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il binario morto
I pi letti di bondeno.com
Introduzione
Internet uno strumento strano, con logiche ancora inesplorate e cos
capita che su bondeno.com gli articoli pi letti non siano quelli di
cronaca locale (che del resto non abbondano), ma altri a cui si
perviene, di solito utilizzando i motori di ricerca.
Infatti l'articolo pi letto in assoluto quello sul pittorialismo, che,
grazie al suo estensore, costituisce una vera e propria voce
enciclopedica; cos come accade per quello sul biogas, al quale si
perviene seguendo il link dalla voce omonima di wikipedia.
Per altri pi difficile risalire al motivo (potrebbe essere un
suggerimento istituzionale ai lettori della biblioteca Bassani, nel caso
del secondo articolo) o semplicemente frutto di un interesse personale
(come nel caso dei giocattoli d'epoca).
Ci sono poi molti che interrogano i motori di ricerca utilizzando il
linguaggio naturale, come si vede nell'esempio in immagine
[1]
Fotomuseo Panini
Dall11 Aprile al 30 Maggio in mostra all Ex Ospedale SantAgostino, in Largo Porta
SantAgostino 228 a Modena, una selezione di opere del fotografo pittorialista che ha
innalzato la fotografia ad Arte negli anni Venti del XX secolo.
Inaugura sabato 10 aprile la personale sul fotografo modenese Salvatore Andreola curata da
Fotomuseo Panini e Museo Civico dArte di Modena, in collaborazione con Fondazione Cassa di
Risparmio di Modena. La mostra presenta una selezione di 90 fotografie originali di Andreola
scelte dagli archivi del Museo Civico dArte di Modena.
Lautore, modenese dadozione, stato il portavoce della fotografia artistica italiana nellEuropa
degli anni Venti e Trenta. Ritrattista instancabile, fine indagatore psicologico, ottimo fotografo, ha
interpretato quella ricerca dellaffinit fra pittura e fotografia che ha animato il dibattito artistico
dinizio del secolo scorso, dando vita al movimento pittorialista.
Il pittorialismo nasce alla fine del XIX secolo con lintento di elevare il mezzo fotografico ad arte,
al pari della pittura. La fotografia era spesso considerata con distacco nellambito artistico, a
causa del procedimento meccanico e automatico richiesto per la produzione delle immagini. Lo
scopo dei pittorialisti era quello di rendere limmagine fotografica il pi simile possibile alla
pittura grazie ad unattenta ricerca di soggetti (ritratti, paesaggi) ripresi con luci morbide e
sfocature, e ad un accuratissimo lavoro di stampa in camera oscura con tecniche come il bromolio
e la gomma bicromata che davano una resa pittorica alla foto. A Modena il fotografo Salvatore
Andreola si dimostr un esponente rilevante di questa corrente ed con questautore che si intende
dare inizio ad una ricognizione sul pittorialismo fotografico.
Questa mostra rappresenta infatti la prima tappa della programmazione che il Fotomuseo Panini
dedicher, nei prossimi anni, al pittorialismo e ai suoi maestri italiani e internazionali e, al
contempo, rientra nel progetto di valorizzazione dell arte del Novecento a Modena che il Museo
Civico dArte sta conducendo insieme alla Galleria Civica e agli altri istituti culturali modenesi.
Inaugurazione: sabato 10 aprile ore 18
Per informazioni: http://www.fotomuseo.it [2]
(Articolo letto 521 volte)
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[1]
Sul tema delle centrali a biomasse in generale, voglio sottolineare la contraddittoriet della
normativa di riferimento e la necessit urgente di linee guida da parte della Regione per evitare
situazioni al limite dellassurdo. Questo tipo di centrali gestito da imprese agricole che hanno fior
di contributi comunitari per 15 anni. Al tempo stesso, queste centrali sono industrie insalubri che, ai
sensi della normativa vigente, non devono nuocere alla salute del vicinato per quanto riguarda lo
scarico di acque reflue, le emissioni in atmosfera, gli odori, i rumori, le vibrazioni e i campi
elettromagnetici. Se unabitazione circondata da centrali a biogas, come succede a Bondeno in Via
per Zerbinate, chi vi abita come pu non essere danneggiato dalla presenza della centrale? Come si
pu negare che a volte vi siano miasmi insopportabili? Le linee guida regionali sono importanti per
definire le distanze dalle abitazioni, il numero e la localizzazione degli impianti e, magari, a mio
avviso, per considerare in maniera diversa le aziende agricole che impiantano una centrale a biogas
legata alla propria attivit utilizzando gli scarti di produzione o i residui dellallevamento, rispetto a
quelle che sono pi che altro societ di scopo, nate solo per produrre energia, senza nessun
collegamento con lagricoltura. In questa situazione normativa stiamo assistendo ad una corsa al
biogas senza nessuna vera regola. Ad oggi non si sa nemmeno quante siano le domande depositate
nellintero territorio provinciale perch le autorizzazione per le centrali con potenza inferiore ad un
1mw elettrico possono essere richieste esclusivamente ai Comuni. Facendo alcune verifiche, si
scopre che societ diverse, che hanno richiesto lautorizzazione in Comuni diversi, hanno lo stesso
rappresentante legale, gli stessi soci e la stessa sede legale, che non presso unimpresa agricola,
bens presso un commercialista! Si scopre che alcune societ, che dovrebbero avere ad oggetto
lesercizio esclusivo dellattivit agricola, presentano richiesta di autorizzazione di impianto a
biogas mesi prima di essere iscritte nel registro delle imprese agricole! Oppure che non hanno la
conduzione di terreni tale da sostenere un impianto a biomasse e nemmeno hanno in essere contratti
con eventuali fornitori. Credo che le contraddizioni siano fin troppo evidenti. Vanno risolte a tutela
delle vere imprese agricole che vogliono produrre energia, a tutela dei cittadini e degli interessi
collettivi, con una normativa e con regolamenti attuativi pi chiari e puntuali, che tengano conto
della realt.
Giovanni Nardini
Consigliere Comunale e Provinciale PD
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-dei giochi di guerra: qui sono schierati soldatini italiani e tedeschi in pasta, formati tramite
accurati calchi in bronzo che restituiscono con la precisione di una miniatura i dettagli delle divise e
delle armi
dei giochi di legno, del teatro e dei burattini : in questa sezione si mostrano oltre trenta burattini
bolognesi, con diversi personaggi appartenuti alle rinomate compagnie Cuccoli e Frabboni, ed una
serie di teatrini tra cui un esemplare italiano in legno e carta del 1930 e due Guignol francesi.
Immergersi in questa mostra come attraversare , ad un tempo, lo spazio suggestivo e smemorante
della fantasia e quello del tutto reale delle epoche che i giocattoli con la loro corposa e colorata
materialit sanno rappresentare perch osserva nel catalogo di presentazione della mostra il
professor Angelo Varni, Presidente della Fondazione Dozza Citt dArte non va dimenticato
come anche i balocchi siano sempre stati una forma indiretta e giocosa di progressivo
accostamento e finanche di preparazione alla vita da adulti, in tal modo conosciuta divertendosi col
toccare, animare, a volte smembrare la sua miniaturizzazione, la sua caricaturale deformazione, la
sua trasposizione in un mondo adeguato alla comprensione dei bambini.
Questa mostra un ulteriore appuntamento con la vastissima collezione Piersanti che ha esposto a
Dozza i manifesti storici nel 2006, le attrezzerie e curiosit della medicina nel 2008, e la mostra
dedicata ai giochi di percorso, tenuta nel 2007 e di cui la rassegna di questanno rappresenta il
completamento osserva il Sindaco di Dozza, Antonio Borghi, ricordando che due anni fa non fu
possibile esporre tutti i giochi della collezione Piersanti, erano troppi in rapporto agli spazi
espositivi della Rocca.
Fin da allora si pens ad un secondo appuntamento su questo tema assai interessante ed oggi siamo
estremamente grati al dottor Piersanti per aver portato a termine questo atteso progetto.
La mostra rimarr aperta fino al 7 giugno nei seguenti giorni e orari:
dal marted al sabato: 10-12,30 e 15-18,30
- domenica e festivi: 10-13,00 e 15-19,30
(Articolo letto 202 volte)
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[1]
Federico Bano annuncia Il Simbolismo in Italia. Lappuntamento, per molti versi imperdibile,
dal 1 ottobre di questanno al 12 febbraio del 2012, a Padova, in Palazzo Zabarella.
A realizzare questa nuova impresa la Fondazione Bano, qui ancora una volta insieme alla
Fondazione Antonveneta, ha chiamato Fernando Mazzocca e Carlo Sisi con Maria Vittoria Marini
Clarelli, direttore della Galleria Nazionale dArte Moderna di Roma.
Il tema e lambito sono ben noti: a cavallo tra Otto e Novecento, linconscio irrompe nellarte e
nulla sar pi come prima. E la scoperta di un mondo altro, affascinante, intrigante, di una nuova
lente che vira la percezione di ogni realt, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dellanima.
E la storia di un movimento che si estende velocemente su scala europea ma che qui viene
compitamente ed la prima volta indagato nella sua fondamentale vicenda italiana. Non senza
proporre confronti oltre confine e in particolare con lambito austriaco del Simbolismo: valgano tra
tutti la Giuditta Salom, di Gustav Klimt o Il Peccato, celebre capolavoro di Franz von Stuck:
due opere che valgono da sole la visita alla mostra.
