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Spaziogrill Kir'Vadum imprec a denti stretti maledendo i suoi compagni di viaggio.

Insultando in particolar modo suo padre, il Comandante, ribalt con violenza tutto ci che sta va sulla sua scrivania. "Dannazione!" esclam picchiando violentemente i pugni sul tavolo. Scartoffie, schizzi, materiali e attrezzi vari giacevano sul pavimento, spazzati via dalla rabbia della Sangheili. Erano ore che tentava di assemblare le prime parti della falce senza molto risultato: i materiali non erano quelli a datti e i ragazzi di internet le avevano passato dei progetti falsi, o comunque incompleti. Cos, dopo ore di lavoro, era ancora al punto di partenza. Tir un calci o rabbioso ad una placca di metallo sul pavimento e si diresse verso il letto, s ul quale si lasci cadere senza molta grazia. Si lasci andare un attimo, coccolata dal morbido abbraccio del materasso ad acqua. Da quando gli altri se ne erano an dati dopo aver fatto irruzione in camera sua, Kir non aveva smesso di lavorare a quella dannatissima falce. I progetti li aveva trovati su internet e i material i in uno dei tanti depositi dell'Ombra Furtiva. Aveva dovuto attraversare tutta Unggocity e arrivare nel settore motori per trovare un'intera stanza stracolma d i materiali e attrezzi di ogni tipo, adatti a riparare qualsiasi guasto sulla na ve. Tornando a casa aveva attirato l'attenzione di tutti gli abitanti del quarti ere malfamato ma la ragazza aveva saputo imporsi sull'orda di curiosi e malinten zionati, sia con le buone che con le cattive, riuscendo cos a portare a casa il s uo ingente carico di materiali e arnesi. Grazie alle sue conoscenze di letto era riuscita anche a disporre di una piccola guarnigione di guerrieri Sangheili che ora sorvegliavano a vista la sua palazzina, permettendole di lavorare indisturb ata. Ma ora, dopo ore di lavoro infruttuoso, la giovane ragazza si sentiva stanz a e terribilmente scoraggiata. Non era da lei arrendersi cos per effettivamente qu ell'impresa andava forse oltre la sua portata, come poteva pensare di costruire un'arma di un'altra dimensione senza materiali e con i progetti sbagliati? Affond con rabbia le dita nel materasso, fino a che sent la superficie tendersi qu asi al punto di rottura. Lasci allora la presa e si port le mani sul ventre. Si er a cambiata d'abito dopo la visita di suo padre e degli altri, ora indossava la t uta nera attillata dell'armatura da combattimento. Doveva solo indossare le plac che protettive ed era pronta per un eventuale scontro. "Sii sempre pronta a dife nderti!" si ripet. Un assassino poteva venire a 'trovarla' in qualsiasi momento e negli ultimi tempi queste visite si erano fatte frequenti. Assassini assoldati da altre ragazze che si volevano vendicare di lei per averle rubato i maschi a s emplici temerari in cerca di un nemico da sfidare. Certo, Kir non aveva certo bi sogno dell'armatura per vincere un duello ma uno strato protettivo in pi, coronat o dallo scudo energetico, non faceva certo male. Ora per voleva godersi un attimo di riposo, per mandare via lo stress derivante dall'insuccesso. Torn quindi a co ncentrarsi sul pensiero del proprio corpo ma si accorse a suo malgrado di non av ere alcun desiderio, nessuna voglia, nessuno stimolo di natura sessuale. Si stup di ci e lascio cadere stancamente le braccia sul letto, in modo che formassero un discreto angolo con il corpo. Con gli occhi socchiusi fiss il soffitto. I pannel li di metallo erano stati lucidati da poco e brillavano di una luce vivida, molt o simile al classico viola Covenant. La ragazza aveva sempre voluto che il soffi tto della sua camera fosse in perfetto stato, in modo da non ammirare qualcosa d i fatiscente durante l'utilizzo del famoso letto per attivit che meglio non stare a sottolineare. Ora per non stette ad ammirare le bellissime forme geometriche i ncise sul soffitto, quasi neppure le not. Chin la testa indietro ed emise un lungo lamento. Si sentiva terribilmente strana, mai le