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I R

CAMPANILE PENSIERI ANNIVERSARIO DIARIO DI LETTURA


L’umorista Le bussole Le sinfonie Paolo Rossi
bollentissimo di Placido di Mila che Cabaret
Vita e letteratura Nautilus, la cultura Un maestro tra L’arte di rubare
nell’epistolario come avventura Mozart e il ‘68 Molière e Dario Fo
GAMBAROTTA P. II FERRERO P.III PESTELLI P.IV ZUCCONI P. VIII

NUMERO 1727
ANNO XXXIV
SABATO 14 AGOSTO 2010

EDITORI
IN VACANZA
tuttoLIBRI Viaggi meravigliosi / 7 Dove i corvi volano indisturbati tra mare
e prati, nessuno osa toccarli: secondo la leggenda uno di loro ripara l’anima
del sovrano che un giorno tornerà in fattezze umane a regnare sul Paese
DUE MARCOS

In Cornovaglia
MARTA
MORAZZONI
IN BICI, LUNGO Da secoli vola alto sulla
IL DANUBIO terra di Cornovaglia: la vede
verde e azzurra, tra mare e pra-
«Pedalare per mille ti, la vede severa negli inverni

con il prode Artù


chilometri è un antidoto battuti dal vento, e smagliante
perfetto contro le nella luce di estati che hanno
frenesie editoriali», umori da Mediterraneo. È un
corvo. Appoggia il suo volo alle
quelle che, per Claudia penne che brillano al sole e si lu-
Tarolo e Marco cidano nella pioggia, sul becco il
Zapparoli, sale delle onde che lo lambisco-
quarantenni, sposati no quando si acquatta sulla sco-
loro due e ancor più gliera a contemplare l'orizzon-
«sposati» con la loro te. ne un'esile traccia percepita da
casa editrice, Marcos y Ha cominciato il suo volo nel- chi si sporge dal bordo della
Marcos. «La spiaggia la stagione indefinita del mito, barca a cercare il segno della
non va bene, sembra quando il suo corpo è diventato strada che ha percorso solo
fatta apposta per l'involucro che ripara l'anima di qualche ora prima a piedi e all'
re Artù. È, si dice, la ragione per asciutto.
leggere manoscritti; la cui i corvi volano per il cielo Più a nord, a Tintagel, un ca-
montagna aiuta ma non d'Inghilterra indisturbati, nes- stello fantasma, diroccato a pic-
basta, tutte le nostre suno li tocca, ignorando quale co sul mare, ha fama di essere
copertine sono nate di loro sia il mitico sovrano che stato il luogo della reggia di Ar-
lungo i sentieri alpini. un giorno tornerà in fattezze tù, il re dei cavalieri della Tavola
Così da qualche tempo umane a regnare sul paese. È Rotonda. È una delle possibili
abbiamo scoperto le due un bel modo per sospendere il Camelot e ne ha tutti i caratteri.
ruote: un gioco, tempo sulla malinconica fine Scura e isolata, preda facile del-
un’avventura e... sonni del re dalla vita segnata da una le nebbie che salgono dal mare,
di piombo». Dopo il continua ambiguità. Figlio di re, sembra avere in sé l'anima dell'
il suo concepimento ha delle affi- avventura, il mistero e la magia
periplo di Vancouver nità con la storia di Eracle: un che animarono i cavalieri della
Island e della Nuova potente si intrufola nel letto di Tavola Rotonda. Anche della
Zelanda, quest’anno un una donna ignara, che crede di Tavola Rotonda, luogo fisico e
classico: la ciclopista concedersi al marito e si trova metafora del senso della vita co-
del Danubio. «Siamo poi nel grembo un bambino dal me queste, ci si è inventata una
partiti in treno per destino grandioso. reliquia: il grande piano di legno
Passau. Di lì lungo il Eracle nasceva da Zeus che massiccio appeso sotto un porti-
fiume sino a Budapest, aveva ingannato Alcmena, Artù co della cattedrale di Exeter sa-
80 km al giorno, tra nacque dalla passione di Uther rebbe quanto rimane di lei.
riserve naturali e luoghi Pendragon per la bella regina La si guarda e ci si crede. Ci
mitici, Melk, Linz,
Vienna, ci fermiamo A Tintagel, un castello Qui nacque l’amore
dove capita, magari fantasma: è una di Lancillotto
quando piove più forte. delle possibili Camelot, e Ginevra e avvampò
La sera, davanti a una
birra, apriamo “Rosso scura e isolata, preda la passione
Floyd” di Mari, “Bellas facile delle nebbie di Tristano e Isotta
Mariposas” di Atzeni,
“Operaie” di Leslie Igrane. Come Zeus si finse Anfi- vuol così poco a crederci! Tavo-
Chang e finalmente “Il trione, così Pendragon si sosti- la massiccia e poderosa ruota
tuì al legittimo sposo della don- del tempo, la rievochiamo, dice
ponte sulla Drina”,
na e concepì, nella notte in cui il qualcuno che ha studiato a fon-
“Tempo di uccidere”, marito di lei, signore di Cornova- do il fenomeno, quando faccia-
“Vita e destino”, con la glia, moriva lontano, quel bambi- mo il gioco dell'oca. È sorpren-
libertà dei lettori, senza no dall'infanzia oscura, accesa dente che la piccola tavola di
secondi fini». di colpo dall'episodio della spa- cartone attorno a cui ci riunia-
Certo, inevitabile da tratta dalla roccia con una fa- mo nelle feste di Natale, dopo il
qualche strappo, cilità cui nemmeno i testimoni pranzo, in un gioco che tiene in-
impossibile non scavare oculari riuscivano a credere. sieme grandi e piccoli, ci coin-
nelle librerie di Vienna: Glielo fecero ripetere tre volte, volga nella stessa simbolica tra-
«In fondo, uno scrittore prima di onorarlo come sovrano ma d'avventura dei cavalieri di
voluto dal cielo. Artù.
geniale come Jasper
Succedeva, tutto questo, in Dunque Tintagel: sotto le
Ford l’abbiamo scovato quel lembo di Gran Bretagna sue mura, il mare lambisce e a
a Copenhagen. In gemello della Bretagna france- volte soffoca l'ingresso di una
bicicletta». se che sta di là dal mare, tanto grotta vasta che si dice essere
MIRELLA APPIOTTI simile in carattere, lingua e geo- stata l'antro del mago Merlino.
grafia, da possedere un suo Sa- A sua volta di strani natali: fi-
int Michael's Mount. Più picco- glio di una vergine e del diavolo,
TUTTOLIBRI lo e roccioso del Mont Saint Mi- invecchiò subito, appena nato,
chel, ma come l'altro assediato poi si cristallizzò in una vetusta
A cura di: dalle acque nelle ore di alta ma- immortalità. Verrebbe voglia di
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
rea. Troppo piccolo per avere andarlo a cercare oggi, nella
una diga e scarsamente consi- terra cornica che si alimenta
tuttolibri@lastampa.it derato dal turismo che invade il Per leggere I romanzi arturiani, nell'edizione Oscar Mondadori, sono compresi in cinque volumetti: ancora di questi segreti e di
www.lastampa.it/tuttolibri/
suo omologo normanno, rinno- Chrétien de Troyes, «I romanzi cortesi» (€ 21), Perceval, Erec e Enide, Cligès, Lancillotto, Ivano. Nel queste leggende. C'è l'illusione
va ogni giorno il fascino dell'iso- che ci si potrebbe imbattere in
LA STAMPA la penisola: il sentiero acciotto- catalogo dell’editore Garzanti: «Romanzi medievali d'amore e di avventura», Introduzione, scelta dei
lato che lo congiunge alla costa testi, traduzione e note di Angela Bianchini, prefazione di Leo Spitzer. Di Daphne du Maurier, per i tipi
si vela a mano a mano e ne rima- di Sellerio, «Gli uccelli e altri racconti». p Continua a pag. II
II Personaggi e storie
«LA PURGA» DI SOFI OKSANEN, TRA URSS E ESTONIA esperta di erbe medicinali, conserve e marmellate. La giardino della sperduta casetta di Aliide non è casuale: la
Due donne in cerca di libertà ragazza è russa, ma parla estone, le sue frasi sono rigide,
provenienti da «un mondo di vecchi album ammuffiti
ragazza porta con sé una foto che lega le due donne e le
due epoche, fa affiorare il ricordo di un amore lontano, di
= Il romanzo della giovane autrice finlandese-estone svuotati delle foto». La narrazione prosegue come un noir: un tradimento mai espiato, della difficoltà di vivere in un
Sofi Oksanen La purga ( trad. di Nicola Rainò,Guanda, pp. Aliide riconosce subito «l’odore ripugnante della paura», paese occupato senza compromettersi. Entrambe hanno
395, € 17,50), comincia come una fiaba: la calma di un percepisce nella giovane qualcosa di sé. Tra le due donne alle loro spalle una storia di uomini che odiano le donne,
giorno di fine estate in un paesino estone che si va inizia un cauto gioco psicologico che le porta a rivelare «uomini che hanno il portamento di chi sa come si castiga
spopolando, un silenzio d’attesa, come dopo un pezzi della loro storia scorrendo fra due epoche di forti una donna». Aliide ha conosciuto gli interrogatori negli
temporale, fradicio, rasserenante. Zara, una ragazza speranze di libertà ed indipendenza personale e scantinati del KGB, da cui usciva vergognosamente senza
disperata, infangata e cenciosa, ma con la gonna rossa di nazionale, ma anche di grande violenza: le scene calze, Zara è vittima del traffico di donne del suo paese: il
pelle troppo bella per essere del posto, viene da lontano. contemporanee si riferiscono agli anni successivi al regime può cambiare, la violenza cambia solo forma. Dal
Cerca rifugio in una casetta ai margini del bosco, immersa collasso dell’Unione Sovietica, quelle lontane portano alla cancello di quella casa comincerà per Zara una nuova
nell’erba che cresce alta fino alle finestre. Aliide, la Seconda Guerra Mondiale e alla nascita della Repubblica storia, mentre Aliide chiuderà i conti con la propria.
padrona di casa, è una donna solitaria e sospettosa, Socialista Sovietica Estone. L’apparizione di Zara nel Nadia Caprioglio

BRUNO
Provincia d’Italia Giocosa ironia, GAMBAROTTA

Urgentissime da eva-
oltre i luoghi comuni metropolitani dere, 299 lettere nell'arco di 68
anni, dal 1908 al 1976: non
SERGIO scritte, si badi bene, ma, per la
PENT

