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il Porto Hub: una chiavica

I dati provvisori per il 1965, dimostrano che Brindisi il Porto Adriatico di maggiore traffico passeggeri (anche se trattasi di una corrente prevalentemente di traffico) superando a volte anche Ancona, Venezia e Trieste. (da: Lineamenti Economici della Provincia di Brindisi - Camera di Commercio 1967) Ci crollata addosso la pesantissima vicenda del Carbone (merce miserabile, ributtante, stomachevole, punitiva) con le sue enormi dimensioni, 4000 MW uniche in Europa, che comporter, appunto per le sue inusitate dimensioni, rischi sicuri e grossissimi per il futuro del nostro territorio, ...lo stravolgimento del nostro Porto, destinato obbligatoriamente ad accogliere la movimentazione di 10 Tonnellate di Carbone, condannandolo ad essere quasi esclusivamente Porto Nero. Il Porto turistico rimarr sogno ed i Traghetti... diventeranno un ricordo ... con riflessi gravi sulla occupazione nel delicato settore recettivo-turistico, preziosa potenziale risorsa futura. Tutto questo ci venuto addosso senza la minima informazione, senza coinvolgimento alcuno della popolazione, volutamente tenuta nellignoranza completa della vicenda. Solo perch da Roma, dai Palazzi Direzionali di tutti i Partiti, stato Decretato LORDINE DI ACCETTARE. (da: a Tonino Di Giulio: un maestro 1996)

Sono passati quindici anni dalle frasi profetiche di Tonino Di Giulio, uomo simbolo, e quel presagio s fedelmente avverato come le maledizioni che piovono dallalto.
Il Porto di Brindisi non gode di buona vivibilit, nel senso che non stata portata avanti una politica intesa a promuovere limmagine del Porto e, di conseguenza, della citt nei consessi internazionali Occorre conoscere gli aspetti negativi percepiti ed impostare una azione per correggere... cercando nel contempo di superare i motivi che hanno portato a formare una considerazione negativa. (dal Piano Operativo Triennale 2012-2014 Autorit Portuale)

Ma qual realmente, a parte i giri di parole, il ruolo assegnato al Porto di Brindisi dalle strategie del Piano Regionale dei Trasporti ?

Porto: ... questa immensa risorsa stata asservita allo sviluppo della grande Industria e degli interessi economici di alcuni operatori locali, con la conseguente rottura della identit fondativa fra citt costruita e mare, tra Porto e comunit locale. Le azioni svolte nel corso degli anni dalle Autorit Portuali hanno ulteriormente aggravato tale situazione. Non ci si pu farci fagocitare dai settori di base a basso valore aggiunto (petrolchimica, energetica), indotti da sempre a tentare la trasformazione delle infrastrutture in uso riservato ed aziendalistico. lattivit di Porto Industriale, dopo linsediamento della Centrale a Carbone ENEL di Cerano, si fatta assai condizionante per il Porto nel suo insieme, tanto da far temere che possa verificarsi una trasformazione di fatto del Porto in Scalo Industriale. Lelaborazione del Piano Urbanistico Generale, cosi come prescritto (art.5 Legge 84/94), deve rappresentare una propizia occasione per definire in modo condiviso da Comune ed Autorit Portuale, una azione strategica per lo sviluppo contestuale del Porto e della Citt... uso ottimale del Porto inserito in un programma di sviluppo serio e proficuo.