era capitato di provare un sen timento simile. Non era solo rabbia per l'insuccesso o stanchezza per il grande lavoro, era tediata da tutto ci. Si stup di se stessa: come mai era cos, cosa era s uccesso per farla piombare in quello stato? Guard sconsolata la parete della stanza alla sua sinistra, quella che aveva alles tito per mettere in mostra i suoi trofei e le sue armi. Sulla sinistra del muro erano appese le sue armature, quella nera da Spec Ops e quella cremisi, da guard ia d'Onore. Qualche anno prima infatti la ragazza aveva iniziato il tirocinio e l'addestramento per diventare una sacra guardia dei Profeti ma aveva abbandonato il tutto per due motivi: il primo era palese, il Grande Scisma. Il secondo era

che quella vita non faceva per lei, troppa seriet e troppa staticit, lei aveva bis ogno di muoversi, di correre e di scherzare. Per questo aveva abbandonato il tut to, tenendosi per la stupenda e raffinatissima armatura rosso sangue decorata con intarsi d'oro. Accanto alle due armature vi era un posto vuoto, destinato all'a rmatura bianca da Ultra che ora era sparsa per tutto il pavimento. Sulla destra della parete invece facevano bella mostra le armi della Sangheili. Il suo primo fucile al plasma era tenuto lucido e scintillante, come se fosse un a reliquia sacra. Si ferm poi un attimo a fissare gli aculei violacei delle sue d ue pistole ad aghi. Amava quelle armi, sentire quegli strani cristalli detonare nel corpo del malcapitato di turno le dava un brivido di piacere unico. Sorrise, mentre accarezzava con lo sguardo le altre armi, dalla lama energetica ad un fu cile a barre per soffermarsi sull'ultimo trofeo: il Martello Gravitazionale ruba to dalla Sangheili poche settimane prima durante la partita di Griftball organiz zata da quel Dio corrotto e impazzito. E vedendo quell'arma con la quale aveva m assacrato diversi Jiralhanae, il suo cuore ebbe un piccolo tuffo. I volti di Mip a, Jeena e Pal le passarono davanti agli occhi in una frazione di secondo mentre il respiro le si interrompeva. Per la prima volta nella sua vita pens a coloro c he aveva perduto. I suoi amici uccisi a tradimento durante l'ultima missione tor narono a galla prepotentemente nei suoi ricordi, lasciandola sconvolta. Si mise di scatto a sedere sul bordo del letto mentre uno dopo l'altro tutti i m orti del suo passato riaffioravano contemporaneamente dagli abissi della sua mem oria. Cacci con violenza le lunghe dita nei capelli, scuotendo la testa per la di sperazione. Si alz e avanz, con passo incerto, verso la parete dei trofei, emetten do un lungo urlo strozzato. Un piccolo tabernacolo era appoggiato su una mensola , esattamente al centro del muro. Assomigliava ad una qualsiasi cassa per equipa ggiamento militare nonostante fosse alta circa mezzo metro e decorata con glifi e finiture dorate. Zoppicando si avvicin e spalanc la cassa, rivelando ci che conte neva: una specie di vasca cilindrica dentro la quale galleggiava la testa di Avu Med'Telcam, il monaco-guerriero che era stato a capo della Costante Verit. Alla vista di quella macabra visone, Kir si riprese. Scosse forte la testa e tor n a fissare il suo pi prezioso trofeo, la testa di ci che era stato un grande nemic o della sua gente nei mesi dopo la fine della guerra. Nonostante la manifesta ve rit sui Precursori e sulla loro natura terrena, il capo della Costante Verit conti nuava a ritenerli degli Dei. Per lui l'Arbiter era un eretico che aveva ripudiat o l'antica religione del Covenant e per questo gli aveva dichiarato guerra. 