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MANUALE

DI
PRIMO
INTERVENTO

COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA


NORME DI PRIMO SOCCORSO
PREVENZIONE INCENDI
(PRATICO)
2° Edizione
A cura di : GIUSEPPE TURRISI
ATTENZIONE QUESTO MANUALE E’ UN WORKING IN
PROGRESS DELLA UNIVERSITA’ DI “SICUROLOGIA”
DELLA L.U.W.

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INDICE

INDICE ................................................................................................................................................ 2
NORME DI COMPORTAMENTO..................................................................................................... 3
NORME DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA........................................ 3
NORME DI PRIMO SOCCORSO ...................................................................................................... 4
1. LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE ............................................................................................. 5
2. IL MASSAGGIO CARDIACO ARTIFICIALE (MCA)................................................................. 6
3. IL COLPO DI CALORE ................................................................................................................. 8
4. IL COLPO DI SOLE........................................................................................................................ 9
5. COLPI ALLA TESTA ..................................................................................................................... 9
6. CRAMPI ........................................................................................................................................ 10
7. DENTI............................................................................................................................................ 10
8. DISTORSIONI............................................................................................................................... 10
9. EPISTASSI .................................................................................................................................... 11
10. FERITE ........................................................................................................................................ 11
11. FOLGORAZIONE....................................................................................................................... 12
12. FRATTURA DELLE OSSA........................................................................................................ 13
13. INFARTO CARDIACO .............................................................................................................. 14
14. MORSI DI ANIMALI ................................................................................................................. 15
15. OCCHI (TRAUMI E LESIONI).................................................................................................. 16
16. PUNTURA D’INSETTO............................................................................................................. 16
17. SCHEGGE ................................................................................................................................... 17
18. SHOCK ........................................................................................................................................ 18
19. STRAPPO MUSCOLARE .......................................................................................................... 19
20. SVENIMENTO............................................................................................................................ 19
21. USTIONI...................................................................................................................................... 20
22. NORME DI COMPORTAMENTO PER PREVENIRE I PERICOLI D’INCENDIO ............... 21
23. NORME DI COMPORTAMENTO PER IL SOCCORSO IN CASO DI INCENDIO.............. 22
24. NORME PER L’USO DEGLI ESTINTORI ............................................................................... 24
25. SOMMARIO DEI SIMBOLI DI RISCHIO CHIMICO .............................................................. 26
26 RISCHIO BIOLOGICO................................................................................................................ 29
27. Le frasi R (numeri kemler).......................................................................................................... 29
28. COMBINAZIONI DI FRASI ...................................................................................................... 31
29. Le frasi S ...................................................................................................................................... 32

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NORME DI COMPORTAMENTO

Informarsi, leggere manuali, schede, cartelli ed indicazioni anche se si ritiene di conoscerli


bene. Essere previgenti ed attenti soprattutto se ci si trova in locali non conosciuti,
Non avere fretta di fare le cose salvo nell’intervento di emergenza. È necessario
diffondere la cultura della sicurezza in ogni modo con il comportamento con le azioni, con
l’esempio, con le informazione con richieste ecc in particolare:

1) Descrizione e diffusione delle “Norme di comportamento in caso di emergenza”

2) Descrizione e diffusione delle “Norme di primo soccorso”

3) Descrizione e diffusione delle “Norme di comportamento per prevenire i pericoli


d’incendio”

4) Descrizione e diffusione delle “Norme di comportamento per il soccorso in caso di


Incendio”

5) Descrizione e diffusione delle “Norme d’uso degli estintori”

6) Abituarsi ad informarsi in maniera permanente

7) Partecipa a dei corsi non aspettare che qualcuno te li imponga dall’alto, richiedili
cercali.

NORME DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA

In caso di emergenza, attenersi scrupolosamente alle seguenti disposizioni:

1. Non attardarsi per alcun motivo nelle stanze a recuperare effetti personali o altri oggetti.

2. Evitare di portare a seguito ombrelli, borse o pacchi ingombranti o pesanti.

3. Usare un comportamento tale da non provocare turbamenti o scene di panico (come


grida. corse. spinte) nei corridoi e soprattutto lungo le uscite e le scale.

4. Dirigersi con la massima calma verso le vie di fuga seguendo le direzioni indicate dagli
appositi cartelli sistemati nei corridoi.

5. Non usare per alcun motivo gli ascensori e/o i montacarichi anche se funzionanti.

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6. - Al fine di acquistare agilità si consiglia alle donne, che calzano scarpe con tacchi alti,
di togliersi le stesse prima di accedere alle scale.

7. - A meno che non venga esplicitamente richiesto, non spostare le auto in sosta nel
cortili, ma allontanarsi rapidamente a piedi.

8. Nel caso che si venga raggiunti dal fumo all’interno dei locali. Allontanarsene
camminando chini o strisciando sul pavimento avendo posto un fazzoletto (possibilmente
bagnato) sulla bocca e sul naso a protezione delle vie respiratorie.

9. - Disponendo di indumenti di lana il cappotto. sciarpe, scialli, pullover, etc.) si consiglia


di avvolgerli sulla testa in modo da non esporre i capelli al fuoco.

10. – Aiutare portatori di andicap, anziani, donne incinte ed eventuali persone che non
riescono ad evacuare da sole.

NORME DI PRIMO SOCCORSO

Scopo delle presenti norme è di fornire alcune indicazioni basilari da attuare quando si
effettui un intervento di primo soccorso, in attesa di personale medico qualificato, in modo
da fornire un contributo talvolta vitale per l’infortunato e quantomeno non peggiorandone le
condizioni. In termini internazionali queste procedure di seguito elencato prendono il
nome di BLS (basic life support)

Paragrafo 1: La respirazione artificiale.

Paragrafo 2: Il massaggio cardiaco.

Paragrafo 3: II colpo di calore.

Paragrafo 4: II colpo di sole.

Paragrafo 5: Colpi alla testa.

Paragrafo 6: Crampi.

Paragrafo 7: Denti.

Paragrafo 8: Distorsioni.

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Paragrafo 9: Epistassi (perdite di sangue dal naso).

Paragrafo 10: Ferite.

Paragrafo 11: Folgorazione.

Paragrafo 12: Frattura delle ossa

Paragrafo 13: Infarto cardiaco.

Paragrafo 14: Morsi di animali.

Paragrafo 15: Occhi (traumi e lesioni).

Paragrafo 16: Puntura di insetto.

Paragrafo 17: Schegge.

Paragrafo 18: SHOCK

Paragrafo 19: Strappo muscolare.

Paragrafo 20: Svenimento.

Paragrafo 21: Ustioni.

1. LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE

E’ il metodo con cui, in caso dì emergenza, viene ripristinata la respirazione.

C’e da considerare che l’intervento deve essere fatto nei primi 4 minuti, già da 10 minuit in
poi se non arriva ossigeno al cervello i danno sono quasi sempre irreversibili.

• Sdraiare la persona sul pavimento, con la schiena appoggiata per terra.

• Controllare che la bocca e/o naso non siano ostruiti.

• Piegare all’indietro la testa della persona, ponendole la mano destra sulla fronte e la
mano sinistra sotto il mento, spingendo delicatamente quest’ultimo verso l’alto: questo
accorgimento impedisce che la lingua giri all’indietro.

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• Tenendo la mano destra sempre appoggiata alla fronte dell’infortunato, con il dito pollice
e il dito indice chiudergli le narici, quindi inspirare profondamente e appoggiare le proprie
labbra alle sue: a questo punto fare una profonda espirazione (della durata di circa un
secondo e mezzo).

• Staccare le labbra, inspirare nuovamente e ripetere l’espirazione nella bocca dell’altro,


poi staccarsi nuovamente per inspirare. In questa fase l’intervallo tra inspirazione ed
espirazione non deve superare i due secondi. In genere, dopo circa tre -quattro minuti il
torace della persona comincia a espandersi autonomamente: è il segnale che l’infortunato
sta incominciando a respirare da solo.

Nella fase di insufflazione con gli occhi osservare con la coda dell’occhio se il torace si
gonfia se necessario alternare con il massaggio cardiaco artificiale MCA.

