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Special
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Herptung
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Dr.
SCBirt^f c^aftS
=
SHu6 Mfyn,
=
SRieber
Sc^iefien.
9J?tt 7
Safetn
Itt^.
2Ibbilbungen.
Sex-liti.
^erlagbud^anbhtng.
1858.
T&G
it-
DEL
TIRO AL SEGNO
IN TORINO
STORIA
con documenti
NARRATA E RACCOLTI
DA
inediti
ANGELO ANGELUGGI
capitano d'artiglieria
Carlo, 10.
University of
Urbana-Champaign
http://archive.org/details/deltiroalsegnoinOOange
AI TORINESI
L'AUTORE
7
Se
io scrivessi
,
un
che
voi,
o Torinesi
siete
eletta
parte
del paese
Subalpino,
ripetere
un popolo
belligero,
avvegnach non
lo
Seppure non
le
isti-
marono
molte bat-
Principi vostri
dall'antica
et alla
moderna. Coteste per non sono prove che bastino a chiarirvi bellicosi per inclinazione
,
ma
o
Comune
,
voi
co-
non
la cedevate
che non.
546724
3
addivenga soldato
lor
che veda
la
sua patria
campo
Sono
le instituzioni
che addimostrano
l'indole,
la tendenza, lo spirito di
un popolo
mostrare
di
que-
ste
la storia.
non
siete
d
-
come
voi
foste
sempre e
un
esercita-
mento bellico
citt, del
storici,
II Tiro al
Segno
tenuto sin
taciuto
tutti gli
da
dire.
Io
dunque ho
la fortuna di essere
il
primo a
presentarvi
il
di
buon nunon
do-
mero
di preziosi
inediti, voi
alla
pazienza
ali
mia nel
patrio
ricercarli e raccoglierli
il
ma
amor
che
quale
volle
in
Torino
lo eser-
chi
si
viene indirizzata.
se
il
la
domanda
ma
di
mio
lettore
persistesse
nella
pretensione
altri
il
merito di soddis-
Supporr pertanto
il
che
egli
(1)
INon
saprei
mio grato
di
animo
alla onorevole
Rappresentanza Municipale
di storia
questa
di
citt pel
modo
mia proposta
La Giunta Municipale,
il
cai
mi sono
cipare
le origini del Tiro a segno in questa citt per illustrarle coi documenti che esistono tuttora nell'archivio del Comune vi fece plauso per l'interesse che porta a questo Istituto e l'onore che ne
,
deriva
tichi
dini,
al
importanti esercizi
citta-
le nobili tradizioni, e
dimostrarsi poi
la
combattute per
indipen-
si
della narrazione
citamelo,
buio della
prenda
le
mosse
da
il
incomincia a diradarsi
armi
sono nati
si
Non
era co-
ancora
la
Societ, ed
a
il
fratelli
hanno
ucciso
terribile applicazione.
alla
clava
lancia, dalla
al cannone ha avuto i suoi esercitamene che senza questi le armi non sono che inutili arnesi (1). In Torino non
loro
si
la
Giunta stessa
accordi che
in
seduta di venerd
distinto
deliber che
gli
una edizione in
volume
sia
sessore delegato.
Infrattanto nel compiere
la sopra
il
mentovata disposizione
ho l'onore
di
essere
con
la
pi
alta stima
Per
P.
All' onorevole signor
il
Sindaco
Agodino.
Angelo ngelucci
Capitano nel R. Corpo
Torino.
a" Artiglieria
(1)
In un vaso
fittile
etrusco
Museo nazionale
arco.
11
1'
tav. xli).
From-
per
la loro bravura.
_
esercizi,
ma
cosa della
non saprei come spingere lo sguardo tempo antico e fare racconti di quale tace la storia e mancano documenti.
io
mi sar dato
che ho
potuto raccogliere
Lo esercitamene
credo
sia stato se
dello
imberciare
in
Torino io
non
che
contemporaneo
della
almeno
4206.
di
poco posteriore
alla
,
istituzione
Compagnia
dell'arco in Aosta
ha
;
la data del
di
i
ma
trova
appoggio
sa che
due
citt e nella
dipendenza
esse
dallo
stesso
non
principf di Casa
istinto
fini ?
Savoia
erano
tutti
battaglieri
di
ristretti
per
condi-
e malcontenti di
uno Stato
cinque
libri
De Re
armi da lan-
Et pure contro
si si
al palo
volte
saeltari et fiondatori
un famolte
si
melteuano,
le
et
che con
mazzafionde
gittauano
quel segno
si
toccava
(1)
Agostino
archivisti al
perazione
prestatami
nelle
ricerche, e far
facilitalo
il
miei pi
vivi ringraziamenti
per
avermi
lungo e tedioso
compito
fesa,
il
o spiavano
il
allargare
loro dominio; in
somma
in
pugno. Un principe
guerriero non
,
pu
li
soffrire
,
quando
I
avesse
li
cambia coll'esempio
belligeri
in soldati.
si
faceano forzare
ma le secondavano.
per
persuadersi
Bisogna
questa
cipe che
clienti,
facesse
t'esercito
che
si
mandassero
ed un
sollecito
rinesi quella
un
in-
donativo in danaro.
Torino
trovano
(1).
rifor-
magioni per
il
le
Nell327,
23
di aprile,
scrive al
che
sudditi
si
provve-
dessero
i
di
nuove armi ed
dovessero
arnesi. Pertanto
di
anche
di
Torinesi
fornirsi
coretti,
gor-
giere, di diploidi
e di balestre nel
,
maggior numero
in
che
avessero
potuto
operando
avessero
modo
lunga
la
che
meno
facoltosi (minores)
almeno una
cer-
ed
una
lancia
diciotto
piedi, e
fra
quindici d se ne
i
facesse
mostra.
Ed
il
Chiavari eleggessero
(i)
fol.
79.
9
otto Sapienti,
con pieni
poteri, per
adempiere
ai
mandamenti
adunare
e da ultimo
il
l'esercito, pi lardi si
un certo numero
in
ed notevole che
valli e ronzini
allora,
il
una
di esse
et
>:ono
notati
ca-
per pilum
ed
sempre
serve
nome
Ma che
lettore
che
libri
stia a riportare
qui tutte
le
notizie che
il
sono nei
municipali ?
si
Da
quelle citate
pu imsi
maginarle. Esse
seguono continuamente e
ras-
somigliano
tutte.
da
balestre
istabilirsi
accordata (4).
tadini
E perch
stabilirsi qui
se quei
non
si
il
Nel 4396,
25
le
di ottobre, si
eleggono
sei sapienti
per distribuire
cittadini
balestre
(5).
ai
Torinesi
)
Un Maestro
,
dei balestrieri
,
(balisteriorum
seguito
di
nel
4402
,
il
29
luglio
fiorini
riceve in
e la esen-
sua
domanda
cinque
caratanti
vnam
(6).
(1) Doc.
(2)
ined.
i.
Lib. Lib.
Consti., fol.
63 e 72.
(3)
Consti., fol.
74.
(4)
(5)
(6)
si
fa-
E
qui facciamo
10
di
un poco
ma
un maestro
additato.
dei balestrieri.
significato,
Le parole
n altro
lo
latine
non am-
mettono doppio
in fuori di quello
Ma
se
cos,
come
difratti, eccoci
con
segnatola
io
non
aveva bisogno
questo documento,
ma
ottimoper
persuadere
Io traeva motivo,
come
secolo
avessero
Torinesi
,
incomin-
esercitazioni
d'imber:io
perch
fin
in
Aosta era
instituita la
compagnia
dell'Arco
dal
4206
dava
(I).
Ma non
che
si
avesse
codesti esercitamenti.
il
Nizza nel
4294
dimanbolzoni
et
permesso
di portare le balestre
a
ed
(matracii)
e le verrette
;
causa
il
venationis
lu-
dendi ad bassallum
ed
Ugo
domanda. A Casale
sotto
la
rubrica
non obstante dicto capitulo quilibet possit ludere ad bibendum et ad comedendum cum balista et archu ad repellanludis vetitis
si
De
legge
Et quod
dum,
dal
et
expendendum tantum
(2).
In
1380 era
(1)
Angelucci,
77
Baglione e
(*2)
C,
p.
3.
coi.
998, 99!\
Cunei... nisi deinde
I
11
1352
il
di
soliti
tiro al se-
gno con
la balestra
E menistitu-
tre tutte le
mentovate
avevano questa
mezzo ad
esse, poil
ma
io persisto
nella
i
mia
To-
giuocavano all'arco ed
citt
alla balestra.
di
Torino debbono
risalire
ma la
ri-
1360, sebbene
anteriori
frequente
in
memoria
di
statuti
Ma
questi
(1)
(2)
d'Italia.
Vedasi in propo17,
sito
3,
il
mio lavoro:
Il Tiro
al segno in Italia, p.
nota
En revance,
les prin-
ces de la maison de
Bourgogne
rement d'archers, qui avaient appris combattre cle a cote avec les Anglais dans cette longue lutle que termina la paix d'Arras (1435), mais il prirent aussi leur solde des
arbaltriers trangers [enlre autres des Gnois)
Eistoire de VArlill. en Belgique, p. 23).
(3)
(Henrard;
col
606-608.
i,
(4)
p.
343.
statuti
12
il
giuoco dell'arco e
della
non
mentovato
balestra.
nel
1560
in
Torino non
si
fosse
la balestra.
Ma mentre
i
gli
non mentovano
vi
quest'arma,
ne parlano a ribocco.
prover.
Ora come
si
xvi
secolo, io diceva
(pag.
16)
triplice
che
a-
sotto
spetto, cio
una
societ,
come come
volontario,
instiluzione
statuto
il
come
instiluzione di
Il
dello Stato .
si-
lenzio
pertanto
dello
torinese
sul
vi
giuoco
entrava
della balestra
prova che
Comune non
per nulla in questo esercitamento, perch in principio era volontario, ed in seguito fu instiluzione di
una
societ,
Ma
se
Comune,
di
cio
tal
Torinesi
non
a-
vevano bisogno
che
di incitamento
di
iniziativa
del
il
tale
esercitamento;
che
Torinesi ne
i
comprendevano
vantaggi
la
importanza, ne apprezzavano
che
dove-
Dunque
reschi.
taneamente
dedicavano
agli
esercitamene
guer-
Il
13
nel tirare
colla
Amedeo
Gasa
di
dot
gli
Stati
della
sua
promulgate
Statuta Saai
titolo
di
giuochi,
da quelli
al
che
conducono
le
allo
vuotare
borse, per-
contravventori,
:
della legge
biliarum,
arcus
per-
nostra
fieri
mittimus,
vel alterius
exceptis dumtaxat
co-
uno
Dunin
(1).
que v'era gi
generasse
anzi
abuso per
le
che
queste fossero
bevande
soltanto, e da potersi
consumare
di
un solo pasto,
Nell'anno 4441
il
Comune abbisognava e
738.
arnesi
(1)
Sorelli, Ediui,
ecc., pag.
e di armi. Per
i
14
di cento
con bavera,
di
cento
bracciali,
paia di
guanti, e di cinquanta
paia
di
schinieri.
Per
le
il
signor Vicario
perch
addi-
mandasse ad un
tal
da banca,
venti da girella,
Per non
in data
suo Consi-
dellO
luglio
municipio di
si
i
facciano immedia-
tamente
le
pi abili
si
magqui
armi che
possano
25
giorni, forniti di
armi convenienti,
a
servire al
Si-
si-
numero
Principe
magis exi
dovevano essere
anche
meno
(1)
dell' antichit
delle fab-
g' taliani di
quei
in circostanza eguale,
preferirebbero
le
fabbriche
di
straniere,
!
perch
le
italiane
buono
Doc. ined.
x.
abili.
15
il
Ma
in qual
modo
distinguere
tutti
i
pi dai
meno
abile, se
non mettendo
cittadini in
un luogo
armi
quali
comunemente
si
adoperavano
in
quei tempi? La
il
giuoco
Ma usciamo
Era
di
il
finalmente dal
campo
delle conghiet-
il
Consiglio
un
sussidio per
(cos
il
premio
il
giovani
scriveva
questa
citt,
unitamente
si
esercitano ed
al
attendono,
specialmente nei d
festivi,
per
vancitt,
officio
di credenza,
Comune
dasse
loro
qualche dono, perch pi diligentemente armati seguitino a radunarsi per addivenire esperti nell'esercizio
della
mentovata balestra;
il
cos fu ottenuto ed
comodo
fanno da incomin-
amore
possano attendere
ed
instrutti
cumento, che ora per
la
16
prima volta
pubblicato,
mi d ragione
di
mira
avvenuta
per
lustri
Ma
compensato
che
vengo a riportare,
una societ di
la
balestrieri in
istituzione di essa
la notizia.
al
Consiglio Gene-
rale fu presentata
altri
una petizione
fatta dal
Re
a
da
di
presso
poco
diceva cos
questa
citt
cos
signori
usi
di
stati
sino
ad ora
anno una
al
volta, certo
pappagallo;
la
quale
Principe
pre-
che
fanno
sopramentovati
E
si
Dio conservi
le
Spettabilit vostre
)).
Ed
il
Con-
siglio
e decret
che
fiorini di piccol
giovani di questa
Ecco
tuita,
17
ma
il
la societ
non
in
quell'anno
il
mollo prima
Re, e perch
e persi
ch aveva gi
suo capo,
dice
che
il
Comune
di
fino allora di
al
dare ed
ai
un sussidio
dal
Re,
giuocatori della
Dunque
provalo
seguitato
si
che
a
1463 sino
il
al
1489
si
era sempre
tenere
Ma perch
costituisca
una
che ne regolino
l'ordinamento.
Dunque debbono
;
esservi
anche
gli
e
si
camerali
non
fossero certo
si
propose
al
Compache
capitoli,
il
gnia (comitiva)
presentarono
le
con esse
Con-
tiratori a!
E che
in
io
mi apponga, ne
altro
un
documento
due compa-
anni dopo; dai quale fatto chiare che la sodegli imberciatori era
ciet
composta
di
(1)
genere
18
Ini
ma
di diversa specie.
il
fatto nell'adunanza
del Consiglio,
giorno
11
aprile
1513,
la
So-
presenta
come
gi da
tempo
Comunit
di
Torino
inti-
mura
ed
i
della
santo, fa celebrare
messe ed
altri
offici,
com-
citt.
poi-
ch
il
ha proibito che
signor curato della chiesa di S. Eusebio (2) sovra si facciano nella cappella le
si
supplica la Comunit,
i
che ne
suoi diritti e la
la societ
modo
che
non
io
non so
per dargliene
chiave, aggiunger
la
risoluzione
:
Sindaci
possi-
provvedano
di
diritto
ed
in
ogni miglior
modo
bile affinch si
proseguano a fare
in seguito
(1)
Nel 1450,
ad un voto
fatto
in
occasione
morea,
al di
qua
maruna chieCar27).
setta in onore di
ufficiata dai
melitani
pag.
La
principio
della
La chiesa
di
S. Eusebio
si
,
innalzava dentro
corrispondenti
sull'angolo
presso
attuale
le
mura
alla
dell'isolato
mentovata via
entri in quella di S.
Mau-
Dopo questa
ratori,
19
cagione di queste la societ non sa molestata (l).Che il prete avesse di quelle offerte magra o punta parte ?
notizia delle
mi
con
sia
dato
aves-
bersaglio
armi
da
corda per esercitarsi con quelle da fuoco, che nelle milizie italiane venivano ad adottarsi in maggiori
proporzioni che non in quelle straniere.
Ma mi sono
(come
le
il
Avvegnach
dimostrer in seguito
incominciassero
dello
cittadini
imberciare
con
armi da
stra.
la
at-
tribuirsi
anche
mancanza
Kiforma-
gioni, che di
buon numero
fatto,
di
mente perduti. In
4557, sotto
la
il
il
giorno 15 di giugno,
assicura che
compagnia dei
perch
vnum annum
il
cio a dire
(Vedansi
le
tra
che
il
aveva
la
cura
ed
parroco
di S.
,
Eu-
meridionale
(Cibrario
del
Storia
di Torino
spiegato
il
diritto
curato di
18)
Consil,
fol.
16.
20
per tutto
i
tempo che
il
egli
durava
il
in tale carica,
non
a
22 giugno,
fati a al
in seguito
domanda che
il
Re
ed
re delli archierij
Battista,
(1).
aveva
Comune per
al
un
S. GiOc
Consiglio
accord
secondo
dieci
fiorini
Da
questi documenti
si
pertanto
chiaro
che
siccome
faceva
Ciamberi sino
ossiano de-
contemporaneamente
compagnie
arcieri, dei
di tiratori
al
bersaglio,
tempo
di-
la terza
che,
i
passando per
tempi
di R.
le
verse
gli
cambiando
secondo
col
armi e
del
statuti,
dura tuttod
nome
dell'
societ
Ora
vengo
alla
disamina
esercitmenlo
le
di
trarre al
quali
nomi diversi come colubrina archibugio da fuoco liscio o scoppietto schioppo a focile (o solamente fucile) ed a rigato percussione a canna liscia o rigala e carabina. Ma
secondo
diverse epoche presero
, ,
perch
che
il
io
mestieri
lettore ritorni
meco
11
prima
met
che
del
XIV
secolo.
egli vero,
gli
ma
di
quali
a
hanno
Gli
schioppi
erano adoperati
Piemonte nel
(1)
Doc. ined.,
2*2
giugno.
21
4331, e nel 134(3 Ugonino
di
Chtillon, valdostano,
di
Lanzo. Pesavano
medesimo
la
tra le
era fornita
ponte sul Po
medesima
si
chiamato Girardino,
quale
vien
detto
maestro di schioppo (2) . Torino pertanto stata una delle prime citt italiane ad avere lo schioppo,
e notisi
che
quest'arma
era
della
monizione del
comune.
Sui finire del
XIV
si-
gnori
dei Consiglio
che
si
nesi con
sei
comprare quattro bombarde e balestre o meno, secondo meglio parr loro (3).
anno
il
Nel seguente
Consiglio
comune da
e
di
al-
cuni
ecclesiastici
giorni ed imverrettoni
citt
piegata nella
compra
di
bombarde
e dei fortilizi
il
della
(4).
(1)
(2)
Conto
Conio
di
di Torino.
di
Arnaldi, chiavario
di
Torino. Cibba-
iro,
(3)
Econom.
Polit. del
iv.
fol.
Medio Evo,
ret.
voi.
pag. 247.
Doc. ined.
(4)
Lib. Consti,
4,
e 5.
la
22
(1).
bombarda grossa
del
comune
il
Non passarono
di
22 gennaio, scriveva
comune
Torino
che pagasse la
quale
era
somma
(2).
di
stato
tassato per la
bombarda da poco
(Vi
fatta fabbricare
Da un
1431
si
Torino dell'anno
di
esso
esi-
{cassa)
(plombces) per
dieci pic-
fortificazioni
fece
le
dimanda
al
Comune
di
molti
provvedimenti per
di
fortificazioni e
l'approvvigionamento
armi
si
di a-
ed in ispecie che
di
vesse nella
bombarde,
,
bombar delle,
le
verrettoni
lance,
comune
Perch
il
Consiglio statu
fiorini in
quattro
nei
da spendersi
(4).
mu-
Uno
dei
modicomunemente^usati
la
per fornire
(1)
monizione
di
armi
(2) Lib.
(3)
ConsiL,
fol
Archivio del
Regno,
mobili
Inveiti,
del
MCCCCXXXI.
Doc. xi.
porre
a a
23
eletti
coloro
che venivano
,
a podest,
od
di fare
donativo alla
uscirne,
di
citt
nello entrare in
o nello
una o
mati
ad
esercitare
quelli
si
operava con
dinanza.
la
che venivano
ascritti
,
alla
citta1
Perugia, per
esempio
nell'anno
di
375
monizione del
Comune
di
fornitissima
armi da
del va-
corda e sufficientemente
due balestre
,
osso
al
d'oro
che
lasci
citt
Comune
motivo della
osso del vadal
sua
di
Comune
signor
del po-
gi capitano
polo
lestre
osso
del valore
dal
di
venti
d'oro
date
Comune
nobile
milite e
marchese Do-
menico
Andreasso
questa
.
de' Cavalcab di
citt,
Cremona
gi
ele-
podest di
zione, ecc
al
(1).
a
podest
dovevano
,
lasciare
,
Comune
e
duas balistas
aggiunto
cum
chordis
ghirellis
etc. ,
set-
tembre J452
moderne consuetudinis
alla
(2).
il
camera
scoppettos
de
octone
trium
ducatorum
valoris ;
gli
1-3.
rch. Decemv.
Rif.
di
Perugia,
f.
com.,
f.
(2)
municip. ad ann.,
63.
schioppetti
Ih,
dovessero
essere
cum manichis
tale
f con
casse) de
Ugno
(1).
nell'anno
seguente (1455)
signor
debeat
idoneos vidclicet
de othone
(2).
sit
emere
vnam
zaraba-
ianam
et
eam
duos menses proxime venturos post presententi concessionem. Etque Antonia ibidem et incontinenti genibus flexis corani prefato magnifico
state
juravii, eie.
(5).
Nello
Giovanni
si
il
Agazi,
detto
obblig
comprare
giorno 31 maggio
hac credentia,
etc.
(4).
Lo
dell'ultima, lo trovo
anche
in Torino. Nel
1469,
il
come
massaro
del
comune una
l'anno
(1)
ad ann.
f.
f.
203, 250.
(2)
(3)
292.
ciuit.
Vercellarum,
eia.
ab
ann.
(4)
H47
f.
71.
Lib. prouis.
cit.
e 110.
(5)
Lib. Consti.,
106.
-m
1488,
de
nel
giorno 28
ottobre
il
nobile
Pietrino
to-
Villa,
borghese
di Chieri,
ai
accettato cittadino
sindaci
nam
cum suo varnimenlo in arma ipsius N. Petrini eie. (1). Questo veramente era un modo mollo economico per fornire la monizione del comune delle armi del tempo. Ma non da maravigliarne; che allora tutti
i
cittadini
oltre
all'obbligo
di
accorrere in difesa
i
quando si mettevan fuori gonfaloni, o trombe o tamburri toccavan l'arme, o la campana del comune suonava a stormo, avevano anche
della patria
le
i
l'altro
di
armarsi secondo
il
proprie spese.
lo
mi accorgo
;
di
l'argomento
nulladimeno prima
ritornarvi
mi
ai
pubblicate
dicembre 14-68
di
il
cav. Claudio
Seyssello
maresciallo
Savoia e luogotenente
tutti
e sudditi del
mentovato
signore
ed in
ispecie ai sindaci
ed
ai
Eccone
in
compendio
(1)
Lib.
Consti.,
fol.
VA ver.
il
senso.
