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Apparato digerente Matteo Paolucci

mucosa:
• epitelio
• lamina propria
• muscolaris mucosae (non influisce su
motilità, ma corruga la mucosa)
sottomucosa (ghiandole, strutture linfatiche)
muscolare:
• circolare interna
• longitudinale esterna
• stomaco: fasci obliqui
# influisce sulla motilità (contrazione + propulsione)
sierosa peritoneale

presenza di strutture gangliari:


• plesso sottomucoso tra la sottomucosa e la
muscolare circolare
• plesso mioenterico tra la circolare interna e
la longitudinale esterna
• nei plessi si trovano i corpi cellulari dei neuroni del Sistema Nervoso Enterico

CONTROLLO MOTILITÀ E SECREZIONI: NERVOSO + ENDOCRINO


Controllo nervoso (# rapido) della motilità e delle secrezioni
Sistema Nervoso Enterico: porzione del
sistema nervoso vegetativo (#
simpatico + parasimpatico + enterico)

diversa funzione: 100 mln di neuroni


interamente compresi nella parete
dell’apparato digerente
(invece il simpatico e il parasimpatico
regolano funzioni degli organi interni)

SNE è influenzato dal simpatico e dal


parasimpatico (la loro azione
sull’apparato digerente non è diretta,
ma è mediata dal SNE)

gangli: corpi cellulari


nervi: fibre

apparato digerente è invaso da fibre


nervose (presenza di altri plessi,
agangliari, senza corpi cellulari, come il
plesso mucoso)

le cellule del plesso sottomucoso sono


nella posizione migliore per controllare
le secrezioni

le cellule del plesso mioenterico sono


nella posizione migliore per controllare
le contrazioni
Neuroni del SNE [vedi 38-9 ed. vecchia, p.218 dispense]
• neurone sensoriale: neurone che a livello della sua terminazione sensibile è dotato di un
recettore, ovvero di un trasduttore di energia (possono tradurre energia meccanica e chimica in
elettrica)
o terminazione sensibile nella mucosa (per ricevere energia) con altre ramificazioni nella
regione effettrice
• neurone motore: neurone in grado di produrre la contrazione di fibrocellule muscolari
• interneuroni: formano reti interneurali (centri di elaborazione) tra gli altri 2 tipi
sono presenti dei collegamenti con il SNC, ma la maggior parte dei neuroni è compresa nella parete
dell’apparato digerente

o SNC esercita un’influenza, ma la situazione è simile a quella del cuore: SNC modula, ma
non è necessario
Riflesso:
in generale, è una risposta stereotipata e involontaria a uno stimolo (stereotipata: sempre stessa reazione allo
stesso stimolo)

Substrato neuroanatomico di un riflesso # arco riflesso:


5 stazioni
1. recettore (molecola in grado di trasdurre energia nella cellula nervosa)
2. via afferente
3. centro di elaborazione
4. via efferente
5. effettore (organo responsabile della risposta, generalmente muscoli e ghiandole)

es.: 1/3 medio dell’esofago


arrivo del bolo # aumento della pressione sulla parete (la parete è distesa # aumento della tensione)
• recettori: “pressocettori” - canali sono aperti dalla pressione # entrata cationi Na e Ca
o # neuroni sensoriali trasducono energia meccanica in energia elettrica
• via afferente: neurone sensoriale
• centro di elaborazione: interneuroni collegati a monte e a valle del bolo
• via efferente: neuroni motori – 2 tipi (nel midollo spinale invece sono solo eccitatori):
o motoneuroni eccitatori
o motoneuroni inibitori
! a volte è presente un tono muscolare di base (regioni sfinteriche) # bisogna
rilasciare la contrazione per far passare il bolo
# arco doppio:
! a monte: eccitatori (ACh)
! a valle: inibitori (NO)
# movimento peristaltico in direzione oro-anale
Simpatico e Parasimpatico – catene di 2 neuroni (pre- e post-gangliare)

Simpatico: governa le reazioni viscerali in corso di situazioni d’allarme


o vasocostrizione nel digerente (sangue a muscoli e a cervello)
o inibisce i plessi # diminuiscono motilità e secrezione
o dilatazione bronchi
o midriasi (dilatazione pupille)
o blocco stimoli viscerali
Parasimpatico: attivazione post-prandiale (neuroni pre-gangliari: nervi vaghi X e plesso ipogastrico)
o rallenta battito cardiaco
o attiva i plessi # aumentano motilità e secrezione
riflessi locali - brevi:
totalmente contenuti in apparato
digerente (plessi sottomucoso e
mioenterico)

riflessi ampi – lunghi:


efferenze di simpatico e
parasimpatico – centro di
elaborazione nel tronco encefalico

si può sempre ricondurre la grande varietà di


neuroni ai 3 tipi di base: motoneuroni,
interneuroni e n. sensoriali (a loro volta intrinseci
o estrinseci
grande varietà di contenuto di enzimi e proteine
# sistema complesso: apparato digerente è
quello che risente di più dello stato psico-fisico
4 livelli di controllo nervoso gerarchico della motilità e delle secrezioni (vedi più giù)
• superiore, SNA, SNE, inferiore
Contrazione della muscolatura

