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Capitolo 13

SPINTA DELLE TERRE

CAPITOLO 13 SPINTA DELLE TERRE


La determinazione della spinta esercitata dal terreno contro unopera di sostegno un problema classico di ingegneria geotecnica che, ancora oggi, nonostante lenorme ampliamento delle conoscenze, viene affrontato utilizzando due teorie storiche, opportunamente modificate e integrate alla luce del principio delle tensioni efficaci: la teoria di Rankine (1857) e la teoria di Coulomb (1776). Entrambi i metodi assumono superfici di scorrimento piane, ma per effetto dellattrito fra la parete e il terreno, le reali superfici di scorrimento sono in parte curvilinee, ed risultati che si ottengono applicando i metodi classici, specie per le condizioni di spinta passiva (resistente) sono spesso non cautelativi. pertanto opportuno riferirsi, almeno per il calcolo della spinta passiva, al metodo di Caquot e Krisel (1948) che il pi noto e applicato metodo fra quelli che assumono superfici di scorrimento curvilinee.

13.1 Teoria di Rankine (1857)


Si consideri un generico punto A alla profondit Z in un deposito di terreno incoerente (c = 0), omogeneo e asciutto (o coZ munque sopra falda), avente pev0 = Z so di volume costante con la profondit, e delimitato = K h0 0 v0 superiormente da una superficie A piana e orizzontale (Figura 13.1). Per ragioni di simmetria lo stato tensionale (geostatico) assialsimmetrico. La pressione inter- Figura 13.1 Tensioni geostatiche in un deposito di terreno omogeneo, incoerente, delimitato da una superificie piana e stiziale zero (terreno asciutto), orizzontale per cui le tensioni totali ed efficaci coincidono. Nel punto A: - la tensione verticale 'v0 staticamente determinata dalla condizione di equilibrio alla traslazione in direzione verticale, e vale: 'v0 = Z; - la tensione orizzontale 'h0 eguale in tutte le direzioni, non staticamente determinata, e vale: 'h0 = K0 'v0.

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Il coefficiente di spinta a riposo, K0, pu essere misurato sperimentalmente o pi spesso stimato con formule empiriche1. Poich di norma K0 minore di 1, la tensione verticale 'v0 corrisponde alla tensione principale maggiore '1, mentre la tensione orizzontale 'h0 corrisponde alla tensione principale minore '3. Per simmetria assiale la tensione principale intermedia '2 eguale alla tensione principale minore '3. Sia la tensione verticale v0 che la tensione orizzontale h0 valgono zero in superficie (Z=0) e variano linearmente con la profondit Z, rispettivamente con gradiente e con gradiente K0 . Assumiamo che il terreno abbia resistenza al taglio definita dal criterio di rottura di MohrCoulomb: = ' tan ' (Eq. 13.1) In Figura 13.2 rappresentato nel piano di Mohr il cerchio corrispon dente allo stato tensionale geostatico nel punto A e la retta inviluppo a Cerchio O rottura. Supponiamo ora di inserire, a sinistra e a destra del punto A, due pare ti verticali ideali, cio tali da non v0 h0 modificare lo stato tensionale nel terreno (Figura 13.3). Alla generica profondit z, sui due lati di ciascuna Figura 13.2 Stato tensionale geostatico nel punto A parete, si esercita la tensione orizzontale efficace 'h0 = K0 z. La spinta orizzontale S0 (risultante delle tensioni orizzontali efficaci) presente sui due lati di ciascuna parete, dal piano di campagna fino ad una generica profondit H, vale: H 1 ' S0 = h 0 dz = H 2 K 0 (Eq. 13.2) 2 0
1

Per la stima del coefficiente di spinta a riposo, K0, sono state proposte diverse equazioni empiriche, come gi visto nel Capitolo 3, le pi note e utilizzate delle quali sono: per terreni NC: K 0 ( NC) (1 sen')

K 0 (OC) K 0 ( NC) OCR 0,5 Per avere unidea anche quantitativa dei valori di K0 si consideri che per =30, applicando le equazioni sopra scritte si stima: per OCR = 1 (terreno normalmente consolidato) K0 0,50 per OCR = 2 (terreno debolmente sovraconsolidato) K0 0,71 per OCR = 4 (terreno mediamente sovraconsolidato) K0 1,00 per OCR = 10 (terreno fortemente sovraconsolidato) K0 1,58 ovvero, in un terreno NC la tensione geostatica orizzontale h0 circa la met di quella verticale, per OCR = 4 lo stato tensionale geostatico isotropo, mentre per OCR > 4 la tensione geostatica orizzontale h0 diviene tensione principale maggiore.

e per terreni OC:

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La profondit Z0 della retta di applicazione di S0, vale:


H

(Eq. 13.3) 2 H S0 3 che corrisponde alla profondit del baricentro dellarea triangolare del diagramma di pressione orizzontale di altezza H e base K0 H. Supponiamo ora di allontanare gradualmente le due pareti (Figura 13.4). Nel punto A permangono condizioni di simmetria, per cui le tensioni verticale ed orizzontali sono ancora principali. La tensione verticale v0 = Z non varia, mentre la tensione orizzontale efficace si riduce progressivamente. Z0 =
0

' h0

z dz

h0 A

h0

Z 0 = 2/3 H H

ha

v0 A

S0

K 0 H

K 0 H

Figura 13.3 Spinta a riposo

Figura 13.4 Condizione di spinta attiva

Il cerchio di Mohr, rappresentativo dello stato tensionale in A, si modifica di conseguenza: la tensione principale maggiore 1 = v0 rimane costante, mentre la tensione principale minore 3 si riduce progressivamente dal valore iniziale h0 al valore minimo compatibile con lequilibrio, ha, detta tensione limite attiva, che corrisponde alla tensione principale minore del cerchio di Mohr tangente alla retta di inviluppo a rottura (Figura 13.5). Il raggio del cerchio di Mohr dello /4+/2 stato di tensione limite attiva R = (v0-ha), ed il centro ad una di stanza dallorigine OC = (v0+ha). Cerchio A Considerando il triangolo rettangolo Cerchio O F f OFC (Figura 13.5), si ha:
R

