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Diritto commerciale 201314

Lezioni del 29 aprile 2014

Oggetto della lezione di


oggi
XXIV Il fallimento. C. Gli effetti del
fallimento. D. Lo svolgimento della
procedura. E. La cessazione del fallimento.

Norme: l.fall. 42-123.


Assegnamenti: XXIV C-D-E.

Soggetti
I. Imprenditori e non imprenditori.
II. Persone fisiche e persone giuridiche
(cio, pi esattamente, soggetti aventi
soggettivit giuridica diversi dalle persone
fisiche).
Art. 1 l.fall.
Sono soggetti alle disposizioni sul fallimento
e sul concordato preventivo gli
imprenditori che esercitano una attivit
commerciale.

Soggetti
I. NON SONO IMPRENDITORI CHE ESERCITANO UNATTIVITA COMMERCIALE:

Limprenditore AGRICOLO: per loggetto dellattivit esercitata


questimprenditore non soggetto alla disciplina del diritto fallimentare
tanto se persona fisica quanto se persona giuridica;

I PROFESSIONISTI INTELLETTUALI: di norma persone fisiche, ma anche


societ (per esempio la societ tra avvocati), questi soggetti sono
considerati nel nostro ordinamento non imprenditori. Ne segue che non
possono essere neppure imprenditori commerciali. Eccezione costituiva in
passato la categoria degli AGENTI DI CAMBIO, soggetti al fallimento
sebbene dalla legge definiti professionisti; categoria oggi ad esaurimento
e comunque non pi soggetta alla disciplina oggetto del diritto
fallimentare (abrogato lart. 4 l. fall.);

Le PERSONE FISICHE che non esercitano attivit dimpresa (lavoratori


autonomi e dipendenti). In passato potevano fallire i CONTRIBUENTI per
debito dimposta, ma si doveva sempre trattare di imprenditori.

Le PERSONE GIURIDICHE che non esercitano attivit commerciale.

innanzi tutto, ASSOCIAZIONI (riconosciute e non) e FONDAZIONI aventi


scopo ideale che non perseguono, neppure in concreto, attraverso attivit
economiche;

inoltre, le SOCIETA SEMPLICI, lo STATO e GLI ENTI PUBBLICI che non


esercitano attivit commerciale.

Soggetti
II. SONO IMPRENDITORI COMMERCIALI, ma
non sono oggetto della disciplina di
diritto fallimentare:
I PICCOLI IMPRENDITORI che non
esercitano attivit agricola (COLTIVATORI
DIRETTI, che coniugano allattivit
estranea allarea di rilevanza delle
procedure concorsuali, il fattore
dimensionale).
Gli ENTI PUBBLICI esercenti attivit
commerciale a mezzo di imprese organo
e gli ENTI PUBBLICI ECONOMICI (2201).

Soggetti
III. SONO IMPRENDITORI COMMERCIALI, ma soggetti
a disciplina particolare (esclusiva o non
esclusiva) con riguardo alla crisi dimpresa
(LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA):
Le IMPRESE SOCIALI (ENTI COLLETTIVI di cui al
libro I o V, cio anche societ);
Alcune IMPRESE OPERANTI IN SETTORI
ECONOMICI PARTICOLARI (Imprese bancarie,
assicurative, di intermediazione finanziaria);
Le SOCIETA COOPERATIVE (quando soggette a
l.c.a., secondo il criterio della prevenzione)

Soggetti
Art. 1, comma 2, l.fall.
Non sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul
concordato preventivo gli imprenditori di cui al primo
comma, i quali dimostrino il possesso congiunto dei
seguenti requisiti :
a) aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito
della istanza di fallimento o dall'inizio dell'attivit se di
durata inferiore, un attivo patrimoniale di ammontare
complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila;
b) aver realizzato, in qualunque modo risulti, nei tre esercizi
antecedenti la data di deposito dell'istanza di fallimento o
dall'inizio dell'attivit se di durata inferiore, ricavi lordi per
un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro
duecentomila;
c) avere un ammontare di debiti anche non scaduti non
superiore ad euro cinquecentomila.

