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CAPIRE LA FINANZA
La Moneta
Fondazione Culturale Responsabilità Etica
Indice
Premessa
4. Il sistema aureo
Box Cambi fissi e cambi flessibili
Box Gli Accordi di Bretton Woods
Conclusioni
Scheda a cura di
Riccardo Milano
Banca Popolare Etica
Editing
Irene Palmisano
Fondazione Culturale
Responsabilità Etica
La Moneta
3.1 Dal baratto allo scambio di pecora/cavallo poteva essere diverso nei vari
atti di scambio). In seguito, gli atti di scam-
metalli
bio tra gli uomini divennero più frequenti e
L’origine della moneta si ritrova nella evolu- regolari ed allora apparvero in tutta la loro
zione degli scambi. Inizialmente lo scambio evidenza i suoi inconvenienti.
si svolgeva nella forma del baratto, e cioè di
Infatti, con il baratto non sempre si riesce
scambio di cosa contro cosa o – ma era assai
a fare coincidere i desideri degli scambisti e
raro perché nella società primitiva l’uomo
non è sempre facile stabilire la misura equi-
era contemporaneamente produttore e con-
valente delle cose oggetto di scambio; inoltre,
sumatore dei beni necessari alla sua esisten-
le difficoltà aumentano quando si tratti di
za – contro servizi; tuttavia si tenga sempre
beni fisicamente indivisibili, i quali debbano
presente che i beni erano pochissimi, limita-
essere scambiati per singole unità. Tuttavia,
ti al soddisfacimento dei bisogni esistenziali
con la frequenza e la regolarità degli scam-
e i soli che, in tali condizioni, l’uomo potesse
bi, anche se condotti sul tipo del baratto, i
sentire. Se è pur vero che veniva attuata una
prodotti cominciano a
certa divisione naturale
divenire merci ed acqui-
del lavoro (considerando
stano un valore, che in-
il sesso, l’età, le condizio-
ni fisiche), è anche vero
Il denaro non può compra- dica la quantità di merci
re degli amici, ma può pro- di altro tipo che si posso-
che tutto ciò che era pro-
curarti una classe migliore no ottenere in cambio di
dotto dalla comunità era
una data merce. Si forma
consumato dalla stessa, di nemici. perciò un mercato, nel
e non formava oggetto di
quale, gradualmente, gli
scambio. Più tardi, con la Spike Milligan, comico, scrittore, uomini pervengono alla
scoperta del fuoco e con drammaturgo, attore inglese scoperta di sempre più
la sua utilizzazione nella
efficienti strumenti di
lavorazione dei metalli, a
scambio: si può di fatto
causa anche di una maggiore e più appro-
affermare che vi sia stata una vera e propria
fondita conoscenza dell’ambiente fisico, la
selezione naturale fra le varie merci che do-
produttività delle varie comunità si accreb-
vevano fungere da equivalente rispetto alle
be: il prodotto si rivelò superiore al fabbi-
altre merci. Dapprima i beni deperibili co-
sogno del gruppo, e poiché nel frattempo
minciarono ad essere sostituiti con beni più
erano sorti nuovi bisogni, si procedette ad
facilmente conservabili; poi la merce di scar-
atti di scambio tra le varie comunità. In ogni
sa richiesta con quella più domandata, e così
caso, il baratto che vi veniva praticato aveva
via. I cacciatori negoziavano pelli di animali,
pur sempre carattere sporadico ed occasio-
le comunità agricole il grano, il granturco ed
nale, rivestito di particolare solennità e le-
altri prodotti del suolo. Gli Scozzesi usavano
gato, in genere, all’avvicendarsi delle stagio-
i chiodi negli scambi, per i pastori il baratto
ni. Non si può affermare che, in tale tipo di
avveniva sulla base di pecore e bovini (pe-
scambio, i beni assumessero un valore vero
culio, pecunia sono, infatti, come già visto
e proprio e tanto meno costante nel tempo
nel riquadro, della stessa radice di pecus,
e nello spazio: vi erano infatti varie ragioni
pecora), i pescatori usavano nei baratti reti
di scambio tra i prodotti (ad es., il rapporto
ed ami da pesca. In definitiva la merce che ne della stessa dando luogo, nel seno delle
meglio di ogni altra riuniva in sé i principa- varie comunità ed anche nell’ambito di ogni
li requisiti per lo scambio si venne ad usare comunità, ad una diversa distribuzione del
come intermediaria negli scambi; e poiché prodotto e dando l’avvio alla differenziazio-
essa interveniva più frequentemente delle ne economica e sociale tra i componenti la
altre nelle contrattazioni, divenne anche mi- società umana.
