You are on page 1of 68

201 1

MANUALE PER LA COLTIVAZIONE DELLORTO

Contenuto
Strutture di sostegno Minitunnel e reti Pacciamatura Il compost Semina e moltiplicazione Avvicendamento La luna e le piante Operazioni colturali Allevamento e potatura Innesto Terreno e concimazione Momenti di semina e raccolta Cetriolo Fagiolino Fagiolo Lattuga e lattughino Melanzana Patata Peperone Pomodoro Zucchina Fragola

Generale

pag. 2 pag. 2 pag. 3 pag. 3 pag. 5 pag. 7 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 11 pag. 12 pag. 67 pag. 22 pag. 25 pag. 25 pag. 24 pag. 20 pag. 18 pag. 16 pag. 15 pag. 21 pag. 27

2
Disegni di Alessandra Micheletti e Nicoletta Montanari
Foto L. Lazzarini

MANUALE PER LA
di Loredano Lazzarini

Ortaggi

15

Ringraziamo per il materiale fotografico fornitoci Stocker srl di Lana (BZ), Tenax S.p.A. di Vigan (LC) e i Vivai F.lli Zanzi di Ferrara.

Piccoli frutti Fruttiferi

27 29

Agrumi Melo Nettarino Olivo Pesco Vite

pag. 45 pag. 29 pag. 33 pag. 40 pag. 31 pag. 36

Gamma Natria Parassiti animali Malattie fungine Protezione dalle infestanti

Protezione

pag. 50 pag. 52 pag. 59 pag. 64

50

Finito di stampare nel Febbraio 2011. = marchio registrato Copyright 2011 by Bayer CropScience S.r.l - Testi e foto: copyright 2011 degli autori.

Bayer per lambiente: questo opuscolo stampato su carta riciclata

COLTIVAZIONE DELLORTO BIOLOGICO

Bayer Garden questanno presenta molte novit: un marchio rinnovato, una veste grafica pi moderna, comprensibile e soprattutto una nuova gamma di agrofarmaci con sostanze attive di origine naturale: Natria. Per gli appassionati hobbisti orticoltori che apprezzano la natura in quanto tale, lamano e la rispettano, Bayer Garden ha realizzato il manuale il tuo orto come te, per far avvicinare tutti al piacere dellorto biologico: veder crescere le piante, raccogliere le insalate quando sono ancora tenere, attendere che i pomidoro siano belli rossi, saporiti, le mele mature e profumate, pronte per essere assaporate! Il manuale dellorto biologico fornisce consigli per chi vuole coltivare il suo orto in maniera naturale senza per questo rinunciare ad un buon raccolto. Nel manuale vi sono consigli su come coltivare con successo e la difesa delle piante ottenuta con limpiego dei prodotti Natria, la nuova linea di agrofarmaci Bayer Garden che contengono sostanze attive di origine naturale, come rame, zolfo e piretro, ammesse per limpiego in agricoltura biologica. Coltivare un hobby non semplice: le piante dellorto sono esseri viventi con necessit proprie e dobbiamo tener conto di molti fattori che possono essere determinanti nel risultato, come lesposizione al sole e il tipo di terreno e dobbiamo seguirle passo passo nella loro crescita aiutandole con i fertilizzanti e difendendole dai nemici con agrofarmaci dati razionalmente e in modo da salvaguardare lambiente. Alla fine saremo ricompensati ampliamente e inorgogliti dai preziosi doni del nostro orto.

Strutture di sostegno
Foto L. Lazzarini

Alcuni ortaggi, come fagioli e cetrioli, hanno bisogno di essere sorretti in quanto hanno i fusti troppo deboli. A tale scopo si dispongono semplici intelaiature dove queste piante si arrampicano o vengono fissate. Possono essere impiegati rami ricavati dalla potatura degli alberi oppure canne di bamb, come nella foto a lato, per sostenere delle piante di fagiolo. Sono molto usate anche corde e reti sorrette da tutori.
Da sinistra: si prestano molto bene a sostenere le piante strutture di sostegno realizzate con canne di bamb fissate in alto a una canna orizzontale (1), con canne di bamb legate in alto (2), con i rami della potatura ben infissi nel terreno (3) e con fili di ferro o di corda di cocco fissati fra due paletti (4)

Minitunnel e reti
Foto Tenax Foto L. Lazzarini

Foto Tenax

Molte piante, per superare linverno, per anticipare lo sviluppo o anche per produrre pi a lungo necessitano di ripari che le proteggano dalle basse temperature, dalle brinate e dalla grandine. In commercio esistono piccoli tunnel creati proprio per lorto famigliare, realizzati con strutture in acciaio plastificato e una copertura trasparente. Sono molto comodi perch si montano ai primi freddi e si possono togliere in primavera. Contro i danni da uccelli o per tenere lontani molti parassiti si possono impiegare delle reti a maglia sottile con cui coprire le colture o anche gli alberi da frutto.

La pacciamatura si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di materiale, come paglia, segatura, foglie e altro, o con della corteccia oppure con un film plastico nero biodegradabile o infine anche con un telo di cellulosa e amido. La pacciamatura una pratica atta sia a impedire la crescita delle erbe infestanti e a conservare lumidit nel suolo, che a evitare lerosione e mantenere, al livello delle radici superficiali, una temperatura pi elevata e costante nei mesi freddi.

Il compost

In natura i residui organici prodotti e non pi utili alla vita (foglie secche, feci e cos via) vengono decomposti da microrganismi e insetti presenti nel terreno fino ad ottenere acqua, anidride carbonica, sali minerali e humus. Il compostaggio la riproduzione su piccola scala di quanto avviene in natura; il risultato di un processo monitorato dalluomo per controllare, in presenza di ossigeno, la decomposizione e lumificazione di diverse materie organiche ad opera di macrorganismi come insetti e lombrichi e di microrganismi quali batteri, alghe, funghi ecc. La composizione di questa popolazione microbica molto variabile in funzione del clima e del substrato. Il compostaggio si effettua in un angolo dellorto dove si posiziona un contenitore in plastica o in legno, senza fondo, riparato dalle intemperie e dalla luce del sole ma nel contempo arieggiato per favorire lossigenazione e per conservare il calore durante linverno. Avendo lo spazio si pu anche prevedere di fare un cumulo sul terreno, riparato sotto un telo impermeabile. Per ottenere un buon risultato occorre guidare la decomposizione attraverso un equilibrato mix tra caratteristiche e dimensioni dei materiali raccolti, umidit, aerazione e temperatura. I residui organici utilizzabili per il compost sono gli scarti vegetali di cucina, dellorto e del giardino, foglie, fondi di caff, filtri di t, gusci di uova e di noci, pezzi di cartone ecc. I materiali raccolti possiamo raggrupparli in due categorie: quelli ricchi di cellulosa, amido e zuccheri (residui di potatura, cortecce, cartone ecc.) e quelli ricchi di sostanze proteiche (rifiuti di cucina, scarti dellorto ecc.); una preponderanza dei primi provoca una riduzione dellhumus nel compost mentre un eccesso dei secondi perdita di azoto. Bisogna mettere tutto questo materiale nellapposito contenitore o sul cumulo avendo cura di rigirarlo con un bastone 1-2 volte al mese nei primi mesi. La temperatura corretta che raggiunge il compost dopo 2-3 settiFoto Stocker

(terricciato, composta)

Foto Tenax

Pacciamatura

Compostiera

Ottimi - scarti di frutta e verdura, scarti vegetali di cucina - fiori recisi appassiti, piante anche con pane di terra (parti legnose sminuzzate) - pane raffermo o ammuffito, gusci d'uova ridotti in piccoli pezzi - fondi di caff, filtri di t - foglie varie, segatura e paglia - sfalci d'erba (prima si fanno appassire; consigliabile mescolarli con altro materiale) - rametti, trucioli, cortecce e potature - carta comune, cartone, fazzoletti di carta, carta da cucina Adatti ma con cautela - bucce di agrumi ridotte in piccoli pezzi - piccole quantit di cenere (la cenere contiene molto calcio e potassio) - avanzi di carne, pesce, salumi e formaggi - foglie di piante di difficile degradazione (magnolia, aghi di conifere)

Materiali utilizzabili per il compostaggio

mane di 60-70C. Dopo 6-12 mesi il nostro compost maturo e si riconosce dallaspetto soffice, dal colore scuro e dallodore gradevole. A Copertura Il materiale va inserito questo punto pu essere tolto dal dallalto basso del contenitore, che continueremo a riempire, ricordandoci di rimescolare il nuovo materiale inserito. Il compost che otterremo fertile e profuma di sottobosco (se maleodorante qualcosa andato storto). Possiamo utilizzarlo come fertilizzante prima della preparazione del terreno o per le piante del giardino: Laria deve migliora la struttura del suolo e la poter passara disponibilit di elementi nutritivi, Humus quali lazoto. E adatto anche come terriccio per i vasi e nelle buche delle nuove piante da mettere a dimora.

Da evitare - carta patinata in genere, riviste, stampe a colori, cartone plastificato - piante infestanti con semi a maturazione o malate - scarti di legname verniciato - vetri, metalli, batterie, oli esausti NB - Pezzi di legno o foglie non decomposti presenti nel compost maturo aiutano l'innesco del processo e danno porosit alla massa

Semina e moltiplicazione delle piante


Il modo pi semplice e naturale per riprodurre le piante la semina. I semi si trovano in commercio in bustine: bisogna fare attenzione a comprare prodotti di qualit e recenti in quanto la durata di germinabilit di un seme dipende dalla specie e dalla sua conservazione. La semina pu essere effettuata sia direttamente a dimora, in terra, che in semenzaio: a dimora necessario preparare accuratamente il letto di semina mentre in semenzaio occorre preparare correttamente il terriccio e seminare alla giusta profondit. La semina in se- Tipi di semina - Da sinistra: a spaglio, adatto a semi piccoli; a fila e a riga, quando si dispongono in un solco pi o meno promenzaio si utilizza in genere per fondo; a postarelle, quando i semi si depongono in piccole busemi molto piccoli e quando si chette equidistanti, adatto ai semi pi grossi vuole anticipare il trapianto; si effettua normalmente in una vaschetta coperta in cui si mantiene la giusta umidit e temperatura. Le vaschette di semina possono essere di terracotta ma anche fai da te con un materiale di recupero, come ad esempio vaschette del gelato forate sul fondo e ricoperte con un vetro. Il substato da utilizzare dovrebbe essere formato da terra da giardino e sabbia grezza in parti uguali, per avere un terriccio nutriente e drenante. Lo strato di terriccio in uno strato sufficiente a permettere alla pianta di sviluppare bene le radici. I semi possono essere distribuiti a spaglio o in buchette oppure a file parallele e subito interrati a una profondit proporzionale alla dimensione del

Semina

Per trapiantare fare dei fori con un piantatoio e inserire la piantina. Per fare le righe dritte aiutarsi con una cordicella. seme. Occorre bagnare abbondantemente. Le piantine nate, raggiunta una Compattare la terra contro la certa dimensione, vanno trapiantate; non devono restare a lungo nel sepiantina. Bagnare menzaio per evitare che filino, cio diventino troppo alte e chiare di colore. successivamente

La messa definitiva a dimora delle piantine in contenitore viene effettuata in due modi: mettendo nel terreno la piantina con tutto il suo pane di terra oppure trapiantandola a radice nuda. La prima tecnica quella pi sicura e si adatta sia alle piantine fatte in casa che a quelle comprate gi in vasetto.

Trapianto

Nel caso le radici siano arrotolate allesterno del pane, contro il vasetto, bene staccarle prima del trapianto. Se si dispone di piantine con la radice nuda, bisogna far attenzione a distendere accuratamente lapparato radicale nel buchetto, fatto con un piantatoio o una paletta, richiudendo poi con la terra e pressando bene. Dopo il trapianto sempre necessario bagnare abbondantemente. La talea un pezzetto di una pianta (fusto, ramo, foglia o radice) che viene tagliato e piantato nel terreno o messo in un vasetto con acqua per dare vita ad un nuovo esemplare. Si utilizzano Per fare una talea materiali sani, preferibilmente giovani e teneri, che vanno interrati o messi bisogna asporin acqua rispettando la polarit della pianta. La talea va tolta dalla pianta tare un getto, to- con un coltello molto affilato; se di fusto o di ramo, si taglia poco sotto gliergli le foglie lattaccatura di una foglia che peraltro va asportata unitamente ad evenbasali, reciderlo tuali gemme fiorali. E bene usare un prodotto per stimolare lemissione di alla base con un radici. Non tutte le piante sono indicate per una propagazione per talea. coltello affilato,

Talee

immergerlo in una soluzione ra- Picchettatura e messa a dimora dicante e pianLe piantine nate in semenzaio in alcuni casi vanno trapiantate in appositi tarlo. Innaffiare vasetti non appena hanno almeno 2 foglie avendo cura di non rovinare le leggermente La picchettatura consiste nel seminare a spaglio in una seminiera e quindi, quando le piantine hanno almeno due foglie vere, trapiantarle, senza rovinare le radici, in vasetti

radici. Lo scopo di predisporre le piantine con il loro pane di terra per la messa a dimora nellorto. Bisogna innaffiarle normalmente e tenerle alla luce, mai sotto il sole. La messa definitiva a dimora si effettua quando le radici hanno raggiunto il bordo del vasetto. Si trapiantano interrando tutto il pane di terra facendo attenzione a non coprire di terra il colletto della pianta e quindi si bagna abbondantemente. Analogamente si procede per le piantine comprate. Nel caso le radici siano arrotolate allesterno, contro il vasetto, bene staccarle prima del trapianto.

Avvicendamento

Lavvicendamento, o rotazione, delle colture una pratica fondamentale nella coltivazione biologica: permette di mantenere in equilibrio lambiente in cui si opera utilizzando il suolo nel modo pi razionale: si mantiene costante il tasso di sostanza organica nel suolo facendo seguire una coltura miglioratrice ad una depauperante, in modo da evitare la stanchezza del terreno dovuta dalla continua presenza delle medesime specie. Con lavvicendamento si riduce il pericolo di diffusione di parassiti e malattie. Si opera suddividendo lorto in aiuole destinate a una sola coltura, sostituendola di anno in anno con unaltra, secondo schemi predefiniti. Esempio di rotazione nel caso si sia diviso lorto in sei settori: 1 anno, crucifere, 2 leguminose, 3 composite, 4 liliacee, 5 cucurbitacee e 6 solanacee.

La luna e le piante

Fin dai tempi pi antichi la misteriosa luminosit della luna e il suo aspetto mutevole hanno spinto gli uomini a cercare correlazioni tra le vicende terrene e il nostro satellite. Numerosissimi sono gli influssi dovuti alla luna: di particolare evidenza sono quelli meteorologici, quelli sulla biologia umana e quelli sulle pratiche agricole. Infatti accertato che molte pratiche agricole dovrebbero essere fatte in periodi di luna crescente (tra la luna nuova e la luna piena) o di luna calante (tra la luna piena e la luna nuova). In luna crescente va seminta la maggior parte degli ortaggi e precisamente quelli di cui si consuma il frutto (ad esempio il pomodoro e lo zucchino) oppure il fiore (ad esempio il carciofo). In luna crescente vanno piantati anche ortaggi da foglia, come prezzemolo ed erbette. Sempre in luna crescente si trapiantano tutti gli ortaggi e si raccolgono quelli da radice e da frutto per il consumo fresco. E anche il momento di effettuare linnesto a spacco e la potatura di alberi deboli. In luna calante si fanno le lavorazioni e la concimazione del terreno, si seminano gli ortaggi che accestiscono (ad esempio cavoli e bietole da coste) e quelli che devono ritardare la fioritura (lattuga, aglio, spinacio). Sempre in luna calante le colture da sovescio si seminano ma anche si interrano, si raccolgono i bulbi e le verdure da conservare e si potano gli alberi vigorosi. E anche il momento di fare gli innesti a gemma, preparare le marze per gli innesti, raccogliere la frutta, vendemmiare e travasare il vino. Le piante che producono baccelli (fagiolo, fagiolino) vanno piantate il luna crescente ma nelle zone particolarmente fertili e con estati umide questa operazione si fa in luna calante.

