Tenor
Bassus

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La Stagione Armonica
Trascrizione: Alessandro Magagnin

Missa Brevis - 29

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51

cem,

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Missa Brevis - 32

- bis

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