sura dei valori: tal merce fu chiamata mo-
neta. 3.2 Dal conio alla banconota
Col miglioramento delle condizioni econo- Il processo che portò alla creazione della mo-
miche si cominciarono ad usare i metalli neta fu molto lungo. Anticamente l’economia
come mezzi di scambio, ed essi furono ben si basava sullo scambio con prodotti natura-
presto preferiti ad ogni altra merce perché li o lavorati e bestiame, il baratto, e solo un
dotati di qualità idonee a conservare inalte- lungo processo di ricerca di mezzi sempre
rato il valore nel tempo più adeguati a soddisfare le esigenze dello
e nello spazio e perché i scambio, portò – come si è
pezzi di metallo erano (e visto – all’uso della mone-
sono) facilmente divisi- Quando avrete abbattu- ta. Essa compare in Asia
Minore attorno al 640 A.C.
bili in parti che rappre- to l’ultimo albero, quando
sentano in proporzione ad opera dei greci della
avrete pescato l’ultimo pe- Ionia sudditi del re di Li-
il valore del tutto. L’in-
sce, quando avrete inquina- dia. All’inizio fu utilizzata
troduzione della moneta
non è quindi dovuta allo to l’ultimo fiume, allora vi una lega naturale di oro e
Stato, bensì alla consue- accorgerete che non si può di argento che si trovava
tudine, alla selezione dei mangiare il denaro. in natura e che chiama-
mezzi più adatti e comu- rono elettro. Successiva-
nemente accettati come mente ne fu utilizzato uno
Ta-Tanka I-Yotank - Toro Seduto artificiale costituito da
strumenti di scambio; lo
Stato, tuttavia, provvide, una quantità fissa di oro,
in epoca posteriore, a disciplinare il fenome- argento e rame. Risultava così più facile lo
no e a darvi il crisma dell’ufficialità. Quanto scambio delle monete di elettro con quelle di
alle forme che la moneta ha assunto nella oro e argento. All’ultimo re della Lidia, Creso,
sua evoluzione storica, esse sono, per con- è stata attribuita la creazione del primo siste-
seguenza, le più diverse, secondo i tempi, i ma monetario bimetallico attorno al 560 A.C.
luoghi, le condizioni dei popoli che le hanno Le monete erano, così, emesse in oro e argen-
adottate. L’introduzione della moneta come to e non più solo in elettro. Fra loro esisteva
merce universalmente accettata ha avuto un preciso rapporto di valori. Altre comunità
importanti conseguenze sullo sviluppo del- che non possedevano l’elettro utilizzarono
la società umana. La moneta ha stimolato sopratutto l’argento. Solo nella seconda metà
la produzione e moltiplicato gli atti di scam- del V secolo A.C le città-stato greche iniziaro-
bio, ha esteso i mercati ed ha fatto sorgere, no a coniare monete di bronzo: infatti, con lo
in contrapposizione all’economia primitiva, sviluppo dell’economia monetaria, nacque
l’economia monetaria; ha facilitato la con- l’esigenza di avere monete anche di minor
servazione della ricchezza e l’accumulazio- valore.
