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Su proposta del Ministro dellistruzione, universit e ricerca, il Consiglio dei Ministri n. 72 dell8 marzo 2013 ha approvato in via definitiva il regolamento relativo allistituzione e la disciplina del Sistema Nazionale di Valutazione (S.N.V.) in materia di istruzione e formazione, per le scuole del sistema pubblico nazionale di istruzione e le istituzioni formative accreditate dalle Regioni. Lapprovazione del regolamento consente di rispondere anche agli impegni assunti nel 2011 dallItalia con lUnione europea, in vista della programmazione dei fondi strutturali 2014/2020. Il Sistema Nazionale di Valutazione ha lo scopo di: dare al Paese un servizio fondamentale per poter aiutare ogni scuola a tenere sotto controllo gli indicatori di efficacia e di efficienza della sua offerta formativa ed impegnarsi nel miglioramento; fornire all'Amministrazione scolastica, agli Uffici competenti, le informazioni utili a progettare azioni di sostegno per le scuole in difficolt; valutare i dirigenti scolastici e offrire alla societ civile e ai decisori politici la dovuta rendicontazione sulla effettiva identit del sistema di istruzione e formazione. Il procedimento di valutazione si snoda attraverso quattro fasi essenziali: a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche, sulla base di un fascicolo elettronico di dati messi a disposizione dalle banche dati del sistema informativo del Ministero dellistruzione (Scuola in chiaro), dell' INVALSI e delle stesse istituzioni scolastiche, che si conclude con la stesura di un rapporto di autovalutazione da parte di ciascuna scuola, secondo un format elettronico predisposto dallInvalsi e con la predisposizione di un piano di miglioramento. b) valutazione esterna da parte di nuclei coordinati da un dirigente tecnico sulla base di protocolli, indicatori e programmi definiti dallInvalsi, con la conseguente ridefinizione dei piani di miglioramento da parte delle istituzioni scolastiche; c) azioni di miglioramento con l eventuale sostegno dellIndire, o di Universit, enti, associazioni scelti dalle scuole stesse; d) rendicontazione pubblica dei risultati del processo, secondo una logica di trasparenza,di condivisione e di miglioramento del servizio scolastico con la comunit di appartenenza. Il S.N.V. si basa sullattivit dellInvalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione), che ne assume il coordinamento funzionale; sulla collaborazione dellIndire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa), che pu aiutare le scuole nei piani di miglioramento; sulla presenza di un contingente di Ispettori con il compito di guidare i nuclei di valutazione esterna. Ogni singola scuola costruir il proprio rapporto di autovalutazione secondo un quadro di riferimento comune e con i dati messi a disposizione dal sistema informativo del MIUR (Scuola in chiaro), dall'INVALSI e dalle stesse istituzioni scolastiche. Il percorso si concluder con la predisposizione di un piano di miglioramento e la rendicontazione pubblica dei risultati. Sono previste anche le visite dei nuclei esterni di valutazione.