Province malate, alcoli-


che, delittuose, disoccupate,
province da trafiletto in crona-
Un brindisi più parte, ricevute da Achille
Campanile, il che ne fa uno
strumento prezioso per rileg-
gere da un inedito punto di vi-

per l’attore
ca, raccontate con giocosa iro- sta la storia del giornalismo e
nia, oltre i soliti luoghi comuni della letteratura dell’Italia del
metropolitani. Novecento. A parte le prime
Per la serie «ma questa fac- tre dedicate alle origini, le let-
cia dove l'ho già vista?», Anto- tere sono divise in sei decenni,
nio Petrocelli ci narra le esila-
ranti - ma complessivamente
tragiche - odissee lavorative di
uno che - ai tempi grandiosi dell'
Italia a tutto schermo - non
e l’ispettore con l'ultimo (1971-1976) inter-
rotto dalla morte dello scritto-
re, avvenuta il 4 gennaio 1977.
I curatori Silvio Moretti e
Angelo Cannavà fanno prece-
avrebbe di certo faticato nel suo dato lustro al Paese e ispirato arti- dere ogni sezione da un accu-
mestiere. Jonio Castellucci è un sti di tutto il pianeta. Un romanzo rato resoconto della vita di
caratterista, un attore «mino- che qualcuno magari leggerà in Campanile; ogni lettera è ac-
re», uno che compare in pellico- chiave autobiografica - Petrocelli compagnata da note biografi-
la per il tempo di una battuta, è uno dei più gettonati caratteri- che dei personaggi citati e,
sempre che non venga tagliata sti di casa nostra - ma che abbia- quando occorre, da chiarimen-
di brutto in fase di montaggio. mo invece visto, nella sua cadenza ti sulle circostanze che hanno
Jonio ha lavorato con i grandi dolorosamente caricaturale, co- provocato l'epistola. Il tutto in
del cinema, ma il cinema adesso me un inno alla volontà di vivere stile notarile, lasciando i giudi-
- come il resto degli italiani che cercando un posto sicuro nel mon- zi di valore e le considerazioni La copertina di Aurelia Raffo per «L’inventore del cavallo» (Bur-Rizzoli)
sopravvivono fiduciosi che nes- do, con qualcuno che ti guardi in al lettore; l'insieme è allestito
suno abbia messo le mani nelle faccia e sappia chi sei. con un'eleganza tipografica e
loro tasche - è in piena crisi. Sorrisi più inebriati per Fulvio una perfezione di apparati che
Jonio è bravo, ha talento, si
p Antonio Petrocelli
p IL CARATTERISTA BASILISCO Ervas e il suo ispettore Stucky, solo un editore «per passione Campanile L’autore di «Agosto, moglie
accontenterebbe di lavorare DEL CINEMA SCATURCHIO mezzo persiano mezzo veneziano. e senza fini di lucro» come
p Hacca, pp. 318, € 14 Tra le colline del prosecco trevi- Aragno può permettersi. (C'è mia non ti conosco»: 68 anni di lettere,
Il caratterista giano si incrociano bevute in bet- solo un Corrado Govoni che di-
tola e omicidi, ma con la consueta venta Covoni per colpa del cor- tra giornalismo, letteratura, vita privata
di Antonio Petrocelli generosa affabulazione di questo
e il conte donnaiolo
“Sono l’inventore
autore che sembra il primo a di- «Urgentissime da
vertirsi raccontando il suo fazzo-
di Fulvio Ervas letto di mondo. evadere»: dal 1908
suicida fra i vigneti Stucky è alle prese con il suici- al 1976, un maestro
dio del donnaiolo conte Ancelotti,
una tantum e di mantenere la fa-
miglia, che invece va avanti gra-
zie all'impiego della moglie,
mentre lui bada come può ai tre
proprietario di ampi vigneti, e con
l'omicidio del direttore di un ce-
mentificio. I fatti, come si vedrà,
sono ovviamente collegati, ma
dell’umorismo
(«Ma non so che cos’è»)
rettore ortografico).
del cavallo: è così
figli e fa il pendolare fra Taver-
nicci - in periferia di Firenze - e
Roma, dove si fionda sovente in
cerca di qualche occasione. Ma i
tempi dorati sono alle spalle, i re-
p Fulvio Ervas
p FINCHÈ C'È PROSECCO
C'È SPERANZA
p Marcos y Marcos, pp. 301, € 16,50
scorrono ettolitri di vinello friz-
zante e logoranti andirivieni tra le
colline, prima che si trovi l'ade-
guata, doverosa soluzione. Senza
contare che dal lontano Cile sbu-
Molti sono i filoni da scava-
re in questa ricca miniera, a
cominciare dalle vicende bio-
grafiche di Achille Campanile,
un grande scrittore «scoper-
bella la verità”
gisti sono disoccupati e le parti ca una vulcanica donna, Celinda to» due volte, agli esordi e poi avevo chiesto non si vede mai».
minori sempre meno necessa- Salvatierra, che si dichiara erede negli Anni 70, tanto da fargli Urgentissime da evadere per-
rie. La limpida lamentazione di fama e senza volto, che si muove del conte e vorrebbe spianare i bi- vincere due volte il premio Via- mette di seguire dall'interno la
Jonio è lo specchio di questa Ita- cercando una traccia di vita - una blici vigneti per impiantare bana- reggio a distanza di 40 anni: lotta feroce e senza esclusione
lia smarrita in cui non bastano traccia di sé - tra le depressioni e ne. La logica del giallo è lineare, ri- nel 1933 con Cantilena all’ango- di colpi combattuta fra le riviste
più amicizie e favori per portare le meschinità di un cinema in di- lassata, ma le pagine serene e ami- lo della strada e nel 1973 con umoristiche durante gli anni del
a casa la propria dignità. Non è sarmo, che chiede aiuto per so- chevoli di Ervas mettono sete, in Manuale di conversazione. consenso al fascismo. Al
un romanzo sul cinema, quello pravvivere, per far capire a chi ci questa estate tropicale, e viene vo- Campanile raggiunse il suc- Marc’Aurelio romano, bisettima-
di Petrocelli, ma la storia di un governa che la cultura italiana - in glia di scorrerle sorseggiando un cesso fin dal primo libro, Ma nale con tirature da 300.000 e
protagonista sotterraneo senza anni neanche troppo remoti - ha bel prosecchino fresco. che cos’è quest’amore, pubblica- passa copie, si contrappose a
to nel '27, quando l'autore ha Milano Il Bertoldo, diretto da Za-
solo 28 anni (era nato a Roma vattini, licenziato in tronco da
il 28 settembre 1899 ma lui fa- p Achille Campanile Rizzoli perché aveva osato iscri-
deve tornare, in un tempo che ceva credere che l'anno fosse p URGENTISSIME DA EVADERE versi al sindacato (fascista) dei

Il prode Artù non sappiamo e che forse nem-


meno lui conosce.
Vola sopra la scogliera che
accompagna tutta la costa, se-
il 1900 poiché non gli andava
di essere considerato un uomo
dell'altro secolo).
E' impressionante la quan-
Lettere 1922-1977
p a cura di Silvio Moretti
e Angelo Cannavà
p Nino Aragno editore
p pp. 528, € 25
giornalisti. Mondadori rilancia
con il Sette bello, diretto da Za-
vattini a Milano e Campanile a
Roma.
MARTA MORAZZONI vase il paese cornico e lo aggre- gnata di sentieri che un viandan- tità di offerte di collaborazione La forte incidenza dei perio-
dì con ferocia sanguinaria, chis- te potrebbe percorrere senza alle varie testate che gli piovo- dici umoristici sull'opinione pub-
sà? forse a vendicare il lungo do- mai stancare i piedi sull'asfalto. no da tutte le parti, con ripetu- blica è dimostrata dal fatto che i
p Segue da pag. I
minio degli uomini sulla natura.
Un'idea geniale della scrittrice
Tra erba, cielo e mare, si può ca-
pire che siano nate qui le storie
te sollecitazioni. E' assillato da
richieste di ogni genere. Da
notabili cercavano di mettersi
al riparo dagli strali di Achille.
lui camminando sui sentieri al- che in Cornovaglia trovò il suo incredibili di re e regine da fia- Giuseppe Zucca: «Vi chiederò Questo copialettere disegna il ri-
ti sulla costa. rifugio e la collocazione per sto- ba, l'amore di Lancillotto e Gine- di rispondere in 1-10 righe a tratto di un Campanile flemma-
Lui, il corvo dalle penne lu- rie oscure che correvano sul filo vra, e più ancora la passione di questa domanda: che cos'è, se- tico e determinato. Accoglie con
cide, saprebbe dove trovare il Tristano e Isotta. Il corvo vola condo voi, l'umorismo?». A gran divertimento il fiasco cla-
vecchio mago e consigliere, e Di mito in mito: troppo alto per sentire le note di Campanile basta meno di una moroso della sua prima comme-
vola attorno a certi anfratti Wagner, il preludio e la morte riga: «Non lo so». Persino Mus- dia in più atti, L’amore fa fare
tra mare e terra, radendo le vicino a Penzance della bella irlandese destinata a solini si occupa di lui; un libro, questo e altro. La compagnia Vit-
coste alte, in competizione con Guglielmo Marconi inviò essere regina di Cornovaglia e edito da Mondadori nel 1933, torio De Sica (sapevate che era
gli aerei della RAF, che lì fan- stregata da un filtro incantato ha un titolo che attira le ire del cugino di Achille?), Giuditta Ris-
no esercitazioni. E volano così il primo segnale che la lega vita e morte al nipote duce: Amiamoci in fretta. La sone e Umberto Melnati, dopo
vicino alle scogliere, che qual- telegrafico oltre oceano di re Marco, quel Tristano che fretta poteva costituire un la prima recita romana del 9 giu-
cuno, seduto a prendere il sole porta scritto il destino nel nome. ostacolo alla campagna demo- proteste presso gli editori quan- gno 1933, interrotta dalle prote-
sul limite del baratro, ha visto dell'alta tensione. Non è un caso Vola alto poi scende a sfiorare le grafica ma il genero Galeazzo do le trova sprovviste dei suoi li- ste del pubblico, si rifiuta di pro-
bene in faccia il pilota, prima che i suoi romanzi piacessero rocce vicino a Penzance e sente Ciano, che se n'intendeva, lo bri. Calogero Tumminelli, diret- seguire le recite. Determinato a
che, con una cabrata, si alzas- tanto a Hitchcock. Credo piutto- nell'aria il brivido di emozione convinse che la fretta, nemica tore della Fratelli Treves, lo chia- difendere i suoi diritti, nel 1951
se perdendosi via nel cielo. sto che l'anima del re della tavo- dell'alba di un tempo nuovo: da delle precauzioni, favorisce le ma «bollentissimo Achille» e lui fece causa, vincendola, contro
Dubito che il corvo-re ab- la rotonda, chiusa dentro il piu- lì Guglielmo Marconi inviò il pri- gravidanze. risponde: «Tu mi mandi sempre Palmiro Togliatti: Vie Nuove ave-
bia partecipato a quella strana maggio nero, abbia guardato mo segnale telegrafico oltre oce- Campanile vigila sulla diffu- abbracci e puoi immaginare va manipolato una sua corri-
coalizione di uccelli che, rac- con sgomento il destino degli uo- ano. È un ben lungo viaggio quel- sione delle sue opere; fa il giro quanto li gradisca, col bene che spondenza dal giro d'Italia pub-
conta Daphne du Maurier, in- mini di cui è stato parte e a cui lo dei miti in Cornovaglia. delle librerie ed eleva vigorose ti voglio. Ma quell'acconto che ti blicata da Milano - Sera quotidia-
Tuttolibri
SABATO 14 AGOSTO 2010
LA STAMPA III

