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17 del 27/06/2012

A cura del Gruppo Consiliare

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Unaltra strada per lEuropa il Forum dellAltra Europa

Democrazi

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Il vero scopo delle politiche di austerit: smantellare lo stato sociale Luciano Gallino: cos rinasce il lavoro Sovranit scomparsa, austerit senza volto

Economi

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La franchigia fa male alla sanit pubblica ora di invertire rotta

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oscana

Moretti: Mancano i fondi, treni locali a 6 rischio nel 2013 Regione e FS: ci sono le risorse per Alta Velocit, autostrada e aeroporto Sgherri: chiediamo la sospensione dei lavori AV destinando i fondi al trasporto locale 6

Ferrero: Fornero deve essere licenziata per giustificato motivo


20/06/2012 - tratto da: www.controlacrisi.org
"Fornero deve essere licenziata per giustificato motivo: palesemente non capace di fare il lavoro che dovrebbe fare un ministro della Repubblica. vergognoso che dopo sei mesi ancora non ci sia una soluzione chiara e definita per tutti gli esodati, con questo balletto di numeri che e' davvero un insulto verso i lavoratori". Cos Paolo Ferrero, segretario nazionale Prc - FDS. "Ricordo che l'Inps in attivo e che quindi, semplicemente, chi ha preso accordi per andare in pensione ha il diritto di farlo perch le risorse ci sono e soprattutto sono state pagate dai lavoratori. Se i parlamentari avessero un minimo di dignit potrebbero almeno evitare di votare il ddl lavoro, questo scempio dei diritti dei lavoratori, che aggraver la crisi occupazionale e creer ulteriori esodati", conclude Ferrero.
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FI: Inaccettabile morte di una madre in carcere

LU: OdG dellassemblea dei lavoratori 8 della Fabio Perini SpA PT: FdS su Poste Italiane PI: Sulla sentenza del Consiglio di Stato sul Pirogassificatore PI: Pirogassificatore di Castelfranco 8 9 9

...dal

e su internet: www.prcgruppotoscana.it www.pdcitoscana.blogspot.com - www.rifondazionetoscana.it www.liberamentefds.blogspot.com

onsiglio

n. 17 del 27/06/2012

Unaltra strada per lEuropa


Il 28 giugno a Bruxelles un Forum per ripensare l'Europa e mettere al centro i popoli e i loro diritti e non le banche e il rigore
Articolo integrale su controlacrisi.org - Testo dellappello e firme su: www.ilmanifesto.it/dossier

Unaltra strada per lEuropa. Non poteva essere pi chiaro lappello lanciato per il forum del 28 giugno presso il Parlamento europeo, a Bruxelles. Il forum, organizzato da unampia rete di movimenti e realt, fra cui, per lItalia, Sbilanciamoci, il Manifesto, Rete@Sinistra e Arci, sar una sorta di contro-vertice perch si svolger parallelamente al vertice, programmato per i giorni 28 e 29 giugno, in cui i leader europei dovranno discutere sulle misure da adottare in previsione di unione bancaria, unione fiscale e ridefinizione delle modalit di estinzione del debito dei paesi come da programma, messo a punto in un fascicolo di 15 pagine firmato da Barroso, Van Rompuy, Draghi e Juncker. Dopo le elezioni in Grecia, monitorate e quasi commissariate da Angela Merkel, e il G20 in Messico, in cui la stessa Merkel ha ribadito che lunica via possibile nelle sue

intenzioni il rigore, per cui non far sconti a nessuno, la situazione rimasta invariata: la finanza continua a speculare e a scommettere su fallimenti e uscite dallEuro, lobiettivo da salvare restano le banche private e non i popoli e gli stati, e lintera linea politica del continente continua a dover piegarsi alla linea dettata dalla Germania. Come si legge nellappello diffuso per presentare il forum, e firmato fra gli altri anche da Rossana Rossanda, LEuropa in crisi perch stata sequestrata dal neoliberismo e dalla finanza. Negli ultimi ventanni il significato dellEuropa con un persistente deficit democratico si sempre pi ridotto a una visione ristretta del mercato unico e della moneta unica, portando a liberalizzazioni e bolle speculative, perdita di diritti ed esplodere delle disuguaglianze.

La paralisi dei potenti e il Forum dellAltra Europa


Mario Pianta - www.sbilanciamoci.info del 24/06/2012
Il vertice dei 4 di Roma non ha deciso niente sui nodi di fondo: debito, recessione, democrazia. Al summit di Bruxelles si rischia il fallimento. Un'alternativa c'. Se ne discuter al forum internazionale "Un'altra strada per l'Europa", che si terr nel Parlamento europeo il 28 giugno, in parallelo al Consiglio europeo. C poco di nuovo in quanto si detto al vertice dei quattro maggiori paesi europei chiuso venerdi a Roma, e c molto di non detto sullaccelerazione della crisi europea. Tra quattro giorni a Bruxelles la stessa sceneggiatura sar rappresentata di nuovo, questa volta a ranghi completi con 27 paesi, ma n la trama e n il finale dovrebbero riservare sorprese. La prima mezza notizia sulla tassazione delle transazioni finanziarie. Alla fine del vertice perfino il cattivo ministro della economia tedesco Wolfgang Schuble ha dichiarato che dieci paesi europei sono ora pronti a introdurla. Sarebbe una vittoria di chi chiede la Tobin tax da ventanni; per quanto limitata a pochi paesi, aggirabile dalle strategie della speculazione e efficace a colpire sono una piccola parte delle attivit della finanza, la tassa avrebbe un significato simbolico fondamentale. Per la prima volta in cinque anni di crisi, la finanza verrebbe colpita dalla politica. Non sarebbero pi i governi a subire inermi ogni luned lattacco della speculazione, ma sarebbe la finanza a subire un piccolo colpo. Non pi o meglio, non solo banche private salvate dai soldi pubblici, ma nuove regole che limitano la speculazione. Il problema che lEuropa rinuncia a una norma comune e passa a uniniziativa di cooperazione rafforzata tra pochi paesi, e il Regno Unito di David Cameron loppositore pi ostinato - pu tirare un respiro di sollievo. Vedremo se al Consiglio europeo del 28 giugno questiniziativa verr ufficializzata e introdotta rapidamente. La seconda la non notizia sulla responsabilit collettiva dellEuropa sul debito pubblico. Lha chiesta timidamente Mario Monti, proponendo che il fondo salva-stati compri titoli spagnoli e italiani. Hollande daccordo, chiede prima la solidariet e gli eurobond, poi la perdita di sovranit difficile da digerire per la Francia. Merkel accoglie solo ununione fiscale pensata come protettorato tedesco sulle politiche di bilancio degli altri paesi. Qui la convertita la signora del Fondo monetario Christine Lagarde, che ha imbeccato il vertice europe chiedendo eurobond, unione fiscale e acquisti di titoli pubblici da parte della Banca centrale europea: unEuropa che si dia una scossa e aiuti anche la ripresa Usa in tempo per la rielezione di Obama. [] testo integrale su www.sbilanciamoci.info

