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capitolo 12
Matteo Pizzichini
31/01/16
Matteo Pizzichini
Liceo G.Brotzu
01/16
capitolo 12
Indice
1Carlo V.......................................................................................................................................... 3
1.1I possedimenti di Carlo V ........................................................................................................... 3
1.2La gestione dei possedimenti dellImperatore............................................................................. 4
2Filippo II ...........................................................................................................................................................6
3Elisabetta I .................................................................................................................................... 8
3.1Le riforme di Elisabetta .............................................................................................................. 8
3.2La flotta Inglese.......................................................................................................................... 8
4Guerre di Religione in Francia..................................................................................................... 11
5Italia ............................................................................................................................................ 13
5,1Italia vittima degli Spagnoli ....................................................................................................... 13
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Carlo V
I possedimenti di Carlo V
Carlo DAsburgo fu indubbiamente un uomo di notevole importanza ma anche di grande potere nel
quinto secolo, nelle sue mani racchiudeva un impero davvero imponente. alla giovane et di soli sedici
anni dalla madre eredit il Regno di Spagna che in questo periodo comprendeva: La Spagna, parte
dellItalia meridionale,la Sicilia,la Sardegna, lAustria, i Paesi bassi,le fiandre e gli sconfinati possedimenti
del nuovo mondo. tutti questi possedimenti nelle mani di un unico uomo erano qualcosa che mai si era
visto prima, perci nel 1519 Carlo venne eletto Imperatore e conosciuto come Carlo V. La maestosit dei
possedimenti per Carlo era soltanto qualcosa di formale , infatti allinterno del suo Impero persistevano e
coesistevano ancora le diverse lingue,usanze e costumi che prima della sua ascesa al trono detenevano
le singole zone.
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Papa Clemente V
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Filippo II
Nonostante la perdita del trono imperiale riusc a mantenere stabile il proprio potere amministrativo
tanto che alcuni lo definirono perfino pi potente del suo predecessore infatti il suo potere regnava non
solo sulla Spagna ma anche sui possedimenti Europei e nel 1557 in seguito alla morte di Sebastiano di
Aviz anche nei possedimenti Portoghesi, un enorme Stato, questa grandezza politica per come spesso
accadde in vari periodi storici non si dimostr una grande potenza economica infatti in seguito alle
persecuzioni di Arabi ed Ebrei che fecero scappare dalla Spagna i moriscos e i marranos (cos venivano
chiamati). la cacciata di questi due gruppi etnici non fece altro che peggiorare la situazione Spagnola,
incentivando ulteriormente la crisi e evidenziando quindi un ormai spesso dislivello tra la potenza
Spagnola e quella delle altre potenze Europee. Filippo aveva nella sua mente dei sogni egemonici , a
egconsiderava la Spagna invincibile e per realizzare il prorpio sogno di egemonia si concentr sulla
politica estera rafforzando cosi la flotta prima e lesercito poi. Una volta rafforzato lesercito ci volette ben
poco prima che si verificasse loffensiva infatti il primo conflitto f contro i Turchi. Il conflitto inizi nel
1560 e nello stesso anno Filippo sub una cruda sconfitta presso Djerba, nel 1570 lavanzata Turca giov
dalla parte di questi ultimi che riuscirono a sottrarre Cipro ai Veneziani, a risollevare le sorti dello scontro
f nuovamente tramite una lega, definita lega Santa Papa Pio V. Lo scontro che vedeva protagonisti da
una parte lo stato pontificio, Genova, Venezia,i Savoia e dallaltra limmenso Impero Turco, lo scontro
avvenne il 7 Ottobre 1571 a Lepanto e la spuntarono gli uomini di Venier mettendo cos fine al mito
dellinvincibilit Turca e dando inizio a una lenta decadenza di questo popolo nellEuropa Occidentale.