26
il
le
spesa
per
somministrare
il
vitto
di
uno o
due
bombar-
der
ed
alla
sua compagnia di
cinquanta schioppettieri,
quali,
avvegnach bene ed
la patria,
,
pure niuna
sa-
Pertanto
essi
,
siccome
di voi
non facendo
,
pena
della
secondo
il
le
dimande
per un
lettera
La
,
vitto
Torino e firmata,
Consiglio incaric
Del
il
Pozzo
pel
mare-
sindaco a presentarsi
maresciallo ed a provvedere
le
franchigie
Fra quei
cinquanta
?
schioppettieri vi saranno
Io credo che
s,
stati
e per
fermo
Ad
ogni
modo
debbesi osservare,
come
l'Italia fosse
molto avanti
alle
non
Ma
nel
giungere a Torino
ducali, se nell'anno
si
antecedente
che a Vercelli
fa al Consiglio
(1)
l
t
27
et aliquibus alijs
comunicazione
di
iicet
js cloueroneri
quantum
et
domibus
expensas de victuaet
comedendo
bibendo
quod sunt
sine
modum quod
poterunt
essere in
E non doveano
che
e
numero
il
cotesti schioppettieri e
stabil
colubrinieri
perch
solo
Consiglio
se
ne accettassero
oltre
(1).
non pi
non era
?
gi questa milizia
da molto tempo
dallo
onore
Non sappiamo
spedita
Tanno 1471 di luglio, nel Delfnato una compagnia di 92 schioppettieri? E nel 1476 non ne mand quel duca una squadra a Giolanda
Sforza,
di
gli
cui
Oh
libri
avesse
la
quanti
altri
ci
simili
docu-
menti
troverebbero.
Noi per
contentiamo di
cos,
di-
Ma
dimenticato, era
tiro al
segno con
le
armi da
fuoco.
Ed incomincier
sembrate
col dire
che se a taluno
fossero
inutili tutte
Vercell.
armi da fuoco
1488,
esistenti
io invece le
la
2S
in
a)
dedurne
Ma perch
tenere un rilevante
di
numero
Torino
di
fin
e colubrine (1442) a munimento delie fortificazioni di questa citt, se i cittadini noe fossero stati atti ad operarle? 1 primi
barde,
lombardelle
mura erano
cittadini,
soldati dai
15
ai
il
che prendeano
il
nome
come ne d prova
1497
disse
i
fatto seguente. Il
50 marzo del
si
ban-
nella
,
piazza ed in
tutti
altri
luoghi
che
ai
armi
,
che
non ne havean
di
fatto
di
sinora la mostra
la
domenica 8
aprile sotto la
pena
comperarle, non
postegli (2).
si
Non
schioppi o le colubrine,
ma
Ad
(1)
era
alla
di
imboc-
da quella
S. Teresa,
che occupa
(Vedasi
la
mura.
Torino
Pianta di
Torino
del
di
Lib.
Consti., fol.
32.
lunque fosse l'arma
,
29
chi
balestra?
Cos
potrebbe sup
e
colla
che
siansi
esercitati
collo
schioppo
colubrina non
appena s'introdussero su
citt.
larga scala
Le cento qua-
armi
il
comune
nel 1442?
in
alcun documento
XV
secolo.
Per quanto
abbia aguzzata la
nulla
vi
sospetti miei.
Ma
XV,
non ho durato
in tale
abbondanza poi
pazienza
il
da compensarmi ad usura
in
della
adoperata
Ecco qui
4513.
primo documento
quale registralo
23 maggio
requirunt
Comitiun abatis
dari
aliquic!
in
et
sociorum
ciuilatis
eis
unum
Ed
.
il
Consiglio
ordinava:
Vicario
Con questo prezioso documento sono stabilite due cose: la prima la data certa dello esercitamenlo
il
se
portatili; la
seconda
cambiamento
che
la
Aggiungo
documenti
poi
data della
domanda ed
altri
che
S.
il
giuoco
della
colubrina
il
si
tenne nella
nella quale
festa di
Giovanni Battista
si
24 giugno;
la
circostanza
soleano fare
fal,
le
giostre
si
preferivano
alle corse.
l'imbercio,
in
ma
quanto
la
tardasse tanto ad
la instituzione
compagnie
e
le
non
vi
erano che
prime due) fu
<c
ed autorit
donnes
(dice
il
documento)
et
par treshault
et
tresexcellent Seigneur
comme
il
conste
par
ses
pattentes
quatriesme jour
etc.
(2)
(2)
noti
di questo
lo
nome
il
nono
Duca
Savoia
come costantemente
nomina
cav. Do-
E'
31
mi sembra dunque incredibile che in Torino, dove nell'anno 1509 Carlo II segnava le lettere patenti
per la mentovata instituzione di Ciamber, non
stesse
esi-
gi
il
giuoco
della
colubrina.
Ma
il
primo
documento torinese trovato finora, quello che parola per parola ho ripetuto sopra, e che io pel primo
ho scoverto
perch
cos
e
messo
alla
stampa.
E mene
compiaccio,
tiro al
il
il
documento),
il
Ma
il
quello che
non
fece
il
Duboin
lo far io,
poich
quando
in proposito degli
statuti
del
1671
scriveva che:
copia, con
qualche
molto
secolo
voia.
11
pi
remota, e
fatti
del
principio del
XVI
(2). In
prevalse
Origini e pro-
A me
si
zione che
ge-
tissimo
la scoperta di
questo importan-
signor
Emmanuele
il
inoltrata la
siasi
menzionato,
come
io,
certissimo
fatto
nel
racconto
ragionevoli supposizioni.
(2)
p.
xvu, nota 1.
della
32
ne
la
stampa
di
questi
statuti,
pi ampia
conferma. Eccola:
t
soprascritti
stati
capitoli
per
lo
cauati da
un an-
t
t
Compagnia
de
gli
et tradotti di
Questi capitoli
dunque sono
che
cavati da
un antico
al
solo
prova
non appartengono
duca
Emmanuele
E quando
degli ar
testimonianza di Carlo
i
Emmanuele che
chibugieri nel
1
nel
confermare
privilegi
dai
fu serenissimo signor
sia
et
Padre
in
Cielo, et altri
stati
Nostri antecessori
,
sono
concessi
questi
accordati
ecc. (2).
Ma
certo che
capitoli
stati
Emmanuele
il
neM561,
novem-
perch
egli
non riebbe
(5).
possesso
Ed aggiunger che
comunit diede
col
di
12
quel
mese
al
la
un sussidio
contedi
del
di
12,000 franchi
Duca
200
al
Masino
il
citt a
nome
(1)
Doc. xxn.
Doc. xxxn.
Il
(2)
(3)
i
3 dicembre 156!
il
si
di di
Torino
Deputati a prestare
giuramento
nuovo Re
Francia
'
privilegi
Lib.
36.
Duca
sino
(1).
al
33
risalgono
statuti
II
certamente
(1490-1553).
tirare innanzi la
disamina senza
le
la
di verit.
si fa
documenti
presto una
sono
ribocco,
con questi
venga
in
alcuna parte
gli Stati di
Gasa Savoia
il
da Francesco
I,
buono.
Caro
stata
gli
davvero
quel nipote
Ma
l'invasione
sarebbe
tutti
ri-
un
nulla se
non
l'avessero
accompagnata
non
n persone n cose.
braio,
il
Piemonte fu
Francia
il
di luglio
Pie-
monte, da Moncalieri
Il
alle
Re ne
ma
Duca.
Bella
prova
di affezione cotesta,
segnalata. Gl'Imperiali
amici
di
Casa
Savoia non
trattavano
Piemontesi
sempre questa
la
Durante
mira, e la
occupazione francese
dallo
cittadini
di
Torino non
di
cessarono
esercitarsi
nel
trarre
sulla esen-
(1) Lib.
Consil.,
f.
7i)
e 84.
34
che in
ma
che
meramente cittadina,
in dasi
bene
il
Comune incoraggiamento,
si
mantenesse
desiderasse un
alla
documento
continuazione di questi
esercizii, io
razione
I
con
la
558
Si
commette
ai
al
maestro
ragione
sig. Raffaele
Bellacomba,
Ragio-
vorranno
essere cittadini
,
dopo domani
affinch
convengano con
tassarli
per
il
accor-
dando loro
giucare
al
pieni
poteri di
(1).
perch possano
pappagallo
Ed
ecco incontestabil-
mente cittadina; perciocch chiunque non era torinese non potesse tirare al pappagallo, senza per
che fosse
diritto
di
a' forestieri
proibito
il
tirare ai prezzi.
Il
tirare al
pappagallo,
portava
di
conse-
guenza
e per
i
che
cittadini
lo
membri
di quella accioche
(come diceva
statuto),
(2).
In
(2)
un.
somma
tiri
Il
il
35
moderni
ci che
al segno.
chibugieri di Torino,
dimanda
di essere esentato,
per
vende
vino
al
minuto;
il
ed ha
il
esenzione
(1).
Nell'anno stesso,
22 giugno,
mentovato Marco
il
re degli arcieri
Comune perch voglia dar per la solita festa di San Giovanni, nella bono fare grande spesa. Ed il Consiglio
al
loro aiuto
quale debfa
pagare
Nel-
primo
fiorini 48,
si
ed
al
secondo
soli
10
(2).
l'anno seguente
trova lo stesso
il
Marco Fornasero
fa
Comune
pagare, con
mandato
del
26 luglio
fiorini
(3).
quarantotto per la
data,
debbo
citare
un
altro
Duca
Emmanuele
col
il
quale
portare le armi,
(diceva
cio
sotto
(1)
(2)
il
offensive
salvo
bando)
di
la
spada ed
pugnale
et
di
cammino
le terre
andando
pena
luogho a luogho
non per
di trenta scudi la
Doc. ined.
Doe. ined.
xxm, xxm,
lett.
lett.
A.
B.
(3)
I 38.
-36che
contrafara
irremissibilmente
et
delli
quali la
mitta vogliamo
del archibuso
pretij di giuocho
ecc. (1) .
il
Sembra dunque
giuoco dell'archibugio
di tal
giuoco sino
,
al
si
sbor-
compenso
della
(2)
;
spesa fatta
ma
questa
me
cosa
giorno 11 di giugno,
il
solito
sussidio
li
(3).
Nell'anno ap
presso
or-
dinato che
di
al
facci il far
(fal) la
il
mandando
delli
gar scudi
(t)
f.
26.
(2)
(a)
(4)
Doc
Lib.
ined. xxiv.
f.
31.
non sappia cosa si fosse di pagamento del 18 giugno 1577. Pi hanno mandato al tresorier di pagar et sborsar al Re taburlando scuti 6 da f. 9 luno che li dona
f.
la citt in e
il
li
:
tromboni
quali soneranno
che
Tutte
le
37
col
instituzioni
umane subiscono
tempo
non molti
anni,
non
origine.
Non
si
aombri
si
il
lettore
tratta di
cevano
aggravi
danno
alla
instituzione
ma aumentavano
11
Comune.
si
del giuoco dell'archibugio, che era quello della solennit di S. Gio. Battista,
il
teneva
dirlo
il
tiro provinciale, e
possiamo
meglio
na-
da tutte parti
gli
di
questa regione
festa
ed
al
Re
il
spettava fare
carico.
Il
onori della
al
e sostenerne
Comune dava
di
in danaio, di 48,
che in principio
da ultimo
54
fiorini
ma
il
M. r Thomaso
supplic
citt,
moderno Re
dalla
il
degli
citt
archibugieri
di
il
d' esser
agiutato
qualche
honesto
agiuto oliva
solito, ecc. ,
ed
Consiglio deliber
che
il
moderno
re et altri che
honorar
la citt in
detta festiuit de
et
cando all'archibuso
et
Avvegnach
si
menzione di
[\)
privilegi accordati al
citt,
38
la
Re
pure
io
di
concessione
debba essere
(1)
Non
sar
discaro
lettore
che
di
riporti qui
qualche
nonnulli
Savoia
contenenti la
piena sua
approvazione
alque
alla
viriles,
proposla fatta
per
balestarij juuenes
principe
concedeva
al
Be ed
alla
compagnia
il
pi
intorno
a questo arprivilegi
la
gomento e serve benissimo a dare una chiara idea de' che godevano quelle societ cittadine. Ecco dunque
pi importante di questa lettera.
parte
stephaneli
smilliardi
Regis
suo [nomine)
omnia
et singula
modo
facla et
moderno
futurum merueet
mandamenti
damuslar-
eum tota sua domo ceteri que qui inposterum. anno quolibet singula singulis debite refferendo in Regem balisteriorum meruerint promoueri sint pr toto anno sui Regni liberi franchi quieti immunes et soluti et quos harum serie affrancamus soluimus quietamus et eximimus ab omnibus
pr hoc anno
et singulis a
quibuscumque donis
Iributis
posicionibus
excubiis garda
ac
aliis
oneribus
tam
per nos
siue ordi-
imponendis
reali
forlifficacione
dumtaxat excepta.
ITEM
vlterius
eisdem mo-
derno
promouendis ceterisque
39
Giovan Martino Ortis, Re degli Archibugieri di
Pinerolo
,
supplicava ad
il
Emmanuele
lui
Filiberto
di
concedere (scriveva
Duca) a
et alla
li
compagnia
medesimi
predicti in priuileet
concedimus quod
documque
circa hec
que
ipsis
ordinandi vocato castellano nostro burgi seu altero ex maioribus officiariis in congregationibus et statutis faciendis pre-
et
eis
ITEM quod
dum
papegay Regem
meruerit facere et assumere cui jussionibus que et ordinacionibus suis debite fiendis teneantur et debeant ceteri socii
balisterij
et pareri. ITEM ordinamus sic volumus per castellanum nostrum huius burgi seu eius locum tenenti presententi et qui pr tem-
graciose
obedire
quod expresse
loci
fieri
et realiter
ex-
imperpetuum quinque florenos monete currentis in manibus Regis prefati moderni et fulurorum. Qui quinque floreni exponentur etexponi debebunt per ipsum Regem in unum prelium seu ludum et jocum commune inter ipsos socio? et balisterios ville et mandamenti prediclorum
annis
ordinatum.
baliuo
et
Mandantes harum
serie
Consilio
burgi
residenti
et singulis
officiariis
priuileggij che
hanno
gli
altri
Re
et
compagnie
.
di
archibugieri de nostri
al
stati
egli
accord loro
in
perpetuo
li
medesimi
vicesgerentium
et
cuilibet
li-
quatenus
et suis in
modo
e\
et inuiolabiliter
il-
contraueniant
qnomodolibet ve*
et
ceterarum
jam premissa centum librarum forcium pr quolibet et vice qualibet qua non paruerint commictenda et nobis seu errano
nostro
fiscali irremissibiliter
applicanda ne
eumdem Regem
premissarum
aliorum
in aliquibus
et
subsidiorum
onerum
prenarratorum fortifficacione
reali predicta
dumtaxat excepta
vel
mant nec minus ipse castellanus ipsum Regem et futuros in numero tercentum et decem focorum nobis per dictos de villa
debitorum
et tradere
ali-
etc.
Datum burgi
tercent. octuagesimo.
Philippe de Savoie.
69. Doc. ined.).
inediti sui
ai
Cam. n
tre
Con questo bo
privilegi
gi pubblicalo
stati
documenti
che negli
di
Re
ed
alle
1480, quello
1575. Facendo
altri
due puole
il
lettore
tutte le
vedere che
societ.
le
eran
le
medesima per
legij
,
41
hanno
,
immunit
et
essentioni che
il
Re et
(1).
eCC.
il
12 marzo
et es-
sentioni
un
che accenner
la
corroborare
Nell'anno
mia opinione.
1 576 fu Re degli archibugieri M: FabriBonanome, nel 1577 M. r Cristoforo Bellone, nel 1578 M. r Giovanpaolo Regale) e tutti tre ebbero il solito dono di cento fiorini (2). Nel 1579 fu costruita
zio
la butta per
spesi
fiorini
;
il
gioco dell'archibuso
e vi furono
due
(3)
tenesse fuori
lungo
la
tempo Dora
si
non lontano dai molini (4). Nell'anno suddetto nuovamente nominato M. r Fabricio Bonanome Luog. te
dil Ser.
al
mo
prencipe
Re
delti
Archibugieri di Turino,
vinti
quale
,
il
furono pagati
d
fiorini
vno
e grossi
due
50 novembre, per
giocho
del
altri
butta
del
archibuso
Ed ecco
lett.
in
(1)
(2)
A.A
ad ann.
di
f.
61 ver.,
f.
26,
f.
29 ver. e 40.
(3)
(4)
un mandato
la qual si
va
archibuso
accio
che l'acqua
la
adacqua
[Lib. dei
Cons.f. 54).
r
un principe
che
il
42
il
pappagallo,
ma
I.
invece
altri
Emmanuele
avr pagato
E'
non
mune per
la
sua festa,
la
ma
raddop-
piando e triplicando
somma. E con
ci si spiega
come non si trovi in tale anno registrato il pagamento delli cento fiorini, n menzionata la festa. Nel 1580 fu Re M: Carlo Santo ed, il giorno 18 luglio,
ebbe
fatta
fiorini
il
cento in aggiuto
lui
sime passata
(1).
il
rinomanza, perch
le
al
Re non
bastavan pi
in
spese necessarie
riceuer et acarezzar
et
altri
al
archibuso
della citt in
il
onor
si
16 luglio,
mune un mandato
limo a
JJf/
di
scudi sedici
da
fiorini
noue
mercante
di Torino
in
dono
Bodinato di Torino, Re degli Archibugieri ebbe dalla Comunit venticinque scudi, da fiorini
(3).
nove
il
Nell'anno 1583
si
il
Duca, secondo
Pi oldita
(1)
la
supplica di M. r paulo
f.
Lib. dei
Cons.,
33.
(2)
f.
40 ver.
f.
(3)
Cons., 6 luglio,
39.
tenente di soa
al.
43
elletta
;
{altezza)
re
delli
archial
ecc....
hanno ordinato
cinque
de
fiorini
noue limo e
gieri
gli saranno entrati etc. (1). Nei tre anni seguenti furono Re degli archibu-
Cesare
(1586); e
Perrinetto
(1585) e
della
Pietra
di
ciascuno
(2).
ebbe
il
donativo
scudi
venticinque
tale Battista
Giussiano luogote-
nome
cui
vennero
Nel 1588 a
dati
dalla
citt
fiorini cin-
quanta
si
(3).
M. r
Giov.
Battista Milio
pagano
scudi vinticinque
in riceuer et
in agiuto della
spesa
per
lui fatta
banchetar
il
li
forastieri
vintiti
solito (4).
si
cessasse
ad imberciare. Ecco
il
che
ci
accenna
perch
di
tale
Pi
della
sporto
narra-
tirato al Papagallo
per la creatione
inteso
un nouo
re
di
hanno faceua
(1)
ecc. .
la
ragione giustissima. Se
f.
Lib.
11 giugno,
35.
(2) Lib.
(3)
(4)
ad ann.,
22
luglio,
f.
17 ver.
57.
_
non v'era
eleggere
il
44
non
si
chi pagasse
la lista civile
poteva
di
Re
adempiere
veniva alla
ai suoi
Ed
il
Consiglio
al
si
capacit
guardando
dugento
vantaggio che
al
aggiungendo,
non si tiri in conseguenza)) (1). ia vecchia formula non transeat in exemplum, che corripetuta sempre per risponde all'ima volta tanto
per che
ci
,
Ma
sono
io
mi veggo
documenti da
il
me
raccolti
lettore se volessi
qui di
Arroge
si
le
notizie
si
rasso-
migliano
tutte,
poich
il
tratta
sempre
dello stesso
esercitamento tenuto
Battista nel quale
il
d della festa di S.
Giovanni
Re
si
degli
archibugieri riceveva 6
i
accarezzava
donativo che
banchettava
tiratori
al
forestieri e
cimentavano
al
giuoco, e del
ristorarlo
faceva
Re per
festa
in
sopportava.
le altre
ri-
un Indice cronologico,
al fine di
questo
Ora vado
il
di botto al in
1614;
ma non
di
creda perci
si
lettore
che
questo intervallo
tempo non
(1)
f.
21 ver.
45
il
solito
esercizio dell'ar-
chibugio (1); che se venne intermesso per qualche tempo, ci puole essere accaduto solo nel 1599,
quando una
fiera pestilenza
il
travagli
questa
di
citt.
giorno 13
giugno,
archi-
Re
degli
in
non so
prestito
di
san
Insegna turchina
col
Toro
et
l'arma
di
il
Spagna dentro
Consiglio, per
45 giugno,
si
mezzo
Sindici procur
provvedesse subito
bugieri, perch
il
alla elezione
del
Re
degli archi-
si
solito
I
giuoco
di
(3).
;
duchi
che per
magpe' bamla
trastullo
una
necessit.
Il
giuoco dell'archi-
il
tirocinio
della
milizia.
Nel 1611
de Turino
delti
dimandarono
che
duca
sino
la
confirmatione
allora
pruileggi
avevano
goduto.
Emmain Cielo,
priuilegij
quali
et
et
Signore
Padre che
(1)
(2)
196 ver.
(3J (4)
io
ad Emmanuele Filiberto*
concessi
et
46
archibuggieri del
gli
accordati
alli
gioco
siano
inuiolabild'essi
mente osseruati
et goldino
delle
preminenze
le
come hanno
fatto
per
il
passato: per
presenti di
miamo
loro priuilegij et
detti
concessioni, ecc
archibugieri
siano pronti in
occorenze che da
citt gli
Noi
dal
,
Governatore di
et
questa
fosse
commesso
et
quando
giocaranno
l
dell'
archibuggio
'archibuggio di
mira
si
guerra
(1).
Questo
all'archi-
ma
se
meco
vi
fare
una
partita
seria
permetto che
vi esercitiate nell'imberciare. Io
non non
gua-
quali
si
appaghino degli
allori
dagnati sotto
le
ma
di quelli
i
che vengan
meco
a raccoglierne sul
campo quando
ci
nemici della
di sfida.
patria o della
mia casa
gettino
il
guanto
queste condizioni giuocate liberamente e fatevi deimberciatori. Presso a poco, suonavano cosi le
stri
ma grande
ed ardito
di
mente; eccellente
ed inchinevole a
partiti arrischiati;
Italia;
nemico
del
do-
minio straniero in
(1)
non diceva creder
piccolo per
lui.
47
ma
Ed
ciare.
Ed
il
ed
al
Infatti
trovo nei
ficate et
gusto di
A.
han
et
detti
segno ordinato
bugieri che
si
ordina che
doni
al
Re
delli
Archi-
Re
scudi cinquanta
da
(1).
essersi
fatta
il
una
24 giugno, o per
nuele ordin
quali altri
motivi,
al
Carlo
Emma-
alla citt di
pagare
La
citt,
osservare
rini
al
Duca essere
gli
200, esegui
possi
mai
tirar
in
consequenza, ecc.
(3).
(1)
(2)
La moneta chiamata
fiorini 9,
S.
equivaleva a
9.