• 2 forme di depolarizzazione: onde lente (3-5 sec) e picchi


o picchi # potenziale d’azione # contrazione
o nella circolare interna spariscono i potenziali d’azione # solo onde lente, ma la
muscolatura si contrae
o potenziale d’azione si sposta in senso caudale
• forze di contrazione muscolari non sono le stesse ad ogni atto di contrazione # correlazione tra il
numero di potenziali d’azione generati e la forza di contrazione
• nel caso in cui un’onda lenta superi la soglia del potenziale d’azione, la contrazione è più vivace
• nell’apparato digerente, 2 soglie:
o soglia meccanica (più bassa)
! soglia di depolarizzazione che l’onda lenta deve superare per avere una
contrazione
o soglia elettrica (più alta)
! se superata, la contrazione è più vivace
Attività elettrica (lucido 13)
• genesi delle onde lente è diversa da quella dei potenziali d’azione
onda lenta – 3 fasi:
o depolarizzazione: entrata cationi – aumentata conduttanza per canali non selettivi
voltaggio-dipendenti per cationi (Na+, Ca++)
o si aprono i canali Ca++dipendenti per il K+ (che esce) # perdita di cariche positive:
equilibrio
o ripolarizzazione: canali Ca++dipendenti per il K+ e apertura K+ delayed
# questo meccanismo (diverso dal quello della contrazione del muscolo scheletrico) avviene
in un sottotipo specializzato di cellule: cellule interstiziali
! non sono vere e proprie fibrocellule muscolari; sono pacemaker # esprimono
un certo tipo di canali che assicura un’instabilità ritmica di membrana
" questa instabilità si propaga a tutta la muscolatura tramite gap
junctions
! si trovano tra la circolare interna e la longitudinale esterna
! stesso ruolo del sistema di conduzione del cuore
o onde lente: frequenza ridotta, durata lunga
• neuroni del SNE:
o eccitatori: depolarizzano la cellula fino al di sopra della soglia elettrica
o inibitori:riducono l’ampiezza della depolarizzazione dell’onda lenta sotto la soglia elettrica
# agiscono sulle cellule interstiziali (che non sono neuroni) e sulla loro depolarizzazione
ritmica
! la forza di contrazione può aumentare di molto con l’intervento dei neuroni
" potenziale d’azione con apertura anche dei canali Ca++ volt.dip. #
maggiore entrata cariche # contrazione più vigorosa
4 livelli gerarchici (i più alti influenzano i più bassi)
• generazione del ritmo di base (cellule interstiziali)
• SNE
• SNV (simpatico e parasimpatico) - ipotalamo
• centri superiori

(fig. 38.6)anche nell’apparato digerente c’è il ruolo della pompa Na+K+ (elettrogenica)
• potenziale a riposo: -60 mV (da -40 a -80) – dipende dal corredo di pompe
• se si inibisce la pompa, si perdono 20 mV di elettronegatività

Controllo endocrino di motilità e secrezioni


ormone: messaggero chimico prodotto dalla cellula ghiandolare, riversato nel sangue e capace di raggiungere
un organo bersaglio (con recettori), che darà una risposta funzionale o proliferativi
(lucido su ormoni)
• Gastrina
• Secretina (# tamponamento in duodeno tramite bicarbonati)
• Pancreozima / Colecistochinina (stesso enzima, 2 bersagli: pancreas e colecisti)
questi ormoni sono prodotti dalle cellule ghiandolari
o cellulge G: producono muco e gastrina; situate nell’antro gastrico
o cellule secernenti della mucosa duodenale: producono colecistochinina e secretina
• gli ormoni non si ritrovano nel lume dell’apparato digerente, ma all’interno dell’organismo (o nel
sangue o nelle vicinanze se hanno effetto paracrino)
• il controllo endocrino è sulla media distanza (governo + preparazione)
o la digestione è suddivisa in fasi
o durante una fase, si prepara il segmento successivo alla fase successiva (es.: acquolina
in bocca prima di mangiare)
o ogni ormone è specifico di una fase , e viene secreto per preparare in anticipo i vari
segmenti successivi all’arrivo del bolo

Cavità orale:
• masticazione + salivazione
• deglutizione
Masticazione: attività volontaria e riflessa di frantumazione del cibo (muscoli masticatori), di rimescolamento
e lubrificazione del cibo con la saliva e di suddivisione del cibo in piccoli quantitativi (boli) per facilitare la
digestione
[bolo: solido; chimo: liquido – da stomaco in poi]
• attività automatica: avviata su base volontaria, modificabile volontariamente, ma procede
automaticamente
• muscoli masticatori: temporale, massetere, pterigoideo interno ed esterno
Deglutizione: attività inizialmente volontaria, ma prevalentemente riflessa, di propulsione del cibo dalla bocca
in direzione dello stomaco
• a masticazione avvenuta, il cibo è diviso in boli di dimensioni ragionevoli
# la lingua si solleva
# il bolo è spinto all’indietro [base volontaria]
• quando il bolo tocca la parete posteriore della faringe (ricca di pressocettori), è attivato il riflesso
della deglutizione: ARCO RIFLESSO:
(lucido su arco riflesso faringe-centro deglutizione)
! recettore: faringe
! via afferente: nervo vago, grosso faringeo, trigemino
! centro di elaborazione: centro della deglutizione (porzione craniale del bulbo –
sostanza reticolare del midollo allungato)
! via efferente: molti nervi cranici (V/VII/X)
! effettori: 25 gruppi muscolari diversi
Fasi della deglutizione:
1 – fase orale e volontaria (masticazione + spinta verso la faringe)
2 – fase faringea:
sfintere esofageo superiore blocca l’entrata in esofago: delle 3 vie possibili per il bolo,
l’esofago è quella più difficile da imboccare # necessari meccanismi per aprire la via giusta e
chiudere quelle sbagliate
o sollevamento del palato molle ed avvicinamento degli archi palato-faringei # previene il
reflusso di cibo nel naso-faringe
o adduzione delle corde vocali, sollevamento della laringe e abbassamento dell’epiglottide
sulle vie aeree superiori # previene l’entrata del bolo in trachea
! se si sollevano tutte le cartilagini della laringe, l’epiglottide, per la presenza
della base della lingua, non può salire
! adduzione delle corde vocali # blocca saliva passata # se qualche goccia
penetra: tosse
o rilassamento dello sfintere esofageo superiore (+ m. cricofaringeo, m. costrittore
inferiore della faringe – striati) e contrazione del muscolo costrittore superiore della
faringe con partenza di un’onda peristaltica # spinta del bolo in esofago
! contrazione del muscolo costrittore superiore della faringe: gradiente pressorio
per spinta del bolo
sfintere:
! anatomico: ispessimento della muscolatura circolare
! fisiologico: regione dotata di un notevole tono muscolare di base
" a riposo è contratto (può contrarsi di più, ma generalmente deve
essere rilasciato)
" servono a regolare un flusso (anche le arteriole sono sfinteri)
! gli sfinteri non sono valvole
" sfinteri: muscolari # “passaggio a livello”; non determinano la
direzionalità del passaggio, questa dipende dalla pressione (può essere
attraversato in entrambi i sensi
" valvole: non muscolari (fibrose, mucose) # passive: garantiscono
l’unidirezionalità del passaggio; la pressione determina il passaggio
3 – fase esofagea:
o costrizione dello sfintere esofageo superiore (si contrae con intensità superiore dello
stato iniziale)
o onda peristaltica primaria (propulsione oro-anale)
! da faringe a giunzione tra 1/3 medio e 1/3 inferiore dell’esofago
o onda peristaltica secondaria
o tra esofago e stomaco: sfintere esofageo inferiore # apertura (aiuto del diaframma)
questi sfinteri hanno bisogno del contributo dei muscoli striati della regione