Nel frattempo Filippo II si trov davanti a un altra situazione ben pi minacciosa, infatti Gli abitanti
dei Paesi Bassi che fin dallinizio della carriera politica di Carlo V vedevano con grande
ammirazione la su persona nel momento in cui il potere pass nelle mani di Filippo si rivolt la
situazione, vedevano con disgustati occhi la sua figura, egli da sempre aveva provato a estrarre
pi potere possibile dalle mani di questi abitanti, in svariate occasioni aveva aggiunto tasse e
eliminato tutti i privilegi in precedenza donati a questi abitanti da Carlo, inoltre andava contro il
Calvinismo , religione che nelle fiandre aveva preso notevolmente piede e che era praticata dal
ceto medio e da quello nobile. Vista la precaria situazione alquanto infelice scoppi una rivolta nel
1567 quando Carlo V rispolver ci deciso e proclamato parecchi anni prima con il concilio di
Trento, istitu un nuovo tribunale dellinquisizione e diede cos inizio a una vera e propria
persecuzione contro gli Eretici. La rivolta che aveva preso una brutta piega e che si era
trasformata una guerra civile cess nel 1576 quando con la pacificazione di Grand si stipul
lallontanamento delle truppe Spagnole e labolizione dei decreti contro i Calvnisti. Sotto
Alessandro Farnese alcuni anni dopo si verific un altro attacco ai danni delle popolazioni dei
paesi bassi che in questo caso reagirono formando la repubblica delle provincie unite . qualche
centinaio di chilometri a nord dei Paesi bassi regnava in una prospera Inghilterra
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Scontro tra lesercito di Filippo II e i Paesi Bassi passato alla storia come la
guerra Degli 80 anni
Concilio di Trento
A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, gi al tempo di Clemente VII: per il suo
disegno imperiale la pacificazione della Germania e la riforma della Chiesa risultavano essenziali. Il papato e la Curia
opposero, finch poterono, resistenza al progetto, per timore che riapparissero le istanze conciliariste e per le temibili
conseguenze di una riforma dottrinale e disciplinare: lo fecero differendone di continuo la convocazione, ma anche
favorendo tentativi di riforma senza concilio, quale quello che nel 1536-37 port allelaborazione del Consilium de
emendanda ecclesia. Fu la Pace di Crpy (1544), che impegnava Carlo V e Francesco I a favorire la convocazione di
un concilio e a rispettarne le decisioni, a obbligare Paolo III allorganizzazione dellassise nella citt imperiale di Trento.
I lavori iniziarono nel dicembre 1545, sotto la guida dei legati pontifici e senza la partecipazione dei protestanti. Subito
si discusse se il concilio dovesse iniziare a trattare di riforma disciplinare della Chiesa, come chiedeva, con altri, Carlo
V, o di questioni dottrinarie, come auspicava il papa. Si decise che le due prospettive dovessero coesistere, ma Paolo
III riusc a imporre da subito le deliberazioni sulla dottrina, il che gli consent di scavare un solco che impedisse
qualsiasi tipo di intesa con il mondo riformato. Alla tradizione storica della Chiesa romana fu attribuita la stessa
rilevanza della Sacra Scrittura; venne condannata la dottrina della giustificazione per fede e ribadita lefficacia dei sette
sacramenti. Dal Concilio emersero le linee fondamentali del cristianesimo cattolico, operanti per quasi 4 secoli e
nettamente distinte dal contenuto dottrinale delle confessioni protestanti. Lattuazione del programma di riforma deciso
a Trento, contro le opposizioni del potere politico e del protestantesimo, impegn la Chiesa con laiuto dei nuovi ordini
religiosi e della rinnovata Inquisizione
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Elisabetta I
Le riforme di Elisabetta
Dopo la morte di Enrico VIII Tudor sal al potere grazie al diritto dinastico in quanto figlia di
questultimo, govern per quasi 45 anni, un lunghissimo periodo durane il quale la sua decisa
azione miglior le condizioni economiche dello stato, attu una riforma a favore dellagricoltura,
rese privati dei terreni che in precedenza erano pubblici abolendo gli open fields e favorendo cos
un incremento della produzione agraria . Il sistema Inglese generale invece trasse grande profitto
dalla vendita dei beni ecclesiastici seguita allo scisma anglicano, un alta fonte importante di
sviluppo economico fu la lavorazione della lana che veniva ricavata dagli ovini onnipresenti nella
gran Bretagna . cos facendo Elisabetta trasform lInghilterra in uno Stato a fondamento
industriale, infatti la produzione di tessuti grezzi che poi venivano lavorati incentiv la nascita di
una nuova classe sia aristocratica che borghese che i concentro nel commercio di questi pregiati
materiali usandoli come principale fonte di reddito, il commercio nazionale ma anche quello
internazionale erano in grande crescita.
Elisabetta I
Open fields: Nei campi aperti le terre di ciascun agricoltore non solo non sono separate da
siepi, ma le decisioni sopra le coltivazioni di ciascuna zona (parcella) sono prese in comune
tra vicini, nel rispetto delle tradizioni. Nei campi chiusi vi sono differenze fisiche tra gli
appezzamenti e ciascun agricoltore libero di coltivare il terreno nel modo che pi gli piace.
La flotta Inglese
La Regina fu determinata a ampliare la propria flotta, la marineria britannica venne rinforzata e a
un certo punto arriv a fare concorrenza nelloceano atlantico alle tanto famose navi spagnole e
Portoghesi. Oltre i normali commercianti che utilizzavano le navi per arricchirsi in modo legale
verano i contrabbandieri , navigatori temibili che illegalmente(anche se legittimati dalla regina)
saccheggiavano senza alcun timore le navi Portoghesi e Spagnole che trovavano nella loro strada
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impoverendole e privandole di tutto ci che nel viaggio avevano acquistato. Tra questi ne
ricordiamo uno molto famoso, Francis Drake, che oltre allattivit di corsaro circumnavig per
secondo la terra e scopr la California. Da qui prese piede un intensa politica di colonizzazione che
port benefici immensi grazie alle tratte commerciali internazionali e alla formazione delle prime
colonie (la prima Virginia in onore della regina che aveva sempre rifiutato le nozze). Grazie a
Elisabetta si ebbe anche una grande fioritura culturale, infatti ricordiamo Shakespeare che ha
lasciato a noi opere che ancora oggi apprezziamo in tutto il mondo, vennero costruiti anche i primi
teatri pubblici nei quali convivevano e assistevano agli spettacoli insieme tutti i componenti della
societ. Nel piano politico della Regina rientrava anche u rafforzamento della religione Anglicana.