'Tel cam non aveva un esercito, solo la sua influenza e la sua capacit persuasiva di c rearsi alleati. Molte fortezze si unirono a lui, arrivando addirittura ad assedi are 'Vadam. L'intervento della nave umana Infinity prima e della flotta di Rtas rientrata su Sanghelios poi, avevano rapidamente disperso le forze della Costant e Verit. Dopo quella vittoria, Thel'Vadam aveva scatenato una spietata caccia a c i che restava dei monaci guerrieri. L'Arbiter aveva bisogno di dare una risposta forte a quanto era accaduto, sradicando l'organizzazione dalla radice. Dopo mesi aveva indossato di nuovo la sua armatura da Arbiter ed era sceso in campo, spad a alla mano, per affrontare tutti coloro che avevano osato sfidarlo. I Sangheili dovevano aprire gli occhi, ricostruire la loro civilt, troppo a lungo stata sott o il controllo dei San'Shyuum. Dovevano liberarsi delle loro fallaci credenze e rinascere come un popolo nuovo. Ma molti Sangheili, come 'Telcam, avevano paura del cambiamento e vi si erano opposti con disperata veemenza. Per riunire il suo popolo Thel aveva bisogno di una grande autorit, aveva bisogno che nessuno cadesse di nuovo negli errori del passato. Aveva fallito usando le parole e il dialogo, riusc usando la spada, facendo leva sul senso d'orgoglio mil itare degli Sangheili. La repressione della Costante Verit fu breve, in pochi mes i l'organizzazione fu smantellata e il tempio di Otom distrutto. Solo 'Telcam co n poco meno di un centinaio di seguaci riusc a sfuggire e a nascondersi per diver se settimane. Ed qui che entr in gioco la giovane ragazza, ad un passo dalla matu rit per la sua razza. Kir, assieme a cinque suoi compagni di addestramento, aveva deciso di intervenire affianco al padre ed a Thel, aiutandoli a stanare l'ormai latitante 'Telcam. Il gruppetto di giovani, capitanato dalla ragazza, ag pi veloc emente ed efficacemente delle spie di 'Vadam. In tre giorni scoprirono i contatt i di cui si serviva l'ormai ex capo della Costante Verit e risalirono fino ad ess

o. Il monaco guerriero si nascondeva in un tempio abbandonato nel deserto di Lie r, assieme ad un manipolo di guerrieri ancora fedeli a lui. E mentre l'Arbiter m uoveva le sue forze verso Lier, i sei giovani guerrieri lo precedettero di nasco sto, raggiungendo il tempio con largo anticipo. Erano tutti esperti combattenti, tra i migliori della loro fortezza, ma erano an cora giovani ed inesperti, quella era infatti il loro primo scontro. All'insaput a di entrambi gli schieramenti, superarono le difese del tempio e ingaggiarono c on il supporto dell'effetto sorpresa i Sangheili di 'Telcam in un cruentissimo s contro. Quando l'Arbiter e Rtas arrivarono al tempio la battaglia era ormai finita. Kir' Vadum li aspettava sulla soglia, ferita e sanguinante, con la testa di Avu Med'T elcam nella mano sinistra e la sua spada insanguinata nella destra. Degli altri giovani nemmeno l'ombra. La ragazza fu riportata alla sua fortezza in fretta e furia in modo da poterle s omministrare il prima possibile le cure mediche. Nonostante per un Sangheili acc ettare l'intervento di un medico era alquanto disonorante, il padre non volle se ntire ragioni. Sua figlia aveva guidato un manipolo di sei giovani contro ottant aquattro membri della Costante Verit, incluso il suo capo. Ed avevano vinto. Cert o, solo lei era riuscita a sopravvivere, ma i nomi dei compagni caduti furono in cisi nella pietra vergine della fortezza di 'Vadum, andando cos ad aggiungersi ai virtuosi e ai forti figli della citt, in modo che il loro coraggio e la loro imp resa potessero essere tramandati ai posteri. La sconfitta della Costante Verit fu festeggiata su Sanghelios da tutte le forze leali all'Arbiter e la giovane Kir fu portata in trionfo come un'eroina. Nell'es tasi della gloria aveva affossato in un angolo remoto della sua mente il ricordo degli amici persi e solo ora questa memoria tornava prepotentemente a farsi sen tire. Ora il responsabile di quelle morti galleggiava davanti a lei, innocuo e t erribile allo stesso tempo, come il fantasma di un passato non cos remoto. Chiuse in uno scatto d'ira la cassa. Ira sia verso il monaco sia verso se stessa. Come era stato possibile che i sentimenti avessero avuto una tale presa su di lei? N on si ricordava il giuramento che aveva fatto? Di servire Sanghelios e la sua ge nte a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo? Certo che se lo ricordava, ma per u na volta si chiese se fosse disposta a perdere ancora