Operazioni colturali
Per vangare occorre effettuare uno scavo lungo uno dei lati lunghi dellaiuola e depositare la terra lateralmente; quindi rovesciarci dentro una porzione di terreno fino alla fine dellaiuola. Per finire si riempie lultima parte dellaiuola con la terra che era stata asportata

8
Foto L. Lazzarini

Nella descrizione delle varie piante diamo informazioni su molte operazioni colturali specifiche per ogni coltura. Vediamo di seguito solo quelle comuni alla maggior parte di esse. Una volta allanno occorre rivoltare il terreno e questo pu essere fatto a mano, vangatura, oppure a macchina con una motozappa, fresatura. La profondit della lavorazione in genere di 20-30 cm. Dopo la vangatura o la fresatura occorre rendere piano il terreno e si usa il rastrello. Unaltra operazione importante nellorto la sarchiatura che si effettua con lapposita zappetta e consiste nel tagliare e rovesciare lo strato di terreno superficiale dellinterfila. Questa operazione permette di eliminare le erbe infestanti, di favorire la circolazione dellaria e del calore del sole nel terreno e infine di trattenere lumidit. Nellorto spesso occorre riportare terra dallinterfila alla base delle piante. Questa operazione si chiama rincalzatura e si esegue con la zappa o col rastrello spostando il terreno dallinterfila al piede delle piante. Viene effettuata in particolare per prevenire linverdimento dei tuberi della patata e per effettuare limbianchimento del radicchio.

I sistemi di irrigazione dellorto sono diversi. Il pi semplice quello a pioggia che pu essere effettuato o con una lancia a mano o con irrigatori fissi a settore, oscillanti o a girandola. E un sistema che ha lo svantaggio di utilizzare molta acqua e di bagnare le foglie, cosa che porta facilmente allo sviluppo di molte malattie, come la peronospora e la ticchiolatura. Pi complessi nella realizzazione sono i sistemi goccia a goccia che consentono di dare alla base delle piante il giusto quantitativo di acqua senza bagnare le foglie. Si pu impiegare un tubo poroso che si dispone lungo le piante oppure dei tubi appositi a cui vengono applicati dei gocciolatoi in corrispondenza delle piante. Lacqua che esce dal gocciolatoio penetra nel terreno interessando uno spazio via via pi grande. Impianto di irriI sistemi goccia a goccia consentono di risparmiare molta acqua ma non gazione a goccia sono adatti nei primi periodi dopo il trapianto. Questi impianti possono essere collegati con dei piccoli computer per lirrigazione automatica.

Irrigazione

Allevamento e potatura

La potatura dei fruttiferi unarte. Il potatore opera sulle piante per allevarle mantenendo la chioma equilibrata secondo determinate regole, sin dal primo anno di vita. Se le potature sono corrette e ben studiate, la reazione positiva si vede in termini di vegetazione e di fruttificazione. Su diverse specie, come melo e ciliegio, ha valore di accompagnamento e di attivazione dello sforzo produttivo mentre altre, come la vite e il kiwi, hanno bisogno di interventi energici. Ma non tutto: la necessit di interventi cambia non solo con la specie, ma anche con la variet, il sistema di allevamento, il tipo di terreno e la disponibilit di acqua. Quando si acquista un esemplare di piante da frutto si acquista un astone gi innestato da 1 o 2 anni, pronto per essere trapiantato, cui va impostata la forma che si vuole ottenere quando la pianta sar adulta;

9
Palmetta a branche orizzontali piegate a 90 rispetto al fusto e legate a dei fili di sostegno. Langolazione con cui fissare le branche pu essere anche di 45 Allevamento a vaso: dal tronco partono 3 o pi branche che vengono disposte a forma di cono rovesciato Lallevamento a piramide quello in cui la pianta viene lasciata ramificare naturalmente

dopo limpianto la pianta va tagliata allaltezza della prima ramificazione, detta anche impalcatura, che si vuole ottenere; tale altezza, a seconda della forma che si desidera ottenere, va da 40 cm a un metro e mezzo. Normalmente per le piante in commercio sono gi provviste dei rami principali della prima impalcatura: queste sono pi facili da gestire per lhobbista poich basta assecondarne la forma. Ogni trattato di frutticoltura descrive decine di forme di allevamento. In un frutteto realizzato nellorto o in un piccolo appezzamento tre sono le forme consigliabili, quelle appiattite, quelle a vaso e quelle a piramide. Le forme appiattite, come la palmetta, sono quelle in cui le piante sono allevate sostenute da pali e fili orizzontali e sono indicate se vi poco spazio, infatti hanno uno spessore di un metro o poco pi. Sono adatte per molti fruttiferi, fra cui melo, pero e susino. La forma a vaso quella in cui le piante si allevano cercando di ottenere una forma simile a quella naturale, partendo da 3-5 branche che sono destinate a diventare i rami, allevate in modo da formare un cono rovesciato. E adatta a specie di ridotta vigoria ma anche per melo, fico e susino.

La forma a piramide, quella in cui lastone viene lasciato ramificare naturalmente, ha i minori problemi di potatura e di governo. E adatto per melo, pero e pesco. Per potatura si intendono quelle pratiche atte a determinare la forma delle piante e il loro modo di vegetare e di fruttificare per massisucchioni mizzare la resa produttiva. Si effettua mediante tagli ai rami in periodi ben definiti e caratteristici di ogni specie. In giardino normalmente si vogliono produrre buoni frutti con piante piacevoli da guardare e questo rende pi facile la potatura. Potare vuol dire tagliare determinati rami, tenere sotto controllo i succhioni, effettuare la spollonatura eliminando i germogli basali superflui e infine diradare i frutti. La potatura pu avvenire durante il riposo vegetativo oppure quando la pianta in vegetazione (potatura verde). Nei primi 3-4 anni dimpianto si imposta la forma della pianta mentre in seguito occorre mantenerla, regolandone lo sviluppo per ottenere unequilibrata fruttificazione senza incorrere nel fenomeno dellalternanza. Ogni specie necessita di una potatura appropriata ed necessario conoscere quali rami fruttificheranno; nella parte dedicata alle diverse piante sono riportate queste informazioni. Normalmente con la potatura si eliminano o si accorciano dei rametti inseriti sulle branche e presenti in numero eccessivo; anche i succhioni e i polloni vanno soppressi. I rami pi grossi difficilmente vanno tagliati se non per motivi di forma della pianta, di rinnovamento e di risanamento mentre le branche vanno accorciate periodicamente per mantenere la pianta nelle dimensioni volute o

Potatura

pollone

10

Succhioni e polloni, cio i rami dritti verso lalto, vanno eliminati

I frutti vanno diradati: occorre togliere quelli in sovrappi dopo unallegagione abbondante e dopo la cascola

DIRADAMENTO

Quando potare Gennaio: meli, peri e kiwi Febbraio: meli, peri, kiwi, albicocchi, susini e viti Marzo: peschi, viti e agrumi Aprile: si interviene sulle piante dannegiate dallinverno Maggio: si eseguono operazioni correttive sulle branche Giugno: si effettua la potatura verde Luglio/Settembre: potatura dopo raccolta per eliminare i rami esauriti e le zone dombra Ottobre: non effettuare potature Novembre/Dicembre: meli, peri, albicocchi e susini; meglio rimandare a inizio anno

Come potare

possibili nel giardino. Alcune settimane dopo la fioritura, se vi stata una abbondante allegagione, occorre eliminare alcuni frutti scegliendoli fra quelli malformati e pi piccoli. Pi avanti si avr una cascola naturale e in seguito si dovr fare un ulteriore diradamento che, ad esempio, nel melo consiste nel lasciare al massimo un frutto ogni 8-10 cm.

Le grosse branche vanno potate tagliandole ad angolo retto con una sega, senza provocare scosciamenti, in altre parole lacerazioni della corteccia nella parte inferiore. Si procede eseguendo un taglio iniziale nella parte inferiore del ramo, a circa mezzo metro dal punto dinserzione, quindi si esegue il taglio dalla parte superiore e infine si elimina il moncherino vicino al tronco. Le potature dei rami pi piccoli, quelli con le gemme, consente di concentrare la forza della pianta nel rinnovo della chioma e nella produzione di frutti. Il taglio deve essere fatto poco sopra ad una gemma e inclinato in senso parallelo alla sua posizione.



2 taglio

1 taglio nella parte inferiore

3 taglio

50 cm.

11

Innesto
Foto L. Lazzarini

Linnesto una pratica agronomica antichissima per la moltiplicazione di piante, senza modificarne le caratteristiche. E noto, infatti, che se si pianta un seme, ad esempio di melo, la pianta che ne deriva ha caratteristiche diverse da quelle della madre e spesso quelle migliori risultano meno evidenti. Con linnesto si stabilizzano le caratteristiche che ci interessano moltiplicandole anche allinfinito. E lunico modo per superare le barriere imposte dalle leggi della natura. Linnesto consiste nel saldare sullapparato radicale di una pianta, detta portainnesto, una porzione di ramo, detta marza o nesto o gentile, o anche una gemma, detta scudetto, proveniente dalla cultivar che ci interessa, purch della stessa specie o di una specie affine.

A sinistra, innesto di vite. Risulta evidente la copertura di protezione con un mastice apposito

Si preleva una gemma da un ramo vigoroso di una cultivar e la si inserisce nel portainnesto su cui si fa una incisione a T, si sollevano i due lembi di corteccia, vi si inserisce lo scudetto contenente la gemma e si lega il tutto con rafia; consigliabile coprire con un mastice apposito.

Innesto a gemma o a occhio

Si utilizzano 2-3 porzioni di rami di un anno, con 2-3 gemme. Si pu procedere in diversi modi. Per realizzare quello a INNESTO A CORONA spacco si taglia verticalmente il ramo INNESTO A SPACCO per alcuni centimetri (dopo averlo ben legato subito sotto) e vi si inseriscono le marze tagliate appuntite verso il basso. Quello a corona invece prevede di fare delle incisioni verticali sulla corteccia del portainnesto e inserirvi le marze tagliata a V. E fondamentale che marza e portainnesto vengano perfettamente in contatto, quindi necessaria una legatura ben stretta ed consigliabile coprire con un mastice apposito.

Innesto a marza

12

Il portainnesto in grado di regolare lo sviluppo della parte aerea riducendola (portainnesti nanizzanti) o rafforzandola, di influire sulla precocit della produzione e anche sulla longevit della cultivar. Sempre con la scelta del portainnesto si pu adattare una cultivar a un particolare tipo di terreno e alle diverse condizioni climatiche. Anche la resistenza ai parassiti pu essere indotta dai portainnesti. Un portainnesto si dice franco quando nasce dal seme di una pianta coltivata mentre definito "selvatico" se una piantina nata spontaneamente: le piante che ne derivano sono vigorose. Spesso i portainnesti provengono da talea e sono stati selezionati per disporre di piante con caratteristiche specifiche. In commercio le piante da frutto vengono di regola vendute gi innestate. Se si vuole effettuare da soli linnesto per ringiovanire una pianta vecchia o per cambiare cultivar ci si dovr attenere alle semplici regole dello schema riportato sopra.

Terreno e concimazione

Le piante necessitano di un suolo permeabile, fertile, senza umidit stagnante. Le radici occupano strati abbastanza superficiali: sia ortaggi che alberi da frutto non superano i 40-60 cm di profondit per cui questo lo strato di terreno cui siamo interessati. Il fattore di cui tener conto per la riuscita della coltivazione biologica la

I terreni leggeri sono granulosi al tatto e non si riesce a compattarli e a dargli una forma.

qualit del terreno anche se, pi o meno, tutti i terreni agricoli consentono buoni risultati, comunque migliorabili con opportuni accorgimenti. Nel terreno vivono una quantit di microorganismi (funghi, batteri, protozoi, alghe, piccoli invertebrati ecc.) cos elevata che si pu dire che il loro numero in un grammo di terreno sia superiore a quello di tutti gli abitanti della terra. La coltivazione biologica tiene in gran conto questo ecosistema che alla base di ogni risultato agronomico. I suoli vengono classificati in funzione della tessitura, del pH, del contenuto in NPK (azoto, fosforo e potassio) e del contenuto di sostanza organica. In base alla tessitura, teoricamente sono tre le categorie di terreno: leggeri, a medio impasto e pesanti ma in natura il suolo costituito da una miscela dei tre con percentuali molto variabili. Brevemente diremo che i terreni leggeri sono quelli sabbiosi o ghiaiosi; quelli di medio impasto sono ricchi di humus, fertili e assorbono bene lacqua mentre i terreni pesanti sono quelli argillosi, formati da finissime particelle che si compattano fra di loro; in periodi di siccit sono molto duri; dopo una pioggia diventano collosi e impiegano anche giorni ad asciugare. I terreni leggeri e pesanti possono essere migliorati con tecniche agronomiche, incorporandovi annualmente il materiale organico di cui si dispone, oltre a terriccio da giardino e torba: per i primi consigliabile effettuare questa operazione a fine inverno-inizio primavera mentre per quelli pesanti, in autunno-inverno. Il pH il grado di acidit o alcalinit di un terreno. Le piante prediligono per una crescita ottimale un certo pH anche se possono vivere con pH leggerFoto L. Lazzarini Foto L. Lazzarini

I terreni di medio impasto sono soffici, difficilmente mantengono una forma e trattengono bene lumidit

I terreni pesanti sono quelli che, quando sono umidi, permettono di ottenere una palla se schiacciati fra le mani

13

Carenza di azoto. A sinistra carenza di potassio

14

mente differenti. Nel concimare terreni acidi utile, ad esempio, aggiungere fertilizzanti contenenti calcio che ne aumentano il pH. Per lo sviluppo delle piante fattore determinante il contenuto nel terreno di macroelementi (NPK) e microelementi (Mn, Fe, Zn, Bo ecc.) in forma a loro disponibile. Alla loro carenza, dovuta anche al consumo che ne fanno le piante, si sopperisce con concimazioni distribuendo un concime. Questo pu essere organico (letame, sangue di animali, foglie morte ecc.) e fornisce sicuramente N Zona da 30 30 Zona da (azoto) ma non necessariamente P e K (foconcimare cm cm concimare sforo e potassio). Tale inconveniente si supera con fertilizzanti organo-minerali, come ad esempio quelli contenenti N organico addizionato con P e K ottenuti da sali naturali (es solfato potassico); questo tipo di concimi sono ammessi in agricoltura biologica. Un buon rapporto tra NPK potrebbe essere NPK 6:5:13. Questultima una concimazione che serve Le radici si troad aumentare nel terreno la dotazione di elementi nutritivi necessari allo vano sotto la sviluppo e quindi soddisfare il fabbisogno nutrizionale delle piante: il racchioma e nei fruttiferi in gecolto dipende sempre solo da quanto viene loro rilasciato dal terreno. nere arrivano a Tre sono i tipi di concimazione: dimpianto, di fondo e di copertura. Vediacirca 60 cm di moli brevemente. profondit. La Concimazione dimpianto - Il fabbisogno delle piante viene soddisfatto concimazione va allimpianto o alla semina della coltura. Si utilizza un fertilizzante naturale, fatta in questa zona, senza inte- secondo le indicazioni riportate nel testo. ressare i primi 30 Concimazione di fondo - Si fa in autunno-inverno, in occasione della lavorazione del terreno, mediante lapporto di sostanza organica e la costitucm intorno al tronco zione di una scorta di elementi nutritivi poco mobili come fosforo e potassio. La concimazione di fondo prevede, nei terreni sfruttati intensivamente, la distribuzione di letame maturo (3-5 kg/m) o di terriccio concimato (5 litri/m) o di una torba bionda (5 litri/m). Nei terreni sabbiosi o argillosi si distribuiscono 10 litri/m di torba bionda o 3-5 kg/m di scarti vegetali compostati. Per tutti i tipi di terreno va aggiunto un apporto di concime. Concimazione di copertura - E necessaria durante la fase vegetativa e riproduttiva della pianta per far fronte a richieste superiori di nutrienti (ad es. durante la fioritura).