Finalmente, con queste altre meravigliose frasi del 2011, contenute nei Rapporti Ambientali Preliminari approvati dalla Giunta Municipale e dal Consiglio Comunale del 25 agosto 2011 (www.comune.brindisi.it), qualcuno ha riavuto il coraggio di formalizzare nientaltro che tutta la verit sul condizionamento storico che Brindisi ha subto negli ultimi cinquantanni ed ancoroggi, pi che mai, subisce. E quei qualcuno hanno anche intuito lunica panacea miracolosa toccasana che occorrerebbe per uscire da un limbo infernale: redigere una Valutazione Ambientale Strategica definitiva con un minimo di giudizio, corredarla al Piano Urbanistico Generale in progettazione, e costruire una Brindisi del futuro come nessuno lha mai vista e come solo i giovanissimi potrebbero vedere nel suo splendore. Nonostante diversi figuri contrari che ostruiscono i pori degli altri, per le loro febbri, delirando di inceneritori rifiuti vari o di impianti a rischio di incidente rilevante, o assentendo silenziosi. E stanchevole sentir parlare del Porto di Brindisi, autentica perla di mare impastata con la sabbia e con la terra, rimembrando sterilmente una passata bellezza, lacrimando acqua su un cadavere fradicio che non necessita di alcuna autopsia.

E inutile sprecare altri pianti addosso ad unopera darte di incomparabile bellezza, scolpita da mani sapienti dal nome Cillarese e Patri-Palmarini, tanto elogiata dal Poeta adottivo Virgilio, tre sono i porti sicuri nel mondo: ... Luglio, Agosto e Brindisi, ed osannata dal teologo Annibale De Leo, Il Porto pi celebre che immaginar si possa in tutta lantichit. Con il confronto, col semplice raffronto tra due mappe, una storica, laltra attuale, libero esame ed interpretazione dellantropizzazione avvenuta negli ultimi decenni a causa delle considerazioni in premessa. Dagli atti auto celebrativi del nuovo Piano Operativo Triennale 2012-2014, frasi che si risparmierebbero al peggior nemico: in tema di tutela dellambiente portuale occorre sottolineare la sensibilit dellAutorit Portuale per una sempre maggiore tutela delle matrici ambientali dellambito portuale. Mettendo in moto le emozioni e balzando nella memoria rivisitando la coscienza e lidentit, lasciamo andare un impavido e tristissimo giudizio circa le alterazioni morfologiche avvenute: un annientamento che ha sformato, irreversibilmente, loriginaria sinuosa foggia che contornava la testa del cervo, oggi piena di sanguisughe aggrappate ad una vena vigorosa in via desaurimento. Senza il bench minimo consenso collettivo o raggiungimento alcuno di risultato positivo per lo stato sociale ed economico stagnante, comunque, in unirritante situazione di crisi occupazionale, oltre che in unanomala povert. Un contesto, troppo spesso, irrispettosamente strumentalizzato. Una devastazione territoriale implicita al Piano Regolatore Portuale risalente al 1974, di cui lunica variante apportata (nel 2005) stata quella per prevedere, freddamente, il tombamento della spiaggia di S. Apollinare. Il risultato, annunciato, di un libero arbitrio legalmente esercitato dAutorit Portuale. E molto complicato, pur cercando meticolosamente, trovare le Valutazioni di Impatto Ambientale per le ciclopiche cementificazioni di mare effettuate negli anni e tuttora in corso desecuzione. L Ente Ministeriale introdottosi in forza della legge n. 84 since 1994, interessandosi solo di variare la geografia modellatasi nei millenni, stato da tutti, Amministrazioni Comunali e Provinciali comprese (votanti nel Comitato Portuale), colpevolmente lasciato operare

dissennatamente, senza scrupolo alcuno nei confronti del bene paesaggistico comune ed ignorando qualsivoglia raccomandazione, o intimazione, o invito che fosse, rivolto da chi di paesaggio se ne intende e tenta strenuamente di salvarlo. Un giorno, per puro caso, frugando tra carteggi darchivio personale dufficio, ho pescato un capolavoro di lettera ufficiale datata 28 dicembre 1994. Esattamente lanno di istituzione della Dittatura Portuale. ...Destinazione tutti gli altri Enti possibili: Commissario Prefettizio, Sindaco (la carica era vacante), Consorzio del Porto e ASI, Genio Civile, Capitaneria di Porto, Prefetto, Ministero di Roma, e via dicendo. La nota reca in coda una firma molto autorevole: Ministero Beni Culturali e Ambientali - Soprintendenza Beni Ambientali Architettonici Artistici Storici ______________________________________________________

