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PRIMA PARTE

Sintesi del cammino spirituale e pastorale


Triennio 2001-2003
Quanti avevano conoscenza e intelligenza,
simpegnarono a camminare nella legge di Dio (cf Ne 10, 29-30)
Salvatore Martinez
Coordinatore nazionale
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Prologo
Non cosa facile tentare di raccontare e di rileggere - in scienza e coscienza - il cammino nazionale del RnS maturato
in un triennio di servizio; tante, troppe le attenzioni e i riferimenti da esplicitare, le circostanze da menzionare, le gioie e i
dolori da ricordare. A rendere ancora pi difficile limpresa intervengono almeno due fattori:

il RnS resta sempre un mistero damore che ha per protagonista lo Spirito Santo di Dio, le sue mozioni, le sue
sorprese, i suoi corsi, le sue soluzioni. S, il RnS prima di tutto un mistero damore che pu essere svelato e
compreso solo nel racconto insostituibile dei testimoni dello Spirito, ciascuno di noi, con la sua storia personale
damore che ha trovato in Ges la via e nel Suo Vangelo i paletti indicatori di questa meravigliosa avventura.
Pertanto, come dare voce, volto, senso alle decine di migliaia di sorelle e fratelli che ogni giorno sono e fanno la
storia del RnS? Come farsi scriba dei tesori imperscrutabili di Dio?
Il RnS come un fiume in piena che passa: per quanto pensi di arginarlo (comprenderlo), non sei mai
sufficientemente in grado di cogliere, per la rapidit del movimento che lo Spirito gli assicura:
- cosa trasporta: gruppi, comunit, doni, carismi,
- quale corso seguir: formazione, eventi, ministeri e missioni
- come arriver al suo sbocco: rinnovamento della Chiesa ed evangelizzazione del mondo.
Nelle parole di Ges a Nicodemo il senso pieno e profondo di questa premessa:
Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: cos di chiunque nato dallo
Spirito (Gv 3, 8). Siamo noi i rinati dallo Spirito che Ges indica, noi quelli che camminano e si rinnovano nello
Spirito (cf Gal 5, 16; Tt 3, 5-6); noi e quelli che verranno, perch questo il grande desiderio di Ges: che lopera di
risveglio e di rinnovamento spirituale che da oltre trenta anni il RnS testimonia si estenda a tutti i cristiani. A tutti, infatti,
richiesto di vivere una fede infuocata (cf Lc 12, 49), perch tutti possano conoscere e ricevere Cristo nel potere
dello Spirito (cf At 1, 8b). Pertanto, proviamo ad elevare il nostro grazie a Dio con le due ali della semplicit e della
fedelt (cf Tommaso da Kempis, in Limitazione di Cristo) spigolando un po del nostro cammino triennale. Non da
notai, n da censori; non da teorici del RnS, n da storici, ancor pi da professionisti di cose spirituali. Da umili, convinti,
testimoni piuttosto, che ogni giorno osservano, sperano, soffrono, vivono in questa grande famiglia che il RnS. Le
cose che diremo sono espressione del discernimento operato dal CNS dellintenso e mai sufficiente impegno di servizio
che il Signore ci ha richiesto in mezzo a voi, perch si diffonda la grazia specifica del RnS. A nome del CNS, pertanto, vi
riferir sui grandi temi della vita spirituale e pastorale del RnS, ribadendo lo specifico della nostra identit carismatica ed
ecclesiale e raccogliendo le gioie e i dolori del nostro comune cammino. Del resto la parola del Signore che ispira
questa nostra riflessione in due tempi assai esplicita:
Quanti avevano conoscenza e intelligenza, simpegnarono a camminare nella legge di Dio (cf Ne 10, 29-30). Occorre
che gli animatori del RnS, le guide spirituali, i responsabili ai vari livelli di servizio abbiano conoscenza e
intelligenza per camminare uniti e unitariamente. Le due sorelle gemelle - conoscenza e intelligenza sono figlie
della sapienza divina; non possibile dare una lettura sapienziale del nostro cammino senza coniugarle. Infatti, si pu
avere conoscenza dei fatti che riguardano la vita del RnS, ma non comprenderne fino in fondo il valore, specie quando
il nostro punto di osservazione solo esteriore, parziale o superficiale; al contempo, si pu avere la maturit spirituale,
lanzianit per saper valutare, ma non essere sufficientemente informati di ci che accade per poter giudicare bene.
Conoscenza e intelligenza, allora, le figlie della sapienza divina che chiamo al mio fianco, perch le mie povere e
insufficienti parole possano in qualche modo giovarvi e orientarvi nellimpegno richiesto a tutti per il prossimo triennio,
perch il RnS, come il sale, non perda il suo sapore.
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Sullonda del Giubileo un cammino unitario
Il triennio 2001-2003 che si conclude con questa XXVII Conferenza, stato preceduto da due fatti storici che meritano di
essere ricordati:
Il Giubileo dellAnno Santo 2000
il rinnovo, senza precedenti, di tutti gli organi pastorali di servizio del RnS in breve successione temporale.