ORTAGGI
Pomodoro
Il pomodoro una pianta erbacea, eretta o ricadente, alta anche pi di un lycopersicum (= S. esculentum) metro. Ha fiori gialli. I frutti hanno polpa carnosa con piccoli semi e posFam. Solanaceae sono avere forme e dimensioni molto diverse: tondo, ovale, allungato, a grappolo e a ciliegino. Tutte le parti verdi sono tossiche, in quanto contengono solanina. Anche i frutti verdi la contengono. Clima - Richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale di 20-24C. E una pianta molto sensibile al freddo. Semina - Nei climi caldi si semina direttamente a dimora in marzo-maggio. Quando le piante raggiungono i 5-6 cm occorre diradare lasciando una sola piantina ogni 20-60 cm. La semina in semenzaio protetto si effettua in dicembre-febbraio o in marzo se allaperto, con 3-4 g di seme per m, a una profondit di 2-5 mm. Trapianto Normalmente si utilizzano piantine acquistate che si trapiantano, secondo le variet coltivate, a una distanza di 20-60 cm sulla fila e 1-1,5 m tra le file. E necessario sostenere le piante con un tutore o con dei fili. Loperazione analoga se si dispone di piantine prodotte direttamente. Cure colturali Si adatta a qualsiasi tipo di terreno con pH leggermente Potatura verde acido o moderatamente basico. Occorre concimare alla preparazione del terreno, in pre-trapianto, con concimi biologici NPK; successivamente si fanno ancora interventi allallegagione del 1 palco e alla fioritura del 4 palco. Il pomodoro necessita di abbondanti bagnature. Asportare i germogli ascellari; buona pratica effettuare insieme anche la ciSi eliminano i getti late- Quando si sono formatura, per impedire alla pianta un ecrali, lunghi 2-3 cm, che mati quattro grappoli cessivo sviluppo in altezza. di frutti occorre cimare si trovano allascella Raccolta I pomidoro da salsa si racle piante dellattaccatura delle colgono quando sono completamente foglie rossi mentre quelli da insalata quando sono ancora rosati. I S. Marzano destinati a fare la passata possono essere conservati in freezer fino al momento dellimpiego. Propriet E antiartritico, calmante e rinfrescante. Il pomodoro crudo contiene licopene per cui un ottimo rimedio naturale contro i radicali liberi.
Solanum

15

SEMINA

PICCHETTATURA

TRAPIANTO

CIMATURA

RACCOLTA

Marzo

A tavola Il pomodoro si mangia in insalata, alla griglia o ripieno. In cucina presente in ogni tipo di sugo.

2 foglie vere

Aprile - Maggio

4 grappoli di frutti

Giugno - Ottobre

Foto M. Mochetti

Tuta absoluta

Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari, minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e lumache. Oidio, peronospora, muffa grigia, rizoctonia, septoriosi, sclerotinia, Pythium.

Malattie e parassiti

16
Capsicum annuum Fam. Solanaceae Il peperone un arbusto perenne alto da 30 cm a un metro, coltivato come

Peperone

annuale. Il frutto di colore verde allinizio, per passare poi attraverso le varie tonalit di giallo, arancio e rosso; la sua forma variabilissima. Clima Richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale di 2023C. Semina La semina si effettua a spaglio in semenzaio protetto (temperatura superiore a 20C) in febbraio-aprile, con 2-3 g di seme per m, a una profondit di 2-3 mm. Quando le piantine hanno emesso quattro foglie si trasferiscono in vasetti di torba dove si lasciano per un paio di mesi. Seminare direttamente a dimora non consigliabile. Trapianto Le piantine nate in semenzaio e trasferite nei vasetti vanno messe a dimora in aprile-maggio, quando le temperature notturne non scendono sotto i 15C. La distanza di 30-50 cm sulla fila e 50-70 cm tra le file. Il colletto va lievemente interrato. Non conviene ritardare il trapianto, in quanto le piantine possono facilmente filare e si aggroviglia lapparato radicale. E consigliabile impiegare piantine acquistate gi pronte per essere trapiantate.

SEMINA

PICCHETTATURA

TRAPIANTO A DIMORA

RACCOLTA

Cure colturali Necessita di un terreno di medio impasto e permeabile, pH leggermente acido ed esposizione soleggiata. Sono piante sensibili ai terreni salini. Si concima alla preparazione del Peperoncino terreno, in pre-trapianto, con conSi coltiva come il pepecimi biologici NPK; successivarone ma ha bisogno di mente occorrono ancora tre molta acqua, senza interventi, il primo allinizio della fio- per creare ristagni. ritura, il secondo allingrossamento Per aumentare il gusto dei primi frutti e il terzo allinizio piccante dei frutti, della raccolta. basta ridurre, anche I peperoni necessitano di bagnadrasticamente, le innafture non eccessive da eseguire con fiature nei 2-3 giorni regolarit. precedenti la raccolta. La specie si avvantaggia della rincalzatura, che favorisce lemissione di numerose radici avventizie, da effettuarsi quando la base della piantina tende a lignificare. Si effettua anche la scacchiatura dei getti ascellari e la cimatura a due foglie sopra i frutti in formazione.
Foto R. Angelini

Gennaio - Aprile

4 foglie vere

Aprile - Maggio

Giugno - Ottobre

17

Malattie e parassiti

Raccolta Scalare quando i frutti hanno raggiunto la colorazione e la dimensione desiderata. Propriet Ha elevato contenuto di vitamina B e C; il suo basso contenuto calorico lo rende adatto alle diete dimagranti. Le variet piccanti favoriscono le attivit digestive e stimolano la secrezione gastrica ma sono sconsigliate a chi soffre di ulcera o di iperacidit gastrica e ai bambini. In tavola Si mangiano crudi, in insalata o in pinzimonio, grigliati, ripieni o in peperonata.

Nottue fogliari

Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari, minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e lumache. Oidio, peronospora, muffa grigia, rizoctonia, septoriosi, sclerotinia, Pythium.

Solanum tuberosum Fam. Solanaceae

18

Coltivazione industriale e amatoriale di patate


Foto L. Lazzarini

La patata una pianta erbacea annuale con radici ramificate e uno stelo che, nei primi stadi di sviluppo, ha un portamento eretto (altezza da 60 a 150 cm) mentre, raggiunta la maturit, ne assume uno prostrato. La parte edule, la patata, un fusto sotterraneo. Clima Richiede climi miti e freschi; la temperatura ottimale di 15C. Piantagione Per la riproduzione delle patate non si usano i semi bens i tuberi, cio le patate stesse. E consigliabile usare tuberi non provenienti dal proprio orto, ma da altre zone, meglio se di montagna, perfettamente sani e forniti di gemme, i cosiddetti occhi, ben sviluppate; devono avere un diametro tra i 4 e gli 8 cm. La messa a dimora si effettua tra febbraio e giugno nelle regioni settentrionali e in settembre-dicembre a sud. La distanza di semina di 30 cm sulla fila e 50-60 cm tra le file. E possibile impiegare anche patate pi grosse, tagliandole in 2-3 pezzi contenenti 2-3 occhi ciascuno e lasciandole prime allaria per 3-4 giorni. Il terreno va lavorato a fondo tracciando dei solchi profondi 7-10 cm in cui depositare e interrare i tuberi. Cure colturali Necessita di un terreno di medio impasto, profondo, fresco e con pH leggermente acido. Due settimane dopo la piantagione bisogna effettuare la prima rincalzatura radunando la terra sulla fila e coprendo i germogli fino al colletto. La medesima operazione si ripete ogni 20 giorni fino a quando le piante si toccano. La patata ha elevata necessit di concime; occorre concimare allimpianto con concimi biologici NPK; successivamente necessitano ancora due interventi, il primo allemergenza della chioma, tra le file e il secondo ai lati della rincalzatura, allinizio della suberificazione. Nella fase di germogliazione la patata ha modeste esigenze idriche e le irrigazioni vanno fatte nei momenti di carenza per mantenere la freschezza del terreno. In seguito le irrigazioni devono restare costanti facendo attenzione a non provocare ristagni.
Foto L. Lazzarini

Patata

IMPIANTO

1A RINCALZATURA

2A RINCALZATURA

RACCOLTA

Raccolta Si effettua tra met luglio e settembre, normalmente quando la pianta appassita. Prima di procedere alla raccolta bene tagliare e asportare la Fasi della vegetazione aerea. coltivazione Le patate vanno fatte asciugare della patata qualche giorno e quindi posa sono essere conservate molti a Si tracciano dei solchi nel terreno e si mesi al buio, ad una temperadepongono i tuberi tura di 6-10C. E bene ricordare che le parti b Si effettua una verdi della patata contengono la b prima rincalzatura solanina, sostanza velenosa, dopo 15 giorni per cui non devono essere mangiate. c Dopo un mese si Propriet Il decotto di foglie effettua la seconda rincalzature in modo fresche della pianta della patata da formare dei fossetti (20 g di foglie/litro dacqua) con tra le file c aggiunta di miele contrasta la tosse secca mentre senza miele aiuta nelle infiammazioni delle vie urinarie.
Foto R. Angelini

Nord: Febbraio - Giugno Sud: Settembre - Dicembre Dopo 2 settimane

30 cm

50 cm

Dopo un mese

Luglio - Settembre

19

Malattie e parassiti

In cucina Le patate sono un alimento che non manca mai sulla tavola e tanti sono i modi di cucinarle: lesse, fritte, arrosto, sulla brace, schiacciate in purea o come sformati. E come non ricordare gli gnocchi!

Dorifora

Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari, minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e lumache. Oidio, muffa grigia, rizoctonia, septoriosi, sclerotinia, Pythium.

Solanum melongena Fam. Solanacee

20

una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco pi di un metro. Ha fiori violacei o anche bianchi e frutti grandi, allungati o rotondi, normalmente violacei. I frutti, contenendo solanina, sono tossici e di sapore sgradevole ma divengono commestibili e molto gradevoli dopo la cottura. Clima Richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale di 21-29C e la crescita si arresta quando scende sotto i 12C. Semina Nei climi caldi direttamente a dimora in marzo-aprile mettendo una decina di semi in buchette profonde 5 cm. La distanza di semina di 30-50 cm sulla fila e 70-100 tra le file. Quando le piante raggiungono i 4-5 cm occorre diradare lasciandone una sola per buchetta. La semina in semenzaio protetto si effettua in gennaio-marzo a spaglio, con 2-4 g di seme per m, a una profondit di 0,5-1 cm. Quando le piantine hanno raggiunto i 6-7 cm e hanno emesso la quinta foglia si trapiantano in vivaio o in vasetti di torba dove si lasciano per un paio di mesi. Trapianto Le piantine nate in semenzaio vanno messe a dimora tra febbraio e maggio, quando non vi pi il pericolo di gelate tardive. La distanza quella riportata per la semina. in ogni caso consigliabile impiegare piantine acquistate gi pronte per essere trapiantate.
SEMINA DIRADAMENTO CIMATURA RACCOLTA

Melanzana

30

cm

Cure colturali Il terreno deve essere di medio impasto, profondo, ben drenato e con pH leggermente acido. Le melanzane necessitano rincalzature ogni 20-30 giorni. Quando le piante raggiungono i 25 cm occorre cimarle e le variet alte necessitano di sostegni. Occorre concimare alla preparazione del terreno con concimi biologici
Foto R. Angelini

Marzo - Aprile

70 cm

Altezza 4-5 cm

Piante alte 25 cm

Giugno - Ottobre

Malattie e parassiti

Afidi, Tuta absoluta, mosca bianca, dorifora, minatrici fogliari, nottue, tripidi, acari e lumache.
Afidi

Oidio, muffa grigia e peronospora.

NPK; successivamente necessitano ancora di interventi alla ripresa vegetativa, allallegagione dei primi frutti e allinizio della raccolta. Le melanzane richiedono bagnature costanti: tre volte la settimana prima dellallegagione e successivamente una, facendo sempre attenzione a non bagnare le foglie. Raccolta Si effettua scalarmente dalla primavera allautunno quando i frutti non sono ancora completamente maturi e sono ancora compatti. Propriet E ipotensiva e diuretica. In cucina La melanzana deve essere consumata solamente cotta. Ha la propriet di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui lolio, consentendo la preparazione di piatti fra i pi gustosi.

Zucchina

La zucchina (o zucchino o zucchetta) una pianta erbacea annuale, gracile, con un fusto strisciante o rampicante, ramificato, piuttosto lungo. I fiori gialli hanno sesso diverso sulla stessa pianta; sono commestibili e assai apprezzati. Il frutto pi o meno cilindrico e viene utilizzato immaturo: la sua grossezza dipende unicamente dal momento della raccolta; il colore verde e la polpa di regola verdina. Clima Vuole un clima temperato caldo poco ventoso. Il terreno deve essere soleggiato e la temperatura ottimale di 20-28C. Semina In semenzaio si semina in marzo, utilizzando vasetti del diametro di 10 cm, mettendo 2 semi per ciascuno. In aprile-maggio si semina direttamente a dimora in buchette profonde 5-7 cm, distanti tra loro un metro sulla fila e tra le file; in ogni buchetta si mettono 4 semi. Occorre diradare lasciando 2 piante ogni metro. Anche le branche vanno diradate, se il cespuglio troppo folto. La cimatura dei tralci laterali pu essere effettua quando questi sono lunghi una sessantina di centimetri.
SEMINA DIRADAMENTO RACCOLTA

Cucurbita pepo Fam. Cucurbitacee

21

Trapianto Il trapianto delle piantine, con 4-5 foglie, va effettuato, col pane di terra, in aprile. Cure colturali Il terreno deve essere di medio impasto, ricco di humus, con pH tendenzialmente acido.