R = FC = OC sen ' 1 1 ' ' ' ' v 0 ha = v 0 + ha sen ' 2 2

ha

h0

v0

Figura 13.5 Stato tensionale attivo (limite inferiore)

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' ' ha (1 + sen ' ) = v 0 (1 sen ' )

1 sen ' ' ' ' v 0 = tan 2 v 0 1 + sen ' 4 2 Il rapporto: 1 sen' ' = tan 2 KA = 1 + sen' 4 2 detto coefficiente di spinta attiva. Dunque si pu scrivere:
' ha =

(Eq. 13.4)

'ha = K A 'vo

(Eq. 13.5)

La tensione tangenziale critica, il cui valore f lordinata del punto F di tangenza del cerchio di Mohr con la retta di inviluppo a rottura, agisce su un piano che forma un ango ' lo di + con la direzione orizzontale (Figura 13.5).In condizioni di rottura per rag4 2 giungimento dello stato di equilibrio limite inferiore (spinta attiva), il terreno inizia a scorrere lungo questi piani (Figura 13.6).
/4+/2

v0
/4+/2

Z A ha

Figura 13.6 Piani di scorrimento nella condizione di spinta attiva

La spinta orizzontale SA presente sui lati interni di ciascuna parete ideale, dal piano di campagna fino ad una generica profondit H (Figura 13.7), vale:
SA =
0 H ' hA

ha

Z A 2/3 H = H

1 dz = H 2 K A 2

(Eq. 13.6)

SA

Poich anche in questo caso il diagramma di pressione orizzontale KA H triangolare, la profondit ZA della retta Figura 13.7 Diagramma delle tensioni efficaci orizdi applicazione di SA vale: zontali in condizione di spinta attiva
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ZA =

2 H = Z0 3

(Eq. 13.7)

Se si suppone ora di avvicinare le due pareti verticali ideali, alla destra ed alla sinistra del punto A, la tensione verticale efficace non subisce variazioni mentre quella orizzontale progressivamente cresce fino al valore massimo compatibile con il criterio di rottura di Mohr-Coulomb (Figura 13.8). In tali condizioni la tensione verticale efficace, corrisponde alla tensione principale minore, v0 = 3, e quella orizzontale, detta tensione limite passiva, hp, alla tensione principale maggiore, hp = 1 (Figura 13.9).

hp

v0 A

Procedendo in modo analogo a quanto gi fatto per la condizione di spinta atFigura 13.8 Condizione di spinta passiva tiva, si ottiene: 'hp = 1 + sen' ' v 0 = K P 'vo 1 sen'

(Eq. 13.8)

Il rapporto: detto coefficiente di spinta passiva. 1 + sen' ' 1 KP = = tan 2 + = 1 sen' 4 2 KA Le tensioni tangenziali critiche agi- scono su piani che formano un angolo di
4 ' con la direzione oriz2
f /4-/2 F

(Eq. 13.9)

Cerchio P

Cerchio O zontale (Figura 13.9). In condizioni di rottura per raggiungimento dello stato di equilibrio limite superiore O C C h0 v0 hp (spinta passiva), il terreno inizia a Figura 13.9 Stato tensionale passivo (limite superioscorrere lungo questi piani (Figura re) 13.10). La spinta orizzontale SP presente sui lati interni di ciascuna parete ideale dal piano di campagna fino ad una generica profondit H (Figura 13.11), vale:

S P = 'hP dZ =
0

1 H2 KP 2

(Eq. 13.10) 229

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v0
/4 - /2 /4 - /2

A Z A hp

Figura 13.10 Piani di scorrimento nella condizione di spinta passiva

hp Z P= 2/3 H A SP H

KP H Figura 13.11 Diagramma delle tensioni efficaci orizzontali in condizione di spinta passiva

Poich anche in questo caso il diagramma di pressione orizzontale triangolare la profondit ZP della retta di applicazione di SP, vale:
ZP = 2 H = Z0 3

(Eq. 13.11)

I coefficienti di spinta attiva, KA, e passiva, KP, rappresentano i valori limite, rispettivamente inferiore e superiore, del rapporto tra le tensioni efficaci orizzontale e verticale:
KA 'h 'v 0 KP

(Eq. 13.12)

In particolare il valore del coefficiente di spinta a riposo, K0, compreso tra il valore di KA e quello di KP.2
Utilizzando per la stima di K0 le equazioni empiriche viste in precedenza si pu constatare che i valori di K0 sono molto pi prossimi al limite inferiore KA che al limite superiore KP. A titolo di esempio per = 30 si stima: KA = 0,333; K0 = 0,5; KP = 3
2

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13.1.1 Osservazioni sperimentali sulleffetto del movimento della parete sul diagramma di pressione orizzontale

La distribuzione delle pressioni orizzontali dipende dal movimento della parete. In Figura 13.12 sono qualitativamente mostrati i diagrammi di pressione orizzontale contro una parete rigida in funzione del movimento della parete. Inoltre, stato sperimentalmente osservato (Tabella 13.1 e Figura 13.13) che le deformazioni di espansione necessarie per far decadere la pressione orizzontale dal valore h0, che corrisponde allo stato indeformato, al valore limite inferiore ha, sono piccole, e comunque molto inferiori alle deformazioni di compressione necessarie per far elevare la pressione orizzontale dal valore h0, al valore limite superiore hp. Pertanto buona norma riferirsi allangolo di resistenza al taglio di picco per il calcolo della spinta attiva, ed allangolo di resistenza al taglio a volume costante (ovvero per grandi deformazioni) per il calcolo della spinta passiva.
13.1.2 Effetto dellinclinazione della superficie del deposito

Passiva

Pressione orizzontale

Attiva

Kp

Rotazione rispetto alla testa K a K 0

Passiva

Pressione orizzontale

Attiva

Kp

Rotazione rispetto al piede

Ka K0

Passiva

Pressione orizzontale

Attiva

Se il deposito di terreno incoerente (c = 0), omogeneo e asciutto, avente peso di Ka K0 volume costante con la profondit, K p Traslazione uniforme delimitato superiormente da una superficie piana, inclinata di un angolo < rispetto allorizzontale, le tensioni principali non corrispondono pi alle ten- Figura 13.12 Diagrammi di pressione orizzontale contro una parete rigida. Dipendenza dai movisioni verticale ed orizzontali. Si consideri un concio di terreno di lar- menti della parete ghezza b e altezza Z, delimitato inferiormente da una superficie parallela al piano campagna e lateralmente da due superfici ideali verticali (Figura 13.14). Per ragioni di simmetria, le risultanti delle tensioni che agiscono sulle due superfici laterali sono due forze S, eguali ed opposte, aventi la stessa retta dazione inclinata dellangolo sullorizzontale.

