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Sommario
INTRODUZIONE
Generalita':pag.2..............................................................................................................................4
Cenni embriologici:........................................................................................................................4
Fisiologi importanti:pag.4-8...........................................................................................................4
I circoli:pag.9...................................................................................................................................5
I circoli in serie e in parallelo: ........................................................................................................5
COMPONENTI DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE
1.Il sangue:pag.29.......................................................................................................................6
Composizione: pag.31.....................................................................................................................6
Funzione:.........................................................................................................................................6
Trasporto di O2:...............................................................................................................................7
Curva di dissociazione di O2 o di saturazione di Hb (negli alveoli):pag.30...................................7
Confronto tra gittata cardiaca e consumo di ossigeno:pag.11........................................................8
Trasporto di CO2:pag.29................................................................................................................8
Sangue e viscosità:pag.32-33..........................................................................................................9
Legge di Poisuille:pag.25...............................................................................................................9
Sangue come corpo di Bimgham:Pag.37-38....................................................................................9
Sangue come liquido newtoniano: pag.39...................................................................................10
Concetto dei rubinetti-Legge di Stevino:pag.23...........................................................................10
Volume sanguigno, ritorno venoso e gittata cardiaca: legge di Starling: pag.23...........................10
Filling pressure::pag.27.................................................................................................................10
Bernulli e co, plasma skimming…pag.35......................................................................................10
Effetto Bernoulli ed effetto Magnus:pag.36..................................................................................10
Lo shear stress:pag.34....................................................................................................................10
Sedimentazione e centrifugazione:pag.41.....................................................................................11
Modifiche della forma dei gl. rossi durante il loro scorrimento:pag.43-46..............................11
La coagulazione:pag.68.................................................................................................................12
2.I vasi sanguigni .....................................................................................................................12
Il sistema dei vasi:..........................................................................................................................12
Variazioni di pressione nel sistema vascolare:pag.15.................................................................12
La composizione delle pareti dei vasi:24-26.................................................................................14
Compliance dell'aorta:...................................................................................................................15
Uguaglianza delle gittate:pag.22....................................................................................................16
Innervazione dei vasi sanguigni:pag.81-82..................................................................................16
Endotelio ed endoteline:pag.51-53................................................................................................16
Endoteline come regolatore dell’app.cardiovascolare: Pag.54-55.................................................16
CO e NO:pag.58-62.......................................................................................................................17
Azione metabolica di endotelio:pag.50........................................................................................18
Endotelio e interstizio polmonare:pag.64.....................................................................................18
Clotting:pag.65..............................................................................................................................18
Ictus:pag.47-48..............................................................................................................................18
3.Il cuore...................................................................................................................................18
Cenni anatomofisiologici:71-74....................................................................................................18
Pericardio:pag.75...........................................................................................................................18
Struttura del miocardio:pag.79......................................................................................................18
INTRODUZIONE
Generalita':pag.2
Tale apparato è formato da:
• Una pompa: il cuore, con funzione propulsiva, la funzione aspirante è data dalla pressione
negativa che si colloca nel mediastino.
• Tubi e tubuli: si tratta di vasi: arterie, capillari e vene che costituiscono un sistema chiuso a
scorrimento del sangue a direzione obbligatoria.
Cenni embriologici:
L’automatismo cardiaco è intrinseco, già a 15 giorni ci sono cell che si contraggono da se:
l’innervazione cardiaca è cmq importante e con funzione di controllo sul cuore, ma ne discuteremo.
Nell'embrione il cuore si presenta come un tubo, ma nel corso dello sviluppo si vengono a formare
delle strutture diverse corrispondenti a funzionelità diversa:
• Ventricolo sinistro: deve pompare sangue nella circolazione arteriosa sistemica di
conseguenza deve vincere una resistenza grossa.
• Ventricolo destro: deve pompare sangue a livello del ventricolo destro risulta meno trofico
per la differente resistenza che deve vincere.
• cuore polmonare: si tratta del caso in cui una resistenza nella piccola circolazione porta ad
un incremento della trofia del ventricolo destro.
Fisiologi importanti:pag.4-8
William Harvey: fu il primo ad intuire il concetto di circolazione; le teorie galeniche sostenevano il
fatto che il sangue si muovesse in modo libero a correnti. arterie: si chiamano per questo motivo
perché dopo la morte si svuotano e si riempiono di aria, non si trova sangue in esser post mortem.
Egli postulò anche che il sangue dalle vene->cuore->polmoni->cuore->aorta. Tuttavia egli ipotizzò
che esistesse un meccanismo per portare il sangue dalle arterie polmonari al cuore; tale dispositivo,
i capillari, furono scoperti, però, solo 100anni dopo grazie a Malpighi.
I circoli:pag.9
Il polmone è l'unico organo disposto in serie con la circolazione, tutti gli altri si collocano in
parallelo. Il piccolo circolo è di breve lunghezza, di conseguenza presenta una bassa resistenza,
tanto che:
• nel grande circolo avvengono sia scambi gassosi che liquidi con le strutture circostanti,
infatti la pressione idraulica è 32mmHg contro i 28 oncotici.
• i capillari polmonari presentano una pressione di 8mmHg: di conseguena non ci sono
scambi liquidi ma solo gassosi, la pressione è un quarto di quella sistemica infatti.
Tutto ciò in obbedienza alla legge di Poiseuille P=Q*R, con R dipendente dalla lunghezza.
Qualora dovesse avvenire uno scambio di liquidi, siamo in una condizione di edema polmonare.
Come sappiamo i circoli cerebrale e renale sono a flusso costante. Il cuore riceve dalle coronarie
sempre il 5% della gittata cardiaca in quel momento. I muscoli e la cute ricevono circa l'80% della
gittata in condizioni di esercizio fisico.
(schema pagina 13-14 ricordare i numeri vascolari con aumento del circolo)
1.Il sangue:pag.29
Composizione: pag.31
Il sangue è fatto del 55% di plasma, e 45% dalla porzione corpuscolata, dall’ ematocrito.
Plasma:
Nel sangue troviamo H2O, Sali (Na K Ca Cl HCO3-…) proteine del plasma (albumina,
globuline,fibrinogeno, immunoglobuline x equilibrio osmotico, pH, difesa).
Il rapporto globuline albumine è di 2 albumine su una globulina, la metà delle proteine del sangue
sono quindi albumine, ciò è imp perché le alb sono la base della pressione oncotica(28 perché
consideriamo l’effetto Gibbs-donnan) (o colloidosmotica, senza effetto G-D),imp nella filtrazione,
negli scambi capillari…
L globuline, alfa 1 ,2 beta, sono imp nella risp immunitaria. (si ricordi chel’angiotensinogeno è una
alfaglobulina 2).
Porzione corpuscolata:
1.Globuli rossi, da 5 a 6 milioni in media, dipende dall’alyitudine, , x trasporto di O2 e CO2.
L'ematocrito diminuisce in anemia, mentre sale con policitemia, a 58,60 max, poi dopo con valori
superiori diventa un grave problema, superato grazie a viscoelasticità interna ( o proprietà reologica
dei gl rossi) dei gl rossi. Con un ematocrito di 60, se i gl rossi non si adattassero tra loro, il sangue
avrebbe la consistenza solida).
L’acidosi in un paziente ipoventilante e con ridotto VCE, irrigidisce i gl rossi, come ben bene
sappiamo...
La viscosità del sangue fuori dai vasi è 4 volte quella di H2O, ma è quasi uno nei vasi, grazie a tale
proprietà. Anche il freddo rende i gl rossi meno viscoelastici.
Globuli bianchi da 5 a 10 mila, (1 leucocità ogni 1000 gl rossi), per produzione di anticorpi e difesa
2.Piastrine: ( o trombociti, possono causare trombi) ogni 20 gl rossi, sono 250.000-400.000,
derivano dalla frammentazione dei megacariociti, che vivono nella milza. Importanti nella
coagulazione, sono “la a e la z della coagulazione”. La loro diminuzione, la piastrinopenia, porta ad
allungamento dei tempi di coagulazione (tempo emorragia 1-2 min, tempo di coag il doppio).
Contengono serotonina o 5 idrossi triptamina, che assicura la retrazione del coagulo-fibrina, e ciò fa
si che si formi il tappo emostatico finale, (“la z” della coagulazione). Contengono anche ADP,
vasodilatatrice, importante per mantenere pervio il lume del vaso, fattori di crescita per la
cicatrizzazione e chiusura della ferita, enzimi per catalizzare tali azioni. La loro membrana contiene
fosfolipidi.
• Trombosi: occlusione intravasale che determina a valle un infarto: è causato dalle
piastrine in primis
Trasporto di O2:
L'emoglobina:15 gr di Hb per 100 ml di sangue. Ogni grammo di Hb lega 1,36 cc di O2, in base al
2,3 bifosfoglicerato (è acido) quindi in base al pH, pCO2, e temperatura. Cfr biochimica
Legge di Henry: i gas si sciolgono nei liquidi, in obbedienza alla loro pressione parziale (vedi pesci
e H2O di mare). CO2 è più liposolubile, si scioglie meglio nel plasma (8%), l’ O2 è meno dell’1%,
non si scioglie (se non ci fossero i gl rossi, servirebbe una gittata di 1000 l/min per trasportare l’O2
necessario.
1 mg Hb lega in condizioni normali circa 1,37 ml di O2 (1,34-1,39 in alta montagna vale 1,39,
dipende dal 2,3 BFG: dipende dall’acclimatazione, ma è un concetto valido anche per un paziente
polmonare cronico)
15 X 1,37: 20 ml, 20%
Con una pO2 di 100: saturazione completa: Ogni 100 cm2 di sangue legano 20 ml di O2, un litro
200, 5 litri di sangue, un litro di O2.
Trasporto di CO2:pag.29
CO2 entra anche nel gl rosso (presenza di anidrasi carbonica di tipo I, metallo enzima contenente
Zn). La CO2 si idrata H2CO3 e si scinde in H+ e HCO3-.
Perdendo l’ossigeno, l’Hb è meno acida e può legare il H+ tramite l'aa istidina, presente nella sua
“coda”.
La membrana dei gl rossi è impermeabile al K+, non esce, mentre il bicarbonato si, esce dal gl
rosso, nella cui membrana c’è un antiporto HCO3- e Cl- (shift dei cloruri o fenomeno di
Hamburger)
Il cloro è idratato però, e ciò porta a un piccolo rigonfiamento del gl rosso-->ciò porta a un
rallentamento della “fila” di cell dietro di lui: avviene il rilascio totale di O2.
Circa il 65%del bicarbonato esce e si lega a Na, il resto si lega ai terminali della globina, formando i
legami carbamminici NaH-COOH.
La CO2 viene quindi trasportata disciolta per l’8%, per il 65% sotto forma di bic, e per il resto con
legame carbamminico.
Sangue e viscosità:pag.32-33
Viscosità: non si può ovviamente modificare la lunghezza del vaso, ma la resistenza può essere
modificata agendo sul calibro dei vasi.