n. 17 del 27/06/2012

Il vero scopo delle politiche di austerit: smantellare lo stato sociale da keynesblog del 07/06/2012
Si fa sempre pi duro il giudizio di Paul Krugman su come i governi occidentali stanno gestendo la crisi. Si pu ripetere fino allossessione che le politiche di contenimento della spesa pubblica dovrebbero trovar spazio in periodi di espansione e non di recessione, come gi ricordato da Keynes ma il messaggio sembra non arrivare. Sembra di parlare al vento quando si ripete che il bilancio di uno Stato, e dunque il debito, non la stessa cosa che il bilancio di una famiglia; che quello del sistema economico nel suo complesso un circuito i cui si corrispondono flussi di produzione, reddito e spesa; che ogni sottrazione di risorse dal circuito (vale a dire, ogni risparmio) deprime la portata del sistema e ne segna il processo di impoverimento. E comunque, se proprio si vuole toccare con mano la realt dei fatti, basta dare unocchiata a quelle economie meno statalizzate e tanto decantate prima della crisi, come lIrlanda, che hanno reagito nel peggiore dei modi. Politiche di austerit forti, come quella messa in atto dal Regno Unito, avvengono sullonda di una strumentalizzazione del panico da debito, mirando in realt a smantellare larchitettura dello stato sociale, proprio come sta avvenendo negli Stati Uniti. E sembra allora lecito per Krugman concludere che il cosiddetto piano B di cui si parla di fronte allevidente fallimento delle politiche di austerit conterr ben poche misure di intervento della mano pubblica. Perch la verit una sola: la ripresa delleconomia non il focus delle politiche attualmente perseguite, e lausterit sottende un uso strumentale della crisi economica.

Luciano Gallino: cos rinasce il lavoro


Lidea sbagliata dei tagli al bilancio da Repubblica del 21/06/2012
Di fronte a unemergenza che si riassume in quattro milioni di disoccupati e altrettanti di precari, con una marcata tendenza al peggioramento, qualsiasi intervento in tema di occupazione dovrebbe presentare una serie di caratteristiche quali: creare in breve tempo il maggior numero di posti di lavoro; dare priorit alle fasce sociali pi colpite, poich un indicatore negativo che segna il 10 per cento per alcuni pu toccare il doppio o il triplo per altri; privilegiare attivit ad alta intensit di lavoro; indirizzare i nuovi occupati verso settori di pubblica utilit ed alta priorit, tipo, visto quel che succede, la messa in sicurezza antisismica degli edifici. Gli interventi finora previsti in questo campo dal governo non presentano nessuna di tali caratteristiche. Dal lato della spesa si pensa ancora una volta a grandi opere, che richiedono anni prima di vedere assunto un solo lavoratore, e in ogni caso ne occupano assai pochi in rapporto al capitale fisso impiegato. Dal lato degli incentivi fiscali, tipo i 10.000 euro di sgravi promessi alle imprese per ogni giovane che assumono, si tratta di vetusti incentivi a pioggia: invece di piantare un albero qui e ora, si irrora un campo sterminato sperando che in futuro spunti non si sa dove qualcosa di simile a un albero. Inoltre il governo ha peggiorato la situazione delloccupazione, sia nel settore pubblico che nel privato, con i tagli ai bilanci che ha eseguito o sta predisponendo. Sembra predominare in esso, per non parlare dei commentatori che ogni giorno lo spronano in questo senso, lidea che ogni forma di spesa pubblica sia un costo da contenere il pi possibile. unidea iper - liberale, che i conservatori americani riassumono nella battuta bisogna far morire di fame la bestia, cio lo stato. Fermo restando che ogni genere di spreco nella PA va combattuto, bisognerebbe recuperare la ovvia verit che gli stipendi pagati dallo stato, nonch gli acquisti di beni e servizi che effettua, sono tutti soldi che entrano nel circuito delleconomia al pari di ogni altra spesa, trasformandosi in domanda e occupazione. Per cui i tagli alla spesa pubblica sono in ultimo efficaci contributi alla crescita non del Pil, bens della disoccupazione. A fronte del predominio di questa idea nel governo e nei partiti che lo sostengono, ripetere che lo stato dovrebbe finalmente decidersi a operare come datore di lavoro di ultima istanza come chi scrive prova a dire da tempo muovendo proprio dalle realizzazioni del New Deal rooseveltiano sembra davvero una causa persa. Con un piccolo segno in controtendenza. Il ministro dellIstruzione Profumo ha annunciato che il suo ministero intende avviare entro il 2012 le procedure per lassunzione di 25.000 insegnanti, met per concorso e il resto attingendo dalle graduatorie dei precari della scuola. Non esattamente il New Deal, quando con il programma Federal Emergency Relief Act fu ridato un lavoro a 100.000 insegnanti disoccupati e al tempo stesso furono aiutati nel proseguire gli studi 2 milioni di studenti delle scuole superiori e delluniversit. Ma quanto meno un segno che in un settore vitale come listruzione, dove la spesa pub-

n. 17 del 27/06/2012
blica assolutamente insostituibile, pena lesclusione da esso di milioni di giovani, lidea di tagliarla ancora perch i costi della macchina statale vanno sempre e comunque ridotti, stata riposta nel cassetto. Dove si pu sperare sia raggiunta presto da altre idee controproduttive intorno allo stesso tema.