Come dimenticare lo spettacolo di fede e londa continua di pellegrini che nellanno giubilare hanno visitato la sede della
cristianit e ringraziato de visu il successore di Pietro. Siamo stati testimoni oculari del passaggio dal secondo al terzo
millennio di vita cristiana e dalla voce di Giovanni Paolo II abbiamo ricevuto una consegna: duc in altum, prendete il
largo, cio accettate la sfida di ripartire da Cristo se il cammino si arenato, e di portare Cristo dove ancora non
risplende la Sua gloria. Il RnS ricevette, cos, proprio allinizio di questo nostro triennio, linvito ad iniziare la
navigazione del nuovo secolo e del nuovo millennio allinsegna del grido unitario di Giovanni Paolo II, rispondendo
in modo unitario proprio con il rinnovo contestuale e progressivo di tutti gli organi di servizio pastorale. Ecco perch,
proprio a partire da questo triennio, si resa sempre pi manifesta la nostra triplice dimensione di corrente di grazia,
associazione di fedeli e movimento ecclesiale. Una triplice eppure univoca maniera di esprimere il RnS che ancor prima
di essere spiegata e compresa, gi stata da noi storicamente, forse inconsapevolmente di fatto vissuta e alimentata
sin dalle origini del RnS. Infatti, sin dalle suo sorgere, il RnS in Italia ha avuto coscienza e ha dato testimonianza di
essere: una realt spirituale, di fatto organizzata, in movimento nella Chiesa e nel mondo.
una realt spirituale che ricerca il primato dello Spirito, che riscopre la vita interiore alimentata dalla preghiera
e dalla Parola, che pratica la vita sacramentale in modo gioioso e comunitario ricorrendo ai carismi ordinari e
straordinari.
Questo ci che definisce il RnS come corrente di grazia.
una realt geograficamente articolata, ma organizzata e che vuole procedere unita che ha visto in trentanni
sorgere, crescere, svilupparsi gruppi, comunit, pastorali di servizio, comitati e consigli nazionali, regionali e ora
diocesani, ministeri, progetti, corsi, eventi allinterno dellunico corpo, il RnS, con modalit, procedure,
comportamenti unitari e da tutti accettati dal nord al sud, dallest allovest.
Questo ci che dal 1996, con lesplicitazione in uno scritto di riferimento voluto e reso autentico nel giudizio
dai nostri Vescovi cio lo statuto - costituisce il RnS comeassociazione di fedeli e gli conferisce piena dignit
ecclesiale e sociale.
una realt in movimento nella chiesa e nel mondo che non vive per se stessa e per la gioia di quanti pochi o
tanti - si sono associati liberamente al nostro cammino, ma che esiste per attuare il Vangelo nello Spirito Santo,
per suscitare e diffondere la santit, per testimoniare in modo creativo e carismatico gli orientamenti dei nostri
Vescovi e le sfide indicateci da Giovanni Paolo II.

Questo ci che fa di noi una realt dinamica, che entra ed esce dal Cenacolo, che vive a nome della Chiesa nel
mondo; questo ci che definisce il RnS come movimento ecclesiale. Cos, in occasione della Conferenza Animatori
del 2001 a Fiuggi e del 2002 a Rimini, abbiamo voluto esplicitare questo triplice e univoco sguardo a ci che il RnS
(corrente di grazia), com-porta (associazione) e attua (movimento ecclesiale) decidendo di pubblicare le Linee guida per
gli animatori del RnS e le Linee guida per i ministeri e gli ambiti di evangelizzazione, due guide che intendono
aiutare i responsabili di oggi e di domani a comprendere il RnS in tutta la sua portata carismatica, in tutto il suo valore
ecclesiale, in tutta la sua forza evangelizzatrice, per meglio servire il RnS, preservarlo nella sua identit, diffonderlo
responsabilmente. Diamo, allora, uno sguardo a quegli aspetti che fanno la nostra identit storica e caratterizzano la
storia attuale; come in un album di famiglia passiamo in rassegna le immagini che ci permettono di rivedere il nostro
cammino, magari cercando delicatamente di porre attenzione ai colori o ai contorni se possono apparire sfumati dal
tempo.
Cos il RnS? Visione inesatta, incompleta, adeguata
In questo triennio abbiamo cercato di riprecisare la visione carismatica ed ecclesiale del RnS a vantaggio delle realt di
nuova fondazione (ricordiamo che l80% dei partecipanti al RnS ha ricevuto la preghiera deffusione dello Spirito dopo il
1990) e per risvegliare nei pi anziani laudacia degli inizi. Osservando i nostri gruppi e comunit, possiamo
verificare ancora tre diverse modalit dintendere il RnS, per grazia di Dio sempre pi riconciliate e orientate a confluire
nella visione pi corretta che definiamo adeguata. Non possiamo omettere di riaffermare il fine primo e ultimo della
nostra esistenza nella Chiesa, cos da saper meglio dimensionare tutti i nostri sforzi e le nostre attivit a servizio della
causa del RnS.