SHOBAA DÉ RACCONTA COME CAMBIA IL SUO PAESE Si delinea un panorama pieno di chiaroscuri, per molti assimilabili differenze di fondo. Citerei al proposito le pagine
Luci e ombre della nuova India aspetti fuori dagli schemi consueti. Se da un lato è positivo il
bilancio successivo all'Indipendenza, di fronte a una nazione
sulle contrastanti pratiche di pulizia intima, e sul
sorprendente squarcio su come noi e loro percepiamo i
= Tutto quello che avreste voluto sapere sull'India, nel spogliata di tutto dagli inglesi, d'altra parte l'autrice denuncia rispettivi odori corporei. Emerge infine dalla visione dell'India
torrenziale India Superstar della divina Shobaa Dé (trad. di l'onnipresente, rampante corruzione e il malgoverno dei suggerita dalla Dé un forte spirito nazionalista, insieme a un
Destro e Piccioli, TEA, pp. 330, € 12). Senza troppi giri di politici, dal pseudo-socialismo dell'epoca di Nehru allo certo disagio per la migrazione interna nelle grandi città, e in
parole qui è messa a nudo la nuova India, ma vista con sciovinismo dello Shiva Sen, il fobico partito di Bombay, sino particolare un senso di competizione, e di superiorità, nei
un'ottica ambigua, di persona rampante dell’emergente al populismo Dalit, i fuori casta, della megalomane e confronti della Cina, vista come un nemico potenziale. Non si
borghesia votata ai consumi, sia pure con profondi sensi di impresentabile Mayawati. Nel libro si fa anche piazza pulita può essere tuttavia d'accordo quando l'autrice, parlando del
colpa, che guarda e considera da una distanza enorme l'altra dei miti occidentali sulla cosiddetta spiritualità dell'India, risanamento edilizio forzoso dovuto ai lavori per le Olimpiadi
India, quella del popolo e dei diseredati. Un'altra tanto più che il dio denaro sembra essere diventato l'unico a Pechino, osserva che tali fatti non possono avvenire nella
contrapposizione articola tuttavia il libro, ed è giocata, tra mantra. Considerazione, questa, che riconduce la gente democratica India: in realtà, interi slums sono stati rasi al
passato e presente, sulla memoria famigliare, affidata indiana a un rapporto di non-diversità con il resto del suolo a Delhi, in vista dei Commonwealth Games del 2011.
soprattutto alle figure austere dei genitori. mondo, anche se permangono alcune e forse non Alessandro Monti

no della stessa area; le iperboli In sua compagnia, ci ritrovia-


usate da Campanile a fini umori- Placido Un cosmopolita del Sud: mo ad riconsiderare da nuove,
stici per descrivere la folla con-
tenuta a stento dalla polizia era- trent’anni di pensieri originali suggestive angolature le doman-
de di sempre: perché Dio permet-
In breve
no diventate, con la rozzezza ti- te il male (il caso di Giobbe, par- L’ESORDIO DI DARIA COLOMBO
pica del settimanale, una vibra-

La fortuna
ERNESTO tendo da un dramma giovanile di
ta denuncia di violenze contro FERRERO
Karol Wojtyla), che cos’è la veri-
Una figlia ribelle
inermi. Ha ragione Franco tà, la bellezza, la letteratura, la po- = Dalla combattiva
Troviamo qui il solito scam- Marcoaldi, che in Nautilus ha af- esia. Ma anche quando impugna inventrice dei «girotondi», ci si
bio di favori tra uomini di lette- fettuosamente scelto e assem- la frusta (come per l’abuso del aspettava un romanzo che
re. Giuseppe Zucca, editore: «Vi
mando il Fauno N. 3. Siate così
gentile di bussarmelo a più non
posso sul Travaso». Con qualche
blato una cinquantina di pezzi
giornalistici di Beniamino Placi-
do su la Repubblica lungo l’arco
di trent’anni, grosso modo dal
di chiamarsi concetto calviniano di leggerez-
za, applicato a persone o testi che
non hanno ali per volare, ma sem-
plicemente pesano poco) non ha
colori la rivolta di giocosità e
Daria Colombo, al suo
bell'esordio, non delude chi
ricerca nella lettura problemi

Beniamino
eccezione; Luigi Federzoni, di- 1978 al 2007: più che articoli so- mai la saccenteria pedantesca esistenziali capaci di
rettore della Nuova Antologia, no scherzi o divertimenti musi- dello specialismo accademico, reinventarsi in comunicativa e
non vuole essere elogiato sulla cali, un modo di porgere pensie- che resta anzi uno dei suoi bersa- gioco. Meglio dirselo (Rizzoli,
rivista: «Non bisogna dare l'im- ri originali, profondi o addirittu- gli preferiti. pp. 236, € 18,50) racconta il
pressione dei taglierini fatti in ra gravi nel segno del gioco, in E quanto al mestiere del criti- faticoso recupero del padre da
casa». cui vari elementi anche molto co, quanta civile saggezza nelle parte di una figlia ribelle, il
Infine l'epistolario getta luce diversi tra loro si compongono «confessioni» di un articolo del forte personaggio di Lara, nella
sulle tormentate vicende senti- in misurata eleganza, fino a rive- 1990. Tutto quello che piace al sofferenza per la perdita del sé
mentali di Campanile. A comin- lare una figura unitaria. grande pubblico è davvero da li- dell'anziana madre, cittadina
ciare dalla lunga relazione con Gentiluomo del Sud a voca- quidare come spazzatura? E co- di un mondo privo di
Emi Mascagni, figlia del musici- zione cosmopolita, Beniamino me spiegare allora l’inesauribile addentellati con la realtà.
sta, più vecchia di lui, separata ha inventato un tono e uno stile complessità e accessibilità di au- Al tema centrale si annodano i
con un figlio, quasi una vice- di discorso intriso di humour e tori come Shakespeare, Dickens, rapporti con la nuova famiglia,
mamma. Ad Achille, al seguito garbo settecentesco, senza mai Balzac, Dostoevskij? Una volta il marito e i figli adolescenti,
del Tour de France, scrive: cadere nel birignao. Ha letto tut- eravamo convinti che la letteratu- complessi e capaci di generare
ti i libri e sa spremere da arcigni ra di massa fosse troppo facile e un senso doloroso di
Il suo «Amiamoci studi specialistici, pubblicati da consolante, mentre la cultura solitudine. Ben condotto, il
University Press note a lui solo, d’élite diceva verità sgradevoli romanzo enuclea il sentimento
in fretta» attirò le ire gli elementi che ci consentono che solo gli spiriti forti erano in essenziale del femminile, il
del Duce: poteva di «leggere» meglio certi classi- grado di affrontare. Adesso co- bisogno profondo di essere
ci o la fenomenologia baracco- minciamo a sospettare il contra- amate.
essere un ostacolo alla nesca del nostro presente.
campagna demografica «La cultura come avventu- «Nautilus»: la cultura «IL GIARDINO» DI KATE MORTON
ra», recita il sottotitolo del libro.
«Cerca di non disordinare i pa- Ma sia chiaro, è un’avventura come avventura, Segreti di madre
sti, di non mangiare né bere fino minuziosamente organizzata, Beniamino Placido è scomparso all’inizio dell’anno più che articoli = In Il giardino dei segreti
alla sazietà». Ci fu poi un breve curata in ogni dettaglio. Benia- di Kate Morton (trad. di A. E.
sfortunato matrimonio con Ro- mino è un capo spedizione che era il Giuàn Brera, Beniamino è una varietà di scherzi Giagheddu, Sperling&Kupfer,
sa Maria Lisa, con infiniti stra- pensa a tutto, con la geometrica uomo di assist tanto precisi quan- o divertimenti musicali pp.591, € 21,90) due terre
scichi e infine l'incontro con Giu- eleganza del ragno. Costruisce to generosi. Quando si farà la sto- romantiche, Cornovaglia e
seppina Bellavita, lei diciotten- sapientemente una rete fittissi- ria (non certo esaltante) dell’in- rio: forse la letteratura d’élite ha Australia, fanno da culla a un
ne e lui cinquantaquattrenne, ma di connessioni e rimandi tra formazione culturale in Italia, poco da dire, le verità profonde e romanzo complesso e
conosciuta nel '53 e sposata nel autori, generi, epoche, linguag- sia cartacea che televisiva, vi ap- sgradevoli possono stare anche strabordante ma pieno
'55, che gli diede la serenità e gi, etimologie, in cui la prima pa- parirà come uno dei fondatori, nascoste nei miti di massa, come d'incanto, che segue la storia di
l'amatissimo figlio Gaetano. gina della Genesi finisce per sal- un pioniere la cui amabile lezio- quello inaffondabile dei vampiri, una bambina, abbandonata nel
L'ultima sezione del libro è darsi con il titolo originale del ne attende di essere sviluppata da Bram Stoker a Stephen King. 1913 sul ponte di una nave
ricca di tenerissime lettere Giovane Holden, Marco Aurelio ancora oggi. Beniamino ci ha lasciato al- attraccata in Australia con un
scambiate tra i due. L'ultima ci- compare a sorpresa come una Sono proprio i momenti inizia- l’inizio di quest’anno, dopo una libro di fiabe nella valigetta. Via
tata, la 299, non è propriamente delle fonti di Cechov, i movimen- li, aurorali, i piccoli dettagli rivela- lunga malattia crudele, ma que- via si alza il velo del mistero della
una lettera, ma uno scritto del 3 ti dei personaggi di Fitzgerald p Beniamino Placido tori (magari nascosti nel dialogo sto libro ce lo fa sentire vicino e sua nascita. La parte più densa
ottobre '76, quattro foglietti tro- sono quelli dell’Ariosto; ma sen- p NAUTILUS di un vecchio film) quelli che lo ap- maestro, anche nell’arte di sop- di fascino è quella riguardante
vati dopo la morte dell'autore, za mai sopraffare il lettore o, p Laterza, pp. 220, € 16 passionano: l’emozionante sco- portare i colpi dell’avverso desti- la madre, ambientata a cavallo
una sorta di auto-intervista, do- peggio, annoiarlo. perta di Kafka nel primo dopo- no. Come ricorda Marcoaldi, Be- del secolo, che ripropone Il
ve rivendica la sua poetica: «Ho Crea un vero e proprio si- guerra, i segni inequivocabili del- niamino ha messo in pratica la de- giardino segreto di Frances
sempre inventato cose esisten- stema di sinapsi culturali, mai bilmente nuove letture. Per usa- la modernità ritrovati nel vertigi- finizione hemingueiana dello stile Hodgson Burnett secondo un
ti. Sono l'inventore del cavallo. asseverative, sempre pronte a re una metafora calcistica che noso Agostino, La Tempesta e del coraggio: «Grazia sotto pres- risvolto nero, complice un
Preferite le bugie? Ma è così bel- vagliare nuove ipotesi, a tra- spero calzi a chi ha scritto un bel- shakespeariana che si configura sione». Anche per questo lo ricor- amore incestuoso del fratello
la la verità, quest'opera di cui sformare il dubbio in aperture lissimo ricordo di quello scritto- come primo titolo della futura let- diamo con affetto, ammirazione e per la sorella perduta.
Dio è l'autore». imprevedibili, a suggerire ama- re folenghiano e ruzantiano che teratura americana. gratitudine. Mia Peluso

lucazanini.it
IV Percorsi
UN VIAGGIO TRA LE DUNE AFRICANE splendido che è il Souf, della sua bellezza particolare e mondo ancora identico a quello di cento anni fa; in quei
Isabelle, amica del deserto anche della sua immensa tristezza». Quando muore nel
1904, la Eberhardt ha 27 anni e ha già scritto tanto, anche
luoghi dove Isabelle era andata come corrispondente di
guerra nel 1903 e dove è morta nel 1904 nella piena
= L'inquieta Isabelle Eberhardt sente d'istinto l'onda di - per prima e suo malgrado - della prepotenza coloniale dell'ouadi Sefra (annegata nel deserto!) ho scoperto che
un presente speciale, come quello a cavallo tra '800 e '900 degli europei. Il deserto e il viaggio si fanno proiezione di lei è ancora un mito».
quando le conquiste coloniali in Africa raggiungono il un'anima che si ritrae di fronte alla realtà. Ma il sogno Gli scritti della giovane inquieta sono un serbatoio intatto
culmine. Decide di cavalcarla. O almeno di provarci. Nata a resta vivo nei reportage, scritti che fecero conoscere una dell’ immaginario di chi ha vissuto mille avventure pur di
Ginevra da madre russa, si relaziona al mondo usando «cruda» Africa al pubblico europeo. Mirella Tenderini, giungere nel paese della propria mente. Il libro della
pseudonimi maschili e travestendosi da uomo. Si autrice di notevoli biografie (il Duca degli Abruzzi, Ernest Tenderini ci fa comprendere la modernità di Isabelle e
innamora di un'idea di deserto, tesse una rete di amicizie Shackleton, Paul Gauguin), ci racconta ora Isabelle, testimonia quanto ancora abbiamo da imparare dalla
passionali e poi, per pochi intensi anni, Isabelle va. amica del deserto (O.G.E., Opera Graphiaria Electa, geografia che si fa rapporto tra culture, territorio e vera
A 22 anni, nel giugno 1899 lascia Ginevra e quando arriva Milano, pp. 190, € 15). Una donna storyteller che dà vita e curiosità da esploratrice. Viaggio come incognita e scelta
a El Oued, in Algeria, due mesi dopo, scriverà: «Fu per me anima a un libro speciale: «Mi sono trovata in un'area di non sapere, pur di scoprire. Proprio come Isabelle.
una rivelazione completa, definitiva, di quel paese aspro e dell'Algeria non frequentata da turisti dove ho trovato un Davide Sapienza