Dal 1
al
4 gennaio
il
fiorini
16, 3;
Lo stesso che
tallaro di
II,
Mon97.
p. 96,
_
Nel 4620 non fu
chibugio;
si
48
giuoco dell'ar-
23 e 24.
Nel 1621.
15 giugno,
si
per
del
Re
e
d'archibugieri
et
accomodar
il
luogo
giuoco.
Pi che
il
sig.
Governatore della
citta
d'ordine
di S. A.
il
ha comandato che
si
la citta facci
accomodar
d'archiG
si alzi d.
luogo oue
si
tira al
tauolazzo et giuoca
pilie
al
bugio
giongano due
si
coperto et
coperto oue
tira.
Pi che
la citta
al
almeno pronti
d'archibugieri
Re
per far
a
la festa
sudetta.
si
e
Hanno ordinato
d.
faci
pilie
la
dinaro
si
procuri che
solito
non
sia alterata
pagar pi del
che
sono
fiorini
ducento et
al
quando
S.
A.
precisamente lo
(1).
Ed
rono
altri
in quest'anno si fece la
i
solita festa, si
paga-
cinquanta ducatoni
al
Re, e se ne
eletto
diedero
cinquanta a M. r
Giacomo Rubato
Re per
Per quanto
il
accordare
il
sus-
Re
festa;
la
1624 essendo Re
il
f.
Doc. ined.
xxxm.
sig.
49
raccomansi
Filippo
Domenico
il
Elia, in seguito di
gii
dazioni di S. A.,
Consiglio ordinava
pagas-
sero
incominciarono
Svizzera,
le
trattative
la
con
Venezia e
perch
Valtellina,
alla
scosso
il
ubbi-
risolsero in
una
Nel 1624
si
venne
Il
alle
armi con
di
si
felice
successo per
Duca
Feria
ritira
assedia
Verrua;
dopo
tore
infruttuosi
assalti
vergognosamente
scrit-
lasciandovi gran
di
mila.
Gallo-Sa-
Maurizio,
Remo, Ventimigiia ed
sei
altre terre, e
il
minacciarono
Ma
quale rapporto, mi
dimander, ha
...
A.
comanda
si
uadi
da
gioco e prender
debba pagar,
(2).
bito
inviarli
a S. A.
all'armata
Vedasi ora
come
nel giuoco
ci
dell'archibugio
si
di
prova che
fin
duchi di Savoia.
questa
la
seconda
m
notizia di data
di
remota che
si
abbia intorno
all'uso
carabine (1) come s'intendono ora, ossiano armi a canna rigata, fra soldati che non se ne aveva altra
;
in
all'anno
medesimo, cio
les
de carabines rayes .
Seguitasi continuamente l'esercizio dell'archibugio
in Torino, e nel
1526 ne
il
fu
di
Re
il
sig.
Pietro d'Afiorini
dono
50 scudi da
nove,
ma
fi
solito
il
21 giugno
si
fecero
nel Consiglio la proposta e la deliberazione che parola per paiola qui trascrivo:
Per
la festa
del
Re
di
archibuggieri
qua!
l'* P. D. Emanuel
<s:
di Sauoia.
Il
signor Sindaco
di
Emanuel
Sauoia e Re
archibugieri quest'anno
conue-
Una
XVI
di
rabini,
rigati.
schioppi
milizia fu
Bramarne
hommes
una
idea della
vecchi
capitani
soldati,
ordonner en
balaille, car
qu on
ny
Uh.
etc.
dei Cns.,
f.
26
ver.
niente darli danari
51
come
se
cos S. ecc.
si
e dechiarato
non voler
dinari.
l
Hanno ordinato
al
prouedano
cloi
carra di
man-
Ed ecco nuovamente un
Re
la qualit del
principe di Casa
il
Savoia
che, per
di
potente
per
attendere
ricordato
lire
Re
degli archibugieri.
il
25
(ducali, credo,)
21
50
il
23
detto, e fu dato
ad imprestito
di
certo
numero
lire
mo-
schetti (2); al
sborsarono
(3).
30 ducali
d'argento
giorno 6 di giugno
per
le
cose e
le
persone dei
si
elegges-
sero
regolarmente
ogni
anno
Re
del
giuoco
si
dell'archibugio.
deve
anz
esercitamenti,
altro
che
allora pi che in
facessero, perch
soldati
maggiore era
il
(1)
Uh.
dei Cons.,
f.
.156.
(2)
i.
f.
(3)
prospera ora avversa,
alla
i
52
di
duchi
Savoia opponevano
Non
destreggiare,
il
volersi
in
neutrale. No.
Piemonte messo
Francia; che
pava Pinerolo, (1) col suo territorio, la valle della Perosa ed il forte di S.ta Brigida; il Piemonte, dissi ?
dovea dichiararsi o per la prima o per la seconda. Ma questa si avanza minacciosa con forte esercito
a persuadere
Madama
1638,
Reale
il
di
(4637), e
trattato di
e
nel
3 giugno, fu sottoscritto
lega offensiva
difensiva con
Francia conira
Spagna. La consipoi
gli
gliava
come
11
ne
fu pentito.
tenuto segreto,
ma
Spa-
gnuoli lo
che,
riseppero
(2),
ed assediarono
cadde
il
Vercelli
dopo una
bella difesa,
in
loro potere.
al servizio
Si fu in
Marlena,
primo a
innanzi
tirare
si
ad un
sol
ti-
fuoco
le
lo
solevano
pera un
Modo
di pozzacco
(3).
per tirare la
bomba
prima
bronzo
di diretta linea
il
Ma
o
si
ferro, le quali
empiutole
di
polvere accioche
spezzassero in pi
pezzo
fa-
(1)
i
Fa preso
nel
restituito nel
169G
mo-
narchia di Savoia).
(2)
(3)
cit.
p. 397, 398.
Martena, Flagello
militare,
cap,
vii.
li
53
pi
fracasso fra
:
le genti,
che
non
fari ano
con
la palla
ordinaria
perche, rompen-
(1).
chiaro dunque
che se erano
vuole,
tirate
con
le
artiglierie,
queste palle
doveano esser
tirate
tempo non
si
abbiano nei
libri
,
municipali
non
come
dissi, e-
in
Torino codesto
guenza
con
Comune
sulla
suoi capitoli ed
attenendovisi
il
dava un regalo
il
di
da-
naio
al
Pie
per
la
i
festa,
ossia per
Tiro di gara.
Ma
potevan bene
Soci esercitarsi di
continuo
gara,
ad
oppure
lai
Re supplire
nell'uri
del
proprio
alle
il
spese di
caso o nell'altro
Municipio
non
mi sembra
la pi
libri
semplice e
la
In fatto nell'anno
tovati registri, del
nei
men-
ma
(1)
farvisi
anco
la
solita
Se non
fosse
cos,
Biringucclo, Pirotecnia,
iib.
X, cap.
vi.
non
si
3
il
perch
tra
di quella 4
i
potrebbe spiegare
le
Di-
cMaratione sopra
Abbati del Giuoco
Carlo
precedenze
Re,
siano
dell' Archibugio
II
che
emanava
molto
Emmanuele
di detlo
da Rivoli,
il
31
maggio 1668.
di
E
il
notisi
precedeva
non
si
la festa
celebrava
M
E'
giugno.
sembra dunque che in circostanze d'inviti d compagnie forestiere al giuoco in Torino, e viceversa,
nascessero
tra
li
continui
disordini per
le
precedenze
Re,
siano Abbati
delle diverse
s'
compagnie
a
il
con
questi
avesse
da
inter-
rompere vr
et
Duca j,
r
nostri
Perch
prevenirli
Carlo
Emmanuele
II
denza
tra
li
qualunque
citt e terra
il
Re
non
Re
ander a
tirare, ecc.
(1).
Ma
se a Torino
il
menzio-
ben naturale,
Con queste
et
confermando
capitoli e
regole
fatte e fatti,
un
giu-
(1)
Doc.
le dif;
nominato a
tale
ufficio
il
marchese
Saluzzo.
Bel Borgo,
e
luogotenente nella
1
marchesato
di
dell'archibugio
confermali
dal
Duca, sono
cese in italiano
furono
stampati
al
nel
1561
le
che
riporto
tra
documenti
il
XXII con
varianti,
si
e le aggiunte di quest'anno.
Su quei
quali
capitoli
mo-
tutti gli
un
tal
giuoco
Non ho
d'Italia;
fatti
primamente
li
detta-
inspirarsi
od a copiarli fuori
Gli avi nostri,
di dottrina
ma
farei e
alla
buona
e di progresso,
non erano
seimiottare in
tutte
cose
gli stranieri
noi, che
per
anzi
menar vanto
tutto, ci
di
di quelli,
guardiamo
che
lo
impa-
documento per
tra' migliori
chi
ami
ordinamenti
non farebbe
l'ultima figura.
e
>
Del 1677 la
Confirmalione di regole,
del
priui-
legi alla
Compagnia
Giuoco delVArchibuggio,
e
e costituitone di
Giudice
Conseruatore di esso
che
la
56
dava
da
i
duchessa
il
Maria
Giovanna Battista
presenti
e
Torino
2 giugno. Leggano
e
la
ed appren-
dano quali,
inspiravano
quanto generosi
nobili, sentimenti
Reggente degli
Stati di
:
Li
li
Serenissimi
di
stabilire
e Reali
Corona
priuilegi, regole, e
le
permliose
di
tutti
conseguenze, che
i
deriuano
al
dall'omo,
padre
vitij,
s'applicano
nobile, et antico
il
Giuoco
dell' Archibuggio,
particolare
al
maneggio
al
del-
mante-
nimento dello
Stato; Ci
hora a
li
nuouaconfrdelle
presenti
miamo
in
mente
A. R.
mio Signore,
4671 per
fare
virtuoso,
E per maggiormente
vi si
decorarlo, e che
accinga,
habbiamo
l
per
Giudice e
Conseruatore d'esso
conte
Gentilhuomo
della
Camera
Bat-
Madama Giovanna
le
tista
sostituita
la
carica di
Gran Mastro
d'Artiglieria a
quella
attribuzioni
di questo.
di S. A. R.
57
amatissimo, e
solo
mio
figliuolo
Generale
della nostra
Artiglieria al
Borgo per
far distribuire
non
premij, e luoghi,
i
loro colpi,
ma particolarmente per
le
differenze, che
bilire
quelle preuenire,
di
et
euitare all'auuenire,
autorit,
dandogliene
far
ci fare
piena
pontualmente osseruare
la dichiaratione
dalla
medesima
fu A.
li
R.
in
data
delli
disordini,
carica
di
Gran Mastro
Comitato
e
il
conte Filiberto
di
Piossasco
[Cenni
storici sul
in
Gioa. d'Artigl. P.
di
p.
stati
nell'inventario
,
del
anno
1426, un
di carica
nome
Doc.
xi,
ove questo
Un
nobile
Gran Mastro
Savoia
d'artiglieria di
del
que' tempi.
Nel
Regno, Sez.
nel
Cam.
sotto
scafi*.
n 148, galleria,
-),
trovo
Bilans
,
titolo
Conile de S. 1
d'artillerie a
D.
(ducalons)
75
le
D. 900
Ed
di
in quello del
Gran Mastro
la carica
ai
Gran Mastro
d'artiglieria in
Piemonte risalga
del secolo
primi anni
del secolo
XV;
il
e che nella
di
met
XVII
in
rogata da quella
nominandovi
conte di Piossasco.
precedenze pretese dalle
questi Stati gli vni sopra
st'effetto,
Terre o Luoghi
di
altri.
Volendo
que-
che tutto
tutti,
sia intieramente, e
pontualmente
rnede-
osseruato da
sotto le
ci
Dat. in Torino,
li
2 del mese
.
Giugno mille
seicento settantasette
[.
J.
BATISTE.
V. BlJSCHETTO.
De
Proseguendo
cos
S.
Laurent.
sempre
diletto esercizio, si
avvidero che
antichi
Statuti
nuove aggiunte, e
vi
fattevele
e
la
sottoposti
mise
egli
sua firma
Torino,
li
23
doveano
regolare
giuoco
tanto della
citt
di
A. R., ecc .
si
perch
varianti al Doc.
XXXVII
nel
del
Societ
progredisse
migliorare
progresso
secolo. Cos fu
permesso
di palla,
ai
giuocatori di servirti di
qualsivoglia sorta di
pili di
archibugi,
e di
purch non
porti
un oncia
qualsivoglia sorta
senza incorso
fossero
polveri straniere:
si tirer
due piedi
il
passo,
et il
piede della
misura
,956);
li tavolassi
59
m
,178).
di questi
dovranno
solo
Ho dato
per
i
u brevissimo sunto
anzi
di
vec-
Casa Savoia
gli Italiani
facevan da loro
nicipali;
mentre
secolo
decimonono
nazionale
per accreditare
Qui mi cade
quelli
della
insiituzione
acconcio
di
ebbe
la
tomba
ivi
il
Tiro al
Segno
della
Sviz-
zera; che
quello
tenuto nel
1683 fu
l'ultimo.
Da
e per quasi
un
secolo e
mezzo rimase
(1).
un ricordo
una
orgo-
storico di
passata et
Italia,
ci
accadeva col,
Piemonte,
mentre
in
ed
in
ispecie nel
tale instituzione
sviluppo!
perch
paese,
come sono
delle glorie
del
mio
non
fa l'elogio
di quelle
il
degli stranieri.
del racconto. Nella
li
Riprendiamo
filo
Congrega-
Fanno
quatro
maggio
il
si-
fece la
proposta
del
seguente:
Li
della
compagnia
gioco dell'ar-
ti)
//
cobuggio pregano
sporre sopra
tauolazzo, et
la
60
permetterli di
far
eil
Citt di
la galeria
le
altre
insegne di detto
partila
giuoco
per
in
publico inuito
seguito
per
la
che
si
deve fare
oltre
dell'inuito gi
la Citt
publicato. In
la
il
pregano
(1),
anche
in
di far
si
accomodar
risposta fu
di
moller
tutto
che
al
pi luoghi
ecc.
li
ritroua guasta
la
conforme
tauolazzo
solito,
che: La Congreil
gatione
permette
far
esporre
et al
della galleria
conforme
et ordina
alla
si
faci
acomodar
la
mottera con-
forme
vella
suddetta richiesta
(2).
compagnia
compagnia
ma
il
si fossero esposli il
ecc.,
con-
forme
l'uso.
In questo
anno
libri
municipali
riboccano
di
Le riassu-
possibile.
Un
incominci
ad
in-
con Televatione
mottera,
di essa si
si
viene a toglier
il
il
sole
alla
ove
coloca
tauolazzo et
conseserviva
(1)
a fermare
la Bulla.
(8)
>omma
voi.
212,
f.
49.
_
quentemerite
si
6!
detto gioco,
rende
inutile
non sental
gioco
del giuoco
insieme
in
alla
citt
avevano
rescritto
la
intimare
al
Il
inhibitione
virt
di
senatorio
signor
conte Robbio di
proseguire
fabbrica.
cittadini
Consiglio
di
la
distintissimi
luogo
il
per esaminare
Giuoco,
ero
quale
t
Balegno
lite
propose che
la
acomprasse dal
la fabrica
detto
il
prato con
veehia
la Citt
regolasse poi
come padrona
il
le
non
si
ed in ci era
la
d'accordo anche
conte Robbio.
il
Ma
Congregad'informare
risolvere sull'ar
gomento ed
S. A. R.
incarica
signori Sindici
de'
pregiuditij
che
il
suo
real
servitio
d'in-
et
il
terporre
lite
maggiori spese
11
(i).
29 maggio
fu fatta
una nuova
visita al
giuoco
Morozzo, cau-
Cacherano,
Robbio, ed
capitano ed
ingegnere Rubatti,
i
conte
ingegnere Baroncello,
quali proposero un
tempe-
ramento perch
il
conte
Robbio potesse
alzare la
(1)
f.
51.
_
sua fabbrica
in
62
tutto
il
modo
che per
mese
di
d'essa
il
sua fabbrica a
parte
si
tauolazzo di detto
giucho,
tosto
il
ecc.,
Ma pare
trasportare
al disegno... in
modo
del-
che
l'arcada di
mezzo
quale
si
et rifformar la
muraglia ossia
spatio
di
matter
la
protendi per
il
un
Trabucco dal centro della mottera verso mezzanotte intermedi, la bealera de ruolini della lll. ma
Citt o
sia
il
in
che doveva
nuova
fab-
brica
la
Congregazione cui
rifiut accettarla,
fu fatta
questa proposta
il
2 giugno
permettendo solamente
tinn l'alzamento della
di
piedi otto e
mezzo
sovra la
a
muraglia gi
congregai.
6
fatta... ....
accetta
per
(1).
la
fabbrica controversa
i
parliamo
di
giuocatori dell'arnel
chibugio. Que'
compagnia dunque
presentare
al
Consiglio
dimanda
della
sopra
(1)
Uh.
f.
73-75.
detto giuoco.
la Citt
63
Ma
11
Consiglio
non
in istato di
spesa, e per
in al-
differisce la resolutione di
detta propositione
tro
Il
tempo
i>
(1).
si
fosse acconciato al
temperamento preso nella Congregazione municipale del 2 giugno, poi non se ne trovava pi contento
e fabbric
come
ecco
gli
il
so
(2).
Ed
nella
del
27 node ma-
sig.
lui fatta
attigua
proprie
ai molini di
Dora
due
uscij che
riguardano
a
neW alla
dclV arcobxujgio
propriet
della citt,
forma
il
questo
ai sig. et
rapporto
la
Congregatione ha commesso
tarsi in
Ghiauari di porcitt,
Comp. a
(3).
delli
auuocato
procurai, della
et di
ecfc;
me
Ma
pi
paziente
let-
il
giuoco
in tutto
Lib. dei
Cons.
cit.,
cit.,
f.
85 ver.
9l>.
l'I)
f.
f.
(3)
222.
il
64 ~i
Piemonte non
gli
fosse
come
nel
gli
Tiri al
Segno odierni,
si
di
fa
quello
che
fanno
mese
nei
quindici
dire
giorni che
precedono
esami;
voglio
che
non fossero un passatempo od un esercizio per poter soltanto concorrere ad un bel premio di 4 o 5000
lire
;
il
scopo e
lo
intendimento degli
,
giuocatori.
medesima
prouincia di
etc.
medema,
gli
mente
di S. A. R.,
che
infranominati Giuo-
catori
da Giuoco d'Archibugio
Giuoco
si
presentino
otto di settembre
corrente
alle
hore dieci
Piozzasco General
gli
da
ordini
che
li
verranno dati
a'
per parte di
di
S. A. R.
iui, et
Mandiamo pertanto
medemi
moniti
presentarsi
pena
della disgratia di S.
il
A. R, la
(1).
il
Vedasi fra
compimento
Non
il
65
leggere
a'
vi
generale od
si
colonnello faccia
suoi
soldati? Ora
puole
dire
che quella
compagnia
e che
dell'archibugio fosse
i
no quando eran chiamati pel servizio dello Stato? Dunque gl'imberciatori torinesi componevano una Societ
essa potessero a lor voglia andare o
membri di
privata
si
s,
ma
non
di
il
poteva mancare
A. R. , che
sotto
pena
potuto
della disgratia
S.
avrebbe
anche
punire
mancante
Ma
al
Duca,
ri-
od
il
suo servizio
Non
era
concessioni di privilegi e
sta
instituzione era
quello di
togliere la
giovent
servizio
armi pel
(1)
sociel
sempre detto
Borgo in
igitur
Cum
ab omne jure
et doctrina
tui-
propterea
consideratone
ipsa
Alla citt
di
franchigie pel
Re dell'archibugio da Carlo
il il
18 ottobre
15 giugno 1542
rifina
27 gen-
di
66
precipuamente per
a pie
delle Alpi, e
la
naio 1574, le
medesime
cose.
lettera,
con la quale
jeu
aux
d.ts scindiqs
que
le
jeunesse de
demeurer inutile; annuisce alla supplica dei sindaci e cittadini di Tonone dichiarando les laisser aux memes usaiges et coustumes concernant le d.t jeu
pourroit
que
les
(Dufour
Documents
inedits, eie.
E
il
Carlo
Emmanuele
et
I,
celluy
des enfans
arquebouse
comme
animer
et se
ils
et
auec
le
temps seruice
dai
citt
mentovata,
sindaci ed
consiglio di essa
SII,
ferma
al re
Carlo
Emmanuele
nel
Nos souverains ontaccords ce priuilges dans la velie de donner lieu aux habitants de cette ville de s'exercer au maniement des armes pour tre utile a Vetat en temps de guerre, et pour que les bourgeois et habi-
Re
dell'
Uccello detto:
tants
de ditte ville continuent a ce noble exercice etc. (Dufour, p. 68). In somma non si adduce altro motivo per
di
preparare soldati
giuocatori
della patria,
mai quello
di fare
di professione.
citt
67
la
di Torino.
la
Meglio che
cetra del
penna
il
della
storico,
vi
vorrebbe
poeta od
pennello
del
pittore per ritrarre o cantare le belle opere di questo eroico popolo, che
ad una
una
e di
gioie, di
che vengo
protagonisti sono,
un re
d'Italia
che
si
fa
un
diritto della
di
mano;
di
gli
attori,
una nala
i
que
si
un pugno
in eroi
;
uomini che
in
di-
sperazione cambia
le
opere, la guerra
sac-
cheggi e
la
gli
incendi.
il
Insomma scendono
XIV
e
il
forza ed
II; la
al
diritto; Luigi
Vittorio
campo Amemodi
attra-
deo
Francia ed
Piemonte!
Siamo
1703. Vittorio
Amedeo
II
stanco de'
V ed
proin-
Francia
gelosa
dello
grandimento degli
con un
falso
Stati di
Casa Savoia.
Luigi
Il
L'Austria,
avviso,
fa credere a
di Savoia.
disarmare
di
S.
le
montesi che
erano
al
campo
Benedetto
settembre
1703), e tenta
impossessarsi del
duca.
mila
XIV
a Spagna.
68
ed
tutti
i
Francesi
che'
si faccia
Il
immediatamente
si
la
milizia cittadina.
4 ottobre
riferisce
Consiglio
che
S.
A. R. nel
colloquio avuto
coi
alla
citt
la
direzione della
ed
ai
Consi-
(1).
D'ac-
cordo con
esser mente
di S.
A. R. che dal
i
si
cittadina e che
si
paghino
tamburini.
Sindaci
ed
il
Mastro
di
Ragione hanno
mune,
le
(i
loro soldo
49
(1)
lib. dei
Cons.
voi.
233,
al
f.
130-133. Se fu dopo
di
,
lo
sfregio
recato da Luigi
XIV
Duca
Savoia
col
farne
disarmare
la
soldati (29 settembre 1703) che questi intim i guerra a Francia ed a Spagna, ed ordin far leva della
milizia; se,
come
il
Duca par-
giorni di ottobre;
non
come
ai
il
brario
[Origini e progresso
Monarchia
Savoia,
P.
