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per andare allo stadio, in un ristorante o in un teatro non sa di essere
braccato da altri uomini che in quel momento stanno stringendosi addosso una
cintura di esplosivo, nascondono i fucili in
una borsa, nellaltra i mitra e le bombe.
Camminano per le strade della stessa citt,
la vittima inconsapevole e il carnefice che
la cerca. Uno esercita la sua libert nella serata che apre un week-end dautunno, sapendo che la citt dove vive fatta per lavorare ma anche per il tempo libero, organizzata con strade, piazze, bar, treni e stazioni per far incontrare la gente, ragazzi e
ragazze, amici, richiamati fuori casa dagli
appuntamenti di una grande metropoli,
ma anche semplicemente dalla voglia di vivere, insieme con gli altri.
esattamente questo spazio della civilt europea, questo rito banale della vita
quotidiana che diventa bersaglio del fanatismo jihadista. Un costume collettivo, un
esercizio minore, quasi inconsapevole ma
costante di libert. Ci attaccano perch siamo liberi, nella nostra autonoma scelta di
incontrarci al bar, correre ad un incontro,
avere in tasca due biglietti per un concerto:
ma anche di riunire i nostri Parlamenti, studiare e lavorare, pregare o non pregare,
protestare e dire no, e attraverso questi gesti esercitare il nostro TUBUVT di cittadini.

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PARIGI
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me davanti al Bataclan. stato importante, ed importante che gli imam


convenuti abbiano cantato la Marsigliese.
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PARIGI

ra una tattica ritmata da episodi terroristici spettacolari ma limitati, sporadici. E allimprovviso si trasformata in una strategia con obiettivi ambiziosi. Per questo la capitale
francese diventata nella notte di venerd un campo di battaglia. Daesh, lo Stato islamico, ha in sostanza aperto un altro fronte: ha esteso il suo raggio dazione nel tentativo di allentare la stretta degli interventi aerei della coalizione guidata dagli americani e da quella guidata dai russi, accompagnati dalla fanteria curda. Ha deciso di aggredire quei lontani nemici nei
rispettivi paesi, per dissuaderli dal continuare le incursioni nei cieli della Siria e dellIraq. Dove
sono irraggiungibili, le milizie dello Stato islamico non disponendo di mezzi antiaerei adeguati. I francesi, gli occidentali in generale, sono pi vulnerabili quando sono colti di sorpresa nelle loro contrade.
Lapertura di un altro fronte una svolta azzardata e ricca di incognite per chi lha promossa e per chi la subisce. La nuova strategia scattata due settimane fa quando laereo russo con
pi di duecento passeggeri a bordo esploso
mentre sorvolava la penisola egiziana, e la
Provincia del Sinai dello Stato islamico ha rivendicato la responsabilit. La motivazione
dellatto di terrorismo era evidente. La Russia era stata colpita per il suo intervento in Siria contro i gruppi ribelli impegnati ad abbattere il regime di Damasco: e gli aerei di Vladimir Putin non risparmiavano le basi dello Stato islamico, il pi forte ed efficace nemico del
suo alleato Bashar al- Assad. Pochi giorni dopo a Beirut decine di sciiti, vicini o militanti
del movimento degli Hezbollah, alleati sul
campo di Assad, venivano uccisi in un attentato. La capitale libanese non era certo nuova

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alle stragi e tuttavia il segnale era chiaro.
Lassalto alla pacifica Parigi di fine settimana, quando ristoranti, caff, teatri sono affollati, e la gente passeggia tranquilla sui boulevards, stata lazione pi dimostrativa della
nuova strategia di Daesh.Il quale non manca
di simpatizzanti o di virtuali militanti tra i sei
milioni di arabi che vivono in Francia, e che

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spesso ne hanno acquisito la nazionalit. I servizi di sicurezza pensano che i giovani frustrati delle periferie disponibili a diventare jihadisti siano millecinquecento al massimo duemila. tra di loro che Daesh trova reclute pronte alladdestramento, pi o meno serio, in
quel terzo del territorio siriano o iracheno in
cui si radicato. Quasi tutti i protagonisti,

per lo pi morti ammazzati o suicidi, degli ultimi atti di terrorismo provenivano da quellesperienza.
Almeno in Francia, Daesh trova gli uomini
per il nuovo fronte tra quei giovani con qualche precedente penale e un soggiorno in carcere dove hanno incontrato correligionari
che li hanno indotti ad abbracciare la jihad.

In Medio Oriente fatica a mantenere i collegamenti tra lIraq dove controlla Mosul,la seconda citt del paese, e la Siria dove ha la sua capitale, Rakka. La citt delle Mille e una notte
finita in cattive mani. E venti aerei francesi
hanno bombardato un campo di addestramento nelle vicinanze. Franois Hollande
aveva detto che sarebbe stato spietato. I cur-

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di, appoggiati dallaviazione americana, e a


volte da quella russa, hanno reso impraticabili o quasi le vie di comunicazione dello Stato
islamico. E i bombardamenti sui campi di petrolio, dai quali dipende la sua cospicua ricchezza, lo possono privare dei dollari che consentono di distribuire lauti stipendi ai guerriglieri. Dieci, venti volte superiori (da cinquanta a mille dollari al mese) a quelli dati dagli americani agli uomini dellEsercito libero
ormai ridotto a poca cosa.
Daesh pensa che non limitandosi pi a un
terrorismo sporadico (attivato da lupi solitari) ma passando a una pi violenta strategia

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da guerriglia, come accaduto a Parigi, europei e americani ripenseranno allimpegno
mediorientale. I governi occidentali non nascondono la loro inquietudine, spesso sconfinante nello smarrimento, quando si rendono
conto che Daesh dispone nella vicina Libia
(dove c una sua provincia di Tripoli) di basi ormai operative. Sulle quali laviazione
americana ha compiuto unincursione proprio venerdi notte mentre a Parigi era in corso il massacro. Lobiettivo degli Stati Uniti
era Abu Nabil, conosciuto anche come Wissam Najm Abd Zayd al Zubaydi, un iracheno
spostatosi in Libia dopo avere diretto per anni (2004-2010) Al Qaeda nel Nord del suo
paese, e adesso, passato allo Stato islamico,
di cui uno dei suoi massimi dirigenti. Abu
Nabil si sarebbe spostato in Libia per promuovere operazioni in Europa. Gli americani ritengono di averlo ucciso. Ma non c ancora la
conferma.
La nuova strategia di Daesh angoscia gli
occidentali, ma potrebbe provocare conseguenze non sempre favorevoli a chi lha promossa. Il dialogo tra americani e russi, che
guidano in Medio Oriente coalizioni non nemiche ma concorrenti, ha infatti compiuto
progressi, lasciando prevedere una pi intensa e comune azione contro i jihadisti. I contatti tra Obama e Putin in Turchia, durante la
riunione del G20, sono stati utili. Il presidente russo, ferito, umiliato, dallesplosione
dellaereo sul Sinai, si dimostrato meno intransigente (anche se la questione ancora
irrisolta) sulla sorte di Bashar al-Assad, del
quale il presidente americano vorrebbe la destituzione da capo del regime di Damasco. Il
nemico di entrambi ha riavvicinato Washington e Mosca. Obama non ha risparmiato gli
elogi allintervento russo in Medio Oriente. E
si profila unintesa impensabile nel recente
passato. La paura di Daesh fa miracoli.
La paura tiene invece a fior di pelle i nervi
dei parigini. Il timore di una nuova incursione assassina, annunciata da una voce incontrollata in seguito allinnocuo scoppio di un
elettrodomestico, ha fatto fuggire nel pomeriggio la piccola folla raccoltasi su place de la
Rpublique, vicino ai luoghi della strage di venerdi, per ricordare le vittime. Puntando
sullemozione e la possibilit di un nuovo imminente pericolo Franois Hollande ha chie-

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sto allopposizione di aderire a ununione nazionale. Per questo ha invitato allEliseo lex
presidente Nicolas Sarkozy, antagonista
sconfitto dellattuale capo dello Stato socialista nel 2002 e di nuovo suo probabile antago-

nista nel 2017. Sarkozy ha risposto allinvito


ma lasciando lEliseo non ha nascosto di voler
un maggiore sforzo da parte del governo per
quanto riguarda la sicurezza. Si altres
espresso in favore del rinvio della conferenza
internazionale sul clima che, ai primi di dicembre, dovrebbe riunire a Parigi centinaia
di delegazioni straniere. Ma Franois Hollande la terr lo stesso. Sar pi severo con le moschee: chiuder quelle radicali e, per placare
Sarkozy, prolungher fino a tre mesi lo stato
durgenza che d maggior potere ai prefetti e
alla polizia mettendo in disparte la giustizia.
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GRAN BRETAGNA
Nel 2015 sono stati sventati almeno
6 attentati organizzati da jihadisti
radicalizzati nel Paese.
Nel 2015 sono rientrati in patria
almeno 300 giovani
che hanno combattuto in Siria e Iraq

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Il gruppo reclutatore Sharia4 nato


in Gran Bretagna e si diramato
in tutta Europa. Le cellule sono
coordinate da un comando centrale
formato da Anjem Choudary
e da Omar Bakri, oggi
in Libano

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GRAN
BRETAGNA

PAESI BASSI
Amsterdam

440

LONDRA

BRUXELLES

La rete jihadista in Europa


XX

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BELGIO

FRANCIA

Per la quarta volta in 18 mesi


la pista di un attentato passa per
il quartiere di Molenbeek a Bruxelles:
qui viveva Mehdi Nemmouche,
rientrato dalla Siria prima di attaccare
il museo ebraico a Bruxelles
nel maggio 2014

PARIGI.

Linchiesta sui macellai del Venerd


13 approda a qualche ragionevole certezza e
svela un significativo retroscena.

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BELGIO

CHARLEROI

La cellula responsabile della morte di 129 innocenti era composta da almeno una dozzina
di uomini. Nove dei quali appartenenti al
commando. Di questi sette sono morti, uno
in fuga e ne stato reso noto ieri sera il nome.
Abdeslam Salah, un ventinovenne francese
nato in Belgio che ha affittato le due auto utilizzate per la mattanza (una Seat Leon e una
Volkswagen Polo). Degli altri, di cui poco o
nulla filtra dallinchiesta, uno sarebbe lartificiere che ha confezionato le cinture esplosive
di Tatp (perossido di acetone) e bulloni con
cui i terroristi morti negli attacchi si sono fatti saltare in aria. Anche lui ora braccato. E ancora: la cellula aveva la sua tana in Belgio, a
Bruxelles, nel quartiere di Molenbeek, ma loperazione stata diretta da quadri dello Stato Islamico, con
cui la cellula ha
mantenuto i suoi
contatti nelle settimane precedenti, attraverso le comunicazioni criptate assicurate
dalla chat vocale
di una consolle
Playstation.

I fratelli Cherif
PARIGI
e Said Kouachi,
autori della strage
di Charlie Hebdo
avevano trascorso un periodo
di addestramento in Siria e in Tunisia
Le armi usate nellattacco
sono arrivate da Bruxelles e Charleroi:
ad acquistarle
Amedy Coulibaly,
autore dellattacco
al supermercato Kosher.
La sua compagna
Hayat Boumedienne
fuggita in Siria
passando
FRANCIA
per la Turchia

Legami con Molenbeek li aveva anche


il marocchino Ayoub el-Khazzani,
disarmato appena in tempo
sul TGV Amsterdam-PariGI,
ad agosto scorso

1.200
Marsiglia

Barcellona
Madrid

SPAGNA

PORTOGALLO
SPAGNA

Ayoub el-Khazzani
era residente
in Spagna

50

con contatti
in Belgio

Algieri

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Tre settimane
prima della mattanza, i Servizi
francesi avevano
ricevuto uninformazione che prefigurava lorrore. In ottobre, subito dopo il suo arresto, un militante islamista aveva spiegato di essere stato incaricato
di reclutare dieci martiri per compiere dieci attentati simultanei in Francia. Ma non
aveva voluto essere pi preciso su luogo e data.

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Nella notte di venerd, il commando diviso in tre squadre di tre uomini ciascuna. La
prima colpir allo Stade de France. E ne fanno parte, oltre al sedicente siriano Ahmad
Almohammad, anche Bilal Hadfi, un foreign
fighter reduce dal fronte siriano. La seconda
al Bataclan. La terza, nellundicesimo e
si scopre ora anche nel 18 arrondisment, a
Montmartre (o almeno questo il piano, perch nel diciottesimo, per qualche ragione, la
morte non arriver). La squadra che raggiun-

Tangeri
MAROCCO

ge il Bataclan viaggia su una Volkswagen Polo nera con targa belga che arriva in zona due
ore prima della strage. Quella che colpir in
rue de la Fontaine ou Roi su una Seat Leon nera. Anchessa con targa belga. I tre terroristi
che seminano la morte nel teatro e che secondo alcune testimonianze poco prima
dellirruzione della polizia chiederanno di poter parlare con il gestore (forse perch credono che il locale sia ancora di propriet di una
nota famiglia ebrea) non ne usciranno vivi.

la perquisizione trover una traccia importante. Una consolle Playstation 4 attraverso


la cui chat vocale Ismael ha tenuto i contatti
crittati non solo con gli altri membri della cellula ma anche come confermeranno fonti
di intelligence americane al /FX:PSL5JNFT
con quadri dellIs. La prova di un format
che, per la prima volta, vede un coinvolgimento operativo della leadership del Califfato in operazioni in Europa.

*53&'3"5&--*
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Tra i morituri del Bataclan c un francese
di 29 anni, Ismael Omar Mostefai, ragazzo
della banlieue, di cui, nella notte di sabato, la
polizia arrester padre, fratello e altri quattro familiari. Nella sua casa, inopinatamente,

Della cellula, fanno parte anche tre fratelli. Tutti e tre di cittadinanza francese, ma residenti in Belgio, a Bruxelles, nel quartiere di
Moleenbek. Uno destinato a morire, gli altri
due a sopravvivere. Ibrahim Salah, il pi giovane, nato il 22 gennaio del 1995, e salta in

ALGERIA

aria poco prima delle 22 di venerd. Anche se


non ancora chiaro dove. Fonti giudiziarie lo
indicano come luomo che, da solo, si fa esplodere in boulevard Voltaire. Fonti di polizia
ampiamente riprese dai media francesi, lo
collocano al contrario al Bataclan, accanto
a Ismael. un fatto che non esca vivo. Al contrario del terzo fratello.

-60.0%&--&."$$)*/&
Abdeslam Salah nato in Belgio il 15 settembre del 1989, in Belgio ha la residenza ed
luomo la cui foto segnaletica viene diffusa
poco prima delle 20 di ieri dalla Procura di Parigi, che emette nei suoi confronti un mandato di cattura internazionale. lui infatti che,
cinque giorni prima della strage, affitta a Bruxelles le due auto che il commando utilizzer

TUNISIA

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IUUQXXXMFTPJSCF

Helsinki
NORVEGIA

SVEZIA

60

250-300

FINLANDIA

50-70
Tallin

Stoccolma

Oslo

ESTONIA 2

FREDERIKSTAD
Quartiere di Lisleby

NORVEGIA

Da qui partono molti dei foreign ighters norvegesi,


tra cui lex calciatore di origine algerina
Abdullah Chaib morto in Siria nel 2012

Il Mullah Krekar guidava


dal carcere unorganizzazione
terroristica internazionale,
composta da 16 curdi
e un kosovaro, radicata in:

Italia

GOTEBORG

Regno Unito

Finlandia

Germania

Norvegia

-*/5&37*45".*$)"&-456&3.&3

Svizzera

Sobborgo di Angered

150

Riga

Mar Baltico

Copenhagen

LITUANIA

POLONIA
GERMANIA

LETTONIA

BIELORUSSIA

Berlino

CECENIA

500-600

GERMANIA

Lanno scorso un video dellIs rivolto


a Putin ha minacciato di scatenare
una nuova ofensiva in Cecenia,
per far precipitare la situazione
nella regione del Caucaso

Un uomo del Montenegro arrestato


la scorsa settimana in Germania
dopo essere stato trovato in possesso
di armi ed esplosivi sarebbe collegato agli
attacchi terroristici di Parigi

UCRAINA

REP. CECA

BOSNIA

Zurigo

considerata un nodo nevralgico


dei punti di raccolta e transito
dei terroristi nei Balcani
Bosniaco era anche Ismar Mesinovic,
che a fine 2013 ha lasciato Ponte
nelle Alpi per andare in Siria
a combattere con il Califato, portando
con s il figlio di 2 anni.
Mesinovic morto in combattimento

SLOVACCHIA

Vienna
AUSTRIA

Budapest

40

SVIZZERA

UNGHERIA
CROAZIA

SLOVENIA

ROMANIA

Milano
Zagabria

340

Mar Nero

70

Bucarest

SERBIA
BOSNIA
ERZEGOVINA

KOSOVO

SARAJEVO

MONTENEGRO

ITALIA

FONTI INTERNATIONAL CENTER FOR STUDIES OF RADICALIZATION, GOVERNO BRITANNICO, MINISTERO INTERNI FRANCIA

DANIMARCA

Alto il numero dei jihadisti


partiti dalla Svezia: si parla di 250-300.
Molti sono partiti da Angered,
sobborgo di Goteborg

150

BULGARIA
Sofia

Kosovo

Maria Giulia Sergio, prima


jihadista italiana in Siria , ha
promesso di vendicarsi dell'arresto
della sua famiglia. Il marito,
ITALIA
Aldo Kobuzi, albanese,
combatte nelle brigate
straniere dellIs
87
Dall'inizio dell'anno i Servizi
hanno gi segnalato
6 jihadisti di ritorno
dai campi di battaglia in Siria

ALBANIA

Tra i nomi dei pi noti jihadisti kosovari compare


anche quello di Lavdrim Muhaxheri,
presunto comandante della Brigata Balcanica,
battaglione che combatte al fianco dello Stato Islamico in Iraq

MACEDONIA
12

Istanbul

Ankara
GRECIA

TURCHIA
Atene

ISOLA DI LEROS (Grecia)


Tunisi

Sarebbe entrato qui uno degli attenatori


di Parigi: Ahmed Almuhamed
Secondo fonti dell'intelligence Usa il suo documento didentit
potrebbe essere stato contrafatto
per facilitare l'ingresso in Europa

Mar Mediterraneo

250 km

a Parigi. La Volkswagen e la Seat. Nere entrambe. Entrambe con targa belga. Nella prima, utilizzata dai 3 martiri del Bataclan, e
abbandonata davanti al teatro, la polizia francese trover le ricevute di un parcheggio in
rue Brunfaut, a Molenbeek. Nella seconda, ritrovata nella notte di sabato in rue Edouard
Vaillant, a Montreuil sous Bois, nella periferia di Parigi, verranno recuperati tre kalashnikov. Le armi che, tra le 21.20 e le 21.35 di venerd notte hanno sparato due volte nellundicesimo arrondisment, facendo 39 morti tra
la clientela di due bistrot.

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Il ritrovamento della Seat nera offre la prova che, dei nove uomini del commando, due
dei tre a bordo della Seat (perch tre sono le

armi ritrovate) sono certamente sopravvissuti. Linchiesta, infatti, ipotizza che, mentre
dalle 21.20 in avanti (lora x scelta per la simultaneit degli attacchi), la prima e la seconda squadra portano a termine lordine facendosi saltare in aria, a bordo della Seat accada limponderabile. ragionevole ipotizzare che ci sia un ripensamento. E che uno dei
tre a bordo, quello deciso a morire, abbandoni gli altri due al loro destino e si faccia saltare in boulevard Voltaire, che del resto lungo
il tragitto che unisce lultimo punto in cui la
Seat viene immortalata dalle telecamere venerd notte e il luogo in cui sar abbandonata. Chi sono i due? un fatto che, alle 9.20 di
sabato, due belgi vengano intercettati da
una pattuglia della polizia belga sulla autostrada A2 che da Parigi porta a Bruxelles,

allaltezza di Cambrai. E un controllo di routine imposto dalla procedura scattata poche


ore prima che dispone il rafforzamento dei
controlli allinterno dellarea Schengen. I due
belgi viaggiano su una Golf grigia insieme ad
Abdeslam Salah. La polizia li lascia andare.
Anche se, il controllo al terminale sulla banca
dati di polizia lascia una traccia. Abdeslam ha
infatti precedenti penali di poco conto. E quella traccia, intorno a mezzogiorno diventa decisiva. La Procura di Parigi chiede notizie. Ed
solo allora che comincia la caccia a Molbeek.
In tempo per arrestare i due belgi. Troppo tardi per riacciuffare Abdeslam, sparito nel nulla, forse in Spagna, lasciando dietro di s solo
il terzo fratello, che verr arrestato e interrogato.
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BERLINO. Le reazioni agli attentati di venerd sera a Parigi sono
molto diverse da quelle seguite
allattacco contro $IBSMJF)FCEP
a gennaio: in Germania come nel
resto dEuropa. Gli stessi politici
che chiedevano di non puntare il
dito contro gli immigrati, oggi invocano una linea pi dura verso i
migranti. In mezzo alle due crisi,
londata migratoria che ha travolto lEuropa e dato vita a un duro
dibattito in Germania. Siamo al
punto di svolta: dopo Parigi, Angela Merkel aperta ai migranti
non pi per la Cdu il candidato
cancelliere ideale. Schaeuble
pronto a governare, ma non a essere il Bruto di una congiura, sostiene il professor Michael Stuermer, ex consigliere di Kohl e intellettuale di punta del centrodestra.
La Merkel rischia di cadere?
Rischia moltissimo. al momento finale. Si fatta prendere
dal panico morale-umanitario sui
migranti senza ascoltare umori e
timori della societ e dellEuropa
intera, con la sua testardaggine
ha voluto imporre le porte aperte. Si cacciata in un vicolo cieco.
Ha creato una situazione in cui
molti nel centrodestra si dicono
che ad agosto criticavamo Orbn
per il Muro e oggi dobbiamo ammettere che lui almeno difende
Schengen.
Schaeuble ha chiamato i migranti una valanga: questo
minaccia la cancelliera?
unaccusa chiarissima: la sfida dei migranti in nome dellEuropa non si affronta come ha fatto Merkel. Schaeuble ha anche
detto che se uno sciatore scia incauto in una zona di valanghe
pu anche causare valanghe ancor pi grandi.
Merkel fino a ieri era sicura
della vittoria alle politiche
2017, ora ancora sicura di essere candidata?
Non pi la candidata ideale
del partito. Chi la critica nel partito ascolta gli elettori: i tedeschi
hanno mostrato pi solidariet,
soccorso ed empatia che mai verso i migranti, ma non vogliono vivere tra 10 o 20 anni in una Repubblica islamica. La svolta verr
prima del 2017.
E chi la rovescer?
Non c un Bruto, e se emergesse non sar Schaeuble: pronto a divenire cancelliere ma non
un golpista.
Che significher per lEuropa?
Dipende dal successore.
Schaeuble sarebbe bene per lEuropa, ha gestito la crisi greca pensando a timori e dolori sia dei greci sia dei tedeschi. Molto dellEuropa fa paura ai tedeschi, anche
un presidente italiano della
Bce.
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E tu che ti fotografi? Chi sei, cosa fai qui?.


Sotto un cielo grigio e gonfio di
pioggia, sferzati da raffiche di
vento gelido, tre ragazzotti sui
ventanni ci affrontano sguardo duro e mani minacciose. Si
avvicinano. Ci chiedono di cancellare le loro facce dalle foto
che abbiamo appena scattato
con il cellulare. Li accontentiamo. Sul piazzale esterno della
stazione della metropolitana
di Osseghem, la tensione alle
stelle. Il blitz delle forze speciali antiterrorismo belghe ha lasciato il segno. Guidati dagli artificieri che temevano delle
trappole esplosive, quaranta
poliziotti hanno da poco setacciato il dedalo di viuzze attorno
alla piazza del Comune e hanno arrestato cinque persone.
Altri due erano gi state bloccate nel pomeriggio. Proprio qui,
alluscita della stazione. A pochi metri dove adesso ci troviamo. Larrivo della coppia, lassalto dei poliziotti in borghese,
passamontagna in testa e pisto-

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la in pugno, le mani bloccate


dietro la schiena, il viso schiacciato sul marmo della panchina. La gente che accorreva, le
grida, gli insulti, lintervento
di altri agenti, i mitra che si agitavano in aria. Lurlo delle sirene delle auto, i lampeggianti,
le manette, i fermati portati
via.
lalba di domenica. Sono
passate poche ore. Le strade sono vuote, i negozi chiusi. Girano solo gruppetti di giovani

che ti scrutano. Sospetti, paura, molta rabbia. Ci sono decine di indizi, con le ore trasformati in prove, che puntano dritti verso questo grande quartiere a due passi dal centro di Bruxelles. Si chiama Molenbeek-Saint-Jean. Ma per tutti
Belgistan. Da almeno 25 anni.
Da quando, dentro la piccola
moschea del quartiere, lanciava i suoi appelli alla jihad il predicatore Bassam Ayachi, da
tempo riparato in Siria tra le fi-

la del Califfato assieme al figlio, Abdel, morto in combattimento.


La culla del jihadismo, la centrale del reclutamento dei foreign fighters in Europa, un
grande sobborgo dove tutto,
perfino la stessa architettura
fiamminga, ha assunto le sembianze di un quartiere maghrebino. Si parla arabo, come arabe sono le insegne dei negozi e
dei ristoranti. Le donne girano
velate, gli uomini si incontrano

nei bar dove trascorrono gran


parte delle loro giornate. Il 30
per cento dei circa 100mila abitanti giovane. La met sono
disoccupati. Scuola abbandonata, molta droga, gioco dazzardo, qualche rapina.
La religione, con la moschea
e le lunghissime discussioni
nelle sale da t, il collante di
una comunit chiusa in se stessa. Ma il tempo, gli imam che si
sono alternati nelle piccole
scuole coraniche e la guerra in

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Siria e in Iraq hanno esaltato


gli animi. Adesso Molenbeek
oggi una polveriera. Una roccaforte dellislam radicale. La
polizia lo sa molto bene. Controlla, interviene, ferma, arresta. Ma il ricambio continuo.
Da qui sono partiti i finti giornalisti tunisini che uccidono Massoud in Afghanistan. Qui ha
soggiornato a lungo uno dei
due fratelli Kouachi, i killer di
Charlie Hebdo; qui ha vissuto
per mesi a casa della sorella Me-

hedi Nemmouche, lautore della strage al museo ebraico di


Bruxelles nel maggio del 2014;
sempre qui viveva Ayoub
el-Khazani, il terrorista armato
di Ak-47 che nellagosto scorso
aveva tentato di aprire il fuoco
a bordo di un treno Thalys diretto a Parigi. Qui era cresciuto
Abdelhamid Abaaoud, 27 anni, nome di battaglia Abu
Omar Soussi, considerato il regista occulto della cellula jihadista di Verviers, citt belga del
Vallone, smantellata il 15 gennaio scorso. Qui sono state acquistate la mitraglietta Scorpion e la pistola Tokaver usate
nel negozio kasher a Parigi.
Qui stata noleggiata e poi parcheggiata per quattro giorni la
Volkswagen Polo nera usata
dal commando del Bataclan.
Sono bastati quattro scontrini del parchimetro di rue Brunfaut ad accendere i fari di nuovo sul santuario belga della jihad. Gli investigatori li hanno
trovati sui tappetini. Nel cruscotto cera il contratto daffitto. Con tanto di nome e cognome del conducente. il fratello
di uno dei kamikaze che si sono
fatti esplodere allinterno del
teatro. Si chiama Abdeslam Salah, 26 anni. La polizia ha diffuso la sua foto e la sua identit e
chiesto a chiunque di segnalare la sua presenza. C un certo
imbarazzo tra gli inquirenti.
Luomo faceva parte di un quarto commando, quello di appoggio, che ha fornito armi ed
esplosivo. Il logistico. stato
fermato a bordo della sua auto,
una Golf, allalba di sabato ad
un posto di blocco di Cabrai, vicino a Calais. Normali controlli.
La strage era avvenuta da poche ore. Con lui cerano altri
due uomini. Li hanno lasciati
andare. Sono francesi residenti in Belgio. Guarda caso a Molenbeek.
Ora in fuga. Lo stanno cercando ovunque. Trovarli decisivo. Anche per riscattarsi dallo smacco: la polizia li aveva in
mano. La seconda auto dei ter-

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roristi, una Seat Leon nera,


stata ritrovata ieri pomeriggio
a Montreuil, nella Seine-Saint-Denis. Era carica di armi.
Uno dei sette arrestati in
questo quartiere sono altri fratelli del terrorista saltato in
aria al Bataclan. Era noto ai servizi dintelligence perch aveva tentato pi volte di partire

per la Siria. Uno tra i tanti che


vediamo passeggiare nella
piazza Comunale. Pochissimi
commenti, molta rabbia e fastidio. Il Belgistan mantiene la
sua identit. E il suo ruolo di serbatoio di terroristi. I commando della strage del 13 novembre facevano parte di una cellula nata e formata qui. Come tante altre, pronte ad agire: 494

belgi sono partiti questanno


per lIraq e la Siria; 272 stanno
combattendo. Un esercito di
stranieri al servizio del Califfato. il pi forte di tutta lEuropa. Il ministro degli Interni belga Charles Michel lo sa bene.
Ha alzato al massimo il livello
di allerta. Molenbeek, annuncia, sar ripulito.
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le, con il prato ben tagliato e le
casette rosse in mattoni, un ragazzo sta facendo jogging mentre delle mamme guardano i
bambini arrampicarsi sulle giostre del parco. Il primo kamikaze francese cresciuto in un
quartiere residenziale, a 40 chilometri da Parigi.
Non era il figlio di un ghetto
della 3QVCMJRVF, Ismal Omar
Mostefa. Anche se la storia ricorder Courcouronnes per
aver dato i natali a uno dei terroristi che ha partecipato al commando del teatro Bataclan, la
cittadina di 13mila abitanti a
sud della capitale non assomiglia in nulla alleCBOMJFVFche covano rabbia e violenza. Fa parte
del comune di Evry, governato
per anni dal premier Manuel
Valls che, per unaltra coincidenza, oggi abita a pochi passi
dal caf di rue de Charonne do-

tore del giubbotto imbottito.


Nulla lasciava presagire un
destino da IVNBO  CPNC per
Ismal. Era una famiglia ben
integrata, non cerano mai stati
problemi. Stphane Beaudet
esce di corsa dal piccolo municipio che ha dovuto riaprire in
emergenza di domenica per far
fronte alla curiosit di giornalisti del mondo intero. Il sindaco
40nne stato avvertito sabato
dalla polizia. Il padre era algerino, arrivato dopo la guerra dindipendenza, la madre portoghese. Ripeto: persone tranquille,
non ho molto altro da raccontare spiega Beaudet, ancora incredulo. Ma non sono sorpreso, perch da mesi penso che siamo impreparati a difenderci
contro la minaccia. La famiglia
Mostefa viveva nel quartiere
Canal, dal nome dello specchio
dacqua che attraversa la zona
costruita negli anni 80.
Un ragazzo francese come
tanti di seconda generazione,
che sui banchi della scuola Geor-

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ve c stata una delle sparatore


di venerd 13. A Courcouronnes
non ci sono torri degradate e impenetrabili per le forze dellordine, qui non cerano stati scontri
e auto incendiate quando, proprio 10 anni fa, le periferie francesi organizzarono uninedita
guerriglia urbana. Allora fu dichiarato lo stato demergenza
per qualche giorno. Il governo
vorrebbe adesso estendere la
misura per 3 mesi, forse pi:
nessuno pu dire quando sar
davvero finita.
Ismal non ha fatto la guerriglia, quando stava per compiere 30 anni passato alla guerra.
Durante il blitz delle forze speciali dentro al Bataclan uno dei
terroristi si trincerato in una
stanza, e ha chiesto di parlare
con la polizia. Datemi il telefono del vostro capo ha detto.
Forse voleva cominciare una
trattativa o, pi probabilmente, guadagnare tempo. Alla fine
anche lui ha azionato il detona-

ges Brassens aveva ricevuto


quel catechismo repubblicano
fatto di Illuminismo, Marsigliese, motto MJCFSUHBMJUGSBUFS
OJU. Lapparente normalit
dellinfanzia di Ismal rende ancora pi incomprensibile la sua
metamorfosi in macabro simbolo. La Francia non aveva mai
avuto attentati kamikaze sul
suo territorio prima del 13 novembre. Mostefa non lunico
francese dei tre commando, ma
stato il primo di cui noto il nome. Lo hanno identificato con
un dito ritrovato nel Bataclan. Il
Dna ha portato a un nome
nellarchivio dei servizi segreti.
Nel 2010 era stato schedato con
una fiche S, non al livello pi alto di pericolosit: radicalizzato,
ma non affiliato a unorganizzazione.
Prima di essere noto allantiterrorismo, Mostefa aveva avuto unadolescenza fatta di piccoli reati. Aveva 8 precedenti condanne, senza essere mai stato

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in prigione. E nel suo periodo


pi burrascoso, intorno ai20 anni, che la famiglia decide di lasciare Courcouronnes. Il genitori si trasferiscono in un villino di
Romilly-sur-Seine, nella regione Champagne. E qui che la polizia arrivata sabato sera per
fermare il padre del ragazzo, ex
camionista da tempo in pensione. Vicino Courcouronnes, a
Bondoufle, rimasto invece
uno dei fratelli, anche lui interrogato dagli investigatori insieme ad altre 5 persone dellentourage del terrorista.
Ma se una soluzione esiste al
mistero di Ismal da ricercare
in un sobborgo di Chartres, nella casa popolare di Madeleine
dove viveva da 8 anni. I vicini

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attacco a Parigi fa riemergere il


tema degli jihadisti europei.
Nel momento in cui lasciano il
paese in cui sono nati, vissuti o socializzati, per andare in unarea in cui in
corso un conflitto vengono chiamati GP
SFJHOGJHIUFST, combattenti stranieri.
La definizione segnata allorigine
da una contraddizione, non solo semantica. Stranieri per chi? Per il paese
in cui vanno a combattere, la convenzione. In realt lo sono soprattutto per
il paese da cui provengono. Perch
verso questa realt che essi si sentono
estranei nel momento in cui aderiscono a unideologia transnazionale come
quella islamista radicale. Facendola
propria, essi entrano a far parte di una
comunit che non riconosce altre appartenenze che quella politica e religiosa.
Manuel Valls, il primo ministro fran-

-

cese, dice che i GPSFJHOGJHIUFST non


hanno passaporto e ipotizza di togliere loro la cittadinanza.
In effetti, uno dei gesti pi consueti
degli jihadisti transalpini che hanno lasciato il paese per le piane mesopotamiche il rogo del passaporto. Simbolo
di un appartenenza negata e di nuove
lealt. Rivolte a una nazione immaginaria, virtuale, senza territorio: almeno fino alla fondazione dello Stato islamico. Un atto che soddisfa laspirazione di molti radicali a costruire una realt governata dallaTIBSJB, a farsi Stato.
Una scelta, quella di tagliarsi definitivamente i ponti alle spalle bruciando
il passaporto che, per, non tutti i GPSFJ
HOGJHIUFST compiono. Per alcuni di loro
il passaporto rimane un strumento funzionale alla costruzione di unidentit
che ritengono di poter coltivare anche
nei paesi occidentali. A cui guardano
come realt de-territorializzata, come

Identikit del foreign ighter


Et media
18-25 anni

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giurano che aveva abbandonato il suo passato da piccolo delinquente, mettendo la testa a posto dopo che si era sposato ed
era diventato padre di una bambina. Lavorava come autista
per consegne in citt. Anche il
sindaco di Chartres ha scoperto
di avere avuto tra i suoi residenti un terrorista. E incomprensibile, sono scioccato spiega
Jean-Pierre Gorges, dei Rpublicains che accusa il governo:
Coshanno fatto per proteggerci dopo gli attentati di gennaio,
in tutti questi mesi?.
Ismal non aveva pi problemi con la giustizia forse perch i
suoi referenti gli avevano chiesto di entrare in sonno, di scomparire dai radar. Negli ultimi

tempi si era assentato per lunghi periodi. Avevamo capito


che era tornato in Algeria, ha
detto il fratello agli investigatori. Era invece un assiduo frequentatore della moschea di Luc, vicino Chartres, in cui veniva spesso un predicatore dal Belgio noto allantiterrorismo.
Un dettaglio che collega
Ismal alla filiera belga su cui le
indagini si concentrano e che lo
ha portato fino in Siria, dove
stato tra linverno 2013 e la primavera del 2014. Poi Ismal
tornato a casa, in quella Francia
che lha cresciuto e incapace di
accorgersi che per lui, come per
altri kamikaze francesi, era diventata una nazione nemica.
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I centri di
reclutamento
carceri,
moschee
ma
soprattutto
Internet

I titoli
di studio
sono spesso
medio alti.
Raramente
inesistenti

Il percorso
dallEuropa
partono verso
Istanbul e da qui
si muovono verso
il conine
turco-siriano

Sesso
prevalentemente
maschile.
Ma le donne sono
in aumento

La rete
il passaggio
reso possibile
da facilitatori
che forniscono
numeri di telefono
e contatti
via Internet

Obiettivi
contribuire
alla creazione
dello
Stato islamico
in Siria e Iraq

compiere
attacchi
sul suolo
europeo

semplice spazio sociale.


