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Il giorno dell'incarnazione
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Il giorno dell'incarnazione

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RACCONTO LUNGO (54 pagine) - FANTASCIENZA - Alison è una ragazza brillante e geniale. Ha solo un problema: è virtuale, e nel mondo futuro ipotizzato da Walter Jon Williams non tutti i giovani virtuali riescono a sopravvivere fino alla maggiore età....

In tutte le società, in tutte le epoche, la transizione dalla giovinezza all'età adulta, il momento in cui si diventa maggiorenni, è un punto di svolta profondo e significativo, a volte addirittura rischioso. Ma mai quanto nella società futura che così brillantemente ci viene descritta da Walter Jon Williams in questo racconto, in cui la riuscita nel passaggio alla maggior età fa la differenza tra ricevere un corpo, e una vita, oppure... essere cancellati. Bello e toccante, "Il giorno dell'incarnazione" ("Incarnation Day", uscito sulla prestigiosa antologia di Jack Dann e Gardner Dozois "Escape from Earth" nel 2006) è una variazione sul tema del mondo virtuale e dell'essenza dell'umanità, e si basa sul presupposto che i giovani manterranno le loro prerogative di vivacità, intelligenza e rabbia contro gli adulti anche se il loro essere viene rimosso dalla carne e da un corpo tradizionale. 

Nato nel 1953 a Duluth nel Minnesota, Walter Jon Williams si è laureato in letteratura inglese all'università del Nuovo Messico, dove attualmente vive e lavora.  Autore di una ventina di romanzi, tra cui ricordiamo "Hardwired" (1986), "La voce del vortice" (1987), "Stazione Angelica" (1989"), Aristoi" (1992), "Metropolitan" (1995")", di sceneggiature cinematografiche e televisive e di numerosi racconti, ha vinto due volte il premio Nebula, la prima nel 2001 con il racconto "Daddy's world" e, successivamente, nel 2004, con" L'era del flagello" ("The Green Leopard Plague"), pubblicato in Italia nella collana Odissea Delos. Autore eclettico e dotato, Walter Jon Williams ha attraversato varie fasi nella sua carriera. Dopo un inizio influenzato da Roger Zelazny, è poi diventato uno degli esponenti di spicco del cyberpunk degli inizi degli anni novanta con il gradevole "I guerrieri dell'interfaccia" "(Hardwired)", per poi raggiungere la piena maturità con opere come "La voce del vortice", "Stazione Angelica, Aristoi."
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateNov 25, 2014
ISBN9788867755691
Il giorno dell'incarnazione

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    Il giorno dell'incarnazione - Walter Jon Williams

    a cura di Sandro Pergameno

    Walter Jon Williams

    Il giorno dell'incarnazione

    Traduzione di Francesco Troccoli

    Prima edizione novembre 2014

    ISBN versione ePub: 9788867755691

    © 2014 Walter Jon Williams

    Titolo originale: Incarnation Day

    Traduzione: Francesco Troccoli

    Copertina: Tiziano Cremonini

    Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    Font Exo Sans by Natanael Gama, SIL Open Font Licence 1.1

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Walter Jon Williams

    Il giorno dell'incarnazione

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

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    Walter Jon Williams

    Nato nel 1953 a Duluth nel Minnesota, Walter Jon Williams si è laureato in letteratura inglese all'università del Nuovo Messico, dove attualmente vive e lavora. 

    Autore di una ventina di romanzi, tra cui ricordiamo Hardwired (1986), La voce del vortice (1987), Stazione Angelica (1989), Aristoi (1992), Metropolitan (1995), di sceneggiature cinematografiche e televisive e di numerosi racconti, ha vinto due volte il premio Nebula, la prima nel 2001 con il racconto Daddy's world e, successivamente, nel 2004, con L'era del flagello (The Green Leopard Plague), pubblicato in Italia nella collana Odissea Delos.

    Autore eclettico e dotato, Walter Jon Williams ha attraversato varie fasi nella sua carriera. Dopo un inizio influenzato da Roger Zelazny, è poi diventato uno degli esponenti di spicco del cyberpunk degli inizi degli anni novanta con il gradevole I guerrieri dell'interfaccia (Hardwired), per poi raggiungere la piena maturità con opere come La voce del vorticeStazione Angelica, Aristoi.

    Dello stesso autore

    Walter Jon Williams, Elegia per angeli e cani Biblioteca di un sole lontano ISBN: 9788867753697

    1

    Sono le sue conoscenze e la sua saggezza che mi inducono a rivolgermi a lei, Dottor Sam. A raccontarle di come Fritz ha conosciuto la Dama Blu e di quello che è successo a Janis; del perché sua madre ha deciso di ucciderla, e di cosa tutto ciò ha causato. Ho bisogno di parlarne, e mi serve un vero amico. Uno come lei.