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Tabella 13.1: Entit delle rotazioni della parete per raggiungere la rottura (con riferimento ai simboli di Figura 13.13) Terreno Incoerente denso Incoerente sciolto Coesivo consistente Coesivo molle Decompressione (Stato attivo) 0,001 0,004 0,010 0,020
Rapporto tra pressione orizzontale e verticale, K

Rotazione Y / H Compressione (Stato passivo) 0,020 0,060 0,020 0,040

Consideriamo lequilibrio del concio: - le forze S si elidono luna con laltra e Sabbia densa non intervengono nelle equazioni di equilibrio; Sabbia sciolta - il concio ha peso W = Z b; la forza Kp W verticale; - la base del concio ha lunghezza l = Stato passivo Stato attivo K0 b/cos; Sabbia sciolta - la risultante delle tensioni normali alKa Sabbia compatta la base del concio vale: N = W cos ; Sabbia densa - la risultante delle tensioni tangenziali alla base del concio vale: T = W Rotazione del muro, Y/H sen ; Figura 13.13 Effetti del movimento della parete - la tensione normale alla base del con- sulla pressione orizzontale esercitata da sabbia cio vale: n =N/l = Z cos2 ; - la tensione tangenziale alla base del concio vale: =T/l = Z sen cos . Nel piano di Mohr il punto Q di coordinate n rappresenta la tensione agente sul piano di base del concio, alla profondit Z inclinato dellangolo rispetto allorizzontale. Il punto Q appartiene ad una retta di equazione = tan (Figura 13.15).
b

S S W

T N l

= Z sencos O = Z cos n
2

Figura 13.14 Condizione di equilibrio in Figura 13.15 Stato di tensione sul piano alla base un semispazio omogeneo, incoerente e a- del concio sciutto delimitato da una superficie piana e inclinata

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Il segmento OQ = Z cos = v0 rappresenta la tensione verticale sul piano alla base del concio. Tutti i cerchi di Mohr passanti per il punto Q e sottostanti alla retta di inviluppo a rottura di equazione = tan rappresentano stati di tensione alla profondit Z compatibili con lequilibrio. Lo stato di tensione limite inferiore (attivo) e lo stato di tensione limite superiore (passivo) alla profondit Z sono rappresentati dai cerchi A e P di Figura 13.16.

Cerchio P

Cerchio A

E B C

P Q

A O

Figura 13.16 Stati di tensione limite in un deposito di terreno incoerente in pendio

I segmenti OA e OP (essendo A e P il polo dei relativi cerchi) sono rispettivamente il valore minimo, in condizioni di spinta attiva, ed il valore massimo, in condizioni di spinta passiva, della tensione, inclinata dellangolo sullorizzontale, agente sulla superficie verticale alla profondit Z (il piano verticale non principale, su di esso insistono una tensione normale ed una tensione tangenziale). Le spinte attiva, SA, e passiva, SP, sono le forze limite di equilibrio agenti su una parete verticale e inclinate dellangolo rispetto allorizzontale, corrispondenti alle rispettive aree dei diagrammi di pressione. Si consideri il cerchio A: a' = OA = OB AB
OQ = Z cos = OB + BQ = OB + AB

a' =

OB AB Z cos OB + AB OB = OC cos AC = EC = R = OC sen '

BC = OC sen AB = AC2 BC 2 =
a' =

(OC sen ')2 (OC sen )2

= OC sen '2 sen 2


Z cos =

2 2 OC cos OC sen ' 2 sen 2 Z cos = cos 1 cos ' 1 + cos cos + 1 cos ' 2 1 + cos 2 OC cos + OC sen ' 2 sen 2 2 2 cos cos cos ' Z cos = cos + cos 2 cos ' 2

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Da cui: a' = K A ' v 0 essendo:


cos cos 2 cos ' 2 KA = cos + cos 2 cos ' 2

(Eq. 13.13)

(Eq. 13.14) (Eq. 13.15)

La spinta attiva, dal piano di campagna fino alla profondit Z, data da:
S A = cos Z2 KA 2

Analogamente, considerando il cerchio P, si ottiene: ' p = K P 'v 0 (Eq. 13.16) essendo: cos + cos 2 cos ' 2 KP = cos cos 2 cos '2 (Eq. 13.17) La spinta passiva dal piano di campagna fino alla profondit Z risulta: Z2 (Eq. 13.18) SP = cos KP 2 Per la condizione di spinta a riposo, staticamente indeterminata, si assume in genere: K 0,i = K 0 (1 + sen) = (1 sen' ) (1 + sen) (Eq. 13.19)
13.1.3 Effetto della coesione

F R c O c tan 3 1 + 3 2 C 1

Se il deposito di terreno asciutto, omogeneo e delimitato da una superficie orizzontale dotato anche di coesione oltre che di attrito, ovvero ha resistenza al taglio definita dal criterio di rottura di Mohr-Coulomb: = c'+' tan ' (Eq. 13.20)

la relazioni che legano le tensioni principali per uno stato tensionale di equilibrio limite sono le seFigura 13.17 Stato tensionale di equilibrio limite per un guenti (Figura 13.17): terreno dotato di coesione e di attrito ' ' + + 2 c' tan + (Eq. 13.21) 4 2 4 2 ' ' 3' = 1' tan 2 2 c' tan (Eq. 13.22) 4 2 4 2 Pertanto, in condizioni di spinta attiva, quando la tensione orizzontale corrisponde alla tensione principale minore e la tensione verticale a quella maggiore, si ha:

1' = 3' tan 2

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' ' 'h ,a = Z tan 2 2 c' tan = Z K A 2 c' K A (Eq. 13.23) 4 2 4 2 Poich il terreno non ha resistenza a trazione, lequazione soprascritta valida per Z > Zc, essendo Zc la profondit critica per la quale risulta ha = 0: 2 c' Zc = (Eq. 13.24) KA mentre per Z < Zc si assume h = 0. Per il calcolo della spinta attiva e della profondit di applicazione si fa riferimento al diagramma di Figura 13.183. In condizioni di spinta passiva, quando la tensione orizzontale corrisponde alla tensione principale maggiore e la tensione verticale a quella minore, si ha: ' ' 'h ,p = Z tan 2 + + 2 c' tan + = Z K P + 2 c' K P (Eq. 13.25) 4 2 4 2 Per il calcolo della spinta passiva e della profondit di applicazione si fa riferimento al diagramma di Figura 13.19: 1 S P ( Z ) = S P ,1 + S P , 2 = 2 c' K P Z + Z 2 K P (Eq. 13.26) 2 2 Z S P ,1 + S P , 2 Z (Eq. 13.27) 2 3 Z (S P ) = S P (Z )
2 c K a

2 c K p

ZC = 2/3 (Z - Z C )

2c Ka

SW

Z/2
w c

2/3 Z

S P,1

S A

S P,2

(Z)
ha

(Z)
hp

Figura 13.18 Diagramma di spinta attiva in Figura 13.19 Diagramma di spinta passiva in un terreno dotato di coesione e attrito un terreno dotato di coesione e attrito

Nella fascia di spessore Zc il terreno sar interessato da fessure verticali di trazione che possono riempirsi di acqua, ad esempio per la pioggia. Si tiene conto di tale possibilit considerando, per il calcolo della spinta, anche un triangolo di pressione idrostatica di altezza Zc e base w Zc.

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Nel caso in cui, in presenza di un terreno coesivo, si faccia riferimento a condizioni non drenate (come quelle che possono verifi=0 carsi immediatamente dopo lesecuzione di uno scavo o la co- cu struzione di unopera di sostegno), v0 h,p h,a per determinare la spinta attiva e passiva bisogna applicare il criterio di rottura di Mohr-Coulomb (Eq. 13.20) in termini di tensioni Figura 13.20 Stati pensionali limite attivo e passivo totali ( = 0, c = cu) e la tensione per un terreno coesivo in condizioni non drenate limite attiva e passiva diventano rispettivamente (Figura 13.20): ha = v 0 2c u (Eq. 13.28)
f

hp = v 0 + 2c u
13.1.4 Terreni stratificati

(Eq. 13.29)

Se il deposito di terreno costituito da strati orizzontali omogenei, la spinta totale esercitata sulla parete verticale la somma dei contribuiti di ciascuno strato. Il generico strato iesimo, di spessore Hi, fra le profondit Zi-1 e Zi, costituto da un terreno avente peso di volume i e resistenza al taglio: = c i' + ' tan i' , eserciter contro la parete verticale ideale una spinta Si pari allarea del diagramma delle pressioni orizzontali nel tratto di sua competenza, applicata alla quota del baricentro di tale area (Figura 13.21).

ha

hp

H1 H2

1 2

i-1

(Z
ha

i-1

(Z
hp

i-1

Hi

S A,i

SP,,i

i+1

(Z )
ha i

(Z )
hp i

Figura 13.21 Spinta attiva e passiva in un terreno a strati orizzontali omogenei

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La tensione verticale agente al tetto dello strato i-esimo, alla profondit Zi-1, vale:
' v 0 ( Zi1 ) = j H j j=1 i 1

(Eq. 13.30)

La tensione verticale agente alla base dello strato i-esimo, alla profondit Zi, vale: 'v 0 ( Z i ) = 'v 0 ( Z i 1 ) + i H i (Eq. 13.31) Il diagramma delle pressioni orizzontali in condizioni di spinta attiva un trapezio avente: altezza Hi, 'ha ( Z i 1 ) = 'v 0 ( Z i 1 ) K A ,i 2 c i' K A ,i 0 , base minore
e base maggiore

'ha ( Z i ) = 'v 0 ( Z i ) K A ,i 2 c i' K A ,i 0

Poich il terreno non ha resistenza a trazione: - se i valori di ha(Zi-1) e di ha(Zi), calcolati con le formule precedenti, risultano entrambi minori di zero lo strato non esercita alcuna spinta, - se il valore di ha(Zi-1), calcolato con la formula precedente, risulta minore di zero per il calcolo della spinta si considera il diagramma di pressione positiva triangolare4 (ovvero si assume ha(Zi-1) = 0). Il diagramma delle pressioni orizzontali in condizioni di spinta passiva un trapezio avente: altezza Hi, base minore 'hp ( Z i 1 ) = 'v 0 ( Z i 1 ) K P ,i + 2 c i' K P ,i , e base maggiore 'hp ( Z i ) = 'v 0 ( Z i ) K P ,i + 2 c i' K P ,i

13.2 Teoria di Coulomb (1776)


Molto prima di Rankine, il problema della determinazione della spinta esercitata dal terreno su unopera di sostegno era stato affrontato dallingegnere militare francese Coulomb con un metodo basato sullequilibrio delle forze in gioco. Si consideri una parete di altezza H che sostenga un terrapieno di sabbia omogenea e asciutta. Per semplicit di esposizione assumiamo, per il momento, le seguenti ipotesi: 1. assenza di attrito tra parete e terreno, 2. parete del muro verticale, 3. superficie del terrapieno orizzontale, terreno omogeneo, incoerente e asciutto, con peso di volume e resistenza al taglio: 4. = tan 5. superficie di scorrimento piana.

In entrambi i casi, nelle zone non compresse in direzione orizzontale si dovr tenere conto della spinta esercitata dallacqua di percolazione.

