Documento che analizza le similitudini costruttive tra il monumento preistorico Monte d' Accoddi di Sassari e l Esagila di Babilonia. Questo documento rimanda all' articolo 'Origine della civiltà sarda'.
Documento che analizza le similitudini costruttive tra il monumento preistorico Monte d' Accoddi di Sassari e l Esagila di Babilonia. Questo documento rimanda all' articolo 'Origine della civiltà sarda'.
Documento che analizza le similitudini costruttive tra il monumento preistorico Monte d' Accoddi di Sassari e l Esagila di Babilonia. Questo documento rimanda all' articolo 'Origine della civiltà sarda'.
Ho accennato, nel mio articolo dedicato alle origini della civiltà
sarda, alla caratteristica principale del monumento preistorico presente della provincia di Sassari, Monte d’ Accoddi: la sua somiglianza con una zigguratt mesopotamica. Più volte i lettori mi hanno scritto per segnalarmi che sarebbe stato il caso di corredare questa mia analisi di immagini esplicative. Non mi é sembrato il caso di appesantire quell’ articolo con delle immagini, anche perchè nel contesto, l’ argomento Monte d’Accoddi é stato appena accennato e non costituiva un particolare fondante per l’ articolo. Sono ben conscio però del fatto che le mie asserzioni vadano motivate, e che l’ argomento meriti più di qualche riga, e sopratutto meriti una attenta analisi fotografica.
Per riagganciarci all’ argomento é bene rileggere ciò che scrivevo
a proposito:
“E’ un fatto innegabile che questo sito, una volta ricostruito a
modellino, abbia lasciato sgomenti gli studiosi di storia e archeologia sarda: si sono trovati davanti una versione ridotta di una zigguratt mesopotamica. [...] Ma la ricostruzione di Monte d’Accoddi non rivela somiglianze con ‘UNA’ qualsiasi ziggurat mesopotamica, bensì con una in particolare: l’ Esagila di Babilonia, la ‘sacra casa di Marduk’.”
Ebbene a supporto di questa mia conclusione voglio riportare la
ricostruzione di Monte d’Accoddi così come compare in un famoso sketch prodotto da archeologi sardi, e compararla con la ricostruzione dell’ Esagila. Già a una prima vista la somiglianza spicca da una due elementi:
- la presenza, in cima, di un ‘tempio’ che risalta sulla
struttura;
- La rampa frontale che arriva a circa metà della struttura
Andando poi nel dettaglio, vediamo che sia l’ Esagila sia Monte d’Accoddi sono costituiti da 7 livelli:
I 7 livelli dell’ Esagila
I 7 livelli di Monte d’Accoddi
Il santa sactorum in entrambi i casi si trova al centro del livello più alto (qui numerato 1), ed aveva un ingresso ai cui lati erano situate 2 colonne. Nel caso dell’ Esagila, tale santa sanctorum era chiamato Ekua e conteneva le statue di Marduk e sua moglie Sarpanit. Sia Monte d’Accoddi che l’ Esagila inoltre sono ‘zigguratt chiuse’, mentre generalmente le altre zigguratt mesopotamiche avevano una struttura diversa e più aperta, con un cortile e vari templi minori nei dintorni (per esempio l’ Eninnu di Lagash). Le altre zigguratt mesopotamiche avevano in genere massimo 4 livelli. L’ Esagila è l’ unica a 7 livelli.
Alcune di queste zigguratt, come quella di Sialk, avevano due
rampe principali parallele, non una. Altre, come l’ Eanna di Ur, avevano tre rampe che si incrociavano al secondo livello, e la rampa frontale era sovrastata da un arco.
Il sistema di rampe dell’ Eanna
Le rampe parallele della zigguratt di Sialk
Ritengo che la documentazione fotografica sia particolarmente esplicativa, e reputo un peccato che gli archeologi sardi, anche i maggiori esperti sull’ argomento Monte d’Accoddi, non si fermino ad esaminare quanto questo monumento ha in comune con l’ Esagila.