Sovranit scomparsa, austerit senza volto


Francesco Piccioni Il Manifesto - testo integrale su: www.controlacrisi.org
Cosa resta della democrazia se le scelte che determinano la vita delle persone sono imposte da soggetti imperscrutabili, lontani, non imputabili? Il mondo secondo Margin call. La ricerca del Censis. Il luogo della decisione politica ora nella finanza e negli istituti sovranazionali. Lo Stato non pi libero di decidere della ricchezza prodotta sul proprio territorio. la fine della politica, nellanalisi dellistituto diretto da Giuseppe De Rita Non sono rimasti in molti a fare ricerca politica tenendo docchio la realt sociale concreta. Il Censis uno di questi pochi luoghi e sforna sempre un insieme di dati e riflessioni di livello. cos specialmente stavolta, con la ricerca Dove sta oggi la sovranit che apre un mese denso di appuntamenti scientifici coincidenti forse non per caso con il giugno orribile dellUnione europea; quello in cui dovr essere trovata una convincente via di superamento alla crisi oppure si presenter alla porta il rischio di esplosione delleurozona. Il tema della sovranit non infatti per nulla astruso: si tratta di capire chi decide, su cosa, attraverso quali procedure e se sbaglia quali sanzioni. La democrazia, nel dopoguerra, ha fornito una risposta forse zoppicante, ma che ricorda il Censis ha tenuto insieme il paese comprando a debito la pax sociale. In parole semplici: facendo crescere il debito pubblico pi velocemente del Pil pur di includere una massa critica sociale tale da evitare lo scontro frontale tra interessi opposti (a partire da quello tra imprese e lavoratori). il cuore della cetomedizzazione reddituale, del taglio delle estreme sul piano politico, della proliferazione dei corpi intermedi (sindacati, associazionismo, volontariato, ecc). Mercati finanziari internazionali e istituzioni sovranazionali hanno per preso in mano grazie alla crisi il potere decisionale assoluto sulle scelte di politica economica: ce lo chiedono i mercati oppure lEuropa la risposta standard di ministri senza carisma e fantasia. E convince sempre meno. In ogni caso, la sovranit democratica scomparsa non solo per i paesi deboli, ma anche per quelli di prima fascia che partecipano allUnione. Come lItalia. Non una scomparsa solo concettuale. Si porta dietro la fine della politica come luogo dove linsieme dei soggetti che fanno parte della nazione e attraverso i meccanismi della rappresentanza riuscivano almeno a condizionare le scelte decisive della vita collettiva. Leterodirezione, sempre sospettata dietro le porte del potere, prende quindi un corpo reale, anche se distante e sordo. La sovranit in fuga verso lalto percepita da tutti i settori sociali e si intreccia con pregiudizi atavici radicati nel nostro paese, che oscillano alternativamente verso la sensazione di impotenza o lantipolitica. Un riflesso distorto di un fatto reale: i partiti non compattano pi sul piano ideologico interessi sociali differenziati, trasformandoli in riforme, diritti, redistribuzione. Maneggiano soldi pubblici, e per questo sono odiati, ma non detengono pi le leve del potere reale. Il governo Monti ne la certificazione indiscutibile. Eppure il governo ancora, seppur di poco, indicato come il potere pi rilevante rispetto alla vita materiale degli individui. Certo, lantipolitica facilita curiose contrapposizioni fasulle. Un esempio: pi importante che i governanti siano competenti o eletti dal popolo? Ci cascano in tanti, ma meno di tutti i giovani e gli over 65; ovvero chi ha lo sguardo ancora fresco e chi ne ha viste di ogni. In mezzo, le due generazioni figlie della fine delle ideologie, e quindi devote in modo spesso acritico allunica rimasta. Ma la percezione di non contare nulla in politica il segnale di quanto sia grave la rottura del nesso rappresentanza-decisione Gli italiani si sentono mediamente molto pi impotenti degli altri cittadini europei (Grecia a parte, ovviamente) e di questo fa le spese anche leuropeismo. Giustamente definito come una delle ultime retoriche di massa significative, cresciuto allombra del conflitto bipolare e sul ricordo devastante della guerra tra paesi vicini, leuropeismo oggi un sentimento dappartenenza debole. Pi somigliante a un ormai ci siamo, non possiamo uscirne, che non a unadesione convinta. []

n. 17 del 27/06/2012

La franchigia fa male alla sanit pubblica


Nerina Dirindin su www.lavoce.info del 15/05/2012
Ancora una volta si prospettano cambiamenti nel sistema dei ticket e delle esenzioni. Dopo le modifiche introdotte nel 2011 alle procedure di esenzione in base al reddito in questi giorni, si parla del possibile superamento dellattuale sistema e della contestuale introduzione di una franchigia in base al reddito. La proposta ancora in via di definizione, ma la rivoluzione potrebbe essere preoccupante: tentiamo quindi qualche riflessione. Qual lidea anticipata dal ministro Renato Balduzzi? Tutti i cittadini sono tenuti ad accollarsi il pagamento del costo delle prestazioni sanitarie fino al raggiungimento di una quota percentuale del proprio reddito (la franchigia) a partire dalla quale il cittadino potr accedere ai servizi a titolo completamente gratuito per il resto dellanno. La franchigia potr essere modulata in base al reddito dellassistito (non ancora chiaro se in modo proporzionale, progressivo o regressivo) e la condizione economica potr essere valutata prevedendo lintroduzione dellIsee. Sul piano operativo, il sistema ha bisogno di una tessera sanitaria intelligente, ovvero dotata di un microchip in grado di archiviare le informazioni che riguardano i pagamenti effettuati dal singolo assistito. La proposta sembra essere debole sotto pi profili: della fattibilit, delle ricadute sociali e delle scelte di politica sanitaria. Sotto il profilo della fattibilit, il sistema franchigia richiede la distribuzione a ogni cittadino di una nuova tessera sanitaria. Sotto il profilo dell'equit, persino banale ricordare che la carta, per quanto intelligente, non pu risolvere i problemi che richiedono a monte una decisione di tipo politico: a chi imponiamo il pagamento della franchigia? Un terzo aspetto riguarda la dimensione complessiva della spesa per ticket. Lattuale proposta nasce dalla necessit di dare attuazione a quanto previsto dalla manovra del luglio 2011 di aumento delle entrate da ticket di 2 miliardi di euro a partire dal 2014, a compensazione della riduzione dei finanziamenti disposta dalla stessa manovra. Una cifra importante, che aumenterebbe di almeno il 50 per cento la spesa media per ticket. Un aumento cos consistente dei ticket e lintroduzione della franchigia a carico di tutti i cittadini rischiano, infatti, di cambiare i comportamenti delle persone e il loro rapporto con il servizio sanitario. Inoltre, un aumento dei ticket per i pi abbienti produrrebbe un danno per tutti: chi eventualmente optasse per una assicurazione privata si troverebbe a dover pagare premi molto pi elevati del prelievo e dei ticket oggi pagati (per le note inefficienze dei mercati assicurativi); la sanit pubblica dovrebbe comunque prevedere interventi di ultima istanza (per esempio, quelli salvavita) anche a favore di chi avesse esercitato il diritto a uscire dal sistema pubblico; chi confermasse la sua partecipazione al servizio pubblico sarebbe costretto a sopportare oneri pi elevati, anche solo a causa dei maggiori costi amministrativi propri di un sistema non universalistico. Il risultato sarebbe rovinoso: lintento di far pagare ticket pi elevati ai ricchi produrrebbe leffetto di peggiorare il benessere di tutti e soprattutto dei pi fragili. Nonostante la grave crisi economica, la questione dei ticket andrebbe affrontata a) confermando il loro ruolo di mera responsabilizzazione degli assistiti al momento del consumo di prestazioni sanitarie; b) apportando tutti i correttivi in grado di attenuare alcune delle incongruenze attualmente esistenti e prestando attenzione ai soggetti pi disagiati, a partire dalla revisione del superticket di 10 euro; c) individuando soluzioni per ridurre in modo consistente laumento delle entrate da ticket previsto dalla manovra del luglio 2011, anche attraverso interventi sul lato della spesa finalmente modulati in base alle diverse situazioni regionali. Spendere meglio si pu, senza far spendere di pi gli assistiti.