2. IL MASSAGGIO CARDIACO ARTIFICIALE (MCA)

Per capire se è necessario riattivare il battito del cuore, è sufficiente appoggiare due dita
sulla parte laterale del collo dell’infortunato: se nessuna pulsazione viene percepita, è
necessario procedere con il massaggio al cuore. Vediamo come si esegue:
• La persona deve essere sdraiata sul pavimento, con la testa allo stesso livello del corpo
e le gambe leggermente sollevate. La testa non deve mai essere appoggiata su un
cuscino o su qualunque cosa la sollevi.

• Con la massima rapidità, inginocchiarsi vicino alla persona (le ginocchia del soccorritore
devono quasi sfiorare il torace dell’infortunato), quindi appoggiare i palmi delle mani,

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tenendoli uno sopra l’altro, sulla metà inferiore dello sterno: è importante che i palmi non
poggino sulle costole, ma solo sullo sterno. Lo sterno è l’osso piatto che divide il torace a
metà.

• A questo punto, senza impegnare le dita, ma semplicemente utilizzando il palmo delle


mani, esercitare una pressione verso il basso, facendo forza con tutto il proprio peso sul
torace della persona. Dopo la compressione è necessario permettere al torace
dell’infortunato di risollevarsi, quindi bisogna comprimere nuovamente: le mani del
soccorritore devono rimanere appoggiate al torace della persona anche nel momento in
cui viene esercitata la compressione. E’ importantissimo che la compressione sia forte e
decisa: per non sbagliare, è opportuno tenere le braccia ben tese, quindi portarle verso il
basso con un movimento “a pistone”. Indicativamente le pressioni da esercitare Sono circa
sessanta la minuto.

• Per avere una risposta positiva potrebbe essere necessario prolungare il massaggio per
minuti: in ogni caso va Sospeso solo quando il Cuore riprende a battere spontaneamente
Per capire se il Cuore si sta riprendendo è sufficiente controllare di tanto in tanto fa
pulsazione della carotide

• Se il è da solo e si trova nella necessità di combinare il massaggio cardiaco con la


respirazione artificiale dovrà alternare due “soffiate” in bocca compiute consecutivamente
a quindici pressioni Consecutive sul torace.

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2/3 insufflazioni - 15 massaggi

• Se durante il massaggio cardiaco o durante la respirazione artificiale la persona vomita è


necessario girarla immediatamente su un fianco asportando con le dita eventuali residui
rimasti in bocca. Poi si deve far ri-distendere (al più Presto) sulla schiena, inclinandole
dolcemente la testa all’indietro

• Massaggio cardiaco e respirazione artificiale vanno ricominciati in fretta.

3. IL COLPO DI CALORE

Il colpo di calore è il disturbo causato da una temperatura troppo alta, associata a un


elevato tasso di umidità e alla mancanza di ventilazione, a cui l’organismo non riesce ad
adattarsi. Può manifestarsi anche in un ambiente chiuso Oppure in un luogo in cui non
batte direttamente il sole.

• Inizia con senso di irrequietezza mal di testa, ronzii agli orecchi. In breve tempo la
temperatura del corpo raggiunge e supera i 38,5 gradi. La pelle è calda al tatto e appare
congestionata Il viso diventa bluastro, il respiro accelerato il cuore batte disordinatamente
e fa pupilla appare dilatata. Non c’è sudorazione e la pressione si abbassa al punto da
portare allo Svenimento

• E’ necessario trasportare subito la persona in un luogo fresco, ombroso e Possibilmente


ventilato. Va quindi sdraiata sulla schiena con le gambe sollevate e svestita
completamente Con un asciugamano o un panno imbevuti di acqua fredda è necessario
tamponare più volte il Corpo dell’ammalato allo scopo di far scendere la temperatura Ogni
volta che l’asciugamani diventa tiepido va nuovamente immerso in acqua fredda. Se
Possibile, è bene anche porre una borsa di ghiaccio sulla testa della persona. La
temperatura corporea va tenuta costantemente sotto Controllo: se scende al di sotto dei
38 gradi è bene sospendere gli impacchi e asciugare la persona. Se la temperatura risale
è invece necessario riprendere l’operazione di raffreddamento

• Al più presto Possibile si deve chiamare un’ambulanza. il trasporto in Ospedale e il


ricovero Sono indispensabili.

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4. IL COLPO DI SOLE

Il colpo di sole compare dopo una lunga esposizione ai raggi solari. li primo segnale del
disturbo è un malessere generale e improvviso a cui seguono mal di testa, sensazione di
vertigine, nausea. La temperatura corporea si alza, la pelle appare secca e molto
arrossata.
• La prima cosa da fare è portare la persona colpita in un luogo fresco, ombroso e ventilato
e farla sdraiare a terra a pancia in su, tenendole le gambe sollevate rispetto al resto del
corpo.
• Immergere un lenzuolo o un grande asciugamano nell’acqua fredda e poi avvolgervi la
persona. Consigliabile anche una borsa di ghiaccio sulla testa:

tutti i provvedimenti hanno lo scopo dl far abbassare la temperatura del corpo.

• Se dopo circa mezz’ora di “trattamento refrigerante” la temperatura non scende, è


assolutamente necessario chiamare un’ambulanza per il trasporto al Pronto Soccorso. E’
sconsigliabile infatti accompagnare la persona con la propria auto, soprattutto se la
giornata è molto calda e se batte il sole: il tragitto in un ambiente non attrezzato potrebbe
peggiorare la situazione.

5. COLPI ALLA TESTA

Gli incidenti alla testa non sono mai da sottovalutare, soprattutto se dopo il colpo compare
un bernoccolo: in questo caso è sempre meglio recarsi al Pronto Soccorso per far
controllare la situazione da un medico.

• La situazione è invece visibilmente seria se al bernoccolo si associano sanguinamento


dalla bocca, dal naso o dalle orecchie; difficoltà nella respirazione; vomito, dilatazione di
una delle pupille; alterazioni del comportamento abituale o, peggio, perdita dì conoscenza.

• In questi casi si deve chiamare tempestivamente un’ambulanza

• In attesa che arrivi, bisogna far sdraiare la persona colpita ponendole sotto le spalle (e
non sotto la testa!) un cuscino o un indumento piegato. E’ prudente anche, con molta
delicatezza, girare di lato la testa dell’infortunato, così da permettere a un eventuale
rigurgito dì uscire dalla bocca.
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6. CRAMPI

Il crampo è la contrazione dolorosa e involontaria di un muscolo. In genere colpisce i piedi,


i polpacci, le cosce.

• Per far rilassare il muscolo, e di conseguenza far cessare il dolore, è sufficiente


massaggiare la zona colpita (il massaggio favorisce la circolazione del sangue), oppure
immergerla nell’acqua calda.

• Se il crampo colpisce il piede, sa può provare a farlo passare tirando dolcemente alluce
verso il corpo piegando contemporaneamente il piede in avanti e indietro.

• Se il crampo viene al polpaccio conviene mettersi in piedi, dondolando la gamba


dolorante e gravando con tutto il peso del corpo sulla parte non colpita.

• Se invece il crampo interessa la coscia bisogna sdraiarsi massaggiando


vigorosamente l’intera zona dolente.

7. DENTI

Se un colpo preso nella zona della bocca dovesse causare la fuoriuscita di un dente
bisogna per prima cosa fermare il sanguinamento della gengiva, applicando sulla parte un
fazzoletto e premendo con forza con le dita.

• Il dente deve essere subito raccolto e immediatamente immerso in un bicchiere di latte


intero freddo. Non deve in nessun caso essere passato sotto l’acqua.

• Bisogna poi recarsi subito dal dentista, oppure al Pronto Soccorso, portando il dente
sempre immerso nel latte. Molto spesso, se l’intervento viene effettuato tempestivamente,
il dente può essere rimesso al suo posto.

8. DISTORSIONI

La distorsione è una lesione, più o meno seria, che interessa i legamenti; è sempre
provocata da un movimento brusco e anomalo dell’articolazione e mai da un trauma. Le
parti che più comunemente vengono colpite sono le ginocchia, le caviglie, i gomiti, le
spalle.

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• Si manifesta con un dolore intenso all’articolazione che si acuisce quando la persona
tenta di muovere la parte, che appare gonfia, livida e ipersensibile anche al più breve
sfibramento.