Ma se i raffronti internazionali sono di assoluta qualit, ci che di italiano offrono le otto sezioni di
questa mostra, non certo da meno.
Sono opere che, nel loro insieme, ricostruiscono quel dibattito sulla missione dellarte che infuoc
quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che evocano ci che aleggiava negli ambienti
letterari e filosofici di Gabriele DAnnunzio o di Angelo Conti o nei cenacoli musicali devoti a
Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti dei movimenti europei.
Proprio con una esposizione, la Triennale di Brera del 1891, si apre litinerario della mostra che
presenta affiancate Le due madri di Giovanni Segantini e Maternit di Gaetano Previati, quadri
che segnano la sintesi fra divisionismo e contenuti simbolici. Segue una sezione dedicata ai
protagonisti: gli artisti italiani e stranieri che parteciparono direttamente a quellavventura poetica
cresciuta intorno al Manifesto del 1886 di Jean Moras e all arte di pensiero foriera della poetica
degli stati danimo.
Un paesaggio uno stato dellanima scriveva Henry-Frdric Amiel e a questo principio
ispirata la sezione che, trattando del sentimento panico della natura, espone opere dove prevalgono,
nella rappresentazione del paesaggio, la nebbia, i bagliori notturni, la variabilit atmosferica, le
situazioni insomma pi facilmente collegabili ai turbamenti psicologici. A prefazione di questo tema
l Isola dei morti di Bcklin nella raffinata ed inedita versione di Otto Vermehren, affiancata dai
dipinti di Vittore Grubicy, di Pellizza da Volpedo, di Plinio Nomellini.
Il mistero della vita il soggetto della successiva sezione. Qui troviamo la rappresentazione di
azioni quotidiane: la processione, le gioie materne, il viatico, la partenza mattutina. Emblemi di
quell artista veggente che aveva il compito, secondo le teorie simboliste, di decifrare il mondo
dei fenomeni e di cogliere le affinit latenti e misteriose esistenti tra luomo e la realt circostante.
Alle soglie del Novecento, Angelo Conti affermava che la natura, anche nelle sue calme apparenze,
era tutta uno spasimo, una frenesia di rivelarsi ed esprimere, per mezzo delluomo il segreto della
sua vita: un segreto che spesso era demandato a rappresentazioni dense di rimandi letterari, di
evocazioni mitologiche cariche di sensualit, in cui lartista esibiva la capacit di trasformarne quei
contenuti in immaginazioni rare e coinvolgenti, come nei dipinti di Pellizza da Volpedo, Morbelli
e Casorati.
Lispirazione preraffaellita domina la pittura di Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis
realizza le aspirazioni figurative di DAnnunzio, Galileo Chini intesse sontuose e iridescenti
allegorie, Leonardo Bistolfi interroga la Sfinge, Gaetano Previati riscopre nella storia il dramma
di Cleopatra: le sezioni che illustrano il mito e lallegoria propongono i capolavori di questi artisti
mettendone in evidenza la portata internazionale attraverso il confronto clamoroso per importanza
e qualit con le opere di Gustav Klimt e di Franz von Stuck.
E nella sezione dedicata al bianco e nero, cio alla nutrita produzione grafica degli anni fra Otto e
Novecento, che meglio si comprende il dialogo degli italiani con la cultura figurativa mitteleuropea,
impegnata ad indagare i pi riposti sentimenti delluomo, i suoi fantasmi interiori. Spiccano in
questa i fogli di Gaetano Previati, di Alberto Martini, di Romolo Romani, di Giovanni Costetti,
di Umberto Boccioni, del giovane Ottone Rosai, che variano dallallegorico, al fiabesco, al
fantastico, allorrido, confermando lidea allora ricorrente che solo attraverso il disegno si riuscisse
a preservare la spiritualit della visione dalle scorie della quotidiana esperienza.
Il percorso della mostra si conclude nella Sala del Sogno, che alla Biennale di Venezia del 1907
aveva consacrato le istanze e le realizzazioni della generazione simbolista creando una vera e
propria scenografia affidata allingegno decorativo di Galileo Chini e agli artisti che, con la loro
militanza, avevano contribuito ad alimentare le poetiche del piacere e dellinquietudine, della
bellezza e del mito, della spiritualit e degli stati danimo, sostenendole con tenacia fino alle soglie
della rivoluzione futurista cui introducono due capolavori ancora simbolisti di Umberto Boccioni
come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madre che cuce.
INFO E PRENOTAZIONI TEL. 049.8753100
www.palazzozabarella.it [2]
(Articolo letto 185 volte)
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Fotovoltaico e pastificio
E necessario fare alcune riflessioni sulla decisione di adibire 2,5 ettari del fondo Zanluca
allinstallazione di un impianto solare fotovoltaico per la produzione di energia, attraverso la
concessione del diritto di superficie ad un privato. La politica della Regione Emilia Romagna
quella di favorire la collocazione di questo tipo di impianti sui tetti, sui terreni dismessi ed in ogni
caso in modo da non consumare nuovo territorio e salvaguardare il terreno agricolo destinato a
produzione di derrate alimentari. Vi stata anche una zonizzazione cartografica nella quale sono
stabilite le limitazioni territoriali per la collocazione di questi impianti. Quindi unindicazione
precisa che favorisce gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed allo stesso
tempo salvaguarda la vocazione alla produzione agricola di qualit del nostro territorio. Tornando a
Burana, non sbagliato collocare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia in una
piccola porzione del fondo Zanluca. Siamo dentro al limite massimo del 10% della superficie totale
del terreno stabilito dalla Regione. Vari Comuni hanno gi seguito questa strada e altri lo faranno.
Sarebbe, per, importante pensare che, oltre a distogliere terreno agricolo dalla produzione di
derrate alimentari per utilizzarlo per la produzione di energia, nel nostro territorio comunale vi sono
molti edifici pubblici i cui tetti possono essere utilizzati per impianti fotovoltaici. Siccome anche
questo gi stato fatto, con ottimi risultati, da altri enti locali e, al contrario di quanto ha affermato
lassessore Vincenzi, vi sono ditte che ogni giorno sono alla ricerca continua di spazi per collocarvi
i loro impianti, perch non si pensato di fare anche questo? Non vero che nessuna ditta
disponibile a collocare impianti sui tetti. Tuttaltro. Perch, quindi, non utilizzare in questo modo i
tetti degli immobili presso lo IAL, o quelli delle scuole, dellex liceo, la prossima sede dei vigili del
fuoco e di altri edifici comunali? Si potrebbe utilizzare in questo modo anche la discarica esaurita di
Via Cavo Napoleonico, la cui manutenzione post mortem rappresenta un costo importante per la
nostra collettivit e che, impiegata in questo modo per produrre energia, invece potrebbe essere una
risorsa importante. Alcuni edifici comunali hanno ancora il tetto in eternit. Quale migliore
occasione per sostituire il tetto e a farne uno nuovo con annesso impianto fotovoltaico? Sto facendo
proposte reali che spero questa amministrazione prenda in considerazione. E importante lavorare
per produrre energia da fonti rinnovabili ma sono convinto che dovremmo arrivare a farlo
salvaguardando il pi possibile le nostre produzioni agricole rivolte allalimentazione umana e
animale. Ecco perch sarebbe importante che le centrali a biogas utilizzassero gli scarti delle
produzioni agricole e i liquami e non il mais o il sorgo e che fossero gestite davvero da aziende
agricole e non da industrie camuffate e che per gli impianti solari fotovoltaici si utilizzassero
sempre pi i tetti esistenti, i parcheggi e le aree dismesse e il meno possibile il terreno agricolo
destinato alla produzione di derrate alimentari.
Giovanni Nardini
Consigliere Comunale PD Bondeno
(Articolo letto 73 volte)
Gruppo Consiliare Partito Democratico
INTERPELLANZA
ex art. 77 regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale del Comune di Bondeno (Fe)
Sig. Sindaco
Signori della giunta
In questi mesi sentiamo parlare di un pastificio che porter 300 posti di lavoro per i nostri
concittadini e che andr ad essere eretto nellarea ex zuccherificio, circostanza lieta che tutti noi
auspichiamo
Purtroppo come consiglieri della minoranza non riusciamo a condividere le gioie di questi progetti
in quanto non esistono agli atti del protocollo atti depositati ma pare siano trattative private e al
momento riservate tra gli amministratori , gli uffici tecnici e lo studio di progettazione con sede in
Svizzera denominato Progenal Enumplan , se ho ben compreso .
Leggendo larticolo di oggi del Resto del Carlino di Ferrara apprendiamo che nel 2014 sar finito
come peraltro lo apprendiamo da due bellissimi cartelli con bandiere che svettano nellarea
destinata a diventare sede della fabbrica
Tutto ci premesso
FACCIO FORMALE ISTANZA
affinch il Sig. Sindaco Ing Alan Fabbri possa urgentemente riferire al primo Consiglio Comunale
utile e rispondere alle seguenti domande :
1) leggendo larticolo del Resto del Carlino di questoggi sorge spontanea la domanda e dica
cortesemente a tutta la cittadinanza quale azienda la ditta proprietaria , quali sono i soci con nome
e cognome proprietari delle quote della societ , che costruir il pastificio che sar pronto per il
2014 ?