Oggetto: BRINDISI Piano Regolatore del Porto Richiesta sospensione opere in corso
Per quanto tutto sia possibile in questo porto di mare, non credo e non spero di non esser riuscito a reperire le anzidette Valutazioni di Impatto Ambientale (se pur utile possa essere) per quanto realizzato a scapito di mare, sabbia, Castello, foci di piccoli fiumi, siti archeologici, alla faccia di chi ama Brindisi e della Sovrintendenza. C da ritenere che, alle OO.MM., non vi sia stato alcun Genio allinterno di una lampada che chiedeva solo desser sfregata amorevolmente, e che non sia mai stato nominato alcun Capitano coraggioso a guidare il veliero delle meraviglie con sensate Opere Marittime. N, si pu esserne sicuri, si sia plausibilmente dato urgente riscontro alla commovente nota in lettura, ammesso che qualcuno, allepoca, labbia degnata di uno sguardo. Il documento a seguire, come sono convinto copiosi altri simili prima e dopo, sostanzialmente, consigliava di sospendere gli scempi territoriali in corso, prima del troppo tardi.

Nella speranza che qualcuno, almeno adesso, si metta a leggere attentamente...

Atti superflui, inutili, disturbanti una gestione programmata, dal molto alto, per essere a senso unico senza vie duscita. Grattacapi come quelli che avrebbe causato la presenza di un membro attento ad ambiente e paesaggio inserito nel Comitato Portuale, braccio ingessato che decideva e decide mosso dalla politica, dagli affari e dallindustria. Autoritariamente. Atti fastidiosi nellaffidare, ad arte, le redini del calesse ad un condottiero straniero mai innamorato della citt aldil degli interessi economici. Presidenti pro-tempore (a cronometro) che in un anno di mandato guadagnano come decine di operai messi a lavorare in impianti a rischio. Atti intralcianti il dover essere ad ogni costo Porto Hub dellAdriatico, strappando via spiagge come adesivi colorati tirati via a forza dallalbum di famiglia. Ostacoli al completamento del sacrificio dellintera costa sud di Brindisi fino al vecchio Bosco di Cerano, scordato fiore allocchiello del turismo depoca, la cui circoscrizione, dell Autorit Portuale, sintende, e della costa sud, sintende, stata estesa con apposito Provvedimento del Comitato, approvato dalla Regione Puglia nel settembre 2008. Il comunicato stampa con la contentezza di voci senza sangue: tale decisione rappresenta lennesimo tassello verso la realizzazione di un grande porto commerciale, elemento indispensabile per lo sviluppo dei traffici portuali brindisini. Aliti compiacenti che non ammettono disturbi nel dover pianificare Autostrade e Corridoi numerati del Mare, maglie per scambi internazionali trasparenti alle navi passeggeri per Brindisi. Scelte alternative importunerebbero proficui incassi provenienti da ogni nave infetta in transito e parcheggio ventiquattrore. Introiti che paiono piovere sfiorando, con poche goccioline, poveri cristo locali senza lavoro o con un contratto capestro, ovvero giovani costretti obbligatoriamente ad emigrare altrove per trovare sistemazione adeguata. Cambi di rotta, a salvaguardia del patrimonio paesaggistico, sarebbero barriere al grande sogno multimiliardario, stipato nei cassetti di lussuose scrivanie, di far scomparire il mare tra Torre Cavallo e Le Pedagne, rimpiazzandolo con un faraonico parco container, definito DistriPark come fosse una gabbia per dinosauri carnivori impazziti da ricoverare temporaneamente.