Visione inesatta
Il RnS non una sorta di moda spirituale, di appuntamento settimanale in cui ci si ritempra spiritualmente, ci
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si disintossica dal mondo e sincontrano nuove persone la cui amicizia spesso ritenuta superiore a quella
instaurata con Ges. Infatti, al sorgere delle prime, inevitabili difficolt di comprensione fraterna, si lascia il
gruppo e il RnS, segno che lopzione fondamentale non Cristo e la sua croce, ma la mia gioia, il mio star
bene nel gruppo.
il RnS non una realt religiosa ai margini della Chiesa, che di fatto cammina in modo indipendente da essa,
talvolta incurante dei suggerimenti dei Pastori, isolata in un condominio o in un locale ecclesiastico a mala pena
concesso; in taluni casi, addirittura, con un certo fanatismo carismatico che fa ritenere il proprio gruppo o
comunit la vera chiesa, dove abbiamo gi tutto e non c tempo o spazio per altri o per fare altro.
Il RnS non una composizione di gruppi devozionali che fanno preghiere spontanee affidando a Dio ogni
cosa perch ci pensi Lui e cos si lavano le mani davanti al mondo che muore senza produrre altra risposta di
fede se non ulteriori preghiere.
Visione incompleta
Il RnS non soltanto un insieme di gruppi di preghiera carismatica nei quali lo Spirito opera con segni,
conversioni, guarigioni, liberazioni, cos che i carismi e il potere dello Spirito che si ricevono e si esperimentano
nellincontro comunitario vengano considerati non come mezzi, ma come il fine in se stesso per cui il RnS
esiste.
Il RnS non soltanto una realt che esiste e si muove sul piano personale e comunitario della vita del gruppo
senza proiezione stabile e impegno verificabile sul piano ecclesiale e sociale, come se si potesse tirare una linea di
demarcazione tra vita spirituale e vita quotidiana.
Il RnS non soltanto una realt per alcuni laici che vogliono aggiungere nuovi impegni a quelli parrocchiali o
per pochi sacerdoti coraggiosi che sfidano il giudizio dei confratelli e del Vescovo; una realt che si caratterizza
intorno ad un ministero o ad un ambito di vita cristiana privilegiato (ad esempio RnS = ministero di guarigione,
oppure RnS = cammino delle famiglie per le famiglie o dei giovani), quasi che si possa dire questo RnS,
questo non lo o meno importante.
Visione adeguata
Come affermava il card. Leo J. Suenens (Un phenomene controvers: le repos dans lEsprit, 1986) non si entra nel
Rinnovamento, ma il Rinnovamento che entra in noi. In altri termini, il RnS prima che il movimento dello Spirito
nella Chiesa e nel mondo lavvento dello Spirito con la sua potenza di grazia e di rinnovamento in me, in noi. A nulla
servirebbero la nostra organizzazione e le nostre strutture di servizio se portassimo noi stessi e non la novit dello Spirito
di cui tutti hanno sempre bisogno, se ognuno di noi vivesse il ricordo della Pentecoste personale e non lesperienza
continua delleffusione dello Spirito, se mostrassimo programmi di vita nuova e non le nostre vite completamente
trasformate dallamore di Ges vivo. Il Rinnovamento opera di Dio e non di mano duomo; una missione universale
dello Spirito che opera per se stesso (Il Rinnovamento Carismatico: valutazione pastorale; Vescovi del Belgio,
1980); una sovrana e non governabile iniziativa dello Spirito che ha scelto come umili collaboratori, come servitori di
questa grazia, uomini e donne noi e altri milioni nel mondo - perch si rendesse manifesta: - la riscoperta esperienziale
del potere dello Spirito in ciascun uomo e nella Chiesa;
- lapertura a questa potente azione della grazia per vivere il Vangelo in pienezza;
- l evangelizzazione nel potere dei carismi;
- la testimonianza di Ges Cristo risuscitato e vivo;
- il rinnovamento di tutte le forme di presenza e di servizio a Cristo, nella Chiesa e nel mondo.
Vi sembra questa unaffermazione esagerata, non alla nostra portata? Forse una bella e sontuosa definizione di principio,
astratta? No, essa soltanto la verit della nostra genesi e della nostra diffusione nel secolo scorso! Se cos non fosse
stato, il Rinnovamento non sarebbe oggi la realt che pi ha permeato la cristianit intera nel Novecento. Sottacere il
vero scopo del Rinnovamento e la sua portata originaria, significa ridurre il valore profetico e lincidenza storica che il
Rinnovamento ha avuto e sempre deve avere, oltre che sminuire mi riferisco alla nostra esperienza italiana - il valore
dei beni, dei talenti, delle ricchezze spirituali, dei mezzi materiali, dei numeri organizzativi che lo Spirito ci ha messo a
disposizione non per essere qualcuno o qualcosa nella Chiesa, in Italia, ma per portare Qualcuno in modo ancora pi
evidente. Lasciate che spezzi e attualizzi il senso della definizione che ci d la visione adeguata del RnS.
La riscoperta esperienziale del potere dello Spirito

Non siamo noi ad aver scoperto il potere dello Spirito; noi, piuttosto, abbiamo riscoperto la sua azione nella nostra vita
da quando gli abbiamo concesso piena autorit. La Chiesa, nella Sua storia, non ha mai potuto fare a meno dello Spirito.