degli amici per una causa militare o semplicemente per il proprio desiderio di guerra e combattimento. "Kir!" Rtas strill nell'interfono a gran voce "Kir, vieni immediatamente sul pont e!" La risposta della ragazza si fece attendere per quasi un lungo minuto "Cosa vuoi ora da me, padre?" "Vieni sul ponte, ora! Ho bisogno di te per un lavoro." replic lui alla voce scoc ciata della ragazza. "No." "Come sarebbe a dire no?" il Comandante stava iniziando ad irritarsi. "Non ho voglia, trovati qualcun altro." Rtas si morse le dita per evitare di sbraitare addosso alla figlia "Kir, mia car a..." respir a fondo per calmarsi "Ho bisogno di te, qui sul ponte, ora." "E se non venissi?" chiese lei con fare di sfida "Cosa mi fai, vieni qui a prend ermi per portarmi li di peso?" "No. Ti tolgo internet." L'altoparlante rimase muto per diversi secondi, poi la ragazza par "Impossibile." "L'ho gi fatto." rispose Rtas esibendo un fantastico sorriso maligno. Dall'altra parte della comunicazione provennero rumori indistinti di movimento, seguiti da un'imprecazione. Poi la linea cadde. "Cereal Guy." disse il Comandant e soddisfatto "Segna un punto per me!" Kir'Vadum sbuff, appoggiando i lunghi piedi sull'asfalto freddo dell'immenso parc heggio spaziale. Un sacchetto vuoto di plastica rotol poco lontano da lei, sospin to dal vento siderale. La ragazza si guard attorno. Il parcheggio era quasi vuoto , solo poche navette lo occupavano, alcune di fattura UNSC, altre ex-Covenant. S olo l'area attorno al distributore di plasma e di altre riserve energetiche era

affollato, diverse navi aspettavano infatti in coda di potersi ricaricare. "Noi andiamo a fare il pieno, ti recuperiamo dall'altra parte." la voce di Rtas risuon dietro di lei, subito seguita dal rumore del portello che si chiudeva. La ragazza sbuff e si inizi ad incamminarsi lungo l'enorme parcheggio per raggiungere una bassa struttura in lontananza, lo spaziogrill. Dopo una decina di passi si volt per controllare se gli altri la stessero seguendo. Apr Isc Atole e Cav At Ap pi si erano fermati indietro, salutando l'immensa mole dell'Ombra Furtiva che li sovrastava completamente, mentre la nave si allontanava a bassa velocit, per met tersi in coda al distributore. Ant, la Locusta, si era anch'essa fermata a met str ada, come per aspettare i due MgLekgolo. "Su, ragazzi, andiamo!" li incit "Abbiam o la spesa da fare!" La coppia grugn come gesto di assenso e, presi due carrelli della spesa dal loro deposito, iniziarono a spingerli in direzione dello spaziogrill. Kir scosse la t esta scocciata e aument il passo. Voleva raggiungere il market di quel posto sper duto per potersene andare da l il prima possibile, per poter tornare cos ai suoi a ffari. "Wow, in che zona siamo?" chiese intanto Ant, guardando il cielo. Una comunissima stella gialla brillava al centro del sistema, troppo lontana per riscaldare deg namente quella piattaforma spaziale. "Non riconosco nessuna costellazione..." co ntinu, cercando di capire in quale sistema fossero finiti. "Nel nulla siamo." rispose la ragazza, senza neanche voltarsi "Un sistema sperdu to ai margini dello spazio controllato dall'UNSC e dai Sangheili. Piena e stupid issima periferia della galassia." Ant annu, ammirando estasiato le poche navi che affollavano la stazione e la loro farneticante attivit. "Abbiamo preso tutto?" "Fammi controllare, ragazza..." Ant si fece passare da Cav At Appi la lista della spesa ed inizi a leggerla "Allora, Olio lubrificante per i Lekgolo, un paio di p antofole nuove per Lenin, 4 chili di carbonella da barbecue, due bottiglie d'oli o da frittura, una scatola di anticoncezionali per Vey, tre flaconi di detergent e per vetri per la donna delle pulizie e del mangime per l'Huragok." "E GTA V." concluse Kir, lanciando la confezione del gioco nel carrello "Ovviame nte edizione MegaLimitedExlusiveOJ." "Ovviamente." le fece eco la Locusta mentre la scatola cadeva sopra il resto del la spesa OJ? Che vuol dire? Only Jesus. rispose la ragazza In teoria