Come è possibile modificarla?la condizione è che il sangue scorra, sappiamo che non è newtoniano,
la viscosità varia a seconda della velocità del flusso e quindi dell’ematocrito, in oltre anche in base
al calibro dei piccoli vasi (effetto Fahraeus-Lindqvist), alla deformabilità: modifiche reologiche dei
gl rossi, (deformabili, sono “goccioline di Hb”). Ciò genera la viscosità assoluta, mentre quella
apparente si misura per es tramite viscosimentro di Ostwald. E' praticamente quella del sangue
estratto dai vasi.
Effetto Fahreus-Lindqvist:fenomeno per il quale la viscosità del sangue varia al variare del diametro
del vaso:il fenomeno si osserva per calibri inferiori ai 300 micron.
• Dispnea: respiro affannoso, anche a letto, fermo, “f ame d’aria”. E’ più facile diagnosticare
queste patologie che quelle cardiache. Sotto il letto ungueale o sul prolabio è possibile
osservare invece la cianosi.
• Il coeff di idratazione è inversamente correlato al peso specifico della molecola o ione
• Ogni grammo trasporta 1,37 ml di O2. Qualora 1/3 di questo grammo fosse desaturato, il
sangue diventa di color porpora,bluastro:fenomeno cianotico: c’è ipossiemia, tipica di
persone con problemi respiratorie, polmoniti, modificazioni complianza polmonare, oppure
c’è una situazione grave a livello del cuore, basta ricordarsi dello stretto rapporto
ventilazione-perfusione, in caso di CHF quindi il sangue che arriva al polmone è meno, e ho
meno sangue ossigenato. C’è un forte nesso quindi tra cuore e polmone e ossigenazione,
tutto ciò dipende da tali fattori di salute dei polmoni e cuore.
Legge di Poisuille:pag.25
lavorava con tubi rigidi e H2O distillata che è un liquido newtoniano, dove per liquidi newtoniani:
la velocità è viscosità indipendente, la viscosità influisce poco sulla velocità
Sangue e vasi sanguigni non sono né rigidi né newtoniani, ma tale legge si può applicare lo stesso.
Filling pressure::pag.27
è il VCE che ritorna al cuore, a cui il cuore deve far fronte. La funzione della pompa cardiaca è
condizionata dalla periferia, un cuore sano trasforma il ritorno venoso in gitttata cardiaca. I tessuti
costringono la pompa cardiaca a fare quello che loro desiderano, nel senso che il ritorno venoso è
controllato dall'attività dei tessuti stessi, essi regolano e determinano l'attività del cuore.
Lo shear stress:pag.34
Shear stress: dipende dal rapporto forza/superficie: se la superf è molto grande, lo stress è basso, ma
se la forza è concentrata lo stress è maggiore. Concetto delle lamine adiacenti. (dine: unità di forza
per il sistema cgs)
Se lo scorrimento rallenta, si deve aggiungere la cosidetta shear rate: è la velocità con cui le
lamine scorrono tra loro. Lo shear rate è più veloce sul bordo, vicino alla parete del vaso.
Più aumenta la velocità tra 1 lamina e l'altra, e maggire sarà la distanza tra 2 lamine.
Più il liquido è viscoso e più c’è shear stress. Meno è viscoso, più lo shera rate sarà elevato.
Viscosità = Shear stress/shear rate: Se lo shear rate è alto, la viscosità è bassa e viceversa.
Sangue ha elevata viscosità se ho bassa VCE.
Quanto un liquido scorre impatta sulle pareti, c’è sh stress: il tessuto che impatta tale stress è
l’endotelio, si ricordi il danni causati dalla rottura dell’endotelioformazione dei trombi,
liberazione di endoteline-->vasocostrizione.
La temperatura fa aumentare la velocità del sangue, più fa freddo e più aumenta la viscosità.
Oltre allo shear stress ci sono forze trasversali e longitudinali che si applicano ai vasi, la maggior
pressione nei vasi genera aumento di flusso e aumento di pressione laterale sulle pareti. In più c’è il
rischio di espansione del vaso, e quindi aneurisma.
Sedimentazione e centrifugazione:pag.41
Modifiche al fibrinogeno sono individuabili grazie alla VES, velocità di eritrosedimentazione,
basata sul deposito dei gl rossi sul fondo di una provetta.
Tale tecnica è collegata alla legge di Stokes, quando un corpo viene immerso in un liquido viene
sottoposto a 2 forze, le forze viscose e quelle gravitazionali, la seconda spinge alla caduta, le prime
fanno il contrario:la velocità terminale è calcolabile come : Vf= Fg/Fvisc. Essa è proporzionale al
quadrato del raggio delle particelle.
Considerando la superficie di una sfera, otteniamo, con le dovute operazioni (vedi slide):
Vt, a cui la pallina si ferma, è piccola se eta è molto grande:
Pag.42
Drepanocitosi o anemia falciforme: tale forma è data da una anomalia a Hb, sono meno deformabili.
La coagulazione:pag.68
Richiede 3 fattori: fattore piastrinico, fattore tissutale, fattore plasmatico.
Le piastrine possono liberare, da acido arachidonico, grazie a cicloosigenasi o COX, in
trombossani, importanti per aggregare le proteine.
pag.69
Via estrinseca (tissutali) ed intrinseca (plasmatici): convergono sulle tromboplastine, fosfolipidi,
fondamentali per es per attivazione di proconvertina, che con il proconverting enzyme (PCE)
produce protrombina,insieme, grazie anche a vitamina K e Ca2+. Dalla protrombina si forma
trombina, da cui poi fibrinogeno-->fibrina e formazione del coagulo. Grazie alla serotonina si
verifica retrazione del coagulo, per evitare il blocco del flusso ematico.
• Ipovitaminosi di K:problemi a coagulazione
• In emofilia ci sono i fattori tissutali e piastrinici, mancano quelli plasmatici.
• velocità:
o arteria 16,80 cm/s.
o capillare 0,05 cm/s.
la velocità diminuisce di 350 volte nei capillari. (ricorda nesso velocità-sezione totale)
La sezione delle vene è 4 volte quella delle arterie: di conseguenza la velocità si riduce a un
quarto, da 16 a 4 cm/s.
• caduta di pressione: aspetto fondamentale per la perfusione: nei capillari tale caduta è
maggiore perchè la minor dimensione dei vasi crea un maggior sfregamento. Nelle arterie
invece il sangue scorre ad elevate veocità.
Questa differenza è duvota al fatto che il sangue scorre in vasi sempre più piccoli, la
pressione cala e l'energia si disperde via via. La perdita maggiore si verifica come visto a
livello dei capillari.
P=Q*R
Vesalio fu il primo ad intuire la presenza di una onda di trasmissione pulsatile che si propaga alla
periferia e spinge il sangue: con la contrazione del cuore, si genera una espansione della aorta che
genera a sua volta un movimento della parete che si propaga a tutte le strutture vicine. L'espansione
si propaga ad una velocità differente rispetto a quella del sangue.
Fig. 1-3:
Picco: sistole (massima) Depressione: diastole (minima)
Cuore sinistro:
1. contrazione del cuore ventricolare con conseguente incremento della pressione fino a
120mmhg.
2. dilatazione del cuore ventricolare essenziale al riempimento: durante questa fase la
pressione deve arrivare a 0 mmHg. In caso contrario non avviene riempimento.
Arterie:
• la pressione sistolica ovviamente è elevata e va calando con la distanza (dispersione di
energia da parte del sangue).
• la pressione diastolica non cala a 0, in quanto le strutture elastiche arteriose circostanti
danno un effetto di risposta elastica essenziale: si parla di cuore accessorio diastolico,
essenziale al mantenimento della circolazione: permette il mantenimento della pressione
anche in fase di diastole. Questo si verifica grazie alla complianza dei grandi vasi,i quali
restituiscono la spinta che hanno ricevuto.
La pressione media viene calcolata così: pressione diastolica + 1/3 della pressione differenziale
(sistolica-diastolica)
Profilo pressorio:pag.83
nelle arteriole ci sono 50 mm Hg di pressione, e si esce con 32, la pressione nel capillare è quindi
32. Per fare 5 mm si perde una notevole quota pressoria, questo perché le arteriole sono vasi di
resistenza, sono dotati di capacità vasomotorie, sono un imp elemento di regolazione.
Cuore destro:
la pressione nel cuore destro è molto più bassa.
circo polomanre:
sistolica 25.
diastolica 8.
media = 14mmhg.
La pressione nel circolo polmonare è molto inferiore, come molto inferiore è la resistenza del
circolo polmonare stesso: l' ipertensione polmonare è un fattore molto pericoloso per l'edema
polmonare.
Il tessuto che è sempre delle stesse dimensioni è l’endotelio, che riveste tutti i vasi. Deriva dagli
angioblasti, è la “fodera” dei vasi sanguigni, fatto da cell allineate secondo l’asse, per sopportare le
forze di taglio che agiscono sulle pareti, a causa dello scorrimento delle cell del sangue. Come detto
delle lesioni a endotelio possono fargli perdere la sua capacità di secernere sostanze legate a
vasomotilità.
Vene:
Nelle vene comincia ad aumentare di nuovo il tessuto collagene. Mentre le arterie devono avere
parete resistente, nelle vene la pressione è di 15 mm Hg, c’è quindi una bella differenza (60 mm Hg
tra aorta e vene), le vene sono vasi di volume, hanno un'altra funzione rispetto alle arterie, e quindi
altra struttura.
Le vene hanno una funzione importante di contenimento :
70% del sangue si colloca nelle vene.
15% si colloca nelle aree tra cuore e vene.
10% si colloca nel sistema atriale.
Inolte esistono tre serbatoi molto grandi:
milza essenziale per la emocateresi.
fegato essenziale per la emocateresi e i processi disecreione.
polmone pre bilanciare le componenti orto e clino statiche: assorbe il mezzo litro di sangue
refluo nel momento in cui si passi alla posizione clinostatica (mezzo litro).
Microcircoli:
Tra le vene e arterie c’è il microcircolo, formato da arteriole capillari e venule, dotati di motilità
(a.le e ven.le). E’ grazie al microcircolo che il sangue viene passato ai tessuti, tutto è strutturato in
base al microcircolo, è la “ragione d’essere” della cardiocircolazione, è il fine ultimo di tutto il
circolatorio.
I microcircoli hanno strutture differenti, in base all’organo-tessuto considerato: per es. il tessuto
cutaneo è esposto all’ambiente ext, c’è un sistema in controcorrente: se c’è freddo, il sangue in
arrivo verso la cute si raffredda cedendo calore al sangue freddo che torna dalla cute. In tal modo il
sangue che proviene dalla cute si scalda (anse capillari a forcina del letto ungueale della cute)
Composti da:
Endotelio fenestrato
Lamina propria anche incompleta
Pericita ad azione contrattile per regolare il calibro.
Vasi particolari: i vasi più impermeabili sono quelli del cervello (BBB) quelli più permabili i
sinusoidi del fegato. In mezzo ci sono quelli del rene. Altri tipi particolari sono quelli dei polmoni, e
i corpi cavernosi del pene (aa elicine-->corpi cavernosi, no capillari, poi direttamente vene).