Da allora le monete di “conio” si sono diffuse In Europa, nel periodo tra il XIX e XX secolo,
e sono state utilizzate sino ai nostri giorni. si assistette addirittura ad una situazione in
Nel Medioevo si cominciarono ad usare per cui il corso della banconota aveva la prefe-
comodità le banconote il cui termine deriva- renza sull’oro per la comodità della cartamo-
va da banco e nota: in origine, infatti, essa ri- neta rispetto alla poca praticità della moneta
conosceva il diritto del possessore della nota metallica.
di ritirare il metallo prezioso (oro o argento) Con lo scoppio della I Guerra Mondiale ci fu-
depositato presso un orafo-banchiere (si trat- rono forti svalutazioni delle moneta cartacea
tava cioè di moneta cartacea rappresentati- il cui apice fu toccato successivamente con il
va). Marco tedesco della repubblica di Weimar: il
Tuttavia il primo a introdurre l’uso di ban- finanziamento delle spese belliche era avve-
conote di carta fu l’Imperatore cinese Hien nuto infatti attraverso l’emissione di moneta.
Tsung nell’806 D.C.. Tali documenti, noti gra- La libera convertibilità rimase una preroga-
zie a Marco Polo, erano più facili da traspor- tiva degli Usa, che anche per questo divenne
tare del metallo prezioso il centro dell’economia
e inoltre potevano essere monetaria mondiale fino
emessi anche per valori al 1929, anno della Gran-
nominali superiori al va- “La strada più lunga è quella de Depressione. L’allora
lore del metallo prezioso che va dal cuore alla tasca” Presidente Usa effettuò
custodito dagli orafi ban- una svalutazione a fred-
chieri . La carta mone-
6 do accompagnata da
Antico detto ebraico in altre drastiche misure
ta si affermò in Europa
solo con Napoleone che La teoria della Felicità Economica cui seguì la fine del co-
impose in tutta Europa siddetto gold standard,
l’uso delle banconote, e che si consideravano ossia si stabilì che le monete d’oro non aveva-
come un sempre possibile sostituto della mo- no più corso legale negli Stati Uniti, e la gente
neta metallica, essendo sempre possibile la dovette convertire le proprie monete d’oro in
riconversione in oro. Si arrivò pertanto, nei altre forme di valuta e inoltre implicò anche
momenti di crisi, a stabilire il corso forzoso, la fine della regola per cui la valuta cartacea
cioè la sospensione ex lege della convertibi- degli Stati Uniti poteva essere scambiata con
lità. oro in tutte le banche della nazione.
La centralità dell’oro venne comunque suc-
cessivamente ribadita nel sistema internazio-
6 La prima banconota cinese pervenutaci è il nale noto come gli Accordi di Bretton Woods
1000 Cash, emessa sotto la dinastia Ming nel periodo
e terminò nel 1971 quando gli Usa dichiararo-
della Grande Guerra (1368-1398). Il Cash fu la prima
banconota che garantiva il pagamento a vista in qual- no la fine di ogni rapporto di conversione tra
siasi momento. Marco Polo (1254-1324) riportò dalla banconote e oro (passando definitivamente
Cina la notizia dell’uso della carta come moneta. Nel alla moneta cartacea convenzionale). Ciono-
Milione racconta che il Gran Khan faceva fabbricare nostante su alcune banconote è rimasta per
grandi quantitativi di cartamoneta utilizzando la scor-
za del gelso e vi facesse imprimere il suo sigillo e che
lungo tempo una scritta che ricordava l’an-
venisse usata per ogni forma di pagamento. Quando tico diritto del portatore di ricevere metallo
la cartamoneta era logora veniva cambiata con un prezioso presentando la banconota possedu-
biglietto nuovo, per questa operazione si pagava una ta.
commissione del 3%.