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Per determinare il valore della spinta attiva, PA, limite inferiore dellequilibrio, supponiamo di traslare gradualmente la parete verso lesterno fino a produrre la rottura del terreno. La rottura si manifesta, nellipotesi di Coulomb, con il distacco di un cuneo di terreno ABC che scorre verso lesterno e verso il basso su una superficie di rottura piana e inclinata di un angolo sullorizzontale, incognito (Figura 13.22). Il cuneo ABC trasla nella posizione ABC. In condizioni di equilibrio limite le forze che agiscono sul cuneo, rappresentate nel poligono delle forze di Figura 13.23, sono: 1 - il peso proprio W = H 2 cot , che agisce in direzione verticale, 2 - la risultante R delle tensioni normali e tangenziali sulla superficie di scorrimento, che inclinata di un angolo rispetto alla normale alla superficie AC, con componente tangente diretta verso lalto, ovvero tale da opporsi al movimento incipiente del cuneo, - e la spinta attiva PA, che agisce in direzione orizzontale per lipotesi di assenza di attrito tra parete e terreno. H tan
B C B C

PA W

H PA

R
R

A A

Figura 13.22 Cuneo di spinta attiva di Coulomb

Figura 13.23 Poligono delle forze relativo al cuneo di spinta attiva di Coulomb

Per lequilibrio : 1 H 2 cot tan ( ') = f () (Eq. 13.32) 2 Per determinare il valore di che corrisponde alla condizione di equilibrio limite attivo, crit, e quindi PA, occorre fare la ricerca di massimo5 della funzione f(), che pu essere P condotta per via grafica o numerica, imponendo la condizione: A = 0 . PA = W tan( ' ) =
Si tratta di una ricerca di massimo (e non di minimo) della funzione f(), poich si ricerca il valore di corrispondente al cuneo critico, ovvero al cuneo che richiede il valore pi alto di PA per lequilibrio limite inferiore. Se si immagina, partendo ad esempio dalla condizione a riposo, di ridurre progressivamente la forza P, quando si perviene al valore PA si manifesta la rottura con la formazione del cuneo inclinato dellangolo crit sullorizzontale.
5

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Cos facendo si ricava il valore critico dellangolo , che risulta: ' crit = + 4 2 Sostituendo il valore critico di nellequazione di PA si ottiene infine: 1 ' 1 PA = H 2 tan 2 = H 2 K A 2 4 2 2 Lespressione trovata coincide con quella di Rankine.

(Eq. 13.33)

(Eq. 13.34)

Analogamente, per determinare il valore della spinta passiva, PP, limite superiore dellequilibrio, supponiamo di traslare gradualmente la parete verso linterno fino a produrre la rottura del terreno. La rottura si manifesta, nellipotesi di Coulomb, con il distacco di un cuneo di terreno ABC che scorre verso linterno e verso lalto su una superficie di rottura piana e inclinata di un angolo sullorizzontale, incognito (Figura 13.24). Il cuneo ABC trasla nella posizione ABC. In condizioni di equilibrio limite le forze che agiscono sul cuneo, rappresentate nel poligono delle forze di Figura 13.25, sono:
H tan
B B C C

+ W

PP
A A

W R

PP

Figura 13.24 Cuneo di spinta passiva Coulomb

Figura 13.25 Poligono delle forze relativo al cuneo di spinta passiva di Coulomb

1 H 2 cot , che agisce in direzione verticale, 2 la risultante R delle tensioni normali e tangenziali sulla superficie di scorrimento, che inclinata di un angolo rispetto alla normale alla superficie AC, con componente tangente diretta verso il basso, ovvero tale da opporsi al movimento incipiente del cuneo, - e la spinta attiva PP, che agisce in direzione orizzontale per lipotesi di assenza di attrito tra parete e terreno. il peso proprio W = Per lequilibrio : PP = W tan( + ' ) = 1 H 2 cot tan ( + ') = f () 2 239 (Eq. 13.35)

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Capitolo 13

SPINTA DELLE TERRE

Per determinare il valore di che corrisponde alla condizione di equilibrio limite passivo, crit, e quindi Pp, occorre fare la ricerca di minimo della funzione f(), che pu essere P condotta per via grafica o numerica, imponendo la condizione: P = 0 . Cos facendo si ricava il valore critico dellangolo , che risulta: ' crit = (Eq. 13.36) 4 2 Sostituendo il valore critico di nellequazione di PP si ottiene infine: 1 ' 1 PP = H 2 tan 2 + = H 2 K P (Eq. 13.37) 2 4 2 2 Lespressione trovata coincide con quella di Rankine.
Le ipotesi semplificative inizialmente introdotte, eccetto lipotesi di superficie di scorrimento piana, possono essere rimosse, a costo di una soluzione analitica pi comW plessa o a costo di rinunciare alla soluzione analitica per una solu- H zione grafica o numerica. PA R Si considerino, ad esempio gli schemi delle Figure 13.26 e 13.27, che rappresentano i cunei di spinta attiva e passiva nelle seguenti ipo- Figura 13.26 Cuneo di spinta attiva di Coulomb (terratesi: pieno e parete inclinati,presenza di attrito tra terreno e - parete di altezza H inclinata di muro, terreno incoerente) un angolo sulla verticale, - terrapieno omogeneo e incoerente delimitato da una superficie inclinata di un angolo sullorizzontale, - presenza di attrito tra parete e terreno, con coefficiente dattrito tan, - superficie di scorrimento piana.