2) dica cortesemente al Consiglio Comunale e alla cittadinanza tutta il progetto come si svolger e
dove possono i potenziali dipendenti che vogliono essere assunti depositare le loro domande di
assunzione ?
Consigliere Capogruppo Pd Patrizia Micai
Bondeno, 15 novembre 2011
Aggiornamento in PDF del 15-5-2014
e articolo http://www.bondeno.com/2014/10/04/zuccherifici-pastifici-e-feste-di-piazza/
Tags: Bondeno, fotovoltaico, pastificio
afenice
5 settembre 2012 alle 15:32 (Modifica)
Dagli incontri avvenuti nel 2014, sembra che la Enumplan si sia sciolta per lasciare il passo
alla Thomas Food, che per al 31 marzo 2014, non avrebbe ancora provveduto ai necessari
adempimenti.
La vicenda, dopo un utilizzo elettorale nel febbraio 2014, si definitivamente chiusa con un
Invece no, chi chiede viene accusato di essere contro le sagre di essere contro la mission del
comune. Quale mission? Ora, vorrei sapere da voi se oltre a festeggiare forse prima non
dovremmo pensare a risolvere i problemi quotidiani dei cittadini.
A Bondeno abbiamo una filiale di banca che la pi esposta di tutte le altre sue consociate a
livello provinciale e non verso le aziende che piano piano scompaiono o si ridimensionano ma per
il credito al consumo delle famiglie. Parliamo di famiglie che ad esempio proprio in questo periodo
si trovano alle prese con lacquisto dei libri di testo, libri che per la scuola dellobbligo dovrebbero
essere gratuiti ma cos non ; infatti per inserire un ragazzino alle medie si spendono mediamente
circa .500,00 ogni anno ai quali dobbiamo aggiungere rette raddoppiate per trasporti scolastici
extraurbani, servizi di dopo scuola che non sono garantiti per sempre e per tutti in quanto solo al
raggiungimento di un numero e via dicendo.
Gli anziani vivono isolati nellex ospedale, i cari defunti riposano in cimiteri a volte fatiscenti, i
disabili faticano a circolare per strada, i bambini non hanno aree verdi ed attrezzate a sufficienza,
sicure, chiuse, le zone industriali hanno servizi di viabilit pessimi e senza adsl, vado avanti? Ma
noi festeggiamo!
Lassessore Saletti dice che le sagre sono un valore aggiunto, sicuramente avr ragione, ma allora
mi domando: come mai abbiamo perso il Misen? Lassessore Poltronieri riferisce che tutte queste
feste hanno una base culturale, servono per divulgare la cultura nel nostro territorio, allora mi
chiedo: come mai dai Vostri documenti si evince che nel museo di Stellata nessuna scolaresca del
comune di Bondeno andata in visita? Forse perch non vero che il popolo celtico si insediato
qui a Stellata o Bondeno? Magari sul delta del Po si
Rilevo frazioni di serie A e altre di serie C2 per mole di investimenti ed interventi, ma non sulle
sagre ma sui servizi ai cittadini come ad esempio la viabilit, verde pubblico, trasporti.
Scortichino, Pilastri, Stellata sono sicuramente nella prima classifica ed il resto lo lasciamo in
C2 Come mai?
Meglio chiarire. Bene per queste frazioni, ma bisogna essere equi, la famosa coperta corta
andrebbe suddivisa un po per tutti perch non deve essere grazie a quanti voti porta la frazione al
politico padrino o madrina del luogo che il cittadino deve avere vantaggi, ma dal fatto che come
gli altri paga le tasse.. .
Dunque tornando allinizio del discorso mi torna in mente sempre la stessa domanda: PAURA,
PAURA, PAURA e FESTE FESTE FESTE?
Che strano Tutto mi fa pensare al Titanic mentre stava affondando, quando il capitano diede
ordine allorchestra di continuare a suonare. Fare finta di niente. Niente panico. Non creiamo
allarmismo! Sono morti tutti.
In questi ultimi mesi proprio questo atteggiamento ha lasciato nella totale disinformazione molte
famiglie anche i famosi bondenesi storici come da Voi chiamati, perch si asserito che
informare=allarmare. No, quanto di pi sbagliato possiate fare. I cittadini devono sapere che
siamo alla frutta che non ci sono soldi, che i servizi sono a rischio, che le scuole sono in ginocchio.
Paura che ci sia la ribellione? Paura di perdere lamato seggio? Lamata poltrona alle prossime
elezioni? Allora siete Voi che avete PAURA e per farci credere che tutto va bene FESTEGGIATE!
Forse un modo per esorcizzare la paura senza far pensare a come risolvere il problema? I
cittadini, tutte le persone di buona volont, quelli che pagano o hanno pagato per anni, hanno il
diritto ed il dovere di sapere che dobbiamo tirarci su le maniche e lavorare insieme per
risollevare le nostre sorti.
Andiamo nel dettaglio.
STOP AGLI SPRECHI: cominciamo con i rifiuti che invece di diventare una fonte di guadagno,
lamministrazione contravvenendo ad una delibera comunale, continua a trattare come fonte di
spesa. In questi uffici fate la raccolta differenziata? Usate carta e 3 toner riciclati, avete pannelli
fotovoltaici, avete dotato tutti gli edifici pubblici di adsl, fotovoltaico, solare termico? NO! C una
commissione che vigila e sanziona le ditte che hanno in appalto la costruzione degli edifici
pubblici/opere pubbliche? Possibile che una scuola media NUOVA inaugurata in fretta e furia nel
2005 cada a pezzi? Possibile che necessiti di verifiche strutturali? Possibile che sia necessaria una
manutenzione straordinari alla nuova caserma della protezione civile/vigili del fuoco, non ancora
inaugurata? Ma chi paga? Noi! Ma non si deve direcrea allarmismo.mangia voti.mangia
soldi. Utilizziamo metodi obsoleti e costosi per la registrazione dei consigli comunali e la loro
divulgazione. Non facciamo manutenzione al bene pubblico che porterebbe a grandi
risparmi,conservando, come si fa nelle nostre case, ma si preferisce sostituire quando rotto e
ancora una volta vi porto ad esempio il porticato nuovo della materna statale di Via Granatieri che
a causa dellincuria letteralmente in parte crollato e poi completamente rimosso, lasciando senza
un filo di ombra i bambini e con preventivi di tutto riguardo per ricostruirlo: anno di costruzione
2000!
Ma noi festeggiamo, e se negli emendamenti si chiede di spostare i soldi dalla realizzazione delle
cucine delle sagre alle case popolari, alle scuole, agli anziani, allora ci rispondete che noi siamo
contro le sagre.
Mi pare troppo. Questi sono anni bui, tempi cupi, ma verranno sicuramente ricordati per le feste
e le sganzeghe non da ultima quella in piazza con una tensostruttura che poteva essere evitata
visto che si pagano fior di quattrini ogni anno per laffitto di un centro fiera proprio dove fare le
feste e sagre.
Come mai? Qual allora la Vostra mission come amate ricordare?
il secondo a firma congiunta di Patrizia Micai e Cristina Aleotti il 10 novembre 2010, Bondeno sta
morendo:
Nel prendere atto che la maggioranza tutta si sente rappresentata dallassessore Vincenzi e
bench preferiremmo confrontarci sui fatti e non sulle chiacchiere, non possiamo esimerci dal
replicare allassessore . Abbiamo deciso di scrivere congiuntamente al fine di rivendicare, ciascuna
di noi, lonest del lavoro che le forze di opposizione , nella completa indipendenza fra loro, stanno
svolgendo in consiglio, nel pieno rispetto del mandato conferito dagli elettori . Le strategie di
poltrona non appartengono a nessuna di noi due e per quanto riguarda il consigliere Aleotti ne
stata data ampia prova alle scorse elezioni non cedendo alle lusinghe di alcun partito. Pur capendo
che questo concetto sfugga allAss. Vincenzi , che della strategia della poltrona , ha fatto un vanto
allultimo Consiglio Comunale , invitiamo il medesimo a non perdere tempo e a concentrarsi ad
amministrare dimostrando di esserne in grado e di meritare la fiducia accordatagli dal Sindaco con
laffidamento di un assessorato che di fatto, grazie allindiscutibile sua versatilit politica ha
sottratto al Pdl.