ora di invertire rotta


Sebastiano Fadda - www.sbilanciamoci.info del 08/06/2012
Non basta invocare ritualmente la crescita, come fanno ormai anche gli adoratori del "rigore": servono misure alternative, che rispondano a un minimo di razionalit economica [] Ora quasi tutti, con un atteggiamento di sorpresa piuttosto sospetto, si accorgono finalmente che le politiche recessive adottate nella fase uno sono effettivamente recessive, e che queste hanno alimentato (anche se non avviato) la contrazione del livello di attivit economica (quindi del reddito e delloccupazione) e laumento del livello generale dei prezzi. [] Le politiche adottate finora, che sono state un errore, purtroppo dai loro autori non vengono riconosciute come tali, ma vengono giustificate, talvolta (anche se con qualche lacrima) come le uniche possibili (cosa non vera); talvolta, ancor pi arditamente, come quelle giuste perch senza di esse landamento delleconomia italiana

n. 17 del 27/06/2012
sarebbe stato ancora peggiore. [] Purtroppo ci che stato fatto non pu essere disfatto e c da chiedersi se non sia troppo tardi per invertire la rotta. Che fare dunque? - Intervenire sui mercati finanziari e sul ruolo della Bce. La tutela delle rendite finanziarie a qualsiasi prezzo per leconomia reale non pu continuare ad essere lobiettivo della politica economica. - Aumentare le entrate con misure diverse da quelle praticate finora. Non tutte le misure di aumento del gettito hanno gli stessi effetti recessivi. [] - Ridurre la spesa pubblica tagliando voci anche consolidate di spesa ingiustificata e ingiustificabile. Non si pu continuare ad erodere servizi sociali e investimenti pubblici necessari lasciando intatto o addirittura aumentando il malaffare e le rendite parassitarie ad ogni livello di governo e di sottogoverno. - Applicare misure per la crescita e non fare semplici invocazioni propiziatrici. Il rigore di cui abbiamo bisogno sta nella coerente combinazione di misure per la crescita, non in quella scemenza (unanimemente giudicata come tale da premi nobel per leconomia di diverso orientamento) del pareggio di bilancio in costituzione. [] La Germania ha rimesso a posto i suoi conti pubblici attraverso la crescita, e si servita dei disavanzi per finanziare la crescita; noi ci serviamo dei disavanzi per finanziare le rendite parassitarie. - Praticare politiche reali sul lato dellofferta; in particolare: allargamento della base produttiva e incremento della produttivit. [] - Realizzare politiche per il cambiamento istituzionale. Non mi riferisco tanto alle riforme costituzionali, quanto al cambiamento (opportunamente forzato) delle pratiche operative degli agenti economici. [] - Realizzare lUnione europea non soltanto in termini di unione monetaria ma anche in termini di unione politica, restituendo le funzioni della politica economica (macroeconomica e di settore) agli organi comunitari che siano espressione della democrazia rappresentativa. Come si vede, queste direzioni non si richiamano a esigenze di equit (cui la politica dovrebbe tuttavia rispondere) ma semplicemente a elementari esigenze di razionalit economica, rispondere alle quali il minimo che si possa chiedere a un governo tecnico. Perseverare nelle direzioni intraprese e rifiutarsi di virare verso queste nuove strade (ammesso che sia ancora possibile) impoverirebbe il paese e lo spingerebbe per sempre fuori dalla fascia delle economie avanzate. Un prezzo troppo alto da pagare ai ragionieri del rigore finanziario (e delle relative rendite).

Moretti: Mancano i fondi treni locali a rischio nel 2013


Secondo l'ad delle Ferrovie, "o si aumento le tariffe o i contributi oppure non si pu andare avanti. Possiamo solo interrompere il servizio, ci denuncino pure e poi vediamo cosa succede" MILANO - Le regioni italiane rischiano di restare senza treni locali nel 2013 per mancanza di fondi. A lanciare l'allarme l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti nel corso di un convegno. "Nel 2013 - afferma - se non ci saranno soldi a bilancio non faremo il servizio regionale". "O si aumento le tariffe o i contributi oppure non si pu andare avanti. Se non ci sono i soldi noi non possiamo ricapitalizzare, possiamo solo interrompere il servizio, cosa che comporta una denuncia penale. Ci denuncino pure e poi vediamo cosa succede", ha dichiarato Moretti. Il numero uno delle Ferrovie ha poi spiegato che, per quanto riguarda il servizio regionale, i cosiddetti "ricavi per passeggero/chilometro" in Italia sono di 10,8 centesimi di euro contro i 17,2 centesimi del trasporto su gomma". []

Per le tre infrastrutture le risorse ci sono, dicono Regione ed FS

Alta Velocit, autostrada e aeroporto, le tre A che faranno decollare la Toscana - Marco Olivi
Da soli non si va lontano. Anzi, spesso, non si parte nemmeno. Anche nella regione dei campanili e delle risse di territorio, com', da secoli, la Toscana, tre camere di Commercio (Pistoia, Prato e Firenze) con i loro tre presidenti (rispettivamente Stefano Morandi, Carlo Longo e Vasco Galgani) hanno superato gli steccati secolari e si sono messe assieme per studiare il futuro della grande citt metropolitana, capace di rispondere alle esigenze di una comunit locale ancora ricca ma anch'essa investita dalla crisi e di offrire, nel contempo, anche all'intero paese, delle soluzioni vantaggiose per tutti. Con quei guizzi lessicali che questa regione produce di continuo, i partecipanti alla 10ma Giornata dell'economia che si svolta ieri a Pistoia, hanno subito parlato, al posto della roboante area metropolitana di Area Vasta. Quella delle tre province, appunto.