Un differente Piano Regolatore Portuale vorrebbe dire fastidi alle progettazioni scriteriate a danno di un territorio verso il quale non si nutre alcun sentimento daffetto e appartenenza. Vorrebbe dire intralci nella gestione degli interessi imposti dagli scommettitori ed accettati dai coccodrilli-allibratori. Nel mentre, per poter continuare a fare gli stracomodi degli eletti, chi sta in miseria ha da restare povero, la vittima vittima, lignorante ignorante. Non consentendo possibilit di studio in loco, i volghi opportuno restino tali. Ed agli intellettuali, tornati indietro, poche o ben precise possibilit. Cos, inesorabilmente, con pochi contenti ed appagati di gola, la storia continua. Infatti, siccome al fondo della follia umana pare non esserci mai tocco, a riprova, ipotizziamo la previsione del nuovo Porto analizzando i progetti pi significativi del prossimo futuro, parzialmente in corso dopera, curati attraverso un microchip impiantatoci addosso per gestire e controllare tutti i movimenti della piccola e strategica Brindisi. Nome in codice Authority. ...Alloggio ricovero animali vivi previsto a Costa Morena. Preventivamente, concediamoci unaltra presa per i fondelli citando le vane raccomandazioni sui siti sensibili contenute nel ______________________________________________________ 1 Rapporto sullo Stato dellAmbiente 2003 (storico corposo librone bianco consultabile c/o lArchivio di Stato o in qualche biblioteca privata sperduta) con riferimento all Area di competenza dellAutorit Portuale, sono presenti i seguenti siti sensibili : - larea di S. Apollinare e la cosiddetta zona archeologica; - le banchine di Costa Morena est ed ovest; - larea in concessione alla British Gas (Capo Bianco) ______________________________________________________ I siti sensibili, a cui si , al contrario, assolutamente insensibili, necessario meglio identificarli, data lestrema importanza storica. Per larea di SantApollinare, non bisognosa di presentazioni, colpisce leggere le frasi conclusive del parere della Giunta Regionale dellagosto 2006, reso nel percorso del farraginosissimo iter dapprovazione della Variante al Piano Regolatore Portuale:

Allo stato, manca ulteriore documentazione che consenta di rappresentare lo stato attuale del processo abilitativo alla realizzazione di opere ed interventi nellambito del Porto di Brindisi. E, altres, assolutamente indispensabile rilevare linesistente compartecipazione del Comune di Brindisi, che non stato coinvolto nelle proposte e nelle decisioni, a scelte pianificatorie cos rilevanti.

Le banchine di Costa Morena Est ed Ovest sono quella unica, in precedenza citata, realizzata ricoprendo prepotentemente di calcestruzzo una fetta di porto medio al cioccolato fondente. Larea di Capo Bianco, in concessione alla British Gas, quella liquidata agli inglesi nei pressi del molo/pennello petrolchimico. Larea definita zona archeologica, in totale abbandono e disuso anche nelle memorie, il Villaggio Protostorico denominato Punta della Terrare ove, circa 2500 anni or sono, a Brindisi, si fondeva e lavorava il Bronzo ricavato da statue ed altri oggetti vari difettati, spediti qui via nave, riutilizzandoli per farne di tutto, compresa la nota moneta di Brindisi con il giovanotto in groppa al delfino. Per i non credenti, e per perfettamente comprendere di cosa si stia parlando veramente, alla pagina successiva il Decreto Ministeriale di apposizione del vincolo, con tanto di firma del Ministero, che dovremmo rispettare. ...Il tempo, carta invecchia e date e timbri scolora... Di seguito a quanto premesso e considerato, spesso recitano cos i documenti ambientali che intendono smentirsi da s, linverosimile carrellata delle schede progettuali scaricate tempo fa dal sito dellEnte Portuale www.porto.br.it. Schede, gi scadute di validit, compilate cos semplicemente come fossero il compito in classe per un esame scolastico destinato ad essere archiviato in qualche aula magna impolverata. Pagine scompagnate la cui semplice illustrazione, principieremo proprio dalla spiaggia di S. Apollinare, sar tutto un magico programma di trasformazione portuale a cura di stregoni guru che ballano intorno al fuoco a piedi scalzi con aggeggi in mano che risuonano, senza interruzione, in assonanza con gli ululati fuoriusciti dalle bocche cantanti in coro durante la notte tenebrosa.