• Applicare sulla parte una borsa di ghiaccio o,in mancanza di questa, del ghiaccio avvolto
in un panno: il freddo serve per ridurre il gonfiore.

• Se sono stati colpiti la caviglia o il ginocchio, è importante far sdraiare la persona con la
gamba sollevata al di sopra del livello del cuore.

• L’infortunato deve tenere l’arto a riposo assoluto, non esponendolo in nessun caso a fonti
di calore dirette.

• Se invece la distorsione interessa il polso,la spalla o il gomito non occorre sdraiarsi, ma è


necessario porre del ghiaccio sulla parte dolorante e non esporla a fonti di calore. Può
essere utile anche una leggera fasciatura: è importante però non stringere troppo la
benda, soprattutto se la zona colpita è molto gonfia.

• Il medico deve essere comunque consultato, per essere sicuri che non ci sia una frattura
della parte e per fargli esaminare il gonfiore.

9. EPISTASSI

La fuoriuscita improvvisa di sangue dal naso può essere causata da un colpo violento al
naso o alla testa, da un raffreddore molto forte, oppure può dipendere da alcune malattie
in atto quali ipertensione, e disturbi al cuore. Negli adulti e nelle persone anziane richiede
l’immediato trasporto al Pronto Soccorso, soprattutto se la persona soffre di pressione
alta.
• Le uniche due cose da fare sono: far sputare il sangue che accidentalmente entra in
bocca durante l’emorragia e accompagnare prontamente l’ammalato al Pronto Soccorso.

10. FERITE

• Si parla di ferita aperta quando la pelle è tagliata, mentre vengono definite escoriazioni le
ferite che interessano i primissimi e più superficiali strati della pelle.
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• Le ferite possono essere più o meno gravi a seconda dell’estensione e detta profondità,
più o meno pericolose a seconda della contaminazione e della zona del corpo interessata.

• In caso di ferita grave, cioè molto estesa, profonda, sporca di terra o dì ruggine, oppure
situata in una sede critica, ci si deve limitare a coprirla con un panno pulitissimo o meglio
una garza sterile e quindi è opportuno accompagnare la persona nel più vicino Pronto
Soccorso.
• Le ferite semplici e le escoriazioni non richiedono necessariamente l’intervento di un
medico, purché vengano trattate e curate in modo adeguato:

• prima di prestare le cure, è d’obbligo lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone,
poi è bene asciugarle e quindi versarvi dell’alcool in modo da renderle più sterili possibile.

• Dopo, porre la ferita della persona da soccorrere sotto l’acqua corrente, quindi
disinfettarla con acqua ossigenata. Se dalla ferita sgorga del sangue è bene tamponarla,
esercitando una certa pressione, con una garza asciutta. In emergenza l’acqua è sapone
semplice è un ottimo disinfettante.

• Fasciare le ferite non è necessario, visto che l’esposizione all’aria aiuta la


cicatrizzazione, a meno che non ci sia il rischio che venga contaminata da qualcosa di
esterno. In questo caso è preferibile applicare una garza sterile che potrà essere fermata
con un pezzetto di cerotto a nastro. Se dalla ferita fuoriesce del siero, si può appoggiare il
cotone idrofilo sulla garza (mai a contatto con la pelle) e poi fissarlo a essa con un cerotto.

• Anche se la ferita è di piccola entità, bisogna rivolgersi al medico nel caso in cui la
persona non abbia la copertura antitetanica (vaccino contro il tetano).

11. FOLGORAZIONE

Si parla di folgorazione quando la corrente elettrica, venendo accidentalmente a contatto


con una persona, procura dei danni ai suoi tessuti e/o ai suoi organi. Il passaggio della
corrente elettrica nell’organismo può produrre effetti più o meno gravi a seconda della sua
intensità: può infatti provocare un semplice formicolio all’arto “toccato” oppure indurre i
muscoli a contrarsi. Nei casi più sen, può causare ustioni o, peggio, l’arresto cardiaco e
respiratorio.
• Innanzi tutto non si deve mai accorrere verso l’infortunato toccandolo con le mani nude o
con un oggetto di metallo. La prima manovra da fare (più in fretta possibile) è quella di
togliere tensione. Prima di averlo fatto, non ci si deve avvicinare all’infortunato.
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• Se è necessario allontanare la persona da un filo elettrico, prima di avvicinarsi e bene
isolare i piedi anche se apparentemente il pavimento è asciutto. Per spostare il filo
elettrico è assolutamente indispensabile servirsi di un bastone di legno.

• Se l’alimentazione è stata interrotta, sì può tranquillamente toccare la persona colpita:


controllare velocemente la sua respirazione e il suo battito cardiaco. Se una o entrambe le
funzioni sono assenti bisogna effettuare, a seconda della necessità, la respirazione
artificiale, il massaggio cardiocircolatorio o tutti e due. (Vedi paragrafi “respirazione
artificiale” e “massaggio cardiaco”).

• Dopo aver effettuato le manovre più urgenti è necessario accompagnare l’infortunato al


Pronto Soccorso.

12. FRATTURA DELLE OSSA

La frattura è la rottura di un osso causata da un trauma. Si parla di frattura chiusa, quando


l’osso fratturato non fuoriesce dalla pelle, e di frattura esposta quando invece una parte
dell’osso sporge dalla pelle ferita. La frattura esposta è più seria di quella chiusa, sia
perchè ci può essere una consistente perdita di sangue, sia perché esiste la possibilità
che alcuni germi possano introdursi nell’organismo provocando un’infezione.

Sintomi di una frattura:

• Nel momento del trauma la persona ha percepito il caratteristico rumore che


accompagna le fratture (trac).

• La zona colpita è gonfia, tumefatta. bluastra e duole, soprattutto se viene toccata o se la


persona si muove.

• La persona non riesce a muovere la parte che ha subito il trauma (non è detto,
comunque, che la frattura impedisca il movimento).

• La parte colpita assume una posizione innaturale o appare deformata.

• L’arto che ha subito il trauma appare più corto o più lungo di quello sano.

• Se la frattura è esposta non cercare mai di rimettere a posto le parti di osso che escono
dalla pelle. Tamponare con un panno pulito la ferita, evitando di toccare rosso ma
cercando di arrestare la fuoriuscita di sangue esercitando una leggera pressione. La

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ferita non deve essere né lavata, né medicata: a questo penseranno i medici del Pronto
Soccorso, dove l’infortunato deve essere accompagnato al più presto.

• Dopo aver tamponato la ferita allo scopo di fermare il sangue, è necessario provvedere
ad immobilizzare la frattura con le cosiddette “stecche”.

• Steccare la frattura significa sia alleviare Il dolore, sia impedire che la situazione:
peggiori. Gli oggetti che possono trasformarsi in preziose “stecche sono molti::
giornale e le coperte (che possono essere arrotolati Intorno all’arto), I manici dl. scopa,
gli ombrelli, i rettangoli di legno che costituiscono I lati di atto.

• L’importante è che la steccatura sia effettuata In modo tale da tenere assolutamente


fermo l’arto. Prima di procedere con la steccatura, è opportuno appoggiare sulla:parte
fratturata un’imbottitura realizzata con un qualsiasi pezzo di stoffa.

• La steccatura deve essere fissata saldamente, utilizzando ciò che si trova a


disposizione e che può rivelarsi utile allo scopo: una cravatta, una striscia dl tessuto, una
cintura, una benda elastica.

• La steccatura non deve stringere troppo la parte per evitare problemi di circolazione: se
le dita dell’arto colpito diventano bianche o bluastre significa che la steccatura è troppo
stretta e il sangue non riesce a circolare correttamente. La steccatura va allentata anche
se l’in fortunato ha una sensazione di formicolio agli arti o se non riesce a piegare le dita.