Lezioni Le Sinfonie di Mozart, un corso universitario


cosparso di idee formative anche in senso politico

K per K Mila
illumina il ’68
GIORGIO ti in corpo minore, che conte- stilistici che diverranno delle
PESTELLI
stualizzano il corso offerto da costanti nella sua arte, per un
Nella sua succosa in- Mila agli studenti negli anni fenomeno biologico di cresci-
troduzione alle Sinfonie di fatidici 1967-'68: «Orbene - os- ta paragonabile a quello per
Mozart di Massimo Mila, serva Morelli - a questa sono- cui nel virgulto è già racchiu-
uscite da Einaudi, Giovanni rissima squilla (dipoi divenu- sa la virtualità della intera
Morelli esordisce rievocan- ta, proverbialmente detta, ses- pianta».
do quella generazione di an- santottesca o sessanttottina) Senza diminuire il valore
tifascisti azionisti che messi Mila corrisponde con cosa? singolo di ciascuna opera di-
fuori gioco dai politici di pro- Con un Corso dedicato ad un' scussa in se stessa, è proprio
fessione riuscirono tuttavia, analisi puntigliosa, K per K (o quel costituirsi, quel matura-
con l'insegnamento e con la quasi), delle Sinfonie di Mo- re come in un romanzo di for-
critica su giornali e riviste, a zart». In perfetta armonia mazione che genera il fascino
far valere la «rifondazione con il suo stile e il suo scrupo- e la solidità di una cultura tut-
di una cultura antifascista, lo per il lavoro ben fatto, che ta connessa presente nell'inte-
neo-resistente, non guasta- non vuol dire ritirarsi sulla ro volume: il percorso, le svol-
ta da compromissioni» che torre, ma convalidare l'impe- te, le prime e ultime vette,
nutrì e rinforzò le coscienze gno in lezioni sostanziose di coinvolgono i rapporti con il
per un periodo più lungo del- manierismo galante, con il gu-
lo stesso fascismo. Una cinquantina sto italiano, quello tedesco e
Di questo esercizio Massi- quello francese, gli scambi di
mo Mila fu protagonista di- di opere, i tasselli dare e avere con Haydn, il gio-
screto («talora sprizzante di un romanzo co di specchi con il teatro mu-
impagabili effetti di inventi- sicale, per cui le ombre di Don
vità e witz polemici»), ma di formazione narrato Giovanni e Leporello, di Che-
sempre alla ribalta sulle te- da un grande maestro rubino e della Contessa attra-
state più importanti e dalla versano a sorpresa il tessuto
cattedra di Storia della mu- idee tutte inerenti all'argo- sinfonico.
sica nell'Università torine- mento, ma proprio per ciò for- Ogni tappa di arricchimen-
se; da qui appunto derivano mative in senso generale, an- to è registrata, come l'espe-
queste lezioni sulle sinfonie che politico. rienza concertante di Man-
di Mozart, ed è una gioia e L'animo con cui Mila ci av- nheim o il viaggio a Parigi, fal- p Massimo Mila
una iniezione di salute, nell' vicina a questa cinquantina di lito sul piano della carriera, p LE SINFONIE DI MOZART
attuale babele di dati solo ac- opere (di cui solo una decina ma decisivo per la conoscen- p intr. di Giovanni Morelli
cumulati, ritrovare ad aper- circolano tuttora in reperto- za di una grande orchestra p Einaudi, pp. 161, € 21
p Alle Opere teatrali di Mozart -
tura di libro quella voce pa- rio) si vede subito a proposito (compresi gli adorati clarinet- da Idomeneo e La Clemenza di
cata e illuminante, quel suo di una «sinfonia infantile» ti) e del nuovo pubblico pagan- Tito a Le Nozze di Figaro, Don
sguardo dall'alto, quell'im- composta a L'Aja a otto anni: te, altra cosa dalle «familiari Giovanni, Così fan tutte fino al
placabile chiarezza argo- «Non si può assistere senza esecuzioni in casa di un nobi- Ratto del serraglio e al Flauto
mentativa. commozione allo spettacolo luomo o di un arcivescovo». magico - è dedicato il saggio di
Morelli, oltre a preziose naturale del precoce costituir- Una grande avventura rac- Manfred Herman Schmid, musi-
appendici bibliografiche e di- si di quelle che si potrebbero contata da un vero maestro, cologo a Tubingen, in uscita a ot-
scografiche, offre anche al chiamare le impronte digitali che col passare degli anni ap- tobre da Bollati Boringhieri.
lettore una lista di fatti, cita- di Mozart, cioè di certi dati pare sempre più tale.

L
SANDRO senza aver mai visitato nessuno a sera prima - 5 dicembre
CAPPELLETTO Vita L’omaggio di Paolina Leopardi di quei luoghi, descrive città, ap- 1791 - giaceva a Vienna sul IL ROMANZO
Paolina Leopardi e partamenti, vestiti, e si schiera: letto di morte, disperato
Mozart; una passione e uno così inesatto, ma così appassionato sostiene la rivolta di Wolfango perché non sarebbe riuscito a con-
MARINA VERNA
specchio, un modo per parlare verso il padre Leopold, la lotta cludere il suo Requiem. L’indo-
di sé, rivelando arguzia critica, di «quel povero maestro di mu- mani - 6 dicembre 2006 - si sve-
Rinato
finezza di intuizioni.
«La Femmina non la voglio
letterata», aveva deciso padre
Monaldo, il cupo e colto ducet-
Una contessina sica che non ha altro che il pro-
prio genio» ed è costretto «a
pranzare nella cucina dell'arci-
vescovo, tra un lacché ed un
glia sanissimo in una stanza che
non è la sua, con abiti che non ha
mai avuto, circondato da gente
che non ha mai visto e suoni che
per finire
to di casa. E - per lei come per
Giacomo - niente «teatro, pub-
blici spettacoli, compagnia di
altri giovani». Lui lascia Reca-
per Wolfango guattero. Ecco dove la gloria
l'aveva condotto».
Poi, coglie il momento decisi-
vo del suo affrancamento: la rab-
non ha mai udito. E’ arrivato al-
l’inferno o in paradiso? L’unica
cosa che sa è di essere Mozart,
Wolfgang Amadé Mozart. Ma
il Requiem
nati, lei non lo farà mai. Dete- me riviste di critica la tiene infor- biografie in lingua tedesca; le bia per «l'avania» (da conoscere può dirlo? Intuisce subito che no, senza orchestra, luce senza candele,
sta quel borgo «abominevole e mata. fantasiose «lettere» di Stendhal la storia di questa parola...) subi- quello deve nasconderlo, in questa carri senza cavalli - con le difficoltà
odiosissimo», una vita domesti- Il suo biografico Mozart (il no- (certamente note a Paolina), le ta a Monaco di Baviera, la deci- nuova vita miracolosa che ha di chi piomba sulla terra senza do-
ca scandita dalle ossessioni «ul- tes magico, pp. 55, € 8) - precisa Memorie di Lorenzo Da Ponte, sione di vivere a Vienna. Tra tut- chiaramente un solo scopo: finire cumenti e con un linguaggio arcai-
tra rigoriste, vero eccesso di Alessandro Taverna nella prefa- pubblicate a New York. Per il let- ti i personaggi, sceglie, e invidia, il Requiem. Tiene però il nome: si co. Il lasciapassare di Wolfgang è la
perfezione cristiana di zione - fu stampato a Bologna tore italiano, la fonte più agevole il paggio Cherubino: «Un giovi- farà chiamare Wolfgang Muster- musica: chi la conosce, riconosce il
Mamà». Legge molto, scrive nel 1837 e concepito come un do- sono i Cenni biografici pubblicati netto ancora più tormentato dai mann, «l’uomo modello». genio. E lo aiuta. Il violinista di
lettere, si invaghisce, a distan- no, in occasione delle nozze di co- nel 1816 dal medico e musicista suoi sedici anni, più ardentemen- Comincia così il divertisse- strada, il negoziante di pianoforti, i
za, del mondo frequentato da noscenti bolognesi. In quello slovacco Peter Lichtenthal, ami- te divorato da un male che non ment di Eva Barinsky Il signor proprietari di caffè musicali, il pro-
Anna e Marianna Brighenti, fi- stesso anno, a Napoli, muore co del primo figlio di Mozart, co- conosce». E come è possibile Mozart si è svegliato (trad. di fessore di Conservatorio...
glie di un amico bolognese del Giacomo; e la sorella, che vivrà il me lui residente a Milano. che un uomo simile sia stato ar- Claudia Crivellaro e Simone But- Sarebbe tutto possibile, se solo
fratello. Marianna è soprano, doppio degli anni, si sente anco- Numerose sono le inesattez- restato per un piccolo debito? tazzi, Elliot, pp. 310, € 17,50), che Wolfgang fosse un po’ disciplinato.
Paolina non potrà mai incon- ra più sola. ze, di date e di luoghi; ma a Pao- «Mozart non aveva trenta fiori- intreccia il viaggio nel tempo con Ma non lo era, e non lo è nemmeno
trarla, ma attraverso di lei im- Sulla vita di Mozart erano al- lina, che confonde fonti diverse, ni!». La contessina Leopardi si quello nella musica, lo stupore per ora. Dimentica gli appuntamenti, si
magina personaggi, scene, tea- lora disponibili ampi necrologi, non importa essere attendibile. indigna, e affida a Mozart la pro- il mondo contemporaneo - musica innamora e sparisce per giorni - per
tri, mentre la lettura delle pri- raccolte di aneddoti, le prime Con attitudine di narratrice, e pria irrealizzata liberazione.
Tuttolibri
SABATO 14 AGOSTO 2010
LA STAMPA V

IN MONTAGNA CON GERLINDE KALTENBRUNNER collaborazione della giornalista specializzata Karin Allo stesso modo entrano in gioco la paura (Annapurna)
La regina degli ottomila Steinbach, e organizzato su una formula originale,
imprevedibile ma assai suggestiva, che porta in primo
e la speranza (Shisha Pangma), la volontà (Nanga
Parbat) o la determinazione (Dhaulagiri) e così via.
= La scalatrice austriaca Gerlinde Kaltenbrunner, piano i sentimenti e le emozioni con cui un alpinista si Il risultato è una narrazione che diventa una mappa
quarant’anni, conosciuta come «la regina degli abitua giocoforza a convivere. dell’importanza che occupa l’elemento psicologico in
ottomila», ha appena scalato l’Everest nel maggio I quattordici capitoli narrano le avventure della questo sport e nella sua cultura, soprattutto per la
scorso: le manca soltanto il K2, la montagna degli protagonista alla luce dello stato psicologico e emotivo presenza assolutamente ineliminabile dell’elemento del
italiani, per diventare la terza donna al mondo capace di ogni volta dominante. La curiosità è la chiave di lettura rischio. Il tema appartiene al mondo alpinistico dal
salire tutti i quattordici ottomila del pianeta, senza della prima sfida a un ottomila, il Broad Peak, curiosità secolo scorso, basta ricordare i Saggi sulla psicologia
ossigeno e in stile alpino (finora l’impresa è riuscita solo su come il suo fisico avrebbe reagito, o su cosa volesse dell’alpinista di Adolfo Hess, nel 1914. Nelle pagine
alla sudcoreana Oh Eun Sun e alla spagnola Edume dire arrampicare in alta quota. Sgomento, invece, di della Kaltenbrunner non c’è naturalmente la teoria,
Pasaban). Ed ecco che Corbaccio, in puntuale sincronia, fronte alle difficoltà per vincere il Makalu, sgomento bensì l’esperienza diretta, tanto più efficace nel dar
manda in libreria il volume autobiografico Da sola soprattutto per la morte di un alpinista che invano era conto di stati d’animo e problemi psichici.
(trad. di Umberto Gandini, pp. 203, € 22), scritto con la stato invitato a rinunciare alla vetta. Alberto Papuzzi