Per Micai in particolare si denuncia che Gli assessori della giunta del Comune di Bondeno non
riescono a replicare nel merito alle contestazioni e tentano, come al solito , di buttarla in rissa con
strumentali e inutili attacchi personali. In consiglio comunale la giunta non risponde mai e tenta di
farsi scudo dei propri tecnici delegando a loro le risposte. Abbiamo difeso come gruppo
consigliare, i dipendenti , abbiamo chiesto argomentazioni politiche sulle scelte ma nelle sedi
istituzionali non ci vengono mai fornite. Per tutta risposta , non in consiglio comunale n nelle
commissioni , ma sui giornali o su facebook, gli assessori e il Sindaco vogliono ridicolizzare
lopposizione facendo credere ai cittadini che facciamo considerazioni da incompetenti o ancora
peggio che le spariamo grosse (?) per fare a gara tra donne !!!! Non accettiamo questo modo di far
politica !!! Sicuramente i cittadini si allontanano dalla politica quando i toni sono questi. Come
gi detto in Consiglio Comunale allassessore Vincenzi non occorre urlare perch non siamo a uno
spettacolo televisivo. Lopposizione tenta di operare un controllo sul Vostro operato e possiamo
tranquillizzare la giunta sulla circostanza che non abbiamo bisogno di fare nessuna gara Stiamo
aspettando di confrontarci sui temi veri che interessano la cittadinanza : il lavoro, lambiente, le
strade sicure, valorizzazione dei giovani, aiuto concreto e fattivo alle famiglie , i servizi. Al Sindaco
poi che ha utilizzato in campagna elettorale lo slogan Yes as pol vorremmo rispondere nel
dialetto che non gli appartiene in via esclusiva Adess cat po , fa qul per!
Aspettiamo di sentir parlare dei problemi della gente e nelle sedi istituzionali , invitiamo gli
assessori della giunta di astenersi dal fare lezioni allopposizione ma di incominciare a pensare di
amministrare una terra che ne ha molto bisogno, sempre pi Bondeno sta morendo
Nel frattempo Cristina Tralli ha dato le sue dimissioni, c stato il terremoto e tutto continua
peggio di prima.
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[1]
Ecco tutta la verit su un futuro possibile. Lesportazione del sistema di vita americano incontra
ampi ostacoli tutt intorno al globo, ma stato appena eletto un nuovo Presidente, simpatico,
piacevole, di una rassicurante stupidit, e capace di pronunciare giudizi lapidar! e orecchiabili.
Spetta a lui portare il popolo degli Stati Uniti alle soglie dellanno 2000: Padre Nostro che sei a
Washington Le grandi societ industriali e finanziarie, ivi compreso il Sindacato (che ricicla in
attivit lecite il denaro accumulato un tempo con il gangsterismo), tengono saldamente le leve del
potere. I giovanotti di buona famiglia, usciti brillantemente dallaccademia militare fanno rapida
carriera presso i generali che formano la diga del Pacifico, cio unalleanza bianca, comprendente
lAustralia, la Nuova Zelanda e le superstiti dittature di destra dellAmerica Latina. La popolazione
americana continua ad adattarsi alla normalit di condizioni di vita sempre meno normali,
nonostante i cibi adulterati, linsicurezza drammatica dellordine pubblico, laria e il mare e il suolo
inquinati, la brusca caduta dellindice medio della durata della vita, lalta percentuale di neonati
malformati. Ma altrove, specialmente nei paesi sottosviluppati, la situazione precipita. Sulle rive del
Mediterraneo, ridotto a una fogna, scoppiata una crisi che tra laltro ha spinto le popolazioni
dellAfrica settentrionale a una disastrosa guerra con i vicini a sud. In questo mondo che diventa,
con progressione geometrica, sempre pi ingovernabile, i fatti privati e quelli pubblici sintrecciano
in una fitta rete dinflussi reciproci, di corresponsabilit, di errori di giudizio, in cui persino alle
vittime ed agli alleati accade di sterminarsi fra loro, in cui le verit sono, a conti fatti, delle bugie e
in cui certe menzogne sono tuttavia vere. Il cataclisma clamoroso, inarrestabile, un vero
crepuscolo degli di che travolge i duecento milioni di esemplari pi stravaganti e nocivi della
nostra specie.
Cos diceva la presentazione di questo libro di John Brunner, [2] uscito nel 1972.
Era lultimo di 4 libri distopici [3]in cui si illustrava una societ alla quale, per molti aspetti, ci
stiamo paurosamente avvicinando; bisognerebbe fermarsi a riflettere e rileggere quanto gi stato
scritto, invece di voltare sempre pagina nel tentativo di ignorare certi segnali autodistruttivi.
Ovviamente lidea di leggere molto, ma sempre gli stessi libri, non piace al mercato per cui,
attualmente il libro si trova, forse, solo su qualche bancarella. [4]
Seguite i link, per saperne di pi.
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[1] Image: http://www.sfquadrant.com/Bancarella/Nord/cosmooro.htm
[2] John Brunner,: http://cyberfest.bondeno.com/libri/brunner.htm
[3] Era lultimo di 4 libri distopici : http://www.futureshockonline.info/pubblicati/fsk27/html/sapienza.htm
[4] bancarella.: http://www.fantabancarella.com/librisfnord.html#nordoro
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La rivista italiana di studi geopolitici Eurasia dedica il suo ventesimo volume allimminente
anniversario dellunit dItalia, con un numero (2/2010) intitolato Italia: 150 anni di una piccola
grande potenza [1]. Quasi trecento pagine per affrontare il tema dalla prospettiva pi consona a
Eurasia, cio quella geopolitica.
Il direttore Tiberio Graziani, nel suo editoriale, sinterroga sulla Geopolitica nellItalia
repubblicana [2] o, meglio, sulla sua assenza, chegli imputa non solo alla scarsa cultura
geopolitica delle classi dirigenti italiane, ma anche alla profonda crisi dellidentit nazionale ed alla
limitazione della sovranit determinata dallinserimento nella sfera egemonica degli USA. I recenti
sviluppi internazionali aprono per inedite possibilit allItalia, a patto che essa sappia riconoscere i
due nuovi punti di riferimento della sua politica estera: la Russia, grazie a cui sganciarsi dalla sfera
dinfluenza nordamericana, e la Turchia, con cui rilanciare una politica mediterranea e vicinoorientale.
dispone per duna fitta rete dinfluenza e potere su tutto il territorio nazionale italiano.
Pessimistica la valutazione di Fabrizio Di Ernesto (saggista), secondo cui a centocinquantanni
dalla proclamazione dellUnit glItaliani sarebbero Pi divisi di prima. LItalia sempre stata
deficitaria in termini didentit nazionale, ed oggi essa sottoposta allattacco dellatomizzante
ideologia neoliberale.
Luca Donadei (saggista) descrive La debolezza strategica italiana, la quale dipende
precipuamente dalla conformazione geografica del paese: un po continentale ed un po marittimo (e
dunque costretto a difendersi su ambo i lati), percorso da catene montuose che ostacolano le
comunicazioni interne. Oggi lItalia si presenta protetta in una teca di cristallo composta da
alleanze e relazioni diplomatiche, apparentemente sicura ma che, qualora tali rapporti si
deteriorassero (soprattutto quello con gli USA), lascerebbe il paese esposto in tutta la sua crescente
vulnerabilit.
Un tema molto dibattuto in Italia e molti altri paesi quello della concorrenza commerciale cinese:
ne parla Caterina Ghiselli (Strategic Advice) nel suo Il made in China sfida il made in Italy.
Dario Giardi (saggista) tratta della Geopolitica dellenergia: lItalia nello scacchiere euromediterraneo. Secondo Giardi la politica energetica divenuta il fulcro della politica estera degli
Stati, ed in particolare la Russia sta impiegandola per scalare la gerarchia delle potenze. LEuropa
dovrebbe agire unitariamente ed in collaborazione con gli USA per diversificare ed assicurare le
proprie fonti energetiche, ma evitare politiche anti-russe, anti-iraniane o anti-cinesi. LItalia assai
vulnerabile perch il suo mix energetico particolarmente caro e sbilanciato. Le priorit
dovrebbero essere: coniugare nuovi gasdotti e rigassificatori per diventare un hub energetico
europeo; dedicarsi allefficienza ed al risparmio energetico; riadottare il nucleare; potenziare il
solare; diversificare le fonti denergia.
Ahi serva Italia il titolo dellarticolo con cui, riecheggiando Dante, Giancarlo La Grassa
(economista) lamenta il deplorevole stato dellItalia, da ventanni priva duna politica. Roma
dovrebbe puntare decisamente sullavanzante multipolarismo, difendere quel che resta delle sue
industrie strategiche dalle brame straniere, sgonfiare lipertrofico apparato dellamministrazione
pubblica. Ci sar possibile solo vincendo la resistenza di quel blocco sociale parassitario che vive
sulla spesa pubblica improduttiva, e cercando invece di mobilitare a favore della svolta i ceti
produttivi, in particolare il lavoro autonomo.
Alessandro Lattanzio (Eurasia) descrive la Italia atomica e la storia dei programmi sia
militari sia civili.
Fabio Mini (generale in ausiliaria) critica la Voglia di SpA recentemente impadronitasi
dellItalia: il Governo ha costituito una serie di SpA (Banca del Sud, Protezione Civile, Difesa
Servizi) per permettere ai Ministeri di eludere le procedure ed i controlli statali.
Costanzo Preve (filosofo) tratta de Il comunismo italiano nella seconda met del 900, da
Gramsci allanti-berlusconismo.
Esterni al dossario sullItalia sono alcuni articoli: Fabio Falchi sul Homo Europaeus, Claudio
Mutti su Henry Corbin: lEurasia come concetto spirituale, Al Nakbar Naseri suLIran e la
pace nel mondo (testo dellintervento dellambasciatore iraniano allomonima conferenza
organizzata da Eurasia a Roma [3]), Maria Rosa Comunale su Il caso Lettonia, Augusto
Marsigliante su I rapporti sino-africani.