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La sequenza ha eloquenza pi di qualsivoglia commento, e vela sia il motivo delle cure ad esili dentini di banchine che la ragione della piombatura del Villaggio Pescatori, lavori di cui disturba ringraziare un dentista filibustiere. La convinzione che a moltissimi brindisini veraci piacer sempre conservare il ricordo di un tempo non lontano. Quando la bellezza dei lidi coloriva il fianco ai Fiumi Grande e Piccolo.

A questo punto, le parole lette sul sito www.porto.br.it paiono grottesche e ridere da sole: I progetti vedono unespansione del porto dalle Isole Pedagne fino a cerano, realizzando una nuova darsena energetica ed un vero e proprio terminal container in grado di imporsi sul mercato con lespansione del Canale di Suez. E il completamento di un sogno. Un progetto ambizioso che restituirebbe a Brindisi il ruolo di Valigia delle Indie, ovvero ponte nel Mediterraneo tra il Nord Europa (Londra) e lOriente (Bombay). La Diga di Punta Riso, con fondali di 18 metri, potrebbe presto diventare un nuovo Terminal Crocieristico in grado di ospitare navi di ultima generazione. Non pensabile che la progettazione di tali infrastrutture venga affidata soltanto allingegneria di settore in quanto la forma e la natura stessa della citt ne vengono determinate in modo pervasivo. La mia ignoranza rifiuta di comprendere che lespansione del Canale di Suez, una nuova Valigia verso un paese che ci sta sorpassando, un moderno collegamento navale con lEuropa del Nord, possano giustificare una cosa simile. Moli e banchine da realizzare e da ingrassare, pennelli in serie da cinghiali abbuffati, allargamenti di dighe appiccicate allo storico Castello Alfonsino, privo, anche per i tribunali, di interesse paesaggistico. Acqua sepolta con lapidi di ettari ed ettari c/o la nfurcata, come amabilmente definiscono i pescatori superstiti lo specchio dacqua tra le Pedagne e Capo Bianco, un tempo alveare di polpi e granchi commestibili senza timore. Per fiume Rio Grande, come prediligeva definire la fascinosa settecentesca mappa spagnola dai merletti neri, un irriguardoso tappo alla foce denominato scogliera di progetto, per tramutarlo in un lago gi contaminato ove qualcuno si ostina a pescare. E se si fossero potute mostrare le bozze delle dighe progettate, ad attributo di cane, davanti la boccuccia rimasta per lingresso al porto, ci sarebbe stato da lasciar roteare gli oggetti circolari del basso ventre fino a fargli raggiungere terra. Componendo con un po dimmaginazione i vari progetti per il futuro di Brindisi, rigassificatore compreso ma non ammesso n concesso (chiunque lo abbia tra le mani lo modella a forma di orecchietta immangiabile), vien da ribadire e confermare il titolo in grassetto:

il nuovo Porto Hub: una chiavica ... (tavola 2 di progetto) Sconcertanti previsioni stanno divenendo realt.