n. 17 del 27/06/2012
Di particolare rilievo politico e fattuale stato il duetto, coordinato dal direttore di ItaliaOggi, Pierluigi Magnaschi, fra il presidente della regione Toscana. Enrico Rossi, e l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Rossi ha detto che la sua Regione determinata nel proseguire nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali. Fatta l'Alta velocit (che ha cambiato la faccia dell'Italia e della Toscana) adesso bisogna realizzare, senza indugi, a Firenze, anche la stazione ferroviaria dei treni ad alta velocit che dovrebbe essere pronta nel 2015. Non c' inoltre pi tempo da perdere (anche perch ci sono i soldi per farla) nella realizzazione delle terza corsia dell'autostrada la cui mancanza provoca una grave strozzatura nel traffico nazionale. Inoltre deve partire al pi presto anche la nuova pista dell'aeroporto di Firenze (o vado a casa, o si fa, ha precisato il governatore Rossi). C' il problema della sistemazione del materiale di scavo, ma la regione non si tira indietro anche perch, ha aggiunto Rossi, il tempo delle chiacchiere finito. A questo proposito intervenuto Moretti per segnalare che la piccola Svizzera, realizzando il traforo del Gottardo ho scavato una galleria di ben 57 chilometri senza essere affogata dal problema dei materiali di scavo. Se si vuole, le soluzioni si trovano, ha chiosato Moretti. Fra i problemi di comunicazione condivisi da Rossi e Moretti c' anche l'eliminazione dei passaggi a livello e, in prospettiva imminente, anche la creazione di un'alta velocit locale per accelerare le comunicazione dei pendolari. Andrea Bressani, d.g. di Biis, la Banca delle infrastrutture di Intesa San Paolo, ha spiegato come, anche in tema di restrizione del credito, si possono trovare i capitali che per realizzate le infrastrut-

Lavori AV Firenze: Mozione in Consiglio Regionale. Romanelli e Sgherri: Risposte Giunta insoddisfacenti. Chiediamo la sospensione dei lavori destinando i fondi al trasporto pubblico locale e alla difesa del territorio
Su: www.consiglio.regione.toscana.it del 15/06/2012
La vicenda dei lavori dellAlta Velocit a Firenze tornata allattenzione del Consiglio regionale nellultima seduta quando ricordano i Consiglieri Mauro Romanelli, Sinistra Ecologia e Libert, e Monica Sgherri, Federazione della Sinistra - lAssessore Regionale Ceccobao ha risposto alle nostre interrogazioni riguardanti le problematiche del rispetto della normativa antisismica e della destinazione delle terre di scavo. Purtroppo le risposte della Giunta non ci hanno soddisfatto continuano Romanelli e Sgherri poich mancano ancora troppe garanzie e troppi impegni, in precedenza presi, sono disattesi. E soprattutto, a fronte della pesante crisi economica e dei perduranti annunci di nuovi tagli ai treni regionali, ci chiediamo il perch insistere su unopera, la cui utilit in pratica nulla, dai costi spropositati: il fatto che non si sappia ancora cosa fare delle terre di scavo denota superficialit del progetto e getta, appunto, unoscura ombra sulla reale spesa futura. Le alternative tecniche ci sono: ora chiediamo a Governo e Regione di cambiare rotta, di svolgere una reale spending review, abbandonando le opere non utili e liberando risorse per i cittadini, che hanno bisogno di un reale trasporto pubblico, efficiente ed economico. Oggi abbiamo depositato una mozione che chiede di svolgere una nuova valutazione del rischio sismico e di avere risposte definitive su dove, con quali modalit e con quali costi saranno conferite le terre di scavo. Ugualmente con la mozione chiediamo la sospensione dei lavori concernenti la realizzazione del sottoattraversamento del nodo fiorentino Alta Velocit, riconsiderandone leffettiva utilit dellopera e rimodulando l'impiego delle ingenti risorse pubbliche coinvolte al rafforzamento e riqualificazione del TPL e alla tutela del territorio - terminano i due esponenti di SEL e FDS.

MUSICA: FIRENZE, CONCERTO DEDICATO AMICIZIA ITALIA-FILIPPINE


(ANSA) FIRENZE, 22 GIU - Consolidare l'amicizia fra i filippini residenti in Toscana ed i cittadini di Firenze. l'obiettivo del Concerto di San Giovanni, in programma il 24 giugno al teatro Verdi in occasione del 65/mo anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Filippine. L'iniziativa stata presentata oggi in Consiglio regionale alla presenza del console filippino a Firenze Fabio Fanfani, del capogruppo Fds-Verdi Monica Sgherri, e del presidente dell'associazione italo-filippina Giustizia e Diritto Vladimiro Barberio. Al concerto, spiega una nota, si esibiranno due grandi artisti internazionali filippini, il soprano Ena Maria Aldecoa ed il trombettista Fredeline R. Parin, diretti dal Maestro Ruggero Barbieri, per nove anni direttore dell'orchestra filarmonica di Manila. Previste anche le esibizioni dell'Orchestra Agimusarte di Firenze e del coro di San Barnaba, composto da lavoratori filippini residenti a Firenze. I fondi ricavati dalla manifestazione saranno devoluti all'iniziativa 'A Coin from the Heart'.

n. 17 del 27/06/2012

Inaccettabile morte di una madre in carcere


PRC Firenze - segreteria provinciale 24/06/2012
Una giovane madre si tolta la vita nel carcere di Solliciano. Tra gli articoli di giornale si possono leggere parole come depressione e solitudine. Viene sottolineato il problema di tossicodipendenza della donna, quasi questo particolare diminuisse la gravit del fatto. Le condizioni in cui versano le strutture, il sovraffollamento, lassenza di organico sono aggravanti di un sistema carcerario anticostituzionale. Nel caso specifico ricordiamo il rapporto dellAssociazione Antigone sulle condizioni della casa circondariale fiorentina (www.associazioneantigone.it). Il fatto di cronaca riporta lattenzione su una questione ignorata volutamente da buona parte del mondo politico. Sollevare il tema si scontrerebbe con quella parte di paese che chiede i forconi e punizioni esemplari per i crimini, di qualsiasi natura siano, purch siano noti allopinione pubblica. Il reinserimento dei detenuti nella societ, il carcere come percorso educativo e di riabilitazione sociale sono astratti valori irrealizzabili nelle attuali condizioni. Le carceri italiane impongono condizioni insostenibili. Nella regione che per prima in Europa ha abolito la pena capitale non si smette di morire tra le celle dello stato. A togliersi la vita sono i pi deboli. Occorre ripensare il sistema penitenziario, proporre percorsi alternativi al carcere per i reati minori e non ignorare una parte di paese che vive in condizioni di incivilt totale.