talmente limitata come edizione che devi e ssere un Dio per giocarci, in pratica l c' una pila di altre 50 scatole. E siamo i n un negozietto in pieno nulla. "Non era sulla lista." disse Ant scuotendo la testa per riprendersi mentre i due MgLekgolo mugugnavano eccitati. "Commissione speciale da parte del Cereal Guy. Lo ha voluto comprare con il suo misero stipendio per festeggiare l'ultima vittoria." rispose lei stancamente "Su , andiamo a pagare che ho bisogno di un caff. Poi, torniamo sulla nave, voglio an darmene da questo buco." "Qualcuna scazzata qui, eh?" sussurr Ant, rivolgendosi ad Apr Isc Atole, il quale annu con la sua possente testa. Kir tracann tutto di un fiato il suo super caff extra e ne ordin un altro, senza st accare gli occhi dal fondo del bicchiere ormai vuoto. Dietro di lei Ant e i due M gLekgolo fissavano sbavando la confezione di GTA V, saltellando per l'eccitazion e. La ragazza invece non pensava a ci che conteneva il carrello della spesa, un a ltro pensiero invadeva prepotentemente la sua mente: quella dannatissima falce." Oh, la costruir, dannazione. Maledetta bastarda!" mormor tra s e s mentre una mano a llungava un nuovo bicchierone di caff sotto di lei. Alz dunque lo sguardo per ring raziare il barista ma ci che vide la lasci di sasso. Un elmetto Spartan da ricogni tore la fissava al di l del bancone. La strana figura indossava oltre al caso un lungo grembiule sopra una camicia sgualcita e teneva in mano uno straccio, con i l quale lucidava la superficie del banco. "Uno... Spartan?" chiese incredula Kir , spalancando le mandibole per lo stupore. A quelle parole la figura si blocc e a

nche i tre accompagnatori della ragazza si accorsero della sua presenza. "Chi se i?" chiese la Sangheili, portando lentamente la mano all'elsa della spada "Sei f orse in missione segreta per conto dell'ONI?" Lui alz le mani, portandole all'altezza della testa, con i palmi rivolti in avant i e i gomiti puntati verso il basso "Nono, certo che no! Quei bastardi mi hanno abbandonato!" "Aspetta un attimo..." lo interruppe lei "Tu sei Jun-A266!" "Chi? il Cecchino di Halo: Reach?" si intromise Ant, appoggiandosi anche lui al b ancone, per poter vedere meglio lo Spartan. "Ebbene s!" esclam gettando via lo str accio "Ero un onorato Spartan-III, in servizio su Reach! Tutto ormai stava andan do a puttane per colpa di voi facce da calamaro e cos mi ordinarono di portare la Halsey al sicuro mentre gli altri avrebbero portato il pacchetto alla Autumn e. .." "E?" chiese incuriosito Ant. "E poi non so pi cosa sia successo..." riprese Jun ab bassando il capo "La dottoressa, il pianeta, i Covenant... Tutto svanito attorno a me, diventato tutto buio e sono rimasto solo alla guida di quella maledetta P ellican... Ho vagato nel nulla per giorni e alla fine sono arrivato qui, su ques ta stazione spaziale. Avevo bisogno di soldi, di lavoro e di fuggire da quella s porca guerra. Cos mi sono fatto assumere allo spaziogrill e da allora lavoro qui. A fare il commesso al bar." "Uno Spartan che fa il barista?" chiese divertito Ant, trattenendo a stento le ri sate. Dietro di lui, i due colossi in armatura, certamente meno fini, scoppiaron o a ridere "No, non ci credo. E' una balla, sei in missione per conto dell'ONI!" continu la Locusta. "Vi giuro che non cos!" la voce di Jun era quasi incrinata dal pianto "Mi hanno a bbandonato per davvero! Non so cosa sia successo, ve lo giuro..." "So io cosa successo." esord Kir, che fino a quel momento era stata in silenzio a sorseggiare il suo caff "Non molto difficile. Non successo niente, tutto nella t ua testa." "Cosa?" la guard incredula lo Spartan. "Mmmh.... Tutto vi devo spiegare? Non hai letto Fall of Reach? First Strike o Gh ost of Onyx? No vero? Lo immaginavo. Altrimenti sapresti benissimo che tutto ci c he tu hai vissuto non mai accaduto e anzi, che tu stesso non sei mai esistito. E se sei esistito sei morto durante l'Operazione Prometheus assieme a tutti gli a ltri Spartan-III della Compagnia Alpha." "Come