La pratica Anglicana era odiata dai Cristiani, cos come tutte le religioni protestanti infatti vi era una
ardita rivalit tra Inglesi e Spagnoli, accentuata anche dalle opere dei corsari e da alcune
intrecciate vicende dinastiche che vedevano protagoniste la Regina e sua cugina Maria Stuart che
si era stabilita in Scozia e si era proclamata Regina di Scozia ma viene nel 1567 costretta ad
abdicare e perde cos il trono, a questo punto scappa e prova a rifugiarsi alla Corte inglese della
cugina dove in quanto cattolica in seguito a diversi fenomeni viene uccisa dopo essere stata
accusata di alto tradimento. Questuccisione provoc la reazione della Spagna che ard una
crociata contro lInghilterra , lo scontro avvenne nelle vie marittime mentre gli Spagnoli accusavano
gli inglesi degli attacchi dei corsari a loro sfavore, elle persecuzioni contro i cristiani e di alcuni aiuti
nello scontro con i paesi bassi, nel 1588 vi fu lo scontro che vedette sconfitta linvincibile armata
Spagnola a causa di una troppa lentezza dei propri galeoni che vennero distrutti dalle agili
imbarcazioni inglesi coadiuvate nel loro intento anche dagli alleati olandesi. con la sconfitta subita
Filippo II sub n danno irreparabile che metter fine al suo egemone sogno alla potenza marittima
Spagnola. Tra lInghilterra e la Spagna si trova la Francia, uscita sconfitta a pi riprese nella guerra
contro la Spagna di Carlo V, dopo la pace di Cateau-Camrsis attravers un periodo di forte crisi
civile e politica.
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immagine rappresentante i tre Enrico. Protagonisti della guerra dei tre Enrichi.
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Italia
Italia vittima degli Spagnoli
In Italia invece la situazione era ben diversa , gli Spagnoli con il trattato di Cateau-Camrsis
avevano sotto le proprie mani quasi tutta la penisola , tutti gli stati in modo pi o meno formale
erano sotto il dominio Spagnolo, lunica Repubblica che era riuscita a mantenersi autonoma era
quella di Venezia che era riuscita a sfuggire alloffensiva Spagnola. In Toscana la situazione era
alquanto critica, i medici che erano riusciti a rientrare nella citt grazie agli Spagnoli non riuscirono
pi liberarsene e furono quindi costretti a sottostare al dominio, solo con Cosimo I la situazione
mut , egli attu un importante politica interna che miglior le condizioni degli abitanti ma fu
sempre sotto il comando superiore degli Spagnoli. Lo stato pontificio vive una situazione di
assoluto degrado vista lassenza di attivit commerciali che possano in qualche modo mantenere
un tenore di vita adeguato, nellelezione dei papi o nelle decisioni politiche esso notevolmente
influenzato dagli Spagnoli che prendono la maggior parte delle decisioni secondo la propria idea.
Non tutti coloro che vivevano in Italia erano penalizzati dalla presenza Spagnola infatti a giovare di
questa convivenza furono i Genovesi, quali grazie al Banco di San Giorgio prestavano enormi
capitali agli Spagnoli e cos riuscivano ad arricchirsi notevolmente, solo nel momento in cui inizi il
declino della Spagna anche la repubblica di Genova venne meno fino al1650 quando inizi il
tramonto della societ Genovese. Il Regno dei Savoia mantiene invece la sua stabilit grazie a
Emanuele Filiberto che spost l capitale da Chambry a Torino , complicati e delicati vista la
vicinanza con La Francia erano i rapporti con essa infatti per difendersi Emanuele istitu la leva
obbligatoria costituendo un forte esercito terriero. Pi a est Venezia era lunica potenza ancora
indipendente riusciva a restare intatta e si era spinta a est e aveva conquistato dei frammenti
costieri del mar adriatico. Nonostante le pressioni di Austriaci,Spagnoli e Turchi riusc sempre
amantenere la sua unit politica e territoriale fino al 1797.
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Emanuele Filiberto
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Bibliografia
dialogo con la storia e lattualit: Antonio Brancati, Trebi Pagliarani
Sitografia
https://www.google.it/imghp
https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale
http://www.skuola.net/
http://www.studenti.it/
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