Assemblea dei lavoratori della Fabio Perini SpA di Lucca


OdG approvato il 06/06/2012
Ordine del giorno in merito alla contro-riforma del Lavoro - Approvato allunanimit Lassemblea dei lavoratori F.Perini spa (550 dipendenti) tenutasi in data odierna ritiene, concordando con i dettami costituzionali, che il lavoro sia un Diritto e un Dovere della persona, e rigetta i contenuti della contro-riforma sul mercato del lavoro in approvazione al Parlamento italiano, tra cui la modifica dellart.18 dello Statuto Lavoratori - diritto per la tutela della civilt, libert di pensiero e quindi di dignit sul luogo di lavoro - e le pesantissime riduzioni alle tutele per lavoratori e lavoratrici di realt in crisi, dissentendo allo stesso modo anche sul metodo con cui procedono i lavori mediante lautoritario ricorso alle votazioni in fiducia. Lassemblea concorda pienamente con le valutazioni emerse dalla discussione sindacale dove e quando questa ha potuto svilupparsi liberamente per cui non c alcun legame tra sviluppo del sistema economico in crisi e libert di licenziare senza giustificato motivo, valutando tale iniziativa come una regressione profonda nelle garanzie di dignit costituzionali e quindi delle complessive condizioni democratiche di questo paese. Lassemblea, nella stessa ottica di rispetto verso garanzie di tutela di cittadinanza e lavoro, contesta profondamente lapprovazione dellobbligo di pareggio di bilancio dello stato come norma che rischia di accelerare la trasformazione di questo paese da uno stato di diritto ad una dittatura economico-finanziaria. Lassemblea dei lavoratori Perini dissente totalmente dalle posizioni partitiche e parlamentari protese allapprovazione della controriforma sul lavoro, perch realmente priva di qualsiasi mandato democratico ricevuto dai cittadini Italiani, sia in ambito sindacale che politico. I lavoratori Perini, nel caso di conferma di tale linea politica nel parlamento, si impegnano sin da ora nelle future votazioni a qualsiasi livello si svolgano, a non dare pi alcun consenso a quei partiti che lo avranno sostenuto e approvato!

FdS Pistoia: Poste Italiane guadagna due volte


Loperazione che Poste Italiane ha messo e sta mettendo in atto nei confronti delle agenzie di recapito paradigmatica dei nefasti effetti delle esternalizzazioni. In un primo momento, infatti, con la volont di abbattere i costi (a cominciare da quello del lavoro), Poste Italiane esternalizz alcuni servizi (ad esempio la consegna delle raccomandate) ad agenzie private che operavano in regime di monocommittenza. A seguito della diminuzione della corrispondenza postale dovuta anche alla crisi economica (e non solo, anche lavvento delle e-mail e degli sms ha dato un contributo in tela senso) Poste Italiane sta re-internalizzando molti di questi servizi, portando quindi alla chiusura tali agenzie e lasciandone il personale senza lavoro. Sulla pelle di questi lavoratori quindi Poste Italiane guadagner due volte: la prima servendosene per svolgere un servizio con un costo minore rispetto a quello che avrebbe dovuto sostenere se invece avesse assunto direttamente tale personale; la seconda perch Poste Italiane potr dire di aver affrontato la crisi senza ridurre il proprio personale. Nascondendo per che cos facendo avr costretto altri a licenziare: a Pistoia e provincia, tanto per dare una proporzione, si parla di 13 posti di lavoro a rischio nell'azienda Transystem. Insomma, mentre Poste Italiane chiude il 2011 con oltre 800 milioni di utili, chiude uffici periferici e crea ulteriore crisi occupazionale. Anche questi sono gli effetti delle privatizzazioni!

n. 17 del 27/06/2012

Pirogassificatore: sentenza del Consiglio di Stato


Beatrice Bardelli PRC Pisa Sulla sentenza del consiglio di stato sul pirogassificatore: Ma il piccolo impianto accanto al piccolo impianto accanto al piccolo impianto diventa un bel GRANDE IMPIANTO DI INCENERIMENTO RIFIUTI. L'affaire dei PICCOLI impianti di fotovoltaico autorizzati singolarmente a San Miniato fa storia. [] Premessa: un fatto molto curioso. La Regione Toscana si impuntata contro 2 enti locali come Provincia di Pisa e Comune di Castelfranco (ma anche contro un partito, Rifondazione Comunista, ma questo non conta in questo mio discorso) a guida del comune partito, PD, che si sono sempre opposti al pirogassificatore ed ha fatto un ricorso al Consiglio di Stato corposissimo (103 pagine) per difendere l'insediamento di un PICCOLO impianto considerandolo IMPIANTO STRATEGICO! Quante energie spese per un PICCOLO impianto! Qualcosa non mi torna. Forse perch non c' in ballo un solo PICCOLO impianto ma un vero e proprio business dei PICCOLI IMPIANTI ovvero dei PICCOLI INCENERITORI per i quali le societ private proponenti (la Waste ha intenzione di costruirne 12 nel 2012) richiedono autorizzazioni singole. Il Consiglio di Stato. Ha confermato la sospensiva dell'Ordinanza cautelare del Tar Toscana che aveva dato ragione a Provincia, Comune di Castelfranco, Comitato dei cittadini ed a Rifondazione Comunista di Pisa (provinciale). Siccome la Waste ha sostenuto che tale sospensiva gli avrebbe creato un "danno grave ed irreparabile conseguente alla sospensione dei lavori" perch la societ ha sostenuto di avere gi appaltato le opere per completare la costruzione dell'impianto, il Consiglio di Stato le ha concesso con questa Ordinanza la possibilit di finir di costruire l'impianto negandogli tuttavia la possibilit di attivarlo ovvero di farlo funzionare fino al pronunciamento prossimo venturo, a novembre, del Tar Toscana che entrer nel merito della vicenda. In parole povere il Consiglio di Stato ha detto alla Waste Recycling spa: Vuoi spendere i soldi per finir di costruire l'impianto? Fallo pure, il problema tuo, tanto l'impianto non pu entrare in funzione almeno fino a novembre e quindi tu non ci puoi guadagnare un euro. [] Cosa dice l'avv. Giancarlo Altavilla, legale rappresentante di Rifondazione Comunista e di un gruppo di cittadini ricorrenti: Considero l'Ordinanza del Consiglio di Stato una nostra vittoria. Il CdS. stato particolarmente accorto nei nostri confronti e ci ha tutelato da un eventuale rischio di richiesta di risarcimento danni nel caso perdessimo a novembre al Tar Toscana. Infatti, in quel caso la Waste non potrebbe sostenere di aver subito dei danni in quanto il C.d.Stato le ha concesso la possibilit di finire i lavori dell'impianto per evitare quel danno irreparabile che la societ ha denunciato in caso di sospensione dei lavori. I lavori non sono stati sospesi quindi, nella peggiore delle ipotesi, noi non avremmo niente da pagare come risarcimento danni. Ma potremmo, e lo spero fortemente, anche vincere. []