sarebbe a dire? Io non esisto? Ma se sono proprio qui, davanti a te!" repl ic lui, sconcertato. "Guarda, non chiederlo a me, non sono io che gestisco tutta la nostra storia. Po sso solo dirti che quelli di Halo: Reach non sono veri Covenant, quelli non sono veri Spartan-III, quella non la vera UNSC e nemmeno la vera battaglia di Reach. " detto ci la ragazza lanci sulla superficie del banco delle monete per pagare la sua consumazione "Mi dispiace amico, sei un errore. Ah, e grazie per il caff, era ottimo." Cos i quattro si diressero verso l'uscita dello spaziogrill, lasciando il povero Jun attonito dietro al bancone. "Io non esisto..." mormor il poveretto, lasciando cadere a terra il bicchiere che poco prima aveva preso in mano per pulirlo. "Pure uno Spartan pazzo dovevamo beccarci..." sbott Kir, passando i tornelli per uscire dal locale "Su, voi due, sbrigatevi!" I due MgLekgolo si erano incastrati nelle sbarre di ferro e ora mugolavano disperati. "Kir, potresti spiegarmi quel la cosa di Reach che non ho molto capito e..." La domanda di Ant fu prontamente i nterrotta da una bestemmia madornale della ragazza. La scena dei due colossi che piangevano bloccati da un tornello la aveva mandata su tutte le furie "Sfasciat e quei dannatissimi cosi del cazzo! Siete dei carri armati viventi e non riuscit e a superare una sbarra di ferro???" I due si agitarono ancora di pi, spaventati dalla reazione della ragazza ma i lor o movimenti non fecero altro che peggiorare il loro stato. Kir imprec di nuovo e, spazientita, attiv una granata al plasma. Scaravent l'ordigno con violenza sulla struttura portante del tornello mentre i due MgLekgolo si riparavano terrorizzat i dietro i loro scudi. Anche Ant, sorpreso dall'ira della ragazza, si tuff alle su

e spalle per sfuggire all'esplosione. In un lampo blu tutto fin. Apr Isc Atole e Cav At Appi furono di nuovo liberi da quella trappola mortale e, rimesso mano al carrello, tenuto nascosto dietro ai loro corpi per proteggerlo, si rimisero in marcia. "Molto bene." disse la Sangheili "Possiamo andare." Le porte scorrevoli si aprirono davanti a loro ma ci che videro non fu affatto pi acevole. "Dov' la nave?" imprec Kir guardandosi attorno. Davanti a loro la zona della stazi one di riferimento era completamente vuota. "Hai ragione." disse Ant, rimasto anc he lui colpito "Dovevano aspettarci qui!" "Il bastardo!" url la ragazza picchiando violentemente il piede sull'asfalto, fra ntumandolo "Ci ha abbandonati!" Ant si gratt la testa, guardandosi attorno "Per str ano, non ci sono pi nemmeno le altre navi..." L'ira della Sangheili per fu interrotta da un grido di Cav At Appi. Il MgLekgolo alz lo scudo e indic il cielo. "Ah!" esclam la Locusta, guardando ci che l'amico sta va indicando "Non ci sono pi le stelle!" "Cosa?" chiese Kir, alzando gli occhi al nero dello spazio "Ma... Anche il sole al centro del sistema sparito!" I due MgLekgolo emisero un lungo urlo gutturale di paura e terrore. L'Ombra Furtiva e le altre navette erano sparite, assieme al sole e le altre stelle. La stazione rimaneva per illuminata da una strana luce s offusa. "Stiamo galleggiando in un'immensa bolla nera, che sta succedendo qui?" Kir fece un passo indietro mentre la paura si impossessava anche di lei. To be continued Nota dell'Autore: scusate, vi ho fatto attendere un mese ma, purtroppo, ho inizi ato l'universit e non semplice trovare il tempo e le energie per continuare a scr ivere. Fatto sta che ora siamo di nuovo qui, con questo capitolo pronto per voi! Finalmente si entra nel vivo del Quinto Ciclo e vi assicuro che ci sar da divert irsi! Un ringraziamento a tutti coloro che continuano a seguire le pazze avventu re di Combat Regressed, spero di riuscire ad incontrare molti di voi a Lucca, p erch s, il 2 novembre ci sar anche io. Un saluto e un grazie a tutti NessunoY 59 PS Cap25! E' un traguardo importante, spero di portarvi con me almeno fino al 50 ! E no, non una minaccia! xD

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