13. INFARTO CARDIACO

I sintomi con cui si manifesta generalmente l’infarto cardiaco sono: la persona awerte
un dolore intenso al centro del torace che talvolta si irradia al braccio sinistro, al collo,
alla mascella, allo stomaco, alla spalla. Appare pallida e sudata, le labbra e le dita sono
livide e prova una forte sensazione di nausea spesso accompagnata da crisi di vomito.
Il respiro è corto e affannoso. Caratteristiche dell’infarto sono anche l’agitazione fisica e
psichica e una sensazione di paura incontrollabile. Può capitare anche che la persona
svenga.
• Come trattamento immediato bisogna accertarsi che la persona respiri e che il cuore
batta: se necessario bisogna effettuare subito la respirazione artificiale e il massaggio
cardiaco. Se la persona respira regolarmente e il cuore batte, bisogna chiamare
immediatamente l’ambulanza, specificando che probabilmente si tratta di un attacco di

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cuore, oppure a guadagno di tempo si può portare la persona in macchina nel più
vicino Pronto Soccorso.

• Se si è chiamata l’ambulanza è opportuno, mentre la si aspetta, mettere la


persona in posizione semisdraiata (non sdraiata) aiutandosi con un paio di
cuscini sotto a schiena. La persona va tenuta al caldo, oltre che a riposo
assoluto per limitare il lavoro del cuore: è bene quindi avvolgerla in una
coperta o farle indossare un cappotto. Gli abiti devono essere allentati.

• E’ importante rassicurare la persona facendosi vedere calmi e sereni, e


non bisogna invece porgerle nulla fa bere.

14. MORSI DI ANIMALI

Un morso di animale, qualunque esso sia, non deve mai essere sottovalutato in
quanto può essere responsabile oltre che della lesione alla pelle, anche di severe
infezioni, quali la rabbia o il tetano.

• Il trattamento immediato di un morso di animale deve essere volto a pulire


la ferita il meglio possibile.

Comportarsi quindi come descritto nel paragrafo 10.

• In caso di morso di vipera potrebbero essere necessari la respirazione artificiale e il


massaggio cardiaco. Molto più spesso però la situazione non è così drammatica,
anche se in ogni caso la persona prova un dolore intenso nella zona colpita, si sente
debole e avverte una sensazione di nausea.

• Se la respirazione e il battito cardiaco sono regolari bisogna sdraiare la persona e


legare un laccio attorno all’arto colpito, a distanza di circa cinque centimetri dal morso,
con una cintura morbida o una striscia di tessuto l’importante è non stringere troppo
per non ostacolare la circolazione.

La parte morsicata deve essere posizionata al di sotto del livello del cuore, quindi sia
le gambe sia le braccia non devono essere sollevate o fatte appoggiare a cuscini od
abiti ripiegati. L’arto deve essere poi immobilizzato con una steccatura (vedi steccatura
fratture), per evitare che con il movimento si diffonda il veleno nell’organismo.

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• Non si deve invece applicare ghiaccio sulla ferita nè fare un’iniezione di siero
antivipera, in quanto la persona potrebbe essere allergica a questo preparato.

• L’infortunato deve essere accompagnato il prima possibile al Pronto Soccorso: se sì


può è meglio trasportarlo a braccia fino all’automobile, perchè è importante che non si
affatichi in alcun modo. Per tranquillità è bene sapere che prima che il morso di vipera
produca effetti gravi devono passare almeno due ore.

15. OCCHI (TRAUMI E LESIONI)

Se l’occhio viene accidentalmente a contatto con sostanze chimiche aggressive è


necessario lavano al più presto con abbondante acqua corrente, proseguendo il lavaggio
per alcuni minuti. Bisogna poi recarsi subito al Pronto Soccorso per effettuare un controllo
più accurato, in quanto l’occhio potrebbe aver subito dei danni “invisibili”.

• Nel caso in cui l’occhio venga raggiunto da una scheggia, oppure accidentalmente
scalfito con un’unghia, ci si deve rivolgere immediatamente all’oculista o al Pronto
Soccorso. Dopo il colpo non bisogna assolutamente sfregare rocchio con le dita,
sciacquato con acqua o introdurvi gocce di collirio. L’unica cosa da fare è coprirlo con una
garza sterile o un fazzoletto pulito (senza esercitare pressioni di alcun tipo). Durante il
tragitto verso il Pronto Soccorso o lo studio oculistico, è bene che l’infortunato stia in
posizione supina (sdraiato a pancia in su). Vale la pena ripetere che solo un medico o ,
meglio, un oculista possono affrontare la situazione n modo corretto, evitando che l’occhio
vada incontro a problemi seri.

• Se invece nell’occhio si introduce un corpuscolo (ciglia, pezzettino di cenere, granello di


sabbia) si deve procedere così: afferrare con il pollice e l’indice posizionati a “pinza” le
ciglia della palpebra superiore quindi tirarla con una certa decisione prima verso l’esterno
e poi verso l’alto. In questo modo il corpuscolo si sposta all’angolo dell’occhio e può quindi
essere rimosso con facilità. Prima di eseguire la manovra è importante lavarsi bene le
mani.

16. PUNTURA D’INSETTO

La puntura di insetto può essere pericolosa solo se colpisce particolari zone del corpo
(occhi, labbra e in generale il viso, lingua e gola), o se la persona soffre di forme

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allergiche. In quest’ultimo caso esiste il rischio del cosiddetto “shock anafilattico” ( vedi
shock).

• Per prima cosa è necessario rimuovere il pungiglione eventualmente conficcato nella


pelle, servendosi di una pinzetta, Dopo aver disinfettato la puntura con acqua ossigenata,
è bene passarci sopra un batuffolo di cotone imbevuto di ammoniaca e poi applicarvi un
cubetto di ghiaccio.

• Se la persona è stata punta in bocca è necessario farle fare dei gargansmi con acqua
fredda salata (due cucchiaini di sale fino per bicchiere d’acqua). Per attenuare il dolore
giova mettere in bocca un cubetto di ghiaccio. Se, nonostante queste cure, la zona colpita
rimane gonfia e dolente bisogna rivolgersi al medico.

• Nel caso in cui la puntura d’insetto dovesse dare luogo ai sintomi dello stato di shock (la
persona appare pallida, sudata, avverte una sensazione di vertigine, tossisce, respira
male, si sente debole, perde conoscenza o si copre di orticaria oppure presenta un
gonfiore intorno agli occhi) è necessario chi amare immediatamente un’ambulanza.
• Nel frattempo la si deve far sdraiare e poi avvolgere in una coperta. La funzione
respiratoria va tenuta costantemente sotto controllo perchè potrebbe esserci bisogno della
respirazione bocca a bocca.

17. SCHEGGE

Se accidentalmente un frammento di legno, di vetro, di metallo o di plastica penetra nella


pelle, per prima cosa è necessario lavare accuratamente con acqua e sapone la parte
ferita.
• Per rimuovere la scheggia serve una pinzetta che, deve essere immersa in acqua
bollente per almeno cinque minuti o posta sulla fiamma viva per almeno tre minuti (anche
sulla fiammella dell’accendino). Se una parte di scheggia esce dalla pelle è sufficiente
afferrarla con la pinzetta e sfilarla con delicatezza, stando ben attenti a non spezzarla. Se
invece la scheggia è penetrata del tutto, ma si vede attraverso la pelle, è necessario
raggiungerla con la pinza dopo aver rotto con un ago (sterilizzato) la pelle che la ricopre.
Una volta estratta la scheggia, si deve esercitare una certa pressione sulla zona ferita in
modo da favorire la fuoriuscita di sangue. La ferita va poi lavata con acqua e sapone e
tenuta per un paio di minuti sotto l’acqua corrente. Nel caso in cui la scheggia sia
penetrata troppo in profondità o si sia spezzata durante l’estrazione è opportuno rivolgersi
al medico. La ferita lasciata dal corpo estraneo va tenuta sotto controllo, anche se la

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rimozione della scheggia si è svolta nel migliore dei modi. Se la zona colpita si gonfia, si
arrossa, diventa calda e comincia a dolere è necessario recarsi dal medico per farsi
prescindere un antibiotico.

In ogni caso, dopo la penetrazione di una scheggia, è bene far controllare dal medico
curante la validità della vaccinazione antitetanica. Nel caso in cui la copertura antitetanica
non sia completa è necessario effettuare un richiamo.