esofago (figura di destra):


o ispessimento della muscolare circolare negli sfinteri con contrazione di base
o ZZ line: passaggio da regione superiore con fibre muscolari striate a regione inferiore
senza fibre muscolari striate
o grafico: misurazione della pressione esercitata dal bolo sulla parete (linea verticale:
ingresso del bolo)
! a livello degli sfinteri, è presente un tono basale (pressione positiva)
o nell’arco di 10 sec., il bolo scende verso la cavità gastrica
o sfinteri: si rilasciano e poi si contraggono maggiormente prima di tornare al tono basale
Funzioni della saliva:
• mantenere umidi i tessuti orali
• conservare l’integrità delle corone dentarie
• asportare i detriti di cibo
• favorire la deglutizione
• facilitare la fonazione
• iniziare la digestione enzimatica dei polisaccaridi (amido e glicogeno)
• eliminare alcuni oligoelementi (I, Hg # per loro è l’unica via di eliminazione; minatori: mercurio
sulle gengive)
• in condizioni patologiche, presenza di:
o virus (rabbia, polio, HIV)
o glucosio (diabete)
o urea, creatinina (uremia)
Ghiandole salivari principali:
• parotide – sierosa – 20%
• sottomascellare – mista – 70%
• sottolinguale – mucosa – 5%
• minori – mista – 5%
Saliva:
• peso specifico: 1002-1004 pH 6,9–7,0 ca. 750 mL/die
contiene:
o acqua 99,5%
o elettroliti (Na+, K+, Ca++, Cl-, HCO3- e KCNS nei fumatori)
o proteine:
! albumina, globulina, IgA
! enzimi: ptialina, amilasi, perossidasi, RNasi, DNasi, lipasi, lisozima
o mucina
Ghiandole esocrine:

acini:
secreto primario isosmolare con plasma;
producono proteine

dotti:
modulano il secreto primario (#
riassorbimento e secrezioni)

vengono riassorbiti Na+ e Cl-


# sono seguiti da acqua: aumenta
l’osmolarità

vengono invece secreti K+ e HCO3-

Controllo della secrezione salivare (lucido con 39-5 e 6)


• compito del SNV (simpatico e parasimpatico)
• le ghiandole salivari sono uno dei pochi casi in cui simpatico e parasimpatico hanno lo stesso
effetto: producono entrambi una depolarizzazione che porta ad un aumento della salivazione
• il simpatico però ha anche un altro effetto che diventa preponderante: vasocostrizione
# aumenterebbe quindi la salivazione, ma senza l’arrivo di sangue manca il liquido per la
produzione di saliva

se si stimola fortemente la
secrezione degli acini, i dotti
avranno meno tempo per
modificarla
# più è veloce la secrezione,
maggiore Na+ e Cl- saranno
presenti nella saliva
# infatti c’è meno tempo a
disposizione per il loro
riassorbimento

# concentrazione di elettroliti
dipende da velocità di secrezione
(come nel pancreas)
Stomaco
Funzioni diverse a seconda delle regioni
gastriche:
FONDO: quasi privo di muscolare, tende
progressivamente a rilasciarsi per raccogliere
grandi quantità di cibo
FONDO E CORPO: ghiandole fundiche –
funzione secernente di succhi gastrici
ANTRO PILORICO: motore contrattile – cellule
G secernenti gastrina (effetto paracrino sulle
ghiandole fundiche) e cellule secernenti solo
muco

motilità asimmetrica:
• quando il bolo entra, il piloro è chiuso
• # motilità dell’antro # rimescolamento con succhi gastrici
Piloro: sfintere – regola passaggio in duodeno del contenuto gastrico (a pH 2)
• duodeno: pH 7,4, non attrezzato a difendersi da basso pH
motricità parte da un anello di cellule pacemaker tra il fondo e il corpo

o organo con frequenza minore di onde lente: 3/min


! durata onde: 10 sec.
! isoelettrica: 15 sec.
o potenziale a riposo è meno elettronegativo rispetto ai neuroni (differenza tra
conduttanza a riposo di Na+ e K+)
! dipende dal corredo di canali
o mano a mano che si va dall’antro al piloro, aumenta la componente muscolare e
l’ampiezza delle onde lente
! quindi maggiore probabilità che si generino potenziali d’azione
o contrazione si ha già con il superamento della soglia meccanica; al piloro, forti
contrazioni (superamento del potenziale d’azione)
Effetti di ormoni e neurotrasmettitori sulle onde
frequenza onde lente ampiezza durata
gastrina $ $ $
secretina % - -
ACh - $ $
norepinefrina - % %

Succhi gastrici

cellule delle ghiandole del fondo e del corpo:


1. cellule principali # pepsinogeno
2. parietali # HCl e fattore intrinseco (per assorbimento
vitamina B12)
3. del colletto e della mucosa # muco
4. argentaffini # contengono amine: serotonina e
istamina (non sono componenti dei succhi gastrici –
effetto paracrino sulla secrezione delle cellule parietali)

Produzione di HCl
• HCl responsabile dell’abbassamento di pH fino a 2
• 2 operazioni nello stomaco:
o secrezione di H+ contro gradiente
o meccanismo di protezione dello stomaco dal basso pH

produzione di CO2 e H2O dal metabolismo del


glucosio (composti di scarto)
enzima Anidrasi Carbonica:
CO2 + H2O #CA# H2CO3 che a pH 7,4 (cellulare)
dissocia in H+ e HCO3-
in generale, questa reazione avviene in molti
apparati, ma a seconda della necessità, vengono
secreti nel lume o gli H+ (come in questo caso) o
HCO3- (es.: globuli rossi, rene)
H+ ha necessariamente bisogno di una ATP-asi
per essere trasportato (# trasporto attivo primario)
nel lume: infatti è idrosolubile e contro gradiente