4. Il sistema aureo
Il sistema aureo - gold standard - venne intro-
dotto tra i principali paesi capitalistici all’ini-
zio del XIX secolo fino al 1914. Esso compor-
tava cambi fissi, in quanto ciascuna valuta
aveva un valore espresso in oro e la banca
centrale era impegnata a convertire in oro
qualunque ammontare di valuta nazionale. I
mezzi di pagamento internazionale accettati
tra le Banche Centrali erano limitati all’oro e
alla valuta nazionale principale, la sterlina
inglese. Dal 1880 in poi, il sistema divenne
esteso e complesso. Nonostante vi fossero po-
che regole scritte e nessuna autorità sovrana-
zionale, esso fu sorprendentemente stabile
fino alla crisi della sterlina alla vigilia della
I guerra mondiale. Per molti studiosi esso è
ancora oggi sinonimo di sviluppo ordinato e
stabilità internazionale. Tra la I e la II guerra
mondiale vi fu un periodo di forte instabilità
valutaria e di sostanziale assenza di un vero
un sistema internazionale ordinato e orienta-
e proprio sistema monetario internaziona-
to alla stabilità e allo sviluppo, in particola-
le. Molti paesi furono incapaci di mantenere
re attraverso l’influsso intellettuale di John
gli impegni necessari al funzionamento del
M. Keynes. Poiché il sistema aureo apparve
sistema aureo e passarono al regime di flut-
troppo rigido e privo di adeguati supporti so-
tuazione. Una delle ragioni furono i conflitti
vranazionali, venne concepito un sistema di
degli interessi nazionali in diverse parti del
cambi fissi in cui solo il dollaro era ufficial-
mondo, in particolare quelli tra paesi in via
mente convertibile in oro, tutte le altre valute
d’industrializzazione, come gli Stati Uniti e
erano quotate in dollari ad un tasso prefissa-
alcuni paesi latino-americani, che volevano
to e al FMI (Fondo Monetario Internazionale)
giovarsi della loro capacità di esportare mer-
venne affidato il compito di aiutare con mezzi
ci e importare capitali, e paesi capitalistici
di pagamento propri (diritti speciali di prelie-
più maturi o indeboliti dalla guerra, come
vo) le Banche Centrali che dovessero avere ri-
Gran Bretagna, Francia e Germania, che vole-
serve insufficienti per rispettare gli accordi di
vano proteggere le loro produzioni nazionali.
cambio. Il sistema prevedeva anche controlli
L’instabilità valutaria e monetaria di quel pe-
delle autorità nazionali sui movimenti di ca-
riodo fu una delle cause della profonda crisi
pitali per evitare attacchi speculativi.
economica mondiale degli anni ‘30.
Il sistema di Bretton Woods entrò in crisi, come
Il sistema del dollaro - dollar standard - è noto
visto, nella seconda metà degli anni ‘60 e ven-
anche come sistema di Bretton Woods (vedi
ne abbandonato nel 1971, quando il governo
riquadro precedente). L’esperienza degli anni
degli Stati Uniti dichiarò di non essere più in
‘30 influì molto sugli economisti e gli uomini
grado di convertire in oro la massa dei dolla-
politici, e sulla loro determinazione a ricreare
ri in circolazione come previsto dagli accordi.
Da allora il dollaro è una valuta fluttuante, gli crisi intermedie nel 1992 (allorché la lira ita-
Stati Uniti non hanno più preso accordi inter- liana e la sterlina inglese uscirono tempora-
nazionali vincolanti in campo valutario, han- neamente dal sistema) e 1993. Le vicende dei
no sempre più accentuato gli spazi di autono- paesi extra-europei nel corso dell’evoluzione
mia nazionale e la deregolamentazione del recente del sistema monetario internazionale
sistema monetario internazionale. La mag- sono state contraddittorie. Non sembra esser-
gior parte dei paesi europei occidentali ha in- vi un legame certo e stabile tra la scelta del
vece cercato più volte di reinstaurare gli ac- regime valutario e le possibilità di sviluppo
cordi di cambio. L’esperienza più significativa economico: al contrario, quale sia il regime
è stata quella del Sistema Monetario Europeo, migliore sembra dipendere fortemente dal
avviato nel 1979 e culminato con la creazio- contesto internazionale e dalle circostanze
ne della moneta unica europea nel gennaio interne.
del 1999, l’Euro (€), non senza però due serie
“L’eterno dilemma per i governi dei vari Stati è sempre stato la scelta del sistema di cambi da
utilizzare nella regolamentazione degli scambi tra Stati e attività di mercato. Cambi fissi o cambi
flessibili? Entrambi i sistemi hanno infatti pregi e difetti.