Da qui lidea che si possa tornare anche nel paese precedentemente abbandonato, vivendovi come se si fosse altrove, mantenendo i legami reali e virtuali con i propri fratelli. In una strada di quartiere o in Rete. Passando o
tornando cos, per chi guarda dal punto di vista della sicurezza, dallo status
diGPSFJHOGJHIUFS a quello di IPNFHSP
XO cresciuto in casa.
La generazione politica che aveva
frequentato i campi di addestramento
in Afghanistan di Al Qaeda non aveva
questo tipo di mobilit.
Non erano molti quelli che dopo un
soggiorno ai piedi dellHindu Kush ,
tornavano in Europa. Piuttosto si dirigevano ciclicamente verso altri luoghi
della KJIBE, in una sorta di pellegrinaggio panislamista combattente. La generazione politica jihadista attuale, sopratutto quella di origine europea,
molto pi flessibile, anche sembra deli-

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mitare lo spazio di movimento. Non
un caso che tra le migliaia di giovani
francesi coinvolti in questi anni nella filiera siro-irachena, molti siano tornati
in Europa.
Bisogna abituarsi a pensare che, come non esiste un profilo tipo di GPSFJHO
GJHIUFS- lo sono giovani cresciuti in cupi spazi metropolitani e tranquilli borghi periferici, piccoli delinquenti e
ex-militari di professione, laureati e
giovani segnati da precoci abbandoni
scolastici, disoccupati e occupati, uomini e donne - cos anche le loro traiettorie cominciano a diversificarsi.
Se i martiropatici aspirano a morire
in Siria e Iraq, altri tornano a casa. Alcuni ritengono, pur non negandola,
conclusa quellesperienza. Altri restano in sonno, in attesa che una circostanza, interna o internazionale, o un
contatto ritrovato, li riconduca sulla
via delMBKJIBE. Qualcun persegue, invece, lidea di fare della terra della perversione un campo di battaglia: la dimestichezza con armi e esplosivi glielo
consente. In ogni caso chi decide di immolarsi nella KJIBE attento a non attivare cellule troppo larghe.
La chiave della KJIBEdella vita quotidiana, quella che fa improvvisamente
comparire un nucleo di uomini armati
in un locale o in una redazione, la miniaturizzazione del gruppo. Tanto
pi piccolo e compartimentato , tanto
meno infiltrabile. Per questo non infrequente scoprire che la cellula minaturizzata formata da fratelli, parenti,
amici stretti.
Dei GPSFJHO, oJOTJEFS, GJHIUFST, sentiremo parlare ancora a lungo.
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ANTALYA.

Lorrore di Parigi monopolizza il vertice


G20. E fa maturare una svolta impensabile poche
settimane fa. E lavvicinamento tra Barack Obama
e Vladimir Putin per combattere lo Stato Islamico,
che ora preferiscono chiamare Daesh. Contro il nemico comune, il pericolo numero uno, si delinea
unalleanza tra i due leader reduci da un lunghissimo gelo. Intanto la Francia passa allazione: a Raqqa
centra la base di comando dellIs nella capitale siriana del gruppo, con raid che impegnano dieci jet, guidati dallintelligence Usa e in coordinamento con gli
americani. Nella pioggia di fuoco colpito anche il centro di addestramento e un altro per il reclutamento.
I cieli sono stati oscurati dallorrendo attacco su
Parigi dice Obama al suo arrivo ad Antalya un
attacco contro il mondo civilizzato. Il terrorismo non
risparmia nessuno, una minaccia per tutti noi. Raddoppieremo i nostri sforzi per eliminare Daesh.
(Questo termine preferito dagli alleati arabi perch ha un connotato spregiativo). Gli fa eco il padrone di casa, il presidente turco Erdogan, con una frase che diventa un impegno per tutto il G20: Questo
vertice segnato da Parigi, da qui uscir un messaggio forte.
La novit pi rilevante emerge dal colloquio informale, ai margini del summit, tra Obama e Putin. Un
fuori programma denso di novit, e di conseguenze.
Un colloquio lungo (35 minuti), intenso, quasi confidenziale, tra i due presidenti: seduti uno di fronte
allaltro, chinati per essere pi vicini, a sussurrarsi
cose che solo gli interpreti possano udire e tradurre.
Uno stretto collaboratore di Obama riassume cos il
contenuto: E stata una discussione costruttiva,
centrata sugli sforzi per risolvere la guerra in Siria,
un imperativo reso tanto pi urgente dallorribile attacco terroristico di Parigi. Obama ha riconosciuto
limportanza degli sforzi militari che la Russia sta
conducendo contro lo Stato Islamico in Siria. Ed ha
espresso il suo profondo cordoglio per le vittime russe dopo la caduta dellaereo sul Sinai. Novit di tono e di sostanza. Lultima volta che Obama e Putin si
erano visti era a fine settembre a New York allassemblea Onu. Fu un colloquio gelido, teso, inconcludente. Subito dopo Putin lanci i raid russi sulla Siria, attirandosi accuse dagli americani. Secondo Washington quei bombardamenti servivano solo a puntellare Assad, non colpivano lo Stato Islamico, prendevano di mira ribelli moderati e filo-occidentali. Ma
da allora lo scenario cambiato, costringendo tutti a
rivedere le proprie posizioni. Lesplosione nei cieli
del jet russo partito da Sharm el-Sheik stata lavvisaglia del prezzo che i jihadisti possono infliggere alla Russia. Putin notano i consiglieri di Obama
non ha ancora ammesso davanti al popolo russo che
quellattentato appartiene a Daesh. Inoltre Putin sarebbe deluso dai risultati modesti della sua offensiva militare in Siria. A Vienna, i due ministri degli
Esteri americano e russo, John Kerry e Sergei Lavrov, hanno trovato un accordo per una transizione
a Damasco. Verso un governo di unit nazionale che
includa Assad; cessate il fuoco da gennaio; elezioni
sotto controllo Onu, nuova Costituzione. Assad se ne
andr, ma la priorit ora non disfarsi di lui: unire
le forze contro i jihadisti. Infine Parigi: un colpo durissimo contro una nazione che partecipa in prima li-

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nea alla coalizione guidata da Obama. Una prova


che lintero Occidente esposto. Un segnale che Daesh, proprio mentre subisce sconfitte militari nelle
sue aree (la citt di Sinjar in Iraq riconquistata dai
peshmerga curdi), proprio mentre perde alcuni leader uccisi dai raid americani in Iraq e in Libia, porta
la sua guerra allestero, allarga il raggio dazione. La
Casa Bianca teorizza e teme che proprio le sconfitte sul terreno in Iraq e Siria spingano Daesh a diver-

sificarsi nel terrorismo globale. Dal jet russo esploso in volo alla carneficina di Parigi, la realt a spingere Obama e Putin uno nelle braccia dellaltro. Mai
prima dora Obama aveva dato atto che lintervento
militare russo in Siria importante. Lo fa sperando che i raid russi si concentrino sullobiettivo giusto. In cambio lAmerica accetta che Assad sia parte
della transizione verso un accordo di pace, che i suoi
rappresentanti dal primo gennaio siedano a Vienna

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ANTALYA. Il primo saluto ai gran-

con gli esponenti dellopposizione, in un tavolo di negoziato benedetto da Mosca e Washington.


Laccordo Obama-Putin, di cui si fanno le prove generali qui al G20 di Antalya, condizione necessaria
ma non sufficiente, perch la coalizione contro Daesh passi ad una velocit superiore, moltiplichi la propria efficacia, fino a sconfiggere la centrale del terrore. Da Washington, dove la strage di Parigi tema di
campagna elettorale, lex segretario di Stato Hillary
Clinton esorta Obama a darsi come obiettivo proprio la sconfitta finale di Daesh, non il suo semplice
contenimento.
Quali altri attori sono chiamati ad un ruolo pi incisivo? La Francia ha gi dimostrato che da questo
momento aumenta molto i suoi raid aerei sulla Siria.
Ma una lotta efficace contro Daesh deve coinvolgere
le potenze regionali. A cominciare dalla Turchia che
ha un vasto confine con la Siria a soli 500 km dalla sede di questo vertice. Erdogan non manca di sottolineare le gravi distrazioni di noi occidentali, quando
ricorda a Obama che prima di Parigi ci fuono stragi
ad Ankara, Antep, Suruc, Diyarbakir. O Beirut. Ma
per Erdogan non solo Daesh il nemico, lui considera terroristi quei curdi che invece sono lunica armata terrestre a sconfiggere regolarmente Daesh. Turchia, Arabia saudita, devono entrare nel gioco di Putin-Obama. Infine un messaggio agli europei, che la
delegazione americana consegna ai margini di questo G20: dopo avere demonizzato lo spionaggio digitale made in Usa, le sconfitte dellintelligence francese dovrebbero indurre un ripensamento su quel
fronte.
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di del pianeta lo porge un kamikaze dellIs che si fa esplodere in territorio turco al confine con la Siria a qualche centinaio di chilometri dalla blindatissima Antalya, sede del G20 che Erdogan
aveva pensato per rilanciarsi sulla scena internazionale destinato invece a restare negli annali
per essere arrivato due giorni dopo la carneficina di Parigi. Cos i
temi economici originariamente
al centro dei lavori passano in secondo piano rispetto ai negoziati
sulla Siria che si tengono a margine del vertice e alla cena dove i
leader parlano di terrorismo. Si
lavora a un testo separato dalle
conclusioni sulleconomia globale dedicato alla lotta al terrorismo. La bozza di conclusioni nata
dopo la strage di Parigi punta a
congelare gli asset finanziari dei
terroristi per bloccarne lattivit, e contiene limpegno a combattare il crescente flusso di terroristi stranieri anche cambiando informazioni di intelligence e
monitorando i passaggi alle frontiere. Si pensa anche a maggiori
controlli sugli aerei.
Ban Ki-moon annuncia un piano Onu contro il terrorismo e il
G20 esprime preoccupazione
per i foreign fighters, proprio ieri
le autorit turche hanno rivelato
di avere sventato un grande attentato nel cuore di Istanbul il 13
novembre, lo stesso giorno della
mattanza parigina. Juncker per
invita i governi a non confondere
rifugiati e terroristi. Sul fronte
economico i leader prendono atto che la crescita globale continua a non raggiungere le nostre

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aspettative, ma ieri sera lattenzione delle grandi piazze finanziarie era rivolta, con qualche timore, allapertura dei mercati di
oggi: dopo gli attacchi a Parigi le
Borse potrebbero vivere ore di
grande nervosismo.
Appena giunto ad Antalya,
Obama annuncia che insisteremo con i membri della coalizione
per aumentare la pressione
sullIs e per contribuire a una
transizione di pace in Siria con

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Il presidente francese Franois Hollande
ha attribuito a Daesh gli attentati
terroristici compiuti venerd 13
novembre a Parigi. Usare Daesh al posto
di Isis o Is ha una valenza molto precisa.
Isis (Stato islamico dellIraq e del
Levante) e Isis (Stato islamico dellIraq
e Siria) sono acronimi della traduzione
inglese dallarabo di Al Dawla Al
Islamiya fi al Iraq wa al Sham, il nome
che il gruppo terroristico si era dato
prima di proclamare lo Stato Islamico o
Is. Daesh invece ladattamento
dellacronimo arabo. Oltre a escludere
parzialmente laggettivo islamico,
ritenuto offensivo da molti musulmani,
che credono legittimizzi unaccezione
negativa dellaggettivo islamico, la
sua pronuncia in arabo simile a una
parola che significa colui che semina
discordia. Tanto che a Mosul, citt
controllata dal Califfato in giugno, alcuni
miliziani del gruppo hanno minacciato
di tagliare la lingua a chiunque si
riferisca pubblicamente a loro col
termine Daesh.

una risoluzione politica. LItalia


guarda alla seconda parte del
messaggio. Matteo Renzi durante le ore del vertice parla a quattrocchi con quasi tutti i leader.
Oggi avr una bilaterale con Putin e prender parte allincontro
a cinque sulla battaglia al terrorismo insieme a Obama, Merkel,
Cameron e Fabius (sostituto di
Hollande rimasto a Parigi). Il
cuore spiegava ieri il premier
a Parigi dove stata colpita
lumanit intera, ma un momento nel quale serve equilibrio,
dobbiamo affrontare senza isteria una situazione da non sottovalutare e che ci occuper nei prossimi anni. Il premier chiede alla
forze politiche italiane di rimanere unite, di limitare le polemiche perch solo se compatti con
gli altri partner europei sconfiggeremo il terrorismo. LItalia
ha aggiunto ha le forze per affrontare la situazione. Di fatto
Renzi segue da vicino i negoziati
sul futuro della Siria e con i collaboratori predica cautela dal punto di vista militare. Dato che nella cena con i leader, criticando velatamente la Francia, afferma:
La risposta della comunit internazionale deve essere frutto di
una strategia, non di una reazione. La reazione ha prodotto disastri come in Libia. Il premier
guarda proprio a una soluzione
diplomatica, al momento non intende rinforzare la partecipazione italiana alla missione anti-Is
(ci sono i Tornado ma non per
bombardare). Un approccio seguito sin dallinizio e ora, secondo il governo, avvalorato dalla volont di non esporre il Paese al rischio attentati. Specialmente
con il Giubileo alle porte.
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A conferma ufficiale arrivata nella notte tra sabato e dome-

nica: quella ragazza bionda, trovata senza documenti nel corridoio del Bataclan era Valeria Solesin, la 28enne ricercatrice
universitaria che lavorava alla Sorbona. Gi nelle ore precedenti,
per, nonostante il tam tam sui social network di chi chiedeva aiuto per cercare Valeria, gli investigatori avevano pochi dubbi sullidentit della ragazza: a riconoscerla subito erano stati poco dopo
lattacco il fidanzato e gli amici che erano con lei al Bataclan, per
ascoltare il concerto degli Eagles of Death Metal. La conferma ufficiale arrivata per soltanto alle 14 di ieri allistituto di medicina
legale di Place Mazas, per voce del console italiano Andrea Cavallari: Purtroppo non ci sono dubbi: quella ragazza Valeria ha detto
il diplomatico italiano dopo aver passato pi di due ore allinterno
della struttura, sede ieri di un agghiacciante pellegrinaggio di amici e familiari dei ragazzi morti nel teatro.
Sulla morte di Valeria sta, chiaramente, indagando la polizia
francese ma, come da prassi, ha avviato uninchiesta anche la procura di Roma. Dai primi accertamenti sembrerebbe che la ragazza
sia stata colpita da una scarica di mitra alle spalle, al termine
dellassalto, probabilmente mentre scappava. C stato un ritardo
nel riconoscimento perch non aveva addosso documenti, visto
che la sua borsa le era caduta proprio in quei momenti, mentre provava a fuggire dal commando jihadista mettendosi al sicuro allesterno del teatro. I familiari di Valeria non sono a Parigi. Erano atte-

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PARIGI. Non so bene come sono andate le co-

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si ieri ma stato possibile sbrigare le pratiche burocratiche senza


di loro. Arriveranno nei prossimi giorni, ma a questo punto non
nemmeno detto, potrebbero risparmiarsi questo strazio fanno sapere dal consolato. I funerali, invece, si svolgeranno quasi sicuramente in Italia non appena arriver il via libera dalle autorit francesi. Non ci sono altre vittime tra gli italiani ha detto inoltre il
console Cavallari. Una soltanto, Laura Apolloni, 46 anni, ferita alla spalla ed ancora ricoverata in ospedale ma si trova in buone
condizioni. Anche sulla sua storia, e su quella del suo amico, Massimiliano Natalucci, 45 anni, sfuggito alla tragedia dellHeysel, sta
indagando Roma. Durante il concerto ha raccontato si sono
sentiti gli spari. Erano due persone con le mitragliette, hanno sparato per 10 minuti ininterrottamente, avranno sparato 5mila proiettili e io ne ho preso uno. Ero sotto il palco e sono fuggita passando dietro le quinte, salendo sul tetto.
Complessivamente gli italiani allinterno del Bataclan dovrebbero essere stati sei. Valeria era figlia dItalia e dEuropa. stata
uccisa, insieme a tanti altri giovani, perch rappresentava il futuro dellEuropa, il nostro futuro. Cos il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio di cordoglio e solidariet
alla famiglia Solesin. Il premier Matteo Renzi ha invece promesso
che verr istituita una borsa di studio per ricordare Valeria.

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se. Ho bisogno di capire quello che successo. So soltanto che Valeria era l accanto a
me. E poi. Parla con la voce sottile Andrea
Ravagnani, il fidanzato di Valeria Solesin.
Accanto la sorella, i suoi amici che lo stringono anche se difficile non perdersi: Andrea
sfuggito dal Bataclan eppure, alla fine,
morto anche lui. Ha saltato il burrone ma

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comunque precipitato nel vuoto. Anche perch il viaggio da Trento a Parigi, quella vita
che si riprogramma, aveva un solo motivo:
Valeria, sorriso composto biondo, pochi fronzoli, molta sostanza, ricercatrice alla Sorbona, diciamolo: un genio, dicono le amiche.
Per Valeria aveva perso la testa questo trentino dalla barba hipster, con la passione della birra, cento idee, mille sogni, lultimo un
negozio biologico da cui aveva lanciato la
sua nuova scommessa nella capitale francese, e una sola certezza: una vita da program-

mare insieme, Valeria e Andrea.


Sembrava tutto scritto. Parigi sembrava
forse non lultimo, ma di certo un fondamentale passaggio di unineluttabile storia di
amore. E poi, invece, venerd 13 novembre.
Non era una serata qualsiasi. A Parigi erano saliti la sorella di Andrea, Chiara, e il suo
fidanzato. Dovevano festeggiare la laurea
specialistica della ragazza, nemmeno trentenne, in scienze biotecnologiche. Per loccasione, oltre a un weekend da turisti, avevano programmato la visita al Bataclan. E il biglietto per il concerto era un regalo nel regalo, doveva essere una serata particolare.
Eravamo in prima fila, hanno raccontato

Andrea e Chiara ai funzionari del consolato,


che stanno accertando tutti i punti della ricostruzione, ad amici e parenti. Eravamo praticamente in prima fila quando abbiamo
sentito i botti. In un primo momento abbiamo pensato a un effetto speciale, poi sugli occhiali di Chiara arrivato uno schizzo di sangue. Si sono lanciati per terra, come per coprirsi. Accalcati uno sullaltro. Qui la ricostruzione si fa meno chiara. Sembrerebbe
che dopo molto tempo, unora almeno, quando le prime persone sono riuscite a scappare
dal teatro, ci abbiano provato anche loro.
Valeria era l accanto a me, la tenevo per
mano, ripete Andrea. Cera anche Ales-

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Cosa le diceva di Parigi?
I primi anni sono stati duri, perch era l da sola. Poi, con Andrea, si integrata benissimo. RiMILANO. Dovevamo sentirci quella sera, ma non
ce labbiamo fatta. Valeria era cos, sempre in mo- cordo la sua felicit dopo aver partecipato alla
vimento, sempre entusiasta. Luciana Milani, maratona in Bretagna.
cambiato qualcosa dopo lattentato a Charmadre di Valeria Solesin, non avrebbe mai immalie Hebdo?
ginato che tra loro non ci sarebbe stata pi nessuHa continuato a vivere come prima. Ricordo
na telefonata.
Signora Luciana, quando ha sentito Valeria che si subito preoccupata di mandarmi un sms
per dire che stava bene, io non sapevo ancora
per lultima volta?
La sera prima della strage. Anche se non ci nemmeno cosera successo. Venerd sera, invechiamavamo spesso, anche se era da tanti anni ce, non abbiamo ricevuto nulla. Ma abbiamo sperato fino alla fine che non fosse l...
lontana, la sua era una presenza coHa parlato con Andrea?
stante.
Certo. Ora i suoi genitori sono qui
Cosa racconter di lei a chi non lha *OEJQFOEFOUF
conosciuta?
da noi. Pensi che ci siamo conosciuti soEBTFNQSFB
Parler di una persona meraviglio- BOOJBOEB
lo in questo momento cos tragico.
sa, intelligente, curiosa della vita. A
Andrea le ha detto cos successo?
MBWPSBSFJOVO
19 anni andata via di casa e da allora
Ne abbiamo parlato, ma lui anco stata sempre in giro. La porteremo QBOJGJDJPQFS
ra molto scosso. Non deve sentirsi in
sempre nel cuore come figlia, ma an- HVBEBHOBSTJ
colpa, ha fatto quello che ha potuto
che come studiosa e come cittadina. JTPMEJQFS
per salvare Valeria. La perdita pi
WJBHHJBSF
Mancher anche al nostro Paese.
grande per lui.
Era anche impegnata nel volontaQuando ha visto lultima volta sua
riato.
figlia?
Studio e impegno erano per lei la stessa cosa.
Ad agosto, era tornata a casa per il matrimoDa studentessa ha iniziato a collaborare con nio di una compagna di scuola.
Emergency. E a Parigi andava per strada ad aiuC unimmagine di Valeria che le ritorna in
tare i clochard. Diceva che era un modo per conomente in queste ore?
scere la citt ed essere daiuto.
Ce n una che mi ricorda la sua grande indiPerch aveva deciso di lasciare lItalia?
pendenza. A 16 anni doveva partire per il CanaEra molto indipendente. A 16 anni andata a da. La rivedo in aeroporto che, dopo i saluti, va
lavorare in un panificio per guadagnarsi i soldi allimbarco. E non si gira pi verso di noi.
per viaggiare, senza pesare sulla famiglia.
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sia, lamica di sempre. Un sorriso. Ed andata via Non lo dimenticher mai. Andrea non si d pace: Lho persa allimprovviso. scappata davanti, convinta che la salvezza fosse a un passo. Andrea e i suoi amici
non lhanno vista quando la scarica di mitra
lha colpita alla schiena, uccidendola.
Sa qual la cosa incredibile? Che Valeria
ne parlava spesso. Diceva che bisognava
avere rispetto, che gli europei non potevano
andare in Medioriente a bombardare civili.
Ed successo a lei, qui a Parigi. Le sue colleghe di dottorato, allistituto demografico
della Sorbona dove Valeria si stava occupando della differenza del ruolo della donna tra

Francia e Italia, sono disperate. Non posso


crederci, piange Ann Kiragu. Venerd era
con me, a discutere della mia tesi di dottorato. Aveva talento, idee, sogni. Hanno mangiato tutto. E hanno tolto anche a noi quello
che aveva da darci.
Aveva forza e gioia di vivere insieme
racconta Alessia Non vi immaginate una
ragazza seduta, noiosa, non era nulla di tutto questo. Ecco, forza e gioia di vivere: Valeria cera sempre per una birra insieme. Per
lamentarsi dei problemi piccoli e grandi che
abbiamo nel nostro quotidiano. Valeria cera per arrabbiarsi quando la vita ingiusta.
Ma sempre continuando a lottare per ren-

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derla migliore. Alessia la conosceva bene.


Siamo arrivate insieme a Parigi. Abbiamo
condiviso questesperienza difficile e bellissima. Lei cera sempre, era la nostra forza.
Era intelligente, unica, la migliore.
Si era guadagnata ogni millimetro della
sua vita racconta unaltra amica, italiana
che vive in Francia. Si sentiva parigina a
tutti gli effetti. Stava bene qui, la borsa di
studio che aveva allImed, listituto di demografia, era importante. Le permetteva di fare quello che amava: studiare per cambiare
le cose. Lo dice anche Gino Strada, il leader
di Emergency. Prima a Venezia, e poi a Trento alluniversit, Valeria si era avvicinata a

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Gino Strada e alla sua associazione. Che ieri,


insieme con la figlia Cecilia, ha voluto salutarla: Una ragazza stupenda. Una di noi dicono, ricordandola sorridente in una foto di
gruppo. O con una kefiah verde al collo in
una serata con amici. Valeria per lavoro dava parole ai numeri: contava, spiegava, li riscaldava. E lei era quello che studiava: cercava di capire cosa ci sta attorno per rendere
tutto migliore, racconta una compagna di
universit mentre fuori dallistituto di medicina legale continua un pellegrinaggio ingiusto. Perch le morti sono sempre tutte uguali. Ma alcune pesano di pi.
Quelle pallottole lhanno fermata quando tutto era solo allinizio: sognava di tornare
in Italia, ma per fare le
stesse cose che faceva a
Parigi. Sognava di renderci tutti migliori. Valeria scriveva in un articolo scientifico appena
due anni fa, parlando di
donne, di figli, e di
mamme che non riescono a tornare al lavoro
dopo una maternit,
comparando i dati italiani con quelli francesi, migliori ma non eccellenti: Appare auspicabile una maggiore condivisione delle responsabilit familiari e professionali tra le
donne e gli uomini. Era il 2013 e Valeria era
convinta che un futuro ci sarebbe stato. E
che, di sicuro, lei lavrebbe studiato.
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PARIGI. Le guerre chiamano gli


eroi. Il pi celebrato, a Parigi,
un addetto alla sicurezza dello
Stade de France, a Saint Denis:
Zouheir, musulmano, ha fermato allingresso del cancello D il
primo dei tre attentatori: voleva
penetrare nello stadio affollato
di 80 mila persone, per Francia-Germania. Aveva il biglietto
in mano, ma per entrare allo Stade bisogna passare i tornelli e la
perquisizione degli agenti. Zouheir si accorto che quel giovane
dai tratti mediorientali aveva
qualcosa sotto il vestito. Un giubbotto esplosivo, fabbricato con
esplosivo militare pi pile, detonatore e bulloni. Luomo scappato, Zouheir ha dato lallarme.
Luomo si allontanato dallo stadio correndo lungo Avenue Jules
Rimet e si fatto esplodere. Due
morti, se stesso e un barista portoghese di 62 anni. Laddetto alla sicurezza Zouheir non laveva
inseguito, doveva tenere sotto
controllo il tunnel che porta allingresso dei giocatori. Gli altri due
kamikaze si faranno esplodere
allesterno del cancello H e vicino
a un McDonalds: 45 feriti. Zouheir dice adesso: Lho capito dopo, avrebbe potuto essere una

carneficina. Al primo sguardo


non ho pensato che quelluomo
avesse un giubbotto esplosivo e
lesplosione, pi tardi, mi era
sembrata quella dei petardi che
si tirano in curva. Quando ho sentito sul walkie-talkie che stavano
portando via in elicottero il presi-

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dente Hollande, ho capito che


non erano petardi.
Il Teatro Bataclan 89 morti
ha formato diversi eroi quel venerd notte. Un commissario di
polizia con il suo autista ha abbattuto uno dei tre terroristi allinterno della sala da ballo, pochi mi-

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EL MOMENTO in cui qualcuno ha lanciato su Twitter lha-

shtag #PorteOuverte, invitando i parigini ad aprire le


porte delle proprie case ai sopravvissuti dellattacco terroristico, in quel momento, i terroristi hanno perso. La
frase non mia, gira in rete da qualche ora, ed sicuramente esagerata, perch i terroristi non hanno affatto perso; ma ha un fondo di
verit. E soprattutto uno degli esempi pi efficaci di uso positivo
della rete. Rispetto a casi analoghi, in cui aveva prevalso lo sdegno
per luso dei social da parte di terroristi, stavolta emerso il volto
buono della rete. La solidariet, la voglia di reagire: come accaduto per esempio per la ricerca dei dispersi. stato un movimento dal
basso, ma i giganti della Silicon Valley si sono mossi subito e bene:
AirBnb ha attivato una funzione per favorire la messa a disposizione gratuita di letti. Ma stato il Safety Check di Facebook a spopolare: sviluppato nel 2011 dopo lo tsunami in Giappone, per la prima
volta stato usato per un disastro non naturale. Con qualche polemica, perch non stato lanciato per un attentato in Libano alla vigilia di quello di Parigi. Incalzato dalla richieste, Zuckerberg ha
chiarito: Avete ragione, cambieremo policy da oggi in poi.

nuti prima che arrivasse la brigata dassalto. Il poliziotto entrato, tra le urla e la fuga dei millecinquecento, si riparato dietro
un pilone quando il terrorista gli
ha sparato addosso e poi gli si
buttato contro, lo ha travolto, costringendolo a smettere di tirare
sul pubblico. Poi, il terrorista, si
fatto esplodere. Nicolas Catinat,
37 anni, raccontato su Twitter come un ragazzo coraggioso,
morto per proteggere gli amici.
Gli amici di Domont, nellIle de
France, con lui al Bataclan. Poi
c Bruno, lui evocato su Facebook. Il disegnatore grafico Picolo Clem, Clment, lo ha cercato,
per ringraziarlo: Un uomo ha salvato la mia donna, Edith, venerd
al Bataclan, ha scritto. Lha
spinta sulle poltrone, lha protetta con il suo corpo. Poi se n andato, non lavevo mai visto. So che
si chiama Bruno. Dopo alcune
ore Bruno si fatto vivo. E Clment pu scrivere: Non ci resta
che bere un bicchiere insieme. Il
cameriere Safer ha salvato due
donne, il giornalista di -F.POEF
Daniel Psenny dopo aver filmato
i sopravvissuti in fuga dal suo appartamento sopra la sala concerti, ha aiutato una donna incinta.
Poi un proiettile gli ha attraversato il braccio.

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Maryse Wolinski, scrittrice, 45
anni di matrimonio con il disegnatore Georges, una delle vedove di $IBSMJF)FCEP. Su quella strage ha scritto un libro. Sabato fino alle due di notte stata al telefono a cercare notizie
delle ragazze. Lola, la figlia di
Natasha, nata dal primo matrimonio di Georges, era al Bataclan; unaltra nipote era al Petit
Cambodge. Loro sono salve, ma
tra i figli degli amici, ce n uno
che non si salvato
Lola e Georgia stanno bene?
Lola ha 25 anni, era al caff
del Bataclan, riuscita a fuggire e a rientrare a casa. Aveva il
cellulare e siamo riuscite a comunicare. Georgia, che cercavamo dappertutto, era in uno
dei ristoranti in cui ci sono state
le sparatorie, si rifugiata da
unamica: abita nel quartiere,
ma non voleva pi restarci. Moltissimi giovani vivono l perch
un quartiere pieno di vita.
Georgia la figlia di Frdrica,
la primogenita di Georges, ha
27 anni. Ora siamo pi tranquilli. Per sono in collera, anche.
In collera?
Non molto tempo fa avevano arrestato un terrorista che
preparava un attentato in una

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sala concerto. Bisognava aspettarselo. Sono infuriata perch


si reagisce sempre dopo. Come
per $IBSMJF)FCEP, che adesso
un bunker: ma stato necessario che ci fossero 12 morti, tra
cui il mio Georges.

A un anno da $IBSMJF, uscir,


dalleditore Seuil, il libro
$ISJF KFWBJT$IBSMJF, Cara, vado a Charlie Hebdo, le
ultime parole di Georges Wolinski. pi il racconto del dolore o della collera?

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Nel mio libro c il mio vissuto; parlo dei sentimenti di rifiuto, angoscia, chiusura; e poi di
quando, con la collera che cresce, ho iniziato a indagare come sia stata possibile una scena
di guerra nella redazione di un
giornale satirico.
Parigi non sar pi un luogo
sicuro?
la prima volta che dei terroristi in Francia si fanno saltare in aria. Le persone cominciano ad avere paura. Non c nessuno nelle strade. Tutto chiuso, i cinema, i teatri. Non passa
una macchina per il Boulevard
Saint-Germain. Se si ha paura,
si fa il gioco dei terroristi. Non
bisogna vivere nel terrore. Parigi vuota. Ma proprio perch
vuota pu succedere qualcosa.
Ha ricevuto minacce in questi mesi?
A febbraio, per posta, ho
avuto il messaggio: La satira
non ferma le armi. Era firmata
in arabo con un timbro: minaccia serializzata. Non sono la sola; la madre di Charb, il fumettista amico e collega di Georges a
$IBSMJF, ha ricevuto lo stesso
messaggio. Ma non ho paura.
(4PSSJEF OES) Del resto, il messaggio non mi concerne; io non
faccio satira.
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ta un aumento del rischio anche se sarebbe sbagliato rinunciare. In questo quadro, realisticamente il procuratore antiterrorismo Franco Roberti ammette che dobbiamo essere pronti a cedere una parte delle nostre libert. Non una sconfitta, ma una precauzione imposta dalle circostanze. Il procuratore invita a pensare
che, proprio per fronteggiare il rischio terrorismo, si possa ridimensionare la libert di comunicazione. Lo dice in tv a In mezzora.
Sono ore frenetiche in cui il governo chiama la maggioranza a
decisioni politiche sullemergenza sicurezza. A Palazzo Madama
una riunione di governo e maggioranza affronta la questione di
pi soldi da stanziare nella legge di Stabilit. Per ora non c un
emendamento dellesecutivo, con ogni probabilit arriver alla Camera una volta studiate le misure e anche le coperture, a cui la Ra-

gioneria deve dare il nullaosta. Tuttavia una prima ipotesi di prevedere 120 milioni di euro oltre ai circa 70 gi in conto. Per al Senato, dove in commissione domani sar votata la manovra per poi
andare in aula, potrebbe essere accolto un emendamento del grillino Bruno Marton che propone di stanziare 20 milioni per lintelligence. Un segnale va dato subito e va nel senso di potenziare lattivit degli 007. In tutto quindi, 140 milioni in pi. Ncd, il partito del
ministro Alfano, fa pressing. Ci vuole una soluzione positiva per
la sicurezza, esorta il capogruppo del Pd, Luigi Zanda. Faremo
tutto il possibile, gli fa eco il sottosegretario Paolo Baretta. I controlli sono gi stati rafforzati a Roma e ieri c stata la prova generale allAngelus del Papa a San Pietro. La ministra della Difesa, Roberta Pinotti parla di un apparato di sicurezza ad hoc gi messo in
movimento e giudica indispensabile un esercito comune Ue e pi
risorse. Capitolo missioni: al voto in settimana e si accende lo scontro. In piazza Montecitorio cerimonia per Parigi oggi alle 18.
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ROMA. Utilizzare il nome di


Dio per giustificare questa
strada, dellodio e della
violenza, una bestemmia.
Durante lAngelus, Papa
Francesco solleva lo sguardo
dai fogli che tiene in mano e
sgombra il campo da
qualsiasi tentativo di trovare
una giustificazione religiosa
agli attacchi terroristici
contro Parigi e il cuore
dellEuropa. Il tono grave e
commosso. Sua Santit si
riferisce alle parole
pronunciate dai terroristi
durante il massacro di
venerd sera al Bataclan. I
jihadisti urlavano Allah
akbar e citavano la Siria. In
una piazza San Pietro gremita
di fedeli, Papa Francesco
lancia un accorato appello alla
pacificazione esprimendo
profondo dolore per gli
attacchi terroristici che nella
tarda serata di venerd hanno
insanguinato la Francia. Al
presidente della Repubblica
francese e a tutti i cittadini
porge lespressione del mio
pi profondo cordoglio: sono
vicino in particolare ai
familiari di quanti hanno
perso la vita e ai feriti

ROMA. Non chiamiamola


guerra. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sullaereo
che lo porta a Bruxelles per il
consiglio mensile dei capi della diplomazia europea. Allordine del giorno c limmigrazione, ma lagenda cambier
dopo le stragi di Parigi. Linvito del titolare della Farnesina
quello di usare con cautela
certe parole. Noi siamo in prima linea nel contrasto a Daesh, il sedicente stato islamico.
Soprattutto in Iraq. Ma limportante reagire a queste
azioni di guerra senza sentirsi
in guerra anche noi. Sarebbe
il regalo pi grande che possiamo fare ai terroristi.
Cosa significa, ministro?
Far finta di niente?
Assolutamente no e limpegno italiano lo dimostra ampiamente. In Iraq, subito dietro gli americani e lIran, siamo il Paese pi attivo e presente della coalizione. Lavoriamo su due fronti: fornendo
armi e addestramento ai 7 mila peshmerga e, nel governatorato di Anbar, collaborando
con le forze irachene regolari.
Non voglio dire che sia merito
dellItalia, delle nostre armi e
dei nostri addestratori, ma i
peshmerga hanno riconquistato il Sinjar e esercitano il
controllo sulla strada che porta da Mosul a Raqqa che
nellimmaginario del cosiddetto Califfato sono le loro capitali, una in Iraq e laltra in Siria. Vuol dire che sul piano del
contrasto militare stiamo ottenendo dei risultati.
Poi per arrivato il venerd di Parigi.
Una tragedia enorme che
avr conseguenze psicologiche ed economiche difficili anche da immaginare. E che in
Francia, adesso, giustifica i discorsi sulla guerra. Ma penso
che noi non dobbiamo entrare in questa spirale, dobbiamo rimanere aggrappati al
nostro modo di vivere, non
possiamo darla vinta ai terroristi.
Solo una questione semantica?
Dobbiamo combattere i
terroristi sul piano militare,
senza entrare per in una dinamica di conflitto. Un Paese
che si sente in guerra un Paese che deve rinunciare a una
parte di s, dovrebbe chiudere subito Schengen per esempio. Ora pi utile invece affrontare questa emergenza
assoluta tutti uniti, con una
collaborazione delle forze politiche. Il vertice di sabato mi
ha colpito. stata una riunione molto seria, molto produttiva. Ognuno ha espresso le
proprie idee, ma confrontandosi con gli altri. Non serve coltivare le paure e non serve alimentare le polemiche.
Quali sono i pericoli per lItalia?
Dobbiamo essere seri: non
esiste un Paese che sia immune dalle minacce dellIsis e
quindi dobbiamo, come tutti i
Paesi europei e i Paesi arabi,

tenere alto il livello di sicurezza.