Compliance dell'aorta:
Si noti, infine, che se l’aorta fosse un tubo di acciaio si avrebbero pressioni di 120 (in sistole) e
0mmHg (in diastole). Quindi tanto più l’aorta si sclerotizza tanto più la pressione minima scende, e
siccome non si espande, più aumenta anche la pressione massima. In conseguenza di ciò aumenta
anche la pressione differenziale (da 40 -120-80- a 100 -160-60-). Questo può portare ad una
Se incrementa la pressione legata alla mancata compliance della aorta in fase sistolica il ventricolo
si ipertrofizza e si dilata, per vincere l'aumento di pressione che è a sua volta causato dalla non
espandibilità post propulsione. In questo modo il ventricolo che si dilata perde tensione in
obbedienza della legge di la Place: solita, vedi vescica p=(2t+2h)/r se aumenta il raggio
diminuisce la pressione.
L'aorta ha doppia componente, elastica e fibrosa, molto importante perché se fosse fatta solo da
tessuto elastico o solo di collagene avrebbero un andamento “errato”: le sue componenti consentono
alla parete di resistere (componente fibrosa,mentre quella elastica permette la compliance), per
espandersi e per non espandersi troppo. in caso contrario si verifca aneurisma, ossia la parete
collagene si è sfiancata, l’aorta diventa una elemento espanso: in caso di aneurisma la velocità
diminuisce, ma aumenta la pressione, l’aneurisma si espande sempre di più, è necessario un
intervento chirurgico per risolverlo. frequenti sono aneurismi cerebrali.
se fosse fatta solo di un tipo di fibre avverrebbe scoppio, esplosione (vedi legge di hook).
fig 37: fibre elastiche iniziano a rompersi, a perdere le loro peculiarità, in caso di aorta rigida, non
compliante, non espandibile, si rischiano fenomeni patologici.
Pag.53: struttura di una arteria: endotelio, membrana basale, fibrocell muscolari, nervi dei vasi
(fibre postgangliari simpatiche senza mielina) , vasa vasorum…
Invecchiamento: pag.19
perdono “vigore”:
vasi sanguigni
polmoni si espandono meno perché perdono elasticità
ossa e muscoli
memoria
pressione sistolica aumenta, perché aorta non si espande, aumenta la resistenza e quindi la pressione
minor sensibilità a sete
cute più sottile
Endotelio ed endoteline:pag.51-53
Lining dei vasi: fodera dei vasi, parte più interna, quella più sottoposta allo shear stress, esso si
poggia sulla membrana basale:cell endoteliali sono piatte, con una forma parallela allo shear stress
Molte cell endoteliali hanno vescicole endocitosi, sono delle strade intracellulari per il passaggio di
sostanze.
Endotelio ed ACE:pag.57
Ci sono dei casi in cui nell’endotelio dei vasi coronarici ci sono delle ACE, dipende da fattori
genetici (di solito nelle arterie dominano effetti vasodilatatori e non costrittori come ACE). Questo
si verifica indipendentemente da fattori ambientali o di condotta di vita.
CO e NO:pag.58-62
NO e CO: sono elementi importanti come neuromodulatori, con vita molto breve: NO per es. agisce
in un decimo di secondo.
CO è pericolosa per la sua affinità estrema per Hb. E’ inodore. Si sviluppa in natura quando le
molecole combustibili hanno poco O2, si “limitano” a CO.
Clotting:pag.65
Le cell endoteliali secernono prostaciclina, eparina, antitrombina, tutti fattori anticoagulanti.
La prostaciclina è vasodilatatore pure. Tali cell non producono queste sostanze quando sono
danneggiate da shear stress.
Ictus:pag.47-48
• Ossia vasculopatia a livello cerebrale ( o trombosi:ridotto flusso di sangue o infarto:morte
del tessuto a valle a livello cerebrale). Il trombo, tra l’altro, si può anche staccare:la corrente
lo porta nel microcircolo, e li si incunea, chiudendo il vaso. Si trasforma anche in questo
caso in infarto.
• Embolia gassosa: avviene quando un lavoratore in profondità dei mari, risale troppo
velocemente. Il vaso può anche rompersi, in caso di embolia: anche a seguito della minor
elasticità dei vasi-->si verifica emorragia, con morte del tessuto a valle e anche circostante, è
quindi più devastante degli altri 2 fenomeni.
3.Il cuore
Cenni anatomofisiologici:71-74
La forma dei ventricoli è diversa, sn a V ,spesso 1,5 cm.
Tale forma fa si che i suoi raggi interni si riducano sempre più e ciò è imp per la legge di La Place,
man mano che i raggi si riducono in un sistema viscoelastico sferico, la pressione aumenta. (P =
T2h / r) Il maggior spessore è legato al fatto che esso deve vincere una maggior pressione rispetto
al dx.
Pericardio:pag.75
Cuore: circondato dal pericardio, con del liquido dentro, in caso di trauma può verificarsi una
fessurazione nei ventricoli, e accumulo di sangue nel pericardio, che lentamente compreime il
cuore: fenomeno del tamponamento cardiaco, che si verifica anche in caso di infarto.
1.Il miocardio è un muscolo scheletrico per struttura, ma ha una attività automatica spontanea, è
simile funzionalmente al muscolo liscio.
Dischi intercalari: ponti elettrici ossia connessine e connessoni in cui c’è un accoppiamento elettrico
tra le cell, si forma un sincizio funzionale, si comporta così da grande e unica fibra muscolare.
• Focolai ectopici da cui nascono le extrasistoli o le fibrillazioni, ossia al di fuori dei nodi, nel
miocardio comune. La capacità autoritmica non è legata al tipo di miocardio, ma alla
depolarizzazione delle membrane ( il potenziale di membrana è tenuto dalle apposite pompe,
ma che necessitano di O2, se esso viene a mancare, acidosi è iperkaliemica perché rallenta
pompa Na K, se le cell a seguito di ischemia coronarica non hanno più K, si verifica una
depolarizzazione a -60 circa e diventano autoritmiche), si verifica autoritmia, generando
extrasistoli ( a salve fino a fibrillazioni o tachicardie parossistiche). Genera accumulo di
ioni H+, perché la zona a valle non è più ossigenata: si verifica acidosi e iperkaliemia,
provoca alterazioni della conduttanza al potassio, questo perché H+ rende le cell più
eccitabili, oltre a deprimere come sappiamo la pompa Na K. Si generano quindi fenomeni
aritmici del cuore, gravi se si verificano a livello ventricolare( necessario defibrillatore).
(cfr anche pag.90).Il tallone d’Achille è quindi il fenomeno di ripolarizzazione legata al K.
2.
Nodo senoatriale: possiede le P cells, (pacemaker cells), sono cell simili a dei neuroni come forma,
ma sono ricche di actina e mios, sono striate, quindi l’automatismo cardiaco è una proprietà
miogena intrinseca, non ci sono fibre nervose ma cell muscolari.
Tra atri e ventricoli c’è un anello fibroso (di tess. fibroso appunto, una sorta di tendine per le cell
muscolari), l’alternata contrazione di atri e ventricoli dipende da esso e dal nodo atrioventricolare
(cossì denominato perchcè ha una componente nodale, una atriale e una ventricolare) .
C’è poi il fascio di His, come 3 struttura per la contrazione.
Il nodo atrioventricolare ha una struttura a rete:esso ha la funzione di rallentare gli impulsi: si parla
di tempo di conduzione atrioventricolare: in tale modo il ritardo del sistema è coordinato.
• Esiste la sindrorme di Wolf Parkinson White: dipende dal fascio accessorio di Kent,
anomalo, che connette l’atrio di dx con il ventricolo, bypassando il nodo A-V--> non c’è
rallentamento del tratto PQ in ECG, il ventricolo dx si attiva precocemente. Si risolve
tagliando tale fascio, che può essere pericoloso perché può dare tachicardia.
I filamenti scivolano tra di loro durante la conntrazione: più specificatamente c’è una rotazione
delle teste di miosina su actina: la testa della miosina è una ATPasi, quindi scinde ATP nella sua
azione.
Nel muscolo non c’è solo actina e miosina ma anche elementi viscoelastici: c’è il ritorno elastico
degli elementi in tensione, com un elastico, una volta tirato, “torna indietro”. Il cuore ha una
“capacità permissiva”. (effetto Frank-Starling).
Nel tessuto liscio l’actina e la miosina sono disposte in disordine, non secondo una struttura
ordinata come nel m scheletrico. Per quanto riguarda il calcio, esso sta in vescicole di superficie,
che formano un primitivo reticolo sarcoplasmatico.
La contrazione cardiaca:
Molecole e contrazione-l'actina e la miosina:pag.84
1.Miosina:
Meromiosina leggera
Meromiosina pesante: testa della miosina, componente trasversale, che, spinta dal fatto che il Ca
rende libero un sito normalmente oscurato, rende libero un sito, al quale si aggancia la miosina.
La testa della miosina è l’enzima che ha energia per dare la rotazione. (pag.95)
Ca stacca la troponina I dall’actina, facendola ruotare: in tal modo si verifica l’attrazione tra Ac-
Mios, molto tenace-serve energia perché si ristacchino.
• Rigor mortis: act-mios si legano, ma non c’è più nulla per farle staccare, non c’è né ATP né
Ca in circolo.
• Crampo: esagerata richiesta del muscolo, con minor presenza di O2 da dare ai muscoli, non
ce n’è abbastanza, non si produce una grande quantità di ATP, non si possono più staccare le
molecole. L’ATP ha una azione plastificante, serve per attaccare-staccare le 2 molecole.
Modello di contrazione secondo Huxley-Simmons: SEC e PEC visti prima: attacco dei 2 elementi--
>rotazione e tiro delle componenti viscoelastiche:vengono messe in contrazione altre
molecole,come titina e tubulina, che vengono tirate dopo la rotazione della testa-->distacco
Il processo contrattile, necessità di “accenzione”, ossia l’accoppiamento elettromeccanico, non c’è
interazione tra act e mios senza calcio. Il tempo che serve per attivazione act-mios è di 20 millesimi
di secondo.
Viene coinvolta anche l’equazione di Nerst, infatti le cell devono essere polarizzate, e lo stimolo
deve essere propagabile, deve esserci un eccitamento propagato, solo che il tali cell trasformano il
potenziale di riposo in potenziale d’azione. E’ tale differenza che rende diverse tutte le cell non
eccitabili (pot. Di riposo) da quelle eccitabili (pot. D’azione).
Pag.98
Il cuore deve riempirsi, (si carica con il preload), la pressione del ventricolo deve scendere a zero,
mentre nell’aorta la press resta a 80 per ritorno elastico, (sarebbe 0 se fosse un tubo rigido), più
bassa è la diastolica, e più l’aorta è rigida. La valvola semilunare aortica ha da una parte una
pressione, e dall’altra 80.