• Cl- è ottenuto tramite scambio sul versante basale con HCO3-, poi viene versato nel lume (nel
quale, quindi, si ritrovano sia H+ che Cl-)
• l’inibizione della pompa K+/H+ ATP-asi è utilizzata da farmaci contro l’ulcera e la gastrite
Gradienti:
elettrico chimico
H+ + ---
Cl- --- ---
o differenza tra interno ed esterno è elettronegativa:
! a riposo: "V= -60 / -80 mV
! secrezione: "V= -30 / -50 mV
anche a livello dello stomaco, a seconda della
velocità del flusso, cambia la composizione
elettrolitica

aumento della stimolazione:


# aumento della produzione di H+ e Cl-
# aumento della presenza di K+
# diminuzione della presenza di Na+

vomito: oltre a perdita di H+ e Cl-, c’è anche


perdita di K+ # perdita di acqua # scompensi
cardiaci

cellule parietali:
vari tipi di recettori
_ muscarinici (ACh) # parasimpatico #
(postprandiale – aumenta secrezione)
_ per gastrina # stimola le secrezioni acide
_ sostanze paracrine: istamina e serotonina
# stimolano le secrezioni acide

i recettori attivati stimolano poi secondi


messaggeri (Ca++ dipendenti e cAMP)

secreto a pH 2:
• non serve direttamente per la digestione (digestione = scissione di macromolecole # rottura di
legami covalenti e ionici)
• HCl rompe alcuni legami forti con abbassamento di pH, ma la sua funzione principale è quella di
denaturare le proteine (rottura di legami deboli # rotolamento: proteine denaturate verranno poi
digerite da proteasi in intestino # da solido a liquido)
• lo stomaco non si denatura grazie a meccanismi di difesa (presenti dolo nello stomaco: esofago e
duodeno non possono difendersi)
doppia mucosa:
_ barriera meccanica: spesso strato di
muco
_ cellule secernono HCO3- (presenza di
anidrasi carbonica): a livello dell’orletto
delle cellule gastriche pH è tamponato fino
a7

muco: glicoproteine
cellule principali # pepsinogeno:
precursore inattivo di pepsina
# nel lume, a pH basso, distante da
mucosa, rottura di un legame
carboamidico: catena si accorcia
# pepsina (digerisce anche la
porzione di muco non protetta – non
tetramerica)
_ muco continuamente prodotto
perché continuamente degradato
_ il muco dello stomaco non è il sottile
strato prodotto dalle cellule mucipare
di esofago e intestino

• unica protezione di esofago e intestino sono gli sfinteri


Funzione del piloro
• durante la fase gastrica tutto il cibo è nello stomaco: produzione massima di succhi gastrici
o # chiusura degli sfinteri esofageo inferiore e pilorico
o gastrina (essendo un ormone, non si ritrova nei succhi gastrici nel lume) attraverso il
sangue e la via paracrina stimola la secrezione di HCl
(lucido con disegno sfintere pilorico)
• sfintere misto:
o componente fibrosa (molto consistente)
o componente muscolare
o ispessimento circolare doppio (doppio anello)
o sfintere a tenuta stagna: avvallamento in corrispondenza dell’anello
! è lo sfintere più forte dell’organismo
o non è avvolto da componenti striate
• i fattori di svuotamento gastrici sono fattori che rilasciano il piloro (oltre ad avere effetti sulla
muscolatura gastrica)
Fattori di svuotamento gastrici:

acidi, grassi, ipertonicità


sono fattori che, se riscontrati a
livello duodenale, rallentano lo
svuotamento dello stomaco
attraverso la stimolazione della
costrizione dello sfintere
pilorico

acidi: spezie, fumo (stimolano


la secrezione acida dello
stomaco)
ipertonicità: sale

stomaco è molto complesso e


risente di molti fattori: è il
primo parafulmine (es.: stress
# gastriti)

per l’analisi dello svuotamento gastrico, è utile considerare le diverse fasi della digestione:
• fase cefalica:
o esposizione del cibo (profumo, vista) # deglutizione, bolo in cavità gastrica
• fase gastrica:
o tutto il cibo è nello stomaco
• fase intestinale:
o svuotamento gastrico
o digestione (duodeno, digiuno) e assorbimento
# ogni fase è preparata durante la precedente
o es.: ambiente gastrico deve essere acidificato, ambiente duodenale deve essere pronto
per tamponare (# succo pancreatico)
• quando nel duodeno si riscontrano acidi, grassi e ipertonicità, partono 2 meccanismi per
rallentare lo svuotamento gastrico:
o meccanismo ormonale: secretina # verso le ghiandole dello stomaco
o meccanismo nervoso # nervo vago
# infatti, se si riscontrano questi 3 elementi nel duodeno, vuol dire che lo stomaco non li ha
elaborati abbastanza: sono i 3 elementi che necessitano di un procedimento più laborioso;
rallentando lo svuotamento gastrico, si concede più tempo alla fase gastrica
! acidi: devono essere tamponati nel duodeno
" è necessario tempo per far defluire i succhi pancreatici in duodeno (che
da solo non produce HCO3- come lo stomaco)
! grassi: devono essere emulsionati
" necessario tempo per far defluire la bile nel duodeno
! ipertonicità: tempi di assorbimento più lunghi
" va regolato l’equilibrio idrosalino dell’organismo (livello di
riassorbimento o meno di Na+)
• rallentamento dello svuotamento gastrico:
o contrazione del piloro
o diminuzione della motilità antrale
o esperimento con cannula inserita nel duodeno di un cane secernente acido
! quando inizia l’infusione di HCl:
" aumento della contrazione della muscolatura duodenale
" diminuzione della contrazione della muscolatura antrale
• effetti ormonali:
contrazione antrale contrazione del piloro
secretina % $
gastrina $ %
colecistochininca CCK $ $
o secretina: ha come organo bersaglio i dotti pancreatici, in cui stimola la secrezione di
HCO3- e un maggiore volume d’acqua nella secrezione
! ormone del tamponamento (tamponamento in duodeno del pH # rallenta lo
svuotamento gastrico)
o gastrina: ormone della fase gastrica
o colecistochinina: ormone della digestione
! deve far affluire la bile per emulsionare i grassi # rallenta lo svuotamento, ma
contemporaneamente stimola la motilità per favorire il rimescolamento e quindi
facilitare la digestione
tabelle 39-1 (meccanismi di stimolazione delle secrezioni acide) e 39-2 (meccanismi di inibizione)
• stimolazione della motilità e delle secrezioni acide dello stomaco:
o fase cefalica (stomaco preparato in fase precedente – concetto di aperitivo)
! olfatto, papille linguali
! nervo vago # cellule parietali (ACh) e cellule G (gastrina)
o fase gastrica
! alimenti ricchi in aminoacidi e oligopeptidi (brodo di carne) # serve acido per
denaturare le proteine
o fase intestinale:
! presenza di proteine in duodeno # stomaco non ha denaturato tutte le proteine
# necessaria maggiore secrezione di acido
o in generale, si può che:
! le proteine stimolano le secrezioni acide
! gli acidi e i grassi inibiscono le secrezioni acide e rallentano lo svuotamento
dello stomaco (riducono la secrezione di gastrina)
Riflesso del vomito
il vomito, rispetto ad altri riflessi, ha diversi
possibili recettori e diverse vie afferenti che
convergono verso lo stesso centro di
elaborazione

