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raccontata da Giovanna

Cera una volta una vecchia signora che viveva tutta sola nei pressi di Betlemme.
Quella donna non era mai stata particolarmente bella, nemmeno in giovent, e poich aveva anche un carattere scontroso e diffidente, fin che nessuno la richiese mai in moglie. E neppure lei se ne angustiava troppo, dopotutto era molto contenta di stare da sola. Mentre da giovane aveva evitato accuratamente di avere bambini per casa, sia figli che nipoti, pi passavano gli anni e pi sentiva la mancanza di un frugoletto che le trotterellasse tra i piedi, ma ormai, era vecchia e curva, e non avrebbe neppure avuto la forza di badare a un bambino. La vecchietta aveva sempre lavorato e, vivendo da sola, aveva, nel tempo, accumulato una piccola fortuna, che teneva nascosto nella stalla, in un vecchio sacco di tela, per evitare che i ladri si portassero via il suo gruzzoletto. Una fredda notte di Dicembre la vecchia signora non riusciva a prendere sonno, si girava e si rigirava nel letto, non trovando pace. Alla fine si rese conto che probabilmente non riusciva ad addormentarsi perch di fuori la notte era assai chiara ... molto pi di quelle notti in cui c la luna piena. Incuriosita, la vecchina si avvolse in uno scialle e socchiuse luscio per guardare fuori. Incredibile a dirsi: nel cielo, non troppo lontano dalla sua casa, brillava una grandissima stella, anzi era una cometa, e si portava dietro una scia luccicante come una pioggia di diamanti. 1

Affascinata dalla luce, la vecchia stava quasi per uscire nel cortile della casa, quando vide due figuri che attraversavano la strada, avvolti in neri mantelli. Subito si rintan di nuovo nella sua casetta sapendo che la notte si possono fare tanti brutti incontri ma, mentre rientrava, non pot fare a meno di notare che i due indossavano, sotto il mantello, larmatura dei soldati. Passando veloci davanti alla casa ud uno che diceva allaltro: - Ecco, probabilmente quella la stella che il re ci ha detto di cercare! - Presto allora disse il suo compare corriamo ad avvertire Erode ... e poi accada quel che accada; limportante che saremo ricompensati per la nostra spiata! Pur non sapendo di cosa parlassero i due sicari, la vecchina ebbe un brivido che le attravers tutte le ossa e decise subito di andarsi a rintanare sotto le coperte. Mentre stava per calare il pesante chiavistello della porta, la vecchia ud altre voci che provenivano dalla strada. Che fossero ancora le spie del re? si chiese, ma dalla strada una voce bonaria, con accento straniero, strillava: - Ehi, di casa, aprite per favore: ci siamo perduti e veniamo da lontano. La vecchietta spi, per vedere chi altri viaggiasse in quella notte cos particolare e, con grande sorpresa, vide davanti al suo cortile tre signori riccamente vestiti. Avevano al seguito, tre stallieri, che si occupavano dei loro cammelli riccamente bardati. Guardando meglio si rese conto che i tre personaggi avevano la corona di re e la cosa la lasci inebetita. Allora si fece coraggio: non capita tutti i giorni di avere ben tre re fuori di casa, apr una finestra e si affacci, con la lanterna tra le mani. - Chi ? chiese la vecchia ai pellegrini. E loro riposero: - Noi siamo i re Magi, veniamo dallOriente per salutare la nascita del Re dei re! disse uno che si chiamava Gaspare. - Portiamo doni e saggezza a questo meraviglioso bambino. - aggiunse un altro re che si chiamava Melchiorre. - Aiutateci a trovarlo, accompagnateci per favore, perch abbiamo paura di confonderci e sbagliare la strada disse poi il terzo, che si chiamava Baldassarre. La vecchia ci medit sopra e si ricord delle guardie cattive che aveva visto poco prima, poi pens anche che le rincresceva uscire di notte col freddo ... e per cosa poi? Per andare a vedere un marmocchio, magari piangente, che le avrebbe rotto i timpani. Non aveva mai avuto bambini intorno, fino ad allora, e non avrebbe cominciato certo quella notte. - No, miei signori, io di casa non posso uscire, - disse - per la strada per il paese quella, non vi potete sbagliare e indic ai Magi la via da seguire. - L, troverete lalbergo del paese e anche una capanna, dove alloggiano i pi poveri, quando le stanze sono tutte piene. Andatevene in pace per la vostra strada e buona notte! E subito chiuse il chiavistello, rientrando in casa. Mentre si convinceva di aver fatto la cosa migliore, la donna fu presa per dallo sconforto. Che cosa ho fatto pensava finalmente dopo una vita arida e senza figli mi si presenta loccasione di fare del bene a un bambino. Ed io? Io mi chiudo dentro casa, nascosta dietro il mio egoismo? E mentre pensava queste cose, la vecchietta, in fretta e furia, prese dalla casa le cose pi belle e pi buone che aveva, i dolciumi pi prelibati e qualche ninnolo dai mobili della credenza. Scapp fuori e grid, con quanto fiato aveva in gola: 2

- Aspettate, aspettate, gentili re dell Oriente, portatemi con voi ... vi servir e vi indicher facilmente la strada! Ma fuori dalla casa tutto era silenzio. La vecchia, pentita e addolorata, si lanci per la strada ma per quanto camminasse, per quanto si orientasse, quella notte sembrava che il mondo fosse cambiato e per quanta strada facessero i suoi piedi, pareva che non arrivasse mai da nessuna parte. Allalba, fiacca e disperata, sedette su una pietra, con le lacrime agli occhi. Gett uno sguardo triste alla sua cesta piena di doni, ormai inutili, e cap che non sarebbero mai arrivati a destinazione. Pian piano, se ne ritorn verso casa e, quando arriv, la osserv con la tristezza nel cuore. La vecchia signora pos la cesta su una panca, rendendosi conto di aver perso per sempre loccasione, di vedere quel bambino cos speciale. Non si era mai sentita cos inutile e sola. Poi... e poi successe di tutto, in quella terra lontana. Un re cattivo fece strage di bambini, mentre un bambino buono scamp alla strage, divenne il Re dei re e cambi il mondo, tanto profondamente che, ancora oggi, tutti lo ricordano col nome di Ges. E la vecchina, direte voi? Beh... la vecchina ebbe una sorpresa e neppure lei fu mai pi dimenticata, perch una notte, mentre gironzolava per il suo cortile, disperata e senza niente di meglio da fare, si ricord del suo sacco pieno di monete. Non che la cosa le interessasse pi niente, per, per scrupolo, and a controllare e sapete che cosa trov? Il sacco era ancora l, nel buio della stalla ma al suo interno non cerano pi inutili monete ma giocattoli, dolciumi, caramelle, bamboline, sonagli e trombette. La vecchia per un attimo non cap e rimase del tutto sbalordita ma, quando guard fuori dalla porta della stalla e vide la luce di una stella molto vicina, dimprovviso tutto le fu chiaro. Da poco era passato dicembre, era la notte del sei di gennaio; la stessa notte di quando, un anno prima, i re Magi si erano fermati davanti alla sua casa. Cos la vecchina cap, si caric il sacco pieno di ogni ben di dio sulle spalle e inizi a girare per il mondo, portando da allora e per sempre, giocattoli e dolcetti ai bambini buoni. FINE

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