Finzioni Se lo schermo sostituisce le strade pullulano di cadaveri


piagati da orrendi bubboni. So-
Accende idee
la vita: due storie di scuola americana lo l’isolamento può garantir lo-
ro la sopravvivenza. E' così che
il teatro di Leo
FRANCESCO
i bambini, nutrendosi perlopiù
di salsicciotti surgelati e di
da Totò
TROIANO

«Preferisco guarda-
re un film che vivere. Almeno
nei film c’è una trama...»: la
Tra genitori granturco in scatola, conduco-
no un'esistenza ossessiva, scan-
dita da orari ed obblighi: la loro
guida è il Big Movie Book, segui-
a Carmelo
GIANANDREA
PICCIOLI

e figli fino
boutade di Groucho Marx, to pedissequamente, al punto
caustica e, a volte, condivisa da farli esprimere con monolo- Uno storico geniale
da ognuno di noi, potrebbe es- ghi e dialoghi di celluloide. Ma- del teatro vissuto, Claudio
sere apposta a mo’ di esergo a gri, spauriti, dietro le finestre Meldolesi, e un grande speri-
due romanzi che, peraltro, schermate possono soltanto im- mentatore del teatro agito,
maggiormente diversi non po-
trebbero invece essere. Di
più, in entrambi il cinema è,
in qualche modo, il tramite at-
traverso il quale i genitori co-
all’ultimo film maginare il mondo, mentre la
paranoia materna principia a
colpirli nel fisico e nella psiche:
Orion è pressoché incapace di
muover le gambe, Asta s’ispe-
Leo de Bernardinis, si incon-
trano in un libro importante,
La terza vita di Leo, curato da
Meldolesi con Angela Malfita-
no e Laura Mariani e ora edito
municano coi figlioli in modi ziona maniacalmente il corpo dalla coraggiosa Titivillus
singolari e spiazzanti, sempre per tema di noduli. (www.titivillus.it, pp. 440, 20).
però in funzione bizzarramen- Un bel giorno, però, accade Entrambi i protagonisti di
te pedagogica. l’imprevisto: la genitrice non fa questa storia non ci sono più
Ne L’anno di noi due di Da- ritorno a casa per due giorni (Meldolesi è morto pochi mesi
vid Gilmour, la vicenda è auto- ed i piccini, spinti dalla fame, prima della pubblicazione,
biografica: il padre, critico e decidono di avventurarsi al- Leo due anni fa) e la loro man-
documentarista, deve veder- l’esterno; ove le strade sono canza pesa, e tanto, nella no-
sela con un figlio sedicenne sgombre di corpi e tutto, pur stra cultura, in quella autenti-
che ha appena scelto d’inter- se pauroso (la scatola nera e ca, almeno. E non ho dubbi
rompere i propri studi. Il pri- parlante del telefono, gli alberi che il teatro, pur nella sua mar-
mo intuisce l’inutilità d’un at- sovradimensionati rispetto a ginalità estrema, o forse pro-
teggiamento coercitivo e apo- prio per questo, sia la forma
dittico, preferendo insegnare Il cineclub casalingo più vitale dell’asfittico sistema
a quel giovanotto che non sa culturale italico.
neanche dove sia la Florida di David Gilmour Tre sono state, schematiz-
(loro vivono in Canada) per Una scena di «Manhattan», il film girato da Woody Allen nel 1979 e un incubo infantile zando molto, le stagioni di
mezzo della settima arte. Tre Leo: quella romana, che lo vi-
CENTENARIO film a settimana da visionare Anni Settanta de punto di riferimento nell'
Il 14 agosto 1910 nasceva a assieme, seduti sul divano di di Jan Elizabeth Watson avanguardia degli anni Ses-
Torino Massimo Mila, casa: si comincia con I 400 col- santa; quella di Marigliano, in-
antifascista di Giustizia e pi per seguitare coi titoli più quelli visti in televisione), è sieme con Perla Peragallo,
diversi, da Manhattan ad nuovo. «Ti puoi comportare co- compagna di lavoro e di vita fi-
Libertà, spirito einaudiano,
Aguirre, da Notorious a La dol- me se stessi guardando un film no all'inizio degli anni Ottanta;
alpinista (nei mesi scorsi è ce vita. Gli inizi sono stentati; o come se stessi recitando in e infine quella bolognese dal
uscito per i tipi di Vivalda il ragazzo tollera a fatica le un film», il mantra recitato di 1983 al 2001, quando una bana-
«L’altra faccia della mia pellicole in bianco e nero, si te- continuo da Betty, è la via scel- le operazione chirurgica lo fe-
persona. Storie di vette e dia alle spiegazioni paterne, ta da quest’obnubilata madre- ce entrare in coma irreversibi-
alpinisti», € 19), docente di non riesce ad interessarsi alla ragno per tesser la tela che tie- le, durato fino al 18 settembre
Storia della musica, recitazione degli interpreti ne avvinte a sé le proprie crea- 2008.
accademico di Santa Cecilia e ed alle sottigliezze registiche: p David Gilmour p Jan Elisabeth Watson ture: la maternità - e quanto di Del ventennio bolognese,
ma, poco alla volta, il metodo p L’ANNO DI NOI DUE p LA PRIGIONE DI NEVE vampiresco essa sottende - è fecondissimo per creatività te-
delle Scienze, critico musicale p trad. di Michele Foschini p trad. di Giuseppina Oneto
de «La Stampa». Nel catalogo decolla, e quell’atipico cine- qui notomizzata con precisio- atrale e per influenza pedago-
club casalingo si fa veicolo p Rizzoli, pp. 204, € 17 p Fazi, pp.334, € 18,50 ne chirurgica. gica, dà testimonianza questo
Einaudi, in particolare,
ideale per potere parlar d'al- L’anatema gidiano, «Fami- libro polifonico che raccoglie
risalta la sua autobiografia tro, l’amore e la pena, il corag- glie, io vi odio!», parrebbe quin-
intellettuale, di libro in libro: gio e lo scoramento, la vita co- horror, dentro una chiave d’in- chiave in casa la figlioletta Asta di ancora d’attualità: ma la bra-
da «Scritti civili» a «Lettere m’è o come dovrebbe essere. cubo infantile che piacerebbe di sette anni ed il fratellino vura della Watson sta nel mo-
Dalle avanguardie
dal carcere 1935-1940», da In differenti territori si al Propp di Morfologia della fia- Orion, che ne ha nove. strare che, finanche nel più sof- all’incontro con Perla:
«Breve storia della musica» a muove, di contro, La prigione ba. Maine, Anni 70: Betty, ma- Mai i bimbi oserebbero usci- focante degli abbracci, la pre- un ritratto a più voci
«Scritti di montagna», a di neve, brillante esordio della dre single psichicamente di- re: fuori c’è stata, a dire del- senza dell’amore coniuga un os-
«Argomenti strettamente statunitense Jan Elizabeth sturbata, ogni mattina prima l’amata mamma, un’atroce pe- simoro che, miracolosamente, dell’autore-attore
famigliari». Watson: qui siamo in zona di recarsi al lavoro chiude a stilenza, quasi tutti sono morti, si tiene. curato da Meldolesi
decine di interventi, con Mel-
dolesi regista alla console che
GIANNI di ripercorrere la storia della mu- intreccia con sapienza dram-
RONDOLINO Colonne sonore Musica per film: sica per film dalle origini a oggi - maturgica le varie voci, le col-
E' più efficace, dram- cioè dagli anni del cinema muto, lega e le commenta con intelli-
maticamente parlando, la musi- tra spartiti classici o creati ad hoc quando i film erano accompagna- genza storico-teatrale e con
ca di Giuseppe Verdi che sorreg- ti in sala da un pianista o da una partecipazione amicale.
ge la sequenza d'apertura di Sen- piccola orchestra, a oggi, quando Ne esce il ritratto sfaccetta-
so di Luchino Visconti, o quella,
melodica e carezzevole, di Nico-
la Piovani che sottolinea l'avven-
tura di Roberto Benigni nella Vi-
Polvere di note: fior di musicisti, spesso di fama in-
ternazionale, si accostano al cine-
ma senza pregiudizi -, ma anche e
soprattutto di spiegarne le ragio-
tissimo di un inclassificabile
protagonista del teatro italia-
no del secondo Novecento, ma
nella tradizione, rivificata, dell'
ta è bella? Vale di più utilizzare
la grande musica classica per
comporre una colonna sonora
efficace e coinvolgente, come so-
Verdi o Piovani? ni tecniche ed estetiche, di entra-
re nel vivo delle questioni metodo-
logiche, di coglierne dall'interno i
significati profondi.
attore-autore lungo la linea
Totò, Eduardo, Bene, Cecchi,
con in più una profonda sensi-
bilità per i risvolti sociali del te-
felicità o per disperazione -, perde vente, e con risultati eccellenti, nematografica, considerata alla te di grande valore musicale). E Calabretto lo fa con grande atro che «dovrebbe innescare
gli spartiti, si ubriaca, vaneggia. hanno fatto Stanley Kubrick o stessa stregua della musica sinfo- Di tutto ciò, e dei molteplici competenza, col rischio a volte di un processo conoscitivo che
Compone, questo sì: il Requiem, lo stesso Visconti, oppure servir- nica, operistica, da camera, legge- problemi connessi all'uso della essere fin troppo «tecnico» nei nu- produca idee nuove» e accen-
subito. E poi sonate e sonatine per si di un musicista «cinematogra- ra, da ballo o da concerto? musica nel cinema, con dovizia di merosi esempi, offrendo al lettore dere «la nostalgia per una vita
l’editore che vuole un libro di eser- fico» particolarmente adatto al Sono domande che molti si so- particolari, di esempi musicali, di un vasto campo di indagine e di altra da rivendicare poi nel
cizi, improvvisazioni per le serate proprio mondo poetico per uti- no posti, a cominciare dagli stessi analisi attente e di non poche te- analisi. Sicché, a lettura termina- quotidiano».
jazz nei locali fumosi, canzoni per lizzarlo nei propri film, come fe- musicisti, i quali, all'inizio piutto- stimonianze e dichiarazioni di ad- ta, è come se si entrasse in una sa- Al centro del libro un pre-
l’innamorata di turno, concerti cero, fra gli altri, Alfred Hi- sto critici nei confronti del nuovo detti ai lavori, ci parla Roberto Ca- la cinematografica non solo con zioso inserto iconografico e al-
per il galà che un mecenate gli or- tchcock e Federico Fellini ri- mezzo espressivo, vi si sono poi labretto nel libro Lo schermo sono- gli occhi ben aperti per cogliere il cuni scritti programmatici di
ganizza al Musikverein. Poi, il pa- spettivamente con Bernard avvicinati, con notevoli risultati e ro. La musica per film (Marsilio, senso del film, ma anche con le Leo, straordinari. Ci si augura
tatrac: finisce sotto un’auto, lo Herrmann e Nino Rota? In altre spesso riscuotendo un successo pp. 319, € 28), che si rivolge in pari orecchie estremamente sensibili che qualcuno li raccolga e pub-
portano in ospedale, lui farnetica, parole, in che modo deve essere di pubblico sorprendente: basti misura agli studiosi e a quei letto- ai suoni e ai rumori, che spesso blichi integralmente perché
i medici lo spediscono al manico- usata la musica nel cinema e co- pensare a Ennio Morricone e alle ri curiosi di conoscere un mondo non sono meno importanti delle hanno molto da dire a quanti
mio. Il finale è scontato: il Re- me deve essere interpretata da sue musiche per i western di Ser- per molti versi affascinante e in immagini, perché possono dare ancora cercano una cultura
quiem è rimasto incompiuto. un punto di vista critico? Ovve- gio Leone, ma non solo (sono cen- realtà poco noto. ad esse un significato diverso da partecipata e non di mero con-
ro: esiste di fatto una musica ci- tinaia le sue colonne sonore, a vol- Perché non si tratta soltanto ciò che appare a prima vista. sumo.
Fumetti d’estate Tuttolibri
SABATO 14 AGOSTO 2010
VI LA STAMPA