Aprile - Maggio

5 - 6 foglie

Luglio - Settembre

Le zucchine si raccolgono correttamente tagliandole con un coltello affilato

E abbastanza esigente in fatto di concimazione: alla preparazione del terreno, in presemina, si distribuisce un concime biologico NPK; occorrono poi altre due concimazioni, la prima allinizio della fruttificazione e la seconda allinizio della raccolta. Per la coltivazione sono utili tutori alti un metro e piantati accanto alla pianta che andr legata su di essi con dei fili di rafia. una pratica consigliabile perch favorisce la circolazione dellaria tra le foglie e le operazioni di raccolta. Bagnare normalmente allinizio del periodo vegetativo o subito dopo il trapianto mentre successivamente, fino allingrossamento dei frutti, sufficiente tenere umido il terreno. E preferibile non bagnare le foglie. Raccolta La produzione di zucchine di 3-5 kg/m. Le zucchine si rac-

Foto R. Angelini

Malattie e parassiti
Afidi, mosca bianca, minatrici fogliari, nottue fogliari, acari e lumache.
Afidi

22

Oidio, muffa grigia e peronospora.

colgono tagliandole con un coltello affilato nellarco di 2-3 mesi quando hanno raggiunto la dimensione voluta (in genere 12-15 cm). In frigorifero possono essere conservate fino a un paio di settimane. Propriet Specie povera di sale, di vitamine e di enzimi facilmente digeribile e rinfrescante: adattissima per le diete. In cucina Le zucchine si consumano crude, grigliate, fritte, cotte al forno ripiene. Sono un ingrediente della zuppa di verdura.
Cucumis sativus Fam. Cucurbitacee

E una pianta annuale con fusto erbaceo che pu raggiungere i 4 metri di lunghezza e ha portamento strisciante o rampicante. Ha fiori maschili e femminili sulla stessa pianta. I frutti sono allungati con delle tipiche protuberanze, di colore in genere verde scuro, ma ne esistono anche di chiari. La polpa dolce, fresca e croccante. Clima Temperato caldo e umido. Semina Si effettua in aprile-maggio direttamente a dimora. Le file devono essere distanti un metro luna dallaltra distanziando le piantine di 50 cm sulla fila. E consigliabile mettere 3 semi per ogni buchetta dira-

Cetriolo

SEMINA

TRAPIANTO O DIRADAMENTO

CIMATURA

RACCOLTA

dando e lasciando solo le pi robuste quando le piantine hanno 7-8 foglie. Non opportuno coltivare nuovamente i cetrioli sullo stesso terreno prima di 3-4 anni. Cure colturali Necessita di un terreno di medio impasto, profondo e con pH leggermente acido. Richiede una posizione in pieno sole. Occorre concimare pi volte con un concime biologico NPK, alla semina, dopo 2-3 settimane, allinizio della fruttificazione e a met raccolta.
Foto A. Pollini

Aprile - Maggio

7 - 8 foglie

Eliminare piante deboli

Giugno - Settembre

Malattie e parassiti
Afidi, mosca bianca, minatrici fogliari, nottue fogliari, acari e lumache.
Nottue fogliari

Oidio, muffa grigia e peronospora.

23

E indispensabile irrigare soprattutto nelle prime fasi del ciclo colturale, in seguito innaffiare con regolarit avendo cura di non lasciare asciugare troppo il terreno. Lapice vegetativo va spuntato sopra la quarta foglia per stimolare la produzione di getti laterali con fiori femminili. Quando la pianta ha raggiunto una certa dimensione pu essere fatta salire su dei tutori, siano essi bastoni o reti. Raccolta Dopo due mesi dalla piantagione si possono cominciare a raccogliere i cetrioli che devono essere ben sodi. Si conservano sottaceto. Propriet E un frutto molto dissetante, rinfrescante, depurativo. Non ha colesterolo e solo 11 calorie ogni 100 g. Contiene la vitamina C. Alcune persone, e in particolare i bambini, hanno problemi a digerirlo. Ricetta Il cetriolo, raccolto immaturo, quando ancora di piccole dimensioni, detto cetriolino e pu essere messo sotto aceto e consumato, ad esempio, come antipasto.

Cetriolini

Lactuca sativa Fam. Composite

Lattuga e lattughino

Composita annuale con un cespo costituito da foglie a spatola o tondeggianti inserite in un breve fusto. La lattuga la pi nota tra le insalate; ne esistono un grande numero di variet, le pi comuni sono: a) a cappuccio. E la lattuga pi caratteristica, ha foglie grandi e carnose; b) iceberg. Pianta compatta e foglie croccanti, di colore chiaro e sapore delicato; c) romana dalla caratteristica forma allungata e con sapore deciso; d) lattughino, detto anche a cespo morbido, da taglio, con foglie ondulate di colore verde intenso o rossiccio. Clima Temperato. Teme il freddo intenso e il caldo secco. Semina e trapianto Durante tutto lanno in semenzaio.
Foto L. Lazzarini

24

Foto L. Lazzarini

Il trapianto si effettua un mese dopo la semina ponendo le piantine distanti 25 cm sulle file e 40 cm tra le file. Le lattughe possono essere seminate anche direttamente a dimora tra febbraio e aprile e a settembre-ottobre. Occorrono 2 g di seme per m. Profondit di semina: 1-2 cm. Il lattughino invece si semina a spaglio a 0,3-0,5 cm di profondit impiegando circa 5 g di seme per m.
Foto A. Pollini

Malattie e parassiti
Afidi, mosca bianca, nottue fogliari, minatrici fogliari e lumache.
Nottue fogliari

Oidio, peronospora, ruggine, muffa grigia e alternaria.

SEMINA

1 DIRADAMENTO

2 DIRADAMENTO

RACCOLTA

40 cm

Cure colturali Necessita di terreno sciolto, ben drenato e soleggiato; pH neutro o tendente allacido. Si concima prima della semina o del trapianto con un concime biologico NPK; dopo due settimane dal trapianto si ripete. Irrigare spesso anche quando le piante sono ben sviluppate. Raccolta Si effettua una raccolta scalare dei cespi man mano che sono ben formati, prima della comparsa dello stelo fiorale, tagliandoli alla base con un coltello ben affilato; in media il raccolto di 1,5 kg di lattuga per m. Il lattughino invece consigliabile tagliarlo non troppo basso usando le forbici; nel corso dellanno possibile effettuare 2-3 tagli in quanto le piante tagliate ricacciano; si raccolgono da 500 g a 2 kg di insalatina per m. Propriet Le foglie della lattuga hanno propriet diuretiche e stimolano lintestino pigro; contengono le vitamine A, C e quelle del gruppo B. Hanno basso valore calorico: 20 cal/100 g. A tavola Si mangiano in insalata: hanno un sapore fresco e delicato.

Secondo le specie

Quando le piantine possono essere maneggiate

10 cm

25 cm

5 - 6 foglie

Giugno - Novembre

25

Fagiolo e fagiolino

Fam. Leguminose Le variet di fagiolo possono essere nane come il Borlotto e il Cannellino oppure rampicanti come il Vigevano e il Lima. Il frutto un baccello che contiene allinterno i fagioli (semi). Alcune variet hanno un baccello duro che si apre facilmente mentre altre, le cosiddette mangiatutto, come i piattoni e i fagiolini, hanno un baccello commestibile,. Clima Temperato caldo. Non tollerano le gelate e le precipitazioni eccessive. Semina Direttamente a dimora a inizio primavera a sud e in maggio-inizio giugno a nord. Le variet nane richiedono file distanti 50 cm con piantine sulla fila ogni 6-7 cm, mentre per le variet rampicanti le file devono essere distanti un metro luna dallaltra e la distanza tra le piantine 20 cm. Profondit di semina: 3-5 cm. Cure colturali Necessita di un terreno di medio impasto, profondo, ben drenato e con pH leggermente acido. Occorre concimare con un concime biologico NPK alla lavorazione del terreno e allo stadio di 3-4 foglie. E indispensabile irrigare soprattutto nelle prime fasi del ciclo colturale e al

Phaseolus vulgaris

SEMINA

DIRADAMENTO

Variet rampicanti

IRRORAZIONE ACQUA

RACCOLTA

Marzo - Giugno
Foto L. Lazzarini

1m

20

cm

Togliere piante deboli

Giornalmente con siccit

Maggio - Settembre

26

momento della formazione dei baccelli. Le variet rampicanti, quando hanno raggiunto una certa dimensione, vanno sorrette da tutori, siano essi bastoni o reti. Raccolta I fagioli da sgranare vanno raccolti con i baccelli quasi secchi se si vogliono conservare mentre, per cucinarli freschi o surgelarli, i baccelli devono essere morbidi. I fagiolini e i piattoni invece vanno raccolti giornalmente freschi e non molto ingrossati perch altrimenti diventano filamentosi. Propriet E riconosciuto avere attivit ipotensiva, diuretica e antiinfiammatoria. In cucina Si usano lessi in minestre e minestroni.

Foto R. Angelini

Malattie e parassiti
Afidi, nottue fogliari e lumache.
Mal bianco

Antracnosi, mal bianco, ruggine, peronospora e muffa grigia.

PICCOLI FRUTTI
Fragola
Le fragole sono erbacee perenni alte 10-20 cm, munite di lunghi stoloni Fam. Rosaceae che danno origine a nuove piantine, hanno fiorellini bianchi a 5 petali. I frutti sono piccoli e profumatissimi: le fragoline di bosco! Le fragole coltivate derivano da due specie giunte dallAmerica: F. virginiana e F. chiloensis. Entrambe producono i cosiddetti fragoloni che per hanno un sapore e un profumo non paragonabili a quelli della nostra specie selvatica. Clima Richiede climi temperati e ventilati; cresce bene anche in zone fresche e ad altezze di 700-1000 m. Resiste ai freddi invernali ma molto sensibile ai ritorni di freddo e alle gelate tardive. Propagazione La fragola una pianta che emette degli stoloni che danno origine a nuove piantine; possono essere recisi e trapiantati. Per favorire lattecchimento delle piantine appena trapiantate consigliabile irrigare a pioggia. In commercio sono disponibili piantine gi pronte per il trapianto. Cure colturali Predilige il terreno del sottobosco per cui vive bene su un terreno soffice e fresco. Richiede un pH acido (5-6), anche se non indispensabile. Concimare alla preparazione del terreno, in pre-trapianto, con un concime biologico NPK; successivamente si interviene a inizio fruttificazione e
Fragaria vesca
Foto L. Lazzarini

27

IMPIANTO

PACCIAMATURA

RACCOLTA

RIMOZIONI STOLONI

Luglio - Agosto

A destra: gli stoloni possono essere fissati al terreno o in un vasetto interrato per ottenere nuove piante

28

Pacciamatura con film biodegradabile

quindi ogni 2 mesi sulle variet rifiorenti. Dal secondo anno si effettua una prima concimazione a inizio vegetazione, una seconda a inizio fruttificazione e una a fine estate. La fragola richiede moderate annaffiature ma continuative; molto sensibile ai ristagni dacqua. A fine inverno alle fragole si effettua la cosiddetta toelettatura in quanto vanno tolte le foglie e gli stoloni secchi e si lasciano solo 2-3 germogli per pianta. Raccolta A partire da aprile-maggio si raccolgono settimanalmente le fragole mature. La raccolta si pu protrarre fino a settembre nelle variet rifiorenti. Le fragole vanno staccate col picciolo. Propriet Sono ricche di vitamine A, gruppo B e C; contengono anche sali minerali di calcio, fosforo e ferro mentre hanno pochi zuccheri per cui sono fra i pochi frutti adatti ai diabetici. I rizomi delle fragole hanno azione astringente, depurativa e diuretica. Ricetta Le foglie, raccolte prima della fioritura, si utilizzano per preparare una bevanda sostitutiva del the dal delicato aroma e possono anche essere aggiunte a minestre e frittate.

20 giorni prima della raccolta

Aprile - Giugno

Giugno - Settembre

Foto R. Angelini

Malattie e parassiti

Afidi, mosca bianca, minatrici e nottue fogliari, tripidi, acari e lumache.


Nottua fogliare

Muffa grigia e oidio.

FRUTTIFERI
Melo
Il melo un albero vigoroso, che pu raggiungere i 10 m di altezza, con forma eretta, chioma globosa e apparato radicale piuttosto superficiale. La corteccia del tronco liscia e le foglie, di forma ovale e appuntita, sono di color verde scuro con il margine seghettato; i fiori, ermafroditi, sono composti da cinque petali di colore bianco rosato e sono riuniti in corimbi. Fiorisce in aprile. Le gemme sono a legno e miste, portate dai rami fruttiferi. Frutti La mela un falso frutto detto pomo. Ha forma tondeggiante, pi o meno allungata o appiattita. Le dimenPOTATURA TRATTAMENTI RACCOLTA Malus spp. Fam. Rosaceae

sioni variano secondo le variet e il colore pu essere giallo, verde, rosso cupo, ecc. La polpa bianca o giallina. La maggior parte delle variet sono autosterili per cui occorre piantare almeno due variet per ottenere una buona fruttificazione. L'impollinazione entomofila. Produce su dardi, lamburde, brindilli e rami misti.
Foto L. Lazzarini

Dicembre-Marzo

Marzo-Agosto

Luglio-Ottobre

29

30

Abbiamo tre tipi di gemme, a legno (da cui derivano rami), a fiore (dove si formeranno i fiori e quindi i frutti) e miste; sono presenti su rami di diverso tipo, variabili da specie a specie. I pi comuni rami con TIPI DI GEMME gemme a fiore sono i rami misti, i dardi, le lamburde, i brindelli e i mazzetti di maggio. I rami misti sono rami con gemme a legno e a fiore, sono presenti sulla quasi totalit dei fruttiferi e sono quelli pi produttivi. I brindelli sono rametti di 15-30 cm a fiore a legno a legno e a fiore di lunghezza che producono, sulle pomacee, una gemma mista allapice e gemme a legno che danno origine a foglie sullasse; sulle drupacee producono solo gemme a fiore. I dardi sono gemme a legno appuntite che danno origine a un ramo cortissimo, di 1-2 cm, con una gemma a legno. Il secondo anno si allunga di un altro paio di cm e il terzo da origine a una gemma a fiore e prende il nome di lamburda. Sono caratteristici delle pomacee e possono produrre per una decina danni. Sempre sulle pomacee si trovano ingrossamenti allattacco delle gemme a fiore, le borse, molto corte e in grado di dare origine a dardi e a brindelli. Raggruppamenti di borse e di lamburde sono detti zampe di gallo. I mazzetti di maggio sono invece propri delle drupacee, sono tozzi e corti, non superano i 6 cm di lunghezza. LAMBURDA LAMBURDA E DARDO ZAMPA DI GALLO RAMO MISTO Come i dardi SU BORSA diventano produttivi dopo 2-3 anni. Vanno conservati perch possono produrre per molti anni, nel ciliegio BORSA BRINDILLO anche 40.
drupacee pomacee

Come riconoscere le formazioni fruttifere?

pomacee

drupacee

Foto Vivai F.lli Zanzi

Piantagione Le piante (gli astoni innestati) vanno messe a dimora in autunno o in primavera, distanziate di 3-4 metri luna dallaltra; la migliore esposizione in pieno sole. Clima - Il melo si pu coltivare ovunque, ma predilige i climi freschi e le zone montane tra i 600 e i 1000 metri; nel nostro paese si adatta in tutte le regioni. Terreno - Non ha particolari esigenze purch non sia troppo umido o argilloso. Teme la siccit, i ristagni d'acqua, leccesso di calcare ed sensibile a temperature inferiori a -20C. Portainnesti Il portainnesto pi usato lM9. Induce scarsa vigoria e alta produttivit. L'innesto su franco conferisce grande sviluppo e rende la pianta molto longeva. Entra per in produzione pi tardi. Cure colturali Durante i periodi siccitosi, soprattutto dopo la fioritura, il melo necessita di frequenti ma moderate irrigazioni che favoriscono lingrossamento dei frutti; tali irrigazioni vanno sospese un mese prima della raccolta. E sempre consigliabile impiegare un impianto di irrigazione a goccia. Al momento dellimpianto si mescola il concime con la terra di riempimento della buca. Successivamente, a partire dal 3 anno dimpianto, consigliabile concimare in post-fioritura e in autunno con un concime biologico NPK. Quando si ha unelevata allega-

Foto Vivai F.lli Zanzi

Variet Gala Annaglo. A sinistra variet Jeronime

31

Foto Vivai F.lli Zanzi

A sinistra, variet Primiera, resistente alla ticchiolatura

Foto Vivai F.lli Zanzi

Variet Gold Pink. A destra: Piccole mele ornamentali. Sotto variet Crimson Crisp, resistente alla ticchiolatura

32

gione bisogna praticare un primo diradamento tre settimane dopo la fioritura, eliminando i frutti malformati; successivamente, in giugno, dopo la cascola, si interviene lasciando 1-2 frutti per lamburda. Potatura La potatura dei meli va fatta durante il riposo vegetativo diradando e sfoltendo i rami vigorosi nella parte apicale. La potatura verde si effettua in giugno e in agosto sulle piante con eccessivo vigore, per eliminare i succhioni. Variet Sono migliaia le cultivar di melo attualmente presenti sul mercato. Maturano tra fine agosto e fine ottobre e molte di queste possono essere conservate a lungo. Alcune variet sono resistenti alla ticchiolatura, un patogeno molto pericoloso che necessita di continui trattamenti fungicidi. Queste variet, fra cui Gold Rush, Summerfree, Primiera e Crimson Crips, sono adatte allorto familiare e allottenimento di frutti biologici. Esistono variet di melo ornamentale che si possono coltivare anche in vaso, sul terrazzo. La fioritura abbondante e i piccoli frutti maturano in ottobre. Raccolta Le mele si raccolgono da agosto a ottobre, secondo le variet. Le prime a maturare, in agosto, sono quelle del gruppo Gala. A settembre si raccolgono le Delicious rosse che maturano dopo 15-20 giorni; tra met settembre e inizio ottobre la volta delle Golden delicious e delle Stark delicious. Tra fine settembre e met ottobre si raccolgono le Renetta del Canada e le Stayman si raccolgono a inizio ottobre e maturano a partire da novembre. Le Annurca si raccolgono a ottobre come pure le Im-

Foto Vivai F.lli Zanzi

Foto L. Lazzarini

Foto R. Angelini

Malattie e parassiti

Afidi, cocciniglie, carpocapsa, cidia, tentredini, larve minatrici, ragno rosso.