Soggetti
Nel 2007 il legislatore intervenuto per:

abolire la figura del piccolo imprenditore in ambito


fallimentare (non c pi integrazione con la nozione del c.c.
che vale solo per scritture e iscrizione reg. impr.)

modificare il requisito CAPITALE, con quello, pi chiaro di


ATTIVO PATRIMONIALE;

vincolare tanto il requisito dellattivo patrimoniale, quanto


quello dei ricavi, non alla media degli ultimi tre anni, ma su
base annua;

aggiungere un terzo requisito: escludere dal fallimento e dal


concordato preventivo chi ha un VOLUME DI INDEBITAMENTO
inferiore a 500.000 .
Ricordate: si tratta di un requisito oggettivo, non di una condizione
obiettiva di non procedibilit che invece ricorre al termine
dellistruttoria prefallimentare quando un imprenditore
commerciale ha debiti scaduti e non pagati inferiori a 30.000 :
in questo caso, nonostante sia tecnicamente insolvente, non
viene dichiarato FALLITO.

Organi

Istanza
La legittimazione alla proposizione
dellistanza di fallimento compete (art. 6)
a:
debitore;
creditori;
Pubblico ministero.
Non spetta pi al Tribunale dufficio. Il
tribunale, sia penale che civile, ha tuttavia
il potere di segnalare linsolvenza al p.m.

Istruttoria
prefallimentare
un procedimento di cognizione sommaria, a contraddittorio
pieno ma attenuato, con sentenza emanata in camera di
consiglio.
ricorso (non c termine perch non una citazione a data
fissa!);
si appone un decreto in calce al ricorso con lindicazione
delludienza;
la parte istante onerata della notificazione alle altre;
visto che il termine gi fissato, deve essere diligente a far s
che tra ludienza e la notificazione intercorrano almeno 15
giorni;
nel decreto fissata altra data, antecedente di almeno 7 giorni
quella delludienza, entro la quale si possono presentare
memorie documenti.

Imprenditore cessato o
defunto
Sia imprenditori individuali che collettivi non
falliscono oltre un anno dalla cancellazione dal
reg. imprese.
Per imprenditori individuali si pu provare di avere cessato
lattivit prima (effettivit).
Cos anche le societ cancellate dufficio (3 bilanci non
approvati).

Soci illimitatamente responsabili: vale la data


dello scioglimento (effettivit) se sono state
osservate le formalit (quindi non decorre dalla
cancellazione, ma dalla cessazione del vincolo).

Imprenditore cessato o
defunto
Problemi applicativi
Onere della prova (2007):
la facolt di provare che la cessazione dellattivit dimpresa non
coincide con la cancellazione data al p.m. e ai creditori, i quali
quindi non hanno alcun interesse a far accertare che la
cessazione effettiva anteriore, ma casomai posteriore, cio che
limpresa continuata nonostante la cancellazione.

Societ di fatto
Visto che non si iscrivono non si possono cancellare. La soluzione
potrebbe essere consapevole, ma potrebbe anche risultare
incostituzionale

Effetti del fallimento per il


fallito
42. Beni del fallito.
La sentenza che dichiara il fallimento, priva dalla sua data il
fallito dell'amministrazione e della disponibilit dei suoi
beni esistenti alla data di dichiarazione di fallimento.
Sono compresi nel fallimento anche i beni che pervengono al
fallito durante il fallimento, dedotte le passivit incontrate
per l'acquisto e la conservazione dei beni medesimi (93).
Il curatore, previa autorizzazione del comitato dei creditori,
pu rinunciare ad acquisire i beni che pervengono al fallito
durante la procedura fallimentare qualora i costi da
sostenere per il loro acquisto e la loro conservazione
risultino superiori al presumibile valore di realizzo dei beni
stessi (94).

Effetti del fallimento per il


fallito
44. Atti compiuti dal fallito dopo la
dichiarazione di fallimento.
Tutti gli atti compiuti dal fallito e i pagamenti da lui
eseguiti dopo la dichiarazione di fallimento sono
inefficaci rispetto ai creditori.
Sono egualmente inefficaci i pagamenti ricevuti dal
fallito dopo la sentenza dichiarativa di fallimento.
Fermo quanto previsto dall'articolo 42, secondo
comma, sono acquisite al fallimento tutte le utilit
che il fallito consegue nel corso della procedura per
effetto degli atti di cui al primo e secondo comma.

Effetti del fallimento per il


fallito
Altri effetti:
Rapporti processuali;
Beni di uso personale;
Alimenti al fallito e alla famiglia;
Corrispondenza;
Domicilio e dimora.

