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E
CRIMINE
Dott. Marco Monzani, giurista criminologo
Approccio MULTIFATTORIALE.
COMPONENTI DELLA
PERSONALITA’
Componenti di vulnerabilità individuale : Fattori diversi da
persona a persona, psicologici o biologici, che spiegano la
maggior o minor resistenza di ogni soggetto, a parità di
condizioni ambientali, a commettere azioni contrarie alle
norme.
scemata
PERSONALITA’ E
CODICE PENALE 2
Art. 92 c.p.: ubriachezza volontaria o colposa
Art. 93 c.p.: azione di sostanze stupefacenti
Art. 94 c.p.: ubriachezza abituale
Art. 97 c.p.: imputabilità di soggetti minori di 14 anni
Art. 102 c.p.: abitualità
Art. 103 c.p.: condotta e genere di vita del colpevole,
dedizione al delitto
Art. 105 c.p.: professionalità nel delitto
Art. 108 c.p.: delinquente per tendenza, inclinazione
al delitto, indole particolarmente malvagia
Art. 133 c.p.: intensità del dolo e grado della colpa,
PERSONALITA’ E
CODICE PENALE 3
…capacità a delinquere, motivi a delinquere,
carattere del reo, condotta di vita del reo,
condizioni di vita individuale familiare e sociale.
Art. 148 c.p.: infermità tale da impedire l’esecuzione
della pena
Art. 202 c.p.: persone socialmente pericolose
Art. 203 c.p.: probabilità nella commissione di nuovi
reati
Art. 208 c.p.: riesame delle condizioni della persona
sottoposta a misura di sicurezza
Art. 224 c.p.: condizioni morali della famiglia in cui il
minore è vissuto
PERSONALITA’ E CODICE DI
PROCEDURA PENALE
Art. 194 c.p.p.: personalità del reo e personalità della
persona offesa
Art. 220 c.p.p.: divieto di perizia psicologica
Art. 236 c.p.p.: acquisizione documenti dai quali si
può desumere la personalità
Art. 274 c.p.p.: in tema di misure cautelari
Art. 381 c.p.p.: in tema di arresto facoltativo
Art. 47 O.P.: in tema di affidamento in prova al
servizio sociale.
PERSONALITA’ E
PSICOLOGIA GIURIDICA
Le questioni sono le seguenti:
Art. 133 c.p.: il giudice deve tener conto della gravità del
reato e della capacità a delinquere del colpevole desunta
da….
E
Art. 220 c.p.p.: Divieto di perizia psicologia al fine di
determinare la personalità e il carattere del reo.
Art. 89 c.p.
“Chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era,
per infermità, in tale stato di mente da scemare
grandemente, senza escluderla, la capacità
d’intendere o di volere, risponde del reato
commesso, ma la pena è diminuita”.
VIZIO TOTALE O
PARZIALE DI MENTE
Oltre alla valutazione diagnostica dell’infermità, oltre
alla valutazione della sua incidenza sulla capacità
d’intendere o di volere al momento del fatto,
occorre anche la valutazione del rapporto tra
infermità e reato, nel senso che QUELLA
PARTICOLARE INFERMITA’ DEVE AVER INCISO
SU QUEL PARTICOLARE REATO.
Art. 92 c.p.
“L’ubriachezza non derivata da caso
fortuito o da forza maggiore non esclude
né diminuisce l’imputabilità.
Se l’ubriachezza era preordinata al fine di
commettere un reato, o di prepararsi
una scusa, la pena è aumentata”.
LA CRONICA
INTOSSICAZIONE DA
ALCOOL E STUPEFACENTI
Art. 94 c.p.
“Quando il reato è commesso in stato di
ubriachezza e questa è abituale, la pena è
aumentata.
Agli effetti della legge penale è considerato ubriaco
abituale chi è dedito all’uso di bevande alcooliche
e in stato di frequente ubriachezza.
L’aggravamento di pena stabilito nella prima parte di
questo articolo si applica anche quando il reato è
commesso sotto l’azione di sostanze stupefacenti
da chi è dedito all’uso di tali sostanze”.
LA CRONICA
INTOSSICAZIONE DA
ALCOOL E
STUPEFACENTI
Art. 95 c.p.
“Per i fatti commessi in stato di cronica
intossicazione prodotta da alcool ovvero da
sostanze stupefacenti, si applicano le
disposizioni contenute negli artt. 88 e 89”
[vizio totale e vizio parziale di mente].
IL SORDOMUTISMO
Art. 96 c.p.
“Non è imputabile il sordomuto che, nel
momento in cui ha commesso il fatto,
non aveva, per causa della sua
infermità, la capacità di intendere o di
volere.
Se la capacità di intendere o di volere
era grandemente scemata, ma non
esclusa, la pena è diminuita.”
LA PERICOLOSITA’
SOCIALE
DIFFERENZA TRA PENA E MISURA DI SICUREZZA