18. SHOCK

Lo shock è la più diretta e temibile conseguenza del mancato arrivo del sangue ai tessuti.
Si può manifestare in seguito a un trauma interno (rottura improvvisa di un organo), a
un’emorragia (perdita di sangue), a causa dì una violenta emozione, in seguito a
un’ustione o per una prolungata esposizione al freddo. Può essere provocato anche
dall’abuso di particolari farmaci (barbiturici, diuretici, vasodilatatori) o dalla puntura di un
insetto, se la persona soffre di allergie.

Qualunque sia la causa, lo shock presenta sempre gli stessi sintomi, in base ai quali viene
diviso in tre stadi. Si parla di shock di primo stadio o di pre-shock quando la persona sente
il cuore battere disordinatamente, ha freddo e appare molto pallida Nel secondo stadio
(shock moderato) la pressione si abbassa molto, la persona avverte una sensazione di
irrequietezza e sulla sua pelle appaiono delle striature cianotiche. Nel terzo stadio, detto
anche di shock severo, il battito del cuore è molto irregolare, la respirazione è alterata, lo
stadio mentale è confuso e compare un’invincibile sonnolenza. Caratteristica di questo
stadio è la cosiddetta anuria (impossibilità di orinare). il passaggio da uno stadio all’altro,
cioè l’aggravarsi dello shock, è del tutto indipendente dalla causa, che lo ha scatenato, e
lo stato di shock può insorgere anche diverse ore dopo il trauma, la puntura d’insetto,
l’ustione e così via. Proprio per questo motivo è importante tenere sotto osservazione per
diverse ore la persona che abbia vissuto una situazione a rischio di shock:: solo così si
può essere pronti a intervenire fin dai primissimi segnali.

• Se la persona sente il cuore battere forte e nello stesso tempo appare pallida e la pelle è
fredda al tatto, bisogna farla sdraiare subito sulla schiena avvolgendola in una coperta
calda, e il medico va contattato prontamente.

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• Se la persona è già in uno stato di shock più avanzato è necessario chiamare
immediatamente un’ambulanza, specificando di che cosa si tratta e possibilmente
indicando la probabile causa della situazione.

• Nel frattempo si deve coprirla e tenere controllata la funzione respiratoria, e se è


necessario, bisogna eseguire prontamente la respirazione artificiale.

19. STRAPPO MUSCOLARE

Lo strappo muscolare consiste nella rottura di alcune fibre che costituiscono il muscolo.
Può essere causato da uno sforzo fisico eccessivo, o da un movimento brusco. I muscoli
più esposti sono quelli delle gambe e della schiena.

• I sintomi dello strappo muscolare sono un dolore acuto e intenso nella zona colpita, tale
che non si riesce più a muoverla.

• Per prima cosa è necessario far sdraiare la persona, o comunque metterla in una
posizione di riposo, in modo che il peso del corpo non gravi sulla parte lesionata Se è
possibile, è bene applicare subito una borsa del ghiaccio per evitare che la zona si gonfi li
ghiaccio va lasciato per almeno una ventina di minuti. Il medico va consultato solo se il
gonfiore è accentuato e se il dolore non diminuisce con il passare delle ore. La parte
colpita deve essere lasciata a riposo per almeno tre giorni.

20. SVENIMENTO

Lo svenimento è la breve sospensione delle attività coscienti causata da un’improvvisa


mancanza di afflusso dì sangue al cervello, quest’ultima dipendente da un bwsco
abbassamento della pressione. Può essere causato da una forte emozione, dalla
permanenza in luoghi troppo caldi e affollati in cui non c’è ricambio cf aria, da uno sforzo
fisico intenso o ancora da una lunga permanenza in piedi.

• E’ sempre preceduto da pallore, barcollamento, nausea, ronzio alle orecchie,


annebbiamento della sta, sudorazione. Dopo questi segnali d’allarme la persona perde
conoscenza per un periodo di tempo che difficilmente supera i due - tre minuti.

• Per prima cosa è opportuno far sdraiare la persona sulla schiena tenendole le gambe
sollevate. Gli abiti devono essere slacciati, la cintura ed eventualmente la cravatta
allentate. Se ci si trova in un ambiente chiuso è bene aprire le finestre o, almeno, agitare

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un ventaglio o un giornale sul viso della persona. Quando riprende i sensi è importante
che stia sdraiata, sempre a gambe sollevate, per almeno una ventina di minuti: con questo
accorgimento sì mette al riparo dal rischio di svenire di nuovo.

• Non bisogna somministrarle né bevande alcoliche, né caffè, né tanto meno medicinali. E’


importante invece sdrammatizzare la situazione, facendosi vedere tranquilli. In effetti quasi
sempre si tratta di un episodio che non riveste alcuna importanza. Nel caso in cui dovesse
ripetersi è bene invece consultare il medico.

21. USTIONI

L’ustione è la lesione del tessuto provocata dal contatto con il calore o con particolari
sostanze chimiche, quali gli acidi, gli insetticidi, i solventi. Le ustioni vengono divise in tre
tipi, a seconda della loro gravità. Si è in presenza di un’ustione di primo grado (la più lieve)
quando la pelle appare semplicemente arrossata e da luogo a un dolore bruciante ma
sopportabile viene definita di secondo grado l’ustione che rende la pelle gonfia dolente,
arrossata e cosparsa di vescicole; si parla invece di ustione di terzo grado (la più severa)
quando la pelle appare letteralmente carbonizzata.

• Il trattamento d’urgenza delle ustioni deve essere volto a raffreddare la zona colpita:
qualunque sia la serietà del danno, per prima cosa è necessario mettere la parte ustionata
sotto l’acqua corrente fredda e lì lasciarla per almeno cinque minuti. In alternativa si può
effettuare un impacco freddo, utilizzando un panno pulito imbevuto d’acqua.
Se l’ustione è lieve questo trattamento risulta sufficiente per risolvere la situazione. E’ però
opportuno rivolgersi al medico curante per fargli controllare la validità della vaccinazione
antitetanica ed eventualmente per fargli effettuare un richiamo.

• Se si è invece in presenza di ustioni molto più serie (di secondo e terzo grado), dopo
aver raffreddato la zona colpita con acqua è importante accompagnare subito la persona
al Pronto Soccorso o chiamare un’ambulanza. Non bisogna in nessun caso applicare
pomate o ghiaccio (l’unica cosa da mettere è l’acqua fresca).

• Nel caso in cui gli abiti dell’ustionato siano rimasti attaccati alla pelle non bisogna far
nulla per toglierli: solo un medico può condurre questa operazione senza provocare
danno.

• Se ci si trova nella situazione di dover soccorrere una persona avvolta dalle fiamme)
bisogna innanzi tutto spegnere il fuoco, soffocandolo con una coperta o con un indumento
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sufficientemente ampio. L’infortunato in questo caso potrebbe aver bisogno di una
respirazione bocca a bocca, quindi, una volta spente le fiamme, è necessario controllare
subito che il respiro della persona sia regolare. Se è possibile, è opportuno applicare
immediatamente su eventuali ustioni del viso un panno imbevuto di acqua fredda (non
bisogna mai mettere ghiaccio). Naturalmente si deve chiamare al più presto
un’ambulanza.

22. NORME DI COMPORTAMENTO PER PREVENIRE I


PERICOLI D’INCENDIO

AI fine di evitare l’innesco di eventuali incendi, oltre al rispetto delle cautele dettate dalla
logica e dai buon senso, è necessario che tutto il personale rispetti anche ie seguenti
elementari norme di prevenzione:

1. - E vietato fumare nelle zone indicate dagli appositi cartelli ed in quelle previste dallE
Legge IN VIGORE (in particolare in vicinanza di materiali infiammabili durante operazioni
di pieno di benzina, anche se all’aperto).

E inoltre assolutamente vietato fumare ed accendere fuochi nei locali destinati a


magazzino ed archivio.

2. - vietato gettare fiammiferi o mozziconi di sigarette nei cestini soprattutto quelli specifici
per la carta, nelle pattumiere, dalle finestre, nelle griglie, nei chiusini e nei luoghi dove
comunque potrebbero entrare in contatto con sostanze o residui infiammabili o gas
esplosivi.

3. - E tassativamente proibito pulire gli indumenti con sostanze infiammabili.

4. - E vietato conservare sostanze infiammabili in locali che non siano adibiti al deposito dl
dette sostanze.

