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(1818-1883) Premessa: il marxismo costituisce una delle componenti culturali e politiche pi importanti dellet moderna. 1. Vita e opere: Marx nacque a Treviri da una famiglia benestante agnostica, anche se successivamente si convert al protestantesimo. Divenne giornalista, ma non pot insegnare alluniversit per via del regime totalitario, che di certo non era favorevole al libero insegnamento. Marx and in esilio in Francia e poi a Londra; non aveva grandi disponibilit economiche ma aveva sposato una donna nobile e aveva stretto amicizia con Engels, che era molto ricco in quanto i genitori erano i proprietari di numerose industrie a Manchester Marx pot contare sui prestiti di Engels,che finanzi la pubblicazione di alcuni suoi lavori come il Manifesto. A Londra riusc a trovare un po di tranquillit e qui inizi a scrivere il Capitale (una delle sue opere pi importanti).. Mor a Londra nel 1883 e durante il suo funerale il discorso venne pronunciato da Engels, che metter in evidenza le caratteristiche generali del marxismo.
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La Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico la prima opera che mostra latteggiamento di Marx nei confronti di Hegel. Tale componimento sia filosofico, che politico, anche se solitamente allinterno di esso si distinguono due momenti distinti: il momento filosofico metodologico e il momento storico-politico. il momento filosofico metodologico: attacca il metodo di Hegel, e quindi in generale il suo modo di filosofare. Infatti, ci che Marx imputa ad Hegel il fatto di considerare ogni realt come una manifestazione necessaria dello Spirito. Ad esempio, Hegel non si sofferma a constatare semplicemente che in certi luoghi e tempi vige la monarchia, ma afferma anche che lo stato necessita di una sovranit, che si identifica appunto nella monarchia. E quindi egli ammette e giustifica la monarchia, come un qualche cosa di razionale e necessario. Questo atteggiamento assume il nome di misticismo logico, in quanto attraverso esso le varie istituzioni appaiono delle allegorie e personificazioni di una realt, che sta nascostamente dietro di esse. In questo modo Hegel tende anche a giustificare le istituzioni esistenti, considerandole come realt necessarie e razionali dello Spirito, proprio per questo si pu dire che la sua filosofia assuma la forma di un giustificazionismo politico (in quanto tende a riconoscere le istituzioni e i governi esistenti), e speculativo (in quanto sostiene che tutto ci che reale anche razionale e non pu essere altrimenti).Questo misticismo secondo Marx deriva dal capovolgimento idealistico tra soggetto e predicato da una parte e concreto e astratto dallaltra (come aveva gi sostenuto Feuerbach). A questo misticismo logico di Hegel, Marx oppone il metodo trasformativo, che si concretizza nel capovolgimenti di ci che lidealismo aveva cambiato, ovvero nel riconoscere nuovamente ci che realmente soggetto e ci che realmente predicato. Marx comunque, non critica lintera filosofia di Hegel in quanto gli riconosce numerosi meriti, tra cui quello di concepire la realt come una totalit storico-processuale, composta da elementi che sono fortemente connessi e inseparabili gli uni dagli altri e dalle opposizioni.
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borghese di Hegel, Marx sostiene che il cittadino si sia staccato dalla comunit; in tal senso, nella societ civile non esiste pi la solidariet, ma ognuno cerca di imporsi perseguendo individualmente i propri interessi. E siccome al costituzione, che risale alla fase post rivoluzionaria dello Stato, rende legale il diritto di libert individuale e di propriet privata, secondo il filosofo lo stato semplicemente una proiezione politica di una societ controsociale. In contrapposizione a questa societ moderna ed egoista, Marx idealizza un nuovo tipo di societ, che si identifica in un modello di democrazia sostanziale o totale, in cui esiste una collaborazione tra lindividuo e gli altri (la comunit). Per, mentre Hegel sosteneva che tale tipo di societ si potesse ottenere solamente attraverso alcuni strumenti politici come la corporazione, lo stato e la burocrazia, Marx nega questi strumenti politici e sostiene che lunico modo per realizzare questo tipo di societ quello di eliminare qualsiasi forma di disuguaglianza tra gli individui, iniziando dallannullamento della propriet privata; larma a cui il filosofo fa riferimento allo scopo di attuare questo progetto il proletariato, il quale essendo lunica classe priva di propriet e che risente maggiormente dei privilegi di questa societ borghese , lunica che pu attuare la democrazia comunista.