PP

W R

Figura 13.27 Cuneo di spinta passiva di Coulomb (terrapieno e parete inclinati, presenza di attrito tra terreno e muro, terreno incoerente)

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SPINTA DELLE TERRE

Sviluppando il calcolo analitico, con riferimento ai simboli delle figure, si ottiene per la condizione di spinta attiva: 1 PA = H 2 K A (Eq. 13.38) 2 cos 2 ( ' ) KA = 2 (Eq. 13.39) sen ( + ') sen ( ' ) 2 cos cos( + ) 1 + cos( + ) cos( ) e per la condizione di spinta passiva: 1 PP = H 2 K P 2 cos 2 ( '+ ) KP = 2 sen ( + ') sen ( '+ ) 2 cos cos( ) 1 cos( ) cos( )

(Eq. 13.40)

(Eq. 13.41)

In Figura 13.28 schematicamente rappresentato il caso per la condizione di spinta attiva nellipotesi, ancor pi generale, di : parete non verticale, terreno dotato di coesione e di attrito ( = c + tan), superficie del terrapieno inclinata, resistenza per adesione ed attrito allinterfaccia parete-terreno ( = ca + tan), fessure di trazione nella fascia superiore di terreno (per la condizione di spinta attiva)6. La soluzione pu essere ricercata per via grafica, con la costruzione di Culmann rappresentata in Figura 13.29, o numerica.

PA

Zc

A E

Ca F

W
C

PA
B

Ca
C = c BC CA= ca BC

Figura 13.28 Cuneo di spinta attiva di Coulomb (terrapieno e parete inclinati,presenza di attrito tra terreno e muro, terreno coesivo)e poligono delle forze
Come gi detto, nelle fessure di trazione pu infiltrarsi acqua di percolazione, per cui opportuno considerare anche la conseguente spinta idrostatica aggiuntiva.
6

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SPINTA DELLE TERRE

Zc

Ca

Linea di Culmann

C
C
Poligono delle forze (su una sezione) Diagramma delle forze

Figura 13.29 Costruzione di Culmann

Per lo spessore della zona di trazione si assume: c 2 c' 1 + a (Eq. 13.42) c' Zc = KA La teoria di Coulomb pi versatile della teoria di Rankine, poich permette di risolvere condizioni geometriche e di carico generali ed alla base del pi diffuso metodo pseudostatico di calcolo della spinta in condizioni sismiche.

13.3 Teoria di Caquot e Krisel


Sia la teoria di Rankine che quella di Coulomb ipotizzano superfici di scorrimento piane. Tale ipotesi non verificata a causa dellinterazione fra la parete dellopera di sostegno ed il terreno. In Figura 13.30 sono mostrati gli effetti dellattrito parete-terreno sulla forma della superficie di scorrimento, per i casi di:
a)
A A /2+ H/3 B
PP

/4 - /2

b)
A A C

/4 + /2

/2 - H
PA

H/3 B

Figura 13.30 Effetto dellattrito parete-terreno sulla forma della superficie di scorrimento, nel caso di spinta passiva (a) e attiva (b)

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a) spinta passiva, con movimento del cuneo di terreno verso linterno e verso lalto rispetto al movimento del muro ( < 0). b) spinta attiva, con movimento del cuneo di terreno verso lesterno e verso il basso rispetto al movimento del muro ( > 0); I casi a) e b) possono essere confrontati con le soluzioni di Coulomb per la spinta attiva e passiva. La soluzione fu ottenuta per via nume+ rica da Caquot e Krisel (1948) accoppiando le teorie di Rankine e di Boussinesq, ed riportata in grafici e tabelle in termini di coefficienti di spinta al variare degli angoli di resistenza al taglio , di attrito parete-terreno , di inclinazione della parete rispetto alla + + verticale , e di inclinazione del piano che delimita il terrapieno rispetto allorizzontale , con la convenzione sui segni indicata in Figura 13.31.

Figura 13.31 Convenzione sui segni delle variabili angolari nelle Tabelle di Caquot and Krisel

13.3.1 Dipendenza di KA e KP dallangolo


Il valore di non pu superare il valore di , poich in tal caso si formerebbe una pellicola di terreno solidale alla parete e lo scorrimento avverrebbe internamente al terreno con coefficiente di attrito tan. I coefficienti di spinta KA e KP crescono con continuit da = + a = -. Il segno di dipende, come abbiamo detto, dal movimento verticale relativo fra la parete e il terreno. In generale: - in condizioni di spinta attiva, il terreno si abbassa rispetto alla parete e risulta compreso tra + e 0, - in condizioni di spinta passiva, il terreno sale rispetto alla parete e risulta compreso tra 0 e -. In genere, ma in modo pi o meno arbitrario, si assume = /4 per pareti in muratura o in cemento armato intonacate, e compreso tra 2/3 e /2 per pareti in muratura o in cemento armato non lisciate. A titolo di esempio in Tabella 13.2 sono riportati i valori di KA e di KP al variare di per =30, = 0 e = 0. Si pu osservare che in condizioni di spinta attiva il coefficiente KA varia poco, ovvero poco influenzato dalla rugosit della parete. In condizioni di spinta passiva invece la dipendenza del coefficiente KP da molto sensibile.
Tabella 13.2 - Soluzione di Caquot e Krisel: Coefficienti di spinta KA e KP al variare di per =30, = 0 e = 0

||
KA KP

30 0,31 6,56

20 0,30 5,25

10 0,30 4,02

0 0,33 3,00

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SPINTA DELLE TERRE

13.3.2 Dipendenza di KA e KP dallangolo


Il valore dei coefficienti di spinta sia attiva che passiva cresce con , poich aumenta il volume di terreno coinvolto nella rottura. A titolo di esempio in Tabella 13.3 sono riportati i valori di KA e di KP al variare di per =30, = 0, = in condizioni di spinta attiva e = - in condizioni di spinta passiva. Si osservi che il caso = + = 30 in condizioni di spinta attiva ( = ) corrisponde al caso particolare dellequilibrio limite inferiore di Rankine, poich la spinta PA risulta parallela alla superficie libera e, analogamente, in condizioni di spinta passiva ( = -) corrisponde al caso particolare dellequilibrio limite superiore di Rankine.
Tabella 13.3 - Soluzione di Caquot e Krisel: Coefficienti di spinta KA e KP al variare di per =30, = 0, , = + in condizioni di spinta attiva e = - in condizioni di spinta passiva.

