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Una funzione invertibile, ossia ammette la funzione inversa, solo se biiettiva.

No. Infatti, se consideriamo una retta y = k, parallela allasse x, si nota come essa intersechi il grafico in infiniti punti
SI APPLICA QUINDI UNA RESTRIZIONE DEL DOMINIO

Se consideriamo lintervallo [- /2; risulta biiettiva e quindi invertibile

/2] la funzione y = senx

Dati i numeri reali x e y, con -1 x 1 e - /2 y /2, diciamo che y larcoseno di x se x il seno di y. Scriviamo y = arcsen x
Per ottenerne il grafico basta costruire il simmetrico rispetto alla retta y = x della funzione y = senx nellintervallo [- /2; /2]

Considerando [0; ] come dominio, la funzione coseno biiettiva e quindi invertibile. La funzione inversa si chiama arcocoseno.

Dati i numeri reali x e y, con -1 x 1 e 0 y , diciamo che y larcocoseno di x se x il coseno di y. Scriviamo: y = arccos x
Anche larcocoseno si ottiene attraverso una simmetria rispetto alla retta y = x della funzione y = cosx, nellintervallo [0; ].

Se consideriamo ]- /2; /2[ come dominio, la funzione tangente biiettiva e quindi invertibile.

Dati i numeri reali x e y, con xR e - /2<y< /2, diciamo che y larcotangente di x se x la tangente di y. Scriviamo: y=arctg x. Il grafico si ottiene costruendo il simmetrico rispetto alla bisettrice del I e III quadrante con lintervallo ]- /2; /2[

Dati i numeri reali x e y; con xR e 0<y< , diciamo che y larcocotangente di x se x la cotangente di y. Scriviamo: y=arccotg x. Considerato il grafico di y=cotg x in ]0; [, per ottenere quello della funzione inversa tracciamo il simmetrico rispetto alla bisettrice del I e III quadrante.

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