In un sistema a cambi fissi, infatti, il processo di riequilibrio della bilancia dei pagamenti è devolu-
to alla variazione nei prezzi interni dei vari Stati che devono essere reattivi ed adattabili alle trasfor-
mazioni produttive necessarie per l’eliminazione delle posizioni deficitarie o eccedentarie. Suppon-
iamo, ad es., il sistema gold standard ed un Paese che abbia un’eccedenza di importazioni con un
saldo deficitario nella bilancia dei pagamenti che sia costretto ad attingere alle sue riserve auree per
colmare questo disavanzo. Da questa fuoriuscita di oro (o biglietti) per i pagamenti sarebbe derivato
un declino nella quantità di moneta e, secondo i dettami delle teorie quantitative, una riduzione nel
livello dei prezzi.
Nel Paese eccedentario si avrebbe avuto l’opposto, ossia un aumento della circolazione di mon-
eta ed un conseguente rialzo dei prezzi. Questi due fattori avrebbero comportato una diminuzione
di competitività nel Paese eccedentario per le esportazioni e contemporaneamente un aumento nel
Paese deficitario delle sue esportazioni tali da riportare il sistema all’equilibrio.
Se da un lato, quindi, la stabilità dei cambi favoriva lo sviluppo degli scambi internazionali,
dall’altro presupponeva un adattamento nelle economie interne nel livello dei prezzi che molto
spesso generava disoccupazione e in genere la sottoutilizzazione delle risorse disponibile 1”
Il sistema dei cambi fissi è, di conseguenza, un ordinamento monetario internazionale in cui le
Banche Centrali dei paesi membri fissano i limiti minimi e massimi di oscillazione delle valute ader-
enti garantendone il rispetto con opportuni interventi sul mercato. Il principale sistema a cambi fissi
fu istituito nella conferenza di Bretton Woods (vedi riquadro precedente).
Il sistema dei cambi flessibili è identificabile in una situazione internazionale in cui le monete flut-
tuano liberamente secondo la domanda e l’offerta. Le Banche Centrali intervengono soltanto se lo
ritengono opportuno, ma senza fissare alcun limite alle oscillazioni.
1 Da Forex e Mercati
1 Il bancor (banque-or, oro di banca) e doveva essere definito in oro, con una parità che non avrebbe dovuto
essere definitiva, bensì prontamente aggiustabile onde contrastare le oscillazioni di prezzo dell’oro.
positi a vista (compresi i depositi overnight); cativa: è quindi più affidabile come indicatore
a fine novembre 2008 ammontava a 3.970 anticipatore del livello dei prezzi.
miliardi di Euro, di cui 704 miliardi rappre- - il valore di riferimento per la crescita di
sentati dal circolante; M3 è stato definito in modo da risultare co-
M2 come M1 più i depositi con scadenza erente con l’obiettivo di stabilità dei prezzi:
fissa fino a 2 anni e i depositi rimborsabili scostamenti notevoli o protratti al valore se-
con preavviso fino a 3 mesi; a fine novembre gnalerebbero pertanto la presenza di rischi per
2008 ammontava a 8.003 miliardi di Euro; la stabilità dei prezzi nel medio periodo.