II,
ordine
cittadini
ivi
ed abi-
tanti
Torino
d'arruolarsi
nei
reggimenti
(cio nella
milizia) designati
fatto
che obblig
13 ottobre,
il
dinarla!
(2)
Ubi
dei Cons.,
voi.
cit.,
11
f.
69
citta-
delle
quindi
si
fatta dal
marchese
per parte
di S. A.
R.
per l'acquisto
di altre
Battaglione
le
provinciale (1).
A comandante
il
generale di tutte
gi
nominato
il
marchese
a-
Drouero
il
25 ottobre,
vutone
daci andarlo a
complimentare
(2).
non bastassero le bandiere commesse, perch trovo (8 novembre) un mandato di pagamento al banderaio Giuseppe Mattei
per fattura e
stoffa di
dodici
drap per
del
ed altro
comune
(3).
si
Intanto che
recata dal
ai soldati piemontesi,
Duca firmava
gli
(8 no-
prometteva, come
il
spese di guerra,
il
Monferrato, la
Lomellina, Y Alessandrino,
della Sesia, ed
i
Viene
gli
il
4704.
apprestamenti per
Lib. dei Cons.,
f.
(t)
(2)
140.
152.
f.
f.
(3)
158.
raccomodare
zione
del
ciata dal
Il
i
i
70
fucili, e
fanno
moschetti e
le
altre
incomin-
della Savoia.
ai
con-
tadini lo uccidere
Aosta, Biella
e Vercelli. Vittorio
di truppe, batte
Amedeo non
si
sgomenta; stremato
ma
il
saviamente
Venderne
assedia Verrua,
Duca pone
il
campo
si
sostiene per
deve cedere;
ma prima
che
Francesi
il
i
ne fa saltare
fesa dal
Duca di Berwick assedia Nizza, eroicamente dimarchese di Caraglio, ma nel gennaio del
il
1705
se
castello preso e
demolito.
occupata 0-
potendo per
il
abilit tutte le
Di tante piazze
non
si
orrori della
guerra,
fulmini
della
scomunica e
dell'inter-
(1)
marzo,
f.
58.
detto.
71
Terra e
cielo,
uomini e Dio
il
no,uomini, ed
il
banda del potente oppressore, congiurano a' danni di un Principe e di un popolo che aborriscono da padronanza straniera (1). Merc la mediazione delFambasciadore imperiale a
blicazione della scomunica.
Roma
sospesa la
pub-
Cos siamo
giunti ai
1706,
l'anno
delle terribili
le fortezze
del Piemonte,
re Luigi
XIV
le
fa smantellare
per
Italia.
Fino dall'anno
sicuri
indizi
Nos ennemis
soin de nous
que
dans
former
tifs
le
sige
Milanais, leur
mouve(2). Il
Savoia aveva
perduto
tutto,
perci
la
era a
loro
Torino
che
Francesi dovevano
compiere
(1)
Fu
Vittorio
Amedeo
II
introdusse
nei
suoi stati
il
sistema
dell'
Exequatur.
le
Vedi
istruzioni dello
medesimo.
L' Exequatur
ha per
fine di riconoscere,
che non
alle prerogative
ed
ai
diritti
marcia
trionfale.
72
il
cantico
gli
della vittoria!
avvenne;
gli
ma
!
non per
op-
pressori,
bene per
oppressi
Era
il
il
13 maggio
di
e le
nemico comparve
Madonna
Campagna
15
di
questo mese
la
300 carra di vino per l'ospedale militare, e, col permesso del Duca, veste otto cittadini da Guardie a piedi per iscortare le provvisioni di riserva ai magazzini. Intanto il Duca
esenta
dal
dazio
avendo
del
giudicato
e
interamente scoperta
al
la
sinistra
il
nemico
troppo vicina
Po, fa passare
fiume
da un distaccamento
pezzi di artiglieria
,
di trecento
nuova invened
zione
(1).
Sorpreso
il
nemico
allo
obbligato ad
indietreggiare con la
il
Fu
in
tale
tanto
somma
(1)
cannoni detti
per
di
nuova
si
caricavano
Il
la culatta,
modo
di
un
Questo
Tali
Consiglio
al
municipale era
continuamente occuper
il
pato
minorare
danni
ghiera
al
Duca che
Ordina
liberasse tutti
il
consiglieri dalla
la
%
nel
ebbe
per
dimandata
24,
si
e-
quindi,
giorno
stipuli
contratto in qualunque
modo
avere a censo od
a mutuo 200,000
lire
bisogne
della
guerra;
citt; e
nomina
lascia
sei
archibugieri in
altre
tre-
servizio della
introdurre
cento carra di vino per l'ospedale militare senza padazio (1). Il municipio non dimentica di Comanda si faccian novene ed aumenta il numero de' Santi protettori della citt; ma fa pure
gamento
nulla.
fucili
del
Comune
i
distribuisce le
di essere
incombenze
ai consiglieri
con
preghiera
di
quattro cittadini
civico
per osservare
movimenti
armi,
si
spera
Duca che
si
tro-
la citt in istato di
po-
ter resistere.
1) Lib.
dei Cons.,
I 142-159.
Amedeo che
esorta a pregar
Dio, ed
11
74
si
impone
cessi
da ogni
il
timido consiglio.
mar-
chese
di Caraglio
comandante generale
popolo approvarono
si
della citt, e
la
soldati, nobilt e
scelta
di
quest'uffiziale
che tanto
era distinto
,
nella
difesa
di Nizza.
Il
7 giugno
La Feuillade
comandante ge-
nerale de' Francesi, invia un messo all'aiutante generale dell'Imperatore per far sapere al
vigorosamente l'assedio
di
per
risparmiarlo
arti-
glierie;
ed
in pari
tempo
offriva
passaporti
alle
Principesse se e quando
dalla citt.
piacesse
loro allontanarsi
modesto
passaggio
ed in ispecie
la cittadella, e
che
il
per
la
porta di Po era
il
dalla piazza;
Duca ringraziare
Re
della offerta.
dopo
tutto ci,
quando
i
il
16 giugno
la famiglia del
partire,
Ma
commisero
dalla
vergognosa
fine
La
reva risico
Perch
il
fattagli dal
campagna
con
Duca
di
75
Po gremita
il
suo
Principe che
sicuro,
non
si
allontanava per
mettere s in
citt.
ma
le
Tutte
di sei
Torino
si
componevano
a piccolissimo
numero,
600
Otto
ed un
migliaio di
cavalieri
appiedati.
borgo
mandati a campeggiare e
sotto gii ordini del
Turili, pleins
guarnire
forti alla
<c
montagna
Les Bourgeois de
xercices de la guerre,
aux
remparts, et au portes de
qui jamais
di
sono
un
te-
il
frutto
e
che
si
dell'archibugio,
membri
di
quella
facevano
di continuo.
Quando
Duca
alcuni cittadini
di tutte condizioni,
quel tramesto della partenza della Corte per allontanarsi dalla citt,
ma
il
marchese
di Caragiio
ne
per-
sona
l'uscita; e
pubblic
ordini severissimi
perch
tutti
mese
di
maggio
in poi se
gno)
che
il
70
conte
i
Daun comandante
essi
;
tutti
poveri fossero
raccolti
nell'Ospedale
i
di
dalia
e
fame, ed
i
cittadini
importunila loro
poich
borghesi
erano
par-
pena
la
vita.
erano gi (7
giugno) poste
in
sicuro
le
Toro
di
bronzo;
corridoio
superiore
di
lateralmente
alla
chiesa
di
S.
Francesco
Paola,
non
che
si
ristava
dal cooperare
ai
energicamente
cittadini,
i
in tutto
potesse
essere utile
ed
(1).
E perch
fra
cittadini
che facevano
erano
once
anche de' poveri, mand che durante l'assedio avessero per ogni guardia once tre di riso e due
di lardo o di o'io (2).
Ma
io
come
co-
mandanti ed
soldati,
il
municipio ed
cittadini,
quasi
un uomo
di
procedessero
alla u-
questa assediata
citt.
nemici eran
numerosi,
ma
nella citt
si
suppliva
(1) Lib.
(2)
dei
Cons.,
f.
191 a 209.
f.
Lib.
dei Cons.,
29 luglio,
248.
alla scarsezza
77
del
numero
Avvegnach
ben fornita
di artiglierie,
come
degli assediati,
Petrieri,
Duca
sei
(\i luglio)
pollici
ed adoperati.
,
Il
48
(0
487)
di
di
non meno
zava
s
due carrette di
co' lavori,
nemico avanvite
bene
ma
i
gli
costavano molte
perch
non
(1) A proposito delle mine merita di esser rammentato il modo adoperato qui, prima che altrove, e con molto vantaggio
On murre
le
bon
en
effet
nel 1732,
Vidon
Halles
fait
che
nei
nel 1741,
<*
en Angleterre
des
invente
un ventilateur
;
pour renouveler
1755,
l'air
galeries de mines
che
Rugy
fait,
l'essai
du ven-
tilateur
de Halle
aprs
y avoir
ci-
ha prova, che primamente a Torino nel celebre assedio del 1706 si cerc modo, e vi si riusc, di rinnovare l'aria nelle gallerie delle mine;
Balle notizie riportate dunque
le quali
come
tali,
le
ed
artifizi
di
frequenti
felici
tutto
messo
in
Nos bombes
(dice
bien pren-
dre leur temps, qu'elles brulent toujours quelque raagasin de poudre aux ennemis . (1)
ci vuol dire
che
gli Artiglieri
erano
istrutti
a maraviglia.
Ma fra
ave-
che
vano gi
servito nella
guerra
precedente e furono
le
Milizie cittadine
si
mostravano
artiglieri.
inferiori
Il
i
per
conto che
posti dif-
comandante
la
della piazza,
che
si
a difenderli,
prova innegabile
di
quanto
si
ap-
il
un corpo
genio che,
di cavalleria
si
per opporsi
Principe Eul'alto
Monferrato verso
tutti
Piemonte,
si
rinfranc
il
cuore di
a-
per
lo avvicinarsi
il
de' soccorsi,
ed
soldati
nelavano
momento
gli
di
combattere.
i
Non dovevano
nella pre-
avere per
stessi
pensieri
nemici; e perci a
fi) (2)
cannonieri
della
citt
caporali e 57 cannonieri.
liti
79
morto che
soccorso
riuil
niva la fortezza
Quando
che
il
fu assicurato
conte
Daun
(2 settembre)
sarebbe
giunto fra tre o quattro giorni, stabili tosto che dodici battaglioni,
cavalli e sei
pezzi
cannone
ausiliare
avessero a favorire
l'attacco dell'esercito
da
i
qualunque parte
fosse venuto.
Ma
a chi affidare
truppa?
Ad
provvisati che
Dunque aveano dato prove bastanti questi non sarebbero stati da meno
che dovevano surrogare.
Vorrei finire
il
im-
di coloro
il
strettamente
all'argomento;
ma
prima
forza
le
pra tutte
pi gloriose che
compierono
dai di-
non unica
nella storia,
certo rarissima.
della
il
al
30) quat-
tro granatieri
rasentando
la
controscarpa
la
porta
uccisi
la
della galleria
Sono
dalla guardia.
stessa sorte.
A Ma
tre altri
si
che
li
seguivano tocca
accrescono
gli assalitori, la
guarritira.
dia
I
si
numero,
si
assediati
nella
grande
galleria,
ma.
in faccia la
superiore
scende
mi-
natore stimola
siccia di
il
80
tosto la sal;
compagno ad innescare
ma
o che
pi lungo di un giorno
il
mina
vola,
il
minatore
sca-
Ed
il
nome
si
non
si
seppe, quindi
lo
PIETRO
MICCA
dei
di
Sa-
compagnia
sacrificio di
minatori fu
glo-
ria;
perch compiuto
il
s sotterra,
con
un testimonio che non era certo gii sopravvivesse; potea esser vile senza tema di vergogna. In quel momento supremo di vita o di morte per s, di
morte o
di vita
per Torino,
di
il
figlio
del popolo,
il
il
povero contadino
computo
al-
l'onore
postumo
orfana
di
monumenti
si
di
bronzo, n sospett
ele-
che
alla
famiglia
di
dasse in premio la
mosina giornaliera
Di l
il
due razioni di pane (1)/ No. nemico che incalza, di qua i miei compagni
io..., io vi
divider con
un
oper.
s'innalz gigante
alla
immortalit quali
(1)
il
di
i,
p. 319-5*21)
il
ed
rescritto.
Ma
basta
del
nostro
Eroe;
del
quale
potremo
degnamente
imitarlo; e
Il
gloriarci
soltanto allora
che
sapremo
Il
compio
il
racconto dell'assedio.
di
31 agosto fu
giorno
carnifcina.
nemico
mezza luna
e delle contrag-
non poterono prenderla, da queste furono ricacciati. Si fa volare dagli assediati una mina e dei tre cannoni, da' Francesi posti nella batguardie;
quella
teria delia piazza
ma
d'arme a
sinistra della
mezza luna,
due sono
dosi
alla
inabissati,
palizzata
che
saltarono
il
tutti
vincitori trasportarono
in citt
cannone
quali
si
un nemico,
si
il
quale,
i
di assedio,
faccia
prendere
Dopo questo brillantissimo fatto, ne seguirono degli altri non meno brillanti finch si venne al 8 settembre, giorno in cui
si
di Torino.
La
al
milizia cittadina,
avvertita a
tenersi
pronta,
rintoccare
della
le
campana
nati.
del
Rinunzio a descrivere
non
me ne
com-
sento capace.
entrare
pleta,
i
A mezzo
i
giorno
incominciavano ad
nella citt
prigionieri.
La
le
vittoria era
nemici
disfatti
vita.
tesse salvare la
6
campo,
artiglierie, le
mu-
deva
82
che
si
preten-
come un
Susina nei
le
Di
contemplando
il
loro in mente
per
lungo tempo
ebbe minacciati.
Ma
in pari
tempo si compiacciono che la citt non era caduta, come aveano creduto che dovesse avvenire coloro i quali contavano i soldati senza immaginare il valore
di essi e di chi
Il
li
comandava.
Duca,
il
citt
per
la
Te
Deurn. Sono
gli
oppressi sino a
vittoria e del
serciti.
I
ieri
rendimento
Dio degli
e-
vinti....
Risparmiamo
i
postumi
ai sol-
loro nipoti
dopo un secolo e
dei danni
alla
tentazione
di
compie
la
sua nar-
4
d
<i
per oggi.
les
enne-
mis hors de
troupe de Hros
la victoire
accompagner;
la
terreur devance
marche.
VICTOR, Umbert, Amede, Odon vous ouvrent un nouveau chemin la glorie. Vous tes aims des
83
; il
vous attendente
allez
<
<c
gnent,
On ne
s'oppose point a
On ne
dispute
les
d'ennemis, qu'elles ne
repoussent; rien
villes
ne vous
allez
atta-
que vous
vous
resister c'est
se
;
perdre;
si
c'est se
rendre heureuses
pas
sitt
le
quelqelle
une ne
vous
ouvre
les
portes,
faut
pour vous
gloi-
un voto?
mi
Si compia.
una
profezia? Si
avveri, e tosto.
Il
lettore
digressione, perch
gli
non aveva
i
vantaggiosi
delle
militari
d'e-
esercitazioni ne'
sempio
e
si
il
addestrino
tiro al
segno,
un premio,
ma
per
duratura di essere
i
validi difensori
della Nazione,
citt.
come
la
Ora proseguir
rarissime sono
pali.
le
narrazione per
sommi
capi,
che
pubblicato un mani-
tato di Utrecht,
84
di
che
conferm quello
due
Vienna del
il
4703,
Sicilia.
il
duca
Vittorio
luglio
Amedeo ebbe
regno
di
11
primo
araldi,
l'uno
del-
l'altro
pompa
pace
di
(1).
vollero
fare
dimostrazioni
la
gioia,
che
principale
fra
queste
una
la
somI
ma,
riapertura
del
Tiro
al
segno
nazionale.
premi,
ma
questi
si
per
non avere
il
modo,
diceva,
di
sod-
Ma
il
in opposi-
mento
farsi
il
il
non
solo
Municipio
accord
il
danaio per
premi,
ma
promotore,
pubblicando
ed
giuocatori
di
duca
di Savoia.
Il
per
la
pubblica,
D.
al
M.
si
compiacciuta
conceder tanto
gloriosa
Real
nostro
Padrone;
di ragione, officiali, di
giuoco
dell'archibuggio
di
questa
gioia,
con
fi)
{5,}
cii.,
p.
446.
qualche pubblica
sin dall'anno
di ragione,
85
per
contrasegno.
allegrezza
Che
hor scorso
e
a'
medemi
di
signori
Mastro
aprire
officiali,
giuocatori
puoter
stimato
altri
di
nuouamente quello
riaprire
con esporre
taria di
maggior valore
con
hor scorso,
illustris-
palazzo
di
questa
di
sima
citt,
li
suoliti
si
tauolazzi
di
partita,
al
con
permissione chi
suolilo
sia
venir tirare
luogo
caccia
palla,
con
fucile,
tanto
da giuoco,
eccedi
che
da
di
un oncia
di
dispositione, e
la
capitoli
detto
giuoco?
giuotirare
precedente
misa
di
liure
due
per cadun
di
permesso
quattro colpi
al
tauolazzo, con
volta, et terminati
pagar soldi
per cainclu-
dun colpo
siui
li
colpi
un
mente
de' capitoli,
concessi
tutti
li
da
si-
inuitati
come
altres
ogni
persona
di
qualunque
di
terre, e luoghi
che auer
citt,
desiderio di tirare,
e
luogo
solito,
detto giuoco,
alli
23 corrente Agosto
si
in qual gioril
no
in
et
alle
,
hore dieciotto
et
metter
tauolazzo
giuoco
successiuamente continuer
esposto
per tutto
li
dieci di
86
bore ventidue
li
oj in qual giorno, et
la partita.
alle
si
termi-
ner
Distribuendosi
citt
sudetti
prezzi nel
Sindici
palazzo di detta
della
dall'illustrissimi signori
medema
nell'istesso
modo, e forma
solite,
praticata
fatto pi segnalato
et
regole
capitoli
d'esso
giuoco
et acciche
ogn'uno de signori
giuocatori
Margherita,
S.
luogotenente
ci
generale dell'artiglieria di
A. R.,
in
special-
mente,
et
tore, e Giudice
per
li
li
la decisione,
secondo
le
contingli sa-
genze. Auertendo
che
ranno imprestati
li
colpi.
Torino,
16 Agosto 1713
(1).
si
Da questo proclama
gio, e che
nel-
anche
allora
si
diedero
differivano
ultimi
minor
di
valore.
Ma
tamento dello
Non
per-
argomentare
la
cessazione di
(1)
In Torino, Per
S. A. R.
Ord
di n. 138, anni
1713-1715,
p.
27).
In tutto
fi il
87
in
grande
1"avodello
onoranza
del
citt
minori
ragionevole induzione,
non mi sar
che
il
mostrare che
una
tal
verit.
Il
da questo solo
proviene
agiuto al
e
Comune non
i
dava pi quel
riceuere
Re
d'archibugieri per
accarezzare
che
ci
ban-
chettare
giuocatori forastieri
venivano a Tonullostante
il
Ma
la
tiro
tolto dalle
zioni di
popolo; e
ragione di
essere di
permanente,
le
il
che
portava
la
conseguenza
che tutte
persone
atte alle
registri del
fucili
nella
al
segno.
(1)
Cito
qui
della
questo secolo.
Poirino,
Truffarello,
,
Carignano
Mongrando
None
Mombello
Canale
Courgn,
Sommariva
del Bosco,
i
Pralormo,
luoghi noti a
i
me
per
il
soli
si
ad avere
volte
puole conaltre
sultare
citato.
mio
al
segno in
Italia
si
88
festa del
giuoco del-
San
Giovanni Bat-
Compagnia
ce
del-
l'archibugio supplica al
far riparare la
Comune che
del
Si
compiaccia
presente-
motera
detto
giuoco
anni
antecedenti
festa del
faceva
S.
Gio.
ce
questa domanda, e la
entrala in
risposta
la
Congregazione
delta moller
sentimento che
spese
detti si-
accomodar
(1),
provano che
si
queiresercitamento, e che
lito
giorno
il
tiro di
al-
come adesso
i
che
il
Comune
o lo Stato, oltre
agli incitamenti a
parole ed
mettere a disposi-
zione loro
agli
anco
brillare
gruzzoli d'oro,
argento, o di
altri
ed
moderni amatori
ab-
primi,
ed
del
Ora chi va
direzioni dei
alle feste
bene
se
i
non
fogli,
pubblican
tutti
(1)
f.
78 ver.
quanti e quali sano
ciatore, la
fa col
i
89
imberdella vincita
promessa
somma
lotto.
dei
premi
cosa essenzialissima,
tira e chi
tiro.
Per un tiratore
locale del tiro,
di professione,
ed un conduttore del
basi di
contratto,
ammetto
tiri
queste
ma non
per
d'istruzione di
un popolo che
stesso
il
vo"
difendere da s
proprio
un giorno
difenderla
loro
di pericolo
i
per
la patria ba-
sterebbero a
tiratori
cento,
mille
bravissimi
colla
carabina
Enfield, o
si
Witwort,
il
riduce
tiro
al
il
segno ad un
tiro, io
gl'
contratto
tra
il
tiratore e
chi d
soldati
Il
ma
quello
di
non un milione
di mille professori di
ma
di destri tiratori,
nizioni d'ordinanza
molte migliaia di
vere e
palle, e si
lire
sopperisca
non
ricchi
sono
quelli
il
che formano le
fa
masse
masse
cannone nemico
pagar caro
loro slancio,
il
loro coraggio.
patria, che
di esporsi ai
la
queste
di veri
amatori della
non conpericoli
trattano la ricompensa
prima
pi
salda difesa
usc
90
di
Sagliano d'Andorno
un
eroe,
cui
cos
non avranno
la cavalla
mai
il
coraggio
d'imitarlo. Nel
medio-evo
leria era
ca-
come
I
che paga
la
Nazione.
la
fattori,
mantenitori
l'Esercito.
della
Nazione sono
Guardia Nazionale e
alle
od a quella
appartiene.-
Ad
essi
dunque
si
ri-
volgano
dal
di
mira,
s
i
ma non
per
premi e per
gli
pi per polvere e
tadini che servono
abbonciti
massa de'
formano
paese;
premi
ti-
ratori di lusso,
tiratori
il
per guadagnarsi
pane
che vivono.
Ma come
si
modo,
ma
posso
quali
ci-
noi
nassero
compatiamo l'ignoranza, mentre quelli se ora ritoral mondo, compatirebbero la nostra superbia.