Il ventricolo che deve svuotarsi deve espandersi per raggiungere una pressione tale per cui sia
possibile vincere la pressione arteriosa. Solo dopo aver superato tale pressione il ventricolo si
contrae. La prima parte della contrazione è detta sistole isometrica, la seconda sistole isotonica.
Se lo stretch imposto prima della contrazione è detto precarico, questo fenomeno di stiramento
imposto al ventricolo che deve svuotarsi si dice after-load , che deve essere sempre tenuto sotto
controllo, è la forza pressoria che il cuore deve raggiungere nella sistole isometrica per vincere la
pressione diastolica dell'aorta. E' un carico imposto, e c’è consumo di O2 tre volte superiore allo
sforzo isotonico..
• Contrattilità: si fa riferimento alla presenza dello ione Ca, recettori beta1 ,AT II…anche
detto effetto inotropo
In un muscolo si deve sempre considerare forza, velocità,lunghezza.
Forza: inverso di Vel Se è al 100%, la V è zero (vedi grafico pag.108)
Lungh: man mano che si riduce un angolo per es nel bicipite, man mano che la lunghezza si
accorcia, la velocità diminuisce
In oltre il cuore obbedisce alla legge del tutto o nulla: il cuore segue tale legge, non è tetalizzato, dà
tutta l’energia possibile, non ha nemmeno senso tetanizzarlo, ciò ha senso nei muscoli scheletrici.
Quindi cuore non ha né motivo né possibilità di fare tetanizzazione.
Pag.111
36-7
L’immagine fa vedere anche l’intervallo tra fenomeno elettrico e Ca che si libera+ la sua azione. Il
tempo elettromeccanico è di 20 msec.
Ca e contrazione:pag.91-97
Recettori beta1 portano ad un aumento dell'associazione tra Ca e troponina, tramite attivazione di
adenilato ciclasi, e quindi conseguente produzione di ATP. Si verifica incremento della ricaptazione
di Ca.
Ca poi deve essere risequestrato,estruso: rientra nel reticolo sarcoplasmatico ed inoltre esce in
scambio con Na. Tale scambiatore è alla base dell'effetto dei glicosidi cardiaci come abbiamo già
detto (digitale, digoxin, lanoxin…aumentano capacità contrattile miocardio): bloccano
parzialmente,metà, tali pompe, e quindi l’uscita del Na viene fermata, si inverte lo scambiatore,
non più sodio dentro, calcio fuori, ma Na fuori Ca dentro. In tal modo arricchisco le cell di calcio di
cui sono prive-->Il Ca ha effetto inotropo positivo, è legato all’attività contrattile, che aumenta.
Il potenziale d'azione:
La pompa Na K è imp per la ddp, il valore normale del pot. di riposo è di -65mV b(cell dei nodi), le
cell di Purkinje hanno un potenziale molto negativo,-95 mV. Tale differente eccitabilità fa si che si
verifichi una contrazione di 70 volte al min nel nodo del seno, 50 nel Nodo A-V, 30 volte nel
fascio di His (gerarchia dei segnapassi) . Questo si verifica a cuore innervato. Tale autocontrazione
avviene grazie alle cell P, incapaci di mantenere un potenziale costante a riposo, che è instabile,
oscillante, non c’è quindi un potenziale di riposo vero e proprio.
3 conduttanze in gioco
1. riduzione della PERMEABILITÀ AL POTASSIO = ritardo.
2. incremento della PERMEABILITÀ AL SODIO = corrente funny.
3. incremento della PERMEABILITÀ AL CALCIO = ad alto voltaggio,veloci.
la differenza di frequenza tra nodo 1 e 2 e fascio è data dalla diversa velocità di ripolarizzazione
delle cellule. L'aumento o diminuzione della frequenza si basa sulla diversa variazione della
permeabilità della membrana. Diminuzione della corrente uscente al potassio e attivazione della
corrente funny al sodio scatena l'evento contrattile indipendente. Le cellule del nodo
atrioventricolare presentano un potenziale a riposo normale di -65 mV per questo motivo: la
diminuizione della uscita del potassio provoca una diminuita iperpolarizzazione. Quando le cell del
miocardio hanno un potenziale di -65 mV, diventano autocontrattili.
Velocità di conduzione:
1.Atriale: 0,5 m/s
2.Nel Nodo atrioventricolare la velocità si riduce di un decimo, 0,05 m/s, perchè l’accoppiamento
elettromeccanico di atrio deve svolgersi prima del ventricolo, in modo tale che avvenga
completamento del riempimento del ventricolo.
3.Nel fascio di His è velocissimo, 5 m al secondo.
Conduzione II:pag.121-122
Nodo del seno-->nodo del ventricolo--> fascio di His, che decorre parrallelamente al setto,
raggiunge l’apice e va poi verso la base--> decorrendo al di sotto di endocardio, procede poi verso
epicaridio-->attivazione mm papillari e apice cuore, poi la base del ventricolo dx e poi sn.
L’eccitamento è progressivo, il cuore deve svuotarsi dall’apice alla base.
schemia:pag.89
Periodo supernormale di eccitabilità: fase imp nell’ischemia miocardica perché compare una
eccitazione precoce, e quindi tachicardia.
Ischemia:
mancanza di O2-->produzione di acido lattico-->acidosi-->H+ entra nella cell, depolarizzandola--
>K+ esce-->avviene alterazione della conduttanza del K+. Inoltre le cell sono più eccitabili, e
l'acidosi che si verifica blocca la Na-K ATPasi.
Si possono verificare fibrillazioni atriali o ventricolari. Inoltre, durante la ripolarizzazione c'è un
sistema di trasporto che fa uscire K+ dalla cell. Esso agisce in maniera inversam. Prop. Alla
presenza di ATP nelle cell: ma, poiché le cell in tale stato sono in anaerobiosi, c'è meno ATP
prodotta-->il sistema che espelle il K+ è più attivo-->le ripolarizzazioni sono più rapide, si arriva al
periodo supernormale appunto, ossia tale rapida ripolarizzazione.
Cateterismo cardiaco:pag.117-119
Come si è studiato il lavoro del nodo A-V?Tramite il cateterismo cardiaco, tramite tubo, catetere
con elementi conduttori, inserito in vena cava, posso registrare un’onda oscillatoria atriale o
ventricolare, o ancora quella di His. La forma delle registrazioni è bifasica, perché l’elettrodo
“vede” il potenziale che si avvicina e si allontana, viene registrato come un'onda a 2 polarità, sopra
e sotto la linea, è un evento propagato, ma il fenomeno è lo stesso.
Pacemaker:pag.120
“Scatoletta” sterile impiantata sottocute, con un filamento che finisce in atrio di Dx, e uno nel
ventricolo, sempre Dx. Sfruttando l’ostio del seno coronario, si impianta un elettrodo nel ventricolo
sn, in maniera tale da evitare latenze. Tali filamenti hanno 2 elettrodi che eccitano il miocardio,
proprio con impulsi elettrici.
• Blocco di branca: fascio di His si divide in due branche, in caso di blocco di una delle
branche l’impulso viaggia lo stesso, nella branca ancora libera, non ci sono problemi gravi
ma di sicuro non è positivo.
L'ECG-ElettroCardioGramma
Ciclo cardiaco:125-126
Diviso in ciclo elettrico (ECG) e meccanico.
ECG è la registrazione dell’attività elettrica progressiva degli elementi cardaci, effettuata su carta
millimetrata, così si possono conoscere i tempi: la penna scrivente scorre a 25mm/secondo (ogni
millimetro: 40 millisecondi)
Il cuore è nel profondo della gabbia toracica, l’ECG quindi registra un dato globale, “un coro di
cellule”, in una dimensione extracellulare, ovviamente.
Mentre a riposo le cell sono in uno stato di negatività, al loro interno, l’eccitamento delle cell
genera una polarità negativa al di fuori della cell, questo è ciò che viene registrato, il campo
elettrico, il dipolo segnala carica negativa. L'interno della cellula invece, sarà positivo, per
overshoot.Come già detto la registrazione cellulare è bifasica
Quindi: cell a riposo: negative dentro-->attivazione: overshoot e depolarizzazione a 20 mV-->cell
dentro positiva, fuori negativo.
La morfologia dell'ECG dipende dal posizionamento degli elettrodi e dal loro tipo (bipolari o
unipolari). Gli elettrodi sono degli “occhi” che “guardano” i flussi, con sguardo differente, con
angoli diversi.
Fasi:
1.Onda P, dalla presistole,non è la registrazione dell’attività meccanica, è una variazione bioelettrica
del potenziale, è la registrazione del campo elettrico, è l’equivalente elettrico dell’eccitazione
dell’atrio.
2.Complesso QRS: l’oscillazione del cuore che segnala la depolarizzazione di miliardi di cell
ventricolari: indica il rapido eccitamento elettrico dei ventricoli. L'intervallo QRS è una
stimolazione registrata verso l'alto, di conseguenza rappresenta un eccitamento in avvicinamento
verso elettrodo: la propagazione dell'onda negativa porta ad una depolarizzazione positiva in
avvicinamento all'elettrodo che prelude alla eccitazione. si registra quindi una onda Q negativa--
>corrente si allontana dall'elettrodo. Onda R positiva-->corrente si avvicina ad elettrodo-->onda S
negativa-->corrente si allontana. Ciò è correlato alla diversa conduzione nella zona ventricolare:
infatti:
prima si eccita ventricolo dx: corrente va verso dx-->eccitazione del ventricolo sn-->corrente verso
sn-->apice del cuore Il vettore ventricolare quindi è tripartito e forma 3 onde che testimoniano la
presenza di tale percorso dell'eccitamento.
Tratto PQ: linea isoelettrica falsa, il tempo di conduzione è di 160 millisecondi, associati alla
propagazione dello stimolo dall'atrio al venricolo. Qualora impiegasse più tempo, c’è un eccessivo
rallentamento nel nodo atrioventricolare, il quale rallenta troppo gli impulsi. L’allungamento è detto
blocco di primo tipo.
Si parla invece di blocco di secondo tipo nel caso in cui venga trasmesso un unico impulso ogni due
eccitamenti atriali. Mentre di terzo tipo nel caso in cui a tre eccitamenti corrisponda una sola
propagazione.
3.Punto J (junction):punto che intercorre tra QRS e inizio tratto ST, indica la ripolarizzazione
Tratto isoelettrico, ST: in cui tt le cell cardiache sono in plateau, a potenziale 0.
4.Onda T:monofasica, no 3 tempi, è un’onda di ripolarizzazione dei ventricoli. Possono verificarsi
fenomeni di eccitamento pericoloso.
Onda U: incerta, forse ripolarizzazione dei mm papillari.
• Fibrillazione atriale e ventricolare, se il fenomeno elettromeccanico non è sincrono, non si
verifica un sincizio, se le “cellule non cantano la stessa nota”.
• L’ECG amplifica i potenziali, altrimenti la penna nemmeno si muoverebbe.