UN’INSOLITA AVVENTURA DEL RANGER DI BONELLI direttamente dall'editore, Sergio Bonelli, che bene disegno, accurato eppure vigoroso, netto e incisivo.
Con Tex Willer a Cuba conosce Cuba e ama le avventure con Montales: ma a
dare ancor più forza all'intuizione bonelliana c'è il
Ma l'estate per Tex significa anche un'ulteriore proposta
in libreria (oltre agli albi, in edicola) per la serie dei
= Ambientazione insolita per l'avventura estiva, nel mondo della santeria che permea la vicenda e, «super miti». Ecco quindi Le terre bianche (Mondadori,
consueto grande formato, di Tex Willer: I ribelli di Cuba soprattutto, la scelta del disegnatore Oreste Suarez pp. 438, € 9,90) antologie delle più belle avventure tra
(Sergio Bonelli editore, pp. 240, € 5,80) ci porta infatti Lemus. Artista cubano dall'intenso bianco e nero che le nevi del ranger con i suoi pards (Kit Carson, Tiger Jack,
nella splendida isola caraibica negli anni della Bonelli ha portato nella sua squadra già una decina il figlio Kit) presentate da Sergio Bonelli. Con la
«Rivoluzione dei dieci anni», divampata nel 1868 contro d'anni fa per dare corpo alle avventure di Mister No. riproposta di una lunga storia, «Nei territori del
la dominazione spagnola. L'innesco narrativo che fa La tavola è dunque particolarmente ghiotta: la storia, il Nordovest» uscita per la prima volta nel 2001, scritta da
navigare il ranger fino all'Avana è la richiesta d'aiuto cui soggetto è firmato da Nolitta (pseudonimo di Mauro Boselli e disegnata dallo spagnolo Alfonso Font.
arrivata da un vecchio amico, quel Montales divenuto Bonelli), è sviluppata da Mauro Boselli che si muove Dal caldo tropicale di Cuba si passa al gelo del Grande
importante uomo politico messicano dopo un passato benissimo tra storia e leggenda, magia e avventura. Nord però con diverse analogie, proponendo riti magici
da ribelle. Questi ingredienti - Montales e Cuba - Insomma, un «texone» (come vengono definiti gli albi e credenze contro i quali Tex dovrà combattere.
segnalano che il gusto per questa storia arriva unici estivi) da leggere d'un fiato, con il piacere per il [A. G.]

IN GIAPPONE Con Jirô Taniguchi Will Eisner IN CINA E GROENLANDIA Due storie vere
(a destra)

Il disegnatore e il suo
personaggio
Spirit
Il giudice probo
nello zoo d’inverno in un disegno
di Graziano
e l’inuit fantasma
Origa

I L
n Uno zoo d’inverno (Rizzoli Lizard, pp. 231, dal sito a storia è vera o, perlomeno, fa parte della
€ 17) l’eccellente Jirô Taniguchi ritrae se stesso Wikipedia grande tradizione storiografica cinese. Sia-
agli inizi della propria avventura artistica, negli mo negli anni della dinastia Song (960-1279)
Anni 60, nella figura del giovane Hamaguchi, che e l'impero cinese vive una stagione molto rigoglio-
muove i primi passi nel mondo del lavoro a Kyoto sa spinta da una forte economia di mercato. Che
per vedersi poi chiamato come dal destino a Tokyo ha tra i suoi effetti anche quello della corruzione,
in uno studio di fumettisti. dell'abuso del potere, del dilagare di banditi e ta-
Con una maturità di tratto ormai infinita, Tani- glieggiatori. Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo
guchi ripropone un mondo passato, un’epoca d’oro se non che l'imperatore Ren Zong decide di com-
dal punto di vista creativo, nella quale le più intime battere queste degenerazioni dando pieni poter ad
vibrazioni affettive si intrecciano con la tessitura di un uomo apprezzato per la sua dirittura morale: il
un quadro ambientale meravigliosamente orche- giudice Bao. Un personaggio che diventa presto
strata. Come spesso capita nell’arte di questo auto- TEORIA E PRATICA Il manuale del grande Will Eisner leggendario e si muove nelle regioni dell'impero
re, i passaggi tra le vicende intime, lievi e struggenti, amministrando la giustizia contro corruzione e
e quelle sociali e pubbliche, penetrate da uno sguar- abusi. A lui è dedicato un romanzo grafico in 9 vo-
do raffinatissimo, sono fluidi e a tutta prima invisibi-
li. I personaggi entrano nel racconto in punta di pie-
di, si assentano per lunghi periodi, ricompaiono ar-
ricchiti dalla vita che hanno nel frattempo vissuto,
Mago delle ombre, lumi il primo dei quali, Il giudice Bao e la fenice
di giada (Coconino Press - Fandango, pp. 168 pagi-
ne, € 15) è ora in libreria. Una lunga saga scritta
dallo sceneggiatore francese Patrick Marty e dise-

svela i tuoi segreti


lontano dagli occhi di chi legge. Storie d’amore appe- gnata, molto bene, dal cinese Chongrui Nie le cui
na intraviste e subito lasciate a perdersi negli sfondi tavole ci portano in luoghi a noi poco usuali, di
corroborano sotterraneamente la narrazione, la so- grande fascinazione.
stengono,la necessitano. La storia è vera, crudelissima e affascinante nel
Niente è urlato, niente va sopra i toni, nella maci- contempo, come il mondo in cui nasce: i ghiacci del-

D
na gentile ma impressionante che questo insigne nar- ue libri per conoscere il do Eisner «un mago delle om- rebbe così semplice e invece... la Groenlandia, il Polo nord, il tempo dell'avventu-
ratore muove con delica- cuore del fumetto: la bre». Personaggio che anticipa Invece, come scrive Daniele ra e delle esplorazioni,
tezza e fermezza estreme. sua tecnica con il gran- molte scelte narrative, e non sol- Barbieri in Il pensiero disegna- del paternalismo colonia-
Il giovane Hamaguchi ha de Will Eisner e dentro il suo si- tanto nella graphic novel, Spirit to (Coniglio ed., pp. 245, € 20) le le e degli Inuit. E' la storia
un talento, dentro di sé, gnificato, con il saggista Danie- è una sorta di morto rinato che cose non sono così semplici e im- di Minik e della sua fami-
che come un magnete lo le Barbieri. combatte contro i criminali ela- mediate, sebbene il fumetto sia glia, tutti portati a New
porta dove deve andare. L'arte del fumetto. Rego- borando strategie nel suo labora- sicuramente, con il cinema, il lin- York - dal loro villaggio di
Entra nello studio di dise- le, tecniche e segreti dei torio-abitazione realizzato nel ci- guaggio più immediato. Le im- Uummannaq - dall'esplo-
gnatori di Tokyo nel mo- grandi disegnatori (Bur Riz- mitero di Wildwood dove do- magini, le figure, i segni a scandi- ratore Robert Peary
mento in cui il lavoro è ur- zoli, pp. 353, € 25,90) raccoglie vrebbe essere sepolto. «Com- re tempi e luoghi. «Il cinema è fo- «per fargli conoscere la
gente. Gli vengono date matite, un tavolo, un compito due testi fondamentali di Ei- prendere un'immagine è un atto tografia commentata cui la possi- civiltà» e tutti morti. Tranne Minik, divenuto Mi-
da fare. O la va o la spacca. Nessun preliminare, nes- sner, in Italia già editi da Vitto- che richiede una condivisione di bilità di mostrare il movimento nik Wallace. E' la storia, ben scritta e ben disegna-
sun apprendistato, le tavole vanno consegnate in po- rio Pavesio distintamente, ha aperto le strade del racconto - ta, dalla fumettista francese Chloé Cruchaudet:
che ore. Gettato nella mischia, Hamaguchi comincia esauriti da tempo: Fumetto e Regole e tecniche annota Barbieri -, il fumetto è Groenlandia Manhattan (Coconino Press, pp.
a crescere professionalmente, a irrobustire il proprio Arte sequenziale e Graphic- scrittura illustrata, in cui il rac- 140, € 18). Una graphic novel avvincente che inizia
talentonella tempra dei tempidi lavoro impietosi. Storytellering - Raccontare a Fu- del padre di «Spirit» conto ha finalmente messo in nel 1897 con il recupero di un meteorite da parte
Il suo sogno è scrivere da cima a fondo una storia metti. Nato nel 1917 a New York e il «pensiero disegnato» moto le figure. Due origini evi- della spedizione guidata da Peary: alla spedizione
tutta sua. La abbozza, la comincia, la lascia sfiducia- in una famiglia d'origine ebrai- dentemente distinte, ma una vo- collaborano gli Inuit e il più piccolo di loro s'incurio-
to, la riprende. Ma sarà un innamoramento,delicatis- ca (e la cultura yiddish sarà da Mattotti a Igort cazione comune: mostrare la du- sisce di quegli uomini bianchi con i peli sulla faccia.
simo e profondamente fragile, a dare all’artista la sempre ben presente nei suoi nei saggi di Barbieri rata, ricostruire il tempo, raccon- Così parte con loro e si porta dietro la famiglia che,
fiammata necessaria per concludere la sua prima lavori, soprattutto per l'ironia tare per immagini». giunta a Manhattan, s'ammalerà e morirà mentre
narrazione autonoma. Qui, nel momento cruciale del- parodistica dei personaggi) esperienze. Di conseguenza, l'ar- L'analisi del linguaggio fumet- lui, Minik, cresce, ritorna al villaggio tra i ghiacci,
la riuscita o del fallimento, convergono tutte le linee William Erwin Eisner pubblica tista sequenziale che voglia far tistico di Barbieri passa attraver- poi torna a New York e diventa una leggenda spa-
del racconto. L’ambiente è ideale, professionalmen- il suo primo lavoro a fumetti comprendere il proprio messag- so l'opera di molti maestri: da rendo nel nulla: forse è diventato un boscaiolo nel
te, epocalmente e artisticamente parlando; il talento nel 1936 sulla rivista Wow: gio deve per forza comprendere Sergio Tofano a Lorenzo Mattot- New Hampshire, forse un pilota d'aerei di guerra,
sboccia, matura, le scelte cominciano a essere fatte; quattro anni dopo arriva il suo l'esperienza di vita dei lettori - ti, da Toppi a Battaglia, Magnus, forse un milionario. Il suo villaggio non c'è più, di-
ma - sembra dirci Taniguchi - senza la forza sottile capolavoro, The Spirit: «sem- scrive Eisner - Occorre che si svi- Bonelli, Igort... Un universo che strutto dagli Usa nel 1953 che però, quarant'anni
ed enigmatica dell’amore, nulla si muove per davve- brava disegnato con la china luppi un'interazione, perché il di- l'autore ben conosce e che propo- dopo, hanno dovuto restituire alla Groenlandia i ca-
ro. La dolcezza accennata di una carezza può scon- bianca su fogli neri», ha osser- segnatore evoca immagini che ne nell'interessante prospettiva daveri dei quattro eschimesi nascosti nel museo di
volgere(talvolta) molto più di un poderosouppercut. vato, Guido Silvestri, il Silver sono immagazzinate nella men- del «pensare a fumetti». storia naturale di New York. La famiglia di Minik.
Dario Voltolini padre di Lupo Alberto, definen- te di entrambe le parti». Sembre- Alberto Gedda [A. G.]