Allocca: Costruire o recuperare alloggi da dare in affitto ad un canone inferiore a quello di mercato.
Bioarchiettura e bioedilizia - Salvatore Allocca: Il bando adesso realt
stato pubblicato sul BURT del 23/05 il bando da 13 milioni di euro per interventi pilota rivolti alla sperimentazione di forme innovative dellabitare e del costruire. Lo ha annunciato oggi lassessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca nel corso di un convegno sul social housing che si tenuto presso lo stand della Regione a Terra Futura. Il bando che abbiamo pi volte annunciato ha detto lassessore Allocca adesso realt. I Comuni, ai quali il bando si rivolge, avranno 6 mesi di tempo (180 giorni che decorrono dalla pubblicazione sul BURT, termine ultimo 18 novembre 2012 ndr) per presentare le proprie proposte nellambito delle tre linee di intervento previste. Il bando una risposta importante al fabbisogno abitativo toscano che ha assunto i caratteri di vera e propria emergenza. Inoltre punta a coniugare concetti importanti come la sostenibilit ambientale, attraverso lutilizzo di tecniche costruttive ad impatto minimo, quella economica, mettendo al centro il diritto fondamentale ad avere unabitazione, e quella sociale, cercando di recuperare le relazioni sociali.

n. 17 del 27/06/2012
Attendiamo una risposta importante dai territori. Il bando individua tre linee di intervento. Il 50% dei 13 milioni destinato ad interventi pilota di co-housing (linea 1), secondo le tecniche della bioarchitettura e bioedilizia e serviranno per costruire o recuperare alloggi da dare in affitto ad un canone inferiore a quello di mercato. Un 25% sar messo a disposizione per la costruzione di alloggi di rotazione (linea 2), destinati cio a persone o famiglie che si trovano in una condizione temporanea di disagio abitativo. Il restante 25% sar utilizzabile per interventi sperimentali di autocostruzione o autorecupero (linea 3). Destinatari del bando sono i Comuni (singoli o associati) che potranno rispondere non soltanto con progetti propri ma anche con quelli proposti da altri soggetti (cooperative edilizie, imprese di costruzione e cooperative di produzione e lavoro, sia in forma singola che consorziate, associazioni, cooperative o altri organismi senza scopo di lucro). Il contributo regionale, ad esclusione delle eventuali spese per lacquisto degli immobili o delle aree edificabili, sar del 100% del costo se lintervento viene promosso e realizzato dal Comune o dal soggetto gestore Erp, mentre in caso di soggetto proponente privato il sostegno non superer il 40% dei costi (fatte sempre salve le spese per lacquisto degli immobili o delle aree). Anche per la linea 2 il sostegno regionale ai costi dellintervento sar del 100% ma per un importo che non potr superare 1 milione di euro (ed anche in tal caso sono escluse le spese per lacquisto degli immobili o delle aree). Per la linea 3 il contributo regionale non potr superare i 5 mila euro per quanto riguarda i costi di promozione, coordinamento e formazione, i 10 mila euro per quelli di progettazione ed i 25 mila euro per ogni alloggio realizzato.

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Senza memoria non c futuro.


2 luglio 1944 / 2012 68 anniversario delleccidio di Santa Luce
2 luglio 2012 ore 17:00 - Via del Commercio sud cerimonia di commemorazione presso la lapide apposta nel 1945 dal PCI di Santa Luce. Finch dura la memoria! La Federazione della Sinistra di S. Luce, chiede allAmministrazione Comunale di realizzare una ricostruzione storica dei tragici fatti del 2 luglio 1944 accaduti nel territorio comunale. La cura della memoria dei prezzi pagati per la libert, dei sacrifici sopportati dai civili e dai cittadini del nostro Comune nei giorni duri e difficili della guerra e della Liberazione dal giogo nazifascista, rappresentano un dovere morale imprescindibile verso lintera comunit di Santa Luce e soprattutto verso le nuove generazioni. Finch dura la memoria e prima che i superstiti e i testimoni di quel tragico episodio scompaiano del tutto, riteniamo sia indispensabile dar vita alla raccolta di dati, immagini e testimonianze circa quanto accaduto quella terribile mattina e circa il contesto sociale ed economico del nostro Comune negli anni del conflitto. La presenza in Toscana di un Istituto Storico della Resistenza con proprie diramazioni provinciali, la decennale preziosa azione dellAnpi (recentemente sorta anche nel nostro territorio per liniziativa appassionata di un nucleo di giovani antifascisti), permettono di ipotizzare la costituzione di un Comitato 2 luglio 1944 (tale intitolazione ha solo un carattere di primaria proposta), finalizzato alla cura e redazione di una ricerca da trasformare successivamente in pubblicazione da destinarsi alle famiglie, alle scuole e ai giovani. Un Comitato allinterno del quale ricomprendere i rappresentanti dellAmministrazione Comunale, della Regione Toscana e della Provincia di Pisa, i Familiari dei caduti, lAnpi provinciale e lIstoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Storia Contemporanea) pisano nonch le forze politiche democratiche e antifasciste. LAnpi stessa in stretto raccordo con lazione dellAmministrazione Comunale, potrebbe essere individuata -a nostra opinione- come il soggetto unitario a cui chiedere di svolgere una funzione di sviluppo di tale iniziativa con il materiale sostegno e patrocinio del Comune di Santa Luce, della Provincia di Pisa e della Regione Toscana.