Il Giubileo un bersaglio?
Non credo che in s il Giubileo rappresenti un maggior
elemento di allarme. Daesh
fa riferimento a Roma in modo simbolico, ricordando le
crociate, pi che con lintenzione di esprimere minacce
precise.
Quali sono i prossimi passi
della comunit internazionale?

Limpressione che gli


Stati uniti vogliano avvicinarsi a Raqqa sfruttando il momento di difficolt dellIsis.
Sul terreno di Siria e Kurdistan c e funziona quello che
loro vogliono chiamare il coordinamento tecnico con i russi.
Con Assad quale atteggiamento va tenuto, qual la
posizione dellItalia?
Bisogna affidarsi al contributo determinante della Rus-

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sia per unuscita di scena di


Assad. Non mi stupirei di
unintensificazione dellazione militare in Iraq e in Siria.
Ma se vero che siamo in prima linea nel contrasto allIsis
soprattutto in Iraq, per quanto riguarda la Siria lItalia
punta in particolare a una soluzione diplomatica. Mi sembra che il dialogo tra la Russia
e gli Stati Uniti possa andare
in questa direzione.
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PARIGI
IMAM E IL rabbino si sono chinati insie-

me davanti al Bataclan. stato importante, ed importante che gli imam


convenuti abbiano cantato la Marsigliese, che uno degli imam convenuti abbia spiegato: Sono francese musulmano, e penso di essere pi toccato di altri, e abbia aggiunto che
la gran parte degli imam francesi pacifica: la
gran parte non sono tutti. Credo che ci sia un
equivoco di fondo nella distinzione che continuiamo a formulare fra musulmani fanatici e moderati. E non perch i musulmani si somiglino tutti,
che un oltraggio allintelligenza e allevidenza.
Il totalitarismo islamista, pur diviso in bande mutuamente accanite, si mobilita e organizza fino a
costituirsi in esercito e stato multinazionale, come nel sedicente califfato, e offre la sua bandiera
al rancore e alla frustrazione di una vasta parte
del pianeta. Al contrario, il cosiddetto islam moderato non ha istituzioni n persone a rappresentarlo adeguatamente. Sono innumerevoli i musulmani moderati, ma pi giusto chiamarli ricchi di umanit. E sono cos spesso vittime di quegli invasati. Ma loro sono persone e famiglie, gli
altri sono unarmata conquistatrice. Sostenere i
musulmani che vogliono bene allumanit importante, ma decisivo battere gli altri.
Dunque sono andato anchio a cercare il Bataclan. Non c bisogno di chiedere informazioni,
basta lasciarsi portare dalla folla. Sembra il viavai di una domenica qualunque nel centro di Parigi, ma una specie di corteo di fatto che va da
una stazione allaltra del calvario di venerd notte. Uso termini cristiani in unaccezione comune, non certo perch ignori che quegli spasmodici credenti hanno assassinato allingrosso, di
ogni paese e di ogni religione dorigine, islam
compreso. Si crede di aver guardato e letto tutto,
e per si resta sbigottiti di fronte alla moltiplicazione dei luoghi in cui hanno ammazzato e ferito, ciascuno mutato in un memoriale di fiori e
candele e messaggi, con la gente che gli si accalca attorno, qualcuno prega, tutti fotografano, e

poi continuano verso il prossimo altare da marciapiede. Fa ricordare le lente, estenuanti processioni dei Sepolcri dei nostri venerd di passione.
(Nel punto pi fitto, accanto alle transenne che
isolano il boulevard davanti al Bataclan, vuole
spiccare una vistosa composizione di rose rosse
col nome di Abdullah Ocalan). La stazione di arrivo place de la Rpublique, quando ci arrivo
piena di migliaia, soprattutto giovani. Stanno

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raccolti in diversi cerchi, fanno musica e cantano, alzano pagine scritte a mano in cui le parole
pi ricorrenti sono Amour e Love, e la frase che rivendica: Non abbiamo paura. Lo si legge grande anche sul piedistallo del monumento. Nella
piazza un gruppetto di ragazze solleva il cartello
con la scritta Free hugs, e scambia i suoi abbracci gratis. Sono belli, questi ragazzi, pieni di
luce, direste. Grazie a loro tutto prende unaria
di festa, commovente: che cosa pu contraddire
pi radicalmente lodio e la ferocia degli assassini di unamicizia espansiva fra sconosciuti? Perch allora provo una sensazione tormentosa di

impazienza e di vera paura? Lascio la Rpublique e mi avvio a Notre Dame, perch fra poco sar
celebrata dal cardinale arcivescovo Andr
Vingt-Trois la messa solenne per le vittime e per
i loro cari. Nel comunicato che lannunciava, il
cardinale informava personalmente che la messa sarebbe stata trasmessa dalla televisione cattolica Kto: una precauzione per leventualit che
ancora alle 18,30 della domenica la sicurezza dei
movimenti non fosse garantita. Ma a mezzora
dallinizio la cattedrale e lintera piazza sono gi
gremite e transennate, e devo rinunciare e tornare indietro. Anche le strade adiacenti sono piene
di persone che cercano qualche varco attraverso
cui entrare. Dei ragazzi corrono, e basta la loro
corsa ad allarmare la folla, che si ferma e si muove di qua e di l interdetta. Torno alla Rpublique, in tempo per gli strascichi di un panico che si
impadronito della folla che poco fa cantava e
danzava e si abbracciava e inalberava il proprio
coraggio. Uno sbandamento clamoroso e amarissimo, e peraltro facilissimo da capire. Forse davvero qualche scemo aveva fatto esplodere dei petardi, pi probabilmente no, non ce nera bisogno. Si grida, ci si calpesta, la polizia non pu che
urlare di evacuare il terreno. Viene travolto il tappeto di candeline, prendono fuoco le lettere e i fiori. Lo ridico: che cosa c di pi comprensibile e
perfino inevitabile che un simile tracollo in una
folla che ha negli occhi il mattatoio di Bataclan?
Quale maramaldo potrebbe infierire su quel cedimento? Il panico ha rivelato la fatica di una giornata in cui tante migliaia di persone, i ragazzi degli abbracci gratuiti e le fedeli del sagrato di Notre Dame, anche quello bruscamente evacuato,
avevano voluto ostentare coraggio e amore del
prossimo e della pace. Passato il panico, sono tornati in pochi nella gran piazza. Cera un peso da
smaltire. La sensazione che non bisogna scrivere
sui monumenti: Noi non abbiamo paura. Gli uomini neri incollati agli schermi a Raqqa e a Palmira hanno visto. Gli slogan devono essere sbrigativi, ma se ne deve trovare uno che riesca a dire:
Abbiamo paura, ma non prevarrete, perch siete disumani, e noi umani.
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UANDO HO VISTO quello che sta passando in
tv in queste ore, ho deciso che non potevo
restare inattivo. Cos ho deciso di dire agli
imam miei amici: dobbiamo reagire. Quella che sta girando non vera informazione. Spinge la maggior parte della gente a pensare: forse i
musulmani non sono cattivi, ma la maggioranza
degli imam guidata da paesi stranieri Arabia
Saudita, Algeria, Qatar e spinge i giovani verso
la violenza. E siccome molto difficile chiamare
ogni tv o giornale per andare a spiegare, bisognava organizzare un evento, avere i media tutti nello stesso posto. Dovevamo reagire. E il posto migliore era al teatro Bataclan, dove i francesi andavano a portare i fiori. Tutte le tv del mondo erano
l. Abbiamo fatto un comunicato, con quindici
imam che rappresentano la religione islamica in
Francia, assieme a me, un ebreo polacco, per onorare i morti del teatro. E siamo andati a rendere il
nostro omaggio.
Il ragionamento era giusto: cerano tutti i media. Ma cera qualcosa che non ci aspettavamo: anche la gente semplice era l e ognuno ha reagito
allinterno della sua cultura politica. Cera una
donna dellestrema destra, che si messa a gridare contro gli imam: voi siete una minoranza, la
maggioranza degli islamici fa propaganda alla violenza. Non lavevo previsto, non pensavo di dover
andare a una discussione, ma ho dovuto rispondere. La mia iniziativa doveva essere un gesto simbolico, non un confronto. Ma ho risposto: bisogna rispettare la memoria dei morti.
Qui ci sono 15 imam francesi,
molti di loro sono nati in questo
Paese e sono venuti per onorare
gli stessi morti. Lei violenta, loro no. Li guardi, sono venuti a
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portare fiori.
Molta gente ha applaudito.
Poi, tutti avevano la loro storia
da raccontare. Dicevano: il mio
migliore amico era qui, oppure:
conoscevo lamericano ucciso.
Mi sentivo uno psicanalista: tutti avevano qualcosa da dire, si lamentavano di non essere abbastanza informati e avevano paura. Perch la maggioranza degli
assassini sono ancora in strada,
preparano altre uccisioni domani o fra una settimana e nessuno
sa dove. Quando la gente ha paura, difficile parlare logicamente e la razionalit non esiste pi. Siamo preda dei
sentimenti.
Ora sentiremo in tv gli specialisti del Medio
Oriente spiegare che la violenza questo e questaltro, tutte cose che gi sappiamo. Per non ci
sono risposte per il sentimento di insicurezza che
adesso pervade lo stato danimo dei francesi. Ma il
significato del nostro omaggio stato capito: c
stato un interesse straordinario dei media, cos
tanti giornalisti che non so come abbiano potuto
lavorare. Alla fine la polizia ha dovuto portare a casa gli imam in auto, non perch temessero violenze su di loro, ma perch non riuscivano ad andare
via. Cerano centinaia di persone, diventato un
incontro popolare, non era previsto. Ma il messaggio arrivato.
L estrema destra dir: Marek ha portato qualche buon imam, ma la maggioranza degli islamici
continua a coltivare la violenza. Marine Le Pen sostiene che lislam violento come religione: abbiamo sei milioni di islamici in Francia e sono naturalmente violenti.
Ma stato importante vedere gli imam pregare
in arabo qui, indossando gli abiti tradizionali, perch gli abiti sono importanti. Un imam ha fatto un
discorso in arabo, uno in francese. Quando alla fine i militanti dellestrema destra sono arrivati per
distruggere questa bella immagine, ho cominciato a cantare MB.BSTJHMJFTF, e tutti mi hanno seguito. Ed era bellissimo vedere gli imam, con un rabbino arrivato allultimo momento, che cantavano
tutti assieme linno nazionale.
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O SPETTACOLO dellorrore stavolta non una

metafora. Poltroncine rosse guardano il teatro di


un macello umano, il fotografo sembra seduto in
galleria e noi con lui, spettatori nostro malgrado.
Potremmo non guardare, ma questa foto da ieri sbuca
dai pori della Rete, assedia i nostri sguardi, non si sa
bene come sia uscita, chi labbia presa e chi poi abbia
voluto diffonderla, rimbalzata da alcuni blog israeliani
e danesi ai media ufficiali, come tutti i testimoni
sconosciuti va presa con le pinze, controinterrogata. Ma
quella che vuole mostrarci la platea del Bataclan, una
ventina di corpi, scie di sangue dicono di feriti che si
trascinano o trascinati. Ci che sembra raccontare lo
abbiamo gi visto, chi lo scorda? Erano ragazzi, anche l
visti dallalto, stesi sul loro sangue in uno spazio come
questo, il cortile del college di Garissa, Kenya, il 2 aprile
scorso, anche la mano era la stessa, anche linvocazione
a un simulacro di dio e la rivoltante vigliaccheria di chi
spara su disarmati erano le stesse. I media africani si
chiesero se i cugini occidentali avrebbero tollerato
unimmagine cos, fosse stata presa a Parigi o a Londra.
Non abbiamo atteso molto la risposta.
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I di dieci anni fa, uno stratega islami-

sta di nome Abu Bakr al-Naji scrisse


un testo destinato a esercitare uninfluenza straordinaria allinterno del movimento islamista. un documento che consente di spiegare non solo la strategia perseguita negli ultimi cinque anni dallo Stato
islamico e dai gruppi che lo hanno preceduto, ma anche la nuova predilezione di Daesh (lacronimo arabo dellorganizzazione)
per una campagna di attentati sanguinari
in Europa. Il saggio di Abu Bakr al-Naji
quasi sconosciuto al di fuori della cerchia
degli addetti ai lavori.
LEuropa non sempre stata un bersaglio dei militanti islamici. La prima ondata
di violenze dellestremismo islamista, negli Anni 80, lasci quasi indenne lOccidente. Solo negli Anni 90 i problemi del mondo islamico cominciarono a riversarsi
sullEuropa. La Francia uno fu uno dei Paesi
pi pesantemente colpiti, perch la sua ex
colonia, lAlgeria, precipit in una guerra civile terrificante. Lapice arriv nel
1994-1995, ma il numero di vittime, grazie
al cielo, rimase contenuto.
Alla fine del decennio, al-Qaeda lanci il
suo nuovo brand di jihad globale, prendendo di mira il nemico lontano, gli Stati Uniti e lOccidente, invece del nemico vicino, i regimi locali del Medio Oriente. Il
gruppo lanci una serie di attacchi che culminarono negli attentati dell11 settembre, che uccisero 3.000 persone. Seguirono
gli attentati di Madrid e di Londra.
Lo Stato islamico, invece, arrivato agli
attacchi contro lOccidente per una strada
diversa. Al Qaeda, almeno in quella fase,
non cercava di conquistare e conservare un
territorio, ma perseguiva una strategia di
istigazione, formulata da un uomo, Osama
bin Laden, che aveva sempre nutrito interesse per i media e la propaganda.
Daesh non altrettanto sofisticato nella
sua strategia: il suo primo obbiettivo conquistare territori e risorse fisiche, e i suoi attentati in Europa sono unestensione del
desiderio di rimanere fedele al proprio motto: persisti e allargati.
qui che entra in gioco lanalisi strategica di Abu Bakr al-Nadji. La sua opera stata
soprannominata Il management della ferocia ed un manuale per la fondazione di
uno Stato islamico, e in prospettiva di un
nuovo califfato. stato pubblicato su Internet nel 2004 e continua a costituire un punto di riferimento per gli estremisti. Pare
che sia una lettura raccomandata per i comandanti dellIs.
Il testo descrive tre fasi di una campagna. La prima la OJLBZB, in cui forze irregolari conducono una guerra non convenzionale che include tattiche terroristiche
per distruggere il controllo delle autorit locali su una certa area. La seconda il UB
XBIIVTI, la creazione di una guerra civile

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Il nucleo originario dellIs del 1999
Dal 2004 viene chiamato Al Qaeda
in Iraq (Aqi), dopo che lex leader Al
Zarqawi giura fedelt a Bin Laden

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Nel 2006 viene proclamato lo Stato
Islamico in Iraq e iniziano gli scontri
con i gruppi sunniti. Nel 2013 diventa
Stato Islamico di Iraq e Siria (Isis)

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Nel 2014, conquistata Mosul seconda
citt irachena, viene rotto ogni
legame con Al Qaeda e proclamato
il Califfato o Stato islamico

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LIs si dota di un ufficio per la Dawa
con compiti sociali, corti islamiche
per amministrare la giustizia
e infine una rete amministrativa

per destabilizzare la zona presa di mira. Infine c il UBNLJO, quando i guerriglieri


prendono il controllo della zona e, offrendo
a popolazioni disperate una forma approssimativa di sicurezza, riescono a imporre la
propria autorit e consolidare una base pi
durevole.
Lo Stato islamico ha applicato questa
strategia con spietata efficienza in Iraq, in
Siria e in altri posti. Crea il caos attraverso
la violenza e sfrutta ogni spaccatura, ogni
tensione sociale in una certa comunit. Fa
leva meticolosamente sulle rivalit settarie, etniche, economiche, tribali e di altro
genere, per avere lopportunit di prendere le parti di una fazione contro unaltra.
Una volta che la polarizzazione avvenuta,
tutto quello che resta da fare assicurarsi
che la parte con cui si schierato prevalga.
Ci sono molte ragioni che possono spiegare perch Daesh abbia optato per una
strategia pi globale, e in particolare perch abbia deciso di colpire lEuropa. C la
lunga storia di presunta ostilit dellEuro-

pa verso lislam, che nellimmaginazione


di Daesh va dalle Crociate alla spartizione
coloniale del Medio Oriente, e pi in generale del mondo islamico. C la tradizione
europea di laicismo, libero pensiero, e libert di pensiero e immoralit decadenti e
corrotte.
Lintervento della Francia accanto alla
Gran Bretagna, gli Stati Uniti e alcune potenze arabe nella campagna di bombardamenti in Iraq e in Siria unaltra ragione.
quella indicata nella dichiarazione diffusa
sabato dallIs. La difficolt pratica di colpire gli Stati Uniti o gli interessi degli Stati
Uniti evidente: Al Qaeda ci ha provato per

un decennio o pi senza riuscirci; lEuropa


un obbiettivo meno pregiato, ma pi accessibile.
Senza contare che Daesh, in Europa, pu
contare su una via daccesso che negli Stati
Uniti non ha: le centinaia di veterani che
rientrano in patria. Dei 1.500 cittadini francesi che si ritiene siano andati a combattere in Siria e in Iraq, 140 sarebbero morti e
circa 250 avrebbero fatto ritorno. Nellultimo anno, la polizia e i servizi di sicurezza
dOltralpe hanno sventato almeno sei piani di attentati che coinvolgevano veterani
della guerra siriana. Uno di questi attentati sventati prevedeva di colpire una sala

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suscitato altro che la riprovazione universale. Per la loro efferatezza, per la volont di uccidere per uccidere, gli attentati di Parigi sono brutalmente tornati a riproporre la domanda su chi vuole cosa, e perch, in Medio Oriente, su quale
sia la posta in gioco per un mondo le cui convulsioni proiettano schizzi di sangue fino in
Europa.
Tentativo di risposta, quindi, in cinque
punti e un appello.
Cos come la cristianit plurale, lislam
non uno solo ma ce ne sono diversi. La lista
sarebbe lunga ma le due grandi correnti musulmane, quelle coinvolte in Medio Oriente,
sono lo scisma minoritario, quello che lIran,
la vecchia Persia, ha adottato per differenziarsi dagli Arabi, e il sunnismo, il cui capofila oggi lArabia saudita. Per i sunniti, gli
sciiti sono degli eretici. Per gli sciiti, protestanti dellislam e maestri dellarte di discutere e interpretare i testi, i sunniti sono dei
primitivi capaci solo di ripetere stentatamente il Corano e applicarlo alla lettera.
Tra questi due islam lantagonismo profondo come quello che in Europa divise cattolici e protestanti e, come nellEuropa di ieri,
veste le rivalit per il potere. La vecchia Persia non ha mai perdonato agli arabi la distruzione del suo impero. LIran vuole riprendere il predominio sulla regione che gli stato
sottratto oltre un millennio fa. LArabia ormai saudita non intende lasciarsi defraudare del vantaggio acquisito allora e dagli anni
80 lantagonismo stato violentemente ravvivato dalla rivoluzione iraniana e dalla fine
della guerra fredda.
Per gli iraniani, le monarchie petrolifere
sono arcaiche, corrotte e vili come il regime
imperiale che hanno rovesciato.
Per le monarchie del Golfo, la Repubblica
islamica pi pericolosa e sovversiva di
quanto non fosse il comunismo contro cui
avevano fatto fronte comune insieme allo
Sci, sotto legida degli Stati Uniti.
Questo il primo punto, la radice di tutto.
Il secondo che, dopo la rivoluzione, lIran
sciita ha saputo proiettarsi nel mondo arabo-sunnita ritagliandosi un corridoio che arriva fino alla frontiera settentrionale di Israele. Prima ha stretto unalleanza privilegiata
con la Siria, paese la cui popolazione per oltre il 60% sunnita ma i cui dirigenti, la famiglia Assad, appartengono alla minoranza
alauita, una branca dello sciismo.
Questa alleanza solo accessoriamente religiosa. Si basa innanzi tutto su interessi convergenti in quanto permetterebbe ai siriani
di affermare le loro pretese sul Libano, che
considerano di loro appartenenza, e agli iraniani di avere un accesso diretto a quello stesso Libano dove gli sciiti, per tanto tempo relegati in secondo piano dai sunniti e dai cristiani, aspiravano a conquistare il posto cui gli
dava diritto il loro progresso demografico.
cos che, terzo punto, gli iraniani sono diventati imprescindibili in Libano creandovi
Hezbollah, la potente organizzazione politico-militare grazie alla quale gli sciiti libanesi
sono diventati la prima forza politica del Paese. Ed sempre cos che lIran ha potuto far
intervenire le truppe di Hezbollah in Siria
quando le rivoluzioni arabe hanno suscitato
contro Bashar al-Assad uninsurrezione democratica in cui i sunniti maggioritari erano
naturalmente predominanti.
Dopodich la Siria, quarto punto, non poteva che diventare un terreno di scontro irano-saudita. Con il rischio di perdere il suo corridoio in terre sunnite, lIran non poteva lasciar crollare il regime siriano. LArabia saudita, viceversa, non poteva lasciarsi sfuggire
loccasione di respingere lIran nelle sue frontiere, tanto pi che lintervento americano a
Bagdad aveva offerto la guida dellIraq alla

concerti di Tolone, sulla Costa Azzurra.


In Italia la minaccia minore, ma comunque presente. La settimana scorsa stata
sgominata una rete di militanti curdi, anche se pare che i loro obbiettivi fossero diplomatici inglesi e norvegesi. LItalia, tra
laltro, ha un ruolo limitato nella campagna di bombardamenti. Il numero di italiani che sono andati in Siria o in Iraq a combattere una frazione rispetto a francesi,
inglesi o tedeschi. Eppure una minaccia rimane. Lo Stato islamico parla di conquistare (o quantomeno attaccare) Roma. Se Parigi probabilmente lobbiettivo primario,
la possibilit che ci siano attentati in altre
parti dEuropa non da escludere.
Perch quello che lIs sta cercando di fare applicare la strategia delineata nel
Management della ferocia al continente
europeo.
Il testo dice ai militanti di estendere i loro attacchi per prosciugare le risorse del nemico, o prendere di mira direttamente leconomia, perch questo porter debolez-

za economica, determiner una carenza


di quei piaceri mondani di cui queste societ sono assetate, scatenando a sua volta
una competizione per queste cose e disparit sociali che innescheranno contrapposizioni politiche e disunit in tutti gli
strati della societ.
Tutto questo contribuir a creare lelemento essenziale della frammentazione.
Quando si applica la ferocia, comincia a
emergere una polarizzazione spontanea
fra le persone che vivono nella regione in
preda al caos, dice; e questo, unitamente
al collasso delleconomia, mette Daesh nelle condizioni di espandersi nellarea presa
di mira.
questa la visione alla base della campagna scatenata contro lEuropa. Sta a tutti
gli europei, ora, dimostrare che Daesh si
sbaglia e che non ci sar nessun collasso
delleconomia, nessuna polarizzazione e
nessuna guerra fra settori della societ.

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sua maggioranza sciita, mettendo cos il paese nellorbita iraniana.


Bench non apprezzi affatto la democrazia, la dinastia saudita ha preso le difese
dellinsurrezione siriana mentre lIran accorreva in soccorso della dinastia Assad. Proprio come la Turchia, anchessa sunnita, lArabia saudita aveva inizialmente sostenuto
lo Stato islamico dellIraq e del Levante, Daesh, perch quellorganizzazione prima di
tutto unalleanza tra due forze sunnite i
pi fanatici degli islamisti siriani, liberati di
prigione da Assad per fare da contrappeso
allinsurrezione democratica, e vecchi ufficiali iracheni di Saddam Hussein, assolutamente non islamisti e assai poco musulmani
ma radiati dai quadri dellesercito iracheno
perch sunniti.
LArabia saudita e la Turchia hanno rotto
con Daesh quando si sono rese conto di essere anchesse minacciate dal movimento proprio come il regime siriano.
I paesi sunniti sono oggi parte integrante
della coalizione arabo-occidentale costituita
per combattere Daesh per via aerea, ma la
battaglia contro quel mostro sar lunga perch ormai il mostro diventato autonomo.
Alla testa di un immenso territorio siro-iracheno di cui vorrebbe fare un nuovo Stato
sunnita a cavallo tra Iraq e Siria, Daesh ormai si armato fino ai denti razziando i depositi degli eserciti siriano e
iracheno e si assicurato
-0 un tesoro di guerra gra4$& zie al contrabbando di pee alle tasse che pre/" trolio
leva nelle regioni che con3*0 trolla e che dissangua.
Oltretutto Daesh si
fatto scudo delle popolazioni urbane in seno
alle quali i suoi combattenti si sono mescolati. Per queste tre ragioni cos difficile spezzare il movimento Daesh, ma se ha colpito
consecutivamente la Russia, Hezbollah e la
Francia, se esporta il terrore al di fuori dei
suoi territori, perch, militarmente e diplomaticamente, stretto in una morsa.
Lo sforzo coordinato dei miliziani curdi e
della coalizione arabo-occidentale gli impedisce di circolare tra le citt che si aggiudicato e frammenta lo Stato che cominciava a costruirsi. E soprattutto la recente volont delle grandi potenze e dei Paesi della regione di
cercare di raggiungere un compromesso sulla Siria minaccia Daesh che potrebbe ritrovarsi da solo contro il resto del mondo.
Alla luce di queste considerazioni, gli attentati di Parigi possono essere visti come
un segno del panico che si impossessa di Daesh, purtroppo non come lultimo dei suoi crimini ma come uno degli ultimi. Daesh pu essere ridotto nei dodici o quindici mesi a venire, a patto che russi e iraniani rendano davvero possibile un compromesso sulla Siria arrivando a estromettere Bashar al-Assad.
Non pi unipotesi esclusa ma non ci siamo ancora, e quandanche ci arrivassimo,
nel complicato Oriente resterebbero comunque molte questioni da sistemare.
Il conflitto israelo-palestinese in un vicolo cieco. La gerontocrazia saudita ricorda
sempre pi quella dellUrss morente. Lo Yemen a ferro e fuoco. La battaglia politica tra
conservatori e riformatori iraniani resta incerta e laffermazione di Kurdistan autonomi in Iraq e in Siria rischia di riattizzare la
questione curda in Turchia.
Il Medio Oriente lEuropa di una volta,
quella che precedeva la democrazia e la cos
fragile Unione di oggi.
N i barbari n la complessit del Medio
Oriente sono pi grandi di quelli che cos poco tempo fa erano i nostri.

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he cosa dire? La notizia mi caduta


tra capo e collo, di notte, a Brooklyn.
Una paura nera, soffocante, secca.
Perch sono algerino e so che cosa significa una guerra: la rovina dellessere umano, la rottura, il trionfo degli accecamenti.
Qualcosa che vedo delinearsi da anni nel cuore della gente per ucciderla. Perci mi sono sentito braccato, con le spalle al muro, come se avessi la peste
per la mia geografia: ero tra la gente che uccide e
la gente che viene assassinata. A che cosa poteva
servire ormai gente come me in tempo di guerra
aperta? Il mio primo pensiero, dopo lo shock per i
morti, stato per la nazionalit dei kamikaze. Perch oggi il kamikaze uccide le sue vittime ma anche il suo paese dorigine.
La cosa pi difficile era reagire. E non restava
niente di sensato da dire. Le condoglianze sono trite e proclamare la propria indignazione era insufficiente, banale, come stringere la mano a un morto. Lumanit non aveva la mia pelle e il barbaro
aveva i miei tratti. Tutta la tragedia dellostaggio.
Ero un uomo bruno tra due rive, venditore di una
visione del mondo che smentiva la deflagrazione.
Quel grido lavrei sentito spesso e mi terrorizzava,
Allah u akbar, Dio grande. E adesso rimbombava di nuovo nella bocca degli assassini per far rattrappire il mondo portando con s accuse, razzismi, diffidenza, insulti e cadaveri.
Dio grande ti fa sentire piccolo e presagisce
la morte, non lestasi davanti a una divinit. Che
cosa dire a quel paese che non abbia gi sentito e
che ormai non stenti a credere, nonostante i suoi
uomini di buona volont: che lislam non lislamismo? Che i terroristi uccidono me quanto uccido-

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no voi? Che uccidono pi musulmani che occidentali (come per consolare confrontando i cimiteri)?
Che non bisogna assomigliare agli assassini uccidendo la tolleranza e la benevolenza? Ma come
parlare a gente che ha perso la ragione per la paura e per il dolore?
L11 settembre universale ormai dura da un decennio e passa dallaereo caduto alla guerra aperta. A New York, nellambiente dei giornalisti mi
ha colpito la sorda routine della reazione dopo gli
attentati di Parigi. Tutti si sono precipitati, hanno
scritto, commentato, ma a vuoto, nella disarticolazione della stanchezza: come se lindignazione o
il grido non potessero pi raggiungere i fatti. Come se non ci fosse niente da aggiungere alla fine
del mondo, alla fine della frase. Tutto gi stato
detto. La guerra diventata routine.
Che cosa pensare? Prima di tutto la paura. Perch non c niente di peggio e di pi inesorabile
delleffetto farfalla dellattentato: si pensa alla propria pelle e a quelli che hanno la pelle dello stesso
colore e che pagheranno per gli attentati in
Francia e in Occidente: immigrati, rifugiati, espatriati, eccetera. Daesh ha colpito la Francia per ci
che essa rappresenta: la sua laicit e la sua diversit. Daesh sa che bisognava colpire precisamente l
per provocare conseguenze di rigetto, razzismo,
isteria e la montata degli estremismi. Tutto gras-

so che cola per i futuri reclutamenti: il mostro si nutre di spaccature e di vecchi testi messianici. Un libro, un deserto, uno scopo. La serie di attentati
non poteva avere senso se non colpiva il paese che
ospita la pi grande comunit musulmana dEuropa. Questo apre le porte al peggio. La Francia ricca e fragile per le sue diversit. E quelle diversit
soffriranno. La gente si chiuder ancora di pi. E
Daesh finir per aver ragione.
Poi gli attacchi portano i segni dellorganizzazione e della pazienza di uno Stato. Lo Stato islamico o un altro Stato canaglia che reagisce a pressioni internazionali diventate intollerabili. Si passa
da Assad deve andarsene a Hollande deve andarsene, dicono i sospettosi. Questo attacco
una cuccagna per i diavoli del mondo. Cos la Francia spinta a optare per una guerra interna contro
i suoi, in nome dei suoi, per credere di difendersi.
Gli attentati hanno ucciso 132 persone ma ne uccideranno di pi, altrove, con unEuropa che chiuder le porte ai rifugiati. Barricarsi dentro e sorvegliare il rumore dei passi attorno al proprio continente. Il ciclo nutrir gli esclusi del mondo, gli islamismi rampanti tra la mia gente, e provocher la
guerra. Perch in arrivo una guerra, quasi inevitabile: al nord si fatica a capire come il sud sprofondi nella sinistra utopia di Daesh. Non pi uno
Stato fantasmatico, ma un sogno di potenza e di
vendetta che consuma intere generazioni. Dirlo
cos, brutalmente, irrita le persone di buona volont che nella mia geografia lottano contro il Mostro, ma una battaglia che stiamo perdendo.
Semplicemente evitiamo di confessarcelo.
Che cosa fare degli islamisti o di fronte agli islamisti? la vecchia domanda di un secolo troppo
giovane. Lislamismo un fascismo. La sua visione
si basa su una presunzione mondiale, un totalitarismo subdolo e uno stratagemma di guerra: non
pu essere moderato, pu solo essere paziente.
Corrode lumanit in nome di una religione, ma la
religione soltanto un mezzo. Non difende Dio:
vuole sostituirlo. Che cosa fare, allora? Ucciderlo
non fa che dargli ragione. Ha la meccanica del martire: pi lo si uccide, pi eterno e pi ha ragione.
In certi casi la guerra al terrorismo terrorismo a
sua volta. necessaria ma insufficiente. Lidea
di sradicare il terrorista oggi ma non pu essere
una vittoria se non gli si impedisce di rinascere domani. Perch non si nasce jihadisti. Jihadisti si diventa a forza di libri, di canali televisivi, di moschee, di disperazioni, di frustrazioni. Tutto viene
da una matrice, da un paese, da un regno: non serve a niente lottare contro il Daesh straccione in Siria e stringere la mano al Daesh ben vestito dellArabia Saudita.
Lidea di non fare il gioco degli islamisti, non
nutrirli, ma soprattutto non lasciarli venire al
mondo per ucciderci. Lidea di chiudere la Francia
ai suoi cittadini o al resto del mondo un riflesso
previsto, ma non quello giusto. Non c una zona
offshore di fronte a questo fascismo e chiudere gli
occhi non equivale a spegnere il fuoco. Ci sono solo
impegni, umani, e chiusure. Daesh uccide, rompe,
esclude, terrorizza, mente, approfitta, recluta la
disperazione, separa e disumanizza. Bisogna sradicarlo dappertutto ma senza assomigliargli, in
Francia o altrove. Possiamo farlo? A volte ne dubito, ma ho anche dei figli e quindi un dovere.

