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Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.31
Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.31
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Ebook124 pages1 hour

Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.31

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About this ebook

INDICE

EDITORIALE
Linda Cecconi La Psicosintesi Terapeutica nell'infanzia e nell'adolescenza

LA PSICOSINTESI TERAPEUTICA NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA
Carla Casini
La presa in carico del bambino: dalla diagnosi al piano terapeutico

Michaela La Vecchia
Il bambino con disturbo specifico dell’apprendimento: il ruolo del neuropsichiatra infantile nella struttura sanitaria pubblica

Chiara Chelazzi
Tra fantasia e realtà: l’adolescenza dei figli adottivi e le aspettative dei genitori

Roberto Tallerini
La tutela dei minori: maltrattamento e abuso in danno di minori

Lucia Ricci
La presa in carico dell’adolescente con DSA: un caso clinico

Francesco Zarro
La psicoterapia della dipendenza e devianza in adolescenza

Filippo Conti
Gioco della sabbia e psicosintesi

RICORDO DI BRUNO CALDIRONI
Ricordo di Bruno Caldironi di William Esposito

RECENSIONI
Stefano Viviani, L’intelligenza inattesa. Interiorità e meditazione a scuola

di Virginia Cioni
Mara Chinatti (a cura di), Camminando insieme. Liberi di pensare - Liberi di cambiare
di Massimo Rosselli
NOVITÀ EDITORIALI
LanguageItaliano
Release dateNov 6, 2019
ISBN9788835329114
Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.31

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    Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.31 - AA.VV.

    RIVISTA DI PSICOSINTESI TERAPEUTICA

    Anno XV – N. 31

    Marzo 2015

    RIVISTA DI PSICOSINTESI TERAPEUTICA

    Anno XVI – N. 31 Marzo 2015

    DIRETTORE RESPONSABILE

    Alberto Alberti

    COMITATO DI REDAZIONE

    Donella Bramanti Catia Camarri Linda Cecconi Filippo Conti Lapo Felicioni Alberto Nannicini Stefania Romano

    COMITATO DI REFEREE

    Carla Fani Virgilio Niccolai Massimo Rosselli

    COMITATO SCIENTIFICO

    Andrea Bocconi Gianni Y. Dattilo Daniele De Paolis Piero Ferrucci Manuela Melega

    SEGRETERIA DI REDAZIONE

    Lidia Valentini

    IMPAGINAZIONE

    Elleti Grafiche

    TRADUZIONI

    Carla Casini

    COLLABORAZIONI CON L’ESTERO

    Chiara Lam Nang

    EDIZIONE DIGITALE

    Francesca Morbidelli

    EDIZIONI S.I.P.T. Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica Firenze

    COSTI E ABBONAMENTO

    La «Rivista di Psicosintesi Terapeutica» ha pubblicazione semestrale. Iscrizione N. 4922 del 05.01.2000 dell’Elenco della Stampa Periodica del Tribunale di Firenze. La quota associativa annuale alla SIPT e le quote d’iscrizione come allievi della Scuola di Psicoterapia Psicosintetica o della Scuola di Counselling Psicosintetico danno diritto all’invio gratuito della rivista. Il costo di ogni singolo numero della rivista è di Euro 13,00. La rivista è disponibile anche in versione digitale.

    Illustrazione di copertina: Madre gioiosa (2005), scultura di Antonella Nannicini.

    Chiuso in tipografia: Settembre 2016.

    INDICE

    EDITORIALE

    Linda Cecconi La Psicosintesi Terapeutica nell'infanzia e nell'adolescenza

    LA PSICOSINTESI TERAPEUTICA NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA

    Carla Casini

    La presa in carico del bambino: dalla diagnosi al piano terapeutico

    Michaela La Vecchia

    Il bambino con disturbo specifico dell’apprendimento: il ruolo del neuropsichiatra infantile nella struttura sanitaria pubblica

    Chiara Chelazzi

    Tra fantasia e realtà: l’adolescenza dei figli adottivi e le aspettative dei genitori

    Roberto Tallerini

    La tutela dei minori: maltrattamento e abuso in danno di minori

    Lucia Ricci

    La presa in carico dell’adolescente con DSA: un caso clinico

    Francesco Zarro

    La psicoterapia della dipendenza e devianza in adolescenza

    Filippo Conti

    Gioco della sabbia e psicosintesi

    RICORDO DI BRUNO CALDIRONI

    Ricordo di Bruno Caldironi di William Esposito

    RECENSIONI

    Stefano Viviani, L’intelligenza inattesa. Interiorità e meditazione a scuola

    di Virginia Cioni

    Mara Chinatti (a cura di), Camminando insieme. Liberi di pensare - Liberi di cambiare

    di Massimo Rosselli

    NOVITÀ EDITORIALI

    EDITORIALE

    In questo numero speciale della «Rivista di Psicosintesi Terapeutica» abbiamo deciso di raccogliere e pubblicare gli spunti offertici dai colleghi psicosintetisti durante la Giornata di Studi S.I.P.T. dal titolo Psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza tenutasi l’11 ottobre 2014 presso i locali dell’Istituto di Psicosintesi.

    È stata un’opportunità importante per ritrovarci e scambiare stimolanti riflessioni sulla Psicosintesi evolutiva e sul trattamento delle problematiche che possono manifestarsi in questo periodo dell’esistenza descritto spesso come non facile e tumultuoso.