Ma nel secolo Novecento, da Leone XIII a Giovanni Paolo II, tutti i Papi hanno gridato la necessit di una nuova, potente
Pentecoste nella Chiesa, che la riportasse alla sua esistenza originaria, cio unesistenza nello Spirito Santo. Ed ecco la
risposta dello Spirito: il Rinnovamento! Il Rinnovamento non fu il risultato di un calcolo, di una strategia umana, di un
accordo di alcuni uomini che si proposero di rinnovare ci che sembrava invecchiare. Fu opera dello Spirito di Cristo,
promesso da Cristo stesso e dato splendidamente anche ai nostri giorni come alle origini della Chiesa.
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Lapertura alla grazia dello Spirito Santo
Lessenza della legge nuova instaurata da Ges con la sua venuta e con linstaurazione del Suo Regno la grazia dello
Spirito Santo. Questo significa che senza la grazia dello Spirito - cio lassistenza dello Spirito, i carismi dello Spirito -
non possibile accettare e attuare il Vangelo. Senza la grazia dello Spirito non possibile alle forze umane amare in
modo permanente, specie quando c da soffrire; senza la grazia dello Spirito non possibile desiderare la ricompensa
promessa in cielo pi che i beni di cui subito si pu godere sulla terra; senza la grazia dello Spirito non possibile
formare una comunit con sconosciuti, addirittura con persone antipatiche o incompatibili caratterialmente. Se si toglie al
cristianesimo la grazia dello Spirito si toglie il paradosso della vita cristiana: ci che impossibile agli uomini
possibile a Dio; come accadde sommamente a Maria elevata alla dignit di Madre di Dio. Senza la grazia dello Spirito, la
vera dinamite della nostra fede, non ci sar mai la centralit di Cristo nella vita dei cristiani, perch le scomode verit
del Vangelo ci faranno ritornare a mettere al centro della nostra vita noi stessi, spodestando Ges che proclamiamo
Signore. La grazia dello Spirito lesperienza carismatica, cio la manifestazione del potere dello Spirito nella nostra
vita che implica, a partire dalleffusione, una continua immersione in questa grazia.
Evangelizzare nel potere dei carismi
Evangelizzare con il potere dello Spirito e non con le forze umane la finalit immediata per cui Ges promise
leffusione pentecostale dello Spirito. Il Rinnovamento la Parola annunziata con il potere dellamore, potere che tocca i
cuori e li muove a conversione, potere che spinge al pentimento sincero e al vero cambiamento di vita. Questa la novit
del Rinnovamento: uno strumento comunitario, ecclesiale che cambia i cuori delle persone, delle strutture ecclesiali e
sociali e li mette a disposizione di Dio che li lavora come vuole e li prepara a fare cose grandi, quelle che Lui, non noi, ha
disposto per la Sua gloria. Pi avvertiamo che c bisogno urgente che questo mondo venga evangelizzato e pi c
bisogno del Rinnovamento: ecco perch lo Spirito lo tiene in vita, nonostante le nostre omissioni, e lo riempie del Suo
potere.
Testimoniare Ges Cristo risuscitato e vivo
lo Spirito che ha risuscitato Ges che rende viva la presenza di Cristo quando preghiamo nel suo nome, celebriamo nel
suo nome, lavoriamo nel suo nome. lo Spirito che d la vita: la vita nuova nello Spirito immersa nella Vita stessa di
Ges; lo Spirito che crea le condizioni per far nascere e mantenere in vita le nostre relazioni comunitarie ed ecclesiali,
immergendole nellamore di Ges. Il Rinnovamento diviene cos la risposta dello Spirito ad un mondo secolarizzato che
non vuole ricevere lamore di Dio, una modalit concreta di esperimentare la conversione continua a Ges Signore e
Salvatore senza la quale questo amore non si rinnova, anzi scade fino a morire.
Rinnovare tutte le forme di presenza e di servizio a Cristo, nella Chiesa e nel mondo
Non c una forma di presenza e di attivit nella Chiesa che non debba essere toccata dalla grazia vivificante dello
Spirito. Ecco perch tutti hanno bisogno del Rinnovamento: i sacerdoti, le religiose, le famiglie, i giovani, gli anziani, i
bambini. Per lazione dello Spirito Santo, diceva P. Emiliano Tardif, si rinnova ogni forma di consacrazione e ogni forma
di presenza e di servizio nella Chiesa: la preghiera, la vita sacramentale, la vita fraterna, i diversi ministeri, la stessa
evangelizzazione. per questo che sempre diciamo, richiamando la celebre espressione del card. Suenens, che il
Rinnovamento una grazia di Pentecoste che deve avanzare, invadere e rinnovare tutti gli ambiti della Chiesa
(Rinnovamento nello Spirito e servizio delluomo, Card. Leo J. Suenens e Dom, Elder Camara, 1979). Pi la nostra
visione limitata e pi riduciamo il Rinnovamento; pi riduciamo il nostro impegno e meno visibile e diffusa sar la
grazia del Rinnovamento che lo Spirito attraverso noi vuole elargire a tutti.