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l culto della morte ha scelto bene la sua citt Parigi, capitale laica del mondo, metropoli
tra le pi ospitali, eterogenee e
affascinanti mai concepite. Il
culto della morte ha scelto i suoi bersagli in questa citt con accuratezza macabra e che si condanna da sola tutto ci che esecravano si trovava proprio l davanti ai loro occhi in quella lieta serata di venerd: uomini e donne
tranquillamente insieme, vino, libero
pensiero, risate, tolleranza, musica
scatenata e satirica rock and blues.
I seguaci del culto della morte sono
arrivati armati di feroce nichilismo e
di un odio che va al di l della nostra
comprensione. Come corazza di protezione una cintura esplosiva, la loro
idea di nascondiglio definitivo un aldi-

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PARIGI

e ancora una volta la Francia attaccata dal terrorismo islamico, significa che i
nostri valori di libert, uguaglianza e fratellanza esistono davvero e hanno un senso. Sono valori insopportabili per i terroristi, i quali vorrebbero annientare la democrazia e la laicit.
Marc Aug in collera. Il celebre antropologo, di solito molto misurato, non nasconde
lemozione di fronte ai massacri parigini.
Gli attacchi dellaltra sera esprimono una
violenza indiscrimanata, spiega, ricordano la violenza dei bombardamenti che colpiscono alla cieca, cercando di uccidere il maggior numero di persone. Sono atti di guerra
che mirano a scatenare un terrore indiscrimi-

dellestremismo islamico. E si trova coinvolta nella guerra mondiale scatenata dai terroristi dellIs. I fanatici della jihad per non nascono dal nulla. Dietro di loro c unorganizzazione, delle reti dinfluenza, del denaro. E
c una genealogia storica, politica e ideologica che occorre denunciare. Oggi riceviamo le
condoglianze dellIran e dellArabia Saudita,
due paesi che hanno a lungo finanziato e alimentato direttamente o indirettamente forme di terrorismo. Dovremmo rivedere le nostre relazioni diplomatiche con questi paesi.
La realpolitik ha certo le sue giustificazioni,
ma deve anche porsi dei limiti. Come pure dovremmo riflettere di pi sulla dimensione religiosa di questa violenza, che di solito cerchiamo di minimizzare.
Cosa intende dire?

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nato e generalizzato.
I luoghi scelti per i massacri hanno un significato?
C effettivamente una simbologia negli
obiettivi scelti dai terroristi. Attaccando lo
stadio, una sala da concerto e i ristoranti volevano colpire il nostro modo di vivere, la nostra civilt e la nostra libert. Volevano distruggere la societ dello spettacolo, del piacere e del tempo libero. Ma volevano anche
trasmettere la gratuit di una violenza irrazionale che pu colpisce chiunque e ovunque
senza alcuna ragione. Speravano di moltiplicare il terrore e leffetto paralizzante della loro azione.
Negli ultimi anni, la Francia intervenuta in paesi lontani, dal Mali alla Siria. Ora
la guerra le piombata in casa...
La Francia in prima linea contro la follia

Quando cerchiamo le cause di questa follia terrorista, parliamo sempre destremismo tendendo ad escludere o a minimizzare
il movente religioso. Cerchiamo di distinguere la religione buona dalla sua lettura cattiva. Tutto ci vero, ma sono un po stanco
di questo discorso. Occorre avere il coraggio
di dire che nella religione c probabilmente
qualcosa che autorizza questa violenza. Chi
invoca la jihad fa parte di un movimento che
vuole imporre la sua fede al mondo intero. E
non appena una religione monoteista pratica il proselitismo diventa pericolosa. Come
accaduto per il cristianesimo durante lepoca coloniale.
Vuol dire che si deve essere pi fermi e vigili nei confronti di una certa lettura dellislam?
Bisogna evitare di trasformare una comu-

nit religiosa in un capro espiatorio e in particolare non bisogna attribuire la responsabilit di simili atti ai singoli musulmani. Ma non
si pu ignorare che questa violenza cerca
una giustificazione in alcune interpretazioni
dellislam, che vanno denunciate come gli
Stati che le difendono in maniera diretta o indiretta.
La Francia deve cambiare la sua politica
dimpegno militare allestero?
Assolutamente no. La Francia ha fatto bene a intervenire, soprattutto in Africa, perch altrimenti un paese come il Mali sarebbe
caduto nelle mani degli integralisti alleati
dellIs. Queste operazioni sono complicate e
rese pi ambigue dal nostro passato coloniale. Ma non sar capitolando che vinceremo il
terrorismo e lorrore. Dobbiamo mantenere
le nostre posizioni e i nostri impegni. Ad
esempio, non sono daccordo con chi ha proposto di annullare la conferenza internazionale sul clima che deve aprirsi tra poco a Parigi. Rinunciare sarebbe una sconfitta che alimenterebbe altre azioni di questo tipo.
Alcuni osservatori sostengono che questi
attentati spianeranno la strada al Fronte
Nazionale e alla sua politica aggressiva
nei confronti dei musulmani e dellimmigrazione. Che ne pensa?
Non ne sono sicuro. Certo c il pericolo di
un successo del Fronte Nazionale, ma forse
si pu anche immaginare una reazione pi
democratica. Uneventuale vittoria di Marine Le Pen sarebbe in realt una vittoria dei
terroristi, perch significherebbe che sono
riusciti nellintento di destabilizzare il paese. Spero che i francesi ne abbiano coscienza.
Abbandonarsi alla politica della paura incarnata dal Fronte Nazionale sarebbe una sconfitta della democrazia. Che esattamente
ci che auspicano gli uomini della jihad. Dalla collera che proviamo di fronte ai massacri
di Parigi dobbiamo trarre la volont di ribadire con forza i valori e i principi che difendiamo. La miglior risposta agli assassini sta nel
riaffermare la democrazia che sola pu difenderci dalla barbarie terrorista.
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l virtuoso, dove la polizia non pu arrivare. (Il paradiso dei jihadisti si sta
rivelando una delle peggiori idee mai
concepite dal genere umano; massacrare e bruciare in questa vita, leterno riposo in mezzo alla pacchianeria
in quella successiva).
Parigi, frastornata e sommessa, si
svegliata e ha riflettuto sulle sue mutate circostanze. Quelli tra noi che laltra sera erano fuori in citt non hanno
potuto che stupirsi dei capricci del caso, che lascia noi vivi e morti gli altri.
Quando iniziata la carneficina, mia
moglie e io ci trovavamo in una veneranda istituzione parigina, lo stereotipo della bella vita senza pretese fin
dal 1845. In quellaffascinante ristorante del Sesto arrondissement, ci si
siede a tavole gremite di persone, in
compagnia di estranei benintenzionati, visitatori e residenti locali in amichevole fusione.
Con i nostri QPVJMMZGVN e GJMFUT
EIBSFOH saremmo stati bersagli buoni come qualsiasi altro. Il culto della
morte ha preferito lUndicesimo e il
Decimo arrondissement, appena un
chilometro e mezzo pi in l, e non ci
siamo accorti di niente.
Oggi sappiamo. Quali sono adesso
le mutate circostanze? La sicurezza sar inasprita e Parigi dovr diventare
un po meno affascinante. La tensione
cruciale tra sicurezza e libert rester
una sfida. Le pallottole e le bombe del
culto della morte torneranno, qui o da
qualche altra parte, possiamo esserne
certi. Gli abitanti di Londra, New York
e Berlino vi prestano grande e inquieta attenzione. A gennaio eravamo tutti $IBSMJF)FCEP. Oggi siamo tutti parigini e in un momento cos cupo questo, quanto meno, motivo dorgoglio.

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MILANO.Vivendi sbarca in forza nel consiglio

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di Telecom Italia, con quattro carichi francesi


da 90. Lattesa richiesta di integrazione
dellordine del giorno dellassemblea del 15
dicembre gi convocata per votare la conversione delle azioni di risparmio di Telecom
Italia in ordinarie arrivata ieri nel pomeriggio, nellultimo giorno utile prima che fosse troppo tardi.
I nomi che Vivendi, che con il 20% (prima
della conversione) diventato negli ultimi
mesi lazionista di riferimento del gruppo di
telecomunicazioni, sostituendosi alla holding italo-spagnola Telco, ha presentato per
la candidatura a consiglieri sono quattro, nella fascia alta delle aspettative. Tutti francesi:
lad del gruppo transalpino Arnaud de Puyfontaine, il suo direttore finanziario Herv
Philippe, il suo direttore operativo Stephane Roussel (ex guida del colosso di tlc francese Sfr quando lo controllava Vivendi), e Flicit Herzog, con un passato remoto di banchiera in Lazard e Jp Morgan e uno recente nel nucleare (Areva). Con questa mossa, che risponde allinvestimento in opzioni fino al 15% di
Xavier Niel su Telecom (sempre prima della
conversione), Vivendi intende accentuare il
ruolo industriale nella partecipata italiana,
che vive una fase decisiva per la necessit di
massicci investimenti per sviluppare la ban-

no in carica sino alla scadenza del mandato


dellattuale consiglio, e quindi ?no allAssemblea della primavera 2017 per approvare
il bilancio 2016; incrementare, per il periodo ?no alla scadenza del mandato, il compenso complessivo annuo del cda, deliberato
dallassemblea di aprile 2014, in misura proporzionale al numero di amministratori nominati; infine, autorizzare gli amministratori nominati a proseguire le attivit indicate
nei rispettivi curriculum vitae, con svincolo
dal divieto di concorrenza rispetto a queste
attivit, ove applicabile. Questultima si configura come una sorta di manleva concorrenziale (Vivendi opera nello stesso settore di Telecom), e somiglia a quello che gi gli ex soci
spagnoli di Telefonica che poi hanno venduto ai francesi la quota nel gruppo italiano
avevano spuntato. Il cda di Telecom Italia
sar convocato nei prossimi giorni per lassunzione delle delibere di competenza. Lorgano di controllo dovr integrare formalmente lordine del giorno, oltre a verificare che Vivendi disponga effettivamente del quantitativo minimo (pari al 2,5%) di titoli necessario
a promuovere lintegrazione; ma sembrano
ormai soltanto passaggi formali, come anche
la capacit di Vivendi, che controlla una quota di capitale vicina alla met dellaffluenza
media delle riunioni dei soci, di far passare in
assemblea liniziativa.

da larga nel paese. Proprio questa missione,


cara al governo di Matteo Renzi ma complicata finora dalle divisioni interne al cda e al management di Telecom, sar probabilmente
scrutinata con pi attenzione dai nuovi consiglieri. Il poker dei francesi permetter infatti
di formare un blocco di potere forte dentro il
cda italiano, anche perch ai quattro futuri
voti si potrebbe aggiungere quello di Tarak
Ben Ammar, storico sodale del patron di Vi-

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vendi, Vincent Bollor, e suo ambasciatore in
Mediobanca dove Bollor secondo socio.
Poich lo statuto di Telecom prevede fino a
19 consiglieri, e attualmente siamo a 13, non
c bisogno che altri membri del consiglio si
dimettano: si tratta di un puro ampliamento,
che tra un mese porter dunque a 17 il numero totale. Pi in dettaglio, e come riporta una
nota della societ italiana, la proposta che andr al voto dei soci si articola in quattro punti:
rideterminare il numero dei componenti del
cda incrementandolo da 13 a 17; nominare i
quattro nuovi amministratori, che resteran-

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Le sfide pi insidiose - pensioni,


Regioni, Province, giochi e soprattutto lormai certo ampliamento
di risorse per la sicurezza e lintelligence, dopo gli attentati di Parigi - toccheranno a Montecitorio.
Ieri si invece concordato un rafforzamento delle misure per il
Mezzogiorno (ma la norma sar
definita solo questoggi), con la
decontribuzione per i neoassunti





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Sud, contante, casa. attorno a questi capitoli della legge


di Stabilit che si concentrato il
lungo vertice di ieri notte in commissione Bilancio del Senato. Un
faccia a faccia tra governo (presente anche il ministro Boschi, oltre al viceministro Morandi e al
sottosegretario Baretta) e relatori della manovra. Con lobiettivo
di tirar fuori gli emendamenti di
sintesi, tra i circa trecento cosiddetti accantonati, da votare tra
oggi e domani in commissione,
per consegnare poi il testo allaula mercoled, dove sar licenziato
con buone probabilit entro la settimana e poi passato alla Camera.

ROMA.

allungata a tre anni (mentre nel


resto dItalia ferma a due dal
2016), ma comunque ridotta al
40%, dunque con un tetto a 3.250
euro contro gli 8.060 euro del
2015. Un pannicello caldo, assolutamente insufficiente, lo definisce Francesco Boccia, presidente pd della commissione Bilancio
della Camera. Il Sud non ha bisogno di oboli, ma di certezza di spe-

sa dei suoi soldi fino al 2020, aggiunge con un riferimento ai fondi europei. Sempre per le regioni
meridionali, sarebbe in arrivo un
credito dimposta pluriennale ad
hoc, con percentuale per bassa,
una misura pi simbolica che di
spinta.
Scende poi a mille euro il tetto
per il contante che viaggia attraverso i NPOFZUSBOTGFS, che dun-

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que si sgancia dalla soglia generale per gli acquisti aumentata a tremila euro e difesa in modo molto
deciso dal governo, nonostante le
obiezioni di parte del Pd e dellopposizione. Mentre il fronte casa resta il pi combattuto. Le ipotesi
sul campo restano quelle di agevolare anche le abitazioni date in comodato gratuito ai figli, ma solo
se ubicate nello stesso Comune
(per evitare i furbi della seconda
casa al mare, esentata da Imu perch abitata fintamente dalla prole). Pi difficile lo sconto per separati e divorziati. Sul tavolo anche
agevolazioni per i proprietari che
affittano a canone concordato e la
spinosa questione delle mini-Tasi
extra per gli 844 Comuni che hanno presentato la delibera in zona
Cesarini. Un elenco troppo lungo
che sicuramente andr sfoltito.
Anche perch il tesoretto a disposizione del Senato - cos come per
la Camera - si ferma a 150 milioni
appena. Ritocchini, appunto.
Speranze assottigliate dunque
per i tagli ai Caf che i sindacati vorrebbero alleggerire. Cos per un
congedo ai neopap pi lungo, la
proroga dei voucher per la babysitter, la bonifica dallamianto dei
tetti scolastici. Un maxi-emendamento del governo e la questione
di fiducia non sono al momento
esclusi. Potrebbero essere rimandati alla Camera se le due relatrici
della Stabilit, Magda Zanoni del
Pd e Federica Chiavaroli di Ncd,
riuscissero a portare a casa laccordo sugli emendamenti.
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NAPOLI.

Dobbiamo ricostruire
il rapporto con i cittadini, oggi
confusi da questa vicenda che
stata gestita malissimo sul piano della comunicazione e si abbattuta come una folgore sul
partito creando un forte danno
dimmagine al Pd. Il segretario campano Assunta Tartaglione, sponsor e alleata di Vincenzo De Luca, riunisce parlamentari e consiglieri regionali lanciando un forte atto di accusa
che, precisa, non contro il
buon lavoro che De Luca sta
svolgendo in Regione, ma contro la pessima comunicazione
relativamente allinchiesta.
Atto di accusa non per le battute folkloristiche che accompagnano ogni intervento del governatore ma , piuttosto, per le
bugie raccontate. A cominciare dal comunicato in cui luned
scorso la Regione ha annunciato le dimissioni di Nello Mastursi dalla guida della segreteria
politica in via Santa Lucia motivandole con leccessivo carico
di lavoro per poi scoprire, poche ore dopo, che in realt il
braccio destro di De Luca era
stato perquisito il mese scorso
e che era al centro dellinchie-

sta, in cui indagato lo stesso


presidente, sulle minacce per
una nomina nella sanit campana. A chiedere la nomina, non
andata a segno, era stato Guglielmo Manna, marito di Anna
Scognamiglio, uno dei giudici
del Tribunale che ha congelato
gli effetti della Severino su De
Luca. La Tartaglione infuriata

anche perch inizialmente Mastursi si era dimesso solo dalla


Regione e non dal vertice del
partito dove occupava fino a
met della scorsa settimana la
poltrona di capo dellorganizzazione in Campania.
E ora la Tartaglione, dopo
averne parlato con il vicesegretario nazionale Lorenzo Guer-

ni, accusa: Dobbiamo costruire un rapporto diverso tra il partito e De Luca riportandolo nella dialettica normale che deve
esserci tra il presidente e il suo
partito. Ci vuole un cambio di
passo. Nei giorni scorsi il segretario Pd, dopo le dimissioni di
Mastursi, ha azzerato la segreteria e ha annunciato un nuovo

esecutivo pi agile con sette


componenti anzich venti e, soprattutto, pi autorevole verso
la Regione. Lobiettivo chiaro:
un Pd pi forte che possa avere
anche un peso maggiore
nellamministrazione regionale. Lultimo passo prima di un
rimpasto che dovr portare in
giunta alcuni assessori diretta-

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ROMA. Lex moglie di Grillo? Non mai venuta alle nostre riunioni.
Il capogruppo del Movimento 5 stelle del comune di Rimini Gianluca
Tamburini stronca cos le voci di una candidatura di Sonia Toni,
prima moglie del capo politico M5S e madre di due dei suoi figli, alla
guida della citt romagnola. In citt se ne parla, lei ha fatto sapere
che se decider di correre non sar per il ruolo di sindaco ma come
semplice consigliera, nel meet up locale per partita la ribellione.
Alla quale la donna ha deciso di rispondere attraverso il blog
SalvaRimini: Forse il mio nome viene fuori perch a pochi mesi dalle
elezioni siete a cazzeggiare su rotonde, parcheggi e fondazione
Fellini invece di presentare liste credibili - scrive rivolta a Tamburini se i presupposti sono questi Gnassi (Andrea, il sindaco di
centrosinistra, OES) governer altri dieci anni. Le risponde
leuroparlamentare Marco Affronte: In pratica Sonia Toni accusa i 5
Stelle di Rimini di occuparsi dei problemi della citt invece di pensare
a nomi e liste. Lo prender come un complimento.

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ROMA. Al telefono risponde una voce di straniero: No, zignore usci-

to, non c a casa. Ma solo lultimo disperato tentativo di un comico


di successo, Giobbe Covatta, di darsi alla fuga dopo che lassemblea
nazionale dei Verdi lha eletto quasi allunanimit (98% dei voti) portavoce nazionale al posto di Angelo Bonelli. Lui per continua a dire
che solo un testimonial. Non sono un politico, faccio il comico.
un altro lavoro. Pertini non era un geometra che a tempo perso andava al Quirinale. Il politico un mestiere, anche difficile.
Eppure abbiamo un esempio ingombrante di comici in politica.
S e so anche che me lo ritrover tra le
pcontinuamente. Ma non sto dicendo che
Grillo non doveva scendere in politica, ma che
io non voglio diventare un politico. Dal suo
punto di vista Beppe ha fatto bene e ha anche
successo, ho visto certi sondaggiMa la politica ha un linguaggio diverso da quello della comicit.
Cio?
Tra i punti del mio programma c anche
la raccolta fondi in Sudan per portare lacqua
a Messina SJEF
, ma non un progetto, una
cazzata. Serve solo a portare attenzione su un
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tema.
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Lei per si gi presentato col centrosiniTUBUPFMFUUPJFSJ
stra alle ultime regionali e nel 2006 stato
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consigliere comunale Roma
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Quella volta mi feci fregare da Veltroni.
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Ma per fortuna dopo due anni lui si candid
BMMBTTFNCMFB
premier e si sciolse il consiglio comunale.
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Ora che lhanno eletto allora non le resta
che la fuga.
Non voglio scappare, solo mettere in chiaro le cose. Primo, da domani e fino a fine aprile sar in tourne. Secondo, non sono capace di
fare il politico. Le mozioni, le mediazioni, le astensioni. Ecco, dopo un
quarto dora di quella roba non ce la faccio DDIJ.
E quali progetti le piacerebbe portare avanti come portavoce-testimonal?
La battaglia contro le trivellazioni in Adriatico. E soprattutto la salvaguardia del territorio, ad esempio per le colline marchigiane.
Se fosse il leader dei Verdi con chi si vorrebbe alleare?
Sono sempre stato vicino a unarea di sinistra, al Pd, anche se non
ho entusiasmo per Renzi. Ma non voglio farmi coinvolgere in situazioni che non mi appartengono. Metti che domani mi dicono: Sai, noi
Verdi vogliamo fare una bella alleanza con GiovanardiEh no!.
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mente espressi dal Pd.


Mastursi dopo lelezione di
De Luca, in realt, non si era
praticamente pi visto nella sede del partito, ma la Tartaglione ha comunque accelerato loperazione da cui si sono tirati
fuori i bassoliniani targati a Napoli Giovani Turchi. Leurodeputato Andrea Cozzolino, il parlamentare Valeria Valente e il
consigliere regionale Antonio
Marciano, ex capostaff di Bassolino in Regione, non hanno partecipato alla riunione nella sede del Pd. E la Valente ora chiede lintervento della segreteria
nazionale: Qui non sono in ballo gli assetti interni al Pd. Nel caso di De Luca trasparenza, correttezza ed etica della politica
non vanno declamate, ma esercitate con rigore. Occorre dunque una svolta che non pu prescindere dal coinvolgimento
della segreteria nazionale. Sullo sfondo le prossime elezioni di
Napoli e il ritorno sulla scena di
Antonio Bassolino che chiede
da tempo le primarie e che potrebbe pensare ad una propria
lista.
Oggi si riunisce il Consiglio
regionale per le comunicazioni
di De Luca sullinchiesta.
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ROMA. Dovevano essere puliti e


invece restavano sporchi se non
tossici. Erano uno degli esempi
pi visibili di beneficenza, ma
fruttavano un giro daffari da 2
milioni di euro. Dovevano restare nei nostri confini, eppure finivano tra il Nord Africa e lEuropa
dellEst. Sugli stracci, sui vestiti usati, su maglioni e giubbotti
donati dai romani per i pi poveri si era da tempo allungata lombra della camorra, favorita
dallintervento di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, ancora
loro, i due principali imputati nel
processo in corso su Mafia capitale.
Questa la storia dellultimo
(chiss se definitivo) effetto
dellorganizzazione su Roma e
sui suoi abitanti. Perch, dalle
prossime settimane e almeno fino a primavera 2016, chi vorr fare beneficenza non trover pi
per strada i tradizionali cassonetti gialli che per anni hanno raccolto gli indumenti destinati ai pi
poveri. Sono 1.800 e spariranno
entro pochi giorni per decisione
dellAma, la municipalizzata che
nella capitale si occupa di rifiuti.
Lazienda, infatti, ha disposto
in autotutela la sospensione
del servizio affidato dal 2008 a
due consorzi di imprese, Bastiani
e Sol.Co., questultimo presieduto da Mario Monge, arrestato a
giugno e ampiamente citato
nellordinanza su Mafia Capitale, tra laltro, per il suo rapporto

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di piena sottomissione a Buzzi.
Ci sono voluti una multa salata dellAntitrust (100mila euro)
e soprattutto la relazione dei prefetti, latto sulla base del quale si
poi deciso di non sciogliere il Comune di Roma per infiltrazioni
della criminalit organizzata,
per convincere Ama alla revoca
dellaffidamento.
Nelle 835 pagine di quel documento, desecretato solo alla vigilia della prima udienza del processo a Buzzi, Carminati & co.,
un intero capitolo dedicato proprio alla cosiddetta Ordinanza
stracci. Scrive la municipalizzata dei rifiuti: Allinterno si evidenziano condotte non corrette
dei due consorzi nella gestione e
nella partecipazione alla gara del

2008, nonch lesistenza di gravi


infiltrazioni mafiose che avrebbero interessato anche direttamente talune delle cooperative esecutrici del servizio.

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Tutti, in realt, passaggi noti.
Perch le infiltrazioni della camorra erano emerse gi 10 mesi
fa. A inizio gennaio, infatti, uninchiesta della procura di Roma
aveva raccontato come funzionava il sistema: gli indumenti rac-

colti nei cassonetti gialli venivano, dopo una serie di passaggi,


immessi sul mercato senza alcun
trattamento (obbligatorio) per
igienizzarli. In realt si legge
nella relazione dei prefetti che cita le ordinanze dei magistrati
tali fasi sono completamente
omesse, con un totale abbattimento dei costi che, in un regime
fiscale privilegiato, trasforma in
mero profitto i rifiuti acquisiti
gratuitamente per essere posti
in commercio in condizione di
tossicit. La centrale di raccolta
era in Campania nelle mani del
clan Cozzolino, che si occupava
di far finire gli abiti tra Nord Africa e Est Europa. A Roma gli affari, scrive il gip, non potevano avvenire senza il benestare di Buz-

zi, che in Ama era riuscito a piazzare i suoi uomini.


La vicenda andava avanti dal
2008, quando i due consorzi si aggiudicarono una gara piena di
ombre sulla quale indaga anche
la Direzione distrettuale antimafia. Da allora, di affidamento diretto in affidamento diretto, si
arrivati fino allappalto del 2013,
vinto ancora dalle due imprese.
Ora lAma, prima di firmare il
contratto, ha revocato il servizio.
Lo gestir in proprio e, intanto,
bandir una gara per lacquisto
di altri cassonetti. Che arriveranno solo a primavera 2016. Nel
frattempo, chi a Roma vuole fare
beneficenza dovr rivolgersi altrove.
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MESSINA. Finalmente arriva lac-

qua a Messina, ma non potabile. Terminata la posa dei tubi a


Fiumefreddo sabato mattina,
lacquedotto rientrato a pieno
regime da ieri notte. Si conclude cos lemergenza idrica in corso sullo Stretto dal 23 ottobre,
sebbene si tratti ancora soltanto del progetto provvisorio, cio
quello dei tre tubi flessibili in arrivo dalla Germania appoggiati
sul corpo di frana a Calatabiano.
Fino a domani per i messinesi dovranno stare molto attenti
nellutilizzo dellacqua. Il sindaco ha infatti diramato unordinanza che vieta alla popolazione luso potabile ancora per 24
ore. Una misura precauzionale,
dovuta al fatto che la rottura del
tubo ha incanalato nella condotta dei detriti da smaltire. In pi
il tubo rimasto a secco per
qualche giorno e questo pu pro-

vocare piccole ossidazioni nella


condotta. Ecco perch c anche
il divieto di immettere acqua
nei serbatoi: si dovr chiuderli
per evitare che il primo flusso in
arrivo da Fiumefreddo li possa
contaminare.
Quel che certo che da oggi
non ci sar pi bisogno di navi ci-

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sterna e autobotti perch, oltre


alla condotta dellAlcantara
che riversa in pozzi e serbatoi
300 litri al secondo, torner quasi a regime anche lacquedotto
di Fiumefreddo con 900 litri
(prima erano 1.200).
Superata lemergenza, adesso si dovr procedere col proget-

to pi a lunga scadenza, quello


che ripristiner la tubazione regolare. Partir solo dopo la messa in sicurezza della frana che incombe sul paese etneo, come ha
specificato il capo della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, ieri in conferenza stampa a
Messina: I lavori per la messa
in sicurezza cominceranno domani mattina. Soluzioni tampone che non risolveranno la vera causa dellemergenza messinese: Una conduttura obsoleta, inadeguata alla citt, cos
laveva definita Curcio. Questa
la soluzione emergenziale,
questo prevede la nostra competenza, per il rinnovamento del
sistema idrico messinese si dovr procedere per via ordinaria, ha spiegato, invece, il commissario Calogero Foti. Marted (domani, OES) sar a Roma
per parlare col ministro
dellAmbiente dice il sindaco
di Messina Renato Accorinti
Chieder tra le altre cose che Siciliacque torni interamente a capitale pubblico: lacqua non pu
essere privata.
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La notavi subito per il look cipria,
rimmel antracite, rossetto sparato, neo (vero) e soprattutto quella massa di capelli (ci
metto unora al giorno a pettinarli) che ispirava battute: ancora una donna con turbante. Ma quando arriva alla frontiera la
perquisiscono anche sotto la crocchia? si
chiedeva Fabio Fazio. Pure cos Miranda Orfei detta Moira si era creata un personaggio
(ma sotto il trucco sono una brava signora), diventare inconfondibile tutti i giorni
della sua vita. Lultimo dei quali stato ieri.
Ed morta (a Brescia) nel solo posto in cui
poteva morire, che poi stato anche dove
era nata 84 anni fa (a Codroipo): la carrozza
di un circo.
Nata e morta di passaggio, e di passaggio
sempre vissuta, senza mai una fissa dimora,
come per i circensi veri. E lei del circo, stata regina indiscussa, figlia della funambola
Violetta Arata e del clown Riccardo, in arte
Bigolon, madre di Stefano e Lara che ora
proseguono la tradizione. E che ieri hanno
deciso di andare in scena comunque: Lei
avrebbe voluto che lo spettacolo andasse
avanti. Il pubblico ha applaudito per 10 minuti .Moira fu anche uno dei primi veri sex
symbol degli anni Cinquanta e Sessanta di
unItalia ancora ingenuotta, che si accontentava di sognare vedendo due spalle scoperte
e poco pi.
In realt la prima cosa che si not fu il suo

MILANO.

degli animali sotto il tendone: Se qualche


animalista vuole lo assumo come stalliere,
vedr come li trattiamo bene. Una tigre
mangia15 chili di carne al giorno, un elefante un quintale di fieno, 40 chili di crusca e
avena, 20 di mele e 10 di zucchero. E poi dormono, lavorano poco, sono ammaestrati
unora e mezzo al giorno. Perch questi signori non si preoccupano dei bambini che in
Africa muoiono di fame?.
Anche lei lavorava con gli animali: prima i
cavalli, poi le colombe, le tigri e infine gli elefanti, ai quali aveva fatto sorreggere con le
proboscidi i fiori alla cerimonia di nozze.
Li amava cos tanto da volersi far chiamare, sui cartelloni che annunciavano larrivo

del circo nelle citt, proprio Moira degli elefanti. Hanno lintelligenza di un bambino
di quattro anni. E costano 160mila euro luno, perch dovrei maltrattarli?.
La sua genuina irruenza laveva portata a
essere un idolo dei gay. Amore ricambiato:
Io sono truccatissima, vestitissima, pettinatissima. Insomma sono donnissima, e loro si
rispecchiano in questa mia femminilit esasperata, in questa drag queen per donna.
Loro uniscono lintelligenza delluomo alla finezza, la gentilezza e la sensibilit della donna. Praticamente perfetti. Sono pronta a incatenarmi per una legge sulle coppie di fatto.Ma la sua vera battaglia era proprio per
il circo, al cui declino non si volle mai rasse-

gnare: per lei era sempre e per sempre il regno della fantasia, della meraviglia, ma ancor di pi, una scuola di vita. Non laveva
mai mollato, anche se ultimamente si limitava a comparire nel finale dello show su una
carrozza.
Continuava a vivere in un caravan che
quando viaggiava era largo due metri e mezzo, ma quando arriviamo sul posto, si apre
idraulicamente e diventa un appartamento
largo 8 metri e lungo 24, con pareti arredate in stile moresco e kitsch, tra rasi, pizzi, decori barocchi, specchi ovunque e statue di
Padre Pio. Io sto bene qua e basta, disse.
Poteva morire altrove?
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Territorio Energia
Ambiente S.p.A.

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In riferimento alla procedura aperta indetta dal Consorzio 4 Basso


Valdarno per lAfdamento di servizi
assicurativi, per un importo complessivo
a base dasta di 681.000,00, soggetti
a ribasso, pubblicato sulla Gazzetta Ufciale della Comunit Europea 2015/S
207-375959 del 24.10.2015 e sulla Gazzetta Ufciale della Repubblica Italiana Va Serie Speciale n. 127 del 28.10.2015,
si avvisa che il termine per la scadenza
della presentazione delle offerte stato
differito alle ore 12:00 del giorno
09.12.2015. Per qualunque informazione rivolgersi presso il Consorzio
4 Basso Valdarno sede di Pisa Via San Martino n. 60 - Tel. 050-505436.

ESTRATTO DI ESITO DI GARA


GURI V Serie Speciale n.134
del 13.11.2015
Si rende noto che la procedura
aperta per lappalto dei lavori di
Costruzione del nuovo laboratorio di analisi del servizio
idrico integrato per Tea Acque
S.r.l. CIG 63051305DF stata
aggiudicata allimpresa Edelzoone Consorzio Stabile a r.l. di
Bolzano.
IL DIRETTORE GENERALE
Lara Marchiani
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA
E ASSISTENZA FORENSE
FONDAZIONE DI DIRITTO PRIVATO
AVVISO DI GARA
In data 07/11/2015 stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunit Europea il bando di
gara con procedura aperta per laffidamento del
servizio di banca dati e di informazione giuridica
quotidiana in favore degli iscritti alla Cassa Forense
con durata triennale (CIG: 6460379965). Tutta la
documentazione di gara consultabile sul sito internet: www.cassaforense.it. Le offerte dovranno
pervenire entro il 16/12/2015 ore 12,00 presso il
Servizio Risorse Umane e Acquisti della Cassa Forense, Via G. G. Belli 5 - 00193 Roma. Responsabile del Procedimento: Dott.ssa Mariacaterina Neri
Serneri - Tel: 06/36205486 - Fax: 06/32650520 email: neriserneri@cert.cassaforense.it
DOTT.SSA MARIACATERINA NERI SERNERI
Dirigente Risorse Umane e Acquisti

Divisione Acquisti

AVVISO DI GARA
RFI S.p.A. informa che ha indetto una gara a
Procedura Aperta n. DACF.2015.0131 relativa
alla fornitura di COMPONENTI PER
CONNETTORI
Lotto n. 1 - CIG. 6413540CA0
Lotto n. 2 - CIG. 641355482F
Il testo integrale del bando visionabile sul sito
www.gare.rfi.it canale Trasparenza e documentazione. Il termine di presentazione delle
domande di partecipazione il 15/12/2015 ore
12:00. Per chiarimenti e-mail: come indicato
nel bando.
Il Responsabile del Procedimento
Edgardo GRECO

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BUVSCBOUFJMNBSDIJP
EJGBCCSJDB

Via Taliercio n.3 - 46100 Mantova


+39 (0)376412180/412181
fax +39(0)376412198

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QBTTJPOFQFSHMJBOJNBMJi/PJ
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fondoschiena fotografato nel 1953 da Mario
De Biasi con tutta la gente che si voltava al
passaggio, unimmagine che fin anche al
Guggenheim di New York. Nacque da l la
sua carriera dattrice, 47 film che per gir
solo per rendere popolare il mio circo e reinvestire l i guadagni. Erano i film in peplum, ambientati nellantichit, tra la Roma imperiale e lEgitto, con protagonisti come Maciste e Ursus.O parodie di pellicole celebri, come *USPNCPOJEJ'SBEJBWPMPe *MNP
OBDPEJ.PO[B.
Lavor anche con grandi come Monicelli
($BTBOPWBA), Germi (4JHOPSFFTJHOPSJ,
mi disse che se avessi studiato recitazione
sarei diventata meglio della Loren) e Risi
4USB[JBNJNBEJCBDJTB[JBNJ 1SPGVNPEJ
EPOOB). Ne ricav anche ammiratori celebri. Uno era Dino De Laurentiis, che le scelse
look e nome darte. Gli altri erano colleghi
che ci provarono: Gassman, Mastroianni
grandi signori, addirittura Tot le promise un appartamento se si fosse sdraiata sul
letto con lui solo per farsi accarezzare. Era
un uomo bruttissimo, per di gran fascino.
Gli risposi grazie Principe, ma amo troppo
mio marito e lui cap.
Il marito mai tradito davvero, il solo
mezzo per far durare un matrimonio - ovviamente lavorava nel circo. Walter Nones
domava a mani nude tigri e leoni (macch
coraggio, incosciente, il suo corpo una
carta geografica di cicatrici), e anche per
questo Moira ha sempre difeso la presenza

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TUBUBVOTFY
TZNCPMFVONJUP
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COMUNE DI ASSEMINI
PROVINCIA DI CAGLIARI
Piazza Repubblica - 09032 - Assemini

ESTRATTO AVVISO DI GARA


Si rende noto che si proceder mediante appalto pubblico con procedura aperta per laffidamento del Servizio di Tesoreria comunale quinquennio 1/01/2016
31/12/2020 CIG 6369301176
- Importo a base di gara euro 262.500,00 comprensivo di eventuale ripetizione
- Data della gara 14 dicembre 2015 ore 13:30
- Termine presentazione offerte 11 dicembre 2015
ore 11:30
Il Bando di gara integrale pubblicato allAlbo on-line
comunale dal 28.10.2015 e i documenti inerenti lappalto sono disponibili sul sito www.comune.assemini.ca.it. Per informazioni Servizi Finanziari Palazzo
Comunale Assemini Tel. 070949233 070/949279 email contratti@pec.comune.assemini.ca.it.
Il bando stato inviato alla GUUE il 27.10.2015
IL RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI
(Dr.ssa Anna Rita Depani)

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Le medicine "alternative"

8,2%

78%

Quota di popolazione
che usa le medicine
non convenzionali

contro
sindromi
dolorose

6,1%
Dei bambini e ragazzi
fino a 14 anni viene
curato con trattamenti
omeopatici

contro
patologie
croniche

I trattamenti non convenzionali


pi usati
Omeopatia
4,1%

74%

Osteopatia e
chiropratica

26%

3,6%

3.000

1.000

Agopuntura

Fitoterapia

Agopuntura

Omeopatia

13%

Fitoterapia

In quanti
ritengono
di aver tratto
benefici
dalla cura

I medici che praticano queste discipline in Italia


12.000

Gli usi

I pazienti

Omeopatia

55,4%
Fitoterapia

patologie
acute

Omeopatia

58%

per migliorare la
qualit della vita

1,9%

Agopuntura

76%
Impiegano terapie
non convenzionali
Donne
Uomini

patologie acute

Fitoterapia

76,7%

24%

9,6%
6,8%

per migliorare la
qualit della vita

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zionali con i soldi del servizio sanitario. Ma soprattutto, a marzo il


National Health and Medical Research Council australiano (lorgano governativo di finanziamento della sanit) ha pubblicato unanalisi lunga due anni che
ha valutato 225 ricerche sulleffetto dei trattamenti omeopatici,
comprese quelle presentate (e
sponsorizzate) da associazioni
pro-omeopatia e quelle segnalate da privati cittadini.
Il risultato: nessun effetto che
non sia riferibile alla suggestione, e nessuna ragione per cui un
trattamento basato sulla suggestione dovrebbe essere pagato
con le tasse di tutti.

patici in commercio in Italia, e 24 milioni le confezioni


vendute. Secondo lIstat oggi il
4% della popolazione a farne uso.
Ma per Silvio Garattini, fondatore e direttore dellIstituto farmacologico Mario Negri di Milano e
autore di Acqua fresca? (Sironi, 2015), bisogna prima spiegare cosa contengono: Niente.
Cio?
Sono prodotti basati
sulliperdiluizione. Ma pensate a una bottiglia di Valpolicella: se la diluisco quanto
sono diluiti i
prodotti omeopatici mi tro4JMWJP(BSBUUJOJ  vo in mano
una bottiglia
GPOEBUPSFEFM
dacqua.
E
i.BSJP/FHSJw
non credo che
nessuno di noi sarebbe disposto
a pagarla quanto il vino.
Per gli omeopatici vengono
venduti in farmacia.
Certo, ma non sono farmaci:
non hanno bisogno di documenti
e ricerche per essere messi in
commercio. Del resto non hanno
indicazioni terapeutiche, anche
se i produttori talvolta ce le scrivono. Anche nel mio istituto li abbiamo analizzati: sono palline di
zucchero e basta.
Alcune Regioni li rimborsano
per.
Infatti sbagliato. Non staremo parlando dei giri di affari di
Big Pharma, ma nemmeno questi si vendono per beneficenza. E
visto quel che (non) contengono
costano anche molto cari. Nessuno vuole dire niente sulle scelte
personali, ma i soldi pubblici dovrebbero essere impiegati per cose che funzionano. Questo vale
anche per lordine dei medici,
che non dovrebbe permettere ai
suoi iscritti limpiego di trattamenti di non provata efficacia.