Ticchiolatura

Ticchiolatura, mal bianco.

peratore che maturano a novembre e si possono conservare fino ad aprile. Da ultimo, a fine ottobre, si raccolgonole Fuji e le Granny Smith; questultima matura dopo un mese e pu essere conservata fino allestate successiva. Conservazione Le mele vanno tenute al fresco. Alcune variet invernali, per essere conservate, devono essere raccolte prima della maturazione fisiologica e messe in cantina. Le mele, oltre che per il consumo fresco, sono un ottimo ingrediente per le torte e sono anche adatte per ricavare un succo di frutta. Propriet La mela contiene zuccheri semplici, vitamine, acidi organici e tannini. Una mela sbucciata ha solo 53 Kcalorie/100 g. E consigliata nelle diete perch contiene pectine che hanno un effetto saziante e nel contempo protettivo sulle mucose. La mela in grado di dare un prezioso apporto di carotenoidi (20 g/100 g). Contrariamente a quanto si crede la buccia contiene una quantit trascurabile di nutrienti che invece si trovano abbondanti nella polpa.
Prunus sp. = Il pesco un albero da frutto di dimensioni medio-piccole, alto in genere 4- Persica sp. Fam. Rosaceae

33

Pesco e nettarino

5 m, ma pu raggiungere anche gli 8 m. Ha corteccia bruno-cenerina, rami radi, divaricati, dapprima verdi e poi rossastri e apparato radicale superficiale. Le foglie sono lanceolate, strette, seghettate e con un corto picciolo. I fiori, ermafroditi, sono rosa, con cinque petali, riuniti in gruppi di 3 o 4. La fioritura, che precede la comparsa delle foglie, inizia a fine marzo. La maggior parte dei fiori autofertile. Frutti La pesca un frutto carnoso, detto drupa, dalla forma tendenzialmente tondeggiante, solcato longitudinalmente. Ricordiamo: - la comune pesca, con frutti dalla buccia rivestita da una fitta peluria. La polpa bianca o gialla; - la pesca noce o nettarina, che produce frutti glabri e lucenti con caratteristiche della polpa del tutto simili alle precedenti;

Foto Vivai F.lli Zanzi

34

- la percoca o pesca cotogna: ha polpa gialla e soda ed adatta alla cottura e alla conMarzo servazione in scatola, sia in pezzi che come confettura. Le pesche maturano da fine maggio, le pi precoci nelle aree del sud, fino a settembre per quelle pi tardive. La maturazione scalare e pu durare un paio di settimane. Piantagione La messa a dimora si effettua in autunno con astoni di due anni di innesto che, se innestati su franco o coltivati a vaso, vanno distanziati di 5-6 metri luno dallaltro. Allevato a palmetta le distanze possono scendere anche a 3-4 metri. Le piante di pesco, a causa delle tossine che lasciano, non possono essere piantate per almeno 2 anni dove vi erano altri peschi. Clima E adatto a quelli miti e nel nostro paese trova il suo habitat naturale. Sono piante che amano estati abbastanza calde ed inverni piuttosto freschi: per fiorire necessitano di un certo periodo con temperature inferiori a 7C. In inverno il pesco resiste anche a temperature di 15C. I freddi tardivi in prossimit della fioritura provocano gravi danni e il vento, prima della maturazione, causa un distacco anticipato dei frutti. Terreno - Ama quelli sciolti e profondi e teme quelli umidi e pesanti. Innestato su mandorlo resiste ai terreni calcarei.

A sinistra, diverse variet di pesco Royal. Dallalto: Royal Estate,Royal Jim,Royal Estate e Royal Mayestic

POTATURA

Foto Vivai F.lli Zanzi

Foto Vivai F.lli Zanzi

La cura delle piante durante il periodo vegetativo

Ad aprile alla base dei rami fruttiferi si lasciano solo 1-2 germogli che serviranno lanno successivo e gli altri vanno cimati a una foglia. A maggio si diradano i frutti e si tolgono i rametti dorsali in eccesso. A giugno vanno cimati i germogli apicali pi vigorosi 5 foglie sopra lultimo frutto. In estate, dopo la raccolta, tagliare il ramo che ha fruttificato al di sopra del germoglio allevato a primavera.

SCELTA DEI GERMOGLI

DIRADAMENTO

RACCOLTA

POTATURA ESTIVA

Portainnesti La riuscita di una coltivazione di pesco dipende dalla giusta scelta del portainnesto rispetto al tipo di terreno. Attualmente il pi impiegato un ibrido di pesco x mandorlo (GF677) che induce vigoria ma anche frutti pi piccoli rispetto al Franco Slavo (P. silvestris), molto utilizzato in passato. Sono disponibili anche piante su selezioni di franco Montclar indicate per terreni freschi. Altri portainnesti sono derivati da susino, ma sono poco usati. Cure colturali - Prima della raccolta, per un mese, un mese e mezzo, occorrono irrigazioni abbondanti ogni 10 giorni. E sempre consigliabile impiegare un impianto di irrigazione a goccia. Ogni anno occorre concimare con un concime biologico NPK in post- fioritura e in autunno. In primavera consigliabile effettuare anche una concimazione azotata. Al momento dellimpianto si mescola il concime con la terra di riempimento della buca. Per ottenere frutti belli e grossi utile praticare il diradamento che va eseguito 4-6 settimane dopo la fioritura. Potatura La potatura dei peschi ha lo scopo di regolare la produzione e migliorare la qualit dei frutti. In linea di massima va fatta energicamente diradando e sfoltendo e, per mantenere in equilibrio vegetazione e produzione, deve essere man mano maggiore col passare degli anni fino a eliminare anche il 50% dei rami misti quando la pianta adulta. Bisogna sempre ricordare che il fiore e, quindi, il frutto si sviluppa soltanto su legno dellanno precedente. La potatura verde va effettuata in aprile lasciando solo 1-2 germogli alla base dei rami fioriferi; in maggio si effettua il diradamento dei germogli dorsali; in giugno vengono cimati anche i germogli apicali, se vigorosi, e in estate, dopo la raccolta, si tolgono i rami che hanno fruttificato sopra i germogli basali. Variet La faci-

Aprile-maggio

Maggio

Giugno-Agosto

Dopo la raccolta

35

Foto L. Lazzarini

A sinistra: pesco noce alle porte di Milano

36

Nettarine NB Royal Queen e a destra Late Fair


Foto Vivai F.lli Zanzi

Foto Vivai F.lli Zanzi

Pesche di variet Royal Pride

lit con cui si riescono ad ottenere nuove cultivar di pesco fa si che ne siano disponibili un gran numero e che sia difficile orientarsi in esse. Le cultivar di pesco vengono distinte in cultivar da consumo fresco, nettarine e percoche, in variet a polpa gialla o bianca e infine in base allepoca di maturazione: - pesche precocissime: maturano in giugno; le prime a maturare sono la Tasti Red a polpa gialla e la Amanda a polpa bianca. Hanno frutti di media grossezza, con buccia rossa e qualit organolettiche buone. - pesche di media maturazione: maturano in luglio; fra quelle a polpa gialla vi sono Redhaven, la pi diffusa al mondo, e Flavorcrest. A polpa bianca ricordiamo Maria Bianca, Francy e Maura. Consigliabili le nuove generazioni del gruppo Royal con frutti dolci, grossi e consistenti. - pesche tardive: maturano in settembre; fra quelle a polpa gialla Fairtime, Red Fall, Tardibelle e Red Star. A polpa bianca ricordiamo Douceur e la Gladys con frutti grandi. - nettarine: hanno un calendario simile a quello delle pesche normali e sono quasi tutte a polpa gialla. Matura in giugno Big Bang, in luglio Big Top, in agosto Venus e Orion e in settembre le Fair. Fra le poche a polpa bianca ricordo Magique (luglio), Silver Star e Royal Queen
Foto Vivai F.lli Zanzi

Foto R. Angelini

Afidi, cocciniglie, cydia, anarsia, tignola, mosca della frutta, ragnetto rosso

Malattie e parassiti

Bolla del pesco, oidio, monilia.


Bolla

(agosto). - percoche: un tempo impiagate quasi esclusivamente per uso industriale, ora alcune variet vengono apprezzate anche dal pubblico per il consumo fresco (Carson, Androse eBaby Gold 9). Maturano, secondo le cultivar, tra inizio luglio e fine agosto. - platicarpa: sono le nuove pesche e nettarine schiacciate di origine orientale, caratterizzate da sapore e aroma eccellenti. Ricordiamo le Ufo e Sweet Cap. Raccolta Le pesche si raccolgono da giugno a settembre, quando sono mature. Vanno prese con il palmo della mano e staccate delicatamente per non danneggiarle. Conservazione Le pesche precoci e quelle a polpa bianca si conservano pochi giorni. Le altre possono essere conservate in frigorefero anche per un mese, se raccolte ancora dure. Sono anche adatte ad essere essiccate o per marmellate. Propriet La pesca contiene zucchero (in prevalenza saccarosio) e solo 28 calorie/100 grammi; ricca di vitamina A, B1, B2, C e PP, di pectina e di carotenoidi; contiene sali minerali quali potassio, fosforo, magnesio, zolfo e ferro. E depurativa, ha unimportante azione diuretica, energetica, leggermente lassativa e sedativa. In cosmesi il succo fresco un eccellente tonico per la pelle.
Foto Vivai F.lli Zanzi

Seccume delle foglie: malattia batterica causa di macchie brune sulle foglie di cui pu causarne la totale caduta. Si pu curare concimando abbondantemente.

37

Nettarine Big Top NG e a sinistra Big Bang

Foto Vivai F.lli Zanzi

Vitis vinifera Fam. Ampelidacee

Un piccolo vigneto familiare. Per proteggerlo dalla grandine occorre coprire i filari con reti

38

Sistema di allevamento ad alberello in una zona ventosa. Le piante sono protette da muretti di pietra

ALLEVAMENTO

La V. vinifera comprende due sottospecie, la V. vinifera silvestris (viti selvatiche) e la V. vinifera sativa (viti coltivate). La vite ha fusto, detto anche ceppo, esile e contorto a portamento rampicante per cui si adatta facilmente ai diversi tipi di coltivazione. I rami sono detti tralci quando sono lignificati e pampini quando sono erbacei. I tralci sono costituiti da nodi e internodi. Le foglie della vite sono semplici e alterne. La vite possiede dei viticci, detti anche cirri, organi erbacei che durante l'estate si avvolgono ai sostegni per poi lignificare in autunno. Le infiorescenze hanno un numero di fiori molto variabile, anche 100. La vite viene allevata per produrre uve da tavola oppure da vino. Frutti - Il frutto della vite una bacca, lacino. Il grappolo, formato dagli acini, ha forma, dimensione e colore variabile a seconda della variet. Produce sui tralci, rami dellanno, nati da gemme miste dellanno precedente. Piantagione Limpianto andrebbe fatto in autunno e comunque entro marzo, mettendo a dimora le barbatelle innestate di 2 anni. Le piantine vanno protette da possibili gelate coprendole con della terra o della plastica. Premesso che la vite una specie incapace di stare in piedi da sola, i diversi sistemi di allevamento hanno tutti lo scopo di sorreggerla, ottenere la maggiore esposizione alla luce, aumentare larieggiamento ai grappoli e facilitare la potatura e la raccolta. Clima - La vite si adatta a moltissimi climi purch posta in pieno sole: la radiazione solare un fattore determinante per l'epoca di maturazione dell'uva e il suo grado zuccherino. Per quanto riguarda le temperature si hanno danni con -15C in inverno e -5C in caso di brinate tardive, motivo
ALLEVAMENTO RACCOLTA

Foto L. Lazzarini

Foto L. Lazzarini

Vite

1 anno

Giugno-luglio

Agosto - ottobre

per cui le viti non possono essere coltivate oltre i 1000 m di altitudine. Terreno - La vite predilige quelli di medio impasto con pH tra 6,5 e 7,5 mentre sarebbero da evitare quelli sabbiosi e argillosi. I terreni sassosi sono molto indicati per le uve da tavola che ne traggono beneficio e danno grappoli con acini grossi e croccanti. Sistemi di allevamento e potatura La vite viene allevata in moltissimi modi fra cui lalberello, la spalliera, il cordone speronato e la pergola. Lalberello un sistema di allevamento adatto alle zone calde; ha un tronco alto da 20 cm a un metro, da cui partono 2-4 branche con alcuni speroncini che vengono rinnovati tutti gli anni. Si piantano al centro di un quadrato di 1,2-2 m di lato. I grappoli duva sono quasi a livello del terreno. Il sistema a spalliera, denominato anche sistema Guyot, di cui esistono diverse varianti, una struttura sorretta da fili tesi tra pali; sui pali si fissa il tronco, un ceppo alto circa 80-100 cm, da cui si alleva un tralcio a frutto e Sistema di allevamento a spalliera o Guyot uno sperone. Il primo si taglia a 6-12 gemme, si fissa sul filo e sar lunico tralcio uvifero che dalla primavera dar origine ai grappoli; il secondo si pota a 2 gemme che daranno origine al tralcio fruttifero e allo sperone dellanno successivo. Le viti si piantano a una distanza di 1,3-1,8 m luna dallaltra. Il sistema Sylvoz adatto ai terreni fertili. Il ceppo si fa arrivare a 180 cm di altezza e si piega per formare un cordone orizzontale permanente lungo 23 metri che si fissa al filo centrale dellimpalcatura. Su di esso sono pre-