Ecco dunque come
si
Domenico
di
Dano Colludalo
cittadino fiorentino,
dei
91
del
cinque
ufficiali
conservatori
contado e
e
rifor-
distretto di Firenze
deputato
ad ordinare
mare
Balestrieri.
deb-
di
ciascheduno
mese ragunare
e
in quello lo
luogo
Capitano della
di Pistoja
lo
citta
per
magnifico et
le
Populo
Comune
di
Firenze con
loro
Ufficio
de
Cinque
duno
il
lione ran-
mano
et
che
detto Capidette
tenuto et
debba
ciascheduna delle
detti bale-
con
le
armadure
et arnesi
come
a loro
sapartiene
di
come gli piacer et per lo meno vna. Et tuti quelli che non interuenissero e non fosseno alla detta rasegna con
le
altre
armadure a loro apartenenti per insino alora del vespero sia tenuto et debba il detto capitano fare
scriuere e apontarli per vno de
suoi ufficiali
cum
pre-
due de Notai
della
Camera
del
Comune
di Pistoia
modo
()
Arch. municip.
di
Statuti, filza
di n.
D.r Fiorineschi.
Non
questo forse
92
degno
di
un metodo
essere
oggid non
facciamo cosa
che
fa in
gli
Francia od
avi
in Inghilterra?
Imitiamo
una
volta
nostri
che, se
loro e
ma
e-
ad insegnare. Ed
segno
mouna
come intendessero
la
si
eglino bene
il
sistema da
vuole
prova? Cito
che non mi
tempo
attuale,
inter-
la condition essentielle
pour former un
bon tireur
(\
).
Perci
gli
tirare
400
colpi a
pallottola,
ma giammai
non
di
pi di dieci in un
giorno.
questo
lo stesso
quattro
secoli e
mezzo
indietro?
Ma
basta su
al tiro
ai
segno
in generale, lo
di
To-
racconto.
il
Un
1745.
giuoco del-
l'archibugio
ha
giorno 8 marzo
fare
dal
un conto
de' lavori
fatti
capo
(1)
Sciences
militaires
tom. xv,
309-382.
tasi
93
fat-
sotto essa
Vitelli,
e Bovi at-
tiguo
Vaia del
Giuoco
dell'archibugio, ed estimati
mille
tutti
ss.
(1).
dell'ar-
Non
ma
quel
secolo
non
Non
pertanto non
si
ha a credere che
serviva alla
no.
locale
comfinire
custodia
mente
lo
frequentavano, una
tiri.
certa retribuzione in
governo francese,
il
innanzi dopo
notizie,
l'istaurato
tengo
da persona
degnissima
di
fede che
da
giovinetto
dunque
viduale, senza
legame
di associazione alcuna.
Ciascuno
andava ad
istruirsi
per
proprio
conto, e sempre
(1)
voi.
275,
f.
20.
Vedemmo
alle
di
gi (pag. 63)
,che
celli
il
giuoco
dell'
archibugio presso
ai
siale dei
ma-
moliui
Dora.
aveva accolto
i
94
1463
dimandassero
quattro secoli
nel
al
comune qualche danaio per giuE guardate combinazione: dopo precisi, nello stesso mese di giugno,
in
Torino
il
citt
ad
esercitarsi al tiro
con
la
carabina
e,
col fucile,
ai
Valen-
al Segno.
Una
eletta di
1837
si
costitu
di
come
Societ promo-
trice
pel
rinnovamento
questa
instituzione. S'in-
titolarono essi
al tfegno
ed
Soscrittori
il
della Societ
del Tiro
cato alle 3
pom. tennero
loro
prima adunanza
il
in
rapporto del gi
(1)
La
quindi dell'ar-
chibugio
Battista;
celebrava
il
primo Tiro
segno nazionale
si
tenne dal 21 al
il
XV
andavano ad
esercitarsi
ti-,
operato ed avvisare
tento che
i
95
l'in-
al
si
erano prefsso
soscriltori
la
relazione
nome
del cav. di
San Marzano,
alle
intorno
cer-
tezza che al
Re ed
che
si
formazione
di
quella So-
sarie all'uopo.
E primamente
firm da ciascuno
S. M.,
fa-
da presentarsi a
Consiglio
elesse
il
provvisorio
di
del Gon-
(1)
Tutte
le
notizie
intorno
alla
nuova
instituzione le ho
mia disposizione
dall'attuale
nomi secondo la data della soscrizione - 21 (2) Eccone maggio - cav. Guido Asinari di San Marzano; conte Roberto - dal 21 al conte Edoardo Rignon Pelletta di Cossombrato 25 maggio- Ignazio Adriani; conte Vittorio Balbiano di ViaU;
i
Colli
di Monforte; cav.
Villastellone
cav.
conte Bernardo
Domenico
Vicino.
siglio
96
mentovato,
si
decise
che fino
alla definitiva
si
sarebbe
continuato
tempo
il
slesso
un elenco
di per-
segn
per
al
supplica da presentarsi al
soscrittori
esponevano
il
loro
la
in-
tendimento
ce
di
deno-
mazione
di Societ del
accennando
fra
sempre maggiormente
persone distinte
di
lo
spirito di
unione
le
tempo,
colal
blicamente l'istituzione.
Da
ultimo,
dopo detto
il
modo
ciet,
col quale
si
il
sarebbe
voluto ordinare la
So-
pregavano
Re a
degnarsi: 1 approvare
l'istituzione....
del titolo di
sercizi della
medesima
maglio
(1)
Aveva un
consiste
tal
nome
si
faceva. Questo
giuoco
nello
spingere
una palla d
,
legno
in
col
pure
di legno,
percuote
fu presentata
il
97
La supplica
1 di
Re
il
27 maggio, ed
il
giugno
Deputache
gno
la
conte di
Pralormo,
la conces-
per
tenervi le
i
sue esercitazioni.
soscrittori,
Appagati pienamente
il
gno s'invitassero tutti i Soci ad un' adunanza, alle 3 pom. nella sala gentilmente offerta dal marchese
di
Breme, per
mero
di 39, in seguito di
formalmente
costi-
devano gi a 75; annunziato quindi dal Consiglio come i Duchi di Savoia e di Genova avessero accon-
nomi loro fossero inscritti nelunanimamente deliberarono che si pregasse il Duca di Savoia ad accettare la presidenza della Societ, proponendo poi, a maggiosentito che
anche
fosse
comune
il
in
Piemonte.
Il
eh. cav.
II,
Cibrario
Ordini e
p.
con un Segretario
i
giuochi permessi da
Amedeo
Vili
anche
in
sua presenza ad
pilae, paleti,
corum, alearum,
miles, etc.
7
(Borelli, p. 738).
il
Duca
il
(ove
annuisse
alla
preghiera)
scegliere
vice-presidente.
Il
13 giugno
la
si
per
Nomina
Soci con-
Consiglio
che
il
Principe di
Savoia Garignano
il
componeva di ottantacinque articoli, stabilendo che numero dei /Sfoci ordinari fosse di centocinquanta. Rimandarono poi ad altra adunanza, che si tenne il giorno 19, la nomina del Consiglio di Direzione. In
quell'adunanza, nella quale convennero cinquantotto
Soci,
il
ce
che,
alcuni
malmente la presidenza della Societ a S. A. R. il Duca di Savoia, doveva perci considerarsi di niun effetto la lista tripla sulla nomina del vice-Presidente,
formata nella seduta del 6 giugno, ed invit in conseguenza l'adunanza a procedere
del Consiglio di Direzione
tazione, risultarono eletti
cav. Cesare di Saluzzo
;
:
.
doardo Rignon
Consiglieri
Ignazio
cav.
di
Tesoriere
Perch venuti
Marmora,
Pinchia
letta.
,
cav. Alessandro
d'Angrogna
avv.
Carlo
Roberto Pel-
Ma
Saluzzo
ringraziava la Societ
denza. Per
il
99
convocarsi la
Societ
che
si
mand
nuova nomina
del Presidente;
che
essere
27
si
luglio
si
convocarono nuovamente
Soci,
si
ma
in-
non
dispac-
Governatore in
data 28 luglio
si
Quindi
poste
:
Se debba
la
opere relative
la
somma
di L.
25000 da
ripar-
(c'2
Che
il
tiro
suo caotto
dell'anno, e negli
altri
i
mesi possa essedo solo a richiesta d'alcuni fra alle coedizioni da stabilirsi .
Soci
Ed ambedue
Il
le
48 gennaio 1838
tenne
la ottava
adunanza
Pa-
li)
Negli
perci lo
(per Mussano e Bona, tipografi 1838, non trovo questo dispaccio, e pubblico come documento inedito,
statuti stampati
un
l'apertura del Tiro .
Il
100
comunicazione
di
del-
R. Brevetto
riguardava la
rico-
il
il
disegno
di
questo edi-
commesso
all'Architetto
Sada
si
(1),
che
il
Conmal-
siglio lo
approv pienamente,
entrate
ma
vide suo
allora alla
della
esecuzione
far
non bastando
le
Societ a
come appariva
Perci
venne
il
una parte
Sada
in
uno
fra
padiglioni laterali,
dal
sig.
essi potesse
con-
venevolmente
zio del Tiro.
cos
si
aggiunto in seguito.
(1)
Adempiva
di Direzione, letto
sig.
Sada
col sottoporre
disegno da
lui
formato
che viene oggi presentato alla Societ. Voi ne scorgerete, o signori, non solo l'architettonica eleganza, ma pur anche
quanto
che richiedevansi
in
un
Ma
andrei troppo per
101
non
che
una
lunghe se
accennare
volessi con-
nuova
del
Perch mi studier
le
le
cose pi
importanti, fra
nomina
d
Alessandro
Luserna
d'Angroil
7
:
bersaglio
si
far
nella pesi
lesse,
Programma per
approvato. Rimal'art.
79 dello
institu-
quella
proponevasi
una
da
ballo a
la
(1).
mezzo
Ma
proposizione messa
ebbe una
all'im-
negativa
festa
Per quell'anno
pertanto non vi fu la
proposta,
ma
soltanto
Y esercitazione
bercio nel
tempo
stabilito colla
sovrammentovata de-
liberazione (2).
se contemporanea(1) La proposizione era concepita cos mente all'apertura del tiro, debba o non debba aver luogo una festa da ballo a nome della R. a Societ col mezzo di una soscrizione volontaria dei Soci ? Messa ai voti, ne ebbe
:
Irentatre
favorevoli
il
cinquantadue
contrari.
Si
dichiara
la
pertanto (dice
Societ
ha
risposto
(2)
Nel seguente anno
si
102
(adunanza 20 marzo)
far
al
1.
si
stabil
quanto appresso:
1.
L'apertura
dei
Tiro
il
maggio
mattino del 23
concorrenza
Il
al
premio dato
dalla Societ.
2.
mat-
20
e 21.
prender
il
sua formazione.
Diritti di
per 155
L.
19890 00 22000 00
per
la
reno ecc
Costruzione
del
739 62 lr2
Padiglione,
muro
27281 37
3074 65
1466 86
fio-
ecc
462 50
1620 00
Sada
...
di-
Segreteria
Casuali
Pagamenti sospesi
Totale passivo
1120 00 41881 29
.
.
L
fondo
.
Rimanenza
di
L.
8 71
lirsi,
si
103
al
chiuder
il
premio,
si
proceder quindi
4.
stesso giorno
ricomincier
Tiro d'esercizio
al
ed
avr
luogo
la
vincitore.
tutto
II
si
tempo
che
modo
ra
i
))
(1), col
prodotto di
socii ordinarii di L.
giorno
fu-
12
luglio.
premi
argento
una Medaglia
l'esercizio
il
di
bronzo.
Con poche
Aperto
il
variazioni
si
si
fece
del
1841.
16 maggio,
2 altra
chiuse
giorno 11 di luglio,
ed
Bandiera
Coppa
di
minor valore
una
(1)
(V. a p.
101
nota 1)
che a proposizione di
nell'
adu-
ma
20 giugno fu annunziata alla Somarchese Seyssel d'Aix alla carica di Presidente, alla quale, dai 24 soci presenti, fu eletto alla unanimit il marchese Vittorio Colli di Felizzano.
(2)
ciet la rinunzia
Nel seguente anno
si
104
di
bronzo
(1).
Padiglione, e dovendosi
non
ce
sui
colli e sul
Po
di prospetto al R.
far
lentino
si
ordin di
glione
di
un loggiato in legno onde provvedere i soci comodo sito per godere di quella festa. E nella
adunanza (11
aprile
stessa
1842)
si
deliber
doversi
Tiro di Cianiber).
si
tratt
della festa
da darsi
al
Padiglione; ed
esservi
il
Presidente
avendo
fatto
osservare
quali
solamente L. 3000
disponibili
colle
non
si
una
per
che
il
Consiglio
distribuzione dei
premi
alle
si
chiamasse
la
danze.
cos fu
(
ma
in
sospendere
Per
le gravi le
Padiglione
economiche
della Societ
non erano molto favorevoli. Perch nell'adunanza 17 decembre 1843 il Presidente (2) proponeva
(1)
del
ce
di
di
il
marchese
Colli,
Felizzano
che secondo
lo
statuto
avrebbe cessato
alla fine
Qui mi pare
il
caso di fare
un confronto
tra la antica
societ
105
gli esercizi
della
ed
il
pagamento eziandio
184-4
del contributo
i
annuo
dall'anno
1845
il
in poi, e d'impiegare
,
fondi dispo-
nibili a tutto
messa
ai voti
ne ebbe
1
e la
moderna
ba-
lestrieri torinesi
(riuniti in societ
per esercitarsi,
alla tale
specialmente nei d
citt
delle
persone
loro, ed
citt.
Il
il
vani
cosa di questa
al
Re ed
pappagallo,
rammentarono che
La Societ deW abbate e dei compagni di Torino nel 1513 dimand al Consiglio qualcosa in suffragium fieri faciendi unum brauium pr ludendo colouerinam in honorem ciuitatis.
citt.
Il
il
Re
degli
archibugieri di 20, di
ti-
ed
Bat-
non aveva
altro in
mira che
la istruzione della
giovent
Emmanuele
30
multa
di scudi
inflitta ai portatori di
armi,
Carlo
dati,
Emmanuele
conferm
...
i
privilegi al
Re ed
e
alla
bugio
Conche per
da Noi
dal
Governatore di questa
commesso, et
E non
di
citazioni
per
chiarire
lo
scopo
chi
106
E sembra
che
di altre
operasse cos
adunanze infuori
quale
fu
del 31
approvata
detta
deliberazione
di
popo^ che prendeva l'iniziativa, invece del Governo come accadeva in altre parti d'Italia, per prepararsi alla milizia e perci appunto la Societ teneva un certo numero di armi, le quali eran quelle della
il
giuoco. Era
il
Comune
o del
(p.
51,
anno
di
calibro maggiore
statuti di
Cuneo
tutte
tiratori di servirsi di
le
mire siano
arme
menti,
Il
il
tulio sotto
pena
di
(Angelucci.
la
Si
conclude che
compagnia dell'archibugio
scopo
il
Torino,
quelle
dell'arco e
giovent,
il
La R. Societ
ha per iscopo
l'esercizio
compone
E una
si
eletta
procura
codesto eserci-
tamento, nel dare una sontuosa festa nel locale del Tiro.
Io
di
meglio
al
van-
ma non
107
1845 mentovata
fa
presente
soci
Quindi
si
espone loro
la neces-
dice che
non
se ne avrebbe a
sufficienza
al
per
mantenere
richiesto
l'esercizio del
Tiro e provvedere
mon-
dal
addestrarsi nell'imberciare,
di
quali
si
rivolsero ad esso
Del
modo
col
quale
si
1'
festeggia la distribu-
degli introiti
e delle
Padiglione, prendendone
tenne
il
primo
tiro.
Attivo.
Retribuzione annuale di 153 soci a L. 80, buon ingresso di 8 soci a L. 50, retribuzione di 4 soci annuali a L. 80 L. 12,960 00 Obbligazioni dello Stalo, residuo dell'esercizio precedente, ecc 1,384 87
Totale
.
.
L. 14,344 8:
desiderio dei
108
membri che Ja compongono E per non vi fu l'esercizio del Tiro. Nel 1847 sembra che si riaprisse il Tiro al Padiglione , perch trovo una relazione di quest'anno
quell'anno
nella quale proposto
:
si
me
daglie di rame.
si
accresca
Estinzione ed interessi
L. 6,498 23
Stipendi
Riparazioni al
1,020 00
padiglione
.
.
ecc.
206 70
Premi
L. 708,75
Armi e
riparaz.
860,25
Armaiuolo 1838 e
1839, e scrivano
a Q
SlOggetti accessorn
|f
al tiro.
...
di
451,55
38,00
JH Trasporto
bili,
mo
297,50 828,92
ecc.
...
Segreteria
Casuali
Pagamenti sospesi
1307,15
L. 14265,75 2|3
Totale passivo
Residuo
79,11 1{3
Appendice.
Sottoscrizione
volontaria
del
10 giugno
1838 per
premi
Attivo.
L.
785,00
di
109
ai ristauri alle
cinque centesimi;
si
provveda
del Pa-
si
sopperisca
spese neces-
di lire venti.
Passio.
Carabina L. 270, altra carabina
150,
in
lire
un paio
premio
L. 620,00
Bandiere di seta N 5
....
.
150,00
15
Totale passivo L.
785,00
Sottoscrizione
23 maggio.
Attivo.
L.
2130,00
Passivo.
Addobbo
Musica
del Padiglione
L. 375,25
209,80
Segreteria
Disposizioni di
buon ordine
la
... ...
210,00
752,00
104,00 128,00
18,50
L.
seconda se
Totale passivo
1797,55
332,45
Residuo
ravigliarne se
si
il
110
a quali prove
4-9
,
fu sottoposto
tristi
quali
conseguenze
avessero
le
e dal suo
prode
esercito
con
Novara.
;
Ma non
si
avvilirono per
il
questo
bellicosi subalpini
avesse
tutta
l'Italia.
La
non
si
dure prove,
ma non
tenne
soliti
pubblici esercita-
1853
furono prese
la
riforma
ed
il
residuo in cassa in
Societ,
lire
troiti della
risalta
spese per
delle
si
L. 31459,36 1[3
assegnarono:
Per estinzioni ed
interessi, ecc. L.
20962,50
spese eventuali
.... ....
5320,761(3 2960
500
Premi
Serata
al
1716,10
Totale spese
L. 31459,36 1[3
dello Statuto,
il
Ili
48
articoli,
quale, ristretto in
venne
II
approvato da
il
S.
M.
il
Re
Vittorio
Emmanuele
in
24 febbraio 1854. Genova Sino dal 1854 pertanto la R. Societ del Tiro al segno risorse a nuova vita, ed il 24 aprile aveva gi 130 soci, ed a suo Presidente S. A. R. il Duca di
Genova.
Si ripresero gli
esercitamenti
soliti al
Padiil
di
al
Da
esercitamento ordinario, e
felice
nemmanco
di
nel
1859
la
successo
l'esercito
Franco-
campi
Lombardia per
i
soldati ita-
liani e francesi
compagni
caduti,
qua
alla pistola,
combat-
guadagnarsi un
premio ed
il
nome
A. R.
di
Nel 1855,
essendo
mancato
a'
vivi S.
il
Duca
di
della Re-
gia Societ S. A. R.
Principe Eugenio di
Savoia
Garignano
e lo tuttora.
Tra
zione, a
premio
de'
da notarsi
(1)
la diffe-
renza
scopo
tra
la
vecchia instiluzione
,
cittadina del
la
nuova della R
112
fucile
un elegantissimo antico
selce e
spagnuolo a dop(1),
pio sistema,, a
percussione
inviato
nel
la R. Societ
secondo
le
Municipio di To-
a selce ed a
'percussione,
non
Molti
si
nome
d' Inglesi;
ma
non sono
Il
primo giardino
giardiniere inglese
piantare e ne diede
il
disegno
fu
vincitore di S. Quintino.
Giovanni
Boter
il
dalle
prigioni
di
Sant'
Anna
di
Ferrara.
Affinch
sig.
Duca
li
Savoia
V. S.
il-
lustrissima,
le
per
boni
ufficj,
con cui
si
degnata di favo;
raccorr da
V. S.
io voluto
fica et in
me
stia,
la
magni-
unica al
una stanza
il
mia Gerusalemme
vere
Poich lasciar
<s
gli
avviluppati
il
calli,
In lieto aspetto
Acque
113
gii
stato in-
occupare anche
Tiro,
il
terreno
al
locale
del
ed
il
nell'anno 1837,
dal ca-
Provinciale,
ha aperto
Tiro
al
;
cessione dell'edifcio
i
men-
tovato
quali riuscite
secondo
suoi desiderii, ha
ma-
locale
per
questo
utilissimo
esercitamento
dell'imberciare. Quindi,
affidata la conservazione
R. Societ,
che avr
Tiro al segno ,
norma
Il
saranno compilati.
nuovo
edificio s'innalza
il
non lungi
dal Padiglione
valli,
E quel che
Varie
il
bello e
il
meno
Il
ma non
da incolparsene
Municipio.
scita dell'opera,
avrebbe
che
meglio
dei no-
genere
di giardinaggio
erroneamente
bersagli.
lazzi,
114
il
Non
faccio
non
si
deve tacere
di
si
che
il
nuovo
edifcio
del Tiro al
segno
Torino
una
delle pi
di cotesto bellico
Perch
vi si
con
armi
di precisione,
sagli
sono
situati alla
distanza di
200
metri
alla
dalla
otto sono
distanza
somma
a tutto
si
gurazione, che
dello
manca,
sia
per Fuso
edifzio.
per
l'or-
come deputato
di
del Municipio, ha
come un fuor
d'opera,
che
egli
da potersi con-
in piscina
ed
si
il
A me
conto
(se
non
avesse voluto
si
tener
maggiore spesa
necessaria all'uopo)
unico edificio
115
CONCLUSIONE
una incontestabile
verit che la storia della
Ella
Nazione
razione da
me
fatta
sulla
ne una
prova con-
fincentissima.
Ma
di
molte migliaia
che
si
deve comporre
la storia
i-
taliana. Si giudichi
dunque
ho
investigato per
una
sola citt
ed intorno ad un solo
preparare
tutti
comtrat-
Primo a
mi compiaccio
di
il
primo a discorrere
ora
sullo eser-
cizio dell'imberciare in
Nazione.
se
il
dovrebbe
al sog-
buona
volont.
Ad
ogni
modo
documenti
ine-
diti riportati
citati var-
ranno, spero, a
rendere
accetto
di
questo
libro cui,
leggermente
titolo
il
titolo di
Storia.
Ma
poich questo
non
si
addimandar venia
povero
Dissi che la
mio
e
scritto, e far di
instituzione
Arco
in Aosta, dove sino dal
116
la
1206 esisteva
nelle
Compagnia
notizie
dell'Arco,
e confortai la
di questo esercitamento
citt circa lo
XIV
e cinquanta
Se
il
Comune aveva
Vili
1430
il
duca
Amedeo
alla
permette
il
Giuoco
dell*
Arcobalestro
quel
Principe.