Interventi realizzati dallAutorit Portuale hanno annullato il vecchio rapporto identitario tra citt e porto, mare e comunit. Non sappiamo dove ci troviamo, dove stiamo andando. Non capiamo di poter avere forza superiore alle possibilit dateci dal nostro peso. Non intendiamo unirci come le formiche fanno per progettare e gestire una casa vivibile, consentiamo a chi capita di impossessarsene lasciando decidere a piacimento, collaborando da operai moderni che tirano gi le braghe a comando. Non abbiamo la capacit di variare quelle tremende statistiche annuali che hanno visto progressivamente calare il traffico passeggeri perch impedito da navi malsane che fanno da padrone. Non abbiamo forza di destarci da un terribile incantesimo per ripopolare questo luogo in estate, come una vera citt marittima, facendo risaltare i colori del centro storico mescolato col porto. Non abbiamo uno straccio di programma alternativo di Citt, e forse non abbiamo ancora la maturit per averlo. Restiamo in attesa di una catastrofe alle porte, annunciata.

In ambedue i seni lacqua tiene sufficiente profondit a poter sostenere qualunque naviglio

Il Porto la vita per una citt di mare. Ma pu essere la morte se lo si sfigura e uccide.
La storia di ogni citt di mare sempre stata legata al suo porto, la cui funzione, nel bene o nel male, ne ha determinato il modello di sviluppo Lattuale movimentazione di Carbone, Gas e Petrolio tale da pregiudicare obiettivi e finanziamenti che gli attuali Piani di Programmazione Nazionale hanno previsto per il Porto ...nellultimissimo periodo due circostante hanno connotato un utilizzo del porto legato a interessi di pochi e comunque condizionanti il suo sviluppo. Il primo legato alla realizzazione del polo di produzione energetica a pi alta concentrazione dEuropa, il secondo riguarda la costituzione dellAutorit Portuale che, a differenza di quello che avvenuto in altre citt di mare, ha comportato per Brindisi una vera frattura di ordine economico, sociale ed ambientale tra citt e porto, tra mare e comunit. ...oltre ad avere condizionato ed asservito il Porto a interessi esclusivamente aziendali ha messo in atto una vera e propria aggressione del territorio e del paesaggio ... E facile profetizzare, senza alcuna retorica ambientalista, che il perdurare di tali logiche di sfruttamento non possono che condurre al collasso definitivo del sistema portuale, privando cos la citt di ogni residua speranza di un futuro di benessere e prosperit Identit e sostenibilit devono costituire gli obiettivi principali di uninnovativa pianificazione urbanistica.

Come dice lEuropa, in due parole, bisogna prepararsi ad affrontare le criticit causate da declino post industriale valorizzando lidentit fisica e culturale del territorio. ... Alla terza rivoluzione industriale.

Nello scrivere queste parole, nel riportarle nelle pagine, nel rileggere, nel confrontarle con gli atti preliminari al nuovo Piano Urbanistico, pi volte, forse per ogni balorda scheda funzionale al porto hub, limmaginazione ha unito quei fogli megamilionari trapuntandoli e poi facendone un bellinvolto da inserire come bobina nel gabinetto; la ragione ha ipotizzato di utilizzare un quarto di quel salvadanaio per tentare di recuperare un po di tanta bellezza portuale, perduta.