Il divieto, non riguarda i limitati quantitativi di sostanze infiammabili normalmente tenuti


per usi igienico-sanitari (alcol denaturato per disinfettare).

E vietato effettuare la manipolazione di sostanze infiammabili in prossimità di fonti i calore


o fuochi accesi.

5. E vietato modificare o manomettere arbitrariamente gli impianti elettrici.

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6. . E vietato ingombrare le vie di fuga ed i luoghi dove si trovano i mezzi antincendio.

7. Evitare l’accumulo di carta e/o di rifiuti in genere, soprattutto in prossimità di uscite di


scurezza o sorgenti di calore.

8. E pericoloso usare abiti da lavoro imbevuti di grasso, olio, benzina, vernici, solventi,
sostanze chimiche, etc.

9. - Appendere il vestiario lontano dai radiatori, focolai o fuochi accesi.

10. Tutte le apparecchiature elettriche a funzionamento discontinuo (stufe, macchine da


caffè in ufficio, etc. devono essere disalimentate dopo l’uso.

11. - Gli stracci imbevuti di olio, grassi, rifiuti etc.. devono essere depositati in appositi
recipienti, punti bene individuati per tale scopo.

12. . E fatto obbligo a chiunque rilevi situazioni potenziali non rispondenti alle norme di
comportamento prima descritte, di darne immediata segnalazione agli organo di
competenza.

23. NORME DI COMPORTAMENTO PER IL SOCCORSO IN


CASO DI INCENDIO

Scopo delle presenti norme è di fornire i primi criteri di intervento per permettere a chi
decida di effettuare soccorsi in caso di incendio, di farlo con cognizione di causa, in attesa
che arrivino i Vigili del Fuoco.

Prime regole fondamentali:

1. Evitare la propagazione dell’incendio, se possibile.

2. Garantire l’incolumità di ogni persona.

3. Facilitare l’intervento dei Vigili del Fuoco, senza intralciame le operazioni.

Casi in cui esistono motivi validi per intervenire al soccorso di persone:

1. La via d’uscita è libera, la persona è più o meno cosciente del pencolo ma non è in
grado di fuggire con le sole proprie capacità;
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2. La via d’uscita è libera, la persona è potenzialmente in grado di fuggire ma non avverte
il pericolo o qualcosa la vincola impedendone la fuga;

3. La persona è cosciente del pericolo e sarebbe in grado di fuggire se la via d’uscita non
fosse bloccata;

4. L’incendio in atto può avere uno sviluppo enormemente più catastrofico di quanto non lo
sia al momento;

5. lI fuoco è appena scoppiato (principio d’incendio) ed il soccorritore è li vicino.

Precauzioni che il soccorritore deve rispettare:

1. Non andrà in prossimità delle fiamme, e comunque non senza aver informato altri su ciò
che stà per fare.

2. Meglio sarebbe se assicurato con una fune dall’esterno, trattenuto da un collaboratore.

3. Mai userà ascensori e montacarichi: un corto circuito molto facile da verificarsi, lo


intrappolerà nella cabina.

4. Interromperà subito l’erogazione del gas e dell’energia elettrica. Ricordare che


l’incendio su impianti o apparecchi elettrici (elettrodomestici, macchinari, condizionatori,
ecc.) è pericoloso poichè c’è il rischio che la corrente elettrica, per il perduto isolamento
o per un’erronea estinzione (uso di acqua o schiuma), venga a contatto con il soccorritore
e con altre persone.

E’ chiaro che, se il flusso di corrente elettrica viene chiuso all’interruttore principale


(bisogna esserne ben certi), questo incendio non presenterà più i suddetti pericoli ed
andrà trattato come un qualsiasi altro incendio.

5. Terrà ben presente che gli abiti svolazzanti raccolgono il fuoco, poi lo diffondono alla
persona e lo appiccicano tutt’intorno.

6. Nel fumo gli sarà indispensabile la maschera antigas; però per brevi e rapidi passaggi
potrà usare un fazzoletto bagnato in acqua, legato su naso e bocca.

7. Dovendo entrare in una stanza con fuoco, non aprirà la porta se questa è calda al tatto.
Con molta cautela aprirà la porta se questa è tiepida o fredda.

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Una porta calda indica che il fuoco le è a ridosso: appena si apre c’è il richiamo di aria
che attira violentemente il fuoco verso chi entra, investendolo in pieno.

Persone in fiamme:

La persona stessa dovrà:

1. -Non correre: si alimenta il fuoco e lo si diffonde;

2. -Non restare in piedi: il fuoco va verso la testa ed inoltre si respira aria calda e gas della
combustione;

3. -Quindi coricarsi per terra e rotolarsi per soffocare col proprio corpo le fiamme.
4. -Se la persona non è in grado di farlo o non lo fa subito, il soccorritore la getta per terra
(senza arrecare danni gravi) arrotolandola poi strettamente in un tappeto o coprendola con
coperte per soffocare le fiamme.

Raccomandazioni ulteriori e consigli utili per il soccorritore:

1. Un modesto fuoco può attivarsi improvvisamente e senza motivo apparente.

2. L’ossido di carbonio è sempre presente dove c’è combustione con scarsità di ossigeno.

Inoltre possono prodursi gas tossici dalla combustione di materie plastiche, sostanze
ignifughe, ecc..

3. Il fumo è più pericoloso del fuoco. L’acqua sul fuoco produce vapore. Tutto ciò causa
bruciore agli occhi e, come risultato, disorientamento, perdita di minuti preziosi,
sbadataggine.

4. L’aria calda respirata può causare la perdita delle forze e la perdita dei sensi.

5. La combustione brucia ossigeno, proprio là dove l’organismo del soccorritore può avere
bisogno di un maggiore apporto di ossigeno (ha salito di corsa, ha spostato qualche
mobile pesante, ecc.).

24. NORME PER L’USO DEGLI ESTINTORI

La classe dei fuochi


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Fuochi di classe a (legna carta cartoni paglia stffe ecc)

Fuochi di classe b (liquidi infiammabili benzine alcol )

Fuochi di classe c (gas incendi di gas infiammabili)

Fuochi di classe d (polveri esplosivi e polveri di metallo o grano)

Fuochi di classe e (elettrici impianti macchine elettriche motori quadri elettrici)

ESTINTORI A POLVERE PORTATILI:

VERIFICARE IL MANOMETRO CHE INDICA LA CARICA

1° STACCARE L’ESTINTORE DAL SUPPORTO.

2° STRAPPARE IL FERMO Dl SICUREZZA.

3° IMPUGNARE LA MANICHETTA EROGATRICE (SE ESISTENTE).

4° PREMERE A FONDO LA LEVA DI FUNZIONAMENTO, TENENDOLA SEMPRE


PREMUTA

5° VERIFICA DI FUNZINAMENTO CON UN COLPETTO

6° DIRIGERE IL GETTO ALLA BASE DELLE FIAMME. SAPAZZOLANDO

7° RIMANERE BASSI E COMUNQUE BEN PIAZZATI

8° SE SI ATTACCA IL FUOCO IN DUE POSIZIONARSI A 90° CON L’ALTRO MAI


CONTRAPPOSTO

9° NON VOLTARE MAI LE SPALLE ALLE FIAMME

10° ATTACARE IL FUOCO CERCANDO DI OCCLUDERSI LA VIA DI FUGA

ESTINTORI A C02 PORTATILI:

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1° VERFICARE CHE SIA PIENO (DAL PESO)

ESEGUIRE LE STESSE OPERAZIONI COME PER GLI ESTINTORI A POLVERE.

ESTINTORI A POLVERE E A CO2 CARRELLATI (OCCORRONO 2 OPERATOI)

1° SVOLGERE LA MANICHETTA EROGATRICE.

2° APRIRE LA MANICHETTA DI FUNZIONAMENTO.

3° DIRIGERE IL GETTO ALLA BASE DELLE FIAMME.