Se
a Torino
al
giuoco
dell'
Arcobalestro esi;
ma
tal
poi-
appellavano con
nome
armi da fuoco
perch
la
portatili, cos
inesattezze
offenderei la verit
senza rispettare
si si
costituissero in Societ
Balestrieri Torinesi
si
Quando non
libri
puole
accertare; soltanto
apprende dai
il
Balestrieri
dimanda
al
20 magComune,
(1)
M. Guillet
di
degli statuti
scrive ci
Giuoco
dell' Arcobalestro
du duch
trois
corps de Chevaliers-lireurs,
de
a Chmbry:
celui
V arballe et
celui de
pour
le
bon ordre de leur socil, des stale 4 par le due Charles III
,
etc.
(Dictionn. Hist.
Lilt... et Statist.
ed
ottiene,
117
la
un
balestra.
Con
questo
per
le belliche esercitazioni.
fatti
Formata
Statuti;
la Societ
si
saranno
certamente
gii
ma
io
non ne
ho trovato traccia, e solo nel 1507 ho la notizia che la Compagnia e Societ degli arcieri della citt, presenta al comune le lettere ducali con i capitoli,
Lemmi. Chambry
il
1807,
Da
in
1430
si
formarono quei
indovinare. Io
et establies
Fan de
et
le
may
de
la
bonne
Ville de
fatti
trait (e
nome preso non prima, certamente, del secolo XV1I1) de Chambry, etc. , in seguilo di licenza avutane par
tiratori,
treshault
et
tresexcellent
redoubte
seigneur monseigneur
et
(non terzo)
soltanto
si
la
compagnia
la
dal che
cos
deduce che
compagnia dei
Colubrinieri (che
Ma
la conclusione
degli
statuti
slessi
conferma
la
compagnie
Sul tiro
al
118
e-
Torino
pi
Ed anche questa
opi-
munimento
appellate al
di
armi
modo
francese Colubrine, e
non Schioppi,
riformarono
o Schioppetti, od Archibugi
del
modo
italiano, quella
si
1513 (Doc.
ined. XX).
della
Ed
allora
certamente
gli Statuti
compagnia o compagnie,
sia cos
come
parle
:
Par
l'intercession etc
il
Redempleur Jesus qui Luy plaise preserver d'epidemie et de tous autres maulx et inconveniens Nostre tres redoutable
Seigneur Monseig.
N.re tres redoublee
le
Due
Dame
sa Mere; etc. .
TuUo
ci basta,
mi
sembra, a
alla origine
della
:
compagnia dei
tiratori
in Ciamber
eserci-
giuocalori
comune
in quell'anno stabili
Bistoire
de
Chambery, p. 348)
dei
cos
si
la
Compagnia
Colubrinieri
non
assemblee
nom
et
neuf-
gua
119
Ora
petere
gi detto.
era quella di
del
tiro al
provare
della instituzione
Segno
in
Torino, e
questa stabilita
questo esercitamento,
la citt
ed
Reali di
supremi
questa
di pericolo
libro. Tuttoci
poi che vi ha di pi
intorno a
riflettere
che
il
Tiro
al
d'imberciatori delle
si
quali
pareva
che in
Italia
non
avesse
delle
Alpi
lo addestrarsi alle
giu-
di
prova,
potr da taluno
ma giammai impugnare
lo
(1).
Prenda esem-
Piemonte. Se
aveva a provvedere
al
mantenimento
;
un
ai carcerali
od a
risto-
pio
120
nei tempi di
dunque
il
dati, lo
imiti; e ritorner,
come
Roma
antica,
e dagli esteri
Quando
ranno
ramente padrona
stessa; allora
riconoscente
sempre inverso
favorirono
sigli,
il
le
ma non
tr eombattere
suo
con
effetto di umiliazioni
causa d'ingratitudine.
rare una chiesa ed a fornirla di sacri arredi una confraternita od i reggitori del municipio
in tal caso
di
quel luogo
tenere
il
dimandavano
al
governo
il
privilegio
di
poter
giuoco dell'archibugio in un dato tempo dell'anno, obbligandosi a fare tutte le spese necessarie per quell'esercitament
guadagno a quella opera pia per la quale permesso di tenere il giuoco. Veggasi in argomento il mio libro sul Tiro al segno in Italia ed in ispecie la Cronologia del tiro al segno, ecc. Ogni secolo ha
e di destinare
il
il
avuto
il
suo
atti di
pubblica beneficenza.
canto che
si
esercitano coleste
pietose
succede non
ap-
lasciano
dell'introito
senza che la
societ ne ritragga
ai bisognosi,
un vero
sovveniva
si
facevan soldati.
fe^S^gg^C^-*-'
RINO
ed:
MAS. lit.Rolla.
Di;
L
taie
C.nla
pei la Pianta.
'''
'
im
RV3ziQne
NUOVO
ED1ZI0
PEL
IN
TORINO
h-l
MetriiSc
ij
H
'
r h
I
p-T"4
Metri Poe
I
H
TS
Dl5 el
e Cav Giovanni Castellasi Luogotenente
h-l
!
Colonnello nel
Gemo
Militare
S^ala
ri,
Pdf)
TlfiT
"F.1
PVa ZI fin R
Jcak
di
1.
800 per
la
Pianta.
DOCUMENTI
(1)
[Lib.
Consil.,
pag. 43 e 45
Doc. ined.)
Primo super
litteris
de nouo dandis
et
distribuendis
inter
pro-
est.
tinue
dilectionis
rum
mandamus qualhenus
ordinare
imponere
in
continenti
fi) Avvegnach non riguardante direttamente il tiro al segno pure essendo importantissimo questo documento per la storia mif
litare torinese
non posso risparmiarne la pubblicazione, tanto pi che non solo inedito ma, per quanto sappia, da nessuno finora
accennato.
rella
(1)
IV
(2)
et
gorgerias
diploides
et
balislas
in
maionr
quam
poteritis quantitate.
Sic agenles
(3) que omnia sint exequta ed adindiem mensis madij proximi. Eo modo et forma quod die domenico subsequenti post diclam xv.am diem fiat mostra de predictis armaturis de qua mostra et de armaturis singulis et de quantitate ipsarum nos statim facta dieta mostra certificari curetis. Dat pinar.die xx mensis aprilis.
(1)
Corella
il
prire
colpi
sopra
s,
e nelle corazze e
:
Ed
altrove
Avevano
si
coreti
come
anche
di cuoio lavorato e
portava
le vesti aggiustato alla vita per difendere il cuore anche abbia una panziera o vero coretto, con maniche di ferro, e corazze o vero lamiere, e cervelliera grossa o vero bacinetto, elmo o vero gorgiera, ecc, [Statuti delle Compa-
sotto le
armi e
(Grassi).
in
Arch.
Gali,
XV,
(2)
p. 27).
Diplois, Displois;
,
Laena duplicata,
surtout
doubl'.
Hist. Delph.
p.
126, col. 2. in
Computo
an.
proXII.s.gr. (Du
Cange,
un
abito o mantello
esempio
tantt
tantt
le
le
del
Belgio.
Ne riporto un La commune
;
fournissait
aux milices un uniforme plus ou moins complet c'tait ou tunique, le justaucorps, le paltot ou la jacque, chaperon seulment. Cet uniforme gnralement aux coufrac
(Henrard, Histoire de
l'artillerie
en Bel-
= m.
x
belga
(0,513,766
18) 9,247
se piede
18) 6,165.
il
etc.
In
reformacionc
et
dicti
consilij
facto
partito
per
dietimi
et or-
dominum
quod eligantur vuj sapientes per clauarios de Consilio dictorum d.norum vicarij et judicis seu alterius ipsorum. Qui vuj sapientes jurent ad sancta Dei evangelia armaturas sufcientes juxta formam dictarum itterarum impodinauerunt
nere
et
et distribuere inter
secundum
facultates
ipsorum bona
et timore sublatis.
Et quidquid vuj
teneat ac
sapientes fecerint
circa
ipsorum valeat
factum.
et
si
per totam
credenciam foret
II.
[Lib.
ConsiL, pag. 57 e 58
Doc. ined.)
d.nos
Guillelmum
de
altessano et
Galuagnum borgexium
ambaxatores
ciuitate
elligantur
cum
balisterij
cum
et
ipsi
cente
apparatu
qui
habeant pr
qualibet
ipsarum
L.
duas
caput
clientes
.
et balistarij
X. vnum caput
et singuli
vnum
omnes simul mj.c et L. vnum caput el debeant ipsi clientes omnes cum aparatu predicto ire in exercitus qui fient pr ipso d.no principi per comune predictum cum equitabit totum comune eorum proprijs sumptibus sicut alij ciues
et
cum
placuerit
ipsi
d.no
principi
ducere
vel
mittere
cum
pars ipsorum prout
totura
ipsi
VI
iret
sua ordinabit.
super hijs
ordinauerunt quod
scilicet
per clauarios
dicli
plenum posse
eli-
gendi, nominandi
beant bagliam de
ciendo
ipsos seu
ipsis
statuendo prout
dictis
videbitur
fa-
super capilis et
ornamentis
et
eie.
Ili
[Lib.
Consti.,
f.
8i ver. e 85
Doc. ned.)
de suo
seruire
et
et
Super quarta
quod
comunis habeant
eis
uidebitur
et quicquid
valeat et teneat ac
si
per
totam cre-
denciam factum
IV.
{Lib.
Consti.,
f.
96
Doc.
ined.)
super
qui
procurent haextitit
allias
ordi-
Super sectmda proposita
VII
contentorum in dieta secunda proposta elligantur duo boni homines ciues taurini qui habeant potestatem inueniendi bonbardas quatuor et balistas
sex uel minus eorum albitrio, et pr predictarum bonbardarum
et balistrarum solucione juxta alias ordinata accipiant
de petau-
comune
duo
ellecti in predictis
faciant .cum
. ,
consciencia
racionatorum et curie.
Bonifacius becutus
Jacobinus bayuerius
[Lib.
ConsiL,
f.
ined.)
comune
inter ciues
quid
Super
ij.
reformatum
fuit viri
quod
ciues
ipsam emendandi
et
personas
quibus
di-
cum
ordinacione super
ConsiL,
f.
4 ver. e 5; Doc.
ined.)
cum
alias
fuerit
et
ecclesiasticas personas que
Vili
pla-
cet eie.
It.
sup.
nj. a
credendarijs
eclesiastiche
quod scriptum
debentes pecunias
detur militi et
nie
summam
et
in terciam
barde
Yiritoni
ad defensionem ciuium
ciuitatis
fortaliciorum
presentis
et
in
alio
conuertere non
debeat.
VII.
[Lib.
ConsiL,
f.
17,18; Doc
ined.).
super
prouidendo
adiutorium
qui re-
quirit sibi
fieri
comune
taurini de locando
vnam domum.
It.
partito
ut
supra
placuit dictis credendarijs et inter ipsos obtentum. et reformadicto mag.ro Andre armurerio tam pr parte domus quam pr labore suo in faciendo trahere bonbardam grossam comunis habeat libras mj.or vianensium de auere comunis soluendas eidem per maxarium
fuit
tum
quod
loderij unius
videlicet
medietatem
in principio
VIII.
(Lib.
ConsiL,
f.
27
Eodem
de habendo duas cassiasVirotonorumpro vtilitateco.is. Ordinauerunt quod mutuentur per masarium co.is sexdecimflor. pr emendo apud pynayrolium duas cassias Virotonorum videlicet vnam paruorum aliam grossorum Et quod solventurmutuenti dicti sexdecim fior, infra oclauam diem maij videlicet
flor.
IX
vnus
IX.
[Lib.
Consil.,
f.
43
Doc. ined.)
Anno
detur
comissio
cum eorum
paria
bayuerijs bonis
et sufficientibus
Item centum
bracellorum
Item
schi-
Item ordinatum
extitit
informet
d'
Ales-
Baliste
Bancha
Item baliste
vigiliti
de girella
sexdecim
bone
et
Item baliste
sint
de acallo
[acciaio)
X.
[Lib.
Consil,
f.
ined.)
(1402)
Item
si
placeat firmare
vel
aliler
prouidere
super facto
magistri balisteriorum.
dictis credendarijs ut
sapra
(1)
bene
100!
loro interessi.
sedici, ossia il
tempi i prestatori di danaio facessero Per 48 giorni si pagava un fiorino sopra 6,25 per 100, e perci per ogni anno il 46,875 per
in que'
quod pr contentis
in dieta
Malanus
si
Gastaldus
videlicet
conve-
poterunt
quod
dicto raagistro de
auere
comunis
vnam
aliqua
vini in ci-
tantum sine
impositione
cum
aucloritate locandi
vnam domumetquicfuerit
teneat
ac
si
per
totam
crc-
denciam factum
foret.
XI.
(Lib. Consil,
f.
94 v er., 95 e ver.)
.
.
peti
masoerij
comis-
quarum
et
Et p.mo
idem d.us
comissarius
adimplevisse
menia in penis per ipsos comissis. idem masoerius quod eadem comunitas habeat in comuni certam quantitatem bombardarmi bombardellarum covissitentur
quod
Item
petit
louerinarum
pulueris
,
balistrarum
de
viritunorum
arlelerijs
lanciarmi
targonorum
facul-
et
omnibus
secundum eorum
etiam adiontis, quod per quatuor annis proximis in proximo festo pasche ressuresionis d.nj inchoandis in comuni habeantur quatuor mille flor.i pr quolibet anno mille, qui
et
flor.i
a.
mille durantibus
quatuor
pasche
requixitis per
in
proxime
festum
XI
predictum
in
si
armendis
municio eciam
balistris et
totidem targonis, et
de totidem lanceis
XII.
[Lib.
Consil,
d.ni M.
f.
158
ver.;
Ixiij
Doc. ined.)
Anno
iiij.c
die xx Maij
Supra requisicionc facta per balisterios qui requirunt eis dari auxilium ad bracium [bravium, cio palio), ut, .... In cuius consilij refformacione obtentum et refformatum
fnit
cum consensu
et
auctoritate
prefati
N.
Vice
Vicari]
supradicti
quam
habitatores
maxime
publice
narum suarom
vtililatemque
et
decoracionem
in
rei
nitatem dare
et conferre
tentum
listre
et
ordinatum
fuit
quod
pr
et
lendit ad vtilitalcm et
comodum
supra
publice dentur et
soluantur semel
tamen
scripto
anno
nunc in-
choando
ris
diclis balistrerijs
decem
florenos auri
parui ponde-
XIII. (1)
[Lib.
Consil.,
f.
15).
lxvij.
Sequuntur ordinaciones
(1)
Fu
pubblicato
il
15;
ma
credo interessan-
cione Civilalis
thaurini per
XII
Millitem
Mag.um
D.
glaudium
vnum excarzaylum
murum.
montese
vnam
castri et
Item
in
eadem porta
(2)
vnam
ca-
noneriam
que verberet a longo itineris ipsius porte. Item facere murari posterlam tendentem a parte castri. Item facere vnam bareriam duplicem in alio reuelino ipsius
(3)
et alciare
murum
su-
Item facere
in
vnum reuelinum juxta ripariam ipsius porte quo quidem reuelino fieri faciant vnam canoneriam que
antea
fieri
faciant
vnum belluardum
(4) in
medio turrium nove et veteris. Item construi faciant vnam turrim prope portam marmoream
et
circum circa
alciari.
(1)
(2)
Rivellino. Vedasi
come
fanno venire
il
nome
de' can-
noni dalla Francia nel 1494 con Carlo Vili potrebbero spiegarmi
come, se non si avevano artiglierie con tal nome, si potesse ordinare a Torino nel 1467 l'apertura di questa cannoniera che infilasse la
strada fuori la porta Fibellona? Spero non verr loro in mente d'im-
pugnare
(3)
il
documento
Pessinetto,
Comune
,
(4)
Eceo un
molto antica
in Italia. Belluardo
un
gran bastione che succedette verso la met del secolo xv alle torri delle vecchie cinte. Qui infatti chiarissimo che la doveva essere una opera di forma diversa dalle ordinarie, perch doveva costruirsi
tra le torri
nuova
vecchia.
XIII
omnes
ecclesie.
lurri exislente
Item in prima
prope diclam
portam marin
ipsis
moream
Item
libus.
construi faciant
tolli
vnum belluardum.
itinera
facere
omnia
exislencia
fossa-
in
menijs existen-
illorum de sesterijs.
Item facere vnum belluardum ante portam nouam. Et inhibere prius inchoatum non proficere.
Item in
turri
Susina
vnam canoneriam.
Item a porta Susina vsque ad turrim Domine nostre pr presenti conslruantur tres belluardi et hoc in qualibet parte
in
nam vnam
in
aliam canoneriam.
et
quod
futurum
sit
turris et expeleant
murum
Item in futurum
fieri
scopatum
Item
foris
menia.
similliter in
medio
fieri
turris
vnam aliam
Item
in
vnum belluardum.
ciuitalis
porta
construi
faciant
vnum Veuglarium
(I).
(1)
in istato
di difesa,
quali
seguenti:
dicti ciues fieri fatiant
iij.
Item quod
ser-
Et
fant
lapides et
vnum
tractum sive
Item pr quaibet
et
XIV
vnam expingardam
balestarum
de
vnam
Item
colouerinam.
construi
faciant
qualuor
duodenas
Varatonum
tot
civitatis.
Et muniantur
duobus capondinis, si ve co llauerinis longitudinis sex pedum (m. 3,082), et muniantur capsis necessariis et longitudinis ordinande per magistros ad hoc expertos, et fant
dicti Vuglarij
duobus
capsis et
tera
rum
diete
ciuitatis
esset necesse.
v.
Item
fieri fatiant
civit. Vercell.
f.
234
le
Colubrine, -perch
glierie erano di
un solo pezzo come istessamente fabbricate le non v'ha motto di quelli. Che tutte queste artibronzo. Che le serpentine tiravan proietti di pietra
di
ferro
(lapides
ferreos).
Final-
mente che i Vugleri dovevano essere modo da potersi quelli trasportare ove
desse. Il
incavalcati su
la
casse fatte in
difesa
Vuglerio,
del
quale nel
il
Grassi non
fatta
menzione,
il
eh.
si-
gnor Henrard nella sua interessante Histcire de l'artillerie en Belgique (p. 44). Les veuglaires taient des bouches feu de petit calibre; leur nom derive du mot flamand vogheleer oiseleur, parceque ce fut probablement au moyen de ces pices que les cannoniers s'exergaient au tir l'oiseau. E cita in appoggio i comptes comm. de Lille 1465.... it. pour un veughelaire et pierres con duites au buisson de Wallencamp o les confrres colevryniers tirrent du dit veughelaire pour avoir roy en leur confrrie
(La Fons Mlicoq. p. 19). Avrebbero corrisposto ai nostri moschetti da giuoco, co'quali esercitavansi i Bombardieri, che portavano una
libra di palla.
Ma
non
avevano proietti di
pietra
come sono
documenti
passe et
fieri
XV
vnum
miliare viri
-
tonorum.
Nobilis siue burgensis habens tamem quam immobilibus redditum centum fioanno teneatur tenere in eius domo vnum ar(1).
vero
vnam
jaches
cum eorum
baistis et lanceis
et archis.
Et iniungitur eisdem sub pena centum marcharum argenti quod premissa habeant adimplere infra duos menses.
dell'opera Le passe
et
Vavenir de
,
l'artillerie (tom.
I,
p.
366
- 383.
anni 1428
1435
1463
1505) buon
numero
di queste bocche
da
Calais,
Quel capontom.
dunque non
132, 133.
che
un diminutivo
et
Vavenir de
(1) A Bruges, a la fin du xni sicle, tous les bourgeois possdant de 300 3000 livres doivent avoir un harnais de fer, de piatte ou. de mailles et un cheval d'une valeur proportionne leur revenu,
Lige,
la riche
cheval, et dans
plupart des
s'il
aspi'rer
(Hen-
6).
XVI
XIV.
{Lib.
Consti.,
f.
Congregato Consilio
Et ultime ordinatum
laur. etc.
bene
provideatur
ipsa
ciuitas
comunitati
et
de Magistris
Artilleriarura ut valeat
comu-
quod
JN.
perquirendi
vnum
vel duos
et
bonos ma-
gistros balistarum ad
residendum in
quas
ciuitate
faciendum
facere
sciuerint
habeant
po-
nunc
ipsi
auctoritatem
firmandi
credencie
conue-
cum vno
vel
predicte comunitatis.
Et
teneat
proinde
ac
si
per
credenciam factum
foret.
XV.
[Lib.
Consil.,
f.
ined.)
nrj
(e)
Ixvjj
Item de deliberando super facto litterarum ibidem presentatarum pr parte M.ci D.nj Marescalj quarum tenor sequitur et est talis:
Copia litterarum.
Sabaudie
n.rj
et
locumtenens generalis
etc.
principis
D. D.
Sabaudie
et singulis officialibns
XVII
subditis
prelibati D. n.rj
fidelibus
et
ciuitatum
quibus pre-
Displicenter
intelleximus
quod
et ex-
sumptus
dilecto
pensas unius
pastus vel
duorum
prelibati
ministrare
d.ni
n.rj
nostro
et
bombarder
licet
quibus
bene
extitit sa-
tisfaclio.
Cum
igitur
inbumanum
est,
esset
non
precipimus
mandamus sub
et ulterius
cbarum argenti pr quolibet quatenus iuxta presentes requisitiones nostras prenominatis gentibus
pr
nostra
liberalitate
singularem
t'orciori.
alias
autem
et
licet invitus
de remedio prouidebimus
Ixviij.
Datum
P. D.
Marescallum
De Puteo
(Reddantur
litere portitori.)
Super tercia
fuit
conclusum
prout
Marescallum
et
prouideat
chixijs ciuitatis.
XVI.
(Lib.
Consti.,
vij
f.
Die
Congregato Consilio maioris Credentie Ciuitatis Taurini, etc. Et primo super prima proposita faciente mentionem de solempnitatibns
solitis fieri
in festo
etc.
Fuit
obtentum
vieto
Jostre
que ludi
2
hastiles
curso palij attentis
lij.
XVIII
sub
ordinatione
Nec non
fiat
oblalio
consuetis
D.norum
Sindicorum
et masarij.
XVII.
(Lib.
Consti.,
f.
72;
Doc.
ined.)
supplicacione
arbalistre
ibidem
exhibita
aliorum
ludencium
cuius suppliea-
cionis tenor sequitur prout infra. Spectabiles et generosi Sindici et Consiliare ciuitatis taurini humiliter
exponitur
parte
et aliorum
ludencium
Arbalistre
Domini Sindaci
Arbalistris
et consiliarii so-
fuistis
ludentibus et
quolibet semel
ludere
volentibus
videlicet
anno
dare Argentum pr
faciendo
ludere
est
vnum
vtilis
consuetudo
tam pr honore
principis
quam
tocius
ciuitatis.
quorum supra
vi dignentur prelibale
est facere. Quas Deus conseruel In cuius quidem consilij reformacione cum consensu et auctoritate prefati Domini Vicari] ibidem assislentis refor-
consuetum
Speclabilitates
matum ordinatum
et
conclusum
fuit
prout infra
mentionem
de supplicaet
conclusum
quod
de
auere diete
comunilalis vt juuenes
diete ciuitatis
abilitenlur
ad ludum
diete
Gastaudi Massario
sibi
XIX
eidem Regi balistreriorum de auere ipsius comunitatis qui intrabuntur in suo primo reddendo computo babita ab
confessione de recepto.
eodem rege
XVIII.