M3 come M2 più i pronti contro termine, le - nel dicembre 1998 il Consiglio direttivo
obbligazioni con scadenza fino a due anni, le a ha fissato il valore di riferimento al 4,5%
quote di fondi di investimento monetario ed i annuo. Dal 1999 ad oggi il tasso di crescita
titoli di debito con scadenza fino a 2 anni; a effettivo dell’aggregato si è comunque collo-
fine novembre 2008 ammontava a 9.364 mi- cato al di sopra del valore di riferimento.
liardi di Euro. In realtà, lo strumento concretamente e abi-
La BCE ha scelto ufficialmente M3 come ag- tualmente usato dalla BCE per controllare
gregato di riferimento per la politica moneta- l’offerta di moneta e il livello dei prezzi è la
ria di controllo dell’inflazione perché: manovra del tasso ufficiale di interesse, per
cui il controllo di M3 risulta essere, di fatto,
- è un aggregato ampio che permette una un obiettivo intermedio e consequenziale.
correlazione tra moneta e prezzi più signifi-
Tutte queste modalità di pagamento fanno sì imperfetta, detta anche moneta scritturale, in
che si usa sempre meno il contante sia per co- quanto non è di taglio definito e il suo valore
modità e per una semplificazione della vita, viene di volta in volta scritto dall’emittente:
sia per ragioni di sicurezza (di fatto all’este- sono monete commerciali gli assegni banca-
ro quasi tutto viene acquistato dalla moneta
ri e circolari, i vaglia postali, le cambiali, le
elettronica), e sia per ragioni di politiche del-
carte di credito;
la sicurezza, con la sua tracciabilità (riciclag-
gio di denaro sporco, evasioni fiscali, ecc.) e Moneta corrente: qualunque forma di mo-
tante altre cose. neta accettabile come legale;
Interessante sarebbe poi dire sulle varie mo- Moneta costante: modo di esprimere una
nete mondiali, sulla storia e sulla numismati- statistica in una forma che neutralizza gli
ca e così via, ma evidentemente non è questa effetti di distorsione dovuti alle variazioni nel
la sede opportuna.
potere di acquisto di una moneta; una statisti-
ca relativa alle vendite, alle spese di consumo,
o alla produzione, ad es. l’ammontare fisico
Glossario 2 di beni e servizi venduti, acquistati o prodotti
durante un dato periodo di tempo, valutati ai
Varie accezioni di moneta prezzi esistenti in un istante determinato;
Moneta debole: è la moneta il cui valore
Moneta amministrata: indica la valuta di un
nominale è superiore a quello metallico o
paese la cui quantità è regolata dalle autorità
intrinseco;
monetarie;
Moneta di conto: per evitare gli effetti
Moneta bancaria: è l’insieme dei c/c depo-
dell’inflazione della moneta nazionale su un
sitati presso le banche ordinarie che funziona-
pagamento futuro (per es. una rateazione) la
no come moneta in quanto gli assegni tratti
prestazione viene calcolata su una moneta
su questi c/c vengono accettati normalmente
estera, detta moneta di conto, caratterizzata da
come mezzi di pagamento nei rapporti com-
una maggior stabilità di valore; il regolamento
merciali, mentre la moneta legale (banconote
può essere effettuato in moneta nazionale, ma
e moneta metallica) è sempre più relegate alle
dopo averne rapportato il valore della mo-
piccole spese quotidiane;
neta estera prestabilita, in base al cambio del
Moneta calda: espressione colorita usata giorno. Le unità in cui la moneta è misurata
per indicare quei capitali a breve termine che sono generalmente impiegate come unità nelle
si spostano velocemente tra i diversi paesi a quali si registrano conti, attività finanziarie;
causa delle incertezze relative alla stabilità dei
Moneta divisionaria: sono gli spiccioli, la
cambi o alla sicurezza dei capitali;
moneta di piccolo taglio coniata generalmente
Moneta cartacea: banconote accettabili a in metalli non preziosi, il cui valore intrinseco
vista emesse dalle Banche Centrali; è notevolmente inferiore al valore nominale
Moneta commerciale: è un tipo di moneta impresso sulla moneta stessa;
Moneta d’oro: o in lega aurifera; alcune Moneta manovrata: una moneta si dice
monete d’oro vengono ancora usate come manovrata quando le autorità di governo in-
