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SEL Bologna La pianificazione strategica: cos, cosa stata e cosa pu essere per larea metropolitana di Bologna

Bologna, 23 aprile 2012

Piano strategico e democrazia deliberativa


Rodolfo Lewanski Facolt di Scienze Politiche Universit di Bologna (e Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica)

Perch partecipazione? legittimazione - sistema politico: stabilit - scelte/politiche: condivisione, efficacia Il sistema rappresentativo sufficiente?
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La crisi della democrazia rappresentativa


Crisi politica: segnali crescenti di perdita di fiducia (non solo in Italia) accoppiata alla crisi economica

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La fiducia degli italiani in.


(I. Diamanti - Demos & Pi Rapporto 2011)

Forze dellOrdine Presidente Chiesa cattolica Comune Magistratura UE Regione Banche Partiti politici

71,8 65,1 45 41,8 41,6 36,6 30,7 15,4 3,9


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A un bivio?
Due possibili percorsi democratici: politica delle lites (gruppi dinteresse + esperti + partiti politici + media) e democrazia dopinione versus coinvolgimento attivo della societ: partecipazione
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Il modello democratico nato nel dopoguerra oggi in crisi Se vuole sopravvivere, la democrazia deve sapersi reinventare.
(Marcel Gauchet, centre des recherches politique R. Aron, Ecole des Hautes Etudes en sciences sociales EHESS)
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Emilia Romagna: una regione storicamente ricca di capitale sociale (Putnam, Cartocci) ma in via di erosione

Nuove forme di partecipazione che espandono la partecipazione dei cittadini oltre il diritto di voto sperimentate e istituzionalizzate, in molti paesi, regioni e citt nel mondo es. Conferencias nacionais de politicas publicas che hanno coinvolto > 5 milioni di brasiliani (80 su 33 tematiche dal 1988 al 2009) in processi partecipativi dal livello locale a quello nazionale, con impatto significativo su politiche/legislazione
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Partecipazione (dialogicodeliberativa): 3 flussi