(Lib.
Consil.,
f.
16 ver.; Doc.
ined.)
1507
De comitiua
duxerunt
litteras
et Socielate
archeriorum
ciuilalis
qui
pro-
annexis,
qui
Gomunicentur D. Sindacis
vi
prouideant.
XIX.
(Lib.
Consil.,
f.
15 ver.; Doc.
aprilis.
ined.)
Die lune
xj
(1513)
proponunt
fecit
quod
alias
fieri
vna
facit
socielas celebrari
ipsam societatem
premissa
tas
in
honorem
ciuitatis.
ne
quod
supplicatili- vt
comunijurium
que
est
ne moleslentur.
Gonclusum fuit quod domini Sindici prouideant de jure et omni meliori modo quo fieri polerit vt prosequanlur ad oblationes solitas et pr hijs
non moleslentur.
XX.
[Lib.
Consil,
f.
20; Doc.
ined.)
suffragium
fieri
vnum brauium
pr
ludendo ad
colouerinam in
honorem
ciuitatis.
Comunicelur Vicario.
XXL
(
Lib. Consil.
f.
22
Doc. ined.)
Die
p.
maij, 1558.
Commititur m.
vi
d.
raphaelli
de
m.d.
Sindicis
cum
post
illis
ad
cras
taxent et
conueniant
cum
eis
omnimodam
sint
ludere ad psitagnum
XXI.
(Arch. gen. del
duchi di Savoia; di
dei
PER LO GIUOCO
Dell'Archibugio, della Citt di
TVRINO,
i
li
quali inuiola-
bilmente
si
osseruaranno da
(1).
tutti
detto Archibusio
(1)
Accenno qui
dal Borelli
Primieramente
uolta
si
si
xxr statuisce
,
ordina et
che
ogni
al
anno una
Papagallo, Et
la
compagnia de
Archibugieri metter
,
il
sar
Re de
Il
gli
medesimo ordine
et
modo ne
(1).
sia creato
quale Re goder
delli priuilegi
et franchisie
am-
piamente contenute
alcuna persona di
di
si
sia,
non
tirar al
(2),
pena
Compagnia,
et confiscatone
permesso ad alcuno
di tirar al Papagallo,
habbia pagato tre soldi per una Messa, et una libra di cera.
Pi, che colui che tirando al detto Papagallo
far
il
,
segnalato colpo di
tutti
gli altri
di
detta
compagnia
Al
non
abbattendo per
il
Re de
gli
Archibusieri.
la
quale in
tutta
persona
di detto
sotto
un
soldo
tor-
che tutte
le
persone
che
giuocano
prezzi
al
detto
(1)
(2)
Vedasi
(3)
Ecco una prova che si avevano statuti anteriori a questi. il documento XXL e che detto Luogotenente, in absenza di detto Re
privilegi^,
come
se
fosse
il
Re
stesso, e
prima missa essendo dodeci giuocadetto Luogotenente per voler giocare in partida
dalla
ai
detto
giuoco,
il
non
et
babbi ne presuma
come
solito,
quattro
colpi senza
hauer domandell'
data licentia, che siano detti colpi perduti, et di pi, disgradato dalla compagnia, et bandito dal detto giuoco
chibusio
(2).
ar-
Pi, che
si
li
faccia
una
boita
comune doue
et
si
habbino a
ri- #
ponere
tutti
denari
delle
emende,
condennationi,
insi
presentara sopra
il
giuoco da colui
che
sar
deputato
per
Pi, che
si
debba tener un
et scritti
i
saranno registrati
detta compagnia
ordinatamente
i
dal
deputato
di
nomi
di tutti al
compagni
che
vorranno
et
tirar
giuoco
del Archibusio,
tutta la
prezzi
compagnia.
tenuti,
compagni
di detta
compagnia siano
il
di
Santa
(4),
nello
andare
come,
ac-
portara
il
il
compagnandola
cara, incorra la
Pi,
si si
Re con
li
chi
manquali
pena
faranno
solito,
li
ogni
uno per
persona alcuna.
(1)
(2) (3) (4)
Vedasi innanzi l'articolo 21 che surroga questo. Questo articolo soppresso negli statuti del 1671. Manca questo pure negli statuti indicati.
...
citt di
Pi,
il
XX111
al
li il
detti prezzi si
giuocaranno
il
modo
solito,
il
tirando
e,
Re
primo colpo,
et in
suo
Luogotenente
secondo,
mano
far
il
pi segnatauolazzo,
di
dar pi presso
tutti
brocca
nel
habbia
il
migliore di
prezzi, et
gli altri
gli
grado in
distri-
saranno
prezzi secondo
il
il
solito.
Et
tutti li
colpi che
saranno
dentro
Pi, si ordina et
che
colui di detta
il
compagnia
tutti
i
guadagnato
di
i
migliore di
(1).
ti-
Pi,
si
inhibisce a tutti
Gara
modo
sotto
ogni sorte
d'inconuenienti,
che
per
mancamento
:
di
et
questo
pena
si
di
mostra
di
di tirar
(3)
pena
di
un soldo
tornese
ogni
uolla
Pi,
detti,
come
si
disopra.
i
giuocatori sopra-
di
non caricar
doi
balle in
per
suali-
dalla compagnia.
(1)
Manca questo
di
(2)
del
1671,
era
il
segno
ognuno
(3)
il
mezzo
un
...
.
e privatione della
com-
pagnia
tirar al
XXIV
compagnia volendo
il
Papagallo
il
alli
prezzi
suo arsar
chibusio, che
licito
fuoco non
il
gli
ritirar et rifar
suo colpo.
Ma
se hauesse l'archibusio
il
non
gli sia
permesso
l'ar-
chibusio
pigliando
il
fuoco,
di
il
suo colpo
sar perduto,
soldo
et
questo in
un
tornese
per
emenda.
Pi
si
prohibisce a tutti
si uoglia,
grado
et
ne bestemiar
il
nome
ne
di
ne di
modo alcuno
si
parole sporche,
potessero liei
al cospetto di
honesla donna,
da maritare,
giuoco del
archibusio,
come
gare la
un soldo tornese per ogni uolta. compagnia facesse difficulta di pasopradetta pena incorsa per lo precedente capitolo se
pena
di
capo
li
(2),
et
mettendola
di
al
luogo del
compagni
detta
compagnia
di
l'archibusio
pena,
altri.
il
niun valore.
(1) (2)
... ...
concessi
di
lo
com-
questa
inclita citt
TURINO,
MDLXl
(avvertenza
Gli articoli aggiunti negli statuti del 1671 sono quelli che
seguono.
Capitoli,
Ordini,
per
s'
il
giuoco
osseruaranno
detto
nuiolabilmente
da
tutti
Giuocatori
de'
prezzi d
che
s'
abbino da stabilire
vn
Compagnia;
auuertendo che
sia
homo
et
si
benefcio,
honore
di detta
giuoca, o altrimente,
come
li
dalla
Compagnia.
5.
Pi
il
Re
durante
per
li
mero di dodeci, ouero che al giuocare v'interuenessero pi di due forastieri, nei quali due casi non sar franco detto Re delia detta missa, ma pagher come gli altri Giuocatori.
19. Pi che ogni qual volta, che
qualcheduno
delli
Archi-
il
al
in detto tauolazzo,
si
che abbi
nel
facolt
di
pi-
nella pena,
colpo,
qual
caso
incorrer
detto Giuoco,
atteso
il
XXVI
grado che
d'aggiunger vno a
suo piacere.
21. Pi che tutti
li
bano
segno
tale,
che
il
pugno possi
che
so-
(1)
sotto
di S.
prima volta
di soldi 10,
da pagarsi
in
honore
pi
mancando
conda volta
di tirar
potr
pretendere
d'entrar in partita.
22. Pi, che sino al
dodeci sino
al
numero
et essendoui pi
il
il
numero
in vtile di quello,
che hauer
la festa
prossima
sino al
numero di trentaquattro Giuocatori, e che arriuando al numero di trentacinque, si debbano far prezzi numero sette sino al numero quarantotto, che se ne dour far numero otto, e cos non si far pi numero de'prezzi, quando anche si arriuasse al numero di cento Giuocatori, e questo per le
parate ordinarie solamente.
23. Pi, che restandoui prezzi cadenti
si
debba
li
restituir
il
dritti soliti.
24. Pi, che cadun Giuocatore auanti di tirar alcun colpo debba aver pagato al Secretaro il diritto della missa, stabilito a soldi dieci per la prima partita, e soldi cinque per la seconda, e non hauendo pagato, il colpo sar nullo. 25. Pi, che durante la partita
serpentino, detto
portatili,
non
sia lecito
ad alcun Giuoarmi
collo
(1)
Il
delle antiche
da fuoco
ebbe
nome
dalla sua
forma imitante un
rilievo,
con testa
(o
di serpe, talora
anche scolpitavi a
che formava
la miccia
al
poneva
una
vite
XXVII
da pagarsi
26. Pi,
in
honor
si
di
Santa Barbara.
saranno
tre Giuocatori
non
quando
vi
che
habbino
et
tirati
il
27. Pi,
Segretario per
dieci, e
ogni missa
prima partita
di
soldi
et al
dieci,
denari
la
Marcatore
e
mente.
Dat. in Torino
li
26
di
Giugno 1671.
C.
EMANVEL.
Sansoz.
XXIII.
A.
[Lb.
dei Cons.,
f.
5; Doc. ined.)
10 gennaio 1565.
Pi essendo comparso Marchio Fornaaero re delli archibuserij
di
d'esser
e vende
Hanno commesso
gli
al
Maestro
di
parr raggioneuole
il
dedutto per
il
gabelliere di suoa
gabella per
anno acci
ranno rato
di tal deliberatione se
{Lib.
XXVIII
Doc. ined.)
B.
dei Cons.,
f.
54
22 giugno 1565.
Pi essendo comparso
archibuserj della citta ed
Messer
il
Marchio fornasero re
delii
gli
Hanno ordonnato
mandato
che de da-
quaranta otto
sudetto
e
et a
li
chierij
dieci
per
l'effetto
saranno
ripportando
il
XXIV.
(Lib.
dei Cons.,
f.
3 luglio 1570.
Mandato per
Pi hanno mandato
Freylino gastaudo
al
il
Re
delli
Archibuseri.
M.
Re
delli
giorno di
San
el
XXV.
[Lib. dei Cons.,
f.
li
ventinoue
di
Mag.ca
Re
dell'archibugieri.
Pi,
Turino
hauendo M.r Thomaso regis di Chieri cittadino di et habilante in essa citt moderno Re degli archibuagiutato
dalla citt di qualche holi
il
solito
li
conuien
fa
per
re
giorno della
San Giov. batta in riceuer et acarezzar li forastieri citt hanno ordinato et ordinano che esso
re et altri che saranno per l'auenire habbino
moderno
citt
per
honorar la
citt in
detta festivit de
San
giov.
giocando
al
d'
archibusio et che
de guardie e
fatti
allogiamenti mentre
bauer
di
nouo
tirato
al
papagallo et per
tal
tal
modo
essere
stato fatto re
non habbi
che
resti
Mandando
al detto
di citt
dinar di pagar detti fiorini presi dalli fondi della citt e so-
XXVI.
{Lib.
dei Cons.,
f.
Mandati per
fatta ai
giocho d'archibugio.
mese
quali hanno
mandato
fatta
al tesorier di
pagar e
sborsar
fiorini
per
le
S.r presidente
di esse
ruffia
spese
fatte e signate
S.ri
Sindici
M.ro
di
rag.ne pi
per la spesa
per
il
parcella
fatta
Sin-
dici e
XXX
Tip-
M.ro
portando
etc.
XXVII.
[Lib.
dei Cons.,
f.
43 ver
Doc. ined.)
L'anno
dil
S.r
M. D. settanta noue
et al vltimo del
mese
di
aouembrio ecc.
fabricio
bonanome.
sborsar a fabricio
lesorier di
bo-
nanome
Re
delli archibugieri di
(?)
spesi
et applicati alla butta del giocho del archibuso e giornali pagati alli lauoraiori per riempir essa butta
cella appare e
li
come
saranno entrati
etc.
XXV11I.
[Lib. dei Cons.,
f.
L'anno
dil
alli
vndeci giorni
di)
mese
di
giugno, ecc.
Mandato per
Pi oldila la supplica
il
Re
delli archibugieri.
di
giutalo di quel che piacerebbe alla citt per farsi honor alla
festiuita di
San
gio.
batta
al
tre-
torier di sborsarli
gli
saranno entrati,
XXIX.
[Lib. dei Cons.,
f.
13 giugno 1590.
Mandato per
il
Re
delli archibugieri.
plica per la quale
XXXI
tirato al
Papagallo perla
creatione di
la Citta
un nouoRedi Archibugieri per hauer inteso che haueua ritrattato il Donatiuo che ogni anno faceua al
Archibugieri in aggiuto della spesa che
al
Re de
li
faceua al
di
san
Gio.
di
supplicato
vsar
potesse crear
un nouo Re et aggiustarsi dil donatiuo che piacerebbe farli. Hanno ordinato douersi dar al Re che si far fiorini Ducenlo per aggiuto come sopra Per chi ci non si tiri in consiguenza.
Mandando
al Tisorier di pagarli e
li
XXX.
[Lib.
dei Cons.,
V. 144,
f.
77 ver.; Doc.
ined.)
10 luglio 1594,
Mandato per
il
Re
delli
Archibugieri.
Don Amedeo
che suole dar
cos
di
Sauoia per
la qual
delli
domanda che
il
denaro
la Citt al
Re
spettante quest'anno a esso signor Don Amedeo che Re la Citt lo doni al signor Gio: paulo regale suo alfiere Hanno mandato e mandano al lesorier della detta citt di
paulo
fiorini
ducenlo
donano
il
al
Re
delli
che fa
sar
giorno di San
in racoglier et
et
altri
spe-
forastieri quali
seguenti
solito,
Riportando,
etc.
XXXI.
[Lib. dei Cons.,
V. 153,
p.
105; Doc.
ined,)
15 giugno 1603.
il
Re
delli
si
Archibugieri.
gioco
dell'archibugio
festa di
XXXII
diffetto del
si
San Gioanni
Re
Re,
farr Detti
qual
li
111. e
uenti.
.....
Et la Citt
li
doni
li
soliti fiorini
ducenlo
saranno,
mandando
etc.
di darglieli
gli
Reportandone
XXXII.
A.
{Lib.
dei Cons.,
Per
li
Re d'Archibugieri.
si
Pi che
uicio di questa
paghi
al
sig.
passata di S. Gio.
Batta scudi cento d'oro contro ogni solito qual e sempre statto
di
pagar
fiorini
ducenlo solamente.
alli
Hanno
di
ordinato
sig.r
andar dal
contrario alla protetione che deue a questa Citt et caso persista nelli cento scudi d'oro
si
os-
semi
il
solito.
B.
(Arch. Municip., carte sciolte).
Ser.mo Sig.r
La
200
Citt
di
il
Re
di
Archibugi
ff.
giorno di S.
si
Gioanni di
et q.sto
anno V.
A. ha comand.o
e
ogni solito,
alli
XXXIII
comandi
di
humil.te
Sup.ca
lito,
sia servita
senza
si
possi
mai
tirar
in
conseguenza ne
trattan.si
danno della
prosperit.
debba
tirar
in
conseguenza
per l'auuenire
Tur.
li
15 lug.o 1619.
GROTTI.
[fuori)
Sup.ca
di Torino.
Per la Citta
Duca
di
Savoia
Prin-
Veduta nell'Vdienza
presenti
di
nostra
del
li
nostro
consiglio
sup-
plicante ha pagati al
sata
festa di
Re
debba
si
solo
possi
mai
li
tirar in
con-
ducenlo
ditta festa,
fiorini
che
solita
pagar
fia
al ditto
Re ogn'anno per
manno-
dando a chi
stra
tal
mente. Dal.
in
Turino
diecinoue.
C.
EMANUEL
Y. Argenter.
Balme.
3
XXXIV
f.
XXXIII.
[Lib.
dei Cons.,
V. 172,
25 giugno 1621.
Per
Pi
il
Re d'Archibuggieri.
chiama
Ducatoni cinquanta per dar
al
alla Citt
Re
delli
Archibug-
cinquanta da
fiorini
San Gio. Batta et doppo il chiamato almeno scudi noue a che si e risposto non poter la
graui carrighi
et
non douendo
al solito.
la Citt
pagar pi
delli fiorini
ducento
e pagato
conforme
Hanno ordinato
non
et
il
si
Re
preciso orsi
paghi
Madama
noue
Funo mandando
al tesoriere
di pagargli.
XXXIV.
[Lib. dei Cons.,
V. 175,
f.
26; Doc.
ined.)
2 giugno 1624.
Per
il
re delli archibu-
Torino
fllippo
Domenico
fia
ellia
accio
nel
ocasione
della festa di
San Gioanni
Ha
alla richiesta di S. A.
et per
1'
auenire non
si
paghi saluo
non
pi.
XXXV
XXXV.
(Lib.
dei Cons.,
V. 170
f.
10 settembre 1625.
ordine di comprar sei archibuggi rigati per
Congregatone
l'armala.
11
signor
Sindico
esserli statta
comanda
si
uadi alle
tirar
all'archibuggio da
quali la Citt
debba pagar
doura
sei
che
se-
gli
incontrara
il
dinaro nei
primi
pagamenti
Hanno
ordinato al signor
Carron
S.
XXXVI.
{Lib.
dei Cons.,
V. 181,
f.
153; Doc.
ined.)
Congregatane
L'anno predetto (1633)
Citt, ecc.
Il
et alli vinti
stanza
il
Re
delli
il
Archibugieri fa
stabilito
instanza
grande aci
conforme
le
sia
acresciuto
donatiuo
il
qual
scriue che
al
solito et di
pi che
li
prestino alquanti
si
delli
delliberi.
a S. A. et senza conseguenza
manda
parr.
signor
Mestialis di pagare al
et
Re
delli
Archibugieri liure
cinquanta
l'impresti l'insegna
et archibusj
come
le
XXXVI
XXXVII.
Ordini generati dati da S. A. R.
pel regolamento del giuoco
(Ouboin,
dell'
archibugio
(1)
V. xv,
p.
801-804).
fatti,
riformati per
il
giuoco del*
delle
di
Torino
quanto
altre
luoghi
de' Stali di
S. A. R.,
quali si
dei
osserveranno
di
inviolabilmente
da
tutti
li
giuocatori
prezzi
e
detto
giuoco
segue
:
dell'archibugio,
di qualsivoglia
citt,
luogo,
come
Cap. 7
la festa di santa
(2),
dove
si
far
incorrer nella
pena
di soldi
8.
Cap.
(Questo soppresso, ed
li
nono ne prende
il
posto).
ai
colpi tutti
tirare,
,
che
si
spareranno in parlila
ai detti giuocatori
dell'archibugio
qualsivoglia
sorte
porli
di
archibugi
per
tirar
non
il
pi di
un'oncia di palla, e
che
tiri
come dispone
precedente capitolo,
di
come anche
sorte di
qualsivoglia
prezzo, sino al
numero
si
deb-
ecc
di cento
Giuocatori,
e sino
(1)
perci
non
le
riporto
I
che
capitoli aggiunti
e le variazioni di
maggiore importanza.
(2)
capitoli
sono trenta.
Tutte
al
XXXVII
numero cento trenta, se ne dovr far nove, sino al numero cento cinquanta se ne dovr far dicci e non se ne dovr far di pi sino al numero ducento, che in tal caso se ne far dodeci, qual numero di dodeci non si passer quando anche s'arrivasse a qualsivoglia numero de' giuocatori e
;
quanto
per
le
partite in
l'inter-
vi
li
tirar in
partita
o
vi
numero grande
de' giuocatori,
per altra
tanto
nel
causa
li
vicini
uni
delii
ferir
mezzo
tal
danno
suddetti colpi, in
si
caso per
danno
lever
detto
tavolazzo dal
dell'istessa
qualit, e total-
mente simile
di Torino,
di larghezza,
tirer in
partita,
osservando
l'istesso
sol
nel misurar
colpi,
che saranno
in delti tavolazzi,
metodo che
lazzo,
si
osserva,
come
il
un
tavo-
e dar
ad ogni uno
si
suo luogo.
mezzo
reali
passo, et
il
(1).
Cap. 30
e
mantenere
la mecchia, e
li
tavolassi,
alla
il
quali
margine
non allrimente,
e se colui
che avr
fatto
pi segnadi
(1)
Il
si
la
misura quello
Francia,
Duboin
lo fa,
Questa misura della larghezza del bersaglio non parte aliquota n del piede di Fi-ancia usato come sopra per la distanza, n del piede liprando, misura legale in Piemonte equivale a pol
:
lici 6,7
circa di quello, ed
loc.
cit.).
(Duboin,
lato colpo
XXXVU1
il
dove
gli
si
tavolazzo, non se
di
et al
questo per
disputa
li
che potesse
Torino
V.
AMEDEO
Delescheraine.
XXXVIII.
(Arch. gen. del Regno, Sez. cam., Reg. Ord., di
IN
104,
anni 1686-1689,
p.
105).
di
Limone,
Barone
di
Lucenlo
di Torino,
medema,
etc.
'.
'.'.'.'.'.
'.
'.
'.'.'.'.'.'.
'.
'.
'.
'.
(1).'
di S.
fede, ch'ai
al
Originale,
soliti
la
modo,
luoghi
li
etc.
Dat. in Torino
)1)
La parte
64.
del
pagina
XXXIX
TORINO.
Giuseppe Lomello
Gio: Antonio Morello
Giacomo Grassone Carlo Gio: Aymetto Gio: Antonio Arnaudo Giuseppe Maria Arnaudo
Giuseppe Boetto
Gio: Guglielmo Bertollassone Gio: Francesco Brina
Lorenzo
Moya
Sebastiano Manassero
Pietro Antonio Manassero
Fabio Melle
Tomaso Morello
Secondo Marino
Andrea Pozzo
Gio: Antonio Pogiano
Bartolomeo Crauosio
Giouanni Collo
Giuseppe Ceppo
Francesco
Comba
Pietro Cassinis
Sebastiano Ceresola
Antonio Sereni
Stefano Francesco Giacobino
Giuseppe Callegaris
Antonio Dalmazzo
Claudio
Boma
Emanuel Fassina
Giuseppe Fassina
Fabritio Ferro
Carlo Manassero
Giacinto Peiretti
Nicolao Giacobino
Gio: Battista Galleani
Gio: Secondo Gentile Pietro Gallo
Gio: Battista Garrone
Giuseppe Bottone
Giuseppe Costesio.