39

Sistema di allevamento Sylvoz

senti 6-8 tralci uviferi con 10-12 gemme; questi tralci vanno piegati verso il basso e legati al filo inferiore. Sulle curvature degli speroni si formano dei germogli che si legano al filo superiore e servono per lanno successivo. Le viti vanno piantate a 2-3 metri di distanza le une dalle altre. Nella potatura di produzione si elimina il ramo ad archetto che ha fruttificato e si alleva un tralcio nato sulla curvatura. Il cordone speronato un sistema a cordone permanente e si presenta

Sistema di allevamento a cordone speronato

40

Sistema di allevamento a pergola

A destra: uve da tavola di variet Italia e Garganica

particolarmente semplice da mantenere. Il fusto si fa arrivare a 70 e 110 cm di altezza e si piega per formare un cordone orizzontale permanente lungo 1,2-1,5 m che si fissa al filo inferiore dellimpalcatura. Su di esso sono presenti speroni fruttiferi ogni 25-30 cm; il secondo e il terzo filo servono per legare la vegetazione dellanno. Con la potatura di produzione si eliminano gli speroni e i relativi tralci che hanno prodotto mentre il tralcio che si formato alla base dello sperone si pota a 2-3 gemme. La distanza sulla fila va da 1,5 a 2,5 m tra pianta e pianta. La pergola, di cui esistono varianti in ogni regione dItalia, formata da due strutture di sostegno, una verticale e una orizzontale o obliqua, posta a 1-2 m da terra; su questultima si tendono i fili alla distanza di mezzo metro luno dallaltro. Sui fili alti, lungo il filare, vengono legati cordoni permanenti e la nuova vegetazione mentre i capi fruttiferi, da sostituire ogni anno, vanno distesi sul tetto. Portainnesti La vite si moltiplica bene per talea ma, a causa della fillossera, dalla fine del XIX secolo viene innestata su piede americano. Fra i portainnesti si distinguono Kober 5BB, ottimo per terreni fertili, 420A per zone asciutte di collina, 140 Ruggeri e 1103 Paulsen per terreni siccitosi e calcarei. Cure colturali Il terreno va tenuto libero da infestanti con periodiche lavorazioni. La pianta di vite richiede irrigazioni solo nel caso di grave siccit. Frequenti piogge possono favorire malattie fungine come la peronospora in primavera e la botrite nel periodo che precede la raccolta. La concimazione di fondamentale importanza nella coltura della vite; si effettua alla ripresa vegetativa e in post raccolta impiegando un concime organo-minerale che, dopo lapplicazione, va interrato leggermente. Quindi
Foto Vivai F.lli Zanzi

effettuare una leggera irrigazione. Al trapianto oltre al concime sopra menzionato sempre consigliabile usare anche del letame. Utile il sovescio di leguminose. Cimatura: operazione di eliminazione degli apici e serve a migliorare lafflusso degli zuccheri verso i grappoli; si effettua a fine giugno per favorire la crescita di femminelle o entro agosto, allinvaiatura, asportando gli apici
Foto Vivai F.lli Zanzi Foto Vivai F.lli Zanzi Foto Vivai F.lli Zanzi

in modo pi soft, cercando di lasciare pi foglie possibile. Variet - Sono centinaia le variet di uve da vino coltivate in Italia. Fra le bianche ricordiamo Albana, Moscato, Pinot, Prosecco, Riesling, Tocai, Trebbiano e la Vernaccia; fra le rosse Barbera, Cabernet sauvignon, Dolcetto, Lambrusco, Marzemino, Melot, Nebbiolo, Pinot e Sangiovese. Anche le uve da tavola sono moltissime, le principali sono lItalia che ha grappoli bellissimi, acini grossi, gustosi e croccanti e ottima conservabilit, la Regina, dalle origini antichissime, color giallo dorato, con acini grossi, dolce e ottima al gusto e la Red Globe, una variet che si presenta con grappoli grandi e acini grossi di colore rosato. Il sapore dolce. E' molto resistente e si conserva facilmente. Meritano di essere ricordate anche il Pizzutello Bianco con acini medio-grandi, di colore giallo-verdastro o giallo-dorato, dolce e molto gradevole e la Baresana o Imperatore, unottima cultivar di origine antichissima con acini molto grossi, di colore giallo dorato chiaro e polpa piuttosto croccante e succosa. Non vanno dimenticate le uve apirene, cio senza semi, bianche e rosse. Raccolta Luva va raccolta quando gli acini sono maturi, tagliando il grappolo al peduncolo oppure con 10-20 cm di tralcio. Conservazione Luva deperisce facilmente dopo la raccolta e va conservata in frigorifero dove pu durare anche 7-8 settimane. Per anticipare o ritardare la raccolta delle uve da tavola si coprono i filari con un telo di plastica.

Uve bianche da vino: da sinistra Chardonnay, Riesling e Pinot bianco

41

Foto Vivai F.lli Zanzi

Foto Vivai F.lli Zanzi

Uve rosse da vino: da sinistra Pinot nero, Merlot e Cabernet Sauvignon


Foto R. Angelini

Propriet L'uva si impiega per il consumo fresco o per la produzione di vino. Serve anche per ottenere succhi, distillati come le grappe e pu essere seccata. Il decotto di foglie viene usato come astringente.

42

Malattie e parassiti

Tignola dell'uva, tignoletta dell'uva, cicaline e acari.


Oidio

Oidio, peronospora, botrite.

Olivo
Olea europaea Fam. Oleaceae
Foto L. Lazzarini

Lolivo una pianta sempreverde a crescita molto lenta, pu raggiungere dimensioni molto rilevanti e pu avere una vita pi che millenaria grazie alla sua capacit di rigenerare dalla ceppaia l'apparato epigeo e ipogeo danneggiato. Il fusto formato da un legno duro, pesante e molto profumato, con la corteccia di colore grigio, liscia nei primi anni e poi nodosa e scura. Lapparato radicale superficiale, la chioma ha forma conica ed irregolare. Le piccole foglie sono lanceolate, coriacee con la pagina inferiore grigio-argentea e quella superiore di colore verde. I fiori sono piccoli e abbondantissimi, biancastri, con 4 petali, riuniti in minuscoli grappoli di 10-15 fiori che formano

Foto Vivai F.lli Zanzi

uninfiorescenza detta mignola. Lo sviluppo delle infiorescenze ha inizio in aprile ma la fioritura vera e propria si ha tra fine maggio e linizio di giugno. L'impollinazione anemofila. Frutti I frutti, le olive, sono drupe carnose di forma ovoidale, con un seme, il nocciolo, duro e legnoso. Loliva l'unico frutto dal quale si estrae un olio, infatti la polpa ne contiene il 25-30%. Alternanza In olivicoltura un fattore molto importante lalternanza di produzione, cio il fatto che un anno le piante producono molto e il successivo molto poco. Le cause sono molteplici e legate fra loro; innanzitutto la predisposizione della cultivar, le condizioni climatiche, potature sbagliate, concimazione inadatta, attacchi parassitari, in particolare della mosca dell'olivo e, non ultimo, il ritardo nella raccolta dei frutti. Per superare questo problema consigliabile intervenire con la potatura, anche straordinaria, irrigare e concimare durante l'anno e anticipare la raccolta. Piantagione Si effettua in marzo, subito prima della ripresa vegetativa, dopo una lavorazione profonda del terreno; si mettono a dimora gli astoni innestati o anche i polloni provvisti di radici. I primi frutti si possono avere gi dopo tre anni. Clima - Lolivo predilige il temperato-caldo con ridotte precipitazioni ma elevata illuminazione; mal sopporta leccessiva siccit, i ristagni idrici nella zona interessata dalle radici e lunghi abbassamenti di temperatura in inverno. Terreno - Si adatta a ogni tipo di suolo, anche calcareo, ma preferisce quelli sciolti o di medio impasto. Portainnesti Un tempo si utilizzava come portainnesto lolivo selvatico mentre oggi si utilizzano cultivar rustiche e vigorose, gli olivastri, ottenuti da semi di piante coltivate o da talea. Cure colturali - Per lolivo lirrigazione non indispensabile ma consigliabile soprattutto nei primi anni d'impianto e nel periodo estivo; carenze di acqua possono ridurre le produzioni. La concimazione si effettua alla ripresa vegetativa impiegando un concime organo-minerale. Al trapianto il medesimo prodotto si utilizza nella buca.
Foto L. Lazzarini

Una pianta di olivo molto decorativa in ogni giardino

43

A sinistra, eliminazione dei rami residui

SPOLLONATURA

DIRADAMENTO

POTATURA

44

E sempre consigliabile usare anche del letame. Potatura - La potatura si deve effettuare a fine inverno, prima che la pianta entri in vegetazione. L'olivo produce sui rametti a frutto di un anno, lunghi da 25 a 50 cm, che vanno scelti e conservati; va eliminato invece il maggior numero di rametti a legno, quelli a direzione verticale e quelli secchi o danneggiati. Variet Normalmente le cultivar sono classificate, in relazione alla destinazione del frutto, in variet da mensa e variet da olio, tenendo comunque presente che tutte le cultivar possono essere utilizzate per entrambi gli impieghi. Fra le variet da mensa ricordiamo lAscolana tenera, coltivata in tutta Italia, pianta vigorosa dalla drupa grossa e polposa, la Dolce di Cerignola, presente in Puglia, mediamente vigorosa e con frutti grossi e la Nocellara etnea, siciliana, vigorosa, con frutto grosso e maturazione tardiva; annoveriamo, fra le variet da olio, la Frantoio, diffusa in Toscana con frutto grosso, polposo e ricco di olio, la Leccino, presente nellItalia centrale, con frutti grossi e carnosi, da cui si ricava un olio di buona qualit e la Coratina, diffusa in Puglia, con frutto grosso e produzione elevata ma alterna. Raccolta Le olive non hanno un periodo di raccolta ben preciso sia per le differenze tra cultivar e cultivar, sia perch molte variet sono a maturazione scalare; in genere si effettua a ottobre per il consumo fresco e tra la met di ottobre e gennaio per produrre olio. Le olive da olio si raccolgono quando i frutti sono maturi mentre quelle da tavola a cavallo dell'invaiatura, in funzione delle lavorazioni che verranno effettuate in seguito, per poter essere consumate. Le olive dovrebbero essere raccolte precocemente, ma mature, perch hanno sapore pi gradevole, acidit pi bassa e resa in olio migliore.

Primavera-Estate

Fine Maggio-Luglio

Dopo la raccolta

Malattie e parassiti
Mosca dellolivo, tignola e cocciniglie.
Occhio di pavone

Occhio di pavone.

Conservazione Le olive da mensa, per poter essere consumate, necessitano di alcuni trattamenti, la deamarizzazione e il lavaggio. Lolio, per essere conservato correttamente, deve essere preservato dalla luce, dal calore e dall'ossigeno dell'aria. Propriet Le olive delle variet coltivate contengono un 18-24% di olio che viene estratto con la molitura. Lolio doliva, povero di grassi saturi, uno dei prodotti pi antichi e importanti della nostra coltura ed fondamentale nella dieta mediterranea. Ha propriet febbrifughe, astringenti e antinfiammatorie. Si impiega anche per conservare diversi cibi come ad esempio il tonno.

Gli agrumi sono piante appartenenti a diversi generi, di cui i principali sono Citrus, Fortunella e Poncirus. Ci soffermeremo solo sul primo, il Citrus, cui appartengono, fra laltro, arancio (C. sinensis), limone (C. limon), mandarino (C. reticulata), mandarancio (C. clementina), mandarino tangerine (C. tangerina) e pompelmo (C. paradisi). Sono piante sempreverdi. Limone e arancio possono raggiungere anche i 9 m di altezza; molto pi piccoli i mandarini. Le foglie sono lanceolate o ellittiche, intere, coriacee, articolate sul picciolo e persistono sulla pianta oltre 2 anni. Il loro colore varia dal verde scuro delle pi vecchie al verde giallastro per quelle giovani. Le piante da seme e quelle selvatiche hanno grosse spine accanto alle foglie, mentre quelle coltivate di solito le perdono. I fiori, detti zagare, sono ermafroditi, hanno per lo pi 5 petali, grandezza variabile da 1 a 5 cm di diametro e colore bianco. In alcune specie i boccioli sono variamente colorati. La fioritura si ha da febbraio-marzo allestate, mentre la maturazione dei frutti va dallautunno alla primavera dellanno successivo. C una certa attitudine alla rifiorenza. Il frutto normalmente una bacca di forma rotonda oppure ovata, detta esperidio, caratterizzato da una buccia spessa con la parte esterna vivacemente colorata. La polpa formata da cellule ingrossate a botticella, piene di un succo acquoso pi o meno acidulo e colorato, racchiuse, coi semi, negli spicchi dellendocarpo. Questi variano da 5 a 12. Piantagione E consigliabile mettere a dimora in autunno piantine di 2-3 anni di innesto con il loro pane di terra. Le piante coltivate in vaso possono essere trapiantate anche in primavera, se si ha poi la possibilit di irrigare. Lo spazio richiesto da ogni pianta di circa 15-25 m. Clima - Deve essere mite con temperature comprese tra i 13 e i 30C. Non
Foto L. Lazzarini

Agrumi

(arancio, limone, mandarino)

Citrus sp. Fam. Rutaceae

45

Pianta di clementino spinoso. I frutti sono detti anche mandaranci

I petali dei fiori degli agrumi hanno linterno di color bianco e lesterno violetto

46

Sotto, da sinistra, arancio biondo, arancio pigmentato sanguinello e limone Mayer


Foto L. Lazzarini

sopportano temperature che scendano sotto i 2-3 gradi se non per brevissimi periodi. Anche venti forti e persistenti provocano danni, soprattutto nelle zone costiere, come il disseccamento delle foglie e dei giovani germogli. Una curiosit sono i limoni del Lago di Garda che vivono ai quasi 46 di latitudine nord, alle pendici delle Alpi. Terreno Prediligono terreno sciolto o di medio impasto, profondo, ben drenato e dotato di sostanza organica. Non sopportano quelli troppo argillosi o calcarei. Portainnesti Quelli pi utilizzati in Italia sono larancio amaro (C. aurantium), che permette di ottenere piante con vigore medioalto, con buona resistenza al gelo ed adatto per terreni sciolti, sabbiosolimosi e moderatamente argillosi e il limone volkameriano (C. volkameriana) che permette di ottenere grandi frutti in abbondanza ma di qualit modesta, adatto per terreni sciolti o sabbiosi. Altro portainnesto il Citrange (C. sinensis x Porcirus trifoliata), utilizzato per aranci, mandarini, limoni e pompelmi; non crea problemi di terreno e tollera moderate gelate. La produzione abbondante e di qualit. Tra i portainnesti, inoltre, da alcuni anni stato introdotto il Citrus macrophilla (un limone) che induce una rapida ed abbondante produzione, oltre che ai limoni, a clementini e a mandarini. Per le piante coltivate in vaso, i migliori risultati si ottengono con larancio trifoliato. Cure colturali Gli agrumi necessitano di irrigazione, in particolar modo nel periodo estivo, e sono esigenti nei confronti della qualit dellacqua che non deve avere un elevato contenuto di boro, sodio e soprattutto di cloro, elemento presente nelle acque potabili. La concimazione indispensabile; si effettua dopo la raccolta impiegando un concime organo-minerale. Su mandarino, nelle annate di elevata allegagione, necessario effettuare il diradamento dei frutti, anche per evitare lalternanza.
Foto L. Lazzarini Foto L. Lazzarini