Invenzione del nuovo e trasformazione del vecchio democrazia liberale (Pogrebinschi) Innovazioni che approfondiscono la democrazia e democratizzano il policy making ispirate a una logica sperimentale pragmatica (non ideologica)
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Listituzionalizzazione delle pratiche partecipative/deliberative non sono antagoniste rispetto alle democrazia rappresentativa Contribuiscono alla vitalit delle sfera pubblica e della societ civile e alla stabilit delle istituzioni rapp.ve e alla efficacia delle politiche pubbliche
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DEMOCRAZIA DELIBERATIVA
DD NON coincide con generica democrazia partecipativa NON democrazia diretta (DD: selezione soggetti): referendum; cantoni CH, Town Meetings, Polis antica Grecia NON alternativa a democrazia rappresentativa, ma espansione/integrazione
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1. INCLUSIONE
CHI PRENDE PARTE? TUTTE LE VOCI DEBBONO POTER FARSI SENTIRE ED ESSERE ASCOLTATE NON TUTTI GLI INDIVIDUI, MA TUTTI I PUNTI DI VISTA DIVERSITA RISPETTO ALLA QUESTIONE OGGETTO DEL PROCESSO ANCHE INTERESSI DIFFUSI, SOTTO-RAPPRESENTATI O MICRO PARTECIPANTI: LIBERI E UGUALI: STATUS PARITARIO vs. ASIMMETRIE POTERE SOCIALE
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1. INCLUSIONE
NON PORTATORI DI INTERESSI/ STAKEHOLDERS (HANNO GIA ACCESSO E INFLUENZA; PREFERENZE PRE-COSTITUITE: NEGOZIAZIONE; ) CITTADINI: - SINGOLI, A TITOLO INDIVIDUALE (ANCHE SE CON IDENTITA SOCIALI): ASSUNTO INDIVIDUALISTA - COMUNI - PORTA APERTA = CITTADINI ATTIVI, O CAMPIONE CASUALE/ MICROCOSMO SOCIOLOGICAMENTE RAPPRESENTATIVO?
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2. INFORMAZIONE
OPINIONE INFORMATA ( vs. GREZZA): ENFASI SU ASPETTI COGNITIVI - INCORPORARE LE INFORMAZIONI RILEVANTI (OGGETTIVE E SOGGETTIVE) SONDAGGI (cfr. Deliberative Poll) - GETTARE PONTI FRA SAPERI ESPERTI E COMUNI (SPECIALISTI DI BISOGNI E SOLUZIONI!) - Gronda di Genova esempio di ingegneria popolare popolare ANCHE DIALOGO FA EMERGERE CONOSCENZE/INFORMAZIONI
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3. DIALOGO
DIALOGO: INTERAZIONE DISCORSIVA SU QUESTIONI SIGNIFICATIVE TRA SOGGETTI LIBERI E UGUALI INTERAZIONI DI PROSSIMITA (MA ANCHE ONLINE?) NON MERA CONVERSAZIONE
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3. DIALOGO
NON SPONTANEO, POSSIBILE IN CONDIZIONI APPROPRIATE: - PROCESSI E SPAZI STRUTTURATI = POSSIBILITA DI PARLARE, POSSIBILITA DI ASCOLTARE (ASCOLTO ATTIVO): COMPRENSIONE DELLE RAGIONI ALTRUI - PROCESSI GARANTITI, NEUTRALI, PROTETTI, FACILITATI = IN UN CLIMA DI RISPETTO RECIPROCO, ACCETTAZIONE DELLE DIVERSITA DI OPINIONI - VASTA GAMMA DI METODI, TECNICHE, CHE VARIANO PER N. PARTECIPANTI, DURATA, USO ICT: World Caf
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4. DELIBERAZIONE
DELIBERAZIONE: NON DECISIONE LIBRA = BILANCIA = SOPPESARE PRO E CONTRO DEI DIVERSI POSSIBILI CORSI DAZIONE NELLE SCELTE COLLETTIVE RESPONSABILIZZAZIONE DEI CITTADINI GRAZIE A: 1) CONFRONTO DIALOGICO 2) INFORMAZIONE
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5. SCELTE CONDIVISE/CONSENSO
ALLA RICERCA DI CONDIVISIONE E EFFETTIVO CONSENSO, TERRENO COMUNE - NON MANIPOLAZIONE ACCETTAZIONE DIVERSITA E CONFLITTO (PUNTO DI PARTENZA) ASSUNTO: PREFERENZE POSSONO CAMBIARE NON NEGOZIAZIONE, SCAMBIO
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6. INFLUENZA/ EMPOWERMENT
RAPPORTO CON DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: IMPEGNO (RT: SOTTOSCRIZIONE DI UN PROTOCOLLO: PRENDERE ESITI IN SERIA CONSIDERAZIONE O A MOTIVARE PUBBLICAMENTE PERCHE NO MOTIVAZIONE
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LA SCALA DELLA PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE


metteremo in atto le vostre scelte CAPACITARE (EMPOWER) abbiamo bisogno delle vostre opinioni; ci impegniamo a tenerne conto COOPERARE le vostre opinioni sono tenute in considerazione, ma senza impegno COINVOLGERE

Il circolo virtuoso della Democrazia Deliberativa

CONSULTARE

vi ascoltiamo, abbiamo bisogno dei vostri commenti e informazioni

vi teniamo informati INFORMARE Fonte: elaborazione propria da International Association of Public Participation (IAP2)

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Il PSM di Bologna: democrazia deliberativa


azione di governo efficace se frutto di confronto istituzionale e sociale agire ordinario (Manifesto) Obbiettivi: - visione condivisa del futuro (Un senso al futuro) - efficacia, credibilit e concretezza

Il PSM di Bologna e democrazia deliberativa


Forte strategia di partecipazione, laboratorio avanzato di democrazia partecipativa (Manifesto) Inclusione? - Soggetti organizzati auto-candidati (processo volontario); - confronto tra diversi interessi (Manifesto): stakeholders, NON cittadini (Un senso al futuro) - consociativismo/corporativismo? - rappresentativi? - e la voce della comunit?
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Il PSM di Bologna e democrazia deliberativa


struttura conversazione: sequenza di interventi; dialogica? - far emergere il nuovo e linvisibile - tempi (giugno-settembre) - pervenire a definizione condivisa di problemi e soluzioni confronto e mediazione (Manifesto); e come? grado di empowerment? - Agenda e regole tavoli decise dai coordinatori; - Sui contenuti: chi decide? determinazione partecipata ma anche eventualmente di deliberazione (Manifesto) Informazione: bilanciata? Monitoraggio: la partecipazione continua?
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La risposta alla crisi della democrazia pi democrazia


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