Valmont - Il Principe Vampiro: Trono di Sangue
By P. Torres
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Valmont era solo un ragazzo quando vide sua madre uccisa dalla gente di quel villaggio. Rimasto orfano, cresce con l'aiuto di Mrs. Dora e sua figlia Aphrodite.
Valmont é grato a entrambe e la sua vita ha di colpo più significato dopo la scoperta del primo amore.
Con il passare degli anni, inizia, però, a sognare sangue, uno strano uomo e un trono di sangue.
Lui non sa di essere un principe. Non un principe qualsiasi ma un principe vampiro.
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Book preview
Valmont - Il Principe Vampiro - P. Torres
Pet TorreS
Copyright © 2014 by Pet Torres books
Copyright © 2014 by Pet Torres
Per maggiori informazioni
http://pettorres.blogspot.com
Questo libro è un lavoro di fantasia. I nomi, i personaggi, i luoghi e gli avvenimenti sono un prodotto della fantasia della scrittrice oppure sono stati usati in modo fittizio, pertanto non possono essere imputati come reali. Ogni somiglianza relativa a persone, vive o morte, attuali eventi, locali o organizzazioni è puramente casuale.
––––––––
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere usata o riprodotta in alcun modo senza il permesso scritto dell’autrice.
Prologo
Valmont era solo un ragazzo quando vide sua madre uccisa dalla gente di quel villaggio. Rimasto orfano, cresce con l'aiuto di Mrs. Dora e sua figlia Aphrodite.
Valmont é grato a entrambe e la sua vita ha di colpo più significato dopo la scoperta del primo amore.
Con il passare degli anni, inizia, però, a sognare sangue, uno strano uomo e un trono di sangue.
Lui non sa di essere un principe. Non un principe qualsiasi ma un principe vampiro.
Capitolo 1
VALMONT
Villaggio Darkness
1890
Sono nato nel 1890 in un villaggio chiamato Darkness. Non chiedetemi il motivo per cui si chiama così perché non lo so nemmeno io.
Ma voglio cambiare argomento. Voglio parlarvi di mia madre.
Mia madre era una strega e a causa di questo la sua fine è stata terribile. Lo ricordo come fosse ieri.
Avevo solo sette anni. Mia madre era molto giovane. Aveva lunghi capelli neri che le arrivavano quasi fino alla vita. I suoi occhi erano neri come la notte. Mia madre era davvero una bella donna.
Molte donne del nostro villaggio la guardavano ogni volta che passava. Lei non desiderava lo sguardo di nessuno ma loro continuavano a fissarla comunque.
Era un venerdì sera. La gente stava danzando accanto al fuoco. Sembravano molto contenti. Io stavo giocando lì vicino con qualche bambino del villaggio.
Il nostro gioco preferito era nascondino. Era così divertente.
Qualche minuto più tardi, la gente del villaggio smise di danzare. Gli uomini smisero di bere le loro bevande.
Fu in quel momento che il capo villaggio urlò a tutti di ascoltarlo. Si fermò al centro del villaggio, brandendo il suo pugnale verso il viso di mia madre. Smisi di giocare e corsi da loro. Vidi che mia madre era trattenuta dalle mani di due uomini. Cercava di liberarsi da loro ma non ci riusciva.
Liberate mia madre!
Gli urlai.
Iniziai a correre verso di loro ma in quel momento qualcuno mi prese per il colletto della maglia e mi sollevò. Il mio viso incontrò quello dell'uomo. Mi disse beffardo, Questo moccioso vuole salvare la sua mamma.
Mi sorrise con i suoi denti dorati.
Mettimi giù!
Gli urlai, abbastanza arrabbiato e frustrato. Scuotevo con forza i piedi. Mamma! Mamma!
Tua madre deve morire, piccolo
disse l'uomo puntando il pugnale in direzione di mia madre. Lei è una prostituta!
Per favore! Non fatelo! Per favore!
urlai.
Mi guardai intorno e vidi tutti che urlavano a gran voce, Uccidila! Quella donna è una prostituta! È la vergogna del nostro villaggio!
In risposta alle loro richieste, il capo sollevò il pugnale con più coraggio. Volete tutti che uccida questa prostituta?
Tutti urlarono in risposta, SÌ! SÌ! UCCIDILA!
Distolsi lo sguardo non appena sentii le grida di mia madre. Secondi più tardi, lei rimase in silenzio, il suo sangue scivolò giù dal collo mentre il pugnale affondava sempre di più nella carne. Lei cadde al suolo, senza respiro.
L'uomo mi mise a terra. Corsi immediatamente da mia madre, mi chinai sul suo corpo e l'abbracciai forte ma ormai era morta. L'avevano uccisa.
I miei pianti durarono l'intera notte.
Ora ero un bambino senza madre.
Capitolo 2
VALMONT
Tutta la gente del villaggio rifiutò di aiutarmi. Vivevo da solo in casa. Vagai nelle stanze ma tutto quello che i miei occhi vedevano era senza vita. Sentivo profondamente l'assenza di mia madre. Marciai nella sua stanza e vidi il suo letto vuoto. Le sue cose erano rimaste le stesse di quando le aveva lasciate prima di morire.
Mi sedetti vicino al letto e iniziai a piangere. Mi sentivo completamente perso in questo mondo. Che cosa poteva fare adesso un bambino di sette anni?
O mio Dio, sono perduto. Sono in questo mondo da solo senza nessuno a prendersi cura di me.
La mia testa scattò non appena sentii il portone aprirsi. Qualcuno era entrato in casa. Non avevo idea di chi potesse essere. Ma prestai particolare attenzione ai passi che si stavano avvicinando alla stanza di mia madre. Subito fissai verso la porta e vidi una bambina con lunghi capelli porpora.
Aphrodite!
esclamai. Che cosa ci fai qui?
Lei si mosse verso il letto e