recettori:
_ pressocettori nella parete posteriore del
faringe
_ recettori labirintici (# mal d’auto o nave)
_ meccanocettori e chemiocettori in stomaco
o duodeno (# cibi o infezioni)
_ area postrema (una delle 6 region del SNC
al di fuori della barriera emato-encefalica) #
recettori in grado di attivare il centro del
vomito nella regione reticolare del bulbo
es.: amanita muscaria (fungo velenoso) –
rilascia elevati livelli di muscarina, che
attivano il parasimpatico eccessivamente: ciò
comporta sia un aumento delle secrezioni e
della motilità gastrica, sia una diminuzione
del ritmo cardiaco

essendo l’area postrema al di fuori della barriera emato-encefalica, è a contatto con il sangue, e
riconosce gli elevati livelli di muscarina # vomito # svuotamento dell’intestino ancora pieno, quando
non è ancora stato digerito tutto il quantitativo di sostanza tossica # meccanismo salvavita
vomito: memoria non associativa
• necessaria solo un’esposizione ad un fattore pericoloso
o memoria associativa sarebbe pericolosa: sarebbero necessarie più esposizioni alla
sostanza
centro del vomito – attiva molte vie efferenti # attivati i muscoli respiratori, addominali, sfinteri esofagei,
gastrici e intestinali
vomito: unico esempio di motilità ano-orale
Riflesso del vomito:
• 1 – onda peristaltica retrograda dal digiuno al duodeno (# bisogna evitare l’assorbimento)
• 2 – rilassamento dello sfintere pilorico e dello stomaco
• 3 – inspirazione forzata che fa diminuire la pressione intratoracica e aumentare la pressione intra-
addominale (# gradiente pressorio) a glottide chiusa
o in un contenitore chiuso, per far diminuire la pressione, bisogna aumentare il volume
o la stessa manovra (inspirazione a glottide chiusa fa aumentare il ritorno venoso
• 4 – contrazione forzata dei muscoli addominale (# aumento pressione intra-addominale)
• 5 – rilassamento dello sfintere esofageo inferiore
• 6 – contrazione dello sfintere pilorico e dell’antro gastrico # spinta
• 7 – rilassamento dello sfintere esofageo superiore
• 8 – chiusura della glottide, adduzione delle corde vocali, blocco dell’inspirazione
riflesso complesso, attiva muscoli sia striati che lisci

Pancreas

testa inserita in C duodenale


convergenza di coledoco e dotto principale #
papilla di Vater
98% di pancreas è esocrino

acini e dotti – come le ghiandole salivari


acini: secreto primario; bersaglio di
colecistochinina CCK (pancreozima)
dotti: modulano il secreto primario; bersaglio
di secretina

Succo pancreatico:
secreto pancreatico: 1-2 L/die

99% di acqua (come tutti i succhi, tranne la


bile)

soluti: proteine e elettroliti

proteine: tutti gli enzimi digestivi, per


qualunque tipo di substrato alimentare; sono
prodotte dagli acini; 2 proteine hanno funzione
di controllo (inibitore triptico) o facilitativi della
funzione enzimatica (colipasi)

elettroliti: non concentrazioni precise, ma


range di concentrazione # l’effettiva quantità
dipende dal rimaneggiamento da parte dei dotti
molto HCO3- # pH basico, alcalino (7,6 – 8,2)
# deve tamponare il pH acido del chimo in
duodeno
quanto più chimo acido in duodeno, tanta più
secretina è rilasciata, tanto più succo
pancreatico basico secreto
• gli enzimi sono prodotti sotto forma di proenzimi inattivi # bisogna evitare l’autodistruzione del
pancreas (pancreatite acuta)
• il loro meccanismo di attivazione nel duodeno non dipende dal pH:

o i proenzimi sono più lunghi degli enzimi


o tripsinogeno (pepsidasi) # tripsina
! trasformato da enteropepsidasi/enterochinasi sull’orletto a spazzola (mucosa
duodenale)
o tripsina agisce poi su tutti gli altri enzimi, attivandoli
o inibitore triptico: se il meccanismo di trasformazione del tripsinogeno in tripsina
avvenisse nel pancreas, verrebbe bloccato (altrimenti insorgerebbe una pancreatite
acuta)
! es.: calcolo che blocca lo sfintere di Oddi # bile e succo pancreatico ristagnano
# possibile infiammazione # possibile attivazione degli enzimi nel luogo di
produzione
" inibitore triptico blocca il processo
! nel duodeno, che ha un lume molto più ampio dei dotti intra e extra-pancreatici,
l’inibitore triptico diminuisce di molto di concentrazione, e il succo pancreatico si
mischia a bile # in pratica non riesce ad avere effetti sulla trasformazione del
tripsinogeno in tripsina (funziona solo dentro la ghiandola)
Rimaneggiamento del secreto primario e quantità di HCO3-

• secreto primario: stesse concentrazioni plasmatiche - isotonico


• secretina: attiva la secrezione di HCO3-
o dotti interlobulari: secrezione di K+, Na+, Cl-, HCO3-
o dotti principali: scambio HCO3-/Cl- (riassorbimento di bicarbonati)
# quantità variabili di HCO3-; il secreto finale è leggermente ipertonico (prevale la
secrezione sul riassorbimento; anche saliva e sudore sono ipertoniche rispetto all’acqua –
peso specifico maggiore – però, rispetto al plasma, la saliva è iposmotica) [?]