Esecuzione dell'ECG:pag.144-145
Se il paziente non è rilassato, gli elettrodi registrerebbero le scosse dei muscoli, quindi sfalserebbe
l’esame. Lo stesso vale epr la temperatura, deve essere ideale per evitare contrazioni dei muscoli a
causa del freddo.
Posizione degli elettrodi:importanti i fattori distanza ed angolazione.
AVR-L-F Pag.147
AVL : l’elettrodo critico e sul braccio destro, gli altri sono cortocircuitati.
AVR : dal braccio di sinistra, critico, mando agli altri due cortocircuitati (bipolare dal braccio di sx)
AVF : unipolare dalla gamba
Precordiali:
in questo caso vengono messe al polo negativo tutte le parti del corpo prese in considerazione prima
e vengono registrate le attività degli elettrodi precordiali, ossia associati a livello delle aree del
cuore, registrandone l'attività.
La zona endocardica è la prima che si eccita, poi l’epicardio, la compressione del sangue ritarda la
ripolarizzazione dell’endocardio, si ripolarizza prima la zona esterna, (la zona che si depolarizza per
prima si ripolarizza per ultima), in questo modo, proprio a causa del sangue che schiaccia, la zona
subendocardica resta depol, il verso risulta quindi sempre uguale.
“Come l’onda sulla spiaggia, la parte che si eccita per prima è quella che riceve l’onda, la parte che
si asciuga prima è quella che si è bagnata per ultima. La parte che si è bagnata per prima si asciuga
per ultima!”
Triangolo di Einthoven:
Si considera un uomo con le braccia estese e si individua un triangolo equilatero, dove un lato è la
distanza tra i due polsi e gli altri due la distanza tra i polsi e le caviglie unite.
L'utilità di tale triangolo consiste nel fatto che una forza elettrica che origina a livello cardiaco può
essere rappresentata come un vettore che viene guardato dalle diverse angolazioni. Le tre
derivazioni bipolari (questo il nome dei tre punti: polso destro, polso sinistro, caviglie) registrano
quindi l'attività elettrica cardiaca da come questa risulta dalla sua proiezione sul lato del triangolo.
Legge di Einthoven
Stabilisce che ad ogni istante del ciclo di eccitamento cardiaco, la somma algebrica dei potenziali
registrati nelle 3 derivazioni è pari a 0, quindi conoscendone 2 si può ricavare la 3.
D2=D1+D3 perché l'asse della D2 è in parallelo ad asse della registrazione bipolare-->coseno è
max-->la registrazione è maggiore.
1.SISTOLE:
sistole: dura 0,3 con cuore con freq di 70:
In alto il muscolo, il cuore, in basso la pompa:
A:la prima fase delle sistole è detta sistole isometrica, ic isometric contraction:comporta aumento
forza contrazione senza diminuzione di lunghezza. Serve per aumentare la pressione
intraventricolare. Inizialmente tale press è zero, ma nell’aorta, dalla sistole precedente, la pressione
minima è 80, quindi c’è un momento in cui il ventricolo deve aumentare la sua pressione interna da
0 a 80, prima che si possa svuotare nell’aorta. La pressione inizialmente sale, ma il volume non
scende: le valvole semilunari si aprono solo a una press di 80mmHg.
Tale meccanismo vale sia per aorta, sia per polmonare.
B: Sistole isotonica o fase di eiezione: svuotamento del ventricolo nell’aorta, il ventricolo e l’aorta
diventano una camera unica. Una parte rapida e una lenta (fase di eiezione rapida-fase di eiezione
lenta).
La sistole quindi è divisibile in 3 fasi, (isometrica, eiezione rapida e lenta: IC RE; SE)
2.DIASTOLE:
C:la fase di protodiastole, PD, ossia il tempo tra la fine dell’attività della contrazione e la chiusura
della valvola, è caratterizzata dalla fine della contrazione, la pressione scende, ma in tale punto alla
fine della protodiastole si chiudono le valvole semilunari.
Esse si chiudono sfruttando l’energia accumulata dai vortici della parte dell’aorta:ossia:
spinta della sistole-->moto crea dei flussi di ritorno, delle turbolenze, che spingono indietro la
valvola.
D:Poi si verifica una IR, isometric relaxation :, la pressione ventricolare è molto elevata--> deve
verificarsi un rilasciamento, di tipo isometrico, per ridurre la pressione. Quando la pressione
ventricolare è inferiore a quella atriale si verifica apertura delle valvole atrioventricolari e quindi
entrata di sangue nei ventricoli.
E: RFP: rapid filling period, quando la pressione del ventricolo scende, esso si riempie
rapidamente.
Diastasi: riempimento lento
F: AC: atrial contraction: III fase di riempimento: dovuto a contrazione dell’atrio
• Cuore che batte a frequenza più bassa allunga il tempo di diastole, è un cuore più sano,
perché il ciclo coronarico durante diastole non viene compresso: avviene il nutrimento del
Il ventricolo (120 ml) non si svuota tutto, si svuota di meta, quello che resta è detto residuo
postsistolico a riposo.
Durante lavoro muscolare, aumentando contrattilità grazie a simpatico, raddoppio frequenza e
gittata, il ventricolo si svuota tutto, l’uso del residuo postsist. è imp per aumentare la gittata (che
può anche 3plicarsi o 4uplicarsi)
Il 3 e 4 tono permettono la percezione dei soffi patologici, per es il “ ritmo di galoppo ” (tun-ta-
tun): se valvola semilunare è insuff il sangue torna nel ventricolo, il 3 suono diagnostica tale
insufficienza, segna un vortice di rientro, che corrisp al 3 tono appunto.
Se c’è invece un primo tono piuttosto allungato, c’è un 4 tono che anticipa il primo, c’è una stenosi
mitralica, si crea un vortice, rappresentato dal 4 suono, dovuto a contrazione dell’atrio.
La posizione dei focolai rispecchia l’andamento dei vortici: l’anatomia del cuore “aiuta” a sentire i
vortici. Sono disposti a X.
http://www.wilkes.med.ucla.edu/intro.html
Onda A del polso venoso=onda P: registrazione di onda reflua registrata a causa di contrazione
atrio, che si trasmette in via retrograda a Vena Cava inf.re.
Onda C=QRS:fase di eccitamento,contrazione del ventricolo, QRS-->sistole isometrica-->apertura e
svuotamento. Onda positiva: quando il ventricolo si contrae isometricamente e le valvole si sono
chiuse, le vele protrudono negli atri, si genera un’onda reflua, positiva, detta appunto C, dovuta al
gonfiarsi delle vele valvolari.
Onda X: lagata ad efflusso rapido, sorta di rinculo, (fenomeno di itto della punta) si verifica una
aspirazione. si abbassa il pavimento fibroso del cuore e si verifica risucchio di sangue dal basso: il
catetere nella VC indica un’onda negativa, di risucchio. Ventricolo Sn: sorta di cannone (arma)
quindi ! =Efflusso sistolico: in faso di efflusso rapido, aorta si espande, la pressione al suo interno si
riduce, malgrado ci sia flusso al suo interno. Durante l’efflusso sistolico l’aorta si espande, la
pressione intraortica diminuisce. In più il sangue viene spinto verso periferia. Unico momento in cui
il cuore è una pompa aspirante, e non propulsiva, premente. (in un tempo ridottissimo però).Talvolta
manca, nei casi di una gittata ridotta per es.
Onda V:il suo apice corrisp alla fase di diastole isometrica
Onda Y: negativa, data dalla caduta di pressione da diastole isotonica:riempimento lentoal termine
del calo di pressione.
Polso arterioso:
Evento di pressione anterograda che procede attraverso le strutture vasali elastiche:studio dei toni:
1.primo tono: sincrono con l'onda C dovuta alla protrusione delle valvole semilunari.
2.secondo tono: chiusura delle valvole semilunari.
3.terzo tono: solo con il fono cardiografo, non percepibile con il fonendoscopio, il segnale acustico
dovuto alla fase di rimepimento rapido, di tratta dell'inizio della diastole.
4.quarto tono termine della diastole.
nel terzo e quarto tono si possono avvertire soffi patologici:il terzo tono normalmente non si sente,
se c'è un soffio patologico diviene udibile, il sangue torna all'interno del ventricolo, si tratta di un
problema di tenuta valvolare.
Primo tono allugato: si tratta di un quarto tono che anticipa e continua nel primo, si può trattare di
una stenosi.
Preload è un fattore venoso, l'afterload è arterioso. Il primo può essere positivo, come detto,
durante esercizio fisico aumenta l'effetto della legge di Starling, è utile, anche in uncardiopatico. In
più è vasodilatatore, abbassa la pressione sistemica.
L’afterload è una difficoltà allo scarico del ventricolo, e dilatazione--> si verifica ipertrofia per
compensare ciò. Questo dal punto di vista meccanico, ma non funzionale. Se si ipertrofizza un
cuore giovane, bene, ma ixtrofia dovuta a stenosi aortica non va bene, perchè non è seguita da
ixtrofia coronarica, si verificherà quindi insufficienza dal punto di vista del nutrimento.
Curve di Sarnoff:pag.165
dipendono da ormoni e sist. simpatico: ormone tiroideo-simpatico per es portano curva verso alto.
(maggior stroke volume,maggior gittata cardiaca): il simpatico perché agisce sui recettori beta1, che
aumenta Ca, aumenta effetto inotropo. Grazie a questo effetto, nel grafico la curva si sposta a
sinistra e in alto. AT II: pag.. 166: causa un aumento delala resistenza vascolare, come sappiamo.
Ventricular filling:pag.166
dipende da:
1.Rimozione di Ca e capacità di staccarsi dei ponti trasversi
2.Compliance, distensibilità (meno compliante se c’è tess fibroso)
3.Attività muscolare: rilassamento incompleto in cuore ipossico, perché non c’è O2, il cuore diventa
rigido.
4.Composizione: sostituzioni di tess fibroso post infarto, come cicatrici.
5.Compressione esterna (per s tamponamento cardiaco)
6.come si riempie: il ritorno venoso legato al VCE proporzionale all'incremento di riempimento.
7.Frequenza cardiaca: e in particolare, la diastole:
si considerino per es 140 battiti: la diastole è accorciata, sparisce il riempimento lento, c'è solo la
fase veloce. Sangue che dovrebbe entrare nella fase di riempimento lento viene mandato in aggiunta
a quello della contrazione atriale.
Sopra i 140 battiti si riempie in 2 tempi: uno rapido e uno presistolico.
8.Stroke volume: la gittata: gittata sistolica*frequenza. 65% a riposo, man mano che aumenta
contrattilità si svuota tutto.
• Nell’adulto normale a riposo, la freq è di 70 battiti. Tale valore non riflette la freq del nodo
del seno, perché c’è il tono vagale (se taglio i vaghi il battito va a 110, freq. Intrinseca ddel
nodo): la freq dipende quindi dal tono vagale.Il simpatico non è tonico, il vago si. Il cuore di
atleta produce adenosina, inibitore del simpatico, quindi.
• I barocettori eccitano il nucleo ambiguo, tramite nn Hering e Cyon.
