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Perch #occupyscampia

Scampia come New York, questa la sfida nata in rete sotto lhashtag #occupyscampia. Una sfida nata dal basso come al Valle, come al Cairo. Non ci sono leader ma solo cittadini che si sono ritrovati intorno a unidea quella di occupare un luogo simbolo del quartiere. Cos, in sole dodici ore, il tam tam su Twitter cresciuto a dismisura e #occupyscampia e #scampia sono diventati gli argomenti pi discussi in rete. Come in Piazza Tahir giovani e non si stanno organizzando per portare tende e passare serate sotto le stelle nellarea nord di Napoli. Una risposta emotiva? Probabilmente. Ma il filo conduttore che parte dal Settembre del '43 e arriva al Cairo proprio l'emotivit. #Occupyscampia vuole convogliare artisti, scrittori, intellettuali per animare il quartiere e dare sostegno ai cittadini onesti di Scampia che, quotidianamente, vivono il territorio. E la voglia di dare sostegno, ciascuno in base alle proprie possibilit, al Centro Hurtado, ai ragazzi del Don Guanella, al Centro Mammut, alle Coop Sociali, ai ragazzi di Resistenza Anticamorra e tutte le organizzazioni che per difetto di memoria stiamo dimenticando. A tutti quegli operatori sociali e ai comuni cittadini sui quali, troppo spesso, si spengono i fari dei media. Luci che si accendono solo per raccontare lennesimo morto ammazzato. Ma tra due omicidi di camorra, nel buio delle TV, continuano a vivere e lottare gli abitanti del quartiere che non abdicano ad una cittadinanza attiva ma, anzi, reagiscono con vigore. Come il Gridas che il 19 Febbraio festegger il suo trentesimo carnevale in strada. Perch a Scampia, i suoi cittadini, le sue associazioni, vivono e lottano affinch le cose cambino. Il movimento #Occupyscampia vuole aiutare e sostenere queste realt uscendo dalla rete per innestarsi nel mondo reale. Sulla casella di posta elettronica del gruppo iniziano ad arrivare le prime adesioni di artisti che vogliono scendere in piazza, tra gli altri lattore teatrale Giulio Cavalli che da quasi tre anni vive sotto scorta perch minacciato di morte dalla mafia e il cantante degli A67 Daniele Sanzone. In queste ore il movimento sta prendendo contatti con altri esponenti dello spettacolo e della cultura italiana affinch un loro concerto o una loro lettura animi le serate di #occupy. Chiederanno sostegno agli occupanti del Valle, ma anche a Jovanotti, a Roberto Saviano e al Sindaco De Magistris. Per la prima volta i napoletani stanno utilizzando Twitter come mezzo per scardinare limmobilismo e far sentire la propria presenza. Una piccola rivoluzione dal basso che nasce lontana dalle logiche del XX secolo e si appropria dei linguaggi della contemporaneit. Una mobilitazione che comunica attraverso i cellulari, che si muove alla velocit della rete. Una mobilitazione che vuole sostenere Scampia ma lanciare un ponte per un #occupycasale e #occupyquartooggiaro. Una rete di uomini e donne che si stancata di subire non solo le logiche della camorra e del malaffare ma anche quelle di una comunicazione che li vede elementi passivi di una narrazione che avviene sopra le proprie teste.

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