Foto L. Lazzarini

Potatura La forma di allevamento pi POTATURA RACCOLTA comune quella naturale, anche se possibile la spalliera e la pergola; nei primi 4 anni gli interventi cesori devono essere limitati al minimo per ottenere una struttura della pianta equilibrata e armoniosa. La potatura di produzione si effettua dopo la raccolta e prima della fioritura Gennaio-Marzo Novembre-Aprile tenendo conto che la fruttificazione avviene sui rami dellanno precedente. BiPOTATURA RACCOLTA sogna limitarsi ad alleggerire la chioma eliminando i rami secchi, quelli curvi verso il basso e i succhioni, che partono dalla parte basale delle branche pi grosse; gli altri vanno solo spuntati. Su mandarino e clementino occorre diradare i rametti. Su mandarino e limone la potatura dovrebbe essere annuale, Gennaio-Marzo Ottobre-Febbraio anche per evitare lalternanza di produzione; per larancio pu essere plurienPOTATURA RACCOLTA nale. Variet arancio: fra le precoci, tutte bionde con frutti di discreta qualit, ricordiamo la Navelina, la prima a maturare e la Washington Navel caratterizzata da frutti grossi. Le arance pigmentate cominciano a maturare a met dicembre e sono la Moro con frutto Gennaio-Marzo Ottobre-Aprile medio e polpa succosa di colore rosso scuro e il Tarocco con frutto grosso dal sapore molto gradevole, di cui esiste ormai un range ragguardevole di cultivar che maturano fino ai primi di giugno (cv. Messina NL C 2014). A marzo matura la bionda Ovale, una variet con frutti grossi e succosi. Ad aprile abbiamo la Valencia Late che anche lultima e ha polpa succosa e leggermente acidula. Limone: il pi comune il Femminello di cui esistono numerosi cloni. Inizia a fiorire a marzo ed rifiorente fino a settembre; la fruttificazione, abbondante, scalare e praticamente i frutti sono presenti tutto lanno. Altra variet Interdonato con frutto grosso, poco succoso ma precoce. Mandarino: diffusissima la variet "Mandarino di Palermo o di Patern" detta anche "Avana", da cui stata ottenuta anche una selezione apirena. Matura proprio per Natale. I frutti, dalle pregevoli caratteristiche organolettiche, hanno buccia di color giallo avana, diametro di 5/6 cm e, se lasciati sullalbero, perdono rapidamente il turgore. E una variet soggetto ad alternanza di produzione. Il Tardivo di Ciaculli una mutazione gemmaria di Avana, con frutto molto simile, ma pi piccolo; matura a fine febbraio-

MANDARINO

LIMONE

ARANCIO

47

Foto L. Lazzarini

Foto L. Lazzarini

marzo. Altra variet il Satsuma Miho molto rustica e precoce: il frutto va consumato gi in ottobre, quando la buccia ancora verde. Clementine o mandarancio: ibrido di mandarino e arancio amaro, matura Gli agrumi si prestano molto bene ad essere coltivati in vaso tanto che, nelle zone con inverni rigidi, si allevano proprio in vaso per poterli porre al riparo, in serra fredda, durante i mesi pi freddi. Gli agrumi vanno posizionati in luoghi molto luminosi, con almeno 4-6 ore di sole diretto al giorno e privi di vento. In estate consigliabile ombreggiarli leggermente durante le ore pi calde della giornata. Il vaso deve esFoto L. Lazzarini

Coltivazione in vaso

48

Foto L. Lazzarini

Agrumi in vaso a ornamento del giardino di una antica villa e a destra esemplare di limone in vaso

sere capiente e il drenaggio perfetto. Sul fondo necessario uno strato di perlite e il terriccio deve essere sciolto. La concimazione si effettua al rinvaso mescolando il concime con il terriccio.

Foto L. Lazzarini

Foto L. Lazzarini

Malattie e parassiti

Cocciniglie, minatrice serpentina, afidi e mosca


Minatrice serpentina

Fitoftora e antracnosi.

gi alla fine di Ottobre. I frutti arancioni hanno polpa dolce, ricca di succo (oggi sono molte le variet apirene). Numerose le variet, le pi note sono Monreal, Di Nules e Oroval. Tangerine: ibrido fra mandarino e arancio, di aspetto molto bello; si raccoglie in febbraio-marzo. Il sapore dei frutti inferiore alle aspettative. Mapo: sono ibridi tra mandarino e pompelmo. Il frutto piriforme, di colore aranciato molto chiaro. Matura a met ottobre e ha sapore gradevole. Raccolta Gli agrumi si raccolgono quando i frutti sono maturi in quanto, esclusi i limoni, non possono completare la maturazione dopo la raccolta. E consigliabile staccarli dallalbero quando non sono pi umidi per la rugiada notturna. Conservazione - Vengono consumati prevalentemente freschi. Sono impiegati per succhi di frutta, marmellate e per preparare canditi e anche nelle cioccolate. Propriet Gli agrumi sono ricchi di vitamine dei gruppi C e P. Il fabbisogno giornaliero di vitamina C di 60 mg che sale a 100 per chi fuma, perch il fumo elimina questa vitamina pi rapidamente e fa aumentare la produzione di radicali liberi. Un'arancia contiene da 25 a 80 mg di vitamina C ogni 100 g e pu essere utile questo apporto quando si usano antibiotici nella cura delle affezioni di stagione.
Foto L. Lazzarini

49

Mandarino Tardivo di Ciaculli

LA GAMMA Natria

G l i a m m e s si i n a g r i c o l t u r a b i o l o g i c a
Agrofarmaci che contengono sostanze attive di origine naturale come il rame, lo zolfo e il piretro. Sono ammessi per limpiego in agricoltura biologica.
Foto L. Lazzarini

50

Insetticida sistemico e translaminare a base di azadiractina, principio attivo di origine naturale estratto dallalbero di Neem. Neemazal T/S la soluzione ideale per limpiego in orticoltura e in frutticoltura contro afidi, dorifora, mosca bianca e larve di lepidotteri. Disponibile in confezioni da 15 e da 75 ml.

Neemazal T/S - insetticida

Olio minerale che esercita unazione insetticida-acaricida sulle uova invernali ed estive e si impiega per la lotta contro cocciniglie, afidi e ragnetti (acari) presenti su agrumi, pomacee, drupacee e olivo. Puo' essere impiegato in qualsiasi stagione. Disponibile in confezioni da 250 ml e da 1 litro.

Oliocin - olio minerale

Insetticida a base di piretro naturale in solventi prevalentemente di origine vegetale. Piretro ActiGreen ha un rapido effetto abbattente, insetto-repellente e pu essere impiegato fino a 2 giorni dalla raccolta. autorizzato su un ampio numeri di colture orticole, frutticole e ornamentali per il controllo di afidi, lepidotteri, tentredini e altro. Disponibile in confezioni da 20 e 100 ml.

Piretro ActiGreen - insetticida di contatto

Insetticida a base di spinosad, principio attivo derivato dal batterio Saccharopolyspora spinosa, comunemente presente nel terreno. Agisce per ingestione e contatto su larve di lepidotteri, dorifora, tripidi, liriomyza e altro. Success autorizzato su oltre 90 colture ed ideale per la difesa di orticole, frutticole e ornamentali. Disponibile in confezioni da 10 e 50 ml.

Success - insetticida

Fungicida a base di rame metallo da ossicloruro tetrarameico. La speciale formulazione in granuli idrodispersibili (WG) assicura prontezza dazione e ottimale applicazione del prodotto. Cupravit Blu WG ideale per la protezione di colture orticole, frutticole, agrumi, vite e olivo da peronospora, mal secco degli agrumi, antracosi e altro. Disponibile in confezione da 100 g.

Cupravit Blu WG - fungicida rameico

51

Zolfo Bagnabile Bayer - fungicida antioidico

Fungicida fogliare per il controllo di mal bianco o oidio delle colture orticole, frutticole e della vite. La sua formulazione in polvere bagnabile consente unalta concentrazione del principio attivo, privo da selenio. Disponibile in confezione da 100 g.

Lumachicida in esca granulare ad elevato potere attrattivo, a base di fosfato ferrico, sostanza naturale comunemente presente in natura. Grazie alla sua speciale formulazione a umido lesca particolarmente resistente allacqua di pioggia e di irrigazione. Lumache e chiocciole, una volta ingerito il formulato, smettono rapidamente di nutrirsi e di danneggiare le colture interessate. Disponibile in confezioni da 500 g e 1 kg.

Ferramol

Le dosi degli agrofarmaci consigliati vengono espresse, se non diversamente indicato, in millilitri o grammi da diluire in 10 litri dacqua.

52

Le piante dellorto sono colpite da un gran numero di parassiti che causano spesso gravi danni. E sempre opportuno gestire la sanit delle piante in due modi: - prevenendo quelle malattie che si sanno essere sempre presenti, come ad esempio la peronospora o loidio, con trattamenti preventivi, - intervenendo subito quando si riscontra la presenza di insetti. In questo modo si ottengono ortaggi e frutti sani e allo stesso tempo si limitano al minimo i trattamenti. Bayer Garden ha messo a punto per la difesa delle piante una gamma di prodotti ammessi in agricoltura biologica* e contenenti sostanze attive di origine naturale, come rame, zolfo e piretro. Questa nuova gamma denominata Natria ed subito riconoscibile per lesclusiva confezione color giallo. Luso di questi prodotti rappresenta per lhobbista una soluzione nota e di comune impiego, spesso preferita proprio perch ben radicata nella sua cultura e in quella di alcuni La g am m a agricoltori. d i pro dot ti am m ess i Riguardo allefficacia degli agrofarmaci di origine naturale, in ag r icol tur a biolo gi ca* se utilizzati seguendo le istruzioni duso, si pu ottenere un buon livello di protezione delle piante in linea con le attese di un utilizzatore consapevole delle caratteristiche dei prodotti. Ricordiamoci sempre che prevenire meglio che curare e si ottengono risultati migliori.

PROTEZIONE DAI PARASSITI

Parassiti animali
Gli afidi, detti anche pidocchi delle piante, sono piccoli insetti di colore variabile dal verde al bruno al nero al rossastro, che si insediano specialmente sui germogli e sulle foglie determinando il deperiA sinistra, colonia mento della vegetazione e compromettendo il racdi afidi colto. Causano spesso decolorazione e arricciamento delle foglie e trasmettono virosi. A causa delle presenza di afidi la vegetazione diventa appiccicosa per la deposizione delle loro escrezioni zuccherine (melata) e si ha il succes*principi attivi risivo sviluppo di fumaggine (funghi saprofiti che si portati nellallegato II del sviluppano su sostanze zuccherine ed anneriregolamento CEE scono la superficie fogliare impedendo la fotosin834/2007 e suctesi). cessive modifiche
Foto R. Angelini

Afidi (Ortaggi, pomacee, drupacee e agrumi)

e/o integrazioni

Foto R. Angelini

Protezione Trattare precocemente o alla comparsa dei primi afidi con Neemazal T/S (20-30 ml) oppure con Piretro ActiGreen (15 ml) ripetendo il trattamento ogni 7 giorni. In caso di forti attacchi consigliabile impiegare una miscela dei due prodotti. Sui fruttiferi si ottengono buoni risultati anche integrando questi trattamenti curativi con un trattamento preventivo prima della fioritura con Oliocin (150-350 ml).

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Diverse specie di afidi

Carpocapsa e Cidia (Pomacee e drupacee)


Foto R. Angelini

Sono lepidotteri molto comuni le cui larve, di colore rosato, sono molto dannose. I frutti presentano un foro di penetrazione con fuoruscita di rosura e allinterno si trova una galleria, scavata dalla larva, che ne raggiunge il centro. Protezione Non appena si nota la presenza degli adulti o delle prime larvette trattare con Success alla dose di 10 ml e quindi ripetere il trattamento a intervalli di una settimana.
Foto R. Angelini Foto A. Pollini

53

Danni da carpocapsa (a sinistra) e cidia (a destra)


Foto R. Angelini

Cavolaia, piralide e altre nottue fogliari (Ortaggi)

Sono diversi generi di lepidotteri facilmente riconoscibili per la presenza sulla vegetazione di larve pi o meno grosse, della lunghezza anche di alcuni centimetri. Il danno rappresentato da erosioni fogliari e gallerie scavate allinterno dei frutti che deperiscono rapidamente. Le larve possono avere colori diversi secondo le specie: giallo-verdastro, verde scuro, marroncino ecc. Protezione Si deve intervenire alla presenza delle ovature o alla comparsa di piccole larve con Success alla dose di 6-8 ml.

Nottue fogliari

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Cocciniglie (Pomacee, drupacee, olivo e agrumi)


Danni dovuti ad attacchi di cocciniglie

54

Cocciniglia cotonosa e a destra cocciniglia mezzo grano di pepe

Su pomacee e drupacee le cocciniglie sono caratterizzate da scudetti tondeggianti o allungati, di colore grigiastro, attaccati ai rami e alle foglie; sui frutti determinano macchioline rosso vivo. Lolivo attaccato dalla cocciniglia mezzograno di pepe che si insedia sui rametti e sulla pagina inferiore delle foglie; ha forma di mezzo grano di pepe con una carenatura dorsale. Causa abbondante fumaggine. Gli agrumi sono colpiti da numerose specie di cocciniglie (sia lanuginose che con scudetto) che vi possono provocare gravi danni. Sono attaccati rami, foglie e frutti e provocano sottrazione di linfa, disseccamento dei rametti, cascola dei frutti e abbondante fumaggine. Protezione Su pomacee e drupacee trattare a fine inverno (ingrossamento delle gemme) con Oliocin (300 ml); su olivo impiegare a fine febbraio Oliocin (100-150 ml) e, se necessario, ripetere il trattamento in agosto con una dose pi bassa. Sugli agrumi molto utile ricorrere a una potatura che favorisca lirraggiamento diretto del sole nella chioma; si interviene in inverno con Oliocin (150-200 ml) + Piretro ActiGreen (15 ml).

Foto G. Rampinini

Adulti e uova di Dorifora

Coleottero che generalmente vive a carico della patata. Gli adulti, di colore giallo con 10 strisce nere, svernano nel terreno e in primavera raggiungono le foglie; depongono le uova in ooplacche di colore giallo-arancio sulla pagina inferiore delle foglie. Le larve sono di colore rosso arancio. Il danno dovuto al fatto che questo insetto divora letteralmente il fogliame. Protezione Trattare con Neemazal T/S alla dose di 20-30 ml e ripetere il trattamento se necessario dopo 7-10 giorni. Con alte infestazioni miscelarlo con Piretro ActiGreen (16-20 ml).

Foto R. Angelini

Dorifora (Solanacee)

Si tratta di numerose specie di ditteri le cui femmine, con lovodeposizione, effettuano ripetute punture sulle foglie e danneggiano i tessuti. Le larve

Minatrici fogliari

Foto R. Angelini

scavano gallerie allinterno delle foglie le cosiddette mine che, se numerose, provocano il disseccamento delle foglie colpite e compromettono lattivit vegetativa della pianta. Danni dovuti a Protezione larve di minatrici Alla comparsa delle prime punture di ovodeposizione intervenire con Neemazal T/S (20-30 ml) oppure alla schiusura delle uova con Success (8-10 ml), ripetendo il trattamento dopo 7-10 giorni; in presenza di mine consigliabile impiegare la dose pi elevata.
Foto L. Lazzarini

Le mosche bianche, dette anche aleirodidi, sono piccoli insetti di colore bianco che vivono soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie. Quando si muovono le foglie gli adulti volano via. I danni maggiori sono provocati dalle forme giovanili quasi immobili, rivestite di secrezioni cerose polverulente. Sono in grado di produrre abbondante melata su cui si sviluppa fumaggine (vedi afidi). Protezione Trattare con Neemazal T/S (20-30 ml); ove possibile miscelare con Piretro ActiGreen.