L'autovalutazione, in quanto processo continuo interno ad una comunit professionale, non pu essere sostituita dalla mera costruzione di indicatori predefiniti o strumenti messi a disposizione. Ma, all'inverso, deve partire dalle singole scuole con una riflessione interna all'Istituto da parte di tutta la comunit scolastica che lo compone, attraverso un'analisi critica del suo funzionamento sostenuta da evidenze emergenti e dai dati disponibili. Tale rappresentazione costituisce la base da cui partire per individuare alcune priorit di sviluppo verso cui orientare un progetto di miglioramento. Sta di fatto che per favorire processi di analisi e miglioramento necessario fornire punti di riferimento, indicatori comuni e trasparenti, dati comparabili, con la consapevolezza che gli indicatori e i dati messi a disposizione non sono degli "assoluti", ma sono elementi da discutere, da regolare e consolidare nel tempo con il protagonismo di dirigenti scolastici e delle comunit professionali e sociali. Nel misurare gli esiti di una scuola necessario considerare innanzitutto i risultati conseguiti da ogni studente in relazione al proprio punto di partenza e alle proprie potenzialit, cosi come da tutti gli studenti in relazione ai traguardi attesi. In particolare nella valutazione degli esiti va prestata attenzione alla valorizzazione dei talenti e delle capacit di ognuno, senza fermarsi ai risultati"medi". Occorre cos considerare con una certa attenzione gli indicatori relativi alle valutazioni scolastiche e nello stesso tempo gli abbandoni scolastici, cercando di capire quanto la scuola riesca ad assicurare agli studenti uguali chance per un'istruzione di qualit, a prescindere dalla loro estrazione socioeconomica, dal genere o dalla nazionalit di provenienza. Le scuole sono chiamate altres a promuovere processi formativi ed educativi aperti alla vita che permettano agli studenti di crescere dal punto di vista personale, culturale e professionale. Le analisi e le possibili letture della qualit di questi processi non sono sempre rilevabili attraverso misure predefinite e standard di riferimento, bens da altri aspetti come la partecipazione attiva, la collaborazione, I'autonomia e le responsabilit assunte dagli studenti ,a questo riguardo invito il collegio attraverso la commissione POF ad individuare gli obiettivi comportamentali che costituiscono il nucleo fondante delleducazione alla cittadinanza nonch lunico criterio valido per lattribuzione del voto di condotta che in tal modo diventer un reale valutazione in vista di obiettivi da raggiungere ed indicatori da stabilire. Importanti sono anche gli indicatori sullo sviluppo formativo e professionale, ben sapendo che la rilevanza culturale ed economica del sapere e del "saper fare" dovrebbero trovare una particolare attenzione e un adeguato riconoscimento in tutto il sistema scolastico. Una prima possibilit di analisi articolata sugli apprendimenti e oggi fornita, a tutte le scuole, dai dati messi a disposizione dell'Invalsi (che al momento riguardano le conoscenze e competenze di base, linguistiche e logico-matematiche, individuate proprio per la loro valenza trasversale) inoltre vi sono i dati fomiti da Scuola in chiaro, con una ricca serie di analisi e di dati comparati. Per il prossimo anno scolastico le prove Invalsi saranno estese anche alla lingua straniera e per le classi quinte ad una disciplina di indirizzo. Nellanno scolastico 2014-2015, per le classi quinte, la prova Invalsi sar parte integrante del credito formativo degli alunni. II processo di autovalutazione

II processo di autovalutazione deve mirare a individuare concrete piste di miglioramento, sfruttandole informazioni qualificate di cui ogni scuola dispone, inoltre deve immaginarsi parte d'un processodi riflessione continua. Vi sono alcuni attributi tipici di ogni processo autovalutativo: I'essere situato, ovvero attento alle peculiarit della singola istituzione scolastica, in rapporto alla sua evoluzione nel tempo e al contesto socioambientale e culturale nel quale agisce; I'essere plurale, ovvero fondato su una molteplicit di evidenze, quantitative e qualitative, in grado di restituire le diverse prospettive di analisi di funzionamento della scuola e i punti di vista dei diversi attori; I'essere partecipato, ovvero attento al coinvolgimento delle diverse componenti scolastiche, pur nella chiarezza dei ruoli e delle responsabilit; I'essere orientato, ovvero indirizzato allo sviluppo del piano di miglioramento, il quale rappresenta il banco di prova dell'efficacia stessa del processo autovalutativo. La gestione del processo affidata al Dirigente scolastico in collaborazione con il coordinatore dei processi di valutazione e un Nucleo di autovalutazione interno. II Dirigente scolastico promuove il Nucleo e il suo funzionamento. La composizione del Nucleo pu essere differenziata a seconda delle situazioni e delle modalit di analisi che si intendono intraprendere. Lungo I'intero procedimento il ruolo del Dirigente consiste nel promuovere e coordinare le diverse azioni, con particolare attenzione al raccordo con la scuola e con la comunit di appartenenza. Personalmente intendo individuare il coordinatore dei processi di valutazione tramite un bando interno per titoli e curricoli professionali che ,nella mia autonomia decisionale, valuter con attenzione prima di conferire lincarico. Inoltre per quanto concerne la composizione del nucleo di valutazione intendo promuovere lassunzione di responsabilit da parte di tutti gli attori( docenti, personale ATA, alunni e genitori) che formano quella peculiare comunit educante che la scuola. ( una decisione che spetta a Lei prendere ,questo solo un suggerimento per favorire la massima trasparenza e collegialit)

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