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TOP allomeopatia, almeno a


quella pagata con le tasse
dei contribuenti. Il ministero della Salute britannico ha annunciato venerd la decisione di
voler ripensare se i prodotti
omeopatici debbano continuare
a essere resi disponibili attraverso la prescrizione del National
Health Service, cio del Servizio
sanitario nazionale. Lo ha fatto
sapere George Freeman, sottosegretario di Stato per le Scienze
biologiche della Gran Bretagna,
spiegando che il governo ha il do-

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vere di spendere al meglio il denaro pubblico. Mentre sul sito del


ministero della Salute si legge da
tempo la dichiarazione ufficiale
per cui non ci sono prove di buona qualit che lomeopatia sia un
trattamento efficace per alcuna
malattia.
La decisione frutto della sollecitazione della Good Thinking Society, lassociazione per la difesa
della razionalit fondata dal fisico e scrittore Simon Singh, che
ha puntato il dito sulla contraddizione. E ha ripetutamente chiesto di inserire i trattamenti omeopatici nella blacklist di quelli
che i medici di medicina generale non possono prescrivere. Siamo andati al ministero e abbia-

mo detto: ehi, lomeopatia dovrebbe essere in lista per quattro


dei vostri stessi criteri, ha raccontato Singh al Guardian. Riferendosi, specifica, ai criteri in base ai quali un trattamento ammesso al tariffario pubblico: deve
essere efficace, lo deve essere
per la spesa che comporta, non ci
devono essere alternative pi
economiche, e non deve essere reperibile anche senza prescrizione medica. Non si tratta di esse-

re anti-omeopatia ha specificato Singh si tratta di essere


pro-paziente. E di spendere i soldi pubblici in cose che funzionano. Mentre oggi, riferisce la Bbc,
il conto (pagato dallo Stato) per
le spese degli inglesi che la usano
si aggira sui 4 milioni di sterline
allanno. Intanto, i medici omeopatici si difendono, come Helen
Beaumont che alla Bbc ha dichiarato: La scelta del paziente importante, e i pazienti trattati con

Ministero delle Politiche Agricole


Alimentari e Forestali
DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE
COMPETITIVE DELLA QUALITA
AGROALIMENTARE E DELLIPPICA
DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA
QUALITA AGROALIMENTARE E DELLIPPICA
1. Amministrazione aggiudicatrice: Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali, Dipartimento
delle politiche competitive, della qualit agroalimentare, ippiche e della pesca, Direzione generale per la
promozione della qualit agroalimentare e dellippica
- Via XX Settembre, 20 - 00187 Roma
2. Procedura di aggiudicazione: procedura aperta
(artt. 54 e 55 del d.lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.).
3. Luogo di prestazione del servizio: territorio nazionale.
4. Categoria del servizio e sua descrizione: CPV
15300000-1 Selezione di 9 fornitori e distributori di
prodotti ortofrutticoli e per la realizzazione di misure
di accompagnamento agli allievi degli istituti scolastici
di primo grado italiani aderenti al programma Frutta
e verdura nelle scuole a.s. 2015-2016 - CUP
J59D15001350006;
Lotto n. 1 CIG: 6443692ED7; Lotto n. 2 CIG:
644375205F; Lotto n. 3 CIG: 644386097C;
Lotto n. 4 CIG: 64437720E0; Lotto n. 5 CIG:
64438018CC; Lotto n. 6 CIG: 644381545B;
Lotto n. 7 CIG: 6443828F12; Lotto n. 8 CIG:
6443833336; Lotto n.9 CIG: 6443845D1A.
5. Importo complessivo a base dasta:
28.780.800,00 oltre IVA.
6. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente
pi vantaggiosa (art. 83 d. lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.).
7. Termine ultimo per la ricezione delle offerte: 9 dicembre 2015, ore 12:00.
8. Indirizzo cui devono essere trasmesse le offerte:
presso la sede sopra indicata.
9. Il bando di gara stato pubblicato il 31 ottobre 2015
sulla GUCE.
10. La documentazione di gara pubblicata sul sito
www.politicheagricole.it alla sezione gare. Mail:
seam6@pec.politicheagricole.gov.it
IL DIRETTORE GENERALE
Emilio Gatto

ONO 25mila i prodotti omeo-

lomeopatia sono convinti dei


suoi benefici. E cos io.
Adesso ci si aspetta lapertura
di uninchiesta. Ma non ci si
aspetta che le sue conclusioni siano diverse da quelle cui arriv nel
2010 una commissione della House of Commons, che ribad che lomeopatia non funziona pi di un
placebo e non dovrebbe essere a
carico del pubblico. Intanto per
sono cambiate alcune cose.
A giugno scorso, il Guardian
ha denunciato le pressioni fatte
dal Principe Carlo allex ministro
della salute Alan Johnson per sostenere i trattamenti non conven-

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<SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

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ERCANDO cos di costruire per i
nostri figli un futuro migliore
del nostro presente. In questo, i
terroristi islamici vedono qualcosa di grandioso e di terribile, la traduzione quotidiana della democrazia, la
sua materialit, addirittura la sua capacit di farsi vita. Hanno ragione. Noi
non ci accorgiamo nemmeno pi degli
spazi di autonomia e di libert che la democrazia ha aperto nella nostra vita associata, diventando costume condiviso
e accettato. La democrazia minore,
quella di cui ci nutriamo ogni giorno nello spazio a noi proprio, fuori dalle istituzioni, infatti un insieme di garanzie reciproche che ci scambiamo mentre intrecciamo la nostra vita con le vite degli
altri, la forma quotidiana di regola civile che abbiamo dato alla nostra societ
vivendo, e per cui stiamo oggi morendo.
Nellepoca in cui non c pi quel cuore dello Stato che le Brigate Rosse cercavano uccidendo Aldo Moro (perch lo
Stato nazionale non fronteggia gli urti
della globalizzazione, e il potere vive altrove, nei flussi transnazionali della finanza e dellinformazione) gli jihadisti
assassini confusamente sanno che qui
custodita lanima universale che loro vogliono annientare, perch d vita a ci
che hanno eletto come il loro nemico supremo e finale: la civilt occidentale,
culla, sede e testimonianza della democrazia dei diritti e della democrazia delle istituzioni. Questo il bersaglio, perch questo intollerabile, in quanto

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lultimo universalismo superstite, dunque alternativo, lunico modello di vita


che resiste dopo la morte delle ideologie, e viene liberamente scelto ogni
giorno da milioni di uomini e donne, riconfermato nei riti del venerd sera, a
Parigi come altrove. Se cos, non da
oggi che lEuropa sotto attacco, e non
lo da sola. Lattacco infatti a quella
pratica e a quella testimonianza della
democrazia che chiamiamo Occidente,
e che tiene insieme in una comunit di
destino Europa, Stati Uniti, Israele.
Una pratica spesso infedele, ma costante; una testimonianza sovente bugiarda, tuttavia irriducibile e testarda. Per
questo sono sempre stato convinto che
dire siamo tutti americani dopo l11
settembre fosse troppo facile, e troppo
poco. Bisognava avere il coraggio di dire siamo tutti occidentali, passando
dalla compassione alla condivisione,
con il peso della responsabilit che ne
consegue, anche per reggere il carico
della risposta indispensabile per garantire la sicurezza dei cittadini, fino alluso della forza militare se necessaria: naturalmente nel rispetto del diritto e della legalit internazionale, perch le democrazie hanno il diritto di difendersi
ma hanno il dovere di farlo restando se
stesse.
Ecco perch siamo coinvolti dal 13 novembre: perch lo eravamo dall11 settembre. Lorrore di Parigi ci interpella
non perch la Francia vicina a noi, ma
perch ci che gli jihadisti cercavano al

Bataclan lo possono trovare identico


nelle notti italiane, nelle abitudini dei
nostri week-end, nei riti dei ragazzi,
nelluguale costume di autonomia e di libert. Certo c uno specifico francese, i
1500 islamisti partiti a combattere
abiurando la Republique, e cresciuti
dell84 per cento nellultimo anno. Ma
lassalto al nostro modo di essere e di
vivere, a quel credo comune che ci rende liberi e che parte dalle piccole regole
di convivenza per arrivare alla regola
istituzionale, alla Costituzione. Per questo, occorre una coscienza comune
dellOccidente per rispondere alla sfida. Sul piano dellintelligence soprattutto, sul piano militare se necessario.
Ma prima ancora sul piano culturale. Se
lattacco alla nostra cultura, dovremmo essere consapevoli che ha un valore,
e dovremmo difenderla. La svalutazione quotidiana della democrazia che noi
occidentali facciamo nei nostri discorsi
e nella nostra pratica, distruttiva. Il rifiuto di distinguere, la tentazione di fare di ogni erba un fascio, sono cedimenti culturali colpevoli. Il disimpegno da
ogni cosa pubblica, la scelta di non partecipare e rimanere ai margini sembra
un gesto di ribellione ma solitudine repubblicana, perch mentre io dico allo
Stato che non mi interessa, nemmeno
io interesso allo Stato: se lesercizio dei
miei diritti esclusivamente individuale e non si combina con gli altri, se luso
della mia facolt di cittadino soltanto
personale e non esce di casa, lo Stato

pu infatti ignorarmi, e ridurmi a numero isolato nei sondaggi. La democrazia


ha bisogno del cittadino per essere in salute: ne ha tanto pi bisogno quando
sotto attacco.
Il patto di cittadinanza dovr essere
riformulato anche con lIslam moderato che vive da noi, usufruisce delle nostre garanzie democratiche, usa le libert di culto, di associazione e di espressione in cui noi crediamo per noi stessi e
per gli altri: per queste ragioni e per
quel che accaduto oggi deve affermare pubblicamente la sua condanna
dellislamismo terroristico che trasforma una religione in ideologia di morte,
deve dichiarare una scelta non equivoca per il quadro di valori e di regole della
democrazia, separandosi per sempre
dal terrore omicida.
Tutto questo possibile, a patto di essere consapevoli della sfida e di ci che
noi siamo. I terroristi lo sanno, dovremmo saperlo anche noi. Nel vortice dellasimmetria che abbiamo visto a Parigi uomini armati in agguato contro uomini in pace - nonostante le nostre colpe
storiche e le nostre infedelt gli innocenti eravamo noi occidentali. Dobbiamo ricordarlo per non diventare come
loro, cedendo allintolleranza e allirrazionale. Ma difendendo un modo di vivere che ha dato forma a una cultura, a
una civilt democratica, a citt come Parigi, che per queste ragioni oggi la vera capitale dellOccidente.
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LLIMPROVVISO sembrano remoti e incomprensibili i battibecchi sullItalicum e sul caso De Luca in Campania, che pure erano quasi il crocevia
irrinunciabile della politica. A Parigi la storia ha fatto uno di quei salti
che cambiano lo scenario forse per sempre. Tanto che i governi e i Parlamenti ne sono sopraffatti e faticano a trovare delle categorie culturali e un linguaggio idonei a descrivere la nuova realt. La ricerca non semplice n rapida,
in Italia come nelle altre nazioni europee. Prevale inevitabilmente un certo grado di retorica e poi c la forza dellabitudine: si va nei salotti televisivi a litigare
per racimolare qualche voto in pi presso chi ascolta. Ma intorno tutto cambiato.
Ha ragione il presidente del Consiglio quando chiede a tutti senso di responsabilit e incontra i rappresentanti della
maggioranza e dellopposizione. Ma ni, che sopport lurto del terrorismo
al tempo stesso questa evocazione del- brigatista. Ma quello era un avversala solidariet naziona- rio meno inafferrabile rispetto a oggi,
le dovrebbe, per esse- pi dentro i canoni eversivi classici e
re credibile, risponde- quindi tale da essere sgominato con
*- re almeno al quesito strumenti di indagine e di intelli16/ che poneva ieri Euge- gence tradizionali.
50 nio Scalfari: Poich biViceversa, in questo malinconico
sogna sgominare lIs e autunno i temi della solidariet e deli suoi capi, qual la la responsabilit vanno riempiti di
guerra che dobbiamo contenuti inediti per non apparire
fare e vincere?. una domanda anco- stantii sullo sfondo dellEuropa attora senza risposta, ma il solo porla incri- nita. Altrimenti il risultato quello
na i tab consolatori in cui la politica che vediamo in queste ore. In Frandi ogni colore ha vissuto per decenni. cia Marine Le Pen si affrettata a soPeraltro, il senso di responsabilit che spendere la campagna elettorale,
viene invocato pu essere paragonato evitando almeno per ora polemiche
solo in parte al precedente storico de- dirette contro il governo di Hollande.
gli anni di piombo, allindomani del In Italia il suo emulo Salvini invece
rapimento di Aldo Moro e della strage sempre in televisione per attaccare il
della sua scorta. Allora si cre un fron- ministro dellInterno e un po tutti i
te interno, non privo di contraddizio- cosiddetti buonisti. La differenza

"

credere che il governo di Roma possa


o voglia sottrarsi agli impegni multilaterali. Certo, il punto di partenza
non esaltante. LItalia tendenzialmente esclusa dai tavoli in cui si discutono - pur senza decidere, di solito - questioni che pure la riguardano
da vicino, come limmigrazione.
Qualche settimana fa sembrava che
limpiego di quattro bombardieri sui
cieli dellIraq fosse il biglietto dingresso per essere ammessi in questo
club europeo pi ristretto. Ma poi
non se ne saputo pi niente.
La verit che la guerra ai terroristi fatta sul serio implica una serie di
conseguenze anche dolorose. Quasi
sempre si tratta di assumere una linea impopolare, talvolta nel solco di
un implicito stato demergenza e tale da comportare persino la restrizione temporanea di qualche spazio di libert. Una simile linea non fatta
per guadagnare voti, come possono
invece sperare i populisti allopposizione. E inoltre una guerra di tipo
nuovo comporta forti spese per la difesa, per lintelligence, per i controlli capillari di ordine pubblico. Il bilancio statale forse va rivisto, le priorit riconsiderate. La campana di Parigi suona per tutti e a tutti richiede
maturit.
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che la Le Pen pensa di vincere le prossime elezioni presidenziali. Invece in


Italia i leghisti puntano solo a guadagnare qualche punto percentuale restando nel recinto dellopposizione,
cos da avere carte migliori da spendere al tavolo con Berlusconi. una
prospettiva del tutto diversa.
Quanto ai Cinque Stelle, di fronte
alle grandi tragedie internazionali
non hanno mai granch da dire. Oscillano fra il silenzio e il ricorso al repertorio del complottismo pi ridicolo.
Perci, anche ammesso che si crei
presto o tardi nel Paese un clima di
solidariet nazionale, non si capisce
quale contributo verr da loro, che
pure rappresentano oggi la pi importante forza dopposizione. Ne deriva che, al netto della retorica, la
questione di come reagire allIs tutta nel campo della maggioranza e
dunque del governo.
Ieri il presidente della Repubblica,
ricordando la povera Valeria Solesin,
ha assicurato che insieme a tanti
Paesi amici risponderemo con intransigenza a questa micidiale sfida. Dove il richiamo allintransigenza si
accompagna alla necessit di coordinare ogni azione con il complesso dei
Paesi amici. E del resto, nel momento in cui la Francia parla di guerra totale allo Stato islamico, difficile

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ON solo nei computer, ora Google vuole entrare anche
nel nostro corpo.
Con un miliardo di
dollari di investimenti lanno, il
nuovo marchio varato a ottobre Google Life Sciences - si propone
di risolvere il problema delle malattie delluomo con lo stesso spirito aggressivo ed efficientista
con cui affronterebbe il baco di
un sistema operativo. Lultimo
esempio sono i 50 milioni di dollari in 5 anni puntati insieme allAmerican Heart Association
(Aha) per trovare finalmente
una cura alle malattie di cuore,

come
recita
lintestazione
dellambizioso progetto. I problemi cardiovascolari sono la prima causa di morte al mondo. Finora sono stati fatti passi in avanti solo graduali. tempo di fare ricerca in modo diverso, di scuotere un po lambiente con idee rivoluzionarie. Un budget cos grande dovrebbe rimuovere ogni ostacolo ha spiegato sicuro di s Andrew Conrad, numero uno di
Google Life Sciences.
Nei mesi scorsi Big G aveva
deciso di affrontare con piglio
manageriale anche altri problemi della macchina uomo, come
diabete, cancro e invecchiamento. Ha messo a punto una lente a
contatto in grado di monitorare

il glucosio una volta al secondo


(sviluppata con Novartis) ed elaborato un software per mantenere linsulina a livelli sempre ottimali. Ha fondato una compagnia
(Calico) che ha come obiettivo
lallungamento della vita, messo
insieme un team per combattere
le malattie mentali, acquistato
unindustria che produce cucchiai anti-tremore per i malati di
Parkinson e progettato nanoparticelle che scorrono nel sangue
per scovare malattie come il cancro quando sono al primo stadio.
Con la sua idea forse pi ambiziosa, ha lanciato infine un piano
per raccogliere i dati di fisiologia,
genetica e metabolismo delle
persone sane (il Baseline Stu-

*M/PCFM
EFMMB
4JMJDPO7BMMFZ

dy), definendo cos in maniera


scientifica il concetto di perfetta salute.
Come un tempo cera luomo
vitruviano, domani il prototipo
delluomo perfetto potrebbe essere dunque tracciato da Google:
la partenza del Baseline Study
fissata per i prossimi mesi. Laddove la medicina ha fallito, lazienda di Mountain View pensa di riuscire usando quelli che sono gli ingredienti del suo personale successo: tecnologia, capacit di analizzare una mole enorme di dati
con gli algoritmi, reclutamento
dei migliori cervelli dalle universit a suon di stipendi doro, una
certa elasticit nel considerare la
privacy e investimenti che la

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scienza raramente ha visto. Ma
se Google fornisce lesempio pi
evidente, non certo lunico gigante informatico a invadere il
campo della medicina. Apple ha
lanciato una serie di app per raccogliere dati su cuore, esercizio fisico e sonno attraverso il telefonino e Ibm ha messo al lavoro il suo
computer Watson, capace di fare
diagnosi partendo dai sintomi
dei pazienti.
Oltre al denaro, i magnati del
web stanno iniettando nella
scienza anche una nuova etica.
Oggi celebriamo gli scienziati
per quegli eroi che sono. A loro
spetta risolvere i pi grandi problemi del nostro tempo ha detto
ad esempio Mark Zuckerberg, padre di Facebook, l8 novembre al-

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la cerimonia di consegna dei


Breakthrough Prizes, i premi
nati nel 2012 che con i loro 22 milioni di budget fanno sfigurare i 3
milioni dei Nobel alla scienza. Oltre a Zuckerberg, fra i finanziatori del premio ci sono i fondatori di
Google Sergey Brin, di Alibaba
Jack Ma e limprenditore del web
Yuri Milner. Ci siamo sentiti come delle star, stata una bella
sensazione. I fondatori del premio vogliono far passare il messaggio che uno scienziato non
meno importante di un calciatore racconta Leonardo Senatore,
uno dei vincitori nella sezione
Nuovi orizzonti della fisica. Senatore, un fisico teorico di 37 anni che dopo la Normale di Pisa
diventato professore a Stanford,
si occupa di svelare cosa successo nei primi attimi dopo il Big
Bang, quando luniverso si
espanso molto rapidamente e le
fluttuazioni quantistiche hanno
dato vita ai primi nuclei delle galassie. Non vedo niente di male
nel fatto che i privati diano cos
tanti soldi alla scienza. Firenze

stata resa grande dai Medici, che


pagarono di tasca propria. E che i
Rockefeller di oggi abbiano tanta attenzione nei nostri confronti
ci rende felici. Anche qualche imprenditore italiano potrebbe seguire lesempio, anzich acquistare squadre di calcio.
La partnership tra Google e
lAmerican Heart Association
(Aha), lanciata a ottobre, il pi

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grande investimento mai effettuato a favore dellassociazione
cardiologica statunitense. I 50
milioni di dollari, sborsati a met
dallAha e da Mountain View, andranno al team capace di proporre lidea pi brillante per risolvere il problema delle malattie di
cuore. Da un paio di anni lAssociazione aveva lanciato una rac-

colta di dati genetici, per capire


se nel Dna esistano fattori di rischio capaci di determinare i
guai cardiovascolari. Ma il progetto richiede, oltre al denaro, la
capacit di analizzare lenorme
mole di dati che sempre gli studi
sul genoma producono. Da qui,
lidea di una collaborazione con
Google, il gigante degli algoritmi, capace di estrarre un significato da una valanga di informazioni apparentemente ingestibile. Le idee candidate al finanziamento dovranno essere riassumibili in una pagina. E proprio un
team, unidea visionaria, una pagina, 50 milioni diventato lo
slogan del concorso, il cui vincitore dovrebbe essere annunciato il
prossimo San Valentino (Il giorno del cuore per eccellenza). Il
suo background non conta, potrebbe anche essere un ragazzino del Wisconsin con unidea particolarmente brillante ha commentato Conrad. Ma Attilio Mseri, cardiologo di fama mondiale
e presidente della fondazione di
ricerca Per il tuo cuore dellAssociazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, scettico e
preferirebbe una ricerca anche
pi piccola, ma pi mirata e intelligente rispetto alle gigantesche
campagne di raccolta dati a tappeto. Esiste una medicina compiacente nei confronti delle industrie, che mira a trattare tutti e
per sempre. Lideale in cardiologia sarebbe invece capire perch
alcune persone non hanno fattori di rischio ma hanno episodi al
cuore, e altri che sembrerebbero
candidati alla malattia, invece restano sani. Se Google riuscir a
darci informazioni in questo senso, ben vengano i suoi progetti.
Lo vedremo presto.
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giganti della Silicon Valley non mai stato diventare ricchi, ma cambiare il
mondo. Ci si pu credere o meno, ma il messaggio che ci ripetono, ogni volta che lanciano un nuovo prodotto o un nuovo
servizio, in fondo sempre lo stesso: stiamo
rendendo il mondo un posto migliore. Per
questo Internet non basta. E non bastano i
computer che non a caso poi per Apple sono
diventati telefonini, orologi, tv e nel prossimo futuro anche automobili. Per rendere il
mondo un posto migliore, Internet il punto
di partenza ma mai quello di arrivo. Basta osservare la felice parabola di
*- Bill Gates, fondatore e tuttora
$0. maggiore azionista di Micro.&/ soft, azienda simbolo della ri50 voluzione digitale, il quale per da 15 anni impegna gran
parte del suo tempo e delle sue
pressocch illimitate risorse economiche, alla omonima Fondazione che ha creato con la
moglie Melinda. Per fare cosa? Per occuparsi
essenzialmente di migliorare il sistema scolastico e supportare nuove iniziative nel campo
della salute nei Paesi in via di sviluppo, dalla
malaria ai contraccettivi. E che dire del sudafricano Elon Musk, che passato dallessere
cofondatore di PayPal, startup californiana
diventata un colosso dei pagamenti digitali,
alle macchine elettriche di Tesla e ai sistemi
di trasporti futuristici come Hyperloop.
Insomma il digitale sempre pi spesso visto come un punto di partenza, ottimo per
conquistarsi una posizione di forza ed una leva finanziaria potentissima; quasi mai un
punto di arrivo. Va letta in questo senso la tra-

-

OBIETTIVO dei

sformazione di Google in Alphabet, la scorsa


estate. Il motore di ricerca e le sue attivit
pubblicitarie diventano un pezzo di una holding pi grande dove ci sono moltissime attivit collegate: dalle mongolfiere per portare
la rete in posti remoti alla celebre auto che si
guida da sola. Ma a guardare bene nella costellazione creata da Larry Page e Sergey
Brin c da tempo un fortissimo focus sui temi della salute: la lente a contatto che scansiona liride e misura i livelli di zucchero nel sangue gi stata brevettata e potrebbe fare il
suo ingresso sul mercato nel 2019; mentre si
aspettano i risultati della una startup biotechCalico: si occupa di allungarci la vita fino a
500 anni o gi di l, al punto che un settimanale ha sostenuto che Google ormai si occupa di
scovare il codice segreto della vita eterna
Manipolare il codice della vita come se fosse un software molto popolare in Silicon Valley. In parte per sincere ragioni filantropiche, in parte perch un settore che attira finanziamenti clamorosi rispetto al web e dove si favoleggia di imminenti scoperte rivoluzionarie. Larry Ellison, il fondatore di Oracle
e nella top ten degli uomini pi ricchi del mondo, ha definito la morte un fenomeno incomprensibile; mentre un altro co-fondatore di
PayPal, Peter Thiel, ha donato quasi 3 milioni
di dollari a Aubrey De Grey, uno dei maggiori
guru della singolarit - quella corrente di pensiero che prevede unaccelerazione tecnologica esponenziale destinata a cambiarci radicalmente la vita. I 100 anni saranno i nuovi
60 ha predetto una star delle biotecnologie,
Craig Venter, lanciando la sua nuova startup
in California. Ne vedremo delle belle.
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ISOLA DI PASQUA

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MADRID

importa che sia


un mondo a parte,
sperduto in mezzo al
Pacifico a pi di
3.500 chilometri dalla costa occidentale del Cono
Sur americano. Ogni volta che
gli abitanti dellIsola di Pasqua
poco meno di seimila provano a far sentire la loro voce, ci
pensa il governo cileno a dire
che no, non se ne parla nemme-

OCO

no di rivedere lorganizzazione
amministrativa del territorio
doltremare sotto la giurisdizione di Santiago dal 1888 e, da
quasi 50 anni, parte della lontanissima provincia di Valparaso.
da allora, dal 1966, che i SBQB
OVJ sono cittadini cileni di pieno
diritto, ma non si sono mai sentiti tali fino in fondo, tanto che ad
ogni occasione il sogno indipendentista riprende corpo. Ultimo
motivo di frizione la consultazione indigena convocata dal Conaf, il Comitato nazionale fore-

stale dipendente dal ministero


dellAgricoltura di Santiago,
per definire il futuro della gestione del parco nazionale Rapa Nui
(creato soprattutto per garanti-

re la salvaguardia del bene pi


prezioso dellisola, i 638 celebri
moai, le statue monolitiche realizzate tra lXI e il XVI secolo dalle originarie popolazioni poline-

siane, che secondo la tradizione


rappresenterebbero i capi trib
indigeni morti). Il risultato del
voto stato schiacciante: 86% a
favore di unamministrazione
del parco condivisa tra cileni e
popolazione locale. Un segnale
della volont di rompere il cordone ombelicale che lega lIsola di
Pascua a Santiago, osservano alcuni. Ma c chi fa notare che la
percentuale insignificante, posto che sono andati alle urne solo 333 cittadini, il 15 per cento
dellelettorato.
La disputa tra centro e periferia, ad ogni modo, si riaccende e
sullisola attendono una visita
dellong Indian Law, specializzata nellassistenza alle comunit
indigene che, come in questo caso, aspirano alla decolonizzazione. In pi, sono in corso contatti
con il governo boliviano per studiare la possibilit di un ricorso
alla commissione Decolonizzazione delle Nazioni Unite nella
speranza di avviare presto un
processo indipendentista. Una
svolta alla quale, sullisola, si oppone il sindaco di Rapa Nui, Pedro Edmunds Paoa, assicurando
che noi siamo cileni e questo
il sentimento della maggioranza degli isolani. In realt, per
quanto appartenente alletnia
locale, Paoa un dirigente strettamente legato alla classe politica di Santiago, tanto che fu il presidente conservatore Sebastin
Piera a nominarlo, cinque anni
fa, governatore di Pasqua. Un
no fermo alle aspirazioni secessioniste arriva anche dallintendente regionale di Valparaso, la Regione cui appartiene
amministrativamente lisola:
Difenderemo lintegrit territoriale del Cile, ha assicurato
Omar Jara, e questo territorio
si regge in base alle leggi cilene. Non escluso tuttavia, secondo quanto ammettono alcuni giuristi, che lisola possa quantomeno puntare a ottenere un
nuovo status, con un livello di autonomia che riconosca la sua singolarit culturale: pi autogoverno, come se fosse una Regione (sganciata quindi dallamministrazione di Valparaso), ma
senza riconoscere al momento
lindipendenza.
Un compromesso che probabilmente non soddisfer nessuno e non far che rinviare il problema. Lesperienza sofferta in
secoli di colonizzazione non
stata delle pi edificanti. Il segno indelebile lasciato al loro
passaggio da spagnoli, inglesi e
francesi stato la diffusione di
malattie come sifilide e influenza che decimarono la popolazione, prima che arrivassero i mercanti di schiavi deportando migliaia di abitanti. E quanto al Cile, il primo presidente a mettere
piede sullisola fu Augusto Pinochet. Sicuro che non avr lasciato un buon ricordo.
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LOS ANGELES

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inoltrata,
quando il centro
commerciale ormai vuoto, sei piloti
si ritrovano nel parcheggio sotterraneo per esercitarsi a far volare i loro droni. Di rado
la definizione di underground
per uno sport emergente stata
pi calzante. Tutti giovani, i sei piloti hanno lavori stabili, ma dicono che quella per le gare sta diventando una passione divorante.
Le corse dei droni sono uno
sport ancora agli albori, ma che
sta prendendo sempre pi piede.
il futuro, dice Charles Zablan,
direttore operativo dellInternational Drone Racing Association,
unassociazione nata ad aprile a
Los Angeles che conta gi 500
iscritti. Potrebbe diventare un fenomeno di massa come X Games
o il motocross. Per ora, spiega,
siamo ancora nella fase sperimentale: si stanno mettendo a
punto i regolamenti, il pubblico
scarseggia, nessuno ha le idee
chiare sul futuro. Le corse si tengono in aperta campagna, ma probabile che le cose cambieranno, viNOTTE

(SB[JFBHMJPDDIJBMJ
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sto che i piloti amano le sfide: foreste, edifici abbandonati e perfino
siti patrimonio dellumanit.
A questo sport per decollare
serve denaro, che negli ultimi mesi ha iniziato a scorrere a fiumi. Ad
agosto la Drone Racing League ha
annunciato un investimento di
un milione di dollari da parte di
Stephen M. Rossi, proprietario
dei Miami Dolphins. Il primo evento di richiamo fissato per inizio
2016. A luglio alla California State
Fair si sono svolti i campionati statunitensi organizzati dalla RotorSport, con un montepremi di
25mila dollari. Lanno prossimo i
mondiali si terranno alle Hawaii,
con in palio 100mila dollari.
I piloti fanno volare i droni grazie a un telecomando con due joystick per controllare altitudine, direzione e velocit. Indossano occhiali che trasmettono in diretta i
filmati provenienti da una telecamera montata sulla parte anteriore del drone. A dare impulso allo
sport proprio questa tecnologia

(GJSTUQFSTPOWJFX, Fpv), che consente di sentirsi a bordo; unesperienza che a detta di molti ricorda da vicino la Corsa degli Sgusci di Star Wars: Episodio I. I droni sono fatti di materiali leggeri
ma resistenti, come la fibra di carbonio, e sono poco pi che semplici piattaforme per ospitare i motori, una batteria, un circuito elettro-

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nico e 4/6 propulsori. Pochi anni


fa questa tecnologia era cos costosa che solo un cineasta professionista poteva permettersela, dice
Zablan. Oggi, bastano mille dollari per comprare un kit completo di
occhiali Fpv. I droni da competizione sono pi piccoli dei cugini quadrirotori come il Dji Phantom, il
drone commerciale pi venduto

al mondo, che pesa un chilo e mezzo e arriva pronto per essere pilotato; sono poco sopra il mezzo chilo e vanno essere assemblati usando componenti acquistabili online o nei negozi di hobbistica. A
detta degli esperti, il 2015 sar
lanno della svolta. Uno studio della Consumer Electronics Association ha previsto che questanno il

mercato Usa incasser 105 milioni di dollari, il 50% in pi rispetto


al 2014.
Ogni drone trasmette filmati a
una frequenza che pu essere vista da pi apparecchi, ma chi li ha
visionati senza i pollici sul telecomando ha sperimentato disorientamento e persino nausea. Le immagini sono sgranate e spesso di-

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AVVISO DI GARA IN AMBITO


NAZIONALE
Questa Direzione ha in programma
lo Sviluppo evolutivo per la fornitura
di software e assistenza manutentiva dei sistemi informativi in uso
presso larea Tecnico-Amministrativa
della Difesa.
CPV: 72230000-6 (principale).
Luogo principale di consegna: SGD
- V Reparto - 3 Ufficio - via XX
Settembre, 123 - 00187 Roma.
Informazioni in merito possono
essere rilevate sul sito WEB:
www.teledife.difesa.it.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 27 novembre 2015, e dovranno essere
formulate come disposto dal bando
di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (5
Serie Speciale - Contratti Pubblici) n.
135 del 16 Novembre 2015.
IL DIRETTORE
Gen. Isp. GArn Basilio DI MARTINO