KA KP

-30 0,232 0,84

-18 0,257 2,85

0 0,308 6,56

+18 0,409 11,8

+30 0,866 16,1

13.3.3 Dipendenza di KA e KP dallangolo


In condizioni di spinta attiva, il coefficiente KA si riduce fino ad annullarsi quando
' , corrispondente allinclinazione 4 2 dei piani di scorrimento di Rankine, al valore = ' , che corrisponde allangolo di 2

langolo decresce gradualmente dal valore =

naturale declivio. In condizioni di spinta passiva, il coefficiente KP cresce molto rapidamente quando langolo diminuisce dal valore = + scorrimento di Rankine, al valore =
4 ' , corrispondente allinclinazione dei piani di 2

, che corrisponde ad una fondazione superficia2

le. A titolo di esempio, in Tabella 13.4 sono riportati i valori dei coefficienti di spinta KA e KP al variare di per = 0, = 30, = + in condizioni di spinta attiva e = - in condizioni di spinta passiva.
Tabella 13.4 - Soluzione di Caquot e Krisel: coefficienti di spinta KA e KP al variare di per =30, = 0, = + in condizioni di spinta attiva e = - in condizioni di spinta passiva.

KA KP

60 0,8

45 1,65

30 0,5 2,80

15 0,412 4,4

0 0,308 6,56

-15 0,203 9,5

-30 0,109 13,6

-45 0,039 19,2

-60 0 27

-90 52

13.3.4 Dipendenza di KA e KP dallangolo e dal rapporto /


In Tabella 13.5 sono riportati i valori dei coefficienti di spinta KA (prima riga) e KP (seconda riga) al variare dellangolo di resistenza al taglio ' e del rapporto / per terrapieno orizzontale ( = 0) e parete verticale ( = 0). Come gi detto, nella maggior parte dei casi pratici, si assume che il rapporto / sia positivo in condizioni di spinta attiva e ne244
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SPINTA DELLE TERRE

gativo in condizioni di spinta passiva. Si osserva che al crescere dellangolo di resistenza al taglio il coefficiente di spinta attiva KA decresce lentamente, mentre il coefficiente di spinta passiva cresce molto rapidamente.
Tabella 13.5 - Soluzione di Caquot e Krisel: Coefficienti di spinta KA (prima riga) e KP (seconda riga) al variare dellangolo di resistenza al taglio ' e del rapporto |/| per terrapieno orizzontale ( = 0) e parete verticale ( = 0)

=1 ' 2 = ' 3 1 = ' 3 =0 '

5 0,81 1,26 0,81 1,24 0,82 1,22 0,84 1,19

10 0,65 1,66 0,66 1,59 0,67 1,52 0,70 1,42

15 0,53 2,20 0,54 2,06 0,56 1,89 0,59 1,70

20 0,44 3,04 0,44 2,72 0,45 2,38 0,49 2,04

25 0,37 4,26 0,36 3,61 0,37 3,03 0,41 2,46

30 0,31 6,56 0,30 5,25 0,30 4,02 0,33 3,00

35 0,26 10,7 0,25 8,00 0,25 5,55 0,27 3,70

40 0,22 18,2 0,20 12,8 0,20 8,10 0,22 4,60

45 0,19 35,0 0,16 21,0 0,16 12,0 0,17 5,80

50 0,16 75,0 0,13 41,0 0,13 19,0 0,13 7,50

13.3.5 Confronto con la soluzione di Coulomb


Il metodo di Coulomb ipotizza e impone la forma della superficie di scorrimento piana. Pertanto i valori di PA e di PP, rispettivamente ottenuti dalle condizioni di massimo e di minimo, limitatamente alla forma imposta della superficie di scorrimento, non sono il massimo ed il minimo assoluti, ovvero per qualunque ipotetica forma della superficie di scorrimento. Pertanto i valori dei coefficienti di spinta attiva che si stimano con il metodo di Coulomb sono sempre inferiori ai valori stimati con il metodo di Caquot e Krisel, che ipotizza una superficie di scorrimento curvilinea, e analogamente i valori dei coefficienti di spinta passiva che si stimano con il metodo di Coulomb sono sempre superiori ai valori stimati con il metodo di Caquot e Krisel. Le differenze minori si osservano proprio quando risulta minore la differenza fra le superfici ipotizzate. Nel caso di spinta attiva, nella maggior parte dei casi pratici, ovvero per , e positivi, le differenze sono modeste. Nel caso di spinta passiva invece le differenze possono essere molto sensibili, e poich in genere la spinta passiva una forza resistente, non cautelativo calcolarla con il metodo di Coulomb. Inoltre, come gi fatto osservare, poich le deformazioni necessarie per mobilitare la spinta passiva sono molto grandi, il valore di progetto dellangolo di resistenza al taglio non , come nel caso di spinta attiva, il valore di picco, ma piuttosto il valore critico, a volume costante.

13.4 Spinta dovuta allacqua interstiziale in pressione (pressione interstiziale)


Le teorie sulla spinta delle terre che abbiamo esaminato si riferiscono a terreni asciutti o comunque non sotto falda e quindi con acqua nei pori non in pressione (si ricorda che convenzionalmente e per semplicit si assume in genere che lacqua nei pori possa avere 245
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Capitolo 13

SPINTA DELLE TERRE

pressione solo positiva, ovvero maggiore della pressione atmosferica. Si assume che lacqua presente nei terreni sopra falda sia a pressione zero). Se un terreno anche solo parzialmente sotto falda, la spinta totale esercitata contro una parete sar somma di due forze: la prima forza la spinta esercitata dal terreno, valutata con le formule sopra citate, utilizzando le tensioni verticali efficaci7, la seconda forza la spinta esercitata dallacqua interstiziale. Questultima si calcola integrando il diagramma delle pressioni interstiziali. La presenza di acqua in pressione contro una parete di sostegno del Z w terreno determina un forte incremento della spinta totale, pertanto, 1 (Z + 2Z) ove possibile, sempre opportuno w Z 3 realizzare opere di drenaggio a tergo dellopera allo scopo di abbattere il livello di falda.
Sw