Ora guardando a questa visione adeguata facilmente potremmo scoraggiarci, ritenerci noi inadeguati davanti ad un
programma cos grande e perfetto. Se poi ci caliamo nella povert delle nostre esperienze locali, nelle difficolt
quotidiane che il RnS riscontra, potremmo addirittura pensare che meglio lasciar perdere tutto e magari - come gli
apostoli di Ges, che ragionavano ancora senza lo Spirito - concludere: Questo linguaggio duro; chi pu
intenderlo? (Gv 6, 60). Anche oggi, come allora, la risposta di Ges risuonerebbe per noi inesorabile:
lo Spirito che d la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e vita. Ma vi sono alcuni
tra voi che non credono (Gv 6, 63-64). Ges sembra dirci: non abbassate il tono profetico del Rinnovamento, non
conformatelo ai vostri pensieri o allidea che avete di voi stessi, non rendetelo somigliante al mondo e allo spirito del
mondo. Il RnS un frutto della nostra fede e non della nostra comprensione intellettuale a cui fa seguito la volont che ci
fa accettare o rifiutare lopera di Dio. Due testimoni dello Spirito ci vengono in soccorso con le loro parole: Se si
sottomette tutto alla ragione, la nostra religione non avr niente di misterioso e di soprannaturale (Blaise Pascal,
Pensieri n. 273) Bisogna che lo Spirito Santo formi in noi luomo nuovo. Dobbiamo perci supplicarlo perch ci doni
questa grazia. Senza lo Spirito Santo, resteremo sempre quelli che siamo (Beata Elena Guerra). Pertanto, con umilt
mista al senso di responsabilit che una chiamata cos grande, allettante, entusiasmante deve comportare, memori delle
parole di San Paolo che fa della debolezza rimessa nelle mani di Dio un vanto (cf 2 Cor 11, 30) e della grazia dello
Spirito in Lui il segreto di tutto il suo ministero e dei prodigi compiuti dopo la conversione (cf 1 Cor 15, 10; Ef 3, 2; 2
Cor 12, 9), proviamo a ritornare con i piedi per terra e a considerare i passi del nostro comune cammino. La grazia
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propria del RnS, infatti, si incarna, si esplicita, si rende visibile a livello personale e comunitario nella nostra vita
associativa e negli impegni ecclesiali che il RnS si assunto e si assumer ponendosi in movimento nella Chiesa e per la
Chiesa, se desidera che il sogno di Dio continui a contagiare altri uomini, come fece un giorno con noi.
Con leffusione, la diffusione del RnS
Tutto ha inizio con la preghiera deffusione dello Spirito; ma restare sotto leffetto delleffusione molto pi difficile
che riceverla. Eppure bisogna permanere con tutte le nostre forze nella fedelt allimpegno di vita nuova che in quel
giorno benedetto abbiamo professato davanti a Dio e ai fratelli. Il RnS compare con leffusione dello Spirito e
scompare allorquando la forza rigenerante dello Spirito Santo in noi non viene pi alimentata da unimmersione
giornaliera nella preghiera e nello studio della Parola. Si ha limpressione che per molti leffusione dello Spirito
rappresenti una meravigliosa esperienza della presenza di Dio destinata a rimanere unica; in realt specie in chi
desidera crescere nella conoscenza della grazia del RnS e vivere di questa grazia - leffusione deve rappresentare
linizio del cammino che dovr meritare continue e progressive effusioni dello Spirito che ravviveranno lesperienza
per cos dire storica. E qui nasce la prima questione, con la quale molti responsabili si dibattono: per molti il RnS non
ha la forma di un gruppo o di una comunit nella quale con impegno crescente bisogna intraprendere un cammino di fede
stabile, cadenzato da precisi momenti formativi che devono coinvolgere tutta la mia vita (vedi lettera del card. Ruini in
occasione della prima approvazione dello Statuto nel 1996). Purtroppo per molti il RnS resta unofferta di esperienze
spirituali di cui possibile godere partecipando secondo i propri tempi e il proprio gradimento. Ne consegue che
allinterno dello stesso gruppo esiste un RnS che nella migliore delle ipotesi viaggia a diverse marce, nella peggiore si
livella verso il basso, mortificando il tenore della vita spirituale che mai bisogna smettere di alimentare, pena lo
scadimento della grazia del RnS.