Il volume concluso da alcune interviste: oltre al gi ricordato Adamo, a Roberto Albicini
(giornalista), Gianluigi Angelantoni (industriale), Giovanni Armillotta (Africana), Sergej
Baburin (Duma, Federazione Russa), Pietrangelo Buttafuoco (giornalista e scrittore), Tarun Das
(confederazione industriali indiani), Paolo Guerrieri (IAI, Universit La Sapienza di Roma),
Luciano Maiani (CNR), Sergio Romano [4](Corriere della Sera) [4] e David Sanakoev [5]
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Lezioni magistrali
Posted By paolo On 12 settembre 2010 @ 18:46 In filosofia | Comments Disabled
CINQUANTA LEZIONI SUL BUON USO DELLINCERTEZZA Nelle piazze e nei cortili del
festivalfilosofia [1] si rifletter su contingenza e rischio, probabilit e azzardo
Esposti allincertezza, gli individui devono imparare a convivere con destini personali aleatori e
interamente privatizzati; pressate da rischi di vario tipo ambientali, finanziari, sociali le societ
devono ripensare i princpi dellagire collettivo e interrogarsi se sia possibile compiere scelte
pienamente sicure e governabili. Il programma di lezioni magistrali del festivalfilosofia che a
Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre 2010 celebrer il suo decennale porter nelle
piazze e nei cortili delle tre citt celebri maestri del pensiero, che si confronteranno con il pubblico
sulle varie declinazioni contemporanee della fortuna, dal rapporto tra eccezione e ordine nella sfera
politica, al carattere creativo dellimprevisto, dalla teoria del rischio alle tecniche della sua
calcolabilit, dal lavoro antropologico e simbolico delle culture per addomesticare il futuro
allesperienza dellazzardo e della scommessa.
La questione della contingenza
La questione della fortuna rinvia in primo luogo allo statuto della contingenza (ci che ci tocca) e
al conseguente rapporto tra il possibile e il necessario. A Jean-Luc Nancy voce tra le pi
significative della filosofia continentale - toccher mostrare di cosa fatta la chance, cio
apertura fortuita al mondo e allEssere che sfugge a ogni proiezione di possibilit. Peter Sloterdijk
forse il pi originale pensatore in scena - affronter il tema delloccasione in una grande diagnosi
depoca, per mostrare come la modernit nata nella celebrazione del rischio, dellavventura, del
viaggio e della scoperta abbia subto un ripiegamento nel segno delle assicurazioni e delle
rassicurazioni. Massimo Cacciari prender di petto il tema della possibilit nel suo inquieto
rapporto amletico con la decisione e la fatalit, mentre Sergio Givone e Maurizio Ferraris
svolgeranno riflessioni sulla relazione tra possibile e necessario da ottiche distinte, la prima
orientata alla questione morale della libert e della colpa, la seconda dedicata al principio di
necessit della realt materiale. A Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio
per il festivalfilosofia, il compito di delineare i tratti della contingenza psichica, cio la
significativit di quel che cade fuori dal controllo cosciente del soggetto.
Il contingente ci che tocca e dunque che trasforma. Ne consegue che il lavoro della contingenza
chiama a un continuo ripristino di ordine per fare fronte al cambiamento e alleccezione, come sul
piano dellordine politico moderno mostrer Carlo Galli. Tali tentativi di ricostruzione, spesso sotto
forma di riparazioni a ingiustizie collettive ( questo il tema della lezione di Gustavo
Zagrebelsky), sono altrettante risposte alla paura che domina la condizione umana e sociale, come
argomenter Roberto Esposito. La complessit delle sfide poste al diritto e alla politica
maggiormente evidente se si considerano lartificialit e la mancanza di fondamenti del diritto,
come sosterr Natalino Irti; tuttavia questa incompiutezza dellordine contemporaneo pu
tramutarsi in occasione, e non a caso Salvatore Veca ne far lelogio.
Anche lordine economico in questione: daltronde fortuna parente di ricchezza e di
abbondanza. Come distribuire le ricchezze, ossia come compensare mediante apposite politiche la
diseguaglianza delle fortune, il tema della lezione di Massimo Pivetti, mentre Marcello De
Cecco e Oscar Giannino, in un dibattito condotto dalla giornalista Maria Concetta Mattei, si
confronteranno su unaltra valenza economica della fortuna, ossia se il mercato produca ordine ed
equit in modo cieco e spontaneo (come se fosse esso stesso una dea bendata) o non debba invece
essere governato da regole.
La contingenza anche ci che tocca ai singoli. Ampio risalto verr dunque dato al piano etico e
antropologico su cui si gioca la partita della fortuna contemporanea. Zygmunt Bauman il pi
influente filosofo sociale contemporaneo ribadir il paradosso nel quale sono presi gli individui
della modernit liquida, costretti a cercare rimedi individuali e biografici per risolvere problemi
sistemici. Linstabilit comunque condizione umana per eccellenza, al punto da rendere mitici tutti
i tentativi di stabilizzazione (come argomenter Umberto Galimberti). E anche in ambito religioso
la fede spesso piena accettazione di precariet, gratuita fiducia in Dio: ne parler Enzo Bianchi.
Ci nonostante le culture hanno messo a punto pratiche o sistemi dinterpretazione per rendere
stabile linstabile, come mostreranno Marino Niola (che analizzer le forme della superstizione
nella cultura contemporanea) e Franois Jullien (che presenter il pensiero della trasformazione
contenuto nei Ching, testo fondamentale della cultura tradizionale cinese). La sfida al destino che si
fa amore per il fato argomento della lezione di Marcello Veneziani non pu far dimenticare che
spesso vengono dati in sorte ruoli e condizioni che non rispecchiano il merito e la giustizia, come
nel caso della condizione femminile, di cui parler Michela Marzano. su questo piano che
lesperienza del contingente fa posto a una critica di ordine etico, per discutere i criteri della sorte
morale (come nella tradizione anglosassone di cui interprete Armando Massarenti) o per
guardare, come far Salvatore Natoli, allimponderabile che governa la vita morale mettendo
tragicamente a repentaglio lideale della misura.
Rischio e responsabilit
Una seconda grande area in cui si riformula la questione della fortuna quella del rischio, categoria
che da ormai un trentennio contraddistingue le societ contemporanee, anzi il destino globale degli
Stati e del pianeta. Alla teoria del rischio in una delle sue pi avanzate formulazioni sociologiche
dedicata la lezione di Raffaele De Giorgi, mentre Pier Paolo Portinaro e Frank Furedi
discuteranno due importanti strategie di condotta per neutralizzare i rischi: il primo ricostruir i
princpi delletica della responsabilit, mentre il secondo discuter criticamente il principio di
precauzione.
La tematica del rischio e della catastrofe sopraggiunta nelle scienze sociali partendo da una lunga
carriera anche nelle scienze naturali. Jean-Pierre Dupuy influente filosofo della scienza, docente
a Parigi e Stanford esporr pertanto la sua teoria globale della catastrofe, mostrando le
connessioni tra male naturale e male morale. Niles Eldredge, coautore con Stephen J. Gould della
teoria degli equilibri punteggiati, presenter a sua volta le estinzioni catastrofiche della biodiversit,
oggi per la prima volta dovute a cause umane, come elemento caratterizzante dei processi
evoluzionistici.
La cattura del futuro
La questione del rischio, essendo connessa al governo degli effetti, si lega a un altro vasto quadro
nel quale opera la fortuna, ossia lapertura di futuro propria di ogni accadere. La modernit si
specializzata in tecniche di anticipazione del rischio tramite le quali si creduto di addomesticarlo
rendendolo calcolabile e statisticamente regolabile. Alle tecniche e discipline di cattura del futuro
sono dedicate alcune lezioni in programma. Gerd Gigerenzer, scienziato cognitivo e direttore del
Max Planck Institute di Berlino, si soffermer sui vincoli emotivi e viscerali della decisione,
mentre Elena Esposito mostrer come ogni proiezione probabilistica comporti sempre un quadro
finzionale orientato da aspettative di aspettative. Angelo Panebianco, operando su modelli diffusi
nelle scienze sociali, analizzer il rapporto tra cause ed effetti, spiegazione e previsione dei
fenomeni, in una linea che rimette in gioco il tema dellautonomia dellazione, mentre Nicla
Vassallo mostrer come le tecniche di sapere possano produrre conoscenza anche mediante lerrore.
In una prospettiva pi ampia, Marc Aug, membro del Comitato scientifico del Consorzio, proporr
di valorizzare anche nelle pratiche sociali il modello dellipotesi scientifica, dove si coniugano
dubbio e speranza , superando i miti nostalgici o utopici.
Tra i campi dellesperienza umana quello delle religioni ha fornito evidentemente massicci
contributi per catturare il futuro. Jrgen Moltmann e Piero Coda, da prospettive teologiche e
confessionali distinte, si soffermeranno sullo scarto antropologico e religioso tra elezione e grazia,
tra principio speranza e dottrina delle predestinazione, discutendo se e quanto il futuro degli uomini
sia disponibile alla loro scelta. In ottica pi storica, Giorgio Stabile ricostruir la storia di lunga
durata della ruota della Fortuna come grande dispositivo concettuale e iconografico che, a partire
dal mondo classico, ordina il tempo cosmico, storico ed esistenziale attorno allidea di ciclicit.