Sconsolante constatazione che, prima di progettare maestose cementificazioni di mare per trangugiare onorari, bisognerebbe guardare, disinteressatamente, al futuro di una citt intera imitando chi cerca, in luoghi civili di mondo, di riguadagnare porzioni di mare considerandole tranci di organi vitali. Dopo aver imprecato rabbiosamente, per amore, sono incappato in uno stupefacente articolo curato dallIng. Donato Caiulo, parzialmente tratto da un brano di Franco Cassano del 1997, pubblicato sulla rivista Il Nautilus. Lo riporto, per la sua estrema importanza, sostanzialmente:
La chiave, sta nel ri-guardare i luoghi, nel duplice senso, di aver riguardo per loro, e di tornare a guardarli. Brindisi non pu continuare ad essere la periferia sperduta e anomala delle grandi industrie petrolchimiche o energetiche, dove si replica tardi e male, unidea di sviluppo inadeguata e insostenibile. Spesso il ricatto occupazionale e/o le lobbies del subappalto, vengono utilizzati dalle grandi industrie endogene per continuare a gestire un certo tipo di sviluppo. Seguire tale spirale equivale a commettere due errori complementari che si amplificano a vicenda: da una parte la terapia delloccupazione spesso aggrava le patologie, dallaltra si rinuncia, allorigine, alla possibilit di rovesciare il rapporto: non pensare Brindisi alla luce dello sviluppo e delloccupazione, ma pensare allo sviluppo ed alloccupazione alla luce di Brindisi, delle sue naturali prospettive e potenzialit ambientali, posizionali e logistiche. Il territorio di Brindisi... deve riacquistare la capacit di pensarsi da s, riacquistare la propria soggettivit e la propria autonomia... interrompendo una lunga sequenza, dove il Sud stato pensato da altri. Quanto sopra si riporta allimportanza della tradizione culturale dei luoghi, che pu giocare un ruolo decisivo nella riqualificazione sostenibile di una citt e del suo rapporto col mare. I luoghi cospicui del Porto interno ... rappresentano lesito di una storia locale sedimentata e divenuta geografia. Unidea di citt dacqua coerente con la sua Storia, che spesso, gli esiti separati dalle varie programmazioni dell Autorit Portuale, portano a realizzare attraverso la negazione del luogo storico e del tempo vissuto, portando allabbattimento dei significati...

Nota Il P.O.T. 2012-2014, in attuazione di molte delle premesse contenute nel protocollo di intesa del 26-5-2009 tra Comune Authority Ministero Infrastrutture e Trasporti, prevede, per il Seno di Levante (pag.76), lavori alla Banchina Dogana e Centrale per consentire lormeggio saltuario di navi da crociera di grande stazza. Ci conferma quanto da molti sostenuto (nuovo PUG preliminare compreso), cio che il Porto interno di Brindisi, come peraltro storicamente acclarato (in ambedue i seni lacqua tiene sufficiente profondit a poter sostenere qualunque naviglio), pu accogliere grosse navi di recente generazione. Zenith insegna. Giganti moderni che, tra le tante doti, possono addirittura far manovra ruotando su se stessi di 360 gradi. Ovvia deduzione circa la pecuniaria utilit dei lavori del molo crociere slargando la Diga di Punta Riso in faccia al Castello degli Aragona.
Tutto ruota, per le opere, attorno ai fondi pubblici, mentre la capacit di autofinanziamento addirittura prevista in calo e si aggira attorno ai 5,4 milioni. Bastano, come nelle precedenti gestioni, a coprire le spese per il personale e per gli organi istituzionali dellAuthority...

Brindisi, quindi, attraverso il foraggiare generale con fondi pubblici, che incidono fortemente sui bilanci, sempre la cavia utilizzata dai Governi per esercitare la politica in uso.
Traffico passeggeri a Brindisi:
(www.brindisireport.it/16-04-2012)

anno 2000: 950.000 unit; anno 2005: 560.000 unit; anno 2010: 520.000 unit. Porto di Brindisi verso lo sviluppo. I dati: ... un disastro (da un articolo di Marcello Orlandini- TB Magazine maggio 2012) E stato sufficiente che la Corte dei Conti Europea muovesse un rilievo preciso ed inequivocabile alla gestione del Porto di Brindisi ... per riportare nellambito delle cose concrete una situazione che per alcuni anni stata offuscata da una fitta cortina fumogena. Sviluppo del traffico crocieristico, ampliamento delle competenze dellAutorit Portuale sino alla Centrale di Cerano compresa, maxi-banchinamenti allinterno e allesterno del bacino portuale, viaggi in Cina. ...il Terminal crociere inventato a Costa Morena Est, anticipando bandi per la gestione e persino i depliant promozionali distribuiti a Miami. Menomale che lEuropa ogni tanto sveglia tutti con un sano secchio di acqua gelata, che ci dice che siamo in folle, se non a marcia indietro.