Tutto ha inizio con il Seminario di Vita nuova
Chi bene inizia a met dellopera recita lantico adagio che vale anche nella vita spirituale. Molti hanno compreso
che bisogna porre molta attenzione alla preparazione spirituale del seminario di vita nuova nello Spirito, al tenore degli
interventi carismatici offerti ai fratelli, ai momenti di guarigione e di liberazione da promuovere. Un seminario non
simprovvisa! Ma, ancor peggio, non lo si rinvia allinfinito: ogni seminario deve segnare un nuovo inizio per alcuni
fratelli (se non ce ne sono li andiamo a cercare e se ci sono non li facciamo aspettare) e per tutto il gruppo sempre un
ritornare alle sorgenti. Non facciamoci illusioni: senza testimoni autentici della conversione della propria vita, la
forza del seminario sar ridotta e la proposta di una conversione radicale a Cristo addolcita. Se poi la vita spirituale del
gruppo tenuta da animatori pigri che riducono la grazia e il potere dello Spirito al minimo comune denominatore
del RnS (un solo, frettoloso, incontro di preghiera settimanale), naturale che lentusiasmo provocato dallannuncio di
vita nuova non sar riscontrato nel tenore spirituale del gruppo e quindi prestissimo leffusione ricevuta dai nuovi si
normalizzer in una routine incessante. Quante vite cambiate in profondit dallo Spirito si sono adagiate in una fede
comoda; quanti fratelli e sorelle ne vediamo moltissimi invece sono trepidanti perch attendono che sia loro
concesso di testimoniare il fuoco damore che lo Spirito ha appiccato nel loro cuore e trovano opposizioni umane da
parte di responsabili pompieri che non si capisce quali interessi difendano e a nome di chi spengono la fiamma dello
Spirito e impediscono alla grazia del RnS di svilupparsi. Pi spazio, allora, ai seminari, come alle origini; pi fiducia
nelle risorse dello Spirito e non sui nostri schemi. In questi ultimi due anni abbiamo registrato buoni frutti spirituali
introducendo allinterno del seminario dinamiche di evangelizzazione che favoriscono un maggiore coinvolgimento dei
partecipanti.
e continua nel Gruppo
Nel corso di questo ultimo triennio, la formazione degli animatori e dei pastorali ha sempre pi fortemente sottolineato la
necessit che gruppi e comunit vivano la realt dello Spirito propria della prima comunit cristiana, che trovava in Atti
2, 42 la sua compiuta espressione: assiduit nella preghiera, nellinsegnamento, nella vita sacramentale, nellunione
fraterna. Quattro pilastri, quindi, che reggono la vita nuova; quattro riferimenti sicuri per salvare la cattolicit del RnS
e la pienezza del dono dello Spirito. Del resto, come si pu pensare che un Gruppo cresca e si rafforzi nella sua identit
carismatica se non sono previsti spazi riservati allascolto della Parola, alla celebrazione comunitaria dei sacramenti, a
forme di condivisione fraterna oltre che alla preghiera? A ben guardare, si registra una crescita diffusa nellassunzione
di At 2, 42 come un modello preciso di riferimento; occorre lodare la buona volont di molti che, pur con pochi mezzi a
disposizione e con pochi partecipanti alla vita del gruppo, non hanno mancato di correre ai ripari e rilanciare la vita
spirituale del gruppo stesso. Allinterno del gruppo, proprio per la tipologia tipica del cammino del RnS aperto a tutti e
da tutti condiviso, occorre non trascurare il fatto che sincrociano e coesistono fratelli con differenti livelli di crescita e
con una disponibilit diversa ad abbracciare sul serio la chiamata al servizio nel RnS. Pertanto, possiamo provare a
schematizzare in questo modo:
visitatori occasionali: il gruppo un porto franco di preghiera.
simpatizzanti interessati: il gruppo suscita attrattiva, ma il richiamo del mondo ancora pi forte
effusionandi: coloro che hanno deciso di iniziare un cammino
effusionati: coloro che hanno ricevuto la preghiera deffusione e vivono un cammino di crescita (discepolato)
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animatori e responsabili: coloro che sono stati ritenuti idonei dai fratelli a svolgere un servizio di guida in
capo a tutta la vita del gruppo (pastorale di servizio, a mezzo elezione) o a svolgere un preciso servizio
ministeriale in capo ad una parte della vita del gruppo (animatori, individuati dal pastorale di servizio)
anziani: coloro che pur non essendo identificati in un preciso incarico di servizio, svolgono un ruolo
daccompagnamento e di sostegno dove richiesti.
Le prime due categorie rappresentano un po la folla al tempo di Ges: guai a seguire la folla! la folla, invece, che
deve seguire le regole di Ges: spetta a noi presentare il vero volto del RnS. La categoria determinante, sulla quale
occorrer che tutti i responsabili simpegnino con maggiore attenzione, sono gli effusionandi e gli effusionati. Per loro
occorre che, nel gruppo o a livello diocesano, si individui un cammino di crescita, un discepolato serio che faccia passare
dal regime del ricevere al regime del dare. Senza questa scuola di discepolato per capire cosa Ges chiede ai suoi
discepoli e cosa significa abbracciare la croce di un servizio generoso ai fratelli; senza unadeguata formazione
carismatica e pastorale, difficilmente il servizio pastorale o il servizio danimazione potr conseguire frutti stabili come
Ges ha promesso. Pertanto, a partire dai responsabili e dagli animatori, non bisogna scoraggiarsi e seppure in pochi
prendere sul serio il cammino del RnS, senza temere facili giudizi ecclesiali o le provocazioni familiari e sociali. In
At 2, 42 c un preciso programma di vita nuova e un terreno esperienziale ideale per fare attecchire i carismi che lo
Spirito ci elargisce a seguito delle nostre continue invocazioni. Non va pi ritardata lintroduzione settimanale di un
momento formativo per responsabili e animatori; senza dire, poi, della importanza capitale di ogni forma di condivisione
fraterna al di fuori dellincontro di preghiera e della celebrazione comunitaria (almeno mensile) del sacramento della
Riconciliazione e dellEucarestia.