Sar Giovanni Filoramo ad analizzare il contesto e i significati delle dottrine della Provvidenza
nella fase di formazione della cultura teologica cristiana, mentre Giovanni Reale interpreter il
mito platonico di Er (narrato nella Repubblica), dove si discute la scelta dei paradigmi di vita
operata sotto gli occhi della Moira, cio del destino.
Gioco e creazione
Che il calcolo della probabilit spesso sia in scacco e si debba invece rapportarsi al futuro come
proprio destino ben lo sanno i giocatori, specie quelli dazzardo, sedotti dalle promesse della
fortuna. Franco La Cecla seguir questa esperienza ai tavoli da gioco e negli altri interstizi della
vita quotidiana, come le sale per scommesse, dove la vertigine dellazzardo indica come la posta in
gioco sia, n pi n meno, il venire allessere o il piombare nel nulla. Marco Vozza si dedicher
invece a unesperienza peculiare di avventura, di incontro azzardato dagli effetti imprevedibili,
come il caso dellavventura amorosa. A una singolare promessa di fortuna, nel cuore stesso di un
mondo apparentemente governato dalle gerarchie della risultanza statistica, si rivolger invece
Milad Doueihi con una lezione sulla funzione I am feeling lucky / Mi sento fortunato del motore
di ricerca Google.
Esplorando i confini tra arte e vita, tra opera e mondo, Massimo Carboni attraverser le creazioni
contemporanee per rilevare come il fortuito, lindeterminato e il circostanziale divengano
dimensione stessa dellopera, ormai ricettiva di ci che sta prima e fuori da essa.
Per tutti i nati con la camicia (di forza), il talentuoso attore-autore Alessandro Bergonzoni in una
vera e propria lezione magistrale inseguir la fortuna nei suoi paradossi linguistici pi eloquenti e
avventurosi.
La lezione dei classici
Completer il programma filosofico la sezione Lezione dei classici, secondo la formula
sperimentata con successo nel 2009 di convocare grandi interpreti del pensiero filosofico per
discutere le opere che hanno maggiormente segnato la riflessione sul tema della Fortuna.
Remo Bodei terr una lezione sul De fato di Cicerone, vera e propria enciclopedia di dottrine
morali antiche che ha non poco influenzato il pensiero dellOccidente. Amedeo Quondam attirer
lattenzione su un testo poco conosciuto di Francesco Petrarca, il De remediis utriusque fortunae, da
cui si sviluppata unimportante tradizione teorica sui codici culturali della fortuna e del merito.
Carlo Galli legger Il principe di Machiavelli analizzando lopposizione qui espressa tra virt e
fortuna. Tullio Gregory, membro del Comitato scientifico del Consorzio, commenter i Saggi di
Montaigne, forse il principale spartiacque nella cultura dello scetticismo e testo capitale della
modernit. Maria Emanuela Scribano e Sergio Givone ricostruiranno due grandi sistemi
filosofici del rapporto tra possibilit e necessit fioriti nellepoca della ragione classica,
rispettivamente lEtica di Spinoza e i Saggi di teodicea di Leibniz. In un percorso di avvicinamento
al contemporaneo Antonio Gnoli si soffermer sullesperienza della finitezza e della contingenza
teorizzata da Heidegger in Essere e tempo, mentre Pier Paolo Portinaro commenter uno dei testi
pi influenti per la morale della responsabilit, ossia Il principio responsabilit di Hans Jonas.
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Ritratti italiani
a cura di Vittorio Sgarbi
Cento, Galleria dArte Moderna Aroldo Bonzagni
Auditorium San Lorenzo
12 luglio 30 agosto 2010
Milano, Fondazione Durini
settembre 2010
catalogo christian maretti editore
inaugurazione domenica 11 luglio alle 17,30
Gli artisti contemporanei hanno lavorato molto, in questi anni, su uno dei temi portanti della storia
dellarte italiana: quello del ritratto e della figura umana.
Nella mostra Ritratti italiani, divisa tra le sale della Galleria dArte moderna e nel suggestivo
spazio della ex Chiesa di San Lorenzo, oggi adibita ad Auditorium, sono riuniti i lavori di una
trentina di artisti contemporanei italiani, o comunque abitanti in Italia, che, con intenti e modalit
diverse, hanno lavorato su questo tema.
La mostra si situa allinterno della manifestazione centese LEstate del Guercino, che vede la
contemporanea presenza, in citt, dellimportante mostra Guercino Bacon: I disegni (alla
Pinacoteca Il Guercino), dove i disegni italiani del grande pittore inglese vengono per la prima
volta messi a confronto con i disegni del grande maestro rinascimentale, a cui Cento ha dato i natali,
e a cui lo stesso Bacon aveva guardato con grande interesse.
Il confronto tra le due mostre offre cos al visitatore loccasione per riflettere sulle diverse
declinazioni che un tema come quello della ricerca dellidentit simboleggiata proprio attraverso
il tema del ritratto ha assunto nel corso dei secoli.
Ancora oggi, infatti, luomo, e il volto delluomo, a tornare ad essere al centro del dibattito
contemporaneo: quel volto oggetto delle ricerche artistiche gi da decenni in tutto il mondo, anche
nelle forme pi estreme e disturbanti (dalla body art agli esperimenti di chirurgia artistica, dal
cybercorpo ai volti ambigui e mutanti, e cos via), appare ancora, a tuttoggi, un oggetto
misterioso, non identificato, involucro dellidentit sempre pi incerta e frammentaria dellumanit
di oggi.
Attraverso i diversi linguaggi della pittura, della scultura, del disegno e della fotografia, gli artisti
contemporanei si sono accostati in questi anni al tema del volto delluomo contemporaneo con
intenti e modalit assai diverse, dove riletture in qualche modo classiche si alternano e si
mescolano ad approcci deformanti e disturbanti, dove le influenze dellestetica pubblicitaria, o
dellinvasivit del corpo mutante declinato per secondo le regole di una normale cultura di
chirurgia estetica diffusa a livello quotidiano e medio-borghese in tutto il mondo occidentale si
contaminano con retaggi pittorici alti, repchage, citazionismi, strizzate docchio alla grande
storia dellarte o a canoni estetici prelevati di peso dai codici dellillustrazione popolare di massa.
Ecco allora che, agli straordinari ritratti fotografici in bianco e nero di Leonardo Sciascia e di
Borges, realizzati da Ferdinando Scianna, fa da contraltare il virtuoso segno di Tullio Pericoli, con i
ritratti di Kafka e di Jack London, o quello, non meno raffinato, di Riccardo Mannelli, con i ritratti
di Pasolini, di James Ellroy e di Roberto Saviano; ecco gli immensi (e inediti) ritratti di Oliviero
Toscani, di uomini e donne anziani colpiti da ostioporosi, accanto al segno labirintico e intensissimo
del pittore pratese Andrea Martinelli, o agli spiazzanti ritratti di vecchie, spesso rifatte a colpi di
lifting, dello scultore Paolo Schmidlin; ecco i ritratti di Audrey Hepburn e di Monica Bellucci
scattati da Gian Paolo Barbieri, a confronto con le sculture in terracotta di Giuseppe Bergomi, che
rappresentano diafane modelle in posa, a met strada tra estetica glamour e classicit, o agli
inquietanti nudi femminili di Alessandro Papetti; ecco i ritratti di designer e architetti di grido,
realizzati di recente da Lorenzo Mattotti per la rivista Domus, accanto alle intense fotografie di
artisti scattate da Fabrizio Ferri, e ai ritratti di Mimmo Rotella e di Sting interamente coperti di
vernice bianca, realizzati da Robert Gligorov. Ed ecco, ancora, i ritratti maschili di Livio Scarpella,
che guardano alla migliore cultura camp, accanto alle grandi ed elegantissime figure diafane di
Omar Galliani; e ancora, ecco un drammatico ritratto-disastro ecologico del pittore palermitano
Fulvio Di Piazza, nel quale la marea nera petrolifera sembra prendere vita in una spaventosa
figura umana; e ancora un bizzarro ritratto di Garibaldi, rivisitato per in salsa psichedelica dal
pittore Andrea Zucchi, accanto ai ritratti intimi, dal sapore neoscapigliato, di Danilo Buccella e ai
collage neobarocchi di Felipe Cardena e poi, ecco i volti maschili ripresi con pennellata veloce, di
derivazione quasi baconiana, dal pittore milanese Giulio Durini, accanto a quelli femminili, dallo
stile pittorico inconfondibile, del torinese Daniele Galliano; e ancora i ritratti fotografici di Nicola
Vinci e di Antonio De Luca, le pitture digitali di Matteo Basil e di Federico Lombardo, le sculture
lignee di Aron Demetz, i ritratti degli anni di Piombo di Claudio Monnini, i ritratti politici di
Wainer Vaccari e quelli storici di Svitlana Grebenyuk, il James Dean di Nicola Verlato, e ancora i
dipinti di Alessandro Bazan, di Paul Beel e Matteo Bergamasco.