25. SOMMARIO DEI SIMBOLI DI RISCHIO CHIMICO

Simbolo e
Significato (definizione e precauzioni) Esempi
denominazione

C
Classificazione: questi prodotti chimici causano la • Acido
distruzione di tessuti viventi e/o materiali inerti. cloridrico
• Acido
Precauzioni: non inalare ed evitare il contatto con fluoridrico
la pelle, gli occhi e gli abiti.
CORROSIVO

E
Classificazione: sostanze o preparazioni che
possono esplodere a causa di una scintilla o che • Tricloruro di
sono molto sensibili agli urti o allo sfregamento. azoto
• Nitroglicerina
Precauzioni: evitare colpi, scuotimenti,
sfregamenti, fiamme o fonti di calore.
ESPLOSIVO



O •
Classificazione: sostanze che si comportano da • Ossigeno
ossidanti rispetto alla maggior parte delle altre
• Nitrato di
sostanze o che liberano facilmente ossigeno atomico
potassio
o molecolare, e che quindi facilitano l'incendiarsi di
• Perossido di
sostanze combustibili.
idrogeno

COMBURENTE Precauzioni: evitare il contatto con materiali


combustibili.

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Classificazione: Sostanze o preparazioni:

• che possono surriscaldarsi e


successivamente infiammarsi al contatto con
l'aria ad una temperatura normale senza
impiego di energia
F • solidi che possono infiammarsi facilmente
per un breve azione di una fonte di fiamma e
• Benzene
che continuano ad ardere
• Etanolo
• liquidi che possiedono un punto di
• Acetone
combustione inferiore ai 21 °C
• gas infiammabili al contatto con l'aria a
INFIAMMABILE pressione ambiente
• gas che a contatto con l'acqua o l'aria umida
creano gas facilmente ifiammabili in
quantità pericolosa.

Precauzioni: evitare il contatto con materiali


ignitivi (come aria ed acqua).
F+
Classificazione: sostanze o preparazioni liquide il
cui punto di combustione è compreso tra i 21 ºC ed i • Idrogeno
55 ºC. • Acetilene
• Etere etilico
Precauzioni: evitare il contatto con materiali
ESTREMAMENTE ignitivi (come aria ed acqua).
INFIAMMABILE
T Classificazione: sostanze o preparazioni che, per
inalazione, ingestione o penetrazione nella pelle, • Cloruro di bario
possono implicare rischi gravi, acuti o cronici, e • Monossido di
anche la morte. carbonio
• Metanolo
Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il
TOSSICO corpo.

T+ Classificazione: sostanze o preparazioni che, per


inalazione, igestione o assorbimento attraverso la
pelle, provocano rischi estrememente gravi, acuti o
cronici, e facilmente la morte. • Cianuro
• Nicotina
Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il
corpo, l'inalazione e l'ingestione, nonchè
ESTREMAMENTE un'esposiizone continua o ripetitiva anche a basse
TOSSICO concentrazioni della sostanza o preparato.


Xi •
Classificazione: sostanze o preparazioni non
• Cloruro di
corrosive che, al contatto immediato, prolungato o
calcio
ripetuto con la pelle o le mucose possono espletare
• Carbonato di
un'azione irritante.
sodio
Precauzioni: i vapori non devono essere inalati ed il

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IRRITANTE il contatto con la pelle deve essere evitato.
Xn Classificazione: sostanze o preparazioni che, per
inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo,
• Laudano
possono implicare rischi, per la salute, di gravità
• Diclorometano
limitata, e raramente la morte.
• Cisteina
Precauzioni: i vapori non devono essere inalati ed il
NOCIVO il contatto con la pelle deve essere evitato.

N
Classificazione: il contatto dell'ambiente con queste
sostanze o preparazioni può provocare danni • Fosforo
all'ecosistema a corto o a lungo periodo. • Cianuro di
potassio
Precauzioni: le sostanze non devono essere
PERICOLOSO IN disperse nell'ambiente.
AMBIENTE

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26 RISCHIO BIOLOGICO

Classificazione: “Radiazioni ionizzanti”



Precauzioni: schermi, distanze di sicurezza, abbassamento
della potenza di emissione, riduzione del tempo di
esposizione.

PERICOLOSO IN
AMBIENTE

Classificazione: “Radiazioni Biologico”



Precauzioni: schermi, distanze di sicurezza, sostituzione di
prodotti e di protocolli, filtri, riduzione del tempo di
esposizione.

PERICOLOSO IN
AMBIENTE

27. Le frasi R (numeri kemler)

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R 1 : Esplosivo a secco. R 34 : Provoca ustioni.
R 2 : Rischio d'esplosione per urto, attrito, R 35 : Provoca gravi ustioni.
presenza di fuoco o di altre fonti d'infiammazione. R 36 : Irritante per gli occhi.
R 3 : Grande rischio d'esplosione per urto, attrito, R 37 : Irritante per le vie respiratorie.
in presenza di fuoco o altre fonti d'infiammazione. R 38 : Irritante per la pelle.
R 4 : Forma dei composti metallici esplosivi R 39 : Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.
molto sensibili. R 40 : Possibilità di effetti cancerogeni - Prove
R 5 : Rischio d'esplosione in presenza di calore. insufficienti.
R 6 : Rischio d'esplosione a contatto o meno con R 41 : Rischio di lesioni oculari gravi.
l'aria. R 42 : Può causare sensibilizzazione per inalazione.
R 7 : Può provocare incendio. R 43 : Può causare sensibilizzazione a contatto con
R 8 : Favorisce l'infiammazione di sostanze la pelle.
combustibili. R 44 : Rischio d'esplosione se riscaldato in ambiente
R 9 : Può esplodere componendosi con sostanze chiuso.
combustibili. R 45 : Può provocare il cancro.
R 10 : Infiammabile R 46 : Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.
R 11 : Molto infiammabile. R 47 : Può procurare malformazioni congenite.
R 12 : Estremamente infiammabile. R 48 : Rischio di effetti gravi per la salute in caso di
R 13 : Gas liquefatto estremamente infiammabile. esposizione prolungata.
R 14 : Reagisce violentemente a contatto con R 49 : Può provocare il cancro per inalazione.
l'acqua. R 50 : Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R 15 : A contatto con l'acqua sviluppa gas molto R 51 : Tossico per gli organismi acquatici.
infiammabili. R 52 : Nocivo per gli organismi acquatici.
R 16 : Può esplodere componendosi con sostanze R 53 : Può provocare a lungo termine effetti negativi
comburenti. per l'ambiente acquatico.
R 17 : Infiammabile spontaneamente in presenza R 54 : Tossico per la flora.
di aria. R 55 : Tossico per la fauna.
R 18 : Con l'uso, formazione possibile di miscela R 56 : Tossico per gli organismi del terreno.
vapore / aria infiammabile / esplosivi. R 57 : Tossico per le api.
R 19 : Può formare perossidi esplosivi. R 58 : Può provocare a lungo termine effetti negativi
R 20 : Nocivo per inalazione. per l'ambiente.
R 21 : Nocivo a contatto con la pelle. R 59 : Pericoloso per lo strato di ozono.
R 22 : Nocivo in caso di ingestione. R 60 : Può ridurre la fertilità.
R 23 : Tossico per inalazione. R 61 : Può danneggiare i bambini non ancora nati.
R 24 : Tossico a contatto con la pelle. R 62 : Possibile rischio di ridotta fertilità.
R 25 : Tossico in caso d'ingestione. R 63 : Possibile rischio di danni ai bambini non
R 26 : Molto tossico per inalazione. ancora nati.
R 27 : Molto tossico a contatto con la pelle. R 64 : Possibile rischio per i bambini allattati al
R 28 : Molto tossico in caso d'ingestione. seno.
R 29 : A contatto con l'acqua sviluppa gas tossici. R 65 : Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso
R 30 : Può diventare molto infiammabile in di ingestione.
esercizio. R 66 : L'esposizione ai vapori può provocare
R 31 : A contatto con un acido sviluppa gas secchezza e screpolature alla pelle.
tossico. R 67 : L'inalazione dei vapori può provocare
R 32 : A contatto con un acido sviluppa gas molto sonnolenza e vertigini.
tossico. R 68 : Possibilità di effetti irreversibili.
R 33 : Pericolo di effetti cumulati.