mezzo di pagamento (Sudafrica e Canada) fluiscono sul tasso con acquisti e vendite della
anche se la maggior parte di esse ha solo un propria moneta o con altri mezzi;
valore numismatico; Moneta metallica: è la moneta coniata in
Moneta fiduciaria: sono depositi in c/c metallo e avente quindi, diversamente dalla
accesi presso le banche ordinarie e suscettibili moneta cartacea, un valore intrinseco, carat-
di trasferimento mediante assegni e ordini di teristico della moneta-merce; oggi ha perso
bonifico (definizione M1). La moneta fiducia- importanza e rappresenta soltanto una picco-
ria è create dalle banche ordinarie nelle attivi- lissima frazione della quantità complessiva di
tà di intermediazione finanziaria: il processo moneta;
può essere così sintetizzato: la Banca Centrale Moneta perfetta o moneta tipo: è la mone-
emette i biglietti (base monetaria), conceden- ta il cui valore nominale è uguale a quello me-
do crediti al Tesoro e alle banche ordinarie; tallico; si contrappone alla moneta imperfetta;
i biglietti entrano in circolazione quando, ad
es., il Tesoro effettua pagamenti; una parte di Moneta scritturale: averi in banca o in c/c
essi viene depositata presso le banche che a postale, in qualsiasi momento disponibili per
loro volta concedono credito o acquistano tito- trasferire la titolarità del credito ad altri o per
li reimmettendo in circolazione una parte dei essere convertiti in moneta legale;
biglietti ricevuti; questi possono ritornare in Moneta sottovaluta: una moneta il cui tasso
tutto o in parte presso le banche ordinarie che di cambio è superiore al suo livello di mercato
se ne avvalgono per nuovi prestiti e così via.; libero o al livello di equilibrio che si prevede
moneta forte: è la moneta il cui valore no- essa raggiunga in un periodo lungo;
minale è inferiore a quello metallico o intrin- Moneta vera: moneta coniata in oro o argen-
seco; to; la scelta di questi due metalli, soprattutto
Moneta imperfetta: appartengono a questa dell’oro, è stata dettata da alcune caratteri-
categoria la moneta divisionaria, la carta mo- stiche: l’omogeneità, per cui tutto l’oro del
neta e la moneta commerciale; mondo presenta generalmente lo stesso grado
di qualità; l’inalterabilità fisica e chimica per
Moneta inconvertibile: non è convertibile cui acidi, agenti atmosferici, decorso del tem-
ne restituibile in oro o argento, ma solo in po, passaggio di mano in mano difficilmente
altre monete dello Stato; è una promessa di riescono a logorarli; la stabilità di valore; la
pagamento da parte del governo o dell’ente malleabilità, per cui l’oro ben si presta ad es-
di emissione; gli assegni bancari e le cambiali sere coniato; l’utilità e il valore, per cui l’oro,
non costituiscono moneta legale; come l’argento, serve anche per fini diversi
Moneta legale: indica la moneta che per dalla coniazione; la divisibilità, per cui l’oro
legge è accettata come mezzo di pagamento viene diviso in frammenti questi conservano
finale di debiti e obbligazioni commerciali; proporzionalmente il loro valore.
Conclusione
La carrellata fatta sulla moneta, seppur
breve per definizione, ci si augura abbia
fatto capire la complessità assoluta del pro-
blema: la relazione economica è sempre
difficile, sebbene dovrebbe essere sempre
nel segno della reciprocità e del rispetto (la
parola credito nel sistema bancario è indice
di fiducia, di relazione sincera e non solo di
dazione di denaro). Alla base dello scambio
si è affermato un intermediario, il denaro,
che sicuramente ha facilitato la crescita
economica e il ben-avere, ma non sempre
il ben-essere. Inevitabilmente sulla moneta
si sono innestate delle normative, teorie, vi-
sioni politiche, ideologie che permangono
anche oggi. Anzi, il fatto che oggi si sia un
benessere generalizzato (ma solo nei pae-
si ricchi e che vivono incredibilmente al
di sopra della media mondiale) comporta
da una parte il conservatorismo di chi non
vuol cedere o ridistribuire la ricchezza ac-
cumulata e dall’altra la voglia di riscatto
sociale, di emancipazione dalla povertà (e
dalla miseria). Chi vincerà? Si potrà arriva-
re ad equi compromessi? Si vedrà.