Direzione Logistica Industriale


Acquisti Tecnici
Il Responsabile

AVVISO PER ESTRATTO BANDO


DI GARA
SETTORI SPECIALI FORNITURE
Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere
mediante gara a procedura aperta eGPA n. 896
interamente gestita con sistemi telematici, per
il servizio di revisione/riparazione di motocompressori per impianti di condizionamento montati a
bordo di rotabili ferroviari secondo la specifica
tecnica FS 375697, CIG: 6449409CA9, per un
importo di 611.800,00 di cui 460.000,00
posto a base di gara ed 151.800,00 relativo
allopzione economica eventualmente esercitabile . Tutta la documentazione di gara disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it. Il
termine per la presentazione delle offerte fissato per il giorno 18/12/2015 ore 13:00.
Rocco Femia

storte dallinterferenza delle onde radio. Il che ci riporta a un


aspetto rilevante per il successo di
pubblico delle gare: i droni da corsa sfrecciano a 112 chilometri lora, per cui seguirli senza occhiali
Fpv un po come guardare due
colibr in giardino, dice il pilota
Keith Robertson. Ecco perch il futuro forse sar online, pi che nelle gare dal vivo. Instagram e YouTube sono stati i due fattori che
hanno accelerato al massimo la
diffusione di questo sport, spiega Zablan.
Molti concorrenti hanno record acrobatici vinti usando una
telecamera in pi, e i momenti migliori del video possono essere trasformati in filmati da pubblicare
sul web. Scot Refsland, direttore
corse di RotorSports, spiega che
la sua societ sta mettendo a punto un sistema per girare filmati ad
alta definizione: Per molti, i piloti
sono ancora un gruppetto di nerd.
Invece vogliamo che tutti li conoscano.
Alcuni video online di Carlos
Puertolas, un pilota che si fa chiamare Charpu, hanno superato il
milione di visualizzazioni. In uno
dei pi popolari, il drone di Puertolas vola in un ospedale abbando-

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nato, passando in fessure cos
strette da sembrare impraticabili. Puertolas confida di essere approdato a questo sport dopo anni
di gare con roller e skateboard:
uno sport estremo per persone
avanti con let, che non vogliono
rischiare di farsi male.
C addirittura chi convinto
che questo sport potrebbe presto
diventare una materia scolastica
facoltativa. Agli occhi del pubblico, i droni hanno ancora una pessima reputazione (ha scatenato reazioni violente la notizia di quelli
sorpresi a volare vicino ad abitazioni private o in zone colpite da incendi), ma c chi pensa che il problema sar presto superato: La
gente li attacca come tutte le novit, sostiene Howarth, un pilota.
Ma quando la nostra passione si
diffonder, smetteranno di chiamare la polizia ogni volta che ne
avvistano uno.
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SAN PAOLO
UESTO di

Interlagos non
stato un podio come gli altri, per Sebastian Vettel e
la sua Ferrari. Le altre volte, il
terzo posto alle spalle delle imprendibili Mercedes era il risultato, quasi scontato, di una griglia con pochi concorrenti veri,
la Red Bull evaporata, la McLaren ha fatto harakiri, gli altri
non sono pervenuti. Stavolta, invece, il bronzo alle spalle dei
duellanti Rosberg ed Hamilton,
qualcosa di pi, una promessa, un annuncio, uno squillo di
tromba. Ormai ci sono, il prossimo anno saranno molto vicini, commenta
*- preoccupato Ni1&3
ki Lauda, presi40 dente e guida spi/"(
rituale della Mer(*0
cedes campione
del mondo, scorrendo i tempi di Vettel su un foglio di carta. Si sbaglia - sorride
Maurizio Arrivabene, cullandosi il suo Pupone - Si sbaglia di
grosso: oggi siamo vicini, il prossimo anno saremo davanti.
Ottimismo, certo. Ma anche
fiducia nei mezzi di una squadra - non molliamo mai - e soprattutto di un pilota che stato in grado di presentarsi a Maranello, spazzare via lombra cupa ma ingombrante di Fernando Alonso (dove sono finiti quelli che dicevano che lo spagnolo
era molto pi forte?) e di l conquistare lItalia intera. Un trionfo personale, quello del tedesco,
che va ben oltre il record, tredici podi alla prima stagione in
rosso, stabilito ieri e che pu essere invece descritto attraverso
due immagini. La prima quella di duecento tifosi brasiliani
che, davanti al parc ferm, alla
fine della cerimonia di premiazione, ignorano i due Felipe di
casa, Massa e Nasr, e invece
prendono dassedio lui, Sebastian Vettel da Heppenheim, al
grido di ol ol ol Seb (secondo
una metrica alquanto discutibile). La seconda quella di Vettel che, pochi istanti prima
dellinizio della cerimonia, sfonda il cordone di sicurezza e con
uno scatto da giaguaro si affaccia sotto il podio.
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ABIO Capello, le manca la

panchina?
No, ho smesso, non torno. Faccio passeggiate, vedo mostre darte contemporanea,
guardo tante partite, le commento per Fox Sports. Mi piace, cominciai nell82 per Telemontecarlo, lho fatto anche in Rai. Nelle mie critiche cerco di essere
squisitamente tecnico, i colleghi
capiscono che non mi baso su
simpatie e antipatie. Almeno
spero.
Sabato la A riparte con Juventus-Milan, ma non una sfida
scudetto.
Sembrerebbe di no, oggi. Ma
il fatto che ci sia tanta competizione in testa pu aiutare anche
chi insegue. La Juventus ha
unultima chance per rientrare,
ma deve vincere tutti gli scontri
diretti. Almeno, gli ottavi di
Champions sono quasi al sicuro,
pu concentrarsi sul campionato per qualche mese. Quanto al
Milan, un cantiere: ha bisogno
di tempo, non si riesce a vedere
in campo la grinta che vorrebbe
il suo allenatore. Eppure, fra i tecnici in circolazione, mi riconosco
proprio in Mihajlovic, per la sua
determinazione.
Nel 91 Berlusconi punt su di
lei che era quasi un debuttante, per il dopo Sacchi. Ci ha riprovato con Inzaghi e Seedorf
ed andata male.
Ma Berlusconi sapeva di me
molte pi cose, io avevo lavorato
tanti anni nel vivaio, frequentato dei corsi, guidato la squadra
per cinque gare portandola in
Coppa Uefa. Con me non fu un
salto nel buio.
Come spiega la falsa partenza
della Juventus?
Gli addii di Tevez, Vidal e Pirlo hanno scalfito la leadership,
ma questi tre uomini erano anche decisivi per sbloccare le partite pi difficili: Tevez luomo della scossa, Vidal del break e
dellincursione al tiro, Pirlo della
precisione nei piazzati, che questanno la Juventus invece fatica
a sfruttare. Ci sono giovani di
qualit ed energia, una stagione di transizione, basterebbe
aspettare. Il problema che alla
Juventus BTQFUUBSF un verbo
che non piace.
Quando pesa il 10 su Pogba?
Ma non lha scelto lui? E poi
in campo non va la maglia, ma
luomo. Il resto un fattore psicologico. Piuttosto, ricordo che finora non ha quasi mai avuto
Marchisio e Khedira al suo fian-

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co. Con loro ha giocato molto meglio.


La frenata della Juventus ha
aperto lo spazio al campionato pi equilibrato degli ultimi
anni. Anche il pi divertente?
S, sembra dessere tornati
ai miei tempi, quando erano in
sette a partire per lo scudetto. I
fattori sono diversi: i progressi
continui della Roma, la grande
crescita del Napoli, la maturazione della Fiorentina che dopo
aver fatto bene con Montella
adesso con Paulo Sousa ha preso
coscienza di essere una grande e

di avere tutte le carte in regola


per essere davvero protagonista. E poi tornata lInter, come
ho detto pi volte Mancini bravissimo a fare mercato e costruire una squadra. La sta ancora assemblando, ma intanto questi risultati positivi gli garantiscono
il riparo dalle polemiche: lavora
tranquillo.
In testa ci sono le due squadre
con la percentuale pi alta di
possesso palla.
Liedholm diceva: finch abbiamo la palla noi, non ce lhanno loro. un dato positivo, ma

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non come valore assoluto: va


sempre interpretato. La Fiorentina fa possesso con il baricentro
molto alto, va a caccia del pallone pi rapidamente. LInter aggressiva ma nella sua met campo, ha degli sbocchi offensivi diversi. Il Napoli recupera tanti palloni e verticalizza subito.
Sar lanno della Roma?
A inizio campionato ho detto
che non poteva pi nascondersi,
con Dzeko e Salah deve puntare
allo scudetto, non ha pi scuse, e
Garcia pu farcela anche se lambiente di Roma non ha mezze misure, passa facilmente dalla
grande euforia alla profonda depressione. La sfortuna, chiamiamola cos, che ora che la Juve si
attardata, ci sono quattro squadre alla pari.
Diceva della Fiorentina.
Bisogna dar merito a Prad
di aver fatto unottima campagna acquisti. una squadra molto bella a vedersi. Sono contento
particolarmente per Bernardeschi: in estate avevo indicato lui
e Romagnoli come i giocatori
che mi intrigavano di pi.
Le piace Sarri?
un personaggio che ha le
idee chiare ma non si fossilizzato su una sola di esse. Ha anzi
avuto lintelligenza di cambiare

modulo, di capire che rosa avesse in mano. Il vino si fa con luva


che raccogli: lui voleva produrre
una certa bottiglia, poi ha capito
che aveva unuva da spumante,
con le bollicine di quei signori l
davanti. E ha dato solidit alla difesa, con il fondamentale ritorno
di Reina. Il fatto di recuperare
palla subito va poi indubbiamente a vantaggio della fase difensiva.
E in Champions chi vede favorite?
Real, Barcellona e Bayern arrivano sempre in fondo. Ma attenti al City di Agero, questanno pi solido. E non considerate fuori dai giochi Mourinho: se il
Chelsea recupera gli infortunati,
pu dare fastidio a tutti
La Nazionale intanto reduce dalla sconfitta in Belgio.
Io ho fiducia in Conte, sta facendo un buonissimo lavoro. In
particolare mi piaciuta la decisione di lasciare fuori chi non ha
lo spirito azzurro. Vi racconto un
particolare: nell86 Berlusconi
mi mand in Spagna, voleva che
studiassi il Real per imitarlo:
Vai e spiegami perch vince
sempre in Europa. Dopo dieci
giorni a Madrid, stilai una relazione di due parole: DBNJTFUB 
CMBODB. Al Real per meritare

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quella maglia devi prima di tutto rispettarla.


La favorita per lEuropeo?
presto, ma la Francia i tornei che organizza li vince quasi
sempre.
Come risolverebbe la crisi dei
vivai italiani?
Ormai prendiamo tanti stranieri anche per la Primavera,
un dato di fatto. Gli interessi del
club e della Nazionale non convergono. Per un club, conta solo
avere in casa il futuro, indipendentemente dalla nazionalit.
Per si pu investire nei migliori
allenatori e nelle migliori strutture. In chiave azzurra, invece,
bisognerebbe organizzare dei
raduni a scadenza fissa nelle regioni per selezionare i talenti.
Poi, impostare il gioco nelle rappresentative azzurre con un solo modulo, mi pare che Conte lo
abbia gi chiesto. Infine, c un
altro problema: la lenta maturazione dei nostri ragazzi. In Italia
il salto dalla Primavera alla prima squadra troppo grande. In
Spagna esistono le seconde
squadre, a 18 anni vai al Real B o
giochi in Segunda Division. Da
noi a ventanni sei in Primavera,
non un campionato competitivo. E non cresci mai.
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FIRENZE
L 2015 della Nazionale finisce

domani a Bologna, in amichevole con la Romania. Per Conte inizia il periodo che pi gli rende indigesto il mestiere di ct: gli
oltre 4 mesi senza partite. In primavera lo aspettano appuntamenti cruciali. Il pi atteso con
la Figc: se non lo avr gi fatto
prima, dovr dire al presidente
Tavecchio se intende prolungare il contratto fino al Mondiale
2018 o tornare a un club (Roma,
Psg e Juventus gli strizzano locchio). La Federazione si sarebbe
gi cautelata con sondaggi informali presso Ancelotti e Allegri.
Ma oltre ai candidati pi noti, esiste la suggestione di affidarsi a
un campione del mondo di Berlino, con o senza la supervisione di
Lippi. Accanto allex Pallone doro Cannavaro si fa strada lidea
del neofita Del Piero. Lui stesso,
per la prima volta, non ha escluso di seguire le orme di Beckenbauer, Platini e Maradona, che
assunsero il ruolo con poca o nulla esperienza. Intervistato negli
Usa da Giusy Versace per la Domenica Sportiva, Del Piero ha
ammesso di essere tentato dalla
prospettiva. Non ci avevo mai
pensato, ma mi sto rendendo
conto dellimportanza della cosa. Mai dire mai.
La priorit spetta comunque
sempre a Conte, atteso dai suddetti appuntamenti di marzo.
Quelli tecnicamente pi delicati
sono le amichevoli del 24 con la
Spagna (Bari spunta in alternativa a Napoli, dopo i contrasti con
il club di De Laurentiis per il caso
Insigne) e del 29 con la Germania (a Monaco di Baviera). Non
saranno pi ammesse le distrazioni difensive pagate con 3 gol
in Belgio, inedito della gestione
Conte, che confida nella solita
concentrazione quando si giocher per i 3 punti. Il raduno per
Spagna e Germania sar anche
lultimo prima della scelta dei
23, in gran parte gi fatta. Sempre a marzo ricomincer la Mls
americana - se Pirlo sar ancora
al New York City, non andr in
Francia - e si scioglier il nodo De
Rossi, qui assente per infortunio: incalzato da Soriano e Bertolacci e penalizzato dallespulsione per reazione a Palermo, ha il
vantaggio della classe, dellesperienza internazionale e della duttilit da regista e da incontrista,
ma deve offrire adeguate garanzie nella Roma. La gara dunque
gi in atto in questo ritiro: Conte
giudica dagli allenamenti, senza
alterare le gerarchie, tanto che
domani, rispetto a Bruxelles, potrebbe procedere a 3 soli cambi
(Barzagli per De Sciglio, Soriano
per Parolo, El Shaarawy per Candreva). Con 14 giocatori praticamente sicuri (in ordine decrescente Buffon, Bonucci, Chiellini, Marchisio, Verratti, Pell,
Barzagli, Candreva, Darmian,

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La prima sorpresa dei playoff lUngheria che elimina la
Norvegia. Dopo l1-0
dellandata, altra vittoria,
2-1: rete di Priskin in avvio,
poi il norvegese Henriksen
nel finale fa autorete e gol. Un
trionfo per il ct Bernd Storck,
arrivato a luglio: per la doppia
sfida ha chiamato come vice
lex juventino Andy Mller,
suo compagno a Dortmund. I
magiari mancavano da una
grande competizione da
trentanni: nell86 uscirono al
primo turno al Mondiale in
Messico. Ai mondiali due
finali, nel 38 con lItalia, nel
54 con la Germania Ovest.
Agli Europei invece solo due
partecipazioni: 3 posto in
Spagna nel 64, 4 in Belgio
nel 72.
Stasera a Dublino IrlandaBosnia: si riparte dall1-1
dellandata.

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Florenzi, Parolo, Eder, De Sciglio


e Perin), pi El Shaarawy e Soriano, in questi giorni che gli altri
devono convincerlo: non tanto a
promuoverli in cos largo anticipo, quanto a non bocciarli precocemente. In 10 sono sotto osservazione: Acerbi, Astori, Giaccherini, Zaza, Montolivo, Bonaventura, Gabbiadini, De Silvestri, An-

tonelli e Okaka. I test atletici a


Coverciano, comparati con lanno scorso, confortano il ct sul livello atletico medio di una rosa
che, sprovvista di talenti eccelsi,
deve fare leva sul ritmo. Anche i
dati di Bruxelles gli sono parsi incoraggianti: pi tiri in porta del
Belgio, salvato dal portiere Mignolet.

Ma gli restano i dubbi tecnici.


Chiamer 2 per ruolo. Rischia
chi non gioca nel club - Sirigu,
Giovinco in letargo con la Mls e
Zaza. Ballano i posti di rincalzo:
un terzino sinistro, un interno di
centrocampo, una seconda punta, un centrale difensivo, un jolly, un esterno dattacco, forse un
portiere. Secondo Pell nessuno

gi fuori, nemmeno Insigne e


Berardi che, tornando a casa nella scorsa convocazione, hanno indispettito il ct. Se faranno bene, possono rientrare. E su Pirlo
c stato poco rispetto dei media:
gli inglesi hanno trattato Gerrard e Lampard ben diversamente.
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FIRENZE. Beau jeu non soltanto il

nome del pallone di Euro 2016, appena presentato da Zidane. Dopo gli attentati di venerd il bel gioco diventato pi importante che mai: per
lUefa sar il manifesto del torneo,
per la Francia il messaggio sulla forza della sport contro la violenza,
mentre cresce il dibattito interno
sulla candidatura per le Olimpiadi
del 2024 a Parigi, in corsa con Roma.
Al sorteggio del 12 dicembre a
Saint-Denis ognuna delle 24 federazioni calcistiche qualificate verr responsabilizzata sul tema: fuor di retorica e al di l della prioritaria questione sicurezza, affidata ai ministeri degli interni di tutti i paesi coinvol-

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ti, non potr pi essere un Europeo


come gli altri. Ogni gesto o parola, in
campo e fuori, verr soppesato, con
il divieto assoluto delle metafore belliche, cui il calcio spesso indulge, e
con lautocensura sulluso troppo disinvolto dei social network.
La Nazionale non certo impreparata: Conte non transige sul comportamento, inclusa lattenzione alle
trappole di twitter, facebook e instagram. Il tema disciplina caldo. Il capitano Buffon ha dichiarato a Raisport di ritenerlo fondamentale. Il ritiro in Francia non sar blindato soltanto per via delle raddoppiate misure di sicurezza (le valutazioni su
Montpellier nellimminente sopral-

luogo): niente mogli, fidanzate, parenti e amici, a differenza del Mondiale brasiliano. Il ritiro senza mogli? Il capo lallenatore. Dobbiamo
giocare lEuropeo senza avere rimpianti. Le regole ferree a volte servono. Buffon ha inoltre auspicato la
permanenza di Conte dopo Euro
2016. Spero che ci sia un patto con
la Federazione in questo senso. Intanto il ct ha ufficialmente ottenuto
dalla Figc la garanzia che la finale di
Coppa Italia si giocher entro il 15
maggio, fine del campionato, e che il
23, dopo una settimana di vacanza,
gli azzurri saranno tutti a Coverciano per linizio del ritiro. 
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SAN PAOLO

al pubblico
di meccanici, fotografi e
umanit varia il cavallino
rampante tatuato sul retro del
casco. Un gesto insolito che gli
varr certamente una reprimenda ufficiale della Fia ma
che la dice lunga sul rapporto
che, un po furbescamente e un
po per davvero, questo ragazzino venuto dalla Germania per
emulare il suo idolo Schumacher riuscito a creare con tutto lambiente.
Non stato facile ovviamente, come spiega Maurizio Arrivabene a chi gli chiede quale sia
il difetto pi insopportabile di
Vettel: Quando arrivato forse tendeva a impuntarsi un po
troppo su certi dettagli. E tipico dei perfezionisti. Veniva da
un altro team, con il quale aveva vinto molto, e quindi pensava che probabilmente certe metodologie o certi modi di fare fossero migliori. Penso sia normale, successo anche a me. Poi,
molto rapidamente si accorto
di dove fosse finito, e cio in una
squadra antica, con una storia
molto pi importante delle altre, un libro enorme al quale lui
al massimo avrebbe potuto aggiungere alcune righe. E si
adattato, con umilt, alla situazione.
Che per un tedesco, proveniente dallInghilterra per giunta, non non sarebbe stato semplice adattarsi allitalianit
pure eccellente di Maranello,
Vettel lo ha capito immediatamente. A Jerez de la Frontera,
alla vigilia del primo test stagionale, ormai un anno fa, a causa
di un disguido burocratico circa
il layout delle sponsorizzazioni,
scopr di non avere un casco per
guidare il giorno dopo. E fu costretto a farsene portare uno da
casa sua. Fece uno sforzo enorER MOSTRARE

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me per rimanere calmo. La Ferrari veniva dalle sfuriate di


Alonso e sapeva che tacendo
avrebbe preso punti. Sorrise.
Ha avuto ragione. Prese punti,
e conquist simpatie. Fu solo linizio di un rapporto che giorno
dopo giorno diventato sempre
pi confidenziale e saldo con tutto lambiente che, adesso, lo
prende in giro per la sua passione per i tortellini alla panna
(senza prosciutto, senza piselli, senza niente, solo panna) e
per la sua ossessione per le can-

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zoni italiane international
pop: leggendario il Toto Cutugno sparato via radio dopo la vittoria di Singapore.
La svolta definitiva, per,
arrivata nei giorni del rinnovo
del contratto di Kimi Raikkonen. Il finlandese molto amato a Maranello, per via dei suoi

modi bizzarri ma comunque


sempre molto genuini. Con
Alonso i rapporti erano pessimi,
ai limiti del mobbing e questo
aveva appesantito non poco il
clima interno. Con Vettel lintesa invece da sempre ottima.
Molto spesso fanno in modo di
prendere laereo insieme per
andare alle gare, non succede
spesso nel nostro mondo, li vedo che collaborano, si scambiano informazioni e si divertono,
spiega ancora Arrivabene che
proprio per questo motivo ha deciso a suo tempo di prolungare
per unaltra stagione il contratto di Kimi. Oggi tra i due e il resto della squadra c un legame
dacciaio sul quale la Ferrari ha
deciso di costruire la prossima
sfida, quella che nelle speranze
di tutti dovrebbe portare Maranello a superare la Mecedes.
Quando Lauda ci fa i complimenti, in genere un po di sospetti mi vengono dice Arrivabene Poi per guardo i numeri e faccio un giro nel box, e
allora sono certo: stia attento Niki, il prossimo anno staremo davanti.

GP BRASILE

Classifica piloti

Ordine darrivo

1 Nico Rosberg
(Ger) Mercedes

1h31'09"090

Lewis Hamilton (Gbr)


Nico Rosberg (Ger)

7"756

Sebastian Vettel (Ger)

14"244

Valtteri Bottas (Fin)

Kimi Raikkonen (Fin)

Felipe Massa (Bra)

1 giro

Danil Kvyat (Rus)

1 giro

Daniel Ricciardo (Aus)

Sergio Perez (Mex)

alla media di
201,362 Km/h

2 Lewis Hamilton
(Ger) Mercedes

3 Sebastian Vettel
(Ger) Ferrari

4 Kimi Raikkonen

47"543

(Fin) Ferrari

5 Valtteri Bottas

10 Nico Hulkenberg (Ger)

1 giro 11 Max Verstappen (Ned)


1 giro 12 Romain Grosjean (Fra)

48
47

(Ger) Force India-Mercedes

7 Daniil Kvyat

1 giro

(Rus) Red Bull-Renault

8 Romain Grosjean
(Fra) Lotus-Mercedes

9 Max Verstappen

363 punti
297
266
136
135
117
94
84
68
52

(Fin) Williams-Mercedes

6 Nico Hulkenberg

(Ned) Toro Rosso-Renault

10 Daniel Ricciardo

1 giro

(Aus) Red Bull-Renault

11 Pastor Maldonado

1 giro

(Ven) Lotus-Mercedes

12 Sergio Perez

1 giro

(Mex) Force India-Mercedes

13 Felipe Nasr

1 giro

(Bra) Sauber-Ferrari

14 Jenson Button

1 giro

(Gbr) McLaren-Honda

15 Fernando Alonso

1 giro

2 Ferrari

2 giri

3 Williams

(Esp) McLaren-Honda

16 Marcus Ericsson
(Swe) Sauber-Ferrari

17 Will Stevens
(Gbr) Marussia-Ferrari

18 Alexander Rossi
(Usa) Marussia-Ferrari

Classifica costruttori
1 Mercedes

4 Red Bull Racing

4 giri
4 giri

5 Force India
6 Lotus

660 punti
401
253
178
120
73

3*130%6;*0/&3*4&37"5"

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Lewis Hamilton brontola, su questo circuito non si sorpassa. Pochi metri pi in l un ragazzino se la ride. Lui, qui, di sorpassi ne ha fatti (e subiti) una dozzina. Si chiama Max Verstappen e,
stando a quello che dicono di lui e
anche a quello che ha mostrato in
questa stagione, sulle mani ha le
stimmate del campionissimo. Ruolo per il quale stato programmato - con metodicit inquietante dal padre, Jos. Avete letto la biografia di Agassi? Ecco, Jos - ex pilota, noto negli Anni 90 con il nomignolo di VerSbatten - ha riservato
al suo Max il trattamento a cui il

SAN PAOLO.

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vecchio Mike sottopose Agassi.


Nessun dettaglio trascurato. Preparazione ossessiva, tappe bruciate, debutto record in F1 (a 17 anni
e 166 giorni, la patente lha presa
da poco) e un obbligo: vincere.
In Toro Rosso, questanno, lavversario era durissimo; un altro figlio darte, Carlos Sainz jr, figlio di
Carlos Sainz, la leggenda spagnola
del rally. Non c stata gara, come
non pu essercene tra un predestinato e un buon pilota. Staccato il rivale interno, a Max toccato imporsi sugli altri. E la gara di ieri
stata fondamentale. La sua Toro
Rosso le ha suonate a vecchie glorie male in arnese come Alonso e
Button, a ex giovani arrembanti

come Perez e Maldonado, e al cugino di scuderia, Daniel Ricciardo, che per invece di una Toro
Rosso aveva a disposizione una
Red Bull, lammiraglia. Sorpassi feroci, manovre precise, una gara
perfetta. E anche matura, come
quando ha fatto passare Grosjean.
La sua macchina andava molto di
pi, non aveva senso battersi.
Ma allora, gli chiede un giornalista, Hamilton sbaglia quando dice
che non si sorpassa, qui. Lui - perfettamente istruito anche su come
comportarsi con la stampa - capisce la domanda-trappola. No,
Lewis ha ragione. Dipende dalle
macchine. Far strada. NBNF

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SAN PAOLO

reading delle pagine


bianche del 1994 sarebbe stato pi interessante, scherzano nel paddock a fine
gara. Non fosse stato per un Verstappen scatenato e per le ragazze ombrello scelte da Fabiana Flosi, la compagna di Bernie
Ecclestone per lanciare il suo
nuovo business nel campo della
torrefazione di lusso - il Caff
celeberity - i 71 giri di Interlagos non avrebbero avuto alcun
motivo di interesse. E non solamente colpa del fatto che il mondiale di F1 finito domenica
scorsa in Messico, o forse molto
prima. La F1 non come il campionato di calcio, ogni gara
una storia a s indipendentemente dalla lotta per il titolo. Il
fatto che c qualcosa che non
va nella struttura di questo
sport.
Lo dice chiaramente il campione del mondo, Lewis Hamilton. C qualcosa da cambiare
nei regolamenti tecnici. Le decisioni le prendono i capi. E magari ci azzeccano. Oppure no.
Fatto sta che ci sono alcune gare in cui si riesce a competere in
maniera decente, come suc-

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eati gli ultimi, se incontrano Milano. Succede infatti che Torino, in coda alla
fila in campionato, osi e realizzi
quello che gi Zagabria e Limoges, in coppa, avevano inflitto
allEa7. Fanno tre sconfitte in
dieci giorni, contro una sola vittoria, sulla derelitta Virtus: che
era pure ultima, quando entr
al Forum domenica scorsa, dunque con le carte a posto per provarci, non fosse che da anni, a
Milano, Bologna non ha neppure la forza di guardare negli occhi. Torino invece s. Le stata
vicina per tutta la gara e lha
stangata nei secondi finali,
quando Gentile (18 punti) ha
presunto troppo da se stesso,
sbagliando la tripla del sorpasso, in un match che di nuovo ha
appaiato i suoi sforzi vani a limiti e paure di troppi compagni nascosti (tranne McLean, 23). Sera battuto Simon (13), generando per il danno di un tecnico
per proteste, nel finale, probabilmente decisivo. Torino ringrazia i 23 di Dawkins, i 20 di
Miller, i 17 di Ivanov. Ora si rafforzer con Dyson, uomo-scudetto di Sassari unestate fa.
Resta cos prima, da sola, Pistoia, e Vincenzo Esposito pu
festeggiare meglio, nella sua seconda vita da coach, il ventennale del (suo) primo punto italiano in Nba, stroncata Caserta
al supplementare, ossia la sua
citt e la sua ex squadra. La giocata chiave a 10 dalla fine dei
40: Kirk pareggia con due liberi, ma soprattutto prende il
quinto fallo di Siva (21), fin l potenziale match-winner altrui.
Allovertime Caserta si dissolve.
Nel palasport mestrino raggelato dalla morte a Parigi di Valeria Solesin, Venezia e Reggio
sono state affiancate per 33
(69-69), finch hanno spaccato
lequilibrio le gambe giovani di
Stefano Tonut, figlio darte, 9
dei suoi 12 punti nel quarto finale, anche pi pesanti dei 16 di
Owens (o dei 20 di Lavrinovic di
l). In coda infine hanno vinto
tre delle ultime quattro. E rimasta da sola Bologna, che stasera
ospita Sassari.
Risultati: Torino-Milano 8583, Trento-Varese 89-63, Cant-Avellino 84-82, Pistoia-Caserta 93-84 dts, Capo dOrlando-Cremona 65-69, Pesaro-Brindisi 75-70, Venezia-Reggio Emilia 87-83. Stasera (20.45, Sky):
Bologna-Sassari. Classifica: Pistoia 12; Venezia, Trento e Milano 10; Sassari, Brindisi, Cremona e Reggio Emilia 8; Capo dOrlando, Caserta e Varese 6; Avellino, Torino, Cant e Pesaro 4;
Bologna 2.

cesso ad Austin, e poi ci sono gare come questa di oggi. Non lo dico per me, ma per i tifosi che certo non si sono emozionati troppo a guardare in pista. A me piace questo circuito ma purtroppo qui impossibile superare.
Arrivi a pochi decimi dal tuo avversario ma poi o hai la macchina molto pi veloce oppure impossibile, ti avvicini, perdi aderenza e non lo passi mai. Probabilmente occorrerebbe allungare la zona con il Drs (lalettone
posteriore mobile che aiuta a
sorpassare e che oggi si pu apri-

re solo in alcuni punti della pista, OES) non lo so, ma certo occorre fare qualcosa.
Limpressione di Hamilton
condivisa da molti. Di certo, da
Sebastian Vettel. Quando stai
dietro vorresti una zona Drs
molto pi lunga, perch ti aiuta
ad avvicinarti. In generale, per, abbiamo pi bisogno di gomme che ci permettano di andare
pi forte.
Il problema ovviamente non
dovuto al costruttore, la Pirelli, che fa quello che le si chiede.
Il problema - spiega ancora Vet-

tel - che purtroppo la F1 uno


sport molto politico con interessi e persone molto diverse. Per
mi piacerebbe che venisse dato
alla Pirelli il modo di fare le gomme in modo tale da consentire a
noi piloti di andare pi forte,
che poi quello che vuole anche
il pubblico. Ma fino a quando le
persone che comandano non
troveranno un accordo su questo aspetto, sar difficile vedere
dei progressi. Mi spiace soprattutto per la gente.