Petizione popolare NO ISEE


RAGGIUNTE OLTRE 1000 FIRME
www.noisee.it - noiseetoscana@gmail.com
Grazie allimpegno e al contributo di tante persone abbiamo raggiunto oltre mille firme in due mesi! Un risultato certamente importante ma ancora non sufficiente per continuare la nostra battaglia. Vi chiediamo, di continuare a darci una mano per raggiungere lobiettivo di 5000 firme, a livello regionale, entro il prossimo settembre. Chiediamo di sottoscrivere la petizione popolare, mandando una e-mail a: noiseetoscana@gmail.com; andando sul nostro sito: www.noisee.it, oppure presso i banchetti di raccolta.

n. 17 del 27/06/2012

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Sgherri, Marini (FdS-Verdi): S alla legge regionale per la competitivit. Due le nostre proposte recepite da giunta e consiglio: lincentivo antidelocalizzazioni e lautoimprenditorialit diffusa.
Siamo molto soddisfatti dellapprovazione, in terza commissione, della legge regionale sulla competitivit. Manca poco, al voto dellaula, e poi avremo in Toscana un provvedimento organico e ci auguriamo incisivo per promuovere la salvaguardia dei posti di lavoro e il sostegno a lavoratori e imprese. La cosa che ci rende ancora pi contenti del lavoro svolto dalla giunta e dalla commissione attivit produttive del consiglio regionale, il recepimento nel testo di legge di due nostre proposte: il meccanismo degli incentivi alle imprese che si insediano sul territorio toscano e le misure a sostegno dei lavoratori che si riuniscono in cooperative realizzando forme di auto imprenditorialit diffusa. Avevamo gi inserito queste proposte nella nostra legge regionale sulla salvaguardia occupazionale, il sostegno al reddito, e gli incentivi alle imprese che, presentata e sottoscritta dal gruppo consiliare della FdS-Verdi a dicembre 2010, possiamo dire essere stata adeguatamente recepita nel testo di legge preparato dalla giunta Rossi e passato al vaglio del consiglio regionale.

Esenzioni dal pedaggio per lAutostrada Tirrenica. soddisfatta, accolte le nostre richieste storiche
Firenze, 13 giugno. Dalla risposta emerge un sostanziale accoglimento delle richieste e osservazioni che la mia interrogazione poneva le nostre ormai storiche richieste - quindi mi dichiaro soddisfatta. Richieste e osservazioni che vengono sancite anche dalla mozione approvata dallaula e di cui sono prima firmataria. Cos Monica Sgherri Capogruppo di FdSVerdi in Consiglio sulla risposta allinterrogazione sulle esenzioni dal pagamento del pedaggio per lutilizzo della nuova Autostrada Tirrenica e sullapprovazione della mozione sullo stesso tema, sottoscritta dai capigruppo di maggioranza oltre che dal consigliere Paolo Marini e dal consigliere PD Ruggeri. Nellinterrogazione si partiva da un giudizio di insufficienza rispetto ad agevolazioni ed esenzioni previste nei precedenti provvedimenti regionali, fra cui la delibera dellaprile scorso, mentre dalla risposta emerge un evoluzione che porta a garantire esenzioni per tutta la durata della concessione a Sat, per chilometraggi pi che raddoppiati e non solo per i comuni toccati dalla nuova autostrada tirrenica ma di quelli dellarea oltre cinquanta -, andando quindi nella direzione di evitare il rischio ben presente sia a noi che a tutti i cittadini dellarea del riversa-

Sgherri:

mento sulla vecchia Aurelia di un grande volume di traffico di scorrimento, con conseguente necessit di realizzare ulteriore viabilit e quindi con una lievitazione dei costi a carico della parte pubblica. Obiettivi che trovano rafforzamento grazie allapprovazione della mozione di cui sono prima firmataria, che impegna la Giunta, oltre ad informare puntualmente il Consiglio sugli sviluppi della vicenda e sulliter di perfezionamento degli accordi richiamati, a compiere ogni azione al fine di addivenire alla garanzia che le esenzioni dal pedaggio per lutilizzo della nuova autostrada tirrenica per tutta la durata della concessione a SAT riguardino i residenti di tutti i comuni attraversati dalla stessa e i residenti per i quali lutilizzo della attuale superstrada Aurelia sia ad oggi insostituibile. Senza dimenticare che dalla risposta allinterrogazione si conferma la apprezzabile volont di considerare un unicum la realizzazione dellintero nuovo asse viario, quindi non solo della realizzazione del tratto fino a Grosseto ma anche di quello, ben pi oneroso e difficile per SAT, fino a Civitavecchia: sarebbe stato una beffa avere infatti il pedaggio nel tratto pi facile ed non realizzare quello pi impegnativo.

Sciopero CGIL contro la riforma del mercato del lavoro. Sgherri:Sostegno e condivisione dello sciopero contro una riforma che scempio
Firenze, 25 giugno. Piena condivisione e sostegno allo sciopero provinciale fiorentino indetto dalla CGIL per domani 26 giugno contro la cosiddetta riforma del mercato del lavoro, in realt una vera e propria contro-riforma che calpesta i diritti dei lavoratori conquistati in decenni di lotte, fra cui la cancellazione di fatto dellarticolo 18. Cos Monica Sgherri Capogruppo di FdS Verdi. Di fronte ad un simile attacco sono necessari il massimo della mobilitazione e del contrasto e in questo quadro certo manca uno sciopero generale a livello nazionale da parte della CGIL. Sosteniamo lo sciopero di domani cos come abbiamo sostenuto lo sciopero di venerd scorso promosso fra gli altri dal sindacalismo di base. necessario che si moltiplichino le mobilitazioni contro questo vero e proprio scempio, compiuto da un governo mai passato al vaglio della volont popolare e sostenuto da una maggioranza quanto mai anomala.

Atti in Consiglio - i testi su www.prcgruppotoscana.it


Interrogazioni Orali: n. 682 del 05/06/2012: In merito alle agevolazioni e esenzioni per il pagamento del pedaggio sulla nuova autostrada Tirrenica;
A cura del Gruppo Consiliare Federazione della Sinistra - Verdi

n. 689 del 18/06/2012: In merito alla grave situazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali determinatasi nel comune di Firenze; Mozioni: n. 475 del 12/06/2012: In merito alle esenzioni per il pagamento del pedaggio sulla nuova Autostrada Tirrenica

Via Cavour, 4 50129 - Firenze Tel.: 055 2387 445 / 240 / 341 Fax: 055 2387 570
Siamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana e su internet: www.prcgruppotoscana.it www.pdcitoscana.blogspot.com www.rifondazionetoscana.it

Reparto di Nefrologia e Dialisi dellospedale di Grosseto, un eccellenza da salvaguardare. Interrogazione di Monica Sgherri in Regione.
Firenze, 21 giugno. Salvaguardare una esperienza di eccellenza del territorio e tutelare una categoria di pazienti che sarebbe fortemente penalizzata da una eventuale riorganizzazione definitiva di Nefrologia e Dialisi dellOspedale di Grosseto.

Grave situazione della residenze sanitarie assistite nellarea fiorentina. Interrogazione di Monica Sgherri. Sgherri: intervenire sulla questione convenzioni, a rischio posti di lavoro e servizi fondamentali per i cittadini
Firenze, 18 giugno. anche la Regione intervenga per trovare una soluzione strutturale alla questione delle convenzioni fra enti pubblici e residenze sanitarie assistite, al fine di tutelare la necessit di tanti cittadini e delle loro famiglie nonch a tutela dei posti di lavoro []

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