• Indice cardiaco: gittata cardiaca rispetto alla superficie:superficie di un uomo: poco meno di
2 mq (1.73). A riposo:5 litri sangue. Riferita al singolo metroq, quindi, la gittata è di 2,8.
C’è del lavoro compiuto per aumentare di volume. Nella sistole isometrica poi la pressione come
sappiamo sale-->sistole isotonica: c'è residuo sistolico, quindi il lavoro aumenta rispetto a prima--
>diastole isometrica-->diastole isotonica.
Oltre al valore esterno il cuore spende energia per superare inerzia, generando un lavoro interno.
Con la sistole isometrica si genera tale lavoro interno, non c’è spostamento ma tensione, serve per
vincere pressione su aorta. (accoppiamento di ponti trasversi). Tale lavoro non è quantificabile, si
perde in calore. Compiendo tale lavoro consuma il triplo rispetto a quando fa un lavoro isotonico.
• Durante esercizio fisico c’è vasodilatazione, mi arrosso quindi!
• Nuoto: no carico, resistenze periferiche diminuiscono.
Riassunto:pag.172
• Gittata sistolica: dipende dalla massa ventricolare, dai sarcomeri, dalla contrattilità, da O2,
da ATP, da pre e afterload.
• La pressione arteriosa dipende da freq cardiaca, dall’impedenza dell’aorta e complianza.
Questi convergono in afterload.
• Invecchiamento: sclerosi nei vasi, nelle coronarie, (aging): diminuzione di apporto di O2,
ATP, ADP e contrattilità…
• Alcol fumo,obesità,mancanza di esercizio fisico, alimentazione grassa: fattori di rischio per
il cuore.
L'O2:pag.124
Normale press parziale arteriosa di O2=95 mmHg. Dovuta a presenza di shunt, ossia sangue che
non viene ossigenato, si parla di sangue shuntato, che causa la perdita di 5 mm Hg quindi.
Il sangue venoso misto viene prelevato mediante catetere di Swan-Ganz: sonda lunga 110 cm. che si
posiziona dalla vena succlavia interna fatto avanzare sino all'atrio destro, scendere nel ventricolo
destro e da lì nella arteria polmonare ancorato con un palloncino. Si usa in terapia intensiva per
monitorate la Pressione venosa centrale e la pressione dell'arteria polmonare .
Fig 3-1
In più:
Se i barocettori vengono eccitati, significa che c’è un aumento di pressione: le afferenze dei
barocettori si portano al nucleo del tratto solitario (è un centro vasomotore), devono diminuire la
pressione, ovviamente, per garantire omeostasi. Si dice che le afferenze barocettive hanno un
effetto tampone della pressione. Si verificherà quindi una diminuzione di press grazie a tali vie.
Chemorecettori: pco2: 40,45 mm Hg, pH: 7.4 situazione fisiologica in tale caso, tale recettori non
mandano informazione, stimolo. Se però il pH , la pO2 e la p CO2 variano, allora parte lo stimolo,
in particolare se abbiamo aumento pCO2 e diminuzione degli altri valori, quindi in condizioni di
emergenza. Deve esserci una mobilitazione di tali centri, per ripristinare valori omeostatici.
Nei tessuti i prodotti del metabolismo regolano il flusso locale di sangue in accordo con le loro
necessità: si parla di controllo locale, più un organo lavora, e più consuma, e quindi più deve essere
nutrito, in base ai cataboliti, più si lavora e più si producono cataboliti, acido lattico, adenosina, ioni
H+, ioni K+… i cataboliti sono alla base della regolazione. Tutti i cataboliti sono
VASODILATATORI.
Cuore e infarto:Pag.77
Stadio iniziale dell’infarto: muore il tessuto a valle, perde le sue proprietà contrattili, diventa un
tessuto viscoelastico, non più muscolare.
Left ventricle and diastolic pressure (pressione nella diastole, durante riempimento)- è imp perchè
mette in tensione le componenti viscoelastiche del ventricolo, che è costituito da componenti
muscolari attive e fibroelastiche passive. Durante la fase di riempimento il ventricolo accumula
energia-->le fibre elastiche poi restituiscono l'energia ricevuta.
GC=RV E’ il ritorno venoso che determina la end diastolic pressure. Nella sistole si aggiunge il
ritorno elastico delle compontenti elastiche messe in azione:“la gittata cardiaca si adatta sul ritorno
venoso” (legge di Starling): è il ritorno venoso che è il motore di tutto.Se la dilatazione supera dei
limiti si verifica invece la legge di la Place, se aumenta r oltre il limite, si verifica CHF
Inizialmente si verifica un’espansione nel cuore infartuato, perché non c’è più la resistenza di actina
e miosina, e si verfica uno svantaggio meccanico (per aumento del raggio). Segue un’ulteriore
espansione, e la parete, diventando fibrosa, si assottiglia, il ventricolo si dilata, si forma la cicatrice
infartuale (ma si sostituisce il “nobile tessuto muscolare” con tessuto connettivo-->fibrosi
cicatriziale): lo spessore diminuisce, quindi la tensione va ad aumentare, (vedi formula : T= Pr/2h).
Si assiste a un rimodellamento del ventricolo quindi. (cfr articolo pag.78). In più si verifica
ipertrofia delle fibre indenni.
Pag.102
Cuore aumenta la sua contrattilita per es in ipertensione, quando abbiamo per es 110 mm Hg di
minima: il cuore deve aumentare la pressione da 80 a 110, la sua attività viene effettuata
aumentando la contrattilità, spendendo però più energia. Per contrattilità intendiamo l’azione di
actina e miosina, i ponti tra le 2 molecole costano energia.
Il consumo di O2 si misura con l’energia totale consumata dal cuore:se si verifica dilatazione del
cuore, aumenta il consumo di O2, e in particolare se esso si dilata, le fibre di ac mios si distanziano,
mi servirà più tempo, più O2 e più energia per far avvicinare le molecole e permettere contrazione
• E'il 3 regolatore, come sappiamo di Eq. A-B (insieme a rene, polmone, muscoli e glutamina,
fegato e NH3, sono 5 i grandi fattori regolativi di A-B)
• Per ogni glucosio: prodotte 38 ATP (aerobica ovviamente), per ogni grasso: 95
• Noradrenalina e adrenalina favoriscono la depolarizzazione del glicogeno in glucosio
• Effetto Fenn: calore è sottoprodotto dell’ox dell’ATP:incremento di attività porta ad
aumento di produzione di calore.
LA PRESSIONE SANGUIGNA
E' necessario compiere la misurazione con la pressione sia in salita, sia in discesa, questo perché c’è
il sospetto, che generando compressione rapida e violenta, si generino riflessi in componenti lisce in
arterie. Ci vuole più tempo ma è meglio.
Con questo metodo di misurazione genero contropressione laterale sulla pressione del sangue,
tramite il bracciale. Qualora si inserisse un catetere dentro arteria si registrerebbero 10 mm Hg in
più, perché misuro anche energia cinetica,non solo pressoria.
Pressione media:pag.178
Non è ( max+min )/ 2 ,ma:
pressione diastolica + 1/3 della differenziale (ossia diff tra sistolica e diastolica)
Pag.181
Aorta=camera a pressione, grazie alla sua caratteristica di ritorno elastico, in particolare è
importante considerare l'espansione durante la sistole: infatti quando il cuore si deve riempire
durante la diastole, esso viene spinto dal ritorno elastico dell'aorta.
L’indurimento delle arterie il tallone d’Achille dell’essere umano, a causa degli aumenti di
pressione correlato. Come detto, se fosse un tubo di ferro le pressioni sarebbero di 120 e 0 mm Hg.
Se oscillazione della parete è dilagata, condotta mediante oscillazione elastica delle pareti arteriose,
la pulsazione che si sente per es su arteria radiale è dovuta a ciò, non dipende dalla velocità del
sangue, (la pressione del polso è maggiore della velocità del sangue) è un’onda elastica che si
propaga lungo le pareti dei vasi. Più le pareti sono rigide, più dense e sclerotiche, e più la velocità di
propagazione è maggiore. (si dice che l’onda è “scoccante”).
Le arteriole invece non sono elastiche, su di esse l'onda rimbalza, si hanno onde riflesse dalla
periferia, che si possono sommare a quelle propagate dal centro alla periferia:si parla di onda
Fattore ρGh:pag.190
Fattore rho G h : infulisce sia su settore arterioso che venoso: ma poiché i vasi originano e
terminano a llo stesso livello, il fattore rhoGh è lo stesso.
Per es:
uomo in piedi: pressione arteriosa 185, anche vena cava aumenta pressione, il fattore rho G H
aumenta in tutti e 2 i sistemi uomo in piedi press arteriosa 185, venosa: 90 Diff: 95
Se alzo il braccio il fattore rgh fa si che la pressione sia – 60 venosa e 35 arteriosa, ma la diff è
sempre di 95!
Le vene:pag.196
Il ritorno venoso come sappiamo condiziona l'attività cardiaca. L'85% del sangue si colloca infatti
nelle vene. Tipi di vene: vene muscolari-vene cutanee (per circolazione superficiale)-vene
splancniche (dilatate in digestione)
• Donna gravida: incremento di pressione della vena cava: può presentare varici .
Controllo locale della funzione cardiovascolare: pag. 197 + pag 99 delle slide
A:VASI SANGUIGNI:
Tramite sistemi locali, e in particolare grazie ai cataboliti, i vasi periferici sono finemente
controllati.
Non si verifica così un complicato controllo neuroumorale, che impicherebbe un numero elevato di
fibre nervose. “Chi più lavora più mangia” insomma: il controllo finale del microcircolo è
metabolismo dipendente. I cataboliti sono tutti vasodilatatori.
Fattori di regolazione:
β2:dilatazione arteriole muscoli e coronarie. Nel musc. Scheletrico aumenta contrattilità. Nel
fegato: aumenta glicogenolisi, serve energia.
β3: tessuto adiposo-adipociti: aumento lipolisi . Le persone stressate dimagriscono.
Colinergici:
muscarinici muscolari, nicotinici: nervosi.
Recettori dispari in genere:eccitanti, depolarizzanti, i pari: inibitori.
Pag.225
Acetilcolina:recettori nicotinici e muscarinici: paras pregangl: ha recettori nicotinici, il post: recett
muscarinico. Il muscarinico è caratt da neuromodulazione, il nicotinico da neurotrasmissione.
Recett M1 M3:eccitatori (M1: DAG-->IP3-->uscita calcio e contrazione)
Recett M2 M4:inibitori (M2: (cAMP-->apertura canali al K, sua uscita-->iperpolarizzazione)
La sinapsi nicotinica è più rapida, ma poco elastica, quella musc è più lenta, perché coinvolge tutta
una serie di molecole, ma è più plastica, perché coinvolge molecole intracell.
La memoria è connessa con i recettori muscarinici, a livello di ippocampo.
Il tessuto adiposo:pag.201-204
(in parte già detto sugli animali appena nati nelle zone fredde…)
Pag.202
Tessuto adiposo produce leptina: la diminuzione di leptina eccita i centri della fame.