Nel caso particolare, ma frequente, di falda freatica alla profondit Zw (Figura 13.32) si ottiene:
w (Z-Zw)

u ( Z) = 0

Figura 13.32 Spinta idrostatica

per

Z < Zw Z Zw

u ( Z) = w ( Z Z w )

per

1 2 w (Z Z w ) (Eq. 13.43) 2 1 1 Z(Sw ) = Z ( Z Z w ) = (2Z + Z w ) (Eq. 13.44) 3 3 Se vi differenza tra il livello dellacqua a monte e a valle dellopera di sostegno, e vi filtrazione sotto e intorno alla parete, la pressione interstiziale dovrebbe essere determinata in base al reticolo idrodinamico, come descritto nel Capitolo 4. Tuttavia, nel caso di terreno omogeneo, un approccio ragionevole e semplificato consiste nellassumere che il carico idraulico vari linearmente come mostrato in Figura 13.33. La differenza di carico piezometrico tra monte e valle : h = (h + k j), S w ( Z) = il percorso di filtrazione L = (h + d j) + (d k) = (h + 2d j k), il gradiente idraulico : i = h/L = (h + k j) / (h + 2d j k)
7

(Eq. 13.45)

Le tensioni verticali efficaci, per il principio delle tensioni efficaci, si ottengono sottraendo le tensioni interstiziali alle tensioni verticali totali.

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Capitolo 13

SPINTA DELLE TERRE

j h

k d Percorso di filtrazione

ub

ub Pressione dellacqua netta

Pressione dellacqua totale

Figura 13.33 Schema semplificato della pressione dellacqua su una parete in presenza di filtrazione

Nel tratto di monte del percorso la filtrazione discendente e comporta una riduzione della pressione interstiziale rispetto alla condizione idrostatica. Nel tratto di valle la filtrazione ascendente e comporta un aumento della pressione interstiziale rispetto alla condizione idrostatica. Al piede della parete (supponendo che il suo spessore sia trascurabile rispetto alla lunghezza del percorso di filtrazione) la pressione interstiziale vale:
u b = w (h + d j) (1 i) = w (d k ) (1 + i)

(Eq. 13.46)

13.5 Incremento della spinta attiva dovuta a carichi applicati sul terrapieno
13.5.1 Pressione verticale uniforme ed infinitamente estesa sulla superficie del deposito.
Una pressione q verticale, uniforme ed infinitamente estesa sulla superficie di un deposito delimitato da un piano orizzontale produce in ogni punto del semispazio un incremento costante della tensione verticale v0 = q ed un incremento costante della tensione orizzontale h = K q (Figura 13.34), avendo indicato con K il coefficiente di spinta che, a seconda dello stato di deformazione orizzontale, assume valori compresi tra KA e KP. Ne consegue che: - le tensioni verticale ed orizzontali continuano ad essere le tensioni principali, - il diagramma delle tensioni orizzontali trapezio, - la spinta orizzontale S presente su una parete ideale dal piano di campagna fino ad una generica profondit H, larea del diagramma di pressione orizzontale e pu essere 247
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SPINTA DELLE TERRE

calcolata come somma dellarea rettangolare di base Kq e altezza H, e dellarea triangolare di base K H e altezza H:
S = S(q ) + S( ) = K q H + 1 K H2 2

(Eq. 11.47)

- la profondit della retta di applicazione della componente S(q) H/2, la profondit della retta di applicazione di S() 2H/3, dunque la profondit della retta di azione di S :
Z(S) = S(q) H 2 + S( ) H 2 3 S
q

(Eq. 11.48)

v0

Kq Z

Figura 13.34 Effetto di una pressione verticale uniforme ed infinitamente estesa

13.5.2 Carichi concentrati sulla superficie del deposito


Se, in condizioni di spinta attiva, sulla superficie del deposito delimitato da un piano orizzontale agiscono carichi che possono essere schematizzati come puntuali o come distribuiti su una linea parallela al muro, di intensit piccola (minore del 30%) rispetto alla spinta attiva, lincremento di pressione orizzontale pu essere valutato con le formule indicate in Figura 13.35, ottenute da Terzaghi (1954) modificando empiricamente le equazioni di Boussinesq. Se i carichi sono molto elevati o hanno una diversa distribuzione, occorre utilizzare il metodo del cuneo di Coulomb.

13.6 Effetto del costipamento meccanico del terrapieno


Molto spesso, ad esempio per la costruzione di strade, il terrapieno retrostante unopera di sostegno costituito da un terreno incoerente asciutto, messo in opera in strati successivi, costipati con rullo compressore per aumentarne la densit e quindi la rigidezza e la resistenza. Tale tecnica produce uno stato di coazione nel terreno ed un conseguente aumento delle pressioni orizzontali nella condizione di spinta attiva. Se lazione esercitata dal rullo compressore pu essere schematizzata con un carico di intensit p distribuito lungo una linea parallela alla parete, e se il terreno viene messo in opera in strati di piccolo spessore, per tenere conto delleffetto di costipamento, si pu as248
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Capitolo 13

SPINTA DELLE TERRE

sumere come diagramma di pressione orizzontale sul muro quello indicato in Figura 13.36.

Valori di n = z/H

Carico lineare

Carico puntiforme

Valori di h (H/Q L) Carico lineare Q L Per

Valori di h (H /Q )
P

Carico puntiforme Q

Per Per Risultante


Diagramma delle pressioni relativo al caso di carico lineare Q L (equazione di Boussinesq modificata sperimentalmente)

Per

Sezione a - a Diagramma delle pressioni relativo al caso di carico puntiforme Q P (equazione di Boussinesq modificata sperimentalmente)

Figura 13.35 Pressioni orizzontali su una parete in condizioni di spinta attiva dovute a carichi concentrati sulla superficie orizzontale del terrapieno

La profondit critica :

Zc = K A

2p
249

(Eq. 13.49)

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SPINTA DELLE TERRE

Il valore del carico p, dipende dai mezzi impiegati per il costipamento, e in particolare dal peso statico e dalle dimensioni del rullo, e dalla eventuale azione vibratoria che si assume equivalente ad un incremento di peso.
h Zc hp KP = v

hc

ha KA = v Z Figura 13.36 Effetto del costipamento sul diagramma di spinta attiva

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