Diventare uomini spirituali, per avere gruppi carismatici
Giovanni Paolo II, nella lettera autografa indirizzataci nel 2000, ebbe ad esortarci con le parole di S. Paolo: Lasciatevi
guidare veramente dallo Spirito (cf Gal 5, 18). Ho sempre riflettuto sullaggiunta operata dal Papa, che inserisce
lavverbio veramente. Chiediamoci: stiamo forse fingendo di essere spirituali? O pi semplicemente affermiamo, in
buona coscienza, che lo Spirito a guidare il RnS e invece siamo noi che ne stabiliamo il passo e magari ne smorziamo
la forza profetica? Come i nostri gruppi e comunit possono provare a seguire lo Spirito, evitandoGli di essere Lui ad
inseguirci quando ci smarriamo e siamo tentati di abbandonare? Lasciatevi dice la Parola di Dio: cio liniziativa la
prende lo Spirito, non opponeteGli resistenza; lasciate fare a Lui, dateGli spazio, non smettete di invocarLo, di bussare,
di conservarvi fedeli nellattesa, anche quando lo Spirito sembra ritardare. Vorrei suggerire, avviandomi alla
conclusione, dieci atteggiamenti interiori ed esteriori da tenere ben presenti quando ci poniamo alla guida di un gruppo;
dieci modi di ricevere lo Spirito e di alimentare la Sua presenza nella nostra vita di animatori e nella vita di tutto il
gruppo:
1. Aspirare ai carismi dello Spirito
2. Praticare lintimit con Dio
3. Non disprezzare ci che Cristo dice
4. Lotta dura con il peccato
5. Sentire il gusto per le cose divine
6. Non ritardare il piano di Dio per levangelizzazione
7. Non ridurre i sacramenti a mero rito
8. Considerare il Magistero della Chiesa
9. Non separare ci che Dio ha unito
10. Non fare della ragione un idolo

Aspirare ai carismi dello Spirito
1. Quando c siccit e la sete avanza e si fa irresistibile, si disposti a fare di tutto per non morire. Sorprende vedere
molti gruppi che non si ribellano allo spirito di morte e non ritornano con forza, con fervore, con insistenza allo
Spirito Santo per vincere laridit spirituale nella quale sono caduti. Se c sincerit di cuore e unit nella richiesta,
statene certi che la Parola non mentisce e i carismi rifioriranno. Abbiamo testimonianza di molti gruppi che con catene di
preghiere, digiuni e Roveti Ardenti hanno ritrovato lentusiasmo.
Praticare lintimit con Dio
2. Senza il dialogo amoroso, senza la relazione cuore a cuore nella preghiera, facilmente saremo portati a tradire Dio e
ad amare il mondo. Senza intimit non c primato dello Spirito; senza vita interiore non c edificazione del nostro
tempio spirituale in cui lo Spirito vive e si muove. Benediciamo il Signore per tanti sacerdoti, giovani e famiglie che
danno prova di aver abbracciato con passione e praticano questa intimit con Dio.
Non disprezzare ci che Cristo dice
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3. Dobbiamo accettare le promesse di Ges e rinunciare a dare ascolto alle promesse fallaci del mondo. Lo Spirito
dimostra la fedelt di Dio e la veridicit delle parole di Ges portandole a compimento. Ma ancora possibile che il
pensiero di Ges sia disprezzato dai nostri comportamenti, che la Sua voce non venga presa sul serio, che noi rimaniamo
lontani da quello che Ges chiede che noi diventiamo proprio consegnandoci allo Spirito.
Lotta dura con il peccato
4. Se il peccato dilaga nel mondo, non possiamo permettere che infetti le radici dei nostri gruppi che sono luoghi santi,
perch abitati dallo Spirito che Santo. Lesperienza cinsegna che se si d spazio al maligno e la nostra coscienza ci fa
vedere chiaro che quello che accade contrario alla volont di Dio, allora occorre non perdere tempo e ricorrere a tutte le
armi necessarie per togliere il malvagio di mezzo a noi prima che la vita spirituale si paralizzi, i frutti della carne
prevalgano e si manifestino divisioni.
Sentire il gusto per le cose divine
5. Quando al palato una pietanza prelibata non si resiste al desiderio di gustarla unaltra volta. Cos della vita
spirituale, personale e comunitaria: pi ci eleviamo a Dio e pi desideriamo assaporare le cose del cielo; pi
esperimentiamo la bellezza dei doni di Dio e pi non ne possiamo fare a meno. Quante meravigliose sorelle e fratelli
talvolta anziani e ammalati, che non hanno ruoli allinterno del gruppo sono protagonisti di vere e proprie fughe
mistiche, ci sono da esempio nella loro dedizione giornaliera a guadagnarsi il cielo.