! se aumenta la velocità del flusso del succo pancreatico, sarà presente una
maggiore quantità di HCO3- (meno tempo per il riassorbimento)
• secretina: doppia azione
o attiva la secrezione di HCO3-
o aumenta la velocità del flusso (# > HCO3- nel secreto finale)
Produzione di HCO3- # andirasi carbonica CA

CO2 proveniente dal lato basale contribuisce


alla produzione di HCO3-

secretina agisce sugli scambiatori di membrana


per far uscire HCO3- del versante luminale

Secretina aumenta la velocità del flusso aumentando il volume (richiama ioni – secreto da ipertonico a
isotonico)
• maggiore velocità # aumento acqua nel secreto # gradiente osmotico tra interno ed esterno
aumenta
Meccanismi di controllo:
secretina appartiene alla fase intestinale, come
la colecistochinina
# necessari altri meccanismi che appartengono
alle fasi precedenti per preparare l’intestino:
_ ACh (parasimpatico) # stimola le secrezioni
_ gastrina (già da fase cefalica) # stimola le
secrezioni

Bile
• prodotta dal fegato – immagazzinata nella colecisti

• la bile primaria esce dal fegato attraverso i 2 dotti


epatici # dotto epatico comune # entra nella colecisti
attraverso un angolo acuto
o non anatomicamente favorevole: bile può
entrare perché gli sfinteri di Oddi e Boyden (in
basso nel coledoco) sono chiusi, e la pressione
favorisce il passaggio in colecisti
• bile è poi liberata dalla colecisti solo quando è
necessaria

composizione della bile epatica e della


bile cistica:
la bile epatica è rimaneggiata nella
colecisti e nei dotti biliari
nella maggior parte dei casi, la bile
cistica è più concentrata
colecisti e dotti biliari #
riassorbimento di acqua: maggiore
concentrazione soluti
# può causare la formazione di calcoli
(per saturazione dei soluti)

sono presenti dei meccanismi di riassorbimento specifici (per Cl- e HCO3-) per quei soluti che hanno
concentrazioni minori nella bile cistica
• il contributo della bile al tamponamento non è significativo come quello del succo pancreatico
la bile è il secreto a maggiore concentrazione di lipidi (sali biliari, colesterolo, fosfolipidi…) e a minore
concentrazione di acqua (presente solamente al 90%) del nostro organismo
• composizione percentuale (fig. 39-29) nella bile: molti sali biliari, 30% di fosfolipidi e colesterolo,
piccola quantità di bilirubina (un pigmento biliare)
• la bile è la via di escrezione per tutti i cataboliti lipidici
o vie di escrezione: reni per i cataboliti idrosolubili, fegato e bile per i cataboliti liposolubili,
polmoni per i cataboliti gassosi) – lipidi NON sono escreti con le urine
• alcuni lipidi vengono assunti dall’esterno (colesterolo), altri vengono prodotti
Sali biliari # funzione primaria della bile: emulsione dei lipidi
• colesterolo + aminoacido (es.: taurina)

composto anfipatico (come saponi e tensioattivi)

emulsione: olio in acqua + sapone # olio si


distribuisce in tutto il volume (grazie
all’abbassamento della tensione superficiale) sotto
forma di micelle

micelle cilindriche:
versante interno idrofobica
versante esterno idrofilica

i lipidi galleggiano nello stomaco (pieno d’acqua):


entrano per ultimi, e tutti insieme, nel duodeno

duodeno: max frequenza di onde lente


# rimescolamento per emulsione grassi
# rimescolamento chimo con succhi pancreatici

i lipidi sono digeriti dalle lipasi prodotte dal


pancreas (nel succo pancreatico); le lipasi sono
idrosolubili, perché si trovano nel succo
pancreatico, che contiene il 99% di acqua; se i lipidi
fossero aggregati in ammassi come nello stomaco,
le lipasi potrebbero agire soltanto sulle molecole di
grasso superficiali

o con l’emulsione aumenta invece la superficie grasso/acqua


o in più le colipasi aiutano le lipasi ad entrare nelle micelle
o es.: calcolo che blocca il coledoco # steatorrea: feci untuose – senza emulsione, le lipasi
non digeriscono completamente i lipidi (superficie grasso/acqua troppo ridotta)
Pigmenti biliari
• bilirubina: prodotto di scarto dell’eme # va eliminato (non hanno funzioni nella bile, va escreto)
• pigmento: sostanza colorata
o assorbe nel visibile
o emette ad una sola lunghezza d’onda
• sono responsabili del colore delle feci
o molti pigmenti: feci scure
o pochi pigmenti: feci chiare
o in un calcolo del coledoco, mancanza di pigmenti nell’intestino: feci cretacee

• eme nei globuli rossi # vita media: 100 giorni

o distruzione nella milza:


! aminoacidi riutilizzati, globina assorbita, eme srotolata
o biliverdina + ferro # bilirubina (prodotta nella milza)
o bilirubina libera (indiretta, non coniugata) nel fegato
o epatociti la coniugano con acido glucuronico (bilirubina diretta o coniugata)
! coniugazione: inattiva la funzione e rende idrosolubile
ittero: accumulo di pigmenti biliari a livello cutaneo (o della sclea) # colore giallastro
! se l’accumulo è di bilirubina indiretta, è dovuto ad emolisi
! se l’accumulo è di bilirubina diretta (coniugata), è dovuto ad un problema
epatico
o una volta coniugata, la bilirubina è secreta nell’intestino con la bile
! va incontro a riduzione (da parte dei batteri del lume intestinale) in
stercobilinogeno
" auto-ridotto a stercobilina, che si ritrova poi nelle feci
o ma può esserci anche na forma di bilirubina coniugata (# idrosolubile) che viene
riassorbita
! urobilinogeno # urobilina – secreta con le urine
ittero: urine più scure
tab 39-6 controllo dello svuotamento della colecisti