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LONDRA
CUSATE se mi dilungo su quanto fossi
mai divenuto famoso - potrebbe essere
qualcosa di simile a un pubblico diario.
Pi modestamente, una lettera alla famiglia di aficionados del tennis, i miei parenti
elettivi. Sono arrivato a Londra, per sentire
la mia nipotina francese dirmi al telefono
quelli che fanno scoppiare le bombe sono
cattivi e per pensare che, come dissero nel
1948 il Conte Sforza, e in Francia Maurice
Schumann, lunione europea dovrebbe avere lesercito da schierare in Iran.
Ho visto due partite di tennis, nel pomeriggio, giacch alla sera cominciano troppo
tardi per i nostri giornali, e una mia protesta di anni addietro stata del tutto ignorata da gente che al prossimo referendum potrebbe commettere la storica nefandezza
di uscire dallEuropa. La prima partita stata quella che mi aveva annunziato allaeroporto di Linate Flavia Pennetta. Ero, per
una volta, sostenitore, se non proprio tifoso, dei nostri due ragazzi. Sostenitore di Bolelli, che avevo sbagliato nel pronosticare
tra i grandi, quando me laveva preannunciato grande il fotografo Tonelli, vecchio aficionado quando me. Lammirevole gestualit di Simone Bolelli non aveva poi trovato
pieno riscontro nei risultati, a causa di ostacoli umani, pi che tecnici.
Lo stesso forse accaduto al suo partner
Fognini che, in una intervista propiziata da
Giuseppe Marzo di Sky, il suo allenatore
spagnolo catalano Jos Perlas ha definito
pronto a ripartire, dopo una salita che si
arrestata proprio mentre ascendeva. Gio-



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ver, a simile ripartenza, il prossimo matrimonio con la Pennetta?
Tiro un po in lungo, prima di parlare del
cosiddetto incontro di doppio, che i nostri
hanno perduto contro la coppia del fu Commonwealth, formata dal fratello piccolo di
Murray - sembrava pi dotato di Andrew,
mi disse Mamma Judy - e dal semignoto australiano John Peers, numero 456 del mondo in singolare nel suo anno migliore, 2012.
Va detto, qui, anche per lennesima volta, che il doppio di oggi sempre pi simile

al football dei rigori, il prodotto televisivo inventato per ovviare a tempi non previsti dai
palinsesti. Se il singolare rimasto se stesso, anche rischiando un decimazione del set
a 4 games, grato al mio sciagurato amico
Ricci Bitti, ex Presidente della Federazione,
il doppio una triste imitazione a ci che fu
(e di cui fui interprete non del tutto vano).
Oggi mi sono sorpreso, dopo un tiebreak
nel primo set per la copia del Commonwealth, propiziato da un doppio fallo di Bolelli (a
5 punti a 6 nel tiebreak del primo set), a con-

fondere le mie annotazioni, sinch la mia vicina Francesca, di Match Point, mi ha informato che il terzo set non esiste pi, se non
nel Grande Slam, e viene invece giocato un
brandello di punti chiamato Supertiebreak, terminato ahinoi in favore di Murray jr e Peers per 11 a 9. Se questo prodotto
tv, per riempire gli spazi liberi da pubblicit, ancora Tennis, passo a definirmi un
vecchio rimbambito, o forse meglio laudator temporis acti.
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NIZI e fin. Fu bello e breve,


come tutte le cose tenere.
Con una finta ubriac tutti,
anche se stesso. Ma non seppe smarcarsi dalla vita. Sconfin, dribbl anche la sua epoca,
mai stato regolare. Senza di lui
Beckham, Messi, Ronaldo non
avrebbero fatto affari. Capelli
lunghi, basette folte, occhi azzurri. I pugni stretti intorno ai
polsini della maglia rossa portata fuori dai calzoncini, calzettoni alla caviglia. Yesterday. Sono
dieci anni che George Best non
c pi (25 novembre 2005). Un
brasiliano travestito da irlandese. Pallone doro nel 68, il suo
anno migliore, quello che cambi i costumi del secolo. Vinse la
Coppa Campioni con il Manchester United, primo titolo per
una squadra inglese. Spaccone,
sfacciato, ambidestro, ma soprattutto timido. Per cinque anni dal 66 al 70, the best, il migliore: 474 presenze, 181 gol
tra il 63 e il 74. Una pop star, la
prima del calcio. Fama, gloria,
fan. Il quinto Beatle, appunto.
Faccia da Carnaby Street, vestiti da Swinging London. L in un
ristorante fu avvicinato da un
uomo con zazzera e zigomi prominenti che fece un profondo inchino e gli disse: lei un vero genio. Era Rudolf Nureyev.
Best era nato povero, in Irlanda del nord, a Cregagh estate,
zona est di Belfast. Come diceva
lui: I soldi non erano un problema, nessuno li aveva. Un bel li-

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bro (George Best, limmortale di Duncan Hamilton,
66thand2nd), ricorda luomo
che scambi gli avversari per fili derba e che bruci le sue ali
per essere allaltezza di se stesso. George aveva una sola religione, il calcio. Diceva: Nessuno mi ha insegnato come si gioca. Il Manchester United gli
aveva mandato il biglietto per il
traghetto, sulla corsa notturna
dellUlster Prince. Ma George
soffriva di nostalgia e se ne ritorn a casa. Il padre scrisse la lettera di scuse, Best la firm e la invi. E ritorn a Manchester.
Matt Busby, lo scozzese di ferro, coach leggendario della
squadra, rest impressionato
dal piccoletto coi capelli neri. E
lo mise a pensione dalla signora
Fullaway, ad Aycliffe Avenue.
Era mingherlino: 1.60 per 47
chili, braccia e gambe come can-

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ne di bamb. Secco come un


chiodo.
Quando esord, a 17 anni, fece un tunnel al terzino che lo
marcava e che aveva due mazze
al posto dei piedi. Quello (Graham Williams) lo colp alla caviglia sinistra. Maurice Setters,
compagno di George, lo rimprover: Sei bravo a prendertela
con i ragazzini. E laltro: Questo non gioca come un ragazzino. Dickie, suo padre, operaio
ai cantieri navali, aveva paura:
Era solo un cucciolo, pensavo
che lo avrebbero ammazzato.
Un ragazzo tra uomini. Ma lui si
firmava Garrincha George.
Gioco come mi sento. E non si
sentiva quasi mai come gli altri.
A un anno e sedici giorni
dallesordio era gi Best of the
rest. Segnava anche scalzo: linee curve e incrociate, diagonali e ghirigori. Sei gol in una parti-

ta, sei donne in camera. Due fegati, una sola esistenza. Vissuta
pericolosamente. La sua carriera vera, prima di emigrare negli
Stati Uniti, dur sei stagioni. Poco, tutto velocissimo, il tempo
di un rock n roll. La Coppa dei
Campioni a 22 anni, vinta per
4-1 (con un suo gol) contro il
Benfica di Eusebio a Wembley:
palla presa a met campo, tenuta incollata al piede, avversari
scartati a uno a uno, ingresso in
area, sguardo dritto negli occhi
del portiere, ultima finta, fermo
sulla linea di porta, saluto ai
fans, tocco e rete. Non un caso
che gli piacessero Zorro e Oscar
Wilde. Poteva giocare fino a svenire. Rabbiosamente competitivo, ma insicuro. Quando vinse il
Pallone doro su Bobby Charlton usc e si ubriac. Ne fece sei
al Northampton: il primo gol al
27 e lultimo all87. Six of the

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Best, titolarono i giornali. Nessuno ricorda quando cerc nella


bottiglia il sollievo. Si era sbronzato per la prima volta nellestate del 64. Due pinte di birra che
lo avevano fatto vomitare. Un
anno dopo pass al vokda lemon. Bevevo troppo per lunghi periodi e mi deprimevo con
facilit. Una dozzina di drink a
sera. La barba divent pi folta.
Tante anche le donne. Poca la
sua forma: saltava allenamenti,
sempre pi confuso, senza brividi. E Busby, che gli faceva anche
da padre, non poteva capirlo,
perch apparteneva alla generazione degli stoici, a quella sopravvissuta al disastro aereo di
Monaco: non ti lamentavi, ti davi da fare, ti rimettevi in sesto.
Ma Best ne era incapace: non
reggeva la pressione, spaventato dal suo talento. Il calcio inglese allora non sapeva tutelare i

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stituita la libert con un mese di
anticipo, lesse 44 libri e perse
sette chili. Non mi sentivo cos
in forma da uneternit. Lastinenza dur 10 giorni.
Nellaprile 2000 and in ospedale per uninsufficienza epatica. Vomitava e sputava sangue.
Il suo organo funzionava al 20
per cento. Due anni e mezzo dopo sub un trapianto di fegato,
loperazione dur 10 ore, ebbe
bisogno di 20 litri di sangue di
trasfusione. Senza quel trapianto sarebbe morto nel giro di tre
mesi, ma rovin anche il fegato
nuovo. Sapeva di aver fatto molte stupidaggini. Per questo verso la fine accett di farsi fotografare sul letto di ospedale: sfinito, giallognolo, attaccato ai tubi, ematomi rossi e neri, un catetere sul collo. Un relitto umano:
da 75 era sceso a 45 chili: Non
morite come me. Una polmoni-

te e la setticemia lo fecero fuori


a 59 anni. Ma riusc a donare le
cornee, quelle che avevano visto linfinito in una selva invalicabile. Era sempre stato piccolo
davanti ai problemi dellesistenza, ma nel calcio era un gigante.
Chi aveva giocato contro di lui
sapeva riconoscere la sua unicit. Bobby Moore al West Ham
disse che si teneva pi lontano
da Best che da chiunque altro.
Ron Harris al Chelsea confess
che Best era the best. Emlyn Hughes al Liverpool: Ci ha levato

Prima della sottoscrizione leggere


le
attentamente la nota informativa e le condizioni della promozione riportate nel sito www.cremaecioccolato.org

suoi figli: non cerano programmi per alcolisti, per chi guadagnava troppi soldi, pi di 100
mila sterline nel 68, per chi
cambiava Jaguar e Rolls come
fossero camicie, per chi aveva
tanto credendosi in fondo poco.
George pass il 26esimo compleanno a Marbella: teneva in allenamento solo il braccio con
cui beveva. Il suo pallore divent grigio malsano. Nel 74 il
Manchester United rescisse il
contratto. Best a 28 anni era fuori, a 35 nell85 ammise finalmente che aveva un problema.
Forse perch nel 78 era morta
sua madre, Ann, alcolista anche
lei. Best si spos due volte, divorzi, continu a giocare dove non
contava. E a fare battute: Dicono che sono uscito con sette
Miss mondo, ma erano solo
quattro, alle altre ho dato buca. La cifra esatta erano due.
Quando in America a una cena Pel brind a Best come al
pi grande giocatore del mondo, lui cominci a bere e non si
ferm per 12 giorni. Tendeva a
sabotarsi, allautodistruzione.
Come se sentisse il bisogno di
rimproverarsi per le cose belle
che il talento gli aveva concesso. And in terapia, ma inutilmente. Nell83 fu condannato a
3 mesi di prigione per guida in
stato di ebbrezza e aggressione
a un poliziotto. Non volle giocare a pallone con la divisa della
squadra del carcere. Nei 56 giorni passati in cella, gli venne re-

la pelle. E Bill Shankly, che non


faceva mai complimenti agli avversari, aggiunse: Ragazzi,
avete appena visto un genio
allopera. Perfino a Sir Alf Ramsey scapp un rimpianto: Magari avessi Best. A 35 anni,
quando era gi un alcolizzato
che entrava e usciva dalla riabilitazione, segn un gol per il
San Jose Earthquakes contro il
Fort Lauderdale, bevendosi tutti gli avversari. Leggerezza, finte, fantasia. Ken Fogarty, ultimo difensore, ammise: Mi ha

fatto sembrare un pinguino


ubriaco su uno skateboard. Si
sciup, sprec se stesso e le occasioni, ma non lumanit: gioc
93 partite per beneficenza. E
quando vide per strada Abert
Johanneson, del Leeds, malmesso e strafatto, lui che a fine 64
era stato il primo giocatore di colore a scendere in campo in una
finale di FA Cup, lo port in un
albergo di lusso dove i camerieri rifiutarono di servire uno che
assomigliava a un barbone. Ma
Best nellaltro, oramai alla deri-

va, riconobbe la terribile disperazione che aveva visto anche


nel suo volto.
Il messaggio scritto con un
pennarello nero sulla bandiera
dellUlster il giorno del suo funerale, prima del lamento di una
cornamusa in kilt, rimise a posto il mondo: Maradona good.
Pel better. George Best. Laeroporto di Belfast porta il suo nome. lunico dedicato a un calciatore. Let it be. George sapeva
come volare.
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i sono parole che ci piacciono soprattutto per il loro suono, ognuno ha le sue e quasi non
ci si accorge di quando si fa un giro di frase per poter pronunciare la parola prediletta o
quando la si usa al posto di una che magari sarebbe pi opportuna. Nella maggior parte
dei casi, per, quelle che si dichiarano le proprie preferite non sono parole, bens cose.
Nei referendum sulla parola pi amata, vince quasi sempre amore che, si sa, soprattutto una cosa meravigliosa; e, al contrario, viene odiata odio, che sar anche una brutta cosa
ma come parola in s non niente male.
Durante la recente settimana della lingua italiana nel mondo sono state prese molte iniziative sulla
lingua italiana. Treccani, per esempio, ha lanciato unIBTIUBHquasi morettiano(nel senso di Nanni):
MFQBSPMFWBMHPOP. Qual la parola che ti ha cambiato la vita? Pochi (tirando a indovinare) avranno votato sebbene. Molti, tra cui Luciana Littizzetto, hanno invece indicato resilienza,
una parola che oggi ha infatti una sua moda,
come lha avuta in passato serendipit.
Sia luna sia laltra sono tra le 264 1BSPMFEJ
HJPSOBUBelencate e discusse nellomonimo
libro di Edoardo Lombardi Vallauri e Giorgio Moretti, che arriva ora in libreria (Il Mulino). Resilienza vi definita come Resistenza alla rottura, capacit di affrontare e
superare le avversit; Serendipit come
Il fatto o la capacit di trovare qualcosa di
imprevisto cercando altro. Ma cosa sono le
parole di giornata?

semi-ignote, corte, lunghe, auliche (e c anche aulico), gergali. Un altro elenco, preso
in mezzo al libro: pingue, pistolotto, pletora, porno, posticcio, princisbecco, procace,
procrastinare, proditorio, prolegomeni, prosopopea, prosseneta, psittacismo, pusillanime, putiferio. Per ognuna di queste gli auto-

ri provvedono la divisione in sillaba, definizione, indicazioni etimologiche e un breve


testo di commento, a proposito della storia
del vocabolo, con le sue eventuali curiosit,
e i modi dimpiego.
Dando consigli a un aspirante scrittore,
Primo Levi suggeriva la consultazione di di-

zionari etimologici, a scopi non eruditi ma


espressivi. Chi sa, o sente, che nel verbo scatenare ci sono catene che saltano imprimer ai propri usi del verbo unenergia maggiore. Letimo diventa una sorta di rincorsa che
riesce a dare pi slancio al discorso: un suggerimento di grande sapienza retorica. Necessario soprattutto in tempi in cui il discorso sociale restringe il campo delle sue scelte
lessicali nei limiti delle parole pi note e correnti, in modo da proporsi sempre come trasparente.
Dietro a ogni elogio del parlare semplice c lidea che il discorso sia il mezzo di trasporto del pensiero: se faccio arrivare il mio
pensiero da me e te con il minimo del tempo
e di spesa per entrambi, allora va bene, sono
bravo. Un DPQZXSJUFS, uno TQJOEPDUPS un titolista che proponessero di usare parole come transeunte in una comunicazione qualsiasi sarebbero considerati pazzi (e giustamente, si intende).
Ma ecco che, da anni oramai, si prodotto
una specie di riflusso di nostalgia per parole
che usiamo sempre meno (come nequizia
o venusto) o che usiamo ma senza saper
pi da dove vengano, ovvero quale metafora sia morta sotto il loro uso corrente.
La remora un pesce che attraverso
una ventosa si attacca alla nave per farsi trasportare e che si riteneva fosse addirittura

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Dei due autori del libro il primo, Lombardi Vallauri, insegna linguistica a Roma Tre;
il secondo, Moretti, non ha fatto studi specifici ma tiene il blog Una parola al giorno. A
chi non solo le usa ma le studia pure, in modo professionale o per passione, spesso piacciono parole un po diverse di quelle che piacciono agli altri.
Cos i due hanno attraversato i vocabolari
per selezionare una quantit di parole di cui
vale la pena parlare. Abbrivio, acchito, accidia, addomesticare, affettato, alesare... transeunte, trasecolare, travet, trinariciuto, umbratile, vapido, velleit, vellicare, venusto,
vieto, zelo. Bastano le prime e le ultime per
valutarne la variet: parole facili, parole apparentemente facili, parole difficili. Diffuse,

in grado di rallentarne la navigazione (il nome viene da mora, indugio, ritardo). Buggerare deriva da bulgarus, bulgaro, perch molti bulgari seguivano leresia patarina, accusata di propugnare la sodomia.
Quindi buggerare significava, n pi n
meno, metterlo in quel posto: oggi pochi immaginano lorigine oscena del verbo che la
stessa di fregare, peraltro.
Sulla stessa analogia fra inganno e costrizione a un atto sessuale oscilla anche il significato di infinocchiare, che deriverebbe
dallusanza degli osti disonesti di offrire del
finocchio prima di mescere vino di cattiva
qualit: il sapore invadente del finocchio
avrebbe coperto quello disgustoso del vino.
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e religioni non sono in s negative. Non sono daccordo n con Marx n con Freud. Sono pi vicino
a Jung. Quando Sonu Shamdasani risente le parole usate dal vecchio amico e maestro James Hillman nel rispondere alla domanda se la violenza
del terrorismo islamico fosse realmente legata alla religione, ha un
attimo di esitazione. Probabilmente perch la sua mente va al lavoro
di una vita, la cura del Libro rosso del fondatore della psicologia
analitica, smisurato percorso iniziatico tra gli abissi e le illuminazio

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ni dellanimo umano. Secondo Jung spiega, mentre sta arrivando in Italia per partecipare al festival Larte della felicit a Napoli
riafferrare la possibilit dellesperienza religiosa attraverso la psicologia era un recupero di significato che rispondeva alla perdita
di senso prodotta dalla laicizzazione.
Una perdita avvenuta in quale momento
della storia?
Con lilluminismo, che vedeva come estrema conseguenza negativa dellapoteosi del
razionalismo. Jung cercava di salvare gli sviluppi positivi della scienza e della tecnologia
e insieme di mitigarne limpatto negativo, soprattutto nel senso della perdita di significato delle vite individuali.
Ma Jung nel suo studio aveva un busto di
Voltaire.
S. Diciamo che cercava di esplorare i misteri senza perdere la testa. Cio di mantenere unattitudine scettica nel suo essere aperto al possibile.
Il pensiero di Jung era un pensiero laico o
un pensiero religioso?
Jung in origine una persona dallorientamento religioso che intorno al volgere del secolo sperimenta unautentica conversione al
pensiero scientifico moderno. Ma intorno al
1912-1913 ha una prima crisi. Si accorge di
avere smarrito il senso della vita e cerca di re-

cuperarlo in un lungo viaggio di esplorazione


di s. Tenta di orientarsi nella tradizione in
cui cresciuto e di tornare quindi a Cristo,
ma in maniera empirica, il che a sua volta lo
apre ad altre tradizioni, come il buddhismo e
linduismo. Vuole cogliere lesperienza sotto
le forme storico-culturali, capire se vi siano
elementi comuni per tentare un processo di
trasformazione attraverso cui il senso potente dellesperienza individuale si incorpori in
specifiche forme tradizionali.
Dopo legemonia del binomio Marx-Freud
nel XX secolo, il XXI vede un rinnovato interesse per le religioni: non solo induismo
e buddhismo ma anche sufismo, ad esempio e anche cristianesimo. Nonch per il
pensiero dei mistici, i diversi rituali e forme di preghiera, meditazione, yoga, e poi
lo studio dei simboli, lalchimia, la magia,
loccultismo e in generale lesoterismo. In
questo incessante revival di ci che Hillman considerava una deriva New Age ci
sono tutti gli elementi presenti negli scritti di Jung.
Jung afferma che il comparativismo storico-religioso non solo di interesse erudito ma
parla alle forme, alle strutture che sono onnipresenti negli individui: corrisponde allesperienza collettiva delle persone. Ecco la connessione diretta con la prassi psicoterapeuti-

ca: Jung constata paralleli indubitabili quanto inconsapevoli tra le forme presenti nei sogni e nelle fantasie dei pazienti e le tradizioni
esoteriche.
Jung oggi di moda, mentre la giovane generazione sembra trascurare Freud. Crede che questo abbia a che fare con il diffuso ritorno dellinteresse religioso?
Assolutamente s. curioso che Jung sia
letto come un autore contemporaneo e Freud
come un autore storico che non parla pi alle

inquietudini contemporanee.
Il Libro rosso diventato una specie di
bibbia della nuova generazione. Perch?
Il Libro rosso racconta come Jung diventato Jung. Ci che pi ha toccato i lettori stato il senso di assertivit che comunica, incoraggiando ciascuno ad affrontare la propria
esperienza, a scorgere il valore di questa impresa, a comprendere che per quanto folli
possano essere sogni e fantasie rientrano comunque nel registro umano e c qualcun al-

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enace, fantasioso e metodico, Carmine Abate per anni ha costruito mattone per mattone -BGFTUBEFMSJUPS
OP -BDPMMJOBEFMWFOUP *MCBDJPEFM
QBOF, e questultimo -BGFMJDJUEFMMBUUFTB sono quelli angolari il suo mondo romanzesco
arberesh, cio degli albanesi di Calabria. Da
un volume allaltro e con nomi diversi (Hora,
Spillace, laltura del Rossarco) ha edificato
paesi, dipinto paesaggi e popolato case e strade fino a renderle abitabili da lettori di provenienze diverse, almeno da quando, nel 2012,
ha conquistato la giuria popolare del Supercampiello, il test pi attendibile dei gusti generali fra i premi italiani di prestigio.
Tre anni dopo, non ha cambiato gli ingredienti: generazioni che si susseguono scandite dallemigrazione e dai ritorni, storie di famiglia con padri innocentemente libertini e

per studiare e fotografare New York con gli


smartphone.
Il risultato di tanta trama e tanti viaggi (aggiungiamo lAustralia meta di una sorella, e
Berlino dove lio narrante incontra la moglie)
un prequel della globalizzazione che la nostra epoca, come le altre prima di lei, si illude
di vivere per prima nella Storia. Il mondo era
gi piccolo ben prima dei viaggi veloci, ci voleva solo pi tempo e pi fatica a percorrerlo, e
in quel movimento rallentato cresceva la nostalgia.
messa efficacemente al servizio di questo
sviluppo, in -BGFMJDJUEFMMBUUFTB, la cifra stilistica di Abate, il miscuglio di italiano medio,
espressivit dialettale ed espressioni arberesh. E ora,coerentemente, anche di americano, angloitaliano da migranti e qualche sprazzo di tedesco.

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tro che ne ha avute di simili e si preso la briga e ha avuto la pazienza di cercare di capirle.
Ha dato ai lettori la sensazione di non essere
soli. Quindi, a mio parere, il suo successo non
riguarda n la psicologia di Jung n una sua
particolare cosmologia. Il senso che vale la
pena appoggiarsi alla propria esperienza per
spingersi pi avanti in una qualsiasi iconografia interiore adatta alla propria vita.
Oggi loccidente sta assorbendo sempre
pi il buddhismo, anche nel cristianesimo.
Jung mette spesso in relazione le due religioni e in particolare, nelle Memorie, c
un confronto intrinsecamente gerarchico:
Nel cristianesimo c pi sofferenza, nel
buddhismo pi visione e azione. Entrambe le vie sono giuste, ma il Buddha lessere umano pi completo.
Quello che le religioni a un certo momento gli fanno capire, che esistono aspetti vitali di cui nel cristianesimo contemporaneo si
smarrita la presenza. Aspetti che Jung cerca
di reintegrare. Non quindi semplicemente
una questione di gerarchia. Bisogna chiedersi: cos che gli abitanti di quello che allora si
chiamava occidente potevano imparare dalle altre tradizioni? Non si trattava semplicemente di adottarle, ma di scorgervi ci che poteva essere riportato indietro e compreso, ad
esempio, dal cristianesimo. La cosa pi importante per Jung era questo viaggio di ritorno.
un viaggio di ritorno non solo nello spazio ma anche nel tempo: riportare loriente nelloccidente e il passato nel presente.
S, e ci aiuta ad affrontare un altro grande
problema di oggi: come convivere con popoli
che hanno diverse visioni del mondo, credenze, forme politiche.
Qualunque percorso possa promuovere
uno spirito di mutua comprensione e tolleran-

za fondamentale, e lo tanto pi quando si


arriva alle materie di fede e a ci che Paul Tillich ha chiamato la cura ultima, cio la ricerca dellessere, la riconnessione col fondamento.
Ma fondamentale anche la laicit della
psicologia. Non
crede che lapproccio psicologico,
per cui lesperienza religiosa
espressione di un $03"((*0
processo psichico,
sia ancora pi utile al nostro mondo?
Certo, ma occorre studiare anche il
laicismo e anche la
psicologia come particolari ontologie o visioni del mondo.
Secondo lei nel
nuovo quadro contemporaneo prevale la laicizzazione dellesperienza religiosa o il ritorno alla religiosit, anche se in qualche modo ibrida e sincretistica?
Credo che i due aspetti siano inscindibili:
la psicologia junghiana rende possibile un
nuovo approccio alla questione religiosa
nellet moderna. O almeno ci che Jung
sperava.
Un nuovo immanentismo?
S. questo che Jung cercava di promuovere.

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madri formidabili, tragedie in miniera, profumi di cucina e odori di miseria a tratti spazzati
via dalla fragranza delle speranze che ogni
emigrante respira.
La novit che il colorato Macondo calabro
(ma Abate ha sempre precisato sorridendo di
aver letto Mrquez solo dopo che qualche critico aveva azzardato il paragone) qui si apre a
un mappamondo di luoghi, epoche e immaginari pi ampi.
In -BGFMJDJUEFMMBUUFTB campeggia una giovanissima Marilyn Monroe, ancora Norma
Jean, innamorata a Los Angeles del protagonista di mezzo (Jon, figlio di Carmine, e padre
del Carmine io narrante che gioca a nascondino con lautobiografia dello scrittore). Il Carmine dei giorni nostri va alla ricerca della verit sullamore segreto del padre, incrociando
per via la storia del nonno emigato a New
York a inizio secolo e il mistero di come stato
ucciso (non prima di essere tornato a Hora
con una magnifica moglie quasi nera che diventer una madre regina del paese) per mano di due micidianti, che a sua volta linnamorato di Marilyn, ha inseguito per anni oltre
oceano. La generazione successiva partir

Il gioco linguistico nel dna di Abate: ha


pubblicato in tedesco il primo libro di racconti
e usa larberesh e il calabrese come spezie piccanti da *MCBMMPUPOEP (1991). Di Camilleri,
che intanto ha insegnato a tutti il siciliano di
Vigata, Abate potrebbe forse dire lo stesso
che di Mrquez. Ma sono entrambi esempi
del paradosso che in molti romanzi abbiamo
sotto gli occhi: il dialetto, lasciata la vita quotidiana, diventa ingrediente di una lingua letteraria letta da chi non lo ha mai parlato. Cos la
sua scomparsa tra le poche profezie pasoliniane sbagliate.
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LOS ANGELES
HE cosa succede se Hollywood in-

contra Bollywood e tutta la generazione diversity? Mentre il cinema resta ancorato a vecchi
modelli che escludono le minoranze etniche, le serie tv scelgono di raccontare la realt liberando attori e spettatori dal
ghetto. Via i clich, meno bianchi sul set e pi
latinos, sudafricani, indiani, arabi. Pi rispetto delle culture altre straniere e focus sullintegrazione. il caso di 2VBOUJDP, in onda su
ABC, appena presentato al Roma Fiction Fest, con Priyanka Chopra nel ruolo di unagente Fbi in fuga dopo essere rimasta invischiata
in un complotto terroristico. La protagonista,
una delle star pi apprezzate in India, guida
un gruppo dattori libanesi, cubani, dello Zimbabwe capaci di parlare a una fetta di pubblico ancora pi capillare.
Gli showrunner hanno prima registrato
gli ascolti, poi dato retta allindice di gradimento. Non a caso, nel 2012 4DBOEBM con protagonista Kerry Washington, una delle attrici afroamericane pi premiate della tv, ha
monopolizzato gli Stati Uniti: dai 7 ai 10 milioni di spettatori in meno di due anni. A ottobre
2013 approdato in chiaro su RaiTre. In questa serie sulle paranoie post 11 settembre la
Washington Olivia Pope, ex ufficio stampa
del presidente e aggiustatutto innamorata
del capo di Stato. 4DBOEBM dimostra che il pa-

norama dei network sta cambiando afferma Paul Lee, presidente del gruppo Entertainment di ABC. Lo streaming su Netflix,
in particolare, ci dice che una serie con un cast afroamericano oggi in grado di arruolare
un nuovo tipo di audience. Vince il sentirsi
rappresentati. Negli Usa &NQJSF ha battuto
ogni record: 22 milioni e mezzo di telespettatori per la seconda stagione della serie
all-black. Su Fox Italia ha mantenuto le aspettative miscelando battaglie allultima rima e
regolamenti di conti in famiglia. Il regista
Lee Daniels lha definita un incrocio tra 3F
-FBS, %ZOBTUZ e *MQBESJOP, uno Shakespeare black e hip-hop. Che si allinea con il successo della creatrice di 4DBOEBM, Shonda Rhimes, una delle sceneggiatrici e produttrici
pi prolifiche di Hollywood: suoi, e della compagnia Shondaland, sono (SFZT"OBUIPNZ e
-FSFHPMFEFMEFMJUUPQFSGFUUP.
Nel giro di pochi anni, attori relegati a parti secondarie sono balzati a ruoli da protagonisti. Come Viola Davis, pagata poco pi di
500 dollari nel 96, veterana di (JVEJDF"NZ,
-BX0SEFS e $4* e ora star di -FSFHPMFEFM
EFMJUUPQFSGFUUP. Ha vinto un Emmy come miglior protagonista in una serie drammatica,
prima attrice black a conquistare il premio.
Lasciate che vi dica una cosa: lunico ostacolo che separa le donne di colore da chiunque
altro lopportunit ha detto la Davis dal
palco citando Harriet Tubman, lattivista
afroamericana che nel 1800 lott per labolizione della schiavit e i diritti delle donne.

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Gli spettatori cercano in tv la realt e non


qualcosa di addomesticato insiste Paul Lee.
Ne sono prova il successo di 'SFTIPGGUIF
CPBU, su Fox Comedy, al centro una famigliola taiwanese (il 8BMM4USFFU+PVSOBM insinua il
dubbio: taiwanese o cinese?), #MBDLJTI
(ABC) in cui un afroamericano cresce i figli in
un quartiere bianco dellalta borghesia, %S
,FO (ABC), protagonista il comedian coreano-americano Ken Jeong. Gli ultimi tre anni
rappresentano una riscossa per il pubblico
asiatico-americano, da 5IF  NJOEZ  QSPKFDU
BOETFMGJF allattore di 5IF8BMLJOH%FBE
(Fox) Steven Yeun, fino a Lori Tan Chinn di
0SBOHFJTUIFOFXCMBDL (Netflix).
Limpianto di questi programmi diventato il ricettario pi ambito di una serie di successo. Il passaporto per sfondare il muro del
razzismo la fascia di pubblico non-bianco
tra i 18 e i 49 anni che, secondo una ricerca
Nielsen, sarebbe in continua evoluzione: nel
2009 ispanici, afro-americani e asiatici riproducevano un campione del 36,6% di spettatori det compresa tra i 18 e i 49. Questanno,
quella torta arrivata al 41,2%, merito anche della nascita di canali come El Ray, fondato da Robert Rodriguez (4JO$JUZ, .BDIFUF),
grazie alla scelta della Federal Communications Commission che ha approvato la fusione tra Comcast e NBC Universal purch il colosso della tv via cavo cedesse alcuni canali a
un palinsesto per le minoranze. El Rey nato
cos: un network in lingua inglese che si rivolge per la prima volta ai giovani latinos.
Sappiamo che un certo tipo di audience
multiculturale si sta espandendo osserva
Esther Franklin, responsabile delle strategie
per la societ di marketing Starcom MediaVest Group: a dare la stura alle minoranze sono
stati i riscontri sulle pubblicit tra un programma e laltro. Indiani, afro-americani e
ispanici rimanevano sintonizzati pi a lungo
rispetto al pubblico bianco. In un secondo momento, ricerche di mercato hanno dimostrato che la nuova generazione di spettatori cercava qualcosa che non vedeva sullo schermo,
cio loro stessi. I network ABC e Fox sembrano i pi attenti al cambiamento, assieme a
Netflix: nella serie /BSDPT, Wagner Moura
(Pablo Escobar) brasiliano, nel cast attori cileni, colombiani, messicani. Una delle figure
pi forti della premiata .PEFSO'BNJMZ la
colombiana Sofia Vergara, in Italia doppiata
con accento ispanico. E i protagonisti di Sense8 (Netflix), scritta e diretta dai Wachowski, vengono da India,Messico, Kenya. Il vero
punto di svolta stato (SFZT"OBUPNZ, primo ad aver messo insieme, nel 2005, un cast
di texani, messicani, coreani e ad aver fatto il
botto in prima serata.
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Sherlock Holmes? Il leggendario detective stato rappresentato sullo schermo
centinaia di volte: da un cortometraggio del 1900 allodierna serie
tv &MFNFOUBSZ, prendendo a prestito le facce di John Barrymore,
Basil Rathbone, Christopher Lee,
Roger Moore, Michael Caine, Robert Downey jr. e tanti altri. Quasi mai ha dato origine a capolavori eccetto il delizioso -BWJUBQSJWB
UBEJ4IFSMPDL)PMNFT di Billy Wilder (1970). Di un altro episodio,
per, si sentiva poco il bisogno: e

"

NCORA

invece no, perch .S)PMNFT*M


NJTUFSPEFMDBTPJSSJTPMUP, tratto
dal romanzo di Mitch Cullin, un
film che merita parecchia attenzione.
Ci sono due modi di guardarlo.
Il primo, pi semplice, vederlo
come lultima avventura dellinvestigatore che, ultranonagenario, ha lasciato da tempo la residenza di Baker Street per ritirarsi in una fattoria del Sussex, con
la governante e il suo bambino,
dove alleva api. Laltro una lettura al secondo grado, pi impegnativa ma pi interessante. Tutto il film gira intorno al tema della memoria che Sherlock sta per-



sa pu fare la scrittura per rendere reale il reale? Intendiamoci, il film non un trattato di filosofia e la vicenda narrata con
adeguati strumenti drammaturgici. Che, nellalternanza tra
passato e presente dipanata
dallindagine mnemonica di
Sherlock, danno rilievo allamicizia col ragazzino della governan30."
te. interessante per lo spettatore scoprire come sono andate
veramente le cose mentre il detective ci arriva usando strani indizi. Ma la soluzione non il criterio che d il senso al film; tanto da consentire a Holmes la battuta che ci saremmo aspettati di
meno: Non tutto si pu spiegaKasia Smutniak ha vinto il
re. Come protagonista Ian Mcpremio come Miglior attrice
Kellen era la scelta naturale di
al 3PNB'JDUJPO'FTU, che si
Bill Condon, il quale lo aveva
chiuso ieri, per la sua
gi diretto nel biopic su
interpretazione nel film
James Whale %FNPOJF
tv -JNCP, in onda
EFJ, parte per la quale
mercoled 2 dicembre
fu candidato allOscar.
in prima serata su
Non bisogna perdersi il
RaiUno. la storia di
duetto che lattore fa JOQJMMPMF una donna soldato
con Milo Parker, undicenrimasta ferita in un
ne dalla faccia intelligente scelattentato in Afghanistan:
to altrettanto bene per il ruolo
Nonostante il dolore di
di Roger, apprendista apicultoquesti giorni tolga il fiato a
re e promettente aspirante detutti noi ha detto la
tective.
Smutniak, sono
emozionata di ricevere
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questo premio per un film
che racconta il
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superamento di un trauma
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e il mio pensiero va a chi in
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queste ore si trova in un suo
limbo dal quale dovr
trovare la forza di uscire.

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dendo a causa dellet e recupera


solo per frammenti ( ci che rende il caso il pi difficile tra tutti
quelli affrontati prima); ma ancor pi riguarda largomento della scrittura. Scritte da Arthur Conan Doyle, nella finzione romanzesca le imprese di Holmes sono,
come noto, tramandate dal dottor Watson, che le ha elaborate e
imbellite. stato lui, spiega il
detective, ad attribuirgli il berretto da cacciatore - mai portato e la pipa, alla quale preferisce il sigaro. Lo ha reso, insomma, un
personaggio di fiction iper-caratterizzato e improbabile: che fa ridere il vecchio detective quando

va al cinema a vedere il suo alter-ego di celluloide prodursi in


atteggiamenti ridicoli. Attraverso barlumi di memoria, Sherlock
cerca di ricostruire lultimo caso
della sua carriera: un marito in
ansia, una moglie enigmatica,
unarmonica a vetro; e un altro
episodio, che lo ha portato in una
Hiroshima devastata dalla guerra (lazione si svolge nel 1947)
coinvolgendo una famiglia giapponese.
Piuttosto che sulla soluzione
degli enigmi, linteresse verte su
domande pi complesse e globali: qual il rapporto tra il vero, il
falso e la rappresentazione? Co-

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TOKYO

l fratello pi grande ha viaggiato nello spazio un paio di anni fa, lui che
alto solo dieci centimetri si accontenta di stare in macchina e prendere il posto del bicchiere sul tunnel a fianco al guidatore. Kirobo Mini un robot
della Toyota e con lautomobile centra
quanto centra la robotica e lintelligenza artificiale, la nuova frontiera dello sviluppo di una industria che punta allo
stesso fine con altri mezzi. Kirobo nato
per fare compagnia a chi guida, muove
la testa, fa cenni e parla. Soprattutto se
chi sta al volante non gli d retta: Hai
sonno? Sei triste? Che ti successo?, dice Kirobo per ora solo in giapponese,
che al recente Motor Show di Tokyo gentilmente ci traducono non essendo padroni della lingua.
Lei vorrebbe sentirlo parlare in inglese o in italiano?, strizza gli occhi Fuminori Kataoka, il pap del robottino, un ingegnere giapponese dallaria di un cantante rock anni 70. Per ora no, cos come non in vendita nemmeno in Giappone, non c un prezzo, aggiunge Kataoka, che prova a spiegarci come Kirobo sia il centro del Toyota Heart Project
con le sue emozioni e i suoi sentimenti.