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d) loperaio alienato rispetto al prossimo, poich il prossimo si identifica nel capitalista, che si
serve di lui solamente per arricchirsi e lo espropria della sua umanit e del suo lavoro; e da ci non pu che nascere un rapporto conflittuale tra loperaio e il capitalista. La causa dellalienazione sostanzialmente quindi, la propriet privata dei mezzi di produzione. E il fatto che il capitalista utilizzi loperaio come semplice strumento costituisce una forma di sfruttamento. La soluzione per annullare lalienazione consiste nel superamento del regime della propriet privata e linstaurazione del regime comunista. Per questo motivo la storia costituisce il momento della perdita e della riconquista delluomo della propria essenza e in tal senso il comunismo rappresenta la soluzione alla storia. - Nella parte finale dei Manoscritti, Marx espone i meriti e i demeriti di Hegel: I meriti di Hegel sono: 1) aver concepito luomo in una prospettiva storica e come il prodotto della sua stessa autogenerazione; 2) aver messo in evidenza limportanza e il ruolo del lavoro nel processo di autodeterminazione 3) aver concepito questo processo in termini di alienazione e annullamento dellalienazione; 4) aver capito che la liberazione nasce dalloppressione, poich luomo si pu realizzare solamente se nega tutte quelle cose che ostacolano il proprio essere. I demeriti di Hegel sono: 1) aver ridotto luomo ad autocoscienza o spirito, sostituendolo con la sua essenza astratta; 2) aver dato importanza soprattutto al lavoro spirituale e speculativo; 3) aver considerato lalienazione e il suo annullamento come operazioni ideali, che non hanno alcuna valenza sul piano pratico; 4) concepire lalienazione come loggettivazione del soggetto.
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La filosofia di Marx oltre che prendere spunto da Hegel, si ispir anche al pensiero di Feuerbach tant che nei Manoscritti Marx definisce F. come il superatore della vecchia filosofia. Il rapporto con tale filosofo risulta molto complesso, in quanto si evolve con il passare del tempo fino a concludersi,nel momento in cui Marx intraprende una strada tutta sua. La principale cosa che Marx riconosce a F. consiste nella rivendicazione della naturalit e concretezza dellindividuo e nel criticare e rifiutare lideologia teologizzante di Hegel, che ha ridotto luomo in spirito. Ci che F. ha dimenticato per la storicit delluomo, dimenticandosi che luomo non solo natura, ma soprattutto societ, poich lindividuo linsieme dei rapporti sociali. Non esiste luomo in astratto, ma esiste luomo nato da una determinata societ. In sostanza Marx cerca di correggere Hegel con Feuerbach e questultimo con Hegel, poich in tal modo con uno difende la naturalit delluomo e con laltro la socialit e la storicit delluomo. Il secondo aspetto che lega e separa i due filosofi rappresentato dalla concezione della religione; Marx condivide la concezione secondo cui non Dio a creare luomo, ma questultimo a creare Dio in base ai propri bisogni, per secondo il filosofo F. non riuscito ad individuare le cause del fenomeno religioso e tanto meno a superarle. In quanto F. si dimenticato che chi ha creato la religione non un essere astratto, ma un individuo prodotto dalla societ. In tal senso Marx ha elaborato una teoria nota come la religione come oppio dei popoli, che sostiene che la religione il prodotto di unumanit alienata e oppressa.
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Siccome la religione nasce appunto dalla condizione umana e sociale dellindividuo (che alienata), lunico modo per distruggerla al contrario di ci che sosteneva F. non la critica filosofica ma la trasformazione rivoluzionaria della societ. La religione il prodotto malato di una societ malata e lunico modo per annientarla e distruggerla quello di distruggere anche lintera struttura sociale responsabile della sua creazione.
7.2 Struttura e sovrastruttura: Secondo Marx, la concezione materialistica della storia si fonda su due principi fondamentali: 1. Le forze produttive: sono tutti gli elementi necessari al processo di produzione (la forza lavoro, i mezzi di produzione e le conoscenze necessarie alla produzione).
2. I rapporti di produzione: sono quelle regole sociali e giuridiche che regolano il rapporto tra
gli uomini durante il processo produttivo e di ripartizione. Linsieme di questi due concetti costituisce la struttura economica della societ, la quale costituisce a sua volta il piedistallo su cui si eleva una sovrastruttura giuridico-politico-cultrale. Per cui, con il termine sovrastruttura intendiamo tutti gli altri aspetti della vita sociale (la religione, la cultura, larte, la politica ecc..) che sono determinati dalla struttura economica.