Il grasso tende ad automantenersi, essa agisce sul nucleo ventromediale dell’ipotalamo. Se
diminuisce la leptina, dimnuisce la scarica simpatica. Altri fattori: orexina
Per certi versi gli adipociti, il tessuto adiposo sono dei veri e propri organi!
Molecole vasoattive:pag.212-215
Autocoidi:ormoni locali paracrini, istamina, serotonina, bradichinina:
1.istamina: :liberata a seguito di una lesione tissutale.
2.serotonina:liberata dalle piastrine, è un vasodilatatore. Nella parete gastrointestinale invece è
prodotta dalle cell cromaffini, aumentano assorbimento intestinale. L’effetto è simile, istamina
dilata arteriole, costringe venule, aumenta permeabilità capillari.
3.chinine: per es bradichinina: Ricavata dal chininogeno, tramite enzima (callicreina) da cui si
ottiene callidina o bradichinina: a livello plasmatico sono un potente vasodilatatore, non come NO,
ox nitric .
Sono imp in infiammazioni, (infiammazione stimola fibre dolorifiche libere) hanno recettori B1 e
B2: il dolore cronico deriva dal legame chinine-recett, bloccato dagli antidolorifici.
Tumor, rubor calor dolor: sono i 4 segni dell’infiammazione.
4.prostaglandine: serie E ed F, dilatat e costritt rispettivamente: le F hanno azione pirogena.
Prostaglandine--> stimolano la sostanza gelatinosa di Rolando, glutamatergica, che porta al SNC: il
cervello interpreta tali impulsi come dolore.
5.Altre: prostacicline ( fisiologiche,con azione anticoagulante e vasodilatatrice) trombossani (azione
negativa, presenti in stati di lesione, emoragia: vasocostringono)
Sintesi: Acido arachidonico-->ciclossigenasi-->prostacicline: inibizione aggregazione
piastrine/trombossani: vasocostrittore, aggregante piastrine/ Prostaglandine
REGOLAZIONE NEUROUMORALE
Pag.219-221
Benchè la regolazione sia fondamentalmente di tipo metabolismo dipendente, esiste, negli stati di
emergenza, una regolazione neuroumorale. Come sappiamo in tali situazioni si attiva il
Centro vasomotore-->noradrenalina/serotonina:
Serotonina ha effetto inibitorio, mentre N.A eccitatorio. I 2 sistemi sono ovviamente regolati e
bilanciati.
A sua volta tale centro è regolato da: NTS (nucleo del tratto solitario), che è dipendente da attività
tonica dei barocettori e dei chemocettori.
Barocettori/chemocett-->NTS-->centro vasomotore
Il simpatico, tramite noradrenalina (tranne vasi muscolari e ghiandole sudoripare che hanno Ach,
sono colinergiche) va ad aumentare cotnrattilità cardiaca, dà vasocostrizione.
• Durante il sonno si attiva il rafe, che produce serotonina: si riduce l’attività noradrenergica,
domina la serotonina.
• Bambino che beve latte: si addormenta perché il latte contiene triptofano, che viene
trasformata in serotonina!
• La FR è imp anche perché controlla ritmo sonno veglia: Cervelletto: struttura tonigena, che
dà scariche continue a FR, implicata appunto in veglia.
Pag.222-227
Nervi colinergici: i 2 nn vaghi, asimmetrici (vago dx: innerva nodo del seno, vago sn: nodo
atrioventricolare). Si originano dal nucleo motore dorsale del vago (inn. Visceri come stomaco
intestino polmone) e nucleo ambiguo, in Sostanza Reticolare, invece partecipa a inn di zone come
cuore.
I neuroni dell’area del nucl ambiguo sono detti centri di inibizione cardiaca, (il centrovasomotore è
il simpatico). La loro atttività è determinata da un imput periferico dei barocettori, diventa tonico
solo in questo caso.
• Nei soggetti allenati, il flusso sanguigno dei muscoli è aumentato già prima dell’attività
fisica: siginifica rifornire i muscoli prima dell’azione.
Sinapsi colinergica: Ach deriva da acetile e colina tramite colinacetilasi, dal neurone tramite
trasporto anterogrado: scatta il priming, l’accensione, e quindi l’esocitosi dell’Ach. Non tutta si lega
al recettore, una parte viene distrutta dall’acetilcolinesterasi. Oppure si lega ai recettori presinaptici,
con funzione di dare una info retrograda a neurone presinaptici, assicurando al neurone l’info che la
sua sinapsi funzione, è attiva.
Il ruolo del vago nel controllo cardiovascolare è quindi badichizzante: Ach causa
iperpolarizzazione, fa uscire K-->cell segnapassi iperpolarizzata, meno eccitabile.
NTS:pag.229-230
EFFERENZE:
1.tramite intreneuroni va al centro vasomotore, e al nucleo dorsale del vago,scende per il midollo
spinale.
2.ipotalamo, a cui converge anche amigdala del sistema limbico.
3.cervelletto: tramite fastigio controlla la pressione, perché al movimento deve essere connesso un
maggior afflusso sanguigno.
In genere comunque tutto il sistema nervoso agisce sui nuclei del tronco encefalico cardiaci e
respiratori.
Seno carotideo: dilatazione iniziale della carotide interna: meccanocettori e non barocettori perché
questi ultimi sono recettori di pressione. Sono sensibili alle variazioni della parete in seguito alla
pressione e non della pressione direttamente.
I barocettori e chemocettori:pag.231
1.aortici: sull'arco aortico, associati al vago
2.carotici: sul seno carotideo, dilatazione della parte iniziale della carotide: associati al
glossofaringeo
Entrambi si portano alla porzione più caudale del nucleo del tratto solitario.
Più propriamente dovrebbero essere definiti meccanocettori, stress receptors, sono infatti sensibili
all'aumento di volume dei vasi. Sono attivi in caso di espansione della parete e viceversa.
Funzionamento:
Un aumento di stretch aumenta il traffico degli impulsi: vuol dire che c’è troppa pressione: il
risultato è che si deve attuare una diminuzione della pressione, eccitazione del vago con bradicardia
e inibizione del centro vasomotore con vasodilatazione (ottengo ipotensione), in tal modo pressione
torna ai valori iniziali. I barocettori hanno un meccanismo omeostatico.
Se si ha diminuzione della scarica, ho una ridotta attivazione vago e attivazione centri vasomotori:
aumento conseguente della pressione.
pag.232-233
I recettori sono terminazioni libere (sono prive di adattamento)della tonaca avventizia: derivate dal:
nervo di Cyon che va poi nel vago e dal nervo di Hering che va nel glossofaringeo.
Il nervo di Cyon è un depressore, si attiva in caso di ipertensione, infatti a seguito della sua
stimolazione la pressione scende: decrementa attività cardiaca e del centro vasomotore.
Riassumendo: meccanocettori carotidei, arco aortico, cardiaci e polmonari: quelli cardiaci sono
prima di quelli aortici e carotidei, infatti il sangue va dal cuore ai vasi: quando torna il primo
impatto che esso ha è sui meccanocettori cardiaci. Tutti i recettori sono quindi in rapporto tra loro,
diciamo, sono tutti sensibili alle variazioni interne del sangue, collaborano tutti alla funzione
omeostatica.
• Le strutture periferiche sono connesse a quelle centrali con fibre di velocità diversa: gruppi
1-4 di Lloyd, e fibre amieliniche, la cui velocità è ridotta.
• Sfasamento temporale delle fibre: un dolore arriva prima in un tempo rapido, poi dopo un
secondo circa, si percepisce un altro dolore. (scarica postuma)
Sotto un certo valore di pressione (sotto i 50 m Hg), i barocettori non scaricano più-->ipotensione
grave (Ipertensione:malattia cronica, ipotensione è invece pericolosa nell’immediato).
IPERTENSIONE:
Il lato negativo dell’ipertensione è che i barocettori raggiungono e mantengono un elevato stato di
eccitazione, il NTS di conseguenza non riesce più a distinguere la fase diastolica da quella sistolica,
la freq di scarica è continua, non ci sono più variazioni legate al ciclo cardiaco. (120-80-120-80)
scrica tonica con incrementi fasici di attività.
IPOTENSIONE:
I barocettori più sensibili sono quelli carotidei, in quanto tale vaso di dimensioni minori, raggiunge
il suo limite di sensibilità molto prima degli altri. (tanto che in condizioni fisiologiche la frequenza
di scarica dei carotidei è doppia di quelli aortici). Bassa soglia indica maggior eccitabilità, e
viceversa. ( questo in genere in fisiologia).
I recettori a bassa soglia: (fibre mieliniche):rispondono alla legge di Starling, coinvolgono il riflesso
di Bainbridge: a seguito di una inspirazione si verifica un effetto eccitante nei confronti del cuore
(non si è sicuri nell’uomo, nel cane si…)E’ un riflesso portato dal vago, ma è
cardioacceleratore,detto vagovagale acceleratore: inibisce nucleo ambiguo--> si verifica quindi una
riduzione del tono vagale.Le fibre responsabili della bassa soglia si portano cranialmente e
inibiscono ormone antidiuretico, e aumenta l’ANP-BNP: ho diuresi e riduzione VCE
Nell'atrio sono presenti recettori a bassa soglia diversi:
Quelli A sono attivi durante contrazione atrio, simili a quelli tendinei, sono in serie.
Recettori B:in parallelo, si attivano quando l’atrio si riempie,si attivano in stiramento, somigliano ai
recettori fusoneuromuscolare.
Circolo polmonare
Misurazione di pressione polmonare:pag..19-22
25 mm hg: come viene effettuata?mediante il cateterismo cardiaco,introduzione di un tubo di
polietilene di circa 1 mm di diam, tramite il cosidetto catetere di Swan-Ganz, che ha una “vela” in
cima, trasportata dal ritorno venoso. Con tale sistema è possibile iniettare farmaci, prendere anche
campioni di sangue, misurare diversi valori.
Il catetere di Swan-Ganz è un catetere venoso che viene inserito per via percutanea in una vena
centrale, vena giugulare interna o vena succlavia, e fatto avanzare, fino a giungere nella cavità
atriale destra ----> ventricolo destro ----> tronco polmonare ----> ed infine in arteria polmonare, fino
ad una sua ramificazione.
Il cateterismo cardiaco destro mediante catetere di Swan-Ganz si esegue in caso di instabilità
emodinamica e soprattutto quando la sua stabilità non è più controllabile dalle normali procedure
terapeutiche usate. Attraverso la rilevazione dei parametri emodinamici si avrà la possibilità di
valutare le possibili cause dell'instabilità circolatoria, di attuare una mirata e precisa terapia e di
misurarne gli effetti.
Posso prelevare il sangue misto della circolazione polmonare:nell'atrio destro non è misto in modo
attendibile per l'afflusso del sangue più deossigenato della circolazione cardiaca; in questo modo
possiamo valutare problemi legati a ipossiemia.