    Lo sviluppo psicologico è caratterizzato dal susseguirsi di complessi cambiamenti in cui si alternano periodi di calma e consolidamento a periodi di crisi e apparenti scompensi. In situazioni di difficoltà vengono messe in campo abilità e potenzialità in parte geneticamente determinate, in parte assimilate dalla sfera delle relazioni sociali. Abilità che portano all’integrazione e alla modificazione delle competenze. La psiche del bambino si riformula così: antiche mappe relazionali, emotive e intellettive ormai disfunzionali o inadeguate vengono sostituite da nuove mappe adattive e questo processo richiede tempo, spazio creativo, attenzione, cura e pazienza.

    Il bambino, e in seguito l’adolescente, in questo cammino trasformativo delicato può presentare problemi di comportamento e problemi emotivi, specchi della crisi interiore e dello squilibrio dovuto al passaggio da una condizione fisica a un’altra o da un ruolo a un altro; in un contesto di cambiamento, crisi profonda, cambiamenti fisici e tempeste emotive, alcuni comportamenti possono rappresentare condotte dotate di significato e utili al raggiungimento di tappe importanti della crescita personale. In questo senso, ad esempio, gli atteggiamenti a rischio o patologici avranno un valore specifico e pertinente in riferimento alle necessità di sviluppo del ragazzo, necessità quali l’acquisizione di maggior autonomia e indipendenza, la costruzione di un nuovo senso di identità, integrazione di nuove parti di sé, separazioni dolorose, entrata in una maturità e adultità che possono spaventare.

    Sono fondamentali i ruoli che giocano l’ambiente e le relazioni primarie con le figure che si prendono cura dell’adolescente e che possono favorirne uno sviluppo e una crescita armonici in cui potenzialità, temperamento, tipologia e caratteristiche peculiari vengano rispettati e guidati al fine della piena realizzazione del Sé.

    Gli adulti e le figure di riferimento dovrebbero, perciò, rappresentare dei modelli a cui appoggiarsi e in cui confidare e rispecchiarsi, ma anche modelli da cui assimilare un determinato orientamento etico che trasmetta senso di giustizia, comprensione e assunzione di responsabilità.

    Noi operatori possiamo essere punti di riferimento ai quali rivolgersi, liberamente, senza giudizio, competenti tanto da offrire interventi diversificati e qualificati in base alle diverse esigenze ed età.

    La prospettiva psicosintetica risulta particolarmente idonea al lavoro con gli adolescenti: la visione dell’uomo come un essere in crescita costante, capace di integrazione di poli opposti e di sintesi continue di nuove parti di sé, può soddisfare i bisogni di sicurezza e di contenimento tipici dell’adolescente.

    Ogni autore ha descritto il proprio lavoro nell’ambito della psicoterapia dell’età evolutiva, portando casi clinici e approfondimenti utili alla comprensione di cosa sia operare con bambini e adolescenti e con il loro mondo interiore ed esteriore fatto di complesse relazioni sociali e familiari. Ognuno con la propria sensibilità, ci mostra come la Psicosintesi sia cornice utile e necessaria.

    Carla Casini approfondisce il momento della presa in carico del bambino, partendo dall’iniziale invio fino all’elaborazione del piano terapeutico.

    L’intervento con bambini e adolescenti è più articolato e delicato rispetto alla presa in carico di un adulto in terapia e questo accade per una serie di motivi, non ultima la presenza di una rete di relazioni familiari e sociali estesa; motivi, quindi, che non possono essere tralasciati né trascurati. Se da una parte queste dinamiche arricchiscono il lavoro rendendolo versatile, dall’altra le complessità che si presentano devono incentivare l’attenzione e la cura del clinico. Interessante poi l’approfondimento, compiuto dall’autrice, del significato che assume la patologia infantile nell’approccio psicosintetico.

    Michaela La Vecchia, dopo aver presentato sinteticamente i disturbi specifici dell’apprendimento delineandone le cause patogene, l’incidenza demografica, le eventuali ricadute di un disturbo trascurato e la prognosi, ci parla del ruolo del neuropsichiatra infantile nella struttura sanitaria pubblica.

    Michaela ribadisce l’importanza del lavoro d’équipe nella cura di soggetti con D.S.A. al fine di garantire un personalizzato iter didattico ed evitare discriminazioni: in questo senso la Psicosintesi, continua Michaela, è necessaria nel processo valutativo poiché tiene conto e rispetta la globalità della persona a garanzia di un’assistenza più efficace e pragmatica.

    Molto interessante l’appendice finale in cui vengono messe in rilievo le competenze specifiche di ogni figura all’interno dell’équipe e le procedure ambulatoriali svolte.

    Chiara Chelazzi, neuropsichiatra di riferimento del Servizio di Salute Mentale per l’infanzia e l’adolescenza della ASL 10 di Firenze, ci parla dell’adolescenza dei figli adottivi e delle conseguenti aspettative e difficoltà dei genitori nell’affrontare questo periodo. Gli studi condotti a livello internazionale confermano il maggior rischio di patologie psicologiche, neuropsichiatriche e psichiatriche per soggetti adottati rispetto al resto della popolazione e spesso i genitori che decidono di adottare non sono consapevoli di quanto questi bambini siano segnati da esperienze traumatiche di abbandono.

    Per questo il Servizio di Salute Mentale mette a disposizione dei genitori un sostegno durante l’iter adottivo sia sul piano psicologico per accompagnarli e monitorarli nell’affido, sia sul piano neuropsichiatrico per

    la valutazione, la diagnosi e l’eventuale terapia. Dopo aver brevemente illustrato come si possano manifestare in questa tipologia di bambini problemi specifici nell’ambito dell’apprendimento, Chiara ci parla della conflittualità che può insorgere fra

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