• fase cefalica: inizio della contrazione e afflusso della bile in duodeno


• fase gastrica: influssi vagali (parasimpatico)
• fase intestinale - stimolo principale: colecistochinina – liberata dalle cellule della mucosa
duodenale nel momento in cui affluiscono dei grassi in duodeno
o stimola fortemente la muscolatura della colecisti
o stimola il fegato a produrre più bile
anche a livello delle vie biliari, l’arrivo di acido in duodeno fa rilasciare secretina, che fa
aumentare la secrezione, come nel pancreas, anche se ha un significato funzionale ridotto:
! pH biliare meno alcalino
! ha comunque bisogno di CCK
fig 39-27
• quando l’apparato digerente non è in funzione, non c’è secrezione di bile + minore produzione di
bile + parasimpatico inattivato
Digestione e assorbimento
• unità morfo-funzionale: villo intestinale (è la più piccola struttura in grado di esercitare la
funzione primaria dell’organo)
• villo: enterociti con orletto, cellule caliciformi, asse connettivale con vasi sanguiferi e chilifero
• digestione: scissione di macromolecole in molecole più semplici # rottura di legami forti (diversa
da denaturazione
o avviene anche nei macrofagi
• assorbimento: passaggio di una sostanza dall’esterno all’interno dell’organismo
o non solo nell’intestino: cute, congiuntiva…
• nell’apparato digerente, digestione e assorbimento delle sostanze nutritive (glucidi, proteine,
lipidi, sali minerali, vitamine, acqua) per energia e struttura
o bisogna superare una membrana – utilizzo di trasportatori o diffusione, non vengono
assorbite le grandi molecole per endocitosi (devono essere prima digerite)
Glucidi
• polisaccaridi – amido (o glicogeno): catene di glucosio con legami $1-4 e $1-6 nelle ramificazioni
• 3 stazioni di digestione:
o 1 – cavità orale: saliva
! contiene amilasi salivare o ptialina; il nostro organismo ha selezionato amilasi
più efficienti a seconda della nostra latitudine (diete diverse)
o 2 – duodeno: amilasi pancreatica
! le due amilasi sono identiche: sono $-amilasi, scindono i legami 1-4
! si formano dimeri o trimeri di glucosio (maltosio e maltotrioso) e destrine limite
(più lunghe: contengono legami $1-6) che arrivano così nel tenue
" digestione incompleta
" uomo non ha enzimi per scindere i legami # (quelli della cellulosa, che
nell’uomo rimane – e funge – come fibre)
o 3 – intestino

! orletto a spazzola: enzimi e trasportatori


" lattasi # monomeri di glucosio e galattosio
" sucrasi # monomeri di glucosio e fruttosio
" $-destrinasi / isomaltasi # digerisce le destrine limite
" glicoamilasi # rompe gli altri legami 1-4
# enzimi per ogni tipo di molecole
! alla fine si ottengono monomeri di monosaccaridi # trasporto attivo secondario
" non possono passare per diffusione:
• non liposolubili
• contro gradiente
" trasporto attivo secondario:
• usa gradiente creato da un altro trasportatore (Na+/K+ ATP-
asi)
• cotrasporto: 1 glucosio entra insieme a 2 Na+
• assorbimento sia di glucosio che di Na+ (sali minerali)
! serve un grande corredo di proteine per l’assorbimento
" alla nascita, non tutti i geni sono stati attivati
" eccesso di zuccheri nell’intestino # fermentazione (presenza di batteri)
" svezzamento: armonizzazione della dieta con la crescita – processo
lento: bisogna aspettare l’espressione dei canali per non ingenerare
disturbi
Proteine
• 3 stazioni di digestione: stomaco, duodeno e intestino
• necessarie peptidasi o proteasi per la digestione – 2 tipi:
o endopeptidasi (scindono i legami carboamidici all’interno della catena)
o esopeptidasi (scindono i legami carbosmidici dell’ultimo aa della catena)
! aminopeptidasi o carbossipeptidasi a seconda dell’estremità in cui sono attivi
fig su tipi di peptidasi e zone di taglio
o peptidasi riconoscono il gruppo prostetrico di coppie di aminoacidi della stessa classe
! es.: tripsina riconosce coppie di aminoacidi basici # taglia in quel punto
! carbossipeptidasi: taglia C-terminale, se sono presenti aa neutri o basici
! aminopeptidasi: unico indipendente dalla specificità aminoacidica
" inizia a staccare aa partendo da N-terminale, fino a C-terminale a
prescindere da quali aa sono presenti
• 1 – stomaco:
o denaturazione # rotolamento
o pepsina rompe alcuni legami
o HCl rompe pochi legami
• 2 – duodeno:
o endo- e carbossipeptidasi
• 3 – intestino – orletto a spazzola:
o oligopeptidi

o presenti delle aminopeptidasi che ultimano la digestione, qualunque sia il tipo di


oligopeptide che arriva
o assorbimento: trasporto attivo
! 30% della proteina: assorbito come singoli aa
! 70% della proteina: assorbito come di- o tri-peptidi
" digestione poi ultimata a livello citoplasmatico (peptidasi
citoplasmatiche)
! se lo svezzamento è troppo veloce, possono entrare nell’organismo peptidi con
5 o più aa perché non sono state ancora espressi gli enzimi per completarne la
digestione # peptidi così grandi attivano il complesso di istocompatibilità
Lipidi
• vera regione di digestione dei lipidi: duodeno # emulsione
o le lipasi in ambiente gastrico non servono
o vere lipasi: lipasi pancreatiche
• lipidi negli alimenti: esterificati
o de-esterificazione: distacco di acido grasso dal substrato
! rimane la struttura semplice idrofobica, assorbibile tramite diffusione

o una volta effettuata la diffusione, bisogna evitare la fuoriuscita dall’enterocita per la