Effetti del fallimento:


sui creditori
51. Divieto di azioni esecutive e
cautelari individuali.
Salvo diversa disposizione della legge, dal
giorno della dichiarazione di fallimento
nessuna azione individuale esecutiva o
cautelare, anche per crediti maturati
durante il fallimento, pu essere iniziata o
proseguita sui beni compresi nel
fallimento.

Effetti del fallimento:


sui creditori
52. Concorso dei creditori.
Il fallimento apre il concorso dei creditori
sul patrimonio del fallito.
Ogni credito, anche se munito di diritto di
prelazione o trattato ai sensi dell'articolo
111, primo comma, n. 1), nonch ogni
diritto reale o personale, mobiliare o
immobiliare, deve essere accertato
secondo le norme stabilite dal Capo V,
salvo diverse disposizioni della legge.

Effetti del fallimento:


sui creditori
56. Compensazione in sede di fallimento.
I creditori hanno diritto di compensare coi loro
debiti verso il fallito i crediti che essi vantano
verso lo stesso, ancorch non scaduti prima della
dichiarazione di fallimento.
Per i crediti non scaduti la compensazione tuttavia
non ha luogo se il creditore ha acquistato il
credito per atto tra i vivi dopo la dichiarazione di
fallimento o nell'anno anteriore.

Effetti del fallimento: sui


rapporti giuridici preesistenti
72. Rapporti pendenti.
Se un contratto ancora ineseguito o non compiutamente
eseguito da entrambe le parti quando, nei confronti di una di
esse, dichiarato il fallimento, l'esecuzione del contratto, fatte
salve le diverse disposizioni della presente Sezione, rimane
sospesa fino a quando il curatore, con l'autorizzazione del
comitato dei creditori, dichiara di subentrare nel contratto in
luogo del fallito, assumendo tutti i relativi obblighi, ovvero di
sciogliersi dal medesimo.
Il contraente pu mettere in mora il curatore, facendogli
assegnare dal giudice delegato un termine non superiore a
sessanta giorni, decorso il quale il contratto si intende sciolto.
()
Sono inefficaci le clausole negoziali che fanno dipendere la
risoluzione del contratto dal fallimento.

Liquidazione dellattivo
lart. 105 disciplina le condizioni alle quali pu essere
effettuata la vendita in blocco; altrimenti va effettuata per
cespiti. Questa disposizione prevede infatti che la vendita
per cespiti disposta quando risulta prevedibile che la
vendita dell'intero complesso aziendale, di suoi rami, di beni
o rapporti giuridici individuabili in blocco non consenta una
maggiore soddisfazione dei creditori.
Le vendite, in blocco o per cespiti, e gli altri atti di liquidazione
posti in essere in esecuzione del programma di liquidazione
sono effettuati dal curatore tramite procedure
competitive anche avvalendosi di soggetti specializzati,
sulla base di stime effettuate, salvo il caso di beni di
modesto valore, da parte di operatori esperti, assicurando,
con adeguate forme di pubblicit, la massima informazione
e partecipazione degli interessati (art. 107).

Atti gratuiti e pagamenti


64. Atti a titolo gratuito.
Sono privi di effetto rispetto ai creditori, se compiuti dal fallito nei
due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento, gli atti a titolo
gratuito, esclusi i regali d'uso e gli atti compiuti in adempimento di
un dovere morale o a scopo di pubblica utilit, in quanto la
liberalit sia proporzionata al patrimonio del donante.
65. Pagamenti.
Sono privi di effetto rispetto ai creditori i pagamenti di crediti che
scadono nel giorno della dichiarazione di fallimento o
posteriormente, se tali pagamenti sono stati eseguiti dal fallito nei
due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento.

Revocatoria ordinaria e
fallimentare
Per il codice di commercio, latto in frode ai creditori poteva
essere accertato ed annullato ai sensi del codice civile.
Questo vale tuttoggi, provando (art. 66):
Eventus damni;
Consilium fraudis.

Daltronde si presumevano fraudolenti, salvo prova contraria


una serie di atti (pagamenti, obbligazioni sproporzionate e
garanzie) successivi alla cessazione dei pagamenti; lart.
67 originario, che sostituiva questa norma, si distaccava da
questa formula, consentendo la revoca degli effetti
dellatto quando provato, direttamente dal curatore o per
presunzione, che il terzo conosceva linsolvenza al
momento dellatto. Non si richiedeva prova del danno.