Per il momento le esperienze anche di come
quelle delle monete complementari (se ne
parlerà in una prossima scheda), la Finan-
za Etica (di cui si è già scritto) e così via, di-
mostrano che c’è una voglia di cambiamen-
to, di un riconquista dei propri destini di
uomini e di donne che vogliono lavorare e
vivere e dimostrare che la persona umana
può generare non solo uno sterile arricchi-
mento e/o rendita, ma ricchezza vera, quel-
la che si coniuga con cultura e responsabili-
tà, magari anche con ricchezza spirituale.
Marinus van Reymerswaele, Esattore di tasse con la
moglie, Alte Pinakothek, Monaco, particolare
BIBLIOGRAFIA
Numerosi in letteratura sono i saggi sulla moneta, a cominciare dai classici (come di J, M. Key-
nes: Saggio sulla Riforma Monetaria - A Tract on Monetary Reform, 1923 - e Teoria generale
dell’occupazione, dell’interesse e della moneta - The General Theory of Employment, Interest
and Money, 1936; gli scritti di M. Friedman - J. A. Schwartz,: Il dollaro. Storia monetaria degli
Usa (1867-1960)”, UTET, 1979; Milton Friedman, Manovre monetarie, Garzanti Libri, 1992 e
Metodo, consumo e moneta, Il Mulino, 1996; gli scritti di Franco Modigliani: Reddito, interesse,
inflazione, Einaudi, Torino, 1987; Consumo, risparmio, finanza, Il Mulino, Bologna, 1992; J.A
Schumpeter Trattato della moneta: capitoli inediti Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1996 e
tanti altri) cui si rimanda.
In questa scheda vengono presi libri più semplici e divulgativi e di vario interesse come:
- AA.VV.: Economie di carta. Finanza internazionale e poteri multinazionali. Emi, 1998
- AA.VV: La moneta dell’impero. Ed. Ombre Corte, 2002
- (numero monografico): Denaro, Ricchezza, uso dei beni. Rivista Parola Spirito e Vita. Quader-
ni di lettura biblica. EDB, semestrale – n°2 Luglio/Dicembre 2000.
- ARCHIAT P.: Uomo e denaro. L’arte di riaccordare ogni giorno talenti e bisogni. Verlang, 2003
- BARANES A. e MILANO R.(a cura di): Guida per risparmiatori. Come investire per lo sviluppo
nei paesi del Sud del Mondo. 2009. Edizione a cura della Fondazione Culturale Responsabilità
Etica.
- BAZOLI G.: Mercato e disuguaglianza. Il Pellicano rosso, 2006.
- BELLI F.: Il denaro e l’etica (un appunto), in Etica e Finanza, a cura di S. Signori, G. Rusconi e
- M. Dorigatti, Franco Angeli, 2005
- BENCIVENGA R.: Il fattore D. La storia del denaro dalle origini ai nostri giorni. Sperling &
Kupfer, 1998
- BOFFITO C.: Enciclopedia Einaudi, voce Moneta, 1980
- CAMPANELLA F. (a cura di): Guida ragionata all’Economia. Ed. Il Sole 24 Ore ore, 1988
- CASTRONOVO V. (a cura di): Storia dei fatti economici: gli ultimi 50 anni nel mondo. Supple-
mento al n° 20 de il settimanale Il Mondo del 15 Maggio 1981
- CASTRONOVO V. (a cura di): Storia dell’economia mondiale. 12 volumi. Ed. Il sole 24 Ore,
2009
- CENTRO STUDI La permanenza del Classico: Regina Pecunia. Libri ARENA, Bologna 2009
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