Foto R. Angelini

Mosca bianca (Ortaggi)

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

55
Adulti di Mosca bianca

I germogli del pero, raramente del melo, vengono colonizzati da insetti molto piccoli dalla forma caratteristica, di colore giallo o bruno verdastro, che producono abbondante melata. Uova di colore arancio sono visibili anche sui rami o sulla pagina inferiore delle foglie. Protezione A maggio, al viraggio del colore del frutto, Psilla. A sinistra, prima della presenza di melata, intervenire con Piretro un attacco di psilla pu danActiGreen, possibilmente miscelandolo con Oliocin.

Foto R. Angelini

Psilla (Pomacee)

Foto R. Angelini

Piccoli lepidotteri tortricidi le cui larve causano caratteristiche erosioni superficiali sulle foglie e sui frutti. Protezione Non appena si nota la presenza delle prime larvette trattare con Success alla dose di 10 ml e quindi ripetere il trattamento a intervalli di una settimana.

Ricamatori e tortricidi (Pomacee e drupacee)

neggiare gravemente il pero.

Foto R. Angelini

Tentredini (Pomacee)

I frutticini presentano un foro e anche delle mine ben visibili. Allinterno presente una larva giallastra con capo bruno. Protezione Trattare ai primi sintomi dellinfezione con Piretro ActiGreen (15 ml) ripetendo il trattamento ogni 7 giorni.

Danni dovuti a tentredini

56
Danno da tignola su patata. A destra attacco di tignola su vite. A lato larva di tignola su vite. Sotto danno da tripidi
Foto A. Pollini

Tignola (Patata e vite) E un piccolo lepidottero le cui larve, lunghe circa un centimetro, scavano gallerie nei fusti, nelle ramificazioni e in particolare nei tuberi di patata affioranti. In questi ultimi continuano la loro attivit anche dopo la raccolta, in magazzino. In alcuni casi riescono anche a scavare gallerie nei peduncoli delle bacche, come ad esempio in quelle del pomodoro, causando la caduta della bacca stessa. Sulla vite larve rosso cupo col capo nero
danneggiano i bottoni fiorali e gli acini creando nidi con fili sericei e perforando e svuotando gli acini. Protezione Si interviene sulle forme giovanili con Neemazal T/S (20-30 ml) oppure alla comparsa dei primi adulti con Success (8 ml) ripetendo il trattamento a distanza di 7-10 giorni. Questo trattamento efficace anche contro i tripidi.
Foto R. Angelini

Foto A. Pollini

Tripidi (Ortaggi, drupacee e vite)

I tripidi sono insetti molto piccoli, lunghi 1,2-1,3 mm, con femmine di colore bruno. Le punture di nutrizione sono la causa della comparsa di numerose punteggiature argentate e necrotiche sui tessuti che determinano la riduzioni di sviluppo delle piante e la malformazioni dei frutti. Sono parassiti che possono trasmettere diversi virus.

Attacco di tripidi, lesioni su pesca e, a destra, danno su getto di vite

Foto R. Angelini

Protezione Trattare con Neemazal T/S (20-30 ml) oppure con Success (8 ml). Bagnare bene la vegetazione e i fiori e ripetere il trattamento dopo 710 giorni, meglio se alternando i due prodotti.

Tuta absoluta (Pomodoro) Si tratta di un lepidottero, detto tignola del pomodoro, che si diffonde prevalentemente in serra, le cui larve si nutrono a spese della parte epigea delle solanacee e in particolare del pomodoro. Ladulto una farfallina grigio-argentea di 6-7 mm. Le larve scavano mine nelle foglie e nei casi pi gravi si ha la distruzione dellintero parenchima; le gallerie,
Foto M. Mochetti

Foto R. Angelini Foto R. Spicuzza

57

Tuta absoluta: larva, adulto e danno su pomodoro

che inizialmente sono bianco-argentee, imbruniscono. Le larve attaccano sia i fusti che i frutti dove provocano necrosi sul calice oppure dei fori di uscita in superficie. Protezione Alla prima comparsa delle larve intervenire con Success alla dose di 8-10 ml, ripetendo il trattamento dopo 10 giorni.

Danni dovuti ad attacco di acari

Uova di ragno rosso su melo

58

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Acaro che ama le specie erbacee e, con il suo elevato potenziale riproduttivo, in grado di causare notevoli danni; durante la stagione si susseguono 7-10 generazioni. Le sue forme mobili attaccano la pagina inferiore delle foglie con punture di alimentazione che sottraggono i succhi e i pigmenti clorofilliani. Il danno si evidenzia con ingiallimenti, fitte ragnatele, caduta delle foglie e, nei casi peggiori, con la morte delle piante. In inverno sui fruttiferi possibile notare sulle gemme delle piccolissime uova rosse. Protezione Sui fruttiferi trattare contro le uova a fine inverno (ingrossamento delle gemme) con Oliocin alla dose di 150-350 ml.

Ragno rosso (acari)

Lumache (Ortaggi) Le chiocciole e le limacce si nutrono a spese di tutte le parti della pianta, dalle foglie ai frutti. Si sviluppano prevalentemente durante i periodi caratterizzati da piogge frequenti; alcune specie rimangono inattive durante linverno e in estate, mentre altre sono presenti durante lintera annata. Protezione Distribuire Ferramol (2,5-5 g/m). Il prodotto si applica spargendolo in modo uniforme tra le piante della coltura o distribuendolo lungo le file. In alternativa distribuire Ferramol lungo il perimetro dellorto da proteggere su una striscia di un metro e mezzo. Si interviene allinizio dellinfestazione e i trattamenti vanno fatti preferibilmente nelle ore serali quando le lumache escono dai loro rifugi.

Foto R. Angelini

Alternaria (Ortaggi)

Il fungo attacca le piante in tutti gli stadi di sviluppo causando sulle foglie macchie brune rotondeggianti e una muffa verdenerastra sulla pagina inferiore. Possono essere interessati anche i fusti e le infiorescenze che, sui cavolfiori, rappresentano la parte edule. Protezione Effettuare trattamenti con Cupravit Blu WG alla dose di 25-35 g, alla comparsa dei sintomi. La malattia si manifesta generalmente a inizio autunno sulle foglie pi esterne delle insalate con macchie circolari di pochi millimetri, brune con interno giallo e A sinistra: Ancon tacche allungate grigie sulle tracnosi su insalata coste fogliari. I tessuti colpiti si lacerano e le foglie si perforano e si deformano. Anche i frutti e i tuberi possono essere colpiti.

Foto R. Angelini

Malattie fungine

Foto R. Angelini

Antracnosi (Ortaggi)

Alternaria su pomodoro

59

Protezione Effettuare, dalla comparsa dei primi sintomi, 2 trattamenti a distanza di 7- 10 giorni con Cupravit Blu WG alla dose di 25-35 g.

Cancri rameali (Drupacee) Si presentano tacche depresse intorno alle gemme e alle ramificazioni, fessurazioni della corteccia e disseccamento delle parti terminali dei rametti. Protezione Trattamenti autunno-invernali con Cupravit Blu WG (50-60 g).
Foto R. Angelini Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Corineo (Drupacee) I sintomi su foglie e frutti si presentano come piccole macchie rosso-violacee circondate da un alone clorotico. Protezione Trattamenti autunnoinvernali con Cupravit Blu WG (50-60 g).

Tacca necrotica da cancro rameale su pesco

Bolla del pesco (Drupacee) Sugli apici le foglie si deformano divenendo bollose, carnose e colorate di rosso. I frutticini mummificano e vengono ricoperti di una muffa biancastra. Protezione Eseguire trattamenti autunno-invernali con Cupravit Blu WG (50-60 g).

Foto L. Lazzarini

Foto R. Angelini

Mal bianco o oidio (Ortaggi, po-

60

macee e vite) Il mal bianco una patologia fungina che attacca le foglie formando chiazze biancastre pulverulente (che poi confluiscono fra loro fino a coprire lintera foglia), ingiallimenti, accartocciamenti e disseccamenti; i fiori sono atrofizzati. Nei casi pi gravi vengono colpiti dal

Danni da oidio su ortaggi e vite. Ialto, bolla del pesco


Foto L. Lazzarini

fungo anche il fusto, i piccioli fogliari e i peduncoli dei frutti. I frutti restano piccoli e deformi e presentano una diffusa rugginosit sulla buccia. Sugli acini delluva si forma una patina biancastra e polverulenta e quindi si spaccano. Gli attacchi sono favoriti da temperature medie e umidit elevata; in genere si verificano in primavera e a fine estate-autunno. Protezione Trattare preventivamente con Zolfo

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Bagnabile Bayer, sugli ortaggi alla dose di 15-20 g ogni 5-6 giorni, su pomacee a 15-30 g ripetendo il trattamento dopo 7-14 giorni, su vite a 15-30 g ogni 7 giorni.

Foto R. Angelini

Monilia (Drupacee) Si presenta come una macchia tondeggiante di marciume, coperta da colonie fungine color nocciola, disposte in circoli concentrici. Protezione Intervenire preventivamente con fungicidi specifici. Muffa grigia o botrite (Ortaggi, fragola e vite)

Attacchi di mal bianco su un germoglio di melo, su foglie di pesco (al centro) e su frutti di nettarine (a destra)

Patologia fungina molto diffusa che determina danni e pu colpire tutte le parti della pianta. Sulle insalate attacca il colletto su cui provoca imbrunimenti e successivamente determina la marcescenza delle foglie che si ricoprono della classica muffa grigia. Su cucurbitacee e solanacee penetra attraverso ferite o anche attraverso i fiori appassiti, si sviluppa e quindi infetta tutta la pianta, e in particolare i frutti, determinando marciumi molli che si ricoprono della caratteristica muffa grigia. Su vite colpisce i tralci e i grappoli e si manifesta dapprima con macchie necrotiche e poi si sviluppa come una caratteristica muffa grigia che, specialmente in corrispondenza della maturazione, arriva a colpire e coprire tutto il grappolo provocandone la caduta. Si diffonde in presenza di un elevato grado di umidit atmosferica. Protezione Intervenire preventivamente con antibotritici specifici. Limpiego di Cupravit Blu WG contro le altre malattie permette di ottenere unazione collaterale sulla botrite.

Foto R. Angelini

61

Attacco di monilia su nettarine

A sinistra: botrite su pomodoro e insalata

Sulla pagina superiore delle foglie si sviluppano delle macchie tondeggianti che raggiungono il centimetro di diametro; hanno colore grigio-rossastro con bordo scuro e alone giallastro. Provoca una grave defogliazione invernale. Protezione Trattare a fine inverno e a ottobre con Cupravit Blu WG (25-35 g) ripetendo il trattamento dopo 7-14 giorni secondo le condizioni climatiche.

Occhio di pavone (Olivo)

62

Attacco di peronospora. A destra: Bremia

Sulla vite la peronospora causa gravissimi danni


Foto R. Angelini

Peronospora (Ortaggi e vite) La malattia colpisce prevalentemente le foglie su cui compaiono delle macchie traslucide (tipo macchia dolio) di dimensioni variabili che successivamente divengono scure. In corrispondenza di queste, sulla pagina inferiore, si evidenziano efflorescenze bianco-grigiastre. Le macchie confluiscono fino a provocare il disseccamento dellintera foglia. Anche i fusti possono essere interessati. I frutti immaturi colpiti dalla peronospora, dopo aver evidenziato macchie irregolari, acquose, dapprima grigie e poi scure, marciscono. Sul grappolo delluva, con attacchi precoci, si ha una deformazione e una colorazione brunastra e, con forte umidit, anche la formazione di una muffa biancastra. Negli attacchi tardivi gli acini prima prendono un colore violaceo e poi disseccano. Protezione Trattare preventivamente con Cupravit Blu WG (su ortaggi 2535 g, su vite 20-40 g) che svolge unazione fungicida anche su alternariosi di pomodoro e patata. Ripetere il trattamento ogni 7 giorni.
Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Foto R. Angelini

Ruggine (Ortaggi e drupacee) Su entrambe le pagine delle foglie pi vecchie delle insalate compaiono pustole bruno-rossastre del diametro di 0,5-1 mm. Le foglie colpite accartocciano e disseccano. La malattia si sviluppa pi facilmente in autunno, con elevati tassi di umidit relativa. Protezione Trattare nel momento di maggiore sensibilit alla malattia con Cupravit Blu WG alla dose di 2535 g. Ticchiolatura (Pomacee)

Foto R. Angelini

Sulle foglie si formano macchie vellutate e brune; sui frutti si riscontrano macchie simili che poi suberificano e ne provocano la deformazione. E la pi grave avversit del melo.
Foto R. Angelini

Ruggine su insalata

Foto R. Angelini

63

Protezione Trattare con Cupravit Blu WG a 50-60 g per i trattamenti invernali e 20-25 per quelli primaverili-estivi. Le batteriosi sono causate da diverse specie di batteri che colpiscono la maggior parte delle piante dellorto. Alcune colpiscono a livello delle foglie causando macchie e colorazioni varie oltre ad appassimenti, altre provocano danni ai frutti causando macchie necrotiche, altre ancora possono danneggiare le parti sotterranee e in particolar modo i tuberi di patata. Le insalate colpite presentano macchie necrotiche che causano il collasso delle foglie e marcescenze. Protezione Alla comparsa dei sintomi si interviene con Cupravit Blu WG alla dose di 25-35 g.

Batteriosi

Attacco di ticchiolatura: da sinistra, primi sintomi su foglia, danno su frutticini e frutti gravemente danneggiati

Protezione dalle erbe infestanti

Le erbe infestanti devono essere tenute sotto controllo perch, se si sviluppano troppo, entrano in competizione con i nostri ortaggi e li danneggiano sottraendo loro elementi nutritivi e acqua. Spesso in breve tempo le malerbe sono in grado di invadere tutte le aiuole. Le infestanti generalmente vengono tolte a mano oppure utilizzando la zappa che, avendo il manico lungo, facile e rapida da maneggiare. Questa operazione va fatta preferibilmente in giornate calde e asciutte. Pratica utile per diminuire la presenza di infestanti la falsa semina, una tecnica antica che consiste nel preparare con molto anticipo il terreno per la semina e irrigarlo senza peraltro seminare. In questo modo si ottiene la germinazione delle infestanti presenti nel terreno che si eliminano con una zappettatura.
Foto R. Angelini Foto R. Angelini Foto R. Angelini

64

Foto L. Lazzarini

Momenti di semina, trapianto e raccolta


Semina Semina in semenzaio Trapianto

Raccolta

Cetriolo Fagiolo Patata

Ortaggi Fagiolino Lattuga e lattughino Melanzana Peperone Zucchina Fragola Arancio Limone Melo Pomodoro Piccoli frutti

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set


SUD NORD

Ott Nov Dic

SUD

NORD

NORD

SUD

65

Fruttiferi

Mandarino Nettarino Olivo Vite Pesco

Agrofarmaci autorizzati dal Ministero della Salute. Seguire attentamente le istruzioni. Le informazioni hanno carattere informativo e lutilizzatore tenuto ad attenersi scrupolosamente a quanto riportato sulle etichette dei prodotti. Bayer CropScience S.r.l. declina ogni responsabilit per luso improprio dei prodotti.

OG 1012022

You might also like