Revocatoria
fallimentare:
presupposti (1)

67. Atti a titolo oneroso, pagamenti, garanzie.


Sono revocati, salvo che l'altra parte provi che non conosceva lo stato
d'insolvenza del debitore:
1) gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione
di fallimento, in cui le prestazioni eseguite o le obbligazioni assunte
dal fallito sorpassano di oltre un quarto ci che a lui stato dato o
promesso;
2) gli atti estintivi di debiti pecuniari scaduti ed esigibili non effettuati
con danaro o con altri mezzi normali di pagamento, se compiuti
nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento;
3) i pegni, le anticresi e le ipoteche volontarie costituiti nell'anno
anteriore alla dichiarazione di fallimento per debiti preesistenti non
scaduti;
4) i pegni, le anticresi e le ipoteche giudiziali o volontarie costituiti entro
sei mesi anteriori alla dichiarazione di fallimento per debiti scaduti.

Revocatoria
fallimentare:
presupposti (2)

67. Atti a titolo oneroso, pagamenti, garanzie.


()
Sono altres revocati, se il curatore prova che
l'altra parte conosceva lo stato d'insolvenza
del debitore, i pagamenti di debiti liquidi ed
esigibili, gli atti a titolo oneroso e quelli costitutivi
di un diritto di prelazione per debiti, anche di
terzi, contestualmente creati, se compiuti entro
sei mesi anteriori alla dichiarazione di fallimento.

Revocatoria
fallimentare: esenzioni
(3)

Non sono soggetti all'azione revocatoria:


a) i pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio dell'attivit d'impresa
nei termini d'uso;
b) le rimesse effettuate su un conto corrente bancario, purch non
abbiano ridotto in maniera consistente e durevole l'esposizione debitoria
del fallito nei confronti della banca;
c) le vendite ed i preliminari di vendita trascritti ai sensi dell'articolo 2645-bis
del codice civile conclusi a giusto prezzo ed aventi ad oggetto immobili
ad uso abitativo, destinati a costituire l'abitazione principale
dell'acquirente o di suoi parenti e affini entro il terzo grado;
d) gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore purch
posti in essere in esecuzione di un piano che appaia idoneo a consentire il
risanamento della esposizione debitoria dell'impresa e ad assicurare il
riequilibrio della sua situazione finanziaria e la cui ragionevolezza sia
attestata da un professionista iscritto nel registro dei revisori contabili e
che abbia i requisiti previsti dall'articolo 28, lettere a) e b) ai sensi
dell'articolo 2501-bis, quarto comma, del codice civile (128);

Revocatoria fallimentare:
esenzioni (4)

Chiusura del fallimento

a) Mancanza del passivo;


b) Mancanza dellattivo;
c) Esaurimento del passivo;
d) Esaurimento dellattivo;
e) Concordato fallimentare.

Esdebitazione: requisiti
soggettivi
Il fallito persona fisica ammesso al beneficio della liberazione dai debiti residui nei
confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti a condizione che:
1) abbia cooperato con gli organi della procedura, fornendo tutte le informazioni e la
documentazione utile all'accertamento del passivo e adoperandosi per il proficuo
svolgimento delle operazioni;
2) non abbia in alcun modo ritardato o contribuito a ritardare lo svolgimento della
procedura;
3) non abbia violato le disposizioni di cui all'articolo 48;
4) non abbia beneficiato di altra esdebitazione nei dieci anni precedenti la richiesta;
5) non abbia distratto l'attivo o esposto passivit insussistenti, cagionato o
aggravato il dissesto rendendo gravemente difficoltosa la ricostruzione del
patrimonio e del movimento degli affari o fatto ricorso abusivo al credito;
6) non sia stato condannato con sentenza passata in giudicato per bancarotta
fraudolenta o per delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio, e
altri delitti compiuti in connessione con l'esercizio dell'attivit d'impresa, salvo
che per tali reati sia intervenuta la riabilitazione. Se in corso il procedimento
penale per uno di tali reati, il tribunale sospende il procedimento fino all'esito di
quello penale.

Esdebitazione:
requisiti oggettivi

Effetti
dellesdebitazione
Il decreto di accoglimento della domanda di
esdebitazione produce effetti anche nei
confronti dei creditori anteriori alla
apertura della procedura di liquidazione
che non hanno presentato la domanda di
ammissione al passivo (id est: concorsuali
non concorrenti); in tale caso,
l'esdebitazione opera per la sola
eccedenza alla percentuale attribuita
nel concorso ai creditori di pari grado.

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