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28. COMBINAZIONI DI FRASI
R 14/15 Reagisce violentemente con l'acqua liberando caso di esposizione prolungata per inalazione.
gas infiammabili. R 48/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in
R 15/29 A contatto con l'acqua libera gas tossici e caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle.
facilmente infiammabili. R 48/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in
R 20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle. caso di esposizione prolungata per ingestione.
R 21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione. R 48/20/21 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute
R 20/22 Nocivo per inalazione e ingestione. in caso di esposizione prolungata per inalazione e a
R 20/21/22 Nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle.
contatto con la pelle. R 48/20/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute
R 23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle. in caso di esposizione prolungata per inalazione e
R 24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
ingestione. R 48/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute
R 23/25 Tossico per inalazione e ingestione. in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle
R 23/24/25 Tossico per inalazione, ingestione e e per ingestione.
contatto con la pelle. R 48/20/21/22 Nocivo: pericolo di gravi danni alla
R 26/27 Altamente tossico per inalazione e contatto salute in caso di esposizione prolungata per inalazione,
con la pelle. a contatto con la pelle e per ingestione.
R 26/28 Molto tossici per inalazione e per ingestione. R 48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in
R 27/28 Altamente tossico a contatto con la pelle e per caso di esposizione prolungata per inalazione.
ingestione. R 48/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in
R 26/27/28 Altamente tossico per ingestione, caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle.
inalazione e contatto con la pelle. R 48/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in
R 36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie. caso di esposizione prolungata per ingestione.
R 37/38 Irritante perle vie respiratorie e la pelle. R 48/23/24 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute
R 36/38 Irritante per gli occhi e la pelle. in caso di esposizione prolungata per inalazione e a
R 36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e contatto con la pelle.
la pelle. R 48/23/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute
R 39/23 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto in caso di esposizione prolungata per inalazione e per
gravi per inalazione. ingestione.
R 39/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto R 48/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute
gravi a contatto con la pelle. in caso di esposizione prolungata a contatto con la pelle
R 39/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto e per ingestione.
gravi per ingestione. R 48/23/24/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla
R 39/23/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili salute in caso di esposizione prolungata per inalazione,
molto gravi per inalazione e a contatto con la pelle. a contatto con la pelle e per ingestione.
R 39/23/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici,
molto gravi per inalazione e ingestione. può provocare a lungo termine effetti negativi per
R 39/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili l'ambiente acquatico.
molto gravi a contatto con la pelle e per ingestione. R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può
R 39/23/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili provocare a lungo termine effetti negativi per
molto gravi per inalazione. l'ambiente acquatico.
R 39/26 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili R 52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può
molto gravi per inalazione. provocare a lungo termine effetti negativi per
R 39/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili l'ambiente acquatico.
molto gravi a contatto con la pelle. R 68/20 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per
R 39/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili inalazione.
molto gravi per ingestione. R 68/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a
R 39/26/27 Molto tossico: pericolo di effetti contatto con la pelle.
irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con R 68/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per
la pelle. ingestione.
R 39/26/28 Molto tossico: pericolo di effetti R 68/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili
irreversibili molto per inalazione e per ingestione. per inalazione e a contatto con la pelle.
R 39/26/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti R 68/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili
irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con per inalazione e ingestione.
la pelle e per ingestione. R 68/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a
R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione contatto con la pelle e per ingestione.
e a contatto con la pelle. R 68/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili
R 48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.

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29. Le frasi S
S 1 : Conservare sotto chiave. (indicazioni a cura del produttore).
S 2 : Conservare fuori portata dei minori. S 43 : In caso d'incendio utilizzare ... (apparecchi
S 3 : Conservare in luogo fresco. estintori specificati dal produttore. Qualora il rischio
S 4 : Conservare lontano da qualsiasi locale abitato. aumenti in presenza di acqua aggiungere: "Non
S 5 : Conservare in ... (liquido adatto consigliato dal utilizzare mai acqua").
produttore). S 44 : In caso di malore consultare un medico (recando
S 6 : Conservare in ... (gas inerte consigliato dal possibilmente l'etichetta).
produttore). S 45 : In caso d'infortunio o di malore, consultare
S 7 : Conservare il recipiente perfettamente chiuso. immediatamente un medico (recare possibilmente con
S 8 : Conservare il recipiente protetto dall'umidita'. sé l'etichetta).
S 9 : Conservare il recipiente in un luogo ben S 46 : In caso d'ingestione consultare immediatamente
ventilato. un medico recando con se' l'imballlaggio o l'etichetta.
S 12 : Non chiudere ermeticamente il recipiente. S 47 : Conservare a temperatura non superiore a ... °C
S 13 : Conservare lontano da prodotti alimentari e (da specificare a cura del produttore).
bevande, compresi quelli per animali. S 48 : Mantenere in ambiente umido con ... (prodotto
S 14 : Conservare lontano da ... (sostanze adeguato da specificare a cura del produttore).
incompatibili specificate dal produttore). S 49 : Conservare unicamente nel recipiente originale.
S 15 : Conservare lontano da fonti di calore. S 50 : Non mescolare con ... (da specificare a cura del
S 16 : Conservare lontano da qualsiasi fonte produttore).
d'infiammazione. Non fumare. S 51 : Utilizzare unicamente in zone perfettamente
S 17 : Tenere lontano da sostanze combustibili. ventilate.
S 18 : Manipolare e aprire il recipiente con S 52 : Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.
precauzione. S 53 : Evitare l'esposizione, procurarsi istruzioni
S 20 : Non mangiare e bere durante l'utilizzazione. particolari prima dell'utilizzazione.
S 21 : Non fumare durante l'utilizzazione. S 54 : Procurarsi il consenso delle autorità di controllo
S 22 : Non respirarne le polveri. dell'inquinamento prima di scaricare negli impianti di
S 23 : Non respirarne i gas e i vapori, i fumi, gli trattamento delle acque di scarico.
aerosol (termini adatti specificati dal produttore). S 55 : Utilizzare le migliori tecniche di trattamento
S 24 : Evitare il contatto con la pelle. disponibili prima di scaricare nelle fognature o
S 25 : Evitare il contatto con gli occhi. nell'ambiente acquatico.
S 26 : In caso di contatto con gli occhi, lavare S 56 : Non scaricare nelle fognature o nell'ambiente;
immediatamente e abbondantemente con acqua e smaltire i residui in un punto di raccolta rifiuti
consultare uno specialista. autorizzato.
S 27 : Togliere immediatamente qualsiasi indumento S 57 : Usare contenitori adeguati per evitare
insudiciato o spruzzato. l'inquinamento ambientale.
S 28 : Dopo contatto con la pelle, lavarsi S 58 : Smaltire come rifiuto pericoloso.
immediatamente e abbondantemente con ... S 59 : Richiedere informazioni al produttore/fornitore
(prodotto adeguato specificato dal produttore). per il recupero/riciclaggio.
S 29 : Non gettare i residui nelle condotte fognarie. S 60 : Questo materiale e/o il suo contenitore devono
S 30 : Non versare mai acqua in questo prodotto. essere smaltiti come rifiuti pericolosi.
S 33 : Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. S 61 : Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle
S 34 : Evitare movimento d'urto e di attrito. istruzioni speciali/schede informative in materia di
S 35 : Non gettare il prodotto e il recipiente senza sicurezza.
aver preso tutte le precauzioni indispensabili. S 62 : In caso di ingestione non provocare il vomito:
S 36 : Indossare un indumento di protezione consultare immediatamente un medico.
adeguato. S 63 : In caso di ingestione per inalazione, allontanare
S 37 : Indossare guanti adeguati. l'infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo a
S 38 : In caso di insufficiente ventilazione, far uso di riposo.
un apparecchio respiratorio adeguato. S 64 : In caso di ingestione, sciacquare la bocca con
S 39 : Far uso di un apparecchio di protezione degli acqua (solamente se l'infortunato è cosciente).
occhi e del viso.
S 40 : Per la pulizia del pavimento o di oggetti,
insudiciati dal prodotto, utilizzare ... (prodotto
specificato dal produttore).
S 41 : In caso d'incendio e/o di esplosione non
respirare i fumi.
S 42 : In caso di irrigazione liquida o gassosa
indossare un apparecchio respiratorio adeguato
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• Questo manuale è stato ripreso e riscritto da un vecchio manuale redatto dalle Ferrovie dello
stato.
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• Il testo è concesso ad uso gratuito per la libera conoscenza ed il bene dell’umanità

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