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Il materialismo storico: con il termine materialismo Marx non si rif alla tesi metafisica, ma al fatto che le vere forze motrici della storia non sono lo Stato, le religioni, le filosofie o le forze politiche (natura spirituale), ma la societ e leconomia (natura materiale). L'uomo e la storia hanno un carattere dinamico e non statico come pensava Hegel, cio la storia e l'uomo in essa, mutano continuamente ed ecco che il materialismo storico di Marx si contrappone, quindi, allidealismo storico. Per quanto riguarda la critica marxista, ci sono giunte diverse interpretazioni circa il rapporto tra struttura-sovrastruttura e risulta importante sapere che: Interpretazione deterministica: la struttura determina in tutto e per tutto la sovrastruttura che priva di qualsiasi autonomia, pertanto tutta la storia sociale si riduce all'economia; determinismo debole: pur essendo la struttura a svolgere un ruolo di determinazione causale ne confronti della sovrastruttura (religione, politica, cultura, ecc. ecc.) non si tratterebbe di un rapporto cos rigido e passivo, in quanto avverrebbe in molteplici modi e forme e anche in tempi non immediati, quindi la sovrastruttura possiede una sua autonomia pur essendo cmq determinata dalla sovrastruttura; metodo storiografico: in realt la sovrastruttura , almeno in parte, autonoma rispetto alla struttura; solo che opportuno considerarla come risultante dall'azione causale della struttura per poter cos fornire una spiegazione dei fenomeni storici che sono molto complessi e chiamano in causa molteplici variabili (psicologiche, economiche, culturali, artistiche, demografiche, ecc. ecc.). Dato che la variabile economica la pi importante, si pu facilmente spiegare lo sviluppo della storia riconducendo le altre a questa, si tratterebbe quindi di una scelta di metodo che non comporta necessariamente una totale subordinazione della sovrastruttura alla struttura. 7.3 La dialettica della storia: La dinamica della societ viene interpretata attraverso le forze produttive e i rapporti di produzione; Marx individu una legge della dinamica evolutiva di una societ (la dialettica) data dalla corrispondenza o opposizione tra i due elementi: Quando ad un determinato grado di sviluppo delle forze produttive corrispondono determinati rapporti di produzione si ha una situazione di stabilit sociale; Quando le forze produttive si sviluppano pi rapidamente rispetto ai rapporti di produzione si giunge ad una trasformazione rivoluzionaria sociale (contraddizione dialettica). La contraddizione si sviluppa sottoforma di scontro tra la classe in ascesa (nuova forza produttiva) e la classe dominante (vecchi rapporti di produzione). Alla fine trionfa quasi sempre la classe delle nuove forze produttive ed impone la sua visione del mondo (le idee della classe dominante sono le idee dominanti nella societ). Riguardo questo scontro Marx ci presenta lesempio della rivoluzione francese in cui borghesia (nuove forze produttive) e aristocrazia (vecchi rapporti di propriet) si trovarono a dover lottare per imporre la propria visione del mondo. La vincitrice fu la borghesia. Nel capitalismo moderno la fabbrica, pur essendo propriet di un capitalista o di un gruppo di azionisti, produce, grazie al lavoro comune di operai, tecnici, impiegati, dirigenti e via dicendo, ma se sociale la produzione della ricchezza, sociale dovrebbe essere anche la distribuzione della stessa: il che significa che il capitalismo porta in s la base del socialismo.
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Detto ci, possiamo passare a definire quali furono per Marx le 5 principali epoche della formazione economica sociale: comunit primitiva, societ asiatica, antica, feudale e borghese. Queste epoche non sono delle tappe necessarie. Il carattere progressivo della storia uno sviluppo che a partire dalla comunit comunista primitiva conduce allaffermazione della societ socialista attraverso una serie di fasi intermedie (propriet privata e divisione in classi sociali). Il carattere dialettico della teoria marxiana e il suo legame con Hegel evidente. Per entrambi la storia una totalit processuale necessaria dominata dalla forza della contraddizione e che mette capo ad un risultato finale inevitabile. Per Marx la dialettica non spirituale come per Hegel bens materiale, ovvero economico-sociale, e consiste nellinevitabilit del passaggio dalla societ capitalista a quella comunista.
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Le contraddizioni del capitalismo: E interessante notare quali ipotesi prese in considerazione il sistema capitalistico per raggiungere il suo obbiettivo principale: Una di queste fu quella relativa allallungamento della giornata lavorativa delloperaio, lasciando il salario invariato. Laspetto negativo di questa ipotesi che un operaio non pu essere produttivo dopo un certo tot di ore.
Per cui si pass ad unaltra ipotesi. Cos limprenditore doveva fare in modo che le ore necessarie al lavoratore per guadagnare il suo salario venissero ridotte. Ad esempio, nelle 8 ore lavorative loperaio deve essere messo nelle condizioni di poterne impiegare 6 per la produzione e 2 per produrre il plus valore. Ovviamente il lavoro doveva essere pi produttivo, cos si pass ad unindustria meccanizzata, che riduceva il tempo del lavoro e aumentava la quantit di merce prodotta. I problemi: Proprio laumento di produttivit genera il fenomeno delle crisi cicliche di sovrapproduzione. Essa porta anche alla distruzione dei beni, in quanto il mercato non riesce ad assorbire la merce prodotta, e alla disoccupazione, in quanto le macchine prendono spesso il lavoro delluomo. Altro ulteriore problema generato dalla corsa al rinnovamento tecnologico la caduta tendenziale del saggio di profitto. Con tale termine Marx intende quella legge per cui aumentando smisuratamente il capitale costante (macchine e materie prime) diminuisce il saggio di profitto cio il guadagno del capitalista. La legge equivale ad un andamento decrescente delleconomia sociale ed essa corrisponde al "tallone dAchille" del sistema capitalistico.