Tra le opere degne di nota, ancora un ritratto che scompare, in cera, di Michelangelo Galliani (per
leffetto del calore del cuscino elettrico su cui appoggiato), e la performance interattiva di
Florencia Martinez, che durante linaugurazione inviter le visitatrici a farsi ritrarre, per un progetto
dedicato al ritratto femminile. Infine, lo street artist Bros realizzer un dipinto gigantesco su un
muro cittadino, messo a disposizione da un privato.
Ritratti italiani
Galleria dArte Moderna Aroldo Bonzagni
Palazzo del Governatore
via Guercino, 39 Cento (Fe)
Auditorium San Lorenzo
via Guercino, 47 Cento (Fe)
dal 12 luglio al 30 agosto 2010
venerd, sabato e domenica
orari: 10.00 13.00 e 16.30 19.30
Ingresso gratuito
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[1]Credo
al biogas produrr 9 milioni di calorie! Questi due fatti combinati insieme, a lungo andare, potranno
creare, e stanno gi creando, notevoli problemi di squilibrio di risorse alimentari e di sostenibilit
energetica che certo non possiamo risolvere a livello locale. Al nostro livello, per, dovremo
lavorare affinch questi insediamenti, considerati da pi parti industrie insalubri non creino troppi
problemi alle famiglie che vivono nelle loro vicinanze. A Bondeno, ormai da settembre, dalla
centrale a biogas ciclicamente vi lemissione di odori insostenibili per chi abita nella zona e non
solo. Un problema che non pu pi essere tollerato ancora a lungo e va risolto con estrema urgenza.
In Via Frattina viene costruita una centrale, con conseguente passaggio di autocarri e trattori agricoli
di grandi dimensioni, su una strada inibita al traffico pesante, dove difficile il passaggio
contemporaneo di due automobili. Ora ci troviamo con linsediamento di una centrale a biogas in
Via Saccona. Anche in questo caso non mancano problemi di viabilit, che dovranno essere
approfonditi. Ricordo a tutti che Via Canal Bianco stata rifatta 4 anni fa. Era in condizioni pietose
per il fondo stradale avvallato e semidistrutto. Il tratto di competenza del Comune di Vigarano,
rifatto qualche anno prima, ripresenta avvallamenti consistenti. Credo che serva ripensare a ci che
stiamo facendo. Qualche centrale poteva avere una ragion dessere, il business che si creato ci
porter solo grandi problemi sia a livello generale sia a livello locale.
Giovanni Nardini
Consigliere Comunale e Provinciale PD
Limpresa irresponsabile, Luciano Gallino, Euro. 11,38
Ordina da IBS Italia
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Cos la Banca del Tempo presto detto. Tutti noi abbiamo delle competenze e delle capacit che
desideriamo condividere. Iscrivendosi alla Banca del Tempo si pu offrire le proprie competenze e
richiedere di usufruire delle competenze degli altri soci. Ogni competenza ha lo stesso valore: il
tempo. Man mano che aumentano i soci della Banca, aumentano le competenze e le abilit offerte.
Si pu arrivare cos a coprire ogni esigenza di una famiglia, con un semplice do et des, un dono
reciproco che fa a meno del denaro e, alla lunga, potrebbe rivoluzionare il nostro concetto di
societ.
Attualmente gli scambi di servizi fra soci della Banca del Tempo sono espressi in ore ed emessi
tramite assegni. Questo strumento funziona: permetter infatti di accumulare un monte ore che a
sua volta pu essere speso in servizi. Ma gli assegni che i soci della Banca del Tempo si scambiano,
non servono ad altro che per essere contabilizzati. un processo lento, che non incentiva gli
scambi. Diverso sarebbe se i pagamenti fra i soci della Banca del Tempo si facessero in SCEC.
Basta stimare il valore di ogni ora spesa o ricevuta per una qualsiasi prestazione fra i soci della
Banca del Tempo, in sei SCEC allora. Chi riceve gli SCEC avr cos due possibilit: o di
spenderli per unaltra prestazione fra soci della Banca del Tempo, oppure di spenderli presso un
negozio o un professionista convenzionato col circuito SCEC. Altra comodit sar la snellezza
burocratica. Nessun bisogno di recarsi alla banca del Tempo per contabilizzare le proprie ore. I
buoni sconto sono immediatamente fruibili.
Che fare adesso per promuovere lidea?
Premetto che non necessario abolire completamente gli assegni: chi vuole pu continuare tutto
come prima. Ma chi vuole osare il passo del cambiamento, perch negarglielo? Le Banche del
Tempo insieme al progetto SCEC, possono infatti coinvolgere molte pi persone. Restare ancorati
al passato, timorosi di ogni novit, tradisce gli stessi principi della Banca del Tempo, che nata
come soffio di novit in una societ consumistica ed egoista.
Possiamo anche fare un incontro con esperti delle due realt per chiarirci tutti i dubbi. Poi
bisogner darsi da fare per raccogliere adesioni, sia come soci che come negozi e professionisti.
Per contatti Banca del Tempo di Modena: Guido Guidotti 334-1732927 Per Arcipelago SCEC
Emilia Romagna: Massimiliano De C 348-2253503
Nota: Anche lassociazione culturale Araba Fenice aderisce al progetto
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Continuando la nostra rassegna sulla situazione di Bondeno, ripubblichiamo due articoli ; il primo
di Cristina Tralli (ex-consigliere comunale indipendente del PD) del 29 settembre 2011,
Festeggiando sul Titanic:
Questi sono anni bui, tempi cupi. In questi tempi diventato difficile parlare, esprimere opinioni,
critiche anche se costruttive, ma ancor pi difficile fare anche semplici proposte. Si rischia di
essere derisi, offesi, zittiti, isolati, considerati dei polemici e danneggiati anche economicamente.
Mi pervade un senso di profonda delusione, quando in sede di votazione si fa il contrario di quello
che la logica ed il buon senso ti chiederebbe di fare, quando alle mie domande mi viene risposto
che il consiglio comunale non la sede per fare domande, per chiedere spiegazioni, per discutere e
di passare per gli uffici competenti.
Il mio dovere di consigliere comunale lho sentito stravolto, sminuito, svilito. Da buona cittadina
ho il dovere di rispettare la mia comunit, ed per questo che ripeto un dovere per me non
girarmi dallaltra parte, fingere di non vedere o sentire. Mimbarazzerebbe.
Ci troviamo di fronte a scelte sia a livello locale per arrivare a quelle nazionali, ove si evince la
volont di instillare nelle menti la paura con lunico scopo di resettare ogni altro pensiero. Lo
possiamo constatare dallaumento delle telecamere, dalla chiusura verso tutto o tutti quelli che
sono diversi.
Leggendo la mole di documenti che in pochissimi giorni ho dovuto visionare, capisco che
investimenti sia economici che organizzativi atti a favorire la sana e civile convivenza non sono
contemplati: non rilevo nulla per lintegrazione dei giovani, dei bambini, delle donne, degli
stranieri, che non dimentichiamo sono anche coloro che badano ai nostri anziani, lavorano in
campagna, insomma spesso fanno i lavori pi umili, ma spesso creano anche problemi dordine
pubblico, con molestie, risse, furti ecc ecc.
Tutti noi vogliamo vivere serenamente, senza bambini molestati verbalmente sia a scuola sia sul
pulmino, che nel parco pubblico, tutti noi vogliamo che le forze dellordine possano intervenire
subito e risolvere il problema, ma.
Ricordiamo anche che sempre dalla Vostra documentazione sono solamente 16 i fermi di stranieri e
2 gli accompagnamenti per fototesseramento. Dunque A Bondeno preferiamo fare feste, cene,
sagre, sganzeghe, celebrazioni.
Mi fa sorridere perch sembriamo un distaccamento dellIrlanda tra Eire, suoni dIrlanda, Bundan
e vogliamo fare Local Fest (la fiera di San Giovanni) con costi che ancora non conosciamo, anzi la
esorto assessore Saletti a dirci cosa costano tutte queste feste perch la dott.ssa Cavallini mi ha
detto di rivolgermi a lei per i conti.
Tutte bellissime iniziative, dai bersaglieri, al 150 allinaugurazione della caserma, ecc ecc
soprattutto se portano vantaggi alla gente di Bondeno in primis. Qual il ritorno economico o
sociale a Bondeno? Dai grossi investimenti sulle sagre o feste o ecc. le varie frazioni o il capoluogo
cosa guadagnano? Cosa portano allanziano, al bambino, insomma al cittadino che paga le sue
tasse? Dopo le feste cosa rimane? Forse il ricordo di momenti trascorsi in spensierata leggerezza e
semplicit (come dice sempre lei assessore Saletti), e poi?
Lo vorrei leggere e comunicare a gran voce a tutti perch sarebbe un grande risultato. Grazie a
quella festa, sagra o via dicendo, oggi abbiamo: questo nuovo parco urbano, questa scuola
restaurata, questi marciapiedi rifatti, questi servizi per malati ed anziani, questi centri giovanili,
ecc ecc.
Invece no, chi chiede viene accusato di essere contro le sagre di essere contro la mission del
comune. Quale mission? Ora, vorrei sapere da voi se oltre a festeggiare forse prima non
dovremmo pensare a risolvere i problemi quotidiani dei cittadini.