TORNA BONVI La rockstar del fumetto

B
onvi era «un fumettista e Francesco Guccini), Cattivik, ra è di Jannacci. Nello studio bo- vestri (il padre di Lupo Alberto)
rock. O meglio, una Nick Carter (e quindi Gulp! Fu- lognese di Bonvi arrivano due e ora gli albi della nuova collana
rockstar del fumetto. E
le Sturmtruppen sono state la
metti in tv), Marzolina Taranto-
la, Storie dello spazio profondo,
Una scorpacciata giovanissimi di bottega che sa-
ranno poi grandi autori - Guido
ne restituiscono l'effervescenza
ironica, direttamente dalla fo-
sua opera rock». Parola di Va-
sco Rossi che ha utilizzato le
animazioni dei soldatini folli
Alì Babà e i quaranta ladroni, lo
splendido Uomo di Tsushima per
l'editore Bonelli... E, natural-
di Sturmtruppen Silvestri (Silver) e Claudio One-
sti (Clod) - e si può immaginare
il fuoco della fucina creativa. Di-
gna in cui vive, grazie alle sce-
neggiature di Casty, Maselli,
Franzaroli, Lusso e ai disegni di
per aprire i concerti del tour mente, le travolgenti Sturmtrup- mostrato in questo volume rea- Sommacal, Bonfatti, Cannuccia-
2007. Gli stessi soldatini che pen che la leggenda vuole nate lizzato da Chiaroscuro e Barba- ri, Michelon.
ora sono protagonisti di carto- in un'osteria di Modena nella ra Roganti con prefazioni di Va- Un altro titolo immancabile
on in 3D e disponibili su iPho- notte del 2 ottobre 1968. sco Rossi, Vincenzo Mollica e nella produzione di Bonvi è ri-
ne e iPod. Ach, che forzen! Il piccolo esercito dei soldati- Patrizio Roversi. proposto da Rizzoli Lizard con
A raccontare la straordina- ni nazisti che parlano in un deli- La genialità di Bonvi è propo- inediti e bozzetti, Storie dello
ria vicenda di quest'esercito è rante tedeschese è lo specchio, sta anche nella collana dedicata spazio profondo (pp. 176, € 17),
il poderoso volume Super per l'anarchico Bonvi, di tutte le a Cattivik (volumetti di 95 pagi- realizzato nel 1969 con France-
Sturmtruppen (Magazzini società gerarchiche, oppressi- ne, Magazzini Salani, € 8), «ter- sco Guccini, chitarrista con spe-
Salani, pp. 480, € 34): oltre ve, demenziali nella loro (pre- rificante» polpettona nera nata ranze d'autore. Sette storie
1.200 strisce e tavole, storie, di- sunta) onnipotenza. Un'ironia sulle pagine di un giornale scola- (cinque firmate da Guccini) che
segni inediti, bozzetti e sceneg- devastante che riflette sull'inu- stico di Bologna nel 1965 e ap- raccontano di due folli persi nel-
giature. Tutto firmato Bonvi, manità della guerra e, più in ge- prodato alla stampa nazionale lo spazio a fare danni e incon-
ovvero Franco Bonvicini nato nere, della sopraffazione. cinque anni dopo. Un genio del trare chiunque: vagabondi, pi-
a Parma nel 1941 e morto 54 Strip per quotidiani e riviste, male pasticcione e sfigato che ri- rati, donne e persino Dio. Inuti-
dopo, travolto da un'auto. Se storie per libri e cartoni anima- fà il verso agli eroi noir dell'epo- le dire che i due sono gli alter
ne andava così il geniale e tra- ti, diari scolastici, pubblicità, ca: Diabolik, Satanik, Kriminal. ego degli autori: il biondo «put-
volgente Bonvi che ha regala- due film diretti da Salvatore Promette brivido, terrore, rac- taniere spaziale» Bonvi mentre
to moltissimo al fumetto italia- Sampieri (1976 e 1982) con Co- capriccio e invece rimedia maz- Guccini si riconosce nel suo
no e internazionale: dai Caro- chi e Renato, Teocoli, Boldi, Tof- zate e pernacchie dalle sue po- amico robottino. Un'intuizione
selli per l'amarena Fabbri con folo, Gullotta e un grande An- tenziali vittime. Creato da Bon- felice e divertente, dieci anni
Salomone il pirata pacioccone dreasi. C'è anche Bonvi che si ri- vi, Cattivik è stato realizzato con prima di Guerre stellari.
(scritto con Franco De Maria taglia «camei», la colonna sono- successo da Guido «Silver» Sil- [A. G.]
Classifiche Tuttolibri
SABATO 14 AGOSTO 2010
LA STAMPA VII

L
e immaginiamo così: tre ragazze davanti alla car- sor Antonio Faeti e grazie alla libreria può dedicarsi con re, consigliare titoli. Si può davvero fare diversamente?
IL LIBRAIO CONSIGLIA ta geografica, che puntano il dito e decidono: qui! creatività al suo amore di sempre, la letteratura per ra- Se sì, non facendo i librai per ragazzi». Il valore aggiun-
GIOVANNA ZUCCONI E partono alla conquista del loro sogno. Alice, Ele- gazzi. Lei, delle tre, è «specializzata» in adolescenti, tra- to è lì, nella competenza e nella fiducia che si riesce a cre-
na e Serena hanno studiato a Bologna, che non è la città scurati dalla promozione alla lettura che si ferma quasi are. «Chiedo sempre ai ragazzi che cosa è loro piaciuto.
di nessuna delle tre. Insieme, hanno scelto Rimini. Da tutta alle elementari. Alice dice che «sono meravigliosi. Hanno gusti netti, e ogni libro lasciato a metà è una vera
A Rimini quasi sei anni hanno aperto, in viale dei Ciliegi, una li-
breria specializzata per bambini e ragazzi. «È difficile
Una generazione massacrata dai media, che li dipingo-
no come una massa di deficienti. È vero semmai il con-
sconfitta». I consigli per questa estate (la libreria non
chiude per ferie) sono in particolare Il figlio della fortu-

tra i ragazzi parlare del mio lavoro senza parlare della passione ar-
dente che lo anima, delle convinzioni profonde che mi
muovono, spesso dissonanti con tanto facile catastrofi-
trario. Ma bisogna crederci, provarci, coltivarli». Le tre
ragazze lavorano con le scuole in giro per l'Italia, orga-
nizzano un circolo culturale, un club dei lettori, e anche
na di Anne-Laure Bondoux, una toccante storia di emi-
grazione e di speranza, e Bambini nel bosco di Beatrice
Masini, segnalato anche allo Strega. Ottima cosa, secon-

di Alice & C. smo su adolescenti, lettura e cultura», dice, anche a no-


me delle amiche, Alice Bigli, che ha studiato con il profes-
un festival, l'unico, dedicato agli adolescenti. «Il nostro
lavoro di libraie, poi, si basa ancora sul leggere, conosce-
do Alice: per lei certi libri per teenager sono letteratura e
basta, e dovrebbero leggerli anche gli adulti.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 89 58
1 2 3 74
4 5 51

Acqua Acciaio Canale L’ultima riga Un giorno


in bocca Mussolini delle favole
CAMILLERI; LUCARELLI AVALLONE PENNACCHI GRAMELLINI NICHOLLS
MINIMUM FAX RIZZOLI MONDADORI LONGANESI NERI POZZA

37 33 28 27
6 50
7 8 9 10
La caccia Caterina. Non esiste Mister Il filo
al tesoro Diario saggezza Gregory che brucia
di un padre...
CAMILLERI SOCCI CAROFIGLIO CASATI MODIGNANI DEAVER
SELLERIO RIZZOLI RIZZOLI SPERLING & KUPFER RIZZOLI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Acqua in bocca 100 1. Un giorno 51 1. Caterina. Diario di un padre... 37 1. Teoritest 15 1. La solitudine dei numeri primi 61 1. Torneranno le quattro stagioni 10
CAMILLERI; LUCARELLI NICHOLLS SOCCI BERTOCCHI; FABBRI; BALBONI GIORDANO CORONA
10,00 MINIMUM FAX 18,00 NERI POZZA 16,50 RIZZOLI 39,00 ALPHA TEST 13,00 MONDADORI 16,00 MONDADORI

2. Acciaio 89 2. Il filo che brucia 27 2. Terroni 26 2. È facile smettere di fumare... 13 2. È una vita che ti aspetto 31 2. Shrek e vissero felici... 6
AVALLONE DEAVER APRILE CARR VOLO
18,00 RIZZOLI 19,50 RIZZOLI 17,50 PIEMME 10,00 EWI 9,00 MONDADORI 3,50 MONDADORI

3. Canale Mussolini 74 3. Il fattore Scarpetta 24 3. Per l’alto mare aperto 7 3. Cotto e mangiato 13 3. L’ombra del vento 30 3. Viaggio nel tempo 3 6
PENNACCHI CORNWELL SCALFARI PARODI RUIZ ZAFÓN STILTON
20,00 MONDADORI 20,00 MONDADORI 19,50 EINAUDI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 23,50 PIEMME

4. L’ultima riga delle favole 58 4. Il palazzo della mezzanotte 23 4. Una voce, tante voci 6 4. The secret 12 4. Il giorno in più 28 4. Il ladro di fulmini 5
GRAMELLINI RUIZ ZAFÓN GALLI BYRNE VOLO RIORDAN
16,60 LONGANESI 19,00 MONDADORI 17,00 ALACRAN 18,60 MACRO EDIZIONI 12,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

5. La caccia al tesoro 50 5. L’eleganza del riccio 22 5. Di testa nostra. Cronache 2009-10 6 5. Teoritest 11 5. Marina 27 5. Toy Story 3 5
CAMILLERI BARBERY CAMILLERI; LODATO BERTOCCHI; SIRONI; BALBONI RUIZ ZAFÓN
14,00 SELLERIO 18,00 E/O 13,60 CHIARELETTERE 42,00 ALPHA TEST 13,00 MONDADORI 3,50 WALT DISNEY ITALIA

6. Non esiste saggezza 33 6. Il libro delle anime 21 6. Il sentiero dei sogni luminosi 5 6. Esercitest 10 6. Venuto al mondo 26 6. Una cipollina in più 5
CAROFIGLIO COOPER SANGHERA BERTOCCHI; FABBRI; BALBONI MAZZANTINI GARLANDO
14,00 RIZZOLI 19,60 NORD 17,00 PIEMME 18,90 ALPHA TEST 14,00 MONDADORI 11,00 PIEMME

7. Mister Gregory 28 7. Breaking dawn 21 7. Cari estinti 5 7. Fate i bravi (0-3 anni) 8 7. Incubo bianco 24 7. La guerra degli elfi 5
CASATI MODIGNANI MEYER PANSA RIZZI RAMBE BRENNAN
20,90 SPERLING & KUPFER 19,90 FAZI 22,00 RIZZOLI 17,00 RIZZOLI 6,90 NEWTON COMPTON 22,00 MONDADORI