    Janis mi prende in giro perché parlo con una persona immaginaria, e ancor più perché il mio amico immaginario è un tizio inglese che è morto da secoli.

    – Ti sbagli, – le ho fatto notare, – il Dottor Samuel Johnson era una persona vera, perciò non è immaginario. Sono solo le mie conversazioni con lui a essere immaginarie.

    Non penso che Janis capisca questa distinzione.

    Ma so che lei la capisce, Dottor Sam. Lei mi ha capito sin da quando ci siamo incontrati in quel corso dell'Età della Ragione, e ho realizzato che non solo ha detto e fatto cose che l'hanno resa immortale, ma che le ha dette e le ha fatte mentre si intratteneva nelle taverne con attori e poeti.

    Se vuole la mia opinione, è così che si dovrebbe vivere.

    Secondo me a Janis farebbe bene un Dottor Sam con cui parlare. Così sarebbe una persona molto meno frustrata.

    Io, ad esempio, quando sono sotto pressione perché mi sto sforzando di risolvere un'equazione di risonanza paramagnetica elettronica o qualcosa di simile, e sto lì che non ce la faccio a infilarmi nel cervello un solo grammo di informazioni in più, posso sempre immaginarmi il dottor Sam, un grassone (anche se penso che la parola che si usava ai quei tempi fosse corpulento) con una ridicola parrucca, che allarga con magnificenza un braccio e con somma saggezza e gravità dichiara: qualsiasi avanzamento dell'intelletto, Miss Alison, nasce dall'ozio.

    Chi potrebbe dirlo meglio di così? Chi altro potrebbe essere altrettanto sensibile e saggio? Chi potrebbe capirmi così bene?

    Che io sappia, nessuno.

    (E poi, le ho mai detto quanto mi piace quando mi chiama Miss Alison?)

    Inizierei dal Giorno dell'Incarnazione di Fahd su Titano. Per noi del Gruppo del Glorioso Destino era la prima incarnazione, perciò, ovviamente, c'eravamo tutti.   

    I festeggiamenti erano stati programmati con cura perché potessimo godere dei divertimenti che offriva la più grande luna di Saturno. Dopo il download nella Cassini, la nave che staziona nell'orbita del pianeta per il rifornimento di tutti gli insediamenti sulle varie lune, ci avrebbero trasferiti nelle capsule individuali di discesa e gettati nella densa atmosfera di Titano. Avremmo fatto acrobazie, volteggiando nell'aria e buttandoci l'uno all'inseguimento dell'altro tra le fitte nubi di metano del cielo fotochimico del satellite. Poi avremmo sciato sul ghiacciaio Tomasko, avremmo cenato con Fahd e avremmo pattinato sul manto di metano congelato.

    Avremmo tutti indossato corpi adatti alla ridotta gravità e all'elevata pressione atmosferica di Titano: robusti, di bassa statura e coperti di pelo, con sei gambe e una testa a cupola incastonata nella parte anteriore in mezzo a due braccia.

    Ma il mio corpo sarebbe stato uno di quelli che si prendono in prestito per l'occasione, un corpo che la struttura metteva a disposizione dei turisti. Per Fahd era diverso. Lui nell'orbita di Saturno avrebbe trascorso i cinque o sei anni successivi, e poi avrebbe avuto la possibilità di trasferirsi da qualche altra parte.

    Il corpo a sei gambe che avrebbe abitato sarebbe diventato il suo corpo personale. Il primo. Sarebbe diventato un incarnato, legalmente adulto e legalmente umano, nonostante le sei gambe e il corpo coperto di peli. Avrebbe avuto denaro, proprietà, un lavoro, e una serie completa di diritti umani.

    Per noi altri non sarebbe stato così.

    Dopo la cena, durante la quale ci sarebbe stata la sua investitura formale come adulto e come cittadino, ce ne saremmo andati tutti a pattinare sul lago di metano sotto al ghiacciaio. A quel punto sarebbe iniziato l'upload e saremmo tornati a casa.

    Tranne Fahd, che avrebbe iniziato la sua nuova vita. Il Gruppo del Glorioso Destino avrebbe così contribuito alla civiltà interplanetaria con il suo primo membro.

    Invidiavo l'incarnazione di Fahd, il suo esapode corpo peloso, la sua indipendenza, e persino il suo lavoro, anche se a me non sarebbe piaciuto troppo. Dopo quattordici anni trascorsi sotto forma di una manciata di elettroni vaganti in una matrice quantistica, avevo tanta voglia di vita reale che me ne sarei fatte andar bene anche cento, di gambe.    

    Visto che lei è nato in un'epoca in cui l'elettricità si catturava con gli aquiloni, immagino di doverle spiegare che nel periodo della

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