Tramite cateterismo arterioso invece,posso, passando da arteria femorale, arrivare alle coronarie, in
cui è possibile effettuare:
1.angiografia coronarica, inietto liquido di contrasto per visualizzare le coronarie, che si opacizzano
e posso vedere se ci sono potenziali rischi di occlusione.
2.angioplastica coronarica: tecnica chirurgica che permette dilatazione dei vasi parzialmente
ostruiti, tramite un apposito palloncino.
Come sappiamo il legame O2-Hb non è immediato, servono 0.2 secondi per il legame. Ma il
globulo rosso percorre i vasi con una velocità di 1 mm/secondo: questo è utile quando la velocità
del sangue aumenta ( transita in 0.3 secondi al massimo): anche in questo caso quindi avviene
ossigenazione.
Allo stesso modo per uscire dai capillari le sostanze nutritizie impiegano un secondo di tempo per
riversarsi nell'interstizio.
Circolo coronarico
Generalità e cenni anatomici:pag.248-25
Il loro nome deriva dalla loro forma a corona.
Come il circolo polmonare, anche il circolo coronarico è interessato dalla attività contrattile delle
strutture corporee, si tratta di un fattore che influenza in modo considerevole il circolo stesso.
La circolazione coronarica è una delle circolazioni in parallelo, sono il primo circolo distrettuale
Aorta: diametro di 25mm
Coronarie: diam 5 mm, poco più piccole in donna. Il seno omonimo, si getta nell'atrio dx. Gli
orifizi coronarici sono situati all'interno dei seni di Valsalva che contengono i tre lembi della
valvola semilunare.
L'espansione topografica della coronaria di sinistra sembra essere inferiore, questo è dovuto al fatto
che il ventricolo sinistro presenta un volume complessivo maggiore e la sinistra si espande in
profondità divenendo più consistente della destra. Quindi in realtà la sn è più estesa.
Rami intramurali:
della coronaria sinistra fanno un angolo retto.
della coronaria destra fanno un angolo a 60 gradi acuto.
Capillari subendocardici:
i capillari subendocardici di destra non subiscono una pressione paragonabile a quella del circolo
sinistro, (tranne in caso di ipertensione polmonare che si estrinseca in una trofizzazione dela
coronaria desta) quindi la coronaria di destra come del resto il miocardio, (a sinistra si ha una
pressione da sopporare 7 volte maggiore) è meno trofica.
Ogni cellula miocardica ha un proprio capillare di riferimento, è presente quindi una enorme
quantità di capillari, nessun altro circolo ha un rapporto di uno ad uno con le cellule da
vascolarizzare.
Ultrasonografia doppler:pag.279
Viene inviata un'onda di ultrasuoni che viene ad urtare contro i globuli rossi:
se il sague fosse fermo verrebbe ricevuta un'onda di shift di un certo tipo dato dal rimbalzo.
se il sangue si muove verso la sonda, l'onda di ritorno subisce un incremento rispetto all'onda di
shift ricevuta se il sangue fosse fermo.
quindi nel secondo caso, per il movimento delle cellule del sangue, viene percepita una
incrementata risposta di shift.
In caso di ostruzione il sangue aumenta di velocità: registrerò un onda di ritorno tanto incrementata
quanto più veloce è il flusso sanguifero.
Il circolo coronarico estrae una quantità di ossigeno enorme rispetto al quello muscolare Ciò è
dovuto a:
1.distanza intercapillare è di 11-14 micron
2.il cuore lavora in ogni situazione, sempre e comunque, in modo più o meno consistente; le cellule
cardiache per questo presentano una enorme quantità di mitocondri.
3.il miocardio non può entrare in debito di ossigeno, altrimenti morirebbe e non sarebbe sostituibile.
In questa sede gli scambi possono avvenire anche a livello precapillare non solo a livello capillare.
Controllo autonomo:
1.vago: minimi effetti vasodilatatori, dimiunisce la frequenza e diltata le coronarie: sistema
protettivo, perchè le coronarie si nutrono in diastole. Recett muscarinici M3.
2.simpatico:
alfa 1 costrittori (se presenti predispongono ad infarto)
beta 2 dilatatori
3.sistema NANC (adenosina):
p1 presinaptici.
p2 postsinaptici.
• gli atleti hanno una bassa frequenza per due motivi: aumenta il tono vagale/liberazione
adenosina sui nodi-->abbassamento della frequenza
• infusione di noradrenalina:pag.293: incrementa la frequenza cardiaca/incrementa il flusso
coronarico/la pressione resta normale.
Riflessi coronarici:
1. rilessi associati a chemorecettori.
2. riflessi associati a barocettori.
3. riflessi inetercoronari:
1.se si chude una coronaria possiamo avere diltaazoine nelle coronarie vicine.
2.Riflesso di Bezold Jarish: in caso di ischemia coronarica si dipartono dai recettori ad alta
soglia degli stimoli al vago-->bradicardia e inibizione centro vasomotore-->decrementa
il carico al cuore e incrementa il flusso coronarico con il tempo della diastole.
Pag. 308-309
Ipocaliemia produce vasocostrizione e viceversa.
Se il calcio viene iniettato nelle coronarie si produce ovviamente vasocostrizione.
Esercizio fisico: perdita di H2O--> aumenta osmolarità, e ho ipernatriemia-->aumento Na intracell--
> il K si concentra ed esce dalle cell-->iperkaliemia e conseguente coronarodilatazione.
• Anestesia: cuore rallenta la frequenza, perché ansestetico agisce sul centro bulbare
vasomotore. Avviene anche inibizione della freq cardiaca-->c’è un maggior flusso
coronarico, perché aumenta la diastole. Agiscono in oltre sui centri del sonno (sui neuroni
reticolari).Devono essere notevolmente liposolubili, anche gli psicofarmaci come le
benzodiazepine, perché devono passare la BBB. Glucosio e altre sostanze vengono
trasportate invece tramite trasporto attivo.
• Analgesico come la morfina, blocca fibre dolorifiche, l’anestetico non permette il risveglio, i
barbiturici si.
• Più si allungano i tempi dell’anestesia, più ci si avvicina a uno stato di coma. (coma di 3
tipo: morte cerebrale)
• Isofurano, desfurano: vasodilatatori
• Durante il sonno possono svilupparsi angine notturne (manifestate con dolori retrosternali o
al braccio sn) L’angina (da angor,angoscia) è un fenomeno di ischemia coronarica, è quindi
parzialmente occlusa. Dopo 2 gg, infarto.
• Adenosina: 306-310:come detto è vasodilatatore, prodotta dal metabolismo stesso. Caffeina
si mette nei recettori dell’adenosina, bloccando così l’azione inibente dell’adenosina,
neuromodulatore inibente. E’ inoltre vasocostrittrice. Caffeina ed adenosina si contrastano:
caffeina attiva vie calciodipendenti: può generare effetti di eccitamento su canali al calcio,
che entra nelle cell facilitandone l’eccitamento, ecco perché tiene svegli ed attivi, oltre al
fatto che si blocca l’attività dell’adenosina. ( questo avviene in particolare nelle cell di
Purkinje che usano Ca al posto di Na). Nella cefalea dovuta ad ipervolemia dei vasi
cerebrali. (cfr. pag. 305-306): utile caffè perchè vasocostringe. Recetttori all'adenosina: A1:
inibisce la contrattilità A2: la stimola.
• Cocaina potenzia l’azione della dopamina, anche le altre droghe sono attivanti perché per es
nicotina eccita sistemi ad Ach, le anfetamine eccitano produzione noradrenalina dal locus
coeruleus... La disintossicazione è difficile perché non si deve combattere la sostanza in se,
ma i suoi effetti a livello fisiologico.
• Teofillina: alza pressione, e stimola diuresi.
Introduzione:pag.327
Il volume ematico cerebrale deve essere controllato in maniera estremamente accurata data la
collocazione dell'encefalo all'interno della scatola cranica e la sua protezione meningea: tali
strutture sono inespandibili. In più bisogna considerare la presenza del liquor, il liquido che
circonda le strutture nervose. Il concetto fondamentale che si deve applicare per la circolazione
cerebrale è la costanza dello stesso.
Si ricordi:
• 750-800 ml al min=15% di gittata cardiaca -->per ogni 100 grammi di tessuto nervoso: 50-
57 ml al min. Le zone attive del cervello ricevono il 10% in più del sangue, dato che il
flusso è costante si può studiare le zone attive o meno. Inoltre la sostanza grigia riceve più
sangue di quella bianca. (0,8-1,1 ml/min VS 0,15 bianca: questo perché l’encefalo ha un
circolo metabolismo dipendente).
• Consumo di O2: 15% del fabbisogno totale, a riposo.
• Consumo glucosio: elevato, gluc è la “benzina” del cervello. Nutrimento: glucosio per il 95
% (pag.354). In mancanza di zuccheri: si attiva glicolisi anaerobia, che produce acido
lattico, vasodilatatore.
• (Encefalo: tronco+cervello-Cervello: ipotalamo talamo corteccia, nuclei base)
Vene: 345-348
A livello del cervello lo scarico venoso è attuato inizalmente da seni venosi oppure da vasi venosi
della diploe (le vene scavano nel tessuto, nella diploe, tra i 2 tavolati ): sono in cavità rigide perché
altrimenti potrebbero collassare,collabire. a causa della gravità (no valvole a nido di rondine
quindi). Non sono beanti, perché trattenute da connettivo che le attaccano all’osso.
Seni: saggittale superiore, grande vena di Galeno, trasverso i principali
Caduta da dietro: rottura della confluenza dei seni, e morte a causa di danni nuclei tronco.
Pag.356,365
BBB: non è presente in parte anteriore di ipotalamo (ha accesso in tale modo AT II), ipofisi, epifisi
e in area postrema, vicino all'obex.
Pag.388
Endotelina: scatena un prolungato effetto vasocostrittore, calciodipendente:apre i canali al Ca,
quindi il Ca entrando nel cervello impedisce aumento del flusso, ma nel microcircolo l’attivazione
del K blocca il Ca. Si parla del fattore unificante del calcio: stiramento/metabolismo
4.Fattori come caduta dei livelli di O2, ATP e aumento di AMP-->attivano apertura di canali al K--
>uscita di K-->iperpolarizzazione della cellula-->effetto sui canali al Ca, si altera la loro attività.
La teoria unificatrice prevede un ruolo fondamentale per il Ca.
All'interno del cranio, l'attività metabolica scatena vasodilatazione
Al suo esterno: le arterie si contraggono, per bloccare il flusso.
• Pag.381-382:SPECT: single photon emissed computerized tomography: una zona più attiva
riceve più sangue e più radioisotipi, emette più raggi gamma.
• Area SMA: motoria supplementare, parte di area 6 (area premotoria).
• A riposo il lobo frontale è il più attivo. E’ in tale stato perché il lobo frontale è impegnato in
impostare i programmi in generale. Lesione del lobo frontale distrugge la capacità di
elaborare nuove idee, il paziente persevera sempre nelle stesse azioni. Il conservatorismo è
tipico degli anziani, perché il flusso sanguigno si riduce.