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Ok ingegnere, capiamo che il piccolo rappresenta un nuovo passaggio nelle relazioni uomo-macchina attraverso lintelligenza artificiale, ma quanto e come serve nello sviluppo dellautomobile di domani e nel migliorare la nostra qualit
della vita?
Kataoka strizza ancora gli occhi a fessura e la prende alla larga: La ricerca
nella robotica serve in entrambi i casi. Kirobo una espressione di tutto questo
non in senso diretto, ma indiretto, per-

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ch ci aiuta a raggiungere determinati
obiettivi fissati da Toyota. Specialmente
quando si al volante da soli, Kirobo inizia a dialogare, a dare indicazioni. Trasforma la guida in una esperienza emozionale. Fa quasi tenerezza, ma se pensiamo a quanto i robot faranno sempre
pi al posto nostro da vari lavori alla
guida automatizzata, con laiuto di algoritmi e tanta intelligenza artificiale, cio
la capacit di un computer di svolgere e

ragionare come una mente umana il


piccolo a tratti ci appare un po inquietante. La Toyota ha appena deciso di investire un miliardo di dollari nei prossimi cinque anni per aprire da gennaio un
centro ricerche su robotica e intelligenza artificiale nella Silicon Valley, oltre ai
50 milioni stanziati per un altro progetto in collaborazione con il Mit di Boston e
con luniversit di Stanford sempre nella Silicon Valley. E mettendo a capo dei
due laboratori lamericano Gill Pratt, un
ex boss del Darpa, il centro ricerche del
Pentagono. Lobiettivo sviluppare
unindustria del software e accelerare
larrivo della guida autonoma.
E un nuovo mondo dove la corsa non
si fa pi soltanto sui costruttori ma sui giganti del tech come Google e Apple. Temete questi competitor, chiediamo a Kataoka? La ricerca di Google ci risponde lingegnere capellone focalizzata
su una intelligenza verticale, cosa anche
giusta, Kirobo ha per uno sviluppo orizzontale. Non dico che c contraddizione, ma noi vogliamo fare qualcosa che
sia emozionale, oltre che funzionale. Se
la verticalizzazione il cervello, lorizzontalit la gentilezza, il cuore. Ecco
perch chiamiamo il nostro progetto
Toyota Heart.
E chiaro che Kataoka vede cose molto avanti che noi non possiamo vedere,
ma quando gli chiediamo dove spera sia
arrivato fra cinque anni il loro progetto
di robot, ci nega con una battuta quel
che sembra essere uno dei tanti segreti
di questa ricerca: Nel 2020? Oh, qui ci
saranno le Olimpiadi e accoglieremo
molti turisti. Se Kirobo sar in grado di
intrattenerli e dare loro delle informazioni mentre girano per il Giappone, sar
molto bello!.
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ROMA

opo Microsoft e Google, dopo Apple, Qualcomm e Nvidia, un altro


nome della tecnologia inizia a metter radici nel campo dei motori. Si
tratta dellamericana Nuance Communications, azienda meno nota delle altre, ma
che in realt una delle pi importanti nel
campo del riconoscimento del linguaggio
naturale. Avete presente Siri della Apple?
Lassistente virtuale della casa di Cupertino, che comprende quel che diciamo e lo trasforma in comandi per attivare funzioni e
gestire liPhone o la Apple Tv, costruito
sulle tecnologie della Nuance. Il riconoscimento vocale, e con lui lintelligenza artificiale e lapprendimento delle macchine o
deep learning che dir si voglia, sono uno dei
settori sui quali si sta investendo di pi. La

storia dei computer la storia dellevoluzione dei sistemi per interagire con lei, ha
spiegato a Roma, Satya Nadella, a capo della Microsoft, durante la sua visita la settimana scorsa. Ogni grande cambiamento avvenuto con larrivo di una nuova tecnologia:
mouse, sistema a finestre, schermi tattili e
ora il riconoscimento vocale.
Le tecnologie di Nuance, che interamente dedicata alla comprensione del linguaggio da parte dei computer, oggi sono
presenti in sette miliardi di cellulari, cinquanta milioni di sistemi di navigazione e
anche centotrenta milioni di automobili.
Gi, perch se terreno di dibattito il fatto
di inserire o meno nella plancia della vettura touchscreen e app che potrebbero distrarre il guidatore, sui comandi vocali sono
tutti daccordo. E il sistema pi facile e sicuro per impartire ordini. La particolarit della piattaforma di Nuance, che si chiama Dragon Drive, la biometria vocale. In pratica il proprietario viene identificato dal timbro di voce e grazie a questa identificazione
la vettura pu impostare alcuni parametri
su misura. Ad esempio possibile regolare
un sedile automaticamente in una certa posizione, avviare la lettura delle mail arrivate sullo smartphone o degli sms in entrata.
O ancora, ricevere informazioni su tempi di
percorrenza da casa allufficio, avere gli appuntamenti in calendario, sintonizzarsi sula propria stazione radio preferita o avviare
un certo album musicale.
La strada intrapresa chiara. Nuance sta
facendo quel che Google gi fa sullo smartphone. Perch alla fine stanno andando tutti nella stessa direzione, poco importa che si
parli di un sistema digitale su una vettura o
di un portatile o un tablet. Si tratta di costruire sistemi di interazione semplicissimi
e naturali. Ma pi le macchine devono assomigliarci, pi la potenza di calcolo deve aumentare sfruttando quella del cloud. E ha
ragione Nadella: questa la prossima grande svolta per il mondo della tecnologia.
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e prima eravamo in due adesso siamo in tre: non


cantano lhully gully di Edoardo Vianello quelli del
gruppo Psa, ma la strofa della celebre canzone rappresenta il momento felice che stanno attraversando. Momento che in Italia hanno voluto festeggiare a
Misano i tre marchi tutti insieme, Peugeot, Citroen e DS,
reduci da una recente e totale riorganizzazione al suo interno che ha fatto proprio di DS un marchio completamente indipendente e che ha originato una netta divisione tra i diversi brand.
Scopo del nuovo assetto, mirato a portare a termine il
piano Back in the Race lanciato dal presidente Carlos Tavares, come ribadito dal direttore generale di PSA Italia
Olivier Mornet stato quello di razionalizzare le gamme
e arrivare a una internazionalizzazione con il Vecchio
Continente che rimane la regione principale ma la Cina
da questanno diventa il primo mercato. Modernizzando al tempo stesso la produzione e puntando a un free cash flow operativo di gruppo di 2 miliardi di euro entro il
2018 e a un margine operativo del 2% nel 2018 per la divisione automotive per poi arrivare al 5%. Tutto, contando
su una forza lavoro nel mondo di 180 mila persone in 160
mercati, su 13 fabbriche di cui otto in joint venture e su otto centri di ricerca e sviluppo che hanno consentito a Psa
di vendere in totale nel primo semestre dellanno 1,55 milioni di veicoli per un giro daffari di quasi 29 miliardi di
euro.
Guardando nel dettaglio allItalia, dove il fatturato sfiora i 1,53 miliardi di euro, PSA ha consegnato nel nostro
Paese nei primi 10 mesi del 2015 ben 136 mila vetture
con lobiettivo di chiudere lanno a 160 mila per una quo-

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MILANO

l nuovo volto, globalizzato, della Fiat


quello che Fca ha messo in mostra al salone di Dubai. Una manifestazione poco conosciuta e mai praticata dagli europei in forza dellopinione un po stantia
che da quelle parti il business sono solo le
stranezze da sceicchi.
Invece negli ultimi tempi, per delle ragioni molto concrete, questi saloni nuovi rappresentano lo specchio dellevoluzione dei
mercati e hanno assunto un peso e una rilevanza sempre maggiori. Pi che giustificato quindi linteresse del gruppo Marchionne e significativa la presenza del marchio
Fiat imperniata su due modelli assolutamente non convenzionali: da una parte
una berlina economica tradizionale, la Tipo, rivolta ad un segmento che in Italia
del tutto marginale e dallaltra un pick up,
tipologia di prodotto che non appartiene al
Dna del marchio.
Ma questa una visione provinciale che
Fiat si tolta in favore di una strategia globale, in linea con la missione Fca di proporsi ai mercati internazionali in modo articolato e competitivo, con produzioni distribuite attraverso il pianeta, come queste due
novit proposte a Dubai dimostrano apertamente.
La nuova Fiat Tipo, compatta a tre volumi prodotta in Turchia dalla Tofas, la carta che mancava per occupare il settore delle berline economiche tradizionali in Europa, ma soprattutto per entrare nella partita della motorizzazione di massa nelle aree
in via di sviluppo. 12.500 euro per 4 metri e
mezzo di macchina sono le credenziali con
le quali confrontarsi con la concorrenza e
aprire nuovi spazi commerciali in unarea
dimenticata dai tempi della Duna.
Tuttaltra categoria ma stessa strategia
per il pick-up Fullback, modello che in numero sempre maggiore di mercati diventato indispensabile per chiunque voglia
competere a livello globale nel settore dei
mezzi industriali leggeri. In questo caso il
brand Fiat Professional che aveva bisogno di un mezzo del genere per completare
la propria offerta in un settore in crescita
ovunque per volumi e per profitti.
Fullback frutto della collaborazione
con Mitsubishi che lo produce in Thailandia (assieme al proprio L200) per tutto il
mondo in tutte le versioni che servono (cabina corta, lunga, solo telaio, eccetera) e
con varie motorizzazioni; per lEuropa, dove sar commercializzato entro la prossima estate, il motore uno specifico diesel
2400 Euro6, con 150 o 180 Cv, a due e quattro ruote motrici con cambio manuale a 6
marce o automatico a 5 rapporti.

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ta del 10%. Nel 2016, per, le intenzioni sono di andare


ancora oltre grazie alle diverse novit che hanno appena
debuttato e ad altre prossime ad arrivare, destinate a far
crescere ulteriormente i numeri del colosso doltralpe.
Prime fra tutte quelle della DS: che da noi chiuder il
2015 con circa 5.000 vetture ed intenzionata ad aumentare i consensi con la rinnovata DS4, disponibile
adesso nella variante Crossback pronta a dire la sua nella categoria delle crossover, ma anche con due new entry previste nel 2016 tra cui la seconda generazione della DS3.
Riguardo alla Peugeot invece, in attesa di mostrare
quattro novit tra cui una sport utility nel segmento C, il
brand pi grintoso del gruppo ha lanciato la 308 Gti. Ovvero una compatta da record, equipaggiata con una motorizzazione turbo benzina 1.6 THP S&S da 250 Cv, proposta per i pi esigenti perfino in unedizione rivista e
corretta da Peugeot Sport: superdopata nella potenza fino a 270 Cv e fornita di dotazioni da pista compresi un impianto freni maggiorato e un differenziale Torsen.
Completano larmata di PSA gli arrivi in Casa Citroen.
La Double Chevron ha infatti arricchito ora la gamma
dellintrigante e diversa Cactus, che allarga i suoi orizzonti con la versione Diesel blueHDi da 100 Cv dopo aver
venduto solo da noi 9 mila esemplari, e ha gi pronte tre
debuttanti tra cui la nuova C3.
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6.00 Il caff di Raiuno - conducono Cinzia Tani e Guido


Barlozzetti
6.30 Tg 1
6.32 Previsioni sulla viabilit Cciss Viaggiare informati
6.45 Unomattina - conducono
Francesca Faldini e Franco
Di Mare. Allinterno: Che
tempo fa; 6.55 Rai Parlamento Telegiornale; 7.00
/ 8.00 / 9.00 Tg 1; 7.30 Tg 1
L.I.S.; 9.30 Tg 1 Flash
9.55 Tg 1
10.00 Storie Vere
11.10 A conti fatti - La parola a voi
12.00 La prova del cuoco
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia
14.05 La vita in diretta - conducono Marco Liorni, Cristina
Parodi
15.00 Torto o ragione? . Allinterno: Che tempo fa
16.30 Tg 1
16.40 La vita in diretta - conducono Marco Liorni, Cristina
Parodi
18.45 LEredit
20.00 Telegiornale
20.30 Affari Tuoi
21.20 Questo il mio paese .
Allinterno: Tg 1 60 secondi
23.40 Petrolio
1.15 TG1 Notte
1.45 Che tempo fa
1.50 Italiani con Paolo Mieli
2.45 Sottovoce
3.15 La cosa sulla soglia - con
Massimo Ghini, Mattia
Sbragia, Daniela Surina
4.35 Da Da Da
5.15 RAInews24

6.00
7.35
8.05
9.00
9.30
10.30
11.00
13.00
13.30
13.50
14.00
16.15
17.45
17.55
18.00
18.15
18.20
18.50
19.40
20.30
21.00
21.15

23.20
0.20
0.35
1.05
1.10

3.00
5.00
5.25

Noyz Narcos ed Ensi. E poi esempi di freestyle (limprovvisazione rap), di beatboxing (la simulazione del ritmo della batteria con la bocca) e di rap, in una serata
interamente dedicata alla cultura hip
hop. Per la competizione, i 16 migliori
ballerini della breakdance sono stati
scelti tra migliaia di pretendenti e selezionati nei cinque continenti. E si sono
sfidati nellarena di fronte a 1500 spettatori. DN

3*130%6;*0/&3*4&37"5"

CANALE 5

RAI 3

RAI 2

RAI 1

Detto Fatto
Protestantesimo
Le sorelle McLeod - Tf
Meteo 2
TG2 Insieme
Cronache animali
I Fatti Vostri - conducono
Giancarlo Magalli, Adriana
Volpe, Marcello Cirillo
Tg 2 Giorno
Tg 2 Costume e Societ
Medicina 33
Detto Fatto
Senza traccia - Tf
Rai Parlamento Telegiornale
Tg 2 Flash L.I.S.
Rai Tg Sport
Meteo 2
Tg 2
Hawaii Five-0 - Tf
N.C.I.S. - Tf
Tg 2 20.30
LOL :-) - Serie Tv
Monte Bianco - conducono
Caterina Balivo, Simone
Moro. Allinterno: 23.00 Tg
2
2Next. Economia e Futuro
- conduce Annalisa Bruchi
Tg 2
Sorgente di vita
Meteo 2
Film: Revolver - di Guy
Ritchie, con Jason Statham, Ray Liotta, Vincent
Pastore, Andre Benjamin
Supernatural - Tf, con Jared
Padalecki, Jensen Ackles
Videocomic
Detto Fatto - conduce
Caterina Balivo

6.00 Rai News 24


6.30 Rassegna stampa italiana
e internazionale
7.00 TGR Buongiorno Italia
7.30 TGR Buongiorno Regione
8.00 Agor
10.00 Rai Parlamento Spaziolibero
10.10 Mi manda Raitre
11.00 Elisir - conducono Michele
Mirabella, Virginie Vassart
11.55 Meteo 3
12.00 Tg 3
12.25 Tg3 Fuori TG
12.45 Pane quotidiano
13.10 Il tempo e la storia
14.00 TG Regione
14.05 Tg Regione Meteo
14.20 Tg 3
14.45 Meteo 3
14.50 TGR Leonardo
15.00 TG3 L.I.S.
15.05 TGR Piazza Affari
15.10 La casa nella prateria - Tf
15.55 Aspettando Geo
16.40 Geo - conducono Sveva Sagramola, Emanuele Biggi
18.10 Meteo 3
19.00 Tg 3
19.30 Tg Regione
19.35 Tg Regione Meteo
20.00 Blob
20.15 Fuori
20.35 Un posto al Sole
21.05 Lerba dei vicini
23.30 Fuori
24.00 Tg 3 Linea Notte
0.10 Tg Regione
1.00 Meteo 3
1.05 Rai Parlamento Telegiornale
1.15 Fuori Orario. Cose (mai)
viste

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ITALIA 1

6.00 Tg 5 Prima pagina. Allinterno: 7.55 Traffico; Meteo.it


8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Mattino cinque - conducono Federica Panicucci,
Federico Novella. Allinterno: 10.00 Tg 5 Ore 10
11.00 Forum
13.00 Tg 5. Allinterno: Meteo.it
13.40 Beautiful
14.10 Una vita
14.45 Uomini e donne
16.00 Grande Fratello
16.10 Il segreto
17.00 Pomeriggio cinque . Allinterno: 18.00 Tg5 minuti
18.45 Avanti un altro!
19.55 Tg 5 Prima pagina
20.00 Tg 5. Allinterno: Meteo.it
20.40 Striscia la notizia - La voce
dellinvadenza
21.10 Film: Mission: Impossible - Protocollo Fantasma - di Brad Bird, con
Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Jeremy
Renner. Allinterno: 22.05
Tgcom; Meteo.it
0.10 Grande Fratello
0.20 Maurizio Costanzo Show
- conduce Maurizio Costanzo
2.05 Tg 5 Notte. Allinterno:
Meteo.it
2.45 Striscia la notizia - La voce
dellinvadenza
3.00 Uomini e donne - conduce
Maria De Filippi
5.00 Mediashopping
5.15 Tg 5 Notte. Allinterno:
Meteo.it
5.45 Mediashopping

RETE 4

6.20 Mediashopping
6.50 I Puffi
7.10 Ascolta sempre il tuo cuore
Rem
7.35 Belle e Sebastien
8.00 Heidi
8.25 Settimo cielo - Tf
10.25 Royal Pains - Tf
12.25 Studio Aperto
13.00 Meteo.it
13.05 Sport Mediaset
13.45 Grande fratello
14.05 I Simpson
14.30 Futurama
14.55 Big Bang Theory
15.25 2 Broke Girls
15.55 How I Met Your Mother - Tf
16.45 La vita secondo Jim -Smith,
Larry Joe Campbell
17.40 Mike & Molly - Tf
18.05 Camera Caf
18.30 Studio Aperto. Allinterno:
Meteo.it
19.25 C.S.I. - Scena del crimine Tf
21.10 Le Iene Show - conducono
Ilary Blasi, Teo Mammucari
0.40 Red Bull Bc One World
Final
2.30 Magazine Champions
League
3.00 Premium Sport
3.25 Studio Aperto - La giornata
3.40 Mediashopping
3.55 Film: Agente 077
dallOriente con furore - di Terence Hathaway
(Sergio Grieco)
5.40 Mediashopping
5.55 Cyber girls - Tf

LA SETTE

6.00 Tg 4 Night News


6.20 Mediashopping
6.50 Rescue special operations
- Tf, con Daniel Amalm,
Gigi Edgley and Katherine
Hicks
9.10 Cuore ribelle - con Marta
Hazas, Manuel Bandera,
Alfonso Begara
9.40 Carabinieri - Tf
10.45 Ricette allitaliana
11.30 Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
12.00 Detective in corsia - Tf, con
Dick Van Dyke, Victoria
Rowell, Charlie Schlatter
13.00 La signora in giallo - Tf, con
Angela Lansbury, William
Windom, Ron Masak
14.00 Lo sportello di Forum
- conduce Barbara Palombelli
15.30 Hamburg distretto 21 - Tf,
con Sanna Englund, Rhea
Harder, Peer Jger
16.35 Ieri e oggi in Tv
16.50 Colombo - Tf, con Peter
Falk
18.55 Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
19.30 Tempesta damore
20.30 Quinta Colonna - conduce
Paolo Del Debbio
0.30 Terra
1.30 Tg 4 Night News
1.50 Mediashopping
2.05 Punto sette una vita 1987:
Mondaini & Vianello
3.05 Domenica con Five
1981/82 - Best 1
4.50 Help
4.55 A.D. - Anno Domini

6.00
6.10
6.30
7.30
7.50
7.55
9.45
11.00
13.30
14.00
14.20
16.20
18.20

20.00
20.35
21.10

0.50
1.00
1.35
3.30
4.45

Meteo - Traffico
Oroscopo
Omnibus News
Tg La7
Meteo
Omnibus dibattito - con
Alessandra Sardoni
Coffee Break - conduce
Andrea Pancani
Laria che tira - conduce
Myrta Merlino
Tg La7
Tg La7 Cronache
Tagad - conduce Tiziana
Panella
Ironside - Tf
Lispettore Barnaby - Tf,
con John Nettles, Jane
Wymark, Barry Jackson
Tg La7
Otto e mezzo - conduce Lilli
Gruber
Greys Anatomy - Tf, con
Patrick Dempsey, Katherine Heigl, Sandra Oh, Ellen
Pompeo
Tg La7
Otto e mezzo (r)
Tagad - conduce Tiziana
Panella
Coffee Break (r)
Laria che tira (r)

DEEJAY TV
14.30
15.20
16.10
18.00
18.55
19.25
21.15
23.05
23.50
0.35
1.15
1.55
2.35
3.15
4.10

Crimini del cuore


Scomparsi
Undercover Boss
Airport Security
Airport Security
Cucine da incubo USA
Film: 28 giorni - di Betty
Thomas
Vite al limite
Io e i miei parassiti
Alta infedelt
Alta infedelt
Appuntamenti da incubo
Lisola di Adamo ed Eva 3
(Uncensored)
Marchio di fabbrica
Milionario in incognito

LA EFFE
16.00 RED - David Rocco Dolce
Vita
16.35 RED - Jamie: menu in 15
minuti
17.35 RED - Jamie: menu in 15
minuti
18.35 RED - Il re dello Street Food
19.55 RNEWS - Life
20.00 RED - Il cuoco vagabondo
21.05 Film: Pollock - di Ed Harris, con Ed Harris, Marcia
Gay Harden, Amy Madigan, Jennifer Connelly
23.15 Film: Elles - di Malgorzata
Szumowska (as Malgoska
Szumowska), con Juliette
Binoche, Anas Demoustier, Joanna Kulig
1.10 Omicidi tra i fiordi - Serie Tv
2.55 RNEWS - Attualit

RAI
QRAI 4
8.20
9.10
9.55
10.45
11.25
12.10
12.55
13.45
14.00
14.25
14.50
15.35
16.20
17.05
17.10
18.05
18.50
19.35
20.20
21.10
22.00
22.45
23.30
1.10
1.15
1.20
2.50
3.15
4.10
4.55
5.50

QPREMIUM

Countdown
Medium
Close to home
Numbers
Army Wives
Army Wives
Switched at Birth
Roma Fiction Fest
Sabrina Vita da Strega
Sabrina Vita da Strega
Stargate Atlantis
Andromeda
Star Trek Enterprise
Rai News - Giorno
Robin Hood
Beauty and the Beast
Reign
Supernatural
Vikings
Zoo
Zoo
Zoo
Film: Luomo senza sonno - di Brad
Anderson
Anica appuntamento al cinema
Rai News - Notte
Film: Bronson - di Nicolas Winding Refn
Movie Mag
Dexter
Detroit 187
Soprano
Ai confini della realt

17.00
17.45
17.50
18.35
19.25
20.15
21.20
22.10
23.00
23.30
23.55
1.30
1.35
2.20
3.10

Valeria
Rai News - Giorno
Legmi
La Signora In Rosa
Terra Nostra
Il Restauratore
Last Cop
Last Cop
Chiamata DEmergenza
Chiamata DEmergenza
Film: Biglietto di sola andata - di
Penelope Buitenhuis
Rai News - Notte
Autoritratti
I Misteri Di Murdoch
La Squadra

QMOVIE
16.00 Film: Enigma - di Michael Apted, con
Dougray Scott, Kate Winslet, Saffron
Burrows, Jeremy Northam
18.00 Rai news - Giorno
18.05 Film: Il solitario di Rio Grande - di Henry
Hathaway, con Gregory Peck, Patricia Quinn,
Robert F. Lyons, Susan Tyrrell,
Jeff Corey
19.45 Film: Ti spiace se bacio mamma? - di
Alessandro Benvenuti, con Alessandro
Benvenuti, Natasha Stefanenko, Marina
Massironi, Arnoldo Fo

MEDIASET PREMIUM

15.10
16.00
16.50
17.45
18.40
19.30
20.25
21.15
23.00
23.25
23.50
0.40
1.30
2.20

Gli insetti di Ruud


Clima assassino
Come fatto il cibo
MythBusters
Mega aeroporto ai raggi x
Mega navi: naufragi
Come fatto
Houston, abbiamo un
problema
Inside Mercedes
Marchio di fabbrica
Alieni: nuove rivelazioni
Io e i miei parassiti
Mega navi: naufragi
Invenzioni impossibili

16.10
18.05
18.10
18.45
19.35
20.35
21.15
22.15
22.50
1.20
2.15
2.20
2.25
2.30
3.30

Storie Di Famiglia
Rai News - Giorno
Passepartout
Un Lento Viaggio Africano
I Buongustai DellArte
Passepartout
I Grandi Della Letteratura
Ubiq
Li Nipute De Lu Sinneco
Memo LAgenda Culturale
Rai News - Notte
Ghiaccio Bollente Sommario
Intro Van Morrison Live In Montreux
Van Morrison Live In Montreux
Intro Steve Winwood

GIALLO

8.11 Braccato dal destino - Caught Up - di


Darin Scott Premium Cinema Energy
10.20 Chiedimi se sono felice - di Aldo, Giovanni
e Giacomo, Massimo Venier Premium
Cinema
12.30 Hollow Point - Impatto devastante - di
Sidney J. Furie Studio Universal
12.44 Beautiful Lies - di Pierre Salvadori
Premium Cinema Emotion
13.43 Vidocq - di Pitof (Jean-Christophe Comar)
Premium Cinema Energy
14.50 Fandango - di Kevin Reynolds Studio
Universal
16.52 Lesercito delle 12 scimmie - di Terry
Gilliam Premium Cinema Energy
17.05 Questione di tempo - di Richard Curtis
Premium Cinema Emotion
17.10 Se mi guardi mi sciolgo - di Stephen Herek
Studio Universal
17.24 Cattivi Vicini - di Nicholas Stoller
Premium Cinema
18.50 Le Spie - di Betty Thomas Studio
Universal

QRAI 5

QCINEMA

FOCUS

21.15 Film: Io non credo a nessuno - di Tom


Gries, con Charles Bronson, Ben Johnson
22.55 Film: The Others - di Alejandro Amenbar,
con Nicole Kidman, Fionnula Flanagan,
Christopher Eccleston, Alakina Mann
0.35 Rai news - Notte
0.40 Film: Happy Days Motel - di Francesca
Staasch, con Lino Guanciale, Valria Cavalli,
Luigi Iacuzio
2.20 Film: Torna El Grinta - di Stuart Millar
4.05 Film: Il pap migliore del mondo - di
Bobcat Goldthwait, con Robin Williams,
Daryl Sabara, Morgan Murphy

19.05 Instinct - Istinto primordiale - di Jon


Turteltaub Premium Cinema Energy
19.11 Le vie del Signore sono finite - di Massimo
Troisi Premium Cinema Emotion
19.33 The Losers - di Sylvain White Premium
Cinema
21.15 I mercenari 3 - The Expendables - di
Patrick Hughes Premium Cinema
21.15 La custode di mia sorella - di Nick
Cassavetes Premium Cinema
Emotion
21.15 Leliminatore - di Chuck Russell
Premium Cinema Energy
21.15 Duello al sole - di King Vidor Studio
Universal
23.07 Patch Adams - di Tom Shadyac
Premium Cinema Emotion
23.12 Never Back Down - Mai arrendersi - di Jeff
Wadlow Premium Cinema Energy
23.25 Un milione di modi per morire nel West di Seth MacFarlane Premium Cinema
23.30 Innamorati cronici - di Griffin Dunne
Studio Universal

CIELO
15.05
16.10
17.10
18.15
19.10
20.15
21.10
22.50
0.50
1.50
3.30
4.25

MasterChef Nuova Zelanda


Fratelli in affari
Buying & Selling
Love it or List it - Prendere o
lasciare
Affari in grande
Affari di famiglia
Il mistero del quarto piano
Bettie Page Reveals All
Amore e sesso in India
Cold Fusion
Sex Therapy
Most Dangerous - Pericolo
reale

9.45
10.35
11.30
12.20
13.10
14.05
14.45
15.35
16.40
17.35
18.25
19.20
20.10
21.05
22.00
22.50
23.40
0.30
1.25
2.20
3.15
4.10
5.05

TV2000
15.00 La Coroncina Della Divina
Misericordia
15.20 Siamo Noi
17.30 Il Diario Di Papa Francesco
18.00 Rosario Da Lourdes
18.30 Tg 2000
19.00 Sport 2000
19.35 Buongiorno Professore
20.00 Rosario Da Lourdes
20.30 Tg Tg
21.05 Il gobbo di Notre Dame
22.45 Rosario Da Pompei
23.25 Retroscena
24.00 Lispettore Derrick
0.50 Siamo Noi

Matlock
Criminal Intent: Parigi
The Whole Truth
Bones
Bones
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Bones
Bones
Bones
Bones
Scott e Bailey
Scott e Bailey
Womens Murder Club
Womens Murder Club
Deadline: Dentro il crimine
Deadline: Dentro il crimine
Silent Witness
Silent Witness
Silent Witness
Silent Witness

REAL TIME
12.50
13.50
14.45
15.45
16.45
17.15
19.10
20.10
21.00
21.10
23.05
0.05
1.05

Alta infedelt
Amici Casting
Il boss delle torte: la sfida
Abito da sposa cercasi
Abito da sposa cercasi
Quattro matrimoni
Chi diavolo ho sposato?
Alta infedelt
Vite divergenti - Storie di un
altro genere
Vite divergenti: Le nuove
ragazze del quartiere
Body Bizarre
ER: storie incredibili
Bizarre ER

SATELLITE

DIGITALE TERRESTRE

6- palco circolare del Palazzo dei


Congressi di Roma i b-boy si scontrano in otto sfide, uno contro uno:
il campionato mondiale di breakdance
Red Bull BC One, si tenuto sabato
scorso, Italia 1 lo trasmetter questa sera (00.40) condotto da Elenoire Casalegno e Pierluigi Pardo. Ospite ltoile Eleonora Abbagnato, protagonista di una
performance in cui danza classica e breakdance si incontrano sulle note dei $BS
NJOB#VSBOB, e i rapper Clementino,

SKY

[servizio a pagamento]

QCINEMA MATTINA
8.35 Basilicata Coast to Coast - di Rocco
Papaleo Sky Cinema 1 HD
9.50 Luomo che sussurrava ai cavalli - di
Robert Redford Sky Cinema Hits HD
10.25 Cado dalle nubi - di Gennaro Nunziante
Sky Cinema 1 HD
12.05 Dreamer - La strada per la vittoria - di
John Gatins Sky Cinema Family
12.35 Bangkok Dangerous - Il codice
dellassassino - di Oxide Pang Chun,
Danny Pang Sky Cinema Max HD
14.05 Cuori senza frontiere - di Luigi Zampa
Sky Cinema Classics
14.05 La casa stregata - di Bruno Corbucci Sky
Cinema Comedy HD
14.15 Amore, cucina e curry - di Lasse
Hallstrm Sky Cinema 1 HD

QCINEMA POMERIGGIO

QCINEMA SERA

QCINEMA NOTTE

15.25 I fratelli Grimm e lIncantevole Strega di Terry Gilliam


Sky Cinema Family
15.45 Ragazzi miei - di Scott Hicks Sky
Cinema Passion HD
16.20 Il giovane favoloso - di Mario Martone
Sky Cinema 1 HD
17.20 Ultimo handicap - di Martin Ritt Sky
Cinema Classics
17.30 I Love Shopping - di P.J. Hogan Sky
Cinema Passion HD
18.45 Generazione perduta - di James Kent
Sky Cinema 1 HD
19.00 Seven - di David Fincher Sky Cinema
Hits HD
19.10 Un amore a Roma - di Dino Risi Sky
Cinema Classics

21.00 Tin Men - Due imbroglioni con signora


- di Barry Levinson Sky Cinema
Classics
21.10 Mangia, prega, ama - di Ryan Murphy
Sky Cinema Hits HD
22.25 Pap ho trovato un amico - di Howard
Zieff Sky Cinema Family
23.00 Tutta colpa del vulcano - di Alexandre
Coffre Sky Cinema 1 HD
23.00 7 chili in 7 giorni - di Luca Verdone Sky
Cinema Comedy HD
23.05 Tartarughe Ninja - di Jonathan
Liebesman Sky Cinema Max HD
23.10 Seta - di Franois Girard Sky Cinema
Passion HD
23.35 Die Hard - Duri a morire - di John
McTiernan Sky Cinema Hits HD

0.40 The Guardian - di Andrew Davis Sky


Cinema 1 HD
0.50 Venerd 13 - di Marcus Nispel Sky
Cinema Max HD
0.55 The Interview - di Evan Goldberg, Seth
Rogen Sky Cinema Comedy HD
1.05 Goodbye Mr. Holland - di Stephen Herek
Sky Cinema Passion HD
1.20 Teodora, imperatrice di Bisanzio - di
Riccardo Freda Sky Cinema Classics
1.50 Il passato - di Hector Babenco Sky
Cinema Hits HD
2.00 Il mio amico Ted - di Shuki Levy Sky
Cinema Family
2.30 The Horde - di Yannick Dahan, Benjamin
Rocher
Sky Cinema Max HD

14.00 Calcio: Ungheria - Norvegia


Qualificazioni Europei 2016 Sky
Supercalcio HD
16.00 Pattinaggio di figura: ISU Grand Prix
Series Eurosport 2
16.15 Calcio: Cesena - Bari Serie B Sky
Supercalcio HD
16.30 Rugby: All Blacks - Argentina Rugby
World Cup 2015
Sky Sport 2 HD
18.00 Pattinaggio di figura: Highlights ISU
Grand Prix Series Eurosport
18.00 Calcio: Svezia - Danimarca
Qualificazioni Europei 2016 Sky
Supercalcio HD

19.00 Tennis: Doppio. Round Robin. Sessione


serale ATP Finals 2015 Sky Sport 1 HD
19.00 Wrestling: WWE Experience Sky Sport
2 HD
20.00 Calcio: Highlights Major League Soccer
Eurosport
20.30 Salto con gli sci: HS 134 Summer Grand
Prix Eurosport
20.30 Pattinaggio di figura: ISU Grand Prix
Series Eurosport 2
20.40 Calcio: Irlanda - Bosnia Qualificazioni
Europei 2016 Sky Sport 3 HD
20.45 Tennis: Sky Studio Sky Sport 1 HD
20.45 Basket: Bologna - Sassari Serie A Sky
Sport 2 HD

20.45 Calcio: Irlanda - Bosnia Qualificazioni


Europei 2016 Sky Supercalcio HD
21.00 Tennis: Singolare. Round Robin.
Sessione serale ATP Finals 2015 Sky
Sport 1 HD
21.30 Ciclismo su pista: Revolution Series
Eurosport
22.30 Salto con gli sci: HS 134 Summer Grand
Prix Eurosport 2
23.10 Basket: Minnesota - Memphis NBA Sky
Sport 3 HD
23.30 Sci alpino: Slalom Speciale Coppa del
Mondo F Eurosport 2
23.30 Tennis: Singolare. Round Robin.
Sessione diurna ATP Finals 2015 Sky

13.00 Lupi di mare: Nord vs Sud National


Geographic
14.00 Criminal Minds Fox Crime HD
14.10 I Simpson Fox HD
15.25 Cosa ti dice il cervello? National
Geographic
16.35 NCIS Fox Crime HD
16.45 Friends Fox HD
16.50 Megafabbriche - AgustaWestland
National Geographic
17.15 Friends Fox HD
17.20 Ghost Whisperer Fox Life
18.10 Friends Fox HD
18.15 Ghost Whisperer Fox Life
18.20 Criminal Minds Fox Crime HD
18.40 I Simpson Fox HD

19.35
20.00
20.05
20.05
20.05

22.05 Breakthrough - La scienza


rivoluzionaria National Geographic
22.50 NCIS Fox Crime HD
22.55 The Walking Dead Fox HD
23.00 Riscaldamento globale National
Geographic
23.05 Greys Anatomy Fox Life
23.45 NCIS Fox Crime HD
23.50 2 Broke Girls Fox HD
23.55 Survive the Tribe National
Geographic
24.00 Greys Anatomy Fox Life
0.20 Mom Fox HD
0.40 Bones Fox Crime HD
0.55 Il mistero delle Bermuda National
Geographic

QSPORT
8.30 Salto con gli sci: HS 134 Summer Grand
Prix Eurosport
9.00 Calcio: Spezia - Cagliari Serie B Sky
Supercalcio HD
10.00 Golf: PGA European Tour BMW Masters
Sky Sport 3 HD
11.00 Tennis: Sky Studio Sky Sport 2 HD
12.15 Tennis: Sky Studio Sky Sport 1 HD
12.30 Calcio: Cesena - Bari Serie B Sky
Supercalcio HD
12.45 Tennis: Sky Studio Sky Sport 1 HD
13.00 Calcio: Spezia - Cagliari Serie B Sky
Supercalcio HD
13.30 Sci alpino: Slalom Speciale Coppa del
Mondo F Eurosport 2

FOX


8.15 La vita secondo Jim Fox HD
9.20 NCIS Fox Crime HD
10.10 Il mistero delle Bermuda National
Geographic
10.20 Ghost Whisperer Fox Life
11.05 Cosmos. Odissea nello spazio National
Geographic
11.25 I Simpson Fox HD
11.50 Friends Fox HD
11.55 Bones Fox Crime HD
12.10 Megafabbriche - La Camaro SS
National Geographic
12.20 Friends Fox HD
12.45 Friends Fox HD
12.45 Greys Anatomy Fox Life
12.55 Bones Fox Crime HD

20.30
20.35
21.00
21.00
21.00
21.05
21.55
21.55

I Simpson Fox HD
2 Broke Girls Fox HD
Bones Fox Crime HD
Greys Anatomy Fox Life
Stupidi al quadrato National
Geographic
Mom Fox HD
Stupidi al quadrato National
Geographic
NCIS Fox Crime HD
The Walking Dead Fox HD
Greys Anatomy Fox Life
Dubai. Il mega aeroporto National
Geographic
NCIS Fox Crime HD
Salem Fox HD

Copia di ae0c3a2f1c44e67eb89794f0dfd2370c

AE0C3A2F1C44E67EB89794F0DFD2370C

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