A Bondeno abbiamo una filiale di banca che la pi esposta di tutte le altre sue consociate a
livello provinciale e non verso le aziende che piano piano scompaiono o si ridimensionano ma per
il credito al consumo delle famiglie. Parliamo di famiglie che ad esempio proprio in questo periodo
si trovano alle prese con lacquisto dei libri di testo, libri che per la scuola dellobbligo dovrebbero
essere gratuiti ma cos non ; infatti per inserire un ragazzino alle medie si spendono mediamente
circa .500,00 ogni anno ai quali dobbiamo aggiungere rette raddoppiate per trasporti scolastici
extraurbani, servizi di dopo scuola che non sono garantiti per sempre e per tutti in quanto solo al
raggiungimento di un numero e via dicendo.
Gli anziani vivono isolati nellex ospedale, i cari defunti riposano in cimiteri a volte fatiscenti, i
disabili faticano a circolare per strada, i bambini non hanno aree verdi ed attrezzate a sufficienza,
sicure, chiuse, le zone industriali hanno servizi di viabilit pessimi e senza adsl, vado avanti? Ma
noi festeggiamo!
Lassessore Saletti dice che le sagre sono un valore aggiunto, sicuramente avr ragione, ma allora
mi domando: come mai abbiamo perso il Misen? Lassessore Poltronieri riferisce che tutte queste
feste hanno una base culturale, servono per divulgare la cultura nel nostro territorio, allora mi
chiedo: come mai dai Vostri documenti si evince che nel museo di Stellata nessuna scolaresca del
comune di Bondeno andata in visita? Forse perch non vero che il popolo celtico si insediato
qui a Stellata o Bondeno? Magari sul delta del Po si
Rilevo frazioni di serie A e altre di serie C2 per mole di investimenti ed interventi, ma non sulle
sagre ma sui servizi ai cittadini come ad esempio la viabilit, verde pubblico, trasporti.
Scortichino, Pilastri, Stellata sono sicuramente nella prima classifica ed il resto lo lasciamo in
C2 Come mai?
Meglio chiarire. Bene per queste frazioni, ma bisogna essere equi, la famosa coperta corta
andrebbe suddivisa un po per tutti perch non deve essere grazie a quanti voti porta la frazione al
politico padrino o madrina del luogo che il cittadino deve avere vantaggi, ma dal fatto che come
gli altri paga le tasse.. .
Dunque tornando allinizio del discorso mi torna in mente sempre la stessa domanda: PAURA,
PAURA, PAURA e FESTE FESTE FESTE?
Che strano Tutto mi fa pensare al Titanic mentre stava affondando, quando il capitano diede
ordine allorchestra di continuare a suonare. Fare finta di niente. Niente panico. Non creiamo
allarmismo! Sono morti tutti.
In questi ultimi mesi proprio questo atteggiamento ha lasciato nella totale disinformazione molte
famiglie anche i famosi bondenesi storici come da Voi chiamati, perch si asserito che
informare=allarmare. No, quanto di pi sbagliato possiate fare. I cittadini devono sapere che
siamo alla frutta che non ci sono soldi, che i servizi sono a rischio, che le scuole sono in ginocchio.
Paura che ci sia la ribellione? Paura di perdere lamato seggio? Lamata poltrona alle prossime
elezioni? Allora siete Voi che avete PAURA e per farci credere che tutto va bene FESTEGGIATE!
Forse un modo per esorcizzare la paura senza far pensare a come risolvere il problema? I
cittadini, tutte le persone di buona volont, quelli che pagano o hanno pagato per anni, hanno il
diritto ed il dovere di sapere che dobbiamo tirarci su le maniche e lavorare insieme per
risollevare le nostre sorti.
Andiamo nel dettaglio.
STOP AGLI SPRECHI: cominciamo con i rifiuti che invece di diventare una fonte di guadagno,
lamministrazione contravvenendo ad una delibera comunale, continua a trattare come fonte di
spesa. In questi uffici fate la raccolta differenziata? Usate carta e 3 toner riciclati, avete pannelli
fotovoltaici, avete dotato tutti gli edifici pubblici di adsl, fotovoltaico, solare termico? NO! C una
commissione che vigila e sanziona le ditte che hanno in appalto la costruzione degli edifici
pubblici/opere pubbliche? Possibile che una scuola media NUOVA inaugurata in fretta e furia nel
2005 cada a pezzi? Possibile che necessiti di verifiche strutturali? Possibile che sia necessaria una
manutenzione straordinari alla nuova caserma della protezione civile/vigili del fuoco, non ancora
inaugurata? Ma chi paga? Noi! Ma non si deve direcrea allarmismo.mangia voti.mangia
soldi. Utilizziamo metodi obsoleti e costosi per la registrazione dei consigli comunali e la loro
divulgazione. Non facciamo manutenzione al bene pubblico che porterebbe a grandi
risparmi,conservando, come si fa nelle nostre case, ma si preferisce sostituire quando rotto e
ancora una volta vi porto ad esempio il porticato nuovo della materna statale di Via Granatieri che
a causa dellincuria letteralmente in parte crollato e poi completamente rimosso, lasciando senza
un filo di ombra i bambini e con preventivi di tutto riguardo per ricostruirlo: anno di costruzione
2000!
Ma noi festeggiamo, e se negli emendamenti si chiede di spostare i soldi dalla realizzazione delle
cucine delle sagre alle case popolari, alle scuole, agli anziani, allora ci rispondete che noi siamo
contro le sagre.
Mi pare troppo. Questi sono anni bui, tempi cupi, ma verranno sicuramente ricordati per le feste
e le sganzeghe non da ultima quella in piazza con una tensostruttura che poteva essere evitata
visto che si pagano fior di quattrini ogni anno per laffitto di un centro fiera proprio dove fare le
feste e sagre.
Come mai? Qual allora la Vostra mission come amate ricordare?
il secondo a firma congiunta di Patrizia Micai e Cristina Aleotti il 10 novembre 2010, Bondeno sta
morendo:
Nel prendere atto che la maggioranza tutta si sente rappresentata dallassessore Vincenzi e
bench preferiremmo confrontarci sui fatti e non sulle chiacchiere, non possiamo esimerci dal
replicare allassessore . Abbiamo deciso di scrivere congiuntamente al fine di rivendicare, ciascuna
di noi, lonest del lavoro che le forze di opposizione , nella completa indipendenza fra loro, stanno
svolgendo in consiglio, nel pieno rispetto del mandato conferito dagli elettori . Le strategie di
poltrona non appartengono a nessuna di noi due e per quanto riguarda il consigliere Aleotti ne
stata data ampia prova alle scorse elezioni non cedendo alle lusinghe di alcun partito. Pur capendo
che questo concetto sfugga allAss. Vincenzi , che della strategia della poltrona , ha fatto un vanto
allultimo Consiglio Comunale , invitiamo il medesimo a non perdere tempo e a concentrarsi ad
amministrare dimostrando di esserne in grado e di meritare la fiducia accordatagli dal Sindaco con
laffidamento di un assessorato che di fatto, grazie allindiscutibile sua versatilit politica ha
sottratto al Pdl.
Per Micai in particolare si denuncia che Gli assessori della giunta del Comune di Bondeno non
riescono a replicare nel merito alle contestazioni e tentano, come al solito , di buttarla in rissa con
strumentali e inutili attacchi personali. In consiglio comunale la giunta non risponde mai e tenta di
farsi scudo dei propri tecnici delegando a loro le risposte. Abbiamo difeso come gruppo
consigliare, i dipendenti , abbiamo chiesto argomentazioni politiche sulle scelte ma nelle sedi
istituzionali non ci vengono mai fornite. Per tutta risposta , non in consiglio comunale n nelle
commissioni , ma sui giornali o su facebook, gli assessori e il Sindaco vogliono ridicolizzare
lopposizione facendo credere ai cittadini che facciamo considerazioni da incompetenti o ancora
peggio che le spariamo grosse (?) per fare a gara tra donne !!!! Non accettiamo questo modo di far
politica !!! Sicuramente i cittadini si allontanano dalla politica quando i toni sono questi. Come
gi detto in Consiglio Comunale allassessore Vincenzi non occorre urlare perch non siamo a uno
spettacolo televisivo. Lopposizione tenta di operare un controllo sul Vostro operato e possiamo
tranquillizzare la giunta sulla circostanza che non abbiamo bisogno di fare nessuna gara Stiamo
aspettando di confrontarci sui temi veri che interessano la cittadinanza : il lavoro, lambiente, le
strade sicure, valorizzazione dei giovani, aiuto concreto e fattivo alle famiglie , i servizi. Al Sindaco
poi che ha utilizzato in campagna elettorale lo slogan Yes as pol vorremmo rispondere nel
dialetto che non gli appartiene in via esclusiva Adess cat po , fa qul per!
Aspettiamo di sentir parlare dei problemi della gente e nelle sedi istituzionali , invitiamo gli
assessori della giunta di astenersi dal fare lezioni allopposizione ma di incominciare a pensare di
amministrare una terra che ne ha molto bisogno, sempre pi Bondeno sta morendo
Nel frattempo Cristina Tralli ha dato le sue dimissioni, c stato il terremoto e tutto continua
peggio di prima.
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