8. Il tempo che vorrei 27 8. Olive Kitteridge 20 8. Don Vito. Le relazioni tra... 5 8. Gli uomini vengono da Marte 8 8. Un posto nel mondo 24 8. La clessidra di Aldibah 5
VOLO STROUT CIANCIMINO; LA LICATA GRAY VOLO TROISI
18,00 MONDADORI 18,50 FAZI 18,00 FELTRINELLI 15,00 RIZZOLI 12,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

9. Hanno tutti ragione 22 9. I terribili segreti di Maxwell Sim 19 9. La libertà dei servi 5 9. Teoritest 7 9. Esco a fare due passi 24 9. Diario di una schiappa fai-da-te 5
SORRENTINO COE VIROLI BERTOCCHI VOLO KINNEY
18,00 FELTRINELLI 18,00 FELTRINELLI 15,00 LATERZA 34,00 ALPHA TEST 9,00 MONDADORI 9,90 IL CASTORO

10. Le perfezioni provvisorie 19 10. Corte d’Assise 19 10. Vaticano Spa 5 10. Quando i Giganti abitavano... 7 10. Uomini che odiano le donne 23 10. Il diario di Carrie 5
CAROFIGLIO SIMENON NUZZI SITCHIN LARSSON BUSHNELL
14,00 SELLERIO 18,00 ADELPHI 15,00 CHIARELETTERE 19,50 MACRO 13,80 MARSILIO 16,50 PIEMME

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DALL’1 AL 7 AGOSTO.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 14 AGOSTO 2010
VIII LA STAMPA

Paolo Rossi

Il signor Cabaret
GIOVANNA
ZUCCONI I PREFERITI
Al momento di que-
sta intervista, Paolo
Rossi lavora in miniera. Pri-
ma è stato in fabbrica, dopo
f
andrà fra i pescherecci, e sol-
tanto alla fine dell’estate il
suo palcoscenico sarà un pal-
coscenico. È il suo Teatro Po-
polare, davvero nei luoghi del
lavoro, della fatica, del popo-
lo. Significa «fare teatro do- FEDOR DOSTOEVSKIJ
ve il teatro non arriva, scen- Il giocatore
dere a patti con il luogo che ci
Garzanti
accoglie, come le miniere sar- pp. XXXI-202, € 7,50
de di Montevecchio chiuse
dal 1991. Non mettere in sce- «Il bello è mischiare. Ho
na un monologo sui precari, letto Il Giocatore mentre
ma lavorare con i precari», giravo Montecarlo Gran
glossa Carolina De La Calle Casinò con Carlo Vanzina»
Casanova, che con la sua
compagnia BabyGang lavora
da anni con Paolo Rossi, e in-
sieme a lui ha scritto il libro
(«conversazione delirante»,
f
la chiamano loro) La comme-
dia è finita! edita da Eleuthe-
ra. È - e non sembri incredibi-
le, visto il personaggio, o al-
meno la vulgata sul personag-
gio - un discorso sul metodo.
Esiste un «metodo Paolo DARIO FO
Rossi», come il metodo Sta- Mistero Buffo
nislavskij? E la lettura, i li-
Einaudi, pp. 410, € 13,50
bri, come entrano in que-
sto viaggio attraverso un «A rubare, a leggere per il
teatro fatto di laboratori, teatro mi ha insegnato
di improvvisazione, di me- Dario Fo. Nella prossima
scolanza, di nuovi linguag- stagione andrò in tournée
gi in combustione con la con il Mistero Buffo»
commedia dell’arte: radici
e attualità?
«Lo stile non nasce perché il
signor Rossi o il signor Stani-
slavskij l’hanno deciso e pen- La vita Paolo Rossi è nato a Monfalcone nel 1953. Milanese d’adozione. Si è diplomato perito chimico a Ferrara. Ha
f
sato - già alto, nobile, profon- esordito come attore nel 1978 in «Histoire du soldat», regia di Dario Fo. In televisone debutta con «Su la testa!» nel
do. Nasce dalla situazione 1992. Ha partecipato al festival di Sanremo nel 1994 in coppia con Enzo Jannacci.
economica, storica, cultura-
le, alla quale ti devi adattare Le opereLa commedia è finita! Conversazione delirante con Carolina de la Calle Casanova (Eleuthera, pp. 133,
e che determina la scelta de- € 10,80). Nella Bur-Rizzoli «Il signor Rossi e la Costituzione» (con dvd) e «Questa sera si recita Molière» (con dvd).
gli argomenti e il modo di la-
vorare». CHODERLOS DE LACLOS
Impeccabile. Marxista, Le relazioni pericolose
quasi. Ma in concreto?
Feltrinelli, pp. 373, € 9
«È diverso fare uno spettaco-
lo nella miniera sarda di «E’ il libro che sto leggendo.
Montevecchio, a conclusione Dalla gavetta al Derby di Milano all’odierno «Teatro Un classico del Settecento.
Mi preparo anche così alla
«Il primo libro? Lolita, popolare» nei luoghi del lavoro, della fatica: una bella regia del Matrimonio
segreto di Cimarosa»
a sette-otto anni. estate nelle miniere sarde di Montevecchio chiuse dal ’91
Me lo ricordo
ancora: “tre volte

“Da Molière al Bardo


quest’estate è un'estate in
la lingua si inchina...”» fabbrica, fra i pescatori, nel-
le miniere.
di un laboratorio con attori e «Per il laboratorio-spettaco-
musicisti, oppure allo Stabi- lo a Montevecchio ho letto
le di Bolzano con ragazzi una storia degli scioperi nelle
amatori fra i quindici e i miniere. Sono stato in fabbri-

la mia arte è il furto”


vent’anni». ca, a Pomigliano, a girare in
In principio fu Dostoevskij. cinque giorni appena un film
«Con I giocatori, a Trieste, sugli operai, con la regia di
quattro anni fa, liberamente Massimo Carbone: ha funzio-
ispirato al Giocatore di Dosto- nato, il documentario all’im-
evskij. Ma nei laboratori leg- provviso si sposa bene con il
giamo di tutto, affrontiamo gnia di marionette. Meglio, agire è il suo mestiere. che madonna, poi trovi altro in Derby, perché non mi rubasse- teatro all’improvviso. Andrò
tutto, mescoliamo cultura al- pensai». «Anche se, alla maturità, mi un altro libro, è come andare ro le battute: solo che dopo tre a Lampedusa, fra i pescherec-
ta e bassa. Il lavoro è quello «Recitare è sempre innanzi- fecero promettere che non in miniera, procedi per filoni». giorni non riuscivo più a legge- ci, a lavorare per il festival di
di mischiare, è un bricolage. tutto un mestiere», scrivete avrei mai più frequentato un Leggendo sempre, diceva, re la mia mappa. Comunque. Claudio Baglioni. Voglio vede-
Io, peraltro, ho letto Il Gioca- nel non-manuale «La com- laboratorio... Mischiare è fon- in relazione a quello che sta A rubare, cioè a leggere per il re, voglio capire: c’è solo la
tore mentre giravo Montecar- media è finita!». damentale. Mai potrei fare facendo e vivendo. Mesco- teatro, mi ha insegnato Dario strada, come cantava Giorgio
lo Gran Casinò con Carlo Van- «Ho fatto anche una scuola di una cosa sola, leggere una co- lando, sempre. E sempre Fo. Prendi un pezzo e lo copi, Gaber».
zina». mimo. Però parlavo. Ma la mia sa per volta». classici? Molière, Rabelais, mi ha detto, ma come a scuola: Alla fine dell’estate, però, ci
Sempre di gioco d’azzardo scuola è stato il lavoro. Un lo- Viaggia sempre con qualche Shakespeare... cambiandolo, così che non si sarà anche il teatro-teatro:
si tratta, in effetti. Ma su cale come il Derby di Milano, libro? «Con i classici puoi rubare tan- capisca la provenienza. Poi lo Paolo Rossi debutta nella re-
quali libri si è formato Pao- l’ultimo posto dove si è fatta la «Me ne porto dietro anche to, non ci sono diritti d’autore. metti in un cassetto. Poi lo tiri gia lirica, a Spoleto.
lo Rossi? gavetta vecchia maniera, con Ho rifatto Molière, e non ho «Ho scelto un’opera buffa, Il
«Formato, io? Il primo libro sofferenza. Persone come Fo, «Mi ha insegnato mai ricevuto proteste dagli «Debutto nella regia matrimonio segreto di Domeni-
che ho letto era Lolita. Me lo Strehler, Cecchi, Gaber, Jan- eredi». co Cimarosa. Ho millantato di
ricordo ancora: "tre volte la nacci». Dario Fo: prendi Rubare? In che modo? L’im- lirica: Il matrimonio capirne qualcosa, e adesso de-
lingua si inchina..."». Il teatro, lei dice, è un luogo un pezzo e lo copi, provvisazione è disciplina segreto di Cimarosa, vo recuperare. Studio, leggo».
«Lolita»? A quanti anni? di persone vive. ferrea: il lavoro sui testi an- Che cosa?
«Sette, otto. Ce l’aveva mio «Credo che il teatro sia la ma- ma come a scuola: che? ho millantato «Sto leggendo Le relazioni peri-
papà, nascosto, ma io l'avevo dre di tutto. Anche un evento cambiandolo...» «L’arte del teatro è arte del di capirne qualcosa...» colose...».
trovato. Leggevo insieme televisivo è, al fondo, un fatto furto. Scarpetta rubava al vau- Choderlos de Laclos, il Sette-
Cuore e Lolita. E Sussi e Biri- teatrale. Rai per una notte è troppi. Magari non li leggo, ma deville, De Filippo a Scarpetta, fuori e lo copi un’altra volta, e cento francese, è perfetto.
bissi». stato soprattutto uno spetta- devo sapere che ci sono. Sono il primo Molière dalla Comme- ripeti questa azione di filtrag- «... ma anche il diario di Patri-
Mescolare, mescolare... colo dal vivo. Che il teatro, un accumulatore di libri. Io li dia italiana. Quella del teatro è gio più volte». zia D’Addario, ottimo spunto
Ma già all’inizio aveva uno dunque, parli di problemi vivi, possiedo, cerco di non darli in un’arte che per essere innova- Lezione ben appresa? per un testo teatrale. Le poe-
sguardo teatrale, nel leg- che ci riguardano. Un comico prestito, e mi ricordo chi me tiva deve riferirsi alla tradizio- «Ho copiato Dario Fo. Lui è ve- sie di Sandro Bondi, Fotti il po-
gere? è come un prete, o un medico: ne ha preso uno». ne». nuto a vedermi, non si è rico- tere di Francesco Cossiga...»
«Nessun fuoco sacro. Volevo più ci sono problemi, più ha Il metodo Paolo Rossi. Si legge rubando. nosciuto, e a sua volta ha ruba- Li legge?
mantenermi, essere autono- materiale su cui lavorare». «Una persona colta non è chi «La prima fase è quella delle to a me, cioè a se stesso». «Certo. Devo. Noi teatranti
mo dalla famiglia. Lavoravo Sempre mescolando: i classi- ha letto tutto, ma chi sa dove suggestioni e del furto. Prima Nella prossima stagione an- dobbiamo leggere quelle ro-
in fabbrica, ottomila bicchie- ci, l'attualità. In fondo, Pao- andare a cercare, a rubare. La di scrivere, prima di improvvi- drà ancora in tournée col be lì».
ri al giorno: mi offrirono di fa- lo Rossi è diplomato perito ricerca è difficile e anche di- sare, io disegno delle mappe. È «Mistero Buffo» di (da, in È uno sporco mestiere, ma
re il tuttofare in una compa- chimico, combinare e far re- vertente. Non trovi, tiri qual- un trucco che ho imparato al omaggio a) Dario Fo. Ma qualcuno deve pur farlo.

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