You are on page 1of 4

MONTE D'ACCODDI E L' ESAGILA

Di Alessandro Demontis

Ho accennato, nel mio articolo dedicato alle origini della civiltà


sarda, alla caratteristica principale del monumento preistorico
presente della provincia di Sassari, Monte d’ Accoddi: la sua
somiglianza con una zigguratt mesopotamica. Più volte i lettori mi
hanno scritto per segnalarmi che sarebbe stato il caso di
corredare questa mia analisi di immagini esplicative. Non mi é
sembrato il caso di appesantire quell’ articolo con delle
immagini, anche perchè nel contesto, l’ argomento Monte d’Accoddi
é stato appena accennato e non costituiva un particolare fondante
per l’ articolo. Sono ben conscio però del fatto che le mie
asserzioni vadano motivate, e che l’ argomento meriti più di
qualche riga, e sopratutto meriti una attenta analisi fotografica.

Per riagganciarci all’ argomento é bene rileggere ciò che scrivevo


a proposito:

“E’ un fatto innegabile che questo sito, una volta ricostruito a


modellino, abbia lasciato sgomenti gli studiosi di storia e archeologia
sarda: si sono trovati davanti una versione ridotta di una zigguratt
mesopotamica. [...] Ma la ricostruzione di Monte d’Accoddi non rivela
somiglianze con ‘UNA’ qualsiasi ziggurat mesopotamica, bensì con una in
particolare: l’ Esagila di Babilonia, la ‘sacra casa di Marduk’.”

Ebbene a supporto di questa mia conclusione voglio riportare la


ricostruzione di Monte d’Accoddi così come compare in un famoso
sketch prodotto da archeologi sardi, e compararla con la
ricostruzione dell’ Esagila.
Già a una prima vista la somiglianza spicca da una due elementi:

- la presenza, in cima, di un ‘tempio’ che risalta sulla


struttura;

- La rampa frontale che arriva a circa metà della struttura

Andando poi nel dettaglio, vediamo che sia l’ Esagila sia Monte
d’Accoddi sono costituiti da 7 livelli:

I 7 livelli dell’ Esagila

I 7 livelli di Monte d’Accoddi


Il santa sactorum in entrambi i casi si trova al centro del
livello più alto (qui numerato 1), ed aveva un ingresso ai cui
lati erano situate 2 colonne. Nel caso dell’ Esagila, tale santa
sanctorum era chiamato Ekua e conteneva le statue di Marduk e sua
moglie Sarpanit. Sia Monte d’Accoddi che l’ Esagila inoltre sono
‘zigguratt chiuse’, mentre generalmente le altre zigguratt
mesopotamiche avevano una struttura diversa e più aperta, con un
cortile e vari templi minori nei dintorni (per esempio l’ Eninnu
di Lagash). Le altre zigguratt mesopotamiche avevano in genere
massimo 4 livelli. L’ Esagila è l’ unica a 7 livelli.

Alcune di queste zigguratt, come quella di Sialk, avevano due


rampe principali parallele, non una. Altre, come l’ Eanna di Ur,
avevano tre rampe che si incrociavano al secondo livello, e la
rampa frontale era sovrastata da un arco.

Il sistema di rampe dell’ Eanna

Le rampe parallele della zigguratt di Sialk


Ritengo che la documentazione fotografica sia particolarmente
esplicativa, e reputo un peccato che gli archeologi sardi, anche i
maggiori esperti sull’ argomento Monte d’Accoddi, non si fermino
ad esaminare quanto questo monumento ha in comune con l’ Esagila.

You might also like