stessa via di entrata
! enterociti riformano le molecole esterificate complesse: non possono
retrodiffondere perché non più idrofobiche
! queste molecole sono impacchettate in lipoproteine (chilomicroni) con scheletro
aminoacidico (struttura anfipatica, idrofobica verso l’interno e idrofila verso
l’esterno)
! i chilomicroni escono dal polo basale: essendo troppo grossi per entrare nei vasi
sanguiferi, entrano nel vaso linfatico chilifero (fessurato)
" vasi linfatici # vasi venosi # vasi arteriosi # fegato
" idrofilia esterna è importante per lo scorrimento nei vasi
Sali minerali
• trasporto e cotrasporto o riassorbimento passivo (# osmosi)
• esistono alcuni meccanismi specifici, ma sono complessi e hanno lo svantaggio di saturare
Ferro: fig. 40-19
! viene assorbito solamente tramite endocitosi di proteina transferrina, che
cattura il ferro nel lume intestinale
! enterocita produce transferrina # nel lume # lega 2 Fe++ # recettore o
endocitosi
! nel citoplasma: distacco recettore, distacco Fe++ da transferrina
! poi per uscire dal lume basale, nuovo legame con transferrina, attaccato alla
quale viaggia nel sangue
! nel fegato e nella milza, Fe++ è legato a ferritina
! svantaggi: meccanismo a cui serve molta energia e soggetto a saturazione
" anemie gravie: è inutile far mangiare tanto ferro (saturazione # stesso
assorbimento di dosi piccole) # necessario Fe endovenoso per
bypassare l’apparato digerente
Calcio: fig. 40-16
! stesso problema del ferro: non basta aumentare il calcio per aumentarne
l’assorbimento
! inoltre il calcio è un secondo messaggero cellulare: accentuate variazioni della
sua concentrazione attivano alcuni processi
" se eccessivo (supera una certa soglia), attiva il meccanismo di
apoptosi
" se troppo basso, attiva la proliferazione cellulare
! calcio deve legarsi a proteine CBP (calcium-binding proteins) # così non risulta
libero e può essere assorbito senza attivare alcun processo
" l’assorbimento dipende quindi dalla disponibilità di trasportatori e CBP
(# saturazione)
! vitamina D: facilita l’assorbimenot intestinale di calcio (necessario in caso si
osteoporosi # attiva CBP)
• tab. 40-2 – meccanismi di assorbimento:
o attivi
! es.: cotrasporto con aminoacidi o monosaccaridi
o passivi
! diffusione

o trasporto e accumulo di Na+ e Cl- nello spazio intercellulare latero-basale (sotto le gap
junction) # si crea un gradiente osmotico # assorbimento di acqua
o l’assorbimento di acqua segue quindi due vie:
! via cellulare (infatti le membrane non sono impermeabili all’acqua; per esserlo,
svrebbero bisogno di uno strato di colesterolo, come nelle membrane del
braccio ascendente dell’ansa di Henle)
! via transcellulare
o il gradiente crea un flusso di acqua, che trascina con sé passivamente altri elementi
quindi:
! Na+ # cotrasporto passivo
! K+ # assorbito passivamente seguendo il flusso acqua entrante
! Cl- e HCO3- si scambiano (si cerca di riassorbire Cl- e di secernere HCO3-)
questi meccanismi generano 2 conseguenze:
! l’assorbimento degli oligoelementi è fortemente connesso con l’assorbimento di
acqua
! l’assorbimento di acqua avviene tramite la formazione di un gradiente osmotico
" è necessario del tempo per poter creare il gradiente (# spostamento
elettroliti)
" in caso di eccessiva motilità intestinale, c’è meno tempo a disposizione
per poter creare il gradiente # perdita di acqua e K+ con la diarrea
(non vengono riassorbiti)
# pericolo di infarto: si riduce la volemia, il cuore aumenta la
frequenza e la forza di contrazione
in generale, l’apparato digerente deve riassorbire gli elettroliti che secerne;
i problemi di riassorbimento si riflettono in complicazioni a livello vascolare
• analogo problema con il vomito, anche se invece di perdere
K+, si perdono essenzialmente Na+ e Cl-
fig. 40-12,13,14
! colon: assorbimento solo di acqua e elettroliti
Secrezioni:
grande quantità di secreti, che devono
essere riassorbiti (ciò non avviene in
caso di vomito o diarrea, perché
manca il tempo per riassorbire)

prodotti 7 L di secreti al giorno solo


per supportare l’attività dell’apparato
digerente
altri 2 L di acqua sono assunti per
ingestione
in totale 9 L, dei quali:
_ 8,5 L sono riassorbiti nell’intestino
tenue
_0,4 L sono riassorbiti nel colon
_ il rimanente 0,1 L è escreto

il rene gestisce l’equilibrio idro-


elettrolitico attraverso l’equilibrio tra 3
compartimenti: LIC (liquido
intracellulare), liquido interstiziale e
plasma
# qualsiasi squilibrio nel plasma
(volemia, concentrazione elettroliti…)
si ripercuote su liquido interstiziale e
quindi su LIC # morte cellulare


Vitamine:
• le vitamine possono essere:
o liposolubili # diffusione
o idrosolubili # trasportatori

Vitamina B12: non esistono trasportatori che la riconoscano


o cellule parietali dello stomaco producono il Fattore Intrinseco (FI)
! FI: proteina che riconosce vitamina B12 # la lega: insieme formano un dimero,
riconosciuto da un recettore sulla membrana degli enterociti # endocitosi
o in caso di gastroresezione (in caso di cancro), se non si ha più produzione di FI, non
avviene l’assorbimento di vitamina B12
Motilità intestinale
2 tipi di movimenti:
• movimenti non-propulsivi
o segmentazione
# rimescolamento (attraverso muscolatura circolare; es.: per emulsione lipidi+bile)
• movimenti propulsivi
o peristalsi
# avanzamento oro-anale
fig. 38-27
onde lente:
• più frequenti nel duodeno
• diminuiscono verso l’ano
# stessa cosa avviene per i movimenti di segmentazione (# generati proprio dalle onde)
• facilitano l’emulsione in duodeno
• successivamente sono meno necessari
i movimenti intestinali sono messi in atto dopo aver ingerito il cibo, ma a stomaco vuoto c’è comunque attività
muscolare

o dopo l’arrivo del cibo, l’attività muscolare diventa costante per varie ore
o a digiuno, COMPLESSO MIOELETTRICO MIGRANTE
! dalla C duodenale (angolo di Trietz) partono complessi di onde (a cui seguono
contrazioni – fig 38-29 B), che nell’arco di 1h , vanno da duodeno a valvola
ileo-cecale
# prevengono il ristagno di materiale nel lume (il lume è settico, ci sarebbe
disponibilità di substrati per la flora batterica)
o nel colon, invece, sono presenti MOVIMENTI DI MASSA
! contrazione spontanea (non dovuta alla presenza di materiale ingerito)
! parte dalla metà del colon ascendente (# può facilitare il ristagno
nell’appendice!) e arriva fino al sigma
# se trova del contenuto fecale, lo spinge nel retto
sfintere rettale chiuso # ristagno fecale avviene al di sopra dello sfintere
(nel sigma: fossa iliaca sinistra # possibile palpazione)
# soggetto avverte la necessità di defecare in seguito allo stimolo di
pressocettori presenti nello sfintere rettale
sfintere possiede una componente striata, e funziona come lo sfintere
vescicale

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