(da un articolo del Quotidiano 31-07-2012) Resi noti i traffici relativi alla prima met di questanno: Crollo dei passeggeri: 6 mesi al buio. Per lAuthority colpa della crisi economica greca. In salita soltanto le merci solide, che registrano un incremento.

In compenso, carbone (92% di tutte le rinfuse solide), orimulsion, virgin nafta, gessi di scarto, gas propano liquido, rifiuti e fanghi tossici, cenere.
Il paradosso che con i soldi indirettamente o direttamente ricavati dal carbone, lAuthority sostanzialmente ci paga gli stipendi della propria struttura, senza aver risolto un solo problema dovuto allimpatto della movimentazione del minerale con il porto e la citt. (www.brindisireport.it/13-03-2012)

Concludendo, ancora Il Nautilus svela le risposte, ad ingenue domande, di esotici illusionisti sedutisi fugacemente alla poltronissima portuale. Crede che il futuro del porto di Brindisi sia quello di scalo al servizio dellenergia?
... Non solo non credo che sia il suo unico futuro ma non credo neppure sia una parte sostanziale del suo futuro. Vedo per Brindisi tuttaltro sviluppo e diverse caratteristiche che possiamo sfruttare per cambiare direzione Non abbiamo poche banchine e non mancano neppure le infrastrutture ma possono essere organizzate meglio. La strategia deve essere quella di rendere il porto ospitale. La mia idea quella di mettere in connessione Costa Morena con S.Apollinare... Il Piano Operativo Triennale Portuale - POT.A - sar presto approvato e fisser priorit ed interventi da eseguire.

... Ma il P.O.T. 2012/2014, avviato il 22 novembre 2011 nonostante decise contestazioni nel merito dellinsistente presenza dellImpianto di L.N.G. a Capo Bianco (Comune e Provincia si dissociano sul piano delle opere triennale nella parte che riguarda il rigassificatore), di cui lEnte Portuale continua a preoccuparsi di consigliare di valutare bene leffetto sulleconomia locale dellutilizzo gratuito delle frigorie, una storia a s.

Una storia di crociere fantasma per giustificare dighe faraoniche di cemento attaccate ai castelli, di traghetti fronteggianti cagionevoli navi, di moli dilatati per accogliere petroliere e gasiere messe sottobraccio (molo Polimeri e nuovo molo Coperoil affiancati), di vasche di colmata che distruggono battigie e strozzano fiumi e canali, di Terminal Crociere immersi nella polvere nera fossile. Una storia di stanze di comando e controllo concessioni, incarichi e appalti da studiare in nuove stazioni marittime (il cuore della riconversione del porto) con vele trasparenti da pirati doltremare che non permettono a nessuno di vedere il bottino finanziabile. Una storia di tombe sculacchiate sulle spiagge storiche con la spietatezza di Piani Regolatori Portuali da voler rinnovare soltanto ad avvenuta cementificazione prevista. Strumenti con cui, sulla carta buona per lavarsi la bocca, il nuovo PUG deve interfacciarsi. Una vicenda di rigassificatore spettro. Unaltro pezzo di storia del port of call, in cui la tradizione vuole si scenda per qualche ora, da nave o aereo che sia, per brevi escursioni nelle localit pi prossime, e poi, si scappi via. ...Il Professore saluta alluscita e lAmmiraglio allingresso. In un momento cos drammatico per la storia del porto di Brindisi, storicamente riconosciuto il porto dimbarco dei passeggeri per la Grecia ed oggi tristemente e desolatamente vuoto, ognuno cerca il colpevole di questa rovina. Ricordo, come tanti, cosera Brindisi durante il periodo del fatidico milione di passeggeri, di quanto fosse bello quel periodo, di quante navi riuscivano ad ormeggiare in citt e di quanti passeggeri riempivano i nostri corsi.
(Teo Titi, 14 febbraio 2012)

www.pierpaolopetrosillo.blogspot.com

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