Non ritardare il piano di Dio per levangelizzazione
6. Lo Spirito deve manifestare Ges al mondo: per questo stato effuso; ma ha bisogno di amici che accolgano il piano
di evangelizzazione preparato e consegnato da Ges, un piano che non tutti sono disponibili a realizzare: non ho
tempo, non ce la faccio, sono impegnato in faccende primarie. Non togliamo ai nostri gruppi il privilegio di attuare
il piano di evangelizzazione a partire da quelli che siamo, senza aspettare le condizioni ideali. Gloria al Signore per i
nuovi convertiti che il Signore ha aggiunto in questi tre anni alla famiglia del RnS; gloria al Signore per i nuovi gruppi
riconosciuti e in formazione che sono testimonianza visibile di come sia possibile evangelizzare e popolare il RnS.
Non ridurre i sacramenti a mero rito
7. La vita sacramentale sempre pi in crisi; tutti i sacramenti sono caratterizzati da una forte crisi legata alla
secolarizzazione della Chiesa. Il RnS ha da sempre fatto della vita sacramentale rinnovata una delle sue componenti di
forza; si pensi alle nostre penitenziali, alle celebrazioni liturgiche di matrimoni e funerali vere evangelizzazioni ai
corsi di preparazione alla cresima o al matrimonio. Occorre insistere: questa una strada maestra, una via privilegiata per
diffondere la grazia del rinnovamento spirituale di molti cristiani tradizionali e demotivati.
Considerare il Magistero della Chiesa
8. Lignoranza del Magistero non pi giustificabile dopo lapprovazione dello Statuto. Ci sono documenti cos ricchi di
sapienza e cos facilmente applicabili alla vita del RnS che non dato a dei responsabili far conto che non ci siano.
Quando confronti il pensiero del Papa e dei Vescovi con lidentit propria del RnS, non puoi che gioire, convincerti della
bellezza e dellurgenza del cammino che stai facendo e sarai anche pi capace di difendere il RnS in certi ambienti
ecclesiali ostili e di far sentire la Chiesa come madre ai tuoi fratelli.
Non separare ci che Dio ha unito
9. Satana divisore. Non desidera altro che dividerci da Dio e dividerci fra noi. Pi siamo divisi e pi la nostra
testimonianza risulter debole, addirittura in contrasto con lo Spirito che comunione. Nel gruppo o comunit non c
spazio per iniziative personali che creano contrasti e amarezze, anche quando pensiamo di muoverci a fin di bene.
Meglio aspettare gli altri che fare da soli; piuttosto supplicare gli altri che mai ci lascino da soli, perch la presenza di
Ges ci stata assicurata da due in su da soli potrebbe anche non esserci.
Non fare della ragione un idolo
10. la ragione che ha bisogno del cuore; il primato deve essere assicurato alla forza dellamore e non della
comprensione razionale. Se fai coincidere la tua capacit di abbandonarti allo Spirito con la tua capacit di comprendere
o prevedere la Sua azione, non ti muoverai mai. Occorre farsi semplici come bambini nei giudizi per dire come Maria
fiat allo Spirito. Se la ragione non sottomessa al cuore, potresti fare diventare i tuoi pensieri e i tuoi giudizi superiori
a quelli dello Spirito, perdere lo slancio e scoraggiare con le tue riserve i fratelli.
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Epilogo
Infine, a sigillo di quanto fin qui esposto, diamo la parola ad un Padre del deserto tra i pi venerati e ricordati per la sua
sapienza, Antonio il Grande; la sua esortazione spirituale il migliore augurio che possiamo farci perch lo Spirito trovi
in noi collaboratori disponibili: Vi insegner unaltra opera che rinforza luomo dal principio fino alla fine: amare Dio
con tutto il cuore e tutta la volont, e dedicarsi al suo servizio. Allora, Dio conceder alluomo grande forza e gioia,
rendendogli dolci come il miele tutte le opere di DioPoi, a causa del suo amore per gli uomini, nostro Signore lascia
agire contro di loro cose contrarie alle prime, affinch non si riempiano dorgoglio, ma si rafforzino nella lotta e crescano
sempre di pi: cos, contrapposte alla forza, ci sono la pesantezza e lindebolimento; contrapposta alla gioia, la tristezza;
contrapposta al riposo e alla tranquillit lagitazione; contrapposta alla dolcezza, lamarezza. Molte altre cose di questo
genere colpiscono luomo che ama Dio, ma costui pu diventare ancora pi forte lottandole e vincendole. E una volte
vinte, lo Spirito di Dio sar con lui in tutto e lo render cos forte da non dovere mai pi temere alcun male (Lettera, 18,
8). Chiedete con cuore sincero questo Spirito di fuoco, ed esso vi sar donato, perch cos lhanno ottenuto Elia,
Eliseo e tutti gli altri profeti. Non dubitate nel vostro cuore, non abbiate un cuore diviso e non dite: Chi potr
riceverlo?. No, figli miei, non permettete a questi pensieri di penetrare nel vostro cuore, ma pregate con cuore sincero e
lo riceverete (Lettera, 8, 1).

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