Pietro Francesco Lauerdura
Giouanni
la
Romea
Pietro Lione
Giouanni Lomello
Gio: Francesco Testa
XL
Giacomo Testa
Carlo Vianzone
Corrado Noel
Giacomo Faua
Giuseppe Francesco Gallitio Nicolao Bernardino Clerici
Gio. Francesco Fagiani
Giuseppe Viale
Gio:
Vittorio
Antonio Soardo
Ipolito
Gaspare Maga
Domenico Ferrarato
Gio: Francesco Borello
Michel Ballegno
Luigi Gagliardi
Benedetto Tifner
Giulio
Andrea Garrino
Carlo Bertonasso
Racca
Giovanni Chirone
Alessandro Campagna
Carlo Giuseppe Sapellano
Bartolomeo Mazzano
Gio: Francesco Bellico
Giacomo Rostagno
Carlo Bonfante
Guglielmo Vaij
Giuseppe Aliotto
Giovanni Buffer
Giacomo Peyrone Giacomo Dublan Giacomo Antonio Lomelio Giuseppe Lega Guglielmo Andrea Vincenti Giuseppe Dupr Domenico Dupr
Francesco Rosso
Gio: Pietro Ropolo
Paolo la Cottura
Spirito Laugerio
Antonio Cassinone
Gio: Lorenzo Tomaselto
Gabriel Bochiardo
Carlo Domenico Senta
IL
MARCHESE TANA
RONDOLETTO.
(Lib. dei Cons.;
XL
f.
XXXIX.
V. 243,
82, 83; Doc. ined.).
Congregatione
tredici
li
ondeci agosto
del suo
Con-
Valfenera Sindico
Officiali
ha presentato
uoler
prezzi
solite
racorso
de signori
de
detto
,
giuoco
nel
corrente
tutte le
d'argentana
ed
tal
inuitare
forastiere
a concorrere a
giuoco
n potendo
alla solita di
detti
signori
Officiali
succombcr presentemente
perci
spesa di detti
di
prezzi,
supplicano
la
Citt
gratiarli
qualche
somma
termini
e meglio
si
legi e
si
de-
La Congregatione
ueruna per
richiesto.
sentila
et
XL.
(Arch. della Regia Societ del Tiro a segno di Torino
;
Torino
il
28 luglio 1837.
Regio Governo
della
Divisione di Torino
JN<>
4b06.
Divisione
7a
smessione
organico e
Tiro
al
XL1
Regolamento
Socii che
da
di
me
fattale
amministrazione
segno,
attualmente
attribuito
M.
del
Regolamento
organico
di
della Societ
1
di
Che
Che
tre quarti
le
Feste
preventivamente
Governativa.
3
Che
le
alle stesse
regole.
Che
Che
il
numero
degl'Invitati al Tiro
numero
di
presso
il
Comando da
distribuirsi
agli Ufficiali
vi
che
si
saranno
6
di
il
passaggio.
Che
numero
inoltre,
,
mentalo
Governo,
articoli
questo
gli
ed
che
55, e 56
di
ad
eccezione
strazione
quelli
quali
della
economica
a
dovranno
essere
sottomessi
(1)
Come quando
nell'esercito si
adoperavano archibusi o
cos
calibro
segno.
Nell'aver
l'onore
XLIil
di
imperlanto
111.
conoscenza di V. S.
ma mi
S.
fo
altres
pregarla di ben
golamento approvato da
qui
M. coll'aggiunla
delle condizioni
sovra
espresse,
per
questo Governo.
di
di pre-
Per S. E.
Il
il
Maresciallo Governatore
la Divisione
Renaud
di
Falicon.
XVI.
[Arch. della R. Societ, fase,
cit.)
Programma per
di
maggio;
il
giorno e
verranno
determinati
norma
Consiglio di Direzione.
2 Nel giorno dell'apertura vi sar solamente
il
tiro colla
carabina, escluso
3
il
tiro
di
pistola.
Non
vi
4 Sar
libero
munizioni proprie
5
ma
non d'inservienti
di
particolari.
si
richiederanno di fare
avvertito
il
Socio Segretario, almeno un giorno prima delse intendano prendere parte attiva a questo sodi
l'apertura,
un premio
che
si
onore
di
una carabina.
colpi
numero
9
I
XLIV
al tiro
di tre,
prenderanno parte
10 Per bersaglio
guali portanti
si
apporranno
un numero d'ordine.
11
Il
modo da
essere
cambiato
sia quello
facilmente dopo
stato tocco o no.
colpi
da
farsi
da ciascun Socio
12 Si avr un
quale
si
apporr
il
cartone
da qualche Socie.
13
Il
cartone, la
somma
a
maggior
numero
d'ordine
ed
il
suo numero
corrispondente
tiro
preso parte al
proclamer
nome
del vincitore.
fatto dalla
14
palla.
colpi
15 Alcuni
Socii
vegleranno
al
terranno
fatti
i
Socii
avranno
loro
16
ranno
Socii
membri
del Consiglio
Direzione unitamente
a quelli preposti
i
all'uffizio,
di cui all'articolo
precedente, sa-
giudici.
Qualunque
il
qualche
17 Pronunziato
al
premio
vincitore.
18
Il
regolamento contenente
le
aver
titolo al
premio sar
affisso
Torino
il
7 aprile 1838.
Per
la
Il
Regia Societ
Presidente
D'Ang ROGNA.
Il
Socio Segretario
..
RlGNON.
INDICE CRONOLOGICO
DELLE NOTIZIE
Compagnia dell'Arco
in Aosta.
12O6
ai
Torinesi
di Sa-
Acaia.
Tra
le
armi erano
baleI).
1357 23 apr>
stre, e
le
Balestrieri
quadretta
buone balestre
,
due dozzine di
per
in
ciascuna
1329 5 marzo
l'esercito (p. 9, e
Doc. ined.
Schioppi
V.
I,
Piemonte
Polii.,
1331
p. 247).
Girardino,
(p.
24;
1343
Cibrario, op. e p.
Schioppo
sulla torre al
cit.).
ponte di Po in Torino
(p. 24;
1346
Cibrario, op. e p.
maestro di balestre;
munc
per esercitare
III).
il
dimanda un
sussidio al Co9,
1384 22 ott.
e Doc. ined.
Bombarde
e Balestre, comperale
IV).
dal
Comune
1396
6 a ff<*-
1396 25 ott -
XLVIH
ai
Balestre
eit-
1397
5 genn.
Bombarde
na j
dovuto
berrettoni
Comune da
da
m Andrea
la
Bombarda grossa
Comune
(p. cit., e
Doc. ined.
VII).
20 mar.
Verrettoni
Maestro
fiorini e
dei
cinque
con
Bombarda
-^
per
la
quale
1430
17 s'^s-
c omime ^eve p a g arc di sua parte fiorini cento tredici (p. 22; Lib. Vomii., f. 23 e 24). Giuoco dell' Arcobalestro permesso da Amedeo V1II (p< 43 Borelli, Editti, ecc., p. 738).
.
1441 14 sett.
Balestre
(j
(cio
(p. 13,
Cerna di
in armis, pel
fanti, Duca
f.
86).
bale-
polvere
ed altre artiglierie da provvedersi per munimento Duca (p. 22, e Doc. XI).
1463
SOmagg.
Societ dei Balestrieri che dimanda un sussidio p er giuocare alla balestra. Il Comune d dieci fiorini di
(p. 15, e
1467 22 dee.
Vugleri
(Veuglarium
e
artiglieria di
bronzo o
Spingarda
della cinta.
Colubrina
in ciascuna
della
torri
Balestre da
passo
XLIX
quattro
(de passe)
dozzine
con
1467
mille verrettoni per ogni balestra. Ordini dati dal cavaliere Seyssello maresciallo di Savoia al
Comune
si
di
citt.
(Doc. XIII).
con1468
maestri di balestre
ducano a lavorare pel
di altre artiglierie;
Comune (Doc.
il
ined. XIV).
Compagnia di schioppettieri
a Torino. Ordine di darle
vitto
del
Duca venuta
senza
23 dee.
per un giorno
pagamento
(p. 25', e
Balestra
al
come
mar
'
cittadino
Consti.,
questa
citt.
p.
24; Lib.
106).
Giostre
Corse
per
la festa di S.
Giovanni Battista
7 giug.
(p. 36, e
Serpentina
Comune
Spingardella
di
bronzo
data
al
1488 28 ott
24
v.)
Re
e giuocatori della Balestra supplicano al Comune per avere danaio per giuocare un premio
detto
il
1489
5
&iu S-
(precium) volgarmente
Pappagallo.
Si accor-
dano cinque
fiorini,
di piccolo peso, d
Doglo, balestriere
{Lib.
condotto
al servizio
Comune
1497 15 mar
Compagnia
presentano
le
della citt;
1507
con
capitoli,
dimandando
marz0
(p. 17, e
1513
-
curato di
i
11 a P r
Eusebio non
la
molesti per le
s.
offerte
che fanno
soci nella
cappella di
ined.
XIX).
1513 S3 magg.
Compagnia dell'Abbate
della citt;
e dei
per
fare
compagni
un palio per
dimanda
sussidio
giuocare alla
e Doc. ined.
1557 17 giug.
Colubrina in onore
XX).
Re
un anno
dalle
guardie
(p.
f.
16).
ai soli cittadini
1558
1
magg.
Capitoli, ordini
statuti per
il
giuoco dell'ar-
Wlarco Fornasero re
XXIII
g8-
lett.
A).
Marco Fornasero
hanno
rini
sud.,
ed
il
re degli arcieri
il
dal
Comune
il
primo
fiorini 48,
cit., lett.
secondo
fio-
10
(p. 35, e
Doc. ined.
B).
1566 26 lug.
7
ott.
marco Fornasero re
di fiorini
degli
archibugieri; regalato
f.
48
(p.
38).
Emmanuele
tori di armi,
Filiberto multa
di scudi
30
35
porta-
per
arch.
f.
26).
degli archibugieri,
XXIV).
la festa
f.
1572
11 giug.
m.r Battista
nato di scudi
Bergamo re
sei
da
fiorini
(p.
31).
Be
degli archibugieri
f.
re
Taburlando, rega;
lato
Lib.
dei Cons.,
23 \
M.r
Tommaso Regi*
di Chicri, cittadino
torinese,
di fiorini
1574
re
Comune
cento,
Esenzioni e privilegi
berto
al
Emmanuele
Fili-
1575
re ed alla
li
Pinerolo come
hanno
gli
altri
re et compagnie di
(p. 39;
Angelucci,
//
lett.
A. a).
1576
M.r Fabrizio
Bonanome
re
degli archibugieri-,
f.
61, v.).
1577 18 S IU S
25, v.)
degli archibugieri,
Cons.,i. 39 v. e 40).
1578 2 lug
1579
'
Butta (ferma
quarti due
la spesa di
XXVI).
30
sett.
M.r Fabrizio Bonanome, luogotenente del Ser.mo principe re degli archibugieri, riceve fiorini ventuno
e grossi
XXVII.)
1580
EH.r
Carlo Santo re
in raccogliere
S.
li
fore-
Giovanf.
(p.
33).
m.r
da
mercante
di
To-
1581
rino,
nove Vuno
(p.
f.
40, v.).
Torino
re
degli
1582
6
lu
fiorini
nove Vuno
(p.
39).
1583
LII
(altezza) elleno
re
1584 glug
'
da
fiorini
Giacomo Roberto re
nativo di scudi venticinque
Cons.,
f.
do-
come sopra
54).
1585
Cesare Perrineto re
soliti
degli archibugieri
riceve
f.
21 lug.
1586 5 agos.
58, v.)
degli archibugieri
ha
Cons.,
f.
42, v.).
1587 21 ug.
luogotenente del
re <%ft
1588 22 lue
Cons.
f.
57).
1590
81
Archibugieri
ritirato
il
non aver
il
tirato al
Comune aveva
dugento fiorini
1592 12 gene
(p. 43, e
M.r Pietro
4591) riceve
otto,
Frantone re
il
dono
di
scudi venticinque
da fiorini
il
fitto
sino
Puteo
3, v).
per
5 kg.
questo
la
dugento per
di san
honor
39, v.).
1593
degli archibugieri
f.
ha
ug
il
dono
di fiorini
38, v.).
LUI
madre
di
Madama Lucia
Voleta di Torino,
Francesco re
dichiari
1594
Comune perch
che
genn
causa
che
esi-
habbi
sono
consiglieri
Zaffarone e Doverijs
trattino
con
le
parti et
f.
vedano
di metterle d'accordo
16).
degli archibugieri
solito
di-
10 lug.
donativo
Gli si
al
suo
Paolo Regale.
XXX).
sborzano
degli archibugieri
ha
1597
dugento. (Lib.
dei
Cons.
us *
48),
Oio.
Giacomo Rubato
chi fosse) degli
detto
archibugieri,
1600
glu *
una Insegna
Toro
et
restituirla
f.
ad
1603
(p.
496,
v.).
Perch possa
il
crearsi
re degli
archibugieri e tenersi
giuoco
dell'archibugio
i
gmg
Giov. Batta,
signori
Sindaci
facciano pregare S. A.
i
soliti
du1608 agos
XXXI).
assegnato al re degli
archi'
Non
si
sborsi
il
denaro
bugieri
non ha
non
i
sia
ordinato
50)
I.
Carlo Emmaiiuele
V archibugio da
(p.
conferma
1611
un giorno
con
con
ma S5-
guerra e
//
l'altro
quello
di
mira
45; Amgelucci.
1612
L1V
qualificate et
Acio
si
ritrouino persone
honorate per
citt
che
detti
si
Condoni
ordinano che
si
tone
1619
II
*
Re
scudi
aggiuto
sig.
(p.
152).
Verqueria re
Duca
di
si
ug
del
regalato di cento
le
spese
XXXIII)
il
,
Ordine
S. A.
accomodar
luoeo
oue
tira al
e tenere
pronti cinquanta
al
re d'archiv. e SO).
bugieri, ecc.
(p.
f.
49
25giug.
M.p Madama
Giacomo Rubato,
Serenissima, eletto
aiutante di guardaroba di
re
un anno prossimo,
quanta da
1623
fiorini
nove
Doc. ined.
il
cit.
al
1619).
ne
fa^
archibugieri (non vi
la solita festa, di
citt,
per
fiorini
nove l'uno
citt
29).
1624
% 8
m 8-
degli
archibugieri
XXXIV).
rigati,
del
li
1625
Archibugi
guito a
ne requi-
domanda
Duca
(p.
XXXV).
usavano anche
Polacchi (Moritz
officiers
du
Gnie,\>. 576).
archibugieri abbia
scudi
admetter
con-
seguenza n
Cons.,
f.
LV
solito
(p.
alcun preteso
v.)
26
D.
si
Emanuele di Savoia re
degli
1627
21
presentato di
doi
B U 8-
trovi in Torino
456).
altre
Re Re
degli archibugieri
1633
lire
50, e
gli
si
d in
una bandiera ed un
;
^j?5
1635
6
certo
numero
di
moschetti
51
30 ducali d'argento
tra
(p.
i
^ iu ^
1668 ma88>
sopra
le
precedenze
re,
;
siano
delVarchibuggio
53
Borelli,
31
836).
1671
dell'archibugio , e
nomina
citt
del
glug
'
dell'archibugio nella
di
>
(p. 55;
Confirmatione
del giuoco
di
alla
compagnia
Giudice e
1677
dell'archibugio,
e costilutione di
81US
"
Conservatore di esso
(p.
Ordini generali
dati
da S.A.R.pel regolamene
(p. 58, e Doc.
XXXVII).
possa e-
1681 23 lu S lio
La Compagnia
sporre
il
del giuoco
dell'archibugio
1685
ma SS-
Comune
(p.
Cons.,Y. 212,
f.
49).
Il
conte Robbio
danni che ne
13 dett
Compagnia
51).
Prosegue
la quistione, e se
me
ai
44 e 64.
1685
LVI
85
v.)
1686
il sig.
Benedici!, procuratore
contro
il
di sostenere le ragioni
la fabbrica
mentovata
V. 214,
p. 13).
1689
Giuocatori
il
dell'archibugio
comandati di presentarsi
S. A.
giorno 8
al
fucili (1),
R. (p. 63,
e 64, e Doc.
(1)
XXXVIII).
est
Le
si
fusil
nomm
il
pour
vero
la
premire
chasse
fois,
dans
les
de France,
relatif a la
(Moritz Meyer).
Ma
non
creda
fucile,
cio quell'arma
da
che
l'ar-
chibugio a ruota
nei documenti
Il
ferraresi [dello
stesso
Polit.
tempo
tom.
a
detto
p. 396)
a pietra.
cav.
Cibrario
[Econom.
II,
1372. Thonon.
fece varii
giochi
con
la
daga, la spada ed
fucili [fouciliis)
4 franchi
di
nome.)
Con questa
il
prima ad avere
invece
fucile,
disgraziatamente non
a mano, quindi
nicare
il
il
serpentino,
ed in ultimo
la ruota
per comu-
Ma
che serve
lo illudersi.
nella interpretazione
altro se
non
non
che
le
il
con
dato
la
spada e con
Falciuole, e
non
coi
Fucili;
nome
il
all'archibugio
nel 1515,
ad
Moritz
Meyer
ma
Mima
XVI.
11
l'affittaiuolo del
LVII
tesoriere Bordini
gio. {Lib. dei Cons.,
visiti le
1691
V. 220,
f.
229
Nove
battaglioni di
milizia cittadina,
1703
1706
.Assedio di Torino.
Giuoco dell'archibugio.
tenuto
il
XXIV,
p. 503.)
Fu
1712 29 lu ^ ho
Comune
(p. 55).
Proclama per
la
pace
la Partita ai prezzi, per festeggiare 1713 fermata col trattato di Utrecht. Questa festa 16 agosto
il
puole
dirsi
primo Tiro
monte. La
diede
pure d'argenteria
.
di
maggior
seg.).
Si
tenne aperto
(p.
al
al
10 settembre
84 e
Criuocatori
sposta che la
dell'archibugio.
Dimandano
Comune
ri-
ed hanno in
(p.
1725 8 aP nle
88; Lib.
78
v.
).
Ala
del giuoco
dell'archibugio
,
ristorata
f.
dal
municipio
l'ultimo
(p.
V. 275,
20).
questo
1743 8 marz0
documento
Seguit certamente
non
al
Comune
per
dal dare
la festa
solito
sussidio
Re
dell'archibugio
annuale.
Soscrittori della Societ del Tiro al Segno di Torino. Ventotto distinte persone di Torino
1837
^magg.
LVIII
modo
di
al
formare
questa
RcS**
costituita.
duchi
di Savoia e di
Genova
inscritti
m g-
Societ
(p. 97).
approvata dal
Re che concede
gli
il
locale
del
Statuto
dal
era:
Governo con alcune condizioni, delle quali la prima Che le armi non dovranno essere del calibro
(p. 99, e
Doc. ined.
XL).
28 lug.
Conte
agos.
Si
assegnano
del Tiro, e
25000 per
stabilisce
Il
la
costruzione
sia
dell'edificio
che l'esercizio
cav.
aperto per
Sada ide
il
l'edifizio del
costru solo
padiglione di sinistra
99-100).
1838 apr
Cav.
'
sidente
vato
(p.
Programma
101, e Doc.XLI).
maggio
Primo Tiro al
Segno
che
si
Tiro al Segno
'
al
30 giugno.
mags
1840
Feste serali
al
Tiro al Segno
il
aperto
103).
il
12 luglio
(p.
20 giug.
Marchese
1841
1842
dente della Societ, (p. 103.) Tiro al Segno dal 16 maggio all'I 1 luglio (p. Tiro al Segno e perch soci godano della
:
i
che
si
LIX
al R. Castello
la costruzione di
si
far
Po di prospetto
del Valentino ,
ordina
il
Padiglione e
Tiro di
Tiro al Segno
tenuto per
venti
giorni
d04).
1843
17 die.
Il Presidente propone, d'adunanza approva, di sospendere per tempo indeterminato gli esercizi del tiro, ed 4845 per il pagamento del contributo annuo fin dal ragioni economiche (p. 405). Tiro al Segno. Dopo quest'anno non vi sono notizie
18 7
,
A U
ottobre
che questa
(1)
si
Era gi compiuta
il
stampa
di
mi giunse
gentilmente
quale
prezioso
libro
La
les
Compa-
l'rquebuse
en Savoie,
donatomi
la
dal
eh. autore
M.Andr
scrittore
Perrin, nel
ammirabile
dottrina dello
non meno
facilitato di
come M.
lavoro
Perrin,
di
sarebbe
molto
il
compito degli
importante
scrittori
storie
universali. Cito
qui questo
storico
sul
Tiro al Segno in
gli
amatori di
della
tali studi
a procurarselo,
al
per
rendere
un
poi
omaggio
mia
stima
distinto
di
autore.
Lo
cito
a proposito
in
dei
Cavalieri-Tiratori
Ciamber, perch
posi
ho trovato
(p.
esso la prova
les
quando
dissi
117
il
nota) che
di
gens
nome
Cavalieri-Tiratori prima
documenti importanti
sul
Giuoco
et
dell'archibugio
di
tome sixieme
d'Artiglieria
Generale
fatto
nell'Esercito
ho
tesoro
nel pre-
sente libro
(p.
66 nota).
LX
1853
(p.
Adumnza
in
Genova
il
24 febbraio 4854
HO).
della
1854
S.
A. R.
il ltica
di Genova, Presidente
2 lug.
1855
Tiro al Segno. Se ne fa l'apertura alla presenza di S> A R e di 32 sod p> H1 ^ Tiro al Segno dal 7 maggio all'8 luglio. S- A. IH. il Principe di Savoia Cari guano Presidente della R. Societ. Gli annuali esercizi del
(
tiro
non furono pi
si
1863
Eia
R. Societ
decreto 1 aprile
1861. Lo
Statuto
si
ristampa
al
con
annuali e le feste
(p.
Padiglione
succedono regolarmente
112).
1865
il
municipio di Torino,
vincia, delibera innalzare
d'accordo
con
la
Pro-
un grandiaso
la
con
presso
gli
Valentino, ed
Pallamaglio
i
disegni del
ma
ve se ne
pe' tiri
un numero maggiore,
ed in pari
per
la festa
nazio-
LXI
CORREZIONI
Pagina
nota
linea
(1)
T?ro al Gallo
nell'invio di
8 9
14
(6)
armati? allora
balestre
fatto,
nota
10 linea 13 22 36 42 64
un maestro di come lo di
16 23 24
8
(1)
(2)
nota
documenti
il
XXXVIII,
94
97
linea
21
questi
unanimemente